Dolci colline e antichi borghi delle Marche

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DOLCI COLLINE E ANTICHI BORGHI DOLCI COLLINE E ANTICHI BORGHI Una vacanza tra i borghi e i castelli di una regione antica è un’iniziativa promossa da Regione Marche Servizio Attività Produttive, Lavoro, Turismo, Cultura e Internazionalizzazione P.F. Turismo, Commercio e Tutela dei Consumatori Dirigente: Pietro Talarico Coordinamento: Marta Paraventi Redazione: Andrea Giordani, Cecilia Gobbi, Paola Micucci e Gianni Tenti Il file in pdf è scaricabile da: www.turismo.marche.it Foto: immagini tratte dall’Archivio fotografico della Regione Marche Ignacio Maria Coccia, Renato Gatta, Sergio Ramazzotti/Parallelozero, Gianni Tenti Alcune immagini sono state realizzate nell’ambito del progetto “Adristorical Lands” finanziato dal programma di cooperazione europea transfrontaliera IPA Adriatic Stampa: Arti Grafiche Stibu, Urbania (PU) Regione Marche DMO - Destination Management Organization - Marche Tourism REGIONE MARCHE - ASSESSORATO AL TURISMO 60125 Ancona - Via Gentile da Fabriano, 9 - Marche, Italy Tel. +39 071 8062431 Fax +39 071 8062154 www.turismo.marche.it [email protected]

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  • DOLCI COLLINEE ANTICHI BORGHI

    DOLCI COLLINE E ANTICHI BORGHIUna vacanza tra i borghi e i castelli di una regione antica uniniziativa promossa daRegione MarcheServizio Attivit Produttive, Lavoro, Turismo, Cultura e InternazionalizzazioneP.F. Turismo, Commercio e Tutela dei ConsumatoriDirigente: Pietro TalaricoCoordinamento: Marta ParaventiRedazione: Andrea Giordani, Cecilia Gobbi, Paola Micucci e Gianni Tenti

    Il file in pdf scaricabile da:www.turismo.marche.it

    Foto: immagini tratte dallArchivio fotografico della Regione MarcheIgnacio Maria Coccia, Renato Gatta, Sergio Ramazzotti/Parallelozero, Gianni TentiAlcune immagini sono state realizzate nellambito del progettoAdristorical Lands finanziato dal programma dicooperazione europea transfrontaliera IPA AdriaticStampa: Arti Grafiche Stibu, Urbania (PU)

    Regione MarcheDMO - Destination Management Organization - Marche TourismREGIONE MARCHE - ASSESSORATO AL TURISMO60125 Ancona - Via Gentile da Fabriano, 9 - Marche, ItalyTel. +39 071 8062431Fax +39 071 8062154www.turismo.marche.itnumeroverde.turismo@regione.marche.it

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    TRENOLinea Milano-Lecce: Milano, Bologna, Ancona, LecceLinea Roma-Ancona: Roma, Falconara M., Anconawww.trenitalia.com

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    Bandiera Blu

    Borghi piBelli dItalia

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    Terme

  • Marche incantevoliUna vacanza tra i borghi e i castelli

    di una regione antica

  • Amandola (FM)

  • 3Civilt Contadina e tradizioni rurali

    Lentroterra delle Marche, con le sue dolci colline coltivate, un perfetto connubio fra uomo, natura, cultura e tradizioni. Il tratto tipico del paesaggio caratterizzato dalla fascia collinare, che copre il 69% di tutta la regione. Le colline marchigiane sono state modellate dalla mezzadria e dalla policoltu-ra, oggi in parte sostituita da colture intensi-ve e specializzate. Tra le maggiori coltivazio-ni spiccano quella del frumento, della vite, e dellolivo; grande la variet di vini: quindici sono i vini DOC, cinque i vini DOCG, un vino IGT. In forte crescita sono i prodotti certifi-cati, tra i quali figurano sei DOP e quattro IGP. Spesso antiche ville, o dimore padro-nali, esempi intatti di architettura mezzadri-le, sono state adibite ad agriturismo; questa forma di accoglienza unoccasione unica per gustare le eccellenze enogastronomiche e visitare i piccoli borghi sparsi nel territorio. Numerosi sono i piccoli borghi disseminati per lintera regione, incantevoli oasi, intrise di storia e di cultura, dove il tempo sembra essersi fermato, lasciando spazio ad un rit-mo piacevolmente lento, a misura duomo, scandito unicamente dallinesorabile passa-re delle ore e delle stagioni. Infiniti i tour e gli itinerari da percorrere alla scoperta dei pi nascosti ma anche dei pi suggestivi paesini marchigiani, dove si pu ancora vivere unatmosfera di genuina au-tenticit. Piccoli borghi, come perle incasto-nate in paesaggi senza tempo, conservano ancora i tratti originali, dove si svolgono i lavori di una volta e le persone riservano ai

    visitatori unaccoglienza calorosa. Tradizioni artigianali e sapori tipici da scoprire senza fretta, in un contesto a dimensione duo-mo: dal Montefeltro ai Sibillini, dalla costa di Gabicce fino a San Benedetto del Tronto, le Marche regalano numerose occasioni per perdersi tra borghi e paesini perfettamente conservati, dove si respira ancora latmo-sfera medievale e rinascimentale. Immersi in incantevoli paesaggi montani o eretti su colline tappezzate di vigne, ogni paese si ri-vela di una bellezza e singolarit inaspettata.In macchina, in moto o con qualsiasi mezzo, fuori dalle rotte pi turistiche e visitando le citt meno affollate e celebri, si pu riscopri-re il vero modo di vivere allitaliana, lascian-dosi guidare solo dalla propria curiosit.In questi luoghi, infatti, sono ancora profon-damente radicate le originarie radici contadi-ne, lamore per la terra e uno stile di vita so-brio e riservato. Nelle Marche ben ventidue comuni rientrano nel club I Borghi pi belli dItalia, che raduna piccoli centri italiani di spiccato interesse storico e artistico; sono inoltre diciannove le Bandiere arancioni, il prestigioso vessillo assegnato dal Tou-ring Club Italiano ai comuni dellentroterra perch rispondenti a criteri quali: tutela del patrimonio culturale e ambientale, cultura dellospitalit, offerta enogastronomica e servizi di accoglienza di qualit. Spettaco-lari sono le rievocazioni storiche che hanno luogo nei centri storici e numerosissime le manifestazioni legate a ricorrenze religiose o a produzioni tipiche.

  • 4www.bandierearancioni.it

    Bandiere aranCioni

    La Bandiera Arancione un marchio di qualit turistico-ambientale conferito dal Tou-ring Club Italiano ai piccoli comuni dellentroterra che si distinguono per unofferta di

    eccellenza e unaccoglienza di qualit. Ai fini dellottenimento del marchio, i comuni devono rispondere ad alcuni criteri: tute-la del patrimonio culturale ed ambientale, cultura dellospitalit, qualit della ricetti-vit, della ristorazione e dei prodotti tipici, disponibilit e fruizione delle informazioni. La Bandiera Arancione intende favorire una crescita sociale ed economica attraver-so lo sviluppo sostenibile del turismo. Tra gli obiettivi figurano: la valorizzazione del-le risorse locali, lo sviluppo della cultura dellaccoglienza, il rafforzamento delliden-tit locale e lo stimolo alle produzioni tipiche e allartigianato.Sono 19 le Bandiere Arancioni che svento-lano sul territorio marchigiano. I comuni che hanno ricevuto il prestigioso riconoscimento sono: Acquaviva Picena, Camerino, Corinaldo, Genga, Gradara, Mer-catello sul Metauro, Mondavio, Montecas-siano, Montelupone, Monterubbiano, Offa-gna, Ostra, Pievebovigliana, Ripatransone, San Ginesio, Sarnano, Staffolo, Urbisaglia, Visso.

    www.gustalarancione.com

    Il progetto Gusta larancione valo-rizza e promuove

    i prodotti tipici enogastronomici ed agro-alimentari di qualit nei comuni Bandiera Arancione della Regione Marche, attraver-so la realizzazione di tour enogastronomici della durata di uno o pi giorni. Il progetto ha per capofila il Comune di San Ginesio. Il progetto si propone di: creareunSistemadelTipicocherap-

    presenta una risorsa fatta di conoscenze e tradizioni produttive locali potenzial-mente capace di rispondere ad una do-manda globale;

    svilupparelasostenibilitdiquestepro-duzioni tipiche attraverso ladozione di specifiche strategie di valorizzazione da parte dei sistemi locali ed una efficace azione di coordinamento e di indirizzo a livello regionale;

    focalizzareleazionidaporreinattoperla valorizzazione, anche a scopi turistici, delle specialit agroalimentari locali, esal-tandone le caratteristiche ed evidenzian-done le origini e la cultura territoriale;

    esportareletipicitmarchigianeancheallestero attraverso uno scambio cultu-rale tra Comuni detentori della Bandiera Arancione coinvolti nel progetto e Comu-ni esteri;

    contribuireallaqualificazioneedifferen-ziazione dellofferta per il rafforzamento delbrandmarche.

  • Genga (AN)

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    www.borghitalia.it

    i Borghipi Belli ditalia

    I Borghi pi bel-li dItalia un club che raccoglie piccoli centri italiani di spic-

    cato interesse artistico e storico. Nato nel marzo 2001, su iniziativa dellAssociazione Nazionale Comuni Italiani, il club opera con lintento di salvaguardare, conservare e rivi-talizzare piccoli nuclei, siano essi comuni o singole frazioni, ai quali si riconosce grande valore pur trovandosi al di fuori dei princi-pali circuiti turistici. I criteri di ammissione al club rispondono ai seguenti requisiti: inte-grit del tessuto urbano, armonia architet-tonica, vivibilit del borgo, qualit storico-artistica del patrimonio edilizio pubblico e privato, servizi al cittadino. Il club organizza, allinterno dei borghi, nu-merosi eventi come festival, mostre, fiere, conferenze e concerti per valorizzare e pro-muovere il patrimonio artistico, culturale, storico e le eccellenze enogastronomiche. Durante le manifestazioni gli stessi abitanti dei borghi, le associazioni, le scuole e gli ar-tisti locali vengono coinvolti.FannopartedellAssociazioneIBorghipibellidItalia22 centri marchigiani: Cingoli, Corinaldo, Frontino, Gradara, Grottammare, Macerata Feltria, Matelica, Mondavio, Mon-dolfo, Montecassiano, Montecosaro, Mon-tefabbri, Montefiore dellAso, Monte Grima-no Terme, Montelupone, Moresco, Offagna, Offida, San Ginesio, Sarnano, Treia e Visso.

    Lassociazione Borghi Autentici dItalia un sistema di territori e comunit legati tra loro, disse-minati in tutta Italia, che si im-pegnano a migliorare la qualit dellambiente urbano e naturale

    e a rendere pi piacevole la vita dei cittadini e dei visitatori. La Comunit locale, sinoni-mo di buon vivere, gusto e tradizioni, si apre ai turisti, definiti cittadini temporanei, per divenire una Comunit Ospitale. Ogni anno lassociazione organizza la Festa nazionale dei Borghi Autentici con mercatini delleno-gastronomia e dellartigianato, convegni, simposi e musica dal vivo. Di particolare interesseilconcorsoDiborgoinborgo,che mira a valorizzare limmagine dei Borghi Autentici dItalia, attraverso racconti, video e fotografie.

