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COMMISSIONE PARLAMENTARE DI INCHIESTA sul ciclo dei rifiuti e sulle attivita ` illecite ad esso connesse SOMMARIO Gruppo di lavoro sullo studio della produzione dei rifiuti da parte delle imprese a rischio di rilevante incidente ambientale ai sensi del decreto del Presidente della Repubblica n. 175 del 1988 (coordinatore: Presidente Scalia) ........................................ 150 Sulla pubblicita ` dei lavori ................................................................... 150 Seguito dell’esame ed approvazione della proposta di documento sugli assetti societari degli operatori del ciclo dei rifiuti (relatore: Presidente Scalia) ............................... 150 ALLEGATO (Testo della proposta approvata) ................................................ 152 Seguito dell’esame della proposta di documento sui traffici transfrontalieri di rifiuti (relatore: Presidente Scalia) ......................................................................... 151 Comunicazioni del Presidente ................................................................ 151 Mercoledı ` 29 marzo 2000. Gruppo di lavoro sullo studio della produzione dei rifiuti da parte delle imprese a rischio di rilevante incidente ambientale ai sensi del decreto del Pre- sidente della Repubblica n. 175 del 1988 (coordi- natore: Presidente Scalia). Il gruppo di lavoro si e ` riunito dalle 12.45 alle 13.40. Mercoledı ` 29 marzo 2000. — Presi- denza del Presidente Massimo SCALIA. La seduta comincia alle 13.40. (La Commissione approva il processo verbale della seduta precedente). Sulla pubblicita ` dei lavori. Massimo SCALIA, presidente, avverte che, non essendovi obiezioni, l’odierna seduta verra ` ripresa mediante il sistema televisivo a circuito chiuso; avverte inoltre che verra ` redatto e pubblicato il resoconto stenografico della seduta. Seguito dell’esame ed approvazione della proposta di documento sugli assetti societari degli operatori del ciclo dei rifiuti (relatore: Presidente Scalia). Massimo SCALIA, presidente, ricorda, anche in qualita ` di relatore, che nella seduta del 23 marzo scorso sono stati svolti alcuni interventi sul documento in titolo ed e ` stata preannunziata la presen- tazione di una proposta emendativa da parte del Vicepresidente Gerardini, su cui si dichiara d’accordo: essa propone di aggiungere, nella parte finale del docu- mento che contiene le conclusioni, un capoverso volto ad affermare che, tra i compiti che la Commissione si prefigge di Mercoledı ` 29 marzo 2000 150 Commissione d’inchiesta

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COMMISSIONE PARLAMENTAREDI INCHIESTA

sul ciclo dei rifiuti e sulle attivita illecitead esso connesse

S O M M A R I O

Gruppo di lavoro sullo studio della produzione dei rifiuti da parte delle imprese a rischiodi rilevante incidente ambientale ai sensi del decreto del Presidente della Repubblican. 175 del 1988 (coordinatore: Presidente Scalia) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 150

Sulla pubblicita dei lavori . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 150

Seguito dell’esame ed approvazione della proposta di documento sugli assetti societari deglioperatori del ciclo dei rifiuti (relatore: Presidente Scalia) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 150

ALLEGATO (Testo della proposta approvata) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 152

Seguito dell’esame della proposta di documento sui traffici transfrontalieri di rifiuti (relatore:Presidente Scalia) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 151

Comunicazioni del Presidente . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 151

Mercoledı 29 marzo 2000.

Gruppo di lavoro sullo studio della produzione dei

rifiuti da parte delle imprese a rischio di rilevante

incidente ambientale ai sensi del decreto del Pre-

sidente della Repubblica n. 175 del 1988 (coordi-

natore: Presidente Scalia).

Il gruppo di lavoro si e riunito dalle12.45 alle 13.40.

Mercoledı 29 marzo 2000. — Presi-denza del Presidente Massimo SCALIA.

La seduta comincia alle 13.40.

(La Commissione approva il processoverbale della seduta precedente).

Sulla pubblicita dei lavori.

Massimo SCALIA, presidente, avverteche, non essendovi obiezioni, l’odierna

seduta verra ripresa mediante il sistematelevisivo a circuito chiuso; avverte inoltreche verra redatto e pubblicato il resocontostenografico della seduta.

Seguito dell’esame ed approvazione della proposta

di documento sugli assetti societari degli operatori

del ciclo dei rifiuti (relatore: Presidente Scalia).

Massimo SCALIA, presidente, ricorda,anche in qualita di relatore, che nellaseduta del 23 marzo scorso sono statisvolti alcuni interventi sul documento intitolo ed e stata preannunziata la presen-tazione di una proposta emendativa daparte del Vicepresidente Gerardini, su cuisi dichiara d’accordo: essa propone diaggiungere, nella parte finale del docu-mento che contiene le conclusioni, uncapoverso volto ad affermare che, tra icompiti che la Commissione si prefigge di

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assolvere nei prossimi mesi, vi sia quellodi verificare in che misura i gruppiimprenditoriali citati nella relazione oc-cupino effettivamente il comparto degliappalti concessi dai comuni, se tale oc-cupazione incida negativamente sulla tra-sparenza delle procedure d’appalto e se glistessi partecipino nelle societa miste di cuii comuni spesso si avvalgono per lagestione dei servizi di nettezza urbana.

Non essendovi altri commissari chechiedono la parola sul complesso deldocumento e non essendo state presentatealtre proposte emendative oltre quellateste citata del Vicepresidente Gerardini,pone in votazione tale proposta emenda-tiva. Essa viene approvata.

Passa quindi alle dichiarazioni di votofinali.

Giuseppe SPECCHIA (AN), ritenuto cheil documento offra un ampio panoramasulle interconnessioni societarie delle im-prese operanti nel settore dei rifiuti,preannunzia il voto favorevole del suogruppo.

Pierluigi COPERCINI (LNIP), pur nonavendo avuto modo di esaminare con lamassima attenzione le varie parti deldocumento, ritiene che esso affronti consufficiente completezza le problematicheconnesse agli assetti societari degli orga-nismi che operano nel ciclo dei rifiuti.Preannunzia quindi il voto favorevole delsuo gruppo.

Franco GERARDINI (DS-U) esprimesoddisfazione per il consenso ricevutodalla Commissione sulla sua propostaemendativa teste citata dal PresidenteScalia e preannunzia il suo voto favore-vole sul documento.

Massimo SCALIA, presidente, nessunaltro chiedendo di parlare per dichiara-

zione di voto, ricorda che, se non vi sonoobiezioni, la Presidenza si ritiene autoriz-zata al coordinamento formale del testo.

Pone in votazione la proposta in titolo,che e approvata.

(Il testo della proposta approvata, inte-grato con la proposta emendativa presen-tata dal Vicepresidente Gerardini, vienepubblicato in allegato al resoconto del-l’odierna seduta).

Seguito dell’esame della proposta di documento

sui traffici transfrontalieri di rifiuti (relatore:

Presidente Scalia).

Massimo SCALIA, presidente, avverte,anche in qualita di relatore, che, anchealla luce di nuovi dati emersi nei giorniscorsi e di informazioni di recente acqui-site, non e stato possibile redigere lastesura finale della proposta in titolo alfine di offrire ai commissari un testo sucui svolgere i loro interventi. Ritiene cheil testo potra essere inviato ai commissariin tempi brevi, per poter poi aprire su diesso la discussione.

Comunicazioni del Presidente.

Massimo SCALIA, presidente, avverteche la Commissione tornera a riunirsidomani, giovedı 30 marzo 2000, alle ore13.30, per iniziare l’esame di una propostadi documento relativo a considerazioni sul« caso » della nave Erika.

La seduta termina alle 13.55.

N.B.: il resoconto stenografico e pub-blicato in un fascicolo a parte.

Mercoledı 29 marzo 2000 — 151 — Commissione d’inchiesta

ALLEGATO

DOCUMENTO SUGLI ASSETTI SOCIETARI DEGLI OPERATORIDEL CICLO DEI RIFIUTI

RELATORE: PRESIDENTE SCALIA

Premessa. Il 24 ottobre 1997 una delega-zione della Commissione parlamentared’inchiesta sul ciclo dei rifiuti, nel corso diun sopralluogo a Pontinia, individuo incollaborazione con la locale Polizia Provin-ciale un’area ufficialmente destinata altrattamento e alla pulizia di fusti per iltrasporto di rifiuti pericolosi liquidi: il sitorisulto privo di qualsiasi macchinarioadatto allo scopo e molti dei fusti in attesadel ’trattamento’ erano ancora pieni dimateriale vario. Inoltre, i registri di carico escarico dell’impianto risultarono compilatiin maniera non conforme alla legge, addi-rittura con operazioni riportate non nel-l’esatta sequenza temporale. Per tali motivii parlamentari presenti ritennero di convo-care sul posto l’autorita giudiziaria perprocedere all’immediato sequestro del-l’area, supponendo anche il gia avvenutosmaltimento illecito di ingenti quantita dirifiuti pericolosi liquidi(1).

Le operazioni di sequestro consenti-rono di accertare la presenza in quel sitodi oltre 11.600 fusti e di due cisternecolme di liquido da classificarsi comerifiuto pericoloso. Gran parte dei fustiproveniva da aziende di rilevanza inter-nazionale, operanti nel campo dell’infor-matica e della farmaceutica.

La ditta responsabile dell’impianto estata individuata nella SIR SRL di Romache aveva iniziato ad utilizzare l’area sindal febbraio 1997, dando la comunica-zione di inizio attivita alla regione Laziosolo nel luglio 1997. Dalla lettura dei

(1) Dell’operazione la Commissione ha gia riferito

nel DOC. XXIII-16, p. 16.

documenti presenti nell’area emersero ul-teriori episodi singolari, come ad esempioil trasporto effettuato nel settembre 1997di 9 tonnellate di residui di polipropilene;partito da Avezzano il 9 settembre, ilcamion giunse a Roma (presso la sededella SIR) dopo quindici giorni, il 24settembre. Dopo una sosta di sei giorni, ilmedesimo camion ripartı il 30 settembrealla volta di Pontinia, dove riuscı adarrivare nella medesima giornata.

