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1 ESAME DI STATO anno scolastico 2016/2017 DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE 5A ELETTROTECNICA indirizzo “Elettronica ed Elettrotecnica” articolazione “Elettrotecnica e Sicurezza nel luogo di lavoro”

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ESAME DI STATO anno scolastico 2016/2017

DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE

5A ELETTROTECNICA

indirizzo “Elettronica ed Elettrotecnica” articolazione

“Elettrotecnica e Sicurezza nel luogo di lavoro”

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INDICE DEL DOCUMENTO

PARTE PRIMA:

Il Consiglio di Classe pag. 4

Composizione della classe pag. 5

Sintetica presentazione dell'Istituto pag. 6

Finalità generali dell’istruzione tecnica e caratteri specifici dell’indirizzo pag. 6

Profilo professionale Periti Elettrotecnica e Sicurezza nel luogo di lavoro pag. 9

Quadro Orario pag. 13

Profilo della classe pag. 14

Evoluzione del gruppo classe nel triennio pag. 15

Distribuzione degli studenti per comune di residenza pag. 15

Distribuzione crediti formativi pag. 15

Stabilità dei docenti nel triennio pag. 16

Distribuzione studenti per classi di provenienza pag. 17

Quadro specifico delle carenze formative pag. 18

Obiettivi raggiunti e competenze generali acquisite pag. 18

Progetti e attività pag. 20

Tirocini formativi e informativi pag. 21

Esame di Stato pag. 21

PARTE SECONDA:

Relazione finale e programmi didattici svolti delle singole discipline

Area comune:

Italiano pag. 23

Storia pag. 28

Inglese pag. 32

Matematica pag. 37

Educazione Fisica pag. 39

Religione pag. 41

Area di indirizzo:

Elettrotecnica ed Elettronica pag. 42

Tecnologia e Progettazione di Sistemi Elettrici ed Elettronici pag. 47

Sistemi Elettrici Automatici pag. 52

Elettrotecnica e Elettronica: Sicurezza nel luogo di Lavoro pag. 55

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IL CONSIGLIO DI CLASSE 2016-2017

DOCENTE DISCIPLINA FIRMA

BERGAMO RUGGERO RELIGIONE CATTOLICA

ZANIBONI PAOLA LINGUA E LETTERATURA

ITALIANA

ZANIBONI PAOLA STORIA

PELLEGRINI PARISI

MICHELA LINGUA INGLESE

BRIANTE NATALE

FRANCESCO

MATEMATICA E COMPLEMENTI

DI MATEMATICA

DALBON WALTER ELETTROTECNICA E

ELETTRONICA

OLIVIERI MARTINO

LABORATORIO DI

ELETTROTECNICA ED

ELETTRONICA

TODESCO PATRICK SISTEMI ELETTRICI

AUTOMATICI

D‘AGOSTO LABORATORIO SISTEMI

ELETTRICI AUTOMATICI

CASAGRANDA

MAURIZIO

TECNOLOGIA E

PROGETTAZIONE DI SISTEMI

ELETTRICI ED ELETTRONICI

OLIVIERI MARTINO

LABORATORIO TECNOLOGIA E

PROGET. DI SISTEMI ELETTRICI

ED ELETTRONICI

CASAGRANDA

MAURIZIO

ELETTROTECNICA E

ELETTRONICA: SICUREZZA NEL

LUOGO DI LAVORO

PAROLARI PAOLA SCIENZE MOTORIE E

SPORTIVE

Riva del Garda, 15 Maggio 2017 La Dirigente Scolastica

dott.ssa Elina Massimo

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COMPOSIZIONE DELLA CLASSE

ELENCO ALUNNI

SINTETICA PRESENTAZIONE DELL'ISTITUTO

STORIA

L’Istituto Tecnico a Riva del Garda sorge nel 1967 come Sezione staccata

dell’Istituto Tecnico “Gregorio Fontana” di Rovereto. Ad occupare l’edificio di Viale Pilati

è una prima classe del corso commerciale, seguita l’anno successivo da quello per

geometri.

L’edificio era una palazzina con annesse le serre comunali. Ora non esiste più: il suo

abbattimento ha permesso la realizzazione di un ampio parcheggio.

La scuola diventa autonoma a partire dall’anno scolastico 1974/75 e nel 1976 si trasferisce

nella sede attuale di Viale dei Tigli, un ex caserma dell’esercito austriaco.

Nel 1986 l’Istituto viene titolato al poeta dialettale rivano Giacomo Floriani; l’anno

successivo si dedica l’aula di disegno a Riccardo Maroni, ingegnere, scrittore e grande

amico dello stesso Floriani.

Nel 1997/98 è attivato il corso serale Sirio.

Nel 1999 l’Istituto viene interessato da radicali interventi di ristrutturazione che lo rendono

più sicuro e funzionale.

A partire dall’anno scolastico 2000/2001 anche il Biennio ITI, che era Sezione staccata

dell’Istituto “G. Marconi” di Rovereto ed aveva la propria sede a Sant’Alessandro, diventa

parte integrante dell’Istituto “G. Floriani”.

Dall’anno scolastico 2002/2003 è stato attivato il Triennio ITI con la specializzazione in

Elettrotecnica, Automazione e Sicurezza nel luogo di lavoro.

L’Istituto, per il quale è stato effettuato un recente ampliamento (inaugurato nel settembre

2010), vanta una sede dotata di strutture di prim’ordine, tra le quali una grande palestra,

diversi laboratori, una biblioteca ed aule speciali.

L’attuale dirigente scolastico è la dott.ssa Elina Massimo; è stata preceduta dai dirigenti

professori: Carlo Menotti, Alberto Tartamella, Enrico Collini, Gianfranco Prati, Giuseppe

Mungo, Lino Riccadonna, Flavio De Pascalis, Elena Ruggieri e Roberto Pennazzato

Il progetto educativo che l’istituto intende realizzare mira a garantire a tutti gli alunni:

. una solida ed ampia cultura generale unita ad abilità e conoscenze settoriali, articolando

nel tempo le specializzazioni professionali;

. una preparazione professionale di base che consenta ai diplomati di inserirsi nel mondo

produttivo avendo acquisito competenze generali e di indirizzo.

FINALITÀ GENERALI DELL’ISTRUZIONE TECNICA

L’istruzione tecnica si fonda sulla consapevolezza del ruolo decisivo della scuola e

della cultura nella nostra società non solo per lo sviluppo della persona, ma anche per il

progresso economico e sociale.

Agli istituti tecnici è affidato il compito di far acquisire agli studenti non solo le

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competenze necessarie al mondo del lavoro e delle professioni, ma anche le capacità di

comprensione e applicazione delle innovazioni che lo sviluppo della scienza e della

tecnica continuamente produce.

L’identità degli istituti tecnici è connotata da una solida base culturale a carattere

scientifico e tecnologico in linea con le indicazioni dell’Unione Europea, costruita

attraverso lo studio, l’approfondimento e l’applicazione di linguaggi e metodologie di

carattere generale e specifico ed è espressa attraverso la proposta di indirizzi, correlati a

settori fondamentali per lo sviluppo economico e produttivo del Paese.

L’area di istruzione generale ha l’obiettivo di fornire ai giovani la preparazione di

base, acquisita attraverso il rafforzamento e lo sviluppo degli assi culturali, che

caratterizzano l’obbligo di istruzione: linguaggi, matematico, scientifico-tecnologico,

storico-sociale.

Le aree di indirizzo hanno l’obiettivo di far acquisire agli studenti sia conoscenze

teoriche e applicative spendibili in vari contesti di studio e di lavoro, sia abilità cognitive

idonee a risolvere problemi, a sapersi gestire autonomamente in ambiti caratterizzati da

innovazioni continue, ad assumere progressivamente anche responsabilità per la

valutazione e il miglioramento dei risultati ottenuti.

CARATTERI SPECIFICI DELL'INDIRIZZO

PREMESSA

Due gli elementi in base ai quali sono stati modificati i piani di studio del corso ITI

dell’Istituto “G. Floriani” di Riva del Garda: il corso in Elettrotecnica, Elettronica,

Automazione e Sicurezza nel Luogo di Lavoro attualmente in essere presso l’Istituto; e il

Regolamento, in attuazione dell’articolo 55 della Legge provinciale 7 agosto 2006, n. 5

(legge provinciale sulla scuola), che definisce i piani di studio provinciali del secondo ciclo,

nel rispetto dell’articolo 7 del Decreto del Presidente della Repubblica 15 luglio 1988, n.

405 (Norme di attuazione dello Statuto speciale per la regione Trentino-Alto Adige in

materia di orientamento scolastico in provincia di Trento).

Ne deriva che punto di partenza è la storia del corso I.T.I. di Riva del Garda, approvato

a livello provinciale come nuova specializzazione all’interno del panorama degli Istituti

Tecnici Industriali, a seguito dell’adesione da parte dell’Istituto “G. Floriani” al protocollo

d’intesa PAT-MIUR che prevedeva, appunto, l’introduzione in via sperimentale di modelli

innovativi di organizzazione e di ricerca curricolare nella scuola della provincia di Trento.

Così, durante l’anno scolastico 2002-2003, il Collegio dei Docenti dell’Istituto ha inserito

nel proprio Progetto d’Istituto la specializzazione in Elettrotecnica, Automazione e

Sicurezza nel Luogo di Lavoro, cioè una qualifica non solo spendibile nel mercato del

lavoro ma che aveva anche un carattere peculiare rispetto ai corsi già presenti nella

Provincia di Trento.

In pratica, la novità sostanziale del corso attivato è stata la risposta ad un’esigenza che il

mondo del lavoro stava avvertendo in maniera pressante: la Sicurezza.

Di qui i caratteri peculiari del nuovo Triennio per Periti Industriali, dimostrati dal fatto che –

nel corso di quest’ultimo decennio – il diplomato di questo corso di studi ha ricevuto una

preparazione di base che gli ha consentito di applicare proficuamente le proprie

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conoscenze ed abilità nel settore dell’elettrotecnica, dell’elettronica e dell’automazione. È

stato in grado di progettare semplici impianti elettrici, di verificarli e collaudarli; di fornire la

propria consulenza su parti di impianti complessi, per ciò che concerne l’automazione; di

collaudare reti elettriche lineari e non lineari, stilare relazioni, preventivare costi per la

realizzazione di impianti ecc. E tutto questo in una prospettiva di continuo aggiornamento

ed adeguamento alle richieste del mondo del lavoro.

L’aspetto della Sicurezza, inoltre, è entrato in modo significativo negli argomenti e nei

contenuti di tutte le discipline, non solo di quelle nuove e specifiche. Ciò è stato possibile

grazie all’autonomia di cui godevano gli Istituti Scolastici e all’utilizzo specifico dell’Area di

Progetto, che hanno permesso di introdurre e programmare l’innovazione.

In sintesi ecco le novità introdotte a suo tempo:

1) la disciplina “Diritto e legislazione”, inserita in tutti e tre gli anni di studio in sostituzione

di “Diritto ed economia” presente nel curricolo ministeriale delle classi Quarta e Quinta.

Questo nuovo insegnamento (2 ore settimanali) si è occupato in particolare

dell’evoluzione della normativa inerente la Sicurezza nel luogo di lavoro;

2) l’introduzione di una nuova disciplina “Chimica e biologia applicate alla Sicurezza” volta

ad inserire il concetto di sicurezza presente nell’ambito lavorativo all’interno di una

didattica che mirava all’analisi del sistema organizzativo uomo-macchina-ambiente;

3) il tema della sicurezza, inoltre, è stato sviluppato in tre specifici ambiti:

a) Chimico – biologico per la classe Terza

b) Meccanico – elettrotecnico per la classe Quarta

c) Edile – elettrotecnico per la classe Quinta;

4) l’inserimento – opportunità didattica offerta dal protocollo d’intesa – di “discipline

opzionali obbligatorie”, con lo scopo di:

a) integrare e potenziare quanto proposto nelle lezioni di carattere curricolare;

b) avviare un primo contatto con discipline specifiche di corsi universitari, al fine di

favorire una ponderata scelta universitaria.

Più in dettaglio:

a) la disciplina “Chimica e Biologia applicate alla sicurezza” è stata una fra le novità

didattiche e prevedeva la compresenza di due docenti nelle quattro ore settimanali, che

sono state svolte sia in Istituto sia presso strutture pubbliche e private, presenti sul

territorio. Inoltre ci si è avvalsi, per affrontare alcuni argomenti (primo soccorso,

prevenzione incendi, rischio chimico ecc.), della collaborazione e della consulenza di

esperti esterni;

b) la tematica della sicurezza nella classe Quarta ha trovato, invece, il suo sviluppo nelle

discipline “Meccanica e macchine” ed “Elettrotecnica”, oltre che nell’attività didattica

dell’Area di progetto. Grande rilievo ha assunto la collaborazione con industrie e

laboratori artigianali per consentire agli studenti di maturare esperienze basate sulla

visione diretta, sull’attività di laboratorio e su stages formativi. A questo proposito per

dare continuità a questa interazione scuola-mondo del lavoro sono stati stabiliti

protocolli di collaborazione con industrie e ditte artigianali;

c) la Sicurezza nella classe Quinta, infine, è stata affrontata nelle discipline “Elettrotecnica”

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ed “Impianti”, e trovato concreto svolgimento nell’Area di progetto. Particolare

attenzione ha avuto lo studio e l’applicazione delle norme di prevenzione degli infortuni

nei cantieri edili. Anche per questi curriculi sono state programmate lezioni teoriche,

visite guidate, attività di laboratorio, e stages formativi presso imprese edili operanti sul

territorio, organizzati in base a protocolli di collaborazione.

In conclusione l’introduzione degli insegnamenti di “Diritto e legislazione” e di “Chimica

e Biologia applicate alla sicurezza” nella classe Terza, così come lo spostamento di

“Meccanica e Macchine” dalla classe Terza alla Quarta, hanno determinato lievi

ridimensionamenti di alcune discipline, senza però penalizzarle nella loro essenzialità

culturale e formativa.

Le forme continuative di collaborazione e consulenza sono state perseguite – sia in fase di

programmazione che di sviluppo di contenuti specifici – attraverso una stretta

cooperazione con l’Azienda Sanitaria, le organizzazioni sindacali, l’Associazione Industriali

e le singole aziende, le Amministrazioni comunali.

