Dr. Claudio Maddaloni...Astrologia occidentale e vedica 2. Rapporto tra le due astrologie 3. Colonna...

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1 LE STELLE DI DENTRO Dr. Claudio Maddaloni Viandante, son le tue orme La via , e nulla più; viandante non c’è via, la via si fa con l’andare. Con l’andare si fa la via, e nel voltare indietro la vista si vede il sentiero che mai si tornerà a calcare. Viandante non c’è via, ma scia sul mare. Antonio Machado, (da Campos de Castilla, 1912)

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    LE STELLE DI DENTRO Dr. Claudio Maddaloni

    Viandante, son le tue orme

    La via , e nulla più;

    viandante non c’è via,

    la via si fa con l’andare.

    Con l’andare si fa la via,

    e nel voltare indietro la vista

    si vede il sentiero che mai

    si tornerà a calcare.

    Viandante non c’è via,

    ma scia sul mare.

    Antonio Machado, (da Campos de Castilla, 1912)

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    Dedico questo libro

    ai miei figli,

    ed a tutti i figli del mondo.

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    INDICE

    INDICE

    Ringraziamenti

    PREFAZIONE,

    Capitolo 1.

    Il giardino ( Del Paradiso , Pardes)

    -Introduzione alla Astrologia,

    -Jung e l'Astrologia

    -Astrologia interiore

    Capitolo 2.

    Anatomia: come è fatto il giardino- mondo

    A- Pianeti, Stelle e Chakra

    1.Macrocosmo

    2. Microcosmo

    3. Chakra e Karma, e canale centrale

    4. La materia sottile.

    5. Corpi sottili e aure

    6. I quattro elementi

    7. Simboli generali dei chakra e del canale centrale

    B- La creazione come sequenza: Genesi,

    : i 4 elementi, l'albero, il serpente, Sette giorni per la creazione

    C- Il Caduceo ermetico ed il dio Mercurio, il farmaco

    D- Lo Zodiaco interiore : le stelle di dentro

    1. Astrologia occidentale e vedica

    2. Rapporto tra le due astrologie

    3. Colonna astrale e zodiaco

    4. Gli yuga

    E- La Casa interiore, il Tempio

    1.lo spazio sacro,

    2.la cupola,

    3. la pianta,

    4. il campanile

    p.3

    p. 6

    p. 7

    p.8

    p.13

    p.13

    p.32

    p.37

    p.42

    p.54

    p.62

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    F. La domificazione

    Capitolo 3.

    Fisiologia : Come funziona: (la circolazione , circulatio)

    1. La Nekya, la discesa agli inferi,

    2. I glifi dei pianeti e la loro sequenza

    3. Come funziona il rito

    4. Il segno della croce

    5.Simboli morti e simboli vivi

    6. Il rito cattolico della messa

    7. Gli dei, miti, fiabe, leggende

    8. Il Respiro, il Prana

    9. Il ciclo del tempo

    10. Le cose sono al contrario, perchè le vediamo in uno specchio,

    11. Sole e Luna e coniunctio, Amore e psiche.

    Capitolo 4.

    Patologia: Impurità e purificazione

    1. l'Alchimia in Jung

    2. La luce

    3.Il buio come riduzione di luce

    4. Il buio come ostacolo attivo alla luce, come scelta

    5.Satana e Saturno.

    6 Racconto induista

    7. Jung e Giobbe

    8.Il peccato, la sofferenza

    9. Peccati e chakra

    10. Trasformazione

    11. Libertà, Libero arbitrio: sconfiggere gli astri

    12. Della legge e della Grazia

    Capitolo 5.

    Eva non era una donna

    1. La prima materia, Eva e Maya

    2. L'uomo co-creatore

    3. La funzione di Eva

    4. Il Sonno

    5. La famosa Costola

    6. La mente e le Immagini, Eidola, Idoli del giardino

    7. Il sesso debole

    p.68

    p. 109

    p. 143

  • 5

    Capitolo 6.

    Maria

    1 -Maria Madre nostra

    2 -Simbolismo di Maria

    3 -Purificazione, Vergine e Scorpione

    4 -Verginità di Maria

    5 -Madonna come via di salvezza

    Capitolo 7

    L' Astrologia e la Psico terapia

    1 -La malattia mentale

    2 -Perle psichiatriche

    3 -Lo psichiatra

    4 -Terapia: il Metodo è seguire la Via

    CONCLUSIONE TEMPORANEA

    APPENDICE : Litanie alla vergine

    BIBLIOGRAFIA

    Note biografiche

    p.165

    p.177

    p.208

    p.209

    p.212

    p. 217

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    Ringraziamenti

    Ringrazio i miei pazienti, per avermi chiesto ed insegnato a capirli, amarli, aiutarli;

    senza di loro il progetto di questo libro non sarebbe sempre rinato ed alfine giunto a

    destinazione.

    Ringrazio coloro che mi hanno aiutato ad avvicinarmi al mistero della vita, i miei

    amici, i miei cari, ed i miei nemici.

    Ringrazio soprattutto i lettori che hanno voluto percorrere questo tratto di strada con

    me, loro sono la vera ragione di questo lavoro.

    Offro questo lavoro a tutti quelli che cercano o che soffrono a qualche titolo.

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    PREFAZIONE

    Questo libro è dedicato a tutti, ad ogni persona che voglia amare e capire:

    io credo che siamo qui sulla terra con questo specifico scopo.

    Il libro si rivolge a psicologi, astrologi, psichiatri, ricercatori spirituali che

    desiderano trovare un modo nuovo, più adeguato alla coscienza moderna, di

    parlare del cammino, rispetto alle forme in cui ne abbiamo sentito parlare

    sinora.

    Si tratta infatti di cose già dette e ridette nel corso del tempo, (e spesso dette

    meglio che qui), ma che sono state dette in forme più nascoste, antiquate, o

    proiettive, o più settoriali e scollegate tra loro. Questo dipendeva dal tipo di

    coscienza collettiva che durava sino ad ieri, ed in alcune parti del mondo o in

    alcune persone o in alcuni livelli di noi stessi ancora perdurano.

    Consiglio i lettori non troppo esperti in questi temi di leggere il libro la prima

    volta senza le note, così da non distrarsi con una amplificazione eccessiva del

    materiale, mentre i più avanzati forse vorranno approfondire nelle note gli

    accenni del testo. Il libro può essere impegnativo ma spero non sia pesante.

    Il punto dal quale sono partito è che io sono un medico specializzato in

    psichiatria nel 1984; mi occupo principalmente di clinica. Sono molti anni

    quindi che sto seduto davanti a un paziente o a gruppi di persone che vengono

    da me perchè vorrebbero stare meglio psichicamente, chiedono una risposta; la

    risposta in genere consiste in farmaci e colloqui, colloqui che favoriscano

    sostegno, introspezione, evoluzione umana a spirituale.

    Nel corso del tempo, le mie esperienze non solo professionali ma anche

    personali, di meditazione, e di pratica come astrologo (prima con l'astrologia

    delle nostre parti, occidentale, poi con quella indiana, detta vedica), mi hanno

    portato a cambiare non poco il mio modo di lavorare coi pazienti, ottenendo

    credo risultati migliori di quelli che ottenevo prima. Mano a mano che capivo

    meglio cosa succedeva, vedevo ripetersi situazioni, ed osservavo il processo

    di cambiamento nei pazienti, mi facevo delle idee che si sono organizzate

    gradualmente, e mettevo in pratica un metodo di lavoro che sempre di più si

    distanziava da quello che avevo imparato sui libri o dagli altri. Insomma, mi si è

    chiarita una teoria e un metodo.

    Scoprivo anche che queste cose, che io ora praticavo, erano già state descritte

    da altri, con altri linguaggi, in altri modi e tempi, che si sapeva già da sempre;

    ad esempio, di come si va dall'inferno al paradiso (ho sempre amato

    sommamente la Divina Commedia di Dante Alighieri).

    E' sorta così la necessità di dire con parole mie e moderne quello che sempre

    si è saputo, e di raccontare come io vedo questo insieme e come lo metto in

    pratica.

    In questo libro svolgerò la prima parte, la parte più teorica, relativa alla

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    struttura della psiche ed ai suoi simboli, ed ai principii della trasformazione.

    Arrone, li 30.5.09

  • 9

    1. Il Giardino (Eden): (Del Paradiso, Pardes)

    Non andare al giardino dei fiori, non andare

    in te è il giardino dei fiori,

    in te è il giardino dei fiori!

    (Poesia Sufi).

    In ebraico ancor oggi la parola Pardes sta per giardino, agrumeto

    Paradiso significa giardino; giardino aranceto, (dall'antico farsi, ma anche

    ancora nell'ebraico dei nostri giorni), non giardino di casa.

    Un racconto della tradizione sapienziale ebraica così ne parla:

    “Un tempo1 esisteva un giardino, guardato dalle quattro porte della

    conoscenza; soltanto tre saggi riuscirono ad penetrarvi, e di questi uno morì,

    uno impazzì, ed uno ritornò col volto splendente, come Mosè quando scese dal

    Sinai”2

    Il giardino di cui si narra è il giardino interiore ; al centro di questo giardino sta

    l'albero della vita.

    I fiori dell'albero centrale del giardino sono i centri vitali del nostro corpo

    energetico, i chakra.

    Il paradiso terrestre, cioè che si trova nella nostra terra interiore, è il nostro

    corpo.

    Si tratta di una condizione originaria, simbolicamente riguarda l'Uomo, l'uomo

    primordiale, archetipico, la struttura in generale dell'uomo.

    Per descrivere la struttura del mondo, del nostro mondo interiore ed esteriore,

    1 C'era una volta, in un lontano paese.... si tratta di qui ed ora, il lontano paese sei tu. Solo che noi

    siamo usciti ed andati lontano da noi stessi, così dobbiamo immaginare un lungo viaggio di

    ritorno...

    2 Le quattro porte della conoscenza probabilmente si riferiscono ai 4 livelli di interpretazione della

    Torah, di ciascun verso della Bibbia, simboleggiati dalle quattro lettere che compongono la parola

    Pardes, PRDS:

    ;(Pshat ("semplice" - interpretazione letterale, ovvero il suo ovvio e diretto significato פ

    ;(Remez (interpretazione simbolico-metaforica, allegoria filosofica o morale in esso contenuta ר

    ;(,Drash (interpretazione omiletica, ovvero gli antichi metodi rabbinici di interpretazione ד

    .(Sod ("segreto" - interpretazione secondo il significato esoterico o qabbalistico ס

    Più precisamente, così riporta il Talmud (Chaghiga 14b):

    "Cosi hanno insegnato i nostri saggi: quattro persone sono entrate nel Pardes ed erano: Ben Azai,

    Ben Zoma, Acher e Rabbi Akiva.

