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INDICE

1. PRESENTAZIONE DELL’ISTITUTO……………………………………………….

p. 3

2. PROFILO PROFESSIONALE IN USCITA……………………………………..….

p. 5

3. OBIETTIVI PROFESSIONALI……………………………………………………….

p. 5

4. OBIETTIVI COGNITIVI E COMPORTAMENTALI………………………………...

p. 5

5. PRESENTAZIONE DELLA CLASSE……...………………………………………… • 5.1. Composizione del Consiglio di Classe (p. 6) • 5.2. Provenienza alunni e profilo della classe (p. 6)

p. 6

6. ATTIVITA’ INTEGRATIVE SVOLTE………………………………………………

p. 7

7. ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO………………………………………………..

p. 8

8. CRITERI DI VALUTAZIONE………………………………………………………..

p. 11

9. CRITERI DI AMMISSIONE ALL’ESAME DI STATO E DI ATTRIBUZIONE DEL CREDITO SCOLASTICO………………………………………………………

p. 12

10. INDICAZIONE DELLE ESERCITAZIONI IN VISTA DELLE PROVE D’ESAME

p. 12

11. GRIGLIE DI VALUTAZIONE……………………………………………………….. • Prima prova (p. 13) • Seconda prova (p. 14) • Terza prova (p. 15) • Orale (p. 16)

p. 13

12. RELAZIONI SINGOLE DISCIPLINE……………………………………………… • Lingua e letteratura italiana (p. 17) • Storia(p. 23) • Inglese (p. 26) • Francese (p. 28) • Igiene e cultura medico sanitaria (p. 30) • Psicologia generale ed applicata (p. 34) • Tecnica amministrativa ed economia sociale (p. 40) • Diritto e legislazione socio sanitaria (p. 43) • Matematica (p. 45) • Scienze motorie e sportive (p. 47) • Religione (p. 51)

p. 17

13. TESTI DELLE ESERCITAZIONI PER LE PROVE SCRITTE…………..…..….

p. 53

14. ELENCO ALUNNI……………………………………………………………………. p. 81

15. APPROVAZIONE DEL CONSIGLIO DI CLASSE………………………………... p. 82

1. PRESENTAZIONE DELL’ISTITUTO………………………………………………. p. 3

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1. PRESENTAZIONE DELL’ISTITUTO Lo sviluppo della zona che comprende il bacino d’utenza dell’istituto Magiotti, vivacissimo fin dal Medioevo, non ha conosciuto rilevanti soluzioni di continuità ed ha fatto anzi registrare, fin dall’inizio del XX secolo, originali esperienze di tipo industriale ed artigianale (basti ricordare i cappellifici di Montevarchi, la ferriera di San Giovanni Valdarno e le vetrerie di Figline e le più recenti iniziative nel settore dell'abbigliamento, dell'ortoflorovivaismo e del turismo). L’attuale situazione produttiva è caratterizzata da poche grandi imprese, affiancate da molte piccole e medie aziende, e da una miriade di imprese artigianali a conduzione familiare che necessitano di personale competente e specializzato. Altresì il nostro territorio e le province vicine sono ricche di strutture ricettive che ricercano personale specializzato. È ormai acquisita dagli operatori di tutti i settori l’idea che non è più sufficiente disporre di personale ben addestrato tecnicamente ma con un basso livello d’istruzione. Per vincere la sfida globale che ha investito tutti i settori e per mantenere le proprie posizioni di mercato, è necessario poter contare su operatori che abbiano una formazione culturale tale da permettere loro un continuo autoaggiornamento tecnico – professionale in grado di fornire sempre la risposta adeguata alla situazione contingente. Accanto a questa richiesta di professionalità, emerge però sempre più la necessità di elementi formativi culturali, che siano in grado di conferire ai nostri diplomati doti di flessibilità, autonomia e dinamicità. L'attenzione alle esigenze del territorio costituisce dunque il filo conduttore della storia dell'Istituto "Magiotti". La "Scuola tecnica" (comunale), venne istituita nel 1866 su iniziativa di quella classe borghese e filantropica che deteneva il potere nei maggiori centri del Valdarno e che aveva individuato nello sviluppo di competenze pratico–operative la leva per l’ulteriore sviluppo dei commerci e delle manifatture e per creare un apparato amministrativo–burocratico che ambiva ad essere più efficiente di quello pre–unitario. Animatore di questa prima fase fu Ruggero Berlingozzi che, prima da docente, poi da direttore, fece della Scuola, per molto tempo, l’unico centro d’istruzione secondaria del Valdarno. Essa fu un punto di riferimento che, grazie alle numerose e valide iniziative culturali, superò i confini della vallata. In seguito a due importanti provvedimenti (la Parificazione ottenuta nel 1899 e la legificazione del 1911) la scuola consolidò la sua presenza nel territorio, incrementando la popolazione scolastica e l'organico dei docenti. Le tappe successive confermano la capacità dell'Istituto di rispondere alle nuove richieste che provenivano dal territorio in particolare dal mondo del lavoro e del commercio. Ne sono testimonianza i mutamenti di denominazione e d’indirizzi che si registrano, a partire dagli anni venti, fino al 1961, quando la Scuola Tecnica Commerciale divenne Istituto Professionale per il Commercio. Dopo un periodo di sperimentazione del Decreto Ministeriale 24 aprile 1992, denominato “Progetto “92”, l’Istituto “ Magiotti “ ha attuato nell’anno scolastico 1994-95 il passaggio definitivo ad un Nuovo Ordinamento, rispettando i tempi previsti dalla normativa. Con il nuovo ordinamento per gli istituti professionali relativo al D.P.R. del 15 marzo 2010 n. 87 art. 8, gli istituti professionali hanno infine subito una profonda ridefinizione relativamente all’istruzione e alla formazione professionale. Gli indirizzi presenti nell’anno scolastico 2010/11 (Tecnico dei servizi turistici, Tecnico della gestione aziendale, Tecnico della grafica pubblicitaria) sono andati a confluire in un indirizzo unico per i Servizi Commerciali (anche ad Opzione Promozione Commerciale e Pubblicitaria, opzione che ha concluso il suo ciclo al termine dell’a.s. 2015-2016). Attualmente l’Istituto Magiotti, nei suoi indirizzi dei Servizi Commerciali, si pone come riferimento del territorio per formare professionalità che possono inserirsi positivamente nelle attività commerciali e turistiche esistenti, formando figure professionali con competenze relative all’amministrazione, alla gestione aziendale e al marketing.

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Per rivalorizzare l’Istituto Professionale, per combattere il disallineamento fra l’offerta della scuola e le richieste del mondo del lavoro, per essere maggiormente sensibili verso il nostro territorio, ricco di attività ricettive, a seguito di vari incontri con imprese e associazioni di categoria, l’Istituto propone, a partire dall’a.s. 2017-2018, un nuovo percorso di studi, la curvatura O.G.A.R.A. (Organizzazione e Gestione delle Attività Ricettive Agrituristiche) dell’Indirizzo Servizi Commerciali. La scelta di puntare sul nuovo indirizzo socio-sanitario, nato nell’a.s. 2012/2013, rappresenta una risposta ad un’attenta analisi del territorio. Il Valdarno può contare sulla presenza di numerosi centri specializzati nella riabilitazione, o ancora di strutture che ospitano anziani e case famiglia, centri diurni socio educativi di supporto alla disabilità. Da evidenziare la presenza capillare nel territorio di numerose associazioni di volontariato e di solidarietà che operano nel sociale, senza dimenticare le lauree brevi in scienze biomediche. Dall’anno scolastico 2016/2017 per questo indirizzo l’Istituto ha aderito alla sperimentazione voluta dalla Regione Toscana e dall’Ufficio Scolastico Regionale per l’acquisizione, al termine del percorso scolastico, della qualifica di OSS (Operatore Socio Sanitario). La pluridecennale esperienza dell'Istituto Magiotti nel campo della grafica pubblicitaria ha favorito la nascita, nell'anno scolastico 2012/2013, del Liceo artistico ad indirizzo Grafico e ad Indirizzo Audiovisivo e Multimediale. Tale liceo ha riscosso subito un notevole successo perché il territorio del Valdarno è da sempre terra di artisti e artigiani legati sia alle tecniche artistiche tradizionali ma anche a quelle digitali e multimediali sempre più richieste dal mercato del lavoro. Nel corrente anno scolastico l’Istituto Magiotti è articolato in n. 20 classi: 4 dell’Istituto Professionale ad Indirizzo Servizi Commerciali; 7 dell’Istituto Professionale ad Indirizzo Servizi Socio-Sanitari (di cui 1 classe serale); 10 di Liceo Artistico. L’Istituto “R. Magiotti” è dislocato su due sedi, via Marconi n. 7 e via Galilei n. 4, e comprende:

• Liceo artistico (via Galilei);

• Istituto Professionale Servizi Socio-Sanitari – corso serale (via Galilei);

• Istituto Professionale Servizi Commerciali (via Marconi);

• Istituto Professionale Servizi Socio-Sanitari (via Marconi).

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2. PROFILO PROFESSIONALE IN USCITA

L’indirizzo “Socio-sanitario” ha lo scopo di far acquisire allo studente, a conclusione del percorso quinquennale, le competenze necessarie per organizzare ed attuare interventi adeguati alle esigenze socio-sanitarie di persone e comunità e per la promozione della salute e del benessere bio-psico-sociale. L’identità dell’indirizzo è caratterizzata da una visione integrata dei servizi sociali e sanitari relativi ad attività di servizio per l’inclusione sociale e per il benessere di persone e comunità, nelle aree che riguardano soprattutto la mediazione familiare, l’immigrazione, le fasce sociali più deboli, le attività di animazione socio-educative e culturali e tutto il settore legato al benessere.

3. OBIETTIVI PROFESSIONALI A conclusione del percorso quinquennale, oltre ad aver raggiunto i risultati di apprendimento comuni, il Diplomato è in grado di:

• individuare i bisogni socio-sanitari delle persone e delle comunità; • promuovere un corretto stile di vita delle persone grazie alle sue conoscenze e competenze

relative all’igiene, all’alimentazione e alla sicurezza; • collaborare alla gestione dell’impresa socio-sanitaria; • facilitare la comunicazione e la relazione tra persone e gruppi, anche di culture e contesti

diversi; • utilizzare i linguaggi delle lingue straniere con particolare riferimento al settore; • organizzare e realizzare interventi rivolti a persone o comunità che esprimono particolari

bisogni socio-sanitari; • applicare le tecniche di animazione sociale (il gioco, le attività culturali); • relazionarsi con la persona con disabilità e il suo nucleo familiare; • saper entrare in relazione con strutture pubbliche e private del settore socio-sanitario

presenti nel territorio anche per orientare gli utenti verso le strutture che meglio rispondono ai loro bisogni;

• utilizzare metodi e strumenti adeguati per conoscere i bisogni socio-sanitari del territorio, soprattutto allo scopo di predisporre opportuni interventi;

• raccogliere, conservare e trasmettere, con adeguati strumenti, i dati dell’attività professionale anche ai fini del miglioramento della qualità del servizio.

4. OBIETTIVI COGNITIVI E COMPORTAMENTALI

• Potenziare le capacità cognitive e l’autonomia nell’apprendimento • Acquisire i linguaggi specifici delle discipline • Acquisire capacità di analisi e di sintesi • Acquisire la consapevolezza del ruolo di studente e cittadino: rispetto delle regole, degli altri e

di sé stessi nel raggiungimento di un obiettivo comune

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• Acquisire la capacità di autovalutazione relativamente al proprio impegno e disponibilità al dialogo educativo

• Sviluppare la formazione personale nella prospettiva di una cittadinanza attiva e di una cittadinanza globale, anche attraverso la corretta comprensione di culture e stili di vita diversi.

5. PRESENTAZIONE DELLA CLASSE

5.1. Composizione del Consiglio di Classe AREA DISCIPLINARE*

DOCENTE MATERIA Anni nella classe

Ore/ Settim

MONTEFUSCO LUCIA Lingua e letteratura italiana 5 4

MONTEFUSCO LUCIA Storia (coordinatore)

5 2

MIGLIAZZO FRANCESCA Lingua inglese 4 3

Linguistico-

storico-letteraria

POLLONI ILARIA Lingua francese 1 3

BALESTRIERE LUIGI Igiene e cultura medico-sanitaria

3 4

AMMANNATI GRAZIA Psicologia generale ed applicata

1 5

DONATI LUCILLA Diritto e legislazione socio-sanitaria

1 3

SAROLDI MAURIZIO Matematica 2 3

Scientifico-economico-

tecnica SANTOPIETRO PATRIZIO Tecnica amministrativa ed economia sociale

2 2

SANGALLI FRANCESCO Scienze motorie e sportive 1 2

LIBERATORI ROSSANA Religione 5 1

DONATI PAOLA Sostegno 2 9

MARGIACCHI MONICA Sostegno 4 9

* le Aree disciplinari, individuate dal D. M. n. 319 del 29 maggio 2015, sono finalizzate alla correzione delle prove scritte negli esami di Stato conclusivi dei corsi di studio di istruzione secondaria di secondo grado. L'organizzazione dei lavori per aree disciplinari può essere attuata solo in presenza di almeno due docenti per area.

5.2. Provenienza alunni e profilo della classe

Comune di provenienza N° alunni

Bucine 3

Castelfranco 2

Cavriglia 1

Figline e Incisa Valdarno 2

Impruneta (FI) 1

Loro Ciuffenna 1

Montevarchi 7

Reggello 1

San Giovanni Valdarno 2

Terranuova Bracciolini 3

Totale 23

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Profilo della classe La classe, piuttosto numerosa ma coesa, è composta da 23 alunni (16 femmine e 7 maschi): la maggioranza fa parte del nucleo originario che in prima era costituito da 33 alunni, che ha inaugurato il nuovo indirizzo professionale nell’anno scolastico 2012-2013 e che ha visto una certa selezione nel primo biennio e in terza. Il gruppo-classe ha seguito un percorso abbastanza articolato subendo alcune modifiche nel tempo e nuovi inserimenti: un alunno si è inserito dal secondo anno, proveniente da un Liceo linguistico, due dal terzo, un’alunna straniera di origine greco-albanese proveniente da un istituto greco per il turismo, e una proveniente da un Liceo delle Scienze umane, due alunne si sono inserite dal quarto anno, una proveniente dall’Istituto Professionale Servizi Socio Sanitari (serale) e una alunna certificata Legge 104 proveniente da altro istituto,uno studente di età più matura si è inserito dal quinto anno, proveniente da un Liceo linguistico paritario di Firenze che ha ripreso gli studi dopo un periodo di esperienze lavorative. Gli studenti hanno manifestato un comportamento sostanzialmente corretto, spontaneo e rispettoso fra di loro e con gli insegnanti; il clima in classe è sempre stato positivo e favorevole alla creazione di un ambiente costruttivo di scambio e collaborazione. Anche il livello di socializzazione è apparso buono. Molti alunni hanno partecipato in modo propositivo alla vita didattica, mettendosi spesso in luce nelle attività extracurriculari, altri, invece, non hanno completamente maturato un atteggiamento costruttivo e di genuino interesse per quanto proposto e anche l’impegno nello studio autonomo non è stato, per alcuni, continuo e responsabile. Nel complesso, comunque, gli obiettivi socio-affettivi e di cittadinanza possono dirsi conseguiti. La classe risulta composita anche dal punto di vista del profitto: il livello di conoscenze raggiunto risulta discreto/buono per un gruppo abbastanza numeroso, si attesta, mediamente, sulla sufficienza, per la restante parte della classe. La gestione di tutti gli argomenti acquisiti nel corso dell’anno può, per qualcuno, risultare un po’ problematica. Le capacità di analisi, sintesi e rielaborazione risultano sicure per circa metà degli alunni; altri si sono spesso limitati ad un apprendimento più superficiale o mnemonico-meccanico, ma solo pochi non hanno pienamente raggiunto, al 15 maggio, gli obiettivi minimi attesi in una o più discipline. Nelle attività professionali gli alunni hanno risposto sempre in modo positivo, sia quando sono stati chiamati a partecipare a conferenze e progetti proposti da Enti e Associazioni del territorio, sia nelle attività di stage in azienda previsti nel Progetto di alternanza scuola-lavoro, dove hanno dimostrato serietà e capacità lavorative, conseguendo attestati molto soddisfacenti. Del gruppo classe fanno parte cinque studenti BES, nello specifico:

• tre alunni con certificazione L.104 , che hanno seguito una programmazione curriculare per obiettivi minimi; una di essi, presentando una situazione emotiva particolare, ha seguito un percorso esterno alla scuola, attraverso un progetto condiviso dall’équipe medico psico-pedagogica e dal consiglio di classe,

• una con DSA • un’ altra BES ( disagio socio-economico).

Per questi studenti viene redatta una relazione all’interno della quale la Commissione troverà le informazioni del caso. La documentazione è presente agli atti ed è depositata presso la segreteria dell’Istituto.

6. ATTIVITA’ INTEGRATIVE SVOLTE • Partecipazione al XX “Meeting dei diritti umani – Diritti Umani nell’era della Cittadinanza

Digitale” al Mandela Forum di Firenze.(13 Dicembre 2016) • Visita mostra “Ai Weiwei Libero”, Palazzo Strozzi, Firenze.(alcuni rappresentanti di classe) • Partecipazione all’11°”.Forum Risk Management in sanità”2016 L’alternanzascuola-lavoro in

sanità,i dirigenti della sanità incontrano le scuole, Firenze Fortezza da Basso 1 Dicembre 2016 • Partecipazione agli stati generali della pediatria 2016”I diritti dei bambini:contro il

maltrattamento e l’abuso” in occasione della giornata mondiale del bambino e dell’adolescente Firenze Palazzo dei Congressi 19 Novembre 2016

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• Partecipazione al Progetto rivolto agli studenti del V anno indirizzo Servizi Socio-Sanitari”I ragazzi educano gli adulti”La corretta comunicazione tra utente ed operatore nell’ambito dell’emergenza sanitaria” promosso in accordo con la scuola, dal personale medico e infermieristico del Dipartimento Emergenza e urgenza, Presidio ospedaliero S.Maria alla Gruccia, area vasta Ausl Toscana Sud est- 24 Gennaio -9 Febbraio 2017

• Orientamento post-diploma: incontri e laboratori c/o il campus il Pionta con docenti dell’Università degli Studi di Siena, Dipartimento di Scienze della Formazione, Scienze Umane e della Cominicazione Interculturale (Arezzo) 27 e 30 Marzo

• Partecipazione al Progetto “Dentro la notizia”promosso da Unicoop Firenze finalizzato alla promozione di alcune pratiche di cultura digitale sostenibile e di strumenti per leggere le informazioni.

• Incontro con il Prof.Ugo de Siervo e il Prof.Giovanni Guzzetta sul tema diEducazione alla cittadinanza”Referendum 2016-informati per essere liberi”, promosso dal Centro San Ludovico di Montevarchi,Associazione di volontariato culturale-9 Novembre2016

• Partecipazione a gruppi ad una serie di lezioni tematiche tenute da docenti dell’Università di Siena, Dipartimento di Scienze della formazione, Scienze Umane e della Comunicazione Interculturale (Arezzo) c/o il nostro istituto nel mese di Febbraio e Marzo (vedi programma allegato)*

• Incontri con Confcooperative e Maestri del lavoro c/o il nostro istituto • Incontro Maestri del lavoro e psicologo ATRACTO • Partecipazione ad una giornata in Lucchesia per attività di rafting e tree experience -2 Maggio

2017 • 20 alunni hanno ottenuto l’attestato di soccorritore laico BLS-D PAD, (Basic Life Support

Defribillation - Public Acces Defibrillation). • Stage aziendale dal 17/10/2016 al 05/11/2016. Per una visione più dettagliata e approfondita

dell’attività scuola-lavoro si rimanda alla successiva sezione.

7. ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO (Referente: Prof.ssa Lucia Montefusco )

Attività Per gli Istituti Professionali l’Alternanza Scuola-Lavoro è un’attività fondamentale che, fino allo scorso anno scolastico, trovava la sua applicazione pratica solo negli ultimi due anni di scuola superiore. In base al decreto della buona scuola, L. 107/15, già tutte le classi terze, a partire dall’anno 2015/2016, inizieranno tale percorso. Le attività programmate per la classe sono state le seguenti:

• attività di preparazione in aula per lo svolgimento dello stage; • stage aziendale (120 ore per anno); • attività di verifica e discussione con gli alunni e i tutor sull’esperienza svolta; • lezioni propedeutiche/laboratori su argomenti relativi agli strumenti operativi della

professione tenuti da esperti, docenti universitari,operatori professionali che operano nel territorio,rappresentanti dell’associazionismo e del volontariato .

