Distanza fila peterlungher

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Effetti della distanza sulla fila su vitigno Sauvignon.

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Distanze impianto vigneto

Le distanze di piantagione sono unodegli elementi fondamentali nella pro-gettazione del vigneto, per le loro im-plicazioni sui costi del materiale e suquelli di gestione così come sul com-portamento delle piante e sulla pro-duttività. La tendenza dei decenni pas-sati (in particolare negli anni 70 e 80) èstata quella di adottare sesti di impian-to molto larghi, forme di allevamentoespanse, con una fertilizzazione ab-bondante per ottenere produzioni ele-vate, anche se spesso di scarsa qualità.

Attualmente gli impianti italiani se-guono in generale una tendenza all’in-fittimento sia tra le file che sulla fila,con l’obbiettivo dichiarato di incre-mentare particolarmente la qualità(Intrieri, 1996). Tuttavia, per la distan-za fra le file la norma generalmente se-guita è quella di posizionare i filari –con orientamento nord-sud – a una di-

stanza pari o superiore all’altezza dellaparete produttiva, per limitare o elimi-nare l’effetto di ombreggiamento dauna fila all’altra, evitando o riducendodi molto la competizione fra essi (In-trieri e Filippetti, 2000). Sulla fila, in-vece, la competizione fra viti vicine èpiù serrata, e per questo è utile indaga-re più in particolare l’effetto che la di-stanza sulla fila ha sul comportamentodella vite (Murisier e Ferretti, 1996).

Vari studi si sono occupati di questiaspetti esaminando le conseguenzesulla produttività e sulla qualità delleuve di diverse distanze di piantagione(Calò e Giorgessi, 1992; Belvini et al.,1986; Murisier e Spring, 1986; Murisiere Ziegler, 1991; Falcetti e Scienza,1989; Sottile et al., 1991; Iannini et al.,1991; Brar e Bindra, 1986; Reynolds etal., 1995; Hunter, 1998).

Per determinare la risposta della

cultivar Sauvignon a diverse distanzesulla fila è stata portata a termine lapresente sperimentazione nella zona adoc «Colli Orientali del Friuli».

Materiali e metodi

La prova è stata realizzata nel perio-do 1991-1996 nel vigneto didattico-sperimentale dell’Itas di Cividale delFriuli, su terreno franco-sabbioso-ar-gilloso, messo a dimora nel 1988 conla cv Sauvignon clone R3, vigoroso edalle interessanti caratteristiche aro-matiche, innestata su SO4 e allevata adoppio capovolto. La distanza fra i fi-lari era di 2,90 m; sulla fila sono statemesse a confronto distanze di m 1,40,1,20, 1,00, 0,80 m; la tesi a distanza piùbreve è stata allevata a capovolto uni-laterale (tabella 1).

I rilievi effettuati hanno riguardatola produzione di uva per pianta e perettaro, il peso medio del grappolo e ilnumero di grappoli per pianta, la ferti-lità delle gemme, ovvero il numero digrappoli per germoglio prodotto dallegemme schiuse lasciate con la potatu-ra, il legno di potatura, la superficie fo-gliare per ceppo. Sulle uve sono statianalizzati gli zuccheri, l’acidità totale,il pH e la concentrazione di polifenolitotali espressi in g/L di acido gallico.

Risultati e discussione

L’effetto della distanza fra le piantesulla fila ha condizionato significativa-mente il comportamento vegetativo eproduttivo delle singole piante (tabel-

NEI COLLI ORIENTALI DEL FRIULI

Effetti della distanza sulla filasu vitigno SauvignonPer l’ambiente e le condizioni di prova la distanza di 1 msulla fila si è dimostrata la più adeguata. Il grado zucche-rino aumenta con il diminuire delle distanze sulla fila perl’incremento della superficie fogliare per chilogrammo diuva, ma diminuisce all’aumentare della produzione perceppo più intensamente nelle distanze sulla fila più basseE. Peterlunger, L. Zulini, F. Cestari, C. Petrussi

1,40 2,90 2.463 doppio 28,3capovolto

1,20 2,90 2.873 doppio 27,2capovolto

1,00 2,90 3.448 doppio 25,6capovolto

0,80 2,90 4.310 capovolto 19,9unilaterale

Tabella 1 - Tesi a confronto nellaprova tra diverse distanze sullafila per il vitigno Sauvignon

(*) I valori delle gemme lasciate per ceppo sono la media deirilievi 1991-92.

Distanzasulla fila

(m)

Distanzatra le file

(m)

Densità diimpianto

(piante/ha)

Forma di

allevamento

Gemme lasciate

(n./ceppo) (*)

Vite di Sauvignon allevata a doppio capovolto defogliata per evidenziare la distribuzionedella produzione

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la 2). La produzione di uva e il pesodel legno di potatura per ceppo si sonoridotti, al diminuire della distanza sul-la fila, del 30-40%. Riferendo invece laproduzione all’unità di superficie diterreno, le differenze si sono attenuatedi molto, e l’unica tesi che si è distintaper una produzione più elevata è quel-la a 1 m con 15,6 t/ha.