    Rabbi Akiva disse loro: quando arriverete alle pietre di marmo bianco non dite: acqua! Acqua!,

    dato che è scritto: colui che dice menzogne non potrà stare davanti ai miei occhi.

    Ben Azai guardò e morì, e di lui il verso dice: preziosa agli occhi di Dio è la morte dei suoi pii.

    Ben Zoma guardò e rimase ferito, e di lui dice il verso: ha trovato miele, basta di mangiarne, o

    altrimenti ti sazierà al punto di vomitarlo.

    Acher si mise a tagliare i virgulti.

    Rabbi Akiva uscì in pace."

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    la cosa migliore sarà rivolgerci alla scienza che da sempre ci trasmette questo

    sistema di conoscenza, l'astrologia.

    Faremo un viaggio attraverso le stelle, fino alle stelle. Seguiremo il cammin di

    nostra vita. E' un cammino inevitabile, ed è la radice di ogni altro viaggio

    esteriore; ed il tempo giusto per farlo è: adesso!.

    Come scrive un autore antico: “per lo viaggio de la nostra vita noi partiamo a

    lo momento designato...” 3

    1. Introduzione alla Astrologia “Tutto è nelle stelle”

    L'astrologia ( da logos degli astri) è una scienza

    molto antica, ed era considerata a ragione una

    scienza sacra, poiche trasmetteva un

    insegnamento ineguagliato e tuttora attuale e vivo

    sul microcosmo e sul macrocosmo, ossia sulla

    struttura del mondo (interiore ed esteriore),

    insomma della coscienza.

    Astrologo quindi era ed è ancora colui che sa

    ascoltare e comprendere cosa ci dicono le stelle.

    Praticata in India da diversi millenni prima

    dell'epoca cristiana, l'astrologia è in quella cultura

    chiamata anche astrologia vedica, poiché si basa

    sugli insegnamenti contenuti nelle antichissime

    scritture sacre indiane, i Veda.

    Anche l'astrologia cinese e tibetana sono molto

    antiche. In questo testo tuttavia ci riferiremo a

    quella vedica, che conosco meglio.

    In occidente la astrologia nasce intorno al 2300

    3 Imperfecte et incomplete notazioni su una de le arti del viaggiare: Havvi due modi di condurre lo viaggio de la propria vita: lo primo è di portare seco più roba che si possa ed

    accumularne ancora lungo ilo camino, ed allora si è assillati sempre da lo timore che altri la tolga.. Lo

    secundo è l'imparare a se stessi l'inutilità de la roba e viaggiare leggieri come li pellegrini. Ne lo

    primo modo sarai pesante, sia che tu stimo l'oro, o le armi , o li libri, e ti arresterai lungo la via

    Dovendo partire per terre isconosciute, che averai sentito descrivere solamente da racconti simili a li

    sogni, è cossa buona il partire leggeri

    -De lo tempo de la partenza: Per lo viaggio de la nostra vita noi partiamo al momento

    segnato. E' cosa saggia scegliere lo periodo giusto per li propri viaggi curando che tutto ci sia

    favorevole....è bene sempre seguire l'insegnamento de li maggiori nostri e , soprattutto, de la madre

    nostra terra e de lo padre sole. Vi è chi parte giovane e chi anziano, e ciò è poco importante, ma

    peccato grave il non partire quando è giunto il tempo de segnato, e questo lo riconoscerai per lo

    solo fatto che ti sarai posta la domanda se viaggiare o meno......La via che scegliamo noi considera

    solo li mezzi di cammino di li omini, che sono il procedere ponendo un passo appresso all'altro su al

    terra. Sarà una via ottima perchè l'avremo scelta.

  • 11

    avanti Cristo nella regione della Caldea, l'attuale Iran-Irak, nella culla della

    civiltà babilonese.

    Solo nel 800 e 500 ac. però si struttura meglio, e si identificano lo zodiaco, ed

    i segni zodiacali. Nel 125 a.c Ipparco di Nicea studia la precessione degli

    equinozi, del 150 dc. è l'opera astrologica di Tolomeo, Tetrabiblos.

    In seguito, l'astrologia conosce una decadenza, dapprima

    nell'epoca cristiana in quanto ritenuta contraria alle sacre

    scritture, poi nel periodo illuminista come contraria allo

    spirito scientifico; viene preservata in occidente dalla

    cultura araba mussulmana, e riappare veramente alla luce

    solo dopo il 1930, con studi scientifici4 e psicologici

    (Jung, vedi dopo, ed altri).

    Al presente essa sta attraversando una fase di recupero

    con caratteristiche inevitabilmente discutibili; ritornata da

    poco presso di noi, la diffusione di massa la rende

    sgradevolmente superficiale, previsionistica, proiettiva e

    de-responsabilizzante.

    Tuttavia in questo ritorno, alcuni studiosi occidentali più

    profondi ne riconoscono invece la profondità di

    conoscenze e l'utilità pratica.

    2. Jung e l'Astrologia

    Ogni teoria sufficentemente avanzata

    è praticamente indistinguibile dalla magia

    (C.G.Jung)

    Nel suo epistolario5 , Jung cosi’ si esprime a proposito della scienza astrologica

    e dell’impiego che oggi possiamo farne.

    Scrive Jung a Sigmund Freud in data 12 giugno 1911:

    «Di sera sono molto impegnato con l’astrologia. Sto facendo dei calcoli

    oroscopici per rintracciarvi il grado di verità psicologica. Fino ad ora ci sono

    alcune cose strane che a Lei sicuramente devono sembrare incredibili.»

    E’ da notare che Jung aveva all’epoca 36 anni e gli era ben nota l’avversione di

    Freud verso «la nera marea di fango dell’occultismo».

    In una lettera del 6 settembre 1947 all’astrologo indiano B. V. Raman , Jung

    confessa che :

    4 v. Gaugelin, 1955. 5 Lettere , Jung, Ed. magi, 2006, come vengono riportate da Lioba Kirfel Barillà. (articolo

    pubblicato sul n. 6 – aprile 1991 – di Ricerca '90)

    Tolomeo

  • 12

    «Nei casi di diagnosi psicologiche difficili di solito faccio fare l’oroscopo per

    acquisire un ulteriore punto di vista da una visuale completamente diversa.

    Debbo dire che molto spesso ho trovato che i dati astrologici spiegavano certi

    punti che altrimenti sarei stato incapace di capire».

    Jung scrive ancora in un altra lettera, datata 26 maggio 1954, ad André

    Barbault, noto astrologo francese:

    «Ho osservato molti casi in cui una ben definita fase psicologica (per esempio

    fasi di resistenza o progresso nel trattamento analitico), o evento analogo, era

    accompagnata da un transito (in particolare quando erano coinvolti Saturno e

    Urano)».

    Jung credeva nella realtà di questa disciplina antichissima («sono tentato,

    quando è il caso, di includere l’astrologia fra le

    scienze naturali»).

    Egli ne propose una possibile chiave di lettura

    ricorrendo al suo principio di sincronicità6 , come

    principio di connessioni acausali.

    Quindi Jung riapre un capitolo molto importante

    nella scienza psicologica:

    "Se persone, la cui istruzione lascia a desiderare,

    hanno creduto fino ad oggi di poter prendere in

    giro l'Astrologia , considerandola come una

    pseudo-scienza liquidata da molto tempo, questa

    astrologia che rimonta dal profondo dall'anima

    popolare, si presenta oggi, di nuovo, alle porte

    delle nostre Università che aveva lasciato tre

    secoli or sono"7 Per il grande psicologo svizzero , sulla scia del grande

    Ippocrate padre della medicina, gli studiosi, i ricercatori ma anche i medici,

    potrebbero, per non dire dovrebbero, occuparsi di astrologia, la scienza degli

    astri.

    Un vero medico, un medico completo, ma soprattutto un medico dell'anima

    deve essere esperto nelle cose “dell'altro mondo” (che poi stanno dentro questo

    mondo qua), dovrebbe essere esperto nei principii della natura, e conoscere la

    natura delle cose, del mondo sottile. Dovrebbe sapere come sia fatto questo

    altro mondo, e come funzioni, e come accadano le trasformazioni, le

    metamorfosi.8

    6 La sincronicità come principio di nessi acausali, Opere, Vol. 8, Boringhieri, Torino 1983, pag. 477

    7 C.G.Jung -Seelenproblem der Gegenwart , pag. 241

    8 Sentita per strada: “Dici tanto a me, ma te nun te guardi mai. Sei un ipocrate.” A

    parte gli scherzi, Ippocrate scrive nel trattato del “Regime delle malattie acute”:“Nascere e

    morire è la stessa cosa;/mescolarsi e separarsi è la stessa cosa;/nascere e mescolarsi è la stessa

    cosa;/perire, decrescere, separarsi è la stessa cosa.” Capire la malattia e la salute richiede

    molto più che degli esami tenici.....

  • 13

    E' questa una posizione originale per quel periodo ma forse anche per i nostri

    tempi; il medico dell'anima deve essere un astrologo ed un alchimista, ossia un

    esperto in trasformazioni dell'energia e della materia. Torneremo su questo

    punto

    3. Astrologia interiore Tutto nasce nella mente, (Buddha).

    Un equivoco fondamentale nella divulgazione della astrologia è che si tratti di

    una scienza che studia qualcosa che sta fuori di noi.

    Questo equivoco nasce dal fatto , come dice Omram, che “quando si tratta di

    un insegnamento spirituale,....ci si esprime come se ci si accostasse a qualcosa

    di lontano, ma in realtà è in noi stessi che si va più lontano, o diremmo meglio

    in profondità......Il fatto è che per esprimere le realtà del mondo spirituale si ha

    bisogno di utilizzare un linguaggio concreto, ossia quello del mondo fisico,

    come se si trattasse di uno spazio con distanze e volumi; in realtà tutto avviene

    dentro di noi, nel nostro Sé superiore, il nostro Sé divino”9

    Così, famosamente, nel vangelo di Gesù sta scritto che “il regno di Dio è dentro

    di noi”. In altre parole, si trova letteralmente dentro di noi, dentro il corpo

    umano: nel tempio interiore, il tempio non lontano, la dimora dello Spirito.

    Quindi l'astrologia si occupa di stelle non esteriori ma interiori, di una

    circolazione in una pista chiamata zodiaco che non è esteriore ma interiore10

    .

    In questo testo ci occuperemo di questa scienza antica e moderna, eterna, la

    scienza dell'energia, interiore prima che esteriore, di come essa energia sia

    organizzata, come circoli, come possa subire ostacoli, come si possa

    trasformare.

    9 Pensiero del giorno 9.1.09 da Prosveta:it

    10 Il fatto che esistano anche corpi celesti corrispondenti a queste stelle di dentro nel cielo di fuori non desta sorpresa, ma risponde invece al concetto di Unus Mundus, di un Uni verso, di una

    realtà unica macrocosmica e microcosmica, coincidente, co-essenziale, contemporanea, analoga,

    univoca, universale.

