Domenica 1 Maggio 2016 e taglia il prezzo delle azioni ... · Diomaiuta (Cisl) e Mario Bailo (Uil)...

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Corriere della Sera Domenica 1 Maggio 2016 CRONACA DI BRESCIA BS 7 Valsabbina va sul mercato e taglia il prezzo delle azioni Calo da 18 a 14 euro. Rabbia dei soci che da anni vogliono venderle Il caso Barbieri L’unica cosa buona detta da Zonin: il valore di una banca è diverso dal prezzo delle sue azioni L’assemblea Annuale dei soci della popolare Valsabbina (arrivata al 118° esercizio) si è tenuta ieri al Palabanco alla presenza di 1700 soci (Fotogramma) «Cito Zonin perché è l’unica cosa buona che ha detto: il va- lore di una banca è diverso dal prezzo delle sue azioni». E tutti fanno gli scongiuri. Guai a no- minarlo, il nefasto ex presi- dente della Vicenza, figuria- moci all’assemblea annuale della Popolare Valsabbina. Sono le parole del direttore generale Renato Barbieri, per spiegare ai 1.700 soci presenti al Palabanco che il valore delle loro azioni subirà un taglio del 22.5% passando da 18 a 14 euro (era di 19.8 euro nel 2012). Non solo: quei titoli saranno nego- ziati sul mercato Hi-Mtf e il prezzo sarà quindi liberamente deciso da possibili venditori e acquirenti. Vale per tutto il set- tore: maledetto 2015, non che il 2016 sia partito col botto. Tra le popolari venete e le banche del centro Italia la fiducia negli istituti è andata sotto le scarpe e con i mercati turbolenti per la crisi mondiale di turno, una ri- presa che stenta a vedersi, top players come Ubi e Unicredit hanno perso in borsa il 48% in 12 mesi. Anche i soci di Valsab- bina, istituto sempre in utile (8 milioni lo scorso anno), con pochi crediti deteriorati sugli impieghi (14%) e con discreta redditività nonostante il gene- rale calo dei margini, si sono fiondati a vendere le azioni. Valsabbina non è quotata in Borsa e i titoli si negoziavano solo sul ristrettissimo circuito delle Popolari Italiane, quasi il- liquido. Nel 2015 sono state 524mila le azioni Valsabbina scambiate; un milione in me- dia negli altri anni. Tra allarmi- smi, bisogno di denaro e cam- bi di strategia sono però molti i soci che hanno cercato di di- smettere ben 3 milioni di azio- ni (quasi il 9% di quelle in cir- colazione, ad un prezzo di 14 euro pari all’ 11% del patrimo- nio, 387 milioni): sono in ven- dita da anni in attesa di vecchi o nuovi soci disposti a rilevar- le. Niente da fare, di questi tempi, e tanti alzano la voce: «non riusciamo a venderle, i nostri soldi sono bloccati e ora valgono di meno». Obbligata come le altre Po- polari dalla direttiva Mifid a rendere le proprie azioni un po’ più liquide (per evitare nuove tragedie sociali in salsa veneta), l’assemblea ha appro- vato l’imminente sbarco sul- l’Hi-Mtf, prezzo 14 euro, nego- ziazioni sospese fino a quel giorno. Il mercato, che oggi ha scambi irrisori, dovrebbe mi- gliorare con l’imminente sbar- co delle popolari Valsabbina, Cividale e Piacenza. Dove an- drà il prezzo? Chissà, e vista l’aria che tira per le banche quotate, l’assemblea è tesa. «I nostri parametri sono positivi ma lo scenario del settore ban- cario è peggiorato e, anche per colpa dei media, c’è un calo di fiducia generalizzato verso gli istituti. A 18 euro abbiamo avuto forti pressioni in vendi- ta, il taglio ne è conseguenza», risponde Barbieri. Approvato il dividendo, 0.12 euro per azione. Vittorio Cerdelli © RIPRODUZIONE RISERVATA I timori Diversi soci stanno provando a vendere da anni azioni ma senza compratori Dai sindacati alla diocesi Contratti scaduti e difesa dei diritti Il Primo maggio dei bresciani «Non è sfoltendo i diritti dei lavoratori che si aiuta la ripresa». Questo il pensiero dei segretari generali provinciali delle tre principali sigle sindacali — Damiano Galletti (Cgil), Francesco Diomaiuta (Cisl) e Mario Bailo (Uil) — che questa mattina sfileranno uniti per il tradizionale appuntamento del Primo Maggio. Sigle che mantengono le loro distanze e la loro dialettica (solo la Cgil sta portando avanti la richiesta dei referendum sul jobs act) ma che sanno anche convergere su temi cardine. Uno su tutti: la necessità di rinnovare i contratti. Quello del pubblico impiego, ad esempio, è scaduto da ben 7 anni. E restano questioni sociali da risolvere: il tema delle magrissime pensioni per i vecchi di domani (ovvero i giovani d’oggi) e la sperequazione sociale che vede quattro milioni di nuovi poveri. Alle 9 di oggi il concentramento in piazza Garibaldi, da dove partirà il corteo fino in piazza Loggia: il discorso finale è affidato ad Antonio Foccillo della segreteria nazionale Uil. Anche il vescovo Luciano Monari ricorderà l’importanza dei diritti nel giubileo dei Lavoratori che inizierà alle 15.15 nel duomo vecchio per poi celebrare la messa in cattedrale. (p.gor.) © RIPRODUZIONE RISERVATA 387 Milioni Il patrimonio della banca, mentre l’utile nel corso del 2015 si è attestato sugli 8 milioni 19,8 Euro Quotazione delle azioni nel 2012, poi scese a 18 euro: ora verranno svalutate del 22,5% I parametri sono positivi ma lo scenario peggiora: c’è un calo di fiducia verso tutti gli istituti Codice cliente: 12130858

