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ISTITUTO TECNICO-PROFESSIONALE REGIONALE Corrado GEX 1 ISTITUTO TECNICO-PROFESSIONALE REGIONALE “Corrado GEX” D.L.C.P.S. 11.11.1946, N. 365 – D.P.R. 31.10.1975, N. 861 LYCÉE TECHNIQUE ET PROFESSIONNEL RÉGIONAL “Corrado GEX” D.L.C.P.S. 11.11.1946, N. 365 – D.P.R. 31.10.1975, N. 861 Via Chavanne, n. 23/e - 11100 AOSTA Tel. 0165/306011 Fax 0165/42275 Codice Fiscale 91040780073 ITPR CORRADO GEX AOSTA POF 2012 - 2013

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Codice Fiscale 91040780073

ITPR CORRADO GEX

AOSTA

POF

2012 - 2013

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Via Chavanne, 23/E

11100 AOSTA Tel. 0165/306011 Fax 0165/42275

e-mail [email protected] sito www.scuole.vda.it/ipraosta

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INDICE DEL POF

A. PRINCIPI E ORDINAMENTO A1. Struttura organizzativa dell’Istituto pagina 3 A2. Scuola e territorio pagina 5 A3. Linee guida stabilite dal Consiglio d’Istituto pagina 6 A4. Obiettivi dell’Istituto pagina 6 A5. Regolamento d’Istituto A6. Patto formativo scuola-famiglia-studente

B. PERCORSI DI STUDIO - CURRICOLI E OBIETTIVI PROFESSIONALI DEI DIVERSI CORSI

B1. I CORSI ANCORA ATTIVI DEL VECCHIO ORDINAMENTO B2. ISTITUTO TECNICO B3. ISTITUTO PROFESSIONALE B4. LA CURVATURA DEI CORSI PROFESSIONALI E LE QUALIFICHE TRIENNALI

C. DIDATTICA E DIDATTICA SPECIALE C1. Progetto orientamento pagina 43 C2. Alternanza scuola/lavoro pagina 46 C3. Protocollo di accoglienza per alunni stranieri pagina 47 C4. Percorsi per alunni diversamente abili pagina 50 C5. Azioni a favore di alunni affetti da DSA pagina 51 C6. Valutazione degli apprendimenti pagina 52 C7. Corsi di recupero pagina 57

D. PROGETTI E PROGETTI SPECIALI D1. Progetti pagina 64 D2. Certificazioni europee pagina 59 D3. Tutoraggio alunni sportivi

VECCHIO ORDINAMENTO: CLASSI IV e V nell’a.s. 2012-2013

NUOVO ORDINAMENTO: CLASSI I, II e III nell’a.s. 2012-2013

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ORARI Segreteria: Dal Lunedì al Venerdi 9.00 – 14.00

Dirigente: Riceve dal Lunedì al Venerdì su appuntamento

Sede: Via Chavanne. 23/e -Aosta tel. 0165/306011 ISTRUZIONE TECNICA

• Settore economico : indirizzo turismo – approfondimento cultura • Settore tecnologico: indirizzo elettronica ed elettrotecnica / indirizzo meccanica, meccatronica

ed energia articolazione energia

ISTRUZIONE PROFESSIONALE • Settore servizi: Indirizzo Servizi socio-sanitari • Settore industria e artigianato: indirizzo Manutenzione e assistenza tecnica (operatore installatore

e manutentore di impianti termoidraulici/elettrici) – Indirizzo produzioni artigianali e industriali - legno

Succursale: Corso Padre Lorenzo, 23 - Aosta

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Funzioni strumentali al Piano dell’Offerta Formativa

Per la realizzazione delle finalità istituzionali della scuola in regime di autonomia, la risorsa fondamentale è costituita dal patrimonio professionale dei docenti che si occupano della realizzazione e gestione del piano dell’offerta formativa dell’istituto e dell’attuazione dei progetti formativi d’intesa con enti e istituzioni esterni alla scuola. Le risorse utilizzabili per le funzioni strumentali, a livello di ciascuna Istituzione scolastica, sono quelle complessivamente spettanti, nell’anno scolastico 2008/2009, sulla base dell’applicazione dell’art. 37 del CCNI del 31/08/1999 e sono annualmente assegnate dal MIUR. Tali funzioni strumentali sono identificate con delibera del collegio dei docenti in coerenza con il POF che, contestualmente, ne definisce criteri di attribuzione, numero e destinatari. Le stesse non possono comportare esoneri totali dall’insegnamento e i relativi compensi sono definiti dalla contrattazione di istituto. Le scuole devono inviare tempestivamente al direttore generale regionale competente schede informative aggiornate in ordine alla quantità e alla tipologia degli incarichi conferiti, allo scopo di effettuarne il monitoraggio.

Staff di direzione

Organo di monitoraggio delle diverse attività dell’Istituto, è composto da: • Dirigente • Vicario • Collaboratore del Dirigente • Figure Strumentali al POF • Referenti delle commissioni • Direttore Amministrativo • Rappresentante del personale non docente

Coordinatori dei consigli di classe

1. Periodicamente, quando ne ravvisi la necessità, relazionano al Dirigente Scolastico sull’andamento

della classe e su particolari problemi (assenze, note, difficoltà, ecc.); 2. Curano particolarmente l’informazione alle famiglie, verificando anche le firme per la consegna delle

circolari alle famiglie; 3. Fungono da referenti con i colleghi per i progetti di educazione alla salute e di orientamento, o di altra

natura, previsti per la propria classe; 4. Informano i colleghi su segnalazioni o documenti ricevuti dal Dirigente o dal Vicario (alunni con dsa,

ecc.), curando la raccolta di eventuale documentazione relativa a misure educative e/o di supporto adottate dal consiglio di classe;

5. Coordinano il lavoro di programmazione annuale e quadrimestrale del Consiglio, ne raccoglie i documenti e gli allegati, conservandoli nel verbale;

6. Presiedono i consigli di classe o gli scrutini su delega del Dirigente Scolastico; 7. Preparano preventivamente ed organizzano la discussione su ciascun tema, anche attraverso la

predisposizione di appunti e materiale di lavoro; si assicurano che i colleghi abbiano registrato le valutazioni nel sistema informatico in vista del consiglio di classe;

A1. STRUTTURA ORGANIZZATIVA DELL’ISTITUTO

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8. Introducono i lavori del Consiglio e, quando sono presenti i genitori, li informano della programmazione e dell’andamento complessivo della classe;

9. Integrano l’o.d.g. del Consiglio con argomenti che ritengono opportuni, anche su proposta dei colleghi, sentito il Dirigente Scolastico;

10. In particolare, durante il Consiglio, pongono in discussione i casi di alunni con difficoltà di apprendimento, o con comportamento difficile, facendone esplicita menzione nel verbale;

11. In assenza del Dirigente Scolastico al Consiglio, conducono la discussione per arrivare a concordare decisioni operative, con particolare attenzione per gli interventi relativi agli aspetti comportamentali e alle attività di recupero e di approfondimento;

12. Redigono il verbale delle riunioni del Consiglio di classe; 13. Curano la redazione delle lettere informative alle famiglie.

I Dipartimenti

I dipartimenti nominano un loro referente e propongono:

• Gli acquisti di strumenti per poter migliorare l’attività didattica nella propria disciplina.

• I programmi della propria disciplina.

• Le metodologie didattiche da impiegare.

• Il sistema di valutazione.

• Le competenze essenziali per ciascun anno di corso.

• I testi da adottare.

I responsabili di dipartimento

• Valutano le possibili interconnessioni tra i programmi delle varie materie e corsi.

• Individuano la scansione temporale dei moduli delle materie di base, funzionali alle altre discipline.

• Sono i referenti per problematiche delle loro singole discipline.

Coordinatori inserimento alunni diversamente abili

• Curano l’accoglienza degli alunni diversamente abili provenienti dalla scuola secondaria di primo

grado.

• Organizzano e seguono personalmente i percorsi misti in ambito scolastico.

• Collaborano con gli Assistenti Educatori, oltre che per l’aspetto didattico, anche per la

programmazione dei viaggi d’istruzione, attività sportive e laboratori manuali.

• Coordinano e verbalizzano le riunioni del dipartimento;

• Integrano l’ordine del giorno delle riunioni in rapporto agli specifici problemi del dipartimento;

• Coordinano l’attività degli insegnanti di sostegno e degli assistenti educatori;

• Partecipano ad eventuali incontri e riunioni istituzionali in merito alle problematiche sull’handicap;

• Partecipano ad eventuali incontri con la Dirigenza;

• Organizzano gli incontri con le équipe socio-sanitarie.

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Commissione educazione alla salute e accoglienza

• Prepara le attività di accoglienza.

• Somministra i test di ingresso e questionari elaborandone i dati.

• Elabora attività di educazione alla salute.

• Nomina un suo referente.

Commissione per il riconoscimento crediti

• Verifica e valuta i programmi e le competenze attestate dai ragazzi, provenienti dai percorsi di

formazione, che chiedono di essere ammessi al percorso dell’istruzione e stabilisce argomenti e

tipologie di prove per eventuali esami integrativi.

Commissione intercultura

• Accoglie gli alunni stranieri in ingresso nell'istituto sia provenienti dalla scuola secondaria di primo

grado che da altre scuole di secondo grado.

• Analizza le schede informative provenienti dalle scuole medie per un adeguato inserimento degli

studenti nelle classi prime

• c) Predisposizione di percorsi di mediazione culturale per contattare le famiglie o per affrontare

dinamiche relazionali ed interpersonali di difficile gestione in italiano

• d) Organizzazione corsi di alfabetizzazione/consolidamento/sviluppo della lingua italiana per i ragazzi

stranieri, in particolare delle classi prime, della scuola

• e) Formazione del personale dell'istituto in merito alle problematiche dell'integrazione e

dell'intercultura

• f) Organizzazione database e rendicontazione quali/quantitativa (Bilancio sociale)

• g) Organizzazione e divulgazione materiali cartacei e multimediali per l’approccio alle difficoltà

linguistico-comunicative degli studenti di madrelingua non italiana e riguardanti le iniziative e i progetti

interculturali affrontati

• h) Gestione dei rapporti con il territorio, con la Rete Sportello Scuola e con le altre scuole primarie e

secondarie di primo e di secondo grado

• Progettazione ed attuazione di progetti e iniziative per la promozione dell'inclusione culturale e per la

crescita della cittadinanza attiva

• j) Monitoraggio costante dei processi attivati e lettura dei risultati per la individuazione di azioni

correttive di miglioramento.

• La commissione intercultura è costituita da 7 docenti di aree disciplinari diverse ed è aperta a tutti

coloro che vogliono lavorare sulle tematiche interculturali e sulle sfide e le opportunità determinate

dalla presenza di alunni con nazionalità non italiana.

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Commissione certificazioni linguistiche

• tiene i contatti con gli Enti abilitati alle certificazioni;

• promuove le certificazioni diffondendo il materiale relativo alle stesse;

• raccoglie e cataloga materiale di preparazione agli esami;

• si occupa delle iscrizioni accertandosi, con i docenti coinvolti, del grado di preparazione degli alunni;

• verifica la necessità di eventuali corsi di preparazione agli esami;

• si occupa del ritiro delle certificazioni conseguite e della loro distribuzione agli alunni.

Responsabili aule informatica

• predispone, in accordo con i colleghi aventi lo stesso incarico, un regolamento per l’utilizzo delle aule

di informatica;

• controlla la regolarità dell’utilizzo dell’aula;

• segnala al coordinatore aule informatiche le eventuali anomalie.

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L’ITPR offre percorsi di studio nell'ambito dell'istruzione tecnica e di quella professionale. Nel settore tecnologico viene proposto una formazione che porterà ad un diploma in “Elettronica ed Elettrotecnica”, in “Meccanica, Meccatronica ed Energia” mentre nel settore economico il diploma è in “Turismo – approfondimento Cultura”. Per quanto riguarda l'istruzione professionale nel settore Industria e Artigianato il e diploma è in “Manutenzione e assistenza tecnica” con qualifica triennale di “Operatore Installatore e Manutentore di Impianti elettrici” o “Operatore Installatore di Impianti termoidraulici” e “Produzioni industriali e artigianali” con qualifica triennale di “Operatore del Legno”. Sempre nell'istruzione professionale ma nell'ambito dei Servizi la scuola propone il diploma di “Tecnico per i servizi socio-sanitari” con corsi sia diurni che serali. La struttura scolastica dell’ITPR, dotata di ascensore, dispone di 32 aule, 5 laboratori informatici, 3 laboratori elettrico-elettronici, 1 laboratorio di fisica/scienze in rete, 4 laboratori/officine meccaniche. L’utente dell’ITPR è un alunno che spesso proviene dai paesi limitrofi o dalle valli laterali. Gli alunni extracomunitari sono accolti tramite un progetto di acquisizione, integrazione e recupero delle abilità linguistiche di base mentre gli alunni diversamente abili, seguiti da educatori e insegnanti di sostegno, sono valorizzati e considerati un valido punto di riferimento e una risorsa per la classe. Nei confronti della comunità locale la scuola è impegnata a: • Mantenere una rete di informazioni che garantisca la comunicazione tra la scuola e i cittadini (Sito

Web - Porte Aperte). L’istituto prevede, inoltre, la collaborazione con le scuole, le Istituzioni e gli Enti del territorio attraverso: • Attività di accoglienza e orientamento scolastico. • Attività per prevenire la dispersione scolastica. • Attività progettuali relative all’ambito scuola-lavoro (stages nelle aziende al termine della classe

quarta). • Attività progettuali relative all’acquisizione di certificazioni europee. • Attività progettuali relative agli alunni diversamente abili. • Attività progettuali relative all’educazione alla salute. • Attività progettuali relative ad alunni extracomunitari con difficoltà linguistiche.

A2. SCUOLA E TERRITORIO

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1. Rendere l’organizzazione efficiente e flessibile in sintonia con il nuovo sistema scolastico. 2. Stabilire livelli di competenze orizzontali. 3. Aumentare il successo scolastico. 4. Stimolare le capacità individuali degli allievi. 5. Promuovere il recupero e l’integrazione degli allievi. 6. Aumentare la motivazione allo studio. 7. Utilizzare metodi di valutazione trasparenti e omogenei. 8. Rendere efficiente la comunicazione e il coinvolgimento delle famiglie nella vita della scuola. 9. Sviluppare il dialogo con il mondo del lavoro. 10. Rispondere alle esigenze del territorio. 11. Aumentare il confronto fra docenti. 12. Sviluppare un senso civico e di convivenza civile volti all’ accettazione e al rispetto dell’altro. 13. Promuovere uno stato di benessere in tutte le componenti che operano nella scuola. 14. Promuovere l’integrazione e l’inserimento degli alunni diversamente abili nel contesto sociale e lavorativo.

• Favorire l’inserimento degli alunni delle classi prime nella nuova organizzazione scolastica. • Promuovere nell’Istituzione un clima positivo per lo sviluppo di comportamenti collaborativi e

rispettosi delle esigenze di tutti. • Fornire strumenti per sviluppare le abilità di autovalutazione. • Rafforzare la motivazione allo studio. • Far emergere e potenziare le capacità di ogni alunno. • Limitare gli insuccessi scolastici.

Gli strumenti con i quali si intende operare

Progetti di: • Accoglienza all’inizio dell’anno scolastico • Orientamento in entrata, in itinere e in uscita • Tutoraggio (progetti di supporto agli alunni in difficoltà) • Tutoraggio alunni sportivi • Educazione alla salute (inclusa consulenza psicologica) • Educazione alla legalità • Porte aperte (band –coro - danza) • Recupero (Corsi di recupero – Sportello studenti) • Progetti interdisciplinari (incluse gite d’istruzione in Italia e all’estero) • Certificazioni europee: DELF / DALF (francese), PET / FIRST (inglese), Fit in Deutsch 1 /

Fit in Deutsch 2 / Zertifikat Deutsch (tedesco), ECDL e EIPASS (informatica). • Alternanza scuola-lavoro.

A3. LINEE GUIDA STABILITE DAL CONSIGLIO D’ISTITUTO

A4. OBIETTIVI DELL’ISTITUTO

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Obiettivi fondamentali dell’Istituto

Sociali

1. Conoscere e mettere in pratica i diritti-doveri dell’uomo e il principio di uguaglianza tra gli uomini.

2. Riconoscere e praticare la parità dei diritti e dei doveri tra uomini e donne.

3. Saper considerare la diversità di opinione con spirito critico e disponibilità al confronto.

4. Riconoscere nell’altro la diversità come valore e non come ostacolo a un arricchimento reciproco.

5. Apprezzare i valori dell’amicizia, della vita relazionale e della qualità della vita.

6. Saper cogliere il valore della legalità, intesa come rispetto del diritto e quindi saper rispettare le

regole, l’ambiente, gli altri e le cose non proprie.

7. Conoscere l’ambiente circostante e sapersi muovere con autonomia.

Individuali

14. Saper valutare e autovalutarsi con senso critico.

15. Conoscere il proprio corpo e rispettarlo.

16. Avere stima di sé.

17. Imparare a conoscersi e a individuare le proprie capacità.

Culturali

1. Saper utilizzare la lingua italiana, francese e inglese parlata-scritta per entrare in rapporto con gli

altri.

2. Saper inquadrare, attraverso il linguaggio formale scritto e orale, concetti e idee astratte.

3. Acquisire un metodo di studio che fornisca elementi di autonomia culturale sia in senso lato che

per poter modificare nel tempo le proprie capacità professionali.

4. Saper considerare criticamente affermazioni e informazioni per arrivare a opinioni fondate e

decisioni consapevoli.