  • 14

    2. ANATOMIA Come è fatto il giardino- mondo (esterno / interno): stelle, segni ,

    case, ossia l'organizzazione dello spazio.

    Non è mai una questione di "credere"; l'unico atteggiamento scientifico che si possa tenere

    su una questione è se sia "vero" o meno. (Sri Yukteswar)

    Tradizionalmente, questa antichissima scienza,utilizza tre elementi di base per

    descrivere il mondo reale, il mondo interiore energetico, la struttura della

    coscienza:

    i Pianeti, I Segni (zodiacali), e le Case.

    Si tratta come di un alfabeto di base; combinando questi elementi, possiamo

    descrivere un molteplice quasi infinito. Spiega quasi tutto. Quello che non si

    puo' spiegare è quel quid che vive in questo tutto, l'origine di questo mondo.

    Iniziamo dal principio. I pianeti .

    A. Pianeti, Stelle e Chakra: le stelle di dentro

    I pianeti sono chiamati stelle, perchè brillano

    nel cielo esteriore, spesso con grandezza

    maggiore, anche ad occhio nudo, di alcune

    grosse stelle in senso stretto, cioè corpi

    diversamente incandescenti e luminescenti .

    Quindi i pianeti visibili ad occhio nudo nel

    nostro sistema solare non sono in senso stretto

    stelle, non corrispondono alle stelle reali di

    questa o altre galassie11

    .

    I pianeti 12

    , secondo l'astrologia, sono gli ambasciatori presso il nostro sistema

    solare di una qualità di energia tipica dei campi stellari che rappresenta ed

    esprime.

    Ad esempio, l'ambasciatore del Giappone in Italia ha delle caratteristiche

    tipiche giapponesi, porta da noi i messaggi del suo paese , ma certo è più

    italianizzato dei suoi concittadini in patria, ha imparato lingua e costumi locali,

    esprime bene qui quello che pensano li'.

    11 Questi pianeti , corpi erranti nel cielo del nostro sistema solare sono chiamati stelle, essi sono gli elementi costitutivi del sistema solare .

    Dante termina al Divina Commedia con la frase: “L'amor che move il Sole e le altre stelle”,

    intendendo che questo insieme del Sole e degli altri pianeti li accomuna ad essere le nostre stelle, ma

    che tra il Sole proprio e le altre stelle c'è differenza.

    12 Da Planao, andare errando, vagabondare.

    Vincent Van Gogh, Notte stellata

    http://cycle-of-time.net/Yukteswar.htmhttp://cycle-of-time.net/Yukteswar.htm

  • 15

    Ma se noi non siamo mai stati in Giappone né abbiamo mai conosciuti

    giapponesi, quest'uomo qui ci parla di quel lontano paese, ce lo fa vedere a casa

    nostra quel lontano universo.

    I pianeti possono essere omologati ai centri sottili costitutivi del corpo

    energetico interiore, ed essere identici coi chakra, le ruote di energia vitale della

    tradizione. Il giardino interiore è un cosmo ordinato in albero della vita, albero

    sacro collocato al centro del giardino. Come ambasciatori delle energie lontane

    stellari presso il nostro mondo, il sistema solare fuori e dentro di noi, essi

    testimoniano della maggiore o minore solarità della materia di questo loro paese

    di origine, ed in questo modo non sono gli stessi in ciascuno di noi, avendo

    ciascuno di noi un diverso livello evolutivo.

    Anche nel mondo interiore essi errano, circolano, simboleggiando la

    circolazione dell'energia nel corpo sottile e nei suoi centri costitutivi.

    La tradizione ci insegna che anche l'essere umano è un piccolo cosmo, costruito

    analogamente al grande cosmo: il Microcosmo corrisponde , è fatto allo stesso

    modo, del Macrocosmo.

    Come dire che c'è una sola legge che informa il creato, nel grande mondo e nel

    piccolo mondo13

    .

    1. Macrocosmo (il grande cosmo)

    13 I termini macrocosmo e il suo correlativo microcosmo furono usati dagli antichi filosofi ad indicare che il mondo esteriore è come un ente animato analogo all'uomo e composto, come tale, da

    anima e corpo. Esisterebbe un rapporto che lega macrocosmo e microcosmo, un rapporto di analogia:

    il principio di analogia è a fondamento di questa visione della struttura del reale.

    « Quod est inferius, est sicut quod est superius, et quod est superius, est sicut quod est

    inferius: ad perpetranda miracula rei unius. Et sicut omnes res fuerunt ab uno, mediatione

    unius; sic omnes res natae fuerunt ab hac una re, adaptatione. » . Ossia: « Ciò che è in

    basso è come ciò che è in alto/e ciò che è in alto è come ciò che è in basso , per fare i miracoli

    della cosa una. E poiché tutte le cose sono e provengono da una, per la mediazione di una,

    così tutte le cose sono nate da questa cosa unica, mediante adattamento. » (Ermete

    Trismegisto, la Tavola di Smeraldo)

    Macrocosmo: sequenza dei pianeti nel sistema solare

  • 16

    Cosmo significa mondo ordinato. Le stelle sono ordinate, sia nel grande cielo

    esterno che come sequenza ordinata nel cosmo interiore, in una determinata

    maniera.

    Il cosmo osservato sarà per noi, tradizionalmente, via naturale di conoscenza;

    una conoscenza raggiungibile tramite la ragione superiore.

    Nel macrocosmo del sistema solare astronomico

    abbiamo , procedendo dal centro verso la periferia:

    -Sole

    al centro ed al sommo del nostro sistema solare.

    L'unico vero corpo celeste che meriti il nome di stella

    in senso proprio; ma noi chiameremo stelle tutte le luci

    del mondo celeste, esterno ed interno, poiché sono i

    centri irradianti luce nel mondo, sia propria sia riflessa.

    -Luna

    la sua argentea sorella, la sua sposa celeste quando è

    piena, ossia piena di sole, stella che sempre sta con

    lui, ed ha uno statuto paritario, come una moglie

    appunto.

    Vista dalla terra essa ha lo stesso diametro del sole,

    pur essendo un corpo materiale di dimensioni assai

    minori.

    Una ben strana coincidenza, questa , che la sua

    dimensione e distanza siano tali che sembrino

    identici, al punto che durante una eclissi i due dischi

    si sovrappongano perfettamente.

    Così i due luminari, cioè i pianeti donatori di luce, i due occhi del cielo (come li

    chiama l'astrologia, con una bella immagine poetica), li metteremo insieme in

    cielo come primi, supremi.

    -Poi viene Mercurio,

    il piu' vicino al Sole; il primo a parlarci di lui, il

    Messaggero (Anghelos,in greco) che sembrerebbe

    emesso, mandato da lui, del suo Logos. Questo

    messaggero tuttavia è meno fulgido del sole, anche se

    infuocato dall'essere sempre visibile non lontano da Lui,

    poiche' in una orbita interna appunto alla terra14

    .

    14 Visto dalla terra, la sua distanza angolare dal sole è sempre piccola (ruotando in una orbita interna), e spesso si avvicina molto o coincide colla posizione del Sole nella proiezione; in astrologia

    diciamo allora che esso è combusto.In questi casi funziona meno bene, è come fosse invaso, invasato

    dal Dio della luce, abbacinato, e non discrimina bene parti essendo infuso del Tutto ....

    Una bella poesia di Rilke, parlando dell'Angelo dell'Annunciazione, dice: “ho quasi

    Sole

    Luna

    Mercurio

  • 17

    -Venere:

    Il fatto di ruotare in una orbita interna tra la Terra e il

    Sole accomuna Mercurio con Venere: questo pianeta ci

    parla della bellezza della luce, sul versante umido, più

    acqua che fuoco, Venere nella mitologia nasce per il

    contatto dei genitali recisi di Urano, il dio del cielo,

    strappatigli dal figlio15

    Saturno Chronos, il dio del

    Tempo, con le acque dell'Oceano.

    Dalla spuma del mare nasce la dea della bella forma,

    della armonia, della giustizia (equilibrio di parti), e quindi

    della musica, dei colori, dell'eros etc.

    -Viene poi la Terra.

    -Marte

    Nelle orbite esterne alla terra troviamo per primo, il dio

    della guerra e del conflitto, della affermazione con forza,

    o con violenza anche, della energia verso l'esterno; infatti

    apre verso

    Saturno, e ci porta a vincere la forza

    attrattiva del Sole.

    Se Saturno è evoluto, solarizzato

    diciamo, Marte funziona come un

    guerriero di luce, porta il messaggio

    del Sole verso l'incarnazione (la terra di Saturno). Se Saturno

    è poco luminoso, Marte diviene la forza aggressiva della

    affermazione dell'ego, la forza con cui l'ego si scontra con

    gli ostacoli (che ritiene esterni, in realtà è l'identificazione

    scordato..quello che l'altissimo, sul trono alto, gemmato, mi ha mandato a dirti....

    15 Figlio, cioe' che lo segue come traccia di vita : la sequenza di tempo inizia cosi', prima cioe' padre, poi cioe' figlio,

    Terra!!!

    Marte

    Giove

    Venere

  • 18

    con l'ego il primo e vero ostacolo)

    -Giove

    Dopo Marte viene il pianeta più grande del nostro sistema solare. Il suo volume,

    la sua beneficenza donativa lo caratterizzano. In astrologia, se evoluto,

    rappresenta anche il Guru, il donatore di vita spirituale, (il Sole), colui che

    porta il discepolo verso l'ultima tappa, oltre la quale non c'è più tempo e limite.

    Se poco evoluto si colora del richiamo terrestre di Saturno, come attaccamento

    dell'espansione e del piacere a qualcosa che dobbiamo poi trattenere, diviene

    libido di espandersi in qualcosa di limitato, di

    generare nella terra.

    -Saturno

    è l'ultimo pianeta, il piu' lento, il piu' buio, l'ostacolo

    finale, il temenos o confine sacro, l'avversario,

    Chronos, la morte. Vincendo lui , o attraversando le sue

    prove, quindi attraverso di lui, c'è la liberazione dal

    nostro sistema solare, dal nostro Ego individuale.

    Ad occhio nudo non sono visibili i pianeti del sistema solare scoperti in seguito

    alla classicità, ossia Nettuno, Urano e Plutone. Essi non verranno presi in

    considerazione molto in questo testo. Infatti, credo sia importante che

    consideriamo16

    solamente ciò che è visibile all'uomo coi suoi mezzi naturali,

    poiché il fatto che una cosa sia visibile ha un suo significato non solo letterale

    ma anche spirituale. E' ciò che è aderente alla comprensione sensibile che deve

    essere considerato.17

    2.Microcosmo (il piccolo cosmo)

    La tradizione ci insegna che anche il corpo umano è

    costituito come un sistema solare, ossia composto da

    un Sole e da altre stelle, e che esiste una circolazione

    della energia dentro il corpo, il corpo energetico

    dell'uomo, il suo corpo sottile, il suo corpo astrale(

    appunto cosiddetto perchè composto di astri, stelle)

    Ora sempre la tradizione ci insegna che la struttura di

    base, l'anatomia fondamentale del corpo umano

    16 n.b.: il termina considerare deriva da cum sidera, insieme alle stelle...

