DOMANDA DI ACCESSO AGLI AIUTI PER IL COMMERCIO GUIDA … · con presentazione documenti Verifica...

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Asse 1 “sistemi locali” Misura 2 “aiuti per gli investimenti nelle imprese” Azione 1.2.3 “imprese del commercio” DOMANDA DI ACCESSO AGLI AIUTI PER IL COMMERCIO GUIDA ALLA COMPILAZIONE DELLA DOMANDA

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Asse 1 “sistemi locali” Misura 2 “aiuti per gli investimenti nelle imprese”

Azione 1.2.3 “imprese del commercio”

DOMANDA DI ACCESSO AGLI AIUTI PER IL COMMERCIO GUIDA ALLA COMPILAZIONE DELLA DOMANDA

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IMPORTANTI AVVERTENZE GENERALI

La struttura del presente bando è stata pensata con l’obiettivo di facilitare la partecipazione dei beneficiari attraverso la semplificazione dell’iter burocratico d’accesso alle agevolazioni oggetto del provvedimento. Infatti, non sono richiesti documenti da allegare alla presentazione della domanda, se non la fotocopia di un documento di identità: la veridicità delle altre informazioni fornite nel modulo sarà attestata solo con autodichiarazioni. Successivamente, solo se la domanda sarà accolta, le autocertificazioni dovranno essere confermate con la produzione dei documenti.

La mancata produzione di tali documenti impedisce il perfezionamento degli atti necessari all’erogazione dei benefici.

Se i documenti richiesti non vengono prodotti entro e non oltre 45 giorni dalla richiesta, il diritto all’agevolazione decade automaticamente. Per maggior chiarezza, si riporta nella pagina seguente lo schema delle fasi relative all’iter della domanda. Si ricorda che esiste una responsabilità penale a carico del dichiarante, qualora il raffronto tra autocertificazioni rese e documenti prodotti rivelasse falsità in atti e/o dichiarazioni mendaci (art. 76 DPR 445/2000).

In tal caso, la denuncia all’autorità giudiziaria è un atto dovuto. Inoltre - sempre per facilitare la compilazione della domanda - le note di questa guida sono state organizzate in parallelo con le “Sezioni” presenti nel modulo di domanda stesso. Nell’“Appendice Monitoraggio” di questa Guida, sono riportati – investimento per investimento – i documenti da predisporre e far trovare pronti in occasione della sopralluogo di controllo, in modo da ridurre al minimo tempi e modalità di verifica del corretto impiego delle agevolazioni. Gli aggiornamenti di questa guida saranno pubblicati: - sul sito internet www.regione.molise.it nella sezione specifica riservata al

“Programma Pluriennale”; - sul sito internet www.regione.molise.it/ufficioeuropa, nella sezione “Bandi in

scadenza”; - sul sito internet www.regione.molise.it/nvi/nucleovalutazioneinvestimenti.nsf.

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NO

NO

SI

NO

SI

SI

NO

Apertura bando

Presentazione domanda (solo autocertificazioni)

Chiusura bando

Domanda completa?

SI

Verifica autocertificazioni con presentazione documenti

Verifica positiva

Approvazione domanda e erogazione anticipo agevolazioni

Presentazione fatture investimenti e quietanze pagamenti

Erogazione saldo agevolazioni

Definizione graduatoria

Controllo tecnico e amministrativo presso l’azienda

Recupero anticipo

STOP

iter

Domanda ammessa?

Controllo positivo?

FLUSSO DI FUNZIONAMENTO DELL’ITER DI VALUTAZIONE DELLE DOMANDE

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SEZ. I – DATI ANAGRAFICI RICHIEDENTE (mod. DI - ditte individuali) DATI ANAGRAFICI RAPPR. LEGALE RICHIEDENTE PER NUOVE IMPRESE (mod. S - società)

Accortezza nella compilazione

Leggibilità Reperibilità del proponente

Documento di identità

Si raccomanda di impiegare la massima attenzione nella compilazione della domanda e di accertarsi della sua completezza: solo così si avrà la certezza di non avere omesso informazioni indispensabili ai fini della sua accoglibilità. E’ evidente infatti che domande che contengono informazioni contraddittorie, incomplete o prive di indicazioni essenziali non potranno entrare a far parte della graduatoria. Scrivere in stampatello. I dati leggibili riducono sensibilmente una loro errata trascrizione nell’archivio informatico. A tale proposito, si precisa che è indispensabile specificare almeno un recapito tra quelli previsti: telefono, fax, cellulare ed e-mail. E’ nell’interesse del proponente fornire il maggior numero possibile di recapiti per consentire all’Amministrazione di rintracciarlo rapidamente in caso di necessità. L’innovativo iter di selezione delle iniziative da ammettere alle agevolazioni si basa su un uso intenso dell’autocertificazione da parte di coloro che richiedono i benefici di legge. Affinché la domanda sia formalmente completa è necessario allegare la copia di un documento di identità in corso di validità. Nella parte conclusiva della sezione I è necessario riportarne gli estremi identificativi, avendo l’accortezza di verificare che si tratti dello stesso documento allegato in copia alla domanda.

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Ditte e società non ancora operative/costituite Codici ISTAT

R.E.C.

Indirizzo sede legale Indirizzo sede operativa

Superficie totale disponibile

Attività ammissibili alle agevolazioni

SEZ. II – DATI ANAGRAFICI AZIENDA

Per compilare questa sezione si consiglia di procurarsi il certificato d’iscrizione alla Camera di Commercio, perché riporta tutti i dati richiesti.

La richiesta di agevolazioni previste dal bando può essere avanzata anche da società o ditte individuali non ancora operative e, addirittura, non costituite. Per tali aziende è prevista nel bando una specifica riserva finanziaria. In caso di posizionamento nei primi posti della graduatoria (cfr. art. 9 del bando), ai soggetti potenzialmente beneficiari delle agevolazioni sarà chiesto di formalizzare, in tempi molto stretti, la propria esistenza e di adempiere ai conseguenti adempimenti amministrativi.

Per codici Istat s’intendono il principale e i secondari (eventualmente presenti) riportati nel certificato rilasciato dalla Camera di Commercio, rilasciati al momento dell’entrata in operatività in base alla classificazione ATECO 2002. Le aziende non ancora operative dovranno indicare il tipo di attività previsto, consultando la classificazione delle attività produttive all’indirizzo internet http://www.istat.it/strumenti/definizioni/ateco/.

Le aziende che sono iscritte al Registro Esercenti del Commercio (R.E.C.) sono tenute a precisarlo negli appositi spazi.

Le società e le ditte già costituite devono specificare gli estremi della propria sede legale; quelle ancora non costituite possono omettere questa indicazione.

Qualora la ditta o la società richiedente abbia più di una sede operativa, specificare quella più importante localizzata in Molise (indicare semplicemente la più importante se la ditta o la società richiedente non dispone di sedi operative in Molise). Le aziende non ancora operative possono omettere questa indicazione.

Specificare la superficie dell’attuale sede aziendale, comprensiva degli spazi per il pubblico, del magazzino e di quelli dedicati all’attività amministrativa. In caso di più sedi operative, indicare la somma delle superfici. Si ricorda che l’accesso ai benefici di legge è riservato alle aziende commerciali, in possesso dei requisiti indicati dalla definizione comunitaria di “Piccola e Media Impresa”, fissati dalla Raccomandazione 1422/CE del 06/05/2003, dal Decreto del Ministero Attività Produttive del 18 aprile 2005 e successive modifiche ed integrazioni, la cui domanda è caratterizzate da una superficie di vendita non superiore ai seguenti limiti: • 150 m2 nei comuni con popolazione residente inferiore o uguale a

10.000 abitanti per esercizi commerciali di vendita al dettaglio e all’ingrosso operanti in aree urbane, in aree di sviluppo e in aree

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Attività principale

Settori esclusi

rurali; esercizi commerciali di vendita al dettaglio aderenti a forme associative di via o di strada; esercizi commerciali di vendita al dettaglio aderenti a strutture operative dell'associazionismo economico, operanti con propria insegna commerciale;

• 250 m2 nei comuni con popolazione residente superiore a 10.000 abitanti per esercizi commerciali di vendita al dettaglio e all’ingrosso operanti in aree urbane, in aree di sviluppo e in aree rurali; esercizi commerciali di vendita al dettaglio aderenti a forme associative di via o di strada; esercizi commerciali di vendita al dettaglio, aderenti a strutture operative dell'associazionismo economico operanti con propria insegna commerciale;

• 100 m2 per gli esercizi commerciali di vendita al dettaglio e all’ingrosso inseriti in centri commerciali.

Nel Molise, i comuni con più di 10.000 residenti al 1.1.2004 erano i seguenti (fonte: ISTAT): Campobasso, Isernia, Termoli, Venafro. La descrizione dell’attività aziendale è essenziale ai fini della valutazione della domanda. Nella sezione II sarà sufficiente indicare il titolo della stessa (p. es. “commercio al dettaglio di elettrodomestici”), ma si suggerisce fortemente alle aziende di utilizzare la sezione IV della domanda per definire con il massimo grado di dettaglio le proprie politiche commerciali e le particolarità della propria attività, rispondendo a tutte le domande ed utilizzando a tale scopo gli spazi destinati alle note.

Alcuni settori produttivi sono esclusi dalle agevolazioni in base a disposizioni comunitarie. Di seguito si riepiloga l’elenco di tali settori:

o SIDERURGIA Sono escluse nell’ambito della “Siderurgia” le seguenti attività di cui alla Classificazione ISTAT ‘91: 13.10 Estrazione di minerali di ferro 13.20 Estrazione di minerali metallici non ferrosi, ad eccezione dei minerali di

uranio e di torio 27.10 Produzione di ferro, acciaio e ferroleghe 27.2 Fabbricazione di tubi 27.21 Fabbricazione di tubi in ghisa 27.22 Fabbricazione di tubi di acciaio 27.22.1 Produzione di tubi senza saldatura 27.22.2 Produzione di tubi avvicinati, aggraffati, saldati e simili o CANTIERISTICA NAVALE Sono escluse nell’ambito della “Cantieristica Navale” le seguenti attività di cui alla Classificazione ISTAT ‘91: 35.11.1 “Cantieri navali per costruzioni metalliche”, limitatamente a - costruzione di navi mercantili a scafo metallico per il trasporto di

passeggeri e/o merci, di almeno 100 tsl - costruzione di navi a scafo metallico adibite all’esecuzione di servizi

specializzati (per esempio draghe e rompighiaccio) di almeno 100 tsl - costruzione di pescherecci a scafo metallico di almeno 100 tsl (solo se

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destinati all’esportazione fuori dalla Unione europea) - costruzione di rimorchiatori a scafo metallico con potenza non inf. a 365

KW 35.11.3 “Cantieri di riparazioni navali” - trasformazione di navi a scafo metallico di cui al precedente punto

35.11.1, di almeno 1000 tsl, limitatamente all’esecuzione di lavori che comportano una modifica radicale del piano di carico, dello scafo, del sistema di propulsione o delle infrastrutture per l’accoglienza dei passeggeri

- riparazione o revisione di navi a scafo metallico di cui al precedente punto 35.11.1

o FIBRE SINTETICHE Sono escluse nell’ambito della “Fibre Sintetiche” le seguenti attività di cui alla Classificazione ISTAT ‘91: 24.70 “Fabbricazione di fibre sintetiche e artificiali” (tutta la classe) o SETTORE TRASPORTI (per aiuti “de minimis”) o SETTORE AGROALIMENTARE Con riferimento alle attività di cui al settore DA “Industrie alimentari, delle bevande e del tabacco” dell’Istat 91, non sono ammesse alle agevolazioni la trasformazione e commercializzazione di quei prodotti agricoli di cui allegato I al Trattato CE. Non rientrano tra le suddette esclusioni quelle attività che pur appartenendo al settore DA non sono inquadrate come trasformazione di prodotti agricoli in quanto il prodotto finale della trasformazione non è a sua volta compreso nel seguente allegato I al trattato CE (a mero titolo esplicativo si possono citare le produzioni di paste alimentari, gelati, prodotti di panetteria e pasticceria, prodotti di pasticceria fresca, ecc. che sono quindi attività ammissibili). Elenco dei prodotti agricoli per i quali vigono limitazioni ed esclusioni CAPITOLO 1 Animali vivi CAPITOLO 2 Carni e frattaglie commestibili CAPITOLO 3 Pesci, crostacei e molluschi CAPITOLO 4 Latte e derivati del latte; uova di volatili; miele naturale CAPITOLO 5 Budella, vesciche e stomachi di animali, interi o in pezzi,

esclusi quelli di pesci CAPITOLO 6 Piante vive e prodotti della floricoltura CAPITOLO 7 Legumi, ortaggi, piante, radici e tuberi, mangerecci CAPITOLO 8 Frutta commestibile; scorze di agrumi e meloni CAPITOLO 9 Caffè, tè e spezie, escluso il matè CAPITOLO 10 Cereali CAPITOLO 11 Prodotti della macinazione;malto; amidi e fecole; glutine;

inulina CAPITOLO 12 Semi e frutti oleosi; semi, sementi e frutti diversi; piante

industriali e medicinali; paglie e foraggi CAPITOLO 13 Pectina CAPITOLO 15 Strutto ed altri grassi di maiale pressati o fusi; grasso di volatili

pressato o fuso Sevi (della specie bovina, ovina e caprina) greggi o fusi, compresi i sevi

detti “primo sugo” Stearina solare; oleo-stearina; olio di strutto e oleomargarina

non emulsionata, non mescolati né altrimenti preparati Grassi e oli di pesci e di mammiferi marini, anche raffinati Oli vegetali fissi, fluidi o concreti greggi, depurati o raffinati Grassi e oli animali o vegetali idrogenati anche raffinati, ma

non preparati

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Fatturati, spese per il personale, anno di entrata in operatività