Professionali 1. Saper riconoscere e trovare soluzioni a problemi sempre nuovi.

2. Maturare abilità a operare in contesti in continuo cambiamento.

3. Maturare capacità al lavoro di gruppo.

4. Acquisire la capacità a operare in tempi e modi prestabiliti.

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Entrata - Prima campanella: ore 7.50, entrata. - Seconda campanella: ore 7.55 indica agli alunni e agli insegnanti che devono recarsi nelle aule. - Terza campanella: ore 8.00, chiusura del portone e inizio delle lezioni.

Comportamento La presenza alle lezioni è obbligatoria. Gli studenti devono mantenere un comportamento adeguato all’ambiente di apprendimento nel quale si trovano e sono tenuti a frequentare regolarmente le lezioni. Di norma costituisce frequenza non regolare: - l’assenza non giustificata - il ritardo nell’ingresso o l’anticipo nell’uscita, qualora diventino fatti abituali tali da compromettere

l’attività educativo-didattica.

Giustificazioni: l’alunno deve presentarsi in segreteria - La giustificazione deve essere presentata il giorno successivo all’assenza o al ritardo

all’insegnante della prima ora che controfirmerà il libretto annotando l’avvenuta giustificazione sul registro di classe. Tale giustificazione deve essere sottoscritta da un genitore o da chi ne fa le veci e la firma dovrà essere corrispondente a quella depositata presso la Segreteria della scuola all’atto dell’iscrizione.

- L’alunno senza giustificazione non è ammesso alle lezioni. Se la famiglia, contattata dalla Segreteria, si presenterà in giornata per giustificare l’assenza, lo studente potrà rientrare in classe. Se il genitore sarà impossibilitato nel giustificare personalmente l’alunno, quest’ultimo non sarà ammesso in classe per l’intera mattinata e svolgerà attività di studio individuale assistito, eventualmente, da insegnanti a disposizione.

- Assenza per malattia: oltre i cinque giorni deve essere giustificata sia sul libretto sia con certificato del medico curante.

- Assenza superiore ai cinque giorni per altri motivi: deve essere personalmente giustificata dal genitore.

- In caso di assenze e ritardi frequenti, la famiglia (anche di alunni maggiorenni) può essere contattata dalla Scuola in qualsiasi momento .

- La famiglia, se consenziente, potrà essere informata, tramite SMS, delle assenze e dei ritardi frequenti.

Ritardi

L’alunno in ritardo non è ammesso alle lezioni se non in casi eccezionali valutati dalla Dirigenza. Al decimo ritardo lo studente sarà ammonito con nota sul registro di classe seguita da comunicazione alla famiglia ed eventuale convocazione della stessa da parte della Dirigenza. Al quindicesimo ritardo il Consiglio di classe valuterà l’esclusione dell’alunno da visite di istruzione, attività sportive extracurricolari e la sospensione di un giorno dalle lezioni. Anche una frequenza non regolare all’attività didattica potrà determinare l’esclusione da visite, viaggi di istruzione e da attività extracurricolari organizzate dalla scuola.

Entrata posticipata (presentarsi in segreteria) L’alunno è tenuto a frequentare la scuola a partire dalle ore 8,00.

L’entrata posticipata non è prevista se non per gravi motivi giustificati personalmente dal genitore o per visita medica accompagnata da certificato. Casi eccezionali sono autorizzati dalla Dirigenza contattando – qualora necessario – la famiglia.

A5. REGOLAMENTO D’ISTITUTO

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Uscita anticipata (presentarsi in segreteria)

L’alunno è tenuto a frequentare la scuola sino al termine delle lezioni. L’uscita anticipata (ore 12,30) non è prevista se non per validi e gravi motivi. Casi eccezionali sono autorizzati dalla Dirigenza contattando - qualora necessario - la famiglia.

- Per tali permessi i libretti devono essere consegnati in Segreteria tassativamente all’entrata a

scuola (h. 8.00). - Le uscite per visita medica devono essere comprovate da certificato presentato in Segreteria

tassativamente il giorno successivo. - In caso di malore dell’alunno l’uscita è permessa solo se accompagnato da un familiare avvertito

telefonicamente dalla Segreteria (alunni minorenni). Per i maggiorenni verrà in ogni modo avvisata la famiglia e dovrà essere compilato il permesso di uscita sul libretto.

Alunni viaggianti

La condizione di “alunno viaggiante” è annotata su ogni registro in base alla documentazione presentata dallo stesso in Segreteria e sul libretto. Non sono concesse entrate posticipate o uscite anticipate per motivi di trasporto. Gli eventuali ritardi ACCERTATI per mezzi di trasporto non dovranno essere giustificati sul libretto: la Segreteria verificherà la realtà del fatto. In caso contrario l’alunno dovrà regolarmente giustificare il giorno successivo. Gli alunni viaggianti sono ammessi alle lezioni sino alle ore 8.10. In caso di ritardo maggiore, per non compromettere l’attività scolastica, attenderanno nell’atrio della scuola sino alle ore 8.50.

Libretto delle giustificazioni

Il libretto delle giustificazioni è un documento ufficiale e come tale deve essere conservato. Ogni alunno ha diritto ad un solo libretto per le assenze. Un duplicato potrà essere concesso solo per smarrimento (su richiesta della famiglia) al costo di 20 euro.

Permessi sportivi

Le assenze e le uscite anticipate degli alunni che praticano attività sportive a livello agonistico risultano giustificate solo a seguito della dichiarazione (meglio se cumulativa) da parte della Società sportiva recante il prospetto delle date programmate e da quella della famiglia che attesta la conoscenza dei fatti e li conferma. In tempi brevi, l’alunno è tenuto a consegnare il programma degli impegni sportivi in duplice copia alla segreteria affinché venga allegato al registro di classe e ne sia data comunicazione ai docenti. In caso contrario le assenze e le uscite anticipate dovranno essere giustificate con il normale libretto.

Uscite durante le ore di lezione Nel corso delle lezioni e delle esercitazioni non è consentito agli alunni uscire dall’aula. Le uscite eccezionali devono essere brevi e condizionate dall’autorizzazione dell’insegnante che se ne assume la responsabilità. Qualsiasi altra assenza dell’alunno dall’aula dovrà essere giustificata personalmente da un genitore o da chi ne fa le veci. Gli alunni sono tenuti a rimanere all’interno delle loro aule durante i cambi d’ora o in caso di assenza temporanea dell’insegnante. E’ fatto assoluto divieto di sporgersi dalle finestre per motivo di sicurezza. Ogni piano è dotato di servizi igienici maschili e femminili. Pertanto gli alunni devono utilizzare i servizi che si trovano al piano in cui sono ubicate le loro classi o i laboratori e le aule specifiche qualora, per esigenze di orario o di materia, si trovino in dette aule. Gli alunni che devono utilizzare le officine, i laboratori, le aule computer o le palestre devono essere accompagnati dal docente della materia, in modo che il trasferimento risulti silenzioso ed ordinato. Durante i trasferimenti è vietato fumare.

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Ore di religione Tutti gli alunni della classe sono tenuti a rimanere nell’aula sino all’arrivo dell’insegnante. Solo alla presenza di quest’ultimo coloro che hanno optato per l’attività alternativa o la non frequenza dell’ora di religione potranno uscire. In caso di assenza dell’insegnante di religione comunicata il giorno precedente:

1. tutti gli alunni sono tenuti a restare in aula se il supplente è un insegnante della classe; 2. se il supplente non è un insegnante della classe gli allievi che non fanno religione sono

autorizzati ad uscire. Restano comunque a Scuola gli alunni che seguono l’attività alternativa. In caso di assenza dell’insegnante di religione comunicata il giorno stesso gli allievi che non fanno religione sono autorizzati ad uscire. Restano comunque a Scuola gli alunni che seguono l’attività alternativa.

Ore di educazione fisica Gli alunni sono tenuti ad essere forniti sempre del materiale necessario e non sono autorizzati riposi se non comprovati da certificato medico.

Assemblea di classe Gli studenti hanno diritto mensilmente (tranne il mese di maggio) ad un’assemblea di classe della durata massima di due moduli, da richiedersi, compilando il modulo predisposto. Tale modulo deve essere restituito in segreteria con almeno tre giorni di anticipo acquisendo il parere favorevole del docente coinvolto. Dall’assemblea sarà redatto un accurato verbale che sarà consegnato in segreteria dal rappresentante di classe al termine dell’assemblea stessa.

Intervalli

Gli intervalli sono previsti, in numero di due al mattino ( dalle ore 9.40 alle ore 9.50 e dalle ore 11.30 alle ore 11.40) e uno al pomeriggio. Gli eventuali ritardi dopo l’intervallo saranno annotati sul registro di classe e dovranno essere giustificati personalmente da un genitore. Durante gli intervalli gli alunni sono tenuti a mantenere un comportamento corretto e ad uscire dalle aule. Queste ultime dovranno rimanere con le finestre aperte, per il cambio d'aria, e con le porte chiuse. La sorveglianza degli alunni è affidata ai docenti in servizio nell’ora precedente l’intervallo. L’alunno ha a disposizione il tempo dell’intervallo per utilizzare i distributori automatici o per accedere alla segreteria o alla direzione.

Aule

Al termine delle lezioni, gli alunni sono tenuti a lasciare i banchi in ordine e la classe pulita. Si ricorda che è vietato consumare cibi o bevande in classe, sia durante le ore di lezione, sia negli intervalli. L’insegnante è ritenuto responsabile del mancato rispetto della regola.

Utilizzo delle strutture e del materiale Gli studenti sono tenuti a rispettare gli ambienti, gli oggetti e le strutture della Scuola. I libri di testo sono da riutilizzare e non sono proprietà dell’alunno, essi non vanno quindi compromessi con scritte e sottolineature a penna a biro o evidenziatori (è concesso l’uso della matita), né istoriati da note personali permanenti. I libri rovinati o smarriti dovranno essere risarciti. Gli insegnanti coordinatori di classe dovranno redigere, all’inizio dell’anno scolastico, un verbale di accertamento, controfirmato dai rappresentanti di classe degli alunni, del reale stato delle singole classi, nonché dei laboratori (aule computer, officine ecc.). I danni arrecati agli infissi, alle suppellettili ed alle attrezzature della scuola devono essere risarciti dai genitori degli alunni responsabili di detti danni. Gli alunni maggiorenni rispondono in prima persona. Qualora non sia individuato il responsabile, risponde tutta la classe o il gruppo interessato. Il risarcimento dovrà essere effettuato all’Amministrazione preposta alla riparazione del danno secondo modalità che verranno impartite dando mandato al Dirigente scolastico e al Capo dei Servizi di Segreteria di determinare la somma dovuta.

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Scioperi Nelle giornate di sciopero dei docenti, gli alunni sono tenuti a frequentare regolarmente le lezioni. Se non sono presenti devono regolarmente giustificare l’assenza. In caso di assenza del personale docente per sciopero, gli alunni muniti di regolare permesso di uscita anticipata firmata da un genitore potranno allontanarsi dall’edificio scolastico, ma saranno tenuti a verificare, ad ogni cambio d’ora, la presenza dei successivi insegnanti. In caso di mancato rientro a scuola da parte degli studenti e di presenza di docenti che svolgono regolare attività didattica, gli alunni saranno tenuti a giustificare, il giorno seguente, sul libretto delle assenze, l’assenza dell’intera giornata.

Uso del telefono cellulare Non sono autorizzati l’uso del cellulare (come da circolare ministeriale), l’ascolto di musica con gli auricolari e giochi di qualsiasi tipo durante le lezioni.

Fumatori

E’ assolutamente vietato fumare nei locali della scuola (corridoi, aule, servizi, atrio, servizi, scale). Gli inadempienti saranno sanzionati ai sensi della normativa vigente.

Denaro e valori

Gli alunni non lasceranno incustodite le proprie cose ed il proprio denaro, non potendo la scuola rispondere di eventuali illecite sottrazioni.

Infrazioni

Le infrazioni al presente regolamento possono prevedere, oltre note scritte e convocazioni delle famiglie, anche periodi di allontanamento temporaneo dalla comunità scolastica. Il voto di condotta inferiore a 7 comporta l’esclusione dalle rappresentative di varia natura, dalla partecipazione alle visite guidate e ai viaggi di istruzione dell’anno scolastico in corso quando attribuito al termine del primo quadrimestre e eventualmente dell’anno successivo se attribuito nello scrutinio finale. Possono inoltre essere esclusi da visite o attività didattiche anche gli alunni con una o più annotazioni disciplinari se il consiglio di classe lo considera opportuno. Nel caso di danni provocati alla struttura scolastica, all’arredamento o per atti di teppismo condotti all’interno della scuola, oltre all’allontanamento dalla frequenza delle lezioni, sarà addebitato ai genitori il risarcimento dei danni o si richiederà, con il consenso dei genitori e sotto il controllo degli insegnanti, il ripristino da parte degli alunni responsabili degli ambienti danneggiati (es.: lavori di tinteggiatura, pulizia dei bagni). Data la valenza formativa dell’Istituzione scolastica, qualora il Consiglio di classe lo ritenga necessario, a fronte di cambiamenti particolarmente significativi nel comportamento dell’alunno, si riserva la facoltà di riesaminare detto provvedimento.

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Mancanze disciplinari

MANCANZE SANZIONI E AZIONI DI

RESPONSABILIZZAZIONE ORGANO

COMPETENTE

A

• Mancate giustificazioni

• Ritardi frequenti

• Disturbo durante le lezioni

• Abbigliamento non consono all’ambiente scolastico

• Richiamo verbale

• Richiamo scritto sul registro di classe e alla famiglia

Docente

B

• Mancate giustificazioni/ritardi sistematici

• Disturbo continuo durante le lezioni

• Uso scorretto di apparecchiature elettroniche non consentite

• Prima violazione del divieto di fumo

• Violazioni non gravi alle norme di sicurezza

• Mancato rispetto delle strutture scolastiche

• Richiamo scritto sul registro di classe e alla famiglia

• Ritiro temporaneo delle apparecchiature elettroniche non consentite e restituzione delle stesse solo ad un genitore

• Convocazione della famiglia

• Risarcimento dei danni

Docente Coordinatore di classe

C

• Mancate giustificazioni/ritardi anche dopo richiamo

• Falsificazione delle giustificazioni o manomissione documenti scolastici

• Recidivo uso di apparecchiature elettroniche non consentite

• Recidiva violazione divieto di fumo

• Inosservanza delle norme di sicurezza e disposizioni organizzative

• Danneggiamento colposo di oggetti e strutture

• Molestie nei confronti di altri

• Convocazione della famiglia

• Convocazione del Consiglio di classe

• Allontanamento da 1 a 5 giorni

• Risarcimento dei danni

Coordinatore di classe Consiglio di classe Dirigente scolastico

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D

• Grave turbativa all’andamento dell’attività didattica

• Offese gravi alla dignità della persona, alla religione, alle istituzioni

• Violenza intenzionale

• Prevaricazione e/o intimidazione

• Forme di bullismo

• Convocazione della famiglia

• Convocazione del Consiglio di classe

• Allontanamento da 6 a 15 giorni

• Risarcimento dei danni

Consiglio di classe Coordinatore Dirigente scolastico

E

• Recidiva dei comportamenti di cui al punto D

• Reati che violano la dignità e il rispetto della persona umana

• Comportamenti scorretti, incivili e pericolosi per l’incolumità propria e degli altri

• Atti di violenza grave o connotati da una gravità tale da ingenerare un elevato allarme sociale

• Allontanamento dalla comunità scolastica per una durata superiore a 15 giorni o fino al termine dell'anno scolastico

• Esclusione dagli scrutini finali

• Non ammissione agli Esami di Stato

Consiglio di Istituto

In ottemperanza alla Direttiva Ministeriale del 31 luglio 2008, la Scuola propone il recupero dello studente attraverso attività di natura sociale, culturale ed in generale a vantaggio della comunità scolastica per lievi e non reiterate mancanze segnalate da uno o più docenti della classe. Tali attività potranno essere definite dal Coordinatore di Classe e/o dl Dirigente scolastico in accordo con almeno tre componenti del Consiglio.

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Interventi disciplinari Gli alunni che dovessero causare danni, a persone o cose, o tenere un comportamento non conforme ai principi di correttezza e di buona educazione, potranno incorrere nei seguenti provvedimenti disciplinari:

Richiamo scritto con annotazione sul registro di classe per: o Gravi scorrettezze verso i compagni, gli insegnanti e il personale scolastico; o Disturbo continuato durante le lezioni; o Continue mancanze nell’impegno scolastico; o Violazioni non gravi alle norme di sicurezza.

Allontanamento dalla scuola da 1 a 5 giorni per: (Di competenza del Consiglio di classe e del Dirigente scolastico)

o Il ripetersi dei comportamenti precedenti; o Assenze ingiustificate e arbitrarie; o Turpiloquio, ingiurie e offese ai compagni, agli insegnanti e al personale scolastico; o Molestie ai compagni; o Danneggiamento volontario di oggetti di proprietà della scuola o di altri.

Allontanamento dalla scuola fino a 15 giorni pe (Di competenza del Consiglio di classe e del Dirigente scolastico)

o Il continuo ripetersi dei comportamenti precedenti ai sensi dell’art.7 del D:P:R: n.249/98.

