E ora di Remare o Navigare?

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SCENARI FINANZIARI JOHN MAULDIN'STHOUGHTS FROM THE FRONTLINE Newsletter settimanale - Versione Italiana a cura di Horo Capital E' ora di remare o navigare? di John Mauldin | 4 agosto 2012 - Anno 3 - Numero 31 In questo numero: E' ora di remare o navigare? Alcune implicazioni E' ora di considerare gli Absolute Returns RIP, Darrel Cain Maine, a Casa e Carlsbad Poche settimane fa, Ed Easterling ed io abbiamo aggiornato il lavoro che abbiamo pubblicato quasi dieci anni fa sui mercati secolari orso e toro nei capitoli 5 e 6 di Bull's Eye Investing. Questa settimana sono nel Maine per l'annuale ritrovo di pesca chiamato Shadow Fed. Ed ha gentilmente accettato di fare con me un altro articolo sugli utili, i business e i cicli che sono sfasati in termini di tempo rispetto al secolare ciclo dei mercati azionari, ma anche questo fa parte del modo nel quale i mercati si comportano. Però quando questi dati si combinano tra loro si ottiene un quadro molto più chiaro dei mercati. Gli utili sono un argomento che provocano un grande dibattito. In qualsiasi momento, si può sentire qualcuno in TV che parla di quanto il mercato sia "poco costoso", mentre la persona sul canale successivo parla di quanto i prezzi siano alti. Oggi guardiamo al ciclo degli utili, rispetto al focalizzarci solo su un periodo specifico. Permettetemi di fornirvi una piccola anteprima. In termini di tempo, questo ciclo degli utili è già più lungo rispetto alla durata media ed è proiettato verso nuovi massimi assoluti. Tutto ciò fa venire voglia di riflettere su quanto le attuali proiezioni siano realistiche. Così proviamo ad addentrarci nell'argomento. (Nota: questa lettera stabilisce il record in termini di grafici mai pubblicati in contemporanea in Thought from the Frontline, così è più lunga del solito da stampare ma non per il numero delle parole che in realtà sono nella media). Ma lasciatemi sottolineare che questa settimana è l'inizio del 13° anno di Thoughts of the Frontline. Ho iniziato nell'agosto del 2000 parlando di come gli Stati Uniti sarebbero stati in recessione nel 2001, analizzando la curva dei rendimenti che cominciava sul serio ad invertire e che ha rappresentato il segnale di chiamata anche per la recessione del 2007. Ho iniziato con circa 2.000 indirizzi e-mail, raccolti dai lettori di una precedente lettera pubblicata per un altro editore e con dei lettori del mio primo best-seller e per uno strano motivo l'elenco ha cominciato a crescere, e nel giro di pochi anni il mio modello di business è totalmente cambiato, grazie a voi lettori e amici di questa lettera. La lista è ora cresciuta fino a raggiungere circa 1 milione dei miei più cari amici ed è pubblicata su molti più siti rispetto a quanto io avessi mai immaginato sarebbe successo. Chi sapeva 13 anni fa, che questa cosa chiamata internet sarebbe diventata così importante? Sono molto grato per il vostro sostegno. Ho iniziato Thoughts of the Frontline come un servizio gratuito e spero di continuare a scrivere per per molti anni finché ci saranno degli intimi amici che continueranno a leggere le mie riflessioni. La mia scrittura e il pensiero si sono evoluti nel corso degli anni, ma ogni Venerdì mi siedo e ovunque io sia scrivo su ciò che ho trovato interessante in tutte le

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Poche settimane fa, Ed Easterling ed io abbiamo aggiornato il lavoro che abbiamo pubblicato quasi dieci anni fa sui mercati secolari orso e toro nei capitoli 5 e 6 di Bull\'s Eye Investing. Questa settimana sono nel Maine per l\'annuale ritrovo di pesca chiamato Shadow Fed. Ed ha gentilmente accettato di fare con me un altro articolo sugli utili, i business e i cicli che sono sfasati in termini di tempo rispetto al secolare ciclo dei mercati azionari, ma anche questo fa parte del modo nel quale i mercati si comportano. Però quando questi dati si combinano tra loro si ottiene un quadro molto più chiaro dei mercati.

