Documento

5
 CITTA’ DI PORTOFERRAIO  MARIO FERRARI E ROSSI LUCIANO SONO NEL GIUSTO For se non molti sanno, anche per ché poc hi era no i pre senti, ma qa n!o l"at ta le #o$ernatore !ella Tosca na ha %at to $i si ta al l"El&a il '( ma ##io ')*+ pe r la sa campa#na elettorale, nella $ota sala e La#er !isse- .$oi all"El&a a$ete anche troppo /parl an!o !i san it 01, e !el resto a$ete &e ll e spia# #e, n &on cl ima, non a$et e l"inqinamento !i 2iom&ino, e! n pre33o per ttto qesto si !e$e pa#are4, contin5 asseren!o che .il pronto soccorso el&ano 6 sr!imensionato alla e%%etti$e necessit04 e ricor!5 l"impe#no economico e #li in$estimenti re#ionali per !are all"El&a .n no$o e  pi7 potente elicottero48 2osso a$er cam&iato n a##etti$o, ma i concetti espressi % rono  proprio qesti8 In prece!en3a il can!i!ato al consi#lio re#ionale Gianni Anselmi a$e$a !etto chiaramente, e !i qesto occorre !ar#li merito perché la %ranche33a 6 merito !i  pochi, che .non 6 pi7 possi&ile pensare a ser$i3i nicamente !e!icati a! n territorio, ma occorre ra#ionare in termini !i con!i$isione !elle risorse a3ien!ali48 alla sala !eserta, o qasi, non si le$5 alcna $oce a contestare qeste a%%erma3ioni, nemmeno !a na prima %ila che si era presentata a##errita con striscioni e ma#liette !i  protesta, an3i, % #entilmente conse#nato a Rossi e a! Anselmi, il pro#etto %irmato in con%eren3a !ei sin!aci, a nome e titolo !ella conslente !el sin!aco 9l#aresi e !ei sin!aci el&ani, come se le !ichiara3ioni %atte non %ossero #i0 esplicite circa n parere sl !ocmento stesso8 Oltrettto qel !ocmento era stato conse#nato qalche mese prima a Marroni che si era preso l"impe#no !i !arne na $alta3ione, cosa che si era &en #ar!ato !al %are8 opo n mese !a qel '( ma##io non 6 per$enta alcna comnica3ione %%iciale a qel !ocmento, e qesto semplicemente perché se !a na parte 6 troppo lontano !ai  pro#rammi sanitari re#ionali ormai noti a ttti, !all"altra si scontra sia con norme le#islati$e na3ionali che ne impe!iscono in #ran parte la reali33a3ione, sia con !i%%icolt0 reali33ati$e pratiche insormonta&ili8 Ci sono per5 per$ente consi!era3ioni sl pro#etto, consi!era3ioni %inora tente riser$ate nella speran3a !i $e!ere na $alta3ione positi$a in am&ito re#ionale, ma che o##i si ren!e in!ispensa&ile p&&lici33are per cercare sia !i capire il pro#et to polit ico !el sin!ac o Mario Ferrari e !el so !ele#ato alla sanit0 Lciano Rossi, sia per cercare !i recperare na cre!i&ilit0 pro#ettale sanitaria capace !i por tare i ser$ i3i %on!ament ali all "El &a attr a$e rso $ie alte rna ti$ e8 :e sti #i !i3 i  pesantemente ne#ati$i e riportati in calce a qesto comnicato, pro$en#o !al CREST , comitato !a anni impe#nato nel mantenimento e recpero !ei ser$i3i nelle peri%erie, !ai sin!acati CGIL CISL UIL pro$inciali il ci scopo non 6 solo qello !i mantenere a!e#ati ser$i3i ma anche conser$are i li$elli occpa3ionali, !a operatori sanitari che cor rett ame nte si esi mon o !a !ic hia ra3ioni scr itt e a! ecce 3io ne !i chi, imp e#n ato  politicamente, si sente li&ero !i trascri$ere il proprio pensiero8 I rappresentanti !el Comitato Re#ionale Emer#en3a Sanitaria Toscana /CREST1, e! alcni me!ici ai qali era stato in$iato per n parere, ci hanno risposto come se#e- In ri sposta i Co mi tati El bani Ri unit i pr o Sani (C.E.R.) qualche saggia riflessione..  Leggo con particolare inquietudine il comunicato dei Comitati Elbani Riuniti pro