Anche l’Area di progetto è stata svolta secondo un modello già sperimentato negli anni

scolastici precedenti questa nuova specializzazione, ha avuto carattere interdisciplinare –

impegnando docenti e alunni in una seria attività di programmazione e di collaborazione

interna –, e utilizzato verifiche “in itinere” e sommative: il tutto allo scopo di garantirne la

qualità, e di creare nuovi e validi strumenti didattici.

Infine, il diplomato in Elettrotecnica, Automazione e Sicurezza nel luogo di lavoro ha

conseguito un titolo di studio che, accanto ad una specifica formazione tecnica, gli ha

garantito preparazione e sensibilità circa le norme e le forme di prevenzione a tutela della

sicurezza nei luoghi di lavoro.

Ora tale corso di studi – vista l’attuale riforma scolastica che articola il secondo biennio

in due separate specializzazioni – è stato modificato secondo i dettami della Legge

provinciale 7 agosto 2006, n. 5, delle Norme di attuazione dello Statuto speciale per la

regione Trentino-Alto Adige in materia di orientamento scolastico in provincia di Trento e le

“Raccomandazione del Parlamento Europeo e del Consiglio del 23 aprile 2008

relativamente ai livelli EQF”.

PROFILO PROFESSIONALE

Diploma di Istituto Tecnico settore Tecnologico indirizzo "Elettrotecnica ed

Elettronica" articolazione "Elettrotecnica e Sicurezza nel luogo di lavoro"

Obiettivo di questo curricolo, articolato in un secondo biennio e in un 5° anno, è quello

di definire una figura professionale capace di inserirsi in realtà produttive differenziate e

caratterizzate da rapida evoluzione, sia dal punto di vista tecnologico che da quello

dell'organizzazione del lavoro.

Il corso in Elettrotecnica e Sicurezza nel luogo di lavoro vuole, inoltre, creare nello

studente sensibilità, attenzione e preparazione specifica nei confronti della tematica – di

grande urgenza sociale – della sicurezza in ambiente di lavoro e nel territorio.

Egli deve saper sovrapporre la realtà dei rischi alla realtà del poter/dover intervenire su di

essi. Deve quindi diversificare conoscenze, saperi, esperienze, il tutto a favore di una

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formazione che sappia avvalorare il diritto della sicurezza. Di fondamentale importanza

sono la conoscenza e le modalità di applicazione della normativa vigente in materia di

sicurezza, strettamente collegate all’osservazione diretta degli ambienti di lavoro

(industriali, artigianali e pubblici) presenti sul territorio.

Le caratteristiche generali di tale figura sono le seguenti:

- versatilità e propensione culturale al continuo aggiornamento;

- ampio ventaglio di competenze, nonché capacità di orientamento di fronte a

problemi nuovi e di adattamento alla evoluzione della professione;

- capacità di cogliere la dimensione giuridica dei problemi;

- capacità di cogliere la dimensione organizzativa dei problemi.

Il diplomato per l'Elettrotecnica e la Sicurezza nel luogo di lavoro, nell'ambito del proprio

livello operativo, deve essere preparato a:

- partecipare, con personale e responsabile contributo, al lavoro organizzato e di

gruppo;

- svolgere, organizzandosi autonomamente, mansioni indipendenti;

- documentare e comunicare adeguatamente gli aspetti tecnici, organizzativi,

economici e giuridici del proprio lavoro;

- interpretare nella loro globalità le problematiche produttive, gestionali e giuridico-

organizzative dell'azienda in cui opera;

- conoscere la normativa vigente riguardante la sicurezza nel luogo di lavoro e

prevederne una sua concreta applicazione;

- aggiornare le sue conoscenze, anche al fine della eventuale conversione di attività.

Il diplomato per l'Elettrotecnica e la Sicurezza nel luogo di lavoro:

- ha competenze specifiche nel campo dei materiali e delle tecnologie costruttive dei

sistemi elettrici e delle macchine elettriche, dei sistemi per la generazione,

conversione e trasporto dell’energia elettrica e dei relativi impianti di distribuzione;

- nei contesti produttivi d’interesse, è in grado di collaborare nella progettazione,

costruzione e collaudo di sistemi elettrici, di impianti elettrici e di macchine

elettriche;

E’ in grado di:

- operare nell’organizzazione dei servizi e nell’esercizio di sistemi elettrici ed

impianti elettrici anche complessi;

- integrare conoscenze di elettrotecnica, di elettronica e di informatica per intervenire

nella produzione, nella distribuzione e nella gestione dell’energia elettrica, rispetto

alle quali sarà in grado d contribuire all’innovazione e all’adeguamento tecnologico

delle imprese coinvolte;

- intervenire nei processi di conversione dell’energia elettrica, anche di fonti

alternative, e del loro controllo, per ottimizzare il consumo energetico e adeguare gli

impianti e i dispositivi alla normativa sulla sicurezza;

- partecipare al collaudo, alla gestione e al controllo di sistemi, di impianti e

macchine elettriche anche complessi, sovrintendendo alla manutenzione degli

stessi;

- analizzare e dimensionare reti elettriche lineari;

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- analizzare le caratteristiche funzionali dei sistemi di generazione, conversione

e trasporto e utilizzazione dell’energia elettrica;

- progettare, realizzare e collaudare piccole parti di tali sistemi, con particolare

riferimento alla sicurezza;

- progettare, realizzare e collaudare sistemi elettrici semplici, ma completi,

valutando, anche sotto il profilo economico, la componentistica presente sul

mercato;

- descrivere il lavoro svolto, redigere documenti per la produzione dei sistemi

progettati e scriverne il manuale d'uso;

- comprendere manuali d'uso, documenti tecnici vari e redigere brevi relazioni in

lingua straniera;

- elaborare dati e stilare relazioni in merito al rispetto della normativa vigente per

la sicurezza nel luogo di lavoro;

- nell’ambito delle norme vigenti, saprà collaborare al mantenimento della

sicurezza sul lavoro e nella tutela ambientale, contribuendo al miglioramento della

qualità dei prodotti e dell’organizzazione produttiva delle aziende.

Sa:

- utilizzare, ad un livello di competenze avanzato, sia forme linguistico-espressive

che matematiche;

- applicare conoscenze storico-giuridiche tali da permettergli di essere protagonista

responsabile della vita sociale;

- usare lo strumento ed i prodotti informatici in modo trasversale.

In particolare è stata approfondita nell’articolazione “Elettrotecnica” la progettazione,

realizzazione e gestione di impianti elettrici civili e industriali, impianti di distribuzione e

generazione dell’energia elettrica, nonché sviluppata una particolare sensibilità e

attenzione per quanto riguarda la sicurezza sul luogo del lavoro.

Infine, tale tipo di formazione permette agli studenti, diplomati da questo corso, sia di

svolgere ruoli di responsabilità all’interno di imprese artigiane ed industrie, che la

possibilità di iscriversi a corsi di Formazione Tecnica Superiore o a Corsi Universitari.

A tal fine notevole importanza viene assegnata all’alternanza scuola-lavoro e ai tirocini

curriculari, in stretta collaborazione con imprese artigianali e con industrie locali. Il contatto

con il mondo produttivo può infatti risultare stimolante ed essere occasione per valorizzare

propensioni, sensibilità ed abilità personali.

CASO DI STUDIO

Il principio della unitarietà del sapere, e del processo di educazione e formazione

culturale deve trovare una sua esplicita e specifica affermazione anche nella attuazione di

un caso di studio che conduca al coinvolgimento ed alla concreta collaborazione fra

docenti di alcune o di tutte le discipline.

Il caso di studio dovrà, soprattutto al terzo anno, diventare occasione per approfondire

aspetti particolari della Sicurezza nel luogo di lavoro e per produrre documentazione

(dispense, audiovisivi ecc.) da utilizzarsi come strumento didattico all’interno del corso. Si

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ritiene invece importante ed opportuno che nel quarto e quinto anno il caso di studio possa

svolgersi in più stretto contatto con il territorio, arrivando anche ad ottenere piccole

commesse da soddisfare nel rispetto della qualità e della tempistica richieste dalla

Committenza. Ciò consentirà agli studenti di prendere coscienza dei meccanismi che

regolano la struttura ed il mercato del lavoro.

A questo fine occorre che nel corso del secondi biennio e del 5° anno vengano attuati

progetti di ricerca multidisciplinare, ai quali saranno destinate due settimane di attività,

corrispondenti al monte ore totale di tutte le discipline coinvolte (70 ore).

Il caso di studio si propone di:

favorire l'apprendimento di strategie cognitive mirate a comprendere come si

formano ed evolvono le conoscenze;

far cogliere all'alunno le relazioni esistenti tra l' "astratto" e il "concreto";

sollecitare l'alunno ad affrontare nuovi problemi con spirito di autonomia e

creatività;

promuovere nell'alunno atteggiamenti che favoriscano la socializzazione, il

confronto delle idee, la tolleranza verso la critica esterna e l'insuccesso, la

revisione critica del proprio giudizio e la modifica della propria condotta di fronte

a prove ed argomenti convincenti;

favorire il confronto tra la realtà scolastica e la realtà di lavoro, con particolare

riferimento a quelle presenti sul territorio;

fornire agli studenti la possibilità di confrontarsi con le reali modalità di

espletamento di un lavoro su commissione nel rispetto della qualità e della

tempistica richieste dal mercato del lavoro.

Visti tali obiettivi i percorsi interdisciplinari che verranno, di anno in anno, programmati

dovranno tener conto di diversi aspetti: conoscitivo, applicativo, tecnologico, informatico,

economico, organizzativo e di documentazione.

Innanzitutto questa modalità di lavoro inizierà, nell'ambito della programmazione didattica,

con una riunione del Consiglio di classe dedicata alla definizione preliminare di progetti

sulla base delle proposte espresse dai vari docenti, degli interessi manifestati dagli allievi

e delle richieste del mondo del lavoro. Quindi, ogni progetto dovrà essere sottoposto ad

analisi di fattibilità per mettere in luce la natura e l'ampiezza delle competenze e delle

risorse materiali necessarie alla sua realizzazione. È importante che questa fase si sviluppi

con molto anticipo rispetto all'attuazione del progetto, in modo da garantire per tempo il

reperimento delle risorse.

Nello studio di fattibilità dovranno essere definite:

- le competenze necessarie per affrontare i molteplici aspetti dei progetti;

- i compiti da affidare agli insegnanti ed eventualmente ad esperti esterni;

- le modalità ed i tempi di attuazione;

- le modalità di verifica e di comunicazione dei risultati.

Infine, la realizzazione del caso di studio si svilupperà attraverso alcune fasi che si

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possono così distinguere:

- l'analisi della situazione o del problema che il progetto intende affrontare;

- la formulazione dell'ipotesi di lavoro;

- l'attuazione del progetto;

- la verifica e la documentazione dei risultati.

Si possono ipotizzare progetti ai quali lavoreranno intere classi, eventualmente con

divisione in sottoprogetti, oppure si potranno dividere le classi in più gruppi ciascuno con

un proprio percorso.

Il Dirigente scolastico, su designazione del Consiglio o dei Consigli di classe,

nominerà, di volta in volta, un coordinatore del caso di studio.

La valutazione degli studenti relativamente a tale attività didattica contribuirà alla

formulazione dei giudizi periodici e finali di ciascuna disciplina e complessivi, secondo

modalità che verranno decise dai Consigli di classe. Di tali giudizi si dovrà tener conto

anche in sede d’Esame di Stato.

QUADRO ORARIO

ARTICOLAZIONE “ELETTROTECNICA ED ELETTRONICA”

con caratterizzazione in Sicurezza nel luogo del lavoro

Orario settimanale

biennio

anno

DISCIPLINE 3° 4°

Lingua e letteratura italiana 4 4 4

Storia 2 2 2

Lingua inglese 3 3 3

Matematica e complementi di matematica 4 4 4

Scienze motorie e sportive 2 2 2

Religione cattolica o attività alternative 1 1 1

Elettrotecnica ed elettronica* 7 6 5

Sistemi elettrici automatici* 4 5 4

Tecnologia e progettazione di sistemi elettrici ed elettronici* 5 5 6

Area dell’autonomia: Sicurezza nel luogo di lavoro 3 3 3

TOTALE 35 35 35

* prevista la presenza dell’insegnante tecnico pratico per alcune lezioni

+ Al caso di studio, che rappresenta un indispensabile momento di sintesi da

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realizzarsi con una attività progettuale interdisciplinare, saranno destinate due

settimane di attività corrispondenti al monte ore totale di tutte le discipline

coinvolte in questa attività (70 ore)

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PROFILO DELLA CLASSE

La classe V A ELT è composta da 19 studenti, di cui 2 provengono dalla provincia di

Brescia, 1 da quella di Verona, 3 dalla valle del Chiese, 1 da Comano Terme ed il resto

dalla comunità Alto Garda e Ledro.

Per questa classe il percorso del Triennio non è stato facile: innanzitutto molti

docenti sono cambiati nel corso dei tre anni o si sono alternati sulle discipline soprattutto

dell’area tecnica; inoltre in Terza il Consiglio ha fermato solo uno studente, dando la

possibilità ad altri con carenze di migliorare in Quarta. Questo non si è verificato per tutti

tanto che al termine dell’anno scolastico sono stati tre i non ammessi. Uno studente si è

trasferito in un altro Istituto e la classe si è così ridotta a 18 studenti cui se ne è aggiunto

uno che ripete la Quinta. Va sottolineato che le carenze pregressi sono stati colmati.

Il gruppo classe è costituito per la maggior parte da studenti svegli, intelligenti,

alcuni brillanti, curiosi ma poco disposti a fare un lavoro costante e sistematico così come

richiesto da un percorso sicuramente impegnativo quale è questo. I ragazzi si sono

dimostrati responsabili e affidabili nelle situazioni meno formali mentre hanno faticato a

sostenere un rapporto più strutturato quale quello presente all’interno dell’aula scolastica.

