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COMUNE DI UDINE Dipartimento Gestione del Territorio, delle Infrastrutture e dell’Ambiente Servizio Mobilità U.O. Mobilità REALIZZAZIONE RETE DI RICARICA PER VEICOLI ELETTRICI Opera 7061 Progetto Preliminare Disciplinare descrittivo e prestazionale Progettazione: ing. Cristina Croppo dott. Luca Caneva geom. Andrea Toledo p.i. Marco Andretta geom. Carlo Trerè R.U.P. arch. Barbara Gentilini Udine, febbraio 2016 Intervento finanziato dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti Comune di Udine Via Lionello, 1, - tel 0432 1272 111 – http:/www.comune.udine.it

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COMUNE DI UDINE Dipartimento Gestione del Territorio, delle Infrastrutture e dell’Ambiente Servizio Mobilità U.O. Mobilità

REALIZZAZIONE RETE DI RICARICA PER

VEICOLI ELETTRICI

Opera 7061

Progetto Preliminare Disciplinare descrittivo e prestazionale

Progettazione:

ing. Cristina Croppo

dott. Luca Caneva

geom. Andrea Toledo

p.i. Marco Andretta

geom. Carlo Trerè R.U.P.

arch. Barbara Gentilini

Udine, febbraio 2016

Intervento finanziato dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti

Comune di Udine Via Lionello, 1, - tel 0432 1272 111 – http:/www.comune.udine.it

042199
Casella di testo
042199
Casella di testo
ALLEGATO ALLA DELIBERA N. 1113 DEL 17 GIUGNO 2016

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DESCRIZIONE SOMMARIA DELLE OPEREDESCRIZIONE SOMMARIA DELLE OPEREDESCRIZIONE SOMMARIA DELLE OPEREDESCRIZIONE SOMMARIA DELLE OPERE

Le opere che costituiscono l’oggetto dell’appalto, possono riassumersi come di seguito specificato, salvo indicazioni che all’atto esecutivo potranno essere impartite dalla Direzione Lavori. Principali opere previste dal progetto: - Rimozione di pavimentazioni in cubetti di porfido; - Rimozione di cordonate in pietra o in calcestruzzo e del relativo zoccolo di fondazione; - Fresatura a freddo di pavimentazione in conglomerato bituminoso; - Asportazione dello strato superficiale costituita da cotica erbosa; - Scarifica meccanica del sottofondo di pavimentazione di qualsiasi natura; - Scavo di incassamento eseguito con mezzi meccanici, a sezione comunque ristretta; - Scarifica meccanica del sottofondo di pavimentazione di qualsiasi natura; - Demolizione parziale della parete dei muretti di recinzione in cls.; - Demolizione parziale della parete dei pozzetti prefabbricati per innesto del cavidotto, corrugato; - Rimozione di pavimentazioni in mattonelle d’asfalto, in calcestruzzo; - Rimozione di pavimentazioni in masselli di calcestruzzo vibrato tipo “Betonella”; - Rimozione di caditoie, di chiusini in ghisa; - Fornitura e stesa anche a mano di ghiaia mista arido-sabbiosa a reinterro di scavo, anche misto

cementato; - Posa in opera di cordonata in pietra piasentina, o in calcestruzzo; - Posa in opera di cubetti di porfido; - Fornitura e stesa di terra vegetale scelta e vagliata; - Formazione di zoccolo in calcestruzzo quale basamento per la collocazione della colonnina a doppia

o mono ricarica, per contatore Enel, per inverter; - Fornitura e posa di pozzetto prefabbricato in c. a. con misure interne 40x40 H tot=60 cm (base H= 40 cm

+ prolunga H 20 cm); - Fornitura e posa in opera di chiusino in ghisa; - Fornitura e stesa manuale di conglomerato bituminoso Bynder-chiuso; - Fornitura e posa in opera di vernice acrilica antiskid colore verde; - Pavimentazione di marciapiedi e aree pedonali in battuto di cemento; - Fornitura e posa in opera di getto di calcestruzzo alleggerito con argilla espansa; - Fornitura e posa in opera di getto di calcestruzzo armato a resistenza garantita per strutture di

fondazione; - Fornitura e posa in opera di ferro omogeneo Fe B 44 K in tondini di vari diametri; - Fornitura e posa in opera di pannelli di rete metallica elettrosaldata in tondino del diam. di mm. 8 a

maglie di cm. 20x20 ed aderenza migliorata; - Posa in opera di palina in ghisa o in metallo; - Esecuzione di pavimentazioni in moduli autobloccanti di calcestruzzo integramente colorato, tipo

“Betonella” spessore 8 cm.; - Posa in opera di chiusino metallico “tipo leggero” da marciapiede, compreso di telaio; - Fornitura e posa di colonnina con sistema di ricarica per veicoli elettrici con 2 prese cadauna da 32° -

22Kw; - Fornitura e posa quadro a parete con sistema di ricarica per veicoli elettrici con una presa da 22kW; - Fornitura e posa in opera di pensilina di dimensioni altezza utile 2.500 m, inclinazione 18,0°, altezza

massima 4,432 m, profondità copertura 5.230 m; - Fornitura e posa in opera di moduli fotovoltaici policristallini 260 Wp; - Fornitura e posa in opera di inverter da 4 kw tipo SMA SUNNY BOY 4000TL; - Fornitura e posa in opera di quadri a monte degli inverter; - Fornitura e posa in opera di armadio per esterno adatto per contatori Enel di potenza superiore a 30 kw; - Fornitura e posa in opera di armadio per esterno tipo lA CONCHIGLIA seria GRAFI; - Fornitura e posa in opera di corda di rame, dispersore a croce, cavidotto corrugato, cavidotti in vetroresina

o acciaio zincato;

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- Fornitura e posa in opera di cavi elettrici, interruttori magnetotermici, interruttori sezionatori, interruttori scatolari, sganci, quadri elettrici, punti luce e apparecchiatura varia;

- Fornitura e posa in opera di cavi e connettori per impianti fotovoltaici. La forma e le principali dimensioni delle opere nonché le quote, oltre alle direttive contenute nel Capitolato Speciale, risulteranno dalle tavole di progetto e dai particolari forniti dalla Stazione Appaltante e dalle indicazioni che, all’atto esecutivo, saranno impartite dalla Direzione Lavori ed alle quali l’Appaltatore dovrà attenersi. Le indicazioni di cui ai successivi articoli e le tavole di progetto da allegare al contratto, devono ritenersi unicamente come norma di massima per rendersi ragione delle opera da eseguire. La Stazione Appaltante si riserva perciò l’insindacabile facoltà d’introdurre nelle opere, all’atto esecutivo, quelle varianti che riterrà più opportune nell’interesse della buona riuscita e dell’economia dei lavori, senza che l’Appaltatore possa trarne motivo per avanzare pretese di compensi ed indennizzi di qualsiasi natura e specie né per alcuna ragione. Stessa facoltà avrà la Direzione Lavori nei riguardi dei materiali da costruire, dei magisteri in genere e per quanto riguarda le modalità esecutive.

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INDICE DEGLI ARTICOLIINDICE DEGLI ARTICOLIINDICE DEGLI ARTICOLIINDICE DEGLI ARTICOLI

TITOLO ATITOLO ATITOLO ATITOLO A

CONDIZIONI, NORME E PRESCRIZIONI PER L’ACCETTAZIONECONDIZIONI, NORME E PRESCRIZIONI PER L’ACCETTAZIONECONDIZIONI, NORME E PRESCRIZIONI PER L’ACCETTAZIONECONDIZIONI, NORME E PRESCRIZIONI PER L’ACCETTAZIONE L’IMPIEGO, LA QUALITA' E LA PROVENIENZA DEI MATERIALIL’IMPIEGO, LA QUALITA' E LA PROVENIENZA DEI MATERIALIL’IMPIEGO, LA QUALITA' E LA PROVENIENZA DEI MATERIALIL’IMPIEGO, LA QUALITA' E LA PROVENIENZA DEI MATERIALI

Art. A 1 NORME E PRESCRIZIONI GENERALI RELATIVE A CARATTERISTICHE E REQUISITI DEI MATERIALI Art. A 2 QUALITA' E PROVENIENZA DEI MATERIALI

TITOLO B TITOLO B TITOLO B TITOLO B

NORME DI ESECUZIONE DI OGNI CATEGORIA DI LAVORONORME DI ESECUZIONE DI OGNI CATEGORIA DI LAVORONORME DI ESECUZIONE DI OGNI CATEGORIA DI LAVORONORME DI ESECUZIONE DI OGNI CATEGORIA DI LAVORO PRESCRIZIONI TECNICHE SPECIFICHEPRESCRIZIONI TECNICHE SPECIFICHEPRESCRIZIONI TECNICHE SPECIFICHEPRESCRIZIONI TECNICHE SPECIFICHE Art. B 1 MODALITA' DI ESECUZIONE DI OGNI CATEGORIA DI LAVORO E PRESCRIZIONI TECNICHE SPECIFICHE TITOLO C TITOLO C TITOLO C TITOLO C

NORME PER LA MISURAZIONE E LA VALUTAZIONE DELLE NORME PER LA MISURAZIONE E LA VALUTAZIONE DELLE NORME PER LA MISURAZIONE E LA VALUTAZIONE DELLE NORME PER LA MISURAZIONE E LA VALUTAZIONE DELLE VARIE CATEGORIE DI LAVORIVARIE CATEGORIE DI LAVORIVARIE CATEGORIE DI LAVORIVARIE CATEGORIE DI LAVORI

Art. C1 NORME GENERALI Art. C2 MISURA E VALUTAZIONE

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TITOLO ATITOLO ATITOLO ATITOLO A

CONDIZIONI, NORME E PRESCRIZIONI PER L’ACCETTAZIONECONDIZIONI, NORME E PRESCRIZIONI PER L’ACCETTAZIONECONDIZIONI, NORME E PRESCRIZIONI PER L’ACCETTAZIONECONDIZIONI, NORME E PRESCRIZIONI PER L’ACCETTAZIONE L’IMPIEGO, LA QUALITA' E LA PROVENIENZA DEI MATERIALIL’IMPIEGO, LA QUALITA' E LA PROVENIENZA DEI MATERIALIL’IMPIEGO, LA QUALITA' E LA PROVENIENZA DEI MATERIALIL’IMPIEGO, LA QUALITA' E LA PROVENIENZA DEI MATERIALI

Art. A 1Art. A 1Art. A 1Art. A 1

NORME E PRESCRIZIONI GENERALI RELATIVE ANORME E PRESCRIZIONI GENERALI RELATIVE ANORME E PRESCRIZIONI GENERALI RELATIVE ANORME E PRESCRIZIONI GENERALI RELATIVE A CARATTERISTICHE E REQUISITI DEI MATERIALICARATTERISTICHE E REQUISITI DEI MATERIALICARATTERISTICHE E REQUISITI DEI MATERIALICARATTERISTICHE E REQUISITI DEI MATERIALI

Nell’esecuzione di tutte le opere e forniture oggetto dell’appalto, devono essere rispettate tutte le prescrizioni di legge in materia di qualità, provenienza e accettazione dei materiali e componenti. In correlazione a quanto è prescritto circa la qualità e le caratteristiche dei materiali per la loro accettazione, l’Impresa sarà obbligata a prestarsi in ogni tempo alle prove dei materiali impiegati o da impiegarsi, nonché a quelle di campioni di lavori eseguiti, da prelevarsi in opera, sottostando a tutte le spese di prelevamento ed invio di campioni al Laboratorio prove ed analisi debitamente riconosciuto. Si richiamano le indicazioni e le disposizioni dell’articolo 15 del capitolato generale d’appalto (D.M. LL.PP. n. 145/2000). Qualora nelle somme a disposizione riportate nel quadro economico del progetto esecutivo non vi fosse l’indicazione o venga a mancare la relativa disponibilità economica a seguito dell’affidamento dei lavori, le relative spese per gli accertamenti di laboratorio e le verifiche tecniche previste dal presente capitolato si dovranno intendere a completo carico dell’Impresa appaltatrice. Tale disposizione vale anche qualora l’importo previsto nelle somme a disposizione non sia sufficiente a coprire per intero le spese per accertamenti e verifiche di laboratorio, pertanto in questo caso l’Impresa esecutrice dei lavori dovrà farsi carico della sola parte eccedente alla relativa copertura finanziaria. Dei campioni potrà essere ordinata la conservazione nel competente ufficio tecnico o sedi distaccate dell’Amministrazione appaltante, numerandoli di sigilli e firma del Direttore dei lavori (o dal suo assistente di cantiere) e dell’Impresa, nei modi più adatti a garantire l’autenticità. Per la fornitura e posa in opera di beni inerenti la sicurezza della circolazione stradale di seguito elencate: – apparecchi, giunti, appoggi e sistemi antisismici per ponti e viadotti; – barriere di sicurezza; – impianti di illuminazione; – impianti tecnologici per l’edilizia civile ed industriale; – segnaletica verticale e orizzontale;

l’Impresa appaltatrice delle relative forniture si dovrà attenere alle specifiche riportate sulle Circolari del Ministero dei LL.PP. del 16 maggio 1996, n. 2357, 27 dicembre 1996, n. 5923, 9 giugno 1997, n. 3107 e del 17 giugno 1998, n. 3652 nei riguardi della presentazione della dichiarazione di impegno o di conformità o certificazione di conformità sia all’atto dell’offerta che all’aggiudicazione dei lavori. Per i prodotti per i quali sono state emanate le disposizioni attuative che consentono l’apposizione del marchio di conformità CE o laddove sia prevista una procedura di omologazione/approvazione dello stesso che sostituisce la certificazione di conformità. Per quanto concerne gli aspetti procedurali ed i rapporti tra Amministrazione appaltante e Impresa aggiudicataria, si fa riferimento ai disposti del Capitolato Generale approvato con D.M. 19 aprile 2000 n. 145. La fornitura, posa in opera e messa in esercizio di n. 7 punti di ricarica dei veicoli elettrici dotati di 2 punti di ricarica con una potenza erogata ciascuno di 22 KW con presa di tipo 2; La fornitura, posa in opera e messa in esercizio di n. 2 punti di ricarica dei veicoli elettrici dotati di 1 punto di ricarica con una potenza erogata di 22kW, le colonnine dovranno essere dotate di sistemi di misurazione (art 2 punto 28 direttiva 2012/27/UE) - direttiva 2014.94.UE, compresa la realizzazione degli allacciamenti, degli scavi e dei basamenti sui quali verranno ancorate le colonnine e il ripristino dei luoghi; La struttura della pensilina è composta da profili in alluminio lega EN AW 6005 anodizzato argento, giunti in acciaio trattati con cataforesi e verniciatura a polvere di poliestere. Sistema di ancoraggio tramite piastre di fissaggio del tipo S 235 e barre classe 8.8 e dadi di classe 8. La struttura deve essere predisposta per il fissaggio dei pannelli fotovoltaici previsti ed essere regolabile in base alle effettive dimensioni del pannello fotovoltaico da supportare ovvero, a titolo esemplificativo ma non esaustivo, delle dimensioni 1660 x 990 x 40 mm, disposizione pannelli verticale, numero pannelli 18 (6 colonne x 3 righe); La pensilina avrà altezza utile 2.500 m, inclinazione 18.0°, altezza massima 4.432 m, profondità copertura 5.230 m, interasse piastre ancoraggio 5.680 m, numero due posti auto, larghezza totale struttura 6.040 m, colore struttura anodizzato argento. La pensilina sarà dotata di controsoffitto in lamiera verniciata dello stesso colore della struttura verticale. I lavori di scavo, la fornitura e la posa di cavidotti, la fornitura e posa di pozzetti e al termine lavori di ripristino per la realizzazione dell’allacciamento alla rete elettrica; La fornitura e installazione di armadi per l’alloggiamento dei contatori e fornitura e installazione degli interruttori generali, compresa la realizzazione dei basamenti;