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Corriere della Sera Domenica 1 Maggio 2016 CRONACA DI BRESCIA BS7

Valsabbina va sul mercatoe taglia il prezzo delle azioniCalo da 18 a 14 euro. Rabbia dei soci che da anni vogliono venderle

Il caso

Barbieri L’unica cosa buona detta da Zonin: il valore di una banca è diverso dal prezzo delle sue azioni

L’assembleaAnnuale dei soci della popolare Valsabbina (arrivata al 118° esercizio) si è tenuta ieri al Palabanco alla presenza di 1700 soci (Fotogramma)

«Cito Zonin perché è l’unicacosa buona che ha detto: il va-lore di una banca è diverso dalprezzo delle sue azioni». E tuttifanno gli scongiuri. Guai a no-minarlo, il nefasto ex presi-dente della Vicenza, figuria-moci all’assemblea annualedella Popolare Valsabbina.

Sono le parole del direttoregenerale Renato Barbieri, perspiegare ai 1.700 soci presential Palabanco che il valore delleloro azioni subirà un taglio del

22.5% passando da 18 a 14 euro(era di 19.8 euro nel 2012). Nonsolo: quei titoli saranno nego-ziati sul mercato Hi-Mtf e ilprezzo sarà quindi liberamentedeciso da possibili venditori eacquirenti. Vale per tutto il set-tore: maledetto 2015, non che il2016 sia partito col botto. Tra lepopolari venete e le banche delcentro Italia la fiducia negliistituti è andata sotto le scarpee con i mercati turbolenti per lacrisi mondiale di turno, una ri-presa che stenta a vedersi, topplayers come Ubi e Unicredithanno perso in borsa il 48% in12 mesi. Anche i soci di Valsab-

bina, istituto sempre in utile (8milioni lo scorso anno), conpochi crediti deteriorati sugliimpieghi (14%) e con discretaredditività nonostante il gene-rale calo dei margini, si sono fiondati a vendere le azioni.

