Dossier Sull'Inquisizione a cura di Roberto Negrini e Selene Ballerini

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Saggio sugli orrori della Fede Cristiana operati dall'Inquisizione Cattolicaa cura di Roberto Negrini e Selene Ballerini, Presidente e Segretaria Nazionale dell'Akkademia PanSophica Alpha Draconis

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BOX 1 - Inquisizione

Gli orrori della fedePensieri, parole, opere e torture dei massacratori cristiani

di Selene Ballerini e Roberto Negrini

Il nostro Papa non uccide n ordina che si uccida nessuno; la legge che uccide quelli che il Papa permette di uccidere e sono loro stessi a uccidersi, facendo cose per le quali devono essere uccisi (da unApologia dellInquisizione del secolo XIII)

Lelogio del massacro

Parleremo di orrori. E parleremo di storia. Storia antica e storia recente. Anzi, recentissima. Che ci porta allo scorso agosto, al Meeting dellAmicizia di Rimini, quando gli applausi degli integralisti cattolici di Comunione e Liberazione hanno salutato la presentazione dellElogio della Inquisizione, opera dello storico e apologista ultra-cattolico francese Jean-Baptiste Guiraud Jean-Baptiste Guiraud. Elogio della Inquisizione, Milano, Leonardo, 1994., morto nel 1953 allet di 87 anni. Lo rappresentava idealmente un altro storico francese, Leo Moulin, assistito dal curatore del volume edito in Italia Rino Cammilleri, noto negli ambienti editoriali vicini allOpus Dei.La presentazione del saggio di Guiraud - che tra laltro corredato da una prefazione entusiastica dellormai onnipresente opinionista cattolico Vittorio Messori - stata loccasione per un accorato invito culturale alla completa revisione storica sul ruolo e sullopera dellInquisizione. Roghi, torture, persecuzioni, secoli di terrore e di sangue... tutto falso! tutto da rivedere! Centinaia, migliaia, forse milioni di uomini e soprattutto donne, oltre che bambini, imprigionati, seviziati, massacrati, mutilati, arsi sul rogo o impiccati o decapitati... Bazzecole, deformazioni storiche della propaganda anticlericale! Tonnellate di documenti su processi, esecuzioni, linciaggi... Carta straccia. Solo carta straccia.Il teorema revisionista di Guiraud & Company che stato propinato al pubblico ciellino di grande chiarezza e semplicit: la storia stata falsificata dagli illuministi e massoni del Settecento per dare addosso alla Chiesa e al Cristianesimo. I tempi erano duri nellanno Mille, i governi laici erano spietati, il popolo amava la Chiesa e odiava tutti quei cattivi eretici che volevano cose strane che nessuno capiva. E cos tutto cominci. Furono i governi laici e le popolazioni civili a perseguitare per primi gli eretici e quelle streghe che facevano tanta paura. La Chiesa dovette adattarsi, cercando per di mitigare le leggi dure e spietate volute da principi e da imperatori contro chi non era cattolico. E cos qualche rogo c stato, qualche tortura, qualche Bolla papale. Ma nel complesso la Chiesa voleva solo il bene di tutti e cercava di combattere ogni eccesso. LInquisizione stata una necessit storica di adattamento ai tempi, e forse qualche suo esponente ha esagerato: ma perbacco! anche i preti sono uomini e possono sbagliare. E le streghe? Ma andiamo, poche centinaia di donnette isteriche che spesso venivano da sole a consegnarsi alle autorit per raccontare i loro incubi sessuali. Provocavano disordini, la gente era terrorizzata, occorreva dare qualche esempio per il bene comune. E un buon padre alle volte deve essere duro. La Fede era il cemento della societ e andava pur difesa. Quanto ai numeri delle vittime sono stati evidentemente manipolati dalla propaganda anticattolica: basti pensare che tra i processati solo l8% scarso finiva sul rogo...Questa in sintesi la nuova storia proposta a Rimini e sorprendentemente, ma non troppo, avallata da un medievalista della statura di un Franco Cardini, gi noto per aver chiesto la pena di morte per i bestemmiatori (lui, un toscano!) e recentemente assurto ai fasti del Consiglio di amministrazione della Rai. Quel Cardini di cui c da chiedersi se ha scherzato o ha fatto sul serio quando ha apertamente appoggiato queste tesi mirabolanti sulla rivista di attualit della nuova destra Italia settimanale Franco Cardini. Riabilitiamo lInquisizione, Italia settimanale, n.32/33, 24 agosto 1994, p.55-57.. Francamente non possiamo non notare che il tono e il criterio storiografico di questi revisionismi ricorda terribilmente quella bizzarra corrente pseudo-storica, cara ai neo-nazisti, che in Francia fa capo alle opere di Paul Rassinier e Robert Faurisson, secondo la quale: a) le camere a gas non sono mai esistite; b) gli Ebrei morti nella seconda guerra mondiale sono poco pi di duecentomila o poco meno di un milione, perlopi uccisi dagli Alleati durante i bombardamenti; c) il genocidio uninvenzione della propaganda alleata pilotata dai sionisti. Cfr. Pierre Vidal-Naquet. Gli assassini della memoria, Roma, Editori Riuniti, 1993, p.19.Certo che la Fede fa miracoli: ma questa volta, invece dellacqua mutarsi in vino, vediamo le torture trasformarsi in carezze, le stragi in paterni ammonimenti e i roghi umani in pedagogiche correzioni. Sfogliando per con una certa attenzione il libro di Guiraud, con gli occhi naturalmente liberi dal dono (o dalla maledizione) della Fede, di quella Fede, dellunica Fede, scorrendo le sue 150 pagine con il criterio dello storico o dellantropologo o dello studioso laico di tradizioni religiose comparate il miracolo si rivela miraggio, il miraggio diviene macabra beffa e la risata irresistibile si alterna al voltastomaco.Nel primo capitolo il nostro esilarante apologista getta le basi per dimostrare storicamente la grande, perfino eccessiva - a suo parere - tolleranza della Chiesa romana nellAlto Medioevo. Il problema erano gli eretici. Vari tipi di eretici. E soprattutto i catari, un vasto movimento religioso che si ricollegava alle filosofie gnostiche, mistiche e in parte magiche del I e II secolo d.C. Una Fede diversa dunque, con aspetti iniziatici e con una filosofia morale profondamente aliena da quella cattolica.Studi approfonditi sul Catarismo sono apparsi fin dalla seconda met del secolo scorso. Rituali catari sono stati recuperati e pubblicati proprio in Francia fin dal 1887 e il principale testo sacro cataro, Il libro dei due principi, stato ritrovato a Firenze e pubblicato nel 1939. Anne Brenon. I Catari, Firenze, Convivio/Nardini, 1990. p.351. Ma Guiraud, che pure tenne la Cattedra di storia medievale allUniversit di Besanon e fu sicuramente uno dei principali esperti europei di storia della Chiesa, liquida i catari con poche pagine di banalit e calunnie da rotocalco, tra le quali la loro presunta vocazione al suicidio collettivo e la volont di distruggere ogni forma di convivenza civile. Fingendo cos di dimenticare che il Catarismo ha costituito la religione maggioritaria di vaste regioni della Francia meridionale e dellItalia settentrionale per gran parte del XII e XIII secolo, coinvolgendo sia il popolo che laristocrazia nel tentativo di creare un modello religioso-sociale-politico diverso e antitetico a quello della Chiesa e dellImpero cristiano.Grande fu dapprima la tolleranza della Chiesa, spiega Guiraud: e a sostegno di ci cita ben otto - otto, non uno di meno - episodi di tolleranza e di clemenza di singoli prelati cattolici verso eretici o gruppi di eretici, in un arco di tempo che va dal 1004 al 1135. Episodi in cui il buon vescovo (o arcivescovo, o legato papale) salva la vita del reprobo, o cerca di salvarla, dal furore omicida del potere laico o del popolo. Ma chi, viene da chiedersi, aveva istruito quei laici e quel popolo su ci che era eretico o invece ortodosso? Otto episodi in 131 anni, nel corso dei quali - opss, gli era sfuggito! - papa Urbano II (Ottone di Lagry, 1088-1099), affiancato dal monaco delirante e fanatico Pietro leremita, nella necessit di farsi valere contro un altro papa (o anti-papa), Clemente III, che a Roma gli contendeva la Cattedra di Pietro, decise di dare unit al mondo cristiano bandendo la prima crociata contro gli infedeli musulmani per liberare il Santo Sepolcro. Uno scherzetto che vedr Gerusalemme conquistata dai santi Cavalieri della Croce, con relativo massacro, rogo collettivo degli Ebrei rifugiati nella sinagoga e sterminio della popolazione, cacciata casa per casa. Maria Antonia Loste. Le Crociate, Milano, Fenice 2000, p.29. Ma si sa, la Chiesa era troppo tollerante e aliena da qualsiasi violenza: Ecclesia abhorret a sanguine! la Chiesa aborrisce il sangue, E il motivo per cui la Chiesa affidava al braccio secolare lesecuzione dei propri condannati a morte. insiste il buon Guiraud. (E qui scattano le risate o, a scelta, il voltastomaco).Gli eretici, per, erano peggiori di qualsiasi infedele, erano cristiani traditori, maledetti, diabolici e soprattutto erano vicini, diffusi in Europa, minacciosi con i loro immondi riti e con la loro morale licenziosa o innaturalmente casta. E tra loro tante le donne, e per di pi colte, ardenti, sfrontate. Era davvero troppo! La Chiesa ha dovuto decidersi: ci voleva un po di severit. Cos nelle sue pagine, sempre pi contraddittorie, lapologista francese comincia a parlar chiaro: elenca episodi, date, Bolle, cita i fatti e contro i fatti la Fede pu fare poco. Man mano che si procede nella lettura lardito Elogio si smentisce da solo: roghi, stragi, torture... (Ma era necessario). Continuando ad arrampicarsi sugli specchi il baldo accademico ne infrange fatalmente i cristalli e si taglia le mani. E un diluvio di sangue copre ogni specchio.