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La fornitura ed installazione di due pensiline complete di impianti fotovoltaici, dotati di inverter, cablaggi, ed accessori;

Art. A 2Art. A 2Art. A 2Art. A 2

QUALITA' E PROVENIENZA DEI MATERIALI QUALITA' E PROVENIENZA DEI MATERIALI QUALITA' E PROVENIENZA DEI MATERIALI QUALITA' E PROVENIENZA DEI MATERIALI ---- MARCATURA CEMARCATURA CEMARCATURA CEMARCATURA CE

I materiali in genere occorrenti per la costruzione delle opere, proverranno da quelle località che l'Impresa riterrà di sua convenienza, purché a insindacabile giudizio della Direzione Lavori siano riconosciuti della migliore qualità e rispondenti ai requisiti appresso indicati:

ACQUAACQUAACQUAACQUA

dovrà essere dolce, limpida e scevra da materiale terroso, esente da tracce di cloruri o solfati, non inquinata da sostanze organiche o comunque dannose all'uso la cui acqua medesima è destinata. CALCECALCECALCECALCE

le calci aeree ed idrauliche dovranno rispondere ai requisiti di accettazione di cui alle vigenti norme. LEGANTI IDRAULICI LEGANTI IDRAULICI LEGANTI IDRAULICI LEGANTI IDRAULICI

I cementi e gli agglomerati cementizi da impiegarsi in qualsiasi lavoro, dovranno rispondere alle norme di accettazione di cui alla Legge 26.05.1965 n. 595 e, rispettivamente, al DM 03.06.1968 pubblicato sulla G.U. n. 180 del 17.07.1968 e al DM 14.01.1996 pubblicato sulla G.U. n. 37/1966. Tali materiali, dovranno essere conservati in magazzini coperti, su tavolato di legno e ben riparati dall'umidità, oppure, se sfusi, in appositi silos. GHIAIE PIETRISCHI E SABBIEGHIAIE PIETRISCHI E SABBIEGHIAIE PIETRISCHI E SABBIEGHIAIE PIETRISCHI E SABBIE

Le ghiaie, i pietrischi e le sabbie da impiegarsi nella preparazione dei calcestruzzi, dovranno avere le stesse qualità stabilite dalle norme Governative per i conglomerati cementizi raccolte nel DM 30.05.1972 e pubblicato sulla G.U. n. 190 del 22.07.1972, e dovranno provenire esclusivamente dagli alvei del torrente Torre e del fiume Tagliamento. Le ghiaie e le sabbie da impiegarsi per la formazione di sottofondi e massicciate stradali, dovranno essere costituite da elementi omogenei e di natura consimile, escludendo quelli contenenti elementi di scarsa resistenza meccanica o facilmente sfaldabili, ovvero rivestiti di materiale organico. Il pietrisco, i pietrischetti e le graniglie per i lavori di bitumatura, dovranno rispondere ai requisiti fissati dalle "Norme per l'accettazione" stabilite nel fascicolo n. 4 del CNR (Roma 1953). Le ghiaie i pietrischi e le sabbie da impiegare nella formazione dei calcestruzzi dovranno corrispondere alle condizioni di accettazione considerate nelle norme di esecuzione delle opere in conglomerato semplice o armato di cui alle norme vigenti. Le ghiaie ed i pietrischi dovranno essere costituiti da elementi omogenei derivanti da rocce resistenti il più possibile omogenee e non gelive; tra le ghiaie si escluderanno quelle contenenti elementi di scarsa resistenza meccanica, facilmente sfaldabili o rivestite da incrostazioni o gelive. La sabbia da impiegarsi nelle murature o nei calcestruzzi dovrà essere assolutamente scevra da materie terrose ed organiche e ben lavata. Dovrà essere preferibilmente di qualità silicea proveniente da rocce aventi alta resistenza alla compressione. Dovrà avere forma angolosa ed avere elementi di grossezza variabile da 1 a 5 mm. . La granulometria degli aggregati litici per i conglomerati sarà prescritta dalla Direzione lavori in base alla destinazione, al dosaggio e alle condizioni della messa in opera dei calcestruzzi. L’Impresa dovrà garantire la costanza della granulometria per ogni lavoro. Per lavori di notevole importanza l’Impresa dovrà disporre dei vagli normali atti a consentire alla Direzione Lavori i normali controlli. In linea di massima, per quanto riguarda la dimensione degli elementi dei pietrischi e delle ghiaie, dovranno essere da mm. 40 a mm. 71 (trattenuti dal crivello 40 UNI e passanti da quello 71 UNI - n. 2334) per i lavori correnti di fondazioni, elevazione, muri di sostegno; da mm. 40 a mm. 60 (trattenuti dal crivello 40 UNI e passanti da quello 60 UNI – n. 2334) se si tratta di getti di un certo spessore; da mm. 25 a mm. 40 (trattenuti dal crivello 25 UNI e passanti dal quello 40 UNI – n. 2334) se si tratta di getti di limitato spessore. Misto cementato su tracce di sottoservizi in particolare il ritombamento degli scavi in sede stradale. Le ghiaie da impiegarsi per formazione di massicciate stradali dovranno essere costituite da elementi omogenei derivanti da rocce durissime di tipo costante, e di natura consimile fra loro, escludendosi quelle contenenti elementi di scarsa resistenza meccanica o sfaldabili facilmente, o gelive o rivestite di incrostazioni. Il pietrisco, il pietrischetto e la graniglia, secondo il tipo di massicciata da eseguire, dovranno provenire dalla frantumazione di rocce durissime, preferibilmente silicee, a struttura micro-cristallina, o calcari puri durissimi e di alta resistenza alla compressione, all’urto, all’abrasione, al gelo, ed avranno spigolo vivo; dovranno essere scevri di materie terrose, sabbia o comunque materie eterogenee. Sono escluse le rocce “marmose”. Qualora la roccia provenga da cave nuove o non accreditate da esperienze specifiche di Enti Pubblici e che per natura e formazione non diano affidamento sulle sue caratteristiche, è necessario effettuare su campioni prelevati in cava, che siano significativi ai fini della coltivazione della cava, prove di compressione e di gelività. Quando non sia possibile ottenere il pietrisco da cave di roccia, potrà essere consentita per la formazione la utilizzazione

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di massi sparsi ricavabili da scavi, nonché di ciottoloni o massi ricavabili da fiumi o torrenti semprechè siano provenienti da rocce di qualità idonea. I materiali suindicati, le sabbie e gli additivi dovranno corrispondere alle norme di accettazione del fascicolo n. 4 ultima edizione, del C.N.R. . Rispetto ai crivelli UNI 2334, i pietrischi saranno quelli passanti dal crivello 71 UNI e trattenuti dal crivello 25 UNI, i pietrischetti quelli passanti dal crivello 25 UNI e trattenuti dal crivello 10 UNI, le graniglie quelle passanti dal crivello 10 Uni e trattenute dal setaccio 2 UNI – 2332. Di norma si useranno le seguenti pezzature: 1) pietrisco da 40 a 71 mm. ovvero da 40 a 60 mm. se ordinato, per la costruzione di massicciate all’acqua cilindrate; 2) pietrisco da 25 a 40 mm. (eccezionalmente da 15 a 30 mm. granulometria non unificata) per l’esecuzione di ricarichi

di massicciate e per materiali di costipamento di massicciate ( mezzanello); 3) pietrischetto da 15 a 25 mm. per l’esecuzione di ricarichi di massicciate per conglomerati bituminosi e per trattamenti

con bitumi fluidi; 4) pietrischetto da 10 a 15 mm. per trattamenti superficiali, penetrazioni, semi-penetrazioni e pietrischetti bitumati; 5) graniglia normale da 5 a 10 mm. per trattamenti superficiali, tappeti bitumati, strato superiore di conglomerati

bituminosi; 6) graniglia minuta da 2 a 5 mm. di impiego eccezionale e previo specifico consenso della Direzione Lavori per

trattamenti superficiali; tale pezzatura di graniglia, ove richiesta sarà invece usata per conglomerati bituminosi. Nella fornitura di aggregato grosso, per ogni pezzatura sarà ammessa una percentuale in peso non superiore al 5% di elementi aventi dimensioni maggiori o minori di quelle corrispondenti ai limiti della prescelta pezzatura, purchè, per altro, le dimensioni di tali elementi non superino il limite massimo della pezzatura fissata. Gli aggregati grossi non dovranno essere di forma allungata o appiattita (lamellare). PIETRAMEPIETRAMEPIETRAMEPIETRAME

Le pietre naturali da impiegarsi per (cordoli e lastre in pietra piasentina per pavimentazione marciapiedi o per pavimentazione stradale) petrograficamente definita Calcarenite, ovvero calcare fossilifero a grana medio-fine proveniente dalle cave site nei comuni di Faedis, Torreano, San Pietro al Natisone, San Lorenzo in provincia di Udine (Italia), avente caratteristiche di aspetto colore grigio di fondo con presenza di venature bianche e sfumature tendenti al bruno. Avente composizione chimica media CaCO3 93,90% Mg CO3 assente FeCO3 1,30%, residuo insolubile in HCL 4,52% e valori medi ai sensi delle normative UNI 9724/2b/3/5/6/8 per massa dell’unità di volume Kg//m3 2690, assorbimento dell’acqua % 0,21, carico di rottura a compressione semplice Mpa 145, carico di rottura a compressione semplice dopo gelivita Mpa 144, modulo elastico tangente:Mpa 72600, carico di rottura a trazione indiretta mediante flessione: Mpa 30,5, usura per attrito radente (rif. Granito di San Fedelino): 0,58, resistenza all’urto, altezza minima di caduta: cm 36, coefficiente di dilatazione termica lineare 6,6x10-6/°C, microdurezza Knopp Mpa:1830, completa inoltre di marcatura CE che ne attesti la provenienza e le caratteristiche ai sensi delle vigenti norme armonizzate UNI EN 1341-1342-1343-1469-12057-12058. Le pietre da taglio dovranno essere sostanzialmente uniformi e compatte, sane e tenaci, senza parti alterate, venature, peli, e altri difetti, senza masticature o tasselli. Esse dovranno corrispondere ai requisiti di accettazione stabiliti nel R.D. 16.11.1939 "Norme per l'accettazione delle pietre naturali da costruzione" n. 2232. Le forme, le dimensioni, il tipo di lavorazione dei pezzi, verranno di volta in volta indicati dalla Direzione Lavori. Per i cubetti di porfido dovranno essere rispettate le "Norme di accettazione dei cubetti di pietra per pavimentazioni stradali" contenute nel fascicolo n. 5 del CNR e proverranno dalle cave dell'Alto Adige, di prima scelta, colorazione come quelli esistenti nelle vie cittadine, con faccia a vista a piano naturale di cava e facce laterali a spacco, poste in opera su strato di allettamento spessore medio di cm. 15 in sabbia puntina premiscelata a secco in betoniera con 250kg di cemento di resistenza ottimale fino ad ottenere un piano perfettamente sagomato.

MATERIALI LATERIZIMATERIALI LATERIZIMATERIALI LATERIZIMATERIALI LATERIZI

dovranno corrispondere ai requisiti di accettazione stabiliti dal R.D. n. 2233/39 "Norme per l'accettazione dei materiali laterizi".

MANUFATTI DI CEMENTOMANUFATTI DI CEMENTOMANUFATTI DI CEMENTOMANUFATTI DI CEMENTO

I tubi di cemento dovranno essere fabbricati a regola d'arte, con diametro uniforme, dosature e spessori corrispondenti alle prescrizioni e ai tipi; saranno ben stagionati, di perfetto impasto e lavorazione, sonori alla percussione, senza screpolature o sbavature e muniti delle opportune sagomature alle due estremità, per consentire una giunzione a sicura tenuta.

MATERIALI FERROSIMATERIALI FERROSIMATERIALI FERROSIMATERIALI FERROSI

I materiali ferrosi saranno esenti da scorie, soffiature, saldature e qualsiasi altro difetto. Essi dovranno soddisfare a tutte le condizioni previste dal DM 29.02.1908 modificato dal R.D. 15.07.1925, ed in particolare: a)))) gli acciai destinati ad armature di Cementi Armati, dovranno corrispondere ai requisiti della Circolare Ministeriale n.

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1472 del 23.05.1957; b) l'acciaio armonico per C.A. precompressi, sarà conforme alle prescrizioni della Circ. Min. n. 494 del 07.03.1960 "Norme per l'impiego delle strutture in Cemento Armato Precompresso e note esplicative" e successive precisazioni. c) il lamierino di ferro per formazioni di guaine, dovrà essere del tipo laminato a forno, di qualità extra-dolce, ed avrà spessore di 2/10 di mm.; d) i profilati sagomati a freddo per la costruzione delle parti di parapetti, saranno di acciaio AQ 42 conforme alle tabelle UNI 2633 - Ed. 1944 ovvero, AQ 42 conforme alle tabelle UNI 815 - Ed. 1938, quelli per la produzione di paletti di recintazione, saranno Aq 37 conforme alle tabelle UNI 743 - Ed. 1938; e) le reti e le lamiere striate per recinzioni, saranno di acciaio conforme alle tabelle UNI 3598 - Ed. 1954 e successive modificazioni; f) l'acciaio fuso in getti, per la produzione di cerniere, apparecchi d'appoggio fissi o mobili, dovrà essere esente da soffiature e da qualsiasi altro difetto; g) la ghisa dovrà essere di prima qualità e seconda fusione, dolce, tenace, leggermente malleabile, facilmente lavorabile con lima e scalpello, di frattura grigia, finemente “granosa” e perfettamente omogenea, esente da screpolature, venature, bolle, sbavature, asperità ed altri difetti capaci di menomarne la resistenza. Dovrà essere inoltre perfettamente modellata. E' assolutamente escluso l'impiego di ghisa fosforosa. Su richiesta della Direzione Lavori, saranno presentati alla stessa i certificati di provenienza e delle prove effettuate presso le ferriere e fonderie produttrici. I chiusini d’ispezione di forma quadrata per marciapiede completi di telaio, in ghisa sferoidale a norma UNI EN 1563, con resistenza a rottura maggiore di 250 KN conforme alla norma UNI KN 124 Classe C250, rivestita con vernice protettiva di colore nero non tossicante, posate mediante l’esecuzione di opere murarie e messi in quota pavimento, chiusini dimens. esterne cm. 40x40 – 50x50. Le Dime precablate in ferro, in acciaio messe in opera all’interno di scavi per il fissaggio delle colonnine mediante bulloneria o tirafondi, ancorate su getto di calcestruzzo per fondazionedi classe 200 di cemento con R’ck non inferiore a 220 kg./cmq. LEGNAMILEGNAMILEGNAMILEGNAMI

I legnami da impiegare in opere stabili o provvisorie, di qualunque essenza siano, dovranno soddisfare a tutte le prescrizioni ed avere i requisiti delle precise categorie di volta in volta prescritte e non dovranno presentare difetti e incompatibilità con l'uso cui sono destinati. I legnami rotondi e i pali, dovranno provenire esclusivamente da tronco e non da rami, saranno dritti in modo che la congiungente i centri delle due basi non esca in alcun punto del palo. Dovranno essere scortecciati per tutta la loro lunghezza e conguagliati alla superficie; la differenza fra i due diametri medi delle estremità, non dovrà oltrepassare il quarto del maggiore dei due diametri. I legnami grossolanamente squadrati ed a spigolo smussato, dovranno avere tutte le facce spianate, tollerandosi in corrispondenza di ogni spigolo l'alburno e lo smusso in misura maggiore di 1/5 della minore dimensione trasversale dell'elemento. I legnami a spigolo vivo dovranno avere tutte le facce spianate, senza rientranze o risalti, con spigoli tirati a filo vivo, senza l'alburno o smussi di sorta. BITUMI BITUMI BITUMI BITUMI ---- BITUMI LIQUIDI BITUMI LIQUIDI BITUMI LIQUIDI BITUMI LIQUIDI ---- EMULSIONI BITUMINOSE EMULSIONI BITUMINOSE EMULSIONI BITUMINOSE EMULSIONI BITUMINOSE ---- CATRAMI CATRAMI CATRAMI CATRAMI