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SCENARI FINANZIARI JOHN MAULDIN'STHOUGHTS FROM THE FRONTLINE Newsletter settimanale - Versione Italiana a cura di Horo Capital E' ora di remare o navigare? di John Mauldin | 4 agosto 2012 - Anno 3 - Numero 31

In questo numero: E' ora di remare o navigare? Alcune implicazioni E' ora di considerare gli Absolute Returns RIP, Darrel Cain Maine, a Casa e Carlsbad

Poche settimane fa, Ed Easterling ed io abbiamo aggiornato il lavoro che abbiamo pubblicato quasi dieci anni fa sui mercati secolari orso e toro nei capitoli 5 e 6 di Bull's Eye Investing. Questa settimana sono nel Maine per l'annuale ritrovo di pesca chiamato Shadow Fed. Ed ha gentilmente accettato di fare con me un altro articolo sugli utili, i business e i cicli che sono sfasati in termini di tempo rispetto al secolare ciclo dei mercati azionari, ma anche questo fa parte del modo nel quale i mercati si comportano. Però quando questi dati si combinano tra loro si ottiene un quadro molto più chiaro dei mercati.

Gli utili sono un argomento che provocano un grande dibattito. In qualsiasi momento, si può sentire qualcuno in TV che parla di quanto il mercato sia "poco costoso", mentre la persona sul canale successivo parla di quanto i prezzi siano alti. Oggi guardiamo al ciclo degli utili, rispetto al focalizzarci solo su un periodo specifico. Permettetemi di fornirvi una piccola anteprima. In termini di tempo, questo ciclo degli utili è già più lungo rispetto alla durata media ed è proiettato verso nuovi massimi assoluti. Tutto ciò fa venire voglia di riflettere su quanto le attuali proiezioni siano realistiche. Così proviamo ad addentrarci nell'argomento. (Nota: questa lettera stabilisce il record in termini di grafici mai pubblicati in contemporanea in Thought from the Frontline, così è più lunga del solito da stampare ma non per il numero delle parole che in realtà sono nella media).

Ma lasciatemi sottolineare che questa settimana è l'inizio del 13° anno di Thoughts of the Frontline. Ho iniziato nell'agosto del 2000 parlando di come gli Stati Uniti sarebbero stati in recessione nel 2001, analizzando la curva dei rendimenti che cominciava sul serio ad invertire e che ha rappresentato il segnale di chiamata anche per la recessione del 2007. Ho iniziato con circa 2.000 indirizzi e-mail, raccolti dai lettori di una precedente lettera pubblicata per un altro editore e con dei lettori del mio primo best-seller e per uno strano motivo l'elenco ha cominciato a crescere, e nel giro di pochi anni il mio modello di business è totalmente cambiato, grazie a voi lettori e amici di questa lettera. La lista è ora cresciuta fino a raggiungere circa 1 milione dei miei più cari amici ed è pubblicata su molti più siti rispetto a quanto io avessi mai immaginato sarebbe successo. Chi sapeva 13 anni fa, che questa cosa chiamata internet sarebbe diventata così importante? Sono molto grato per il vostro sostegno.

Ho iniziato Thoughts of the Frontline come un servizio gratuito e spero di continuare a scrivere per per molti anni finché ci saranno degli intimi amici che continueranno a leggere le mie riflessioni. La mia scrittura e il pensiero si sono evoluti nel corso degli anni, ma ogni Venerdì mi siedo e ovunque io sia scrivo su ciò che ho trovato interessante in tutte le

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letture della settimana. Trovo ancora esaltante poter premere il pulsante di invio ogni Venerdì sera alla termine della scrittura e apprezzo molto la connessione che percepisco dai feedback che ricevo dai miei lettori.

E così con una particolare riconoscenza ecco la lettera di questa settimana, e con questa incominciamo un nuovo anno. E che anno ci si prospetta davanti a noi!

E' ora di remare o navigare?

Nell'aprile del 2007 le previsioni davano almeno altri due anni di crescita, il primo articolo "Beyond The Horizon" affermava che:

"Gli utili sono aumentati con tassi di crescita a due cifre per cinque anni consecutivi, anche se molti concordano sul fatto che la crescita degli utili possa subire un rallentamento, va al di la di qualsiasi prevedibile orizzonte che gli utili attualmente possano effettivamente subire una caduta".

