Domnemf;ea2016/05/22  · Spiriro kito Bi@ro con Wii ùoi». a Con la Chiesa oggi noi conlè npliamo...

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h Domnemf;ea dla Oazia dclsigtu u n sbo Ce.sìt Oisto, I'anoft di Dio Podn e b coruaionz dzu, Spiriro kito Bi@ro con Wii ùoi». a Con la Chiesa oggi noi conlè npliamo Dio ne a sua realtà pii) prolonda e più intima: Dio è Padrc crcatorc. Dio è Figlio redentore e Dio è lo Spitito Santo amorc. Le tre Divine Perso- ne ci perfiettono di vivere nella fede, nella spe- renza e nell'emorc i.!Tt.:,t: I i iGetS_c0 $t{IrsgMA rt[,ùrÀ / c SLgIÉ - Zl '!sc.o 2016 «G|0R|A AL PADRÉ F AL FIGLIO É ,/-iLLO SPlR!TO §ANTO,, TL mislero della Trinirà s(onvolse il modo di pènsare Iumano e religio)o. Da quÀndo si;isc in dubbio Ia diù- nità del Figlio e dello Spiriio Sanio rispeito al Padre, la Chiesa si è inpegnata a difendeie, proclamare e adorare "la'Ilinita de e persone, l'unità delÌa natura, I'uguaglian- za nclla maèsrà dilinB. (.pr"/p2r). Questa dichiarazionF è proclamata rclla liturgia almeno dall'\lll secoio, ma fu elaboraia a.rìcor prima grazie ai concili dell'antichità. Molti uomini di Dio, lungo la stoda, hamo approfondi lo mistpro perrendcrF ragionc della nosrra fede:noi og- gi godiamo dei ioro sfoùi. Ci insegnano che I'unico modo di entrare in questo mistero della fede è partire da Cri- $0. È Gesìì che rassicura i discepoli pÌomettendo lo Spiri- to §anto che attinge direttamenie htta Ia vetità dal Pa- dre e dal Figlio (l/dr?g€lo). Possiamo amare come Gesù perché I'amore di Dio è stato riversato nei nostti cuori per mezzo dello Spirito Santo (.A r?rr?rro). La Trinità Iin dal principio volle rendere l'unanità paftecipe delle deli, zie diyill.e (I L?ttura) e per I'eternità all'uomo è proposto di essere suo collaboratore, P. ciÀnftanco TineìIo, orMùp C - Signore, immagine dell'amore del Pad.e, abbi pieta di noi. A - Signore, pielà. C - Cristo. principio e tine di lutte le cose e re. denlore del mondo, abbipieta dinoi. A - Cristo. pietà. C - Signore. dono dello Spirito Santo per la sal- vezza di tuttì gli uomini, abbipietà di noi. A - Signore, pieta. C ' Dio onnipotente abbia misèricordta di noi, perdoni i nostri peccati e ci conduca alla vita eterna. A - Amen. 6.:.C r ; ;.: "l- i.tc ;i. :tE!,e pace in terra agli uomini di buona volontà. Noiti lo- diamo, ti benediciamo, ti adoriamo, ti Eloriti- chiamo. tirendiamo graziè per la tua gloria im- mensa. Signore Dio, Re del cielo, Dio Padre onnipotente. Signore, Fiqlio unigeniro, Gesùr Crislo, Signorè Dio, Agnello di Oio, Figlio del Padre. tu che logli i peccari del mondo, ab- bi pietà di noi; tu che togll i peccati del mon- do, accogli la noslra suppllca;tu che siedial- la destra del Padre, abbi pietà di noi. Perché tu solo il Santo.lu solo ilSionore. tu solo l Al- tissimo. Gesù Cristo, con'lo Spirito Santo: nella gloria di Dio Padre. Amèn. rn piedr Sia benedètto Dio Padre, è l'unigenilo Fi- glio di Dio, e lo Spirito Santo: perché gran- de è il suo amore per hoi. Cetebranìe - Nelnome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Assemblea - Amen. C - llSignore sia con voi. A - E con il tuo spirllo. iiI0 PÉ'i!::riZrAi.i C ' llsegno della Croce, con ilquale iniziamoe concludiamo ogni noslra prèghiera, fa sempre memoria del grande mistero della SS. Trinità, cioè di quel Dlo che è all inizio di tutto, che si è rivelato in Crislo è checontinua la sua opera di salvezza per mezzo dello Spirito Santo. Ac6o- gliamo questo grande mislero di salvezza invo- cando il perdono dei nostri peccati. (Brcve pausa di sitenzio) saNTtsslMA TRrNrrÀ - 21