description

L'intervento di Ferrari e Rossi sulla sanità

Transcript of Documento

CITTA DI PORTOFERRAIO

MARIO FERRARI E ROSSI LUCIANO SONO NEL GIUSTO

Forse non molti sanno, anche perch pochi erano i presenti, ma quando lattuale governatore della Toscana ha fatto visita allElba il 28 maggio 2015 per la sua campagna elettorale, nella vuota sala De Lauger disse: voi allElba avete anche troppo (parlando di sanit), e del resto avete belle spiagge, un buon clima, non avete linquinamento di Piombino, ed un prezzo per tutto questo si deve pagare, continu asserendo che il pronto soccorso elbano surdimensionato alla effettive necessit e ricord limpegno economico e gli investimenti regionali per dare allElba un nuovo e pi potente elicottero. Posso aver cambiato un aggettivo, ma i concetti espressi furono proprio questi. In precedenza il candidato al consiglio regionale Gianni Anselmi aveva detto chiaramente, e di questo occorre dargli merito perch la franchezza merito di pochi, che non pi possibile pensare a servizi unicamente dedicati ad un territorio, ma occorre ragionare in termini di condivisione delle risorse aziendali.

Dalla sala deserta, o quasi, non si lev alcuna voce a contestare queste affermazioni, nemmeno da una prima fila che si era presentata agguerrita con striscioni e magliette di protesta, anzi, fu gentilmente consegnato a Rossi e ad Anselmi, il progetto firmato in conferenza dei sindaci, a nome e titolo della consulente del sindaco Bulgaresi e dei sindaci elbani, come se le dichiarazioni fatte non fossero gi esplicite circa un parere sul documento stesso. Oltretutto quel documento era stato consegnato qualche mese prima a Marroni che si era preso limpegno di darne una valutazione, cosa che si era ben guardato dal fare.

Dopo un mese da quel 28 maggio non pervenuta alcuna comunicazione ufficiale a quel documento, e questo semplicemente perch se da una parte troppo lontano dai programmi sanitari regionali ormai noti a tutti, dallaltra si scontra sia con norme legislative nazionali che ne impediscono in gran parte la realizzazione, sia con difficolt realizzative pratiche insormontabili. Ci sono per pervenute considerazioni sul progetto, considerazioni finora tenute riservate nella speranza di vedere una valutazione positiva in ambito regionale, ma che oggi si rende indispensabile pubblicizzare per cercare sia di capire il progetto politico del sindaco Mario Ferrari e del suo delegato alla sanit Luciano Rossi, sia per cercare di recuperare una credibilit progettuale sanitaria capace di portare i servizi fondamentali allElba attraverso vie alternative. Questi giudizi pesantemente negativi e riportati in calce a questo comunicato, provengo dal CREST, comitato da anni impegnato nel mantenimento e recupero dei servizi nelle periferie, dai sindacati CGIL CISL UIL provinciali il cui scopo non solo quello di mantenere adeguati servizi ma anche conservare i livelli occupazionali, da operatori sanitari che correttamente si esimono da dichiarazioni scritte ad eccezione di chi, impegnato politicamente, si sente libero di trascrivere il proprio pensiero.

I rappresentanti del Comitato Regionale Emergenza Sanitaria Toscana (CREST), ed alcuni medici ai quali era stato inviato per un parere, ci hanno risposto come segue:In risposta i Comitati Elbani Riuniti pro Sanit (C.E.R.) qualche saggia riflessione..