    17 Infatti, dice Dante (DC, Par, VI, vv 40-65: “Così parlar conviensi al vostro ingegno/ perrocchè solo da sensato apprende/ Ciò, che fa poscia di intelletto degno./Per questo la scrittura condiscende/ A

    vostra facultate , e piede e mano/ Attribuisce a Dio, ed altro intende”.....

    I sette chakra

    Saturno

  • 19

    energetico, sottile, è quella dell'albero con sette luci, (esempio il candelabro),

    della scala dalla terra al cielo con sette gradini (es. la colonna del tempio, l'asse

    del mondo)

    Quindi si insiste sul fatto che il corpo umano ha dentro di se' sette stelle, come il

    sistema solare. Come vedremo,

    Tradizionalmente questo è simboleggiato dalla immagine dell'uomo energetico

    seduto in meditazione, rappresentato con sette chakra , centri o ruote di vita,

    come stazioni cardinali lungo il percorso terra- cielo, dalla base della colonna

    vertebrale fino all'apice della colonna, o cranio.

    Si descrive qui di seguito in dettaglio la corrispondenza dei chakra con i pianeti

    del sistema solare esteriore, seguendo una modalità analogica semplice e

    diretta.

    Le sette stelle corrispondono ai sei chakra del corpo sottile (essendo i due

    luminari due poli del sesto chakra). Gli altri pianeti corrispondono ciascuno ad

    uno specifico chakra18

    .

    Sole polo anteriore del sesto chakra o terzo occhio Luna polo posteriore del sesto

    chakra

    Mercurio quinto chakra

    Venere quarto chakra

    La terra non viene contata qui19

    ,

    Marte terzo chakra

    Giove secondo chakra

    Saturno primo chakra, chakra radice, o

    chakra di base.

    Resta così chiarito che i pianeti del sistema solare esterno, trasposti nel cielo

    interiore, e rappresentati nel grafico astrologico, corrispondono, sono proprio, i

    chakra.

    18 Le dodici fatiche di Ercole si riferiscono al suo lavoro di superamento di prove, 12 appunto

    perchè correlate due a due con i chakra; egli inizia cosi' prendendo la forza del leone, e con la

    pelle di questo animale addosso percorrerà el successive tappe; la sua famosa clava significa

    simbolicamente l'asse dei chakra, il termine delle sue prove sarà il giardino delle esperidi, come

    dire il paradiso.

    19 E questo perchè nel considerare la circolazione della luce nel corpo interiore, cioe' nel corpo nostro, nella terra nostra, la terra non figura come pianeta ma come volta celeste-sfondo, che contiene

    lo zodiaco interiore. E' come se noi fossimo all'interno della sfera – terra, e la sua superficie vista da

    dentro è una volta celeste dentro la quale circolano le energie che stiamo considerando.

  • 20

    3. Chakra, Karma e Canali sottili (Shushumna, e Ida e Pingala)

    Il riferirsi al chakra come ruota richiama il significato

    di stella inscritta, di cento attivo, visualizza l'aspetto

    roteante che il chiaroveggente puo' osservare, esprime

    la sua funzione di ricetrasmittente, manifesta nel

    movimento spiraliforme ( cioè un movimento circolare

    che si trasmette in una direzione);

    La parola stella, in latino sidus sideris, è anche la

    radice della parola italiana desiderio: de-sidera, cioè

    dalle stelle20

    . La radice di stella (st) è identica alla

    radice di astro.

    Nei chakra del corpo astrale troviamo la nostra storia, la nostra memoria.

    Nei chakra infatti è cristallizzato, depositato, il

    karma, cioe' il frutto di tutte le nostre azioni

    passate, in questa ed in precedenti vite:

    li' sono cristallizzati i nostri desideri, le nostre

    paure21

    .

    Tale deposito-memoria consiste in tantissimi

    piccoli vortici di energia, che sono desideri

    (attaccamento ed avversione), attaccamenti

    dell'ego, che modificano il flusso di energia nel

    chakra.

    I chakra sono collegati tra loro in linea retta da

    un canale centrale, e da due canali laterali, detti

    nella anatomia dello yoga, rispettivamente,

    Shushumna e Ida e Pingala.

    Secondo Patanjali22

    , le memorie del corpo

    20 Il prefisso “de” letteralmente indica un movimento di ablazione, separazione dalle stelle, distanza

    dal loro luogo di origine, da casa; il prefisso quindi vuole insistere sulla separazione, sul fatto che

    abitualmente il contenuto delle stelle si trova proiettato lontano dal loro luogo di origine, nel

    mondo, e ci incanta ed illude dandoci la illusoria convinzione come esistesse davvero la' fuori.

    L'origine da cui siamo lontani era la nostra casa, ed il desiderio e le sue immagini per questo

    sempre sono abitato da un senso di nostalgia, di appartenenza.

    La assenza e la proiezione sono concetti collegati, poiche' cio' che è inconscio , assente, desiderato,

    è proiettato.

    21 Nella filosofia vedantica nella materia sottile è memorizzata e presente una traccia complessa, a

    vari gradi di profondità ed effetto: ci sono le “vasanas”, impressioni diciamo, i “samskara”, i

    semi, ed il karma come tracce più stabili e profonde; tutto ciò è presente nelle stelle, per

    semplicità diremo il karma.

    22 Patanjali fu un grande saggio che riassunse tutta la scienza dello yoga in un importante libro, gli "Aforismi Yoga". Il testo illustra in sintesi il cammino Yoga volto alla Realizzazione del Sé.

    La compilazione di Patanjali si può far risalire a un'epoca tra il 400 e il 200 AC,

    Il secondo aforisma recita così: "Lo yoga consiste nella neutralizzazione di tutte le vritti"

    inteso come neutralizzazione di ogni modificazione della sostanza mentale, Chitta.

    Quindi le Vritti si trovano nei chakra, e si manifestano a livello mentale e poi appaiono

    Canali laterali intrecciati (Sole e

    Luna)

  • 21

    sottile sono depositate sotto forma di piccoli vortici di energia, chiamate Vritti,

    come dire una attività circoscritta e specifica in specifici punti del corpo sottile,

    una deformazione selettiva potremmo dire, un engramma attivo, sotto forma di

    spirali energetiche nei chakra.

    Le Vritti interferiscono cosi' col funzionamento dei centri e dei canali sottili, con

    il funzionamento e lo scorrere dell'energia tra la terra e il cielo dell'uomo

    sottile.

    Infatti, nella anatomia yoga la colonna vertebrale sottile conterrebbe tre canali,

    uno centrale, detto nello yoga Shushumna, o via centrale23

    , e due canali laterali,

    detti Pingala e Ida, (in astrologia corrispondenti al percorso del Sole ed a quello

    della Luna).

    Essi sono simbolizzati molto frequentemente data la loro centrale importanza, e

    in molteplici maniere. Li ritroviamo ad esempio come serpenti nel caduceo

    ermetico, o come serpente attorno all'albero della vita nella Genesi.24

    Tradizionalmente il simbolo che veicola questa organizzazione verticale dei

    chakra e che collega la terra col cielo è quello dell'albero ( ad esempio l'albero

    edenico, l'albero di Natale, ci ritorneremo), o della scala, o anche una colonna,

    appunto letteralmente la colonna vertebrale sottile.

    I sette chakra tradizionali sono dall'alto al basso:

    Sahashara chakra,

    corrispondente al settimo chakra, quello

    coronale

    Ajna chakra

    al centro della fronte

    Visudha chakra

    in corrispondenza della gola

    Anahata chakra

    situato al centro del petto, retrosternale

    Manipura chakra

    in corrispondenza del plesso solare gastrico

    Svadishtana chakra

    a livello del piccolo bacino

    Muladhara chakra

    o chakra radice (mula)25

    a livello del perineo.

    come proiezioni nel mondo, perche' non ancora esaurite, neutralizzate.

    23 La retta via che era smarrita.

    24 Abbiamo così come il canale centrale nel suo insieme comprende elementi piu centrali, ed elementi più lontani da questo centro, i canali laterali. E lo stesso Shushumna contiene almeno altri 3

    livelli ciascuno piu' sottile e centrale del precedente .

    25 Esistono classificazioni diverse dei chakra, che ne riassumono per esempio i tre soipra al cuore in

    un unico chakra, e cosi' per sotto, o che considerano sotto chakra ad esempio nella fronte.

    Il sistema dei chakra ha corrispondenze a molteplici livelli nel corpo umano , ad esempio a livello

    delle ghiandole endocrine sul piano fisico, sulle funzioni psichiche etc.

  • 22

    La gente conosce questi centri anche se di solito non consapevolmente: ci

    riferiamo ovviamente a specifici chakra con le espressioni qui sotto riportate,

    specifiche per ciascun chakra:

    per il settimo:

    il simbolismo della corona, del cappello del mago (pieno di stelle...), la

    tiara del papa, l'areola dei santi....

    per il sesto :

    lanciare/avere il malocchio, vedere di buon occhio, invidiare (vedere

    negativamente), avere l'occhio clinico...

    per il quinto:

    “ho un nodo in gola”, “non mi va ne sù ne giù”, sentirsi “presi per il

    collo”.

    per il quarto chakra, del cuore:

    “mi si è spezzato il cuore”, “ho un peso qui sul petto”, “quando ti ho

    visto il mio cuore ha fatto un salto di gioia”, “parlare col cuore in mano”,

    parlare “core a core”, “sentire un friccicore in core”...

    per il terzo chakra:

    “quando ha detto così è come mi avesse dato un pugno sullo stomaco”,

    “ho lo stomaco in bocca”, “ho un buco nello stomaco” ed il fatto di rifiutare un

    qualcosa viene detto rigettare, come vomitare. Ed ancora: “Mi ha vomitato

    addosso un sacco di insulti”..

    per il secondo chakra non dovremmo avere molti dubbi:

    “Maria, scendi giù, che c'ho “un toro nelle m......””

    per il primo:

    “Ho preso uno spavento tale che mi è venuta “una stretta di ...””26

    4. La materia sottile.

    I chakra ed il corpo sottile sono composti di materia

    sottile, meno consistente e percepibile dai sensi ordinari

    del piano materiale, ma sufficientemente densa,

    percepibile ai sensi sottili, tale da non essere così astratta e

    distante da coloro che si avventurano in queste cose

    dell'altro mondo.