• visite guidate presso istituzioni, enti, strutture socio-educative e sanitarie del territorio, Ospedale S.Maria alla Gruccia di Montevarchi e Ospedale S:Donato di Arezzo.

Il progetto è finalizzato all’arricchimento professionale degli alunni in modo che possano spendere le competenze professionali acquisite in un futuro inserimento lavorativo. L’esperienza lavorativa favorisce gli apprendimenti di tipo sociale-comportamentali e morali, quali:

• rispettare le regole, gli altri e le strutture; • lavorare per progetti in modo puntuale e responsabile;

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• saper lavorare in équipe; • far emergere nello studente la consapevolezza dell’appartenenza ad una comunità sociale

e professionale. Lezioni teorico/pratiche Oltre alle lezioni sopra citate, sono stati tenute da esperti professionisti le seguenti tematiche: • Incontro conclusivo del progetto quinquennale sul volontariato e partecipazione di un discreto numero di studenti al Corso di formazione e aggiornamento per volontari ospedalieri: basi psicologiche per un corretto rapporto tra volontario e malato, i bisogni dell’anziano nelle strutture residenziali. • Incontro con un medico esperto sul tema della procreazione responsabile. • Intervento di una naturopata sul tema”Le risorse della natura a servizio del benessere e della salute”. Stage Le attività sono state strutturate all’interno di alcune Macro Aree nell’ambito dei servizi socio-sanitari e socio-educativi del territorio: Area infanzia-Adolescenza (asili nido, doposcuola, servizi di supporto allo studio, centri di accoglienza, casa famiglia); Area Terza Età (residenze sanitarie assistite, centri diurni, servizi socio educativi/ricreativi; Area Disabilità (centri e servizi rivolti a persone con disabilità); Area Medico-sanitaria(Ospedale); Area Associazionismo (Associazioni di volontariato e di solidarietà del territorio). Gli stage sono stati effettuati presso enti, strutture socio educative e sanitarie di tipo pubblico o privato nei vari Comuni del Valdarno. Mediante gli stage sono stati perseguiti i seguenti obiettivi: Professionalità

a) Acquisire conoscenze relative all’organizzazione di interventi rivolti a persone o comunità che esprimono particolari bisogni socio sanitari.

b) Acquisire abilità necessarie per entrare in relazione con strutture pubbliche e private nel settore socio sanitario ed educativo.

c) Acquisire abilità nell’applicare tecniche di animazione sociale, ludica e culturale (gioco, attività manuali e musicali).

Orientamento d) Favorire un adeguato inserimento degli alunni nelle varie realtà operative e) Socializzazione al lavoro f) Assumere atteggiamenti idonei rispetto all’ambiente operativo in cui gli alunni vengono

inseriti Metodologie La metodologia seguita è stata di tipo partecipativo. Alle lezioni teoriche si sono alternate attività operative, in modo da stimolare la partecipazione degli alunni e sviluppare la creatività e la capacità di risolvere i problemi. Verifiche La valutazione finale di tutte le attività scaturisce da quella attribuita dai tutor aziendali relativamente ai periodi di stage, dalle verifiche effettuate dagli esperti al termine del percorso teorico/pratico e dalla frequenza alle stesse attività. Durante il periodo di stage, ogni alunno ha annotato su un registro, predisposto dall'Istituto, le caratteristiche dell'azienda ospitante, la struttura organizzativa della stessa e le varie attività svolte controfirmate dal tutor. Al termine, le attività di stage sono state valutate dal tutor aziendale e dal docente che ha affiancato il tirocinante.

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La classe ha partecipato con discreto interesse alle varie attività raggiungendo gli obiettivi previsti. Durante lo stage gran parte degli alunni ha dimostrato interesse ed impegno nello svolgimento delle attività proposte dall'ente, acquisendo una discreta esperienza lavorativa e una valutazione più che positiva da parte del tutor aziendale.

ISTITUTO PROFESSIONALE MAGIOTTI Via Marconi, 7/A, Montevarchi (Arezzo) PROGRAMMA LEZIONI TEMATICHE DOCENTI UNIVERSITÀ DI SIENA * Dipartimento di Scienze della Formazione, Scienze Umane e della Comunicazione Interculturale (Arezzo) GIOVEDÌ 23 FEBBRAIO 2017, ore 14.30 PROF.SSA LAURA OCCHINI Docente di Psicologia dello Sviluppo e Psicologia del Lavoro “Le emozioni: tra manifestazione e regolazione” GIOVEDÌ 9 MARZO 2017, ore 14.30 PROF.SSA SIMONA MICALI Docente di Letterature Comparate “Freud e la letteratura” MARTEDÌ 14 MARZO 2017, ore 14.30 PROF.SSA FRANCESCA BIANCHI Docente di Sociologia Generale e Delegata all’Orientamento del Dipartimento “Le incerte transizioni alla vita adulta” MARTEDÌ 24 MARZO 2017, ore 14.30 PROF.SSA SILVIA CALAMAI Docente di Glottologia e Linguistica Generale “Accenti migranti: la valutazione sociale degli accenti non nativi” MARTEDÌ 28 MARZO 2017, ore 15.00 Sala Riunioni del Liceo Varchi, Viale Matteotti 50, Montevarchi PROF. CLAUDIO MELACARNE Docente di Pedagogia sociale e Metodologie della ricerca educativa e formativa “Strategie per entrare nel mondo del lavoro”

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8. CRITERI DI VALUTAZIONE

Il voto finale scaturisce da una serie di verifiche: interrogazioni individuali, prove strutturate e semistrutturate atte ad evidenziare il livello di apprendimento, comprensione e rielaborazione da parte degli alunni, tenendo conto dei progressi conseguiti rispetto al livello di partenza individuale: ogni insegnante ha adottato gli strumenti ritenuti più idonei alla propria disciplina, per i quali si rimanda alle relazioni dei singoli docenti. A definire il voto contribuiscono variabili quali l’attenzione, l’interesse, i ritmi, le reazioni al cambiamento. Nella misurazione del profitto si è tenuto conto della seguente griglia, elaborata dalla commissione didattica della scuola, e fatta propria dal Collegio dei docenti:

PRESTAZIONI VALUTAZIONI PUNTI • Non conosce gli elementi della disciplina o ne conosce

solo una parte ridottissima; • non evidenzia comprensione; • non sa svolgere alcun compito applicativo o commette gravi errori di applicazione anche se guidato.

gravemente insufficiente

1 2 3

• Conosce in modo lacunoso e frammentario la disciplina; • comprende solo qualche contenuto; • applica tale contenuto con difficoltà anche se guidato.

insufficiente

4

• Conosce in modo parziale e riferisce in termini semplici gli elementi essenziali della disciplina;

• comprende parzialmente i contenuti minimi; • applica tali contenuti correttamente solo se guidato.

mediocre

5

• Conosce e riferisce in termini chiari e semplici gli elementi essenziali della disciplina;

• comprende i contenuti minimi; • applica correttamente tali contenuti.

sufficiente

6

• Conosce e riferisce con proprietà gli elementi essenziali della disciplina;

• comprende i contenuti ; • applica tali contenuti con sicurezza ed in modo autonomo.

discreto

7

• Conosce con completezza gli elementi della disciplina e li riferisce con proprietà;

• comprende i contenuti in modo approfondito; • applica i contenuti con sicurezza ed in modo autonomo; • svolge su tali contenuti analisi complete.

buono

8

• Conosce con completezza ed approfonditamente gli elementi della disciplina e li riferisce in modo appropriato;

• comprende i contenuti in modo approfondito; • applica i contenuti con sicurezza, in modo autonomo ed

anche in situazioni nuove; • svolge su tali contenuti analisi complete; • stabilisce relazioni tra gli elementi della disciplina; • organizza con completezza ed in modo autonomo le

conoscenze; • svolge su tali conoscenze rielaborazioni personali.

ottimo

9 10

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9. CRITERI DI AMMISSIONE ALL’ESAME DI STATO E DI ATTRIBUZIONE DEL CREDITO SCOLASTICO

Per i criteri di ammissione all’esame di Stato si fa riferimento al D.P.R. n.122, 22 giugno 2009 in cui, in particolare, relativamente ai candidati interni, si stabilisce che sono ammessi all’esame di Stato gli alunni che abbiano frequentato la quinta classe e che nello scrutinio finale abbiano conseguito una valutazione non inferiore a sei decimi in ciascuna disciplina e voto di comportamento non inferiore a sei decimi (art. 6, c. 1). Nello stesso Decreto si precisa inoltre che ai fini della validità dell’anno scolastico, compreso quello relativo all’ultimo anno di corso, per procedere alla valutazione finale di ciascuno studente, è richiesta la frequenza di almeno tre quarti dell’orario annuale personalizzato (art. 14, c. 7); a tale proposito si richiamano i chiarimenti forniti con la C.M. 4 marzo 2011, n. 20 e con la nota prot. n.1000 del 22 febbraio 2012. Per la determinazione della media dei voti, a cui concorre dall’a.s 2008/2009 anche la valutazione sul comportamento, e per la determinazione del credito scolastico, si fa riferimento alla tabella A allegata al D.M. 99 del 16 dicembre 2009. Per attribuire il credito scolastico all'interno della fascia di oscillazione stabilita dalla media dei voti, si fa riferimento alla griglia elaborata ed approvata dal Collegio dei Docenti, che tiene in considerazione la frequenza scolastica, l’interesse e l’impegno, eventuali attività complementari, la valutazione dell’attività scuola-lavoro, la media dei voti ed eventuali crediti formativi; per questi ultimi, tenuto conto della normativa esistente, si darà priorità alle esperienze lavorative e ai titoli acquisiti più attinenti all’indirizzo di riferimento.

10. INDICAZIONE DELLE ESERCITAZIONI IN VISTA DELLE PROVE D’ESAME Durante l’anno sono state svolte, per le materie oggetto di prove scritte, verifiche rispondenti alle tipologie previste dall’Esame di Stato. In particolare sono state svolte due esercitazioni della I prova di Italiano e due della II prova di Igiene e Cultura medico sanitaria, ciascuna della durata di 6 ore. Per quanto riguarda la III prova, il consiglio di classe ha deciso di svolgere due esercitazioni utilizzando la tipologia B con 10 quesiti a risposta singola. Le materie coinvolte sono state, per la prima simulazione: Matematica (2 domande), Inglese (2 domande), Psicologia Generale ed Applicata (3 domande), Diritto e Legislazione Socio Sanitaria (3 domande), e per la seconda simulazione: Inglese (3 domande), Psicologia Generale ed Applicata (2 domande), Francese (3 domande), eTecniche Amministrative ed Economia Sociale (2 domande). Il consiglio di classe si è orientato su questa tipologia di terza prova ritenendola la più congeniale alla preparazione e alla metodologia impiegata nella classe; il tempo assegnato per le prove è stato di 2 ore e trenta (150 minuti). Il punteggio massimo assegnato a ciascuna disciplina (vedi relativa griglia di valutazione) è di 15 punti, così ripartiti: Ogni disciplina ha assegnatoun punteggio massimo di 15 punti,potendo assegnare anche frazioni di punto; il voto finale della terza prova è stato ottenuto dividendo per quattro il punteggio totale delle quattro discipline ed approssimando il risultato ottenuto per difetto nel caso in cui la parte decimale sia inferiore a 0,50, per eccesso se superiore o uguale a 0,50. Nelle simulazioni della terza prova d’esame è stato concesso l’utilizzo di:

a. dizionario della lingua italiana e dei sinonimi; b. dizionario bilingue di inglese e francese; c. calcolatrice scientifica non programmabile d. dizionario bilingue(italiano-lingua del paese di provenienza) per i candidati di

madrelingua non italiana.

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ISIS “B. VARCHI” – ISTITUTO MAGIOTTI

GRIGLIA DI VALUTAZIONE

PRIMA PROVA SCRITTA – ITALIANO

COGNOME E NOME DEL CANDIDATO: ________________________________________________

GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA PRIMA PROVA SCRITTA

Candidato __________________________________________________________

1. Elaborazione dei contenuti

Tipologia A

Approfondita comprensione del testo e individuazione puntuale degli elementi richiesti per l’analisi

testuale 6

Comprensione buona del testo e individuazione corretta degli elementi richiesti per l’analisi testuale 5 Comprensione discreta del testo e individuazione sostanzialmente corretta degli elementi richiesti

per l’analisi testuale 4

Comprensione sostanzialmente corretta e analisi sostanzialmente adeguata alle richieste 3,5 Comprensione parziale del testo e conoscenza superficiale degli elementi dell’analisi testuale 2-3 Comprensione inadeguata del testo e delle domande proposte 1

Tipologia B-C-D

Presenta un’organizzazione dei contenuti pregevole, con un’ottima articolazione delle parti e un

argomentare scorrevole 6

Presenta una buona organizzazione dei contenuti, con una riuscita articolazione delle parti e un

argomentare scorrevole 5

Presenta una discreta organizzazione dei contenuti, con un’adeguata articolazione delle parti e un

argomentare quasi sempre scorrevole 4

Presenta un’organizzazione dei contenuti accettabile, con argomentare e articolazione delle parti

sufficienti 3,5

Presenta un’organizzazione dei contenuti non del tutto soddisfacente, l’argomentare non è

sufficientemente scorrevole e l’articolazione delle parti risulta incerta. 3

Propone contenuti poco attinenti all’argomento da affrontare e l’articolazione delle parti risulta

disorganica. 2

Propone contenuti non attinenti all’argomento da affrontare e l’articolazione delle parti risulta

estremamente disorganica. 1

2. Pertinenza alle richieste e completezza del contenuto

Pertinente alle richieste, sviluppa l’argomento in maniera originale e compiuta 4 Pertinente alle richieste, sviluppa l’argomento in maniera adeguata 3,5 Adeguato alle richieste, sviluppa l’argomento in maniera accettabile 3 Parzialmente adeguato alle richieste, sviluppa l’argomento in maniera parziale e superficiale 1-2 Rispetto delle richieste e sviluppo dell’argomento del tutto inadeguati 0

3. Correttezza e proprietà di linguaggio

Non presenta errori significativi, mostra un’adeguata competenza lessicale ed utilizza un registro

linguistico appropriato 5

Presenta sporadici errori di ortografia o di morfosintassi e la competenza lessicale è discreta 4 Presenta qualche errore di ortografia e/o di morfosintassi e una competenza lessicale accettabile 3,5 Presenta diversi errori di ortografia o di grammatica 3 Contiene errori gravi e frequenti 1-2 Contiene errori morfosintattici tali da comprometterne la leggibilità 0

IL PRESIDENTE: …................................ I COMMISSARI: …............................... .....…............................

…................................ …..................................

…................................ …...................................

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ISIS “B.VARCHI”-ISTITUTO MAGIOTTI

GRIGLIA VALUTAZIONE

SECONDA PROVA SCRITTA - IGIENE E CULTURA MEDICO SANITARIA

COGNOME E NOME DEL CANDIDATO: __________________________

PARAMETRI E

INDICATORI DESCRITTORI MISURAZIONE E

VALUTAZIONE

PUNTI

Argomento trattato in modo completo ed esauriente Ottimo 3,5

Argomento trattato in modo abbastanza approfondito Buono/Discreto 3

Argomento trattato solo nelle sue linee generali Sufficiente

2,5

Argomento trattato in modo parziale Mediocre 2

Argomento svolto con gravi errori e carenze Insufficiente

1

Attinenza alla

traccia

Svolgimento fuori tema Gravemente insuff. 0

Conoscenze complete e approfondite

Ottimo 4

Conoscenze complete

Buono/ Discreto

3,5

Conoscenze generiche Sufficiente

3

Conoscenze superficiali Mediocre

2

Conoscenze limitate e frammentarie Insufficiente

1

Conoscenza

dell’argomento

Non conosce l’argomento affrontato Gravemente insuff. 0

Completa padronanza del linguaggio tecnico e del suo utilizzo in situazioni specifiche

Ottimo 4

Conoscenza e corretto uso del linguaggio tecnico Buono/ Discreto 3

Sufficiente conoscenza e uso del linguaggio tecnico Sufficiente

2,5

Conoscenza sufficiente e uso del linguaggio tecnico poco appropriato

Mediocre

2

Scarsa conoscenza e uso inadeguato del linguaggio tecnico

Insufficiente 1

Conoscenza e

correttezza

nell’uso della

terminologia

specifica

Mancata conoscenza e uso del linguaggio tecnico Gravemente insuff. 0

Padronanza nella rielaborazione personale e ottime capacità risolutive in situazioni problematiche

Ottimo 3,5

Buona capacità di rielaborazione personale e di soluzioni Buono/ Discreto

3

Sufficiente capacità di rielaborazione personale Sufficiente

2

Minima capacità di rielaborazione personale Mediocre

1,5

Insufficiente capacità di rielaborazione personale Insufficiente 1

Capacità di

rielaborazione

personale

Incapacità di rielaborazione personale Gravemente insuff. 0

Totale*

* il totale non può in ogni caso essere inferiore a 1

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ISIS “B.VARCHI”-ISTITUTO MAGIOTTI

GRIGLIA DI VALUTAZIONE DI TERZA PROVA CANDIDATO___________________________

Ad ogni disciplina è assegnato un massimo di 15 punti secondo le tabelle sotto riportate. Entro i limiti stabiliti

per ciascun indicatore, è ammessa la frazione pari a 0,5.

Materia:

Comprensione del testo/pertinenza alle richieste

0-7

Correttezza grammaticale e sintattica 0-3 Completezza di esecuzione del compito proposto

0-2

Chiarezza, sintesi e rielaborazione 0-3

Totale:

Materia:

Pertinenza alla richiesta 0-8 Capacità di sintesi 0-5 Correttezza formale 0-2 Totale:

Materia:

Pertinenza alla richiesta 0-8 Capacità di sintesi 0-5 Correttezza formale 0-2 Totale:

Materia:

Pertinenza alla richiesta 0-8 Capacità di sintesi 0-5 Correttezza formale 0-2 Totale: Il punteggio complessivo della prova è dato dalla media aritmetica delle valutazioni in quindicesimi espresse

per ogni singola disciplina (le frazioni di punto uguali o superiori a 0.50 vengono arrotondate per eccesso)

Punteggio Terza prova*: ________/15

* il totale non può in ogni caso essere inferiore a 1

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ISIS “B. VARCHI” – ISTITUTO MAGIOTTI

GRIGLIA DI VALUTAZIONE PER IL COLLOQUIO COGNOME E NOME DEL CANDIDATO: ________________________________________

DESCRITTORI Fascia

punteggio

Punteggio

assegnato Argomentazioni incerte, scarsa rielaborazione

0-1

Lavoro essenziale ed esposizione corretta

2-3

Lavoro adeguato e significativo 4

Argomento proposto dal candidato

(max 5 punti)

Lavoro originale, approfondito e particolarmente significativo

5

Lacunose e/o frammentarie 0-4 Lacunose e/o generiche 5-8 Essenziali 9 Organiche con approfondimenti 10-11

Conoscenze

(max 12 punti)

Complete e organizzate con approfondimenti

12

Argomentazione e linguaggio non appropriati

0-3

Argomentazione sufficiente e uso di un linguaggio specifico

4

Argomentazione buona e chiarezza espositiva

5

Abilità

(max 6 punti)

Argomentazione ottima e chiarezza espositiva

6

Collegamenti non adeguati e man-canza di consequenzialità logica

0-1

Collegamenti sufficienti e adeguata consequenzialità logica

2-3

Colloquio

(max 22 punti)

Competenze

(max 4 punti)

Buona capacità di collegamenti e buona consequenzialità logica

4

Discussione degli elaborati, con alcune incertezze e parziale correzione degli errori commessi

0-2

Discussione degli elaborati

(max 3 punti)

Discussione degli elaborati autonoma e sicura, correzione degli errori commessi

3

Totale punti assegnati*

________ /30

* il totale non può in ogni caso essere inferiore a 1

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11. RELAZIONI SINGOLE DISCIPLINE (Eventuali variazioni nei contenuti saranno comunicate

alla Commissione esaminatrice) Insegnante:Prof.ssa Lucia Montefusco PRESENTAZIONE DELLA CLASSE La classe, composta da 23 studenti, appare piuttosto coesa ma composita nel suo insieme,sia per esperienze scolastiche maturate negli anni precedenti, sia per una certa disparità di età, sia per diversità di impegno e rielaborazione personale.Di questi alunni 17 hanno fatto l’intero percorso scolastico insieme, uno si è aggiunto in seconda, due si sono aggiunte in terza, ancora due studentesse si sono inserite durante la classe quarta e uno all’inizio di questo anno scolastico.Per quanto riguarda l’insegnamento di italiano e storia è da sottolineare la continuità didattica dalla prima alla quinta.