Tali materiali dovranno soddisfare i requisiti stabiliti nelle corrispondenti "Norme per l'accettazione dei bitumi per usi stradali" di cui al Bollettino n. 60 del CNR, pubblicato il 22.05.1978 (fascicolo 1 CNR - fascicolo 2 CNR – fascicolo 3 CNR – fascicolo 6 CNR - fascicolo 7 CNR ultime edizioni), nonché le prescrizioni indicate in proposito nel successivo art. 6. MARCATURA CEMARCATURA CEMARCATURA CEMARCATURA CE

L’impiego e l’accettazione di tutti i materiali e i prodotti da costruzione oggetto dei lavori indicati nel presente Disciplinare Descrittivo Prestazionale e per i quali la vigente normativa nazionale ne preveda l’obbligo, è subordinato al possesso della MARCATURA MARCATURA MARCATURA MARCATURA CECECECE così come previsto dalla Direttiva n. 89/106/CE recepita con D.P.R. 21.4.1993 n. 246 e relativa alla pubblicazione dei “Titoli e dei riferimenti delle norme armonizzate europee “ ( decreto Ministro Attività Produttive 7.4.2004). In difettoIn difettoIn difettoIn difetto dell’esibizione della documentazione comprovante il possesso della marcatura CEmarcatura CEmarcatura CEmarcatura CE dei materiali e prodotti che allo stato ne debbano essere provvisti e che debbano essere utilizzati nelle opere inerenti il presente Disciplinare, sarà sarà sarà sarà obbligo della Direzione Lavori respingerne la fobbligo della Direzione Lavori respingerne la fobbligo della Direzione Lavori respingerne la fobbligo della Direzione Lavori respingerne la fornitura vietandone l’impiegoornitura vietandone l’impiegoornitura vietandone l’impiegoornitura vietandone l’impiego. IMPIANTI ELETTRICOIMPIANTI ELETTRICOIMPIANTI ELETTRICOIMPIANTI ELETTRICO

Cavidotto in polietilene ad alta densità a doppio strato, corrugato esterno e liscio interno, per posa cavi interrati, escluso scavo, posate su letto di sabbia, compresa il rinfianco e la calottatura in cls. di classe 150 per uno spessore di cm. 10 , conforme alle norme UNI 7447CEI EN 50086-1, CEI EN 50086 2-2, CEI EN 50086 2-4, con resistenza alla piegatura

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"pieghevole", resistenza alla compressione minima "tipo 450" e resistenza all'urto "normale", marchiato IMQ, compreso di filo di ferro zincato per la tesatura dei cavi ed ogni altro onere accessorio per dare il lavoro a regola d'arte. Cavo di alimentazione multipolare FG70R di adeguata sezione, per collegamento Totem alla centralina dell'Iluminazione pubblica da porre in opera seguendo il cavidotto della rete elettrica esistente. Corda di rame nuda da 35 mmq, per la formazione della messa a terra, come da specifiche CEI, direttamente interrato, posato a fianco del cavidotto comprendente la fornitura dei giunti di rame a C, adeguatamente serrato con le pinze oleodinamiche; la protezione della corda con tubi reflex apribili di idonee dimensioni, quest'ultima di fornitura dell'impresa, in corrispondenza di incroci, con qualsiasi servizio preesistente ed ogni altro onere accessorio per dare il lavoro compiuto a regola d'arte; nastro segnatubi in opera all’interno di scavi e poste su cavidotti quale sicurezza per segnalazione rete di sottoservizi in occasione di successivi scavi. Adeguato interruttore magneto-termico differenziale da 10°- (30 mA) cordinato ed a riarmo automatico da installare nella centralina di distribuzione della rete elettrica.

TITOLO BTITOLO BTITOLO BTITOLO B

NORME DI ESECUZIONE DI OGNI CATEGORIA DI LAVORONORME DI ESECUZIONE DI OGNI CATEGORIA DI LAVORONORME DI ESECUZIONE DI OGNI CATEGORIA DI LAVORONORME DI ESECUZIONE DI OGNI CATEGORIA DI LAVORO PRESCRIZIONI TECNICHE SPECIFICHEPRESCRIZIONI TECNICHE SPECIFICHEPRESCRIZIONI TECNICHE SPECIFICHEPRESCRIZIONI TECNICHE SPECIFICHE

Art. B 1Art. B 1Art. B 1Art. B 1

MMMMODALITA' DI ESECUZIONE DI OGNI CATEGORIA DI LAVOROODALITA' DI ESECUZIONE DI OGNI CATEGORIA DI LAVOROODALITA' DI ESECUZIONE DI OGNI CATEGORIA DI LAVOROODALITA' DI ESECUZIONE DI OGNI CATEGORIA DI LAVORO E PRESCRIZIONI TECNICHE SPECIFICHEE PRESCRIZIONI TECNICHE SPECIFICHEE PRESCRIZIONI TECNICHE SPECIFICHEE PRESCRIZIONI TECNICHE SPECIFICHE

COLONNINE DI RICARICACOLONNINE DI RICARICACOLONNINE DI RICARICACOLONNINE DI RICARICA

Sistema di ricarica con 2 prese cadauna da 32A – 22 kW trifase, settabili mezzo dip-switch a 16A – 11 kW trifase, adatto ad installazione esterne . Il sistema di ricarica (da qui colonnina) è realizzato con involucro esterno in policarbonato atto a garantire la semplice eventuale sostituzione di parti esterne danneggiate, idonea ad installazione in ambiente pubblico in conformità alla sezione 722 della norma CEI 64-8, destinata a ricaricare veicoli elettrici secondo il modo “3” della norma CEI EN 61851-1; 2011, ovvero utilizzando connettori specifici (come da EN 62196) e attraverso un circuito di controllo pilota per la verifica della continuità del conduttore di protezione tra il veicolo e la rete durante la ricarica e la regolazione della potenza. La colonnina dovrà essere dotata di blocco dello sportello della presa e blocco anti estrazione della spina in fase di ricarica, e prevedere il riconoscimento dell’utente tramite tecnologia APP su terminale mobile o RFID (ISO 15693) standard MiFare 1K o 4K. La presa è destinata a ricaricare veicoli elettrici secondo il modo 3 della norma CEI EN 61851-1; 2011, ovvero utilizzando connettori specifici (come da IEC62196) e attraverso un circuito di controllo pilota all’interno della stazione per la verifica della continuità del conduttore di protezione tra il veicolo e la rete durante la ricarica. La scheda elettronica di gestione oltre alle funzioni di base, permette la comunicazione tra la stazione e il veicolo (circuito PWM), l’identificazione della taglia del cavo (Resistor Code), il riconoscimento utente tramite tecnologia RFID, il comando dei blocchi anti estrazione della spina. La stazione di ricarica può funzionare in tre differenti modalità: - Personal (con indentificazione tramite RFID) - Personal interlocked (con identificazione tramite RFID e blocco sulle prese) - Net (con identificazione tramite RFID, blocco sulle prese e collegata al sistema di supervisione remoto) La colonnina sarà adatta e predisposta per ampliamento hardware e software ai fini della sua integrazione e gestione con altre colonnine di ricarica. Il sistema di gestione e supervisore delle colonnine dovrà poter, a titolo esemplificativo e non esaustivo, controllare la colonnina in merito a: - Gestione della potenza di ricarica delle diverse colonnine installate, consentendo di stabilire delle priorità e delle logiche di ricarica - Gestione degli orari di attivazione o meno della ricarica - Verifica della correttezza o meno delle operazioni per la ricarica svolte dall’utente, ai fini dell’identificazione della corretta tariffa applicabile se differenziata La colonnina realizzerà la funzione di gestione della rotazione delle fasi, in modo da evitare (in caso ad es. di ricarica simultanea di due auto monofase) il sovraccarico di un’unica fase (solo per versioni trifase) Il sistema di ricarica è equipaggiato con sezionatore generale 4 poli 63 A e due linee di alimentazione distinte per ogni presa aventi: - interruttore magnetotermico in curva “C” 4 poli da 40 A. - interruttori differenziali di tipo “B” 0,03 mA. - contatore di energia trifase in lettura diretta fino a 65 A con display LCD retroilluminato e uscita impulsiva resettabile. - contattore 4 poli 50A in AC-1 per la messa in tensione delle prese con separazione dei contatti di almeno 8 mm con sistema

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di monitoraggio della corretta apertura dei contatti che, in caso di mancata apertura, provochi la messa fuori tensione tramite un dispositivo idoneo al sezionamento. La colonnina dovrà prevedere un condensatore elettrolitico da 22.000 µF dedicato allo sblocco delle prese in caso di assenza di tensione, un display LCD 20x2 per la programmazione locale e la comunicazione utente ed indicatori luminosi che ne identifichino lo stato (ROSSO fuori servizio – BLU in ricarica – VERDE disponibile) . La colonnina dovrà essere equipaggiata nelle versioni trifase con differenziale tipo “B” e nelle versioni monofase con differenziale tipo “A AP-R”. La colonnina potrà essere gestita da un sistema di monitoraggio in modalità remota tramite l’ausilio di un server proxy. La stazione di ricarica è in classe II (doppio isolamento) con un telaio in metallo ed un design esterno in materiale plastico antivandalico IK10 e IP54.

CARATTERISTICHE PRINCIPALI DELLA COLONNINA Tensione nominale di impiego trifase 400 Vca Nr prese e tipo 2 x Tipo 2 (secondo EN 62196-2 con sportello bloccabile) Corrente nominale settabile localmente 16A o 32A (settabile mezzo dip switch) Frequenza nominale 50-60 Hz Potenza complessiva massima di impiego per ogni presa settabile localmente 22 kW o 11 kW (settabile mezzo dip switch) Tensione nominale di isolamento 500 Vca Tensione nominale di tenuta ad impulso 4000 V Tensione nominale circuito aux. 12 V Grado di protezione IP54 Grado di resistenza agli urti IK10 (20 joule) GWT 960°C Temperatura ambiente di funzionamento -30°C + 50°C Condizioni atmosferiche – umidità relativa 50-95% Altitudine ≤ 2000 m Classe di isolamento involucro II Peso 35 kg NORME E PRESCRIZIONI Direttive 2006/95/CE 2004/108/CE 1999/5/CE Rosch 2002/95/CE Raae 2002/96/CE Norme CEI EN61851-1;2011 CEI EN61851-22; 2002 CEI EN61439-1;2011 CEI EN62423 - grado IK: Norma CEI EN 50102 - GWT: Norma CEI EN 60695-2-1 - grado di protezione: Norma CEI EN 60529 - interruttori: Norma IEC 60947-2 - interruttori di manovra-sezionatori Norma IEC 60947-3 Saranno inoltre rispettate le normative ed i regolamenti previsti dalla Legislazione Italiana per la prevenzione degli infortuni e le Direttive comunitarie. IMPIANTO ELETTRICOIMPIANTO ELETTRICOIMPIANTO ELETTRICOIMPIANTO ELETTRICO

APPARECCHIATURE DI BASSA TENSIONE

Le apparecchiature principali montate nella colonnina dovranno essere adeguate alle caratteristiche di progetto riportate negli schemi elettrici e dovranno rispondere alle seguenti prescrizioni particolari. Interruttori differenziali Gli interruttori differenziali dovranno essere di tipo AP-R per le versioni monofase e di tipo B per le versioni trifase. Le prese dovranno essere adatte alla ricarica in modo 3 come descritto dalla norma IEC62196. Potranno essere sia di tipo 2 sia di tipo 3 e la colonnina bifacciale può prevedere l’utilizzo di una tipologia di presa per lato. Contatori di energia sulla colonnina monofase dovranno consentire la lettura diretta fino a 65A, montabili su guida DIN con display LCD retroilluminato. Avranno un’uscita impulsiva resettabile.

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INVERTER CORRENTE CONTINUA/CORRENTE ALTERNATA

Gli inverter dovranno essere realizzati in accordo alle Delibere dell’Autorità per l’energia con particolare riferimento alla n°84/2012/R/EEL dovranno essere conformi alla norma CEI 0-16 L’inverter dovrà essere dotato di Certificazione di Conformità alla norma CEI 0-16 e CEI 0-21; tale Certificazione dovrà essere fornita dal Costruttore dell’inverter a mezzo dell’impresa appaltatrice. Inverter non conformi dovranno essere sostituiti a cura e spese dell’Appaltatore, dichiarazioni non corrette dovranno essere rifatte a cura e spese dell’Appaltatore. Gli inverter dovranno essere dotati di sistema di monitoraggio generale delle stringhe dell’impianto fotovoltaico; se necessario dovranno essere previsti senza aumento di prezzo adeguati interfaccia e display di visualizzazione. Dai sistemi e attraverso i display di interfaccia dovranno essere monitorati la produzione di energia, potenza, i valori delle correnti e del rendimento, la resistenza di isolamento in particolare verso terra; il sistema dovrà monitorare i guasti ed ogni altro dato utile alla gestione dell’impianto. L'inverter deve disporre di display grafico e scheda di comunicazione Bluetooth di serie, oltre che dell’interfaccia di comunicazione Speedwire/ Webconnect (Ethernet) e dell’interfaccia RS485. Le componenti elettroniche devono essere contenute in un involucro in alluminio e l’inverter deve essere quindi adatto per il montaggio all'esterno. Il grado di protezione del dispositivo deve essere IP65. L’inverter deve essere composto di un convertitore statico di potenza CC/CA con ponte pilotato da IGBT ad alta frequenza di tipologia H5, asservito alla logica di controllo. La logica di controllo del generatore fotovoltaico deve garantire la verifica dall'isolamento verso terra, la conversione di potenza e le funzioni di inseguimento del punto di massima potenza - algoritmo MPPT OptiTrac Multistring - con possibilità di abilitare la funzione Global Peak per stringhe parzialmente ombreggiate, che consente di ottimizzare il prelievo dai pannelli fotovoltaici. Il raffreddamento del dissipatore posteriore deve essere implementato mediante sistema OptiCool, in modo integrato alla convezione e da una ventola a giri variabili da installare e collegare opportunamente come da libretto delle istruzioni. L’unità deve essere dotata di fusibile di stringa elettronico e riconoscimento del rendimento di ciascuna stringa e quindi dei relativi guasti. L'unità deve essere inoltre dotata di diodi per la protezione dall'inversione di polarità, di varistori protetti termicamente, di auto limitazione della corrente lato AC in caso di corto circuito e di dispositivo di disinserzione lato CC di tipo Switch. Deve essere prevista la possibilità di installazione su innesto predisposto di scaricatori di tipo II (SPD) contro le scariche ambientali. Il sistema di stringhe deve essere bilanciato sui due canali A e B. La rete di connessione deve poter essere impostata agendo su 2 selettori presenti nell’inverter. L’inverter deve essere già pronto per la funzione Q on Demand 24/7, che permette di erogare potenza reattiva verso la rete quando richiesto dal distributore locale. Caratteristiche dell’inverter:

LATO C.CLATO C.CLATO C.CLATO C.C. � Potenza massima: 4.200 W � Tensione massima: 750 V c.c. � Range di tensione all'ingresso MPPT: 175 ÷ 500 V; start a 125 V. � Numero di MPPT: 2 � Numero massimo di ingressi per MPPT: 2 � Corrente di ingresso massima per MPPT: 15 A � Sezionatore lato corrente continua: Integrato � Dispositivo di separazione c.c.: Connettore SUNCLIX; � Categoria di sovratensione III

LATO C.A.LATO C.A.LATO C.A.LATO C.A. � Potenza massima: 4.000 VA � Potenza nominale: 4.000 W � Tensione nominale: 230 V – L, N, PE � Corrente di uscita massima: 22 A � Frequenza nominale: 50 Hz � Fattore di sfasamento regolabile : 0,8 induttivo ……0,8 capacitivo � Categoria sovratensione: III

RENDIMENTI RENDIMENTI RENDIMENTI RENDIMENTI � Rendimento max. : 97,0 % � Rendimento Europeo : 96,4 %

ALTRI DATI ALTRI DATI ALTRI DATI ALTRI DATI � Grado di protezione IP65; � Dim. 490 x 519 x 185 mm � Peso. 26 kg. � Range di temperatura : -25 …..+60 °C � Uscita RS485

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� Ventola di raffreddamento Gli inverter dovranno essere posti in opera e messi in servizio in accordo con le istruzioni di installazione fornite dal costruttore, dovranno essere rispettate le istruzioni di programmazione e le impostazioni di programmazione valide per l’Italia. L’inverter dovrà essere montato in verticale per evitare vibrazioni, ad una distanza di almeno 300 mm da altre installazioni/muri, e ad un altezza superiore a 500 mm dal pavimento. Per il collegamento delle stringhe in corrente continua usare connettori SUNCLIX rispettando la corretta polarità dei connettori; le spine non devono essere visibili o raggiungibili nelle vicinanze dell’inverter; gli ingressi dei connettori a spina non utilizzati vanno chiusi con tappi ermetici. L’inverter è dotato di contatto di guasto che dovrà essere collegato, al fine di identificare velocemente stati non ordinari dell’impianto.

