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Responsabile: Datore di lavoro PROCEDURA DI PREVENZIONE E PROTEZIONE DA COVID19 1 PRSGI27_R03 20.05.2020 pag. 1. SCOPO La presente P (procedura) descrive le modalità operative e i criteri adottati da LABIRINTO COOPERATIVA SOCIALE, per la PREVENZIONE E PROTEZIONE DA COVID19 2. CAMPO DI APPLICAZIONE Le prescrizioni di questa procedura devono essere applicate a tutte le attività aziendali in gestione diretta o in semisestione attive 3. DOCUMENTI APPLICABILI D.Lgs 81/08 e s.m.i. Protocollo condiviso del 14.03.2020 Rapporto ISS COVID 19 e.s.m. 4. RESPONSABILE PROCESSO Datore di lavoro/Direttore 5. FLUSSOGRAMMA/DESCRITTIVA Input : DPCM nazionale e Ordinanza regionale relativa a COVID19 (e.s.m.) Output : organizzazione del Lavoro c/o uffici/servizi di labirinto 6. REVISIONI 03 20.05.2020 RIAPERTURA GRADUALE DEI SERVZIZI NELLA FASE 2 Letizia Lorenzetti Davide Mattioli Simona Giommi 02 22.04.2020 Inserito codice. Terza emissione in base a revisione Rapporto ISS Covid19 01 07.04.2020 Seconda emissione 00 26.03.2020 Prima emissione REV DATA DESCRIZIONE PREPARATO RGQ VERIFICATO E APPROVATO DIRETTORE GENERALE VERIFICATO E APPROVATO DDL I F

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Responsabile: Datore di lavoro

PROCEDURA DI PREVENZIONE E PROTEZIONE DA COVID19

1 PRSGI27_R03 20.05.2020 pag.

1. SCOPO

La presente P (procedura) descrive le modalità operative e i criteri adottati da LABIRINTO COOPERATIVA

SOCIALE, per la PREVENZIONE E PROTEZIONE DA COVID19

2. CAMPO DI APPLICAZIONE

Le prescrizioni di questa procedura devono essere applicate a tutte le attività aziendali in gestione diretta o in

semisestione attive

3. DOCUMENTI APPLICABILI

D.Lgs 81/08 e s.m.i.

Protocollo condiviso del 14.03.2020

Rapporto ISS COVID 19 e.s.m.

4. RESPONSABILE PROCESSO

Datore di lavoro/Direttore

5. FLUSSOGRAMMA/DESCRITTIVA

Input : DPCM nazionale e Ordinanza regionale relativa a COVID19 (e.s.m.)

Output : organizzazione del Lavoro c/o uffici/servizi di labirinto

6. REVISIONI

03 20.05.2020 RIAPERTURA GRADUALE DEI

SERVZIZI NELLA FASE 2 Letizia Lorenzetti Davide Mattioli Simona Giommi

02 22.04.2020

Inserito codice.

Terza emissione in base a

revisione Rapporto ISS

Covid19

01 07.04.2020 Seconda emissione

00 26.03.2020 Prima emissione

REV DATA DESCRIZIONE PREPARATO

RGQ

VERIFICATO E

APPROVATO

DIRETTORE

GENERALE

VERIFICATO E

APPROVATO

DDL

I

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Responsabile: Datore di lavoro

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2 PRSGI27_R03 20.05.2020 pag.

NUOVE ASSUNZIONI E RIENTRI IN AZIENDA L’accesso di un nuovo/a Lavoratore/trice in Cooperativa dall’inizio dell’emergenza avviene dopo la sottoscrizione da parte del Lavoratore del Autocertificazione Lavoratore COVID19 (condivisa con il Medico competente coordinatore); Tale modalità viene introdotta anche per i Lavoratori/trici che rientrano da attività sospese dai DPCM del Governo (allegato5 Autocertificazione Lavoratore COVID19). Il Lavoratore/trice DICHIARA SOTTO LA PROPRIA RESPONSABILITÀ:

Di essere a conoscenza delle misure di contenimento del contagio di cui art. 1, comma 1, del decreto del presidente del consiglio 19 marzo 2020, concernente lo spostamento delle persone fisiche all’interno del territorio nazionale (e successive modifiche dei dpcm).

Di non essere attualmente in quarantena o isolamento domiciliare fiduciario, né di esserlo stato negli ultimi 14 giorni.

Di non presentare sintomi in atto o recenti (almeno negli ultimi 14 giorni), compatibili con covid19.

Di non essere stato per lavoro / viaggio / residenza / altro motivi in paesi /aree segnalate come maggiormente a rischio di trasmissione durante i 14 giorni precedenti.

