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ISTITUTO STATALE ISTRUZIONE SUPERIORE COD. FISC. 83004740276 “GINO LUZZATTOCOD. SCUOLA VEIS012006 COD.UNIVOCO FATTURAZIONE ELETTRONICA UFUARY PERITO IN AMMINISTRAZIONE FINANZA E MARKETING - PERITO PER IL TURISMO - TECNICO AZIENDALE - TECNICO SOCIO SANITARIO - SERALE PER TECNICO SOCIO SANITARIO EUCIP - ICDL Via Galileo Galilei 5 30026 Portogruaro (VE) - infoline 042174815 - 042171202 - fax 0421760560 [email protected] www.isisluzzatto.gov.it - [email protected] DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DELLA CLASSE QUINTA A SSS CORSI IDA SECONDO LIVELLO TERZO PERIODO DIDATTICO

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ISTITUTO STATALE ISTRUZIONE SUPERIORE

COD. FISC. 83004740276 “GINO LUZZATTO” COD. SCUOLA VEIS012006

COD.UNIVOCO FATTURAZIONE ELETTRONICA UFUARY PERITO IN AMMINISTRAZIONE FINANZA E MARKETING - PERITO PER IL TURISMO - TECNICO AZIENDALE - TECNICO SOCIO SANITARIO - SERALE PER TECNICO SOCIO SANITARIO

EUCIP - ICDL Via Galileo Galilei 5 – 30026 Portogruaro (VE) - infoline 042174815 - 042171202 - fax 0421760560

[email protected] www.isisluzzatto.gov.it - [email protected]

DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DELLA CLASSE

QUINTA A SSS

CORSI IDA SECONDO LIVELLO

TERZO PERIODO DIDATTICO

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Istruzione professionale Settore Servizi

Indirizzo di studio: “Servizi Socio-Sanitari”

Anno Scolastico 2017-2018

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SEZIONE SERALE

Il percorso formativo per l'educazione dell'adulto (EDA), in orario pomeridiano e serale, nasce dalla

necessità di dare risposte concrete a bisogni espressi dal territorio: enti e aziende che si occupano dei

servizi alla persona che hanno manifestato l’esigenza di riqualificare il proprio personale e di formarne di

nuovo. Inoltre, un numeroso e variegato gruppo di adulti richiede una formazione specifica nel settore

socio-sanitario per consolidare il proprio inserimento lavorativo, per migliorare le proprie prospettive di

carriera o per ricollocarsi nel mondo del lavoro.

Il Corso per Adulti è rivolto a:

1. adulti che intendono migliorare e potenziare la propria condizione e preparazione sul piano culturale e

professionale;

2. lavoratori usciti prematuramente dal sistema dell'istruzione;

3. adulti non occupati o in attesa di nuova occupazione che intendono migliorare e/o integrare la propria

preparazione con un titolo di studio ulteriore e/o superiore;

4. giovani e adulti stranieri che intendono conseguire un titolo di studi e/o un percorso di certificazioni nel

nostro Paese.

La formazione degli adulti ha come finalità:

1. la riduzione della dispersione scolastica;

2. la riqualificazione di giovani e adulti privi di professionalità aggiornata e adeguata alle richieste del

mercato del lavoro attuale e, per i quali, la licenza media o i percorsi scolastici superiori interrotti

rappresentano un ostacolo alla piena realizzazione delle proprie aspettative e dei propri obiettivi

professionali e personali;

3. la riconversione professionale di adulti già inseriti in ambito lavorativo che desiderano ripensare o

ricomporre la propria identità professionale o vogliono intraprendere nuove professioni in ambiti diversi.

Il corso serale offre:

1. una riduzione dell’orario settimanale in cinque giorni, dal lunedì al venerdì;

2. percorsi formativi individualizzati sia attraverso il riconoscimento di crediti formativi sulla base delle

competenze già acquisite che a seguito di percorsi di studio compiuti e certificati da titoli conseguiti in

Istituti statali o parificati (crediti formali) e/o presso enti formativi diversi (crediti non formali) e/o delle

esperienze maturate in ambito lavorativo o nei contesti di vita, coerenti con l’indirizzo di studio (crediti

informali). I crediti, in una o più discipline, determinano l’esonero dalla frequenza scolastica di tali

discipline, riducendo il monte ore annuale del corso;

4. l’adozione di metodologie didattiche che valorizzano le esperienze culturali e professionali dei corsisti;

5. l’attività costante di tutoring svolta dal coordinatore e dai docenti del consiglio di classe per sostenere i

singoli corsisti in presenza di difficoltà o incertezze rispetto al loro inserimento nel sistema scolastico;

6. l’attivazione di strategie idonee a colmare eventuali carenze culturali.

PROFILO PROFESSIONALE

Il "Tecnico per i servizi socio-sanitari" possiede le competenze necessarie per organizzare ed attuare

interventi adeguati alle esigenze socio-sanitarie di persone e comunità per la promozione della salute e del

benessere bio- psico-sociale.

In particolare, egli è in grado di:

· partecipare alla rilevazione dei bisogni socio-sanitari del territorio attraverso l'interazione con soggetti

istituzionali e professionali;

· rapportarsi ai competenti Enti pubblici e privati anche per orientare l'utenza verso idonee strutture;

· intervenire nella gestione dell'impresa sociosanitaria e nella promozione di reti di servizio per attività di

assistenza e di animazione sociale;

· applicare la normativa vigente relativa alla privacy e alla sicurezza sociale e sanitaria;

· organizzare interventi a sostegno dell'inclusione sociale di persone, comunità e fasce deboli;

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· interagire con gli utenti del servizio e predisporre piani individualizzati di intervento;

· individuare soluzioni corrette ai problemi organizzativi, psicologici e igienico-sanitari della vita

quotidiana;

· affrontare problemi relativi alla non autosufficienza e alla disabilità;

· utilizzare metodi e strumenti di valutazione e monitoraggio della qualità del servizio erogato nell'ottica

del miglioramento e della valorizzazione delle risorse;

. documentare il proprio lavoro e redigere relazioni tecniche.

COMPETENZE

A conclusione del percorso quinquennale, il diplomato dei Servizi Socio-Sanitari consegue i risultati di

apprendimento di seguito specificati in termini di competenze:

1. Utilizzare metodologie e strumenti operativi per collaborare a rilevare i bisogni socio-sanitari del

territorio e concorrere a predisporre ed attuare progetti individuali, di gruppo e di comunità.

2. Gestire azioni di informazione e di orientamento dell’utente per facilitare l’accessibilità e la fruizione

autonoma dei servizi pubblici e privati presenti sul territorio.

3. Collaborare nella gestione di progetti e attività dell’impresa sociale ed utilizzare strumenti idonei per

promuovere reti territoriali formali ed informali.

4. Contribuire a promuovere stili di vita rispettosi delle norme igieniche, della corretta alimentazione e

della sicurezza, a tutela del diritto alla salute e del benessere delle persone.

5. Utilizzare le principali tecniche di animazione sociale, ludica e culturale.

6. Realizzare azioni, in collaborazione con altre figure professionali, a sostegno e a tutela della persona

con disabilità e della sua famiglia, per favorire l’integrazione e migliorare la qualità della vita.

7. Facilitare la comunicazione tra persone e gruppi, anche di culture e contesti diversi, attraverso

linguaggi e sistemi di relazione adeguati.

8. Utilizzare strumenti informativi per la registrazione di quanto rilevato sul campo.

9. Raccogliere, archiviare e trasmettere dati relativi alle attività professionali svolte ai fini del

monitoraggio e della valutazione degli interventi e dei servizi.

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PRESENTAZIONE DELLA CLASSE

(omissis)

METODO DI LAVORO DEL CONSIGLIO DI CLASSE

Il Consiglio di classe, all’inizio dell’anno scolastico, ha individuato gli obiettivi educativi trasversali che

sono stati raggiunti in modo differenziato dai Corsisti. Ha provveduto, altresì, all’individuazione dei

metodi e dei mezzi di insegnamento, delle tipologie di verifica nonché degli spazi in cui doveva essere

svolta l’attività didattica, ai quali tutti i docenti si sono adeguati.

Lo svolgimento dei programmi è avvenuto sulla base dei piani di lavoro delle singole discipline, pur

avendo apportato delle riduzioni degli obiettivi generali in itinere per le motivazioni sopra illustrate.

L’attività di recupero delle insufficienze è stata organizzata in itinere.

ATTIVITA’ CURRICULARI ED EXTRACURRICULARI

Il percorso di studi del quinto anno è stato strutturato in 22 ore di frequenza settimanale. La classe ha

partecipato, nei diversi anni scolastici, alle seguenti attività:

• Seminario laboratoriale “Cinema e demenza, l’arte e la cura, oltre i luoghi comuni” – Dr.

Ferdinando Schiavo (neurologo)

Nel corso del seminario sono state affrontate le variabilità dei quadri clinici delle demenze, mettendo

in rilievo i punti critici su cui è necessario dibattere perché i luoghi comuni non diventino opinione

diffusa e poi certezza.

Si è parlato, inoltre, dello scenario attuale e futuro di fragilità legata all’invecchiamento che si sta

determinando progressivamente a livello mondiale.

Alcune scene tratte da film sono state lo spunto per analisi, riflessioni, commenti e approfondimenti.

• Seminario laboratoriale “Comunicare, registrare, condividere, far sapere: le fondamenta di

un’équipe” – Sig. Giovanni Tursi (animatore sociale e operatore socio-sanitario)

Il seminario è stato incentrato sull’attività e le caratteristiche delle équipe multidisciplinari in ambito

socio-sanitario.

• Incontro/Lezione “Diagnosi funzionale e pratiche osservative per la progettazione di percorsi di

assistenza e riabilitazione per bambini e adulti con disabilità” – Dr.ssa Elisabetta Lazzaro

(fisioterapista, educatrice e terapista occupazionale)

Durante l’incontro si è parlato della preparazione alla progettazione di interventi di assistenza e di

riabilitazione per adulti e bambini con disabilità.

• Incontro/Testimonianza “La famiglia, i servizi, le reti territoriali: un’alleanza strategica. La storia

di Christopher e la paralisi cerebrale infantile” – Sig.ra Nicolina Angeli (genitore di un ragazzo

con disabilità)

La relatrice, madre di un ragazzo disabile, ha raccontato la storia di suo figlio e della famiglia, i

rapporti con i servizi socio-sanitari e con le reti territoriali, attraverso la testimonianza della sua

esperienza diretta.

• Visita guidata al museo della storia della medicina di Padova.

• Visita guidata alla mostra su Galileo Galilei: “Rivoluzione Galileo - L’Arte incontra la Scienza”,

palazzo del Monte di Pietà di Padova.

• Visione del DVD con un Documentario di V. Andreoli “Basaglia e la Psichiatria nella società”

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Il documentario, con spiegazione dello psichiatra V. Andreoli, è incentrato sulla malattia mentale e

sulla Legge quadro 180/1978, la Legge Basaglia, che ha imposto la chiusura dei manicomi e ha

regolamentato il trattamento sanitario obbligatorio istituendo i Servizi di igiene mentale pubblici. •

Convegno “IVA in edilizia e problematiche inerenti il Reverse Charge”. Associazione nazionale

Tributaristi L.A.P.E.T. Sede Provinciale di Udine – Relatore Gianfranco Costa.

Visione dei seguenti film, al termine dei Moduli studiati, come approfondimento e/o integrazione dei

contenuti proposti:

• “L’ospite inatteso” di Thomas McCarthy (2007), sull’immigrazione negli USA.

• “A dangerous method” di David Cronenberg del 2011, un film sui rapporti tra discepolo e maestro

e tra paziente e analista e la complessità della psiche umana.

• “Rain man” (1988) di Barry Levinson, sull’autismo.

• “L’onda”, di Dennis Gansel (2008), film su un esperimento sociale condotto negli Stati Uniti sotto

forma di un gioco d'azione.

• “Christiane F. Noi i ragazzi dello zoo di Berlino”, di Uli Edel (1981), film sulla tossicodipendenza.

• “Pulce non c’è”, di Giuseppe Bonito (2012), film sull’autismo.

• "Ausmerzen. Vite indegne di essere vissute" di M. Paolini, opera teatrale sull’eugenetica nazista

in occasione del Giorno della Memoria.

CRITERI E STRUMENTI DI VALUTAZIONE

Per quanto riguarda i criteri di misurazione e di valutazione, tutti i docenti si sono attenuti alle modalità

esposte nel PTOF.

Le tipologie delle verifiche sono state dirette ad accertare la conoscenza dei contenuti, l’acquisizione dei

linguaggi specifici e il conseguimento di adeguate capacità di collegamento, sintesi, rielaborazione e

applicazione dei concetti.

I modelli di verifica utilizzati sono stati i seguenti:

• UDA disciplinari e interdisciplinari

• colloqui orali individuali e/o di gruppo;

• prove scritte, anche con quesiti a risposta aperta;

• prove strutturate e semi-strutturate;

• prove pratiche;

• interrogazione dialogata con la classe;

• simulazioni delle prove d’esame.

La verifica e la valutazione nei confronti di un’utenza adulta sono state un controllo del percorso

formativo al fine sia di rilevare e correggere errori rilevati nel processo di apprendimento, sia di favorire

corretti comportamenti autovalutativi da parte dei Corsisti.

Le valutazioni dei docenti, pertanto, non si sono limitate a una misurazione delle prestazioni scolastiche,

ma hanno anche cercato di valorizzare quanto più possibile le esperienze professionali acquisite,

l’impegno, la partecipazione, l’interesse, la frequenza alle lezioni e la progressione rispetto ai livelli di

partenza.

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SIMULAZIONI DELLE PROVE D’ESAME

Durante il corso dell’anno, come previsto, sono state effettuate n. 2 Simulazioni della Prima Prova

(8 febbraio 2018 – 23 aprile 2018), n. 3 della Seconda Prova (22 febbraio 2018 – 6 aprile 2018 – 22

maggio 2018) e n. 3 simulazioni della terza prova scritta, come di seguito specificato:

Data Discipline coinvolte Strumenti concessi

26/02/2018

• Diritto e Legislazione socio-sanitaria

• Lingua inglese

• Matematica

• Igiene e Cultura Medica

Dizionario della lingua italiana

Dizionario bilingue inglese e Tedesco

Calcolatrice non

programmabile e non

grafica

23/03/2018

• Igiene e Cultura Medica

• Lingua Inglese

• Matematica

• Tecnica amministrativa ed Economia

sociale

16/05/2018

(omissis)

Il tempo concesso per la terza prova scritta è stato di 180 minuti per ciascuna simulazione.

In tutte le occasioni il Consiglio di classe ha prescelto la tipologia B.

Per i testi e le griglie di valutazione adottate si rimanda alle schede allegate.

Si effettuerà anche una Simulazione del Colloquio d’esame, con docenti esterni al Consiglio di Classe

per le discipline previste: Psicologia generale e applicata, Lingua inglese, Igiene e Cultura Medica in data

4 giugno 2018.

Per i testi e le griglie di valutazione adottate si rimanda alle schede allegate.

CRITERI PER LA QUANTIFICAZIONE DEI CREDITI SCOLASTICI E FORMATIVI

Per l’attribuzione del credito scolastico si prenderà in considerazione la valutazione del grado di

preparazione complessiva raggiunto dal corsista.

All’interno della banda di oscillazione del credito attribuito, prevista in base alla media dei voti, si tiene

conto:

- interesse, impegno, partecipazione e frequenza all’attività didattica;

- partecipazione a eventuali attività complementari ed integrative, ritenute coerenti con il tipo di corso

cui si riferisce l’esame.

Per l’attribuzione del credito formativo si prenderanno in considerazione esperienze documentate

acquisite al di fuori della scuola, che contribuiscono comunque alla crescita culturale del corsista, ritenute

coerenti con il tipo di corso seguito.

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PARTE B

RELAZIONI E PROGRAMMI SVOLTI DELLE SINGOLE DISCIPLINE

PROGRAMMI SVOLTI E PROFITTO COMPLESSIVO RAGGIUNTO

A.S. 2017/2018

1. Igiene e Cultura medico-sanitaria

2. Italiano

3. Storia

4. Diritto e Legislazione socio-sanitaria

5. Psicologia generale e applicata

6. Lingua inglese

7. Lingua tedesca

8. Matematica

9. Tecnica amministrativa ed Economia sociale

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Scheda informativa per la Terza Prova scritta e la conduzione del colloquio

Disciplina: Igiene e Cultura Medico Sanitaria

Docente: Chiara Baradello

Libro di testo adottato: Igiene e cultura medico-sanitaria Organizzazione dei servizi socio-sanitari, S.

Barbone, P. Alborino, Franco Lucisano Editore, 2014

Altri testi e materiali integrativi: “La Demenza di Alzheimer questa sconosciuta…” Ass. Alzheimer Ud, a

cura del Neurologo dott. Ferdinando Schiavo - Dispense su Ictus cerebrale, a cura del Neurologo dott.

Ferdinando Schiavo.

Materiale divulgativo: Sito Italiano Malattia di Parkinson http://www.parkinson.it/morbo-di-parkinson.html,

LICE Lega Italiana contro l’Epilessia, Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie: Centro di Referenza

Nazionale per gli interventi assistiti dagli animali (Pet therapy) , Associazione Dynamo Camp Onlus per settore

dell’assistenza sociale e socio-sanitaria http://www.dynamocamp.org., Associazione DEMAISON per il

cohousing o coabitazione assistita in piccoli nuclei residenziali http://www.demaison.it, Centro Clinico NEMO

(NEuroMuscular Omnicentre) è un Centro Clinico ad alta specializzazione, pensato per rispondere in modo

specifico alle necessità di chi è affetto da malattie neuromuscolari, http://centrocliniconemo.it, IL NOCE

associazione di volontariato per la tutela dei minori in difficoltà familiare e per intervenire nell’opera di

prevenzione del disagio sociale ed educare e valorizzare gli atteggiamenti che creano una cultura di pace e

solidarietà http://www.ilnoce.it , L’arteterapia http://www.arteterapia.it .

Profitto complessivo raggiunto dalla classe

(omissis)

Macroargomenti svolti durante l’anno:

UD n. 1 Bisogni socio-sanitari dell’utenza e della comunità

Il concetto di bisogno.

I bisogni socio-sanitari.

L’analisi dei bisogni socio-sanitari, quantitativa e qualitativa. Il piano di zona.

Il rapporto tra bisogno, domanda e offerta di servizi.

La valutazione della soddisfazione, dell’efficienza e dell’efficacia del servizio.

UD n. 2 Organizzazione dei servizi socio-sanitari e delle reti informali

L’organizzazione del Servizio Socio Sanitario Nazionale (SSN).

I Livelli Essenziali di Assistenza (LEA).

Le USL, i distretti sanitari di base, le ASL e le Aziende Ospedaliere.

L’accesso alle prestazioni sanitarie: la scelta del medico di fiducia, la tessera sanitaria, le visite mediche

ambulatoriali e a domicilio e urgenti, l’assistenza specialistica e i ricoveri ospedalieri, le emergenze, la

prescrizione dei farmaci e la classificazione.

I servizi sociali e socio-sanitari.

I Livelli Essenziali di Assistenza Sociale: segretariato sociale, consultorio famigliare, procreazione

medicalmente assistita, sert, dipartimento salute mentale, neuropsichiatria infantile e dell’adolescenza, unità

multidisciplinari.

L’ICF, la diagnosi funzionale, il PDF, il PEI.

L’assistenza agli anziani: domiciliare, l’ADI, ospedalizzazione domiciliare, centri diurni-notturni, RSA,

coabitazione assistita.

Il concetto di rete, reti formali e informali, l’organizzazione ed il lavoro in rete.

UD n. 3 Progetti d’intervento

Elaborare un progetto e individuarne le fasi.

Il progetto d’intervento sui minori con diagnosi di PCI.

