È domenica, ragazzi! - Dossier Catechista · La verità che ci fa liberi ... accusato di aver...

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57 1ª domenica di Avvento «C» Cristo, vera libertà Leggere • Gesù disse ai suoi discepoli: «Vi saran- no segni nel sole… e sulla terra angoscia di po- poli… Quando cominceranno ad accadere queste cose, risollevatevi e alzate il capo, perché la vostra liberazione è vicina. State attenti a voi stessi, che i vostri cuori non si appesantiscano in dissipazioni, ubriachezze… Vegliate in ogni momento pregan- do, perché abbiate la forza… di comparire davan- ti al Figlio dell’uomo» (Lc 21,25-28.34-36). Segno • Corona di Avvento: accensione della pri- ma candela detta della «vigilanza». Accanto porre un altoparlante (ascolto) e le Scritture. Capire Angoscia: per la venuta gloriosa del Fi- glio dell’uomo, le immagini sostituiscono l’impos- sibile cronaca del futuro. • Alzate: i termini sono propri dell’annuncio di Pasqua, questa è la meta dell’Avvento. • Appesantire: è l’atteggiamento del ricco insensato (cf Lc 16,19ss.). È perdere la sensibi- lità religiosa-umana della vita. • Vegliare: significa stare nella storia senza «rassegnarsi» al «già visto». Il credente è uno che non si assopisce nell’abitudi- ne, ma vive un’attesa operosa. Egli sa che la storia è il luogo nel quale «si attende» Qualcuno… • Prega- re: è l’atteggiamento della vigilanza. Comparire: ci sarà concesso di vivere la vita di Dio. Riflettere • Il tempo d’Avvento ha un carattere penitenziale, ma meno forte della Quaresima. Nel- le prime settimane cerca di preparare il cuore alla venuta di Gesù alla fine dei tempi nella sua gloria; e a partire dal 16 dicembre per ricevere il Signore nel Mistero del Natale, che viene attualizzato nuo- vamente nella storia. Quando, in un paese le case di un quartiere sono troppo vecchie, si radono al suolo con un bulldo- zer, e si ricostruiscono altre case più belle. Nel gior- no del ritorno del Signore tutto sarà distrutto, ma non sarà sostituito con delle cose nuove al posto di quelle vecchie: saranno invece riuniti tutti gli uo- mini e le donne che lo avranno atteso, ed egli dirà loro: «Tenetevi pronti!». Questo perché per Dio gli uomini che lui ama contano di più del sole, della luna, e delle stelle. Per Dio, noi siamo più impor- tanti delle cose. Per te, Dio è più importante delle cose, delle case e dei vestiti? E tutte le altre persone? Le metti prima, o dopo i tuoi giochi, i tuoi libri o i tuoi videogiochi? A Natale Gesù ti troverà pronto? Raccontare • Il cercatore sentì bussare forte nel suo cuore. «Chi è?», chiese spaventato. «Sono io, la Verità». «Non essere ridicola», replicò il cercatore. «La Verità parla in silenzio». E questo, con grande sollievo dell’uomo, eliminò il rumore. Ma lui non sapeva che a produrre quei colpi erano i battiti del suo cuore pieno di paura. La verità che ci fa liberi è quasi sempre la verità che non vorremmo udire. • Di fronte al giudice venne portato un vecchio, accusato di aver rubato una pagnotta da una panetteria. L’accusato si giustificò dicendo che la sua famiglia stava morendo di fame. Tuttavia il giudice dichiarò: «La devo punire. Ai sensi della legge la condanno al pagamento di una multa di dieci dollari». Poi l’uomo della legge si mise una mano in tasca e disse: «Beh, ecco qui i dieci dol- lari: paghi la multa con questi soldi». E alzando la voce continuò: «Adesso condanno ciascuno dei presenti in questa sala a una multa di cinquan- ta centesimi per aver permesso che in questa città un uomo debba rubare del pane per non morire di fame. Usciere, raccolga il denaro e lo consegni all’imputato». Rito Ambrosiano • 3ª dom. di Avvento - anno C: Le profezie adempiute: Lc 7,18-28. MARINO GOBBIN È domenica, ragazzi!

