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GENNAIO/FEBBRAIO 2015 IL PRIMO GIORNALE DEGLI EVENTI E DELLE SPONSORIZZAZIONI - Società Editrice ADC Group srl, via Privata Vasto, 1 Milano • Direttore Responsabile: Salvatore Sagone - www.e20express.it Redazione e pubblicità: via Privata Vasto, 1 Milano - [email protected] - Fotolito e stampa: P.F. Milano - Anno 13 N. 77 gennaio/febbraio 2015 POSTE ITALIANE SPA - SPEDIZIONI IN A.P. - D.L. 353/2003 (CONV. IN L. 27/02/2004 N. 46) ART. 1 COMM.1 DCB MILANO EVENT MANAGER FESTINA FOCUS LOCATION CHE SORPRENDONO INCHIESTA EVENTI & SOCIAL MEDIA TOP LOCATION FOUR SEASON HOTEL CANARY WHARF UVET LOVES YOUR EXPO COVER STORY

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e20 è il primo giornale degli eventi e delle sponsorizzazioni. La rivista propone un percorso di conoscenza di questo nuovo mezzo di comunicazione attraverso inchieste di attualità e rubriche di approfondimento.

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Gennaio/Febbraio 2015 il Primo Giornale deGli eventi e delle SPonSorizzazioni

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Società Editrice ADC Group srl, via Privata Vasto, 1 Milano • Direttore Responsabile: Salvatore Sagone - www.e20express.itRedazione e pubblicità: via Privata Vasto, 1 Milano - [email protected] - Fotolito e stampa: P.F. Milano - Anno 13 N. 77 gennaio/febbraio 2015

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editoriale[editoriale]

nutella, Ferrero Rocher, Fiesta, Kinder Bueno, Pocket Coffee, Tic Tac, e molti altri. Non sarebbe stato possibile costruire l’impero Ferrero senza una comunicazione che parlasse dritto al cuore delle casalin-ghe, della signora Valeria, come amava chiamarla il patriarca Michele Ferrero, scomparso sabato 14 febbraio all’età di 89 anni e sempre alla guida dell’unica, vera multinazionale autenticamente italiana,

per giunta non quotata in borsa. L’insegnamento che il brand Ferrero lascia anche al mondo della comunicazione è pesante. Perché, da subito, ha saputo utilizzare le diverse leve per parlare al suo pubblico, pubblicità tradizionale e non, spot e promozioni, sponsorizzazioni ed eventi. Per il geniale Michele Ferrero la distinzione tra above e below the line era relativa, in ogni caso finalizzata allo scopo finale: essere sempre vicino ai suoi consumatori, con i propri prodotti. Così i famosi brand di cui sopra sono divenuti leader di mercato entrando a fare parte dell’immagi-nario collettivo di tante generazioni, dal dopo guerra a oggi. Certo, si potrebbe osservare, il successo di questi prodotti dipen-de soprattutto dalla loro qualità. La Nutella è la Nutella, nono-stante gli innumerevoli tentativi di imitarla. Ed è anche vero che, al di là delle massicce dosi di spot compra-ti per farci entrare in testa immagini e musiche (dal mitico Jo Condor al famoso Ambrogio per i Rocher) che tutti noi abbiamo canticchiato e citato nelle nostre conversazioni, c’è qualcosa in queste campagne di autentico e di vero, pur nella loro ‘fantastica’ e apparentemente ingenua rappresentazione. Ci hanno regalato sogni, possibilità di distrarci e addolcire una realtà che spesso è stata amara, almeno per noi italiani. Per altro, nell’era moderna della comunicazione segnata dall’arrivo

sulla scena dei canali digitali, Ferrero ha saputo cogliere da subito la loro potente valenza nella possibilità di dialogare con i consu-matori e renderli partecipi di un mondo, di un sogno alla portata di tutti (al rapporto eventi e social media abbiamo dedicato l’inchiesta di questo numero che potete leggere da pag. 26). Un esempio eclatante? La celebrazione, l’anno scorso, dei 50 anni di Nutella, ancora lei. Con un evento di due date, l’agenzia Filmmaster Events ha saputo coinvolgere la città ‘natale’ di Alba e quella di Napoli (piazza principale in Italia per il consumo della famosa crema di nocciole) in una giornata di festeggiamenti, con le strade vestite ‘ad hoc’, proposta di menù speciali, gadget, concerti visibili in di-retta streaming, e altro. Senza trascurare i canali social che nelle due giornate del 17 e 18 maggio sono diventati l’amplificatore e il punto di riferimento per tutti i Nutella Lovers d’Italia. Il risultato? Un grande successo di pubblico e di reputazione anche presso il mondo degli addetti ai lavori.Nella scorsa edizione del Bea Italia e dell’Eubea, infatti, l’evento ha letteralmente fatto man bassa di premi conquistando il primo posto nella categoria Celebrazione/Ricorrenza, nell’Evento Integrato, Hybrid Event, Evento B2B, e Best Channel Strategy. Grazie anche a questi risultati Ferrero è stata eletta Best Event Company.Con 8,1 miliardi di euro di fatturato e 24.800 dipendenti, ci auguriamo, come la famiglia ha tenuto a ribadire dopo il triste evento, che l’azienda di Alba continuerà a rimanere orgogliosa-mente italiana.Diciamolo, in questo momento più che mai, il nostro Paese ha bisogno di punti di riferimento virtuosi in termini di imprenditoria e di comunicazione.

Salvatore Sagonedirettore responsabile e presidente ADC Group

Ferrero, campione di prodotti e di eventi

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26/33 INCHIESTAEVENTI&SOCIAL MEDIA

26. A prova di Buzz. I dati parlano chiaro: i social media sono diventati a tutti gli effetti un potente strumento anche per chi fa eventi.

30. Quando a fare la differenza è la connessione. Giro di microfono tra coloro che utilizzano i social per arricchire e ‘allungare la vita’ dei propri eventi.

8 COVER STORYUvet loves your Expo. Acquisizioni strategiche e potenziamento della divisione eventi grazie a nuovi inserimenti nel management. Dal Padiglione Usa al dopo Expo 2015. Così Uvet si prepara all’E-sposizione Universale.

35/48 FOCUS LOCATION CHE SORPRENDONO

35. Location, corsa all’unexpected. Circa nel 40% dei casi le agenzie oggi scelgono per i loro eventi location sorprendenti e inusuali. Un trend che sembra destinato a crescere, anche in vista di Expo 2015.

42. Cinecittà World: cinema, tecnologia e creatività.44. Copernico, polo dell’innovazione.

46. Franco Parenti, teatro galleggiante.

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sommario[sommario] e20

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14 Case History Apload e Algida, 70 di queste sfide. Una due giorni di formazione e intratte-nimento, un appuntamento dedicato al networking, ma anche un’occasione per festeggiare il 70esimo anniversario del brand. Un successo firmato Apload.

18 I Professionisti CWT M&E, il coraggio di osare. Un team di oltre 120 professionisti, una presenza in città chiave e un significativo know-how nell’organizzazione di eventi: oltre 3.400 quelli realizzati solo nel 2014. La divisione M&E si presenta.

20 Primo Piano Eventi e congressi per far ripartire il Paese. Se adeguatamente valorizza-to, il mercato degli eventi può agire da traino per la crescita del paese. Facciamo il punto insieme al Libro Bianco del Con-gressuale.

24 Rubrica Focus On2015, quale oroscopo per gli eventi? Ogni anno arrivano puntuali gli oroscopi e le previsioni per l’anno venturo: in attesa di Expo, Davide Verdesca, coo e ceo Sinergie, ipotizza quali saranno quelli per il settore.

50 Top LocationEventi quattro stagioni nella nuova LondraIdeale per eventi fino a 200 persone, il Four Seasons at Canary Wharf, in posizione panoramica sul Tamigi, coniuga il fascino dell’ubicazione con servizi personalizzati di alto livello.

52 EventManager

Gruppo Festina, lancette di comuni-cazione. Ai mezzi classici, il gruppo Festina affianca sempre più attività digital, eventi e sponsorizzazioni. Passione, qualità e deside-rio di stare al fianco di chi ama lo sport e di chi ha più bisogno, i valori veicolati.

56 I PartnerVisconti Banqueting, passione e affidabilità. Dinamica realtà nel settore del catering, offre soluzioni per la ban-chettistica, attraverso la creazione di eventi di grande effetto scenografico e servizi a corredo del cibo.

58 ContattiVetrina di presentazione per conoscere e farsi conoscere.

DIRETTORE RESPONSABILEsalvatore sagone [email protected]

COORDINAMENTO EDITORIALEMarina Bellantoni [email protected]

REDAZIONEMario garaffa [email protected]

SEGRETERIA DI REDAZIONEfrancesca chittaro [email protected]

ART DIRECTION E REALIZZAZIONEalessandra pidò [email protected]

HANNO COLLABORATOfrancesca fiorentino, serena roberti, Davide verdesca

DIRETTORE COMMERCIALEMaria cristina concari [email protected]

ACCOUNT MANAGERElisabetta Zarone [email protected]

paola Morello [email protected] pasquini [email protected]

andrea gervasi [email protected] (Roma)ilaria granato [email protected] (International)

ABBONAMENTInunzia De nuccio [email protected]

MARKETING E [email protected]

FOTOCOMPOSIZIONE E STAMPAp.f. via Kramer, 17 - 20129 Milanoe20© PERIODICO BIMESTRALE

copyright 2015 aDc groupn° 77 gennaio/febbraio 2015 reg. trib. di Milano n° 530, 24/09/2003

SOCIETÀ EDITRICE aDc group srlpresidente: saLvatorE sagonE

Red. e pubbl.: via Privata Vasto, 1 - 20144 Milanotel: +39 02 49766300 [email protected]

Sede legale: via Freguglia, 2 - 20122 Milanoabbonamento annuale per l’italia con l’annuario

Event Marketing Book e con l’annual degli Eventi: 170,00 euroFinito di stampare nel mese di febbraio 2015

PROGETTO GRAFICO Davide Lopopolo

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e Pag. 14 Apload ha firmato la Convention Algida ‘Sfidiamo il 2015’

sommario[sommario]

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due miliardi e duecento milioni di euro di giro d’affari nell’ultimo anno, sessantacinque anni di storia, la presenza capillare in quasi tutta Europa. Una ramificazione che garantisce la copertura di una lunga serie di aree di attività: turismo, even-ti, incentive, comunicazione, adv, information technology. È guidato da Luca Patanè, figlio del fondatore. Parliamo del gruppo Uvet. Quartier gene-rale a Milano e una frenetica attività in vista di Expo 2015. Uvet, per prepararsi al meglio all’Esposizione Universale, ha creato due società dedicate: Uvet Lab, società composta attualmente da 30 persone, che a breve diventeranno 50, la quale avrà il compito di gestire tutti gli aspetti organizzativi e logistici dei padiglioni acquisiti e Made in Uvet, composta da uno staff di 15 persone con il compito di proporre un incoming che integri le numerose eccellenze italiane in termini di turismo, ma anche di enoga-stronomia, arte, moda, design. Questo grazie a una piattaforma realizzata ad hoc. Un team che si sta preparando a quella che è considerata, giustamente, come una Finale di Champion’s League. Un investimento importante che ha consentito al gruppo di rafforzarsi con figure chiave: manager

giovani, ma già esperti nell’organizzazione di grandi eventi e nella comunicazione. Si sono affiancati al già rodato management, che riferisce all’amministratore delegato di Uevents Laura Garbarino. Professionista che sa bene quanto una strategia impostata sul lungo periodo sia determinante per il futuro di un’azienda.

Nonostante questo, gli occhi sono ovviamente puntati su Expo, che rimane un punto fermo delle numerose attività, almeno per questo periodo… Certo. Infatti, abbiamo iniziato con largo anticipo a lavorare su Expo investendo molto, rafforzando e consolidando le strutture direttamente coinvolte nelle varie operazioni, da un punto di vista opera-tivo e strategico, anche perché Uvet è ‘Preferred authorised ticket reseller’ e ‘Official Destination and Events Partner’ per il padiglione americano e di altri sette Paesi. Uno sforzo del genere, però, ha senso soprattutto se funzionale anche alla fine di questo appuntamento.

Ci sarà da lavorare parecchio…Per questo ci siamo mossi presto. Ci sono stati affi-dati, oltre agli Usa, altri sette padiglioni: Ecuador, Angola, Montecarlo, Messico, Spagna, Argenti-na e Thailandia. Con altri cinque siamo in fase di definizione.

Gestirete in esclusiva gli eventi del padiglione americano a Expo 2015. Anticipazioni?I servizi che verranno seguiti e gestiti dal Gruppo, spaziano dalla progettazione e realizzazione degli

AcqUisizioni strAtegiche e potenziAmento dellA divisione eventi grAzie A nUovi inserimenti nel mAnAgement. dAl pAdiglione UsA Al dopo expo 2015. COSì UVET SI PRE-PARA ALL’ESPOSIzIONE UNIVERSALE. L’AMMINISTRATORE DELEGATO DI UEVENTS LAURA GARBARINO: “AP-PUNTAMENTO IMPORTANTISSIMO, VIETATO SBAGLIARE. MA DOBBIAMO SAPER GUARDARE ‘OLTRE’”. COME? CON VISIONE, ENTUSIASMO, PASSIONE ED ENERGIA.

uvet loves your Expo

e Laura Garbarino, ad uevents

[ CONVENTION TIM ]Location e data: Fiera Milano (convention), Piazza Città di Lombardia (cena di gala), maggio 2014.concept: ‘The Planet of Innovation’ - Cinque continenti convergono in un unico luogo. Un viaggio nella bellezza del pianeta e nel futuro di Expo 2015.target: forza vendita consumer Tim.

cover story[uevents]di Francesca Fiorentino

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interni del Padiglione, alla gestione operativa e logistica di catering, risorse umane e hospitality. Inoltre, stiamo creando una serie di format comunica-zionali dedicati agli sponsor, che accompagneranno i sei mesi della manifestazione. Un calendario fitto che verrà veicolato sul territorio lombardo con eventi ‘fuori Expo’ dedicati. Ne siamo particolarmente orgogliosi, anche perché il lavoro profuso dal team dedicato, ha ottenuto un ringraziamento ufficiale da parte di John Kerry, segretario di Stato Usa. È abba-stanza per darci ulteriori stimoli per migliorare quanto fatto fino a oggi.

E oltre al Padiglione Usa?Abbiamo un ruolo operativo nella vendita di oltre 500.000 biglietti, nell’organizzazione di eventi, nel coordinamento delle varie partnership e di alcune iniziative legate al ‘FuoriExpo’, tra cui l’organizzazio-ne per conto di Confartigianato di Italian Makers Village, che con un’area di 1.800mq, 800 imprese italiane, 27 paese stranieri e 12 delegazioni com-merciali, sarà uno dei principali eventi presenti sul territorio milanese.

Oltre a UvetLab e MadeInUvet, il gruppo vanta Uevents, agenzia a cui fanno capo le scelte stra-tegiche in termini di comunicazione. Uevents conta su 45 dipendenti e più di 30 milioni di euro di fatturato annuo, configurandosi come una delle principali realtà del settore degli eventi. Negli ultimi mesi l’agenzia ha infatti implementato il proprio organico con 10 nuovi profili, tra i quali cinque manager di grande esperienza. Una squadra vincente con una visione prospettica che possa portarci a ragio-nare, oltre che su Expo, anche sul lungo periodo.

Quali sono gli obiettivi?Il primo: consolidare quanto già fatto, attrezzando la struttura già esistente con strumenti adeguati. Il secondo: in questo senso, dar vita a tutti i supporti ne-cessari. Da marzo, infatti, è online il nuovo sito web di Uevents e in contemporanea è iniziata la nuova campagna adv, sviluppata su due concetti: la visione volta al miglioramento continuo e la capacità di saper scegliere. Il messaggio sarà giocato sull’imme-diatezza e sulla riflessione che nulla accade per caso e ovviamente sarà in linea con il posizionamento del gruppo e con l’energia che vogliamo trasmettere.

e Per Expo 2015 Uvet è ‘Preferred authorised ticket reseller’ e ‘Official Destination and Events Partner’ per il padiglione americano e di altri sette Paesi (Ecuador, Angola, Montecarlo, Messico, Spagna, Argentina e Thailandia)

Quanti eventi organizzate in un anno?

Siamo fortemente specializzati nel campo del mice, learning and sports events e nell’ultimo anno abbia-mo realizzato 356 eventi nel corporate e incentive per 93 clienti, 744 eventi di formazione sul territorio nazionale e 20 iniziative legate al mondo dello sport.

Non solo Expo, quindi…Abbiamo oltre sessant’anni di storia, che rispettiamo e non dimentichiamo, ma vogliamo guardare avanti. Dobbiamo saper pensare ‘oltre’ Expo. Un grande ap-puntamento, ma alla fine sarà importante la continui-tà. Il potenziamento della divisione eventi è »

[ CHI È ]

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ueventsBastioni di porta volta, 10 - 20121 Milanowww.uevents.events

Management: Luca Patanè, presidente; Laura Garbarino, ad; Davide Enrico Mazzucchelli, direttore esecutivo eventi; Ivano Ro-mano, responsabile comunicazione.

numeri: 45 dipendenti; €30.000.000 di fatturato.

principali clienti: Piaggio, Coni, Confartigianato, Wolkswagen, Telecom, Tim, Nissan, Vorwerk Folletto, Continental, Fiorucci, Fin-domestic, Intesa San Paolo, UniCredit, Fiat, SeatPG, L’Oréal, Cnh, Enel, Poste Italiane, H3G, Pearson, Sisal, Monte dei Paschi di Siena, Lg, Deutsche Bank, Camaieu, Kaspersky, Sea, Poltrona Frau, Juice.

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cliente a dirti cosa fare è fondamentale per creare una connessione costruttiva, sulla base delle sue aspettative.

Avete partner fissi con cui collaborate per la realizzazione di eventi? Sì, assolutamente. È importante che i partner e for-nitori siano in sintonia con noi. Abbiamo proprio per questo relazioni consolidate nel tempo e che ci per-mettono, grazie alla conoscenza reciproca, di reagire velocemente. Spesso in questo settore si lavora con i minuti contati e quindi è ovvio che sia utile sapere su chi poter contare, riducendo il turn over al minimo.

Un aspetto non certo di poca importanza…Su questo aspetto mi sento tranquilla, per la solidità del gruppo e perché sono supportata da manager gio-vani, ma già esperti, che in breve tempo hanno saputo integrarsi e portare risultati.

Con che parole definirebbe il gruppo che guida?Visione, entusiasmo, passione ed energia. Che, di fatto, guidano le azioni del gruppo e ne determinano il dna strutturale.

Visione ed energia. In concreto? Una visione prospettica che solo una realtà protago-nista di una rete globale e internazionale di agenzie può avere, solo così è possibile anticipare il mercato e offrire una gamma di servizi innovativa, in grado di precedere le richieste del cliente e soddisfarne le aspettative. E poi, appunto, l’energia che nasce dalla

determinante proprio perché, grazie ai nuovi inseri-menti nel management, abbiamo già in programma un importante progetto d’eccellenza nell’automoti-ve, un evento unico nel suo genere e poi importanti roadshow, convention e iniziative già affidate all’agenzia. E non dimentichiamo la gestione di ‘pac-chetti’ turistici e biglietti per le Olimpiadi brasiliane del 2016, confermataci dopo aver gestito in maniera impeccabile Londra e Sochi.

Com’è organizzata internamente Uevents? Abbiamo una struttura relativamente snella, rapida, che permette un continuo flusso delle informazioni e di conseguenza una risposta veloce a quanto (e a cosa) si presenta da fare di volta in volta. Più che di soluzioni innovative, che ovviamente fanno parte del nostro la-voro operativo, la cosa che più ci interessa è la capacità di ‘giocare d’anticipo’, di avere una visione che sappia andare ‘oltre’ una commessa, un evento, un rapporto con il cliente. Perché la partita la giochiamo su questo: essere in grado di anticipare cosa accadrà, nel limite del possibile. Questo atteggiamento ci permette di prepararci al meglio nei confronti di chi avremo davanti.

Su quali basi impostate il rapporto con i clienti? È banale dirlo, ci rendiamo conto, ma siamo realmente trasparenti, chiari, precisi. Se diamo una risposta af-fermativa è perché siamo in grado di ottemperare agli impegni presi e offriamo un progetto chiavi in mano ben fatto, puntuale e che generi un ricordo emoziona-le in chi lo vive.Sembra più un rapporto di partnership…E così lo intendiamo! Quando non ti poni come un semplice fornitore, ma fai dell’azienda/cliente la tua azienda. Quando conosci quella realtà, la studi, la analizzi e decidi per il meglio nei loro confronti, allora il rapporto non è più quello tradizionale tra cliente e agenzia. Diventa un rapporto in cui si cammina fianco a fianco. L’essere propositivi, senza aspettare che sia il

[ WIDIBA, ‘NO ORDINARY DAY’ ]Location e data: Firenze, Nelson Mandela Forum, ottobre 2014concept: ‘No ordinary Day’ per una ‘No ordinary Bank’. Conven-tion rivolta a 650 promotori finanziari e momento di incontro con le case di investimento partner. target: promotori finanziari.

[ EXPO 2015, PADIGLIONE USA ]Location e data: Expo Milano, 1 maggio - 31 ottobre 2015.concept: presentare attraverso il Padiglione Usa, ‘Ameri-can Food 2.0: uniti per Nutrire il Pianeta’, gli Stati Uniti come Paese innovatore, non solo nel settore alimentare, ma anche in molti aspetti della cultura, della scienza e delle imprese.

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un periodo condizionato dalla difficoltà di una crisi che morde e non ti lascia respiro. Parliamo di eccellenza? Forse sì. E attenzione: è italiana!

Quali sono state le iniziative più importanti che avete realizzato nel 2014?In termini di eventi, sicuramente i roadshow organiz-zati per importanti gruppi bancari e finanziari. Non da meno le convention nazionali e internazionali organizzate per i principali settori merceologici come l’automotive, le tlc, l’alimentare e, appunto, i settori bancari e assicurativi.