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Il progetto d’intervento integrato per soggetti con diagnosi di demenza e, in particolare, di Malattia di

Alzheimer.

UD n. 4 Il percorso riabilitativo

Le caratteristiche, gli obiettivi, le scale di valutazione dei percorsi riabilitativi motori, vascolari, cognitivi.

UD n. 5 Rilevazione dei bisogni, delle patologie e delle risorse dell’utenza e del territorio

Le principali fonti di dati (es. ISTAT).

Il Nuovo Sistema Informativo Sanitario (NSIS): caratteristiche generali.

Patologie e studi epidemiologici (cenni)

UD n. 9 L’Infanzia consolidamento conoscenze

Contenuti: Punteggio Apgar, controlli neonatali e screening.

Elementi di pediatria e puericultura: definizione, caratteristiche della Crescita e dello Sviluppo e fattori che li

influenzano. Sviluppo cognitivo (cenni) e motorio del bambino.

Alcune semplici misure di sicurezza. Valutazione del bambino. Uso dei farmaci in età evolutiva.

Epidemiologia e profilassi di alcune patologie infantili: otite media, meningite, traumi cranici, paramorfismi

e dismorfismi vertebrali, valgismo e varismo, Displasia Congenita dell’anca, scoliosi, ipercifosi, iperlordosi.

Le epilessie, le P.C.I.: principali tipologie.

UD n. 10 La Senescenza

Contenuti. Aspetti biologici e demografici dell’invecchiamento.

Le principali trasformazioni anatomo-patologiache dell’invecchiamento: modificazione di organi ed apparati

nella senescenza.

Caratteristiche specifiche di alcune malattie nella senescenza: funzione respiratoria (BPCO), funzione

cardiocircolatoria (infarto del miocardio, angina pectoris), funzione neuromotoria (ictus cerebrale, T.I.A.),

locomozione (osteoporosi, artrosi senile), incontinenza, piaghe da compressione.

Invecchiamento cerebrale: invecchiamento cerebrale patologico, demenze, encefalopatia vascolare, demenza

di Alzheimer, Demenza a Corpi di Levy, MID (generalità), malattia di Parkinson, depressione.

Conoscenza delle problematiche legate all’invecchiamento: gli aspetti biologici della senescenza, le

principali affezioni.

Principali servizi socio - sanitari di assistenza, tecniche di riabilitazione cognitiva e di gestione (ROT, la

terapia della bambola, Musicoterapia e Arteterapia, Pet-Therapy).

UD n. 11 La Disabilità - consolidamento conoscenze

Disabilità fisica: caratteristiche e classificazione, distrofie muscolari (distrofia muscolare di Duchenne,

sclerosi multipla, cenni).

Disabilità psichica: ritardo mentale, QI, sindrome di Down.

Sindrome di Turner, sindrome di Klinefelter, Sindrome X fragile.

Dopo il 15 maggio:

UD n.6 Le figure professionali in ambito socio-sanitario

Le figure professionali dei servizi socio-sanitari e le rispettive competenze (assistente sociale e sanitario,

fisioterapista, infermiere, oss, terapista occupazionale, educatore, neuropsichiatra, fisiatra, neurologo, geriatra,

logopedista, psicologo).

Etica e codice deontologico: cenni. Il volontariato: cenni.

UD n. 7 Metodologia sanitaria e sociale Il lavoro sociale e sanitario.

La relazione di aiuto.

La metodologia del lavoro socio-sanitario.

La comunicazione (principali aspetti).

Il colloquio (principali aspetti).

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UD n. 8 Educazione alla salute

Concetto di educazione alla salute.

Progettare un intervento di educazione sanitaria.

Esempi nell’ambito delle dipendenze e dell’educazione alimentare.

Abilità

UD n. 1 Bisogni socio-sanitari dell’utenza e della comunità

Saper riconoscere, distinguere e classificare bisogni socio-sanitari degli utenti nei diversi contesti e nelle comunità,

individuare gli ambiti di intervento. Distinguere bisogni e domande

UD n. 2 Organizzazione dei servizi socio-sanitari e delle reti informali

Saper indicare i principi di base del SSN, i servizi forniti dalle ASL; saper spiegare come si accede alle prestazioni

socio-sanitarie. Riconoscere e sapersi orientare all’interno dei gli ambiti di intervento, saper fornire assistenza ad

anziani, disabili e alle loro famiglie, per accedere ai servizi socio sanitari. Saper riconoscere i soggetti che forniscono

i servizi socio-sanitari.

UD n. 3 Progetti d’intervento

Saper identificare le fasi della progettazione e gestione di un piano di intervento; saper definire e distinguere le PCI,

le Demenze, e i segni- sintomi prodromici, saper impostare un’analisi dei bisogni e saper utilizzare test valutativi

funzionali e tracciare il percorso riabilitativo per i soggetti in difficoltà.

Saper riconoscere anche i bisogni dei famigliari e dei caregiver.

Indicare il percorso dei servizi per la presa in carico.

UD n. 4 Il percorso riabilitativo

Riconoscere le strategie utili da utilizzare nella riabilitazione, e assistere durante la loro realizzazione.

Comprende le diverse problematiche di un percorso riabilitativo, interpretare e comprendere i bisogni specifici della

persona in riabilitazione-

Indicare gli obiettivi delle diverse tecniche riabilitative e saper accompagnare la persona nello svolgimento delle

attività.

Orientare l'utenza in ambito sanitario.

Identificare elementi e fasi della progettazione e gestione di un piano d'intervento riabilitativo.

UD n. 5 Rilevazione dei bisogni, delle patologie e delle risorse dell’utenza e del territorio

Saper descrivere i principali compiti dell’ISTAT, saper indicare le principali fonti dei dati.

Indicare gli obiettivi del NSIS e classificare gli studi epidemiologici.

Identificare i metodi per la rilevazione delle informazioni, recuperare dati on-line dai siti ufficiali.

UD n. 9 L’Infanzia consolidamento conoscenze

Saper descrivere l’accrescimento somatico e i più rilevanti processi fisiologici in ambito neonatale e nella prima

infanzia; nell'ambito delle proprie conoscenze, saper riconoscere alcuni sintomi patologici; saper individuare le

principali azioni di prevenzione; affiancare i genitori nell’accudimento e nella tutela del proprio figlio.

Saper orientare l'utenza in ambito sanitario. Riconoscere i fattori eziologici delle malattie che portano a disabilità.

Individuare i parametri di valutazione dello stato di salute funzionale.

UD n. 10 La Senescenza

Saper riconoscere, indicare e utilizzare alcune tecniche per l'assistenza socio-sanitaria agli anziani, anche in caso

di patologie. Analizzare e confrontare dei dati; ricercare, nell'ambito delle proprie conoscenze, i possibili segni

prodromici di una patologia. Saper riconoscere le principali patologie dell'età senile.

Affiancare i sanitari, i familiari, il caregiver nell'assistenza quotidiana dell'anziano sapendo interpretare in modo

adeguato ruolo e professionalità, sapendo organizzarsi nelle azioni e utilizzando una comunicazione adeguata e

anche conoscendo la terminologia specifica.

Saper osservare ed indicare alcune modificazioni a carico di organi e apparati nell’anziano, e riconoscere le

trasformazioni fisiologiche e quelle patologiche nell’anziano. Monitorare l’evoluzione delle patologie.

Orientare l'utenza in ambito sanitario (ortopedico, neurologico, fisioterapico, infermieristico);

Identificare elementi e fasi della progettazione e gestione di un piano d'intervento adeguato ai bisogni dell’anziano.

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UD n. 11 La Disabilità - consolidamento conoscenze

Riconoscere alcune tecniche per l'assistenza sanitaria delle persone disabili, i loro bisogni sociosanitari, identificare

elementi e fasi della progettazione e gestione di un piano d’intervento in base ai bisogni individuati e riconoscere le

fasi e le procedure d’intervento; riconoscere l’eziologia delle malattie che portano a disabilità e gli aspetti

psicobiologici; attuare principali interventi di educazione alla salute rivolti agli utenti e ai loro familiari; affiancare

i sanitari e i familiari (affiancare il caregiver) nell'assistenza quotidiana sapendo interpretare in modo adeguato ruolo

e professionalità; monitorare il livello di evoluzione delle patologie. Saper orientare in ambito sanitario e negli

interventi di prevenzione e in particolare quella terziaria. Individuare i parametri di valutazione dello stato di salute

funzionale.

Individuare le strategie e gli strumenti più opportuni ai fini della prevenzione.

Dopo il 15 maggio:

UD n. 6 Le figure professionali in ambito socio-sanitario

Saper riconoscere e distinguere ruoli, mansioni, competenze delle diverse figure professionali.

Orientarsi all’interno delle strutture e dei servizi socio-sanitari.

Fornire assistenza per l’accesso in modo specifico e dedicato.

UD n. 7 Metodologia sanitaria e sociale Comprendere la relazione di aiuto e descriverne il contesto comunicativo.

Saper realizzare una comunicazione efficace, saper gestire conflitti, assumersi responsabilità.

Sapersi confrontare con gli altri; sapersi posizionare nell’équipe educativa ed assistenziale agendo in relazione al

proprio ruolo in modo collaborativo.

Saper prestare assistenza alla persona in

modo professionale.

UD n. 8 Educazione alla salute

Saper distinguere obiettivi e finalità nei progetti di educazione alla salute. Indicare le diverse fasi che caratterizzano

la progettazione socio-sanitaria.

Progettare interventi di educazione alla salute individuando i destinatari all’interno del territorio per favorire un

sano stile di vita finalizzato al benessere.

Competenze

Le Competenze che nelle diverse Unità d’apprendimento sono state declinate per cercare di far acquisire

i contenuti disciplinari in modo da svilupparle, fanno riferimento alle Linee guida e in particolare

prevedono:

1. Redigere relazioni tecniche e documentare le attività individuali e di gruppo relative a situazioni

professionali

2. Utilizzare metodologie e strumenti operativi per collaborare a rilevare i bisogni socio-sanitari del

territorio e concorrere a predisporre ed attuare progetti individuali, di gruppo e di comunità

3. Contribuire a promuovere stili di vita rispettosi delle norme igieniche, della corretta alimentazione e

della sicurezza, a tutela del diritto alla salute e del benessere delle persone

4. Facilitare la comunicazione tra persone e gruppi, anche di culture e contesti diversi, attraverso

linguaggi e sistemi di relazione adeguati

5. Utilizzare strumenti informativi per la registrazione di quanto rilevato sul campo

6. Raccogliere, archiviare e trasmettere dati relativi alle attività professionali svolte ai fini del

monitoraggio e della valutazione degli interventi e dei servizi

Metodologie e strumenti

Lezione frontale esplicativa con eventuale utilizzo di sussidi digitali e informatici.

Lettura, analisi e commento schede di lavoro fornite dall'insegnante.

Ricerche guidate e lavori nel piccolo gruppo con restituzione in plenaria.

Analisi e studio di casi e testimonianze dirette.

Classe rovesciata

Attività laboratoriale

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Strumenti didattici:

Libri di consultazione e fotocopie, riviste e testi di vario genere, Presentazioni in ppt, materiale filmico e

PC

Libro di testo adottato: Igiene e cultura medico-sanitaria Organizzazione dei servizi socio-sanitari. S.

Barbone, P. Alborino, Franco Lucisano Editore, 2014

Altri testi e materiali integrativi: “La Demenza di Alzheimer questa sconosciuta…” Ass. Alzheimer Ud,

a cura del Neurologo dott. Ferdinando Schiavo - Dispense su Ictus cerebrale, a cura del Neurologo dott.

Ferdinando Schiavo.

Materiale divulgativo: Sito Italiano Malattia di Parkinson http://www.parkinson.it/morbo-di-

parkinson.html, LICE Lega Italiana contro l’Epilessia, Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle

Venezie: Centro di Referenza Nazionale per gli interventi assistiti dagli animali (Pet therapy) ,

Associazione Dynamo Camp Onlus per settore dell’assistenza sociale e socio-sanitaria

http://www.dynamocamp.org., Associazione DEMAISON per il cohousing o coabitazione assistita in

piccoli nuclei residenziali http://www.demaison.it, Centro Clinico NEMO (NEuroMuscular Omnicentre)

è un Centro Clinico ad alta specializzazione, pensato per rispondere in modo specifico alle necessità di

chi è affetto da malattie neuromuscolari, http://centrocliniconemo.it, IL NOCE associazione di

volontariato per la tutela dei minori in difficoltà familiare e per intervenire nell’opera di prevenzione del

disagio sociale ed educare e valorizzare gli atteggiamenti che creano una cultura di pace e solidarietà

http://www.ilnoce.it , L’arteterapia http://www.arteterapia.it .

Tipologie di verifica

Sono state svolte prove semi-strutturate e nelle simulazioni per le prove d’Esame di Stato sono state

somministrate tre domande aperte.

Tipo di Prove svolte durante l’anno I periodo II periodo

Scritta 2 3

Orale (o scritta valida per orale) 1 1

Attività di recupero

Sono state svolte in itinere

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Scheda informativa per la conduzione del colloquio

DISCIPLINA: ITALIANO DOCENTE: DONELLO ANDREA

Profitto complessivo raggiunto dalla classe

(omissis)

Libro di testo adottato:

M. Sambugar – G. Salà, LM-Letteratura Modulare, Il Novecento, La Nuova Italia

Altri testi e materiali integrativi: dispense

Programma svolto:

UD 1: IL NATURALISMO E IL VERISMO

Giovanni Verga (Le opere; Il pensiero)

Lettura e analisi di:

La lupa (da “Vita dei Campi”)

Nedda (da “Novelle rusticane”)

La famiglia Toscano (da "I Malavoglia")

Conoscenza sintetica di “Mastro Don Gesualdo”.

UD 2: IL SIMBOLISMO POETICO E LA LIRICA DECADENTE

Profilo della vita e del pensiero degli autori:

1) Gabriele D’Annunzio (La vita; Le opere; Il pensiero e la poetica)

Lettura e analisi di:

Ritratto di un esteta: Andrea Sperelli (da “Il piacere”);

La sera fiesolana (da “Laudi del cielo della terra del mare e degli eroi, Alcyone”);

La pioggia nel pineto (da “Laudi del cielo della terra del mare e degli eroi, Alcyone”);

2) Giovanni Pascoli (Le opere; Il pensiero e la poetica)

Lettura e analisi di:

da “Myricae”:

X Agosto;

L’assiuolo;

Il tuono;

Lavandare

Novembre

Temporale

Dai “Canti di Castelvecchio”:

La mia sera.

Da “Il fanciullino”:

Il fanciullino e il poeta

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3) La poesia crepuscolare e futurista

G. Gozzano: Totò Merumeni (da “I colloqui”);

F. T. Marinetti: Il bombardamento di Adrianopoli (da “Zang Tumb Tumb”)

UD 3: IL ROMANZO TRA LA FINE DELL’OTTOCENTO E L’INIZIO DEL NOVECENTO

1) L. Pirandello (Vita, pensiero e poetica) Lettura e analisi di:

Il sentimento del contrario (da “L’umorismo”);

La patente (da “Novelle per un anno”)

Il treno ha fischiato (da “Novelle per un anno”)

Cambio treno; L’amara conclusione: io sono il fu Mattia Pascal (da “Il fu Mattia Pascal”)

Il naso di Moscarda (da “Uno, Nessuno e Centomila”)

La condizione di “personaggi” (“Sei personaggi in cerca d’autore”)

2) I. Svevo (Pensiero e poetica).

I contenuti di Una vita; Senilità

Lettura e analisi de “La coscienza di Zeno:

L’ultima sigaretta

Un rapporto conflittuale

Il trionfo di Zeno

Una catastrofe inaudita

UD 4: LA LETTERATURA IN ITALIA TRA LE DUE GUERRE

Profilo della vita e del pensiero degli autori

1) G. Ungaretti (Vita, pensiero e poetica)

Lettura e analisi di testi da:

“L’Allegria”

Veglia;

Soldati;

I Fiumi

Mattina.

Il porto sepolto

Sono una creatura

San Martino del Carso

“Il dolore”:

Non gridate più

2) E. Montale (Pensiero e poetica).

Lettura e analisi di testi da:

“Ossi di seppia”:

I limoni

Meriggiare pallido e assorto;

Spesso il male di vivere ho incontrato;

Non chiederci la parola;

Cigola la carrucola del pozzo

Forse un mattino andando

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da “Le Occasioni”:

Non recidere, forbice, quel volto

Da “La bufera e altro”

La bufera

3) U. Saba (Vita, pensiero e poetica)

Lettura e analisi di poesie dal “Canzoniere”:

La capra

Amai

Ulisse

4) L’Ermetismo (caratteri generali); S. Quasimodo

Lettura e analisi di:

Ed è subito sera (da “Acque e terre”);

Alle fronde dei salici (da “Giorno dopo giorno”)

5) Il romanzo italiano tra le due guerre (cenni su alcuni autori)

E. Vittorini: L’arrivo al paese natale (da: “Conversazione in Sicilia”)

D. Buzzati: L’importante deve ancora cominciare (da: “Il deserto dei Tartari”)

UD 5: LA LETTERATURA IN ITALIA NELLA SECONDA METÀ DEL NOVECENTO

Contesto storico-culturale.

IL NEOREALISMO (caratteri generali, cenni sintetici sugli autori principali).

Una particolare attenzione è stata posta a:

Italo Calvino (“Il sentiero dei nidi di ragno”, “Il cavaliere inesistente”);

Cesare Pavese (“Verrà la morte e avrà i tuoi occhi”, “La luna e i falò”);

Primo Levi (“Se questo è un uomo”)

Abilità

Orientarsi nel contesto storico- culturale che va dal secondo Ottocento alla seconda metà del Novecento

Assimilare i caratteri delle poetiche letterarie del periodo storico artistico preso in esame

Saper ricostruire l’evoluzione nel tempo delle forme narrative

Saper rapportare le forme della narrativa tardo ottocentesca e novecentesca al loro contesto storico e

culturale

Saper collegare l’opera alla poetica dell’autore

Saper riconoscere nei testi i caratteri fondanti dell’opera

Saper ricostruire l’evoluzione nel tempo delle forme narrative

Saper cogliere la novità e centralità degli autori studiati nel panorama letterario del suo tempo

Competenze

Riconoscere le linee essenziali della storia delle idee, della cultura, della letteratura, delle arti e

orientarsi agevolmente fra testi e autori fondamentali, a partire dalle componenti di natura tecnico-

professionale correlate ai settori di riferimento;

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Utilizzare gli strumenti culturali e metodologici per porsi con atteggiamento razionale, critico e

razionale di fronte alla realtà, ai suoi fenomeni, ai suoi problemi anche ai fini dell'apprendimento

permanente.

Utilizzare il patrimonio lessicale ed espressivo della lingua italiana secondo le esigenze comunicative

nei vari contesti: sociali, culturali, professionali

Metodologie e strumenti

Lezione frontale

Analisi di documenti

Audiovisivi

Tipologie di verifica

I periodo

(dal 13/09/2017 al

26/01/2018)

II periodo

(dal 27/01/2018 al 09/06/2018)

Scritta 5 5

Orale (o scritta valida per orale)

Totale prove 5 5

Attività di recupero: in itinere per quanto riguarda le tipologie della prima prova scritta d’esame

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Scheda informativa per la Terza Prova scritta e la conduzione del colloquio

DISCIPLINA: STORIA DOCENTE: DONELLO ANDREA

Libro di testo adottato: AA.VV., Orizzonti di storia contemporanea, vol.2, Editori Laterza

Altri testi e materiali integrativi: dispense, materiale video

Profitto complessivo raggiunto dalla classe

(omissis)

UD 1: IL MONDO DAL PRIMO NOVECENTO ALLA GRANDE GUERRA

Cap. 1: La società di massa

Cap. 2 L’Europa e il mondo tra i due secoli (solo La belle èpoque e La Russia e la rivoluzione del 1905)

Cap. 3 L’Italia giolittiana;

Cap. 4 La grande guerra;

Cap. 5 La rivoluzione russa.