Margarina, imitazioni dello strutto e altri grassi alimentari preparati

Residui provenienti dalla lavorazione delle sostanze grasse, o delle cere animali o vegetali

CAPITOLO 16 Preparazione di carni, di pesci,di crostacei e di molluschi CAPITOLO 17 Zucchero di barbabietola e di canna allo stato solido Altri zuccheri; sciroppi;succedanei del miele, anche misti con

miele naturale;zuccheri e melassi, caramellati Melassi, anche decolorati Zuccheri, sciroppi e melassi aromatizzati o coloriti (compreso

lo zucchero vanigliato, alla vaniglia o alla vaniglina), esclusi i succhi di frutta addizionati di zucchero in qualsiasi proporzione

CAPITOLO 18 Cacao in grani anche infranto,greggio o torrefatto Gusci, bucce, pellicole e cascami di cacao CAPITOLO 20 Preparazione di ortaggi, di piante mangerecce, di frutti e di

altre piante o parti di piante CAPITOLO 22 Mosti di uva parzialmente fermentati anche mutizzati con

metodi diversi dall’aggiunta di alcole Vini di uve fresche; mosti di uve fresche mutizzati con l’alcole

(mistelle) Alcole etilico, denaturato o no, di qualsiasi gradazione,

ottenuto a partire da prodotti agricoli compresi nell’allegato I del trattato, ad esclusione di acquaviti, liquori ed altre bevande alcoliche, preparazioni alcoliche composte (dette estratti concentrati) per la fabbricazione di bevande

Aceti commestibili e loro succedanei commestibili CAPITOLO 23 Residui e cascami delle industrie alimentari; alimenti

preparati per gli animali CAPITOLO 24 Tabacchi greggi o non lavorati;cascami di tabacco CAPITOLO 45 Sughero naturale greggio e cascami di sughero; sughero

frantumato, granulato o polverizzato CAPITOLO 54 Lino greggio, macerato, stigliato, pettinato o altrimenti

preparato, ma non filato; stoppa e cascami (compresi gli sfilacciati)

CAPITOLO 57 Canapa (Cannabis sativa) greggia, macerata, stigliata, pettinata o altrimenti preparata, ma non filata; stoppa e cascami (compresi gli sfilacciati)

Sono inoltre escluse dalle agevolazioni, secondo la normativa nazionale, le farmacie, le rivendite di soli generi di monopolio e gli impianti di distribuzione automatica di carburante per autotrazione.

L’art. 9 del bando prevede delle priorità per le aziende che possano vantare la propria solidità operativa nel tempo. Al fine di tenere conto della “storia” aziendale e al contempo semplificare al massimo le informazioni da fornire in questa sede per, sono stati scelti alcuni indicatori indiretti (l’anno di entrata in operatività dell’azienda) di facile reperimento e valenza oggettiva. In particolare, per anno di entrata in operatività si intende – in caso di sospensioni della stessa nel tempo – quello dell’ultimo riavvio. Di tutti questi indicatori sarà ovviamente chiesta evidenza prima dell’ammissione alle agevolazioni alle aziende che risulteranno nella parte superiore della graduatoria.

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De minimis

L’equivalente sovvenzione netto (ESN)

SEZ. III – INVESTIMENTI E AGEVOLAZIONI MODALITÀ PER IL CALCOLO DELLE AGEVOLAZIONI

Il de minimis è una regola definita dall’Unione Europea secondo cui gli aiuti concessi alla medesima impresa a questo titolo (ossia in regime de minimis), sommati fra loro, non devono eccedere il limite di 100.000 € relativamente al periodo dei tre anni precedenti l’agevolazione richiesta. Tale importo è comprensivo di qualsiasi aiuto pubblico accordato ma non pregiudica la possibilità del beneficiario di ottenere altri aiuti in base a differenti regimi autorizzati dalla Commissione dell’Unione Europea. Gli Stati membri dell’Unione possono quindi accordare agevolazioni alle aziende operanti sul proprio territorio entro questa soglia, ad eccezione dei settori riportati a pagine 6, 7 e 8, per i quali gli aiuti di qualsiasi intensità dovranno in ogni caso essere concordati con la Commissione.

Peraltro, anche eventuali contributi ottenuti seppure indirettamente da parte del beneficiario in forza alla sua partecipazione, seppure pro quota, a consorzi o a società consortili devono essere presi in considerazione per la verifica del limite massimo. Ciò significa che:

• se un soggetto percepisce agevolazioni con la propria ditta individuale o società di persone o di capitali, a titolo di de minimis e poi, entro un triennio, altre agevolazioni de minimis in qualità di socio di una società ammessa ai benefici di legge, queste si cumulano tra loro ai fini del massimale dei 100.000 €;

• se un soggetto percepisce agevolazioni con la propria ditta individuale o società di persone o di capitali, a titolo di de minimis e poi, entro un triennio, altre agevolazioni de minimis in qualità di socio di consorzio ammesso ai benefici di legge, queste si cumulano, pro quota, tra loro ai fini del calcolo del massimale dei 100.000 €.

Naturalmente per i consorzi il limite di contributo massimo concedibile è calcolato moltiplicando l'importo di 100.000 € per il numero di imprese partecipanti e dall'importo così ottenuto devono essere dedotti gli eventuali contributi concessi a titolo de minimis alle imprese stesse nel triennio precedente alla data di presentazione della domanda di finanziamento.

I massimali previsti nella Regione Molise per le aziende che decideranno di avvalersi delle agevolazioni nella forma del de minimis sono riportati nell’appendice D.

Le agevolazioni sono, in alternativa, espresse in termini di "equivalente sovvenzione" netto o lordo. Per equivalente

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L’equivalente sovvenzione lordo (ESL)

Aiuti di Stato a finalità regionale Massimali di intensità per il Molise Scelta regime di agevolazione

sovvenzione netto (ESN) si intende la sommatoria di tutti gli incentivi al netto dell'incidenza fiscale attualizzati, rapportati agli investimenti effettivi anch'essi attualizzati. L'ESN rappresenta quindi l'ammontare netto del contributo concesso espresso in percentuale del valore dell'investimento.

Per equivalente sovvenzione lordo (ESL) si intende la sommatoria di tutti gli incentivi al lordo dell'incidenza fiscale attualizzati, rapportati agli investimenti effettuati anch'essi attualizzati. L'ESL rappresenta quindi l'ammontare lordo del contributo concesso espresso in percentuale sul valore dell'investimento. L'ammontare del contributo, in questo caso, è lordo in quanto non tiene conto dell'imposizione fiscale cui sarà assoggettato il contributo stesso

La mappa degli aiuti di Stato ex art. 87.3.c individua le aree del territorio nazionale nelle quali possono essere erogati aiuti di Stato a finalità regionale, in deroga alle norme europee sulla concorrenza che limitano la possibilità, per i singoli Stati dell’Unione, di accordare aiuti superiori a specifiche soglie. La Regione Molise, a seguito dei gravi eventi calamitosi che nel 2002 e nel 2003 hanno colpito il suo territorio, ha richiesto alla Direzione Generale Concorrenza dell’Unione Europea una modifica della carta italiana degli aiuti a finalità regionale per le aree ammissibili alla deroga dell’art. 87.3.c). La Commissione Europea, con Decisione C(2004) 3344 fin. cor. dell’8 settembre 2004, ha accolto la richiesta, modificando la carta per la sola parte che riguarda la Regione Molise, sia per quanto attiene alle intensità, sia per quanto attiene alla definizione delle aree.

I massimali attualmente in vigore nella Regione Molise sono i seguenti: Piccole Imprese Medie Imprese

aree in deroga 87.3.c 30% ESN 30% ESN (cfr. appendice D)

altri comuni 15% ESL 7,5% ESL

Ciascuna azienda ha la possibilità di optare per la forma di agevolazione (de minimis/equivalente sovvenzione) che ritiene più conveniente, barrando una sola delle due caselle disponibili. In linea di massima, risulta più vantaggioso per le aziende aderire al regime ordinario (ESN/ESL) solo in presenza di queste condizioni:

• l’investimento è di entità medio/grande (oltre i 200.000 €); • l’investimento è realizzato in un comune “in deroga” 87.3.c;

oppure

• l’azienda ha già percepito agevolazioni a titolo di de minimis nell’ultimo triennio.

Se l’agevolazione è concessa in regime de minimis, il contributo sarà

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calcolato in base ad una percentuale fissa (a seconda del territorio – cfr. appendice E) dell’importo dell’investimento ammissibile alle agevolazioni ed erogato a fondo perduto. In caso contrario, l’azienda sarà successivamente chiamata a decidere se incassare l’intero contributo a fondo perduto (calcolato in base ad una percentuale vicina al 30% per i territori in deroga) oppure se abbinare ad una quota a fondo perduto – naturalmente inferiore a quella teoricamente spettante – una parte di finanziamento agevolato di durata e tasso da stabilire caso per caso.

Alcuni esempi possono meglio chiarire la situazione. Poiché il calcolo dell’equivalente sovvenzione è influenzato anche dai tassi di ammortamento fiscale dei beni, si è ipotizzato in tutti i casi la stessa natura dell’azienda beneficiaria (una Piccola Impresa, in base alla definizione contenuta nella Raccomandazione della Commissione Europea del 2003/361/CE del 6.5.2003) e la medesima composizione dell’investimento ammissibile (10% progettazione, studi e assimilabili, 40% opere edili, 50% impianti macchinari, impianti e attrezzature).

1) investimento ammissibile: 250.000 € investimento realizzato in territori 87.3.c SI

investimento realizzato in territori cratere o interamente non zonizzati NO investimento realizzato in territori alluvione NO

agevolazione fondo perduto de minimis: 100.000 € agevolazione fondo perduto regime ordinario: 108.600 €

2) investimento ammissibile: 200.000 € investimento realizzato in territori 87.3.c SI investimento realizzato in territori cratere o interamente non zonizzati NO

investimento realizzato in territori alluvione NO

agevolazione fondo perduto de minimis: 80.000 € agevolazione fondo perduto regime ordinario: 86.880 €

3) investimento ammissibile: 250.000 € investimento realizzato in territori 87.3.c NO investimento realizzato in territori cratere NO

investimento realizzato in territori alluvione NO

agevolazione fondo perduto de minimis: 100.000 € agevolazione fondo perduto regime ordinario: 38.250 €

4) investimento ammissibile: 100.000 € investimento realizzato in territori 87.3.c SI investimento realizzato in territori cratere o interamente non zonizzati NO

investimento realizzato in territori alluvione SI

agevolazione fondo perduto de minimis: 50.000 € agevolazione fondo perduto regime ordinario: 43.440 €

5) investimento ammissibile: 500.000 € investimento realizzato in territori 87.3.c SI investimento realizzato in territori cratere SI

investimento realizzato in territori alluvione NO

agevolazione fondo perduto de minimis: 100.000 € agevolazione fondo perduto regime ordinario: 217.200 €

6) investimento ammissibile: 140.000 € investimento realizzato in territori 87.3.c SI

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Fondo di Garanzia

investimento realizzato in territori cratere SI investimento realizzato in territori alluvione NO

agevolazione fondo perduto de minimis: 84.000 € agevolazione fondo perduto regime ordinario: 60.820 €

Qualunque sia la forma agevolativa prescelta (de minimis o regime “ordinario”), il bando prevede la possibilità, per le imprese ammesse alle agevolazioni, di “prenotare” risorse finanziarie da destinare quale “garanzia” nei confronti del sistema bancario e facilitare in questo modo la concessione di prestiti e mutui, sempre che le aziende risultanti nelle precedenti posizioni della graduatoria non abbiano esaurito le risorse disponibili. Sono comunque da tenere presenti gli effetti di tale scelta:

• in caso di agevolazioni richieste con il regime de minimis, la garanzia sarà utilizzabile in misura non superiore al 50% della differenza tra l’investimento ammesso e il contributo concesso:

per esempio, se l’investimento ammesso ammonta a 80.000 € e su di esso è accordato un contributo di 48.000 €, l’importo massimo garantito dal Fondo sarà pari a (80.000 – 48.000) / 2 = 16.000 €

• in caso di agevolazioni richieste con il regime “ordinario”:

o la garanzia sarà utilizzabile in misura non superiore al 50% della differenza tra l’investimento ammesso e la somma del contributo e dei mezzi propri che l’azienda deve assicurare in misura minima pari al 25%:

per esempio, se l’investimento ammesso ammonta a 500.000 €, su di esso è accordato un contributo di 217.200 € e i mezzi propri messi a disposizione dell’azienda sono pari a 125.000 €, l’importo massimo garantito dal Fondo sarà pari a [500.000 – (217.200 + 125.000)] / 2 = 78.900 €

o al fine di rispettare i limiti imposti dall’Unione Europea, l’azienda potrà fare affidamento su massimali di agevolazione lievemente inferiori (convenzionalmente inferiori del 2% ESL) rispetto ai massimali spettanti nel caso non scelga di avvalersi del Fondo di Garanzia;

o il contributo massimo fissato per ciascuna iniziativa è comunque fissato in 400.000 €.

