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Revisione 01 agg. 23/11/2011

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IMPRESA BETON S.P.A.

PIANO OPERATIVO di SICUREZZA

(P.O.S.) (ai sensi del D.Lgs. 9 aprile 2008, n. 81 e s.m.i.)

L’Impresa:

timbro e firma(Il Datore di Lavoro)

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INDICE

1 DATI GENERALI DEL CANTIERE.............................................................................................................. 4

2 DATI IDENTIFICATIVI DELL'IMPRESA ESECUTRICE ................................................................................. 4

3 SPECIFICHE MANSIONI INERENTI LA SICUREZZA ................................................................................. 5

4 DESCRIZIONE DELL'ATTIVITÀ DI CANTIERE ........................................................................................... 6

5 DESCRIZIONE DELLE MODALITÀ ORGANIZZATIVE ............................................................................... 7

6 ELENCO DEI PONTEGGI, DELLE MACCHINE, ATTREZZATURE ED IMPIANTI .......................................... 9

7 ELENCO DELLE SOSTANZE E PREPARATI PERICOLOSI ........................................................................ 11

8 ELENCO DEI DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE .................................................................... 12

9 ESITI DEI RAPPORTI DI VALUTAZIONE DEL RUMORE E DELLE VIBRAZIONI ......................................... 13

10 MACROCLIMA .................................................................................................................................... 14

11 PROCEDURE COMPLEMENTARI E DI DETTAGLIO RICHIESTE DAL PSC (QUANDO PREVISTO) ........... 15

12 DOCUMENTAZIONE IN MERITO ALL’INFORMAZIONE E FORMAZIONE FORNITE AI LAVORATORI OCCUPATI IN CANTIERE .............................................................................................................................. 16

13 VALUTAZIONE DEI RISCHI DEL CANTIERE ........................................................................................... 17 ALLEGATO 1: CERTIFICATI DI CONFORMITA’ MACCHINE, IMPIANTI, APPARECCHI DI SOLLEVAMENTO, ETC. ................................................................................................................................... 26 ALLEGATO 2: SCHEDE DI SICUREZZA DELLE SOSTANZE E PREPARATI PERICOLOSI .......................... 27 ALLEGATO 3: ESITI DEI RAPPORTI DI VALUTAZIONE DEL RUMORE E/O VIBRAZIONI ......................... 34

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DEFINIZIONI ED ABBREVIAZIONI:

Direttore tecnico di cantiere: Figura incaricata della gestione del cantiere, compresa la sicurezza. Può essere un Legale Rappresentante o un dipendente della ditta appaltatrice o un professionista esterno da questa individuato. Capocantiere / Preposto: Persona che, in ragione delle competenze professionali e nei limiti di poteri gerarchici e funzionali adeguati alla natura dell'incarico conferitogli, sovrintende all’attività lavorativa e garantisce l'attuazione delle direttive ricevute, controllandone la corretta esecuzione da parte dei lavoratori ed esercitando un funzionale potere di iniziativa. RSPP: Responsabile del servizio di prevenzione e protezione. Lavoratore autonomo: Persona fisica la cui attività professionale contribuisce alla realizzazione dell'opera senza vincolo di subordinazione; PSC: il piano di sicurezza e di coordinamento di cui all'articolo 100, comma 1 del D.Lgs. 81/2008 e s.m.i.. CSE: Coordinatore per la sicurezza in fase di esecuzione (di seguito: Coordinatore per la sicurezza). CSP: Coordinatore per la sicurezza in fase di progettazione. IMPRESA AFFIDATARIA: Impresa titolare del contratto di appalto con il committente che, nell’esecuzione dell’opera appaltata, può avvalersi di imprese subappaltatrici o di lavoratori autonomi. IMPRESA ESECUTRICE: Impresa che esegue un’opera o parte di essa impegnando proprie risorse umane e materiali.

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1 DATI GENERALI DEL CANTIERE CANTIERE

Indirizzo di cantiere

Via Settima Strada, 17 35100 z.i. - Padova

Eventuali recapiti

-

2 DATI IDENTIFICATIVI DELL'IMPRESA ESECUTRICE IMPRESA ESECUTRICE

Denominazione

BETON S.P.A.

Indirizzo Via Verdi, 15 - Padova

Telefono/Fax Tel. 049/111111 – Fax 049/111112

Datore di Lavoro

Sig. G. Lucarini

Attività dell’impresa esecutrice

Montaggio strutture prefabbricate ed opere complementari

Incarico ricevuto da: Impresa Affidataria s.r.l. Via Quinta Strada 20 35100 z.i. - Padova

Elenco dei lavoratori dell’impresa esecutrice presenti in cantiere:

Numero (od eventuale nominativo) lavoratori dell’impresa presenti in cantiere

(divisi per mansione)

QUALIFICA o MANSIONE

2 Operaio qualificato

1 Operaio qualificato - gruista

2 Operaio specializzato

1 Apprendista

TOTALE N. 6

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3 SPECIFICHE MANSIONI INERENTI LA SICUREZZA SOGGETTI DELL’IMPRESA ESECUTRICE RESPONSABILI PER LA SICUREZZA DEL PRESENTE CANTIERE Nominativo del Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione (RSPP)

Sig. G. Lucarini

Nominativo Addetto/i Primo Soccorso Sig. F. Betti

Nominativo Addetto/i Prevenzione Incendi ed Evacuazione

Sig. L. Rossi

Nominativo del Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza

aziendale (RLS) territoriale (RLST) di sito produttivo

Sig. L. Rossi

Nominativo del Medico Competente

non obbligatorio

Dott. S. Gori

Nominativo Direttore Tecnico di cantiere

Sig. G. Lucarini

Nominativo capocantiere/preposto

Sig. L. Rossi

Si riportano le specifiche mansioni, inerenti la sicurezza, svolte in cantiere da ogni figura nominata allo scopo dall'impresa esecutrice:

Qualifica Mansione svolta in cantiere ai fini della sicurezza

Direttore Tecnico di Cantiere (DTC)

Fare propri la valutazione del rischio cantiere ed il piano operativo e verificarne costantemente la coerenza con le misure di sicurezza previste nel piano di sicurezza e coordinamento e nei successivi eventuali aggiornamenti dello stesso effettuati dal CSE.

