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46 CINA - UTATVIAGGI HANGZHOU E’ situata all’estremità meridionale del Gran Canale Imperiale e si estende a est del lago Xihu, a 140 km da Shanghai. Antica capitale della dinastia Song, è rinomata per le sue bellezze naturali, per i pittoreschi scenari dei suoi canali e dei suoi ponti, per le sue sete e i bellissimi giardini. Marco Polo scrisse “non c’e al mondo città uguale che offra tali delizie cosi che ci si crede in paradiso”. Celebrata in centinaia di poesie e saggi, è ritenuta una delle più belle città della Cina. NANJING Una delle 6 antiche capitali, oggi capitale della regione del Jiangsu, è situata sulle rive nord del fiume Yangtze. Qui è sepolto il fondatore della dinastia Ming e qui troviamo anche il famoso Tempio di Confucio, oltre a numerosi altri edifici storici. Da non perdere il Parco del lago Xuanwu, diviso in 4 sezioni. SHAOXING Posta presso il sud del delta dello Yangtze, è ritenuta la città delle acque, dei ponti e del vino di riso, che qui si produce in abbondanza. Dotata di scorci unici e tranquilli giardini, è attraversata da innumerevoli canali e da oltre 5000 ponti. Ha dato i natali a numerose personalità della politica, dell’arte e della cultura. Da non perdere la visita del Lago Jianhu e del mausoleo di Yu. SUZHOU Dista appena 80 km da Shanghai. Descritta da Marco Polo come “la città della seta”, è chiamata anche “la città dei 6000 ponti”. Attraversata da una fitta rete di canali, si affaccia al Gran Canale Imperiale (lungo 1794 km), costruito tra il 580 e il 620 d.C. durante la dinastia Sui, e molto utilizzato per il trasporto merci. Ha bellissimi giardini classici e, nonostante le costruzioni erette di recente, Suzhou offre l’opportunità di approfondire il periodo classico cinese. Da non perdere la Collina della Tigre a 4 km dalla città, con la bellissima pagoda di 7 piani alta 47 metri. WUXI Sulla riva nord del lago Taihu e attraversato dal Gran Canale Imperiale che collegava Pechino al sud del paese, è un importante centro di villeggiatura e di produzione della seta. Il lago è circondato da una vegetazione lussureggiante e ha tre isole chiamate dai cinesi le “isole della tartaruga”, perché insieme ricordano la forma del corpo di questo animale, simbolo di lunga vita e fertilità. Oltre alla visita delle isole, da non perdere il Giardino Li Yuan e il Parco Xihiu. YANGZHOU Nella provincia dello Jangsu e attraversata dal Gran Canale Imperiale, deve la sua fama ai fiorenti commerci della dinastia Tang, e al fatto che fù luogo d’incontro prediletto da letterati, scrittori e poeti. Qui si è formato il gruppo dei “pittori eretici” che scelse di non copiare i dipinti classici, e diede vita ad uno stile insolito e personale. Il museo di Yangzhou ospita un centinaio di loro dipinti. Bellissimo il Tempio Fa Jing che comprende diverse costruzioni. Da non perdere il Ponte dei Fiori di Loto (Lianhuaqiao) e la Pagoda di Pietra. ZHOUZHUANG Si trova nella provincia dello Jiangsu, a soli 38 km dall’antica città di Suzhou. Considerata la prima città cinese sull’acqua, è circondata da oltre 30 canali e laghi, fra cui Denghu, Baiyanhu, Dianshanhu e Nanhu, ed ha maestosi complessi in stile rustico affacciati sui canali, che creano un quadro di vita semplice. Oltre il 60% delle case risale alle dinastie Ming e Qing: si contano 100 cortili classici, oltre 60 porte scolpite, 14 ponti antichi e si dice che la sua atmosfera tranquilla sia propedeutica allo studio. (qui sono nati ben 20 letterati che hanno dato splendore al borgo). dove andare da shanghai Shanghai Wuxi Yangzhou Suzhou Nanjing Hangzhou Zhouzhuang Shaoxing CITTA’ SULL’ACQUA

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46 CINA - UTATVIAGGI

HANGZHOUE’ situata all’estremità meridionale del Gran Canale Imperiale e si estende a est del lago Xihu, a 140 km da Shanghai. Antica capitale della dinastia Song, è rinomata per le sue bellezze naturali, per i pittoreschi scenari dei suoi canali e dei suoi ponti, per le sue sete e i bellissimi giardini. Marco Polo scrisse “non c’e al mondo città uguale che offra tali delizie cosi che ci si crede in paradiso”. Celebrata in centinaia di poesie e saggi, è ritenuta una delle più belle città della Cina.