    A questa sostanza di base in oriente si da il nome in

    occidente di Materia, Matrice, Madre (a simboleggiare ciò

    26 Un discorso a parte meriterebbero altre classificazioni dei chakra, che li riducono ad esempio a tre, o ampliano, ad esempio a 10 o più, e che spesso si riferiscono a livelli più e meno profondi di

    analisi del sistema.

    Queste diverse visioni non inficiano questa classificazione ma la portano oltre.

    Un discorso a se' meriterebbe il centro Hara, come ne parla il maestro Omram Aivanhov, ma

    ci porterebbe oltre questo livello che stiamo esaminando qui.

  • 23

    che sta a monte, e genera ogni conseguenza)27

    , la Prima Materia (degli

    alchimisti) , il Mezzo (del cammin di nostra vita), in oriente di Chitta.

    Questa materia ha la caratteristica di essere in una condizione di limitazione, di

    “caduta”, di oscurità, di impurità; tradizionalmente questa impurità viene

    simboleggiata dalla Madre oscura, priva di Luce, dalla Madonna nera che non

    ha con sé la sua luce, l'Addolorata senza il Cristo. 28

    Facciamo qualche esempio per capire meglio.

    E' come se la materia di cui sono fatte le stelle, una materia sottile, invisibile ai

    sensi fisici, (ma percepibile dai sensi sottili), fosse non omogenea ma affetta da

    una deformazione strutturale, è come se nella sua struttura infinitesimale

    portasse una traccia, memoria, informazione, una deformazione sottile: una

    informazione, in fondo simile alle tracce registrate nella memoria di un disco,

    un nastro, un disco di memoria del pc.

    Proseguendo nell'esempio, è come se essa fosse percorsa, attraversata

    continuamente dalla vita, dalla energia vitale che la “legge” nel suo

    attraversarla, come viene letta l'informazione software nell'hardware di un

    computer vivente da parte della corrente.29

    Una analogia quindi potremmo farla con la luce che legge, vede, conosce le

    tracce di colore impresse nelle vetrate delle nostre chiese quando le attraversa.

    In una seconda analogia, e' come se il fiume interiore anziche' scorrere in forma

    liscia e diritta dovesse attraversare un letto di fiume impervio, o dovesse

    passare attraverso un mezzo filtrante

    impediente.

    Nella nostra tradizione giudaico

    cristiana questo della impurita' è un

    problema centrale: questa “macchia”

    caratterizza quasi tutti noi come

    condizione di partenza(quasi tutti,

    fuorchè i Maestri ed i Santi)30

    , si parte

    già da un bosco, una selva oscura.

    Quale immagine più adatta di un

    27 La prima materia degli alchimisti. Non è senza importanza questa prima parte in cui si cerca di identificare da dove dobbiamo

    partire; chi bene inizia è a metà dell'opera si dice, se il primo anello di una catena non è saldamente

    fissato tutta la catena non tira nulla. In molta letteratura sapienziale questo aspetto è poco evidente.

    Invece per bene iniziare e bene procedere poi dobbiamo capire bene di che si tratta, quale sia

    “de rerum natura” (Lucrezio), la “natura delle cose.

    28 Dante parla del “Mezzo” del cammin di nostra vita. Anche la selva oscura in cui siamo immersi con poca luce esemplifica quindi la materia che attraversiamo noi personalmente e come

    umanità. Sarebbe poi il bosco delle favole. Ci ritorneremo.

    29 Per portare un esempio della scienza biologica, abbiamo una condizione simile nella prima materia della vita biologica con il Dna e Rna ; vediamo confermate qui queste analogie

    cibernetiche, queste due molecole sono infatti portatrici di informazione, corretta o alterata, che si

    esprimerà nella manifestazione che poi appare.

    30 Qui “il più pulito ha la rogna”, dice un proverbio.

  • 24

    bosco a rappresentare la difficoltà della luce a passare in un mezzo impediente,

    un luogo dove, in pieno giorno, sia quasi notte?

    Si tratta di una conoscenza , un concetto scientifico (da scio, io so): e cioè che

    il karma, possiamo dire i desideri, (cioè l'attaccamento e l' avversione, la Mania

    di cui parla il Buddha che siamo qui per estinguere), è depositato, cristallizzato,

    operativo nei sette chakra31,

    e necessita di purificazione a questo livello (es le

    sette spade nel cuore)

    A questo stato di caduta del livello di luce-purezza probabilmente fa

    riferimento il concetto di peccato originale: noi portiamo fin dall'inizio un

    karma, non nasciamo senza imperfezione; prendiamo su noi la materia fisica e

    sottile in condizioni già precedentemente avviate, ad esempio (per chi ci crede)

    nelle vite precedenti32

    .

    Come dire che l'inizio della vita dell'uomo è gravato da una forma di limitazione

    di luce, di libertà dell'essere, luce che rimane presente ma ridotta di potenzialità

    per via di questo oscuramento. La nostra coscienza è condizionata.

    Se intendiamo come “Adamo” non un uomo nato molti secoli fa, ma “l'inizio”

    in senso simbolico della vita di ciascuno, comprenderemo meglio questo

    simbolo del peccato. Ritorneremo su questo punto.

    5. I corpi sottili e le aure

    Anche ciascun chakra tuttavia , e

    diversamente, comprende più livelli quanto

    a sottigliezza della materia-energia.

    In altre parole, alcuni livelli sono cioè più

    sottili ed immateriali e percepibili solo da

    persone che sviluppino i sensi sottili

    (chiaroveggenza, chiaroudienza etc), mentre

    altri livelli sono più densi e percepibili dai

    sensi del corpo fisico.

    Così i disturbi energetici nei chakra

    corrispondono a livelli diversi di

    funzionamento, potranno portare

    31 Il karma deriva dalla parola sanscrita “kr”, fare, (da cui Kryia) esprime il concetto di azione (e

    reazione quindi): Il karma, individuale o collettivo, sarebbe la somma delle condizioni della

    materia, secondo l'evoluzione dell'anima nel corso di questa vita o di tante vite precedenti.

    Il karma rappresenta l'azione che abbiamo messo in moto ed il suo ritorno, il ricavo, la

    conseguenza di essa; il concetto di karma è strettamente collegato alla legge di causa effetto che

    caratterizza ogni azione nel mondo di Dio. Dante la chiama anche legge del contrappasso.

    Si potrebbe cosi' formulare:

    ad ogni azione corrisponde nel mondo dualistico una reazione uguale e contraria.

    La legge del karma è connaturata al mondo dualistico poiché il mondo stesso è costituito così, è

    la natura delle cose (vedi De rerum natura, della natura delle cose Lucrezio).

    32 Qualcuno ha detto: ma il DNA non è in fondo la miglior prova della reincarnazione?

  • 25

    conseguenze su piani differenti, ed anche l'intervento su di essi porterà

    conseguenze diverse33

    .

    I corpi sottili sono situati all'interno del corpo fisico, concentricamente, come le

    matriosche russe.

    Emanano energie diverse, visibili al chiaroveggente come aloni di differente

    caratteristica, o aure.

    Ciascun chakra è maggiormente collegato ad un determinato corpo, ad esempio

    il chakra radice, il più connesso con la terra , la densità, corrisponde

    maggiormente al corpo fisico; ma ogni chakra possiede tutti i livelli sottili che

    anche gli altri possiedono..

    Qui parleremo di questi aspetti delle aure dei corpi riferendoci ai rispettivi

    corpi sottili.

    Tradizionalmente la sequenza dei corpi sarebbe la seguente34

    :

    -corpo fisico,

    il più denso, l'unico di cui le persone piu' materiali abbiano coscienza, o del

    quale le culture più materialiste ammettano l'esistenza35

    .

    33 Ad esempio, se un pranoterapista appoggia la mano sul chakra coronale, la sommità della testa, potrebbe accadere che ti fa passare il mal di testa; se uno psicoterapista esperto in massaggio

    cranio sacrale ti appoggia la mano sulla testa potrebbe farti passare la depressione; se Gesù in persona

    ti appoggiasse una mano sulla testa potrebbe guarirti da ogni colpa passata e portarti alla salvezza

    dell'anima istantaneamente, oltre che farti passare cefalea, eventuale cecità congenita, depressione ed

    ogni altro guaio tu abbia.

    Questo perchè i livelli di energia e coscienza di queste persone sono differenti, agiscono su

    livelli differenti del chakra, che corrispondono a corpi sottili differenti; in altre parole, i nostri

    livelli sottili sono più di uno, e corrispondono a livelli diversi di manifestazione dell'essere

    energetico.

    34 Qualsiasi libro su questo argomento sara' più diffuso e preciso, qui introduciamo solo dei concetti base forse già noti

    35 Vedere i corpi sottili, l'aura insomma, non è cosi' arduo come si crede.

    Nel presente momento storico molti possono vedere l'energia, diciamo forse la meta' della

    popolazione è già pronta a questo; alcuni la vedono poi spontaneamente e talora sin da piccoli, ed

    in genere non ne parlano molto... Si vedono più facilmente le aure dei corpi inferiori, e quella

    eterica è visibile quasi da tutti con un po' di istruzione, aiutando a iniziare, con una semplicissima

    iniziazione quindi.

    Nelle sedute terapeutiche che faccio introduco questo esercizio, e quasi sempre il paziente riesce

    in questo compito guidato.

    In generale infatti è sufficiente che una persona che già ha sviluppato questa capacita' percettiva

    istruisca e guidi il soggetto a guardare un oggetto o meglio una persona o meglio l'istruttore

    stesso che sta istruendo e trasmettendo questo insegnamento , a guardare dicevo con uno sguardo

    un po' sfocato sullo sfondo di una parete chiara retrostante: si osserverà facilmente che il colore

    chiaro adiacente alla sagoma della figura e il colore chiaro piu' distante dalla figura osservata non

    sono affatto identici; si osserva facilmente che la regione circostante la testa per esempio

    dell'osservato è piu' chiara e splendente del chiarore diffuso piu' distante tipico della parete. Stiamo

    infatti vedendo l'aura eterica.

    Il motivo per cui questa semplice osservazione viene nullificata è il ragionamento apparentemente

    razionale che l'osservatore quasi subito quasi sempre fa che si tratti di un artefatto luminoso; pre-

    interpretando cosi' l'esperienza non si riesce a valutarla e comprenderla come una funzione

    iniziale di percezione sottile che quasi tutti hanno naturalmente sebbene in una condizione un po'

  • 26

    -corpo eterico,

    molto aderente al corpo fisico. Il suo

    compito è di nutrire energeticamente il

    corpo fisico.

    Il chiaroveggente36

    lo vede come un

    alone bianco-azzurrino intorno al corpo

    fisico, generalmente per un raggio di

    pochi centimetri, ed esso varia

    marcatamente di spessore e colore e

    trama a seconda delle condizioni dello

    stato di salute energetico del corpo fisico.

    Ad esempio, una persona anziana o

    malata gravemente manifestera' un alone di poco spessore, di colore grigiastro

    scuro, a tratti interrotto o piu' sottile o piu' scuro; una persona sana e giovane

    appena uscita da una doccia dopo un allenamento in palestra potrebbe

    manifestarsi un corpo eterico di notevole spessore, anche alcuni centimetri,

    bianco splendente, irraggiante.

    E' attraverso la mediazione del corpo eterico che avviene il principale

    collegamento con organi ed apparati, passando mano a mano che l'energia si

    manifesta su piani più materiali e fisici per il tramite essenziale delle

    ghiandole endocrine, del sistema immunitario di difesa, ed i plessi vascolari e

    neurovegetativi collegati ad esse37

    -corpo astrale, o corpo delle emozioni.

    Quando sogniamo che stiamo al mare e dormiamo invece a casa nostra, stiamo

    dormiente tuttavia presente.

    E' da osservare che non vi è spesso molta obiettività nelle osservazioni sottili per la diversa

    qualificazione sottile dei vedenti questi piani invisibili; qui ci interessa parlarne come correlazione

    tra chakra ed energie visibili dei corpi sottili, non come dimostrazione riproducibile in ogni

    circostanza.

    36 "Il chiaroveggente è semplicemente colui il quale ha sviluppato in sé la facoltà di percepire un'altra

    ottava della stupenda gamma di vibrazioni possibili e si rende in questo modo capace di percepire,

    del mondo che lo circonda, più di quanto non possa farlo chi possiede una facoltà di percezione più

    limitata" (C. W. Leadbeather: "L'uomo visibile e l'uomo invisibile").

    37 La psicosomatica è la scienza che si occupa a livello medico materialistico di queste

    corrispondenze in realta' anche sottili:

    Il collegamento tra astrale (chakra) e fisico avviene in corrispondenza di determinate

    ghiandole endocrine.

    Sole (lobi frontali) corrisponde così al polo anteriore del sesto chakra,ed all'ipofisi nella

    fronte, e Luna al polo posteriore (midollo allungato);

    Mercurio al quinto chakra della gola ed alla ghiandola tiroide;

    Venere al quarto chakra del cuore ed al timo;

    Marte al terzo chakra, quello del plesso solare ed al pancreas,

    Giove alla regione genito-urinaria ed alle gonadi, il secondo chakra;

    Saturno alla base della colonna, il perineo, ed alle surrenali, il primo chakra.

    Le ghiandole endocrine

  • 27

    vedendo il nostro corpo astrale, che vive, fa il bagno, spera, soffre, si infortuna

    etc, come il corpo fisico.

    Ma diversamente dal corpo fisico esso è in grado di

    volare, di attraversare il tempo: può ad esempio

    accadere che vediamo noi stessi nel futuro o nel

    passato, o quando eravamo bambini, o coi morti. Il

    suo rapporto con l spazio e con il tempo è diverso da

    quello che caratterizza il corpo materiale.

    E non è che quei morti siano venuti a trovare noi, in

    questo mondo, siamo piuttosto noi che siamo andati

    nel regno dei morti.

    Nel sogno stiamo viaggiando col corpo astrale, ed il

    sogno ricordato al mattino costituisce la memoria di

    questi viaggi astrali che noi facciamo normalmente.

    Il corpo astrale appare all'osservatore come un alone

    debolmente colorato , con colori pastello , visibile

    attorno al corpo ed al capo del soggetto osservato ;

    tale alone può avere una estensione variabile, e

    potremmo osservarlo esteso fino a circa 30 cm38

    dal corpo fisico.

    La gente conosce queste visioni sottili. Nel linguaggio comune noi diciamo

    infatti: era rosso o livido per la rabbia, verde d'invidia, si era proprio rabbuiato

    ed aveva un'aria scura, oggi lei era molto felice e luminosa, etc.39

    -Il corpo mentale

    Il corpo causale appare abitato da strutture e movimenti visibili spesso in forma

    geometrica, in uno spazio piu ampio (anche di un metro), con caratteristiche

    38 Altri dicono anche fino ad un metro o più. Nel campo della chiaroveggenza esiste un fattore soggettivo rilevante, molto dipende dal livello di coscienza dell'osservatore non solo dal soggetto

    osservato. L'aura si presenta come un alone che si estende ad una distanza dal corpo fisico che

    aumenta a mano a mano che dall'aura eterica si passa a quella emessa dal corpo causale. Il profilo

    dell'aura eterica si modella su quello del corpo fisico ed è ad esso aderente scostandosene solo di

    qualche centimetro. L'aura astrale non è così aderente al contorno del corpo fisico. L'aura mentale non

    segue così fedelmente il profilo del fisico e comincia ad assumere la forma di un ovoide, il cui

    contorno può oltrepassare quello del corpo fisico di circa un metro e mezzo. L'aura emessa dal corpo

    causale ha una forma ovoidale caratteristica che si estende per circa due metri oltre i limiti del corpo

    denso.

    Le aure non appaiono disposte l'una sull'altra, ma si compenetrano l'una nell'altra e, quindi,

    interagiscono.

    I colori fondamentali dell'aura, la loro purezza, la loro brillantezza, l'ampiezza dell'aura e la sua

    trasparenza, il ritmo delle sue pulsazioni, sono tutti elementi attraverso i quali è possibile conoscere la

    quota evolutiva di un soggetto. Inoltre, le zone dell'aura che si sovrappongono al corpo fisico possono

    fornire, con il loro maggiore o minore dinamismo, utili informazioni su eventuali disturbi di tipo

    psicosomatico, o su vere e proprie patologie.

    39 Walt Disney ha iniziato ad avviarci a questa visione sottile con leggerezza e saggezza; scherzando , nei suoi simpatici cartoni animati, parlava del vero, e faceva vedere topolino o paperino

    rosso di ira, verde di invidia, con una nuvoletta nera sopra il capo...

    I corpi sottili e i chakra

  • 28

    molto piu mentali e veloci (talvolta quasi istantanei

    come il pensiero), e non fluidi, interattivi, dinamici

    (come nel caso delle variazione di colori nel corpo

    astrale) mentre il soggetto respira, si muove o si

    agita, ti parla.

    Il corpo causale per alcuni potrebbe distinguersi in

    almeno due livelli:

    -uno più tipico dell'io efficienza: esso si occupa

    delle funzioni piu' meccaniche, quasi un insieme di

    softwares esecutivi, di automatizzazioni da quelle

    piu' semplici alle piu' elevate come livello di

    astrazione, dal camminare al cantare, dal

    programmare informatico al sistematizzare

    comunque.

    -ed un livello superiore, potremmo chiamarlo livello dell'io -coscienza, che si

    occupa maggiormente dell'aspetto coscienziale delle forme pensiero, della

    creazione del primo e del suo funzionamento.

    -corpo atmico (sarebbe il corpo coscienziale superiore o forse si confonde con

    li corpo causale superiore in alcune definizioni) .

    Questo livello sarebbe quello che non si dissolve con la morte del corpo fisico

    ed il dissolversi dei corpi sottili ad esso connessi.

    Sarebbe il corpo atmico quello che porta la memoria delle vite precedenti,

    quello che sta progressivamente cercando di identificarsi, alla fine di tutte le

    vite, con l'atman originario, con Dio stesso.

    6. I chakra e i gli elementi

    Ciascun chakra corrisponde ad un elemento sottile, che corrisponde a sua volta

    ad un elemento materiale.

    I quattro elementi sono aria, fuoco, acqua e terra, che interagiscono e si

    mescolano tra di loro e con l'elemento spazio, etere.

    Questi quattro elementi e la quinta essenza (quintessenza) corrispondono ad

    una discesa dell'elemento creativo, spirituale, sottile, nella materia sempre più

    densa.

    Il nostro mondo è fatto così , è creato in questo modo. Ne riparleremo nel capitolo sulla Genesi.

    La creazione dei quattro elementi quindi corrisponde alla discesa della luce,

    (Sole e Luna, sesto chakra) verso il basso (Primo chakra) e ciascun elemento è

    correlato a funzioni psichiche distinte:

    Miniatura: Maometto

  • 29

    Quinto chakra,

    Mercurio, Elemento Etere, spazio.

    Corrisponde alla funzione Pensiero

    Quarto chakra,

    Venere, Elemento Aria:

    corrisponde alla Funzione Sensazione.

    Terzo chakra,

    Marte, Elemento Fuoco:

    corrisponde all' Azione.

    Secondo chakra,

    Giove, Elemento Acqua:

    corrisponde al Sentimento.

    Primo chakra,

    Saturno, Elemento Terra, corrisponde

    alla concretezza, alla solidità40

    ,

    a dove fondarsi, insomma la base:

    l'istinto di sopravvivenza, le certezze

    interiori, i punti di riferimento solidi).

    7. Simboli dei chakra e del canale centrale.

    In molteplici aree culturali e religiose si sono sempre presentati e tramandati

    simboli che si riferivano direttamente alla struttura anatomica sottile che

    abbiamo sin qui esposto succintamente.

    Faremo adesso degli esempi, che evolvono e si trasformano uno nell’altro, si

    internano uno nell’altro. Seguitemi con rilassata pazienza, forse non sono tutte

    fantasie: voliamo col metodo analogico, (ana- logos, un discorso di

    simiglianze, di parentele, di amicizie, di amore).

    Spesso i chakra nel loro insieme sono stati raccontati da simboli riuniti secondo

    criteri diversi:

    1 -Una prima modalità di parlare di questi contenuti si riferiscono ad insiemi

    non ordinati, non strutturati:

    Alcuni esempi sono i fiori in genere del giardino dell'Eden (Pardes=

    giardino=paradiso), Biancaneve e i sette nani, (che sono un insieme, un

    gruppo, non troppo strutturato gerarchicamente), o ancora i sette cavalieri

    40 “ubi consistam”, cioè laddove appoggiarsi.

    W.Blake, i quattro

    elementi

  • 30

    dell'apocalisse, i sette sigilli etc.

    2 -Una seconda modalità di proporre questi contenuti è invece quello di un

    insieme ordinato,

    strutturato ma non progressivo: un insieme insomma statico .

    Ad esempio, le 7 stelle dell'orsa, il candelabro con sette fiamme (lingue di

    fuoco) ( in verità c'è una certa progressione nel modo in cui il candelabro deve

    essere acceso , nella tradizione ebraica).

    3 -Un terzo modo è quello di un insieme ordinato

    in una sequenza , in cui quindi si insiste sul fatto che

    esistano delle tappe da fare, organizzate in modo

    progressivo.

    Esemplifichiamo. Come abbiamo sopra ricordato, la

    settimana è fatta di sette giorni, ed i giorni sono

    nominati in base ai pianeti. Ancora, la scala fatta di

    gradini, come la scala santa, la scala di Giacobbe,

    (dove non arrivi metti la scala, questa scala... ), dove

    si sale gradino per gradino.41

    Allo stesso modo di

    una scala, la Scalata (es:la Scalata al cielo dei titani,

    o l'insano progetto della Torre di Babele) esprime

    questo elevarsi, ma allo stesso modo il simbolo del

    monte esprime questa evoluzione.

    Similmente le balze purgatoriali,( che sono sette

    come le Beatitudini ed a cui si accede grazie ad un angelo che le canta al

    passaggio dei pellegrini), e i cieli del paradiso di Dante, (cielo della luna, del

    sole, di Venere, etc.).

    Così il Monte sacro, come Il Kailash, i vulcani, (come

    l'Etna, il Fuji Yama, il Monte Meru), Tiruvannamalai

    (Shiva), il monte analogo (Duval), e la "magica

    collina" (in una canzone di Guccini),...

    Un concetto simile a questo è quello del Ponte , ponte

    di collegamento tra cielo e terra come nel simbolo dell’

    Arcobaleno (Patto tra Dio e Israele dopo il diluvio);

    anche il simbolo dell’asse del mondo. Il concetto di

    ponte di collegamento è implicito nel simbolo della

    Guida e del Guru, del Duca (Virgilio) di Dante, il

    Maestro, ed ogni traghettatore, come il Barcarolo

    (Hesse). E per ogni Guida c’è un guidato, ogni

    Pellegrino sta viaggiando lungo questa via,

    41 Ricordate il ritornello della filastrocca che tutti conosciamo, nella "Bella Lavanderina"?: fai un salto, fanne un altro....

    Divina Commedia, il Monte

    del Purgatorio

    La scala di Giacobbe

  • 31

    accompagnato dalla Grazia dei cieli…

    Il simbolo dell'asse verticale terra cielo è ripreso come abbiamo visto

    dall'albero, con le sue radici nella madre e le fronde rivolte al padre cielo; qui

    la sequenza è la continuità terra-cielo. nell'Albero di Natale, come dicevamo, le

    palle lucenti simboleggiano i chakra, il puntale sta ad indicare la direzione

    ascendente, esso è il donatore di doni, che sono strettamente connessi al Natale

    ed alla nascita di Gesù Bambino. Salvatore che è spesso posto alle radici

    dell'albero. L'albero di natale è un “sempreverde”, simbolo della salvezza

    eterna dall'oscurità (solstizio di inverno). L'albero sacro è tema di uno scritto di

    Jung sul simbolismo dell'albero42

    . Torneremo su questo simbolo tra breve

    parlando dell'albero del Genesi. Anche la croce simbolizza l'unione dei due

    opposti, cielo e terra, morte e rinascita.

    L'asse che non solo parte da terra ma è anche vincolato nella terra del corpo,

    nella materialità del mondo, è alla base del simbolo della Spada nella roccia,

    che insiste anche sul tema della croce (l'elsa) e della battaglia per la liberazione

    (i crociati, il taglio della lama simbolo di

    discriminazione attraverso la eliminazione del

    nemico, l'ignoranza...). Solo il discepolo puro può

    operare questa liberazione della lama di luce dalla

    roccia scura e dura, la materia, cioè percorrere il

    sentiero luminoso (la colonna vertebrale astrale

    dentro il corpo , che porta al punto di luce e di

    potenza (il sole del terzo occhio).

    Il potere di vincere le tenebre e l'ignoranza fanno di

    questo asse un simbolo di potenza, come nel

    simbolo della Bacchetta magica, dello Scettro del

    re, la Clava di Ercole, il Pastorale del vescovo, etc.

    Ancora, il bastone da passeggio, o di appoggio anche sul sentiero spirituale

    sono simboli analoghi.

    4- un insieme come sequenza in cui si insiste sullo

    scorrere, sull'attraversamento dinamico che si

    svolge attraverso le tappe della struttura.

    Quando si vuole sottolineare l'aspetto dinamico di

    questa struttura, se vogliamo non la sua anatomia

    ma la sua fisiologia, abbiamo dei simboli quali il

    Tempo, che scorre nei giorni della settimana

    (Chronos che arriva con la sua falce, sempre attivo

    nel mito), o ancora il Fiume, il fiume della vita, o

    ancora il Labirinto cretese, (con il suo modo

    matematico di costruzione e snodo), che tuttavia in

    42 Il simbolismo dell’albero, C.G.Jung, Boringhieri, ….

    San Galgano, La spada nella

    Roccia

    Labirinto cristianizzato a dieci

    corridoi, col minotauro o il diavolo

    al centro

  • 32

    questo ultimo caso include il simbolo dell'impedimento al raggiungimento della

    meta, cioè l'ostacolo, la prova (il minotauro al centro o nei labirinti

    cristianizzati talvolta il diavolo stesso, l'avversario...).

    Un aspetto dinamico indubbiamente contiene il processo della Imitatio Christi,

    o l'Ascesi, dei benedettini, (Saturno ci obbliga ad abbandonare ogni

    attaccamento...).

    Nella favola della lampada di Aladino, il nostro eroe deve attraversare le

    tentazioni senza soffermarsi nelle stanze che

    precedono quella dove si trova la lampada magica...

    Talvolta la sequenza è indicata come circolare o

    quadratica, talvolta come circolazione continua

    (esempio che facevamo del ricircolo) .

    E' questo il caso dello Zodiaco, la pista della luce, (e

    tutte le circolazioni, dalle corse delle Moto-GP e

    delle Ferrari, alla circolazione del sangue, o del

    tempo non lineare ma rotondo, nell'anno circolare

    liturgico etc).

    Anche la concezione buddista della Ruota delle

    rinascite, ed in generale il moto perpetuo nella

    natura, (cio' che più si avvicina al moto eterno, che

    non muta nè decresce col tempo)

    Si potrebbe continuare a lungo, e per una buona ragione: che quando uno

    comincia a capire che si tratta di una stessa ed unica cosa, tutto si spiega43

    .

    Ma si potrebbe anche non continuare troppo a lungo per una altra buona

    ragione, e cioè che non vorremmo appesantire troppo il testo; procediamo

    dunque nella esposizione di fondo.

    Riprendiamo dunque il discorso dell'asse verticale come centro significativo del

    nostri essere. Siamo esseri tra terra e cielo, piantati con le radici nella mare,

    aspiriamo colle fronde e i fiori al padre celeste che nei cieli sta, e facciamo

    frutti che sono nati da entrambi.

    Ma siamo esseri materiali che cercano di fare esperienze spirituali, o siamo

    esseri spirituali che stanno facendo una esperienza materiale?

    L'asse centrale, l'albero-colonna viene quindi descritto anche come la via, il

    ritorno a casa, la meta etc.

    43 Esce dalle pieghe, dove stava cum-plicatus, era complicato da capire, capere, cioè tenere insieme: ma questa complicazione permetteva anche di contenere cio' che non era capito dentro, non

    era stato intelletto, da intus- ligere.

    La ruota della fortuna, la

    ruota della reincarnazione

  • 33

    B . La Creazione come sequenza: la Genesi , cosmogonia, la nascita del mondo.

    Circa 2000 anni fa

    il grande maestro kabalista, il rabbino Simeon en Yochai,

    dichiarava che è folle interpretare la Bibbia in senso letterale...

    Per esemplificare, descriviamo brevemente come

    la nostra tradizione biblica racconti il percorso

    della creazione del mondo, cioè dei chakra - stelle

    e della loro organizzazione in albero, e dell'energia

    che li percorre. 44

    .

    Tutti i miti di creazione ci narrano di come

    l'energia si manifesti e si differenzi nel mondo

    come a noi appare; si tratta della creazione del

    mondo interno che corrisponde alla creazione del

    mondo esterno.

    1- I 4 elementi

    Il racconto si snoda attraverso la manifestazione di quattro elementi più uno, e

    questi elementi vengono chiamati in causa in termini indiretti

    .“In principio Dio creò il cielo e la terra, e la terra era deserta e vuota, e v'era

    buio sopra le profondità' e lo spirito di Dio aleggiava sulla superficie delle

    acque”. All'interno di uno spazio vuoto (il Buddha afferma che la mente è

    "vuota") e buio, una condizione di precreazione (nel principio, nel senso che ci

    troviamo all'interno di quello spazio, non all'origine del tempo), di caos, " lo

    44 Per quanto riguarda la tradizione biblica, ripercorro attingendo liberamente , e riconoscendo tutto il merito, dal capitolo introduttivo del bel testo “Far esperienza coi chakra”, di Johannes Walter

    2004 macro edizioni, pp13-36. Egli esemplifica in modo chiaro quello che volevamo dire qui.

    Il maestro Omram sostiene che “ Per interpretare le parabole di cui si serve Gesù, per

    esempio, è necessaria un’altra scienza: la scienza dei simboli, che si può acquisire unicamente con

    l’esercizio delle facoltà dell’anima e dello spirito. Noi comprenderemo i testi sacri di tutte le religioni,

    quando riusciremo a vibrare alla stessa lunghezza d’onda dei loro autori; in caso contrario, il loro linguaggio, il loro vero linguaggio, ci rimarrà estraneo”.

    Esistono numerose versioni in diverse culture e tempi di come il mondo, il nostro

    mondo, si generi, si sia generato al principio, ed anche come si generi di base il nostro

    mondo;

    Nella cosmogenesi greca, ecco un accenno a come ce lo racconta Esiodo: Nike, come una immensa aquila nera, depone un uovo di argento , l'uovo cosmico, nello

    spazio, che si apre e la parte sotto è Gea, quella sopra Urano, e il primo che esce è Luce: Fotos, o

    Apollo.

    Venezia, Basilica di San Marco:

    cupoletta della Genesi.

  • 34

    spirito di Dio aleggiava sulla superficie delle acque”. Il Dio creatore viene

    descritto come cielo e nello stesso tempo originatore di cielo e terra. Le acque

    corrispondono alla materia originaria senza forma.

    Quindi un Dio creatore crea la materia

    originaria e le dà forma nella creazione. Si

    nominano indirettamente qui luoghi e

    direzioni, come ad esempio cielo e terra,

    sopra e sotto. Il sopra indica lo spirito, il

    sotto la materia.“E Dio disse: vi sia un

    firmamento in mezzo alle acque, che tenga

    separate le acque dalle acque. Dio fece il

    firmamento e separò le acque che sono sotto

    il firmamento dalle acque che sono sopra il

    firmamento. E Dio chiamo' il firmamento

    cielo”.e intendiamo con “acque” la materia

    senza forma.

