Documento del Consiglio di Classe - itfalco.it · La sede centrale dell’Istituto Tecnico Settore...

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Istituto Tecnico “Giulio Cesare FalcoSettore Tecnologico SEDE CENTRALE: Via G. C. Falco - 81043 Capua (Ce) Distretto Scolastico n. 17 - C. S.: CETF 05000Q - C. F. :80113080610 - TEL. 0823622744 SEDE ASSOCIATA: Via Cesare Battisti - 81046 Grazzanise (Ce) Distretto Scolastico n° 17 - C.S. : CETF 05001R TEL. O823991697 Documento del Consiglio di Classe (Redatto ai seŶsi dell’aƌt. 5, coŵŵa Ϯ del D.P.R. Ŷ°ϯϮϯ/ϭϵϵϴ e successive ŵodifiche e Appƌovato dal Consiglio di Classe il 15/05/2017. ) SPECIALIZZAZIONE: ELETTRONICA E ELETTROTECNICA CLASSE V SEZ. A EL Docente coordinatore della classe: Antimo Farina Anno scolastico 2016/2017

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Istituto Tecnico “Giulio Cesare Falco”

Settore Tecnologico

SEDE CENTRALE: Via G. C. Falco - 81043 Capua (Ce)

Distretto Scolastico n. 17 - C. S.: CETF 05000Q - C. F. :80113080610 - TEL. 0823622744

SEDE ASSOCIATA: Via Cesare Battisti - 81046 Grazzanise (Ce)

Distretto Scolastico n° 17 - C.S. : CETF 05001R – TEL. O823991697

Documento del Consiglio di Classe (Redatto ai se si dell’a t. 5, co a del D.P.R. ° / e successive odifiche e App ovato

dal Consiglio di Classe il 15/05/2017. )

SPECIALIZZAZIONE: ELETTRONICA E ELETTROTECNICA

CLASSE V SEZ. A EL

Docente coordinatore della classe: Antimo Farina

Anno scolastico 2016/2017

SPECIALIZZAZIONE: ELETTRONICA ED ELETTROTECNICA DOCUMENTO del 15 Maggio V A EL a. s. 2016 / 2017 Pag. 3/66

Il Consiglio di Classe:

Visto il quadro normativo;

Vista la programmazione educativo - didattica del Consiglio della classe V sez. A EL

relativa all’ anno scolastico 2016/2017;

Visti i piani di lavoro formulati, per l’anno scolastico 2016/2017, dai Docenti membri del

Consiglio di Classe per le singole discipline previste dal piano di studio;

Viste le attività educative - didattiche curriculari ed extracurriculari effettivamente svolte

dalla classe nel corso dell’anno scolastico 2016/2017;

DELIBERA

di redigere il “DOCUMENTO del 15 Maggio” relativo alle attività didattiche ed educative

svolte dalla classe V sez. A EL, specializzazione ELETTRONICA E ELETTROTECNICA

articolazione ELETTRONICA nell’anno scolastico 2016/2017, come di seguito sviluppato:

Argomenti Pagina

1. L’ISTITUTO 5 1.1 La storia 1.2 Il contesto 1.3 La realtà scolastica

5 6 6

2. CORSO in ELETTROTECNICA ed ELETTRONICA (artic. ELETTRONICA) 7 2.1 La struttura del corso 2.2 Il profilo professionale 2.3 Il quadro orario

7 7 8

3. LA CLASSE ed il CONSIGLIO di CLASSE 8 3.1 Composizione del consiglio di classe 3.2 Commissari interni agli Esami di Stato 3.3 Elenco degli studenti 3.4 Presentazione della classe

8 9 9 10

4. IL PERCORSO FORMATIVO 11

4.1 Obiettivi cognitivi e formativi generali 4.2 Obiettivi dell’area linguistico - espressiva 4.3 Obiettivi dell’area tecnico - scientifica 4.4 Profilo formativo della classe in uscita 4.5 Contenuti 4.6 Modulo di Cittadinanza e Costituzione 4.7 CLIL (Content and Language Integrated Learning)

11 12 12 12 13 14 15

SPECIALIZZAZIONE: ELETTRONICA ED ELETTROTECNICA DOCUMENTO del 15 Maggio V A EL a. s. 2016 / 2017 Pag. 4/66

Argomenti Pagina

5. STRUMENTI e METODOLOGIE DIDATTICHE 16 5.1 Metodi 5.2 Mezzi, spazi, tempi 5.3 Strumenti utilizzati per la rilevazione dei dati 5.4 Attività di recupero e sostegno

16 16 16 16

6. VALUTAZIONE 17 6.1 Criteri per le valutazioni intermedie e finali 6.2 Criteri di attribuzione del credito scolastico (inclusivo del credito

formativo) agli studenti del triennio conclusivo 6.3 Griglie di Valutazione

18

19 21

7. ATTIVITÀ EXTRACURRICOLARI 22 8. SIMULAZIONI DELLE PROVE DI ESAME 23 8.1 Prima Simulazione della III Prova d’Esame [14/03/2017] 8.2 Seconda Simulazione della III Prova d’Esame [03/05/2017]

24 30

9. PROGRAMMI E RELAZIONI 36 Italiano e Storia (prof.ssa A. Giacobone) Elettronica ed Elettrotecnica (prof.ri A. Bisceglia – G. A. Alibrando) Sistemi Automatici (prof.ri A. Russo – L. Testa) Matematica (prof. A. Farina) Religione (prof.ssa A. Crispino) Scienze Motorie e Sportive (prof.ssa S. Delle Site) Tecn. e Prog. di Sist. El.trici / El.nici (prof.ri C. D’Avico – G. A. Alibrando) Inglese (prof.ssa F. Bovenzi)

36 44 47 50 52 55 59 64

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1. L’ISTITUTO

La sede centrale dell’Istituto Tecnico Settore Tecnologico “GIULIO CESARE FALCO” è situata

a Capua, in provincia di Caserta, alla via Giulio Cesare Falco n. 1.

L’Istituto è intitolato al capitano Giulio Cesare Falco, ingegnere militare, famoso progettista e

costruttore di fortificazioni militari del 1600, al quale la Curia capuana ha eretto una statua,

collocata nel locale Seminario, a ricordo non solo delle sue qualità professionali ma soprattutto

delle sue opere di solidarietà verso la città.

1.1 La storia

L’I.T. “G. C. Falco” è nato nel 1972 come sezione staccata dell’I.T.I.S. “F. Giordani” di Caserta,

con il solo indirizzo di “Meccanica”, per sostenere il processo di industrializzazione del Basso

Volturno con prima sede in via Asilo Infantile.

Nell’anno scolastico 1979/1980, con il raggiungimento dell’autonomia, l’Istituto fu intitolato a

Giulio Cesare Falco.

Venne, quindi, istituito l’indirizzo “Elettronica e Telecomunicazioni” per armonizzare l’offerta

formativa con la domanda avanzata dalle industrie di settore presenti sul territorio.

Nell’anno scolastico 1986/1987 si è trasferito nella sede attuale di via G. C. Falco.

Dall’anno scolastico 2003/2004 sono state attivate le specializzazioni di “Termotecnica” e

“Costruzioni Aeronautiche”, sempre per rispondere alle richieste avanzate dal territorio.

Dall’anno scolastico 2004/2005 è in funzione anche la sede Associata in Grazzanise ubicata al

secondo piano della Scuola Secondaria di primo grado “F. Gravante” dello stesso Comune.

Dall’anno scolastico 2010/2011, in seguito all’entrata in vigore della riforma degli istituti tecnici, è

diventato un Istituto Tecnico Settore Tecnologico con i seguenti indirizzi di studio:

Meccanica, Meccatronica ed Energia (articolazione “Meccanica e meccatronica”);

Elettronica ed Elettrotecnica (articolazione “Elettronica”);

Trasporti e Logistica (articolazioni “Costruzione del mezzo aeronautico” sede di Capua e

“Conduzione del mezzo aeronautico” sede di Grazzanise).

Dall’anno scolastico 1913/1914 si è attivato anche l’indirizzo:

Informatica e Telecomunicazioni (articolazioni “Informatica”).

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1.2 Il contesto

L’I.T. “G. C. Falco” è ubicato nella città di Capua, centro di grande interesse storico-culturale in cui

sono conservate splendide testimonianze del suo passato. Cinta da mura, la città conta parecchi

edifici antichi, il Duomo del X secolo, varie Chiese medievali, una Porta turrita fatta costruire da

Federico II, la Cinta bastionata, due Musei (Museo Campano ed il Museo Diocesano) e la

Polveriera austriaca, un Ponte romano sul Volturno che la collega alla via Appia.

Capua fa parte di un ampio territorio che comprende il Basso Volturno, l’Agro Caleno e l’Agro

Aversano. Si connota, pertanto, come centro in cui confluiscono parecchi paesi limitrofi.

Il territorio ha una economia agricolo-industriale: accanto alle piccole, medie o grandi aziende

agricole, di tipo prevalentemente lattiero-caseario, sorgono vari insediamenti industriali.

Le Industrie che caratterizzano il territorio appartengono non solo al settore conserviero ma anche al

settore dell’elettronica, sia per le telecomunicazioni che per l’automazione, della meccanica, della

logistica e della ricerca aerospaziale. Inoltre la costruzione, si spera in un futuro prossimo, di un

interporto a Grazzanise, garantiscono il potenziamento del settore terziario e possono assicurare agli

studenti ulteriori sbocchi occupazionali.

1.3 La realtà scolastica

Da sempre il bacino di utenza dell’I.T. G. C. Falco è stato caratterizzato dalla consistente affluenza

di alunni da una “pluralità” di Comuni non sempre e non tutti limitrofi. Infatti il contesto territoriale

di provenienza degli alunni dell’I.T. comprende (pur nelle variazioni succedutesi nel corso degli

anni) mediamente 25 ÷ 30 Comuni dislocati in una vasta zona i cui ideali “confini” comprendono

Mondragone, Sparanise, Vitulazio, Casapulla, Recale, Acerra, Aversa.

L’organico dell’istituto, sede centrale e sede associata, si compone del Dirigente Scolastico, di 116

docenti, di 29 personale ATA, del Direttore dei Servizi Generali ed Amministrativi e di 768 alunni,

divisi in 36 classi (27 presso la sede centrale + 9 presso la sede associata).

Nell’Istituto, dall’anno scolastico corrente, sono stati potenziati i laboratori di indirizzo con il nuovo

laboratorio di Informatica, il laboratorio di Elettrotecnica ed Elettronica, il laboratorio di T.P.S.E.E.,

il laboratorio di Sistemi, il laboratorio di Costruzioni aeronautiche, il laboratorio di Meccanica.

Per le classi del biennio sono presenti il laboratorio di Scienze integrate Fisica e Chimica,

il laboratorio di Tecnologia e rappresentazioni grafiche, il laboratorio di Tecnologie informatiche.

Inoltre l’Istituto dispone di un laboratorio linguistico (inglese), una biblioteca, una palestra coperta,

un campo di calcetto, una pista di corsa e un nuovo campo polisportivo.

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2. CORSO in ELETTROTECNICA ed ELETTRONICA (art. ELETTRONICA)

2.1 La struttura del corso

La scuola secondaria di secondo grado si articola in un percorso della durata di cinque anni

articolati in due bienni e in un quinto anno, al termine del quale si sostiene l’esame di Stato e si

consegue il diploma di istruzione tecnica.

2.2 Il profilo professionale

A conclusione del percorso quinquennale, il Diplomato nell’indirizzo “Elettronica ed

Elettrotecnica” consegue i risultati di apprendimento, di seguito specificati in termini di

competenze:

1. Applicare nello studio e nella progettazione di impianti e di apparecchiature elettriche ed

elettroniche i procedimenti dell’elettrotecnica e dell’elettronica.

2. Utilizzare la strumentazione di laboratorio e di settore e applicare i metodi di misura per

effettuare verifiche, controlli e collaudi.

3. Analizzare tipologie e caratteristiche tecniche delle macchine elettriche e delle apparecchiature

elettroniche, con riferimento ai criteri di scelta per la loro utilizzazione e interfacciamento.

4. Gestire progetti.

5. Gestire processi produttivi correlati a funzioni aziendali.

6. Analizzare il funzionamento, progettare e implementare sistemi automatici.

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2.3 Quadro Orario

3. LA CLASSE ed il CONSIGLIO di CLASSE

3.1 Composizione del Consiglio di Classe

DISCIPLINE 1° 2° 3° 4° 5°

Lingua e Letteratura italiana 4 4 4 4 4 Storia Cittadinanza e Costituzione 2 2 2 2 2

Lingua inglese 3 3 3 3 3 Diritto ed economia 2 2

Matematica 4 4 3 3 3 Complementi di matematica 1 1

Scienze motorie 2 2 2 2 2 Religione / Attività alternative 1 1 1 1 1 Scienze della terra e biologia 2 2 Scienze integrate - Chimica 3 (1) 3 (1)

Scienze integrate - Fisica 3 (1) 3 (1) Tecn. tecniche di rappr. grafica 3 (1) 3 (1)

Tecnologie informatiche 3 (2) Scienze e Tecnol. Applicate 3

Tecn. Progettaz. Sist. Elettronici / Elettr. 5 (4) 5 (4) 6 (5) Elettronica e elettrotecnica 7 (2) 6 (3) 6 (3)

Sistemi automatici 4 (2) 5 (2) 5 (2) Totale ore settimanali

(in laboratorio):

32

(5)

32

(3)

32

(8)

32

(9)

32

(10)

Disciplina Cognome e Nome

Lettere Italiane e Storia GIACOBONE Augusta Matematica FARINA Antimo Lingua Inglese BOVENZI Filomena Elettrotecnica ed Elettronica BISCEGLIA Angelo T.P.S.E.E. D’AVICO Cosimo Sistemi Automatici RUSSO Antimo Laboratorio Sistemi Automatici TESTA Luigi Laboratorio Elettrotecnica ed Elettronica - Laboratorio T.P.S.E.E.