Gli studenti hanno mostrato, nella loro maggioranza,la volontà di socializzare e di includere gli altri e un discreto interesse per la disciplina. La partecipazione al dialogo educativo è risultata, per la maggior parte, attiva e puntuale, solo per alcuni permane una certa facilità alla distrazione; un gruppo, abbastanza numeroso di studenti ha costantemente dimostrato interesse, impegno e partecipazione, arrivando a conseguire risultati più che discreti. Si è però riscontrato, in concomitanza con le interruzioni dell’attività didattica (vuoi per lo stage,per le attività di progetto e conferenze o per i numerosi ponti), in particolare nello studio individuale e nel rispetto degli impegni, un andamento non lineare, per cui i risultati di alcuni non sono sempre stati del tutto positivi come ci si attendeva. Un numero esiguo di studenti ha effettuato diverse assenze e ritardi nell’entrata e ciò ha sicuramente influito sul loro rendimento scolastico. OBIETTIVI DISCIPLINARI CONOSCENZE

1. Conoscere un numero significativo di opere letterarie della fine dell’Ottocento e del Novecento

2. Conoscere le principali problematiche storiche e culturali del periodo a cui appartengono gli autori e le opere oggetto di studio

3. Conoscere le caratteristiche principali dei generi letterari

COMPETENZE 1. Possedere competenze relative all’analisi del testo letterario 2. Possedere competenze comunicative ed espressive 3. Possedere competenze relative alla produzione di testi scritti di varia tipologia

ABILITA’

1. Saper operare collegamenti e sintesi 2. Saper individuare le tematiche e gli aspetti formali del testo letterario 3. Saper confrontare i prodotti letterari con altri aspetti della cultura 4. Saper interpretare criticamente testi e problematiche letterarie

ITALIANO

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Obbiettivi raggiunti Conoscenze Per quanto riguarda le conoscenze sia di opere letterarie della fine dell’Ottocento e del Novecento che delle principali problematiche storiche e culturali del periodo a cui appartengono gli autori e le opere oggetto di studio, si può ritenere che gli obiettivi prefissati siano in gran parte stati raggiunti anche se tutt’ora non mancano alunni che manifestano delle difficoltà di fronte ad un programma che, pur circoscritto, mantiene una certa ampiezza e una sua complessità. Competenze e abilità Per quanto concerne le competenze e le abilità relative all’analisi del testo letterario il livello raggiunto è risultato molto variegato e l’analisi del testo ha presentato alcune difficoltà: un gruppo di alunni riesce a muoversi in modo adeguato ed autonomo, mentre una parte più esigua della classe ha bisogno di essere guidata per una reale comprensione ed analisi dei vari testi. La maggior parte degli alunni possiede competenze comunicative più che sufficienti. Alcune difficoltà permangono per la produzione dei testi scritti di varia tipologia come propone l’esame di stato anche se molto si è lavorato nell’ esaminare e produrre testi di varia tipologia. Nelle prove scritte alcuni studenti compiono ancora alcune scorrettezze formali, mentre per gli altri tale competenza si attesta complessivamente su livelli più che discreti. Pur solitamente rispettando le consegne, alcuni studenti hanno trovato difficoltà nell’utilizzo di un registro linguistico adeguato alla tipologia e all’ambito proposti e non sempre i documenti allegati sono stati usati in modo significativo per lo sviluppo dell’argomentazione. Per quanto riguarda le capacità di effettuare sintesi e collegamenti queste risultano, per la maggior parte degli alunni, più che sufficienti, così pure il saper individuare gli aspetti formali più semplici di un testo letterario e le tematiche generali storico-culturali risulta, in genere, accettabile. Alcuni alunni sanno confrontare e mettere in relazione prodotti letterari e aspetti culturali di ambiti diversi e interpretare criticamente testi e problematiche letterarie. CONTENUTI

MODULO STORICO -CULTURALE Modernizzazione,società di massa e letteratura . Seconda rivoluzione industriale e società di massa Il Positivismo Il Naturalismo Il Verismo Il Decadentismo L’Estetismo -D’Annunzio:Il piacere (brani antologizzati) Il disagio,l’inquietudine e l’inettitudine nel primo Novecento -Svevo:La coscienza di Zeno -Pirandello:Il fu Mattia Pascal,L’umorismo (brani), Quaderni di Serafino Gubbio operatore, Uno ,nessuno centomila, Il treno ha fischiato, Una giornata, Sei personaggi in cerca di autore.

MODULO TEMATICO:I letterati di fronte al moderno Baudelaire:I fiori del male:L’Albatro ,Corrispondenze Pascoli:La regressione nel mondo del fanciullino D’Annunzio:L’esteta,il superuomo La macchina: Marinetti:Manifesto del Futurismo.l’automobile da corsa Pirandello:Quaderni di Serafino Gubbio operatore

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MODULO SU UN GENERE :Poesia e poeti tra Ottocento e Novecento Pascoli:cfr. modulo specifico D’Annunzio:cfr.modulo specifico Crepuscolari: Moretti:A Cesena Palazzeschi:E lasciatemi divertire Futuristi:Marinetti,Manifesto del futurismo,L’automobile da corsa

MODULO SUL RITRATTO D’AUTORE Giovanni Verga La vicenda biografica dell’autore Il pensiero e l’adesione al verismo Il canone dell’impersonalità e la tecnica della “regressione” Le novelle e i romanzi Il “ciclo dei vinti” I temi della produzione verghiana Le opere principali: Vita dei campi

• Rosso Malpelo (lettura e commento) • La lupa (lettura e commento) • Prefazione a L'amante di Gramigna • da Fantasticheria L'ideale dell'ostrica • Cavalleria rusticana

Novelle Rusticane • La roba (lettura e commento) • Libertà (lettura e commento)

I Malavoglia (analisi generale e lettura e commento dei testi presenti nel libro in adozione) Mastro don Gesualdo (analisi generale ) MODULO SUL RITRATTO D’AUTORE - Giovanni Pascoli La vicenda biografica Il pensiero politico La poetica Il tema del nido Il plurilinguismo Lo stile e i temi Myricae

• Lavandare • Novembre • X Agosto •

Primi poemetti • Italy

Canti di Castelvecchio • Il gelsomino notturno

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MODULO STORICO-CULTURALE L'età del Decadentismo

Introduzione al Decadentismo. Il contesto storico-sociale e letterario del Decadentismo Il romanzo Decadente in Italia, in Francia, in Inghilterra. Il simbolismo

I fiori del male,C. Baudelaire, o Spleen, o Corrispondenze, o L’albatro

Modulo sul ritratto d’autore: D’Annunzio La vicenda biografica dell’autore Il pensiero e la poetica Le opere principali Poema paradisiaco

• Consolazione Alcyone

• La sera fiesolana • La pioggia nel pineto

MODULO SU UN GENERE:Il romanzo del Novecento Le caratteristiche del romanzo nocecentesco La nuova dimensione temporale e il tema della memoria La figura dell’inetto I rapporti tra inettitudine e modernizzazione Gli autori e le opere: D’Annunzio:Il piacere Pirandello:Il fu Mattia Pascal, Quaderni di Serafino Gubbio operatore, Uno nessuno e centomila Svevo:Una vita, Senilità, La coscienza di Zeno Calvino:Il sentiero dei nidi di ragno (lettura individuale consigliata) e/o P.Levi:Se questo è un uomo (Lettura individuale consigliata) Modulo su un autore Italo Svevo: La coscienza di Zeno La vita, il pensiero e la poetica Le opere principali La formazione culturale e la visione del mondo, Lettura di parti significative del romanzo La coscienza di Zeno La fabula ,l’intreccio e le tematiche L’impianto narrativo e le tecniche di narrazione MODULO SU UN AUTORE:LUIGI PIRANDELLO La vita, il pensiero e la poetica Le opere principali La formazione culturale e la visione del mondo Il fu Mattia Pascal (analisi generale ) Brani tratti da L'umorismo (lettura e commento) Novelle per un anno

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Il treno ha fischiato (lettura e commento) Una giornata ( lettura e commento) Ciaula scopre la luna (lettura e commento) Il teatro: Sei personaggi in cerca d'autore (analisi generale ) Enrico IV(analisi generale ) MODULO TEMATICO:Poesia del Novecento G. Ungaretti Le vicende biografiche e la poetica; Lettura e analisi delle poesie : L’Allegria

• Porto sepolto • San Martino del Carso, • Veglia, • Fratelli, • I Fiumi • Sono una creatura • Mattina • Soldati, • Natale

Il dolore • Non gridate più

Umberto Saba Le vicende biografiche e la poetica;

• Ritratto della mia bambina • A mia moglie

E. Montale Le vicende biografiche e la poetica; Lettura e analisi di alcune poesie tratte da

Ossi di seppia: • Spesso il male di vivere ho incontrato , • Meriggiare pallido e assorto, • Non chiederci la parola, -

Le occasioni: • Non recidere, forbice, quel volto

Satura: • Ho sceso, dandoti il braccio

METODI DI INSEGNAMENTO Lezione frontale con lettura analisi e commento dei testi Lezione interattiva come momento di chiarimento e di approfondimento Lavoro individuale come momento di esercizio e studio autonomo Esercitazioni individuali e di gruppo come momento di confronto Discussione guidata finalizzata alla verifica e/o chiarimento di conoscenze MODALITÀ DI RECUPERO Il recupero è stato fatto in itinere soffermandosi a lungo se necessario sugli argomenti svolti, prima di procedere ad ulteriori spiegazioni anche attraverso mappe concettuali ,parole-chiave ,dispense.

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STORIA

Insegnante:Prof.ssa Lucia Montefusco PRESENTAZIONE DELLA CLASSE Gli alunni, pur con capacità e attitudini differenti, hanno mostrato nella loro maggioranza un discreto interesse per la disciplina e la partecipazione alle attività didattiche svolte in classe è stata soddisfacente. Lo studio individuale invece, per alcuni, è risultato meno puntuale . Le ore di stage aziendale, le attività di progetto e alcuni ritardi dovuti anche ad un rallentamento dei tempi di verifica hanno in parte limitato la possibilità di ampliare e approfondire il programma. Una parte degli alunni ha incontrato difficoltà soprattutto nel mantenere a fine anno le conoscenze di tutti gli argomenti affrontati, tuttavia una buona parte della classe riesce ad orientarsi nelle diverse problematiche. OBIETTIVI DISCIPLINARI CONOSCENZE

1. Conoscere i grandi avvenimenti storici nazionali e internazionali del periodo trattato 2. Conoscere le principali problematiche del passato,anche in rapporto con la realtà del

mondo attuale 3. Comprendere l’evoluzione dei diritti e doveri dei cittadini nel corso del XX Secolo.

COMPETENZE

1. Saper cogliere nella storia le principali cesure e gli elementi di continuità 2. Saper analizzare un fenomeno storico come fenomeno complesso 3. Saper utilizzare un lessico specifico e fondamentali concetti storiografici 4. Saper cogliere il percorso da cui derivano i valori del rispetto per gli altri, la tolleranza, la

lealtà e il rispetto della legge a cui fa riferimento la nostra società. ABILITÀ

1. Saper mettere in relazione gli avvenimenti con il contesto economico, ideologico e politico 2. Saper confrontare il passato con il presente 3. Saper produrre testi orali e scritti su argomenti storici utilizzando fonti e conoscenze

acquisite

Obbiettivi raggiunti

Sono stati raggiunti in modo soddisfacente i seguenti obiettivi: - conoscenza dei principali fenomeni storici nazionali ed internazionali del periodo trattato e per alcuni metterli in relazione con le principali problematiche attuali. - saper utilizzare un lessico specifico e analizzare un fatto storico nella sua complessità - saper confrontare il passato con il presente e analizzare criticamente un avvenimento. - mettere in relazione gli avvenimenti con il contesto economico, ideologico e politico CONTENUTI I: Le inqietudini della modernità

1. La seconda rivoluzione industriale e la società di massa 2. La belle époque e le sue inquietudini

II: L'Italia giolittiana

1. I Il riformismo giolittiano e la modernizzazione del paese 2. La politica interna tra socialisti e cattolici 3. La politica estera e la guerra di Libia

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III: La prima guerra mondiale 1. Cause e caratteristiche del conflitto 2. 1914: il fallimento della guerra lampo. 3. Interventisti e neutralisti in Italia: dalla neutralità alla guerra: 4. 1915-1916: la guerra di posizione 5. Dalla caduta del fronte russo alla fine della guerra (1917-1918) 6.La fine del conflitto e la nuova carta d’Europa

IV: Dalla rivoluzione russa alla nascita dell’Unione Sovietica 1.La rivoluzione di febbraio e la rivoluzione d’ottobre: 2. la Russia fra guerra civile e comunismo di guerra 3. la NEP e la nascita dell’Urss

V: L'età dei totalitarismi 1. L’ Unione Sovietica di Stalin 2. Il dopoguerra in Italia e l’avvento del fascismo 3. La crisi della Germania repubblicana e il nazionalsocialismo 4. Il fascismo al potere 5 La svolta autoritaria 6. L’Europa e il mondo verso una nuova guerra VI:Il mondo e l’Europa tra le due guerre 1.L’economia americana dopo la grande guerra 2.La crisi del ’29 e il New Deal

VII: La seconda guerra mondiale 1. Espansionismo Hitleriano,guerra di Spagna e invasione della Polonia 2. Il successo della guerra-lampo 3. La guerra:cause ed andamento del conflitto 4. La svolta del 1941: la guerra diventa mondiale 5. L’inizio della controffensiva alleata 6. Lo sbarco in Sicilia e l’occupazione tedesca 7. La caduta del fascismo e la guerra civile in Italia 8. I caratteri della Resistenza in Italia 9. La Shoah 7. La fine della guerra,le rivalità tra gli alleati e la bomba atomica VIII: Il mondo bipolare 1. Usa-Urss: la guerra fredda e l’equilibrio del terrore. 2. Dalla guerra fredda alla coesistenza pacifica 3. L’Italia della prima repubblica METODI DI INSEGNAMENTO Indagini in itinere con verifiche informali Interrogazioni orali Discussioni collettive Resoconti orali o scritti su partecipazione a conferenze di argomenti di storia locale o di cittadinanza Prove strutturate e/o semistrutturate

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Insegnante: Prof.ssa Francesca Migliazzo OBIETTIVI DISCIPLINARI CONOSCENZE Conoscere il lessico relativo agli argomenti trattati. Conoscere i contenuti relativi agli argomenti di civiltà. Conoscere i contenuti relativi agli argomenti di indirizzo. COMPETENZE Esprimersi oralmente in modo corretto e pertinente, adeguato nel lessico. Usare la lingua in modo funzionale alla situazione e al destinatario. Relazionare in lingua straniera le conoscenze acquisite. Elaborare testi scritti corretti e funzionali allo scopo e alla situazione. ABILITA’ Organizzare il lavoro in modo autonomo; analizzare e riassumere testi scritti e orali, esporli in linguaggio appropriato, interagire in modo semplice ma efficace in lingua inglese. PRESENTAZIONE DELLA CLASSE (con indicazione degli obiettivi raggiunti) Il gruppo classe abbastanza numeroso si è sempre dimostrato collaborativo, interessato agli argomenti trattati, anche se lo studio non è stato sempre regolare. Il livello generale è abbastanza buono, nello specifico all’interno della classe si evidenziano diversi livelli di profitto: un discreto numero di studenti con buone capacità e buoni risultati se supportati da uno studio adeguato, un altro gruppo che raggiunge risultati quasi sempre sufficienti e infine un ultimo gruppo, con evidenti difficoltà sia nella produzione scritta che orale dovute principalmente a lacune pregresse mai colmate. Il comportamento in classe è stato quasi sempre corretto. CONTENUTI

• Dal Libro di testo “A World of Care: English for the Social Sector”:

The Elderly (module 3) The Last Stage of Life A Better Life for Older People Physical Change, Mental Decline Quality of Life in Old Age A New Place to Live: Nursing Homes

Professionals at the Social Sector (module 7) Working in the Social Sector Social Workers Early Years Care Youth Workers Careers for the Elderly Domiciliary Assistant Team Manager and Supervisors Volunteers

LINGUA INGLESE

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Prof. Ilaria Polloni

1) Situazione della classe La classe è composta da 23 alunni, di cui 3 con 104 e 1 dsa. Anche se si sono verificati momenti di distrazione e atteggiamenti infantili non consoni alla loro età, sono ragazzi collaborativi che accettano di buon grado ogni argomento proposto ottenendo, alla fine, dei buoni risultati. 2) Obiettivi disciplinari (conoscenze, competenze e abilità)

Comprensione orale e scritta: riuscire a comprendere messaggi di vario genere contenenti informazioni riguardanti il tema del lavoro (cv e lettera motivazionale), la Francia e Parigi, l'immigrazione, la Francofonia, disabilità, la nascita della pedagogia speciale, temi di letteratura con accenno all’importanza della figura di Simone de Beauvoir, madre del movimento femminista. Produzione scritta: produzione di lettere e c.v., domande inerenti ad articoli svolti in classe riassunti, schematizzati e tradotti. Produzione orale: riuscire a trasmettere e comunicare articoli e testi tradotti in classe aggiungendo informazioni personali se richiesto. 3) Contenuti del libro di testo “Décryptage”:

Modulo 4 - L’enseignement secondaire; l'enseignement supérieur; réussir son C.V. et la lettre de motivation; préparer les examens. Modulo 5 - Comment les parisiens voient Paris? Modulo 6 : La parité hommes-femmes en progrès?

3a) Contenuti del libro di testo “Palmarès en poche 2”:

da “Le Labo du Savoir-faire”- Vous avez dit “francophone?” e Le monde francophone.

Ripasso grammaticale:

Étape 11 - le futur simple, les pronoms relatifs, dont et où.

Étape 12 – l’emploi du passé composé et de l’imparfait, l’accord du participe passé.

Étape 14 – le conditionnel.

Étape 15 – l’hypothèse.

Materiale fornito dall’insegnante:

Immigrazione: visione del film “Samba” con domande di comprensione. Disabilità: visione del film “La famille Bélier” con domande di comprensione. Pedagogia speciale: “Victor de l’Aveyron” (fotocopia). Femminismo: Simone de Beauvoir (fotocopia).

FRANCESE

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IGIENE E CULTURA MEDICO SANITARIA

Prof. Luigi Balestriere PRESENTAZIONE DELLA CLASSE La V SSS è una classe composta da 23 alunni che, per una certa dose di esuberanza ha richiesto un impegno supplementare per riuscire a fare osservare un comportamento adeguato; in particolar modo durante le lezioni, si è reso indispensabile proporre lezioni stimolanti per mantenerne viva l’ attenzione e sollecitare interesse, mentre non c’è stato mai problema in ambito extrascolastico, in occasione di partecipazione a incontri o convegni di approfondimento, in cui il comportamento e la partecipazione sono sempre stati giudicati con favore dai relatori. Nonostante le naturali differenze di rendimento individuali, la classe sembra avere, alla fine del ciclo di studi, acquisito conoscenze, competenze e abilità piuttosto soddisfacenti. OBIETTIVI DISCIPLINARI

• Contribuire a promuovere stili di vita rispettosi delle norme igieniche della corretta alimentazione e della sicurezza, tutela del diritto alla salute del benessere delle persone

• Applicare in contesti diversi da quelli abituali le conoscenze, le abilità, le competenze acquisite.

• Prendere decisioni in situazioni operative, reali o simulate

• Individuare i problemi attinenti al proprio ambito di competenza e impegnarsi nella loro soluzione collaborando efficacemente con gli altri

• Porre e risolvere problemi

• Acquisire un metodo di studio efficace

• Sviluppare un pensiero critico per dare significato alle proprie esperienze anche in relazione all'ambiente esterno

• Sviluppare ed esprimere le proprie qualità di relazione, comunicazione, ascolto, cooperazione e senso di responsabilità nell'esercizio del proprio ruolo

• Utilizzare gli strumenti tecnologici per la produzione della documentazione richiestae per l’esercizio del controllo di qualità.