Alla fine del 2007 gli utili per azione (EPS) per l'S&P 500 erano diminuiti rispetto ai valori del 2006.

Per la fine del 2008 e dopo più di un 80% di diminuzione degli utili dichiarati, valori che andavano al di là di qualsiasi orizzonte durante il quale sono stati riportati degli utili ci si sarebbe comunque aspettati un recupero fino ad oltre $90 per azione nel corso degli anni successivi ... le previsioni per quest'anno sono ora pari a $93 e quelle dell'anno prossimo a $103 per azione.

Dal momento che i principi fondamentali della storia dicono che il ciclo economico tende a ripetersi, un calo negli EPS non dovrebbe essere troppo lontano rispetto al vostro orizzonte!

Attualmente i margini di profitto sono ciclicamente alti e vicini ai massimi storici; hanno già raggiunto livelli insostenibili con previsioni di ulteriori aumenti per i prossimi due anni. Attenzione.

Uno sguardo indietro alla storia ci fornisce degli elementi sul ciclo degli utili e su quello che è considerato normale. Nonostante le statistiche di crescita media degli utili, il ciclo economico spinge normalmente verso periodi di picco e di stallo. E lo stallo è generalmente pari ad uno o due anni di vera e propria retromarcia, piuttosto che una crescita più lenta senza intoppi. Come indicato nel grafico 1 gli utili crescono tipicamente dai tre ai cinque anni e poi per un anno o due scendono, prima di tornare a crescere di nuovo. Questo di solito è tutto ciò che è necessario per ristabilire l'equilibrio.

Grafico 1. Crescita degli Utili per Azione S&P 500 : 1950–2011

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Questo è instabile e irregolare in periodi di guerra, di innovazione tecnologica e di business, con problemi politici e con altri tipi di cambiamento. Il ciclo economico non è breve e non si esaurisce in un anno. Per esaminare con maggiore precisione le tendenze possiamo estendere il periodo ad alcuni anni per presentare il ciclo come dato medio su più anni.

Il grafico 2 rappresenta il tasso medio di crescita degli utili su tre anni. Il ciclo comincia a mostrare qualche incongruenza e ricomincia a mostrare maggiormente la sua natura ciclica e la tendenza nel tornare ad un tasso di crescita normale.

Grafico 2. Crescita Media a 3 anni EPS S&P 500 : 1950–2011

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Gli utili non solo crescono e diminuiscono in termini di dollari, ma cambiano anche in relazione alla quantità di vendite necessarie a generare i profitti. Nel dettaglio, i profitti sono la porzione di vendite che rimangono alle aziende dopo che tutti i costi e le spese sono state pagate. Quando i profitti vengono rapportati con le vendite, il ratio che si ottiene è noto come il margine di profitto. Come gli economisti riconoscono il ciclo economico tende a spingere i margini di profitto intorno ad un livello base. Quando tutte le vendite delle società vengono consolidate il risultato che si ottiene è essenzialmente il prodotto interno lordo (PIL). Di conseguenza i profitti aggregati di tutte le società possono essere rapportati al PIL, come misura dei margini di profitto e della relativa redditività.

Il grafico 3 rappresenta il margine di profitto dal 1929, ossia da quando i dati sono stati per la prima volta disponibili. La relazione non è stata semplice, ma è stata abbastanza regolare. Durante la Grande Depressione i margini di profitto erano bassi e negativi. Tale periodo di sotto performance è stato seguito da uno con valori al di sopra della media. La media per l'intero periodo dal 1929 al 2011(pari ad oltre 80 anni) è stata di circa il 9%. È interessante notare che la media per i primi venticinque anni (1929-1953) anche se con alti e bassi fu quasi del 9%.

Gli estremi in entrambe le direzioni durante la prima parte del secolo scorso si controbilanciarono a vicenda come ovviamente ci si sarebbe aspettato per raggiungere la "normale" media. Dopo il 1953 la media è sempre stata vicina al 9% ma con cicli con meno alti e bassi. (Nota: il 1953 è stato utilizzato come anno di passaggio, che segnava un periodo di 25 anni che ha incluso anni con forti estremi che hanno fatto parte della prima metà del secolo scorso.)