MODULI FOTOVOLTAICIMODULI FOTOVOLTAICIMODULI FOTOVOLTAICIMODULI FOTOVOLTAICI

I moduli fotovoltaici previsti, devono essere provati e verificati, secondo le specifiche prove necessarie alla verifica dei moduli in vigore in Italia, da laboratori accreditati; tali laboratori devono essere conformi alla norma UNI CEI EN ISO/IEC 17025, e accreditati EAA (European Accreditation Agreement). I moduli dovranno essere muniti di attestato di adesione a consorzio di riciclo degli stessi a fine vita ( ad esempio consorzio PV CYCLE ITALIA) Ogni modulo fotovoltaico deve essere dotato di una targa leggibile ed indelebile su cui dovranno essere riportati almeno i seguenti dati: • nome o simbolo del costruttore; • tipo o numero di modello; • numero di serie; • polarità dei terminali o dei conduttori; • massima tensione di esercizio per la quale il modulo è adatto; • classe di impiego del modulo; • classe di isolamento (2); • data e luogo di produzione, che possono essere anche codificati sul numero di serie; Il progetto prevede l’installazione dei seguenti moduli:

Modulo fotovoltaico policristallino europeo tipo IBC PolySol 260 ZX; Caratteristiche a condizioni di prova standard (STC) , irraggiamento 1000 W/m², AM 1,5 e temperatura di 25°C:

� Potenza di picco P: 260 Wp � Tolleranza sulla potenza: -0/+ 5 W � Tensione max del sistema: 1.000 V � Tensione nominale Umpp : 31,1 V � Corrente nominale Impp : 8,37 A � Tensione a circuito aperto Uoc : 38,1 V � Corrente di cortocircuito Isc : 8,98 A

Caratteristiche a condizioni di temperatura NOCT , irraggiamento 800 W/m², AM 1,5: � Potenza di picco P: 208,93 Wp � Tensione nominale Umpp : 31,26 V � Tensione a circuito aperto Uoc : 37,26 V � Corrente di cortocircuito Isc : 7,08 A � NOCT: 46 °C

Coefficenti di temperatura: � Potenza: -0,39%/°C � Tensione (Uoc): -114,3 mV/°C � Corrente (Isc): 0,07 %/°C

DIMENSIONI: � Lunghezza: mm 1.639 � Larghezza: mm 983 � Altezza: mm 40 � Peso: kg 18,5 � Vetro 3,2 mm temperato con trattamento antiriflettente; � Scatola di giunzione con 3 diodi di bypass � Cavi di uscita 1.000 mm � Connettori MC4 � Grado di protezione IP65 � Classe A � Conformità IEC 61215, e IEC 61730 per applicazioni in classe A con tensioni fino a 1.000 V

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� Carico neve 5400 Pascal � Garanzia lineare di 25 anni con riduzione del rendimento dello 0,7 % annuo, della potenza, 15 anni di garanzia sul

prodotto da richiedere al Produttore in originale il documento, requisito necessario per ottenere gli incentivi presso il GSE

Il collaudo dell’impianto fotovoltaico dovrà essere realizzato, mediante esame e vista e prove strumentali, a cura dell’Impresa Installatrice in accordo alla guida 82-25; dovranno essere fornite le garanzie come se il modulo rientrasse negli incentivi previsti dal quinto conto energia.

CONDUTTURE ELETTRICHECONDUTTURE ELETTRICHECONDUTTURE ELETTRICHECONDUTTURE ELETTRICHE

Sono previste in progetto le seguenti principali tipologie di cavi:

CAVI DI DISTRIBUZIONE ENERGIA TIPO FG7(O)R

Cavi per energia e segnalazione di tipo flessibile per posa fissa, isolati in gomma etilpropilenica di qualità G7, non propaganti l'incendio, senza alogeni ed a basso sviluppo di fumi opachi costituiti da:

• Conduttore a corda flessibile di rame ricotto rosso o stagnato • Isolamento in gomma a base di HEPR qualità G7 • Riempitivo in materiale non fibroso e non igroscopico. • Guaina termoplastica in PVC di qualità RZ. • Stampigliatura ad incisione e/o inchiostro. • Formazione unipolare, bipolare, tripolare, quadripolare e pentapolare con sezioni da 1,5 mmq a 300 mmq. se

unipolare, da 1,5 mmq. a 150 mmq se bipolari, da 1,5 mmq a 240 mmq. se tripolari, sezioni da 1,5 mmq a 240 mmq. con neutro o conduttore di protezione di sezione ridotta conforme alle Norme CEI 64.8 se quadripolari, sezioni da 1,5 mmq a 50 mmq se pentapolari.

• Formazioni multipolare da 7, 10, 12, 16, 19, 24 e sezioni da 1,5 e 2,5 mmq per segnalazioni e comandi . • Colori anime :

- Unipolare: nero - Bipolare: blu - marrone - Tripolare:marrone - nero - grigio oppure gialloverde - blu – marrone - Quadripolare: blu -marrone - nero - grigio oppure gialloverde - marrone - nero - grigio; - Pentapolare: gialloverde - blu - marrone - nero - grigio oppure nero - blu - marrone - nero - grigio; - Multipolare:neri numerati

• Posa fissa in aria, entro tubazioni, canali, passerelle, su muratura e strutture metalliche, sospesa, interrata entro tubazioni, entro cunicoli chiusi o ventilati.

• Temperatura minima di installazione e maneggio : 0° C • Minima temperatura di esercizio: -15° C. • Raggio minimo di curvatura : 4 volte il diametro esterno o 6 volte per cavi di segnalazione di maggior diametro; • Tensione nominale : 0,6/1 kV • Temperatura massima di esercizio : + 90° C • Temperatura massima di corto circuito : + 250° C • Conformità alle norme CEI 20-13, CEI 20-22 II, CEI 20-35, CEI 20-37 pt.2, CEI 20-52; • Conformità alle tabelle UNEL 35375,35376,35377. • I cavi saranno completi di morsetti, collegamenti con i quadri elettrici e con le apparecchiature, capicorda,

fascette di identificazione.

CAVI DI DISTRIBUZIONE DI ENERGIA TIPO NO7V-K 450/750 V

Cavi per interni e cablaggi non propagante l'incendio, a ridotta emissione di gas corrosivi con i seguenti dati costruttivi: • Conduttore a corda flessibile di rame ricotto rosso • Isolamento in PVC di qualità R2. • Stampigliatura ad incisione e/o inchiostro. • Formazione unipolare sezioni da 1,5 a 240 mmq. • Colori: nero, marrone, blu, grigio, rosso, bianco,gialloverde, arancione,rosa, turchese, violetto. • Posa fissa per cablaggi, entro tubazioni e canali • Temperatura minima di installazione e maneggio : +5° C • Raggio minimo di curvatura : 3 volte il diametro esterno per diametri fino a 12 mm, 4 volte il diametro esterno per

diametri oltre 12 mm; • Tensione nominale : 450/750 V • Temperatura massima di esercizio : + 70° C

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• Temperatura massima di corto circuito : + 160° C Conformità alle norme CEI 20-22 II, CEI 20-35, CEI 20-52, CEI 20-52/2;

• Conformità alla tabella UNEL 35752.

I cavi saranno completi di morsetti, collegamenti con i quadri elettrici e con le apparecchiature, capicorda, fascette di identificazione

CAVI PER DISTRIBUZIONE DI ENERGIA E SERVIZI DI SICUREZZA RESISTENTE AL FUOCO

Cavo per energia e segnalazione di tipo flessibile per posa fissa, con mescola elastomerica G10, non propagante l'incendio, tipo FTG10(O) M1 0,6/1 kV, senza alogeni, a basso sviluppo di fumi opachi e dotato di barriera antifuoco con i seguenti dati costruttivi:

• Conduttore a corda flessibile di rame rosso • Barriera antifuoco in mica • Isolamento con mescola elastomerica di qualità G10 • Riempitivo in materiale non fibroso e non igroscopico. • Guaina termoplastica speciale di qualità M1. • Stampigliatura ad incisione e/o inchiostro. • Formazione unipolare, bipolare, tripolare, quadripolare e pentapolare • Sezioni da 1,5 mmq a 300 mmq. se unipolare, da 1,5 mmq. a 150 mmq se bipolari, sezioni da 1,5 mmq a 240

mmq. se tripolari, sezioni da 1,5 mmq a 240 mmq con neutro o conduttore di protezione di sezione ridotta conforme alle Norme CEI 64.8 se quadripolari, sezioni da 1,5 mmq a 50 mmq se pentapolari.

• Formazioni multipolare da 7, 10, 12, 16, 19, 24, 27, 30 e sezioni da 1,5 e 2,5 • mmq per segnalazioni e comandi . • Colori anime : - Unipolare: nero - Bipolare: blu - marrone - Tripolare:marrone - nero - grigio oppure gialloverde - blu - marrone - Quadripolare: blu -marrone - nero - grigio oppure gialloverde - marrone - nero- grigio; - Pentapolare: gialloverde - blu - marrone - nero - grigio oppure nero - blu - marrone - nero - grigio; - Multipolare:neri numerati • Conformità alle Norme CEI 20-22 III, CEI 20-35, CEI 20-36, CEI 20-37, CEI 20-38,CEI 20-45; • Posa fissa in aria, entro tubazioni, canali, passerelle, su muratura e strutture metalliche, sospesa, interrata entro

tubazioni, entro cunicoli chiusi o ventilati. • Particolarmente adatta per l'installazione dei circuiti di sicurezza e nei luoghi a maggior rischio d'incendio. • Condizioni di posa: - Temperatura minima di installazione e maneggio : 0° C - Raggio minimo di curvatura : 12 volte il diametro esterno; - Sforzo massimo di tiro : 50 N per mmq di sezione totale del rame, durante l'installazione si deve evitare che il

cavo, quando tirato, giri sul proprio asse; • Caratteristiche d'impiego: - Tensione nominale : 0,6/1 kV - Temperatura massima di esercizio : + 90° C - Temperatura massima di corto circuito : + 250° C

I cavi saranno completi di morsetti, collegamenti con i quadri elettrici e con le apparecchiature, capicorda, fascette di identificazione

CAVI PER DISTRIBUZIONE DI ENERGIA IN CORRENTE CONTINUA TIPO FG21M21

Cavo per energia di tipo flessibile per posa fissa, con isolante in gomma speciale HEPR G21 e guaina in mescola reticolata tipo M21, conforme alle norme CEI 20-91 e 20-91 V1 oltre alle norme CEI 20-35 CEI 20-37 P2 esecuzione non propagante la fiamma, a basso sviluppo di gas tossici e corrosivi,con i seguenti dati costruttivi:

• Conduttore a corda flessibile di rame stagnato ricotto di classe 5; • Isolamento con gomma speciale di qualità HEPR G21 • Guaina in mescola reticolata tipo M21. • Stampigliatura ad inchiostro. • Formazione unipolare, colori nero rosso blu. • Sezioni da 1,5 mmq a 120 mmq. standard. • Posa: interconnessione impianti fotovoltaici, installazione fissa all’esterno ed all’interno, senza protezione o entro

tubazioni, canali, passerelle, su muratura e strutture metalliche, adatto per posa interrata entro tubazioni.

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• Resistenti all’ozono secondo E N50396, ai raggi UV secondo HD 605/A1, cavo adatto per durare nel tempo EN 60216 con temperatura in uso continuo di 120 °C per 20.000 ore corrispondenti a 90 °C per 30 anni.

• Temperatura minima di installazione e maneggio : -40° C • Raggio minimo di curvatura :da 2 a 4 volte il diametro esterno; • Sforzo massimo di tiro : 15 N per mmq; • Caratteristiche d'impiego: - Tensione nominale corrente alternata Uo/U : 1,2/1,2 kV - Tensione nominale in corrente continua : 1.800 V anche verso terra. - Tensione nominale massima in corrente continua come cavo di classe II, 1035 V in accordo con l’art. 413.2.4

delle norme CEI 64-8 (commento). - Temperatura massima di esercizio : + 90° C e + 120° sul conduttore. - Temperatura massima di corto circuito : + 250° C

I cavi dovranno essere saranno completi di morsetti, collegamenti con i quadri elettrici e con le apparecchiature, capicorda, fascette di identificazione.

TUBAZIONI E PORTACAVI, SCATOLE E CASSETTE DI DERIVAZIONETUBAZIONI E PORTACAVI, SCATOLE E CASSETTE DI DERIVAZIONETUBAZIONI E PORTACAVI, SCATOLE E CASSETTE DI DERIVAZIONETUBAZIONI E PORTACAVI, SCATOLE E CASSETTE DI DERIVAZIONE

Sono previste in progetto le seguenti principali tipologie di tubazioni e portacavi:

TUBAZIONI IN POLIETILENE A DOPPIA CAMERA

Le tubazioni dovranno essere conformi alle norme CEI-EN 61386-1-24 con resistenza alla compressione di almeno 450 N o di 750 N per le tubazioni di pertinenza ENEL .

TUBAZIONI RIGIDE AUTOESTINGUENTI

Tubazioni rigide autoestinguenti in PVC tipo medio classificazione 3321 con resistenza alla compressione non inferiore a 750 N, resistenza all'urto 2 kg da altezza di 10 cm (2J), temperatura di applicazione permanente e installazione da -5 C/ + 60 °C, resistenza di isolamento maggiore di 100 MOhm a 500 V per 1 minuto, rigidità dielettrica maggiore di 2 kV per 15 minuti a 50 Hz,autoestinguente in meno di 30 secondi, conformità alle Norme CEI 23-39 / EN50086-1, CEI 23-54 / EN50086-2-1, diametri esterni da 16 a 63 mm, colore grigio, complete di manicotti di giunzione e flessibili, curve, raccordi tubo/scatola, tubo/guaina, svolte tubo/tubo, svolte tubo/scatola, svolta scatola/scatola, pressacavi e raccordi, elementi di fissaggio a scatto ed a collare, guide, graffette, collari in acciaio, tasselli di fissaggio, adatte per posa prevalentemente a parete e soffitto e per applicazioni all'interno di controsoffitti o pavimenti sopraelevati.

TUBAZIONI IN ACCIAIO

Tubazioni rigide di acciaio zincato realizzate secondo norme e prescrizioni CEI EN 50086-1;i tubi, se richiesto espressamente, dovranno garantire la continuità metallica. Gli accessori di raccordo e di giunzione con gli altri elementi dell'impianto o fra tubi stessi dovranno essere di tipo a compressione senza filettatura sul tubo stesso a garanzia di continuità metallica oltre che del grado di protezione. Le cassette dovranno essere di costruzione robusta, in alluminio, predisposte se richiesto per la messa a terra, complete di coperchio con guarnizione. L'interno delle cassette dovrà avere, se richiesto dal progetto, opportune predisposizioni per il montaggio delle apparecchiature.