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h Domnemf;ea

dla Oazia dclsigtu u n sbo Ce.sìt Oisto,I'anoft di Dio Podn e b coruaionz dzu,Spiriro kito Bi@ro con Wii ùoi».

a Con la Chiesa oggi noi conlè npliamo Dione a sua realtà pii) prolonda e più intima: Dioè Padrc crcatorc. Dio è Figlio redentore e Dioè lo Spitito Santo amorc. Le tre Divine Perso-ne ci perfiettono di vivere nella fede, nella spe-renza e nell'emorc

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'!sc.o 2016

«G|0R|A AL PADRÉ F AL FIGLIOÉ ,/-iLLO SPlR!TO §ANTO,,TL mislero della Trinirà s(onvolse il modo di pènsareIumano e religio)o. Da quÀndo si;isc in dubbio Ia diù-nità del Figlio e dello Spiriio Sanio rispeito al Padre, laChiesa si è inpegnata a difendeie, proclamare e adorare

"la'Ilinita de e persone, l'unità delÌa natura, I'uguaglian-za nclla maèsrà dilinB. (.pr"/p2r). Questa dichiarazionFè proclamata rclla liturgia almeno dall'\lll secoio, ma fuelaboraia a.rìcor prima grazie ai concili dell'antichità.

Molti uomini di Dio, lungo la stoda, hamo approfondilo iì mistpro perrendcrF ragionc della nosrra fede:noi og-gi godiamo dei ioro sfoùi. Ci insegnano che I'unico mododi entrare in questo mistero della fede è partire da Cri-$0. È Gesìì che rassicura i discepoli pÌomettendo lo Spiri-to §anto che attinge direttamenie htta Ia vetità dal Pa-dre e dal Figlio (l/dr?g€lo). Possiamo amare come Gesùperché I'amore di Dio è stato riversato nei nostti cuoriper mezzo dello Spirito Santo (.A r?rr?rro). La Trinità Iindal principio volle rendere l'unanità paftecipe delle deli,zie diyill.e (I L?ttura) e per I'eternità all'uomo è propostodi essere suo collaboratore, P. ciÀnftanco TineìIo, orMùp

C - Signore, immagine dell'amore del Pad.e,abbi pieta di noi. A - Signore, pielà.C - Cristo. principio e tine di lutte le cose e re.denlore del mondo, abbipieta dinoi.

A - Cristo. pietà.C - Signore. dono dello Spirito Santo per la sal-vezza di tuttì gli uomini, abbipietà di noi.

A - Signore, pieta.C ' Dio onnipotente abbia misèricordta di noi,perdoni i nostri peccati e ci conduca alla vitaeterna. A - Amen.

6.:.C r ; ;.: "l- i.tc ;i. :tE!,e pace in

terra agli uomini di buona volontà. Noiti lo-diamo, ti benediciamo, ti adoriamo, ti Eloriti-chiamo. tirendiamo graziè per la tua gloria im-mensa. Signore Dio, Re del cielo, Dio Padreonnipotente. Signore, Fiqlio unigeniro, GesùrCrislo, Signorè Dio, Agnello di Oio, Figliodel Padre. tu che logli i peccari del mondo, ab-bi pietà di noi; tu che togll i peccati del mon-do, accogli la noslra suppllca;tu che siedial-la destra del Padre, abbi pietà di noi. Perchétu solo il Santo.lu solo ilSionore. tu solo l Al-tissimo. Gesù Cristo, con'lo Spirito Santo:nella gloria di Dio Padre. Amèn.

rn piedr

Sia benedètto Dio Padre, è l'unigenilo Fi-glio di Dio, e lo Spirito Santo: perché gran-de è il suo amore per hoi.Cetebranìe - Nelnome del Padre e del Figlio edello Spirito Santo. Assemblea - Amen.C - llSignore sia con voi.