• Svolgere un’attività assegnata operando in équipe e integrando le proprie competenze con quelle altrui.

• Acquisire la consapevolezza dell’importanza dell’etica e della deontologia professionale.

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CONOSCENZE

• Riconoscere gli elementi di base di anatomia e fisiologia del corpo umano. • Descrivere l'anatomia e spiegare la fisiologia basilare dei vari apparati

• Definire l'epidemiologia e conoscere la profilassi delle malattie infettive più diffuse

• Argomentare sui danni e la prevenzione delle tossicodipendenze

• Acquisire conoscenze sulle malattie sociali più diffuse e la loro prevenzione

• Argomentare sull'importanza della salute alimentare anche in riferimento a una dieta equilibrata

• Distinguere i metodi di profilassi diretta e indiretta. • Definire i concetti di igiene ambientale e delle collettività • Identificare caratteristiche e funzioni degli alimenti. • Acquisire nozioni di legislazione sanitaria

COMPETENZE

• Scegliere gli interventi più appropriati ai bisogni individuati • Identificare elementi e fasi della progettazione e gestione di un

piano d’intervento • Rilevare i bisogni, le patologie e le risorse dell’utenza e del territorio • Destreggiare tecniche e strumenti di verifica • Acquisire una metodologia del lavoro sociale e sanitario • Adottare i principali interventi di educazione alla salute rivolti agli utenti • Riconoscere i bisogni sociosanitari degli utenti • Addestramento al primo soccorso • Imparare a leggere i foglietti illustrativi dei farmaci

ABILITA’

• Riconoscere le caratteristiche della condizione di benessere psico-fisico-sociale. • Riconoscere i comportamenti a rischio negli stili alimentari. • Individuare i parametri di valutazione dello stato di salute. • Individuare le strategie e gli strumenti più opportuni ai fini della prevenzione. • Identificare metodi, mezzi e scopi di azioni rivolte all’igiene di ambienti e persone. • Riconoscere le più frequenti patologie del minore e dell’anziano. • Individuare le caratteristiche principali dello sviluppo fisico del minore. • Riconoscere i bisogni e le problematiche specifiche del minore,

dell’anziano, delle persone con disabilità, della persona con disagio psichico, dei nuclei familiari in difficoltà.

• Riconoscere i fattori eziologici delle malattie che portano a disabilità. • Individuare i principali bisogni socio-sanitari dell’utenza e della comunità. • Focalizzare le principali modalità e procedure d’intervento su minori, anziani,

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persone con disabilità e con disagio psichico. • Riconoscere gli ambiti di intervento, i soggetti che erogano servizi

e le loro competenze. • Identificare le metodologie per la rilevazione delle informazioni. • Identificare fattori che influiscono sugli errori nella rilevazione

delle informazioni. • Individuare la rete dei servizi socio-sanitari presenti sul territorio

CONTENUTI

• Sistema nervoso

• Apparato endocrino

• Farmacologia e danni da farmaci

• Sviluppo embrionale

• I diversamente abili

• La senescenza

• Legislazione sanitaria

• Progetti

METODI DI INSEGNAMENTO E’ stato promosso un ambiente di apprendimento innovativo in cui il discente ha un ruolo attivo nel processo di insegnamento-apprendimento. Tenendo conto dei diversi stili cognitivi, sono state create le condizioni per cui gli alunni hanno potuto collaborare tra loro, porre domande sui contenuti proposti e continuamente stimolati e incentivati con domande rivolte a loro. Si è cercato di promuovere un ambiente di apprendimento che permettesse di sviluppare abilità analitiche e di sintesi mediante la ricerca di parole chiave degli argomenti, pensiero critico, capacità di argomentare e di presentazione di casi o patologie, abilità di prendere decisioni mediante l'apprendimento collaborativo e lo studio di casi specifici. Sono state privilegiate le lezioni interattive, role play in simulazioni di situazioni reali, oltre quelle frontali per promuovere il ragionamento logico-deduttivo. MODALITA’ DI RECUPERO Il recupero è stato effettuato a fine quadrimestre o in itinere mediante lezioni di ripasso e approfondimento, secondo i modi e i tempi definiti dal Collegio Docenti. VERIFICHE Le verifiche sono state effettuate secondo le seguenti modalità: a) tipologia: - Verifiche orali mediante presentazioni - Prove strutturate o semistrutturate - Elaborati scritti

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Insegnante: Grazia Ammannati

PRESENTAZIONE DELLA CLASSE

La classe, composta attualmente da 23 alunni, 16 femmine e 7 maschi, ha subìto alcune modifiche nel tempo e nuovi inserimenti per varie motivazioni. Nel corso del primo e del secondo biennio, per Scienze Umane e sociali e per Psicologia generale e applicata si sono susseguiti vari docenti. La sottoscritta ha lavorato con la classe solo in Quinta. L’attività didattica è stata incentrata in particolare sull’approfondimento di tematiche fondamentali e trasversali nell’ambito delle discipline affrontate, in una prospettiva aperta al recupero degli apprendimenti precedenti e ai possibili sviluppi. La situazione generale è apparsa fin dall’inizio positiva e favorevole alla creazione di un ambiente costruttivo di scambio e di collaborazione. Gli studenti hanno manifestato un comportamento corretto, spontaneo e rispettoso fra di loro e con gli insegnanti; si sono mostrati disponibili al dialogo educativo, interessati alle attività proposte e all’approfondimento. Il lavoro personale è stato svolto, nel complesso, in modo soddisfacente, anche se non sempre per tutti accurato e costante. Nell’insieme il livello della classe risulta medio ma il rendimento degli alunni è piuttosto eterogeneo, secondo varie gradazioni indicate più specificamente nel paragrafo successivo. Il lavoro didattico previsto nella Programmazione iniziale si è svolto in modo abbastanza regolare, anche se con notevoli difficoltà legate alle numerose interruzioni delle lezioni dovute a festività, assemblee, uscite guidate, attività di progetto e altro. La distribuzione dell’orario settimanale non è risultata infatti favorevole, venendo spesso casualmente interessata da tali situazioni. Per gli studenti seguiti in base a particolari condizioni, si rimanda al Documento aggiuntivo riservato, che fa parte integrante del Documento del 15 Maggio. La classe ha partecipato con impegno e profitto alle attività di Stage, Alternanza Scuola-Lavoro e di Progetto predisposte sia in orario curricolare sia extracurricolare. Tali iniziative risultano descritte nella parte iniziale del presente documento.

OBIETTIVI DISCIPLINARI Gli studenti hanno contribuito attivamente allo svolgimento delle lezioni, dimostrando interesse e volontà di applicazione. La motivazione allo studio e all’approfondimento delle tematiche affrontate è risultata congrua e costante, anche se non sempre per tutti. Si è reso ancora necessario, in qualche caso, potenziare la capacità di concentrazione e di partecipazione personale oltre che favorire l’acquisizione di un metodo di studio più efficace e una maggiore capacità di rielaborare ed esporre le conoscenze. Il lavoro a casa è stato svolto, nel complesso, in modo responsabile. Per alcuni alunni sarebbe stata opportuna una maggiore continuità nello studio personale e una corrispondente responsabilità nella frequenza e nella partecipazione alle attività didattiche. Gli studenti hanno manifestato in generale una costruttiva predisposizione ad attività di tipo operativo, dimostrando attitudine alla progettualità e alla definizione di esperienze di tipo pratico e organizzativo. Si sono impegnati nelle attività di Stage in modo consapevole e fattivo, portando un contributo importante alla realizzazione delle iniziative progettate.

PSICOLOGIA GENERALE ED APPLICATA

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CONOSCENZE La classe ha ottenuto complessivamente risultati soddisfacenti, anche se non generalizzabili, relativamente all’acquisizione delle categorie concettuali e linguistiche fondamentali della disciplina. In relazione a obiettivi più specifici di apprendimento si può rilevare quanto segue: - conoscenza basilare dei contenuti previsti dal programma relativamente alle principali teorie

psicologiche; - conoscenza adeguata degli usi applicativi delle teorie psicologiche prese in esame, con

specifico riferimento all’ambito dei Servizi socio-sanitari; - conoscenza fondamentale del profilo professionale e dei compiti degli operatori in ambito

sanitario e socio-assistenziale; - conoscenza essenziale delle caratteristiche delle varie tipologie di utenza e delle principali

modalità di intervento; - conoscenza necessaria della specifica realtà territoriale riguardo agli Enti, alle Strutture, ai

Servizi operanti negli ambiti di riferimento. COMPETENZE Gli alunni hanno raggiunto complessivamente una discreta padronanza del linguaggio specifico della disciplina e una forma comunicativa chiara, corretta e per alcuni rigorosa, nel rispetto delle procedure logiche e della loro coerenza interna. In alcuni casi permangono incertezze nella rielaborazione dei contenuti. Gli studenti hanno dimostrato in generale di: - saper identificare il campo d’indagine teorico ed applicativo delle diverse scuole di pensiero; - saper valutare le caratteristiche e le funzioni dell’ascolto attivo; - saper valutare i bisogni e le problematiche specifiche del minore, dell’anziano, delle persone

con disabilità, della persona con disagio psichico, dei nuclei familiari in difficoltà; - saper individuare modalità comunicative e relazionali adeguate alle diverse tipologie d’utenza; - saper identificare gli interventi più appropriati ai bisogni individuati; - saper collaborare e lavorare in gruppo; - saper utilizzare gli strumenti didattici utilizzati (manuale, appunti, mappe concettuali, glossario). ABILITÀ Gli studenti hanno dimostrato in generale una adeguata capacità - ottima per qualcuno, buona o modesta per altri, scarsa per alcuni - di elaborare ed esporre i contenuti affrontati, di effettuare collegamenti a livello interdisciplinare e fra i temi trattati, di argomentare le proprie opinioni, di ampliare le proprie conoscenze attraverso ricerche e approfondimenti personali. Si rileva inoltre, per la maggior parte della classe, una soddisfacente abilità di: - porsi con atteggiamento razionale, progettuale e critico di fronte alle situazioni, ai fenomeni e ai

problemi; - rapportare alla realtà affrontata le conoscenze e le competenze acquisite; - valutare la responsabilità professionale ed etica dei diversi ruoli professionali; - operare collegamenti interdisciplinari all’interno delle varie Scienze umane e sociali; - comprendere e analizzare i fenomeni sociali in riferimento alla realtà contemporanea. Il livello raggiunto dalla classe può essere definito alto o medio-alto per un ristretto gruppo di alunni, medio per un gruppo più ampio, medio-basso per un numero limitato, basso per una piccola parte.

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CONTENUTI Modulo 1 – LA PSICOLOGIA E LE APPLICAZIONI PER L’OPERATORE SOCIO-SANITARIO

• L’importanza della formazione psicologica per l’operatore socio-sanitario: ⋅ le competenze psicologiche nelle professioni di cura e di assistenza; ⋅ le principali aree di riferimento e le relative teorie in ambito psicologico.

(Unità Introduttiva del testo in adozione). • Le principali teorie psicologiche a disposizione dell’operatore socio-sanitario:

- teorie della personalità: ⋅ teorie tipologiche: Ernest Kretschmer e William Sheldon; ⋅ le teorie dei tratti: Gordon Allport e Raymond Cattel; ⋅ la teoria del campo: Kurt Lewin; ⋅ le teorie psicanalitiche della personalità: S. Freud, A. Adler, C. G. Jung, J. Lacan; ⋅ analisi transazionale, il modello GAB: Eric Berne. - teorie della relazione comunicativa: ⋅ approccio sistemico-relazionale: Scuola di Palo Alto, Gregory Bateson; ⋅ approccio non direttivo: Carl Rogers; ⋅ prossemica: Edward Hall. - teorie dei bisogni: ⋅ need for competence; ⋅ l’operatore come caregiver. - Psicologia clinica e psicoterapie: approcci di tipo psicanalitico; psicanalisi infantile; teoria

sistemico-relazionale. (Unità 1 del testo in adozione).

• Metodi di analisi e di ricerca psicologica: ⋅ Caratteristiche, modalità e tecniche della ricerca in Psicologia.

(Unità 2 del testo in adozione).

Modulo 2 – IL PROFILO PROFESSIONALE E LE MODALITÀ DI INTERVENTO DELL’OSS

• La professionalità dell’operatore socio-sanitario: ⋅ i servizi sociali e i servizi socio-sanitari; ⋅ le professioni di aiuto nei vari ambiti sociali e socio-sanitari; ⋅ i valori e i principi deontologici dell’OSS; i rischi impliciti nel lavoro di OSS.

• Gli strumenti dell’operatore socio-sanitario: ⋅ tecniche di comunicazione nella relazione di aiuto; ⋅ abilità di counseling; ⋅ le tappe di un piano di intervento individualizzato.

(Unità 3 del testo in adozione).

Modulo 3 – L’INTERVENTO SUI NUCLEI FAMIGLIARI E SUI MINORI

• Il maltrattamento psicologico in famiglia: ⋅ la violenza assistita; la sindrome di alienazione parentale.

• L’intervento sui minori vittime di maltrattamento: ⋅ gli interventi possibili; le fasi dell’intervento; la psicoterapia adeguata.

• L’intervento sulle famiglie e sui minori: ⋅ servizi socio-educativi, ricreativi e per il tempo libero; ⋅ servizi a sostegno della famiglia e della genitorialità; ⋅ servizi residenziali per minori in situazioni di disagio.

(Unità 4 del testo in adozione).

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Modulo 4 – L’INTERVENTO SUGLI ANZIANI

• Le classificazioni di demenza: ⋅ demenze classificate in base alla zona colpita: corticali e sottocorticali; ⋅ demenze classificate in base all’eziologia: primarie e secondarie.

• Le tipologie di demenza: ⋅ Alzheimer, fronto-temporale, a corpi di Lewy, demenze vascolari.

• I trattamenti della demenza, strategie e metodologie: ⋅ terapia di orientamento della realtà (ROT); ⋅ terapia della reminiscenza; ⋅ il metodo comportamentale; ⋅ la terapia occupazionale.

• Interventi rivolti agli anziani: ⋅ Servizi: domiciliari, residenziali, semi residenziali; ⋅ Piano di intervento individualizzato.

(Unità 5 del testo in adozione).

Modulo 5 – L’INTERVENTO SUI SOGGETTI DIVERSAMENTE ABILI

• Le disabilità più frequenti: ⋅ disabilità di carattere cognitivo-intellettivo; ⋅ disturbi da deficit di attenzione e iperattività; ⋅ i comportamenti problema e le reazioni che suscitano. ⋅ analisi funzionale, valutazione, interventi sostitutivi e punitivi.

• Trattamenti dell’ADHD: ⋅ trattamento individuale e trattamento famigliare; trattamento multimodale.

• Gli interventi sui soggetti diversamente abili: ⋅ la presa in carico; gli interventi sociali; ⋅ i servizi residenziali e semiresidenziali; ⋅ il Piano di intervento individualizzato.

(Unità 6 del testo in adozione).

Modulo 6 – L’INTERVENTO SUI SOGGETTI TOSSICODIPENDENTI E ALCOLDIPENDENTI

• La dipendenza dalla droga: ⋅ droghe: classificazione; caratteristiche farmacologiche; inquadramento giuridico; ⋅ disturbi indotti da sostanze, disturbi da uso di sostanze, effetti della dipendenza; ⋅ rischi di rischio e indicatori per l’abuso di droghe nell’adolescenza.

• La dipendenza dall’alcol: ⋅ il consumo di alcol, il bere sociale e a rischio; i tipi di bevitori; gli effetti dell’abuso di

alcol. • Gli interventi:

⋅ trattamento farmacologico; trattamento in comunità terapeutiche; i gruppi di auto-aiuto. (Unità 7 del testo in adozione).

Modulo 7 – GRUPPI E INTEGRAZIONE SOCIALE

• I gruppi sociali: ⋅ gruppi primari, secondari, spontanei, imposti; leadership; ⋅ teorie psicologiche dei gruppi: Lewin, Moreno.

• Il gruppo di lavoro: ⋅ la produttività; le interazioni comunicative; i rischi per l’équipe socio-sanitaria.

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• Ruolo dei gruppi nella formazione e nella terapia: ⋅ T-Group; Gruppo di auto-aiuto; ⋅ Arte e terapia: arte terapia, danzaterapia, musicoterapia. ⋅ (Unità 8 del testo in adozione).

• Integrazione sociale, scolastica, lavorativa: ⋅ integrazione sociale: fattori determinanti, inserimento dei soggetti diversamente abili ; ⋅ integrazione scolastica: normativa per l’inserimento e modelli di inclusione; ⋅ integrazione nel lavoro: Cooperative Sociali; disabilità; integrazione dei carcerati.

(Unità 9 del testo in adozione).

METODI DI INSEGNAMENTO - Il lavoro in classe è stato improntato all’uso di varie metodologie didattiche: lezione frontale,

lezione dialogata, momenti collettivi di scambio e di approfondimento, esercitazioni individuali e di gruppo, occasioni di indagine e scoperta; analisi del lessico e uso del glossario; utilizzo di mappe concettuali e schemi, visione di filmati multimediali; lavori di gruppo. Importante e utile è stato l’uso della LIM e della piattaforma Edmodo per la condivisione dei materiali utilizzati e prodotti. L’esperienza didattica è stata impostata secondo modalità di ricerca e di riflessione personale, promuovendo l’impegno autonomo e critico nell’ottica di favorire un apprendimento il più possibile consapevole. È stata posta infatti particolare attenzione al potenziamento delle facoltà logiche e argomentative in funzione della costruzione del proprio sapere, attraverso l’acquisizione di conoscenze, competenze e capacità adeguate.

- Il lavoro richiesto a casa ha riguardato prevalentemente lo studio degli argomenti affrontati in classe attraverso l’uso degli appunti, del libro di testo e di materiali didattici di approfondimento e chiarimento; il consolidamento del metodo di studio; la rielaborazione personale e critica dei contenuti appresi; l’analisi del glossario; l’utilizzo e la costruzione di mappe concettuali o schemi.

- Per gli studenti con certificazione di BES e DSA sono state messe in atto tutte le procedure previste nel PDP riportando nel registro le indicazioni fondamentali sulle attività proposte e sulle modalità seguite.

MODALITÀ DI RECUPERO

- Il recupero e il sostegno sono stati effettuati durante le ore curricolari, secondo i modi e i tempi definiti in sede di Collegio Docenti.

VERIFICHE

- Strumenti di verifica sommativa: le verifiche sono state finalizzate nel corso dell’anno ad una valutazione mediante la quale l’insegnante e gli studenti hanno potuto prendere coscienza dei livelli di apprendimento e di eventuali difficoltà incontrate, in modo tale che la valutazione stessa abbia potuto costituire lo strumento per individuare modalità di intervento sempre più mirate ed efficaci. Sono state svolte verifiche sommative alla fine dei moduli più impegnativi dal punto di vista della complessità e rilevanza degli argomenti. Sono stati considerati momenti significativi al fine della valutazione: colloqui individuali, interventi durante le lezioni, prove scritte nella forma di questionari a risposta chiusa o aperta, brevi relazioni, analisi del testo, realizzazione di schemi e mappe concettuali. Sono state inoltre proposte esercitazioni sul modello della Seconda e Terza Prova scritta, analisi di casi anche in forma interdisciplinare. Gli alunni sono stati impegnati nello studio personale, nella riflessione di gruppo e in vari tipi di produzione scritta (tema, relazioni, risposte a domande aperte, questionario, schemi, ecc.).

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TECNICA AMMINISTRATIVA ED ECONOMIA SOCIALE

INSEGNANTE: PROF. SANTOPIETRO PATRIZIO

PRESENTAZIONE DELLA CLASSE

La classe ha mantenuto nel corso dell’anno scolastico un atteggiamento disciplinare

corretto e abbastanza propositivo. Impegno e partecipazione sono sempre stati

regolari e i risultati raggiunti sono complessivamente buoni.

Permangono alcuni casi di difficoltà e si segnalano alcuni casi di preparazione solida.