Leggo con particolare inquietudine il comunicato dei Comitati Elbani Riuniti pro Sanit (C.E.R.) che, avanzano proposte cos assurde che di fatto chiuderebbero ogni possibilit di concertazione, essendo assolutamente irricevibili da qualunque organismo. In un loro particolare libro dei sogni richiedono, per la sanit elbana, in un momento di profonda crisi dove sono ridimensionati i servizi di molte citt di medie e grandi dimensioni: Pronto Soccorso con Breve Osservazione; Medicina interna, Chirurgia generale, Cardiologia h/24, Anestesia e Rianimazione h/24; Ortopedia e Traumatologia, Ostetricia e Ginecologia, Neonatologia e Pediatria, il punto nascita almeno di I livello, S.T.E.N.(trasporto demergenza neonatale), Oncologia secondo la programmazione regionale, Terapia sub-intensiva multidisciplinare, Radiologia, Laboratorio, Immuno-trasfusionale, Centro di Emodialisi, funzione di Endoscopia digestiva h12, Riabilitazione con letti codice 56 secondo la programmazione aziendale. Servizio di Iperbarica. Ambulatori specialistici. Servizi adeguati sul territorio. Tale proposta assolutamente impresentabile e se fosse davvero avanzata alla Regione dagli amministratori elbani, ne minerebbe fortemente la credibilit (esponendoli forse anche al pubblico ludibrio). Le ragioni dellassoluta irrealizzabilit di tale progetto sono molte, ma porrei lattenzione su due punti in particolare. La prima riguarda i fondi. Per attuare tale progetto ci sarebbe bisogno di una montagna di quattrini che segnerebbero indubbiamente il default di qualunque amministrazione. Parlare di tali progetti in un momento in cui, non solo a livello di Sanit ma in tutti i settori, si costretti ad ottimizzare le risorse e ridurre gli sprechi, per evitare che il paese vada a gambe allaria, pura demagogia. Il secondo ostacolo insormontabile il reperimento dei professionisti. Questo punto, non trattato, denota indubbiamente scarsa conoscenza del problema. Negli ultimi anni le Scuole di Specializzazione hanno fortemente limitato lingresso ai corsi, per cui, rispetto ad esempio a 10 anni fa, sono pochissimi gli specialisti che escono dalle Scuole Mediche e sono sul mercato . Tale problema, anche se poco conosciuto, enorme e sta mettendo in difficolt lintero sistema sanitario. E ormai molto difficile reperire Anestesisti, Radiologi, Internisti, anche per strutture ospedaliere ben pi ambite rispetto agli ospedali periferici. Che tipo di appeal pu avere un ospedale di Portoferraio per professionisti che spesso sono contesi anche dalle Universit? Secondo lipotetico progetto dei Comitati, dove si pretende anche la stanzialit (sic!) dei medici, sarebbe necessario un parco di parecchie decine dirigenti medici per lospedale , tenendo presente le turnazioni, i riposi, le ferie, le malattie, ecc..Poi quando leggo, nellelenco delle specialit necessarie allOspedale elbano Neonatologia, branca della pediatria che si occupa delle malattie neonatali e dei nati prematuri, presente solo negli ospedali delle grandi citt e negli ospedali universitari, beh, non posso fare a meno di sorridere. Non comprendo infine il riferimento al Decreto Balduzzi , nei punti citati dal CER, (cap.9.2.1: ospedale sede di Pronto Soccorso; cap. 9.2.2: presidi ospedalieri in zone particolarmente disagiate). Se infatti facciamo riferimento a tale decreto, la realt ben diversa. Tale punto infatti non prevede certo il progetto citato dai Comitati, che forse lo hanno mal interpretato. Il capitolo 9.2.1 si riferisce SOLO al Pronto Soccorso, indicando che la funzione di Pronto Soccorso prevista solo per un territorio con un bacino di utenza tra 80.000 e 150.000 abitanti e con un