Dr. Claudio Maddaloni...Astrologia occidentale e vedica 2. Rapporto tra le due astrologie 3. Colonna...
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LE STELLE DI DENTRO Dr. Claudio Maddaloni
Viandante, son le tue orme
La via , e nulla più;
viandante non c’è via,
la via si fa con l’andare.
Con l’andare si fa la via,
e nel voltare indietro la vista
si vede il sentiero che mai
si tornerà a calcare.
Viandante non c’è via,
ma scia sul mare.
Antonio Machado, (da Campos de Castilla, 1912)
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Dedico questo libro
ai miei figli,
ed a tutti i figli del mondo.
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INDICE
INDICE
Ringraziamenti
PREFAZIONE,
Capitolo 1.
Il giardino ( Del Paradiso , Pardes)
-Introduzione alla Astrologia,
-Jung e l'Astrologia
-Astrologia interiore
Capitolo 2.
Anatomia: come è fatto il giardino- mondo
A- Pianeti, Stelle e Chakra
1.Macrocosmo
2. Microcosmo
3. Chakra e Karma, e canale centrale
4. La materia sottile.
5. Corpi sottili e aure
6. I quattro elementi
7. Simboli generali dei chakra e del canale centrale
B- La creazione come sequenza: Genesi,
: i 4 elementi, l'albero, il serpente, Sette giorni per la creazione
C- Il Caduceo ermetico ed il dio Mercurio, il farmaco
D- Lo Zodiaco interiore : le stelle di dentro
1. Astrologia occidentale e vedica
2. Rapporto tra le due astrologie
3. Colonna astrale e zodiaco
4. Gli yuga
E- La Casa interiore, il Tempio
1.lo spazio sacro,
2.la cupola,
3. la pianta,
4. il campanile
p.3
p. 6
p. 7
p.8
p.13
p.13
p.32
p.37
p.42
p.54
p.62
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F. La domificazione
Capitolo 3.
Fisiologia : Come funziona: (la circolazione , circulatio)
1. La Nekya, la discesa agli inferi,
2. I glifi dei pianeti e la loro sequenza
3. Come funziona il rito
4. Il segno della croce
5.Simboli morti e simboli vivi
6. Il rito cattolico della messa
7. Gli dei, miti, fiabe, leggende
8. Il Respiro, il Prana
9. Il ciclo del tempo
10. Le cose sono al contrario, perchè le vediamo in uno specchio,
11. Sole e Luna e coniunctio, Amore e psiche.
Capitolo 4.
Patologia: Impurità e purificazione
1. l'Alchimia in Jung
2. La luce
3.Il buio come riduzione di luce
4. Il buio come ostacolo attivo alla luce, come scelta
5.Satana e Saturno.
6 Racconto induista
7. Jung e Giobbe
8.Il peccato, la sofferenza
9. Peccati e chakra
10. Trasformazione
11. Libertà, Libero arbitrio: sconfiggere gli astri
12. Della legge e della Grazia
Capitolo 5.
Eva non era una donna
1. La prima materia, Eva e Maya
2. L'uomo co-creatore
3. La funzione di Eva
4. Il Sonno
5. La famosa Costola
6. La mente e le Immagini, Eidola, Idoli del giardino
7. Il sesso debole
p.68
p. 109
p. 143
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Capitolo 6.
Maria
1 -Maria Madre nostra
2 -Simbolismo di Maria
3 -Purificazione, Vergine e Scorpione
4 -Verginità di Maria
5 -Madonna come via di salvezza
Capitolo 7
L' Astrologia e la Psico terapia
1 -La malattia mentale
2 -Perle psichiatriche
3 -Lo psichiatra
4 -Terapia: il Metodo è seguire la Via
CONCLUSIONE TEMPORANEA
APPENDICE : Litanie alla vergine
BIBLIOGRAFIA
Note biografiche
p.165
p.177
p.208
p.209
p.212
p. 217
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Ringraziamenti
Ringrazio i miei pazienti, per avermi chiesto ed insegnato a capirli, amarli, aiutarli;
senza di loro il progetto di questo libro non sarebbe sempre rinato ed alfine giunto a
destinazione.
Ringrazio coloro che mi hanno aiutato ad avvicinarmi al mistero della vita, i miei
amici, i miei cari, ed i miei nemici.
Ringrazio soprattutto i lettori che hanno voluto percorrere questo tratto di strada con
me, loro sono la vera ragione di questo lavoro.
Offro questo lavoro a tutti quelli che cercano o che soffrono a qualche titolo.
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PREFAZIONE
Questo libro è dedicato a tutti, ad ogni persona che voglia amare e capire:
io credo che siamo qui sulla terra con questo specifico scopo.
Il libro si rivolge a psicologi, astrologi, psichiatri, ricercatori spirituali che
desiderano trovare un modo nuovo, più adeguato alla coscienza moderna, di
parlare del cammino, rispetto alle forme in cui ne abbiamo sentito parlare
sinora.
Si tratta infatti di cose già dette e ridette nel corso del tempo, (e spesso dette
meglio che qui), ma che sono state dette in forme più nascoste, antiquate, o
proiettive, o più settoriali e scollegate tra loro. Questo dipendeva dal tipo di
coscienza collettiva che durava sino ad ieri, ed in alcune parti del mondo o in
alcune persone o in alcuni livelli di noi stessi ancora perdurano.
Consiglio i lettori non troppo esperti in questi temi di leggere il libro la prima
volta senza le note, così da non distrarsi con una amplificazione eccessiva del
materiale, mentre i più avanzati forse vorranno approfondire nelle note gli
accenni del testo. Il libro può essere impegnativo ma spero non sia pesante.
Il punto dal quale sono partito è che io sono un medico specializzato in
psichiatria nel 1984; mi occupo principalmente di clinica. Sono molti anni
quindi che sto seduto davanti a un paziente o a gruppi di persone che vengono
da me perchè vorrebbero stare meglio psichicamente, chiedono una risposta; la
risposta in genere consiste in farmaci e colloqui, colloqui che favoriscano
sostegno, introspezione, evoluzione umana a spirituale.
Nel corso del tempo, le mie esperienze non solo professionali ma anche
personali, di meditazione, e di pratica come astrologo (prima con l'astrologia
delle nostre parti, occidentale, poi con quella indiana, detta vedica), mi hanno
portato a cambiare non poco il mio modo di lavorare coi pazienti, ottenendo
credo risultati migliori di quelli che ottenevo prima. Mano a mano che capivo
meglio cosa succedeva, vedevo ripetersi situazioni, ed osservavo il processo
di cambiamento nei pazienti, mi facevo delle idee che si sono organizzate
gradualmente, e mettevo in pratica un metodo di lavoro che sempre di più si
distanziava da quello che avevo imparato sui libri o dagli altri. Insomma, mi si è
chiarita una teoria e un metodo.
Scoprivo anche che queste cose, che io ora praticavo, erano già state descritte
da altri, con altri linguaggi, in altri modi e tempi, che si sapeva già da sempre;
ad esempio, di come si va dall'inferno al paradiso (ho sempre amato
sommamente la Divina Commedia di Dante Alighieri).
E' sorta così la necessità di dire con parole mie e moderne quello che sempre
si è saputo, e di raccontare come io vedo questo insieme e come lo metto in
pratica.
In questo libro svolgerò la prima parte, la parte più teorica, relativa alla
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struttura della psiche ed ai suoi simboli, ed ai principii della trasformazione.
Arrone, li 30.5.09
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1. Il Giardino (Eden): (Del Paradiso, Pardes)
Non andare al giardino dei fiori, non andare
in te è il giardino dei fiori,
in te è il giardino dei fiori!
(Poesia Sufi).
In ebraico ancor oggi la parola Pardes sta per giardino, agrumeto
Paradiso significa giardino; giardino aranceto, (dall'antico farsi, ma anche
ancora nell'ebraico dei nostri giorni), non giardino di casa.
Un racconto della tradizione sapienziale ebraica così ne parla:
“Un tempo1 esisteva un giardino, guardato dalle quattro porte della
conoscenza; soltanto tre saggi riuscirono ad penetrarvi, e di questi uno morì,
uno impazzì, ed uno ritornò col volto splendente, come Mosè quando scese dal
Sinai”2
Il giardino di cui si narra è il giardino interiore ; al centro di questo giardino sta
l'albero della vita.
I fiori dell'albero centrale del giardino sono i centri vitali del nostro corpo
energetico, i chakra.
Il paradiso terrestre, cioè che si trova nella nostra terra interiore, è il nostro
corpo.
Si tratta di una condizione originaria, simbolicamente riguarda l'Uomo, l'uomo
primordiale, archetipico, la struttura in generale dell'uomo.
Per descrivere la struttura del mondo, del nostro mondo interiore ed esteriore,
1 C'era una volta, in un lontano paese.... si tratta di qui ed ora, il lontano paese sei tu. Solo che noi
siamo usciti ed andati lontano da noi stessi, così dobbiamo immaginare un lungo viaggio di
ritorno...
2 Le quattro porte della conoscenza probabilmente si riferiscono ai 4 livelli di interpretazione della
Torah, di ciascun verso della Bibbia, simboleggiati dalle quattro lettere che compongono la parola
Pardes, PRDS:
;(Pshat ("semplice" - interpretazione letterale, ovvero il suo ovvio e diretto significato פ
;(Remez (interpretazione simbolico-metaforica, allegoria filosofica o morale in esso contenuta ר
;(,Drash (interpretazione omiletica, ovvero gli antichi metodi rabbinici di interpretazione ד
.(Sod ("segreto" - interpretazione secondo il significato esoterico o qabbalistico ס
Più precisamente, così riporta il Talmud (Chaghiga 14b):
"Cosi hanno insegnato i nostri saggi: quattro persone sono entrate nel Pardes ed erano: Ben Azai,
Ben Zoma, Acher e Rabbi Akiva.
Rabbi Akiva disse loro: quando arriverete alle pietre di marmo bianco non dite: acqua! Acqua!,
dato che è scritto: colui che dice menzogne non potrà stare davanti ai miei occhi.
Ben Azai guardò e morì, e di lui il verso dice: preziosa agli occhi di Dio è la morte dei suoi pii.
Ben Zoma guardò e rimase ferito, e di lui dice il verso: ha trovato miele, basta di mangiarne, o
altrimenti ti sazierà al punto di vomitarlo.
