Dott.ssa Carmen Piscitelli Centro di Consulenza ... · IL BES COME CONCETTO PSICOPEDAGOGICO, ... In...
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Dott.ssa Carmen Piscitelli Centro di Consulenza Psicologica e Pedagogica
“L’Albero Bianco” via Matteo degli Organi, 213 – Prato
0574/24684 [email protected]
Dott.ssa Carmen Piscitelli - L'Albero Bianco
DI COSA PARLIAMO?
Dott.ssa Carmen Piscitelli - L'Albero Bianco
• SVANTAGGIO SCOLASTICO
BES
• ACCENNI ALLA NORMATIVA DI RIFERIMENTO BES E DSA
• UN PARTICOLARE BES: I DITURBI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO DSA
Dott.ssa Carmen Piscitelli - L'Albero Bianco
▪ Quando un bambino/adolescente manifesta difficoltà di apprendimento e di
comportamento (anche diverse dalla disabilità), quel bambino/adolescente si
trova nella condizione di Bisogno Educativo Speciale.
▪ [...] ogni alunno, con continuità o per determinati periodi, può manifestare
Bisogni Educativi Speciali: o per motivi fisici, biologici, fisiologici o anche per
motivi psicologici, sociali, rispetto ai quali è necessario che le scuole offrano
adeguata e personalizzata risposta.
BES
▪ Parlare di BES a scuola significa poter identificare ed intervenire in tutte
le situazioni di difficoltà di apprendimento e di comportamento, là dove
il funzionamento problematico ostacola la soddisfazione dei bisogni della
persona ...
(a scuola, il bisogno in questione è l’apprendimento)...
▪ ... identificare ed intervenire anche in maniera dinamica e/o transitoria.
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IL BES COME CONCETTO PSICOPEDAGOGICO, NON CLINICO.
▪ Questo “funzionamento problematico” può derivare da particolari situazioni
bio-mediche, di neurodiversità (come i DSA), fino a particolari condizioni
ambientali e socioeconomiche.... ma... l’obiettivo non è tanto quello di
modificare le condizioni che originano il funzionamento problematico, ma di
rispondere efficacemente ai Bisogni Educativi che il funzionamento
problematico provoca (in termini di mancato apprendimento), portando quel
funzionamento problematico ad un funzionamento che non rechi all’allievo
né danno, né ostacolo, né stigma sociale. Dott.ssa Carmen Piscitelli - L'Albero Bianco
... proprio come viene fatto applicando la L. 104/92 per la disabilità o la L. 170/10 per il DSA....
Es. :bambino con grave disturbo della comunicazione che impara la CAA e la usa
regolarmente nel suo ambiente educativo: da situazione BES ad attivazione di interventi
speciali (CAA ed uso da parte delle persone che lo circondano) che portano ad un
funzionamento unico del bambino che soddisfa i suoi bisogni educativi
Il concetto di BES, quindi, non è clinico, ma nasce dalla necessità di riconoscere
le diverse situazioni di funzionamento che richiedono interventi “speciali”, di
individualizzazione e personalizzazione didattica, al di là della condizione
medica diagnosticata e /o diagnosticabile.
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Fermo restando l'obbligo di presentazione delle certificazioni per l'esercizio
dei diritti conseguenti alle situazioni di disabilità e di DSA, è compito
doveroso dei Consigli di classe, o dei teams dei docenti nelle scuole primarie,
indicare in quali altri casi sia opportuna e necessaria l'adozione di una
personalizzazione della didattica ed eventualmente di misure compensative
o dispensative, nella prospettiva di una presa in carico globale ed inclusiva di
tutti gli alunni.
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Ove non sia presente certificazione clinica o diagnosi, il
Consiglio di classe o il team dei docenti motiveranno
opportunamente, verbalizzandole, le decisioni assunte sulla
base di considerazioni pedagogiche e didattiche.
cosa significa?
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... che in assenza di documenti specifici, quali ad esempio reazione dei Servizi
Sociali o relazioni Cliniche, il Consiglio di classe o team docenti, fondandosi su
considerazioni psicopedagogiche didattiche:
valuta comprende le
difficoltà
si esprime in merito al funzionamento problematico
dell’allievo
decide l’intervento didattico
necessario per il percorso
formativo.
