DOMENICA VI DEL Cuore Immacolato di Maria, … una donna per desiderarla sei già adultero. Non dice...

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FOGLIO DI INFORMAZIONE INTERPARROCCHIALE PARROCCHIE DI MOGLIANO VENETO www.parrocchiemogliano.it Collaborazione Pastorale di: Cuore Immacolato di Maria, Sacro Cuore, S. Antonio, S.Carlo, S. Elena Imperatrice, S. Marco, S. Maria Assunta, SS. Teonisto e Comp. Martiri In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Io vi dico: se la vostra giustizia non supererà quella degli scribi e dei farisei, non entrerete nel regno dei cieli. Avete inteso che fu detto agli antichi: “Non ucciderai; chi avrà ucciso dovrà essere sottoposto al giudizio”. Ma io vi dico: chiunque si adira con il proprio fratello dovrà essere sottoposto al giudizio. Avete inteso che fu detto: “Non commetterai adulterio”. Ma io vi dico: chiunque guarda una donna per desiderarla, ha già commesso adulterio con lei nel proprio cuore. Avete anche inteso che fu detto agli antichi: “Non giurerai il falso, ma adempirai verso il Signore i tuoi giuramenti”. Ma io vi dico: non giurate affatto. Sia invece il vostro parlare: “sì, sì”, “no, no”; il di più viene dal Maligno». Un Vangelo da vertigini. E come è possibile? Anche Maria lo chiese quel giorno all'angelo, ma poi disse a Dio: “sia fatta la tua volontà, modellami nelle tue mani, io tua tenera argilla, trasformami il cuore”. E ha partorito Dio. Anche noi possiamo come lei, portare Dio nel mondo: partorire amore. Avete inteso che fu detto... ma io vi dico. Gesù non contrappone alla morale antica una super-morale migliore, ma svela l'anima segreta della legge: «Il suo Vangelo non è una morale ma una sconvolgente liberazione» (G. Vannucci). Gesù non è né lassista né rigorista, non è più rigido o più accondiscendente degli scribi: lui fa un'altra cosa, prende la norma e la porta avanti, la fa schiudere come un fiore, nelle due direzioni decisive: la linea del cuore e la linea della persona. Gesù porta a pienezza la legge e nasce la religione dell'interiorità. Fu detto: non ucciderai; ma io vi dico: chiunque si adira con il proprio fratello, cioè chiunque alimenta rabbie e rancori, è già in cuor suo un omicida. Gesù va alla sorgente: ritorna al cuore e guariscilo, solo così potrai curare i tuoi gesti. Ritorna al cuore e custodiscilo perché è la sorgente della vita. Non giurate affatto; il vostro dire sia sì, sì; no, no. Dal divieto del giuramento, arriva al divieto della menzogna. Dì la verità sempre, e non servirà giurare. Porta a compimento la legge sulla linea della persona: se tu guardi una donna per desiderarla sei già adultero. Non dice semplicemente: se tu, uomo, desideri una donna; se tu, donna, desideri un uomo. Il desiderio è un servitore necessario alla vita. Dice: se guardi per desiderare e vuol dire: se ti avvicini ad una persona per sedurre e possedere, se riduci l'altro a un oggetto, tu pecchi contro la grandezza di quella persona. Commetti adulterio nel senso originario del termine adulterare: tu alteri, falsifichi, manipoli, immiserisci la persona. Le rubi il sogno di Dio, l'immagine di Dio. Pecchi non contro la morale, ma contro la persona, contro la nobiltà e la profondità della persona. Cos'è la legge morale allora? Ascolti Gesù e capisci che la norma è salvaguardia della vita, custodia di ciò che ci fa crescere oppure diminuire in umanità. Ascolti queste parole che sono tra le più radicali del Vangelo e capisci che diventano le più umane, perché Gesù parla solo in difesa della umanità dell'uomo, con le parole proprie della vita. Allora il Vangelo diventa facile, umanissimo, anche quando dice parole che danno le vertigini. Perché non aggiunge fatica a fatica, non convoca eroi duri e puri, non si rivolge a santi, ma a persone autentiche, semplicemente a uomini e donne sinceri nel cuore. ( di Ermes Ronchi ) nr. 88 Domenica 12 febbraio 2017 (Matteo 5,17-37) DOMENICA VI DEL TEMPO ORDINARIO Anno A

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FOGLIO DI INFORMAZIONE INTERPARROCCHIALE PARROCCHIE DI MOGLIANO VENETO www.parrocchiemogliano.it