Acher si mise a tagliare i virgulti.
Rabbi Akiva uscì in pace."
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la cosa migliore sarà rivolgerci alla scienza che da sempre ci trasmette questo
sistema di conoscenza, l'astrologia.
Faremo un viaggio attraverso le stelle, fino alle stelle. Seguiremo il cammin di
nostra vita. E' un cammino inevitabile, ed è la radice di ogni altro viaggio
esteriore; ed il tempo giusto per farlo è: adesso!.
Come scrive un autore antico: “per lo viaggio de la nostra vita noi partiamo a
lo momento designato...” 3
1. Introduzione alla Astrologia “Tutto è nelle stelle”
L'astrologia ( da logos degli astri) è una scienza
molto antica, ed era considerata a ragione una
scienza sacra, poiche trasmetteva un
insegnamento ineguagliato e tuttora attuale e vivo
sul microcosmo e sul macrocosmo, ossia sulla
struttura del mondo (interiore ed esteriore),
insomma della coscienza.
Astrologo quindi era ed è ancora colui che sa
ascoltare e comprendere cosa ci dicono le stelle.
Praticata in India da diversi millenni prima
dell'epoca cristiana, l'astrologia è in quella cultura
chiamata anche astrologia vedica, poiché si basa
sugli insegnamenti contenuti nelle antichissime
scritture sacre indiane, i Veda.
Anche l'astrologia cinese e tibetana sono molto
antiche. In questo testo tuttavia ci riferiremo a
quella vedica, che conosco meglio.
In occidente la astrologia nasce intorno al 2300
3 Imperfecte et incomplete notazioni su una de le arti del viaggiare: Havvi due modi di condurre lo viaggio de la propria vita: lo primo è di portare seco più roba che si possa ed
accumularne ancora lungo ilo camino, ed allora si è assillati sempre da lo timore che altri la tolga.. Lo
secundo è l'imparare a se stessi l'inutilità de la roba e viaggiare leggieri come li pellegrini. Ne lo
primo modo sarai pesante, sia che tu stimo l'oro, o le armi , o li libri, e ti arresterai lungo la via
Dovendo partire per terre isconosciute, che averai sentito descrivere solamente da racconti simili a li
sogni, è cossa buona il partire leggeri
-De lo tempo de la partenza: Per lo viaggio de la nostra vita noi partiamo al momento
segnato. E' cosa saggia scegliere lo periodo giusto per li propri viaggi curando che tutto ci sia
favorevole....è bene sempre seguire l'insegnamento de li maggiori nostri e , soprattutto, de la madre
nostra terra e de lo padre sole. Vi è chi parte giovane e chi anziano, e ciò è poco importante, ma
peccato grave il non partire quando è giunto il tempo de segnato, e questo lo riconoscerai per lo
solo fatto che ti sarai posta la domanda se viaggiare o meno......La via che scegliamo noi considera
solo li mezzi di cammino di li omini, che sono il procedere ponendo un passo appresso all'altro su al
terra. Sarà una via ottima perchè l'avremo scelta.
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avanti Cristo nella regione della Caldea, l'attuale Iran-Irak, nella culla della
civiltà babilonese.
Solo nel 800 e 500 ac. però si struttura meglio, e si identificano lo zodiaco, ed
i segni zodiacali. Nel 125 a.c Ipparco di Nicea studia la precessione degli
equinozi, del 150 dc. è l'opera astrologica di Tolomeo, Tetrabiblos.
In seguito, l'astrologia conosce una decadenza, dapprima
nell'epoca cristiana in quanto ritenuta contraria alle sacre
scritture, poi nel periodo illuminista come contraria allo
spirito scientifico; viene preservata in occidente dalla
cultura araba mussulmana, e riappare veramente alla luce
solo dopo il 1930, con studi scientifici4 e psicologici
(Jung, vedi dopo, ed altri).
Al presente essa sta attraversando una fase di recupero
con caratteristiche inevitabilmente discutibili; ritornata da
poco presso di noi, la diffusione di massa la rende
sgradevolmente superficiale, previsionistica, proiettiva e
de-responsabilizzante.
Tuttavia in questo ritorno, alcuni studiosi occidentali più
profondi ne riconoscono invece la profondità di
conoscenze e l'utilità pratica.
2. Jung e l'Astrologia
Ogni teoria sufficentemente avanzata
è praticamente indistinguibile dalla magia
(C.G.Jung)
Nel suo epistolario5 , Jung cosi’ si esprime a proposito della scienza astrologica
e dell’impiego che oggi possiamo farne.
Scrive Jung a Sigmund Freud in data 12 giugno 1911:
«Di sera sono molto impegnato con l’astrologia. Sto facendo dei calcoli
oroscopici per rintracciarvi il grado di verità psicologica. Fino ad ora ci sono
alcune cose strane che a Lei sicuramente devono sembrare incredibili.»
E’ da notare che Jung aveva all’epoca 36 anni e gli era ben nota l’avversione di
Freud verso «la nera marea di fango dell’occultismo».
In una lettera del 6 settembre 1947 all’astrologo indiano B. V. Raman , Jung
confessa che :
4 v. Gaugelin, 1955. 5 Lettere , Jung, Ed. magi, 2006, come vengono riportate da Lioba Kirfel Barillà. (articolo
pubblicato sul n. 6 – aprile 1991 – di Ricerca '90)
Tolomeo
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«Nei casi di diagnosi psicologiche difficili di solito faccio fare l’oroscopo per
acquisire un ulteriore punto di vista da una visuale completamente diversa.
Debbo dire che molto spesso ho trovato che i dati astrologici spiegavano certi
punti che altrimenti sarei stato incapace di capire».
Jung scrive ancora in un altra lettera, datata 26 maggio 1954, ad André
Barbault, noto astrologo francese:
«Ho osservato molti casi in cui una ben definita fase psicologica (per esempio
fasi di resistenza o progresso nel trattamento analitico), o evento analogo, era
accompagnata da un transito (in particolare quando erano coinvolti Saturno e
Urano)».
Jung credeva nella realtà di questa disciplina antichissima («sono tentato,
quando è il caso, di includere l’astrologia fra le
scienze naturali»).
Egli ne propose una possibile chiave di lettura
ricorrendo al suo principio di sincronicità6 , come
principio di connessioni acausali.
Quindi Jung riapre un capitolo molto importante
nella scienza psicologica:
"Se persone, la cui istruzione lascia a desiderare,
hanno creduto fino ad oggi di poter prendere in
giro l'Astrologia , considerandola come una
pseudo-scienza liquidata da molto tempo, questa
astrologia che rimonta dal profondo dall'anima
popolare, si presenta oggi, di nuovo, alle porte
delle nostre Università che aveva lasciato tre
secoli or sono"7 Per il grande psicologo svizzero , sulla scia del grande
Ippocrate padre della medicina, gli studiosi, i ricercatori ma anche i medici,
potrebbero, per non dire dovrebbero, occuparsi di astrologia, la scienza degli
astri.
Un vero medico, un medico completo, ma soprattutto un medico dell'anima
deve essere esperto nelle cose “dell'altro mondo” (che poi stanno dentro questo
mondo qua), dovrebbe essere esperto nei principii della natura, e conoscere la
natura delle cose, del mondo sottile. Dovrebbe sapere come sia fatto questo
altro mondo, e come funzioni, e come accadano le trasformazioni, le
metamorfosi.8
6 La sincronicità come principio di nessi acausali, Opere, Vol. 8, Boringhieri, Torino 1983, pag. 477
7 C.G.Jung -Seelenproblem der Gegenwart , pag. 241
8 Sentita per strada: “Dici tanto a me, ma te nun te guardi mai. Sei un ipocrate.” A
parte gli scherzi, Ippocrate scrive nel trattato del “Regime delle malattie acute”:“Nascere e
morire è la stessa cosa;/mescolarsi e separarsi è la stessa cosa;/nascere e mescolarsi è la stessa
cosa;/perire, decrescere, separarsi è la stessa cosa.” Capire la malattia e la salute richiede
molto più che degli esami tenici.....
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E' questa una posizione originale per quel periodo ma forse anche per i nostri
tempi; il medico dell'anima deve essere un astrologo ed un alchimista, ossia un
esperto in trasformazioni dell'energia e della materia. Torneremo su questo
punto
3. Astrologia interiore Tutto nasce nella mente, (Buddha).
Un equivoco fondamentale nella divulgazione della astrologia è che si tratti di
una scienza che studia qualcosa che sta fuori di noi.
Questo equivoco nasce dal fatto , come dice Omram, che “quando si tratta di
un insegnamento spirituale,....ci si esprime come se ci si accostasse a qualcosa
di lontano, ma in realtà è in noi stessi che si va più lontano, o diremmo meglio
in profondità......Il fatto è che per esprimere le realtà del mondo spirituale si ha
bisogno di utilizzare un linguaggio concreto, ossia quello del mondo fisico,
come se si trattasse di uno spazio con distanze e volumi; in realtà tutto avviene
dentro di noi, nel nostro Sé superiore, il nostro Sé divino”9
Così, famosamente, nel vangelo di Gesù sta scritto che “il regno di Dio è dentro
di noi”. In altre parole, si trova letteralmente dentro di noi, dentro il corpo
umano: nel tempio interiore, il tempio non lontano, la dimora dello Spirito.
Quindi l'astrologia si occupa di stelle non esteriori ma interiori, di una
circolazione in una pista chiamata zodiaco che non è esteriore ma interiore10
.
In questo testo ci occuperemo di questa scienza antica e moderna, eterna, la
scienza dell'energia, interiore prima che esteriore, di come essa energia sia
organizzata, come circoli, come possa subire ostacoli, come si possa
trasformare.
9 Pensiero del giorno 9.1.09 da Prosveta:it
10 Il fatto che esistano anche corpi celesti corrispondenti a queste stelle di dentro nel cielo di fuori non desta sorpresa, ma risponde invece al concetto di Unus Mundus, di un Uni verso, di una
realtà unica macrocosmica e microcosmica, coincidente, co-essenziale, contemporanea, analoga,
univoca, universale.
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2. ANATOMIA Come è fatto il giardino- mondo (esterno / interno): stelle, segni ,
case, ossia l'organizzazione dello spazio.
Non è mai una questione di "credere"; l'unico atteggiamento scientifico che si possa tenere
su una questione è se sia "vero" o meno. (Sri Yukteswar)
Tradizionalmente, questa antichissima scienza,utilizza tre elementi di base per
descrivere il mondo reale, il mondo interiore energetico, la struttura della
coscienza:
i Pianeti, I Segni (zodiacali), e le Case.
Si tratta come di un alfabeto di base; combinando questi elementi, possiamo
descrivere un molteplice quasi infinito. Spiega quasi tutto. Quello che non si
puo' spiegare è quel quid che vive in questo tutto, l'origine di questo mondo.
Iniziamo dal principio. I pianeti .
A. Pianeti, Stelle e Chakra: le stelle di dentro
I pianeti sono chiamati stelle, perchè brillano
nel cielo esteriore, spesso con grandezza
maggiore, anche ad occhio nudo, di alcune
grosse stelle in senso stretto, cioè corpi
diversamente incandescenti e luminescenti .
Quindi i pianeti visibili ad occhio nudo nel
nostro sistema solare non sono in senso stretto
stelle, non corrispondono alle stelle reali di
questa o altre galassie11
.
I pianeti 12
, secondo l'astrologia, sono gli ambasciatori presso il nostro sistema
solare di una qualità di energia tipica dei campi stellari che rappresenta ed
esprime.
Ad esempio, l'ambasciatore del Giappone in Italia ha delle caratteristiche
tipiche giapponesi, porta da noi i messaggi del suo paese , ma certo è più
italianizzato dei suoi concittadini in patria, ha imparato lingua e costumi locali,
esprime bene qui quello che pensano li'.
11 Questi pianeti , corpi erranti nel cielo del nostro sistema solare sono chiamati stelle, essi sono gli elementi costitutivi del sistema solare .
Dante termina al Divina Commedia con la frase: “L'amor che move il Sole e le altre stelle”,
intendendo che questo insieme del Sole e degli altri pianeti li accomuna ad essere le nostre stelle, ma
che tra il Sole proprio e le altre stelle c'è differenza.
12 Da Planao, andare errando, vagabondare.
Vincent Van Gogh, Notte stellata
http://cycle-of-time.net/Yukteswar.htmhttp://cycle-of-time.net/Yukteswar.htm
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Ma se noi non siamo mai stati in Giappone né abbiamo mai conosciuti
giapponesi, quest'uomo qui ci parla di quel lontano paese, ce lo fa vedere a casa
nostra quel lontano universo.
I pianeti possono essere omologati ai centri sottili costitutivi del corpo
energetico interiore, ed essere identici coi chakra, le ruote di energia vitale della
tradizione. Il giardino interiore è un cosmo ordinato in albero della vita, albero
sacro collocato al centro del giardino. Come ambasciatori delle energie lontane
stellari presso il nostro mondo, il sistema solare fuori e dentro di noi, essi
testimoniano della maggiore o minore solarità della materia di questo loro paese
di origine, ed in questo modo non sono gli stessi in ciascuno di noi, avendo
ciascuno di noi un diverso livello evolutivo.
Anche nel mondo interiore essi errano, circolano, simboleggiando la
circolazione dell'energia nel corpo sottile e nei suoi centri costitutivi.
La tradizione ci insegna che anche l'essere umano è un piccolo cosmo, costruito
analogamente al grande cosmo: il Microcosmo corrisponde , è fatto allo stesso
modo, del Macrocosmo.
Come dire che c'è una sola legge che informa il creato, nel grande mondo e nel
piccolo mondo13
.
1. Macrocosmo (il grande cosmo)
13 I termini macrocosmo e il suo correlativo microcosmo furono usati dagli antichi filosofi ad indicare che il mondo esteriore è come un ente animato analogo all'uomo e composto, come tale, da
anima e corpo. Esisterebbe un rapporto che lega macrocosmo e microcosmo, un rapporto di analogia:
il principio di analogia è a fondamento di questa visione della struttura del reale.
« Quod est inferius, est sicut quod est superius, et quod est superius, est sicut quod est
inferius: ad perpetranda miracula rei unius. Et sicut omnes res fuerunt ab uno, mediatione
unius; sic omnes res natae fuerunt ab hac una re, adaptatione. » . Ossia: « Ciò che è in
basso è come ciò che è in alto/e ciò che è in alto è come ciò che è in basso , per fare i miracoli
della cosa una. E poiché tutte le cose sono e provengono da una, per la mediazione di una,
così tutte le cose sono nate da questa cosa unica, mediante adattamento. » (Ermete
Trismegisto, la Tavola di Smeraldo)
Macrocosmo: sequenza dei pianeti nel sistema solare
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Cosmo significa mondo ordinato. Le stelle sono ordinate, sia nel grande cielo
esterno che come sequenza ordinata nel cosmo interiore, in una determinata
maniera.
Il cosmo osservato sarà per noi, tradizionalmente, via naturale di conoscenza;
una conoscenza raggiungibile tramite la ragione superiore.
Nel macrocosmo del sistema solare astronomico
abbiamo , procedendo dal centro verso la periferia:
-Sole
al centro ed al sommo del nostro sistema solare.
L'unico vero corpo celeste che meriti il nome di stella
in senso proprio; ma noi chiameremo stelle tutte le luci
del mondo celeste, esterno ed interno, poiché sono i
centri irradianti luce nel mondo, sia propria sia riflessa.
-Luna
la sua argentea sorella, la sua sposa celeste quando è
piena, ossia piena di sole, stella che sempre sta con
lui, ed ha uno statuto paritario, come una moglie
appunto.
Vista dalla terra essa ha lo stesso diametro del sole,
pur essendo un corpo materiale di dimensioni assai
minori.
Una ben strana coincidenza, questa , che la sua
dimensione e distanza siano tali che sembrino
identici, al punto che durante una eclissi i due dischi
si sovrappongano perfettamente.
Così i due luminari, cioè i pianeti donatori di luce, i due occhi del cielo (come li
chiama l'astrologia, con una bella immagine poetica), li metteremo insieme in
cielo come primi, supremi.
-Poi viene Mercurio,
il piu' vicino al Sole; il primo a parlarci di lui, il
Messaggero (Anghelos,in greco) che sembrerebbe
emesso, mandato da lui, del suo Logos. Questo
messaggero tuttavia è meno fulgido del sole, anche se
infuocato dall'essere sempre visibile non lontano da Lui,
poiche' in una orbita interna appunto alla terra14
.
14 Visto dalla terra, la sua distanza angolare dal sole è sempre piccola (ruotando in una orbita interna), e spesso si avvicina molto o coincide colla posizione del Sole nella proiezione; in astrologia
diciamo allora che esso è combusto.In questi casi funziona meno bene, è come fosse invaso, invasato
dal Dio della luce, abbacinato, e non discrimina bene parti essendo infuso del Tutto ....
Una bella poesia di Rilke, parlando dell'Angelo dell'Annunciazione, dice: “ho quasi
Sole
Luna
Mercurio
-
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-Venere:
Il fatto di ruotare in una orbita interna tra la Terra e il
Sole accomuna Mercurio con Venere: questo pianeta ci
parla della bellezza della luce, sul versante umido, più
acqua che fuoco, Venere nella mitologia nasce per il
contatto dei genitali recisi di Urano, il dio del cielo,
strappatigli dal figlio15
Saturno Chronos, il dio del
Tempo, con le acque dell'Oceano.
Dalla spuma del mare nasce la dea della bella forma,
della armonia, della giustizia (equilibrio di parti), e quindi
della musica, dei colori, dell'eros etc.
-Viene poi la Terra.
-Marte
Nelle orbite esterne alla terra troviamo per primo, il dio
della guerra e del conflitto, della affermazione con forza,
o con violenza anche, della energia verso l'esterno; infatti
apre verso
Saturno, e ci porta a vincere la forza
attrattiva del Sole.
Se Saturno è evoluto, solarizzato
diciamo, Marte funziona come un
guerriero di luce, porta il messaggio
del Sole verso l'incarnazione (la terra di Saturno). Se Saturno
è poco luminoso, Marte diviene la forza aggressiva della
affermazione dell'ego, la forza con cui l'ego si scontra con
gli ostacoli (che ritiene esterni, in realtà è l'identificazione
scordato..quello che l'altissimo, sul trono alto, gemmato, mi ha mandato a dirti....
15 Figlio, cioe' che lo segue come traccia di vita : la sequenza di tempo inizia cosi', prima cioe' padre, poi cioe' figlio,
Terra!!!
Marte
Giove
Venere
-
18
con l'ego il primo e vero ostacolo)
-Giove
Dopo Marte viene il pianeta più grande del nostro sistema solare. Il suo volume,
la sua beneficenza donativa lo caratterizzano. In astrologia, se evoluto,
rappresenta anche il Guru, il donatore di vita spirituale, (il Sole), colui che
porta il discepolo verso l'ultima tappa, oltre la quale non c'è più tempo e limite.
Se poco evoluto si colora del richiamo terrestre di Saturno, come attaccamento
dell'espansione e del piacere a qualcosa che dobbiamo poi trattenere, diviene
libido di espandersi in qualcosa di limitato, di
generare nella terra.
-Saturno
è l'ultimo pianeta, il piu' lento, il piu' buio, l'ostacolo
finale, il temenos o confine sacro, l'avversario,
Chronos, la morte. Vincendo lui , o attraversando le sue
prove, quindi attraverso di lui, c'è la liberazione dal
nostro sistema solare, dal nostro Ego individuale.
Ad occhio nudo non sono visibili i pianeti del sistema solare scoperti in seguito
alla classicità, ossia Nettuno, Urano e Plutone. Essi non verranno presi in
considerazione molto in questo testo. Infatti, credo sia importante che
consideriamo16
solamente ciò che è visibile all'uomo coi suoi mezzi naturali,
poiché il fatto che una cosa sia visibile ha un suo significato non solo letterale
ma anche spirituale. E' ciò che è aderente alla comprensione sensibile che deve
essere considerato.17
2.Microcosmo (il piccolo cosmo)
La tradizione ci insegna che anche il corpo umano è
costituito come un sistema solare, ossia composto da
un Sole e da altre stelle, e che esiste una circolazione
della energia dentro il corpo, il corpo energetico
dell'uomo, il suo corpo sottile, il suo corpo astrale(
appunto cosiddetto perchè composto di astri, stelle)
Ora sempre la tradizione ci insegna che la struttura di
base, l'anatomia fondamentale del corpo umano
16 n.b.: il termina considerare deriva da cum sidera, insieme alle stelle...
17 Infatti, dice Dante (DC, Par, VI, vv 40-65: “Così parlar conviensi al vostro ingegno/ perrocchè solo da sensato apprende/ Ciò, che fa poscia di intelletto degno./Per questo la scrittura condiscende/ A
vostra facultate , e piede e mano/ Attribuisce a Dio, ed altro intende”.....
I sette chakra
Saturno
-
19
energetico, sottile, è quella dell'albero con sette luci, (esempio il candelabro),
della scala dalla terra al cielo con sette gradini (es. la colonna del tempio, l'asse
del mondo)
Quindi si insiste sul fatto che il corpo umano ha dentro di se' sette stelle, come il
sistema solare. Come vedremo,
Tradizionalmente questo è simboleggiato dalla immagine dell'uomo energetico
seduto in meditazione, rappresentato con sette chakra , centri o ruote di vita,
come stazioni cardinali lungo il percorso terra- cielo, dalla base della colonna
vertebrale fino all'apice della colonna, o cranio.
Si descrive qui di seguito in dettaglio la corrispondenza dei chakra con i pianeti
del sistema solare esteriore, seguendo una modalità analogica semplice e
diretta.
Le sette stelle corrispondono ai sei chakra del corpo sottile (essendo i due
luminari due poli del sesto chakra). Gli altri pianeti corrispondono ciascuno ad
uno specifico chakra18
.
Sole polo anteriore del sesto chakra o terzo occhio Luna polo posteriore del sesto
chakra
Mercurio quinto chakra
Venere quarto chakra
La terra non viene contata qui19
,
Marte terzo chakra
Giove secondo chakra
Saturno primo chakra, chakra radice, o
chakra di base.
Resta così chiarito che i pianeti del sistema solare esterno, trasposti nel cielo
interiore, e rappresentati nel grafico astrologico, corrispondono, sono proprio, i
chakra.
18 Le dodici fatiche di Ercole si riferiscono al suo lavoro di superamento di prove, 12 appunto
perchè correlate due a due con i chakra; egli inizia cosi' prendendo la forza del leone, e con la
pelle di questo animale addosso percorrerà el successive tappe; la sua famosa clava significa
simbolicamente l'asse dei chakra, il termine delle sue prove sarà il giardino delle esperidi, come
dire il paradiso.
19 E questo perchè nel considerare la circolazione della luce nel corpo interiore, cioe' nel corpo nostro, nella terra nostra, la terra non figura come pianeta ma come volta celeste-sfondo, che contiene
lo zodiaco interiore. E' come se noi fossimo all'interno della sfera – terra, e la sua superficie vista da
dentro è una volta celeste dentro la quale circolano le energie che stiamo considerando.
-
20
3. Chakra, Karma e Canali sottili (Shushumna, e Ida e Pingala)
Il riferirsi al chakra come ruota richiama il significato
di stella inscritta, di cento attivo, visualizza l'aspetto
roteante che il chiaroveggente puo' osservare, esprime
la sua funzione di ricetrasmittente, manifesta nel
movimento spiraliforme ( cioè un movimento circolare
che si trasmette in una direzione);
La parola stella, in latino sidus sideris, è anche la
radice della parola italiana desiderio: de-sidera, cioè
dalle stelle20
. La radice di stella (st) è identica alla
radice di astro.
Nei chakra del corpo astrale troviamo la nostra storia, la nostra memoria.
Nei chakra infatti è cristallizzato, depositato, il
karma, cioe' il frutto di tutte le nostre azioni
passate, in questa ed in precedenti vite:
li' sono cristallizzati i nostri desideri, le nostre
paure21
.
Tale deposito-memoria consiste in tantissimi
piccoli vortici di energia, che sono desideri
(attaccamento ed avversione), attaccamenti
dell'ego, che modificano il flusso di energia nel
chakra.
I chakra sono collegati tra loro in linea retta da
un canale centrale, e da due canali laterali, detti
nella anatomia dello yoga, rispettivamente,
Shushumna e Ida e Pingala.
Secondo Patanjali22
, le memorie del corpo
20 Il prefisso “de” letteralmente indica un movimento di ablazione, separazione dalle stelle, distanza
dal loro luogo di origine, da casa; il prefisso quindi vuole insistere sulla separazione, sul fatto che
abitualmente il contenuto delle stelle si trova proiettato lontano dal loro luogo di origine, nel
mondo, e ci incanta ed illude dandoci la illusoria convinzione come esistesse davvero la' fuori.
L'origine da cui siamo lontani era la nostra casa, ed il desiderio e le sue immagini per questo
sempre sono abitato da un senso di nostalgia, di appartenenza.
La assenza e la proiezione sono concetti collegati, poiche' cio' che è inconscio , assente, desiderato,
è proiettato.
21 Nella filosofia vedantica nella materia sottile è memorizzata e presente una traccia complessa, a
vari gradi di profondità ed effetto: ci sono le “vasanas”, impressioni diciamo, i “samskara”, i
semi, ed il karma come tracce più stabili e profonde; tutto ciò è presente nelle stelle, per
semplicità diremo il karma.
22 Patanjali fu un grande saggio che riassunse tutta la scienza dello yoga in un importante libro, gli "Aforismi Yoga". Il testo illustra in sintesi il cammino Yoga volto alla Realizzazione del Sé.
La compilazione di Patanjali si può far risalire a un'epoca tra il 400 e il 200 AC,
Il secondo aforisma recita così: "Lo yoga consiste nella neutralizzazione di tutte le vritti"
inteso come neutralizzazione di ogni modificazione della sostanza mentale, Chitta.
Quindi le Vritti si trovano nei chakra, e si manifestano a livello mentale e poi appaiono
Canali laterali intrecciati (Sole e
Luna)
-
21
sottile sono depositate sotto forma di piccoli vortici di energia, chiamate Vritti,
come dire una attività circoscritta e specifica in specifici punti del corpo sottile,
una deformazione selettiva potremmo dire, un engramma attivo, sotto forma di
spirali energetiche nei chakra.
Le Vritti interferiscono cosi' col funzionamento dei centri e dei canali sottili, con
il funzionamento e lo scorrere dell'energia tra la terra e il cielo dell'uomo
sottile.
Infatti, nella anatomia yoga la colonna vertebrale sottile conterrebbe tre canali,
uno centrale, detto nello yoga Shushumna, o via centrale23
, e due canali laterali,
detti Pingala e Ida, (in astrologia corrispondenti al percorso del Sole ed a quello
della Luna).
Essi sono simbolizzati molto frequentemente data la loro centrale importanza, e
in molteplici maniere. Li ritroviamo ad esempio come serpenti nel caduceo
ermetico, o come serpente attorno all'albero della vita nella Genesi.24
Tradizionalmente il simbolo che veicola questa organizzazione verticale dei
chakra e che collega la terra col cielo è quello dell'albero ( ad esempio l'albero
edenico, l'albero di Natale, ci ritorneremo), o della scala, o anche una colonna,
appunto letteralmente la colonna vertebrale sottile.
I sette chakra tradizionali sono dall'alto al basso:
Sahashara chakra,
corrispondente al settimo chakra, quello
coronale
Ajna chakra
al centro della fronte
Visudha chakra
in corrispondenza della gola
Anahata chakra
situato al centro del petto, retrosternale
Manipura chakra
in corrispondenza del plesso solare gastrico
Svadishtana chakra
a livello del piccolo bacino
Muladhara chakra
o chakra radice (mula)25
a livello del perineo.
come proiezioni nel mondo, perche' non ancora esaurite, neutralizzate.
23 La retta via che era smarrita.
24 Abbiamo così come il canale centrale nel suo insieme comprende elementi piu centrali, ed elementi più lontani da questo centro, i canali laterali. E lo stesso Shushumna contiene almeno altri 3
livelli ciascuno piu' sottile e centrale del precedente .
25 Esistono classificazioni diverse dei chakra, che ne riassumono per esempio i tre soipra al cuore in
un unico chakra, e cosi' per sotto, o che considerano sotto chakra ad esempio nella fronte.
Il sistema dei chakra ha corrispondenze a molteplici livelli nel corpo umano , ad esempio a livello
delle ghiandole endocrine sul piano fisico, sulle funzioni psichiche etc.
-
22
La gente conosce questi centri anche se di solito non consapevolmente: ci
riferiamo ovviamente a specifici chakra con le espressioni qui sotto riportate,
specifiche per ciascun chakra:
per il settimo:
il simbolismo della corona, del cappello del mago (pieno di stelle...), la
tiara del papa, l'areola dei santi....
per il sesto :
lanciare/avere il malocchio, vedere di buon occhio, invidiare (vedere
negativamente), avere l'occhio clinico...
per il quinto:
“ho un nodo in gola”, “non mi va ne sù ne giù”, sentirsi “presi per il
collo”.
per il quarto chakra, del cuore:
“mi si è spezzato il cuore”, “ho un peso qui sul petto”, “quando ti ho
visto il mio cuore ha fatto un salto di gioia”, “parlare col cuore in mano”,
parlare “core a core”, “sentire un friccicore in core”...
per il terzo chakra:
“quando ha detto così è come mi avesse dato un pugno sullo stomaco”,
“ho lo stomaco in bocca”, “ho un buco nello stomaco” ed il fatto di rifiutare un
qualcosa viene detto rigettare, come vomitare. Ed ancora: “Mi ha vomitato
addosso un sacco di insulti”..
per il secondo chakra non dovremmo avere molti dubbi:
“Maria, scendi giù, che c'ho “un toro nelle m......””
per il primo:
“Ho preso uno spavento tale che mi è venuta “una stretta di ...””26
4. La materia sottile.
I chakra ed il corpo sottile sono composti di materia
sottile, meno consistente e percepibile dai sensi ordinari
del piano materiale, ma sufficientemente densa,
percepibile ai sensi sottili, tale da non essere così astratta e
distante da coloro che si avventurano in queste cose
dell'altro mondo.
A questa sostanza di base in oriente si da il nome in
occidente di Materia, Matrice, Madre (a simboleggiare ciò
26 Un discorso a parte meriterebbero altre classificazioni dei chakra, che li riducono ad esempio a tre, o ampliano, ad esempio a 10 o più, e che spesso si riferiscono a livelli più e meno profondi di
analisi del sistema.
Queste diverse visioni non inficiano questa classificazione ma la portano oltre.
Un discorso a se' meriterebbe il centro Hara, come ne parla il maestro Omram Aivanhov, ma
ci porterebbe oltre questo livello che stiamo esaminando qui.
-
23
che sta a monte, e genera ogni conseguenza)27
, la Prima Materia (degli
alchimisti) , il Mezzo (del cammin di nostra vita), in oriente di Chitta.
Questa materia ha la caratteristica di essere in una condizione di limitazione, di
“caduta”, di oscurità, di impurità; tradizionalmente questa impurità viene
simboleggiata dalla Madre oscura, priva di Luce, dalla Madonna nera che non
ha con sé la sua luce, l'Addolorata senza il Cristo. 28
Facciamo qualche esempio per capire meglio.
E' come se la materia di cui sono fatte le stelle, una materia sottile, invisibile ai
sensi fisici, (ma percepibile dai sensi sottili), fosse non omogenea ma affetta da
una deformazione strutturale, è come se nella sua struttura infinitesimale
portasse una traccia, memoria, informazione, una deformazione sottile: una
informazione, in fondo simile alle tracce registrate nella memoria di un disco,
un nastro, un disco di memoria del pc.
Proseguendo nell'esempio, è come se essa fosse percorsa, attraversata
continuamente dalla vita, dalla energia vitale che la “legge” nel suo
attraversarla, come viene letta l'informazione software nell'hardware di un
computer vivente da parte della corrente.29
Una analogia quindi potremmo farla con la luce che legge, vede, conosce le
tracce di colore impresse nelle vetrate delle nostre chiese quando le attraversa.
In una seconda analogia, e' come se il fiume interiore anziche' scorrere in forma
liscia e diritta dovesse attraversare un letto di fiume impervio, o dovesse
passare attraverso un mezzo filtrante
impediente.
Nella nostra tradizione giudaico
cristiana questo della impurita' è un
problema centrale: questa “macchia”
caratterizza quasi tutti noi come
condizione di partenza(quasi tutti,
fuorchè i Maestri ed i Santi)30
, si parte
già da un bosco, una selva oscura.
Quale immagine più adatta di un
27 La prima materia degli alchimisti. Non è senza importanza questa prima parte in cui si cerca di identificare da dove dobbiamo
partire; chi bene inizia è a metà dell'opera si dice, se il primo anello di una catena non è saldamente
fissato tutta la catena non tira nulla. In molta letteratura sapienziale questo aspetto è poco evidente.
Invece per bene iniziare e bene procedere poi dobbiamo capire bene di che si tratta, quale sia
“de rerum natura” (Lucrezio), la “natura delle cose.
28 Dante parla del “Mezzo” del cammin di nostra vita. Anche la selva oscura in cui siamo immersi con poca luce esemplifica quindi la materia che attraversiamo noi personalmente e come
umanità. Sarebbe poi il bosco delle favole. Ci ritorneremo.
29 Per portare un esempio della scienza biologica, abbiamo una condizione simile nella prima materia della vita biologica con il Dna e Rna ; vediamo confermate qui queste analogie
cibernetiche, queste due molecole sono infatti portatrici di informazione, corretta o alterata, che si
esprimerà nella manifestazione che poi appare.
30 Qui “il più pulito ha la rogna”, dice un proverbio.
-
24
bosco a rappresentare la difficoltà della luce a passare in un mezzo impediente,
un luogo dove, in pieno giorno, sia quasi notte?
Si tratta di una conoscenza , un concetto scientifico (da scio, io so): e cioè che
il karma, possiamo dire i desideri, (cioè l'attaccamento e l' avversione, la Mania
di cui parla il Buddha che siamo qui per estinguere), è depositato, cristallizzato,
operativo nei sette chakra31,
e necessita di purificazione a questo livello (es le
sette spade nel cuore)
A questo stato di caduta del livello di luce-purezza probabilmente fa
riferimento il concetto di peccato originale: noi portiamo fin dall'inizio un
karma, non nasciamo senza imperfezione; prendiamo su noi la materia fisica e
sottile in condizioni già precedentemente avviate, ad esempio (per chi ci crede)
nelle vite precedenti32
.
Come dire che l'inizio della vita dell'uomo è gravato da una forma di limitazione
di luce, di libertà dell'essere, luce che rimane presente ma ridotta di potenzialità
per via di questo oscuramento. La nostra coscienza è condizionata.
Se intendiamo come “Adamo” non un uomo nato molti secoli fa, ma “l'inizio”
in senso simbolico della vita di ciascuno, comprenderemo meglio questo
simbolo del peccato. Ritorneremo su questo punto.
5. I corpi sottili e le aure
Anche ciascun chakra tuttavia , e
diversamente, comprende più livelli quanto
a sottigliezza della materia-energia.
In altre parole, alcuni livelli sono cioè più
sottili ed immateriali e percepibili solo da
persone che sviluppino i sensi sottili
(chiaroveggenza, chiaroudienza etc), mentre
altri livelli sono più densi e percepibili dai
sensi del corpo fisico.
Così i disturbi energetici nei chakra
corrispondono a livelli diversi di
funzionamento, potranno portare
31 Il karma deriva dalla parola sanscrita “kr”, fare, (da cui Kryia) esprime il concetto di azione (e
reazione quindi): Il karma, individuale o collettivo, sarebbe la somma delle condizioni della
materia, secondo l'evoluzione dell'anima nel corso di questa vita o di tante vite precedenti.
Il karma rappresenta l'azione che abbiamo messo in moto ed il suo ritorno, il ricavo, la
conseguenza di essa; il concetto di karma è strettamente collegato alla legge di causa effetto che
caratterizza ogni azione nel mondo di Dio. Dante la chiama anche legge del contrappasso.
Si potrebbe cosi' formulare:
ad ogni azione corrisponde nel mondo dualistico una reazione uguale e contraria.
La legge del karma è connaturata al mondo dualistico poiché il mondo stesso è costituito così, è
la natura delle cose (vedi De rerum natura, della natura delle cose Lucrezio).
32 Qualcuno ha detto: ma il DNA non è in fondo la miglior prova della reincarnazione?
-
25
conseguenze su piani differenti, ed anche l'intervento su di essi porterà
conseguenze diverse33
.
I corpi sottili sono situati all'interno del corpo fisico, concentricamente, come le
matriosche russe.
Emanano energie diverse, visibili al chiaroveggente come aloni di differente
caratteristica, o aure.
Ciascun chakra è maggiormente collegato ad un determinato corpo, ad esempio
il chakra radice, il più connesso con la terra , la densità, corrisponde
maggiormente al corpo fisico; ma ogni chakra possiede tutti i livelli sottili che
anche gli altri possiedono..
Qui parleremo di questi aspetti delle aure dei corpi riferendoci ai rispettivi
corpi sottili.
Tradizionalmente la sequenza dei corpi sarebbe la seguente34
:
-corpo fisico,
il più denso, l'unico di cui le persone piu' materiali abbiano coscienza, o del
quale le culture più materialiste ammettano l'esistenza35
.
33 Ad esempio, se un pranoterapista appoggia la mano sul chakra coronale, la sommità della testa, potrebbe accadere che ti fa passare il mal di testa; se uno psicoterapista esperto in massaggio
cranio sacrale ti appoggia la mano sulla testa potrebbe farti passare la depressione; se Gesù in persona
ti appoggiasse una mano sulla testa potrebbe guarirti da ogni colpa passata e portarti alla salvezza
dell'anima istantaneamente, oltre che farti passare cefalea, eventuale cecità congenita, depressione ed
ogni altro guaio tu abbia.
Questo perchè i livelli di energia e coscienza di queste persone sono differenti, agiscono su
livelli differenti del chakra, che corrispondono a corpi sottili differenti; in altre parole, i nostri
livelli sottili sono più di uno, e corrispondono a livelli diversi di manifestazione dell'essere
energetico.
34 Qualsiasi libro su questo argomento sara' più diffuso e preciso, qui introduciamo solo dei concetti base forse già noti
35 Vedere i corpi sottili, l'aura insomma, non è cosi' arduo come si crede.
Nel presente momento storico molti possono vedere l'energia, diciamo forse la meta' della
popolazione è già pronta a questo; alcuni la vedono poi spontaneamente e talora sin da piccoli, ed
in genere non ne parlano molto... Si vedono più facilmente le aure dei corpi inferiori, e quella
eterica è visibile quasi da tutti con un po' di istruzione, aiutando a iniziare, con una semplicissima
iniziazione quindi.
Nelle sedute terapeutiche che faccio introduco questo esercizio, e quasi sempre il paziente riesce
in questo compito guidato.
In generale infatti è sufficiente che una persona che già ha sviluppato questa capacita' percettiva
istruisca e guidi il soggetto a guardare un oggetto o meglio una persona o meglio l'istruttore
stesso che sta istruendo e trasmettendo questo insegnamento , a guardare dicevo con uno sguardo
un po' sfocato sullo sfondo di una parete chiara retrostante: si osserverà facilmente che il colore
chiaro adiacente alla sagoma della figura e il colore chiaro piu' distante dalla figura osservata non
sono affatto identici; si osserva facilmente che la regione circostante la testa per esempio
dell'osservato è piu' chiara e splendente del chiarore diffuso piu' distante tipico della parete. Stiamo
infatti vedendo l'aura eterica.
Il motivo per cui questa semplice osservazione viene nullificata è il ragionamento apparentemente
razionale che l'osservatore quasi subito quasi sempre fa che si tratti di un artefatto luminoso; pre-
interpretando cosi' l'esperienza non si riesce a valutarla e comprenderla come una funzione
iniziale di percezione sottile che quasi tutti hanno naturalmente sebbene in una condizione un po'
-
26
-corpo eterico,
molto aderente al corpo fisico. Il suo
compito è di nutrire energeticamente il
corpo fisico.
Il chiaroveggente36
lo vede come un
alone bianco-azzurrino intorno al corpo
fisico, generalmente per un raggio di
pochi centimetri, ed esso varia
marcatamente di spessore e colore e
trama a seconda delle condizioni dello
stato di salute energetico del corpo fisico.
Ad esempio, una persona anziana o
malata gravemente manifestera' un alone di poco spessore, di colore grigiastro
scuro, a tratti interrotto o piu' sottile o piu' scuro; una persona sana e giovane
appena uscita da una doccia dopo un allenamento in palestra potrebbe
manifestarsi un corpo eterico di notevole spessore, anche alcuni centimetri,
bianco splendente, irraggiante.
E' attraverso la mediazione del corpo eterico che avviene il principale
collegamento con organi ed apparati, passando mano a mano che l'energia si
manifesta su piani più materiali e fisici per il tramite essenziale delle
ghiandole endocrine, del sistema immunitario di difesa, ed i plessi vascolari e
neurovegetativi collegati ad esse37
-corpo astrale, o corpo delle emozioni.
Quando sogniamo che stiamo al mare e dormiamo invece a casa nostra, stiamo
dormiente tuttavia presente.
E' da osservare che non vi è spesso molta obiettività nelle osservazioni sottili per la diversa
qualificazione sottile dei vedenti questi piani invisibili; qui ci interessa parlarne come correlazione
tra chakra ed energie visibili dei corpi sottili, non come dimostrazione riproducibile in ogni
circostanza.
36 "Il chiaroveggente è semplicemente colui il quale ha sviluppato in sé la facoltà di percepire un'altra
ottava della stupenda gamma di vibrazioni possibili e si rende in questo modo capace di percepire,
del mondo che lo circonda, più di quanto non possa farlo chi possiede una facoltà di percezione più
limitata" (C. W. Leadbeather: "L'uomo visibile e l'uomo invisibile").
37 La psicosomatica è la scienza che si occupa a livello medico materialistico di queste
corrispondenze in realta' anche sottili:
Il collegamento tra astrale (chakra) e fisico avviene in corrispondenza di determinate
ghiandole endocrine.
Sole (lobi frontali) corrisponde così al polo anteriore del sesto chakra,ed all'ipofisi nella
fronte, e Luna al polo posteriore (midollo allungato);
Mercurio al quinto chakra della gola ed alla ghiandola tiroide;
Venere al quarto chakra del cuore ed al timo;
Marte al terzo chakra, quello del plesso solare ed al pancreas,
Giove alla regione genito-urinaria ed alle gonadi, il secondo chakra;
Saturno alla base della colonna, il perineo, ed alle surrenali, il primo chakra.
Le ghiandole endocrine
-
27
vedendo il nostro corpo astrale, che vive, fa il bagno, spera, soffre, si infortuna
etc, come il corpo fisico.
Ma diversamente dal corpo fisico esso è in grado di
volare, di attraversare il tempo: può ad esempio
accadere che vediamo noi stessi nel futuro o nel
passato, o quando eravamo bambini, o coi morti. Il
suo rapporto con l spazio e con il tempo è diverso da
quello che caratterizza il corpo materiale.
E non è che quei morti siano venuti a trovare noi, in
questo mondo, siamo piuttosto noi che siamo andati
nel regno dei morti.
Nel sogno stiamo viaggiando col corpo astrale, ed il
sogno ricordato al mattino costituisce la memoria di
questi viaggi astrali che noi facciamo normalmente.
Il corpo astrale appare all'osservatore come un alone
debolmente colorato , con colori pastello , visibile
attorno al corpo ed al capo del soggetto osservato ;
tale alone può avere una estensione variabile, e
potremmo osservarlo esteso fino a circa 30 cm38
dal corpo fisico.
La gente conosce queste visioni sottili. Nel linguaggio comune noi diciamo
infatti: era rosso o livido per la rabbia, verde d'invidia, si era proprio rabbuiato
ed aveva un'aria scura, oggi lei era molto felice e luminosa, etc.39
-Il corpo mentale
Il corpo causale appare abitato da strutture e movimenti visibili spesso in forma
geometrica, in uno spazio piu ampio (anche di un metro), con caratteristiche
38 Altri dicono anche fino ad un metro o più. Nel campo della chiaroveggenza esiste un fattore soggettivo rilevante, molto dipende dal livello di coscienza dell'osservatore non solo dal soggetto
osservato. L'aura si presenta come un alone che si estende ad una distanza dal corpo fisico che
aumenta a mano a mano che dall'aura eterica si passa a quella emessa dal corpo causale. Il profilo
dell'aura eterica si modella su quello del corpo fisico ed è ad esso aderente scostandosene solo di
qualche centimetro. L'aura astrale non è così aderente al contorno del corpo fisico. L'aura mentale non
segue così fedelmente il profilo del fisico e comincia ad assumere la forma di un ovoide, il cui
contorno può oltrepassare quello del corpo fisico di circa un metro e mezzo. L'aura emessa dal corpo
causale ha una forma ovoidale caratteristica che si estende per circa due metri oltre i limiti del corpo
denso.
Le aure non appaiono disposte l'una sull'altra, ma si compenetrano l'una nell'altra e, quindi,
interagiscono.
I colori fondamentali dell'aura, la loro purezza, la loro brillantezza, l'ampiezza dell'aura e la sua
trasparenza, il ritmo delle sue pulsazioni, sono tutti elementi attraverso i quali è possibile conoscere la
quota evolutiva di un soggetto. Inoltre, le zone dell'aura che si sovrappongono al corpo fisico possono
fornire, con il loro maggiore o minore dinamismo, utili informazioni su eventuali disturbi di tipo
psicosomatico, o su vere e proprie patologie.
39 Walt Disney ha iniziato ad avviarci a questa visione sottile con leggerezza e saggezza; scherzando , nei suoi simpatici cartoni animati, parlava del vero, e faceva vedere topolino o paperino
rosso di ira, verde di invidia, con una nuvoletta nera sopra il capo...
I corpi sottili e i chakra
-
28
molto piu mentali e veloci (talvolta quasi istantanei
come il pensiero), e non fluidi, interattivi, dinamici
(come nel caso delle variazione di colori nel corpo
astrale) mentre il soggetto respira, si muove o si
agita, ti parla.
Il corpo causale per alcuni potrebbe distinguersi in
almeno due livelli:
-uno più tipico dell'io efficienza: esso si occupa
delle funzioni piu' meccaniche, quasi un insieme di
softwares esecutivi, di automatizzazioni da quelle
piu' semplici alle piu' elevate come livello di
astrazione, dal camminare al cantare, dal
programmare informatico al sistematizzare
comunque.
-ed un livello superiore, potremmo chiamarlo livello dell'io -coscienza, che si
occupa maggiormente dell'aspetto coscienziale delle forme pensiero, della
creazione del primo e del suo funzionamento.
-corpo atmico (sarebbe il corpo coscienziale superiore o forse si confonde con
li corpo causale superiore in alcune definizioni) .
Questo livello sarebbe quello che non si dissolve con la morte del corpo fisico
ed il dissolversi dei corpi sottili ad esso connessi.
Sarebbe il corpo atmico quello che porta la memoria delle vite precedenti,
quello che sta progressivamente cercando di identificarsi, alla fine di tutte le
vite, con l'atman originario, con Dio stesso.
6. I chakra e i gli elementi
Ciascun chakra corrisponde ad un elemento sottile, che corrisponde a sua volta
ad un elemento materiale.
I quattro elementi sono aria, fuoco, acqua e terra, che interagiscono e si
mescolano tra di loro e con l'elemento spazio, etere.
Questi quattro elementi e la quinta essenza (quintessenza) corrispondono ad
una discesa dell'elemento creativo, spirituale, sottile, nella materia sempre più
densa.
Il nostro mondo è fatto così , è creato in questo modo. Ne riparleremo nel capitolo sulla Genesi.
La creazione dei quattro elementi quindi corrisponde alla discesa della luce,
(Sole e Luna, sesto chakra) verso il basso (Primo chakra) e ciascun elemento è
correlato a funzioni psichiche distinte:
Miniatura: Maometto
-
29
Quinto chakra,
Mercurio, Elemento Etere, spazio.
Corrisponde alla funzione Pensiero
Quarto chakra,
Venere, Elemento Aria:
corrisponde alla Funzione Sensazione.
Terzo chakra,
Marte, Elemento Fuoco:
corrisponde all' Azione.
Secondo chakra,
Giove, Elemento Acqua:
corrisponde al Sentimento.
Primo chakra,
Saturno, Elemento Terra, corrisponde
alla concretezza, alla solidità40
,
a dove fondarsi, insomma la base:
l'istinto di sopravvivenza, le certezze
interiori, i punti di riferimento solidi).
7. Simboli dei chakra e del canale centrale.
In molteplici aree culturali e religiose si sono sempre presentati e tramandati
simboli che si riferivano direttamente alla struttura anatomica sottile che
abbiamo sin qui esposto succintamente.
Faremo adesso degli esempi, che evolvono e si trasformano uno nell’altro, si
internano uno nell’altro. Seguitemi con rilassata pazienza, forse non sono tutte
fantasie: voliamo col metodo analogico, (ana- logos, un discorso di
simiglianze, di parentele, di amicizie, di amore).
Spesso i chakra nel loro insieme sono stati raccontati da simboli riuniti secondo
criteri diversi:
1 -Una prima modalità di parlare di questi contenuti si riferiscono ad insiemi
non ordinati, non strutturati:
Alcuni esempi sono i fiori in genere del giardino dell'Eden (Pardes=
giardino=paradiso), Biancaneve e i sette nani, (che sono un insieme, un
gruppo, non troppo strutturato gerarchicamente), o ancora i sette cavalieri
40 “ubi consistam”, cioè laddove appoggiarsi.
W.Blake, i quattro
elementi
-
30
dell'apocalisse, i sette sigilli etc.
2 -Una seconda modalità di proporre questi contenuti è invece quello di un
insieme ordinato,
strutturato ma non progressivo: un insieme insomma statico .
Ad esempio, le 7 stelle dell'orsa, il candelabro con sette fiamme (lingue di
fuoco) ( in verità c'è una certa progressione nel modo in cui il candelabro deve
essere acceso , nella tradizione ebraica).
3 -Un terzo modo è quello di un insieme ordinato
in una sequenza , in cui quindi si insiste sul fatto che
esistano delle tappe da fare, organizzate in modo
progressivo.
Esemplifichiamo. Come abbiamo sopra ricordato, la
settimana è fatta di sette giorni, ed i giorni sono
nominati in base ai pianeti. Ancora, la scala fatta di
gradini, come la scala santa, la scala di Giacobbe,
(dove non arrivi metti la scala, questa scala... ), dove
si sale gradino per gradino.41
Allo stesso modo di
una scala, la Scalata (es:la Scalata al cielo dei titani,
o l'insano progetto della Torre di Babele) esprime
questo elevarsi, ma allo stesso modo il simbolo del
monte esprime questa evoluzione.
Similmente le balze purgatoriali,( che sono sette
come le Beatitudini ed a cui si accede grazie ad un angelo che le canta al
passaggio dei pellegrini), e i cieli del paradiso di Dante, (cielo della luna, del
sole, di Venere, etc.).
Così il Monte sacro, come Il Kailash, i vulcani, (come
l'Etna, il Fuji Yama, il Monte Meru), Tiruvannamalai
(Shiva), il monte analogo (Duval), e la "magica
collina" (in una canzone di Guccini),...
Un concetto simile a questo è quello del Ponte , ponte
di collegamento tra cielo e terra come nel simbolo dell’
Arcobaleno (Patto tra Dio e Israele dopo il diluvio);
anche il simbolo dell’asse del mondo. Il concetto di
ponte di collegamento è implicito nel simbolo della
Guida e del Guru, del Duca (Virgilio) di Dante, il
Maestro, ed ogni traghettatore, come il Barcarolo
(Hesse). E per ogni Guida c’è un guidato, ogni
Pellegrino sta viaggiando lungo questa via,
41 Ricordate il ritornello della filastrocca che tutti conosciamo, nella "Bella Lavanderina"?: fai un salto, fanne un altro....
Divina Commedia, il Monte
del Purgatorio
La scala di Giacobbe
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31
accompagnato dalla Grazia dei cieli…
Il simbolo dell'asse verticale terra cielo è ripreso come abbiamo visto
dall'albero, con le sue radici nella madre e le fronde rivolte al padre cielo; qui
la sequenza è la continuità terra-cielo. nell'Albero di Natale, come dicevamo, le
palle lucenti simboleggiano i chakra, il puntale sta ad indicare la direzione
ascendente, esso è il donatore di doni, che sono strettamente connessi al Natale
ed alla nascita di Gesù Bambino. Salvatore che è spesso posto alle radici
dell'albero. L'albero di natale è un “sempreverde”, simbolo della salvezza
eterna dall'oscurità (solstizio di inverno). L'albero sacro è tema di uno scritto di
Jung sul simbolismo dell'albero42
. Torneremo su questo simbolo tra breve
parlando dell'albero del Genesi. Anche la croce simbolizza l'unione dei due
opposti, cielo e terra, morte e rinascita.
L'asse che non solo parte da terra ma è anche vincolato nella terra del corpo,
nella materialità del mondo, è alla base del simbolo della Spada nella roccia,
che insiste anche sul tema della croce (l'elsa) e della battaglia per la liberazione
(i crociati, il taglio della lama simbolo di
discriminazione attraverso la eliminazione del
nemico, l'ignoranza...). Solo il discepolo puro può
operare questa liberazione della lama di luce dalla
roccia scura e dura, la materia, cioè percorrere il
sentiero luminoso (la colonna vertebrale astrale
dentro il corpo , che porta al punto di luce e di
potenza (il sole del terzo occhio).
Il potere di vincere le tenebre e l'ignoranza fanno di
questo asse un simbolo di potenza, come nel
simbolo della Bacchetta magica, dello Scettro del
re, la Clava di Ercole, il Pastorale del vescovo, etc.
Ancora, il bastone da passeggio, o di appoggio anche sul sentiero spirituale
sono simboli analoghi.
4- un insieme come sequenza in cui si insiste sullo
scorrere, sull'attraversamento dinamico che si
svolge attraverso le tappe della struttura.
Quando si vuole sottolineare l'aspetto dinamico di
questa struttura, se vogliamo non la sua anatomia
ma la sua fisiologia, abbiamo dei simboli quali il
Tempo, che scorre nei giorni della settimana
(Chronos che arriva con la sua falce, sempre attivo
nel mito), o ancora il Fiume, il fiume della vita, o
ancora il Labirinto cretese, (con il suo modo
matematico di costruzione e snodo), che tuttavia in
42 Il simbolismo dell’albero, C.G.Jung, Boringhieri, ….
San Galgano, La spada nella
Roccia
Labirinto cristianizzato a dieci
corridoi, col minotauro o il diavolo
al centro
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32
questo ultimo caso include il simbolo dell'impedimento al raggiungimento della
meta, cioè l'ostacolo, la prova (il minotauro al centro o nei labirinti
cristianizzati talvolta il diavolo stesso, l'avversario...).
Un aspetto dinamico indubbiamente contiene il processo della Imitatio Christi,
o l'Ascesi, dei benedettini, (Saturno ci obbliga ad abbandonare ogni
attaccamento...).
Nella favola della lampada di Aladino, il nostro eroe deve attraversare le
tentazioni senza soffermarsi nelle stanze che
precedono quella dove si trova la lampada magica...
Talvolta la sequenza è indicata come circolare o
quadratica, talvolta come circolazione continua
(esempio che facevamo del ricircolo) .
E' questo il caso dello Zodiaco, la pista della luce, (e
tutte le circolazioni, dalle corse delle Moto-GP e
delle Ferrari, alla circolazione del sangue, o del
tempo non lineare ma rotondo, nell'anno circolare
liturgico etc).
Anche la concezione buddista della Ruota delle
rinascite, ed in generale il moto perpetuo nella
natura, (cio' che più si avvicina al moto eterno, che
non muta nè decresce col tempo)
Si potrebbe continuare a lungo, e per una buona ragione: che quando uno
comincia a capire che si tratta di una stessa ed unica cosa, tutto si spiega43
.
Ma si potrebbe anche non continuare troppo a lungo per una altra buona
ragione, e cioè che non vorremmo appesantire troppo il testo; procediamo
dunque nella esposizione di fondo.
Riprendiamo dunque il discorso dell'asse verticale come centro significativo del
nostri essere. Siamo esseri tra terra e cielo, piantati con le radici nella mare,
aspiriamo colle fronde e i fiori al padre celeste che nei cieli sta, e facciamo
frutti che sono nati da entrambi.
Ma siamo esseri materiali che cercano di fare esperienze spirituali, o siamo
esseri spirituali che stanno facendo una esperienza materiale?
L'asse centrale, l'albero-colonna viene quindi descritto anche come la via, il
ritorno a casa, la meta etc.
43 Esce dalle pieghe, dove stava cum-plicatus, era complicato da capire, capere, cioè tenere insieme: ma questa complicazione permetteva anche di contenere cio' che non era capito dentro, non
era stato intelletto, da intus- ligere.
La ruota della fortuna, la
ruota della reincarnazione
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B . La Creazione come sequenza: la Genesi , cosmogonia, la nascita del mondo.
Circa 2000 anni fa
il grande maestro kabalista, il rabbino Simeon en Yochai,
dichiarava che è folle interpretare la Bibbia in senso letterale...
Per esemplificare, descriviamo brevemente come
la nostra tradizione biblica racconti il percorso
della creazione del mondo, cioè dei chakra - stelle
e della loro organizzazione in albero, e dell'energia
che li percorre. 44
.
Tutti i miti di creazione ci narrano di come
l'energia si manifesti e si differenzi nel mondo
come a noi appare; si tratta della creazione del
mondo interno che corrisponde alla creazione del
mondo esterno.
1- I 4 elementi
Il racconto si snoda attraverso la manifestazione di quattro elementi più uno, e
questi elementi vengono chiamati in causa in termini indiretti
.“In principio Dio creò il cielo e la terra, e la terra era deserta e vuota, e v'era
buio sopra le profondità' e lo spirito di Dio aleggiava sulla superficie delle
acque”. All'interno di uno spazio vuoto (il Buddha afferma che la mente è
"vuota") e buio, una condizione di precreazione (nel principio, nel senso che ci
troviamo all'interno di quello spazio, non all'origine del tempo), di caos, " lo
44 Per quanto riguarda la tradizione biblica, ripercorro attingendo liberamente , e riconoscendo tutto il merito, dal capitolo introduttivo del bel testo “Far esperienza coi chakra”, di Johannes Walter
2004 macro edizioni, pp13-36. Egli esemplifica in modo chiaro quello che volevamo dire qui.
Il maestro Omram sostiene che “ Per interpretare le parabole di cui si serve Gesù, per
esempio, è necessaria un’altra scienza: la scienza dei simboli, che si può acquisire unicamente con
l’esercizio delle facoltà dell’anima e dello spirito. Noi comprenderemo i testi sacri di tutte le religioni,
quando riusciremo a vibrare alla stessa lunghezza d’onda dei loro autori; in caso contrario, il loro linguaggio, il loro vero linguaggio, ci rimarrà estraneo”.
Esistono numerose versioni in diverse culture e tempi di come il mondo, il nostro
mondo, si generi, si sia generato al principio, ed anche come si generi di base il nostro
mondo;
Nella cosmogenesi greca, ecco un accenno a come ce lo racconta Esiodo: Nike, come una immensa aquila nera, depone un uovo di argento , l'uovo cosmico, nello
spazio, che si apre e la parte sotto è Gea, quella sopra Urano, e il primo che esce è Luce: Fotos, o
Apollo.
Venezia, Basilica di San Marco:
cupoletta della Genesi.
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spirito di Dio aleggiava sulla superficie delle acque”. Il Dio creatore viene
descritto come cielo e nello stesso tempo originatore di cielo e terra. Le acque
corrispondono alla materia originaria senza forma.
Quindi un Dio creatore crea la materia
originaria e le dà forma nella creazione. Si
nominano indirettamente qui luoghi e
direzioni, come ad esempio cielo e terra,
sopra e sotto. Il sopra indica lo spirito, il
sotto la materia.“E Dio disse: vi sia un
firmamento in mezzo alle acque, che tenga
separate le acque dalle acque. Dio fece il
firmamento e separò le acque che sono sotto
il firmamento dalle acque che sono sopra il
firmamento. E Dio chiamo' il firmamento
cielo”.e intendiamo con “acque” la materia
senza forma.
Il termine cielo indicherebbe quindi
l'elemento aria. Successivamente, procedendo nella generazione del mondo
(esterno ed interno sono un tutt'uno) Dio crea l'elemento fuoco ( “e Dio disse:
sia la luce, e la luce fu”,), e gli elementi acqua e terra ( “Dio disse: le acque
che sono sotto il cielo si raccolgano in una sola massa e compaia l'asciutto...E
Dio chiamò l'asciutto terra e alla massa delle acque diede il nome di
mare”).(Mosè 1, 9-10)
Per opera del Creatore vediamo cosi' originati, da una condizione
indifferenziata originaria, una sequenza ordinata di quattro elementi: i quattro
elementi sottili puri originari.45
Oltre a questi 4 ve ne è un quinto, (la quinta essenza, quintessenza) chiamato
“elemento originario”, dal quale derivano poi gli altri elementi, chiamato
anche etere.
Vediamo che il testo si esprime così:“E Dio disse...”; non dice pensò; è il verbo
creatore, il suono creatore, l'Om originario, (in principio era il verbo...).Il
quinto elemento, la quinta essenza ( quintessenza), è la condizione per la quale
è possibile anche agli altri elementi di nascere, è l'elemento -spazio-ambiente, la
vibrazione originaria. In realtà nella scala discendente non è un quinto ma un
primo elemento, una volta che si inizia la differenziazione del sole-luna verso il
polo caudale del corpo sottile umano46
.
45 I quattro elementi di base sono considerati gli elementi originari della creazione non solo nel cristianesimo ma anche in molte altre culture e religioni di tutto il mondo, come gli indiani, i
cinesi, in Africa nel Tibet.. Essi sono venerati e offerti a Dio in molte cerimonie, rituali sacri, come
nelle puje in India, o ve ne sono tracce ad esempio anche nella messa cattolica ,(qui la terra è l'ostia,
l'acqua è l'acqua santa, il fuoco è la luce delle candele, l'aria è l'incenso).
46 Va chiarito che gli elementi di cui parliamo sono gli elementi puri, essi rappresentano la base del mondo materiale e di quello della psiche dell'anima e dello spirito anche e vedremo come
individuarli in ognuno di questi campi. Esempio: nella nostra acque fisica sono presenti anche aria, (i
Venezia, Basilica di San Marco:
cupoletta della Genesi.
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2 -L'albero
“Poi il Signore piantò un giardino in Eden, ad oriente, e vi
collocò l'uomo che aveva modellato...e fece spuntare
l'albero della vita nella parte piu'
interna del giardino, insieme all'albero della conoscenza
del bene e del male...”.Il serpente dice all'uomo che se
mangerà di questo albero “si apriranno i vostri occhi e
diventerete come Dio, conoscitori del bene e del male”.
E' l'albero della vita: rappresenta l'asse del mondo, l'asse
cosmico che regge l'universo, che regola il percorso delle
stelle.
Esiste un altro albero, che potremmo dire di morte, poiché
fa perdere la vita, la vita eterna: l'albero della conoscenza.
Credo si possa affermare che l'albero della vita e l'albero
della conoscenza sono lo stesso ed unico albero, come si
vede dal fatto che sono entrambi collocati al centro del
giardino.
E' questo unico albero che si divide in due, evidentemente per simboleggiare i
poli di vita e di morte, come esperienze fondamentali dell'essere umano.
L'albero rappresenta anche la colonna vertebrale, e
non tanto quella fisica (cosa esplicita in base al
principio analogico), ma quella astrale.
L'albero della conoscenza viene indicato anche come
albero di morte perche' prendendo di questo frutto,
seguendo la via della divisione dell'uno nel due,
usciamo dal giardino, siamo nel karma, cadiamo nella
materia del mondo nel peccato etc.; è come se
l'energia scendesse lungo la colonna vertebrale astrale
ed uscisse nel mondo esteriore...
Ma l'albero è anche la via di ritiro dell'energia e del
ritorno, della vita quindi, della risalita.
Utilizzando una analogia, la scrittura biblica ci narra di
un figliol prodigo che dopo essere uscito nel mondo
illusorio esteriore, conoscendo ormai la legge del
karma, ritorna a casa, nel giardino-pardes piu' consapevole; avendo conosciuto
il giardino da dentro prima ma ora anche da fuori. Egli ora conosce per la prima
volta il luogo del ritorno, il rifugio , la salvezza, dove ritrova unificazione : egli
è cresciuto , è più cosciente, è come Dio. Egli è come Seth, il terzo figlio di
Adamo, che riesce a rientrare. pesci possono respirare in essa), il fuoco (l'acqua ha sempre una certa temperatura dentro di e'), e la
terra (acque minerali...).
H.Bosch, il Gan Eden
L'albero delle Sephirot
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E la buona novella è che il
Signore , Misericordioso, ha
lasciato a ciascuno di noi una
via di salvezza, che ci viene
indicata dal Maestro: ognuno
di noi, venuto quaggiù
diciamo sulla terra, (essendo
disceso nella materia, nel
corpo materiale, avendo
lasciato il suo cielo) ha questa
possibilità di salvezza e
ritorno che è insita nella sua
struttura sottile e grossolana. Infatti ciascuno di noi ha
nella sua propria struttura fisica e sottile, nel suo sistema
nervoso fisico e sottile, la strada per ritornare, rientrare,
nel proprio giardino: l'albero, la colonna.
Di questa via interiore sono simboli l'albero di luce,
l'albero di Natale, l'albero sempreverde, che da luce e illumina l'oscurità
(l'albero di Natale illuminato nella notte e le luci di Natale in generale).
L'albero delle Sephirot riproduce il mondo.
Nel nostro proprio giardino, al centro del mondo interiore, al centro del corpo
sottile, la struttura di questo albero di conoscenza e di vita permette la salvezza
consentendo all'energia la via del ritorno, all'energia della Kundalini di risalire
fino ai chakra superiori, il ritorno al cielo.
3- Il serpente
Un altro simbolo che incontriamo qui nel racconto è quello del
serpente, simbolo antico e numinoso: il serpente in sostanza è costituito
da una colonna vertebrale orizzontale. In tutte le tradizioni rappresenta l'energia, che orizzontale e
non trasformata porta fuori, nel mondo della perdizione47.
Viene spesso associato alla terra, all'acqua, al sotto, e quindi
alla menzogna, alla falsita', alla scaltrezza, al peccato, al
male, al serpente di Adamo ad Eva ed a Satana.
Nelle lingua semitiche la radice della parola serpente
significava originariamente vita, la fecondita' la vitalita' la
creazione: il serpente cosmico che si morde la coda.
Una raffigurazione gnostica della crocifissione
rappresentava un serpente sulla croce, facendo equivalere la
figura del serpente a quella del Cristo.
Un significato probabilmente è che la trasformazione
47 Vedi: Il potere del serpente, Avalon, Mediterranee, 19..
I sette giorni della
creazione
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37
dell’energia del serpente è opera della coscienza cristica, e diviene così essa
stessa la trasformazione, la via.
Un altro significato potrebbe essere che Cristo stesso è il serpente che si
trasforma, ascendendo, crocefiggendo l'ego si giunge alla rinascita.
In oriente il simbolo dell'energia interiore che deve essere
risvegliata nell'uomo è un serpente arrotolato ala base della
colonna vertebrale astrale, ed è chiamata Kundalini48
.
Essa viene descritta come potentissima, un fuoco che
attraversa i chakra e si sposa con la corona realizzando
l'unione degli opposti, cielo e terra, e questo avviene quando i
chakra sono abbastanza purificati da permettere questo
processo.
Nell'alchimia medioevale il simbolo del Drago sembra
indicare la stessa cosa; rappresenta il serpente che si sveglia,
che si innalza verso il cielo, in altre parole il serpente alato.
Egli ha il fuoco in bocca, ad indicare che la corrente di fuoco
ascendente lungo la sua colonna fuoriesce inarrestabile
dall'estremità cefalica49
; essa corrente ascendente fa ascendere appunto e
volare il serpente e puo' portare vita ma anche morte e trasformazione.
Un'altra raffigurazione del serpente dell'energia è
quella del serpente che ha la sua propria coda in bocca, 50
come Ourobouros; in questo simbolo si insiste sul
fatto che la sua energia funziona come un ricircolo.
Nell'alchimia questo aspetto del ricircolo viene
raffigurato come la triplice fonte mercuriale , che si
alimenta da sè stessa (vedi "Rosarium
philosophorum", trattato attribuito ad Arnaldo da
Villanova).
Nel simbolismo del serpente ritroviamo quindi
significati molto diversi tra loro: rappresenta i due poli
del divenire, la nascita e la morte, il male e
l'illuminazione.
48 Kundalini significa “arrotolata”.
49 Prima anteriore, (mentre il serpente ascende dalla posizione orizzontale a quella verticale, come nel simbolo dell'unicorno), poi da quella della bocca in alto, (quando il serpente si è verticalizzato, drago eruttivo, vulcano)...
50 E non che si morde la coda: questa interpretazione somiglia a quella che interpretasse il bacio di due amanti come una aggressione orale...
La Kundalini
arrotolata
L'Ouroboros, il serpente che si
morde la coda.
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4. Sette giorni per la creazione.
Come abbiamo visto, il racconto della creazione fa seguire una fase all'altra,
come se il mondo si generasse con ordine.
In Genesi c'è un secondo racconto della creazione sucessivamente ad Eva.
La creazione accade in sei giorni più uno di riposo: viene ripreso il tema della
crescita ordinata da Dio del nostro mondo.51
Dio genera il mondo passando per sei giorni, per sei stazioni di tempo, per sei
gradini. Noi abbiamo chiamato questi gradini giorni, e gli abbiamo dato il nome
degli dei greci, dei pianeti.
La sequenza ordinata dei pianeti nel tempo, come sappiamo bene, è la
seguente:
lunedi', martedi', mercoledi', giovedi', venerdi', e sabato.52
Vediamo subito chiaramente che si sta esplicitamente affermando una certa
consequenzialità tra le energie dei pianeti già nella modalità di descrizione della
sequenza: partendo dal Sole, l'Uno, dapprima viene generata la Luna , poi
Marte, poi Mercurio, poi Giove, poi Venere, ed infine Saturno.
Il giorno del Sole, Sun day, domenica ( cioè il giorno del Dominus, il Signore),è
il primo, il punto di partenza e di ritorno, di arrivo, di riposo.
Il racconto della creazione del mondo (macro e micro) sta narrando di come si
sviluppano e poi circol