OBIETTIVI DISCIPLINARI :

Gli obiettivi disciplinari mediamente conseguiti dalla classe in termini di conoscenze e abilità sono:

CONOSCENZE:

_ Economia sociale e il mondo del non profit

_ la contabilità e la gestione delle aziende del non profit

_ Il sistema finanziario e le principali operazioni bancarie

_ Strumenti monetari vecchi e nuovi

_ La gestione del personale

_ Il sistema previdenziale ed assistenziale

_ La retribuzione e il costo del lavoro

COMPETENZE:

_ La trattazione dei bisogni sociali , della loro evoluzione nel tempo e nello spazio

_ La gestione delle aziende nel settore non profit

_ Il concetto di economia sociale e le diverse tipologie di soggetti non profit operanti

nel terzo settore

_ l’impiego delle risorse umane e la loro funzione in ambito aziendale

_ l’analisi del sistema bancario , in particolare quello nazionale in uno scenario di

mercato globale

_ Responsabilità sociale ed ambientale del sistema aziendale

ABILITA’:

_ Saper individuare l’attività economica ossia quell’attività umana rivolta a soddisfare i

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bisogni soffermandoci in particolare su quelli sociali

_ Saper analizzare il concetto di economia sociale, un’ area dell’economia tra Stato e

mercato , con finalità rivolte alla giustizia sociale e al bene comune, le varie tipologie

di aziende non profit: associazioni, fondazioni, comitati , cooperative sociali nel loro

aspetto economico e finanziario.

_ L’attività bancaria , le principali funzioni delle banche , l’evoluzione delle stesse

tutt’ora in atto , con riferimento all’attuale crisi. I nuovi mezzi di pagamento

_ Il lavoro come fattore strategico per il successo di ogni azienda , risorse,

pianificazione politiche della gestione del personale

CONTENUTI

_ Aziende no profit:associazioni, fondazioni e comitati

_ Gli altri enti non profit e le onlus

_ gestione e contabilità delle aziende non profit

_ bilancio aziende non profit

_ Il sistema finanziario e le funzioni delle banche

_ Le operazioni bancarie di raccolta e impiego

_ Gli strumenti di pagamento

_ La gestione del personale

_ Il rapporto di lavoro subordinato

_ l’amministrazione dei rapporti di lavoro

_ Il sistema previdenziale e assistenziale

_ la retribuzione e il costo del lavoro

METODI DI INSEGNAMENTO

Lo sviluppo dell’attività si è svolto mediante lezioni di tipo frontale cercando di

stimolare il più possibile la partecipazione critica degli alunni.

Oltre ai libri di testo sono stati utilizzati i quotidiani in dotazione presso la scuola

(il sole 24 ore) per collegare gli argomenti trattati alla quotidianità.

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DIRITTO E LEGISLAZIONE SOCIO SANITARIA Prof.ssa Lucilla Donati In relazione alla programmazione curriculare sono stati conseguiti i seguenti obiettivi in termini di: PRESENTAZIONE DELLA CLASSE Il gruppo si è mostrato fin dall’ inizio anno scolastico collaborativo e impegnato in maniera adeguata. Tale comportamento ha influito sul livello di conoscenze acquisite che risultano complessivamente sufficienti per alcuni , altri discreto e solo pochi raggiungono livelli buono . Non tutti superano le difficoltà incontrate nell’ utilizzo del linguaggio giuridico. Per gli allievi con BES/DSA e per gli allievi certificati , le conoscenze relative ai saperi minimi sono state acquisite attraverso l’ausilio dei criteri dispensativi e compensativi stabiliti dalla legge, indicate nel piano didattico personalizzato, individuato secondo l’ esigenze degli alunni. COMPETENZE Le competenze relative a tale disciplina quali le abilità logico-linguistiche sono state acquisite dalla classe in maniera omogenea complessivamente si attestano a livelli più che sufficienti. ABILITA’ Gli alunni hanno sviluppato un grado di conoscenze e capacità sufficienti per la maggior parte del gruppo, discrete per alcuni. CONTENUTI Il programma è stato svolto come previsto da programmazione iniziale, la classe ha sempre risposto in maniera adeguata sia per quanto riguarda la partecipazione durante lo svolgimento dell’ attività didattica, sia per l’ impegno a casa. .Il programma è stato svolto come previsto nella programmazione iniziale, e alcune tematiche relative ai principi della Costituzione e globalizzazione sono state approfondite attraverso lezioni e approfondimenti. Lo svolgimento di tale attività ha permesso alla classe di acquisire alcune consapevolezze relative alle politiche economiche ambientali dell’ UE applicate all’ interno del mercato. CRITERI DI VALUTAZIONE Le valutazioni sono state effettuate secondo le griglie di valutazione approvate dal dipartimento all’ inizio anno. TESTO ADOTTATO Libro di testo. VERIFICHE Le tipologie di verifiche utilizzate sono state : interrogazioni . Per lo svolgimento delle verifiche degli alunni con DSA, sono state applicate tutte le misure previste dalla legge. PROGRAMMA DI : DIRITTO E LEGISLAZIONE SOCIO SANITARIA

-PERCORSI DÌ DIRITTO COMMERCIALE IMPRENDITORE E IMPRESA: attività d’ impresa e categorie imprenditoriali, azienda ,società in generale, società di persone e di capitale.

-SOCIETA’ MUTUALISTICHE: società cooperative, cooperative sociali

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Insegnante: Prof. Maurizio SAROLDI PRESENTAZIONE DELLA CLASSE La classe, composta da 23 alunni, 16 femmine e 7 maschi, ha mostrato, mediamente, una preparazione di base adeguata e una partecipazione al dialogo educativo soddisfacente. Il comportamento, anche se talvolta vivace, è sempre stato corretto, il clima in classe positivo e il livello di socializzazione buono. L’impegno, sia nel lavoro in classe che in quello a casa è stato, per la maggioranza della classe, adeguato, solo per alcuni modesto. Qualche alunno ha dimostrato di avere discrete/buone capacità di rielaborazione personale; altri si sono limitati ad un apprendimento più superficiale, limitandosi ad imparare meccanicamente le tecniche di risoluzione dei vari esercizi proposti. Il profitto è, mediamente, più che sufficiente; al 15 maggio non è sufficiente solo per pochi alunni. OBIETTIVI DISCIPLINARI CONOSCENZE -Concetto di funzione -Concetto di derivata -Concetto di integrale definito e indefinito -Connessioni fra la derivata di una funzione e le sue caratteristiche grafiche -Elementi di probabilità COMPETENZE -Utilizzare le competenze acquisite per affrontare situazioni problematiche sia nell’ambito della matematica che dell’economia -Organizzazione logica dei contenuti e valutazione dei risultati ottenuti -Capacità di ragionamento induttivo e deduttivo ABILITA’ -Avere sufficiente padronanza del calcolo numerico e letterale -Saper dedurre le proprietà di una funzione dal suo grafico cartesiano -Saper calcolare derivate ed integrali -Saper calcolare aree e volumi tramite integrali -Saper determinare punti di massimo e minimo per funzioni razionali intere e fratte e saper applicare tali conoscenza alla risoluzione di semplici problemi economici -Saper risolvere semplici problemi di probabilità -Comprendere ed utilizzare consapevolmente il linguaggio specifico CONTENUTI Per diversi argomenti si è preferito un approccio intuitivo, senza entrare troppo nel formalismo matematico che avrebbe richiesto la padronanza di concetti più approfonditi rispetto a quelli padroneggiati dalla maggior parte degli alunni.

Applicazioni all’economia

• Data la funzione Utile, determinazione di intervalli di attivo, passivo, punto di equilibrio.

MATEMATICA

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Insegnante: Prof./Prof.:Sangalli Francesco PRESENTAZIONE DELLA CLASSE La classe 5 SS è composta da 23 alunni provenienti da diverse zone del territorio. La classe presenta diverse problematiche come capacità di attenzione molto bassa, poco rispetto delle regole, poca maturità nonostante l’età anagrafica, difficoltà a comprendere le consegne date per cui è necessario un continuo intervento dell’insegnante. Ci sono inoltre alcuni BES e ben 3 alunni con L.104 con i quali si lavorerà con accorgimenti dispensativi e compensativi cercando di favorire sviluppo e integrazione. Dalla somministrazione dei test motori sono emerse numerose e diverse carenze in ambito motorio per cui sarà necessario lavorare anche in maniera individualizzata. La classe presenta una grande disomogeneità, sia in relazione alle significative differenze esistenti fra i due sessi sia per quanto concerne il diverso stato sociale , sia per i diversi livelli di sviluppo motorio. OBIETTIVI DISCIPLINARI

1. La percezione di sé ed il completamento dello sviluppo funzionale delle capacità motorie ed espressive

• Percorsi di preparazione fisica specifici.

• Tenica/metodologia di distensione e di rilassamento.

• Osservazione-interpretazione di fenomeni connessi al mondo del movimento e dello sport nel contesto socio-culturale.

2) Lo sport, le regole e il fair play

• Organizzazione autonoma di giochi sportivi conoscendo la tecnica, e mettendo in atto tattica e strategie in relazione alle capacità dei compagni.

• Conduzione autonoma e responsabile dell’arbitraggio.

• Conoscenza delle regole, dei fondamentali, della tattica degli sport praticati a scuola e di quelli legati al proprio bagaglio culturale.

3) Salute, benessere, sicurezza e prevenzione

• Conoscenza delle le conseguenze di una scorretta alimentazione e i pericoli legati all’uso di sostanze che inducono dipendenza.

• Conoscenza della normativa anti-doping

• Conoscenza delle problematiche legate alla sedentarietà dal punto di vista fisico e sociale.

• Acquisizione attestato di soccorritore laico BLS- D PAD

4) Relazione con l’ambiente naturale e tecnologico

• Responsabilità di comportamento verso il patrimonio ambientale.

• Conoscenza delle attività motorie e sportive collegate al territorio e l’importanza della sua salvaguardia.

Scienze Motorie

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CONTENUTI Gli ambiti che sono stati oggetto delle attività sono i seguenti: 1) PERCEZIONE DI SE’ E COMPLETAMENTO DELLO SVILUPPO FUNZIONALE DELLE CAPACITA’ MOTORIE ED ESPRESSIVE. 2) LO SPORT, LE REGOLE E IL FAIR PLAY. 3) SALUTE BENESSERE PREVENZIONE E SICUREZZA. 4) RELAZIONE CON L’AMBIENTE NATURALE E TECNOLOGICO. Le attività proposte sono state le seguenti: -Es. Posturali -Es. Di mobilità articolare -Es. Di coordinazione -Es di potenziamento arti inferiori, superiori, busto -Es di rilassamento -Es. Respiratori -Es. Di espressione corporea a coppie e di gruppo -Conoscenza di norme e regole degli sport -Giochi presportivi e sport individuali e collettivi (volley, basket, calcetto, badminton) -Gesti senza attrezzi (correre,saltare, rotolare..) -Gesti con attrezzi: funicelle, palline da tennis, bastoni,cavallina, trave, tappetone, tappetino, spalliera (lanciare, superare, salire, traslocazioni.) -Es combinati (correre e calciare, saltare e colpire ) -Corsa e trekking all’aperto -Giochi sportivi all’aperto. -Lo stretching tecnica. -Es. Preatletismo. Teoria: -principali regole e tecniche degli sport di squadra proposti, -lo stretching, -la postura, -BLS-D,. METODI DI INSEGNAMENTO Agli alunni verrà chiesta una partecipazione attiva nel provare, praticare e sperimentare quanto proposto, spiegato e dimostrato. L’errore verrà considerato come occasione di crescita per stimolare gli allievi ad elaborare schemi motori appropriati alla richiesta. Le diverse metodologie proprie della disciplina (metodo globale/analitico-percettivo/verbale/globale arricchito) verranno utilizzate in relazione alle esigenze degli alunni tenendo in considerazione le risposte date dagli stessi al lavoro proposto. Per gli alunni BES verranno utilizzati strumenti opportuni secondo le programmazioni individuali (PDP,PEI)con accorgimenti dispensativi e compensativi. Il metodo di lavoro è comunque fortemente condizionato da diversi fattori quali la composizione eterogenea (maschi e femmine) del gruppo classe e le strutture. MODALITA’ DI RECUPERO Il sostegno ed il recupero verranno effettuati durante l’attività curricolare ( soprattutto con forme individualizzate), attraverso l’attività sportiva scolastica svolta in orario extracurricolare, attraverso il terzo settore del progetto “Attività Sportiva scolastica”. Inoltre verranno assegnati anche compiti individualizzati da svolgere autonomamente dopo averli memorizzati bene con l’insegnante. VERIFICHE In linea generale le Prove di verifica per la valutazione delle conoscenze si attuano con:

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• momenti di verbalizzazione (si riferiscono al lavoro in itinere durante il quale si chiede all’allievo di formulare una riflessione, di affrontare l’analisi di un determinato problema e che può avere valore di verifica in talune circostanze);

• utilizzo di questionari a risposta aperta/chiusa/multipla; • trattazione (scritta) sintetica di argomenti.

Le Prove di verifica per la valutazione delle abilità sono realizzate in prevalenza con la tecnica dell’osservazione sistematica mirante alla rilevazione della “presenza/assenza”, del “grado di efficacia”, dell’ “attribuzione di un giudizio qualitativo” rispetto al dato più o meno complesso che si desidera verificare. Questa va intesa come osservazione dell’insegnante ma sarà utilizzata anche la “verifica reciproca” tra studenti che, nell’ambito dell’educazione fisica, viene utilizzata per lo sviluppo della capacità di osservazione dell’alunno-verificatore, la sua assunzione di responsabilità e di rigore rispetto a delle precise regole di osservazione che sono state stabilite ( l’operato del verificatore viene sottoposto a verifica da parte dell’insegnante). Si utilizzeranno inoltre test e schede di osservazione specifiche per sport e giochi sportivi. CRITERI DI VALUTAZIONE Nelle Scienze Motorie la valutazione soggettiva consentirà di cogliere elementi importanti della personalità di ciascuno. L’immagine di sé maturata, la capacità di autocontrollo, le modalità di partecipazione alle attività, la capacità all’impegno (anche nelle attività meno amate!), la disponibilità cooperativa, il rispetto delle regole, il rispetto e l’attenzione verso gli altri, la capacità di inclusione e di collaborazione con i meno abili, il senso di civismo, ecc. Questi elementi verranno valutati perché disegnano i “tratti della personalità” di ciascuno, che si coniugano bene con la valutazione delle competenze possedute e che finiscono per costituire quel “valore aggiunto” nella valutazione complessiva dello studente. Quindi la valutazione di elementi quali: la partecipazione, l’impegno, l’interesse/motivazione, l’immagine di sé/vissuto positivo, la consapevolezza, l’autocontrollo, il ruolo sociale... assumerà per le Scienze Motorie un “peso” percentuale che inciderà, per circa un 40% a completamento di una valutazione oggettiva “scientifica” dei saperi e delle capacità possedute, nonché delle competenze acquisite che inciderà per circa un 60%. Quindi per arrivare ad una valutazione sommativa si terrà conto dei seguenti descrittori (vedi tabella) rapportati ognuno in una scala da 1 a 10. In pratica si propone 60% per le verifiche (pratiche e/o teoriche) e 10% per i descrittori che riguardano il comportamento e l’atteggiamento dell’alunno verso la vita scolastica durante le ore di Scienze Motorie. La somma delle valutazioni delle prime 5 colonne darà come risultato la valutazione complessiva assegnando 10 alla partecipazione, 10 all’impegno, 10 alle capacità relazionali, 10 al comportamento e 60 alle verifiche disciplinari (teoriche e/o pratiche) per un totale di 100 punti. (vedi nella tabella la riga delle percentuali 10+10+10+10+60 = 100) Con queste percentuali si mantiene come valore il voto numerico assegnato ad ogni verifica e nel conteggio finale in centesimi compare il voto da registrare al termine dei due quadrimestri semplicemente dividendo il totale per 10.

Tabella criteri valutazione

VOTO IN DECIMI

GIUDIZIO COMPETENZE RELAZIONALI

PARTECI PAZIONE

RISPETTO DELLE REGOLE

CONOSCENZA POSSESSO COMPETENZA

10 OTTIMO PROPOSITIVO LEADER

COSTRUTTIVA (SEMPRE)

CONDIVISIONE AUTOCONTROLLO

APPROFONDITA DISINVOLTA

ESPERTO livello eccellente

9 DISTINTO COLLABORATIVO EFFICACE QUASI SEMPRE

APPLICAZIONE SICURA COSTANTE

CERTA SICURA

ABILE COMPETENTE

8 BUONO DISPONIBILE ATTIVA E PERMANENTE (SPESSO)

CONOSCENZA APPLICAZIONE

SODDISFACENTE

COMPETENTE

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RELIGIONE

Insegnante: Prof.ssa Rossana LIBERATORI PRESENTAZIONE DELLA CLASSE

Il gruppo classe ha lavorato durante l’A.S. con un buon interesse e anche l’impegno è stato costante da parte di tutti gli studenti. Le verifiche sono state in prevalenza positive così come la presentazione di elaborati di gruppo su temi ad integrazione del programma curriculare La partecipazione in classe , durante le discussioni, è stata vivace e costante, sempre pienamente disposta al confronto. Si è distinto un gruppetto per assiduità ed interesse dimostrati tutto l’anno, ma si può dire che non c’è stato nessuno estraneo o disinteressato nei confronti del programma proposto. La classe ha maturato sufficienti capacità di sintesi e rielaborazione personale. Solo alcuni studenti hanno lavorato in modo più frammentario ma hanno comunque dimostrato interesse. Discreto e quasi buono il profitto. Con la classe abbiamo seguito diversi progetti e gli studenti ,anche al di fuori dell’ambito scolastico, hanno dato dimostrazione di serietà ed educazione. OBIETTIVI Gli obiettivi di riflessione, analisi e critica in ordine agli argomenti presentati, sono stati raggiunti. Discreta l’acquisizione del linguaggio specifico e della capacità di impostare le problematiche affrontate. COMPETENZE Gli studenti hanno sviluppato un buon senso critico; sanno cogliere l’incidenza del cristianesimo nelle trasformazioni storiche prodotte dalla cultura; utilizzano le principali fonti del cristianesimo interpretandone i contenuti essenziali. CONOSCENZE Le conoscenze acquisite riguardano il ruolo della religione nella società contemporanea; l’identità del cristianesimo attraverso le fonti; i principali documenti del Concilio Vaticano II; la concezione cristiano-cattolica del matrimonio e della famiglia; il lavoro, la vocazione, le scelte di vita. ABILITA’ Gli studenti motivano le proprie scelte confrontandole con la visione cristiana, riconoscono il rilievo morale delle azioni umane con riferimento alla vita sociale; sanno dare valore alle relazioni interpersonali e all’affettività; usano le fonti della tradizione cristiana. CONTENUTI GENERALI Gli argomenti del programma si sono incentrati su queste problematiche: UN PROGETTO PER LA VITA Una scuola che prepari alla vita Un lavoro per l’uomo Tempo libero: che farne? La vita, una vocazione LA COSCIENZA MORALE L’origine della coscienza individuale

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12. TESTI DELLE ESERCITAZIONI PER LE PROVE SCRITTE

Testi proposti nelle esercitazioni relative alla prima prova dell’Esame di Stato, Italiano:

• Testo esercitazione del 09/01/2017 – Pag 54-60 • Testo esercitazione del 27/04/2017 – Pag. 61-67

Testi proposti nelle esercitazione relative alla seconda prova dell’Esame di Stato, Igiene e Cultura Medico Sanitaria

• Testo esercitazione del 02/03/2017 – Pag 68 • Testo esercitazione del 08/04/2017 – Pag 69

Testi proposti nella prima esercitazione del 7 marzo 2017, relativa alla terza prova dell’Esame di Stato:

• Prova di Matematica – Pag. 71 • Prova di Inglese – Pag. 72 • Prova di Psicologia Generale ed Applicata– Pag. 73 • Prova di Diritto e legislazione socio sanitaria – Pag. 74

Testi proposti nella seconda esercitazione del 5 aprile 2017, relativa alla terza prova dell’Esame di Stato:

• Prova di Inglese – Pag. 76-77 • Prova di Psicologia Generale ed Applicata – Pag. 78 • Prova di Francese – Pag. 79 • Prova di Tecniche amministrative ed economia sociale – Pag. 80

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ESERCITAZIONE ALL’ESAME DI STATO

PRIMA PROVA

09.01.2017

TIPOLOGIA A

Giovanni PASCOLI, L’assiuolo

Dov’era la luna? Ché il cielo notava in un’alba di perla, ed ergersi il mandorlo e il melo parevano a meglio vederla. Venivano soffi di lampi da un nero di nubi laggiù; veniva una voce dai campi: chiù...