NANJINGUna delle 6 antiche capitali, oggi capitale della regione del Jiangsu, è situata sulle rive nord del fi ume Yangtze. Qui è sepolto il fondatore della dinastia Ming e qui troviamo anche il famoso Tempio di Confucio, oltre a numerosi altri edifi ci storici. Da non perdere il Parco del lago Xuanwu, diviso in 4 sezioni.

SHAOXINGPosta presso il sud del delta dello Yangtze, è ritenuta la città delle acque, dei ponti e del vino di riso, che qui si produce in abbondanza. Dotata di scorci unici e tranquilli giardini, è attraversata da innumerevoli canali e da oltre 5000 ponti. Ha dato i natali a numerose personalità della politica, dell’arte e della cultura. Da non perdere la visita del Lago Jianhu e del mausoleo di Yu.

SUZHOUDista appena 80 km da Shanghai. Descritta da Marco Polo come “la città della seta”, è chiamata anche “la città dei 6000 ponti”. Attraversata da una fi tta rete di canali, si affaccia al Gran Canale Imperiale (lungo 1794 km), costruito tra il 580 e il 620 d.C. durante la dinastia Sui, e molto utilizzato per il trasporto merci. Ha bellissimi giardini classici e, nonostante le costruzioni erette di recente, Suzhou offre l’opportunità di approfondire il periodo classico cinese. Da non perdere la Collina della Tigre a 4 km dalla città, con la bellissima pagoda di 7 piani alta 47 metri.

WUXISulla riva nord del lago Taihu e attraversato dal Gran Canale Imperiale che collegava Pechino al sud del paese, è un importante centro di villeggiatura e di produzione della seta. Il lago è circondato da una vegetazione lussureggiante e ha tre isole chiamate dai cinesi le “isole della tartaruga”, perché insieme ricordano la forma

del corpo di questo animale, simbolo di lunga vita e fertilità. Oltre alla visita delle isole, da non perdere il Giardino Li Yuan e il Parco Xihiu.

YANGZHOUNella provincia dello Jangsu e attraversata dal Gran Canale Imperiale, deve la sua fama ai fi orenti commerci della dinastia Tang, e al fatto che fù luogo d’incontro prediletto da letterati, scrittori e poeti. Qui si è formato il gruppo dei “pittori eretici” che scelse di non copiare i dipinti classici, e diede vita ad uno stile insolito e personale. Il museo di Yangzhou ospita un centinaio di loro dipinti. Bellissimo il Tempio Fa Jing che comprende diverse costruzioni. Da non perdere il Ponte dei Fiori di Loto (Lianhuaqiao) e la Pagoda di Pietra.

ZHOUZHUANGSi trova nella provincia dello Jiangsu, a soli 38 km dall’antica città di Suzhou. Considerata la prima città cinese sull’acqua, è circondata da oltre 30 canali e laghi, fra cui Denghu, Baiyanhu, Dianshanhu e Nanhu, ed ha maestosi complessi in stile rustico affacciati sui canali, che creano un quadro di vita semplice. Oltre il 60% delle case risale alle dinastie Ming e Qing: si contano 100 cortili classici, oltre 60 porte scolpite, 14 ponti antichi e si dice che la sua atmosfera tranquilla sia propedeutica allo studio. (qui sono nati ben 20 letterati che hanno dato splendore al borgo).

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ANHUI E HUANGSHAN

Situata a circa 300 km a ovest di Shanghai e con una dimensione

pari circa alla metà dell’Italia, la regione dell’Anhui e’ storicamente

nota per la produzione del legno e per l’ottimo pesce.

Il suo territorio impervio, diviso fra aride pianure al nord e aspre

montagne al sud, ha reso impossibile lo sviluppo industriale

conservandola ancora oggi come un luogo semplice, dove si

può ammirare la Cina rurale di un tempo, quella cosi lontana dalle

grandi città, ma fatta di piccoli agglomerati, risaie, foreste di bambù

e contadini dal classico cappello conico.

I villaggi rurali sono infatti uno degli aspetti più caratteristici di

questa regione.

Tuxi, Xidi e Hongcun sono antichissimi insediamenti che risalgono

al periodo dei primi scambi commercial di tè e sale, 2500 anni

fa. Ancora oggi sono villaggi dall’atmosfera dolce e poetica, con

piccoli vicoli incorniciati da lanterne rosse, antiche botteghe e

abitazioni merlettate.

Ma ciò che rende la regione dell’Anhui conosciuta nel mondo

sono le famose Montagne Gialle, più precisamente il monte Huang

Shan, luogo prediletto da pittori ed artisti che lo hanno raccontato

nei secoli, conferendole un senso di mistica e mistero.