Capocantiere e/o Preposto

Impartire le istruzioni di lavoro e fare attuare ai lavoratori le misure e procedure di sicurezza contenute nei documenti della sicurezza del cantiere e dell’impresa. Cooperare con il CSE per evidenziare eventuali incongruenze tra le evenienze del cantiere e la pianificazione prevista. Tenere sotto controllo la manutenzione delle macchine e degli apparati di sicurezza delle attrezzature.

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4 DESCRIZIONE DELL'ATTIVITÀ DI CANTIERE

Data prevista inizio lavorazioni 02/12/2012

Durata presunta delle lavorazioni 70 giorni

Si riporta di seguito l’elenco delle lavorazioni che vengono eseguite nel cantiere direttamente dall’impresa esecutrice

Lavorazione1 (in ordine presunto di esecuzione)

Durata della lavorazione

Eventuali turni di lavoro

Fase 1) Montaggio dei prefabbricati nel cantiere 40 giorni -

Fase 2) Esecuzione opere di copertura, coibentazione e impermeabilizzazione

40 giorni -

Fase 3) Esecuzione opere di sigillatura e ripristino dei manufatti danneggiati durante il trasporto e montaggio

20 giorni -

Fase 4) …………………………………………………………………

Fase 5) …………………………………………………………………

Fase 6) …………………………………………………………………

Si riporta di seguito l’elenco delle lavorazioni che vengono eseguite nel cantiere da eventuali lavoratori autonomi subaffidatari operanti per conto dell’impresa esecutrice

non compilato in quanto non vi sono lavorazioni affidate a lavoratori autonomi subaffidatari Numero (od eventuale nominativo) dei lavoratori autonomi operanti in

cantiere per conto dell’impresa (divisi per attività, in ordine presunto di

esecuzione)

ATTIVITÀ SVOLTA Durata della lavorazione

TOTALE N. 1 NOTA: Nel capitolo 13 “VALUTAZIONE DEI RISCHI DEL CANTIERE” vengono riportate le modalità organizzative e le valutazioni dei rischi delle singole lavorazioni qui individuate.

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5 DESCRIZIONE DELLE MODALITÀ ORGANIZZATIVE

Aspetto Descrizione / identificazione caratteri significativi Vedasi eventuale documentazione

allegata Recinzione area di cantiere Recinzione mediante moduli di rete metallica su

stanti con piedini in cls ed interposta rete plastica arancione. Le singole aree operative verranno segnalate e delimitate mediante transenne e/o nastro bicolore, in funzione dell’avanzamento delle lavorazioni (a cura della presente impresa esecutrice).

Viabilità ed accessi di cantiere

Si utilizzerà l’accesso carraio di cantiere presente sul fronte sud del lotto (Via Settima Strada 17); la viabilità interna sarà preventivamente predisposta dall’impresa affidataria, e consisterà in piste di transito temporanee di caratteristiche adeguate al carico/asse ed alle sollecitazioni indotte dai mezzi d’opera.

Aree di deposito materiali I manufatti saranno conferiti in cantiere in funzione dell’avanzamento del piano di montaggio. Qualora si dovesse rendere necessario lo stoccaggio in cantiere, saranno depositati presso l’area deposito materiali presente in corrispondenza del fronte Est del lotto.

Aree di deposito attrezzature Data la tipologia delle opere in appalto, non si prevede il deposito di attrezzature. L’autogru stazionerà in cantiere.

Altro (specificare) -

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Si riporta di seguito un quadro riepilogativo sintetico dei principali servizi igienico assistenziali previsti e/o presenti per lo specifico cantiere.

Descrizione Specificare l’opzione pertinente Eventuali note esplicative

Cassetta di Pronto Soccorso Pacchetto di medicazione

Messo a disposizione da

non pertinente

Organizzato in accordo con

Da installarsi a cura dell’impresa esecutrice

WC Messo a disposizione da impresa Affidataria

non pertinente

Presenti in cantiere n.2 WC chimici, installati a cura dell’Impresa affidataria.

Organizzato in accordo con

Da installarsi a cura dell’impresa esecutrice

Lavabi Messo a disposizione da impresa Affidataria

non pertinente Presenti in cantiere, installati a cura dell’Impresa affidataria.

Organizzato in accordo con

Da installarsi a cura dell’impresa esecutrice

Docce Messo a disposizione da

non pertinente

Organizzato in accordo con

Da installarsi a cura dell’impresa esecutrice

Spogliatoi Messo a disposizione da impresa Affidataria

non pertinente Presenti in cantiere, installati a cura dell’Impresa affidataria.

Organizzato in accordo con

Da installarsi a cura dell’impresa esecutrice

Altro (specificare) Messo a disposizione da

non pertinente

Organizzato in accordo con

Da installarsi a cura dell’impresa esecutrice

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6 ELENCO DEI PONTEGGI, DELLE MACCHINE, ATTREZZATURE ED IMPIANTI Si riporta di seguito un elenco riepilogativo delle principali macchine, attrezzature, opere provvisionali ed impianti dell’impresa esecutrice (di proprietà/a nolo/in uso comune con altri, o comunque nella disponibilità dell’impresa esecutrice) previste per le lavorazioni e/o utilizzate nello specifico cantiere; la relativa documentazione è disponibile in copia in cantiere, e sarà esibita a richiesta degli Organi di vigilanza.

Macchine, attrezzature ed impianti Presente in

cantiere Libretti di istruzione o procedure di utilizzo / manuale d’uso e manutenzione

Collaudo Verifiche periodiche

Uso comune con altre imprese

Altre indicazioni

Pistola sparachiodi        Molatrice portatile (Flessibile)       Certificato

conformità “CE”

Avvitatore elettrico       Certificato conformità “CE”

Betoniera a bicchiere       Certificato conformità “CE”

Martellone      

Sega circolare       Certificato conformità “CE”

Spruzzatrice per intonaci       Certificato conformità “CE”

Fiamma ossiacetilenica       Certificato conformità “CE”

Tagliamattoni elettrica      

Lampada portatile       Certificato conformità “CE”

Macchine per la lavorazione del ferro

     

Martello demolitore       Certificato conformità “CE”

Perforatore elettrico (tipo kango)       Certificato conformità “CE”

Gruppo elettrogeno      

Centrale di betonaggio      

Motopompa o elettropompa      

Saldatrice elettrica       Certificato conformità “CE”

Spruzzatrice per pitture      

Staggia vibrante      

Tagliapavimenti elettrica      

Compressore       Certificato conformità “CE”

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Ponte su ruote (Trabattello)      