Le croci sanguinanti

La storia di ogni movimento di pensiero filosofico o religioso che abbia saputo raggiungere una dimensione storica ampia inevitabilmente impastata di grandezza e miserie, idealismo e brutalit, fratellanza e sangue, pacificazione e guerra. Nessuno sguardo lucido e obiettivo alla storia pu prescindere da questa fatale realt e ogni giudizio etico in merito non pu che risultare riduttivo e parziale, essendo letica la pi relativa tra le scienze umanistiche.LEbraismo per quanto ha potuto - la Bibbia ne d ampia testimonianza - e ancora di pi lIslam hanno fatto della Guerra Santa la prassi della propria espansione, giungendo fino ad attribuirle un significato mistico, quale espressione materiale della personale guerra interiore del fedele contro il male. Peraltro in ogni forma di civilt conosciuta, pur precedente allavvento dei grandi monoteismi semitici, crudelt, guerra e violenza risultarono linesorabile corollario di ogni grandezza. Ma solo il Cristianesimo (e questa potrebbe anche essere la principale causa della sua peculiare fortuna e longevit) ha saputo e potuto trasformare miseria, brutalit, sete di sangue e guerra in ununica, compatta prassi giuridico-istituzionale, interna al proprio stesso corpo sociale e caricata da un pathos ideale di ineguagliabile efficacia. Soltanto il Cristianesimo, di cui le dimensioni di angoscia e colpa costituiscono lo sfondo mitologico primario, ha saputo elaborare un meccanismo scientifico di controllo sulla storia, interamente basato sui pi viscerali tra gli istinti umani: la paura, lodio e la libidine.Questo meccanismo perfetto, spietato e disumano ha costituito per quasi cinque secoli lanima giuridica dellOccidente e, come ha dimostrato nelle sue vaste opere il giurista ferrarese Italo Mereu, ogni legislazione occidentale contemporanea ne porta tuttora le tracce indelebili. Cfr. Italo Mereu. Storia dellintolleranza in Europa, Milano, Fabbri, 2. ed., 1990. Questo meccanismo fu lInquisizione. Anzi, le Inquisizioni. Una storia che la storia di un incubo.