ALIBRANDO Grazio Abramo

Scienze Motorie e Sportive DELLE SITE Silvana Religione CRISPINO Andreana

SPECIALIZZAZIONE: ELETTRONICA ED ELETTROTECNICA

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3.2 Commissari interni per gli Esami di Stato

3.3 Elenco degli studenti

Cognome e Nome Data di

nascita

Crediti

III anno

Crediti

IV anno

1 CAPPABIANCA FRANCESCO 28/09/1998 3 4

2 CAROPRESE MICHELE 15/04/1998 5 5

3 CASERTA CARMINE 16/08/1998 4 4

4 CERULLO MANUEL 28/09/1998 5 6

5 CHROBAK VALENTINO 21/04/1998 4 4

6 D’ALTERIO ALFONSO 24/11/1998 7 7

7 D’AMICO GAETANO 08/04/1998 6 6

8 D’ANGELO ANGELO 12/02/1999 5 5

9 DE FRANCESCO ANDREA 28/02/1999 6 6

10 DE ROSA TOMMASO 15/05/1998 5 4

11 DI GENNARO FRANCESCO 04/02/1999 5 4

12 ERRICO FRANCESCO 04/02/1999 4 5

13 IANNIELLO ALESSIO 28/11/1998 5 6

14 MADONNA NICOLA 22/12/1998 5 5

15 MUNNO IVAN 26/11/1998 4 4

16 PARISI STANISLAO 08/10/1998 5 6

17 PERFETTO ALESSIO 15/03/1998 6 6

18 PERUGINO GIUSEPPE 21/08/1998 5 5

19 PLYSYUK MAKSYM 19/07/1997 3 4

20 QUADRANO RAFFAELE 05/11/1998 7 7

21 RUSSO AGOSTINO 11/05/1998 5 4

22 SALZILLO LEONARDO 05/07/1998 5 6

23 ZACCHIA DAVIDE 14/10/1998 5 6

Disciplina Cognome e Nome

Sistemi Automatici RUSSO Antimo

Matematica FARINA Antimo

T.P.S.E.E. D’AVICO Cosimo

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3.4 Presentazione della classe

La classe V A EL è composta da 23 alunni tutti maschi e tutti provenienti dalla 4 A EL a.s.15/16,

tranne uno che proviene da un Istituto privato.

Gli alunni provengono non solo da Capua ma, per la maggior parte, da centri vicini ed appartengono

a famiglie del ceto medio.

Il livello culturale risulta globalmente appena sufficiente; all’interno della classe è possibile

distinguere un ristretto gruppo di alunni che presenta una preparazione di base sufficiente, ha

partecipato attivamente alle lezioni e si è applicata allo studio con costanza e serietà e ha raggiunto

un profitto discreto; la restante parte di alunni ha ottenuto risultati o appena sufficienti o mediocri,

qualcuno per le lacune pregresse e l’incerto metodo di studio, altri, e sono la maggioranza, per lo

scarso interesse mostrato in tutte le discipline, le difficoltà di attenzione e concentrazione e gli

atteggiamenti non sempre maturi fatti rilevare nel corso di tutto il triennio.

Ciò ha comportato varie interruzioni dell’attività didattica e talvolta ha reso il lavoro poco efficace e

produttivo.

Tutti i docenti, comunque, in questa parte finale dell’anno scolastico, stanno cercando di

intervenire più specificamente ed individualmente per poter permettere a tutti gli allievi di

affrontare con serenità l’Esame di Stato.

Un allievo, come risulta da registro di classe, non frequenta le lezioni dal 29 Novembre 2016.

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4. PERCORSO FORMATIVO

Il percorso formativo, nonché l’organizzazione nello studio, sono stati caratterizzati da scelte operative e culturali, che hanno tenuto conto di:

Analisi della situazione di partenza, riferita anche alle risorse ed alle attrezzature laboratoriali.

Opportunità offerte dal territorio e dall’ambiente socio - economico in cui opera l’Istituto; Valutazione diagnostica, che ha rilevato la condizione iniziale degli studenti, sia per la sfera

cognitiva (prerequisiti), sia per quella socio – affettiva (rapporto con gli altri, atteggiamento verso la Scuola, verso la disciplina).

Finalità dell’offerta formativa in relazione all’indirizzo professionale dell’Istituto, che prevede nella dinamica della vita sociale, una formazione culturale in campo umanistico e una valida preparazione professionale, una conoscenza adeguata della lingua straniera, un buon utilizzo degli strumenti informatici.

Il Consiglio di Classe ha suddiviso gli obiettivi in:

Obiettivi comuni alle varie discipline.

Obiettivi dell’area linguistica-espressiva.

Obiettivi specifici dell’area tecnico-scientifica.

4.1 Obiettivi cognitivi e formativi generali

In funzione dei presupposti sopra elencati e dai risultati dell’analisi della situazione di partenza, l’azione didattica si è rivolta al conseguimento dei seguenti obiettivi cognitivi – operativi comuni per le varie discipline:

Conoscenza, intesa come capacità di creare un bagaglio di nozioni ben memorizzate;

Comprensione, intesa come capacità di comprendere le conoscenze;

Applicazione, intesa come uso delle conoscenze acquisite, sotto forma di idee personali, metodi e regole di precisione;

Analisi e sintesi, intese come abilità e competenze a saper scomporre la comunicazione nei suoi elementi fondamentali e costitutivi e capacità ad elaborare, al fine di pervenire a strutture contenutistiche più facilmente assimilabili.

Questi obiettivi comuni fondamentali sono, come è noto, accompagnati da ulteriori obiettivi, intesi come capacità, che si possono così sintetizzare:

Capacità di osservazione;

Capacità di concentrazione e riflessione;

Capacità di pianificazione e programmazione;

Capacità di cercare dati ed informazioni;

Capacità di rilevare errori e di auto - correzione;

Capacità di superamento dell’insuccesso; Capacità di lavorare in gruppo;

Capacità di relazionarsi;

Capacità di esporre il proprio pensiero e le proprie conoscenze in maniera lineare e chiara;

Capacità di usare un linguaggio discorsivo senza mai trascurare l’aspetto rigoroso e formale.

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4.2 Obiettivi specifici dell’area linguistica-espressiva

Saper comprendere ed analizzare il testo letterario.

Riflettere sulla letteratura e sua prospettiva storica.

Saper produrre testi di apprezzabile livello espressivo.

Essere capace di stabilire collegamenti nell’ambito della stessa disciplina o discipline diverse nella ricerca dei denominatori comuni.

Saper organizzare il proprio lavoro in modo autonomo.

Avere capacità di analisi e di sintesi.

Saper ricercare la parola - chiave con sviluppo logico – comunicativo.

Saper riconoscere strutture di pensiero in ordine alla complessità crescente.

4.3 Obiettivi specifici dell’area tecnico-scientifica

Saper analizzare e dimensionare reti elettriche lineari e non lineari.

Saper analizzare le caratteristiche funzionali dei sistemi di generazione, elaborazione e trasmissioni di segnali, immagini e dati.

Saper partecipare al collaudo ed alla gestione di sistemi di vario tipo (di controllo, di comunicazione, di elaborazione delle informazioni), sovrintendendo alla manutenzione degli stessi.

Saper progettare, realizzare e collaudare sistemi semplici, ma completi, di automazione e di telecomunicazioni, valutando anche sotto il profilo economico la componentistica presente sul mercato.

Saper descrivere il lavoro svolto, redigere documentazione per la produzione dei sistemi progettati.

Saper consultare manuali d’uso (data-sheet), documenti tecnici vari e redigere brevi relazioni in lingua straniera.

Saper effettuare calcoli matematici o saper trasformare gli enunciati simbolici in materiale matematico-verbale, nonché le conoscenze delle leggi e teorie acquisite e renderle concrete.

4.4 Profilo formativo della classe in uscita

Obiettivi di minima: ottenere da parte dell’alunno conoscenze ed una capacità ad esprimerle con linguaggio specifico appropriato, anche se semplice.

Obiettivi di massima: ottenere da parte dell’alunno un’apprezzabile livello di conoscenze, oltre che apprezzabili capacità a saper elaborare le stesse.

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4.5 Contenuti

I contenuti disciplinari sono desumibili dai piani di lavoro individuali dei singoli docenti ed allegati al documento: essi sono stati selezionati in base ai seguenti criteri:

Linea segnata dai programmi ministeriali.

Capacità effettive della classe in termini di prerequisiti.

Evoluzione tecnologica in atto.

Competenze per il raggiungimento del profilo tecnico professionale richiesto dalle aziende locali.

I percorsi formativi seguiti dal Consiglio di Classe sono stati articolati ed organizzati mediante unità

didattiche o sezioni modulari, in quanto, come è noto, consentono l’interdisciplinarità ed opportuni

collegamenti e confronti.

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4.6 Modulo di Cittadinanza e Costituzione

“L’ EUROPA CHE CAMBIA”

ATTIVITÀ N° ore OBIETTIVI Docente

La storia delle istituzioni europee e problemi attuali

dell’Europa.

7 Conoscere la storia delle istituzioni europee e i principali problemi dell’Europa di oggi.

Prof.ssa di Italiano e Storia

Le istituzioni europee 4 Conoscere le istituzioni europee. Prof.ssa di

Inglese.

Grafici e tabelle esplicative 4 Analisi di grafici e tabelle. Prof. di

Matematica

Organizzazione e produzione dell’energia elettrica in Europa

6 Conoscere l’organizzazione e i processi di produzione dell’energia elettrica in Europa.

Prof. di T.P.S.E.E.

6 Conoscere l’organizzazione e i processi di produzione dell’energia elettrica in Europa.

Prof. di Elettronica ed Elettrotecnica

6 Conoscere l’organizzazione e i processi di produzione dell’energia elettrica in Europa.

Prof. di Sistemi

TOTALE 33

Strategie metodologiche

Lezioni frontali e dialogate

Conversazioni libere e guidate.

Problem solving.

Schede riassuntive.

Lettura e approfondimento di brani significativi, di documenti ed articoli.

Lavoro di gruppo / Ricerche personali.

Uscite all’esterno/visite di luoghi significativi/incontro con esperti. Sussidi e strumenti

Libro di testo.

Riviste specializzate e sussidi audiovisivi.

Articoli di giornale.

Articoli della Costituzione Italiana e della Convenzione Internazionale sui diritti dell’infanzia, Regolamento d’Istituto.

Tools di progettazione e di simulazione assistita dal computer.

Progetti applicativi.

Lavagna interattiva multimediale (LIM) con supporto di INTERNET.

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Valutazione La valutazione avverrà collegialmente da parte dell’intero consiglio di classe per ogni singolo

alunno, in relazione all’impegno (intensità e continuità), all’attenzione e alla concentrazione,

all’organizzazione (relativa al metodo di studio), alla responsabilità e al senso critico, alle

conoscenze e alle abilità acquisite In particolare è osservato il comportamento degli alunni,

in interazione con i coetanei e con gli adulti in ambiente scolastico e la capacità di operare scelte

ed assumere decisioni autonome agendo responsabilmente.

4.7 CLIL (Content and Language Integrated Learning)

Il CLIL è un tipo di percorso caratterizzato da scelte strategiche, strutturali-metodologiche, atte ad

assicurare l`apprendimento integrato duale – lingua e contenuto non-linguistico – da parte di

discenti che imparano attraverso una lingua (l’inglese) non nativa. Questa attività è stata realizzata

dalla prof.ssa Bovenzi (inglese) e dal prof. Bisceglia (elettronica) su tematiche riguardanti i robot.

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5 Strumenti e metodologie didattiche

5.1 Metodi

Per interagire con gli allievi e per favorire il conseguimento degli obiettivi, tutti i docenti si sono

serviti di:

Lezioni frontali; lezioni interattive; problem solving; lavoro di gruppo; discussione guidata;

attività di laboratorio; attività di recupero e/o sostegno.

5.2 Mezzi, Spazi, Tempi

Mezzi: Testi (libri in adozione, dispense, giornali), sussidi audiovisivi (adoperati per alcune

materie), risorse multimediali, software di progettazione e di simulazione.

Spazi: Aule e laboratori.

Tempi: Orario curricolare e pomeridiano.

5.3 Strumenti utilizzati per la rilevazione dei dati

Prove strutturate a risposta chiusa, prove strutturate a risposta aperta, prove tradizionali,

interrogazioni orali, interventi dal banco e/o posto di lavoro, compiti a casa.

In vista dell’Esame di Stato, che prevede la terza prova scritta, il Consiglio di classe ha elaborato e

somministrato due prove pluridisciplinari, allegate al presente Documento, realizzate con test a

risposta multipla ed a risposta aperta; ciò al fine di far acquisire alla classe determinate conoscenze

su contenuti opportunamente selezionati e comunque in relazione agli obiettivi fissati dalla

programmazione di classe.

Si è inoltre somministrata la simulazione della seconda prova scritta (sistemi elettronici) proposta

dal MIUR.

5.5 Attività di recupero e sostegno

Consapevoli che le finalità della Scuola è quella di garantire a tutti gli studenti una sostanziale

parità di opportunità, il nostro Istituto offre servizi che integrano le attività curriculari e rendono

l’ambiente scolastico sensibile alle esigenze degli studenti.

Al fine di promuovere il successo formativo e alla luce del D.M n. 80 del 3 ottobre 2007, si attivano

interventi di compensazione, integrazione e recupero innovativi ed efficaci.

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6. LA VALUTAZIONE

La valutazione è relativa non solo all’acquisizione delle competenze di base e trasversali

programmate, ma ha tenuto conto anche dell’intero percorso degli allievi, dei progressi ottenuti

rispetto alla situazione di partenza, dell’interesse e della impegno con il quale essi hanno

partecipato alle attività curriculari ed opzionali, ai risultati ottenuti nelle attività progettuali e di

recupero svolte all’interno del curricolo locale.