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Trasparenza e semplificazione Verifiche “a tappeto” Durata dell’investimento e indicazione dell’anno di realizzazione di ciascuna spesa Indicazione analitica in fattura delle spese

INVESTIMENTO SUL QUALE SI RICHIEDONO LE AGEVOLAZIONI

Le note GENERALI riguardano tutti gli investimenti; le note SPECIFICHE seguono la numerazione delle “Categorie di investimento” riportate nella domanda a cui si riferiscono.

SPESE AMMISSIBILI - NOTE GENERALI ATTENZIONE: è interesse dell’azienda accertarsi che negli investimenti riportati nella domanda NON figurino le voci precluse, riportate più avanti. Infatti, l’innovativo sistema di raccolta delle domande - introdotto da questo bando – oltre a valorizzare la buona fede del richiedente stabilendo così un clima di trasparenza tra cittadino e Pubblica Amministrazione, e assicura una veloce risposta dell’Ente regionale. I controlli saranno comunque estremamente rigorosi ed effettuati “a tappeto”, sicché l’eventuale rilevamento di beni non finanziabili provocherà la loro automatica esclusione dal pagamento del saldo dell’agevolazione. Ciò comporta, evidentemente, che ogni onere - diretto o indiretto - relativo all’acquisto di tali beni NON potrà essere in alcun modo posto a carico del Commissario Delegato e quindi sarà sostenuto integralmente dall’interessato.

Nello schema riportato nella sezione III occorre articolare l’investimento su cui si chiedono le agevolazioni, secondo le indicazioni analitiche meglio specificate più avanti; a tale riguardo si precisa che dovrà essere specificato l’anno di realizzazione di ciascuna voce di spesa (barrando la casella relativa al 1° o al 2° anno nella specifica colonna). A tale proposito si ricorda comunque che le iniziative per le quali non sono previste opere edili devono essere integralmente realizzate in 12 mesi, mentre tale limite è esteso a 18 mesi per quelle che invece prevedono la realizzazione di questo genere di investimenti. Qualora venga omessa tale indicazione, si assumerà come anno di realizzazione il primo.

Sempre nell’interesse dell’azienda e per una maggiore fluidità d’accesso alle agevolazioni, si precisa che ogni fattura - o documento di spesa equivalente - deve consentire l’individuazione analitica della corrispondenza tra costi sostenuti e beni acquistati. Ciò garantisce l’azienda nei casi in cui nello stesso documento di spesa figurino contestualmente investimenti ammissibili e quelli esclusi e sia necessario operare lo storno di questi ultimi. In caso ciò

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Storno delle spese non funzionali all’attività aziendale Acquisto e costruzione di immobili Depositi

Show room Mezzi di trasporto

non risulti possibile, l’Amministrazione sarà costretta ad escludere dall’erogazione dell’agevolazione l’intero indistinto importo.

Non saranno riconosciute tutte le spese non strettamente funzionali all’attività aziendale. Le verifiche finalizzate al riscontro di questo aspetto saranno effettuate – al pari delle altre – in occasione delle visite presso l’azienda contestualmente alla richiesta di saldo delle agevolazioni, ed in caso di esito negativo le spese in questione saranno “automaticamente” stornate dal calcolo delle agevolazioni. Al riguardo, particolare attenzione sarà posta sulla verifica di congruità funzionale di beni utilizzabili anche al di fuori dell’ambito strettamente imprenditoriale, come i beni di elettronica di consumo, arredi, attrezzature sportive, etc.

Non è esclusa la possibilità di percepire agevolazioni sull’acquisto o sulla costruzione di immobili e/o del suolo aziendale, ma è necessario che l’opportunità di richiederne l’ammissione ai contributi sia particolarmente ponderata da parte delle aziende proponenti: poiché infatti è presumibile che l’incidenza di queste spese sul totale sia considerevole, in fase di valutazione saranno in generale preferite le iniziative che prevedono per il possesso degli immobili formule meno impegnative dal punto di vista finanziario (per es. l’affitto, il comodato, etc.) che dovrebbero peraltro consentire tempi di realizzazione degli investimenti più rapidi. In ogni caso, qualora sia indispensabile disporre di immobili in proprietà, non saranno riconosciute spese per acquisto e/o costruzione eccedenti il 50% dell’intero investimento. Si consiglia di mettere in particolare evidenza nelle sezioni “libere” della domanda (per esempio nello spazio destinato alle note nella sez. IV) i motivi che hanno portato l’azienda ad escludere l’ipotesi di collocare la propria sede in strutture di proprietà altrui.

Le strutture adibite esclusivamente a deposito non potranno essere ammesse alle agevolazioni, a meno che la sede operativa dell’azienda non sia compresa in zona centro storico.

Non saranno riconosciute agevolazioni sugli interventi di ristrutturazione eseguiti in locali destinati esclusivamente a mostra dei prodotti.

Non saranno riconosciute agevolazioni sull’acquisto di autoveicoli, ad eccezione di attrezzature per la movimentazione esclusiva della merce (muletti, transpallet, etc.). I furgoni possono essere ammessi alle agevolazioni in misura parziale (il prezzo massimo di acquisto ammissibile, al netto di IVA e imposte varie, è fissato in 20.000,00 euro; eventuali eccedenze resteranno a totale carico del soggetto proponente). solo se strettamente correlati al ciclo operativo aziendale e se non avranno più di tre posti per altrettanti passeggeri.

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Beni usati

Lavori in economia Beni acquistati prima della domanda Spese di gestione e spese generali Beni immateriali IVA, imposte e tasse Acquisti da parenti o società collegate

Leasing Attrezzature per il tempo libero

Minuteria

Modalità di pagamento

E’ escluso l’acquisto di beni usati.

I lavori in economia sono esclusi dalle agevolazioni.

I beni nuovi acquistati prima della data della presentazione della domanda non possono essere agevolati; al riguardo, farà fede la data della documentazione contabile (per es. fattura, ricevuta, scontrino fiscale, ecc.).

Non sono agevolabili le spese di gestione e generali. Per tali spese s’intendono i beni e servizi non soggetti ad ammortamento fiscale, ovvero – per citare quelli più ricorrenti – l’acquisto materie prime, le consulenze e servizi non rientranti tra quelli esplicitamente ammessi, le utenze, gli interessi bancari, le scorte, le retribuzioni del personale a qualunque titolo, le assicurazioni, i canoni di affitto, etc. L’unica eccezione a questa regola riguarda il primo canone annuale connesso alla realizzazione di sistemi di commercio elettronico.

I beni immateriali non sono agevolabili, se non espressamente previsti tra le categorie d’investimento riportate nella sez.III del modulo di domanda. Tra le spese consentite, a titolo d’esempio, rientrano quelle relative alla partecipazione volontaria a sistemi di qualità (cfr. voce 18), alla formazione (voce 6); quelle inerenti la realizzazione del marchio aziendale (cfr. voce 21); quelle per l’adeguamento alla normativa in materia di sicurezza sul lavoro (cfr. voce 20), etc. Le spese notarili ed assimilabili non sono agevolabili.

L’IVA e le altre imposte e tasse non sono agevolabili.

Sono inoltre escluse dalle spese di investimento ammissibili le spese relative alle forniture e/o beni ceduti all’azienda proponente dai soci o dagli amministratori dell’impresa stessa o dai loro coniugi o parenti entro il terzo grado; sono ricompresi in questa fattispecie i beni provenienti da società nella cui compagine siano presenti i soci o gli amministratori dell’impresa beneficiaria o i loro coniugi o parenti entro il terzo grado.

Non sono ammissibili alle agevolazioni le spese per l’acquisto di beni in locazione finanziaria (leasing).

Non sono infine ammissibili alle agevolazioni le spese relative ad attrezzature per il tempo libero (elettronica di consumo, attrezzature sportive, etc.).

Le attrezzature identificabili in oggetti di minuteria sono ammesse alle agevolazioni soltanto se riferite a forniture di importo superiore a 500 €.

Al fine di poter fornire evidenza della regolarità dei pagamenti relativi ai beni su cui verranno erogate le agevolazioni, le aziende beneficiarie dovranno necessariamente servirsi di intermediari

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Franchising

Indicazione analitica delle spese nel contratto di franchising

bancari o postali. In particolare, le forme accettate per i pagamenti saranno esclusivamente quelle che consentiranno con assoluta certezza di riscontrare entità e destinatario finale delle transazione di denaro. Per esempio:

gli assegni bancari saranno accettati solo se completi della dicitura “non trasferibile”;

i mezzi di pagamento rateale (cambiali, ricevute bancarie, etc.) saranno considerati validi solo se “onorati” entro le scadenze indicate.

L’uso di contanti è ammesso solo fino a 500 €, sia che si riferiscano a forniture di importo compreso entro questa soglia sia che si riferiscano a pagamenti parziali per forniture di importo eccedente (per esempio, una fornitura di importo pari a 5.000 € non può essere pagata con un bonifico di 4.000 € e due pagamenti in contanti di 500 € ciascuno, anche se effettuati in momenti diversi). In ogni caso, il Commissario Delegato si riserva di non riconoscere come validi pagamenti non effettuati attraverso bonifico bancario/postale o conto corrente postale.

Per franchising, noto anche come affiliazione commerciale, si intende il contratto fra due soggetti giuridici, economicamente e giuridicamente indipendenti, in base al quale una parte concede la disponibilità all’altra, verso corrispettivo, di un insieme di diritti di proprietà industriale o intellettuale relativi ai marchi, denominazioni commerciali, insegne, modelli di utilità, disegni, diritti d’autore, know-how, brevetti, assistenza e consulenza tecnica e commerciale, inserendo l’affiliato in un sistema costituito da una pluralità di affiliati distribuiti sul territorio, allo scopo di commercializzare determinati beni o servizi. Sarà possibile utilizzare le agevolazioni previste dal presente bando esclusivamente qualora l’organizzazione di franchising alla data della domanda disponga di almeno 10 punti vendita attivi.

Solitamente, l’apertura di nuovi punti vendita in franchising avviene con il diretto coinvolgimento del titolare del marchio (il franchisor) al fine di assicurare la riconoscibilità dello stesso, rendere omogeneo il sistema organizzativo in tutta la rete e la fruizione di eventuali economie di scala anche sugli acquisti destinati all’arredamento dei locali. Tale coinvolgimento spesso comporta anche la diretta fornitura dal franchisor all’affiliato (c.d. franchisee) degli arredi del punto vendita, di know how, di formazione, etc., su cui le agevolazioni saranno accordate o meno secondo le regole valide in generale per gli esercizi “indipendenti”; tuttavia è indispensabile che qualora tali forniture rientrino all’interno di un più generale contratto di affiliazione sia possibile risalire comunque ad un dettaglio analitico del valore di ciascuna categoria di spesa per consentire la verifica del rispetto delle suddette regole. Qualora tale dettaglio non

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Suolo aziendale

Servizi di ingegneria

Costruzione di immobili

Ristrutturazione di immobili Abitazioni

fosse disponibile, si applicheranno i principi “cautelativi” già descritti a pagina 13.

SPESE AMMISSIBILI - NOTE SPECIFICHE

(Si ricorda che la numerazione a margine corrisponde a quella con cui sono elencate le categorie di investimento nella sez.III del modulo di domanda) La voce n. 0 deve essere compilata nel caso l’iniziativa preveda l’acquisto di terreni dove collocare un’unità produttiva. Nell’ambito di tale voce rientrano anche i lavori di sistemazione e livellamento, nonché le indagini geognostiche che dovessero rendersi necessari per l’insediamento. La voce in questione sarà ammessa alle agevolazioni entro il limite massimo del 10% delle spese totali. Sull’acquisto dei terreni si raccomanda di prendere visione di quanto riportato tra le note generali a pagina 13 del presente documento.