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▪ L’area dello svantaggio scolastico è molto più ampia di quella riferibile
esplicitamente alla presenza di deficit. In ogni classe ci sono alunni che
presentano una richiesta di speciale attenzione per una varietà di ragioni:
▪ svantaggio sociale e culturale,
▪ disturbi specifici di apprendimento e/o disturbi evolutivi specifici,
▪ difficoltà derivanti dalla non conoscenza della cultura e della lingua
italiana perché appartenenti a culture diverse.
BES
Disabilità
FIL
Funzionam. Intellettivo
Limite
Disturbi evolutivi specifici
DSA:
dislessia;
disortogra-fia;
disgrafia;
discalculia
deficit del linguaggio;
bassa intelligenza verbale con
alto funzionam. non verbale
deficit della coordinaz .
motoria;
disprassia;
DNV
Disturbo spettro
autistico lieve
ADHD
Svantaggio socio
economico linguistico culturale
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BES
Disabilità
FIL
Funzionam. Intellettivo
Limite
Disturbi evolutivi specifici
DSA:
dislessia;
disortogra-fia;
disgrafia;
discalculia
deficit del linguaggio;
bassa intelligenza verbale con
alto funzionam. non verbale
deficit della coordinaz .
motoria;
disprassia;
DNV
Disturbo spettro
autistico lieve
ADHD
Svantaggio socio
economico linguistico culturale
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DISABILITÀ DALLA DIRETTIVA MIUR 27/12/12
▪ Nulla è innovato dal punto di vista normativo per quanto concerne il
riconoscimento della disabilità ai fini dell’integrazione scolastica. Le
procedure di individuazione delle condizioni di disabilità grave e di
disabilità lieve –con conseguente assegnazione delle risorse professionali
per il sostegno –continuano ad essere disciplinate da:
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L. 104/1992 (art. 3, commi 1 e 3) e dal DPCM 185/2006.
BES
Disabilità
FIL
Funzionam. Intellettivo
Limite
Disturbi evolutivi specifici
DSA:
dislessia;
disortogra-fia;
disgrafia;
discalculia
deficit del linguaggio;
bassa intelligenza verbale con
alto funzionam. non verbale
deficit della coordinaz .
motoria;
disprassia;
DNV
Disturbo spettro
autistico lieve
ADHD
Svantaggio socio
economico linguistico culturale
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▪ Anche gli alunni con potenziali intellettivi non ottimali, descritti
generalmente con le espressioni di funzionamento cognitivo (intellettivo)
limite (o borderline), ma anche con altre espressioni (per es. disturbo
evolutivo specifico misto, codice F83) e specifiche differenziazioni - qualora
non rientrino nelle previsioni delle leggi 104 o 170 - richiedono particolare
considerazione.
▪ Si può stimare che questi casi si aggirino intorno al 2,5% dell’intera
popolazione scolastica, cioè circa 200.000 alunni. Dott.ssa Carmen Piscitelli - L'Albero Bianco
FUNZIONAMENTO INTELLETTIVO LIMITE – FIL DALLA DIRETTIVA MIUR 27/12/12
▪ Si tratta di bambini o ragazzi il cui QI globale (quoziente intellettivo) risponde a
una misura che va dai 70 agli 85 punti e non presenta elementi di specificità.
Per alcuni di loro il ritardo è legato a fattori neurobiologici ed è
frequentemente in comorbilità con altri disturbi. Per altri, si tratta soltanto di
una forma lieve di difficoltà tale per cui, se adeguatamente sostenuti e
indirizzati, potranno avere una vita “normale”. Gli interventi educativi e
didattici hanno come sempre ed anche in questi casi un’importanza
fondamentale.
