DUE 4 · 2015-04-20 · L’oro delle prealpi - Due laghi in Festa - Un orafo a Comerio - Sura...

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LAGHI DUE n. NEWS DAL CAMPO DEI FIORI E DAI LAGHI DI VARESE E MONATE Rivista bimestrale - Distribuzione gratuita di GENNAIO e FEBBRAIO 2012 n. 4 Rivista bimestrale - Distribuzione gratuita Periodico dell’Associazione “Distretto Due Laghi” - Comuni di Gavirate, Bardello, Biandronno, Comerio e Travedona Monate 4 2012 In questo numero: Pin Girometta, da disegno a burattino - Giulietta: un sogno che continua - La gioia del fatto a mano Storie di pescato e d’acqua dolce - La sicurezza nei negozi - Piccole e medie imprese - Il curriculum Gia’ che ci sei fai anche la spesa! - Sergino: professione clown - Vincere la paura dell’acqua giocando L’oro delle prealpi - Due laghi in Festa - Un orafo a Comerio - Sura l’giazz a scarligà di GENNAIO e FEBBRAIO In questo numero: Pin Girometta, da disegno a burattino - Giulietta: un sogno che continua - La gioia del fatto a mano Storie di pescato e d’acqua dolce - La sicurezza nei negozi - Piccole e medie imprese - Il curriculum Gia’ che ci sei fai anche la spesa! - Sergino: professione clown - Vincere la paura dell’acqua giocando L’oro delle prealpi - Due laghi in Festa - Un orafo a Comerio - Sura l’giazz a scarligà

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LAGHIDUE n.

NEWS DAL CAMPO DEI FIORI E DAI LAGHI DI VARESE E MONATE

Rivista bimestrale - Distribuzione gratuita

di GENNAIOe FEBBRAIO 2012

n.4Rivista bimestrale - Distribuzione gratuita

Periodico dell’Associazione “Distretto Due Laghi” - Comuni di Gavirate, Bardello, Biandronno, Comerio e Travedona Monate

42012

In questo numero: Pin Girometta, da disegno a burattino - Giulietta: un sogno che continua - La gioia del fatto a mano Storie di pescato e d’acqua dolce - La sicurezza nei negozi - Piccole e medie imprese - Il curriculum

Gia’ che ci sei fai anche la spesa! - Sergino: professione clown - Vincere la paura dell’acqua giocando L’oro delle prealpi - Due laghi in Festa - Un orafo a Comerio - Sura l’giazz a scarligà

di GENNAIOe FEBBRAIO

In questo numero: Pin Girometta, da disegno a burattino - Giulietta: un sogno che continua - La gioia del fatto a mano Storie di pescato e d’acqua dolce - La sicurezza nei negozi - Piccole e medie imprese - Il curriculum

Gia’ che ci sei fai anche la spesa! - Sergino: professione clown - Vincere la paura dell’acqua giocando L’oro delle prealpi - Due laghi in Festa - Un orafo a Comerio - Sura l’giazz a scarligà

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s.r.l.

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Tutti i diritti di proprietà artistica e letteraria sono riservati. Fotografie, disegni, articoli ed opinioni espresse nei testi pubblicati impegnano solo gli autori, anche se non firmati ma identificabili. Gli elaborati (manoscritti, dattiloscritti, imma-gini ed ogni altro contributo anche su supporto elettronico) inviati non vengono restituiti e retribuiti salvo diversi accordi scritti stipulati con l’editore. Omissioni, imprecisioni ed er-rori s’intendono involontari e possono dar luogo a sanatorie. La rivista non si assume alcuna responsabilità circa la con-formità alle vigenti leggi dei prodotti e/o i servizi pub-blicizzati dagli inserzionisti.

In copertina:Maschere

SOMMARIOLAGHIDUE NEWS DAL CAMPO DEI FIORI E

DAI LAGHI DI VARESE E MONATE

Periodico bimestrale dell’Associazione “Distretto Due Laghi”

Raffaella Amoroso Antonietta Buzzi, Paolo Colombo, Enrico Ferrara, Daniele Franzetti, Giuseppe Garofalo,Sonia Mercolino, Giuliana Rossatti, Arianna Unger, Cinzia Zanon, Andreina Zatta.

,

Editoriale: 2012: un anno da coglierePin Girometta, d

Giulietta: un sogno che continua

La gioia del fatto a mano

Storie di pescato e d’acqua dolce

Sergino: professione clown

Vincere la paura dell’acqua giocando

L’oro delle Prealpi

Due Laghi in festa! Cronaca di un evento

Ahimè, siete finiti sotto la pila?!?

Agenda Blu

a disegno a burattino

Una preziosa fucina sul Monte Cugnolo

Sura l’giazz a scarligà

Negozi più sicuri per clienti e commerciantiPer un dolce 2012Piccole e medie imprese: voglia di futuroIniziative e progetti a trecentosessanta gradiGià che ci sei fai anche la spesa!

Hanno collaborato

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ANNO II - n°4, GENNAIO/FEBBRAIO 2012

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PubblicitàLibera Comunicazione s.r.l.via Ippodromo, 59 - 21100 Varese Tel. 0332 242488 - fax 0332 231633 www.liberacom.it - [email protected]

Stampa

Roto3 Industria Grafica SpA - Castano Primo (MI)via Turbigo, 11/b - Tel 0331889611, Fax 0331889654www.roto3.it - [email protected]

EditoreConsorzio degli Operatori del Centro Commerciale Campo dei FioriViale Ticino, 82 - Gavirate (VA)Tel. 0332 [email protected]

Direttore ResponsabileVito Luigi Aprile

Reg. Trib. di Varese n.10 del 03/05/2011

www.distrettoduelaghi.it

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L.A

PR

ILE

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EDITORIALE

2012: un anno da cogliere

EDITORIALE

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Carissimi Lettori,

permettetemi di esordire con un caloroso e sincero augurio di Buon 2012!!!In questo periodo di crisi economica e sociale in cui vi sono cambiamenti e difficoltà che investono tutti noi, vorrei sinceramente augurarvi un anno che migliori le nostre vite, riportando serenità e prosperità a tutti noi.

L'Associazione “Distretto Due Laghi” sta portando a compimento il suo primo anno di attività: un anno intenso che ci ha visti impegnati nel realizzare il progetto del Distretto del Commercio Due Laghi. Oggi posso finalmente dire che siamo a buon punto su molti

fronti, in primis per quanto riguarda la comunicazione, con questo periodico ormai “rodato”, i totem multimediali funzionanti e funzionali, gli hot spots wifi gratuiti a disposizione di tutti, i tabelloni led ed il sito Internet. Ad essi si è aggiunto l'evento di lancio dello scorso dicembre, di cui troverete ampio reportage all'interno, durante il quale abbiamo potuto apprezzare la disponibilità dei commercianti del territorio, delle Associazioni e dei Comuni verso le attività del Distretto. Il gioco delle “caramelle” e del “soldino” si è rivelato una gradita novità che ci consentirà di valutare l'adozione di questi meccanismi di marketing anche in futuro per sostenere ancor di più le attività economiche locali. Il territorio, dopo questo grande evento che ha interessato tutti i Comuni dell'area di nostra pertinenza, ha incominciato a conoscerci. Per capire meglio i pensieri di chi opera e di chi vive nelle nostre splendide zone riguardo alle attività messe in atto, abbiamo avviato un'indagine statistica attraverso interviste fatte negli scorsi mesi e che saranno ripetute in primavera. Ci aspettiamo, in primo luogo, che il grado di conoscenza del Distretto e delle sue finalità sia aumentato grazie alla continua azione comunicativa intrapresa e, in seconda battuta, speriamo di individuare nuovi spunti e nuove aree di intervento partendo dalle osservazioni raccolte in modo da poter avviare azioni sempre più efficaci ai fini preposti.

Tanto è stato fatto, ma, come ogni inizio anno, si deve guardare avanti. Quest'anno si concretizzeranno altre due importanti attività del progetto: il Bike Sharing e la Carta Fedeltà del Distretto. Ambedue i progetti stanno prendendo corpo e saranno lanciati verso primavera.Come purtroppo ben sappiamo, il 2012 sarà un anno difficile ed il Distretto, nel suo piccolo, sosterrà le attività economiche attraverso un nuovo bando per rifacimento di vetrine, dehors, etc., in emanazione proprio in questi giorni, e tramite l'assegnazione di contributi per l'implementazione o l'adozione di sistemi illuminanti a basso impatto ambientale. Invito tutti i commercianti che sono in procinto di fare spese in questi ambiti a chiedere informazioni al Distretto dato che potrebbero essere parzialmente finanziati.

Un nuovo anno ci attende. Il Distretto lo affronterà conscio delle attività da finire per realizzare appieno gli obiettivi iniziali e proiettato verso nuove progettualità che potranno sostenere il territorio. Personalmente condivido con tutti voi il periodo difficile che stiamo vivendo e vorrei lasciarvi con un piccolo pensiero:

In ogni crisi, per quanto difficile e grave, vi sono delle opportunità. Chi le saprà cogliere, potrà risollevarsi prima di altri. Spero voi possiate trovarle in questo periodo buio.

Buona lettura,

Dott. Ing. Claudio Brugnoni

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Pin Girometta, da disegno a burattinoCosì come quella del Gianduja torinese e a differenza di tante altre figure della tradizione, quali Arlecchino e Pulcinella, la cui origine si perde nella notte dei tempi, la paternità del Pin Girometta, maschera della città di Varese, è certa e com-provata. Nel 1956 infatti la Famiglia Bo-sina indisse un concorso per la creazione di un personaggio che rappresentasse la città e le sue caratteristiche principali; fu nominata vincitrice l'invenzione di Giu-seppe Talamoni, pittore, drammaturgo e poeta dialettale oltreché studioso di storia locale. In essa confluiscono due sug-gestioni, da un lato la reminiscenza di quei venditori ambulanti che in passato gira-vano da un paese all'altro per vendere articoli di merceria, dall'altro l'omaggio alle “Giromette”, amuleti antropomorfi fatti di pane azimo e piume, fabbricati al Sacro Monte e venduti lungo la salita delle cappelle. La maschera incarna quindi alcuni aspetti della vita popolare del varesotto, mentre nel suo aspetto esteriore ne celebra i colori tipici del paesaggio: il cappello nero vuole ricordare la terra bruna del territorio, la casacca verde è un tributo alla “città giardino”, la camicia bianca con fascia

rossa riprende lo stemma della città, così come i calzettoni rigati, infine l'azzurro dei pantaloni è quello dei diversi laghi della provincia. Compito del Pin Girometta, interpretato per molti anni prima da Enrico

Vanetti e dal 1990 da Loris Baraldi, è principalmente quello di inaugurare il car-nevale varesino e guidare le sfilate, oltre che partecipare ad altre cerimonie cittadine. Solo più tardi, seguendo un per-corso per certi versi contrario a quello delle altre maschere citate in principio, il Pin Girometta approda a teatro. Nel 1978 Enrico Colombo, che studia pittura con Pierluigi Talamoni, figlio di Giu-seppe, e allievo di un altro fondamentale rappresentante della cultura popolare e della tradizione nostrana, il burattinaio Gualberto Niemen, decide di mettere in scena una commedia per “teste di legno” che avesse come protagonista proprio la maschera di Varese. Il Girometta debutta, prendendo il posto di Gianduja, il pro-tagonista originale, in uno spettacolo intitolato “L'acqua magica”, una rivi-sitazione del copione classico “L'acqua miracolosa” che il Niemen inscenò per parecchi anni. Diventato burattino, il Pin conserva tutte le caratteristiche che gli erano state donate dal suo “Geppetto” Talamoni: il suo abito ricalca perfetta-mente il disegno originale e il personaggio è sempre un venditore di mercanzie varie; questa volta però viene messa in risalto anche un'altra virtù attribuita alla figura storica ispiratrice della maschera, quella cioè di portar notizie da un paese all'altro e soprattutto di inventare versi in dialetto adatti all'occasione. Di raccontare storie, quindi, compito in cui il teatro, per tradizione, si riconosce.

MASCHEREMASCHERE

Al centro: La maschera varesina Pin Girometta da una tempera del suo ideatore il Prof. Giuseppe Talamoni. Qui sotto: Pierluigi, figlio dell’ideatore, sorride al burattino realizzato da Enrico Colombo. In basso a destra: Enrico Colombo presenta la marionetta al Pin Girometta in “carne e ossa”.

Fiabe

BiancaneveHänsel e

GretelBriciole

La fiaba dell'acqua magica

, rassegna di Teatro di Figura. Gli spettacoli avranno luogo presso la Sala Montanari, via dei Bersaglieri 1, Varese. Prenotazione obbligatoria ai numeri 0332/964402 e 393 3315016oppure scrivendo a: Orari: Domenica h 10.30 e 16.30, Lunedì (per le scuole) h 10 - ingresso 6 euroGennaio: Domenica 22-Lunedì 23 Febbraio: Domenica 12-Lunedì 13

Febbraio: Domenica 26-Lunedì 27 Marzo: Domenica 18-Lunedì 19

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P R E S E N T A

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*Per avere conferma sull’apertura in festività, per questi eventi o altri in programmazione, visitare la pagina delle Aperture Festive sul sito wwww.campodeifioricard.com

Il Centro Commerciale Campo dei Fiori di Gavirate è aperto tutte le domeniche e giorni festivi* con tante occasioni di svago

per grandi e piccini:

Domenica 15 TRUCCABIMBI il divertente gioco

che fa diventare tutti “piccoli clown”!