Le sanzioni più rigorose, superiori ai 15 giorni, sono deliberate dal Consiglio di Istituto su richiesta del Consiglio di classe e potranno condurre anche alla non ammissione allo Scrutinio finale o all’Esame di Stato conclusivo del corso di studi. Le sanzioni disciplinari sono inserite nel fascicolo personale dello studente. Contro le sanzioni disciplinari è eletto un apposito Organo di Garanzia, le cui deliberazioni sono valide in prima convocazione, alla presenza della maggioranza dei suoi membri. Detto organo è composto da 4 membri: il dirigente scolastico, un docente, un alunno e un genitore designati dal Consiglio di Istituto al suo interno. La Scuola si attiva per il rispetto della Direttiva Ministeriale n.16 del 5 febbraio 2007 che ha per oggetto le linee di indirizzo generali e le azioni a livello nazionale per la prevenzione e la lotta al bullismo. • Rapporti con le famiglie Sono previsti incontri periodici tra insegnanti e famiglie, il relativo calendario sarà definito all’inizio dell’anno scolastico e comunicato ai genitori. I genitori potranno comunque verificare quotidianamente il rendimento e la frequenza alle lezioni dei propri figli attraverso: il diario, il libretto delle assenze, Consultazione online per voti, assenze, circolari e comunicazioni. • Collaborazione delle famiglie Le famiglie sono chiamate a vigilare sulla vita scolastica dell’alunno e a collaborare quanto possibile con i docenti, il Capo di Istituto, i collaboratori del Dirigente e la segreteria (comunicando tempestivamente cambiamenti di indirizzo, di telefono o altro). Un Patto formativo scuola-famiglia-studente verrà sottoscritto dalle parti all’inizio dell’anno scolastico. Verrà richiesta la collaborazione con la scuola anche quando la Direzione farà telefonate per controlli a campione sulle assenze.

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PATTO FORMATIVO SCUOLA-FAMIGLIA-STUDENTI

“La scuola è una comunità di dialogo, di ricerca, di esperienza sociale, informata ai valori democratici e volta alla crescita della persona in tutte le sue dimensioni” DPR 24 giugno 1998 n.249

L’ITPR “C. Gex” di Aosta, in piena condivisione con il comma 2 dell’art. 1 dello Statuto delle Studentesse e degli Studenti, propone il presente patto formativo affinché possa essere una linea guida comune per il lavoro di tutti i protagonisti della scuola, dagli alunni ai docenti, dal personale ATA ai collaboratori e alle famiglie. Esso comporta da parte dei contraenti (studenti/scuola/genitori) un impegno di corresponsabilità finalizzato alla realizzazione dell’obiettivo comune di accrescere l’efficacia e la fruibilità dell’insegnamento, per un’armonica e proficua formazione e crescita dell’alunno. Il rispetto di tale patto costituisce un punto importante per costruire un rapporto di fiducia reciproca che permetta di innalzare la qualità dell’Offerta formativa e guidare gli alunni al successo scolastico.

IL PATTO DELLA SCUOLA La scuola si impegna a:

Tutelare la sicurezza dello studente attraverso un’adeguata sorveglianza in tutte le fasi della giornata scolastica.

Controllare la frequenza alle lezioni per prevenire disagi o problemi, portando all’attenzione della famiglia eventuali comportamenti insoliti.

Prevenire e controllare fenomeni di bullismo e vandalismo in collaborazione con le famiglie e le istituzioni territoriali.

Consentire alla famiglia di essere informata tramite un puntuale e tempestivo inserimento sulla rete web dei dati relativi alla situazione scolastica dello studente, allo scopo di favorire la collaborazione e di affrontare e risolvere insieme eventuali problemi.

Sostenere lo studente in difficoltà attraverso azioni di recupero e/o sostegno. Creare un clima collaborativo ed accogliente nel quale lo studente possa lavorare con serenità. Sostenere lo studente lungo il suo percorso scolastico con attività di orientamento per la scelta

dell’attività o degli studi futuri. Porre attenzione ai problemi di carattere personale e psicologico dello studente, eventualmente

attraverso un “Servizio di ascolto” che offre colloqui personali e riservati con uno psicologo. Offrire opportunità di approfondimento, favorendo il benessere nella scuola e lo sviluppo di

nuove capacità. Favorire il contatto con le famiglie adeguando, laddove possibile, l’orario di apertura dello

sportello di Segreteria. I docenti si impegnano a:

Illustrare e motivare i contenuti, i metodi e gli obiettivi del proprio insegnamento. Precisare le finalità e i traguardi da raggiungere nella propria disciplina. Comunicare le valutazioni delle prove scritte e orali. Comunicare alla famiglia eventuali situazioni di profitto insufficiente e frequenza irregolare. Sostenere un rapporto alunno/alunno e alunno/insegnante aperto al dialogo e alla collaborazione. Comunicare al dirigente scolastico i nominativi degli alunni che si assentano spesso e per lunghi

periodi.

A6. PATTO FORMATIVO SCUOLA - FAMIGLIA - STUDENTE

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Favorire un rapporto costruttivo tra scuola e famiglia attraverso un atteggiamento di dialogo e di collaborazione educativa tra adulti, al fine di promuovere la crescita del ragazzo.

IL PATTO DEI GENITORI La famiglia si impegna a:

Conoscere la proposta formativa della scuola e partecipare al progetto educativo, collaborando con gli insegnanti. Da quest’anno entrerà in vigore il registro elettronico, come prevede Il DECRETO-LEGGE del 6 luglio 2012, n. 95 “ Pertanto …” A decorrere dall'anno scolastico 2012-2013 le istituzioni scolastiche e i docenti adottano registri on line e inviano le comunicazioni agli alunni e alle famiglie in formato elettronico (...) .” “A decorrere dall'anno scolastico 2012-2013 le istituzioni scolastiche ed educative redigono la pagella degli alunni in formato elettronico. La pagella elettronica ha la medesima validità legale del documento cartaceo ed è resa disponibile per le famiglie sul web o tramite posta elettronica o altra modalità digitale. Resta comunque fermo il diritto dell'interessato di ottenere su richiesta gratuitamente copia cartacea del documento redatto in formato elettronico”.

Collaborare con la scuola, sostenendo e controllando i propri figli nel mantenimento degli impegni scolastici, sia per quanto riguarda lo studio che i compiti scritti.

Assicurare la frequenza regolare e la puntualità dello studente alle lezioni, anche nelle eventuali giornate di rientro pomeridiano.

Limitare le assenze dell’alunno in quanto le stesse possono essere solo per gravi motivi (salute, famiglia).

Informare la scuola in caso di problemi che possano incidere sulla situazione scolastica dello studente.

Cercare di partecipare ai momenti di incontro e confronto con la scuola (consigli di classe, riunioni, ecc.).

Giustificare le assenze ed i ritardi dello studente utilizzando l’apposito libretto. Firmare per presa visione le comunicazioni e le valutazioni delle verifiche scritte e orali dello

studente. Informarsi periodicamente sulla situazione scolastica del/la figlio/a. Segnalare situazioni critiche, fenomeni di bullismo/vandalismo che si verificassero nelle classi o

nella scuola. Collaborare, se contattata, con il personale di segreteria avente un compito esclusivamente

informativo. IL PATTO DELLO STUDENTE Lo studente si impegna a:

Frequentare regolarmente le lezioni, anche quelle pomeridiane, laddove previste. Presentarsi puntuale a scuola e fornito dell’occorrente richiesto per le attività didattiche e

l’adempimento dei propri doveri Rispettare le regole di comportamento stabilite dall’Istituto. Eseguire i lavori assegnati a casa e consegnarli con puntualità. Seguire con attenzione quanto gli viene insegnato e intervenire in modo pertinente, contribuendo

ad arricchire le lezioni con le proprie conoscenze ed esperienze. In caso di assenza, presentare la giustificazione il giorno seguente. Tenere un comportamento corretto ed adeguato all’ambiente, rispettando tutto il personale della

scuola ed i propri compagni. Frequentare con regolarità i corsi di recupero pomeridiani indicati dalla scuola. Utilizzare correttamente le strutture, i laboratori e gli strumenti della scuola, senza arrecare danni

e avendone cura. Spegnere i telefoni cellulari e gli altri dispositivi elettronici durante le ore di lezione, in quanto è

severamente proibito l’uso degli stessi (C.M. de 15 marzo 2007). Segnalare situazioni critiche, fenomeni di bullismo/vandalismo che si verificassero nelle classi o

nella scuola.

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SEZIONE B PERCORSI DI STUDIO CURRICOLI E OBIETTIVI PROFESSIONALI DEI DIVERSI CORSI

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VECCHIO ORDINAMENTO CLASSI IV e V

nell’a.s. 2012-2013

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Qui di seguito sono descritti i corsi delle attuali classi IV e V, che sono iniziati prima della riforma Gelmini (L.133/2008, L. 169/2008) entrata in vigore, per la secondaria di II grado, nel settembre 2010. Questi corsi procedono quindi con il vecchio programma e la vecchia struttura, e forniscono un diploma di scuola professionale. Tutte le attuali classi I, II e III rispondono invece al nuovo ordinamento, e sono divise in istruzione tecnica ed istruzione profesisonale. Per informazioni sui programmi, quadri orari e le altre informazioni relative a tali classi, consultare più oltre la sezione “nuovo ordinamento”.

B1. I CORSI ANCORA ATTIVI DEL VECCHIO ORDINAMENTO – DIPLOMI PROFESSIONALI

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SETTORE ELETTRICO-ELETTRONICO

DIPLOMA PER TECNICI INDUSTRIE ELETTRICHE (TIEL) TIEL Profilo professionale Il Tecnico dell'Industria Elettrica (TIEL) può svolgere un ruolo attivo e responsabile nella progettazione, esecuzione dl compiti, coordinamento dl personale, organizzazione dl risorse e gestione di unità produttive nei campi della distribuzione e dell’utilizzazione dell'energia elettrica e ne conosce le modalità di produzione. Sia in un contesto di lavoro autonomo che in quello produttivo industriale, il TIEL è in grado di:

progettare impianti elettrici civili e industriali di comune applicazione; utilizzare la documentazione tecnica relativa alle macchine, ai componenti e agli impianti elettrici; intervenire sul controllo dei sistemi di potenza; scegliere e utilizzare i normali dispositivi di automazione industriale; gestire la conduzione - da titolare o da responsabile tecnico - di imprese installatrici di impianti

elettrici. In particolare il TIEL deve conoscere le caratteristiche funzionali e di impiego delle principali macchine elettriche; conoscere le caratteristiche funzionali e di impiego dei dispositivi elettronici per il comando, controllo e regolazione delle macchine elettriche; saper applicare dispositivi elettronici programmabili per la gestione di impianti elettrici sia in ambito civile che industriale; conoscere le tecniche di interfacciamento e di elaborazione dei segnali di trasduttori e sensori; saper analizzare un problema di automazione attraverso diversi linguaggi di programmazione e saper utilizzare software applicativi per il disegno e la progettazione di impianti elettrici. Finalità L'insegnamento della Tecnica professionale deve quindi tendere a dare al TIEL le conseguenti competenze ed abilità:

saper intervenire nella progettazione, realizzazione, collaudo e conduzione di semplici impianti industriali, anche automatici, nell'ambito delle proprie competenze;

conoscere le modalità di produzione, misurazione e impiego dell'Energia Elettrica, con particolare riferimento alle tecniche di conversione e di utilizzazione;

saper scegliere e utilizzare dispositivi elettrici, elettronici, fluidici, programmabili offerti dal mercato, per applicazioni di automazione industriale;

conoscere gli aspetti fondamentali della prevenzione, sicurezza e igiene del lavoro, con riferimento alla normativa e alle leggi vigenti;

saper descrivere e documentare il lavoro svolto; saper consultare manuali d'uso, fogli di specifiche, documenti tecnici vari e software applicativi nel

campo elettrico; saper affrontare in un'ottica sistemica problemi tecnici, economici, gestionali e di impatto ambientale.

Obiettivi Alla fine del V anno il TIEL deve:

saper analizzare e identificare le problematiche connesse ai sistemi di distribuzione e di utilizzazione in BT ;

conoscere le caratteristiche funzionali e di impiego delle principali macchine elettriche; conoscere le caratteristiche funzionali e di impiego dei dispositivi elettronici per il comando, il controllo

e la regolazione delle macchine elettriche; saper applicare dispositivi elettronici programmabili per la gestione di impianti elettrici sia in ambito

civile che industriale; conoscere le tecniche di interfacciamento e di elaborazione dei segnali di trasduttori e sensori; saper analizzare un problema di automazione attraverso diversi linguaggi di programmazione; saper utilizzare software applicativi per il disegno e la progettazione di impianti elettrici.

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Quadro orario

TIEL (4° - 5° anno)

Materie di insegnamento cl 4^ TIEL

cl 5^ TIEL

Italiano 3 3

Storia 2 2

Francese 3 3

Inglese 2 2

Matematica 3 3

Educazione Fisica 2 2

Religione

1 1

Fisica e laboratorio 2 2

Sistemi - automazione e organizzazione della produzione

5 5

Elettrotecnica, Elettronica e Applicazioni 8 8

Alternanza scuola lavoro 132 Totale ore 31 31

dispositivi di ricezione e trasmissione, nonché i relativi strumenti di misura e collaudo. Il TIEN conosce, applica e fa applicare - oltre che le nozioni tecniche specifiche delle mansioni professionali assunte - le norme di sicurezza in vigore, al fine di realizzare opere a “regola d'arte"; conosce ed applica norme amministrative riguardanti la gestione del personale, I'aggiudicazione degli appalti, la contabilità ed il collaudo delle opere. Egli è in grado di documentare il proprio lavoro nei suoi vari aspetti tecnici, amministrativi ed organizzativi e sa consultare manuali e testi tecnici in lingua straniera.

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SETTORE MECCANICO-TERMICO

DIPLOMA PER TECNICI dei SISTEMI ENERGETICI TDSE Profilo professionale II TDSE ha competenze specifiche nel settore delle macchine idrauliche, termiche e degli impianti tecnici di edifici civili ed industriali. Egli deve essere in grado di coordinare interventi di predisposizione, avviamento, controllo e manutenzione sugli impianti e sulle macchine ed eseguire le necessarie operazioni tecniche di regolazione e controllo; deve saper dimensionare, attenendosi alle normative di sicurezza e di antinquinamento, modesti impianti, determinandone anche le previsioni di costo. L'insegnamento si propone come finalità il far acquisire agli allievi, nei settori delle macchine e degli impianti:

consapevolezza delle scelte adatte alla tipologia e in funzione delle necessità tecniche; metodi e contenuti finalizzati alla gestione delle macchine e degli impianti; capacità di autonomia decisionale in situazioni di funzionamento anomalo; strumenti di analisi e sintesi trasferibili in altri ambiti di conoscenza tecnica; conoscenza delle norme inerenti il risparmio energetico e l'inquinamento ambientale; capacità gestionali e organizzative tali da saper utilizzare al meglio le tecnologie avanzate; capacità previsionale dei costi di impianto e di manutenzione, in funzione anche delle qualità

tecniche.

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Quadro orario TDSE (4° - 5° anno)

Materie di insegnamento cl 4^ TDSE

cl. 5^ TDSE

Italiano 3 3 Storia 2 2 Francese .3 3 Inglese 2 2 Matematica 3 3 Educazione Fisica 2 2 Religione 1 1 Fisica e laboratorio 2 2 Tecnologia meccanica e lab. 7 Tecnica della produzione e lab. - 7

Macchine a fluido - 4

Meccanica applicata alle macchine 4 -

Elettrotecnica ed elettronica 2 2

Alternanza scuola lavoro 132 totale ore 31 31

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SETTORE FALEGNAMERIA

Diploma per Tecnici dell’Industria del Mobile e dell’Arredamento (TIMA) Profilo Professionale TIMA II Tecnico dell'Industria del Mobile e dell'Arredamento (T.l.M.A.) svolge un ruolo di organizzatore e coordinatore delle varie fasi produttive e ha competenze relative alla progettazione di arredi per ambienti interni ed esterni. Per adempiere a questa duplice funzione deve:

saper tradurre un progetto esecutivo in termini di organizzazione della produzione aziendale attraverso I'analisi degli aspetti economici e qualitativi nonché di quelli normativi e relativi alla sicurezza;

essere in grado di gestire sistemi informatici (CAD-CAM-CNC) per l'organizzazione della produzione; coordinare i controlli qualitativi; gestire la manutenzione; essere in grado di dimensionare e organizzare spazi funzionali ed elementi di arredo; operare scelte tecniche ed estetico-formali corrette; formulare proposte compositive per l’arredamento di spazi pubblici e privati, interni ed esterni.

Il Processo formativo del biennio post-qualifica deve quindi determinare una figura professionale in grado di inserirsi nel mondo del lavoro come quadro intermedio nelle aziende, in attività imprenditoriali e/o di proseguire gli studi universitari per ulteriori approfondimenti.

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Quadro orario TIMA (4° - 5° anno)

Materie di insegnamento cl 4^ TIMA

cl. 5^ TIMA

Italiano 3 3 Storia 2 2 Francese .3 3 Inglese 2 2 Matematica 3 3 Educazione Fisica 2 2 Religione 1 1

Fisica e laboratorio 2 2 Tecnica della produzione 4 4 Tecniche dell’arredamento 7 7 elettrotecnica 2 2 Alternanza scuola lavoro 132 totale ore 31 31

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SETTORE TURISTICO

Diploma per TECNICI DEI SERVIZI TURISTICI (TST) Profilo Professionale TST In un contesto economico-produttivo che evidenzia incessanti innovazioni tecnologiche e rapidi cambiamenti, il TST deve possedere conoscenze di tipo tecnico-specialistico, organizzativo, economico nonché competenze settoriali necessarie per operare in ambito turistico con adeguata professionalità. Il tecnico dei Servizi turistici specializzato in Pubbliche relazioni, Estero, Agenzia di viaggi, Segreteria, Reception deve:

possedere requisiti attitudinali per le relazioni interpersonali; conoscere gli aspetti giuridici del settore; saper utilizzare le lingue straniere (inglese-tedesco) in ambito professionale; conoscere tecniche e strategie di marketing; conoscere principi e modalità di gestione del personale; saper gestire la contabilità del personale; conoscere e utilizzare tecniche per progettazione, realizzazione, coordinamento e promozione

di attività di animazione; utilizzare programmi informatici; utilizzare strumenti tecnici; coordinare e supervisionare l’attività di ricevimento; coordinare i diversi settori di una struttura alberghiera; possedere tecniche di gestione di agenzie di viaggio.