Può citare una o più case history esemplificative del vostro modus operandi?Tra le case history significative citerei il progetto ‘Casa Italia’ realizzato per il Coni in occasione delle Olimpiadi di Londra 2012 (Londra, Queen Elizabeth II Congress Center, 14 Luglio -18 Agosto, ndr). Il con-cept dell’evento si è basato sul presupposto che ogni espressione di italianità sappia fondere eredità storica e sguardo al futuro, momenti di puro amore per la bellezza in tutte le sue forme, compresa quella per il grande gesto sportivo. Il layout architettonico della sede Coni è stato concepito come un luogo sorpren-dente ed elegante, avveniristico e amichevole, dimora simbolo di un Paese sicuro di sé, conscio della propria ricchezza, vitalità ed eccellenza. Il talento polie-drico dell’Italia si rifletteva in ogni ambiente, con una fusione di elementi tecnologici, immagini dal sapore evocativo e un design essenziale capaci di sintetizzare i valori di vita piacevole, bellezza, eccellenza, storia. L’evento era rivolto agli italiani presenti a Londra durante le Olimpiadi, agli stranieri che volevano un assaggio di Italianità e ai comitati presenti in loco per le competizioni.Un altro progetto significativo sul quale stiamo lavo-rando è il già citato ‘American Food 2.0: uniti per Nutrire il Pianeta’, il padiglione Usa che realizze-remo in occasione di Expo 2015 per presentare gli Stati Uniti come un Paese innovatore, non solo nel settore alimentare, ma anche in molti aspetti della cultura, della scienza e delle imprese. Nutrire significa impegnarsi con tecnologie avanzate e sistemi dinami-ci che toccano quasi ogni aspetto del mondo in cui viviamo. Ogni passo, dai campi alla tavola, riflette un insieme di valori e di collegamenti che influenzano le nostre identità, formando il nostro futuro.

forza di un gruppo in grado di assicurare ogni tipo di servizio, garantendo una cura di ogni dettaglio come fosse l’elemento centrale dei servizi offerti. Avere una visione ampia aiuta a capire come diversificare le atti-vità, modellandosi in base ai cambiamenti del mercato e individuando prima di altri le tendenze di un settore che è da sempre in continua e rapidissima evoluzione.

Uevents ha fatturato nel 2014 trenta milioni di euro. Quanto prevedete di crescere nel 2015?Prevediamo di aumentare il fatturato di circa il 30%.

Siete presenti anche in altri Paese europei?Sì, certo. Uvet France, ad esempio, è leader nel seg-mento dei viaggi d’affari per le pmi. Uvet Romania è attiva nei mercati dell’est europeo per l’outsourcing di servizi travel. Poi c’è Flygpoolen: una delle principali online travel agency in Svezia. La Traxall Internatio-nal, leader di servizi e soluzioni per la gestione della mobilità in Europa e, infine, Uvet Swiss, attiva nel settore business e leisure travel, congressi e incentive. Fanno parte della holding anche società come Uvet Viaggi Turismo, attiva dal 1950. È la società del Gruppo Uvet alla quale fanno riferimento le agenzie di viaggio di proprietà. È presente nella fornitura di servizi travel a una clientela di piccole e medie imprese e leisure. E poi Uvet American Express: società leader di mercato in Italia nel corporate travel, con un’offerta ampia di soluzioni e servizi per i viaggi d’affari e l’orga-nizzazione di eventi, di meeting e congressi.Ecco come un’azienda nata in un preciso settore, il turismo, ha saputo rinnovarsi e crescere. Anche in e

[ CASA ITALIA ]Location e data: Londra, Queen Elizabeth II Congress Center, 14 Luglio -18 Agosto 2012.concept: la sede Coni quale luogo sorprenden-te ed elegante, avveniristico e amichevole, in cui il talento poliedrico dell’Italia si riflette in ogni ambiente, con una fusione di elementi tecnologici, immagini dal sapore evocativo e un design essenziale, capaci di sintetizzare i valori di vita piacevole, bellezza, eccellenza, storia. target: Italiani presenti a Londra durante le Olimpiadi, stranieri che volevano avere un assaggio di Italianità e comitati presenti in loco per le competizioni.

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‘Branding ovation’ è il claim che da sempre rappresenta alla perfezione lo spirito di chi lavora in Apload. L’agenzia di marketing e comunicazione, infatti, è nata con l’idea di glorificare i brand per i quali lavora, facendone emergere tutto il poten-ziale comunicativo e amplificandone le capacità di storytelling, con passione creativa. A garanzia della profonda comprensione dell’insight dei clienti la grande sensibilità che i soci, forti della lunga espe-rienza all’interno di multinazionali, hanno trasmesso all’intero team di professionisti che compone la struttura. Tra i punti di forza, una veduta coerente con la brand equity dei clienti e un’affidabilità totale nella gestione operativa di complessi progetti di comuni-cazione integrata. Tra questi ultimi spicca la conven-tion Algida Out Of Home, intitolata ‘Sfidiamo il 2015’, che si è svolta il 15 e 16 gennaio a Roma. Chiediamo ad Andrea De Santis e Andrea Palma, soci Apload, di raccontare i plus che hanno reso l’evento un successo da più punti di vista.

Qual è stato il concept dell’evento realizzato per Algida?(De Santis) Il concept è contenuto nel naming stes-

so della convention: si è trattato di un appuntamen-to pensato per gratificare e motivare fortemente i concessionari di Algida, oltre che per presentare le importanti novità in lancio nel 2015, dopo un anno complesso che, per questioni climatiche e di contesto economico difficile, sembrava poter metter qualche bastone tra le ruote all’andamento del bu-siness dei gelati. Fortunatamente non è stato così, ma a volte c’è bisogno di ricapitolare gli obiettivi condivisi con particolare entusiasmo e incisività, e questa volontà ha mosso la strategia creativa ideata per il grande evento. Di qui il naming snello e potente, con le sue implicazioni più sentimentali (‘sfidiAMO’, ndr) e quelle più spiritose (non sfiGa, ma sfiDa!, ndr). La volontà di Algida è stata quella

UnA dUe giorni di formAzione e intrAttenimento, Un grAnde AppUntAmento dedi-cAto Al networking, mA Anche Un’occAsione, riccA di colpi di scenA E SPETTACOLA-RIzzAzIONE, PER FESTEGGIARE IL 70ESIMO ANNIVERSARIO DEL BRAND DI UNILEVER. UN SUCCESSO FIRMATO DALL’AGENzIA CAPITOLINA PER ALGIDA OUT OF HOME, ALL’INSEGNA DEL CONCEPT ‘SFIDIAMO IL 2015’.

apload e Algida, 70 di queste sfide

case history[apload]di Marina Bellantoni

e andrea de santis e andrea PaLma, soci aPLoad

e L’allestimento esterno dell’Auditorium Conciliazione realizzato in occasione della

convention Algida firmata da Apload

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case historydi motivare tutti i presenti a una presa di coscienza collettiva e a spingersi verso futuri obiettivi creden-doci fino in fondo, senza alibi, ribadendo la cen-tralità del ‘contare sulle proprie forze’ come chiave portante del successo.

L’evento è stato anche l’occasione per festeg-giare i 70 anni di Algida. Cosa avete organizza-to per celebrare l’anniversario?(De Santis) La celebrazione del settantesimo compleanno di Algida si è realizzata attraverso una serie di emozioni offerte al pubblico, rendendo omaggio al suo legame con la storia di un brand dalla lunga e importante tradizione, nato in Italia e poi diffuso in tutto il mondo, grazie all’entusia-smo dei tanti uomini che hanno lavorato alla sua divulgazione. Sin dall’esterno dell’Auditorium Conciliazione tutti gli invitati alla convention si sono imbattuti in un imponente 70 che li ha immediatamente intro-dotti nel solenne, ma sempre amichevole clima del compleanno di Algida. Abbiamo inoltre allestito uno scenografico tunnel multi-sensoriale, all’interno del quale erano affisse tutte le foto inviate dai concessionari stessi, a testi-monianza del loro legame, familiare e/o aziendale, con Algida. La risposta più che positiva a questa ini-ziativa ha dimostrato forte coinvolgimento emotivo. Nel corso della convention è stato proiettato un video celebrativo della storia del brand, che ha mostrato come Algida abbia condiviso la sua vita con quella di tanti italiani, nel corso dei decenni, seguendo le evoluzioni della storia e dei costumi di questo Paese. Infine, una celebrazione conclusiva con tantissimi coriandoli rossi, musica, e una grande torta ha rallegrato la platea per un più tradizionale e roman-tico momento di festa.

Il 15 gennaio la cena di gala, il 16 la convention vera e propria: ci può descrivere la ‘scaletta’ dell’evento? Quali sono stati i passaggi princi-pali dell’iniziativa?(Palma) L’evento è iniziato la sera del 15 gennaio con la cena presso la Casa dell’Architettura di Roma. Durante la cena si è tenuto lo show dei due attori Maurizio Battista e Virginia Raffaele, che ha interpretato i suoi numerosi ed esilaranti personaggi.

[apload]

e Un momento dello show di Maurizio Battista svoltosi durante la cena di gala che ha preceduto la convention Algida ‘Sfidiamo il 2015’ (Roma, Casa dell’Architet-tura, 15 gennaio)

Il 16 gennaio è stato dedicato alla convention, con l’alternarsi degli interventi del marketing e delle vendite che hanno presentato alla platea le innova-zioni di prodotto in lancio nel 2015. Le stesse sono state offerte in assaggio durante il break e il pranzo.

Quali location sono state scelte per la cena e per la convention? Come sono state allestite?(Palma) La cena di gala si è svolta nell’affascinan-te spazio della Casa dell’Architettura, gestita dall’Acquario Romano. La convention invece si è tenuta nell’Auditorium Conciliazione. Entrambi luoghi molto belli, allestiti in modo spettacolare ed elegante, rispettando la coordinazione cromatica »

[ SCHEDA TECNICA ]

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società organizzatrice: Apload.cliente: Algida - Unilever.tipologia: evento Corporate - Convention per i conces-sionari Algida.obiettivi: motivazione concessionari e presentazione no-vità in lancio.target: M/F, 35-55+.Data: 15 e 16 gennaio 2015.Location: Roma. Casa dell’Architettura, Auditorium Con-ciliazione. partner: BOTW, Frigerio Viaggi. ospiti d’eccezione: Maurizio Battista, Virginia Raffaele.comunicazione pre-evento: invito.numeri: circa 500 partecipanti.

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case history[apload]

riflessione strategica, la progettazione e la produzio-ne di tutti i materiali di comunicazione, inclusa una cospicua mole di contributi video e di animazioni 3D che ha accompagnato l’evento per tutta la sua du-rata; i momenti di intrattenimento e i numerosi colpi di scena che hanno animato la due giorni di evento.

Quante persone di Apload sono state coinvolte nel progetto e con quali mansioni?(De Santis) Ci siamo avvalsi della collaborazione del direttore creativo Giacomo Carissimi, che ha curato la regia dell’evento, insieme al team di Apload, composto da Marina Donna, strategic planner; Lara Mandurino, account director, Benedetta Petrozzi e Manuela Prinzis, account. Il lavoro è stato costantemente seguito dal reparto creativo, capeggiato da Stefano Solarino, direttore creati-vo, e composto da: Fabio Iavarone, art director, Chiara Alfiero, junior art director e Laura Manci-ni, copywriter.

A quali partner vi siete rivolti? Può citarne alcu-ni e descrivere l’attività svolta per l’evento?(Palma) A curare tutti gli aspetti relativi alla logisti-ca, all’accomodation e al food & beverage è stata l’agenzia Frigerio Viaggi, direttamente coinvolta dal cliente. Per l’allestimento, le tecnologie e la dire-zione di produzione dell’evento ci siamo rivolti a un service che ci supporta frequentemente: BOTW.

Facendo un bilancio, quali sono state le princi-pali criticità che avete incontrato? Come le ave-te superate? Quali risultati sono stati raggiunti grazie all’evento?(De Santis) Non parlerei di criticità, ma, visto che siamo in tema, di sfide. Sicuramente nutrivamo il desiderio di entusiasmare un’audience abituata a questa tipologia di eventi, con qualcosa di inedito e spettacolare. La stessa audience usciva da un anno complesso, il che ci ha impegnato a comprendere quale fosse una strategia comunicativa di successo.

Avete in programma altri eventi per lo stesso cliente in futuro? Se sì quali?(Palma) Sì, accompagneremo Algida nella sua lunga e importantissima avventura di Expo. È un progetto ambizioso, di lungo periodo e non vediamo l’ora di affrontarlo. Che dire… ce la metteremo tutta!

ed estetica del brand. Sia per lo spazio ristorativo della Casa dell’Architettura sia per il grandioso palco di Auditorium Conciliazione ci siamo serviti di giochi di luce e di video-mapping, dando un tocco sofisticato e spettacolare all’esperienza esteti-ca del pubblico. Il momento di convention vero e proprio è stato caratterizzato dalla presenza di un imponente video-wall e da due free format che facevano da cornice, fungendo da base per le proiezioni ologra-fiche dei nuovi prodotti. Sul palco, il lettering 3D

del logo della convention è stato integralmente video-mappato con elementi grafici che rimandavano ai contenuti dei vari speech. Anche l’assaggio dei prodotti in lancio è stato spettacolarizzato, grazie all’installazione di sette cupole video-mappate con i loghi e le texture dei vari brand che, con un alternarsi di gioco

luminoso e musicale, hanno animato questo momento particolar-mente atteso da tutti i presenti.

Qual è stato il ruolo di Apload? Quale apporto creativo e consulenzia-le ha fornito l’agenzia?(De Santis) Ad Apload è stata affidata per intero la cura creativa dell’evento: la

e Le cupole video-mappate che hanno animato il momento dell’assaggio dei prodotti in lancio durante la convention capitolina del brand Unilever

e La convention ‘Sfidiamo il 2015’ è stata occasione per festeggiare il 70esimo compleanno di Algida

e

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la divisione Meetings & Events di Cwt, attiva in Italia da diversi decenni, ha conosciuto negli ultimi anni uno sviluppo rapido e consistente che ha portato alla costituzione di un team di oltre 120 professionisti, con una presenza in punti chiave del territorio nazio-nale grazie alle quattro sedi di Milano, Torino, Firenze e Roma, e all’organizzazione di oltre 3.400 eventi solo nel 2014. Ma soprattutto le ha permesso di accreditarsi tra le prime agenzie di eventi in Italia per volumi gestiti. L’evoluzione del settore e delle necessità delle aziende unita alla propensione per la continua innovazione ha spinto tuttavia l’azienda a ripensare alla propria struttura e all’organizzazione del lavoro. In particolare, Cwt ritiene importante intercettare i grandi cambiamenti che il mer-cato sta attraversando puntando su tre elementi chiave: l’ulteriore crescita qualitativa delle risorse impegnate, l’innovazione nei processi e nei servizi, e il coraggio di proporre sul mercato italiano modalità strategiche e operative non ancora conosciute, quali ad esempio lo Strategic Meeting Management. Dallo scorso dicem-bre Armando Mastrapasqua ha assunto la guida Cwt Meetings & Events Italia. Al neo direttore chiediamo verso quale direzione intende spingere la struttura e quali sono le iniziative che intende realizzare nel prossimo futuro.“L’obiettivo - esordisce Mastrapasqua - è quello di crea-

re due centri di eccellenza, eventi e strategic meeting, che possano soddisfare i requisiti dei nostri clienti e andare anche oltre, soprattutto per quanto riguarda il mondo degli eventi che richiede un rilevante apporto di creatività, comunicazione e personalizzazione. Abbiamo, quindi, previsto importanti investimenti in termini di qualità per migliorare l’efficienza delle nostre divisioni che servono il mondo Healthcare e degli Strategic Meeting, ma an-che grandi cambiamenti nel team eventi con l’inserimen-to di risorse di alto profilo che portano in dote esperienze e skill significativi”.

Facciamo il punto sull’andamento della struttura: come avete chiuso il 2014? Quali previsioni avete per il 2015? L’anno si è chiuso in linea con le aspettative del Grup-po e ciò rappresenta un’ottima base di partenza per lo sviluppo previsto per i prossimi tre anni. Crediamo che il mercato possa offrire grandi opportunità di crescita e che la divisione M&E sia pronta per coglierle appieno, garan-tendo un significativo incremento dei volumi.

Un teAm di oltre 120 professionisti, UnA presenzA in città chiAve e Un significAtivo know-how nell’orgAnizzAzione di eventi: OLTRE 3.400 QUELLI REALIzzATI SOLO NEL 2014. TRA GLI OBIETTIVI, CREARE DUE CENTRI DI ECCELLENzA, DEDICATI A EVENTI E STRATEGIC MEETING, BASATI SU UN APPROCCIO INNOVATIVO E UNCONVENTIONAL. LA DIVISIONE M&E SI PRESENTA.

cWt m&e, il coraggio di osare

di Francesca Fiorentinoi proFessionisti[cwt m&e]

e Cwt M&E vanta quattro sedi: Roma, Milano, Torino e Firenze. Nella foto, lo staff del capoluogo toscano

e armando mastraPasqua, direttore cwt meetinGs & events itaLia

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i proFessionistiQuali servizi, strumenti e soluzioni innovative offri-te al mercato degli eventi? Qual è lo stile di lavoro che vi contraddistingue? Quali sono i principali format che proponete ai vostri clienti?

L’appartenenza a un grande gruppo multinazionale met-te a disposizione della divisione molti strumenti innovativi utili per la gestione delle presenze, il calcolo del ritorno sull’investimento, lo sviluppo di mobile app che possano rendere ancora più interattiva e piacevole la partecipazio-ne durante gli eventi. L’approccio che contraddistingue la divisione, in armonia con i valori del gruppo, è quello di assumere sempre la massima trasparenza nei con-fronti del cliente, perché crediamo fermamente che solo in questo modo si possa costruire un rapporto serio e duraturo, necessario specialmente in questo momento di mercato così delicato.

Come è organizzata internamente Cwt Meetings & Events Italia? Quali modelli e metodi avete messo a punto per la realizzazione di iniziative nel settore degli eventi? Abbiamo appena varato una riorganizzazione che punta alla creazione dei due centri di eccellenza, come accen-navo, e al rafforzamento di tutte le nostre aree di azione. Per il team Eventi la sfida più importante è lo sviluppo di format innovativi, ricchi di creatività e di valore aggiun-to, e - attraverso un efficace e strutturato ecosistema di partner - di un prodotto sempre più sofisticato in grado di garantire un ritorno sull’obiettivo certificato e misurabi-le per il cliente. Per il team Strategic Meeting, che può supportare i clienti nell’ottenere efficienze di processo e d’acquisto di spazi e servizi, abbiamo previsto l’introduzione di una metodologia di qualità molto nota, Lean Six Sigma, al fine di migliorare ulteriormente la qualità del prodotto e la nostra competitività. A queste due funzioni fanno corona l’area Commerciale, focalizzata su un rapporto ancora più stretto con i clienti e con il mercato, e un team Supplier Management, che ottimizza le relazioni con i fornitori, un aspetto assai rilevante della nostra azione e che ci permette - anche in quanto parte di un grande gruppo - di poter stringere accordi preferenziali (con alberghi, location, vettori, etc.) in grado di fare la differenza nella progettazione degli eventi.

Quali sono i vostri plus rispetto ai concorrenti? Per-ché un cliente dovrebbe scegliere proprio voi?Credo che appartenere a un gruppo importante come

Cwt possa rappresentare per il cliente una garanzia innanzi-tutto per ciò che riguarda la trasparenza e la compliance a codici etici e deontologici - temi cui siamo particolar-mente attenti - ma anche per la possibilità di accedere alle tendenze più innovative del mercato globale, seppur nella specificità del nostro Paese.

Chiudiamo guardando al futuro. Può fornirci qualche anticipazio-ne in riferimento a progetti/ini-ziative che avete in cantiere? Stiamo lanciando nuovi progetti legati a Expo Milano 2015 per rendere l’esperienza dei visitatori corporate ancora più piacevole ed entusiasman-te, nonché ci stiamo focalizzando sull’adozione di un diverso approccio agli Eventi Corporate che favorisca una partecipazione social e attiva. Stiamo inoltre aprendo specifici gruppi di lavoro relativi allo Strategic Meeting Management.

[cwt m&e]

e Cena realizzata a chiusura dell’executive workshop di

Fastweb (Borgo Egnazia, giugno 2014) rivolto al top manage-

ment di aziende clienti

e Evento di lancio prodotto realizzato da Cwt Meetings & Events per un cliente del settore automotivee

[ CHI È ]

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cwt Meetings & Events via panciatichi, 38/5 - 50127 firenze; tel. 055 09491465via vespucci, 2 - 20124 Milano; tel. 02 62543742corso orbassano, 336 - 10137 torino; tel. 011 5156813via Benigni, 25 - 00156 roma; tel. 06 82074583www.cwt-meetings-events.it; [email protected]

Management: Armando Mastrapasqua, direttore Cwt M&E Italia.

numeri: 6.124.585 euro capitale sociale (Cwt), 120 dipendenti (Cwt M&E Italia).

servizi: organizzazione eventi a ‘tutto tondo’: dall’ideazione alla pianificazione, dalla comunicazione alla realizzazione operativa; strategic meeting management; group travel; venue sourcing; reportistica e ottimizzazione budget; consulenza strategica.

clienti: Barilla, Bayer, British American Tobacco Italia, Credem, Edison, Expo 2015, Fastweb, Gruppo Pirelli, Kedrion, Lilly, Pitti Immagine, Rcs Sport, Riello, Sky Italia, Telecom Italia.

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realizzato da Meeting Consultants per conto di Federcongressi&eventi e Btc, il Libro Bianco del Congressuale Italiano (autrice Gabriella Ghigi) costituisce un’importante novità nel settore degli eventi. È la prima volta, infatti, che gli ope-ratori, tramite l’associazione che li rappresenta, non solo forniscono una fotografia del mercato degli eventi nel nostro Paese, ma presentano alle istituzioni anche le proprie proposte sugli ambiti nei quali la politica potrebbe fornire un contributo qualificato ed efficace. “L’Italia - ha ricordato Mario Buscema, presiden-te Federcongressi&eventi - è pronta a proporsi come destinazione a tutto tondo, forte del neo-costituito Convention Bureau Italia, che riunisce sotto la forma della ‘rete d’impresa’ numerose aziende dell’offerta (Convention Bureau territoriali, alberghi e centri congressi, società di servizi, ndr) sotto l’egida, oltre che di Federcongressi&eventi, anche delle altre associazioni di categoria, che han-no interessi nel congressuale, e cioè Confturismo-Confcommercio, Federalberghi, Federturismo-Con-findustria e AssoturismoConfesercenti. Un’alleanza strategica che attesta l’attenzione che viene rivolta al nostro mercato da una parte così importante e rappresentativa dell’industria turistica”. Vediamo le principali tendenze emerse dal Libro Bianco del Congressuale Italiano.

