“DSA e dintorni” - areabes.it · CRITERI PER LA DIAGNOSI DI DISCALCULIA, DISLESSIA E...

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“DSA e dintorni” Dott.ssa Cristina Potente Psicologa Psicoterapeuta

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“DSA e dintorni”

Dott.ssa Cristina Potente Psicologa Psicoterapeuta

PARTIAMO DALLE EMOZIONI

STILE DI ATTRIBUZIONE

SUCCESSI

FALLIMENTI

INTERNO

ESTERNO

IMPOTENZA APPRESA

PROGETTAZIONE DIDATTICA PERSONALIZZATA INTERVIENE SU QUESTI ASPETTI EMOTIVI

Lo studente riesce a sperimentare dei successi e quindi aumenta il suo senso si autoefficacia.

Non parole ma fatti!

LA RELAZIONE DIAGNOSTICA:

un mare di tecnicismi o spunto utile per la didattica?

NUOVO MODELLO CERTIFICAZIONE DSA

art. 3 Delibera di Giunta regionale n. 395 del 27 marzo 2015 www.arsliguria.it

1. Informazioni di identificazione del valutatore

ENTE PUBBLICO/PRIVATO AUTORIZZATO

psicologo o NPI

2. Descrizione del paziente e anamnesi

3. Profilo di funzionamentotest multicomponenziale per la valutazione delle abilità cognitive (di solito: WPPSI, WISC, WAIS)

Non solo punteggio del QI ma 4 indici

Come determinare se il punteggio ottenuto nei singoli indici (ICV, IRP,IML, IVE) è un punto di forza o di debolezza?

- Se il punteggio dell’indice è superiore a 115, allora l’abilità misurata è un punto di forza

-Se il punteggio dell’indice è inferiore a 85, allora l’abilità misurata è un punto di debolezza.

-Se il punteggio dell’indice si colloca tra 85 e 115 (estremi inclusi), allora l’abilità misurata risulterà entro

i limiti normali.

IMPLICAZIONI PER LA DIDATTICA? Molte! Qualche esempio…

DEFICIT MEMORIA DI LAVORO A) fornire istruzioni brevi; b) assicurarsi che lo studente abbia trattenuto dalle istruzioni informazioni sufficienti per poter lavorare autonomamente; c) integrare le istruzioni orali con istruzioni scritte; d) suddividere le istruzioni in più parti; e) sottolineare o evidenziare nel testo le parole chiave in modo che lo studente possa usufruire di un rapido ausilio visivo quando tenta di individuare le informazioni che può aver dimenticato; I) ridurre i compiti di copiatura; m) concedergli del tempo in più per copiare le informazioni; n) usare tabelle, formulari, mappe ect come memoria cartacea.

IRP PiU’ ALTO DI ICV: apprendimento prevalente

verso informazioni di natura visiva

QUALCHE STRATEGIA a) consentire allo studente di fare dei disegni o dei diagrammi mentre apprende nuove informazioni; b) utilizzare del materiale visivo (ad es., grafici, diagrammi, tabelle) nella spiegazione di concetti verbali; c) usare la lavagna per materiale visivo non come ripetizione delle cose dette verbalmente; d) incoraggiare lo studente a creare un dizionario di immagini che possa servire da rubrica delle parole e dei concetti conosciuti durante lo svolgimento dei compiti.

Esempio di verifica che richiede processo di accesso recupero lessicale (di solito deficitari

nei DSA). Non inclusiva!

Verifiche a scelta multipla o con etichette linguistiche già presenti facilitano il recupero lessicale

È ancora in utilizzo anche la versione precedente la WISC IV ossia la WISC III Esempio di profilo di WISC III: • un Q.I. Verbale di 97 • un Q.I Performance di 100• un Q.I. Totale di 98

4. ABILITA’ SCOLASTICHELETTURA

SCRITTURA CALCOLO

DOCUMENTO AIRIPA (CORNODI- TRESSOLDI, 2013) CRITERI PER LA DIAGNOSI DI DISCALCULIA, DISLESSIA E DISORTOGRAFIA

LETTURA

-Brano, parole e non parole -Comprensione del testo

SCRITTURA

ORTOGRAFIA: dettato brano, parole, non parole, Utile anche vedere la scrittura di frasi con omofoni non

omografi e la produzione spontanea GRAFIA: prove di velocità e copiatura.

Analisi della qualità del tratto grafico (è fluido o produce un affaticamento significativo nello studente? Oppure la

grafia è leggibile o no?)

CALCOLO

Calcolo scritto Calcolo a mente

Fatti aritmetici (tabelline e calcoli a mente) Come si leggono e come si scrivono i numeri La posizione dei numeri nella linea numerica

Attenzione: La diagnosi di certezza, nei casi meno chiari, può essere posta dopo un periodo di alcuni mesi di adeguata stimolazione delle componenti compromesse. Infatti il disturbo deve avere persistenza e resistenza ai trattamenti di recupero e/o potenziamento.

diagnosi di Discalculia dopo percorso di intervento

5. ALTRE ABILITA’ COGNITIVE

-ATTENZIONE -MEMORIA

-LINGUAGGIO -PERCEZIONE

-CAPACITA’ VISUO-SPAZIALE -…………………….( a seconda della necessità!)