Rientro lavorativo in azienda e reintegro progressivo dei lavoratori dopo l’infezione da COVID-19 Per il rientro al lavoro, nel caso di positività personale, è necessario il riscontro del doppio tampone negativo, che potrà essere verificato e certificato dal Medico di Medicina Generale nei confronti del proprio assistito, mediante l’accesso di sua esclusiva competenza nella specifica piattaforma informatica, aggiornata quotidianamente dal Dipartimento di Prevenzione. La letteratura scientifica evidenzia, che coloro che si sono ammalati o hanno manifestato una polmonite o un’infezione respiratoria acuta grave, hanno una ridotta capacità polmonare e, la situazione è ancor più complessa per quei soggetti che sono stati ricoverati. Pertanto, solo per quei lavoratori positivi al Covid-19 per i quali si è reso necessario il ricovero ospedaliero, è prevista la Visita Medica di cui all’art 41 comma 2 let e-ter D.Lgs 81/08, (Visita precedente la ripresa del lavoro a seguito di assenza per motivi di salute di durata superiore ai 60 giorni continuativi), al fine di verificale l’idoneità alla Mansione e valutare profili specifici di rischiosità, indipendentemente dalla durata dell’assenza per malattia, (quindi anche per periodi inferiori a 60 giorni).

PROMEMORIA COMPITI DEL PREPOSTO (RESPONSABILE SETTORE E COORDINATORE) in base all’art 19 del D.lgs 81/08:

Si occupa di accertarsi del fabbisogno dei Dispositivi di protezione individuali e dispositivi medici (in

base alle differenti tipologie di servizio/ufficio) e di effettuare gli ordini nella modalità definita da Ufficio acquisti e Direzione;

È tenuto a sovrintendere e vigilare sulla osservanza da parte dei singoli lavoratori dei loro obblighi di legge, in particolare rispetto all’utilizzo dei DPI (in base alle differenti tipologie di servizio/ufficio) quanto è possibile la compresenza o ricordando in forma scritta e del rispetto delle procedure, istruzioni definite dal Servizio di prevenzione e protezione;

È tenuto a riprendere il Lavoratore sull’osservanza di utilizzo dei DPI in forma verbale e se necessaria scritta (apertura non conformità o mail che contenga gli stessi contenuti).

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ORGANIZZAZIONE UFFICI Seguire prioritariamente la procedura anti contagio redatta il 14.03.2020 (da Protocollo condiviso) In particolare seguire il punto 2.1.6 Organizzazione delle aree di lavoro e Appendice al DVR MANSIONI ultima revisione. Vista la sanificazione effettuata negli uffici a scopo preventivo, si prega di usare le mascherine chirurgiche in particolare negli spazi comuni, con adeguata igiene delle mani (i guanti sono facoltativi), per preservare il più possibile l'effetto della sanificazione. In merito alle attività in SMART WORKING si continuano ad attuare le direttive dei DPCM e Ordinanze regionali. Ogni Resp funzione o Resp settore definisce con le equipe di lavoro l’uso degli uffici per evitare assembramenti.

COMITATO PER L’APPLICAZIONE E LA VERIFICA DELLE REGOLE DEL PROTOCOLLO DI REGOLAMENTAZIONE Labirinto ha costituito in azienda un Comitato per l’applicazione e la verifica delle regole del protocollo di regolamentazione, come da protocollo condiviso di regolamentazione delle misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus covid-19 negli ambienti di lavoro del 24.04.2020. CONTROLLO SU APPLICAZIONE DISPOSIZIONI/PROCEDURE/ISTRUZIONI c/o UFFICI O SERVIZI SOCIO SANITARI Come evidenziato nel documento sopra nominato, periodicamente, il Responsabile di settore, volendo con il supporto dell’RLS, effettua un controllo volto a verificare l’applicazione sia delle indicazioni riportate all’interno del provvedimento del Governo, sia delle prescrizioni previste all’interno delle procedure sopra riportate. Il controllo avviene utilizzando la check list (allegata al documento del Comitato), alla stessa può essere aggiunto altro controllo effettuato non riportato, almeno ogni 15 gg. La check list compilata e firmata viene archiviata nel rispetto delle indicazioni aziendali sulla conservazione documentale. In caso di problematiche, deve essere rilavata e aperta una Azione di miglioramento tramite mail, indirizzata al datore di lavoro/Direttore/RSPP che riporti:

- la data di apertura della AM - la descrizione della/e non conformità che evidenziano la necessità di avviare un’azione di

miglioramento (AM) - le cause individuate - le azioni previste - le date di chiusura e/o verifica previste - e la persona incaricata di attuarla

SERVIZI SOCIO SANITARI SOSPESI _ ATTIVI_DA RIATTIVARE L’apertura o la sospensione dei servizi viene definita con gli enti committenti Titolari del servizio in collaborazione con Labirinto cooperativa sociale; in caso di chiusura i Responsabili di settore contatteranno i coordinatori. I Servizi/attività da chiudere/sospendere sono stati indicati di volta in volta nei Decreti Nazionali e/o Ordinanze Regionali ai quali Labirinto si attiene.