Soprattutto durante lo scorso anno scolastico si sono verificati screzi e incomprensioni con

alcuni insegnanti che non venivano riconosciuti come autorevoli. Spesso gli studenti hanno

messo in atto comportamenti provocatori per verificare le reazioni degli adulti e questo ha

comportato scontri e contrapposizioni che sicuramente non hanno favorito un percorso

sereno di apprendimento. Alcuni docenti sono variati in quest’ultimo anno scolastico,

alcuni ragazzi sono maturati e hanno acquisito maggiore consapevolezza e il clima di

lavoro è migliorato anche se talora si verificano ancora episodi di contrapposizione. Una

classe, questa, dove l’insegnante deve conquistare momento per momento la stima dei

ragazzi che non sono assolutamente accondiscendenti nei confronti dell’adulto ma critici

ed esigenti. Se a ciò avessero unito uno studio personale un po’ più sistematico i risultati

sarebbero decisamente migliori. Questa “maturità” purtroppo ha riguardato solo alcuni di

loro anche se la situazione sta migliorando in quest’ultimo scorcio dell’anno scolastico.

Nel complesso i risultati si possono comunque considerare accettabili e molti degli

allievi hanno mostrato interesse, abilità e competenze nelle attività laboratoriali;

permangono, tuttavia, per alcuni di loro, lacune pregresse in qualche disciplina.

In particolare, sul piano del profitto i livelli si distinguono sia in base agli interessi

che alle capacità dei singoli allievi. Vi sono alcuni studenti che hanno sempre mantenuto,

nel corso degli anni, un rendimento costante, conseguendo buoni risultati. Un gruppo di

studenti ha riportato risultati discreti, quasi tutti gli altri raggiungono un rendimento

complessivamente sufficiente.

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15

EVOLUZIONE DEL GRUPPO CLASSE NEL TRIENNIO

CLASSE Iscritti Promossi

Ammessi

senza

carenze

Ammessi

con una

carenza

Ammessi

con più

carenze

Ritirati

e/o Non

Ammessi

3^A ELT 23 22 11 5 6 1

4^A ELT 22 19 11 2 6 3

5^A ELT 19

DISTRIBUZIONE DEGLI STUDENTI PER COMUNE DI RESIDENZA

COMUNE DI PROVENIENZA NUMERO STUDENTI

ARCO 6

BRENZONE (VR) 1

COMANO TERME 1

LEDRO 4

BORGO CHIESE 2

RIVA DEL GARDA 2

STORO 1

TREMOSINE (BS) 2

CREDITI FORMATIVI

PUNTEGGIO CREDITO NUMERO ALUNNI

CLASSE TERZA CLASSE QUARTA

3 3 0

4 8 8

5 5 1

6 5 8

7 1 2

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STABILITA’ DEI DOCENTI NEL TRIENNIO

DISCIPLINA DOCENTI

TERZA QUARTA QUINTA

RELIGIONE CATTOLICA PATERNO’

GIACOMO

PATERNO’

GIACOMO

TABARELLI DE

FATIS LAURA

(SUPPL. BERGAMO

RUGGERO)

LINGUA E LETTERATURA

ITALIANA LIBARDI DANIELA ZANIBONI PAOLA ZANIBONI PAOLA

STORIA LIBARDI DANIELA ZANIBONI PAOLA ZANIBONI PAOLA

LINGUA INGLESE FERRARI

MICHAELA

PELLEGRINI PARISI

MICHELA

PELLEGRINI PARISI

MICHELA

MATEMATICA E

COMPLEMENTI DI

MATEMATICA

PEGORETTI

STEFANO

PEGORETTI

STEFANO

BRIANTE NATALE

FRANCESCO

ELETTROTECNICA E

ELETTRONICA TODESCO PATRICK TURRI CLAUDIO DALBON WALTER

LABORATORIO DI

ELETTROTECNICA E

ELETTRONICA

OLIVIERI MARTINO MALFER

GRAZIANO OLIVIERI MARTINO

SISTEMI ELETTRICI

AUTOMATICI

CASAGRANDA

MAURIZIO

TODESCO

NPATRICK TODESCO PATRICK

LABORATORIO SISTEMI

ELETTRICI AUTOMATICI

CASTIGLIONE

RICCARDO

CASTIGLIONE

RICCARDO

D’AGOSTO

GIUSEPPE

TECNOLOGIE ELETTRICHE

DISEGNO E

PROGETTAZIONE

TURRI CLAUDIO BITTONI

FRANCESCA

CASAGRANDA

MAURIZIO

LABORATORIO TDP CASTIGLIONE

RICCARDO

MALFER

GRAZIANO OLIVIERI MARTINO

ELETTROTECNICA E

ELETTRONICA: SICUREZZA

NEL LUOGO DI LAVORO

MARCHI PAOLO VENDITTI LUIGI CASAGRANDA

MAURIZIO

SCIENZE MOTORIE E

SPORTIVE PANCHERI MAURO

ANDRIGHETTONI

CRISTINA PAROLARI PAOLA

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COMMISSARI INTERNI ESAME DI STATO

DOCENTE MATERIA

1 CASAGRANDA MAURIZIO T.P.S.E.E.

2 ZANIBONI PAOLA STORIA

3 TODESCO PATRICK SISTEMI ELETTRICI AUTOMATICI

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QUADRO SPECIFICO DELLE CARENZE FORMATIVE ASSEGNATE

(riferito solo agli studenti che attualmente frequentano la classe quinta)

CLASSE

3^

CLASSE

4^

LINGUA E LETTERATURA ITALIANA 2

STORIA

LINGUA INGLESE

MATEMATICA E COMPLEMENTI DI MATEMATICA 4

SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE

RELIGIONE CATTOLICA O ATTIVITÀ ALTERNATIVE

ELETTROTECNICA ED ELETTRONICA 7 7

TECNOLOGIE E PROGETTAZIONE DI SISTEMI ELETTRICI

ED

ELETTRONICI

6

SCIENZE INTEGRATE: SICUREZZA NEL LUOGO DI

LAVORO 3

OBIETTIVI RAGGIUNTI e COMPETENZE GENERALI ACQUISITE

Nella fase di programmazione dell’attività didattica il Consiglio di Classe ha ritenuto

opportuno indicare quali competenze cognitive e quali competenze educative sviluppare;

per le prime particolare importanza è stata riservata a:

- padroneggiare il patrimonio lessicale ed espressivo della lingua italiana e della lingua

straniera per gestire l'interazione comunicativa verbale in vari contesti (sociali, culturali,

scientifici, economici e tecnologici)

- sviluppare nelle attività di studio, ricerca ed approfondimento disciplinare l'utilizzo

consapevole di reti, strumenti informatici e moderne forme di comunicazione

visiva/multimediale anche con riferimento alle strategie espressive (competenza digitale)

- leggere, comprendere interpretare ed elaborare testi scritti di vario tipo, comunicando in

vari contesti.

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19

Per le competenze educative invece si è puntato soprattutto sullo sviluppo delle capacità

relazionali.

Per raggiungere tali risultati sono stati definiti degli indicatori da seguire. Per le

competenze cognitive

- comprendere il significato di un messaggio orale e/o scritto,

- esporre in maniera coerente utilizzando correttamente la terminologia specifica,

- produrre messaggi chiari e completi con un linguaggio adeguato allo scopo e alla

funzione.

- rielaborare correttamente le informazioni

- utilizzare tecniche e conoscenze acquisite in situazioni simili

- cogliere relazioni anche complesse

- stabilire confronti rilevando analogie e differenze

- risolvere problemi

Per le competenze educative:

- partecipare attivamente alle attività didattiche

- essere disponibili alle iniziative

- rispettare le consegne

- dimostrare capacità’ organizzativa

- rispettare le norme della vita scolastica

Non tutti gli studenti hanno raggiunto le competenze richieste.

ATTIVITÀ DI RECUPERO E POTENZIAMENTO

Nel corso del triennio gli alunni che palesavano difficoltà nell’apprendimento di una o più

discipline, difficoltà oggettivate durante gli scrutini del primo quadrimestre, erano invitati a

partecipare a corsi di recupero o sportelli didattici effettuati nelle ore pomeridiane.

In particolare, sono stati organizzati, all’inizio dell’anno scolastico in corso, i corsi per il

recupero delle carenze come richiesto dalla normativa vigente.

Gli studenti hanno sostenuto una prima verifica a settembre e, coloro che non l’hanno

superata, una seconda verifica in gennaio; l’esito è stato complessivamente positivo.

Successivamente allo scrutinio del primo quadrimestre, osservate difficoltà diffuse in

alcune discipline, sono stati organizzati corsi di recupero in itinere, corsi di potenziamento

e sportelli pomeridiani.

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RAPPORTI CON IL TERRITORIO, PROGETTI E ATTIVITÀ

VISITE

GUIDATE

VIAGGI DI

ISTRUZIONE PROGETTI

Classe terza

a.s. 2014-15

Friburgo –

Strasburgo

26-28.11.2014

Gemellaggio Stoccolma

9-16.12.2015

(per alcuni studenti)

Classe quarta

a.s. 2015-16

Santa

Massenza

26.11.2015

Monaco di

Baviera

22-27.02.2016

Progetto Nasa Challenge

09.12.2015; 09.02.2017;

04.05.2016

MUSEO ALTOGARDA:

“Fare terra bruciata: Vendome

nella piana del Sarca” 2 ore

“Sguardi gardesani: dal Grand

Tour al turismo contemporano”

2 ore

“L’arte sacra a Riva tra Sei e S

ettecento” 4 ore

Classe quinta

a.s. 2016-17

Centrale di

Riva

26.10.2016

Aquafil

Arco

27.03.2017

Azienda

Bonfiglioli

Rovereto

22.05.2017

Madrid MUSEO ALTOGARDA

“Dagli antichi sistemi di difesa

ai forti dell’AltoGarda” 8 ore

Teatro Pirandello “Così è se vi

pare” Palazzo dei Congressi

8.02.2017

Le uscite sul territorio qui elencate hanno permesso lo studio accurato di ambienti di

lavoro e l’analisi di fattori in stretta correlazione con la sicurezza nel luogo di lavoro.

Numerosi sono stati poi gli incontri con esperti che hanno approfondito tematiche riferite

alla sicurezza nel luogo di lavoro in ambito chimico-biologico (Terza), meccanico (Quarta).

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21

TIROCINI FORMATIVI E INFORMATIVI

ALUNNO AZIENDA – ENTE SEDE

ANNO

SCOLASTIC

O

1 studente SALVIBARONI SNC LEDRO 2014-15

1 studente ELETTRO M2 LEDRO 2014-15

1 studente B.B. SYSTEM DI BARTOLI

ROLANDO LEDRO 2014-15

1 studente AGS ALTOGARDA SERVIZI RIVA DEL

GARDA 2014.15

1 studente ECOENERG STORO 2014-15

1 studente ELETTRO M2 LEDRO 2014-15

1 studente IMPIANTI ELETTRICI LAVELLI

ROBERTO

PESCHIERA DEL

GARDA (VR) 2014-15

1 studente POLITECH CONDINO 2015-16

ESAME DI STATO

Al fine di preparare gli allievi all’Esame di Stato il Consiglio di Classe ha previsto tre

simulazioni per la prima prova della durata di cinque ore scolastiche l'una e due

simulazioni per la seconda prova anche queste della durata di cinque ore scolastiche

l'una.

Il C.d.C. ha individuato i quesiti a risposta aperta (tipologia B) come tipologia più idonea

alla classe (art. 6 comma 5 O.M. 38 11/2/99).

Sono state utilizzate verifiche di questo tipo nelle singole discipline e anche nelle due

simulazioni della terza prova.

In queste ultime sono stati predisposti tre quesiti, che richiedevano la singola risposta in

dieci righe, per ciascuna delle materie individuate, per un tempo totale di 150 minuti.

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22

Calendario delle prove di simulazione:

20 febbraio 2017 1a simulazione prima prova (Italiano)

28 marzo 2017 2a simulazione prima prova (Italiano)

28 aprile 2017 3a simulazione prima prova (Italiano)

01 aprile 2017 1a simulazione seconda prova (TPSEE)

10 aprile 2017 1a simulazione terza prova (Storia, SEA, Matematica,

Elettrotecnica)

15 maggio 2017 2a simulazione terza prova (Sicurezza, Inglese, Matematica,

Elettrotecnica)

20 maggio 2017 2a simulazione seconda prova (TPSEE)

NOTA: il Consiglio di classe ha stabilito che negli ultimi giorni di lezione verranno

svolte simulazioni del colloquio orale.

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I.T.E.T. “G. Floriani” – Riva del Garda

a.s. 2016-2017

Classe V A

Corso Elettrotecnica e Sicurezza nel Luogo di Lavoro

DISCIPLINE: LINGUA E LETTERATURA ITALIANA

prof.ssa Paola Zaniboni

L’orario settimanale disciplinare è di 4 ore.

OBIETTIVI E FINALITA’

L'insegnamento della lingua e della letteratura italiana si propone di far maturare

la consapevolezza della specificità e complessità del fenomeno letterario, come

espressione della civiltà e, in connessione con le altre manifestazioni artistiche, come

forma di conoscenza del reale anche attraverso le vie del simbolico e

dell'immaginario;

la conoscenza diretta dei testi rappresentativi del patrimonio letterario italiano,

considerato nella sua articolata varietà interna, nel suo storico costituirsi e nelle sue

relazioni con altre letterature;

la padronanza del mezzo linguistico nella ricezione e nella produzione, orali e scritte,

commisurate alla necessità di dominarne anche gli usi complessi e formali che

caratterizzano i livelli avanzati del sapere nei più diversi campi.

OBIETTIVI

Sulla base del lavoro svolto in classe e a casa, l'alunno

individua e analizza le caratteristiche formali di un testo letterario (narrativo, poetico

e teatrale) e non (saggio breve);

descrive le relazioni esistenti tra il testo letterario, l’autore e il contesto culturale,

storico, sociale;

confronta testi simili/diversi ed individua analogie/differenze;

ordina cronologicamente, comparandoli, gli eventi letterari e culturali presi in esame;

organizza e rielabora criticamente i contenuti appresi;

utilizza in modo appropriato il lessico specifico della disciplina;

si esprime con sufficiente chiarezza e correttezza sia nell’orale che nello scritto;

produce testi quali il saggio breve, il tema argomentativo ed espositivo, rispettandone

le caratteristiche strutturali e contenutistiche.