Per la verifica degli apprendimenti essi sono stati sottoposti a verifiche periodiche del processo di

apprendimento e formazione mediante:

Prove scritte programmate e concordate anche con la componente allievi (sono escluse più

prove scritte nello stesso giorno).

Test sia di tipo formativo che sommativo, con quesiti a risposta singola e/o a risposta

multipla, a risposta aperta e/o strutturata.

Verifica dell’avvenuto svolgimento del lavoro per casa;

Interrogazioni.

Relazioni individuali di argomenti studiati e/o approfonditi.

Verifica e valutazione dei lavori di gruppo e/o di laboratorio, in quest’ultimo caso anche

individuali.

Per i descrittori per la misurazione dell’apprendimento si sono prese in considerazione:

Le conoscenze.

Le competenze acquisite.

Le capacità dimostrate.

A ciascuna di queste tre sezioni sono collegate delle definizioni che descrivono i diversi livelli di

apprendimento a cui corrisponde, in via indicativa, un valore numerico.

La seguente tabella di riferimento mette in relazione gli elementi della valutazione con diverse fasce

di voto.

Il voto così proposto dal singolo docente per ogni disciplina costituisce elemento di valutazione del

consiglio di classe.

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6.1 Criteri per le valutazioni intermedie e finali

INDICATORI DESCRITTORI VOTO LIVELLO

CONOSCENZE Acquisizione dei contenuti completa, ben strutturata ed appro-fondita con capacità di operare collegamenti interdisciplinari efficaci.

10

Raggiungimento sicuro, completo e personale degli obiettivi disciplinari

ABILITÀ Eccellente padronanza delle strumentalità di base. Utilizzo preci-so e sicuro delle procedure, degli strumenti e dei linguaggi disci-plinari.

COMPETENZE

Linguaggio verbale, orale e scritto, chiaro preciso e ben artico-lato. Esposizione personale valida, approfondita ed originale, ar-ricchita da contributi critici. Piena consapevolezza e autonomia nell’applicazione/utilizzo di dati e concetti specifici, differenti e nuovi, con soluzioni originali. Organizzazione accurata del proprio lavoro.

CONOSCENZE Acquisizione dei contenuti completa ed approfondita con capacità di operare collegamenti interdisciplinari.

9

Raggiungimento sicuro e completo degli obiettivi disciplinari

ABILITÀ Soddisfacente padronanza delle strumentalità di base. Utilizzo sicuro delle procedure, degli strumenti e dei linguaggi disciplinari.

COMPETENZE

Linguaggio verbale, orale e scritto, chiaro e ben articolato. Esposizione personale valida e approfondita. Piena autonomia nell’applicazione di dati e concetti in contesti specifici, differenti e nuovi. Organizzazione efficace del proprio lavoro.

CONOSCENZE Buon livello di acquisizione dei contenuti con capacità di operare adeguati collegamenti interdisciplinari.

8

Raggiungimento completo degli obiettivi disciplinari

ABILITÀ Buona padronanza delle strumentalità di base. Utilizzo autonomo e corretto delle procedure, degli strumenti e dei linguaggi disciplinari.

COMPETENZE Linguaggio verbale, orale e scritto chiaro ed appropriato. Esposizione personale adeguata del proprio lavoro. Organizzazione autonoma e proficua del proprio lavoro.

CONOSCENZE Discreta acquisizione dei contenuti.

7

Raggiungimento complessivo degli obiettivi disciplinari

ABILITÀ Sostanziale padronanza delle strumentalità di base. Discreto utilizzo delle procedure, degli strumenti e dei linguaggi disciplinari.

COMPETENZE Linguaggio verbale, orale e scritto chiaro e corretto. Esposizione personale adeguata e pertinente. Organizzazione autonoma del proprio lavoro.

CONOSCENZE Acquisizione essenziale dei contenuti minimi con necessità di consolidamento.

6

Raggiungimento essenziale degli obiettivi disciplinari

ABILITÀ Apprendimento accettabile delle strumentalità di base. Utilizzo piuttosto meccanico delle procedure e dei linguaggi disciplinari.

COMPETENZE

Linguaggio verbale, orale e scritto semplice, chiaro ma non del tutto corretto e approfondito. Parziale autonomia nell’applicazione/utilizzo di dati e concetti. Organizzazione non sempre autonoma e adeguata del proprio lavoro.

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6.2 Criteri di attribuzione del credito scolastico (inclusivo del credito formativo) agli studenti del triennio conclusivo

Credito formativo:

Il credito formativo è derivato da esperienze acquisite al di fuori della scuola frequentata, ma dotate

delle seguenti caratteristiche:

Esperienze qualificate, ovvero significative e rilevanti;

Esperienze debitamente documentate;

Esperienze non saltuarie, ma prolungate nel tempo.

Gli ambiti in cui esso può essere acquisito sono esperienze conseguite non solo nella formazione

professionale e del lavoro in settori coerenti con l’indirizzo di studi frequentato, ma anche nell’ambito

del volontariato, della solidarietà, della cooperazione, dello sport e delle attività culturali ed artistiche.

INDICATORI DESCRITTORI VOTO LIVELLO

CONOSCENZE Acquisizione superficiale dei contenuti con presenza di lacune.

5

Raggiungimento parziale degli obiettivi disciplinari

ABILITÀ Parziale apprendimento delle strumentalità di base. Mediocre autonomia nell’uso delle procedure, degli strumenti e dei linguaggi disciplinari.

COMPETENZE

Linguaggio verbale, orale e scritto, non adeguato e/o non sempre pertinente. Esposizione personale superficiale. Difficoltà nell’applicazione di dati e concetti. Organizzazione inadeguata del proprio lavoro con tendenza alla dispersione.

CONOSCENZE Mancata acquisizione dei contenuti minimi.

4

Mancato

raggiungimento

degli obiettivi

disciplinari

ABILITÀ Mancato apprendimento delle strumentalità di base. Scarso utilizzo delle procedure e dei linguaggi disciplinari.

COMPETENZE

Linguaggio verbale, orale e scritto, molto semplice e poco chiaro, non corretto e/o pertinente. Esposizione personale molto superficiale. Mancata autonomia nell’applicazione/utilizzo di dati e concetti. Inadeguata organizzazione del proprio lavoro.

CONOSCENZE Mancata acquisizione dei contenuti minimi per impreparazione abituale e/o scadente preparazione di base.

3 / 2

Mancato raggiungimento degli obiettivi disciplinari.

ABILITÀ Mancato apprendimento delle strumentali di base. Incapacità di utilizzare le procedure dei linguaggi disciplinari. Atteggiamento di rifiuto nell’apprendimento delle strumentalità di base.

COMPETENZE

Notevoli difficoltà nell’uso dei linguaggi. Incapacità di orientarsi anche se guidato. Esposizione personale scadente, limitata da conoscenza molto lacunosa o inesistente dei contenuti disciplinari, oppure conseguente all’atteggiamento di chiusura nei confronti dell’apprendimento.

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Credito scolastico

La media dei voti conseguita dallo studente al termine dell’anno scolastico consente il suo inserimento

in una banda di oscillazione, secondo la tabella A del D.M. 99/09 di seguito riportata:

TABELLA PER ATTRIBUZIONE CREDITO SCOLASTICO D.M. 99 del 16/12/2009

media M 3° anno 4° anno 5° anno

M = 6 3 ÷ 4 3 ÷ 4 4 ÷ 5

6 < M ≤ 7 4 ÷ 5 4 ÷ 5 5 ÷ 6

7 < M ≤ 8 5 ÷ 6 5 ÷ 6 6 ÷ 7

8 < M ≤ 9 6 ÷ 7 6 ÷ 7 7 ÷ 8

9 < M ≤ 10 7 ÷ 8 7 ÷ 8 8 ÷ 9

Il singolo consiglio di classe, all’interno della banda di appartenenza dello studente in base alla media

dei voti conseguita al termine dell’anno scolastico, tiene conto di alcuni indicatori per attribuire il

valore più alto consentito dalla banda di oscillazione:

Interesse ed impegno nella partecipazione al dialogo educativo.

Partecipazione alle attività complementari ed integrative della scuola.

Eventuali crediti formativi presentati e certificati.

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6.3 Griglie di valutazione

GRIGLIA DI VALUTAZIONE 1 .a PROVA SCRITTA Anno scolastico 2016/17

Indicatori Tipologia A

Analisi del testo

Tipologia B Saggio breve o

articolo di giornale

Tipologia C-D Tema

Conoscenza dei contenuti 1 2 3 1 2 3 1 2 3

Aderenza alla traccia 1 2 3

Coesione e coerenza dell’argomentazione 1 2 3 1 2 3

Correttezza ed efficacia espositiva 1 2 3 1 2 3 1 2 3

Qualità del corredo informativo 1 2 3

Contestualizzazione 1 2 3

Comprensione 1 2 3

Apporti personali e originali 1 2 3 1 2 3 1 2 3

PUNTEGGIO COMPLESSIVO

______ /15 ______ /15 ______ /15

GRIGLIA DI VALUTAZIONE 2.a PROVA SCRITTA Anno scolastico 2016/17

INDICATORI VALUTAZIONE

INSUFFICIENTE SUFFICIENTE BUONO

Conoscenza e padronanza degli argomenti 1 2 3

Completezza della prova 1 2 3

Capacità di rappresentazione in schemi a blocchi 1 2 3

Efficacia espositiva 1 2 3

Analisi ed elaborazione dei dati e delle informazioni 1 2 3

PUNTEGGIO COMPLESSIVO ______ /15

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7. ATTIVITÀ EXTRACURRICOLARI

TIPOLOGIA OGGETTO LUOGO

Manifestazioni culturali e progetti extracurriculari

PARTECIPAZIONE ALLA GARA PROVINCIALE DELLE “OLIMPIADI DELLA MATEMATICA”

Caserta

INCONTRO CON L’AUTORE Capua (CE)

GIORNALINO ISTITUTO ONLINE Capua (CE)

CULTURE DAY (alunni meritevoli) Capua (CE)

PARTECIPAZIONE AL PROGETTO “SPORT A SCUOLA” Capua (CE)

Orientamento

PRESSO LA MOSTRA D’OLTREMARE DI NAPOLI (presenti le università della Campania e delle regioni limitrofe)

Napoli

PRESSO LA SEDE UNIVERSITA’ MONTE RUSCELLO

Napoli

Visite guidate HAMRADIOSHOW2017 (Fiera del Radioamatore, dell’Elettronica e dell’Informatica) Pompei (NA)

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8. SIMULAZIONI DELLE PROVE DI ESAME

In vista dell’Esame di Stato che prevede la terza prova scritta, il Consiglio di classe ha elaborato ed

somministrato agli alunni due prove pluridisciplinari, allegate di seguito al Documento.

Sono realizzate mediante questionari sia a risposte aperte (tipologia B) che a risposta multipla

(tipologia C) al fine di far acquisire alla classe determinate conoscenze su contenuti oppor-

tunamente selezionati e comunque in relazione agli obiettivi fissati dalla programmazione di classe,

in ordine anche alle conoscenze disciplinari.

Gli alunni hanno sviluppato con il docente di Sistemi la simulazione della

seconda prova di Esame proposta dal MIUR che ha riguardato argomenti sviluppati nel corso

dell’anno scolastico.

La docente di lettere e italiane ha proposto e sviluppato con la classe le varie tipologie della prima

prova di Esame.

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8.1 Prima Simulazione della III Prova d’Esame [14/03/2017]

Istituto Tecnico "Giulio Cesare Falco" - Capua Settore Tecnologico

Meccanica Meccatronica ed Energia (Meccanica e Meccatronica) - Trasporti e Logistica (Costruzione del mezzo)

- Elettronica ed Elettrotecnica (Elettronica) - Informatica e Telecomunicazioni (Informatica)

1.a SIMULAZIONE della TERZA PROVA ESAME di STATO

Anno scolastico 2016/17 data:14 /03/2017

CLASSE 5 a SEZ. A EL Indi r izzo Ele t t ronica e Elet t rotecni ca (Ele t t ronica)

ALUNNO…………………………………………………

NOTE INTRODUTTIVE:

A- Tipologia La III prova d’esame si compone di: 4 quesiti a risposta multipla (tipologia C) e di 2 quesiti a risposta aperta (tipologia B) per le discipline di:

S T O R I A , M A T E M A T I C A , E L E T T R O N I C A E D E L E T T R O T E C N I C A , T . P . S . E . E . 3 quesiti a risposta aperta (tipologia B) per le discipline di:

INGLESE

B- Modalità di risposta Per quanto attiene ai quesiti di tipologia C, occorre mettere una crocetta accanto all'opzione che si ritiene essere la risposta esatta. Per i quesiti di Tipologia B occorre scrivere con una penna nello spazio lasciato libero tra due domande successive. Non è possibile apportare correzioni.

C- Durata La durata della prova è di 90 minuti.

D- Valutazione Per quanto attiene i quesiti di tipologia C vengono attribuiti 0,25 punti ad ogni risposta esatta e 0 punti ad ogni risposta sbagliata o non data.

Per i quesiti di tipologia B, per ogni risposta singola è previsto un massimo di l punto così suddiviso: 0,30 per la comprensione delle tematiche, 0,40 per la conoscenza dell’argomento e 0,30 per la correttezza dell’esposizione. Il punteggio della prova in QUINDICESIMI si ottiene sommando tutti i punti conseguiti.

RISPOSTE TIPOLOGIA B RISPOSTE TIPOLOGIA C

MATERIA Esaurienti Parzialmente corrette

Errate o non date

Corrette Errate o non date

PUNTEGGIO

Inglese

Storia

Matematica

Elettronica ed Elettrotecnica

T.P.S.E.E.

