DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DELLA CLASSE 5AS … · Tra i diversi strumenti di verifica e valutazione...

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ISTITUTO D’ISTRUZIONE SUPERIORE “T. CATULLO” - BELLUNO Indirizzi: servizi commerciali, turistici, sociali e Liceo Artistico - Via Garibaldi, 10 – 32100 Belluno Tel. 0437 941678 C.F. 80005250255 – COD. IPA UFHD3Q E-mail: [email protected] - [email protected] - [email protected] SITO: www.istitutocatullo.it DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DELLA CLASSE 5AS “TECNICO DEI SERVIZI SOCIO-SANITARI” a.s. 2016/2017

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ISTITUTO D’ISTRUZIONE SUPERIORE

“T. CATULLO” - BELLUNO Indirizzi: servizi commerciali, turistici, sociali e Liceo Artistico

- Via Garibaldi, 10 – 32100 Belluno

Tel. 0437 941678 – C.F. 80005250255 – COD. IPA UFHD3Q E-mail: [email protected] - [email protected] - [email protected] SITO: www.istitutocatullo.it

DOCUMENTO DEL CONSIGLIO

DELLA

CLASSE 5AS

“TECNICO DEI SERVIZI SOCIO-SANITARI”

a.s. 2016/2017

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INDICE pag.

PRESENTAZIONE DELL’ISTITUTO . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 3

PRESENTAZIONE DELL’INDIRIZZO DI STUDIO E PROFILO PROFESSIONALE . . . . . . . 4

DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 6

• Analisi della situazione - livello comportamentale . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 6

• Definizione degli obiettivi comportamentali . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 6

• Analisi degli obiettivi cognitivi trasversali . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 6

• Obiettivi disciplinari specifici – contenuti . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 6

• Valutazione e verifica . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 7

• Attività integrative e interdisciplinari. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 7

• Attività di orientamento . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 8

• IL CONSIGLIO DI CLASSE - ELENCO DOCENTI . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 8

RELAZIONI E PROGRAMMI 9

• Italiano . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 9

• Storia . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 12

• Matematica . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 14

• Lingua inglese . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 17

• Lingua spagnola . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 19

• Scienze motorie e sportive . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 21

• Religione. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 23

• Psicologia generale e applicata . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 25

• Igiene e cultura medico-sanitaria. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 29

• Diritto e legislazione socio-sanitaria . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 32

• Tecnica amministrativa ed economia sociale . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 34

CARATTERISTICHE E CRITERI DI VALUTAZIONE DELLA TERZA PROVA . . . . . . . . . . 37

RELAZIONE ALTERNANZA SCUOLA LAVORO (ASL) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 37

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PRESENTAZIONE DELL’ISTITUTO

L’Istituto “Catullo”, fondato nel 1822, è una delle scuole storiche della città di Belluno. E’ dedicato a Tomaso Catullo (1782-1869), studioso e naturalista bellunese, docente di Girolamo Segato, che si occupò di mineralogia e geologia. La scuola nacque per rispondere alla domanda di personale qualificato nell’amministrazione e nella contabilità d’impresa. In 180 anni di attività ha saputo formare migliaia di addetti alla segreteria e alla contabilità apprezzati nei luoghi di lavoro in cui si sono inseriti, in molti casi anche con notevole successo personale. Con la riforma degli istituti professionali e dopo cinque anni di sperimentazione, l’Istituto ha ampliato la propria offerta formativa introducendo tre indirizzi per il percorso professionale aziendale, turistico, socio-sanitario e tre indirizzi per il Liceo artistico: arti figurative, grafica pubblicitaria e audiovisivo multimediale.

L’Istituto è inoltre iscritto negli elenchi degli Organismi di Formazione della Regione Veneto, Ambito della Formazione Superiore n. A0331, con Decreto Regionale n. 780 del 20 agosto 2004. L’edificio in cui si trova oggi la sede principale della scuola ha una lunga storia.

Il Consiglio della Serenissima, con lettera ducale del 27 giugno 1608, approvò la richiesta del Consiglio dei Nobili di Belluno di fondare un convento femminile governato dalla regola delle Clarisse annesso alla chiesa di Santa Maria di Loreto. La costruzione iniziò nel marzo del 1612 in località detta “Favola”, oggi Borgo Garibaldi, fu completato nel 1632 e fu occupato dalle suore nel 1634. Il monastero fu soppresso giuridicamente con decreto Napoleonico il 25 aprile 1810. I locali, acquistati nel 1811 dal Comune di Belluno, furono usati prima come magazzino e poi anche come caserma. Nel 1822 furono destinati alla Scuole Comunali Minore e Maggiore. Nel 1851 i due corsi di quarta classe furono trasformati in Scuole Reali. Nel 1863 anche il piano superiore dell’ex convento fu adibito a sede scolastica, con tre classi che nel 1867 formarono la Real Scuola Tecnica "T. Catullo". Il 25 novembre 1822, furono istituiti in Belluno i due corsi di quarta classe annessi alla Imperial Real Scuola Elementare Maggiore.

Nel 1834 fu istituita una Scuola Professionale che operava anche nelle giornate festive impartendo due ore di lezione di ornato, di geometria meccanica e di architettura agli artieri, agli operai della città e agli alunni della Scuola Elementare. Questa utile istituzione crebbe in breve in tal credito da richiamare un gran numero di allievi provenienti anche dai comuni limitrofi. Che abbia continuato a dare ottimi risultati ne fanno prova gli attestati onorevoli che ottenne, oltre che nelle mostre della città, anche a Parigi e a Milano, nonché i premi che vi riportarono artisti bellunesi come Besarel, Seffer, Bortotti, Danielli, Sommavilla, Giacomini, Bettio, Gasperini e molti altri che avevano appreso in questa Scuola i primi rudimenti del disegno, della pittura, dell’intaglio in legno e della scultura.

Nel 1851 fu formulato un nuovo piano d’insegnamento tecnico inferiore e superiore, applicato ai corsi di quarta classe, e l’Istituto fu trasformato in Scuola Reale Inferiore, con aggiunta di un terzo anno di studio. Le materie d’istruzione obbligatorie per questo nuovo corso completo erano: religione, lingua italiano e tedesco, geografia e chimica, aritmetica e pratiche cambiarie e daziarie, storia naturale, fisica, disegno lineare e a mano libera e calligrafia, distribuite per ogni corso con 33 ore di lezione per settimana, delle quali almeno otto per classe erano dedicate al disegno, due alla religione e due o tre alla calligrafia. La scuola nel 1867 fu pareggiata alle altre del Regno, con facoltà di rilasciare attestati valevoli per l’ammissione agli Istituti Tecnici Superiori e ai concorsi per l’impiego pubblico. Nel 1868, il Governo Nazionale, separando, come esigeva la Legge, l’istruzione tecnica dall’elementare, affidava l’intero peso economico dell’istruzione tecnica al Comune. E fu il Comune a intitolarla a "Tomaso Catullo".

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INDIRIZZO SERVIZI SOCIO-SANITARI

Profilo professionale

Il tecnico dei servizi socio-sanitari, a conclusione del percorso di studio quinquennale, acquisisce le competenze necessarie per collaborare all’organizzazione ed attuazione di interventi specifici in risposta alle esigenze socio-sanitarie di persone singole, gruppi e comunità.

La formazione, puntando alla professionalizzazione, prevede una diretta partecipazione alle attività delle imprese socio-sanitarie presenti sul territorio, consentendo l’apprendimento di capacità operative spendibili in specifici ambiti lavorativi.

In particolare, il diplomato è in grado di:

• Adottare metodologie e strumenti operativi opportuni, collaborando a rilevare i bisogni dell’utenza e a predisporre progetti individuali, di gruppo e di comunità.

• Gestire azioni di informazione/orientamento per facilitare l’accesso e la fruizione dei servizi territoriali, sia pubblici che privati.

• Fornire il proprio contributo nella gestione di progetti e attività dell’impresa sociale.

• Cooperare alla promozione di stili di vita rispettosi di corrette norme igieniche, alimentari e di sicurezza, a tutela del diritto alla salute e del benessere bio-psico-sociale delle persone.

• Utilizzare le principali tecniche di animazione sociale, ludica e culturale.

• Realizzare azioni, in collaborazione con altre figure professionali, a sostegno/tutela della persona diversabile e della sua famiglia, per favorendone l’integrazione e il miglioramento della qualità di vita.

• Facilitare la comunicazione tra persone e gruppi, anche di culture e contesti diversi, attraverso linguaggi e sistemi di relazione adeguati.

• Avvalersi di metodi e strumenti di valutazione/monitoraggio della qualità del servizio erogato, nell’ottica del miglioramento e della valorizzazione delle risorse.

Area di professionalizzazione:

Il percorso formativo comprende, nelle classi quarta e quinta, 132 ore complessive di alternanza scuola-lavoro che consentono l’inserimento in strutture educative e socio-sanitarie locali.

In attesa dell’accordo definitivo con la Regione Veneto per l’assetto formativo della figura professionale di O.S.S. è intenzione di questa scuola fornire agli attuali studenti in uscita la possibilità di integrare il percorso scolastico con un Corso di Qualifica Regionale di Operatore Socio-sanitario.