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La riapertura dei servizi IN APPALTO con l’ente committente deve essere condivisa con gli enti committenti Titolari del servizio in collaborazione con Labirinto cooperativa sociale. Per la riapertura di servizi A GESTIONE DIRETTA si seguono le indicazioni stabilite da Decreti Nazionali e/o Ordinanze Regionali. I soggetti interni che entrano in gioco oltre al Direttore sono i componenti del Comitato per l’applicazione e la verifica delle regole del protocollo di regolamentazione, in particolare i Responsabili di settore. ALLA RIAPERTURA DEI SERVIZI SI RACCOMANDA DI AFFIGGERE C/O I SERVZI (OVE SIANO ATTIVI I LAVORATOR) I CARTELLI ALLEGATI ALLA PROCEDURA ANTI CONTAGIO (valutando quelli necessari in base all’attività svolta a cura del Res di settore e coordinatore del servizio o ufficio):

informativa da posizionare sugli accessi

istruzioni per la detersione delle mani

cartello da apporre all’ingresso del servizio/ufficio ove sia presente una timbratura

cartello da apporre presso i distributori automatici

cartello da apporre all’ingresso degli spogliatoi

cartello da apporre nella zona carico e scarico

Pulizia e sanificazione di ambienti non sanitari (es. postazioni di lavoro, uffici, mezzi di trasporto) dove abbiano eventualmente soggiornato casi di COVID-19

DI CONDIVIDERE LE ISTRUZIONI/ALTRI ALLEGATI ALLA PRESENTE PROCEDURA (valutando quelli necessari in base all’attività svolta a cura del Res di settore e coordinatore del servizio o ufficio):

- 1 Locandina uffici - 2. Istruzione pulizia e sanificazione luoghi di lavoro - 3. Istruzione uso DPI - 4. Autocertificazione Lavoratore COVID19

- 5. DGR Centri Diurni Regione Marche + Allegato A Piano territoriale (per i preposti coinvolti)

STRUTTURE RESIDENZIALI (CON AUTORIZZAZIONE SOCIALE) PER PERSONE NON AUTOSUFFICIENTI, QUALI ANZIANI E DISABILI MISURE GENERALI E SPECIFICHE In una Struttura Residenziale (con autorizzazione sociale*) per persone non autosufficienti, quali anziani e disabili, vista l’emergenza da virus COVID19, si è valutata strategica l’individuazione di un Referente sanitario COVID-19 (in base all’organizzazione della struttura viene individuata dal RSPP e Ddl/Resp sicurezza una figura sanitaria già attiva in azienda) come punto di riferimento sanitario, in collaborazione con: il Coordinatore/preposto del servizio e Resp di settore in stretto contatto con gli Enti e le strutture di riferimento (Medici del SSN e Dipartimento di prevenzione) e per mantenere le comunicazioni con gli operatori, residenti e famigliari; l’RSPP, Datore di lavoro, Direttore aziendale a livello aziendale con le Autorità locali e con il Medico competente (Distretti e Aziende sanitarie). *nelle strutture con Autorizzazione sanitaria è presente un Direttore sanitario (in tali casi si seguono indicazioni/circolari specifiche emanate dalla Regione.) L’Equipe del servizio e Coordinatore/preposto (coadiuvata dal Resp di settore) dovrà adottare sistematicamente le precauzioni standard nell’assistenza di tutti i residenti e le precauzioni specifiche in base alle modalità di trasmissione (come da Appendice al DVR e Procedura anticontagio precedentemente consegnate) e procedere ad una valutazione del rischio nella struttura. Gli stessi una volta individuati i rischi specifici della struttura redigendo un verbale e definiscono delle modalità di azione confrontandosi per aspetti sanitari con il Referente sanitario COVID 19, per altre necessità organizzative con il Resp di settore o con l’RSPP aziendale.

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Nella valutazione del rischio in particolare dovranno emergere le attività praticate e correlate all’assistenza in base al/a:

1. livello di autosufficienza degli utenti ospiti, necessità singole; 2. tipo di azioni relative all’assistenza (mansioni), tali da comportare una vicinanza inferiore ad 1

metro tra Operatore e Utente; 3. quanti operatori devono essere coinvolti nell’assistenza quotidiana che può portare ad una

vicinanza inferiore ad 1 metro (ridurre il numero il più possibile). SERVIZI CENTRI SEMIRESIDENZIALI SANITARI E SOCIOSANITARI dedicati a persone disabili, persone anziane e delle persone affette da disturbi mentali. REGIONE MARCHE Fare riferimento al ALLEGATO A - PIANO TERRITORIALE DELLA REGIONE MARCHE PER LA RIAPERTURA GRADUALE DEI CENTRI SEMIRESIDENZIALI SANITARI E SOCIOSANITARI NELLA FASE 2 DELL’EMERGENZA COVID-19 (Allegato6) O AD ALTRO SPECIFICO DOCUMENTO DEFINITO DALLA STESSA REGIONE. Il Piano territoriale della Regione Marche in breve indica a ciascuna U.O.SeS di coordinare questa un’attività di co-progettazione ed elaborare un piano di riapertura, dei centri semiresidenziali presenti sul proprio territorio in modo da garantire, seppur gradualmente, la completa riapertura e fornire una risposta in termine di servizi offerti, in presenza e/o a distanza, a tutti gli assistiti in carico ai servizi. Tale Piano di riapertura sarà trasmesso ai Servizi Sanità e Politiche Sociali per l’approvazione. I Responsabili di settore coadiuvati dai Coordinatori (preposti) saranno prioritariamente coinvolti nella