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Quadro orario TST (4°- 5° anno)

Materie di insegnamento cl 4^ TST

cl. 5^ TST

Italiano 3 3 Storia 2 2 Francese .3 3 Inglese 3 3 Matematica 3 3 Educazione Fisica 2 2 Religione 1 1 Tecnica dell’azienda turistica. (Compresenza con Eser. Segr. e Port.)

4+2 4+2

Storia dell’arte 2 2

Geografia turistica 2 2

Tedesco 3 3

Alternanza scuola lavoro 132 totale ore 30 30

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SETTORE AZIENDALE DIPLOMA PER TECNICI DELLA GESTIONE AZIENDALE (TGA)

Profilo Professionale TGA In un contesto economico-produttivo che evidenzia continue trasformazioni e rapidi cambiamenti, l’intervento formativo in oggetto deve porsi nell’ottica di fornire conoscenze di tipo gestionale e contabile nonché competenze di tipo amministrativo per operare in ambito aziendale con adeguata professionalità. Il tecnico della Gestione Aziendale specializzato in Contabilità, Bilancio e Controllo deve:

conoscere i metodi e i sistemi dei fatti gestionali specifici di ogni settore aziendale; possedere capacità di organizzazione delle procedure della contabilità elementare; saper compilare i registri fiscali obbligatori; conoscere la normativa che regola il rapporto di lavoro; saper gestire la contabilità del personale; saper applicare la normativa civilistica e fiscale relativa al bilancio; possedere la capacità di elaborare le informazioni ai fini della definizione del budget; conoscere i principi della contabilità pubblica; saper interpretare un bilancio pubblico; saper effettuare le principali procedure di tecnica bancaria; utilizzare l’inglese in ambito professionale; saper effettuare le principali procedure di gestione del magazzino.

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Quadro orario TGA (4° - 5° anno)

Materie di insegnamento cl 4^ TGA

cl. 5^ TGA

Italiano 3 3 Storia 2 2 Francese .3 3 Inglese 3 3 Matematica 3 3 Educazione Fisica 2 2 Religione 1 1 Economia d’Azienda (Compresenza con Trattamento Testi)

4+3 4+3

Diritto ed Economia 3 3 Informatica gestionale 3 3

Alternanza scuola lavoro 132 totale ore 30 30

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SETTORE SERVIZI SOCIALI

Diploma per TECNICI DEI SERVIZI SOCIALI (TSS)

Il Tecnico dei Servizi Sociali è una figura professionale che, al termine del biennio post-qualifica, deve

possedere :

• le competenze per inserirsi con autonome responsabilità in strutture sociali operanti sul territorio con

la capacità di adeguarsi alle necessità ed ai bisogni mutevoli delle comunità;

• la capacità di programmare, interagendo eventualmente con altri soggetti pubblici e privati, interventi

mirati alle esigenze della vita quotidiana ed ai momenti di svago curandone l’organizzazione e

l’attuazione e valutandone l’efficacia;

• la capacità di saper affrontare tempestivamente i problemi, ricercando soluzioni corrette dal punto di

vista giuridico, organizzativo, psicologico o igienico sanitario e di saper promuovere iniziative

adeguate.

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Quadro orario TSS (4° - 5° anno)

Materie di insegnamento cl. 4^ TSS

cl. 5^ TSS

Area comune

Italiano 3 3 Storia 2 2 Francese 3 3 Inglese 3 3 Matematica 3 3 Educazione Fisica 2 2 Religione 1 1 Area di Indirizzo

Psicologia 5 5

Diritto ed economia 2 2

Tecnica amministrativa 2 2

Cultura medico-sanitaria 4 4

Alternanza scuola lavoro 132 30 30

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NUOVO ORDINAMENTO CLASSI I, II, III

nell’a.s. 2012-2013

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Il nuovo percorso di istruzione tecnica offre 3 corsi di 5 anni

ISTITUTO  TECNICO 3  indirizzi:

Elettrotecnica  Elettronica    

Meccanica  Meccatronica  

Energia     Turismo

B2. ISTRUZIONE TECNICA

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Settore tecnologico DIPLOMA in

“ELETTRONICA ED ELETTROTECNICA”

Il Diplomato in “Elettronica ed Elettrotecnica”: • ha competenze specifiche nel campo dei materiali e delle tecnologie costruttive dei sistemi

elettronici e delle macchine elettriche, della generazione, elaborazione e trasmissione dei segnali elettrici ed elettronici, dei sistemi per la generazione, conversione e trasporto dell’energia elettrica e dei relativi impianti di distribuzione;

• nei contesti produttivi d’interesse, esprime le proprie competenze nella progettazione, costruzione e collaudo dei sistemi elettronici e degli impianti elettrici;

• è in grado di programmare controllori e microprocessori; opera nell’organizzazione dei servizi e nell’esercizio di sistemi elettrici ed elettronici complessi;

• è in grado di sviluppare e utilizzare sistemi di acquisizione dati, dispositivi, circuiti, apparecchi e apparati elettronici;

• conosce le tecniche di controllo e interfaccia mediante software dedicato; • integra conoscenze di elettrotecnica, di elettronica e di informatica per intervenire

nell’automazione industriale e nel controllo dei processi produttivi, rispetto ai quali è in grado di contribuire all’innovazione e all’adeguamento tecnologico delle imprese relativamente alle tipologie di produzione;

• interviene nei processi di conversione dell’energia elettrica, anche di fonte alternativa, e del loro controllo, per ottimizzare il consumo energetico e adeguare gli impianti e i dispositivi alle normative sulla sicurezza;

• è in grado di esprimere le proprie competenze, nell’ambito delle normative vigenti, nel mantenimento della sicurezza sul lavoro e nella tutela ambientale, nonché di intervenire nel miglioramento della qualità dei prodotti e nell’organizzazione produttiva delle aziende;

• è in grado di pianificare la produzione dei sistemi progettati; descrive e documenta i progetti esecutivi ed il lavoro svolto, utilizza e redige manuali d’uso; conosce ed utilizza strumenti di comunicazione efficace e team working per operare in contesti organizzati.

Prospettive di lavoro

Il Diploma in Elettronica ed Elettrotecnica, abilita a: • inserirsi direttamente nel mondo del lavoro intervenendo nelle diverse fasi e livelli del

processo produttivo, dall’ideazione alla realizzazione del prodotto, utilizzando gli strumenti di progettazione, documentazione e controllo;

ISTITUTO  TECNICO EE    

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• accedere al sistema dell’istruzione e formazione tecnica superiore; • accedere agli albi delle professioni tecniche secondo le norme vigenti in materia; • iscriversi a tutte le facoltà universitarie.

QUADRO ORARIO

DISCIPLINE MODULI SETTIMANALI

1a 2 a 3 a 4 a 5 a

Lingua e letteratura italiana 4 4 4 4 4

Lingua e letteratura francese 4 4 4 4 4

Lingua inglese 3 3 3 3 3

Storia 2 2 2 2 2

Matematica 4 4 3 3 3

Diritto ed economia 2 2

Scienze integrate (Scienze della Terra e Biologia) 2 2

Scienze motorie e sportive 2 2 2 2 2

RC o attività alternative 1 1 1 1 1

Scienze integrate (Fisica) 3 3

di cui in compresenza 2*

Scienze integrate (Chimica) 3 3

di cui in compresenza 2*

Tecnologie informatiche 3

di cui in compresenza 2*

Scienze e tecnologie applicate 3**

Tecnologie e tecniche di rappresentazione grafica 3 3

di cui in compresenza 2*

Complementi di matematica 1 1 Tecnologie e progettazione di sistemi elettrici ed elettronici 5 5 6

Elettrotecnica ed elettronica 7 6 6

Sistemi automatici 4 5 5

Totale complessivo moduli 36 36 36 36 36

* le ore indicate con asterisco sono riferite alle attività di laboratorio che prevedono la compresenza degli insegnanti tecnico-pratici. ** I risultati di apprendimento della disciplina denominata “Scienze e tecnologie applicate”, compresa fra gli insegnamenti di indirizzo del primo biennio, si riferiscono all’insegnamento che caratterizza, per il maggior numero di ore, il successivo triennio.

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Settore tecnologico

DIPLOMA in “MECCANICA, MECCATRONICA ED ENERGIA”

Articolazione ENERGIA

Il Diplomato in “Meccanica, Meccatronica ed Energia – articolazione Energia”: • ha competenze specifiche nel campo dei materiali, nella loro scelta, nei loro trattamenti e

lavorazione; inoltre, ha competenze sulle macchine e sui dispositivi utilizzati nelle industrie manifatturiere, agrarie,dei trasporti e dei servizi nei diversi contesti economici;

• nelle attività produttive d’interesse, esprime le proprie competenze nella progettazione, costruzione e collaudo dei dispositivi e dei prodotti e nella realizzazione dei processi produttivi; opera nella manutenzione preventiva e ordinaria e nell’esercizio di sistemi meccanici ed elettromeccanici complessi; è in grado di dimensionare, installare e gestire semplici impianti industriali;

• nel campo dei trasporti, può approfondire e specializzare le sue competenze in ordine alla costruzione e manutenzione, ordinaria e straordinaria, dei mezzi terrestri, navali e aerei;

• integra le conoscenze di meccanica, di elettrotecnica, elettronica e dei sistemi informatici dedicati con le nozioni di base di fisica e chimica, economia e organizzazione; interviene nell’automazione industriale e nel controllo e conduzione dei processi, rispetto ai quali è in grado di contribuire all’innovazione, all’adeguamento tecnologico e organizzativo delle imprese, per il miglioramento della qualità ed economicità dei prodotti; elabora cicli di lavorazione, analizzandone e valutandone i costi;

• relativamente alle tipologie di produzione, interviene nei processi di conversione, gestione ed utilizzo dell’energia e del loro controllo, per ottimizzare il consumo energetico nel rispetto delle normative sulla tutela dell’ambiente;

• è in grado di operare autonomamente, nell’ambito delle normative vigenti, ai fini della sicurezza sul lavoro e della tutela ambientale;

• è in grado di pianificare la produzione e la certificazione dei sistemi progettati, descrivendo e documentando il lavoro svolto, valutando i risultati conseguiti, redigendo istruzioni tecniche e manuali d’uso;

• conosce ed utilizza strumenti di comunicazione efficace e team working per operare in contesti organizzati.

 ISTITUTO              TECNICO

MME    

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Prospettive di lavoro Il Diploma in “Meccanica, Meccatronica ed Energia – articolazione Energia”, abilita a:

• inserirsi direttamente nel mondo del lavoro intervenendo nelle diverse fasi e livelli del processo produttivo, dall’ideazione alla realizzazione del prodotto, utilizzando gli strumenti di progettazione, documentazione e controllo; • accedere al sistema dell’istruzione e formazione tecnica superiore; • accedere agli albi delle professioni tecniche secondo le norme vigenti in materia; • iscriversi a tutte le facoltà universitarie.

QUADRO ORARIO

DISCIPLINE MODULI SETTIMANALI

1a 2 a 3 a 4 a 5 a

Lingua e letteratura italiana 4 4 4 4 4

Lingua e letteratura francese 4 4 4 4 4

Lingua inglese 3 3 3 3 3

Storia 2 2 2 2 2

Matematica 4 4 3 3 3

Diritto ed economia 2 2

Scienze integrate (Scienze della Terra e Biologia) 2 2

Scienze motorie e sportive 2 2 2 2 2

RC o attività alternative 1 1 1 1 1

Scienze integrate (Fisica) 3 3

di cui in compresenza 2*

Scienze integrate (Chimica) 3 3

di cui in compresenza 2*

Tecnologie informatiche 3

di cui in compresenza 2*

Scienze e tecnologie applicate 3**

Tecnologie e tecniche di rappresentazione grafica 3 3

di cui in compresenza 2*

Complementi di matematica 1 1

Meccanica, macchine ed energia 5 5 5

Sistemi ed automazione 4 4 4 Tecnologie meccaniche di processo e prodotto 4 2 2

Impianti energetici, disegno e progettazione 3 5 6

Totale complessivo moduli 36 36 36 36 36

* le ore indicate con asterisco sono riferite alle attività di laboratorio che prevedono la compresenza degli insegnanti tecnico-pratici.

** I risultati di aprendimento della disciplina denominata “Scienze e tecnologie applicate”, compresa fra gli insegnamenti di indirizzo del primo biennio, si riferiscono all’insegnamento che caratterizza, per il maggior numero di ore, il successivo triennio.

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Settore economico DIPLOMA nel

“TURISMO – approfondimento CULTURA”

Il Diplomato nel “Turismo” ha competenze specifiche nel campo dei macrofenomeni economici nazionali ed internazionali, della normativa civilistica e fiscale, oltre a competenze specifiche nel comparto delle aziende del settore turistico. E’ in grado di:

• collaborare nella gestione organizzativa dei servizi secondo parametri di efficienza, efficacia e qualità;

• esprimere le proprie competenze nel lavoro organizzato e di gruppo con responsabilità e propositivo contributo personale;

• operare con flessibilità in vari contesti sapendo affrontare il cambiamento; • operare per obiettivi e per progetti e documentare opportunamente il proprio lavoro; • individuare, selezionare e gestire le fonti di informazione; • elaborare, interpretare e rappresentare efficacemente dati con il ricorso a strumenti informatici e

software gestionali; • operare con visione non settoriale e sistemica; • comunicare con linguaggi appropriati e con codici diversi in più lingue; • operare nella produzione e gestione di servizi e/o prodotti turistici con particolare attenzione alla

valorizzazione del territorio; • definire con soggetti pubblici e privati l’immagine turistica del territorio e i piani di qualificazione

per lo sviluppo dell’offerta integrata; • analizzare le tendenze del mercato e proporre opportune politiche di marketing rispetto a

specifiche tipologie di imprese turistiche; • avvalersi di tecniche di comunicazione multimediale per la promozione del turismo integrato.

Prospettive di lavoro

Il Diploma nel Turismo abilita a:

• operare nel sistema produttivo con particolare attenzione alla valorizzazione e fruizione del patrimonio paesaggistico, artistico, culturale, artigianale, enogastronomico;

ISTITUTO  TECNICO

Turismo

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• integrare le competenze dell’ambito gestionale e della produzione di servizi/prodotti turistici con quelle linguistiche e informatiche per operare nel sistema informativo dell’azienda e contribuire sia all’innovazione sia al miglioramento organizzativo e tecnologico dell’impresa;

• operare con professionalità ed autonomia nelle diverse tipologie di imprese turistiche (agenzie di viaggio, imprese alberghiere, aziende di trasporto, enti pubblici che operano nel settore);

• iscriversi a tutte le facoltà universitarie.

QUADRO ORARIO

DISCIPLINE MODULI SETTIMANALI

1a 2 a 3 a 4 a 5 a

Lingua e letteratura italiana 4 4 4 4 4

Lingua e letteratura francese 4 4 4 4 4

Lingua inglese 3 3 3 3 3

Storia 2 2 2 2 2

Matematica 4 4 3 3 3

Diritto ed economia 2 2 Scienze integrate (Scienze della Terra e Biologia) 2 2

Scienze motorie e sportive 2 2 2 2 2

RC o attività alternative 1 1 1 1 1

Scienze integrate (Fisica) 2

Scienze integrate (Chimica) 2

Informatica 2 2

Economia aziendale 2 2

Lingua Tedesca 3 3 4 4 4

Discipline turistiche e aziendali 4 4 4

Geografia turistica 3* 3* 3 3 3

Diritto e legislazione turistica 3 3 3

Arte e territorio 3* 3* 3*

Totale complessivo moduli 36 36 36 36 36 * di cui un’ora in lingua francese

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Il nuovo percorso di istruzione professionale offre corsi di 5 anni, ma gli studenti possono scegliere di uscire al 3º anno dal percorso scolastico sostenendo un esame che permette di ottenere una qualifica triennale regionale (non ha valore legale al di fuori della regione ) in operatore installatore e manutentore di impianti elettrici, operatore installatore e manutentore di impianti termoidraulici, operatore legno. Queste qualifiche **** curvatura dire qui o dire vedi sotto? ******

ISTITUTO  PROFESSIONALE

3  indirizzi:

MAT  Manutenzione    e  Assistenza  Tecnica

(  +  Qualifica  regionale  

triennale  )

PAI  Produzioni  Artigianali  e  

Industriali  (LEGNO)  

(  +  Qualifica  regionale  triennale  )

SSS  Servizi  Socio  Sanitari  

(  +  Corsi  Serali  )

B3. ISTRUZIONE PROFESSIONALE

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Diploma di “tecnico per la Manutenzione e Assistenza Tecnica”

Prevede le qualifiche regionali 3ennali di OPERATORE INSTALLATORE E MANUTENTORE DI IMPIANTI ELETTRICI

OPERATORE INSTALLATORE E MANUTENTORE DI IMPIANTI TERMOIDRAULICI Il “Tecnico per la Manutenzione e Assistenza tecnica” possiede le competenze per gestire, organizzare ed effettuare interventi di installazione e manutenzione ordinaria, di diagnostica, riparazione e collaudo relativamente a piccoli sistemi, impianti e apparati tecnici. In particolare, è in grado di:

• controllare e ripristinare, durante il ciclo di vita degli apparati e degli impianti, la conformità del loro funzionamento alle specifiche tecniche, alle normative sulla sicurezza degli utenti e sulla salvaguardia dell’ambiente;

• osservare i principi di ergonomia, igiene e sicurezza che presiedono alla realizzazione degli interventi;

• organizzare e intervenire nelle attività per lo smaltimento di scorie e sostanze residue, relative al funzionamento delle macchine, e per la dismissione dei dispositivi;

• utilizzare le competenze multidisciplinari di ambito tecnologico, economico e organizzativo presenti nei processi lavorativi e nei servizi che lo coinvolgono;

• gestire funzionalmente le scorte di magazzino; reperire e interpretare documentazione tecnica; • assistere gli utenti e fornire le informazioni utili al corretto uso e funzionamento dei dispositivi;

agire nel suo campo di intervento nel rispetto delle specifiche normative ed assumersi autonome responsabilità;

• segnalare le disfunzioni non direttamente correlate alle sue competenze tecniche; operare nella gestione dei servizi, anche valutando i costi e l’economicità degli interventi;

• documentare il proprio lavoro e redigere relazioni tecniche.