PROSPETTIVE:

Prosecuzione degli studi in ambito universitario (ad es., scienze infermieristiche ed ostetriche, assistenza sanitaria, scienze della riabilitazione, servizio sociale, scienze della formazione primaria, scienze dell'educazione, psicologia, scienze politiche, sociologia…)

Inserimento lavorativo in:

− ludoteche − assistenza scolastica − centri educativi

Con qualifica O.S.S.:

− strutture per la terza età − strutture per diversabili − assistenza domiciliare − ospedale o strutture sanitarie

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QUADRO ORARIO

DISCIPLINE CLASSI

1°BIENNIO 2°BIENNIO 5^ I II III IV V

Lingua e letteratura italiana 4 4 4 4 4

Storia, Cittadinanza e Costituzione 2 2 2 2 2

Lingua inglese 3 3 3 3 3

Seconda Lingua comunitaria 2 2 3 3 3

Matematica 4 4 3 3 3

Diritto ed economia 2 2

Scienze umane e sociali 4* 4*

Elementi di storia dell’arte ed espressioni grafiche 2*

Educazione musicale 2*

Metodologie operative 4* 4* 3

Scienze della terra e biologia 2 2

Scienze integrate (Fisica) 2

Scienze integrate (Chimica) 2

Igiene e cultura medico-sanitaria 4 4 4

Diritto e legislazione socio-sanitaria 3 3 3

Psicologia generale ed applicata 4 5 5

Tecnica amministrativa ed economia sociale 2 2

Scienze motorie e sportive 2 2 2 2 2

Religione cattolica o alternative 1 1 1 1 1

Totale ore settimanali 32 32 32 32 32

* = il monte ore indicato è comprensivo delle attività di compresenza

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DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE

ANALISI DELLA SITUAZIONE - LIVELLO COMPORTAMENTALE Composizione della classe La classe è composta da 19 alunni, di cui 2 maschi e 17 femmine, tutti provenienti dalla IVAS. Gli allievi con corso regolare sono 10 su 19. La classe ha cambiato molti docenti nel corso del triennio; sono rimasti invariati gli insegnanti di Italiano e Storia, Igiene, Educazione fisica, Lingua inglese e Religione. Il gruppo-classe non è molto coeso, conflittualità presenti da tempo al suo interno non sono state risolte e anzi si sono accentuate nel corso dell’ultimo anno. Pur essendo presenti alunni affidabili e maturi, non sono emerse personalità leader in grado di influenzare positivamente e trainare la classe. Tutto questo, sommato alla presenza piuttosto discontinua e poco partecipata di alcuni alunni, ha creato un clima non sempre favorevole all’apprendimento. Sulla base delle diverse inclinazioni e motivazioni personali, si possono individuare tre gruppi all’interno della classe. Un piccolo numero di allievi è molto motivato e capace, ha raggiunto una preparazione molto buona ed è in grado di produrre interpretazioni ed elaborazioni personali degli argomenti proposti. Un ampio gruppo di alunni ha capacità discrete ma, a causa di uno studio incostante e poco approfondito, ha raggiunto una preparazione sostanzialmente di piena sufficienza; il terzo gruppo, poco motivato, si è impegnato con superficialità, ottenendo risultati al limite della sufficienza. Sono presenti due allieve con DSA per le quali vengono applicate le misure compensative e dispensative previste dal piano didattico personalizzato. Due ragazze invece seguono il programma curricolare con obiettivi minimi e un'altra un percorso differenziato. Queste ultime hanno un Piano educativo individualizzato e sono seguite da insegnanti di sostegno. Si rimanda alle relative documentazioni.

DEFINIZIONE DEGLI OBIETTIVI COMPORTAMENTALI Gli obiettivi programmati dal consiglio di classe sono stati i seguenti: 1. AUTOREALIZZAZIONE ED ARRICCHIMENTO INDIVIDUALE Acquisire o consolidare interesse per il mondo esterno alla scuola e per le vicende di storia attuale Acquisito da qualcuno.

2. RISPETTO DEGLI ALTRI Essere disponibili alla collaborazione Acquisito da pochi 3. VALORIZZAZIONE DI SPIRITO DI INIZIATIVA, IMPEGNO E FANTASIA Accettare la responsabilità di certi incarichi. Acquisito da pochi 4. PROMOZIONE DEL SENSO DI RESPONSABILITÀ Essere autonomi nel giudizio Acquisito da pochi

ANALISI DEGLI OBIETTIVI COGNITIVI TRASVERSALI Gli obiettivi formativi e le competenze trasversali si riferiscono all'acquisizione da parte dell'alunno di strategie utili all'apprendimento e all'acquisizione di abilità di valore generale considerate pre-requisiti essenziali per l’apprendimento

• Elaborare e realizzare progetti riguardanti lo sviluppo delle proprie attività di studio e di ricerca • Utilizzare linguaggi diversi (verbale, matematico, scientifico, simbolico) e diverse metodologie

disciplinari mediante diversi supporti (cartacei, informatici e multimediali) • Interagire in gruppo • Riconoscere e rispettare limiti, regole e responsabilità

Raggiunti livelli diversi in base alle capacità individuali

OBIETTIVI DISCIPLINARI SPECIFICI - SCELTA DEI CONTENUTI

Si rinvia ai piani di lavoro individuali dei docenti e alle scelte di dipartimento.

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VALUTAZIONE E VERIFICA I criteri di valutazione adottati sono quelli deliberati e adottati nel POF. Tra i diversi strumenti di verifica e valutazione sono stati usati test strutturati e semi-strutturati con domande vero/falso, a risposta multipla, a risposta aperta, con collegamenti e completamenti, volte a verificare le conoscenze acquisite e la competenza nell' utilizzare tali conoscenze al fine di risolvere semplici quesiti. Altre verifiche scritte hanno valutato la capacità di esprimere in forma corretta (per ortografia, sintassi e lessico) le conoscenze acquisite e quella di costruire testi con registri diversi per sviluppare, in particolare, la competenza a costruire brevi relazioni sintetiche o report. Le verifiche orali sono state interrogazioni volte a valutare il grado di competenza linguistica e la capacità di analisi e sintesi nonché di argomentare e sostenere le proprie opinioni. Altre tipologie di valutazione formativa hanno sfruttato il controllo del lavoro domestico o esercitazioni a coppie o in gruppo nella produzione di elaborati inerenti casi clinici. Le modalità e strategie per il recupero sono state in attività di consolidamento e recupero durante le attività curricolari.

ATTIVITA' INTERDISCIPLINARI Non è stata svolta nessuna attività.

ATTIVITA' INTEGRATIVE Tre allieve hanno ottenuto la certificazione per la frequenza al corso di 5 ore sul BLS. Oltre alle attività sotto elencate, la classe ha partecipato a un progetto di 20 ore Arteterapia, tenuto da un'insegnante esterna in compresenza con docenti curriculari. L'attività si è svolta in parte in ore pomeridiane, in parte durante l'orario curriculare, e ha avuto per scopo di far sperimentare questa nuova metodologia utile nel campo socio-sanitario. Si rimanda al progetto allegato. PERIODO ATTIVITÀ – DESTINAZIONE DOCENTI

ottobre Corso di 8 ore di Primo soccorso De Pasqual

20 ottobre Incontro in videoconferenza con Gino e Cecilia Strada di Emergency “Nessuno escluso – i diritti valgono per tutti”

Portunato

26 ottobre Incontro con docente della scuola di specializzazione in Artiterapie 25

novembre Job Orienta a Verona

Dicembre-gennaio

Attività di Arteterapia Portunato, Ferigutti

17 Dicembre

Visita all’U.O. di Anatomia patologica dell’Ospedale S. Martino Portunato

3 marzo Spettacolo teatrale “La scelta” sulla guerra in Bosnia Fajeti 28 Marzo Corso su BLS - uso defibrillatore 7 Marzo Incontro preparazione viaggio istruzione Tormen

14-18 Marzo

Viaggio di istruzione a Praga e Dresda Ferigutti

6 aprile UNIVERSO 2017 Rizzo 27 aprile

2017 Incontro esame di Stato

Preside

ATTIVITÀ DI ORIENTAMENTO Incontro con Axel Rutten, docente di Arteterapia. Partecipazione a Job orienta a Verona e ad incontri presso la nostra scuola con le Università di Padova, Trento, Trieste e Udine, organizzati da Comune, Provincia in collaborazione con il nostro Istituto (capofila della rete di orientamento per la provincia) per gli studenti di quarta e quinta superiore di tutta la provincia (Universo 2017)

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ELENCO DOCENTI

MATERIA DOCENTE

Italiano - Storia Fajeti Giulio Matematica Sommacal Bruno Diritto e legislazione socio-sanitaria Randò Maria Rosaria Educazione Fisica Sommacal Gabriella Religione Sciaramenti Annamaria Inglese Pasquali Paula Psicologia Sgorlon Chiara Igiene e cultura medico-sanitaria Portunato Laura Tecnica Amministrativa Ranon Rosaria Spagnolo Tagliente Rossana Potenziamento Randò Maria Rosaria Sostegno Pellegrino Maria Sostegno Massimo Ferigutti

Belluno, 15 maggio 2017 Il coordinatore di classe (Laura Portunato) ………………………………….

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ITALIANO Docente: Giulio Fajeti

Ore settimanali: 4 RELAZIONE FINALE Incontrata dallo Scrivente all’inizio del triennio superiore, la Classe si è con il medesimo sempre rapportata in modo corretto ed ordinato. Non ci sono mai stati palesi atteggiamenti ne’ ostativi ne’ di maleducazione: in questo senso, va evidenziata anche una discreta disponibilità nelle relazioni interpersonali tanto da poter affermare che nel corso delle lezioni c’è sempre stato un clima di tranquillità e di disciplina. Tuttavia, se il percorso educativo è stato costante e soddisfacente, dal punto di vista didattico non si può asserire altrettanto: infatti, relativamente agli insegnamenti di Lingua e Letteratura italiana e di Storia, la Classe si può suddividere – per quanto concerne la partecipazione e l’impegno – in tre gruppi. Un primo, costituito sostanzialmente da tre alunni interessati e motivati, che ha cercato di migliorarsi anche attraverso letture ed approfondimenti personali; un secondo, di una mezza dozzina di individui, attento alle lezioni ma disimpegnato soprattutto nell’attività di studio domestico, ed infine i rimanenti alunni di fatto indifferenti a qualsiasi proposta di tipo culturale. Ciò premesso, non è stato facile cercare di portare avanti una programmazione che – nella speranza di coinvolgere gli studenti facendo leva sui loro saperi naturali – era stata impostata, in modo particolare in Storia sui grandi eventi che hanno visto protagonista la provincia di Belluno sia nel Primo, che nel Secondo conflitto mondiale: l’atteggiamento finale che l’Insegnante deve riconoscere alla Classe, pure in prossimità dell’Esame di Stato è di diffusa superficialità. Si comprende comunque come, fatto salvo il suddetto primo gruppetto, il resto degli alunni – sia per inclinazione, che per scelta – si sia chiaramente concentrato sulle materie di indirizzo, raggiungendo di conseguenza una preparazione, in Area umanistica, facilmente immaginabile. Nonostante i vari tentativi non è stata recepita dalla maggior parte della Classe ne’ passione per la lettura ne’ il tentativo di miglioramento di quegli strumenti espositivi fondamentali per una comunicazione sia orale che scritta più efficace e corretta. MEZZI USATI M. Sambugar – G. Salà Laboratorio di Letteratura Voll. II e III, La Nuova Italia, 2013; Materiali della Biblioteca dell’Istituto Catullo; Resto del Carlino del 9 Febbraio 1896. CRITERI E STRUMENTI DI VALUTAZIONE Interrogazioni orali - valutazione secondo i seguenti indicatori: conoscenza degli argomenti, capacità logico-critiche, di collegamento e di approfondimento. Correttezza, chiarezza e proprietà di esposizione. Lavori scritti – temi tradizionali, relazioni, riassunti. Nuove tipologie (Saggio breve ed Articolo di giornale) con valutazione secondo la Griglia allegata. OBIETTIVI RAGGIUNTI Acquisizione di semplici strumenti di espressione scritta e orale sufficientemente corretta; qualche informazione sul percorso storico-letterario tra ‘800 e ‘900. Presa d’atto della Letteratura quale testimonianza scritta dei coevi avvenimenti storici più significativi. Belluno, 15 Maggio 2017 L’Insegnante (Giulio A. Fajeti) ………………………………

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ITALIANO - PROGRAMMA SVOLTO

Il Romanticismo

A. Manzoni – cenni biografici. Il pensiero. “I promessi sposi”: sintesi generale del romanzo. Cap. I: Don Abbondio incontra i bravi; Cap. IX: La Monaca di Monza; Capp. XX e XXI: L’Innominato; Cap. XXXV: La morte di Don Rodrigo; Lettura ragionata e commentata dell’intero Cap. XXXIV Lettura critica: L. Caretti, L’originalità de “I promessi sposi”. La Stagione verista

G. Verga – cenni biografici. Il pensiero. “Il ciclo dei vinti”: caratteri generali. “Vita dei campi”: La lupa; “Novelle rusticane”: La roba. “I Malavoglia”: Prefazione; Cap. I: la famiglia Malavoglia; Cap. XV: l’arrivo di ‘Ntoni.