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1ª domenica di Avvento «C»

Cristo, vera libertàLeggere • Gesù disse ai suoi discepoli: «Vi saran-no segni nel sole… e sulla terra angoscia di po-poli… Quando cominceranno ad accadere queste cose, risollevatevi e alzate il capo, perché la vostra liberazione è vicina. State attenti a voi stessi, che i vostri cuori non si appesantiscano in dissipazioni, ubriachezze… Vegliate in ogni momento pregan-do, perché abbiate la forza… di comparire davan-ti al Figlio dell’uomo» (Lc 21,25-28.34-36).

Segno • Corona di Avvento: accensione della pri-ma candela detta della «vigilanza». Accanto porre un altoparlante (ascolto) e le Scritture.

Capire • Angoscia: per la venuta gloriosa del Fi-glio dell’uomo, le immagini sostituiscono l’impos-sibile cronaca del futuro. • Alzate: i termini sono propri dell’annuncio di Pasqua, questa è la meta dell’Avvento. • Appesantire: è l’atteggiamento del ricco insensato (cf Lc 16,19ss.). È perdere la sensibi-lità religiosa-umana della vita. • Vegliare: significa

stare nella storia senza «rassegnarsi» al «già visto». Il credente è uno che non si assopisce nell’abitudi-ne, ma vive un’attesa operosa. Egli sa che la storia è il luogo nel quale «si attende» Qualcuno… • Prega-re: è l’atteggiamento della vigilanza. • Comparire: ci sarà concesso di vivere la vita di Dio.

Riflettere • Il tempo d’Avvento ha un carattere penitenziale, ma meno forte della Quaresima. Nel-le prime settimane cerca di preparare il cuore alla venuta di Gesù alla fine dei tempi nella sua gloria; e a partire dal 16 dicembre per ricevere il Signore nel Mistero del Natale, che viene attualizzato nuo-vamente nella storia.Quando, in un paese le case di un quartiere sono troppo vecchie, si radono al suolo con un bulldo-zer, e si ricostruiscono altre case più belle. Nel gior-no del ritorno del Signore tutto sarà distrutto, ma non sarà sostituito con delle cose nuove al posto di quelle vecchie: saranno invece riuniti tutti gli uo-mini e le donne che lo avranno atteso, ed egli dirà loro: «Tenetevi pronti!». Questo perché per Dio gli uomini che lui ama contano di più del sole, della luna, e delle stelle. Per Dio, noi siamo più impor-tanti delle cose. Per te, Dio è più importante delle cose, delle case e dei vestiti? E tutte le altre persone? Le metti prima, o dopo i tuoi giochi, i tuoi libri o i tuoi videogiochi? A Natale Gesù ti troverà pronto?

Raccontare • Il cercatore sentì bussare forte nel suo cuore. «Chi è?», chiese spaventato. «Sono io, la Verità». «Non essere ridicola», replicò il cercatore. «La Verità parla in silenzio». E questo, con grande sollievo dell’uomo, eliminò il rumore. Ma lui non sapeva che a produrre quei colpi erano i battiti del suo cuore pieno di paura. La verità che ci fa liberi è quasi sempre la verità che non vorremmo udire. • Di fronte al giudice venne portato un vecchio, accusato di aver rubato una pagnotta da una panetteria. L’accusato si giustificò dicendo che la sua famiglia stava morendo di fame. Tuttavia il giudice dichiarò: «La devo punire. Ai sensi della legge la condanno al pagamento di una multa di dieci dollari». Poi l’uomo della legge si mise una mano in tasca e disse: «Beh, ecco qui i dieci dol-lari: paghi la multa con questi soldi». E alzando la voce continuò: «Adesso condanno ciascuno dei presenti in questa sala a una multa di cinquan-ta centesimi per aver permesso che in questa città un uomo debba rubare del pane per non morire di fame. Usciere, raccolga il denaro e lo consegni all’imputato».

Rito Ambrosiano • 3ª dom. di Avvento - anno C: Le profezie adempiute: Lc 7,18-28.

Marino GoBBin

È domenica, ragazzi!