PUNTEGGIO TOTALE

/15

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Storia

In che anno entrarono in guerra gli Stati Uniti d’America?

1914

1915

1918

1917

Allo scoppio della prima guerra mondiale, l’Italia non intervenne al fianco degli altri stati della Triplice

Alleanza perché

aveva già sottoscritto un patto di non aggressione con la Francia

sosteneva le rivendicazioni territoriali dei nazionalisti serbi

la Triplice Alleanza aveva un carattere difensivo ed era stata l’Austria ad attaccare la Serbia

non era stata preventivamente consultata

Il Concordato del 1929, tra le altre cose, riconobbe

il cattolicesimo come “prima religione” di uno stato multi religioso

il cattolicesimo come religione ufficiale dello Stato

la laicità dello Stato, ammettendo però la pratica del cattolicesimo

la superiorità dello Stato italiano rispetto allo Stato del Vaticano

Nel 1938 furono varate le leggi razziali e venne pubblicato il “Manifesto della razza”, secondo il quale gli ebrei

erano da condannare perché responsabili della morte di Cristo

erano un peso sociale perché improduttivi

non appartenevano alla razza italiana

detenevano il potere economico dello Stato

Perchè in Italia, alla fine della prima guerra mondiale, dopo la firma dei trattati di pace, si incominciò a

parlare di “vittoria mutilata”?

…………………………………………………………………………………………………………..………………….…………………………………………………………………………………...………..………………………………..………………………………………………………………...……………..……………………………………………..………………………………………………..………………..…………………………………………………………………………………………..…………………..……………………………………………………………………………

Nel 1925 Mussolini attuò una serie di riforme che fecero nascere la dittatura fascista. Elencane almeno

quattro.

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LINGUA INGLESE

1) WRITE A BRIEF PASSAGE ABOUT FLASH MEMORY

_____________________________________________________________________

_____________________________________________________________________

_____________________________________________________________________

_____________________________________________________________________

_____________________________________________________________________

2) DESCRIBE THE MICROCONTROLLER AND ITS USE

_____________________________________________________________________

_____________________________________________________________________

_____________________________________________________________________

_____________________________________________________________________

_____________________________________________________________________

3) EXPLAIN THE MAIN FEATURES OF A MICROCOMPUTER

_____________________________________________________________________

_____________________________________________________________________

_____________________________________________________________________

_____________________________________________________________________

_____________________________________________________________________

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MATEMATICA

1) Quale dei seguenti insiemi è il campo di esistenza della funzione12

x

xy :

a) xx / 11 x b) R c) 1 d) 11/ xx

2) Il limite2

2

1 2lim

2 1x

x

x x

vale:

a) 1 b) c) 2 d) 0

3) L’asintoto orizzontale della funzione2

1

2

xy

x x

è:

a) non esiste b) y=0 c) x=0 d) y=1

4) La derivata se esiste, di una funzione f(x) in un punto x0 del suo dominio è:

a) l’angolo che la tangente al grafico della funzione in quel punto forma con l’asse delle ascisse; b) il valore della funzione in quel punto; c) il coefficiente angolare della tangente al grafico della funzione in quel punto;

d) il rapporto incrementale h

xfhxf )()( 00 con h qualsiasi

5) Determinare l’equazione della tangente alla curva y=2x2+2x-3 nel punto di ascissa x0=1.

___________________________________________________________________________ ___________________________________________________________________________ ___________________________________________________________________________

6) Calcola la derivata della funzione y =3

312

x

x.

___________________________________________________________________________ ___________________________________________________________________________ ___________________________________________________________________________

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ELETTRONICA ED ELETTROTECNICA

1 Dato il circuito in figura determinare la tensione di uscita VOUT [Vin max « 12V ]

A VOUT = + 5 Vin

B VOUT = + 12 V

C VOUT = - 12 V

D VOUT = - 5 Vin

2 Un circuito integratore ideale è un circuito:

A Passa basso

B Passa banda

C Elimina banda

D Passa alto

3 Un’onda rettangolare compresa tra -5V e +5V ha un periodo T=10μs. L’intervallo di tempo in cui l’onda mantiene il valore -5V è di Toff=4 μs. Quanto vale il suo duty cicle?

A 25 %

B 40 %

C 50 % D 60 %

4 Un amplificatore operazionale montato come amplificatore non invertente presenta una:

A amplificazione di tensione negativa minore strettamente di -1

B amplificazione di tensione positiva ma strettamente minore di 1

C amplificazione di tensione positiva strettamente maggiore di 1

D amplificazione di tensione negativa maggiore di -1

5 A cosa serve un circuito separatore? (max 4 righi)

6 Descrivere le funzioni e le caratteristiche dei circuiti ADC? (max 5 righi)

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Tecnologie Elettriche ed Elettroniche 1) Un elettromagnete:

è un dispositivo elettro-magnetico ;

funziona quando è sollecitato da un forzamento elettrico ;

è un attuatore elettro-magnetico ;

si sposta quando è sollecitato da un forzamento elettrico . 2) Un attuatore:

è un dispositivo che trasforma una sollecitazione in ingresso in segnale elettrico ;

è un dispositivo che produce un’azione meccanica in uscita ; è un dispositivo che trasforma in azioni i comandi di un microprocessore ;

è un dispositivo che produce un comando elettrico in uscita . 3) Un trasduttore di temperatura:

quando è alimentato produce una variazione di resistenza in uscita ;

è sempre interdetto a temperatura ambiente ;

conduce quando è sottoposto a sollecitazione termica ;

quando è alimentato produce un numero elevato di elettroni liberi . 4) Un relé elettromeccanico:

è un attuatore che funziona con forzamento elettrico ;

è un trasduttore che chiude due contatti elettrici ;

è un trasduttore che aziona un’ancora mobile ; è un attuatore che produce una coppia motrice . 5) Definite che cosa è un elettromagnete e a quale famiglia di dispositivi appartiene. Descrivete, anche con rappresentazione circuitale, come è strutturato e come funziona ____________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________ 6) Specificate che cosa è un fotodiodo e a quale famiglia di dispositivi appartiene. Illustrate come è strutturato e come funziona _________________________________________________________________________________________________________________________________________

___________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________

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8.2 Seconda Simulazione della III Prova d’Esame [03/05/2017]

Istituto Tecnico “Giulio Cesare Falco” - Capua Settore Tecnologico

Indirizzi ed Articolazioni: Meccanica Meccatronica ed Energia (Meccanica e Meccatronica) - Trasporti e Logistica (Costruzione del mezzo - Conduzione del mezzo)

- Elettronica ed Elettrotecnica (Elettronica) - Informatica e Telecomunicazioni (Informatica)

ANNO SCOLASTICO 2016/2017

TERZA PROVA TIPOLOGIA MISTA

Alunno______________________________ Classe V Ael

VALUTAZIONE QUESITI A RISPOSTA MULTIPLA

Tipologia C: quesiti a risposta multipla. Ogni item viene valutato con un punteggio minimo di 0 e massimo di 0,25

Indicatori Punteggio Risposta nulla 0 Risposta errata 0 Risposta corretta 0,25

CRITERI DI VALUTAZIONE QUESITI A RISPOSTA SINGOLA

Descrittori Punti L’alunno dimostra di conoscere l’argomento nei suoi tratti essenziali e di comprendere la tematica proposta e formula la risposta esattamente, utilizzando termini appropriati e corretti 1 L’alunno dimostra di conoscere l’argomento richiesto e di comprenderne gli aspetti fondamentali, ma presenta qualche difficoltà nell’uso dei termini e nell’organizzazione della risposta 0,75 L’alunno dimostra di conoscere sostanzialmente l’argomento richiesto e di comprenderne gli aspetti fondamentali, ma presenta difficoltà nell’uso dei termini e nell’organizzazione della risposta 0,50 L’alunno dimostra di conoscere parzialmente l’argomento richiesto e presenta difficoltà nella comprensione della domanda, nell’uso dei termini e nell’organizzazione della risposta 0,25 Risposta assente o praticamente assente 0

Quesito a risposta multipla (C) Quesiti a risposta singola (B) N Discipline 1 2 3 4 1 2 3 Totale

…./15

1 STORIA ……./15 2 ELETTRONICA ……./15

3 MATEMATICA ……./15 4 T.P.S.E.E. ……./15 5 INGLESE ……./15

TEMPO A DISPOSIZIONE: 90 MINUTI

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Storia

In quale opera Hitler espose le sue teorie?

Così parlò Zarathustra

Mein kampf

Il giovane Holden

L’ideologia azista

In quale paese europeo si instaura la dittatura nel 1938

Francia

Italia

Spagna

Polonia

Quale paese eu opeo ve e attaccato da Hitle all’i izio della Seco da gue a o diale?

Polonia

Finlandia

Francia

Cecoslovacchia

Quale di ueste date seg a l’i izio della Seco da gue a o diale?

2 luglio 1939

20 ottobre 1940

1 settembre 1939

25 aprile 1943

Per quali motivi nasce la Repubblica di Weimar

………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………..............................................................................................................................................................................

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.............................................................................................................................................................................

Indica i caratteri fondamentali dell’ideologia azista

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.............................................................................................................................................................................

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INGLESE

1) Deals with the role of Russia in the First World War.

_______________________________________________

_______________________________________________

_______________________________________________

_______________________________________________

_______________________________________________

2) Explain the causes of the outbreak of the II World

War.

__________________________________________

__________________________________________

__________________________________________

__________________________________________

__________________________________________

3) Why did the U.S. enter the Second World War?

__________________________________________

__________________________________________

__________________________________________

SPECIALIZZAZIONE: ELETTRONICA ED ELETTROTECNICA DOCUMENTO del 15 Maggio V A EL a. s. 2016 / 2017 Pag. 33/66

MATEMATICA

1) Quale dei seguenti insiemi è il campo di esistenza della funzione

y= 2ln( 1)x : a) xx / 11 x b) R c) 1 d) 11/ xx

2) La derivata della funzione y = senx2 è:

a) y’=2senx cosx b) y’= cosx2 c) y’= 2xcosx2 d) y’= cos2x

3) Se una funzione continua in un intervallo I ha derivata seconda positiva in ogni punto interno a I, allora:

a) la funzione è crescente in I b) la funzione ha la concavità rivolta verso l’alto in I c) la funzione ha la concavità rivolta verso il basso in I d) la funzione è costante

4) L’integrale dxx 2

1 è uguale a:

a) kx 2ln b) kx

1 c) k

x

3

2 d) kx

5) Verificare che xsenxxxF cos è una primitiva di xxxf cos ___________________________________________________________________________ ___________________________________________________________________________ ____________________________________________________________________________ 6) Determinare i massimi e minimi relativi della funzione 3 24 15 18 1y x x x .

__________________________________________________________________________ ___________________________________________________________________________ ___________________________________________________________________________ ____________________________________________________________________________ _____________________________________________________________________________

SPECIALIZZAZIONE: ELETTRONICA ED ELETTROTECNICA DOCUMENTO del 15 Maggio V A EL a. s. 2016 / 2017 Pag. 34/66

Elettronica ed Elettrotecnica

01 - Dovendo campionare un segnale passa banda con frequenza comprese da 1 kHz a 5 kHz,

quale può essere la frequenza di campionamento?

1 kHz

2 kHz

5 kHz

10 kHz

02 - La condizione di innesco in un circuito oscillatore è data da:

1 )](H)(A[ Re 00 ωω arg [ )(H)(A 00 ωω ]= 0

0 )](H)(A[ Im 00 ωω arg [ )(H)(A 00 ωω ]= 1

1 )](H)(A[ Re 00 ωω Im [ )(H)(A 00 ωω ] = 0

0 )](H)(A[ Im 00 ωω 1 )(H)(A 00 ωω

03 - In un multivibratore astabile ad amplificatore operazionale

Il periodo del segnale di uscita è indipendente dalle tensioni duali di alimentazioni

Il periodo del segnale di uscita è indipendente dal valore della capacità del morsetto negativo

Il periodo del segnale di uscita è indipendente dal valore della resistenza di retroazione negativa

Il periodo del segnale di uscita è dipendente dalla temperatura

04 - Un filtro la cui fdt è: 2n

o

o

ωω

1

A )G(j

ω

ha una approssimazione:

di Chebyscchev

di Bessel

di Butterworth

di Sallen - Key

05 - Definire correttamente il concetto di conversione analogica - digitale

06 - Illustrare lo scopo di un circuito sample and hold

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Tecnologie Elettriche ed Elettroniche

1) Un trasduttore di luminosità :

è detto anche termistore ;

è sensibile all’energia proveniente dall’esterno ; conduce in condizioni di buio ;

produce un numero elevato di legami covalenti . 2) Un P.T.C. :

fa aumentare la tensione in uscita ;

produce un aumento di temperatura in uscita ;

produce un aumento di resistenza in uscita ;

cresce al crescere della temperatura . 3) Un trasduttore di velocità angolare : produce una coppia motrice in uscita ;

è detto anche termistore ;

ruota quando ad esso è applicata una tensione elettrica ;

produce una tensione elettrica in uscita . 4) Un motore elettrico : è un dispositivo che ruota grazie ad un tamburo rotante ;

è un dispositivo che ruota quando ruota l’albero motore ; è un dispositivo che funziona se alimentato da un forzamento elettrico ;

è un dispositivo che produce un’azione meccanica in uscita . 5) Illustrate che cosa è un Circuito integrato, come è strutturato e come viene realizzato tecnologicamente. 6) Specificate che cosa è un fototransistor e a quale famiglia di dispositivi appartiene. Illustrate come è strutturato e come funziona.

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9. Programmi e Relazioni

PROGRAMMA DI ITALIANO

CLASSE V A EL ANNO SCOLASTICO 2016 /2017

1 - L’ETA’ DEL REALISMO CONTENUTI: Naturalismo francese: caratteri generali. La poetica. Romanticismo e Realismo.