Ma bando ai discorsi seri. Ricominciamo a scherzare con il nostro bravo apologista francese. Quel Guiraud il cui libercolino ha sollevato, come si diceva, il plauso appassionato di seminaristi adolescenti, opusdeisti rampanti e docenti universitari nostalgici.Nel furore della sua appassionata difesa della Santa Istituzione Guiraud afferma che meno rigorosa della giustizia secolare, la giustizia della Chiesa ha sempre cercato il bene morale di colui che compariva alla sbarra o che subiva la sua giurisdizione. Guiraud. Elogio ... cit., p.143. Per poi aggiungere, nella trionfale conclusione dellopera, che lInquisizione riusc a soffocare il Catarismo. Il numero degli adepti perseguiti diminu considerevolmente nel primo quarto del XIV secolo; dopo il 1340 non si incontra che qualche caso isolato. Ivi, p.149. E bravo Guiraud! Un vero e proprio autogol... Il bene morale dei catari stato il loro annientamento. Evviva la pedagogia dello sterminio!I primi roghi collettivi appaiono nel 1143 a Colonia e nel 1144 a Liegi. Nella prima met del secolo XII la persecuzione comunque ancora episodica. Ma poi, forse per riprendersi dalla batosta ricevuta con la rovinosa conclusione della seconda Crociata in cui lIslam aveva trionfato, la Chiesa comincia ad attuare la propria ricerca del bene degli eretici. Papa Alessandro III (Rolando Bandinelli, 1159-1181), dopo la pace con il Barbarossa, apre il terzo Concilio Laterano, nel corso del quale viene predisposta una repressione organizzata contro gli eretici. Successivamente Lucio III (Ubaldo Allucingoli, 1181-1185), in accordo con il Barbarossa, emana il decreto Ad abolendam, con cui bandisce gli eretici dallImpero e decreta la confisca dei loro beni. Infine Innocenzo III (Lotario dei conti Segni, 1198-1216) chiama lintera cristianit a una crociata contro i catari e gli albigesi della Francia meridionale, che durer dal 1209 al 1244 e che originer uno dei pi efferati e spietati genocidi che la Storia ricordi, assistito e benedetto dallattiva presenza del predicatore Domenico di Guzman, il futuro, celebre san Domenico, inventore del Rosario e fondatore dellOrdine dei Domenicani.Labate cistercense Arnaldo Amalrico, capo della crociata, dopo la presa della citt di Bziers, in Linguadoca, nel 1209, in cui convivevano catari e cattolici, nellincertezza della scelta pronunci una storica frase che limpido esempio di pragmatismo cristiano: uccideteli tutti: Dio riconoscer i suoi!. In quelloccasione circa ventimila persone, uomini, donne e bambini inermi, vennero passati a fil di spada, dopodich la citt fu bruciata. Per una storia dettagliata della vicenda vedi: Zo Oldenbourg. Lassedio di Montsgur : la crociata contro i catari nella Francia del Medioevo, Milano, Garzanti, 1990. Dopo la presa della citt di Lavar 400 Perfetti (i sacerdoti del culto cataro) furono catturati e bruciati tutti insieme in un immenso rogo davanti al castello della citt, tra i canti di giubilo dei pellegrini che seguivano la crociata. Leconomica abitudine di ardere gli eretici a 150-200 per volta divenne una prassi durante quella pia spedizione, che si concluse con la caduta della citt-tempio di Montsgur nel 1244 e con il rogo collettivo di 220 Perfetti, i quali, suscitando la rabbia dei crociati, morirono tra le fiamme sereni e cantando i loro inni sacri. Ivi, p.316-317. Cfr. anche: Brenon. I Catari ... cit., p.264-265.La crociata contro i catari inaugura la nascita istituzionalizzata dellInquisizione a opera di Gregorio IX (Ugolino dei conti Segni, 1227-1241), nipote di Innocenzo III, che emana apposita Bolla il 27 maggio 1234. Cfr. Gianni Olmi (a cura di). Il santo rogo e le sue vittime, Roma, Stampa Alternativa, 1994, p.11. Chiunque e dovunque, su tutti i territori cristiani, pu a questo punto essere arrestato - e in seguito anche interrogato con i metodi squisiti che poi vedremo - anche se solo vagamente sospettato di qualche deviazione eretica. E il caro, vecchio Guiraud, sempre nel suo mitico Elogio, ci ricorda masochisticamente, con un ennesimo autogol, come fu precisa volont di Gregorio IX che agli eretici inquisiti fosse negata lassistenza di qualsiasi avvocato difensore. Cfr. Guiraud. Elogio ... cit., p.104. Con questa innovazione, unita alla persecuzione per reato di opinione, il Codice inquisitoriale cattolico pervertiva e stravolgeva radicalmente il Codice romano, che mai aveva previsto il delitto di pensiero e che imponeva un giudizio processuale basato sul diritto di prova e di difesa dellimputato. Cfr. Mereu. Storia ... cit., p.182 e p.232. Per unanalisi approfondita di questa tematica cfr. anche la monumentale opera: Henry Charles Lea. Lingiustizia della giustizia : storia delle torture e delle violenze legali in Europa, Fratelli Melita Editori, 1989. Ancora un esempio della funzione illuminante della Fede nella storia occidentale...Successive migliorie verranno apportate allInquisizione da Innocenzo IV (Sinibaldo Fieschi, 1243-1254), che con la Bolla Ad extirpanda Cfr. Lea. Lingiustizia ... cit., p.500.impose ai magistrati civili di utilizzare la tortura per estorcere confessioni agli eretici e delazioni su nuove vittime da perseguitare. La tortura diverr la prassi essenziale del processo inquisitorio e il suo elaborato rituale si elever a una perfezione tecnica che nessunaltra istituzione antica o moderna, almeno in Occidente, ha mai raggiunto.Ma oltre agli eretici allorizzonte del pio sguardo ecclesiastico stava iniziando a profilarsi un obiettivo ancora pi succulento: le streghe.Lesistenza di un culto clandestino, sotterraneo, dai confini incerti e inquietanti, presente - sembra - soprattutto nelle zone montuose, era conosciuto dalla Chiesa fin da prima dellanno Mille. Se ne faceva infatti cenno in uno scritto ecclesiastico noto come Canon Episcopi, Cfr. Sergio Abbiati, Attilio Agnoletto, Maria Rosario Lazzati (a cura di). La stregoneria : diavoli, streghe, inquisitori dal Trecento al Settecento, Milano, Mondadori, 1991, p.21-24. attribuito in quellepoca al Concilio di Ancyra del 314, ma che studi recenti hanno riconosciuto come un documento legislativo carolingio del nono secolo. Nel Canon si parla di donne diaboliche, che cavalcavano di notte al seguito di Diana (o Erodiade) per celebrare orge pagane. Si afferma inoltre che le partecipanti al culto vivevano in sogno le loro esperienze sotto linflusso pi o meno indiretto del Diavolo e si incitavano i vescovi a dissuadere queste donne dalle loro illusioni con la predicazione del Vangelo e senza alcuna forma di persecuzione.Ma nel 1326 il papa avignonese Giovanni XXII (Jacques Duse, 1316-1334) emana la Bolla Super illius specula Ivi, p.338. Giovanni XXII follemente superstizioso, al punto di tenere sempre sulla propria tavola un pane con infilato dentro un coltello dargento contro le fatture; cfr. Nazareno Fabbretti. I vescovi di Roma : breve storia dei papi, Cinisello Balsamo, Edizioni Paoline, 2. ed., 1987, p.214. Nella sua Bolla Giovanni XXII ordina la persecuzione anche contro la magia e lastrologia divinatoria, nonch il rogo pubblico dei libri eretici ed empi., in cui dichiara che streghe e stregoni rappresentano un culto reale e realmente cospirano con il Demonio, commerciando fisicamente con Lui per poi contagiare il gregge di Cristo. E invoca quindi la loro cruda persecuzione. E linizio della caccia alle streghe. Il che voleva dire ancora tanto lavoro per lInquisizione.