FUNZIONAMENTO INTELLETTIVO LIMITE – FIL DALLA DIRETTIVA MIUR 27/12/12
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BES
Disabilità
FIL
Funzionam. Intellettivo
Limite
Disturbi evolutivi specifici
DSA:
dislessia;
disortogra-fia;
disgrafia;
discalculia
deficit del linguaggio;
bassa intelligenza verbale con
alto funzionam. non verbale
deficit della coordinaz .
motoria;
disprassia;
DNV
Disturbo spettro
autistico lieve
ADHD
Svantaggio socio
economico linguistico culturale
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DSA DALLA DIRETTIVA MIUR 27/12/12
▪ Gli alunni con competenze intellettive nella norma o anche elevate, che – per
specifici problemi – possono incontrare difficoltà a Scuola, devono essere
aiutati a realizzare pienamente le loro potenzialità.
▪ Fra essi, alunni e studenti con DSA (Disturbo Specifico dell’Apprendimento),
sono stati oggetto di importanti interventi normativi, che hanno ormai
definito un quadro ben strutturato di norme tese ad assicurare il loro diritto
allo studio. Dott.ssa Carmen Piscitelli - L'Albero Bianco
L. 170/2010, DM 5669/2011
DSA DALLA DIRETTIVA MIUR 27/12/12
▪ Per quanto riguarda gli alunni in possesso di una diagnosi di DSA rilasciata da
una struttura privata, si raccomanda - nelle more del rilascio della
certificazione da parte di strutture sanitarie pubbliche o accreditate – di
adottare preventivamente le misure previste dalla Legge 170/2010, qualora
il Consiglio di classe o il team dei docenti della scuola primaria ravvisino e
riscontrino, sulla base di considerazioni psicopedagogiche e didattiche,
carenze fondatamente riconducibili al disturbo.
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ALTRI DISTURBI EVOLUTIVI DALLA DIRETTIVA MIUR 27/12/12
▪ Tuttavia, è bene precisare che alcune tipologie di disturbi, non esplicitati nella
legge 170/2010, danno diritto ad usufruire delle stesse misure ivi previste in
quanto presentano problematiche specifiche in presenza di competenze
intellettive nella norma.
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Quali sono?
BES
Disabilità
FIL
Funzionam. Intellettivo
Limite
Disturbi evolutivi specifici
DSA:
dislessia;
disortogra-fia;
disgrafia;
discalculia
deficit del linguaggio;
bassa intelligenza verbale con
alto funzionam. non verbale
deficit della coordinaz .
motoria;
disprassia;
DNV
Disturbo spettro
autistico lieve
ADHD
Svantaggio socio
economico linguistico culturale
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DISTURBO DELL’ATTENZIONE E IPERATTIVITA’DALLA DIRETTIVA MIUR 27/12/12
▪ L’ADHD si può riscontrare anche spesso associato ad un DSA o ad altre
problematiche, ha una causa neurobiologica e genera difficoltà di
pianificazione, di apprendimento e di socializzazione con i coetanei. Si è
stimato che il disturbo, in forma grave tale da compromettere il percorso
scolastico, è presente in circa l’1% della popolazione scolastica, cioè quasi
80.000 alunni (fonte I.S.S).
Dott.ssa Carmen Piscitelli - L'Albero Bianco
DISTURBO DELL’ATTENZIONE E IPERATTIVITA’DALLA DIRETTIVA MIUR 27/12/12
▪ Con notevole frequenza l'ADHD è in comorbilità con uno o più disturbi dell’età
evolutiva: disturbo oppositivo provocatorio; disturbo della condotta in adolescenza;
disturbi specifici dell'apprendimento; disturbi d'ansia; disturbi dell'umore, etc.
▪ In alcuni casi il quadro clinico particolarmente grave – anche per la comorbilità con
altre patologie – richiede l’assegnazione dell’insegnante di sostegno, come previsto
dalla legge 104/92. Tuttavia, vi sono moltissimi ragazzi con ADHD che, in ragione
della minor gravità del disturbo, non ottengono la certificazione di disabilità, ma
hanno pari diritto a veder tutelato il loro successo formativo. Dott.ssa Carmen Piscitelli - L'Albero Bianco
... a proposito di ADHD...
▪ da considerare le precedenti circolari ministeriali in merito all’ADHD, alcune
delle quali particolarmente utili perché ricche di spunti ed indicazioni circa
la didattica e la valutazione dei ragazzi con ADHD.