PASSERELLE E CANALI IN ACCIAIO ZINCATO

Passerelle/canali con zincatura sendzmir spessori minimi 0.7 mm fino a base 150 mm, 0.90 mm per base 200 mm, 1.1 mm per basi con dimensioni superiori, esecuzione forata coperchi in acciaio zincato, altezze 50-80(75-85)-100 mm, basi canale 50(60)-80(75)-100-150-200-300-400-500-600 mm, complete in opera di giunti, snodi regolabili di qualsiasi tipo, riduzioni ad incastro, curve, derivazioni ad L a T a croce, separatori ove necessario, mensole, staffe e profilati in acciaio zincato per montaggio a parete o a sospensione su qualsiasi tipo di struttura inclusi pezzi speciali.

SCATOLE E CASSETTE DI DERIVAZIONE A VISTA

Cassette da parete con pareti lisce o con fori predisposti complete di coperchio realizzate in materiale termoplastico a base di PVC, con grado di protezione minimo IP54 o superiore. Il coperchio delle cassette potrà essere di tipo "normale" o di tipo "alto" in base alle necessità e dovrà essere fissato alla scatola mediante viti in acciaio inox imperdibili; il fondo dovrà essere completo di apposite sedi di fissaggio nel caso di contenimento di componentistica elettrica e/o elettronica quali morsettiere, barrette equipotenziali, ecc. Esecuzione con alta resistenza agli agenti atmosferici e chimici e resistenza meccanica agli urti pari ad almeno IK07 per le cassette di minor dimensione o IK08 nella generalità delle cassette. Doppio isolamento con resistenza al calore anormale : termopressione con biglia 70 °C e Glow Wire Test 650 °C o 960 °C nel caso di posa entro pareti vuote. Dimensioni delle cassette da tonda diametro 65 mm a rettangolare da 460x380x120(180)mm. Le cassette saranno complete ove ricorra il caso di piastre di fondo zincate o in materiale

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isolante, separatori interni nel caso di diverse tipologie di impianti e/o diverse tensioni in gioco, guide per fissaggio morsetti e collegamenti equipotenziali, raccordi d'accoppiamento. REQUISITI RELATIVI ALLA POSA DELLE TUBAZIONI INTERRATE

Di norma le tubazioni saranno sempre posate su un sottofondo di sabbione di cava dello spessore minimo di cm. 10, perfettamente compattato e livellato. Prima della posa in opera, si dovrà verificare che le tubazioni non presentino fessure o incrinature; nella posa l'Impresa Appaltatrice dovrà procedere con la cura necessaria a non danneggiare il condotto già realizzato ed il letto di posa predisposto. Prima di procedere al ritombamento dovranno essere attentamente controllate, la pendenza, gli innesti ai pozzetti e le giunzioni. Le tubazioni, successivamente dovranno essere rinfiancate con sabbia per almeno 10 cm per lato, quindi dovranno essere ricoperte sempre con sabbia per uno spessore non inferiore a 10 cm misurato sulla generatrice superiore,si potrà quindi effettuare il riempimento per strati successivi non superiori a cm 30. Nel corso della posa in opera è necessario chiudere con tamponi i tronchi di tubazioni già posati e che dovessero rimanere per qualche tempo aperti, onde impedire l'intasamento, dovrà essere fornito e disposto entro il tubo un filo di acciaio zincato per la tesatura dei cavi, uno o più nastri segnacavi dovranno essere posti in corrispondenza dello scavo delle tubazioni. La posa delle tubazioni dovrà essere fatta tenendo conto delle interdistanze con gli altri impianti come previsto dalle norme CEI 11.17 "Impianti di produzione, trasmissione e distribuzione pubblica di energia elettrica, linee in cavo", in particolare si controllerà la corretta posa delle giunzioni e degli ingressi nei pozzetti o nei cunicoli e la corretta posa in opera in conformità alle Norme CEI 11.17 nei confronti delle interferenze con le tubazioni metalliche e le tubazioni telefoniche.

REQUISITI RELATIVI ALLA POSA DELLA CONDUTTURE

La posa delle condutture dovrà venire fatta in accordo con le norme CEI 64-8, con le norme CEI 11-17 e con le norme CEI 11-1. ll diametro interno dei tubi deve essere 1,3 volte il diametro del cerchio circoscritto al fascio dei cavi in esso contenuti; tale coefficiente sarà aumentato a 1,5 quando i cavi sono posti in canali o passerelle. Le cassette e scatole di derivazione saranno installate in modo da risultare facilmente ispezionabili. I cavi appartenenti a sistemi diversi saranno chiaramente distinguibili; in particolare essi possono far capo alle stesse cassette a condizione che queste siano internamente munite di diaframmi fissi ed inamovibili fra i morsetti destinati a serrare conduttori appartenenti a sistemi diversi. Nel caso di posa entro tubazioni interrate il diametro interno dei tubi deve essere 1,5 volte il diametro del cerchio circoscritto al fascio dei cavi in esso contenuti in particolare varranno queste prescrizioni:

• sulle passerelle e per i canali dovranno essere posati in modo ordinato, paralleli fra loro, senza attorcigliamenti e incroci, rispettando il raggio di curvatura previsto;

• lungo il percorso non dovranno presentare giunzioni intermedie, tranne nel caso in cui la lunghezza dei collegamenti sia maggiore della pezzatura di fabbrica;

• nei tratti verticali i cavi dovranno essere ancorati alle passerelle con passo massimo di 1 m; • nei tratti orizzontali i cavi dovranno essere legati alle passerelle e ai canali mediante fascette in corrispondenza di

curve, diramazioni, incroci, cambiamenti di quota e lungo tratti rettilinei almeno ogni 5 m. I cavi dovranno essere fissati anche nel caso di canali chiusi (non forati) utilizzando barre trasversali o sistemi similari;

• i cavi dovranno essere marcati alle estremità in corrispondenza dei quadri e delle cassette di derivazione dorsali mediante anelli o tubetti porta etichette, ovvero tubetti presiglati o termorestringenti;

• le connessioni dei cavi comprendono la formazione delle terminazioni, delle giunzioni ed il collegamento ai morsetti dei quadri elettrici. La guaina dei cavi multipolari dovrà essere opportunamente rifinita nel punto di taglio con manicotti termorestringenti. Le terminazioni dovranno essere di tipo e sezione adatte alle caratteristiche del cavo su cui verranno montate e all'apparecchio o derivazione a cui verranno collegate o derivate con esclusione di qualsiasi adattamento di sezione;

• è vietato realizzare giunzioni di qualsiasi tipo entro tubi, passerelle, cunicoli o canali; le giunzioni non possono essere eseguite con morsetti fissi anche IP20 fuori portata di mano, si dovrà sempre installare una cassetta di derivazione con esclusione di cavi interrati con giunzioni incapsulate e ripristino di isolante, in questo caso si useranno giunzioni in gel con grado di protezione IP68;

• Non effettuare giunzioni entro scatole porta apparecchi, salvo casi isolati da concordare preventivamente con la Direzione Lavori.

• Le capacità del serraggio dei morsetti non dovrà essere inferiore alla capacità di serraggio indicata dal Costruttore. Il cavo dovrà essere preparato per la connessione senza eliminare i fili elementari; non si devono inserire in uno stesso morsetto più conduttori di quanto specificatamente indicato nelle istruzioni d'uso; i capicorda non devono essere troppo piccoli perché soggetti ad allentamento e spostamento; la stagnatura dei conduttori è vietata.

• Installare morsetti con almeno una taglia superiore a quella nel cavo da installare sulle condutture principali,per garantire una migliore tenuta alle sollecitazioni del corto circuito.

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• I cavi, presso i punti di collegamento, dovranno essere fissati con fascette o collari, ovvero si dovranno utilizzare appositi pressacavi, in modo da evitare sollecitazioni sui morsetti di quadri o cassette, ecc.

• Per la posa entro tubazioni si utilizzeranno in genere conduttori con tensione nominale 450/750V, mentre per la posa entro canali o passerelle principali, si utilizzeranno in genere cavi con tensione nominale 600/1000V.

• Per i nodi equipotenziali dovranno essere utilizzati morsetti unipolari a serraggio indiretto conformi alle Norme EN 60998-1-2 o barre di rame; ogni collegamento dovrà far capo ad un morsetto, inoltre ogni collegamento dovrà essere chiaramente identificato mediante apposita targhetta; in luogo dei morsetti componibili il nodo equipotenziale potrà essere realizzato con una barretta in rame fermo restando la singola identificazione di tutti i collegamenti e la loro connessione ad evitare attorcigliamenti e “sormonti”.

• Per la posa dei cavi varranno inoltre le seguenti prescrizioni: • i cavi unipolari senza guaina dovranno essere installati entro tubazioni o canali di tipo chiuso IP40 in vista o

incassati in ambienti ordinari non soggetti ad umidità; i canali potranno essere isolanti o metallici; in questo caso i canali dovranno essere collegati al conduttore di protezione; è vietata la posa di cavi unipolari senza guaina entro passerelle di qualsiasi tipo o entro canalette non conformi alle Norme CEI 23-31.

• i cavi multipolari in PVC tipo FROR o equivalenti se utilizzati potranno essere considerati cavi di classe seconda e quindi utilizzati per posa entro canaline, passerelle a vista, ecc., fermo restando il fatto che non potranno essere utilizzati per posa interrata all'esterno o entro cunicoli.

• i cavi unipolari e multipolari FG7(0)R, FG7(O)M1 potranno essere utilizzati anche per posa interrata all'esterno • i cavi per collegamenti mobili dovranno essere multipolari e dovranno avere il conduttore di protezione

concentrico; si utilizzeranno cavi H07RN-F • i cavi per i circuiti di sicurezza dovranno essere in esecuzione resistente al fuoco, conformi alle Norme CEI 20-37

e CEI 20-45, tipo FTG10OM1. • i cavi per impianti speciali dovranno essere utilizzati in base alla loro funzione (rivelazione incendi, antintrusione,

dati, ecc.) tenendo conto di tutte le prescrizioni indicate dai costruttori dell'impianto realizzato e di quelle del costruttore dei cavi medesimi; questi cavi dovranno essere posti entro tubazioni o canalette a loro dedicate o entro canalette dotate di separatore; questi cavi dovranno far capo a cassette distinte separate dai circuiti ILL/FM.

• I conduttori dell'impianto elettrico dovranno avere le seguenti colorazioni:

- conduttore di protezione: giallo/verde

- conduttore neutro: blu chiaro

- conduttore di fase: grigio, nero, ecc. In particolare il conduttore giallo-verde non potrà essere usato per altri scopi; i conduttori di messa a terra funzionale che non sono idonei a realizzare la messa a terra di sicurezza non devono avere colore giallo-verde; i conduttori che collegano gli scaricatori alla piastra di terra possono avere qualsiasi colorazione fuorché il blu, se giallo-verde dovrà essere anellato con un altro colore. Il dimensionamento dei conduttori attivi dovrà essere effettuato in modo da soddisfare soprattutto le esigenze di portata, di resistenza ai corti circuiti e i limiti massimi per le cadute di tensione (CEI 64-8). La Ditta installatrice è tenuta a verificare la corrispondenza biunivoca delle protezioni da sovracorrenti tra interruttore e cavo e comunicare eventuali grossolane incongruenze alla Direzione Lavori, tenendo conto della Tabella CEI-UNEL 35024/1. I cavi installati entro tubi dovranno poter essere agevolmente sfilati e reinfilati; quelli installati su canali o cunicoli dovranno poter essere facilmente posati e rimossi; il raggio minimo di curvatura per la posa non dovrà essere inferiore a quanto prescritto dalle Case costruttrici del cavo. Il tracciato dei tubi deve essere tale da consentire un andamento rettilineo orizzontale o verticale preservandoli da eventuali condense con leggere inclinazioni; le curve devono essere effettuate con raccordi o piegature che non danneggiano il tubo e non pregiudichino la sfilabilità dei cavi; ad ogni brusca deviazione o ad ogni derivazione elettrica la tubazione deve essere interrotta con scatole di derivazione. Negli impianti a vista i tubi saranno fissati con percorso perfettamente rettilineo in orizzontale o in verticale mediante collari di fissaggio in materiale plastico in modo da garantire una adeguata stabilità; sono vietati i fissaggi delle tubazioni con collari a scatto. Negli impianti sotto traccia a parete ed a soffitto le tubazioni devono seguire un andamento verticale od orizzontale e non un andamento in diagonale; il percorso delle tubazioni a pavimento potrà essere qualsiasi. Le cassette e scatole di derivazione devono essere installate in modo da risultare facilmente ispezionabili; è vietato l’ingrasso delle tubazioni nelle cassette con passacavi in polimero flessibile stile “morbidix”, si utilizzeranno raccordi filettati tubo/cassetta IP66. I cavi appartenenti a sistemi diversi devono risultare chiaramente distinguibili e non devono essere collocati negli stessi tubi. In particolare essi possono far capo alle stesse cassette a condizione che queste siano internamente munite di diaframmi fissi ed inamovibili fra i morsetti destinati a serrare conduttori appartenenti a sistemi diversi; comunque i cavi

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per poter essere collocati nelle stesse tubazioni per brevi tratti se isolati per la tensione nominale del sistema più elevato ed in accordo con la D.L.. I cavi per l’impianto fotovoltaico dovranno avere colorazione rossa per il polo positivo e blu per il polo negativo; le giunzioni dei cavi fotovoltaici e dei pannelli dovranno essere fatte con connettori multi contact o equivalenti con grado di protezione IP65 minimo ed IP20 a connettore aperto. Le tubazioni dovranno essere poste in opera in modo che sia facilmente individuabile la localizzazione di eventuali guasti. Le tubazioni installate in cunicoli comuni ad altre canalizzazioni dovranno essere disposte in modo da non essere soggette ad influenze dannose in relazione a sovrariscaldamenti, sgocciolamenti, ecc. La posa delle canalette e delle tubazioni deve essere preliminarmente coordinata con la ditta installatrice dei canali dell’aria, delle tubazioni degli impianti meccanici, con l’impresa che esegue i controsoffitti, i pavimenti sopraelevati, le pareti ed in genere con tutte le imprese operanti sul cantiere. Per quello che riguarda le verifiche, per le tubazioni a parete si verificherà che l'esecuzione delle tracce sia fatta in maniera lineare e perpendicolare ai muri evitando percorsi in diagonale. Si verificherà che il numero delle cassette di derivazione sia sufficiente a garantire la sfilabilità dei cavi. Si verificheranno i contrassegni di conformità, l'installazione in posizione tale da garantire la completa accessibilità per manutenzione, l'agevole sfilabilità dei conduttori in conformità alla normativa. Per i canali e le passerelle si verificherà la tipologia di montaggio,il tipo di accessori di montaggio (staffe, giunti, cambi di direzione, ecc.), la tipologia dei sostegni che dovranno garantire il carico dei canali e delle passerelle installate. Si verificherà inoltre che la tipologia delle cassette di derivazione installate sia sufficientemente ampia a contenere le derivazioni ivi effettuate, controllando il serraggio delle giunzioni e dei conduttori.

MISURAZIONE DELLE TUBAZIONI INTERRATE

Le tubazioni verranno valutate a metro lineare misurandone la lunghezza sull'asse senza tener conto delle parti destinate a compenetrazioni (giunti) e deducendo la lunghezza esterna delle camere di ispezione e dei pozzetti. I manicotti verranno equiparati alla lunghezza di un tubo diritto dello stesso diametro avente lunghezza pari allo sviluppo dell'asse del pezzo speciale. Nel caso di riduzioni si applicherà il diametro maggiore dei tubi raccordati. Alle valutazioni così condotte, verranno applicati i relativi prezzi di elenco ritenendo con essi compensati: gli oneri di fornitura a pié d'opera, l'assemblaggio della condotta, la formazione dei giunti, la calottatura con anello di malta di cemento, la formazione di pendenze, di innesti alle camere di ispezione, ai pozzetti o alle tubazioni di diverso diametro, i raccordi, la posa del filo di acciaio zincato per la tesatura dei cavi delle tubazioni elettriche e telefoniche, la fornitura e posa in opera del nastro segnacavi, ogni altro onere indicato nelle altre voci del progetto.