6. ASPETTI EMOTIVO-RELAZIONALI

La motivazione L’autostima scolastica

Il senso di autoefficacia Lo stile di attribuzione

La relazione con adulti e pari

7. CONCLUSIONI DIAGNOSTICHE

in comorbidità…= insieme a

DIAGNOSI E CODICI ICD10 F 81.10 Disturbo specifico della lettura (dislessia)

F 81.1 Disturbo specifico della compitazione (solo disortrografia)

F 81.2 Disturbo specifico delle abilità aritmetiche (discalculia) F 81.3 Disturbo misto delle capacità scolastiche (dislessia e/o

disortografia e/o discalculia) F 81.8 Altri disturbi evolutivi delle capacità scolastiche (disgrafia)

F82.1: disturbo evolutivo specifico della funzione motoria (inclusa la disprassia), per i disturbi della grafia.

Quando può essere emessa la diagnosi?

Per dislessia e disortografia: fine della II classe della primaria Per disgrafia: fine III classe della scuola primaria Per discalculia: fine III classe della primaria

Intervento precoceImportanza degli screening nell’infanzia e nei primi due anni

di primaria (linee guida 2011 MIUR DSA) Importanza continuità con scuola dell’infanzia per valutare

presenza di possibili predatori: per es. disturbo di linguaggio, significative difficoltà nella consapevolezza fonologica, etc..

Risultato valutazione: non per forza un DSA ma anche altre difficoltà dovute ad altre ragioni.

DSA: SPECIFICO DIFFICOLTA’ DI APPRENDIMENTO:

ASPECIFICHE

8. Proposta di intervento

Quali interventi possibili per DSA? -intervento di potenziamento della difficoltà: per es.

training di potenziamento della lettura.

Figure coinvolte negli interventi:psicologo/logopedista/pedagogista/ psicomotricista

-intervento sul metodo di studio: psicologo/pedagogista/tutor

9. Misure compensative e dispensative suggerite come

spunto per la compilazione da parte della scuola del PDP

Accorgimenti per un buon PDP

Concreto: uno strumento di lavoro

Da tenere sotto mano e non in un archivio

Personalizzato:cucito su misura

Veloce da compilare

Compilabile da tutti

Comprensibile da tutti….genitori inclusi

redatto in collaborazione: scuola, genitori, studente e se possibile specialista

E’ importante definire un iter di condivisione del PDP con la famiglia in modo che si compilino insieme delle parti.

Docente: esperto di didattica Genitore: esperto del proprio figlio

MODELLO PROPOSTO

Normativa di riferimento

1. Il PDP è uno strumento flessibile, pertanto è auspicabile che vengano previste modifiche nel corso

dell’anno scolastico ( DM 5669 Art. 5 comma 3. "Le misure di cui al comma 2 [ndr: il contenuto del PDP] devono essere

sottoposte periodicamente a monitoraggio per valutarne l'efficacia e il raggiungimento degli obiettivi.”)

2. LEGGE 8 ottobre 2010 , n. 170 “Nuove norme in materia di disturbi specifici di apprendimento in ambito scolastico.”

3. Decreto del Presidente della Repubblica n° 122 del 22 giugno 2009 - Articolo 10 Valutazione degli alunni con difficoltà specifica di

apprendimento (DSA).

4. Decreto attuativo n. 5669 del 12 luglio 2011 con allegate “Linee Guida per il diritto allo studio degli alunni e degli studenti con disturbi

specifici di apprendimento”

1. DATI ANAGRAFICI

La diagnosi: per es. Dislessia o Disturbo specifico

della Lettura

il codice e il grado (grave, medio e liveve) se presente nella diagnosi

3. LE ABILITA’ STRUMENTALI

1. non troppo dettagliata 2. comprensibile (errori lessicali nel calcolo?)

3. su scala sempre talvolta mai 4. valori anche positivi (lettura regolare per es.)

5.produzione 6.problemi aritmetici

7.grafia

SI suggerisce di di non mettere termini difficili e/o ricercati, mettete ciò che osservate

INDICARE SIA ELEMENTI DESUNTI DALLA DIAGNOSI CHE ELEMENTI DESUNTI DALL’OSSERVAZIONE

4. ALTRE CARATTERISTICHE DEL PROCESSO DI APPRENDIMENTO

-attenzione (visiva-selettiva-etc?) -autonomia durante i compiti

-capacità di memorizzare -produzione linguistica

-anche in positivo! -prassie?

5. aspetti emotivo-relazionali

-autostima -consapevolezza del proprio modo di apprendere

-motivazione -rispetto regole

-abilità relazionali

6. strumenti compensativi e dispensativi

meglio se divisi per materia

7. modalita’ di valutazione

8. PATTO CON LA FAMIGLIA

-specificare le modalità di riduzione dei compiti -specificare chi aiuta a casa e in quale materie

-accordo su interrogazioni

l’inizio di una relazione collaborativa e dare fin da subito uno spazio di ascolto alla famiglia.

Si condivide un percorso di lavoro comune e si costruisce un’alleanza