Domenica 29 IL PALLONARO Un abile “scultore”

regala palloncini a tutti i bambini.

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Domenica 12 GIORNATA del GUSTO Scopri nelle

gallerie le golosità offerte dal Centro Commerciale

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Un cuore pulsante...anche per l’ambiente

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Giulietta continua a far sognare gli automobilisti. Oggi come negli anni Cinquanta. Rinnovata nel look sa conquistare i favori del pubblico grazie ad una linea attraente che denota grinta e raffinatezza, proprio come una donna moderna.Una vettura che nasconde in sé due anime: sportiva e agile per chi ama le sfide, confortevole e seducente in ogni oc-casione.

Design moderno ma l'eleganza di sempre. Così Giulietta calca le strade, sintesi di sportività e gusto. La linea sinuosa e l'as-setto basso regalano alla vettura un aspet-to accattivante, che parte dal frontale per svilupparsi armoniosa e ricca di stile.Ha le forme di una coupé aggressiva e curata nel dettaglio. Maniglie posteriori na-scoste alla vista e una fluidità nelle forme che, senza soluzione di continuità, seguo-no la nervatura della fiancata per confluire nelle linee nette del posteriore.Luci a led non solo per gusto estetico, ma scelta sapiente in sicurezza, grazie alla tecnologia “luce diurna” donano a Giulietta uno sguardo accattivante.Gli interni non tradiscono la modernità, seppur strizzando l'occhio a quegli anni Cinquanta in cui Giulietta faceva girare la testa agli italiani. Linee essenziali per la plancia a sviluppo orizzontale, in cui i co-mandi a “bilanciere” richiamano immedia-tamente il mondo delle competizioni. Strumentazione “binoculare”, come d'ob-bligo in casa Alfa, unita alla tecnologia d'avanguardia che si dispiega a partire dal display a scomparsa del cruscotto. Ma-teriali e forme, sapientemente forgiati per dare alla Giulietta il look moderno con tutta la raffinatezza nei dettagli, tipico del made in Italy. Sedili avvolgenti accolgono chi è alla guida, per garantire il massimo del comfort, per una vettura pronta ad ag-gredire l'asfalto.Come ogni donna che si rispetti “Giulietta” pone grande attenzione al dettaglio, for-nendo una vasta gamma di accessori in

linea con la voglia di distinguersi per stile e tecnologia. Una vettura che si proietta nel futuro, certa del suo passato celebre. Dotata di sistema Blue&Me è in grado di connettere cellulare, navigatore e tutti i dispositivi provvisti di bluetooth, garan-tendo massima sicurezza e al contempo la possibilità di informarsi, divertirsi e comu-nicare nel totale rispetto del codice della strada. Gli amanti della musica di qualità possono contare su un sistema hi-fi appo-sitamente studiato da Bose, rendendo l'ascolto un'esperienza sensoriale intensa ed avvolgente.Grintosa fuori, raffinata ed accogliente dentro, Giulietta è lunga 4,35 mt, alta 1,46 per una larghezza pari a 1,80 mt. Una garanzia in fatto di maneggevolezza. A ciò si aggiunge un'ottima abitabilità e un ba-gagliaio capiente (380 lt).Un gioiello a quattro ruote che si fa amare da una grande moltitudine di pubblico, dunque, proprio per la sua abilità nel coniugare caratteri ed esigenze molto di-versi tra loro pur mantenendo uno stile inconfondibile e decisamente al passo con i tempi.

Un motore turbo, rigorosamente Euro5, sistema “Start&Stop” per ridurre consumi ed emissioni dannose: Giulietta ha un cuore rombante che garantisce alte pre-stazioni rispettando l'ambiente. Eccel-

lenza dimostrata dalla versione 1.4 MultiAir Turbobenzina, premiata come Miglior Nuovo Motore dell'Anno 2010 dalla giuria internazionale International Engine of The Year.Carattere denso nelle linee che si ac-compagna ad un raffinato sistema tecnico. Grazie ad AlfaDNA, il dispositivo che per-sonalizza i comportamenti della vettura per adattarsi ai differenti stili di guida, il pia-cere di mettersi al volante si accompagna alla totale sicurezza di chi occupa l'abitacolo. Regina a cinque stelle, quelle dell'Euro NCAP, che la incorona la compatta più sicura di sempre, si distingue grazie a scelte di progettazione sapienti di so-spensioni, sterzo e impianto frenante, vòlte alla protezione totale di tutti gli occupanti dell'abitacolo.

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Prestazioni con stile

MOTORIMOTORI

Giulietta: un sogno che continua

Giulietta: un sogno che continua Dopo il debutto

in anteprima su Alfa Romeo MiTo, Giulietta è il secondo modellodel Gruppo ad abbinare il cambio “Alfa TCT” ai propulsori 1.4 TB MultiAir da 170 CV (“Best New Engine 2010”) e 2.0 JTDM-2 da 170 CV.Comandato da una leva dai movimenti precisi ed ergonomici - alla quale è possibile abbinare i “shift paddles” dietro il volante - l'innovativa trasmissione automatica con doppia frizione a secco offre numerosi vantaggi rispetto ai cambi automatici attualmente in commercio, oltre ad assicurare straordinari risultati sia come prestazioni sia per consumi/emissioni.

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La gioia del fatto a mano

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Gennaio, il freddo, le corte giornate e le serate davanti al fuoco possono stimolare la creatività per realizzare qualcosa di semplice ma originale .Passione e manualità possono regalarci splendidi momenti di svago e di autentica felicità, permettendoci di lasciare il mondo e i problemi fuori dalle nostre alcove. Prendersi alcuni momenti per se stessi è importante per regalare qualità alla nostra vita, spesso centrifugata dalla quantità di impegni, imprevisti e obblighi.Oggi la vita è contaminata dal consumismo e dalla frenesia e molte volte capita di trovarsi senza idee per scegliere un regalo oppure, peggio, di affrettare gli acquisti senza prestar cura a chi lo riceverà.In questo breve spazio vi racconteremo, più che dare spiegazioni, come rendere speciali i vostri momenti di svago, magari realizzando dei piccoli regali fatti a mano.Ecco quindi di seguito una breve descrizione di come realizzare una casetta “welcome” che può essere ospitata in una fioriera davanti all'uscio o in qualsiasi altro angolo di casa. Per fare questo utilizzeremo una tecnica decorativa detta “decoupage”, un francesismo che indica, nella forma più semplice, il ritaglio e l'incollaggio di vari elementi.Pronti?Prima di iniziare preoccupiamoci di avere sotto mano tutti i materiali e gli attrezzi utili: colla vinilica (la conoscono tutti), colori acrilici (si trovano in colorificio), flatting (una vernice trasparente reperibile sempre nei colorifici), pennelli, tovaglioli stampati o carte decorate che costituiranno lo “stile” della vostra decorazione (nei colorifici se ne trovano moltissime, adatte ad ogni occasione) e , ovviamente, il supporto che volete decorare (la casetta nel caso dell'esempio descritto).Questa vi sembrerà la fase del “oddio come farò”, ma non vi preoccupate, l'inizio dell'avventura è sempre la fase più stimolante. Sorriso e voglia di arrivare all'obiettivo finale. Sempre.Dopo aver preparato precedentemente la base del nostro oggetto con la stesura di fondo utilizzando un acrilico chiaro, applicate il tovagliolo che preferite facendolo aderire con la colla vinilica. Mi raccomando, stendete bene il tovagliolo, per evitare la presenza di grumi, bolle d'aria e altre imperfezioni sulla superficie dell'oggetto. Al tatto dovrà dare la sensazione di un'opera d'arte dipinta, non di una grattugia!Applicato il tovagliolo, ricreate, dipingendo, lo sfondo, in modo da integrare nel migliore dei modi i soggetti del tovagliolo sulla base che li ospiterà. Come potete vedere nella foto n. 2, si sta usando un tampone per ricreare il cielo, potete usare anche un pennello, se preferite.Ora passiamo ai dettagli! Posizionato il nostro tovagliolo decorato, ricostruito il cielo, si passa decorare la casina, per renderla magica. Il tetto rosso mattone e le sfumature per renderla vera!Ora arriva il momento del perfezionamento, che però può risultare il più noioso. Passate, senza stancarvi, molte mani di flatting ( lasciando asciugare tra una mano e l'altra), “tirando” sempre bene la vernice sulla superficie ed evitando, anche qui, la formazione di grumi. Ricordate che più flatting mettete, più lucido e speciale diventerà il vostro lavoro, per cui prestateci un po' di tempo e pazienza.Ecco la nostra splendida casetta finita, fatta con le nostre mani e pronta per essere regalata oppure adatta al nostro terrazzo .Come vedete, l'esempio descritto si riferisce ad oggetto adatto al Natale appena trascorso. Ma la piccola scritta dipinta a mano può, ovviamente, personalizzare un regalo con un messaggio adatto a svariate occasioni. Idem per i decori. E per essere pronti per il prossimo Natale, perché non cominciare ad allenarsi con fiori, rondini e pulcini adattissimi ai decori dell' oggettistica pasquale?

Dunque un oggetto semplice, pochi passaggi, tanto cuore e passione per regalarci magici momenti dedicati a noi o per regalare sinceri

ed unici pensieri ai nostri cari. In ogni occasione.

Per info: Tel/Fax +39 0332185 38 [email protected] - [email protected]

www.bricioledidiarte.it

L'idea è proposta da Giuliana Rossatti, titolare del Laboratorio Artistico Briciole d'Arte - via XXV Aprile a Gavirate.Diplomata in discipline artistiche, dipinge da oltre 20 anni, realizzando oggetti unici utilizzando diverse tecniche, tra cui: decoupage, country painting, pittura su ceramica-porcellana, vetro, stoffa, mobili. Il suo laboratorio, un vero angolo di magia d'ispirazione provenzale e country, ospita diversi corsi, pensati per differenti livelli di preparazione e disponibilità.

FAI DA TEFAI DA TE

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DAI NOSTRI LAGHI

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Storiedi pescato e d’acqua dolce

DAI NOSTRI LAGHI

Il Lago di Varese ha sempre rap-presentato, fino agli anni '50 del no-vecento, una risorsa fondamentale per la vita economica e sociale degli abitanti locali. L'attività della pesca ha infatti rivestito in tempi passati un ruolo basilare per la gente del lago tanto che, nello stemma del Comune di Bardello, si ritrovano ancora oggi due esemplari di pesce persico d'oro, un tempo dif-fusissimo ed oggi purtroppo quasi scomparso, a testimonianza del valore attribuitogli. Le acque limpide e pescose del lago di Varese purtroppo oggi sono un lontano ricordo… di quei tempi passati ne traccia un toccante ritratto Betty Colombo nello spettacolo “Le donne della Pesca e del Lago” recentemente proposto al Teatro Sant'Amanzio di Travedona Monate nell'ambito della manifestazione “Due Laghi in Festa”. “Le donne della Pesca e del lago” è la storia di Carulìn, una ragazza nata e cresciuta in collina che, ad un certo punto, al mercato di Gavirate incontra un pescatore, Péder, se ne innamora e lo sposa. Va quindi a vivere in riva al lago ed impara “a conoscerlo da vicino, da dentro, dai gesti, dalle parole, dagli at-trezzi, dagli indumenti, dall'odore di suo marito. Si appropria di una cultura che non le apparteneva”, come spiega la stessa Betty, autrice ed interprete del testo teatrale. Carulìn rappresenta quindi tutte le donne del lago, mogli e figlie di pescatori, perché la sua storia riassume le storie di tutte loro che Betty Colombo, con l'umiltà, il rispetto e la grande sensibilità che è propria dei grandi artisti,

ha racco l to a t t raverso “ lunghe chiacchierate” con le vere protagoniste del racconto. Ma non solo. E' la storia della stessa Betty, che ha sempre vissuto in riva al lago ma che non ha mai avuto a che fare con i pescatori e con il loro mondo. Ed è la storia di tutti noi che ancora abitiamo e frequentiamo le sponde del nostro lago senza però possederne la memoria del passato. Come dice la stessa Betty “conoscere le nostre origini è fondamentale per capire da dove veniamo, chi siamo noi oggi e per poter in qualche modo indicare una rotta per il futuro”. Il futuro appunto. Da molti anni si sono purtroppo resi manifesti i danni causati al nostro bellissimo lago da pochi decenni di industrializzazione “selvaggia” che, se da un lato ha “migliorato” le condizioni di vita degli abitanti locali, dall'altro ha

gravemente danneggiato un ecosistema millenario.Già dagli anni '80, le amministrazioni pubbliche si sono interessate all'annoso problema del risanamento del lago. Attualmente, sono in corso numerosi studi ed analisi al fine di trovare una soluzione capace, nel tempo, di risanare le acque del nostro bacino, ma la strada rimane impervia.La riscoperta del lago, della sua cultura, delle sue tradizioni e delle sue ricchezze non passa tuttavia soltanto attraverso il teatro e i tentativi di risanamento ma anche… dalla cucina!Ne sono conviti Giorgio Omenetto ed i suoi soci Patrizia Capretti, che è anche sua moglie, e Giovanni Pasta del ristorante “Il Marinaio” di Biandronno che, a dispetto del suo nome, non solo da qualche tempo sta tentando di introdurre nel proprio Menù deliziosi piatti a base di pesce di lago ma organizza anche serate speciali completamente dedicate alla scoperta di questo prelibato alimento per buongustai. Il pesce di lago, infatti, come sottolinea il Signor Omenetto, che oltre ad essere comproprietario è anche chef del ristorante, non si trova facilmente in commercio: è necessaria una lunga ricerca e la costruzioni di relazioni personali solide per poter avere la possibilità di proporre menù che ne prevedano la presenza. Purtroppo oggi non è possibile acquistare pesce che provenga dal lago di Varese o dal lago di Monate. La pesca qui è consentita ma

Il Pesce Persico, una volta abbondante nel Lago di Varese, nelle sue diverse specie (Persico Reale - Perca fluviatilis, Persico Sole - Lepomis Gibbosus, Persico Trota - Micropterus salmoides, etc., etc.) è un predatore che ha subito una certa contrazione della popolazione principalmente a causa della cattiva

ossigenazione del lago. Oltre a diverse concause ambientali il Persico ha dovuto anche confrontarsi con la probabile competizione di specie alloctone più aggressive. Di certo la sua presenza nel nostro lago risale a tempi assai remoti, tantè che l’araldica del Comune di Bardello riporta due esemplari di persico come quello raffigurato nel disegno qui sotto.