L’Età del Decadentismo

G. Pascoli – cenni biografici. Resto del Carlino del 9 Febbraio 1896: Ricordi di un vecchio scolaro. Da “Myricae”: Temporale; X Agosto; L’aquilone; Romagna. Da “Canti di Castelvecchio”: La mia sera; La cavallina storna; Il gelsomino notturno. G. D’Annunzio: cenni biografici. Il pensiero. “Laudi” - Alcyone: La pioggia nel pineto; Meriggio. Le Avanguardie storiche

F. T. Marinetti: – cenni biografici. Il pensiero. Il Manifesto futurista - 1909 Manifesto tecnico della letteratura futurista Da “Zang-tumb-tumb Adrianopoli Ottobre 1912”: Bombardamento di Adrianopoli A. Palazzeschi – cenni biografici Il pensiero. Da “L’incendiario”: Lasciatemi divertire. La poesia visiva: “Indifferenza di 2 rotondità sospese” di F. T. Marinetti. La poesia nella trincea

G. Ungaretti – cenni biografici. Il pensiero. Da “L’allegria”: Fratelli; I fiumi; San Martino del Carso; Veglia; Soldati; Sono una creatura. L’esperienza letteraria contemporanea

L. Pirandello – cenni biografici. Il pensiero. Da “Novelle per un anno”: Il treno ha fischiato; L’eresia càtara. Da “Il fu Mattia Pascal”: Premessa; Cambio treno; Io e l’ombra mia. La Seconda guerra mondiale: testimonianze letterarie P. Levi - cenni biografici.

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Il pensiero. Da “Se questo è un uomo“: L’Epigrafe; I sommersi e i salvati. La prosa: M. R. Stern - cenni biografici. Il pensiero. Da “Il sergente nella neve”: L’isba. D. Buzzati - cenni biografici. Il pensiero. Da “Sessanta racconti”: Notte d’Inverno a Filadelfia E. Morante: cenni biografici. Il pensiero. La storia: Il bombardamento di Roma. C. Levi: cenni biografici. Il pensiero. “Cristo si è fermato a Eboli”: Superstizione, medicina e magia. La poesia S. Quasimodo - cenni biografici. Il pensiero. Da “Giorno dopo giorno”: Milano, Agosto 1943; Alle fronde dei salici; Uomo del mio tempo. Successivamente alla stesura del presente Documento verrà proposto, a completamento del percorso letterario nell’ambito del ‘900, il seguente Autore: I. Svevo – cenni biografici. Il pensiero. Da “La coscienza di Zeno”: Prefazione e preambolo; L’ultima sigaretta; Un rapporto conflittuale; Un salotto “mai più interdetto”; Una catastrofe inaudita. Proiezione dei film: Il mandolino del capitano Corelli; Vincere. Belluno, 15 Maggio 2017 : L’Insegnante (Giulio A. Fajeti) ……………………………… In rappresentanza degli alunni Alessia Furnitto …………………………………………… Silvia Salvador …………………………………………….

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STORIA Docente: Giulio Fajeti

Ore settimanali: 2

RELAZIONE FINALE Scarsa attenzione è stata riservata dalla Classe allo studio della Storia. Fatto salvo uno sparuto gruppetto di alcuni Alunni che hanno effettivamente cercato di comprendere e approfondire le dinamiche della Materia, il resto della Classe ha mediamente raggiunto un livello di preparazione appena accettabile. Latente nei primi due anni del Triennio superiore, il disinteresse si è comunque apertamente palesato l’ultimo anno, nonostante gli sforzi dello Scrivente nel proporre materiali originali come filmati dell’Istituto Luce ed altri Documenti di vario genere: di conseguenza, fatta eccezione per chi ha cercato di migliorarsi, non si evincono nei restanti Alunni ne’ contenuti, ne’, di conseguenza, capacità di autonoma analisi e di collegamento dei fatti storici con le coeve espressioni culturali. 2. PROGRAMMAZIONE DIDATTICO - DISCIPLINARE MEZZI USATI G. De Vecchi – G. Giovannetti Storia in corso, Vol. 3 B. Mondadori, Milano, 2012 CRITERI E STRUMENTI DI VALUTAZIONE Almeno una interrogazione orale per Trimestre con valutazione secondo i seguenti indicatori:

• Conoscenza degli argomenti trattati • Capacità logico-critiche, di collegamento e di approfondimento • Correttezza, chiarezza e fluidità di esposizione

OBIETTIVI RAGGIUNTI Acquisizione di una vaga idea delle dinamiche che hanno caratterizzato il Primo Novecento italiano attraverso i due Conflitti mondiali. Presa d’atto della dittatura in Italia nel corso del Ventennio. Belluno, 15 Maggio 2017 L’Insegnante (Giulio A. Fajeti) ………………………………

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STORIA - PROGRAMMA SVOLTO

Prima guerra mondiale Da un conflitto locale alla Guerra mondiale; Una guerra di logoramento; L’Italia in guerra; La svolta del 1917; La fine della Guerra; I trattati di pace. La crisi del dopoguerra in Italia La pace di Versailles La “Questione di Fiume”; Il Biennio rosso Le conseguenze della guerra La nascita del Partito fascista La marcia su Roma Le Leggi “fascistissime” L’organizzazione del consenso I Patti lateranensi Le Leggi razziali La politica economica e la guerra in Etiopia L’economia autarchica La Seconda guerra mondiale La “ prova generale” del Secondo conflitto nella Guerra di Spagna Salita al potere di Hitler e dittatura nazista: caratteri generali La Shoah: uno sterminio programmato Il coinvolgimento dell’Italia nella Seconda guerra mondiale: Campagne di Albania, Grecia, Africa e Russia. L’entrata in guerra degli Stati Uniti L’Armistizio dell’8 Settembre 1943 La R.S.I.; Nascita della Resistenza; La Guerra di liberazione La tragedia delle foibe Il Processo di Norimberga Nascita della Repubblica italiana APPROFONDIMENTI Analisi, proiezione e commento dei seguenti film: Fuga per la vittoria; Istituto Luce: Anatomia di una dittatura; La caduta. Belluno, 15 Maggio 2017 : L’Insegnante (Giulio A. Fajeti) ……………………………… In rappresentanza degli alunni Alessia Furnitto …………………………………………… Silvia Salvador …………………………………………….

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MATEMATICA docente: Bruno Sommacal

ore settimanali: 3

RELAZIONE FINALE Profilo della classe La classe V AS, composta da 19 allievi, risulta eterogenea per attitudini, interesse e capacità, poco coesa e divisa in vari gruppi. La partecipazione all’attività didattica e l’interesse per la materia dimostrati dalla maggior parte degli allievi risultano mediamente più che sufficienti, mentre altri hanno evidenziato una certa difficoltà nel mantenere l’attenzione richiesta. Il comportamento di una parte degli alunni è sempre stato corretto mentre in altri si evidenzia un livello di maturità e responsabilità non sempre adeguato. Andamento didattico La classe evidenzia livelli di conoscenza e competenza diversificati sia per le diverse capacità manifestate dagli alunni che per i loro differenti gradi di impegno. Al suo interno si possono distinguere tre gruppi: il primo con preparazione e capacità di rielaborazione discrete nonché padronanza dei vari concetti; il secondo con una preparazione più che sufficiente dovuta prevalentemente ad un impegno costante; altri alunni, nonostante l’impegno, hanno raggiunto con difficoltà la sufficienza a causa di una scarsa predisposizione per la materia. Le attività di recupero sono state svolte in orario curriculare. Il programma previsto dalla programmazione individuale e dalla programmazione del dipartimento di matematica è stato svolto con variazioni non significative. Metodi di insegnamento E’ stata utilizzata prevalentemente la lezione frontale per il tempo necessario alla trattazione dei contenuti e si è fatto ricorso ad esercitazioni in classe con l’obiettivo di coinvolgere il più possibile gli alunni nella risoluzione degli esercizi. Sono stati privilegiati gli esempi e gli esercizi per rafforzare l’abilità di calcolo e consolidare le conoscenze acquisite. Mezzi utilizzati Libro di testo: Nuova Matematica a colori. Autori: Leonardo Sasso. Edizioni Petrini. Appunti e fotocopie. Spazi del percorso formativo Aula scolastica Tempi del percorso formativo Quadro orario settimanale: 3 ore Le lezioni hanno avuto un andamento nel complesso regolare ma nel corso dell’anno scolastico ci sono state interruzioni dell’attività didattica dovute al viaggio d’istruzione e ad alcune uscite. Pertanto il programma previsto non è stato approfondito come inizialmente preventivato. Criteri e strumenti di valutazione usati Gli alunni sono stati valutati con verifiche orali e scritte. La valutazione ha tenuto conto: - del raggiungimento degli obiettivi di conoscenza e competenza; - dell’impegno e dell’interesse dimostrati; - della partecipazione alle attività proposte; - della capacità critica; - della capacità espositiva nel rispetto dei termini previsti dai criteri generali elaborati dal Collegio dei Docenti, contenuti nel POF e nella programmazione del dipartimento.