    BorghiautentiCi

  • aCQuaviva piCena

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    Piccolo centro nellimmedia-to entroterra di San Benedetto del Tronto, Acquaviva Pice-na sorge su una collina dalla quale possibile ammirare uno stupendo panorama sul-le colline marchigiane fino ai monti dellAppennino, come il Vettore, il Gran Sasso e la Ma-iella. Il borgo caratterizzato dalla rocca, vero capolavoro di architettura militare rinasci-mentale, la cui prima costru-zione risale al XIV secolo da parte dei nobili della famiglia Acquaviva. Fu poi riedificata nel 1474 su progetto dellar-chitetto Baccio Pontelli. Pre-senta una pianta a quadrila-tero irregolare, che racchiude unampia corte centrale con pozzo, con i vertici rafforzati

    da torrioni. Il torrione pi alto, il mastio, di forma cilindrica, alto circa 22 m. Linterno, occupato da due vani voltati tra loro collegati da una sca-la in muratura, ospita attual-mente uninteressantissima esposizione di armi antiche. Ai piedi della rocca si apre la piazza del Forte, che fornisce ad essa una platea scenogra-fica, con basse case disposte a semicerchio. La piazza San Nicol il baricentro del bor-go antico, disposta in forma allungata fra due opposti col-

    li; su di essa si affacciano la chiesa omonima, del XVI se-colo, la Casa Rossi Panelli e la Torre Civica. Fuori dal centro storico, la Chiesa di San Fran-cesco con lannesso conven-to la pi antica fondazione francescana di tutta la Marca, istituita dal medesimo San Francesco dAssisi su invito della famiglia degli Acquaviva.Attivit tradizionale del bor-go la produzione di cesti di paglia, effettuata secondo un metodo tramandato di gene-razione in generazione.

    INFOComune di Acquaviva PicenaTel. 0736 765080www.comuneacquavivapicena.it

    Associazione TuristicaAcquaviva Picenawww.prolocoacquavivapicena.it

    EVENTIPalio del Duca-Sponsaliaagostowww.paliodelduca.it

    La disfida del braccialeluglio/agostowww.disfidadelbracciale.it

  • CaMerino

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    Camerino vanta un centro antico pressoch inalterato nel suo impianto medievale e nobili architetture di quella che fu la capitale del ducato dei Da Varano.Importante e vivace centro culturale, il Palazzo Ducale ospita la celebre e antica Universit; al suo interno meritano una visita il cortile a portico, del XV secolo, la Sala degli Sposi, con affre-schi quattrocenteschi, e la Biblioteca Valentiniana, che vanta un prestigioso patrimo-nio librario. Ai piedi del Pa-lazzo si trova lOrto Botanico, di impianto ottocentesco.Nel convento di San Dome-nico, di origine duecentesca, sono ospitati la Pinacoteca (costituita da unampia rac-colta pittorica e scultorea con opere datate tra il XIII e il XVIII secolo), il Museo Civi-

    co Archeologico, con reperti databili dal Neolitico al Me-dioevo, e il Museo di Scienze Naturali.Il Duomo, ricostruito da An-drea Vici nel XIX secolo, con-serva al suo interno il gruppo ligneo quattrocentesco della Madonna della Misericordia, chiamatafamiliarmentelaMadonnabellae,nellacrip-ta, la trecentesca arca gotica di SantAnsovino, antico ve-scovo della citt. Dalla imponente Rocca di Cesare Borgia, posta a difesa dei versanti occidentali del colle su cui sorge la citt, si gode un ampio e suggestivo panorama sui Monti Sibillini.Poco fuori le mura cittadine sorge la basilica di San Ve-nanzio, di origine romanico-gotica, ma ricostruita in stile neoclassico. A circa 3 km dal centro, in localit Rena-

    cavata, sorge il Convento dei Cappuccini, casa madre dellordine, risalente al 1528. Nella sua chiesa conser-vata una magnifica maiolica invetriata attribuita a Mattia della Robbia.Camerino conosciuta per specialit gastronomiche come il ciauscolo, il torrone camerinese e il pan nociato.

    INFOComune di Camerinowww.comune.camerino.mc.it

    Informazioni turisticheTel. 0737 632534

    EVENTICorsa alla spada e paliomaggiowww.corsaspada.camerino.sinp.net

    Rassegna Internazionale di musicae teatro da camera agostowww.camerinofestival.it

  • Cingoli

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    INFOComune di Cingoliwww.comune.cingoli.mc.it

    Informazioni turisticheTel. 0733 [email protected]

    EVENTII Gioved dellarteluglio, agosto

    Cingoli 1848www.cingoli1848.it

    Posta al centro geografico delle Marche, sulla sommit del Monte Circe, Cingoli of-fre una vista a 360 sul pano-rama collinare della regione, con lo sfondo degli Appen-nini da un lato e dallaltro dellAdriatico e del Monte Conero, tanto da meritarsi lepiteto di balcone delle Marche.In origine municipium ro-mano, Cingoli diede i natali al generale Tito Labieno e, in epoca pi vicina a noi, a Papa Pio VIII.Il centro si caratterizza per il susseguirsi di palazzi nobiliari dai colori caldi degli intonaci e dai portali rinascimentali. La visita alla citt piacevole

    e immersa in unatmosfera di calma atemporalit grazie alla quasi totale chiusura del centro alla circolazione auto-mobilistica.Numerose sono le chiese da visitare: la Cattedrale dedi-cata a Santa Maria Assunta, la Chiesa di San Filippo Neri, la Chiesa di San Niccol e la Chiesa di San Domeni-co, allinterno della quale esposta la grande tela della Madonna del Rosario di Lo-renzo Lotto.Fra gli edifici civili si segna-lano: il Palazzo Municipale, il Palazzo Conti, il Palazzo Puccetti e il Palazzo Casti-glioni, nel quale nacque il papa Pio VIII.

    Da non perdere la visita al Museo Archeologico, che conserva le testimonianze del vicino sito di Moscosi, risa-lente allet del Bronzo, e alla Pinacoteca Comunale. Fuori dalle mura cittadine sorgono la Collegiata di SantEsupe-ranzio, dalla bella facciata ro-manica, nel cui interno sono conservate numerose opere darte, e il Santuario di San-ta Sperandia, la cui struttura originaria risale al XIII secolo.Il territorio comunale di Cingo-li molto esteso e molto ben preservato: possibile com-piere escursioni naturalistiche negli ampi boschi, alle pendici del Monte San Vicino e presso il Lago di Castreccioni.

  • Corinaldo

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    Arroccato in posizione stra-tegica tra la marca di Ancona e lo Stato di Urbino, il borgo di Corinaldo conserva la sua cinta muraria quattrocente-sca praticamente intatta. costituita da un muro pos-sente, intervallato da porte, baluardi poligonali, torri di varia forma e bastioni, di cui uno, merlato e dalla forma affilatissima, attribuito a Francesco di Giorgio Marti-ni; la fortificazione resistette ad un durissimo assedio da parte del duca Francesco Maria della Rovere.

    Il circuito delle mura, lun-go pi di 900 metri, merita assolutamente una passeg-giata che si pu percorrere allombra di un filare di tigli che circondano il perimetro del nucleo storico. Allinterno esiste una precedente cinta muraria, risalente al 1367.Il centro del borgo, dal carat-tere tipicamente medievale, un susseguirsi di vie stret-te e abitazioni in laterizio; lo scorcio pi caratteristico la Piaggia, detta anche le Cen-to Scale, che sale dritta fino alla Piazza del Terreno, sulla

    sommit del colle. A Corinaldo visse ed ope-r nel 600 il pittore veneto Claudio Ridolfi, cui dedica-ta la Civica Raccolta darte, che contiene anche opere di Ercole Ramazzani e Domeni-co Peruzzini. La citt diede i natali a Santa Maria Goretti, della quale si possono visi-tare la casa e il santuario a lei dedicato. In localit Santa Maria del Piano la omonima chiesa, oggetto di campagne di scavi, restituisce un percor-so espositivo sullantico in-sediamento medievale.

    INFOComune di Corinaldowww.corinaldo.it

    Informazioni turisticheTel. 071 67782

    EVENTIContesa del Pozzo della Polentalugliowww.pozzodellapolenta.it

    Corinaldo Jazzagostowww.corinaldojazz.com

    HalloweenLa Festa delle stregheottobrewww.misstrega.it

  • Frontino

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    INFOComune di FrontinoVia Giovanni XXII 5 (Sede Comunale)Tel. 0722.71131 - Fax [email protected]

    EVENTIPremio nazionale di Cultura Frontino Montefeltromese di ottobre

    Festa del Tartufo nero1 fine settimana di Agosto

    Festa dei legumi del Montefeltro1 fine settima di Settembre

    Frontino per popolazione il pi piccolo Comune della Provincia di Pesaro e Urbino e della Comunit Montana del Montefeltro. Il suo territorio fa parte del Parco Naturale del sasso Simone e Simoncello e nella localit Pian dei Pra-ti visitabile, nei mesi estivi, un Parco Faunistico. Ricco di bellissimi scorci panoramici, dominato dal monte Carpegna mentre ai suoi piedi si estende la valle del fiume Mutino, le cui pietre lastricano le sue strade interne.Tali pietre sono state utilizza-te per erigere bellissime torri, le mura castellane, le fontane di Franco Assetto, il grande artista torinese precursore della pop art ed ispiratore del

    movimentoartisticoBaroqueEnsembliste,chelascigranparte delle sue opere al Co-mune di Frontino. A lui intito-lato il museo visitabile nel cen-tro storico. Fiore allocchiello della localit il duecentesco convento di Montefiorenti-no. Secondo la tradizione fu fondato da San Francesco (1213) ed uno dei conventi pi grandi delle Marche. Dalla sua chiesa proveniva il Politti-co di Alvise Vivarini oggi espo-sto alla Galleria Nazionale di Urbino.Il convento include un piccolo chiostro e conserva la rinasci-mentale cappella dei conti Oliva, costruita nel 1484, un vero e proprio capolavoro darte rinascimentale attribu-ito a Francesco De Simone Ferrucci da Fiesole, dove si trovano anche la splendida pala daltare di Giovanni Santi, padre di Raffaello, e un affre-sco attribuito a Evangelista da Piandimeleto.

    Il mulino dacqua trecente-sco, detto di Ponte Vecchio, che riforniva di farina e pane il castello, dotato di torre di guardia e difesa, ed ospita at-tualmente il Museo del Pane.Il monastero di San Girola-mo un luogo suggestivo, circondato da querce secola-ri, recentemente restaurato ed oggi adibito a residenza de-poca. E costituito da chiesa, convento e una dipendenza di servizio. La parete di fondo del refettorio ornata da unUlti-ma Cena. Nel piano superiore sono conservate le antiche celle dei monaci.Tra i sapori di questa terra so-no da ricordare il tartufo nero, il fagiolo,ai quali sono dedicati degli eventi, i prodotti da forno biologici, i prodotti caseari e la carne bovina.Da oltre trentanni a Frontino si tiene il Premio Letterario NazionaleFrontinoMonte-feltro.Dal2014rientratraiBorghi pi belli dItalia.

  • genga

    11

    Nel cuore del Parco Regio-nale della Gola della Rossa e di Frasassi, sorge il castello di Genga, le cui origini sono legate a Pierosara (antico gastaldato longobardo di Castelpetroso) e al Mona-stero di San Vittore.Il nome del borgo deriva dai Conti della Genga, feudatari ai quali si devono il possen-te palazzo e le belle mura medievali. Nel centro sono visitabili anche la Chiesa di Santa Maria Assunta e il Museo di Arte Sacra, ricco di preziose opere darte.Il territorio del comune ricco di attrattive di straor-dinario interesse: le Grotte di

    Frasassi, scoperte nel 1971, sono uno dei complessi car-sici pi interessanti e noti dItalia.Nelle vicinanze si trova lAbbazia di San Vittore alle Chiuse, uno dei monumenti romanici pi importanti del-la regione; nei locali ad essa annessi ospitato il Museo Speleopaleontologico, la cui attrattiva pi significativa il fossile di ittiosauro, un raro rettile marino di 150 milioni di anni fa.La Gola di Frasassi un sus-seguirsi di scorci mozzafiato, boschi e grotte da scoprire: da visitare il tempio otta-

    gonale commissionato da papa Leone XII (originario di Genga) a Valadier e costru-ito allinterno di una grotta e lantico eremo di Santa Maria infra saxa, anchesso collocato allinterno di una cavit naturale della roccia. Nella frazione di San Vitto-re presente una stazione termale con acque sulfuree-clorudate-sodiche per la cura di malattie respiratorie. In tutto il territorio di Genga e del parco si possono svol-gere interessanti percorsi escursionistici, o in mountain bike, arrampicate, praticare canoa o equitazione.