MISURAZIONE DEI CAVI FLESSIBILI CON O SENZA GUAINA

La misura dei cavi dovrà venire calcolata misurando lungo l'asse delle tubazioni considerando 20 cm complessivi all'interno di ogni cassetta di derivazione e 40 cm in corrispondenza dei quadri elettrici; il prezzo comprende quindi tutti gli sfridi, quanto indicato sulle descrizioni precedenti e quanto segue:

• fornitura e posa in opera di tutti i materiali di consumo e gli accessori di montaggio e fissaggio

• fornitura e posa in opera delle morsettiere per le giunzioni e gli allacciamenti

• il fissaggio con legature provvisorie.

• fissaggio dei cavi alle morsettiere dei quadri elettrici e delle apparecchiature servite;

• l prezzo comprende il cavo in partenza dalle morsettiere dei quadri, il collegamento a monte delle morsettiere è da considerarsi facente parte della voce relativa ai quadri elettrici;

• marcature numerate dei singoli conduttori a mezzo di appositi collari in plastica con l'indicazione delle fasi di appartenenza inclusa marcatura esterna al cavo riportante il tipo e la formazione del cavo e le indicazioni di origine e di destinazione. Tali marcature andranno eseguite subito a valle delle morsettiere dei quadri elettrici ed in corrispondenza delle cassette principali.

MISURAZIONE DELLE TUBAZIONI

Le tubazioni verranno compensate al metro lungo l'asse e saranno comprensive di tutte le cassette di derivazione posate a vista o sotto traccia, bocchettoni filettati stagni, diaframmi di separazione, curve, raccordi, fissaggio, ogni altro accessorio. Il prezzo comprende e compensa inoltre i seguenti accessori e modalità di montaggio: • chiodi a sparo o tasselli • viti, dadi, rondelle e bulloni • graffette, collari, morsetti e staffette • supporti • fissaggi a pareti prefabbricate o simili

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• legature • fissaggi su armature in c.a. • fissaggio di qualsiasi tipo • fori e brevi tracce;

La posa in opera si intende su qualsiasi "appoggio". Esempi di appoggio sono: terreno livellato, superfici in muratura o calcestruzzo armato, superfici prefabbricate o in legno, strutture metalliche, ferri in c.a., etc.

Il prezzo compensa inoltre la posa "preventiva" di tubazioni e cassette nei casseri in c.a. ed entro qualsiasi struttura anche ove non fosse possibile effettuare la posa nel periodo dedicato ai lavori dell'impianto elettrico normalmente successivo alle principali opere infrastrutturali del fabbricato.

MISURAZIONE DEI CANALI E DELLE PASSERELLE

Saranno compensati al metro misurando lungo il loro asse e saranno comprensivi/e dei seguenti accessori: • giunti con continuità elettrica • curve piane a 45° e 90° • derivazioni piane a T, laterali a T, incroci piani • curve in salita a 45 e 90° o curve in discesa a 45° e 90° • curve a 90° destre o sinistre in discesa sghembe • derivazioni a T verticali in discesa con variazione di piano • curve a snodo • elementi di riduzione destri o sinistri • piastre di giunzioni per evitare danneggiamenti dei cavi • separatori rettilinei con piastre di giunzione • piastre di giunzione e snodo verticale ed orizzontale • testate di chiusura per attacco a quadri elettrici • derivazioni per tubo • profilati di ancoraggio con mensole a parete di qualsiasi tipo • sospensioni semplici, doppie, mensole di qualsiasi tipo • sistemi di ancoraggio a soffitto, pavimento o alle apparecchiature per sospensioni di tipo regolabile • profilati forati per ancoraggio di qualsiasi tipo • bulloni e tasselli ad espansione automatica • cassette di derivazione di qualsiasi tipo per derivazioni alle utenze con e senza giunzioni.

CORDA DI RAME NUDOCORDA DI RAME NUDOCORDA DI RAME NUDOCORDA DI RAME NUDO

La corda di rame nudo dovrà avere fili con diametro elementare pari a 1,8 mm dovrà essere di produzione elettrolitica semicruda, avente caratteristiche tecniche come da tabella UNEL 01411. La morsetteria da impiegare tra conduttori in rame dovrà essere in bronzo di alluminio ad elevata resistenza alla corrosione e agli sbalzi termici. Per collegamento con parti metalliche in acciaio si utilizzeranno morsetti in ottone. La corda di rame verrà pagata a peso secondo la seguente tabella: • sezione 25 mmq peso Kg/m 0,219 • sezione 35 mmq peso Kg/m 0,313 • sezione 50 mmq peso Kg/m 0,450 Il prezzo comprenderà capicorda, bullonerie, morsettiere adatte, noli e mezzi d'opera, ponteggi, fori ed ogni altro onere indicato nell'articolo di elenco prezzi.

QUADRI ELETTRICIQUADRI ELETTRICIQUADRI ELETTRICIQUADRI ELETTRICI

I quadri elettrici saranno generalmente costruiti in esecuzione monoblocco a parete con profondità fino a 350-450 mm in esecuzione doppio isolamento con porta piena o trasparente. I quadri elettrici avranno grado di protezione minimo IP55 se posti all’esterno comunque in accordo a quanto indicato sul progetto. I cavi dovranno quindi essere dotati di pressa cavi di solito con grado di protezione superiore. I quadri in corrente alternata dovranno essere conformi alle norme CEI 17-113 e CEI 17-114 od alle norme CEI 23-51 se utilizzati in ambiente domestico od equivalente con corrente inferiore a 10 kA e corrente nominale inferiore a 125 A. I quadri elettrici dell’impianto fotovoltaico dovranno essere solo in esecuzione doppio isolamento e, viste le tensioni in gioco esclusivamente conformi alle norme CEI 17.113 e CEI 17.114. I quadri elettrici dovranno permettere l’installazione di apparecchiature modulari complete di finestrature e di guide DIN montate sul retro.

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I quadri saranno dovranno essere dotati di un adeguato sistema di cablaggio dimensionato in funzione della corrente nominale del quadro e della corrente di corto circuito dell’impianto.

INTERRUTTORI DI BASSA TENSIONE DI TIPO SCATOLATOINTERRUTTORI DI BASSA TENSIONE DI TIPO SCATOLATOINTERRUTTORI DI BASSA TENSIONE DI TIPO SCATOLATOINTERRUTTORI DI BASSA TENSIONE DI TIPO SCATOLATO

Gli interruttori di bassa tensione di tipo scatolato avranno le seguenti caratteristiche:

� Tensione nominale d'impiego : fino a 1.000 V � Frequenza di esercizio : 50 Hz � Corrente nominale a 40° In : fino a 630 A � Corrente assegnata ininterrotta a 40° Iu=In � Temperatura di riferimento : 40° C � Installazione : orizzontale o verticale senza declassamenti delle prestazioni nominali � Alimentazione : lato linea o lato carico senza declassamenti delle prestazioni nominali � Circuiti ausiliari segregati elettricamente dai circuiti di potenza � Attacchi anteriori o posteriori. � Versione fissa � Installazione ed ispezione dei circuiti ausiliari dal fronte dell'apparecchio senza rimozione del coperchio di protezione � Categoria di utilizzazione A � Correnti di corto circuito Ics fino a 50 kA � Gli interruttori magnetotermici di tipo scatolato con In uguale o superiore a 160A se espressamente indicato dal

progetto esecutivo saranno dotati di sganciatori di protezione da sovracorrente a microprocessore. � Gli interruttori di tipo scatolato dotati di sganciatori termomagnetici standard saranno dotati di protezione termica

regolabile Ith = (0.7o 0,8....1) In - tempo dipendente e protezione magnetica 10Ith (o 5 Ith) � La protezione differenziale sarà costituita da sganciatore differenziale elettronico selettivo con regolazione della

corrente differenziale 0.03...3 A e dei tempi di intervento.

INTERRUTTORI DI BASSA TENSIINTERRUTTORI DI BASSA TENSIINTERRUTTORI DI BASSA TENSIINTERRUTTORI DI BASSA TENSIONE DI TIPO MODULAREONE DI TIPO MODULAREONE DI TIPO MODULAREONE DI TIPO MODULARE

Gli interruttori di bassa tensione di tipo modulare avranno le seguenti caratteristiche: • Involucro isolante autoestinguente con dimensione modulare 9 mm con comando a leva; • Morsetti di collegamento con predisposizione per barrette; • Installazione con dispositivo di fissaggio rapido su profilato; • Grado di protezione IP40 interruttore, IP 20 morsetti; • Tensione nominale d'impiego Ue: 230/400 V ca - Tensione nominale di isolamento Ui = 240/415 V ca; • Potere di interruzione fino a Icu = 50 kA riferito a 400 V. • Frequenza di esercizio : 50-60 Hz • Corrente nominale In : fino a 125 A - Taratura: fissa • Temperatura di riferimento : 30° C • Caratteristica di intervento : B - C - D - K • Tenuta alla tensione a frequenza industriale 2.5 kV

REQUISITI RELAREQUISITI RELAREQUISITI RELAREQUISITI RELATIVI ALLA INSTALLAZIONE E ALLE VERIFICHE DEI QUADRI ELETTRICITIVI ALLA INSTALLAZIONE E ALLE VERIFICHE DEI QUADRI ELETTRICITIVI ALLA INSTALLAZIONE E ALLE VERIFICHE DEI QUADRI ELETTRICITIVI ALLA INSTALLAZIONE E ALLE VERIFICHE DEI QUADRI ELETTRICI

Nella posa in opera l'installatore dovrà attenersi a tutte le prescrizioni di montaggio indicate dal costruttore in modo che i quadri risultino da esso certificati conformemente alle norme 17.13/1 o CEI 23.51; tutti i quadri dovranno essere marcati C.E.; specificatamente alle apparecchiature si verificherà la loro rispondenza in base alle Norme CEI 64/8 in vigore relativamente a sovraccarichi, corto circuiti, protezioni,

Si verificherà inoltre che l'installazione sia fatta in posizione tale da garantire la accessibilità per manutenzione, il fissaggio meccanico, si verificheranno la tipologia del montaggio, la tipologia del sistema di cablaggio, con le morsettiere che non dovranno presentare più cavi per ogni morsetto, la numerazione dei conduttori, la corretta indicazione delle segnalazioni e delle targhette entro e fuori dal quadro, la biunivocità tra lo schema realizzato e le targhette, gli accessori di fissaggio, la barra di terra, gli accessori di fissaggio.

L'Appaltatore, oltre ad eseguire in proprio le verifiche ai fini della Legge 37/2008, dovrà fornire tutti gli strumenti ed il personale richiesti dal Direttore dei Lavori per qualsiasi ulteriore verifica.

Le principali verifiche strumentali riguarderanno:

• La verifica della continuità dei conduttori di protezione in corrispondenza di tutti i terminali quali prese, apparecchi illuminanti, apparecchiature, ecc; la misura dovrà essere effettuata con uno strumento in grado di erogare una corrente di prova di almeno 0,2 A utilizzando una sorgente di tensione alternata o continua compresa tra 4 e 24 V a vuoto; i risultati della verifica dovranno essere riportati su apposito verbale;

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• La misura della resistenza d'isolamento dell'impianto che dovrà essere effettuata con uno strumento in grado di erogare una corrente di almeno 1 mA; la resistenza dovrà essere misurata tra ogni conduttore attivo e la terra; il valore della resistenza di isolamento per i circuiti fino a 500 V c.a. dovrà essere superiore a 1 MOhm misurati con una tensione di prova di 500 Vc.c. mentre il valore della resistenza di isolamento per i circuiti SELV e PELV dovrà essere superiore a 0,5 MOhm misurati con una tensione di prova di 250 V c.c.; la verifica dovrà essere fatta su tutte le linee in partenza dai quadri elettrici; i risultati della verifica dovranno essere riportati su apposito verbale;

• Prove di funzionamento degli interruttori differenziali mediante strumentazione idonea a misurare valori sia per interruttori di tipo AC che per interruttori di tipo A o B al fine di verificare quanto segue: - per gli interruttori differenziali nuovi ad intervento istantaneo:

Intervento entro 300 ms con valore di Idn; Intervento entro 150 ms con valore di 2 Idn; Intervento entro 40 ms con valore di 5 Idn;

- Per gli interruttori differenziali nuovi ad intervento selettivo: Intervento entro 500 ms con valore di Idn; Intervento entro 200 ms con valore di 2 Idn; Intervento entro 150 ms con valore di 5 Idn;

• La verifica dell’impianto di terra eseguita con metodo voltamperometrico.

I quadri elettrici verranno compensati in accordo e con gli oneri dell’elenco prezzi unitari e del presente capitolato.

PENSILINAPENSILINAPENSILINAPENSILINA

La struttura della pensilina è composta da profili in alluminio lega EN AW 6005 anodizzato argento, giunti in acciaio trattati con cataforesi e verniciatura a polvere di poliestere. Sistema di ancoraggio tramite piastre di fissaggio del tipo S 235 e barre classe 8.8 e dadi di classe 8. La struttura deve essere predisposta per il fissaggio dei pannelli fotovoltaici previsti ed essere regolabile in base alle effettive dimensioni del pannello fotovoltaico da supportare ovvero, a titolo esemplificativo ma non esaustivo, delle dimensioni 1660 x 990 x 40 mm, disposizione pannelli verticale, numero pannelli 18 (6 colonne x 3 righe) ed; La pensilina avrà altezza utile 2.500 m, inclinazione 18.0°, altezza massima 4.432 m, profondità copertura 5.230 m, interasse piastre ancoraggio 5.680 m, numero due posti auto, larghezza totale struttura 6.040 m, colore struttura anodizzato argento. La pensilina sarà dotata di controsoffitto in lamiera verniciata dello stesso colore della struttura verticale.

TRACCIAMENTITRACCIAMENTITRACCIAMENTITRACCIAMENTI

Prima di por mano ai lavori di scavo e/o riporto, l'Impresa è obbligata ad eseguire la picchettazione completa del lavoro e l'apposizione delle modine, in maniera che risultino indicati i limiti degli scavi e dei riporti, in base alla larghezza del piano stradale, all'inclinazione delle scarpate, alla formazione delle cunette e delle banchine.

SCAVISCAVISCAVISCAVI

Nell'esecuzione degli scavi, l'Appaltatore dovrà procedere in modo che siano rispettate le inclinazioni previste per le scarpate e le profondità di scavo ordinate dalla Direzione Lavori e sarà ritenuto totalmente responsabile di eventuali danni a persone ed a cose, in conseguenza allo svolgimento degli scavi stessi. In particolare si dovranno adottare tutti gli accorgimenti e cautele, al fine di evitare qualsiasi danneggiamento alle condutture sotterranee di acqua, gas, linee telefoniche ed elettriche. Dovrà altresì sviluppare i movimenti di terra con adeguati mezzi e sufficiente mano d'opera, ed aprire senza indugio i fossi e le cunette necessari a smaltire le acque superficiali. Le materie risultanti dagli scavi, eccedenti o non ritenute idonee dalla Direzione Lavori per formazione di rilevati o reinterri, o comunque esuberanti, dovranno essere portate a rifiuto fuori dalla sede dei lavori, alle pubbliche discariche o in altri siti designati dalla Direzione Lavori.