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2ª domenica di Avvento «C»

Gesù sta per venireLeggere • Nell’anno quindicesimo dell’impero di Tiberio Cesare, mentre Ponzio Pilato era gover-natore della Giudea, Erode tetràrca della Galilea, e Filippo, suo fratello, tetràrca dell’Iturèa e della Traconìtide, e Lisània tetràrca dell’Abilène, sotto i sommi sacerdoti Anna e Càifa, la parola di Dio venne su Giovanni, figlio di Zaccarìa, nel deserto. Egli percorse tutta la regione del Giordano, predi-cando un battesimo di conversione per il perdono dei peccati, com’è scritto nel libro degli oracoli del profeta Isaìa: «Voce di uno che grida nel deserto: Preparate la via del Signore… Ogni uomo vedrà la salvezza di Dio!» (Lc 3,1-6).

Segno • Corona di Avvento: accensione della seconda candela detta della «conversione». Come simboli: l’acqua (battesimo) e una pietra (strada) ci sollecitano a «raddrizzare» il cammino.

Capire • Venne su: Luca associa la predicazione di Giovanni a una chiamata di Dio, come per i profeti. • Regione del Giordano: Giovanni è un profeta itinerante, predica là dove Giosuè ha in-trodotto il popolo nella «terra promessa» (Gs 3). •

Predicando: è un invito forte a essere radicali nel riformare la propria vita, a un rinnovamento mo-rale e spirituale. • Battesimo: dona la conversione e promette il dono dello Spirito. • Deserto: è il luo-go degli asceti e dell’azione della grazia di Dio. È il nostro paese, il luogo simbolico delle nostre paure e delle nostre debolezze. • Ogni uomo: Luca pro-lungando la citazione di Isaia include l’annuncio della salvezza universale e mostra alle comunità che l’apertura verso i pagani era già prevista dai profeti. • Salvezza: non è altro che lo stesso Gesù.

Riflettere • Quando un personaggio molto im-portante viene a visitare una città, non si esita a sconvolgere tutte le abitudini, e qualche volta si sospende persino la scuola. Gli addetti alla pulizia delle strade si danno da fare, e si mettono delle barriere per essere sicuri che la strada sia libera, ci sono dei motociclisti e bandiere: tutto per pre-parare la venuta del visitatore. Giovanni Battista annuncia la venuta di Gesù: «Preparate la strada, colmate le valli, raddrizzate i sentieri. Allora lo ve-drete». Ma per vedere bene e incontrare Gesù, bi-sogna anche preparare il cuore. Bisogna cambiare la propria vita, perché oggi Gesù non passa per le strade per farsi vedere dai curiosi. Gesù passa nel cuore degli uomini. Prepàrati, sta per venire.

Raccontare • Un uomo benestante, avendo sa-puto che il re sarebbe venuto nel suo paese a ripo-sarsi, mise la sua casa a disposizione del sovrano. La casa era abbastanza bella, ma lui, occupato in affari e di carattere poco ordinato, non la preparò, non la rese bella. Venuto l’ospite, vedendo il di-sordine, triste per l’accoglienza poco attenta e di-ligente, ringraziò ma volle ripartire subito. Diceva tra sé: «Certo, questa non è accoglienza di chi mi stima e mi vuol bene». E noi cosa stiamo facendo per accogliere Gesù? • «Preparare la via del Signo-re» non è forse lasciare che il grido della nostra ansia si unisca a quello del barbone che nessuno ascolta mai e scoprirci fratelli da salvare insieme, l’uno attraverso l’altro, davanti al caffè offertogli al bar? Non è lasciare che la nostra corsa sfrenata verso la felicità si fermi ad ascoltare il grido di chi sta sul ciglio della strada e ha bisogno di una ma-no amica? • Vedi: B. Ferrero, 365 piccole storie per l’anima, elledici 2007: La guida, p. 343.

È domenica, ragazzi!

Rito Ambrosiano • 4ª dom. di Avvento – anno C: L’in-gresso del Messia: Lc 19,28-38.

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3ª domenica di Avvento «C»

Gesù ci trasformaDomenica della gioia (Gaudete)

Leggere • […] Poiché il popolo era in attesa e tutti… si domandavano in cuor loro se non fos-se lui il Cristo, Giovanni rispose a tutti dicendo: «Io vi battezzo con acqua; ma viene colui che è più forte di me, a cui non sono degno di slega-re i lacci dei sandali. Egli vi battezzerà in Spirito Santo e fuoco. Tiene in mano la pala per pulire la sua aia…». Con molte altre esortazioni Giovanni evangelizzava il popolo (Lc 3,10-18).

Segno • Corona di Avvento: accensione della terza candela detta della «gioia». Simboli: acqua, fuoco, tunica e dei sandali.

Capire • In attesa: con una pennellata l’evange-lista descrive lo stato d’animo del popolo, evoca le promesse profetiche sulla venuta del Messia. • Gio-vanni: agisce come un grande profeta. • Slegare i lacci: nel mondo grecoromano, questa immagine designa l’azione più umile che un individuo possa compiere nei confronti di un altro; era il compito affidato agli schiavi. • Battezzerà: l’espressione si-gnifica essere messi in grado di dare testimonian-za a Gesù Cristo con tutta la propria vita. • Pala: grosso e leggero strumento di legno per gettare contro il vento il grano dopo la trebbiatura. Il gra-no, pesante, cade a terra, la pula (l’involucro dei chicchi) vola via con il vento. • Esortazioni: signi-fica incoraggiare, esortare, ammonire, ma anche consolare e difendere; esse tendono a formare un popolo-in-attesa (metafora della comunità eccle-siale nel tempo di Avvento). • Evangelizzava: an-nunciava il messaggio di perdono e l’avvento di una nuova relazione tra l’uomo e Dio (vv. 15-17).

Riflettere • Nella Bibbia si racconta la storia di un uomo che voleva essere guarito da una ma-lattia molto grave, la lebbra. Per questo venne a trovare un profeta, e gli domandò che cosa dove-va fare. Ma essendo un personaggio importante, pensò dentro di sé: il profeta farà una cerimonia rituale, o mi darà una prova difficile da supera-re, e si vedrà che io sono una persona importante. Invece il profeta fece tutto il contrario: non disse quasi nulla, e il malato guarì senza grandi gesti spettacolari. Quando la gente venne da Giovanni Battista, gli domandò: «Che cosa dobbiamo fare per accogliere il Messia?», egli non prescrisse loro delle cose impossibili. Disse: «Tu hai troppi vesti-

ti? donali a chi ne ha bisogno. Hai dei viveri in abbondanza? fanne parte a chi ha fame. Hai dei fratelli e delle sorelle? sii generoso con loro. Fa’ be-ne il tuo lavoro, e vivi onestamente». L’importante non è fare delle cose straordinarie, ma accogliere gli altri, per poter accogliere Gesù che viene. Come il fuoco consuma la paglia, egli brucerà il male che c’è in noi e il bene che resterà, lo farà crescere.

Raccontare • Nella fantastica villa sul lago abi-tava soltanto l’anziano giardiniere. Al visitatore raccontò che vi abitava da ventiquattro anni e che il suo padrone c’era stato solo quattro volte, l’ul-tima volta dodici anni prima. «Ma lei tiene tutto quanto così bene in ordine, come se il suo padro-ne dovesse arrivare domani!». «Domani?», rispose il vecchio, quasi indignato: «Domani? Oggi, mio caro signore, oggi, in questo momento!». • Tutti cerchiamo la felicità. Imitiamo quel fanciullo che iniziò a desiderare un dado e dopo la palla e poi un aquilone... Non era mai contento. Come uno scolapasta bucherellato che per sua natura non trattiene l’acqua, siamo incapaci di contentarci del poco, vogliamo sempre di più.

1ª-4ª domenica di Avvento «C»

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Rito Ambrosiano • 5ª dom. di Avvento – anno C: Il Pre-cursore: Gv 3,23-32a.

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4ª domenica di Avvento «C»

Gesù è presente…Leggere • Maria si alzò e andò in fretta verso la regione montuosa… Entrata nella casa di Zac-carìa, salutò Elisabetta. Appena Elisabetta ebbe udito il saluto di Maria, il bambino sussultò nel suo grembo. «Benedetta tu fra le donne e benedet-to il frutto del tuo grembo! A che cosa devo che la madre del mio Signore venga da me? E beata colei che ha creduto nell’adempimento di ciò che il Signore le ha detto» (Lc 1,39-45).

Segno • Corona di Avvento: accensione della quarta candela detta della «accoglienza». Sarà of-ferto un omaggio floreale a Maria.

Capire • Si alzò: indica l’inizio di un’azione nuo-va, di un movimento verso l’alto… • In fretta: in-dica la pronta disponibilità di Maria ai disegni di Dio. • Regione montuosa: c’è sempre una mon-tagna da scalare! Il viaggio è una condizione in salita, faticosa, precaria. • Salutò: è la trasmissio-ne della pienezza della grazia e della pace a co-loro che il Signore ama (cf Lc 2,14). • Sussultò: è la prematura testimonianza di Giovanni su Gesù. L’amico dello sposo… esulta di gioia alla voce del-

lo sposo che viene (cf Gv 3,29). • Frutto: Elisabetta comprende non solo che Maria è incinta, ma che il bambino che porta è fonte di benedizione. • A che cosa devo: gratuità del dono di Dio e la rico-noscenza per la sua «visita». • Signore: anche pri-ma della nascita Luca identifica Gesù con questo titolo. • Beata: Luca presenta Maria come donna di fede, in opposizione a Zaccaria (v. 20).

Riflettere • Oltre a Dio, protagonisti di questo Vangelo sono Maria, Elisabetta e i loro figli. Le due donne presto saranno madri. Elisabetta nell’anzia-nità si trova incinta; in questa situazione di biso-gno riceve la visita della giovane cugina. Maria la aiuterà a preparare la casa e tutto quello che occorre per accudire Giovanni. Un gesto comune a migliaia di altre donne: visitare colei che sta per mettere al mondo il figlio per congratularsi e offrire un aiuto. Ma quella giornata non si svol-ge come al solito. Elisabetta lo sente d’improvvi-so: con Maria è presente anche Gesù, il Signore e Salvatore! «Che gioia! Maria, grazie perché con te Gesù è entrato nella mia vita e nella mia casa, e Dio è presente. Anche tu, o Maria, sii felice perché hai creduto in Dio. Tuo figlio sarà il Messia. Che beneficio, per noi e per i nostri figli!». Dopo questo grande avvenimento Gesù è rimasto presente in mezzo a noi. È difficile da spiegare, ma tu lo provi quando senti dire: «Gesù è vivo in ciascuno di noi»; e non guardi più gli altri come prima. Tu senti in te che la vita è diversa, che si andrà meglio d’ac-cordo, e anche tu sarai migliore. Sarebbe veramen-te bello che i cristiani se lo ripetessero l’un l’altro più sovente! Questo è proprio vero: ci aiuterebbe a essere migliori.

Raccontare • Un ricercatore visitò le tribù indi-gene della Nuova Guinea. Dopo essere stato dai Bora voleva proseguire il viaggio per andare dai Waf. La gente lo mise in guardia a proposito di questa tribù: sono sporchi, stupidi e subdoli. I Waf accolsero lo studioso con cortesia e si felicitarono con lui perché aveva salvato la sua vita durante la visita ai Bora: questi, infatti, sono disumani e cru-deli. Dio ci fa visita nonostante le nostre miserie, peggio, ci invia a visitare, a portare lui... • Vedi B. Ferrero, Storie di Natale, d’Avvento e d’Epifania, elle-dici 2001: La vecchietta che aspettava Dio, p. 167. B. Ferrero, 365 piccole storie per l’anima, elledici 2007.

1ª-4ª domenica di Avvento «C»È domenica, ragazzi!

Rito Ambrosiano • 6ª dom. di Avvento o dell’Incarna-zione, dom. della Divina Maternità della Beata Vergine Maria: Lc 1,26-38a (v. Immacolata; 4ª dom. di Avv. B in Dossier Catechista dic. 2008 e 2011).

Dossier Catechista Dicembre 201260