    INFOComune di Gengawww.comunedigenga.it

    Grotte di Frasassiwww.frasassi.com

    Parco Naturale Regionale dellaGola della Rossa e di Frasassiwww.parcogolarossa.it

    EVENTIFesta dautunnoottobre/novembre

    Presepio viventedicembrewww.presepedigenga.it

  • gradara

    12

    Gradara legata indissolu-bilmente alla storia damore di Paolo e Francesca, resa immortale dai versi del Can-to V dellInferno di Dante. E immergersi nellatmosfera medievale di cavalieri, armi ed amori non difficile, vi-sitando la rocca e il borgo fortificato che domina il pa-esaggio di questo lembo di terra delle Marche setten-trionali.Gradara possiede due cin-te murarie: la pi esterna, scandita da torrioni e torricini quadrati merlati, fornisce un forte impatto scenografico

    al visitatore; entrando attra-verso la Porta dellOrologio, unico accesso, si entra nel borgo; da l, percorrendo via Umberto I sulla quale si af-facciano basse palazzine con botteghe e luoghi di convi-vio, si giunge alla cinta mu-raria intermedia, che separa il borgo dalla Rocca; questa a pianta quadrata e con possente torrione poligo-nale sul lato nord est. Il suo impianto originario risale al XII secolo, ma furono appor-tati ampliamenti e modifiche sotto il dominio dei Malatesta e degli Sforza, fino ai secoli

    700 e 800. Gli interni sono arredati con mobili del 400 e 500 e sono presenti affreschi di Amico Aspertini, una pala di Andrea della Robbia e una pala di Giovanni Santi.Attorno al castello si pu percorrere il Sentiero degli innamorati che cinge la col-lina, da cui si pu ammirare il paesaggio mezzadrile del pesarese, dove si mescola-no campi coltivati e macchie boschive.Il piatto tipico di Gradara ilbigol,spaghettonifattiamano e conditi con sugo ai funghi o di carne.

    INFOComune di Gradarawww.comune.gradara.pu.itInformazioni turisticheTel. 0541 964673www.gradara.org - www.gradarainnova.itProvincia di Pesaro e UrbinoNumero Verde 800 563800www.turismo.pesarourbino.it

    EVENTIGradara damarefebbraioSolstizio al castelloGioved al castellogiugno/settembreAssedio al Castellolugliowww.assedioalcastello.it

  • grottaMMare

    13

    Il borgo di Grottammare si presenta arroccato sul ciglio di un colle affacciato sul mare Adriatico.Il nucleo antico, fatto di case rustiche e viuzze medievali, chiamatopopolarmenteilvecchio incasato (mentreil nome storico Castrum Gruptarum ad Tisinum); si stringe attorno ai resti della rocca dellXI secolo ed cir-condato dalle mura.Lungo il percorso murario da visitare il Torrione della Battaglia, fortificazione del XVI secolo recentemente recuperata, nella quale ospitato il museo dedicato a Pericle Fazzini, scultore di Grottammare famoso per

    laResurrezionedellaSalaNervi in Vaticano. bello percorrere lentamen-te le stradine del borgo, che diede i natali a Papa Sisto V, e del quale si incontrano le memorie: la Chiesa di San Giovanni Battista, che ora sede del Museo Sistino, con gli oggetti donati dal Ponte-fice al suo paese dorigine, la cinquecentesca Chiesa di Santa Lucia, voluta dallo stesso papa nelle vicinanze della sua casa natale, e il Teatro dellArancio, del 700, che presenta sulla facciata una statua del papa.I dintorni del nucleo storico sono deliziati da una vegeta-zione mediterranea che com-

    prende aranceti e agavi.Il paese basso contraddi-stinto da interessanti villini liberty che si concentrano soprattutto lungo viale Co-lombo. Il lungomare uno dei pi caratteristici della regione, con la sua lussureggiante fila di palme, importate dalle Ca-narie nei primi anni del 900.

    INFOComune di GrottammareTel. 0735 7391www.comune.grottammare.ap.it

    Informazioni turisticheTel. 0735 [email protected]

    Associazione AlbergatoriRiviera delle PalmeNumero verde 800-120052 Tel. 0735 83036 [email protected] www.rivieradellepalme.com

    Consorzio Riviera delle PalmeTel./Fax 0735 [email protected] www.larivieradellepalme.it

    EVENTICabaret amore mio.Festival Internazionaledellumorismoluglio, agostowww.cabaretamoremio.it

    Festival Lisztluglio, agostowww.festivaliszt.com

  • MaCerata Feltria

    14

    Macerata Feltria,la romana Pitinum Pisaurense, si trova adagiata in una conca verdeg-giante, al confine tra Marche, Romagna e Toscana, nel cuore del Montefeltro e mostra un pa-esaggio di grande suggestione. Una terra privilegiata per la sua posizione geografica, il clima temperato, le risorse ambien-tali e culturali che, insieme alla ricchezza delle suesorgenti termali, la rendono luogo ideale per un pieno recupero della sa-lute ed un completo relax della persona. Non a caso rientra traiBorghipibellidItalia.Il Borgo ospita il settecente-

    scoPalazzo Antimi Clari, il belTeatro A. Battellidel1932completamente restaurato ed operante, lottocentescaChie-sa Parrocchiale di S. Michele Arcangelo, al cui interno con-servato un pregevoleCrocifisso dipinto su tavola di Olivuccio di Ceccarellonel 1396, ePiti-num Thermae, lo stabilimento termale di Primo Livello Super, dove possibile praticare tutti i tipi di cure termali sulfuree. Nei sotterranei della Chiesa di San-ta Chiara (sec. XIII) allestito ilMuseo di archeologia Indu-striale, che espone attrezzature perfettamente funzionanti.Lungo il tragitto che porta al castello si incontrano la Chiesa di San Francesco, edificata nel Trecento e rimaneggiata nei se-coli XVII e XVIII, con un portale gotico e affreschi del Quattro-cento e quel che resta del suo antico convento, attualmente sede delMuseo della Radio

    depoca, il secondo museo pubblico della radio depoca presente in Italia. Nel Palazzo del Podest (sec. XII) ha sede ilMuseo Civico Archeologico e Paleontologico.Al di l del fiume si erge ilCa-stello(sec. XI-XIV) a forma piramidale, arroccato sopra unaltura e in parte circonda-to da mura, nella cui sommit svetta la Torre Civicadove sono esposti dei reperti paleontolo-gici. Nell ingresso meridionale del Castello situato lArco dei Pelasgi,miticipopolidelmaredellaGreciapreellenicaa cui si fa risalire la fondazione dellabitato.Nella strada verso Carpegna si erge laPieve romanica di San Cassiano in Pitinonei cui pressi si possono vedere gliscavi,che hanno messo in evidenza i resti dellantica Pitinum Pisaurense ed in particolare unantica stra-da romana.

    INFOComune di Macerata FeltriaVia Antimi 14 (Sede Comunale)Tel. 722.74244 - Fax [email protected]://www.comune.maceratafeltria.pu.it/Punto I.A.T.:Tel. e Fax 0722 [email protected] di Macerata Feltria0722.728080-73245www.pitinumthermae.it

    EVENTICarnevale dei Ragazziultima domenica di carnevaleAntica Fiera di San Giuseppesabato e domenica di marzo in prossimit della festivitPreziosi a Macerata Feltriaprimo week end di agostoIl Paese delle Meraviglie8 dicembreStagione Teatraleda dicembre ad aprile

  • MateliCa

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    Posta in una felicissima po-sizione, in una valle compre-sa tra il Monte San Vicino e lAppennino Umbro marchi-giano, la cittadina di Mate-lica circondata da colline di vigneti. Rinomato il vino Verdicchio di Matelica DOC; il Verdicchio di Matelica Ri-serva riconosciuto DOCG.La visita della citt pu ini-ziare da piazza Enrico Mattei, al centro della quale cam-peggia una monumentale fontana cinquecentesca. Sul-la piazza si affacciano alcuni dei principali palazzi mateli-cesi: il Palazzo del Governo

    e lannesso loggiato, Palazzo Ottoni e il Palazzo Comunale.Lesplorazione del centro storico si snoda fra le vie e i vicoli che offrono al visita-tore un gran numero di pa-lazzi nobiliari e di chiese che conservano pregevoli opere darte; fra di esse la Catte-drale di Santa Maria Assunta, la Chiesa di San Francesco ricca di opere darte del sec. XV, quella di San Domenico e quella di SantAgostino.Il Teatro Comunale opera di Giuseppe Piermarini, lar-chitetto che costru la Scala di Milano.

    A Palazzo Piersanti ospitato lomonimo museo che pren-de il nome dalle collezioni di Venanzio Filippo Piersanti, donate nel 1901 al Capitolo della Cattedrale.Tra le note-voli opere conservate dipinti di Bellini, Antonio d Fabriano, Francesco di Gentile da Fa-briano, Salvator Rosa, Carlo Maratta, argenti pregiati, mo-bili rari e di pregio.La scoperta di Matelica non si ferma al centro storico, ma deve continuare con la degu-stazione del Verdicchio, del miele e degli ottimi formaggi e salumi del territorio. I terri-tori attorno al borgo offrono un variegato paesaggio col-linare e montano per svolge-re belle escursioni a contatto con la natura.

    INFOComune di Matelica www.comune.matelica.mc.it

    Informazioni turisticheIat Pro LocoTel. 0737 85671- 0737 85333

    EVENTIIncontro internazionale del folkloreluglio/agostowww.assfolkmatelica.org

  • MerCatello Sul Metauro

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    Il borgo, che fu tra i castelli pi importanti dellantica re-gione della Massa Trabaria, ha mantenuto nel nucleo storico parte dellaspetto medioevale, caratterizzato da una cinta murata protetta dal solco dei due corsi dac-qua, il Metauro e il torrente SantAntonio.

    Nella centrale piazza Garibal-di domina la Collegiata, che conserva la massa muraria della costruzione romanica, con belle finestrature goti-che e unantica icona bizan-tina raffigurante la Madonna delle Grazie custodita in una preziosa teca di legno dora-to e dipinto.

    Il museo della Collegiata raccoglie unampia collezio-ne di arredi sacri. La Chiesa di San Francesco, ubica-ta nellomonima piazza, una bellissima costruzione in stile romanico-gotico, ri-maneggiata nel XV secolo. Vanta notevoli opere darte: nellabside spiccano una tavola trecentesca del Cro-cifisso di Giovanni da Rimini e il monumento sepolcrale di Bartolomeo Brancaleoni, signore di Mercatello nella prima met del XV secolo. La zona di Mercatello rino-mata per il tartufo, sia nero che bianco, che protagoni-sta indiscusso della gastro-nomia locale.

    INFOComune di Mercatello sul MetauroTel. 0722 89114www.comune.mercatellosulmetauro.pu.it

    Provincia di Pesaro e UrbinoNumero verde 800 563800www.turismo.pesarourbino.it

    EVENTIPalio del somarolugliowww.prolocomercatellese.191.it

  • Mondavio

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    Adagiato su una collina a 280 m sul livello del mare, fra le valli dei fiumi Metauro e Cesano, con vedute che si dispiegano fra lAdriatico e lAppennino, lo splendido centro storico fra i meglio conservati delle Marche. Mondavio conobbe il domi-nio dei Malatesta, dei Picco-lomini, dei Medici, dei Mon-tefeltro e dei Della Rovere fino al 1631, quando pass allo Stato della Chiesa. Ap-parentemente decentrato, Mondavio divenne nodo di saldatura e punto chiave di un perfezionato sistema di fortificazioni, centro ammi-nistrativo, commerciale, re-ligioso e culturale di un am-

    pio territorio. Ancora oggi chiuso in una cinta muraria e difeso da una poderosa rocca e conserva nei palazzi e nelle chiese i segni di un passato glorioso. La rocca il princi-pale monumento e simbolo di Mondavio; fu commissiona-ta da Giovanni della Rovere allarchitetto militare senese Francesco di Giorgio Marti-ni e costruita tra il 1482 e il 1492. Oggi sede del Mu-seo di Rievocazione storica e armeria, con manichini in costume e armi dal 400 al 700. Nel fossato della roc-ca stato allestito il parco dimacchinedaguerradiFrancesco di Giorgio Martini, con fedeli ricostruzioni in di-

    mensione reale di catapulte, trabucchi, bombarde e altre macchine da assedio.Il centro storico compreso in un circuito murato di 780 metri e si caratterizza per la presenza di monumenti di ri-lievo: il Palazzo dei Malatesta, la Chiesa di San Francesco, la Collegiata dei Ss. Pietro e Paterniano, il trecentesco Palazzo della Comunanza, lantico istituto che ammini-strava i beni della comunit e il Teatro Apollo, realizzato alla met del Settecento sui resti di una chiesa quattrocente-sca. Nellex convento di S. Francesco ospitato il Mu-seo Civico che conserva inte-ressanti testimonianze darte e di storia come la Madonna con Bambino di Olivuccio di Ceccarello.