LA CLASSE

La docente conosce la Classe dallo scorso anno scolastico e già da allora l’attenzione

durante le lezioni e l’interesse nei confronti della disciplina in oggetto sono risultati, per lo

più, superficiali e non adeguati per la maggioranza degli alunni.

L'impegno nel lavoro domestico è stato per lo più finalizzato alle verifiche, per cui i risultati

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delle prove orali sono stati in molti casi positivi, relativamente, però, a parti limitate del

programma, mentre difficoltà si riscontrano nella gestione di parti più complesse. A ciò si

aggiungano carenze sul piano dell’esposizione sia orali che scritta, sia per quanto

concerne la correttezza formale degli elaborati sia relativamente alle caratteristiche

strutturali delle tipologie testuali esaminate e prodotte. E’ mancato, in sintesi, un serio

impegno domestico e in classe per molti studenti anche se alcuni hanno invece lavorato

con responsabilità e costanza.

METODOLOGIA ADOTTATA

Durante i due anni trascorsi con la Classe, l’insegnante ha fatto ricorso alle seguenti

modalità di lavoro:

lezione frontale riguardante correnti letterarie, autori, opere, tematiche;

lezione frontale sulle caratteristiche dei testi presi in esame e le relative tecniche di

analisi;

lezione-discussione;

analisi guidate di testi narrativi, poetici, teatrali, d’uso;

lavoro a coppie e/o di gruppo con presentazione alla classe di quanto elaborato.

La proposta di visione di uno spettacolo teatrale (Pirandello) è stata accolta dalla Classe,

ma i tempi non sono coincisi con lo studio dell’autore e quindi lo spettacolo è stato solo

parzialmente compreso.

STRUMENTI DI LAVORO

E' stato utilizzato il seguente manuale in adozione nella Classe:

Testo: M. Sambugar, G. Salà Letteratura & oltre, vol.3 La Nuova Italia

VERIFICHE E VALUTAZIONI

VERIFICHE

Le verifiche sono state eseguite tenendo conto degli obiettivi prefissati e delle modalità

previste dal nuovo Esame di Stato. Gli strumenti utilizzati sono stati il colloquio orale e

prove scritte.

Data un'esposizione orale spesso poco strutturata e lessicalmente approssimativa, nel

secondo quadrimestre sono stati effettuati dei colloqui che avevano anche lo scopo di

puntualizzare gli argomenti presi in esame o approfondire alcuni elementi, ma spesso

parecchi studenti seguivano con poca attenzione le interrogazioni dei compagni.

Nella produzione scritta si è privilegiata, a partire dallo scorso anno scolastico,

l’elaborazione di saggi brevi e della tipologia A.

Il saggio breve, in particolare, è risultato essere più confacente agli interessi e alle

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capacità degli alunni che hanno avuto a disposizione molteplici tracce per esercitarsi a

casa, con la disponibilità, da parte dell’insegnante, a correggere tali lavori, ma tale

opportunità non è stata sfruttata.

Durante il secondo quadrimestre sono state proposte tre simulazioni della prima prova

d’esame di cui si allegano i testi.

25

COMPETENZE POSSEDUTE DALLA CLASSE

Gli alunni, nella maggior parte dei casi, in alcuni con l'aiuto dell'insegnante, riescono a:

collocare il testo letterario preso in esame in un quadro di confronti e relazioni

riguardanti altre opere dello stesso autore o dello stesso periodo e il contesto storico

e culturale del tempo,

riconoscere, in una generale tipologia dei testi, i caratteri specifici del testo letterario

e la sua fondamentale polisemia,

cogliere, attraverso la conoscenza degli autori e dei testi più rappresentativi, le linee

fondamentali della prospettiva storica nelle tradizioni letterarie italiane, mentre

l’analisi stilistico-retorica dei testi risulta ancora insoddisfacente.

Per quanto riguarda la stesura di saggi brevi, alcuni alunni ancora non citano in modo

corretto i documenti utilizzati o, più raramente, non li citano affatto. C’è chi incontra

difficoltà nell’interpretazione dei testi e, quindi, nel metterli in relazione tra loro o nel

confutarli/utilizzarli a sostegno della tesi personale espressa. Pochissimi arricchiscono con

argomentazioni personali la discussione della traccia proposta, che, pertanto, risulta

sostanzialmente espositiva. Tali argomentazioni, poi, a volte non sono pertinenti.

Permangono talora errori di sintassi, di punteggiatura, un lessico generico o scorretto,

qualche errore d’ortografia e di morfologia.

CRITERI DI MISURAZIONE E DI VALUTAZIONE

I giudizi e i voti sono stati formulati sulla base degli obiettivi prefissati, delle indicazioni

emerse nel Collegio Docenti, nel Consiglio di Classe e nel Dipartimento di Materie

letterarie.

Si è tenuto conto, in sintesi, delle seguenti voci:

Criteri di misurazione

- la conoscenza dei vari argomenti;

- la capacità di contestualizzare e di operare collegamenti, anche se in modo generale;

- la capacità di esporre con sufficiente chiarezza e pertinenza;

- la capacità di argomentare, anche se in modo non approfondito.

25

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26

Criteri di valutazione

Gli indicatori di valutazione, oltre al profitto, sono stati:

- la partecipazione

- l’impegno dimostrato

- il rispetto delle consegne

- il metodo di lavoro

- il comportamento mantenuto in classe

- la collaborazione.

Intervallo di voti utilizzato: dal 2 al 10.

PROGRAMMA SVOLTO

Testo: M. Sambugar, G. Salà Letteratura & oltre, vol.3 La Nuova Italia

Positivismo, decadentismo (6 ore)

Naturalismo e Verismo: caratteristiche generali (9 ore)

G. Verga: vita ed opere

TESTI:

Prefazione a L’amante di Gramigna

Fantasticheria

Rosso Malpelo

Il ciclo dei vinti: I Malavoglia. Trama e caratteristiche formali: le tecniche di scrittura

La famiglia Toscano

Decadentismo e Simbolismo: caratteristiche generali (6 ore)

TESTI:

C. Baudelaire: Corrispondenze, L’albatro, Spleen, A una passante (I fiori del male)

A. Rimbaud: Vocali

Modelli culturali della prima metà del Novecento (4 ore)

Concetti chiave: irrazionalismo, psicoanalisi

G. Pascoli: vita ed opere; la poetica (8 ore)

TESTI:

E’ dentro di noi un fanciullino (Il fanciullino)

Arano, Lavandare, L’assiuolo, Novembre, Il lampo, Il tuono, Temporale (Myricae)

Nebbia, Il gelsomino notturno, La mia sera (Canti di Castelvecchio)

G. D’Annunzio: vita ed opere; la poetica (4 ore)

TESTI:

La sera fiesolana La pioggia nel pineto, I pastori (Alcyone)

L’attesa dell’amante (da Il piacere)

Crepuscolarismo: caratteristiche generali (1 ora)

Futurismo: caratteristiche generali (3 ore)

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27

TESTI:

F. T. Marinetti, Manifesto del Futurismo, Figaro, 20 febbraio 1909

F. T. Marinetti, Manifesto tecnico della letteratura futurista, 1912

F. T. Marinetti, Zang Tumb Tumb, CORREZIONE DI BOZZE+DESIDERI IN

VELOCITA’

I. Svevo: vita ed opere (5 ore)

Le caratteristiche dei primi due romanzi (Una vita, Senilità). Confronto con La

coscienza di Zeno.

TESTI:

Il vizio del fumo, L’esplosione finale (da La coscienza di Zeno)

L. Pirandello: vita ed opere (5 ore)

TESTI:

Il sentimento del contrario (da L’umorismo)

La lanterninosofia (Il fu Mattia Pascal)

Lumie di Sicilia, La patente, Il treno ha fischiato (Novelle per un anno)

Così è (se vi pare) (a teatro)

La poesia lirica italiana tra le due guerre (7 ore)

G. Ungaretti: vita ed opere

TESTI:

In memoria, Veglia, Fratelli, I fiumi, Stasera, Sono una creatura, San Martino del Carso,

Soldati (L’Allegria)

Non gridate più (Il dolore)

TESTI:

S. Quasimodo: Ed è subito sera (Acque e terre); Alle fronde dei salici (Giorno dopo

giorno)

U. Saba: vita ed opere

TESTI:

A mia moglie, Goal, Trieste, Ulisse (Il Canzoniere)

Il romanzo (lettura personale) (8 ore)

I. Calvino: Il sentiero dei nidi di ragno

A. Tabucchi: Sostiene Pereira.

PRODUZIONE SCRITTA

Le tipologie della Prima prova dell’Esame di Stato: tutto l’anno.

L’insegnante

prof.ssa Paola Zaniboni

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I.T.E.T. “G. Floriani” – Riva del Garda

a.s. 2016-2017

Classe V A

Corso Elettrotecnica e Sicurezza nel Luogo di Lavoro

DISCIPLINA: STORIA

prof.ssa Paola Zaniboni

OBIETTIVI E FINALITÀ

FINALITA'

L'insegnamento della storia si propone di portare gli alunni a

ricostruire la complessità del fatto storico attraverso l'individuazione di interconnessioni,

di rapporti tra particolare e generale, tra soggetti e contesti;

acquisire la consapevolezza che le conoscenze storiche sono elaborate sulla base di

fonti di natura diversa che lo storico vaglia, seleziona, ordina e interpreta;

consolidare 1'attitudine a problematizzare, a formulare domande, a riferirsi a tempi e

spazi diversi, a dilatare il campo delle prospettive, a inserire in scala diacronica le

conoscenze acquisite in altre aree disciplinari.

OBIETTIVI

sulla base del lavoro svolto in classe e a casa, l’alunno:

ricostruisce le caratteristiche principali dei periodi studiati;

effettua confronti cogliendo differenze e somiglianze tra gli eventi storici esaminati;

riconosce rapporti di causa-effetto;

colloca correttamente i fatti storici principali nello spazio e nel tempo;

utilizza la terminologia storica adeguata.

LA CLASSE

Rispetto allo studio della lingua e letteratura italiana, la Classe ha dimostrato un maggior

interesse nei confronti degli argomenti di storia affrontati, ma si è lavorato, comunque,

anche in questo ambito, con notevole lentezza, sempre a causa di una certa “pigrizia” e

superficialità d’impegno, finalizzato alla verifica “immediata”.

Anche per quanto concerne la Storia, l'insegnante ha preferito ridurre di molto il

programma svolto, nella speranza che gli alunni comprendessero adeguatamente gli

argomenti affrontati, traendone spunto per riflessioni personali che possano avere una

ricaduta nel loro “presente” di cittadini!

CONTENUTI DEL CORSO

Testo: F. M. Feltri, G. Lupi, M. M. Bertazzoni, F. Neri, La torre e il pedone vol. 3, SEI

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MACROARGOMENTI E TEMPI DI SVOLGIMENTO

I problemi dell’Italia postunitaria: la politica della Destra e della Sinistra

storiche (sintesi)

3

L'età dell'imperialismo e della grande industria (sintesi) 1

L’età giolittiana 2

La prima guerra mondiale 8 + 7

Il comunismo in Russia tra Lenin e Stalin 8

Il dopoguerra in Italia e l’ascesa del fascismo 5

La crisi del 1929; il New Deal 3

Il regime nazista 5

La seconda guerra mondiale 5

Il nuovo ordine mondiale 3

METODOLOGIA ADOTTATA

lezioni frontali di inquadramento per le quali si è fatto continuo riferimento al testo in

uso, in modo da facilitare lo studio domestico;

lezioni-discussione;

visione di film e documentari;

visite guidate in loco (progetto con il MAG)

VERIFICHE E VALUTAZIONI

VERIFICHE

Le verifiche sono state eseguite tenendo conto degli obiettivi prefissati e delle modalità

previste dall'Esame di Stato. Gli strumenti utilizzati sono stati il colloquio orale e prove

scritte semi-strutturate.

Data un'esposizione orale spesso poco strutturata e lessicalmente approssimativa, nel

secondo quadrimestre sono stati effettuati dei colloqui che avevano anche lo scopo di

puntualizzare gli argomenti presi in esame o approfondire alcuni elementi, ma spesso

parecchi studenti seguivano con poca attenzione le interrogazioni dei compagni.

COMPETENZE POSSEDUTE DALLA CLASSE

Gli alunni, nella maggior parte dei casi, hanno dimostrato di saper sufficientemente

ricostruire la complessità del fatto storico attraverso l’individuazione di interconnessioni, di

rapporti tra particolare e generale, tra soggetti e contesti; utilizzare la terminologia

specifica; comprendere la dimensione storica del presente.

Come già evidenziato per la Lingua e Letteratura italiana, l'impegno nel lavoro domestico è

stato per lo più finalizzato alle verifiche, per cui i risultati delle prove orali sono stati in molti

casi positivi, relativamente, però, a parti limitate del programma, mentre difficoltà si

riscontrano ancora nella gestione di parti più complesse. Tra l'altro, permane uno studio

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per lo più mnemonico e discontinuo. A ciò si aggiungano carenze sul piano

dell’esposizione orale e, soprattutto, scritta.

CRITERI DI MISURAZIONE E DI VALUTAZIONE

I giudizi e i voti sono stati formulati sulla base degli obiettivi prefissati, delle indicazioni

emerse nel Collegio Docenti, nel Consiglio di Classe e nel Dipartimento di Materie

letterarie.

Si è tenuto conto, in sintesi, delle seguenti voci:

Criteri di misurazione

- la conoscenza dei vari argomenti;

- la capacità di contestualizzare e di operare collegamenti, anche se in modo generale;

- la capacità di esporre con sufficiente chiarezza e pertinenza;

- la capacità di argomentare, anche se in modo non approfondito.

Criteri di valutazione

Gli indicatori di valutazione, oltre al profitto, sono stati:

- la partecipazione

- l’impegno dimostrato

- il rispetto delle consegne

- il metodo di lavoro

- il comportamento mantenuto in classe

- la collaborazione.

Intervallo di voti utilizzato: dal 2 al 10.