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Grafico 3. Profitti Aziendali prima delle tasse in percentuale sul PIL : 1929–2011

Oggi come evidenziato nel Grafico 4 sulla base dei dati trimestrali, i margini di profitto si sono spostati ben al di sopra del dato storico medio che è vicino al 9% e sono maggiormente vulnerabili nel tornare verso un ritorno nella media. Non necessariamente questo deve accadere subito in quanto questi cicli sono lenti. È tuttavia probabile che possa essere anche imminente.

Grafico 4. Profitti Aziendali prima delle tasse in percentuale sul PIL : a livello trimestrale 1990–1Q2012

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Le previsioni degli analisti restano ottimiste nonostante i recenti segnali di debolezza. A partire dal 31 luglio le previsioni di Standard & Poor per quest'anno e per il prossimo anno riflettono continui aumenti degli utili fino a raggiungere i $103 per azione. Il grafico 5 aggiunge le percentuali di aumento per i prossimi due anni al Grafico 1. Tutto ciò rende l'idea di quanto stiamo presumibilmente percorrendo la strada di una delle maggiori fasi di crescita degli utili da sempre.

Grafico 5. Previsioni degli Analisti: S&P Outlook – Percentages

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Come possiamo mettere il livello degli utili dentro una prospettiva? Ci sono due metodi per normalizzare gli utili che sono descritti nel più recente libro di Ed Probable Outcomes. Il primo è il metodo più conosciuto ed è quello di Robert Shiller di Yale e l'altro è una metodologia utilizzata da Crestmont Research. La linea blu nel Grafico 6 rappresenta gli EPS effettivamente dichiarati; l'estensione della linea rossa sono le previsioni di S&P. Le linee arancioni e viola sono gli EPS normalizzati utilizzando le metodologie di Crestmont & Shiller.

Come risulta dalla figura 6, entrambi i metodi riportano nel tempo dei risultati simili. Maggiormente degno di nota in questo grafico è l'alto grado di variabilità degli utili dichiarati in rapporto ai dati normalizzati. Questo grafico è probabilmente uno dei migliori con cui si può esaminare l'alto grado di fluttuazione degli utili dichiarati attraverso i cicli economici.

Grafico 6. Previsioni degli analisti: S&P Outlook – Dollars

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Potete notare nel grafico 6 che gli attuali livelli e previsioni degli utili sono abbastanza al di sopra della normale linea di crescita che rappresenta il valore standard. Questa è una ulteriore indicazione che i margini di profitto sono diventati troppo elevati. Ma quanto elevati?

Il grafico 7 illustra la differenza in termini percentuali tra i valori effettivi e le previsioni degli utili rispetto alla misura di Crestmont degli utili normalizzati. Questo ci permette di vedere la relativa differenza in termini percentuali. Ciò rende il grafico confrontabile per lunghi periodi di tempo anche quando il livello degli utili in dollari sta aumentando.

Sono inserite nel grafico due bande gialle che racchiudono l'80% dei movimenti centrali e l'ulteriore 10% dei movimenti su ciascun lato partendo dal punto medio. Soprattutto il grafico mette in evidenza quanto siamo andati ben oltre il range di normalità e dove si prevede di arrivare. Entro la fine del prossimo anno ci si aspetta di essere sopra il 40% del normale livello degli utili. E poiché il trend tende a oltrepassare la linea di base, il potenziale declino degli utili dichiarati sicuramente sorprenderà un sacco di analisti (ma certamente non sorprenderà i nostri lettori!). Pertanto l'attuale posizione nel ciclo degli utili si sta estendendo non solo in termini di durata, ma anche in termini di ampiezza.

Grafico 7. Livello degli EPS al di sopra / al di sotto del trend di base

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Anche se i due metodi che presentano i margini di profitto nel ciclo economico non sono direttamente comparabili, siamo in grado di sovrapporre le informazioni per ottenere un ulteriore livello di prospettiva. Ci sono poche previsioni che vengono ben considerate per quanto riguarda i margini di profitto nazionali. La Figura 8 illustra i profitti delle imprese nazionali, con una estensione pro forma che utilizza la crescita degli utili prevista sul S&P500 nel 2012 e 2013.