A - E con il tuo spirllo.iiI0 PÉ'i!::riZrAi.iC ' llsegno della Croce, con ilquale iniziamoeconcludiamo ogni noslra prèghiera, fa semprememoria del grande mistero della SS. Trinità,cioè di quel Dlo che è all inizio di tutto, che si èrivelato in Crislo è checontinua la sua opera disalvezza per mezzo dello Spirito Santo. Ac6o-gliamo questo grande mislero di salvezza invo-cando il perdono dei nostri peccati.(Brcve pausa di sitenzio)

saNTtsslMA TRrNrrÀ - 21

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COI,LEIIA - O Dio Padre, che haimandato nelmondo il tuo Figlio, Palola div€dtà, e lo Spirilosantm@tore per dvelaro agli uomini il misterodella tua vita, fa chs nglla prclessione della v€-ra tede .iconosciamo la gloria della Trinita eadoriamo I'unico Dio in tre persone. Per il no.stro Slgnore Gesù Cristo.,, A - Am€n.

Oppurc ta @tEtta den Anno C, M.sÉàle ed-,pag.1014:

C . Ti glorifichi, o Dio, la tua Chiesa, cont6m-plando il mistero della lua sapienza con la qua.le hai creato e ordinalo il mondo;lu ctle nel Fi-glio ci hai riconciliati e nello Spidto ci hai sa ifi-cati, la' che, nella pazienza é nella speranza,possiamo giungere alia piena conoscenza dite che sei amore, verita e vita. Per il nostro Si-gnore Gesù Cristo... A - Amon.

Ouando vedo i luoi cieli, opera delle lue dita, /la luna e le slelle cle tu hai fissato, / ch6 cosaè mai I'uomo p€rché di lui ti ricordi, / il ligliodell'uomo, perché le ne curi? lr

Dawero I'haifatto poco meno diun dio, /diglo-ria e dì onor€ lo hai coronato. / Gli haidato pote-re sulle opere dell€ tue mani, / tutto hai postosotto i suoi piedi.

PRIMA IEITURA s€duli

Glà nell'Anltufr Testemén/o viene adonbato il mistoÌo della Tdnilà santisiima, come in questa pagi-na del P@veùi dove la Sapiénza di Db è descil-la pesente accanto a lui, coné una persona. helmomento della crcazione,

Oalllbro dei Proverbl (8,22-31)

Così parla la Sapienza di Oio: 2"ll Signoremiha creato come inizio dslla sua attivita, pri-ma di ogni sua opera, all'origine. ooall'eterni-ta sono stata formata, tin dal principio, dagliinizi della terra..'Ouando non esistevano gliablssl, ìo lui gengrata, quando ancora non vièrano le soroonti ca che d acoua: èorima chefossero fissàte Ie basi dei monti, piima d6llecolllng, io fui gefièrala, ,!quando ancora nonaveva latto la iera e i campi né le prime zolledsl mondo.

'Oua.do egli fissava i qieli, io ero È; quan-do tracciava un cerchio sull'abisso, àquandocondsnsava le nubi in alto, quando fissava lesorgEnli dell'abisso, ,quando stabiliva al ma.re i suoi limiti, cosl che le acqué non ne ollre-passassero iconfini, quando disponeva lefon-damonta della terra, $ioerocon luicome arte.fice ed ero la sua delizia ogni giomo: giocavodavanti a lui in ogni istanie, s,giocavo sul glo"bo teneslre, ponendo le mie deliziè tra i figlidgll'uomo".