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Obiettivi raggiunti La preparazione media attualmente raggiunta dalla classe è più che sufficiente rispetto ad una materia che per la sua reale difficoltà teorica e concettuale pone spesso dei problemi agli alunni. In generale si può affermare che la classe: � conosce il concetto di funzione reale di una variabile reale, di dominio e codominio e sa riconoscere

funzioni algebriche; sa determinare il dominio di funzioni algebriche; sa trovare le eventuali intersezioni della funzione con gli assi cartesiani; sa studiare il segno della funzione e individuare le zone del piano cartesiano in cui si trova il grafico;

� conosce il concetto di limite e di funzione continua in un punto e sa calcolare limiti di funzioni (solo razionali intere e fratte) che si presentano anche in forma indeterminata; sa studiare il comportamento di una funzione razionale intera e fratta agli estremi degli intervalli del dominio e trovare gli asintoti verticali e orizzontali;

� conosce il concetto di derivata di una funzione in un punto e il suo significato geometrico; sa calcolare la derivata di una funzione razionale intera e fratta applicando le regole di derivazione; sa determinare gli intervalli nei quali una funzione razionale è crescente o decrescente;

� sa trovare i punti di massimo e di minimo relativi di una funzione razionale intera e fratta; � sa studiare una funzione razionale intera e fratta e tracciarne il grafico. Belluno, 15 maggio 2017

L’Insegnante (Bruno Sommacal)

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MATEMATICA-PROGRAMMA SVOLTO MODULO N. 1 - FUNZIONI E DOMINIO U.D. 1 Contenuti: Funzioni e loro classificazione; Definizione di funzione Obiettivi: Saper riconoscere funzioni razionali ed irrazionali intere e fratte U.D. 2 Contenuti:Calcolo del dominio di una funzione; Definizione di dominio Obiettivi: Calcolare il dominio di funzioni razionali ed irrazionali intere e fratte U.D. 3 Contenuti:Intersezione di una funzione con gli assi cartesiani, segno di una funzione; Obiettivi: Calcolare le intersezioni con gli assi cartesiani e gli intervalli di positività e negatività di funzioni razionali

MODULO N. 2 - LIMITI U.D. 1 Contenuti:Concetto intuitivo di limite di una funzione; Obiettivi: Riconoscere e rappresentare limiti finiti e infiniti U.D. 2 Contenuti:Calcolo dei limiti; Obiettivi: Calcolare limiti finiti e infiniti di funzioni razionali intere e fratte; Calcolare i limiti per le forme indeterminate +∞-∞, ∞/∞, 0/0 (scomposizione dei polinomi: raccoglimento totale, differenza di quadrati, trinomio di secondo grado, teorema di De L’ Hôpital) U.D. 3 Contenuti:Calcolo degli asintoti orizzontali e verticali; Obiettivi: Calcolo degli asintoti orizzontali, verticali di funzioni razionali fratte di 1°e di 2° grado U.D. 4 Contenuti: Funzioni continue e tipi di discontinuità; Definizione di funzione continua in un punto. Obiettivi: Riconoscere la discontinuità di prima, seconda e terza specie; Calcolare le discontinuità di 2° e 3° specie

MODULO N. 3 - DERIVATE U.D. 1 Contenuti: Significato geometrico della derivata; Obiettivi: Significato geometrico della derivata di una funzione in un punto U.D. 2 Contenuti: Derivata di funzioni elementari, razionali intere o fratte; Obiettivi: Calcolo della derivata di una costante, di x, di una potenza di x; Calcolo della derivata di una funzione polinomiale, del quoziente di due funzioni razionali U.D. 3 Contenuti: Funzioni crescenti e decrescenti; Obiettivi: Calcolo degli intervalli in cui una funzione razionale intera o fratta è crescente o decrescente; Saper individuare i punti di massimo e di minimo

MODULO N. 4 - STUDIO DI FUNZIONE U.D. 1 Contenuti: Grafico di semplici funzioni razionali intere e fratte; Obiettivi: Rappresentare il grafico di semplici funzioni razionali di 1° e di 2° grado individuando: dominio, segno, intersezioni con gli assi cartesiani, eventuali asintoti orizzontali e verticali, intervalli di crescenza e decrescenza, eventuali punti di massimo e di minimo Belluno, 15 maggio 2017 L’Insegnante (Bruno Sommacal) .............................................................. In rappresentanza degli alunni: Furnitto Alessia ……………………………… Salvador Silvia ……………………………….

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LINGUA INGLESE Docente: Paula Pasquali

Ore settimanali: 3 RELAZIONE FINALE Ho lavorato in questa classe negli ultimi tre anni, avendoli incontrati in terza; c’è stata quindi continuità didattica per quanto riguarda la Lingua Inglese. La classe è composta da 19 alunni, di cui due seguono un programma per obiettivi minimi, uno ha un programma differenziato. Le ragazze dsa hanno seguito le lezioni in modo regolare, avvalendosi degli strumenti compensativi/dispensativi concordati nel pdp quando necessario. La classe può essere divisa in tre gruppi: un gruppo di alunni che hanno sempre studiato con impegno e partecipazione, raggiungendo risultati molto buoni. Alcuni di questi alunni l’anno scorso hanno partecipato al progetto Erasmus Key 1, svolgendo il tirocinio in Inghilterra. L’esperienza è stata molto valida dal punto di vista linguistico e di maturità, li ha fatti crescere umanamente e culturalmente. Un secondo gruppo di alunni si è impegnato e ha lavorato, partendo però da un livello di preparazione molto carente. Positivo è il fatto che pur non ricevendo molte gratificazioni, non abbiano mollato, ma abbiano continuato ad impegnarsi. Il terzo gruppo è formato da alunni che hanno lavorato molto poco, impegnandosi in modo saltuario e poco soddisfacente, facendo molte assenze e seguendo le regole in modo non sempre adeguato., dimenticando materiale e compiti assegnati. I rapporti all’interno della classe non sono sereni, si sono formati vari gruppi che sono talvolta in contrasto fra di loro. I rapporti con gli insegnanti sono talvolta oppositivi. La preparazione degli alunni è molto variegata, alcuni hanno una buona preparazione, buone capacità di esposizione orale, altri sono più limitati, anche a causa di una preparazione di base non sempre adeguata. Alcuni però in questo ultimo anno si sono sforzati di migliorare e di colmare le lacune di base. L’impegno a casa è stato certamente alterno, molto carente per qualche alunno, per cui ci sono stati cedimenti nella produzione scritta e nel lavoro domestico. La classe è composta da alcuni elementi molto interessati e in grado di interagire con gli insegnanti e fra di loro in modo positivo e proficuo, per altri interesse e partecipazione sono stati più discontinui. La preparazione nella mia materia è varia, qualcuno ha raggiunto una preparazione discreta, con buone competenze lessicali e grammaticali, altri sono molto fragili, o per mancanza di basi o a causa di un impegno più superficiale. Quasi tutti hanno competenze accettabili. Andamento didattico Il programma previsto è stato svolto in tutte le sue parti, favorendo la parte riguardante la micro lingua e cercando di curare in particolare la produzione orale. La parte grammaticale è stata ripassata ciclicamente. La lezione frontale è stata favorita, ma sono stati svolti anche lavori di ricerca individuale Tempi: tre ore settimanali, di cui due dedicate alla micro lingua e una alla grammatica. Problemi emersi: alcune alunne hanno dimostrato di avere delle basi grammaticali e lessicali abbastanza carenti. Per quanto riguarda la grammatica si è cercato di consolidare le competenze di base, affrontando solo alcuni degli argomenti più complessi. L’impegno da parte degli alunni è stato molto diversificato. Criteri e strumenti di valutazione Criteri e strumenti di valutazione Nel valutare si è tenuto conto oltre ai risultati delle varie prove scritte e orali, anche dell’impegno profuso, della partecipazione al dialogo educativo, dell’interesse evidenziato durante le lezioni, dell’autonomia, dell’apprendimento e del progresso evidenziato rispetto al livello di partenza. I parametri di valutazione sono dipesi dal tipo di prova assegnata. Nella produzione scritta si è tenuto conto principalmente della conoscenza dell'argomento e della scorrevolezza dell'elaborato, oltre che della correttezza grammaticale. Per le attività di produzione orale si è tenuto conto della pronuncia, della fluidità espressiva e dell’uso della terminologia specifica. Obbiettivi raggiunti La maggior parte della classe è in grado di produrre un testo scritto scorrevole e sostanzialmente corretto usando la micro lingua; è anche in grado di capire e trattare oralmente un argomento noto svolto durante l’anno. Libri di testo Bellomarì-Valgiusti, CARING FOR PEOPLE, Zanichelli Radley Simonetti NEW HORIZONS OPTIONS intermediate Oxford Belluno, 15 maggio 2017 L’Insegnante

(Paula Pasquali)

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LINGUA INGLESE-PROGRAMMA SVOLTO

Modulo 1 - Da CARING FOR PEOPLE Module C People with special needs and families at risk Unit 9 Facilities for people with special needs Sections A: a residential home for people with special needs B:La Speranza residential home C: The program of the residential home D: day centers E: Department of health and human services F: staff Unit 10 Disabilities Sections A –B –C : Down’s Syndrome D: autism E: Ronnie’s story G: cerebral palsy H: epilepsy I: mental retardation J: Duchenne muscular dystrophy Unit 11 Mental health Sections A Anxiety disorders and somatoform disorders B - C: Anxiety disorders or neurosis D: somatoform disorders ( somatization disorder, Hypochondria, Hysteria E- F: schizophrenia G: depression Unit 12 families at risk Section B eating disorders : Anorexia and bulimia -My training period Obiettivi Saper comprendere dialoghi brevi e piccoli brani di ascolto sugli argomenti trattati. Saper comprendere testi sui medesimi argomenti. Formulare domande e risposte, esporre in maniera sintetica gli argomenti trattati esprimendosi in modo corretto usando il linguaggio specifico. Saper formulare domande o brevi testi guidati, scrivere commenti utilizzare il lessico noto. Saper riferire in modo corretto la propria esperienza lavorativa. -Contenuti A residential home for people with special needs; day centers; services for people with special needs; staff; - Down’s syndrome; autism; other physical and mental disabilities. -Anxiety disorders and somatoform disorders; Schizophrenia; depression; staff Teenage problems; Approfondimenti: collegamenti con l’insegnante di Psicologia e di Igiene. Numero delle unità di lezione: dall’inizio dell’a.s.due ore settimanali spalmate sul corso dell’anno Modulo2 2 – GRAMMATICA E’stato svolto un ripasso costante e periodico degli elementi grammaticali fondamentali. Sono state svolte le unità 7 8 e 9 Obiettivi Raggiungere un livello di competenza grammaticale pari a B1 come previsto dal Ministero. Belluno, 15 maggio 2017

L’ Insegnante

(Paula Pasquali)

In rappresentanza degli alunni: Alessia Furnitto ……………………………… Silvia Salvador ……………………………….