Spesso defi nita “la prima montagna della Cina”, si tratta di un

insieme di 72 picchi rocciosi (in maggioranza oltre i 1500 metri

di altezza), inseriti in un vero e proprio spettacolo della natura

all’interno del quale sono presenti esemplari di fl ora e fauna unici,

cosi come molte erbe medicinali esclusive di questa zona.

Le alte vette sono collegate da un continuo saliscendi di scale

scolpite nella roccia 20 anni fa, in un ripido percorso che porta fi no

a 1864 metri di altezza e che consente di sovrastare il panorama

sottostante, con nubi basse e pini che sbucano dalle montagne,

come se si fosse sospesi nel vuoto.

La prima tratta si può effettuare in cabinovia. Giunti in cima ci sono

4 percorsi suggeriti; il meno impegnativo è di 8 km (3 ore circa di

cammino vista la ripida salita) e conduce al primo punto di ristoro.

WUZHEN

Antico villaggio situato a 150 km da Shanghai, a nord di Tongxiang

fondato oltre 2600 anni fa e vero e proprio museo a cielo aperto su

una delle civiltà più antiche e ricche mai esistite. La sua caratteristica

principale è di aver conservato l’architettura tradizionale cinese con

case basse e ponticelli in pietra che attraversano i numerosi canali

d’acqua, un tempo preziose vie di comunicazione con il resto della

regione. La popolazione locale è rimasta fedele alle antiche usanze

e si dedica principalmente all’allevamento dei bachi da seta e alla

coltivazione di crisantemi; alcune donne ancora indossano le tipiche

gonnellone dal caratteristico colore blu cobalto. Da non perdere

la visita al Museo degli Indumenti Tradizionali Cinesi, che mostra

l’evoluzione dei vestiti tradizionali cinesi in questa parte della Cina,

cosi come l’introduzione della moda occidentale negli anni 30,

quando gli abitanti di Wuzhen cominciarono ad usare pantaloni,

cappelli e giacche americane. Nelle diverse vetrine si potranno

ammirare vestiti da uomo e da donna dell’inizio del XX secolo e

indumenti tipici dei contadini cinesi della fi ne del XIX secolo.

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ANHUI

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CHENGDU

Capitale della provincia del Sichuan e suo centro economico e

culturale, la città prese inizialmente il nome di Jincheng o “città del

broccato” per la sua fi orente produzione sin dai tempi della dinastia

Han (25 d.C.).

Oggi il suo nome signifi ca “città perfetta”e non delude le aspettative:

immersa nel verde e ornata di fi ori, ha una atmosfera vivace, ricca

di vicoli animati da mercati, artigiani al lavoro e negozi tradizionali

dalle tettoie di legno.

Le sue case da té (chadian) sono famosissime, affollate e sature di

vapore, utilizzate come punto d’incontro, per discutere o leggere.

Da non perdere il Tempio Buddista di Baoguang e la Tomba di

Wang Jian. Merita certamente una visita anche il centro di Ricerca

e Riproduzione dei Panda Giganti a 10 km da Chengdu, aperto al

pubblico dal 1995.

Il momento migliore per fare visita ai panda è alla mattina presto,

quando vengono nutriti, visto che subito dopo tendono a rimanere

pigramente immobili.

LESHANIl Buddha gigante di Leshan è la più grande statua di pietra del

Buddha nel mondo. Essa è scolpita nella roccia nel punto in cui

confl uiscono i fi umi Minjiang, Dadu e Qingyi, vicino alla città di

Leshan, nella parte meridionale della provincia del Sichuan.

La scultura è posta di fronte al Monte Emei, con i fi umi che scorrono

ai suoi piedi. La costruzione dell’opera iniziò nel 713, condotta da

un monaco cinese di nome Haitong, e venne completata dai suoi

discepoli 90 anni dopo.

Nel 1996 l’area dei Monti Emei e la statua del Buddha Gigante di

Leshan sono state inserite nell’elenco nei Patrimoni dell’Umanità

dall’UNESCO. La statua, alta 71 metri, rappresenta un Buddha

Maitreya in posizione seduta, con le mani appoggiate sulle

ginocchia.

Le spalle sono larghe 28 metri e sull’unghia più piccola si potrebbe

comodamente sedere una persona.

Un detto locale recita che “la montagna è un Buddha e il Buddha

è una montagna”: questo anche a causa del fatto che la catena

montuosa in cui la statua si trova ha una vaga rassomiglianza con

le forme di un Buddha dormiente.