PROGRAMMA SVOLTO

STORIA

Francesco Maria Feltri, Maria Manuela Bertazzoni, Franca Neri, La torre e il pedone, vol. 3,

Dal Novecento ai giorni nostri, SEI, Torino, 2012

L’Europa agli inizi del Novecento

L’Italia industriale e l’età giolittiana

Sviluppo, squilibri, lotte sociali

Il riformismo liberale di Giolitti

La Prima Guerra Mondiale

Lo scoppio del conflitto e il primo anno di guerra

Lo svolgimento del conflitto e la vittoria dell’Intesa

Il significato storico e le eredità della guerra

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La Rivoluzione russa e la nascita dell’Unione Sovietica

Il crollo dello zarismo

La Russia rivoluzionaria e la nascita dell’Unione Sovietica (sintesi)

Il quadro economico e la crisi del 1929

Il fascismo

La crisi del dopoguerra in Europa e in Italia

Il fascismo al potere

Il regime fascista

Il nazismo

Il dopoguerra nell’Europa centrale e la Repubblica di Weimar

L’ascesa di Hitler e il regime nazista

Lo stalinismo (sintesi)

La seconda guerra mondiale

I fascismi in Europa e la guerra civile spagnola.

Le aggressioni hitleriane e lo scoppio del conflitto.

La seconda guerra mondiale: gli eventi.

Il lungo dopoguerra

Lo scenario politico: il mondo bipolare

La Belle Epoque: video

Il Sessantotto: power point

In collaborazione con gli esperti del MAG (Museo Alto Garda) è stato effettuato il percorso:

“Dagli antichi sistemi di difesa ai forti dell’AltoGarda” 8 ore

L’insegnante

prof.ssa Paola Zaniboni

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I.T.E.T. “G. Floriani” – Riva del Garda

a.s. 2016-2017

Classe V A

Corso Elettrotecnica e Sicurezza nel Luogo di Lavoro

DISCIPLINE: LINGUA STRANIERA INGLESE

prof.ssa Michela Pellegrini Parisi

L’orario settimanale disciplinare è di 3 ore.

LA CLASSE

La classe è composta da 19 studenti, di cui uno ripetente.

Durante l'anno scolastico gli studenti hanno generalmente mantenuto un comportamento

abbastanza corretto. Quasi tutti hanno dimostrato un certo interesse per la disciplina,

hanno lavorato in un clima sereno. Solo in alcuni casi la partecipazione è stata

abbastanza attiva, mentre una buona parte di loro ha sempre avuto bisogno della

sollecitazione dell'insegnante ad intervenire, forse perché timorosa e non abituata ad

esprimersi in lingua straniera. Infatti, nel corso del quinquennio si sono alternati diversi

insegnanti di lingua straniera inglese. Ciò non ha facilitato l'apprendimento della lingua

straniera ma ha causato una certa disaffezione allo lingua - solo uno studente ha

conseguito la certificazione linguistica PET livello B1-.

Il livello di apprendimento raggiunto risultata disomogeneo, da suddividere in tre diverse

fasce di appartenenza:

1. Un livello medio-basso, il cui profitto risulta globalmente sufficiente ma con delle

difficoltà oggettive nell'uso della lingua e nella decodifica dei linguaggio tecnico che si

rileva nella comprensione dei testi e nella loro successiva rielaborazione.

2. Un livello medio, il cui profitto risulta più che sufficiente / discreto, con una sufficiente

autonomia operativa.

3. Un livello medio-alto, che ha acquisito una buona preparazione, è stato quasi sempre

motivato ad apprendere, nel complesso abbastanza impegnato e con una buona

autonomia di lavoro.

La frequenza è stata regolare quasi per tutti. I rapporti con le famiglie sono stati positivi.

OBIETTIVI E FINALITA' DEL CORSO

Gli obiettivi del corso sono:

1. Raggiungimento della competenza comunicativa attraverso lo sviluppo simultaneo

delle quattro abilità linguistiche con particolare riguardo alla comprensione e

rielaborazione del testo scritto.

2. Capire i punti essenziali di brevi articoli – anche articoli specialistici – legati alle

materie di indirizzo.

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3. Scrivere in maniera semplice su temi diversi esprimendo anche le proprie opinioni

personali.

4. Scrivere un testo articolato su un tema noto mettendone in evidenza i punti

essenziali e proponendo argomentazioni adeguate.

5. Seguire i punti principali di una conversazione - anche in ambito ESP – di una

certa lunghezza purché il discorso sia articolato in modo chiaro ed avvenga nella

lingua standard.

6. Sostenere una esposizione in modo coerente, riassumendo le parti essenziali di

testi scritti ed orali.

7. Partecipare ad una discussione esprimendo le proprie opinioni.

Il corso è stato suddiviso in due parti: una parte relativo allo studio della microlingua

inerente all’indirizzo di studio, elettronica ed elettrotecnica; una parte riguardante

tematiche di attualità con lo scopo di motivare gli studenti allo studio della lingua inglese

volta a soddisfare i propri bisogni personali e ad esprimere le proprie opinioni.

CONTENUTI DEL CORSO

- Textbook: Kiaran O'Malley, Gateway to ELECTRICITY, ELECTRONICS AND

TELECOMMUNICATIONS, Pearson

- Photocopie da diversi testi di English for specific purposes e general English

ELECTRICITY

UNIT 1: WHAT IS ELECTRICITY? (ore 12 novembre - dicembre )

- Atoms and electrons pp. 10-11

- Static electricity p.15

- Lightning p. 18

- Electricity in the news:

a. Electroshock only as last resort p. 20

b. Is “Old Sparky” barbaric? p. 21

c. Shocking fish p. 21

d. Bolt of lightning kills two in park p. 21

UNIT 2: ELECTRIC CIRCUITS (ore 8 gennaio - febbraio)

- A simple circuit pp. 34 -35

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- Types of circuits p. 36

- How a domestic circuit works p. 40

- The day the lights went off p. 44

UNIT 3: PRODUCTION OF ELECTRICITY (ore 21 febbraio - aprile)

- Power distribution pp. 60-61

- Overhead lines and underground cables photocopy

- The transformer p. 62

- Sources of power p. 63

- A fossil fuel power station pp. 64-65

- A nuclear reactor p. 66

- How a nuclear reactor is kept under control p. 67

- Hydroelectric power stations p. 68

- Wind power: an interview p. 69 - transcript

- Disaster at Chernobyl VIDEO

UNIT 4: SAFETY (ore 5 maggio )

- Dangers of electricity p. 75

- Warnings p. 80

- Danger! Electric shock photocopy

CULTURE

UNIT 5: FINDING A JOB (ore 20 settembre - novembre)

- Job advertisements pp. 226-227

- How to write a cover letter pp. 230-231

- Letter of application photocopy

- Curriculum vitae p. 229 and photocopy

- How to prepare a job interview VIDEO

- A job interview photocopy

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UNIT 6: DEATH PENALTY (ore 12 gennaio - febbraio)

- View on capital punishment: Death penalty damages America’s image photocopy

- Reading: CASE NOTES “Mirza Hussain” photocopy

- Reading: CASE NOTES “Troy Davis” photocopy

- Death Penalty quiz photocopy

- Universal declaration of human rights summary version photocopy

- Sister Hellen Prejaen VIDEO – from Youtube

METODOLOGIA DIDATTICA

Lo studio della microlingua relativo a questo indirizzo di studi ha trattato i principali

argomenti legati all'elettronica, elettrotecnica e all'automazione procedendo con la lettura

di alcuni testi di ESP tratti del libro di testo adottato. Le fasi che sono state seguite nella

presentazione degli argomenti possono essere sintetizzate come segue:

a. Preparazione alla lettura: gli alunni erano preparati da un punto di vista linguistico e

grammaticale per poter capire il lessico e le strutture morfosintattiche utilizzate.

b. Primo contatto con il testo: le figure e il titolo.

c. Prima lettura del testo: dopo la prima lettura sono stati svolti una serie di esercizi atti a

verificare la comprensione del testo globale.

d. Focalizzazione del tema principale attraverso la ricerca di parole-chiave.

e. Sintesi: dopo l’analisi del testo si è cercato di cogliere il messaggio nella sua

completezza.

Oltre allo studio della microlingua si è dato spazio anche all’uso della lingua presentando

lezioni grammaticali di ripasso o lezioni di parlato su argomenti anche di attualità. Sono

state proposte letture e anche un video (legato agli argomenti di ESP) per ripassare

lessico e per sviluppare la capacità di comprensione degli studenti.

Il lavoro in classe è stato proposto con modalità diverse: da lezioni frontali, al lavoro a

coppie e/o di gruppo alla lezione partecipata. Durante le lezioni si è cercato di parlare

esclusivamente inglese, ricorrendo all’italiano solo nel caso in cui fosse necessario.

STRUMENTI DI LAVORO

Il libro di testo in adozione è Kiaran O'Malley, Gateway to ELECTRICITY, ELECTRONICS

AND TELECOMMUNICATIONS, Pearson. Ritengo che questo libro di testo sia, talvolta,

un po' complicato nell'esposizione degli argomenti. Inoltre ho usato strumenti multimediali

come computer, internet e la LIM.

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VERIFICHE E VALUTAZIONI

Il grado di raggiungimento degli obiettivi è stato verificato in base alla capacità degli alunni

di utilizzare le funzioni e le strutture apprese a fini comunicativi. Gli alunni hanno dovuto

dimostrare di comprendere il messaggio del testo, sia di ESP che non, rispondendo alle

domande fatte dall’insegnante in classe e analizzando il testo sia da un punto di vista della

forma che del contenuto attraverso esercizi di listening, questionari, riassunti e commenti.

Sono state svolte complessivamente 3 verifiche (scritte e orali) nel I quadrimestre e 4

verifiche (scritte e orali) nel II quadrimestre. La verifica scritta è stata di due tipi:

a. Verifica che prevedeva la stesura di una lettera per fare domanda di lavoro dopo aver

letto annunci proposti dall’insegnante.

b. Verifiche che prevedevano la stesura di brevi paragrafi su tematiche relative all'ESP e

una simulazione di terza prova secondo la tipologia B. ( vedi allegato)

La verifica orale sono state di due tipi:

a. Interrogazione orale per accertare la conoscenza dei diversi argomenti di ESP trattati in

classe.

b. Interrogazione orale in cui si è simulata una job interview.

Per le verifiche scritte sono state valutate la correttezza morfo-sintattica, l’ortografia, la

coesione e la completezza delle informazioni. Per le verifiche orali sono state valutate la

pronuncia, la scioltezza, la correttezza grammaticale, la correttezza e la varietà lessicale,

la capacità di comprendere le domande del docente e la rielaborazione dei contenuti. (vedi

griglie allegate)

L’insegnante

prof.ssa Michela Pellegrini Parisi

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I.T.E.T. “G. Floriani” – Riva del Garda

a.s. 2016-2017

Classe V A

Corso Elettrotecnica e Sicurezza nel Luogo di Lavoro

DISCIPLINA: MATEMATICA

prof. Natale Briante

Durante il primo trimestre dell’anno scolastico il rapporto docente - studenti è stato alquanto problematico. Diversi elementi della classe hanno tenuto comportamenti non adeguati alla situazione scolastica e a volte anche offensivi nei confronti del docente. L’attenzione degli alunni durante le lezioni e, addirittura, durante la correzione delle verifiche non è stata adeguata. A partire dal mese di gennaio il clima in classe si è abbastanza rasserenato e lo svolgimento delle lezioni è stato caratterizzato da una maggiore normalità. Dal punto di vista didattico, un aspetto che ha creato difficoltà ad una buona parte degli studenti è stato il fatto che gli argomenti del programma di matematica del quinto anno richiedono una buona padronanza di argomenti trattati negli anni precedenti: in particolare il calcolo differenziale e la trigonometria. Da parte mia, ho richiamato i concetti essenziali per la comprensione degli argomenti di volta in volta trattati. Non tutti gli studenti hanno, invece, dimostrato la maturità di andare personalmente a riprendere i concetti di matematica degli anni precedenti che avevano dimenticato e che erano necessari per la comprensione degli argomenti trattati quest’anno. Inoltre non tutti hanno dimostrato regalorità nello studio a casa e impegno nella rielaborazione personale dei contenuti proposti in classe. Un ristretto gruppo di studenti non ha dimostrato per l’intero anno scolastico alcun interesse per i contenuti proposti. Un altro gruppo di studenti, pur evidenziando delle difficoltà ed un metodo di studio meccanicistico, ha partecipato abbastanza alle attività didattiche. Infine un altro gruppo di studenti ha evidenziato buone potenzialità, un buon intuito e un contributo positivo all’attività didattica.

Integrale indefinito

Definizione di primitiva di una funzione f in un intervallo I; insieme di tutte le primitive di

una funzione f in un intervallo I. Definizione di integrale indefinito di una funzione f .

Esistenza di primitive per una funzione continua.

Primitive delle funzioni elementari. Linearità dell’integrale indefinito. Integrazione per

scomposizione. Integrazione di funzioni composte.

Regola di integrazione per parti. Tipici integrali calcolabili mediante la regola di

integrazione per parti.

Integrazione di funzioni razionali fratte in cui il grado del numeratore è maggiore o uguale

di quello del denominatore. Integrazione di funzioni razionali fratte in cui il grado del

numeratore è minore di quello del denominatore: denominatore di primo grado,

denominatore di secondo grado e denominatore di terzo grado.

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Differenziale di una funzione. Integrazione per sostituzione. Integrali riconducibili mediante

opportune sostituzioni ad integrali di funzioni elementari oppure ad integrali di funzioni

razionali fratte.

Integrale definito

Definizione di trapezoide individuato da una funzione f in un intervallo [a;b]; area del

trapezoide. Definizioni di somma di Riemann e di integrale definito di una funzione f in un

intervallo [a;b].

Interpretazione geometrica dell’integrale definito. Integrale di una funzione “continua e

pari” e di una funzione “continua e dispari” su un intervallo simmetrico rispetto all’origine.

Proprietà dell’integrale definito: caso in cui gli estremi di integrazione sono coincidenti,

caso in cui l’estremo superiore di integrazione è minore dell’estremo inferiore, linearità

dell’integrale definito, additività rispetto all’intervallo di integrazione, monotonia rispetto alla

funzione integranda.