Ponte sospeso con argano     INAIL ARPA  

Ponteggi       Autorizzazione ministeriale

Ponte su cavalletti        

Gru a torre     INAIL ARPA    Funi e bilancini        Cestoni – Forche        Gru con rotazione dal basso     INAIL ARPA    Argano a bandiera (< 200 kg)            

Attrezzi di uso corrente Presente in

cantiere Libretti di istruzione o procedure di utilizzo/ manuale d’uso e manutenzione

Collaudo Verifiche periodiche

Uso comune con altre imprese

Altre indicazioni

Dumper      

Autogrù semovente     INAIL ARPA   Collaudo funi metalliche

Escavatore      

Compattatore      

Rullo compressore      

Cestello idraulico     INAIL ARPA  

Pala meccanica e/o ruspa      

Autobetoniera      

Autocarri      

Elevatore a cavalletto (> 200 kg)     INAIL ARPA  

Vibrofinitrice per asfalti      

Battipalo      

Scale      

Altro (specificare)        

Altro (specificare)          

Impianto di messa a terra     DENUNCIA INAIL e ARPA   Impianto elettrico di cantiere     invio copia della

dichiarazione di conformità a INAIL e ARPA

   

Impianto scariche atmosferiche     DENUNCIA INAIL e ARPA    

Si allega copia dei certificati di conformità (vedasi Allegato 1). L’elenco e la relativa documentazione allegata saranno aggiornati in funzione di eventuali sopraggiunte variazioni in corso d’opera.

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7 ELENCO DELLE SOSTANZE E PREPARATI PERICOLOSI Si riporta l’elenco delle sostanze e preparati pericolosi utilizzati nel cantiere: Sostanza chimica pericolosa (denominazione commerciale)

Tipologia

Fase lavorativa di utilizzo

Epoxy Resina epossidica/vinil-estere Realizzazione ancoraggi

Concrete RCK Cemento Realizzazione fondazioni ed elementi di completamento

EmacoXYZ

Malta cementizia espansiva Getti di completamento

Sealant XYZ Silicone Sigillatura giunti

Sealant Foam

Schiuma poliuretanica espandente Sigillatura giunti

Nell’allegato 2 viene riportata copia delle schede di sicurezza dei prodotti sopra individuati. L’elenco e la relativa documentazione allegata saranno aggiornati in funzione di eventuali sopraggiunte variazioni in corso d’opera.

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8 ELENCO DEI DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE Si riporta la lista dei DPI (Dispositivi di Protezione Individuale) forniti ai lavoratori occupati in cantiere: Qualifica o mansione

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Fase lavorativa di utilizzo

Gruista (autogru)

Scarico, montaggio e movimentazione manufatti

Moviere Ausilio alle manovre dei

mezzi Addetto al montaggio

Scarico, montaggio e movimentazione manufatti

…… ……

(1) Cuffie antirumore, archi antirumore, tappi auricolari (2) Imbracature di sicurezza, connettori, linea vita, sistemi anticaduta (3) Visiera, tuta e grembiuli di cuoio per saldatori, tute impermeabili ad agenti chimici

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9 ESITI DEI RAPPORTI DI VALUTAZIONE DEL RUMORE E DELLE VIBRAZIONI RISCHIO RUMORE L’esito del rapporto di valutazione di esposizione dei lavoratori al rumore, relativamente alle lavorazioni svolte nello specifico cantiere, è il seguente:

Misurazione del rumore eseguita mediante fonometro

Autocertificazione (per il rischio rumore inferiore a 80 dB(A))

Copia dell’esito del rapporto di valutazione del rumore/autocertificazione viene riportata nell’allegato 3. RISCHIO VIBRAZIONI L’esito del rapporto di valutazione di esposizione dei lavoratori alle vibrazioni, relativamente alle lavorazioni svolte in questo cantiere, è il seguente:

Misurazione delle vibrazioni effettuata mediante accelerometro

Autocertificazione (valori inferiori alla soglia di azione)

Copia dell’esito del rapporto di valutazione delle vibrazioni/autocertificazione viene riportata nell’allegato 3.

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10 MACROCLIMA Condizioni climatiche avverse possono incidere in maniera significativa sul livello di rischio delle lavorazioni effettuate all’esterno. PERIODO ESTIVO

Saranno valutate le previsioni e le condizioni del tempo per impostare le misure di prevenzione; i lavoratori saranno informati sui rischi e sulle misure di prevenzione per evitare il colpo di calore. Misure di prevenzione per addetti:

Sono previste pause durante il turno lavorativo in un luogo fresco, con durata variabile in rapporto al clima e all’attività fisica del lavoro. I lavoratori saranno invitati a rispettarle, non lasciandole alla sola libera decisione del lavoratore.

Sul posto di lavoro sono disponibili acqua potabile e integratori salini in quantità adeguata

I lavori particolarmente pesanti vengono eseguiti nelle prime ore del mattino; le lavorazioni verranno programmate tenendo conto delle zone meno esposte. Rotazione nel turno dei lavoratori più esposti; la presenza di lavoratori in postazioni isolate verrà ridotta al minimo.

I lavoratori indossano, se il casco non è necessario, un adeguato copricapo per proteggersi dal sole.

Le lavorazioni saranno effettuate durante la stagione invernale. PERIODO INVERNALE / EVENTI ATMOSFERICI ECCEZIONALI Ai lavoratori verrà fornito idoneo vestiario/equipaggiamento e DPI. In caso di eventi meteorologici eccezionali ovvero in presenza di ghiaccio o neve con conseguente formazione di superfici ghiacciate o innevate che comportino il rischio di scivolamento delle maestranze, sarà cura dell’Impresa (tramite il Preposto) verificare il grado di sicurezza, provvedendo ove necessario alla sospensione delle lavorazioni all’aperto fino al ripristino delle condizioni di sicurezza.

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11 PROCEDURE COMPLEMENTARI E DI DETTAGLIO RICHIESTE DAL PSC (QUANDO PREVISTO)

Si riporta di sequito un quadro riepilogativo sintetico dei rischi/aspetti critici maggiormente significativi presenti nell’ambito dello specifico cantiere.

esiste PSC di riferimento e sono richieste procedure complementari e di dettaglio;

oppure:

esiste PSC di riferimento ma non sono richieste procedure complementari e di dettaglio;

oppure:

non esiste PSC di riferimento

TITOLO PROCEDURA: LINEE AEREE INTERFERENTI

SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE: La procedura ha lo scopo di impedire eventuali interferenze del braccio dell’autogru e dei prefabbricati durante le normali manovre di movimentazione dei carichi.

