RAPPORTO ANNUALE - KITO Onlus · 2020. 2. 6. · KITO Onlus Via Venti Settembre, 24 35122 Padova...

KITO Onlus Via Venti Settembre, 24

35122 Padova (Italy) Tel/fax +39 049 8757382

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RAPPORTO ANNUALE KITO ONLUS

2019



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Sommario

1. INTRODUZIONE ........................................................................................................... 3

2. DESCRIZIONE DELLE ATTIVITÀ ................................................................................. 4

3. FUNDRAISING ............................................................................................................. 7

4. COMUNICAZIONE ........................................................................................................ 8

5. RISULTATI OTTENUTI ............................................................................................... 11

6. LEZIONI APPRESE .................................................................................................... 12

7. PROSSIMI PASSI ....................................................................................................... 13

8. ANALISI FINANZIARIA ............................................................................................... 14

9. ALLOCAZIONE DELLE RISORSE .............................................................................. 14

10. CONCLUSIONI……………………………………………………………………………… 17



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1. INTRODUZIONE

Kito Onlus è una organizzazione no-profit fondata a Padova nel 2012, con esclusiva finalità

di solidarietà sociale nei settori della sanità e dell'educazione nei paesi più bisognosi, con progetti di

prevenzione e risposta all’emergenza.

I progetti mirano ad aiutare soprattutto i bambini, senza però perdere di vista le loro famiglie

e le comunità in cui vivono.

L'obiettivo principale dell’Organizzazione è la costruzione di semplici edifici medici o

scolastici, energicamente autosufficienti e trasportabili, che possano permettere alle popolazioni

colpite da conflitti o catastrofi naturali di essere assistite e supportate nella prima fase

dell’emergenza e nella transizione alla normalità. Inoltre interviene con la costruzione di edifici

permanenti progettati, costruiti e gestiti in maniera sostenibile ed efficiente, e con progetti di

ricostruzione.

L’idea di Kito Onlus nasce da un’accurata analisi sul campo del tipo di strutture temporanee

di prima emergenza utilizzate in seguito a catastrofi naturali: si tratta per lo più di tende e capanne

inadeguate e non sicure in contesti in cui la legislazione urbanistica è carente, oltre ad esserci

problemi di identificazione della proprietà dei terreni e spesso sia impossibile avere permessi per

costruzioni semi permanenti e permanenti.

Kito Onlus dunque non si limita ad intervenire in contesti di emergenza, ma adotta una visione

di lungo periodo che permette di creare uno sviluppo sostenibile, aiutando le persone a superare i

traumi subiti e ad affrontare al meglio eventuali disastri naturali futuri.

Kito Onlus, inoltre, attraverso training e corsi di prevenzione delle malattie, intende migliorare

le condizioni delle popolazioni nei settori della salute e dell’igiene, così come promuovere una

corretta nutrizione e la sicurezza per i bambini nei paesi dove opera.

Kito Onlus è attiva principalmente nelle Filippine, un paese ad alto tasso di vulnerabilità,

colpito mediamente da trenta disastri naturali all’anno tra tifoni, terremoti e inondazioni.

Dal 2018, Kito Onlus ha deciso di ampliare il proprio raggio di azione in Italia con il progetto

di costruzione di un centro polifunzionale a Caldarola, nelle Marche, per aiutare la comunità a

risollevarsi dopo il terremoto che ha colpito il Centro Italia nel 2016.

È con il suo approccio innovativo ed ecosostenibile che Kito Onlus mira a rappresentare un

modello di buone pratiche nell’emergenza umanitaria e garantire un impatto efficace nella

prevenzione e nella cura socio-sanitaria nel lungo termine.



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Anche quest’anno è continuata la collaborazione sia con la Onlus Architetti Senza Frontiere

(ASF) che con l’Associazione delle Donne Filippine, grazie alle quale è stato possibile mettere in

atto il progetto WASH nell’Isola di Mindoro.

Nel corso del 2019, sono stati raccolti 52.873 € attraverso l’utilizzo di diversi canali: donazioni

private, eventi di fundraising, contributi pubblici e privati. Il 94 % della spesa totale è stato investito

per l’implementazione diretta dei progetti.