Collaborazione Pastorale di: Cuore Immacolato di Maria, Sacro Cuore, S. Antonio, S.Carlo, S. Elena Imperatrice, S. Marco, S. Maria Assunta, SS. Teonisto e Comp. Martiri

Non ti basta, Gesù, l’osservanza rigorosa e devota alle regole della legge scritta e della tradizione orale: chi vuole seguirti deve obbedire ad una legge d’amore che prevede un cambiamento profondo nel modo di vedere e di giudicare, di scegliere e di agire. Per questo tu chiedi di fare bene attenzione a quello che spesso siamo portati a minimizzare, a non prendere sul serio: all’insulto che umilia e disprezza, all’ira che investe con violenza, al rancore che tarla segretamente i rapporti, al desiderio cattivo che cova nel profondo e attende solo il momento buono per dare realizzazione a propositi turpi. Mentre tutti invocano decisione nel giudicare e condannare gli errori commessi dagli altri, tu chiedi determinazione, ma nell’estirpare il male che sta inquinando il nostro sguardo o le nostre azioni o le nostre parole. Anche ciò che è permesso dalle leggi degli uomini per te non costituisce un comodo alibi per sentirsi dispensati dal rispettare il comandamento dell’amore, che è infinitamente più impegnativo di ogni norma inventata dagli uomini, di ogni stratagemma pensato a causa della durezza degli uomini. Roberto Laurita

La libertà delle mani scosse -prima parte- La funzione più preziosa dei profeti non è la denuncia del male che ci appare già male, ma dei vizi dentro quelle che chiamiamo virtù. È facile capire Isaia quando critica l’ingiustizia dei potenti, molto più difficile quando lo fa con i doni. Perché dovremmo scuotere le mani e rifiutarli? Il dono è una cosa molto seria. Talmente seria che quando la cristianità ha voluto sceglierne l’icona ha scelto un crocifisso. Il primo omicidio-fratricidio nasce da un dono rifiutato (quello di Caino). Lo ritroviamo a fondamento delle civiltà, al centro delle famiglie e di ogni patto sociale, alla radice delle cooperative e di molte imprese, a cuore del mistero di chi si mette in cammino per seguire solo una nuda voce. Essendo cuore, centro, radice, è silenzioso e sta nelle cose più vere e normali della vita. Anche per questa ragione nei luoghi dove si racconta la vita vera, troviamo poche parole su di esso. Nella Bibbia lo troviamo nell’Alleanza, nello shabbat, nelle regole sull’ospite e lo straniero, in molte pagine profetiche. Nella storia di Giuseppe che diventa dono per i fratelli venditori. Nel buon samaritano, in Simone di Cirene, che si ritrova sotto una croce non sua. Forse i doni più grandi li facciamo, e li riceviamo, quando nei calvari della vita ci ritroviamo sotto croci non scelte e continuiamo a camminare, muti, compagni dei crocifissi. La civiltà europea ha intuito che il dono vero è una esperienza troppo sovversiva e pericolosa per la politica e l’economia moderne e ha preferito i contratti senza dono. Per poi inventare la filantropia, gli sconti, gli sponsor, le donazioni delle imprese per curare le vittime che esse stesse generano. Al di là di questo dono ci sono i regali, che sono una realtà varia, a volte importante e positiva, altre volte ambigua e pericolosa, diversa dal dono-gratuità. Una delle povertà del nostro tempo è stato, dapprima, confondere i regali con i doni, e poi ridurre il dono a regalo per farne uno dei business più grandi. Il regalo-dono crea un debito in chi lo accetta e un credito in chi lo fa. Possiamo, però, rifiutare i regali se non vogliamo diventare debitori del donatore, se non vogliamo creare in noi l’obbligo della riconoscenza e della restituzione. Non tutti e non sempre, però, siamo veramente liberi di farlo. Ci sono molti poveri, fragili e vulnerabili, che non sono nelle condizioni di rifiutare i regali dei potenti e dei padroni: così i sudditi non potevano respingere le regalie dei faraoni, e il piccolo commerciante isolato non riesce a rifiutare il regalo del boss, terrorizzato per la vita dei suoi figli. Da L. Bruni, In ascolto della vita, Avvenire 15 ottobre 2016.