Definizione di funzione integrale associata ad una funzione f continua in un intervallo

[a;b]. Teorema fondamentale del calcolo integrale e suo corollario relativo al calcolo di un

integrale definito.

Calcolo di integrali definiti: regola di integrazione per parti e regola di integrazione per

sostituzione.

Definizione di valor medio di una funzione f continua in un intervallo [a;b]. Teorema del

valor medio e sua interpretazione geometrica.

Calcolo di aree di superfici piane. Calcolo del volume di un solido ottenuto facendo ruotare

un trapezoide di un giro completo attorno all’asse x.

Libro di testo: L. Sasso – Nuova matematica a colori – Edizione verde, volume 5 –

Petrini.

Il docente

prof. Natale Briante

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I.T.E.T. “G. Floriani” – Riva del Garda

a.s. 2016-2017

Classe V A

Corso Elettrotecnica e Sicurezza nel Luogo di Lavoro

DISCIPLINA: EDUCAZIONE FISICA

prof.ssa Paola Parolari

I ragazzi hanno mantenuto durante tutto l’arco dell’anno un atteggiamento positivo nei

confronti della materia e hanno sempre collaborato impegnandosi e mantenendo un

comportamento educato e corretto.

Il lavoro si è svolto regolarmente e gli obiettivi prefissati all’inizio dell’anno scolastico

possono dirsi raggiunti in modo soddisfacente.

CONOSCENZE: in termini di “conoscenze” i ragazzi hanno raggiunto un livello di

preparazione generale medio alto. Hanno raggiunto un buon livello anche per quanto

riguarda la conoscenza dell’anatomia e in particolare dell’osteologia e della miologia.

COMPETENZE: tutti i componenti della classe hanno raggiunto una buona padronanza

motoria sia per le capacità condizionali che per le capacità coordinative.

CAPACITA’: per quanto riguarda specificamente le capacità condizionali (forza, velocità,

resistenza) che le capacità coordinative i ragazzi hanno raggiunto un ottimo livello di

preparazione.

METODOLOGIE: le metodologie svolte sono state le più diverse: lezione frontale, a gruppi,

a coppie, lavoro individualizzato con programmi specifici a seconda delle necessità.

TIPOLOGIE DELLE PROVE DI VERIFICA: per la valutazione ho seguito un doppio binario:

da una parte, ho tenuto rigorosamente conto del livello individuale di partenza e ho

proceduto ad una quantificazione del livello di capacità motoria raggiunta dall’alunno,

dall’altra ho considerato l’impegno, l’interesse, la partecipazione e la frequenza alle attività

motorie proposte.

ARGOMENTI TRATTATI

Miglioramento delle CAPACITA’ CONDIZIONALI E COORDINATIVE:

RESISTENZA: condizionamento organico e miglioramento della funzione cardio-

respiratoria attraverso la corsa, le andature, vari salti con le funicelle e circuiti di lavoro

per i vari distretti muscolari.

FORZA: tonificazione generale a corpo libero (circuito di ginnastica-forza), con piccoli

attrezzi, con sovraccarichi secondo la metodica del “circuit training”. Utilizzando:

funicelle, scala orizzontale, spalliere, palle mediche da kg 3, 4 e 5…

consolidamento delle principali abilità motorie (rapidità, agilità, destrezza, coordinazione

dinamica e miglioramento dell’equilibrio), attraverso esercizi mirati, percorsi attrezzati

ed esercitazioni di pre-acrobatica.

MOBILITA’: attiva, passiva, a carico naturale e con l’aiuto di fasce elastiche..

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Lo stretching: come va fatto, quanto tempo, muscoli interessati, corretta respirazione

durante l’esecuzione…

I vari tipi di lavoro muscolare, la contrazione isometrica, lavoro muscolare di resistenza

e di potenza.

Conoscenza delle ossa e dei muscoli.

Come si effettua un riscaldamento…

CONOSCENZA E PRATICA DEI SEGUENTI SPORT:

CALCETTO: fondamentali individuali, vari passaggi, dai e vai, treccia. Gioco.

PALLAVOLO: fondamentali individuali, collettivi e di squadra, impostazione del gioco,

didattica dei fondamentali con affinamento degli stessi (palleggio, bagher, battuta di

sicurezza e dall’alto, schiacciata, muro).

PALLACANESTRO: fondamentali individuali, collettivi e di squadra, impostazione del

gioco (palleggi, vari tipi di passeggi, arresto e tiro, terzo tempo, treccia). Gioco.

PALLAMANO: fondamentali individuali e gioco.

BASEBALL: i vari tipi di passaggi, il battitore, la ricezione, regole base del gioco.

ATLETICA LEGGERA: salto in alto, velocità, salto in lungo, getto del peso, lancio del

disco, partenze dai blocchi e staffetta.

PROGETTI PARTICOLARI EFFETTUATI QUEST’ANNO DALLA CLASSE:

RUGBY: (con l'esperto allenatore Massimo Zanetti) regole base e gioco

L’insegnante

prof.ssa Paola Parolari

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I.T.E.T. “G. Floriani” – Riva del Garda

a.s. 2016-2017

Classe V A

Corso Elettrotecnica e Sicurezza nel Luogo di Lavoro

DISCIPLINA: RELIGIONE CATTOLICA

prof. Ruggero Bergamo

La classe ha seguito con attenzione e impegno le tematiche proposte, le quali hanno

interessato soprattutto l’area etica, sociale e religiosa.

L’obiettivo principale che consisteva nel presentare ed approfondire i contenuti della

Religione e dell’Etica Cristiana sono stati raggiunti in modo soddisfacente.

Gli studenti hanno acquisito gli strumenti fondamentali che permettono loro di compiere

scelte consapevoli di fronte al problema religioso, contribuendo ad un più alto livello di

conoscenze e di capacità critiche necessarie per promuovere il pieno sviluppo della

personalità degli alunni.

La persona nella sua dimensione spirituale e sociale è stata al centro del percorso etico -

esistenziale seguito per dare una lettura cristiana delle varie situazioni che interessano il

vissuto dell’uomo.

Sono stati discussi inoltre alcuni temi di bioetica: la sofferenza e l’eutanasia, l’interruzione

di gravidanza, la guerra e i suoi risvolti, la violenza ed in particolare quella sulle donne, i

diritti umani.

Ampio spazio è stato dato all’importanza di valori quali: la solidarietà, la giustizia, la

tolleranza e il rispetto delle minoranze.

Ci sono state riflessioni sulle domande di senso che pone la vita e la risposta religiosa che

il cristianesimo fornisce. Inoltre è stato oggetto di dibattito il rapporto scienza e fede riferito

alle problematiche di bioetica.

Il mondo giovanile con i suoi problemi ha fatto da sfondo all’intero percorso didattico che

ha avuto uno dei punti salienti nel tema dei rapporti interpersonali nell’ambito dell’etica

delle relazioni.

L’insegnante

Ruggero Bergamo

.

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I.T.E.T. “G. Floriani” – Riva del Garda

a.s. 2016-2017

Classe V A

Corso Elettrotecnica e Sicurezza nel Luogo di Lavoro

DISCIPLINA: ELETTROTECNICA ED ELETTRONICA

prof. Walter Dalbon, prof. Martino Olivieri

Obiettivi e finalità

Obiettivo principale del corso è stato quello di formare degli studenti con precise

conoscenze delle principali macchine elettriche statiche e rotanti e in grado di modellizzare

le macchine stesse attraverso i circuiti elettrici equivalenti. Più in particolare ci si è

impegnati nella costruzione di un metodo che permettesse di comprendere i complessi

fenomeni elettromagnetici che stanno alla base del funzionamento delle macchine,

particolarizzarlo per le diverse macchine, sfruttarlo per il dimensionamento di trasformatori

e di macchine asincrone. Una parte del corso è stata dedicata all'elettronica di potenza

con l'intento di far conoscere agli studenti i principali componenti utilizzati per la

conversione ed il controllo della potenza elettrica. Ulteriori obiettivi: conoscere i sistemi

trifase, comprendere i flussi di potenza ed il loro bilancio, acquisire la capacità di

approssimare alcune soluzioni per rendere i risultati di valore ingegneristico.

Nel perseguire questi obiettivi si è considerato fondamentale cercare di rendere lo

studente autonomo nella gestione delle competenze e delle conoscenze acquisiti, in grado

di valutare le proprie prestazioni e maturo nel gestire le relazioni a qualsiasi livello.

A livello di laboratorio gli obiettivi perseguiti possono essere così riassunti: le competenze

sviluppate in ambito delle misure elettriche e dell’analisi dei risultati ottenuti sono da

considerarsi sia di supporto alla teoria delle macchine elettriche studiate , sia come

metodo di indagine per la comprensione dei fenomeni elettrici in gioco.

La classe

La classe si presenta alquanto disomogenea sia per quanto riguarda l'interesse sia per

quanto riguarda il profitto. Pochi sono gli studenti che hanno dimostrato di possedere

curiosità e criticità nell'affrontare gli argomenti trattati rendendo, in questo modo, le lezioni

interessanti e raggiungendo profitti più che buoni. Alcuni altri studenti hanno ottenuto

profitti più che sufficienti durante tutto l'anno scolastico sfruttando un valido metodo di

studio ed un impegno abbastanza costante che non sempre si è tradotto in partecipazione

attiva alle lezioni. Il resto della classe ha dimostrato poco interesse nella materia ed i

profitti sono risultati non del tutto sufficienti e, in alcuni casi, insufficienti. Per questi ultimi

studenti anche la partecipazione e l'interesse non sono stati quelli attesi.

La partecipazione alle attività di laboratorio è stata complessivamente discreta anche per

la scelta di suddividere la classe in piccoli gruppi a cui far eseguire le prove di misura e

collaudo. La rielaborazione analitica con foglio di calcolo e grafici è stata affrontata con

maggiore partecipazione e impegno per la maggior parte degli studenti.

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Per quanto riguarda i comportamenti durante i diversi momenti scolastici si sono raggiunti

livelli soddisfacenti sia nelle relazione insegnante-studente che nelle relazioni studente-

studente dove è emerso un ottimo affiatamento ed un forte spirito collaborativo.

Contenuti del corso

Di seguito vengono riportati gli argomenti trattati nel programma didattico della disciplina

(6 ore di cui 3 in compresenza):

RETI ELETTRICHE IN CORRENTE ALTERNATA MONOFASE (ripasso)

SISTEMI TRIFASI

Generazione di un sistema trifase simmetrico di tensioni

Sistema trifase simmetrico ed equilibrato

Carichi trifasi equilibrati a stella

Carichi trifasi equilibrati a triangolo

Sistema trifase simmetrico e squilibrato

Sistema trifase a stella con neutro

Sistema trifase a stella senza neutro

Sistema trifase a triangolo

Potenze nei sistemi trifasi simmetrici ed equilibrati

Potenze nei sistemi trifasi simmetrici e squilibrati

Rifasamento di carichi trifasi

Soluzione numerica di un congruo numero di esercizi

TRASFORMATORI

Aspetti costruttivi (generalità)

Trasformatore monofase

Principi di funzionamento del trasformatore ideale e reale

Circuito equivalente del trasformatore ideale e reale

Funzionamento a vuoto

Funzionamento in cortocircuito

Circuiti equivalenti semplificati

Bilancio energetico

Dati di targa del trasformatore

Variazione di tensione da vuoto a carico

Perdite e rendimento

Trasformatore trifase

Tipi di collegamento, rapporto di trasformazione, gruppo

Circuiti equivalenti

Potenze, perdite e rendimento

Dati di targa del trasformatore

Funzionamento dell'autotrasformatore alzatore ed abbassatore (cenni)

Funzionamento in parallelo di due o più trasformatori sia nel caso monofase che trifase

Soluzione numerica di un congruo numero di esercizi

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MACCHINA ASINCRONA TRIFASE

Aspetti costruttivi (generalità)

Principio di funzionamento della macchina asincrona trifase

Campo magnetico rotante trifase

Velocità di sincronismo

Tensioni indotte negli avvolgimenti di statore e di rotore

Funzionamento con rotore in movimento, scorrimento, potenza e coppia

Circuito equivalente del motore asincrono trifase

Funzionamento a vuoto

Funzionamento a carico

Bilancio delle potenze e delle coppie, formula delle coppie

Dati di targa del motore asincrono trifase

Caratteristica meccanica del motore asincrono trifase, stabilità di funzionamento

Avviamento e regolazione della velocità

Aspetti generali

Motore con rotore avvolto e reostato di avviamento

Motori a doppia gabbia (cenni)

Riduzione della corrente di spunto mediante avviamento a tensione ridotta

(stella/triangolo, autotrasformatore)

Regolazione della corrente e della coppia di spunto mediante variazione della tensione

Regolazione della velocità tramite inverter (cenni)

Soluzione numerica di alcuni esercizi di base

MACCHINA SINCRONA TRIFASE

Aspetti costruttivi (generalità)

Principi di funzionamento della macchina sincrona trifase vista come alternatore

Circuiti di eccitazione

Funzionamento a vuoto

Funzionamento a carico, reazione di indotto

Circuito equivalente e diagramma di Bhen-Eschemburg

Bilancio delle potenze

ELETTRONICA DI POTENZA

Classificazione dei sistemi di conversione

La giunzione PN

Il diodo: curva caratteristica, modelli

I diodi nei circuiti raddrizzatori e limitatori

BJT: principio di funzionamento, caratteristica d'uscita collettore- emettitore

Il tiristore SCR: principio di funzionamento, caratteristica d'uscita volt-amperometrica,

tempo di spegnimento.

Triac(cenni)

IGBT: principio di funzionamento, caratteristica d'uscita volt-amperometrica

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Circuiti semicontrollati e contollati (cenni)

LABORATORIO

Misure elettriche Errori di misura: definizioni

Misure elettriche. Richiami sugli errori di misura: errore assoluto, errore relativo,

precisione, portata e costante di lettura di uno strumento

Misure con strumenti analogici Misure di tensione su carici trifase a stella; misure

della tensione di linea e fase.

Misure di potenza misure di potenza su carico resistivo monofase

Misure di potenza. Uso del Wattmetro e inserzione ARON

Misure elettriche L'autoconsumo negli strumenti; autoconsumo nel wattmetro

analogico. Resistenza amperometrica e voltmetrica.

