È morto il partito dei Nuovi Villaggi! · pensiero verso i problemi da un punto di vista laterale,...

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È morto il partito dei Nuovi Villaggi! Ma la sua idea è viva e continuerà a vivere. Molti anni fa alcuni amici incominciarono a discutere tra di loro su come fosse possibile organizzare il mondo per garantire a tutti una vita migliore, più equilibrata, più rassicurante. Erano gli anni 80 e già si intravedevano all’orizzonte quei problemi che oggi stanno esplodendo in modo preoccupante in varie nazioni. Io ero uno di quegli amici. L’analisi purtroppo ci conduceva sempre a delle conclusioni estremamente negative. Quelle conclusioni, infatti, erano che non avremmo mai potuto realizzare per i nostri figli, e in tempi brevi per noi stessi, un mondo tranquillo e rassicurante; al contrario, il mondo sarebbe sempre stato pieno di conflittualità e di pericoli: un mondo senza una vera speranza! L’unico scenario che si delineava era quello della competizione se non addirittura della vera e propria guerra con le armi. I sistemi che governavano il mondo, ancorché in uno stato fallimentare, erano come degli enormi muri di pesantissimo cemento armato la cui armatura era fatta di leggi e regolamenti che tutti dovevano rispettare. Si arrivò alla convinzione che chiunque avesse cercato di modificare quei muri sarebbe sempre stato sconfitto. Una drastica soluzione come quella di distruggere quei muri in modo… esplosivo, mediante una vera e propria rivoluzione, non era immaginabile in quanto dopo averli distrutti nulla sarebbe rimasto da cui poter ricominciare. Tutto sembrava senza speranza, ma ad un certo punto della nostra storia ci venne in soccorso il così detto pensiero laterale, cioè quel modo di pensare che suggerisce di cercare la soluzione ai problemi osservandoli e valutandoli non dall’interno della realtà in cui sono immersi, ma da un punto di vista laterale e globale, cioè dall’esterno. Così facendo il panorama si allargò e ci mostrò chiaramente quella che era una soluzione possibile e praticabile. La soluzione non consisteva nel modificare i sistemi per cercare di migliorarli, in quanto ciò sarebbe stato tempo perso e si sarebbero ottenuti dei risultati parziali ed insignificanti. La soluzione si trovava al di fuori dei sistemi stessi. In altre parole, dirigendo il nostro pensiero verso i problemi da un punto di vista laterale, arrivammo alla seguente semplice conclusione:“Tutto quello di buono e di giusto che non è possibile fare, tutto e subito, su tutto il territorio di una nazione o su tutto il territorio del mondo, è invece possibile farlo tutto e subito, su delle piccole porzioni di territorio delle nazioni sovrane”. A quelle piccole porzioni di territorio demmo il nome di Nuovi Villaggi. Ci fu subito chiaro che l’idea dei Nuovi Villaggi, se adottata democraticamente dalle nazioni sovrane del mondo, avrebbe dato a tutti una nuova speranza, cioè una nuova direzione per lo sviluppo della specie umana sulla terra; una direzione etica, equilibrata, rassicurante ed altruista. Occorreva però che le nazioni sovrane modificassero le loro carte costituzionali e decidessero di diventare le madri dei Nuovi Villaggi, facendoli così nascere sul proprio territorio in modo democratico. Occorreva inoltre che le nazioni sovrane affrancassero completamente i Nuovi Villaggi dalle loro leggi e dalle loro tasse, ponendo un’unica condizione: che il regolamento dei Nuovi Villaggi fosse e rimanesse sempre etico, equilibrato, rassicurante ed altruista. Così facendo i Nuovi Villaggi sarebbero nati come piccoli territori sovrani! Ed ecco le principali caratteristiche dei Nuovi Villaggi. Un unico regolamento etico, equilibrato, rassicurante ed altruista. Lavoro garantito per tutti. Nessuna tassa. Nessuna moneta. Tutto viene fornito in modo gratuito: casa, cibo, abbigliamento, istruzione, le migliori cure mediche ed ogni altra cosa necessaria ad un’esistenza equilibrata. Giustizia veloce e rassicurante. Massimo rispetto per l’ambiente. Eliminazione di tutte le burocrazie inutili. Massima prevenzione dalle malattie. Tempo e mezzi per sviluppare la propria spiritualità. Chi entra in un Nuovo Villaggio, entra come un emigrante mantenendo la cittadinanza ed il diritto di voto della nazione da cui proviene. A nessuno viene imposto di entrare in un Nuovo Villaggio e chi è già entrato può lasciarlo quando vuole. I Nuovi Villaggi, con il sovrappiù prodotto, aiutano la costruzione di ulteriori Nuovi Villaggi, o aiutano altri Nuovi Villaggi in momentanea difficoltà. Gli investitori internazionali avrebbero volentieri finanziato i Nuovi Villaggi, infatti i Nuovi Villaggi, in quanto sovrani, non sarebbero stati soggetti ad alcuna tassazione e sarebbero stati grandemente produttivi, caratteristica questa molto apprezzata da chi presta soldi. Con i finanziamenti i Nuovi Villaggi avrebbero costruito sul proprio territorio i loro insediamenti e le necessarie strutture produttive. Il progetto sembrava dunque ben congegnato, sotto ogni aspetto. Come logica conseguenza io e i miei amici decidemmo di fondare un partito. Prima fu fondata un’associazione per detenere il nome, i simboli e l’idea stessa dei Nuovi Villaggi. Poi fu fondato il partito. Lo scopo era quello di dare una casa a tutti coloro che avessero abbracciato l’idea. Tutti noi eravamo entusiasti, in quanto giustamente pensavamo che il programma del partito fosse estremamente allettante per tutti coloro che stavano male, che non avevano un lavoro o che avevano un lavoro che non permetteva loro di ricevere il necessario per condurre una vita dignitosa. Eravamo tutti in attesa di grandi consensi. . Gli anni passarono e il partito, con le sue piccole forze, continuava a presentare a tutti il programma, ma la reazione della gente era fredda, incredula e sospettosa. Domandavano: dove è il trucco? e poi, chi ha interesse in questa operazione? Molte persone, venendo in contatto con l’idea, dicevano: fantastico!, bellissimo!, ma poi soggiungevano: ma è un’utopia! I Nuovi Villaggi, nonostante la difficoltà della gente per capirli appieno, restano un’idea formidabile, un’idea inconsciamente promossa anche da Papa Francesco. Infatti, quando Papa Francesco, nel suo discorso all’ONU, chiese ai potenti della terra, per i poveri del mondo, Terra, Lavoro e Libertà, chiese esattamente quello che i Nuovi Villaggi promettono da sempre. L’idea dei Nuovi Villaggi è perfetta anche per essere realizzata nelle poverissime nazioni del terzo mondo. Il tutto su iniziativa delle nazioni più ricche, ma a condizione che loro stesse abbiano già realizzato i Nuovi Villaggi sul proprio territorio. Eccoci arrivati, con il nostro racconto, alla notizia annunciata nel titolo. Il 15 febbraio 2016 l’associazione e il partito dei Nuovi Villaggi, nelle loro rispettive assemblee, hanno preso una decisione estrema, che è quella di perpetrare un vero e proprio doppio suicidio politico: hanno deciso di sciogliersi e di terminare ogni attività! Questo non vuole assolutamente dire che l’idea dei Nuovi Villaggi sia morta, anzi, questo permetterà all’idea di vivere e svilupparsi, ovunque e con maggiore forza. Questa decisione, infatti, dà la possibilità ad ogni elettore italiano di rivolgersi ai dirigenti, ai deputati e senatori del proprio partito, chiedendo loro di adottare l’idea dei Nuovi Villaggi. I dirigenti, i senatori e i deputati, accogliendo quella richiesta non farebbero un furto al programma di un altro partito, ma semplicemente una scelta intelligente e produttiva. Ed ecco che di colpo l’idea dei Nuovi Villaggi potrà avere a disposizione in Italia non uno, ma tanti partiti e forse, speriamo, anche tanti illuminati senatori e deputati. Dopo il 15 febbraio 2016 nessuno è più proprietario dell’idea dei Nuovi Villaggi! Tutti, nel mondo intero, potranno promuoverla e realizzarla. Arrivati al termine di questo racconto, nella mia veste di ultimo segretario, ringrazio tutti coloro che hanno prestato la loro attenzione al programma del partito. Ringrazio i consiglieri, il portavoce, gli iscritti e i promotori. Invito tutti, nonostante lo scioglimento del partito, a continuare a promuovere personalmente l’idea dei Nuovi Villaggi. Grazie di cuore. Giovanni Sassoli de Bianchi Ripiegate questa pagina in quattro e conservatela tra le vostre carte. Quando vedrete apparire all’orizzonte tempi bui, preoccupanti e senza speranza, apritela e rileggetela.

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È morto il partito dei Nuovi Villaggi!Ma la sua idea è viva e continuerà a vivere.

Molti anni fa alcuni amici incominciarono a discutere tra di loro su come fosse possibile organizzare il mondo per garantire a tutti una vita migliore, più equilibrata, più rassicurante. Erano gli anni 80 e già si intravedevano all’orizzonte quei problemi che oggi stanno esplodendo in modo preoccupante in varie nazioni. Io ero uno di quegli amici. L’analisi purtroppo ci conduceva sempre a delle conclusioni estremamente negative. Quelle conclusioni, infatti, erano che non avremmo mai potuto realizzare per i nostri fi gli, e in tempi brevi per noi stessi, un mondo tranquillo e rassicurante; al contrario, il mondo sarebbe sempre stato pieno di confl ittualità e di pericoli: un mondo senza una vera speranza! L’unico scenario che si delineava era quello della competizione se non addirittura della vera e propria guerra con le armi. I sistemi che governavano il mondo, ancorché in uno stato fallimentare, erano come degli enormi muri di pesantissimo cemento armato la cui armatura era fatta di leggi e regolamenti che tutti dovevano rispettare. Si arrivò alla convinzione che chiunque avesse cercato di modifi care quei muri sarebbe sempre stato sconfi tto. Una drastica soluzione come quella di distruggere quei muri in modo… esplosivo, mediante una vera e propria rivoluzione, non era immaginabile in quanto dopo averli distrutti nulla sarebbe rimasto da cui poter ricominciare.

Tutto sembrava senza speranza, ma ad un certo punto della nostra storia ci venne in soccorso il così detto pensiero laterale, cioè quel modo di pensare che suggerisce di cercare la soluzione ai problemi osservandoli e valutandoli non dall’interno della realtà in cui sono immersi, ma da un punto di vista laterale e globale, cioè dall’esterno. Così facendo il panorama si allargò e ci mostrò chiaramente quella che era una soluzione possibile e praticabile. La soluzione non consisteva nel modifi care i sistemi per cercare di migliorarli, in quanto ciò sarebbe stato tempo perso e si sarebbero ottenuti dei risultati parziali ed insignifi canti. La soluzione si trovava al di fuori dei sistemi stessi. In altre parole, dirigendo il nostro pensiero verso i problemi da un punto di vista laterale, arrivammo alla seguente semplice conclusione:“Tutto quello di buono e di giusto che non è possibile fare, tutto e subito, su tutto il territorio di una nazione o su tutto il territorio del mondo, è invece possibile farlo tutto e subito, su delle piccole porzioni di territorio delle nazioni sovrane”. A quelle piccole porzioni di territorio demmo il nome di Nuovi Villaggi.

Ci fu subito chiaro che l’idea dei Nuovi Villaggi, se adottata democraticamente dalle nazioni sovrane del mondo, avrebbe dato a tutti una nuova speranza, cioè una nuova direzione per lo sviluppo della specie umana sulla terra; una direzione etica, equilibrata, rassicurante ed altruista. Occorreva però che le nazioni sovrane modifi cassero le loro carte costituzionali e decidessero di diventare le madri dei Nuovi Villaggi, facendoli così nascere sul proprio

territorio in modo democratico. Occorreva inoltre che le nazioni sovrane affrancassero completamente i Nuovi Villaggi dalle loro leggi e dalle loro tasse, ponendo un’unica condizione: che il regolamento dei Nuovi Villaggi fosse e rimanesse sempre etico, equilibrato, rassicurante ed altruista. Così facendo i Nuovi Villaggi sarebbero nati come piccoli territori sovrani!

Ed ecco le principali caratteristiche dei Nuovi Villaggi. Un unico regolamento etico, equilibrato, rassicurante ed altruista. Lavoro garantito per tutti. Nessuna tassa. Nessuna moneta. Tutto viene fornito in modo gratuito: casa, cibo, abbigliamento, istruzione, le migliori cure mediche ed ogni altra cosa necessaria ad un’esistenza equilibrata. Giustizia veloce e rassicurante. Massimo rispetto per l’ambiente. Eliminazione di tutte le burocrazie inutili. Massima prevenzione dalle malattie. Tempo e mezzi per sviluppare la propria spiritualità. Chi entra in un Nuovo Villaggio, entra come un emigrante mantenendo la cittadinanza ed il diritto di voto della nazione da cui proviene. A nessuno viene imposto di entrare in un Nuovo Villaggio e chi è già entrato può lasciarlo quando vuole. I Nuovi Villaggi, con il sovrappiù prodotto, aiutano la costruzione di ulteriori Nuovi Villaggi, o aiutano altri Nuovi Villaggi in momentanea diffi coltà.

Gli investitori internazionali avrebbero volentieri fi nanziato i Nuovi Villaggi, infatti i Nuovi Villaggi, in quanto sovrani, non sarebbero stati soggetti ad alcuna tassazione e sarebbero stati grandemente produttivi, caratteristica questa molto apprezzata da chi presta soldi. Con i fi nanziamenti i Nuovi Villaggi avrebbero costruito sul proprio territorio i loro insediamenti e le necessarie strutture produttive. Il progetto sembrava dunque ben congegnato, sotto ogni aspetto.

Come logica conseguenza io e i miei amici decidemmo di fondare un partito. Prima fu fondata un’associazione per detenere il nome, i simboli e l’idea stessa dei Nuovi Villaggi. Poi fu fondato il partito. Lo scopo era quello di dare una casa a tutti coloro che avessero abbracciato l’idea. Tutti noi eravamo entusiasti, in quanto giustamente pensavamo che il programma del

partito fosse estremamente allettante per tutti coloro che stavano male, che non avevano un lavoro o che avevano un lavoro che non permetteva loro di ricevere il necessario per condurre una vita dignitosa. Eravamo tutti in attesa di grandi consensi.

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Gli anni passarono e il partito, con le sue piccole forze, continuava a presentare a tutti il programma, ma la reazione della gente era fredda, incredula e sospettosa. Domandavano: dove è il trucco? e poi, chi ha interesse in questa operazione?Molte persone, venendo in contatto con l’idea, dicevano: fantastico!, bellissimo!, ma poi soggiungevano: ma è un’utopia! I Nuovi Villaggi, nonostante la diffi coltà della gente per capirli appieno, restano un’idea formidabile, un’idea inconsciamente promossa anche da Papa Francesco. Infatti, quando Papa Francesco, nel suo discorso all’ONU, chiese ai potenti della terra, per i poveri del mondo, Terra, Lavoro e Libertà, chiese esattamente quello che i Nuovi Villaggi promettono da sempre. L’idea dei Nuovi Villaggi è perfetta anche per essere realizzata nelle poverissime nazioni del terzo mondo. Il tutto su iniziativa delle nazioni più ricche, ma a condizione che loro stesse abbiano già realizzato i Nuovi Villaggi sul proprio territorio.

Eccoci arrivati, con il nostro racconto, alla notizia annunciata nel titolo. Il 15 febbraio 2016 l’associazione e il partito dei Nuovi Villaggi, nelle loro rispettive assemblee, hanno preso una decisione estrema, che è quella di perpetrare un vero e proprio doppio suicidio politico: hanno deciso di sciogliersi e di terminare ogni attività! Questo non vuole assolutamente dire che l’idea dei Nuovi Villaggi sia morta, anzi, questo permetterà all’idea di vivere e svilupparsi, ovunque e con maggiore forza. Questa decisione, infatti, dà la possibilità ad ogni elettore italiano di rivolgersi ai dirigenti, ai deputati e senatori del proprio partito, chiedendo loro di adottare l’idea dei Nuovi Villaggi. I dirigenti, i senatori e i deputati, accogliendo quella richiesta non farebbero un furto al programma di un altro partito, ma semplicemente una scelta intelligente e produttiva. Ed ecco che di colpo l’idea dei Nuovi Villaggi potrà avere a disposizione in Italia non uno, ma tanti partiti e forse, speriamo, anche tanti illuminati senatori e deputati. Dopo il 15 febbraio 2016 nessuno è più proprietario dell’idea dei Nuovi Villaggi! Tutti, nel mondo intero, potranno promuoverla e realizzarla.

Arrivati al termine di questo racconto, nella mia veste di ultimo segretario, ringrazio tutti coloro che hanno prestato la loro attenzione al programma del partito. Ringrazio i consiglieri, il portavoce, gli iscritti e i promotori. Invito tutti, nonostante lo scioglimento del partito, a continuare a promuovere personalmente l’idea dei Nuovi Villaggi. Grazie di cuore.

Giovanni Sassoli de Bianchi

Ripiegate questa pagina in quattro e conservatela tra le vostre carte. Quando vedrete apparire all’orizzonte tempi bui, preoccupanti e senza speranza, apritela e rileggetela.