Infrastrutture, tecnologIe e professIonalItà L’industria dei congressi e degli eventi cresce a livello mondiale, ma il nostro Paese dimostra segni di stanchezza. In Europa, la spesa per i viaggi d’affari rappresenta il 24% dell’intera spesa turi-stica, mentre in Italia vale ‘solo’ il 19%. Perché? Nel Belpaese, dieci anni fa, congressi ed eventi erano al primo posto della spesa turistica, ma la crisi che ha investito il nostro Paese ha prodotto una contrazione della domanda nazionale. Solo le destinazioni che hanno investito sulla ricerca di eventi internazionali hanno registrato un incre-mento dell’attività. Eppure siamo in Europa, cioè nel continente che accoglie oltre il 50% dei con-gressi internazionali, possediamo un’attrattiva unica al mondo, una moltitudine di cervelli, idee, creatività un clima favorevole anche d’inverno. Ma avere delle risorse non basta. Questo non è un settore semplice e la clientela internazionale è molto esigente. Per cogliere le opportunità di sviluppo che offrono congressi ed eventi inter-nazionali occorre fare molto in termini di infra-strutture, tecnologie, qualità, professionalità, coordinamento, comunicazione e affidabilità. A chi ha la responsabilità di definire le strategie di sviluppo e di prendere decisioni molto spesso manca la consapevolezza del valore del settore e

se AdegUAtAmente vAlorizzAto, il mercAto degli eventi pUò Agire dA trAino per lA crescitA del pAese. LE DESTINAzIONI CHE ACCOLGONO CONGRESSI, PER ESEMPIO, RICEVONO BE-NEFICI, SIA MATERIALI SIA INTANGIBILI, CHE GENERANO RICCHEzzA. MA SENzA ADEGUATI MIGLIORAMENTI STRUTTURALI, COME MESSO IN LUCE NEL LIBRO BIANCO DEL CONGRESSUALE, IL MERCATO È DESTINATO ALLA SOFFERENzA.

eventi e congressi per far ripartire il Paese

primo piano[congressuale]di Mario GaraFFa

e mario buscema, Presidente FederconGressi&eventi

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primo piano

ancor più della complessità dei requisiti necessari per competere con i leader internazionali. Con il Libro Bianco, Federcongressi&eventi intende fornire un’informazione chiara e proposte concre-te per cogliere le opportunità rappresentate dalla domanda di congressi ed eventi internazionali. “La meeting industry è diventata maggioren-ne - ha affermato Taleb Rifai, World Tourism Organization Secretary General -: si è saldamente posizionata al centro del turismo come uno dei fattori chiave dello sviluppo del settore e come un generatore importante di reddito, impiego e investimenti. In aggiunta alle importanti opportu-nità di business, la meeting industry offre immensi benefici per l’economia in senso più ampio in quanto genera un livello di spesa mediamente superiore, riduce la stagionalità, contribuisce alla riqualificazione delle destinazioni, diffonde la co-noscenza e aumenta l’innovazione e la creatività”.

I vantaggI per Il terrItorIoLe destinazioni che accolgono congressi ed eventi ricevono benefici tangibili e altri meno facili da misurare, ma che ugualmente generano ricchez-za. Tra i vantaggi materiali troviamo l’impatto economico prodotto dalla spesa per l’organizza-zione e la partecipazione ai meeting; la creazione di nuovi posti di lavoro; la promozione di inve-stimenti, commercio, comunicazione e sviluppo tecnologico; la destagionalizzazione delle attività turistiche; la spesa elevata del congressista, che supera dalle due alle tre volte la spesa del turista per vacanza. Tra i vantaggi immateriali si distin-guono, invece, il basso impatto ambientale; la cre-scita professionale delle comunità locali attraverso iniziative di formazione e informazione; l’aumento dell’interazione, comprensione e cooperazione, creazione di network e community; la riqualifi-cazione e l’arricchimento delle infrastrutture del territorio per un incremento della domanda.La realizzazione di un evento coinvolge numerose tipologie di servizi e una programmazione con tempi più o meno lunghi a seconda del tipo di

[congressuale]

e Tra i progetti iscritti al Bea Italia 2014, nella tipologia Congresso/Convegno, anche la terza edizione del

congresso ‘La Rana Cinese e il Calabrone’, organizzato da Mediagroup98 per Legacoop Modena

[ PROPOSTE PER LO SVILUPPO DEL SETTORE ]

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1. una strategia mirata Individuare quali aree del Paese possiedono le caratteristiche e quali hanno invece le

potenzialità per diventare destinazioni per congressi ed eventi internazionali. 2. trasporti: sviluppare intermodalità treno-aereo Colmare le lacune dei collegamenti pubblici di terra tra gli aeroporti, i grandi hub ferro-

viari e le destinazioni, e perseguire obiettivi di puntualità, pulizia, sicurezza e comodità. 3. ricettività alberghiera, più qualità e convenienza Migliorare la qualità dell’offerta alberghiera, renderla più conveniente e ricca di servizi.4. Banda larga ovunque Dotare il Paese di connessioni internet a banda larga, stimolare l’adeguamento tecnologi-

co di hotel e location. 5. facciamoci apprezzare dal mondo È necessario far conoscere e apprezzare le risorse del Paese attraverso strumenti di comu-

nicazione e di contatto innovativi, prima tra tutte la Rete.6. fiscalità Trasformare la tassa di soggiorno in tassa di scopo; applicare Iva ridotta (10%) a quote

di iscrizione eventi formativi e culturali; abolire pro-rata a favore di dipendenti pubblici; favorire uso voucher Inps per collaborazioni occasionali; applicare convenzioni contro doppia imposizione fiscale anche se committente è associazione estera non soggetto passivo.

7. Mettere in rete chi può favorire l’acquisizione di eventi Diffondere conoscenza meeting industry presso istituzioni; favorire e ‘sburocratizzare’

acquisizione eventi internazionali; sviluppare co-mktg; rendere disponibili gratuitamente location pubbliche per eventi non profit.

8. informazione e formazione Istituire, a carico della PA, l’Osservatorio Italiano dei Congressi e degli Eventi per moni-

torare il settore e realizzare un programma di formazione per istituzioni e imprese della filiera congressuale, commercio, servizi turistici.

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primo piano[congressuale]

è sempre stato presente tra le prime 10 nazioni all’interno della graduatoria Icca, confermando in questo modo l’appeal e le potenzialità di sviluppo in questo settore. In particolare, con riferimento agli ultimi dati Icca disponibili, l’Italia risulta es-sere al sesto posto della graduatoria mondiale dei Paesi che ospitano più congressi internazionali. A parte gli Stati Uniti, che guidano la classifica, tutti i Paesi che ci precedono sono europei, ossia Germania, Spagna, Francia e Regno Unito. Nella graduatoria delle città, la prima italiana è Roma al 19° posto con 92 congressi internazio-nali, ossia circa la metà dei 181 ospitati da Vienna, prima città in graduatoria.

le prIncIpalI destInazIonI congressualI ItalIaneIn base a quanto messo in luce dal Libro Bianco, grazie a una maggiore presenza di domanda locale e di centri congressi, è soprattutto al Nord e al Centro del nostro Paese che si sono sviluppate le principali destinazioni per congressi ed eventi. Le città che ospitano più eventi sono Roma e Mila-no. Ma, accanto a queste, ci sono destinazioni che da lungo tempo investono nel settore e risultano essere piuttosto affermate, come per esempio Firenze, Venezia, Bologna, Rimini, Torino, Genova e Napoli. Inoltre, in molti capoluoghi di Provincia esistono una o più strutture dove si ospitano convegni prevalentemente locali. Alcune località turistiche hanno diversificato la propria attività, prolungando il periodo di apertura, come per esempio Riva del Garda, Stresa, Cernobbio, Sorrento, Taormina e altre ancora. Nel comples-so, le destinazioni più affermate sono quelle che sono riuscite a coniugare la presenza di centri congressi moderni ed efficienti, di alberghi con standard di servizio elevati, di collega-menti aerei e ferroviari nazionali e internazio-nali veloci, di prezzi competitivi, di investimenti nella comunicazione e nella formazione degli operatori.

sIstemI terrItorIalI e cB ItalIa Sono ancora pochi i territori che si sono dotati di Convention Bureau o di altri sistemi territoriali in grado di promuovere la destinazione e fornire assistenza alla clientela. I Convention Bureau con

evento e della provenienza dei partecipanti. Le imprese coinvolte sono sedi per eventi, agenzie di organizzazione, comunicazione, viaggi, alberghi, società di catering, audiovisivi, allestimenti, provi-der, software house, trasporti, gadget, decorazioni floreali, segnaletica, animazione, interpretaria-to, guide e altro ancora. L’elenco può allungarsi molto, poiché la creatività ha un ruolo molto importante nella formulazione dei programmi dei convegni e di conseguenza possono venire coin-volti servizi inusuali. Centri congressi, sale meeting di alberghi, sedi istituzionali, dimore storiche, loca-tion non convenzionali sono la risorsa primaria per ospitare un evento, e contribuiscono, con la loro presenza, alla crescita e allo sviluppo del territorio.

le dIffIcoltà ItalIaneCome è noto, negli ultimi anni, la crisi economica internazionale non ha certo risparmiato il nostro Paese, anzi. La competizione internazionale è aumentata, mentre l’Italia non ha messo in atto adeguate azioni di contrasto, né per la riqualifica-zione del prodotto, né per il marketing. Tutto ciò ha determinato una contrazione della domanda interna di eventi. L’assenza di un Convention Bureau nazionale in particolare - si specifica nel Li-bro Bianco del Congressuale Italiano - ci ha privati dello strumento principale per reagire e mettere in atto strategie adeguate. In questo contesto, le destinazioni italiane che hanno potuto (infrastrut-ture, ubicazione, risorse) e saputo investire sulla clientela internazionale sono riuscite a mantene-re e incrementare le proprie quote di mercato, mentre quelle focalizzate sulla domanda interna stanno tuttora soffrendo.

europa, culla deI congressI assocIatIvI InternazIonalI Il vecchio continente continua a essere l’area geografica che ospita il maggior numero di congressi associativi internazionali: il 54% nel quinquennio 2008-2012 (Fonte: Icca, International Congress and Convention Association, ndr). L’Italia tuttavia, in assenza di una promozione struttu-rata e dedicata, non ha mai beneficiato appieno delle opportunità del mercato internazionale e della ripresa segnalata già a partire dal 2008. Ciò nonostante, negli ultimi 50 anni il nostro Paese

[ N° CONGRESSI INTERNAZIONALI

PER PAESE ]1. Usa, 829 2. Germany, 722 3. Spain, 562 4. France, 527 5. United Kingdom, 525 6. Italy, 447

Fonte: Icca, 2013

[ N° CONGRESSI INTERNAZIONALI

PER CITTÀ ] 1. Vienna, 181 2. Parigi, 174 3. Barcellona, 150 4. Berlino, 147 5. Singapore, 142 6. Madrid, 130 7. Londra, 115 8. Amsterdam, 114 9. Istanbul, 113 10. Beijing, 111 11. Budapest, 108 12. Lisbona, 107 13. Seoul, 99 14. Copenhagen, 98 15. Praga, 98 16. Buenos Aires, 94 17. Bruxelles, 93 18. Stoccolma, 93 19. Roma, 92

Fonte: Icca, 2013

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to: sono cambiati i ruoli, il modo di lavorare e di comunicare e questo ha delle conseguenze anche sugli edifici che li devono ospitare. I vecchi Palazzi dei Congressi avevano auditorium con pavimenti in pendenza, poltrone fisse, palchi in muratura e spesso tavoli di presidenza massicci e inamovibili. Strutture adatte a una comunicazione ingessata e unidirezionale, dal palco alla platea, dove chi sta sul palco è investito di un’autorità indiscussa. Oggi i convegni nascono dall’esigenza di presen-tare, convincere, motivare, incentivare, fare networking. Tutte attività che presuppongono un rapporto di scambio tra relatore e pubblico, e tra gli stessi partecipanti. Una comunicazione multidirezionale che, di conseguenza, ha biso-gno di spazi diversi, estremamente flessibili, i cui allestimenti favoriscano la relazione tra le persone e possano cambiare di volta in volta.

una presenza sul mercato consolidata nel tempo sono quelli di Rimini, Firenze, Torino e Genova. Più recentemente in Veneto, su spinta di una leg-ge regionale, sono nati sette Convention Bureau riuniti in un network: Venezia, Verona e Lago di Garda, Vicenza, Marca Trevis, Rovigo, Padova e Belluno Dolomiti. Su iniziativa di Unicredit, pochi anni fa è stato costituito il Sicilia Conven-tion Bureau, l’organismo che ha l’obiettivo di promuovere l’intero territorio regionale. Negli ultimi vent’anni sono sorti altri Convention Bureau su spinta della pubblica amministrazione o degli operatori, come per esempio in Toscana, Lombar-dia, Piemonte, Puglia, Sardegna, ma in assenza di risorse la loro attività si è presto ridimensionata o interrotta. Di recente il nostro Paese si è finalmente dotato di un Convention Bureau Italia, un nuovo organi-smo deputato a coordinare la promozione dell’I-talia verso l’estero come sede di eventi di ogni tipologia. Il progetto è stato promosso da Con-fesercenti-Assoturismo, Confturismo-Confcom-mercio, Federalberghi, Federcongressi&eventi, Federturismo-Confindustria, con il pieno accordo di Enit e delle regioni rappresentate all’interno del tavolo di coordinamento Mice (costituito a seguito del protocollo di relazione per il coordinamento delle azioni per lo sviluppo dell’offerta congres-suale italiana). L’organismo è stato costituito sotto forma di rete d’imprese.

le sedI ItalIaneNel Libro Bianco del Congressuale Italiano si speci-fica che le sedi più richieste dalla clientela azien-dale sono quelle alberghiere, mentre per i con-gressi di associazioni vengono preferiti centri congressi ampi, dotati di molte sale; in ogni caso sono comunque essenziali dotazioni tecnologiche di ultima generazione. Le sale alberghiere di cui dispone il nostro Paese sono prevalentemente pic-cole, coerentemente con le dimensioni degli alber-ghi. Solo in poche grandi città sono presenti hotel con ampie e numerose sale meeting e centinaia di camere. I centri congressi sono generalmente di vecchia edificazione e non sempre hanno ricevuto le manutenzioni e ristrutturazioni necessarie. Le modalità di svolgimento dei convegni oggi sono molto diverse da quelle dei congressi del passa-

primo piano[congressuale]

[ IL TURISMO CONGRESSUALE FA GIRARE L’ECONOMIA ]Il turismo congressuale, soprattutto quello internazionale, fa bene alla città di Milano. È mediamente di 400 euro al giorno l’impatto economico diretto generato dal singolo par-tecipante a un evento di grandi dimensioni organizzato al Mico, il centro congressuale gestito da fiera Milano congressi. La cifra sale a 675 euro pro-capite se si considera an-che l’impatto indiretto, derivato dagli effetti che le spese relative al congresso producono progressivamente nel medio-lungo periodo sul territorio a favore di altri settori econo-mici strettamente collegati con l’attività con-gressuale. È quanto emerge da un’indagine del Laboratorio di analisi del Mercato congressuale internazionale (Lamci) dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, realizzata in collaborazione con Fiera Milano Congressi. La ricerca, a cura di paola Bensi e roberto nelli, è stata condotta nel periodo 2012-2014 su un campione di 1.088 delegati, che hanno preso parte a 8 meeting internazionali a carattere prevalentemente medico, ospitati al MiCo. Secondo l’indagine del Lamci il primo posto nella classifica dei top spender va ai delegati provenienti da asia e oceania, seguiti da quelli di Medio oriente e africa, che addirittura prolungano di un paio di giorni la propria permanenza nella città meneghina. Gli europei e italiani, invece, si collocano tra quelli meno propensi a spendere. I congressisti coinvolti nell’indagine hanno speso in media durante il periodo trascorso a Milano 226 euro al giorno (escludendo il trasporto a lunga percorrenza), con differenze significative in base al Paese di origine: i delegati internazionali infatti hanno sostenuto una spesa (239 euro al giorno) superiore a quella degli italiani (111 euro al giorno). In particolare, la percentuale maggiore della spesa totale giornaliera è rappresentata dall’alloggio. Seguono la ri-storazione al di fuori dell’hotel e lo shopping. Decisamente inferiori le spese per le attività nel tempo libero, per l’intrattenimento serale e le gite turistiche.

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Davide verdesca, coo - ceo Sinergie

mi sono chiesto dunque quale sarà l’oroscopo per gli eventi del 2015, se questo anno non bisestile ci porterà fortuna e vantaggi, qualche rogna passeg-gera, clienti fedeli o storie one-shot. Ovviamente mi sarebbe piaciuto poter fare anche una distinzione in 12 categorie, come per i segni; ma è più facile in alta o bassa pressione. Però è limitativo avere due sole opzioni, per cui ho mescolato un po’ le carte e ho cercato di avere una visione di più ampio respiro. E ho cominciato.Si annuncia bel tempo in casa Expo 2015. Alla fine, abbiamo capito che si farà e, come succede nelle migliori famiglie, la festa riuscirà anche se organizza-ta all’ultimo minuto (che per altro è sempre più una tendenza nell’organizzazione di eventi e incentive in generale). Quindi, tutte le agenzie in qualche modo collegate all’Esposizione Universale avranno benefici e vantaggi, diretti o indiretti. Da eventi organizzati ‘In’ Expo come da quelli ‘Fuori’ Expo, quasi in una replica del FuoriSalone del Mobile che finisce proprio

la settimana prima dell’inaugurazione dei sei mesi più attesi a Milano da anni. Le possibilità di successo si moltiplicano ovviamente per quelle agenzie che sono riuscite a impostare degli eventi non troppo collegati in loco, ma generatrici di buzz mediatico che utilizza l’eco della manifestazione per proporre una propria filosofia e un proprio dna creativo che troverà una naturale cassa di risonanza in tutte le attività correla-te. Credo di poter ipotizzare un fiorire di iniziative in questo senso. Chi non è riuscito a entrare nella galas-sia luminosa di Rho, per avere successo quest’anno dovrà necessariamente trarre spunto dal live motive di Expo per mantenere il proprio mercato. Prevedo, quindi, un florilegio di iniziative food (e non solo per chi ha aziende f&b tra i propri clienti, ma anche in attività di comarketing, guerrilla e promo).Tuttavia, non sarà un anno monotematico. Penso che il successo arriderà anche a chi, per opposte scelte e strategie, saprà differenziarsi da chi è troppo coinvolto con l’Esposizione Universale utilizzandone

ogni Anno ArrivAno pUntUAli, come vorresti fossero i treni o gli Aerei qUAndo hAi Un viAggio importAnte dA fAre cUi tieni molto. SONO GLI OROSCOPI E LE PREVISIONI DEL TEMPO PER L’ANNO VENTURO: QUELLI O QUELLE CUI TUTTI FINGIAMO DI CREDERE SALTANDO LE PARTI NEGA-TIVE E CONCENTRANDOCI SU QUELLE POSITIVE, COME SI FA CON GLI SMS DI CHI VORREMMO CONQUISTARE, PER CUI UN SORRISO FATTO CON TRE LETTERE DIVENTA LA PORTA DI CHISSà QUALE STORIA.

2015, quale oroscopo per gli eventi?

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ruBrica

l’energia positiva ma convo-gliandola in eventi e incentive che abbiano proposte ad ampio raggio sul territorio. Il sito Very Bello, che tante polemiche parole e voci ha suggerito, è in realtà un importante contenitore di opportu-nità. Saperle leggere ed elaborare, rappresenterà una chiave di lettura del 2015. In Sinergie abbia-mo pensato che l’Italia è un catalizzatore di interessi quest’anno, per cui abbiamo messo in moto la produzione di idee alternative e parallele per far sì che una scintilla del nostro paese accenda ogni nostro evento. E ne dedi-cheremo alcuni in particolare a questo anno differente dagli altri. Per noi poi, sarà un anno da festeggiare con 15 candeline accese sulla nostra torta di compleanno, quindi... faremo brillare la nostra creatività in ogni senso.Qualche nuvola nera, la prevedo per chi non ha sapu-to invece investire, nel passato recente, in innovazione e preparazione delle nuove sfide. Il cambiamento che si impone silenzioso, ma non lascia dietro sé chi ha pensieri incerti condannandoli all’oblio o a inseguire coloro che invece hanno previsto in anticipo, non lascerà molto spazio. Prevedo un periodo in cui la comunicazione e gli eventi saranno sempre più inter-connessi. 27Names, di cui siamo soci fondatori, è una Live Communication Agency nata a livello europeo proprio per cogliere queste sfide e farsi gonfiare dal vento di cambiamento. Non per nulla, appena presen-tatasi al mercato, ha sbaragliato a livello europeo allo scorso Eubea, vincendo, oltre al premio internazionale come migliore agenzia, anche ogni altro premio pos-sibile. Ma non è l’unica novità in casa. Perché il futuro lo vedo roseo solo per chi saprà cavalcare quest’onda e riunire in sé competenze e professionalità diverse. Ecco credo che il 2015 sarà un anno di meltingpot

creativo, di multimedialità e multisensorialità ad alto livello, di interazione e contaminazione, di professionalità sempre maggiore richiesta.Le figure che faranno la differenza non avranno competenze legate solo alla capacità creativa pura, ma anche alla integrazione tra ruoli, alla metafo-ra comunicativa, alla multietnicità perché parlare linguaggi differenti e abbinare gusti e culture diverse sarà un’altra delle chiavi di lettura. Non è un caso che fin dai primi anni, abbiamo avuto in agenzia persone di nazioni e culture distanti dall’Italia, per integrarci e integrare gusti e percezioni. Il 2015 non sarà un anno di Saturno o Giove, nel senso che non sarà gover-nato da stelle esterne. Il mio personalissimo oroscopo prevede che ognuno potrà essere attore e regista vittorioso, in funzione di quanto saprà aggrapparsi al proprio ‘carro’ che sarà tanto più grande e tanto più vincente quanto più ognuno sarà capace di non fermarsi a seguire la scia di una grande manifestazio-ne, ma di saltarne fuori brillando di luce propria. Da protagonista del futuro. Buon viaggio!