▪ VEDI BIBLIOGRAFIA DI RIFERIMENTO
Dott.ssa Carmen Piscitelli - L'Albero Bianco
AREA DELLO SVANTAGGIO SOCIO-ECONOMICO, LINGUISTICO E CULTURALE DAL D.M. N.8 DEL 06/03/13
▪ [...] coloro che sperimentano difficoltà derivanti dalla non conoscenza della
lingua italiana - per esempio alunni di origine straniera di recente
immigrazione e, in specie, coloro che sono entrati nel nostro sistema
scolastico nell’ultimo anno - è parimenti possibile attivare percorsi
individualizzati e personalizzati, oltre che adottare strumenti compensativi e
misure dispensative (ad esempio la dispensa dalla lettura ad alta voce e le
attività ove la lettura è valutata, la scrittura veloce sotto dettatura, ecc.), con
le stesse modalità sopra indicate. Dott.ssa Carmen Piscitelli - L'Albero Bianco
AREA DELLO SVANTAGGIO SOCIO-ECONOMICO, LINGUISTICO E CULTURALE DAL D.M. N.8 DEL 06/03/13
▪ In tal caso si avrà cura di monitorare l’efficacia degli interventi affinché siano
messi in atto per il tempo strettamente necessario. Pertanto, a differenza
delle situazioni di disturbo documentate da diagnosi, le misure dispensative,
nei casi sopra richiamati, avranno carattere transitorio e attinente aspetti
didattici, privilegiando dunque le strategie educative e didattiche attraverso
percorsi personalizzati, più che strumenti compensativi e misure dispensative.
Dott.ssa Carmen Piscitelli - L'Albero Bianco
Dalla Direttiva MIUR 27/12/12
▪ Dalle considerazioni sopra esposte si evidenzia, in particolare, la necessità
di elaborare un percorso individualizzato e personalizzato per alunni e
studenti con bisogni educativi speciali, anche attraverso la redazione di un
Piano Didattico Personalizzato (PDP), individuale o anche riferito a tutti i
bambini della classe con BES, ma articolato, che serva come strumento di
lavoro in itinere per gli insegnanti ed abbia la funzione di documentare alle
famiglie le strategie di intervento programmate.
Dott.ssa Carmen Piscitelli - L'Albero Bianco
Dalla Direttiva MIUR 27/12/12
▪ Le scuole – con determinazioni assunte dai Consigli di classe, risultanti
dall’esame della documentazione clinica presentata dalle famiglie e sulla
base di considerazioni di carattere psicopedagogico e didattico – possono
avvalersi per tutti gli alunni con bisogni educativi speciali degli strumenti
compensativi e delle misure dispensative previste dalle disposizioni
attuative della Legge 170/2010 (DM 5669/2011), meglio descritte nelle
allegate Linee Guida.
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▪ In ultima analisi, al di là delle distinzioni sopra esposte, nel caso di difficoltà
non meglio specificate, soltanto qualora [...] si concordi di valutare l’efficacia
di strumenti specifici questo potrà comportare l’adozione e quindi la
compilazione di un Piano Didattico Personalizzato, con eventuali strumenti
compensativi e/o misure dispensative. Non è compito della scuola certificare
gli alunni con bisogni educativi speciali, ma individuare quelli per i quali è
opportuna e necessaria l’adozione di particolari strategie didattiche.