numero di accessi superiore a 25.000 allanno o, infine per quei territori che hanno un tempo di percorrenza maggiore di unora dal centro abitato al Dipartimento di Urgenza-Emergenza di riferimento. E quindi chiaro che questultimo punto permette (e non potrebbe essere altrimenti!) allospedale di Portoferraio di avere un proprio Pronto Soccorso, senza nemmeno necessit di appellarsi allultima parte del comma che prevede una funzione di PS in zone particolarmente disagiate. Quindi il riferimento a questo punto assolutamente incongruo perch si occupa di un problema che attualmente non esiste e non stato mai in discussione. Nessuno infatti ha parlato di togliere il PS a Portoferraio. Il punto del decreto Balduzzi che interessa linsularit il successivo, ed a quello che bisogna far riferimento (9.2.2). Questo il testo che ci interessa: "In questi presidi ospedalieri (delle zone disagiate isole comprese n.d.r.) occorre garantire una attivit di pronto soccorso con la conseguente disponibilit dei necessari servizi di supporto attivit di medicina interna, di chirurgia generale ridotta. Sono strutture a basso volume di attivit con funzioni chirurgiche non prettamente di emergenza, con un numero di casi troppo basso per garantire la sicurezza dei ricoveri anche in relazione ai volumi per il mantenimento dello skill e delle competenze e che incidono pesantemente sulle tipologie di investimento richieste dalla sanit moderna, devono essere integrati nella rete ospedaliera di area disagiata e devono essere dotati indicativamente di: un reparto di 20 posti letto di medicina generale con un proprio organico di medici e infermieri; una chirurgia elettiva ridotta che effettua interventi in Day surgery o eventualmente in Week Surgery con la possibilit di appoggio nei letti di medicina (obiettivo massimo di 70% di occupazione dei posti letto per avere disponibilit dei casi imprevisti) per i casi che non possono essere dimessi in giornata; la copertura in pronta disponibilit, per il restante orario, da parte dellequipe chirurgica garantisce un supporto specifico in casi risolvibili in loco;un Pronto soccorso presidiato da un organico medico dedicato allEmergenza-Urgenza, inquadrato nella disciplina specifica cosi come prevista dal D.M. 30.01.98 (Medicina e Chirurgia dAccettazione e dUrgenza) e, da un punto di vista organizzativo, integrata alla struttura complessa del DEA di riferimento che garantisce il servizio e laggiornamento relativo.E organizzata in particolare la possibilit di eseguire indagini radiologiche con trasmissione di immagine collegata in rete al centro hub o spoke pi vicino, indagini laboratoristiche in pronto soccorso. E predisposto un protocollo che disciplini i trasporti secondari dallOspedale di zona particolarmente disagiata al centro Spoke o Hub. E prevista la presenza di una emoteca. II personale deve essere assicurato a rotazione dallospedale hub o spoke pi vicino.E fin troppo chiaro quindi che, se i CER vogliono fare riferimento al Decreto Balduzzi, lo debbano fare in maniera congrua ed intellettualmente onesta. Se la Regione seguisse le linee guida sugli ospedali in zone disagiate riportate dal Decreto Balduzzi, il nosocomio di Portoferraio ne uscirebbe molto ridimensionato. Credo che se si vuol fare una lodevole battaglia per il bene comune, come la tutela della Salute dei propri concittadini, sia necessario competenza, preparazione e soprattutto senso della realt, evitando di farsi contagiare dal germe della demagogia e del populismo, che se coinvolgesse anche i nostri amministratori e i nostri Sindaci produrrebbe una politica inutile e dannosa per lintera comunit.Firmato CREST