[focus on]

e Si annuncia bel tempo in casa Expo 2015. Tutte le agenzie in qualche modo collegate all’Esposizione Universale avranno benefici e vantaggi, diretti o indiretti, grazie agli eventi organizzati ‘In’, ma anche quelli ‘Fuori’ dalla manifestazione

e

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inchiesta[eventi&social media]

torniamo indietro di pochi(ssimi) anni fa. I social media parevano - soprattutto al vostro capo o ai vostri clienti - una moda passeggera, da ‘ragazzini’, qualcosa che ‘faceva perdere tempo al lavoro’. Oggi, la situazione è radicalmente cambiata: le agenzie e le aziende non possono esimersi dall’essere presenti sui social, divenuti a tutti gli effetti uno degli strumenti più strategici nel media mix di comunicazione. Ma come ottimizzare il loro utilizzo? Come scegliere quelli giusti per il proprio evento? Quali i vantaggi e i ritorni? E come ‘misurarli’? A condurci alla scoperta del mondo social applicato al nostro settore sarà un’indagine pubblicata in ‘Social media for events’ (novembre 2014) manuale realizzato da Julius Solaris, editor di EventManagerBlog.com.

socIal medIa ‘for events’Per l’analisi è stato intervistato un campione di 1.335 professionisti degli eventi, tra event manager e responsabili d’agenzia. Qualche dato raccolto? Ben il 32% degli intervistati dichiara di utilizzare i social media per i propri eventi, una percentuale estremamente significativa, che ne riflette il crescente impatto in ambito lavorativo. Ovviamente, il fatto che la popolarità dei mezzi social sia aumentata esponenzialmente non significa che vengano sempre utilizzati con cognizione di causa. Una certa ‘confusione’, infatti, sembra essere ancora il sentiment dominante tra gli intervistati: uno sconcertan-te 52% ha sottolineato di aver bisogno di aiuto per capire come utilizzare i social media in modo veramente efficace. Un gap da colmare, se si considera che ben il 46% ha dichiarato di avere in team persone dedi-cate. E il Roi? Anche questo dato è spiazzante: il 54% di chi sfrutta i social per i propri eventi non ne calcola l’impatto in alcun modo. Ma su un punto, oggi, sembrano essere tutti d’accordo: i social hanno una potenzialità enorme, spesso deter-minante per il successo di un evento. Come? Vediamolo insieme.

fare la dIfferenzaCome capire se quella dei social è la giusta strada da percorrere per rendere l’evento più efficace? La prima

sU Un cAmpione di 1.335 professionisti, il 32% dichiArA di UtilizzAre i sociAl mediA per i propri eventi, il 52% Ammette di Aver bisogno di AiUto PER CAPIRE COME SFRUTTARLI IN MODO VERAMENTE EFFICACE, IL 54% NON NE CALCOLA IL ROI IN ALCUN MODO, IL 46% HA UN TEAM DEDICATO. DATI CHE PARLANO CHIARO: I SOCIAL MEDIA SONO DIVENTATI A TUTTI GLI EFFETTI UN POTENTE STRUMENTO PER CHI FA EVENTI.

a prova di Buzz

e Ben il 32% degli intervistati dichiara di utilizzare i social media per i propri eventi, una percentuale estremamente significativa, che ne riflette il crescente impatto in ambito lavorativo

di serena roBerti

Fonte: ‘Social media for events’, Julius Solaris, 2014

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inchiestavecchia regola è fare benchmarking, ovvero, studiare le strategie dei competitor. Li utilizzano con profitto? La loro awareness è cresciuta da quando sono sbarcati sui social? Il passo successivo - spesso trascurato - è condurre un’approfondita ricerca per capire su quali social punta-re, in base al target di riferimento: capire cosa funziona per il proprio pubblico è uno step fondamentale. Poi, è necessario creare un team dedicato e sviluppare una strategia adeguata, perché oggi i social possono fare davvero la differenza. Vediamo in che ambiti:1. Gestione della reputation onlineMolto più delle pr tradizionali, i social media sono potenti strumenti per far circolare un messaggio e cam-biare la percezione di un brand, influenzando l’opinione degli stakeholder di vastissime community.2. RicercaTramite i social è possibile effettuare ricerche approfon-dite che accresceranno il valore degli eventi, dall’analisi del target al reperimento di mezzi e risorse che aiute-ranno a stilare il ‘programma perfetto’.3. VenditaI social media sono potenti catalizzatori per iniziative commerciali. La tipologia di conversazione one-to-one, l’incredibile quantità di dati disponibili e la natura dei media sempre ‘on’, li rendono il veicolo commerciale ideale.4. Event EngagementLe persone non vanno agli eventi solo per sedersi e ascoltare, altrimenti potrebbero starsene a casa a guar-dare la tv o navigare online. La gente va agli eventi per relazionarsi, essere coinvolta, conversare. Il social è, quindi, lo strumento perfetto per favorire l’engagement durante l’evento attraverso la gamification, sondaggi live, Q & A, dirette streaming e molto altro. 5. Feedback dell’eventoCirca il 58% degli intervistati sostiene di utilizzare i social per avere feedback. In effetti, i social media hanno rivoluzionato il processo di raccolta di feedback degli eventi: non sono più da ricercare, perché in realtà sono lì, pronti per l’event planner sui social network. La gente sta già parlando dell’evento e del business online. È possibile sfruttare la conversazione per capire sia che cosa è andato storto sia cosa è stato efficace nell’evento.

nuovI valorIDue sono le caratteristiche valoriali che contraddi-stinguono i social media. La prima, è la creazione di

[eventi&social media]

e L’84% degli intervistati utilizza Facebook. La percentuale scende per Twitter (69%) e Linkedin (58%) e YouTube (36%). Fanalino di coda Slideshare (7%) e Tumblr (3%)

‘ties’ di marketing online, poiché ogni azione, ogni aggiornamento, ogni video, immagine o commento postati avranno un impatto sugli obiettivi di marketing. E quanto più ci si concentra sulla creazione di valore attraverso contenuti pertinenti e concentrati, maggiori saranno i feedback. La seconda, è la natura conversazionale e comunita-ria del mezzo. Chi sa usare i social per eventi sa perfet-tamente che non si tratta di far circolare un comunicato stampa o un semplice messaggio di marketing. Ciò che funziona è la capacità di creare ‘buzz’ e discussioni in-torno a un determinato argomento/evento, ma in modo assolutamente ‘friendly’. Sui social gli utenti si aspettano di interagire con i marchi, sono disposti a saperne di più, a dialogare, a manifestare disappunto se qualcosa non va o complimentarsi se ne sono soddisfatti. Essere sui social media significa essere bravi a costruire relazioni. E non si tratta di relazioni da ‘one night stand’, ma di un rapporto continuo. Ciò che fino a pochi anni fa veniva condensato in un evento di uno o due giorni, ora può dilatarsi e durare persino fino al prossimo evento. I social media hanno ribaltato la ‘timeline’ degli eventi e noi dovremmo esserne ben contenti. Mante-nere una community fissa è cruciale per il mondo degli eventi, poiché permette di creare legami ancor prima che l’evento inizi.

Fonte: ‘Social media for events’, Julius Solaris, 2014

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piccolo progetto iniziale, in modo da non pesare troppo su budget, risorse e processi di sviluppo. Inoltre, analiz-zando e misurando solo quel progetto sarete in grado di correggere il tiro, raccogliendo dati che consentano di capire se continuare a investirvi o a cambiare l’area di messa a fuoco.Poi, bisogna mettere a fuoco il target. La natura virale dei social media li rende uno strumento molto efficace per restare connessi con i clienti in tutte le fasi del ciclo di acquisto. Il ruolo ricettivo dell’audience si distingue in:1. Non interessato: qualunque cosa si posti, viene

recepito solo come rumore di sottofondo.2. Interessato in modo tiepido: nota il post e

pensa di dare un’occhiata più tardi.3. Fruitore passivo: i messaggi sono ritenuti abba-

stanza interessanti per cliccarli e leggerli.4. Interessato attivo: clicca sui link, fa i like sui post,

condivide e ‘retwitta’.5. Pienamente coinvolto: posta i propri contenuti,

carica le immagini, avvia discussioni.L’obiettivo è creare una strategia social che parli a questi diversi tipi di pubblico e li faccia accedere al livello di interesse successivo, fino al coinvolgimento completo.Un altro punto fondamentale, infine, è quello di istituire un sistema di monitoraggio in modo da poter misurare l’efficacia del vostro evento. I passi da seguire: identi-ficare gli obiettivi principali che si desiderano veicolare con la campagna di social media; creare il contenuto, le strategie, la squadra e i processi per supportare i propri obiettivi; impostare un sistema per la registrazio-ne e la misurazione delle attività social; misurare l’ef-ficacia, valutando ciò che funziona e che non funziona; affinare la strategia e ripetere i passaggi precedenti.

come sceglIere Il socIal gIustoQuesta è una delle fasi strategiche più ad ‘alto ri-schio fallimento’, cosa che ha dato vita a un ‘cimitero abbandonato’ di pagine di Facebook, profili Twitter, YouTube, blog, e quant’altro. Se ci si tuffa indistintamente su tutti i social senza prima valutarne scopi e processi, lo spettro del ‘cimitero’ è dietro l’angolo. Ed è inutile dire che agli utenti ciò non piacerà, il brand verrebbe percepito negativamente. Quindi, come scegliere i social giusti?Abbiamo parlato dell’approccio di innovazione incre-mentale, approccio che torna particolarmente utile in questa fase, perché esso comporta la scelta di partire

strategIe socIal

Quando parliamo di strategie di utilizzo dei social negli eventi, è bene prendere in considerazione vari aspetti.Primo: la questione di tempo e budget. L’obiezio-ne sollevata più frequentemente dai professionisti di settore è che non hanno abbastanza tempo per seguire anche la parte social. Talvolta è questione di pigrizia e poca apertura verso il mezzo, ma in alcuni casi si tratta di una motivazione fondata. Spesso, non innovare e non investire in nuovi mezzi restando arroccati nella propria zona di comfort può sembrare una strategia più sicura, mentre in realtà si rischia molto di più. Oggi, il pubblico nota subito l’eventuale assenza di comuni-cazione social e ciò potrebbe influire negativamente su come viene percepito il vostro marchio. A lungo termine si corre il rischio di apparire obsoleti e non al passo con le esigenze del mercato.La soluzione potrebbe essere quella di mettere a fuoco un obiettivo, un piccolo progetto social e convoglia-re tutte le risorse su di esso. Si tratta dell’approccio definito ‘innovazione incrementale’. Un approccio incrementale all’innovazione aiuta a concentrarsi su un

e Secondo il 52% degli intervistati la maggiore sfida rispetto ai social media è capire come utilizzarli effettivamente, mentre per il 45% trovare il tempo di utilizzarli appropriatamente. Per quasi il 19%, infine, la sfida è convincere i clienti a usarli

e Mentre il 47% degli intervistati ha un team dedicato ai social, il 30% non ha previsto in azienda uno staff che se ne occupi direttamente. L’outsourcing è scelto dal 10% degli intervistati

Fonte: ‘Social media for events’, Julius Solaris, 2014

Fonte: ‘Social media for events’, Julius Solaris, 2014

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avere un customer service più efficiente.Se l’obiettivo della propria strategia social è generare brand awareness, allora uno dei focus sarà rilevare il numero di persone che ha visto i post pubblicati. Se si sta valutando il servizio clienti, allora si potrebbero valutare la velocità dei casi gestiti o quanto denaro è stato risparmiato gestendo determinate azioni online invece che offline.Last but not least, un appunto sul team. Il 47% degli intervistati ha un team dedicato ai social e la maggior parte di essi lavora con un budget ridotto. Questo comporta, molto spesso, che chi lavora alla parte social venga scelto ‘perché sa andare su Twitter’ o perché è molto attivo online. In molti casi, i progetti social sono affidati a chi è alle prime armi e ha poca o zero esperienza nello sviluppo di strategie social. Un buon punto di partenza è, anche se non si possiede il budget per affidare la parte social a un’agenzia esterna, garantirsi almeno un piccolo team dedicato e preparato (e pagato!). Non basta chiedere a dei profili già esistenti di farsi carico anche della parte social, deve essere un ruolo riconosciuto e specializzato. Da lì in poi sarà tutto in discesa.

dal social più adatto ai propri obiettivi. Si tratta del social che aiuta a sfruttare la maggior parte delle opportunità individuate, il miglior mezzo possibile per trasmettere i propri propositi valoriali all’audience. I più presidiati, Twitter, Facebook, Instagram e i blog, sono, tra l’altro, complementari e, sfruttandoli all’unisono, si possono ottimizzare contenuti e risultati. Bisognerà poi distinguerne l’utilizzo per le fasi pre-durante-post evento.Un assaggio: nella fase pre evento bisognerà ‘spingere’ su ricerche, customer service, azioni di marketing. Una delle strategie più efficaci è far sì che le community che parlano dell’evento si formino ancor prima che esso inizi (potere dell’hashtag!); durante l’evento attenzione puntata su engagement, customer service e crisis management. Nella fase post, infine, l’attenzione si rivolge ad azioni di marketing, proseguimento dell’engagement e raccolta feedback.

monItoraggIo e roI, nIente è ImpossIBIleIl monitoraggio dei social media comprende quei pro-cessi di osservazione e registrazione di ciò che viene det-to online dell’evento e del brand. I social sono un’arma a doppio taglio: da una parte, permettono al messaggio di essere veicolato facilmente a un grandissimo numero di persone e di avere feedback dell’audience in real time. Dall’altra, manca il controllo su ciò che viene pub-blicato sul brand, sull’amplificazione e la viralizzazione, anche negative. Uno dei dati più sorprendenti è che il 55% degli intervi-stati non misura il roi dei social. C’è un vecchio detto nel marketing: “ciò che non misuri, non esiste”. E in effetti, se non lo misuri, finisci per togliere valore a uno degli strumenti di marketing a oggi più potenti, perdendo l’occasione di incremen-tare l’efficacia dell’azione intrapresa. Perché ciò che si misura, si può migliorare! Riconoscere la necessità di mi-surare l’efficacia dei social è un primo passo importante per incrementarne l’impatto. Spesso, poi, l’unità di misura è quella sbagliata: vi sono molte voci per misurare un social, ciò che è fonda-mentale è interpellare quelle che rispondano ai propri obiettivi di comunicazione. I KPI misurano l’efficacia dei social media, ma vanno scelti in base obiettivi: bisogna concentrarsi sui valori che ognuno reputa più importanti, ad esempio: aumentare le registrazioni, creare brand awareness, aumentare l’engagement,

inchiesta[eventi&social media]

e

e Oltre il 54% degli intervistati non misura il roi delle attività social, contro oltre il 45% che lo misura

Fonte: ‘Social media for events’, Julius Solaris, 2014

[ PESCARA, PRIMO SOCIAL NETWORK STREET ]I social network ‘scendono in strada’ per essere condivisi. È ciò che succede, dal 28 gennaio, a pescara con i totem #aLLL, il primo ‘social network street’, che sembra essere destinato a stra-volgere l’idea stessa di social, dando vita a nuove forme di linguaggio e condivisione. Nato da un’idea dell’imprenditore abruzzese alessio Zaccagnini, #aLLL è un modo innovativo di pensare i social network, facendo uscire i contenuti dai device tradizionali (pc, tablet e smartphone), e condividendoli su innovativi totem che verranno installati nelle principali piazze e vie italiane. Utilizzare #ALLL è semplice: basta scrivere l’hashtag #aLLL dal proprio profilo facebook, twitter o instangram, in questo modo il commento, lo stato, la foto condivisa apparirà anche sulla rete social di #aLLL (www.alll.social), senza bisogno di registrarsi. Ma la vera innovazione sta nel fatto che il programma automaticamente caricherà, attraverso una speciale interfaccia, tutto ciò che viene pubblicato sui totem installati nelle vie, piazze, centri commerciali d’Italia, dando così vita al primo social network street.

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come abbiamo visto dai risultati dell’indagine ‘Social media for events’ realizzata da Julius Solaris, editor di EventManagerBlog.com e presentata nell’articolo prece-dente, oggi i social sembrano proprio essere divenuti a tutti gli effetti uno degli strumenti più strategici nel media mix di comunicazione. Cruciali per far circolare un mes-saggio e cambiare sulla percezione di un brand, hanno ribaltato la ‘timeline’, influendo sulle fasi pre, durante, e post evento. Ancor di più: oggi l’eventuale assenza di comunicazione social potrebbe addirittura influire nega-tivamente su come viene percepito il marchio, rischiando di farlo apparire obsoleto. Siamo entrati nel ‘vivo’ della discussione raccogliendo contributi e commenti di ‘attori’ della comunicazione e degli eventi.

oBIettIvI e funzIonIQuanto, come e perché è importante, oggi, sfruttare i social per gli eventi? “Credo che il potenziale messo a disposizione dai social per la gestione e la comunicazione degli eventi non sia ancora impiegato al massimo, soprattutto in Italia - commenta Gabriele Carboni, titolare Weevo, social media strategist e docente -. Manca ancora, da parte di

chi organizza eventi, la consapevolezza delle potenzialità del web 2.0. Tante aziende utilizzano i social media per pubblicizzare il proprio evento, ma questa è solo la punta di un iceberg”. Filippo Fiocchi, executive creative director Zodiak Ac-tive Plus, ne identifica quattro funzioni principali. “La prima, è quella di anticipare l’evento, creando interesse e notiziabilità. La seconda, è quella di raccontare l’even-to durante lo svolgimento e di ingaggiare chiunque vi sia coinvolto, affinché testimoni la propria partecipazione a tutti i suoi contatti. La terza è quella di creare uno storytelling, una foto o un videoricordo, da condividere con chi ha partecipato e anche con chi non c’era. Ultima, ma non per importanza, è quella di dare una ‘quarta di-mensione’ all’evento, permettendo a chi è interessato di trovare contenuti ancillari sui protagonisti o sul tema”.

nAti dAllA necessità di connettere - proprio come gli eventi - grUppi di persone, i sociAl mediA sono l’Anello di congiUnzione trA reAle e virtUAle, ORMAI INDISPEN-SABILI PER TUTTI GLI ATTORI DELLA COMUNICAzIONE. GIRO DI MICROFONO TRA COLORO CHE UTILIzzANO I SOCIAL PER ARRICCHIRE E ‘ALLUNGARE LA VITA’ DEI PROPRI EVENTI.

Quando a fare la differenza è la connessione

e Facebook, Twitter e Instagram sono i canali che hanno generato numeri impressionanti al Wired Next Festival di Piano B: 350.000 utenti unici web, 50 ore di video, 1.200 foto su

Instagram, 35.000 utenti in live streaming, 750.000 pagine viste via web, 10.000 tweet

di serena roBerti

e GabrieLe carboni, titoLare weevo, sociaL media strateGist e docente

e20inchiesta[eventi&social media]

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inchiesta

Sul fronte agenzie di eventi interviene Maurizio Mur-ciato, client service director & business development manager Piano B. “Per noi i social media non sono un semplice strumento di marketing, ma rappresentano una dimensione fisiologica e intrinseca della comunicazione contemporanea. Il nostro approccio prevede l’ideazione di dinamiche che vivono sui social con l’obiettivo di sti-molare delle azioni sul territorio o, al contrario, nascono sul territorio con l’obiettivo di creare contenuto sul web. Ciò avviene sia attraverso l’interazione degli utenti fra di loro, sia grazie al coinvolgimento dei cosiddetti ‘web in-fluencer’. In tutti i casi, però, la fruizione dei contenuti si esprime in una dimensione circolare, in un corto circuito tra online e offline, reso possibile dalla grande massa di utenti connessi in tempo reale tramite device mobile e dalla velocissima diffusione dell’Internet delle Cose (IOT, Internet Of Things), un trend tecnologico che permette a dispositivi che una volta erano ‘inanimati’ di dialogare con la rete”.Infine, Daniele Giudici, socio titolare Creativi Digitali, spiega come la propria realtà ruoti intorno ai social. “Creativi Digitali è un’agenzia che nasce come evoluzio-ne di un’altra società, Cdcm Pro, nata nel 1997 e impron-tata sulle produzioni web e multimediali. Siamo stati tra i pionieri del social media marketing in Italia firmando, assieme a poche altre realtà, il primo ‘Community first Manifesto’, in un periodo in cui la maggior parte delle agenzie guardavano i social con molta diffidenza. Oggi, con il brand Flash Mob Milano utilizziamo i social per espandere la nostra community, tenerla informata sugli eventi e fare recruitment per i nostri mob”.