Dott.ssa Carmen Piscitelli - L'Albero Bianco
Nota n. 2563 del 22/11/ 2013
▪ È opportuno ribadire che, in ogni caso, tutte queste iniziative hanno lo scopo
di offrire maggiori opportunità formative attraverso la flessibilità dei percorsi,
non certo di abbassare i livelli di apprendimento. Il Piano Didattico
Personalizzato va quindi inteso come uno strumento in più per curvare la
metodologia alle esigenze dell’alunno, o meglio alla sua persona, rimettendo
alla esclusiva discrezionalità dei docenti la decisione in ordine alle scelte
didattiche, ai percorsi da seguire ed alle modalità di valutazione. Dott.ssa Carmen Piscitelli - L'Albero Bianco
Nota n. 2563 del 22/11/ 2013
Dott.ssa Carmen Piscitelli - L'Albero Bianco
•Alunni con disabilità. Emanata la direttiva ministeriale recante "Strumenti di intervento per alunni
con bisogni educativi speciali e organizzazione territoriale per l'inclusione scolastica" - (Direttiva del
27 dicembre 2012)
•Alunni con bisogni educativi speciali (Bes) - Indicazioni operative concernenti la direttiva
ministeriale 27 dicembre 2012 recante "Strumenti di intervento per alunni con bisogni educativi
speciali e organizzazione territoriale per l'inclusione scolastica" - (C.M. n. 8 del 6 marzo 2013)
•Alunni con bisogni educativi speciali (Bes) - Strumenti di intervento per alunni con bisogni educativi
speciali e organizzazione territoriale per l'inclusione scolastica - Chiarimenti - (Nota prot. n. 2563 del
22 novembre 2013)
Dott.ssa Carmen Piscitelli - L'Albero Bianco
Dott.ssa Carmen Piscitelli - L'Albero Bianco
*Dal 2004 al 2009, varie circolari, ordinanze e Decreti per indicazioni sull’adozione di
strumenti compensativi e midure dispensative per evitare ricadute negative sia dal punto
di vista didattico che emotivo;
*“Raccomandazioni per la pratica clinica di Dislessia, disortografia, disgrafia e
discalculia”. Documento redatto in modalità Consensus Conference, 2007.
*Legge n. 170 dell’8/10/2010: nuove norme in materia di disturbi specifici di
apprendimento in ambito scolastico;
*Consensus Conference dell’Istituto Superiore di Sanità (ISS) del dicembre 2010.
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*Raccomandazioni cliniche sui DSA. Risposte a quesiti. Documento di intesa a cura del
Panel di Aggiornamento e Revisione della Consensus Conference DSA (PARCC). Febbraio
2011.
* Decreto Ministeriale n. 5669 del 12/07/2011: definisce le misure educative e di
supporto utili a sostenere il corretto processo di insegnamento/apprendimento degli
studenti con DSA, le modalità di individuazione, sancisce il diritto di effettuare interventi
didattici individualizzati e personalizzati e come effettuare le verifiche scolastiche.
Fondamentale l’allegato: “LINEE GUIDA PER IL DIRITTO ALLO STUDIO DEGLI ALUNNI E
DEGLI STUDENTI CON DSA”
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*Accordo Stato-Regioni su “Indicazioni per la diagnosi e la certificazione dei Disturbi
Specifici di Apprendimento (DSA)” del 25/07/2012.
*Delibera n. 1159 del 17/12/2012. Regione Toscana. “Linee guida per la diagnosi e gestione
dei disturbi specifici di apprendimento”. Comprende 2 allegati:
- Linee guida per la diagnosi e gestione dei Disturbi Specifici dell’Apprendimento
- Strutture sanitarie private che possono rilasciare la certificazione diagnostica dei disturbi
specifici di apprendimento
*Decreto Ministeriale 13/04/2013 “Linee guida per la predisposizione dei protocolli
regionali per le attività di individuazione precoce dei casi sospetti di DSA”.
Circolari MIUR
Prot. n. 4226/P4° del 07/10/2008
Prot. n. 0001968 del 01/04/2009
Prot. n. 6013 del 04/12/2009
Prot. n. 4089 del 15/06/2010Il MIUR informa le scuole sulle caratteristiche dell'ADHD e consiglia alcune modalità
per affrontare le possibili problematiche.
Prot. n. 0007373 del 17/11/2010
Prot. n. 0001395 del 20/03/2012 Nuova circolare MIUR su ADHD, nella quale si sottolinea l'opportunità che la
scuola rediga un Documento Personalizzato per gli alunni ADHD così come già previsto per gli alunni DSA.
Prot. n. 0002213 del 19/04/2012 Circolare MIUR di chiarimento nella quale viene precisato che il Piano Didattico
Personalizzato é esclusivamente destinato agli alunni e agli studenti con Disturbo Specifico di Apprendimento.
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Dott.ssa Carmen Piscitelli Centro di Consulenza Psicologica e Pedagogica
“L’Albero Bianco” via Matteo degli Organi, 213 – Prato
0574/24684 [email protected]