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LINGUA SPAGNOLA docenti: Rossana Tagliente

ore settimanali: 3

RELAZIONE FINALE La sottoscritta insegna in questa classe da un anno, e ha trovato gli alunni poco preparati in grammatica ma più capaci nell’affrontare gli argomenti di micro lingua. La classe non è molto propensa nello svolgere i compiti assegnati a casa e pertanto si è svolto un lavoro di esercitazione prettamente in classe. Il gruppo classe non è molto compatto, in quanto sono presenti gruppetti che non interagiscono molto col resto della classe. Il rapporto con l’insegnante durante tutto l’anno scolastico è stato abbastanza buono, basato sulla comprensione reciproca, fatta eccezione per alcuni elementi della classe, sempre troppo polemici e poco rispettosi.

Percorso formativo

Il programma è stato sviluppato affinchè tutti gli alunni raggiungessero competenze accettabili nelle diverse abilità linguistiche, come: scrivere, tradurre, leggere e comprendere e parlare. Per la valutazione mi sono avvalsa dei criteri e delle schede proposte da vari libri di testo rielaborati personalmente, mentre per le prove orali sono stati valutati la correttezza fonetica, grammaticale e il contenuto. Per le prove scritte sono stati adottati vari criteri: punteggi per item per ogni esercizio nelle prove strutturate e semi strutturate; una griglia per la valutazione della III prova. Durante l’anno sono stati proposti vari tipi di prova sempre per sviluppare le diverse abilità citate precendentemente, come: interrogazione orale, traduzioni all’impronta, esercizi grammaticali e di ascolto.

OBIETTIVI RAGGIUNTI

I risultati a fine anno scolastico sono stati sufficienti per la maggior parte della classe e ottimi soltanto per due alunni.

LIBRO DI TESTO

D’Ascanio e Fasoli , MUNDO SOCIAL, Edizione CLITT

Gloria Boscaini, SIN DUDA, Edizione CIDEB

Finalità generali: Insegnamento della microlingua nei suoi 3 aspetti: teoria sociale , comunicazione , civiltà.

Perfezionamento degli aspetti più complessi della grammatica spagnola.

Competenze irrinunciabili: saper comunicare in Spagnolo e saper gestire la conversazione e/o eventuale problem solving nelle problematiche sociali. Comprendere e redigere correttamente testi di tipo sociale.

Metodi e strumenti: Sfruttamento delle 5 abilità (saper ascoltare, leggere, scrivere, parlare e tradurre) Utilizzo del libro di testo.

Criteri per la valutazione; Per i test orali sono stati valutati: lessico, fonetica, correttezza grammaticale, contenuto. Per i test scritti: ortografia, correttezza grammaticale, appropriato uso della microlingua. La simulazione della III prova è a disposizione della Commissione.

Belluno, 15 maggio 2017

L’Insegnante

(Rossana Tagliente) ……………………………….

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LINGUA SPAGNOLA-PROGRAMMA SVOLTO

• D’Ascanio e Fasoli , MUNDO SOCIAL, Edizione CLITT:

Unidad 3-La educaciòn

El sistema educativo español, la evaluaciòn, el método de estudio, algunas causas del fracaso escolar, el acoso escolar.

Unidad 4 – La Infancia Los niños de ayer y de hoy, los niños y el juego, la risoterápia, los doctores clown, la educación inclusiva, los derechos de los niños, Unidad 5 – Los jòvenes Los adolescentes de ayer y de hoy, la adolescencia, conformistas y anticonformistas, la pandilla, aficiones de los adolescentes, los adolescentes y la mùsica, las adicciones, la ciberadicciòn. Unidad 6 – La Vejez Los ancianos de ayer y de hoy, los ancianos en la sociedad moderna, el imserso:instituto de mayores y servixios sociales, como elegir un buen cuidador.

Gloria Boscaini, SIN DUDA, Edizione CIDEB • El presente de subjuntivo • Las conjunciones coordinadas • Las conjunciones subordinadas

Belluno, 15 maggio 2017

L’ Insegnante

(Rossana Tagliente)

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In rappresentanza degli alunni:

Alessia Furnitto ………………………………

Silvia Salvador ……………………………….

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SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE docente: Gabriella Sommacal

ore settimanali: 2

RELAZIONE FINALE Profilo della classe Gli alunni della classe 5^A/S hanno dimostrato, complessivamente, discreto interesse per la materia. Dal punto di vista didattico- disciplinare alcuni alunni hanno partecipato in modo attivo ed hanno mantenuto un comportamento corretto; altri, invece, sono stati richiamati ad un maggior autocontrollo e partecipazione. Andamento didattico Attraverso le attività didattiche si è favorito l’incremento delle capacità condizionali, delle capacità coordinative e delle conoscenze teoriche di base delle attività proposte. Metodo di insegnamento utilizzato Dal punto di vista metodologico, le attività sono state presentate in progressione, secondo il principio della gradualità. Mezzi utilizzati La lezione si è svolta prevalentemente in palestra; alcune attività si sono praticate all’aperto. Spazi e tempi del percorso formativo Durante l’anno scolastico si sono svolti: giochi presportivi, percorso di coordinazione motoria, esercizi individuali a corpo libero ed esercizi di tenuta a coppie, i giochi di squadra: pallavolo e basket; si sono svolte alcune lezioni di atletica leggera. squadra. Teoria: tecnica, regolamento delle attività pratiche proposte. Criteri e strumenti di valutazione La verifica è stata effettuata attraverso l’osservazione sistematica e con test motori; sono state valutate le abilità acquisite da ciascun alunno. Obiettivi raggiunti Gli obiettivi didattici indicati nel piano di lavoro di inizio anno sono stati raggiunti.

Belluno, 15 maggio 2017

L’Insegnante

(Gabriella Sommacal)

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SCIENZE MOTORIE – PROGRAMMA SVOLTO

1) Potenziamento organico: corsa esercizi di attivazione generale andature preatletiche; -mobilità articolare: stretching; -potenziamento muscolare: esercizi a carico naturale individualmente e a coppie. 2) Affinamento degli schemi motori: incremento della coordinazione motoria, dell’equilibrio, della destrezza e del ritmo: percorso di coordinazione motoria; giochi presportivi; esercizi di tenuta a coppie; corpo libero: capovolta avanti, candela, ponte, verticale; i giochi di squadra pallavolo e basket: tecnica dei fondamentali e gioco; atletica leggera: corsa di resistenza superamento ostacoli 3) Pratica sportiva: pallavolo, basket: disputa di partite e funzioni di arbitraggio; atletica leggera. 4) Socialità e collaborazione:attraverso le attività proposte, in particolare con i giochi di squadra. 5) Teoria: tecnica, regolamento delle attività pratiche proposte. Belluno, 15 maggio 2017

L’Insegnante

(Gabriella Sommacal)

…………………………………………..

In rappresentanza degli alunni Alessia Furnitto ………………………………………………… Silvia Salvador ……………………………………………………

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RELIGIONE Docente: Annamaria Sciaramenti

Ore settimanali: 1 RELAZIONE FINALE Nella classe V AS, costituita da 20alunni, nel corrente anno scolastico solo 2 allievi, un ragazzo e una ragazza, hanno scelto di continuare ad avvalersi dell’I.R.C., ben convinti della valenza culturale della materia. L’insegnante –che non si è affatto scoraggiata a causa del numero assai ristretto – ha potuto affrontare gli argomenti previsti dall’attività didattica in modo sicuramente variegato e tale da usare particolari strategie volte a suscitare un vivo e produttivo coinvolgimento da parte degli allievi, in un clima di serena familiarità. I due alunni hanno sempre utilizzato al meglio gli stimoli offerti dalla docente rendendosi disponibili alla collaborazione e al confronto guidato e pertanto rispondendo positivamente alle attese dell’insegnante. Tra i vari contenuti proposti si è riscontrato che soprattutto la trattazione delle tematiche legati alla Bioetica (in particolare “aborto”, “fecondazione assistita”, “eutanasia”) ha visto i ragazzi profondamente partecipi attraverso interrogativi, significativi collegamenti con l’attualità, costruttive riflessioni personali. Nella rielaborazione dei contenuti, inoltre, gli alunni si sono sforzati di usare in modo appropriato il lessico specifico della materia così da arricchire progressivamente il proprio vocabolario linguistico. • Come metodo di lavoro sono state privilegiate le lezioni frontali e quelle svolte sotto forma di dialogo-

confronto con l’insegnante e tra compagni in atteggiamento di rispetto per ogni convinzione individuale. Si è inoltre operato utilizzando in modo costruttivo il manuale in adozione anche attraverso questionari, schemi, mappe facendo un uso mirato degli audiovisivi.

• Gli argomenti previsti dal Piano di lavoro annuale sono stati svolti regolarmente e in generale la scolaresca ha conseguito un livello di preparazione soddisfacente.

• La valutazione ha preso in considerazione il tipo di partecipazione, l’impegno manifestato nell’analisi e nell’approfondimento dei contenuti, la capacità di rielaborare gli stessi in modo autonomo e con linguaggio appropriato, lo sforzo di migliorare e arricchire il proprio vocabolario individuale.

Sono stati adeguatamente raggiunti i seguenti obiettivi: • L’acquisizione dei termini specifici e dei concetti chiave dell’etica e in particolare dei vari ambiti della

Bioetica. • La conoscenza dei fondamenti della morale cristiano-cattolica. • Il riconoscimento del rilievo morale delle azioni umane. • L’affinamento della capacità di relazionarsi con i compagni in modo costruttivo, soprattutto nel confrontarsi

con equilibrio e senza pregiudizi con le varie posizioni dell’etica cattolica e con quella dell’etica laica segnatamente ai temi della Bioetica.

• La presa di coscienza della “misura e del modo in cui i valori del cattolicesimo incidono sulla cultura e sulla vita sociale” e di come tale valori, messi al centro della propria vita, possono guidare e illuminare le scelte di credenti e non credenti, soprattutto nella società multietnica e multiculturale nella quale viviamo.

