INVIATO SPECIALE – RACCONTO PER IL 2019.

[APPROFONDIMENTO LETTERARIO 1: Egitto- Aigyptos: Omero per primo ne parla, rifacendosi al nome dato dai greci, che traduce l’originario termine babilonese HIKUPTAH, il tempio di PTAH a Menfi (città che porta anche il nome di Gisa).Gli antichi Egizi invece usavano il termine KHENET o KHEMET o KEMI, che vuol dire Terra Nera, a differenza del DASHRET o DESHRET, la Terra Rossa del deserto, appunto!Il BASSO EGITTO (quota zero del mare) è la zona del Delta del Nilo (rappresentato dal Giunco o dal Loto), l’ALTO EGITTO (quota elevata oltre 130 mt. sul livello del mare) è la zona interna lungo il fiume Nilo (rappresentato dall’Ape o dal Papiro).]

2. Luxor è una città situata sulla riva est del Nilo, nel sud dell'Egitto. Sorge sull'antico sito di Tebe, la capitale dei faraoni nel loro periodo d'oro, dal XVI all'XI secolo a.C. Oggi la città ingloba due antichi e maestosi monumenti superstiti: l'elegante tempio di Luxor e, circa 1 chilometro a nord, il tempio di Karnak. Le tombe dei faraoni della Valle dei Re e della Valle delle Regine si trovano sulla riva ovest del fiume. Altitudine: 76 m

3. Il miracolo del sole ad Abu Simbel il 22 febbraio

Nel sito archeologico dell'Egitto avviene un fenomeno incredibile.Abu Simbel e il miracolo del sole19 febbraio 2018 - Abu Simbel, una delle località più scenografiche dell’Egitto, è lo scenario di un fenomeno suggestivo tra scienza e magia.Ogni anno il 22 febbraio i raggi del sole entrano nel tempio illuminando la camera del Faraone. Il fenomeno avviene solo due volte l’anno (l’altra data è il 22 ottobre).Da sempre i popoli antichi costruiscono gli edifici sacri creando corrispondenze fra il loro allineamento e la disposizione di costellazioni e pianeti, testimoniando la consapevolezza del legame tra fenomeni celesti e terrestri, in particolare della forte influenza del Sole.Uno degli esempi più incredibili di questo legame fra architettura e astrologia è Abu Simbel, località dell’alto Egitto, dove da migliaia di anni due volte l’anno avviene quello che è definito il miracolo del Sole: dalla piccola porta incastonata tra le colossali statue i raggi di luce penetrano nell’oscurità del tempio illuminando l’effigie del faraone.Abu Simbel è un complesso archeologico fatto costruire da Ramsete II nel XIII secolo a.C. ma scoperto solo nel 1813 dall’archeologo svizzero Johann Ludwig Burckhardt che lo trovò sepolto sotto la sabbia. Il primo a entrarvi, però, fu l’archeologo italiano Giovanni Battista Belzoni nel 1817.È stato riconosciuto nel 1979 Patrimonio dell’umanità dall’Unesco che, nel 1964, aveva promosso un’operazione archeologica colossale spostando i templi e smontandoli blocco per blocco sulla riva del Lago Nasser dove si trovano oggi, per evitare che venissero sommersi dalle acque del Nilo in seguito alla realizzazione della diga di Assuan.Il complesso di Abu Simbel è composto da due templi scavati nella roccia: il più grande è dedicato a Ramsete II, il secondo, più piccolo, a sua moglie Nefertari. Grazie all’orientamento del tempio, i raggi del Sole entrano e vanno a colpire un punto preciso per ben 20 minuti: il volto della statua del faraone. Secondo gli antichi egizi, i raggi del Sole avrebbero così ricaricato di energia la figura del faraone.Nel corso dell’anno vengono illuminate anche altre divinità sedute nel Santuario insieme a Ramsete II deificato: Amon-Ra (padre di tutti gli dei e dio del sole) e Ra (dio del sole). Volutamente rimane escluso dal fenomeno il dio delle tenebre Seth.La storia dice che il 22 febbraio fosse il giorno in cui nacque il faraone Ramsete (in questa data aveva infatti inizio l’anno civile egiziano) e il 22 ottobre quello dell’incoronazione e che per questo furono scelte queste date come importanti nella vita del Regno. Gli archeologi, invece, sostengono che il 22 ottobre fosse la data della fine della piena del Nilo e il 22 febbraio la data del raccolto.

(Ultima immagine: processione di dèi verso Horo o Ra - il disco solare).

INVIATO SPECIALE – Una storia che comincia così così e finisce meglio! (a Roma) – Iniziata in Pedara Catania, l’8 Dicembre 2018, festa dell’Immacolata.

CANOVACCIO. Due Giornalisti –Fotoreporter vengono inviati in Africa per l’Assemblée Juvénile Inter-Africa, che ha per tema: “Salviamo il Pianeta” dalla speculazione delle grandi multinazionali americane, europee e asiatiche, che si svolge “Alle Sorgenti del Nilo”, mitico posto, vicino al Lago Vittoria, cercato per decenni dagli esploratori europei. Il viaggio si svolge abbastanza serenamente partendo dall’Italia, dalle sorgenti del Po (di 652 km., sul Piano del Re a mt 2020 di altitudine, nel Monviso), ma continua in modo burrascoso una volta arrivati ad Alessandria d’Egitto (Biblioteca antica, ecc.). Arrivando al Cairo, si viene a sapere che tra i giornalisti in viaggio da Alessandria verso “A.J.I.A”, sono scomparse due giovani giornaliste. I nostri fotoreporter trovano l’aiuto di un giovane egiziano “copto”, che si presta a continuare il viaggio con loro. Scoprono piccole “tribù” legate al passato, trafficanti che cercano di sfruttare questi gruppi umani “ancestrali”, emissari delle multinazionali in cerca di sfruttare le risorse delle foreste e della potenza delle acque. Scoprono finalmente il mistero delle due ragazze che hanno fatto amicizia con la tribù di indigeni. I nostri giornalisti, ritornano appena in tempo indietro per la chiusura dell’Assemblea Ecologica, che “incarica” un gruppo di giovani africani e di diversi continenti ad andare all’ONU e a Roma per il post-Sinodo dei Giovani e portarvi la “loro” voce.

Anteprima - Alle sorgenti del Po.

Kris: (Risalendo di lato il torrentello nel Piano del Re sul Monviso, mt. 2020) E poi dicono che dobbiamo salvare il pianeta! Guarda qui quanti rami rotti in questo torrente che…Alexios: … che dovrebbe portarci alle sorgenti del Po. Altezza sul livello del mare 2020 metri.Kris: Sai Alexios, che è la stessa altezza riscontrata per la Grotta del Gelo, sull’Etna, il ghiacciaio perenne più meridionale d’Europa?Alexios: Ricordo, Kris! E ti ho fatto anche le fotografie. Ci siamo stati l’anno scorso. Dopo aver visitato Patmos, la mia isola greca. Ecco la curva del ruscello: ci siamo quasi! Kris: Ma cosa c’è che devìa la corrente? Ecco altri rami rotti.Alexios: Ed ecco gli operai specializzati: i castori! Avevo sentito che erano ritornati da queste parti. Vai con le foto.Kris: Foto e video; perché il bello è riprendere i castori mentre lavorano, pur senza disturbarli. Video con occhiali Google accompagnato dal commento sonoro. (Al microfono) Siamo nel Piano del Re sul Monviso sulle Alpi italiane e stiamo visitando la sorgente che dà origine al fiume Po, di oltre 650 km. il fiume più lungo d’Italia.Alexios (continuando a registrare): Ben poca cosa in confronto alle migliaia di km. del Mississippi o del Nilo. Ed è proprio la sorgente del Nilo che andremo a studiare il prossimo mese, in occasione di una Assemblea Giovanile in Egitto, Africa, dove siamo inviati come fotoreporter e giornalisti.Kris (continuando): Siamo Inviati Speciali della testata giornalistica on line “Avvenire”, che ha redazioni in Europa, Africa, Asia e America del Sud. Mi presento: io sono Kris, che nel mio caso non significa Cristòforo ma Crisòstomo, cioè Bocca d’Oro, in ricordo delle mie origini egiziane e di San Giovanni Crisostomo di Alessandria d’Egitto dove andremo come prima tappa. Io però sono nato, per combinazione, ad Alessandria nel Piemonte.Alexios: E io mi chiamo Alexios, e si capisce subito che sono greco e vengo dall’isola di Patmos, famosa per la presenza dell’Apostolo Giovanni, che vi compose il libro dell’Apocalisse. Il mio nome Alessio significa Difensore; speriamo di difendere sempre il bene e la verità. Ed incomincio, qui sulle Alpi, a difendere i castori ed il loro lavoro, anche se stanno lasciando un poco di rami rotti nel torrente. Speriamo che alla fine puliscano tutto.Kris: Stiamo partendo dalle sorgenti del Po e finiremo con le sorgenti del Nilo, per indicare che proprio l’inizio di fiumi così diversi ci deve fare apprezzare la diversità ma anche la complementarietà dei popoli e delle nazioni.