2. DESCRIZIONE DELLE ATTIVITA’ FILIPPINE Health Center a San Fernando la Union - Luzon Island

Dal 2017, al rinnovo del comodato d’uso, l’unità è stata donata alla Municipalità di San Fernando la

Union. E’ stato autorizzato che la Kito-Health potesse venir spostata nel Barangay Nagyubuyuban,

sempre nella municipalità di San Fernando. Questo barangay si trova in una zona rurale e isolata

ed è abitato da famiglie numerose e dedite ad agricoltura e allevamento; la comunità, che

comprende circa 1.400 abitanti, si è rivelata essere la più bisognosa di cure mediche. Nel 2019 ha

ripreso l’attività che era stata sospesa l’anno precedente. Purtroppo ancora pochi report ci giungono

malgrado le continue richieste.



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Health Center a San Francisco – Camotes Islands

Dal febbraio 2017 l’Health Center opera come Rural Health Unit Satellite.

Anche qui abbiamo problemi di comunicazione: non sappiamo se siano state fatte le manutenzioni

richieste lo scorso anno, cioè provvedere all’acquisto di nuove batterie e a fare il trattamento anti-

termiti alla struttura.

Tramite il software Open Hospital realizzato da Informatici Senza Frontiere Onlus, installato nel

computer del centro medico e per cui era stato tenuto un training di formazione nel 2016, anche

quest’anno Kito Onlus ha potuto monitorare a distanza le attività del centro medico.



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Ricostruzione Banilad Elementary School a Pinamalayan – Mindoro Island L’edificio della scuola elementare di Banilad, situato nella provincia di Est-Mindoro, è stato ricostruito

dopo il tifone Nona grazie al contributo dell’OPM Chiesa Valdese.

Comprende 3 aule con un totale di circa 200 mq. Le caratteristiche tecniche della struttura sono: la resistenza ai tifoni, la struttura in calcestruzzo armato e capriate in acciaio, le pareti in materiale

locale (legno di cocco, sawali e pannelli in fibra di bambù). L’edificio è attivo dall’aprile 2018 e durante

il recente tifone è stato usato come centro di evacuazione per la popolazione del villaggio, grazie

alle sue caratteristiche di sicurezza.



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ITALIA Costruzione CASA KITO, Centro Polifunzionale a Caldarola (MC) A Caldarola (MC), in Italia, zona gravemente colpita dal terremoto del 2016, in partnership con

l’amministrazione comunale locale, si sta concludendo la costruzione di una struttura polivalente in

legno di 100 mq, in accordo ai bisogni della comunità e ai criteri di sostenibilità ambientale, che avrà

una funzionalità di lungo periodo, anche successiva al superamento della fase di ricostruzione del

centro storico del paese. I beneficiari saranno tutti gli abitanti del paese, circa 1.500.

Si è ottenuta una donazione dell’arredamento da parte di Ikea, e si prevede l’inaugurazione a fine

febbraio.

3. FUNDRAISING

L’attività di fundraising e le relazioni con i donatori sono una parte essenziale nel lavoro di Kito Onlus,

ciò che permette all’organizzazione di portare avanti i propri progetti. Le attività e gli eventi di raccolta

fondi si sono concentrate soprattutto sul nostro progetto WASH in 13 Minority Elementary Schools

nell’Isola di Mindoro nelle Filippine e sulla realizzazione del progetto della CASA KITO a Caldarola,

in Italia.



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Anche quest’anno abbiamo portato avanti la tradizione dell’Aperikito, un evento consolidato

nell’attività padovana di Kito per la raccolta fondi.

In aggiunta, Kito Onlus continua ad essere presente sulla piattaforma di crowdfunding online Global

Giving, tramite la quale continua a ricevere sporadiche donazioni. Inoltre, anche nel 2019 la

possibilità di devolvere il 5x1000 a Kito Onlus è stata pubblicizzata sui social media.

4. COMUNICAZIONE Come gli anni precedenti, Kito Onlus non ha mai tralasciato di aggiornare i propri sostenitori e

possibili donatori riguardo all’utilizzo dei fondi. Questi sono stati esposti in modo trasparente e messi

in relazione all’avanzamento dei progetti dell’organizzazione.

Quest’anno sono state inviate 2 newsletter, una a giugno e l’altra a dicembre, redatte sia in italiano

che in inglese, al fine di tenere i nostri sostenitori/donatori giustamente aggiornati. Per quanto

riguarda la newsletter di giungo, su una mailing list totale di 638 contatti, il 23,04% degli stessi ha

aperto la mail. A dicembre invece, su una mailing list totale di 616 contatti, la mail è stata aperta dal

20,94% di coloro che l’hanno ricevuta.



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Kito Onlus ha continuato ad avvalersi dei suoi usuali mezzi di comunicazione online per

pubblicizzare la propria attività. Tra questi spiccano i social Facebook, Instagram e Twitter e il

sito Internet della Onlus. In particolare, Facebook e Twitter sono stati utilizzati costantemente

per pubblicizzare attività ed eventi, informare sullo stato dei progetti e condividere spunti di

riflessione, mentre nella nostra Instagram l’Organizzazione si è dedicata soprattutto a

condividere immagini sullo stato dei lavori e curiosità sulla cultura filippina.

La nostra pagina Facebook nel 2019 è cresciuta rispetto allo scorso anno, passando da 986 a

1048 followers, con una copertura che ha raggiunto il suo picco massimo a dicembre 2019, con

579 visualizzazioni. Raggiugere il pubblico tramite Twitter invece è più difficile, anche se questo

sembra essere un problema riguardante in generale il lavoro nell’ambito dei diritti umani.



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Per quanto riguarda invece il nostro sito web, a dicembre è stato completamente rifatto, nuovo

nei contenuti e nel design. Tramite le statistiche raccolte attraverso Google Analytics, è stato

possibile verificarne l’efficacia durante questo 2019. Le visite totali sono aumentate di qualche

centinaio rispetto allo scorso anno, raggiungendo le 3.743 visite realizzate da 3.309 utenti. La

percentuale di visitatori che tornano a cliccare sulle nostre pagine è del 6,8%. Contrariamente

agli anni precedenti, il maggior numero di visite è provenuto dalle Filippine (1191 visite) e in

secondo posto dall’Italia (979 visite), che costituiscono rispettivamente il 35,88% e il 29,50% del

totale. Questo denota un maggiore interesse nel lavoro di Kito Onlus dai diretti beneficiari dei

progetti che portiamo avanti.

Un dato interessante riguarda anche il contenuto delle pagine che sono state più visitate. Oltre

alla home page, infatti, vediamo come i nostri articoli informativi destino particolare interesse,

alla sezione in inglese.



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Inoltre, è da tenere conto che il numero di post è stato maggiore quest’anno. Infatti, sul blog,

aggiornato settimanalmente con post relativi alle attività dell’associazione e ad argomenti di

cooperazione internazionale e aiuti umanitari, sono stati pubblicati un totale di 20 articoli, in

italiano e in inglese.

5. RISULTATI OTTENUTI Continua il trend positivo delle attività di Kito Onlus anche nel 2019, sia in termini di progetti, sia in

termini di fondi che hanno permesso di realizzarli.

Pur con una struttura fatta prevalentemente di volontari e stagisti, si è riusciti a sviluppare 2 nuovi

progetti: la costruzione di CASA KITO a Caldarola e un nuovo progetto nelle Filippine: la costruzione

di servizi igienici e rete idrica in 13 scuole elementari rurali nell’isola di Mindoro nelle Filippine.

Abbiamo dedicato meno attenzione agli eventi di fundraising durante l’anno in quanto spesso

l’impegno era troppo in relazione ai risultati. Verrà comunque fatto un nuovo evento a Carnevale a

sostituzione della cena di Natale, che purtroppo era saltata.

Dal 2012 Kito Onlus partecipa al Tavolo della Cooperazione del Comune di Padova. Il Presidente

Paola Vecchiato dal 2013 ha fatto parte dell’Esecutivo dell’Area Tematica Pace, Diritti Umani e

Cooperazione Internazionale che rappresenta le organizzazioni no-profit presso il Comune di



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Padova e da novembre 2014 fino al novembre 2018 ne è stata il Portavoce. Kito Onlus continua a

contribuire alla promozione del settore Pace, Diritti e Cooperazione Internazionale a livello cittadino

e regionale e ad incrementare la propria visibilità all’interno del settore non-governativo,

sensibilizzando in merito alla propria causa. Importante è stata l’attività svolta nel 2019 in

preparazione del 2020, in cui Padova è capitale del volontariato, che si svilupperà nella preparazione

di eventi cittadini molto importanti.

6. LEZIONI APPRESE Grazie allo sforzo fatto da Kito Onlus durante il suo settimo anno di attività nel dimostrare la propria

trasparenza e l’affidabilità del proprio programma, nel 2019 si è riusciti a incrementare le donazioni

e i contributi.

Quelli più importanti, provengono dall’Otto per Mille della Chiesa Valdese grazie alla partecipazione

ai loro Bandi Annuali. Si è comunque continuato con il fundraising e a privilegiare i contatti personali

con i donatori, che sono più facilmente in grado di produrre risultati e di articolare un network di

conoscenze e sostenitori, componente essenziale per il successo dell’organizzazione.

Lo stesso approccio è stato utilizzato per la selezione delle controparti locali, la cui importanza è

fondamentale alla buona riuscita del progetto e alla sua accoglienza nelle comunità stesse. Infatti,

grazie alla collaborazione diretta tra lo staff di Kito Onlus in Italia e lo staff locale nelle Filippine si è

riusciti ad ottenere fiducia da parte delle comunità coinvolte, una partecipazione attiva di queste

ultime e quindi un esito positivo dei progetti. Avere un partner locale affidabile ha aiutato ad avere

un impatto più ampio ed efficace sulla popolazione coinvolta. Per questo Kito Onlus è fautore di una

cooperazione pro-attiva fra tutte le parti coinvolte nella realizzazione dei propri progetti. Anche a

Caldarola, è stato molto importante lavorare a fianco all’Amministrazione locale e i beneficiari.

Soprattutto per quel che riguarda monitoraggio e valutazione dei progetti, a volte è difficile stabilire

una comunicazione efficace e costante con lo staff locale a causa del mal funzionamento delle

telecomunicazioni dovuto a problemi metereologici (tifoni, uragani…), in particolare nelle Filippine.

Ciò può causare ritardi nell’elaborazione dei dati e nella valutazione delle attività svolte nel corso dei

mesi.

Il non essere presenti nelle Filippine con una sede operativa, se da una parte riduce notevolmente i

costi generali, dall’altra, a volte, ci costringe a missioni di monitoraggio dei progetti. Infatti ci siamo

resi conto, ad esempio, che con le nostre sole forze, non siamo in grado di seguire i progetti di

costruzione e ricostruzione, che richiedono una presenza costante sul sito. Per questo, nel progetto



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nell’Isola di Mindoro, la collaborazione con Architetti Senza Frontiere Italia si è dimostrata essenziale

e positiva perché hanno individuato tra gli iscritti una validissima giovane architetto, Anna Orlando,

che sta seguendo tutte le fasi della costruzione fino alla consegna.

Kito Onlus adotta comunque un processo partecipativo, in modo da porre al primo posto le necessità

delle comunità con cui opera. La decisione di utilizzare manodopera e materiali locali è inoltre

sintomo dell’attenzione che l’Organizzazione rivolge al territorio e al suo capitale naturale e sociale.

Per ciò che concerne l’organizzazione interna di Kito Onlus, il personale si riunisce settimanalmente

al fine di condividere aggiornamenti, idee, progetti e per programmare le iniziative future. La

necessità di tale periodicità è data dall’esigenza di valutare i progressi nel lavoro dell’organizzazione

alla presenza di tutti i membri dello staff. Per velocizzare e semplificare le attività quotidiane

dell’organizzazione, lo staff ha continuato ad avvalersi di una cartella Dropbox e di cartelle Drive,

dove è possibile condividere con facilità documenti e ogni tipo d’informazione relativa al materiale

amministrativo e operativo. Skype risulta infine essere uno strumento di fondamentale importanza

per la comunicazione sia interna che esterna dell’Organizzazione.