Tune b greggi e gli snhenti / e andle le beste delh carnpagna / gli ucceu del cieb e i p€8ci d€l ma-re, / ogni esseE cho perEore le ùe dei mai. IlSECOIIDA IEITURAPér il bafiesimo i ctistiani lanno espedenza di es6e-re ligli adottii di Dio. Possono a.onoscerc l'afiorcd6l Padre, k arazla del Fiolio e la conunlond delloSpirito Santo.

Dalla lettera dl lan Paolo apostolo.iRomani (5,1-5)

FraHli, ìgiust'frcali per la fede, noi siarno ln pa-cè con Dio per mezzo del SignoE nogtro GesirCdsio. ,Per mezzo dl lui abbiarno andle, m€dian-te la fede, I accesgo a quesla grazia nella quale citoviamo e ci vanllanlo, saldi nella speranza dellagloria di Dio.

,E non solo: clvantiamo anche nelle lribo-lazioni, sapendo che la tribolazione producepazienza, ila paziEnza una virlir provata € lavirtù provata la Speranza. rLa speranza poinon delude, perché lamo,e di Dio è stato ri-versato neinostri cuori Der mezzo dello Spiri-lo Sanlo che ci è stato dato.

A - F.ndiamo gruiè r Olo.

s^r.M0 REsP0Ns0nrart (Sol 8/9,4-9)

La tÉdizione cristiana ha accolto questo Sal.fio come inno di lode a Ce6ìt nedentorc e Si-gnore. Pet questo cantiamo (o diciamo):lì O Signore, quanlo a miiabilell tuo nome su tutta la tsra!

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A - F.ndi.ho gra:la a Olo.

CANIo A[ VAtlCtL0 (C,r Ap ],8) ln plodi

l: Alleluia, allllula. Gloria al Padre è al Figlioe allo Spidto Santo, a Dio, che è, che grae cheviene. riAlllluia.VANGETO

Il Vanoelo ci h conosc€rc @ne ooni DèÉione de-ta SS:ma Trinità - Padrc, Fislb, S'pitiio Santo - siinse scé con la aua specilica nissione nalla élo-ia clelld salvezza.

-t- Dal VanoElo !€condo Giovanni ( 16.12- l5)-l' A - clorìia a te, o signoreln quel lempo, disse Gesù ai suoi discepo-

li: ".Molte cose ho ancora da dirvi, ma pgr il

iltuo no-rnesu trt-ta la ier.ra.

SOLENNITÀ DEL SIGNORE

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momenlo non siete capaci di podarne il pe-so. 'souando verrà lui, lo Spiriio di verita, viquidora a tutta la verità, perché non Darbrada so stesso, ma dkà tutto ciò che avrà uditoe viannuncerà le cose future. 'EOli mi glorifi-chera. perché prènderà da quel ch€ è mio eve lo annuncerà. 'Tutto quello che il Padrepossièdeè mio;perqueslo ho denoche pren-derada quelche è mio e vg lo annuncera".Parola d6l Signore. A - Lod. a l!, o Cdslo.

CRt0O ll{ UN S0L0 DlO, Padrc onnipotcnte,craatorc delcièlo e dellatarra, di tutte le coscvislblllo lnvisiblli. Credo in un soloSignore, Ge.sù Crislo, unigenito Figlio di DD, nalo dal Padr€prima ditutli isecoli: Dio da Dlo, Luce da Luce,Dio varc da Dlo vero, gen6€to, non creato, del-la slessa sostanza del Padre; p6r mezzo di lui tut-le le cose sono slale create, Pgr noi uomini ep€r l! noqlra salveza di!c6€ dal cielo, (s, crrina il capo) è W ocP"iad€lb Spldlo Santo si è in-camato nel seno della Vergine Mada e si è lattouomo. Fu caocifisso por noi totto Ponzio Pila.to, morì a fu sepolto. ll lotzo giomo è .isuscita-lo, socondo le Scdtlure, è aallto !l cielo, §ledealla dssln dal Padrc. E dinuovovera, nella glo-ria, p€rgiudicare i vivi e imoii, e ilsuo r6gno nonavra firle. Ciedo nello Splrlio §!nto, che è Si.gnorc . dà la vita, e proc.dc drl Prdre e dal Fl-gllo. Con il Padre è il Figlio è adorato e glodfica-lo, e ha padato per m6zzo d€i proleti. Credo l.chbla, un6, santa, caitollcr a apostolica. Prclesso un solo battesimo perilpèrdono deipecca-li. Aap€tto le dsurreziono dolmodi6lavita dglmondo ch€ ve[à. Amen,