Le stelle lucevano rare tra mezzo alla nebbia di latte: sentivo il cullare del mare, sentivo un fru fru tra le fratte; sentivo nel cuore un sussulto, com’eco d’un grido che fu. Sonava lontano il singulto: chiù...

Su tutte le lucide vette tremava un sospiro di vento: squassavano le cavallette finissimi sistri d’argento (tintinni a invisibili porte che forse non s’aprono più?...); e c’era quel pianto di morte... chiù...

G. Pascoli (1855 – 1912), nato in un piccolo paese della Romagna, iniziò gli studi a Urbino nel collegio dei padri Scolopi. Docente nei licei, passò quindi all’Università. Questa lirica, pubblicata per la prima volta nel 1897 sulla rivista “Il Marzocco”, entrò a far parte della quarta edizione di Myricae, sezione “In campagna”.L’assiuolo è un uccello rapace, simile al gufo, che compare frequentemente nella poesia pascoliana come simbolo di tristezza e di morte.

1. Comprensione complessiva

Dopo una prima lettura, riassumi il contenuto informativo del testo in non più di 10 righe.

2. Analisi e interpretazione del testo

2.1 Ogni strofa della poesia inizia con una impressione di chiarore. Individua le parole che esprimono una idea di luminosità.

2.2 Attraverso quali immagini il poeta riesce a comunicare una sensazione di mistero e in quali punti della poesia essa si accentua?

2.3 Il verso dell’assiuolo (chiù...) è dapprima “voce dei campi” (v. 7), poi “singulto (v. 15), infine “pianto di morte” (v. 23). Spiega questa varietà di espressioni.

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2.4 Spiega le ragioni per cui Pascoli ricorre spesso alle onomatopee.

2.5 Prova a spiegare il significato della domanda racchiusa tra parentesi ai vv. 21 – 22.

2.6 Esprimi le tue osservazioni in un commento personale di sufficiente ampiezza.

3. Approfondimenti

Questa poesia è caratterizzata dalla ricerca di suggestione: parola-musica. Spiega questa caratteristica nel contesto delle poesie pascoliane a te note e nel rapporto con alcune tendenze della poesia a lui contemporanea.

TIPOLOGIA B – REDAZIONE DI UN “SAGGIO BREVE” O DI UN “ARTICOLO DI GIORNALE”

CONSEGNE

Sviluppa l’argomento scelto o in forma di «saggio breve» o di «articolo di giornale», utilizzando, in tutto o in parte, e nei modi che ritieni opportuni, i documenti e i dati forniti. Se scegli la forma del «saggio breve» argomenta la tua trattazione, anche con opportuni riferimenti alle tue conoscenze ed esperienze di studio. Premetti al saggio un titolo coerente e, se vuoi, suddividilo in paragrafi. Se scegli la forma dell’«articolo di giornale», indica il titolo dell’articolo e il tipo di giornale sul quale pensi che l’articolo debba essere pubblicato. Per entrambe le forme di scrittura non superare cinque colonne di metà di foglio protocollo.

1. AMBITO ARTISTICO - LETTERARIO

ARGOMENTO: Poeti e letterati di fronte alla “grande guerra”

DOCUMENTI ”Noi vogliamo glorificare la guerra – sola igiene del mondo -, il militarismo, il patriottismo, il gesto distruttore dei liberatori, le belle idee per cui si muore e il disprezzo della donna.” MANIFESTO DEL FUTURISMO, “Le Figaro”, 1909

”Edizione della sera! Della sera! Della sera! Italia! Germania! Austria!” E sulla piazza, lugubremente listata di nero, si effuse un rigagnolo di sangue purpureo! Un caffè infranse il proprio muso a sangue, imporporato da un grido ferino: ”Il veleno del sangue nei giuochi del Reno! I tuoni degli obici sul marmo di Roma!” Dal cielo lacerato contro gli aculei delle baionette gocciolavano lacrime di stelle come farina in uno staccio e la pietà, schiacciata dalle suole, strillava: ”Ah, lasciatemi, lasciatemi, lasciatemi! …”

Vladimir MAJAKOVSFKIJ, 1914

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[...] siamo troppi. La guerra è un’operazione malthusiana. C’è un di troppo di qua e un di troppo di là che si premono. La guerra rimette in pari le partite. Fa il vuoto perché si respiri meglio. Lascia meno bocche intorno alla stessa tavola. E leva di torno un’infinità di uomini che vivevano perché erano nati; che mangiavano per vivere, che lavoravano per mangiare e maledicevano il lavoro senza il coraggio di rifiutar la vita [...].

Fra le tante migliaia di carogne abbracciate nella morte e non più diverse che nel colore dei panni, quanti saranno, non dico da piangere, ma da rammentare? Ci metterei la testa che non arrivino ai diti delle mani e dei piedi messi insieme [...]Giovanni PAPINI, Amiamo la guerra, in “Lacerba”, II, 20, 1914

È una vecchia lezione! La guerra è un fatto, come tanti altri in questo mondo; è enorme, ma è quello solo; accanto agli altri, che sono stati e che saranno: non vi aggiunge; non vi toglie nulla. Non cambia nulla, assolutamente, nel mondo. Neanche la letteratura: [...].

Sempre lo stesso ritornello: la guerra non cambia niente. Non migliora, non redime, non cancella: per sé sola. Non fa miracoli. Non paga i debiti, non lava i peccati. In questo mondo, che non conosce più la grazia.

Il cuore dura fatica ad ammetterlo. Vorremmo che quelli che hanno faticato; sofferto, resistito per una causa che è sempre santa, quando fa soffrire, uscissero dalla prova come quasi da un lavacro: più duri, tutti. E quelli che muoiono, almeno quelli, che fossero ingranditi, santificati: senza macchia e senza colpa.

E poi no. Né il sacrificio né la morte aggiungono nulla a una vita, a un’opera, a un’eredità [...]. Che cosa è che cambierà su questa terra stanca, dopo che avrà bevuto il sangue di tanta strage: quando i morti e i feriti, i torturati e gli abbandonati dormiranno insieme sotto le zolle, e l’erba sopra sarà tenera lucida nuova, piena di silenzio e di lusso al sole della primavera che è sempre la stessa? [...].

Renato SERRA, Esame di coscienza di un letterato, in “La Voce”, 30.4.1915

[...] Accesa è tuttavia l’immensa chiusa fornace, o gente nostra, o fratelli: e che accesa resti vuole il nostro Genio, e che il fuoco ansi e che il fuoco fatichi sinché tutto il metallo si strugga, sinché la colata sia pronta, sinché l’urto del ferro apra il varco al sangue rovente della resurrezione [...].

Gabriele D’ANNUNZIO, Sagra dei Mille (dal Discorso tenuto a Quarto il 5.5.1915)

“Guerra! Quale senso di purificazione, di liberazione, di immane speranza ci pervase allora![...]. Era la guerra di per se stessa a entusiasmare i poeti, la guerra quale calamità, quale necessità morale. Era l’inaudito, potente e passionale serrarsi della nazione nella volontà di una prova estrema, una volontà, una radicale risolutezza quale la storia dei popoli sino allora forse non aveva conosciuto. [...]. La vittoria della Germania sarà un paradosso, anzi un miracolo, una vittoria dell’anima sulla maggioranza. La fede in essa va contro la ragione. [...]. L’anima tedesca è troppo profonda perché la civilizzazione divenga per essa il concetto più sublime. La corruzione o il disordine dell’imborghesimento le sembrano un ridicolo orrore. [...].

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Non è la pace appunto l’elemento della corruzione civile, corruzione che le appare divertente e spregevole al tempo stesso?”.

Thomas MANN, Pensieri di guerra, novembre 1914

2. AMBITO SOCIO – ECONOMICO

ARGOMENTO: Le nuove responsabilità

DOCUMENTI

«Tanto la storiografia quanto la climatologia hanno tratto un grande impulso dall‟atterraggio sulla Luna del 1969. Fu allora, infatti, che la fragilità della terra divenne visibile. Da quel momento la protezione della natura e dell‟ambiente ha acquistato un‟importanza sempre maggiore, assumendo anzi il carattere di una vera e propria industria. Le associazioni e le istituzioni ambientaliste lavorano sulla base di campagne di sensibilizzazione che, quanto a professionalità, non sono seconde a quelle delle multinazionali. In particolare, a partire dagli anni novanta il timore del Riscaldamento globale ha rimpiazzato i precedenti, come quello per la Moria dei boschi o quello per il Buco nell’ozono. Ora, per la prima volta, alla sbarra non è più solo l‟industria, ma ogni consumatore finale. In pratica ogni abitante della Terra è colpevole: il boscimano sudafricano, che incendia la savana per cacciare o per guadagnare terreno coltivabile, e il fazendero argentino, i cui manzi producono metano, il coltivatore di riso a Bali e il banchiere cinese, che fa i suoi affari in uno studio dotato di aria condizionata.»

Wolfgang BEHRINGER, Storia culturale del clima, Bollati Boringhieri, Torino 2013 (prima ed. originale 2007)

«Crescita demografica e scelta coercitiva. Anche se le paure maltusiane di lungo periodo per la produzione alimentare sono infondate, o almeno premature, ci sono però buone ragioni per preoccuparsi, in generale, per il tasso di crescita della popolazione mondiale. Non si può dubitare che, nell‟ultimo secolo, questo tasso abbia notevolmente accelerato: la popolazione mondiale ha impiegato milioni di anni per raggiungere il primo miliardo, poi in 123 è arrivata al secondo, al terzo in 33, al quarto in 14, al quinto in 13, e secondo le proiezioni delle Nazioni Unite il sesto promette di arrivare in altri 11. Il numero degli abitanti del pianeta è cresciuto di 923 milioni solo nel decennio 1980-90, e questo aumento corrisponde quasi alla popolazione complessiva di tutto il mondo all‟epoca di Malthus. Quanto agli anni Novanta, al loro termine pare non abbiano registrato un‟espansione molto inferiore. Se un simile andamento proseguisse, la terra, sicuramente, sarebbe sovraffollata in modo spaventoso prima ancora della fine del ventunesimo secolo. Molti segni indicano in modo chiaro, tuttavia, che il tasso di crescita della popolazione mondiale sta cominciando a rallentare, per cui dobbiamo chiederci: si rafforzeranno le ragioni della frenata? E, in caso affermativo, a quale ritmo? E non meno importante è un‟altra domanda: è necessario un intervento pubblico per agevolare il rallentamento?» Amartya SEN, Lo sviluppo è libertà. Perché non c’è crescita senza democrazia, Mondadori, Milano 2012 (ed. originale 1999)

«L‟apprendistato della coesistenza con l‟altro, l‟escluso dalla costruzione della nostra tradizione, ci inizia a una coesistenza mondiale che corrisponde a una delle sfide della nostra epoca. Aprire uno spazio all‟altro, a un mondo differente dal nostro, all‟interno stesso della nostra propria tradizione, è il primo, e il più difficile, gesto multiculturale. Incontrare lo straniero fuori dalle nostre frontiere è relativamente facile, e soddisfa anche le nostre aspirazioni, finché possiamo rientrare da noi e appropriarci fra noi ciò che abbiamo così scoperto. Essere costretti a restringere e modificare questo «da noi», il nostro modo di essere «a casa», è molto più difficile, soprattutto senza che ciò provochi un‟infedeltà a noi stessi. […] Finché l‟altro non sarà riconosciuto e rispettato come ponte fra natura e cultura, com‟è, prima, il caso per l‟altro genere, ogni tentativo di mondializzazione democratica resterà un imperativo morale senza realizzazione concreta. Finché l‟universale non sarà considerato essere due, e l‟umanità un luogo di coesistenza culturalmente feconda fra due generi irriducibilmente differenti, sempre una cultura vorrà imporre il suo colore ed

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i suoi valori all‟altro, anche mediante la sua morale e la sua religione.» Luce IRIGARAY, Condividere il mondo, Bollati Boringhieri, Torino 2009 (ed. originale 2008)

«Ogni essere umano deve disporre di una “cittadinanza mondiale”. Nessuno deve essere più “apolide”. Ciascuno deve sentirsi a casa propria sulla terra. Chiunque deve avere il diritto di lasciare il proprio paese d‟origine e di essere accolto, almeno temporaneamente, in qualsiasi altro luogo. […] Reciprocamente, ogni essere umano ha dei doveri nei confronti degli altri essere umani, delle generazioni che verranno, delle altre specie viventi e del pianeta. L‟umanità ha in particolare il dovere di mostrare empatia verso le generazioni future e verso le altre specie necessarie alla sua sopravvivenza. Deve quindi considerare come suo dovere creare le condizioni perché le prossime generazioni e le altre specie possano esercitare i loro diritti. Deve disporre di un accesso a tutte le sue risorse e, in particolare, alla ricchezza accumulata.»

Jacques ATTALI, Domani, chi governerà il mondo?, Fazi Editore, Roma 2012 (ed. originale 2011)

3. AMBITO STORICO – POLITICO

ARGOMENTO: Il Mediterraneo: atlante geopolitico d’Europa e specchio di civiltà

DOCUMENTI

«I suoi confini non sono definiti né nello spazio né nel tempo. Non sappiamo come fare a determinarli e in che modo: sono irriducibili alla sovranità o alla storia, non sono né statali, né nazionali: somigliano al cerchio di gesso che continua a essere descritto e cancellato, che le onde e i venti, le imprese e le ispirazioni allargano o restringono. Lungo le coste di questo mare passava la via della seta, s’incrociavano le vie del sale e delle spezie, degli olii e dei profumi, dell’ambra e degli ornamenti, degli attrezzi e delle armi, della sapienza e della conoscenza, dell’arte e della scienza. Gli empori ellenici erano a un tempo mercati e ambasciate. Lungo le strade romane si diffondevano il potere e la civiltà. Dal territorio asiatico sono giunti i profeti e le religioni. Sul Mediterraneo è stata concepita l’Europa. È difficile scoprire ciò che ci spinge a provare a ricomporre continuamente il mosaico mediterraneo, a compilare tante volte il catalogo delle sue componenti, verificare il significato di ciascuna di esse e il valore dell’una nei confronti dell’altra: l’Europa, il Maghreb e il Levante; il giudaismo, il cristianesimo e l’islam; il Talmud, la Bibbia e il Corano; Gerusalemme, Atene e Roma; Alessandria, Costantinopoli, Venezia; la dialettica greca, l’arte e la democrazia; il diritto romano, il foro e la repubblica; la scienza araba; il Rinascimento in Italia, la Spagna delle varie epoche, celebri e atroci. Qui popoli e razze per secoli hanno continuato a mescolarsi, fondersi e contrapporsi gli uni agli altri, come forse in nessun’altra regione di questo pianeta. Si esagera evidenziando le loro convergenze e somiglianze, e trascurando invece i loro antagonismi e le differenze. Il Mediterraneo non è solo storia.»

Predrag MATVEJEVIĆ, Breviario mediterraneo, Garzanti, Milano 1991

«Nell’immaginario comune dei nostri tempi il Mediterraneo non evoca uno spazio offerto alla libera circolazione di uomini e merci, ma prende, piuttosto, il sopravvento una certa resistenza ad aprirsi verso l’esterno. Sembrano lontani i tempi in cui il cinema d’autore riusciva a metterci in sintonia con le lotte per la decolonizzazione del mondo islamico. Le defaillances della politica e le minacce più o meno reali al fondamentalismo religioso fanno crescere la diffidenza verso la richiesta di integrazione avanzata da chi viene a lavorare dalla riva sud del Mediterraneo. Spianate dal crescente flusso di merci che le attraversano ininterrottamente, le vie del mare possono celebrare i fasti del turismo di massa, ma non riescono a rendere più agevole e diretta la comunicazione di esperienze, di culture, di idee tra noi e gli altri abitanti dello stesso mare. Il Mediterraneo dei nuovi traffici per l’Oriente presenta una sua sfuggente ambiguità: è lo stesso mare attraversato dai

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malmessi trabiccoli destinati ad affondare nel canale di Sicilia. Un mare che, anziché unire, erige nuove barriere tra le nostra e le altre sponde. Forse è questa l’inquietudine che percepiamo nello scrutare gli orizzonti marini dei nostri giorni. Il sospetto che la fulgida rappresentazione dell’Italia al mare, disegnata dall’ostinata determinazione delle sue élites modernizzanti, non sia riuscita a eliminare del tutto il retaggio delle separazioni e delle paure che ci avevano allontanato dalle coste del nostro paese, ma anche che la difficoltà di “tenere” politicamente il largo non sia mai stata superata.»

Paolo FRASCANI, Il mare, Il Mulino, Bologna 2008

«I popoli del Maghreb sono stati i protagonisti degli avvenimenti storici del 2011. Più che in qualsiasi altra regione del mondo arabo, i paesi del Maghreb hanno intrapreso un lungo processo di cambiamenti e di riforme. L’esito positivo di questi processi di democratizzazione e di modernizzazione ha un’importanza capitale per l’Unione europea. Il Maghreb è una regione con grandissime potenzialità di sviluppo. Situato tra l’Africa subsahariana e l’Unione europea, da un lato, e ai confini del Mediterraneo orientale, dall’altro, ha il vantaggio di avere accessi sia sulle coste dell’Atlantico che su quelle del Mediterraneo e la possibilità di ospitare rotte di trasporti terrestri. Esso beneficia inoltre di notevoli risorse umane e naturali, nonché di legami culturali e linguistici comuni. Nonostante ciò, il Maghreb rimane una delle regioni meno integrate al mondo, con la conseguenza che le sue potenzialità di sviluppo sono rimaste spesso inespresse. […]

Dei vantaggi di una maggiore integrazione nel Maghreb non beneficerebbero soltanto i cittadini dei cinque paesi interessati, ma anche gli abitanti dei paesi vicini, compresi quelli dell’Unione europea. Per l’UE, lo sviluppo di una zona di stabilità e prosperità fondata sulla responsabilità democratica e lo Stato di diritto nel Maghreb è un obiettivo essenziale delle nostre relazioni bilaterali e per realizzare tale sviluppo un approccio regionale è imprescindibile. Entrambe le sponde del Mediterraneo hanno tutto da guadagnare da una situazione di maggiore stabilità, di maggiore integrazione dei mercati, di più stretti contatti interpersonali e di scambi intellettuali, economici e culturali più approfonditi.»

Sostenere il rafforzamento della cooperazione e dell’integrazione regionale nel Maghreb: Algeria, Libia, Mauritania, Marocco e Tunisia. Comunicazione congiunta della Commissione Europea e dell’Alto Rappresentante dell’UE per gli affari esteri e la politica di sicurezza – 17 dicembre 2012

4. AMBITO TECNICO SCIENTIFICO

ARGOMENTO: Lo sviluppo scientifico e tecnologico dell’elettronica e dell’informatica ha trasformato il mondo della comunicazione, che oggi è dominato dalla connettività. Questi rapidi e profondi mutamenti offrono vaste opportunità ma suscitano anche riflessioni critiche.

DOCUMENTI

«Con il telefonino è defunta una frase come “pronto, casa Heidegger, posso parlare con Martin?”. No, il messaggio raggiunge – tranne spiacevoli incidenti – lui, proprio lui; e lui, d’altra parte, può essere da qualunque parte. Abituati come siamo a trovare qualcuno, non riuscirci risulta particolarmente ansiogeno. La frase più minacciosa di tutte è “la persona chiamata non è al momento disponibile”. Reciprocamente, l’isolamento ontologico inizia nel momento in

cui scopriamo che “non c’è campo” e incominciamo a cercarlo affannosamente. Ci sentiamo soli, ma fino a non molti anni fa era sempre così, perché eravamo sempre senza campo, e non è solo questione di parlare.»