La voce di spesa n. 1 comprende le spese tecniche - come progettazione, direzione lavori, collaudi ecc. - che unitamente alle voci di cui ai successivi punti 18, 22 e 23 - non possono superare complessivamente il 12% del valore complessivo delle agevolazioni richieste per gli investimenti, escluse ovviamente le spese in questione.

Spese eccedenti tale limite non pregiudicheranno la possibilità di agevolare l’intervento, ma rimarranno completamente a carico dell’azienda. A tale proposito si ricorda che in occasione della richiesta del saldo delle agevolazioni sarà condotta anche per queste spese la verifica di congruità delle stesse, basata sul rispetto delle tariffe professionali minime.

In casi di comprovata necessità è consentita la costruzione di immobili (voce n. 2) ai fini commerciali, sia pure con i limiti di superficie previsti dal bando (cfr. pag. 5) e con quelli specifici sulla destinazione d’uso dei locali specificati di seguito per la voce n. 3. Sull’acquisto di immobili si raccomanda di prendere visione di quanto riportato tra le note generali del presente documento.

La voce n. 3 si riferisce alla ristrutturazione di immobili. Nell’ambito di tali spese non potranno essere agevolate quelle relative ad immobili utilizzati come abitazione. Nel caso in cui un edificio avesse anche una parte utilizzata come abitazione (guardiania, foresteria, ecc.), l’erogazione delle agevolazioni si riferirà esclusivamente alle spese

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Acquisto di immobili

Arredamento del punto vendita

a Formazione specifica

b

Formazione generale

relative alla parte “non abitativa”; naturalmente dovrà essere possibile effettuare con chiarezza tale distinzione dalla documentazione tecnico-contabile esibita nel corso del sopralluogo finale. In caso contrario, vale a dire quando non sia possibile imputare con certezza le spese alla sola parte “non abitativa”, l’agevolazione non sarà riconosciuta sull’intera spesa.

E’ consentito l’acquisto di immobili da privati; le agevolazioni saranno accordate sul valore catastale degli stessi. I locali che saranno oggetto della compravendita dovranno rispettare i vincoli di superficie ricordati a pag. 5 e quelli sulla destinazione specificati alla voce n. 3. La voce NON si riferisce all’acquisto di terreni (cfr. voce 0); sull’acquisto di immobili si raccomanda di prendere visione di quanto riportato tra le note generali del presente documento.

La voce di spesa n. 5 si riferisce alle spese per l’arredo dei locali di vendita. In questo tipo di spesa rientrano anche, per esempio, tavolini e sedie per bar e ristoranti, banconi, espositori, tendaggi, etc. Il Commissario Delegato si riserva di non riconoscere al momento delle verifiche, che saranno condotte in occasione dell’erogazione del saldo delle agevolazioni le spese non congrue rispetto ad una “normale” funzione d’uso (per esempio quelle relative a quadri d’autore, articoli di design da collezione, oggetti di lusso, etc.). Questa voce non comprende macchine e mobili da ufficio, che vanno inseriti nella voce 17.

La voce di spesa n. 6a formazione specifica riguarda l’aumento delle competenze tecniche specifiche, ottenuto grazie a corsi organizzati preferibilmente con il patrocinio di enti pubblici. Le relative spese sono agevolate purché comprovate dal rilascio di un certificato, che dovrà essere esibito al momento della richiesta del saldo delle agevolazioni. Questo tipo di spese potrà essere agevolato con massimali compresi tra il 35% e il 40% dei costi sostenuti, che possono essere maggiorati di 10 punti percentuali se la formazione è dispensata a lavoratori svantaggiati, a seconda del comune di appartenenza (l’elenco dei comuni con l’indicazione dei massimali è riportato nell’allegato D).

La voce di spesa n. 6b formazione generale si riferisce all’acquisizione di conoscenze in grado di arricchire e facilitare lo svolgimento del lavoro (per esempio un corso di informatica utile anche per la gestione amministrativa della propria attività).

Così come per il caso precedente, anche per la formazione generale sarà necessario esibire il certificato in questione al momento della richiesta del saldo delle agevolazioni.

Questo tipo di spese potrà essere agevolato con massimali compresi tra il 70% e il 75% dei costi sostenuti, che possono essere maggiorati di 10 punti percentuali se la formazione è dispensata a lavoratori

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Impianti elettrici

Impianti idrici

Impianti di climatizzazione

Allacciamenti

Impianti ed attrezzature operative

svantaggiati, a seconda del comune di appartenenza (l’elenco dei comuni con l’indicazione dei massimali è riportato nell’allegato D).

Il costo massimo agevolabile per addetto, è fissato in 3.000 euro, per un valore massimo del progetto formativo, comprensivo di specifica e generale, non superiore al 15% dell’investimento complessivo ammissibile.

La voce n. 7, relativa all’acquisto, alla costruzione, al rinnovo di impianti elettrici, comprende – tra l’altro – le spese relative alla realizzazione di impianti di dispersione a terra, di quadri elettrici, l’acquisto e l’installazione di cavi, di trasformatori, di gruppi elettrogeni e di continuità, di impianti finalizzati all’utilizzo di fonti energetiche rinnovabili. Naturalmente, tale spesa NON sarà ritenuta ammissibile alle agevolazioni qualora gli impianti in questione siano realizzati a servizio di altri investimenti non ammissibili (per esempio i locali ad uso abitativo).

Nella voce n. 8 vanno incluse le spese previste per la realizzazione, l’ampliamento e la ristrutturazione di impianti idrici, condotte, serbatoi, etc. Anche l’eventuale costruzione e installazione di impianti antincendio deve essere ricompresa in questa voce. Tale spesa NON sarà ritenuta ammissibile alle agevolazioni qualora gli impianti in questione siano realizzati a servizio di altri investimenti non ammissibili (per esempio i locali ad uso abitativo).

La voce di spesa n. 9 impianti di climatizzazione comprende la realizzazione di impianti di riscaldamento e di condizionamento ad uso civile, sia per quanto riguarda i macchinari (caldaie, condizionatori, etc.) che per i sistemi di distribuzione di aria ed acqua negli ambienti. In questa voce non vanno invece inserite le spese relative agli specifici sistemi di climatizzazione dei processi produttivi. Tale spesa NON sarà ritenuta ammissibile alle agevolazioni qualora gli impianti in questione siano realizzati a servizio di altri investimenti non ammissibili (per esempio i locali ad uso abitativo).

Nella voce di spesa n. 10 allacciamenti rientrano le spese sostenute dall’azienda per dotare la propria struttura di energia elettrica, di collegamento telefonico e Internet, per connetterla agli acquedotti o ai metanodotti. Non potranno essere ammesse alle agevolazioni eventuali cauzioni o anticipi – anche quando obbligatori – previsti nei contratti di fornitura, né canoni periodici o i corrispettivi per consumi (questi rientranti tra le spese di gestione e pertanto non agevolabili).

La voce di spesa n. 11 impianti ed attrezzature operative comprende, oltre ai sistemi specifici utilizzati per migliorare ed agevolare l’attività commerciale, ogni altra spesa relativa all’acquisto di macchinari. Esempi di impianti e attrezzature di questo tipo sono piani cottura, registratori di cassa, sistemi per il rilevamento di banconote false,

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Sistemi di sicurezza

Distribuzione di fluidi

Attrezzature di laboratorio

Sistemi di movimentazione

Furgoni e autocarri

Arredi e macchine per ufficio

Certificazioni

“elimina code”, etc.

La voce di spesa n. 12 include tutte le spese destinate ad aumentare la sicurezza in azienda e comprende, a titolo di esempio, gli impianti antifurto e anti-intrusione, l’acquisto e l’installazione di casseforti, i sistemi di controllo accessi. Sono invece escluse – perché devono essere indicati nella categoria di spesa n. 17 – le spese per il miglioramento della sicurezza sui luoghi di lavoro.

La voce n. 13 comprende i sistemi tecnologici per la distribuzione di fluidi all’interno delle strutture produttive aziendali, come gli impianti di produzione e distribuzione del vapore, di aria compressa etc, eventualmente comprensivi di caldaie, bruciatori, etc.

La voce n. 14 attrezzature di laboratorio si riferisce agli strumenti e agli arredi necessari ad effettuare analisi di qualunque genere.

La voce di spesa n. 15 sistemi di movimentazione comprende i mezzi finalizzati allo spostamento della merce (transpallet, muletti, etc.). Per quanto riguarda le agevolazioni di autovetture e altri mezzi a motore, si rimanda alla voce n. 16 e a quanto precisato nelle note generali del presente documento.

Furgoni ed autocarri sono ammissibili alle agevolazioni solo se integrati nel ciclo operativo e organizzativo aziendale. Si ricorda che le agevolazioni saranno riconosciute in misura parziale (il prezzo massimo di acquisto ammissibile, al netto di IVA e imposte varie, è fissato in 20.000,00 euro; eventuali eccedenze resteranno a totale carico del soggetto proponente) e su mezzi aventi al massimo 3 posti per i passeggeri.

La voce di spesa n. 17 arredi e macchine per ufficio comprende le attrezzature per l’allestimento dei locali amministrativi dell’azienda. Al riguardo si noti che:

• le spese per arredi e macchine da ufficio ammissibili alle agevolazioni non possono superare complessivamente l’importo di € 2.500 (in altri termini, se per esempio saranno rendicontate spese per € 7.000, le agevolazioni saranno calcolate sui primi € 2.500 di spesa);

• l’acquisto di mobilio non specificamente finalizzato all’uso da ufficio o da arredo del punto vendita (cfr. voce 3) è escluso dalle agevolazioni.

Si precisa, inoltre, che la voce in questione non comprende i costi per la ristrutturazione dei locali (da indicare alla voce n. 1) e per l’arredo degli stessi (da indicare nella voce n. 3).

La voce di spesa n. 18 riguarda le certificazioni (per le limitazioni di spesa vedasi precedente punto 1). E’ possibile, infatti, richiedere agevolazioni sulle spese relative all’introduzione di sistemi

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Fiere di settore

Sicurezza sul lavoro e eliminazione di barriere architettoniche

Campagne promozionali e pubblicitarie

Permesso di costruzione

organizzativi - attestati dall’ottenimento di standard di processo/prodotto riconosciuti a livello nazionale - che consentano all’azienda di migliorare la propria efficienza ed aumentare il valore aggiunto dei propri prodotti. Tra di essi si ricordano a titolo di esempio i sistemi ISO 9000, ISO 14000, EMAS, HACCP, bio, etc.

Si noti che le spese in questione saranno ammissibili alle agevolazioni solo in presenza di specifica certificazione in corso di validità rilasciata da Enti accreditati.

La voce di spesa n. 19 si riferisce alla visita di fiere di settore, a condizione che le stesse siano direttamente inerenti all’attività svolta dall’azienda beneficiaria.

Saranno riconosciute in questa voce agevolazioni sui seguenti costi: • viaggio (mezzo collettivo di trasporto come autobus, treno, aereo,

nave, ecc. fino a un massimo di € 500 andata e ritorno per persona, fino a due persone);

• pernottamento (massimo € 100 a persona, fino a due persone); • biglietto d’ingresso (costo intero fino a due persone).

Tali massimali si riferiscono ad una persona; le agevolazioni possono essere richieste per un massimo di due persone, che devono essere comunque dipendenti o soci dell’azienda.

Le date del viaggio e del pernottamento dovranno naturalmente essere riferite alla data d’ingresso alla fiera, o a stretto ridosso della stessa. Si noti che il vitto non è incluso tra le spese agevolabili.

Rientrano nella voce n. 20 le spese sostenute dall’azienda per ottemperare agli adeguamenti in materia di sicurezza sul lavoro disposti dalle normative vigenti e quelle per l’eliminazione di barriere architettoniche. A titolo di esempio, sono rendicontabili all’interno di questa voce di spesa i costi per l’acquisto di cartelli di segnalazione, per l’installazione di porte antipanico, per l’acquisto di estintori, etc.

La voce di spesa n. 21 comprende le spese sostenute dall’azienda per la realizzazione di campagne promozionali e pubblicitarie. Esempi di questo genere di spese sono l’elaborazione grafica dell’immagine coordinata aziendale, lo sviluppo del marchio aziendale, la realizzazione di un sito internet (esclusi gli oneri di gestione), ecc. Non rientrano in questa voce e sono quindi escluse dalle agevolazioni quelle spese di natura promozionale che non rientrano tra i beni ammortizzabili (per esempio, la stampa di volantini, la pubblicazione di pubblicità, ecc.). Non sono ammesse, infine, agevolazioni su spese di gestione collegate all’attività promozionale quali spese di rappresentanza, soggiorni in alberghi, pasti, carburanti, pedaggi autostradali, etc.