Verismo e Naturalismo a confronto: affinità e differenze. G. Verga: la sua vita e il suo itinerario di scrittore. Le sue prime esperienze

narrative. La svolta verso il Verismo: il bozzetto Nedda. La piena accettazione della poetica verista: i racconti di Vita dei campi. La sua concezione della vita. I Malavoglia. Le Novelle rusticane. Mastro Don Gesualdo. Verga e Manzoni.

Verga e Zola. Da Vita dei campi: Rosso Malpelo, Jeli il pastore. Da Novelle Rusticane: La roba. Da I Malavoglia: Prefazione, I Malavoglia di padron ’Ntoni,

L’ addio di ‘Ntoni. 2 – LA CRISI DELL’IO CONTENUTI: La crisi del Verismo. Il Decadentismo: la sua genesi in un quadro di crisi. I

suoi rapporti col Romanticismo. La sua poetica. I suoi aspetti in Francia. I suoi sviluppi in Italia. Giudizio critico sul Decadentismo.

Poesia: G.Pascoli: la vita. Il pensiero. La concezione della poesia. La”poetica del

fanciullino”. Classicismo e Decadentismo del Pascoli. Il linguaggio poetico: caratteristiche e novità. Le opere in versi.

Da Myricae: Lavandare, Novembre, X agosto. Da Canti di Castelvecchio: Il gelsomino notturno, La mia sera. G. D’Annunzio: la vita. La sua personalità nelle linee di più netta matrice

decadente. Il superomismo. L’estetismo. Il sensualismo. L’egocentrismo. La sua opera in prosa: le novelle e i romanzi. Le opere in versi. Il pensiero e la poetica. Il linguaggio poetico: caratteristiche e novità. Confronti: Pascoli e D’Annunzio. D’Annunzio oggi.

Da Alcyon: La sera fiesolana, La pioggia nel pineto.

Nuovi fermenti nella narrativa e nel teatro del Novecento:

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L. Pirandello: la vita. Il pensiero. Genesi culturale e biografica del pensiero di Pirandello. Vecchio e nuovo nel pensiero di Pirandello. La poetica

dell’umorismo. Analisi delle opere. Il teatro di Pirandello. Il linguaggio e lo stile. Validità dell’opera di Pirandello.

Da Novelle per un anno: Ciaula scopre la luna, La patente. L’uomo dal fiore in bocca.

I. Svevo: la vita e la formazione intellettuale ed artistica. La sua personalità di romanziere. Le opere. La prosa di Svevo

Da La coscienza di Zeno: Il fumo, La morte del padre. 3 - LA POESIA DEL NOVECENTO CONTENUTI: La poesia crepuscolare: caratteri generali. La poetica, i motivi e le forme. I

rappresentanti maggiori: Corazzini, Govoni, Moretti. G. Gozzano: la vita e le opere. Il Futurismo: caratteri generali. La poetica. La concezione della vita e i legami

con il Fascismo. L’aspetto specificamente letterario. Poeti e artisti futuristi. F. T. Marinetti: la vita e le opere. Manifesto del Futurismo. Manifesto tecnico della letteratura futurista. L’Ermetismo: caratteri generali. I contenuti e le forme della poesia ermetica.

La poesia ermetica e il Fascismo. La poesia ermetica e il pubblico.

G. Ungaretti: la vita. La poetica. Lo svolgimento dei contenuti e delle forme. Le impressioni di guerra. Una forma libera e antiretorica. Le meditazioni sulla poesia e sull’uomo. Da Il porto sepolto: Veglia, San Martino del Carso, Fratelli, Mattina, Soldati, Sono una creatura, I fiumi.

E. Montale: la vita. La poetica e la visione del mondo. L’itinerario lirico da Ossi di seppia a La bufera. Le ultime prove poetiche: da Satura a Quaderni di quattro anni.

Da Ossi di seppia: Non chiederci la parola, Meriggiare pallido e assorto, Spesso il male di vivere ho incontrato.

Da Le occasioni: La casa dei doganieri. S. Quasimodo: la sua vita e il prospetto cronologico dei suoi testi poetici.

Il primo tempo della sua attività poetica: da Acque e terre a Nuove poesie. Il secondo tempo della sua attività creativa.

Da Giorno dopo giorno: Milano Agosto 1943, Alle fronde dei salici, Uomo del mio tempo.

U. Saba: la vita, la poetica, le opere.

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Dal Canzoniere: La capra, Goal, Ulisse.

4 – IL NEOREALISMO.

CONTENUTI:

Il Neorealismo: i precedenti culturali I temi. Il Neorealismo nel cinema. Il Neorealismo nella letteratura. La crisi del Neorealismo.

I. Calvino: la vita. Le opere sulla Resistenza. La “trilogia” de I nostri antenati. Opere di impegno sociologico.

Da Il barone rampante: Un solitario che non sfuggiva la gente.

L. Sciascia: la vita – Le opere – Il giorno della civetta.

E. De Filippo: la vita – Due fasi letterarie – Natale in casa Cupiello –

L’ “incontro” con Pirandello – La grande stagione dei capolavori.

Gli alunni L’insegnante

Augusta Giacobone

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PROGRAMMA DI STORIA CLASSE V A EL

ANNO SCOLASTICO 2016/2017 1 - GLI ALBORI DEL NOVECENTO: ASPETTI E PROBLEMI. L’Europa all’inizio del Novecento La “belle époche” - Il Nazionalismo - Le rivalità internazionali - La corsa agli armamenti - L’espansionismo tedesco - Il revancismo francese - Triplice alleanza e triplice intesa - Scienza e filosofia: tramonta l’età delle certezze. L’ Italia all’inizio del Novecento Giolitti - La distinzione fra Stato e Governo - Il suffragio universale maschile - Le riforme sociali - I cattolici e la politica - I socialisti - La politica estera di Giolitti - La conquista della Libia - Lo sviluppo dell’industria - L'emigrazione. 2 - LA GRANDE GUERRA La prima guerra mondiale Considerazioni generali - L’inizio della “grande guerra” - Dalla “guerra lampo” alla guerra di trincea - L’Italia dalla neutralità all’intervento - Le operazioni belliche e i fronti interni - 1917: l’anno della svolta - L’ultimo anno di guerra - La guerra sul fronte italiano - La difficile costruzione della pace.

3 - L’EUROPA DEI REGIMI TOTALITARI La Rivoluzione Russa (caratteri generali) Stati europei tra le due guerre La crisi della Repubblica di Weimar – La reinsorgenza del nazionalismo e l’affermazione dei fascismi - La guerra di Spagna. Il Fascismo al potere

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La crisi dello stato liberale in Italia – La nuova destra – L’occupazione delle fabbriche – Dal Parlamento alle piazze – Mussolini conquista il potere - Dal liberismo allo statalismo La ricerca e l’organizzazione del consenso – La Conciliazione – L’ideologia fascista – La politica estera. Il totalitarismo nazista in Germania Un’ ascesa facile e pseudolegale – L’ideologia nazista – La costruzione dello Stato nazista – Nazismo e società: terrore e disgregazione sociale – Lager e deportazioni: fasi e finalità. 4 - LA SECONDA GUERRA MONDIALE E LA GUERRA FREDDA La seconda guerra mondiale Verso il conflitto – Le prime operazioni – La “guerra lampo”- L’attacco nazista all’URSS e l’intervento americano – 1942-1943: inizia la crisi delle forze del patto tripartito – Il crollo del regime fascista; l’offensiva alleata in Italia; la Resistenza in Europa – La conclusione del conflitto e la sconfitta del nazismo – I trattati di pace – Le due guerre: un confronto e un bilancio – L’Italia dalla caduta del fascismo alla Liberazione.

La Guerra fredda divide il mondo L’Europa dei blocchi – La divisione della Germania 5 - L’ EUROPA CHE CAMBIA Il trattato di Maastricht e la nascita dell’Unione Europea. Gli alunni L’insegnante Augusta Giacobone

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RELAZIONE FINALE DI ITALIANO E STORIA CLASSE V A EL

ANNO SCOLASTICO 2016/2017 La classe V A EL comprende 23 alunni provenienti, per la maggior parte, dai centri vicini a Capua e appartenenti a famiglie del ceto medio. Il livello culturale risulta globalmente sufficiente, all’interno della classe è possibile distinguere un ristretto gruppo di alunni che presenta un’adeguata preparazione di base e che, grazie alla partecipazione alle lezioni e all’impegno costante, ha raggiunto un profitto discreto; la restante parte di alunni ha ottenuto risultati appena sufficienti o mediocri, qualcuno per le lacune pregresse e l’incerto metodo di studio, gli altri, e sono la maggioranza, perché sono apparsi scarsamente motivati all’apprendimento e hanno evidenziato difficoltà di attenzione e concentrazione, ciò ha comportato interruzioni dell’attività didattica e talvolta ha reso il lavoro poco efficace e produttivo. Grazie alla continuità garantita all’attività didattica, è stato possibile svolgere quanto programmato nei tempi e nei modi previsti all’inizio dell’anno scolastico. L’insegnamento della lingua e letteratura italiana, nel corso del triennio, deve tendere, oltre che a consolidare e a far avanzare le competenze e le conoscenze linguistiche generali, a sviluppare il gusto e la capacità di leggere autonomamente testi letterari per permettere agli allievi di motivare e allargare le proprie scelte. In quest’ottica sono stati individuati i seguenti obiettivi: 1) Migliorare la padronanza della lingua italiana scritta e orale, per consentire agli

allievi di servirsene per le loro esigenze pratiche, personali e professionali. 2) Sviluppare l’attitudine alla lettura critica delle opere letterarie e della realtà sociale

e politica all’interno della quale sono state prodotte. 3) Far capire agli allievi il legame che esiste tra letteratura e l’intero sistema culturale. 4) Sviluppare la capacità di leggere autonomamente testi letterari. 5) Favorire l’acquisizione di un metodo di studio non mnemonico. L’insegnamento della lingua e letteratura italiana è stato articolato in moduli e unità didattiche la cui sequenza è in largo senso cronologica. Ci si è basati sul principio della priorità e centralità dei testi, la cui interpretazione è avvenuta in forme varie come la discussione guidata in classe e la compilazione di questionari a cui gli allievi hanno cercato di rispondere da soli. In generale, si è fatto in modo di rendere gli studenti protagonisti dell’interpretazione, ma non si è esclusa

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la vera e propria spiegazione, nel caso in cui gli studenti non siano stati in grado di procedere da soli o quando si siano resi necessari inquadramenti generali e interpretazioni. In qualche occasione sono stati presentati testi di epoca lontana da quella considerata, al fine di far risaltare continuità e/o contrasti di carattere tematico e stilistico. Nella scelta dei testi sono stati privilegiati quelli che meglio e più chiaramente esprimono le caratteristiche personali e artistiche dell’autore e nello steso tempo rispondono alla sensibilità dei ragazzi. La verifica dell’apprendimento è stata effettuata in itinere e alla fine di ogni modulo, attraverso forme di produzione orale e scritta, basate sul commento orale ad un testo, sull’esposizione di argomenti del programma, sull’interrogazione, sul riassunto scritto, sui test, sul componimento. Nel corso dell’anno scolastico alcune ore sono state dedicate alla produzione scritta, sono state date indicazioni per la stesura di ciascuna tipologia di testo prevista dalla prima prova d’esame ed effettuate esercitazioni inerenti il tema, l’analisi e il commento di un testo letterario in prosa e in versi, la redazione di un testo sotto forma di saggio breve e articolo di giornale. Nel corso della verifica, se la conoscenza degli argomenti proposti non è stata ritenuta soddisfacente sono state effettuate prove di rinforzo e di recupero. La valutazione è stata fatta tenendo conto dei seguenti elementi: La conoscenza dei dati. La comprensione del testo. La capacità di rielaborazione personale. La capacità di orientarsi nella discussione sulle problematiche trattate. La padronanza del mezzo linguistico. Gli strumenti di cui ci si è serviti sono stati il libro di testo e i testi consigliati, le fotocopie.

Attraverso lo studio della Storia ci si è proposti di far comprendere agli allievi che la realtà in cui vivono è qualcosa in continuo movimento che è stato ed è soggetto a continue modifiche il cui artefice principale è l’uomo. Partendo da tale presupposto, sono stati individuati gli obiettivi di seguito indicati: 1) Sviluppare la capacità di individuare le connessioni, i rapporti tra particolare e generale. 2) Sviluppare la capacità di mettere in relazione gli eventi e cogliere il rapporto causa-effetto. 3) Acquisire la consapevolezza che la costruzione storica si basa su una pluralità di fonti che la storia seleziona, riordina, interpreta. 4) Favorire l’attitudine alla lettura critica della realtà sociale e politica. 5) Rafforzare la consapevolezza che la comprensione del passato può facilitare la lettura del presente. Per realizzare le finalità sopra indicate l’organizzazione del curricolo di Storia è analoga a quella del curricolo di Italiano.

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Il piano di lavoro, pertanto, è risultato costituito da moduli e unità didattiche che, ove possibile, sono state svolte in parallelo con l’Italiano. A seconda delle particolari esigenze del curricolo, si è fatto ricorso a strategie di intervento di vario tipo quali la lezione frontale, la conversazione guidata, il lavoro individuale o di gruppo. La verifica dell’apprendimento è stata effettuata in itinere e/o alla fine di ogni modulo e si è basata su test, relazioni, interrogazioni. La valutazione ha tenuto conto dei seguenti elementi: La conoscenza dei dati; La capacità di orientarsi nell’ambito delle tematiche trattate. La capacità di analisi e di sintesi. La capacità di formulare valutazioni e riflessioni personali. La padronanza del mezzo linguistico. Gli studenti oltre che sul manuale, hanno operare su documenti, brani di opere storiografiche, carte storiche, tabelle cronologiche, carte geografiche. L’ insegnante Augusta Giacobone

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R EL A ZI ON E E PR O GR A M MA

MATERIA ELETTRONICA ed ELETTROTECNICA CLASSE specializzazione ELETTROTECNICA ed ELETTRONICA

V A EL - anno scolastico 2016/2017 DOCENTI Angelo BISCEGLIA Grazio Abramo ALIBRANDO

Obiettivi raggiunti * Gli allievi sono in grado di interpretare correttamente le

informazioni sui data sheets dei componenti analogici.