Maurizio FERRARIS, Dove sei? Ontologia del telefonino, Bompiani, Milano 2005

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«La nostra è una società altamente “permeabile”, oltre che “liquida”, per usare la nota categoria introdotta da Bauman. Permeabile perché l’uso (e talvolta l’abuso) dei nuovi strumenti di comunicazione travalica i confini delle sfere di vita, li penetra rendendoli più labili. È sufficiente osservare alcuni modi di agire quotidiani per rendersi conto di quanto sia sempre più difficile separare i momenti e gli ambiti della vita. L’uso del cellulare anche quando si è a tavola con ospiti o in famiglia. Conversare ad alta voce al telefono quando si è in luoghi pubblici, sul treno o in metropolitana. Inviare messaggi o telefonare (magari senza vivavoce), anche se si è alla guida. L’elenco potrebbe continuare e con episodi più o meno sgradevoli che giungono alla maleducazione. Così, la sfera del lavoro si confonde con quella della vita familiare, perché possiamo essere reperibili da mail e messaggi anche nei weekend o durante le ferie. L’ambito lavorativo, a sua volta, si può confondere con quello delle relazioni personali grazie ai social network. Tutto ciò indica come gli spazi della nostra vita siano permeati dalla dimensione della comunicazione e dall’utilizzo delle nuove tecnologie.»

Daniele MARINI, Con smartphone e social è amore (ma dopo i 60 anni), “La Stampa” del 9/2/2015.

TIPOLOGIA C TEMA DI ARGOMENTO STORICO

“Signor Rettore, la dittatura fascista ha soppresso ormai completamente, nel nostro paese, quelle condizioni di libertà, mancando le quali l’insegnamento universitario della Storia – quale io lo intendo – perde ogni dignità, perché deve cessare di essere strumento di libera educazione civile e ridursi a servile adulazione del partito dominante, oppure a mere esercitazioni erudite, estranee alla coscienza morale del maestro e degli alunni. Sono costretto perciò a dividermi dai miei giovani e dai miei colleghi, con dolore profondo, ma con la coscienza sicura di compiere un dovere di lealtà verso di essi, prima che di coerenza e di rispetto verso me stesso.Ritornerò a servire il mio paese nella scuola, quando avremo riacquistato un governo civile. Pregandola di comunicare a chi di ragione questa mia lettera di dimissioni, sono con perfetta osservanza di lei obbl.mo”

Questa lettera fu indirizzata da Gaetano Salvemini al rettore dell’Università di Firenze, presso cui insegnava. Essa contiene non solo una condanna dei confronti della dittatura fascista, ma anche una precisa visione del ruolo e della funzione del docente. Discuti valore, problemi e sfide dell’insegnamento della storia.

TIPOLOGIA D TEMA DI ORDINE GENERALE

“Nel futuro ognuno sarà famoso al mondo per quindi minuti”. Il candidato, prendeno spunto da questa “previsione” di Andy Warhol, analissi il valore assegnato alla “fama” (effimera o meno) nella società odierna e rifletta sul concetto di “fama” proposto dall’industria televisiva (Reality e Talent Show) o diffuso dai social media (Twitter, Facebook, Youtube, Weblog, ecc...)

Durata della prova : sei ore. E’ consentito l’uso del dizionario.

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SIMULAZIONE 1 PROVA 27 APRILE 2017

TIPOLOGIA A - ANALISI DEL TESTO

TIPOLOGIA A ANALISI DEL TESTO

Giuseppe Ungaretti, I fiumi

Mi tengo a quest'albero mutilato abbandonato in questa dolina (1) che ha il languore di un circo prima o dopo lo spettacolo e guardo il passaggio quieto delle nuvole sulla luna Stamani mi sono disteso in un'urna d'acqua e come una reliquia ho riposato L'Isonzo scorrendo mi levigava come un suo sasso Ho tirato su le mie quattr'ossa e me ne sono andato come un acrobata sull'acqua Mi sono accoccolato vicino ai miei panni sudici di guerra e come un beduino mi sono chinato a ricevere il sole Questo è l'Isonzo e qui meglio mi sono riconosciuto una docile fibra dell'universo Il mio supplizio è quando non mi credo in armonia Ma quelle occulte mani che m'intridono mi regalano la rara

felicità Ho ripassato le epoche della mia vita Questi sono i miei fiumi Questo è il Serchio (2) al quale hanno attinto duemil'anni forse di gente mia campagnola e mio padre e mia madre Questo è il Nilo che mi ha visto nascere e crescere e ardere d'inconsapevolezza nelle estese pianure Questa è la Senna e in quel suo torbido mi sono rimescolato e mi sono conosciuto Questi sono i miei fiumi contati nell'Isonzo Questa è la mia nostalgia che in ognuno mi traspare ora ch'è notte che la mia vita mi pare una corolla di tenebre

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(1) dolina: concavità del terreno (formata dall'azione dell'acqua piovana) tipica del Carso. (2) Serchio: fiume della Lucchesia, terra di origine della famiglia di Ungaretti.

Giuseppe Ungaretti (1888-1970), di famiglia toscana, nato ad Alessandria d'Egitto, visse in gioventù a Parigi. Durante la prima Guerra Mondiale combatté sul fronte italiano e proprio mentre era al fronte compose molte poesie della raccolta L'allegria (pubblicata in più edizioni, a partire dal 1919). Anche questa poesia è stata scritta mentre il poeta era al fronte, nella zona del Carso, sulle rive dell'Isonzo, il fiume che è stato una importante zona di guerra e il cui paesaggio è rimasto "mutilato". Il poeta-soldato Ungaretti si immerge in questo fiume, per cercare ristoro e passa in rassegna i fiumi che hanno segnato le tappe della sua vita.

1. Parafrasi e comprensione complessiva.

Dopo aver fatto la parafrasi di questa poesia, riassumi brevemente il contenuto dei tre tempi in cui essa si articola (vv. 1-26), (vv. 27-41), (vv. 42-69). 2. Analisi e commento del testo.

2.1 Che cosa rappresenta ciascun fiume nella vita del poeta? 2.2 Spiega il significato dei versi 9-12 "Stamani mi sono disteso / in un'urna d'acqua / e come una reliquia / ho riposato", individuando anche in altre espressioni del testo gli elementi di sacralità presenti nella lirica. 2.3 Quale significato simbolico assume l'acqua che accompagna il viaggio del poeta alla scoperta di sé e al recupero del passato attraverso la memoria? 2.4 Per quali ragioni il poeta definisce questa lirica la propria "carta d'identità" contenente i "segni" che gli permettono di riconoscersi? 2.5 Ungaretti, come altri poeti del tempo, avverte la necessità di trovare nuovi mezzi espressivi, diversi da quelli tradizionali e più adatti a rappresentare la fragilità e la precarietà della condizione umana. Spiega in che cosa consiste la cosiddetta rivoluzione metrica attuata dal poeta in questa prima fase della sua sperimentazione formale, indicandone anche qualche esempio in questa lirica.

3. Approfondimenti. Il tema del viaggio, spesso metaforico, è un motivo ricorrente nella letteratura simbolista e decadente. Conosci altre poesie di altri autori che trattano questo tema?

TIPOLOGIA B CONSEGNE Sviluppa l’argomento scelto o in forma di «saggio breve» o di «articolo di giornale», utilizzando, in tutto o in parte, e nei modi che ritieni opportuni, i documenti e i dati forniti. Se scegli la forma del «saggio breve» argomenta la tua trattazione, anche con opportuni riferimenti alle tue conoscenze ed esperienze di studio. Premetti al saggio un titolo coerente e, se vuoi, suddividilo in paragrafi. Se scegli la forma dell’«articolo di giornale», indica il titolo dell’articolo e il tipo di giornale sul quale pensi che l’articolo debba essere pubblicato. Per entrambe le forme di scrittura non superare cinque colonne di metà di foglio protocollo. 1. AMBITO ARTISTICO - LETTERARIO ARGOMENTO: Il rapporto padre-figlio nelle arti e nella letteratura del Novecento. DOCUMENTI Mio padre è stato per me “l’assassino” Mio padre è stato per me “l’assassino”, fino ai vent’anni che l’ho conosciuto. Allora ho visto ch’egli era un bambino, e che il dono ch’io ho da lui l’ho avuto. Aveva in volto il mio sguardo azzurrino, un sorriso, in miseria, dolce e astuto. Andò sempre pel mondo pellegrino; più d’una donna l’ha amato e pasciuto. Egli era gaio e leggero; mia madre tutti sentiva della vita i pesi.

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Di mano ei gli sfuggì come un pallone. “Non somigliare - ammoniva - a tuo padre”. Ed io più tardi in me stesso lo intesi: eran due razze in antica tenzone. Umberto Saba, Il canzoniere sezione Autobiografia, Einaudi, Torino 1978

«Dei primi anni ricordo bene solo un episodio. Forse anche tu lo ricordi. Una notte piagnucolavo incessantemente per avere dell’acqua, certo non a causa della sete, ma in parte probabilmente per infastidire, in parte per divertirmi.Visto che alcune pesanti minacce non erano servite, mi sollevasti dal letto, mi portasti sul ballatoio e mi lasciasti là per un poco da solo, davanti alla porta chiusa, in camiciola. Non voglio dire che non fosse giusto, forse quella volta non c’era davvero altro mezzo per ristabilire la pace notturna, voglio soltanto descrivere i tuoi metodi educativi e l’effetto che ebbero su di me. Quella punizione mi fece sì tornare obbediente, ma ne riportai un danno interiore. L’assurda insistenza nel chiedere acqua, che trovavo tanto ovvia, e lo spavento smisurato nell’essere chiuso fuori, non sono mai riuscito a porli nella giusta relazione. Ancora dopo anni mi impauriva la tormentosa fantasia che l’uomo gigantesco, mio padre, l’ultima istanza, potesse arrivare nella notte senza motivo e portarmi dal letto sul ballatoio, e che dunque io ero per lui una totale nullità.»

Franz KAFKA, Lettera al padre, traduzione di C. GROFF, Feltrinelli, Milano 2013 «Pietro, gracile e sovente malato, aveva sempre fatto a Domenico un senso d’avversione: ora lo considerava, magro e pallido, inutile agli interessi; come un idiota qualunque! Toccava il suo collo esile, con un dito sopra le venature troppo visibili e lisce; e Pietro abbassava gli occhi, credendo di dovergliene chiedere perdono come di una colpa. Ma questa docilità, che sfuggiva alla sua violenza, irritava di più

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Domenico. E gli veniva voglia di canzonarlo. […] Pietro stava zitto e dimesso; ma non gli obbediva. Si tratteneva meno che gli fosse possibile in casa; e, quando per la scuola aveva bisogno di soldi, aspettava che ci fosse qualche avventore di quelli più ragguardevoli; dinanzi al quale Domenico non diceva di no. Aveva trovato modo di resistere, subendo tutto senza mai fiatare. E la scuola allora gli parve più che altro un pretesto, per star lontano dalla trattoria. Trovando negli occhi del padre un’ostilità ironica, non si provava né meno a chiedergli un poco d’affetto. Ma come avrebbe potuto sottrarsi a lui? Bastava uno sguardo meno impaurito, perché gli mettesse un pugno su la faccia, un pugno capace d’alzare un barile. E siccome alcune volte Pietro sorrideva tremando e diceva: - Ma io sarò forte quanto te!- Domenico gli gridava con una voce, che nessun altro aveva: - Tu?- Pietro, piegando la testa, allontanava pian piano quel pugno, con ribrezzo ed ammirazione.»

Federigo TOZZI, Con gli occhi chiusi, BUR Bibl. Univ., Rizzoli, Milano 1986

2. AMBITO SOCIO - ECONOMICO ARGOMENTO: Tecnologia digitale e impatto sui lavoratori: opportunità o minaccia? DOCUMENTI «Il dibattito sull’impatto che la tecnologia esercita sul lavoro, l’occupazione e i salari è antico quanto la stessa era industriale. […] ogni nuovo avanzamento tecnologico ha scatenato il timore di una possibile sostituzione in massa della forza lavoro. Un fronte vede schierati quanti ritengono che le nuove tecnologie rimpiazzeranno con ogni probabilità i lavoratori. […] Di recente, molti hanno sostenuto che il rapido progresso delle tecnologie digitali potrebbe lasciare per strada molti lavoratori – e questo è certamente vero. Sull’altro fronte ci sono coloro che non vedono pericoli per i lavoratori. La storia è dalla loro parte: i salari reali e il numero dei posti di lavoro hanno conosciuto un aumento relativamente costante in tutto il mondo industrializzato sin dalla metà dell’Ottocento, anche a fronte di uno sviluppo tecnologico senza precedenti. […] Nel 1983 l’economista premio Nobel Wassily Leontief rese il dibattito più popolare e pepato introducendo un confronto tra gli esseri umani e i cavalli. Per molti decenni, l’impiego dei cavalli era sembrato resistere ai cambiamenti tecnologici. Perfino quando il telegrafo aveva soppiantato il Pony Express, la popolazione equina degli Stati Uniti aveva continuato a crescere, aumentando di sei volte tra il 1840 e il 1900, sino a superare i 21 milioni tra cavalli e muli. Gli animali erano fondamentali non soltanto nelle fattorie ma anche nei centri urbani in rapido sviluppo, dove trasportavano merci e persone trainando vetture di piazza e omnibus. Poi, però, con l’avvento e la diffusione del motore a combustione interna, la tendenza subì una brusca inversione. Quando i motori furono applicati alle automobili in città e ai trattori in campagna i cavalli divennero in larga misura irrilevanti. […] E’ possibile una svolta simile per la forza umana? I veicoli autonomi, i chioschi self service, i robot da magazzino e i super computer sono i segni premonitori di un’ondata di progresso tecnologico che alla fine spazzerà via gli esseri umani dalla scena economica? […] A meno che, ovviamente, non ci rifiutiamo di farci servire esclusivamente da robot e intelligenze artificiali. È questa la barriera più solida contro un’economia totalmente automatizzata e il motivo più valido per cui la forza lavoro umana non scomparirà in un prossimo futuro. Noi siamo una specie profondamente sociale, e il desiderio di contatti umani si riflette sulla nostra vita economica. […] I clienti abituali di un certo bar o ristorante vi si recano non soltanto per il cibo e le bevande ma anche per l’ospitalità offerta. Allenatori e trainer forniscono una motivazione che è impossibile trovare nei libri o nei video di esercizi. I buoni insegnanti trasmettono agli studenti l’ispirazione per continuare ad apprendere, psicologi e terapeuti stringono con i pazienti legami che li aiutano a guarire. […] Gli esseri umani hanno bisogni economici che possono essere soddisfatti soltanto da altri esseri umani, e ciò rende meno probabile che facciamo la fine dei cavalli.»

E. BRYNJOLFSSON e A. MCAFEE “Macchine e lavoro: perché l’uomo vincerà sui cavalli”, da Rivista “Aspenia n. 71/2015”

«Di fronte all’inarrestabile ascesa della quarta rivoluzione industriale (informatica più intelligenza artificiale) economisti e analisti finanziari […] hanno tentato di accreditare la tesi che, magari non subito ma almeno a lungo termine, tutti abbiamo da guadagnare dall’invasione dei robot in fabbriche e uffici. […] A Davos si è calcolato che, entro il 2020 nelle quindici maggiori economie mondiali l’automazione taglierà 5 milioni di posti di lavoro. […] si salva un posto di lavoro su tre. Appunto. Quale? Di fronte allo tsunami al rallentatore che sta investendo la società, nessuno è in grado di dire come ne usciremo. Al massimo, gli economisti assicurano

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che, come in passato, ci inventeremo nuovi lavori che oggi non immaginiamo. Ma qualche traccia più ampia, sul futuro, esiste. E consente di dire, in due parole, che se vostro figlio non ha la stoffa dell’amministratore delegato, è bene che si convinca a fare il giardiniere. La distinzione fondamentale, infatti, non è fra lavori qualificati e ben pagati e quelli che non lo sono, ma fra lavori di routine (in cui i compiti sono standardizzabili e ripetibili) e quelli che non lo sono. […] i lavori non di routine – manuali o intellettuali – sono raddoppiati: […] i lavori più impermeabili all’invasione di robot e software sono quelli legati alla professione medica, ma anche alla scuola o più direttamente creativi, come designer e coreografi. […] Il più impervio alla quarta rivoluzione industriale risulta però essere il “terapista ricreativo”, che non si fa fatica a immaginare come maestro di tango.»

Maurizio RICCI, La Repubblica, 9 febbraio 2016. 3. AMBITO STORICO - POLITICO ARGOMENTO: Il valore del paesaggio. DOCUMENTI «[…] il paesaggio italiano non è solo natura. Esso è stato modellato nel corso dei secoli da una forte presenza umana. È un paesaggio intriso di storia e rappresentato dagli scrittori e dai pittori italiani e stranieri e, a sua volta, si è modellato con il tempo sulle poesie, i quadri e gli affreschi. In Italia, una sensibilità diversa e complementare si è quindi immediatamente aggiunta all’ispirazione naturalista. Essa ha assimilato il paesaggio alle opere d’arte sfruttando le categorie concettuali e descrittive della «veduta» che si può applicare tanto a un quadro o a un angolo di paesaggio come lo si può osservare da una finestra (in direzione della campagna) o da una collina (in direzione della città). […] l’articolo 9 della Costituzione italiana (1) è la sintesi di un processo secolare che ha due caratteristiche principali: la priorità dell’interesse pubblico sulla proprietà privata e lo stretto legame tra tutela del patrimonio culturale e la tutela del paesaggio.»

Salvatore SETTIS, Perché gli italiani sono diventati nemici dell’arte, ne “Il giornale dell’Arte”, n. 324/2012

(1) (Art. 9 Costituzione italiana) - La Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica. Tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione. «Nei contesti paesaggistici tutto è, invece, solido e stabile, frutto dell'instancabile sovrapporsi di azioni umane, innumerabili quanto irriconoscibili, ritocchi infiniti a un medesimo quadro, di cui l’iconografia principale si preserva, per cui tutto muta nell’infinitesimo e al tempo stesso poco cambia nell’ampio insieme, ed è il durare di questa nostra conchiglia che racconta la nostra qualità di popolo, in una sintesi suprema di memoria visibile, ordinatamente disposta. Sì, i paesaggi non sono ammassi informi né somme di entità, ma ordini complessi, generalmente involontari a livello generale, spontanei e autoregolati, dove milioni di attività si sono fuse in un tutto armonioso. E’ un’armonia e una bellezza questa di tipo poco noto, antropologico e storico più che meramente estetico o meramente scientifico,a cui non siamo stati adeguatamente educati. […] Capiamo allora perché le Costituzioni che si sono occupate di questi temi, da quella di Weimar alla nostra, hanno distinto tra monumenti naturali, storici e artistici, […] e il paesaggio […], dove natura, storia e arte si compongono stabilmente […]. E se in questa riscoperta dell’Italia, da parte nostra e del globo, stesse una possibilità importante di sviluppo culturale, civile ed economico del nostro paese in questo tempo di crisi?».

Dal discorso del Presidente FAI Andrea CARANDINI al XVII Convegno Naz. Delegati FAI- Trieste 12 aprile 2013; (http://www.fondoambiente.it/Dal-Presidente/Index.aspx?q=convegno-di-trieste-discorso-

di-andrea-carandini)

«Il paesaggio italiano rappresenta l’Italia tutta, nella sua complessità e bellezza e lascia emergere l’intreccio tra una grande natura e una grande storia, un patrimonio da difendere e ancora, in gran parte, da valorizzare. La sacralità del valore del paesaggio […] è un caposaldo normativo, etico, sociale e politico da difendere e tutelare prima e sopra qualunque formula di sviluppo che, se è avulsa da questi principi, può risultare invasiva, rischiando di compromettere non solo la bellezza, ma anche la funzionalità presente e futura. Turismo compreso.»

Dall’intervento di Vittorio SGARBI alla manifestazione per la commemorazione del 150° anniversario dell’Unità d’Italia a Palermo-12 maggio 2010- riportato su “La Sicilia” di Giorgio PETTA del 13 maggio

2010 «Tutti, è vero, abbiamo piacere di stare in un ambiente pulito, bello, sereno, attorniati dalle soddisfazioni scaturenti in buona sostanza da un corretto esercizio della cultura. Vedere un bel quadro, aggirarsi in

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un’area archeologica ordinata e chiaramente comprensibile, viaggiare attraverso i paesaggi meravigliosi della nostra Italia, tenere lontani gli orrori delle urbanizzazioni periferiche, delle speculazioni edilizie, della incoscienza criminale di chi inquina,massacra, offende, opprime l’ambiente naturale e urbanistico.»