La stampa in questo momento è piena di storie che raccontano dei record nei margini di profitto. E' chiaro che l'attuale record arriva dopo un lungo cammino. Questo naturalmente significa che c'è anche una bella caduta di fronte a noi.

Grafico 8. Analisi di Comparazione dei Margini di Profitto

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Che cosa possiamo dire per quanto riguarda la durata del ciclo degli utili? I precedenti cicli degli EPS hanno avuto una durata da uno a sei anni. Negli ultimi sei decenni ci sono stati dodici cicli positivi. Sei sono durati uno o due anni (l'anno scorso il 2011 era il terzo dell'attuale ciclo). Siamo ora nella seconda fase del gioco. Mentre passa ogni anno e continuiamo ad avere un ulteriore incremento negli EPS, la probabilità per un successivo calo degli EPS aumenta ... e potenzialmente anche un calo del mercato azionario.

Conclusione # 1: ci si dovrebbe aspettare che gli utili riportati, in relazione ai dati storici dovrebbero diminuire nel corso dei prossimi due anni (o aumenteranno sempre di più le probabilità che questi deludano le attuali aspettative). Questo aumenterà la pressione sul mercato azionario. Se la storia rappresenta una guida da seguire, e se la linea blu nella figura 8 scende solo leggermente al di sotto della linea di storica di base la conseguenza sarà una diminuzione degli EPS dichiarati di quasi il 40%! Mentre la crescita potrebbe continuare (come è successo in passato), è chiaro che questo ciclo rischia di alterarsi. E importante notare che quasi tutte le crisi sono arrivate come una sorpresa nei mercati. Qualsiasi analista che prevede un rallentamento viene etichettato come uno che vede depressione e catastrofi (come io possono testimoniare).

Conclusione # 2: Le misure di P/E che si basano sugli EPS dichiarati sono attualmente distorte dal ciclo economico. Considerando che gli attuali P/E previsti sono vicini a 13 una misura più razionale dei P/E sulla base degli EPS normalizzati è molto più vicina a 20. I P/E non sono inferiori alla media e non sono pronti per spingere il mercato verso l'alto; sono ben al di sopra della media.

Il Grafico 9 evidenzia la durata dei cicli degli EPS. La tabella non comprende il ciclo in corso fino a quando non sarà completo. Degli attuali dodici cicli di crescita la metà di questi è terminata dopo uno o due anni di crescita degli utili. Nessuno di questi cicli ha

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superato i sei anni e solo uno ha raggiunto quella durata. A partire dal 2011 questo ha rappresentato il terzo anno di crescita degli utili durante l'attuale ciclo, il rischio di una diminuzione degli utili è in aumento. Se non si verificherà un calo nel corso dei prossimi due anni, questo segnerà un nuovo record storico.

Quando in passato si è verificato un calo, il più delle volte questo è durato un solo anno. Ma poco più della metà delle volte il declino è stato di due o tre anni. Considerando il fatto di quanto questo ciclo si è esteso in termini di ampiezza, non è chiaro se il prossimo declino sarà un veloce evento annuale o sarà una tortura che durerà più anni.

Grafico 9. Durata dei cicli degli EPS

Absolute Return Partners di Niels C. Jensen - www.arpllp.com - è la società partner di

John Mauldin per il mercato Europeo.

Horo Capital - www.horocapital.it - è il partner di Absolute Return Partners per il mercato Italiano.

Tel. 02 89096674 - [email protected]

Alcune Implicazioni

Il mercato azionario e gli utili previsti dagli analisti non prevedono un calo degli EPS nel

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corso dei prossimi anni. Le previsioni troppo spesso sono ancorate al recente passato ed estrapolano (con un impeto di speranza) le attuali tendenze verso il futuro.

Una visione più ampia della storia racconta una storia diversa. Ed è una storia di un frequente ciclo errato degli utili. L'attuale ciclo si sta ora estendendo non solo in termini di durata, ma anche in termini di ampiezza. E' difficile negare il fatto che gli EPS sono vulnerabili e che diminuiranno nel corso dei prossimi anni.

Quando arriverà il declino degli utili questo non sarà contenuto. Il calo rispetto alla media storica sarà tra il 30% e il 40%. Questi cicli tuttavia raramente si fermano al dato medio. Molto più spesso si muovono ben al di sopra o al di sotto della linea di tendenza a lungo termine.