UD 2: L’ETÁ DEI TOTALITARISMI

Cap. 6 Il dopoguerra e la grande crisi (escluso i par. 6.3, 6.7, 6.9)

Cap. 7 Fascismo, comunismo e Democrazia (escluso i par. 7.1, 7.7, 7.8);

Cap. 8 L’Italia fascista;

Cap. 9 La seconda guerra mondiale.

UD 3: IL MONDO BIPOLARE

Cap. 10 Le conseguenze della seconda guerra mondiale (escluso par. 10.4, 10.5);

Cap. 12 La società del benessere (escluso par. 12.7);

Cap. 13 L’Italia repubblicana (escluso par. 13.7)

Cap. 14 Il confronto Est-Ovest (solo par. 14.1, 14.3, 14.4)

Cap. 15 Il Medio oriente (solo par. 15.1-15.3)

Abilità

Utilizzare il lessico delle scienze storico-sociali. Acquisire i concetti generali relativi alla situazione politica internazionale del Novecento. Acquisire i concetti generali relativi alla situazione politica e sociale italiana del Novecento. Riconoscere gli elementi di continuità e discontinuità tra gli eventi storici del Novecento.

Cogliere la rilevanza storica dei principali fatti storici del XX secolo

Competenze

Riconoscere le caratteristiche essenziali del sistema socio economico per orientarsi nel tessuto

Stabilire correlazioni tra avvenimenti storici e relativi contesti sociali, economici, ambientali.

Dare organizzazione cronologica alle conoscenze acquisite.

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Individuare elementi di persistenza e discontinuità nei sistemi economici e politici riconoscendone

la varietà ed evidenziando i nessi tra il contesto nazionale e quello internazionale

Comprendere ed utilizzare un linguaggio scientifico in rapporto ai contesti storico-culturali

specifici.

Tipo di Prove svolte durante l’anno

I periodo

(dal 13/09/2017 al

26/01/2018)

II periodo

(dal 27/01/2018 al

09/06/2018)

Scritta 2 2

Orale (o scritta valida per orale) 1 1

Totale prove 3 3

Metodologie e strumenti

Lezione frontale

Analisi di documenti

Audiovisivi

Attività di recupero: Sono state effettuate in itinere; l’ultimo periodo è stato dedicato al ripasso degli

argomenti e al consolidamento delle competenze.

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Scheda informativa per la Terza Prova scritta e la conduzione del colloquio

DISCIPLINA: DIRITTO E LEGISLAZIONE SOCIO-SANITARIA

DOCENTE: RENATO BRAVO

Profitto complessivo raggiunto dalla classe

(omissis)

Programma svolto

L’imprenditore e l’azienda

Le società lucrative

Le società cooperative e le cooperative sociali

L'ordinamento territoriuale dello Stato

Stato Sociale e Stato del Benessere. Il terzo settore

Il sistema integrato degli interventi socio-assistenziali e la qualità dell’assistenza

La deontologia professionale

La tutela della privacy

Abilità

Saper individuare i requisiti che qualificano l’imprenditore. Conoscere e distinguere l’imprenditore commerciale dal piccolo imprenditore e dall’imprenditore agricolo.

Illustrare il regime giuridico dell’impresa familiare.

Conoscere il contratto di società, individuandone e spiegandone i requisiti essenziali.

Riconoscere le differenze tra le società di persone e di capitali.

Saper individuare gli elementi che caratterizzano le cooperative e in particolare quelle a mutualità

prevalente. Saper distinguere le varie forme di cooperative anche di quelle sociali

Conoscere il concetto di ente territoriale e di decentramento e le funzioni di tali enti

Conoscere il passaggio da Stato Sociale e Stato del Benessere e la collaborazione con il Terzo settore.

Conoscere il concetto di sussidiarietà applicata ai servizi socio-sanitari

Conoscere le varie professioni sanirtarie e socio-assistenziali la loro deontologia e la privacy

Competenze

Saper evidenziare le differenze tra le varie forme di imprenditore e le conseguenze

Saper individuare le differenze tra società di persone e di capitali, nonchè le conseguenze ed essere in

grado di applicarle anche al caso concreto

Comprendere il ruolo delle cooperative in generale, nonchè di quelle sociali, anche nell'ambito dello Stato

Sociale

Essere consapevoli del ruolo degli Enti Territoriali nell'ambito dello Stato Sociale

Comprendere il ruolo dello Stato Sociale oggi nonché le cause dello sviluppo del Terzo settore

Comprendere il ruolo delle reti sociali, del concetto di sussidiarietà e del Terzo Settore nello Stato Sociale

odierno

Comprendere l'importanza e le implicazioni della deontologia e della privacy nell'ambito delle professioni

socio-sanitarie

Metodologie e strumenti

Testo, fotocopie, visione siti internet, codice civile, lettura, analisi e commenti di testi, studio di casi

pratici, esecuzione di esercizi, Lim.

Tipologie di verifica

Almeno 2 verifiche scritte a quadrimestre oltre a verifiche orali

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Attività di recupero

In itinere

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Scheda informativa per la conduzione del colloquio

DISCIPLINA: Psicologia generale e applicata DOCENTE: Meli Leandra

Libro di testo adottato: E. Clemente, R. Danieli, A. Como, Psicologia generale e applicata, Paravia,

2013

Profitto complessivo raggiunto dalla classe

(omissis)

Programma svolto

UD n. 1

Le principali teorie psicologiche a disposizione del Tecnico dei Servizi Socio Sanitari

1. Teorie della personalità

Il significato del termine “personalità”

Le teorie tipologiche

Le teorie dei tratti

La teoria del campo di Lewin

Le teorie psicoanalitiche della personalità: da Freud a Lacan

I meccanismi di difesa

Adler: la psicologia individuale

Jung: l’inconscio collettivo

Jung: i tipi psicologici

Lacan: il primato dell’inconscio

L’analisi transazionale: il modello GAB

2. Teorie della relazione comunicativa

L’importanza della comunicazione nel rapporto tra operatore e utente

L’approccio sistemico-relazionale: Bateson: il doppio legame

La Scuola di Palo Alto: gli assiomi della comunicazione

L’approccio non direttivo di Rogers

L’importanza dei segnali non verbali: l’uso dello spazio secondo la prossemica

3. Teorie dei bisogni

Il concetto di bisogno

L’influenza dei bisogni sui comportamenti delle persone

Il need for competence

L’operatore socio-sanitario e i bisogni

4. La psicologia clinica e le psicoterapie

La psicologia clinica: aspetti e problemi

Trattamenti del disagio psichico: la terapia psicoanalitica

Oltre Freud: altre terapie di derivazione psicoanalitica

La psicoanalisi infantile: M. Klein

La terapia sistemico-relazionale

UD n. 2

1. Metodi di analisi e di ricerca psicologica

Che cosa significa fare ricerca

Oltre il senso comune

Interrogare la realtà in cerca di risposte

L’oggettività della ricerca

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2. La ricerca in psicologia

Aspetti e problemi fondamentali

Approccio clinico e approccio sperimentale

Ricerca pura e ricerca applicata

Tecniche osservative di raccolta dei dati

L’osservazione: vantaggi e svantaggi

L’osservazione sistematica: una tecnica per l’operatore

Procedure non osservative di raccolta dei dati: l’intervista e il colloquio, il test

I bambini e il test: l’importanza del disegno infantile

UD n. 3

La professionalità dell’operatore socio-sanitario 1. Il lavoro in ambito socio-sanitario

I servizi sociali e i servizi socio-sanitari

Le diverse professioni in ambito sociale e socio-sanitario

Le professioni di aiuto

Psicologi e medici specialisti

Le figure professionali in ambito sociale

L’operatore socio-sanitario

Valori fondamentali e principi deontologici dell’operatore socio-sanitario

Il burnout

2. La “cassetta degli attrezzi” dell’operatore socio-sanitario

La relazione d’aiuto

Tecniche di comunicazione efficaci

Tecniche di comunicazione inefficaci

Le abilità di counseling e il counselor

Per realizzare un Piano di intervento individualizzato

Le tappe dell’intervento

Alcuni esempi di bisogni e di obiettivi

UD n. 4

L’intervento sui nuclei familiari e sui minori

1 Il maltrattamento psicologico in famiglia

La violenza assistita, le reazioni dei figli alla violenza assistita, le conseguenze e i possibili

interventi

Le separazioni coniugali conflittuali e la violenza psicologica sui figli

La sindrome da alienazione parentale SAP, gli interventi possibili in caso di SAP, la mediazione

famigliare

2 L’intervento sui minori vittime di maltrattamento

Le fasi dell’intervento: il rilevamento, la diagnosi e la presa in cura del minore

Il gioco in ambito terapeutico, il gioco nella terapia famigliare

Le caratteristiche del gioco nei bambini maltrattati, il gioco della sabbia

Il disegno in ambito terapeutico

3. L’intervento sulle famiglie e sui minori: dove e come

Servizi socio-educativi, ricreativi e per il tempo libero

Servizi a sostegno della famiglia e della genitorialità

Servizi residenziali per minori in situazioni di disagio

Le tipologie di comunità

Vivere in comunità

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L’importanza di un ambiente accogliente

La routine quotidiana e le regole

Realizzare un piano di intervento individualizzato per i minori in situazioni di disagio

UD n. 5

L’intervento sugli anziani

1. Le diverse tipologie di demenza

Classificare le demenze

La demenza di Alzheimer

La demenza fronto-temporale

La demenza a corpi di Lewy

Le demenze vascolari

2. I trattamenti della demenza

Scegliere il trattamento corretto

La terapia di orientamento alla realtà: ROT formale e ROT informale

Le strategie della ROT, esempi di esercizi

La terapia della reminiscenza TR

I presupposti della TR, la metodologia, le strategie della TR

Il metodo comportamentale, alcune strategie di condizionamento del metodo comportamentale

La terapia occupazionale

Le attività della TO

Le attività relative alla cura di sé

3. L’intervento sugli anziani: dove e come

I servizi rivolti agli anziani: i servizi domiciliari, i servizi residenziali e semiresidenziali

Realizzare un piano di intervento individualizzato per gli anziani

UD n. 6

L’intervento sui disabili

1. Le disabilità più frequenti

Le disabilità di carattere cognitivo

I comportamenti problema

Il disturbo da deficit di attenzione e iperattività ADHD

Disturbo della condotta e disturbo oppositivo provocatorio

2. Gli interventi sui comportamenti problema e i trattamenti dell’ADHD

Analizzare i comportamenti problema

Gli interventi sui comportamenti problema

Gli interventi sostitutivi

I trattamenti dell’ADHD

UD n. 9

L’integrazione sociale, a scuola e nel lavoro

1. L’integrazione sociale

Il concetto di integrazione

I fattori che determinano l’integrazione sociale

L’integrazione sociale dei soggetti disabili: integrazione e normalizzazione

I bisogni di normalità delle persone disabili

2. L’integrazione a scuola

Verso una scuola inclusiva Inserimento, integrazione e inclusione

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3. L’integrazione nel lavoro

Il ruolo delle cooperative sociali nel processo di integrazione

Le caratteristiche delle cooperative sociali di tipo B

Le persone con disabilità nel mondo del lavoro

L’integrazione sociale dei carcerati

(Dopo il 15 maggio)

UD n. 7

L’intervento sui soggetti tossicodipendenti e alcoldipendenti

1. La dipendenza dalla droga: cos’è la droga

La classificazione delle droghe: inquadramento giuridico

Droga e adolescenza: fattori di rischio, indicatori di possibile uso di droghe

Gli effetti della dipendenza da sostanze: la personalità dei soggetti dipendenti, la co-dipendenza

2. La dipendenza dall’alcol

Il consumo di alcol: “il bere sociale” e “il bere a rischio”

Alcolismo e personalità

Gli effetti sociali dell’abuso di alcol

3. L’intervento sui tossicodipendenti e sugli alcoldipendenti: dove e come

Il SerT

Le strutture residenziali: le comunità terapeutiche

I gruppi di auto-mutuo-aiuto

Gli alcolisti anonimi, gli A-Anon e gli Alateen, i club alcolisti in trattamento

Realizzare un piano di intervento individualizzato per i soggetti dipendenti

UD n. 8

Gruppi, gruppi di lavoro, lavoro di gruppo

1. I gruppi sociali

Cos’è un gruppo: “gruppo sociale”, i principali tipi di gruppo, il leader

2. In gruppo si lavora meglio

L’équipe socio-sanitaria: le relazioni tra i componenti dell’équipe, i comportamenti nelle

interazioni comunicative e i rischi cui è sottoposta l’équipe

3. I gruppi tra formazione e terapia

I gruppi di auto-mutuo-aiuto

Abilità

1. Riconoscere l’importanza della Psicologia nella preparazione professionale

2. Padroneggiare i concetti fondamentali relativi disciplina studiata

3. Individuare gli elementi principali che definiscono le competenze psicologiche da parte del

Tecnico dei Servizi socio-sanitari.

4. Collocare nel tempo le diverse teorie psicologiche cogliendone le caratteristiche essenziali

5. Riconoscere i diversi approcci teorici allo studio della personalità, della relazione comunicativa e

dei bisogni

6. Individuare gli elementi fondanti di ciascun approccio teorico che possono risultare utili

all’operatore socio-sanitario

7. Operare un confronto tra i diversi trattamenti terapeutici al disagio psichico

8. Riconoscere i caratteri essenziali dell’attività di ricerca

9. Distinguere i diversi approcci utilizzati nell’ambito della ricerca psicologica cogliendone le

differenze fondamentali

10. Riconoscere le diverse tecniche di raccolta dei dati individuandone le caratteristiche principali

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11. Creare griglie di osservazione fruibili in diversi contesti socio- sanitari.

12. Identificare le principali figure professionali presenti in ambito sociale e socio-sanitario

riconoscendone i compiti specifici

13. Valutare la responsabilità professionale ed etica dell’operatore socio-sanitario

14. Riconoscere gli eventuali rischi che corre l’operatore socio-sanitario nell’esercizio della sua

professione

15. Applicare le principali tecniche di comunicazione in ambito socio- sanitario

16. Riconoscere le principali tappe per realizzare un piano di intervento individualizzato

17. Riconoscere le caratteristiche della violenza assistita individuando le possibili reazioni della

vittima, le conseguenze psicologiche e gli ipotetici interventi

18. Individuare le diverse fasi di intervento per minori vittime di maltrattamento

19. Riconoscere i principali elementi che contraddistinguono il gioco e il disegno nei bambini

maltrattati

20. Distinguere le diverse tipologie di comunità riconoscendone le peculiarità essenziali

21. Realizzare un piano di intervento individualizzato identificando gli interventi più appropriati ai

bisogni riscontrati

22. Riconoscere le principali tipologie di demenze e i relativi sintomi

23. Distinguere le caratteristiche dei diversi trattamenti per le demenze

24. Individuare il trattamento più adeguato in relazione alle esigenze e ai bisogni dell’anziano malato

25. Riconoscere le principali compromissioni che caratterizzano una disabilità cognitiva

26. Riconoscere i comportamenti problema e le principali manifestazione dell’ADHD

27. Individuare gli interventi più appropriati per i soggetti affetti da ADHD e per i loro famigliari

28. Individuare i principali servizi rivolti alle persone disabili

29. Realizzare un piano di intervento individualizzato identificando gli interventi più appropriati ai

bisogni riscontrati

30. Distinguere i diversi tipi di droghe e i loro effetti

31. Riconoscere i disturbi correlati a sostanze e la loro implica-zione nella quotidianità

32. Riconoscere gli effetti che la dipendenza provoca sia sulla persona sia sulla sua famiglia

33. Distinguere le diverse tipologie di bevitori e le principali classificazioni in merito

34. Distinguere i diversi tipi di farmaci utilizzati nella cura della dipendenza e i loro principali effetti

35. Individuare i principali servizi rivolti ai soggetti tossicodipendenti e alcoldipendenti

36. Realizzare un piano di intervento individualizzato identificando gli interventi più appropriati ai

bisogni riscontrati

37. Riconoscere i diversi approcci teorici allo studio dei gruppi

38. Cogliere le ricadute essenziali che le teorie psicologiche dei gruppi possono avere nel lavoro del

futuro operatore socio-sanitario

39. Individuare le caratteristiche del lavoro di équipe e gli eventuali rischi a cui è esposta

40. Riconoscere il valore dei gruppi in ambito formativo e terapeutico

41. Riconoscere il valore terapeutico dell’arte individuando le caratteristiche essenziali della

danzaterapia e della musico-terapia

42. Cogliere gli elementi essenziali insiti nel concetto di integrazione sociale individuando i

principali fattori che la determinano

43. Riconoscere i differenti significati di “normalizzazione” anche ai bisogni di “normalità” delle

persone con disabilità

44. Cogliere le caratteristiche essenziali di una scuola inclusiva percorrendo le tappe storiche che

hanno condotto a essa

45. Riconoscere l’importanza del lavoro all’interno delle cooperative distinguendo quelle di tipo A e

quelli di tipo B

46. Cogliere l’importanza del trattamento rieducativo in carcere e il ruolo dell’ambito scolastico e

lavorativo nel processo di integrazione dei detenuti

Competenze

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1. Utilizzare metodologie e strumenti operativi per collaborare a rilevare i bisogni socio-

sanitari del territorio e concorrere a predisporre ed attuare progetti individuali, di

gruppo e di comunità.

2. Gestire azioni di informazione e di orientamento dell’utente per facilitare

l’accessibilità e la fruizione autonoma dei servizi pubblici e privati presenti sul

territorio.

3. Collaborare nella gestione di progetti e attività dell’impresa sociale ed utilizzare

strumenti idonei per promuovere reti territoriali formali e informali.

4. Contribuire a promuovere stili di vita rispettosi delle norme igieniche, della corretta

alimentazione e della sicurezza, a tutela del diritto alla salute e del benessere delle persone.

5. Utilizzare le principali tecniche di animazione sociale, ludica e culturale.

6. Realizzare azioni, in collaborazione con altre figure professionali, a sostegno e a tutela della

persona con disabilità e della sua famiglia, per favorire l’integrazione e migliorare la qualità

della vita.

7. Facilitare la comunicazione tra persone e gruppi, anche di culture e contesti diversi, attraverso

linguaggi e sistemi di relazione adeguati.

8. Utilizzare strumenti informativi per la registrazione di quanto rilevato sul campo.

9. Raccogliere, archiviare e trasmettere dati relativi alle attività professionali svolte ai fini

del monitoraggio e della valutazione degli interventi e dei servizi.

10. Utilizzare gli strumenti culturali e metodologici per porsi con atteggiamento razionale,

critico e responsabile di fronte alla realtà, ai suoi fenomeni, ai suoi problemi anche ai fini

dell’apprendimento permanente

11. Utilizzare e produrre strumenti di comunicazione visiva e multimediale, anche con

riferimento alle strategie espressive e agli strumenti tecnici della comunicazione in rete

Metodologie e strumenti

Lezione frontale esplicativa con eventuale utilizzo di sussidi digitali e informatici;

Lettura, analisi e commento schede di lavoro fornite dall'insegnante;

Analisi e studio di casi e testimonianze dirette.

Strumenti didattici: libri di consultazione e fotocopie di vario genere; presentazioni in ppt; PC e altri

strumenti informatici.

Tipologie di verifica

I Periodo

(dal 17/10/2017 al 30/01/2018)

II Periodo

(dal 31/01/2018 al 09/06/2018)

Scritta 1 4

Orale 1 2

Totale prove 2 6

Criteri di valutazione

Per quanto attiene alla valutazione sono stati utilizzati la scala in decimi e i criteri concordati in seno alla

riunione per materia ed approvati nel C.d.D.