* Conoscono la struttura dei principali circuiti elettronici per

processare segnali analogici.

* Hanno acquisito i principali metodi di interfacciamento tra sistemi

analogici e digitali.

* Sono in grado di analizzare e progettare semplici circuiti di

condizionamento di segnale.

* Sono capaci di affrontare problematiche multidisciplinari

nell’ambito delle conoscenze specifiche.

Mezzi e strumenti Libro di testo: S. Mirandola - Elettrotecnica ed elettronica: applicazioni dell’elettronica - Zanichelli - vol 3

Appunti dei docenti (accessibili su Dropbox) Apparecchiature e manuali del

Laboratorio di Elettronica/elettrotecnica Strumenti di verifica Orali: Interrogazione sui singoli moduli

Verifica a campione Scritte / Pratiche: Compiti in classe N° 5

Test N° 3 Gruppi di lavoro Relazioni sui risultati delle

prove di laboratorio

Valutazione Parametri: Conoscenza Competenza Capacità critica Linguaggio specifico

Voti: 10 Eccellente 9 Ottimo 8 Buono 7 Discreto 6 Sufficiente 5 Mediocre 4 Insufficiente

3 - 1 Scarso

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Condotta degli alunni

Gli allievi hanno avuto un atteggiamento corretto e rispettoso verso i docenti e l’istituzione scolastica anche se più volte si sono dovuti lamentare atteggiamenti immaturi. La partecipazione e l’impegno, nel complesso non sempre sono risultati adeguati: alcuni alunni sono apparsi demotivati, incapaci di inserirsi nel dialogo educativo con una certa continuità.

Svolgimento del programma

Il programma svolto ha risentito di varie interruzioni dovute a fasi di recupero e consolidamento delle tematiche; tali carenze sono dovute ad uno svogliato impegno nel lavoro a casa. Si è cercato di evidenziare e recuperare tali carenze tempestivamente. I recuperi sono stati realizzati cercando la personalizzazione di percorsi, cosa resa possibile con l’aiuto di appunti, esercizi, formulari, presentazioni e grafici elaborati dagli scriventi e messi a disposizione degli alunni su Dropbox.

Preparazione degli alunni

È risultato evidente, lungo l’intero anno scolastico, di ritrovarsi di fronte ad una classe sostanzialmente disomogenea: un esiguo gruppo di allievi ha seguito con un certo interesse e continuità, un altro gruppo, sostanzialmente la maggioranza, ha raggiunto risultati appena sufficienti derivanti da una certa discontinuità, sia nell’attenzione che nel lavoro a casa, e da atteggiamenti non sempre maturi in aula o nelle altre attività. Infine un ultimo gruppo ha evidenziato grosse difficoltà durante lo svolgimento del corso e sono stati necessari continue sollecitazioni da parte degli scriventi.

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MOD. ORE C O N T E N U T I

I 35 [24]

L’Amplificatore Operazionale come elemento circuitale Caratteristiche ideali dell’Op. Amp. Circuiti lineari con Op. Amp.: retroazione negativa e corto circuito virtuale

(amplificatore invertente e non invertente, sommatore invertente e non invertente, separatore, derivatore ideale e reale, integratore ideale e reale, separatore)

Circuiti non lineari con Op. Amp.: retroazione positiva (sistemi realizzanti la funzione esponenziale naturale e la funzione logaritmo naturale del

segnale di ingresso; sistemi realizzanti la moltiplicazione e la divisione tra i segnali di ingresso; sistema realizzante l’elevamento a potenza del segnale di ingresso)

Circuiti con Op. Amp. retroazionato positivamente Comparatori con isteresi

Modifica della dinamica di uscita di un comparatore II 25

[20] Multivibratori con Op. Amp.

Multivibratori Astabili e Monostabili Cenni sui bistabili (flip/flop)

Applicazioni circuitali: modifica del duty cicle negli astabili; modifica della dinamica III 25

[18] Circuiti oscillatori

Condizione di Barchausen (condizione di innesco dell’oscillazione) Esempio: ponte di Wien Teoria generale degli oscillatori a tre punti Cenni sugli oscillatori al quarzo

IV 35 [22]

Filtri attivi Teoria generale

F.d.t. del 1° e del 2° ordine: parametri caratteristici Tecnica di approssimazione di Butterworth Filtri di ordine superiore al 2° grado (composizioni in cascata) Esempi circuitali:

Filtri attivi a reazione positiva semplice o VCVS Filtri a reazione negativa multipla

V 20 [20]

Conversione Conversione DAC e ADC

Parametri caratteristici Esempi circuitali:

ADC Flash, ADC ad approssimazioni successive, ADC a semplice rampa DAC R-2R, DAC a resistenze pesate

VI 10 [6+6]

Content and Language Integrated Learning (CLIL): Sistemi ROBOT

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PROGRAMMA SVOLTO Materia Asse

A.S. 2016/17 SISTEMI AUTOMATICI Scientifico-tecnologico

DOCENTI RUSSO ANTIMO – TESTA LUIGI CLASSE E SEZIONE VA-EL INDIRIZZO ELETTRONICA ED ELETTROTECNICA

Modulo Unità Didattiche

Sistemi di controllo

analogici

• Definizione di sistema di tipo “0”, “1”, “2” • Progetto statico, errore statico, disturbi additivi

• Errore statico nei sistemi retro_azionati di tipo “0” • Progetto dinamico, reti correttrici

• Regolatori industriali, P, PI, PD, PID • Verifica della stabilità di un sistema con i

diagrammi di Bode

• Verifica della stabilità di un sistema con il diagramma di Nyquist

• Simulazioni con multisim

Applicazione dei sistemi di

controllo

• Trasduttori di velocità, di temperatura, di

posizione e di livello • Controllo della velocità di un motore ad anello

aperto • Controllo della velocità di un motore ad anello

chiuso

• Guadagno d’anello aperto • Verifica della stabilità di un sistema attraverso i

diagrammi di Bode del guadagno d’anello aperto

• Stabilizzazione di un sistema con azione P • Stabilizzazione di un sistema con azione PI

• Controllo di temperatura ad anello chiuso

Sistemi di acquisizione e distribuzione dati

• Circuiti di condizionamento con OP in configurazione invertente e non invertente

• Acquisizione di segnali analogici • Distribuzione di segnali analogici

• Campionamento, convertitori A/D e D/A • Applicazioni con multisim

Applicazioni dei controllori a logica

programmabile

• PLC e le sue espansioni • Programmazione con linguaggio ladder

• Acquisizione dati digitali ed azionamenti digitali

Capua, 15 Maggio 2017 I Docenti Antimo Russo

Luigi Testa

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RELAZIONE FINALE SISTEMI AUTOMATICI CLASSE VAEL ANNO SCOLASTICO 2016-2017

Condotta degli alunni in classe. Durante tutto l’anno scolastico, gli allievi, tranne alcuni, non sempre hanno tenuto un atteggiamento corretto e rispettoso dell’istituzione Scolastica. La partecipazione, in primo luogo alle lezioni, non è risultata sempre adeguata. L’impegno, nel complesso, non sempre è risultato adeguato ai compiti previsti; alcuni alunni sono apparsi demotivati, incapaci di inserirsi in un dialogo educativo con un minimo di continuità. Una parte degli allievi ha seguito con interesse e continuità conseguendo risultati più che sufficienti, un’altra parte è stata meno assidua conseguendo risultati sufficienti ed infine una parte che ha conseguito risultati più che mediocri.

Svolgimento del programma

Il programma svolto ha risentito fortemente, rispetto alla programmazione iniziale, sia delle numerose assenze individuali che per il tempo che è stato dedicato al recupero ed all’approfondimento di alcune tematiche della disciplina. E’ mancato il tempo per lo svolgimento di alcuni argomenti pur previsti in programma, per i dovuti approfondimenti, per le verifiche scritte, per una più puntuale attenzione verso gli stessi allievi. Molte ore sono state dedicate al recupero in itinere che, purtroppo, non ha dato l’esito sperato per la mancanza di assiduità di alcuni allievi a dedicarsi allo studio individuale. Una parte degli allievi, pur potendo, ha rinunciato al miglioramento della preparazione di base, soprattutto in fisica e matematica, non sempre adeguata per poter affrontare argomenti specifici e per i quali le suddette discipline sono propedeutiche. Anche in questo caso si è cercato di sopperire, per quanto possibile. L’impegno profuso durante l’anno scolastico è risultato non sempre per tutti adeguato ad affrontare la prova di esame. Si riscontrano ancora inadempienze e parti del programma che avrebbero meritato un maggiore approfondimento, in particolar modo la trattazione dei sistemi digitali.

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Lo svolgimento del programma, ovviamente, ha fortemente risentito di tutto ciò, nonostante il continuo incitamento, la disponibilità, la ripetizione di alcuni argomenti (spesso su richiesta degli stessi alunni). Sono state effettuate simulazioni con SW all’avanguardia sui sistemi che sono stati ritenuti più significativi e soprattutto sono stati simulati i temi coinvolti nelle verifiche scritte al fine di stimolare gli allievi e per meglio far comprendere gli argomenti trattati nella parte teorica. Tutte le lezioni sono state svolte utilizzando la LIM e tutte, teoriche e pratiche-simulate, sono state salvate per renderle disponibili a tutti. Sono state ottimizzate tutte le potenzialità di conoscenza che alcuni alunni possedevano dividendoli in gruppi di lavoro al fine di meglio distribuire le abilità di ciascuno e metterle a disposizione di altri.

Risultati dell’insegnamento. Grado di preparazione raggiunto.

E’ risultato evidente, lungo l’intero anno scolastico, di ritrovarsi di fronte ad una classe con interessi diversificati e non tutti interessati alla disciplina specifica. La parte degli allievi meno interessata e che ha partecipato con minore assiduità al dialogo educativo, al momento potrebbe non essere pronta ad affrontare la prova d’esame relativamente alla disciplina specifica.

I DOCENTI Prof. Antimo Russo Prof. Luigi Testa

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PROGRAMMA DI MATEMATICA

ANNO SCOLASTICO 2016/2017

CLASSE 5a AEL

MODULO 1 “Le funzioni e i limiti”

Le funzioni e le loro proprietà; dominio di una funzione; limite di una funzione (i vari casi); limiti

notevoli.

MODULO 2 “Funzioni continue”

Le funzioni continue e il calcolo dei limiti; i punti di discontinuità; asintoti di una funzione.

MODULO 3 “Il calcolo differenziale”

Concetto di derivata; derivabilità e continuità di una funzione; significato geometrico della derivata;

derivata delle funzioni elementari; derivata di una somma, di un prodotto e di un quoziente; derivata

di una funzione composta.

MODULO 4 “Lo studio di funzione”

Le funzioni crescenti e decrescenti in un intervallo; massimi e minimi relativi di una funzione;

concavità di una curva ed i punti di flesso; studio di una funzione e rappresentazione grafica

(funzioni algebriche razionali intere e fratte, semplici funzioni esponenziali e logaritmiche).

MODULO 5 “Il calcolo integrale”

L’integrale indefinito e le sue proprietà; integrazione immediata; integrali immediati di funzioni

composte; integrazione per decomposizione; integrale definito e le sue proprietà; formula

fondamentale del calcolo integrale.

Alunni

Il docente

Farina Antimo

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RELAZIONE FINALE

ANNO SCOLASTICO 2016/17

CLASSE 5a AEL MATERIA: MATEMATICA

Oltre alle inevitabili eterogeneità delle singole personalità (diversi livelli di maturazione, di capacità

di apprendimento, di stimoli culturali a seconda dell’ambiente di provenienza) gli allievi presentano

una preparazione differenziata sia nelle conoscenze che nelle abilità possedute. Gli studenti hanno

manifestato un interesse accettabile per la materia, ed hanno profuso un impegno nel complesso

continuo, ma spesso superficiale; la rielaborazione personale e il lavoro domestico non sono stati

sempre adeguati per tutti. Per quanto riguarda il profitto emergono alcuni allievi che, con una

partecipazione attiva ed efficace, hanno ottenuto risultati discreti. Un secondo gruppo è costituito da

alunni che, con un lavoro per lo più costante, hanno raggiunto un profitto sufficiente o più che

sufficiente. Infine un terzo gruppo che, in possesso di una carente preparazione di base e con una

partecipazione poco attiva nel primo quadrimestre, in seguito a continue sollecitazioni e attività di

recupero, ha raggiunto un livello mediocre o quasi sufficiente. I nuclei essenziali dei contenuti sono

stati introdotti in modo problematico, sia per motivare gli allievi, sia per stimolarli a formulare

un’ipotesi di soluzione e ricercare il procedimento risolutivo. E’ stato dato ampio spazio a esercizi

sia di tipo ripetitivo per rinforzare l’apprendimento, sia rielaborativi per spronare gli allievi a

trasferire le loro abilità e conoscenze su casi e situazioni diversi da quelli già affrontati. Per la

valutazione degli allievi si è tenuto conto di: livello di partenza, impegno, partecipazione, lavoro

domestico, possesso dei contenuti nei suoi diversi livelli, capacità conseguite, esposizione,

precisione terminologica.

OBIETTIVI RAGGIUNTI La classe:

Sa definire i concetti matematici con linguaggio sufficientemente preciso. Riconosce gli enti matematici tra quelli oggetto di studio. Conosce i procedimenti e le nozioni presentate. Comprende e riconosce formule. Se guidata, sa utilizzare in contesti diversi gli strumenti matematici.