7. PROSSIMI PASSI Kito Onlus ha acquisito conoscenze e competenze necessarie per continuare a realizzare progetti

di prevenzione e risposta all’emergenza. In seguito al risultato positivo ottenuto finora, Kito Onlus ha

cominciato a intervenire in Italia, nelle zone terremotate con un progetto a Caldarola (MC).

E’ ritornato attivo l’Health Center a San Fernando la Union nel Barangay Nagyubuyuban con il suo

programma di prevenzione sostenuto dai Barangay Volunteer Workers e dalla Municipalità.

Continua anche il lavoro dell’Health Center di San Francisco nelle Isole Camotes. La posizione

del centro medico, vicino alla scuola primaria, continua a rendere la sua attività importante per

progetti di prevenzione, check-up, controllo neonatale, nutrizione, primo soccorso e assistenza ai

parti.

A Pinamalayan – Mindoro Island, la Banilad Elementary School è totalmente operativa e nel

recente tifone è stata utilizzata come “evacuation center” per gli abitanti del villaggio, garantendo

protezione e sicurezza alle famiglie.

A Caldarola (MC), in Italia, a breve verrà inaugurata CASA KITO. Questo centro ambisce a

diventare un luogo per la promozione di attività e laboratori con il coinvolgimento delle associazioni

locali finalizzate soprattutto ai bambini, con l’obiettivo di renderli parte attiva del processo di

ricostruzione ed elemento di continuità della vita del paese.



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Nell’isola di Mindoro a ottobre è iniziato il progetto WASH in 13 scuole elementari rurali frequentate

dai bambini indigeni Mangyan, con il supporto del Dipartimento dell’Educazione e l’aiuto dei

beneficiari. L’Arch. Anna Orlandi è tutt’ora nell’isola, per proseguire la costruzione che si prevede

terminerà il prossimo giugno.

Nell’intento di estendere le zone di intervento, in collaborazione con le Associazioni Archi.Media

Trust e NASS e si è preparato un progetto in Senegal (presentato alla Chiesa Valdese per il

contributo), per la costruzione di una clinica materno-infantile a Colibantan. Il centro, di circa 180

mq. sarà in terra cruda utilizzando il sistema di autocostruzione a basso costo, con un approccio

sostenibile allo sviluppo locale.

Kito Onlus si prefigge l’obiettivo di rappresentare un modello per le operazioni di aiuto umanitario e di incoraggiare altre organizzazioni e amministrazioni locali a adottare il proprio approccio innovativo, nel pieno rispetto dell’ambiente e contrario agli sprechi, di totale coinvolgimento dei beneficiari in tutte le fasi del progetto. Una simile prospettiva è, infatti, particolarmente adatta alle situazioni di emergenza durante le quali l’autosufficienza energetica può costituire lo scarto fra un programma efficace e un’operazione fallimentare.

Grazie alla partnership con l’Università di Padova e al Centro dei Diritti Umani “A. Papisca”, Kito

Onlus continuerà a offrire opportunità di tirocinio a studenti e a neolaureati nell’intento di fare

formazione e di condividere nuove prospettive e conoscenze su come sviluppare i propri progetti.

Kito Onlus quest’anno ha offerto l’opportunità a 3 stagiste di svolgere un periodo di tirocinio in Italia

presso la sede della Onlus.

Kito Onlus si propone infine di incoraggiare professionisti, italiani e stranieri, a dedicare parte del

loro tempo alle attività di Kito Onlus, sia in Italia che sul campo, al fine di creare un gruppo di volontari

la cui esperienza e dedizione possa essere di supporto ai progetti dell’organizzazione.

8. ANALISI FINANZIARIA Nel 2019, grazie al contributo rilevante della OPM-Chiesa Valdese (contributo a due progetti), è stato

possibile continuare a sviluppare progetti importanti. Inoltre, Kito Onlus ha continuato la sua attività

di comunicazione per la raccolta fondi e l’espansione del proprio network a livello locale.