Attività di recupero

Nel corso dell’anno scolastico è stato effettuato costantemente il recupero in itinere.

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Scheda informativa per la Terza Prova scritta e la conduzione del colloquio

DISCIPLINA: LINGUA INGLESE DOCENTE: NATANGELO MANUELA

Libro di testo adottato: Ilaria Piccioli – A World of Care – Editrice S. Marco

Altri testi e materiali integrativi: Paul Radley – Network Concise – Oxford University Press; AA.VV.

– Cult – D&A Scuola;

Profitto complessivo raggiunto dalla classe

(omissis)

Programma svolto

UD n.1 revision: Newborn care and feeding; developmental milestones; A developmental disorder:

Autism; Parenting; Risks in adolescence: eating disorders.

Ripasso delle principali strutture grammaticali.

UD n. 2 Growing old: The Last Stage of Life; Physical Changes; Mental Decline; A New Place to

Live: Nursing Homes.

Grammar: Present Perfect vs Past Simple

UD n. 3 Contemporary Society: Enhancing Diversity: Down Syndrome; Changing Families; future

workspaces; Globalisation.

Grammar: future (will, present simple, present continuous,be going to)

UD n. 4 Professionals of the social sector: Working in the Social Sector; Social Workers; Domiciliary

Assistants; Carers fot the Elderly; How to Write a Curriculum Vitae

UDA interdisciplinare

Abilità

UD n.1: 1. Saper comprendere, rielaborare, sintetizzare il contenuto di un testo dimostrando di conoscere

il linguaggio specifico. 2. Produrre un dialogo orale e scritto su traccia. 3. Individuare i bisogni delle fasce

deboli della popolazione 4. Utilizzare semplici tecniche per elaborare e gestire semplici ricerche,

utilizzando un metodo di lavoro adeguato.

UD n.2:1. Comprendere i cambiamenti fisiologici che avvengono nel corso della vecchiaia e distinguerli

da quelli provocati da uno stato patologico. 2. Riconoscere i sintomi della demenza senile intervenendo

nel modo corretto per limitare la perdita delle funzioni cognitive e i problemi comportamentali

dell’anziano. 3. Cogliere le ripercussioni che le patologie della vecchiaia hanno a livello psicologico sulla

persona anziana. 4. Comprendere i sentimenti e le difficoltà emotive che un anziano può incontrare a causa

dell’inserimento in struttura.

UD n.3: 1. Individuare le trasformazioni socio-politiche ed economiche indotte dal fenomeno della

globalizzazione, le tematiche relative alla gestione della multiculturalità, il significato socio-politico ed

economico del cosiddetto terzo-settore. 2. Riconoscere nella realtà contemporanea i fenomeni di

particolare rilevanza sociale. 3. Ipotizzare semplici percorsi di soluzione circa problematiche sociali.

UD n.4: 1. Individuare le conoscenze e le competenze richieste per le varie tipologie di lavori in ambito

socio-sanitario. 2. Utilizzare un repertorio lessicale ed espressioni di base in colloqui di lavoro. 3.

Descrivere in maniera semplice esperienze, impressioni, eventi e progetti relativi all’ambito personale,

sociale, all’attualità o al lavoro.

Competenze

Padroneggiare la lingua inglese per scopi comunicativi e utilizzare i linguaggi settoriali relativi ai percorsi

di studio e interagire in diversi ambiti e contesti professionali al livello B2 del QCER;

individuare e utilizzare gli strumenti di comunicazione e di team working più appropriati per intervenire

nei contesti organizzativi e professionali di riferimento;

facilitare la comunicazione tra persone e gruppi, anche di culture e contesti diversi, attraverso linguaggi e

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sistemi di relazione adeguati.

Metodologie e strumenti

Lezione frontale esplicativa con eventuale utilizzo di sussidi digitali e informatici; Lettura, analisi e

commento schede di lavoro fornite dall'insegnante; Ricerche guidate e lavori nel piccolo gruppo con

restituzione in plenaria.

Strumenti didattici: Libro di testo e fotocopie, riviste e testi di vario genere, Presentazioni in ppt, materiale

filmico e PC.

Tipologie di verifica

verifica orale e tre tipologie di prove scritte. La prima prova scritta verterà sui contenuti di microlingua

volta ad accertare l’assimilazione dei contenuti proposti. La seconda consisterà in un testo di comprensione

con domande chiuse ed aperte volte ad accertare la comprensione del testo e la produzione di un testo in

lingua inglese con l’uso delle principali strutture sintattiche studiate. La terza esclusivamente su contenuti

grammaticali con esercizi di traduzione, composizione e completamento.

I periodo

(dal 12/10/2017 al 30/01/2018)

II periodo

(dal 31/01/2018 al 09/06/2018)

Prove scritte 2 3

Prove orali 2 2

Totale prove 4 5

Attività di recupero

In itinere

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Scheda informativa per la predisposizione della terza prova scritta e la conduzione del colloquio

Disciplina: Lingua e cultura tedesca

Docente: Olivier Michela

Libro di testo adottato: “Stimmt!” Band 1, Angela Vanni, Regine Delor, Lang Edizioni.

Altri testi e materiali integrativi: “Erfolgreich in der Pflege“, Kursbuch und Übungsbuch mit Audio-

CD, Cornelsen Verlag; fotocopie fornite dall’insegnante (materiale tratto da vari testi).

Profitto complessivo raggiunto dalla classe:

(omissis)

Macroargomenti svolti durante l’anno:

UD n. 1 Der Urlaub Contenuti:

1) Esprimere volontà, obbligo e possibilità al passato.

2) Raccontare le proprie vacanze e come si è trascorsa una giornata.

UD n. 2 Die Orientierung Contenuti:

1) Chiedere e indicare l'ubicazione degli uffici.

2) Chiedere e dare indicazioni sui mezzi di trasporto.

3) Chiedere e dare indicazioni per la strada.

Microlingua: Orientierung im Krankenhaus

UD n. 3 Die Kleidung

(dopo il 15 Maggio)

Contenuti:

1) Descrivere l'abbigliamento.

UD n. 4 Der Körper Contenuti:

1) Descrivere l'aspetto fisico.

2) Confrontare due persone o cose.

Microlingua: Symptome beobachten und besprechen

UD n. 5 Die Gesundheit

Contenuti:

1) Notizie sullo stato di salute.

2) Ordini e consigli.

3) Indicazioni sull'uso corretto di medicinali.

4) Come prendere un appuntamento presso uno studio medico.

Microlingua: Deutsch für Pflegeberuf (alcuni argomenti verranno svolti dopo il 15 Maggio).

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Tipo di Prove svolte durante l’anno: scritta e orale

I periodo (dal 26/09/2017 al

29/01/2018)

II periodo (dal 30/01/2018 al

09/06/2018)

Scritta 2 3

Orale (o scritta valida per orale) 1 2

Totale prove 3 5

Abilità

Saper servirsi delle strutture e regole morfo-sintattiche acquisite per esprimere richieste e comunicare

informazioni in relazione agli argomenti trattati nei moduli; presentare un argomento relativo ai servizi

socio-sanitari usando il linguaggio specifico: dare e comprendere notizie sullo stato di salute, chiedere

informazioni sullo stato di salute, riferire ordini e consigli, comprendere indicazioni sull’uso corretto di

medicinali, saper prendere appuntamento in uno studio medico.

Competenze

1. Utilizzare la lingua tedesca per scopi comunicativi e utilizzare i linguaggi settoriali relativi ai percorsi

di studio, per interagire in diversi ambiti e contesti professionali, al livello B1 del quadro comune

europeo di riferimento per le lingue (QCER).

2. Gestire azioni di informazione e orientamento dell’utente per facilitare l’accessibilità e la fruizione

autonoma dei servizi pubblici e privati presenti nel territorio.

3. Facilitare la comunicazione tra persone e gruppi, anche di culture e contesti diversi, attraverso

linguaggi e sistemi di relazione adeguati.

4. Redigere relazioni tecniche e documentare le attività individuali e di gruppo relative a situazioni

professionali.

Metodologie e strumenti

Metodo funzionale-comunicativo, libro di testo, fotocopie, CD-DVD, Internet, LIM, lavoro individuale,

a coppie e a piccoli gruppi.

Attività di recupero

In itinere.

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Scheda informativa per la predisposizione della terza prova scritta e la conduzione del colloquio

DISCIPLINA: MATEMATICA

DOCENTE: COSTELLA ROBERTO

Profitto complessivo raggiunto dalla classe

(omissis)

Programma svolto

(omissis)

MODULO BASE - RIPASSO PROGRAMMA DEGLI ANNI PRECEDENTI. Contenuti:

I numeri in matematica. Equazioni di primo grado. Equazioni di secondo grado. Disequazioni di primo e

secondo grado. Concetto di funzione e relativo grafico nel piano cartesiano. Dominio e codominio di una

funzione. Funzioni polinomiali, frazionarie, irrazionali. MCD e m.c.m. di polinomi. Funzioni elementari

e relative grafico: la retta, la parabola, l’iperbole equilatera, esponenziale, logaritmica, la funzione valore

assoluto, le funzioni periodiche (seno, coseno, tangente). Le proprietà dei logaritmi. Equazioni

logaritmiche. Studio del segno delle funzioni. Funzioni pari e dispari. Concetto di limite. Teoremi

fondamentali sui limiti e funzioni continue. Forme di indecisione (∞/∞; 0/0). Concetto di asintoto. Casi

analizzati: funzioni elementari.

UD nr. 1 - CALCOLO DIFFERENZIALE. Contenuti:

Concetto di derivate. Derivate fondamentali.

Dopo il 15 Maggio:

UD nr. 1 - CALCOLO DIFFERENZIALE. Contenuti:

Calcolo dei massimi e minimi relativi.

Abilità

Le tipologie delle principali abilità sviluppate sono: Conoscere e saper operare sui contenuti espressi nel

modulo base. Saper interpretare geometricamente il concetto di derivata, saper calcolare la derivata di una

funzione applicando i teoremi sulle derivate; saper riconoscere e determinare massimi e minimi di una

funzione derivabile; utilizzare le capacità acquisite per studiare funzioni e tracciarne il grafico o parti di

esso.

Competenze

Le tipologie delle principali competenze sviluppate sono:

1) Utilizzare il linguaggio ed i metodi propri della matematica per organizzare e valutare

adeguatamente informazioni qualitative e quantitative.

2) Utilizzare le strategie del pensiero razionale negli aspetti dialettici ed algoritmici per affrontare

situazioni problematiche, elaborando opportune soluzioni.

3) Utilizzare i concetti ed i modelli delle scienze sperimentali per investigare fenomeni sociali e

naturali e per interpretare dati.

Metodologie e strumenti

Libri di testo utilizzati: L. Sasso, La Matematica a colori – Vol. 1 – Edizione Rossa per il primo biennio.

L. Sasso, Nuova Matematica a Colori, Vol 3, Edizione Gialla, Ed. Petrini. L. Sasso, Nuova Matematica a

Colori, Vol 4, Edizione Gialla, Ed. Petrini.

Tipologie di verifica

Considerato il poco tempo a disposizione è stato possibile effettuare unicamente verifiche scritte.

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Nr. 5 verifiche scritte: 7/11/2017, 22/12/2017, 09/02/2018, 26/2/2018 (Ia simulazione di terza prova fatta

valere come verifica), 27/4/2018.

Dopo il 15 Maggio:

Ultima verifica scritta.

Attività di recupero

Le attività di recupero, laddove possibile, sono consistite in studio individuale domestico più approfondito

ed esercitazioni svolte in sottogruppi (omissis).

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Scheda informativa per la predisposizione della terza prova scritta e la conduzione del colloquio

DISCIPLINA: Tecnica Amministrativa ed Economia Sociale

DOCENTE: Geremia Giorgio

Programma effettivamente svolto

Modulo 1:

Ripasso e consolidamento argomenti quarto anno

Contenuti:

Attività economica, caratteristiche e fasi

Bisogni, beni e servizi

La produzione e la distribuzione

I fattori produttivi e il processo produttivo

Lo scambio

Il consumo

L’investimento

L’attività economica e i soggetti

Sistema economico e tributario

La fattura

La contabilità IVA e relativi documenti

Il contratto di compravendita

L’archiviazione dei documenti fiscali

Modulo 2:

Il sistema bancario e le principali operazioni bancarie

Contenuti:

Il sistema bancario

Le operazioni bancarie di raccolta e impiego

Le principali operazioni bancarie

Obbligazioni ed azioni in contesto bancario

Modulo 3:

L’azienda e sua organizzazione

Contenuti:

Il sistema azienda

Principali classificazioni delle aziende

Fonti di finanziamento ed investimenti

Stato patrimoniale

Conto economico con utile e perdita

Aspetto qualitativo e quantitativo del patrimonio

L’inventario di esercizio

Costituzione aziendale

Rilevazioni contabili in partita doppia

Uso dei mastrini e del libro giornale con compilazione di un semplice bilancio di verifica

Le aziende no profit: associazioni, fondazioni e comitati, cooperative tipo A e B

Modulo 4:

I mezzi di pagamento e i titoli di credito

Contenuti:

Tipologia dei titoli di credito

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Le cambiali pagherò e tratta

Gli assegni bancari e circolari

La compilazione dei titoli di credito

Aspetti civili e fiscali dei titoli di credito

Azioni e obbligazioni

(Dopo il 15 maggio 2018)

Modulo 5:

Amministrazione del personale e cenni sul sistema previdenziale e assistenziale

Contenuti:

Il fattore produttivo lavoro

Tipologie del lavoro

Tipologie dei contratti

Amministrazione del personale

Istituti previdenziali e assistenziali

Modulo 6:

Uda interdisciplinare

Contenuti:

Come da progetto concordato con i colleghi

Tipo di prove svolte durante l’anno e simulazioni terza prova:

I periodo II periodo

(13.09.17 – 31.01.18) (01.02.18 – 09.06.18)

Scritto 2 2

Orale (o scritto valido per orale) 1 1

Totale prove 3 3

Simulazioni terza prova febbraio 2018 marzo 2018

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ALLEGATI

- Tabella con i criteri di corrispondenza tra voti in decimi e livelli di conoscenza e abilità.

- Tabella criteri per l’assegnazione del voto di comportamento.

- Tracce delle simulazioni delle prove somministrate durante l’anno scolastico.

- Proposte griglie di correzione delle prove d’esame.

- Proposta griglia di valutazione del colloquio

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CRITERI DI CORRISPONDENZA TRA VOTI IN DECIMI E LIVELLI DI CONOSCENZA E ABILITÀ

Voto 2/3 Prova nulla

1° LIVELLO

VOTO 4

Conoscenza – comprensione Ha conoscenze scarse e commette gravi errori nell’affrontare compiti semplici. Applicazione Non riesce ad applicare le conoscenze. Analisi – sintesi Non sa analizzare i problemi proposti, né riesce a sintetizzare le conoscenze

acquisite. Rielaborazione – valutazione Non riesce ad elaborare i contenuti e non ha autonomia di giudizio. Abilità linguistiche ed espressive Commette errori nell’esposizione che ostacolano la comprensione del discorso. Coordinamento motorio Presenta molte incertezze nell’uso degli strumenti; ha difficoltà a coordinare i

movimenti.

2° LIVELLO VOTO 5

Conoscenza – comprensione Ha conoscenze frammentarie e superficiali; commette degli errori

nell’affrontare compiti semplici. Applicazione Riesce ad applicare le conoscenze minime, ma incorrendo in errori non gravi. Analisi – sintesi Non sa analizzare con correttezza i problemi proposti, né riesce a sintetizzare le

conoscenze acquisite. Rielaborazione – valutazione Fa fatica a rielaborare i contenuti ed ha modesta autonomia di giudizio; Abilità linguistiche ed espressive Commette errori no gravi nell’esposizione. Coordinamento motorio Presenta incertezze nell’uso degli strumenti; ha difficoltà nel coordinare i

movimenti.

3° LIVELLO VOTO 6

Conoscenza – comprensione Possiede conoscenze a volte ripetitive e superficiali e commette qualche errore

nell’esecuzione dei compiti. Applicazione Sa applicare le conoscenze in compiti semplici, ma commette qualche errore. Analisi – sintesi E’ in grado di analizzare i contenuti solo parzialmente; effettua sintesi parziali. Rielaborazione – valutazione É in grado di rielaborare i contenuti e di effettuare valutazioni autonome solo in

modo parziale. Abilità linguistiche ed espressive Non sempre utilizza un linguaggio appropriato. Coordinamento motorio Usa gli strumenti con qualche difficoltà, ma non ha problemi di tipo motorio.

4° LIVELLO VOTO 7

Conoscenza – comprensione Ha conoscenze non sempre approfondite, ma non commette errori

nell’esecuzione dei compiti. Applicazione Sa applicare le conoscenze pur incorrendo in qualche errore. Analisi – sintesi Effettua analisi e sintesi anche se non approfonditamente. Rielaborazione – valutazione E’ in grado di dimostrare capacità critiche.

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Abilità linguistiche ed espressive Si esprime in genere con terminologie appropriate, anche se l’esposizione è poco

fluida. Coordinamento motorio Usa correttamente gli strumenti ed è autonomo nel coordinamento motorio.

5°LIVELLO VOTO 8

Conoscenza – comprensione Possiede conoscenze adeguate e non commette errori nell’esecuzione di compiti

di una certa difficoltà.

Applicazione Sa applicare le conoscenze. Analisi – sintesi Ha buone capacità di analisi e di sintesi. Rielaborazione – valutazione E’ in grado di attuare valutazioni autonome. Abilità linguistiche ed espressive Usa la lingua in modo appropriato, chiaro e corretto. Coordinamento motorio Usa in modo autonomo gli strumenti ed è ben coordinato nei movimenti.

6° LIVELLO VOTO 9/10

Conoscenza – comprensione Possiede conoscenze complete ed approfondite.

Applicazione Sa applicare i contenuti e le procedure anche in compiti complessi. Analisi-sintesi

Effettua analisi approfondite e sintetizza in modo corretto. Rielaborazione – valutazione

Esprime autonomia di giudizio. Abilità linguistiche ed espressive

Espone con chiarezza ed usa correttamente le terminologie specifiche. Coordinamento motorio.

E’ autonomo nell’uso degli strumenti e coordinato nei movimenti.

N.B. Per quanto attiene Scienze motorie e sportive, la valutazione terrà conto in modo diversificato degli

aspetti pratici e teorici della disciplina.