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e Circa 400 mobber hanno partecipato alla coreografia, preventivamente condivisa in Rete, del Limbo Flash Mob, lo street event, realizzato da Creativi Digitali per Veratour, che ha riempito piazza Duomo di Milano

la strategIa è tuttoMa quali sono i social più strategici per gli eventi? Come impiegarli in concreto? Carboni (Weevo) punta su Twitter. “La strategia può essere molto diversa a seconda del target e degli obiettivi. Innanzitutto, è opportuno non esagerare volendo utilizzare tutti i social possibili. A seconda del budget o delle risorse disponibili, vanno scelti i canali migliori. Sicuramente Twitter è il social da cui partire, quello più versatile e quello che offre più stru-menti esterni per la manipolazione dei dati, trasforman-dosi in un vero e proprio strumento di direct marketing. Ad esempio, con Glouk, da me ideato, è possibile salvare tutti gli utenti di Twitter che condividono utilizzando un determinato hashtag, magari proprio quello ufficiale dell’evento, e inviare messaggi mirati a questi utenti”.Ovviamente, la strategia cambia sensibilmente a seconda del tipo di evento. “Per ogni brand sviluppiamo un planning ad hoc che coinvolge canali diversi - spiega Ric-cardo Setti, head of social media management Zodiak Active Plus -. Per Jack Daniel’s e il progetto di branded content Jack On Tour, ad esempio, abbiamo orga-nizzato una serie di concerti che stiamo comunicando principalmente sul sito dell’iniziativa e su Facebook. Per la copertura di conferenze stampa oppure eventi in cui sono previsti degli speech, diventa fondamentale Twitter. Credo che nella fase pre-evento Facebook sia il canale top. Oltre ad avere una feature specifica per gli eventi, è la piattaforma in cui i contenuti hanno una ‘vita più lunga’, l’ideale per raccogliere più visibilità possibile. Se si tratta, invece, di un evento per professionisti di settore, allora, anche LinkedIn diventa importante. Durante l’e-vento, invece, è molto utile Twitter, perché è lo strumen-to più immediato per raccontare in tempo reale e per raccogliere tutti i messaggi dell’evento sotto un singolo hashtag. Infine, per chi ha la possibilità di avere immagini di alta qualità, anche Instagram può diventare un ottimo strumento per raccontare un evento”.Anche Murciato (Piano B) concorda sul ruolo clou di Facebook. “Sicuramente è il canale più utile e diffuso, è la piattaforma ‘universale’ dove poter condensare persone, brand, eventi, luoghi e iniziative in maniera completa. Facebook però, non basta: primo perché è affollato, secondo perché è generalista, per sua stessa »

e FiLiPPo Fiocchi, executive creative director Zodiak active PLus

e riccardo setti, head oF sociaL media manaGement Zodiak active PLus

e mauriZio murciato, cLient service director & business deveLoPment manaGer Piano b

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iniziato a lavorare con le prime community già nel 2005. “Per Libero.it gestiamo la chat, la video-community, la blog-community, gli eventi di raduno, ecc. - spiega Fiocchi -. Abbiamo aiutato aziende come Ferrero e UniCredit a muovere i primi passi sui social e oggi siamo l’agenzia social di alcune tra le più grandi aziende italiane e internazionali, da Sky Italia a Lottomatica, Jack Daniel’s, Balocco e Whirlpool. Il primo ‘caso’ che ci viene in mente è X-Factor che, essendo in diretta, non è solo un evento televisivo, ma anche fisico. Ormai l’utilizzo di Twitter durante la visione di un programma è un fatto sociale, la sfida è continuare a stimolare la conversazione. Noi ci occupiamo della gestione dei profili social di Sky Uno e abbiamo raccontato il programma, interagito con gli utenti e ingaggiati attraverso format creativi, iniziative di engagement e contenuti di backstage. Nell’ultima edi-zione gli utenti hanno pubblicato oltre 2 milioni e mezzo di tweet mentre assistevano al programma; ciò testimo-nia che ‘twittare’ è diventato parte integrante dell’assi-stere a un evento televisivo. Un altro evento dal taglio completamente diverso, è stato il ‘6° Forum Internazio-nale su Alimentazione e Nutrizione’ organizzato da Barilla CFN, per cui, oltre ad aver realizzato il sito da cui era possibile assistere in diretta streaming, abbiamo ge-stito la comunicazione social e il presidio live del Forum. Abbiamo raccontato l’evento in tempo reale in italiano/inglese e pubblicato contenuti di approfondimento sulle tematiche trattate”. Piano B può contare su un reparto digital e social media frutto dell’endorsement e dell’incubazione di una struttura già esistente, che ha premesso all’agenzia di diventare una delle più seguite su Facebook. Racconta Murciato: “Tra gli eventi ad ‘alto impatto social’, vi è l’Adidas #ZXFLUX Party, con l’obiettivo di celebrare, comunicare e vendere la nuova sneaker adidas zXFLUX, insieme a una campagna di comunicazione e attivazione crossmediale, in grado di generare awareness, word of mouth, store-traffic, trial di prodotto, acquisto e hype mediatica. Per entrare al party abbiamo scatenato una vera e propria ‘caccia al biglietto’ crossmediale: una fase teaser ha stimolato l’interazione con gli utenti; una mec-canica social li ha invitati negli store più cool di Roma per farsi un selfie al totem dedicato con hashtag #zXFLUX da condividere, con l’obiettivo di guadagnarsi l’invito; parallelamente, un profondo lavoro di pr non conven-zionale ha portato 3.500 persone all’evento sold-out, tutte coinvolte attraverso l’attività di store activation e le azioni sui social media. Durante l’evento, poi, un’ulteriore

natura. È quindi interessante l’utilizzo creativo di altri social media, valutando le relative specializzazioni verticali degli stessi: Instagram, Twitter, Snapchat, YouTube, Vimeo, Spotify, Foursquare, LinkedIn, Pinterest, Vine e altri ancora. L’importante è utilizzare i singoli social in maniera strategica, e quindi con l’obiettivo di fornire una dimensione inedita ai contenuti dell’evento, in modo da rendere unica l’esperienza stessa. L’approccio di Piano B non è quello di atterrare sulle piattaforme social, ma di rimbalzare sulle stesse e fra le stesse, selezionando i canali privilegiati e preferiti per le proprie iniziative e lasciando agli utenti stessi la libertà di muoversi e interagire”.Infine, anche Giudici (Creativi Di-gitali) insiste sull’impiego strategico dei social. “Ricordiamoci che i social

non vanno usati come un mass media, ma come un relational media - spiega -. Si tende a considerare Facebook come il social imprescindibile, visti anche i numeri di account attivi nel mondo, ma ci sono altri validi canali con cui interagire. Diciamo che Facebook permette di raggiungere un ampio bacino di utenza fa-cilmente targettizzabile, Twitter è il social più immediato grazie all’uso degli hashtag, Instagram punta sulle emozioni con le immagini, Google plus è adatto a un pubblico più ‘geek’, Pinterest vanta di un ottimo sistema di classificazione, infine, YouTube o Vimeo raccolgono i video di massa o di nicchia. Un aspetto molto importante da considerare è la differenza tra le community e cosa vogliamo comunicare. A seconda del tipo di interazione che vogliamo ottenere dobbiamo pensare se sia una fase pre, live o post evento, e di conseguenza scegliere il media che più si presta all’operazione”.

Quando fanno la dIfferenzaEntriamo nel vivo delle case history per vedere come i social siano stati determinanti. Zodiak Active Plus ha

e Tra gli eventi ad ‘alto impatto social’ firmati Piano B vi è l’Adidas #ZXFLUX Party, che, con l’obiettivo di celebrare, comunicare e vendere la nuova sneaker adidas ZXFLUX, ha attivato una campagna di comunicazione e attivazione crossmediale

e danieLe Giudici, socio titoLare creativi diGitaLi

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- conclude Carboni (Weevo) -. D’altronde, è proprio per questo che sono nati i social media, dalla necessità di connettere gruppi di persone, come nel caso degli eventi. I social danno voce alle persone, anche a quelle non direttamente coinvolte, anche a quelle non presenti. I social del domani massimizzeranno questo concetto, renderanno gli eventi interattivi. Se pensate che grazie a Twitter, anche l’Avvocatura Pubblica ora utilizza i social per partecipare attivamente a quegli eventi che una volta li faceva addormentare sulle sedie...”.

attività di engagement crossmediale invitava gli utenti a scattarsi dei selfie in un corner e a caricarle sui social per finire in tempo reale sul video-social-wall dell’evento.Un altro caso esemplare è stato il Wired Next Fest: Condè Nast ha scelto Piano B come partner strategico per il più grande Luna Park dell’innovazione, della tec-nologia e della creatività che si sia mai visto. Per questo evento abbiamo creato tutti i contenuti video e incrociato la diffusione dell’evento in tempo reale sui propri social media come su quelli del cliente. Facebook, Twitter e Instagram i canali principali che hanno generato solo in rete numeri impressionanti: 87.000 partecipanti, 350.000 utenti unici via web, 50 ore di video, 1.200 foto su Instagram, 35.000 utenti in live streaming, 750.000 pagine viste via web, 10.000 tweet #wnf14, 12.000 ‘parteciperò’ su Facebook, 25.000 Facebook click per iscrizioni a workshop.Chiude Giudici (Creativi Digitali). “Per il tipo di eventi che organizziamo potrei affermare che nel 95% dei nostri eventi ‘on street’ i social hanno svolto un ruolo chiave. Creare un engagement di 1.500 partecipanti in 20 giorni per il nostro Merry Flashmas in quarta edizio-ne che poi ha visto in una giornata di pioggia più di 700 partecipanti attivi, le oltre 920.000 visualizzazioni del Monster High Flash Mob per Mattel o i risultati otte-nuti con il Limbo Flash Mob per Veratour, street event che ha riempito piazza Duomo, sono solo alcuni esempi di come un evento possa diventare un contenuto per una campagna di comunicazione e protrarsi nel tempo generando così per il cliente un doppio valore”.Iniziative, quelle citate, in cui i social media hanno determinato il successo dell’evento. E pare proprio che il trend non sia destinato a rallentare. “Tutto ciò che coin-volge comunità di persone fa parte del futuro del web

inchiesta[eventi&social media]

e

e Grazie alla piattaforma digitale www.jackhoney.it, Zodiak Active consente di scoprire la storia di Jack Honey interagendo con il brand, per esempio postando le proprie foto online

e Weevo ha ideato Glouk, soluzione che consente di salvare gli utenti di Twitter che condividono utilizzando un determina-to hashtag e inviare loro messaggi mirati

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location, corsa all’unexpectedcircA nel 40% dei cAsi le Agenzie oggi scelgono per i loro eventi locAtion sor-prendenti e inUsUAli. lUoghi inAspettAti, o riproposti in modo inedito E CREATIVO O, ANCORA, LOCATION CHE SI DISTINGUANO PER QUALCOSA DI UNICO, SIA ESSO UN SERVIzIO, UNA COLLO-CAzIONE, UN’ATMOSFERA. UN TREND CHE SEMBRA DESTINATO A CRESCERE, ANCHE IN VISTA DI EXPO 2015.

a.a.a. effetto wow cercasI

Quanto sono richieste a oggi le location non convenzionali? Quali sono le ragioni di tanto interesse per luoghi particolari ed esclusivi? Ce lo spiegano direttamente le agenzie di eventi, che ogni giorno si trovano ad affrontare queste scelte. “Le location rappresentano uno strumento di comunicazione prioritario all’interno di un evento, con la differenza, rispetto ad altri mezzi tradi-zionali, di avere la caratteristica unica di impatto immediato e diretto sul target coinvolto - spiega Attilio Manassero, managing director Havas Events -. Quindi, quelle diverse da quelle tradizio-nali sono un importante elemento rafforzativo dei messaggi e degli obiettivi di comunicazione. At-tualmente, circa il 50% degli eventi viene fatto in location unconventional e sono certo che saranno sempre più richieste: oggi più che mai gli eventi devono avere una forte personalità e una cornice comunicativa che inquadra tutto, dalla location, appunto, ai contenuti”.Location sorprendenti, che scatenino nello spet-tatore l’effetto wow, come spiega anche Davide Bertagnon, managing director Access. “Nell’ul-

scegliere la location per un evento è uno degli step più delicati, poiché il ‘locus amoenus’ incide sull’esperienza all’80%. Negli ultimi anni si è registrato un boom di richieste per luoghi ‘alternativi’ e sorprendenti, che lascino impresso nei partecipanti un ricordo indelebile. Location insolite e non originariamente adibite a sedi per eventi, come parchi di divertimento e a tema, teatri, musei, spazi culturali, dimore storiche, ex aree industriali, ma anche cinema e navi da crociera. O ancora, location con un ‘quid’ distin-tivo, un elemento extra ordinario che le renda uniche nei servizi, nella tecnologia, negli spazi, nell’atmosfera. Abbiamo chiesto alle agenzie di eventi di analizzare il fenomeno, i trend futuri e le possibili sinergie in vista di Expo. e attiLio manassero,

manaGinG director havas events

e Gli splendidi laghi di Laikipia, in Kenya, sono stati la location inusuale scelta da Studio Festi per il debutto di ‘Deluge’, spettacolo teatrale promosso da Fondazione Ipazia

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Focuse20di serena roBerti

[location che sorprendono]

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e davide bertaGnon, manaGinG director access

pelle per tutta la durata dell’evento”.Più ‘settoriale’ il pensiero di Monica Maimone, direttore artistico Mymoon e Studio Festi do Brasil. “Gli unici eventi che possiamo considerare ‘scopritori’ di location inedite sono quelli relative alle sfilate. Per il resto, la ricerca ci sembra molto pigra, si punta di più alla ‘sicurezza’ dal punto di vista logistico che alla sperimentazione. Tuttavia, qualche passo in avanti si sta facendo anche per gli eventi molto ‘in’, che non hanno bisogno di trarre sicurezza dal prestigio del luogo, ma dalla sua riscoperta bellezza. Credo che per ora il ricorso a location inusuali ricopra circa il 30% del totale”.Infine, anche Giulio Merlo, ad dell’agenzia omo-nima, sottolinea la necessità di innovazione da una parte, ma la poca voglia di rischiare dall’altra. “Siamo chiamati a offrire soluzioni originali e innovative, ma allo stesso tempo a garantire la funzionalità degli spazi scelti e l’organizzazio-ne impeccabile in tempi che diventano sempre più serrati. Per questo, la scelta della location giu-sta appare sempre di più un fattore determinante nella qualità dei progetti proposti, ma stupire gli ospiti e creare novità è complesso, soprattut-to quando si lavora in città che ospitano molti eventi. Il rischio di fare eventi sempre uguali a se stessi è molto alto, e spesso bisogna confrontarsi con clienti che non sempre sono pronti ad assu-mersi il rischio di utilizzare spazi inediti o, ancora peggio, questi ultimi talvolta presentano diffi-

timo quinquennio le agenzie di eventi sono sempre più chiamate a trovare location inaspettate e fuori dal contesto. La necessità di innovare e stu-pire ha portato a cercare anche in territori fuori dal comune, e allora capita di trovare aziende che rea-lizzino eventi sull’acqua, oppure, all’ultimo piano di un grattacielo… Nel 2014 abbiamo registrato una quota di ‘unexpected location’ che vale almeno il 40/50% del totale, ma semplicemente perché il reperimento delle stesse non è banale e richiede tempo e spesso si finisce per virare ancora verso il tradizionale”.Una percentuale che, quindi, sembra destinata a crescere, ma che è direttamente proporzionale alla possibilità di investimento - non solo di bud-get, ma anche di tempo e risorse - nella ricerca. “Circa il 50% delle location che proponiamo sono originali, insolite o mai usate prima - spiega Andrea De Micheli, ad Egg Events -. Questo perché vogliamo che ogni elemento dell’even-to ‘comunichi’ e crediamo che i nostri invitati debbano stabilire un filo diretto con il concept in ognuno dei punti di contatto a disposizione. E la location dell’evento è uno dei principali, perché l’ospite la percepisce subito come un elemento portante insieme al titolo e al logo: il save the date, l’invito e infine l’esperienza sulla propria

Focus e20[location che sorprendono]

e Un evento direttamente sull’acqua in centro città, a Milano: questo è stato il ‘Naviglio Mundial’ realizzato da Access lo scorso anno

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dente’ deve effettivamente fare la differenza per giustificare l’investimento. Come sostiene anche Manassero (Havas Events): “I vantaggi possono essere molti, perché si tratta di uno ‘spazio fisico’ che offre spunti originali e inediti rispetto alle lo-cation tradizionali. Gli svantaggi sono dettati dalla ‘non predisposizione’ e dalla scarsa flessibilità di queste location ad accogliere eventi. Gli sforzi e la complessità di produzione necessari per ade-guare lo spazio agli allestimenti e ai servizi oggi indispensabili alla buona riuscita di un evento possono scoraggiare”.Aggiunge Bertagnon (Access): “I vantaggi sono quelli legati alla wom che si genera in automati-co, oltre alla maggior mediaticità e socialità che ne deriva. Gli svantaggi sono quelli legati ai servizi di base come luce, permessi, uscite di sicurezza, servizi igienici eccetera, che spesso, proprio per il carattere innovativo delle location, non sono disponibili e vanno sempre attivati on top dall’a-genzia preposta”.Infatti, come spiega Merlo (Merlo Spa), molti spa-zi, anche se di grande suggestione architettonica e di recente costruzione, non sono stati pensati per ospitare eventi, soprattutto se di grandi dimensio-ni. “Ci si imbatte spesso in difficoltà logistiche e tecniche che limitano molto la creatività e, soprat-tutto, rendono costose e lente tutte le operazioni di produzione. Nel caso di spazi pubblici, alle dif-

coltà tecniche insormontabili. Il vero sforzo non consiste tanto nella ricerca della novità assoluta ma nell’utilizzare le location in maniera creativa come parte del racconto del concept ideato. Solo in questo modo la location si può trasformare in una vera e propria leva di comunicazione e non essere un semplice contenitore di allestimenti e performance”.

vantaggI & svantaggIQuali sono i vantaggi dell’utilizzo di location par-ticolari, originali? Quali gli eventuali limiti? Il fine giustifica i mezzi o non ne vale la candela?“La location inusuale consente di effettuare speri-mentazioni anche dal punto di vista dell’intratte-nimento - spiega Maimone (Mymoon) -, si può ‘osare’ molto di più e concedere maggior spazio alla creatività”.“Ci si distingue, si è più originali, più memorabili e significativi - sottolinea De Micheli (Egg Events) -. Gli svantaggi sono noti: mancanza o carenza di quei servizi che rendono la vita più facile agli organizza-tori di eventi, come hospitality e catering, servizi luci, audio e video, platee, palchi, schermi, ec-cetera. Tutto ciò, di solito, in una location originale va organizzato ex novo e ha un costo in tempo e denaro che dev’essere effettivamente compensato dalla maggiore efficacia comunicativa”.Quindi, una volta scelta, la location ‘sorpren-

e andrea de micheLi, ad eGG events

Focus[location che sorprendono]

e In occasione della 29° edizione di Samoter (maggio 2014), l’agenzia Merlo ha organizzato per Mercedes-Benz Italia un ‘fuorisalone’ presso la Cava Prati, luogo suggestivo dall’atmosfera da far west

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e monica maimone, direttore artistico mymoon e studio Festi do brasiL

Focus[location che sorprendono]

ficoltà di tipo logistico si aggiungono iter burocra-tici e mancanza di informazioni che spesso ne ren-dono impossibile l’utilizzo. Un’occasione mancata per amministrazioni comunali ed enti pubblici di valorizzare il proprio patrimonio e farne una fonte di reddito che, da sola, basterebbe a garantirne la manutenzione e finanche il restauro”.

locatIon sorprendentIMa andiamo nel vivo delle esperienze dirette, chiedendo alle agenzie quali, tra i tanti eventi organizzati, hanno brillato per l’originalità della location, che ha saputo dare un valore aggiunto all’economia dell’evento. “Difficile sceglierne uno, ne abbiamo realizza-ti molti - racconta De Micheli (Egg Events) -. Eventi in navi da crociera, nei porti, nei distretti industriali abbandonati, perfino in cima a degli al-beri… L’importante è che il concept della location si sposi con quello dell’evento, per analogia o per contrasto. Ad esempio, se il concept dell’evento è l’innovazione, allora penseremo a un laboratorio scientifico, alla stazione spaziale europea, a un museo o a una cittadella della tecnologia, o, al contrario, a un tempio o a un teatro greco, e così via. Alcune di queste location risulteranno impos-sibili, o troppo costose, altre improbabili o impra-ticabili, ma l’originalità del loro pensiero darà in

ogni caso qualcosa in più all’evento, anche se poi si decidesse di ripiegare su un Club Med”. Ama il luoghi ‘inesplorati’ Maimone (Maymoon) che, tra le location utilizzate, ne ricorda due di particolare fascino: “Nel mondo direi i laghi di Lai-kipia, in Kenya, mentre, in Italia, il Teatro Greco-Romano di Catania, chiuso tra palazzi e cortili invisibili a tutti. Nella ricchissima storia del nostro Paese, soprattutto nel sud e nelle isole, esistono molti luoghi bellissimi ancora sconosciuti”.Ma anche il centro città può trasformarsi in una location inedita. “Nel 2014 a Milano abbiamo rea-lizzato un evento di grande successo, il ‘Naviglio Mundial’, con la particolarità di essere direttamen-te sull’acqua!”, racconta Bertagnon (Access).Merlo negli anni ha proposto soluzioni di location originali, accettando anche qualche sfida all’ap-parenza impossibile. “Ci siamo confrontati con gli spazi del Circo Massimo fino a quelli più intimi di palazzi privati eccezionalmente concessi in occa-sione di eventi prestigiosi. Abbiamo, ad esempio, trasformato il PalaTiziano di Roma in una vera e propria astronave. Di recente, abbiamo sfruttato persino una cava con un’ambientazione da far west: in occasione della 29° edizione di Samoter (maggio 2014), abbiamo organizzato per Merce-des-Benz Italia un ‘fuorisalone’ presso la Cava Prati, luogo che al tramonto ha regalato giochi

e Premiato per la ‘Miglior Ambientazione Territoriale’ all’ultima edizione del Bea, l’evento organizzato da Havas Events per il Dealer Meeting Jeep 2014 ha trasformato lo Juventus Stadium di Torino in un’enorme sala convention

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e GiuLio merLo, ad merLo

zione e quali, secondo loro, saranno gli spazi più ricercati in futuro.“Potendo sognare in grande - commenta Manas-sero (Havas Events) -, direi che mi piacerebbe organizzare un evento in un luogo ‘mitico’ come Black Rock City, una città nel deserto del Nevada che vive solo alcuni giorni all’anno in occasione del festival Burning Man. Oppure, rimanendo in Italia, nel Teatro del Silenzio, un luogo di musica e arte immerso in un magnifico paesaggio toscano: complicato dal punto di vista produttivo, ma d’incredibile suggestione. Per il futuro, trovo interessante la maggior apertura e disponibilità di spazi pubblici per eventi privati, come piazze, palazzi, luoghi storici, monumenti, scuole, univer-sità. In più, penso a cornici suggestive ed emozio-nanti: sul mare, in alta montagna, in una piscina, alle terme, in cima ai grattacieli, in un piccolo e innovativo laboratorio di ricerca”.Un ambizioso progetto in cantiere per De Mi-cheli (Egg Events). “Una location in cui sia tutto diverso, anche le regole di base della nostra esistenza. Qualcosa che renderebbe l’evento non solo memorabile, ma assolutamente indimenti-cabile. Pensiamo, ad esempio, a una location priva di forza di gravità: chi potrebbe dimenti-care un’esperienza simile? Abbiamo già proposto un’idea del genere, ma per ora non siamo riusciti a realizzarla. Contiamo di farcela, un giorno. Il trend dei prossimi anni lo vediamo orientato verso le dimore storiche, pubbliche o private, dei piccoli centri. Un patrimonio quasi segreto che forse potrebbe essere riscoperto anche grazie a Expo. Intendiamoci, sappiamo bene che Expo è un evento di massa, ma attirerà nel nostro Paese anche un certo numero di vip legati al mondo de-gli eventi, che potrebbero permettersi brevi viaggi alla scoperta dell’Italia sconosciuta, quella stessa dove si trovano i ‘giacimenti golosi’ dei vini e dei cibi di qualità”.Anche Merlo (Merlo spa) ha idee precise su una location potenzialmente utilizzabile. “Siamo rapiti dal panorama mozzafiato che si gode dal terrazzo della sede di un nostro cliente istituzionale; al

di luci e colori davvero sorprendenti. Vi abbiamo allestito un’area accoglienza con test drive per quanti hanno avuto il piacere di provare i Truck Mercedes nel loro naturale territorio d’azione. Per l’allestimento abbiamo dovuto tenere conto di un fondo sabbioso di difficile gestione, oltre che volatile”. Un luogo sportivo reinventato in modo assoluta-mente creativo - tanto da guadagnarsi il premio per ‘Miglior Ambientazione Territoriale’ all’ultima edizione del Bea -, quello scelto da Havas Events per il Dealer Meeting Jeep 2014. “Abbiamo utilizzato lo Juventus Stadium in modo unico e spettacolare - spiega Manassero -. Per l’occasione la sala convention è stata ‘costruita’ tra le tribune e il campo, e i mezzi sono sfilati sul palco durante l’intervento di Chris Ellis, head of emea Jeep Brand, in un articolato sistema di passerelle, rampe e schermi che fungevano da quinte. Al termine, i dealer hanno potuto ammi-rare la gamma, schierata in campo su un’enorme scritta Jeep. Questo evento rappresenta per noi grande motivo di orgoglio per la complessità tec-nica del progetto scenografico e allestitivo, consi-derando l’esclusività della location. Perché tutte le location possono diventare uniche se si lavora con creatività, ingegno, competenza”.