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solo per consumo domestico. Il riproporre il pesce lacustre quale prelibatezza locale e non solo deve affrontare numerose di ff icoltà e resistenze. Infatti, “la materia prima” è difficilmente reperibile in quanto da un lato è scarsa a causa dell'inquinamento delle acque e di tutte quelle specie non autoctone e particolarmente aggressive verso le specie locali che hanno invaso i nostri laghi, e dall'altro è soggetta a stagionalità perché è fondamentale osservare i periodi di cosiddetta “ferma” in cui i pesci possono riprodursi e crescere. Non solo: esistente la necessità di “rieducare” il “palato” della gente che purtroppo spesso predilige il pesce di mare. Questo accade per svariati motivi: soprattutto nelle nostre zone proba-bilmente la “disaffezione” per questo prodotto locale nasce, da un lato, dal fatto che sia, appunto, “locale” e quindi in un certo senso lo si dia per scontato e dall'altro da tutta una serie di errate convinzioni ormai purtroppo diffuse e radicate.Ci spiega Davide Tamanti, Chef del ristorante e provetto pescatore: “si dice che il pesce di lago sappia di fango. Questo è parzialmente vero per pesci di fondo, come il pesce gatto, la carpa e la tinca pesci che si nutrono, appunto, di quello che trovano nella fanghiglia. Attenzione, questo non significa che questi pesci, ben cucinati, non sia comunque ottimi, semplicemente bi-sogna saperli trattare. Un discorso diverso riguarda i pesci come la scardola, il luccio ed persico, di cui ne esistono numerosi tipi: persico sole, persico trota o boccalone, ed il più pregiato di tutti, il

persico reale. Questi sono pesci predatori, si nutrono quindi di altri pesci e la loro carne è molto delicata, adatta a palati in grado di coglierne il gusto sopraffino che è, ovviamente, meno sapido di quello del pesce di mare ma molto apprezzato dagli intenditori”. Il pesce di lago è quindi da considerarsi una prelibatezza ed è estremamente versatile: può essere cucinato in mille modi diversi, spesso utilizzando prodotti di stagione. Il ristorante “Il Marinaio” lo cucina a volte partendo dalle “ricette della tradizione”, riportate dall'Artusi che spesso hanno radici ancora più antiche, e reinterpretandole in chiave moderna, a volte “improvvisando” grazie all'ap-profondita conoscenza della materia prima, dei suoi sapori e dei giusti equilibri. Come recita la presentazione del ristorante stesso, che, oltre al pesce di lago e di mare propone anche ottimi piatti a base di carne riservando un occhio di riguardo ai prodotti locali: “Cucinare è un'attività creativa al pari dello scrivere. Davanti ai fornelli ci si ritrova con lo stesso potenziale che si ha davanti a delle pagine bianche”.

Si ringrazia il Ristorante “Il Marinaio” per la gentile collaborazione: Ristorante Il MarinaioVia G. Borghi, 3H21024 Biandronno (VA)Giorno di Chiusura: LunedìTel. +39 0332 766 [email protected] per informazioni sulle serate a tema potete consultare il sito www.ristoranteilmarinaio.it

Il prossimo 26 febbraio 2012, presso il aSalone Polivalente, si svolgerà la II

edizione del “Memorial Wolfrano De Silvestri” in ricordo del nostro com-pianto Maestro, con il patrocinio e la sponsorizzazione dell'Amministra-zione Comunale di Comerio e dell'ANBIMA provinciale.

aLa I edizione (febbraio 2011), ha ri-scontrato una notevole partecipa-zione, infatti sono stati ben 50 gli Allievi che vi hanno aderito; una splendida giornata all'insegna della musica e dell'amicizia. Al concorso possono partecipare tutti gli Allievi (età massima 23 anni) iscritti ai Corsi Musicali delle Bande della Provincia di Varese e li-mitrofe, suddivisi nelle categorie so-listi e piccole formazioni musicali e gli strumenti ammessi sono quelli tra-dizionalmente bandistici. Sul sito www.bandadicomerio.it, si può tro-vare il regolamento con le modalità di partecipazione ed iscrizione, oltre ad una informativa generale sul concorso e su come contat-tare la nostra segreteria.

COMERIO LAST MINUTE

è il simpatico nome dato alla mascotte del progetto Interreg a sostegno delle specie ittiche insubriche nei laghi Maggiore, di Lugano, di Como, di Mezzola, di Montorfano, di Alserio, di Varese e di Comabbio.Nel dicembre 2011, pochi giorni prima di Natale, sono state trasportate con un elicottero da Verbania e po-sizionate nel nostro lago, nell’area di Gavirate, delle fascine di legno funzionali alla creazione dell'am-biente ideale per la riproduzione delle specie ittiche autoctone come il pregiato pesce persico e la loro difesa dai predatori presenti nelle acque. L'operazione di posa degli habitat sommersi è propedeutica alla creazione di aree di fondale lacustre particolarmente idonee ai pesci, sia per deporvi le uova, sia come rifugio.Il progetto interreg “Valorizzazione sostenibi le dei prodott i i t t ic i tradizionali ed innovativi dei laghi insubrici” è un programma operativo di cooperazione transfrontaliera tra Italia e Svizzera. Per info: www.gustavopescedilago.it

GUSTAVO PESCE DI LAGO

Da sinistra a destra: Giorgio Omenetto, Giovanni Pasta e Davide Tamanti del Ristorante "Il Marinaio”

Ass.ne Filarmonica Comerio

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SICUREZZA

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Imparare l'autocontrollo, saper mettere in azione tutti i nostri sensi per intuire le mosse o le intenzioni di chi entra in ne-gozio. Mai distrarsi, sempre vigilare, prestare attenzione. L'approccio psico-logico ha preso la mano su quello più 'fisico' durante le lezioni della prima edizione del corso di sicurezza per com-mercianti.Il percorso formativo si è chiuso nell'aula palestra dello Sporting di via Correnti a Varese, lunedì 7 novembre alla presenza di numerosi giornalisti e dell'assessore comunale alla Polizia Locale di Varese, Carlo Piatti, che non ha mancato di e-logiare l'iniziativa: “E' utile una formazione specifica su come affrontare le situazioni di pericolo che possono crearsi in un negozio. Ben vengano iniziative come queste che sono importanti per chi lavora a contatto con la gente e mi complimento con Ascom per l'organizzazione di un per-corso formativo così mirato, che non solo tutela la categoria ma aiuta anche le forze dell'ordine ad intervenire in tempi rapidi, perché non dimentichiamoci che in si-tuazioni di difficoltà bisogna sempre es-sere supportati dall'intervento delle auto-rità competenti. Mi sento comunque di tranquillizzare tutti perché Varese è una città sicura, vigilata e non c'è nulla di cui aver timore. E anche per l'imminente shopping natalizio, le vie saranno vigilate con il massimo impegno da parte del Comune”.Infatti, il corso non si proponeva come il “fai da te” dell'emergenza in negozio, bensì come un percorso educativo sul comportamento migliore da attuare in casi di pericolo per non aggravare la situazione e l'incolumità, propria e dei clienti.“E' fondamentale imparare a raggiungere una consapevolezza di sé per reagire cor-rettamente, prendere coscienza delle proprie responsabilità” spiega Sabrina Sozzani, che del corso ha gestito la parte psicologica mentre quella più pratica, le-gata alle tecniche di difesa disarmata, era affidata al fratello Fabio, esperto in difesa personale ed arti marziali. Dieci i corsisti, tutti titolari di punti vendita, alcuni dei quali vogliono sottoporre allo stesso percorso i dipendenti. Tra questi, Giorgio Gennari, titolare del McDonald's di via Morosini “Credo sia stato un corso molto utile. Se sappiamo come difenderci

possiamo anche essere di maggiore aiuto alle forze dell'ordine. L'obiettivo primario resta quello di evitare rischi ai clienti e ai commercianti ma anche agli eventuali ag-gressori, comprendendo quale può essere la reazione più efficace nelle varie circostanze”. “Ho imparato a rallentare il respiro e il battito del cuore, a rallentare e calmarmi per affrontare meglio le situazio-ni più a rischio” ha confessato Alberto De-vecchi, del centro benessere Ad Per-sonam della Brunella.“Ora guardo la gente in un modo nuovo, con maggiore attenzione - commenta Margher i ta Gianola, propr ietar ia dell'omonima coltelleria di piazza Repubblica - proprio perché è stato interessante in queste lezioni l'appro-fondimento dell'aspetto psicologico della situazione di criticità, imparando ad analizzare tutta la giornata lavorativa con occhi nuovi individuando anche i momenti più critici, quindi, quando prestare la massima attenzione”.Un grado di soddisfazione altissimo, quindi, da parte dei partecipanti, come ancora sottolinea il fiduciario varesino dei commercianti, Marco Parravicini, qui nella sua veste di gioielliere “Ci tengo a sottolineare che Varese non è una città pericolosa, ma il tema della criminalità sta ulteriormente sensibilizzando tutta la no-stra categoria. Corsi come questi sono utilissimi, perché ti danno la giusta tran-quillità nel sapere come non farsi prendere dal panico e come reagire con pacatezza ed equilibrio nel caso di un'aggressione”.

Si è svolto il 14 novembre scorso il primo seminario di aggiornamento fiscale riser-vato ai soci di Ascom Varese. Un incontro proficuo stando ai commenti dei parteci-panti che hanno elogiato l'iniziativa quale occasione per approfondimenti in materia fiscale e tributaria, nonché un momento ideale per porre domande e chiarimenti utili per la gestione quotidiana della pro-pria impresa. La lezione è stata condotta da Antonio Centorrino, responsabile dei servizi fiscali di Ascom Varese. Quindici i partecipanti, tutti titolari di aziende as-sociate alla nostra organizzazione.E' questo il primo di una serie di appunta-menti su tematiche gestionali utili all'ag-giornamento professionale del commer-ciante, in qualità di amministratore della propria impresa.Il prossimo seminario è fissato per lunedì 16 gennaio 2012 dalle ore 10 alle 12 sempre presso la sede Ascom di Varese, in via Valle Venosta 4. Tra gli argomenti che saranno trattati: la videosorveglianza e la privacy, la sicurezza nei luoghi di lavoro, il contratto di locazione, il rapporto con il consumatore.

Negozi più sicuri per clienti e commercianti

Viste le numerose richieste, Ascom Varese organizza una seconda edizione dei corsi sopra descritti. La partecipazione è gratuita e riservata in esclusiva ai soci Ascom Varese previa iscrizione.

CORSO DI SICUREZZA PER COMMERCIANTI Quattro incontri per un totale di 10 ore di formazione con inizio il 27 febbraio 2012.

Info e iscrizioni:Ufficio Formazione, tel. 0332 342139/160; email: [email protected].

SEMINARIO DI AGGIORNAMENTO FISCALEProssimo incontro il 15 gennaio 2012.

