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Esperienze Cliniche A.I.D.E.E DSL E DISPRASSIA VERBALE Sintesi Di Un Approccio Clinico Metodologico Dott.ssa Michelazzo Letizia Prof.ssa Sabbadini Letizia

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Esperienze Cliniche A.I.D.E.E

DSL E DISPRASSIA VERBALE

Sintesi Di Un Approccio Clinico MetodologicoDott.ssa Michelazzo Letizia

Prof.ssa Sabbadini Letizia

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CCCCCC DSLLA DIAGNOSI VIENE DEFINITA PER ESCLUSIONE

Condizione in cui l’acquisizione normale delle abilità linguistiche è disturbata sin dai primi stadi dello sviluppo, in assenza di alterazioni neurologiche o anomalie dei meccanismi fisiologici della parola, deficit sensoriali, ritardo mentale o fattori ambientali]

Alta incidenza della compresenza DSL con DCD: tra il 50% e il 90% dei casi(ma gli studi sono ancora pochi) [Hill 2001], [Webster 2006]

Esperienze Cliniche

A.I.D.E.E

DSL

I bambini con disturbi specifici di linguaggio presentano difficoltà di vario grado nella comprensione, nella produzione, nell’uso del linguaggio, in una o in tutte le componenti linguistiche (fonetica, fonologia, semantica, morfologia, sintassi e pragmatica) ed un’evoluzione nel tempo che varia in rapporto alla gravità e alla persistenza del disturbo linguistico

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Come possiamo spiegare in sintesi il DSL ?

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Ritardo nell’acquisizione dellenormali tappe linguistiche

1

2Deficit nell’apprendimento di regolefonologiche = Disordine Fonologico

Difficoltà nella comprensionemorfosintattica e nell’acquisizione diun ampio vocabolario

3

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DEFICIT

IN

ABILITA’ NON-VERBALI

FUNZIONI ESECUTIVESENSIBILITA’ RECETTIVITA’

DISORDINI NELLA MOTRICITA’

NEL PIANIFICARE L’AZIONE

EMOTIVITA’

NEL FARE

L’AZIONE

Importante considerare che la capacità di produrre espressioni verbali equivale alle capacità di organizzare il movimento

parlare e’ come muoversi:

secondo Janet e poi Libermann il linguaggio è movimento

i gesti fonetici e percettivi sono anch’essi gesti motori

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QUINDI PER PARLARE DEVO AVERE

IL CONTROLLO DI UNA

“COSTELLAZIONE” DI ESPERIENZE

NON VERBALI E PIANIFICO I

FONEMI NELLA PAROLA COSI COME

PIANIFICO L’AZIONE NEL FARE ……

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LINGUAGGIO

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QUALI SEGNALI PREDITTIVI?

GESTUALITA’

PERSONALE spesso

INDECIFRABILE

DIFFICOLTÀ DI

COORDINAZIONE

MOTORIA

E ABILITÀ

PRASSICHE

BUON CONTATTO VISIVO

COMPLETO MUTISMO A DUE ANNI, SPESSO NON CI SONO

SUONI ONOMATOPEICI

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Sintomi piu’ significativi associati alla DVE Dalla raccolta dei dati anamnestici

Problemi di alimentazione e deficit nella

masticazione,deglutizione e movimenti della lingua

( ma ci può essere disprassia verbale anche

senza disprassia orale)

Prematurità o immaturità e basso peso

Problemi pre o perinatali

Problemi di suzione

Contents

Assenza della lallazione e del babbling

( poco variegato)

Sintomi piu’ significativi associati allaDVEDalla raccolta dei dati anamnestici

Familiarità per disturbi del linguaggio

Deficit nello sviluppo della produzione

verbale ( se presente )

Utilizzo di parole singole , poche e solo con

sillabe duplicata tipo papa – mama –sisi

monotono

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RITARDO NELL’INIZIO DELLA

DEAMBULAZIONE

Sintomi piu’ significativi associati allaDVEDalla raccolta dei dati anamnestici

DIFFICOLTA’ NELLE A.V.Q.

GOFFAGINE MOTORIA

Sintomi piu’ significativi associati alla DVE /nel bambino che non parla/

Dalla valutazione clinica—Indicatori linguistici

Assente o ridotto Repertorio Fonetico (spesso sviluppo atipico)

Difficoltà di controllo degli organi della fonazione

Difficoltà nella pianificazione di “gesti articolatori”

Deficit fonologico in percezione di fonemi in sequenza oltre che in

produzione

Difficoltà nella coordinazione respiratoria ai fini della fonazione

Tono nasale, emissione di aria dal naso ( a volte)

Errori nelle vocali

Sintomi piu’ significativi associati alla DVE /nel bambino con produzione verbale/

Dalla valutazione clinica—Indicatori linguistici

Errori nei fonemi sonori

Errori non stabili

Gap tra produzione e comprensione

Deficit morfo-sintattico (se presente la produzione di frasi; spesso solo dopo lunga terapia): linguaggio telegrafico e disordine fonologico