Il futuro è storIaUn trend, quindi, quello delle location ‘alterna-tive’ o comunque riutilizzate in modo comple-tamente inedito e creativo, che sembra essere in forte ascesa. Certo, la direzione è verso una continua richiesta di novità. Abbiamo chiesto alle agenzie quali location vorrebbero avere a disposi-

Focus[location che sorprendono]

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e Il Teatro Greco-Romano di Catania, chiuso tra palazzi e cortili invisibili a tutti, ha ospitato ‘la trilogia della Festa del Fuoco’, evento firmato da Studio Festi

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che le sovrintendenze difficilmente concedono per paura che vengano danneggiati… Ma credo che la crisi porterà necessariamente a un uso più dinamico rispetto a quello fino a oggi previsto”.

expo e nuove locatIon, BInomIo vIncenteChiudiamo toccando uno dei temi - e degli eventi - principi di questo 2015, l’Expo. La manifestazione porterà in Italia un numero incredibile di visitatori distribuiti nell’arco di sei mesi (maggio-ottobre 2015). Come creare fruttuose sinergie tra l’evento e le location del territorio? Quali spazi, magari inediti, verranno sfruttati? “Il tema di Expo ‘Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita’ offre moltissimi spunti - spiega Manassero (Havas Events) -. Sarebbe bello che l’intera città di Milano e anche le altre città italiane diventassero in quei mesi una location unica e diffusa che parla dei valori dell’evento: penso a tutti quei luoghi legati al cibo in primis, come ristoranti, pizzerie, locali etnici, panifici, grande distribuzione e piccolo com-mercio, ma anche a luoghi come le biblioteche, le librerie, gli spazi sportivi… È un grande evento di comunicazione: non dobbiamo perdere l’occasione di realizzare attività ricche di contenuto anche dal punto di vista delle location”. Sempre con un’attenzione particolare alle proble-

momento non ci sono i presupposti, ma speriamo si riesca a sfruttare presto per un evento davvero memorabile. Nell’immedia-to futuro si continueranno a utilizzare spazi privati e più delocalizzati, spostando il cen-tro degli eventi dalle aree metropolitane. Abbiamo la fortuna di vivere in un Paese con una concentrazione unica di location non abbastanza valorizzate. Dovremmo riuscire a fare dell’accoglienza e del vivere bene la leva principale dell’economia, ma ancora oggi, quando si progettano nuovi spazi, non si tie-ne conto della loro potenzialità come location di eventi. Manca un’attenzione dedicata nella progettazione che abbia la maturità e l’esperienza di comprendere le esigenze di un grande show o di una convention per facilitare le operazioni di allestimento e scarico dei materiali o l’accoglienza degli ospiti. Più che una previsione è un auspicio: ci auguriamo che le amministrazioni comunali e gli enti preposti a valorizzare il nostro patrimonio artistico e storico comprendano la valenza strate-gica del nostro settore come fattore di sviluppo economico e di occupazione. Pensiamo a spazi museali o palazzi che spesso versano in difficili condizioni economiche e che potrebbero avere una seconda vita se destinati alla realizzazione di eventi, pur nel rispetto della loro natura architet-tonica e del valore culturale. Oltre alle ricadute economiche, si potrebbe dare la possibilità di vivere luoghi spesso inaccessibili e che rischiano il deterioramento e l’oblio; senza contare che si potrebbe utilizzare l’indotto per il restauro e la manutenzione, favorendo anche l’occupazione”. Infine, anche per Maimone (Mymoon) l’atten-zione sarà puntata verso tutti quegli edifici storici ancora inviolati. “Musei, teatri di tradizione - come il Bibiena di Mantova -, tutti quei luoghi

Focus[location che sorprendono]e Tra le location più

unconventional degli eventi organizzati da Egg Events, le navi da crociera, le cave di marmo, perfino la cima degli alberi

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budget pro capite più interessante e la necessità di stupire positivamente i propri ospiti”.Secondo Maimone (Mymoon) non sarà difficile aprire le porte di nuove location. “Credo che Mila-no sia una delle poche città che non ha remore in questo senso. Sarà facilissimo - e carissimo - otte-nere luoghi mai impiegati precedentemente”.Merlo conclude con uno spunto interessante. “Dato il grande numero di eventi che si concentre-ranno a Milano in quel periodo, sarà necessario uno sforzo creativo per cercare location inusuali. A que-sto proposito, sarà interessante capire una cosa: nel dopo Expo, come saranno sfruttati i padiglioni? A cosa sarà destinata tutta quell’area?”.

matiche di capienza e servizi di ospitalità. “Può esserci un legame tra Expo e la scoperta di location originali, finora inutilizzate - suggerisce De Micheli (Egg Events) -. Sarà compito degli assessorati al turismo promuovere le location con fantasia. I mezzi esistono: ‘Expo in città’ per quanto riguar-da Milano e dintorni, ‘Explora’ per il resto d’Italia. Certo, il problema fondamentale è l’ospitalità di migliaia di persone, per cui esistono solo poche strutture in Italia, grandi alberghi o villaggi turistici. Forse il nostro ruolo come Paese, per quanto riguarda le location originali, può essere meglio interpretato nel campo degli eventi vip o top client, quelli per poche centinaia di persone, con un

Focus[location che sorprendono]

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[ COME SCEGLIERE UNA EVENT VENUE ]In qualsiasi tipologia di evento tutto ruota intorno al contenuto dell’esperienza e al benessere dei partecipanti, cui deve essere garantito il massimo comfort. Per questo, anche nella scelta di loca-tion ‘sorprendenti’ e non convenzionali, non si può prescindere dal soddisfare una serie di requisiti di base.

Scegliere una location che sia al contempo efficace e ‘sorprendente’ è un’impresa non da poco. Perché spesso la non convenzionalità del luogo fa a pugni con la qualità dei servizi necessari. Soprattutto se si tratta di uno spazio che non avete mai utilizzato, è necessario effettua-re numerosi sopralluoghi e verificarne le caratteristiche ed eventuali limiti. Sovente succede che la puntualità dei servizi venga sacrificata in nome dell’originalità, ma ciò è inaccettabile specialmente se si tratta di un meeting di lavoro, perché il fine è dare un valore aggiunto all’espe-rienza, non intaccarne l’efficacia e i contenuti. Per questo, quando ci si trova a selezionare una potenziale venue, bisogna tenere in considera-zione numerosi aspetti, che riassumiamo di seguito.

Fattibilità e convenienza: Prima di tutto è necessario valutare se la location può incarnare lo spirito dell’imma-gine corporate aziendale, se è in linea con i valori del brand e gli obiettivi di comu-nicazione e può considerarsi interessante e ‘appealing’ per il target di riferimento.

Posizione: La location deve essere facilmente raggiungibile e accessibile con i mezzi di traspor-to, meglio se situata in un’area sicura, vicina a centri abitati, servizi di emergenza, ecc. Anche la posizione in un luogo tranquillo e poco rumoroso può essere un plus da valutare per garantire un meeting senza inconvenienti ‘acustici’ esterni o, nel caso di un evento con particolari spettacolarizzazioni, per non arrecare disturbo al ‘vicinato’.

Disponibilità: È opportuno accertarsi per tempo che lo spazio scelto sia disponibile nelle date de-siderate oppure che sia sufficientemente flessibile qualora ci dovesse essere bisogno

di spostare il giorno prescelto per l’appuntamento. È fondamentale sapere se vi si tengono in contemporanea eventi di altro tipo e, in tal caso, come venga gestita la disponibilità degli spazi. Anche i servizi aggiuntivi, come alloggio, utilizzo attrezza-ture e affini, devono essere disponibili nelle date richieste.

Dimensione: La capienza della location deve essere adeguata alle necessità dell’evento, avere la capacità di accogliere il numero di partecipanti previsto, garantendo il comfort agli invitati, e, meglio ancora, poter ospitare eventuali partecipanti inaspettati. Inoltre, sarebbe opportuno garantire spazi liberi per eventuali ‘break’ dei partecipanti.

Servizi:Le location devono essere ben attrezzate, anche dal punto di vista tecnologico (proiettori, lavagne elettroniche, impianto audio, cancelleria, laptop, ecc.). Anche la presenza della rete wi-fi è un optional ormai imprescindibile. È necessario, inoltre, verificare se vi è o meno un catering messo a disposizione dallo spazio e, in questo caso, se questo fornisca pasti completi o solo servizio bar/cocktail. Anche la presen-za di parcheggi, alberghi e luoghi di intrattenimento in prossimità della location rappresentano plus da valutare per i momenti post- evento.

Costo:La location deve rientrare nel budget prestabilito. È necessario, inoltre, valutare se vi è la possibilità di eventuali sconti/pacchetti e se i servizi extra, come il cibo o l’eventuale pernottamento in loco, siano compresi o se i partecipanti debbano pagare di tasca propria (dettaglio che, se trascurato, scoccia non poco!). Nel caso venga richiesto un anticipo per ‘bloccare’ la data scelta per il proprio evento, meglio chiarire se quest’ultima possa essere cambiata e quale sia la politica per l’eventuale cancellazione.

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Focus[location che sorprendono]

il pArco possiede nel proprio dnA il fAscino e l’originAlità che lo rendono Unico ed esclUsivo nel sUo genere. i set cinemAtogrAfici, LE ATTRAzIONI E I TEATRI DI POSA SI SPOSANO CON OGNI TIPOLOGIA DI EVENTO. CON IL PLUS DI UN TEAM CREATIVO A DISPOSIzIONE, DOTAzIONI TECNOLOGI-CHE ALL’AVANGUARDIA E SERVIzI ‘TAILOR MADE’.

cinecittà World: cinema, tecnologia e creatività

una location nuova, ispirata al meraviglioso mon-do del cinema e al suo immaginario, con imponenti scenografie, luci, suoni ed effetti speciali. Aggiungeteci servizi impeccabili e dotazioni tecnologiche all’avan-guardia e capirete che non è difficile spiegare i motivi per cui Cinecittà World sia una location inusuale e sor-prendente. “Un luogo - come spiega Riccardo Capo, direttore generale -, capace di unire efficacemente il fascino dell’insolito alla moderna ricerca dell’alterna-tiva. Un mondo in continuo divenire che si arricchisce e si rinnova, come il cinema da cui trae ispirazione. Credo che le location inusuali, avendo vita propria al di là del singolo evento, trasmettano suggestioni speciali, in grado di emozionare e creare un valore aggiunto a qualsiasi tipologia di evento”. E Cinecittà World ne è l’emblema, nel connubio perfetto tra contenuti di en-tertainment, spazi e servizi in grado di ospitare qualsiasi tipologia di evento.

la storIaCinecittà World nasce dalla volontà di un gruppo di imprenditori italiani che, nel 2004, decide di creare un grande parco a tema dedicato al mondo del cinema, collocando l’intero progetto laddove Dino De Lauren-tiis costruì i suoi Studios negli anni ’60. Disegnato dal tre volte premio Oscar Dante Ferret-ti, arricchito con le musiche del premio Oscar Ennio Morricone, il parco è stato inaugurato il 24 luglio del 2014. “Sin dall’apertura, abbiamo riscontrato un

forte interesse a realizzare eventi presso di noi e, a oggi, siamo in grado di offrire set cinematografici, attrazioni - dalle più adrenaliniche a quelle adatte per famiglia -, teatri di posa pronti a essere allestiti su misura, un teatro per grandi spettacoli alto 25 metri e già allestito con oltre 1.300 sedute, ristoranti tematizzati e diverse aree polifunzionali”, spiega Capo. Grazie all’estrema versatilità della location, il parco può far fronte alle diverse richieste di mercato per eventi di medie e grandi dimensioni, come l’organizzazione di convention aziendali, lanci prodotto, grandi show, convegni, concerti e cene di gala. Inoltre, propone diversi servizi aggiuntivi che vanno dalle visite guidate ai tour vip, dall’accesso star ai percorsi didattici per le scuole, fino alle attività di team building, con pieno rispetto dell’accessibilità per le persone con una diversa mobilità. Tra i plus offerti e inclusi, vi è infine un sistema all’avanguardia per la distribuzione di contenuti multimediali su tutta la superficie del parco.

creatIvItà ed esperIenzaLa location non mette soltanto a disposizione i propri spazi, ma offre una consulenza a 360°, frutto di anni di esperienza da operatori del settore. “Ci occupiamo di organizzare e realizzare l’evento nel suo complesso; il cliente riceve così servizi e prodotti ‘finiti’ secondo le esigenze di concept e creatività”, sottolinea Capo. Un team interno di professionisti del settore si occupa di ogni singola fase operativa dell’evento. Cinecittà World

e riccardo caPo, direttore GeneraLe cinecittà worLd

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inoltre, collabora con partner nazionali e internazionali che operano da anni nel campo dei servizi alle società di pro-duzione dell’entertainment, principal-mente nei settori della scenografia, degli allestimenti in genere e di quelli a elevato contenuto tecnologico (video, audio, luci). Dispone, inoltre, anche di un servizio di ristorazione/catering interno di eccellente qualità e della consulenza dell’executive chef interno.“Credo che nel panorama delle location 2015 noi siamo la vera novità: una struttura fortemente evocativa, in grado di ospitare e realizzare eventi di ogni genere. La presenza di una forte componente creativa combinata con i contenuti di entertainment, che le location ‘tradizionali’ non hanno, arricchisce la nostra proposta con soluzioni tailor-made che rendono senza dubbio ogni singolo evento esclusivo”.

eventI eccellentIEccellenza, esclusività, esperienza: ecco le tre parole chiave che caratterizzano l’anima del parco. E tra le case history ‘eccellenti’ ospitate dal parco, ne citiamo due. “A metà ottobre abbiamo ospitato il lancio della nuova Opel Corsa - racconta Capo -. Il clou dell’evento è stato il reveal del nuovo modello, con l’entrata in scena di 18 vetture, scelte per creare uno spettacolare gioco cromatico ambientato nella scenografia anni ‘20 della nostra main street, un colpo d’occhio che ha stupito e meravigliato i 900 ospiti. A conclusione dell’evento, il Teatro 1 ha ospitato un grande show di chiusura con le esibizioni di Fiorello e Claudio Baglioni”.Un altro evento significativo da menzionare è il XIX Congresso Mondiale dei Commercialisti dello scor-so novembre, che ha ospitato nel parco oltre 4.000 persone arrivate da tutto il mondo. “Per l’occasione abbiamo ideato un evento capace di conciliare un servizio di accoglienza internazionale multilingue, un percorso enogastronomico snodato su sei aree tematizzate e un intrattenimento continuativo di alto livello”, spiega Capo.

attrazIonI In vIstaIl 2015 sarà per Cinecittà World un anno di grandi novità. “Entreranno in servizio due nuove ed esclusive attrazioni, i set verranno resi ancor più vivi ed emozio-

nanti e verrà realizzata una nuova grande sala per pranzi o cene di gala capace di ospitare oltre 1.300 ospiti, ambientata all’interno di un set, ‘Il tempio di erode Attico’, progettato dallo scenografo italiano Francesco Friggeri“, spiega Capo. Inoltre, durante il periodo di Expo, all’interno del parco verrà attivato un menù dal titolo ‘Viag-gio gastronomico nell’Italia dell’Expo - Le eccellenze gastronomiche del Bel Paese’. “Un menù che mostrerà il meglio della gastronomia italiana con l’utilizzo di ingredienti poco conosciuti appartenenti a culture da salvare - conclude Capo -. Perché la ristorazione, che è uno dei punti forza del nostro parco, è naturalmente legata al tema clou di Expo, il cibo e il nutrimento”.

Focus[location che sorprendono]

e Cinecittà World nasce dalla volontà di un gruppo di imprenditori italiani che, nel 2004, decide di creare un grande parco a tema dedicato al mondo del cinema, collocandolo laddove Dino De Laurentiis costruì i suoi Studios negli anni’60

e In occasione del lancio della nuova Opel Corsa (ot-tobre 2014), l’entrata in scena di 18 vetture ha creato uno spettacolare gioco cromatico ambientato nella scenografia anni ‘20 della main street di Cinecittà World

[ SCHEDA TECNICA ]

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Cinecittà WorldVia di Castel Romano, 200 - 00128 Castel Romano (RM)www.cinecittaworld.it

contatti: Francesca Brocchi (resp. eventi), Tel. 06 640091, cell. 337 1173931, [email protected].

spazi: Teatro 1, Teatro 4, spazi polifunzionali di ampie metrature, aree Vip, ristoranti tematiz-zati, sala per cene di gala, set cinematografici.

servizi aggiuntivi: tutti gli spazi sono preallestiti, con tecniche, palchi e sedute residenti; gli spazi adibiti a ristorazione sono tematizzati e contenuti all’interno di scenografie suggestive.

cosa la rende unica: è una nuova location che integra con sapienza storia e tecnologia, tra-dizione ed evoluzione, che sa proporre servizi di eccellenza dedicati agli eventi, per momenti unici, proiettati nel futuro, ma pienamente calati nel fascino della storia e dell’arte.

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Focus[location che sorprendono]

UnA locAtion nUovissimA e sorprendente con spAzi e servizi che coniUgAno life-style e professionAlità. il nUovo polo d’eccellenzA milAnese, CHE OSPITA ANCHE GLI UF-FICI DI ADC GROUP, OFFRE AMBIENTI ALL’AVANGUARDIA E DOTATI DI TUTTI I COMFORT PER LAVORO, NETWOR-KING, MEETING ED EVENTI. PUNTA DI DIAMANTE IL TEATRO/ARENA DOVE REALIzzARE EVENTI A TUTTO TONDO.

copernico, polo dell’innovazione

oltre 3.000 persone gravitano intorno a Co-pernico ogni giorno. E per il 2015 sono oltre 100 gli eventi già in calendario. Cifre da record se si pensa che la location è stata inaugurata da pochi giorni, in via Copernico, 38 a Milano. Lo spazio, che ospita anche gli uffici di Adc Group, nasce dalla volontà di creare un polo dell’innovazione in grado offrire spazi accoglienti e confortevoli che supportino le diverse attività svolte durante la giornata lavorativa, in un contesto votato al networking. Una proposta inedita, dove meeting ed eventi costituiscono un’opportunità di visibilità e branding all’interno di spazi vissuti ogni giorno da migliaia di persone e che si caratterizza per essere situata a Milano, cuore dell’area euromediterranea.

un nuovo polo a mIlanoCopernico è l’ultima arrivata tra le location gestite da Halldis, società italiana specializzata nella gestione di immobili residenziali e a uso ufficio in Italia e all’estero. A oggi, le location sono sette in tutto, in un percorso nato nel 2006 che ha visto la sua massima espres-sione nel 2010 con Blend Tower. Si tratta di business center tra Milano, Mestre e Bruxelles - oltre a Blend Tower, Conca del Naviglio, Copernico, Mosco-va, Piazza Affari, Science 14 Atrium e Torre Eva Center - che ospitano oltre 100 aziende. “Mettiamo a disposizione spazi per eventi, uffici, sale meeting e formazione aperti ogni giorno dell’anno - spiega

Alessio Banfi, event manager Copernico -. Ambienti di lavoro funzionali, innovativi, piacevoli e confortevoli, pensati per agevolare la creatività e aiu-tare professionisti e aziende a sviluppare al meglio la propria attività: i nostri centri sono la soluzione ideale per chi è alla ricerca di spazi e soluzioni che coniugano lifestyle e professionalità”.In Copernico ogni ambiente può adattarsi per ospitare un evento. Dal Teatro al Club, dal Parco alle suite, pas-sando per il Lounge, le sale meeting o la sala confe-renze, le soluzioni sono pensate per offrire una cornice che combina flessibilità, design e servizi tecnologici all’avanguardia.“Gli spazi sono altamente personalizzabili e si adattano a qualunque tipologia di evento, come piccoli mee-ting, cocktail party, corsi di formazione, ma anche presentazioni scenografiche, proiezioni cinemato-grafiche, team building, esibizioni e concerti”. La punta di diamante, il cuore della struttura, è il Teatro, luogo dove scatenare creatività e fantasia, e organizzare eventi impattanti: ora un’arena deputata a ospitare conferenze e performance di guru dell’in-novazione, ora una piazza aperta per il confronto e anche una postazione di lavoro e networking inusuale. Lounge e Club, invece, sono gli spazi più indicati per accogliere eventi esclusivi. In particolare, il Club è pensato per essere un vero e proprio salotto, un ambiente raccolto e intimo per occasioni di incontro più dinamiche.

e aLessio banFi, event manaGer coPernico

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personalIzzazIone e flessIBIlItà

Oltre a spazi versatili e all’avanguar-dia, Copernico offre soluzioni perso-nalizzabili su tutti i fronti, a partire dal catering, con un ampio ventaglio di menù a disposizione. Inoltre, il design coniuga funzionalità e flessibilità, poiché i diversi allestimenti permetto-no di modulare i progetti sulle esigenze del cliente. Il supporto tecnologico è di ultima generazione, con impianto audio dotato di diverse tipologie di microfoni, impianto video con proiettori e schermi, internet, sistema di video conferenza e di room combining per collegare l’audio e il video a più sale. “Senza dimen-ticare l’assistenza IT per tutti gli eventi e i servizi che mettiamo a disposizione attraverso il nostro network di fornitori, come allestimenti, art direction, allesti-menti floreali, security, hostess, guardaroba, dj, video maker, inviti personalizzati, servizi fotografici, grafici e materiale tipografico - spiega Banfi -. Inoltre, per coloro che non hanno sede a Milano, siamo in grado di fornire supporto in termini di ospitalità e personale che possa seguire l’organizzazione dell’evento in tutta la sua progettualità”. Oltre ai servizi classici, Copernico può contare su un’ampia community e un’offerta competitiva di commodities messe a disposizione dai suoi attori, come videomaker, amplificatori di visibilità, live Twitter, grafici, web designer, consulenti di comunicazio-ne. “Abbiamo uno staff dedicato per ciascuna delle aree presenti, uffici, sale meeting ed eventi, oltre a una segreteria organizzativa multilingue disponibile per clienti e personale di sala - sottolinea Banfi -. Il team eventi segue il cliente dal brief fino alla realizzazione dell’evento stesso. Inoltre, specialmente per eventi caratterizzati da un alto numero di partecipanti, lo staff interno viene affiancato da partner con cui collaboria-mo da anni”.

oBIettIvo expoIn vista di Expo 2015, la manifestazione universale che vedrà la città di Milano sotto i riflettori dall’1 maggio al 31 ottobre, Copernico sta ricevendo numerose richieste per la realizzazione di eventi e l’affitto di spazi. “Il target dell’esposizione universale cerca qualcosa di

particolare, non solo in ter-mini di location. La richiesta si orienta verso soluzioni in grado di combinare l’esi-genza di avere uno spazio in linea con la tipologia di evento che si vuole realizza-re, con tempistiche dilatate in un lasso di tempo più lungo. Per questo motivo serve anche una base operativa: una realtà come Copernico con la sua varietà di spazi e funzioni d’uso riesce ad andare incontro alle diverse esigenze dei clienti, non solo per la parte di eventistica. Copernico, infatti, mette a disposizione uffici temporanei, meeting room, catering, ma anche soluzioni di hospitality e servizi aggiuntivi che contribuiscono a far vivere alle aziende l’esperienza di Expo senza pensieri, con efficacia ed efficienza - conclude Banfi”.