Claudio STRINATI- La retorica che avvelena la Storia (e gli storici) dell’arte- da l’Huffington Post del 06.01.2014

(http://www.huffingtonpost.it/claudio-strinati/la-retorica-che-avvelena-storia-e-gli-storici dellarte_b_4545578.html)

4. AMBITO TECNICO - SCIENTIFICO ARGOMENTO: Intelligenza artificiale e coscienza. DOCUMENTI «Le ricerche nell’àmbito dell’Intelligenza artificiale ebbero inizio solo negli Anni Cinquanta, incentivate dall’invenzione dei moderni calcolatori; questo ispirò un’ondata di nuove idee su come le macchine potrebbero fare ciò che in precedenza aveva fatto solo la mente. La gente per lo più crede ancora che nessuna macchina potrà mai avere coscienza o provare ambizione o gelosia, possedere il senso dell’umorismo o avere qualunque altra esperienza mentale. È vero che siamo ancora ben lontani dal saper costruire macchine che facciano tutte le cose che fanno gli uomini, ma ciò significa solo che abbiamo bisogno di teorie migliori sul funzionamento del pensiero. [...] Quando la gente si domanda: “Potrà mai essere cosciente una macchina?” sono spesso tentato di rispondere con un’altra domanda: “Potrà mai essere cosciente una persona?”. Per me questa è una risposta seria, perché a mio giudizio noi siamo assai poco attrezzati per comprendere noi stessi. L’evoluzione aveva già vincolato l’architettura del nostro cervello molto tempo prima che cominciassimo a cercare di comprendere come funzioniamo. Tuttavia noi siamo liberi di progettare le nostre nuove macchine come vogliamo e di dotarle di metodi migliori per conservare ed esaminare le registrazioni delle loro attività, e ciò comporta che le macchine sono potenzialmente suscettibili di avere molta più coscienza di noi. Certo non basterebbe fornire alle macchine queste informazioni per metterle automaticamente in grado di incentivare il loro sviluppo, e fino a quando non riusciremo a progettare macchine più sensate queste conoscenze potrebbero aiutarle soltanto a scoprire più modi di sbagliare: più sarà loro facile cambiare se stesse, più sarà loro facile rovinarsi - fino a quando non impareranno ad addestrare se stesse. Per fortuna possiamo lasciare questo problema ai progettisti del futuro, i quali certo non costruiranno cose del genere senza aver scoperto buoni motivi per farlo.»

Marvin MINSKY, La società della mente, Adelphi Edizioni, Milano 1989 «Gli assistenti virtuali sono il frutto di una combinazione tra esseri umani e algoritmi. Prendono appuntamenti e scrivono email stranianti, ma sempre più verosimili. Tutto è cominciato con un normale scambio di email con l’amministratore delegato di un’azienda. Quando mi ha messo in contatto con la sua assistente per prendere un appuntamento, però, la cosa ha preso una strana piega. Le email dell’assistente erano perfette: tutte scritte con uno stile disinvolto, ben formattate e spedite al momento giusto. Ma erano anche un po’ stranianti. ‘Salve Nellie, non c’è problema! Purtroppo domani Swift non è disponibile. Possiamo fissare un appuntamento in uno di questi giorni? Martedì (10 nov) alle 3pm EST Martedì (10 nov) alle 4.30pm EST Aspetto notizie Cordiali saluti, Clara’. Ho fissato il testo per qualche minuto prima di capire che era stato scritto da un bot. Anzi, da una bot. È arrivata, mi sono detta guardando l’email, ed è bravissima. Ho chiesto a Dennis Mortensen, il proprietario della X.ai, una delle prime aziende specializzate nelle email spedite da assistenti digitali, come era stata ideata quella bot. ‘Visto che parla del bot al femminile abbiamo quasi raggiunto il nostro obiettivo’ mi ha risposto. ‘Già pensa a lei come a un essere umano pur sapendo che è una macchina’.»

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Nellie BOWLES, Cordiali saluti dal mio assistente virtuale - “THE GUARDIAN” - “INTERNAZIONALE” 22.01.2016

TIPOLOGIA C - TEMA DI ARGOMENTO STORICO Le leggi razziali del ‘38 «Con l’espressione “leggi razziali” si fa riferimento a uno specifico episodio nella storia dell’Italia contemporanea: l’insieme di norme e provvedimenti legislativi emanati sotto il regime fascista nel corso del 1938 al fine di discriminare gli ebrei. Allo stesso tempo essa sta anche a indicare un altro fenomeno: l’affiorare non improvviso, né solo circostanziale, di tendenze razziste e antisemite radicate nel Paese e la loro acquisita visibilità pubblica alla vigilia della seconda guerra mondiale.» Paola DI CORI, Le leggi razziali, in I luoghi della memoria (a cura di Mario Isnenghi), Editori Laterza, Bari 1996 Per lo svolgimento del tuo elaborato potrà risultare utile fare riferimento ad alcuni tra i seguenti argomenti: il contesto storico in cui vennero emanate le “leggi razziali”;

le misure discriminatorie previste in queste leggi;

i concetti di “identità”, di “razza”, di “appartenenza a una confessione religiosa”;

le origini storiche dello stereotipo antisemita;

il modo in cui queste “leggi razziali” furono applicate;

le eventuali fonti storiche, letterarie e/o cinematografiche che conosci. Potrai, infine, concludere il tuo elaborato con riflessioni e argomentazioni personali

TIPOLOGIA D - TEMA DI ORDINE GENERALE «Essere pessimisti è più saggio: si dimenticano le delusioni e non si viene ridicolizzati davanti a tutti. Perciò presso le persone sagge l’ottimismo è bandito. L’essenza dell’ottimista non è guardare al di là della situazione presente, ma è una forza vitale, la forza di sperare quando gli altri si rassegnano, la forza di tenere alta la testa quando sembra che tutto fallisca, la forza di sopportare gli insuccessi, una forza che non lascia mai il futuro agli avversari, ma lo rivendica per sé. Esiste certamente anche un ottimismo stupido, vile, che deve essere bandito. Ma nessuno deve disprezzare l’ottimismo inteso come volontà di futuro, anche quando dovesse condurre cento volte all’errore; perché esso è la salute della vita, che non deve essere compromessa da chi è malato.» Dietrich BONHOEFFER, Resistenza e resa. Lettere e scritti dal carcere, Edizioni Paoline, Milano 1988 Il candidato rifletta sulla citazione tratta da un testo di Bonhoeffer e, sulla base delle sue conoscenze e dei suoi studi sul mondo contemporaneo, esprima le sue considerazioni su un duplice modo di guardare al futuro, quello che privilegia una visione apocalittica e negativa – distruzioni ambientali, crescita demografica incontrollata, espansione dei conflitti e altro – e quello che, facendo leva sull’etica della responsabilità e dell’impegno, sceglie di credere e operare per contribuire a cambiare e migliorare la realtà. ___________________________ Durata massima della prova: 6 ore. È consentito l’uso del dizionario italiano. È consentito l’uso del dizionario bilingue (italiano-lingua del paese di provenienza) per i candidati di madrelingua non italiana. Non è consentito lasciare l’Istituto prima che siano trascorse 3 ore dalla dettatura del tema.

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SIMULAZIONE SECONDA PROVA DELL’ESAME DI STATO

VERIFICA DI IGIENE DATA: 02-03-2017 CLASSE: V SSS NOME: VOTO:

Il candidato svolga la prima parte della prova e 2 tra i quesiti proposti nella seconda parte PRIMA PARTE Il signor Giovanni ha 66 anni, vive con la moglie Anna coetanea, in una zona rurale lontana dal centro abitato. L’ abitazione in cui vivono è un antico casale, privo di ascensore. Da alcuni anni entrambi i figli sono andati a vivere a Londra, dove lavorano. Giovanni ha svolto, fin dalla giovane età, l’attività di agricoltore, ora è in pensione da un anno. Ama andare a caccia , a pesca e coordina l’attività di un club. Giovanni ha sempre goduto di buona salute ma ultimamente ha notato uno strano tremore alla mano destra a riposo, si sente sempre molto affaticato, i suoi movimenti sono lenti e talvolta manifesta difficoltà a iniziarli. A causa di questi problemi motori un giorno, andando a pesca, inciampa e si rompe il femore. Viene ricoverato ma alla dimissione dall’ospedale Giovanni e Anna si trovano in difficoltà. Il candidato in base alle sue conoscenze ipotizzi la patologia di cui soffre Giovanni descrivendone i sintomi e il decorso ed elabori un progetto di intervento rivolto all’utente. SECONDA PARTE 1 Quale funzione svolge e quali figure professionali compongono l’ Unità di Valutazione Geriatrica ? 2 Quali sono le figure professionali coinvolte in un progetto riabilitativo di tipo motorio, quale tipo di formazione hanno e quali competenze? 3 Quali sono i punti principali necessari per elaborare un progetto? 4 Quali sono i servizi prestati a soggetti con disabilità?

CLASSE V^SSA

NOME: VOTO:

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TEMA DI IGIENE E CULTURA MEDICO SANITARIA Simulazione seconda prova 8 aprile 2017

Il candidato svolga la prima parte della prova e risponda a 2 tra i quesiti proposti nella seconda parte. PRIMA PARTE Lisa, ormai quarantenne, rimane incinta e su indicazione del medico si sottopone a tutti i testi consigliati alla sua età; le analisi rilevano con certezza la presenza di trisomia 21 nelle cellule embrionali. Lisa decide, in accordo con il marito, di portare avanti la gravidanza: Nasce Matteo. I coniugi consultano il medico per avere informazioni e consigli sul bambino Down, per sviluppare al massimo le potenzialità di Matteo e i risultati non si fanno attendere. I coniugi non considerano il figlio malato ma portatore di una condizione genetica che comporta maggiori difficoltà nel raggiungimento dell’autonomia rispetto agli altri bambini. Sono consapevoli che Matteo è un essere irrripetibile col suo carattere, le sue preferenze, le sue simpatie, I suoi sentimenti e che, per superare i problemi legati alla condizione genetica del figlio, ci vuole amore, libertà dei pregiudizi e dalla tentazione di protezione. I genitori annotano su un diario le conquiste di Matteo, sono orgogliosi del loro figlio, Il quale contraccambia con tanta dolcezza e amore. Sulla base delle sue conoscenze di cultura medico sanitaria il candidato dimostri: - di saper definire la patologia e l’eziologia della sindrome di Down - di saper descrivere le caratteristiche psicosomatiche del bambino Down - di saper individuare quali sono i principali metodi di diagnosi della sindrome di Down • di saper indicare le principali disabilità del bambino Down

individui infine i principali problemi e gli interventi sanitari e socio educativi a supporto del bambino e socio-assistenziali a supporto della famiglia

SECONDA PARTE

• Spiegare cosa si intende per PEI • Illustra la prevenzione gravidanza, con particolare riferimento alle malattie

genetiche • Spiega cosa si intende per terapia occupazionale

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ISIS “B.VARCHI”-ISTITUTO MAGIOTTI

SCHEDA DI VALUTAZIONE SIMULAZIONE TERZA PROVA

CLASSE 5 SERVIZI SOCIO-SANITARI

7 marzo 2017 ALUNNO ________________________________________________

Cognome e nome DISCIPLINE COINVOLTE:

INGLESE

PSICOLOGIA GENERALE ED APPLICATA

MATEMATICA

DIRITTO E LEGISLAZIONE SANITARIA

TIPOLOGIA B: 10 QUESITI A RISPOSTA APERTA TEMPO A DISPOSIZIONE: 150 MINUTI

ISTRUZIONI:

� Scrivere il proprio nome e cognomen su ognuna della 4 prove.

� Per ogni risposta rispettare il massimo numero di righe, fatta eccezione per matematica

in cui non è indicato.

� Leggere con attenzione i quesiti.

� Il tempo massimo per portare a termine la prova è 150 minuti.

� Non è possibile consultare appunti, libri o qualsiasi altro materiale.

� Non è consentito consegnare la prova scritta a matita.

� E’ vietato l’uso di correttori di qualsiasi tipo.

� E’ consentito l’uso del dizionario bilingue e della lingua italiana.

� E’ consentito l’uso della calcolatrice scientifica non programmabile.

� Il punteggio massimo è 15 punti, se la media dovesse non risultare un numero intero, il

punteggio sarà arrotondato per eccesso all’intero successivo per valori decimali ≥ 0,5.

Materia N. quesiti Voto/15

INGLESE 2 PSICOLOGIA GENERALE ED APPLICATA 3 DIRITTO E LEGISLAZIONE SOCIO SANITARIA 3 MATEMATICA 2

Media

Voto __________/15

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MATEMATICA

07 MARZO 2017

NOME:…………….…..………… COGNOME:……..….…….…………

1) Indicate con x le centinaia di pezzi prodotti e venduti da un’azienda la cui

capacità produttiva è tale che 114 ≤≤ x , determinare l’area di profitto, di

perdita e il punto di equilibrio sapendo che l’utile è dato da:

xx

xxxU

6

89)(

2

2

+−+−=

2) Rappresentare sul piano cartesiano la zona delimitata dalla parabola

1282 +−= xxy , dall’asse x e dalle rette x=0 e x=2 e determinarne l’area.

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SIMULAZIONE DELLA TERZA PROVA DI LINGUA INGLESE CLASSE V SSS

DATA, 07 Marzo 2017 Prof.ssa Francesca Migliazzo Name:………………………………………..

Discounted Tours for Senior Travellers!! Many people dream of travelling after they retire, and All Japan Tours are eager to help make those dreams happen.

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……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… 2. Explain the importance of social activities for the elderly.

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SIMULAZIONE Terza Prova Scritta Esami di Stato

Disciplina: PSICOLOGIA GENERALE ED APPLICATA

Tipologia B

1. Illustra l’importanza delle teorie della comunicazione e indicane alcuni approcci significativi.

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2. Spiega in cosa consiste l’osservazione sistematica e a cosa serve.

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Alunno……………………………... Classe Quinta ..….. data ……………………………

3. Indica quali possono essere i rischi che corre l’operatore socio-sanitario.

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CLASSE V^ SSA - SIMULAZIONE TERZA PROVA - 07/03/2017

DIRITTO E LEGISLAZIONE SOCIO-SANITARIA

1)SPIEGA QUALI SONO I REQUISITI PER DIVENTARE SOCIO IN UNA COOPERATIVA SOCIALE.

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2)DEFINISCI IN GENERALE IL PRINCIPIO DÌ SUSSIDIARIETA’.

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3)COME AVVIENE LA COSTITUZIONE DELLA COOPERATIVA SOCIALE.

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ISIS “B.VARCHI”-ISTITUTO MAGIOTTI

SCHEDA DI VALUTAZIONE SIMULAZIONE TERZA PROVA

CLASSE 5 SERVIZI SOCIO-SANITARI

5 aprile 2017 ALUNNO ________________________________________________

Cognome e nome DISCIPLINE COINVOLTE:

PSICOLOGIA GENERALE ED APPLICATA

FRANCESE

INGLESE

TECNICA AMMINISTRATIVA ED ECONOMIA SOCIALE

TIPOLOGIA B: 10 QUESITI A RISPOSTA APERTA TEMPO A DISPOSIZIONE: 150 MINUTI

ISTRUZIONI:

� Scrivere il proprio nome e cognomen su ognuna della 4 prove.

� Per ogni risposta rispettare il massimo numero di righe.

� Leggere con attenzione i quesiti.

� Il tempo massimo per portare a termine la prova è 150 minuti.

� Non è possibile consultare appunti, libri o qualsiasi altro materiale.

� Non è consentito consegnare la prova scritta a matita.

� E’ vietato l’uso di correttori di qualsiasi tipo.

� E’ consentito l’uso del dizionario bilingue e della lingua italiana.

� Il punteggio massimo è 15 punti, se la media dovesse non risultare un numero intero, il

punteggio sarà arrotondato per eccesso all’intero successivo per valori decimali ≥ 0,5.

Materia N. quesiti Voto/15

PSICOLOGIA GENERALE ED APPLICATA 2 FRANCESE 3 INGLESE 3 TECNICA AMMINISTRATIVA ED ECONOMIA SOCIALE

2

Media

Voto __________/15

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SIMULAZIONE DELLA TERZA PROVA DI LINGUA INGLESE CLASSE V SSS

DATA 05 Aprile 2017

Name:……………………………………..

“All Quiet on the Western Front”

All Quiet on the Western Front is narrated by Paul Bäumer, a young man of nineteen who fights in the German army on the French front in World War I. Paul and several of his friends from school joined the army voluntarily after listening to the stirring patriotic speeches of their teacher. But after experiencing ten weeks of brutal training at the hands of a petty, cruel Corporal and the unimaginable brutality of life on the front, Paul and his friends have realized that the ideals of nationalism and patriotism for which they enlisted are simply empty clichés. They no longer believe that war is glorious or honorable, and they live in constant terror. The story is based on Remarque’s time as an infantryman. It’s a gritty look at the horrors of war. Limbs are lost, horses are destroyed, starving soldiers root through garbage for food, the troops are ravaged by poison gas and artillery bombs, and few make it out alive. Baumer himself dies on a tranquil day shortly before the Armistice is signed.

*students may use a bilingual dictionary

ANSWER THE FOLLOWING QUESTIONS: 1. Who is the protagonist of the book? How does he die?

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2. What is the moral of the book? ……………………………………………………………………………………………………

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3. Explain what life in trenches was like for the soldiers during WWI.

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SIMULAZIONE Terza Prova Scritta Esami di Stato

Disciplina: PSICOLOGIA GENERALE ED APPLICATA

Tipologia B

1. Illustra in sintesi le modalità per la realizzazione di un intervento individualizzato nel caso di minori in situazioni di disagio.

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2. Spiega cosa si intende per disabilità intellettiva e come si caratterizza nei diversi ambiti.

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SIMULAZIONE DELLA III PROVA DI LINGUA FRANCESE

CLASSE VSSS - A.S. 2016/17

Le ministre de l’Éducation a présenté, dans un lycée de Seine-et-Marne, près de Paris, une Charte de la laïcité, qui sera affichée dans toutes les écoles de France. Cette première Charte de laïcité à l’école se présente sous forme de 15 articles. Mais qu’est-ce que veut dire laïcité? C’est l’indépendance de l’État, et donc de l’école, par rapport aux religions. Cela signifie que la religion ne doit pas influencer l’enseignement. La charte a donc pour objectif d’assurer un enseignement commun à tous les enfants de France, sans aucune distinction.

Elle parle de quoi? Elle rappelle que la France est une République laïque (article 1) et que l’État reste neutre par rapport aux différentes convinctions religieuses (article 2). Elle dit aussi que chacun est libre de croire ou ne pas croire (article 3) et que ces principes doivent être respectés dans toutes les écoles (article 5). Cette liberté de pensée et des croyances doit permettre aux élèves d’avoir leurs propres idées et de faire leurs propres choix (article 6). Ainsi, les èléves doivent pouvoir s’exprimer mais aussi respecter les idées des autres (article 8). La laïcité assure également l’égalité entre les filles et les garçons (article 9). Les professeurs doivent faire passer et respecter ces valeurs (article 10).

1) Qu’est-ce que le ministre de l’Éducation a fait et qu’est-ce que ça veut dire laïcité? _________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________

2) Quels sont les articles principaux? Explique-les. _________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________

3) Décris le passage à partir du collège jusqu’arriver au lycée. _________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________

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3° PROVA TECNICA AMMINISTRATIVA ED ECONOMIA SOCIALE CLASSE V

SSA 05 APRILE 2017

ES. 1

Dopo aver illustrato le fondamentali caratteristiche economico

aziendali delle aziende del terzo settore , descrivi le differenti

tipologie delle aziende no-profit

Es. 2

Dopo aver elencato le principali operazioni bancarie di raccolta

e impiego fondi, descrivi le funzioni della banca e i fondamentali

cambiamenti avvenuti negli ultimi anni nel sistema bancario.

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13. ELENCO ALUNNI

Classe 5SSS A Servizi Socio Sanitari

N. Alunno

1 ALIAJ LEJDI

2 ALVISI ELENA

3 BAJRAMI GERALDO

4 BARLETTI SARA

5 BEQO MARIA

6 BURZI CRISTINA

7 CAPPELLI JENNIFER

8 CHIANTINI GIULIAN

9 COPPOLA NATASHA

10 DE MATTEIS ALESSIA

11 DEL PUGLIA ILARIA

12 DI FRAIA MARCO

13 FAILLI GIOVANNI

14 FRANCI GIULIA

15 KAPLLANAJ ALBA

16 KAUR RAMANDEEP

17 LUZAJ IRANDO

18 MOURAO PEDRO VITOR

19 POGGESI GIACOMO

20 ROFANI AZZURRA

21 ROSSI ALESSANDRA

22 SANCISI SOFIA

23 VENUTI CAMILLA

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