DISPERSIONI DIFFUSE ED INQUINANTI PROVENIENTI · PDF fileCome molti di noi sanno, le fognature...

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  • DISPERSIONI DIFFUSE ED INQUINANTI PROVENIENTI DA

    RETI FOGNARIE . POSSIBILI SOLUZIONI PER LA

    LIMITAZIONE DEL FENOMENO

    Il sistema fognario italiano non pu essere di certo definito un sistema a tenuta idraulica ottimale.

    Una situazione che determina ricadute sensibili su elementi di primario interesse pubblico quali la qualit della risorsa idrica

    potabile, il degrado delle acque interne superficiali, la balneabilit delle acque litoranee.

    Esaminiamo in questo articolo alcune delle possibili soluzioni a tale problematica fino ad oggi sottovalutata nel nostro paese.

  • Come molti di noi sanno, le fognature sono le condotte sotterranee che pi patiscono lusura da parte tempo e da parte dei fluidi convogliati. Ci anche in relazione al fatto che, generalmente, le condotte fognarie sono state considerate, specie in passato, le sorelle povere delle pi strategiche condotte dellacqua potabile e del gas. Mentre queste ultime, trasportando fluidi che comportano un costo tangibile per il gestore del servizio, vengono progettate, posate in opera e mantenute con un elevato livello di attenzione, le condotte fognarie invece, in relazione alla natura del fluido trasportato di rifiuto, vengono spesso relegate alla parte di Cenerentole del sottosuolo. Sono infatti, in genere, costruite in materiali poveri (cemento, cemento-amianto, muratura etc) e posate in opera con modalit poco innovative e finalizzate al massimo risparmio dei costi. In relazione alla loro notevole profondit di posa (dovendo convogliare i fluidi reflui per gravit), al fatto che generalmente sono poste al centro delle strade (devono raccogliere i fluidi convogliati dai fognoli di edificio provenienti da entrambi i lati delle strade), ed al fatto che sono generalmente di grandi dimensioni, subiscono poi gli effetti dello stress meccanico, chimico e del tempo maggiormente delle altre condotte interrate.

    fognature in esercizio, spesso in condizioni disastrose

    Questo insieme di fattori determina una situazione di generale mancanza di tenuta dei sistemi fognari urbani. Cos accade anche per le fognature industriali, anche se in questo caso prevale lusura di tipo chimico e/o la corrosione di tipo elettrolitico proprie dei terreni contaminati e dei suoli congestionati dal passaggio di molti tipi di sottoservizi, quali quelli appunto sottostanti gli impianti chimici, le raffinerie di idrocarburi, cartiere, concerie etc. Sia nel contesto civile urbano che nel contesto industriale, la dispersione dei fluidi reflui nel sottosuolo causata dalle perdite provenienti dalle condotte fognarie costituisce un vero e proprio problema ambientale. E tale problema pu assumere connotati particolarmente drammatici in una nutrita serie di casi. Proviamo a pensare, per esempio, ai fluidi fognari che vengono dispersi e che, per gravit, migrano nel sottosuolo fino a raggiungere le falde acquifere oggetto di prelievo ad uso potabile. Oppure proviamo a pensare alla stessa eventualit in corrispondenza di zone marine o lacustri in prossimit dei siti dedicati alla balneazione, o alle rive di fiumi e torrenti che fungono da collettori naturali di tali fluidi dispersi.

  • In tutti questi casi, gli interventi di riparazione o sostituzione delle condotte ammalorate risultano particolarmente costosi e di difficile, se non di impossibile applicazione, in relazione alle gi citate caratteristiche di profondit, sito e condizioni di posa ed esercizio. Non dimentichiamo poi che tale problematica presenta una chiara rilevanza giuridico-penale in quanto linquinamento e labbandono (inteso come dispersione nellambiente) di rifiuti tossici o nocivi sono a tutti gli effetti reati penali e chi si rende responsabile di tali eventi di fatto perseguibile a norma di legge.

    fognature industriali; occlusioni di materiale esterno e corrosione della sede di scorrimento sono i difetti pi

    riscontrati allatto delle ispezioni interne Per la risoluzione di tali problematiche, che stanno divenendo sempre pi pressanti in ragione della maggiore sensibilit verso i problemi di inquinamento e di degrado ambientale, sono state messe a punto alcune tecnologie che offrono delle soluzioni tecniche ottimali a costi nettamente inferiori alle sostituzioni con i metodi tradizionali a cielo aperto. Le tecnologie che possibile impiegare per eliminare o limitare drasticamente il fenomeno delle perdite fognarie sono molte, e si possono distinguere in sistemi di riparazione puntuale o in sistemi di risanamento estensivo. Tralasciando necessariamente ogni descrizione e valutazione dei molteplici sistemi di riparazione puntuale, cercheremo invece di approfondire laspetto del risanamento delle condotte fognarie con tecnologie No-Dig denominate Cured In Place Pipe, internazionalmente note con il pi breve acronimo CIPP. Tutte le tecnologie di CIPP si basano su di unidea tanto originale quanto semplice. Lidea fu messa a punto agli inizi degli anni 60, partendo da due o tre principi abbastanza elementari, elaborati con un po di logica e qualche fondamento di chimica delle resine. Lassunto di base fu il seguente: - Gran parte delle condotte fognarie gi esistono, ma perdono. Non per sempre possibile sostituirle, per ragioni economiche ma anche per vincoli oggettivamente di natura tecnica. Occorre quindi mettere a punto un sistema che consenta di ricostituire un nuovo tubo allinterno di quello esistente, rispettando tanto la condotta quanto i pozzetti di ispezione -. Lidea che ne scatur fu quindi:

    1. Tra i materiali idonei al trasporto delle acque reflue che possono essere considerati non rigidi e deformabili a piacimento delloperatore, esiste il PRFV o vetroresina che, prima di assumere il suo aspetto tubolare definitivo, si presenta come una sorta di calza

  • morbida e flessibile, impregnata di una resina liquida, e che cva quindi a costituire un complesso formabile in situ.

    2. Questo materiale composito formabile in situ deve per essere introdotto allinterno

    della vecchia condotta senza, possibilmente operare scavi a cielo aperto. Quale soluzione migliore quindi che operare attraverso le aperture che gi esistono lungo la condotta, cio i pozzetti?

    3. per fare ci occorre mettere a punto un sistema semplice ed economico che consenta di

    inserire questa calza allinterno della condotta da rinnovare, di farla aderire una volta inserita alle pareti interne della vecchia condotta e, una volta fatto ci, di farla divenire rigida e resistente come un tubo in PRFV.

    La messa a punto del procedimento di inserzione ottenuta per inversione del tubolare risult quindi automatica, una sorta di uovo di Colombo. Descritta per sommi capi la genesi storica del sistema CIPP, se passiamo ad esaminare le applicazioni concrete, ci accorgiamo poi che le variabili operative sono pi duna. Diametri, geometrie delle condotte, lunghezza dei tratti da risanare, accessi attraverso i pozzetti di ispezione, immissioni laterali, messa fuori servizio delle fognature non interrompibili etc. sono solo alcuni degli elementi che contribuiscono non poco a complicare la vita agli applicatori nel momento della messa in opera. Proviamo quindi, con lausilio di una serie di immagini, a spiegare meglio di che si tratta. Si gi accennato al fatto che, sotto la denominazione generica inglese di Cured In Place Pipe (usualmente CIPP), vengono compresi una serie di sistemi che, sostanzialmente, consistono nella predisposizione di una guaina o composta plastica - tessile di dimensioni e lunghezza idonea al rivestimento interno del tratto di esistente condotta da rinnovare in quanto deteriorata, fugante o solamente obsoleta.

    schema di composizione a strati della guaina tubolare tubolare a doppio strato, feltro poliestere +fibra di semplice (feltro + resina) vetro, per rivestimenti ad elevata resistenza meccanica Dallinterno della guaina, in contatto con la parte tessile o in feltro, viene versato e ripartito uniformemente un determinato quantitativo di resina allo scopo di impregnare totalmente e capillarmente la superficie che, a inserzione avvenuta, andr a contatto con la parte interna della condotta da rinnovare.

  • fase di taglio e cucitura del tubolare in feltro poliestere impregnazione in cantiere Ad impregnazione avvenuta, il liner fino ad un diametro di 2000 mm e oltre, composto da guaina + resine, viene trasportato sul luogo di applicazione icon un autocarro refrigerato.

    impregnazione e calandratura in fabbrica

  • stoccaggio e conservazione in container frigoriferi

    Sulla verticale dellaccesso della condotta da risanare, un terminale della guaina impregnata viene sigillato, mentre laltro terminale viene rivoltato e fissato per cerchiaggio alla cosiddetta flangia di inversione, posta alla sommit di unincastellatura mobile di altezza variabile in funzione del diametro, spessore, forma e lunghezza del tratto di condotta da rivestire in un unico lancio. Il riempimento con acqua dalla sommit dellintercapedine del sacco rovesciato venutosi cos a creare, provoca il rivoltamento e il conseguente avanzamento della guaina allinterno della condotta da rinnovare. Il mantenimento in pressione del sistema determina quindi il contatto capillare tra superficie interna della condotta da rinnovare e la superficie tessile della guaina impregnata di resina.

    le prime due fasi dellinversione: il fissaggio alla flangia di inversione e lavvio del rovesciamento al suo interno

    della guaina impregnata

  • fasi successive dellinversione: la discesa della colonna di spinta e la formazione della curva di imbocco

    lavanzamento del processo di rivestimento determinato dalla spinta della colonna dacqua che richiama altra

    guaina impregnata