Relativamente a tali obiettivi la classe ha raggiunto un livello mediamente sufficiente.

Il docente

Antimo Farina

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PROGRAMMA DI RELIGIONE ARGOMENTI TRATTATI: 1. Le origini dell’etica 2. Ignoranza e pregiudizio 3. La dignità umana 4. La coscienza 5. La legge morale 6. La libertà 7. Il valore del corpo 8. Caratteristiche della sessualità 9. Il matrimonio 10. Politica e democrazia 11. Globalizzazione 12. Etica per l’economia

Il livello di competenze è stato estratto dalle informazioni raccolte durante il dialogo informale di illustrazione dei temi del corso. Il contratto formativo e l’intesa sul metodo di lavoro è stato instaurato in maniera contestuale alla reciproca conoscenza e all’illustrazione del programma. Fin dall’inizio agli allievi è stata fatta valere la grande importanza che riveste il libro di testo quale strumento indispensabile di guida e di contenitore di informazioni. Le lezioni si sono tenute tutte con l’uso costante del libro di testo dal quale si sono desunte le indispensabili tabelle, grafici, e lettura dei testi biblici. Gli allievi sono stati messi di fronte alla necessita di prendere appunti durante le spiegazioni in maniera da avere un tracciato da utilizzare nella riflessione. Durante il corso si sono effettuate verifiche sia formative che sommative in maniera da ridurre a semplice scambio di opinione le irrinunciabili verifiche orali. FINALITA’ La religione è disciplina altamente educativa sia per l’aspetto formativo in essa insito, che aiuta a comprendere il mondo contemporaneo fortemente segnato e condizionato dalle conoscenze tecniche e tecnologiche, che per i numerosi risvolti interdisciplinari. Al di là dei contenuti immediati previsti dal programma, la disciplina persegue la finalità di educare ad un atteggiamento di rispetto e di fiducia nei riguardi del mondo animato ed inanimato che ci contiene e ci circonda. Conoscendo meglio la realtà della Natura e del Creato in genere, negli allievi cresce ulteriormente la consapevolezza che tale contenitore, per la vita e per la specie umana in particolare, nonostante la sua robustezza e la sua immensità, può essere turbato, squilibrato e talvolta stravolto da una attività umana meramente espropriativa. La Religione ben si presta a soddisfare le innate domande dell’Uomo sul prima, sull’ora e sul poi del genere umano che costituiscono il processo d’inizio di ogni speculazione moderna sul destino della nostra specie. La rappresentazione del mondo che ne scaturisce offre la migliore difesa ed un efficace antitodo ad un visione di tipo magico, superstiziosa e fatalista del mondo e della vita che sempre tenta l’animo umano desideroso di certezze durature ed appaganti, specie nei periodi storici di transizione caratterizzati da striscianti crisi sociali e da cicli economici irregolari e acuti e dalla decadenza del quadro generale di riferimento esistenziale. In questo senso si è curato molto anche la interdisciplinarietà con materie come la storia, la letteratura e le scienze. In ogni trattazione si è cercato, per quanto possibile, secondo le attuali conoscenze e secondo le competenze della stessa docente, di discernere tra informazioni assolutamente certe, informazioni ragionevolmente certe e informazioni ipotetiche, in maniera da instillare nell’allievo la consapevolezza che la religione è una disciplina in cammino e le convinzioni che da essa scaturiscono oggi possono senz’altro essere smontate e abbandonate in futuro, anzi, questo non è solo possibile ma addirittura auspicabile, in quanto i grandi progressi l’umanità li compie proprio quando crollano interi sistemi scientifico-filosofico.

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METODI E MEZZI: METODO I metodi utilizzati durante il lavoro sono stati: • Risposte personali o di gruppo a questionari • Dialogo e discussione • Lettura delle pubblicazioni specifiche • Esposizione orale dei lavori individuali e di gruppo • Rappresentazioni grafiche di diagrammi di flusso e di mappe concettuali MEZZI I mezzi utilizzati durante il lavoro sono stati : • Libro di testo: • Riviste di settore • Quotidiani nazionali • Materiale didattico prodotto in classe sotto forma di appunti, mappe concettuali di ripasso, • brevi saggi intermodulari di sintesi della disciplina.

INDICAZIONI METODOLOGICHE E STRUMENTALI Gli argomenti del corso sono stati trattati in maniera articolata in modo da instaurare negli allievi la capacità di collegare fra loro le diverse competenze e di suscitare un continuo interesse e curiosità per la per l’ambiente che ci circonda. In tal guisa gli allievi hanno acquisito la consapevolezza che l’equilibrio del sociale, per quanto complesso, può essere turbato dall’attività dell’uomo fino ad essere sconvolto inesorabilmente se si recide il legame trascendentale che ci lega ad esso. Essendo tali competenze vaste e complesse, in un corso di studi dalle finalità puramente formative i temi sono stati affrontati e evidenziandone le trame concettuali di base. In dettaglio le strategie didattiche utilizzate durante il corso sono state: • Uso di test e di piccoli saggi a contenuto specifico • Spazi per la ricerca con il lavoro di gruppo • Produzione di materiale che faciliti la comprensione all’interno del gruppo-classe • Lezioni frontali e lezioni corali di recupero e di approfondimento

VERIFICHE E VALUTAZIONE Le verifiche sono risultate un momento come un altro dell’attività educativa. L’allievo le ha percepite come uno strumento di accertamento del grado di maturazione e di misura dell’efficacia dell’azione didattica. I momenti di dialogo sono stati numerosi e continui e tendenti ad accertare l’appropriazione dei contenuti insieme al grado di attenzione e di capacità. La valutazione ha tenuto conto del livello dei contenuti acquisiti, dell’impegno, l’interesse e la partecipazione al lavoro scolastico, la capacità di contestualizzazione, di elaborazione e di rielaborazione delle conoscenze impartite. Quando c’è ne stato bisogno, alla fine di ogni modulo sono state approntate unità didattiche di recupero dei temi fondamentali. Sempre, invece, alla fine di ogni modulo, si sono tenute una serie di esercitazioni ai fini dell’accertamento delle competenze e delle abilità operative raggiunte dal gruppo-classe. GLI ALUNNI IL DOCENTE

_______________________ ( prof.ssa Andreana Crispino)

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RELAZIONE FINALE DI RELIGIONE

Gli allievi hanno partecipato al corso di Religione in maniera alquanto regolare. Le presenze individuali sono risultate sempre accettabili per la stragrande maggioranza di essi. Il risultato didattico risulta pressoché normale, anche se alcuni argomenti si sono dovuti trattare in maniera più superficiale. Al termine delle lezioni, alcuni allievi hanno conseguito gli obiettivi formativi e curriculari prestabiliti in fase di programmazione iniziale, pur se il livello di attenzione, di comprensione e di abilità operative e di continuità didattica effettiva sono risultati eterogenei, così pure la capacità, l’attitudine e il grado di consapevolezza. Riguardo alla difficoltà del processo di apprendimento la classe ha presentato una situazione generale di tipo normale nelle problematiche e nelle difficoltà comuni agli istituti tecnici. Il livello di conoscenze umanistiche propedeutiche al corso di Religione, presentate dagli allievi all’inizio del corso sono risultate alquanto variabili. L’unica ora settimanale destinata alla disciplina, ha imposto una trattazione più orizzontale che verticale dei temi del corso relegando a semplici richiami i contenuti più direttamente teorici. L’insieme del gruppo classe, ha sentito la vita della comunità scolastica come un’opportunità di crescita umana, civile, esistenziale, culturale oltre che una irrinunciabile occasione di formazione. Il rapporto docente-discente è stato sereno e di rado arricchito dal contributo di esperienze e di proposte formulate anche dai singoli discenti. L’interscambio curriculare e didattico con l’insieme del gruppo-classe, durante il procedere dell’anno scolastico, non ha conosciuto ostacoli od interruzioni, anzi, è risultato ricco di stimoli culturali ed esperienziali. Nel corso di ogni fase del lavoro di classe si è tenuto sempre in debita considerazione l’importanza delle dinamiche relazionali e comportamentali, e tra i singoli allievi e tra essi ed il docente, in modo che fossero sempre vissute in piena coscienza e conoscenza, in tutta la sua vasta gamma di sfumature, le implicazioni umane, esistenziali e sociali. Tutte le volte che c’è ne stata la possibilità, non si è mancato di mettere in evidenza come vada conseguita la propria peculiarità senza rinunciare alla solidarietà e come l’interesse individuale non vada conseguito a scapito delle attese e delle aspettative degli altri, intesi singolarmente e nella totalità del gruppo comunitario. Ogni discussione, curriculare e formativa, è stata impostata nell’attenzione alla realtà economica, sociale e culturale del momento contingente che attraversa il nostro tempo, riferito in maniera particolare al territorio capuano sullo sfondo di un contesto allargato al territorio provinciale e regionale. Quando da parte degli allievi è emersa l’esigenza di approfondire particolari tematiche legate direttamente al programma, e di rilevante attualità, ci si è appoggiati a pubblicazioni specialistiche di settore. Durante la trattazione di alcuni temi si è posta l’attenzione del rapporto esistente tra scienza e religione, politica, teologia e fatti di cronaca. Molto frequenti sono stati i richiami verticali con la storia e l’economia, per quanto riguarda le condizioni politiche e sociali ricorrenti.

IL DOCENTE

Prof.ssa Andreana Crispino________________________

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PROGRAMMA DI SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE

ANNO SCOLASTICO 2016/2017 MODULO 1: SPORT DI SQUADRA ED INDIVIDUALI 1. PALLAVOLO 2. TENNIS TAVOLO 3. CALCIO A 5 OBIETTIVI: CONOSCERE

La struttura del campo di gioco I regolamenti di gioco I fondamentali individuali I ruoli dei giocatori II principali schemi di gioco

ESSERE CAPACE DI Utilizzare i fondamentali individuali in funzione della situazione di gioco Inserirsi negli schemi di gioco della squadra in base alla strategia adottata Ricevere e passare la palla Occupare la posizione in campo a seconda del ruolo ricoperto Verificare il proprio livello di esecuzione di alcuni individuali fondamentali Individuare e applicare i vari schemi di gioco in tempi brevi

MODULO 2: L’EDUCAZIONE ALIMENTARE 1. ALIMENTAZIONE E FABBISOGNO ENERGETICO 2. I PRINCIPI NUTRITIVI 3. IL COMPORTAMENTO ALIMENTARE 4. I DISTURBI ALIMENTARI OBIETTIVI: CONOSCERE

Il concetto di metabolismo energetico e di fabbisogno calorico La corretta distribuzione dei cibi nella piramide alimentare La funzione nutrizionale dei principi nutritivi

ESSERE CAPACE DI Indicare l’assunzione quantitativa equilibrata dei principi nutritivi Calcolare il fabbisogno calorico giornaliero in base al livello di attività fisica svolta Utilizzare le formule per il calcolo del peso corporeo

MODULO 3: IL DOPING E LE SOSTANZE D’ABUSO 1. IL DOPING 2. LE SOSTANZE VIETATE 3. LE PRATICHE VIETATE 4. LE SOSTANZE SOGGETTE A RESTRIZIONI 5. LE SOSTANZE D’ABUSO 6. LE MALATTIE INFETTIVE OBIETTIVI: CONOSCERE

Le principali sostanze assunte nel doping

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Le caratteristiche delle sostanze d’abuso Le principali malattie infettive

ESSERE CAPACE DI Individuare gli effetti prodotti dalle sostanze usate ai fini del doping Riconoscere le sostanze d’abuso legali e non Riconoscere le sostanze che inducono assuefazione e dipendenza

MODULO 4 : TRAUMA, PRIMO SOCCORSO ED EMERGENZE (cenni apparato locomotore) 1. Che cos’è un trauma 2. Il primo soccorso 3. Il BLS (Basic Life Support) 4. Le situazioni di emergenza OBIETTIVI: CONOSCERE

le fondamentali regole del primo soccorso la procedura BLS le principali situazioni di emergenza e le cause che le determinano i traumi da incidenti domestici e i relativi interventi di primo soccorso

ESSERE CAPACE DI prestare il primo soccorso in attesa dell’intervento medico verificare la presenza dell’attività respiratoria e circolatoria praticare il massaggio cardiaco riconoscere una situazione d’emergenza

MODULO 5: TRAUMATOLOGIA SPORTIVA Anatomia e fisiologia del corpo umano: 1. LE LESIONE OSSEE 2. LE LESIONI MUSCOLARI 3. LE LESIONI ARTICOLARI 4. LE LESIONI TENDINEE OBIETTIVI: CONOSCERE I sistemi e gli apparati del corpo umano:

La definizione di traumatologia sportiva La classificazione dei traumi sportivi I principali traumi del sistema muscolo-scheletrico Gli interventi di primo soccorso

ESSERE CAPACE DI Classificare i traumi sportivi in relazione alla parte lesa Distinguere le lesioni ossee, muscolari, tendinee e articolari Intervenire con tecniche adeguate in attesa dell’intervento medico Applicare il trattamento RICE Individuare la terapia più adeguata

IL TESTO ADOTTATO Giorgetti M.C./ Focacci P./Orazi U. ‘’ A 360°- Scienze motorie e sportive ‘’ V.U. Mondadori Scuola GLI ALUNNI LA DOCENTE

_____________________ Prof.ssa Delle Site Silvana

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RELAZIONE FINALE DI SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE ANNO SCOLASTICO 2016 / 2017 Classe: 5 AEL

L’anno scolastico ha presentato un andamento regolare, consentendo, pertanto al gruppo classe una soddisfacente partecipazione alle attività didattiche. Nel fare il bilancio del lavoro svolto, posso considerare che gli allievi, presentandosi con un normale complesso di caratteristiche morfologiche, funzionali e psicomotorie, mi hanno consentito di sviluppare la programmazione iniziale ed hanno raggiunto, comunque, un livello di preparazione teorico-pratico, in generale, discreto.