    INFOComune di MondavioTel. 0721 977758www.mondavioturismo.it

    Provincia di Pesaro e UrbinoNumero Verde 800 563800www.turismo.pesarourbino.it

    EVENTIFesta del Ninogennaiowww.festadelnino.orgCaccia al cinghiale ebanchetto rinascimentaleagostowww.mondavioproloco.it

  • MondolFo

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    Antico borgo posto come un balcone sul mare, Mondolfo deriva i suo nome da Ca-strum Montis Offi, cio Mon-te di Offo, il capostipite della famiglia feudale che ebbe la signoria sul castello fino allavvento dei Malatesta.Al VI sec. d. C. risale la pri-ma cerchia di mura, di forma ovale, appartenente a un ca-strum bizantino dalla struttu-ra urbanistica regolare.Nel XIV sec Mondolfo passa sotto la signoria dei Mala-testa, successivamente ai Montefeltro e ai Della Rove-re, sotto il cui dominio ven-nero costruite da parte di Francesco di Giorgio Martini la nuova cinta muraria e una possente rocca, abbattuta poi nel XIX secolo. Il cuore dellantico castello la gran-

    de piazza centrale dominata dal Municipio da cui si dira-mano a raggiera vicoli e sca-linate nelle diverse direzioni. A fianco sorge la Collegiata di Santa Giustina, con inter-no barocco che conserva un organo settecentesco di Gaetano Callido.NellOratorio di San Giovanni Decollato esposto un cro-cifisso ritenuto miracoloso e una tela barocca raffigurante Salom con la testa di San Giovanni.Fra gli edifici civili da ricorda-re sono palazzo Giraldi della Rovere, palazzo Peruzzi e il Bastione santAnna, che, ter-minata la funzione militare, diventato un elegante giardi-no allitaliana.Al di fuori della cinta muraria si possono visitare la Chiesa

    e il Convento di SantAgo-stino, con opere di Claudio Ridolfi e Giovan Francesco Guerrieri, il Convento di San Sebastiano e labbazia di San Gervasio di Bulgaria, fondata nel V-VI secolo, nella quale custodito un impor-tante sarcofago ravennate di VI sec.A pochi chilometri dal centro storico la localit di Marotta una piacevole localit bal-neare insignita della Bandiera Blu. La duplice anima conta-dina e marinara di Mondolfo si riflette nei prodotti tipici e nella cucina, in cui dominano le pietanze a base di farina di fava e di pesce (Spaghetti alla Mondolfese) e garagoj (molluschi).

    INFOComune di Mondolfowww.comune.mondolfo.pu.it/

    Informazioni turisticheTel. 800.407171Tel. 0721 939252 [email protected]

    EVENTILa Spaghettata, marzowww.marottaturismo.it

    Sagra dei Garagoj, aprilewww.marottaturismo.it

  • Monte griMano terMe

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    Monte Grimano Terme, antica-mente chiamata Mons Germa-nus, situata su uno sperone che domina la valle del Conca e, grazie ai suoi 600 m s.l.m., offre aria purissima, un clima dolce e temperato e latmo-sfera dei paesaggi di collina. Antico castello medievale, ebbe

    importanza nelle contese tra i Montefeltro di Urbino, per i quali rappresent un caposaldo di-fensivo, e i Malatesta di Rimini.Oggi rappresenta una vera e propria porta di accesso al Montefeltro per coloro che vengono dalla Romagna.Immerse in un incantevole scenario naturale, sgorgano dalle pendici del vicino mon-te S.Paolo le preziose acque curative alcaline, salso-bromo-iodiche e sulfuree che vengono utilizzate nellattrezzata stazione idroterapica. Le metodologie naturali proposte sfruttano le propriet delle erbe, del fango ed anche presente un moder-no centro per le cure termali, mediche ed estetiche. Il luogo ideale per rigenerare il corpo e lo spirito, essendo caratteriz-zato da giardini, boschi e sen-tieri, dove si possono incontrare scoiattoli, lepri, daini e falchi.

    Nel centro storico limpianto urbanistico dalla forma a spi-rale di origine tipicamente medievale. La torre civica del 400 ci che rimane del Pa-lazzo Medievale. Nella chiesa parrocchiale di San Silvestro , fatta costruire alla fine del se-colo XVIII su progetto di Co-simo Morelli di Imola, di stile neoclassico, ma rimaneggiata, presente un organo, piccolo gioiello musicale di poco meno di 500 canne, risalente al 1700- 1800, inventariato ora come bene culturale delle Marche.Monte Grimano Terme, grazie al rispetto dei criteri di ammis-sione ai Borghi pi belli dItalia, entrato a far parte di questo Club esclusivo che mira alla salvaguardia, conservazione e rivitalizzazione dei piccoli nuclei che malgrado il proprio gran-de valore, rischiano di essere dimenticati.

    INFOComune di Monte Grimano TermePiazza Matteotti 1 (Sede Comunale)Tel. 0541.970125 - Fax 0541.970014comune.montegrimanoterme@provincia.ps.itwww.comune.montegrimanoterme.pu.it

    Terme di Monte Grimano TermeTel. 0541 972057 - 0541 972128www.montegrimanoterme.it

    EVENTIFesta del Maialegennaio/febbraioFesta del tartufo nero del MontefeltroluglioSagra della buona carne del MontefeltroagostoSagra della pastasciutta del buongustaiosettembre

  • MonteCaSSiano

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    Nel cuore delle Marche, nel mezzo della distesa di colli-ne del Maceratese, Monte-cassiano un borgo dallim-pronta medievale, racchiuso da alte mura, che domina sulla valle del fiume Potenza. La struttura urbanistica del borgo si sviluppa a vie con-centriche che, seguendo la morfologia del colle, si rac-cordano in alto, nella piazza centrale. Qui sorgeva il ca-stello di Santa Maria in Cas-siano, attestato gi nel 1151, col nome di Castrum Montis Sanctae Mariae. Su Piazza Leopardi, dove era antica-mente la corte del castello, sorge ora il Palazzo dei Pri-ori, con facciata merlata e loggiato; al suo interno, nella sala consiliare, conserva-ta una tavola con Madonna, Santi e angeli musicanti di Johannes Hispanus.La vicina Collegiata di Santa Maria Assunta, costruita dai monaci benedettini dellAb-bazia di Fiastra, dalla bella facciata in cotto, conserva al suo interno uno splendido altare in terracotta invetriata di Mattia della Robbia. Nella Chiesa di San Marco ospitata una raccolta arche-ologica, mentre nella Chiesa

    dei Santi Filippo e Giacomo vi la sede della raccolta delle Sette Confraternite.La scoperta del borgo deve passare anche attraverso i bei cortili storici recentemen-te ristrutturati: il Chiostro de-gli Agostiniani, in cui si trova il Centro di Degustazione; il Giardino di San Giacomo e il cortile del Monastero delle Clarisse. Questi luoghi storici si animano ogni estate in oc-casione del Palio dei Terzieri.In autunno a Montecassia-no si pu gustare una tipicit della tradizione gastronomi-camarchigiana:lisughitti,un dolce al cucchiaio pre-parato, secondo la tradizio-ne contadina, con il mosto duva.

    INFOComune di Montecassianowww.comune.montecassiano.mc.it

    Informazioni turisticheTel. 0733 290483

    EVENTIPalio dei Terzierilugliowww.paliodeiterzieri.com

    Sagra dei Sughittiottobre

  • MonteCoSaro

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    Tra Civitanova e Macerata, Montecosaro si erge su di una collina che domina la vallata del fiume Chienti e si presenta come un piccolo castello rivolto verso il cielo.La cinta muraria trecentesca avvolge ancora il centro sto-rico, al quale si pu accede-re dalla Porta San Lorenzo; il centro del paese costituito da piazza Trieste, dove si trovano lottocentesco Te-atro delle Logge, il Palazzo Cesarini, gi Palazzo dei Pri-ori, la torre civica medievale ricostruita nel 700 e la Col-legiata di San Lorenzo, che dellimpianto originario con-serva il campanile romanico del X secolo. Al suo interno campeggia un grande cro-

    cifisso ligneo pre-giottesco.Sul lato opposto della piaz-za si incontra il Complesso Agostiniano di Montecosa-ro, costituito dalla Chiesa di SantAgostino, edificata ver-so la met del Duecento, e dallattuale Palazzo Comuna-le, un tempo monastero degli agostiniani. Nel borgo unultima tappa dobbligo: il giardino del Cas-sero, antica rocca fortificata senza pi traccia di torre, dal quale la vista pu spa-ziare dal mare alla distesa di colline.Poco fuori dal centro si tro-va la Chiesa di San Rocco, a pianta ottogonale e con magnifici affreschi attribui-ti a Simone de Magistris. Il

    monumento pi suggestivo di Montecosaro la Basilica romanica di Santa Maria a pi di Chienti, o Santissima Annunziata, che si trova in localit Montecosaro Scalo. Di probabile origine longo-barda, i documenti storici la documentano dal 936 e due epigrafi testimoniano che gran parte dellattuale strut-tura fu voluta dallabate Age-nolfo e consacrata nel 1125. Linterno a due piani so-vrapposti, con matroneo e finestrelle in alabastro; sulle pareti si conservano fram-menti di affreschi di XIV e XV secolo. Labside caratteriz-zato da un gioco di volumi di piccole absidi accostate fra loro.

    INFOComune di Montecosarowww.comune.montecosaro.mc.it

    Informazioni turistichePro locoTel. 0733 1870642

    EVENTIContesa dei ducatiagostowww.prolocomontecosaro.it

  • Montedinove

    Montedinove sorge su un colle a 561 m s.l.m., tra le valli dellAso e del Tesino, alle pendici del Monte Ascensione. Fa parte del-la Comunit montana dei Sibillini.Il territorio cittadino, abitato in epoca picena, accolse nel 578 gli ascolani che cerca-vano riparo dai longobar-di. In seguito, il territorio fu donato nel 1039 da Longino allabbazia di Farfa, e furono proprio i farfensi a costruire le fortificazioni a difesa del paese. Nel 1239 il paese subi lassedio di Re Enzo e riusc

    ad uscirne vittorioso dopo due anni. Nel 1279 il paese si elev a libero comune, mentre nel 1586, sotto papa Sisto V, entr nel Presidiato di Montalto. Nei secoli suc-cessivi Montedinove segue le sorti dello Stato della Chiesa e dellItalia.Passeggiando nel centro storico si rimane affascinati dalla bellezza dellarchitettu-ra e dalla ricchezza di parti-colari di indubbio interesse, come i lavatoi comunali, le fontanelledellacquedottodelPolesio,lostemmadel-lacongregazionedeisuto-res(sarti)delsecoloXIVela caratteristica ed elegante loggetta del sec. XV. Intorno alla piazza principale sorgo-no il Palazzo Comunale con porticato e campanile, la chiesa di S. Maria de Cellis, che testimonia la presenza

    dei Templari nelle zone del piceno, soprattutto per il particolarissimo portale, e la Chiesa di S. Lorenzo. Da visi-tare anche i resti delle fortifi-cazioni, oggi ancora evidenti, comelaPortadellaVitto-ria,unadelledueentratealpaese,gidenominataPor-taMarina,delsecoloXIIeiruderi della torre medievale anchessa risalente al secolo XII. Nel borgo, oltre ai resti di un torrione, si nota una-bitazione con unelegante loggetta di ispirazione rina-scimentale, ma del XVIII sec. Al di fuori del centro abitato, sulla via Cuprense, si pu vi-sitare il santuario di S. Tom-maso Becket, sorto nel XVII sec e dedicato al santo in-glese fatto uccidere nel 1170 da Enrico II nella cattedrale di Canterbury.