LInquisizione romana

Mentre in tutta Europa impazzava la caccia alle streghe, le cui vittime oscillano secondo gli studiosi tra un minimo di 60.000 e un massimo di 9 milioni, Paolo III (Alessandro Farnese, 1534-1549), considerando che tutto sommato ci si stava annoiando e bisogna ravvivare lambiente, creava una nuova Inquisizione, particolarmente dedicata alle eresie locali di Roma e dintorni: la Santa Romana e Universale Inquisizione, meglio nota dal 1542 come SantUffizio, sorta con la piena collaborazione e approvazione di un santo tutto nuovo e ardente del calibro di Ignazio di Loyola, il fondatore dellOrdine dei Gesuiti.Siamo allalba della Controriforma e del Concilio di Trento: il corto circuito fra Cristianesimo cattolico e Cristianesimo protestante ha partorito un nuovo mostro. E nella loro citt finalmente i papi-monarchi possono godersi direttamente le urla delle loro vittime. Troviamo infatti sadici torturatori come il tirannico Paolo IV (Giampiero Carafa, 1555-1559) e san (!) Pio V (Michele Ghislieri, 1566-1572) presiedere di persona agli interrogatori nelle segrete vaticane, dove i tormenti strappano ai malcapitati ogni genere di confessione.E sar proprio la Santa Romana Inquisizione, alias SantUffizio, che - nonostante il volgere dei secoli successivi e la graduale, mai troppo auspicata perdita di potere e prestigio da parte della Chiesa cattolica romana - sapr sopravvivere fino... indovinate un po! fino a oggi, nel senso pi letterale del termine, perch anche se si pu stentare a crederlo lInquisizione romana, debitamente riformata e sotto nuovo nome, esiste ancora. Fu soltanto nel 1908 che con la Bolla Sapienti consilio papa Pio X (Giuseppe Sarto, 1903-1914), anchegli santo, la trasform in Congregazione del SantUffizio, indirizzandola fortunatamente al solo controllo giuridico allinterno della Chiesa. Mentre nel 1965 Paolo VI (Giovanni Battista Montini, 1963-1978) ha operato una nuova metamorfosi, modificandone il nome - forse ormai leggermente sospetto... - in Congregazione per la Dottrina della Fede, Cfr. Religioni e miti : dizionario enciclopedico, Milano, Bompiani, 1987, vol.2, p.338, alla voce Inquisizione. le cui gesta, interferenze e ingerenze nel mondo laico sotto il Papato controriformista di Karol Wojtyla sono a tutti ben note.A questo punto possiamo anche riporre - finalmente- il libro di Guiraud sullo scaffale delle barzellette e procedere oltre nellanalisi di alcuni dettagli di questo brutto sogno della Storia. Perch solo i dettagli, nella loro scandalosa evidenza, possono aiutarci a non dimenticare. E a sbeffeggiare i revisionisti dellultimora.