Alexios: Abbiamo bisogno gli uni degli altri e nessun uomo si deve sentire straniero sulla terra. Godetevi assieme a noi il panorama e la natura incontaminata. Alla prossima.Kris: Seguiteci sul nostro canale YouTube. A presto!

Prima Tappa – La Biblioteca d’Alessandria d’Egitto.

Guida del Museo: Questa stanza è dedicata alla ricostruzione “virtuale” della grande Biblioteca di Alessandria, che era famosissima nell’antichità e di cui oggi non rimane quasi niente, a causa di incendi, distruzioni e terremoti. Recentemente è stata scoperta una tomba faraonica, e si sono fatti anche ritrovamenti relativi proprio alla nostra Biblioteca con dei papiri che contengono alcuni segni geroglifici di difficile interpretazione. Eccoli. Ammirate, ma come ben sapete non si possono fotografare.Kris (sottovoce ad Alexios): Interessanti questi geroglifici.Alexios: Come pure tutta la ricostruzione della Biblioteca intitolata ad Alessandro Magno, che ha dato il nome anche a tutta la città, che è la seconda per grandezza dopo la capitale del Cairo, ma prima per cultura, di tutta l’Africa.Kris: Alexios, comprendi qualcosa di geroglifico? Io mi arrangio, da buon discendente dei faraoni.Alexios: Kris, io mi contento di interpretare il greco antico ed anche il miceneo, così per svago.Kris: Bene, abbiamo finito. Usciamo e spegni la telecamera inserita nei tuoi occhiali Google, che si consuma la batteria.Alexios: Fatto. Risparmiamo. Ed ora all’aeroporto per raggiungere il cuore del misterioso Egitto, verso le sorgenti del Nilo. Kris: Oh, ma guarda! Senza volerlo abbiamo filmato anche i geroglifici. Li esamineremo con calma.(Proprio sulla scalinata del Museo, si avvicina un ragazzo) Youssef: Vi è piaciuta la Biblioteca? Comprate queste cartoline, disegnate da me, con le ultime scoperte della tomba faraonica e dei papiri sulla Biblioteca. Mi bastano 5 dollari o 5 euro, come preferite.Kris: Come ti chiami, paisà! Anch’io sono di famiglia egiziana.Youssef: Mi chiamo Youssef, e con i soldi che guadagno voglio andare in Italia a studiare. Qui ad Alessandria c’è una grande scuola italiana, per cui so parlare un poco italiano, ma vorrei frequentare l’Università, a Catania in Sicilia, che si è gemellata con la nostra città: Il queste foto, eccomi intanto alla scuola salesiana di Alessandria con i miei professori.Alexios: Bravo, dammi due pacchetti. Ecco 10 euro. Ci rivedremo allora in Italia.Youssef: Grazie due volte. Promesso! Ci rivedremo!Kris: Così mi piacciono i ragazzi. Non cercano l’elemosina e si danno da fare per il loro avvenire.(All’aeroporto)Alexios: Il nostro volo parte fra mezz’ora dall’uscita 10. Ti offro il caffè.Kris: Grazie, purché non sia il caffè alla turca o alla greca.Alexios: Ti offro un “espresso” all’italiana, a cui tu sei abituato. Ecco ordinato. A te.Kris: Grazie. Adesso i bagagli, belli pesanti perché c’è tutto quello che ci serve in montagna e lungo i fiumi.Youssef (si avvicina): La promessa è un debito, come si dice in Italia!Alexios: Youssef! Cosa ci fai qua?Youssef: Eccomi qua per aiutarvi col bagaglio. Non chiedo niente. Se ci permettete faremo il viaggio assieme, dato che ritorno a casa dai miei genitori, nell’Alto Egitto, come si diceva ai tempi dei Faraoni, all’interno lontano dal mare.Kris: Benvenuto. Avanti, che si è fatto tardi e l’aereo non ci aspetta.Youssef: Voi dove andate?Alexios: Segreto, ma non troppo. Alle Sorgenti del Nilo per un raduno giovanile Inter-Africa.Youssef: Prima dovete trovarle le sorgenti del Nilo, quelle vere. Ci sono parecchie teorie in proposito.Kris: Vedo che sei interessato all’argomento. Perché non vieni con noi? Diventerai esploratore come …Youssef: Come Livingstone, Stanley, o l’italiano Pietro Brazzà esploratore amico degli africani…Kris: Sei formidabile! Dove hai imparato queste cose?

Youssef: Ve l’ho detto. Alla scuola italiana di Alessandria. Da questa parte, seguiamo le indicazioni e non ci distraiamo se vogliamo prendere l’aereo.Alexios: OK. Vai avanti. No! Non da quella parte! Vedi che hanno messo il cartello che indica l’uscita 10? La nostra uscita.Kris: Affrettiamoci. Guarda! Già dietro di noi chiudono le porte! Vuol dire che siamo gli ultimi.Youssef: Lo stesso uomo che ha messo i cartelli indicanti l’itinerario, ha chiuso le porte dietro di noi. Strano! Non aveva la divisa dell’aeroporto.Alexios: Ed ora siamo al completo: uscita sbagliata. Siamo al posteggio esterno. Dobbiamo tornare indietro.Kris: O piuttosto cercare una scorciatoia. Venite. Da questa parte. Laggiù c’è un poliziotto.Youssef: Intanto abbiamo perso l’aereo. Quello laggiù. Ha ritirato la scaletta e addio Sorgenti del Nilo.Poliziotto: Buongiorno. Dove siete diretti? Non si può andare oltre i taxi..Kris: In effetti, abbiamo sbagliato l’uscita e siam venuti a chiedere informazioni per il gate 10.Poliziotto: Da questa parte e aprite bene gli occhi, altrimenti dovrò bloccarvi.Kris: Grazie e buon lavoro. Via, andiamo!Youssef (tornando indietro): Cosa vi dicevo! Il cartello con la falsa indicazione non c’è più. E nemmeno quel signore ben vestito, che ci segue da un po’ di tempo. Kris: Ti accorgi di tutto, Youssef!La signorina del banco accettazioni: Siete fortunati, perché abbiamo qualche ora di ritardo, per cui l’aereo appena partito era quello di questa mattina. Steward: Il vostro partirà tra circa un’ora, sempre dal gate 10. Vi accompagno io. Seguitemi.Alexios (salendo sull’aereo): Finalmente! E allora durante il volo, sorvoleremo i siti archeologici lungo il Nilo, La Valle dei Re, Le Piramidi, la Sfinge, Luxor, Karnak, Abu Simbel e altri. Youssef (sottovoce indicando il signore ben vestito che li segue e che si imbarca nello stesso aereo): Ehi, guardate chi c’è! Sarà stato lui?Alexios: Vedremo cosa saprai dirci, Youssef, sui siti archeologici.Youssef: OK. Accetto. Ma devo anche andare a visitare la mia famiglia, ricordatelo!Kris (sottovoce): Attenti al nostro uomo!