    INFOComune di Montedinovewww.comune.montedinove.ap.it

    Informazioni turistichePro loco MontedinoveTel. 0736 828731

    EVENTIFesta di San Tommaso(prima domenica di Giugno)Festa di San Lorenzo (10 Agosto)Montedinove Sapori e Arte (12 e 13 Agosto)E...state a Montedinove (Agosto)

    Sibillini in Rosa (Novembre)

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  • MonteFaBBri di valleFoglia

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    Piccolo borgo del comune di Colbordolo, Montefabbri svetta solitario lungo lantica via che collega Pesaro e Ur-bino. Si presenta ancora con limpianto urbanistico quat-trocentesco, con linsieme di case in mattoni raccolte fra di loro, circondate dalla cinta di mura castellane, at-torno alle quali si mantiene un paesaggio ancora integro e suggestivo. Visitare il borgo come un viaggio a ritroso nel tempo: si respira ancora latmosfera dei secoli passati, piena di pace e intimit; si entra attraverso larco dove

    era collocato il ponte levato-io; sopra larco visibile una MadonnaLattante,delXVsecolo scolpita in arenaria.Nel borgo si visita la Pieve di San Gaudenzio, una delle pi antiche dellArcidiocesi di Urbino. Sorta probabilmente tra VII e VIII secolo fu dedicata al primo vescovo di Rimini martirizzato nel 360 circa. Allinterno sono conservate numerose opere decorative realizzate con la tecnica po-vera della scagliola, tutte in bianco e nero. La chiesa ricca di marmi, ha una crip-ta del XII secolo dove sono

    custodite le spoglie di Santa Marcellina (traslate da Roma nel 1666) e una quattrocen-tesca torre campanaria alta 25 m. Il catino del battistero ricavato da un cippo mar-moreo romano.Da Montefabbri si pu fare una visita anche al comune capoluogo Colbordolo, citt dorigine di Giovanni Santi, padre di Raffaello e anchegli pittore. Il centro conserva le antiche mura del castello, e nella Chiesa romanica di San Giovanni Battista esposta una pregevole tela di Claudio Ridolfi.Il territorio di Colbordolo rinomato per la produzione di un ottimo olio extravergine e di vino DOC Colli Pesaresi.

    INFOComune di Colbordolowww.comune.colbordolo.pu.it

    Provincia di Pesaro e UrbinoNumero verde 800 563800 www.turismo.pesarourbino.it

    EVENTIFesta di Santa Marcellinaluglio

    Tavolata intorno alle muraagosto

  • MonteFiore dellaSo

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    Piccolo paese del Piceno, posto in collina sulla valle del fiume Aso, Montefiore offre una vista eccezionale sul paesaggio marchigiano, dalla costa ai Monti Sibillini. Il centro storico ben con-servato, con lunghi tratti di cinta muraria con le porte urbiche e sei torrioni del XV-XVI secolo. Il cuore del paese Piazza della Repubblica, domina-ta dalla Collegiata di Santa Lucia, dalle origini paleocri-stiane, ma completamente

    rifatta in stile neoclassico.Il Polo museale di San Fran-cesco, inaugurato nel 2007 negli ambienti dellantico complesso conventuale, racchiude la prestigiosa sto-ria artistica del paese: nella salaCarloCrivelli,sonoesposti i resti del prezio-so polittico rinascimentale, purtroppo smembrato, con San Pietro tra le sante Ca-terina dAlessandria e Mad-dalena; nel museo Adolfo De Carolis stata ricostruita lattivit di xilografo dellar-

    tista nato e vissuto a Mon-tefiore; la sezione moderna ospita le opere di Domenico Cantatore. Le esposizioni proseguonoconilmuseodellaciviltcontadinaeilcentrodidocumentazionescenografica Giancarlo Ba-silichenehacuratoanchele ambientazioni.Accanto al museo si pu vi-sitare la trecentesca Chiesa di San Francesco, modifi-cata nel 600; la parte supe-riore dellabside conserva affreschi del XIV secolo.

    INFOComune Montefiore dellAsowww.comune.montefioredellaso.ap.it

    EVENTICarnevale di Montefiorefebbraio

    Festival Sinfonie di cinemaagosto

    Il Palio delle bottisettembre

  • Montelupone

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    INFOComune di Monteluponewww.comune.montelupone.mc.it

    Informazioni turisticheTel. 0733 226015

    EVENTIFesta di San Firmianomarzo

    Sagra del carciofomaggio

    Fra Macerata e il mare, nel-la distesa delle colline lungo la valle del Potenza, il borgo di Montelupone uno dei piccoli centri delle Marche che meglio ha conservato le testimonianze della sua sto-ria: le lunghe mura castella-ne conservano le originarie quattro porte di ingresso e le strade hanno lantica pa-vimentazione in pietra. Il cuo-re del borgo la piazza del comune, una sorta di salotto sul quale si affaccia il Palaz-zetto del Podest, di origine trecentesca, con loggiato a cinque archi sovrastato da bifore ogivali; accanto ad esso limponente torre civi-ca con merlatura ghibellina accoglie lo stemma pi an-tico della citt, lorologio e la grande campana di bronzo. Al piano nobile del palazzo

    si trova la Pinacoteca Civi-ca Corrado Pellini, nella quale esposta la Madonna Immacolata di Ernest Van Schaych. Accanto al palaz-zetto sorge lottocentesco Palazzo Comunale con il suo loggiato neoclassico, pro-gettato dallarchitetto Ireneo Aleandri; al suo interno si di-schiude una vera sorpresa: il Teatro Storico Nicola Degli Angeli, con soffitto dipinto nel 1887 da Domenico Ferri, che lascia come sospeso in un cielo di nuvole un gruppo di giovani fanciulli improvvi-satisi angeli musici.Da visitare anche la Chiesa duecentesca di San Fran-cesco e la Chiesa di Santa Chiara.Continuare a scoprire il cen-tro storico un vero piacere, perch nelle vie si susseguo-

    no i palazzi delle varie fami-glie nobiliari del borgo dalle belle facciate. Fuori dallabitato, vicino al fiume Potenza, si erge lAb-bazia benedettina di San Firmano, del IX secolo, che presenta nel portale una bel-la lunetta bizantina e allin-terno, sotto la grande scali-nata del presbiterio, si apre la cripta con le reliquie e la statua del Santo in terracotta policroma.Montelupone non solo storia e arte: il paese ha una tradizione agricola e orto-frutticola prestigiosa, tanto da dare il nome ad una va-riet tipica di carciofo e alla produzione locale di miele. Anche lindustria molto svi-luppata: nel comune sorgono realt industriali importanti a livello internazionale.

  • MonteruBBiano

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    Lantico Castrum Montis Rubbiani dellanno Mille ri-sulta dallunione di tre nuclei fortificati, segno inequivoca-bile di un territorio conteso, specie con la vicina Fermo.Nel 1433 Monterubbiano cade sotto loccupazione degli Sforza che poi la ce-deranno al Papato. La loro firma resta impressa nella cinta fortificata, di dimen-sioni allora ben pi ampie delledificato.Monterubbiano ha perduto gran parte del sistema for-tificato, salvo il torrione del Cassero e alcuni tratti del-le mura, ma ha conservato limpianto medievale. Da non perdere sono: il Palazzo Comunale, di origini trecen-tesche, sede delle collezioni

    archeologiche e della Pina-coteca; la Collegiata di San-ta Maria dei Letterati, con opere di Vincenzo Pagani, artista della prima met del Cinquecento, nato a Monte-rubbiano, a cui dedicato il teatro ottocentesco; lantica pieve dei SS. Stefano e Vin-cenzo risalente al XI sec. e la duecentesca Chiesa dei SS. Giovanni Battista ed Evangelista, che custodisce affreschi del XVIII sec. Inte-ressante la Chiesa di Santa Maria dellOlmo o di Santa Lucia, impreziosita da una statua della Santa di scuola veneta del XVII secolo.A Monterubbiano si celebra ogni anno la manifestazione ScilaPica,cherievocalantica colonizzazione pi-

    cena, guidata da un picchio.Piatto tipico di Monterubbia-nolatagliatellafritta,lacui ricetta mantenuta ge-losamente segreta.

    INFOComune di Monterubbianowww.comune.monterubbiano.fm.it

    Informazioni Turistiche0734 257396

    EVENTIArmata di PentecosteSci la picamaggiowww.armatadipentecoste.it

    Sagra della tagliatella frittaagosto

  • MoreSCo

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    Il Castello di Moresco, con le sue strette vie e la piazza con il suo portico, con gli affreschi e gli edifici antichi perfettamente conservati, accoglie il visitatore in unat-mosfera medioevale e ma-gica. Sorge sulla sommit di un colle a controllo della sottostante valle dellAso; nel Medioevo fu roccaforte del Comune di Fermo nella guerra contro Ascoli; la sua posizione strategica ancora evidente: dal borgo infatti si gode una spettacolare vista che spazia dal Monte Conero al Gran Sasso. Il borgo, com-pletamente circondato dalle mura, ha forma triangolare con al vertice limponente Torre eptagonale del XII sec. Laltra torre, detta dellorolo-

    gio, risale al 300, sovrasta la vecchia porta di accesso al castello ed affiancata da un elegante portico cinquecen-tesco. Della Chiesa che era allinterno delle mura (Santa Maria in Castro) rimane oggi solo la navata sinistra, ora divenuta portico ai lati della piazza, decorato dallaffresco dellaMadonnaconbambi-nodiVincenzoPagani.IlPa-lazzo Comunale funge anche da piccola pinacoteca, nella quale sono conservate varie opere provenienti da chiese e collezioni private, prima tra tutte una grande pala dal-tare di Pagani, conservata nella sala consiliare. Fuori le mura si visitano il Santuario della Madonna della Salute e la Chiesa della Madonna

    dellOlmo, con allinterno un edicola religiosa affrescata dal Pagani che divide in modo in-consueto e originale la chiesa in due. Ha cambiato invece destinazione duso la Chiesa di Santa Sofia, che sincontra dopo essere passati sotto la torre dellOrologio: conosciuta comeluteatr,statasede,dopo la sconsacrazione, di un piccolo teatro. La chiesa racchiude un interessante affresco della scuola di Carlo Crivelli (1430-95).La Valle dellAso, ai piedi di Moresco, importante per le sue coltivazioni ortofruttico-le: la pesca della Val dAso, grazie alle coltivazioni biologi-che, una delle pi rinomate dItalia.

    INFOComune di Morescowww.comune.moresco.fm.it

    EVENTISagra della polenta con le vongoleagosto

    Festa della Madonna della Saluteottobre

    Festa del braciereottobre

  • oFFagna

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    A ridosso di Ancona e del Monte Conero, Offagna dominata dalla sua Rocca, che svetta come una soli-taria vedetta sul paesaggio collinare circostante.Costruita a met del XV se-colo sui ruderi di un preesi-stente castello, una delle rocche pi belle e imponenti della regione; di forma quadrangolare e poggia su una rupe di arenaria, che ac-cresce le sue caratteristiche difensive. Conserva ancora intatto il massiccio mastio, a cinque piani, nel quale alle-stito il Museo delle Armi anti-che. Lungo le mura di difesa, orlate da merlature a coda di rondine, corre il cammino di

    ronda. Il borgo attorno alla rocca piccolo, ma conser-va dei gioielli architettonici di tutto riguardo: la Chiesa del SS. Sacramento, a pianta circolare, stata costruita dallarchitetto Andrea Vici in puro stile neoclassico. Lo stesso architetto progett anche il Monastero di Santa Zita, che si presenta come una struttura fortificata. La Chiesa di Santa Lucia, atte-stata gi dal 300, conserva al suo interno un crocifisso ligneo del 500 e dipinti sei-centeschi; nella Chiesa di San Tommaso si pu ammi-rare una pala daltare dedica-ta a San Bernardino, patrono del paese.