Poiche il sequestro di Pontinia e stato(in termini quantitativi) il piu rilevante delgenere mai effettuato in Italia, esso e statolo spunto per un’attivita di indagine au-tonoma della Commissione, ai sensi del-l’articolo 1 comma 1 lettera d) della leggeistitutiva, per accertare – anzitutto –collegamenti con altri episodi illeciti av-venuti in altre aree del Paese, e pervalutare l’esistenza o meno di una sorta diholding affaristico-criminale attiva sul ter-ritorio nazionale nel ciclo dei rifiuti. Inquesto documento si da conto dell’esito ditale autonoma attivita d’indagine dellaCommissione.

Diversi gruppi imprenditoriali sonostati inizialmente analizzati in manieraseparata; l’incrocio successivo dei datiemersi ha evidenziato collegamenti tra glistessi gruppi, elemento di cui si da contonella parte conclusiva del documento.Dall’esposizione, infatti, emergono netta-mente gli stretti rapporti che corrono trasocieta che operano nelle diverse fasi delciclo dei rifiuti e, piu concretamente, lariconducibilita delle stesse ad un ristrettogiro di operatori, chiaro indice di un’as-

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senza di trasparenza del settore e deldelinearsi di un oligopolio tendente almonopolio.

Va precisato che allo stato attuale ilmercato dei rifiuti solidi urbani – perquanto attiene alle fasi della raccolta e deltrasporto – e per il 65% circa direttamentegestito dagli enti locali (con aziende muni-cipalizzate, aziende miste a controllo pub-blico o in economia); la restante quota dimercato viene affidata in appalto a privati,peraltro con forme variabili. Alcuni appaltiriguardano infatti le sole fasi di raccolta etrasporto, altri comprendono anche il ser-vizio di spazzamento delle strade. Esistonopoi enti locali che suddividono l’appalto aseconda del tipo di rifiuto da raccogliere.

Va inoltre specificato che le societaindicate nel presente documento non ope-rano in via esclusiva nel settore dei rifiutisolidi urbani, avendo anzi rilevanti inte-ressi nel settore dei rifiuti speciali, chegarantisce peraltro guadagni assai mag-giori, e sul quale si concentrano attivitaillecite di grande spessore. Su questotuttavia si rimanda ad un successivodocumento, attualmente in fase di elabo-razione sulla base dei dati raccolti con unquestionario inviato dalla Commissione atutte le aziende grandi produttrici dirifiuti pericolosi con particolare atten-zione alle aziende a rischio di incidenterilevante operanti sul territorio nazionale.

1. Il metodo di lavoro. Le informazionisulle societa presenti in questo documentosono state tratte dalla banca dati CERVEDdell’Unione delle Camere di commercio,dalla quale e possibile individuare l’organi-gramma societario, la titolarita delle quotedi capitale sociale dell’azienda nonche leattivita della stessa. Per alcune societa –quelle individuate come le piu rilevanti aifini dell’indagine – sono state assunte ulte-riori informazioni da banche dati di societadi informazioni commerciali.

Per le persone fisiche aventi collega-menti con le societa menzionate in questodocumento sono state inoltre ricercateinformazioni in merito ad eventuali coin-volgimenti in inchieste giudiziarie i cuiatti sono a conoscenza della Commissione.

Tutte le informazioni cosı ottenutesono state inserite in un database realiz-zato dai consulenti della Commissione,tenendo in considerazione gli obiettivi diquesta indagine conoscitiva. Grazie a talestrumento e infatti possibile evidenziareimmediatamente i collegamenti tra le di-verse societa, tutti gli incarichi di unsingolo soggetto, nonche i coinvolgimentiin inchieste giudiziarie delle persone odelle societa.

Per quanto riguarda invece il quadrodi riferimento, sono state raccolte infor-mazioni presso l’ANPA in merito al mer-cato complessivo del sistema di raccolta etrasporto dei rifiuti e alla gestione di talesistema nei comuni italiani per l’anno1998.

2. Analisi dei gruppi imprenditoriali

2.1. Il gruppo SIR. Come detto, l’impiantodi Pontinia oggetto del sequestro richiestodalla Commissione, risulto di titolaritadella SIR; dall’analisi di questa societasono emersi collegamenti con altre im-prese operanti nel ciclo dei rifiuti. Par-tendo dalla SIR si da qui conto del lavorodi ricostruzione svolto.

La SIR (Societa Imprese Riunite S.r.l.),costituita il 9 settembre 1982 e con sedein Roma(2), ha come oggetto sociale « laraccolta, il trasporto e lo smaltimento dirifiuti urbani, speciali e tossico-nocivi » equant’altro abbia attinenza con il ciclo deirifiuti.

Il capitale – che Vittorio Ugolini eVincenzo Fiorillo detengono ciascuno al50 % – e di lire 20.000.000 (interamenteversati) ed amministratore unico, dal 12settembre 1996, e Nicodemo Spatari, su-bentrato a Vittorio Ugolini che, a suavolta, il 4 luglio 1995 aveva sostituito LuigiUgolini.

Procuratore della societa e, dal feb-braio 1996, Gennaro Compagnucci, men-tre Vittorio Ugolini, dal gennaio 1999, haassunto la carica di direttore tecnico.

(2) La sede e in via Buccali 3 (i locali sono statipresi in locazione da Vittorio Ugolini e VincenzoFiorillo nel novembre del 1977).

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La SIR detiene quote di capitale socialedi altre imprese operanti nel ciclo deirifiuti:

il 25% della ECODASTY SRL;

l’80% della SATECO – Servizi Ap-plicazioni Tecnico Ecologiche SRL;

il 50% delle IMPRESE RIUNITESPRA-SIR SCRL.

La SIR stessa ha anche un laboratorio(deposito automezzi ed autofficina per lariparazione degli stessi) in via di Vallera-nello n. 281 – ove risultano avere sedealtre societa di cui si dira in seguito – edue unita locali, una a Caserta in via G.Amendola n. 8 ed una a Milano.

A Caserta, in via Amendola n. 8, oltrealla citata ECODASTY SRL ha sede un’al-tra societa operante nella raccolta, tra-sporto e smaltimento rifiuti: la « D.E.S. –DASTY ECOLOGICAL SERVICE SRL ».Tale azienda e stata costituita a Casertanel marzo del 1988 ed ha un capitalesociale di lire 20 milioni, detenuto per il44,50% ciascuno dall’amministratoreunico Michele Tarabuso e da AmaliaAntonone, e per i restanti 5,50% cadaunoda Vittorio Ugolini e Vincenzo Fiorillo.

La ECODASTY SRL, costituita nel lu-glio del 1994, ha un capitale sociale di lire20 milioni, versato, come detto, per il 25%dalla SIR e per il restante 75% dalla DES– Dasty ecological service srl. L’ammini-stratore unico e Giulio Tarabuso.

La seconda delle tre societa controllatedalla SIR e la IMPRESE RIUNITE SPRA/S.I.R. SCRL, costituita nel maggio del1990 e posta in liquidazione volontarianell’ottobre del 1996: sino all’aprile del1998 il capitale sociale, di lire 20 milioni,risulta controllato, per l’altro 50%, dallaNUOVA SPRA AMBIENTE SPA. La sede ea Napoli(3) e l’attivita prevalente concerneil trasporto per conto terzi e la gestionedell’appalto per la nettezza urbana delcomune di Napoli. Da marzo del 1998,liquidatore della societa e EdoardoD’Alessio, amministratore unico della CE-TAN SRL sino al marzo del 1998 e socio

(3) Al Centro Direzionale Is. C/2 scala D.

della INES SUD SRL – societa apparte-nenti al novero di quelle menzionate nellapresente relazione - mentre Vincenzo Fio-rillo della SIR ha rivestito, sino all’agostodel 1990, la carica di consigliere.

Il Fiorillo e inoltre presente qualeamministratore unico nella TIBURTINAGESTIONI SRL di Roma(4) (societa checontrolla l’impianto EX CHIMECO di Gui-donia, visitato dalla Commissione il 28ottobre 1997(5)), da lui stesso costituita nelfebbraio 1993, con capitale di lire 20milioni interamente versato (in quote del50% ciascuno da Fiorillo ed Ugolini) edoggetto sociale relativo al « ritiro, tra-sporto, stoccaggio, trattamento, innocuiz-zazione e depurazione di soluzioni refluecivili ed industriali e di rifiuti in genere,sia urbani che speciali ».

In via di Valleranello 281, a Roma, eregistrata anche la SATECO – Servizi Ap-plicazioni Tecnico Ecologiche SRL, unasocieta costituita nell’aprile del 1988 e consede a Roma(6). L’oggetto sociale concernela « raccolta ed il trasporto a smaltimentodi rifiuti urbani, speciali e tossico nocivi,nonche la raccolta ed il trasporto dei rifiutiradioattivi » ed il capitale sociale, di lire 20milioni interamente versato, e detenuto perl’80% dalla SIR e per il restante 20% dallaPROGETTO ECOLOGIA DI LASCALA AN-TONINO E ALBANO ALESSANDRO SNC.LA SATECO e stata, nell’ottobre del 1993,trasferita a Policoro (MT) e, nel novembre1995, posta in liquidazione e trasferitanuovamente a Roma in via di Valleranello281. Il liquidatore e Vincenzo Fiorillo,subentrato all’amministratore unico Ales-sandro Albano.

Lo stesso Alessandro Albano e anchesocio amministratore, unitamente ad Anto-nino Lascala, della citata PROGETTO ECO-LOGIA, societa costituita nel settembre del1990 ed operante nella « raccolta, trasporto,stoccaggio e smaltimento dei rifiuti », la cuisede sociale e a Policoro (MT)(7).

(4) In piazza benedetto Cairoli n. 2.

(5) V. DOC. XXIII-16, p. 28.

