E stavano sempre nel tempio lodando Dio...

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ORARIO CELEBRAZIONI LITURGICHE Ss. Messe feriali: ore 8.30, 18.00; S. Messa pre-festiva: ore 18.30; Ss. Messe festive: ore 8.00, 9.30, 11.00, 18.30. S. Rosario: feriali ore 17.30, pre-festivo e festivo ore 18.00. Confessioni: tutti i giorni dalle 17,30 in poi; sabato dalle 17,00 in poi; domenica sempre disponibili, preferibilmente non durante le celebrazioni liturgiche. LITURGIA DELLA PAROLA Prima Lettura: At 1,1 - 11 Salmo: Sal 46 Seconda Lettura: Eb 9,24 - 28 Vangelo: Lc 24,46 - 53 Casa Canonica: Tel. 049620213 Fax 0495223495 Centro Parrocchiale: Tel. 049620677 Parroco don Francesco: Cell. 3392841685 e-mail: [email protected] Redazione: [email protected] Gemellata con la Parrocchia di Sant’Anna in Esztergom (Ungheria) Don Guanella ci esorta “Ci sono moli cristiani oggigiorno che guardano all’orizzonte religioso della so- cietà. Si racchiudono come lumaca nel gu- scio e gemono: <<Poveri noi! Misera la società della Chiesa!>> Ma che temete? Fuori il timore! Gesù disse ai suoi discepoli: <<Il Consolatore, lo Spirito di verità, rende- rà testimonianza per me>> ”. Orientamenti Pastorali 2012 - 2013 "E stavano sempre nel tempio lodando Dio" G esù, dopo aver dato le ultime istruzioni agli Apostoli radunati nel Cenacolo, esce con loro verso Betania e sale sino al Monte degli Ulivi. Giunto sulla cima, benedice i discepoli, si stacca da loro e sale verso il cielo. Il racconto dell’Ascensione si sviluppa in appena tre versetti, ep- pure rappresenta un momento cruciale per la vita di Gesù e per la storia dei discepoli. L’evangelista Luca narra questo episodio ben due volte: la prima per chiudere il suo Vangelo e la seconda per aprire il libro degli Atti degli Apostoli. L'autore sembra voler dire che l'Ascensione, se da una parte indi- ca la chiusura della vita pubblica di Gesù, dall'altra vuol significare una sua presenza più profonda nella vita dei discepoli tanto da essere l'inizio, quasi il fondamento, di tutta la storia della Chiesa. Non è una festa di addio, ma l’inizio di una “nuova” presenza di Gesù dentro la storia, come Risorto e come Signore. Gesù, come aveva promesso, non si tira fuori dalla storia dell’uomo, ma si ren- de presente e opera mediante la Comunità dei credenti per mezzo dello Spirito e della Chiesa. Ascendere perciò vuol dire entrare in un rapporto definitivo con Dio; non è, quindi, un allontanarsi, semmai è un avvicinarsi più profondo e coinvolgente. Se così non fosse, non si comprenderebbe la gioia dei discepoli. Come è possibile gioire mentre il Signore si allontana? Un distacco, una partenza dà dolore e tristezza. Eppure scrive Luca: "Dopo averlo adorato, i discepoli tornarono a Gerusalemme con grande gioia". Gli Apostoli non solo non sono tristi per la separazione, addirittura sono pieni di gioia. Quel giorno essi hanno sperimentato che il Signore era ormai definitivamente accanto a loro con la sua Parola e con il suo Spirito; una vicinanza certo più misteriosa, ma ancora più reale di prima. Chi di noi, per la fede che vive, ha sempre, come gli Apostoli, lo sguardo fisso al cielo, anche se deve attraversare “questa valle di lacrime”, non sarà mai turbato, confuso e disperato, ma avrà una speranza nel cuore di chi attende il giorno della sua ascesa in cielo per occupare quel posto che il Padre gli ha preparato. Dovremmo porci una domanda essenziale “Sono capace di vivere con i piedi per terra, il cuore distaccato dalle false speranze del mondo e gli occhi fissi al Cielo?” Gabriella Diocesi di Padova 12 maggio 2013, Ascensione del Signore (anno C) n° 1171 anno XXVIII “<<Mentre li be- nediceva, si stac- cò da loro e veni- va portato su, in cielo.>>.”