DESCRIZIONE DEL LAVORO: Movimentazione meccanica di travi e pilastri prefabbricati tramite autogru

MEZZI UTILIZZATI: Autogru GRIL 15 Locatelli

RISCHI POSSIBILI: • Collisione dei carichi con le linee aeree presenti • Caduta dall’alto di materiali

MISURE DI SICUREZZA: Viene prescritto quanto segue: per assicurarsi che nel campo di azione delle macchine operatrici sia mantenuta una distanza minima di sicurezza di 5m (tabella I – all. IX D.Lgs. 81/08 e s.m.i.) dalle linee aeree in tensione (132 kV) interferenti con i lavori sarà disposto un idoneo tavolato a protezione delle linee stesse onde evitare contatti accidentali.

OSSERVAZIONI E RESPONSABILITA’ PER IL CONTROLLO:

Diretti responsabili per l’applicazione della procedura sono gli operai addetti alla realizzazione del tavolato. Responsabile del controllo è il capocantiere. Gli operatori sottoscrivendo tale documento si impegnano a rispettare quanto ordinato.

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12 DOCUMENTAZIONE IN MERITO ALL’INFORMAZIONE E FORMAZIONE FORNITE AI LAVORATORI OCCUPATI IN CANTIERE

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Sig. G. Lucarini (datore di lavoro, RSPP)

Sig. L. Rossi (RLS, PI, gruista)

Sig. F. Betti (PS)

Sig. R. Verdi

Sig. U. Bandoni

Sig. U. Conti (apprendista)

La documentazione originale della formazione svolta è disponibile presso la sede dell’impresa.

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13 VALUTAZIONE DEI RISCHI DEL CANTIERE METODOLOGIA E CRITERI Per ogni lavorazione vengono individuati i relativi pericoli connessi con le lavorazioni stesse, le attrezzature impiegate e le eventuali sostanze utilizzate. I rischi sono stati analizzati in riferimento ai pericoli correlati alle diverse attività, alla gravità del danno, alla probabilità di accadimento ed alle norme di legge e di buona tecnica. La stima del rischio, necessaria per definire le priorità negli interventi correttivi, è stata effettuata tenendo conto di:

gravità del danno (funzione del numero di persone coinvolte e delle conseguenze sulle persone in base a eventuali conoscenze statistiche o a previsioni ipotizzabili); probabilità di accadimento (funzione delle condizioni di sicurezza legate principalmente a valutazioni sullo stato di fatto tecnico).

Il valore numerico della valutazione del rischio riportato nelle valutazioni è il seguente: 1. BASSO 2. MEDIO 3. ALTO Tale quantificazione tiene conto anche della probabilità di presenza nella zona di rischio, il tempo di permanenza nella stessa, l'esperienza e la formazione degli esposti, la dotazione di dispositivi di protezione individuale e collettiva. Si sottolinea che il criterio di valutazione non consiste solo nell'attribuzione di un punteggio, quanto piuttosto nell'individuazione di un percorso logico. Nel seguito si riportano le valutazioni dei rischi e le relative misure preventive e protettive individuate per ciascuna delle fasi lavorative di cui alla sezione “Descrizione dell’attività di cantiere” del presente documento POS.

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VALUTAZIONE DEI RISCHI DELLE LAVORAZIONI

FASE DI LAVORAZIONE n° 1 – (Movimentazione dei manufatti prefabbricati)

1) DESCRIZIONE DELLA LAVORAZIONE

Movimentazione dei manufatti prefabbricati

2) MODALITA’ DI GESTIONE IN SICUREZZA DELLA FASE LAVORATIVA

Verranno predisposti adeguati percorsi con relativa segnaletica. La zona interessata all’operazione sarà segnalata. Sarà vietata la presenza di persone presso le macchine in manovra. I non addetti alle manovre dovranno mantenersi a distanza di sicurezza. Agli addetti saranno impartite le necessarie informazioni per la corretta movimentazione di carichi pesanti e/o ingombranti.

3) MACCHINE, ATTREZZATURE E IMPIANTI UTILIZZATI

MACCHINA Scheda di riferimento

Autogrù

Scale

Ponteggio

Autocarro

1

2

3

5

4) VALUTAZIONE DEL RISCHIO

Si rimanda al modello di valutazione dei rischi di seguito riportato.

5) EVENTUALI PRECAUZIONI E MISURE DI PREVENZIONE DA ADOTTARE PRIMA E DOPO LA FASE

6) NOTE INFORMATIVE PER IL CSE2

2Nota: da predisporre prima dell’inizio della lavorazione, l’elenco di informazioni verrà tenuto aggiornato durante l’esecuzione dei lavori.

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SCHEDA DI VALUTAZIONE FASE DI LAVORAZIONE n° 1 – (Movimentazione dei manufatti prefabbricati)

INDIVIDUAZIONE DEI PERICOLI

STIMA DEL RISCHIO MISURE DI PREVENZIONE E ISTRUZIONE PER ADDETTI

DPI

Ribaltamento dei mezzi di trasporto e di sollevamento.

Investimento da mezzi semoventi.

Rischio basso Verranno usati correttamente i mezzi di sollevamento rispettando le tabelle. Il materiale verrà scaricato in modo simmetrico.

I mezzi verranno condotti a passo d’uomo. Saranno usate segnalazioni acustiche e visive. Verrà vietata la sosta nel raggio d’azione delle macchine. Presenza di moviere.

Casco, scarpe antinfortunistiche, vestiario ad alta visibilità

Rischio medio

Rischio alto

Ribaltamento dei manufatti. Rischio basso Sarà reso stabile il materiale sui pianali. In

quota, prima di sganciare le funi di sollevamento, verrà fissato il pezzo in modo stabile.

Casco, scarpe antinfortunistiche,

Rischio medio

Rischio alto

Schiacciamento e/o lacerazione degli arti.

Rischio basso I pezzi sollevati verranno guidati tenendo le mani in posizioni tali da non essere schiacciate.

Casco, scarpe antinfortunistiche, guanti

Rischio medio

Rischio alto

Cadute di materiale dall’alto. Rischio basso Non sarà possibile interporsi tra il carico

sollevato e/o in movimentazione. Verrà evitato il passaggio sotto i carichi.