Seconda Tappa: Una storia lunga cinquemila anni.

(Durante il volo al di sopra del Nilo, il Comandante dell’aereo fa notare le Piramidi e il resto). Youssef: Ecco le grandi piramidi e la Sfinge, questa grande scultura a forma di leone accovacciato. Alexios: Ancora è un enigma, per quale motivo sia stata scolpita. Peccato che il tempo, quasi cinquemila anni, ne abbia rovinato la faccia. Kris: La grande piramide di Cheope è un capolavoro di astronomia.Youssef: In che senso?Kris: Nel senso delle misure. L’altezza di 146 mt. è il rapporto di distanza tra la terra e il sole.Youssef: Oh, guarda! Distanza già conosciuta dagli antichi egizi!?Alexios: Non solo questo! Anche la disposizione dei quattro punti cardinali è praticamente perfetta in accordo con la moderna astronomia.Kris: Ed ancora: i cunicoli interni “puntano” verso le costellazioni dell’Orsa e di Orione, che viene inoltre riprodotta dalla disposizione delle tre piramidi principali.Youssef: Dobbiamo essere orgogliosi, allora, dei nostri antenati.Kris: Ma non possiamo essere orgogliosi dei nostri contemporanei che hanno spostato tutto il tempio di Abu Simbel, tomba del faraone Ramsete II e sua moglie Nefertari, smontandolo a pezzi e portandolo 100 metri più in alto, per costruire la grande diga di Assuan.Youssef: Beh, almeno è per portare l’acqua! Meno male che non hanno fatto lo stesso con il tempio di Luxor o quello di Karnak, vicino la Valle dei Re.Alexios: Concentriamoci adesso sul nostro itinerario. Prossimo scalo, nei pressi del Lago Vittoria, con le sue cascate.

Kris: In ricordo della Regina Vittoria, nel nome della quale gli esploratori inglesi percorrevano queste terre.Youssef: Ne morirono parecchi di esploratori, verso la fine del Milleottocento, alla ricerca di queste mitiche Sorgenti del Nilo.Alexios: Ed ancora oggi, con le fotografie satellitari, non si è d’accordo sulle estreme sorgenti che danno vita al Nilo.Kris: Il fatto è, che non è una sola la sorgente, ma necessariamente, per un fiume lungo migliaia di chilometri, le sorgenti sono molteplici.Youssef: E il raduno giovanile, allora dove si farà?, con i piedi ammollo all’acqua sorgiva?Kris: Beh, il raduno si fa in un luogo simbolico, con uno spazio libero e l’aeroporto e la città vicino. Proprio per questo noi, come molti altri, siam partiti prima, per poter effettuare le nostre ricerche ed escursioni, per poi radunarci nel luogo stabilito e alla data esatta.Youssef: Mi piace! Dopo la visita ai miei familiari, verrò con voi a fare lo Scout…Kris: Che significa proprio Esploratore.Viaggiatore (Un vicino di posto si introduce nel discorso): Scusate signori, se mi intrometto. Sono interessato a questo discorso delle Sorgenti del Nilo. Ho qualche mappa al proposito. Possiamo parlarne un po’?Alexios: Certo. Magari al prossimo scalo, che sarà tra breve.Viaggiatore: Grazie. Scendiamo assieme. (Appena a terra, gli scivola dalla borsa qualche foglio di carta con dei disegni…) Ohps! Se scivolano le carte, scivolerà anche la scienza!Kris: In Italia si dice “Si charta cadet, tota scientia scìllicat”. Non è proprio latino, ma quasi.Viaggiatore: Esatto. E’ così.Youssef: Ma cosa è questo foglio? L’ho visto già all’aeroporto, come una delle indicazioni del corridoio da prendere e che…Alexios: Che ci ha fatto perdere tempo e quasi l’aereo.Viaggiatore: A..a..anche voi? Io ho trovato questo cartello a terra e siccome mi stava facendo scivolare, l’ho raccolto e messo in borsa, per non perdere altro tempo.Youssef: Ah! E’ così? Comunque, teniamo gli occhi aperti e…attenzione! Ho qualche sospetto che qualcuno voglia sviare il nostro itinerario.Kris (al bar): Questa volta offro io il caffè. All’italiana, proprio qui al Cairo, la capitale dell’Egitto: seconda tappa.Alexios: Ma anche quello alla turca, che è proprio la forma originale di bere il caffè, può essere buono se è condito con il miele e non con lo zucchero.Viaggiatore: E’ la prima volta che venite in Egitto?Youssef: Io ci sono nato.Kris: Qui ci sono nati i miei parenti e li vengo a trovare ogni tanto.Alexios: Come reporter questa è la quinta volta che vengo. E lei signor ..? signor?Viaggiatore: Il mio nome? Mi chiamo Mr. Smith, americano del Canada. Vi dicevo che ho delle mappe delle sorgenti, che vi potrebbero interessare. Eccole.Youssef: Oh, guarda! Interessante. Io mi diverto a disegnare paesaggi e monumenti. Prendo qualche schizzo.Kris: E queste mappe delle sorgenti si riferiscono a quale zona: Al Lago Vittoria, al Lago Albert o a qualche altro posto? Prego il suo caffè.Viaggiatore: Grazie. No, quei laghi sono i posti convenzionali delle sorgenti. Ma le vere sorgenti dovrebbero trovarsi molto più lontane. Piuttosto. Vi ho sentito parlare di una scoperta di geroglifici legati alla Biblioteca. Avete qualche traccia o disegno? Youssef, hai fatto uno schizzo?Youssef: No, ma forse abbiamo qualche imm… Alexios (sorseggiando il caffè e guardando l’immagine sullo schermo TV e poi leggendo un giornale): Ecco qui. Parlano di noi.Viaggiatore (spaventato): Come di noi! Cosa dicono?Alexios: Ma no! Parlano del raduno giovanile verso cui stiamo andando: l’Assemblée Juvénile Inter-Africa A.J.I.A.Viaggiatore (continuando): Ovvero “Salviamo il Pianeta” dalla speculazione delle Multinazionali. Youssef: Parteciperanno decine di nazioni, soprattutto dell’Africa, ma anche dell’Asia e dell’Europa.

Alexios: Anche sul giornale se ne parla!Youssef (leggendo anche lui): Questo è scritto il inglese, ma questo più piccolo è scritto in arabo. Aspetta che leggo: Due giornaliste dirette alla A.J.I.A. non sono state più trovate nelle loro camere in un albergo ad Alessandria. Non ci sono segni di violenza, ma se ne sono perse le tracce.Kris: Sei sicuro che non ci sono altre notizie al riguardo? La cosa ci interessa… per i nostri giornali, ma anche per la sicurezza di quelle due ragazze. Alexios: Hai ragione. Dobbiamo approfondire le notizie e cercare le ragazze.

Terza Tappa: Sulle tracce dei primi esploratori.