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CRITERI PER L’ATTRIBUZIONE DEL VOTO DI COMPORTAMENTO 10 Sempre puntuale e assiduo nella frequenza. Comportamento rispettoso delle regole e sempre corretto nei confronti di tutte le componenti dell’Istituzione

scolastica. Puntualità nell’esecuzione dei compiti assegnati. Sempre munito dei materiali richiesti dai docenti. Partecipazione costante e propositiva al dialogo educativo. 9 Frequenza regolare e quasi sempre puntuale. Comportamento rispettoso delle regole e corretto nei confronti di tutte le componenti dell’Istituzione scolastica. Costante nell’esecuzione dei compiti assegnati. Sempre munito dei materiali richiesti dai docenti. Partecipazione costante al dialogo educativo. 8 Non sempre puntuale o frequenza non del tutto regolare. Comportamento solitamente corretto e rispettoso delle regole. Non sempre costante nell’esecuzione dei compiti assegnati. Solitamente munito dei materiali richiesti dai docenti. Partecipazione generalmente adeguata al dialogo educativo. 7 Spesso non puntuale e/o frequenza irregolare. Comportamento non sempre corretto e rispettoso delle regole, presenza di richiami del DS o note disciplinari. Non puntuale nell’esecuzione dei compiti. Ripetutamente sprovvisto dei materiali richiesti dai docenti. Partecipazione non adeguata o selettiva al dialogo educativo. 6 Non puntuale e/o frequenza irregolare. Comportamento scorretto e non rispettoso delle regole e presenza di note nel registro di classe con sanzioni

disciplinari che comportino l’allontanamento temporaneo dello studente dalla comunità scolastica per periodi

non superiori a 15 giorni e mancanza di un successivo ravvedimento. Incostante nell’esecuzione dei compiti assegnati. Solitamente sprovvisto dei materiali richiesti dai docenti. Scarsa partecipazione al dialogo educativo. 5 Non puntuale e frequenza irregolare. Comportamento gravemente scorretto e non rispettoso delle regole e presenza di note nel registro di classe con

sanzioni disciplinari gravi che comportino l’allontanamento temporaneo dello studente dalla comunità

scolastica per periodi anche non superiori a 15 giorni e mancanza di successivo ravvedimento. Saltuaria esecuzione dei compiti assegnati. Solitamente sprovvisto dei materiali richiesti dai docenti. Inesistente partecipazione al dialogo educativo. 4-1 Non puntuale e frequenza irregolare. Comportamento gravemente scorretto e non rispettoso delle regole e presenza di note nel registro di classe con

sanzioni disciplinari gravi che comportino l’allontanamento temporaneo dello studente dalla comunità

scolastica per periodi superiori a 15 giorni motivati da: a) violazione della dignità e del rispetto della persona

umana b) atti che comportino pericolo per l’incolumità fisica e/o configurino reati in relazione al

danneggiamento del patrimonio e delle strutture scolastiche c) atti che compromettano gravemente l’immagine

dell’Istituto. Continuo rifiuto a eseguire i compiti assegnati. Sempre sprovvisto dei materiali richiesti dai docenti. Inesistente partecipazione al dialogo educativo.

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Tracce delle simulazioni delle prove somministrate durante l’anno scolastico

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Istituto Statale di Istruzione Superiore “G. Luzzatto” Portogruaro VE

Istruzione professionale Settore Servizi - indirizzo “Servizi Socio-Sanitari” - Corso IDA

I Simulazione di Prima Prova

Esame di Stato

A.S. 2017/2018

Svolgi la prova, scegliendo una delle quattro tipologie qui proposte.

Tipologia A

Analisi del testo

Italo Svevo, Prefazione, da La coscienza di Zeno, 1923

Edizione: I. Svevo, Romanzi. Parte seconda, Milano 1969, p. 599.

Io sono il dottore di cui in questa novella si parla talvolta con parole poco lusinghiere. Chi di psico-

analisi s’intende, sa dove piazzare l’antipatia che il paziente mi dedica. Di psico-analisi non parlerò

perché qui entro se ne parla già a sufficienza. Debbo scusarmi di aver indotto il mio paziente a

scrivere la sua autobiografia; gli studiosi di psico-analisi arricceranno il naso a tanta novità. Ma

egli era vecchio ed io sperai che in tale rievocazione il suo passato si rinverdisse, che

l’autobiografia fosse un buon preludio alla psico-analisi. Oggi ancora la mia idea mi pare buona

perché mi ha dato dei risultati insperati, che sarebbero stati maggiori se il malato sul più bello non

si fosse sottratto alla cura truffandomi del frutto della mia lunga paziente analisi di queste memorie.

Le pubblico per vendetta e spero gli dispiaccia. Sappia però ch’io sono pronto di dividere con lui i

lauti onorarii che ricaverò da questa pubblicazione a patto egli riprenda la cura. Sembrava tanto

curioso di se stesso! Se sapesse quante sorprese potrebbero risultargli dal commento delle tante

verità e bugie ch’egli ha qui accumulate!...

Dottor S.

Italo Svevo, pseudonimo di Aron Hector Schmitz (Trieste, 1861 – Motta di Livenza, Treviso, 1928),

fece studi commerciali e si impiegò presto in una banca. Nel 1892 pubblicò il suo primo romanzo, Una

vita. Risale al 1898 la pubblicazione del secondo romanzo, Senilità. Nel 1899 Svevo entrò nella azienda

del suocero. Nel 1923 pubblicò il romanzo La coscienza di Zeno. Uscirono postumi altri scritti (racconti,

commedie, scritti autobiografici, ecc.). Svevo si formò sui classici delle letterature europee. Aperto al

pensiero filosofico e scientifico, utilizzò la conoscenza delle teorie freudiane nella elaborazione del suo

terzo romanzo.

1. Comprensione del testo

Dopo una prima lettura, riassumi il contenuto informativo del testo in non più di dieci righe.

2. Analisi del testo

2.1 Quali personaggi entrano in gioco in questo testo? E con quali ruoli?

2.2 Quali informazioni circa il paziente si desumono dal testo?

2.3 Quale immagine si ricava del Dottor S.?

2.4 Il Dottor S. ha indotto il paziente a scrivere la sua autobiografia. Perché?

2.5 Rifletti sulle diverse denominazioni del romanzo: “novella” (r. 1), “autobiografia” (r. 4), “memorie”

(r. 9).

2.6 Esponi le tue osservazioni in un commento personale di sufficiente ampiezza.

3. Interpretazione complessiva ed approfondimenti

Proponi una tua interpretazione complessiva del brano e approfondiscila con opportuni collegamenti al

romanzo nella sua interezza o ad altri testi di Svevo. In alternativa, prendendo spunto dal testo proposto,

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delinea alcuni aspetti dei rapporti tra letteratura e psicoanalisi, facendo riferimento ad opere che hai letto

e studiato.

Tipologia B

Redazione di un saggio breve o di un articolo di giornale

(puoi scegliere uno degli argomenti relativi ai quattro ambiti proposti)

CONSEGNE

Sviluppa l’argomento scelto o in forma di «saggio breve» o di «articolo di giornale», interpretando e

confrontando i documenti e i dati forniti.

Se scegli la forma del «saggio breve» argomenta la tua trattazione, anche con opportuni riferimenti alle

tue conoscenze ed esperienze di studio. Premetti al saggio un titolo coerente e, se vuoi, suddividilo in

paragrafi.

Se scegli la forma dell'«articolo di giornale», indica il titolo dell’articolo e il tipo di giornale sul quale

pensi che l’articolo debba essere pubblicato. Per entrambe le forme di scrittura non superare cinque

colonne di metà di foglio protocollo.

1. Ambito artistico letterario

ARGOMENTO: Affetti familiari

DOCUMENTI

In morte del fratello Giovanni

Un dì, s'io non andrò sempre fuggendo

di gente in gente, me vedrai seduto

su la tua pietra, o fratel mio, gemendo

il fior de' tuoi gentili anni caduto.

La Madre or sol, suo dì tardo traendo,

parla di me col tuo cenere muto;

ma io deluse a voi le palme tendo,

e sol da lunge i miei tetti saluto.

Sento gli avversi Numi, e le secrete

cure che al viver tuo furon tempesta,

e prego anch'io nel tuo porto quïete.

Questo di tanta speme oggi mi resta!

Straniere genti, l'ossa mie rendete

allora al petto della madre mesta.

U. FOSCOLO, Sonetti, (1802)

Ed amai nuovamente; e fu di Lina

dal rosso scialle il più della mia vita.

Quella che cresce accanto a noi, bambina

dagli occhi azzurri è dal suo grembo uscita

Trieste è la città, la donna è Lina,

per cui scrissi il mio libro di più ardita

sincerità; né dalla sua fu fin'

ad oggi mai l'anima mia partita.

Ogni altro conobbi umano amore;

ma per Lina torrei di nuovo un'altra

vita, di nuovo vorrei cominciare.

Per l'altezze l'amai del suo dolore,

perché tutto fu al mondo, e non mai scaltra,

e tutto seppe, e non se stessa, amare.

U. SABA, Autobiografia, (1924)

Ho sceso, dandoti il braccio, almeno un milione

di scale

e ora che non ci sei è il vuoto ad ogni gradino.

Anche così è stato breve il nostro lungo viaggio.

Il mio dura tuttora, né più mi occorrono

le coincidenze, le prenotazioni,

le trappole, gli scorni di chi crede

che la realtà sia quella che si vede.

Ho sceso milioni di scale dandoti il braccio

non già perché con quattr'occhi forse si vede di

più.

Con te le ho scese perché sapevo che di noi due

le sole vere pupille, sebbene tanto offuscate,

erano le tue.

E. MONTALE, Satura, (1971)

Il compleanno di mia figlia. 1966

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Siano con selvaggia compunzione accese

le tre candele.

Saltino sui coperchi con fragore i due

compari di spada compiuti uno

sei anni e mezzo, l'altro cinque

e io trentaquattro e la mamma trentadue

e la nonna, se non sbaglio, sessantotto.

Questa scena non verrà ripetuta.

La scena non viene diversamente effigiata. E chi

si sentisse esule o in qualche

percentuale risulta ingrugnato

parli prima o domani.

Accogli, streghina di marzapane, la nostra

sospettosa tenerezza.

Seguano come a caso stridi

di vagoni piombati, raffiche di mitragliatrice…

G. RABONI, Cadenza d'inganno (1975)

La madre E il cuore quando d'un ultimo battito

Avrà fatto cadere il muro d'ombra

Per condurmi, Madre, sino al Signore,

Come una volta mi darai la mano.

In ginocchio, decisa,

Sarai una statua davanti all'Eterno,

Come già ti vedeva

Quando eri ancora in vita.

Alzerai tremante le vecchie braccia,

Come quando spirasti

Dicendo: Mio Dio, eccomi.

E solo quando m'avrà perdonato,

Ti verrà desiderio di guardarmi.

Ricorderai d'avermi atteso tanto,

E avrai negli occhi un rapido sospiro.

G. UNGARETTI, 1930

2. Ambito socio-economico

ARGOMENTO: L’Italia da terra di emigranti a terra di immigrati: cause e conseguenze socio-

economiche

DOCUMENTI

"Tra i fenomeni particolari che presenta l’Italia del Mezzogiorno nessuno forse è più significativo della

sua emigrazione. Da oltre un trentennio, prima in misura limitata, poi in proporzioni sempre più vaste ed

in maniera persistente, è incominciata e si è diffusa ed affermata una corrente migratoria, un vero esodo

verso i più lontani paesi. A spingere verso l’ignoto avevano concorso, insieme, la scarsa produttività del

suolo rincrudita da sistemi arretrati di coltura, dall’ignoranza e dalle ricorrenti crisi agrarie; i sistemi

tributari, gravi pel peso ed esosi per le forme di percezione; gli intollerabili sistemi amministrativi, ancora

più viziati nella pratica di ambienti ancora compenetrati di usi e abusi feudali. L’emigrazione meridionale,

per le proporzioni, per gi elementi di cui si compone, per la funzione che va ad esercitare specialmente in

alcuni paesi di destinazione, si presenta in aspetto diverso dall’emigrazione dei paesi più progrediti.

Costituita in prevalenza di agricoltori, essa ha tutt’al più la sua analogia nell’emigrazione di paesi aventi

regioni arretrate, come ne ha l’Austria, l’Ungheria o addirittura poco progrediti come la Russia ed i paesi

balcanici. Il danaro faticosamente risparmiato dagli emigranti, certo una risorsa, ma in compenso quanti

altri lati sfavorevoli!"

E. Ciccotti, L’emigrazione, in "La Voce", n.11, 1911

"Non Roma o Napoli, ma New York sarebbe la vera capitale dei contadini di Lucania, se mai questi uomini

senza Stato potessero averne una. E lo è, nel solo modo possibile per loro, in un modo mitologico. Per la

sua doppia natura, come luogo di lavoro essa è indifferente: ci si vive come si vivrebbe altrove, come

bestie legate a un carro, e non importa in che strada lo si debba tirare; come paradiso, Gerusalemme celeste,

oh! allora, quella non si può toccare, si può soltanto contemplarla, di là dal mare, senza mescolarvisi. I

contadini vanno in America, e rimangono quello che sono: molti vi si fermano, e i loro figli diventano

americani: ma gli altri, quelli che ritornano, dopo vent’anni, sono identici a quando erano partiti. In tre

mesi le poche parole di inglese sono dimenticate, le poche superficiali abitudini abbandonate, il contadino

è quello di prima, come una pietra su cui sia passata per molto tempo l’acqua di un fiume in piena, e che

il primo sole in pochi minuti poi riasciuga. In America, essi vivono a parte, far di loro: non partecipano

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alla vita americana, continuano per anni a mangiare pan solo, come a Gagliano, e risparmiano i pochi

dollari: sono vicini al paradiso, ma non pensano neppure ad entrarci. Poi, tornano un giorno in Italia, col

proposito di restarci poco, di riposarsi e salutare i compari e i parenti: ma ecco, qualcuno offre loro una

piccola terra da comprare, e trovano una ragazza che conoscevano bambina e la sposano, e così passano i

sei mesi dopo i quali scade il loro permesso di ritorno laggiù, e devono rimanere in patria. La terra

comperata è carissima, hanno dovuto pagarla con tutti i risparmi di tanti anni di lavoro americano, e non

è che argilla e sassi, e bisogna pagare le tasse, e il raccolto non vale e spese, e nascono i figli, e la moglie

è malata, e in pochissimo tempo è tornata la miseria, la stessa eterna miseria di quando, tanti anni prima,

erano partiti.

(C. Levi, Cristo si è fermato a Eboli, Einaudi, Torino 1945)

"Il fenomeno dell’immigrazione è cominciato ad affacciarsi nella realtà italiana negli anni ’60 e ’70, ma

solo nella prima metà degli anni ’80 ha assunto una dimensione sociale pienamente visibile e socialmente

rilevante.

Le cause specifiche che hanno portato all’esplosione del fenomeno immigrazione possono essere così

individuate. L’Italia negli anni ’80 aveva raggiunto una situazione di piena occupazione nelle aree

economicamente sviluppate, essenzialmente nel Nord del paese. La disoccupazione persistente era un

fenomeno prevalentemente giovanile e intellettuale localizzato nelle aree meridionali. Ciò ha comportato

un tendenziale rifiuto dei lavori più dequalificati e più faticosi (lavoro domestico, agricoltura, pesca,

fonderie, commercio ambulante, terziario dequalificato). Sostanzialmente connesso con tale fenomeno è

il blocco della crescita demografica. Accanto alle ragioni strutturali, va ricordata la tendenziale apertura

delle frontiere per ragioni turistiche che ha sostanzialmente favorito l’ingresso e successivamente la

permanenza illegale nel paese degli immigrati."

(M. Napoli, Questioni di diritto del lavoro, Giappichelli, Torino 1996)

In Lombardia superano ormai il mezzo milione. In Veneto ed Emilia-Romagna sorpassano i 250mila. Nel

Lazio sono più di 230mila. Non si ferma la corsa dei contribuenti nati all’estero. Si ingrossa infatti

l’esercito di immigrati che versa le tasse nel nostro Paese: sono 2,3 milioni, pari al 7,5% del totale, e

pagano 7,2 miliardi di euro di Irpef, con un aumento del 6,4% in un anno. Non solo. Dal 2010 al 2016

l’Irpef degli stranieri è aumentato del 13,4%, mentre il gettito degli italiani è diminuito dell’1,6%. I

'campioni' restano romeni, albanesi e marocchini, che rappresentano le nazionalità più numerose, ma sono

i contribuenti filippini, moldavi e indiani a segnare il record di crescita nell’ultimo anno.

(da: http://www.repubblica.it, “Immigrati, i contribuenti sono 2,3 milioni e versano 7,2 miliardi nelle

casse dello Stato”, di Vladimiro Polchi, 26 marzo 2017)

3. Ambito storico-politico

ARGOMENTO: Origine e sviluppi della cultura giovanile.

DOCUMENTI

«Gli stili della gioventù americana si diffusero direttamente o attraverso l’amplificazione dei loro segnali

mediante la cultura inglese, che faceva da raccordo tra America ed Europa, per una specie di osmosi

spontanea. La cultura giovanile americana si diffuse attraverso i dischi e le cassette, il cui più importante

strumento promozionale, allora come prima e dopo, fu la vecchia radio. Si diffuse attraverso la

distribuzione mondiale delle immagini; attraverso i contatti personali del turismo giovanile internazionale

che portava in giro per il mondo gruppi ancora piccoli, ma sempre più folti e influenti, di ragazzi e ragazze

in blue jeans; si diffuse attraverso la rete mondiale delle università, la cui capacità di rapida comunicazione

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internazionale divenne evidente negli anni ’60. Infine si diffuse attraverso il potere condizionante della

moda nella società dei consumi, una moda che raggiungeva le masse e che veniva amplificata dalla spinta

a uniformarsi propria dei gruppi giovanili. Era sorta una cultura giovanile mondiale.»

E.J. HOBSBAWM, Il secolo breve, trad. it., Milano 1997

«La cultura giovanile negli ultimi quattro decenni s’è mossa lungo strade nuove, affascinanti, ma al tempo

stesso, anche pericolose. I diversi percorsi culturali che i giovani hanno affrontato dagli anni cinquanta ad

oggi sono stati ispirati soprattutto dai desideri e dalle fantasie dell’adolescenza; anche i rapporti spesso

conflittuali con gli adulti e l’esperienza culturale delle generazioni precedenti, tuttavia, hanno

profondamente influenzato la loro ricerca. Essi sono andati fino ai limiti estremi della propria fisicità,

hanno esplorato nuove dimensioni della mente e della realtà virtuale, hanno ridisegnato la geografia dei

rapporti sessuali, affettivi e sociali, hanno scoperto, infine, nuove forme espressive e comunicative. [...]

Le strategie sperimentate dai giovani, in sostanza, propongono tre differenti soluzioni. La prima, di marca

infantile, è fondata sulla regressione e sulla fuga dalla realtà per affrontare il dolore ed il disagio della

crescita. Essa, quindi, suggerisce di recuperare il piacere ed il benessere nell’ambito della fantasia e

dell’illusione. L’esperienza eccitatoria della musica techno e d’alcune situazioni di rischio, il grande

spazio onirico aperto dalle droghe e dalla realtà virtuale, la dimensione del gioco e del consumo, sono i

luoghi privilegiati in cui si realizza concretamente questo tipo di ricerca. [...] La seconda strategia utilizza

la trasgressione e la provocazione per richiamare l’adulto alle sue responsabilità e per elaborare le

difficoltà dell’adolescenza. [...] La terza strategia, infine, la più creativa, prefigura un modo nuovo di

guardare al futuro, più carico d’affettività, pace e socialità. Essa s’appoggia sulle capacità intuitive ed

artistiche dei giovani, e lascia intravedere più chiaramente una realtà futura in cui potranno aprirsi nuovi

spazi espressivi e comunicativi.»

D. MISCIOSCIA, Miti affettivi e cultura giovanile, Milano 1999

«Oggi il termine “cultura giovanile”, quindi, non ha più il significato del passato, non indica più ribellione,

astensionismo o rifiuto del sistema sociale. Non significa più nemmeno sperimentazione diretta dei modi

di vivere, alternativi o marginali rispetto ad un dato sistema sociale. Cultura giovanile sta ad indicare

l’intrinseca capacità che i giovani hanno di autodefinirsi nei loro comportamenti valoriali all’interno della

società della quale sono parte.»

L. TOMASI, La cultura dei giovani europei alle soglie del 2000, Milano 1998

4. Ambito tecnico-scientifico

ARGOMENTO: Le responsabilità della scienza e della tecnologia

DOCUMENTI

«Agisci in modo che le conseguenze della tua azione siano compatibili con la permanenza di

un’autentica vita umana sulla terra.»