riattivazione dei servizi SANITARI E SOCIOSANITARI, faranno riferimento a ciascuna U.O.SeS, al Direttore di Labirinto e ai componenti del Comitato per l’applicazione e la verifica delle regole del protocollo di regolamentazione con la partecipazione delle rappresentanze sindacali aziendali e del RLS. Per ogni servizio verrà prevista una proposta di rimodulazione, tenendo conto delle situazioni più critiche, degli spazi e delle risorse umane attivabili. Ci si confronterà con i referenti l'UMEA e con UNITÀ VALUTATIVA. Le proposte che supereranno queste fasi arriveranno alla UOSES e al dipartimento di prevenzione per l’approvazione. Saranno organizzati uno o più incontri tra i rappresentanti dei famigliari dei servizi e ambito territoriale, per aggiornamenti e condivisione su cosa si può fare e sul percorso. Ogni riunione dovrà prevedere l’utilizzo di un verbale, ogni comunicazione in uscita/entrata e viceversa deve essere scritta. ALTRE REGIONI IN ATTESA DI DOCUMENTAZIONE SPECIFICA. Per quanto già definito, si indica l’attuazione dei paragrafi utili della presente procedura.

PER LE STRUTTURE SOCIALI E SANITARIE (rafforzamento precauzioni standard come da Rapporto ISS COVID 19 e s.m.) È necessario evitare le visite da parte di familiari e conoscenti, ad eccezione di casi particolari (se concessi da ultimo decreto legge nazionale e/o ordinanza regionale. In particolare, ogni Equipe deve:

Presso le strutture affiggere tutti i cartelli utili riportai nella Procedura anticontagio (da modificare in base alle competenze dei residenti); Per i servizi domiciliari sono utili le raccomandazioni riportate in

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fondo alla procedura: raccomandazioni-isolamento domiciliare; raccomandazioni come raccogliere e gettare i rifiuti domestici;

Gli operatori devono prestare attenzione al proprio stato di salute relativamente all’insorgenza di febbre e/o sintomi simil-influenzali e, nel caso di insorgenza di quadri clinici compatibili, sentire il medico del SSN e avvertire il Coordinatore/preposto in merito al responso. Gli stessi devono seguire attentamente le disposizioni delle autorità sanitarie locali per la valutazione del rischio di COVID-19: Per le attività domiciliari la rilevazione della temperatura da parte dell’operatore è autonoma

prima di recarsi al lavoro; Presso i servizi residenziali e centri semiresidenziali sanitari e sociosanitari viene introdotto uso

del termometro laser (per la rilevazione della temperatura a distanza), consegnato al coord/preposto con lista di distribuzione. La rilevazione della temperatura degli operatori è “volontaria” ed “autonoma” (l’equipe di lavoro è responsabile dello strumento consegnato in merito alla conservazione sotto chiave). Gli operatori che dovessero riscontrare presenza di febbre e segni o sintomi di infezione respiratoria acuta o di insufficienza respiratoria e altri fattori di rischio devono tempestivamente fare riferimento al medico del SSN (allontanandosi dal servizio) e proseguire con approfondimenti diagnostici secondo protocolli locali.

Monitorare con attenzione l’insorgenza di febbre e segni e sintomi di infezione respiratoria acuta o di insufficienza respiratoria nei residenti nella struttura e, se necessario, comunicare tempestivamente al medico del SSN e proseguire con approfondimenti diagnostici e gestione del residente secondo protocolli locali. A tal fine limitare i nuovi ingressi in struttura, questa può avvenire solo se accompagnata da valutazione dello stato di salute e tampone (covid19) da parte dell’ente inviante/unità mediche dedicate). L’inserimento deve prevedere una fase di quarantena di 14 giorni. Valutare la presenza di febbre e segni e sintomi di infezione respiratoria acuta o di insufficienza respiratoria e altri fattori di rischio (ad esempio contatto con casi di COVID-19) nei nuovi residenti ammessi o ri-ammessi nella struttura e, se necessario, comunicare tempestivamente al medico del SSN la situazione e proseguire con approfondimenti diagnostici e gestione del residente secondo protocolli locali.

Presso i servizi residenziali evitare per quanto possibile l’invio dei residenti in struttura in ospedale, per visite specialistiche ed esami strumentali.

APPROFONDIMENTI SULLA RILEVAZIONE DELLA TEMPERATURA PROTOCOLLO CONDIVISO DI REGOLAMENTAZIONE: La rilevazione in tempo reale della temperatura corporea costituisce un trattamento di dati personali e, pertanto, deve avvenire ai sensi della disciplina privacy vigente. A tal fine si suggerisce di: 1) rilevare la temperatura e non registrare il dato acquisto. È possibile identificare l’interessato e registrare il superamento della soglia di temperatura solo qualora sia necessario a documentare le ragioni che hanno impedito l’accesso ai locali aziendali. Dalle indicazioni ad interim per la prevenzione e controllo dell’infezione da SARS-COV-2 in strutture residenziali sociosanitarie (versione del 17 aprile) risulta che: "Per offrire il massimo livello di prevenzione e protezione ai residenti e agli operatori delle strutture residenziali sociosanitarie è fondamentale mettere in atto strategie di screening per l’identificazione precoce di casi sospetti/probabili/confermati di COVID-19 tra i residenti e gli operatori. In particolare, ogni struttura residenziale sociosanitaria dovrebbe: Promuovere la responsabilizzazione degli operatori, fondamentale affinché́ gli stessi non diventino sorgenti di infezione nella catena di trasmissione; raccomandare che anche al di fuori dell’ambiente di lavoro, prestino attenzione al proprio stato di salute relativamente all’insorgenza di febbre e/o sintomi simil-influenzali (tosse secca, dolori muscolari diffusi, mal di testa, rinorrea, mal di gola, congiuntivite, diarrea, vomito), nel caso di insorgenza di quadri clinici compatibili, evitino di recarsi al lavoro e avvisino il proprio medico di medicina generale. Inoltre, raccomandare di seguire attentamente le disposizioni delle autorità̀ sanitarie locali per la valutazione del rischio di COVID-19.