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ORARIO CELEBRAZIONI

LITURGICHE

Ss. Messe feriali:

ore 8.30, 18.00;

S. Messa pre-festiva: ore 18.30;

Ss. Messe festive: ore 8.00, 9.30, 11.00, 18.30.

S. Rosario:

feriali ore 17.30, pre-festivo e festivo ore

18.00.

Confessioni:

tutti i giorni dalle 17,30 in poi; sabato dalle 17,00 in poi; domenica sempre disponibili, preferibilmente non durante

le celebrazioni liturgiche.

LITURGIA DELLA PAROLA

Prima Lettura: At 1,1 - 11

Salmo:

Sal 46

Seconda Lettura: Eb 9,24 - 28

Vangelo:

Lc 24,46 - 53

Casa Canonica:

Tel. 049620213

Fax 0495223495

Centro Parrocchiale:

Tel. 049620677

Parroco don Francesco:

Cell. 3392841685

e-mail:

[email protected]

Redazione: [email protected]

Gemellata con la Parrocchia di Sant’Anna in Esztergom (Ungheria)

Don Guanella ci esorta

“Ci sono moli cristiani oggigiorno che

guardano all’orizzonte religioso della so-

cietà. Si racchiudono come lumaca nel gu-

scio e gemono: <<Poveri noi! Misera la

società della Chiesa!>> Ma che temete?

Fuori il timore! Gesù disse ai suoi discepoli:

<<Il Consolatore, lo Spirito di verità, rende-

rà testimonianza per me>> ”.

Orientamenti Pastorali 2012 - 2013

"E stavano sempre nel tempio lodando Dio"

G esù, dopo aver dato le ultime istruzioni agli Apostoli radunati nel Cenacolo, esce con loro verso Betania e sale sino al Monte degli Ulivi. Giunto sulla cima, benedice

i discepoli, si stacca da loro e sale verso il cielo. Il racconto dell’Ascensione si sviluppa in appena tre versetti, ep-pure rappresenta un momento cruciale per la vita di Gesù e per la storia dei discepoli. L’evangelista Luca narra questo episodio ben due volte: la prima per chiudere il suo Vangelo e la seconda per aprire il libro degli Atti degli Apostoli. L'autore sembra voler dire che l'Ascensione, se da una parte indi-ca la chiusura della vita pubblica di Gesù, dall'altra vuol significare una sua presenza più profonda nella vita dei discepoli tanto da essere l'inizio, quasi il fondamento, di tutta la storia della Chiesa. Non è una festa di addio, ma l’inizio di una “nuova” presenza di Gesù dentro la storia, come Risorto e come Signore. Gesù, come aveva promesso, non si tira fuori dalla storia dell’uomo, ma si ren-de presente e opera mediante la Comunità dei credenti per mezzo dello Spirito e della Chiesa. Ascendere perciò vuol dire entrare in un rapporto definitivo con Dio; non è, quindi, un allontanarsi, semmai è un avvicinarsi più profondo e coinvolgente. Se così non fosse, non si comprenderebbe la gioia dei discepoli. Come è possibile gioire mentre il Signore si allontana? Un distacco, una partenza dà dolore e tristezza. Eppure scrive Luca: "Dopo averlo adorato, i discepoli tornarono a Gerusalemme con grande gioia". Gli Apostoli non solo non sono tristi per la separazione, addirittura sono pieni di gioia. Quel giorno essi hanno sperimentato che il Signore era ormai definitivamente accanto a loro con la sua Parola e con il suo Spirito; una vicinanza certo più misteriosa, ma ancora più reale di prima. Chi di noi, per la fede che vive, ha sempre, come gli Apostoli, lo sguardo fisso al cielo, anche se deve attraversare “questa valle di lacrime”, non sarà mai turbato, confuso e disperato, ma avrà una speranza nel cuore di chi attende il giorno della sua ascesa in cielo per occupare quel posto che il Padre gli ha preparato. Dovremmo porci una domanda essenziale “Sono capace di vivere con i piedi per terra, il cuore distaccato dalle false speranze del mondo e gli occhi fissi al Cielo?”