Casco, scarpe antinfortunistiche

Rischio medio

Rischio alto

Rumore Rischio basso Utilizzo dei DPI Otoprotettori

Rischio medio

Rischio alto

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FASE DI LAVORAZIONE n° 2 – (Sollevamento dei manufatti nel cantiere)

1) DESCRIZIONE DELLA LAVORAZIONE

Sollevamento dei manufatti nel cantiere

2) MODALITA’ DI GESTIONE IN SICUREZZA DELLA FASE LAVORATIVA

Verrà verificato il peso del manufatto indicato nella targhetta di identificazione. L’autogru verrà posizionata correttamente su terreno solido e piano entro i limiti di sbraccio del peso. Saranno utilizzati funi, ganci ed altri accessori di portata corrispondente al carico. Saranno osservati gli schemi di sollevamento per sollevare il peso. Il carico non sarà manovrato sopra le persone. Non sosteranno persone sotto il carico. Verranno utilizzate delle funi per guidare i pezzi da terra. Verranno rispettate le distanze di sicurezza dalle linee elettriche.

3) MACCHINE, ATTREZZATURE E IMPIANTI UTILIZZATI

MACCHINA Scheda di riferimento

Autogrù.

Scale.

Ponteggio

Autocarro

1

2

3

5

4) VALUTAZIONE DEL RISCHIO

Si rimanda al modello di valutazione dei rischi di seguito riportato.

5) EVENTUALI PRECAUZIONI E MISURE DI PREVENZIONE DA ADOTTARE PRIMA E DOPO LA FASE

6) NOTE INFORMATIVE PER IL CSE3

3Nota: da predisporre prima dell’inizio della lavorazione, l’elenco di informazioni verrà tenuto aggiornato durante l’esecuzione dei lavori.

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SCHEDA DI VALUTAZIONE FASE DI LAVORAZIONE n° 2 – (Sollevamento dei manufatti nel cantiere)

INDIVIDUAZIONE DEI PERICOLI

STIMA DEL RISCHIO MISURE DI PREVENZIONE E ISTRUZIONE PER ADDETTI

DPI

Ribaltamento dei mezzi di trasporto e di sollevamento.

Investimento da mezzi semoventi.

Rischio basso Verranno usati correttamente i mezzi di sollevamento rispettando le tabelle. Il materiale verrà scaricato in modo simmetrico.

I mezzi verranno condotti a passo d’uomo. Saranno usate segnalazioni acustiche e visive. Verrà vietata la sosta nel raggio d’azione delle macchine. Presenza di moviere.

Casco, scarpe antinfortunistiche, vestiario ad alta visibilità

Rischio medio

Rischio alto

Ribaltamento dei manufatti. Rischio basso Sarà reso stabile il materiale sui pianali. In

quota, prima di sganciare le funi di sollevamento, verrà fissato il pezzo in modo stabile.

Casco, scarpe antinfortunistiche,

Rischio medio

Rischio alto

Schiacciamento e/o lacerazione degli arti.

Rischio basso I pezzi sollevati verranno guidati tenendo le mani in posizioni tali da non essere schiacciate.

Verranno utilizzate correttamente scale, ponti sviluppabili e funi.

Casco, scarpe antinfortunistiche, guanti

Rischio medio

Rischio alto

Cadute di materiale dall’alto. Rischio basso Non sarà possibile interporsi tra il carico

sollevato e/o in movimentazione. Verrà evitato il passaggio sotto i carichi.

Casco, scarpe antinfortunistiche

Rischio medio

Rischio alto

Rumore Rischio basso Utilizzo dei DPI Otoprotettori

Rischio medio

Rischio alto

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FASE DI LAVORAZIONE n° 3 – (Montaggio dei manufatti prefabbricati)

1) DESCRIZIONE DELLA LAVORAZIONE

Montaggio dei manufatti prefabbricati

2) MODALITA’ DI GESTIONE IN SICUREZZA DELLA FASE LAVORATIVA

IN FASE DI MONTAGGIO PILASTRI: Verranno scaricati i pilastri in modo simmetrico dal pianale di carico dell’automezzo, conservando la stabilità del carico. Verranno sollevai i manufatti secondo gli schemi di sollevamento, con funi, ganci moschettoni di portata adeguata al peso. I pezzi verranno sollevati e guidati con funi di adeguata lunghezza mantenendosi fuori dalla zona di caduta del pezzo. Il pilastro verrà incuneato nel plinto prima di sganciare le funi. Verranno sganciate le funi salendo in quota con scale trattenute al piede o con ponte sviluppabile.

3) MACCHINE, ATTREZZATURE E IMPIANTI UTILIZZATI

MACCHINA Scheda di riferimento

Autogrù.

Scale.

Ponteggio

Saldatrice elettrica

Autocarro

Martello demolitore

Avvitatore elettrico

Betoniera a bicchiere

Flessibile

Sega circolare

1

2

3

4

5

6

7

8

9

10

4) VALUTAZIONE DEL RISCHIO

Si rimanda al modello di valutazione dei rischi di seguito riportato.

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5) EVENTUALI PRECAUZIONI E MISURE DI PREVENZIONE DA ADOTTARE PRIMA E DOPO LA FASE

6) NOTE INFORMATIVE PER IL CSE4

4Nota: da predisporre prima dell’inizio della lavorazione, l’elenco di informazioni verrà tenuto aggiornato durante l’esecuzione dei lavori.

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SCHEDA DI VALUTAZIONE FASE DI LAVORAZIONE n° 3 – (Montaggio dei manufatti prefabbricati)

INDIVIDUAZIONE DEI PERICOLI

STIMA DEL RISCHIO MISURE DI PREVENZIONE E ISTRUZIONE PER ADDETTI

DPI

Ribaltamento dei mezzi di trasporto e di sollevamento.

Investimento da mezzi semoventi.

Rischio basso Verranno usati correttamente i mezzi di sollevamento rispettando le tabelle. Il materiale verrà scaricato in modo simmetrico.

I mezzi verranno condotti a passo d’uomo. Saranno usate segnalazioni acustiche e visive. Verrà vietata la sosta nel raggio d’azione delle macchine. Presenza di moviere.

Casco con sottogola, scarpe antinfortunistiche, vestiario ad alta visibilità

Rischio medio

Rischio alto

Ribaltamento dei manufatti. Rischio basso Sarà reso stabile il materiale sui pianali. In

quota, prima di sganciare le funi di sollevamento, verrà fissato il pezzo in modo stabile.

