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I I S S T T I I T T U U T T O O I I S S T T R R U U Z Z I I O O N N E E S S U U P P E E R R I I O O R R E E C C I I U U F F F F E E L L L L I I - - E E I I N N A A U U D D I I T T O O D D I I ( ( P P G G ) ) C C o o n n S S e e z z i i o o n n i i A A s s s s o o c c i i a a t t e e I I T T A A - - I I P P S S I I A A - - I I T T C C G G DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE Prot. n. 3779/ C29 Anno Scolastico 2013/2014 Classe V A GEOMETRI – PROGETTO CINQUE

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DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE

Prot. n. 3779/ C29

Anno Scolastico 2013/2014

Classe V A GEOMETRI – PROGETTO CINQUE

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Composizione del Consiglio di Classe

V A geom. – Progetto Cinque

a.s. 2013-2014

Docente Firma

Maria Luisa Bianchi

Roberta Bianchi

Walter Bianchini

Elvina Di Marcantonio

Stefano Dionigi

Fernando Gori

Maurizio Merlino

Fernando Padiglioni

Patrizia Pelorosso

Silvestro Rughetti

Francesco Santantoni

Concetta Veca

IL Preside

_______________________________ Prof. Marcello Rinaldi

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Note generali La quinta A geometri Progetto Cinque ha subito, nel corso del triennio, pochi cambiamenti del corpo docente, ma notevoli assottigliamenti per esiti negativi dei suoi componenti. Attualmente è composta da 15 alunni, di cui 6 femmine e 9 maschi. Essi provengono in buona parte dal territorio tuderte ed altri dai Comuni limitrofi; la classe è apparsa unita e ben amalgamata ed è costituita da ragazzi equilibrati, sereni, disponibili ed aperti.

Tra allievi e docenti si è stabilito un rapporto corretto e costruttivo, improntato a cordialità e collaborazione, che è stato di molto giovamento nello svolgimento dell’attività didattica e nell’apprendimento delle diverse discipline.

In linea con la normativa del Progetto Cinque la classe si è applicata ad una progettazione specifica nell’area delle costruzioni e della progettazione degli edifici” e nel “Progetto Stradale”.

La progettazione ha preso spunti ed è stata coordinata in modo pluridisciplinare prevalentemente tra le materie tecnico-professionali. Ogni allievo ha realizzato elaborati grafico-progettuali e di calcolo, con costante rapporto di revisione da parte dei docenti ed utilizzando gli strumenti informatici in dotazione alla scuola.

La classe, in quest’ultimo anno, ha consentito un più proficuo svolgimento dell’attività

didattica, anche per la riduzione di numero dei suoi componenti; gli alunni sono pertanto migliorati sia nell’impegno che nell’apprendimento, senza peraltro eccellere se non in pochi soggetti; e comunque quasi tutti hanno conseguito risultati accettabili.

Infatti alcuni ragazzi hanno evidenziato, unitamente ad un impegno costante ed approfondito, buone capacità logiche, di analisi e di sintesi, ed un profitto discreto ed anche buono; altri alunni si sono distinti in gran parte delle discipline ed hanno confermato il buon andamento, riscontrato anche nel corso degli anni scolastici precedenti.

Con finalità di orientamento e formazione gli alunni hanno preso parte alle seguenti esperienze nel corso del triennio:

- Esperienza lavorativa effettuata nelle ultime due settimane dell’anno scolastico 2012-2013 e nei primi 15 giorni del corrente anno scolastico, presso studi professionali della zona,.

- Incontri con esperti nel campo specifico dell’attività del geometra svoltisi all’interno del nostro Istituto:

In considerazione a quanto sopra esposto, si può affermare che gli obiettivi formativi e cognitivi

previsti dalla programmazione annuale delle singole materie sono stati raggiunti, in maniera abbastanza soddisfacente per tutte le discipline.

In conformità con le disposizioni ministeriali in tema di Esame di Stato, sono state effettuate nel

corso del secondo quadrimestre del corrente Anno Scolastico, simulazioni della prima, della seconda e della terza prova scritta. Per quest’ultima si è optato per i quesiti a risposta singola (tipologia B). La scelta di questa tipologia è dipesa dal fatto che la stessa è stata ritenuta dal Consiglio di Classe la più idonea alla predisposizione ed alle abilità degli studenti. Nella prima simulazione della terza prova, della durata di tre ore, sono state coinvolte quattro materie con 3 quesiti ciascuna. Esse sono state le seguenti: Costruzioni, Disegno e progettazione, Impianti e Topografia. La seconda simulazione, che sarà effettuata nei prossimi giorni, sarà analoga alla precedente per materie, durata e numero di quesiti.

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Della prima simulazione si allegano le prove assegnate; della seconda sarà fornita alla Commissione esaminatrice documentazione a parte. Per la valutazione di ogni prova sono state utilizzate apposite griglie concordate con il Consiglio di Classe e allegate al presente documento. Todi, 15 maggio 2014 IDENTITÀ DELL' ISTITUTO L'Istituto Tecnico Commerciale di Todi, sorto nel 1975 come sede distaccata dell'ITC di Perugia, dopo aver assunto piena autonomia operativa, ha visto la nascita, al suo interno, del corso per Geometri (1984-85). Nell’a.s. 2009/2010 l’Istituto è stato unito all’Istituto di Istruzione Superiore “Ciuffelli”, di cui costituisce una sezione associata. La scuola si è dimostrata in grado di soddisfare le esigenze formative, culturali e professionali di un ampio bacino di utenza, che comprende soprattutto il territorio del Comune di Todi e quello dei Comuni limitrofi. I diplomati dell'Istituto, che non hanno optato per l'esperienza universitaria, hanno comunque trovato, in tempi brevi, una collocazione lavorativa in aziende del territorio, Enti locali, o in attività autonome. La scuola è dotata di aule informatizzate, di un moderno laboratorio linguistico, di aule speciali di disegno, topografia, fisica e scienze e di una biblioteca con un adeguato patrimonio librario. Inoltre può usufruire di un Palazzetto dello sport, per l'attività di Educazione Fisica. FINALITÀ EDUCATIVA L'Istituto in questione tende alla formazione di una figura professionale polivalente che sappia coniugare una certa cultura generale, buone capacità espressive ed una precisa consapevolezza dei processi che caratterizzano le specifiche professionalità. L'Istituto si propone, inoltre, di: - educare gli studenti all'autogoverno, all'esercizio della democrazia ed alla convivenza con realtà etnico-

religiose diverse dalla propria; - incoraggiare 1' attività fisico-sportiva; - abituare gli allievi ad un rapporto colloquiale e collaborativo con le altre componenti della Comunità

Scolastica; - risolvere problemi di orientamento e sbocchi professionali, anche grazie a stretti rapporti con il mondo

universitario e del lavoro. OFFERTA FORMATIVA L'indirizzo Progetto Cinque del corso per Geometri garantisce un titolo che consente l'accesso a tutti i corsi di Laurea o di Diploma universitario o lo svolgimento di attività, quali, ad esempio, libera professione, responsabile di impresa di costruzioni, dipendente di impresa, dipendente di enti pubblici, agente di rappresentanza di materiali edili, dipendente di studi professionali. PROGRAMMAZIONE COLLEGIALE Per i contenuti delle singole discipline si rinvia ai documenti dei docenti allegati alla presente relazione, di cui sono parte integranti.

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CONTENUTI PLURIDISCIPLINARI Data la particolare natura del corso per geometri, il lavoro pluridisciplinare si è concretizzato soprattutto nel campo delle materie tecnico-specialistiche. Anche per quanto riguarda le lingue straniere,il programma specifico per il corso in oggetto non ha consentito particolari agganci con le materie letterarie, che hanno, comunque, seguito un percorso parallelo relativo alle vicende storico-culturali di fine ottocento e novecento. METODI I metodi comuni adottati, e precedentemente concordati, sono stati i seguenti: lezione frontale, lezione interattiva, attività di approfondimento, ricerca guidata, incontri con esperti. Per la metodologia delle singole discipline sì rimanda ai rispettivi documenti. MEZZI I mezzi utilizzati sono stati: libri di testo, registratori, videoregistratori, e informatici, videoteca e biblioteca, conferenze dì esperti (4° e 5° anno), stage aziendali (4° anno), visite guidate (SAIE Bologna, l’Aquila). SPAZI Gli spazi utilizzati sono stati: aule tradizionali ed attrezzate, biblioteca, sala docenti, palazzetto dello sport, laboratori, ambienti interni ed esterni (Topografia). TEMPI In generale, per quanto riguarda il tempo dedicato allo svolgimento dei programmi, il Consiglio rileva che l'attività curriculare ha avuto un andamento abbastanza continuo e relativamente regolare.

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PROGRAMMA DI ITALIANO

CLASSE 5^ SEZ. A PROGETTO CINQUE

ANNO SCOLASTICO 2013-2014

1) LA NUOVA POESIA ITALIANA. I poeti di fronte alla guerra . ►G. UNGARETTI - “Fratelli”; “San Martino del Carso”; “Veglia”; “Soldati”; “Sono una creatura”; “Lucca”. ►S. QUASIMODO – “Alle fronde dei salici”; “Milano agosto 1943”. Il “male di vivere”. ►E. MONTALE – “Meriggiare pallido e assorto”; “Spesso il male di vivere”; “Ho sceso dandoti il braccio almeno un milione di scale”; “Forse un mattino andando in un’aria di vetro” ►G. UNGARETTI – “In memoria”. ►U. SABA – “Trieste”; “La capra”; “Città vecchia”. ► Caratteri dell’Ermetismo italiano. 2) ALLE ORIGINI DEL SIMBOLISMO. ►G. PASCOLI – da “Il fanciullino” (brano); “Novembre”; “Lavandare”; “L’assiuolo”; “Nebbia” (Leopardi : “L’infinito”); “Il gelsomino notturno”. ►G. D’ANNUNZIO – “La pioggia nel pineto”. ►C. BAUDELAIRE – “Corrispondenze”; “L’albatro”. ► Caratteri del Decadentismo italiano. 3) L’UOMO DEL ‘900 FRA CRISI E DISSOCIAZIONE: LA MASCHERA E L’ALTRO DA SE’. ► L. PIRANDELLO – “Il treno ha fischiato”; “La carriola”; “La patente”; “Le vicende di Mattia Pascal”; dal saggio sull’Umorismo : “La vecchia imbellettata”. ►F. KAFKA – da “La metamorfosi” (brani). (*) ►I. SVEVO – “Lo schiaffo del padre” (cap. IV); “Una catastrofe salutare” (cap. VIII) (*) 4) “…PERCHE’ TUTTO RESTI COM’E”. (*) ►G. VERGA – “Rosso Malpelo”; L. PIRANDELLO – “Ciaula scopre la luna”- C. LEVI – “…Noi non siamo cristiani…” (da “Cristo si è fermato ad Eboli”) ; P.P. PASOLINI – “Un gioco violento” (da “Ragazzi di vita”), LIBRI DI TESTO : AAVV, “I tre libri di letteratura”, Editori Laterza , Vol. II-III. N.B. Gli argomenti segnalati da asterisco (*) non sono stati ancora svolti alla data del 15 maggio 2014. Todi 15 maggio 2014 GLI STUDENTI L’INSEGNANTE Prof.ssa ELVINA DI MARCANTONIO

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ITALIANO : FINALITA’ DELLA DISCIPLINA

Favorire un approccio che consenta allo studente di contestualizzare , storicizzare ma anche attualizzare quanto esaminato. Favorire l’abitudine e la disponibilità ad esperienze di lettura autonome e varie. Favorire l’arricchimento del linguaggio a livello lessicale e sintattico, per una migliore produzione sia scritta che orale,

OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO Abitudine alla lettura ed all’analisi dei testi narrativi e di poesia. Abitudine alla valutazione dei riflessi e dei condizionamenti prodotti dalla storia e dalla società nei confronti della letteratura. Abitudine alla riflessione su fatti ed eventi recenti e contemporanei.

METODI UTILIZZATI Lezione frontale, lezione partecipata, interventi, analisi guidata ed autonoma dei testi.

MEZZI E STRUMENTI UTILIZZATI Libri di testo, fotocopie ed altri testi reperiti dall’insegnante o dagli stessi allievi. Schemi ed appunti.

SPAZI E TEMPI DEL PERCORSO FORMATIVO Aula ordinaria, biblioteca. I tempi previsti dai programmi ministeriali sono di circa 99 ore annuali e sono stati, in linea di massima, rispettati pur inglobando iniziative scolastiche programmate dal consiglio di classe e non prettamente riferibili alla disciplina in oggetto.

CRITERI DI VALUTAZIONE

Per le prove scritte sono stati applicati, sia per il contenuto che per la forma, i criteri di valutazione idonei alle diverse tipologie A,B,C,D, della prima prova, sulla base del punteggio stabilito per l’esame di maturità. Per i test di verifica ci si è comportati in modo analogo, a seconda della tipologia del test somministrato . Per le prove orali ci si è attenuti alle conoscenze basilari degli autori esaminati, valutando preferibilmente le capacità di analizzare e commentare direttamente un testo letterario, piuttosto che le conoscenze relative alla storia della letteratura. Per la valutazione espressa direttamente in voti, sono stati presi in considerazione i livelli di conoscenza, competenza, comprensione,capacità, applicazione.