Misure su carichi trifase ohmici. Misura di potenza con inserzione ARON

Collaudo della macchina statica Descrizione prove di collaudo del trasformatore

trifase

Collaudo del motore asincrono trifase Andamento della corrente di avvio

Collaudo dimostrativo motore asincrono trifase

Motore Asincrono Trifase : analisi dei dati a vuoto determinazione delle perdite a

vuoto

Metodologia adottata

Il corso è stato presentato sostanzialmente attraverso lezioni frontali alternate a lezioni

partecipate. Ampie discussioni sono seguite ad osservazioni fatte dagli studenti anche su

situazioni reali. Significativi anche i commenti personalizzati sugli errori commessi durante

le verifiche.

Si è fatto uso del libro di testo soprattutto per le definizioni e per approfondimenti a casa

da parte dello studente. Durante le lezioni in classe sono stati risolti numerosi esercizi alla

lavagna.

Inoltre è stata introdotta una prima forma di autovalutazione sul grado di preparazione,

effettuata sulle proprie verifiche.

Durante le ore di laboratorio sono stati organizzati gruppi di lavoro per stimolare al lavoro

in team.

Strumenti di lavoro

Sono stati usati i tre libri di testo in adozione nel triennio, “Elettrotecnica generale” e

“Corso di elettrotecnica ed elettronica 2 e 3” di G.Conte, ed. Hoepli ed il manuale tecnico

“Manuale di elettrotecnica e automazione” ed. Hoepli. Si è usato con continuità la lavagna

sia per sintetizzare i concetti esposti e per riportare diagrammi, grafici e schemi che per

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risolvere esercizi numerici. Si è utilizzata costantemente la calcolatrice durante le

esercitazioni.

Verifiche e valutazioni

Le valutazioni durante tutto l’anno scolastico sono state effettuate mediante verifiche

scritte nel numero di tre per quadrimestre (nel secondo quadrimestre una delle tre

verifiche è coincisa con la simulazione di terza prova). Le verifiche sono state strutturate in

modi diversi a seconda degli argomenti trattati, presentando domande a risposta aperta

e/o esercizi numerici da risolvere. Momenti di valutazione sono stati considerati anche i

colloqui avuti con gli studenti nel momento della consegna delle verifiche scritte e durante

lo svolgimento degli esercizi alla lavagna.

Agli studenti è stata data la possibilità di farsi interrogare in qualunque momento lo

ritenessero opportuno.

La valutazione del lavoro svolto in laboratorio è stata effettuata con riferimento sia alle

procedure di sicurezza elettrica nel collaudo di macchine trifasi, sia alla resocontazione

descrittiva delle operazioni svolte.

Nella definizione del giudizio sullo studente sono stati considerati anche la correttezza, la

partecipazione e la puntualità nelle consegne.

Da ricordare infine che nel mese di aprile e nel mese di maggio si sono svolte due

simulazioni di terza prova in cui una delle materie oggetto di verifica è stata l'elettrotecnica.

La valutazione è stata realizzata utilizzando la griglia di valutazione approvata dal

dipartimento tecnico/scientifico.

I docenti

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I.T.E.T. “G. Floriani” – Riva del Garda

a.s. 2016-2017

Classe V A

Corso Elettrotecnica e Sicurezza nel Luogo di Lavoro

DISCIPLINA: TPSEE

TECNOLOGIE E PROGETTAZIONE DI SISTEMI ELETTRICI ED ELETTRONICI

prof. Maurizio Casagrande, prof. Martino Olivieri

L’orario settimanale disciplinare è di 6 ore, di cui 2 svolte in classe e 4 in laboratorio in

codocenza.

OBIETTIVI E FINALITÀ

Gli obiettivi disciplinari sono quelli di fornire adeguate competenze nell'ambito della

progettazione degli impianti elettrici BT/MT e nella scelta e utilizzo delle apparecchiature

elettriche ed elettro-niche soprattutto in relazione agli impianti elettrici e al loro esercizio.

Da un lato essi si raggiungono con una didattica problem-based con esercizi di problem-

solving, dall'altra tramite una didattica laboratoriale invitando gli alunni ad applicare le

conoscenze e le abilità da loro acquisite in classe anche nella realizzazione degli elaborati

progettuali che essi presenteranno all'esame finale.

LA CLASSE

La classe ha recepito la disciplina e i suoi metodi in maniera disomogenea: circa metà

classe ha profuso applicazione e interesse raggiungendo risultati da discreti a eccellenti,

l'altra metà non ha profuso l'impegno necessario raggiungendo risultati da insufficienti a

più che sufficienti. L'attività svolta in laboratorio, per alcuni alunni, è stata motivante per

l'applicazione delle diverse conoscenze disciplinari e lo sviluppo delle abilità connesse,

anche in funzione degli elaborati progettuali da presentare agli esami di Stato. Alcuni

alunni, che nella parte teorica della disciplina sono meno brillanti, nella parte pratica,

hanno evidenziato un certo numero di competenze. Si cercherà, fino all'ultimo giorno si

scuola, per questi alunni, e quelli con le votazioni più basse, di potenziare le loro

competenze in vista del traguardo finale.

CONTENUTI DEL CORSO – ATTIVITÀ' TEORICO-PROCEDURALE

Nel corso si è cercato di sviluppare negli alunni le competenze necessarie per affrontare

con profitto l'esame di Stato. In particolar modo dopo l'estrazione della materia come

oggetto di seconda prova scritta si è spinto notevolmente sull'aspetto procedurale-

compilativo sia nelle verifiche scritte che nelle simulazioni di maturità in modo da poter

dare agli alunni un costante feedback sul modo di compilare l'elaborato sia in termini

grafico-tabellari sia per gli aspetti compilativi e di sintesi.

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Argomenti:

CATEGORIE DEI SISTEMI ELETTRICI E SISTEMI DI DISTRIBUZIONE

◦ Categorie dei sistemi elettrici

◦ Sistema TT

◦ Sistema TN, TN-C, TN-S, TN-C-S

◦ Sistema IT

CALCOLO DELLA POTENZA CONVENZIONALE

◦ Coefficiente di utilizzazione

◦ Coefficiente di contemporaneità

◦ Potenza convenzionale dei carichi meccanici

◦ Potenza convenzionale dei carichi elettrici

◦ Potenza convenzionale degli impianti di illuminazione

◦ Potenza convenzionale delle prese monofase e trifase

◦ Tabella dei carichi

◦ Potenza installata

◦ Potenza impegnata

◦ Potenze impegnabili monofase e trifase

DIMENSIONAMENTO DEI CAVI NON INTERRATI

◦ Modalità di posa e differenti tipologie di condutture

◦ Tipologie degli isolanti e loro caratteristiche

◦ Sigle dei cavi

◦ Determinazione della resistenza elettrica e suo riporto in temperatura

◦ Determinazione della reattanza

◦ Parametri chilometrici

◦ Calcolo della sezione col metodo della massima temperatura ammissibile

CADUTA DI TENSIONE

◦ Albero delle cadute di tensione

◦ Calcolo della CDT (caduta di tensione) industriale monofase e trifase

◦ Metodo della caduta di tensione unitaria

▪ Scelta della sezione

DIMENSIONAMENTO DEI CAVI INTERRATI

◦ Modalità di posa e differenti tipologie di condutture

◦ Caratteristiche del terreno e sua influenza sul dimensionamento dei cavi interrati

▪ Calcolo della sezione col metodo della massima temperatura ammissibile

DIMENSIONAMENTO DELLE LINEE ELETTRICHE AEREE

◦ Corde in rame, aldrey e alluminio-acciaio

◦ Calcolo della resistenza e suo riporto in temperatura

◦ Calcolo della reattanza per conduttori in piano e a triangolo

◦ Metodo della massima potenza ammissibile

◦ Massime potenze ammissibili per le varie tipologie di linee

DIMENSIONAMENTO DELLE LINEE ELETTRICHE: MOMENTI AMPEROMETRICI

◦ Metodo dei momenti amperometrici

◦ Linea con carichi distribuiti

◦ Linea con carichi diramati

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◦ Linea alimentata da due estremità

SCHEMI ELETTRICI

◦ Schema topografico dell'installazione

◦ Schema planimetrico dell'impianto elettrico

◦ Schemi complementari (albero della CDT, schema unifilare dei quadri, legenda, ecc.)

CONTENUTI DEL CORSO – ATTIVITÀ' CLIL

L'attività CLIL è stata condotta dal Team CLIL formato dai docenti di TPSEE e SICUREZZA

(prof. Martino Olivieri e il prof. Maurizio Casagranda) e di INGLESE (prof.ssa Michela

Pellegrini Parisi). Il modulo di TPSEE, della durata di 10 ore, ha visto lo studio delle

centrali idroelettriche partendo dalla visita svolta in lingua inglese presso la centrale

idroelettrica di Riva del Garda seguita da spiegazioni e approfondimenti in classe

(brochure con informazioni dettagliate sulla centrale, testi riguardanti il funzionamento di

una centrale idroelettrica). Gli studenti suddivisi in gruppi hanno elaborato delle

presentazioni in Power Point su alcune centrali idroelettriche del Trentino.

CONTENUTI DEL CORSO – ATTIVITÀ PRATICA

L'attività pratica ha permesso di mettere in campo le conoscenze acquisite e di cercare di

realizzare lavori di progettazione secondo normativa e con l'ausilio di software specializzati

in modo da produrre elaborati completi. Le ore dedicate ai progetti d'esame hanno nella

seconda parte dell'anno occupato la quasi totalità delle ore a disposizione della

compresenza per consentire il completamento dei lavori presentati. Attività svolte nelle ore

di compresenza e attività pratiche:

ILLUMINOTECNICA

◦ Progettazione impianti elettrici con software TIPLAN

◦ Descrizione ambiente e importazione file .DXF

◦ Progettazione impianti impianto di illuminazione residenziale con bTicino Tiplan

◦ Progettazione di impianti elettrici

◦ Continuazione dell'impianto di distribuzione residenziale

▪ concetto di punto-punto

▪ concetto di punto-multipunto

◦ Calcolo illuminotecnico col metodo del flusso globale per interni

SENSORI

◦ Sensori e condizionamento segnali

◦ Il sensore di posizione rotativo a tecnologia resistiva

◦ Applicazione come Joystick

MOTORI IN CC E RELATIVI AZIONAMENTI ELETTRICI

◦ Controllo di polarità per circuiti in c.c.

◦ Azionamenti dei motori in continua tramite il ponte H

GRUPPI DI CONTINUITÀ

◦ Generalità e principio di funzionamento in configurazione relè

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◦ Descrizione sistemi con circuiti di controllo a variazione di tensione e di

frequenza

Ideazione progetti d'esame

◦ Descrizione vincoli di progetto

◦ Progetto tesine: WBS per l'organizzazione del lavoro con esempi

◦ Produzione elaborati da consegnare della fase 1

◦ Elaborazione del diagramma di GANTT e criteri di scelta di un motore CC

◦ Inizio progetto della parte costruttiva

◦ Il lavoro in team nelle micro-imprese e considerazioni sulla importanza del lavoro collaborativo

◦ Uso della stampa 3D di alcune parti dei progetti d'esame

◦ disegno con Google SketchUp

METODOLOGIA ADOTTATA

La metodologia adottata come accennato è stata quella della lezione orientata alla

soluzione di problemi (con numerosi esercizi applicativi), quella della didattica laboratoriale

e il cooperative learning, suddividendo la classe in gruppi.

STRUMENTI DI LAVORO

Lezione frontale, LIM, elaboratori elettronici e strumentazione di laboratorio

VERIFICHE E VALUTAZIONI

Le verifiche fin da inizio anno, con adeguata strutturazione in relazione agli argomenti

trattati, sono state condotte con l'ago della bussola orientato a quanto usualmente è

richiesto agli alunni nel corso dell'esame di Stato in termini di conoscenze, abilità e

competenze. Sono effettuate due simulazioni di II prova entrambe corrette utilizzando la

nuova griglia di valutazione, adottata dal dipartimento di elettrotecnica, che verrà proposta

alla commissione esaminatrice.

I Docenti

Integrazione del programma di TPSEE I progetti d'esame presentati dagli alunni della classe sono indicati di seguito:

• Progetto Caveau: Esempio di un locale ad alto livello di sorveglianza con diversi sistemi di rilevamento presenze e controllo intrusione. La tecnologia utilizzata per l'automazione prevede l'uso di sistema a microcontrollore ARDUINO in diverse versioni.

• Progetto Ponte mobile Esempio di automatismo di regolazione del transito fluviale in prossimità di strada su ponte con segnaletica semaforica e con barre di blocco traffico. La tecnologia utilizzata per l'automazione prevede l'uso di sistema a

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microcontrollore ARDUINO UNO.

• Progetto Serra Esempio di automazione e regolazione del microclima all'interno di una serra per floricultura con utilizzo di sensori di temperatura, umidità e illuminamento. Il sistema si avvale di un impianto fotovoltaico e di inseguimento solare. La tecnologia utilizzata per l'automazione prevede l'uso di sistema a microcontrollore ARDUINO UNO.

• Progetto Parcheggio Esempio di automazione e regolazione del traffico per l'accesso ad un'area di parcheggio completo di sistema di segnalazione pubblica. La tecnologia utilizzata per l'automazione prevede l'uso di sistema a microcontrollore ARDUINO UNO.

• Progetto Mixer cocktail Esempio di macchina automatica per la preparazione bevande alcoliche miscelate (cocktail) con diversi dettagli realizzati in tecnologia di stampa 3D. La tecnologia utilizzata per l'automazione prevede l'uso di sistema a microcontrollore ARDUINO.

• Progetto Mano robot Esempio di rilevamento di impulsi sub-cutanei e comando di un modello di mano articolata attraverso micro servomotori. La tecnologia a microcontrollore è affiancata dalla realizzazione di componenti con stampa 3D.

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I.T.E.T. “G. Floriani” – Riva del Garda

a.s. 2016-2017

Classe V A

Corso Elettrotecnica e Sicurezza nel Luogo di Lavoro

DISCIPLINA: Sistemi Elettrici Automatici

prof. Todesco Patrick, prof. D’Agosto Giuseppe

L’orario settimanale disciplinare è di 5 ore, di cui 3 svolte in Laboratorio con l’ausilio

dell’insegnante Tecnico Pratico (ITP).