4. Spirito Santo, che haidversalo Iamore diCri.§o nel cuore dei fedeli, lodilica Ia noslra comu-nilà panocchiale, perché possa essere s€gnodicadÉ e di servizio, proghiamo:

5. Per noiquipresenti, perché la grazia del Bal-tesimo, conleritoci nel nome delPadre e delFi-glio 6 dello Spirito Santo, cresca e fruttilichicln una adesione §empre piùr clnvinla e opero"sa, preghiamo:1-:.'.:,a:i celb..,ì!1i.r l..a/eC - Accogli, o Padre. la supplica deituoi tedeliche per il Figlio e nello Spirito Santo si rivolqo-no a le. Tu, cie s€i il creatore d€ll'universo, do.naci di partecipare ai lrutli della redenzlone.Per Cristo Nostro Signore. A - Amen.

C - Pregate, fratellie sorolle... in pi€di

Tulti - ll Signorc rlccva dallè tue mrni quadoaactificio a lode e gloda dal suo nome, pqt ilbgna no6tlo e dl luna h aua sanla Chlg3a.

suLtt orfERtEC - lnvochiamo illuo nome, Signore, su questldoni che ti preseniiamo: consacrali con la tuapolenza e trasfoma tutli noi in sacrificio peran.ne a lè gradilo. Per Cristo nostro Signoré.

A-Am.n.(Pr.ldio d€ia S.ntseru l.n'li ll ùst tu rt D6 uùo c rtu,

MISTERO DITI.À TEOE in pi6di

PR0ttssr0r{E 0ttEDE

PREGHIERA DÉI f!DETI

in pi:di

si può odollore

C - Fralgllie sorelle, rivolgiamo la nostra unani-me preohiera a Dio Padre, c'he sempre accom-paona la Chiesa pellegrina n€l mohdo, rivelan-do il suo grande amore neldono d€l Figlio uni-genilo e dello Spirito Sanlo.

Lettors - Preghiamo dicendo:

Assemblea - Ascoltaci, o Slgnore.'1. Saniissima Trinità, con latuaSapienza eler-na santitica il Papa e i vescovi, i sacerdoti e idiaconi, peEhé conducano iltuo popolo sanlocon lede retta. speranza cena I cadtà pèrfelta,preghiamo:

2. Padre creatore delmondo, che tutto manlie-ni in vita con il tuo amore. rsndi l'uomo fedelecollaboraioro e custode della tua creazione,preghiamo:

3. Flgllo redènlore, che hai riconciliato lutto neltuo sacrilicio, rivèlati agii uomlnl che ti cercanocon cuore sincerc, preghiamo:

SANTISSIMA TRINlTÀ

A ' Tu ci hal rèdentl con h iua croce e la tua d.lunEzione: 6alvacl, o SalvatoE del mondo.

ANIITONA AI.IA COMUNIONT

"Lo Spirito di verta vlOuiddà alla veila tul.L lntela'. (cv 16,13)

Pausa di ringrazlananlo alla sania Comu-nlone: "la testa derra SS.ma Tinià sia vis.auta e valoizzata a questo tine: non solo ti-cotdi il misterc più iublime della nostq lede,

a icordie ùchidnila dohe rcallà de 'lnabi-tazione. (ftata Mela, 1904-1957. mistica inmezzo alla città. Verco la sua bèatificazion€).