La voce n. 22 si riferisce alle spese per il rilascio di permesso di costruzione (per le limitazioni di spesa vedasi precedente punto 1) finalizzato alla realizzazione di interventi di adeguamento strutturale

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Oneri di urbanizzazione

Spese per il commercio elettronico

Altro

dei locali adibiti all’attività commerciale. Gli oneri di urbanizzazione, invece, sono ammessi alle agevolazioni alla voce 23. La voce n. 23 è riferita agli eventuali oneri di urbanizzazione (per le limitazioni di spesa vedasi precedente punto 1) associati alla costruzione degli immobili, qualora dovuti agli Enti locali.

La voce n. 24 si riferisce al commercio elettronico e alla relativa formazione.

In particolare, si intende commercio elettronico quello svolto a distanza, mediante l’utilizzazione di tecnologie di comunicazione, quali internet, telefono, ecc. Tale commercio deve riguardare almeno una parte significativa della produzione aziendale.

In linea di massima, le categorie merceologiche non indicate nell’elenco riportato nella tabella inclusa nello schema di domanda e nei commenti di questa sezione non sono ammissibili alle agevolazioni; tuttavia, al fine di non penalizzare le iniziative che abbiano bisogno di disporre di particolarissime attrezzature non classificabili nelle precedenti voci di spesa, è stata inclusa anche una voce “altro” in cui occorrerà naturalmente specificare con il maggior grado di dettaglio possibile la natura della spesa proposta.

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A1 Articolazione dell’investimento

SEZ. IV – STRATEGIA DELL’INTERVENTO Questa sezione è distinta in tre parti:

IVa, che dovrà essere compilata da tutte le aziende;

IVb, che dovrà essere compilata dalle aziende già operative alla data di presentazione della domanda;

IVc, che dovrà essere compilata dalle aziende non ancora attive alla data di presentazione della domanda.

L’obiettivo delle domande riportate è quello di consentire alle aziende proponenti di illustrare le strategie che motivano le scelte di investimento, di mettere in luce la coerenza delle proprie politiche commerciali e di dimostrare la coerenza delle proprie decisioni imprenditoriali.

In particolare, per le aziende già operative sarà posta particolare attenzione ai vantaggi previsti con la realizzazione dell’investimento agevolato, mentre per quelle da avviare saranno tenuti in particolare considerazione gli aspetti legati al mercato di riferimento.

Per la maggioranza delle domande è prevista la possibilità di rispondere con più di una risposta; in numerosi casi, inoltre, c’è la possibilità di fornire informazioni di dettaglio attraverso risposte “libere”, che si suggerisce di compilare con il massimo grado di attenzione e precisione. In più, nello spazio dedicato alle “note” è possibile indicare tutte le informazioni che si ritiene possano essere utili: si consiglia di utilizzare questo spazio per fornire ogni informazione possa essere ritenuta attinente ai fini della valutazione.

In generale, una valutazione migliore è riservata alle aziende che nel fornire le proprie risposte citeranno eventualmente anche le fonti utilizzate: per esempio, se si fa riferimento alla presenza di disposizioni normative che dovrebbero sostenere la domanda, è utile citare i loro riferimenti puntuali.

Al fine di eliminare qualunque possibile fraintendimento, di seguito vengono commentate brevemente le domande riportate nelle schede; in caso di dubbio, tuttavia, si consiglia di fare riferimento ai recapiti indicati nel riquadro di pagina 36.

sez. IVa – per TUTTE LE AZIENDE

La domanda n. 1 è finalizzata a comprendere se l’investimento sarà prevalentemente di tipo tecnologico o strutturale. Le aziende hanno la possibilità di mettere in evidenza eventuali componenti particolarmente significative dell’investimento (sia per costo che per

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A2 Stagionalità del business

A3 Costi principali

A4 Orario di apertura

A5 Posizionamento strategico

A6 Promozione

A7 Partnership

funzionalità), motivando anche brevemente le ragioni delle proprie scelte.

Alcuni ambiti di attività commerciale sono caratterizzati da spiccati fenomeni di stagionalità nelle vendite (per esempio, il noleggio di attrezzature sciistiche). Rispondendo alla domanda n. 2 l’azienda avrà la possibilità di chiarire se ciò costituisce un elemento di criticità per il proprio business e, in caso affermativo, potrà brevemente indicare le principali azioni che intende mettere in atto per attenuare tali fenomeni.

Trattandosi di attività commerciale, è molto probabile che la struttura dei costi aziendali vedrà la prevalenza delle voci relative al personale e all’acquisto della merce commercializzata. Informazioni interessanti sul modello di organizzazione aziendale, tuttavia, possono essere desunte dall’analisi degli altri costi principali, di cui nella domanda n. 3 si chiede l’individuazione, associata ad una stima approssimativa rispetto al fatturato previsto. Qualunque informazione supplementare in relazione a questo tema – che l’azienda può fornire sia in questo paragrafo sia nello spazio destinato alle note al termine della sezione IVa - è senz’altro utile per verificare il grado di maturazione delle strategie aziendali.

Per rispondere alla domanda n. 4 non sarà necessario indicare l’orario di apertura vero e proprio, ma basterà indicare il numero di ore giornaliere in un periodo di media rappresentatività (evitando, per esempio, di fare riferimento ai mesi di dicembre o di agosto).

Ci sono iniziative commerciali basate sull’alta rotazione delle loro attività, mentre altre puntano sull’ottenimento di margini unitari estremamente remunerativi. Ciascuno di questi due posizionamenti “estremi”, assieme a quelli intermedi, caratterizza efficacemente le strategie aziendali e pertanto se ne richiedono i dettagli con la domanda n. 5: anche in questo caso, l’azienda potrà fornire ogni informazione utile negli appositi spazi della domanda.

Le aziende hanno a loro disposizione un ventaglio abbastanza ampio di strumenti di comunicazione tra cui devono scegliere i più efficaci in funzione del loro target commerciale di riferimento. La domanda n. 6 mira a conoscere qual è il frutto delle riflessioni aziendali sulla questione, chiedendo al contempo di specificare – laddove possibile – l’entità del budget destinato a ciascuna forma di promozione.

A volte, l’appartenenza dell’azienda ad un sistema integrato di imprese può rivelarsi un fattore determinante per il suo successo commerciale. Tale legame può realizzarsi, tanto per fare alcuni esempi, con sistemi di franchising, con l’appartenenza a reti distributive in esclusiva, ma anche con l’appartenenza a filiere di produzione di cui l’azienda è l’anello più a valle. La domanda n. 7

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B1 Aumento delle superfici espositive

B2 Incremento occupazionale

B3 Criticità preesistenti

B4 Previsioni di sviluppo del giro d’affari

C1 Obiettivi occupazionali

serve all’impresa per chiarire se è inserita in sistemi di questo tipo e di dare eventualmente motivazione di come ritiene di trarne vantaggio.

sez. IVb – riservata alle AZIENDE GIÀ OPERATIVE

La domanda n. 1 ha lo scopo di fare illustrare all’azienda richiedente le agevolazioni la strategia retrostante le scelte di investimento. In particolare, le risposte che verranno specificate consentiranno di chiarire se è previsto un aumento delle superfici espositive o una semplice riqualificazione delle stesse o situazioni miste. Anche in questa occasione lo spazio disponibile consentirà a chi compila la domanda di illustrare ogni dettaglio sulla questione che possa essere utile per apprezzare meglio le finalità dell’intervento.

Tra le conseguenze della ristrutturazione aziendale proposta è probabile che ci sia anche l’adozione di un diverso sistema organizzativo e, quindi, che il numero degli addetti precedentemente impiegati in azienda possa variare. Rispondendo alla domanda n. 2 potranno essere fornite utili informazioni sulla nuova organizzazione prevista in azienda, anche con le conseguenze sui costi per il personale.

La domanda n.3 mira a mettere in evidenza il rapporto tra le preesistenti criticità aziendali e i presunti effetti benefici che la realizzazione dell’investimento potrà eventualmente apportare.

L’ultima domanda consente all’azienda di esprimere una valutazione quantitativa – sia pure approssimata – dell’impatto delle proprie scelte strategiche sui fatturati previsti nel medio termine. In linea generale, la loro diminuzione non costituisce necessariamente un peggioramento delle performance aziendali qualora il riposizionamento strategico conseguito attraverso il nuovo investimento consenta all’azienda di aumentare i propri margini, per esempio concentrando la propria produzione su nicchie di mercato particolarmente remunerative. Anche se non indispensabile, sarà utile ai fini della valutazione ogni elemento – da indicare tra le note – in grado di chiarire i criteri di determinazione delle stime indicate.

sez. IVc – riservata alle NUOVE AZIENDE

Nella domanda n.1 occorre specificare le unità di personale impegnato a qualsiasi titolo che l’azienda prevede di coinvolgere in azienda nel medio termine (e nel momento di massimo carico lavorativo per aziende con oscillazioni nel numero di addetti per questioni di carattere stagionale), corredando tale informazione con una stima approssimativa del relativo costo anno. La presenza di

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C2 Ricavi previsti

eventuali collaboratori stagionali tra quelli indicati può essere utilmente specificata nelle note al termine delle domande. Si suggerisce di specificare con sufficiente precisione i criteri di stima utilizzati sia per la stima del numero di unità che per quella del costo.

Alla domanda n.2 deve essere risposto con la stima dei ricavi dell’azienda nel primo anno di attività. Anche in questo caso, ogni altra informazione aggiuntiva (per esempio, la stima dei ricavi nel medio termine, oppure l’articolazione del fatturato tra diversi prodotti/servizi) può essere utilmente precisata nell’apposita sezione.

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Dichiarazioni obbligatorie per tutti i settori Forniture da soggetti collegati all’azienda richiedente

Impossibilità di percepire agevolazioni su beni usati Localizzazione obbligatoria dell’investimento

Franchising: almeno 10 punti vendita

Esclusione per le aziende già affiliate a circuiti di

SEZ. V – DICHIARAZIONI OBBLIGATORIE In questa sezione sono riportate alcune dichiarazioni che ciascuna azienda richiedente deve necessariamente sottoscrivere per avere accesso alla graduatoria e che rappresentano un impegno formale relativo al rispetto di alcuni vincoli normativi di carattere essenziale, di cui l’azienda stessa sarà chiamata a rispondere. La mancata sottoscrizione delle dichiarazioni in questione costituisce motivo di rigetto della domanda. Le dichiarazioni di cui alle lettere a), b), c), e), f) e g) devono essere obbligatoriamente sottoscritte dall’azienda richiedente qualunque sia il suo settore di appartenenza, barrando le caselle riportate a lato di ciascuna. La dichiarazione di cui alla lettera d) deve invece essere sottoscritta – barrando l’apposita casella – solo dalle aziende che richiedono le agevolazioni su investimenti finalizzati all’ingresso in circuiti di affiliazione commerciale (franchising).

la dichiarazione di cui alla lettera a) tende ad escludere accordi riguardanti le forniture dei beni di investimento che potrebbero concludersi sulla base di condizioni non di mercato;

la dichiarazione di cui alla lettera b) serve a verificare la consapevolezza dei richiedenti sulla impossibilità di percepire agevolazioni su beni usati;

la dichiarazione di cui alla lettera c) costituisce un impegno da parte del richiedente a realizzare l’investimento ammesso alle agevolazioni nella regione Molise. Si ricorda che, qualora il co-mune dovesse rientrare tra i territori interessati da eventi calamitosi nei mesi di Ottobre 2002 (terremoto) o interamente privi della deroga ex 87.3.c oppure interessati da eventi calamitosi nei mesi di Gennaio 2003 (alluvione) e le agevolazioni dovessero essere chieste nella forma del de minimis, l’azienda avrà diritto ad un punteggio supplementare utile alla formazione della graduatoria e ad una superiore intensità delle agevolazioni (60% o 50% delle spese invece che 40%, fatta eccezione per gli automezzi e la formazione). I comuni in questione sono riportati nell’app. E;

la dichiarazione di cui alla lettera d) deve essere sottoscritta, barrando l’apposita casella, esclusivamente dalle aziende che prevedono l’inserimento in circuiti di franchising con almeno 10 punti vendita già attivi;

si ricorda che le aziende già affiliate a circuiti di franchising non possono richiedere le agevolazioni. La mancata sottoscrizione

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franchising Agevolazioni riservate agli esercizi di “piccole dimensioni” Agevolazioni pregresse percepite dall’azienda

della dichiarazione di cui alla lettera e), pertanto, comporterà l’automatica esclusione della domanda dalla graduatoria; al contempo, si ricorda che le dichiarazioni mendaci saranno perseguite ai sensi di legge;

possono richiedere le agevolazioni solo gli operatori commerciali aventi superficie di vendita non superiore a 150 mq nei comuni con popolazione residente inferiore a 10.000 abitanti e non superiore a 250 mq nei comuni con popolazione residente superiore a 10.000 abitanti. Tale limite è tuttavia abbassato a 100 mq per gli esercizi commerciali inseriti in centri commerciali. La mancata sottoscrizione della dichiarazione di cui alla lettera f), pertanto, comporterà l’automatica esclusione della domanda dalla graduatoria. I comuni molisani con più di 10.000 abitanti sono Campobasso, Isernia, Termoli e Venafro;

la dichiarazione di cui alla lettera g) ricapitola le eventuali agevolazioni percepite nell’ultimo triennio dall’azienda, dal consorzio e dai suoi soci al fine di consentire la verifica del rispetto dei vincoli UE sulla concorrenza tra imprese. Per le PMI, infatti, l’eventuale percezione di agevolazioni in un triennio in misura superiore a 100.000 € (il cosiddetto de minimis) deve essere autorizzata dalla Commissione Europea (o ad essa notificata). Qualora l’azienda non abbia percepito agevolazioni di questo tipo dovrà comunque dichiararlo specificandolo con l’apposita formula. Un’azienda che avesse già percepito nel triennio agevolazioni inferiori a 100.000 € a titolo de minimis può ottenere comunque la somma residua, se ammessa alle agevolazioni.