Alexios (Sopra un camion): Adesso incomincia la vera avventura, sopra un camion, alla ricerca delle sorgenti del Nilo.Kris: Beh, per adesso ci contentiamo di seguirne il percorso. Ma ricerchiamo anche le due giornaliste svanite nel nulla!Alexios: Esatto. Cosa ne dici di Youssef? Sembra un bravo ragazzo. Ci raggiungerà fra una settimana a Luxor, al ritorno della visita in famiglia.Kris: Diventerà un archeologo, ne sono sicuro. E da buon egiziano avrà accesso ai siti dell’antico Egitto.Alexios: E anche ai siti cristiano-copti del medioevo, dato che è molto interessato alla religione.Kris: Ti ricordo che la parola copto, riferita ai cristiani qui in Egitto, significa proprio “Eghipto”, Egitto …Alexios: E poi Ayghipto, già cinquemila anni fa, era riferito al Tempio di PTAH.Kris: Non mi riesce mai a incastrarti. Ne sai più di me!Alexios: C’è chi può e chi non può: io può!Kris: Questa battuta l’hai rubata a me! E’ conosciuta solo in Italia!Autista Ismail: Mi piace, la voglio imparare anch’io: ” io può!”Alexios: E del viaggiatore Mr. Smith? Cosa ne dici di quelle mappe sulle sorgenti del Nilo?Kris: Sembrano buone, ma lui ci nasconde qualcosa. Vedremo.Alexios: Anche lui, dice che ci raggiungerà appena possibile.Kris: Dato che abbiamo tempo, qui sul camion, vogliamo rivedere i geroglifici filmati nel Museo-Biblioteca di Alessandria?Alexios: Li ho anche stampati. Guardiamoli. Hai detto che sei bravo a decifrarli. Avanti novello Champollion, decifratore dei geroglifici.Kris: Non esagerare. La guida del museo diceva che sono segni difficili in partenza. Vediamoli. Alexios: Il primo sembra il segno del mare.Kris: Meglio dell’acqua, quindi anche del fiume. Poi due remi, che potrebbero essere due rami di giunco o altro. Ancora un’aquila, che si trasforma negli altri alfabeti in testa di bue, che è il primo segno del futuro alfabeto fenicio, corrispondente ad Aleph, che vuol dire proprio bue, cioè.. Alexios: ..Alfa in greco e A in latino.Kris: Un poco alla volta scopriremo il significato (il camion sbanda paurosamente), ohhi!, se arriveremo alla prossima tappa, con questo camion che sbanda a destra e a sinistra.Autista Ismail: Certo, quella jeep ci stava venendo addosso! Stavamo finendo nel Nilo!Alexios: Guarda chi scende dalla jeep! Il nostro Mr. Smith.Kris: Più presto del previsto!Mr. Smith: Ehi amici! Fatemi salire. Proseguo con voi! (Congeda l’autista della jeep e lo paga. Sale sul camion). Novità con i geroglifici? Dov’è il giovane Youssef?Kris: Aspettavamo lei per capirci qualcosa. Youssef ci raggiungerà presto.Mr. Smith: Quel giovane ha una capacità speciale per il disegno. Voglio fargli fare qualche lavoretto.Alexios: Adesso ci addentreremo nel territorio. Speriamo di non fare cattivi incontri. E ricordiamoci che per adesso siamo alla ricerca delle due giornaliste tedesche scomparse dall’albergo ad Alessandria.Mr. Smith: Prossima mèta?Kris: Nelle vicinanze di Karnak. Nel frattempo ci vuole illustrare le sue mappe del corso del Nilo?

Mr. Smith: Volentieri. Queste mappe le ho “scovate” presso un rigattiere di Alessandria, proprio nei pressi del Museo-Biblioteca. Poi mi sono confrontato con i disegni proposti da vari esploratori del secolo scorso, in particolare con un tale Herr Irrtum, tedesco.Alexios: Il nome di questo tedesco è già tutto un programma!Mr. Smith: Perché voi conoscete anche il tedesco? Ehm…Alexios: E cosa dice questo Signor Error .. ehm...Irrtum?Mr. Smith: Lui non pensa che le sorgenti corrispondano al Lago Vittoria o al Lago Albert, ma debbano collocarsi più a monte.Kris: Il che corrisponde alle moderne teorie.Mr. Smith: Inoltre Herr Irrtum dice che le vere sorgenti sono custodite e tenute in segreto da una tribù indigena che si rifà ai culti di Ptah (da cui viene il nome Egitto, Eghyptah), Aton il dio -sole, Ra il padre degli dèi, Horus dio solare e personificazione del Faraone, Amon, Anubi, Osiride e altre divinità egizie antiche. Inoltre custodiscono una piccola piramide misteriosa.Kris: Il giovane Youssef si sarebbe divertito a disegnare una processione di divinità…Mr. Smith: Dobbiamo trovare la piramide se vogliono scoprire il segreto.Alexios: Non ci interessa il segreto della piramide: forse è bene lasciarlo agli indigeni. Kris: Dobbiamo rintracciare invece le due giornaliste rapite.Mr. Smith: L’uno non esclude l’altro.Kris: Adesso ci fermiamo presso quella oasi e potremo studiare meglio le mappe.

Quarta Tappa: Karnak, Luxor e Abu Simbel.

Youssef: Benvenuti a Karnak. Ho il piacere di farvi da guida e di scoprire assieme…Kris: Youssef! Bravo. Ci hai preceduti! Come stanno i tuoi parenti?Alexios: Sei tutto intero?Youssef: Benvenuto a lei, professore. Avete fatto buon viaggio?Mr. Smith: Beh, il camion è un po’ traballante su queste strade ben diverse dalla Fifth Avenue a New York…Alexios: .. o dagli Champs Elysées a Parigi…Kris: .. o da Via dei Fori Imperiali fino al Colosseo a Roma. Ma siamo tutti interi.Youssef: Mi hanno indicato che si può continuare il viaggio a dorso di… elefanti!Kris: Come, come?! No, no. Grazie.Alexios: E perché no! Almeno per un pezzetto. Volevi l’avventura, no?Mr. Smith: Diamo un’occhiata al tempio di Karnak e facciamo qualche foto, soprattutto se ci sono scritte con il segno dell’acqua: Nilo, sorgenti, pozzi, oasi…Youssef: Allora da questa parte. Io ho già fatto uno schizzo che potrebbe essere interessante. Ecco: segni dell’acqua, alberi e triangolo che è il segno della piramide. Cosa vi dice?Mr. Smith: Tutto corrisponde alle informazioni date da Herr Irrtum.Alexios: Nonostante che il suo nome significhi “Signor Errore”.Kris: Ma adesso, dobbiamo trovarli questi segni. Dobbiamo trovare la tribù, la piramide e…Youssef: E le due ragazze rapite. Ho sentito certi discorsi fatti in segreto dietro una tenda del Bazar. Parlavano di una piccola carovana che si dirigeva verso l’Oasi di Benzuf, con due preziose KH. Ma cosa sono, due perle?Kris: Te lo dico io. KH è un segno geroglifico che è riferito proprio alle donne: saranno le due prigioniere.Mr. Smith: Ed ecco dov’è l’oasi di Benzuf, secondo le mie mappe (ìndica).Alexios: Allora, li prendiamo questi due elefanti? Il miglior modo per raggiungere l’oasi.Kris: E pazienza! In groppa agli elefanti, allora!Youssef: Ecco le limousine con … autisti. (Tutti in groppa a due elefanti).Mr. Smith (lungo il viaggio): Prima di arrivare all’oasi di Benzuf, visitiamo anche Luxor. Vale veramente la pena.Kris: Speriamo di trovarvi altre indicazioni per la nostra ricerca.Alexios (a Luxor): Guardate che cose grandiose! Erano spreconi a quel tempo!Youssef: Spreconi sulla pelle degli schiavi.