    Il termine cielo indicherebbe quindi

    l'elemento aria. Successivamente, procedendo nella generazione del mondo

    (esterno ed interno sono un tutt'uno) Dio crea l'elemento fuoco ( “e Dio disse:

    sia la luce, e la luce fu”,), e gli elementi acqua e terra ( “Dio disse: le acque

    che sono sotto il cielo si raccolgano in una sola massa e compaia l'asciutto...E

    Dio chiamò l'asciutto terra e alla massa delle acque diede il nome di

    mare”).(Mosè 1, 9-10)

    Per opera del Creatore vediamo cosi' originati, da una condizione

    indifferenziata originaria, una sequenza ordinata di quattro elementi: i quattro

    elementi sottili puri originari.45

    Oltre a questi 4 ve ne è un quinto, (la quinta essenza, quintessenza) chiamato

    “elemento originario”, dal quale derivano poi gli altri elementi, chiamato

    anche etere.

    Vediamo che il testo si esprime così:“E Dio disse...”; non dice pensò; è il verbo

    creatore, il suono creatore, l'Om originario, (in principio era il verbo...).Il

    quinto elemento, la quinta essenza ( quintessenza), è la condizione per la quale

    è possibile anche agli altri elementi di nascere, è l'elemento -spazio-ambiente, la

    vibrazione originaria. In realtà nella scala discendente non è un quinto ma un

    primo elemento, una volta che si inizia la differenziazione del sole-luna verso il

    polo caudale del corpo sottile umano46

    .

    45 I quattro elementi di base sono considerati gli elementi originari della creazione non solo nel cristianesimo ma anche in molte altre culture e religioni di tutto il mondo, come gli indiani, i

    cinesi, in Africa nel Tibet.. Essi sono venerati e offerti a Dio in molte cerimonie, rituali sacri, come

    nelle puje in India, o ve ne sono tracce ad esempio anche nella messa cattolica ,(qui la terra è l'ostia,

    l'acqua è l'acqua santa, il fuoco è la luce delle candele, l'aria è l'incenso).

    46 Va chiarito che gli elementi di cui parliamo sono gli elementi puri, essi rappresentano la base del mondo materiale e di quello della psiche dell'anima e dello spirito anche e vedremo come

    individuarli in ognuno di questi campi. Esempio: nella nostra acque fisica sono presenti anche aria, (i

    Venezia, Basilica di San Marco:

    cupoletta della Genesi.

  • 35

    2 -L'albero

    “Poi il Signore piantò un giardino in Eden, ad oriente, e vi

    collocò l'uomo che aveva modellato...e fece spuntare

    l'albero della vita nella parte piu'

    interna del giardino, insieme all'albero della conoscenza

    del bene e del male...”.Il serpente dice all'uomo che se

    mangerà di questo albero “si apriranno i vostri occhi e

    diventerete come Dio, conoscitori del bene e del male”.

    E' l'albero della vita: rappresenta l'asse del mondo, l'asse

    cosmico che regge l'universo, che regola il percorso delle

    stelle.

    Esiste un altro albero, che potremmo dire di morte, poiché

    fa perdere la vita, la vita eterna: l'albero della conoscenza.

    Credo si possa affermare che l'albero della vita e l'albero

    della conoscenza sono lo stesso ed unico albero, come si

    vede dal fatto che sono entrambi collocati al centro del

    giardino.

    E' questo unico albero che si divide in due, evidentemente per simboleggiare i

    poli di vita e di morte, come esperienze fondamentali dell'essere umano.

    L'albero rappresenta anche la colonna vertebrale, e

    non tanto quella fisica (cosa esplicita in base al

    principio analogico), ma quella astrale.

    L'albero della conoscenza viene indicato anche come

    albero di morte perche' prendendo di questo frutto,

    seguendo la via della divisione dell'uno nel due,

    usciamo dal giardino, siamo nel karma, cadiamo nella

    materia del mondo nel peccato etc.; è come se

    l'energia scendesse lungo la colonna vertebrale astrale

    ed uscisse nel mondo esteriore...

    Ma l'albero è anche la via di ritiro dell'energia e del

    ritorno, della vita quindi, della risalita.

    Utilizzando una analogia, la scrittura biblica ci narra di

    un figliol prodigo che dopo essere uscito nel mondo

    illusorio esteriore, conoscendo ormai la legge del

    karma, ritorna a casa, nel giardino-pardes piu' consapevole; avendo conosciuto

    il giardino da dentro prima ma ora anche da fuori. Egli ora conosce per la prima

    volta il luogo del ritorno, il rifugio , la salvezza, dove ritrova unificazione : egli

    è cresciuto , è più cosciente, è come Dio. Egli è come Seth, il terzo figlio di

    Adamo, che riesce a rientrare. pesci possono respirare in essa), il fuoco (l'acqua ha sempre una certa temperatura dentro di e'), e la

    terra (acque minerali...).

    H.Bosch, il Gan Eden

    L'albero delle Sephirot

  • 36

    E la buona novella è che il

    Signore , Misericordioso, ha

    lasciato a ciascuno di noi una

    via di salvezza, che ci viene

    indicata dal Maestro: ognuno

    di noi, venuto quaggiù

    diciamo sulla terra, (essendo

    disceso nella materia, nel

    corpo materiale, avendo

    lasciato il suo cielo) ha questa

    possibilità di salvezza e

    ritorno che è insita nella sua

    struttura sottile e grossolana. Infatti ciascuno di noi ha

    nella sua propria struttura fisica e sottile, nel suo sistema

    nervoso fisico e sottile, la strada per ritornare, rientrare,

    nel proprio giardino: l'albero, la colonna.

    Di questa via interiore sono simboli l'albero di luce,

    l'albero di Natale, l'albero sempreverde, che da luce e illumina l'oscurità

    (l'albero di Natale illuminato nella notte e le luci di Natale in generale).

    L'albero delle Sephirot riproduce il mondo.

    Nel nostro proprio giardino, al centro del mondo interiore, al centro del corpo

    sottile, la struttura di questo albero di conoscenza e di vita permette la salvezza

    consentendo all'energia la via del ritorno, all'energia della Kundalini di risalire

    fino ai chakra superiori, il ritorno al cielo.

    3- Il serpente

    Un altro simbolo che incontriamo qui nel racconto è quello del

    serpente, simbolo antico e numinoso: il serpente in sostanza è costituito

    da una colonna vertebrale orizzontale. In tutte le tradizioni rappresenta l'energia, che orizzontale e

    non trasformata porta fuori, nel mondo della perdizione47.

    Viene spesso associato alla terra, all'acqua, al sotto, e quindi

    alla menzogna, alla falsita', alla scaltrezza, al peccato, al

    male, al serpente di Adamo ad Eva ed a Satana.

    Nelle lingua semitiche la radice della parola serpente

    significava originariamente vita, la fecondita' la vitalita' la

    creazione: il serpente cosmico che si morde la coda.

    Una raffigurazione gnostica della crocifissione

    rappresentava un serpente sulla croce, facendo equivalere la

    figura del serpente a quella del Cristo.

    Un significato probabilmente è che la trasformazione

    47 Vedi: Il potere del serpente, Avalon, Mediterranee, 19..

    I sette giorni della

    creazione

  • 37

    dell’energia del serpente è opera della coscienza cristica, e diviene così essa

    stessa la trasformazione, la via.

    Un altro significato potrebbe essere che Cristo stesso è il serpente che si

    trasforma, ascendendo, crocefiggendo l'ego si giunge alla rinascita.

    In oriente il simbolo dell'energia interiore che deve essere

    risvegliata nell'uomo è un serpente arrotolato ala base della

    colonna vertebrale astrale, ed è chiamata Kundalini48

    .

    Essa viene descritta come potentissima, un fuoco che

    attraversa i chakra e si sposa con la corona realizzando

    l'unione degli opposti, cielo e terra, e questo avviene quando i

    chakra sono abbastanza purificati da permettere questo

    processo.

    Nell'alchimia medioevale il simbolo del Drago sembra

    indicare la stessa cosa; rappresenta il serpente che si sveglia,

    che si innalza verso il cielo, in altre parole il serpente alato.

    Egli ha il fuoco in bocca, ad indicare che la corrente di fuoco

    ascendente lungo la sua colonna fuoriesce inarrestabile

    dall'estremità cefalica49

    ; essa corrente ascendente fa ascendere appunto e

    volare il serpente e puo' portare vita ma anche morte e trasformazione.

    Un'altra raffigurazione del serpente dell'energia è

    quella del serpente che ha la sua propria coda in bocca, 50

    come Ourobouros; in questo simbolo si insiste sul

    fatto che la sua energia funziona come un ricircolo.

    Nell'alchimia questo aspetto del ricircolo viene

    raffigurato come la triplice fonte mercuriale , che si

    alimenta da sè stessa (vedi "Rosarium

    philosophorum", trattato attribuito ad Arnaldo da

    Villanova).

    Nel simbolismo del serpente ritroviamo quindi

    significati molto diversi tra loro: rappresenta i due poli

    del divenire, la nascita e la morte, il male e

    l'illuminazione.

    48 Kundalini significa “arrotolata”.

    49 Prima anteriore, (mentre il serpente ascende dalla posizione orizzontale a quella verticale, come nel simbolo dell'unicorno), poi da quella della bocca in alto, (quando il serpente si è verticalizzato, drago eruttivo, vulcano)...

    50 E non che si morde la coda: questa interpretazione somiglia a quella che interpretasse il bacio di due amanti come una aggressione orale...

    La Kundalini

    arrotolata

    L'Ouroboros, il serpente che si

    morde la coda.

  • 38

    4. Sette giorni per la creazione.

    Come abbiamo visto, il racconto della creazione fa seguire una fase all'altra,

    come se il mondo si generasse con ordine.

    In Genesi c'è un secondo racconto della creazione sucessivamente ad Eva.

    La creazione accade in sei giorni più uno di riposo: viene ripreso il tema della

    crescita ordinata da Dio del nostro mondo.51

    Dio genera il mondo passando per sei giorni, per sei stazioni di tempo, per sei

    gradini. Noi abbiamo chiamato questi gradini giorni, e gli abbiamo dato il nome

    degli dei greci, dei pianeti.

    La sequenza ordinata dei pianeti nel tempo, come sappiamo bene, è la

    seguente:

    lunedi', martedi', mercoledi', giovedi', venerdi', e sabato.52

    Vediamo subito chiaramente che si sta esplicitamente affermando una certa

    consequenzialità tra le energie dei pianeti già nella modalità di descrizione della

    sequenza: partendo dal Sole, l'Uno, dapprima viene generata la Luna , poi

    Marte, poi Mercurio, poi Giove, poi Venere, ed infine Saturno.

    Il giorno del Sole, Sun day, domenica ( cioè il giorno del Dominus, il Signore),è

    il primo, il punto di partenza e di ritorno, di arrivo, di riposo.

    Il racconto della creazione del mondo (macro e micro) sta narrando di come si

    sviluppano e poi circol