    La visita al borgo pu conti-nuare nel Museo di Scienze Naturali Luigi Paolucci, con interessanti raccolte pale-ontologiche, mineralogiche, zoologiche e botaniche e nel Museo della Liberazione di Ancona, che documenta le fasi del passaggio del fronte alleato nelle Marche.Tipicadelborgolacre-scia,unasortadipiadinacotta sulla brace, da ac-compagnareconlefoiedecampo,unmistodierbespontanee.Ad Offagna si pu inoltre degustare il Rosso Conero, i cui vigneti caratterizzano le campagne circostanti.

    INFOComune di Offagnawww.comune.offagna.an.it

    Informazioni turistiche Pro LocoTel. 071 7107005

    EVENTIOffagna in fioremaggio

    Feste medievalilugliowww.festemedievali.it

    Fiera del Colombacciosettembre

  • oFFida

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    Posto su uno sperone roc-cioso tra le valli del Tesino e del Tronto, il borgo di Offida racchiuso dalle mura castella-ne del XV sec. La visita al pae-se pu partire dal monumento alle Merlettaie, che raffigura tre generazioni di donne alle pre-se con leccellenza artigiana del luogo: la lavorazione del merletto a tombolo, che tuttora molto diffusa: non raro infatti, passeggiando nel centro storico, scorgere nella penombra degli atri delle case signore intente al lavoro con i piccoli fuselli di legno. Il cuore del borgo Piazza del Popolo, dallinsolita forma triangolare, sulla quale si affacciano edifi-ci diversi per stile e materiale, ma che tuttavia offre un senso di armonia e bellezza fuori dal

    comune. Sul lato principale si ammira il Palazzo Comunale, con una elegante loggetta di tredici colonne in travertino e portico del XV sec. forma-to da colonne in laterizio con capitelli in travertino. Dal por-ticato del municipio si accede a una meraviglia nascosta: lo splendido Teatro del Serpente Aureo, costruito nell800, ric-co di stucchi e intagli dorati. Sulla stessa piazza si affaccia anche la settecentesca Chiesa della Collegiata, che presenta una facciata dallo stile com-posito. Il centro storico offre tante sorprese da scoprire, fra palazzi gentilizi, fontane e chiese; ma ledificio di cul-to pi importante posto al margine dellabitato, su una rupe dalle pareti scoscese:

    si tratta della Chiesa di Santa Maria della Rocca, imponente architettura romanico-gotica in cotto, costruita nel 1330 su una preesistente chiesetta lon-gobarda; al suo interno si am-mirano i bellissimi affreschi del Maestro di Offida, del XIV sec.La visita a Offida si accompa-gna anche con le eccellenze enogastronomiche locali: da non perdere il chich ripieno (una focaccia con tonno, alici, capperiepeperoni), ifun-ghetti(dolcettiabasediani-ce) e i vini Terre di Offida DOC e Offida DOCG. Nelle sale dellex convento di San Fran-cesco ospitata una delle due sezioni dellenoteca regionale (laltra a Jesi), centro vivo e dinamico di iniziative legate al vino e al territorio.

    INFOComune di Offidawww.comune.offida.ap.itwww.turismoffida.it

    Enoteca Regionale di OffidaTel. 0736 880005www.vineamarche.it

    EVENTICarnevale di Offida, febbraiowww.inoffida.it

    Sagra del chichiripieno, agosto

    Offida Opera Festival, settembre

    Di Vino in Vino, settembre

  • oStra

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    Posta lungo il bacino del fiu-me Misa, Ostra fino al 1881 era chiamata Montalboddo e, secondo la tradizione, venne fondata dagli esuli della citt romana di Ostra distrutta dal-le invasioni dei Goti.La citt circondata dalla cinta muraria medievale in-tervallata da torrioni a pian-ta quadrata, nove dei quali tuttora esistenti. La piazza centrale, piazza dei Martiri, dominata dal neoclassico Pa-lazzo Comunale e dal lussuo-so Teatro La Vittoria del 1865, il cardine che unisce le due parti dellabitato antico: Ostra alta, dovera la Rocca, con vie anulari e tortuose, tipi-camente medievali, e Ostra bassa, o della Piana, con vie

    simmetriche e regolari, segno di un intervento preordinato attorno allAbbazia di Santa Croce e attuato fra il 1280 e il 1350. Sempre in posizione centrale da visitare la Chie-sa di San Francesco, ornata da affreschi di Filippo Bellini e svariate tele di Ercole Ra-mazzani.Poco lontano dal centro sor-ge il Santuario della Madonna della Rosa risalente al 1754, che custodisce allinterno ledicola miracolosa del XVII sec. dedicata alla Madonna. La tradizione vuole infatti che, nel 1666, un giglio posto da una fanciulla di fronte allim-magine della Madonna rest fresco e profumato per diversi mesi, come fosse stato ap-

    pena colto. La facciata ed il campanile vennero edificati nel XIX secolo. Ancora oggi il santuario meta di numerosi pellegri-naggi e rappresenta uno dei principali santuari mariani della regione.Ad Ostra si possono gustare tante delizie enogastronomi-che della regione, come la Lacrima di Morro dAlba, il Verdicchio, e lolio extravergi-nediolivaricavatodallarag-gia,pregiatavarietolivicoladella zona.

    INFOComune di Ostrawww.comune.ostra.an.it

    Informazioni turisticheTel. 071 7989080

    EVENTIMostra nazionale di antiquariatoe artigianato artistico agostowww.antiquariato-ostra.com

    Notte degli Sprevengoliottobrewww.visitaostra.it

  • pieveBovigliana

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    Insediamento di antica ori-gine romana, epoca in cui era una stazione sulla via di transito verso lUmbria, Pievebovigliana nellalto Medioevo pass ai monaci benedettini e in seguito sotto il dominio dei Da Varano. Il fascino del territorio di que-sto paese, da sempre croce-via di popoli, si deve alla sua posizione mediana. Pievebovigliana offre un paesaggio di media e alta collina: da un lato si aprono le vallate della fertile campa-gna marchigiana, dallaltro si accede ai primi pascoli mon-tani, preludio del peculiare paesaggio dei monti Sibil-lini. Una parte dello stesso territorio compresa allin-terno dellomonimo Parco nazionale.

    Nella parte alta del paese la parrocchiale di Santa Maria Assunta, di struttura roma-nica ma rifatta allinterno in stile neoclassico, conserva una preziosa cripta recupe-rata nel 1930. Allinterno del Palazzo comunale allestito il Museo Raffaele Campel-li che, oltre a significativi reperti archeologici romani e preromani, custodisce al-cuni pregevoli dipinti.Nel territorio di Pievebovi-gliana sorgono due edifici di notevole interesse: il castello di Beldiletto, riadattato a villa rinascimentale nel Quattro-cento, e la Chiesa romanica di San Giusto, in localit San Maroto.Tra le produzioni tipiche del luogo, ci sono i caratteristi-ci tessuti realizzati a mano

    secondo lantica tradizione tessile e il noto liquore mi-str, dalle origini antichis-sime, preparato con semi di anice ancora verdi fatti macerare nellalcool per 40 giorni e apprezzato come digestivo e come correttore del caff.

    INFOComune di PieveboviglianaTel. 0737 44407www.comune.pievebovigliana.mc.it

    Parco Nazionale deiMonti Sibilliniwww.sibillini.net

    EVENTIFeste Triennali a San Marotowww.propieve.it

    Sagra della castagnaottobrewww.propieve.it

  • rotella

    Rotella sorge alle pendici del Monte Ascensione, nellen-troterra marchigiano, alla confluenza del torrente Oste nel fiume Tesino. Il toponimo, dincerta etimologia, potreb-be risalire alla parola latina Rotula, che designava lo scu-do dei soldati romani, oppure fare riferimento alla posizione strategica del feudo, posto su una rotonda ansa fluviale; secondo una lettura pi ge-nerica ma pi sicura, derive-rebbe invece dal diminutivo del latino rota, piccola ruota. Sebbene labitato sia stato costretto in tempi recenti a un rinnovamento urbanistico quasi totale a causa dei con-tinui smottamenti del terreno, che hanno provocato lo spro-fondamento di molti edifici, ancora notevole il patrimonio architettonico rotellese: infat-

    ti, proprio a causa della lunga autonomia che i vari castelli hanno conservato nel tempo, edifici sacri e resti di fortifica-zioni si trovano sparsi in tutto il territorio comunale. In loca-lit Poggio Canoso, dominata dallantica rocca fortificata, sorge la chiesa parrocchia-le, che conserva un portale romanico e un prezioso di-pinto di Pietro Alemanno; affreschi quattrocenteschi e preziosi reliquiari si trovano in vari edifici sacri a Castel di Croce e a Capradosso; in contrada Icone sorge la Chiesa del Verdiente risale al sec. XI. Mentre i monaci far-fensi stavano costituendo nel territoriorotelleselecortesagricolae,ungruppodiessidecise di costruire e utilizzare la chiesa come oratorio, per alternare al lavoro i momen-

    ti di preghiera. La chiesa ha forma rettangolare (1200 x 500), con abside rotonda rivolta verso oriente ed ricca di affreschi. In contra-da Torbidello, in una picco-la radura ai piedi del Monte Ascensione, c il Santuario della Madonna della Conso-lazione o di Montemisio. La Chiesa, realizzata dai monaci di Farfa, fu costruita sulle ro-vine di un tempietto pagano dedicato alla dea Artemide o Artemisia. Nel borgo trovia-mo limponente torre quat-trocentesca dellOrologio; la chiesa collegiata a pianta rettangolare di Santa Maria e San Lorenzo (1767), che cu-stodisce, tra laltro, dipinti di Filippo Ricci; il museo darte sacra Piccolomini, che vanta preziosi reliquiari.

    INFOComune di Rotellawww.comunerotella.net

    Informazioni turistiche Pro LocoTel. 0736 374122

    EVENTIFesta del patrono S. Lorenzo agosto

    Festa della Madonna di Montemisio agosto

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  • ripatranSone

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    Alta sul colle tra le valli del torrente Menocchia e del fiume Tesino, Ripatransone sorge in una posizione pano-ramica tanto bella da meri-tarsi il titolo di belvedere del Piceno.La sua posizione sulla cresta collinare consente lunghe e ampie panoramiche su gran parte delle pi alte vette dellAppennino centrale e sulla costa adriatica dal Co-nero fino al Gargano.Il suo centro storico vanta edifici di epoca medievale, rinascimentale e barocca e una particolarit curiosa, il vicolo pi stretto dItalia, largo soli 43 cm. Allinter-no del borgo, corso Vittorio Emanuele II e le piazze che su di esso si raccordano si caratterizzano per la presen-za di significativi monumen-ti: la Cattedrale, innalzata nel 1597 ma completata nel 1902, che custodisce sta-tue e tele seicentesche e dal cui interno si accede al santuario della Madonna di San Giovanni, patrona della citt; il trecentesco palazzo del Podest, uno dei palazzi pubblici delle Marche meglio conservati. Al suo interno stato ricavato, nel 1824, il

    Teatro Mercantini, dedicato al poeta autore dellInno a Garibaldi. Particolarmente in-teressanti sono: il Museo ar-cheologico, con oltre tremila reperti, e la Pinacoteca, con un ricco patrimonio di opere importanti di Vittore Crivelli e di Vincenzo Pagani.Da segnalare sono anche il Museo della Civilt Contadi-na e Artigiana e il Museo del Vasaio, annesso a un labora-torio di produzione. Fra le specialit della cucina ripana si possono ricordare i lumaconi (in realt chioc-ciole, in dialetto cuccl) e il ciavarro, tipico minestrone piceno di legumi vari. Nel

    territorio si producono olio extravergine doliva e vini DOC, quali il Falerio dei Colli Ascolani e il Rosso Piceno superiore.