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Cofinanziamento di interventi infrastrutturali Coinvolgimento di personale svantaggiato

SEZ. VI – CERTIFICAZIONI Le informazioni riportate in questa sezione verranno utilizzate per determinare il punteggio dell’azienda all’interno della graduatoria, secondo quanto specificato nel bando. A tutte le aziende che risulteranno nella parte superiore della graduatoria sarà chiesta evidenza di quanto dichiarato, e le affermazioni che non risulteranno suffragate da evidenza documentale causeranno il rigetto della domanda e la segnalazione all’autorità giudiziaria per dichiarazioni mendaci. Nell’ambito del Programma Pluriennale d’Interventi, definito dall’Ordinanza PCM n. 3268/03 art. 15, alcune imprese intendono realizzare un collegamento funzionale e/o hanno presentato manifestazione di interesse e/o impegno al cofinanziamento, per interventi infrastrutturali, finanziati a seguito dell’invito approvato con decreto del Commissario Delegato il 21.2.2005 e pubblicati sul Bollettino Ufficiale della Regione Molise del 4 agosto 2005, n. 22 – Edizione Straordinaria.

Tali richiedenti avranno diritto ad un punteggio supplementare, secondo quanto specificato nel bando. In questo caso sarà cura dell’Amministrazione riscontrare la veridicità dell’eventuale dichiarazione. in tal senso da parte del richiedente, sulla base delle informazioni da fornire in questa sede (estremi dell’intervento e natura del collegamento).

Le dimensioni e l’ambito di intervento dell’impresa commerciale ben si addicono – in linea generale – ad iniziative di inclusione sociale, vale a dire al re-inserimento di persone di difficile inserimento nel mondo del lavoro. L’impegno di coinvolgere in azienda personale di questo tipo potrà essere assunto in un primo tempo nella predisposizione della domanda, ma dovrà successivamente essere comprovato attraverso un’attestazione rilasciata da parte di un soggetto incluso nel Registro delle Associazioni di Promozione Sociale istituito con la legge 383 del 7.12.2000 presso il Dipartimento degli Affari Sociali della Presidenza del Consiglio dei Ministri. Il punteggio supplementare previsto dal bando sarà assegnato anche in presenza di nuove assunzioni di personale rientrante tra le categorie protette di cui all’art. 1 della legge 12.3.1999 n. 68, di giovani nati a far data dal 1.1.1970 e di donne. Si ricorda che saranno considerati utili per il bando i dipendenti assunti con contratto di lavoro a tempo indeterminato nell’arco temporale compreso tra le date della prima fattura e della richiesta del saldo, e che anche tale elemento sarà verificato al momento delle verifiche associate ai collaudi.

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Creazione di nuova occupazione Iniziative in filiera Imprese a prevalente conduzione femminile

È previsto un punteggio supplementare ai fini della generazione della graduatoria per le aziende che contribuiranno alla creazione di nuova occupazione. All’interno del bando è riportata una tabella che assegna un punteggio differenziato in funzione del numero di nuovi occupati (in linea di massima più alto il numero di nuovi addetti, maggiore sarà il punteggio a parità di investimento ammesso alle agevolazioni). Si ricorda che saranno considerati “nuovi occupati” i dipendenti che saranno assunti con contratto di lavoro a tempo indeterminato nell’arco temporale compreso tra le date della prima fattura e della richiesta del saldo, e che anche tale elemento sarà verificato al momento delle verifiche associate ai collaudi.

In graduatoria sarà data priorità, secondo i criteri indicati nel bando, alle imprese che realizzino la propria iniziativa in logiche di filiera assieme ad altre aziende integrate a monte o a valle della propria produzione e legate da specifici impegni di fornitura. Le aziende coinvolte in iniziative che possano rispondere a logiche di questo tipo saranno tenute a sottoscrivere, prima dell’ammissione alle agevolazioni, un impegno formale relativo al conferimento da una all’altra di una quota minima del 15% della produzione ad un prezzo inferiore di almeno il 5% delle quotazioni medie di mercato. Se il richiedente le agevolazioni ritiene di rientrare nel campo di applicazione di questa condizione deve fornire nell’apposita tabella gli estremi identificativi dell’azienda/delle aziende coinvolta/e precisando ragione sociale, indirizzo, attività e recapito del rappresentante legale di ciascun partner. In graduatoria sarà data priorità, secondo i criteri indicati nel bando, alle imprese a prevalente conduzione femminile. Il requisito in questione sarà riconosciuto alle ditte individuali intestate a donne, oppure a quelle aziende nella cui compagine sociale:

la maggioranza assoluta delle quote è intestata a donne; la maggioranza numerica dei soggetti detentori di quote

sociali è di sesso femminile (le persone giuridiche eventualmente presenti in compagine saranno considerate alla stregua di soggetti di sesso maschile).

Per esempio, la società ABC, caratterizzata dalla seguente compagine sociale, possiede il requisito in questione: Società ABC – capitale sociale 5.000 €

• Mario Rossi quote detenute 2.000 € • Paola Bianchi quote detenute 1.000 € • Silvia Verdi quote detenute 2.000 €

Le società DEF, GHI e JKL, invece, non dispongono del requisito in questione: Società DEF – capitale sociale 5.000 €

• Filippo Angeli quote detenute 1.000 € • Massimo Cherubini quote detenute 1.000 €

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Imprese a esclusiva conduzione giovanile

Certificazione di qualità

• Francesca Serafini quote detenute 3.000 € (mancanza del requisito numerico – presente 1 donna su 3 persone)

Società GHI – capitale sociale 5.000 €

• Andrea Salice quote detenute 2.500 € • Gloria Pioppi quote detenute 2.500 €

(mancanza dei requisiti numerico e di maggioranza – presente 1 donna su 2 persone, e costei non detiene più del 50% delle quote)

Società JKL – capitale sociale 5.000 €

• Giovanni Lupi quote detenute 3.000 € • Sonia Agnelli quote detenute 1.000 € • Teresa Gatti quote detenute 1.000 €

(mancanza del requisito di maggioranza– le donne non hanno più del 50% delle quote) In graduatoria sarà data priorità, secondo i criteri indicati nel bando, alle imprese a esclusiva conduzione giovanile, ove per “giovane” si intende una persona fisica nata dal 1° gennaio 1970 in poi. Il requisito in questione sarà riconosciuto alle ditte individuali intestate a giovani, oppure a quelle aziende nella cui compagine sociale tutte le quote sono intestate a giovani (la presenza di persone giuridiche eventualmente presenti in compagine esclude da questa priorità). Per esempio, la società MNO, caratterizzata dalla seguente compagine sociale, possiede il requisito in questione: Società MNO – capitale sociale 5.000 €

• Gianni Dobloni nato il 3.3.1970 quote detenute 2.000 € • Maurizio Sterlina nato il 6.6.1975 quote detenute 1.000 € • Claudio Dollari nato il 25.5.1980 quote detenute 2.000 €

Le società PQR e STU, invece, non dispongono del requisito in questione: Società PQR – capitale sociale 5.000 €

• Alessandra Ricci nata il 6.10.1964 quote detenute 1.000 € • Antonio Biondi nato il 22.9.1980 quote detenute 1.000 € • Annamaria Bruni nata il 1.8.1983 quote detenute 3.000 €

(1 persona su 3 non è “giovane”) Società STU – capitale sociale 5.000 €

• Flavia Allegri nata il 27.5.1980 quote detenute 3.000 € • Andrea Sereni nato il 19.3.1970 quote detenute 1.000 € • “La Molisana” s.r.l. quote detenute 1.000 €

(presenza in compagine di una persona giuridica)

Per Certificazione di Qualità secondo le norme ISO 9000 si intende la conformità del Manuale di Qualità aziendale alle procedure effettivamente utilizzate in azienda.

Per chiarezza, si ricorda che tale certificazione deve provenire da un’organizzazione indipendente accreditata, la quale effettua verifiche ispettive periodiche per determinare se i processi dell’azienda sono conformi a quanto indicato nel manuale di qualità. Se la società è conforme, risulta emesso a suo nome un certificato

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Certificazione ambientale

che attesta la corrispondenza tra i processi previsti nel manuale della qualità e quelli in atto.

Esclusivamente le imprese che alla data della presentazione della domanda non hanno ancora avviato l’attività possono fruire di un punteggio integrativo ai fini della formazione della graduatoria anche se – per ovvi motivi – i processi aziendali non sono ancora stati certificati. È tuttavia necessario:

• che l’azienda produca un impegno in tal senso, barrando la casella e) nel modulo di domanda;

• che la certificazione di qualità sia disponibile al momento del collaudo.

La Certificazione ambientale può essere stata conseguita dall’azienda sia in base alle norme ISO 14000 sia al sistema EMAS. Queste certificazioni si riferiscono al Sistema di Gestione Ambientale (SGA) dell’azienda e sono emesse da organizzazioni indipendenti.

Esclusivamente le imprese che alla data di presentazione della domanda non hanno ancora avviato l’attività possono fruire di un punteggio integrativo ai fini della formazione della graduatoria anche se – per ovvi motivi – non dispongono di certificazione ambientale. È tuttavia necessario:

• che l’azienda produca un impegno in tal senso, barrando la casella f) nel modulo di domanda;

• che la certificazione ambientale sia disponibile al momento del collaudo.

Se la tabella non avesse un numero sufficiente di righe, fotocopiare la pagina della domanda e continuare la compilazione sulle tabelle così ottenute, provvedendo a numerare i fogli in modo progressivo (5 bis, q ter, 5 quater, etc.) e allegandoli alla domanda.

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SEZ. VII – ALTRE INFORMAZIONI Le informazioni che vengono chieste al richiedente in questa sezione serviranno all’Amministrazione per comporre un quadro generale dello scenario regionale e consentiranno di definire nel prossimo futuro politiche di sviluppo regionale più mirate ed efficaci in quanto calibrate sugli effettivi bisogni delle imprese molisane.

Nel ricordare che anche la compilazione di questa sezione è obbligatoria, si raccomanda la massima attenzione nel fornire le risposte, che devono essere riferite all’attuale realtà aziendale, vale a dire al momento della presentazione della domanda (questo è il motivo per il quale le ultime risposte non devono essere fornite dalle aziende non ancora operative).

Si segnala che le schede da riempire variano leggermente tra i moduli indirizzati alle società e alle ditte individuali: ciò sarà specificato nei paragrafi che seguono. I commenti esplicativi sono riportati di seguito con la stessa numerazione utilizzata all’interno della domanda.

Ditte individuali

Società

1) Barrare la casella tenendo conto dell’anno di avvio dell’azienda; per “familiari” si intendono i conviventi del proponente.

2) Barrare anche più di una casella (per es. se lavorano in azienda il proponente e il figlio, barrare la casella “titolare” e quella relativa a “familiari”).

3) Deve essere riportato il numero dei componenti del nucleo familiare risultante dallo stato di famiglia al momento della presentazione della domanda.

4) Deve essere riportato lo stato civile del proponente relativo al momento della presentazione della domanda.

5) Deve essere barrata solo la casella relativa al titolo di studio più avanzato (per es. in caso di pos-sesso della licenza media supe-riore, basta barrare la casella

1) Barrare anche più di una casella (per es. se lavorano in azienda il rappresentante legale aziendale e 3 dipendenti, di cui due soci, barrare le caselle “rappresentante legale”, “soci”, “altro personale dipendente”).

2) Specificare il numero di persone che detiene quote o azioni del capitale sociale aziendale.