Per non dimenticare

Il martirio! Ecco il sogno della mia giovinezza ... io non desidero un sol genere di supplizio; per appagarmi mi occorrerebbero tutti. Come voi, Sposo mio adorato, vorrei esser flagellata, crocifissa! ... Vorrei morire scorticata come san Bartolomeo; come san Giovanni vorrei essere immersa nellolio bollente; desidero come santIgnazio dAntiochia desser maciullata dai denti delle fiere, per divenire un pane degno di Dio. Vorrei con santAgnese e santa Cecilia presentare il mio collo alla spada del carnefice e come Giovanna dArco mormorare il nome Ges sopra un rogo ardente!. In: Uta Ranke-Heinemann. Cos non sia, Milano, Rizzoli, 1993, p.308.Davvero una sfortuna per Santa Teresa del Bambin Ges, che coltiv una cotanta brama di molteplice supplizio e mor invece - nel 1897 - di banale malattia, non essere nata tre secoli prima. Non come santa, sintende, ma come strega; o almeno come apparente strega (alla pulzella dOrlans era pure accaduto! La giovane contadina Giovanna dArco (1412-1431), detta pulzella dOrlans, che in seguito a certe visioni divine si era convinta che Dio la chiamasse a liberare la Francia dagli Inglesi, fu condannata da un tribunale ecclesiastico a essere bruciata viva sotto accusa di eresia e stregoneria, mentre cinque secoli dopo, nel 1920, la Chiesa Cattolica lha addirittura canonizzata!). Avrebbe cos soddisfatto ampiamente il suo desiderio di martirio, tanto pi probabile per il fatto che era donna.Le donne, infatti, furono le vittime predilette della carneficina inquisitoria e il perch ce lo spiegano due inquisitori domenicani, graditissimi a papa Innocenzo VIII (Giovanni Battista Cybo, 1484-1492) e autori di uno dei pi importanti best seller della caccia alle streghe: il famigerato Malleus malleficarum - Il martello delle streghe, stampato per la prima volta a Strasburgo nel 1486. La donna, scrivono a chiare note Heinrich Institoris e Jakob Sprenger, pi amara della morte perch la morte naturale e uccide solo il corpo, ma il peccato, che cominciato con la donna Il riferimento, naturalmente, allEva biblica, che indusse Adamo al peccato, con la conseguente perdita di tutti i vantaggi - primo fra tutti limmortalit - che avevano nel Paradiso Terrestre., uccide lanima, privandola della grazia e trascinando il corpo nella pena del peccato. E proseguono: il volto delle donne un vento che brucia e la loro voce il sibilo di un serpente. Inoltre attirano innumerevoli uomini e animali con stregonerie. Il loro cuore una rete, cio imperscrutabile la malvagit che regna nel loro cuore. E le mani sono vincoli che imprigionano perch, dove mettono la mano per stregare una creatura, con la complicit del Diavolo ottengono quello che vogliono. ... tutte queste cose provengono dalla concupiscenza carnale che in loro insaziabile ... per cui esse si agitano con i diavoli per soddisfare la loro libidine. Si potrebbe dire di pi, ma per chi comprende appare con sufficiente chiarezza che non c da stupirsi che tra coloro che sono infetti dalleresia delle streghe ci sono pi donne che uomini. E, di conseguenza, bisogna chiamare questa eresia non degli stregoni ma delle streghe, perch la denominazione risulti ancor pi giustificata. E sia benedetto lAltissimo che finora ha preservato il sesso maschile da un cos grande flagello. Egli ha infatti voluto nascere e soffrire per noi in questo sesso, e perci lo ha privilegiato Institoris e Sprenger. Il martello delle streghe, Venezia, Marsilio, 4. ed., 1982, p.94-95. Gi nel 1330 il francescano Alvaro Pelayo aveva redatto, su richiesta di Giovanni XXII, il De plantu Ecclesiae (Il pianto della Chiesa), dove vengono riportati ben 102 vizi e misfatti della donna..La citazione, che evidenzia la spaventosa misoginia della Chiesa, riscontrabile del resto fin dagli esordi del Cristianesimo Predicava san Paolo nella sua quinta lettera agli Efesini: come la Chiesa sta sottomessa a Cristo, cos anche le mogli siano soggette ai loro mariti in tutto., getta una sinistra luce su quellinsana ideologia religiosa che, come un morbo pestilenziale, ha impregnato per secoli la societ e la cultura occidentali: una spiritualit fondata da un lato sul dolore, il sangue e il martirio dello stesso Dio, dallaltro sul senso di colpa che ne deriva, dato che a causare lautosacrificio di Cristo sulla croce sono stati i gravissimi peccati commessi dallumanit, ai quali diede il tragico avvio la donna-Eva, esclusa nel Cristianesimo da qualsiasi forma di divinizzazione (la Madonna soltanto santa, non Dea!).La caccia riguard dunque soprattutto le donne e in particolare quelle che maneggiavano erbe (strumenti base per unguenti diabolici), facevano le levatrici (e avevano cos occasione di agire sui neonati a favore di Satana) o coltivavano una ritualit di matrice pagana e naturista Alcune streghe raccontarono di aver partecipato a certi rituali di cui si parla nel gi citato Canon Episcopi, chiamati gioco di Diana o di Erodiade e condotti dalla sapientissima