RILEVATI O SOTTOFONDIRILEVATI O SOTTOFONDIRILEVATI O SOTTOFONDIRILEVATI O SOTTOFONDI

Per la formazione di rilevati e sottofondi, saranno impiegati materiali misti ghiaiosi - sabbiosi. Dette materie dovranno essere approvate e accettate, in campione, dalla Direzione Lavori. Il materiale da trasportare nei rilevati e sottofondi, dovrà essere preventivamente mondato da erbe, canne, radici e da qualsiasi altra materia organica. Dovrà essere disposto in rilevato a cordoli alti da mt. 0,30 a mt. 0,50, ben costipato e rassodato con l'impiego di mezzi meccanici (rulli compattatori/vibranti - piastre vibranti). Sarà obbligo dell'Appaltatore, escluso qualsiasi compenso, di dare ai rilevati, durante la loro costruzione, le maggiori dimensioni richieste dall'assestamento delle terre, affinchè all'epoca del collaudo, i rilevati eseguiti abbiano dimensioni non inferiori a quelle prescritte. Inoltre, le scarpate dovranno essere regolari e spianate, con i cigli ben tracciati e profilati, e mantenute tali sino al collaudo, apportandovi gli eventuali occorrenti ricarichi e tagli.

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Per rilevati da addossarsi alle murature dei manufatti, si dovranno impiegare sempre materie sciolte silicee o calcaree, restando vietato in modo assoluto l'impiego di quelle argillose. E' altresì vietato addossare terrapieni a murature di fresca e recente costruzione.

REINTERRIREINTERRIREINTERRIREINTERRI

Nella formazione dei reinterri, dovrà essere usata ogni diligenza affinchè la loro esecuzione proceda per strati orizzontali di uguale altezza da tutte le parti, disponendo il materiale con regolarità e precauzione, in modo da caricare uniformemente le strutture laterali e sottostanti. Il costipamento delle materie stesse, dovrà essere effettuato con l'ausilio di mezzi meccanici, quali rulli e piastre vibranti, compattatori a pressione, ecc..., adottando tutte le precauzioni necessarie in presenza di tubazioni e cavidotti sotterranei. I riempimenti di pietrame a secco per drenaggi, fognature, vespai, banchettoni di consolidamento e simili, dovranno essere formati con pietre da collocarsi in opera a mano e ben costipate, al fine di evitare cedimenti per effetto di carichi.

SCARIFICAZSCARIFICAZSCARIFICAZSCARIFICAZIONIIONIIONIIONI

La scarificazione di vecchie sedi stradali, per la formazione di nuova massicciata stradale, sarà eseguita sino a una profondità di cm. 25, mediante l'impiego di attrezzi scarificatori a punta trainati o montati su mezzi meccanici adatti. Il materiale risultante, in quanto occorrente ed adatto, sarà impiegato nella formazione dei rilevati come anzidetto o di banchine stradali, quello esuberante o scarto, sarà portato a rifiuto nelle pubbliche discariche.

SCAVI DI SBANCAMENTOSCAVI DI SBANCAMENTOSCAVI DI SBANCAMENTOSCAVI DI SBANCAMENTO

Per scavi di sbancamento a sezione aperta si intendono quelli praticati al di sopra del piano orizzontale passante per il punto più depresso del terreno naturale, o per il punto più depresso di trincee e splateamenti precedentemente eseguiti, ed aperti da almeno un lato.

SCAVI SCAVI SCAVI SCAVI DI FONDAZIONE E DI INCASSAMENTODI FONDAZIONE E DI INCASSAMENTODI FONDAZIONE E DI INCASSAMENTODI FONDAZIONE E DI INCASSAMENTO

Per scavi di fondazione ed incassamento, in generale si intendono quelli ricadenti al di sotto del piano orizzontale di cui al precedente art. 7, chiusi fra le pareti verticali riproducenti il perimetro delle fondazioni delle opere d'arte. Qualunque sia la natura e la qualità del terreno, gli scavi di fondazione dovranno essere spinti fino alla profondità che verrà ordinata dalla Direzione Lavori all'atto della loro esecuzione. E' vietato all'Appaltatore, sotto pena di demolire il già fatto, di iniziare la costruzione delle murature e delle opere d'arte prima che la Direzione Lavori abbia verificato ed accettato i piani delle fondazioni. Gli scavi delle fondazioni, di norma, dovranno essere eseguiti a pareti verticali, l'Impresa dovrà sostenerle con armature e sbadacchiature convenienti, restando a suo carico ogni danno alle cose e alle persone che potesse verificarsi per smottamenti o franamenti degli scavi. Gli scavi potranno essere eseguiti con pareti a scarpata, ed allora, non sarà compensato il maggior scavo eseguito oltre quello strettamente necessario per la fondazione dell'opera. L'Impresa dovrà provvedere, a sua cura e spese, al successivo riempimento del vuoto rimasto intorno alle murature di fondazione e sopra i manufatti sotterranei, mediante l'impiego di materiale adatto, nonchè, al necessario costipamento. Qualora gli scavi si debbano eseguire in presenza d'acqua e questa si elevi negli scavi non oltre i 20 (venti) cm., l'Appaltatore dovrà provvedere, se richiesto dalla Direzione Lavori, all'esaurimento dell'acqua stessa con l'impiego dei mezzi che saranno ritenuti più opportuni. Gli scavi di fondazione da eseguirsi a profondità maggiore di cm. 20 (venti) sotto il livello costante a cui si stabiliscono le acque eventualmente esistenti, sono considerati subacquei per tutto il volume ricadente nella zona dei 20 (venti) cm. suddetti e saranno considerati e pagati come scavi in presenza d'acqua. L'appaltatore dovrà provvedere a sua cura e spese ed iniziativa, alle murature, puntellature e sbadacchiature, nella quantità e robustezza richieste, adottando altresì tutte le altre precauzioni che fossero riconosciute necessarie, senza rifiutarsi per nessun pretesto di ottemperare alle prescrizioni che al riguardo, per garantire la sicurezza delle persone e delle cose, venissero impartite dalla D.L.. Il legname impiegato a tale scopo, potrà essere recuperato dall'Impresa ad opera compiuta, ma nessun compenso le spetterà, se per qualsiasi motivo tale recupero risultasse soltanto parziale o anche totalmente impossibile. Qualora lo ritenesse necessario e nell'intento di non danneggiare le tubazioni e gli impianti dei pubblici servizi nel sottosuolo, la Direzione Lavori potrà, a suo insindacabile giudizio, ordinare l'esecuzione degli scavi a mano, con l'esclusione di mezzi meccanici, senza che l'Impresa possa pretendere per ciò maggiori compensi oltre a quelli riconosciuti dall'allegata tariffa. Le spese relative alla riparazione di eventuali danni comunque arrecati agli impianti dei suddetti servizi, saranno a carico dell'Appaltatore, il quale sarà altresì obbligato al pagamento, per il disservizio causato, delle penalità fissate dalla specifica Delibera di Consiglio Comunale.

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MALTE E CONGLOMERATIMALTE E CONGLOMERATIMALTE E CONGLOMERATIMALTE E CONGLOMERATI

I quantitativi dei diversi materiali da impiegare per la composizione delle malte e dei conglomerati cementizi, dovranno corrispondere alle seguenti proporzioni: 1)1)1)1) MALTA COMUNEMALTA COMUNEMALTA COMUNEMALTA COMUNE calce comune in pasta mc. 0,45 sabbia mc. 1,00 2)2)2)2) MALTA IDRAULICA MALTA IDRAULICA MALTA IDRAULICA MALTA IDRAULICA calce idraulica q.li 4,00 sabbia mc. 1,00 3)3)3)3) MALTA BASTARDAMALTA BASTARDAMALTA BASTARDAMALTA BASTARDA calce comune mc. 0,40 cemento a lenta presa q.li 1,50 sabbia lavata mc. 1,00 4)4)4)4) MALTA CEMENTIZIA PERMALTA CEMENTIZIA PERMALTA CEMENTIZIA PERMALTA CEMENTIZIA PER MURATURA MURATURA MURATURA MURATURA cemento a lenta presa q.li 3,00 sabbia lavata e vagliata mc. 1,00 5)5)5)5) MALTA CEMENTIZIAMALTA CEMENTIZIAMALTA CEMENTIZIAMALTA CEMENTIZIA cemento a lenta presa q.li 5,00 sabbia lavata e vagliata mc. 1,00

6)6)6)6) CALCESTRUZZO PER FONCALCESTRUZZO PER FONCALCESTRUZZO PER FONCALCESTRUZZO PER FONDAZIONI E SOTTOFONDIDAZIONI E SOTTOFONDIDAZIONI E SOTTOFONDIDAZIONI E SOTTOFONDI cemento a lenta presa q.li 1,50 - 2,0 sabbia lavata mc. 0,40 ghiaia lavata (sino a cm. 5 ø) mc. 0,80 7)7)7)7) CALCESTRUZZO PER OPECALCESTRUZZO PER OPECALCESTRUZZO PER OPECALCESTRUZZO PER OPERE IN ELEVAZIONERE IN ELEVAZIONERE IN ELEVAZIONERE IN ELEVAZIONE cemento a lenta presa q.li 2,00 - 2,5 sabbia lavata mc. 0,40 ghiaia lavata (sino a cm. 4 ø) mc. 0,80 8)8)8)8) CALCESTRUZZO PER CEMCALCESTRUZZO PER CEMCALCESTRUZZO PER CEMCALCESTRUZZO PER CEMENTI ARMATIENTI ARMATIENTI ARMATIENTI ARMATI cemento a lenta presa q.li 3,00 sabbia lavata mc. 0,40 ghiaia lavata (sino a cm. 3 ø) mc. 0,80 Qualora la Direzione Lavori ritenesse di variare tali proporzioni, l'Appaltatore sarà obbligato ad uniformarsi alle prescrizioni della medesima, salvo le conseguenti variazioni di prezzo in aggiunta o in diminuzione in base alle nuove proporzioni previste. Per i conglomerati cementizi semplici o armati, si seguiranno le norme contenute nel D.M. 23.03.1980 e successivi aggiornamenti. Gli impasti dovranno essere preparati solamente nella quantità necessaria per l'impiego immediato, cioè dovranno essere preparati volta per volta e per quanto è possibile in vicinanza del lavoro. I residui di impasti cementizi che non avessero immediato impiego, dovranno essere gettati a rifiuto.

MURATUREMURATUREMURATUREMURATURE

A) A) A) A) MURATURA IN MATTONIMURATURA IN MATTONIMURATURA IN MATTONIMURATURA IN MATTONI I mattoni, all'atto del loro impiego dovranno essere abbondantemente bagnati, sino a sufficiente saturazione, per immersione. Essi dovranno essere posti in opera con le connessure alternate in corsi ben regolari e normali alla superficie esterna, saranno posati su uno strato di malta e premuti in modo che la malta stessa rifluisca attorno e riempia tutte le connessure. La larghezza delle connessure stesse non dovrà essere maggiore di mm. 10 ne minore di mm. 5. Se la muratura dovesse eseguirsi a paramento visto, si dovrà avere cura di scegliere per le facce esterne i mattoni di migliore cottura, meglio formati e di colore più uniforme, disponendoli con perfetta regolarità e ricorrenza nelle connessure orizzontali, alternando con precisione i giunti verticali. In questo genere di paramento, le connessure delle facce viste non dovranno avere grossezza maggiore di mm. 5 e, previa loro raschiatura e pulitura, dovranno essere profilate con malta idraulica o di cemento, nonchè diligentemente compresse e lisciate con apposito arnese, senza sbavature.

B) B) B) B) MURATURA IN GETTO DIMURATURA IN GETTO DIMURATURA IN GETTO DIMURATURA IN GETTO DI CALCESTRUZZO CALCESTRUZZO CALCESTRUZZO CALCESTRUZZO

Il calcestruzzo da impiegarsi nelle fondazioni delle opere d'arte (muri di sostegno - recintazioni - fognature - pozzetti d'ispezione - ecc.) o in elevazione e per qualsiasi altro lavoro, sarà composto nelle proporzioni ordinate dalla Direzione Lavori. L'impasto si impiegherà appena compiutane la manipolazione, e nel collocarlo in opera si adotteranno le cautele suggerite dall'arte.

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Il calcestruzzo sarà uniformemente steso a strati non maggiori di cm. 30, costipato a mano o con appositi vibratori meccanici, in modo che non restino vani entro i casseri, e che tutta la massa si presenti compatta e uniforme. Terminato il getto e spianata con ogni diligenza la superficie superiore, il calcestruzzo dovrà essere lasciato rassodare per il tempo che la Direzione Lavori stimerà opportuno per raggiungere il necessario grado di indurimento. Quando il calcestruzzo sia da gettare sott'acqua, si dovranno impiegare i mezzi necessari (tramogge, casse, ecc.) per impedire che l'acqua lo dilavi e ne pregiudichi la resistenza. Nei prezzi di tariffa sono compresi, oltre il resto, anche gli oneri di casseforme, stampi per fognatura e pozzetti d'ispezione, armature e puntellazioni e quant'altro serve per l'esecuzione ed il contenimento dei getti. Per i muri di sostegno è compresa altresì la formazione di feritoie regolarmente disposte per lo scolo delle acque, nonchè delle immorsature nelle riprese dei getti.

OPERE IN CONGLOMERATO CEMENTIZIO SEMPLICE O ARMATOOPERE IN CONGLOMERATO CEMENTIZIO SEMPLICE O ARMATOOPERE IN CONGLOMERATO CEMENTIZIO SEMPLICE O ARMATOOPERE IN CONGLOMERATO CEMENTIZIO SEMPLICE O ARMATO

Nel calcolo e nell’esecuzione delle opere in conglomerato cementizio semplice o armato, l'Impresa dovrà attenersi strettamente a tutte le norme contenute nella legge 05.11.1971 n. 1086 e nel D.M. 26.03.1980 pubblicato sul supplemento ordinario alla G.U. 28.06.1980 n. 176 e successive istruzioni emanate dal Servizio Tecnico Centrale del Ministero dei Lavori Pubblici, nonchè a quanto successivamente disposto con il D.M. 09.01.1996 e il D.M. 16.01.1996.

PRESCRIZIONI ESECUTPRESCRIZIONI ESECUTPRESCRIZIONI ESECUTPRESCRIZIONI ESECUTIVE ED ONERI INERIVE ED ONERI INERIVE ED ONERI INERIVE ED ONERI INERENTIENTIENTIENTI::::

Per quanto riguarda la composizione delle varie specie di conglomerato, per tipo, qualità e quantità dei singoli ingredienti, esse dovranno corrispondere per diversi lavori, a quelle indicate nei rispettivi articoli dell'Elenco Prezzi. Il calcestruzzo verrà messo in opera fresco d'impasto, a strati di piccola altezza, dovrà essere costipato con gli appositi vibratori per calcestruzzo finchè l'acqua d'impasto affiori. Nel caso di sospensione dei getti, le superfici di ripresa dovranno essere spalmate con boiacca pura di cemento. Dovrà essere assolutamente evitata la segregazione degli impasti durante le operazioni di confezione del getto. Terminato il getto e spianata accuratamente la superficie superiore, il calcestruzzo dovrà essere lasciato rassodare per il tempo necessario indicato dalla Direzione Lavori. Tutte le opere in conglomerato cementizio, per un periodo di 15 (quindici) giorni dovranno essere periodicamente annaffiate, protette dal sole, ed eventualmente dal gelo. Qualora si dovessero eseguire opere in conglomerato cementizio nella stagione invernale, l'Appaltatore dovrà usare negli impasti acqua riscaldata, con aggiunta di anticongelante o di altri prodotti additivi idonei ad impedire il congelamento dell'impasto, in proporzione sufficiente a giudizio della D.L., senza che ciò dia diritto a chiedere ulteriori compensi. Le superfici dei getti dovranno, a lavoro ultimato, risultare lisce, piane ed unite. Qualora non lo fossero, ma venissero tuttavia accettate dalla D.L., l'Appaltatore sarà tenuto, previa lavatura e pulitura delle superfici dei getti, ad eseguire l'agguagliamento di tali superfici, togliendo le protuberanze, riempiendo tutte le cavità appariscenti con malta di cemento adatta e con spolvero di cemento puro, stuccando tutti i pori in modo da conferire ai getti un aspetto uniforme. Le opere in cemento armato, potranno essere ordinate di qualsiasi forma e dimensioni ed a qualsiasi altezza dal suolo.