Belluno, 15 maggio 2017 L’Insegnante (Annamaria Sciaramenti)

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RELIGIONE –PROGRAMMA SVOLTO

a) I giovani e l'etica. Etiche contemporanee e relativismo etico. Etica e morale. Etica laica ed etica religiosa a confronto. L'etica cristiana e la morale personalistica. Coscienza: voce di Dio o dell'uomo? Coscienza e libertà. (settembre – ottobre –novembre)

b) La bioetica. La cultura della vita e la cultura della morte (in “Evangelium Vitae” di Giovanni Paolo II). Il valore della vita e la legge 194. L'embrione è persona? L'embrione e i suoi diritti. (dicembre - gennaio )

c) Fecondazione artificiale e maternità surrogata. Mamma provetta ed utero in affitto: valutazioni etiche. (gennaio)

d) Problematiche etiche: le cellule staminali. (febbraio) e) Problematiche etiche: la clonazione. (febbraio) f) Problematiche etiche: l'eutanasia. L'eutanasia secondo la visione cristiana. (febbraio) g) Problematiche etiche: la pena di morte. (1a metà di marzo) h) Riscoperta dei valori: da dove cominciare? I valori fondamentali e strutturali dell'etica cristiana: dignità

della persona umana – libertà – responsabilità – giustizia – pace – solidarietà – creatività – interiorità – rispetto per l'ambiente. Valori cristiani o valori umani? (2a metà di marzo - aprile)

i) La Dottrina sociale della Chiesa: principi generali (aprile) j) Approfondimento sui valori: giustizia, solidarietà e volontariato (alla luce della Dottrina sociale della

Chiesa). (1a metà di maggio) k) La Dichiarazione Universale dei Diritti dell'Uomo. Considerazioni sul fenomeno dell’attuale

immigrazione di massa che investe ed interroga tutta l’Europa. (1a metà di maggio) l) Dopo il 15 maggio si prevede di trattare i seguenti argomenti:

� Approfondimento sul tema della pace e delle guerre dimenticate. � Contenuti generali della enciclica “Pacem in Terris” (Giovanni XXIII).

Belluno, 15 maggio 2017 L’Insegnante

(Annamaria Sciaramenti)

………………………………………

In rappresentanza degli alunni:

Chiara Del Longo ………………………………………………… Nicola Seghizzi ………………………………………………….

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PSICOLOGIA GENERALE E APPLICATA Docente: Chiara Sgorlon

Ore settimanali: 5

RELAZIONE FINALE

Profilo della classe La classe nel corso dell’anno scolastico ha mantenuto un atteggiamento sostanzialmente rispettoso delle regole di convivenza. Il profitto è stato buono per alcuni, per altri discreto o sufficiente. Alcuni studenti non hanno sempre raggiunto la sufficienza e per questo nel corso dell’anno sono state eseguite diverse prove di recupero. Le differenze nel rendimento sono da attribuirsi ai diversi livelli di motivazione, alle diverse capacità degli studenti e al diverso grado di impegno profuso nello studio. Alcuni studenti hanno raggiunto una discreta padronanza nell’uso del linguaggio specifico della disciplina e una discreta capacità di creare collegamenti fra gli argomenti della materia. La frequenza non è stata regolare per l’intero gruppo classe.

Andamento didattico

Per questa disciplina la classe ha mantenuto la continuità didattica negli ultimi due anni di corso. Nel complesso la classe ha dimostrato interesse per la materia, l’attenzione non è stata sempre costante da parte di tutti; alcuni studenti hanno sviluppato una buona capacità di partecipare al dialogo educativo arricchendo con contributi personali le proposte didattiche. La trattazione degli argomenti di psicologia applicata e quelli legati al profilo professionale dell’operatore socio-sanitario hanno riscosso maggior favore: lo studio ha fornito l’occasione per analizzare le esperienze di tirocinio pratico effettuate dalla classe e intraprendere un confronto sulle competenze maturate. Alcuni argomenti sono stati trattati in modo più approfondito, altri hanno richiesto tempi più lunghi per essere assimilati dall'intero gruppo. Nel corso dell’anno è venuta meno la possibilità di svolgere alcune lezioni per concomitanti impegni della classe, ma il programma, nelle sue linee generali, è stato completato.

Metodi d’insegnamento utilizzati

Sono stati utilizzati i seguenti metodi: • brainstorming • lezione dialogata • lezione frontale • lavoro di gruppo • schemi riassuntivi

Mezzi utilizzati

Sono stati utilizzati i seguenti mezzi: • lavagna • PC ed il videoproiettore • manuale (L. D’ISA, Psicologia generale e applicata, Ed. Hoepli, Milano, 2007) • articoli tratti da riviste specializzate • appunti delle lezioni.

Spazi del percorso formativo

Le lezioni si sono tenute nell’aula scolastica della sede staccata di Via Feltre. In occasioni di incontri con esperti esterni si è fatto ricorso all’aula magna della sede centrale di Via Garibaldi.

Tempi del percorso formativo

Il percorso formativo è stato realizzato in cinque ore settimanali come da quadro orario.

Criteri e strumenti di valutazione

Verifiche formative: scritte con domande aperte a risposta breve, oppure in forma di elaborato (simulazioni seconda prova) e orali.

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Verifiche sommative strutturate: nell’anno scolastico è stata svolta una prova comune. Nella valutazione sono stati osservati i seguenti indicatori:

• conoscenza degli argomenti • capacità logico-critiche e di collegamento dello studio teorico alla pratica professionale, anche in

relazione alle esperienze di tirocinio e di alternanza scuola-lavoro condotte dalle allieve • uso dei termini specifici della psicologia • correttezza linguistica, proprietà e fluidità di esposizione

Obiettivi raggiunti

Gli obiettivi stabiliti nel piano annuale di lavoro sono stati globalmente raggiunti.

In particolare gli studenti: • conoscono i nuclei essenziali del programma presentato • conoscono ed utilizzano i termini specifici della disciplina • padroneggiano gli strumenti espressivi ed argomentativi indispensabili per gestire la relazione con

l’utenza • riconoscono i principali aspetti dei diversi approcci teorici presentati • conoscono le principali tematiche e gli interventi inerenti alle seguenti fasce di utenza: la famiglia e i

minori, i disabili, gli anziani, i tossicodipendenti, gli alcoldipendenti. Belluno, 15 maggio 2017 L’Insegnante

(Chiara Sgorlon)

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PSICOLOGIA GENERALE E APPLICATA- PROGRAMMA SVOLTO MODULO 1: L’IMPORTANZA DELLA FORMAZIONE PSICOLOGICA PER L’OPERATORE SOCIO-SANITARIO

• La psicologia nelle professioni di cura e assistenza • La formazione psicologica • Le competenze psicologiche dell’operatore socio-sanitario.

MODULO 2: LE PRINCIPALI TEORIE PSICOLOGICHE A DISPOSIZIONE DELL’OPERATORE SOCIO-SANITARIO

• Teorie della personalità: teorie tipologiche (cenni), teorie dei tratti, teoria del campo di Lewin, teorie psicoanalitiche (Freud, Adler, Jung), il modello GAB dell’analisi transazionale.

• Teorie della relazione comunicativa: l‘approccio sistemico relazionale con la teoria del doppio legame di Bateson e gli assiomi della pragmatica della comunicazione; l’approccio non direttivo di Rogers; la prossemica di Hall.

• Teoria dei bisogni:concetto di bisogno; teoria di Maslow; la frustrazione; il need for competence. • La psicologia clinica e le psicoterapie: la terapia psicoanalitica, la psicoanalisi infantile di M. Klein, la

terapia sistemico-relazionale.

MODULO 3: LA PROFESSIONALITA’ DELL’OPERATORE SOCIO-SANITARIO

• I servizi sociali e i servizi sanitari • Le professioni in ambito sociale e socio-sanitario • Valori fondamentali e principi deontologici dell’operatore socio-sanitario • I rischi professionali.

MODULO 4: GLI STRUMENTI DELL’OPERATORE SOCIO-SANITARIO

• La relazione d’aiuto • Tecniche di comunicazione efficaci ed inefficaci • Il counseling • Il piano di intervento individualizzato

MODULO 5: LA FAMIGLIA E I MINORI

• Il maltrattamento psicologico in famiglia: la violenza assistita e la sindrome da alienazione parentale • La mediazione familiare • L’intervento sui minori • Gli strumenti terapeutici: il gioco e il disegno. • I servizi per i minori: i servizi socio-educativi e ricreativi, i servizi a sostegno della famiglia e della

genitorialità, i servizi residenziali per minori.

MODULO 6: GLI ANZIANI

• La classificazione delle demenze. • Approfondimento: la demenza di Alzheimer, le demenze vascolari, la demenza fronto-temporale,

la demenza a corpi di Lewy. • I trattamenti delle demenze: la terapia di orientamento alla realtà, la terapia della reminiscenza, il

metodo comportamentale, la terapia occupazionale. • I servizi per gli anziani.

MODULO 7: LA DISABILITA’

• La disabilità cognitiva e il disturbo da deficit dell’attenzione e iperattività. • I comportamenti problema • Gli interventi sulle disabilità analizzate • I servizi per le persone disabili.

MODULO 8: LE DIPENDENZE

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• La tossicodipendenza:classificazione delle droghe;il DSM e i disturbi correlati a sostanze; la personalità del soggetto dipendente; la co-dipendenza.

• La dipendenza da alcol: gli effetti dell’abuso di alcol. • I trattamenti e i servizi per le dipendenze.

MODULO 9: L’INTEGRAZIONE SOCIALE

• Concetto di integrazione. L’integrazione sociale delle persone disabili. • L’integrazione a scuola. • L’integrazione nel mondo del lavoro.