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Fatta salva l’aderenza scrupolosa alle misure restrittive valide per la comunità̀, di cui al punto precedente, nell’ambiente di lavoro, è indicata la misurazione della temperatura del personale all’inizio turno. Tutti gli operatori sintomatici per patologia respiratoria o con temperatura >37.5°C devono astenersi dalle attività̀ lavorative; se i sintomi dovessero manifestarsi durante il servizio, esso va interrotto, l’operatore deve indossare la mascherina chirurgica e seguire scrupolosamente le misure igienico-sanitarie previste per il caso sospetto; la struttura provvede per la sua immediata sostituzione." SE LE ORDINANZE REGIONALI SPECIFICHE DOVESSERO RICHIEDERE MISURE PIU’ STRINGENTI DEL PROTOCOLLO CONDIVISO del 24.04.2020 e DEL DPCM 17.04.2020, si prevede la rilevazione della temperatura ad inizio turno con termometro laser (a distanza), individuando un luogo specifico per la rilevazione. Il termometro deve essere richiesto dal Preposto all’ufficio acquisti. In caso di rialzo della temperatura >37.5°C l'operatore lo segnala al preposto o altro operatore che riceve l’informazione e si allontana immediatamente. Il preposto o altro operatore che riceve l’informazione può annotare tale evento nel diario di equipe. Tale comunicazione potrà essere conservata per 15gg, da eliminare allo scadere di questo termine.

PRECAUZIONI INDIRIZZATE A TUTTO IL PERSONALE: In particolare, per assicurare l’implementazione costante e appropriata delle suddette precauzioni, prestare particolare attenzione a:

igiene delle mani: effettuare l’igiene delle mani con soluzione idroalcolica o se non disponibile o le mani sono visibilmente sporche, lavare le mani con acqua e sapone e asciugare con salvietta monouso;

utilizzo appropriato dei dispositivi di protezione individuali secondo il rischio e con particolare attenzione al cambio dei DPI tra un residente e l’altro (in particolare dei guanti, con adeguata igiene delle mani);

sanificazione ambientale: pulizia frequente (almeno due volte al giorno) con acqua e detergenti seguita da disinfezione con ipoclorito di sodio allo 0,5% (equivalente a 5000 ppm) per la disinfezione di superfici toccate frequentemente e bagni, e allo 0,1% (equivalente a 1000 ppm) per le altre superfici; prestare particolare attenzione alle aree comuni (i prodotti a base di cloro “ipoclorito di sodio” vengono venduti come candeggina o varechina a una concentrazione variabile. Se il contenuto di cloro è al 5%, la soluzione allo 0,5% corrisponde a un litro di candeggina e 9 litri di acqua. Se è al 10% corrisponde a un litro di candeggina e 19 litri di acqua); SONO STATI MODIFICATI I PIANI DI SANIFICAZIONE (come da procedura ANTICONTAGIO del 14.03.2020 - Allegato VII: Pulizia e sanificazione di ambienti non sanitari, dove abbiano eventualmente soggiornato casi di COVID-19).

areazione frequente dei locali;

disinfezione con alcol etilico al 70% dei dispositivi di cura o attrezzature riutilizzabili: ad esempio, i termometri e gli stetoscopi tra un residente e l’altro;

sospendere le attività di gruppo e di condivisione di spazi comuni all’interno della struttura (per quanto possibile)

NELLE STRUTTURE PIÙ GRANDI (es. rsa – case di riposo, servizi non gestiti da procedure di Labirinto) evitare sovrapposizioni di accesso di operatori sanitari PRECAUZIONI FORNITORI, MANUTENTORI, ALTRI:

A cosa dovranno attenersi: Il personale accedente dovrà indossare mascherine chirurgiche e rispettare una accurata igiene delle mani tramite igienizzante per le mani (o utilizzo di guanti monouso)

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Cosa dobbiamo garantire: il coordinatore (preposto) dovrà delimitare gli spazi nei quali potranno accedere i fornitori o manutentori esterni in modo che sia possibile evitare l’incrocio con i lavoratori e utenti. L’operatore che li accoglie deve stare almeno a 1 metro di distanza dal personale accedente con mascherina chirurgica.