Se questo non fosse sufficiente per chiarire la credibilit del progetto Bulgaresi e firmato dai sindaci elbani, alleghiamo una seconda valutazione, questa volta di un addetto ai lavori al quale lo abbiamo inviato proprio allo scopo di ottenere una parere tecnico medico di percorribilit.Caro Luciano,

il progetto che tu mi hai gentilmente posto in visione , come minimo, visionario, ed partorito evidentemente da qualcuno che non ha assoluta conoscenza delle problematiche in questione e vive evidentemente in un altro pianeta. Il problema che chiunque presenti un progetto siffatto, rischia davvero di perdere la credibilit e di farla perdere ai cittadini che rappresenta.

Il richiamo a realt europee assolutamente risibile, trattandosi di modelli di societ e di gestione della salute lontanissime dalla nostra.

Inoltre il contesto storico in cui viviamo ci parla della necessit di tagli enormi e quindi un passaggio verso la razionalizzazione dei servizi . Non si comprende proprio quali fondi la Regione (o i Ministeri coinvolti) dovrebbero impegnare per tale progetto visionario.

Si aggiunga la reale difficolt di reperire medici specialisti, che sono diventati merce rara da quando gli specializzandi sono pagati. Ormai dalle singole universit escono pochissimi specialisti ed difficilissimo reperire professionisti anche nelle branche pi comuni. Non si capisce chi possa venire allElba a fare, ad esempio, lanestesista o lurologo, quando ci sono importanti di citt grandi che non riescono a reperire tali professionalit.

Ma andiamo con ordine. Lestensore del documento esordisce con lisola dElba come laboratorio di ricerca dellUniversit di Pisa. E francamente difficile comprendere il significato di tale affermazione, anche se suona molto bene. A noi serve un ospedale efficiente che ci permetta di affrontare soprattutto le problematiche di urgenza ed emergenza, oltre che una buona medicina. Cosa centra la ricerca?

Si sa bene come la ricerca scientifica in campo medico si basi sui grandi numeri, attraverso trials clinici che comprendano campioni di numerosi individui, affinch i risultati abbia una elevata significativit statistica e quindi una certa consistenza scientifica.

A meno che allElba non ci sia stato un evento straordinario (tipo Chernobil) per cui diventi un suo malgrado, modello di studio. Ma non mi risulta, negli ultimi anni, nessuna catastrofe nucleare dalle parti del Carburo! Sarei proprio curioso di capire cosa intendono i latori con Elba come laboratorio di ricerca. I pazienti elbani non sono cetacei!

Il resto un accozzaglia di proposte che non ha alcuna corrispondenza con la situazione reale. Alcune proposte son addirittura ridicole. Penso alla proposta di una neonatologa allElba (sic!!!), laddove la neonatologia branca iperspecialistica presente solo in pochissime realt ospedaliere ed universitarie (penso al Gaslini, a Pisa ma anche al Meyer di Firenze).

Stante la (fortunatamente) bassa incidenza di patologie congenite neonatali, che senso avrebbe avere un neonatologo allElba. Su quali casi baserebbe la propria esperienza, sui bambolotti della Mattel? E chi avesse la disgrazia di aver un neonato con una patologia congenita, farebbe curare il proprio figlio da un neonatologo di Portoferraio o da uno del Meyer?

Inoltre, lo sanno gli estensori del documento, che la neonatologia ed una sub branca della pediatria e in Italia i neonatologi sono pochissimi?

Non voglio continuare a tediarvi con argomenti che sfiorano il grottesco.

La realt che, in questo momento la Sanit Toscana si sta fortemente ridimensionando, non solo nella provincia di Livorno. La mia stessa branca (la reumatologia), che rappresentava storicamente una peculiarit a Piombino, in fase di smobilitazione (il Direttore generale parla di un lusso per Piombino) come tante altre discipline (penso anche allUrologia).

Non dico che questo sia giusto, ma questa la triste realt, in tempi di rigorosa spending review. Su questa realt noi dobbiamo confrontarci oggi, su quello che possiamo avere, non su quello che vorremo avere.

Una proposta del genere, se presentata, sarebbe fortemente nociva sia per gli amministratori che la presentano che per i cittadini che essi rappresentano, perch ci farebbe perdere di totale credibilit. E forse gli amministratori regionali non aspettano che questo, per affossarci del tutto.

Scusate la mia franchezza, ma questo ci che penso.

Questi documenti, tenuti riservati nella speranza che le autorit regionali si rendessero disponibili ad un confronto sulla base di quanto programmato in conferenza dei sindaci, non possono pi essere ignorati alla luce di quanto sta accadendo con un sempre pi grave isolamento elbano dal contesto sanitario che la regione sta attuando senza alcuna possibilit di interferire e modulare lazione sanitaria. La salute dei cittadini elbani da oggi affidata solo ed esclusivamente, senza possibilit di mediazione, alla benevolenza e soprattutto alla coscienza di chi non vive su questa isola ma ha il compito di amministrarla.

Arch.tto Mario Ferrari Sindaco di Portoferraio

Dr. Luciano Rossi Consigliere delegato alla sanit

Portoferraio 13/07/2015