La classe composta da n. 23 alunni, ha seguito con interesse ed attenzione le attività proposte durante l’anno scolastico. Si è data particolare attenzione:

all’acquisizione del valore della corporeità, attraverso esperienze di attività motorie e sportive, di espressione e di relazione, in funzione della formazione di una personalità equilibrata e stabile,

al consolidamento di una cultura motoria e sportiva quale costume di vita, intesa anche come capacità di realizzare attività finalizzate e di valutarne i risultati e di individuarne i nessi pluridisciplinari;

al raggiungimento del completo sviluppo corporeo e motorio della persona attraverso l’affinamento della capacità di utilizzare le qualità fisiche e le funzioni neuro-muscolari;

all’approfondimento operativo e teorico di attività motorie e sportive che, dando spazio anche alle attitudini e propensioni personali, favorisca l’acquisizione di capacità trasferibili all’esterno della scuola;

all’arricchimento culturale attraverso lo studio di argomenti che trovano riscontro concreto nel periodo evolutivo degli alunni, per fornire agli stessi le conoscenze adeguate per affrontare i problemi legati alla devianza giovanile e a quelli che possono incorrere nella pratica dello sport.

Le finalità indicate, coerenti con quelle generali della scuola, definiscono l’ambito operativo specifico dell’educazione motoria. Il ruolo prioritario è stato dato all’acquisizione del valore della corporeità che, punto nodale dell’intervento educativo, è fattore unificante della persona e quindi di aiuto al superamento dei disagi tipici dell’età giovanile che possono produrre comportamenti devianti. Inoltre si è mirato a rendere la persona capace in modo consapevole di affrontare, analizzare e controllare situazioni problematiche personali e sociali; di utilizzare pienamente le proprie qualità fisiche e neuro-muscolari; di raggiungere una plasticità neuronale che consenta di trasferire in situazioni diverse le capacità acquisite, determinando le condizioni per una migliore qualità della vita. L’insegnamento di Scienze Motorie e Sportive, inoltre, ha guidato lo studente a comprendere il ruolo del corpo in ambito sociale, per riconoscerne la valenza sia a livello personale sia a livello comunicativo come avviene in campo sportivo e nel linguaggio del corpo. Le caratteristiche, dunque, delle finalità e degli obiettivi hanno richiesto una metodologia basata sull’organizzazione di attività “in situazione”, sulla continua indagine e sull’individuazione ed autonoma correzione dell’errore. Tale metodologia ha consentito di creare i presupposti della plasticità neuronale e della trasferibilità delle abilità e competenze acquisite ad altre situazioni ed ambiti. Conseguentemente, ciascuna attività ha tenuto conto, nella sua organizzazione e

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realizzazione, della necessità di dare spazio ad una serie di varianti operative e al contributo creativo e di elaborazione che ciascuno degli studenti può apportare. Al fine di far conseguire agli studenti la capacità di organizzare progetti autonomi, utilizzabili anche dopo la conclusione degli studi secondari, sono state utilizzate opportune forme di coinvolgimento attivo dello stesso nelle varie fasi dell’organizzazione dell’attività dalla progettazione alla realizzazione dei percorsi operativi e metodologici da adottare. La valutazione dello studente ha consentito di apprezzare sia la capacità esecutiva delle varie attività sia la conoscenza teorica e scientifica della disciplina e dei processi metodologici utilizzati. La tipologia delle prove utilizzate si è realizzata in lezioni frontali, ricerche mirate, relazioni di approfondimento e strumenti multimediali per quanto riguarda la parte teorica. In esercitazioni pratiche, propedeutici ai giochi di squadra e alle attività individuali, simulazione di partite per quanto riguarda la parte attiva e pratica delle proposte disciplinari. CAPUA, 11/05/2017 LA DOCENTE PROF.SSA SILVANA DELLE SITE

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Programma di Tecnologie e Progettazione di Sistemi Elettrici ed Elettronici, svolto nell'Anno Scolastico 2016/2017, nella Classe 5a AEL ( Spec. Elettronica ed Elettrotecnica). DOCENTE: Prof. Ing. Cosimo D'Avico.

PARTE PRIMA CAP. 1 : Richiami sul Diodo a giunzione : - Concetto di giunzione N-P di due semiconduttori drogati, Zona di svuotamento, Metallizzazione dei contatti elettrici; - Il Diodo a giunzione, simbolo circuitale e struttura interna;

- Funzionamento del Diodo a giunzione in polarizzazione diretta e inversa; - Studio ed analisi della Caratteristica diretta e inversa di un Diodo; - Famiglie tecnologiche di Diodi a giunzione. CAP. 2 : Richiami sul Transistor a giunzione : - Il Transistor a giunzione o BJT; - Configurazione e struttura dei Transistor bipolari NPN e PNP; - Funzionamento statico di un Transistor – Retta di carico e Punti di lavoro; - Funzionamento dinamico di un transistor come amplificatore – Guadagni; - Famiglie tecnologiche dei Transistor a giunzione.

PARTE SECONDA CAP. 3: Il Controllo automatico dei sistemi – Trasduttori e Attuatori : Impiego di Sensori, Trasduttori ed Attuatori nei moderni processi di controllo computerizzato; Analisi e sviluppo del processo di controllo computerizzato.

I Trasduttori elettrici: - Trasduttori di posizione: potenziometri lineari e circolari; - Trasduttori di velocità: dinamo tachimetriche; - Trasduttori di temperatura: NTC e PTC; - Trasduttori di luminosità: Fotoresistori, Fotodiodi, Fototransistor e Celle Fotovoltaiche.

Gli Attuatori: - Elettromagnete: struttura e funzionamento; - Il Relè elettromeccanico: struttura e funzionamento; - Il Motore elettrico - Motori in corrente continua: struttura e funzionamento.

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PARTE TERZA CAP. 4 : Tecnologie dei Circuiti Stampati : - Definizione di Circuito stampato; - Fase di studio e progettazione del circuito da realizzare; - Disegno del Master del circuito - Disegno dei reofori e delle piazzole; - Processo foto-litografico e deposizione del fotoresist; - Incisione delle piste con immersione in soluzione acida; - Foratura per l’inserimento dei terminali; - Collocazione dei componenti elettronici sulla piastra e inserimento dei terminali nei fori. Saldatura dei componenti; - Verifica e controllo finale. Collaudo del Circuito. CAP. 5 : Tecnologie dei Circuiti Integrati (I C) : - Definizione generale di Circuito Integrato; - Generalità e campi di impiego di un I.C.; - Circuiti integrati monolitici e multichips; - Scale di integrazione SSI, MSI, LSI e VLSI ; - Circuiti integrati dual-in-line e four-in-line ; - Principi fondamentali per la realizzazione di un IC monolitico: diffusione delle regioni di isolamento, diffusione di base e di emettitore ; - Analisi degli schemi in pianta e in sezione di un wafer integrato; - Resistori, Condensatori, Diodi e Transistors integrati; - Metallizzazione dei componenti, interconnessioni e package; - Cenni sulla realizzazione industriale di IC multichips; - Processi di collaudo a partita.

PARTE QUARTA

CAP. 6: I Controllori Logici Programmabili (PLC) : - Concetto di Controllore logico programmabile e suoi impieghi pratici; - Schema a blocchi sommario e Schema a blocchi particolare di un PLC; - Caratteristiche elettroniche dei blocchi: C.P.U. e memorie; - Funzioni svolte da un PLC e suo funzionamento.

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LABORATORIO di T.P.S.E.E.: a) Verifica pratica del funzionamento di un Diodo al Si 1N4148; b) Verifica pratica del funzionamento di un Transistor 2N1711, come Amplificatore dinamico di segnale ;

c) Verifica pratica del funzionamento di un Fotodiodo TIL 100;

d) Approccio ai processi di simulazione di un PLC, mediante impiego di MultiSim. Capua: 15.05.2017

GLI ALLIEVI: IL D O C E N T E : Prof. Ing. Cosimo D’Avico

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Classe: 5a AEL (Spec. Elettronica ed Elettrotecnica) ; Disciplina: Tecnologie e Progettazione di Sistemi Elettrici ed Elettronici; Docente: Prof. Ing. Cosimo D'Avico; Anno Scolastico: 2016/2017.

R E L A Z I O N E F I N A L E [1] Andamento disciplinare della Classe

La classe, inizialmente composta da 23 allievi, dal 30/11/2016 si è ridotta a 22 alunni per il ritiro dalle lezioni dell’allievo Chrobak Valentino. Nell’arco dell’intero anno scolastico, pur se qualche volta vivaci, gli allievi si sono sempre mostrati rispettosi ed educati. Per quanto concerne la frequenza, si è evidenziata qualche assenza di massa ed alcuni allievi, in particolare, hanno accumulato un sensibile numero di assenze. Si è riscontrata, altresì, discreta partecipazione dei genitori negli incontri programmati Scuola/Famiglie. [2] Svolgimento del Programma e coordinamento interdisciplinare. Criteri didattici adottati e mete educative raggiunte

Il programma svolto può ritenersi più che soddisfacente, in quanto è stato possibile proporre tutte le tematiche previste nella programmazione iniziale, nonché ulteriori tematiche di interesse comune della classe. Grazie ad un orario settimanale intenso, ne è conseguito il totale rispetto della programmazione didattica iniziale.

Il coordinamento interdisciplinare deve ritenersi marginale. Tuttavia, durante il corso sono state sviluppate varie tematiche con grossa attinenza, sia con la disciplina Elettronica, sia con la disciplina Sistemi automatici.

Per quanto concerne i criteri adottati, si precisa che le tematiche sono state articolate in forma modulare e i vari argomenti di ciascun modulo sono stati proposti in forma dialogata e integrati da test orali. Le lezioni teoriche sono state sempre integrate da simulazioni tecnico-pratiche, con il supporto del Personal Computer.

[3] Risultati ottenuti – Grado di preparazione raggiunto dagli Allievi

La prima parte del corso è stata dedicata al richiamo di alcuni dispositivi elettronici fondamentali (diodi e transistors), alle tecnologie con cui gli stessi vengono realizzati ed al loro funzionamento. Nella seconda parte del corso è stato introdotto e sviluppato il concetto di controllo automatico computerizzato di un sistema. Connesse a questo argomento, sono state sviluppate le tipologie più comuni di

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trasduttori e attuatori. Nella terza parte del corso sono state sviluppate le tecnologie dei Circuiti stampati e dei Circuiti elettronici integrati (IC). Infine, nella quarta parte del corso sono stati trattati i Controllori logici programmabili (PLC).

Dalle verifiche effettuate si è rilevato che solo una parte della classe è diligente, si impegna e produce risultati pienamente soddisfacenti, mentre la parte restante della classe ha evidenziato varie carenze di base, in quanto è costituita da allievi poco impegnati in classe e poco allenati allo studio a casa. In particolare, per l’intera durata dell’anno scolastico, alcuni allievi hanno evidenziato totale disinteresse per la disciplina, rifiutandosi continuamente di sostenere le verifiche programmate. Per i motivi appena evidenziati, i livelli medi di apprendimento raggiunti sono da ritenere inferiori alla sufficienza.

CAPUA: 15.05.2017 IL DOCENTE: Prof. Cosimo D'Avico

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PROGRAMMA DI INGLESE

ANNO SCOLASTICO 2016/2017

CLASSE V AEL

MODULO 1: ECONOMIC SECTORS Services (UNITED KINGDOM) Manufacturing (UNITED KINGDOM) Agriculture and fishing (UNITED KINGDOM) Energy (UNITED KINGDOM) Industry (USA) Agriculture (USA) Natural resources (USA) The green economy (USA) Services (USA)

MODULO 2: COMPUTERS • Memories and computer • Chips • RAM and ROM • Flash memory

MODULO 3: 20TH CENTURY'S HISTORY • The Great War • The II World War

MODULO 4: ROBOTICS • What is a robot? • Advantages and disadvantages in using robots • Industrial robots

Dei suddetti brani è stata svolta l’ attività di lettura e traduzione, riassunto scritto e orale. GRAMMAR:

• IF CLAUSES: I, II and III types • Passive form

GLI ALUNNI L’ INSEGNANTE Bovenzi Filomena

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RELAZIONE FINALE LINGUA INGLESE V AEL

Alla fine delle attività didattiche, relativamente agli obiettivi prefissati all’inizio dell’anno scolastico, quasi l’intera classe ha raggiunto un risultato adeguato impegnandosi nello studio della materia; Per alcuni di essi però l’impegno è stato maggiormente profuso a fine quadrimestre in vista degli Esami di Stato. Questo gruppo di alunni presenta ancora delle incertezze e lievi difficoltà’ nell’esposizioni in lingua degli argomenti trattati, dovute ad uno studio superficiale e un impegno incostante. Non mancano però, all’interno della classe, alunni che hanno dimostrato non solo uno studio costante e preciso ma anche una particolare predilezione per lo studio della materia, raggiungendo risultati più che discreti. Il Programma nel complesso è stato svolto nella sua interezza, forse è mancato, per motivi di tempo, il momento di interiorizzazione di alcuni argomenti trattati nell’ultima parte dell’anno. La valutazione è stata periodica, essa ha mirato a dover esaminare in quale misura gli studenti abbiano raggiunto gli obiettivi e ha fornito loro la misura delle loro lacune. Oltre alla valutazione Delle prove si è valutato anche la partecipazione, l’impegno, l’interesse e il progresso rispetto al livello iniziale. Va ricordato che la classe ha effettuato, attraverso la “Metodologia CLIL un corso di 6 ore su attività in Lingua Inglese in affiancamento al docente di disciplina non linguistica compresa nell’area di indirizzo. L’INSEGNANTE Bovenzi Filomena

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