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Io vi dico: se la vostra giustizia non supererà quella degli scribi e dei farisei, non entrerete nel regno dei cieli. Avete inteso che fu detto agli antichi: “Non ucciderai; chi avrà ucciso dovrà essere sottoposto al giudizio”. Ma io vi dico: chiunque si adira con il proprio fratello dovrà essere sottoposto al giudizio. Avete inteso che fu detto: “Non commetterai adulterio”. Ma io vi dico: chiunque guarda una donna per desiderarla, ha già commesso adulterio con lei nel proprio cuore. Avete anche inteso che fu detto agli antichi: “Non giurerai il falso, ma adempirai verso il Signore i tuoi giuramenti”. Ma io vi dico: non giurate affatto. Sia invece il vostro parlare: “sì, sì”, “no, no”; il di più viene dal Maligno».

Un Vangelo da vertigini. E come è possibile? Anche Maria lo chiese quel giorno all'angelo, ma poi disse a Dio: “sia fatta la tua volontà, modellami nelle tue mani, io tua tenera argilla, trasformami il cuore”. E ha partorito Dio. Anche noi possiamo come lei, portare Dio nel mondo: partorire amore. Avete inteso che fu detto... ma io vi dico. Gesù non contrappone alla morale antica una super-morale migliore, ma svela l'anima segreta della legge: «Il suo Vangelo non è una morale ma una sconvolgente liberazione» (G. Vannucci). Gesù non è né lassista né rigorista, non è più rigido o più accondiscendente degli scribi: lui fa un'altra cosa, prende la norma e la porta avanti, la fa schiudere come un fiore, nelle due direzioni decisive: la linea del cuore e la linea della persona. Gesù porta a pienezza la legge e nasce la religione dell'interiorità. Fu detto: non ucciderai; ma io vi dico: chiunque si adira con il proprio fratello, cioè chiunque alimenta rabbie e rancori, è già in cuor suo un omicida. Gesù va alla sorgente: ritorna al cuore e guariscilo, solo così potrai curare i tuoi gesti. Ritorna al cuore e custodiscilo perché è la sorgente della vita. Non giurate affatto; il vostro dire sia sì, sì; no, no. Dal divieto del giuramento, arriva al divieto della menzogna. Dì la verità sempre, e non servirà giurare. Porta a compimento la legge sulla linea della persona: se tu

guardi una donna per desiderarla sei già adultero. Non dice semplicemente: se tu, uomo, desideri una donna; se tu, donna, desideri un uomo. Il desiderio è un servitore necessario alla vita. Dice: se guardi per desiderare e vuol dire: se ti avvicini ad una persona per sedurre e possedere, se riduci l'altro a un oggetto, tu pecchi contro la grandezza di quella persona. Commetti adulterio nel senso originario del termine adulterare: tu alteri, falsifichi, manipoli, immiserisci la persona. Le rubi il sogno di Dio, l'immagine di Dio. Pecchi non contro la morale, ma contro la persona, contro la nobiltà e la profondità della persona. Cos'è la legge morale allora? Ascolti Gesù e capisci che la norma è salvaguardia della vita, custodia di ciò che ci fa crescere oppure diminuire in umanità. Ascolti queste parole che sono tra le più radicali del Vangelo e capisci che diventano le più umane, perché Gesù parla solo in difesa della umanità dell'uomo, con le parole proprie della vita. Allora il Vangelo diventa facile, umanissimo, anche quando dice parole che danno le vertigini. Perché non aggiunge fatica a fatica, non convoca eroi duri e puri, non si rivolge a santi, ma a persone autentiche, semplicemente a uomini e donne sinceri nel cuore.

( di Ermes Ronchi )

nr. 88 Domenica 12 febbraio 2017

(Matteo 5,17-37)

DOMENICA VI DEL TEMPO ORDINARIO

Anno A

Sabato 11 Febbraio - 25° Giornata mond. del Malato(Gen 3,9-24; Sal 89; Mc 8,1-10)ore 18.30 Def.ta Giuliana Favaro; def.ta Giuliana Battistella; def.ti Magnaguagno, Giorgio e Giovanni; def.ti Nerino e Gabriela Vianello, Maria Sartori, Riccardo Loss; def.ti Alessandro e Pierina, Rosa e Alfredo; def.to Edoardo Vesco

Domenica 12 Febbraio(Sir 15,16-21; Sal 118; 1Cor 2,6-10; Mt 5,17-37)ore 09.00 Per le vittime delle recenti calamità naturaliore 11.00 Def.ta Gioconda Senica; def.to Luigi