Valsabbina non è quotata inBorsa e i titoli si negoziavanosolo sul ristrettissimo circuitodelle Popolari Italiane, quasi il-liquido. Nel 2015 sono state 524mila le azioni Valsabbinascambiate; un milione in me-dia negli altri anni. Tra allarmi-smi, bisogno di denaro e cam-bi di strategia sono però molti isoci che hanno cercato di di-

smettere ben 3 milioni di azio-ni (quasi il 9% di quelle in cir-colazione, ad un prezzo di 14euro pari all’ 11% del patrimo-nio, 387 milioni): sono in ven-dita da anni in attesa di vecchio nuovi soci disposti a rilevar-le. Niente da fare, di questitempi, e tanti alzano la voce:«non riusciamo a venderle, inostri soldi sono bloccati e oravalgono di meno».

Obbligata come le altre Po-polari dalla direttiva Mifid arendere le proprie azioni unpo’ più liquide (per evitarenuove tragedie sociali in salsaveneta), l’assemblea ha appro-vato l’imminente sbarco sul-l’Hi-Mtf, prezzo 14 euro, nego-ziazioni sospese fino a quelgiorno. Il mercato, che oggi hascambi irrisori, dovrebbe mi-gliorare con l’imminente sbar-co delle popolari Valsabbina,Cividale e Piacenza. Dove an-drà il prezzo? Chissà, e vistal’aria che tira per le banchequotate, l’assemblea è tesa. «Inostri parametri sono positivima lo scenario del settore ban-cario è peggiorato e, anche percolpa dei media, c’è un calo difiducia generalizzato verso gliistituti. A 18 euro abbiamoavuto forti pressioni in vendi-ta, il taglio ne è conseguenza»,risponde Barbieri. Approvatoil dividendo, 0.12 euro perazione.

Vittorio Cerdelli© RIPRODUZIONE RISERVATA

I timori Diversi soci stanno provando a vendere da anni azioni ma senza compratori

Dai sindacati alla diocesi

Contratti scaduti e difesa dei dirittiIl Primo maggiodei bresciani

«Non è sfoltendo i diritti dei lavoratori che si aiuta la ripresa». Questo il pensiero dei segretari generali provinciali delle tre principali sigle sindacali — Damiano Galletti (Cgil), Francesco Diomaiuta (Cisl) e Mario Bailo (Uil) — che questa mattina sfileranno uniti per il tradizionale appuntamento del Primo Maggio. Sigle che mantengono le loro distanze e la loro dialettica (solo la Cgil sta portando avanti la richiesta dei referendum sul jobs act) ma che sanno anche convergere su temi cardine. Uno su tutti: la necessità di rinnovare i contratti. Quello del pubblico impiego, ad esempio, è scaduto da ben 7 anni. E restano questioni sociali da risolvere: il tema delle magrissime pensioni peri vecchi di domani (ovvero i giovani d’oggi) e la sperequazione sociale che vede quattro milioni di nuovi poveri. Alle 9 di oggi il concentramento in piazza Garibaldi, da dove partirà il corteo fino in piazza Loggia: il discorso finale è affidato ad Antonio Foccillo della segreteria nazionale Uil. Anche il vescovo Luciano Monari ricorderà l’importanza dei diritti nel giubileo dei Lavoratori che inizierà alle 15.15 nel duomo vecchio per poi celebrare la messa in cattedrale. (p.gor.)

© RIPRODUZIONE RISERVATA

387Milioni Il patrimonio della banca, mentre l’utile nel corso del 2015 si è attestato sugli 8 milioni

19,8Euro Quotazione delle azioni nel 2012, poi scese a 18 euro: ora verranno svalutate del 22,5%

I parametri sono positivi ma lo scenario peggiora: c’è un calo di fiducia verso tutti gli istituti

Codice cliente: 12130858