Contrariamente alle attese la tesimeno produttiva sull’ettaro investitoè risultata quella più fitta. Evidente-mente in questo caso l’aumento delnumero di piante sulla fila non hacompensato la minore produzione perceppo, presumibilmente a causa diuna certa competizione a livello radi-cale, che peraltro ha ridotto in manie-ra meno che proporzionale l’attivitàvegetativa, creando una maggioredensità della chioma. Infatti, nellepiante più fitte sulla fila, il legno di po-tatura per ettaro è risultato il più altoe il rapporto uva/legno di potatura (in-dice di Ravaz) è stato particolarmentebasso (tabella 3), dimostrando unospostamento dell’equilibrio dellepiante verso l’attività vegetativa.

Analizzando le componenti dellaproduzione si nota che le differenzeproduttive per pianta sono da ascri-

versi al diverso numero di grappoli pervite (connesso ovviamente al carico digemme lasciate), ma non al peso me-dio grappolo, che non è stato modifi-cato dalla distanza sulla fila, così co-me la fertilità dei germogli, rimastainalterata.

È interessante osservare l’andamen-to nel tempo della produzione perpianta e per ettaro: le differenze fra di-stanze maggiori o minori sulla fila(corrispondenti rispettivamente a unminore o maggiore numero di viti a et-taro), sono più marcate all’inizio e ten-dono a ridursi e a stabilizzarsi a manoa mano che le piante si adattano allospazio loro assegnato (grafico 1).

La qualità dell’uva è risultata pertutte le tesi compatibile con una vini-ficazione di qualità; la distanza sullafila non ha infatti modificato signifi-cativamente zuccheri, pH, acidità to-tale e polifenoli totali (tabella 4). Tut-tavia si è osservata una tendenza al-l’aumento del grado zuccherino pas-sando dalla massima alla minima di-stanza sulla fila (1,40 e 0,80 m rispet-tivamente), che potrebbe essere mes-sa in relazione con la minore produ-zione per ceppo e per ettaro e con laconseguente maggior superficie fo-

gliare per chilogrammo di uva dellatesi con viti più fitte (1,18 m2/kg con-tro 1,66, rispettivamente) (tabella 3).

Per comprendere meglio il compor-tamento delle varie distanze, è statamessa in relazione la produzione diuva per pianta con il grado zuccheri-

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Distanze impianto vigneto

1,40 4,37 a 4,14 b 1,18 b1,20 4,48 a 4,04 b 1,49 ab1,00 4,39 a 4,53 a 1,46 ab0,80 3,31 b 4,05 b 1,66 aMedia 4,14 4,19 1,45

Tabella 3 - Parametri di equili-brio vegeto-produttivo del Sau-vignon a diverse distanze sullafila (*)

(*) Media 1991-96.I valori contrassegnati dalla stessa lettera non differisconotra loro per p ≤ 0,05 (test di Student, Newman, Keuls).

Distanzasulla fila

(m)

Indice di Ravaz (kg

uva/kg legno)

Produzioneper filare

(kg uva/m)

Superficie fogliare totale/

uva (m2/kg)

Grafico 1 - Produzione di uva diSauvignon in funzione di den-sità di impianto e annata

987654321Pr

oduz

ione

di u

va (k

g/pi

anta

)

2.463 2.873 3.448 4.310

23211917151311975

Prod

uzio

ne d

i uva

(t/h

a)

1991 1992 1993 1994 1995 1996Piante/ha

1,40 5,80 a 14,3 b 1,48 a 3,64 c 48,4 a 117 a 1,76 a1,20 4,85 b 13,9 b 1,23 b 3,55 c 43,2 b 116 a 1,76 a1,00 4,53 c 15,6 a 1,16 c 4,01 b 41,6 b 113 a 1,80 a0,80 3,24 d 13,0 b 1,06 d 4,58 a 30,4 c 118 a 1,77 aMedia 4,61 14,2 1,24 3,95 40,9 116 1,77

Tabella 2 - Parametri produttivi del Sauvignon e distanze sulla fila (*)

(*) Media 1991-96.I valori contrassegnati dalla stessa lettera non differiscono tra loro per p ≤ 0,05 (test di Student, Newman, Keuls).

Distanzasulla

fila (m)

Produzione(kg/pianta)

Produzione(t/ha)

Legno dipotatura

(kg/pianta)

Legno di potatura

(t/ha)

Grappoli/pianta (n.)