Abbiamo visto tutti che il mercato azionario reagisce alle sorprese in modo molto negativo. Non vi è alcuna ragione per cui gli investitori dovrebbero camminare alla cieca in questa tempesta. Il dirsi "Chi lo sapeva?" Non sarà una ragionevole scusa.

Una gestione attiva del portafoglio può posizionare i portafogli per partecipare ad un ulteriore rialzo fino a quando la crisi non si verificherà, e solo allora si potrà attuare una protezione per limitare il peso delle perdite che ne seguiranno.

Alcune persone leggeranno le prospettive di un calo degli utili come la prospettiva di una recessione, ma un calo degli utili avviene molto più frequentemente delle recessioni. Il ciclo dei business è diverso dal ciclo economico. Come indicato in Figura 10 oltre un terzo degli ultimi 61 anni hanno visto dei cali negli EPS nonostante ci fosse una crescita dell'economia. Quindi non dovreste essere sorpresi dal fatto che gli EPS potrebbero diminuire nonostante possa esserci una continua crescita economica.

Grafico 10. Diminuzione degli EPS senza recessioni

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Inoltre un economia debole aumenta la pressione sugli utili. La tipica vulnerabilità in questo livello del ciclo è accentuata dalle forze esterne dell'economia. Questo rende i rischi particolarmente elevati.

E' ora di considerare gli Absolute Returns

Come è stato descritto nel libro di John Bull's Eye Investing (e nella recente edizione Little Book) e da Ed nel capitolo 10 di Probable Outcomes e nei capitoli 9 e 10 di Unexpected Returns, l'obiettivo è quello di utilizzare maggiormente gli investimenti con un orientamento absolute return, piuttosto che strategie di investimento maggiormente passive “sailing strategies”. Anche se il mercato azionario offrirà dei brevi periodi di significativi rendimenti nel prossimo decennio, questi avrà anche dei significativi periodi di declino. A differenza dei mercati toro secolari dove le fasi di crescita sono di gran lunga superiori a quelle di discesa, il contesto attuale è impostato per arrivare ad un molto più modesto (e probabilmente deludente) risultato. Piuttosto che accettare dei rendimenti mediocri che sono all'orizzonte, gli investitori possono agire e sviluppare i loro portafogli in modo tale da trane profitto a prescindere dalla direzione del mercato globale. Sebbene il market timing può essere per alcuni un'opzione, non è generalmente una buona opzione per la maggior parte degli investitori.

Conclusioni sul ciclo degli Utili

Il ciclo dei business ha una storia lunga ben più di un secolo. Di solito ha da due a cinque anni di crescita superiore alla media degli EPS prima di manifestare uno o due anni di pullback. Abbiamo avuto una corsa drammatica degli EPS nel corso degli ultimi due anni,

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e le previsioni per i prossimi due anni posizionano ormai i profitti ben al di sopra della loro storica relazione con l'economia.

Diversi fattori indicano che in questo momento possiamo avere di fronte a noi un periodo di declino degli EPS. Non necessariamente questo presagisce un calo del mercato anche se in modo chiaro la vulnerabilità esiste. Attenzione però! Per gli investitori questo significa che i portafogli devono essere posizionati attraverso una chiara diversificazione e con una gestione attiva dei rischi e dei rendimenti.

Come analogia l'inverno non è il momento per i giardinieri per andare a dormire, ma piuttosto è un momento per attuare colture e tecniche diverse i cui risultati poi si vedranno in primavera o in estate. E cerchiamo di essere sicuri di questo: ci sarà una nuova primavera, ed io tornerò ad essere rialzista - probabilmente molto presto! - in quanto si comincia a vedere qualche segnale di disgelo nei mercati. Ma per ora gli investitori hanno a disposizione molti strumenti che consentono loro attivamente di "navigare" e di investire come gli istituzionali, in modo da ottenere dei rendimenti costanti con rischi molto più bassi.