(6) In via dell’Arte 85.

(7) In via Belvedere 12.

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Sempre allo stesso indirizzo di viaValleranello 281, risulta registrata la so-cieta BOHEMIA SRL, costituita nel feb-braio del 1990, con capitale sociale di lire40 milioni interamente versato (il 40% daparte di Francesco La Marca ed il 30%ciascuno ai succitati Vincenzo Fiorillo eVittorio Ugolini) il cui oggetto socialecontempla l’acquisto, vendita e ripara-zione di autoveicoli industriali » nonche,dall’ottobre 1993, all’autotrasporto merciper conto terzi. Come della citata SIR,anche della BOHEMIA SRL, e sempre dalsettembre 1996, e amministratore unicoNicodemo Spatari, in sostituzione di Vit-torio Ugolini.

La BOHEMIA SRL ha una « gemella »nella BOHEMIA SICILIA SRL, societacostituita a Roma nel 1992 da VittorioUgolini, Marina D’Innocenti e Liborio Po-lizzi. La BOHEMIA SICILIA ha lo stessooggetto sociale della quasi omonima so-cieta romana, ed un capitale sociale di 20milioni di lire (interamente versato). Nelluglio del 1993 e stata trasferita a Pa-lermo, ove ha sede in viale della RegioneSiciliana 3414: presso quest’ultimo indi-rizzo risulta altresı ubicata la sede secon-daria della ZANCA IMPIANTI SPA, unasocieta costituita a Palermo nel 1973,trasferita a Roma nel novembre 1988 –sede sociale in via degli Uffici del Vicario33 – e, nel febbraio 1994, nuovamentespostata in altra provincia. L’oggetto so-ciale attiene alla « costruzione di apparec-chiature ed impianti elettrici industriali »:il capitale e di lire 350 milioni intera-mente versato e l’amministratore unico eLiborio Polizzi.

Nella citata sede palermitana, di vialedella Regione Siciliana 3414, risulta inoltreessere stata ubicata – nel periodo compresotra la costituzione e la cessazione dallecariche dei suoi fondatori – la sede socialedel CO.SI.RI., un consorzio costituito aPalermo nell’aprile del 1993 con il contri-buto dell’ingegner Gian Mario Baruchello,che ha avuto incarichi societari nella INESSUD SRL di Brindisi, ed e compresente conl’Ugolini in diverse societa attive nel ciclodei rifiuti. Nel consorzio figurano anche inominati Liborio Polizzi e Marina D’Inno-

centi. Nel dicembre del 1993, contestual-mente ad una delibera di aumento delcapitale (che oggi ammonta a 100 milioni difondo consortile) e ad una variazione del-l’oggetto sociale(8) Baruchello, Polizzi eD’Innocenti si dimettono. Nel dicembre del1994 la sede viene trasferita da viale dellaRegione Siciliana 3414 all’attuale via Fran-cesco Paolo di Blasi ed entra nel consorzio,formato da LP ITALIA SRL, SICURAD SRLdi Palermo – societa costituita da GiuseppeMaria Zito(9) -, AMECOGEST SPA di FianoRomano (Roma) e dalla SIR di Ugolini eFiorillo, anche la SOREX SRL di Palermo.Negli anni a seguire diverse persone si sonosuccedute alla guida del consiglio di ammi-nistrazione del consorzio oggi composto dalpresidente Francesco D’Angelo, e dai consi-glieri Francesca Falcone, e Antonella Cap-padona.

Da ulteriori dati a disposizione dellaCommissione risulta che questa societa hafatturato lire 67 milioni nel 1994, lire1.103.000.000 nel 1995 e lire 1.309.000.000nel 1996. Essa ha una situazione digracilita finanziaria, una affidabilita infe-riore alla media e risulta avere un soloimportante appalto per i servizi di net-tezza urbana, per conto del comune diAnguillara (Roma).

Sempre a via di Valleranello 281 hasede la INES SUD SRL(10), costituita a

(8) Attualmente esso e attinente alla funzione delconsorzio che « si propone di favorire la coopera-zione interaziendale delle imprese operanti nelsettore disciplinato dal decreto del Presidente dellaRepubblica n. 915 del 1982 ed, in particolare, perlo svolgimento di attivita quali la realizzazione e/ola gestione di impianti di depurazione, sollevamento,potabilizzazione delle acque; impianti di classifica-zione, trattamento, smaltimento recupero rifiutiurbani, urbani pericolosi, speciali assimilabili agliurbani, speciali, speciali ospedalieri, tossico nocivi, eradioattivi ».

(9) Persona attinta da provvedimento di custodiacautelare nel luglio 1998 su disposizione dellaDirezione distrettuale antimafia di Palermo nell’am-bito della cosiddetta operazione Trash (proc. penalen. 1120 del 1997).

(10) Societa gia citata nella Relazione trimestrale dellaCommissione d’inchiesta sui rifiuti della XII legisla-tura per l’illecito smaltimento di ceneri della centraleENEL, di Brindi-Nord. Vedi il volume pubblicatodalla Camera dei deputati, Roma, 1996, p. 389.

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Brindisi nell’ottobre 1988 con sede incorso Umberto 12 ed un capitale socialedi lire 302.708.000 interamente versato.

La INES SUD ha per oggetto « la realiz-zazione di nuove iniziative produttive nelMezzogiorno ai sensi della legge n. 64 del1986 quali, tra le altre, la gestione inproprio o per conto terzi di impianti tecno-logicamente avanzati per lo smaltimento dirsu, rifiuti speciali e tossico nocivi ». Ammi-nistratore unico della societa inizialmente estato Giuseppe Giordano. Nel gennaio 1991la INES SUD cessa l’attivita a Brindisi e sitrasferisce a Napoli, in via S. Lucia 173, edil capitale sociale viene, nel marzo 1992,ridotto a 20 milioni di lire per perdite diesercizio e contestualmente aumentato a1.020.000.000, di cui solo 320 milioni ver-sati nel giugno dello stesso anno. Nell’otto-bre del 1992 si dimette il Giordano ed al suoposto viene nominato amministratore edirettore tecnico il citato Gian Mario Baru-chello. Questi, nel gennaio 1993, si dimettea beneficio di Antonio D’Oriano, nuovoamministratore unico chiamato a gestire iltrasferimento-ritorno a Brindisi, avvenutonel novembre del 1994. Nella citta pugliesela sede sociale viene stabilita in via Sapri 15e nell’agosto del 1995 viene nominato am-ministratore unico Aldo Rollo, in caricasino al giugno del 1996. Gli succede Vin-cenzo Fiorillo che, come primo atto, deli-bera la riduzione del capitale sociale da lire1.020.000.000 a lire 25 milioni e, nel dicem-bre 1996, cessa l’attivita e trasferisce lasocieta a Roma, nella ricorrente via diValleranello 281 ove ha tuttora sede. L’at-tuale presidente del consiglio di ammini-strazione della INES SUD e FrancescoRando, che risulta essere inserito negliorganigrammi di varie societa operanti nelsettore ambientale, tra le quali la RAMOCOSRL, una societa genovese attiva nella rac-colta, trasporto, stoccaggio e smaltimentodi rifiuti.

Per cio che concerne le quote dipossesso del capitale sociale – calcolateancora sulla base dei 25 milioni prece-denti la ricostituzione del capitale -, al 30maggio 1998 risultano detentori:

Vincenzo Fiorillo al 42,1%

Vittorio Ugolini al 22,1%

la CERCA SRL al 16%

la LA MARCA ENTERPRISE SRL al15,2%

Dario Maria Terzani, al 4,6%.

La CERCA SRL e una societa costituitanel novembre 1982, con inizio attivita nelnovembre 1992, in liquidazione volontariadal marzo 1995 ed in fallimento dalmarzo 1997. La sede e a Napoli, in P.zzaGiovanni Bovio 33, l’oggetto sociale attienealle attivita del ciclo dei rifiuti ed ilcapitale e di lire 30 milioni interamenteversati. Dal luglio 1987 e sino all’aperturadella procedura fallimentare, la societa estata amministrata, alternativamente, daDiego Maria Terzani e da Maria Galera,che ha anche assunto la carica di liqui-datore dal marzo 1995.

La LA MARCA ENTERPRISE SRL euna societa costituita nel marzo 1988,sciolta e posta in liquidazione nel maggio1997 e nuovamente attiva, conseguente-mente alla revoca della messa in liquida-zione, dal febbraio 1998. La sede e ubi-cata presso lo stesso indirizzo della so-pracitata CERCA SRL e l’oggetto sociale einerente alla gestione di impianti tecno-logici per lo smaltimento ed il riciclaggiodi rifiuti industriali. Il capitale sociale e dilire 171 milioni interamente versati el’amministratore unico e Diomede Pisanti.Il precedente amministratore, in caricasino al luglio 1990, era Pietro Gaeta, cherisulta essere stato anche amministratoreunico della INES SUD fino al dicembre1989 e consigliere della SPRA SPA sino alsettembre 1996. Quest’ultima societa estata incorporata dalla EMAS AMBIENTESPA (gia COLUCCI APPALTI SPA), fruttoquest’ultima di un’alleanza tra il gruppoColucci ed il gruppo Pisante.

2.1.1 Il nodo Ecolservice Italia Srl.Particolarmente interessante, per i colle-gamenti riscontrati con societa e soggettioperanti in Lombardia e Campania e giaoggetto di accertamenti da parte di ma-

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gistratura e forze di polizia, e il versantemilanese riconducibile alla ECOLSER-VICE ITALIA SRL, societa costituita nel-l’ottobre del 1986, con sede a PieveEmanuele(11). L’oggetto sociale attiene a:« la raccolta, il trasporto anche contoterzi, il trattamento, lo stoccaggio e losmaltimento dei rifiuti ». Il capitale e dilire 150 milioni, detenuto, alla data delluglio 1999, per l’87,17% dalla ECOLTEC-NICA ITALIANA SPA e da Michele CartaMantiglia (anche amministratore delegatodella societa) per il restante 12,83%. Pro-curatore della societa e la citata GabriellaColombo mentre la carica di presidentedel consiglio di amministrazione, sino alnovembre 1996, e stata ricoperta dalconiuge Giancarlo Motta(12).