PREPARAZIONE DELLA STRUTTURA E GESTIONE DEI CASI SOSPETTI O CONFERMATI COVID-19

È fondamentale che il Coordinatore/preposto effettui un’adeguata programmazione dell’approvvigionamento, in quantità e qualità, dei dispositivi di protezione individuale e di altri prodotti e dispositivi sanitari necessari, il base ai cambiamenti emergenziali che potrebbero rilevarsi;

Disposizione corretta degli igienizzatori per le mani in base all’organizzazione del servizio. STRUTTURE RESIDENZIALI PROCEDURE DA SEGUIRE IN PRESENZA DI UN UTENTE RESIDENZIALE CASO SOSPETTO O CONFERMATO: CASO SOSPETTO COVID-19 (UTENTE), ove indicato in ragione del quadro clinico (sintomatico: febbre o sintomi simil influenzali):

1. chiamare il Medico del SSN dell’Utente affinché quest’ultimo segnali il caso al Servizio d’igiene pubblica e eventuale conferma tramite tampone naso-faringeo per ricerca del virus COVID 19. Avvertire anche il Referente sanitario COVID-19;

2. Attivare immediatamente l’isolamento dell’Utente, in attesa di valutazione clinica; 3. Effettuare immediatamente la sanificazione accurata degli ambienti dove il residente ha soggiornato

(come indicato sopra); 4. Avvertire i Medici del SSN degli Utenti, in caso di contatto stretto; 5. Segnalare attraverso il Medico del SSN al Servizio d’igiene pubblica per la richiesta di tampone

naso-faringeo (a tutt’oggi nessun altro metodo è riconosciuto valido); 6. In caso di impossibilità ad effettuare un isolamento efficace, il paziente dovrà essere traferito in

ambiente ospedaliero o in altra struttura adeguata all’isolamento per ulteriore valutazione clinica e le cure necessarie, come ad esempio in una struttura dedicata per pazienti COVID 19. Deve essere effettuata immediatamente la sanificazione accurata degli ambienti dove il residente soggiornava;

CASO CONFERMATO DI COVID-19 (UTENTI), tramite tampone È fondamentale isolare il residente affetto da COVID-19, seguendo tutte le altre precauzioni raccomandate come sopra. In sintesi, dovranno essere messe in atto tempestivamente le seguenti procedure:

1. fare indossare al paziente una mascherina chirurgica, se tollerata; 2. isolare il caso in stanza singola con servizio igienico dedicato (considerando la tollerabilità e

collaborazione del singolo caso); in caso di più pazienti COVID-19, questi possono essere isolati insieme nella stessa stanza con servizio igienico dedicato (coortaggio);

3. quando è necessaria assistenza diretta al paziente, applicare rigorosamente le seguenti precauzioni da contatto nell’assistenza:

- l’Operatore addetto all’assistenza indossa i guanti, mascherina ffp2, occhiali di protezione/visiera, grembiule/camice monouso;

4. se invece non è necessario contatto diretto (>1 metro): - l’Operatore addetto indossa la mascherina chirurgica, mantenersi alla distanza di almeno 1 metro ed

evitare di toccare le superfici nella stanza del paziente (vedi par. SUDDIVISIONE DEI DPI); 5. praticare frequentemente l’igiene delle mani con soluzione idro-alcolica oppure con acqua e

sapone; 6. effettuare frequentemente (due volte al giorno) la sanificazione della stanza del paziente; 7. disinfettare con alcol etilico al 70% i dispositivi di cura o attrezzature riutilizzabili (ad esempio, i

termometri) tra un residente e l’altro; 8. areare la stanza almeno 2/3 volte al giorno per almeno 10 minuti.

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9. NELLE STRUTTURE PIÙ GRANDI (es. rsa – case di riposo), previa autorizzazione dei Dipartimenti di prevenzione sulla adeguatezza delle possibilità di effettuare un efficacie isolamento, creare aree e percorsi dedicati, in grado di garantire quanto più possibile la separazione tra aree “pulite” e aree “sporche”. Definire procedure da mettere in atto nelle aree COVID 19.

10. In caso di operatori e altri residenti seguire le procedure di segnalazione, sorveglianza e quarantena stabilite dalle Autorità sanitarie locali per contatto stretto COVID 19 (circolare ministeriale del 25 marzo 2020). Resta sottinteso che ogni Operatore per qualunque necessità sanitaria, in particolare se legata al virus COVID 19 continui a fare riferimento al proprio Medico del SSN.

MONITORAGGIO DELL’IMPLEMENTAZIONE DELLE SUDDETTE INDICAZIONI Il Referente sanitario COVID-19 svolge un ruolo di supporto e costantemente ricordare agli operatori e ai residenti l’importanza delle misure preventive e precauzioni relative alla a virus COVID-19. Effettua una supervisione delle pratiche (ad esempio l’igiene delle mani e l’igiene respiratoria). Si raccomanda all’Equipe di tenere un diario degli interventi messi in campo e di tracciare le difficoltà d’implementazione/adesione alle buone pratiche al fine di identificare nuove strategie d’intervento/miglioramento presso il servizio residenziale, possibilmente in stretta collaborazione e sinergia con le autorità sanitarie locali. FONTE: Rapporto ISS COVID-19 - Gruppo di lavoro ISS Prevenzione e controllo delle Infezioni. Indicazioni ad interim per la prevenzione e il controllo dell’infezione da SARS-COV-2 in strutture residenziali sociosanitarie. Versione del 17 aprile 2020.