Mr. Smith: Occhio alle iscrizioni e fotografie con discrezione (in giro a fare fotografie).Kris (più tardi): Abbiamo finito. Prendiamo una bibita e partenza. (Tutti in viaggio).Mr. Smith: Eccoci ad Abu Simbel, forse il sito più interessante.Youssef: A causa del raggio di sole che illumina la statua del faraone due volte l’anno?Mr. Smith: Anche per quello. E anche perché prima si trovava lungo il Nilo e poi…Alexios: … fu tagliato e spostato fino a qui per costruirvi la riserva d’acqua del lago Nasser.Kris: Questo lo sanno tutti. Ma facciamo attenzione ad iscrizioni e disegni.Youssef: E … a venditori di antichità, fabbricate di recente. Io vado in giro ad orecchiare notizie. A tra poco.Kris (visitando i monumenti): Guardate qui. C’è disegnato l’intero percorso del Nilo, che per quel tempo – e anche oggi – era veramente prezioso con la sua “terra nera”, bagnata e fertile. Alexios: L’Egitto aveva anche questo nome ”KHENET” Terra Nera, a differenza del DESHRET, la Terra Rossa, che poi è diventata la parola deserto. Mr. Smith: E proprio qui, guardate, il disegno riporta l’acqua, gli alberi e un triangolo di …Alexios: … di piramide. Ma è ben lontano! E non so se ci arriveremo.Youssef (di ritorno): Eccomi di ritorno. Ho visto quella che dovrebbe essere proprio la “nostra” carovana, con un carro coperto da una tenda e tre cavalli che la scortavano. Si stanno allontanando verso la boscaglia.Kris: Seguiamoli, allora! Questa volta però con i cammelli. Ho visto che usano fare il cambio. Partiamo!Youssef (alla sera, durante la sosta): Prima di addormentarci, io mi allontano per le mie preghiere, da buon Cristiano Copto: alla scuola italiana di Alessandria ho imparato anche questo.Alexios: E perché ti devi allontanare? Non possiamo pregare assieme? Io da ortodosso greco, Kris da cattolico italo-egiziano e il professore?Mr. Smith: Anch’io da evangelista canadese: possiamo pregare tutti da Cristiani. Anch’io prego la Madonna come Mediatrice e qualche volta vado alla Messa cattolica a Montreal. Guida tu Youssef, che fai gli onori di casa.Youssef: Va bene. Ma prima, come si dice, vado a fare il bisognino. Torno subito. (via).Kris: Non credevo che avesse tanto coraggio da proporre la preghiera a tutti.Mr. Smith: Sempre più interessante questo giovane!Alexios (a Youssef di ritorno): Cosa ti è capitato? Perché corri?Youssef: Perché ho visto le due giornaliste che mangiavano in compagnia dei quattro egiziani, ma non erano tenute prigioniere, anzi! Al momento non conviene tornare e fare rumore, perché si sono accorti di qualche presenza e stanno vigilando. Però una cosa più strana ho visto: due uomini a cavallo un po’ distanti che parlavano tra loro. Forse sono i veri vigilanti.Kris: Va bene. Ci sarà qualche momento opportuno. Allora facciamo la preghiera e buona notte.

Quinta tappa: Gli aborigeni e i telefoni satellitari.

Youssef (in cammino sui cammelli): Abbiamo fatto bene a lasciare gli elefanti, perché i cavalli dell’altra carovana si accorgono della nostra presenza e ne hanno paura. Kris: Stiamo lontani, che è meglio. Alla prossima sosta si vedrà.Alexios: Ecco che si sono fermati. Non facciamoci scorgere con i nostri cammelli e avviciniamoci a quel ruscelletto per bere e mangiare.Youssef: Io vado in avanscoperta.Mr. Smith: Ti accompagno e ti guardo le spalle, come si dice.Youssef: Ha visto Mr. Smith? Non sono tenute prigioniere. Però ci sono sempre i vigilanti o chissà cosa, in lontananza.Mr. Smith: Vedi se ti riesce di sentire i discorsi.Youssef: Mi avvicino.Egiziano 1: Signora Schneider, si sente stanca? Possiamo riposarci qui per una giornata e poi riprendere il cammino.Fräulein Schneider: Maria, cosa pensi? Ci fermiamo una giornata?

Maria Weber: Non vale la pena. Domani mattina riprendiamo il cammino. Basteranno ancora ventiquattro ore per raggiungere la piramide. Faremo i rilievi, le foto…Schneider: Saluteremo tutta la tribù. Sicuramente ci faranno festa, con tutti i doni che stiamo portando.Egiziano 1: Anche senza doni, noi vi accogliamo sempre bene, perché ci parlate dell’amore di Dio e del prossimo. Non come le nostre vecchie divinità che prima o poi abbandoneremo. Siete stati molto gentili a ritornare con noi.Maria: Purtroppo dobbiamo lasciarvi presto, perché dobbiamo realizzare il reportage per il Raduno Giovanile alle Sorgenti del Nilo.Egiziano 2: Come sapete, le vere sorgenti del Nilo sono proprio presso la nostra piramide. Ma va bene lo stesso. Vi radunerete appena a qualche chilometro.Egiziano 1: Ci terremo in contatto con i telefoni satellitari e vi verremo a trovare.Youssef: Ha sentito pure lei Mr. Smith? Queste sono missionarie, non prigioniere!Mr. Smith: E i cosiddetti selvaggi hanno i telefoni satellitari! Però, almeno in parte, sono legati ancora alle antiche divinità egizie, Ra, Horus, etc.Youssef: Torniamo al campo, presto! (Via).Kris: E allora? Cosa avete scoperto?Youssef: Che non ci sono prigioniere, ma ci sono due vigilanti poco lontano.Kris: Come non ci sono prigioniere! Le hanno lasciate nella boscaglia, nel deserto?Youssef: Le vostre KH in geroglifico, non sono nemmeno scomparse! Ma, le prigioniere, non ci sono mai state!Alexios: Vi volete spiegare?Mr. Smith: Le due KH, cioè le due donne non sono prigioniere, sono missionarie e in buoni rapporti con i quattro egiziani che li accompagnano per andare a ritrovare la loro tribù a cui annunziano il Vangelo. Poi andranno anche loro al Raduno verso cui andremo anche noi. Tuttavia ci sono due altri uomini, non egiziani, che li tengono d’occhio da lontano.Youssef: Anzi questi egiziani, nel cui territorio c’è veramente la piramide che segna le Sorgenti del Nilo, attraverso i telefoni satellitari…Kris: Telefoni satellitari? Ma che dite!Youssef:… Si terranno in contatto con le due giornaliste-missionarie e le andranno a trovare al raduno.Alexios: Io voglio vederci chiaro. Ci vado a parlare!Kris: E perché no? Hai visto se hanno delle armi?Youssef: Non ne ho viste tra gli egiziani, ma i due uomini vigilanti hanno dei fucili. Ma è meglio che parli io in egiziano.Alexios: Va bene. Vai.(Al campo egizio).Youssef: Salaam. Nahn musafirin al’asdqa. Nurid’an natahadath.Alexios: Cosa hai detto?Youssef: Salve. Siamo viaggiatori amici. Vogliamo parlare. Egiziano 1: Salaam. (Continua) Avanti, prego. Chi siete? Conoscete le due giornaliste?Kris: Parlate la nostra lingua. Bene. Sì, conosciamo per sentito dire le due nostre colleghe giornaliste, che vanno come noi al Raduno presso le Sorgenti del Nilo. Vogliamo fare la vostra conoscenza da vicino.Alexios (alle due donne): Pensavamo che foste in pericolo, ma vediamo che state benissimo e fate già qualche intervista per i vostri giornali. O sbaglio?Schneider: Avete indovinato. E voi da dove venite?Alexios: Da vari paesi europei e americani. Youssef invece è egiziano di Alessandria.Egiziano 2: Possiamo continuare assieme fino alla zona del Raduno, ma non chiedeteci di venire con noi al villaggio perché non è consentito.Kris: Noi siamo rispettosi delle vostre usanze e non ve lo chiediamo.Mr. Smith: Come, non ci andremo ? Io volevo vedere la vostra pir…Youssef (interrompendo): Professore, ma abbiamo detto che non c’è alcuna prigioniera. Non era quello che voleva dire?