INGREDIENTI:Un 2011 ben stagionato (...quasi all’osso)200 grammi di SPERANZA300 grammi di GIOIA100 grammi di AMORE600 grammi di SALUTE

Prendere un 2011 ben stagionato e incidere dalla parte dei mesi con un coltello affilato, estrarre tutta la crisi e, con l'ausilio di una pinzetta togliere anche le spinose amarezze. Ricomporre cucendo con filo da torcere. Scoprire la gioia di vivere, precedentemente ammollata in un bagno di sangue e versarla in una terrina. Versare nel frullatore con pazienza la speranza, la gioia, l'amore, la salute e frullate fino ad ottenere un composto omogeneo. Versate il tutto sulla base risanata 2011, mettetela in forno a 2012 gradi q.b. Estrarre dal forno e spolverizzare con uno spred basso. Servire a piacere ai più bisognosi. La ricetta è stata offerta dai ristoratori Ascom del Distretto Due Laghi.

Per un “dolce” 2012

a cura di

SICUREZZA

Aggiornamento fiscale

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PICCOLE E MEDIE IMPRESEPICCOLE E MEDIE IMPRESE

Piccole e Medie Imprese: voglia di futuro

a cura di

La Confesercenti Provinciale di Varese, oggi più che mai è impegnata nella tutela delle PMI e dei loro interessi: dai corsi di formazione alle convenzioni, alla consulenza fiscale e tributaria, all'impegno per la rivalutazione dei centri storici e dei piccoli e-sercizi commerciali, la nostra Associazione con un impegno a 360° è sempre al fianco dei propri Associati.Sul nostro sito web www.cat-confesercenti.va.it, tutti i nostri iscritti potranno trovare le convenzioni nazionali: ACI e FIPAC, Ford, Unipol, BNL, Intesa SanPaolo, Commerfin, Monte dei Paschi di Siena, Telecom Italia, Alitalia e altro.Sempre sul nostro sito web potranno trovare le convenzioni provinciali con diverse aziende e associazioni: Dental Life, Manpower, Bielli Viaggi, Sodalitas, Varese Pallacanestro, Darwin Airlines SA, Telemedia, Terra e Mani, Il Crivello, Secure trade System, Securconf, Ottica Ilop, Sicam, Unipol banca Fipac Unipol Banca Confesercenti, San Paolo IMI e ancora nuovi servizi legali e fiscali a disposizione dei nostri iscritti.Queste convenzioni prevedono una serie di vantaggi e una scontistica sempre utile, soprattutto in momento di crisi economica, come quello at-tuale, oltre a dei servizi di qualità dedicati ai nostri Associati.Inoltre sempre sul nostro sito web potranno conoscere tutti i corsi di formazione che la Confesercenti di Varese, tramite il suo centro formazione FORMACON e in collaborazione con Acof, mette a disposizione dei propri Associati, corsi di formazione e di aggiornamento, che consentono ai nostri Associati di svolgere con le necessarie ed opportune conoscenze la propria attività.Inoltre, continuiamo a condurre la nostra battaglia a favore dei centri storici e delle piccole attività che ogni giorno devono condurre un’impari battaglia con i grandi centri commerciali.I tempi cambiano, non possiamo negarlo, cambiano le abitudini e i comportamenti, forse i grandi centri commerciali, spesso aperti anche la domenica hanno semplificato la vita, ma cer-tamente ci hanno fatto perdere la dimensione “umana” dell'uscire a fare la spesa .Nei negozi di quartiere, al contrario, possiamo trovare quelle cose speciali con cui ci si premia, acquistabili anche in piccole quantità, senza inutili sprechi. Questi negozi offrono normalmente un servizio personalizzato che ci consente di ri-scoprire non solo i sapori delle tradizioni locali, ma anche un rapporto più umano con il negoziante che saprà sempre fornirci preziosi consigli e sug-gerimenti.Suggeriamo a tutti di provare a scoprire un mondo più umano senza le solite code, riceveremo disponiblità e attenzioni e ritroveremo le nostre radici.

Iniziative e progetti a trecentosessanta gradi

Nella nostra recente Assemblea Gene-rale, svoltasi il 17 ottobre 2011 presso il Centro Congressi Ville Ponti, abbiamo vo-luto dare un messaggio positivo, ricor-dando la funzione delle PMI nella rina-scita e nello sviluppo del nostro Paese dalla fine della seconda guerra mondiale ad oggi.Noi sappiamo che la crisi che ha investito l'economia mondiale parte da lontano e vede coinvolta l'Italia per l'enorme mole di debito pubblico che pesa da decenni sulla nostra economia e sul nostro bilan-cio e per l'incapacità dei nostri politici di operare le scelte giuste al momento giusto.Per decenni la nostra Pubblica Ammini-strazione ha visto crescere il numero dei dipendenti in misura enormemente supe-riore alle necessità, abbiamo visto cre-scere i costi, senza vedere migliorare i servizi.Da decenni tutti abbiamo la consape-volezza che un sistema pensionistico ba-sato sulla retribuzione e sui quindici anni sei mesi e un giorno di anzianità, rag-giunta molto spesso con sistemi poco ortodossi, non avrebbero potuto reggere; eppure per decenni si è continuato a dis-cutere sull'opportunità o meno di inter-venti sul sistema pensionistico.Per decenni abbiamo visto crescere il nostro debito pubblico, senza pensare che prima o poi i creditori si sarebbero presentati a riscuotere.Per decenni abbiamo avuto governi, retti su maggioranze risicate e “costretti” a compromessi e a non decidere per “re-sistere” qualche mese in più.La politica ha la responsabilità non solo dei costi smisurati e inaccettabili della stessa, ma ha soprattutto la respon-sabilità di non avere preso per tempo decisioni necessarie, anche se a volte impopolari.Le PMI chiedono alla politica di

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sostenerle, togliendo lacci e laccioli, che molto spesso ne impediscono lo sviluppo, chiedono la diminuzione dei costi della po-litica e della Pubblica Amministrazione, mi-nori costi e maggiore disponibilità, chie-dono di avere accanto uno Stato più ef-ficiente e meno opprimente, chiedono una politica che abbia il coraggio di decidere con equità, chiedono la costruzione di strut-ture ed infrastrutture, capaci di sostenere lo sviluppo.Le PMI sanno che dalle decisioni di chi ci governa dipende il loro futuro e il futuro del nostro Paese e sono disposte ad ulteriori sacrifici, se questi ci consentiranno di ri-prendere la via della crescita e della pro-sperità. Abbiamo atteso i contenuti della manovra del Governo Monti, certi che ulteriori sa-crifici sarebbero stati necessari, ma con la speranza che questi sacrifici, pur non essendo gli ultimi, andassero finalmente nella giusta direzione.Io penso che questa manovra vada giudi-cata, spogliandosi dei propri interessi per-sonali e di categoria, da idee e ideologie preconcette, che non ci permetterebbero serenità di giudizio. La manovra nel suo complesso è da giudicare positivamente. Finalmente si sta affrontando con deter-minazione il problema pensioni, il problema della spesa pubblica, il nostro ruolo in Europa.Naturalmente non possiamo nascondere le nostre perplessità per alcune scelte come il nuovo aumento dell'Iva e l'aumento dei carburanti che a nostro parere contribu-iranno ad un’ulteriore compressione dei consumi, inoltre, speravamo in qualcosa di più per la crescita.Ci auguriamo comunque che il Parlamento, senza stravolgere la manovra, apporti quei piccoli correttivi che potrebbero renderla più equa, ma ci auguriamo soprattutto che venga approvata in fretta, perché i mercati non aspettano.

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Già che ci sei, fai anche

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UTILE & DILETTEVOLE

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UTILE & DILETTEVOLE

In questa pagina, in alto: un particolare della locandina affissa

per il raduno regionale di scooter Vespa.Immediatamente sotto, Ileana la coinvolgente

interprete della “danza del ventre”. Qui a sinistra: un particolare del manifesto

del Giugno 2007 che pubblicizzava la presenzadei modellisti sulla terrazza del Campo dei Fiori.

La mascotte Roddy è alle prese col radiocomando.A destra: l’area sportiva allestita all’ultimo piano del

parcheggio per lo svolgersi dell’evento Giugno Sport del 2004.

“Già che ci sei, fai anche la spesa!”.Può sembrare strano che il claim (così si chiama negli anni 2000 quello che una volta era lo slogan) di un centro com-merciale possa essere questo, ma il Campo dei Fiori lo sfrutta, e lo fa con suc-cesso, sin dalla sua apertura, che risale a 10 anni fa.Provate a pensarci bene, siamo sicuri che riuscirete anche voi a trovare del vero in questo motto. Sì, perché è inutile negarlo, le abitudini di noi consumatori sono cam-biate nel corso del tempo. E il Centro ha cavalcato l'onda, capendo, forse prima di tanti altri, che un luogo deputato inizial-mente soprattutto all'acquisto debba sì offrire merci, servizi e promozioni, ma ac-canto a tutto questo deve poter e saper proporre delle esperienze, ciò quindi che gli utenti riescono a ricordare nel tempo e a portarsi dietro proprio come un (perso-nalissimo) bagaglio. Così se l'acquisto è ovviamente sempre e comunque impor-tante e primario, sempre più peso acqui-sisce il luogo in cui la compera viene ef-fettivamente fatta. E' proprio tenendo bene a mente tutti questi fattori che il Campo dei Fiori cerca costantemente di affiancare alla propria missione commerciale una filosofia che includa momenti di aggregazione e diver-timento. Usciamo di casa e nei luoghi in cui ci rechiamo vogliamo poterci trovare a

nostro agio. Ci piace essere circondati da piacevolezze e poter prendere parte a eventi e iniziative che ci possano trasmet-tere qualcosa.Servizi, assortimento di prodotti e con-venienza sono solo alcune delle colonne su cui si erge il Campo dei Fiori che ha sa-puto nel corso di questi anni arrivare al cuore delle persone, percorrendo delle strade forse inusuali per un centro com-merciale, ma sicuramente di effetto e di impatto sull'opinione dei consumatori ri-guardo a questo spazio.Ad accompagnare i clienti del Centro c'è, ormai da molti anni, Roddy, lo scoiattolo mascotte che ha il compito di promuovere gli eventi domenicali e festivi (quando pre-visti) e di distribuire caramelle e leccornie a grandi e piccini quando invece il program-ma degli eventi è, diciamo, più tranquillo. Roddy è una sorta di certezza così come lo sono le iniziative che continuamente a-nimano i giorni di festa al Campo dei Fiori.Ed è proprio Roddy che in un manifesto del 2007 invita i clienti a provare l’emo-zione del radiocomando. Grande succes-so tra il pubblico maschile è stato raccolto da quell’evento (probabilmente è una delle passioni più diffuse tra gli uomini di ogni età), così come dai raduni di auto d’epoca e di famosi scooter. Grazie alla parte-cipazione del

La primavera porta profumo di fiori d'arancio, responsabile così di ac-

compagnare ogni anno varie fe-ste per celebrare il matrimonio, offrendo ai futuri sposi spunti e consigli per organizzare al meglio il “giorno più bello della loro vita”.Grande attenzione viene da sempre riservata allo sport:

Vespa Club Tre Laghi di Tra-vedona Monate, nell’estate del 2009, si svolsero sul grande terrazzo del Centro le prove di abilità e gimkana del 2° Raduno

regionale “Tour dei laghi".

dalla pista di pattinaggio su ghiaccio montata tutti gli anni, per tutto l’inverno, nella piazza del centro e accessibile a chiunque voglia cimentarsi con lacci di pattini, cadute e piroette, alla Capoeira (la famosa danza marziale di origine bra-siliana), tante sono state le occasioni pe-

mettersi alla prova o per ammirare le esibizioni di atleti professionisti. E' giusto quindi ricordare gli spettacoli di danza del ventre che hanno letteralmente ammaliato tutti i clienti accorsi ad assistervi, ma anche saggi di danza classica che hanno reso orgogliosi i genitori ed emozionato i

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la spesa!

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Qui sopra la splendida “fuori serie” Rallyesposta insieme a tante altre in occasione del

“Concorso di Eleganza” per autovetture degli anni ‘20/’50 nell’ottobre del 2002.

Qui a destra Gianduja ed il suo abile burattinaio Niemen che allietano le domeniche di tanti bambini.

Subito sotto:Cristina D’Avena e Pino Campagna, due tra i tanti artisti

che “hanno calcato la scena” del Campo dei Fior.i

bambini che ne hanno preso parte. La “vecchia” terrazza, ora parcheggio co-perto da un efficiente tetto solare, ha avuto il merito di ospitare numerose manifestazioni sportive, tra cui quella dedicata al Beach Volley con l'amichevole partecipazione di alcuni giocatori della Nazionale Australiana e il torneo di calcetto organizzato, per stare ov- viamente sempre sul pezzo, nell'estate del 2006, quella in cui, non ve ne sarete certo dimenticati, la nostra Nazionale di calcio ha vinto i Mondiali! Proprio loro, i Mondiali, sono stati il “pretesto” per il lancio di un concorso che ha distribuito ai clienti del Centro nu-merosi premi.Non vengono mai dimenticati i bambini che sono spesso messi al centro degli eventi del

Campo dei Fiori: dai tornei di hockey su ghiaccio a loro riservati si è passati, nel corso degli anni, ad altre iniziative che hanno avuto il pregio di coinvolgerli diret-tamente facendoli sentire utenti pri-vilegiati del luogo in cui spesso si tro-vano, volenti o nolenti, a dover ac-compagnare i loro genitori.