Signora Oriente, che istruiva nella magia i suoi adepti. Cfr. Pinuccia Di Gesaro. Streghe, Bolzano, Praxis 3, 1988, p.378 e p.750., lunica che poteva offrire qualche spazio a unespressione pi spontanea e sensuale della femminilit. Mentre aguzzini furono sia i tribunali - laici ed ecclesiastici, cattolici e protestanti - sia la ferocia del popolo, imbevuti e sconvolti comerano tutti da concetti quali peccato, malefici e altre simili diavolerie. Cos per secoli, tanto dur lo sterminio (gli ultimi roghi sono stati appiccati nella seconda met dellOttocento), si infier barbaramente sul corpo delle streghe senza concedere loro, come pure accadeva per gli eretici, alcuna possibilit di difesa.I capi di imputazione per stregoneria si presentano come un bizzarro coacervo di superstizioni popolari e fantasticherie teologiche. La strega, e assai pi raramente lo stregone, provoca tempeste e siccit. E capace di creare sorci che rovinano il raccolto. Toglie il latte al bestiame. Uccide bambini sacrificandoli a Satana. Rende impotenti. Si trasforma in animali vari, soprattutto in lupo, in gatto nero - da cui la nota superstizione - e in orso. Realizza unguenti per volare e per smaterializzarsi. Partecipa ai sabba, feste infernali durante le quali si balla, si ride, si fanno orge, si rende omaggio a un uomo vestito da caprone baciandogli il deretano e si mima uninversione parodiante della Messa. Si incontra frequentemente con il Diavolo (o con una diavolessa) per farci lamore, scabrosa unione che produce talvolta dei figli. Utilizza oggetti magici. Insomma, un vero demonio... E i simili, si sa, vanno coi simili: ecco perch il Diavolo ama tanto le streghe!Laccusa di aver compiuto malefici poteva essere provocata da episodi di una banalit sconcertante, come nel caso di quella donna di Frisinga (Germania, fine Cinquecento) che fu denunciata, arrestata e torturata solo perch dopo una grandinata aveva osservato che il tempo avrebbe potuto peggiorare!Ivi, p.510. Il terrorismo religioso e latavico bisogno di trovare un capro espiatorio su cui scaricare tutti i mali del mondo - come il cattivo raccolto o, peggio, la pestilenza - erano cos universalmente e intensamente sentiti da non lasciare alcuna via di scampo alle sospette streghe, e questo sia in area cattolica che nelle regioni protestanti Invece nelle zone orientali, governate dalla Chiesa ortodossa, la caccia alle streghe stata quasi inesistente. Un sospetto, una voce, una maldicenza di un vicino bastava a far intervenire lInquisizione, che trascinava la poveretta in un vortice impietoso in cui le pi atroci sevizie della tortura si alternavano alla prigionia in luoghi malsani e sotto la morsa straziante di catene e catenacci.Come poteva venir condotto un processo di questo tipo lo racconta, scandalizzato, un gesuita tedesco, Friedrich Von Spee, al quale la crudelt dei suoi confratelli inquisitori fece venire addirittura un incanutimento precoce. Contro gli abusi dellInquisizione scrisse nel 1631 la Cautio criminalis (Cautela criminale), pubblicata anonima, che suscit scandalo e che un certo padre Roestius cerc di far inserire nellIndice dei libri proibiti. Cfr. Di Gesaro. Streghe ... cit., p.324. La sua indignazione era suscitata da casi ai quali aveva personalmente assistito, come quello di Gaia, una povera donna ... nei confronti della quale ci sono solamente dei sospetti e nulla di certo. Un episodio cos esemplare che merita di essere riportato con le stesse parole di Von Spee.I giudici, per non mostrare che il processo basato su indizi insufficienti, si pongono una domanda preliminare. La vita di Gaia - dicono - quella di una persona cattiva o invece una vita onesta? Se cattiva, ci gi un indizio sufficiente per la condanna. ... Se ... onesta, che significa? Un bel niente! Si sa - dicono - le streghe dissimulano la loro perfidia e si fingono buone! ... Gaia condotta in carcere. Ora si pone un altro dilemma: mostrer paura o rester tranquilla? Se avr paura ci gi considerato un forte indizio di colpevolezza. E la sua stessa coscienza - dicono - che laccusa! Se invece rester tranquilla, sicura della propria innocenza, anche questo un indizio a carico. E tipico delle streghe - dicono - andare a fronte alta, proclamarsi innocente! ... La difesa dellavvocato, quando viene permessa, di ben poco aiuto ... I giudici ammoniscono i difensori ad essere prudenti, per evitare il rischio di essere chiamati protettori delle streghe ... Il giorno dopo ... i giudici mandano Gaia alla camera di tortura. Prima di infierire su di lei un littore la esamina minuziosamente per evitare che si premunisca contro i dolori con qualche maleficio. Ogni parte del suo corpo, anche la pi intima, viene frugata. ... Sono sacerdoti consacrati ed inquisitori ecclesiastici ad occuparsi di questo compito: dipendenti, cio, dei principi della Chiesa. In Germania non si prende alcun provvedimento contro di loro, come previsto dai documenti pontifici ... A questo punto