Casco con sottogola, scarpe antinfortunistiche, Rischio medio

Rischio alto

Schiacciamento e/o lacerazione degli arti.

Rischio basso I pezzi sollevati verranno guidati tenendo le mani in posizioni tali da non essere schiacciate.

Verranno utilizzate correttamente scale, ponti sviluppabili e funi.

Casco con sottogola, scarpe antinfortunistiche, guanti Rischio medio

Rischio alto

Cadute di materiale dall’alto. Rischio basso Non sarà possibile interporsi tra il carico

sollevato e/o in movimentazione. Verrà evitato il passaggio sotto i carichi.

Casco con sottogola, scarpe antinfortunistiche Rischio medio

Rischio alto

Cadute dall’alto. Rischio basso Utilizzare ponteggi e/o trabattelli a norma;

l’utilizzo di scale sarà effettuato solo per interventi di breve durata, garantendo comunque la sicurezza contro l’accidentale scivolamento al piede. Durante i lavori in quota, qualora sia necessario rimuovere temporaneamente porzioni di parapetti, l’operatore sarà saldamente vincolato a parti stabili della

Utilizzo di imbracature di sicurezza con cordino, dissipatore o retrattile; utilizzo di casco con

Rischio medio

Rischio alto

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struttura mediante cordino con dissipatore ed imbracatura di sicurezza.

sottogola

Rumore Rischio basso Utilizzo dei DPI Otoprotettori

Rischio medio

Rischio alto

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ALLEGATO 1: CERTIFICATI DI CONFORMITA’ MACCHINE, IMPIANTI, APPARECCHI DI SOLLEVAMENTO, ETC.

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ALLEGATO 2: SCHEDE DI SICUREZZA DELLE SOSTANZE E PREPARATI PERICOLOSI

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SCHEDA DI SICUREZZA DEL CEMENTO

AI SENSI DELLA DIRETTIVA 2001/58/CE DECRETO LEGISLATIVO 14 marzo 2003, n. 65 - DECRETO MINISTERIALE 10 maggio 2004 Rev. 1 del 17 gennaio 2005 Gruppo SACCI

1. IDENTIFICAZIONE DEL PREPARATO E DELLA SOCIETA’

1.1 Identificazione del preparato

Legante idraulico Nome commerciale: Cemento

1.2 Utilizzazione del preparato

Impiegato in edilizia per la fabbricazione di calcestruzzi e malte idrauliche

1.3 Identificazione del fabbricante

Società: SACCI S.p.A –via Salaria 1035 00138 Roma tel 06 883671 SACCI commissionaria S.p.A -via Salaria 1035 00138 Roma tel 06 883671

Stabilimenti di Castelraimondo (MC) loc. Piermarchi tel 0737 641727/28 Livorno via del Marzocco, 70 – tel. 0586 880601 Testi -loc. Passo dei Pecorai -Greve in Chianti (FI) .tel. 055 854017/18 Cagnano Amiterno- loc. S.Giovanni . (AQ) tel . 0862-978108 Chiamate urgenti Castelraimondo: n.verde 800 013302 –Testi: n.verde. 800 011302 – Livorno: n.verde 800 012302 Cagnano Amiterno n.verde 800 013609

2. COMPOSIZIONE/INFORMAZIONE SUGLI INGREDIENTI

2.1 Prodotto inorganico costituito da una miscela finemente macinata di clinker, gesso ed altri costituenti specifici (calcare, pozzolana, loppa d’altoforno, ceneri volanti, ecc.) nei limiti di composizione specificati dalle rispettive norme di prodotto. Il clinker è il prodotto che esce dal forno sotto forma granulare sinterizzata dopo cottura a circa 1450°C ed è costituito principalmente da silicati, alluminati, ed allumino ferriti di calcio e da piccole quantità di ossidi di calcio e magnesio, solfati di sodio, potassio e calcio, nonché da tracce di altri composti, tra i quali i sali di cromo (VI). 2.2 Non attinente 2.3 Il preparato non è classificato pericoloso ai sensi del D.Lgs. 14 marzo 2003 n° 65 “Attuazione delle direttive 1999/45/CE e 2001/60/CE relative alla classificazione, all’imballaggio e all’etichettatura dei preparati pericolosi”, ma diventa irritante in presenza di acqua in quanto questa soluzione è fortemente alcalina (pH elevato a causa della formazione degli idrossidi di calcio, sodio e potassio). In questa soluzione possono essere presenti modeste quantità di cromo (VI) idrosolubile che, in seguito all’additivazione al cemento di sostanze riducenti, è mantenuto a concentrazioni inferiori allo 0,0002 % (2 ppm) sul peso totale a secco dello stesso cemento, purché questo sia conservato correttamente (vedere punti 7.2 e 10) e messo in opera entro il periodo di conservazione specificato sul sacco o sul documento di trasporto (DDT). In questo modo il preparato può essere commercializzato in conformità al DM 10 maggio 2004 “Recepimento della direttiva 2003/53/CE recante la ventiseiesima modifica alla direttiva 79/769/CEE del Consiglio del 27 Luglio 1976, relativa alle restrizioni in materia di immissione sul mercato e di uso di talune sostanze e preparati pericolosi”. 2.4 Sostanza Classificazione Frasi R

Idrossido di potassio (KOH) C R 35 Idrossido di sodio (NaOH) C R 35

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Composti cromo (VI) T, N R 49 – 43 - 50/53 2.5 Le sostanze di cui al punto 2.4 sono identificate nel modo seguente: Nome n. CAS n. EINECS (Chemical Abstracts Service) (European Inventory of Existings Chemical Substances)

Idrossido di potassio 1310-58-3 215-181-3 Idrossido di sodio 1310-73-2 215-185-5 Composti cromo (VI)

2.6 Non attinente

3. IDENTIFICAZIONE DEI PERICOLI

La polvere del preparato è irritante per gli occhi, le vie respiratorie e le mucose. Può essere irritante per la pelle in caso di contatto prolungato. Gli impasti del preparato, a causa dell'elevato pH, possono provocare irritazione della pelle quando il contatto è ripetuto o esteso e lesioni agli occhi in caso di proiezione. Sia il preparato che i suoi impasti, in caso di contatto prolungato con la pelle, possono provocare sensibilizzazione. Tale effetto viene comunque depresso dall’aggiunta di uno specifico agente riducente. In caso di ingestione significativa, il preparato può provocare ulcerazioni dell'apparato digerente. Il preparato ed i suoi impasti non presentano rischi particolari per l'ambiente, fatto salvo il rispetto delle raccomandazioni dei successivi punti 6, 8, 12 e 13.