Lo Spettacolo di Burattini del Teatro Niemen ha avvicinato i piccoli a un mon-do a loro forse sconosciuto (in un pe-riodo di bombardamento tecnologico e informatico un po' di sano ritorno alle tradizioni non può che far loro che bene). Nel novembre di questo e dello scorso anno asinelli e pony hanno invece ani-mato la pista costruita specificatamente per loro e i piccoli cavalieri che hanno avuto il coraggio di montarli hanno ricevuto un diploma simbolico per il loro sforzo atletico. Appuntamento che si rinnova ogni anno

è poi quello con il circo Macaggi (vedi intervista a pag.18) che, siamo sicuri, riesce sempre a divertire non solo i bam-bini, ma anche i più grandi.Da giugno 2010 si ripetono ogni dome-nica di fine mese, per la gioia della clien-tela femminile, i mercatini con stand che propongono oggettistica varia prodotta da artigiani locali. Anche la moda è stata protagonista grazie ad alcune sfilate or-ganizzate seguendo i dettami dei grandi stilisti. D'altra parte Milano non è così lontana e le influenze della capitale del fashion arrivano facilmente anche a Gavirate! Per i più golosi non sono mancate le occasioni per sbafarsi delle gustosissime torte giganti preparate per festeggiare gli anniversari (o faremmo meglio a dire i compleanni?) del Centro, ma anche ri-correnze varie. E per gli amanti dei gossip e dei VIP non sono mancati i passaggi di personaggi di spicco del mondo dello spettacolo tra cui Platinette, Pino Campagna, Dario Ballantini e Cristina D'Avena.Un occhio di riguardo al mondo del so-ciale ha permesso di ospitare la tappa di una gara ciclistica per disabili. Grande attenzione anche ad arte e cultura con la mostra dell'artista Enrico Bay e di altri pittori contemporanei e, nel novembre di un paio di anni fa, con l'esibizione di un coro gospel.Insomma: chi più ne ha, più ne metta.Sono queste iniziative che nel corso degli anni hanno permesso al Campo dei Fiori di affermarsi non solo come centro commerciale, ma come spazio di ag-gregazione, in grado di offrire alla sua utenza, prima di tutto, un'esperienza piacevole e divertente alla quale af-fiancare, perché no?, anche il momento di fare la spesa.Per maggiori informazioni sul Centro e per scoprire quali eventi sono in programma visitate il sito: www.campodeifioricard.com.

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IL PERSONAGGIOIL PERSONAGGIO

Sergino:professione clown

il Carnevale è alle porte e la copertina di questo numero lo declama. Dunque una buona occasione, quella del carnevale, per parlare dell’antica Arte Circense e, in particolare, di un suo romantico prota-gonista.Non è Pierrot, il triste pagliaccio inna-morato della luna e nemmeno l’allegro, policromo Arlecchino, no signori, il per-sonaggio che vi presentiamo è nostro contemporaneo e vive nel varesotto. Si tratta del ruspante pagliaccio “Sergino” Macaggi.A Gavirate lo conoscono tutti, o quasi, i bambini sicuramente. Quanti di loro, ormai da qualche anno, accompagnando i ge-nitori a far la spesa, sono stati attratti dal piccolo ma inesauribile Circo Macaggi. Si, proprio mentre i genitori approfittano della domenica per rifornire il frigorifero i bimbi vengono “parcheggiati” in poltroncina a godersi gli stravaganti numeri di Sergino e della sua poliedrica famiglia. Nessun bimbo sa però che “Sergino”, il simpatico pagliaccio tutto fare che li fa tanto ridere, non è un improvvisato artista di strada ma il discendente di una delle più note famiglie circensi italiane: la famiglia Macaggi. Una di quelle famiglie che in un passato non

tanto lontano arrivavano coi “carrozzoni” e che elettrizzavano i ragazzini di un intero paese.E così, in una piazza di un nostro comune, magari di fianco ad un monumento a Giuseppe Mazzini s’ergeva in un batter d’occhio il fantastico tendone del circo. A “tirarlo su” erano gli stessi artisti che poi, dismessi i panni di carpentieri ed elet-tricisti, si calavano nei ruoli di abili gio-colieri, spericolati acrobati e divertenti pagliacci in scintillanti costumi. Ci pensava poi il clown a condurre, con trucchi e battute dialettali, l’affascinato pubblico sempre più coinvolto da numeri mozza-fiato ed anche spesso pericolosi. Ma la notte tra il 20 e il 21 dicembre non andò così, il circo di Camillo Macaggi (papà di Sergio) si trovava a Casorate Sempione e il periodo natalizio si pro-spettava già come il migliore dell’anno. Le famiglie con bambini sarebbero andate volentieri a divertirsi sotto il tendone al calduccio delle stufe a kerosene perché fuori nevicava... altrochè se nevicava. Purtroppo la nevicata fu eccezionale al punto da far piegare la struttura e lacerare il telone di copertura. In poche ore tutto crollò e rimase, inutilizzabile, sotto una bianca coltre. Non ci furono vittime ne feriti perché lo spettacolo non era ancora cominciato ma quell’evento decretò la fine del Circo di Camillo Macaggi. Da quel giorno s’iniziò a lavorare all’aperto o, come si fa oggi, all’interno di strutture commerciali. Ecco perché il “Circo Ma-caggi” è diventato un circo “sui generis” ultracollaudato. Lo è perché affonda le radici nella genealogia dello spettacolo ambulante italiano. A Sergio basterebbe dire “figlio di Camillo Macaggi e Lucia

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Medini” ed ogni altra descrizione sulle locandine sarebbe superflua. Due cognomi che, al pari dei grandi Togni, Orfei, Medrano etc., hanno avuto il loro momento di splendore con un proprio “piccolo” tendone del quale, il solo montaggio, era già uno spettacolo che i bimbi dei nostri paesi aspettavano con ansia almeno una volta all’anno. Certo, una piccola realtà, se confrontata al mega Circo Americano “scrigno da tremila posti”, così com’è definito il nuovo com-plesso di Enis Togni. Ma l’essenza è identica, la stirpe è la stessa. Macaggi e

La nonna: Lucia Medini, famosa trapezista dal 1940 al1980

Il nonno: Camillo Macaggi (secondo da sinistra) con “la spalla” Guido Niemen.

Monica:moglie di Sergio dal 1995

Michael e Jordan: in arte “Pisellino” il primo, “Centimetro” l’ultimo arrivato in casa Macaggi.

Sergino mentre si esibisce in un numero di vera suspance: il lancio dei coltelli che sfiorano la sagoma del partner “Patatina”.

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BENESSERE

WeFit - Centro Commerciale Campo dei Fiori - V.le Ticino 82 - Gavirate 2°Piano - [email protected] -

Vincere la pauradell’acqua giocando

BENESSERE

L'acqua: un gioco meraviglioso. Gioco ed acqua, due parole distinte e allo stesso tempo complementari. Molto spesso le persone adulte vedono il gioco come un'attività di semplice divertimento attribuendogli così un'importanza minore rispetto a quello che in realtà rappresenta. Sarebbe però riduttivo ritenere il gioco solamente uno svago in quanto, dietro ad ogni attività ludica, si nasconde un'espressione creativa legata allo sviluppo della personalità dei bimbi che li porta a coinvolgere contemporaneamen-te il movimento, il pensiero, il linguaggio e le emozioni. “L'uomo è pienamente tale solo quando gioca", dice Schiller. Giocando infatti ognuno di noi riesce a liberare la mente ed ha la possibilità di mostrare la propria sfera emotiva. È stata la psicologia a vedere nel gioco il protago-nista dello sviluppo psicologico e soprattutto della personalità. Il primo ad occuparsene fu proprio Sigmund Freud, che rintracciò nei giochi del maschio il tentativo di imitare il padre e ricoprirne il suo ruolo, mentre nei giochi femminili la ricerca di un'autorità spesso negata. L'acqua a sua volta è il composto chimico più abbondante sulla terra e negli esseri viventi ed è perciò un elemento fonda-mentale sia per la nostra vita sia per quella del pianeta. Acqua e gioco si possono a loro volta unire diventando per i bambini un mix perfetto di sport, svago e diverti-mento. Il gioco in acqua offre ai bimbi la possibilità di vivere sensazioni piacevoli, di conoscere e di esplorare. Esso è in grado di aiutarli a superare le loro paure nei con f ron t i d i un e l emen to che

può essere sia amico sia nemico, consentendo di trasferire l'oggetto del timore (l'acqua) su un altro oggetto familiare e quindi non pericoloso (il gioco). Proprio sulla base di ciò molte piscine oggi, oltre a organizzare normali corsi di nuoto per adulti e bambini, hanno dato vita a delle attività di “Acquaticità” che consentono di avvicinarsi al mondo acquatico superando i primi timori. Superato l'ostacolo iniziale l'acqua non può essere altro che amica, per questo sono stati creati i cosiddetti “gonfiabili” una serie di scivoli e giochi galleggianti capaci di coinvolgere adulti e bambini avvicinandoli sempre di più a un mondo unico. Una delle tante strutture che offre questo servizio è WeFit, centro fitness all'interno del centro commerciale Campo dei Fiori di Gavirate, che dà la possibilità ogni do-menica di provare il servizio gonfiabili WI Bit a un piccolo prezzo.

Medini hanno molto in comune, o come si dice oggi, “nel DNA”. L’attuale troupe Macaggi si compone di quattro artisti e due serpentoni. In occa-sioni particolari la forza massima si può integrare con altri cinque o sei artisti in-gaggiati, di volta in volta, per spettacoli specifici. I Macaggi sono: “Sergino” Clown e direttore, Monica “Patatina” clown, il primogenito Michael “Pisellino” abile giocoliere, il piccolo Jordan in arte “Centimetro” e, dulcis in fundo, la nonna Lucia Medini ormai “in pensione” ma in famiglia figura molto carismatica (dal 1940 al 1980 tra le prime tre trapeziste volanti del mondo).Abbiamo voluto parlare, fuori scena, con questo mattatore del circo in miniatura per cercare di scoprire se, sotto il cerone, esistono gli affanni dei comuni mortali. “Si, esistono” ammette Sergio, “In tempi di crisi come quelli che stiamo attaversando lavorare con continuità è molto pro-blematico e bisogna confrontarsi, gior-nalmente, con sedicenti “artisti” improv-visati che si offrono a prezzi irrisori ed operano senza esperienza, garanzie e Assicurazione”.Una pausa mentre si ritocca il trucco e poi: “Il nostro spettacolo dura mediamente un ora e mezza ma la località della rap-presentazione si deve raggiungere almeno quattro ore prima. Si scaricano i materiali, i costumi, la “pista” e le “quinte”. Alla fine dello spettacolo occorreranno altre due ore per il recupero e il riordino dei mate-riali.”La domanda finale ci viene spontanea: “Il sogno nel cassetto di Sergino?”Il volto semitruccato diventa serio ma subito s’illumina, “Un piccolo circo nel nostro territorio che si muova con un programma annuale garantito e ben definto,” e dopo una breve pausa Sergio continua “e la certezza di poter lavorare, con tutta la mia famiglia, in esibizioni che mantenendo la natura circense portino sempre il sorriso sui volti dei tanti bambini, che ci vogliono bene”.Al Campo dei Fiori di Gavirate il Circo Macaggi sarà presto presente ma per essere sicuri sulla data e l’ora della rap-presentaz ione consul tare i l s i to

oppure tele-fonare direttamente a Sergio Macaggi.

www.campodeifioricard.com

Per informazioni sulla programmazione,

sull’organizzazione e sui servizi

della Compagnia Macaggi

Cel. 335 6347853

Tel. 0332 601988

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MIELE ITALIANO

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Il 2011 è stato un anno importante per il miele varesino.L’”oro delle Prealpi”, come viene definito dal Consorzio Qualità Miele Varesino nato per tutelare il miele prodotto in provincia di Varese, ha infatti compiuto gli ultimi passi per ottenere l'importante riconoscimento della denominazione Dop (denominazione d'origine protetta) che ne garantirà gli altissimi standard qualitativi a livello euro-peo. La questione riguardante la purezza del miele non è infatti secondaria: molto spesso, infatti, si leggono sui giornali segnalazioni della presenza di residui di antibiotico dato alle api produttrici per la cura di alcune patologie quali la peste americana e la peste europea (severa-mente vietati in Europa), o di altre so-stanze estranee, spesso dannose per la salute dell'uomo, in mieli di derivazione extraeuropea. Il miele italiano, ed in primis quello prodotto nelle nostre zone, è di particolare pregio tanto da essere considerato un'eccellenza da supportare e valorizzare.Il conseguimento della denominazione Dop sarà, quindi, il giusto premio per un settore produttivo del nostro territorio che vanta una tra le produzioni più significative d'Italia: basti pensare che in provincia di Varese si trovano 86 imprese produttrici, 515 hobbisti e 12.200 arnie per una produzione di circa 550.000 kg annui pari ad un valore commerciale di oltre tre milioni di euro. Il Distretto del Commercio Due Laghi può vantare la presenza di due eccellenze nel campo della produzione e della vendita del miele: l' Apicoltura “Ca-rera Andrea” di Gavirate, e l'Apicoltura “Gamberoni Riccardo” di Comerio.Entrambi producono sia mieli da essenze locali come l'acacia ed il castagno sia il miele di melata ottenuto non dal nettare dei fiori ma bensì da una sostanza zuc-cherina prodotta da alcuni insetti che si nutrono della linfa degli alberi.