Come possiamo vedere dal grafico a torta, dei 52.872,88 € raccolti nel corso dell’anno, il 77%

rappresenta il contributo della OPM-Chiesa Valdese, una prova che il lavoro di progettazione svolto

da Kito Onlus è valido e meritevole di essere finanziato. Importante è anche il rapporto con



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l’amministrazione comunale da cui ogni anno si è riusciti da avere un contributo ai progetti. Il 22 %

è dato da donazioni private, contributi del 5x1000 e crowdfunding: questa alta percentuale conferma

l’efficacia dello sforzo di fidelizzazione in cui l’Organizzazione si è impegnata negli anni, riuscendo

a stimolare sempre una buona partecipazione grazie all’energia creativa della Presidente e dei suoi

collaboratori.

Alla luce di questi elementi incoraggianti, si stima che nei prossimi anni l’organizzazione potrà

mantenere questo trend consentendo, in tal modo, lo sviluppo di nuovi programmi di prevenzione

e risposta all’emergenza. Inoltre, si prevede di riuscire a sostenere la comunità dei beneficiari

attraverso partnership con le organizzazioni locali e la diffusione d’informazioni tramite

conferenze e workshop.

PREVISIONE RACCOLTA FONDI 2019 2020

CONTRIBUTO OPM – Chiesa Valdese 40.555,00 € 40.000,00 €

ALTRE DONAZIONI 12. 317,88 € 10.000,00 €

TOTALE 52.872,88 € 50.000,00 €

77%

16%

4% 1% 2%

FONDI RACCOLTI 2019

OPM - Chiesa Valdese Donatori Privati Cinque per Mille Contributi Comune Contributi Crowdfunding



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9. ALLOCAZIONE DELLE RISORSE

Dal grafico riportato qui sopra si vede l’altissima percentuale riservata da Kito ai progetti sul campo,

ben il 94%.

Con questi fondi abbiamo finanziato la costruzione di CASA KITO a Caldarola nelle Marche e iniziato l progetto WASH nelle 13 scuole elementari dell’isola di Mindoro nelle Filippine.

Rimangono inoltre attivi e funzionanti 3 progetti: la KITO UNIT a San Fernando la Union, la Rural Health Unit a San Francisco e la scuola elementare a Mindoro.

Con circa 53.000 € abbiamo sostenuto importanti progetti di grande impatto sulle condizioni di vita delle popolazioni e nella prevenzione alle emergenze che così numerose colpiscono in Italia e nel Mondo.

94%

2% 1%3% 0%0%

ALLOCAZIONE RISORSE 2019

Progetti

Utenze

Acquisti eserviziMaterialeconsumoPersonale



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10. CONCLUSIONI Il 2019 è stato un anno molto positivo per Kito Onlus e di ulteriore consolidamento della Associazione a livello organizzativo e operativo.

Avendo acquisito ulteriore esperienza sul campo, Kito Onlus si affaccia ai progetti futuri con

maggiore efficienza e capacità gestionale.

Anche il 2019 ha permesso a Kito Onlus di acquisire una notevole esperienza e di affinare l’efficacia

della sua strategia di fundraising e organizzativa. In risposta a tale evoluzione, la comunicazione e

la pianificazione del lavoro hanno subito delle modifiche atte a privilegiare eventi pubblici per la

raccolta fondi e a rendere più efficaci le campagne di sensibilizzazione all’interno della comunità

locale in Italia. Inoltre, la partecipazione ad altri bandi può far ottimisticamente sperare di avere la

disponibilità di successivi fondi da devolvere all’implementazione di altri progetti.

In conclusione, durante il 2019 Kito Onlus si è rivelata completamente impegnata nella propria

causa, mostrando il massimo rispetto nei confronti dei propri donatori e delle controparti locali.

Quest’esperienza positiva e la buona reputazione che Kito Onlus è stata capace di creare localmente

e all’estero, incoraggia a ritenere che nei prossimi anni l’organizzazione continuerà ad ottenere

importanti riscontri e risultati concreti.

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