Sino al luglio del 1998 e, comunque, indata antecedente all’acquisizione di quoteda parte della ECOLTECNICA ITALIANASPA, avvenuta in seguito ad aumento delcapitale sociale, la ECOLSERVICE ITALIASRL era completamente controllata dadue societa che, paritariamente, detene-vano l’intero capitale sociale: la ELEK-TRICA SPA di Napoli e la FINED SPA diMilano.

La ELEKTRICA, costituita nell’apriledel 1982, ha iniziato l’attivita di tratta-mento rifiuti nel giugno del 1987. La sede ea Napoli in piazza Giovanni Bovio 33 – veroe proprio quartier generale delle impreselegate alle famiglie Di Francia, La Marca eGaeta –, ma ancor piu rilevante e notarecome la sede amministrativa sia a Roma, invia Buccari 3, vale a dire il medesimoindirizzo della citata S.I.R. SRL. Il capitalesociale ammonta a lire 10 miliardi, cosısuddivisi in quote percentuali:

il 34,37% a Francesco La Marca

il 25,44% a Giorgio Di Francia

il 17,56% a Salvatore Di Francia

l’8,63% a Domenico La Marca

(11) Nella frazione di Fizzonasco (Mi), in via Longa 3.

(12) Arrestato su disposizione della magistraturaartigiana, nell’ottobre del 1996, per associazione perdelinquere nell’ambito del procedimento giudiziariospezzino, relativo alla gestione della discarica dipitelli (proc. penale 235/96).

il 4% a Pietro Gaeta

il 10% alla stessa ELEKTRICA.

L’attuale amministratore unico e Gen-naro Bruno, mentre, dei suindicati titolaridi quote di capitale sociale, l’unico afigurare nella attuale composizione socie-taria e Pietro Gaeta, sindaco supplente diun collegio sindacale formato, per lo piu,da appartenenti alla sua famiglia comeGiulio Gaeta, presidente del collegio sin-dacale, e Guido Gaeta, sindaco.

Tra coloro che hanno rivestito carichenella ELEKTRICA, oltre agli azionisti diriferimento La Marca e Di Francia, com-pare anche Giuseppe Giordano, direttoretecnico sino al 28 aprile 1988 e, in queglistessi anni, amministratore unico di quellaINES SUD di Brindisi, oggi – come detto– gestita da Fiorillo ed Ugolini della SIR.La ELEKTRICA ha controllato diretta-mente, sino al 1996, la CETAN SRL, oggiuna delle « societa satellite » del gruppoitalo-svizzero facente capo alla CELTICAAMBIENTE SRL, di cui si dira in seguito.Nel 1998 il capitale sociale della CETANSRL era detenuto al 95% da Giorgio DiFrancia e Francesco La Marca; dal di-cembre 1998, in corrispondenza del pas-saggio al gruppo CELTICA, presidente delConsiglio d’amministrazione e PatriciaVila Armangue, moglie dell’amministra-tore unico della CELTICA AMBIENTESRL, Giulio Bensaja.

Giorgio Di Francia, inoltre, ha rivestitola carica di amministratore delegato dellaSISTEMI AMBIENTALI SRL della Speziafino al 30 gennaio 1993; si tratta dellasocieta che ha gestito – sino al momentodel sequestro giudiziario intervenuto nel1997 – la discarica di Pitelli, di cui questaCommissione si e gia occupata con unaspecifica relazione(13).

La FINED SPA e stata costituita il 21settembre 1992 ed ha sede a Milano in viafratelli Bronzetti 21. Il capitale sociale, dilire 250 milioni, risulta frazionato tra ben20 sottoscrittori di quote diverse, tra cui

(13) Il DOC. XXIII-28 approvato il 27 maggio 1999.

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spiccano i nomi di personaggi provenientidalla DE BARTOLOMEIS FORNI ED IM-PIANTI INDUSTRIALI SPA, come:

Giuseppe Mantellini, detentore del28% di quote, amministratore delegato edirettore generale, sino al maggio 1993,della citata DE BARTOLOMEIS;

Angelo Rigoldi, possessore del 7,68%del capitale sociale, consigliere della DEBARTOLOMEIS fino al dicembre 1993;

Roberto Fantini, possessore del7,60% del capitale sociale, consiglieredella. DE BARTOLOMEIS fino al maggiodel 1995;

Emilio Tiraboschi, detentore del7,60% di quote, consigliere della DE BAR-TOLOMEIS sino al dicembre del 1993;

Romano Tronci(14), possessore del7,60% del capitale sociale, direttore gene-rale della DE BARTOLOMEIS sino aluglio del 1996, ex consigliere ed attualetitolare di quote della spezzina SISTEMIAMBIENTALI di Orazio Duvia(15);

Giuliano Cocchi, detentore del 5,60%delle quote, direttore tecnico della DEBARTOLOMEIS dal 1972;

Pierino Ennio Luigi Tortellotti, tito-lare del 2,40% del capitale sociale edattuale amministratore unico, direttore edamministratore delegato della DE BAR-TOLOMEIS sino al giugno del 1995.

Come e facilmente verificabile, lasomma delle singole quote possedute dalmanagement ex-DE BARTOLOMEIS – cuideve aggiungersi un ulteriore 1,60% dete-nuto da Giancarlo Motta – supera di granlunga la maggioranza assoluta del capitalesociale: per questo e ragionevole parlaredi un « trasloco » nella FINED di queisoggetti responsabili, in varia misura, delfallimento della DE BARTOLOMEIS.

(14) Arrestato su disposizione della Direzione distret-tuale antimafia di Palermo nel luglio 1998, nell’am-bito della c.d. operazione Trash, nonche rinviato agiudizio per la vicenda legata alla discarica di Bello-lampo (PA): v. DOC. XXIII-34, p. 40.

(15) V. ancora il DOC. XXIII-28, p. 7.

Come accennato, nel 1999 la maggio-ranza del capitale sociale della ECOLSER-VICE ITALIA viene acquisito dalla ECOL-TECNICA ITALIANA, una societa costi-tuita nel dicembre 1981 con sede inMilano(16). Il capitale sociale e di 1 mi-liardo, controllato per il 40% da unasocieta svizzera, la LS ADHESIVES SA, eper un ulteriore 37,50% da Adele PieraMarelli, presidente del consiglio di ammi-nistrazione e amministratore delegato. LaMarelli fa inoltre parte del consiglio diamministrazione della ECOLSERVICEITALIA. La ECOLTECNICA ITALIANA haquattro unita locali, tre nella provincia diMilano – di cui una in via Zama 31presso il deposito dell’AMSA di Milano –e una a Parma, in strada Baganzolapresso il deposito AMNU di quella citta.

La LS ADHESIVES e una societa diimport-export costituita nel maggio 1994,con sede a Lugano presso la FIDEBO SA;secondo le analisi finanziarie a disposizionedella Commissione essa presenta un livellodi rischio elevato, specie per quanto ri-guarda la solvibilita. Amministratore unicodella LS ADHESIVES e Walter Svaluto-Ferro, cittadino svizzero. Si e inoltre ap-preso che la societa non ha alcun riferi-mento telefonico nel Canton Ticino, e chepresso la FIDEBO ha unicamente una ca-sella postale. Anche quest’ultima societa –che ha come oggetto sociale l’acquisto, lavendita e l’amministrazione di aziende,nonche la consulenza aziendale – risultaavere una situazione finanziaria difficile,con rischi di solvibilita superiori alla media.L’amministratore unico, dal 9 novembre1999, e Mario Borradori; fino a quella datala rappresentanza della societa era di Cri-stiano Botta. Entrambi sono cittadini sviz-zeri.

2.2 Il gruppo Colucci-Pisante. Si e inprecedenza accennato alla NUOVA SPRAAMBIENTE SPA e alla SPRA SPA. Sitratta in realta di due denominazioni dellamedesima societa. Essa e stata costituitanel dicembre del 1972, con la denomina-zione SPRA SPA, attiva nel settore della

(16) In via Borgogna 5.

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raccolta, del trasporto, dello stoccaggio edel trattamento dei rifiuti. Il cambio didenominazione e avvenuto il 1o aprile1998. In tale data risulta peraltro – dallevisure camerali – che la NUOVA SPRA hadeliberato la propria fusione per incorpo-razione nella EMAS AMBIENTE (gia CO-LUCCI APPALTI)(17).

La sede attuale e a Napoli(18). Il capi-tale sociale sottoscritto e versato e di 1miliardo, interamente detenuto dalla ER-COLE MARELLI SERVIZI AMBIENTALISPA (d’ora in avanti ERCOLE MARELLI).Fino al giugno 1997, figuravano invecenella compagine sociale, oltre alla ER-COLE MARELLI, detentrice del 51% delcapitale, altri soggetti, per lo piu, compo-nenti della numerosa famiglia La Marcadi Ottaviano (Na) e, nella misura massimaconsentita dalla legge (10%), la stessaNUOVA SPRA, quale detentrice di azioniproprie. Dalla visura camerale risulta chel’attuale amministratore unico, in caricadal settembre 1998, e Ferdinando Scogna-miglio, subentrato a Luigi Tavassi.

All’interno della composizione societa-ria si distinguono abbastanza nettamentei rappresentanti delle cordate imprendi-toriali che controllano il capitale sociale,riconducibili, in estrema sintesi, alle fa-miglie Colucci di Napoli e La Marca diOttaviano. Quest’ultima ha partecipatoalla gestione diretta della societa – conUmberto La Marca, amministratore unicoe Francesco La Marca, direttore tecnico –fino al 1994, dopo di che si e fattarappresentare da Paolo Pirone, (ammini-stratore unico dimessosi nel luglio del1995) dal citato Pietro Gaeta (consiglierefino a settembre del 1996) da NunziataPrisco, (consigliere fino al maggio del1997) e da Michele Cimmino, direttoretecnico dal 1992 e tuttora in carica,

(17) La delibera di cambio di denominazione e difusione per incorporazione nella EMAS AMBIENTEsono dunque contemporanee. La NUOVA SPRA,prima della sua estinzione con l’atto di fusione, hadeliberato, in assemblea ordinaria, alcune modifichenelle cariche sociali.