3) Specificare “NO” se all’interno della compagine sociale dell’azienda c’è almeno una persona non legata da parentela o affinità con gli altri; specificare “SI” se non esiste almeno un socio che non abbia legami di parentela o affinità con gli altri.

4) Specificare se almeno più della metà delle quote societarie appartiene a persone che figurano nello stesso nucleo familiare (cioè da persone figuranti nello stesso stato di famiglia).

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Ditte individuali

Società

corrispondente, lasciando in bianco quelle relative ai titoli di licenza elementare e media inferiore).

6) Deve essere barrata solo la casella relativa al titolo di studio più avanzato (per es. in caso di pos-sesso della licenza media supe-riore, basta barrare la casella corrispondente, lasciando in bianco quelle relative ai titoli di licenza elementare e media inferiore).

7) Basta indicare una sola casella. In caso di compilazione della casella “altro”, si prega di specificare la fonte di informazione nell’apposito spazio.

8) Specificare il numero di unità di personale dipendente impiegato in azienda, includendo le persone che collaborano a qualunque titolo e qualunque rapporto (contratti a tempo indeterminato, determinato, contratti di progetto, lavoro interinale, etc.) con il titolare, purchè sulla base di rapporti non stagionali.

9) Specificare il numero di giornate /uomo relative alle prestazioni effettuate in azienda da personale stagionale. Per esempio, per due collaboratori coinvolti 10 settimane l’anno per 6 giorni alla settimana si dovrà scrivere il risultato di 6 giorni x 10 settimane x 2 unità = 120 giorni

10) Barrare tutte le caselle appropriate. Per associazioni di categoria locali si intendono, per esempio, associazioni di commercianti di strada o di quartiere; per associazioni di categoria nazionali si intendono, per esempio, Confcommercio o Confesercenti.

11) Barrare tutte le caselle appropriate.

5) Per conoscenza “a livello commer-ciale” di una lingua s’intende la capacità di affrontare una conversazione telefonica su temi commerciali.

6) Indicare il numero di unità di personale dipendente, esclusi coloro che non rivestono ruoli operativi (quindi se l’Amministratore non riveste un ruolo operativo non deve essere incluso in questo numero).

7) Scrivere la somma delle giornate complessivamente svolte dal per-sonale stagionale nel 2004 (per es. se hanno lavorato 3 stagionali per 70 giorni l’uno, indicare 210 giornate).

8) Barrare tutte le caselle appropriate. Per associazioni di categoria locali si intendono, per esempio, associazioni di commercianti di strada o di quartiere; per associazioni di categoria nazionali si intendono, per esempio, Confcommercio o Confesercenti.

9) Basta indicare una sola casella. In caso di compilazione della casella “altro”, si prega di specificare la fonte di informazione nell’apposito spazio.

10) Barrare tutte le caselle appropriate (le aziende non ancora operative non devono rispondere a questa domanda).

11) Specificare i servizi che l’azienda è già in grado di offrire ai propri clienti (le aziende non ancora operative non devono rispondere a questa domanda).

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Ditte individuali

Società

12) Possono essere fornite risposte multiple barrando più caselle (le aziende non ancora operative non devono rispondere a questa domanda).

13) Specificare i servizi che l’azienda è già in grado di offrire ai propri clienti (le aziende non ancora operative non devono rispondere a questa domanda).

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SEZ. VIII – DICHIARAZIONI FINALI E’ indispensabile allegare alla domanda la fotocopia di un documento di identità in corso di validità, secondo quanto prescritto dalla normativa vigente in materia di autocertificazione.

I documenti di identità validi – a cui la fotocopia si riferisce - sono la carta di identità, il passaporto e la patente di guida.

N.B. Nel caso non si sia trovato un chiarimento ritenuto necessario per la compilazione della domanda, può essere utile la consultazione del sito internet www.regione.molise.it nella sezione specifica riservata al “Programma Pluriennale”alla voce domande ricorrenti, che verrà tempestivamente aggiornato con utili informazioni di carattere generale e i quesiti più ricorrenti ricevuti dalle aziende molisane. In alternativa, è possibile contattare la struttura tecnica del Commissario delegato utilizzando esclusivamente questi recapiti: • call center telefonico: 0874.4291 • e-mail: [email protected]

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App. A – VERIFICA DOCUMENTALE

Qualora l’azienda richiedente ottenga un punteggio che la spinga nella parte superiore della graduatoria, riceverà una comunicazione con la quale le verranno richiesti i documenti a supporto delle autocertificazioni rese con la compilazione della domanda.

L’elenco, che l’Amministrazione si riserva di estendere ad altri documenti in caso di necessità, comprende:

fotocopia documento di identità; per le “imprese già esistenti” alla data di presentazione della domanda:

certificato camerale con attestazione fallimentare; per le “nuove imprese”: ricevuta di attribuzione della partita IVA e certificato di

iscrizione alla C.C.I.A.A.. preventivi di acquisto impianti, macchinari, attrezzature, servizi e forniture; computi metrici estimativi, per eventuali opere murarie ed impianti generali,

redatti con riferimento al Listino Prezzi delle opere edili, edito dall’Unioncamere Molise ed adottato dalla Giunta Regionale del Molise con Delibera n. 365 del 4 aprile 2005;

documentazione idonea a dimostrare l’apporto di mezzi propri da parte dell’azienda beneficiaria almeno pari al 25% dell’ammontare dell’investimento, al netto di qualsiasi aiuto (non per interventi a titolo de minimis);

(in caso di filiera) copia dell’accordo - redatto in base allo schema indicato nella Guida alla Compilazione della Domanda - tra le singole aziende componenti la filiera, avente per oggetto il conferimento da una all’altra di una quota fissa della produzione non inferiore al 15% ad un prezzo inferiore di almeno il 5% delle quotazioni medie di mercato;

certificazione catastale relativa agli immobili oggetto dell’investimento, da cui si evinca la destinazione d’uso;

per esercizi commerciali in franchising: attestazione da parte del franchisor relativa alla disponibilità, alla data della domanda dal parte dell’affiliato, di almeno 10 punti vendita attivi;

per le nuove imprese: copia della comunicazione prevista dall’art. 7 del decreto legislativo n. 114/98 per l’esercizio delle attività indicate al comma 1 lettera d) dell’art.4 del medesimo decreto n. 114/98;

(se richieste) Schede di dettaglio delle attività formative; (se riconosciuto) documentazione adeguata per l’erogazione del Fondo di

Garanzia.

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App. B - APPENDICE DI MONITORAGGIO

Al fine di garantire la massima trasparenza e di consentire alle imprese di predisporre con largo anticipo la documentazione necessaria, si riportano di seguito – investimento per investimento – i documenti che dovranno essere messi a disposizione in occasione del sopralluogo presso l’azienda che avverrà contestualmente alla fase di saldo delle agevolazioni. L’elenco è comunque indicativo in quanto l’Amministrazione si riserva di acquisire se necessario ulteriore documentazione dovesse risultare utile per le proprie verifiche.

1. certificato camerale, con data di rilascio non antecedente a 90 giorni dalla data di presentazione della domanda di erogazione a saldo, attestante la vigenza dell’impresa e da cui si evinca, altresì, l’attivazione dell’unità locale oggetto dell’investimento e dal quale risulti che la Beneficiaria non sia in liquidazione, né sia stata assoggettata a procedure concorsuali;

2. qualora la Beneficiaria sia una società: 2a: se società di capitali: copia del libro soci riportante l’ultima annotazione effettuata; 2b: se società di persone: dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà (ex D.P.R. n.445/2000), resa dal

rappresentante legale della Beneficiaria, con acclusa copia del suo valido documento di identità, o resa a pubblico ufficiale relativa alla composizione della compagine sociale;

3. copia delle fatture quietanzate da parte di tutti i fornitori, come richiamato nei successivi punti. Sugli originali delle fatture imputabili al programma dovrà essere apposta la seguente dicitura: “Acquisto effettuato con il concorso delle agevolazioni previste Programma pluriennale di interventi diretti a favorire la ripresa produttiva del Molise - Azione 1.2.3 Aiuti per le imprese del commercio”. I pagamenti delle fatture emesse da professionisti vanno supportati anche con la copia del titolo comprovante l’avvenuto versamento della ritenuta d’acconto;

4. contabilità finale dei lavori e dichiarazione di conformità redatta dal direttore dei lavori sugli interventi effettivamente eseguiti, come richiamato nei successivi punti, nel caso in cui l’investimento preveda la realizzazione di opere murarie;

5. dichiarazioni degli esecutori di lavori di ristrutturazione di porzioni d’immobile o d'installazione di impianti e macchinari, dalle quali risulti che i lavori sono stati eseguiti a regola d’arte, con impiego di materiali idonei e senza accordo alcuno sulla revisione dei prezzi i quali sono stati pattuiti alle normali condizioni di mercato, come richiamato nei successivi punti;

6. copia conforme agli originali degli elaborati grafici di progetto; 7. documentazione idonea attestante l’eventuale richiesta da parte della Beneficiaria di ulteriori

agevolazioni pubbliche a titolo “de minimis”, ancorché non concesse o erogate, nei tre anni precedenti alla data di richiesta del saldo;

8. copia del titolo di disponibilità dei locali presso cui sono collocati i beni agevolati (affitto, proprietà, comodato d’uso, etc.);

9. copia del certificato di agibilità dei locali presso cui si svolge l’attività imprenditoriale; 10. dichiarazioni liberatorie da parte dei fornitori; 11. copia dei bilanci e/o delle dichiarazioni fiscali relative agli ultimi tre esercizi; 12. copia del registro dei beni ammortizzabili; 13. (se dichiarato) copia delle parti del libro matricola interessate dall’assunzione di personale, dalla data di

prima fattura alla richiesta del saldo; 14. (se dichiarato) lettera di attestazione da parte di un soggetto incluso nel Registro delle Associazioni di

Promozione Sociale istituito con la legge 383 del 7.12.2000 presso il Dipartimento degli Affari Sociali della Presidenza del Consiglio dei Ministri in cui si attesta l’impiego stabile da parte dell’azienda di personale “socialmente critico”;

15. evidenza della certificazione di qualità ISO 9000 (ove si tratti di azienda rientrante nella tipologia di “nuova impresa” di cui all’art. 5 che nella domanda aveva assunto l’impegno a dotarsene) , con possibilità di esibirla entro il collaudo;

16. evidenza della certificazione ambientale ISO 14000 del sistema di gestione ambientale impiegato in azienda (ove si tratti di azienda rientrante nella tipologia di “nuova impresa” di cui all’art. 5 che nella domanda aveva assunto l’impegno a dotarsene) con possibilità di esibirla entro il collaudo;

17. copia della dichiarazione ambientale validata da un verificatore accreditato dal Comitato EMAS (ove si tratti di azienda rientrante nella tipologia di “nuova impresa” di cui all’art. 5 che nella domanda aveva assunto l’impegno a dotarsene) con possibilità di esibirla entro il collaudo;

18. rendicontazione analitica delle attività formative con eventuali certificazioni.

Per le spese relative all’acquisto di immobili e suolo aziendale: 1. copia del contratto di compravendita, da cui risulti l’avvenuto pagamento del venditore in misura

integrale; 2. evidenza del pagamento effettuato con intermediario bancario/postale, come meglio specificato

nella Guida alla Compilazione. A tale riguardo si precisa che le spese effettuate con modalità differenti da quelle appena precisate non saranno considerate valide anche in presenza di specifica attestazione notarile.

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Per le spese di costruzione e/o ristrutturazione di immobili: 1. copia del permesso di costruire e/o copia della Dichiarazione Inizio Attività (D.I.A.) presentata al

Comune competente prima dell’avvio delle opere, accompagnata da dichiarazione del rappresentante legale della società in cui si attesta l’inesistenza di contestazioni al progetto da parte dell’amministrazione comunale;

2. contabilità finale analitica dei lavori, come meglio sopra specificato; 3. copia delle fatture o documenti fiscali equivalenti, come meglio sopra specificato; 4. evidenza del pagamento effettuato con intermediario bancario/postale, come meglio specificato

nella Guida alla Compilazione; 5. dichiarazione di quietanza da parte del fornitore (IVA compresa).