4. INTERVENTI DI PRIMO SOCCORSO

Inalazione In caso di esposizione ad elevata concentrazione di polvere, portarsi in ambiente non inquinato e consultare un medico. Contatto con gli occhi In caso di contatto con gli occhi non strofinare, sciacquare immediatamente ed abbondantemente con acqua e consultare un medico. Contatto con la pelle In presenza di arrossamenti cutanei, lavare la parte interessata con abbondante acqua e sapone e consultare un medico. Ingestione In caso di ingestione sciacquare la cavità orale con acqua o meglio con acqua e limone e consultare un medico.

5. MISURE ANTINCENDIO

Il preparato non è un combustibile e non è un comburente. Per questo motivo, in caso di incendio in prossimità, possono essere utilizzati tutti i mezzi di estinzione incendi.

6. PROVVEDIMENTI IN CASO DI DISPERSIONE ACCIDENTALE

Precauzioni per le persone Evitare il contatto con gli occhi e con la pelle e non respirare le polveri. In caso di manipolazione con diffusione accidentale di polvere, predisporre i dispositivi di protezione individuale per gli occhi, le vie respiratorie e la pelle (vedere punto 8.2.1). Precauzioni ambientali In caso di fuoriuscita accidentale rimuovere il prodotto per aspirazione evitando la dispersione in corsi d'acqua o fognature. Metodi di bonifica Aspirazione a secco mediante idonea apparecchiatura.

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7. MANIPOLAZIONE E IMMAGAZZINAMENTO

7.1 Manipolazione

Evitare interventi che producano la diffusione delle polveri. Qualora ciò non fosse possibile, utilizzare i necessari DPI (vedere punto 8.2.1) Evitare il contatto con gli occhi e con la pelle.

7.2 Immagazzinamento

Conservare il preparato: - fuori della portata dei bambini; - in appositi contenitori chiusi (silos, sacchi), in luogo fresco ed asciutto ed in assenza di

ventilazione, per conservarne le caratteristiche tecniche; - lontano dagli acidi, evitando in ogni caso la dispersione di polveri (vedere punto 10). N.B. L’integrità della confezione ed il rispetto delle modalità di conservazione sopra menzionate sono condizioni indispensabili per il mantenimento dell’efficacia dell’agente riducente del Cr(VI) nel periodo di conservazione specificato sul sacco o sul DDT.

7.3 Impieghi particolari

Non attinente. 8. PROTEZIONE PERSONALE / CONTROLLO DELL'ESPOSIZIONE

8.1 Valori limite per l’esposizione

Il valore limite di soglia ponderato nel tempo (TLV-TWA) adottato dall’Associazione degli Igienisti Industriali Americani (ACGIH) per il cemento Portland è pari a 10 mg/m³ (frazione inspirabile) e a 3 mg/m³ (frazione respirabile).

8.2 Controllo dell’esposizione

Negli impianti nei quali si manipola, trasporta, carica e scarica, immagazzina il preparato, devono essere prese idonee misure per la protezione dei lavoratori e per il contenimento delle immissioni negli ambienti di lavoro. 8.2.1 Controllo dell’esposizione professionale Nel caso in cui si renda necessaria una protezione individuale, devono essere utilizzati gli appropriati DPI per la: 8.2.1.1 Protezione respiratoria : Facciali filtranti certificati secondo UNI EN 149 o maschere

antipolvere certificate secondo UNI EN 140 8.2.1.2 Protezione delle mani : Guanti a tenuta rispetto alle sostanze fortemente basiche certificati

secondo UNI EN 374 parte 1, 2 e 3 8.2.1.3 Protezione degli occhi : Occhiali a maschera certificati secondo UNI EN 166 8.2.1.4 Protezione della pelle : Indumenti da lavoro (tute) 8.2.2 Controllo dell’esposizione ambientale Negli impianti nei quali si manipola, trasporta, carica e scarica, immagazzina il preparato, devono essere prese idonee misure per il contenimento delle immissioni negli ambienti di lavoro. In particolare le misure messe in atto devono mirare al contenimento della concentrazione di particolato entro il valore limite di soglia ponderato nel tempo (TLV-TWA) adottato dall'Associazione degli Igienisti Industriali Americani (ACGIH) per il cemento Portland.

9. PROPRIETA' FISICHE E CHIMICHE

9.1 Informazioni generali

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Aspetto: solido polverulento di colore grigio o biancastro. Odore: inodore.

9.2 Importanti informazioni sulla salute, la sicurezza e l'ambiente

pH: 11 ÷ 13 in soluzione acquosa Punto/Intervallo di ebollizione: non attinente Punto/Intervallo di fusione: > 1000 °C Punto di infiammabilità/autoinfiammabilità: non attinente Proprietà esplosive: non attinente Proprietà comburenti: non attinente Pressione di vapore: non attinente Densità assoluta: 2,8 ÷ 3.1 t/m3 Densità apparente: 1,0 ÷ 1,5 t/m3 Solubilità idro: inferiore al 2% in peso Solubilità lipo: non attinente Coefficiente di ripartizione n-ottanolo/acqua: non attinente Viscosità: non attinente Densità di vapore: non attinente Velocità di evaporazione: non attinente

10.STABILITA' E REATTIVITA'

L’integrità della confezione ed il rispetto delle modalità di conservazione menzionate al punto 7.2 (appositi contenitori chiusi, luogo fresco ed asciutto ed assenza di ventilazione) sono condizioni indispensabili per il mantenimento dell’efficacia dell’agente riducente nel periodo di conservazione specificato sul sacco o sul DDT.

10.1 Condizioni da evitare

Evitare l’esposizione del preparato alle alte temperature e la conservazione in ambienti umidi e/o ventilati.

10.2 Materiali da evitare

Evitare il contatto con acidi o soluzioni acide. Il contatto con queste sostanze e/o preparati può provocare reazioni esotermiche (innalzamento della temperatura) con proiezione di schizzi di materiale.

10.3 Prodotti di decomposizione pericolosi

Nessuno.