(18) In via Ferrante Imparato 495.

nonche amministratore unico sino al mag-gio del 1995. La famiglia Colucci, invece,sin dall’inizio e stata rappresentata dauna serie di soggetti i cui nominativiricorreranno piu volte negli organigrammidelle societa controllate dai citati impren-ditori napoletani.

E a questo punto necessario riferire diquanto accaduto presso il comune diMinturno (LT).

La COLUCCI APPALTI SPA ha gestito,sino a tutto il 1997, la raccolta dei rifiutiin tale comune del sud pontino, per poiessere sollevata dall’incarico a seguito diinadempienze contrattuali, sostituita dauna societa marchigiana, la ACCADEMIADELL’AMBIENTE SRL. Nel mese dimarzo del 1998 tre automezzi della sud-detta ditta, a distanza di qualche giornol’uno dall’altro, sono stati oggetto di at-tentati incendiari tanto da costringere gliamministratori della ACCADEMIA DEL-L’AMBIENTE a rinunciare all’appalto. Lasocieta subentrata alla ditta marchigiana ela SPRA con sede in Napoli, che come sie visto e la societa inglobata nella EMASAMBIENTE (gia COLUCCI APPALTI).

Quest’ultima societa ha nei suoi orga-nigrammi amministratori presenti anchenella NUOVA SPRA AMBIENTE, comeMarco Fiorentino (presidente del collegiosindacale dal maggio del 1997, nonchepresidente del consiglio di amministra-zione e amministratore delegato sino al-l’agosto 1997) e Mario Mariano (sindacosupplente dal luglio del 1997 e presidentedel collegio sindacale sino all’ottobre del1998).

La EMAS AMBIENTE, costituita nelmarzo del 1982 e con sede a Milano in viaVespri Siciliani 9, ha un capitale sociale dilire 3 miliardi interamente controllatodalla ERCOLE MARELLI; sino al giugnodel 1997 il capitale sociale era di lire 6,5miliardi equamente suddiviso tra la me-desima ERCOLE MARELLI e la COPAFISRL, una societa di broker servizi incor-porata poi nella EMAS AMBIENTE. Que-st’ultima societa risulta avere unita localia Cagliari, Montecatini (PT), Napoli e San

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Giorgio a Cremano (NA). Amministratoreunico dal luglio 1997 e Angelo Rubicondo,presente negli organismi statutari di piusocieta, anche di dimensioni nazionali,come la SIBA - Societa Italo Britannicadell’Acqua Spa, oltre che in aziende apartecipazione pubblica quali l’ENIAC-QUA CAMPANIA SPA e LATINA AM-BIENTE SPA.

Direttore di filiale e Giuseppe Fiaschi,ultimo amministratore della SOGEFI SRL,societa che, al pari delle citate NUOVASPRA AMBIENTE (gia SPRA) e COPAFI,nell’aprile del 1998 e stata oggetto difusione mediante incorporazione nellastessa EMAS AMBIENTE. La famigliaColucci e, in quest’ultima societa, rappre-sentata direttamente da Nicola Colucci,procuratore dal marzo del 1998.

La EMAS AMBIENTE detiene, inoltre,il 49% di quote del capitale sociale dellaLATINA AMBIENTE (dato aggiornato almaggio 1998) e una piccola partecipa-zione, almeno sino all’aprile del 1996, alcapitale sociale della SACE - Servizi perl’ambiente citta di Caserta SPA.

Due delle tre societa incorporate dallaEMAS AMBIENTE sono, come detto, laSOGEFI e la COPAFI.

La SOGEFI e stata costituita il 29febbraio 1988 ed e una societa immobi-liare e finanziaria con sede a Napoli(19). Ilcapitale sociale e di lire 21 milioni con-trollato interamente dalla ERCOLE MA-RELLI mentre, fino al giugno del 1995, lastessa quota era detenuta, al 100%, dallaEMAS AMBIENTE. Il citato amministra-tore unico Giuseppe Fiaschi ha sostituito,nel mese di ottobre del 1996, FrancescoColucci; nella societa erano presenti, qualiconsiglieri e fino al febbraio del 1995,anche Francesco Saverio Colucci e PietroColucci. La SOGEFI risulta avere parte-cipazioni per il 50% di quote (pari a lire150 milioni) nel capitale della SSM SPAed un controllo totale, sino al giugno del1995, nel capitale della CO.GE.S.- Consu-lenze e Gestione Servizi Srl.

(19) In viale della Costituzione Is.B/3 - CentroDirezionale.

La COPAFI e una societa costituitanell’aprile del 1991, avente per oggettosociale l’attivita di broker servizi. La sedee a Milano in via Tortona 33 ed il capitalesociale e di lire 1 miliardo e 400 milioni,controllato totalmente dalla ERCOLE MA-RELLI (dato aggiornato al 30 giugno1998). Sino al giugno del 1997 lo stessocapitale sociale era controllato dallaEMIT- Ercole Marelli Impianti TecnologiciSpa. L’ultimo consiglio di amministra-zione – prima dell’incorporazione nellaEMAS AMBIENTE – era composto daFrancesco Colucci, presidente, e da Nicolae Pietro Colucci, consiglieri.

La SSM e una societa costituita nelmaggio del 1987 ed operante nel settoredei servizi di manutenzione automezzi.Dal settembre del 1997 e in liquidazionevolontaria e la sede sociale e a Napoli invia De Roberto 44. Il capitale e di lire 300milioni, controllato al 50% cadauno dalladescritta SOGEFI e dalla SLIA SPA. Li-quidatori della societa sono Pietro Coluccie Giancarlo Russo Corvace che, sino alladata della deliberata liquidazione volon-taria, rivestivano rispettivamente le cari-che di amministratore delegato e presi-dente del consiglio di amministrazione,del quale hanno altresı fatto parte il citatoMarco Fiorentino e Pierangelo Monta-nucci; quest’ultimo, insieme con RussoCorvace, compare negli organigrammidella SLIA SPA, oltre che di numerosealtre societa piu avanti citate.

L’altra societa controllata dalla SO-GEFI sino al giugno del 1995 e la CO.GE.S., costituita nell’aprile del 1991 e consede a Napoli in viale della Costituzioneisola b3 - centro direzionale. Il capitale dilire 20 milioni e controllato al 33,5% daOttavio Antonio Pisante, e, per il 33,25%ciascuno, da Pietro e Francesco Colucci.L’attuale amministratore unico, succedutonell’ottobre del 1996 ai succitati titolari diquote, e il gia noto Giuseppe Fiaschi. LaCO.GE.S. risulta avere una sede ammini-strativa a Pomigliano D’Arco. Ottavio An-tonio Pisante (ex gruppo Acqua), e tra ititolari della ERCOLE MARELLI e dellaEMIT.

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La onnipresente ERCOLE MARELLI estata costituita nel maggio del 1994 ed hainiziato l’attivita prevalente di broker ser-vizi nel maggio del 1996. La sede e aMilano in via dei Vespri Siciliani 9 mentrel’ufficio amministrativo e a Napoli, in viaDe Roberto 44. Il capitale sociale, di lire10 miliardi, e detenuto nella misura del55% dalla SOCIETA GENERALE DI IN-VESTIMENTI ITALIA SPA (d’ora in avantiSOCIETA GENERALE), per il 35% dallaITALCOGIM SPA e, per un 5% cadauno,dalle ITALMETANO CITTA SRL e CO-.GE.S.; sino al giugno del 1997 il capitalesociale era controllato interamente dallaEMIT.

La ERCOLE MARELLI, a sua volta, hail controllo totale delle quote – oltre chedelle citate NUOVA SPRA AMBIENTE,EMAS AMBIENTE, COPAFI, SOGEFI –della PROTEIA - Produzione Tecnica Ita-liana e Associate srl. Presidente del con-siglio di amministrazione, dal luglio del1997 ed in sostituzione di Ottavio AntonioPisante, e Francesco Colucci che, congiun-tamente a Pietro Colucci e GiordanoFabiani, riveste anche la carica di ammi-nistratore delegato; vice presidente delconsiglio di amministrazione e Giandome-nico Fabiani. Nel collegio sindacale figu-rano nominativi presenti in altre societadel gruppo Colucci-Pisante quali i sindacisupplenti Mario Mariano e Cristina Fer-raiuolo, entrambi legati alla famiglia diimprenditori napoletani; i sindaci Dome-nico Ferrari, Luciano Ghidella, ed il pre-sidente del collegio sindacale Enzo MarioPrazzoli, tutti e tre provenienti dallesocieta del gruppo Pisante.

La piu volte nominata EMIT e unasocieta costituita nel maggio del 1962.L’oggetto sociale attiene alla « raccolta,stoccaggio, trattamento, trasporto e smal-timento dei rifiuti » nonche alla « costru-zione di impianti di depurazione e boni-fiche ambientali ». La sede e a Milano invia Tortona 33 ed il capitale sociale e dilire 32 miliardi, di cui solo 21 miliardicirca versati. Le quote di possesso delsuddetto capitale sociale sono della FI-NECO SPA per il 63%, della VERRIN-

VEST LUXEMBOURG S.A. per il 32% edella AKROS FINANZIARIA SPA per ilrestante 5%.