Focus[location che sorprendono]

e Copernico è l’ultima arrivata tra le location gestite da Halldis, società italiana specializzata nella gestione di immobili residenziali e a uso ufficio in Italia e all’estero

e In Copernico, ogni ambiente può adattarsi per ospitare un evento, dal Teatro al Club, dal Parco alle suite, passando per il Lounge, le sale meeting e la sala conferenze

[ SCHEDA TECNICA ]

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CopernicoVia Copernico, 38 - 20125 Milanowww.copernicomilano.it, tel. 02 94757575

spazi: Teatro, Club, Lounge, Garden, Parco, Agorà, Caf-fetteria, Fitness Center, sale formazione, meeting room, sala convegni.

servizi aggiuntivi: catering, allestimenti personalizzati, servizi organizzativi (guardaroba, hostess, accredito, si-curezza), servizi ICT, noleggio, attrezzature tecnologiche, disponibilità valet parking.

cosa la rende unica: gli spazi, inusuali e camaleontici, ca-paci di ospitare qualsiasi tipologia di evento.

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Focus[location che sorprendono]

lA celebre locAtion teAtrAle milAnese sorprende per l’estremA versAtilità dei nUmerosi spAzi, per Un totAle di 15.000 mq trA Ambienti interni ed esterni. TRA QUESTI ULTIMI SPICCANO DUE PISCINE, DI CUI UNA CON PALCOSCENICO GALLEGGIANTE DA 300 MQ. UN PERFETTO MIX DI ARTE, STORIA, SPETTACOLO, INNOVAzIONE E TECNOLOGIA. CON NUOVE OPPORTUNITà DI PARTNER-SHIP IN VISTA.

Franco parenti, teatro galleggiante

e A caratterizzare i suggestivi spazi del Teatro Franco Parenti è la sorprendente polifunzionalità: 15.000

mq tra sale, foyer, bar e spazi esterni

con il teatro Franco parenti si gioca facile. Perché i ‘plus’ che caratterizzano questa location sono unici. Realizzare un evento al Franco Parenti si-gnifica immergersi in un ambiente storico e moderno allo stesso tempo, poetico e innovativo, artistico e interattivo. Se dovessimo individuare il primo, grande elemento di ‘appeal’, diremmo che è sicuramente l’atmosfera: qui, oltre alle regie di Andrée Ruth Shammah, che hanno costellato la storia del teatro italiano, sono passati i più grandi attori e registi del panorama internazionale: da Parenti ad Albertazzi, da Franca Valeri a Bob Wilson, da Nekrosius a Valerio Mastandrea, fino ad arrivare alle odierne produzioni di Filippo Timi. Ma vedremo come questo luogo riservi innumerevoli sor-prese anche sul versante organizzativo e tecnologico.

la storIaIl Teatro Franco Parenti, tanto amato dai milane-si, nasce nel 1972 dalla volontà di Franco Parenti, Andrée Ruth Shammah e Gianmaurizio Fercioni come luogo di produzione teatrale e intellettuale. Gli spettacoli e le attività culturali ne hanno contraddi-stinto la storia, strettamente intrecciata con la città.

Dal 2008, anno della ristrutturazione del Teatro, e con l’ingresso di Franco Aprile come responsabile eventi, il processo di integrazione tra mondo aziendale e cultu-rale ha subito un ulteriore slancio grazie alla realizza-zione di numerosi eventi per brand illustri. Il progetto architettonico è stato sviluppato in una sinergia di spazi e contenuti artistici, secondo studiati principi che restituiscono il senso e lo spirito del luogo. Spazi aperti comunicanti, organizzati secondo percorsi che favoriscono l’interazione e la commistione di pubblico e attività. Polifunzionalità di aree che, tramite artifici e allestimenti effimeri, possono essere luoghi di spettacolo, di lavoro, d’incontro e di sperimentazione.

e Franco aPriLe, resPonsa-biLe eventi teatro Franco Parenti

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un teatro da ‘vIvere’Complessivamente, l’area del teatro comprende 15.000 mq di spazi, utilizzabili simultaneamente o in autonomia in base alle richieste del cliente.“Un altro punto di forza è la disponibilità - spiega Franco Aprile, responsabile eventi Teatro Franco Parenti -, poiché la location è affittabile tutto l’anno, in quanto la programmazione dell’attività è organizzata in modo elastico e dinamico, in modo da offrire una grande flessibilità di timing di utilizzo”.A caratterizzare fortemente questa suggestiva location è la sorprendente polifunzionalità: 15.000 mq tra sale, foyer, bar, spazi esterni, uno spazio infor-male che non si propone come ‘la solita’ location per eventi, ma fa sì che l’evento venga vissuto dai suoi partecipanti come un’esperienza a 360°, permettendo il prolungamento di momenti di lavoro, networking e confronto one-to-one o in piccoli gruppi.“Con la disponibilità aggiuntiva dei nuovi spazi esterni del Centro Balneare Caimi (due piscine, di cui una con palcoscenico galleggiante di 300 mq, ndr) l’intero complesso punta al recupero del benessere psicofisi-co delle persone - spiega Aprile -. Gli spazi outdoor dedicati all’acqua e alla natura verranno amalgamati a quelli interni del teatro: corpo, emozione, arte, pen-siero in un luogo unico al mondo. Pertanto, chi sceglie il Teatro Franco Parenti come location per i suoi eventi, può essere certo di scegliere un luogo che si offre come sistema integrato e completo”.La struttura può offrire il solo uso della location, ma anche un’organizzazione tout court, con allestimen-to, catering e promozione. “Inoltre - prosegue Aprile -, offriamo la consulenza del nostro persona-le tecnico qualificato, dell’ufficio stampa e media

relation, dell’ufficio comunicazione e promozione, oltre che, se richiesto, un supporto in termini di direzione artistica, creatività e progettualità”. Valori aggiunti legati all’offerta sono l’esperienza nella comunicazione e la vi-sibilità, soprattutto sui nuovi media web e digital: la presenza evoluta e dinamica sui canali social e sul sito web del Teatro - 1.320.000 visualizzazioni all’anno - rap-presentano un plus a disposizione di chi guarda alla location come palcoscenico del proprio evento.

nuove opportunItàLe tipologie di eventi più gettonate? Considerata la versatilità degli spazi, la richiesta è varia: dalle

Focus[location che sorprendono]

e Per il party di chiusura dello stilista Philipp Plein per la collezione SS 2015 sono stati realizzati una sfilata, momenti di intratteni-mento con moto d’acqua, nuoto sincronizzato, jet pack, video wall e il concerto del rapper Theophilus London

[ SCHEDA TECNICA ]

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Teatro Franco Parenti - Centro Balneare CaimiVia Pier Lombardo, 14 - 20135 Milanowww.teatrofrancoparenti.it, tel. e fax: 02 599951

contatti: Franco Aprile, [email protected] .

spazi: 15.000 mq circa tra spazi interni e nuovi spazi esterni.

servizi aggiuntivi: aree web, bar, guardaroba, convenzioni con hotel, wi-fi, sartoria, falegnameria, attrezzature tecni-che, staff.

cosa la rende unica: la sorprendente polifunzionalità in un contesto artistico e storico, il design di De Lucchi, le deco-razioni di Gianmaurizio Fercioni e la direzione artistica di Andrée Ruth Shammah.

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Focus[location che sorprendono]

presentazioni di prodotti (Persol, Dodo gioielli) alle sfilate (Missoni, Cavalli e Philipp Plein), dai convegni aziendali ai concerti (Elita Design Week Festival, IF Festival della Creatività, Oracle), da eventi spettacolari (presentazione dei palinsesti Sky a reti unificate, tren-tennale di Radio Italia) ai servizi fotografici (Vogue italia, Vanity Fair), fino all’utilizzo della location per video musicali (‘Le tasche piene di sassi’ di Jovanotti, ‘Incomparable’ di Marco Mengoni).Tra le novità in cantiere, la fusione degli spazi del teatro con quelli del Centro Balneare Caimi, che darà vita a una location nuova, composta da un teatro multisala e una piscina, un connubio inedito per la città di Milano e non solo: 5.400 mq con otto sale ai quali si aggiungono 9.600 mq con due piscine e una palazzina storica, un giardino, un campo da tennis e una nuova sala. Un totale di 15.000 mq di bel-lezza, innovazione, versatilità nel cuore di Milano trasformabili per piccoli e grandi eventi.

A questo proposito vi è un’opportunità aperta. “Per i nuovi spazi siamo alla ricerca di main partner e sponsor tecnici che siano interessati ad associare il proprio marchio ai valori di armonia, sostenibi-lità e qualità della vita, nonché unicità, tutela della bellezza, innovazione, dinamismo e integrazione. Come? Con una donazione per la riqualificazione del Centro Balneare Caimi, recu-perando il 65% della cifra versata (legge106 Art Bonus del 29/7/2014, ndr) - sottolinea Aprile”. Per chiunque volesse saperne di più è disponibile il sito: www.fondazionepierlombardo.com.Infine, l’atteso appuntamento con Expo 2015, l’esposizione universale che vedrà la città di Mi-lano protagonista per sei mesi, dall’1 maggio

al 31 ottobre. “Expo offre la possibilità di entrare in contatto con molteplici realtà diverse da quelle usuali, in primis realtà estere che favoriranno l’internazionaliz-zazione della nostra location. Per l’occasione il teatro ha già previsto alcuni eventi e sta valutando molte richieste da parte di aziende sia italiane che straniere”, conclude Aprile.

case hIstoryNegli ultimi anni, il teatro, forte di un contesto altamente flessibile e versatile, ha ospitato eventi di grande prestigio. Tra le case history eccellenti, il party di chiusura della Milano Fashion Week dello stilista Philipp Plein - collezione SS 2015 ‘Water World’, con esclusiva sfilata a bordo piscina e intrattenimen-to con moto d’acqua, nuoto sincronizzato, jet pack, mega video wall e concerto dal vivo del rapper ameri-cano Theophilus London.Ancora, un altro evento che ha ben sfruttato la polifunzionalità della location è stato il Design Week Festival, curato da Elita (9-13 aprile 2014), realizzato nel teatro e negli spazi esterni del Centro Balneare Cai-mi. In occasione di questa ottava edizione dell’evento più seguito del Fuorisalone, il teatro ha unito Sala Grande e Foyer, e aperto tutti gli spazi disponibili, permettendo ai circa 15.000 visitatori di partecipare all’ampio programma culturale proposto da Elita, che ha compreso una grande rassegna internazionale di gruppi musicali, dj, performer, mostre, presentazioni di libri, conferenze, installazioni interattive e allestimenti dedicati al mondo del design.

e Teatro Franco Parenti si estende su 5.400 mq con 8 sale, ai quali si aggiungo-no, grazie alla riqualifica-zione del Centro Balneare Caimi, 9.600 mq con 2 piscine e una palazzina storica, un giardino, un campo da tennis e una nuova sala

e Un evento che ha ben sfruttato la polifunzionalità della location è stato il Design Week Festival curato da Elita. Per l’occasione, il teatro ha unito Sala Grande e Foyer, e aperto tutti gli spazi disponibili

e Il teatro ospita numerosi eventi, dalle presentazioni di prodotti alle sfilate, dai convegni aziendali ai concerti, da eventi spettacolari ai servizi fotografici, fino all’utilizzo della location per video musicali

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di leonardo Feliciantop location[four seasons at canary wharf]

UnA destinAzione inUsUAle A londrA, cApitAle degli eventi eUropei, è il foUr seAsons At cAnAry whArf, il nUovo distretto degli AffAri A est dellA city. IDEALE PER EVENTI FINO A 200 PERSONE, L’HOTEL DELLA CATENA CANADESE IN POSIzIONE PANORAMICA SUL TAMIGI CONIUGA IL FASCINO DELLA UBICAzIONE CON SERVIzI PERSONALIzzATI DI ALTO LIVELLO.

eventi quattro stagioni nella nuova Londra

e Four Seasons at Canary Wharf rappresenta una destinazione originale per gli eventi anche per chi ha

frequentato spesso la capitale inglese

canary Wharf, l’antica zona dei docks, è detta ‘la nuova Londra’, una posizione inusuale su un’ansa del Tamigi a est del centro di fronte a Greenwich, diven-tata un elegante distretto finanziario e di uffici dove lavorano circa 100mila persone. Qui tutto il lungo-fiume è una lussuosa sfilata di appartamenti residen-ziali, impianti ricreativi e sportivi e ristoranti e bar alla moda. Ci si arriva in metropolitana, ‘tube’ come viene affettuosamente chiamata a Londra, ma anche con il battello fluviale che in 10 minuti porta al Tower Brid-ge. In questo distretto l’unico hotel a cinque stelle, aperto 15 anni fa, è il Four Season Hotel at Canary Wharf, uno dei due indirizzi a Londra della catena canadese: l’altro è il centralissimo Park Lane. L’ingres-so è imponente, con grandi porte che introducono in una lobby a tre piani, dove si trova il concierge che dà il benevenuto. Sulla sinistra si apre la sala del ristorante ‘Quadrato’, con cento posti a sedere, usata anche per le prime colazioni, davanti c’è la zona bar con alcuni salottini e lo scalone per salire all’ammezzato, dove si trovano alcune delle sale riunioni più piccole. Quasi na-scosta e riparata a destra si trova la reception, nonché la zona degli ascensori. D’estate si può sedere anche fuori sulla terrazza con 35 posti a disposizione per il

ristorante e il bar. Le camere sono 128, di tre catego-rie diverse a seconda delle dimensioni e della vista, sul fiume o sul retro, mentre le 14 suite, di quattro differenti tipologie, sono tutte ai piani alti e guarda-no verso occidente con splendida vista sul Tamigi e sul centro di Londra. L’arredamento è funzionale e moderno, il servizio discreto, la privacy totale. Gli ospiti hanno accesso gratuito all’Health Club e Re-Aqua Spa, un grande centro con piscine, spa, fitness a pochi metri di distanza, in un edificio separato. Dimessi per un attimo i panni dell’albergo business, tutto uomini d’affari e riunioni di lavoro, nei periodi festivi l’alber-go londinese si trasforma con una nutrita serie di

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pacchetti dedicati alle famiglie anche con bambini. La ristorazione occupa un posto importante nell’offerta del Four Seasons ed è in funzione dalle 6 e mezzo del mattino alle 10 e mezzo di sera. La cucina, a vista, è tutta italiana, con cuochi italiani e una nutrita cantina di vini tricolore: i sapori sono dell’Italia settentrionale, con grande brunch toscano la domenica. Una conces-sione alle abitudini locali è presentare nella lista i primi di pasta con due colonne di prezzi, in porzione ridotta come antipasto oppure come piatto principale: vista la posizione, il ristorante è costantemente frequentato da chi lavora nei vicini uffici di Canary Wharf, soprattut-to per pranzi di lavoro. Per quanto riguarda il segmento Mice e gli eventi, Londra non manca certo di spazi adeguati, ed è anzi uno dei centri più attrezzati in Europa soprattutto per eventi di grandi dimensioni. Scegliendo la zona meno consueta di Canary Wharf, il Four Seasons però è quasi in un regime di monopolio e costituisce una destinazione originale anche per chi ha frequentato spesso la capitale inglese. A parte ciò, si presta molto bene a incontri aziendali, riunioni ristrette, eventi sociali e cene private, soprattutto per gruppi non troppo numerosi. La grande Ballroom di 232 mq per 200 persone, divisibile in due parti, è molto ariosa con un’altezza di due piani, luce naturale e vista aperta sul Tamigi. Ci sono, inoltre, tre sale più piccole, per eventi di minori dimensioni, cene private o attività in sottogruppi dopo le plenarie: si tratta della più grande River Room, fino a 85 posti, con vista ancora sul fiu-me, della City Room da 55 persone con vista sul lato opposto e di una piccola elegante Boardroom per otto persone al massimo. Anche queste sale sono dotate

tutte di luce naturale e vista sull’esterno, e naturalmente di attrezzature tecnologiche, audiovisive e di comunicazione complete e d’avanguardia. Da rilevare che ogni sala dispone di un separato spazio esterno alla sala stessa per ricevimento, registrazione, caffè e rinfreschi, veloci colazioni di lavo-ro o cocktail e incontri prima della cena.La dotazione standard delle sale, tutte con collegamenti internet wi-fi, com-prende diversi tipi di schermi, proiettori e lavagne, impianti Cd e Dvd, possibilità di registrazione audio/video e traduzio-ne simultanea. Particolare cura è stata prestata agli attacchi elettrici e per i cavi. Responsabile degli eventi sono i Conference Service Managers, un team dedicato a progettare e seguire singolarmente ogni attività e ogni singolo cliente, dalla definizione del package di servizi più adatti alla quotazione dei prezzi, all’attività sul posto, supportata anche dal reparto ingegneristico responsabile dell’illuminazione, del controllo della temperatura e degli interventi necessari in tempo reale in caso di malfunzionamenti. Tra i servizi opzionali offerti c’è pure l’accompagnamento musicale e il ricevimento e lo stoccaggio dei materiali necessari prima e dopo l’evento. In caso di eventi privati e non aziendali, come cerimonie di matrimonio, l’assistenza del Four Seasons comprende naturalmente tour di Londra, spettacoli teatrali, percorso shopping, parrucchiere e trattamenti di wellness, tutti su base personalizzata. Per eventi privati esclusivi, ad es. uno spettacolo di magia con pochi ospiti, si prestano molto bene anche la Penthouse Suite e la Presidential Suite dell’ultimo piano, rispettivamente da 150 e 225 mq, con una vista che spazia su tutta Londra, spetta-colare soprattutto al tramonto in direzione della City.

top location[four seasons at canary wharf]

e Ideale per eventi fino a 200 persone, l’hotel della catena canadese coniuga il fascino della posizione panoramica sul Tamigi con servizi personalizzati di alto livello

[ SCHEDA TECNICA ]

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Four Seasons London at Canary Wharf46 Westferry Circus, LondonTel. +44 20 75101999 Fax +44 20 75101998www.fourseasons.com

contatti: [email protected].

ricettività: 128 stanze.

servizi: Ristorante e bar.

spazi per eventi: Ballroom (200 pax), River Room (85 pax), City Room (55 pax) e Boardroom (8 pax).

Dimensioni(m) Mq altezza (m) a teatro ad aula tavolo conferenzaBallroom 18,5x12,5 232 4,7 200 120 50River Room 13x6,5 84 2,8 80 40 30City Room 9,5x6 56 2,8 40 25 20Boardroom 4,6x5,5 25 2,8 - - 8

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di Marina Bellantonievent manaGer[lucia carbonato]

trAspArenzA, pAssione, qUAlità, coerenzA, desiderio di scendere in cAmpo e stAre Al fiAnco di chi AmA lA vitA e lo sport e di chi hA più bisogno, RAPPRESENTANO I VALORI CHE LA MULTINAzIONALE SPAGNOLA DESIDERA VEICOLARE. NON SOLO ATTRAVERSO I MEzzI CLASSICI, MA SEMPRE PIù ANCHE TRAMITE ATTIVITà DIGITAL, EVENTI E SPONSORIzzAzIONI.