Lunedì 13 Febbraio (Gen 4,1-15.25; Sal 49; Mc 8,11-13)ore 18.30 LITURGIA DELLA PAROLA Martedì 14 Febbraio(At 13,46-49; Sal 116; Lc 10,1-9)ore 19.00 Santa Messa unica a S.ta M. Assunta per tutte le parrocchie di Mogliano

Mercoledì 15 Febbraio (Gen 8,6-13.20-22; Sal 115; Mc 8,22-26)ore 18.30 Def.ta Anna Trevisan; def.to Antonio Artuso, Giorgio e Giuseppe Mattiello

Giovedì 16 Febbraio (Gen 9,1-13; Sal 101; Mc 8,27-33)ore 18.30 Def.to Carlo Gardumi

Venerdì 17 Febbraio (Gen 11,1-9; Sal 32; Mc 8,34-9,1)ore 18.30 Def.to Pierandrea

Sabato 18 Febbraio (Eb 11,1-7; Sal 144; Mc 9,2-13)ore 18.30 Def.ti Giovanni Prete e Romeo Zuin; def.ta Marcello (9°anniversario); def.te Irma e Graziella; def.ti Carmela, Franca, Erminio, Alfredo e Virginia

Domenica 19 Febbraio(Lv 19,1-2.17-18; Sal 102; 1Cor 3,16-23; Mt 5,38-48)ore 09.00 Def.ta Olga; def.ti Adele e Romeoore 11.00 Def.ti Silvano e Maria; def.ti Attilio Franzò e Bruna Zuccon; def.to Bruno; def.ta Giuseppina Matteo

Sabato 11 Febbraio - 25° Giornata mond. del Malato(Gen 3,9-24; Sal 89; Mc 8,1-10)ore 18.30 Def.ti Mario e Giuseppe

Domenica 12 Febbraio(Sir 15,16-21; Sal 118; 1Cor 2,6-10; Mt 5,17-37)ore 09.30 Def.ta Anna Bondoli (1° anniv.); def.ti Primo Tiveron e famigliari

Lunedì 13 Febbraio (Gen 4,1-15.25; Sal 49; Mc 8,11-13)ore 18.30 NON C’È LA MESSA

Martedì 14 Febbraio(At 13,46-49; Sal 116; Lc 10,1-9)ore 19.00 Santa Messa unica a S.ta M. Assunta per tutte le parrocchie di Mogliano

Mercoledì 15 Febbraio (Gen 8,6-13.20-22; Sal 115; Mc 8,22-26)ore 18.30 Per i migranti

Giovedì 16 Febbraio (Gen 9,1-13; Sal 101; Mc 8,27-33)ore 18.30 NON C’È LA MESSA

Venerdì 17 Febbraio (Gen 11,1-9; Sal 32; Mc 8,34-9,1)ore 18.30 NON C’È LA MESSA

Sabato 18 Febbraio (Eb 11,1-7; Sal 144; Mc 9,2-13)ore 18.30 Def.to Gino Marton

Domenica 19 Febbraio(Lv 19,1-2.17-18; Sal 102; 1Cor 3,16-23; Mt 5,38-48)ore 09.30 Def.ti Giorgio, Mario, Ginevra e Sergio Bonotto

SAN CARLO: 041.453102 [email protected]

SEGRETERIA: LUNEDI 9.30-11.30 MARTEDI 9.30-11.30 + 15.00-18.00 MERCOLEDI 9.30-11.30 GIOVEDI 9.30-11.30 + 16.00-18.00 VENERDI 9.30-11.30 SABATO CHIUSO SANT’ELENA: 041.457383 [email protected]

SEGRETERIA: DA LUNEDI A VENERDI: 9.00-11.30

SEGRETERIAPARROCCHIALE

ParrocchiaSAN CARLOINTENZIONI DELLA SETTIMANA

ParrocchiaSANT’ELENAINTENZIONI DELLA SETTIMANA

Don Edoardo è reperibile telefonando al 3408119646. Confessioni: prima o dopo le Messe feriali o previo accordo.

Don Davide è disponibile per incontri e confessioni presso la canonica di Zerman (cell. don Davide 346 783 4766); il Mercoledì a San Carlo (dalle ore 17.00) e il Sabato a Zerman (9.00-12.00 e 15.00-18.00).

5 x 1000 codice da riportare su dichiarazione dei redditi: 94031180261 fondo comune per le Scuole dell’Infanzia (anche per la nostra di Zerman).

5 x 1000 codice da riportare su dichiarazione dei redditi: 94132660260 per l’Oratorio NOI di San Carlo.

