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Università degli Studi della Tuscia – Viterbo Facoltà di Economia Corso di Organizzazione dei sistemi informativi aziendali Prof. Tommaso Federici (anno accademico 2000/01) E’ TEMPO DI COLLEGARE TUTTO IN RETE I vantaggi e le possibilità della domotica e dell’infomobilità Ricerca svolta da : Stefania Francioli Giuliana Toppi

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Università degli Studi della Tuscia – ViterboFacoltà di Economia

Corso di Organizzazione dei sistemi informativi aziendaliProf. Tommaso Federici

(anno accademico 2000/01)

E’ TEMPO DI COLLEGARE TUTTO IN RETEI vantaggi e le possibilità della domotica e dell’infomobilità

Ricerca svolta da : Stefania Francioli Giuliana Toppi

Stefania Francioli e Giuliana Toppi 2

INDICE

Introduzione p. 2

Capitolo primo

LA CASA DIALOGA IL MONDO

1.1 Domotica p. 41.1.1 I vantaggi dell'automazione domestica1.2 Ariston Digital

p. 6p. 9

1.2.1 Le applicazioni dell'Ariston Digital1.3 Progetto IBM

p. 11p. 14

Capitolo secondo

INFOMOBILITA'

2.1Con il Web il cruscotto diventa multimediale p. 152.1.1 Il Connect dell'Alfa Romeo p. 17

Capitolo terzo

COME CAMBIERANNO LE MODALITA' DIACQUISTO

3.1 La rivoluzione del web: non comprare affitta p. 20

3.2 Il sistema pay-per-use p. 23

Capitolo quarto

CONCLUSIONI

Stefania Francioli e Giuliana Toppi 3

4.1 Come le nuove tecnologie hanno modificato il rapporto

cliente-azienda e il valore del prodotto p. 26

Introduzione

Dall’automobile, alle videocamere, al telefono cellulare fino a

dispositivi di intrattenimento domestico, la tecnologia digitale

sta andando ben oltre quelle che sono le applicazioni tipiche

di oggi . A dispetto di chi pensa al PC come la destinazione

principale delle migliaia di circuiti integrati prodotti ogni giorno

ci sono dati che descrivono una realtà molto diversa: solo il

2,5% dei microprocessori finisce all’interno di un PC.

Il rimanente 97,5% sono destinati a prodotti enbedded,

board e system solution. La gran parte dei circuiti integrati è

quindi utilizzata per fornire “intelligenza” ad un numero

sempre più grande di oggetti che ogni giorno ci circondano e

di cui sempre più spesso facciamo uso. Stiamo entrando

nell’era digitale dove chip e software ci circonderanno e

soluzioni “enbedded” saranno presenti anche nel più

semplice degli elettrodomestici.

Per chi pensa alla casa come ultimo baluardo all’avanzare

della tecnologia digitale dovrà ricredersi : la casa del

prossimo futuro conterrà gli oggetti intelligenti, capaci di

imparare a comportarsi in modo coerente con le nostre

abitudini e di conoscere il nostro ambiente domestico.

Programmare un forno a microonde usando la voce sarà

sempre più comune, come il frigorifero che avviserà che il

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latte è finito e case capaci di gestire autonomamente

l’intensità luminosa nelle diverse stanze a seconda delle

diverse condizioni esterne.

Settore dove l’elettronica ha sfondato gli argini occupando

ogni spazio è l’automobile: secondo Dataquest entro il 2002

ben 13,3 miliardi di dollari saranno spesi per equipaggiare le

auto d’intelligenza.

Oggetto della nostra indagine quindi saranno:

! la domotica perché si occupa dell’applicazione dei

dispositivi elettronici agli elettrodomestici e ai sistemi di

comunicazione e controllo che si trovano nelle nostre

abitazioni

! l’infomobilità che sintetizza i concetti di informazione e

mobilità ma che non si identifica solo con un cruscotto

parlante fornito di mappa digitale ma è soprattutto un

pacchetto di servizi che saranno forniti ai clienti dietro

pagamento di un di un abbonamento.

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Capito primo

LA CASA DIALOGA CON IL MONDO

1.1 Domotica

Alla fine degli anni ’70, quando si diffusero i sistemi elettronici

d'allarme in grado di tenere sotto controllo tutte le stanze di

un’abitazione si diffuse la domotica ovvero la disciplina che

si occupa dell’integrazione di dispositivi elettronici, degli

elettrodomestici e dei sistemi di comunicazione e controllo

nelle nostre abitazioni.

Negli ultimi anni la domotica pur continuando a perseguire

come obiettivi principali il comfort e la sicurezza, ha allargato

il proprio raggio d’azione.

Sono stati messi a punto impianti che permettono di avere

una climatizzazione su misura senza dovere fare complicate

manovre, di creare scenari luminosi su misura, di

motorizzare le tapparelle fino ad arrivare ad inserire come

dotazione di base a complessi residenziali un’integrazione

d'impianti a comando unico, secondo il modello di una vera e

propria Home automation.

Le iniziative sono destinate a moltiplicarsi perché da circa tre

anni le nuove tecnologie informatiche e tlc hanno invaso con

un'accelerazione straordinaria sia il mondo del lavoro che

quello domestico e personale. L’avvento di Internet dopo

aver cambiato alcune nostre abitudini, ha anche diffuso negli

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utenti una cultura informatica che prima mancava: motivo

questo che rende inevitabile la comparsa e la penetrazione

più massiccia di sistemi di automazione domestica.

Per quanto riguarda le richieste del mercato, secondo la

società Sistema Casa non esiste una domanda precisa del

prodotto Home automation ma analizzando le 230

realizzazioni di Sistema Casa, i livelli di automazione

risultano essere tre: il primo prevede che i componenti

controllati dal sistema intelligente centrale siano di tipo

tradizionale, come gli attuatori e i sensori. Il secondo livello

prevede, al posto di questi, dei componenti intelligenti come

per esempio un’interfaccia per Internet come il tooch screen.

Per il terzo livello l’integrazione riguarda anche il software,

con una serie molto ampia di scenari.

L’integrazione di diverse funzioni, soprattutto quella di terzo

livello, consente di collegare ad una funzione, ad es.

l’apertura del cancello con un telecomando con una serie a

cascata di movimenti e azioni, ovvero accendere le luci,

staccare l’impianto di allarme, avviare il climatizzatore,

accendere la tv.

Da circa un anno vengono presentati apparecchi e impianti

per applicazioni domestiche pronte per il controllo anche a

distanza, interconnettibili e connettibili alla rete. La possibilità

che i tecnici monitorino a distanza soluzioni domestiche

permette di fare un passo in avanti in termini di sviluppo della

domotica.

Un modello molto avanzato è quello di Ariston della Mts

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Group, una caldaia che si avvia e si spegne con un semplice

messaggio sms inviato al sito dell’azienda da qualunque PC

o cellulare wap. La speciale tecnologia Warm (web assisted

remote management) ovvero una rete basata su

collegamenti GSM che unisce via modem, caldaie Ariston

agli utenti e ai centri di assistenza, permette all’assistenza

tecnica di sapere quando intervenire e soprattutto di

mantenere online l’apparecchio, con un controllo totale della

sicurezza.

Simile alla tecnologia della Merloni è quella di Carrier che per

i suoi impianti elettrici di climatizzazione ha di recente

introdotto un collegamento web per tutte le funzioni. La

connessione avviene tramite un cellulare wap al sito di

Carrier.

1.1.1 I vantaggi dell'automazione domestica

Queste prospettive possono evocare il verificarsi di situazioni

limitative della libertà personale, rischi per intrusioni

indesiderate nei dispositivi che governeranno le abitazioni

domotiche, alienazione ed eccessiva dipendenza dalle

tecnologie. Si pensi tuttavia alle possibilità ed ai vantaggi che

l’automazione domestica è in grado di offrire.

Innanzitutto la gestione automatizzata degli elettrodomestici

consente oltre all’implementazione di funzioni spettacolari ma

di dubbia utilità, un tangibile risparmio di energia elettrica

( fino al 30%) e un più sicuro funzionamento degli stessi

carichi, e questa è ormai diventata una necessità per

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l’aumento esponenziale dei dispositivi elettrici avutosi negli

ultimi anni nelle nostre abitazioni e il conseguente consumo

di picco che può manifestarsi a nostra insaputa provocando

oltre a scomodo black-out, anche danni reali all’impianto.

L’introduzione di comandi vocali rappresenta, oltre che uno

sfizio per i più pigri, un valido aiuto per anziani e portatori di

handicap, mentre la connessione dell’impianto domestico

con Internet permette di monitorare eventuali parametri vitali

dando la possibilità di intervenire rapidamente in situazioni di

emergenza.

L’integrazione dei sistemi di antifurto con il controllo delle luci

e del riscaldamento/condizionamento porta all’ottimizzazione

delle risorse energetiche adattando temperatura delle

camere ed illuminazione alla effettiva presenza di persone al

loro interno ed al tipo di attività praticata.

Si potrebbe continuare a lungo: le tecnologie disponibili non

pongono limiti alla fantasia, e anche se i costi dei sistemi di

automazione domestica non sono proprio alla portata di tutti,

va detto che in caso di nuovi impianti o di ristrutturazioni, con

poca spesa in più rispetto all’impianto tradizionale, si può

cablare, o per lo meno predisporre l’abitazione ad un futuro

cablaggio.

Chi invece, e per ora la maggioranza, dispone di un impianto

elettrico di concezione classica, potrà comunque utilizzare

soluzioni wireless o sistemi di modulazione su linea

telefonica e elettrica nati allo scopo di sfruttare le preesistenti

infrastrutture.

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Se alcuni ritengono che l’avvento di queste tecnologie non

sia altro che un altro passo in avanti che ci porta verso

modelli e stili di vita sempre più artificiosi, altri paragonano

quanto sta per accadere alla trascorsa rivoluzione industriale.

L’industria non sta certo a guardare.

L’attuale trend è quello di realizzare software sempre più

avanzati come per esempio Leon@rdo, il monitor da cucina

della Ariston.

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1.2 Ariston Digital

Anche gli elettrodomestici sono pronti a dialogare via Internet

e a telefonare sul cellulare. Al dare il via alla rivoluzione della

casa “on line” è stata la Merloni elettrodomestici che ha

lanciato con il progetto “Ariston Digital” gli elettrodomestici

digitali collegati in rete, in grado di scambiare informazioni

sulle reti Internet e GSM.

La Merloni Elettrodomestici sta realizzando anche la

“rivoluzione” sul campo dei servizi, con il brand Solutions per

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il quale la società sta creando una rete internazionale in

franchising di servizi al consumatore, per garantire sicurezza

e comfort in casa e per educare e favorire il risparmio

energetico . Saranno venduti non solo gli elettrodomestici,

ma soluzioni complete per la casa, accessori e servizi.

Solutions è il brand per la gestione integrata della casa e si

avvale di contact centre multimediali centralizzati che

utilizzano un numero unico raggiungibile da tutto il territorio

nazionale. In Italia ,ad esempio, è il 199.199.199., che

consente la gestione centralizzata di tutte le informazioni e

degli appuntamenti per interventi a domicilio. I contact centre

sono già predisposti per il collegamento on-line degli

elettrodomestici digitali. Oggi gli elettrodomestici digitali

venduti vengono monitorati in locale grazie ad una porta

seriale per il check-up completo dell’elettrodomestico. I

tecnici dotati di un PC portatile, sono veri consulenti che

suggeriscono al consumatore soluzioni per risparmiare

energia elettrica , gas, acqua e detersivi, come rendere la

casa più sicura e come migliorare il comfort dell’ambiente

domestico. Solutions ha trasformato le attività tradizionali di

assistenza tecnica in una consulenza orienta al problem

solving domestico.

La Merloni con Ariston Digital rende semplice la tecnologia,

trasferendola nei gesti della vita domestica di ogni giorno. I

nuovi elettrodomestici sono intelligenti perché dotati di una

esclusiva tecnologia Wr@p ( Web Ready Appliances

Protocol), che li mette in grado di comunicare tra loro senza

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bisogno di particolari cablaggi, di trasmettere informazioni

direttamente al Centro Servizi Digital o, via Internet, di

comunicare con il cliente attraverso qualunque sistema di

trasmissione dati.

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1.2.1 Le applicazioni dell'Ariston Digital

Ad apportare il massimo

valore al sistema Ariston Digital è Leon@rdo, un monitor

touch screen (funziona senza tastiera, né mouse, basta

sfiorarlo con un dito) che interagisce e coordina tutti gli

elettrodomestici della casa dotati di smart adapter.

L’installazione del sistema è facilissima bisogna solo

attaccare una spina in quanto l’intelligenza è distribuita negli

elettrodomestici e non serve un altro computer per gestire i

dati basta Leon@rdo, che contiene un browser per

navigare su Internet per mettere in dialogo l’utente, la casa e

il centro servizi digital. Leon@rdo, vigila sulla casa con cura:

da la possibilità di fare shopping online, evita il black-out

elettrico regolando il consumo energetico, controlla il

funzionamento di tutti gli elettrodomestici di casa segnalando

al centro assistenza eventuali guasti e dà la possibilità di

visualizzare il contenuto della dispensa. Il forno Ariston

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Digital dotato del sistema e-cooking, con l’ausilio di

Leon@rdo, scarica ricette e programmi di cottura

costantemente aggiornati da Internet, direttamente dal sito

Aristonchannel. Il forno è diventato “intelligente” grazie alla

rete, regola da solo i tempi di cottura dei piatti cucinandoli al

meglio e spegnendoli quando tutto è a puntino.

Leon@rdo, diventa la grande finestra sul mondo, attraverso

la quale potranno arrivare tutte le novità che renderanno più

confortevole la vita in casa.

La vera punta di diamante degli elettrodomestici futuristici

Ariston è la lavabiancheria Margherita 2000.com che è

sicuramente una delle lavabiancheria più intelligenti

attualmente in circolazione, controllata da un

microprocessore digitale e dotata di un modem GSM per il

collegamento alla rete telefonica e ad Internet. Margherita

2000.com è dotata di un display fluorescente che permette la

lettura dei messaggi. Questo elettrodomestico può essere

controllato a distanza tramite telefono cellulare o via Internet

e permette di accedere a diversi servizi sul Web. Proprio

l’interazione con il sito Web appositamente dedicato

garantisce una maggiore flessibilità d’uso.

Nell’apparecchio viene istallato un “nodo di comunicazione”

per farlo interagire con la linea elettrica e quella dati.

Attraverso un misuratore di corrente brevettato, inserito

nell’impianto elettrico, l’elettrodomestico registra i consumi di

corrente e si auto regola per evitare fastidiosi black-out , che

si verificano quando troppi apparecchi sono inseriti. Quando

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per altre ragioni la corrente viene a mancare,

l’elettrodomestico manda un messaggio di teleallarme al

Centro Servizi Digital che rintraccia il proprietario e lo avverte

in modo che possa intervenire ed evitare danni alla casa o

agli elettrodomestici. Anche la funzione telediagnostica

consente agli elettrodomestici di farsi auto-diagnosi della

anomalie di funzionamento e avvisare il centro servizi che

contatterà il cliente tramite il mezzo di comunicazione scelto

per intervenire prima che si verifichi il guasto.

1.3 Progetto IBM

Si tratta di un progetto pilota realizzato da Miele e da IBM

che prevede la gestione di lavatrici con interventi immediati in

caso di malfunzionamenti.

Le soluzioni adottate consentono di controllare l’attività delle

macchine da qualsiasi luogo e in ogni momento attraverso

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Internet e il riconoscimento vocale, utilizzando un telefono

fisso un cellulare Wap.

Il sistema comprende infatti dei dispositivi intelligenti collegati

basati su un server Web firewall e interfaccia radio GSM,

collegati a Internet e alla rete Miele. In caso di manutenzione

programmata di una lavatrice, viene inviato un messaggio

alla rete Miele. Le riparazioni sono segnalate

automaticamente al call center Miele via Sms ed eseguite dal

reparto di servizio clienti o dal rivenditore locale Miele

Capitolo secondo

INFOMOBILITA’

2.1 Con il Web il cruscotto diventa multimediale

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L’alleanza tra automezzi privati e telematica è destinata a

diventare una delle industrie più floride del XXI secolo: entro

dieci anni tutti i veicoli circoleranno con il telefono di bordo

collegato al satellite.

Protagonista di questo ennesimo salto tecnologico è ancora

una volta la telematica, che grazie all’infomobilità (i servizi

informativi on line attivi 24 ore su 24 creati per risolvere tutti i

quesiti possibili ed immaginabili che possono sorgere alla

guida di un mezzo) ha praticamente spazzato via quei

sistemi semi-artigianali che per anni ed anni ogni

automobilista ha adottato per porre rimedio a furti,

aggressioni ed incidenti automobilistici.

L’infomobilità rappresenta una svolta epocale nel settore

automobilistico e anche nello sviluppo della rete. Le

applicazioni sono le più svariate: dall’oroscopo alla musica in

formato Mp3 fino ai videogiochi online per bambini. Ma anche

informazioni turistiche in tempo reale su località, musei e

ristoranti della zona.

L’infomobilità sposa la grande rete; l’idea nasce dal

potenziamento dell’attuale sistema di assistenza satellitare

che Viasat offre agli automobilisti: tramite il sistema Gps

(global position system) e il Gsm , Viasat offre i servizi di

localizzazione della vettura per soccorso stradale e antifurto.

Il passo successivo è stata integrazione della piattaforma

Viasat con il Web. Il terminale mobile grazie al nuovo

standard Gprs, oltre che a portare il Web dentro l’auto

renderà costante il collegamento. La vettura sarà

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costantemente monitorata dal driver portal, in grado di

segnalare eventuali guasti o manutenzioni da fare, come

tagliandi o il controllo olio.

Il ruolo che l’automobilista avrà all’interno di questo eccesso

di tecnologia iper-sofisticata a distanza è piccolo: al bisogno,

il guidatore dovrà accendere il cellulare Gsm, spingere il

pulsante del servizio di cui necessita (antifurto, sanitario o

informativo) e collegarsi in questo modo con la centrale

operativa che attraverso la mappa digitalizzata smisterà in

pochi secondi la richiesta al personale preposto: medico, di

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vigilanza o meccanico. Non solo, la centrale operativa

satellitare potrà dispensare anche informazioni di altro

genere: dall'altro capo del telefono arriveranno consigli in

tempo reale sul percorso più indicato per districarsi nel

traffico, per raggiungere una località, il migliore ristorante o

albergo della zona o ancora la farmacia o la pompa di

benzina rimaste aperte. Inoltre il collegamento telematico

offre un’opportunità a tutti quei genitori in ansia per aver

prestato la macchina ai figli: i capifamiglia potranno infatti

controllare in tempo reale la velocità raggiunta dalla propria

macchina e quindi mettersi in contatto con il guidatore per

richiamarlo alla prudenza.

E non finisce qui, si tratta di un business colossale che entro

qualche anno, potrebbe investire tutto il parco macchine

esistente.

2.1.1 Il Connect dell'Alfa Romeo

Già oggi nell’abitacolo delle vetture c’è una grande novità , è

il Connect dell’Alfa Romeo montato sulla 147.

L’esempio lo aveva già dato oltreoceano General Motors, con

il sistema Onstar, disponibile a richiesta sulle auto di nuova

costruzione. E proprio sfruttando la partnership con la Casa

americana, ora anche il gruppo Fiat, a partire dalla Alfa

Romeo 147, offre come optional per tutti i nuovi modelli il

sistema "infotelematico" Connect: con un sovrapprezzo di

circa quattro milioni e mezzo salgono a bordo dell’auto una

serie di servizi di assistenza e informazione in collegamento

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wireless attraverso la rete di telefonia cellulare Gsm.

Cuore del Connect è un piccolo schermo, affiancato da una

tastiera numerica e da altri comandi: un apparecchio che

integra le funzioni di autoradio, telefono Gsm dual-band con

viva voce e attivazione a comando vocale (basta dire ad alta

voce il nome o il numero del destinatario), "voice memo" per

registrare telefonate e appunti vocali, navigatore satellitare

con possibilità di consultare cartine elettroniche su Cd-Rom,

richiesta di servizio o assistenza, trip computer.

Oltre ai servizi avanzati di bordo, tuttavia, il sistema Fiat,

attraverso i servizi Targa Connect offre anche la possibilità di

dialogare con una persona: in 14 lingue gli operatori del

nuovo call center attivo 24 ore su 24, possono aiutare

l’automobilista fornendogli informazioni e assistenza.

I servizi Targa Connect comprendono l’assistenza stradale e

la consulenza medica: dovunque si trovi, l’utente deve solo

premere un pulsante per essere individuato dal Contact

Center senza bisogno di fornire alcuna indicazione, e viene

assistito nella sua lingua; l'operatore provvederà ad inviare

un mezzo di soccorso adeguato alle necessità del momento.

Inoltre, il sistema fornisce informazioni sul traffico

personalizzate con la funzione "follow me", che in ogni

momento segnala all'automobilista la presenza di eventuali

code; altrettanto utili possono essere, specie se ci si trova in

viaggio, le previsioni del tempo, le news di borsa e finanza, le

più importanti notizie di cronaca

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Capitolo terzo

COME CAMBIERANNO LE MODALITA’ D’ACQUISTO

3.1 La rivoluzione del web: non comprare affitta

La rivoluzione della nuova tecnologia è creare un nuovo

sistema economico del tutto diverso dal capitalismo di

mercato, non più basato sugli scambi di proprietà . La nuova

tecnologia del software e delle comunicazioni è cibernetica,

consente continui feed-back, si muove su un flusso continuo,

i mercati sono lineari.

Prendiamo ad es. il modello Amazon.Com e i modelli invece

della Emi recording music o della Universal o della Sony. La

compagnia di Bezos, si muove ancora su una logica di

mercato: c’è un compratore e un venditore e pur agendo su

un nuovo supporto distributivo quale è la rete, vende ancora

prodotti fisici singoli, libri, cd. Emi, Universal, e la Sony

stanno invece sviluppando un network. Non si limitano a

vendere un cd ma dicono: ti diamo un abbonamento, paghi

un tanto al mese e ti permettiamo un accesso illimitato alla

musica. Compri cioè il tempo di ascolto. Pagato il canone si

potranno ascoltare tutte le canzoni, in maniera legale, ogni

volta che si vorrà.

Questi ultimi vanno dunque nel senso di un’economia che

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presuppone un flusso continuo di merci trasformate in servizi

Quello che importa non è più la cosa che compro ma

l’esperienza che quella cosa può darmi. Che sia su cd,

audicassette, MP3 o qualsiasi altro formato,, insomma la

cosa che conta è la musica. Lo stesso vale per qualsiasi altri

tipo di industria, meno facilmente digitizzabili di quella

musicale.

Altro esempio è quello di Steven King che ha messo in Rete

il suo ultimo libro. Così il pubblico non compra più un

oggetto, ma il tempo che passa sul libro e poiché i suoi lettori

possono leggerlo on line, il mercato diventa irrilevante.

Ci spostiamo quindi in un sistema che si basa sulla vendita di

servizi e segmenti di tempo basati su licenze, abbonamenti

affitto.

Spiega Jeremy Rifkin nel suo ultimo libro ”L’era

dell’accesso”

che il mercato lascia il campo all’accesso: “ si tratta di un

passaggio ad un nuovo sistema economico, dall’economia di

mercato, a una economia di network, dove i prodotti si

trasformano in servizi di cui usufruire in continuazione, 24 ore

su 24, 7 giorni su 7.”

Quello che importa non è la cosa che uno compra ma

l’esperienza che quella cosa può dargli; nella nuova era la

proprietà privata diventa un limite perché quando abbiamo a

portata di mano un mercato immateriale dove la possibilità di

accedere e desiderare è sterminata, la proprietà diventa

nemica della libertà e della fantasia: quando hai tutto non

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desideri più nulla.

Ciò spiega la tendenza a liberarsi da ogni forma di proprietà

e a sostituirla con l’accesso. “Accesso” significa poter

usufruire

di servizi, cultura, informazione, relazioni, ricchezza; accesso

come parola chiave, nella nuova società delle Reti, per

essere in qualche modo attori di questa realtà che ha

sostituito i beni immateriali a quelli materiali, l’uso

momentaneo all’acquisto, il rapporto fornitore servizio-utente

a quello tradizionale compratore-venditore.

Tutto viene offerto sempre come servizio, dato in uso, in

affitto: non conviene acquistare ma utilizzare per il periodo

necessario: spesso il bene viene addirittura regalato perché

non è da questo che viene la ricchezza, ma dai servizi ad

esso collegati.

Ma questa è una buona rivoluzione? La risposta è si se

prendiamo ad esempio casi come quello della Carrier che fa

profitti producendo condizionatori , i quali consumano

energia e causano global warming. Ora Carrier sta

realizzando che c’è un modo più efficiente per fare soldi

nell’economia della Rete: non vendere più il condizionatore

ma l’aria condizionata con il vantaggio per tutti che avrà tutto

l’interesse a risparmiare energia perché così guadagna di

più. Ma la risposta è no se prendiamo ad es. la Monsanto,

società che da semi agli agricoltori ma non glieli vende. Così

lega gli agricoltori con un contratto di licenza per un

segmento di tempo utile per il raccolto, vietando la possibilità

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di rivolgersi

ad altri. Alla fine ogni agricoltore finisce per accettare il

sistema perché lo considera vantaggioso ma si crea una

concentrazione di potere che non crea in questo caso un

vantaggio ma una forte dipendenza. Infatti proprio contro la

Monsanto è partita un’azione legale che sarà il più

importante caso di antitrust dopo quello della Microsoft.

.La grande risorsa, ora, si chiama noleggio. Come predica

Rifkin, compreremo ogni genere di bene o servizio sotto

forma di esperienza da prendere in affitto. E in affitto c’è di

tutto.

Anche da noi come negli USA, la convenienza economica

dell’affitto si sta diffondendo in settori considerati tabù. In

autunno avremo ad esempio gli elettrodomestici pay-per-use.

L’annuncio lo ha fatto la Merloni che ha studiato un progetto

per trasformare la lavatrice da oggetto di consumo in

servizio.

3.2 Il sistema pay-per-use

“Paga quello che lavi” è la traduzione, secondo Merloni

Elettrodomestici di pay per use. Questo sistema è stato

realizzato dalla Merloni con la collaborazione di Enel

distribuzione e Wrap (uno spin-off della Merloni), e

permetterà ai consumatori di pagare l’effettivo utilizzo,

acquistando non più il macchinario ma i singoli lavaggi,

Stefania Francioli e Giuliana Toppi 25

comprensivi di energia elettrica e altri servizi aggiuntivi.

Quindi invece di acquistare la lavatrice digitale collegata in

Rete il cui costo al pubblico sarà di lire 1,5 milioni, si potrà

scegliere di sottoscrivere dallo stesso rivenditore, un

contratto

che garantisce un pagamento proporzionale all’uso; oltre al

ritiro dell’usato, installazione, servizio di assistenza in Rete,

aggiornamento del software ed eventuale sostituzione in

caso di guasto. Il cuore digitale Telelink consente infatti il

trasferimento delle informazioni della rete elettrica alla rete

telefonica così i dati sul funzionamento del prodotto e sul

consumo sono trasmessi ai Contact Center che procedono

all’addebito. Per ogni lavaggio si pagherà da un minimo di lire

mille ad un massimo di 1.936 lire, a seconda del consumo di

energia (con un carico massimo della lavatrice di 5 kg). Per

quanto riguarda le modalità di pagamento si potrà acquistare

una carta pre-pagata che da un certo credito. Il consumo di

energia della lavatrice verrà poi stornato dalla bolletta

dell’ENEL.

3.3 Software in pay-per-use da Microsoft perEasyEverything cafè

Microsoft vuole sperimentare soluzioni del software in affitto

e lo fa alleandosi alla catena easyEverything cafè.

Infatti, Microsoft, dal 28 novembre, ha messo a disposizione

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della nuova clientela newyorchese della catena di cybercafè

easyEverything, Office 2000, Works Suite 2001 e

l'enciclopedia Encarta 2001, in "pay-per-use".

Chi vorrà approfittare dovrà pagare due dollari per sessione

di lavoro. Si tratta, per ora, di un'esperienza per Microsoft:

questo laboratorio permetterà al gigante di sviluppare un

modello d'uso per la clientela, in termini di domanda, di

prezzo, di abitudini e di servizi.

Nello stesso tempo, l'azienda di Redmond negozia con alcuni

fornitori di accesso a Internet, la messa a disposizione del

software in affitto ma, questa volta, con una tariffazione

mensile.

Insomma, si apre ufficialmente la nuova era per Microsoft,

battezzata NET.

Microsoft, infatti, pensa di andare più lontano e di non

limitarsi a questi tre software: verranno proposti, in un

sistema "pay-per-use" l'integralità della produzione, a

cominciare dai giochi.

La nuova filiale newyorchese di easyEverything cafè metterà

a disposizione dei clienti 850 stazioni di lavoro.

Una sede è stata aperta a dicembre a Roma, in piazza

Barberini e costa 3 mila lire l'ingresso e l'uso dei computer al

pubblico, con 320 postazioni.

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Capitolo quarto

CONCLUSIONI

4.1 Come le nuove tecnologie hanno modificato il valoredel prodotto

Il cliente si trova di fronte a nuovi prodotti e nuove modalità di

acquisto, insomma a nuove opportunità.

L'utilizzo della tecnologia anche in prodotti apparentemente

semplici come possono essere gli elettrodomestici, non è

certo una cosa nuova. Da anni infatti sono in produzione

elettrodomestici potenzialmente in grado di svolgere una

quantità enorme di funzioni che risultano però spesso non

utilizzate mentre il contenuto tecnologico non cambia la loro

funzione d'uso: una lavatrice, ad esempio deve soprattutto

lavare bene, dovrebbe se è possibile , con poche semplici

operazioni, "suggerire" la quantità ideale di detersivo, di

ammorbidente, il programma di lavaggio e il consumo

energetico: allora il contributo della tecnologia può diventare

molto interessante.

Le nuove tecnologie dunque modificano senza dubbio il

valore dell'offerta il problema da risolvere è quello del costo,

ma è una cosa che si può superare calcolando i vantaggi che

questa tecnologia da in termini di sicurezza, efficienza e

recupero di tempo libero. Quindi il cliente è disposto a pagare

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di più un prodotto purché questo offra migliori servizi e anche

maggiore semplicità.

Nel settore degli elettrodomestici entra in gioco un importante

fattore, quello culturale: non sarà certo la messa in

circolazione di Ariston Digital che riuscirà a portare sul

maggior numero di persone i vantaggi connessi alle nuove

opportunità in quanto il settore degli elettrodomestici è

considerato un settore di prodotti tradizionali. L'opportunità di

poter scegliere tra l'affitto e l'acquisto presenta il limite: della

convenienza economica.

4.1.1 Come le nuove tecnologie hanno modificato il rapportocliente-azienda

Le nuove tecnologie hanno ribaltato il paradigma classico dei

rapporti clienti-azienda.

Che il momento della vendita della merce, in cui prima si

esauriva il rapporto tra commerciante e cliente, adesso è

forse la fase meno interessante, è solo l'inizio di una

relazione che può diventare vitalizia.

Anche per grandi case automobilistiche come la Ford il

problema non è tanto piazzare la macchina e non pensarci

più, quanto agganciare il suo titolare in un rapporto duraturo

di fiducia con la casa stessa. L'utente vuole in verità che sia

soddisfatta una sua esigenza di trasporto: se la Ford gli darà

in cambio di un canone mensile, oltre l'auto, anche

l'assistenza, il rifornimento e tutto quello che serve a farla

funzionare bene, tanto di guadagnato. Ciò che emerge è

Stefania Francioli e Giuliana Toppi 29

l'evoluzione del rapporto tra venditore e consumatore,

evoluzione che porta ad una relazione di lungo periodo.. Ciò

permette di allacciare un cordone ombelicale di dipendenza

con chi fornisce.

E' comunque vero che un rapporto così stretto mette una

forte pressione sull'organizzazione che deve ancora più di

prima rispettare le premesse di servizio e le aspettative dei

clienti. Nel caso di check-up a distanza di un apparecchio

rispetto a standard di funzionamento prefissato, un intervento

in ritardo o il mancato arrivo del pezzo di ricambio giusto può

avere un effetto boomerang sulla soddisfazione del cliente.

L'azienda che intende sfruttare le potenzialità delle nuove

tecnologie in termini di soddisfazione del cliente e di

fidelizzazione deve essere pronta a rivedere processi,

strutture e preparare le persone in modo adeguato. Inoltre in

questo contesto di fiducia tra aziende e cliente, il cliente si

aspetta ulteriori suggerimenti che lo aiutino nell'utilizzo dei

prodotti nella vita di tutti i giorni; prodotti dei quali vuole

riuscire ad ottimizzare la sua originale funzione d'uso.