UTILIZZO E SUDDIVISIONE DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE E DISPOSITIVI SANITARI La procedura tiene conto del contingentato numero di presidi di mascherine chirurgiche e FFP2 e KN95 (si equivalgono) attualmente disponibili nel mercato e di conseguenza nel servizio (Rapporto ISS COVID-19 n.2/2020 e s.m.) Il Coordinatore/preposto del servizio in collaborazione con tutti gli Operatori provvede alla distribuzione nominativa delle mascherine chirurgiche o FFP2/KN95 PER LE ATTIVITÀ ASSISTENZIALI CHE RICHIEDANO MENO DI 1 METRO DI DISTANZA. Il processo per la suddivisione dei DPI è il seguente:

SERVIZI RESIDENZIALI:

MASCHERINE CHIRURGICHE

1. Utilizzo del modulo di consegna DPI con evidenza del tipo di DPI, data e nominativo Operatore 2. Lavaggio mani (o sanificazione con gel) e sistemazione guanti 3. L’Operatore preleva la mascherina, la stessa non andrà toccata fino al termine dell’attività,

devono essere utilizzate per tutto il turno di attività/turno. NOTE: Le mascherine chirurgiche hanno lo scopo di evitare che chi le indossa contamini l’ambiente, in quanto limitano la trasmissione di agenti infettivi e ricadono nell'ambito dei dispositivi medici di cui al D.Lgs. 24 febbraio 1997, n.46 e s.m.i.. Sono utilizzate in ambiente ospedaliero e in luoghi ove si presti assistenza a pazienti (ad esempio case della salute, ambulatori, ecc).

MASCHERINE FFP2 (filtro che in fase attiva ha una durata di 8h*) in caso di casi sospetti/confermati di COVID-19

1. Utilizzo del modulo di consegna DPI, con evidenza del tipo di DPI, data e nominativo operatore che seguirà nel turno i casi sospetti/confermati di COVID-19

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2. Lavaggio mani (o sanificazione con gel) e sistemazione guanti 3. L’Operatore preleva la mascherina, la stessa non andrà toccata fino al termine dell’attività,

devono essere utilizzate per tutto il turno di attività/turno. *Fase attiva significa che si attiva con il respiro. NOTE: i facciali filtranti (mascherine FFP2 e FFP3) sono utilizzati in ambiente ospedaliero e assistenziale per proteggere l’utilizzatore da agenti esterni, da trasmissione di infezioni da goccioline (droplet) e aerosol

CAMICI

1. Utilizzo del modulo di consegna DPI (anche realizzato a mano), con evidenza del tipo di dispositivo sanitario/medico, data e nominativo Operatore (che seguirà nel turno i casi sospetti/confermati di COVID-19)

NOTE: Il camice monouso è un dispositivo sanitario/medico

OCCHIALI

1. Utilizzo del modulo di consegna DPI (anche realizzato a mano), con evidenza del tipo di DPI, data e nominativo Operatore che seguirà nel turno i casi sospetti/confermati di COVID-19

Viene consegnato n.1 paia di occhiali per l’utilizzo da parte degli operatori che seguirà nel turno i casi sospetti/confermati di COVID-19. Ad ogni utilizzo l’Operatore procede alla sanificazione dell’occhiale, eseguendolo con accuratezza e seguendo le indicazioni sotto riportate e soprattutto alla fine dell’attività/turno:

1. Sanificare l’occhiale con i dispositivi di sanificazione 2. A fine attività/turno procedere a sanificare l’occhiale e a riporlo in una busta (precedentemente

preparata con nome Operatore) ben chiusa 3. Al momento del nuovo utilizzo dell’occhiale procedere al lavaggio dello stesso con acqua e

asciugarlo con panni di carta 4. L’occhiale è pronto all’utilizzo

SMALTIMENTO RIFIUTI SPECIALI

Le mascherine di qualsiasi tipo (utilizzate sia da Operatori che da Utenti), i guanti e i camici/o grembiuli, utilizzati da Operatori), caso sospetto/confermato vanno buttate in un unico bidone da considerare rifiuto speciale.

ATTIVITA’ DOMICILIARI e CENTRI SEMIRESIDENZIALI SANITARI E SOCIOSANITARI Non è prevista la presenza di casi COVID19 Seguire Istruzione uso DPI (allegato3) 1. L’operatore dovrà indossare la mascherina chirurgica e stare a distanza di 1 metro (dopo un’adeguata

igiene delle mani); 2. In caso di attività che richiedano all’operatore di avvicinarsi oltre 1 metro (per svolgere attività di

igiene e cura):

opzione 1 - anche l’utente dovrà indossare la mascherina chirurgica;

opzione 2 - in caso l’utente non fosse fornito di mascherina, l’operatore dovrà usare la mascherina ffp2 o MK95

3. In caso di attività riabilitative con utente post COVID19, immunodepressi, rientro da percorso riabilitativo ospedaliero (in particolare per procedure che generano aerosol). L’operatore in tali casi

Responsabile: Datore di lavoro

PROCEDURA DI PREVENZIONE E PROTEZIONE DA COVID19

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dovrà indossare anche il camice monouso o grembiule monouso; occhiali di protezione o occhiale a mascherina o visiera.