Belluno, 14 maggio 2017 L’Insegnante

Chiara Sgorlon

………………………………………

In rappresentanza degli alunni

Salvador Silvia ………………………….…………………………

Furnitto Alessia ……………………………………………………

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IGIENE E CULTURA MEDICO-SANITARIA Docente: Laura Portunato

Ore settimanali: 4

RELAZIONE FINALE Profilo della classe La classe è composta da 19 allievi, di cui solo due maschi. Le relazioni fra gli allievi non sono sempre state distese e collaborative e l'integrazione all'interno del gruppo- classe non si può dire sia un valore raggiunto. I rapporti con l'insegnante sono stati generalmente buoni, fondati su un carattere di schiettezza e rispetto reciproci. Nel complesso l'interesse e la partecipazione alle lezioni sono stati discreti. Andamento didattico L'impegno nello studio è stato solo per alcune allievi costante e approfondito e il profitto, in pochi casi risultato molto buono, per altri si è rivelato discreto o soltanto sufficiente, anche a causa di una minor predisposizione allo studio o della mancanza di una reale motivazione allo sbocco professionale, dimostrata anche tramite una frequenza alle lezioni non sufficientemente assidua. Il profilo in uscita del gruppo-classe risulta nella media discreto; tutti gli studenti, pur con potenzialità, impegno e risultati differenziati, hanno fatto registrare dei progressi nel proprio percorso scolastico. Le conoscenze e le competenze acquisite sono da ritenersi abbastanza adeguate e conformi ai profili cognitivi dei singoli allievi. Metodologie didattiche utilizzate

• lezioni frontali dialogate, con schematizzazioni alla lavagna • approfondimenti con lezioni in power-point e fornitura delle slides per lo studio domestico • lettura in classe e analisi dei contenuti del libro di testo in adozione • visione di documentari e film come stimolo ad analisi di casi • lavoro collaborativo a coppie o piccoli gruppi per analisi di caso o produzione di progetti di intervento • correzione individuale dei prodotti del lavoro domestico • visita didattica all'U.O. di Anatomia Patologica dell'Ospedale di Belluno

Mezzi utilizzati Lavagna Libro di testo adottato "Igiene e Cultura Medico Sanitaria" di S.Barbone - P.Alborino Fotocopie dal libro "Uomo Salute malattia" di L. Manfredi e P. Paoletti, altri testi e fonti internet LIM Spazi del percorso formativo Aula scolastica Tempi del percorso formativo Quadro orario settimanale: ore 4 Il primo periodo è stato dedicato alla trattazione di argomenti del programma di terza e quarta come gli apparati riproduttivi, la gravidanza, lo sviluppo prenatale le malattie genetiche come causa di disabilità nel bambino. Nel pentamestre sono state trattate altre malattie causa di disabilità nell'adulto e la parte relativa alle malattie dell'età senile e all'organizzazione dei servizi socio-sanitari.

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Problemi emersi Per poter affrontare il programma di quinta, si è presentata l’esigenza di svolgere argomenti propedeutici non affrontati in terza e quarta. Criteri e strumenti di valutazione utilizzati Gli alunni sono stati valutati con verifiche orali e scritte. Queste ultime erano composte quasi sempre da quesiti a risposta multipla, V/F con motivazione, domande a risposta aperta tra le 5 e le 10 righe. La valutazione ha tenuto conto di: • conoscenza dei contenuti esposti, chiarezza espositiva, capacità di sintesi, correttezza del linguaggio

utilizzato • capacità di applicare le conoscenze acquisite ai casi proposti • capacità logico-argomentative e critiche • interesse e partecipazione attiva alle lezioni • applicazione nello studio domestico e puntualità nelle consegne • capacità di collaborare coi compagni Obiettivi raggiunti Gli obiettivi didattici indicati nel piano di lavoro di inizio anno sono stati complessivamente raggiunti, anche se le parti più prettamente scientifiche degli argomenti risultano ostiche per qualche allievo. Si può comunque ritenere nel complesso che gli allievi: • conoscono e utilizzano il linguaggio tecnico specifico della disciplina • conoscono le modificazioni anatomo-fisiologiche della donna in gravidanza e i metodi di prevenzione per la salute della gestante e del nascituro • conoscono le cause di disabilità nel bambino, nell'adulto e nell'anziano e i loro bisogni; • sanno programmare degli interventi di assistenza specifici; • conoscono le finalità del Servizio sanitario nazionale e le componenti delle reti dei servizi socio-sanitari; • sanno elaborare un progetto di educazione sanitaria e produrre un report dell'attività svolta.

Belluno, 15 maggio 2017 L’Insegnante (Laura Portunato) ………………………………………

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IGIENE E CULTURA MEDICO-SANITARIA - PROGRAMMA SVOLTO 1. L'APPARATO RIPRODUTTIVO, LA GRAVIDANZA, AUXOLOGIA

Gli apparati riproduttivi maschile e femminile; la fecondazione e cenni sullo sviluppo embrionale e fetale; le modificazioni della fisiologia materna in gravidanza e la prevenzione per la salute della gestante. La contraccezione, cenni sulle leggi sull'IVG 194/78 e sulla PMA 40/2004 Le possibili cause prenatali e perinatali di disabilità e le metodologie per la prevenzione. Accrescimento e sviluppo nell'età evolutiva 2. LA DISABILITÀ

Definizione di menomazione, disabilità e handicap e di ICD, ICDH, ICF Disabilità psichica (definizione di ritardo mentale, calcolo del quoziente intellettivo) Malattie che causano disabilità: • Malattie genetiche: Sindrome di Down; Distrofia di Duchenne, Sindrome di Klinefelter; Sindrome di

Turner; Fenilchetonuria, Fibrosi cistica, Nanismo acondroplasico • Nanismo e gigantismo • Paralisi cerebrali infantili • Autismo • Sindrome feto-alcolica (cenni) • Malattia Emolitica del neonato (cenni) • Sclerosi a placche e sclerosi laterale amiotrofica • Epilessia

3. LA SENESCENZA

• Modificazioni anatomo-funzionali dell'età senile • Malattie dell'età senile: osteoporosi, artrosi, aterosclerosi e sue conseguenze (angina pectoris, infarto del

miocardio, ictus, TIA), diabete senile. • Sindromi neurodegenerative: demenza senile, demenza vascolare, demenza di Alzheimer, Morbo di

Parkinson

4. I BISOGNI SOCIO-SANITARI DELL'UTENZA E DELLA COMUNITA'

• Il SSN e i LEA • Concetto di Rete Sociale • Qualifiche e competenze delle figure operanti nei servizi • Analisi dei bisogni ed elaborazione di un progetto d'intervento per minori, anziani e persone con

disabilità. • Elaborazione di un progetto di educazione sanitaria

Belluno, 15 maggio 2017 L’Insegnante (Laura Portunato) ……………………………………… In rappresentanza degli alunni:

Alessia Furnitto ………………………………………………………. Silvia Salvador ……………………………………………………….

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DIRITTO E LEGISLAZIONE SOCIALE Docente: Maria Rosaria Randò

Ore settimanali: 3 RELAZIONE FINALE Profilo della classe La classe è composta da 19 alunni in prevalenza di sesso femminile, solo due sono i maschi. Si rileva la presenza di due ragazze con PDP, due ragazze con obiettivi minimi e una ragazza con differenziato. La classe ha condotto uno studio sistematico, poco entusiasmante e collaborativo, con interesse finalizzato, tuttavia alcuni elementi hanno evidenziato delle competenze e capacità di problem solving adeguate allo studio della disciplina. Il livello medio di conoscenza raggiunto dalla classe è più che sufficiente. La gestione della classe ha riscontrato talvolta delle difficolta dovute a gruppi di ragazze con personalità poco incline a relazioni stabili, poco accondiscendenti e vulnerabili. Andamento didattico La classe ha dimostrato delle difficoltà nello studio inziale di argomenti di diritto commerciale e nell’utilizzo del linguaggio giuridico. Si è pertanto proceduto a rendere lo studio pragmatico e concreto, ma solo alcuni hanno dimostrato un vivace interesse, buona parte degli allievi ha preferito continuare a condurre uno studio finalizzato al superamento delle verifiche dimostrando una superficiale capacità di rielaborazione dei contenuti trattati. Metodi d’insegnamento utilizzati. La partecipazione della classe ad attività programmate e la mia assunzione in servizio il 28 ottobre 2016 hanno comportato un ritardo nel trattare alcuni argomenti fissati a livello dipartimentale, con l’eventuale impossibilità a portarli a termine entro il 10 di giugno. La mia presenza all’interno della classe è stata duplice e strategica. In qualità di docente in legislazione socio-sanitaria per tre ore settimanali, ho svolto altre nove ore di sostegno con due allieve che seguono un percorso scolastico ad obiettivi minimi. Sebbene dapprima, la classe ha affrontato con leggerezza e superficialità lo studio, successivamente gli allievi hanno preso coscienza del carico scolastico. La chiarezza delle informazioni e la coerenza nel rispetto delle regole fissate ha reso possibile stabilire un clima lavorativo tranquillo all’interno della classe, da sempre intollerante ad accettare atteggiamenti non conformi al proprio indirizzo. L’azione didattica intrapresa è stata finalizzata, oltre all’acquisizione delle abilità e delle conoscenze, a sviluppare un clima di lavoro disteso ed armonico, coinvolgente e partecipativo, ma, nonostante gli sforzi, il risultato non è stato sempre positivo. Nella trattazione dei temi proposti è stata privilegiata la lezione partecipata con riscontro immediato dei contenuti svolti e schematizzazioni alla lavagna. La lezione tradizionale, a volte, ha lasciato spazio alla discussione su argomenti di attualità attinenti la disciplina. L’approfondimento di alcune lezioni è avvenuto con power –point e fornitura di slides per lo studio domestico. Mezzi utilizzati

• Libro di testo: E. Malinverni, B. Tornari - L’operatore socio-sanitario; • Approfondimenti fotocopiati dal testo: Messori M. - Razzoli M. – Percorsi di diritto e legislazione

socio-sanitaria. • Codice Civile.

Criteri e strumenti di valutazione La valutazione degli alunni si è basata su verifiche orali. Le verifiche scritte sono state considerate utili per acquisire valutazioni in tempi brevi. La valutazione ha tenuto conto della maturità nell’affrontare uno studio della disciplina in modo responsabile e consapevole, dell’interesse e della partecipazione attiva alle lezioni, dello sviluppo di capacità logiche di collegamento, di problem solving e dell’utilizzo di un linguaggio giuridico appropriato e soprattutto della capacità di collaborare con i compagni. Obiettivi raggiunti. Gli obiettivi minimi raggiunti dai discenti sono: a- conoscere i nuclei essenziali del programma b-analisi dei contenuti in maniera critica e personale. c- utilizzo del linguaggio giuridico di base. In ragione della partecipazione e dell’interesse verso la disciplina manifestata dagli allievi e in ragione del lavoro domestico da essi svolto, mediamente il profitto della classe è da considerarsi su livelli più che sufficienti. Belluno, 15 maggio 2017 L’insegnante Maria Rosaria Randò