La EMIT detiene, inoltre, il controllodel 100% dei capitali sociali di:

ARKO SRL (dato aggiornato al 1998)

SIBA - Societa Italo Britannica del-l’Acqua spa (dato aggiornato al febbraio1999)

Detiene inoltre:

del 50% del capitale della EMITECSRL (dato aggiornato al 1996);

del 50% della ANSALDO EMIT SCRL(dato aggiornato al dicembre del 1995)

del 39% delle quote della IN.ECOSCRL (dato aggiornato al settembre del1998)

del 33% del capitale della SCHIAVOCOSTRUZIONI (dato aggiornato al maggiodel 1998)

del 23,65 delle quote della ENIAC-QUA CAMPANIA SPA (dato aggiornato al1997)

del 10% delle quote della ENERGIADA TRATTAMENTO RIFIUTI SPA (datoaggiornato all’aprile del 1998).

Sino al 1997 la EMIT ha anche dete-nuto l’intero capitale sociale della men-zionata ERCOLE MARELLI e della TTR -Tecno Trattamento Rifiuti srl, nonchel’85% delle quote della ECOTRAS SRL.Presidente del consiglio di amministra-zione, dal novembre del 1997, e MarioFiore, che ha rivestito la stessa caricanella ARKO ed e consigliere della FINECOSPA. Vice presidente del consiglio d’am-ministrazione, dal gennaio del 1998, equell’Ottavio Antonio Pisante gia nomi-nato in questo documento. Il presidentedel collegio sindacale e Carlo Auletta,anche lui appartenente al circuito FI-NECO – ARKO, societa nelle quali harivestito cariche nell’ambito dei rispettivicollegi sindacali.

Le societa controllate e controllantidelle citate ERCOLE MARELLI ed ER-

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COLE MARELLI IMPIANTI TECNOLO-GICI SPA sono, come e facilmente riscon-trabile, numerose e riconducibili adaziende di rilevanza nazionale.

Come accennato in precedenza, il sociodi maggioranza della ERCOLE MARELLIe la SOCIETA GENERALE di Roma(20),una societa finanziaria e di broker serviziche ha iniziato ad operare nell’aprile del1997 e le cui quote di capitale sociale,ammontanti a lire 6 miliardi, sono com-pletamente detenute dai fratelli Francesco,Pietro e Nicola Colucci. La societa con-trolla anche il 13,30% della FINECO ed egestita direttamente da Pietro Colucci,prima amministratore unico e, dal dicem-bre del 1998, presidente di un consigliod’amministrazione composto da soggettiappartenenti al gruppo imprenditorialedei Colucci.

La ITALCOGIM SPA – che detiene il35% della ERCOLE MARELLI – e unasocieta costituita nel febbraio del 1956 edha come oggetto sociale la costruzione diimpianti, anche di depurazione, e le bo-nifiche ambientali. La sede e a Milano invia Vespri Siciliani 9, medesimo indirizzodelle societa del gruppo Colucci-Pisante. Ilcapitale, di 10 miliardi, e controllato al100% dalla FININGAS SRL ed il consigliodi amministrazione e composto da appar-tenenti alla famiglia Fabiani con Giando-menico Fabiani presidente e GiordanoFabiani amministratore delegato.

Lo stesso Giandomenico Fabiani estato amministratore unico – sino alladata di cessazione dell’attivita – dellaFININGAS SRL, ditta costituita nel mag-gio del 1987 e cessata nel luglio del 1999per fusione mediante incorporazione nellaAFIN SPA. La citata societa ha svoltol’attivita di produzione e distribuzione delgas con un capitale sociale di lire 20milioni, controllato al 70% dalla stessaAFIN SPA.

La AFIN SPA, costituita nel dicembre1998 e con sede a Milano, sempre in viaVespri Siciliani 9, e una societa finanzia-ria. Il capitale e di 18 miliardi (di cui

(20) In via Savoia 37.

versati circa 14 miliardi e mezzo) e lerelative quote sono controllate da uncartello di maggioranza composto daGioele, Gianluca, Giordano e Giandome-nico Fabiani, mentre una partecipazionedi minoranza e riservata alla citata ITAL-COGIM. Presidente del consiglio di am-ministrazione e Giandomenico Fabiani.

Altra societa partecipante alle quote dicapitale sociale della citata ERCOLE MA-RELLI e la ITALMETANO CITTA SRL,societa costituita nel luglio del 1969 consede a Milano nella ricorrente via VespriSiciliani 9. L’oggetto sociale attiene alladistribuzione di gas, allo smaltimento deirifiuti ed alla progettazione e costruzionedi impianti ed il capitale, di lire 2 miliardie 900 milioni, e controllato al 51% dallaAFIN SPA, per il 22% dalla TIBER 76SRL, per il 16,5% dalla SOGEFINA SPA eper i restanti 5,5% da Maria Carla Pisarrie 2,5% da Emilia Bianchi. Amministratoreunico, dall’aprile del 1990, e Giandome-nico Fabiani, azionista di maggioranza –unitamente ad altri componenti della suafamiglia – della citata AFIN. La societadispone, altresı, di numerose unita localidislocate in Molise – Bojano (CB), Vena-fro (IS) ed Isernia – ed in Puglia –Castellana Grotte (BA), Conversano (BA),Triggiano (BA) Deliceto (FG) e Lucera(FG).

La CO.GE.S. e stata costituita nel-l’aprile del 1991 ed ha sede a Napoli inviale della Costituzione, Isola B, Centrodirezionale. Si tratta di una societa diintermediazione mobiliare e finanziaria edil capitale sociale, di lire 20 milioni, eegualmente ripartito tra Ottavio AntonioPisante, Pietro e Francesco Colucci. Hauna sede amministrativa a Pomiglianod’Arco, ed amministratore unico, dall’ot-tobre 1996, e Giuseppe Fiaschi, gia incon-trato negli organismi societari di altreaziende del gruppo Colucci.

Delle societa titolari di quote di capi-tale sociale della EMIT, la FINECO SPA ela principale con una partecipazione di 13miliardi e 999 milioni. Costituita nelfebbraio 1977, questa finanziaria (conattivita di brokeraggio e servizi) ha sede a

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Milano in via Tortona 33 (sede di molteaziende del gruppo Pisante). Il capitalesociale – di 2 miliardi e mezzo – econtrollato per il 50,1% da GiuseppeAntonio Pisante, mentre la restante partedi quote e variamente frazionata traappartenenti alla famiglia Pisante, alcunisoggetti legati al gruppo imprenditorialedei Colucci, la citata SOCIETA GENE-RALE e la ITINERA FINANZIARIA. Pre-sidente del consiglio di amministrazione e,dal giugno 1999, Giuseppe Antonio Pi-sante; Francesco Colucci e stato invece,sino al maggio del 1997, amministratoredelegato.

Altra societa finanziaria che partecipaal capitale della EMIT e la AKROS FI-NANZIARIA (che detiene il 5% dellequote) che ha un capitale di oltre 243miliardi, frazionato in molte quote dete-nute da diversi esponenti dell’imprendito-ria italiana.

La stessa EMIT controlla o ha quote dinumerose societa operanti nel settore am-bientale. Si e gia detto che detiene l’interocapitale sociale della menzionata SIBA,costituita nel settembre 1976, con sede aMilano in via Tortona 33. L’attivita ri-guarda la gestione dei rifiuti e delle acque,nonche la progettazione e la gestione diimpianti dedicati a tali scopi. Il capitalesociale e di 16 miliardi e 400 milioni, edil presidente del consiglio di amministra-zione e Giansandro Rossi, mentre l’am-ministratore delegato e il gia citato AngeloRubicondo.

Delle aziende di cui la EMIT detienequote del capitale sociale e opportunocitare – ai fini di questa indagine –l’ENIACQUA CAMPANIA SPA e la ENER-GIA DA TRATTAMENTO RIFIUTI SPA(d’ora in avanti ETR). La prima e unasocieta costituita nel gennaio 1994, consede a Napoli al Centro direzionale isolab/5; l’attivita concerne la gestione di retiidriche e depurative in Campania. Il ca-pitale sociale e di 9 miliardi e 900 milionidi lire, detenuto da:

SOCIETA ITALIANA PER IL GASSPA. (35%)

IMPREGILO SPA (23,75%)

EMIT SPA (23,65%)

SNAM SPA (10,2%)

SAIPEM SPA (2,55%)

SNAMPROGETTI SPA (2,55%)

IMPRESA DI COSTRUZIONI ING.G.MARINO & C. SPA (1%)

GRASSETTO COSTRUZIONI SPA(0,5%)

NUOVO PIGNONE SPA (0,5%)

VIANINI LAVORI SPA (0,1%)

Il presidente del consiglio di ammini-strazione e Piero Celletti. E pertantointeressante notare come in tale societasiano numerosi gli interessi che si fon-dono, dal gruppo Eni al gruppo Fiat, algruppo Pisante-Colucci.

La ETR e una societa costituita nelgiugno 1997, con sede a Milano(21); l’atti-vita attiene allo smaltimento e tratta-mento dei rifiuti, nonche la costruzione ela gestione di impianti e il brokeraggiosempre in questo settore. Il capitale so-ciale e di 6 miliardi di lire, detenuto al90% dalla FALCK S.P.A. e al 10% dallaEMIT. Presidente del Consiglio di ammi-nistrazione e Salvatore Giammusso(22),mentre amministratore delegato e RobertoPotı. Anche in questo caso ci troviamo difronte a un’azienda di snodo, con interessiconvergenti da parte di due grandi gruppiimprenditoriali in apparenza concorrenticome la FALCK e la EMIT.

2.3. La Waste Management. Tra igruppi imprenditoriali operanti nel settoredei rifiuti solidi urbani in Italia un ruolodi rilievo lo ha senz’altro quello facentecapo alla WASTE MANAGEMENT ITALIASPA (d’ora in poi WASTE ITALIA). Lasocieta, costituita il 19 gennaio 1947, hasede a Milano in Corso Sempione 77. Ilcapitale sociale e di 100 miliardi di lire, di

(21) In Corso Venezia 16.

(22) Si tratta di persona gia nota alla Commissioneper essere esponente della TTR, societa oggi delgruppo Falk, coinvolta nella vicenda degli impiantia Trezzo sull’Adda, su cui v. la relazione territorialesulla Lombardia, (DOC. XXIII-39), p. 17.