Prolungamenti e ripetizioni ; spesso linguaggio “scandito” per difficoltà a reperire i vari punti e modi di articolazione

Sintomi piu’ significativi associati alla DVE

Dalla valutazione clinica—Indicatori NON linguistici

Deficit percettivi e neurosensoriali

Abilità manuali grossolane e carenti

Lentezza nella diadococinesi (DDK) movimenti in sequenza e/o

alternati delle mani delle dita, degli arti superiori

Difficoltà nel Gioco ed in particolare rispetto a sequenze di gioco

simbolico

Difficoltà ad eseguire lunghe istruzioni verbali

Comprensione e produzione morfosintattica

Sincinesie mani – Bocca

Componenti Motorie in particolare la Coordinazione Motoria Fine

La qualità di coarticolazione

Gli aspetti relativi alla percezione fonemica oltre che alla produzione

Le capacità di controllo degli organi della fonazione

Coordinazione respiratoria ai fini della fonazione

Cosa valutare nel bambino con disprassia verbale

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“Segno”dalla LIS (I

livello di comunicazione)

Gesto Articolatorio =

Movimento

a supporto

dell’articolazione

L’utilizzazione dell’associazione

gesto/linguaggio,in terapia

Giochi Fonici

associazione del suono e

azione sull’oggetto

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Base del programma Circuito -Occhi-ManoBocca

L’IMPORTANZA DELLA SEQUENZIALITÀ RIVESTE TUTTI GLI AMBITI DELLO SVILUPPO QUINDI NELLA TERAPIA PER LA DVE VANNO IMPOSTATI ESERCIZI SU

SEQUENZE VISIVE

SEQUENZE RITMICHE

SEQUENZE GESTUALI

SEQUENZE MOTORIE

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Proposte di sequenzialità

Training su sequenze di sillabe melodie = come bagno sonoro per lavorare da subito sul piano prosodico

Allenamento alla visione e successiva imitazione di semplici sequenze di gioco

Training passivo e poi attivo su sequenze motorie (schemi di movimento o sequenze gestuali )

Movimenti a supporto del fonema inserite in SFR (metodo Zora)rese più semplici per i soggetti con DVE

Training su sequenze di parole immagine o concrete solo in comprensione

DSL

Nella terapia

del DSL quindi

si lavora sulla

percezione e

produzione

fonetica e fonologica

seguendo i percorsi

dello sviluppo tipico

DISPRASSIA VERBALE

Nella terapia del DSL con

DCD e nella disprassia

verbale si lavora sul

piano fonetico e

fonologico con rinforzo

gestuale a supporto

dell’articolazione della

sequenzialita’ e

coarticolazione e

contemporaneamente in

ambito motorio portando

il bambino a controllare

più informazioni in

simultanea...

DSL CON DCM E DISPRASSIADISPRASSIA VERBALE

DSL con DCM e

disprassia

Buona comunicazione

gestuale anche se i

gesti possono essere

approssimativi

DISPRASSIA VERBALE

Difficoltà ad usare i gesti

spesso viene usata dal

bambino una gestualità

propria e particolarissima

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DSL CON DCM E DISPRASSIA

DISPRASSIA VERBALE

DSL con DCM E

DISPRASSiA

REPERTORIO FONETICO

(R.F.)..ristretto con poche produzioni ma intellegibili

Difficoltà percettive sia in identificazione

che in produzione

DISPRASSIA VERBALE

Ha R.F.ristretto e usa solo alcuni fonemi spesso instabili, produzione inintellegibile

Difficoltà percettive spesso solo nelle sequenze di fonemi

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DSL con DCM: R.F.quasi completo ma il

bambino non sa usare contrastivamente i

suoni

ha buona capacità coarticolatoria

Difficoltà nei micromovimenti

mani e dita

Gestualità presente

Disprassia verbale :

R.F. quasi completo ma non riesce a coarticolare

fluidamente i fonemi nella stringa della parola

Le sillabe sono spezzate le manovre articolatorie sono

difficili = difficoltà nella coarticolazione

Impaccio e difficoltà nei micromovimenti mani e dita e nella

gestualita’

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DSL –DCM e DISPRASSIA

L’acquisizione della lettura aiuta

la produzione

DVE

In molti casi la lettura non

aiuta la produzione

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La co-occorrenza di DSL e Disturbo di Movimento non appare casuale

DSL+ Disturbo di Movimento e Disprassia

Verbale possono considerarsi quadri specifici e come tali

vanno trattati

Non è necessario istituire una

connessione causale: è sufficiente riconoscere che sono due aspetti di un medesimo problema

L’intervento linguistico e quello motorio

devono essere integrati: non si rieducano due facoltà compromesse, ma un disturbo unico

che ha diverse manifestazioni

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