Nel frattempo continuo a cercare delle alternative rispetto ad una strategia buy and hold del mercato azionario in generale. Questa strategia è un esercizio futile in un mercato orso secolare (ma diventerà una cosa splendida quando il ciclo cambierà). Nel mondo di oggi ci sono un sacco di opzioni per l'investitore serio e studioso del mercato. Piuttosto che cercare di battere il mercato oggi il mio punto di riferimento sono i T-bill (titoli di stato). Quanto possiamo fare in termini di rendimento rispetto ai titoli a breve termine del Tesoro, questo con un adeguato piano di sicurezza e liquidità? Obbligazioni, immobili, investimenti orientati al reddito, l'arbitraggio, fondi alternativi e loro parenti sono tutte le opzioni. Trovo l'ossessiva attenzione verso il mercato azionario una vera e propria stranezza, lo trovo un po' simile al dare ad una compagnia piena di soldati solo una pistola o il portare solo un coltello per uno scontro a fuoco. E' una strategia ma non è vincente.

Mentre termino questa lettera, mi permetto di farvi conoscere un nuovo paper che i miei partner di Altegris Investments, hanno chiamato "The Case for Liquid Alternatives" che potete trovare su www.altegris.com. Basta cliccare sulla vostra categoria di investitori e troverete il paper e gli altri investimenti alternativi.

RIP, Darell Cain

Qualche anno fa io e Tiffani abbiamo avuto un pranzo con Darrell Cain e suo figlio, Darrell Junior. Eravamo seduti fuori all'aperto in una bella giornata di primavera e parlavamo di mercati. Era la prima volta che io incontravo suo figlio, un tranquillo e curioso ragazzo che si era appena laureato al MIT e stava frequentando una scuola di specializzazione a Stanford, stava letteralmente studiando per diventare un incredibile scienziato dello spazio.

Verso la fine del pranzo, Darrell senior si chinò verso di me e mi disse: "John, devo essere aperto con te. A Darrell è stata appena diagnosticata una forma molto grave di tumore al cervello. Può inizialmente essere combattuta con la chemioterapia, ma poi quasi sempre il tumore ritorna e non ci sono persone che sopravvivono. Stiamo esplorando delle opzioni e so che tu segui il settore delle biotecnologie. Spero che tu possa scoprire che c'è un qualcosa di nuovo che noi possiamo fare. Conosci un qualche posto che possiamo

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prendere in esame? "

Sono tornato in ufficio e ho fatto qualche telefonata e Pat Cox mi ha indirizzato verso una nuova società che era stata costituita a Cincinnati che aveva una potenziale terapia per il cancro. Lui ci ha messo in contatto con loro e poche settimane dopo Darrell, Darrell Junior ed io eravamo su un aereo per conoscere i fondatori e l'amministratore delegato, il dottor Ray Takigiku di Bexion (www.bexionpharma.com).

La ricerca è stata molto promettente. C'erano stati degli studi sui topi che in realtà erano molto interessanti : i ricercatori dell'Ospedale Pediatrico di Cincinnati avevano scoperto, mentre esaminavano un'altra malattia infantile una molecola che era apparentemente mirata su tutti i tipi di tumore e che era anche in grado di superare la barriera emato-encefalica di destinazione tumori cerebrali. Ma come il mio medico Mike Roizen ha voluto precisare anche il succo d'arancia funziona nei topi. La chiave potrebbe essere quella di portare il processo fuori dai laboratori e farne una sperimentazione sull'uomo. Abbiamo a quel punto coinvolto l'azienda e abbiamo seguito molto da vicino il loro lavoro, sperando che la gara contro il tempo del giovane Darrell potesse essere vinta.

Non è stato facile e nemmeno economico passare dal laboratorio alla creazione di un farmaco che fosse abbastanza puro per uso umano. Il mese scorso le prime fiale del farmaco che ci auguriamo possano diventare utili per la sperimentazione umana sono uscite dall'impianto di produzione. Se tutto va bene, le sperimentazioni umane inizieranno nel secondo trimestre del prossimo anno per glyomas (cervello) e per i tumori del pancreas, e forse per alcuni altri che i test sugli animali hanno suggerito che potrebbero essere dei buoni obiettivi.

Darrell Junior ha inizialmente reagito bene alla chemioterapia, ma all'inizio di quest'anno il cancro è ritornato. Nonostante tutto è venuto questa primavera alla mia conferenza, ma era visibilmente provato. Darrell ha portato suo figlio in tutto il mondo cercando di trovare le ultime terapie utili per una cura.

Purtroppo all'inizio di questa settimana ho ricevuto una lettera da Darrell che il giovane Darrell era morto. E' stato sempre così pieno di speranza. Il suo sogno era quello di andare un giorno nello spazio. Spero che ora stia scoprendo un nuovo universo.

Noi tutti abbiamo provato questi tristi momenti quando si perde qualcuno per il flagello del cancro. Quando questo accade ad una persona giovane il tutto sembra ancora più tragico. Io seguo un sacco di aziende, che sono alla ricerca di cure con una diversa varietà di approcci. Forse Bexion ha uno dei più importanti pezzi del puzzle, o forse può essere invece un altro gruppo di ricercatori con un approccio totalmente diverso. Ma ho la sensazione che siamo vicini al momento in cui non avremo più bisogno di sopportare che i nostri cari abbiano una fine prematura per la loro vita.

Spero che Bexion ci possa riuscire. Si dovrebbe in un modo o nell'altro conoscere in pochi anni. Se il loro farmaco passa dal successo delle prove sui topi al successo sul genere umano, sono sicuro che avrà qualche nuovo nome collegato ad esso con la quale il mondo lo saprà. Ma per me, sarà sempre Drug Darrell. Riposa in pace, giovanotto.

Maine, a casa e Carlsbad

Questa sera sono a Grand Lake Stream nel Maine con tanti amici, in occasione della

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Shadow Fed meeting organizzato da David Kotok, dove sto cercando di finire questa lettera nell'unico posto che ha una connessione ad internet. Alcuni dei nomi che già conosci e che io cito spesso, come David Rosenberg, Martin Barnes, Barry Ritholtz, Bill Dunkelberg, Chris Whalen, Jim Bianco, e Philippa Dunne ed inoltre ce ne sono altri che sicuramente vorreste conoscere. Molti economisti e alcuni tipi della Fed. C'è un forte contingente fatto del gentil sesso quest'anno, in quanto l'evento ogni anno che passa sta diventando sempre più ecumenico. Kotok mette insieme un gruppo di persone molto interessanti.

Mio figlio minore Trey ed io veniamo qui a questo evento da sei anni. E' cresciuto mentre cresceva il numero delle persone. E' stato un momento molto gratificante per noi. Dopo aver premuto il pulsante di invio dimenticherò il mondo per qualche giorno e mi godrò il momento. Speriamo che la pesca vada meglio questo fine settimana in quanto oggi è stata piuttosto triste. Nell'insieme più ampio delle cose, in realtà la pesca del pesce non è il vero motivo per essere qui ma questo rende l'evento più divertente.

Sarò a Carlsbad, in California, in occasione al Casey Summit dal 7 al 9 settembre. I relatori sono molto interessanti, se volete partecipare. (http://www.caseyresearch.com/2012-fall-summit?ppref=JMD459EM0812A).

E' il momento di premere il pulsante di invio. Trey ed io abbiamo il volo di ritorno a Dallas Lunedi, dove ho intenzione di rimanere a per qualche settimana (o almeno questo è il nuovo piano). La prossima settimana forse esamineremo i dati sul mercato del lavoro che sono usciti oggi. E ad un certo punto potrei anche affrontare la situazione politica che sta arrivando in autunno, che è un argomento di ampia conversazione in tutto il mondo. Parlando di politica, ho avuto modo di sedermi accanto e sentire George che parlerà questa settimana a Denver. E il governatore del Maine arriverà questa sera.

Ed Easterling, mio coautore per la lettera di questa settimana, ha scritto recentemente Probable Outcomes: Secular Stock Market Insights e il pluri premiato Unexpected Returns : Understanding Secular Stock Market Cycles. Inoltre è Presidente di Crestmont Research, una società di ricerca e di gestione degli investimenti ed è un Senior Fellow al Alternative Investment Center della SMU’s Cox School of Business, dove ha precedentemente lavorato presso la facoltà e ha insegnato al corso sugli investimenti alternativi e sugli hedge fund agli studenti MBA. Mr. Easterling pubblica ricerche provocatorie e analisi grafiche sui mercati finanziari su www.CrestmontResearch.com.

Il tuo analista che ancora una volta (per la 6° volta!) guarda suo figlio che cattura più pesci di lui,

John Mauldin [email protected]

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