ParrocchiaSANT’ELENA AVVISI

Parrocchie:SANT’ELENASAN CARLO AVVISI COMUNI

CAMMINO SINODALE DIOCESANO

Venerdì 3 febbraio in Cattedrale a Treviso tutti i membri del Cammino Sinodale e altri fedeli della Diocesi, si sono riuniti in preghiera per l’inizio di questo percorso che partirà sabato 18 febbraio e avrà come tema l’essere “Discepoli di Gesù verso un nuovo stile di Chiesa”. Nel suo intervento il nostro Vescovo Gianfranco Agostino ha sottolineato l’importanza di sentirci “una Chiesa, comunità di discepoli del Signore, che si interroga su come essere maggiormente fedele a Lui e alla vocazione cristiana, su quale volto dare a questa Chiesa, su quali priorità deve assumere la missione. Noi non siamo certo una piccola e giovane comunità cristiana (...), siamo una Chiesa popolosa e antica: i battezzati della nostra Chiesa superano gli 800.000; il Vangelo è giunto a noi nei primi secoli cristiani. (…) È difficile per noi poter dire quanta fede operosa, quanta laboriosa carità e quanta solida speranza in Gesù Cristo vengano vissute nella nostra Chiesa. Ma noi sappiamo che in questa Chiesa c’è fede, speranza e carità: nei cuori, nelle coscienze, nelle convinzioni, nelle opere, nella vita, nella testimonianza. Ne ringraziamo profondamente il Signore. È una realtà che ci consola, ci dà coraggio, ci spinge a lavorare, ci sollecita a mantenere vivi queste convinzioni, questi atteggiamenti e questi impegni cristiani.(...) Certo, ci viene spontaneo domandarci: ma siamo una Chiesa che davvero, nel suo insieme, risponde alla chiamata? Che ne è di questi oltre 800 mila battezzati? Noi non rinunciamo a prendere atto dei tanti cambiamenti avvenuti in poco tempo nella nostra Chiesa, che ci fanno registrare, per esempio, un ridursi del numero dei praticanti o una certa difficoltà a trasmettere la fede; né mancano in noi domande che possono inquietarci guardando al futuro. Non vogliamo stancarci di conoscere e di far conoscere Gesù Cristo. Convinti che «ogni volta che cerchiamo di tornare alla fonte e recuperare la freschezza originale del Vangelo spuntano nuove strade, metodi creativi, altre forme di espressione, segni più eloquenti, parole cariche di rinnovato significato per il mondo attuale»(Evangelii gaudium n. 11)”.Il Vescovo ha poi proseguito il suo intervento precisando quindi l’obiettivo del Cammino Sinodale “promuovere un incontro vivo con Gesù Cristo che, in particolare, i cristiani adulti sono chiamati a vivere.Un obiettivo forse alto, anche presuntuoso, ma indispensabile, ci pare, in questo momento.Ci disponiamo a perseguirlo con semplicità, umiltà, pazienza e perseveranza. Attuando, nei tempi chesaranno necessari, quelle conversioni pastorali, che devono essere anzitutto conversione del cuore”.Il Cammino Sinodale ha assunto come sua immagine l’episodio dei Discepoli di Emmaus (ma di questo neparleremo nel prossimo Emmaus) e non coinvolgerà solamente i 274 delegati scelti dalle varie parrocchiedella nostra Diocesi, ma si estenderà anche alle Assemblee Sinodali Vicariali che coinvolgeranno i Consigli delle Collaborazioni. Possa, questo nuovo tempo che sabato si apre per la nostra Diocesi, aiutare anche tutti noi a sentirci parte viva di questa chiesa amata dal Signore e accompagniamo con la preghiera coloro che sono chiamati a interrogarsi sul nuovo stile chiesto dallo Spirito alla nostra chiesa diocesana.(…continua…)

CAMPANILESabato 18 febbraio, Benedizione di apertura del cantiere di lavoro: si potrà assistere alla discesa delle campane (collocate al piano terra della canonica); seguiranno alcuni interventi delle autorità religiose e comunali e il rinfresco offerto dall’Associazione “Luna d’Agosto”. Importante essere presenti a questo momento bello ed emozionante per tutta la nostra comunità. Il vostro aiuto per sostenere le spese:1) aggiungersi ai donatori sottoscrivendo una lettera d’intenti (per versare una somma di denaro con periodicità fissa: mensile, trimestrale, ecc., fino ad una determinata scadenza). Contattare Roberto Prete al numero 334 867 6456. 2) Offerte consegnate al parroco e/o con bonifico sul c/c intestato alla Parrocchia (codice Iban: IT95W 08749 61800 004000037790).