STRUMENTI DI VALUTAZIONE

Interrogazioni classiche, interventi. Analisi testuale, elaborazione di un “saggio breve” su più documenti proposti dall’insegnante.

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Le prove scritte, sulla falsa riga delle tipologie ministeriali, hanno avuto ciascuna una durata di quattro ore.

PROFILO DELLA CLASSE E OBIETTIVI RAGGIUNTI La classe in oggetto risulta mediamente preparata, anche in virtù del numero esiguo degli alunni che la compongono. Di questi alcuni, purtroppo, presentano ancora certe lacune espressivo-grammaticali ormai radicate, parzialmente colmate grazie alla volontà, all’impegno ed alla partecipazione. Da evidenziare un calo di attenzione e applicazione durante l’ultimo periodo dell’anno scolastico ma, comunque, da sottolineare l’evidente rapporto umano e collaborativo stabilito dagli studenti fra di loro e nei confronti dell’insegnante che ha contribuito, non poco, al raggiungimento di obiettivi minimi e, per alcuni, discreti nonché buoni. Si rilevano le problematiche relative ad un allievo che ha subito, oltre ad un serio lutto, un lungo e complicato periodo di malattia. Todi 15 maggio 2014 L’ INSEGNANTE Prof.ssa ELVINA DI MARCANTONIO

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PROGRAMMA DI STORIA

CLASSE V SEZ. A PROGETTO 5

ANNO SCOLASTICO 2013-2014 Libro di testo: A.Lepre, C.Petraccone, La Storia, vol. 3 Zanichelli editore POLITICA ED ECONOMIA ALL’INIZIO DEL NOVECENTO L’età Giolittiana Giolitti e l’inserimento delle masse nella vita politica. L’economia italiana durante l’età Giolittiana. Mezzogiorno ed emigrazione. Socialisti e cattolici. La crisi del sistema Giolittiano. La guerra di Libia. Economia e società tra Ottocento e Novecento La seconda rivoluzione industriale. La seconda rivoluzione industriale in Europa. Un nuovo protagonista: gli Stati Uniti. Il capitalismo statunitense. Le conseguenze della seconda rivoluzione industriale sulla struttura sociale. Le nuove invenzioni. Le fonti di energia. Lo sviluppo dei trasporti e le trasformazioni delle città. Il commercio e la pubblicità. La nascita dei moderni mass media. La nuova organizzazione del lavoro e i sindacati. La società di massa L’irruzione delle masse nella storia. La nascita dei partiti di massa. I sindacati. Riformisti, rivoluzionari e revisionisti. Il cattolicesimo sociale e la Rerum Novarum. Due diversi modelli di socialismo. Le donne e la famiglia nella società di massa. LA PRIMA GUERRA MONDIALE E LA RIVOLUZIONE BOLSCEVICA La Grande Guerra Un conflitto che investì tutto il mondo. Lo scoppio della guerra. La posizione dei socialisti. Il fronte interno. Dalla guerra di movimento alla guerra di posizione. L’intervento dell’Italia. La guerra dal 1915 al 1917. Nuove e vecchie armi. La conclusione del conflitto. I trattati di pace. L’assetto internazionale. La rivoluzione bolscevica in Russia Il progetto di Lenin. La rivoluzione di febbraio e la repubblica. La Russia tra guerra e rivoluzione. La conquista del potere da parte dei bolscevichi. L’affermazione della dittatura. La guerra civile ed esterna. L’internazionale comunista. Dal comunismo di guerra alla nuova politica economica. L’ETA’ DELLE MODERNE DITTATURE: FASCISMO E COMUNISMO Le origini del fascismo in Italia La nascita delle dittature e l’aspirazione al totalitarismo. Il dopoguerra in Italia. Il 1919: un anno importante per la storia politica d’Italia. La nuova Destra. Il “Biennio rosso” e la divisione delle sinistre. La crisi dello Stato liberale: Mussolini conquista il potere.

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La dittatura fascista 1922-1925: la transizione verso un regime dittatoriale. La dittatura fascista. La politica sociale ed economica del fascismo. La ricerca del consenso. La conciliazione fra Stato e Chiesa. L’ideologia fascista e gli intellettuali. La politica estera fino al 1933 e la demografia. La vita quotidiana. L’antifascismo fino al 1934. La dittatura sovietica Il fallimento della “Rivoluzione permanente” e la costruzione del socialismo in un solo paese. La dittatura di Stalin. Repressione e carestia. La trasformazione delle classi. La costituzione staliniana del 1936. La liquidazione degli avversari di Stalin. POLITICA ED ECONOMIA NEGLI ANNI VENTI Europa e Stati Uniti Le conseguenze economiche ed ideologiche della Grande Guerra. Le maggiori democrazie europee: Francia e Gran Bretagna. Il passaggio del primato economico mondiale dalla Gran Bretagna agli Stati Uniti. La nascita della Repubblica di Weimar. La crisi economica e politica del 1923. L’apparizione di Hitler sulla scena politica. Ripresa economica e stabilità politica in Germania. Gli anni della crisi economica Lo scoppio della crisi. La teoria economica Keynes e la pianificazione. Il New Deal. Le conseguenze della crisi del 1929 nel mondo. L’economia italiana negli anni Trenta. L’economia sovietica. Le conseguenze della crisi del 1929 nell’ideologia e nella politica. ASCESA E CADUTA DEL NAZIONALSOCIALISMO La dittatura nazionalsocialista Hitler conquista il potere. La dittatura nazionalsocialista. L’ideologia nazionalsocialista e l’antisemitismo. I rapporti con le chiese e la persecuzione degli ebrei. Il consenso delle masse. La politica economica del nazionalsocialismo. La politica estera e l’affermarsi degli autoritarismi Il ritorno della Germania sulla scena internazionale e la crisi della Società delle Nazioni. La politica estera dell’Italia. La fine delle divisioni a sinistra. I Fronti Popolari in Francia e Spagna. La prima fase della Seconda Guerra Mondiale 1938: Hitler dà inizio all’espansione. L’inizio del secondo conflitto mondiale. La resa della Francia e l’intervento dell’Italia. La “guerra parallela” di Mussolini. La guerra diventa mondiale. La fine del conflitto La svolta della guerra. Le armi. La caduta di Mussolini e lo sbarco Anglo-Americano. L’Italia divisa in due. L’ultima fase della guerra contro la Germania. La conclusione della guerra. I processi e il nuovo assetto mondiale. LA GUERRA FREDDA La fase iniziale della Guerra Fredda

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La nascita dell’Onu. La frattura est e ovest. La formazione di due blocchi contrapposti. La Nato e il patto di Varsavia. I paesi vincitori della guerra. I paesi sconfitti. L’Europa tra le due superpotenze. La guerra di Corea e l’inasprimento della Guerra Fredda. * Gli inizi della distensione e i problemi del Medio Oriente Il “disgelo” e l’attenuazione della Guerra Fredda. La “Destalinizzazione”. *L’Italia repubblicana e la Guerra Fredda La nascita della Repubblica. La costituente. La rottura dell’Unità Nazionale. La vittoria della Democrazia Cristiana. Predominio e crisi del centrismo. La crescita economica. Il centro-sinistra. Gli argomenti contrassegnati con l’asterisco alla data del 15 maggio non sono stati ancora svolti e lo saranno successivamente Gli alunni L’insegnante Prof. Walter Bianchini

STORIA : FINALITA’ DELLA DISCIPLINA

Sviluppare la consapevolezza della necessità di studiare i fatti storici al di là delle ideologie, per capire il passato e leggere il presente. Consolidare l’attitudine ad analizzare criticamente quanto presentato ed a problematizzare i fatti storici, tenendo conto dei rapporti spazio-temporali. Favorire l’abitudine a considerare la storia come prodotto anche di fenomeni sociali ed umani, oltre che politici ed economici.

OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO

Lo studente dovrà essere in grado di adoperare concetti e termini storici in rapporto agli specifici contesti. Lo studio della materia in questione dovrà facilitare lo sviluppo di una coscienza civile, al di là di un mero apprendimento di contenuti a livello mnemonico e/o puramente cronologico.

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METODI UTILIZZATI

Lezione frontale, lezione partecipata, interventi della classe, contributi di discussione collettiva. Interdisciplinarietà con la materia di italiano.

MEZZI E STRUMENTI UTILIZZATI

Libro di testo, documenti, documentari. Schemi prodotti in classe e individualmente, anche grazie a fotocopie di testi reperiti dall’insegnante e dagli stessi allievi.

SPAZI E TEMPI DEL PERCORSO FORMATIVO

Aula ordinaria, biblioteca. I tempi previsti dai programmi ministeriali sono circa di 66 ore annuali che sono state globalmente utilizzate, anche se non dalla totalità degli allievi, visto il notevole numero di assenze di alcuni di essi.

CRITERI DI VALUTAZIONE

Per i test di verifica somministrati i criteri di valutazione sono stati basati sul punteggio in quindicesimi, come da griglia stabilita per la terza prova del nuovo esame di maturità. Per la valutazione espressa direttamente in voti, sono stati presi in considerazione i livelli di conoscenza, competenza, comprensione, capacità, applicazione.

STRUMENTI DI VALUTAZIONE

Interrogazioni classiche, interventi, test a risposta breve-semplice. Analisi di documenti. .

OBIETTIVI RAGGIUNTI

La classe in oggetto ha rilevato elementi di un’apprezzabile dose di intelligenza e perspicacia che, unita ad un’adeguata preparazione, ha portato a risultati positivi. Gran parte degli studenti del corso ha dimostrato continuità nello studio e nell’applicazione per cui per molti gli obiettivi raggiunti possono ritenersi abbastanza soddisfacenti, mentre solo per pochi altri i risultati ottenuti sono appena sufficienti . Per quanto concerne il programma svolto si è cercato di dare un quadro esauriente delle principali fasi della storia italiana, europea ed extraeuropea dall’inizio del ‘900 agli anni Sessanta. Todi 15 maggio 2014 L’INSEGNANTE Prof. Walter Bianchini

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I.I.S.”Ciuffelli-Einaudi“ – Todi -

Programma di Estimo Generale, Civile e Catastale

Classe: V sez. A - Geometri – P5 - A.S. 2013/2014 Testo adottato: Corso di Economia ed Estimo Autore: S. Amicabile Casa Editrice: Hoepli – quarta edizione -

ESTIMO GENERALE 1. Il giudizio di stima

1.1. Definizione dell’Estimo; 1.2. Natura del giudizio di stima; 1.3. Concetto di valore, prezzo e costo; 1.4. Fasi dell’attività estimativa (indice metodologico).

2. Gli aspetti economici o criteri di stima 2.1. Il più probabile valore di mercato; 2.2. Il più probabile valore di produzione/costruzione o/e riproduzione/ricostruzione; 2.3. Il più probabile valore di trasformazione (valore di macchiatico); 2.4. Il più probabile valore di surrogazione; 2.5. Il più probabile valore complementare; 2.6. Il più probabile valore di capitalizzazione.

3. Principio dell’ordinarietà 3.1. Suscettivisti; 3.2. Attualisti; 3.3. Imprenditore ordinario e azienda ordinaria.

4. Il metodo di stima 4.1. Stime sintetiche:

4.1.1. Ad impressione o a vista; 4.1.2. Comparativa per parametri tecnici ed economici; 4.1.3. Storica; 4.1.4. Per valori tipici;

4.2. Stima analitica per capitalizzazione dei redditi: 4.2.1. I presupposti della stima analitica per capitalizzazione dei redditi; 4.2.2. La determinazione del reddito da capitalizzare; 4.2.3. Ricerca del saggio di capitalizzazione per confronto ed estrapolazione; 4.2.4. Applicabilità della stima analitica per cap.ne dei redditi nella pratica professionale;

4.3. Aggiunte e detrazioni al valore normale.

ESTIMO SPECIALE URBANO

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5. Stima dei fabbricati civili

5.1. Condizioni che influenzano il valore dei fabbricati: 5.1.1. Condizioni intrinseche; 5.1.2. Condizioni estrinseche;

5.2. Criteri e metodi di stima. 6. Stima delle aree fabbricabili

6.1. Definizione; 6.2. Condizioni che influenzano il valore delle aree:

6.2.1. Condizioni intrinseche; 6.2.2. Condizioni estrinseche;

6.3. Criteri e metodi di stima. 7. Estimo condominiale

7.1. Il condominio; 7.2. Riparto delle spese condominiali; 7.3. Criteri per la redazione della tabella principale e di quelle speciali (scale ed ascensore).

ESTIMO SPECIALE LEGALE 8. Espropriazioni per pubblica utilità

8.1. Generalità; 8.2. Legge fondamentale n. 2359 del 25/06/1865; 8.3. Legge Napoli n. 2892 del 15/01/1885; 8.4. Legge per la casa n. 865 del 22/10/1971 con integrazione della legge Bucalossi n. 10 del

28/01/1977; 8.5. Sentenza della Corte Costituzionale n. 5 del 30/01/1980; 8.6. Legge tampone n. 385 del 29/07/1980; 8.7. Sentenza della Corte Costituzionale n. 223 del 19/07/1983; 8.8. Sentenze della Corte di Cassazione a sezioni riunite n. 5401 del 24/10/1984 e n. 4091

dell’8/07/1985; 8.9. Legge n. 359 dell’8/08/1992; 8.10 Testo Unico, DPR n° 327 dell’8/06/2001 e relative integrazioni;

8.10.1 Sentenze Corte Costituzionale nn. 348 e 349 del 24/10/2007. 8.10.2 Art. 2 comma 89 lett. a – Legge n. 244 del 24/12/2007 – (legge finanziaria 2008) 8.10.3 Sentenza della Corte Costituzionale n. 181 del 07/06/2011

9. Stime nei diritti reali sulla cosa altrui

9.1. Servitù prediali: 9.1.1. Generalità; 9.1.2. Passaggio coattivo; 9.1.3. Acquedotto coattivo; 9.1.4. Elettrodotto coattivo;

9.2. Usufrutto: 9.2.1. Generalità; 9.2.2. Stima della nuda proprietà; 9.2.3. Stima del diritto d’usufrutto.

10. Stima nelle successioni per causa di morte

10.1. Nozioni giuridiche; 10.2. Successione testamentaria, legittima e necessaria;

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10.3. Fasi della successione: 10.3.1. Formazione della massa; 10.3.2. Riunione fittizia; 10.3.3. Collazione; 10.3.4. Divisione patrimoniale:

10.3.4.1. Quote di diritto; 10.3.4.2. Dichiarazione di divisibilità; 10.3.4.3. Quote di fatto.

ESTIMO CATASTALE

11. Definizione e scopi 12. Il Catasto Terreni

12.1. Formazione, pubblicazione e attivazione; 12.2. Conservazione:

12.2.1. Atti del C.T. (in forma tradizionale e meccanografica); 12.2.2. Mutazioni soggettive; 12.2.3. Mutazioni oggettive.

13. Il Catasto Fabbricati 13.1. Formazione:

13.1.1. Dichiarazione e classamento delle U.I.U.: (procedura DOCFA –approfondimenti ed esercitazione pratico-professionale);

13.2. Conservazione: 13.2.1. Atti del C.F.; 13.2.2. Mutazioni soggettive; 13.2.3. Mutazioni oggettive.

Todi lì, 10 maggio 2014

Il Docente

(Prof. Maurizio Merlino)

Gli Alunni:

1) ________________________ 2) ________________________ 3) ________________________

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I.I.S.”Ciuffelli-Einaudi“ – Todi -

RELAZIONE FINALE: Prof. Maurizio Merlino MATERIA: Estimo Classe: V sez. A - Geometri - P5 A.S. 2013/2014 CONTENUTO DISCIPLINARE SVILUPPATO, METODI UTILIZZATI ED ORGANIZZAZIONE DIDATTICA Il programma d’Estimo quale disciplina di sintesi e di grande valore formativo, è stato svolto tenendo ben presente i principi generali della dottrina, la cosiddetta “Metodologia estimativa” alla quale qualsivoglia casistica pratica di stima può essere ricondotta nei principi e nelle norme di valutazione. A tal fine la parte del programma relativa all’Estimo generale è stata svolta mirando a mettere a disposizione degli studenti gli strumenti per comprendere lo svolgimento del ragionamento estimativo, il valore da assegnare ai risultati, le limitazioni logiche e i condi-zionamenti applicativi del metodo di stima. Per l’Estimo speciale il metodo d’insegnamento seguito è stato invece quello per problemi in modo da avvicinare, per quanto possibile, l’Estimo scolastico/astratto a quello concreto/professionale. Si è cercato pertanto di far capire agli alunni l’importanza, nelle operazioni estimative, di giustificare procedure e valori allo scopo di ridurre l’aleatorietà insita nelle stime. A tal fine gli studenti sono stati continuamente sollecitati ad elaborare logicamente concetti, così da sviluppare le loro capacità d’analisi, la giusta mentalità critica e l’attitudine alla comparazione e deduzione.

Considerando inoltre la forte caratterizzazione operativa della materia, sono state svolte in classe esercitazioni scritte concernenti la normale casistica estimativa, nonché esercizi di ricapitolazione relativi ai temi ministeriali di maturità tecnica assegnati negli ultimi anni agli Istituti Tecnici per Geometri.

Il mese di maggio è stato interamente dedicato alla preparazione della seconda prova di Estimo dell’Esame di Stato. LIVELLI DI APPROFONDIMENTO Relativamente al programma svolto, tutti gli argomenti sono stati trattati con un buon livello di approfondimento. MEZZI (E STRUMENTI) UTILIZZATI

Sono stati utilizzati i seguenti sussidi didattici:

- Lavagna tradizionale; - Libro di testo; - Appunti dell’insegnante;

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- Modelli e dati catastali reperiti dallo scrivente presso l’Agenzia del Territorio di Perugia. RISULTATO DELL'INSEGNAMENTO E PROFITTO DEGLI ALUNNI Il risultato dell’insegnamento può ritenersi soddisfacente: quasi tutti gli alunni infatti sono riusciti, nel corso del triennio, ad assimilare le trame concettuali della materia. Il rendimento scolastico, rispetto ai livelli di partenza ed alle potenzialità che la classe aveva espresso ad inizio triennio (metodo di lavoro disorganizzato, studio meccanico e poco rielaborativo, competenze linguistiche modeste e, per alcuni, lacune di base diffuse) è andato progressivamente migliorando.

Nel presente a.s. il profitto raggiunto dalla classe può considerarsi nel complesso sufficiente, difatti anche gli alunni con maggiori difficoltà, grazie ad un impegno più sistematico e costruttivo, sono riusciti a raggiungere risultati più consoni alle loro possibilità. Da segnalare il rendimento ottenuto da alcuni studenti che hanno evidenziato unitamente ad un impegno costante ed approfondito, buone capacità logiche, di sintesi e di analisi facendo ben sperare in un esito più che positivo degli esami. COMPORTAMENTO DEGLI ALUNNI E RAPPORTI CON LE FAMIGLIE Il comportamento corretto, serio ed educato della classe ha permesso di svolgere con serenità il programma, da segnalare i buoni rapporti interni tra alunni e tra questi e lo scrivente. Cordiali e produttivi i rapporti con i genitori che si sono sempre interessati alla carriera scolastica dei propri figli.

Il Docente (Prof. )

INGLESE – Prof.ssa Concetta Veca

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Istituto d'Istruzione Superiore "Ciuffelli - Einaudi" - TODI

PROGRAMMA DI LINGUA E CIVILTA’ INGLESE

Anno Scolastico 2013/14 Classe V^ sez. A - Geometri

Libro di testo: D. Bottero, R Beolè “Landscapes”, Edisco ed. Docente: Veca Concetta CONTENUTI DISCIPLINARI svolti al 15 maggio 2014: MODULO N. 1 SURVEYING The Science of measuring Surveying: a short history Stonehenge The Surveyor's tools and equipment Aerial photography Monitoring the environment Laser scanner techniques Grammar revision: the passive form

MODULO N. 2 HOUSE PLANNING The designer's work: step by step Building elements A house without barriers Main parts of a building: Foundations and the Roof Technical systems The electrical system The heating system The plumbing system Houses around the world The Passive house CLIL- Art: Edward Hopper MODULO N. 3 BUILDING FOR SPECIAL PURPOSES Civil Engineering A wide range of fields Earthquake Engineering Building Restoration Historical Building Restoration: the Royal Castle of Venaria Architecture conservation Building renovation School design: Learning environment The "School of One" project - Bedales School

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MODULO N. 4 DRAMA: TRAGIC PLOT La classe ha assistito alla rappresentazione teatrale “Romeo and Juliet ” di William Shakespeare (adaptation by ERASMUS Theatre), ed ha analizzato alcuni estratti dal programma di sala. Gli studenti hanno inoltre visto la versione cinematografica della tragedia realizzata dal regista Zeffirelli. Dal 15 maggio è previsto lo svolgimento del Modulo finale riguardante: The City: the city Master plan Sustainable urban planning Recreational areas: sports facilities and green zones Skyscrapers How to write a Curriculum Vitae and an application letter Todi, 15.05.2014 La docente …………………………

Anno Scolastico 2013/14 Classe V^ sez. A - GEOM

Disciplina: INGLESE Ore curricolari settimanali: 2

Docente: Prof.ssa Veca Concetta

OBIETTIVI DISCIPLINARI

Saper sostenere una conversazione su argomenti caratterizzanti l’indirizzo, con pronuncia, fluidità e correttezza adeguate. Sapersi orientare nella comprensione di testi scritti / orali in lingua sia generale che specifica. Saper rielaborare testi scritti / orali di carattere generale e specialistico con sufficiente coerenza e coesione Saper produrre testi scritti / orali di tipo generale/specialistico con sufficiente coerenza e coesione Conoscere aspetti della cultura e civiltà inglesi e operare confronti con la propria

METODOLOGIA Funzionale/comunicativa: lezione frontale e interattiva; sviluppo abilità integrate su testi orali/scritti di varia natura; ricerca, mappe concettuali, lavoro di gruppo.

STRUMENTI di VALUTAZIONE

prove orali, prove scritte strutturate / semistrutturate.

TIPOLOGIA DI VERIFICA

Comprensione di testi di varia natura con questionario con domande a scelta multipla, V/F, a risposta aperta; brevi composizioni, traduzioni, riassunti, conversazione sugli argomenti tecnici e di civiltà affrontati.

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CRITERI DI VALUTAZIONE

criteri di istituto e di dipartimento: livelli di comprensione-produzione orale e scritta, fluidità linguistica, ricchezza lessicale, correttezza grammaticale, autonomia espositiva.

RECUPERO -

INTEGRAZIONE

In itinere.

DESCRIZIONE DELLA CLASSE Tra l'insegnante e la classe, conosciutaquest'anno, si è instaurato un clima di reciproco rispetto sin dalle prime lezioni. Il gruppo ha mostrato una partecipazione alle attività proposte regolare ma priva di entusiasmi, pur lavorando con una certa costanza. All’inizio dell’anno scolastico il livello di conoscenza della lingua inglese risultava globalmente discreto per le abilità di comprensione, mentre la produzione sia scritta che orale si presentava incerta e in alcuni casi difficoltosa. Per una parte degli alunni il lavoro svolto in modo sistematico con adeguato impegno ha portato all'acquisizione di buone capacità espressive ed autonomia operativa. Si evidenziano, tuttavia, anche alcuni casi di fragilità, laddove le difficoltà nella preparazione di base e un’applicazione superficiale hanno fatto registrare risultati incerti, talora ai limiti del livello di sufficienza.

Progetto Didattico Disciplinare

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A. S. 2013/2014 Classe 5 Sez. A Geometri Disciplina: Topografia Docente: Prof. Dionigi Stefano Descrizione della classe.

La classe è composta da quindici studenti provenienti da Todi e dalle sue frazioni, e dai comuni limitrofi. Il percorso formativo nella disciplina è stato caratterizzato da un avvicendamento degli insegnanti all'inizio quarto anno del corso e ciò ha determinate alcune difficoltà nell'anno scolastico passato, difficoltà tuttora non completamente superate.

Un controllo dei pre-requisiti, effettuato all’inizio dell’anno scolastico, ha evidenziato conoscenze di base pressoché sufficienti per la maggior parte degli studenti e non sufficienti per il 20% dei discenti i quali persistono ancora con difficoltà nelle conoscenze elementari di base della geometria, della matematica e delle procedure e tecniche riguardanti il disegno geometrico e l’uso dell’attrezzatura topografica.

Il percorso formativo ha quindi risentito, in ogni suo momento, di questa situazione. A causa di queste oggettive difficoltà, e per i motivi che verranno descritti dopo, la didattica

è stata semplificata ed il programma della disciplina è stato opportunamente ridotto sia negli aspetti riguardanti gli aspetti teorici che nella progettazione stradale.

A queste difficoltà si sono aggiunte ulteriori problematiche legate alla riforma degli istituti tecnici.

La disciplina Topografia, che nel corso tradizionale era caratterizzata da sette ore disciplinari nel quinto anno e otto ore nel quarto anno di studi, ha subito una decurtazione oraria impensabile tant’è che il percorso didattico disciplinare è stato ridotto nei tempi a quattro ore sia nel quarto che nel quinto anno, (praticamente è stato dimezzato il quadro orario) mentre i percorsi e gli obiettivi disciplinari sono rimasti teoricamente inalterati.

Tale situazione non ha quindi permesso di avere i tempi ed i modi per effettuare un’azione didattica efficace, per creare anche momenti di recupero delle conoscenze e di riflessione rivolta all'accrescimento del ruolo di questa figura tecnica denominata “geometra”.

Le difficoltà riscontrate hanno quindi condizionato la preparazione disciplinare e la costruzione di quegli obiettivi formativi previsti dal POF.

Alla fine dell’anno il profitto nella disciplina è così sintetizzato:

• Il 20% degli studenti insufficienti; • Il 60% degli studenti sufficienti; • Il 20% degli studenti con una preparazione discreta. Obiettivi formativi dal POF 1) Promuovere le potenzialità e le diverse intelligenze di ciascun alunno attraverso interventi educativo –

didattici tramite le varie discipline mirati a garantire una solida cultura e a ridurre le situazioni di

insuccesso scolastico, operare per la valorizzazione delle eccellenze, delle professionalità e del pensiero

creativo.

2) Orientare gli alunni a saper assumere un buon controllo dei propri comportamenti, acquisendo uno stile

personale rispettoso delle regole di convivenza.

3) Concorrere allo sviluppo del “cittadino del mondo”, favorendo la conoscenza di sé, l’acquisizione di

spirito critico, l’elaborazione di scelte consapevoli, la strutturazione del senso della solidarietà, l’attenzione

alla salute propria ed altrui, il rispetto dell’ambiente e la consapevolezza dei propri diritti e doveri.

Competenze trasversali 1. Imparare ad imparare Organizzare il proprio apprendimento, individuando, scegliendo ed utilizzando varie fonti e varie modalità di informazione e di formazione (formale, non formale ed informale), anche in funzione dei tempi disponibili, delle proprie strategie e del proprio metodo di studio e di lavoro

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2. Comunicare - Comprendere messaggi di genere diverso (quotidiano, letterario, tecnico, scientifico) e di complessità diversa, trasmessi utilizzando linguaggi diversi (verbale, matematico, scientifico, simbolico, ecc.) mediante diversi supporti (cartacei, informatici e multimediali); - Rappresentare eventi, fenomeni, principi, concetti, norme, procedure, atteggiamenti, stati d’animo, emozioni, ecc. utilizzando linguaggi diversi (verbale, matematico, scientifico, simbolico, ecc.) e diverse conoscenze disciplinari, mediante diversi supporti (cartacei, informatici e multimediali). 3. Collaborare e partecipare Interagire in gruppo, comprendendo i diversi punti di vista, valorizzando le proprie e le altrui capacità, gestendo la conflittualità, contribuendo all’apprendimento comune ed alla realizzazione delle attività collettive, nel riconoscimento dei diritti fondamentali degli altri 4. Agire in modo autonomo e responsabile Sapersi inserire in modo attivo e consapevole nella vita sociale e far valere al suo interno i propri diritti e bisogni riconoscendo al contempo quelli altrui, le opportunità comuni, i limiti, le regole, le responsabilità. 5. Risolvere problemi Affrontare situazioni problematiche costruendo e verificando ipotesi, individuando le fonti e le risorse adeguate, raccogliendo e valutando i dati, proponendo soluzioni utilizzando, secondo il tipo di problema, contenuti e metodi delle diverse discipline. 6. Individuare collegamenti e relazioni Individuare e rappresentare, elaborando argomentazioni coerenti, collegamenti e relazioni tra fenomeni, eventi e concetti diversi, anche appartenenti a diversi ambiti disciplinari, e lontani nello spazio e nel tempo, cogliendone la natura sistemica, individuando analogie e differenze, coerenze ed incoerenze, cause ed effetti e la loro natura probabilistica. 7. Acquisire ed interpretare l’informazione Acquisire ed interpretare criticamente l’informazione ricevuta nei diversi ambiti ed attraverso diversi strumenti comunicativi, valutandone l’attendibilità e l’utilità, distinguendo fatti e opinioni. 8. Progettare Elaborare e realizzare progetti riguardanti lo sviluppo delle proprie attività di studio e di lavoro, utilizzando le conoscenze apprese per stabilire obiettivi significativi e realistici e le relative priorità, valutando i vincoli e le possibilità esistenti, definendo strategie di azione e verificando i risultati raggiunti.

Quadro didattico progettuale dell’anno:

1° TRIMESTRE

Num. Titolo del Modulo (tematica) n. ore

0 Controllo dei pre-requisiti 3 1 (P1) Agrimensura 20

2 (R1-R2) Strade e canali 23

2° PENTAMESTRE

Titolo del Modulo (tematica) n. ore

3 (P2-P3) Agrimensura 22

4 (Q1-Q2) Sistemazioni del terreno e invasi 22

6 (R3-R4) Strade e canali 35

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Programmazione didattica della classe 5 A G. P5

MODULO-U.D.

Contenuto disciplinare sviluppato

Testo in uso: Autore Cannarozzo

Editore Zanichelli

N° unità

didattiche

monodisc. (M)

pluridiscip. (P)

Livello di

approfondimento

(ott-buono-disc.-

suff.-solo cenni

Tempo

complessivo

in ore

Modulo-U.D. P.1 (Trimestre) Misura e calcolo delle aree. -Metodi analitici -Metodi grafici -Metodi grafo-numerici

1 M 1 M 1 M

B B B

9 6 5

TOT. 20 Modulo-U.D. P.2 (Pentamestre) Suddivisione dei terreni. -Generalità-Metodi di risoluzione -Suddivisione di un appezz. triangolare -Suddivisione di un appezz. quadrilatero-poligonale -Sudd. con diversa valenza unitaria -Esempi numerici

1 M 1 M 1 M 1 M

B B S S

1 3 4 1 2

TOT. 11 Modulo-U.D. P.3 (Pentamestre) Rettifica e spostamento di confini. -Generalità; -Spostamento e Rettifica di un confine bilatero -Rettifica di un confine poligonale -Problemi

1 M 1 M 1 M

B B D

1 3 5

TOT. 9

Modulo-U.D. Q1 - Q2 (Pentamestre) Spianamenti. -Generalità e definizioni -Teoremi del baricentro e Volumi di un solido -Spianamento con piani comunque orientati -Esempi numerici

1 M 1 P 1 M

B B D

1 5

10 TOT. 16

Modulo-U.D. R1 - R2 (Trimestre) Strade. -Classificazione delle strade di uso pubblico -Composizione della piattaforma stradale -Caratteristiche geometriche delle strade -Caratteristiche compositive

1 P 1 M 1 M 1 P

B D S S

2 2 1 2

TOT. 7

Modulo-U.D. R2 (Trimestre) Strade. -Resistenza al moto di un veicolo -Analisi del traffico

1 M 1 M

S S

1 1

TOT. 2

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MODULO-U.D.

Contenuto disciplinare sviluppato

Testo in uso: Autore Cannarozzo

Editore Zanichelli

N° unità

didattiche

monodisc. (M)

pluridiscip. (P)

Livello di

approfondimento

(ott-buono-disc.-

suff.-solo cenni

Tempo

complessivo

in ore

Modulo-U.D. R3 (Trimestre) Progetto della Strada. -Fasi della progettazione

1 M

D

1

Modulo-U.D. R3-R4 (Trimestre-Pentamestre) Redazione del progetto stradale. -Inquadramento cartografico -Studio del tracciato planimetrico -Studio del tracciato altimetrico -Sezioni trasversali e zona d'occupazione -Calcolo del volume del solido stradale -Le curve circolari -Progetto- Picchettamento

1 M 1 P 1 P 1 M 1 M 1 M

D B B B D D

2 8 8 8 5 6

TOT. 37

Elaborazione progettuale

17

Attività integrative 3

STRATEGIE DIDATTICHE: -lezioni frontali -esercitazioni individuali e di gruppo -simulazioni, esercitazione alla ricerca -problem solving al compito progettuale. METODI: -Nel processo educativo ed istruttivo si adottano i seguenti metodi: a) in funzione del tipo di apprendimento: -metodo per scoperta, ove l'apprendimento avviene attraverso l'esperienza autonoma dell'alunno, operando per lavori individuali o di gruppo su temi disciplinari limitati e circoscritti e/o già in parte sviluppati ed esercitando i discenti alla ricerca; -metodo per ricezione, ove l'apprendimento avviene attraverso la trasmissione logica dell'informazione da parte dell'insegnante (strategia della lezione frontale), utilizzato per quei contenuti disciplinari fortemente tecnici e nozionistici. b) in funzione del tipo di ragionamento: -metodo induttivo, lo studente è l'attore principale, dal particolare si passa al generale; tale metodo è stato utilizzato nello sviluppo di alcune tematiche progettuali quali la progettazione stradale di massima, il calcolo dei volumi di terreno; -metodo deduttivo, l'insegnante è l'attore principale almeno nella fase iniziale, dal generale si passa al particolare; tale metodo è stato utilizzato limitatamente nella fase iniziale della progettazione stradale e negli altri temi disciplinari. MEZZI E STRUMENTI: -Simulazioni con l'uso di lavagne tradizionali e prove grafiche;

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-Tavolo da disegno e strumenti per l’elaborazione grafica; -Computers e relativi softwares applicativi per le elaborazioni scritte e grafiche. STIMA DEGLI SPAZI E TEMPI DEL PERCORSO FORMATIVO: a) n. 4 ore settimanali previste dai programmi ministeriali; b) n. 123 ore annuali; STRUMENTI DI VALUTAZIONE: -n. 2+3 prove scritte; -n. 2+3 prove orali; -n. 1 lavoro di progettazione. ESPERIENZE DI RICERCA E DI PROGETTO FINALIZZATE AL COLLOQUIO PLURIDISCIPLINARE: Progetto di una strada Tipo F extraurbana limitata agli aspetti plano-altimetrici.. Obiettivi e Contenuti

DISCIPLINA OBIETTIVI DISCIPLINARI

CONOSCENZE

ABILITA' SPECIFICHE

ATTEGGIAMENTI SPECIFICI

-Saper eseguire un rilievo plano-altimetrico a carattere agrimensorio ed urbanistico; -Saper interpretare, elaborare i dati di un rilievo e saper ricavare gli elementi necessari e sufficienti per la attività specifica; -Saper effettuare calcoli di divisione delle aree, rettifiche e spostamenti di confine, saper misurare volumi di terreno o di invasi, progettare spianamenti e controllarne l'esecuzione; -Conoscere le caratteristiche costruttive essenziali del solido stradale; -Acquisire la capacità di leggere un progetto stradale e saperne eseguire la progettazione in termini grafo-geometrici-numerici; -Saper leggere una carta topografica in relazione alle problematiche generali connesse con la formazione della cartografia italiana.

-Conoscere le tecniche di rappresentazione grafica, dei sistemi e dei metodi che permettano di rappresentare il territorio; -Divisione delle aree, frazionamenti; -Determinazione dei volumi di scavo e di riporto; -Spianamenti; -Conoscere le problematiche del traffico, redazione di un tronco stradale con sviluppo plano-altimetrico; -Computi metrici; -Esecuzione dello studio di progettazione di un tronco stradale; -Lettura di carte topografiche, tecniche, di media scala.

-Saper utilizzare tecniche e metodi di rilievo geometrico; -Saper redigere un progetto completo inerente all'area tecnico-professionale, saper utilizzare le tecniche di rappresentazione grafica; -Saper leggere ed interpretare il territorio come sistema di funzioni e segni per impostare correttamente la problematica ambientale; -Saper visualizzare dati ed opere con modelli matematici; -Saper utilizzare le competenze acquisite in contesti scolastici ed extrascolastici.

-Essere consapevole del proprio ruolo di cittadino professionista; -Essere consapevole del lavoro di équipe ed essere disponibili ad esso; -Essere consapevole del ruolo fondamentale della competenza comunicativa; -Essere consapevole dei legami tra i fenomeni territoriali e i prodotti umani; -Essere consapevole della natura evolutiva ed interattiva del binomio uomo-ambiente.

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I.I.S. “CIUFFELLI-EINAUDI” TODI

Anno Scolastico 2013/2014 PROGRAMMA DI TOPOGRAFIA

Insegnante: Dionigi Stefano Classe 5° A Geometri P5

Testo in uso: Cannarozzo ed altri – edito Zanichelli -

Agrimensura: misura e calcolo delle aree. Generalità; Metodi numerici; Metodi grafici; Metodi grafo-numerici. Agrimensura: suddivisione dei terreni. Generalità;

Metodi di risoluzione delle suddivisioni; Suddivisione di un appezzamento di terreno di forma triangolare e di uniforme valenza;

Suddivisione di un appezzamento di terreno di forma quadrilatera; Suddivisione di terreni di diversa valenza (impostazione del problema);

Esercizi numerici. *Agrimensura: spostamento e rettifica di confini.* Generalità; Spostamento dei confini;* Rettifica dei confini;* Rettifica di confine bilatero;* Rettifica di confine poligonale;* Rettifica con direzione obbligata;* Spianamenti. Generalità e definizioni; Teorema del baricentro di una superficie poliedrica; Volume di un solido prismatico a spigoli verticali e basi qualsiasi; Spianamenti con piano di progetto di posizione prefissata; Spianamenti su piani quotati con piano di progetto di compenso fra sterro e riporto; Volume di un solido cilindrico; Spianamenti su piani a linee di livello (impostazione del problema) Esercizi numerici. Strade: Elementi del Progetto. Generalità e classificazione delle strade di uso pubblico; Composizione della piattaforma stradale; Analisi del traffico; L’andamento planimetrico delle strade;(con esclusione delle curve a raggio variabile e le curve circolari bicentriche); L’andamento altimetrico delle strade. Il progetto della strada.

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Elementi di un progetto stradale; Fasi della progettazione. Redazione del progetto stradale. Relazione generale e caratteristiche del tracciato; Planimetria stradale; Profilo longitudinale e tracciamento delle livellette; Problemi sulle livellette; Sezioni trasversali; Parzializzazione delle sezioni trasversali;* Calcolo delle aree delle sezioni trasversali;* Zona di occupazione (cenni);* Calcolo analitico dei volumi dei solidi stradali;* Le curve circolari; Picchettamento delle curve circolari. Punti di tangenza e vertice;* Picchettamento per ordinate alla tangente;* Picchettamento per ordinate alla corda.* Disegno topografico. Elaborazione di un tratto di strada tipo F extraurbana, limitata alle sezioni stradali. I rappresentanti di classe Todi lì 08-05-2014 Il Docente Prof. Stefano Dionigi

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ESAMI DI STATO 2013-2014

Percorso Formativo Classe 5° A Geometri –Progetto 5 PROGRAMMA : DISEGNO E PROGETTAZIONE Docente del corso: Prof. Rughetti Silvestro L’ ORGANIZZAZIONE DEL CANTIERE EDILE: Compiti e responsabilità degli operatori in materia di sicurezza .Norme di prevenzione generali: definizione di cantiere edile, D.lgs81/08 allegato X : elenco dei lavori edili o di genio civile. Obblighi del committente . D.lgs81/08 allegato XVII idoneità tecnico –professionale. Norme di prevenzione: generali : scavi di fondazione valutazione rischi , calcolo della durata di una lavorazione ,calcolo uomini giorno, Computo metrico estimativo. Tenuta di lavoro e attrezzature di protezione individuale, cartellonistica e segnaletica di cantiere. D.lgs, 81/ 08 allegato XV: contenuti minimi dei piani di sicurezza nei cantieri temporanei o mobili. I PIANI PER LA SICUREZZA:Piano operativo di sicurezza, Piano di sicurezza e coordinamento, Notifica preliminare COLLEGAMENTI VERTICALI: Nomenclatura degli elementi della scala , determinazione della misura della scala, soluzioni geometriche e raccordo di rampe e ripiani per la scala , soluzioni strutturali per la scala . Rifinitura e accessori della scala. COPERTURE: Forma geometrica dei tetti. Nomenclatura .Determinazione geometrica delle falde di copertura. SOLAI : Generalità e tipologie, solai in legno,in acciaio e laterizi, e in latero-cemento. PARTICOLARI COSTRUTTIVI E STRUTTURALI: Rappresentazione di una fondazione a travi rovescie , scelta del tipo di fondazione . Rappresentazione di particolari costruttivi e strutturali di un solaio, rappresentazione della sezione di un edificio, isolamento delle strutture di fondazione . EDILIZIA RESIDENZIALE E PROGETTAZIONE: Case unifamiliari, tipologie edilizie. Caratteri ed elementi dei tipi edilizi ,lo studio delle tipologie edilizie,(casa a torre,casa in linea , casa a ballatoio),progettazione degli ambienti della casa,( ingresso i disimpegni,il soggiorno , il pranzo, la cucina,le camera da letto,la stanza da bagno)dimensioni minime dei locali, riferimenti normativi, uso del manuale. Progettazione di edifici per abitazione , esposizione degli ambienti, schemi morfologici, studio di collegamenti verticali in relazione alle diverse tipologie edilizie ,scelta del sistema costruttivo muratura portante,cemento armato e relativi vincoli normativi, i materiali le strutture di fabbrica , i particolari costruttivi, ( esempio svolto di progettazione di un edificio a schiera, esempio svolto di progettazione di un edificio plurifamiliarein linea. EDIFICI PER IL TEMPO LIBERO : Dimensionamento di una piscina e relativi servizi. analisi delle funzioni ,schemi distributivi , schemi funzionali orientamento, dimensionamento di massima. NORMATIVA SULLE BARRIERE ARCHITETTONICHE, ( norme tecniche per le barriere architettoniche ), edifici pubblici e privati adattabilita’ nella civile abitazione , accessibilità. Norme tecniche per il superamento delle barriere architettoniche. TECNICA URBANISTICA : Gli strumenti urbanistici – Piani Generali : piano regolatore generale , piano particolareggiato, piano di lottizzazione , regolamenti edilizi,standard urbanistici .Il permesso di costruire, la segnalazione di inizio attività.

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EDIFICI CON STRUTTURA IN MURATURA: Criteri generali di progettazione degli edifici e caratteristiche generali della progettazione , i sistemi costruttivi , regolarità edificio in pianta e in altezza ,criterio di progetto e requisiti geometrici, particolari costruttivi. Le costruzioni semplici. MEZZI E STRUMENTI UTILIZZATI Testo : DISEGNO E PROGETTAZIONE Vol.3-TIPI EDILIZI ,URBANISTICA (Furiozzi, Brunelli,Farinelli, Petrini LE MONNIER); Prontuario, Manuale, lavagna tradizionale, computer, esposizione di progetti esecutivi. SPAZI E TEMPI DEL PERCORSO FORMATIVO Aula ordinaria, laboratorio di informatica . I tempi previsti dai programmi ministeriali sono: • n°3 ore settimanali previste dai programmi ministeriali • n°88 ore annuali STRUMENTI DI VALUTAZIONE ADOTTATI Nel corso dell'anno scolastico sono state effettuate: - n° 6 prove scritte tradizionali - n°4 prove orali tradizionali Esperienza di ricerca e progetto finalizzato al colloquio pluridisciplinare -PROGETTO EDIFICIO A SCHIERA -PROGETTO EDIFICIO IN LINEA -PARTICOLARI COSTRUTTIVI: solaio in legno e latero -cemento; OBBIETTIVI RAGGIUNTI La classe ,composta da 15 alunni ,la frequenza scolastica e’ stata adeguata e la partecipazione al dialogo educativo e’ risultata abbastanza continua ed attenta per alcuni ,per altri l’ apprendimento è stato a volte faticoso. Alcuni alunni hanno evidenziato un atteggiamento positivo e responsabile . Essi sono stati affabili e disponibili , il loro comportamento e’ stato corretto per cui ho stabilito con loro un rapporto chiaro e costruttivo .Ho cercato comunque di far acquisire agli alunni un’ ampia e articolata conoscenza della materia , favorendo un apprendimento quanto piu’ possibile approfondito,necessario alla loro formazione culturale e professionale. L’obbiettivo prioritario raggiunto in modo discreto è la capacità di saper riconoscere i problemi connessi alla progettazione ed alla esecuzione di semplici opere delle costruzioni edili. Gli obbiettivi raggiunti in modo più che sufficiente sono il livello di conoscenza del contenuto disciplinare e la capacità di elaborazione. Sanno : - Progettare un edificio in muratura ordinaria e adeguarlo alla legge (LEGGE SISMICA). - Rappresentare graficamente particolari costruttivi.

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Esercitazioni : A corredo del programma svolto sono state eseguite dagli studenti esercitazioni progettuali ,sono stati redatti alcuni computi metrici estimativi ALUNNI

Todi, lì 15Maggio 2014 DOCENTE DEL CORSO Prof. Silvestro Rughetti

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ISTITUTO ISTRUZIONE SUPERIORE

“Ciuffelli – Einaudi” di Todi Corso Geometri- Progetto cinque Anno scolastico 2013/2014 Prof. Gori

PROGRAMMA CONSUNTIVO DI COSTRUZIONI

Classe VA

1) Richiami : “trave inflessa”

2) Concetti di base del metodo SPSL :

a) Analisi dei carichi : Metodo coefficienti parziali

b) Plasticizzazione della sezione e Momento Resistente

c) Cerniere plastiche e riserve di resistenza di una struttura

3) Dimensionamento elementi strutturali a sezione omogenea :

a) Confronto tra metodo TA e SPSL

b) Progetto e Verifica a Sforzo Normale ed a Flessione Semplice retta

*4) Edifici in muratura di nuova costruzione ed interventi su edifici preesistenti :

a) Criteri generali di funzionamento : struttura scatolare

b) Metodo semplificato (cenni)

c) Interventi su strutture preesistenti

5) Strutture in c.a. :

a) Teoria generale

b) Progetto e Verifica a Sforzo Normale e Flessione Semplice retta (metodo SPSL)

6) Spinta delle terre :

a) Concetti generali

b) Teoria di Coulomb con calcolo della spinta senza sovraccarico e con sovraccarico

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7) Muri di sostegno (metodo TA):

a) Cenni sulle varie tipologie

*b) Verifiche di stabilità globale : Ribaltamento, Scorrimento, Schiacciamento

e Stabilità terra-muro (cenni)

*c) Dimensionamento muro a sbalzo

N.B. Le voci asteriscate si riferiscono ad argomenti non ancora svolti alla data di

pubblicazione del “Documento ” redatto dal Consiglio di Classe .

Entro il termine dell'anno scolastico si prevede il completamento del programma, con

presentazione nota di aggiornamento da parte dell’Insegnante.

Todi,lì 15 maggio 2014

Alunni Insegnante

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ISTITUTO ISTRUZIONE SUPERIORE “Ciuffelli – Einaudi” di Todi

Corso Geometri- Progetto cinque

Anno scolastico 2013/2014

Materia: COSTRUZIONI Prof. FERNANDO GORI

RELAZIONE CONCLUSIVA Classe VA

Sin dall’inizio dell’anno scolastico si è evidenziata la possibilità di svolgere lezioni frontali in modo

più tranquillo e costruttivo, rispetto a quanto successo precedentemente.

Per altro, si è, comunque, parimenti evidenziato un atteggiamento alquanto disimpegnato e di

relativo interesse da parte di alcuni.

Tutto ciò non è sostanzialmente cambiato con l’avvicinarsi del termine dell’anno scolastico ed ha

contribuito a rendere relativamente proficuo lo svolgimento delle lezioni e lo sviluppo dei

programmi, già resi più impegnativi dall’introduzione di considerazioni sulla nuova normativa

tecnica e sul calcolo agli Stati Limite.

Considerate anche le diffuse carenze di base, già evidenziatesi in altre precedenti occasioni, è

sembrato opportuno rivedere consistenza ed approfondimento degli argomenti trattati ed abbassare i

livelli minimi di conoscenza pretesi.

La classe, non particolarmente numerosa, ha, comunque, raggiunto un livello medio di preparazione

pressochè sufficiente, con pochi elementi che si sono distinti per impegno e rendimento ed una

buona parte che, a seguito di un interesse assolutamente saltuario e del tutto utilitaristico, è riuscita

a mantenere livelli di conoscenza strettamente accettabili.

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Le valutazioni specifiche sono state effettuate a seguito di verifiche sia orali che scritte, di tipo

tradizionale, ma anche a seguito di brevi “contatti speculativi”, volti a verificare la continuità di

applicazione, in merito agli argomenti affrontati.

La traduzione quantitativa delle conoscenze acquisite ha tenuto conto, oltre che dell’effettivo

sapere, anche delle singole capacità e dell’impegno dimostrato, privilegiando lo spirito critico e

speculativo, quali espressioni di base per un sapere costruttivo e dinamico.

Gli strumenti utilizzati sono stati quelli tradizionali.

Todi, 15 maggio 2014

l’Insegnante

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ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE "CIUFFELLI- EINAUDI" DI TODI

PERCORSO FORMATIVO

DELLA CLASSE 5° A GEOM "P5"

ANNO SCOLASTICO 2013/2014

PROF.SSA: BIANCHI MARIA LUISA

DISCIPLINA: MATEMATICA E INFORMATICA CONTENUTI DISCIPLINARI SVOLTI:

DERIVATE E STUDIO DI FUNZIONI � Funzioni: domini, intersezioni con gli assi cartesiani, asintoti e studio del segno � Definizione di derivata prima di una funzione in un punto � Significato geometrico di derivata prima di una funzione in un punto � Calcolo di derivate di alcune funzioni elementari � Teoremi del calcolo delle derivate (Rolle e Lagrange) � Derivazione della funzione composta � Derivate di ordine superiore � Determinazione degli intervalli nei quali una funzione è crescente o decrescente � Massimi e minimi assoluti e relativi di una funzione � Regola pratica per la determinazione dei massimi e dei minimi di una funzione � Concavità di una curva � Regola pratica per la determinazione dei flessi di una funzione � Rappresentazione grafica di semplici funzioni

INTEGRALI INDEFINITI � Definizione di primitiva di una funzione � Primitive delle funzioni fondamentali � Definizione di integrale indefinito e sue proprietà � Integrazione immediata � Integrazione della funzione razionale fratta � Integrazione per parti

INTEGRALI DEFINITI

� Area del trapezoide � Concetto di integrale definito � Proprietà dell’integrale definito GLI ALUNNI IL DOCENTE

…………………………………… (Prof.ssa MARIA LUISA BIANCHI) ……………………………………

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MEZZI E STRUMENTI UTILIZZATI:

• Libro di testo(Matematica e Tecnica di Marzia Re Fraschini – Gabriella Grazzi, editore Atlas)

• Lavagna tradizionale • Calcolatrice

SPAZI E TEMPI DEL PERCORSO FORMATIVO: Spazi:

• Aula ordinaria

Tempi:

• Tempi previsti dai programmi ministeriali per Matematica:

N° 2 ore settimanali N° 66 ore annuali

• Tempi effettivamente utilizzati alla data del 15 maggio:

N° 47 ore annuali METODI UTILIZZATI: Le varie parti del programma sono state affrontate più che altro tramite lezioni frontali e dialogate ed esercitazioni. La metodologia usata è stata quella del top-down, per ogni argomento cioè, è stato affrontato prima l'aspetto più generale passando poi pian piano a livelli sempre più dettagliati. CRITERI DI VALUTAZIONE ADOTTATI: Per la valutazione ho utilizzato il voto numerico da 1 a 10, facendo riferimento al raggiungimento o meno degli obiettivi: conoscenza, applicazione e linguaggio specifico programmati e concordati all'inizio dell'anno scolastico dal Dipartimento di Matematica e Fisica e dal Consiglio di Classe. La griglia usata durante l’anno scolastico per la correzione e la valutazione delle verifiche scritte viene qui di seguito allegata. STRUMENTI DI VALUTAZIONE ADOTTATI: Ai fini della valutazione sommativa ho definito il voto scritto dei vari periodi (trimestre e pentamestre) per mezzo di due o tre prove somministrate al termine delle parti più significative del programma e riferite agli obiettivi più rappresentativi. Per il voto orale mi sono avvalsa sia di interrogazioni sia di utili indicazioni emergenti dalla forma di accertamento di tipo formativo come ad esempio prove strutturate.

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OBIETTIVI RAGGIUNTI: La classe, che io conosco fin dal primo anno di corso, e che ho dovuto lasciare in quarto per motivi di organico, l’ho ritrovata quest’anno ridimensionata da 20 a 15 alunni. Il gruppo classe è abbastanza omogeneo ma, ad eccezione di pochissimi alunni, ha dimostrato, per la mia disciplina, un interesse e una partecipazione non sempre adeguati ed un impegno discontinuo, accumulando nel corso degli anni numerose lacune che hanno reso difficoltoso il normale svolgimento del programma soprattutto di quest’ultimo anno scolastico. Pertanto nel primo trimestre mi sono trovata ad affrontare alcuni argomenti che normalmente vengono trattati nel quarto anno, toccando appena e in modo piuttosto superficiale lo studio degli Integrali definiti e le loro applicazioni. Nel corso di quest’anno l’interesse, l’impegno e la partecipazione dimostrati dalla gran parte della classe sono stati sicuramente superiori a quelli degli anni precedenti, ma la mancanza di basi solide hanno reso molto difficoltoso e poco proficuo il lavoro svolto. Mediamente la classe ha raggiunto gli obiettivi minimi programmati ma non tutti hanno consolidato le conoscenze acquisite negli anni precedenti. IL DOCENTE

(Prof.ssa MARIA LUISA BIANCHI)

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I.I.S. "CIUFFELLI - EINAUDI"

TODI

RELAZIONE FINALE

ANNO SCOLASTICO 2013-2014 Prof: FRANCESCO SANTANTONI Materia di insegnamento: IMPIANTI Classe: 5°AG – P5

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1. OBBIETTIVI EDUCATIVI E DIDATTICI Nel corso dello svolgimento del programma di Impianti sono stati tenuti presenti i seguenti obiettivi educativi e didattici: - rispetto degli altri e delle regole, senso della tolleranza, del dovere, della lealtà; - progressivo sviluppo e affinamento delle capacità di analisi, di sintesi e di

consapevolezza critica; - sistemazione e collegamento delle conoscenze acquisite; - conoscere norme e procedimenti per la valutazione del bilancio energetico tra

edificio e impianto termico e per la classificazione energetica degli edifici; - acquisire un quadro dei fondamenti teorici, dei riferimenti normativi, delle tecniche

e delle tipologie impiantistiche dei sistemi di riscaldamento degli edifici; - conoscere i fondamenti teorici dei sistemi di condizionamento.

2. METODI, MEZZI E STRUMENTI UTILIZZATI I contenuti sono stati presentati attraverso lezioni espositive, facendo uso della lavagna, del libro di testo, di software, di strumenti tecnici, di cataloghi con schede tecniche e di campioni di prodotti commerciali. I ragazzi sono stati guidati a cogliere i collegamenti tra le leggi fisiche e le loro applicazioni. Numerose sono state le esercitazioni in classe durante le quali inizialmente l’insegnante ha mostrato come risolvere alcuni quesiti e successivamente ha guidato gli allievi nella soluzione di casi simili.

3. VERIFICHE E VALUTAZIONE Sono state fatte verifiche frequenti: scritte mediante esercizi su aspetti pratici della progettazione impiantistica anche tramite l'utilizzo di software di calcolo e quesiti teorici a risposta singola. Le verifiche orali sono state effettuate sia con domande dal posto, sia alla lavagna. I giovani sono stati valutati non solo per il livello delle loro conoscenze, ma anche per il grado del loro interesse e della partecipazione al dialogo educativo, per le capacità, le attitudini e per l’applicazione dimostrata nello studio, per gli obiettivi globalmente raggiunti avuto riguardo ai livelli di partenza.

4. COMPORTAMENTO E IMPEGNO La classe sin dall'inizio dell'anno scolastico si è dimostrata attenta, partecipe alle lezioni, interessata al discorso didattico e disponibile al dialogo educativo e culturale. Va sottolineato in particolare l’atteggiamento molto corretto di gran parte degli alunni, durante l’intero anno scolastico, sia nel rapporto con l’insegnate, sia nella vita del gruppo-classe, pochissimi invece si sono dimostrati poco responsabili, hanno evidenziato scarso senso del dovere soprattutto per l’impegno nello studio. La quasi totalità della classe ha mostrato di accogliere sempre con interesse e curiosità le varie iniziative e proposte dell’insegnante, creando un’atmosfera scolastica serena e costruttiva.

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5. METODO DI STUDIO E LIVELLO DI PREPARAZIONE

RAGGIUNTO DALLA CLASSE Un gruppo di alunni ha evidenziato nello studio individuale spiccate capacità critiche e rielaborative che, unite ad un impegno costante, hanno permesso di conseguire ottimi risultati nel profitto. Un altro gruppo, pur utilizzando un metodo più analitico che sintetico, ha tuttavia studiato con discreto impegno e costanza, conseguendo buoni risultati. Un terzo gruppo di alunni, pur dotato di valide capacità, ha mostrato un metodo di studio superficiale e discontinuo conseguendo risultati modesti. Pochi si sono impegnati in maniera molto saltuaria e superficiale ed hanno conseguito risultati non sempre soddisfacenti. Todi, 05/05/2014 Il Docente: Francesco Santantoni

1. CONTENUTO DISCIPLINARE SVILUPPATO

LIBRO DI TESTO Autori: C. Amerio, G. Sillitti Titolo: Elementi di impianti tecnici, volume unico Casa editrice: SEI

MODULO 0: SISTEMA INTERNAZIONALE DI UNITÀ DI MISURA (SI)

U.D. 1 Sistema internazionale di unità di misura (SI) - Unità di misura fondamentali - Unità di misura derivate

U.D. 2 Multipli e sottomultipli. Analisi dimensionale - Multipli e sottomultipli - Analisi dimensionale

MODULO 1: L’ISOLAMENTO TERMICO DEGLI EDIFICI

U.D. 1 Richiami di trasmissione del calore - Conduzione - Convezione - Irraggiamento - Adduzione

U.D. 2 Trasmittanza e potenza - Coefficienti di scambio termico e materiali usati nell’edilizia - Calcolo del calore trasmesso attraverso le strutture opache e vetrate: concetto

di trasmittanza - Strutture vetrate: tipologie di telaio, vetro, distanziatore, calcolo della

trasmittanza e fattore solare - Verifica del limite di trasmittanza secondo D.P.R. 59/09

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- Corretta stratigrafia termoigrometrica di alcune strutture edili: parete a cassetta, parete a cappotto interno, parete a cappotto esterno, pavimento su terreno, solaio interpiano, copertura a falde, copertura piana occasionalmente praticabile e pedonabile.

- Calcolo della potenza dispersa per trasmissione e per ventilazione da un edificio.

- Utilizzo di un software per la verifica termica di alcune strutture edili e per il calcolo della potenza dispersa per trasmissione e per ventilazione da un edificio riscaldato.

U.D. 3 Ponti termici - Concetto di ponte termico: definizione, esempi, cause e possibili rimedi. - Calcolo dell'incidenza di un ponte termico su un edificio esistente secondo UNI

TS 11300-1:2008 - Calcolo dell'incidenza di un ponte termico su un edificio di nuova costruzione

secondo UNI EN ISO 14683:2008 U.D. 4 Isolamento termo-igrometrico dell'edificio

- Materiali isolanti: visione di campioni isolanti, schede tecniche e loro applicazioni con particolare riferimento alla loro densità e alla loro diffusività termica (sfasamento termico), alla loro conducibilità termica (verifica termica) e alla loro permeabilità al vapore (verifica igrometrica)

- Barriere al vapore e freni al vapore e loro utilizzo per ridurre i fenomeni di condensa interstiziale

- Verifica termoigrometrica di una struttura opaca secondo UNI EN ISO 13788:2003: definizione, cause e rimedi della condensa superficiale ed interstiziale, umidità relativa e saturazione

- Utilizzo di uno strumento per la misura della temperatura a infrarossi con indicatore laser a croce, con modulo di umidità e temperatura di rugiada

- Utilizzo di un software per la verifica igrometrica di alcune strutture edili

MODULO 2: FABBISOGNO ENERGETICO DI UN EDIFICIO

U.D. 1 Il calcolo del fabbisogno energetico per la climatizzazione invernale - Leggi (L. 373/76, L. 10/91, D.Lgs. 192/05, D.Lgs. 311/06, D.P.R. 59/09,

D.Lgs. n.28 del 03/03/2011) per il calcolo del fabbisogno energetico - Verifiche da effettuare secondo il D.P.R. 59/09 nel caso di edificio di nuova

costruzione, di ristrutturazione edilizia ed impiantistica - Principali norme UNI con particolare riferimento alla UNI EN ISO

14683:2088 ed alla UNI TS 11300 - I fattori climatici: zone climatiche e gradi giorno (GG) - Scambi energetici per trasmissione e per ventilazione - Gli apporti gratuiti: apporti interni ed apporti solari - Il rapporto di forma S/V di un edifico - Bilancio termico del sistema edificio-impianto termico: dal calcolo di potenza

al calcolo del fabbisogno stagionale di energia primaria. - Indice di prestazione energetica per la climatizzazione invernale di un

edificio (EPi) - Parametri che influenzano l'EPi - Valori limite dell'indice di prestazione energetica per la climatizzazione

invernale di un edificio (EPi,limite) secondo il D.P.R. 59/09 U.D. 2 Il calcolo del fabbisogno energetico per la climatizzazione estiva

dell'involucro - Materiali usati in edilizia: densità, calore specifico e diffusività termica

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- Concetti di sfasamento termico, trasmittanza termica periodica e fattore di attenuazione

- Fattore solare di una superficie vetrata - Indice di prestazione energetica per il raffrescamento estivo dell'involucro

edilizio (EPe,invol) - Parametri che influenzano l'EPe,invol

U.D. 3 Certificazione energetica degli edifici (APE) - Linee guida nazionali per la certificazione energetica degli edifici (D.M.

26/06/2009 e L. 03/08/2013 n.90) e EPgl - Utilizzo di un software per redigere un Attestato di Prestazione Energetica

APE (attività facoltativa svolta solo da alcuni alunni) U.D. 4 Progetto interdisciplinare - Attestato di Prestazione Energetica APE

Attività facoltativa svolta solo da alcuni alunni.

Progetto architettonico di un edificio di nuova costruzione (residenziale) e

calcolo di energia tramite l'utilizzo del software Aermec MC11300 attraverso

le seguenti fasi:

- verifiche termiche delle strutture edilizie opache e vetrate secondo D.P.R. 59/09;

- verifiche igrometriche delle strutture opache e vetrate secondo D.P.R. 59/09; - verifica dell'inerzia dell'involucro opaco (sfasamento termico) secondo D.P.R.

59/09; - dimensionamento dell'impianto solare termico per la produzione di acqua calda

sanitaria secondo D.P.R. 59/09; - calcolo dell'indice di prestazione energetica per la climatizzazione invernale

(EPi) e verifica secondo D.P.R. 59/09; - calcolo dell'indice di prestazione energetica per la produzione di acqua calda

sanitaria (EPacs); - calcolo dell'indice di prestazione energetica per la climatizzazione estiva

dell'involucro edilizio (EPe,invol) e verifica secondo D.P.R. 59/09; - determinazione dell'indice di prestazione energetica globale (EPgl) e Attestato

di Prestazione Energetica secondo le linee guida nazionali (D.M. 26/06/2009 e L. 03/08/2013 n.90).

MODULO 3: GLI IMPIANTI TERMICI

U.D. 1 Il trattamento del microclima - Classificazione degli impianti di riscaldamento - Impianti di riscaldamento autonomi e centralizzati - Rendimento di regolazione di un impianto di riscaldamento: regolazione ad

una zona, a due zone, ambiente U.D. 2 Elementi principali di un impianto di riscaldamento

- Caldaie tradizionali e caldaie a condensazione: principi di funzionamento, rendimenti, perdite, temperature di ritorno del fluido termovettore

- Pompa di calore: principio di funzionamento, schema funzionale di una pdc reversibile, COP, sorgenti fredde di una pdc con particolare riferimento alla geotermia

- Confronto tra una caldaia a condensazione e una pompa di calore in relazione alla classificazione energetica di un edificio

- Rendimento di generazione di un impianto di riscaldamento U.D. 3 Terminali di erogazione del calore

- Radiatori: principio di funzionamento, tipologie, installazione in ambiente, temperature del fluido termovettore

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- Ventilconvettori: principio di funzionamento, tipologie, installazione in ambiente, temperature del fluido termovettore

- Pannelli radianti a pavimento: principio di funzionamento, installazione in ambiente, benessere termico, risparmio energetico, raffrescamento estivo, temperature del fluido termovettore

- Rendimento di emissione di un impianto di riscaldamento U.D. 4 Reti distributive: tubazioni

- Dimensionamento di un impianto a collettori (modul) con il metodo pratico del salto termico guida di 10°C

- Rendimento di distribuzione di un impianto di riscaldamento - Rendimento globale medio stagionale dell'impianto termico

MODULO 4: GLI IMPIANTI DI CONDIZIONAMENTO

U.D. 1 La climatizzazione - Microclima interno, benessere interno e misura del benessere

U.D. 2 La psicrometria - Psicrometria e diagramma psicrometrico: temperatura a bulbo secco, a bulbo

umido e di rugiada, umidità specifica e relativa, entalpia, volume specifico - Miscela di due quantità d’aria - Calore sensibile e latente - Potenza sensibile e latente

MODULO 5: ISOLAMENTO ACUSTICO DEGLI EDIFICI

U.D. 1 Misure acustiche - Utilizzo di un fonometro per misure acustiche ambientali

Todi, 05/05/2014 Il Docente: Francesco Santantoni

Gli alunni ……………………………..

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……………………………..

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ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE "Ciuffelli - Einaudi"

Indirizzo “Geometri”

TODI (PG)

ESAMI DI STATO A.S. 2013/14

PERCORSO FORMATIVO

Classe: 5 A Geometri, Progetto Cinque Materia: Diritto Docente: Fernando Padiglioni CONTENUTI DISCIPLINARI SVILUPPATI Parte I - IL CONTRATTO Cap. 1 – Il contratto La nozione di contratto – Gli elementi essenziali del contratto – La rappresentanza – I contratti per adesione – Il contratto preliminare – Gli elementi accidentali – Gli effetti del contratto – L’autonomia contrattuale – La classificazione dei contratti – L’interpretazione del contratto. Cap. 2 - La patologia del contratto Inefficacia e invalidità – La nullità – L’annullabilità – La rescindibilità – La risoluzione. Cap.3 – Alcuni contratti Compravendita: nozione, funzione e caratteri – Effetti della compravendita per le parti – Locazione: nozione, funzione e caratteri – Principali obbligazioni delle parti nella locazione – Locazione degli immobili urbani – L’appalto – Il mutuo – Il mandato. Parte II - LE SUCCESSIONI Cap. 1. Il fenomeno successorio La successione in generale – Tipi di successione – I diritti trasferibili – Le fasi della successione a causa di morte – L’acquisto dei diritti successori – L’accettazione dell’eredità – Il legato. Cap. 2. Tipi di successione mortis causa La successione legittima e i vincoli familiari – La successione necessaria – La tutela dei legittimari – La successione testamentaria – L’invalidità delle disposizioni testamentarie – Comunione e divisione dell’eredità – La donazione. Parte III - L'ORGANIZZAZIONE DELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE Cap. 1. La funzione amministrativa

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La funzione amministrativa e i principi fondamentali che regolano l’attività amministrativa – L’organizzazione della Pubblica Amministrazione – La riforma degli enti territoriali – Il Comune – La Provincia e la Città Metropolitana – La Regione – Autonomia e poteri degli enti locali. Cap. 2. L'attività della Pubblica Amministrazione Atti e provvedimenti amministrativi – Il procedimento amministrativo – Il diritto di accesso ai documenti amministrativi – Semplificazione dell’azione amministrativa – L’invalidità dell’atto amministrativo – Il silenzio della Pubblica Amministrazione – L’attività di diritto privato della Pubblica Amministrazione. Parte IV - DIRITTO URBANISTICO Cap. 1. Il diritto urbanistico Cos’è il diritto urbanistico – Le competenze in materia urbanistica – Proprietà privata e diritto di costruire – Le zone di rispetto. Cap. 2. I piani urbanistici La pianificazione urbanistica – Il piano territoriale di coordinamento – Il piano regolatore generale – La pianificazione urbanistica di attuazione – Gli standard urbanistici. Cap. 3. L’attività edilizia L’edilizia – Il regolamento edilizio – Legislazione speciale in materia edilizia – L’edilizia residenziale – Il recupero dell’edilizia degradata – I parcheggi. Cap. 4. Il controllo sull’attività edilizia Dalla licenza edilizia al permesso di costruire – Il permesso di costruire – L’autorizzazione gratuita – La denuncia di inizio attività – Il certificato di agibilità – L’abusivismo edilizio e le sanzioni in materia urbanistica – Il condono edilizio. Parte V - LE OPERE PUBBLICHE Cap. 1. L’espropriazione per pubblica utilità L’espropriazione per pubblica utilità – Le norme sull’espropriazione – Competenze in materia di espropriazione – L’indennità di esproprio – La procedura di espropriazione in base al testo unico n.327/2001 – La requisizione – L’occupazione. Cap. 2. L’esecuzione delle opere pubbliche e l’appalto pubblico Lavori pubblici e opere pubbliche – Modi di esecuzione – L’iter degli appalti pubblici – La scelta del contraente – L’esecuzione dei lavori e il collaudo – Le fonti normative in materia di appalti pubblici. Todi, 15 maggio 2014 Prof. Fernando Padiglioni

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METODI UTILIZZATI Al fine di evitare un arido studio nozionistico ho cercato di far comprendere la ratio ispiratrice delle varie disposizioni di legge ed i meccanismi predisposti dal legislatore. Ho spesso tentato di chiarire gli argomenti affrontati con esempi tratti dalla realtà. Nei limiti del possibile ho favorito il contatto diretto con le norme di legge onde abituare gli alunni ad orientarsi ed a conoscere più approfonditamente la materia. L'insegnamento è avvenuto prevalentemente con lezioni frontali e per unità didattiche, ma spesso, prendendo spunto dall'attualità, ho favorito anche la discussione su vari argomenti. MEZZI (E STRUMENTI) UTILIZZATI Testo: Le basi del diritto per geometri voll. 1 e 2, a cura della Redazione Giuridica Simone - ed. Simone. SPAZI E TEMPI DEL PERCORSO FORMATIVO Per spazi si intendono le aule ordinarie. I tempi previsti dai programmi ministeriali sono: a) n. 2 ore settimanali b) n.66 ore annuali I tempi effettivamente utilizzati sono stati, fino ad oggi, n. 52 ore annuali. CRITERI DI VALUTAZIONE

parametri / indicatori di valutazione punti livello quantitativo del contenuto sviluppato 2 coerenza con l'argomento/testo/tema/quesito proposto 2 capacità espressive/espositive 1 capacità logico-linguistiche (logico-intuitive, ...) 1 capacità critiche e/o di rielaborazione 1 capacità di analisi/sintesi 1 impegno, interesse e partecipazione 2 Totale punti 10 STRUMENTI DI VALUTAZIONE ADOTTATI Sono state utilizzate prove orali e, talvolta, scritte.

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OBIETTIVI RAGGIUNTI La classe è composta da n. 15 alunni, di cui 9 maschi e 6 femmine, i quali sono stati affabili e disponibili ed hanno tenuto un comportamento educato e corretto; con loro ho stabilito un rapporto chiaro e costruttivo. Ho cercato comunque di far acquisire a tutti gli altri alunni una ampia ed articolata conoscenza della materia, favorendo un apprendimento quanto più possibile approfondito e personale, necessario alla loro formazione culturale e professionale. Sovente si è risaliti alle ragioni che hanno determinato il sorgere di alcuni istituti e le finalità che con essi si volevano raggiungere. La frequenza scolastica è stata adeguata e la partecipazione al dialogo educativo è risultata positita, se pur discontinua. A causa di un impegno modesto, l’apprendimento è stato piuttosto lento, per cui non è stato possibile approfondire adeguatamente tutti gli argomenti, né svolgere un programma più ampio. Alcuni alunni hanno evidenziato un atteggiamento positivo e responsabile; essi hanno conseguito, anche per le loro indubbie capacità ed attitudini, risultati discreti o, a volte, buoni. Altri, in maggioranza, pur dotati di positive capacità, si sono impegnati in maniera discontinua e con alterna motivazione, ottenendo risultati mediocri o appena sufficienti. In questi permangono, ovviamente, alcune conoscenze non ben assimilate. Tali risultati sono dipesi anche dal metodo di studio, che, per molti, è apparso poco adeguato perché piuttosto mnemonico ed eccessivamente legato al testo; comunque tutti gli alunni hanno evidenziato progressi nell'apprendimento della materia. Il livello medio raggiunto dalla classe è da considerarsi sufficiente. Todi, 15 maggio 2014 Prof. Fernando Padiglioni

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Progetto Didattico Disciplinare A. S. 2013/2014

Classe 5 GEOMETRI Sez…A Disciplina EDUCAZIONE FISICA Docente…ROBERTA BIANCHI Obiettivi formativi dal POF 1) Promuovere le potenzialità e le diverse intelligenze di ciascun alunno attraverso interventi educativo -

didattici attraverso le varie discipline mirati a garantire una solida cultura e a ridurre le situazioni di

insuccesso scolastico, operare per la valorizzazione delle eccellenze, delle professionalità e del pensiero

creativo.

2) Orientare gli alunni a saper assumere un buon controllo dei propri comportamenti, acquisendo uno stile

personale rispettoso delle regole di convivenza.

3) Concorrere allo sviluppo del “cittadino del mondo”, favorendo la conoscenza di sé, l’acquisizione di

spirito critico, l’elaborazione di scelte consapevoli, la strutturazione del senso della solidarietà, l’attenzione

alla salute propria ed altrui, il rispetto dell’ambiente e la consapevolezza dei propri diritti e doveri.

Competenze trasversali 1. Imparare ad imparare Organizzare il proprio apprendimento, individuando, scegliendo ed utilizzando varie fonti e varie modalità di informazione e di formazione (formale, non formale ed informale), anche in funzione dei tempi disponibili, delle proprie strategie e del proprio metodo di studio e di lavoro 2. Comunicare - Comprendere messaggi di genere diverso (quotidiano, letterario, tecnico, scientifico) e di complessità diversa,trasmessi utilizzando linguaggi diversi (verbale, matematico, scientifico, simbolico, ecc.) mediante diversi supporti (cartacei, informatici e multimediali); - Rappresentare eventi, fenomeni, principi, concetti, norme, procedure, atteggiamenti, stati d'animo, emozioni, ecc. utilizzando linguaggi diversi (verbale, matematico, scientifico, simbolico, ecc.) e diverse conoscenze disciplinari, mediante diversi supporti (cartacei, informatici e multimediali). 3. Collaborare e partecipare Interagire in gruppo, comprendendo i diversi punti di vista, valorizzando le proprie e le altrui capacità, gestendo la conflittualità, contribuendo all’apprendimento comune ed alla realizzazione delle attività collettive, nel riconoscimento dei diritti fondamentali degli altri 4. Agire in modo autonomo e responsabile Sapersi inserire in modo attivo e consapevole nella vita sociale e far valere al suo interno i propri diritti e bisogni riconoscendo al contempo quelli altrui, le opportunità comuni, i limiti, le regole, le responsabilità. 5. Risolvere problemi Affrontare situazioni problematiche costruendo e verificando ipotesi, individuando le fonti e le risorse adeguate, raccogliendo e valutando i dati, proponendo soluzioni utilizzando, secondo il tipo di problema, contenuti e metodi delle diverse discipline. 6. Individuare collegamenti e relazioni Individuare e rappresentare, elaborando argomentazioni coerenti, collegamenti e relazioni tra fenomeni, eventi e concetti diversi, anche appartenenti a diversi ambiti disciplinari, e lontani nello spazio e nel tempo, cogliendone la natura sistemica, individuando analogie e differenze, coerenze ed incoerenze, cause ed effetti e la loro natura probabilistica. 7. Acquisire ed interpretare l’informazione

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Acquisire ed interpretare criticamente l'informazione ricevuta nei diversi ambiti ed attraverso diversi strumenti comunicativi, valutandone l'attendibilità e l'utilità, distinguendo fatti e opinioni. 8. Progettare Elaborare e realizzare progetti riguardanti lo sviluppo delle proprie attività di studio e di lavoro, utilizzando le conoscenze apprese per stabilire obiettivi significativi e realistici e le relative priorità, valutando i vincoli e le possibilità esistenti, definendo strategie di azione e verificando i risultati raggiunti.