    INFOComune di Ripatransonewww.comune.ripatransone.ap.it

    Informazioni turisticheTel. 0735 99329

    Consorzio Riviera delle PalmeTel. e Fax 0735 [email protected]

    EVENTICavallo di fuocoprima domenica di Pasqua

    Festa della Maddalenaluglio

  • San gineSio

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    INFOComune di San [email protected] www.comune.sanginesio.mc.it

    Informazioni turisticheTel. 0733 652056

    Parco Nazionale dei Monti Sibilliniwww.sibillini.net

    EVENTIFestival Internazionale del FolcloreIl Balcone dei Sibilliniagosto

    Medievalia. Palio di San Ginesio e Battaglia della Fornarinaagosto

    A ridosso dei Monti Sibillini, il borgo di San Ginesio ha un impianto urbano medie-vale, racchiuso da unampia cerchia di possenti mura che conservano ancora cammi-namenti di ronda, feritoie e torrioni. Deriva il suo nome dal suo patrono, martire cristiano, le cui spoglie sono conservate nella Collegiata. Questa il principale monumento del borgo: di fondazione roma-nica, presenta tuttavia una facciata tardo gotica. Al suo interno sono conservate nu-merose opere darte fra cui un crocifisso ligneo e tele di Zuccari, Pomarancio, Simo-ne de Magistris. Nella cripta si ammirano gli affreschi di Lorenzo Salimbeni del 1406.Quasi coeva alla Collegiata la Chiesa di San France-sco, dallarmonioso portale e dallabside poligonale.Il patrimonio museale di San Ginesio si raccoglie soprat-tutto nella Pinacoteca Sci-pione Gentili con una sezio-ne antica, con dipinti dalla met del XV sec. fino al XVII, e una sezione moderna, con opere contemporanee, stru-menti musicali e arredi sacri. Molto importante lArchivio

    storico comunale, giunto in-tatto dal 1199 fino ad oggi, che ricostruisce fedelmente secoli di storia marchigiana. Nelle faggete di San Gine-sio si trova una dei centri di educazione ambientale delle Marche: Angolo di Paradiso.Nella frazione di San Libe-rato, compresa nel Parco nazionale dei Monti Sibillini, sorge leremo di San Libe-rato, fondato alle falde del Monteragnolo dai Signori di Brunforte. Nel convento vennero traslate le spoglie del Beato Liberato da Loro che, abbracciata la regola di San Francesco dAssisi, si era ritirato in penitenza fino alla morte nelleremo di Soffiano. La nuova chiesa fu chiama-ta San Liberato e in questa chiesa furono sepolti anche i Beati Fra Umile e Fra Pa-cifico, i due frati compagni del Santo, protagonisti di due capitoli dei Fioretti di San Francesco. Il piatto tipico di San Gine-sioilpolentone,ottenutocon una variet di mais loca-le e un sugo di carni varie; IlvinoSanGinesiounodei 15 vini DOC della Regio-ne Marche.

  • Sarnano

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    Sarnano situata al centro di unincantevole valle ai piedi dei monti Sibillini. Le sue vicende storiche sono legate a San Francesco e ai suoi seguaci; la leggenda vuole che il Serafino raffigu-rato nello stemma comuna-le fosse stato disegnato dal santo stesso.Il centro storico, di origini medioevali, uno fra i me-glio conservati delle Marche, con la sua struttura urbani-stica di citt murata, tra an-tiche vie, che si avvolgono a cerchi concentrici, scalinate e scorci mozzafiato. Il cen-tro dellinsediamento antico la Piazza Alta: su di essa si affacciano i principali mo-

    numenti del borgo: il Palaz-zo del Popolo, trasformato nell800 nello splendido Teatro della Vittoria, il Palaz-zo dei Priori, quello del Po-dest, e la Chiesa di Santa Maria Assunta, con opere di Pietro Alemanno. Nellex Monastero di San-ta Chiara ha sede il Museo Civico e la Pinacoteca, che ospita una Madonna col bambino di Vittore Crivelli. Sarnano nota anche per le sue terme, dalle cui fonti si estraggono acque oligomi-nerali particolarmente pure. Immerso nel verde delle montagne e dei boschi cir-costanti, il suo territorio attraversato da innumerevoli

    sentieri da percorrere a pie-di, a cavallo o in mountain bike. In inverno possibile praticare gli sport sulla neve nel vicino comprensorio di Sassotetto - Santa Maria Maddalena.A Sarnano e nel suo terri-torio possibile gustare le prelibatezze dei Sibillini: dai salumi, alla cacciagione, ai legumi, fino al semplice pane artigianale cotto nei forni a legna. Da gustare la tipica crostata al torrone, preparata esclusivamente a mano con mandorle, noccio-le e spezie e cotta nel forno a legna per farle acquisire la tipica e particolare croccan-tezza.

    INFOComune di Sarnanowww.comune.sarnano.mc.it

    Informazioni turisticheTel. 0733 657144

    Terme di SarnanoTel. 0733 657274www.termedisarnano.it

    EVENTIMostra Mercato NazionaledellAntiquariato eArtigianato Artisticomaggio/giugno

    Castrum Sarnani - agostowww.castrumsarnani.org

  • StaFFolo

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    Staffolo, denominato il bal-cone della Vallesina per limpareggiabile panorama, situato su un colle in posi-zione intermedia tra il mare Adriatico e le montagne. Sulla cinta muraria che con-serva laspetto originario, spicca il torrione semicirco-lare detto dellAlbornoz (sec. XIV). Nella parrocchiale di SantEgidio sono custodi-ti un prezioso polittico del

    XV secolo del cosiddetto MaestrodiStaffoloeunapredella lignea attribuita alla scuola di Lorenzo Lotto. La Chiesa di San Francesco ri-salente al XII secolo contiene numerose opere di pregio, tra cui un coro ligneo e un prezioso organo, realizzato dal celebre organaro veneto Gaetano Callido nel 1769. Da non perdere la Chiesa di Santa Maria di Castellaret-

    ta, gioiello di arte barocca, edificata come ringrazia-mento della vittoria della battaglia di Lepanto.In alcuni ambienti ricavati dalla cinta muraria ospitato il Museo del Vino e dellArte contadina, che rende omag-gio alla vocazione vitivinicola di tutto il territorio. Annessa al Museo lEnoteca, dove possibile degustare e acqui-stare i migliori vini prodotti nel circondario, tra cui il pi tipico il Verdicchio.Il vino ha fatto guadagnare alpaeseilnomediColledelVerdicchio.Tralecoltu-re tradizionali, oltre a quella della vite, fiorente quella dellolivo. Staffolo rientra infatti nellAssociazione Na-zionale Citt dellOlio.

    INFOComune di StaffoloTel. 0731 779483www.comune.staffolo.an.it

    EVENTIFesta del Verdicchioagosto

    Premio nazionale delVerdicchio dorosettembre

  • treia

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    Letimologia del nome deriva da quello della dea Trea-Ja-na, divinit di origine greco-sicula, che qui era venerata. Fondata dai Romani, Treia fu dapprima colonia, poi municipio. La scenografica piazza della Repubblica incorniciata su tre lati dalla palazzina dellAccademia Georgica, opera del Valadier, dal Palazzo Comunale (XVI-XVII sec.) che ospita il Mu-seo Civico e dalla Cattedrale (XVIII sec.), uno dei maggiori edifici religiosi della regione.Dedicata alla SS. Annun-ziata, la chiesa custodisce diverse opere darte, tra cui una pala di Giacomo da Recanati. Oltre alla catte-drale da non perdere sono: la Chiesa di San Michele, la piccola Chiesa barocca di

    Santa Chiara, la Chiesa di San Francesco e la Chiesa di Santa Maria del Suffragio. Molto interessante il Tea-tro Comunale, inaugurato il 4 gennaio 1821.Lestremo baluardo del pa-ese verso sud la Torre Onglavina, parte dellantico sistema fortificato, dal qua-le si gode un panorama che spazia dal mare ai monti Si-billini. In localit San Loren-zo, fuori dal centro abitato, sorge il Santuario del Cro-cefisso dove, sul basamen-to del campanile e allentrata del convento, sono ingloba-ti reperti della Trea romana, tra cui un mosaico con Ibis. Qui sorgeva lantica pieve, edificata sui resti del tempio di Iside. Il santuario conser-va un pregevole crocefisso

    quattrocentesco che la tra-dizione vuole scolpito da un angelo e che, secondo al-cuni, rivela larte del grande Donatello.LaspecialitdiTreiailcal-cione,chevantailmarchioDOP, un dolce tipicamente pasquale con il ripieno al formaggio.

    INFOComune di Treiawww.comune.treia.mc.it

    EVENTISagra del calcionemaggio

    La disfida del braccialeluglio/agostowww.disfidadelbracciale.it

  • urBiSaglia

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    Urbs Salvia fu unantica e grande citt del Piceno, co-lonia e municipio romano. Oggi Urbisaglia una cit-tadina che domina la valle del Fiastra, cinta da mura, degna erede di quella lonta-na e gloriosa citt romana, testimoniata nel Parco ar-cheologico, con lanfiteatro risalente al I sec. d.C. e il te-atro, ritenuto il pi cospicuo delle Marche per forma e dimensioni e lunico in Italia che conservi ancora decora-zioni pittoriche.Nel paese attuale, fondato nel Medioevo sulla collina sovrastante, notevole la Rocca, costruita tra il XIII e

    il XV sec., di forma trapezoi-dale con quattro torri e un mastio con merli ghibellini. Nei pressi si trova la Chie-sa dellAddolorata, con un portale di origine romana e affreschi del primo Cinque-cento.Poco lontano dal centro abitato sorge lAbbazia di Chiaravalle di Fiastra, con la chiesa, dalle forme ar-chitettoniche cistercensi, il Monastero e il palazzo dei principi Giustiniani Bandini, che nel 1773 subentrarono ai monaci cistercensi nel pos-sesso delle terre. Labbazia oggi sede della Riserva Naturale Abbadia di Fiastra, che copre 1825 ettari di terra; mette a disposizione dei visitatori, oltre ad ampi e accoglienti spazi verdi, numerose strutture tra cui il Museo della Civilt Contadi-na, il Museo Archeologico ed il Museo del Vino. Nella riserva si possono percorre-retresentieri:LaSelva,IlLagoeleVene,Ilboscoeilfiume.

    INFOComune di UrbisagliaTel. 0733 202942www.comune.urbisaglia.mc.it

    Riserva NaturaleAbbadia di Fiastrawww.abbadiafiastra.net

    EVENTITAU- Teatri Antichi Unitiluglio/agosto

    Palio dellAssuntaagosto

  • viSSo

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    Nel cuore del Parco Nazio-nale dei Monti Sibillini, di cui ospita la sede, Visso un incantevole centro montano che vanta un passato ricco di storia: il centro storico stupisce per il susseguirsi di imponenti mura, torri, case e balconcini medievali, pa-lazzi gentilizi rinascimentali, portali in pietra scolpiti con stemmi di famiglia e motti latini. Tutti gli elementi con-tribuiscono a creare un insie-me di armonia e grazia.Lo scorcio pi rappresentati-vo e cuore del borgo costi-tuito dalla piazza dei Martiri Vissani, luminosa e armo-

    nica, delimitata da eleganti palazzi quattro-cinquecen-teschi e caratterizzata dal-la bellissima facciata della Collegiata di Santa Maria, dei secoli XII-XIV, nel cui in-terno sono conservate pre-ziose opere darte medievali, e dalla Chiesa di SantAgo-stino. In questultima, ormai sconsacrata, ospitato il Museo Civico, che conserva dipinti di notevole interesse e un gruppo di manoscritti leopardiani.Altri edifici di pregio sono il Battistero trecentesco, il Palazzo dei Priori quello dei Governatori e il Palazzo del

    Divino Amore.A 9 km dal centro, in una posizione suggestiva, isolata tra i pascoli appenninici, sor-ge il Santuario di Macereto, dalle forme bramantesche, eretto nella prima met del XVI secolo.La visita a Visso non pu prescindere dallesplorazio-ne delle delizie gastronomi-che del paese: il centro ap-penninico eccelle infatti nella lavorazione dei formaggi e dei salumi, fra i quali leccel-lenza sicuramente il ciau-scolo, un salame spalmabile costituito da un impasto di carne di maiale.