LITURGIA: invito… a NUOVI LETTORI!Vuoi “prestare” la tua voce a Dio nella proclamazione delle Letture alle celebrazioni domenicali?ln fondo alla chiesa c’è un foglio dove annotare la propria disponibilità… grazie!

FORMAZIONE ADULTIMercoledì 15 febbraio alle ore 20.30 presso il Centro Pastorale di Santa Maria Assunta, si terrà il 5° incontro di filosofia contemporanea CHI E’ L’ALTRO PER ME?Testimonianza e dialogo.Relatore: professor Samuele Busetto

CATECHISMOGiovedì 16 febbraio alle ore 20.45 a Zerman, incontro dei genitori di 3°terza elementare.

Domenica 19 febbraio dalle ore 8.45 alle ore 15.30 a Gaggio Festa della Pace dell’ACR.

CARNEVALEDomenica 19 febbraio alle ore 15.00 tutti in maschera in oratorio per festeggiare insieme il Carnevale. Divertimento assicurato con musica, balli e giochi, coriandoli e stelle filanti, angolo trucco, lettura animata con Serena. Inoltre gusteremo insieme crèpes, frittelle e galani. Sono graditi dolcetti di Carnevale offerti dalle famiglie… NON MANCATE!!!

S.TA MARIA ASSUNTA: TEL. 041.5900375 - CELL. 334.2590290SEGRETERIA: ORARIO 11-13 DAL LUNEDÌ AL VENERDÌ[email protected]

SEGRETERIAPARROCCHIALE

FOGLIO DI INFORMAZIONE INTERPARROCCHIALE PARROCCHIE DI MOGLIANO VENETO www.parrocchiemogliano.it

Collaborazione Pastorale di: Cuore Immacolato di Maria, Sacro Cuore, S. Antonio, S.Carlo, S. Elena Imperatrice, S. Marco, S. Maria Assunta, SS. Teonisto e Comp. Martiri

Non ti basta, Gesù, l’osservanza rigorosa e devota alle regole della legge scritta e della tradizione orale: chi vuole seguirti deve obbedire ad una legge d’amore che prevede un cambiamento profondo nel modo di vedere e di giudicare, di scegliere e di agire. Per questo tu chiedi di fare bene attenzione a quello che spesso siamo portati a minimizzare, a non prendere sul serio: all’insulto che umilia e disprezza, all’ira che investe con violenza, al rancore che tarla segretamente i rapporti, al desiderio cattivo che cova nel profondo e attende solo il momento buono per dare realizzazione a propositi turpi. Mentre tutti invocano decisione nel giudicare e condannare gli errori commessi dagli altri, tu chiedi determinazione, ma nell’estirpare il male che sta inquinando il nostro sguardo o le nostre azioni o le nostre parole. Anche ciò che è permesso dalle leggi degli uomini per te non costituisce un comodo alibi per sentirsi dispensati dal rispettare il comandamento dell’amore, che è infinitamente più impegnativo di ogni norma inventata dagli uomini, di ogni stratagemma pensato a causa della durezza degli uomini. Roberto Laurita