Hans JONAS, Il principio responsabilità. Un’etica per la civiltà tecnologica, Einaudi, Torino 1990 (ed.

originale 1979)

«Mi piacerebbe (e non mi pare impossibile né assurdo) che in tutte le facoltà scientifiche si insistesse a

oltranza su un punto: ciò che farai quando eserciterai la professione può essere utile per il genere umano,

o neutro, o nocivo. Non innamorarti di problemi sospetti. Nei limiti che ti saranno concessi, cerca di

conoscere il fine a cui il tuo lavoro è diretto. Lo sappiamo, il mondo non è fatto solo di bianco e di nero e

la tua decisione può essere probabilistica e difficile: ma accetterai di studiare un nuovo medicamento,

rifiuterai di formulare un gas nervino. Che tu sia o non sia un credente, che tu sia o no un “patriota”, se ti

è concessa una scelta non lasciarti sedurre dall’interesse materiale e intellettuale, ma scegli entro il campo

che può rendere meno doloroso e meno pericoloso l’itinerario dei tuoi compagni e dei tuoi posteri. Non

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nasconderti dietro l’ipocrisia della scienza neutrale: sei abbastanza dotto da saper valutare se dall’uovo

che stai covando sguscerà una colomba o un cobra o una chimera o magari nulla.»

Primo LEVI, Covare il cobra, 11 settembre 1986, in Opere II, Einaudi, Torino 1997

«È storia ormai a tutti nota che Fermi e i suoi collaboratori ottennero senza accorgersene la fissione (allora

scissione) del nucleo di uranio nel 1934. Ne ebbe il sospetto Ida Noddack: ma né Fermi né altri fisici

presero sul serio le sue affermazioni se non quattro anni dopo, alla fine del 1938. Poteva benissimo averle

prese sul serio Ettore Majorana, aver visto quello che i fisici dell’Istituto romano non riuscivano a vedere.

E tanto più che Segrè parla di «cecità». La ragione della nostra cecità non è chiara nemmeno oggi, dice.

Ed è forse disposto a considerarla come provvidenziale, se quella loro cecità impedì a Hitler e Mussolini

di avere l’atomica. Non altrettanto – ed è sempre così per le cose provvidenziali – sarebbero stati disposti

a considerarla gli abitanti di Hiroshima e di Nagasaki.»

Leonardo SCIASCIA, La scomparsa di Majorana, Einaudi, Torino 1975

«La scienza può aiutarci a costruire un futuro desiderabile. Anzi, le conoscenze scientifiche sono mattoni

indispensabili per erigere questo edificio. Ma […] è d’obbligo sciogliere il nodo decisivo del valore da

dare alla conoscenza. Il valore che sembra prevalere oggi è quello, pragmatico, che alla conoscenza

riconosce il mercato. Un valore utilitaristico: dobbiamo cercare di conoscere quello che ci può tornare

immediatamente ed economicamente utile. […] Ma, se vogliamo costruire un futuro desiderabile, anche

nel campo della scienza applicata il riconoscimento del valore della conoscenza non può essere delegato

al mercato. Lo ha dimostrato la recente vertenza tra le grandi multinazionali e il governo del Sud Africa

sui farmaci anti-Aids […]. Il mercato non è in grado di distribuire gli “utili della conoscenza” all’80%

della popolazione mondiale. Per costruire il futuro coi mattoni della scienza occorre dunque (ri)associare

al valore di mercato della conoscenza altri valori: i valori dello sviluppo umano.»

Pietro GRECO, Sua maestà la tecnologia. Chi ha paura della scienza?, “l’Unità”, 7 luglio 2001

«La ricerca dovrebbe essere libera, non dovrebbe essere guidata da nessuno. In fondo se ci si pensa bene,

da che essa esiste è frutto dell’istanza del singolo piuttosto che risultato collettivo. Dovrebbe essere libera

da vincoli religiosi e soggiogata a un unico precetto: progredire nelle sue applicazioni in funzione del

benessere degli esseri viventi, uomini e animali. Ecco questa credo sia la regola e l’etica dello scienziato:

la ricerca scientifica deve accrescere nel mondo la proporzione del bene. Le applicazioni della scienza

devono portare progresso e non regresso, vantaggio e non svantaggio. Certo è anche vero che la ricerca va

per tentativi e di conseguenza non ci si può subito rendere conto dell’eventuale portata negativa; in tal

caso bisognerebbe saper rinunciare.»

(Margherita HACK intervistata da Alessandra Carletti, Roma Tre News, n. 3/2007)

Tipologia C

Tema di argomento storico

L’Europa uscì dal I conflitto mondiale indebolita economicamente e sconvolta nel suo assetto politico: la

guerra segnò un distacco epocale e lasciò dietro di sé tensioni fortissime sul piano sociale e politico, che

in breve sfociarono nella creazione dei sistemi totalitari.

Proponi un’analisi delle cause che portarono a queste soluzioni.

Tipologia D

Tema di ordine generale

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Il candidato rifletta sulla condizione delle donne nel mondo: alla luce di testi che hai letto e delle tue

personali esperienze e di quanto accade quotidianamente nel mondo, illustra alcune situazioni di evidente

discriminazione sociale, politica, economica presenti oggi nei confronti delle donne.

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Istituto Statale di Istruzione Superiore “G. Luzzatto” Portogruaro VE

Istruzione professionale Settore Servizi - indirizzo “Servizi Socio-Sanitari” - Corso IDA

II Simulazione Prima Prova Esame di Stato

A.S. 2017/2018

Svolgi la prova, scegliendo una delle quattro tipologie qui proposte.

Tipologia A

Analisi del testo

Eugenio Montale, Ammazzare il tempo (da Auto da fé. Cronache in due tempi, Il Saggiatore, Milano

1966)

Il problema più grave del nostro tempo non è tra quelli che si vedono denunziati a caratteri di scatola

nelle prime pagine dei giornali; e non ha nulla in comune, per esempio, col futuro status di Berlino o con

l’eventualità di una guerra atomica distruggitrice di una metà del mondo. Problemi simili sono d’ordine

storico e prima o poi giungono a una soluzione, sia pure con risultati spaventosi. Nessuna guerra impedirà

all’umanità futura di vantare ulteriori magnifiche sorti nel quadro di una sempre più perfetta ed

ecumenica civiltà industriale. Un mondo semidistrutto, che risorgesse domani dalle ceneri, in pochi

decenni assumerebbe un volto non troppo diverso dal nostro mondo d’oggi. Anzi, oggi è lo spirito di

conservazione che rallenta il progresso. Qualora non ci fosse più nulla da conservare il progresso tecnico

si farebbe molto più veloce. Anche l’uccisione su larga scala di uomini e di cose può rappresentare, a

lunga scadenza, un buon investimento del capitale umano. Fin qui si resta nella storia. Ma c’è

un’uccisione, quella del tempo, che non sembra possa dare frutto. Ammazzare il tempo è il problema

sempre più preoccupante che si presenta all’uomo d’oggi e di domani.

Non penso all’automazione, che ridurrà sempre più le ore dedicate al lavoro. Può darsi che quando la

settimana lavorativa sarà scesa da cinque a quattro o a tre si finisca per dare il bando alle macchine

attualmente impiegate per sostituire l’uomo. Può darsi che allora si inventino nuovi tipi di lavoro inutile

per non lasciare sul lastrico milioni o miliardi di disoccupati; ma si tratterà pur sempre di un lavoro che

lascerà un ampio margine di ore libere, di ore in cui non si potrà eludere lo spettro del tempo.

Perché si lavora? Certo per produrre cose e servizi utili alla società umana, ma anche, e soprattutto, per

accrescere i bisogni dell’uomo, cioè per ridurre al minimo le ore in cui è più facile che si presenti a noi

questo odiato fantasma del tempo. Accrescendo i bisogni inutili, si tiene l’uomo occupato anche quando

egli suppone di essere libero. “Passare il tempo” dinanzi al video o assistendo a una partita di calcio non

è veramente un ozio, è uno svago, ossia un modo di divagare dal pericoloso mostro, di allontanarsene.

Ammazzare il tempo non si può senza riempirlo di occupazioni che colmino quel vuoto. E poiché pochi

sono gli uomini capaci di guardare con fermo ciglio in quel vuoto, ecco la necessità sociale di fare

qualcosa, anche se questo qualcosa serve appena ad anestetizzare la vaga apprensione che quel vuoto si

ripresenti in noi.

Eugenio Montale (Genova, 1896 - Milano, 1981) è noto soprattutto come poeta. Merita però di essere

ricordato anche come prosatore. Lo stesso Montale raccolse in Farfalla di Dinard (Prima ed. 1956) e Auto

da fé (Prima ed. 1966) scritti in prosa apparsi in precedenza su giornali e riviste. Il brano che si propone è

tratto da un testo pubblicato originariamente nel “Corriere della Sera” del 7 novembre 1961.

1. Comprensione del testo Riassumi tesi e argomenti principali del testo.

2. Analisi del testo 2.1 Quali sono i problemi risolvibili secondo Montale?

2.2 Spiega il significato che Montale attribuisce all’espressione “ammazzare il tempo”.

2.3 Perché si accrescono i “bisogni inutili” e si inventeranno “nuovi tipi di lavoro inutile”?

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2.4 Noti nel testo la presenza dell’ironia? Argomenta la tua risposta.

2.5 Esponi le tue osservazioni in un commento personale di sufficiente ampiezza.

3. Interpretazione complessiva ed approfondimenti Sulla base dell’analisi condotta, ricerca la “visione del mondo” espressa nel testo e approfondisci la ricerca

con opportuni collegamenti ad altri testi di Montale. Alternativamente, soffermati sul grado di attualità /

inattualità dei ragionamenti di Montale sul lavoro e sul tempo.

Tipologia B

Redazione di un saggio breve o di un articolo di giornale

(puoi scegliere uno degli argomenti relativi ai quattro ambiti proposti)

CONSEGNE

Sviluppa l’argomento scelto o in forma di «saggio breve» o di «articolo di giornale», interpretando e

confrontando i documenti e i dati forniti. Se scegli la forma del «saggio breve» argomenta la tua

trattazione, anche con opportuni riferimenti alle tue conoscenze ed esperienze di studio.

Premetti al saggio un titolo coerente e, se vuoi, suddividilo in paragrafi.

Se scegli la forma dell'«articolo di giornale», indica il titolo dell’articolo e il tipo di giornale sul quale

pensi che l’articolo debba essere pubblicato.

Per entrambe le forme di scrittura non superare cinque colonne di metà di foglio protocollo.

1. Ambito artistico letterario

ARGOMENTO: Il male di vivere nella poesia e nell'arte del Novecento.

DOCUMENTI

Spesso il male di vivere ho incontrato:

era il rivo strozzato che gorgoglia,

era l'incartocciarsi della foglia

riarsa, era il cavallo stramazzato.

Bene non seppi, fuori del prodigio

che schiude la divina Indifferenza:

era la statua nella sonnolenza

del meriggio, e la nuvola, e il falco alto

levato.

E. MONTALE, Ossi di Seppia, 1925

Anche questa notte passerà

Questa solitudine in giro

titubante ombra dei fili tranviari

sull'umido asfalto

Guardo le teste dei brumisti

nel mezzo sonno

tentennare

G. UNGARETTI, L'allegria, 1942

Ho parlato a una capra.

Era sola sul prato, era legata.

Sazia d'erba, bagnata

dalla pioggia, belava.

Quell'uguale belato era fraterno

al mio dolore. Ed io risposi, prima

per celia, poi perché il dolore è eterno,

ha una voce e non varia.

Questa voce sentiva

gemere in una capra solitaria.

In una capra dal viso semita

sentivo querelarsi ogni altro male,

ogni altra vita.

U. SABA, La capra, 1910

Gelida messaggera della notte,

sei ritornata limpida ai balconi

delle case distrutte, a illuminare

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le tombe ignote, i derelitti resti

della terra fumante. Qui riposa

il nostro sogno. E solitaria volgi

verso il nord, dove ogni cosa corre

senza luce alla morte, e tu resisti.

S. QUASIMODO, Elegia, 1947

Edvard MUNCH, L'urlo, 1893

"La deformazione della figura è giunta a un

limite sconosciuto per quell'epoca. L'uomo in

primo piano, con la bocca gridante e le mani

strette sulle orecchie per non ascoltare il

proprio incontenibile urlo, che è anche urlo

della natura, è ridotto ad una misera parvenza

ondeggiante

in un paesaggio di delirio."

M. DE MICHELI, Le avanguardie

artistiche del Novecento, Feltrinelli 1999

2. Ambito socio-economico

ARGOMENTO: Le nuove responsabilità.

DOCUMENTI

«Tanto la storiografia quanto la climatologia hanno tratto un grande impulso dall‟atterraggio sulla

Luna del 1969. Fu allora, infatti, che la fragilità della terra divenne visibile. Da quel momento la

protezione della natura e dell‟ambiente ha acquistato un’importanza sempre maggiore, assumendo

anzi il carattere di una vera e propria industria. Le associazioni e le istituzioni ambientaliste lavorano

sulla base di campagne di sensibilizzazione che, quanto a professionalità, non sono seconde a quelle

delle multinazionali. In particolare, a partire dagli anni novanta il timore del Riscaldamento globale

ha rimpiazzato i precedenti, come quello per la Moria dei boschi o quello per il Buco nell’ozono. Ora,

per la prima volta, alla sbarra non è più solo l’industria, ma ogni consumatore finale. In pratica ogni

abitante della Terra è colpevole: il boscimano sudafricano, che incendia la savana per cacciare o per

guadagnare terreno coltivabile, e il fazendero argentino, i cui manzi producono metano, il coltivatore

di riso a Bali e il banchiere cinese, che fa i suoi affari in uno studio dotato di aria condizionata.»

Wolfgang BEHRINGER, Storia culturale del clima, Bollati Boringhieri, Torino 2013 (prima ed.

originale 2007)

«Crescita demografica e scelta coercitiva.

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Anche se le paure maltusiane di lungo periodo per la produzione alimentare sono infondate, o almeno

premature, ci sono però buone ragioni per preoccuparsi, in generale, per il tasso di crescita della

popolazione mondiale. Non si può dubitare che, nell’ultimo secolo, questo tasso abbia notevolmente

accelerato: la popolazione mondiale ha impiegato milioni di anni per raggiungere il primo miliardo,

poi in 123 è arrivata al secondo, al terzo in 33, al quarto in 14, al quinto in 13, e secondo le proiezioni

delle Nazioni Unite il sesto promette di arrivare in altri 11. Il numero degli abitanti del pianeta è

cresciuto di 923 milioni solo nel decennio 1980-90, e questo aumento corrisponde quasi alla

popolazione complessiva di tutto il mondo all’epoca di Malthus. Quanto agli anni Novanta, al loro

termine pare non abbiano registrato un’espansione molto inferiore. Se un simile andamento

proseguisse, la terra, sicuramente, sarebbe sovraffollata in modo spaventoso prima ancora della fine

del ventunesimo secolo. Molti segni indicano in modo chiaro, tuttavia, che il tasso di crescita della

popolazione mondiale sta cominciando a rallentare, per cui dobbiamo chiederci: si rafforzeranno le

ragioni della frenata? E, in caso affermativo, a quale ritmo? E non meno importante è un’altra

domanda: è necessario un intervento pubblico per agevolare il rallentamento?»

Amartya SEN, Lo sviluppo è libertà. Perché non c’è crescita senza democrazia, Mondadori, Milano

2012

«L’apprendistato della coesistenza con l’altro, l’escluso dalla costruzione della nostra tradizione, ci

inizia a una coesistenza mondiale che corrisponde a una delle sfide della nostra epoca. Aprire uno

spazio all’altro, a un mondo differente dal nostro, all’interno stesso della nostra propria tradizione, è

il primo, e il più difficile, gesto multiculturale. Incontrare lo straniero fuori dalle nostre frontiere è

relativamente facile, e soddisfa anche le nostre aspirazioni, finché possiamo rientrare da noi e

appropriarci fra noi ciò che abbiamo così scoperto. Essere costretti a restringere e modificare questo

«da noi», il nostro modo di essere «a casa», è molto più difficile, soprattutto senza che ciò provochi

un’infedeltà a noi stessi. […] Finché l’altro non sarà riconosciuto e rispettato come ponte fra natura

e cultura, com’è, prima, il caso per l’altro genere, ogni tentativo di mondializzazione democratica

resterà un imperativo morale senza realizzazione concreta. Finché l’universale non sarà considerato

essere due, e l’umanità un luogo di coesistenza culturalmente feconda fra due generi irriducibilmente

differenti, sempre una cultura vorrà imporre il suo colore ed i suoi valori all’altro, anche mediante la

sua morale e la sua religione.»

Luce IRIGARAY, Condividere il mondo, Bollati Boringhieri, Torino 2009 (ed. originale 2008)

«Ogni essere umano deve disporre di una “cittadinanza mondiale”. Nessuno deve essere più

“apolide”. Ciascuno deve sentirsi a casa propria sulla terra. Chiunque deve avere il diritto di lasciare

il proprio paese d’origine e di essere accolto, almeno temporaneamente, in qualsiasi altro luogo. […]

Reciprocamente, ogni essere umano ha dei doveri nei confronti degli altri essere umani, delle

generazioni che verranno, delle altre specie viventi e del pianeta. L’umanità ha in particolare il dovere

di mostrare empatia verso le generazioni future e verso le altre specie necessarie alla sua

sopravvivenza. Deve quindi considerare come suo dovere creare le condizioni perché le prossime

generazioni e le altre specie possano esercitare i loro diritti. Deve disporre di un accesso a tutte le sue

risorse e, in particolare, alla ricchezza accumulata.»

Jacques ATTALI, Domani, chi governerà il mondo?, Fazi Editore, Roma 2012 (ed. originale 2011)

3. Ambito storico-politico

ARGOMENTO: Omicidi politici.

DOCUMENTI

«Il 28 giugno 1914 l’arciduca Francesco Ferdinando, erede al trono asburgico, e la moglie furono

uccisi in un attentato compiuto da studenti bosniaci mentre erano in visita a Sarajevo, capitale della

Bosnia. Vienna attribuì la responsabilità dell’attentato al governo serbo e gli inviò un ultimatum al

quale seguì, il 28 luglio, la dichiarazione di guerra ed il bombardamento di Belgrado. La Russia

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proclamò la mobilitazione generale a sostegno dello Stato balcanico; a questo atto rispose la

Germania dichiarando guerra contemporaneamente alla Russia (1 Agosto) ed alla Francia (3 agosto).»

Rosario VILLARI, Storia contemporanea, Laterza, Bari 1972

«Le elezioni si tennero nell’aprile 1924 e si svolsero all’insegna dell’intimidazione e della violenza

nei confronti degli avversari politici e di un ritorno di fiamma dello squadrismo. Ciò malgrado, i

risultati non corrisposero alle speranze di Mussolini: se il «listone» fascista ebbe la maggioranza dei

voti e dei seggi, grazie al meccanismo della legge, nelle regioni dell’Italia settentrionale e nelle grandi

città operaie ottenne un numero di suffragi minore di quello delle liste d’opposizione. La denuncia

del clima di illegalità e di sopraffazione, in cui le elezioni si erano svolte, venne fatta con grande

passione e coraggio alla Camera dal deputato socialista Giacomo Matteotti il 30 maggio 1924. Pochi

giorni dopo, il 10 giugno, il coraggioso parlamentare era rapito e il 16 agosto la sua salma era ritrovata

in una macchia della campagna romana. Parve per un momento che il vuoto dovesse farsi attorno al

governo, la cui complicità nell’assassinio ben pochi mettevano in dubbio. [...] Il 3 gennaio 1925

Mussolini si presentò alla Camera

per assumersi tutta la responsabilità del delitto Matteotti e per sfidarla provocatoriamente ad avvalersi

della facoltà di metterlo sotto stato d’accusa. La Camera, non accettando il guanto di sfida che le

veniva lanciato, segnò praticamente la propria condanna a morte e lo Stato liberale cessò

definitivamente di esistere.»