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cui solo 10 miliardi e 416 milioni versato,detenuto al 100% dalla WASTE MANA-GEMENT ITALIA SRL, societa peraltroincorporata nella WASTE ITALIA il 3febbraio 1999. L’oggetto sociale riguardale attivita nel ciclo dei rifiuti e dellebonifiche ambientali. Dal 3 giugno 1999 ilpresidente del consiglio d’amministrazioneed amministratore delegato e Teresio GigiGaudio, mentre presidente del collegiosindacale e Vittorio Rizzo.

A partire dal 1996 la WASTE ITALIAha avviato un vasto processo di acquisi-zioni societarie, che l’ha portata ad in-corporare numerose aziende, tutte ope-ranti nel ciclo dei rifiuti. E opportuno,data l’importanza del gruppo, indicaretutte le societa incorporate, suddivise se-condo la data di incorporazione nellaWASTE ITALIA:

15 luglio 1996: ECOL ITALIANASPA; IGM INTERNATIONAL SPA; GTI –Generali Trasporti Immondizie; PAEGASRL; FRANCHI E CASERIO SRL

26 giugno 1997:FINECO ITALIANA;

22 luglio 1997:EURECO SRL;RA.MA. II SRL; PIACENTINI SRL; FOR-NARO SRL

30 giugno 1998:ECO CONSULTS.R.L.; S.N.U. DI ESPOSITO CARLO & C.S.R.L.

3 febbraio 1999:SACAGICA S.R.L.;WASTE MANAGEMENT ITALIA S.R.L.;S.A.S.P.I. Societa servizi pubblici italianiS.P.A.; SIRTIS SRL; SERVIZI PIEMONTES.R.L.

3 giugno 1999:SOCIETA APPALTIPUBBLICI – SAP SPA; RECUPERI PIE-MONTESI SRL; TRA.SE – Trasporti Ser-vizi Ecologici SRL; PROGESAM ECOSI-STEMI SRL; GESAM – Gestione ServiziAmbientali S.P.A.

2 luglio 1999: ITALRIFIUTI SPA;SOLARIA FORNACI LATERIZI SRL

13 ottobre 1999: ASPICA SRL.

A queste vanno aggiunte le societacontrollate dalla stessa WASTE ITALIA,ed anche di queste e opportuno dare

conto nel dettaglio: EMICA S.R.L.; ECO-SERVIZI S.P.A.; S.A.R.I. – SOCIETA RI-SCOSSIONE IMPOSTE S.P.A.; P.I.T.E.F.S.R.L.; O.VE.R. S.R.L.; PIACENZA AM-BIENTE S.R.L.; ECOPI S.R.L.; I.R.A.S.R.L.; GESTIONI AMBIENTALI S.R.L.;VE-PART S.R.L.; CONSORZIO A.R.GO.;ECOCAMUNA S.P.A.; SERECOL S.R.L.;NUOVA ECOEDIZIONI S.R.L.; ECOCEN-TRO S.P.A.; GEDIS S.R.L.; G.S.A. – GE-STIONE SERVIZI AMBIENTALI S.C.R.L.

Ai fini di questa indagine, due sonotuttavia gli elementi da mettere in evi-denza: il primo riguarda il processo didismissione in corso delle attivita delgruppo Waste Managment al di fuori degliStati Uniti e dunque anche in Italia. Einfatti imminente la vendita della WASTEITALIA ed e rilevante evidenziare cometra i gruppi potenziali acquirenti figurinola FALCK e la EMIT: come si e visto inprecedenza si tratta di due cordate altempo stesso concorrenti e – in qualchemisura – alleate. Un elemento che laCommissione pone all’evidenza del Parla-mento per segnalare una situazione dimercato senz’altro anomala, visto cheaziende all’apparenza concorrenti sono inrealta legate da compartecipazioni in im-portanti realta societarie.

A cio si lega in maniera diretta ilsecondo elemento da porre in evidenza,desunto dallo studio delle societa control-late dalla WASTE ITALIA: una di queste(a livello di capitale tra le piu rilevanti) ela ECOSERVIZI SPA di Brescia, nella cuicompagine figurano due nominativi chericollegano tale relazione al primo gruppodi societa analizzato. Si tratta di ManlioCerroni, consigliere dal 27 novembre 1998e del citato Giancarlo Russo Corvace,sindaco a partire dalla stessa data.

Un’altra delle societa del gruppo WA-STE ITALIA, la GSA – Gestione ServiziAmbientali, ha invece il capitale socialedetenuto al 50% dalla stessa WASTEITALIA e le restanti quote in possessodella ECOSESTO SPA, azienda a sua voltacontrollata al 91,1% dalla FALCK eall’8,9% dalla CMI, la holding ambientaledel gruppo Falck.

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2.4. Il nodo SLIA. I nomi di ManlioCerroni e di Giancarlo Russo Corvacericonducono in maniera diretta al primogruppo di societa analizzate in questarelazione. A questo proposito e impor-tante analizzare nel dettaglio la societaSLIA SPA, costituita nell’aprile 1951 consede a Roma, in via di Poggio Verde 34(indirizzo comune a molte societa facenticapo al citato Pierangelo Montanucci).Tale societa e attiva nel ciclo dei rifiuti,nel trasporto conto terzi, nella progetta-zione e nella costruzione degli impianti. Ilpresidente del consiglio d’amministrazionee Aurelio Merlo, mentre consigliere ePietro Giovi (entrambi ricorrenti nellesocieta facenti capo a Manlio Cerroni); ildirettore generale e Pierangelo Monta-nucci, mentre il vicepresidente e Gian-carlo Russo Corvace. La societa ha unitalocali a Brindisi, Caserta e Terracina. Ilcapitale sociale e di 12 miliardi e mezzo,la cui titolarita risulta di:

PONTEG SRL (39,88%)

COMMERCAMA (33,33%)

EUROAMBIENTE (11,33%)

Francesco Rando (11,11%)

EMEFIN (4,33%)

Venceslao Ficoneri (0,01%).

La PONTEG SRL e una societa dibroker servizi costituita nel luglio 1984,con sede a Roma in via Portuense 881. Ilcapitale sociale e di 100 milioni, di cuisolo 21 versati: le quote sociali sonodetenute al 50% ciascuno dalla E.GIOVISRL e dalla P.GIOVI SRL. L’amministra-tore unico dal novembre 1989 e PieroGiovi. La societa detiene il 51% delcapitale sociale della RAMOCO SRL.

La E. GIOVI e stata costituita nel luglio1980, con sede a Roma in via Portuense881. Il capitale sociale e di 300 milioni (96milioni versati), ed e detenuto da ManlioCerroni (50%), da Piero Giovi e AnnaMaria Rachele Troiani (25% ciascuno).L’amministratore unico e FrancescoRando (che risulta anche essere presi-dente del consiglio di amministrazione

della citata INES SUD – societa facentecapo a Vincenzo Fiorillo - nonche diret-tore tecnico della RAMOCO).

La quasi gemella P.GIOVI e stata an-ch’essa costituita nel luglio 1980, con sedea Roma nella medesima via Portuense881. Il capitale sociale di 300 milioni (96versati) e qui suddiviso al 50% tra ManlioCerroni e Piero Giovi. L’amministratoreunico e – dalla data della fondazione –Piero Giovi.

La COMMERCAMA SRL, costituita nelsettembre 1991, ha sede a Roma in viaPoggio Verde 34. Il capitale sociale, di 20milioni di lire, e detenuto dalla EMEFINSRL (55%) e da Carlo Merlo (45%).L’amministratore unico e Elvio Biondi(subentrato ad Aurelio Merlo) che figuranegli organismi societari di diverseaziende appartenenti al gruppo Colucci,quali la NUOVA SPRA AMBIENTE, laS.A.C.E. – Servizi per l’ambiente citta diCaserta e la SOCIETA GENERALE.

La EMEFIN, costituita nel giugno 1984,ha sede a Roma in via di Villa Betania 84(che risulta essere il domicilio di Pieran-gelo Montanucci); il capitale sociale, di 20milioni di lire, e detenuto al 99% daAurelio Merlo e all’1% da Ursula RenateJaniszewski. L’amministratore unico e Au-relio Merlo.

Del gruppo imprenditoriale fa parteanche la GIOVI IMPIANTI SRL, societacostituita nell’ottobre 1998 con sede aRoma in via Portuense 881, la cui attivitariguarda la raccolta, il trasporto e losmaltimento dei rifiuti, nonche la proget-tazione e la costruzione di impianti. Ilcapitale sociale, di lire 20 milioni, edetenuto da Manlio Cerroni (50%), PieroGiovi e Anna Maria Rachele Troiani (25%ciascuno).

Lo stesso Manlio Cerroni e consiglieredelegato della SO.R.A.IN. CECCHINIS.P.A., societa con sede a Roma(23), attivanel settore della progettazione e realizza-zione di impianti dedicati alla gestione dei

(23) In via del Poggio Fiorito, 63.

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rifiuti. Il capitale della societa e ripartito,al maggio 1998, tra Manlio Cerroni (56%)e la medesima azienda (44%).

2.5. Il gruppo Celtica Ambiente. LaCELTICA AMBIENTE SRL e una societacostituita a Roma nel maggio del 1990,con capitale di lire 20 milioni – di cuisolo sei milioni versati – e sede sociale invia Pisanelli 40/40a. L’oggetto sociale com-prende tra l’altro « lo studio, la ricerca ela realizzazione di quelle attivita tendentialla eliminazione dell’inquinamento, al ri-ciclaggio dei residui, al recupero dellematerie riutilizzabili, alla produzione dienergia ». La societa, nel novembre 1991,cessa l’attivita nella provincia di Roma esi trasferisce a Milano, ove ha tuttora sedein via Ruggiero Settimo n.1; il capitalesociale aumenta a cinquanta milioni, in-teramente versati dalla CELTICA AM-BIENTE S.A.: secondo le analisi finanzia-rie a disposizione della Commissione,l’azienda milanese presenta una situazionefinanziariamente esposta e di scarsa affi-dabilita. L’amministratore unico, dal feb-braio 1994, e Giulio Bensaja.