OBIETTIVI E FINALITÀ

Il corso di sistemi automatici è mirato a fornire agli studenti le conoscenze di base al fine di

renderli capaci nell'analizzare ed interpretare problemi semplici inerenti i sistemi di natura

elettrica. Nelle attività di laboratorio, predominanti anche in funzione delle attitudini

dimostrate dalla classe, si è cercato di trasmettere concetti e pratiche per coloro che

vorranno entrare da subito nel mondo del lavoro supportando lo sviluppo di capacità

progettuali, organizzative e relazionali.

LA CLASSE

La classe è composta da 19 alunni(1 rietente), il gruppo risulta essere disomogeneo e al

suo interno si trovano degli alunni che hanno subito delle bocciature durante il loro

percorso scolastico.

Gli alunni, durante l’anno scolastico, si sono dimostrati poco continui nello studio e in

alcuni casi poco interessati. Ciò nonostante alcuni studenti hanno dimostrato di aver

raggiunto a fine anno livelli di competenza abbastanza alti.

CONTENUTI DEL CORSO

Di seguito vengono elencati i contenuti del programma svolto durante l’anno, con

l’indicazione delle ore che indicativamente sono state dedicate ai diversi argomenti.

Argomenti U.O.

Presentazione del programma 1

Ripasso sulle trasformate di La Place e sulla struttura della f.d.t. 7

Catena di Acquisizione dati 9

Caratteristiche statiche e dinamiche dei trasduttori 10

Amplificatori Operazionali

Generalità

Regole d’oro

Amplificatore invertente e non invertente

10

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Sommatore

Convertitori I-V e V-I

Amplificatori differenziali

Configurazioni per l’eliminazione dell’off-set

Integratore e derivatore

Algebra degli schemi a blocchi:

Blocchi in cascata;

Blocchi in parallelo;

Blocchi in retroazione.

7

Sistemi di controllo

Schema di principio

Classificazione

Confronto tra la risposta a regime tra sistemi a catena aperta e chiusa

del primo e secondo ordine

7

Controllo statico e dinamico: generalità

Determinazione dell’errore a regime

o Sistemi di tipo 0,1,2 con ingresso a gradino, rampa e parabola

4

Stabilità dei sistemi

Definizione di stabilità asintotica, semplice stabilità e instabilità di un

sistema

Legame tra poli e stabilità

Criterio di Routh-Horwitz

4

LABORATORIO

Argomenti U.O.

Presentazione del programma 1

Arduino 17

Labview e MyDaQ: realizzazione di un termostato con LM35 e l’NTC 6

Circuiti con amplificatori operazionali :

Amplificatore invertente

Amplificatore non invertente

Amplificatore differenziale

15

Progetti per l’esame di stato 30

METODOLOGIA ADOTTATA

Lezione frontale, laboratorio: utilizzo di software di simulazione. Lavori di gruppo ed

esecuzione di progetti in laboratorio.

STRUMENTI DI LAVORO

Per lo svolgimento del corso è stato utilizzato il testo (F. Cerri, G. Ortolani, E. Venturi;

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CORSO DI SISTEMI AUTOMATICI per l’articolazione Elettrotecnica degli Istituti Tecnici del

Settore Tecnologico, vol. 2 e 3 Ed. Hoepli) integrato con appositi appunti dalle lezioni ed

esercizi forniti dal docente per lo studio e l’approfondimento di argomenti non presenti nel

testo in adozione. Inoltre sono stati utilizzati: lavagna, LIM, strumentazione di laboratorio,

computer, strumenti multimediali, software applicativi (Autocad, Multisim, LabVIEW),

materiale elettrico.

VERIFICHE E VALUTAZIONI

Le valutazioni durante tutto l’anno scolastico sono state effettuate mediante verifiche

scritte e orali .

Sono state, inoltre, previste due simulazioni di terza prova dell’esame di maturità per

permettere agli studenti di calarsi nel clima d’esame, di cui si allega copia del testo.

Per valutare le verifiche, oltre a far riferimento alle griglie di valutazione decise dal

Dipartimento di Elettrotecnica, si è tenuto conto di quanto segue:

• correttezza e completezza delle informazioni;

• rispetto dei vincoli della traccia;

• analisi dei risultati;

• puntualità nelle consegne;

• impegno (scarso, diligente, rigoroso);

• partecipazione durante le attività di gruppo (marginale, costruttiva,…..).

I Docenti

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I.T.E.T. “G. Floriani” – Riva del Garda

a.s. 2016-2017

Classe V A

Corso Elettrotecnica e Sicurezza nel Luogo di Lavoro

DISCIPLINA: ELETTROTECNICA ED ELETTRONICA-

SICUREZZA NEL LUOGO DI LAVORO

prof. Maurizio Casagranda

L’orario settimanale disciplinare è di 3 ore.

OBIETTIVI E FINALITÀ

Gli obiettivi disciplinari sono quelli di fornire adeguate competenze nell'ambito della

progettazione degli impianti elettrici BT/MT e nella scelta e utilizzo delle apparecchiature

elettriche ed elettro-niche soprattutto in relazione alla sicurezza della progettazione,

costruzione ed esercizio degli impianti e degli utilizzatori elettrici ed elettronici. Da un lato

essi si raggiungono con una didattica problem-based con esercizi di problem-solving,

dall'altra tramite una didattica laboratoriale invitando gli alunni ad applicare le conoscenze

e le abilità da loro acquisite in classe anche nella realizzazione di elaborati progettuali.

Presupposto di base è la necessaria conoscenza degli aspetti teorici connessi alla

sicurezza degli impianti e delle apparecchiatura elettrica, attività che è stata condotta nella

parte iniziale di ogni argomento dando sempre ampio spazio alle applicazioni progettuali

con profusione di esempi, commenti e risposta ai numerosi quesiti posti dagli alunni nel

corso della trattazione teorica e delle relative applicazioni. Il corso ha anche ospitato un

modulo CLIL appositamente studiato per la classe sull'arco elettrico, le correnti di corto

circuito e la loro interruzione.

LA CLASSE

La classe ha recepito la disciplina e i suoi metodi in maniera disomogenea: circa metà

classe ha profuso applicazione e interesse raggiungendo risultati da discreti a eccellenti,

l'altra metà non ha profuso l'impegno necessario raggiungendo risultati da insufficienti a

più che sufficienti. L'attività progettuale, per alcuni alunni, è stata motivante per

l'applicazione delle diverse conoscenze e abilità disciplinari al fine della maturazione delle

competenze necessaria ad affrontare l'esame di Stato. Per altri questa attività è stata

carente e i più, solo nelle ultime settimane, ha parzialmente cambiato atteggiamento. Per

quest'ultima ragione si cercherà, fino all'ultimo giorno di scuola, anche tramite il supporto

dell'attività di sportello pomeridiano, di potenziare le competenze di tutti gli alunni ed in

particolar modo di quelli con basso rendimento.

CONTENUTI DEL CORSO – ATTIVITÀ TEORICO-PROCEDURALE

Nel corso si è cercato di sviluppare negli alunni le competenze necessarie per affrontare

con profitto l'esame di Stato. In particolar modo dopo l'estrazione della materia di TPSEE

come oggetto di seconda prova scritta, nella presente disciplina ad essa strettamente

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correlata e di notevole supporto, si è spinto notevolmente sull'aspetto procedurale-

compilativo sia nelle verifiche scritte che nelle simulazioni di maturità in modo da poter

dare agli alunni un costante feedback sul modo di compilare l'elaborato sia in termini

grafico-tabellari sia per gli aspetti compilativi e di sintesi.

L'attività CLIL è stata condotta dal Team CLIL formato dal docenti di SICUREZZA (prof.

Maurizio Casagranda) e di INGLESE (prof.ssa Michela Pellegrini Parisi). Il modulo di

sicurezza, della durata di 30 ore, ha visto lo studio della dell’arco elettrico e i dispositivi di

interruzione delle correnti di sovraccarico e di corto circuito. Si è cercato di dare una

definizione di arco elettrico e quindi di verificare come funzionano gli interruttori di bassa e

media tensione nel caso di guasto. Durante il corso è stata effettuata una visita allo

stabilimento della multinazionale Aquafil dove sono stati illustrati in inglese i sistemi di

gestione della sicurezza. Infine, la dott.ssa Fabia Miorelli, esperta di energia rinnovabili, ha

presentato la tematica agli studenti in lingua inglese (le parti sottolineate sono state

trattare all'interno del modulo CLIL in lingua inglese).

EFFETTI DELLA CORRENTE ELETTRICA SUL CORPO UMANO

◦ L'effetto della corrente elettrica che attraversa il corpo umano

◦ Curve limite di pericolosità della corrente alternata a 50 Hz

◦ Curve di pericolosità della tensione

▪ Fino a 1000 V

▪ Oltre i 1000 V

◦ Resistenza elettrica del corpo umano

◦ Tensione limite di contatto in condizioni ordinarie

◦ Tensione limite di contatto in condizioni particolari

PROTEZIONE DAI CONTATTI DIRETTI E DAI CONTATTI INDIRETTI

◦ Contatti diretti

◦ Contatti indiretti

◦ Misure di protezione dai contatti diretti

▪ Grado di protezione IP

◦ Misure di protezione dai contatti indiretti nei sistemi TT

◦ Misure di protezione dai contatti indiretti nei sistemi TN

L'INTERRUTTORE DIFFERENZIALE

◦ Principio di funzionamento

◦ Caratteristica di intervento

◦ Tipologie in base alla forma d'onda della corrente differenziale (A, AC, B)

◦ Tipologia in base al tempo di intervento (G, S e temporizzato)

◦ Coordinamento degli interruttori differenziali

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▪ Amperometrico

▪ Cronometrico

L'IMPIANTO DI TERRA

◦ Dispersione della corrente a terra

◦ Varie tipologie di dispersori

◦ Calcolo della resistenza di terra

▪ Dispersone a picchetto

▪ Rete magliata

◦ Dispersori in parallelo

◦ Prescrizioni sui materiali e le sezioni minime dei conduttori di PE

◦ Collettore di terra

ARCO ELETTRICO E CORRENTE DI CORTO CIRCUITO

◦ L'arco elettrico e sue cause

◦ Metodi di interruzione dell'arco elettrico

◦ Sovracorrenti

▪ Sovraccarico

▪ Corto circuito

◦ Andamento della corrente di corto circuito nei primi istanti di tempo dopo il

guasto

◦ Effetti del corto circuito

▪ Termici

▪ Elettrici

▪ Elettrodinamici

CALCOLO DELLA CORRENTE DI CORTO CIRCUITO

◦ Componenti della corrente di corto circuito e loro calcolo

◦ Calcolo della corrente di corto circuito tramite software di simulazione

matematica

◦ Calcolo manuale della corrente di corto circuito con o senza cabina di

trasformazione

▪ guasto monofase

▪ guasto bifase

▪ guasto trifase

◦ Potenza di corto circuito della rete elettrica

◦ Valori caratteristici della potenza di corto circuito della rete elettrica

PROTEZIONE DALLE SOVRACORRENTI PER BASSA E MEDIA TENSIONE

◦ Interruttori magnetotermici per BT

◦ Tipologia e caratteristiche

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▪ Inscatolati

▪ Da barra DIN

◦ Curva caratteristica e significato dei vari parametri

◦ Curve di intervento (B, C, D)

◦ Interruttori regolabili

◦ Potere di interruzione

◦ Coordinamento degli interruttori magnetotermici

◦ Fusibili: tipologie e curve caratteristiche

◦ Protezione salvamotore (interruttore magnetico coordinato con fusibile)

◦ Cenni agli interruttori per media tensione (sotto vuoto, a esafluoruro di zolfo)

COORDINAMENTO DEI CAVI E DEGLI INTERRUTTORI MAGNETOTERMICI

◦ Massima corrente ammissibile in un cavo

◦ Coordinamento dei cavi e degli interruttori in base alla massima corrente

ammessa

◦ Energia specifica passante

◦ Coordinamento dei cavi e degli interruttori in base all'energia specifica

passante

CABINE DI MEDIA TENSIONE

◦ Struttura e caratteristiche

◦ Elementi caratteristici

▪ Dispositivi MT (entra/esci, corna spinterometriche, SPD, celle MT)

▪ Trasformatore MT/BT

In olio

In resina

▪ Dispositivi BT

▪ Protezioni lato MT

▪ Protezione del trasformatore

▪ Protezioni lato BT

◦ Schemi elettrici tipici e caratteristiche dei vari elementi

Nel corso del primo quadrimestre è stato assegnata, a gruppi di 3 o 4 studenti, la

redazione di un progetto di IMPIANTI ELETTRICI IN LUOGHI PARTICOLARI. All'orale

dell'esame di Stato potrà essere richiesto al candidato di parlare della tematica affrontata

dal proprio gruppo, ovvero:

◦ Impianti a maggior rischio in caso di incendio

◦ Locali con pericolo di esplosione

◦ Locali adibiti a uso medico

◦ Piscine

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METODOLOGIA ADOTTATA

La metodologia adottata come accennato è stata quella della lezione orientata alla

soluzione di problemi (con numerosi esercizi applicativi), quella della didattica laboratoriale

e il cooperative learning, suddividendo la classe in gruppi. Nel corso dell'attività didattica

sono state effettuate due uscite didattiche in azienda che hanno visto l'approfondimento

delle tematiche legate alla sicurezza.

STRUMENTI DI LAVORO

Lezione frontale, LIM, elaboratori elettronici

VERIFICHE E VALUTAZIONI

Le verifiche fin da inizio anno, con adeguata strutturazione in relazione agli argomenti

trattati, sono state condotte con l'ago della bussola orientato a quanto usualmente è

richiesto agli alunni nel corso dell'esame di Stato in termini di conoscenze, abilità e

competenze. Sono effettuate due simulazioni di II prova entrambe corrette utilizzando la

nuova griglia di valutazione, adottata dal dipartimento di elettrotecnica, che verrà proposta

alla commissione esaminatrice.

Il Docente