Seguire le indicazioni della procedura adattate ad un ambiente domestico. Vedi allegati 2 dedicati alle attività domiciliari/famigliari: raccomandazioni-isolamento domiciliare; come raccogliere e gettare i rifiuti domestici.

ALTRE STRUTTURE RESIDENZIALI SANITARIE E SOCIALI La procedura in caso di necessità è utilizzabile anche per i servizi residenziali sanitari (comunità sanitarie per le dipendenze patologiche) o sociali (minori), tenendo conto della diversa tipologia di utenza e dell’assenza di attività assistenziali con distanza <1metro. Agli operatori che operano presso queste tipologie di servizio è richiesto: di indossare la mascherina chirurgica e stare a distanza di 1 metro. Nelle strutture sanitarie per accreditamento regionale è prevista la figura del Direttore sanitario.

ATTIVITA’ DI INFORMAZIONE/FORMAZIONE Documenti relativi all’emergenza COVID19:

- APPENDICE AL D.V.R. GRUPPO OMOGENEO MANSIONI (diverse revisioni) - PROCEDURA ANTICONTAGIO del 14.03.2020 - PROCEDURA DI PREVENZIONE E PROTEZIONE DA COVID19 (PRSGI27) - CARTELLI - ISTRUZIONI

Modalità di comunicazione:

inviati ad ogni nuova revisione (via mail) ai responsabili e coordinatori dei servizi e uffici;

pubblicati sul sito: www.labirinto cooperativa sociale – sezione NEWS;

contestualmente inviati (per avviso di nuova revisione), tramite news letter (via mail) a tutti i lavoratori. A breve sarà attivata modalità per inviare via mail link con video di vestizione e svestizione da dispositivi individuali di sicurezza e presa visione dei documenti allegati di formazione. Cliccando sul link il video partirà immediatamente. Il lavoratore potrà rispondere alla mail per presa visione dei su citati documenti e s.m..

FARE RIFERIMENTO ALL’APPENDICE DVR MANSIONI E IN PARTICOLARE AL PARAGRAFO “FORMAZIONE“ IN MERITO ALLA VESTIZIONE E SVESTIZIONE CON DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE, SEGUIRE IL

VIDEO: https://www.epicentro.iss.it/coronavirus/sars-cov-2-ipc-video-vestizione-svestizione, a cura dell'Istituto Superiore di Sanità (ISS) e Istituto Nazionale per le

Malattie Infettive L. Spallanzani, in collaborazione con OMS, Benedetta Allegranzi (Prevenzione e controllo delle infezioni, OMS, Ginevra) parla della vestizione e svestizione con dispositivi di protezione individuale per precauzioni da contatto e droplet. In un video a cura dell'Istituto Superiore di Sanità (ISS) e Istituto Nazionale per le Malattie Infettive L. Spallanzani, in collaborazione con OMS, Benedetta Allegranzi (Prevenzione e controllo delle infezioni, OMS, Ginevra) parla della vestizione e svestizione con dispositivi di protezione individuale per precauzioni da contatto e droplet.

Responsabile: Datore di lavoro

PROCEDURA DI PREVENZIONE E PROTEZIONE DA COVID19

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SI SUGGERISCE AL PERSONALE SANITARIO ADDETTO ALL’ASSISTENZA DI SEGUIRE I CORSI ONLINE SU COVID-19 RESI DISPONIBILI COVID-19: Corso FAD dell’ISS. Durata 16 ore, crediti ECM 20,8:

https://www.fnopi.it/2020/02/27/coronavirus-corso-fad-iss/ Non è prevista alcuna quota di iscrizione e il corso darà 20,8 crediti ECM

Il corso Iss “Emergenza sanitaria da nuovo coronavirus SARS CoV-2” è aperto a tutte le professioni sanitarie attraverso la piattaforma https://www.eduiss.it (del tutto autonoma dalla nostra piattaforma FadInMed).

Il programma del corso

Il Corso FAD ha come obiettivo – come spiega il PROGRAMMA dettagliato pubblicato dall’Iss – di orientare il personale sanitario ad affrontare l’emergenza sanitaria dovuta al nuovo coronavirus (SARS CoV-2) avvalendosi delle evidenze scientifiche attualmente disponibili e delle fonti ufficiali di informazione e aggiornamento.

Come accedere: Per iscriversi, accedere al sito http://www.eduiss.it Per istruzioni sulle modalità di iscrizione: accedere alla pagina: http://www.eduiss.it/mod/page/view.php?id=557 Per assistenza tecnica: [email protected] ALLEGATI UTILI DA CONSEGNARE NEI CONTESTI FAMIGLIARI (ATTIVITA’ DOMICILIARI):

Responsabile: Datore di lavoro

PROCEDURA DI PREVENZIONE E PROTEZIONE DA COVID19

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Responsabile: Datore di lavoro

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RSPP Labirinto LORENZETTI LETIZIA - Datore di Lavoro Labirinto (Resp sicurezza) GIOMMI SIMONA