JIUZHAIGOU

Jiuzhaigou o “Valle dei Nove Villaggi” per i nove villaggi antichi nati

nella sua foresta, si trova nella provincia di Nanping. I villaggi sono

sparsi in una vallata lunga circa 40 km ad una altitudine compresa

fra i 2.000 e i 3.000 metri.

Il luogo è magico: circondato da picchi innevati tutto l’anno e

cosparso di piccoli laghi dalle acque cristalline e spettacolari

cascate, è una riserva naturale protetta dall’UNESCO.

Ecosistema ricco di tesori naturali da proteggere, favorisce la

crescita di erbe medicinali e aromatiche che sono altrove a rischio

di estinzione.

Qui abitano il panda gigante, la scimmia dorata, lo gnu e il cervo

dalla lingua bianca.

Leshan

Chengdu

Jiuzhaigou

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GUILIN

E’ una città affascinante per la grandiosità dei picchi, la bellezza dei

fi umi, la bizzarria delle sue grotte, decisamente fra i paesaggi più

incantevoli della Cina.

Si trova nella parte nord-orientale del Guangxi ed è stata capitale

della dinastia Ming. Famosa per l’abbondanza di piante di cassai

che emanano un forte e dolce profumo, Guilin deve anche la sua

fama al paesaggio carsico, decantato da pittori e poeti.

Il fenomeno è dovuto all’erosione del terreno calcareo, avvenuta

migliaia di anni fa quando l’area era sommersa dal mare, che ha

formato colline, caverne e canali sotterranei.

Le colline di Guilin sorgono perpendicolari al terreno e formano

pinnacoli dalle forme insolite e diverse; tra queste il Picco della

Bellezza Solitaria, la Grotta della Perla Restituita, la Grotta del

Flauto di Canne e la Collina della Proboscide di Elefante.

TIBET

Il Tibet è una terra leggendaria, avvolta da un alone mistico e

puro che spesso stride con i sanguinosi eventi che la storia gli ha

dedicato.

Defi nito “il tetto del mondo” perchè incastonato come un diamante

tra le vette piu alte del pianeta, ha in Lhasa la sua capitale, in

tibetano “trono di Dio”, situata a 3650 m di altitudine nella valle

del Kyi Chu. Era già un importante centro amministrativo quando

il sovrano Songten Gampo proseguì nell’opera di unifi cazione del

Tibet. Nello stesso periodo furono costruiti la fortezza del palazzo

del Potala e il tempio del Jokhang per ospitare le effi gie del Buddha

portate in dote dalle mogli, una cinese e l’altra nepalese.

Da Lhasa i re di Yarlung governarono per 250 anni. Nel 1642

divenne capitale del Tibet e il 5° Dalai Lama costruì la sua residenza

sulle rovine del vecchio Potala. Nel 1950 Lhasa e tutto il Tibet

vennero invasi dalla Cina ed assoggettati alla sua amministrazione.

Durante il capodanno cinese del 1959, quando si scoprì che i

cinesi avrebbero tentato di rapire il Dalai Lama, scoppiò una rivolta

popolare.

Il Dalai Lama dovette rifugiarsi di nascosto in India, ed in seguito a

tre giorni di repressione, morirono circa 15.000 tibetani.

Il tempio piu importante è il Tempio Jokhang, cattedrale del

buddhismo tibetano, vero centro della vita sociale e spirituale della

città e del paese. La parte più vecchia del Jokhang risale al VII

secolo.

La leggenda dice che Songtsen Gampo lanciò il suo anello in aria

promettendo di costruire un tempio in qualsiasi luogo fosse caduto.

L’anello cadde in un lago e colpì una roccia, dove miracolosamente

apparve uno stupa bianco, in segno di buon auspicio.

Per le fondamenta furono poste attraverso il lago delle lunghe travi,

ma il proposito si rivelò fallimentare. Alla fi ne il lago venne riempito

con terra portata da capre e sopra vi fu costruito il Jokhang, ad

opera di artigiani provenienti da Tibet, Cina, Nepal e Kashmir.

Il Jokhang divenne il centro della religiosità tibetana per decisione

di Tsong Khapa, il fondatore della Setta Gialla.

All’interno del monastero si trovano più di 300 statue, tra le quali la

statua dorata di Sakyamuni del XVII secolo, alta 26 m, e al primo

piano statue del VII secolo del re Songtsan Gampo e delle sue due

spose, la nepalese e la cinese.

I muri della sala centrale sono decorati con affreschi alti 3 m che

occupano una lunghezza totale di 600 m. Al secondo piano sono

conservati i 108 sutra buddhisti introdotti nel Tibet sotto i Ming.

Il tetto del Monastero dalle tegole dorate è decorato con campanelle

che tintinnano quando tira vento, una delle immagini piu simboliche

e poetiche del Tibet.

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