Peso medio

grappolo (g)

Fertilità(n. grappoli/germoglio)

Grappolo di Sauvignon

1,40 19,2 a 7,82 a 3,17 a 202 a1,20 19,4 a 7,72 a 3,20 a 203 a1,00 19,4 a 7,90 a 3,17 a 175 a0,80 20,1 a 7,79 a 3,23 a 197 aMedia 19,5 7,81 3,19 194

Tabella 4 - Parametri di qualitàdelle uve Sauvignon a diversedistanze sulla fila (*)

(*) Media 1991-96.I valori contrassegnati dalla stessa lettera, non differisconotra loro per p ≤ 0,05 (test di Student, Newman, Keuls).

Distanzasulla fila

(m)

Zuccheri(°Brix)

Acidità totale(g/L acidotartarico)

pHPolifenoli

totali (mg/Lacido gallico)

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no (valori medi del periodo 1991-96),calcolando la regressione fra questidue parametri (grafico 2). Si può os-servare, come era lecito aspettarsi,che all’aumentare della produzioneper ceppo il grado zuccherino tende adiminuire. Tuttavia tale diminuzioneè abbastanza limitata. I valori di R2

non elevati (fra 0,4 e 0,7 circa) indica-no che solo una parte della variabilità(dal 40 al 70%) è spiegata dalla regres-sione e che dunque esistono altri fat-tori che entrano in gioco aumentandotale caratteristica. Ciò che si può no-tare, peraltro ugualmente in termini

solo indicativi, è una leggera diversapendenza delle rette di regressionetra le diverse tesi, da cui si deduceche la concentrazione zuccherinatende a calare di più all’aumentaredella produzione per ceppo quando ledistanze sulla fila sono più basse.Questa osservazione ci porta a con-cludere che un aumento della produ-zione risulta più dannoso con elevatedensità che non a densità inferiori. Inaltre parole, le piante fitte soffrono dipiù per carichi produttivi troppo ele-vati.

Conclusioni

In sintesi, tutte le distanze di pianta-gione esaminate sono risultate com-prese in un range compatibile con unaproduzione adeguata e nel lungo pe-riodo le differenze fra le varie tesi sisono attenuate, presumibilmente acausa di un progressivo adattamentodelle piante allo spazio disponibile.Nel corso della prova la maggiore pro-duttività per ettaro è stata comunqueottenuta con le distanze di 1 m sulla fi-la, mentre la qualità non è stata so-stanzialmente modificata dalle distan-ze stesse.

Se ne deduce che un eccessivo infit-timento sulla fila, oltre che aumentarein modo consistente i costi di impian-to e di gestione del vigneto, dovrebbeessere accompagnato da una riduzio-ne del carico di gemme più che pro-porzionale rispetto alla riduzione dellestesse distanze di impianto, allo scopodi evitare un sensibile peggioramento

qualitativo e un eccessivo affastella-mento della vegetazione. Quest’ultimaosservazione discende dalla valutazio-ne del basso rapporto uva-legno ri-scontrato nella tesi con viti a 0,80 msulla fila, che evidenzia chiaramenteuno squilibrio delle piante in senso ve-getativo.

Possiamo in definitiva concludereche per il vitigno Sauvignon allevato adoppio capovolto la distanza di im-pianto di 1 m sulla fila è quella che haconsentito di ottenere complessiva-mente i risultati migliori.

Enrico PeterlungerDipartimento di scienze agrarie

e ambientali

Università di Udine

[email protected]

Luca ZuliniDipartimento di produzione vegetale

e tecnologie agrarie

Università di Udine

attualmente Istituto agrario

di S. Michele all’Adige (Trento)

Ferdinando CestariDipartimento di produzione vegetale

e tecnologie agrarie

Università di Udine

attualmente Ilsa spa

Carlo PetrussiIstituto tecnico agrario statale

specializzato in viticoltura ed enologia

Cividale del Friuli (Udine)

La bibliografia verrà pubblicata negli estratti.

S U P P L E M E N T O A L ’ I N F O R M A T O R E A G R A R I O 16/2004 29

Distanze impianto vigneto

Grafico 2 - Rette di regressionedella concentrazione di zucche-ri nel mosto alla vendemmiasulla produzione di uva/ceppoper diverse distanze sulla fila(*) per il vitigno Sauvignon

28

24

20

16

12

8

Zucc

heri

(°Br

ix)

1 2 3 4 5 6 7 8 9Produzione di uva (kg/pianta)

0,80 m

y = –1,6154x + 25,448R2 = 0,5285**

28

24

20

16

12

8

Zucc

heri

(°Br

ix)

1,00 m

y = –0,909x + 23,68R2 = 0,4361**

28

24

20

16

12

8

Zucc

heri

(°Br

ix)

1,20 m

y = –0,9234x + 23,892R2 = 0,4175**

28

24

20

16

12

8

Zucc

heri

(°Br

ix)

1,40 m

y = –0,985x + 25,302R2 = 0,6968***

(*)Ogni punto rappresenta la media di 10 piantedi una stessa parcella osservata nel periodo1991-1996.

Vigneti nei Colli orientali del Friuli

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Distanze impianto vigneto

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