Prospettive di lavoro Il Diploma di Tecnico per la Manutenzione e Assistenza tecnica abilita a: • installare, collaudare e curare la manutenzione di linee, quadri elettrici, apparecchiature automatiche

di controllo ed impianti termici ed idrosanitari; • realizzare e riparare impianti elettrici, termici e idrosanitari di uso civile e piccoli automatismi di tipo

digitale; • operare presso industrie e agenzie private che fanno manutenzione; • progettare impianti civili e industriali di comune applicazione; • gestire unità produttive ed organizzare risorse;

MAT     ISTITUTO  

PROFESSIONALE

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46

• operare presso imprese installatrici di impianti, industrie del settore, enti pubblici e negli istituti tecnici e professionali come insegnante di esercitazioni pratiche;

• iscriversi a tutte le facoltà universitarie.

QUADRO ORARIO DISCIPLINE MODULI SETTIMANALI

1a 2 a 3 a 4 a 5 a

Lingua e letteratura italiana 3-4 3-4 3-4 4 4 Lingua e letteratura francese 3-4 3-4 3-4 4 4 Lingua inglese 2-3 2-3 2-3 3 3 Storia 1-2 1-2 1-2 2 2 Matematica 3-4 3-4 3 3 3 Diritto ed economia 1-2 1-2 Scienze integrate (Scienze della Terra e Biologia) 1-2 1-2 Scienze motorie e sportive 1-2 1-2 1-2 2 2 RC o attività alternative 1 1 1 1 1 Tecnologie e tecniche di rappresentazione grafica 3 3

Scienze integrate (Fisica) 2 2 di cui in compresenza 2*

Scienze integrate (Chimica) 2 di cui in compresenza 2*

Tecnologie dell’informazione e della comunicazione 2 2

Laboratori tecnologici ed esercitazioni 3** 3** 4** 3** 3**

Tecnologie meccaniche e applicazioni 5 5 3

Tecnologie elettrico-elettroniche e applicazioni 5 4 3

Tecnologie e tecniche di installazione e di manutenzione 3 5 8

Totale complessivo moduli 36 36 36 36 36 * ore di laboratorio che prevedono la compresenza degli insegnanti tecnico-pratici ** insegnamento affidato al docente tecnico pratico In grassetto sono indicate le ore settimanali che prevarranno nell’arco delle 33 settimane dell’anno scolastico. Al monte-ore settimanale devono essere aggiunte 4 ore di materie tecnico-professionali che daranno la curvatura per la qualifica triennale.

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DIPLOMA di “tecnico per le PRODUZIONI INDUSTRIALI E ARTIGIANALI”

con qualifiche regionali triennali di

OPERATORE LEGNO Il “Tecnico per le Produzioni Industriali e Artigianali” possiede le competenze per operare nei processi di fabbricazione, assemblaggio e commercializzazione di prodotti industriali e artigianali del settore legno. In particolare, egli è in grado di: • scegliere e utilizzare le materie prime e i materiali relativi al settore di interesse; • utilizzare i saperi multidisciplinari di ambito tecnologico, economico e organizzativo per operare in

modo autonomo nei processi in cui è coinvolto; • partecipare direttamente alla produzione; • intervenire nella predisposizione, conduzione e mantenimento in efficienza degli impianti e dei

dispositivi utilizzati; • assumere responsabilità rispetto alle normative vigenti sulla tutela dell’ambiente e sulla salute e

sicurezza degli addetti alle lavorazioni, degli utenti e consumatori; • osservare i principi di ergonomia e igiene che presiedono alla fabbricazione, alla distribuzione e

all’uso dei prodotti della filiera del legno; • programmare e organizzare le attività di smaltimento di scorie e sostanze residue, collegate alla

produzione dei beni e la dismissione dei dispositivi; • supportare l’amministrazione e la commercializzazione dei prodotti; • documentare il proprio lavoro e redigere relazioni tecniche;

• ideare, progettare, realizzare e presentare sul mercato oggetti e prodotti in legno anche su commissione; • innovare, sotto il profilo creativo e tecnico, valorizzandole, le produzioni tipiche locali con riferimento agli standard stilistici originali.

Prospettive di lavoro

Il Diploma di Tecnico per le Produzioni Industriali e Artigianali abilita a: • trovare impiego nelle aziende del settore del legno; • esercitare attività artigianale autonoma; • insegnare esercitazioni pratiche negli istituti professionali; • iscriversi a tutte le facoltà universitarie.

PAI    

ISTITUTO  PROFESSIONALE

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QUADRO ORARIO DISCIPLINE MODULI SETTIMANALI

1a 2 a 3 a 4 a 5 a

Lingua e letteratura italiana 3-4 3-4 3-4 4 4 Lingua e letteratura francese 3-4 3-4 3-4 4 4 Lingua inglese 2-3 2-3 2-3 3 3 Storia 1-2 1-2 1-2 2 2 Matematica 3-4 3-4 3 3 3 Diritto ed economia 1-2 1-2 Scienze integrate (Scienze della Terra e Biologia) 1-2 1-2 Scienze motorie e sportive 1-2 1-2 1-2 2 2 RC o attività alternative 1 1 1 1 1 Tecnologie e tecniche di rappresentazione grafica 3 3

Scienze integrate (Fisica) 2 2 di cui in compresenza 2*

Scienze integrate (Chimica) 2 di cui in compresenza 2*

Tecnologie dell’informazione e della comunicazione 2 2

Laboratori tecnologici ed esercitazioni 3** 3** 5** 4** 4** Tecnologie applicate ai materiali e ai processi produttivi 6 5 4

Tecniche di produzione e di organizzazione 6 5 4

Tecniche di gestione-conduzione di macchine e impianti 3 5

Totale complessivo moduli 36 36 36 36 36

* ore di laboratorio che prevedono la compresenza degli insegnanti tecnico-pratici ** insegnamento affidato al docente tecnico pratico In grassetto sono indicate le ore settimanali che prevarranno nell’arco delle 33 settimane dell’anno scolastico. Al monte-ore settimanale devono essere aggiunte 4 ore di materie tecnico-professionali che daranno la curvatura per la qualifica triennale.

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DIPLOMA di “tecnico per i SERVIZI SOCIO-SANITARI”

Il “Tecnico per i Servizi Socio-sanitari” possiede le competenze necessarie per organizzare ed attuare interventi adeguati alle esigenze socio-sanitarie di persone e comunità per la promozione della salute e del benessere bio-psico-sociale. In particolare, egli è in grado di: • partecipare alla rilevazione dei bisogni socio-sanitari del territorio attraverso l’interazione con soggetti

istituzionali e professionali; • rapportarsi ai competenti Enti pubblici e privati anche per orientare l’utenza verso idonee strutture; • intervenire nella gestione dell’impresa sociosanitaria e nella promozione di reti di servizio per attività

di assistenza e di animazione sociale; • applicare la normativa vigente relativa alla privacy e alla sicurezza sociale e sanitaria; • organizzare interventi a sostegno dell’inclusione sociale di persone, comunità e fasce deboli; • interagire con gli utenti del servizio e predisporre piani individualizzati di intervento; • individuare soluzioni corrette ai problemi organizzativi, psicologici e igienico-sanitari della vita

quotidiana; • affrontare problemi relativi alla non autosufficienza e alla disabilità; • utilizzare metodi e strumenti di valutazione e monitoraggio della qualità del servizio erogato nell’ottica

del miglioramento e della valorizzazione delle risorse; • documentare il proprio lavoro e redigere relazioni tecniche.

Prospettive di lavoro

Il Diploma di Tecnico per i Servizi Socio-sanitari abilita a: • lavorare, sia a domicilio dell’utente che in strutture private, nei settori degli anziani, dell’handicap,

dell’infanzia e della marginalità; • svolgere mansioni nei quadri intermedi e dirigenziali presso cooperative sociali, fondazioni

socio-culturali, centri educativi e strutture per l’infanzia, strutture residenziali ed enti pubblici di servizi;

• insegnare metodologie operative negli istituti professionali statali ad indirizzo sociale; • iscriversi a tutte le facoltà universitarie.

SSS    

ISTITUTO  PROFESSIONALE

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QUADRO ORARIO DISCIPLINE MODULI SETTIMANALI

1a 2 a 3 a 4 a 5 a

Lingua e letteratura italiana 4 4 4 4 4

Lingua e letteratura francese 4 4 4 4 4

Lingua inglese 3 3 3 3 3

Storia 2 2 2 2 2

Matematica 4 4 3 3 3

Diritto ed economia 2 2 Scienze integrate (Scienze della Terra e Biologia) 2 2

Scienze motorie e sportive 2 2 2 2 2

RC o attività alternative 1 1 1 1 1

Scienze integrate (Fisica) 2

Scienze integrate (Chimica) 2

Scienze umane e sociali 4 4

di cui in compresenza 2*

Elementi di storia dell’arte ed espressioni grafiche

2

di cui in compresenza 1*

Educazione musicale 2

di cui in compresenza 1*

Metodologie operative 2** 2** 3**

Igiene e cultura medico-sanitaria 2 2 4 5 5

Psicologia generale ed applicata 5 6 6

Diritto e legislazione socio-sanitaria 3 3 3

Tecnica amministrativa ed economia sociale

2 3 3

Totale complessivo moduli 36 36 36 36 36 * ore di laboratorio che prevedono la compresenza degli insegnanti tecnico-pratici ** insegnamento affidato al docente tecnico pratico

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51

Progetto

ALTERNANZA SCUOLA LAVORO CLASSI 1^-2^-3^ A.S. 2012/2013

DESTINATARI Il progetto viene proposto in riferimento alla lett. prot. 22165 del 19/07/12 e al decreto

assessorile prot. 16899/SS dell’08/06/12 per le classi prime, seconde e terze dell’anno

scolastico 2012/2013 dei seguenti due indirizzi: ″Manutenzione e Assistenza Tecnica″ e ″Produzioni Industriali e Artigianali″

Per questi alunni è prevista la possibilità di conseguire, al termine del terzo anno e

previo superamento di una prova d’esame, un attestato di qualifica professionale

regionale di Operatore: in particolare nel settore ″Manutenzione e Assistenza Tecnica″

(M.A.T.) sarà possibile ottenere la qualifica di Operatore Elettrico o di Operatore

Termoidraulico, mentre nel settore “Produzioni Industriali e Artigianali” (P.I.A.) sarà

possibile ottenere la qualifica di Operatore del Legno.

Nella tabella seguente sono descritte le classi coinvolte (indirizzo di studi, numero degli

alunni e attività previste). In particolare si precisa quanto segue:

- i corsi 2 e 3 si riferiscono ad una classe mista EL/OL ma che è stata distinta in

quanto le attività previste sono differenziate;

- il corso 6 riguarda anch’esso una classe mista ma è stata prevista un’attività non

differenziata.

B4. LA CURVATURA DEI CORSI PROFESSIONALI E LE QUALIFICHE TRIENNALI

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CLASSI COINVOLTE E IMPEGNO ORARIO

DATI DELLE CLASSI E COMPOSIZIONE NUMERICA STRUTTURA ORARIA DEL PROGETTO (AREA ESPERIENZIALE)

CORSO

CLASSE

Diploma di indirizzo e qualifica triennale

ALUNNI

Ricerche con

esperti, visite,

laboratori

Corso sicurezz

a Stage Totale

1 1^ MAT TER

Diploma Manutenzione Assistenza Tecnica Qualifica Operatore di Impianti Termoidraulici

25 33 - - 33

2 1^ MAT EL Diploma Manutenzione Assistenza Tecnica Qualifica Operatore Elettrico

15 33 - - 33

3 1^ PIA OL Diploma Produzioni Industriali e Artigianali Qualifica Operatore del Legno

15 33 - - 33

4 2^A MAT TER

Diploma Manutenzione Assistenza Tecnica Qualifica Operatore di Impianti Termoidraulici

14 66 - - 66

5 2^B MAT TER

Diploma Manutenzione Assistenza Tecnica Qualifica Operatore di Impianti Termoidraulici

14 66 - - 66

6 3^MAT TER/EL

Diploma Manutenzione Assistenza Tecnica Qualifica Operatore di Impianti Termoidraulici + Operatore Elettrico

19 16 16 100 132

7 3^PIA OL Diploma Produzioni Industriali e Artigianali Qualifica Operatore del Legno

15 16 16 100 132

TOTALE 117

AREA ESPERIENZIALE Se le attività di orientamento e personalizzazione degli orientamenti sono comprese

all’interno del monte ore annuale di 1.194 moduli delle discipline di insegnamento, il

presente progetto riguarda invece attività aggiuntive che definiremo d’ora in avanti “area

esperenziale”. L’obiettivo che ci proponiamo è quello di creare un primo rapporto di

interelazione tra scuola, azienda, parti sociali e attori territoriali pubblici e privati,

arricchendo la formazione acquisita nei percorsi scolastici e formativi con l'acquisizione

di competenze di base.

L’intervento di esperti esterni, l’ampliamento in un’ottica laboratoriale delle attività

formative proposte dai docenti interni, l’esperienza di alternanza scuola lavoro e di

stage sono le differenti attività che hanno lo scopo comune di realizzare un organico

collegamento delle istituzioni scolastiche e formative con il mondo del lavoro e con il

“territorio”.

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53

ATTIVITÀ PREVISTE - MACROPROGETTAZIONE Per l’anno scolastico 2012/2013 si prevede quanto segue (in coerenza con Vs lettera

prot. 22165/2012):

Classi prime: 33 ore di interventi di esperti esterni per effettuare attività di ricerca sulle

professioni e sul mercato del lavoro valdostano, anche attraverso l’utilizzo di banche

dati statistiche, la descrizione di esperienze di lavoro e di impresa, l’effettuazione di

visite aziendali. La microprogettazione didattica e l’organizzazione delle visite aziendali

saranno effettuate dai singoli docenti/esperti, dal tutor di classe e dal coordinatore.

Classi seconde: 66 ore di attività di simul-impresa e laboratori applicativi con

l’intervento di esperti esterni o attività laboratoriali condotte da personale

esterno/interno e l’effettuazione di visite aziendali. La microprogettazione didattica e

l’organizzazione delle visite aziendali saranno effettuate dai singoli docenti/esperti, dal

tutor di classe e dal coordinatore.

Classi terze: 132 ore di attività di alternanza scuola lavoro, comprendenti 100 ore di

stage (da effettuarsi al termine delle lezioni), 16 di formazione ai sensi del D.Lgs.

81/2008 (4 ore di formazione generale e 12 di formazione specifica per rischio alto ai

sensi dell’accordo Stato Regioni del 21/12/2011) e 16 ore di orientamento (la

microprogettazione e l’organizzazione delle visite saranno effettuate dai singoli

docenti/esperti, dal tutor di classe e dal coordinatore) degli alunni ai fini della scelta

dell’azienda in cui effettuare il tirocinio e di acquisizione di informazioni sulla realtà del

mondo del lavoro tramite il coinvolgimento di tutti gli attori professionali del sistema

educativo di istruzione e formazione e del mercato del lavoro. 1

E’ prevedibile l’attivazione dell’area esperienziale a partire dal mese di gennaio 2013, in

seguito alla necessaria programmazione all’interno del consiglio di classe. 1 OBIETTIVI SPECIFICI DELLO STAGE: CONOSCITIVI: acquisizione e rafforzamento di conoscenze e abilità nei campi relativi alle discipline specifiche del corso di studi; APPLICATIVI: acquisire abilità in un lavoro prevalentemente pratico, riconoscendo l'utilità dell'apprendimento teorico conseguito in ambito scolastico; RELAZIONALI: prendere dimestichezza con il mondo del lavoro e con le sue regole, instaurando un positivo rapporto di collaborazione con i colleghi e con l'utenza; SOCIO – AFFETTIVI: migliorare le capacità di percezione di sé e di autovalutazione al fine di accrescere la propria autostima e di prendere coscienza della proiezione del ruolo dello studente nel mondo del lavoro; acquisire consapevolezza del ruolo di membro di una equipe valorizzando il rispetto degli altri funzionale al rispetto della propria persona; valorizzare la soggettività, favorire la crescita, potenziare l'autonomia.

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FREQUENZA – VALUTAZIONE - GRADIMENTO Frequenza

Per partecipare all’esame di qualifica è richiesta una frequenza minima del 75% delle

ore previste sul triennio.

Valutazione

Per le classi prime e seconde la valutazione verrà effettuata:

1. dal tutor assieme al coordinatore – sentiti gli esperti esterni - sulla base di impegno e

partecipazione;

Per le classi terze la valutazione verrà effettuata:

2. dal tutor assieme al coordinatore – sentiti gli esperti esterni - sulla base di impegno e

partecipazione, per quanto riguarda i moduli condotti da esperti esterni nel campo

dell’orientamento;

3. dal docente del modulo D.Lgs. 81/2008;

4. dal tutor aziendale e scolastico (esecutivo) sulla base dei seguenti parametri:

- impegno per ampliare le competenze specifiche del proprio corso di studi - rispetto delle regole in azienda (orario, esecuzione indicazioni tutor aziendale, … )

- disponibilità ad apprendere e a lavorare - capacità di adattamento - iniziativa e curiosità - adeguamento delle proprie conoscenze e competenze alle richieste

dell’azienda - saper porsi in relazione in maniera adeguata con i “colleghi” - acquisizione di consapevolezza dell’importanza del lavoro di gruppo

(collaborazione) - acquisizione delle conoscenze e competenze nuove - rispetto dei tempi e delle modalità di compilazione della documentazione

richiesta Gradimento

Al termine di ogni annualità verrà compilato dagli alunni un questionario di gradimento

del percorso.

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FIGURE PROFESSIONALI COINVOLTE

Coordinatore: sono previste 25 ore per gruppo classe. È la figura che ha il compito di

gestire – con riferimento al singolo corso (può assumere l’incarico con riferimento a più

classi) la fase esecutiva dell’intervento, coordinando in particolare le figure dei tutor e

dei docenti. In particolare: fornisce supporto tecnico-informativo ai docenti-tutor e allievi;

coordina i docenti tutor; cura la fase di valutazione e di ricaduta; verifica, certificandoli

con la propria firma, i vari documenti, resoconti e verbali attestanti l’attività delle varie

figure operanti nel progetto; controlla la tenuta dei registri, apponendo la dovuta firma.

Organizza e coordina la fase preliminare e esecutiva e finale del tirocinio; cura i contatti

con le aziende; fornisce supporto tecnico-informativo ai tutor di tirocinio e agli stagisti;

controlla e certifica i registri di “work-experience”.

Nel dettaglio le attività specifiche sono le seguenti:

1. riunioni organizzative con tutors, segreteria e collaboratori;

2. collaborazione per la preparazione della modulistica;

3. predisposizione dei calendari delle docenze esterne e comunicazioni varie

all’amministrazione regionale;

4. predisposizione dei registri delle attività formative, controllo e certificazione della

regolarità degli stessi mediante apposizione della firma;

5. raccolta, controllo e archiviazione di tutta la modulistica distribuita ai docenti esterni,

ai tutor e agli alunni

6. controllo attività svolte dai tutor e dai docenti per autorizzazione dei pagamenti

7. collaborazione per la preparazione della modulistica per gli stages

8. predisposizione dei registri di stages

9. inserimento e controllo del rispetto delle normative degli orari degli stages

10. variazioni calendari di stages e controllo correttezza

11. controllo della regolarità di ogni registro di stages, calcolo ore e certificazione della

correttezza mediante la firma del coordinatore

12. raccolta, controllo e archiviazione di tutta la modulistica dei tutor e degli alunni

13. comunicazioni all’amministrazione regionale

Tutor scolastico: ricopre essenzialmente 2 ruoli: didattico e di tirocinio.

Tutoring didattico: sono previste diverse ore a seconda delle classi (vedere il budget per

il dettaglio). Il tutor didattico d’aula interviene all'interno del processo formativo quale

elemento di raccordo tra formatori e corsisti ed è tenuto a garantire la metodologia e la

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continuità didattica, la coerenza dei moduli con i programmi curricolari delle varie

discipline e la coerenza organizzativa e gestionale dell’intervento; supporta - quando

necessario - i formatori. La funzione di tutor interno sarà svolta esclusivamente da

personale docente appartenente all’istituzione scolastica realizzatrice del progetto. Il

tutor interno viene nominato sulla base della valutazione delle sue competenze

finalizzate al progetto con incarico da parte del Dirigente scolastico. Assieme al

coordinatore ha la responsabilità di organizzare le varie attività teoriche e pratiche e

effettuare un monitoraggio costante del percorso, anche in vista di un’eventuale

revisione e/o di adattamenti che si dovessero rendere necessari in itinere.

Tutoring di stage organizzativo ed esecutivo (solo per le classi terze): deve occuparsi di

progettare, nell’ambito del modello di convenzione adottato, di concerto con il tutor

aziendale ed i docenti delle discipline interessate, il percorso formativo in alternanza

dell’allievo; verificare la coerenza del percorso in alternanza con il percorso progettato e

con l’obiettivo dell’acquisizione della/e competenza/e previste; concorrere, con il tutor

aziendale e i docenti delle discipline coinvolte, secondo le modalità convenute

dall’Istituto, alla valutazione ed alla certificazione delle competenze acquisite

dall’allievo, utilizzando strumenti di valutazione e certificazione ai fini della loro

validazione; deve sostenere e accompagnare l’alunno anche attraverso la realizzazione

di interventi di recupero, orientamento e/o potenziamento non previsti nella

pianificazione iniziale. In particolare è tenuto a prendere contatto con l'azienda prima

dell'inizio del tirocinio, ad illustrare il progetto formativo allo stagista, a mettere in

contatto tutor aziendale e stagista, a verificare almeno settimanalmente la regolare

prosecuzione del tirocinio, concordando con il coordinatore ed il tutor aziendale

eventuali azioni correttive, a predisporre la valutazione finale del tirocinio assieme al

tutor aziendale, a far relazionare l'esperienza allo stagista, a compilare regolarmente il

registro personale. Un’ulteriore figura prevista ma che non genera costi a carico del

progetto è il tutor aziendale di stage (solo per le classi terze), che deve collaborare alla

progettazione, realizzazione e valutazione dell’inserimento dello stagista in azienda.

Docenti esterni e interni: si tratta di docenti esperti e nominati sulla base del CV

fornito preventivamente all’Istituzione scolastica. Nell’ambito delle proprie competenze,

svolgono l'attività di docenza operando in stretta collaborazione con la Scuola, in

particolare con il tutor e il coordinatore. Provvedono alla microprogrammazione

didattica, alla produzione del materiale didattico da fornire agli allievi, a firmare il

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registro e indicarvi i contenuti didattici delle lezioni e a consegnare una relazione sulle

attività svolte.

Esperto apporti informatici: eroga apporti specialistici informatici e gestionali,

collaborando con la Segreteria ed il coordinatore. Predispone i seguenti softwares per il

progetto (occupandosi di assistere la segreteria all’utilizzo dei software forniti, sia dal

punto di vista informatico, sia da quello contabile gestionale):

- contabilizzazione delle spese inerenti il progetto e redazione del rendiconto;

- gestione dei contratti/incarichi

- gestione delle convenzioni e dei patti formativi

- elaborazione dei questionari di gradimento.

Predispone inoltre la modulistica sulla base delle richieste della Scuola.

Commissari esterni esame di qualifica

Al momento non sono preventivabili le spese per la commissione d’esame.

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SEZIONE C DIDATTICA E DIDATTICA SPECIALE

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Diverse e spesso difficoltose sono le scelte che un allievo deve compiere durante la sua carriera scolastica:

- alla fine della scuola dell’obbligo, quando gli si presentano varie opportunità nell’ambito dell’istruzione, con una vasta gamma di tipologie di scuole ciascuna con diversi indirizzi, e nell’ambito della formazione professionale

- alla fine della scuola superiore, quando si tratta di scegliere tra lavoro, università o Alta Formazione Professionale.

PROGETTO 1: raccordo tra scuola secondaria di primo e secondo grado

1.1 Orientamento in entrata

Obiettivi generali

La scuola da anni è impegnata nella ricerca delle strategie più adeguate ed efficaci per accompagnare gli allievi dell’ultimo anno di scuola media inferiore nella difficile scelta dell’indirizzo che si presenta loro (e sono obbligati a fare) già nel mese di gennaio. Rendere operative queste strategie significa in primo luogo collaborare con gli insegnanti della media inferiore. Quanto più è fattiva questa collaborazione tanto più i ragazzi, che peraltro si trovano ancora in un momento difficile di crescita e di sostanziale disorientamento, sapranno operare una scelta adeguata alle proprie aspirazioni, esigenze, potenzialità.

Finalità

Il presente progetto intende quindi mettere l‘allievo della classe terza della scuola media inferiore nelle condizioni ottimali per effettuare una scelta consapevole e opera cercando di rispettare le seguenti necessità: • Informare famiglie e studenti sull’offerta formativa della nostra scuola. • Permettere ai futuri utenti di testare concretamente la pratica scolastica nei diversi indirizzi del nostro

istituto.

Articolazione delle attività

L‘attività sarà quindi rivolta ad alunni e genitori e si avvarrà, per quanto è possibile, della collaborazione degli insegnanti della media inferiore. Si prevedono le seguenti azioni: 1. Incontri di condivisione del presente progetto nelle diverse istituzioni scolastiche (medie inferiori) 2. Preparazione e distribuzione agli alunni di scuola media di materiale informativo e illustrativo

riguardante - La scuola in generale (descrizione della struttura e delle linee guida del Piano dell’Offerta Formativa) - I diversi indirizzi che essa offre, i diversi profili professionali - Attività di sostegno e accompagnamento per alunni diversamente abili - Attività di sostegno e accompagnamento per alunni stranieri 3. Partecipazione ad incontri pomeridiani o serali rivolti a genitori e allievi, organizzati presso le diverse

istituzioni scolastiche, miranti alla presentazione delle scuole superiori, attraverso insegnanti della nostra scuola che dovrebbero:

- presentare la nostra istituzione scolastica e le linee sostanziali del POF - fornire esempi delle materie caratterizzanti i differenti indirizzi - portare la testimonianza di allievi degli ultimi anni - presentare le prospettive di lavoro e di prosecuzione degli studi dopo il conseguimento del diploma

(sia qualifica sia Esame di Stato) 4. Iniziativa “Porte Aperte” cioè l‘opportunità, offerta a ragazzi e rispettive famiglie di visitare in date

stabilite la scuola accompagnati da insegnanti dei diversi indirizzi, a disposizione per qualunque tipo di informazione o chiarimento

C1. PROGETTO ORIENTAMENTO

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5. Attività di laboratorio, cioè la possibilità data ad alunni interessati di partecipare a ore di lezione reale di materie caratterizzanti i diversi indirizzi

1.2 Accoglienza

Sono previste attività di accoglienza nei primi giorni di scuola, che fanno parte di un progetto a sé stante, comprendente momenti di conoscenza, di espressione, di condivisione delle aspettative e paure.

1.3 Tutoraggio E’ previsto anche l’accompagnamento degli alunni che presentano difficoltà sia relazionale sia di comprensione e apprendimento (tutoraggio) durante tutto l’arco dell’anno.

PROGETTO 2: Orientamento in uscita Al fine di accompagnare ogni allievo, secondo le proprie aspirazioni, ambizioni e potenzialità fino alla fine del proprio percorso scolastico e formativo, la scuola offre una serie di opportunità ai ragazzi delle classi quinte. In primo luogo, il lavoro del docente incaricato dell'orientamento "in uscita" è di tipo informativo e si sviluppa su diversi fronti: • La scelta dell'università • La scelta del lavoro A livello di scelta universitaria l'informazione è svolta innanzitutto, in genere entro dicembre, attraverso la consegna ad ogni singolo allievo di una guida contenente non solo indirizzi di facoltà (soprattutto del Nord Italia) con l'elencazione delle diverse discipline, ma recante anche, per ogni ateneo, indicazioni su collegi e convitti universitari e altri indirizzi estremamente utili a chi deve affrontare un periodo di tempo piuttosto lungo fuori casa. Dal mese di gennaio in avanti, inoltre, le singole università inviano prospetti illustrativi dell'offerta formativa. Alcune, in particolare quella della Valle d'Aosta, organizzano incontri come l' "open day", che sta ormai diventando una consuetudine. I ragazzi hanno in queste occasioni modo di conoscere da vicino l'ateneo valdostano e possono frequentare alcune lezioni esemplificative dell'indirizzo prescelto. Anche la facoltà di scienze infermieristiche viene ogni anno ad esporre i propri percorsi ai ragazzi interessati. Di anno in anno, poi, si organizzano altri incontri, come con il Politecnico di Torino o con l'Istituto Europeo di Design di Torino, sempre assecondando gli interessi dei singoli allievi. In questa complessa fase si inserisce inoltre il discorso delle pre-iscrizioni universitarie. A questo proposito la scuola avvisa innanzitutto i ragazzi dei termini entro i quali è possibile effettuare la pre-iscrizione e, se il ragazzo lo richiede, mette a disposizione i propri computer collegati a internet, unica via attraverso la quale l'operazione è effettuabile. La pre-iscrizione non è vincolante, ma offre l'opportunità di ricevere personalmente, a casa, materiale informativo e illustrativo delle facoltà prescelte. Per quel che riguarda l'ingresso nel mondo del lavoro, la scuola offre l'opportunità di parlare con esperti orientatori dell'Agenzia del Lavoro, i quali possiedono uno "sportello orientativo" (Punto Orientamento) al quale gli allievi si possono rivolgere in qualunque momento lo ritengano necessario. Ogni anno la scuola invita, infine, i rappresentanti delle maggiori aziende presenti in Valle. All’iniziativa aderiscono sempre rappresentanti della “Cogne” che espongono quelle che sono le necessità dell’azienda e mettono la propria esperienza al servizio degli allievi interessati ad un’eventuale assunzione. Lo stesso fanno altri rappresentanti di aziende di punta del settore elettronico, in genere ingegneri, supportati da esponenti del Politecnico di Torino. Si organizzano anche visite guidate presso aziende.

12. ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO

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Nelle classi 4e e 5e del settore professionale sono previste attività di alternanza scuola/lavoro per un totale di 132 ore distribuite sul biennio al fine di potenziare le competenze degli alunni grazie ad esperienze acquisite in aziende del territorio. Responsabili progetto: 1. Supervisione: Dirigente scolastico 2. Coordinamento generale: Prof. De Gaetano Fortunato 3. Comitato Tecnico Scientifico (C.T.S.) per il monitoraggio: Dirigente, Coordinatore, 1rappresentante del mondo del lavoro tra i soggetti partner. Destinatari: Alunni delle classi IV - Il progetto di alternanza comporterà da parte del consiglio di classe la definizione di un’ opportuna programmazione didattica in modo da favorire la personalizzazione dei percorsi formativi, valorizzando gli apprendimenti acquisiti con la modalità dell’alternanza, come parte integrante della valutazione complessiva degli alunni, specie per l’attribuzione del credito scolastico. - Per quanto riguarda la struttura oraria, sulla base dell’esperienza maturata in questi anni nell’ambito dei corsi dell’Area di Professionalizzazione e considerato il maggior rischio cui sono sottoposti gli inserimenti in aziende del settore industriale (corsi 1, 2, 3 e 4), per questi corsi verranno organizzati interventi di formazione D.Lgs. 81/2008 (Sicurezza in ambito lavorativo) di 24 ore, mentre per il settore servizi la durata è ridotta a 8 ore (consente comunque il rilascio di attestati validi per l’esonero del corso in ambito lavorativo). Tutti questi corsi saranno oggetto di incontro preliminare tra i docenti interni e gli esperti esterni . - Per tutti i corsi si organizza un inserimento in aziende di 100 ore (da effettuarsi obbligatoriamente in seguito al corso D.Lgs. 81/2008) mentre gli interventi di esperti del mondo del lavoro (o le viste aziendali) saranno 8 per il settore industriale e 24 per quello dei servizi: tali incontri verteranno su argomenti pratici (casi aziendali, problematiche tipiche del settore, visite) onde consentire agli alunni di avere un quadro il più possibile completo della realtà aziendale prima dell’inserimento in azienda. L’analisi dei fabbisogni ha permesso di evidenziare quanto segue: - è assolutamente necessario sviluppare competenze tecnico professionali che solo l’incontro con il mondo del lavoro (esperti + stage) può produrre, per rispondere all'esigenza più volte espressa dal mercato del lavoro di giovani che non abbiano solo delle conoscenze (area del "sapere") ma anche delle capacità professionali (area del "saper fare"): queste conoscenze e queste capacità devono ovviamente essere collegate, essendo imprescindibili le une dalle altre; - le aziende richiedono personale che abbia già una seppur minima esperienza, e l’inserimento in stage consente un’esperienza conoscitiva altrimenti non praticabile. Istituzione tecnica e professionale regionale “Corrado GEX” di Aosta.

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Il protocollo d’accoglienza è un documento elaborato, discusso e deliberato dal Collegio dei

docenti e inserito nel POF di ogni istituzione scolastica. Contiene criteri, principi, indicazioni riguardanti l’iscrizione e l’inserimento degli alunni immigrati,

definisce compiti e ruoli degli operatori scolastici, traccia le diverse possibili fasi dell’accoglienza e delle attività di facilitazione per l’apprendimento della lingua italiana.

Il protocollo costituisce uno strumento di lavoro che viene integrato e rivisto sulla base delle esperienze realizzate. La sua adozione consente di attuare in modo operativo le indicazioni normative della Circolare Ministeriale n. 24/06 e quelle contenute nell’art. 45 del DPR 31/8/99 n. 394 (“Iscrizione scolastica”).

Il protocollo d’accoglienza si propone di:

Definire pratiche condivise all’interno delle scuole in tema d’accoglienza di alunni

stranieri

Facilitare l’ingresso di allievi di altra nazionalità nel sistema scolastico e sociale

Sostenere gli alunni neoarrivati nella fase di adattamento al nuovo contesto

Favorire un clima d’accoglienza e di attenzione alle relazioni che prevenga e rimuova

eventuali ostacoli alla piena integrazione

Costruire un contesto favorevole all’incontro con le altre culture e con le “storie” di ogni

alunno

Promuovere la comunicazione e la collaborazione fra scuola e territorio sui temi

dell’accoglienza e dell’educazione interculturale nell’ottica di un sistema formativo

integrato

Il protocollo delinea prassi condivise di carattere:

amministrativo e burocratico (iscrizione),

comunicativo e relazionale (prima conoscenza),

educativo – didattico (proposta di assegnazione alla classe, accoglienza, educazione

interculturale, insegnamento dell’italiano lingua 2),

sociale (rapporti e collaborazioni con il territorio)

Il protocollo è elaborato dalla Commissione nominata dal Collegio dei docenti il quale ne delibera

l’adozione, sulla base della proposta predisposta dalla Commissione stessa.

Per attuare il protocollo di accoglienza è necessario

• Inserirlo nel POF • Individuare figure di riferimento • Prevedere finanziamenti nel Fondo di istituto • Stanziare risorse del bilancio per il reperimento di materiali didattici • Stabilire accordi con i servizi presenti sul territorio.

C3. PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA ALUNNI STRANIERI

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Il già citato DPR 31/8/99 n. 394, all’art. 45 (“Iscrizione scolastica”), attribuisce al Collegio dei docenti numerosi compiti deliberativi e di proposta in merito all’inserimento nelle classi degli alunni stranieri.

Per sostenere questi compiti la scuola istituisce la Commissione Intercultura (o d’accoglienza), come gruppo di lavoro e articolazione del collegio:

la Commissione rappresenta l’istituto ed è composta dal dirigente scolastico, da alcuni

docenti ed eventualmente da uno o più mediatori

le competenze del gruppo di lavoro hanno carattere consultivo, gestionale e progettuale.

la Commissione si riunisce nei casi d’inserimento di alunni neoarrivati, per progettare

azioni comuni, per monitorare i progetti nuovi o già esistenti, per operare un raccordo tra

le diverse realtà.

l’istituzione formale di un gruppo di lavoro come articolazione del collegio docenti

segnala l’impegno dell’istituto in questo campo ed evidenzia l’assunzione collegiale di

responsabilità.

Procedura da adottare in caso di nuove iscrizioni di alunni stranieri nell’Istituzione scolastica Prima fase: iscrizione in segreteria

• La segreteria, tramite il referente amministrativo preposto, accoglie la domanda di iscrizione con riserva, richiedendo un recapito e fornendo la prima documentazione informativa della scuola (schede sintetiche dei corsi, regolamento d’istituto); la segreteria comunica al familiare che entro 5 giorni verrà convocato per un incontro con la commissione intercultura al fine di accogliere e orientare la domanda del minore che si intende iscrivere.

• La segreteria comunica la richiesta della nuova domanda di iscrizione al Capo d'Istituto che, insieme alla commissione intercultura, fissa l’incontro con la famiglia.

• La commissione, durante il colloquio, prima di procedere all’iscrizione (1) valuta i seguenti criteri: età anagrafica; percorso scolastico svolto nel Paese d’origine (eventuale titolo di studio); competenze e abilità pregresse; conoscenza della lingua italiana; motivazione e aspettative della famiglia e dell’allievo; e (2) fornisce tutte le ulteriori informazioni necessarie, orientando la scelta del percorso.

• In caso di reciproca accettazione, viene formalizzata la domanda di iscrizione nella classe e sezione scelte.

• La famiglia viene invitata a produrre tutta la documentazione necessaria, assistita dalla stessa commissione.

Seconda fase: organizzazione accoglienza • Il Capo d'Istituto convoca con urgenza il consiglio di classe a cui vengono fornite le informazioni

raccolte dalla commissione. • Il consiglio di classe individua un tutor tra i docenti della classe. • La Commissione individua, se necessario, un tutor tra gli studenti (dello stesso paese di

provenienza) tra quelli delle classi terminali.

Terza fase: primi giorni di frequenza, osservazione e inserimento • Nelle prime settimane di frequenza l'alunno lavorerà prevalentemente con mediatore interculturale e

tutor che avranno il compito di: 1. valutare il livello iniziale scolastico dell'allievo ed individuarne i bisogni e le eventuali

problematiche; 2. inserire gradualmente l’alunno nella nuova realtà scolastica ed ambientale.

• Si concorderà un incontro tra famiglia, commissione e tutor per raccogliere ulteriori informazioni, illustrare il nuovo contesto, fornire altra eventuale documentazione .

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• Il consiglio di classe provvede alla stesura del progetto didattico-educativo dell’alunno, utilizzando le linee-guida indicate dalla normativa nazionale (adattamento dei programmi di insegnamento, predisposizione di percorsi personali, attività interculturali) e tutti gli altri supporti didattici esistenti sul territorio (alfabetizzazione e corsi di italiano L2).

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Cosa sono e perché si utilizzano i percorsi misti per diversamente abili I percorsi misti si rivolgono a quegli alunni per i quali si siano individuati obiettivi orientativi e formativi che non è possibile perseguire con le attività curricolari previste dal corso di studi intrapreso. I disabili, inseriti e integrati nell'istituzione scolastica, possono spesso incontrare difficoltà anche importanti nell'acquisire una formazione capace di sviluppare abilità e competenze necessarie al loro ingresso nel mondo del lavoro e nel tessuto sociale.

Una risposta possibile ai bisogni formativi di questi alunni è costituita dalla realizzazione di percorsi personalizzati, articolati in differenti attività, che si avvalgono della collaborazione dei docenti e dei vari soggetti presenti sul territorio. Tali progetti vengono e condivi dai ragazzi e dalle famiglie. L'inserimento lavorativo dell'alunno comprende un intervento formativo volto allo svolgimento di speciali mansioni che deve, però, sempre essere accompagnato dalla preparazione nelle materie di base.

Un'ulteriore peculiarità dei percorsi misti è costituita dall'attenzione rivolta alla vita extra scolastica dei ragazzi per favorire un processo di confronto, di integrazione oltre che di formazione della personalità.

Le differenti azioni in cui ogni percorso si articola sono inerenti a differenti aree di intervento: - area cognitivo-neuropsicologica - area affettivo-relazionale - area senso-motoria - area comunicazionale-linguistica. Le aree sopraindicate sono le stesse individuate dal documento PEI, ovviamente ciascuna azione potrà coinvolgere più aree contemporaneamente.

Il percorso misto è progettato dall'insegnante di sostegno e dall'assistente educatore in concertazione oltre che con l'allievo e la sua famiglia, come già detto, anche con il consiglio di classe e in condivisione con agenzie formative esterne. L'intero percorso viene continuamente monitorato attraverso prove di verifica formative relative agli apprendimenti conseguiti e al grado di raggiungimento degli obiettivi operativi intermedi e con la proposizione di test di gradimento ai ragazzi coinvolti e ai loro familiari. L'impianto di valutazione e di monitoraggio intende avvalersi anche del contributo delle osservazioni indirette da parte degli operatori.

I percorsi misti si fondano su tre principi metodologici generali:

1) Integrazione: si esplicita attraverso il coinvolgimento, in tutte le fasi del percorso, dei diversi soggetti che partecipano alla costruzione del progetto di vita del ragazzo; deve essere finalizzata alla promozione di una cultura dell'inserimento dell'alunno nel tessuto socio-economico quale risorsa reale ed autonoma e non quale assolvimento di un dovere di tipo assistenziale.

2) Flessibilità: l'interesse e le potenzialità del ragazzo sono posti al centro dell'intero percorso.

3) Alternanza: le azioni orientative e formative vengono organizzate alternando l' attività didattica a esperienze lavorative.

Il concetto di alternanza non investe solo il binomio scuola/lavoro, ma si esplica anche nell'articolazione variegata e complessa che può essere assunta da ciascun percorso tra orientamento, formazione professionale, azioni di socializzazione.

La conduzione delle attività didattiche orientative o formative, prevedono l'utilizzo di differenti strategie e strumenti di lavoro: laboratori pratici, rielaborazioni e input teorici, visite guidate, lavori di gruppo, momenti individuali, utilizzo di strumenti multimediali e informatici.

Figure professionali coinvolte: docenti, assistenti educatori, formatori, tutors, animatori socio-culturali, esperti tecnici di settore.

C4. PERCORSI ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI

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PERCORSO DIDATTICO SPECIFICO

PER ALUNNI CON DSA DESCRIZIONE DEL FUNZIONAMENTO DELLE ABILITA’ STRUMENTALI (lettura, scrittura, calcolo)2 CARATTERISTICHE DEL PROCESSO DI APPRENDIMENTO (lentezza, caduta nei processi di automatizzazione, difficoltà a memorizzare sequenze, difficoltà nei compiti di integrazione)1 CONSAPEVOLEZZA DA PARTE DELL’ALUNNO DEL PROPRIO MODO DI APPRENDERE3 Acquisita Da rafforzare Da sviluppare INDIVIDUAZIONE DI EVENTUALI MODIFICHE ALL’INTERNO DEGLI OBIETTIVI DISCIPLINARI

PATTO CON LA FAMIGLIA Si concordano: Compiti a casa Modalità di aiuto: chi, come, per quanto tempo, per quali attività/discipline Strumenti compensativi utilizzati a casa Dispense Riduzione di compiti Interrogazioni

2 Dati ricavabili dalla diagnosi/incontri con specialisti, dalle osservazioni degli insegnanti, dagli incontri con i genitori, dagli incontri di continuità 3 Consapevolezza è: Conoscere le proprie modalità di apprendimento, i processi e le strategie mentali per lo

svolgimento di compiti; applicare consapevolmente comportamenti e strategie operative adeguate al proprio stile

cognitivo

C5. AZIONI A FAVORE DI ALUNNI AFFETTI DA DSA

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Criteri: L’individuazione di criteri valutativi ha lo scopo di trovare modalità valutative comuni che si riferiscono a obiettivi trasversali nonché cognitivi e formativi. La valutazione formativa: la valutazione scolastica, in quanto valutazione di una persona, è un procedimento troppo complesso per essere circoscritto a prove strutturate. Il problema consiste nel cercare di coniugare oggettività della valutazione con attenzione alle caratteristiche globali dell’alunno, apprendimenti e livelli di maturazione della personalità, conoscenze e competenze globali. Costituisce uno dei momenti fondamentali del curricolo, non si posiziona più solo alla fine del percorso di apprendimento ma lo accompagna costantemente e svolge una funzione di periodico controllo/equilibrio della programmazione. Si articola in: fase iniziale o diagnostica, fase intermedia o in itinere e finale o sommativa. Potremmo dire che la valutazione formativa costituisce il principale strumento regolatore del curricolo di scuola. La valutazione formativa ha una finalità essenzialmente educativa, non è un giudizio fine a se stesso ma un sostegno fornito all’alunno per correggere il suo percorso attraverso una adeguata conoscenza dei livelli raggiunti. La valutazione sommativa corrisponde alla fine del percorso e tende a tirare le somme del lavoro svolto, generalmente coincide con i momenti istituzionali della valutazione (scrutini ed esami). La necessità di adeguamento all’Esame di Stato impone di utilizzare l’intera scala dei voti (da 1 a 10) unitamente ad una serie di strumenti valutativi che permettano di valutare le conoscenze, competenze e abilità acquisite dagli allievi. La scala adottata dal collegio docenti è la seguente:

VOTO CONOSCENZE/COMPETENZE

1 – 2 conoscenze e competenze nulle.

3 conoscenza gravemente insufficiente e mancanza di capacità logica e rielaborativa.

4 conoscenza insufficiente; uso improprio del lessico specifico e difficoltà nell’applicare i contenuti.

5 conoscenza dei contenuti superficiale; difficoltà nel rielaborare i contenuti e fare collegamenti; povertà lessicale.

6 conoscenza dei contenuti e capacità di applicazione di regole e consegne sufficiente; lessico non ricco ma nell’insieme corretto.

7 conoscenza dei contenuti e capacità di rielaborazione discrete; uso del linguaggio adeguato.

8 conoscenza dei contenuti e capacità di applicazione e rielaborazione buone; linguaggio ben articolato.

9 conoscenza dei contenuti e capacità di applicazione e rielaborazione più che buone; autonomia e intuizione.

10 conoscenza dei contenuti e capacità di applicazione e rielaborazione ottime; linguaggio appropriato e corretto.

C6. VALUTAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI

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Criteri di attribuzione del voto di condotta L’alunno dimostra di rispettare il regolamento di Istituto e il patto di corresponsabilità, in particolare secondo i seguenti indicatori:

α) Puntualità; β) Partecipazione e impegno; χ) Comportamento responsabile;

• nell’utilizzo delle strutture e del materiale della scuola • nella collaborazione con docenti, personale scolastico e compagni

VOTO DESCRITTORI

10 Oltre a quanto previsto per assegnare il 9, l’allievo è promotore di unità del gruppo classe, aiuta i compagni in difficoltà, promuove un clima collaborativo utile all’attività didattica.

9 Oltre a quanto previsto per assegnare l’8, l’allievo si interessa attivamente all’attività scolastica non solo in relazione ai suoi risultati immediati, ma anche per il suo valore formativo e di contributo alla costruzione del proprio futuro.

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Le assenze vengono giustificate con tempestività. È puntuale nella restituzione dei compiti e nella consegna di tagliandi ed altri documenti previsti dall’organizzazione scolastica. All’inizio di ogni modulo è seduto al proprio posto con il materiale pronto per l’utilizzo. Interviene, eventualmente su sollecitazione dell’insegnante, in modo pertinente. È impegnato e diligente nello svolgimento dei lavori scolastici, sia in classe sia a casa; prende appunti durante le lezioni. Rispetta i compagni, i docenti ed il personale ausiliario. Rispetta e usa in modo appropriato le strutture e il materiale della scuola. Qualora il suo comportamento rechi disturbo, sa modificarlo a seguito di un semplice richiamo verbale. Non ha ricevuto alcuna grave annotazione disciplinare.

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α) Le assenze vengono giustificate quasi sempre con tempestività. Fa registrare qualche sporadico ritardo nella restituzione dei compiti e nella consegna di tagliandi ed altri documenti previsti dall’organizzazione scolastica. Generalmente all’inizio di ogni modulo è seduto al proprio posto con il materiale pronto per l’utilizzo. β) Non sempre partecipa attivamente all’attività didattica. Non è del tutto diligente nello svolgimento dei lavori in classe e a casa. χ) Non sempre si rivolge ai compagni, agli insegnanti, al personale ausiliario in modo

adeguato. Non è sempre rispettoso e accurato nell’uso delle strutture e del materiale della scuola. È necessario più di un richiamo verbale per fargli modificare un comportamento che reca disturbo all’attività didattica. Ha ricevuto almeno una grave annotazione disciplinare scritta.

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a) L’alunno deve essere richiamato perché giustifichi le assenze. Non è affidabile nella restituzione di compiti né di documenti richiesti dall’organizzazione scolastica. Spesso all’inizio di ogni modulo non è seduto al proprio posto con il materiale pronto per l’utilizzo.

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b) Non partecipa in modo attivo e pertinente all’attività didattica. Si impegna scarsamente nello svolgimento dei lavori in classe e a casa. c) Si rivolge ai compagni, agli insegnanti, al personale ausiliario in modo inadeguato. A volte rischia di danneggiare le strutture e il materiale della scuola. Anche se più volte richiamato verbalmente, non modifica il suo comportamento di disturbo all’attività didattica. Ha ricevuto più di un’annotazione disciplinare scritta. E’ stato sospeso dall’attività didattica una sola volta durante il quadrimestre (condizione sufficiente ma non necessaria per l’attribuzione del 6).

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α) L’alunno deve essere più volte richiamato perché giustifichi le assenze. È inaffidabile nella restituzione di compiti e di documenti richiesti dall’organizzazione scolastica. Generalmente all’inizio di ogni modulo non è seduto al proprio posto con il materiale pronto per l’utilizzo. β) È disinteressato al lavoro scolastico, sia in classe sia a casa. Non mostra alcun impegno nello svolgimento dei lavori in classe e a casa. χ) Ha scarso rispetto nei confronti dei compagni, degli insegnanti, del personale ausiliario. Non si cura del rispetto per le strutture e il materiale della scuola, che usa in modo improprio e che rischia di danneggiare. Anche se più volte richiamato verbalmente, non modifica il suo comportamento di disturbo all’attività didattica. Ha ricevuto diverse annotazioni disciplinari scritte relative a gravi infrazioni al regolamento di Istituto e al patto di corresponsabilità. E’ stato sospeso dall’attività didattica a causa del suo comportamento che non si è modificato nel tempo con provvedimenti disciplinari superiori a 15 giorni deliberati dal Consiglio di Istituto (per questa voce si rimanda alle istruzioni legislative di cui all’art. 4, del Decreto Ministeriale n.5 del 16/1/2009).