Ma parliamo un po' dell'oro liquido, cibo degli Dei, protagonista di questo breve articolo…Come tutti sanno, il miele viene prodotto dalle api partendo dalle sostanze zuccherine contenute nel nettare (una sostanza secreta dai fiori per attrarre gli insetti che, in questo modo, trasportano di fiore in fiore il polline fondamentale per la

L’oro delle Prealpifecondazione della pianta) o nella melata. Per quanto riguarda il miele di nettare, la composizione e quindi le proprietà nu-tritive e curative variano a seconda della pianta da cui deriva. Nel periodo invernale, con i primi sintomi delle malattie da raf-freddamento, l'utilizzo del miele per le sue proprietà antibatteriche, antibiotiche e cu-rative appartiene alla tradizione famigliare di ciascuno di noi. Chi non ripensa con un sorriso alla tazza di latte fumante con il miele servita a più piccini da mamme o nonne prima di coricarsi? Composto prin-cipalmente da zuccheri (glucosio e frut-tosio), acqua e polline, il miele è stato infatti utilizzato fin dai tempi antichi non soltanto come alimento energetico (es-sendo composto principalmente da frut-tosio, ha un poter dolcificante più elevato di quello dello zucchero raffinato e, ris-petto a quest'ultimo, rappresenta una fonte di energia che il nostro organismo può sfruttare più a lungo) ma anche come prodotto terapeutico polivalente in quanto con esso si possono preparare medica-menti in grado di favorire la salute, la vitalità e la longevità. Il suo utilizzo è noto anche nella cosmesi: si narra che grandi bellezze seduttrici di re come Cleopatra e Madame Du Barry ne facessero un largo uso nei loro trattamenti estetici per le proprietà depurative e nutritive.

Il miele, il cui nome pare derivi dal termine ittita Melit, poi divenuto mellichos in greco ovvero blando, dolce e mollis in latino che significa molle o morbido, per il suo colore dorato, la sua dolcezza, le sue proprietà nutritive e terapeutiche è stato fin dall'an-tichità ritenuto di origine divina. Per Aristotele “il miele è una sostanza che cade dall'aria, specialmente al sorgere delle stelle e quando si incurva l'arco-baleno” mentre per Virgilio è il “dono

celeste della rugiada”. L'uomo ha iniziato a cibarsi di questo prezioso alimento già 10.000 anni fa, mentre la prima testi-monianza dell'allevamento vero e proprio delle api risale a una pittura egiziana del 2400 a.C.. Nell'Egitto antico, un culto particolare era dedicato all'ape, consi-derata la messaggera, nata dalle lacrime del Dio del Sole, Ra, cadute sulla terra, che “viaggiava sui sentieri della luce” portando con sé i messaggi che gli uomini inviavano agli Dei, mentre il miele e la cera venivano spesso utilizzati nelle cerimonie sacre. Sapete da cosa deriva la parola “mummia”? Pare che il termine non sia di origine egizia ma derivi dall'arabo “mum” con cui si indicava la cera che impregnava le fasce nelle quali venivano avvolti i cadaveri. Durante la sepoltura poi, ac-canto ai Faraoni venivano sempre posti dei vasi contenenti del miele utile per il lungo viaggio verso l'altra vita. Anche per i greci le api ed il miele ebbero un particolare valore sacro: il mito narra come lo stesso Zeus, appena nato, venne nutrito solo con Miele e latte. Una vota cresciuto e divenuto il Padre degli Dei, le stesse api gli chiesero di avere un pungiglione per poter difendere il loro prezioso prodotto: Zeus non fu felice della richiesta ma acconsentì, avvertendole però che qualora lo avessero utilizzato avrebbero pagato con la vita.

L'Apicoltura “Carera Andrea” si trova a Gavirate, in via alla Chiesa 8 -Tel. 0332/745425. Con i familiari, Andrea Carera segue tutto il percorso del suo miele, realizzato esclusivamente in loco, dalla produzione alla smielatura, alla maturazione, al confezionamento e alla vendita, che effettua direttamente, sia nel punto vendita sia all'Agrimercato di Varese e in manifestazioni locali. I suoi mieli hanno ottenuto numerosi riconoscimenti tra cui il primo premio al CONCORSO INTERNAZIONALE DEL MIELE DI MONTAGNA, realizzato al Mipam di Laveno, nel 2010 nella categoria miele d'acacia ed il terzo premio nella categoria miele millefiori e il secondo premio, nel 2011, nella categoria miele d'acacia. Nel 2011 ha vinto anche il primo premio al Concorso “Grandi mieli dell'Insubria” ad AgriVarese con il suo miele

Il cibo degli Dei

A zonzo tra miti e leggende...

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MIELE ITALIANO

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I romani, che insieme ai greci ebbero l'intuizione di trasferire il miele alla tavola e alla scienza medica, ne importavano no-tevoli quantità da Creta, da Cipro, dalla Spagna e da Malta. Il nome originale di quest'ultima, Meilat, pare infatti che si-gnificasse “terra del miele”. Il miele ha un ruolo d'onore anche nelle leggende nordiche, secondo le quali le api affiorano sulla terra da un sotterraneo mondo incantato, dove vivono insieme alle fate. In ambito rituale nel mondo celtico, come nel Mali, l'idromele, ottenuto dalla fermentazione di miele ed acqua, è la bevanda tipica dell'aldilà ed è simbolo di immortalità perché unisce la sacralità dell'ape, quale messaggero celeste che trasforma il sole in miele, alla sacralità dell'acqua vista come linfa vitale. Si po-trebbe continuare ancora a lungo a di-scorrere sul ruolo fondamentale rivestito per tutta la storia dell'uomo dal ricco a-limento dorato ma preferiamo fermarci qui, lasciando al lettore la curiosità per ulteriori approfondimenti. Concludiamo quindi questo breve intervento con le parole che sommi poeti del tempo attuale gli hanno dedicato.

Il miele è come il sole del mattino, / con tutta la grazia dell'estate / e il fresco antico dell'autunno.

L'Apicoltura “Gamberoni Riccardo” si trova a Comerio in via Piave 3. E' un'azienda a conduzione familiare ed è situata tra il lago di Varese ed il Parco Campo dei Fiori, zona ideale per l'apicoltura grazie alla presenza di una grande varietà di specie botaniche. Il miele dell'Apicoltura “Gamberoni Riccardo” presenta particolari caratteristiche aromatiche ed è riconosciuto per la sua particolare qualità e ricchezza di sapori. Per ottenere un prodotto naturale e genuino, la famiglia Gamberoni segue personalmente di tutti i passaggi della produzione, dalla smielatura al confezionamento, utilizzando tecniche tradizionali. Il loro miele può essere acquistato sia nel punto vendita di Comerio, sia in manifestazioni locali.

Contatti: Tel. 339-3435516 [email protected]

È' la foglia appassita ed è il frumento.Oh divino liquore dell'umiltà, / sereno come un verso primitivo! Federico Garcia Lorca

Il miele/ misterioso,/ ricco e pesantemiele, spesso aroma,/ liquida luce che cade a goccioloni. Pablo Neruda

Il miele può essere unifloreale se deriva dal polline di una sola specie botanica o millefiori. A seconda del polline che lo compone ha effetti terapeutici diversi. Di seguito vi pro-poniamo una schematizzazione delle prin-cipale proprietà dei diversi mieli.Miele d’abeteE' un ottimo antisettico polmonare e delle vie respiratorie ed è dunque indicato per curare le bronchiti, le tracheiti, le riniti e l'influenza. Possiede anche un effetto deodorante ed è indicato per chi soffre di alitosi.Miele d’acaciaParticolarmente indicato per lattanti e bambini, specie se hanno le mucose dell'apparato respiratorio e gastrointestinale infiammate.Miele d'arancio o di agrumiHa proprietà antispasmodiche e sedative che lo rendono consigliabile in casi di nervosismo, ansia ed insonnia. Ha potere cicatrizzante ed è indispensabile nel trattamento delle ulcere. Mescolato con tè ghiacciato è un ottimo dis-setante.Miele di eucaliptoGli vengono attribuite proprietà antispas-modiche, anticatarrali, antiasmatiche, emol-lienti, calmanti della tosse, antisettiche delle vie respiratorie, delle vie urinarie e dell'in-testino. Lo si usa anche come cicatrizzante nelle affezioni della bocca.Miele di biancospinoE' consigliato in caso di ipertensione arteriosa, palpitazioni, angina pectoris, arteriosclerosi, spasmi, convulsioni. E’ anche indicato in caso di insonnia.Miele di tiglioGli si riconoscono proprietà calmanti che lo rendono consigliabile soprattutto in caso di nervosismo ed insonnia.Miele di timoÈ ritenuto un potente antisettico generale da impiegare in caso di pericolo di malattie infettive (periodo invernale) ma anche come disinfettante dei bronchi e dell'intestino.

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MIELE PER OGNI USOMIELE PER OGNI USO

Un apicoltore dell'Apicoltura “Gamberoni Riccardo” al lavoro.

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Ha richiesto mesi di pianificazione e coordinamento e la collaborazione di: Comuni, Associazioni di categoria ed Enti locali… ma alla fine, grazie al sinergico impegno da parte di tutti i soggetti coinvolti, il lancio ufficiale del Distretto del Commercio Due Laghi è avvenuto con successo, raccogliendo il favore del pub-blico intervenuto e riuscendo al contempo a gettare le basi per legare il suo marchio e l'immagine ad esso abbinata con il pro-getto che sta alla base dello stesso. Cofinanziato dalla Regione Lombardia il Distretto del Com-mercio Due Laghi inizia così pubblica-mente la sua avven-tura, ed in tempi di necessaria cautela, si pone come utile alleato del commer-cio di vicinato che, nella figura del Di-stretto potrà da oggi trovare sempre quell'indispensabile supporto comuni-cativo utile alla promozione degli affari. Grazie al fitto calendario di eventi strut-turato per l'occasione dal team del Di-stretto, i Comuni membri di Gavirate, Co-merio, Biandronno, Bardello, Travedona Monate hanno potuto sperimentare per la prima volta la forza comunicativa messa in gioco dalla neonata associazione re-gistrando una considerevole affluenza di pubblico sul territorio che, quand'anche non avesse effettuato acquisti, ha potuto così riscoprire luoghi ed esercizi sco-

nosciuti o più semplicemente dimenticati. Con questo weekend di festa comincia una lunga “regata” per uscire dalle torbide acque della crisi. Il Distretto è pronto a “vo-gare” con il piccoli commercianti per rag-giungere un sicuro approdo dove la colla-borazione e l'impegno dei singoli rappre-senterà un marchio distintivo di qualità per i prodotti e per i sevizi offerti. Ma, come sempre, passata la festa, arriva il momento di fare un bilancio dell'iniziativa.