11. INFORMAZIONI TOSSICOLOGICHE

Il preparato non è tossico. Studi al vivo ed in vitro sugli animali hanno dimostrato che non esiste tossicità acuta sul derma. Esiste un effetto di sensibilizzazione della pelle e delle mucose. Dopo una manipolazione prolungata nel tempo di malte e calcestruzzi, senza l’utilizzo di idonei DPI, esiste la possibilità che si verifichi una sensibilizzazione che può provocare allergie cutanee.

12. INFORMAZIONI ECOLOGICHE

12.1 Ecotossicità

Sono possibili effetti di ecotossicità solo nel caso di dispersione di ingenti quantità in presenza di acqua, a causa del pH basico. Il preparato deve essere utilizzato secondo la buona pratica lavorativa, evitando di disperderlo nell'ambiente.

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12.2 Mobilità

Non attinente.

12.3 Persistenza e degradabilità

Non attinente.

12.4 Potenziale di bioaccumulo

Non attinente.

12.5 Altri effetti avversi

Non attinente.

13. OSSERVAZIONI SULLO SMALTIMENTO

Il preparato eventualmente destinato a smaltimento e gli imballaggi usati devono essere gestiti secondo quanto disposto dal decreto legislativo 7 febbraio 1997 n. 22 “Attuazione delle direttive 91/156/CEE sui rifiuti, 91/689/CEE sui rifiuti pericolosi e 94/62/CE sugli imballaggi e sui rifiuti di imballaggio” e successive modifiche e provvedimenti attuativi.

14. INFORMAZIONI SUL TRASPORTO

Il preparato non rientra in alcuna delle classi di pericolo per il trasporto delle merci pericolose e non è, quindi, sottoposto ai relativi regolamenti modali: IMDG (via mare), ADR (su strada), RID (per ferrovia), ICAO/IATA (via aria). Durante il trasporto, evitare la dispersione eolica, utilizzando contenitori chiusi.

15. INFORMAZIONI SULLA NORMATIVA

Il preparato non è classificato pericoloso ai sensi del decreto legislativo 14 marzo 2003 n. 65 “Attuazione delle direttive 1999/45/CE e 2001/60/CE relative alla classificazione, all’imballaggio ed all’etichettatura dei preparati pericolosi”, ma diventa irritante in presenza di acqua poiché questa soluzione è fortemente alcalina (pH elevato a causa della formazione degli idrossidi di calcio, sodio e potassio). In questa soluzione possono essere presenti modeste quantità di cromo (VI) idrosolubile che, in seguito all’additivazione al cemento di sostanze riducenti, è mantenuto a concentrazioni inferiori allo 0,0002% (2 ppm) sul peso totale a secco dello stesso cemento in modo che possa essere commercializzato in conformità al D.M. 10 maggio 2004 “Recepimento della direttiva 2003/53/CE recante la ventiseiesima modifica alla direttiva 76/769/CEE del Consiglio del 27 luglio 1976, relativa alle restrizioni in materia di immissione sul mercato e di uso di talune sostanze e preparati pericolosi”. Ai sensi del D.M. 10 maggio 2004, impiegando agenti riducenti, si forniscono le seguenti informazioni: - data di confezionamento: riportata sul sacco o sul DDT; - condizioni di conservazione (*): in appositi contenitori chiusi, in luogo fresco ed asciutto ed in

assenza di ventilazione, mantenendo l’integrità della confezione; - periodo di conservazione (*): specificato sul sacco o sul DDT. (*) per il mantenimento dell’attività dell’agente riducente

16. ALTRE INFORMAZIONI

Nonostante che non sia classificato pericoloso ai sensi del D.Lgs. 65/2003, al preparato si applicano comunque le disposizioni specifiche di cui all’art. 9 (Etichettatura) ed all’art. 13 (Scheda informativa in materia di sicurezza) del decreto stesso. Il preparato è contraddistinto da: Simbolo di pericolo: Xi (irritante) Frasi di rischio:

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R36/37/38 - Irritante per gli occhi, per le vie respiratorie e la pelle R43 - Può provocare sensibilizzazione per contatto con la pelle Consigli di prudenza: S2 - Conservare fuori della portata dei bambini S22 - Non respirare le polveri S24/25 - Evitare il contatto con gli occhi e con la pelle S26 - In caso di contatto con gli occhi, lavare immediatamente e abbondantemente con acqua e consultare un medico S36/37 - Usare indumenti protettivi e guanti adatti S46 - In caso di ingestione consultare immediatamente il medico e mostrargli il contenitore o l'etichetta La presente revisione della Scheda dati di sicurezza è stata sviluppata nell’osservanza delle disposizioni indicate nell’allegato al D.M. 7 settembre 2002 “Recepimento della direttiva 2001/58/CE riguardante le modalità della informazione su sostanze e preparati pericolosi immessi in commercio”, in seguito all’introduzione del divieto di commercializzare ed impiegare il cemento ed i suoi preparati se contengono, una volta mescolati ad acqua, oltre lo 0,0002% (2 ppm) di cromo VI idrosolubile sul peso totale a secco del cemento stesso, così come prescritto dal D.M. 10 maggio 2004.

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ALLEGATO 3: ESITI DEI RAPPORTI DI VALUTAZIONE DEL RUMORE E/O VIBRAZIONI

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Per un rapporto dettagliato si veda il documento di valutazione del rumore presente presso la sede dell’impresa. 5 Nota: per LEP si intende il livello di esposizione personale, derivante dal livello sonoro continuo equivalente(Leq) così come definito nel D. Lgs. 9 Aprile 2008, n. 81, calcolato su base giornaliera (LEP,d) o settimanale (LEP,w).

TABELLA RIEPILOGATIVA DEI LIVELLI DI ESPOSIZIONE

Mansione (o nominativo)

Esposizione giornaliera LEP,d

in dB(A) 5 Esposizione settimanale LEP,w in

dB(A) Fascia acustica di

esposizione Livello di rischio

OPERAIO COMUNE - ASSISTENTE SCAVI 86,8

85< LEX,8h < 87 dB(A)

MEDIO

OPERAIO SPECIALIZZATO - CAPOCANTIERE 73,1

LEX,8h < 80 dB(A)

NON PRESENTE

AUTISTA/GRUISTA 73,4

LEX,8h < 80 dB(A)

NON PRESENTE

OPERAIO COMUNE/ GETTO IN CLS

78,5

LEX,8h < 80 dB(A)

NON PRESENTE

CARPENTIERI 93,0

LEX,8h > 87 dB(A)

ALTO

MURATORI 95,4

LEX,8h > 87 dB(A)

ALTO