La libertà delle mani scosse -prima parte- La funzione più preziosa dei profeti non è la denuncia del male che ci appare già male, ma dei vizi dentro quelle che chiamiamo virtù. È facile capire Isaia quando critica l’ingiustizia dei potenti, molto più difficile quando lo fa con i doni. Perché dovremmo scuotere le mani e rifiutarli? Il dono è una cosa molto seria. Talmente seria che quando la cristianità ha voluto sceglierne l’icona ha scelto un crocifisso. Il primo omicidio-fratricidio nasce da un dono rifiutato (quello di Caino). Lo ritroviamo a fondamento delle civiltà, al centro delle famiglie e di ogni patto sociale, alla radice delle cooperative e di molte imprese, a cuore del mistero di chi si mette in cammino per seguire solo una nuda voce. Essendo cuore, centro, radice, è silenzioso e sta nelle cose più vere e normali della vita. Anche per questa ragione nei luoghi dove si racconta la vita vera, troviamo poche parole su di esso. Nella Bibbia lo troviamo nell’Alleanza, nello shabbat, nelle regole sull’ospite e lo straniero, in molte pagine profetiche. Nella storia di Giuseppe che diventa dono per i fratelli venditori. Nel buon samaritano, in Simone di Cirene, che si ritrova sotto una croce non sua. Forse i doni più grandi li facciamo, e li riceviamo, quando nei calvari della vita ci ritroviamo sotto croci non scelte e continuiamo a camminare, muti, compagni dei crocifissi. La civiltà europea ha intuito che il dono vero è una esperienza troppo sovversiva e pericolosa per la politica e l’economia moderne e ha preferito i contratti senza dono. Per poi inventare la filantropia, gli sconti, gli sponsor, le donazioni delle imprese per curare le vittime che esse stesse generano. Al di là di questo dono ci sono i regali, che sono una realtà varia, a volte importante e positiva, altre volte ambigua e pericolosa, diversa dal dono-gratuità. Una delle povertà del nostro tempo è stato, dapprima, confondere i regali con i doni, e poi ridurre il dono a regalo per farne uno dei business più grandi. Il regalo-dono crea un debito in chi lo accetta e un credito in chi lo fa. Possiamo, però, rifiutare i regali se non vogliamo diventare debitori del donatore, se non vogliamo creare in noi l’obbligo della riconoscenza e della restituzione. Non tutti e non sempre, però, siamo veramente liberi di farlo. Ci sono molti poveri, fragili e vulnerabili, che non sono nelle condizioni di rifiutare i regali dei potenti e dei padroni: così i sudditi non potevano respingere le regalie dei faraoni, e il piccolo commerciante isolato non riesce a rifiutare il regalo del boss, terrorizzato per la vita dei suoi figli. Da L. Bruni, In ascolto della vita, Avvenire 15 ottobre 2016.

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Io vi dico: se la vostra giustizia non supererà quella degli scribi e dei farisei, non entrerete nel regno dei cieli. Avete inteso che fu detto agli antichi: “Non ucciderai; chi avrà ucciso dovrà essere sottoposto al giudizio”. Ma io vi dico: chiunque si adira con il proprio fratello dovrà essere sottoposto al giudizio. Avete inteso che fu detto: “Non commetterai adulterio”. Ma io vi dico: chiunque guarda una donna per desiderarla, ha già commesso adulterio con lei nel proprio cuore. Avete anche inteso che fu detto agli antichi: “Non giurerai il falso, ma adempirai verso il Signore i tuoi giuramenti”. Ma io vi dico: non giurate affatto. Sia invece il vostro parlare: “sì, sì”, “no, no”; il di più viene dal Maligno».

Un Vangelo da vertigini. E come è possibile? Anche Maria lo chiese quel giorno all'angelo, ma poi disse a Dio: “sia fatta la tua volontà, modellami nelle tue mani, io tua tenera argilla, trasformami il cuore”. E ha partorito Dio. Anche noi possiamo come lei, portare Dio nel mondo: partorire amore. Avete inteso che fu detto... ma io vi dico. Gesù non contrappone alla morale antica una super-morale migliore, ma svela l'anima segreta della legge: «Il suo Vangelo non è una morale ma una sconvolgente liberazione» (G. Vannucci). Gesù non è né lassista né rigorista, non è più rigido o più accondiscendente degli scribi: lui fa un'altra cosa, prende la norma e la porta avanti, la fa schiudere come un fiore, nelle due direzioni decisive: la linea del cuore e la linea della persona. Gesù porta a pienezza la legge e nasce la religione dell'interiorità. Fu detto: non ucciderai; ma io vi dico: chiunque si adira con il proprio fratello, cioè chiunque alimenta rabbie e rancori, è già in cuor suo un omicida. Gesù va alla sorgente: ritorna al cuore e guariscilo, solo così potrai curare i tuoi gesti. Ritorna al cuore e custodiscilo perché è la sorgente della vita. Non giurate affatto; il vostro dire sia sì, sì; no, no. Dal divieto del giuramento, arriva al divieto della menzogna. Dì la verità sempre, e non servirà giurare. Porta a compimento la legge sulla linea della persona: se tu

