dontortacoordinamentobanchepopolarivenete.files.wordpress.com…  · Web viewHa quindi espresso il...

2
L’incontro organizzato dal Sindaco de Comune di Cornuda in collaborazione col Coordinamento Associazioni Banche Popolari Venete “ don Enrico Torta” ha visto la partecipazione di oltre 500 persone che hanno completamente occupato il cinema. I relatori della serata: Walter Baseggio presidente del “centro di primo soccorso risparmiatori “ di Montebelluna, l’avv. Andrea Arman, l’Avv. Paolo Polato e Loros Mazzorato hanno affrontato i più svariati temi rispondendo anche a quesiti strettamente tecnico giuridici che i risparmiatori hanno posto. Il tema centrale della serata è stato l’analisi dell’attuale situazione a fronte dell’incalzante campagna attuata dalle banche popolari per convincere i risparmiatori a sottoscrivere la transazione e le prospettive di recupero del risparmio. Da molte parti della sala i risparmiatori si sono lamentati delle continue insistenze dei dipendenti bancari e dell’atteggiamento altero e sprezzante delle banche nei loro confronti. I relatori hanno evidenziato che i veri beneficiari della proposta di transazione non sono i soci risparmiatori ma le banche stesse che cercano di eliminare il contenzioso giudiziario per poter addivenire alla vendita delle banche e lucrare un vantaggio. Sono state sollevate anche perplessità per le affermazioni dei dirigenti bancari i quali promettono discontinuità, trasparenza e nuovo corso virtuoso della banca con rilancio economico del territorio. L’avv. Arman ha affermato che tali discorsi sono stati fatti dai banchieri sin dal dicembre 2015 ed i risultati sono stati esattamente il contrario di quanto promesso. Ha anche sottolineato che Veneto Banca e Banca Popolare di Vicenza non sono più banche del territorio in quanto i risparmiatori sono stati espropriati sia del valore delle azioni che della proprietà delle banche che oggi sono per oltre il 99% di proprietà del Fondo Atlante che ha sede in Lussemburgo e che ha come obbiettivo il rivendere le banche al miglior offerente. La critica ha colpito anche il decreto Renzi che ha imposto la trasformazione delle banche Popolari in S.P.A. pure, così consentendo la scalata degli istituti veneti ai capitali esterni che, secondo l’avv. Arman, mirano ad impadronirsi del tessuto economico della regione ed ha definito l’operazione che si è sviluppata sulle banche popolari venete un atto di guerra nei confronti dell’economia del Veneto. Infine, ha sottolineato come la promessa delle dirigenza bancarie di ripristinare l’operatività delle banche a favore del tessuto economico locale composto da piccole medie imprese, sia una semplice promessa al fine di captare la benevolenza di un territorio che sta vivendo uno spaventoso periodo di siccità creditizia ma che non abbia un vero contenuto perché non si sa chi sarà il prossimo padrone delle banche e cosa vorrà questi farne. Ha quindi espresso il timore che queste banche possano diventare un passepartout per la

Transcript of dontortacoordinamentobanchepopolarivenete.files.wordpress.com…  · Web viewHa quindi espresso il...

Page 1: dontortacoordinamentobanchepopolarivenete.files.wordpress.com…  · Web viewHa quindi espresso il timore che queste banche possano diventare un passepartout per la finanza internazionale

L’incontro organizzato dal Sindaco de Comune di Cornuda in collaborazione col Coordinamento Associazioni Banche Popolari Venete “ don Enrico Torta” ha visto la partecipazione di oltre 500 persone che hanno completamente occupato il cinema. I relatori della serata: Walter Baseggio presidente del “centro di primo soccorso risparmiatori “ di Montebelluna, l’avv. Andrea Arman, l’Avv. Paolo Polato e Loros Mazzorato hanno affrontato i più svariati temi rispondendo anche a quesiti strettamente tecnico giuridici che i risparmiatori hanno posto. Il tema centrale della serata è stato l’analisi dell’attuale situazione a fronte dell’incalzante campagna attuata dalle banche popolari per convincere i risparmiatori a sottoscrivere la transazione e le prospettive di recupero del risparmio. Da molte parti della sala i risparmiatori si sono lamentati delle continue insistenze dei dipendenti bancari e dell’atteggiamento altero e sprezzante delle banche nei loro confronti. I relatori hanno evidenziato che i veri beneficiari della proposta di transazione non sono i soci risparmiatori ma le banche stesse che cercano di eliminare il contenzioso giudiziario per poter addivenire alla vendita delle banche e lucrare un vantaggio. Sono state sollevate anche perplessità per le affermazioni dei dirigenti bancari i quali promettono discontinuità, trasparenza e nuovo corso virtuoso della banca con rilancio economico del territorio. L’avv. Arman ha affermato che tali discorsi sono stati fatti dai banchieri sin dal dicembre 2015 ed i risultati sono stati esattamente il contrario di quanto promesso. Ha anche sottolineato che Veneto Banca e Banca Popolare di Vicenza non sono più banche del territorio in quanto i risparmiatori sono stati espropriati sia del valore delle azioni che della proprietà delle banche che oggi sono per oltre il 99% di proprietà del Fondo Atlante che ha sede in Lussemburgo e che ha come obbiettivo il rivendere le banche al miglior offerente. La critica ha colpito anche il decreto Renzi che ha imposto la trasformazione delle banche Popolari in S.P.A. pure, così consentendo la scalata degli istituti veneti ai capitali esterni che, secondo l’avv. Arman, mirano ad impadronirsi del tessuto economico della regione ed ha definito l’operazione che si è sviluppata sulle banche popolari venete un atto di guerra nei confronti dell’economia del Veneto. Infine, ha sottolineato come la promessa delle dirigenza bancarie di ripristinare l’operatività delle banche a favore del tessuto economico locale composto da piccole medie imprese, sia una semplice promessa al fine di captare la benevolenza di un territorio che sta vivendo uno spaventoso periodo di siccità creditizia ma che non abbia un vero contenuto perché non si sa chi sarà il prossimo padrone delle banche e cosa vorrà questi farne. Ha quindi espresso il timore che queste banche possano diventare un passepartout per la finanza internazionale che consenta il controllo del sistema economico Veneto. Forte quindi è stato l’invito rivolto alla numerosa platea di non accettare la proposta di transazione e di diffondere anche fra chi non è socio delle banche le ragioni della protesta dei risparmiatori che oggi combattono per il recupero dei loro soldi ma anche per impedire che la democrazia costituzionale diventi una democrazia finanziaria dove vige la legge del “ chi ha più soldi comanda”. La protesta dei risparmiatori organizzati veneti è stata definita resistenza.

Si è poi parlato del possibile intervento di capitale di stato ed auspicato che una volta entrato lo stato vi sia un cambio di atteggiamento che tenga conto e rispetti tutte le parti coinvolte nella crisi bancaria riconoscendo un dignitoso indennizzo ai risparmiatori imbrogliati ed evitando che il Veneto diventi terra di conquista.