Giuliano PROCACCI , Storia degli italiani, vol. II, Laterza, Bari 1971

«Passato nella leggenda storica come un apostolo della coesistenza, in realtà Kennedy fu il presidente

che, dopo il sostegno dato all’invasione degli esuli castristi a Cuba, pose le premesse per la

trasformazione della difficile situazione del Vietnam in una guerra terribile e per un impegno

statunitense che doveva in seguito assumere proporzioni gigantesche. [...] In politica interna,

nonostante i propositi espressi nell’ideologia della Nuova Frontiera, i risultati raggiunti da Kennedy

furono piuttosto modesti. Tutta una serie di misure relative all’educazione, alla riforma fiscale, alle

cure mediche per gli anziani, alle assicurazioni sociali, all’agricoltura vennero bloccate

dall’opposizione repubblicana e conservatrice. [...] Kennedy agì invece con risolutezza per assicurare

l’integrazione civile dei negri nel Sud (nel 1962 si ebbero disordini razziali nel Mississippi); ma la

sua impostazione era essenzialmente giuridica-formale, e ignorava il problema sostanziale della

discriminazione sociale generale a danno dei negri vigente in tutti gli Stati Uniti. Comunque, al di là

dei suoi limiti, Kennedy con la sua ideologia “progressista” aveva suscitato contro di sé una forte

opposizione da parte di conservatori, specie del Sud, e forze di Destra. E cadde vittima di queste

opposizioni. Decisosi ad un viaggio in vista delle prossime elezioni presidenziali, cui intendeva

ripresentarsi, proprio nel Texas, dove le opposizioni erano più tenaci, il 22 novembre 1963 venne

ucciso a Dallas in un attentato, senza che mai si accertasse o si volesse accertare chi fosse responsabile

della sua organizzazione, che trovò certamente complicità ad altissimi livelli.»

Massimo L. SALVADORI, Storia dell’età contemporanea, Loescher editore, Torino 1976

«Giovedì 16 marzo 1978. Primo giorno del sequestro Moro. Alle 9.03 in via Fani a Roma, un

commando delle Brigate rosse tende un agguato al presidente della Dc, Aldo Moro, che è appena

uscito di casa e sta andando alla Camera accompagnato da cinque uomini di scorta. I brigatisti fanno

strage delle guardie del corpo (Oreste Leonardi, Domenico Ricci, Giulio Rivera, Raffaele Iozzino,

l’unico che è riuscito a metter mano alla pistola, e FrancescoZizzi) poi rapiscono Moro e si dileguano.

[...] Martedì 9 maggio 1978. Cinquantacinquesimo giorno del sequestro Moro. Aldo Moro è stato

ucciso. Le Brigate rosse l’hanno trucidato con una raffica al cuore: nel suo corpo almeno undici colpi

d’arma da fuoco. Il cadavere del presidente della Dc è infilato nel bagagliaio di una Renault 4 rossa

parcheggiata in via Michelangelo Caetani, una piccola strada nel cuore della vecchia Roma, a un

passo da via delle Botteghe Oscure (dove c’è la sede del Pci) e non lontano da piazza del Gesù (dove

c’è quella della Dc). Il corpo, rivestito con gli stessi abiti che indossava la mattina del 16 marzo, è

rannicchiato con la testa contro la ruota di scorta, la mano sinistra sul petto, insanguinata. L’auto è lì

dal mattino: una donna ha notato tra le otto e le nove due persone, un uomo e una donna, che la

parcheggiavano. Solo dopo le 13, però, le Br telefonano a uno dei collaboratori di Moro: «Andate in

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via Caetani, c’è una Renault rossa, troverete l’ultimo messaggio». Il telefono era sotto controllo, un

commissario capo della Digos va subito sul posto, e immediatamente dopo altra polizia, i carabinieri,

le autorità, il ministro dell’Interno Cossiga. Per aprire l’auto intervengono gli artificieri: si teme che

i terroristi abbiano collegato alle serrature un ordigno esplosivo. La radio dà la notizia pochi minuti

dopo le 14.»

I 55 giorni del sequestro Moro, a cura di Roberto Raja, in «Corrieredellasera.it»

(http://cinquantamila.corriere.it/storyTellerThread.php?threadId=moro)

4. Ambito tecnico-scientifico

ARGOMENTO: Tecnologia pervasiva.

DOCUMENTI

«Anche la Silicon Valley ha la sua religione. E potrebbe presto diventare il paradigma dominante tra

i vertici e gli addetti ai lavori della culla dell‟innovazione contemporanea. È il «transumanismo» e si

può definire, scrive il saggista Roberto Manzocco […], come «un sistema coerente di fantasie

razionali parascientifiche», su cui la scienza cioè non può ancora pronunciarsi, «che fungono da

risposta laica alle aspirazioni escatologiche delle religioni tradizionali». Per convincersene basta

scorrerne i capisaldi: il potenziamento delle nostre capacità fisiche e psichiche; l‟eliminazione di ogni

forma di sofferenza; la sconfitta dell‟invecchiamento e della morte. Ciò che piace ai geek della Valley

è che questi grandiosi progetti di superamento dell‟umano nel “post-umano” si devono, e possono,

realizzare tramite la tecnologia. E tecniche, la cui fattibilità è ancora tutta da scoprire, come il “mind

uploading”, ossia il trasferimento della coscienza su supporti non biologici, e le “nanomacchine”,

robot grandi come virus in grado di riparare le cellule cancerose o i danni da malattia degenerativa

direttamente a livello molecolare.»

Fabio CHIUSI, TRANS UMANO la trionferà, “l‟Espresso” – 6 febbraio 2014

«Lord Martin Rees, docente di Astrofisica all‟Università di Cambridge e astronomo della Regina, la

vede un po‟ diversamente: i robot sono utili per lavorare in ambienti proibitivi per l‟uomo –

piattaforme petrolifere in fiamme, miniere semidistrutte da un crollo, centrali in avaria che perdono

sostanze radioattive – oltre che per svolgere mestieri ripetitivi. Ma devono restare al livello di «utili

idioti: la loro intelligenza artificiale va limitata, non devono poter svolgere mestieri intellettuali

complessi». L’astronomo della Corte d’Inghilterra, occhi rivolti più alle glorie del passato che alle

speranze e alle incognite di un futuro comunque problematico, propone una ricetta che sa di luddismo.

Una ricetta anacronistica ed estrema che si spiega con l‟angoscia che prende molti di noi davanti alla

rapidità con la quale la civiltà dei robot – della quale abbiamo favoleggiato per decenni e che

sembrava destinata a restare nei libri di fantascienza – sta entrando nelle nostre vite. Che i robot stiano

uscendo dalle fabbriche lo sappiamo da tempo: il bancomat è un bancario trasformato in macchina,

in servizio notte e giorno. In molti supermercati il cassiere non c‟è più, sostituito da sensori, lettori

di codici a barre, sistemi di pagamento automatizzati. In Giappone e Francia si moltiplicano treni e

metropolitane guidate da un computer (è così la nuova Linea 5 della metropolitana di Milano), così

come tutti i convogli che si muovono all‟interno dei grandi aeroporti del mondo sono, ormai, senza

conducente.»

Massimo GAGGI, E il robot prepara cocktail e fa la guerra, “Corriere della Sera.” – 26 gennaio

2014

«Per molto tempo al centro dell‟attenzione sono state le tecnologie e gli interrogativi che si portano

dietro: «Meglio i tablet o i netbook?», «Android, iOs o Windows?», seguiti da domande sempre più

dettagliate «Quanto costano, come si usano, quali app…». Intanto i docenti hanno visto le classi

invase da LIM, proiettori interattivi, pc, registri elettronici o tablet, senza riuscire a comprendere

quale ruolo avrebbero dovuto assumere, soprattutto di fronte a ragazzi tecnologicamente avanzati che

li guardavano con grandi speranze e aspettative. Per gli studenti si apre una grande opportunità:

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finalmente nessuno proibisce più di andare in internet, di comunicare tramite chat, di prendere appunti

in quaderni digitali o leggere libri elettronici.»

Dianora BARDI, La tecnologia da sola non fa scuola, “Il Sole 24 ORE.” – 12 gennaio 2014

Tipologia C

Tema di argomento storico

L’Europa del 1918 e l’Europa del 2018: quali le differenze?

Il candidato esamini la questione sotto almeno tre dei seguenti profili: forme istituzionali degli Stati

principali; stratificazione sociale e distribuzione della ricchezza; rapporti fra cittadini e istituzioni;

sistemi di alleanze; rapporti fra gli Stati europei; rapporti fra l’Europa e il resto del mondo.

Tipologia D

Tema di ordine generale

Giovanni Verga, in una famosa novella dal titolo Rosso Malpelo, compresa nella raccolta "Vita dei

Campi" pubblicata nel 1880, racconta di due ragazzini che lavorano in condizioni disumane in una

miniera. Le cronache odierne mostrano continuamente minori in luoghi di guerra, di fame, di

disperazione o utilizzati in lavori faticosi e sottoposti a inaudite crudeltà, nonostante gli appelli e gli

interventi delle organizzazioni umanitarie che tentano di arginare questa tragedia. Inquadra il

problema ed esponi le tue considerazioni in proposito.

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Istituto Statale di Istruzione Superiore “G. Luzzatto” Portogruaro VE

Istruzione professionale Settore Servizi Indirizzo “Servizi Socio-Sanitari” –

Corso IDA A.S. 2017/2018

Classe VA SSS

I Simulazione Seconda Prova Esame di Stato 22/02/2018

Disciplina: Psicologia generale e applicata Docente: Leandra Meli

Il candidato svolga la prima parte della prova e risponda a due tra i quesiti proposti nella seconda

parte

Prima Parte

Un problema di equilibrio

“In qualunque tipo di lavoro che avremo scelto vi saranno vantaggi e svantaggi; vi saranno momenti

ricchi di gratificazione professionale e altri che affronteremo sempre con poco entusiasmo (questo è

vero in quasi tutte le professioni). Ognuno di noi è unico, anche nel distinguere le cose piacevoli da

quelle fastidiose. Siamo così diversi anche nel giudicare quali attività poco simpatiche siamo disposti

ad affrontare (e fino a che punto) per poter fare quello che riteniamo professionalmente gratificante.

Ed è differente in ogni operatore il livello di gratificazione professionale necessario per poter andare

avanti nel lavoro. Questo per dire che non è sufficiente sapere quali sono le nostre gratificazioni e i

nostri sacrifici professionali. É necessario anche sapere come gratificazione e sacrificio devono

equilibrarsi perché il risultato finale possa dirsi complessivamente positivo. Noi siamo quasi sempre

in grado di capire se siamo contenti o no del nostro lavoro. Quando siamo contenti, andiamo volentieri

a lavorare al mattino e siamo orgogliosi di quello che facciamo. Quando viceversa non siamo contenti

del nostro lavoro, non usciremmo mai dal letto. (C’è chi, naturalmente, dal letto non si alza mai

volentieri, ma questo è un altro problema…). La difficoltà non è allora quella di capire se siamo o

non siamo contenti del nostro lavoro, ma piuttosto di riconoscere quei fattori specifici che fanno la

differenza tra chi è professionalmente soddisfatto e chi invece vorrebbe trovare una posizione

professionale diversa, se non addirittura una diversa professione. Innumerevoli sono le ragioni che

possono rendere le persone insoddisfatte del loro lavoro. Forse passano troppo tempo impegnate in

attività per loro poco piacevoli; oppure troppo poco tempo in attività gratificanti; o ancora

all’insoddisfazione contribuiscono sia poche gratificazioni che troppi «sacrifici». A complicare

ulteriormente le cose, capita a volte che chi lavora nei servizi alle persone sia insoddisfatto non perché

non gli piaccia il suo lavoro, ma per le ripercussioni che il lavoro ha sulla sua vita privata. Molti

operatori non possono fare a meno di dedicare parte del loro tempo libero a pensare (spesso con

preoccupazione) ai problemi dei loro utenti. Quando si ha a che fare con i problemi delle persone,

non possiamo concludere tutto timbrando il cartellino! Ci portiamo a casa i problemi delle persone

per cui lavoriamo e spesso ci è difficile anche solo chiudere un cassetto dell’archivio alle cinque e

non pensarci più. Chiaro che, se il lavoro impegna gran parte della nostra attenzione durante il resto

della nostra vita, facilmente finiremo per trovare quel lavoro insopportabile. Ciò potrà avere delle

conseguenze negative sulla nostra vita privata e sui nostri rapporti con gli altri. Ecco perché è così

importante trovare un equilibrio tra la vita professionale e la vita privata”.

(G. S. Bernstein – J. A. Halaszyn, Io, operatore sociale, Erickson, Trento 2010. pp. 23-24).

Il candidato, avvalendosi anche delle riflessioni scaturite dalla lettura del brano sopra riportato,

ponga l’accento sulla figura professionale dell’operatore socio-sanitario evidenziando rischi,

gratificazioni, tecniche e strategie di intervento per ovviare ad un rapporto improduttivo con

l’assistito, che leda l’equilibrio tra vita privata e vita professionale dell’operatore.

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Seconda Parte:

Il Candidato/a risponda a due dei seguenti quesiti:

1. Uno dei rischi che può interessare, in varia misura, soprattutto diversi operatori e professionisti

che sono impegnati quotidianamente e ripetutamente in attività che implicano le relazioni

interpersonali e le relazioni d’aiuto, è il Burn out. Quali sono le cause, la sintomatologia e

soprattutto, quali sono le conseguenze negative che portano ad affrontare in modo sbagliato il

proprio lavoro?

2. Che cosa sono i servizi sociali e socio-sanitari?

3. L’ambito dei servizi sociali e socio-sanitari è notevolmente ampio e ricco di professioni che mirano

a promuovere il benessere della persona attraverso attività in cui l’elemento centrale è rappresentato

dal rapporto tra professionisti e utenti. Quali figure professionali possono operare al loro interno?

4. Le professioni d’aiuto e le professioni di sviluppo incentrate sulla relazione con l’utente, richiedono

qualità umane e abilità tecniche particolari che consentano di stabilire un rapporto sincero, positivo e

non frustrante con l’utente. Quali?

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ISTITUTO STATALE ISTRUZIONE SUPERIORE “G. LUZZATTO”

Anno Scolastico 2017/2018

III Simulazione Seconda Prova Esame di Stato

V A Corso IDA SSS

II Simulazione Seconda Prova Esame di Stato 06/04/2018

Disciplina: Psicologia generale e applicata Docente: Leandra Meli

Cognome e Nome:…………………………………………… Voto /15

Il candidato svolga la prima parte della prova e risponda a due tra i quesiti proposti nella seconda

parte

Prima Parte

Valeria è una donna di 40 anni affetta da depressione; vive con il padre Diego, che ha 80 anni, mentre

la mamma è morta qualche anno fa. Diego con la sua pensione mantiene se stesso e la figlia, la quale, a

causa della sua condizione, non è mai riuscita a conservare un lavoro per lungo tempo. Diego, che di

carattere è buono e accondiscendente, è sempre stato molto protettivo nei confronti di Valeria, l’ha

sempre assecondata e non ha mai cercato di costringerla a trovare una soluzione alternativa a quella di

rimanere a casa con lui. Da qualche tempo, però, le condizioni di salute del signor Diego non sono

buone: dimentica le chiavi di casa rimanendo chiuso fuori, non riesce più a cucinare come una volta e,

sovente, non ricorda nemmeno che è ora di pranzo. Capita spesso che Valeria trovi le pentole nel frigo

o i contenitori del sale e dello zucchero sul balcone ma, a causa della sua depressione, non considera

questi episodi preoccupanti, almeno finché la situazione non si aggrava. L’uomo, infatti, diventa sempre

più aggressivo, arrivando a insultare Valeria anche per cose poco importanti; a volte fatica a pronunciare

le parole e cammina ininterrottamente da una parte all’altra della stanza, senza mai fermarsi. La donna,

poco per volta, si rende conto che il padre non è più in grado di prendersi cura né di lei né di se stesso e

comincia a sentirsi responsabile della situazione. Sottoposto il padre a visita geriatrica, emerge da una

lunga e attenta valutazione neuropsicologica che Diego soffre del morbo di Alzheimer.

Il candidato, in base alle sue conoscenze, descriva la patologia di cui soffre Diego ed elabori un

progetto di intervento individualizzato che tenga conto anche delle problematiche della figlia.

Seconda Parte:

Il Candidato/a risponda a due dei seguenti quesiti

1. Negli ultimi 30-40 anni, grazie ai progressi tecnologici, alla ricerca scientifica e alle

esperienze in ambito farmacologico e neuropsicologico, si è compreso che esistono diverse

forme di demenza. Quali?

2. Che cosa si intende per “metodo comportamentale” e in quali fasi si articola?

3. Negli ultimi anni si sono diffusi servizi socio-sanitari che offrono alla persona anziana e alla

sua famiglia luoghi in cui trovare cure, assistenza e trattamenti adeguati alle singole situazioni.

Quali sono questi servizi e quali caratteristiche possiedono?

4. Che cosa si intende per “terapia della reminiscenza”?

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ISTITUTO STATALE ISTRUZIONE SUPERIORE “G. LUZZATTO”

Anno Scolastico 2017/2018

V A Corso IDA SSS

III Simulazione Seconda Prova Esame di Stato 22/05/2018

Disciplina: Psicologia generale e applicata

Docente: Meli Leandra

Cognome e Nome:…………………………………………… Voto /15

(omissis

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I Simulazione di Terza Prova - Esame di Stato

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ISTITUTO STATALE ISTRUZIONE SUPERIORE “G. LUZZATTO”

Anno Scolastico 2017/2018

I Simulazione Terza Prova Esame di Stato

V A Corso IDA SSS

26/02/2018

Disciplina: Diritto e Legislazione socio-sanitaria

Docente: Bravo Renato

Cognome e Nome _______________________________________________

Voto______/ 15

1) I vari tipi di autonomia degli Enti locali

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2) Le cooperative sociali di tipo A e di tipo B

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3) Scopo mutualistico e specificità delle società cooperative rispetto alle altre società

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ISTITUTO STATALE ISTRUZIONE SUPERIORE “G. LUZZATTO”

Anno Scolastico 2017/2018

I Simulazione Terza Prova Esame di Stato

V A Corso IDA SSS

26/02/2018

Disciplina: Igiene e Cultura Medico Sanitaria

Docente: Chiara Baradello

Cognome e Nome _______________________________________________

Voto______/ 15

Il Candidato/a esponga ogni richiesta in 10 righe.

1) Lo screening neonatale è un’attività di sanità pubblica per poter garantire un intervento

adeguato ad evitare i gravi danni che alcune patologie determinerebbero in assenza di un

tempestivo intervento terapeutico. Si identifichino i principali screening neonatali e le

conseguenze cliniche delle patologie in mancanza dell’azione preventiva.

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2) Da Epicentro (http://www.epicentro.iss.it/focus/osteoporosi/osteoporosi.asp): solo una donna

su due affetta da osteoporosi sa di esserlo. Stessa mancanza di consapevolezza su questa

patologia riguarda un uomo su cinque. Il 50% delle persone che pensano di essere ammalate di

osteoporosi non lo sono, mentre la metà di quelli realmente affetti dalla malattia non sa di

esserlo.

Si descriva la patologia osteoporotica in relazione alla definizione di fragilità negli anziani.

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3) Per migliorare la programmazione e la realizzazione dei servizi socio-sanitari è fondamentale

attuare l’analisi dei bisogni. Si spieghi come realizzare un’analisi dei bisogni e quali sono i

fattori che devono essere considerati per evitare errori di rilevamento.

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ISTITUTO STATALE ISTRUZIONE SUPERIORE “G. LUZZATTO”

Anno Scolastico 2017/2018 I Simulazione Terza Prova Esame di Stato

V A Corso IDA SSS

26/02/2018

Disciplina: LINGUA INGLESE

Docente: NATANGELO MANUELA

Cognome e Nome__________________________________

Voto______/ 15

Hearing loss linked to mental decline in Elderly

Hearing loss and mental decline are two common conditions of aging, and now a new study finds that

they may be related. Older people with hearing deficits were more likely than those with normal

hearing to develop problems with memory and thinking over the course of the study. On average, the

study participants with hearing issues significant mental impairments three years earlier than those

without them. About two-thirds of adults over the age of 70 have some degree of hearing loss. And

the number of people with dementia is projected to double over the next two decades as the population

ages.