Gaia, completamente nuda, viene torturata perch riveli la verit. Cio perch dichiari: sono colpevole! ... La prima tortura, dolorosissima, pi lieve in confronto al resto. Se la donna confessa, gli inquisitori affermano addirittura che la confessione stata ottenuta senza ricorso alla tortura ... E lecita ogni tortura. E i giudici sono convinti di non peccare. Se Gaia durante la tortura gira gli occhi o il suo sguardo si pietrifica per il dolore, il giudice pronto. Se torce gli occhi - dice - cerca il suo amante. Se tiene fisso lo sguardo - dice - ecco, lo ha trovato! ... se il volto si contrae per la sofferenza atroce ... i suoi carnefici dicono: ecco, ride! Allo stesso modo lanziana benestante Franchetta Borelli, che fu coinvolta in uno dei tanti processi di streghe istruiti a Triora (un paese di confine tra Liguria e Piemonte), osserv durante la tortura: io stringo i denti e poi diranno che rido. Franchetta fu sottoposta per 23 ore consecutive al supplizio del cavalletto, che consisteva nel far distendere laccusato sopra un cavalletto di legno legandogli pesi alle mani e ai piedi, oppure stirandogli le braccia e le gambe con una fune. Cfr. Claudio Bond. Strix, Roma, Lucarini, 1989, p.113 e seguenti. ... E colpevole. Sempre. Tratto da: Fabio Troncarelli. Le streghe, Roma, Newton Compton, 2. ed., 1992, p. 152-155.E chiss se Von Spee aveva letto lopera di Bodin, dove si leggono certi truci consigli come quello che conviene far chiaramente apparire [alle carcerate] che si stanno preparando strumenti in gran numero e corda in quantit e uomini addetti ai tormenti. E le si tenga per qualche tempo sospese in codesta paurosa attesa. E anche un buon espediente, prima di fare entrare laccusata nella camera della tortura, di fare gridare qualcuno in modo spaventoso, come se fosse suppliziato. E si dica allaccusata che si sta dando la tortura, terrorizzandola in tale modo ed estorcendole la verit. Dalla Demonomania degli stregoni (1580) del laico - ma certo assai credente! - Jean Bodin, ex sostenitore della tolleranza religiosa, giurista, economista, storico e filosofo, considerato oggi come uno dei padri della moderna economia politica. In: Troncarelli, Le streghe ... cit., p.112-114.Durante la tortura una delle prove pi sicure di colpevolezza se limputata non piange (denota infatti un animo freddo e cattivo) o se addosso, nella vagina o altrove, presenta il marchio satanico, ossia un punto dove, infilandoci un ago, non sente alcun male - il che avviene normalmente quando si tratta di cicatrici. Se poi mentre viene torturata sta zitta significa che ha realizzato il maleficium taciturnitatis (maleficio del silenzio), se invece eloquente il Diavolo a metterle in bocca le parole di discolpa. E in Olanda soprattutto, ma anche altrove, si poteva perfino essere condannate se si pesava troppo poco o meno di quanto si appariva... Insomma, non cera niente da fare: occorreva per forza confessarsi colpevoli. E gi che cerano i giudici costringevano linquisita a fare il nome delle complici, che non potevano certo mancare e che non era davvero il caso di lasciar girare libere a infettare il mondo. Cos, fra una tortura e laltra, il numero delle accusate si allargava a macchia dolio, colpendo ogni ceto sociale. Anzi essere ricchi costituiva spesso una situazione a rischio, dal momento che i beni del condannato venivano confiscati dallArcivescovado o direttamente dallInquisizione...Non che sul versante opposto i poveracci se la passassero meglio: perseguitarli come streghe e stregoni poteva infatti essere un comodo sistema per un bel ripulisti sociale. Tant che il pi grande processo austriaco per stregoneria coinvolse proprio vagabondi e pezzenti, che si erano uniti - pare - in una sorta di filiazione fraterna. Su 180 imputati ne furono condannati 140, la maggior parte dei quali al di sotto dei 20 anni, molti minori di 10 e alcuni addirittura con meno di 5 anni, anche se la pena capitale inflitta ai pi piccoli fu poi revocata con la reclusione in riformatorio. Cfr. Di Gesaro, Streghe ... cit., p. 413, dove lepisodio viene definito un vero e proprio massacro dei pezzenti.Quale morte attendeva infine le ree-loro-malgrado-confesse? Perlopi venivano bruciate vive, oppure, se il giudice era clemente, prima del rogo le si strangolava o impiccava. E se molte morivano prematuramente sotto tortura, alcune pi fortunate riuscivano perfino a suicidarsi in carcere. Come lultrasessantenne romana Bellezza Orsini, che fu processata nel 1528. La sua vicenda riassunta in: Bond. Strix ... cit., p. 87-109. N si deve pensare che durante la tortura si avesse qualche rispetto per let avanzata: anzi pi vecchie erano, pi crescevano le probabilit che fossero streghe! Un legame, questo fra stregoneria e anzianit, testimoniato ancora oggi dalla mitica Befana che, erede folcloristica delle streghe e bruciata perci nei riti popolari di fine-inizio anno, viene infatti immaginata e rappresentata come unultracentenaria.