Mr. Smith: Oh, sì, certo! La pir …, la prigioniera … che non c’è. Si vede che sono stanco: Scusate.Kris: E allora, partiremo assieme, e poi, ognuno per la propria strada.Alexios: Ma con le due giornaliste, ci incontreremo al raduno. D’accordo?Schneider: D’accordo. Scambiamoci i numeri . Ma quei due a cavallo con i fucili, sono con voi?Kris: No. Anzi volevamo domandarvi se sono i vostri vigilanti.Maria: Non li conosciamo. E ci seguono da un po’ di tempo. Facciamo dunque attenzione.

Sesta Tappa: Festa di villaggio attorno alla piramide.

Mr. Smith (sempre sui cammelli, lungo il fiume con la boscaglia): Beh, adesso che ci siamo separati dagli Egiziani e dalle due giornaliste, posso dirvi che voglio scoprire questa piramide.Alexios: L’avevamo ben capito, dopo il suo pasticcio...Youssef: E speriamo che non l’abbiano capito loro, nonostante il mio intervento per .. sviare le indagini!Kris: Siamo d’accordo che noi continuiamo la ricerca delle vere Sorgenti del Nilo. Vedremo pure la famosa piramide, ma contentandoci delle foto e dei rilevamenti .. da lontano. Siamo intesi?Alexios: Adesso il successo è assicurato, a condizione di non farci scoprire che li stiamo seguendo.Mr. Smith: Certo! Per chi mi avete preso! La mia mappa dice che siamo a buon punto, se è esatta! E i segni geroglifici, cosa ci dicono, se anche quelli sono esatti?Kris: I segni geroglifici per raggiungere le sorgenti, ci indicano la direzione del sole, cioè quello che chiamiamo Mezzogiorno, cioè il Sud. Ma c’è ancora il segno dell’acqua messo in una posizione che non comprendo per cui non riesco ad interpretarlo.Youssef: In ogni caso non perdiamo il segnale satellitare delle due KH, le due donne dell’altro gruppo. Ci è stato di grande aiuto scambiarci i numeri di telefono.Alexios: Bravo Youssef! Sei un mago dell’elettronica.Kris: Ancora un dubbio, professor Smith. Come mai abbiamo trovato tra le sue carte i segni della deviazione all’interno dell’aeroporto, per cui stavamo perdendo l’aereo?Mr. Smith: Ehm. Ve l’ho detto! Ero in ritardo e ..Youssef: Professore! Non si dicono le bugie! Anch’io so la storia di Pinocchio!Mr. Smith: E va bene! Pensavo di farvi ritardare la partenza per essere il primo a scoprire la pir…Youssef: Ecco di nuovo la piramide, vero? Non la prigioniera!Mr. Smith: Certo, la piramide! Posizionata perfettamente secondo i quattro punti cardinali.(I cammelli quasi si imbizzarriscono. E meno male, perché il sentiero si perde verso pericolose cascate del fiume).Youssef: Eehh! eehh! Buoni! Professore, queste cascate non sono segnate nelle sue carte!Mr. Smith: Sì, in effetti, non sono segnate! Si saranno formate di recente!Kris: E no! Perché mi accorgo adesso che proprio questi sono i segnali strani dei geroglifici, scritti migliaia di anni fa! Altro che di recente formazione!Alexios: Prendiamo il sentiero a destra che passa il fiume a guado, cioè che lo possiamo attraversare a piedi. Youssef, vai avanti.Youssef: Ecco questo è il guado, che in inglese si dice “ford” come Oxford, che prima di essere una università era solo un guado per i buoi.Mr. Smith: Sei formidabile Youssef! Ma non saprai che anche in Tedesco la grande città di Frankfurt era semplicemente un guado gratis, cioè un passaggio franco, perché “furt” è il corrispondente di ford, passaggio sul fiume.Youssef: No. In effetti non lo sapevo. Grazie.Kris: Avete finito con la lezione universitaria? Youssef (sottovoce): Alt, fermarsi in silenzio. Alexios (sempre sotto voce): Cosa c’è!Youssef: Lungo il sentiero, un poco avanti ci sono i due cavalieri con i fucili.Alexios: Ma dove vanno! Cadono in acqua!

Cavaliere 1 (gridando): Maledetta multinazionale! Qui c’è solo acqua sporca, altro che petrolio.Cavaliere 2 (idem): Fai nuotare con calma il cavallo e usciamo da questa cascata.Youssef: Altro che vigilanti! Avevano cattive intenzioni.Alexios: Hanno avuto la loro lezione, ma se la caveranno. Così non seguiranno più gli egiziani con le ragazze.Youssef: Eccolo il gruppo con le ragazze! Non si sono accorti del tuffo dei due fucilieri. Meglio!Kris: OK. Fermiamoci. Ma dov’è finito il professore! L’abbiamo perso!Youssef: Non lo vedo più. Ah, tutti i professori sono così, con la testa fra le nuvole.Alexios: O forse che pensano troppo alle piramidi.Youssef: Ehi! Guardate dall’altra parte! Eccola la vostra piramide!Kris: Me la immaginavo bella grande! Ma sempre piramide è!Alexios: E allora è proprio questa la Sorgente del Nilo! E’ questa cascata!Kris: Ci accampiamo qui e faremo un po’ di foto col chiaro della luna.Alexios: Controlleremo anche le due giornaliste, che tutto vada bene.Youssef: Speriamo di ritrovare anche il professore!Alexios: Non ci sperare. Si sarà allontanato proprio per godersi la piramide. Chissà cosa pensa di trovarvi.Kris: Alexios, prendi le coordinate e la geo-posizione satellitare.Alexios: Fatto. Hai preso le foto? Youssef: Se ci piazziamo su questa collinetta, possiamo seguire la festa che il villaggio ha organizzato per le due missionarie.Kris: Dal tipo di danza si vede che il villaggio segue ancora le divinità egizie antiche, ma le due missionarie hanno già annunziato il Cristianesimo, tanto che le Guide ne parlavano come di una possibile conversione.Alexios: E difatti adesso stanno intervenendo proprio le due ragazze con cartelloni a immagini.Kris: Bene. Dato che tutto è pacifico… ma cosa succede la in fondo? Stanno trascinando un uomo!Youssef: E’ il vostro bel professore, Mr. Smith, se questo è il vero nome.Mr. Smith (gridando): No, no!! Io non ho fatto niente! Ho preso solo la foto della piramide! Non ho trovato tesori! Soffro di raffreddore! Non buttatemi nella cascata del Nilo! Non so nuotare! Alexios: Troppo tardi! Sembra un coccodrillo del Nilo… Meno male che lo vanno a ripescare e … lo fanno asciugare vicino al fuoco.Youssef: Se l’è cercata, come si dice! Ora si sono avvicinate le due giornaliste e lo consolano.Kris: Se non vogliamo fare anche noi un bagno notturno, non facciamoci scoprire. Buona notte e partenza domani all’alba.

Settima Tappa: Finalmente l’Assemblea Giovanile Inter-Africa.

Youssef: Non è una GMG con il Papa, ma ci manca poco. Forse manca la parte religiosa, ma quella sociale è sicuramente positiva.Alexios: Da questa postazione riservata alla Stampa si controlla bene tutto l’anfiteatro.Kris: Ah! Ecco le due colleghe-missionarie! Possiamo finalmente incontrarvi! Ben trovate carissime, signora Schneider e signora Maria.Schneider: Salve! Tutto bene il viaggio di ritorno?Youssef: E il prof. Smith si sarà preso il raffreddore dopo il bagno!Maria: E voi che ne sapete! Ah, ci avete seguito!Alexios: Dovevamo sincerarci che le cose andassero bene per voi. Ci eravamo proposti di liberarvi, se ne aveste avuto bisogno!Maria: Grazie. Ma non eravamo in pericolo, se non per i due fucilieri che ci seguivano. Che fine avranno fatto?Alexios: Erano emissari di una multinazionale del petrolio e hanno fatto il bagno nelle cascate.Maria: Meglio così. Ma badate che il professore non si chiama Smith, bensì Duvalier [pronunzia diuvalié], francese del Canada.Youssef: Lo sospettavo, perché una volta l’ho chiamato Mr. Smith e ha risposto dopo la terza volta. E adesso dov’è?