La manifestazione, apertasi la mattina di sabato 3 dicem-bre a Gavirate con il simbolico taglio del nastro inaugurale effettuata dal presi-dente del Distretto e vicesindaco di Gavirate Claudio Brugnoni, ha visto svolgersi una serie davvero cospicua di eventi ed attività già nel pomeriggio di sabato e per

l'intera giornata di domenica. Si è partiti proprio da Gavirate, dove, nel pomeriggio del 3 dicembre, le strade del centro cittadino sono state animate da un gruppo davvero coinvolgente di artisti di strada grazie alla sapiente regia dell'Asso-ciazione culturale Girinarte di Varese. Uno spettacolo magi-co per grandi e piccini che ha visto la presenza della canzone popolare lombarda con in gruppo “Insubres”, del divertente teatro dei burattini di Lucia Osellieri con la sua itinerante “Casa degli Gnomi” e della

favolosa azione itinerante su trampoli “Fairy Tales” del Gruppo Nouvelle Lune che ha saputo far sognare tutti i presenti. A Biandronno l'Associazione Arteatro ha intrattenuto un folto gruppo di bambini e genitori per tutto il pomeriggio dapprima con la visita guidata al Museo dei Burattini di Gualberto Niemen, quindi realizzando un laboratorio gratuito sulla costruzione delle marionette e infine, in un teatro gre-mito, con lo spettacolo "Briciole" di Chic-co Colombo.Gremito anche il Teatro S. Amanzio di Travedona Monate per lo spettacolo di Betty Colombo "Le donne della pesca e del lago" che si è tenuto sabato sera a conclusione della giornata che ha visto nel pomeriggio l'apertura dei Mercatini di Na-tale, lo spettacolo per bambini del circo Medini di Milano e il concerto "Natale in Rock" con la Piva Rock Band. Anche do-menica grande afflusso nel centro del pa-ese dove era davvero difficoltoso riuscire a percorrere le vie dei Mercatini, rallegrati da pony e cavalli a disposizione dei bambini, dalla "mitica" slitta di Babbo Natale, dai canti natalizi degli allievi della scuola di musica "Giocare con i suoni", dallo spet-tacolo dialettale dei "Tencitt de Cunard" e dallo spettacolo per bambini "Le Av-

Due Laghi in L’EVENTOL’EVENTO

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venture del Pirata Gin Fizz" di Giovanni Ardemagni, sempre presso il Teatro S. A-manzio, dove è stato impossibile ai ri-tardatari trovare un posto a sedere.En plein anche a Comerio sabato sera, per il concerto della Coloured Swing Band e domenica con i Mercatini di Natale che hanno messo in bella mostra i prodotti tipici e dell'artigianato locale. A piacevole contorno, per chi ha voluto approfittarne, le visite guidate al museo degli Animali, al pendolo ed alla meridiana, la presenta-zione della Grotta del Remeron e l'esibizione dei “giovani ciclisti”. Il tutto allietato dai concerti della Filarmonica di Comerio, della Banda di Gavirate e della Filarmonica di Biandronno-Bardello-Bregano. La domenica di Gavirate si è ani-mata con i graziosi e suggestivi Mercatini di Natale al Chiostro di Voltorre. Di tutt'altro genere, ma non per questo meno apprezzato dal pubblico è stato lo spettacolo di pattinaggio artistico su ghiaccio a cura dell'Associazione Pattina-tori Ghiaccio Varese realizzato presso il Centro Commerciale "Campo dei Fiori", così come apprezzata dai visitatori la mo-stra sui presepi artigianali ospitata nella

Prolocomotiva situata nella stazione fer-roviaria di Gavirate. Infine, un evento sim-bolico: a Bardello, nel tardo pomeriggio, è stato illuminato il secolare cedro del Liba-no il cui seme fu piantato dalle suore e la

cui crescita è simbolo della nostra civiltà agricola, commerciale e industriale. Dichiara Claudio Brugnoni, Presidente dell’Associazione “Distretto Due Laghi”, tracciando un bilancio di questa prima grande manifestazione che ha visto il Distretto protagonista:“Gli eventi organizzati hanno avuto un riscontro particolarmente positivo e nel complesso siamo molto soddisfatti. Il nostro scopo, dopo un lungo periodo di lavoro necessario alla “costruzione” degli interventi previsti del progetto, era quello di far conoscere il Distretto Due Laghi al territorio, e in questo credo ci siamo riu-sciti appieno. In secondo luogo, prioritario per noi era costruire una solida rete di collaborazioni con le Associazioni, gli Enti territoriali e i commercianti, perché solo grazie al contributo di tutti, un contributo che può avere varie forme partendo dalle idee per giungere agli aspetti più operativi, sarà possibile far crescere ulteriormente il Distretto del Commercio Due Laghi. La conoscenza della realtà locale è fonda-mentale, infatti, per poter portare avanti nuove iniziative sempre più mirate alla soddisfazione di tutti gli attori in gioco. Anche per quanto riguarda quest'ultimo aspetto, le due giornate di “Due Laghi in Festa” sono state particolarmente frut-tuose. Unico aspetto dolente della ma-nifestazione, che ha conseguito ottimi ri-sultati nei Comuni di Bardello, Bian-dronno, Comerio e Travedona Monate, dove tutti gli eventi hanno visto una nutrita partecipazione di pubblico, è stato la scar-sa partecipazione agli spettacoli, di qualità estremamente elevata, organizzati per sa-bato pomeriggio a Gavirate. Quanto acca-duto ci ha lasciati esterrefatti visti gli ottimi risultati riscontrati negli altri Comuni e ce ne rammarichiamo soprattutto per la viva-ce partecipazione dimostrata da tutti i commercianti gaviratesi. Faremo co-munque tesoro dell'esperienza maturata e, per i prossimi eventi, studieremo pro-poste ancor più efficaci.”

Foto 11 – Musicanti per le vie di Travedona MonateFoto 22 – Un'artista della compagnia Novelle Lune durantela parata “Fairy Tales”Foto 33 – Il simbolico taglio del nastroFoto 4 – Paolo Colombo descrive l’arte del burattinaioFoto 5 – Pattinaggio artistico al Centro Commerciale Campo dei FioriFoto 6 – Gli “Insubres” con, in primo piano, Francesco Nodali

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Ahimè, siete finitisotto la pila?!?

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Il nostro articolo (Per non finire sotto la pila) pubblicato sul n.2 di Due Laghi ha già fatto qualche vittima: “Ho inviato centinaia di curriculum ma nessuno mi ha convocato per un colloquio”. E' una frase ricorrente che si sente ripetere da chi sta cercando lavoro e cerca di districarsi tra siti Internet, giornali e riviste specializzate, servizi del territorio. Per questo motivo torniamo sull’argomento cercando di fornire qual-che suggerimento in più per ottimizzare il vostro curriculum. Dunque, per non per-dersi e non farsi sopraffare, non solo dall'ansia ma anche dagli annunci, occor-re fermarsi un attimo e riflettere perché quei “Curriculum Vitae” non hanno dato seguito ad un incontro. Cerchiamo di superare la fase del “tanto c'è la crisi” e verifichiamo invece se ci siamo presentati in modo adeguato nel rispondere ai diversi annunci di lavoro. Ecco alcuni suggerimenti che non saran-no certamente esaustivi ma che potreb-bero essere uno spunto di riflessione e di partenza per la strategia da adottare nella propria ricerca dell'agognato posto di la-voro. E' chiaro che una volta individuato un annuncio di proprio interesse è certa-mente fondamentale che la risposta sia tempestiva, ma non prima di aver veri-ficato se l'annuncio cui si sta rispondendo sia davvero adatto a noi. Valutiamo perciò tutti requisiti richiesti e controlliamo se sono tra le nostre competenze e cono-scenze. E' inutile candidarsi per un an-nuncio che richieda un'ottima conoscen-za della lingua inglese quando effettiva-mente il nostro livello è appena sufficiente: perderemmo del tempo prezioso e lo fa-remmo perdere anche ai selezionatori. Altro aspetto fondamentale nell'analisi dei requisiti è quello di non fermarsi solamente a quanto elencato nel Curriculum Vitae, ma fare mente locale rispetto a tutte le esperienze che hanno caratterizzato la nostra vita: ad esempio aver fatto l'anima-tore od il coordinatore delle attività estive per i ragazzi di un oratorio potrebbe valo-rizzare le nostre attitudini rispetto ad un impiego in cui siano richieste buone doti organizzative e spiccate capacità rela-zionali. Qualora un annuncio sia ben det-tagliato, un buon suggerimento, magari anche banale, potrebbe essere quello di scrivere su un foglio l'elenco di tutti i

requisiti richiesti e man mano evidenziarli nel nostro curriculum. Verificato quindi di possedere i numeri per rispondere all'in-serzione come inoltrare la propria candi-datura? Curriculum Europeo? Sì, no, forse…Indipendentemente dal formato il requisito fondamentale è che sia chiaro, sintetico e che metta in luce immediatamente le ca-ratteristiche richieste dall'annuncio. Ma la vera anima di una candidatura è la “lettera di presentazione”, particolare che spesso viene sottovalutato.

Se il Curriculum è una sorta di elenco, una fotografia di esperienze formative e pro-fessionali, la lettera di presentazione

candi-dato. E’ la motivazione della propria ris-posta a quell'annuncio e non ad un altro. Potrebbe essere la “lettera” a fare la dif-ferenza tra le centinaia di candidature che un Ufficio Selezione si trova a valutare. E' chiaro quindi che non è consigliabile pre-parare un unico modello, ma ad ogni an-nuncio occorre elaborarne una ad hoc che deve essere lo strumento che attira l'at-tenzione del selezionatore, lo convinca a leggere anche il CV e magari, a scegliere un determinato candidato tra altri cento. La “lettera” quindi deve spiegare e con-vincere perché proprio quella persona sia adatta a quel lavoro. Nella stesura evitare di parlare delle proprie problematiche personali e familiari, meglio mettere in evidenza la propria disponibilità e fles-sibilità; non fornire indicazioni vaghe ed approssimative e non dare l'impressione che si stia rispondendo random a qualsiasi annuncio. La presentazione del Curricu-lum deve sempre precedere il Curriculum stesso: può essere inclusa nel corpo della mail, oppure costituire un altro do-cumento da allegare, infine può essere inserita nello stesso file del CV, ma po-sizionata nella prima pagina. Ecco ora una serie di errori puramente tecnici, spesso banali, che impediscono alle candidature di arrivare ad un contatto diretto: - Verificare e digitare correttamente l'indi-rizzo di posta elettronica del destinatario;- Indicare nell'oggetto il codice di riferi-mento dell'annuncio e la sua eventuale

è invece l’espressione personale del

fonte (sito, quotidiano o rivista…);- Attenersi scrupolosamente alle modalità di invio indicate nell'annuncio: hanno una loro logica nell'organizzazione aziendale e poco conta se non si può “parlare” diret-tamente, ci chiederebbero comunque di inviare il CV;- Verificare il “peso” (in termini informatici chiaramente) del proprio documento e della eventuale foto ed anche il formato richiesto (DOC, PDF od altro);- Attenzione che i files inviati non con-tengano virus informatici.E' consigliabile infine conservare copia della lettera per non essere colti impre-parati ad una telefonata di convocazione che potrebbe arrivare magari dopo settimane.

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E, dopo tutto questo... buoni incontri!

La lettera di presentazione

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ARTI APPLICATE

Una preziosa fucinasul Monte Cugnolo

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Spesso li vediamo lì… confinati ed al contempo protetti da spesse paratie di vetro temprato. Come “star” su di un “red carpet” i gioielli brillano di una pulsante e vitale lucentezza. Nelle loro levigate forme anche gli occhi del più inesperto e di-sinteressato passante letteralmente si perdono, liberando in quest'ultimo una quasi insopprimibile voglia di poter toc-care quegli oggetti che, dietro una magica ed innaturale perfezione, nascondono l'abile e sapiente lavoro di quei pochi arti-giani i quali, con “tavolozze fatte di preziosi colori metallici”, dipingono con precise “pennellate” di fuoco e pressione questi piccoli capolavori i cui sbalzi e le cui le-vigature sono potenti armi di seduzione. Usati dagli antichi come ornamento utile

ad indicare in modo evidente la posizione sociale ed il potere ad essa connesso, i gioielli hanno da sempre accentuato il fa-scino delle donne e sottolineato il carisma degli uomini. Discreti e raffinati o pacchiani e visivamente invadenti i così detti “pre-ziosi”, raramente sfuggono a questa loro commerciale identificazione e, “vittime” del loro essere “beni di lusso”, questi pregiati manufatti vengono spesso eti-chettati con cifre talmente ingombranti da mettere in ombra il nome e l'estro di chi li ha forgiati prima nel pensiero e poi at-traverso ore ed ore di duro lavoro.Già, perché forgiare un gioiello, come ci testimonia l'orafo comeriense Gianenrico Ossola, è un lavoro che richiede fantasia, concentrazione ed una conoscenza per così dire “epidermica” dei materiali. Un buon orafo infatti riconosce le sfumature cromatiche del metallo addolcito dalla fiamma e sviluppa una sorta di legame simbiotico con il materiale trattato che, attraverso il più semplice tocco, comunica al suo artiere durante la lavorazione i suoi limiti e le sue possibili debolezze. Tanto prezioso quanto delicato il lucente ed inanimato metallo sembra para-dossalmente vivo nelle mani di un orafo esperto il quale, attraverso un calibrato gioco di fiamme e ad un mirato lavoro di forza riesce a piegare la lega dando forma alla sua fantasia per realizzare oggetti che, per essere goduti a pieno, richiedono la minuziosa osservazione dei molti dettagli “nascosti in bella vista”: sfumature e par-ticolarità che scoperte una ad una ci rive-lano il concept che sta alla base del design di questi piccoli sogni lucenti. Visitando l'accogliente studio del Signor Ossola, si viene infatti rapiti dall'indiscussa qualità dei suoi lavori ed i gioielli esposti, per una volta, perdono quella asettica barriera che normalmente li isola nelle algide vetrine delle gioiellerie restituendo finalmente a questi manufatti la loro in-credibile dignità artistica.L'oreficeria non è infatti semplicemente riconducibile al valore dei metalli e delle pietre: questa antica tecnica è un'Arte quanto lo sono la scultura e la pittura… è un metodo di lavoro che, come ci ricorda il signor Ossola, è in costante divenire perché “ un buon orafo non smette mai di imparare” e fa tesoro di ogni esperienza fatta “rubando” (si fa per dire) il mestiere a

tutti quei maestri artigiani che decidono di condividere il loro bagaglio di esperienza con chi, come Gianenrico, ha cominciato a 16 anni il suo percorso di formazione.Certo oggi esistono scuole e corsi di spe-cializzazione ma, a detta del nostro intervistato, nonostante la validità di una solida preparazione tecnica, questo mestiere ed il suo fascino artistico si pos-no comprendere solo lavorando sul campo, magari mettendosi in proprio, e coltivando una passione che, di cliente in cliente, diventa sempre più simile ad un lavoro.Lontano dal caos dei centri storici, il Signor Ossola ha aperto il suo studio in cima al monte Cugnolo di Comerio dove, oltre all'aria buona ed al suggestivo paesaggio, ha modo di ricevere e de-dicare il giusto tempo ad ogni cliente ed al suo piccolo mondo di richieste che, se ascoltate con la giusta attenzione ver-ranno poi da lui sapientemente plasmate in un nuovo scintillante gioiello che, siamo certi, farà trasparire in ogni sua curva e levigatura la passione e, perché no, l'anima di chi ha dedicato all'arte orafa tutta la sua vita.