Per impianti, macchinari, attrezzature, arredi e macchine per ufficio: 1. copia delle fatture o documenti fiscali equivalenti, come meglio sopra specificato; 2. copia dei documenti di trasporto (se obbligatori); 3. dichiarazione di novità dei beni forniti da parte del fornitore; 4. dichiarazione di quietanza da parte del fornitore (IVA compresa), come meglio sopra specificato; 5. evidenza del pagamento effettuato con intermediario bancario/postale. Per investimenti immateriali (brevetti, marchi, ecc.): 1. copia delle fatture o documenti fiscali equivalenti, come meglio sopra specificato; 2. dichiarazione di quietanza da parte del fornitore (IVA compresa), come meglio sopra specificato; 3. copia del contratto di compravendita; 4. perizia di stima giurata redatta da tecnico abilitato; 5. (per brevetti) copia delle nota di trascrizione dell’atto di compravendita nel registro dei brevetti; 6. (per brevetti) copia della ricevuta di pagamento della tassa annuale di brevetto; 7. evidenza del pagamento effettuato con intermediario bancario/postale Per i mezzi di trasporto: 1. copia delle fatture o documenti fiscali equivalenti, come meglio sopra specificato; 2. dichiarazione di quietanza da parte del fornitore (IVA compresa), come meglio sopra specificato; 3. evidenza del pagamento effettuato con intermediario bancario/postale 4. copia del libretto di circolazione, con evidenza che il veicolo è furgonato e dispone al massimo di tre

posti. Per gli allacciamenti: 5. copia di ciascun contratto di fornitura; 6. copia delle fatture o documenti fiscali equivalenti, come meglio sopra specificato; 7. evidenza del pagamento effettuato con intermediario bancario/postale Per le competenze tecniche ed i servizi di ingegneria: 8. copia contratto di fornitura; 9. fatture o documenti fiscali equivalenti, come meglio sopra specificato; 10. evidenza del pagamento effettuato con intermediario bancario/postale; 11. evidenza del versamento della eventuale ritenuta d’acconto; 12. dichiarazione di quietanza da parte del fornitore (IVA compresa), come meglio sopra specificato. Tutta la suddetta documentazione sarà inoltre accompagnata da: o dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà (ex D.P.R. n. 445/2000), resa dal rappresentante legale

della Beneficiaria, con acclusa copia del suo valido documento di identità, attestante: la conformità agli originali di tutte le copie dei documenti inviati, l’inesistenza di procedure giudiziarie esecutive o cautelari a proprio carico e della Beneficiaria stessa; la completa realizzazione del programma degli investimenti ed il corretto funzionamento di tutti gli impianti e dei macchinari; di avere seguito il programma degli investimenti in piena conformità a quanto previsto dalla vigente normativa comunitaria, nazionale e regionale, dal presente bando e dalla scheda di domanda di agevolazione;

o dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà (ex D.P.R. n.445/2000), con allegata fotocopia di

documento valido di identità del dichiarante, resa dal rappresentante legale che attesti la persistenza delle condizioni soggettive ed oggettive indicate nella scheda di domanda di agevolazione o, in alternativa, che ne descriva e giustifichi eventuali variazioni.

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App. C – FACSIMILE DI FIDEJUSSIONE Oggetto: Fidejussione Bancaria/Assicurativa Premesso: che il/la ......................................................(a) cod. fisc. .................., partita IVA ........................ con sede legale in .. ............................................, in data ......................................... ha presentato al Presidente della Regione Molise - Commissario Delegato per l’attuazione del Programma Pluriennale di Interventi diretti a favorire la ripresa produttiva del Molise domanda intesa ad ottenere un contributo ai sensi della Misura 1.2.3 su un programma di spesa ammissibile di Euro .............................. da realizzare nell'unità locale di ………… per un'iniziativa di1 ...........................................; che con provvedimento n. .... del .......... il Commissario Delegato ha concesso alla contraente per la realizzazione di tale programma, un contributo complessivo di Euro ……… ; che ai sensi dell’art. 10 del bando è prevista la possibilità di erogare un anticipo del contributo pari al 50% dell’ammontare del contributo concesso, sulla base di polizza assicurativa o fidejussione bancaria incondizionata ed escutibile a prima richiesta, di importo pari al 50% delle agevolazioni e di durata non inferiore a 12 mesi a fare data dall’erogazione dell’importo garantito;

tutto cio' premesso:

Il/la sottoscritta ...................................... (b) , (in seguito denominata per brevità “banca” o “società”) con sede legale in ............. via ..................... iscritta nel registro delle imprese di ................... al n. ......... , a mezzo dei sottoscritti signori:

....……............ nato a ................... il .................. ; ...........…... nato a ................. il ..................

nella rispettiva qualità di .................………………dichiara di costituirsi come con il presente atto si costituisce, fideiussore nell'interesse del/della ............................................... (a) ed a favore del Commissario Delegato, fino alla concorrenza dell’importo di euro ........... (euro ...............................), corrispondente al 50% del contributo previsto oltre alla maggiorazione per interessi calcolati al tasso ufficiale di sconto per la durata del periodo che decorre dalla data dell’emissione dell’anticipo sino alla data del rimborso.

La ....................(c) sottoscritta, rappresentata come sopra:

1) si obbliga irrevocabilmente ed incondizionatamente a rimborsare al Commissario Delegato, con le procedure di cui al successivo punto 3, l'importo garantito con il presente atto, qualora il/la ..................................... (d) non abbia provveduto a restituire l'importo stesso entro quindici giorni dalla data di ricezione dell'apposito invito - comunicato per conoscenza al garante - formulato dal Commissario Delegato a fronte del non corretto utilizzo delle somme anticipate. L'ammontare del rimborso sarà automaticamente maggiorato degli interessi decorrenti nel periodo compreso tra la data dell'erogazione e quella del rimborso, calcolati in ragione del tasso ufficiale di sconto alla data della restituzione;

2) si impegna ad effettuare il rimborso a prima e semplice richiesta scritta delle somme anticipate e non correttamente utilizzate, comunque, non oltre quindici giorni dalla ricezione della richiesta stessa, formulata con l'indicazione dell'inadempienza riscontrata da parte dell'amministrazione, cui, peraltro, non potrà essere opposta alcuna eccezione, anche nell’eventualità di opposizione proposta dal/dalla .................. (d) o da altri soggetti comunque interessati ed anche nel caso che la contraente sia dichiarata nel frattempo fallita ovvero sottoposta a procedure concorsuali o posta in liquidazione.

3) accetta di restituire le somme richieste dal Commissario Delegato con le modalità che verranno indicate nella richiesta, di cui al punto due;

4) precisa che, in virtù di quanto sopra esposto, la presente garanzia fideiussoria ha efficacia per un periodo non inferiore a 12 mesi a fare data dall’erogazione dell’importo in anticipazione. La garanzia sarà svincolata dal Commissario Delegato alla data in cui essa verificherà la completa realizzazione del progetto di investimenti e l’assenza di cause e/o fatti determinanti la revoca del contributo. Verrà data contestualmente comunicazione di svincolo ai soggetti interessati.

5) rinuncia formalmente ed espressamente al beneficio della preventiva escussione di cui all'art. 1944 c.c., volendo ed intendendo restare obbligata in solido con il/la ............... (d) .................................................. e rinunzia sin d’ora ad eccepire la decorrenza del termine di cui all’art.1957 c.c.; agli effetti degli articoli 1341 e 1342 del codice civile si approvano specificatamente le condizioni relative alla rinuncia a proporre eccezioni ivi compresa quella di cui all'art. 1944.

6) rimane espressamente convenuto che la presente garanzia fideiussoria si intenderà tacitamente accettata qualora nel termine di quindici giorni dalla data di ricevimento, al Commissario Delegato, non sia comunicato il diniego di tale garanzia ai soggetti firmatari del presente atto.

1 Indicare la tipologia di iniziativa: Nuova attività, ampliamento, ammodernamento, trasferimento. (a) Soggetto beneficiario del contributo. (b) Soggetto che presta la garanzia. (c) Denominazione abbreviata del soggetto che presta la garanzia. (d) Denominazione abbreviata del soggetto beneficiario del contributo.

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(SOTTOSCRIZIONE AUTENTICATA DA NOTAIO) App. D – AREE DELLA REGIONE MOLISE AMMESSE ALLA DEROGA

PREVISTA DALL’ART. 87.3.c DEL TRATTATO CE

ZONE ASSISTITE • massimali aiuto: 30% ESN per PMI • massimale formazione specialistica = 40% • massimale formazione generale = 75%

Provincia di Campobasso Provincia di Isernia

ZONE NON ASSISTITE • massimali aiuto: 15% ESL per

PI, 7,5% per MI • massimale formazione

specialistica = 35% • massimale formazione

generale = 70% Acquaviva Collecroce Petrella Tifernina Acquaviva d'Isernia Baranello Pietracatella Agnone2 Provincia di Campobasso Bojano Portocannone Bagnoli del Trigno Bonefro Provvidenti Cantalupo nel Sannio Casalciprano Busso Riccia Capracotta Fossalto Campobasso3 Ripabottoni Carovilli Limosano Campochiaro Ripalimosani Carpinone Oratino Campodipietra Roccavivara Castel del Giudice Pietracupa Campolieto Rotello Castel San Vincenzo Salcito Campomarino San Felice del Molise Castelpetroso San Biase Casacalenda San Giacomo degli Schiavoni Castelpizzuto Sant'Angelo Limosano Castelbottaccio San Giovanni in Galdo Castelverrino Torella del Sannio Castellino del Biferno San Giuliano del Sannio Cerro al Volturno Castelmauro San Giuliano di Puglia Chiauci Provincia di Isernia Castropignano4 San Martino in Pensilis Civitanova del Sannio Cercemaggiore San Massimo Colli a Volturno Belmonte del Sannio Cercepiccola San Polo Matese Conca Casale Pescopennataro Civitacampomarano Santa Croce di Magliano Filignano Rionero Sannitico Colle d'Anchise Sant’Elia a Pianisi Forli' del Sannio San Pietro Avellana Colletorto Sepino Fornelli Sant'Angelo del Pesco Duronia Spinete Frosolone Ferrazzano Tavenna Isernia Gambatesa Termoli5 Longano Gildone Toro Macchia d'Isernia Guardialfiera Trivento Macchiagodena Guardiaregia Tufara Miranda Guglionesi Ururi Montaquila Jelsi Vinchiaturo Montenero Val Cocchiara Larino Monteroduni Lucito Pesche Lupara Pescolanciano Macchia Valfortore Pettoranello del Molise Mafalda Pietrabbondante Matrice Pizzone Mirabello Sannitico Poggio Sannita6 Molise Pozzilli Monacilioni Roccamandolfi Montagano Roccasicura Montecilfone Rocchetta a Volturno Montefalcone nel Sannio Santa Maria del Molise Montelongo Sant'Agapito

2 esclusivamente il territorio inserito nelle zone censuarie da 6 a 11 e da 13 a 15 (ISTAT) 3 è escluso dalla deroga il territorio ricadente nelle seguenti sezioni di censimento ISTAT: da 1 a 28, da 32 a 77, da 79 a 82, 84, da 86 a 112, 117, da 123 a 124, da 126 a 140, da 142 a 143, da 145 a 156, da 162 a 164, da 166 a 167, da 169 a 198, 200, da 202 a 210, da 214 a 219, da 221 a 228, 286, da 288 a 289, 330. 4 solo l'area PIP delimitata dalle strade " Vetecale" e "Valli" 5 è escluso dalla deroga il territorio ricadente nelle seguenti sezioni di censimento ISTAT: 1, 2, 7, 8, 12, 13,17. 6 solo la parte del territorio posta al di sotto di quota m.650 compresa tra Acquedotto Pezzelle –confine comunale in

corrispondenza del torrente Verrino- strada comunale "Coste del Mulino" dalla F.V. Verrino all'intersezione Est con la strada di lottizzazione Nord del PIP - strada di lottizzazione Nord del PIP –Strada comunale "Coste del Mulino" dall'intersezione Ovest con la strada di lottizzazione Nord del PIP fino a quota 650 sul livello del mare.

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Montemitro Sant'Elena Sannita Montenero di Bisaccia Scapoli Montorio nei Frentani Sessano del Molise Morrone del Sannio Sesto Campano Palata Vastogirardi Petacciato Venafro

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App. E – COMUNI DELLA REGIONE MOLISE INTERESSATI DAI GRAVI EVENTI SISMICI DEL 31 OTTOBRE 2002 E ALLUVIONALI DEL 23-25 GENNAIO 2003 E INTERAMENTE PRIVI DELLA DEROGA 87.3.c

EVENTI SISMICI Bonefro Casacalenda Castellino del Biferno Colletorto Larino Montelongo Montorio nei Frentani Morrone del Sannio Provvidenti Ripabottoni Rotello San Giuliano di Puglia Santa Croce di Magliano Ururi EVENTI ALLUVIONALI Campomarino Guglionesi Montenero di Bisaccia Palata Petacciato Portocannone San Giacomo degli Schiavoni San Martino in Pensilis Termoli INTERAMENTE PRIVI DI DEROGA 87.3.C Belmonte del Sannio Casalciprano Fossalto Limosano Oratino Pescopennataro Pietracupa Rionero Sannitico Salcito San Biase San Pietro Avellana Sant’Angelo del Pesco Sant’Angelo Limosano Torella del Sannio