Gabriella

Diocesi di Padova 12 maggio 2013, Ascensione del Signore (anno C) n° 1171 anno XXVIII

“<<Mentre li be-nediceva, si stac-cò da loro e veni-va portato su, in cielo.>>.”

2 Il Foglio Parrocchiale 12 maggio 2013

L’Ascensione di Gesù al cielo

“Il Signore Gesù, dopo aver parlato con loro, fu elevato in cielo e sedette alla destra di Dio” (Mc 16,19). Il cor-po di Gesù è stato glorificato, al mo-mento della sua Risurrezione, come dimostrano le proprietà nuove e so-prannaturali di cui gode apparendo ai discepoli. Ma nei quaranta giorni, durante i quali Egli mangia e beve famigliarmente con loro e fa cono-scere il regno, la sua gloria resta vela-ta sotto l’apparenza di un’umanità ordinaria. L’ultima apparizione di Ge-sù termina con l’entrata della sua u-manità nella gloria divina simbolizza-ta dalla nube e dal cielo, dove ora siede alla destra di Dio. Il carattere velato della gloria del Ri-sorto, durante questo tempo terreno fra la Risurrezione e l’Ascensione, traspare nelle sue parole a Maria Maddalena il mattino di Pasqua: “Non sono ancora salito al Padre; ma va’ dai miei fratelli e dì loro: <<Salgo al Padre mio e Padre vostro, Dio mio

e Dio vostro>>“ (Gv 20,17). Questo indica una differenza di manifestazione tra la gloria del Cristo risorto e del Cristo esaltato alla destra del Padre. L’evento storico dell’Ascensione segna il passaggio da una fase all’altra. Quest’ultima tappa rimane strettamente unita alla prima, cioè alla discesa dal cielo realizzata nell’Incarnazione, perché “Nessuno è mai salito al cielo, se non colui che è disceso dal cielo, il Figlio dell’uomo” (Gv 3,13). Solo Cristo è stato in grado di aprire l’accesso all’uomo, “per darci la sicura speranza che dove è Lui, capo e primogenito, saremo anche noi sue membra, uniti nella stessa gloria” (Prefazione dell’Ascensione). “Quando sarò innalzato da terra, attirerò tutti a me” (Gv 12,32): l’elevazione sulla croce preannuncia l’elevazione dell’Ascensione al cielo. Gesù Cristo, unico sacerdote della nuova ed eterna alleanza, “si è assi-so alla destra del trono della Maestà nei cieli, ministro del santuario e della vera tenda, che il Signore, e non un uomo, ha costruito” (Ebr 8,1 - 2). Cristo esercita il suo sacerdozio in permanenza, perché intercede sem-pre per noi. Cristo, ora sta alla destra del Padre: “Per destra del Padre intendiamo la gloria e l’onore della divinità, ove colui che era il Figlio di Dio prima di tutti i secoli come Dio e consustanziale al Padre, è assiso corporalmente dopo che si è incarnato e la sua carne è stata glorificata” (San Giovanni Damasceno). La seduta alla destra del Padre significa l’inaugurazione del regno del Messia, la realizzazione della visione del profeta Daniele riguardante il Figlio dell’uomo: “Gli furono dati potere, gloria e regno; tutti i popoli, na-zioni e lingua lo servivano; il suo potere è un potere eterno, che non finirà mai, e il suo regno non sarà mai distrutto” (Daniele 7,14). Da quel momento, gli Apostoli sono divenuti i testimoni del “Regno che non avrà fine” (simbolo di Nicea - Costantinopoli).