Schneider: L’abbiamo lasciato in pasto ai coccodrilli in sacrificio al dio Kentektai! Tranquilli! E’ venuto con noi. Maria: Guardatelo! Si sta gloriando con tutti che ha fatto il bagno nelle vere Sorgenti del Nilo.Youssef: E il vostro annunzio del Vangelo come è andato?Schneider: Sta andando bene. Ma ci vuole ancora tempo. I nostri accompagnatori invece sono già Cristiani e speriamo che convincano gli altri.Kris: E qui all’Assemblea per quali giornali lavorate?Maria: Per una Agenzia di Notizie Europee. Ci hanno inoltre, incaricato di preparare una lista di giovani ed adulti come rappresentanza all’Assemblea Generale dell’ONU e alla Commissione del Sinodo dei Giovani che si svolge a Roma con il Papa Francesco, in preparazione alla prossima GMG.Youssef: Personaggi importanti, allora! E io, posso essere inserito in questa lista?Kris: Già fatto! Non ne avevamo parlato, ma anche noi abbiamo lo stesso incarico di reclutare dei giovani. Alexios: E ci verremo anche noi come giornalisti. Ci sarà allora un bel quartetto di giornalisti, assieme a voi due!Mr. Smith/Duvalier (si avvicina): Oh, amici! Vi ritrovo finalmente! Sapeste le avventure che ho passato, dopo che mi sono perso vicino alla cascata!Youssef: Meglio dileguato, alla ricerca del tesoro della piramide! E io mi sono perso dalle risate, mentre vi buttavano nelle cascate!Duvalier: E voi che ne sap..! Mi sono buttato io volontariamente, e me ne glorio di avere scoperto le mitiche Sorgenti del Nilo! (risate).Kris: Professor Duvalier – anche questo sappiamo - , ha potuto seguire la catechesi delle due missionarie? Duvalier: Beh, di nascosto. Ed è stato proprio in quel momento che mi hanno beccato.Youssef: E lei si è “tuffato” nel Nilo per attingere alla “sapienza” degli antichi…Duvalier: Come per il fiume Lete degli antichi greci. Chissà se funzionerà!Youssef: Ed ecco qui il ricordino che ho preparato sul suo tuffo (mostra un suo disegno): gliene faccio dono. Duvalier: Anche la dedica! (legge) Il vero scopritore delle Sorgenti del Nilo che attinge alla sapienza egizia (bacia con effusione Youssef). Sei un genio!Youssef: Grazie. Verrà con noi come rappresentante all’ONU e a Roma dal Papa?Duvalier: Credo proprio di no. Non sono più giovanissimo. Lascio a voi il posto. Però farò anch’io il missionario, riprendendo il corso universitario a Montreal [pronunzia: Monreàl, alla francesa o Montriol, all’inglesa, con tr alla siciliana] in Canada. Bisogna convincere i giovani ad impegnarsi, essere umili, leali…Alexios: Non dire bugie…Duvalier: Beh, solo per sviare le indagini! Meglio, testimoniare con la propria vita e non solo a parole.Kris: Trenta e lode con il bacio in fronte! Adesso seguiamo la conclusione di questa Assemblea.Presidente dell’Assemblea: Carissimi amici tutti, che venite da tutta l’Africa, dalle coste del Mediterraneo, al Corno dell’Etiopia, all’Atlantico, fino al Capo di Buona Speranza in Sud Africa, non dimenticando tutto il Centro Africa e naturalmente il fiume Nilo fino all’immenso lago Victoria o il lago Tanganica o l’altissimo vulcano del Kilimangiaro. Segretaria dell’Assemblea: Carissimi amici ed amiche tutte, che venite dai cinque continenti per condividere la nostra simpatia, vi diamo il benvenuto. E ben ritornati a casa! Sì, perché l’umanità è nata qui e questa è la casa di tutti noi (urlo e applauso).Presidente: Abbiamo vissuto una settimana intenza. E adesso i vari gruppi vi presenteranno le conclusioni a cui sono arrivati, ma senza troppe parole con alcuni video e scene dal vivo.Segretaria: Iniziamo con i paesi mediterranei, Libia, Tunisia, Algeria e Marocco. L’Egitto concluderà la manife-stazione. Ed ecco il video: “Nessun uomo è straniero su questa terra”, dedicato a coloro che rischiano il mare per approdare in Europa (alcune scene).Kris (sottovoce): Bravo Youssef che non hai rischiato. Auguri per l’Università in Italia.Youssef: Grazie. Spero di farcela.Segretaria: E adesso la zona sub-sahariana, con il tema: Valori africani e universali di amicizia, ospitalità, impegno, con un poco di Mal d’Africa (Video).Youssef (sottovoce): Il Mal d’Africa non è la malaria, come qualcuno potrebbe pensare, ma il …Schneider: …il desiderio di ritornare in Africa. Lo sappiamo!

Segretaria: Ancora un racconto proposto dal Centro Africa, Congo e altri paesi (Immagini e racconto).Alexios (sottovoce): Un bel racconto che vuole spingere i giovani a non chiedere l’elemosina, ma a darsi da fare.Duvalier (sottovoce): Youssef, vedi che ce l’hanno con te. Stai facendo i disegni anche di questa assemblea?Youssef: Certamente.Segretaria: Il testimone passa al Corno d’Africa, cioè Somalia, Etiopia ed Eritrea. Diventare testimoni di valori positivi, senza falsi miraggi di droga, sesso e soldi (video clip musicale).Maria (sottovoce): E io aggiungerei: senza troppi “americanismi”, cioè desiderio di fare, fare, talvolta senza pensare.Kris (sottovoce): E nemmeno mettere al primo posto il capitalismo a discapito dell’attenzione alle persone.Schneider: Sembri il Papa Francesco.Segretaria: Il profondo sud dell’Africa assieme al Madagascar, ci propongono un video sull’integrazione con i popoli e l’aiuto ai più deboli.Youssef (sottovoce): Ci può essere però il pericolo che integrazione significhi “copiare” le altre culture.Segretaria: Ed infine, l’Egitto che presenta un video sul rispetto della natura, come il nostro fiume Nilo che inonda le terre per aiutare l’agricoltura.Maria (sottovoce): Speriamo in maniera naturale e biologica.Alexios (sottovoce): Mangia sano e torna alla natura!

Ottava Tappa: Un Mandato che è una Missione per gli altri.