guardi una donna per desiderarla sei già adultero. Non dice semplicemente: se tu, uomo, desideri una donna; se tu, donna, desideri un uomo. Il desiderio è un servitore necessario alla vita. Dice: se guardi per desiderare e vuol dire: se ti avvicini ad una persona per sedurre e possedere, se riduci l'altro a un oggetto, tu pecchi contro la grandezza di quella persona. Commetti adulterio nel senso originario del termine adulterare: tu alteri, falsifichi, manipoli, immiserisci la persona. Le rubi il sogno di Dio, l'immagine di Dio. Pecchi non contro la morale, ma contro la persona, contro la nobiltà e la profondità della persona. Cos'è la legge morale allora? Ascolti Gesù e capisci che la norma è salvaguardia della vita, custodia di ciò che ci fa crescere oppure diminuire in umanità. Ascolti queste parole che sono tra le più radicali del Vangelo e capisci che diventano le più umane, perché Gesù parla solo in difesa della umanità dell'uomo, con le parole proprie della vita. Allora il Vangelo diventa facile, umanissimo, anche quando dice parole che danno le vertigini. Perché non aggiunge fatica a fatica, non convoca eroi duri e puri, non si rivolge a santi, ma a persone autentiche, semplicemente a uomini e donne sinceri nel cuore.

( di Ermes Ronchi )

nr. 88 Domenica 12 febbraio 2017

(Matteo 5,17-37)

DOMENICA VI DEL TEMPO ORDINARIO

Anno A

AVVISI INTERPARROCCHIALI MARTEDÌ 14 FEBBRAIO ORE 20.30 Riunione del Consiglio di Collaborazione allargato ai Consigli Pastorali Parrocchiali. La riunione sarà preceduta dalla S.Messa delle ore 19.00t e da un piccolo buffet.

MERCOLEDÌ 15 FEBBRAIO ORE 20.30 Centro pastorale, quinto incontro del secondo corso teologico vicariale: Chi è l’altro per me? Testimonianza e dialogo. Relatore: prof. Samuele Busetto.

GIOVEDÌ 16 FEBBRAIO ORE 20.30 Centro Sociale. INVESTIRE NEGLI ADOLESCENTI. Quarto incontro dal tema: L’alleanza motivante; genitori e insegnanti, successo e fallimento del dialogo tra adulti. Relatore dott. Stefano Barizza.

VENERDÌ 17 FEBBRAIO ORE 21.00 Chiesa S.Maria Assunta, Preghiera semplice: preghiera, silenzio e musica.

LUNEDÌ 20 FEBBRAIO ORE 21.00 Chiesa di S.Antonio, Marocco, Abbà dimmi una parola: un’ora di ascolto della Parola. Secondo incontro, Gesù: il contadino sbadato.

DAL 10 AL 17 MAGGIO: Leggere il Vangelo nella terra di Gesù, le parrocchie di Mogliano in Terra Santa. Info e iscrizioni in Segreteria delle parrocchie, centro pastorale.

DAL 2 AL 4 GIUGNOPellegrinaggio ad Assisi. Info e iscrizioni: don Elio o Segreteria delle parrocchie.

DALL’1 AL 10 SETTEMBRE il Gruppo Biblico del Collegio Astori organizza: viaggio in Terra Santa sulle orme di Giosuè. Info e prenotazioni: 041 5987327.

DAL 9 AL 16 GIUGNO Viaggio con le Parrocchie di Mogliano in Normandia, Mont St. Michel, Lisieux. Info e iscrizioni Segreteria delle parrocchie, centro pastorale.

VICARIATO DIOCESI

DOMENICA 12 FEBBRAIO TREVISOSeminario Vescovile, Assemblea elettiva diocesana di Azione Cattolica.

VENERDÌ 17 FEBBRAIO ORE 20.30 Paderno di Ponzano, Palazzetto dello sport, l’AGESCI organizza: Thinking Day 2017 Fare tesoro dei successi educativi ottenuti con i ragazzi. Con la partecipazione del Vescovo.

SABATO 18 FEBBRAIO ORE 9.00 Treviso, Collegio Pio X, prima assemblea del cammino sinodale.

NOTE DI ECUMENISMO (a cura di R. Burigana)Dal 27 al 29 gennaio, a New York, si è tenuto il V Incontro Mondiale degli Scout, che è stato dedicato alla riflessione e alla promozione del dialogo interreligioso come parte fondamentale del programma educativo. Gli Scout hanno rinnovato il loro impegno per la creazione di una cultura del dialogo e dell’accoglienza nella società contemporanea come parte centrale e irrinunciabile della loro vocazione cristiana.Il 17 febbraio i valdesi ricordano la decisione del re Carlo Alberto di Savoia di concedere la libertà religiosa a tutti i sudditi del suo regno: questa data è diventata, soprattutto negli ultimi anni, un’occasione per i cristiani in Italia per riflettere tutti insieme sulla natura della libertà religiosa e sulla sua importanza, soprattutto in quei paesi, dove i cristiani vengono perseguitati proprio per la negazione del diritto alla libertà religiosa.