Quesiti senza risposta

Questi i preamboli. Tutto questo analisi storica. Per non dimenticare. Per avere sempre presente a quali disastri possono condurre le ideologie religiose monoteiste, convinte come sono che c un unico Dio (il loro). E anche per tentare di capire com stato possibile che: a) per centinaia danni quasi tutti siano stati assertori o quantomeno complici delleccidio, anche uomini di grande ingegno e cultura; b) che la Chiesa sia sopravvissuta - e quanto bene! - a una simile vergogna, peraltro mai ammessa n rinnegata pubblicamente e che pure in cos grave contraddizione con la sua tanto proclamata dottrina sociale; c) che in Italia dello sterminio nazista si parli continuamente e si rievochi con forza, come ultima moda, il massacro della Vandea, mentre dellInquisizione si occupino soltanto quelli che vogliono rivalutarla, come appunto lOpus Dei o il gi citato Cardini.In un cos breve articolo non c spazio per elaborare risposte a quesiti cos difficili e complessi. Restano solo poche righe per ricordare. Per ricordare quei torturatori violenti e disumani che per combattere Satana hanno squarciato, dissanguato e scorticato uomini e donne senza piet, per ore e giorni consecutivi La tedesca Maria Holl, che nel 1590 sub 56 torture, un eclatante esempio, ma non certo isolato. Un compendio delle atrocit inquisitoriali - di molte delle quali non abbiamo potuto parlare per motivi di spazio, come il tormentum insomniae, con il quale si teneva sveglia la vittima per giorni sferzandola quando si assopiva - fornito dal citato saggio, ampio e documentatissimo, della Di Gesaro, che aiuta a inquadrare il problema nella sua sconvolgente crudezza storica., mortificandoli in un sadico gioco reso ancora pi eccitante dalla nudit delle vittime e dalla loro atroce sofferenza.Non stato un film dellhorror. Non si trattato di realt virtuale o di un gioco di ruolo. Bens di una verit storica, che reclama di essere svelata. E che fa riemergere dal tempo il grido di rabbia e di dolore lanciato da una donna di Pisogne (Val Camonica) contro il vicario che le stava leggendo la sua sentenza di morte durante un processo per stregoneria del 1518: mi fate un grande torto. Gli altri devono saperlo che, siccome io non dicevo come voi volevate, mi avete detto brutta vacca e altre parolacce. E non mi avevate giurato di lasciarmi andare se avessi detto come volevate voi? Mi avete sullanima, com vero che avete addosso un vestito. Voi siete peggio di me. Di Gesaro, Streghe ... cit., p.387.

Marzo 1995