D0P0 LA C0MUNIoNE - Signore Dio nostro, lacomunione altuo sacramentro. e la protessionodBlla noGtra fgde in te, unico Dio in tre pgIsone.ci sia peqno di salvezza dell'anima e dalcorpo.Per Cd§o nosto Signore. A-Am€n.PROPOSTE PER I CANTIi da Repelodo naro.nale, Canf pet la Liturgla, ÉllsDioi /Cei 2009. /rklorP.dr6, che hai latto (203); Te lodiamo, lrlnllà1205). Sahno responÉo aléi M" A. Padsi; Ritomollo:O Lna iutta (:tsg). Procéeé ione olfeioriale: Oranl,aa{a ncl mio cuorD (376). Corrunb,ejlutta la iarrac! i a Dio 1310); Tu aal la fiia vita (38i1). Con!,édolO|l.llo che eùàiarÉ udiio (3Ot ).

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ScintiUe di LitDlgi&

SANTI§§IMA TRINMASiamo il popolo radwtata ùol Paùe,e ùEl Figlio e nallo Spirita Santa

ln oNCLUSE con la Penrecosrc Ie celebrazioni pa.t squali, nFIle quali la comunita crisriana hàrl-vissuto il nistero della morte e risurrezione di Cristo, causa della redenzìone e atto di nascita delìaChiesa, e il dono dello Spirito §ànto, che è il suofrutto, adesso sosta in àdoÌazione fissando il suosguardo piero di stupore sul mistero indicibile diquesto Dio che hÀ operato tali meraviglie.

La solennità d€llasaniissima llinità, ce-

i l€brata gia dal secoloE Vl e diffusasi all'ini'É zio del secondo mil'à lennio, traduce in can-g ti e pr€ghiere jl St,l-É balo d?lLiIcfu formn-È lato nei concili dì Ni-E cea (425.) e di cosian'E rinopoli (98t).

= Essa proclama che ilDio che a noi si è ri!€la-to è uno. ma non è so-lo. È coiìunita d'amo'le: Padre, principio ditutie le cose, liglio, Ii-

velaiorc deÌ PadE e 6rtefice della redeMione del mon-do, Spùito Santo, perferionatorc della suà opera e san-tricatorc, uniti nello stesso amorc e nelÌo stesso pro-getto di salvezza.

Di queslo Dio in Tre Persone I'uomo pona l'ilnmagi-ne, per queslo realizza se stesso nella relazione diamorc. Di luiè rif.sso la fÀmElia che nellamorere.iproco, gtatuito e fecondo reali?za la sua mcazion€ ehova la sua felicfta. Di lui soprattutto è icona e pro,lungamenlo la Chiesa, popolo radunato a paniredal'unita del Padre, del Figìio e dello Spirito Sanio,coryo di Cristo e tempio dello Spidio, chiamata a ma-nifestare a tutti gli uomini la gloria dela sarta Triniae a cantare in etemo Ìa Bua !!loria,

Frrta Pietro Sorri, o/m

Alùùc deaa §.nw Trirùùrhch e*nba tu, rnna.XVI socolo, Chiesa Santu

6ela,le naslre oau$uirni spes$ ci rorcogliessi.nn un soh is'taLte in tu i stessù e wewlassbna coùrl-to qm un solo p€nshv con l lyinitÀ A susta chi sidogtw ùi santi.fi.an ilwstto cuory yesta scryrirenma tèsù.i .Wniti» (ltalauelq mjstica, 1904 - 1957).

VtrI SETI'IìIrTNA DEL TEMF0 OX,DINABIO(23 - 28 ìm4,g,1o) l,iraria deua Orc: Iy seuhuru

23 I Il Signore si rieord{ senDre dellÈ §[e À]le re.L'osservan a della teAqe merih l'àmorc di Gesù. che, tut.tavia, richiede di essere s€guito. Purtr0ppo c'è l'àttacca-mento ai beni del mondo. s' r?§idrr?bi S. eiownlNi Bat-,rsra dr Ao6§i lPt IJ3-9; Sal 110,1,2.5-6.9-10! Mc 10,17-27.

24 lI tr Si&ore ha dvelato le $ì. d[§liria. A Pteto. chedichiara di ar€r lasciaio iuito per seguirlo, Gesùr isDonde(he. pu rimanendo le perseuioni, ci sara ura gande n-comp.nsa sia Àdesso $A neì tur,nn- B-V- Mori/t Ausitid'nqS vitwt2i di Lerbe.lPt l,lù16 Sal 97,14 Mc 10,2841.