The researchers now hope to study whether hearing aids can slow mental decline in the elderly.

Otologist and epidemiologist Frank R. Lin from the University of Baltimore led the study. He says

only about 15% of people who need hearing aids get them. The investigation included close to 2,000

men and women in their 70s and 80s who took part in an aging and health study. Hearing was tested

in year five of the study, and the men and women underwent a series of tests over the next six years

to assess declines in memory and thinking. The men and women with hearing loss showed evidence

of these declines 30% to 40% faster than the people with normal hearing. And those people with more

hearing loss had steeper declines in mental function.

1)What is this study about?

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2)Who led the study?

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3) What did the researchers find out?

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4) What do the researchers hope to study now?

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ISTITUTO STATALE ISTRUZIONE SUPERIORE “G. LUZZATTO”

Anno Scolastico 2017/2018

I Simulazione Terza Prova Esame di Stato

V A Corso IDA SSS

26/02/2018

Disciplina: MATEMATICA

Docente: COSTELLA ROBERTO

Cognome e Nome: ___________________________________

Voto______/ 15

1) Dire in quali punti (quali valori di x) la seguente parabola

Y = f(X) = - x2 + 2x - 1

interseca l’asse x delle ascisse, e disegnarne il grafico approssimativo.

Calcolare lim f(X) per X ± ∞

2) Data la seguente funzione:

Y = 3X (X2 + 2X - 3)

Dire se è pari, dispari oppure né pari né dispari.

Dire per quali valori di X la funzione è positiva, nulla o negativa.

3) Determinare le ascisse dei punti in cui le due seguenti funzioni si intersecano:

Y1 = f1(X) = log7 [(x2 + 5x + 16)/(x-2)]

e

Y2= f2(X) = 1

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II Simulazione di Terza Prova - Esame di Stato

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ISTITUTO STATALE ISTRUZIONE SUPERIORE “G. LUZZATTO”

Anno Scolastico 2017/2018

II Simulazione Terza Prova Esame di Stato

V A Corso IDA SSS

23/03/2018

Disciplina: Igiene e Cultura Medico Sanitaria

Docente: Chiara Baradello

Cognome e Nome ________________________________

Voto______/ 15

Il Candidato/a esponga ogni richiesta in 10 righe.

1) I bambini con diagnosi di paralisi cerebrale infantile di tipo spastico, sono soggetti a molte

alterazioni che compromettono l’autonomia e la socializzazione. Ricordando le difficoltà

motorie, cognitive, comportamentali e sensoriali che possono essere presenti, si suggerisca un

intervento riabilitativo.

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2) I Livelli Essenziali di Assistenza sono stati definiti con il Decreto del presidente del Consiglio

dei ministri del 29 novembre 2001 “Definizione dei Livelli essenziali di assistenza”, entrato in

vigore il 23 febbraio 2002. Importante disposizione del Sistema Sanitario Nazionale sono stati

ridefiniti 12 gennaio 2017,con un nuovo decreto.

Il/la Candidato/a li definisca e indichi i settori in cui sono organizzati.

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3) “Sindrome di Turner, quando la malattia è donna”: si verifica in una donna ogni 2000/2500

nate vive. La sindrome di Turner presenta un’ampia varietà di segni e sintomi clinici che

possono compromettere il benessere della donna fin da bambina.

Si descrivano i principali segni e sintomi della malattia e la loro evoluzione.

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ISTITUTO STATALE ISTRUZIONE SUPERIORE “G. LUZZATTO”

Anno Scolastico 2017/2018

II Simulazione Terza Prova Esame di Stato

V A Corso IDA SSS

23/03/2018

Disciplina: LINGUA INGLESE

Docente: NATANGELO MANUELA Cognome e Nome ………………………………. …….

Voto______/ 15

New Zealanders are Embracing Ethnic Diversity

New Zealanders are accepting ethnic diversity as “part of our reality” and most no longer view

migrant communities with suspicion like they did in the 1990s. Almost seven in 10 Aucklanders in a

Herald street poll said they were comfortable with the ethnic diversity in Auckland, and 72 per cent

said they have a close friend or friends outside their own ethnic group. More than six in 10 also felt

New Zealand society today was “multicultural” and slightly more than half said they would be

comfortable even if Asians, Pacific and Maori outnumbered Europeans in the city. These were some

of the findings of a survey of 214 Aucklanders taken at in Albany, Botany, New Lynn and the central

city between September 22 and 30. Massey University sociologist Paul Spoonley said the results

showed New Zealanders have gone from being suspicious of migrant communities to one of

acceptance and acknowledgement of the contribution of migrants. Professor Spoonley said the street

poll findings were consistent with recent studies, including an Asia New Zealand Foundation study

of Kiwi perceptions on Asia, where 21 per cent said they had felt warmer towards Asian people in

the past year. In that survey, more than four out of five agreed Asians contributed significantly to

New Zealand society and 83 per cent rated the Asian region as important or very important to New

Zealand’s future. New Zealand has had a “history of intolerance towards Asians” since colonial times,

especially towards the Chinese who were considered an “inferior” race, said Professor Spoonley.

“Today a majority of Kiwis are just embracing and enjoying what ethnic diversity brings,” he said.

The study said the biggest impacts that these migrants have had on Auckland are on retailing,

restaurants, festivals, religion and media. Last year China, with 5262 permanent residents and India

with 4218, were the second and third largest source countries for immigrants to New Zealand behind

United Kingdom.

1)What was the New Zeland Herald survey about?

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2)What do the results of the survey show?

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3) How did New Zealanders consider Asians in the past?

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4) In which sectors are Asian immigrants employed in Auckland?

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ISTITUTO STATALE ISTRUZIONE SUPERIORE “G. LUZZATTO”

Anno Scolastico 2017/2018

II Simulazione Terza Prova Esame di Stato

V A Corso IDA SSS

23/03/2018

Disciplina: MATEMATICA

Docente: COSTELLA ROBERTO

Cognome e Nome:___________________________________

Voto______/ 15

1) Data la seguente funzione

Y = f(X) = X4 + 7X

Calcolare i seguenti limiti (fornendo le opportune argomentazioni):

lim f(X) per X + ∞ e lim f(X) per X 0

2) Data la seguente funzione

Y = f(X) = eX (X - 2)

a) Dire quale è il dominio di definizione

b) Trovare i punti di intersezione con gli assi cartesiani

c) Dire dove (cioè per quali valori di x) la funzione è positiva.

d) Dire se è pari o dispari

e) Dire se la funzione è continua nel dominio in cui è definita

f) Calcolarne il limite per X 1

3) Date le seguenti funzioni:

Y = f(X) = X + 3 e Y = f(X) = log1/3 (x)

Disegnarne i grafici approssimativi nello stesso piano cartesiano ed evidenziare

graficamente , se esiste, il punto di intersezione tra le due funzioni.

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ISTITUTO STATALE ISTRUZIONE SUPERIORE “G. LUZZATTO”

Anno Scolastico 2017/2018

II Simulazione Terza Prova Esame di Stato

V A Corso IDA SSS

23/03/2018

Disciplina: Tecnica Amministrativa ed Economia Sociale

Docente: Geremia Giorgio

Cognome e Nome:___________________________________

Voto______/ 15

Il candidato risponda ai seguenti quesiti utilizzando un massimo di 10 righe per ciascuno di essi

1) Il candidato definisca le principali fonti di finanziamento di un’impresa:

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…………………………………………………………………………………………………………

…………………………………………………………………………………………………………

…………………………………………………………………………………………………………

…………………………………………………………………………………………………………

…………………………………………………………………………………………………………

…………………………………………………………………………………………………………

…………………………………………………………………………………………………………

…………………………………………………………………………………………………………

…………………………………………………………………………………………………………

2) Il candidato delinei le principali caratteristiche della cambiale pagherò e dell’assegno

bancario:

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…………………………………………………………………………………………………………

…………………………………………………………………………………………………………

…………………………………………………………………………………………………………

…………………………………………………………………………………………………………

…………………………………………………………………………………………………………

…………………………………………………………………………………………………………

…………………………………………………………………………………………………………

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3) Il candidato illustri a piacimento un’operazione di raccolta e una d’impiego del sistema

bancario italiano:

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…………………………………………………………………………………………………………

…………………………………………………………………………………………………………

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…………………………………………………………………………………………………………

…………………………………………………………………………………………………………

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III Simulazione di Terza Prova - Esame di Stato

(omissis)

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ISTITUTO STATALE ISTRUZIONE SUPERIORE COD. FISC. 83004740276 “GINO LUZZATTO” COD. SCUOLA VEIS012006

COD.UNIVOCO FATTURAZIONE ELETTRONICA UFUARY

PERITO IN AMMINISTRAZIONE FINANZA E MARKETING - PERITO PER IL TURISMO - TECNICO

AZIENDALE - TECNICO SOCIO SANITARIO - SERALE PER TECNICO SOCIO SANITARIO

EUCIP - ICDL

Via Galileo Galilei 5 – 30026 Portogruaro (VE) - infoline 042174815 - 042171202 - fax

0421760560

[email protected] www.isisluzzatto.gov.it - [email protected]

ESAMI STATO A.S. 2017/2018

GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA PRIMA PROVA SCRITTA

Candidato: _________________________________________ _____ Classe ______________

VALUTAZIONE ANALITICA DELLA PADRONANZA LINGUISTICA

INDICATORI

COMPETENZE:

Descrittori di ciascuna competenza

Livello1 Punteggio

in

quindicesimi

per ogni

competenza a b c d e

I. TESTUALE Impostazione e articolazione

complessiva del testo

- Rispetto delle consegne (secondo il tipo di prova) - Coerenza e coesione nello svolgimento del discorso - Ordine nell’impaginazione e partizioni del testo (in capoversi ed eventuali paragrafi)

_________

II. GRAMMATICALE Uso delle strutture grammaticali e

del sistema ortografico e

interpuntivo

- Padronanza delle strutture morfosintattiche e della loro flessibilità e varietà - Uso della punteggiatura in relazione al tipo di testo - Correttezza ortografica

_________

III. LESSICALE-SEMANTICA Disponibilità di risorse lessicali e

dominio della semantica

- Consistenza del repertorio lessicale - Appropriatezza semantica e coerenza del registro lessicale - Uso adeguato dei linguaggi settoriali

_________

IV. IDEATIVA Capacità di elaborazione e

ordinamento delle idee

- Scelta di argomenti pertinenti - Consistenza e precisione di informazioni e dati - Rielaborazione delle informazioni attraverso commenti

adeguati e valutazioni personali pertinenti

_________

PARTE B – VALUTAZIONE

VOTO sull’elaborato nel suo complesso (in quindicesimi) __________________

1 ai 5 livelli s’attribuiscono i segg. val.: a = molto basso (1-6); b = basso (7-9); c = medio/medio alto (10-11); d = alto (12-13); e = molto alto (14-15)

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ISTITUTO STATALE ISTRUZIONE SUPERIORE - ESAMI STATO A.S. 2017/2018

GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA II PROVA SCRITTA

PSICOLOGIA GENERALE E APPLICATA – Modalità A

Candidato: _________________________________________ _____ Classe ______________

PRIMA PARTE (caso)

INDICATORI DESCRITTORI (LIVELLO

RAGGIUNTO)

PUNTI PROVA

Comprensione della

traccia

buona/ottima

sufficiente/discreta

scarsa/insufficiente

2

1

0,5

Conoscenza dei

contenuti

buona/ottima

discreta

sufficiente

insufficiente

gravemente insufficiente

scarsa/nulla

3

2,5

2

1,5

1

0,5

Proprietà di

linguaggio e utilizzo

del lessico specifico

appropriato e puntuale

corretto seppur limitato

inadeguato/approssimativo

2

1

0,5

Organizzazione del

testo

buona/ottima

sufficiente/discreta

scarsa/insufficiente

2

1

0,5

punteggio totale PRIMA PARTE

/9

SECONDA PARTE (quesiti) INDICATORI DESCRITTORI (LIVELLO

RAGGIUNTO)

PUNTI Q1 Q2

Comprensione della

traccia

buona/ottima

sufficiente/discreta

scarsa/insufficiente

0,75

0,5

0,25

Conoscenza dei

contenuti

buona/ottima

discreta

sufficiente

insufficiente

gravemente insufficiente

1,5

1

0,75

0,5

0,25

Organizzazione del

testo, proprietà di

linguaggio e del

lessico specifico

appropriato/puntuale

corretto seppur limitato

inadeguato/approssimativo

0,75 0,5

0,25

punteggio parziale SECONDA PARTE

/3 /3

punteggio totale SECONDA PARTE

/6

totale punteggio INTERA PROVA

/15

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ISTITUTO STATALE ISTRUZIONE SUPERIORE - ESAMI STATO A.S. 2017/2018

GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA II PROVA SCRITTA

PSICOLOGIA GENERALE E APPLICATA – Modalità B

Candidato: _________________________________________ _____ Classe ______________

PRIMA PARTE (caso) INDICATORI DESCRITTORI (LIVELLO RAGGIUNTO) PUNTI PROVA

Analisi dei dati e delle

informazioni

individuando anche

elementi mancanti

padroneggiata

padroneggiata discretamente

sufficiente lacunosa

gravemente lacunosa

2

1,5-1

0,5

0,25

Capacità di valutare le

problematiche del caso

in ambito disciplinare

padroneggiata

padroneggiata discretamente

sufficiente lacunosa

gravemente lacunosa

3

2

1,5 1

0,5

Capacità di progettare,

definire obiettivi e

prefigurare un piano

d’azione per il loro

raggiungimento

padroneggiata

padroneggiata discretamente

sufficiente lacunosa

gravemente lacunosa

2

1,5-1

0,5

0,25

Coerenza interna al

progetto di intervento

padroneggiata

padroneggiata discretamente

sufficiente lacunosa

gravemente lacunosa

2

1,5 1

0,5

0,25

punteggio totale PRIMA PARTE

/9

SECONDA PARTE (quesiti)

INDICATORI DESCRITTORI (LIVELLO RAGGIUNTO) PUNTI Q1 Q2

Comprensione della

traccia

buona/ottima

sufficiente/discreta

scarsa/insufficiente

0,75

0,5

0,25

Conoscenza dei

contenuti

buona/ottima

discreta sufficiente

insufficiente

gravemente insufficiente

1,5

1

0,75

0,5

0,25

Organizzazione del

testo, proprietà di

linguaggio e del

lessico specifico

appropriato/puntuale

corretto seppur limitato

inadeguato/approssimativo

0,75

0,5

0,25

punteggio parziale SECONDA PARTE

/3 /3

punteggio totale SECONDA PARTE

/6

totale punteggio INTERA PROVA

/15

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Esame di Stato 2017-2018

Griglia di valutazione per la Terza Prova

LINGUA INGLESE E TEDESCO

Candidato:________________________________________ Classe:_______________

INDICATORI DESCRITTORI PUNTEGGI

Comprensione • Comprensione sicura del testo (tra

75 % e 100 %)

• Comprensione complessiva del

testo (tra

55% e 74%)

• Comprensione del testo limitata (tra

35% e 54%)

• Non comprende né i concetti né lo

scopo comunicativo (meno di 35%)

4

3

2

1

Strutturazione della

risposta

• Risponde in maniera dettagliata

organizzando la risposta in modo

articolato

• Sviluppa solo alcuni dei punti

richiesti nella domanda

organizzando il testo in modo

abbastanza articolato

• Sviluppa la risposta in modo

superficiale omettendo dettagli

importanti

3

2

1

Competenze morfo-

sintattiche

• Scorrevole e corretto

• Generalmente corretto e scorrevole

• Pochi errori. Il significato è talvolta

confuso ma mai incomprensibile

• Svariati errori grammaticali e

sintattici, il significato è spesso

incomprensibile

4

3

2

1

Rielaborazione della

domanda e accuratezza

linguistica

• Esaustiva e approfondita

• Adeguata e semplice

• La risposta, pur presentando vari

errori morfo-sintattici e

grammaticali, rimane comunque

comprensibile. Il lessico è adeguato

• La presenza di numerosi errori

grammaticali e morfo-sintattici

rendono la risposta incomprensibile.

Il lessico è impreciso e scorretto

4

3

2

1

Totale punteggio INTERA PROVA

/15

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COD. FISC. 83004740276 “GINO LUZZATTO” COD. SCUOLA VEIS012006

COD.UNIVOCO FATTURAZIONE ELETTRONICA UFUARY PERITO IN AMMINISTRAZIONE FINANZA E MARKETING - PERITO PER IL TURISMO - TECNICO AZIENDALE - TECNICO SOCIO SANITARIO - SERALE PER TECNICO SOCIO SANITARIO

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Griglia di valutazione

Esami di stato a. s. 2017-2018

Per la valutazione della Terza Prova

CANDIDATO : __________________________________________________________

LIVELLO DI PRESTAZIONE CONSEGUITO PUNTI

Prova nulla o priva di qualsiasi conoscenza o abilità richiesta 1 -3 su 15

Conoscenze parziali e competenze quasi nulle; espressione scorretta e

terminologia generica 4 - 6 su 15

Conoscenze superficiali e frammentarie, competenze ed espressioni talvolta

generiche 7 - 9 su 15

Conoscenze essenziali degli argomenti, svolge correttamente semplici

problemi

Espressione sostanzialmente corretta 10 su 15

Conoscenze adeguate degli argomenti, applicazione delle conoscenze con

qualche imprecisione espressiva 11- 12 su 15

Conosce e applica con sicurezza in maniera approfondita gli argomenti

richiesti e si esprime in modo corretto 13 – 14 su 15

Padroneggia in modo personale tutti gli argomenti e sa utilizzare le

conoscenze in maniera trasversale e critica 15 su 15

I COMMISSARI: IL PRESIDENTE:

In particolare, per conseguire una valutazione di sufficienza è necessario possedere conoscenze

essenziali degli argomenti e capacità di esprimerle o di applicarle in modo comprensibile e

sostanzialmente corretto.

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COD. FISC. 83004740276 “GINO LUZZATTO” COD. SCUOLA VEIS012006

COD.UNIVOCO FATTURAZIONE ELETTRONICA UFUARY PERITO IN AMMINISTRAZIONE FINANZA E MARKETING - PERITO PER IL TURISMO - TECNICO AZIENDALE - TECNICO SOCIO SANITARIO - SERALE PER TECNICO SOCIO SANITARIO

EUCIP - ICDL Via Galileo Galilei 5 – 30026 Portogruaro (VE) - infoline 042174815 - 042171202 - fax 0421760560

[email protected] www.isisluzzatto.gov.it - [email protected]

Griglia di valutazione per il colloquio

Esami di stato a. s. 2017-2018

CANDIDATO : __________________________________________________________

INDICATORI Livelli PUNTI Valutazione

CONOSCENZA DEI CONTENUTI

Più che buona – buona 13 – 12

Discreta 11 – 10

Sufficiente 9

Insufficiente 8

Gravemente insufficiente 7- 6

Scarsa - quasi nulla 5

CORRETTEZZA DEL LINGUAGGIO Buona 11

Discreta 10 – 9

Sufficiente 8 – 7

Insufficiente 6 – 5 – 4

Gravemente insufficiente 3 – 2

CAPACITA’ DI UTILIZZARE LE

CONOSCENZE ACQUISITE

ATTRAVERSO COLLEGAMENTI E

RIELABORAZIONE

Buone 6

Discreta 5 – 4

Sufficiente 3

Insufficiente 2

nessuna 1

TOTALE

/30

I COMMISSARI: IL PRESIDENTE: