Dizionario Di Yoga_termini

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    A

    ACARYA: maestro spirituale autenticamente qualificato.AHIMSA: non violenzaAMRITA: letteralmente "immortale" o "non morto" ed era il premio pi ambito da demoni e di.ANANDA: letteralmente felicit e pi propriamente: stato di beatitudine.ANGA: menbra (dello Yoga)ANNAMAYAKOSHA: corpo-fatto-di-cibo ossia il corpo materiale, cio il corpo cellulare, ovverola stratificazione visibile e materiale del nostro essere.ASHRAM: indica, nella tradizione indiana sia un luogo di meditazione e romitaggio che uno deiquattro stadi della vita.

    ASANA: gli atteggiamenti e le posizioni del corpo.ASURA: 1) Chiunque non applichi gli insegnamenti delle Scritture e abbia come unico scopoquello di godere sempre pi dei piaceri di questo mondo. 2) Mostro malvagio.ATMAN: nome del principio eterno che anima l'individuo. L'essenza, il principio vitale.AVATAR: indica l'incarnazione fisica di esseri celesti o trascendenti.AVIDYA: ignoranza.AYURVEDA: la medicina tradizionale utilizzata in India fin dal IV millennio a.C., diffusaancora oggi nel sub-continente pi della medicina occidentale. Ayurveda una parolacomposta da ayu: vitae veda: conoscenza, traducibile quindi come scienza dellavita.

    B

    BANDHA: un termine specifico dello Yoga che significa "legame", "unire insieme", od anche"afferrare", "prendere". Esprime l'azione del fissaggio posturale eseguito contemporaneamentesia a livello fisiologico sia a livello delle energie interiori localizzate nei chakra, i centri vitalisecondo lo Yoga.

    BHAGAVAD GITA: 'inno del Signore'. Il testo dei Veda pi diffuso nell'Induismo.BRAHMAN: l'Assoluto, l'Universale.

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    D

    DEVA: un termine che come aggettivo indica ci che divino o celeste, mentre comesostantivo maschile indica la divinit o un dio. Raramente pu indicare un demonio malvagio.

    DEVI: Dea.DHAMMAPADA: (pali, in sanscrito Dharmapada o anche Udanavarga), a volte tradotto come' Cammino del Dharma', un testo del Canone Buddhista dove con Dharma si intende la legge, sia fisica che morale,che sostiene l'universo.DHARANA: Sesta delle otto tappe dello Yoga, che consiste nella concentrazione profonda.DHARMA: pu essere tradotto come "Giustizia", "Dovere", "Legge", "Legge cosmica", "LeggeNaturale", oppure "ci che mantiene il mondo in coesione" o come equivalente del termineoccidentale "Religione" .DYHANA: settima delle otto tappe dello Yoga, che consiste nella 'meditazione profonda' o

    'contemplazione'.

    E

    EKAGRATA: concentrazione in un solo punto che ha come risultato immediato la censurapronta e lucida di tutte le distrazioni e di tutti gli automatismi mentali che dominano e, in realt,fanno

    la coscienza profana.

    G

    GAYATRI: la forma femminile di gayatra, che indica una canzone o un inno.GANESHA: presso la religione induista una delle rappresentazioni di Dio pi conosciute evenerate; figlio primogenito di Shiva e Parvati, viene raffigurato con una testa di elefanteprovvista di una sola zanna, ventre pronunciato e quattro braccia, mentre cavalca o vieneservito da un topo.

    GUNA: nel sistema filosofico Samkhya si intendono le tre qualit costituive della Naturamateriale, detta anche Creazione o Prakriti. Le tre qualit sono conosciute come tamas(ignoranza),rajas

    (passione) esattva

    (qualit).Sattva

    la materia originale, il primo gradino della manifestazione, la luce che costituisce il substratodell'esistenza; infatti nei testi sacri indiani, Dio crea la luce attraverso la parola. Questa luce

    primordiale estremamente vicina all'Assoluto, e ci le conferisce il potere di generare altramateria,

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    Rajas

    , che inevitabilmente subir un deterioramento rispetto alla materia originale; Rajas a propriavolta, attraverso un ulteriore degenerazione, dar origine aTamas

    .GURU: maestro, precettore spiritualeGURU PURNIMA: una festa spirituale che viene celebrata nel mese di Ashada(giugno-luglio) dai discepoli che seguono un cammino spirituale sotto la guida di un maestro.

    H

    HARI: il termine rappresenta un altro nome per Visnu e Krsna,

    HATHA: Letteralmente sole (ha) e luna (tha). Lo Hata-Yoga una forma di Yoga relativasoprattutto all'armonia e al benessere fisico

    J

    JAPA: recitazione individuale dei santi nomi di Dio.JIVA: altro nome per Jivatma (anima individuale).

    JNANA: altro nome di Jnani (spiritualista di terzo ordine, adepto dello Jana-Yoga).

    K

    KAMA: rappresenta il Dio del piacere sessuale nella religione e mitologia induista.KARMA: legge di natura secondo cui ogni azione materiale, buona o cattiva, comporta unaconseguenza che lega ancor pi il suo autore allesistenza condizionata e al ciclo di nascite e dimorti.KIRTAN: una pratica spirituale e fa parte di un sistema di Yoga chiamato Mantra Yoga.

    Letteralmente Kirtan significa la ripetizione continua di un Mantra .KRIYA: azione.KUMBHA MELA: listaurazione temporanea di una citt celeste, la costruzione di un sognocollettivo, la manifestazione della fantastica esistenza sulla terra degli uomini vincolati a Dio.

    M

    MALA: un rosario indiano con un numero preciso di semi.MAHATMA: grande anima.MANDALA: letteralmente: essenza possedere o contenere ; tradotto anche come

    cerchio-circonferenza o ciclo, un termine simbolico associato alla cultura veda ed inparticolar modo alla raccolta di inni o libri chiamata Rig Veda.

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    MANDIR: tempio dellInduismo.MANOMAYAKOSHA: le aree conosciute della mente.MANTRA: deriva dalla combinazione delle due parole manas(mente) e trayati(liberare). Ilmantra si pu quindi considerare come un suono in grado di liberare la mente dai pensieri.

    MAYA: si intendono diversi concetti propri della religione e della cultura induista. Spesso iltermine associato semplicisticamente all'espressione Velo di Maya, coniata daSchopenhauer. Si tratta di un velo metafisico illusorio che, separando gli esseri individualidalla conoscenza/percezione della realt (se non sfocata e alterata), impedisce loro di otteneremoksha, la liberazione spirituale, tenendoli cos imprigionati nel samsara, il continuo ciclo dellemorti e delle rinascite.MUDRA: letteralmente "sigillo", un gesto simbolico che in varie religioni viene usato perottenere benefici sul piano fisico, energetico e/o spirituale. I mudra sono utilizzati nella praticaYoga come completamento di alcune asana (posizioni) durante le fasi meditative.MUKTI: il termine si riferisce, in generale, alla liberazione dai condizionamenti della vita

    incarnata e dal ciclo di nascite e morti (Sa?s?ra), dovuta al conseguimento della realizzazionespirituale.

    N

    NADI: tubo, canale o vena. Tali canali sarebbero le vie attraverso le quali passa il prana,inteso come energia vitale o soffio, per alimentare tutte le parti del corpo.NARAYANA: Nell'Induismo e nelle tradizioni religiose da esso derivate (come ad esempiol'Ayyavalismo), Narayana (in sanscrito "colui che risiede sull'acqua") una delle forme diVisnu. Dotato di quattro braccia, e con i tradizionali oggetti (la conchiglia, la mazza, il fiore di

    loto e il disco).NAMASTE: Namast, namaste, namaste o namaskar un saluto originario della zona diIndia e Nepal e viene usato comunemente in molte regioni dell'Asia. Pu essere utilizzato siaquando ci si incontra che quando ci si lascia. Viene di solito accompagnato dal gesto dicongiungere le mani, unendo i palmi con le dita rivolte verso l'alto, e tenendole all'altezza delpetto, del mento o della fronte, facendo al contempo un leggero inchino col capo. Nella culturaindiana, questo gesto un mudra.NIRVANA: letteralmente 'spegnimento' costituisce la fine del doloroso ciclo dellareincarnazione (samsara).NIRVIKALPA: senza alternative

    NIYAMA: si intendono le discipline dello Yoga. Si traduce come sforzo e rilassamento oppuretensione e calma. Esso comprende lassimilazione delle regole etiche e psicoigienicheessenziali nella vita dello Yogi.

    P

    PARVATI: Parvata una delle parole sanscrite per "montagna"; "Parvati" si pu tradurrequindi come "Figlia della montagna" e si riferisce alla sua nascita da Himavan, per l'appunto ilSignore/Sovrano delle Montagne.PRAKRITI o PRAKRTI: 1)secondo la Bhagavad Gita, l'intelligenza della natura originaria

    attraverso cui l'universo esiste e si esplica. Normalmente si rende con "natura", attivit purama inconsapevole: il principio che da immanifesto d origine, per evoluzione/trasformazione, a

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    tutto ci che manifesto, intendendo con ci sia la realt materiale che quella mentale.2) la materia di base di cui l'Universo costituito. Si compone di tre gunaso modi, conosciuticome tamas(ignoranza), rajas (passione) e sattva (qualit).

    PRANAYAMA: si intende il controllo ritmico del respiro. Il termine sanscrito Pranayamasignifica: pausa nel movimento ( ayama ) del respiro ( prana )-.PRATYHARA: significa allontanare le indrie dagli oggetti del mondo materiale. La pratyahara il grado sul quale ladepto impara a comandare i suoi tentacoli della coscienza che insanscrito si chiamano indrie.PUJA: presso la religione induista, Puja (dal sanscrito reverenza) un termine chegenericamente indica un atto di adorazione verso una particolare forma della Divinit, che puesprimersi in un'offerta, un culto, una cerimonia o un rito.

    R

    RAGA: il termine indica, nella musica classica indiana, particolari strutture musicali cheseguono, nell'esecuzione, precise regole relativamente alle frasi melodiche consentite o vietate,e sono basati su un certo numero di scale musicali di base.RAMA: presso la religione induista, Rama (ca. 7000 a.C.) il settimo avatar di Visnu,manifestatosi nel regale principe per risollevare le sorti della morale degli uomini, ormaisoggiogati da Ravana.RISHI: nella religione induista un saggio e/o un profeta che "percepisce" dall'essere supremoBrahman gli inni dei Veda, mentre si trova in meditazione profonda.RATAS: vedi GUNA

    RAVANA: Nella mitologia induista fu re demoniaco di Lanka, ed il principale avversario diRama, come narrato nel poema epico Ramaya?a.

    S

    SADHU: gli induisti considerano che l'obiettivo della vita sia la moksha, la liberazionedall'illusione (my), la fine del ciclo delle reincarnazioni e la dissoluzione nel divino, la fusionecon la coscienza cosmica. Tale obiettivo raggiunto raramente nel corso della vita presente.Il sadhu (dal sanscrito, uomo di bene, sant'uomo) sceglie, per accelerare questo processo erealizzarlo in questa vita, di vivere una vita di santit. I sdhu sono presenti in India da migliaia

    di anni, forse dalla preistoria in cui il loro ruolo sarebbe stato simile a quello dello sciamano.SAMADHI: ultima delle otto tappe dello Yoga, che consiste nella concentrazione suprema.SAMSARA: indica, nelle religioni orientali la dottrina inerente al ciclo di vita, morte e rinascita..SANNYASIN: il Sannyasa, ( dal sanscrito Sa?ny?sa, "rinuncia", "abbandono") uno deiquattro ashram dell'induismo. Nella tradizione induista, il culmine e lo stadio finale della vita,in cui occorre rinunciare ai beni materiali e dedicarsi interamente al proprio cammino spirituale.Chi entrato nello stadio del sannyasa definito sannyasi o sannyasin, ed indossatradizionalmente abiti color zafferano.SATTVA: vedi GUNASATYA: verit, da sat "ci che "[

    SHAKTI: il termine (in sanscrito ?akti, energia, potenza) indica, nella religione induistal'energia vitale che scaturisce da ?iva e trasforma l'energia potenziale in atto creativo e quindi in

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    materia. Presso le correnti induiste dello Yoga, viene anche detta Prana. La sua essenzarisiederebbe all'interno dell'ombelico femminile.SHANTI: Presso la religione induista, la parola sanscrita ??nti (solitamente anglicizzata inShanti) indica uno stato di assoluta pace interiore e di serena imperturbabilit, caratterizzato

    dall'assenza delle frenetiche onde-pensiero (vritti) generate dalla mente; l'individuo che haraggiunto questa pace estremamente equanime, equilibrato, centrato, moderato, e grazie aquesta sua centratura riesce a vivere con perfetta concentrazione e serenit nel qui e ora.SIVA: Siva, anche detto Shiva uno degli aspetti di Dio per la religione induista, nonch laterza Persona della Trimurti (detta anche, con un parallelismo piuttosto forzato, Trinit ind,composta da Brahma, Vishnu e Shiva), all'interno della quale conosciuto sia come Distruttoreche come Creatore.SUTRA: aforismi (i sutra pi famosi sono gli Yoga-Sutra ovvero gli Aforismi sullo Yoga diPatanjali)SVADHYAYA: Svadhyaya il quarto principio di niyama, la pratica per lequilibrio interiore

    dello yoga, che permette la chiara comprensione di ogni elemento spirituale.SWAMI: un termine sanscrito appartenente anche alla lingua indiana moderna; letteralmentesignifica "maestro di s stesso", di genere maschile ed ha una connotazione mista di profondorispetto e intimit, venerazione e amore al tempo stesso. un appellativo solitamente rivolto aiguru, ai ricercatori illuminati, ai sacerdoti. Il Swami solito indossare un telo attorno al collo dicolore arancione, che sta a significare, secondo la tradizione indiana, il fuoco che ha bruciatotutto ci che appartenuto alla vecchia vita, e che in qualche modo, lascia spazio al vero IO.

    T

    TAMAS: vedi GUNATANTRA: "trama", ma anche "dottrina" o "rituale". Tantrismo indica, nella storiografiaoccidentale, una controversa categoria che vorrebbe raccogliere un genere di insegnamentispirituali e tradizioni esoteriche originatosi nelle religioni induiste.TEJAS: "fuoco".

    U

    UPANISHAD: un insieme di testi religiosi e filosofici indiani composti in lingua sanscrita apartire dal IX-VIII secolo a.C. fino al IV secolo a.C.

    V

    VEDA: antichissima raccolta in sanscrito di testi sacri dei popoli arii che invasero intorno al XXsecolo a.C. l'India settentrionale, opere di primaria importanza presso quel differenziato insiemedi dottrine e credenze religiose che va sotto il nome di Induismo.VEDANTA: con tale termine si indica la parte finale della letteratura vedica tradizionalmenteconsiderata rivelata dall'Assoluto e non composta dagli uomini.VISHNU: presso la religione induista uno degli aspetti di Dio, nonch la seconda Personadella Trimurti (chiamata anche Trinit ind, composta da Brahma, Vishnu e Shiva, all' interno

    della quale conosciuto come il Conservatore. Viene pi comunemente identificato con le sueincarnazioni, gli avatar, in particolar modo con Krishna e Rama.

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    VRITTI: un termine che nell'Induismo (in particolare nelle correnti dello Yoga) definisce leonde di pensieri che la mente genera in modo incessante ed inconsapevole, e che neimpediscono il vero utilizzo, cio come mezzo per realizzare l'anima. Sono ci che costituisce lafrenetica attivit della mente, ed essendo la conseguenza di un uso improprio di questo

    strumento, invece di liberare, per la legge di causa-effetto le vritti agiscono karmicamentelegando ancora di pi l'anima al mondo manifesto.

    Y

    YAMA: 1) presso la religione induista, Yama il Deva della morte, "colui che irrimediabilmentetrattiene con s", padrone del regno infero; la deit preposta al controllo e al trapasso delleanime da un mondo all'altro. 2) si intendono i raffrenamenti dello Yoga.YANTRA: un termine che indica vari tipi di rappresentazioni geometriche dalla forma

    semplice o pi complessa e diagrammi simbolici, utilizzati come supporto nella concentrazioneo per favorire l'assorbimento meditativo (samadhi).YOGA: deriva dalla radice: yug, che vuol dire: congiungere, unire.

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