25 Il C€rebra il Signor€, G€ru§rleme. cti aposloli eonodisDosti àd acc€t er€ Ia Derse.uzione. ma non rinunciano alpr€dominio.S Aedd (m.f.)r.S. Aqarib W $t.);5. Maritde' PozL rPi l,l8-25l, Sal ll?j 1L15.10-20; Mc 10,32,45.

26 G S. Filiwo Nad sa«rdot. Memot:,a (bi,rrto). PtEsmtaterl al Signom con €6rltaur. Iì erc.o irvocà cesirper onenerp la vi-st3. Grsu lo chnnat I0 as.olra, lo guari.sae e lo s l\x,- S- Lonberlo d\ V?wp; B. Aùdrea fnncàt lPt 2,2-5.9-r2i Sal S9,2-5i Mc 10.46-52.

27 1 lieni, Stelor?, a Ctodicalt la t€rra" L3 ca..irah deiltndmri dal rcmpio e la malediàone del lico DpEsu"no ilroÌrcscianento d€l làppolto religioso con Dio nella sua st€§'sa casa! ormai sulerato. Unici dÌÌedi sono la f€de, là Dre-ghiera e il perdono., .4rarlrr?, di Cen zrbun! fuf.\i S Re-§rùaro. lPt 4,?-l9j SaI 95,10.13; Mc l l,1t-25.

28 S 8B setf, di te. SignoF, l uim mia" Quanu' "indagi-ni- su Gesù s{no stare falle luMo i §ecoli dadi studiùri'Aito legittimo, ma nel quàle la sincerità è d'oòbligo. S.Cemo,no; S. Abau,esca; B. Merie B. Easnesi. Gd17,20-25; Sal 6à2-6; Mc 11,27-33.

I2S D t tpo e Sanste di Cristo / C (5. Mo:simhn) Gent4,l&20; Sal109,1-4i l0or r1,23-26i Lc 9,1Ib-l?1.

Tubio SEù[t. oq

Èi.otd4 Dotùtuie N ruasio: qitùil9l d.i DiMi

fl sacm.nenta daUa Coqfeseirne è ùlarnatb:,,S,{CR$IE\-r0 DELL{ RICoICILAZIoNI. pe.ché dona al peccatorc I'aÌnorc di Dio che riconciliÀ 'La-s.iaievi ricon(iliare.on Dio" (2 Cor 5,20). ColuichF vi.\€ dell'anorc misericordioso di Dio è pronio a .ispondÈre all'invito del SigÌorc: 'Va' prima a dconciliarti con iliuo ftal€llo" (Mr 5,24), (CCC 142,1). &jcold'hhr& si di-ce, in $eco. dunwùt1ti, e questo verbo reca in seÌ'idea del 'divenire altm' (in g.,{ r§) da ciò che si èràprima rranile Ia§sunaone di un art Bgiamenr.o )piri.iuale dir€Bo, n rip.istino di un ra$orto, previo cioè ilrinnoBmento della relazione tra Dio e ì'uomo e dellamlarìone lra uomo e uomo. g.c.

Una b ona notizb ai leaoti d2 Dotwaì&'UNA SANTA MESSA - In occasione delÌa solenni,è del CorIo e Sa,ngùe di Cr;sto, la Dirczione de 'LaDomenica"fu presentequestainiziati :venàcelehà,ra, ogni mese urìa Sanla Messa secondo le inrenzionidei lettori, perché dall'Eucarìstia trsggano sostegnospilituale per Ia lom yita. Con l'auspicio che questainiziarlE sia gadiB À lutri, porgiamo cordia[ sa]uti.

l,IADTMì@,Nid)laBaMi t l&4a knbel/t\ hik Aroùh)

LA DOMEmCÀ Psu@ Er e @ r 2

mF.s@piO r.d tuEh oùòr4 e@"Fn, N rrc;B ,c:F@co 0se!1G.r,ey3m E.n i tuanL.éo,,É.§

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