CONTENUTI TEORICI: -CONOSCENZA DEGLI APPARATI -DOPING -PRIMO SOCCORSO -IGIENE PERSONALE -REGOLAMENTO DEGLI SPORT TRATTATI CONTENUTI PRATICI - ESERCIZI DI POTENZIAMENTO - SPORTS DI SQUADRA ( PALLAVOLO, CALCETTO) -ORGANIZZAZIONE ATTIVITA’ DI ARBITRAGGIO - ELEMENTI DI GINNASTICA ARTISTICA ( PARALLELE SIMMETRICHE E VOLTEGGIO ALLA CAVALLINA) - GETTO DEL PESO TODI, 13/5/2014 L’INSEGNANTE Roberta Bianchi

RELAZIONE FINALE Disciplina: EDUCAZIONE FISICA Classe: 5^ A GEOMETRI Anno Scolastico 2013/2014 La classe è composta da 15 alunni. Le lezioni pratiche si sono svolte presso la palestra della scuola media “Cocchi”

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La classe ha partecipato attivamente sia alle lezioni teoriche che alle attività pratiche proposte, prediligendo soprattutto gli sports di squadra. Le lezioni pratiche sono state della durata di 2 ore settimanali. Per quanto riguarda la teoria, mi sono avvalsa del libro di testo, mentre in palestra sono stati utilizzati sia piccoli che grandi attrezzi. Gli obiettivi prefissati sono stati raggiunti in modo più che soddisfacente e ciò è stato possibile anche grazie al rapporto positivo che si è instaurato con i ragazzi, i quali hanno assunto un comportamento sempre rispettoso nei miei confronti e nei confronti delle strutture. Per la valutazione degli alunni ho preso in considerazione oltre all’esito delle prove pratiche, la partecipazione, l’interesse e l’impegno dimostrati durante tutto l’arco del quinquennio Todi, 13 / 5/ 2014 L’insegnante Bianchi Roberta

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RELIGIONE – Prof.ssa Patrizia Pelorosso

ISTITUTO “CIUFFELLI – EINAUDI” DI TODI

Disciplina : Religione Cattolica

as. 2013 – 2014 - CLASSE V°A G

RELAZIONE DI FINE ANNO

La classe ha raggiunto con profitto buono gli obiettivi conoscitivi del percorso programmato di religione. Gli studenti hanno esercitato in modo globalmente costante la capacità di ascolto e di dialogo tra loro e con l’insegnante riguardo alle svariate problematiche di “senso”proposte la cui trattazione richiedeva competenze di ascolto reciproco e di confronto con il panorama valoriale delle religioni e in particolare con quello della religione cattolica. Quasi tutti hanno dunque maturato visioni di carattere esistenziale ed etico più consapevoli e informate rispetto alla situazione di partenza . Todi 09/05/14 L’insegnante Patrizia Pelorosso

PROGRAMMA SVOLTO Le problematiche esistenziali, teologiche ed ecclesiali emergenti dall’attuale dibattito fra laicità e cristianesimo cattolico: il dialogo tra il direttore di “La Repubblica”, Scalfari e papa Francesco. La visione dell’uomo e dell’esistenza nell’ etica laica e nell’ etica cristiana di fronte alle nuove proposte di legge sui matrimoni gay, sulla fecondazione eterologa e sulla liberalizzazione della cannabis. Le radici ebraico-cristiane dell’Europa : dall’etica veterotestamentaria dei 10 comandamenti al comandamento evangelico dell’amore, fino alla dottrina escatologica del Giudizio Universale ( la cappella Sistina) e alle opere di misericordia corporale e spirituali La “regola aurea” delle religioni. Universalismo egalitario e diritti dell’umanita’ ( breve storia dei diritti umani in Occidente passando attraverso le leggi raziali fasciste, gli orrori della seconda guerra mondiale, la shoa’ e la bomba atomica). Confronto fra alcuni articoli della carta dei diritti dell’uomo del 1948 e le dichiarazioni contro il razzismo e la discriminazione nella Costituzione “ Gaudium et Spes”del Concilio Vaticano II Rapporto Chiesa mondo: nuovi bisogni e nuove forme di evangelizzazione di fronte alle sfide dei tempi attuali. Todi, 09- 05- 2014 L’insegnante Patrizia Pelorosso .

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GRIGLIE DI VALUTAZIONE CONCORDATE CON TUTTI GLI INSEGNANTI DI LETTERE DELLA SCUOLA ED UTILIZZATE NEL TRIENNIO PER CORREGGERE I COMPITI IN CLASSE PROVA DI ITALIANO , • ANALISI DEL TESTO (TIPOLOGIA A DEL NUOVO ESAME DI STATO) Elementi della valutazione li

vello

Descrizione Voti in quindicesimi

Voti in decimi

Livello ottenuto

1 Comprensione del testo A Nulla o molto limitata 0-2 0 B Globale, ma poco dettagliata 3-4 1 C Completa 5 2 2 Competenza

nell’applicazione degli strumenti metodologici di analisi

A Scarsa 1-2 0.5

B Sufficiente 3 2 C Buona 4 3.5 3 Esposizione formale:

coerenza e coesione testuale, padronanza linguistica, correttezza e proprietà lessicale

A Scorretta e disorganica 1 0.5

B Corretta e sufficientemente coerente

2 2

C Propria, personale e creativa 3 2.5 4 Rielaborazione personale e

critica A Assente o scarsa 0-1 0

B Sufficiente 2 1 C Buona 3 2 Punteggi totali ottenibili 15 10 Punteggio totale ottenuto

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PROVA DI ITALIANO , • REDAZIONE DI UN SAGGIO BREVE O DI UN ARTICOLO DI GIORNALE

(TIPOLOGIA B DEL NUOVO ESAME DI STATO) Elementi della valutazione li

vello

Descrizione Voti in quindicesimi

Voti in decimi

livello ottenuto

1 Conoscenza dell’argomento e selezione pertinente delle informazioni (notizie corrette e complete rispetto alla richiesta)

A Scarsa 0-1 0

B Sufficiente 2 1 C Buona 3 2 2 Coerenza testuale: tesi,

argomenti a sostegno della tesi, etc.

A Scorretta e disorganica 0- 2.5 1

B Corretta e sufficiente coerente 3 2 C Ordinata e coerente 3.5-4.5 3 3 Esposizione formale:

coesione, proprietà, correttezza, pertinenza linguistica in base all’argomento o alla tipologia dell’articolo correttezza e proprietà lessicale

A Scorretta e disorganica 0-2.5 1

B Corretta e sufficientemente coerente

3 2

C Propria, personale e creativa 3.5-4,5 3 4 Capacità di rielaborazione

personale e critica A Assente o scarsa 0-1 0

B Sufficiente 2 1 C Buona 3 2

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PROVA DI ITALIANO , • TEMA STORICO (TIPOLOGIA C DEL NUOVO ESAME DI STATO) • TEMA DI CARATTERE GENERALE (TIPOLOGIA D) Elementi della valutazione li

vello

Descrizione Voti in quindicesimi

Voti in decimi

Livello ottenuto

1 Aderenza alla traccia e coerenza logica

A Nulla o appena accennata 0-2 0

B Parziale 3-4 1 C Completa 5 2 2 Conoscenza degli argomenti A Scarsa 1-2 0.5 B Sufficiente 3 2 C Buona 4 3.5 3 Esposizione formale:

coerenza e coesione testuale, padronanza linguistica, correttezza e proprietà lessicale

A Scorretta e disorganica 1 0.5

B Corretta e sufficientemente coerente

2 2

C Propria, personale e creativa 3 2.5 4 Rielaborazione personale e

critica A Assente o scarsa 0-1 0

B Sufficiente 2 1 C Buona 3 2 Punteggi totali ottenibili 15 10

Punteggio totale ottenuto

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Documento classe 5A Geometri P5 A.S. 2013-2014

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Griglia di valutazione 3° prova - Classe VA P5

Costruzioni - Topografia - Impianti - Progettazione

CLASSE 5^B GEOMETRI ALUNNO/A………………...…………….……

VALUTAZIONI

Costruzioni Topografia Impianti Progettazione

QUESITO QUESITO QUESITO QUESITO

Descrittori Indicatori Punti

previsti

/15

N° 1

N° 2

N° 3

N° 1

N° 2

N° 3

N° 1

N° 2

N° 3

N° 1

N° 2

N° 3

a) Ottimo a) 9.0

b) Buono b) 8.0

c) Discreto c) 7.5

d) Sufficiente d) 6.0

e) Mediocre e) 5.0

f) Insufficiente f) 4.5

g) Gravemente insuffic. g) 4.0

Conoscenza dei contenuti

Fino a PUNTI 9 (60%)

H) Nulla h) 0.5

a) Ottimo / eccellente a) 3.0

b) Discreto /buono b) 2,5

c) Sufficiente c) 2.0

d) Insufficiente d) 1.5

e) Nettamente insuffic. e) 1.0

Uso del linguaggio specifico

Fino a PUNTI 3 (20%)

f) Nullo f) 0,5

a) in modo completo a) 1.5

b) in modo parziale b) 1.0

Rispetto dei vincoli dati

Fino a PUNTI 1.5 (10%) c) nullo

c) 0.5

a) presenti a) 1.5

b) parzialmente presenti b) 1.0

Capacità critiche e riflessioni personali

Fino a PUNTI 1,5

(10%) c) nulle

c) 0.5

VALUTAZIONE TOTALE DEI SINGOLI QUESITI

VALUTAZIONE MEDIA PER SINGOLA MATERIA

VALUTAZIONE TOTALE DELLA PROVA

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IIISSSTTTIIITTTUUUTTTOOO DDD’’’IIISSSTTTRRRUUUZZZIIIOOONNNEEE SSSUUUPPPEEERRRIIIOOORRREEE “““CIUFFELLI-EINAUDI” Con Sezioni Associate ITA- IPSIA-ITCG

TERZA PROVA : DISEGNO E PROGETTAZIONE

Data : 2 Aprile 2014 Docente: Prof. Rughetti Silvestro IL CANDIDATO....................... Quesito 1: Descrivere la sequenza delle fasi di riferimento per un cantiere edificio residenziale. ………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… Quesito 2: Descrivere come si redige il computo metrico estimativo per un' opera edile. ………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… Quesito 3: Descrivere che cosa stabiliscono gli standard urbanistici speciali. ……………………………………………………………………………………………………….. ………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………

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ISIS “Ciuffelli-Einaudi” di Todi

SIMULAZIONE TERZA PROVA del 02/04/2014 Materia : COSTRUZIONI

VA Geometri P5

Alunno :

1) Spiega cosa significa plasticizzazione di una sezione inflessa e cosa è il suo Momento Resistente

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2) Calcola lo Sforzo Normale Resistente di un pilastro in c.a. di sezione 40x40 cm a cui armatura longitudinale è costituita da 8 � 16 (2,01 cmq/ciascuno) sapendo che è stato impiegato calcestruzzo C 20/25 ................................................................................................................................

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3) Perché nel travetto d un solaio in latero-cemento la sezione più critica risulta quella di estremità ? ................................................................................................................................

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I.I.S "CIUFFELLI - EINAUDI"

SIMULAZIONE III PROVA ESAME DI STATO MATERIA: IMPIANTI Prof. Francesco Santantoni

02/04/2014 Classi: 5AG

Candidato: __________________________ Classe:_______

1) Definisci la condensa interstiziale di una struttura opaca, individua le cause che la determinano e spiega se quest'ultima si viene a creare con maggiore probabilità su una parete a cassetta senza barriera al vapore o su una a cappotto esterno. Motiva adeguatamente la risposta. _____________________________________________________________________________

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2) Definisci il concetto di indice di prestazione energetica per la climatizzazione invernale di un edificio. Spiega come e perché il numero dei ricambi d'aria di un edificio influenza il suo indice di prestazione energetica per la climatizzazione invernale. _____________________________________________________________________________

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3) Definisci il fluido termovettore e spiega perché la sua temperatura di ritorno in un impianto con caldaia tradizionale e radiatori non deve scendere al di sotto di determinati valori per evitare possibili danni al generatore. Spiega come ottenere tale risultato. _____________________________________________________________________________

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PRIMA SIMULAZIONE DELLA TERZA PROVA - TOPOGRAFIA – V A-B P5.

1) CALCOLO DELLE AREE: DESCRIVI IL METODO DI BEZOUT O DEI TRAPEZI.

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2) ILLUSTRA IL SEGUENTE PROBLEMA RIGUARDANTE IL PROFILO LONGITUDINALE:

PROGETTO DELLA LIVELLETTA DI COMPENSO USCENTE DA UN PUNTO.

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3) DESCRIVI I PARAMETRI CHE CARATTERIZZANO UN PIANO INCLINATO NELLO SPAZIO, LA SIMBOLOGIA UTILIZZATA E LE PROPRIETA' CHE LEGANO TRA LORO LE RETTE APPARTENENTI A TALE PIANO. _________________________________________________________________________________

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LO STUDENTE: DATA: 02/04/2014

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Griglia di valutazione 3° prova:

Costruzioni, Disegno e Progettazione, Topografia e Impianti

CLASSE 5^ sez. GEOMETRI ALUNNO/A………………...…………….……

VALUTAZIONI

Costruzioni Dis. e

Prog.ne Topografia Impianti

QUESITO QUESITO QUESITO QUESITO

Descrittori Indicatori Punti

previsti

/15

N° 1

N° 2

N° 3

N° 1

N° 2

N° 3

N° 1

N° 2

N° 3

N° 1

N° 2

N° 3

a) Ottimo a) 9.0

b) Buono b) 8.0

c) Discreto c) 7.5

d) Sufficiente d) 6.0

e) Mediocre e) 5.0

f) Insufficiente f) 4.5

g) Gravemente insuffic. g) 4.0

Conoscenza dei contenuti Fino a PUNTI 9

(60%)

H) Nulla h) 0.5

a) Ottimo / eccellente a) 3.0

b) Discreto /buono b) 2,5

c) Sufficiente c) 2.0

d) Insufficiente d) 1.5

e) Nettamente insuffic. e) 1.0

Uso del

linguaggio specifico

Fino a PUNTI 3 (20%)

f) Nullo f) 0,5

a) in modo completo a) 1.5

b) in modo parziale b) 1.0

Rispetto dei vincoli dati

Fino a PUNTI 1.5 (10%) c) nullo

c) 0.5

a) presenti a) 1.5

b) parzialmente presenti b) 1.0

Capacità critiche e riflessioni

personali Fino a PUNTI 1,5

(10%) c) nulle

c) 0.5

VALUTAZIONE TOTALE DEI SINGOLI QUESITI

VALUTAZIONE MEDIA PER SINGOLA MATERIA

VALUTAZIONE TOTALE DELLA PROVA

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