    INFOComune di VissoTel. 0737 9239www.comune.visso.mc.it

    Parco Nazionale dei Monti Sibilliniwww.sibillini.net

    EVENTITorneo delle Guaiteluglio/agosto

    Sagra del formaggio pecorino emostra dei prodotti localiagosto

  • Elcito - San Severino Marche (MC)

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    roCChe e CaStelli

    Nellimmaginario collettivo, pensare alle Marche fa subito correre la mente alla campagna e alla distesa di colline col-tivate costellate da borghi e paesi: proprio questa la cifra peculiare della regione.Visitare lentroterra marchigiano non soltanto unoccasione per godersi una vacanza rilassante nella pace di verdi colline, quanto una sorta di arricchimento interiore e culturale de-terminato dallincontro con opere darte, vicende storiche e memorie letterarie. Questa armoniosa fusione di storia, arte, natura, si integra e si equilibra con la bellezza della costa in un unicum che pu coinvolgere e affascinare il turista, in grado di scegliere tra le mete proposte quelle che meglio soddisfano i suoi interessi e le sue aspettative. Le Marche, oltre ai paesi inseriti nei club Bandiera Arancione e Borghi pi belli dItalia, vantano una elevata diffusione di borghi storici sia sulla costa che, soprattutto, nellentroterra.NelleMarche,daMarkcheintedescosignificaconfine,lalontananza dal centro del potere imperiale favor la nascita delle autonomie comunali che successivamente, tra 300 e 400, generarono la costituzione di stati e aree autonome

  • Rocca Roveresca - Senigallia (AN)

  • Piobbico (PU)

    rette da famiglie in perenne lotta tra loro. Queste vicende storiche spiegano la diffusione di rocche e castelli nella regione, a testimonianza di un passato culturale vivace e aperto alle sperimentazioni dei pi validi e noti architetti mi-litari del tempo. La puntiforme distribuzione di strutture militari edificate a presidio delle citt e del territorio pu essere oggi ripercorsa in un itinerario affascinante che abbraccia tutta la regione. Latipologiadellarocca,presidiodipiccoleguarnigioniarmate, con un ridotto circuito murario fra torrioni perime-trali contenente lestrema difesa del mastio, ben si adattava infatti sia al controllo dei passi intervallivi che alla difesa dei centri urbani. Di dimensioni e morfologie variabili, dotata di varie attrezzature difensive, si adattava spesso anche a residenza temporanea del signore. Le Marche ne mostrano esempi qualificati dal Medioevo al Rinascimento; anzi, in questultimo periodo, ne diventano il laboratorio esemplare. Le prime costruzioni risalgono alla presenza del Legato pon-tificio Egidio Albornz, delegato da Innocenzo VI alla ricon-quista dei territori della Chiesa (1353). Egli dot la regione di potenti rocche in pietra, delle quali la meglio conservata quella di Sassoferrato. Nel Rinascimento si esercita nelle Marchelavanguardiadegliarchitettimilitaridellatransizio-ne,cherivoluzionanolaspettoelafunzionalitantibalisticadelle strutture difensive. Francesco di Giorgio Martini e Bac-cio Pontelli, al servizio rispettivamente dei Montefeltro e del Papa sono gli autori delle principali costruzioni difensive.

  • Castello di Precicchie - Fabriano (AN)

  • Piazza del Comune - Fabriano (AN)

    Rocca di Albornoz - Sassoferrato (AN)

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    Nel territorio che oggi corrisponde alla Pro-vincia di Pesaro Urbino furono i Malatesta ad accogliere per primi nuove soluzioni di-fensive, avvalendosi per la Rocca di Fano dei consigli di Filippo Brunelleschi e delle-sperienza di Matteo Nuti; furono seguiti dalla Signoria degli Sforza a Gradara (gi rocca malatestiana) e Pesaro (Rocca Costanza, opera di Luciano Laurana); i Montefeltro si avvalsero a loro volta del genio di France-sco di Giorgio Martini per le opere difensive (Rocca di Sassocorvaro, Rocca di Monte-cerignone, Rocca di Fossombrone, Rocca e Torrione di Cagli, Rocca di Frontone) e civili (Palazzo Ducale di Urbino e Urbania); i Della Rovere lasciarono la loro impronta nella Rocca di Mondavio, nel Palazzo Du-cale di Pesaro, voluto da Alessandro Sfor-za, nel Palazzo Roveresco di Montebello

    e nella magnifica Villa Imperiale di Pesaro, elaborata da Girolamo Genga.A Senigallia, la Rocca Roveresca e il Pa-lazzo Ducale aprono la strada alla scoperta delle rocche e castelli della provincia di An-cona: limponente Rocca di Offagna ricor-da le battaglie compiute dalla citt dorica contro la vicina Osimo; a Falconara sono

  • Caldarola (MC)

    Castello della Rancia - Tolentino (MC)Corinaldo (AN)

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    visitabili la Rocca Priora, dal bel portale vanvitelliano e il castello nella parte alta.Nellentroterra Corinaldo, soggetto ai Malatesta e poi allo Stato della Chiesa, domina le valli del Cesano e del Misa con lintatto circuito delle mura; risalendo la valle del Misa, Ar-cevia e i suoi castelli tramandano atmosfere medievali; nella valle successiva si trovano Jesi con i castelli del Verdicchio e poi Fabriano, circondato dai suoi presidi, che restituiscono la sensazione di un fiero e battagliero passato.Alcuni dei castelli pi belli e suggestivi della regione si tro-vano a poca distanza tra loro in provincia di Macerata: nel cuore della valle del Chienti, presso Tolentino, appare il Castello della Rancia, voluto dai signori di Camerino, i Da Varano, che circondarono la loro citt di un imponente siste-ma di castelli di cui oggi rimangono il Castello di Lanciano, la Rocca dAjello e la Rocca Varano. Da Tolentino facile raggiungere Urbisaglia dominata dalla poderosa Rocca e Caldarola, dove svetta il Castello Pallotta, elegante dimora rimaneggiata nel Rinascimento.Nellascolano lungo o nei pressi della Via Salaria che si affacciano i castelli di Acquaviva Picena, modificato nel 400 da Baccio Pontelli; Castel di Luco vicino ad Acquasanta Terme, dallinsolita forma circolare; Arquata del Tronto, ca-stello di origini duecentesche che domina la valle e lantica via romana, allombra dei Monti Sibillini.

    larte nellarteSono numerosi i castelli e palazzi marchigiani che ospitano iniziative, mostre o musei permanenti: il Torrione di Cagli sede di un Centro di Scultura Contemporanea; la Rocca di Sassocorvaro ospita lArca dellArte nata per ricordare il salvataggio di 10.000 opere darte durante il secondo con-flitto mondiale; la rocca di Gradara conserva cicli pittorici rinascimentali; a Mondavio allestito un Museo delle Armi; Urbino ospita la Galleria Nazionale delle Marche; a Piobbico in Palazzo Brancaleoni stato allestito un Museo Tecnico-Scientifico; a Senigallia la rocca ospita una mostra perma-nente sui Della Rovere; nella Rocca di Offagna a luglio si svolgono le Feste Medievali; il Castello della Rancia a Tolentino ospita mostre temporanee; la Rocca di Acquaviva Picena teatro del Palio del Duca e racchiude un Museo delle Armi come la Rocca di Urbisaglia; un ristorante stato invece ricavato a Castel di Luco.

  • Jesi (AN)

  • JESIBELVEDERE OSTRENSECASTELPLANIOCUPRAMONTANAMONTECAROTTOMORRO DALBASAN PAOLO DI JESISERRA DEI CONTISTAFFOLO

    MONSANOMONTECAROTTO

    Galleria Palazzo Pianetti - Jesi (AN)

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    JeSi e i CaStelli di JeSi

    Jesi il centro principale della Vallesina, che si sviluppa lungo il medio corso del fiume Esino, da Serra San Quirico alla foce presso Rocca Priora, nel Comune di Falconara Ma-rittima. La citt, che ha dato i natali allimperatore Federico II di Svevia e al musicista Giambattista Pergolesi, vanta una cinta muraria tra le meglio conservate delle Marche, dotata di porte, torrioni quadrati, poligonali e cilindrici e cortine co-ronate da beccatelli. In Piazza Federico II sorge la Cattedrale di San Settimio.Il Palazzo della Signoria, realizzato da Francesco di Giorgio Martini in eleganti forme rinascimentali, ospita la Biblioteca Planettiana e lArchivio storico comunale. Il Teatro Pergolesi, edificato tra il 1791 e il 1796, domina Piazza della Repubbli-ca. In via XV Settembre si erge Palazzo Pianetti (sec. XVIII), sede della Pinacoteca Civica, che custodisce capolavori di Lorenzo Lotto e la grandiosa galleria a stucchi rococ.

    INFOComune di Jesiwww.comune.jesi.an.itwww.turismojesi.itInformazioni turisticheTel. 0731 [email protected]

    EVENTICupramontanaSagra dellUva, ottobrewww.sagradelluva.com JesiPalio di San Floriano, maggiowww.paliosanfloriano.itJesi e comuni VallesinaFestival Pergolesi Spontini, settembrewww.fondazionepergolesispontini.comMaiolati SpontiniTrivio e Quadrivio, agostowww.comune.maiolatispontini.an.itMonsano e comuni limitrofi Monsano Folk Festival, agostoMontecarottoVerdicchio in festa, luglioSerra San QuiricoPaese dei Balocchi, lugliowww.teatrogiovani.eu

  • Lorenzo Lotto, Angelo Annunciante, Pinacoteca Civica - Jesi (AN)Colline di Poggio San Marcello (AN)

    Castelbellino (AN)

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  • Lorenzo Lotto, Angelo Annunciante, Pinacoteca Civica - Jesi (AN)

    Serra San Quirico (AN)

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    La caratteristica principale del territorio della Vallesina, del quale Jesi la citt principale, la serie di borghi storici, cinti da mura e ricchi di cultura e musei, che si distendono sulle colline; sono i cosiddetti Castelli di Jesi: Belvedere Ostrense, Castelbellino, Castelplanio, Cupramontana, Majolati Spon-tini, Mergo, Monsano , Montecarotto, Monte Roberto, Morro DAlba, Poggio San Marcel-lo, Rosora, San Marcello, San Paolo di Jesi, Santa Maria Nuova, Serra de Conti, Serra San Quirico, Staffolo. La celebrit di questa zona legata al Verdicchio dei Castelli di Jesi, uno dei pi grandi vitigni autoctoni dI-

    talia. Il vino Verdicchio uno dei vini DOC pi famosi e storicamente conosciuti delle Marche; il vino Verdicchio Castelli di Jesi Riserva anche riconosciuto DOCG. Tra i vini rossi il pi noto il vino DOC Lacrima di Morro DAlba, prodotto nel territorio del comune di Morro dAlba. Palazzo Balleani, nel centro storico di Jesi, ospita una sezione dellEnoteca Regionale: un centro di rife-rimento importante per la valorizzazione dei vini di qualit e dei prodotti tipici delle Mar-che; nello stesso Palazzo ha sede Italcook, la scuola italiana di cucina, che nasce da un progetto tra la citt di Jesi e Slow Food Italia.

  • Castello di Palazzo - Arcevia (AN)

  • Castello di Loretello - Arcevia (AN)

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    arCeviae CaStelli di arCevia

    Arcevia posta su una collina dal suggestivo nome di Mon-te Cischiano, propaggine della catena pre-appenninica del versante umbro-marchigiano. Poderosa la cinta muraria (secc. XIII-XVI), percorribile in pi punti, di cui rimangono alcuni torrioni e quattro porte. Gli edifici pi interessanti del centro storico sono: la barocca collegiata di San Medardo, che custodisce capolavori di Luca Signorelli, opere dei Della Robbia, Gian Battista Salvi e Claudio Ridolfi; il teatro Misa, gioiello architettonico costruito tra il 1840 e il 1845 allinterno del