La societa ha sottoscritto lo scorsomese di luglio un accordo presso il mi-nistero dell’industria per la riconversionedell’area EVC di Brindisi con la realizza-zione di un impianto di smaltimentorifiuti, annunciando per il progetto uninvestimento di 110 miliardi.

Dalla pagina Internet della CELTICAAMBIENTE e possibile inoltre avere unquadro completo delle partecipazioniazionarie, che riguardano essenzialmenteimpianti di trattamento rifiuti in Campa-nia. Tra le societa controllate dalla CEL-TICA AMBIENTE figura la citata CETANSRL di Napoli il cui capitale sociale – al30 maggio 1998 – era detenuto da GiorgioDi Francia, Francesco La Marca e PietroGaeta. Il Di Francia, come detto, e statosino al 30 gennaio 1993 amministratoredelegato della SISTEMI AMBIENTALIdella Spezia, la societa che gestiva ladiscarica di Pitelli, il cui titolare eraOrazio Duvia, rinviato a giudizio perdisastro ambientale proprio per le attivitadi quell’impianto. Si tratta di una vicenda

di particolare gravita, alla quale la Com-missione Parlamentare d’inchiesta sul ci-clo dei rifiuti ha dedicato uno specificodocumento.

Sulla base di quanto riportato in attigiudiziari depositati in Commissione, inol-tre, lo stesso Giorgio Di Francia, con ilFrancesco La Marca, era titolare nei primianni Novanta della societa DI.FRA.BI. diNapoli, che gestiva la discarica di Pianura.In tale area vennero smaltiti illecitamente,tra gli altri, rifiuti provenienti dall’Acna diCengio, nonche rifiuti solidi urbani pro-venienti da regioni del Nord Italia efraudolentemente fatti entrare in Campa-nia(24).

La CELTICA AMBIENTE S.A. e unasocieta svizzera, con sede a Melide (Can-ton Ticino) in via Cantonale 15, fondatanel novembre 1988 con la denominazionedi CELTICA S.A. per passare all’attualedenominazione nell’aprile 1990. L’aziendaopera nel settore della progettazione egestione di impianti tecnologici per losmaltimento dei rifiuti. Il capitale socialee di 100.000 franchi svizzeri, ma non enota la titolarita dello stesso; l’ammini-stratore unico dal 24 ottobre 1994 eGianlorenzo Binaghi che ha sostituito inquesta carica Arcasio Camponovo. Se-condo le informazioni in possesso dellaCommissione, la sede svizzera non ha piualcuna attivita, ed il gruppo e gestito dallasuccursale di Milano, che ha sede in viaTintoretto 5, e della quale e amministra-tore unico lo stesso Bensaja.

3. Conclusioni. Quella che si e andatadelineando sin qui e una lettura di gruppinazionali operanti nel ciclo dei rifiuti.Come detto in sede di premessa, il puntodi partenza di quest’attivita di ricerca e ilsequestro – richiesto dalla Commissione –di un’area nominalmente adibita a lavag-gio di bidoni per il trasporto di rifiutipericolosi. Dalla societa operante in quel-l’area si e avviata la ricerca dei nessisocietari e organizzativi con altre aziendeattive nel ciclo dei rifiuti.

(24) V. DOC. XXII-bis, n.1, della XII legislatura.

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I gruppi citati rappresentano una rile-vante quota dell’imprenditoria di settore:quello descritto se non e ancora uncartello, e certamente un sistema chepresenta elementi rilevanti di distorsionedel mercato, con ricadute negative sullostesso funzionamento delle regole dellalibera concorrenza. Le ragioni delle coin-teressenze possono infatti prevalere suquelle della concorrenza, con evidentisvantaggi per quelle societa che sono al difuori di questo panorama e soprattuttoper il settore pubblico ed i cittadini cheinvece hanno tutto da guadagnare in uncorretto sistema di mercato.

Devono quindi essere messi in evidenzauna serie di elementi: il primo riguardal’incrocio tra i nominativi delle societacitate in questa relazione e la loro pre-senza o meno in atti giudiziari a dispo-sizione della Commissione. Da questopunto di vista e opportuno segnalare comele maggiori inchieste giudiziarie condottedalla magistratura e dalle forze dell’or-dine in questo campo hanno riguardatosocieta o personaggi qui citati, dall’inchie-sta sulla discarica di Pitelli(25) all’opera-zione Trash(26), dalle indagini sui compo-statori-fantasma(27) a quella sugli appaltidel comune di Anzio(28).

Si tratta pertanto di societa e personecoinvolte a vario titolo in una gestione delciclo dei rifiuti che – per tutti gli anni 80e buona parte degli anni 90 – avevaassunto le caratteristiche di un settoresenza regole, pienamente inserito nel mec-canismo poi divenuto noto come « Tan-gentopoli ». Non solo: si puo affermare permolte delle societa citate (in particolare laSIR o le societa facenti capo a OrazioDuvia) che le stesse agiscono su un doppiobinario, quello della legalita e quellodell’imprenditoria deviata.

Dalla lettura del documento, emergepoi in maniera netta che i diversi gruppi

(25) V. DOC. XXIII, n .28.

(26) V. DOC. XXIII, n. 34.

(27) V. DOC. XXIII, n. 13.

(28) V. DOC. XXIII, n. 16, p. 19.

imprenditoriali sono al tempo stesso con-correnti e partner, con evidenti ricadutenegative sul sistema e sulla trasparenzadegli appalti nel settore.

C’e da osservare il ruolo di alcunesocieta che si presentano come incroci didiversi interessi: la SLIA S.P.A., la SLIA-SPRA, la ETR, la ECOSERVIZI SPA e laGSA. Nella SLIA SPA (detenuta in mag-gioranza dal gruppo Cerroni) l’11,1% delcapitale sociale e in possesso di FrancescoRando, che ricopre – tra l’altro – l’inca-rico di presidente del consiglio di ammi-nistrazione della INES SUD SRL, societadel gruppo SIR. Per quanto riguarda laSLIA-SPRA, si tratta di una societa incooperativa tra la SLIA e la SPRA equindi tra il gruppo Cerroni e il gruppoColucci-Pisante. Nella ETR, invece, il 90%del capitale sociale risulta detenuto dalgruppo Falck e il 10% dal gruppo Colucci-Pisante. Il capitale sociale della G.S.A.,invece, e suddiviso paritariamente tra laWASTE ITALIA e la ECOSESTO S.P.A.,azienda del gruppo Falck. Infine la ECO-SERVIZI S.P.A., azienda del gruppo WA-STE ITALIA, nella quale ricopre, dal 27novembre 1998, l’incarico di consigliereManlio Cerroni.

L’ultimo elemento da mettere in evi-denza – per le sue ricadute di scarsatrasparenza – e la riconducibilita di moltidei gruppi citati ad aziende svizzere olussemburghesi. Come si e visto dallalettura del documento, infatti, la riparti-zione del capitale sociale di queste societaestere non e noto, e non e pertantopossibile risalire ai reali titolari dei gruppicitati.

Dal punto di vista delle quote diproprieta, un’anomalia e rappresentatadal fatto che in molte occasioni societacon un capitale di centinaia di milioni(quando non di miliardi) sono controllateda societa con il minimo capitale socialeprevisto dalla legge (20 milioni). Cio siaccompagna al cosiddetto meccanismodelle « scatole cinesi » per cui le societa sicontrollano a vicenda, e non e possibilecomprendere in definitiva la reale titola-rita dell’impresa.

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Esiste infine un ultimo elemento daevidenziare, connesso a quel meccani-smo di concorrenza-partenariato soprarichiamato: un mercato cosı costituito edi fatto povero di risorse, che generanoanomalie anche rilevanti. Si verificanocasi di appalti suddivisi in diversi lottia cui partecipa un numero di societapari ai lotti in assegnazione. Un mec-canismo illustrato alla Commissione perquanto riguarda la citta di Catania, mache risulta essere in atto anche perNapoli.

Illeciti nel settore ambientale ed am-ministrativo, una concorrenza non pienanonche una scarsa trasparenza: si trattadi tre elementi che emergono in manieraforte da questo che e solo un primoscreening. Si tratta di un lavoro di inda-gine che la Commissione sta sviluppando,con ulteriori accertamenti e riscontri giaavviati sulle societa gia incontrate nelcorso dei numerosi sopralluoghi svolti ocomunque citate nelle relazioni gia ap-provate. Inoltre saranno analizzate neldettaglio le aziende operanti specifica-mente nella gestione dei rifiuti speciali,alla luce dei risultati del questionarioinviato alle imprese grandi produttrici di

rifiuti, ed in particolare alle aziende arischio di incidente rilevante.

Tra i compiti che la Commissione siprefigge di assolvere nei prossimi mesi, visara quello di verificare in che misura igruppi imprenditoriali citati nella presenterelazione occupino effettivamente il com-parto degli appalti concessi dai comuni, setale occupazione incida negativamentesulla trasparenza delle procedure d’ap-palto e se gli stessi partecipino nellesocieta miste di cui i comuni spesso siavvalgono per la gestione dei servizi dinettezza urbana.

Le infiltrazioni della criminalita orga-nizzata e il tema dei traffici internazionalidi rifiuti sono due ulteriori filoni diindagine che la Commissione ha in corso:dal forum nazionale sulla criminalita am-bientale organizzato a Napoli nel febbraio1999, ai piu recenti seminari pubblicisull’istituto del commissariamento – svol-tisi nuovamente a Napoli e a Bari – sononumerosi gli spunti e le segnalazioni sullequali la Commissione sta lavorando, conaudizioni e attivita autonoma di indagine.Si tratta di temi ai quali sara dedicatouno specifico documento che riportera irisultati delle citate indagini.

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