Presidente dell’Assemblea: Siamo davvero contenti di aver quasi terminato questa Assemblée Juvénile Inter-Africa. Ci rimane l’ultimo atto e cioè quello di dare il mandato ai rappresentanti di questa Assemblea per andare all’ONU e a Roma alla Conferenza del Sinodo dei Giovani che si è svolto ultimamente. Segretaria: Anche questa è una Missione per il mondo intero, perché tutti i giovani e le persone qui presenti, hanno voluto testimoniare che la convivenza pacifica è possibile in questo mondo. Ecco coloro che sono stati scelti per rappresentarci. Diamo la parola ad alcuni.Schneider: Abbiamo avuto la fortuna di fare una esperienza unica, con la mia collega Maria.Maria: Abbiamo visitato una comunità, meglio, una Tribù che “custodisce” le Sorgenti del Nilo, quelle vere, con le credenze nelle antiche divinità egizie. Ma questa tribù sta accogliendo l’annuncio del Vangelo e comprendendo che quelle divinità erano solo l’ombra della potenza dell’unico Dio creatore del mondo.Schneider: Questa esperienza la vogliamo portare all’Assemblea dell’ONU e a conoscenza di Papa Francesco a Roma.Kris: Anche noi abbiamo una piccola esperienza da condividere, assieme al mio amico Alexios, greco. Io sono italiano di famiglia egiziana, e ci siamo incontrati con questo giovane egiziano Youssef e con il professore canadese Duvalier. Alexios: Abbiamo viaggiato assieme per circa un mese, con l’aereo, in camion, a piedi, a cavallo e con gli elefanti. Ebbene, proprio Youssef, una sera ci ha manifestato il desiderio di pregare.Youssef: E mi hanno risposto che potevamo farlo assieme, noi tutti Cristiani, anche se di diverse confessioni.Schneider: Aggiungo che proprio lui, Kris, Krisòstomos per la precisione, ha voluto rispettare il segreto delle Sorgenti, custodito dalla Tribù.Maria: Questo si chiama rispetto delle tradizioni. Ed ecco direttamente il capo tribù che ci ha raggiunto in questa Assemblea, grazie a – non lo crederete – al telefono satellitare con cui siamo rimasti in contatto.Capo Tribù (Egiziano 1): Vi do il benvenuto nella terra delle Sorgenti del Nilo. La nostra tribù è antica di 5000 anni. Vuole mantenere le tradizioni, ma anche comprendere qual è il messaggio cristiano che è universale e quindi sempre moderno e attuale. Ho chiesto di far parte anch’io della Missione per l’ONU e per il Papa, ed andrò a testimoniare questi valori che contraddistinguono l’intera Africa.Segretaria: Grazie. La parola adesso ad un altro gruppo di inviati.

Kris (sottovoce, mentre gli altri gruppi si presentano): Youssef, farai la tua prima visita in Italia e in America. Sei contento?Youssef: Più contento ancora di poter diffondere nel mondo intero un messaggio di pace e fratellanza.Schneider: L’unico che non verrà del nostro gruppo è il prof. Duvalier.Maria: Ma ha deciso che farà conoscere le nostre esperienze ai suoi universitari.Alexios: E non rivelerà comunque il sito delle vere Sorgenti del Nilo, anche se si glorierà di…Youssef: … aver fatto il bagno nelle sue acque millenarie (risate).Kris: E domani, ci mettiamo in viaggio per New York.

All’aeroporto. Voce che annuncia il volo: Dal Gate 10 imbarco per il Cairo e per New York. Last call. Youssef: Da questa parte, e senza sbagliar … ah! cosa è quel cartello? E’ lo stesso che ci ha fatto deviare ad Alessandria!Duvalier (sbucando dall’angolo): Ta, tan! Eccomi! Questa volta non ci siete cascati! Kris: Professore, lei? Ma aveva detto che …Duvalier: Che non sarei venuto a Roma, ma per l’America posso partire. E’ casa mia.Alexios: E allora, ci accompagni anche all’Assemblea dell’ONU. Magari ci farà da interprete per le lingue dei Maja e degli Aztechi.Kris: E nel frattempo imparerà un poco di egizio antico.Duvalier: Mi avete convinto. E dirò a tutti come sono limpide le acque delle Cascate delle Sorgenti del Nilo.

All’Assemblea dell’ ONU.Presidente: Con voi tutti rappresentanti delle Nazioni, apriamo questa Assemblea straordinaria dell’ONU, che è veramente inusuale. Abbiamo infatti invitato i giovani che vengono dalla A.J.I.A., Assemblée Juvénile Inter-Africa, per cui non aspettatevi discorsi ma danze e musica.Presentatrice: Ed ecco allora le “Danze di confronto” delle idee, tra i rappresentanti del fiume Mississippi-Missouri versus Nilo. Qual è veramente il fiume più lungo? Giudicate voi (danza con i “guerrieri” vestiti alla moda locale). Due culture diverse, ma che forse provengono dalle stesse antiche radici, e ci dicono: «Assieme possiamo edificare un mondo di pace e di rispetto”.E adesso chi vincerà tra le montagne Popocatepetl o Everest versus Kilimangiaro …(idem).Gli abitanti delle città più caotica, tra Il Cairo ed Alessandria versus New York, Città del Messico, Istanbul, Londra, Parigi o Pechino.Presentatore: Adesso la musica cambia, perché non si tratta più di “confronto” ma di andare mano nella mano: I giovani africani “assieme” ai giovani americani (danza con segni tipici ed immagini), asiatici (idem, ecc.), europei ed australiani.Presentatrice: Il messaggio è semplice ed immediato. E viene sintetizzato da questo disegno propostoci da un giovane egiziano che vuole diventare anche cittadino europeo e ambasciatore giovanile all’ONU. Ci viene illustrato dal prof. Duvalier.Schneider: Guarda là, il nostro professore! ce l’ha fatta!Maria: Sì, ma al solito, ha perso qualcosa. Ah, gli occhiali. Meno male che li ha ritrovati.Duvalier: Questo disegno rappresenta i due fiumi più grandi del mondo, il Nilo, che è il fiume di casa sua, dell’autore, ed il Mississippi che è quasi il fiume di casa mia in America. Due sorgenti che, incontrandosi, non si distruggono a vicenda, anzi diventano un immenso bacino di acqua a disposizione di tutta l’umanità.Kris: Quel disegno ha il tuo stile, Youssef. Ti sei fatto sfuggire l’occasione.Youssef: Pazienza. Vedremo più in la!

A Roma.

Giovane coordinatore: Ci troviamo alla Conferenza del Sinodo per i Giovani a Roma, con gli invitati speciali, special guests, potremmo dire, i giovani che hanno partecipato all’Assemblée Juvénile Inter-Africa, svoltasi alle Sorgenti del Nilo.

Giovane coordinatrice: Hanno già assicurato la loro presenza qualificata all’Assemblea dell’ONU, con la Missione di Ambasciatori di pace e di fratellanza.Giovane coordinatore: Adesso proprio da Roma, caput mundi, vogliono diffondere nel mondo intero, attraverso questi video clip, idee destinate a diventare operative nelle singole realtà. Vi verrà consegnato anche un documento da diffondere nelle vostre comunità.Giovane coordinatrice: I giovani “volontari” dell’Africa che aiutano ed accolgono gli amici asiatici;Tutti i missionari europei, religiosi e laici, che condividono la missione con gli africani e sud-americani; Tutti i giovani scienziati asiatici che si confrontano con i colleghi americani ed europei;Gli ecologisti australiani e del Madagascar che fanno conoscere la natura incontaminata delle loro terre. Giovane coordinatore: E concludiamo con l’intervento del Santo Padre Papa Francesco che guiderà la preghiera universale, in lingue e modi diversi, ma sempre diretta all’unico Dio e Padre, perché ognuno di noi possa essere sempre una MISSIONE PER LA VITA DEGL ALTRI.Kris: Non ti sei fatto sentire finora, Youssef! Alexios: Io mi aspettavo un tuo intervento all’Assemblea dell’ONU.Youssef: E sì, che l’ho fatto!Kris: Quando? Perché io non ti ho sentito.Youssef: Difatti non ho parlato, ma ho esposto quel grande disegno presentato dal nostro prof. Duvalier.Alexios: Ah, birbante! Io sentivo puzza di … Sorgente del Nilo.Schneider: Quella se l’è portata addosso ..Kris (e poi Youssef): … il prof. Duvalier, il vero scopritore … delle Sorgenti del Nilo!

FINE. Deo Gratias Mariaeque. Pedara 10 Gennaio 2019, ore 20,00.