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DIRITTO E LEGISLAZIONE SOCIALE-PROGRAMMA SVOLTO

RECUPERO PREREQUISITI : IL SISTEMA SANITARIO NAZIONALE Unità1 : IL SISTEMA SANITARIO NAZIONALE • Il Welfare state e il diritto alla salute • La Costituzione repubblicana e la nuova concezione del diritto alla salute. • L’art.32 della Costituzione : contenuto. • L’istituzione del Ministero della sanità • La riforma sanitaria del 1978: caratteri, finalità, istituzione del S.S.N, e delle U.S.S.L. • I Livelli essenziali di assistenza • I livelli essenziali delle prestazioni assistenziali • Qualità e accreditamento MODULO 1: Percorsi di diritto commerciale: imprenditore e impresa. Unità 1: L'attività d'impresa e le categorie di imprenditori. • L'imprenditore. • Imprenditore agricolo. • L’agriturismo • L’imprenditore commerciale. • La piccola impresa, l'impresa familiare. • I collaboratori dell'imprenditore. • L’azienda e i segni distintivi: ditta, marchio e insegna. .Unità 2: Le società lucrative. • Definizione di società • Le società di persone. • Le società di capitali. Unità 3: Le società di persone e le società di capitali. • Le diverse tipologie di società. • Differenze tra società di capitali e società di persone. • S.p.A.: definizione, azioni e loro caratteristiche, caratteristiche, organi. • S.A.P.A., S.R.L. • Forma atto costitutivo nelle diverse società; società commerciali e non commerciali; registro delle imprese. MODULO 2: Le società mutualistiche. Unità 1: Le società cooperative. • Definizione e caratteristiche delle società cooperative. • Gli elementi caratterizzanti la società cooperativa. • La disciplina giuridica e i principi generali. • La cooperativa a mutualità prevalente. • I soci e la loro partecipazione. • Gli organi sociali. Unità 2: Le cooperative sociali. • Terzo settore: ruolo e sua evoluzione. • Le cooperative sociali di tipo "A"; le cooperative sociali di tipo "B":oggetto sociale, caratteristiche e ruolo

dei soci. MODULO 3: I rapporti tra autonomie territoriali e organizzazioni non profit. Unità 1: Il principio di sussidiarietà. • Sussidiarietà verticale e sussidiarietà orizzontale. • Artt. 114 – 117 – 118 Costituzione. Unità 2: Riparto di competenze fra Stato e Regioni • Riparto di competenze legislative fra Stato e regioni dopo la riforma del titolo V del 2001. • Principio di sussidiarietà Unità 3: Le autonomie territoriali

• Il Testo unico degli enti locali

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• Il federalismo cooperativo • L’organizzazione regionale • Le funzioni della regione • Il comune • Le reti sociali • L’integrazione socio-sanitaria • La legge 328/2000

N.B.: La trattazione delle unità relative alle strutture private che operano nel sociale e alla privacy, alla data odierna non sono state affrontate per motivi addotti nella relazione. Mi riservo d’ affrontare lo studio degli stessi solo se, dopo aver effettuato la verifica sommativa, il tempo stimato fino al termine dell’attività scolastica lo consentirà.

Belluno, 15 maggio 2017

L’insegnante (Maria Rosaria Randò)

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In rappresentanza degli alunni:

Alessia Furnitto ………………………………………………………. Silvia Salvador ………………………………………………………

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TECNICA AMMINISTRATIVA ED ECONOMIA SOCIALE Docente: Rosaria Ranon

Ore settimanali: 2

RELAZIONE FINALE Profilo della classe Classe eterogenea per capacità, attitudini, atteggiamenti e motivazione allo studio. Alcuni allievi hanno partecipato attivamente alle lezioni, distinguendosi per impegno e responsabilità, migliorando le loro capacità di analisi delle conoscenze e l’organizzazione autonoma dello studio, raggiungendo risultati più che discreti. Alcuni hanno dimostrato diligenza nel lavoro domestico, puntualità nelle consegne, adeguato senso di responsabilità riuscendo a conseguire risultati più che sufficienti, anche se permangono difficoltà nell’organizzazione razionale e nell’elaborazione delle conoscenze. Qualcuno si è interessato ed impegnato solo saltuariamente, ha prestato scarsa attenzione durante l’attività scolastica, disertando quasi totalmente il lavoro casalingo. Tre allievi hanno manifestato problemi nel corso dell’attività didattica nell’affrontare sistemi concettuali anche poco complessi e questa difficoltà di metodo li ha privati degli strumenti per affrontare e risolvere i problemi che la disciplina pone, ottenendo quindi modesti risultati. Metodi d’insegnamento utilizzati Gli aspetti teorici della materia sono stati illustrati attraverso lezioni frontali e proposte di schemi interpretativi, integrati dagli alunni in modo autonomo con lo studio del testo. Quelli operativi attraverso numerosi esempi ed esercizi svolti in classe. Ho cercato di sollecitare gli allievi ad individuare relazioni con la realtà esterna ed in parte con l’esperienza personale per riuscire a comprendere meglio la materia ed acquisire i contenuti in modo problematico. Mezzi utilizzati Testo utilizzato: ”Nuovo Tecnica amministrativa ed Economia sociale” di Astolfi & Venini, Tramontana ed. Spazi e tempi del percorso formativo Il primo trimestre è stato dedicato alla trattazione dei moduli relativi all’economia sociale e al sistema previdenziale e assistenziale. Nel pentamestre si è affrontata la tematica relativa alla gestione delle risorse umane. Nel corso dell’anno non ci sono mai stati problemi disciplinari, anche se il clima in cui si è svolto il lavoro non sempre è stato caratterizzato dall’adeguata concentrazione che il raggiungimento degli obiettivi richiedeva. Criteri e strumenti di valutazione Gli strumenti di valutazione usati sono stati diversi: scelte multiple, domande aperte, correlazioni, risoluzione di problemi. Sono stati oggetto di valutazione la conoscenza dei contenuti esposti, la chiarezza espositiva, la correttezza e la proprietà della terminologia utilizzata, la capacità di applicare le conoscenze acquisite ai casi proposti, il grado di partecipazione, la diligenza nel lavoro domestico. Obiettivi raggiunti. Gli obiettivi didattici indicati nel piano di lavoro di inizio anno sono stati parzialmente raggiunti, non in misura completa da tutti gli allievi.

Belluno, 15 maggio 2017

L’ Insegnante Rosaria Ranon

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TECNICA AMMINISTRATIVA ED ECONOMIA SOCIALE-PROGRAMMA SVOLTO

Modulo 1: L'economia sociale: principi, teorie e soggetti Unità 1 - Il sistema economico e i suoi settori - I tre settori del sistema economico - Il "settore pubblico" del sistema economico - Il "settore for profit" del sistema economico - Il "settore non profit" del sistema economico Unità 2 - Le organizzazioni del "settore non profit" - Le organizzazioni non lucrative di utilità sociale (ONLUS) - Le cooperative sociali - Le cooperative di credito Modulo 2: il sistema previdenziale e assistenziale Unità 1 - Il sistema di sicurezza sociale - Il welfare State - Gli interventi pubblici di protezione civile - La protezione sociale in Italia Unità 2 - Le assicurazioni sociali obbligatorie - Il sistema di previdenza sociale - I rapporti con I'INPS - I rapporti con I'INAIL - La tutela della salute e della sicurezza sul lavoro Unità 3 - I tre pilastri del sistema previdenziale - Il concetto di "previdenza" - La previdenza pubblica - La previdenza integrativa - La previdenza individuale Modulo 3: La gestione delle risorse umane Unità 1 – Il rapporto di lavoro dipendente - Le fonti giuridiche del rapporto di lavoro - I diritti dei lavoratori subordinati - Il sistema contrattuale - Le forme principali di lavoro dipendente - il contratto di apprendistato Unità 2 - L'amministrazione del personale - Gli elementi della retribuzione - L'assegno per il nucleo familiare - Il calcolo delle ritenute sociali - Il calcolo della ritenuta fiscale - La liquidazione delle retribuzioni - Il periodo di prova - Le ferie - Il lavoro straordinario, notturno e festivo - L'estinzione del rapporto di lavoro - Il trattamento di fine rapporto (TFR) . Belluno, 15 maggio 2017 L’ Insegnante Rosaria Ranon In rappresentanza degli alunni:

Alessia Furnitto ………………………………………………

Silvia Salvador ………………………………………………

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CARATTERISTICHE E CRITERI DI VALUTAZIONE DELLA TERZA PROVA La terza prova può coinvolgere tutte le discipline dell’ultimo anno di corso. Il Consiglio di questa classe, ha tenuto conto del curricolo di studi e degli obiettivi generali e cognitivi definiti nella propria programmazione didattica. Su tale base ha sviluppato la progettazione delle prove interne di verifica in preparazione della terza prova scritta degli esami conclusivi del corso. Sono state svolte n. 2 simulazioni; in entrambi i casi è stata scelta una prova della TIPOLOGIA B (quesiti a risposta singola). CRITERI DI MISURAZIONE/VALUTAZIONE: (ESEMPIO RELATIVO A 4 MATERIE)

- MISURAZIONE

Per ciascuna disciplina era previsto un punteggio massimo di 15 punti. Il massimo raggiungibile era di 60 punti.

- VALUTAZIONE

I punteggi grezzi realizzati vengono riportati in 15 esimi mediante la seguente tabella di conversione che tiene conto delle % di punteggio realizzato in relazione al massimo disponibile

TABELLA DI CONVERSIONE:

0 - 7 3 8 – 11 4 12 - 15 5 16 - 19 6 20 - 23 7 24 - 27 8 28 - 33 9 34 - 39 10 40 - 43 11 44 - 47 12 48 – 51 13 52 – 55 14 56 - 60 15

*I testi e le griglie di valutazione delle prove di simulazione svolte, vengono allegati Le allieve con PDP e percorso curriculare con PEI intendono avvalersi durante la terza prova di alcune misure dispensative e strumenti compensativi utilizzati durante l’anno scolastico e specificati negli allegati al documento. L’allieva con percorso differenziato non svolgerà la terza prova d’esame

RELAZIONE ALTERNANZA SCUOLA LAVORO (ASL)

Tutti gli allievi hanno regolarmente partecipato alle attività di ASL previste dalla normativa vigente. In particolare, in terza hanno svolto due periodi presso case di riposo per anziani e centri per disabili. Alcuni hanno frequentato questo secondo stage presso la struttura "Casa Pollicino" a Petrosani in Romania. Nell’a.s. 2015/2016, invece, tutti gli alunni hanno svolto due periodi di ASL presso asili nido o scuole dell'infanzia; due ragazze hanno aderito al progetto di ASL organizzato dalla Regione Veneto “FSE -Asse Istruzione e Formazione” - ASL – Itinerari di conoscenze: “PROMOZIONE DEL BENESSERE PER UTENZA ANZIANA E DISABILE ISTITUZIONALIZZATA” e altre due alunne e un alunno hanno partecipato al progetto Erasmus plus, svolgendo 4 settimane di alternanza scuola lavoro nel Regno Unito. Per tutti il percorso di alternanza si è concluso il 26 ottobre 2016 con la presentazione al consiglio di classe dell’esperienza vissuta. Durante i tirocini in quasi tutti gli allievi sono emerse competenze sociali, capacità di adattamento e apprezzabili abilità nel far fronte alla complessità della nuova esperienza.