don Gabriele

Il Foglio Parrocchiale 12 maggio 2013 3

L’AMORE MARIANO di DON GUANELLA

Ogni santo ha un riferimento forte e profondo alla Vergine Maria. Don Guanella ha vissuto un triplice amore mariano: all'Immacolata di Lour-des, alla Madonna del lavoro, alla Madonna Madre della Divina Provvidenza. Don Attilio Beria, studioso di don Guanella, afferma che "l'Immacolata è stata il primo amore del Fondatore". Nella sua età giovanile, quella del discernimento e della impostazione della propria vita, il riferimen-

to mariano è stato alla Vergine Immacolata di Lour-des. Aveva infatti 12 anni quando Papa Pio IX ha proclamato come dogma di fede il miste-ro dell'Immacolato Concepimento di Maria. Vivere senza peccato è certamente l'ideale più alto, più bello e più nobile per un giovane che si orienta al Sacerdozio e alla Vita consacrata. Ed è certamente per questo motivo che in questa tappa particolare della sua vita, don Guanella, ha guardato alla Immacolata, con occhi attenti e appassionati del giovane che ricerca il bello e il giusto. Conserva-va l'immagine della Immacolata nel suo portafogli per averla modello e riferimento continuo per ogni situazione della sua vita, come conforto e sprone

nella quotidiana battaglia contro il male e come esempio riuscito di possibile vittoria sulla tentazione e de-bolezza della propria carne. A te, giovane lettore, don Guanella, offre la medesima esperienza che renderà anche il tuo cammino, come il suo, più sereno e fruttuoso. Prova e ti renderai conto quanto sia bello vivere la purezza del cuore e del corpo. Auguri!

AVVISO AI GENITORI CHE INTENDONO ISCRIVERE

AL PRIMO ANNO DEL CATECHISMO I LORO FIGLI Tutti i genitori dei bambini e delle bambine che frequentano l’ultimo anno della Scuola Materna, che desiderano iscrivere i propri figli alla Catechesi nella Parrocchia di Santo Stefano Re d’Ungheria nell’anno scolastico 2013-2014, sono invitati all’incontro che si terrà:

Martedì 21 maggio 2013

alle ore 21.00

presso il Centro Parrocchiale di Santo Stefano

Desideriamo incontrarvi per importanti comunicazioni, che riguarda-no la nuova impostazione della catechesi, che prenderà avvio con i Vostri Figli, nuovi iscritti, nella nostra Parrocchia a partire da settem-bre 2013. Questa scelta, che la Diocesi di Padova ha fatto per un nuovo im-pianto di Iniziazione Cristiana, prevede fin da subito il coinvolgimen-to dei genitori, dei catechisti e dell’intera Comunità nell’accompagnare i bambini nel delicato compito dell’educazione alla Fede. Nell’attesa d’incontrarvi, Vi salutiamo cordialmente.

Il parroco don Francesco Sposato SDC e i Catechisti

4 Il Foglio Parrocchiale 12 maggio 2013

GREST 2013 Informiamo tutti i bambini e ragazzi della Parrocchia che anche quest`estate ci sarà il GREST! Si svolgerà in giugno con il seguente calendario:

� Domenica 16 serata iniziale;

� da lunedì 17 - a venerdì 21: prima settimana;

� domenica 23: domenica con le famiglie;

� da lunedì 24 - a venerdì 28: seconda settimana;

� sabato 29: gran serata finale. Sui prossimi Fogli Parrocchiali troverete maggiori infor-mazioni circa date e modalità di iscrizione, nonché prez-zi e uscite. Vi aspettiamo con gioia!

Animatori & Coordinatori

GRAZIE!

Comunichiamo che, con la vendita delle torte di sabato e domenica scorsi, il gruppo di giovani che quest`estate vivrà l`esperienza del Cammino di Santiago ha raccolto ben 700,00 euro! Ringraziamo infinitamente per la vostra gene-rosità, che ci fa sentire parte di una solida famiglia parroc-chiale. Ringraziamo inoltre le signore che ci hanno fornito i dolci, senza le quali poco saremmo riusciti a fare. Grazie.

Elena, Enrico, Debora, Alberto, Federica, Giacomo, Angela e suor Anna.

San Mattia (14 maggio)

Mattia (nome ebraico, che significa dono di Jahvè) fu eletto al posto di Giuda, il traditore, per completare il numero simbolico dei dodici Apostoli, raffigurante i dodici figli di Giacobbe e quindi le dodici Tribù d'Israele. Nacque a Betlemme, da una illustre famiglia della tribù di Giuda. Una cosa è certa, perché affermata da San Pietro (Atti, 1,21), che Mattia fu uno di quegli uomini che accompagnarono gli Apostoli per tutti il tempo che Gesù Cristo visse con loro, a cominciare dal battesimo nel fiume Giordano fino all'Ascensione al cielo. Non è improbabile che facesse parte dei 72 discepoli designati dal Signore e da Lui mandati a due a due davanti a sé, in ogni città e luogo dov'Egli stava per andare. Dopo l'Ascensione di Gesù al cielo, gli Apostoli ritornarono a Gerusalemme, nel Cenacolo. Allora Pietro, alzatosi in mezzo ai fratelli (c'era una folla di circa 120 persone), prese a dire: "Prenda un altro il suo ufficio. È dunque necessario che uno degli uomini che ci furono compagni per tutto il tempo che il Signore Gesù trascorse tra noi, a partire dal battesimo di Giovanni fino al giorno in cui fu assunto di mezzo a noi, divenga, insieme con noi, testimone della sua risurrezione" (Atti 1, 16-22). Ne presentaro-no due: Giuseppe e Mattia. Pregarono chiedendo al Signore di sceglierne uno per assumere l'ufficio di questo ministero e di questo apostolato, dal quale Giuda perfidamente si partì. Poi tirarono la sorte e la sorte cadde su Mattia e venne annoverato con gli undici Apostoli. Le notizie posteriori riguardanti San Mattia sono contradditto-

rie. Tuttavia il suo nome ha raggiunto l’Europa fin dai primi secoli cristiani, tant’è vero che la città tedesca di Treviri lo venera come patrono. Tutte le fonti concordano nel dirlo martire. Le sue reliquie, vere o presunte, sono contenute in

un'arca marmorea nel transetto destro dalla basilica di Santa Giustina a Padova, a poca distanza dall'arca

dell'Evangelista San Luca. Vi sarebbero state portate dal prete Sant’Urio per sottrarli alla profanazione iconoclasta.

Il Foglio Parrocchiale 12 maggio 2013 5

Dona il tuo 5 x 1000

al nostro Centro Parrocchiale

Anche quest'anno è possibile destinare il 5 per mille dell'Ir-pef a favore del nostro Cen-tro Parrocchiale. Scegliere il nostro Centro Parrocchiale come destinazione del 5 per mille della propria IRPEF si-gnifica dare un contributo concreto alla crescita e alla

realizzazione di interventi straordinari del nostro centro, che è utilizzato da molte persone della parrocchia (e non), e il suo esercizio si mantiene unicamente sui contributi offerti dai parrocchiani. Per sostenerlo è sufficiente inserire nello spazio della tua dichiarazione

dei redditi riservato al "sostegno alle organizzazioni non lucrative di

utilità sociale …" il codice fiscale: 015 700 302 86 È un gesto che non costa nulla, ma che sostiene concretamente il nostro Centro Parrocchiale. don Francesco

Notizie dal Progetto

LUZ y VIDA

Le offerte dei mesi di marzo e aprile in chiesa sono ammontate a ben 275,00 euro. I bambini di IV elementare, che ricevono oggi il sacramento della Prima Comunione hanno offerto 75,00 euro, frutto di quanto da loro raccolto da inizio anno per il Progetto Annu-ale di Carità. Pertanto i fondi finora raccolti ammontano a 2.345,00 euro. Vi ricordiamo come si può contribuire:

� consegnando la propria offerta al Parroco, alle catechiste o metten-dola in una busta nell’apposita cassettina in fondo alla chiesa (entrando sulla sinistra);

� con bonifico bancario sullo specia-le conto intestato al PROGETTO LUZ Y VIDA - IBAN: IT 04 X 02008 12100 000101910526 intestato a Sannito Nicola e Lamberti Oscar con motivazione “Offerta Proget-to LUZ Y VIDA”;

� partecipando alle prossime attivi-tà: ricordiamo che sabato 25

maggio si svolgerà la seconda edizione di DANZANDO … CON LE

NOTE, uno spettacolo di danza moderna e canti Gospel (cfr box a lato). I biglietti sono in vendita presso il Centro Parrocchiale (euro 8,00 interi – euro 5,00 bam-bini e ragazzi fino a 13 anni).

la Commissione Progetto di Carità 2012/’13

6 Il Foglio Parrocchiale 12 maggio 2013

Intenzioni Intenzioni Intenzioni Intenzioni

SS. MesseSS. MesseSS. MesseSS. Messe

Incontri Incontri Incontri Incontri

e attivitàe attivitàe attivitàe attività

LUN

13

8,30: - 18,00: def.ti Arduini Novella e Salma-so Nereo

Beata Maria Vergine di Fatima

16,30: catechesi per le elementari

17,30: fioretto mariano

21,00: Gruppo Giovanissimi per preparazione GREST 2013

21,00: Santo Rosario ai Capitelli

MAR 14

8,30: -

18,00: def.to Di Lorenzo Lupo (trigesimo) - def.te Norma, Marina e Mafalda

San Mattia apostolo

In mattinata raduno della Comunità Religiosa

16,00 - 18,00: Centro di Ascolto Caritas Parrocchiale

17,30: fioretto mariano

19,00: corso vicariale per gli Animatori del GREST presso la Parroc-chia di San Girolamo

21,00: Gruppo Teatro (prove)

MER 15

8,30: -

18,00: def.ti Rismai e Mattietto

16,30: catechesi per le medie

17,30: fioretto mariano

21,00: Corale don Emilio Canosi (prove)

21,00: “Preghiera Senza Frontiere” presso il Collegio Mazza per tutti i Giovani

GIO 16

8,30: -

18,00: def.te Suore Guanelliane

il Parroco è a Torreglia per partecipare al Consiglio Presbiterale Dio-cesano per l’intera giornata

17,30: fioretto mariano

18,00: redazione Fo.Par.

19,00: corso vicariale per gli Animatori del GREST presso la Parroc-chia di Sacra Famiglia

21,00: Santo Rosario comunitario presso il Giardino San Luigi Gua-nella

21,00: Gruppo Teatro (prove)

VEN

17

8,30: -

18,00: def.to Piovan Odoardo

17,30: fioretto mariano

21,00: Consiglio di Presidenza del C.P.P.

21,00: Gruppo Giovanissimi per preparazione GREST 2013

SAB

18

8,30: -

17,00: Santa Messa in Casa Breda

18,30: def.ti Raffaele, Raffaella e O-ronzo Sticchi - def.ta Forese Ivana - def.ta Ileana Bergo

16,00: ritiro per i bambini di 1a Confessione

DOM

19

8,00: - 9,30: S. Messa per la Comunità Parrocchiale.

11,00: def.ti Fassanelli Pietro ed Ester

18,30: def.ta Renata Benvenuti, Ma-ria, Edoardo, Daniele e Isabella - def.ti Ugo Tasinato e genitori Romeo

Pentecoste

16,00: PRIME CONFESSIONI

18,30: Santa Messa animata dalla Corale di Conselve. Segue in-contro di fraternità in Centro Parrocchiale