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Criteri necessari alla promozione Tenuto conto che:

- I voti pari o inferiori al 4 sono considerati insufficienze gravi - Il voto 5 è considerato insufficienza lieve Si ribadiscono i criteri di valutazione inseriti nel POF 2009-2010 e in particolare quelli che riguardano l’ammissione alla classe successiva:

risulta AMMESSO l’alunno che consegue un voto pari o superiore a 6 in tutte le discipline risulta NON AMMESSO l’alunno che presenta più di 3 insufficienze anche non gravi (una

situazione di insufficienza generalizzata costituisce un valido motivo di non ammissione all’anno successivo) oppure l’insufficienza in condotta

in presenza di un massimo di 3 insufficienze il Consiglio di Classe sospende il giudizio, in attesa delle verifiche e dello scrutinio di settembre

nel caso in cui l’alunno presenti 3 insufficienze gravi, il Consiglio di Classe valuta la sospensione di giudizio e la non ammissione alla classe successiva in base all’eventuale miglioramento nell’impegno e nel profitto durante tutto l’anno scolastico

il consiglio di classe può decidere la NON AMMISSIONE alla classe successiva anche solo in presenza di una o due insufficienze, nel caso in cui si tratti di abbandono di materia o nel caso di impossibilità da parte di uno o più insegnanti di classificare l’alunno.

gli alunni per i quali è stato sospeso il giudizio sono tenuti a svolgere l’eventuale lavoro estivo previsto dall’insegnante e a frequentare i corsi di recupero attivati dalla scuola a luglio e a fine agosto in vista delle verifiche che si terranno all’inizio di settembre

per l’ammissione all’Esame di Qualifica di 1° livello (al termine della classe terza) è necessario che l’alunno non risulti insufficiente in più di 2 materie. Si consegue l’attestato di Qualifica Professionale di 1° livello con un punteggio minimo di 60/100

Al termine del biennio post-qualifica sono ammessi all’Esame di Stato gli alunni che nello scrutinio finale conseguano una votazione non inferiore a 6 decimi in ciascuna disciplina o gruppo di discipline valutate con l’attribuzione di un unico voto secondo l’ordinamento vigente e un voto di comportamento non inferiore a 6 decimi (art. 6, comma1, D.p.R. 22 giugno 2009, n. 122)

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Criteri per l’assegnazione del credito scolastico

Per l’assegnazione del credito scolastico a partire dal terzo anno si fa riferimento alle tabelle ministeriali

Criteri per l’assegnazione del credito formativo Per l’assegnazione del credito formativo vengono riconosciuti:

Certificazioni linguistiche

Corsi di informatica con conseguimento ECDL

Partecipazione con esito positivo a concorsi attinenti le discipline di studio

Collaborazioni continuative con giornali e riviste

Attività sportiva agonistica svolta all’interno di un’organizzazione ufficialmente riconosciuta

Attività di volontariato svolta presso le associazioni registrate dalle Regioni

Attività musicale con superamento di esami complementari

Attività teatrale con associazioni riconosciute

Attività lavorativa nel settore di studio (anche per i corsi serali)

Attività svolta per associazioni culturali riconosciute, coerenti con il percorso di studio

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(O.M. 92 del 6 novembre 2007) Organizzazione corsi di recupero estivo: individuazione da parte del dirigente di 2/3 docenti per la calendarizzazione Destinatari Le attività di recupero sono rivolte agli studenti che riportano insufficienze negli scrutini intermedi e agli studenti per i quali viene sospeso il giudizio durante gli scrutini finali. Gli alunni con gravi insufficienze per mancanza di studio, anche se ammessi al recupero, possono essere allontanati in qualsiasi momento se elementi di disturbo per il gruppo o se si comportano in modo scorretto tale da compromettere l’esito del corso. Non frequentano tali attività: • gli alunni che sono ritenuti in grado di superare autonomamente o con un’attività di recupero in itinere

le carenze riscontrate; • gli alunni la cui famiglia dichiara di provvedere in modo autonomo. Periodo e durata recupero. Prima fase: Febbraio/Marzo (4 – 8 ore con obbligo di verifica finale oggettiva e documentabile). Giugno (2 curriculari ore per preparazione allo studio individuale e alla seconda fase dell’attività di recupero; Per gli alunni delle classi terze tutte le ore di recupero (max. 15 per disciplina) devono essere previste entro maggio. Seconda fase: primi 15 giorni di luglio o ultimi 10 di Agosto (6-8 ore) Totale max. recupero 18 ore Prove finali e scrutini: prima settimana di Settembre a cui seguono gli esami di idoneità e gli integrativi. Le operazioni di scrutinio devono concludersi prima dell’inizio del nuovo anno scolastico. Dopo lo scrutinio del primo quadrimestre: • l’alunno può frequentare al max. 4 corsi di recupero; i consigli di classe individuano le discipline sulla

base della maggiore frequenza di insufficienze e del carattere fondante delle stesse rispetto all’indirizzo di studio;

• il gruppo per il recupero può essere al max. di 12 alunni; • durata dell’intervento: 4-8 ore; • sportello attivato su richiesta del consiglio di classe (max. 4- 6 h per docente) per alunni in particolari

condizioni e nel complesso considerati sufficienti (lacune facilmente recuperabili, prolungata assenza per malattia o per motivi sportivi) e retribuito per le ore effettivamente svolte con gli alunni segnalati;

• di norma la prima fase del recupero è tenuta dagli insegnanti della classe.

Criteri di valutazione per gli scrutini di giugno Permangono quelli inseriti nel POF. Dopo lo scrutinio del mese di giugno: • sospensione di giudizio con al max. 3 insufficienze

Verifiche di settembre: • prove scritte/pratiche/grafiche e/o colloquio orale secondo la normativa vigente

C7. CORSI DI RECUPERO

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Criteri per l’ammissione/non ammissione per lo Scrutinio di settembre • Esito delle prove di verifica • Valutazione dell’impegno e del progresso • Valutazione degli obiettivi raggiunti • il consiglio di classe può formulare il giudizio di non ammissione alla classe successiva anche se solo

1 o 2 materie non vengono recuperate e/o se le insufficienze di anni scolastici precedenti permangono.

Scelta di docenti esterni: • supplenti • docenti di altre istituzioni scolastiche • docenti in quiescenza Si ricorda che: a. il CONSIGLIO DI CLASSE • individua le materie di recupero e programma gli interventi della prima fase evitando carichi di lavoro; • stabilisce se il recupero può avvenire autonomamente; • richiede l’attivazione dello sportello; • stabilisce e verbalizza la tipologia delle verifiche; • verbalizza la tipologia di intervento, la consistenza oraria, il calendario degli incontri evitando

sovrapposizioni, il numero di studenti coinvolti. b. L’INSEGNANTE che non è disponibile a corsi di recupero è tuttavia tenuto a preparare le verifiche intermedie e finali, a valutarle, a fornire indicazioni precise sul corso e sulle carenze di ogni alunno. c. Si potranno prevedere, in caso di necessità, GRUPPI di alunni di classi parallele con carenze omogenee sia per il recupero di febbraio/marzo sia per quello di agosto.

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SEZIONE D PROGETTI E PROGETTI SPECIALI

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DELF (Diplôme d’Étude en Langue Française) DALF (Diplôme Approfondi de Langue Française)

Le projet a comme but celui de permettre aux élèves de la classe de Terminale d’obtenir un diplôme – le DALF C1, reconnu à l’échelle européenne - qui ajoute à leur C. V. une appréciation précise du niveau de français atteint. On prévoit donc, pour les classes de IIIème de IVème des examens progressifs – le Delf B1 (niveau seuil) et le Delf B2 (niveau utilisateur indépendant)- qui témoignent des progrès effectivement réalisés par les élèves tout au long de leurs études. Ces examens mettront en évidence les compétences acquises et permettront d’atteindre plus facilement le Dalf C1 (niveau de l’expérience et de l’autonomie). L’obtention du DALF dispense des tests linguistiques d’entrée dans toutes les Universités françaises et francophones puisque ce diplôme atteste la capacité de suivre des cours de niveau supérieur. Pour ce faire, les programmes des trois dernières années prévoiront des épreuves écrites et orales (compréhensions, textes argumentatifs, descriptifs, comptes rendus, résumés) finalisées à l’acquisition de compétences nécessaires pour l’obtention des certifications prévues. Si nécessaire, des heures de cours supplémentaires renforceront les connaissances des élèves pour les épreuves d’examen.

D1. CERTIFICAZIONI LINGUISTICHE EUROPEE

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INGLESE P.E.T.

FIRST CERTIFICATE Da alcuni anni i docenti di lingua inglese hanno impostato la propria programmazione didattica in modo da incentivare il conseguimento delle certificazioni europee, soprattutto da parte degli studenti delle classi quarte e quinte. Obiettivo generale: motivare maggiormente gli studenti allo studio della lingua, con la prospettiva di conseguire una certificazione che attesti il loro livello di competenza linguistico, in linea con gli standard professionali europei. Obiettivo specifico: conseguimento di certificazioni europee che attestino i raggiunti livelli di competenza comunicativa, così come definiti dal Framework of Reference del Consiglio d’Europa. Destinatari : tutti gli studenti dell’ITPR che siano interessati all’iniziativa, selezionati attraverso appositi test di livello fra gli studenti del biennio post-qualifica e la cui candidatura sia approvata dai relativi consigli di classe. Ente certificatore: University of Cambridge (ESOLS Examinations) Ente locale d’esame: English Centre (Direttore: Mr John McKinnon) Via Promis, 8 11100 Aosta

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TEDESCO L’Ente certificatore della lingua Tedesca per l’Italia e l’Europa è:

GOETHE INSTITUT (sede più vicina alla Valle d’Aosta: Torino)

Tre Livelli: - Fit in Deutsch 1 - Fit in Deutsch 2 - Zertifikat Deutsch als Fremdsprache Gli alunni più meritevoli della Scuola verranno invitati a iscriversi a uno dei suddetti esami. La Regione Valle d’Aosta contribuisce alle spese.

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European Computer Driving Licence

La patente europea del computer

Un passaporto per il mondo del lavoro

Gli allievi del nostro Istituto hanno la possibilità di seguire gratuitamente corsi di informatica per la preparazione agli esami. Con il superamento dei sette moduli previsti si ottiene la certificazione riconosciuta a livello europeo, attestante la piena conoscenza dello strumento informatico.

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EIPASS® finalizzata a:

favorire l’ accesso al mondo del lavoro

sostenere processi di riconversione lavorativa in azienda

favorire l’inserimento del lavoratore in altri contesti produttivi o di erogazione

di servizi

ottimizzare il proprio lavoro attraverso un uso efficace degli strumenti

informatici

ottenere il riconoscimento delle proprie competenze nell’uso delle tecnologie

per l’informazione e la comunicazione

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I progetti in elenco sono stati approvati dal Collegio Docenti ma la realizzazione di alcuni di essi è subordinata alla disponibilità finanziaria della Scuola.

PROGETTI 2012/2013

1. SPORTELLO PSICOLOGICO RIVOLTO AD ALLIEVI, FAMILIARI E DOCENTI

(dott. Calvarese)

2. LABORATORIO DI SCRITTURA (prof. Moretto)

3. PERCORSO FORMATIVO DI AVVICINAMENTO AL MONDO DEL LAVORO

OPERATORI SERVIZI SOCIALI (prof. Zombolo – Careri – Como - Rebaudengo)

4. SPORTELLO PERMANENTE DI TEDESCO (Prof. Caneparo)

5. LOGICA E REGOLE: APPROCCIO AL BRIDGE (prof. Neyroz)

6. EDUCAZIONE ALLA LEGALITA’ E ALLA CONVIVENZA CIVILE (prof. Soresi -

Forcellati)

7. IL SERVIZIO SOCIALE E LE FIGURE POFESSIONALI SOCIALI (prof. Zombolo,

Careri, Como, Rebaudengo)

8. UN BAIN DE LANGUE ET DE CULTURE FRANÇAISE SUR LA CÔTE D’AZUR

(Prof. Lévêque)

9. PARIGI VISTA DAGLI ARTISTI ITALIANI E FRANCESI DEL XIX E PRIMA METÀ

DEL XX SECOLO (prof. Visentin - Cesti)

10. SCRIVIAMO IL NOSTRO GIORNALE (prof. Piccirilli- Passerini – Cossard – Verthuy

11. EMOZIONARTE 2 (prof. Menegatti – Piccirilli – Brunod )

12. L’ARTE NEL ‘900 (prof. Brunod – Rossi – Storia dell’arte)

13. PROGETTO BASKIN – BASKET INTEGRATO

14. TUTORAGGIO LINGUISTICO L2 L3 ALUNNI STRANIERI

15. SALONE DEL MOBILE MILANO

16. LA TRIENNALE DI MILANO

17. GARA NAZIONALE DI FALEGNAMERIA

18. GITA A BODYWORLDS A MILANO

19. IMMAGINI APPLICATE

20. VISITA ISTRUZIONE CLASSI QUINTE (da definire)

D2. PROGETTI A.S. 2012-13

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Tra i grandi formatori dell’individuo, soprattutto in età giovanile, sicuramente lo sport e la scuola rivestono un ruolo fondamentale anche se spesso conflittuale. Tale contrapposizione nasce soprattutto dalla quasi totale non conoscenza delle parti sui meccanismi e sulle modalità operative dell’una e dell’altra e dall’incapacità di comprendersi, figlia di linguaggi diversi.

Il “Progetto Classes de neige”, nell’ambito degli sport invernali, ma anche per quanto attiene a tutti gli studenti sportivi vuole essere sede di strategie formative semplici ed efficaci oltre a candidarsi al ruolo consapevole di laboratorio educativo nella costruzione dell’atleta-persona.

Particolare attenzione viene attribuita a quei valori “sinergici”metodologici che lo sport può offrire alla scuola e che possono essere sintetizzati in:

1. la necessità e la capacità di lavorare per obiettivi 2. la pianificazione delle strategie 3. l’esigenza di impegno costante-allenamento 4. la ricerca della prestazione 5. la conseguenza immediata della propria azione

Da parte sua, con lo stesso approccio analitico, la scuola può affermare di poter interagire in maniera costruttiva con l’attività sportiva attraverso la sua capacità di creare nei giovani:

a. un atteggiamento critico-riflessivo b. una capacità di confronto-raffronto c. una predisposizione all’analisi d. una dimensione collaborativa

Questo, in un processo che vede al centro non lo studente-atleta, ma la persona che ne possiede il ruolo, impone la condivisione di un codice etico che sia garanzia di uno sviluppo con, tra e per gli altri e che sia vincolo non solo morale, ma soprattutto operativo alla base delle scelte di tutti i soggetti interessati. E-LEARNING

Si ritiene necessario impostare l’insegnamento attraverso l’utilizzo di tecnologie informatiche e on-line.

E-learning è la somministrazione di materiale didattico reperibile attraverso l’utilizzo della rete, ma con criteri molto precisi e imprescindibili per ottenere risultati apprezzabili.

Non è “la didattica”, ma un validissimo ausilio alla stessa nei casi di impossibilità alla presenza fisica del docente o dell’allievo. Si tratta di strumenti da utilizzare in modo esatto per la loro funzione: piattaforme internet, video-conferenze, forum, chat, materiali informatici esportabili, web quest, repository e molto altro. Si può anche precisare che per “confezionare” lezioni on-line esistono criteri precisi che ne fanno dei veri learning objects e soprattutto che è assolutamente indispensabile una seria azione di tutoring, cioè di tutoraggio del lavoro svolto dai ragazzi.

D3. PROGETTO CLASSES DE NEIGE - TUTORAGGIO ALUNNI SPORTIVI

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USO DI METODOLOGIE E TECNOLOGIE DIDATTICHE INNOVATIVE Si parla, in aggiunta al lavoro on-line, di nuovi modi di fare lezione utilizzando anche software, programmi moderni e strumentazioni, come ad esempio le lavagne interattive, per quest’anno nella classe terza ITT. Due grandi principi alla base: • La costruzione congiunta docente-allievo, allievo-docente e allievo-allievo della lezione, in cui veramente l’insegnante assume il ruolo di tutor del processo • L’uso del materiale prodotto insieme per studiare. Concetti la cui spiegazione passa attraverso la formazione sia degli insegnanti che dei ragazzi, l’uso di materiale specifico, strumenti informatici, ma soprattutto un modo nuovo di approcciarsi al concetto di lezione e di studio. IL REGISTRO ELETTRONICO Strumento di facilissimo utilizzo, altro non è che la versione elettronica dei registri normalmente utilizzati. In ambiti che vedono gli studenti essere spesso assenti, dove sia necessaria una costante conoscenza dello stato delle cose e dove più operatori agiscono contemporaneamente sull’allievo, diventa ancor più necessaria la sua adozione. Il registro riporta, ad uso personale e riservato per ogni allievo e quindi famiglia, informazioni che vanno dagli argomenti trattati a lezione durante le assenze alle consegne domestiche, dai voti alle assenze o alle comunicazioni. TUTORING La nostra scuola ha scelto questa forma di impostazione intendendo garantire il più possibile quell’insieme di azioni di “affiancamento” da parte dei docenti al lavoro dei ragazzi. In particolare un docente referente, nominato ad hoc, si occupa di:

censire gli alunni della nostra scuola coinvolti in attività sportive individuare i bisogni individuare le strategie da attuare e attivarle concordare il calendario degli impegni scolastici personalizzandolo in base alle

esigenze sportive curare la messa a disposizione del materiale didattico rendendolo disponibile

sulla rete o secondo le modalità necessarie essere il tramite tra famiglia e scuola organizzare sportelli,recuperi, interventi di “riequilibrio degli apprendimenti”

Il tutoring è quindi legato all’e-learning, alla gestione programmata della flessibilità oraria, corsi di recupero, insegnamento e assistenza nell’apprendimento del metodo di studio, assistenza nello svolgimento ai moduli per la certificazione delle competenze specifiche e molto altro, legato alle peculiarità di ogni singolo istituto.