Foto 1: Foto 2:

Magia della fusione.Il giovane Ossola, negli anni ‘60, agli inizi

del mestiere. Foto 3: L’archivio delle forme.Foto 4: L’attimo del “calcio” immortalato nell’oro.

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Lezione numero uno

SPORT & TEMPO LIBERO

Quante volte guardando la Tv, vedendo gli abili atleti che si esibiscono in coinvolgenti danze sul ghiaccio abbiamo provato il desiderio di poter essere altrettanto bravi? Sempre!Scivolare sul ghiaccio (dalle nostre parti si diceva “scarligà sura l’giazz”) è sicu-ramente un passatempo molto comune nei paesi nordici che, da qualche anno, sta prendendo piede anche da noi. Merito di strutture pubbliche e private che perme-tono un facile accesso all’agognata lastra di ghiaccio!Diciamo subito, ed è facile intuirlo, che per imparare ad andare sul ghiaccio coi pattini è questione di equilibrio, concentrazione e dedizione. Questo passatempo (lungi da noi il voler spiegare la raffinata tecnica dei campioni) richiede molta costanza e, come appena detto, molto equilibrio. Se il passatempo iniziale dovesse ac-compagnarsi a tanta passione potrebbe anche diventare, più che un hobby, un vero impegno sportivo estremamente apprezzabi le.

Supponendo, al contrario, di voler agire in maniera autodidatta, il pattinaggio diventa semplicemente un gradevole passa-tempo svincolato dal costante sacrificio che richiederebbe un buon istruttore. L’iter sarà più lungo e lo stile acquisito non sarà certo quello della Kostner..., ma il divertimento sarà certamente assicurato. Dunque,

ATTREZZATURA E ABBIGLIMENTO Niente lunghe sciarpe (immaginate il perché!) e un buon maglione pesante o una giacca a vento ben aderente. Guanti, indispensabili, e pattini rigorosamente del vostro numero di calzatura. Non fidarsi del

In questo caso è indispensabile seguire dei buoni corsi in scuole specifiche. Sarà poi il tempo, nonchè la costanza messa in tale sport, a decretare il vostro futuro agonistico.

se il pattinaggio sul ghiaccio de-ve rappresentare per voi solo unicamente un piacevole passatempo e nulla più, è bene dunque provvedere da soli.ANTEFATTOCome in qualsiasi attività fisica sarebbe utile prepararsi per tempo con qualche leggero esercizio che “sleghi” gli arti intor-piditi da anni di pigrizia fisica. Quanti più anni si hanno, tanto più questo consiglio diventa raccomandazione.

numero impresso ma provare lo stivaletto per accertarsi che il piede sia como-damente serrato al suo interno.Il primo consiglio però sarebbe quello di non cimentarsi in una spesa azzardata ma noleggiare con pochi euro i pattini che vi servono. Sarete, in seguito, più esperti nello scegliere la “calzatura” più adatta a voi. DOVEAttenzione alla scelta della location per il debutto su ghiaccio. Da evitare asso-lutamente sono i laghi, laghetti e piscine ghiacciati. Il pericolo maggiore è quello di imbattersi in superfici ghiacciate dallo spessore difforme e quindi soggette a ce-dere sotto il peso del pattinatore. Il ri-sultato di tale evenienza non può essere che tragico! Trovati i pattini e la location, è arrivato il momento di farsi coraggio.

La prima lezione, fondamentale, consiste nel tenersi in equilibrio sull’unico asse verticale dello stivaletto da pattinaggio. Ciò è basilare per poter stare in piedi sul ghiaccio con i pattini; dopo aver imparato a star eretti sui pattini, cominciate a muovere piccoli passi come se si stesse scivolando su una liscia lastra di vetro. All’inizio ci si aiuterà mantenendosi al provvidenziale corrimano che delimita la pista, in modo tale da ridurre al minimo le prime, inevitabili, cadute. Dopo aver acquisito una certa padronanza nel rimanere eretti, cercate di cimentarvi in piccole passeggiate. Facendo questo, cercate di avere un postura eretta senza inarcare la schiena perchè questo potrebbe farvi perdere l’equilibrio e dunque cascare. Fate scivolare prima una gamba e poi l’altra inclinando legger-mente il busto per assecondarne il movi-mento. Fate in modo che le gambe siano sempre morbide, piegate, evitate di es-sere rigidi. Nel far scivolare una gamba provate anche a sollevare in maniera cauta l’altra gamba per rendere il mo-vimento più fluido. Quando vi sentirete ab-bastanza sicuri, lasciate il vostro sostegno ma tenete conto che l’equilibrio non è ancora consolidato. Il consiglio, dunque, è quello di procedere lentamente, con gli

stessi movimenti primordiali che abbiamo già descritto, tenendo le braccia larghe e parallele alla pista, evitando di sporgervi con il busto troppo in avanti o troppo indietro. Importante, qualora stiate per cadere, cercate di andare a terra in modo composto, evitando di restare aggrappati alla ringhiera per non costringere i vostri muscoli e le giunture a torsioni innaturali. Ovviamente all’inizio è fondamentale ave-re un’andatura modesta, alternando lo scivolamento con la gamba destra e quel-la sinistra in maniera sincronizzata. Dopo, quando avrete acquisito più padronanza e dimestichezza, potrete cimentarvi in un’andatura più veloce. In quest’ultimo caso il discorso è molto più specifico perchè subentrano altre variabili dipen-denti da una serie di figure artistiche complesse di cui il pattinaggio è ricco. Poi, di base, risulta fondamentale anche avere una certa dose di musicalità del corpo che si può acquisire o comunque migliorare con corsi di danza appropriati. Ma, in ogni caso l’essenziale è, per poter pattinare a qualsiasi livello, avere equilibrio sui pattini, non ci stancheremo mai di dirlo. Non sottovalutate la differenza tra pattini a rotelle e skeat per ghiaccio: in comune hanno solo “l’equilibrio”. Per finire:Non dimenticate mai le protezioni e la prudenza.

SPORT & TEMPO LIBERO

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i rudimenti del pattinaggio su ghiaccioSura l’giazz a scarligà

Presso il Centro Commerciale Campo dei Fiori di Gavirate viene allestita tutti gli anni una pista di pattinaggio interna. E’ aperta tutti i pomeriggi e con un contributo di €3.50 si accede all’uso di pattini e alla pista. Nei mesi di Gennaio e Febbraio 2012 si potrà fruire, gratuitamente, dei consigli di unistruttore presentein pista.

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Agenda blueventi, arte, feste, spettacoli e folklore sui laghi

GENNAIO

GAVIRATE

TRAVEDONA MONATE

Venerdì 6 Gennaio - I Re Magi a Gavirate, vie del paeseVenerdì 13 Gennaio - ore 21.00 - Sala ConsigliareStagione musicale comunale: HARMONIA ENSEMBLE, con Rita Pepicelli, Anna Satta (violini I), Patrizia De Santis, Chiara Battelli (violini II), Matteo Pallavera (contrabbasso), Federico Allegro (clarinetto), Fabio Bruno (pianoforte), Silvia Sartorio (attrice), Loriano Blasutta (direttore). Martedì 17 Gennaio – ore 20.45Cineforum: SUPER 8Sala Comunale Garden, Via IV novembre 17

Giovedì 5 – Venerdì 6 – Sabato 7 e Domenica 8 Gennaio Da Giovedì a Sabato ore 21.00, Domenica ore 17.00Proiezione del film: HAPPY FEET 2 Cineteatro S. Amanzio, via S. CaterinaIngresso: 5 euro (intero), 3 euro (ridotto)Martedì 17 Gennaio Inaugurazione del parco comunale “Parco delle Fiabe” con benedizione degli animali e un falò (in fase di definizione)Giovedì 19 GennaioCampionati Mondiali di remoergometro indooring palestra organizzati dalla società canottieri di Monate Venerdì 20 – Sabato 21 – Domenica 22 Gennaio Venerdì e Sabato ore 21.00, Domenica ore 17.00Proiezione del film:IL GATTO CON GLI STIVALICineteatro S. Amanzio, via S. CaterinaIngresso: 5 euro (intero), 3 euro (ridotto) Giovedì 26 Gennaio - ore 21.00Rassegna: Il meglio del meglio secondo voi I 5 migliori film del 2011 scelti dal nostro pubblico con votazioni sul sito e in sala - Per conoscere i titoli in programmazione www. santamanzio.it

Cineteatro S. Amanzio, via S. CaterinaIngresso: 5 euro (intero), 3 euro (ridotto) - Tessera 5 film 15 €

Sabato 28 Gennaio - ore 21 .00TEATRO - La compagnia DUSE di Besozzo presenta: "Rumors, PETTEGOLEZZI" Commedia brillante in 2 atti di Neil Simon Cineteatro S. Amanzio, via S. Caterina Ingresso: 7 euro (intero), 5 euro (ridotto)

Giovedì 2 Febbraio - ore 20.30 Rassegna: L'Opera… al CinemaMANON di Jules Massenet dalla Berlin State Opera - Direzione: Daniel Barenboim con Anna Netrebko e Rolando Villazon Ingresso a pagamento Sala Comunale Garden, Via IV Novembre 17Domenica 12 Febbraio – ore 11.00Stagione musicale comunale: STORIE DI FANTASMI, letture in musica per voci e pianoforte a quattro mani con Silvia Donadoni (voce recitante), Antonella Moretti, Mauro Ravelli (pianoforte a quattro mani); Musica di Carlo Galante, testi a cura di Carlo Galante, Antonella Moretti e Mauro RavelliSabato 18 Febbraio33° Carnevale Gaviratese: Concorso mascherine presso l'Auditorium ComunaleDomenica 19 Febbraio33° Carnevale Gaviratese: Sfilata carri e gruppi, Centro StoricoMartedì 21 Febbraio – ore 20.45Cineforum: THE FIGHTERSala Comunale Garden, Via IV novembre 17Martedì 28 Febbraio – ore 20.30Rassegna: L'Opera… al CinemaADRIANA LECOUVREUR di Francesco Cilea dalla Royal Opera House di Londra Direzione: Mark Rider con Angela Gheorghiu e Jonas KaufmannIngresso a pagamento

GAVIRATE

Sala Comunale Garden, Via IV Novembre 17

Domenica 26 FebbraioII^ edizione del “Memorial Wolfrano De Silvestri” – Concorso per Allievi dei Corsi Musicali delle Bande della provincia di Varese (Last Minute a pag.13)

Giovedì 2 Febbraio - ore 21.00Rassegna: Il meglio del meglio secondo voi I 5 migliori film del 2011 scelti dal nostro pubblico con votazioni sul sito e in sala.Per conoscere i titoli in programmazione www. santamanzio.itCineteatro S. Amanzio, via S. CaterinaIngresso: 5 euro (intero), 3 euro (ridotto) - Tessera 5 film 15 €Giovedì 9 Febbraio - ore 21.00 Rassegna: Il meglio del meglio secondo voi I 5 migliori film del 2011 scelti dal nostro pubblico con votazioni sul sito e in sala Per conoscere i titoli in programmazione www. santamanzio.itCineteatro S. Amanzio, via S. CaterinaIngresso: 5 euro (intero), 3 euro (ridotto) - Tessera 5 film 15 €Mercoledì 15 Febbraio - ore 21.00 Rassegna: Il meglio del meglio secondo voi I 5 migliori film del 2011 scelti dal nostro pubblico con votazioni sul sito e in sala - Per conoscere i titoli in programmazione www. santamanzio.itCineteatro S. Amanzio, via S. CaterinaIngresso: 5 euro (intero), 3 euro (ridotto) - Tessera 5 film 15 €Sabato 18 febbraio (data in via di definizione)Serata danzante in occasione del Carnevale a cura del gruppo "amici del ballo" di Travedona (in via di definizione)Giovedì 23 Febbraio - ore 21.00Rassegna: Il meglio del meglio secondo voi I 5 migliori film del 2011 scelti dal nostro pubblico.I titoli in programmazione su: www. santamanzio.itCineteatro S. Amanzio, via S. CaterinaIngresso: 5 euro (intero), 3 euro (ridotto) - Tessera 5 film 15 €

COMERIO

TRAVEDONA MONATE

Per info su eventuali variazioni:www.comune.bardello.va.it - www.comune.biandronno.va.it - www.comune.gavirate.va.it - www.comune.travedonamonate.va.itwww.comune.comerio.va.it -

FEBBRAIO

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