Gruppo Festina, lancette di comunicazione

con oltre 30 anni di storia, il Gruppo Festina è un’azienda internazionale specializzata nella pro-duzione e nella commercializzazione di movimenti e parti di precisione per noti brand di orologeria. A oggi, il Gruppo commercializza cinque marchi di orologi per il mercato tradizionale (Calypso, Lotus, Festina, Jaguar e Candino) e due marchi di gio-ielleria (Lotus Style e Silver). Il Gruppo, con sede a Barcellona, conta sei filiali (Francia, Germania, Italia, Benelux, Svizzera, Repubblica Ceca e Po-lonia, Cile e Messico), è presente in oltre 90 Paesi e vende 5 milioni di orologi all’anno. Le attuali strategie di comunicazione della mul-tinazionale confermano l’importanza dei mezzi tradizionali, tv e stampa, ma assecondano i tempi, i gusti e le esigenze dei consumatori, venendo quindi tradotti anche sul web, sui social e sui mezzi unconventional.“Cerchiamo di essere presenti nei luoghi di incontro, nelle realtà in cui ognuno di noi coltiva le proprie passioni - spiega Lucia Carbonato, responsabile marketing Festina Italia -, approdando così, per esempio, al Forum e Palalottomatica di cui siamo sponsor da quest’anno”.L’approccio di comunicazione punta in maniera spe-cifica sui territori di ogni singolo brand allargandosi

poi naturalmente a un concetto sempre più esplicito di Gruppo.“Ne è un esempio il giornale istituzionale, ‘Lan-cette’, che parla di ‘Noi’ - precisa Carbonato -. Si tratta di un prodotto editoriale creato internamente all’azienda che rappresenta lo strumento attraverso il quale veicolare tutte le nostre storie”.

e ‘Lancette’ è il prodotto editoriale scelto da Festina per raccontarsi

e Lucia carbonato, resPonsabiLe marketinG Festina itaLia

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Quali sono le tipologie di eventi più frequenti per il vostro marchio e qual è il target di riferimento?

La presentazione di prodotto alla stampa è per noi un momento im-portantissimo dell’anno e abbiamo in calendario anche momenti in cui coinvolgiamo i clienti sulle nostre attivi-tà sportive, portandoli direttamente a vivere le emozioni degli sport che i nostri brand sostengono. Nel 2014 la nostra presentazione delle collezioni alla stampa ha assunto un carattere speciale grazie alla partecipazione nella nostra location del Mediolanum Forum di Assago di Marc Marquez, il campione spagnolo Motogp e nostro testimonial su Lotus e Lotus Style. Evento nell’evento, la serata è stata arricchita anche da toni ‘glamour’ e spettacolari.

Quali sono i settori a cui vi legate maggior-mente per i vostri eventi e perché? Direi sport e musica… Lo sport è il nostro modo di tradurre il carattere del Gruppo e dei marchi, affian-candoci a discipline che ci rispecchiano. Musica e spettacolo trovano i loro habitat nel Mediolanum Forum d’Assago e nel Palalottomatica di Roma raggiungendo in questo modo un target etero-geneo, curioso e socialmente attivo. Diamo uno sguardo anche alla moda poi, con varie attività tra cui un concorso che ci ha portato a ricercare il volto che potesse rappresentare in comunicazione uno dei nostri brand, il marchio Festina.

Il co-marketing è un ‘territorio’ che frequenta-te? In che modo si concretizza negli eventi?A livello internazionale abbiamo attività di questo tipo: ne sono un esempio la linea di abbigliamento da ciclista sviluppata in collaborazione con il noto brand Santini, e la collezione di Mtv di Calypso: il nostro brand più giovane e spensierato ha trovato un partner ideale nel canale di musica.

A quali fiere nazionali e internazionali partecipate ogni anno?

Come Filiale Italiana partecipiamo a Baselworld, la fiera più importante del settore. A livello internazio-nale, la casa madre è presente agli appuntamenti mondiali di riferimento.

Quali messaggi vuole comunicare il vostro mar-chio attraverso gli eventi?La nostra trasparenza, la nostra passione, la nostra voglia di scendere sul campo e stare al fianco di chi ama la vita e lo sport. Da ultimo, ma non meno importante, la qualità, che si traduce sia sul prodotto sia sul livello di coerenza con le scelte che facciamo.

Quali parametri vengono presi in esame per stabilire l’efficacia di un evento?Il successo di un evento viene misurato da valori numerici quali affluenza e adesioni, dal ritorno di vi-sibilità e quindi di notorietà, che si traduce nel lungo periodo anche sulle vendite, ma soprattutto dalle dichiarazioni di chi, a quell’evento, ha la possibilità di partecipare. Il confronto con chi ci ‘vive’ è la miglior cartina tornasole.

Quale ruolo ha la Csr per voi e in che modo si comunica/integra negli eventi? Un valore fondamentale perché la nostra azienda è

event manaGer[lucia carbonato]

e Il campione spagnolo Motogp Marc Marquez, testimonial

Lotus e Lotus Style

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Classe 1983, Lucia Carbonato si è laureata in marketing manage-ment presso l’università Commerciale Luigi Bocconi di Milano. Inizia la sua car-riera lavorativa nel 2007 in Campari Italia, in qualità di brand manager assistant, carica che ricopre anche l’anno successivo in Nestlé Waters - S.Pellegrino. Dopo un anno in Vodafone Omnitel come junior product manager, nel 2010 passa in Festina Italia con la carica di senior product manager, ruolo che ricopre fino all’anno successivo, quando approda in Global Pharmacies Partners in qualità di product manager. Nel 2012 torna in Festina in qualità di responsabile marketing e trade marketing.

[ chi È ]

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fatta, prima di tutto, di persone.E le persone lavorano meglio in un ambiente sensibilizzato nei confronti del sociale: l’anno scorso abbiamo sostenuto la Onlus Sos Villaggi dei Bambini, nel 2014 il nostro supporto è andato a Fabio Muroni, un delizioso bambino di 9 anni affetto dalla sindrome di West. Abbiamo acquistato per lui un’attrez-zatura specifica americana e gli garan-tiremo un anno di fisioterapia tutti i giorni con una persona formata ad hoc a cui pagheremo il costo del corso di formazione. Abbiamo, inoltre, messo a disposizione dei nostri concessionari materiale informativo per sensibilizzare i clienti a una minima donazione per questo bimbo. Il vostro marchio fa parte di una multinazionale? Qual è il ruolo della ‘casa madre’ nell’elabora-zione delle strategie di comuni-cazione? Siamo parte di Festina Group, 2.600 dipendenti tutto il mondo. La nostra casa madre è in Spagna.Abbiamo un marketing interna-zionale che definisce le guideline

generali (immagine di brand e progetti a respiro internazionale, ndr). Noi decliniamo le linee guida e gestiamo le attività nazionali con una buona autono-mia, naturalmente con l’avvallo della casa madre.

Con quali agenzie collaborate per i vostri eventi?Normalmente ci occupiamo di tutte le attività internamente. Abbiamo collaboratori esterni, quali il nostro ufficio stampa, così come partner per le nostre sponsorizzazioni che rendono sinergiche le nostre attività (l’ultimo press day si è svolto c/o la Sky Lounge del Mediolanum Forum di Assago, ndr).

Quante gare per gli eventi vengono indette in un anno? Mediamente una gara con almeno tre attori, a secon-

da dei progetti che gestiamo in outsourcing. L’ufficio marketing e commerciale definiscono la scelta.

Parliamo di sponsorizzazioni. A quali eventi/team/enti/squadre è legato il vostro marchio e perché?Festina, legata da anni ormai a Rcs, parla la lingua del ciclismo, della maratona, del basket. Chissà poi che, magari prima di fine anno, possa esserci anche una novità. Lotus si lega alla MotoGP; Calypso al Beach Volley con la coppia campione d’Italia 2012 Ficosecco-Casadei.

Quale valore aggiunto dà occuparsi di eventi e comunicazione? Dal lato professionale dà modo di accrescere la propria expertise e di aumentare la brand equity del portafoglio marchi iniettando energia e nuova linfa a ognuno dei brand.A livello personale ti mette a contatto con mondi affascinanti e stimolanti, ti insegna ogni giorno qualcosa e, nella maggioranza dei casi, ti mette a contatto con persone in gamba, dinamiche e molto smart. Può fare qualche esempio di case history detta-gliate di eventi recenti o esemplari delle vostre strategie di comunicazione?Possiamo citare il concorso Festina del 2013 che ha avuto l’obiettivo di cercare il volto femminile per il marchio. Un progetto articolato che ha visto la pianificazione su tv (Discovery e La7, ndr), sulla stampa e sul mondo web (pagine FB Festina Italia e sito festina.com, ndr) e che è culminato in una splendida esperienza per la vincitrice, volata a Parigi per lo shooting nello studio Pin Up e ora pro-tagonista delle nostre pagine di comunicazione. Un successo di adesioni. Un’altra attività 2014 molto interessante è stata il nostro ingresso nel mondo del Rugby che si è tradotto in una presenza televisi-va su Dmax durante la diretta del torneo delle 6 Nazioni, della sponsorizzazione di pillole sul Rugby sempre sul canale, della presenza bordo campo con Led durante le partite della Nazionale all’Olimpico e di un evento che ci ha permesso di portare i clienti ad assistere a una di queste appassionanti partite. Un cerchio che si chiude e che ci rende perfetta-mente coerenti e impattanti.

event manaGer[lucia carbonato]

e Festina al Giro D’Italia

e Tra le sponsorizzazioni targate Festina anche quella del Mediolanum Forum

e

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visconti Banqueting è una grande visione dive-nuta una realtà nel 2005, anno in cui, dopo numerose richieste da parte di clienti de Il Visconte, i proprietari hanno deciso di avviare l’attività di catering e banque-ting per soddisfare le richieste di servizi a domicilio che avessero la creatività e il gusto delle preparazioni servite al ristorante. L’obiettivo di breve periodo è stato quello di consolidare l’attività con clienti privati ed eventi nuziali, per poi passare alla creazione di una fucina dove il mondo delle grandi aziende e dei loro grandi eventi si accorgesse di poter contare su un partner affidabile e di qualità.Oggi, è una realtà dinamica e innovativa, in grado di proporre soluzioni per la banchettistica che siano parte integrante e coerente dell’evento. Grazie a un team creativo sviluppa concept di eventi food&beverage, leisure, business, attività formative, team building culinari ed eventi da grandi numeri. “Visconti Banqueting è un marchio V-Lab, conte-nitore di ‘idee’ e di altri brand legati al mondo della ristorazione. Ci poniamo al servizio delle aziende e dei privati che sono alla ricerca di servizi di ristorazione per eventi ‘su misura’ - spiega Valeria Bertin, sceno-grafa e responsabile ufficio eventi -, con la garanzia di uno staff flessibile e preparato”.L’offerta di Visconti Banqueting è rivolta coloro che cercano un partner che, attraverso il cibo, aggiunga valore alle proprie iniziative di comunicazione. “È nostra prerogativa - precisa Bertin - chiedere al cliente

un brief preciso su tematica e obiettivo dell’evento. La nostra divisione creativa studia ed elabora, a stretto contatto con la cucina, un’offerta che declini il tema anche nel cibo, la sua esposizione, i suoi cromati-smi, le sue forme, tutti quegli aspetti che possono essere espressività dell’evento. Amiamo sederci con i clienti e accogliere gli spunti che ci possano aiutare a uniformare l’offerta catering al più ampio contesto dell’evento, studiando insieme la scelta dei materiali, la disposizione delle pietanze, eventuali corner speciali che identifichino il vantaggio competitivo del prodot-to/servizio che si sta presentando. In questo modo, diveniamo un partner strategico che integra gli sforzi dell’azienda nell’obiettivo di attuare la ben più ampia strategia aziendale”.

proBlem solvIng d’autoreI plus di Visconti Banqueting si traducono princi-palmente in uno staff competente e disponibile, abituato al problem solving, una cucina sana, che trae spunto dalla stagionalità e dal territorio, un’accu-rata regia e il rispetto degli obiettivi di risultato e di budget. “L’intento - aggiunge Bertin - è quello di ‘assistere’ il cliente in tutti gli eventi, consapevoli che ci saranno occasioni in cui la creatività, l’estro e il business saranno sacrificati in virtù del supporto pratico, e talvolta tecni-co, al nostro committente, ma altrettanto forti del fatto che saremo al suo fianco nelle occasioni ‘che contano’

dinAmicA reAltà nel settore del cAtering, offre solUzioni per lA bAnchettisticA, AttrAverso lA creAzione di eventi di grAnde effetto scenogrAfico. I SUOI PLUS? UNO STAFF FLESSIBILE E PREPARATO E UN APPROCCIO CARATTERIzzATO DA PASSIONE, EFFICIENzA E GUSTO.

visconti Banqueting, passione e affidabilità

di Francesca Fiorentinoi partner[visconti banqueting]e vaLeria bertin,

scenoGraFa e resPonsabiLe uFFicio eventi visconti banquetinG

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i partnerdove i nostri plus saranno il valore aggiunto richiesto”.La società ama offrire servizi completi ai propri clienti in modo che possano affidarsi a un unico interlocutore con il quale pianificare ogni servizio a corredo del cibo. Mise en place, allestimenti, luci, arredi sono servizi che trattiamo, talvolta ‘home made’, grazie a specifi-che competenze di cui si avvale l’azienda.

lungImIranza ‘green’La forte passione e la significativa esperienza, il grande senso del rispetto in una connotazione molto am-pia (del cliente, dei dipendenti, delle materie prime, dei tempi, degli accordi), la profonda conoscenza del mondo enogastronomico, oltre che un’ottima capacità di entrare in sintonia con i propri interlocutori rappresentano le chiavi del successo di Visconti. Ma non solo, anche lo studio delle tendenze e l’aggiorna-mento costante caratterizzano il modus operandi della società.“Ogni sei mesi - precisa Bertin -, come nelle collezioni autunno/inverno e primavera estate, studiamo e degu-stiamo le nuove linee di prodotto, elaboriamo concept di allestimenti che testiamo su eventi promozionali al fine di avere feedback da parte dei potenziali clienti. Attiviamo corsi di formazione su tematiche ge-stionali e commerciali a seconda dell’orientamento strategico del nostro business”.Anche la sostenibilità ambientale e la riduzione degli sprechi hanno un ruolo rilevante all’interno delle strategie aziendali.Con linea denominata ‘Green Food’, Visconti ha intrapreso un’esperienza di catering ecosostenibile inteso come territorialità, provenienza e impatto ambientale delle produzioni, riciclabilità dei mate-riali di servizio, allestimento con l’utilizzo di materiali naturali e ricorso a fonti energetiche di produzioni sostenibili. “Stiamo valutando le pratiche e gli adatta-menti da implementare per acquisire le certificazioni”, puntualizza Bertin. A proposito di obiettivi futuri, Visconti desidera diventare punto di riferimento nel mondo degli eventi, in grado di supportare le aziende e le agenzie con concept creativi legati al mondo del cibo come elemento di sostegno della strategia di comunicazione. E proprio in vista di Expo, la società ha elaborato ‘Aperitipico’, un nuovo concept di aperitivo, tutto da scoprire, per coloro che vogliono organizzare un cocktail che sia anche un momento di cultura gastronomica.

[visconti banqueting]

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[ LA COSTELLAZIONE DEL GUSTO ]Location e data: Milano, Teatro Franco Parenti, 17 novembre 2014.

concept: in occasione del Bea Expo festival, il tema della costellazione è stato declinato attraverso la creazione di una food court del gusto denominata ‘teatro della cucina’. I corner di degustazione, dislocati nella sala come i punti astrologici di una costellazio-ne, rappresentavano le aree di approvvigiona-mento del cocktail: la vineria-enoteca per la parte del drink, la salumeria - ricreata come un’area rustica con affettatrice Berkel dove i salumi, come in una bottega, venivano serviti su vassoietti in carta alimentare oleata -, la focacceria/panetteria, con un banco ricco di torte dolci e salate oltre a pane e focacce di vari gusti, e il ‘teatro show cooking’ dove due chef, a vista, hanno cucinato risotto milanese e salsa ai funghi porcini. Ciascun corner è stato caratterizzato da una sceno-grafia ispirata alle vere botteghe artigiane, con la presenza di un cuoco/gastronomo, un sommelier e una gamma di prodotti di qualità.

[ MUMAC FARM ]Location e data: Milano, Mumac, 16 ottobre 2014.

concept: in occasione della presentazione di Mumac (museo della macchina per caffè di Gruppo Cimbali), dei suoi ampi spazi utilizzabili come sede per eventi e della sua Academy, è stato ricreato un viaggio espe-rienziale lungo le vie del caffè alla scoperta di tutta la filiera: dalla piantagione alla raccolta, dalla selezione alla torrefazione, sino all’assaggio dell’e-spresso. I partecipanti hanno potuto così scoprire cosa si nasconde dietro la bevanda più degustata al mondo. La ricerca dei materiali, il loro assemblag-gio e la degustazione di cibo ispirato alla fazenda hanno calato i partecipanti in un vero e proprio viaggio che ha consentito loro di toccare con mano le lunghe lavorazioni che occorrono prima di potersi trasformare in bevanda.

[ CONTATTI ]

[ v

-la

B ] v-Lab srl

via osteriette, 11 - 27010 vellezzo Bellini (pv)tel. 0382 0926023 fax 0382 926298www.viscontibanqueting.com; www.ilvisconte.it [email protected]

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contatti[contatti]

Laser Entertainment è un service tec-nico-creativo che produce servizi per lo spettacolo, l’intrattenimento e la comu-

nicazione, utilizzando la tecnologia della luce laser, grandi proiezioni, schermi ad acqua, videosfere e proiezioni holo3D. Creatività, affidabilità, qualità, servizi e assistenza tecnica sono assicurati dall’e-sperienza della società che ha fatto della luce spettacolo. Dal 1988 ha ricevuto 30 riconoscimenti internazionali.

LASER ENTERTAINMENT Via Licurgo, 6 - 20126 MilanoTel. 02 27007064 Fax 02 [email protected]; www.laserent.com

Un team giovane e dinamico che offre ad aziende, agenzie eventi, enti pub-blici e privati un eccellente servizio di consulenza musicale. Una colonna sonora esclusiva e personalizzata, con i migliori artisti sulla scena naziona-le e internazionale. Progetti creativi, preventivi, sopralluoghi, backline, im-pianti audio e luci. Fra i clienti, agenzie come K-events, Events & Exhibitions, White Marketing & Communication, Promoest; aziende quali Mercedes-Benz, Juventus, Samsung, Guzzi, Ibm, Testanera, Charmant Group, Künzi; hotel fra cui Château Monfort, Hotel Milano Scala, Enterprise Hotel, Monrif Hotels; catene come California Bakery.

MILANO MUSIC CONSULTINGVia Bramante, 39 - 20154 Milano Tel. 373 7738537 / 339 6244649info@milanomusicconsulting.comwww.milanomusicconsulting.com

Cuore pulsante della vita metropolita-na, il Teatro Franco Parenti, diretto da Andrée Shammah, è una location ideale per bellezza, tecnologia, ver-satilità con 5.400 mq distribuiti in 8 sale su 3 livelli adattabili a qualsiasi evento. Altri 9.600 mq con 2 piscine all’aperto, una palazzina storica con terrazza panoramica, un giardino e un campo da tennis saranno riaperti e ricongiunti al Teatro per Expo 2015 rendendolo un luogo unico al mondo. Per i partner/donatori benefici perso-nalizzati e credito d’imposta eccezio-nale del 65%.

TEATRO FRANCO PARENTIVia Pier Lombardo, 1420135 Milano (MI)Tel. 02 59995204 Cell. 340 [email protected] www.teatrofrancoparenti.it www.fondazionepierlombardo.com

Visconti Banque-ting è una dinamica e innovativa realtà nel settore del cate-ring, in grado di pro-porre soluzioni per la

banchettistica attraverso la creazione di eventi di grande effetto scenogra-fico. L’obiettivo è quello di offrire un servizio di ristorazione che sia parte integrante e coerente dell’evento. Un team creativo sviluppa concept di eventi food&beverage, leisure, busi-ness, attività formative, team building culinari ed eventi da grandi numeri. È un marchio V-Lab srl, azienda cui appartiene la location di proprietà Il Visconte, ristorante e sede per eventi.

V-LAB SRLVia Osteriette, 11 – Vellezzo Bellini (PV)Tel. 0382 0926023 Fax 0382 926298 [email protected]; www.ilvisconte.it

Esperienza, professionalità e creatività fanno di Clonwerk un’azienda leader nella realizzazione di contenuti audiovisi-vi e videografici destinati al mondo degli eventi, dell’entertainment e del broadcast. Clonwerk è il partner ideale in grado di rispondere, con originalità e affidabilità, a tutte le esigenze produttive: dall’ideazione del progetto alla realizzazione, dalla regia fino alla messa in onda, grazie a un team altamente specializzato e a tecnologie all’avanguardia.

CLONWERKVia Parenzo, 2 - 20143 Milano (MI)Tel. 02 89150335 Fax 02 [email protected]; www.clonwerk.it

Da più di vent’anni nel settore degli allestimenti, l’azienda è sinonimo di professionalità, competenza e innova-zione. Innscena progetta, realizza e monta allestimenti scenografici di ogni tipo, per fiere, eventi, interni o vetrine, set fotografici e roadshow. Anche al mondo della comunicazione propone servizi personalizzati come affissioni pubblicitarie tridimensionali, mock up, promotion corner o espositori. Grazie a moderne tecnologie, infine, realizza og-getti di scena unici e di pregiata qualità.

INNSCENAVia Aquileia, 45/dCinisello Balsamo (MI)Tel./Fax 02 [email protected]

[PARTNER][PARTNER]

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Creatività e rigore, qualità e professio-nalità, ma soprattutto passione per l’innova-zione tecnologica: STS

Communication da 30 anni si propone sul mercato (moda, musica, convention, fiere, televisione) come partner per eventi istituzionali, commerciali, formativi, cul-turali, aziendali, privati. Grazie a investi-menti continui, formazione e aggiorna-menti professionali, garantisce i prodotti più attuali, una competenza specifica e la garanzia della totale sicurezza. Video, Lighting & Sound, Digital, Events Produc-tion, Concept & Contents.

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Newlight, presente sul mercato nazio-nale e internazionale da quasi 30 anni, propone idee e soluzioni originali e inno-vative per l’allestimento di impianti luce e audio d’effetto. Ogni progetto nasce dallo studio approfondito della ‘luce’ e del ‘suono’ come mezzo di comunicazione per realizzare ogni singola idea. L’innata passione e l’esperienza maturata, per-mettono all’azienda di rendere speciale ogni singolo evento, seguendo passo dopo passo gli input dei clienti e metten-do a disposizione tutto il suo background.

NEW LIGHTVia M. Pagano, 58/60 20090 Trezzano sul Naviglio (MI)Tel. 02 48400748 Fax 02 [email protected]