POZZETTI E TUBI PREFABBRICATI DI CEMENTOPOZZETTI E TUBI PREFABBRICATI DI CEMENTOPOZZETTI E TUBI PREFABBRICATI DI CEMENTOPOZZETTI E TUBI PREFABBRICATI DI CEMENTO

A) A) A) A) POZZETTI STRADALI PRPOZZETTI STRADALI PRPOZZETTI STRADALI PRPOZZETTI STRADALI PREFABBRICATI IN CALCEEFABBRICATI IN CALCEEFABBRICATI IN CALCEEFABBRICATI IN CALCESTRUZZOSTRUZZOSTRUZZOSTRUZZO

I pozzetti stradali per la raccolta delle acque pluviali, avranno le dimensioni interne minime di cm. 40 x 45 x 85 e spessore delle pareti di cm. 8, oppure dimensioni interne minime d cm. 40 x 45 x 100 e spessore delle pareti di cm. 6, asseconda che vadano collocati in sede di cunetta / banchina stradale o in sede di marciapiede; i particolari costruttivi (bocchettone e paratoia per la chiusura idraulica e funzionamento a sifone) risulteranno dall'eventuale disegno tipo e dai campioni che saranno forniti dalla D.L. . Il dosaggio di cemento tipo 325, non dovrà essere inferiore a q.li 3,5 per mc. di ghiaietta e sabbia. I pozzetti prefabbricati in c.a. per la pubblica illuminazione con misure interne 30x30 H tot= 60 cm (base H= 40 cm + prolunga H = 20 cm) senza fondo, in calcestruzzo vibrato di spessore 4-5 cm per raccordo di tubazioni. I pozzetti prefabbricati in c.a. per la pubblica illuminazione con misure interne 40x40 H tot= 60 cm (base H= 40 cm + prolunga H = 20 cm) senza fondo, in calcestruzzo vibrato di spessore 4-5 cm per raccordo di tubazioni.

B) B) B) B) TUBI DI CALCESTRUZZOTUBI DI CALCESTRUZZOTUBI DI CALCESTRUZZOTUBI DI CALCESTRUZZO VIBROCO VIBROCO VIBROCO VIBROCOMPRESSI E ARMATIMPRESSI E ARMATIMPRESSI E ARMATIMPRESSI E ARMATI

I tubi dovranno essere fabbricati con un dosaggio di cemento tipo 425 non inferiore a q.li 4,5 per mc. d'impasto di ghiaietta e sabbia lavati, saranno di lunghezza non inferiore a ml. 2,00 ed avranno i raccordi a bicchiere, dovranno inoltre essere ben stagionati, compatti, lisci e perfettamente rettilinei. La resistenza allo schiacciamento del calcestruzzo con cui saranno confezionati i tubi, non dovrà essere inferiore a 250 per kg/cmq. Lo spessore minimo delle pareti dei tubi, dovrà essere pari a 1/10 del diametro interno e saranno forniti completi di guarnizione in gomma sintetica chimicamente inerte, per la tenute idraulica dei giunti.

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L'armatura metallica, sarà costituita da rete di tondino acciaioso FeB 44K avente ø 6 mm. a maglie di cm. 15 x 15. Gli innesti ai tubi, di scarichi privati o stradali, verranno eseguiti praticando, con le dovute cautele, il relativo foro ed asportando il materiale di risulta ( non dovranno essere costruiti pozzetti ciechi di raccordo). Il piano di posa dei tubi, sarà costituito da sottofondo di sabbia regolarizzato e livellato, compreso nel prezzo di posa.

C) C) C) C) TUBI IN CEMENTO CON TUBI IN CEMENTO CON TUBI IN CEMENTO CON TUBI IN CEMENTO CON UNIONE MASCHIOUNIONE MASCHIOUNIONE MASCHIOUNIONE MASCHIO////FEMMINAFEMMINAFEMMINAFEMMINA

I tubi di cemento dosati a non meno di q.li 3,5 di cemento tipo 325 per mc. di ghiaietta e sabbia, dovranno essere correttamente stagionati, ben compattati, lisci e perfettamente rettilinei. La resistenza allo schiacciamento del calcestruzzo con cui i tubi saranno stati fabbricati, non dovrà essere inferiore a 250 kg/cmq, mentre lo spessore delle pareti dovrà essere il seguente per øøøø da cm. 10-15 spessore della parete di cm. 3 per øøøø di cm. 20 spessore della parete di cm. 3,5 per øøøø di cm. 30 spessore della parete di cm. 4 Nella posa in opera sia dei pozzetti che dei tubi, si dovrà porre particolare cura nelle giunzioni, che dovranno essere stuccate con malta cementizia; i tubi dovranno essere posati normalmente su letto di terra ed avranno il collare largo da cm. 5 a cm. 10 a seconda del diametro. L'onere per l'accurata formazione del letto di posa (che sarà perfettamente piano per garantire l'effettivo appoggio del tubo per tutta la sua lunghezza) è a carico dell'Impresa, in quanto i prezzi per la posa dei tubi sono comprensivi del compenso dovuto per tale onere.

D)D)D)D) TUBI IN TUBI IN TUBI IN TUBI IN P.V.C. P.V.C. P.V.C. P.V.C. CON UNIONE MASCHIOCON UNIONE MASCHIOCON UNIONE MASCHIOCON UNIONE MASCHIO////FEMMINAFEMMINAFEMMINAFEMMINA

Le tubazioni in P.V.C., da impiegare prevalentemente per la realizzazione di allacciamenti alla fognatura dei pozzetti di raccolta delle acque meteoriche, ovvero per il ripristino di esistenti allacciamenti fognari, dovranno possedere le caratteristiche prescritte dalla relativa vigente normativa (EN 1401 - 01.01.2001). Per quanto attiene la posa in opera dei tubi plastici, si osserveranno le medesime regole previste per le summenzionate tubazioni cementizie, con l’obbligo altresì di provvedere al rinfianco ed alla calottatura della tubazione con calcestruzzo magro nella quantità opportuna, rapportata alla profondità di posa del manufatto plastico. Relativamente al tipo di tubi generalmente impiegabili per gli usi sopra descritti, si adotteranno le seguenti caratteristiche: per øøøø 125 mm. spessore della parete da 3 a 3,2 mm. per ø ø ø ø 160 mm. spessore della parete da 3,6 a 4 mm. per øøøø 200 mm. spessore della parete da 4,5 a 4,9 mm.

E)E)E)E) TUBI TUBI TUBI TUBI CCCCORRUGATIORRUGATIORRUGATIORRUGATI

cavidotto in polietilene ad alta densità a doppio strato, corrugato esterno e liscio interno, per posa cavi interrati, escluso scavo, posate su letto di sabbia, compresa il rinfianco e la calottatura in cls. di classe 150 per uno spessore di cm. 10 , conforme alle norme UNI 7447CEI EN 50086-1, CEI EN 50086 2-2, CEI EN 50086 2-4, con resistenza alla piegatura "pieghevole", resistenza alla compressione minima "tipo 450" e resistenza all'urto "normale", marchiato IMQ, compreso di filo di ferro zincato per la tesatura dei cavi ed ogni altro onere accessorio per dare il lavoro a regola d'arte, aventi dimensioni esterne variabili mm 63, mm. 90 e mm.125.

DEMOLIZIONI E SOTTOMURAZIONIDEMOLIZIONI E SOTTOMURAZIONIDEMOLIZIONI E SOTTOMURAZIONIDEMOLIZIONI E SOTTOMURAZIONI

A) A) A) A) DEMOLIZIONIDEMOLIZIONIDEMOLIZIONIDEMOLIZIONI

Le demolizioni sia di murature che di pavimentazioni, saranno eseguite con ordine e con le necessarie precauzioni, in modo da prevenire qualsiasi infortunio degli addetti ai lavori. Nelle demolizioni l'Appaltatore dovrà procedere in modo da non deteriorare i materiali che possono essere reimpiegati e che in ogni caso risultino di proprietà dell'Amministrazione, L'Appaltatore dovrà provvedere per la loro cernita e trasporto in deposito nei Magazzini Comunali, in conformità e con tutti gli oneri previsti. La Direzione Lavori si riserva di disporre l'impiego o meno dei suddetti materiali reimpiegabili; quelli al contrario non riutilizzabili, verranno trasportati a deposito o a rifiuto nelle pubbliche discariche, a cura e spese dell'Appaltatore.

B) B) B) B) SOTTOMURAZIONISOTTOMURAZIONISOTTOMURAZIONISOTTOMURAZIONI

Le eventuali sottomurazioni, verranno pagate ai prezzi di tariffa e misurate nel loro volume effettivo, restando a carico dell'Appaltatore lo scavo delle materie di qualsiasi natura, il trasporto a rifiuto o in rilevato delle materie risultanti e tutte le puntellazioni e sbadacchiature che si renderanno necessarie per evitare lesioni nelle pareti da sottomurare. La D.L. indicherà come dovranno svolgersi i lavori, i singoli tratti da sottomurare, e sceglierà i materiali più adatti.

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SOTTOFONDISOTTOFONDISOTTOFONDISOTTOFONDI

Quando occorra, la massicciata dovrà essere dotata di una fondazione che, a seconda delle particolari condizioni dei singoli lavori, verrà realizzata con la seguente struttura:

a) a) a) a) GHIAIA MISTA IN NATUGHIAIA MISTA IN NATUGHIAIA MISTA IN NATUGHIAIA MISTA IN NATURA O MATERIALI DI RIRA O MATERIALI DI RIRA O MATERIALI DI RIRA O MATERIALI DI RISULTASULTASULTASULTA

Le fondazioni di questo tipo saranno formate con misto di ghiaia e sabbia (di cava) e con materiali di risulta, quali i prodotti di recupero della demolizione di precedenti massicciate e di costruzioni edilizie, i detriti di frantumazione, le scorie, ecc., in spessore uniforme e proporzionando alla natura del traffico e comunque non minore di cm. 20. Lo strato deve essere assestato mediante cilindratura che dovrà procedere dai fianchi verso il centro. A lavoro ultimato, la superficie dovrà risultare parallela a quella prevista per il piano viabile.

b) b) b) b) IN TERRA STABILIZZATIN TERRA STABILIZZATIN TERRA STABILIZZATIN TERRA STABILIZZATA A A A ““““TOUTTOUTTOUTTOUT----VENANTVENANTVENANTVENANT””””

Tale sottofondo è composto da materiali ghioso-sabbiosi, stabilizzati con l'ausilio di legante naturale inteso per questo un materiale passante al setaccio 40 ASTM (0,425 UNI = mm. 0,42). Lo spessore del sottofondo sarà prescritto caso per caso dalla Direzione Lavori.

Caratteristiche del materiale da impiegareCaratteristiche del materiale da impiegareCaratteristiche del materiale da impiegareCaratteristiche del materiale da impiegare

La qualità e la granulometria dei materiali risponderanno alle norme AASHO che si riferiscono alla natura ed alla formazione della miscela ghiaia - sabbia. Saranno utilizzate solo terre appartenenti ai gruppi A1 - A2 - A3 - A4 della classificazione AASHO. I materiali, in conformità alle sopracitate norme, dovranno rispondere alle seguenti specificazioni:

Serie dei setacci Serie dei setacci Serie dei setacci Serie dei setacci Percentuale in pesoPercentuale in pesoPercentuale in pesoPercentuale in peso ASTMASTMASTMASTM del passantedel passantedel passantedel passante 2" mm. 50,8 100 % 1" mm. 25,4 55 : 85 % 3/8" mm. 9,52 40 : 70 % n. 4 mm. 4,76 30 : 60 % n. 10 mm. 2 2 UNI 20 : 50 % n. 40 mm. 0,42 C425 UNI 10 : 30 % n. 200 mm. 0,074 0.075 UNI 5 : 15 %

La percentuale in peso del passante al setaccio 200 ASTM non dovrà essere superiore alla metà della percentuale del passante al setaccio 40. Il limite liquido non dovrà essere maggiore di 25. L'indice di plasticità non dovrà essere > di 6.

MODALITÀ ESECUTIVAMODALITÀ ESECUTIVAMODALITÀ ESECUTIVAMODALITÀ ESECUTIVA

Il materiale sarà steso in strati di spessore uniforme in relazione al tipo di attrezzatura impiegato. L'aggiunta di acqua è da effettuarsi a mezzo di dispositivi spruzzatori, fino a raggiungere l'umidità necessaria in funzione della densità. Le operazioni di stesa dovranno essere sospese quando le condizioni ambientali siano tali da danneggiare la qualità dello strato stabilizzato. Verificandosi comunque eccesso di umidità, lo strato compromesso dovrà essere rimosso e sostituito a cura e spese dell'Impresa. Il costipamento a mezzo di rulli viranti o statici, ed altri macchinari, dovrà interessare la totale altezza dello strato di fondazione, fino ad ottenere una densità in sito non inferiore al 95 % della densità massima fornita dalla prova AASHO modificato. La superficie non dovrà scostarsi dalla sagoma di progetto di oltre 2 cm., effettuando il controllo a mezzo di regolo di mt. 4 disposto secondo le due direzioni ortogonali.

PAVIMENTAZIONI IN PAVIMENTAZIONI IN PAVIMENTAZIONI IN PAVIMENTAZIONI IN CONGLOMERATO BITUMICONGLOMERATO BITUMICONGLOMERATO BITUMICONGLOMERATO BITUMINOSO TRADIZIONALE NOSO TRADIZIONALE NOSO TRADIZIONALE NOSO TRADIZIONALE E/O SPECIALE E/O SPECIALE E/O SPECIALE E/O SPECIALE AD ELEVATE CARATTEAD ELEVATE CARATTEAD ELEVATE CARATTEAD ELEVATE CARATTERISTICHE MECCANICHERISTICHE MECCANICHERISTICHE MECCANICHERISTICHE MECCANICHE

Caratteristiche dei materialiCaratteristiche dei materialiCaratteristiche dei materialiCaratteristiche dei materiali I materiali da impiegare nei lavori, oltre a quanto già prescritto dalle Condizioni Generali, dovranno altresì corrispondere ai requisiti di seguito fissati e specificati. La scelta di un tipo di materiale piuttosto che un altro, o tra diversi tipi dello stesso materiale, sarà fatta di volta in volta in base al giudizio della D.L. alla quale, per i materiali da impiegare, l’Appaltatore dovrà fornire prova concreta della provenienza da zone e impianti che garantiscano tutte le caratteristiche richieste.

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Aggregati lapideiAggregati lapideiAggregati lapideiAggregati lapidei

Dovranno essere costituiti da elementi sani e tenaci, privi di parti alterate, essere puliti, praticamente esenti da materie eterogenee e soddisfare i requisiti riportati nelle corrispondenti Norme CNR sui materiali stradali (fascicolo n. 4/1953 “Norme per l’accettazione dei pietrischi, dei pietrischetti, delle graniglie, delle sabbie e degli additivi per costruzioni stradali”), e sugli aggregati come stabilito dai “Criteri e requisiti di accettazione degli aggregati impiegati nelle sovrastrutture stradali” CNR B.U. n. 139/92. In particolare l’additivo minerale denominato “filler” potrà essere costituito da cemento Portland (R 32.5 o R 42.5) o cemento crudo o calce idrata o carbonato di calcio o polvere calcarea di frantoio a struttura amorfa, comunque rispondenti alle prescrizioni indicate nelle succitate Norme del CNR con esclusione di qualsiasi altro tipo di polvere minerale. Agli stessi effetti, il cosiddetto “filler di recupero” (costituito dalla polvere eventualmente presente negli aggregati e proveniente dal materiale aspirato e raccolto dai cicloni o filtri dell’impianto di produzione durante il passaggio degli inerti del cilindro essiccatore) non potrà essere considerato valido, a meno che, si tratti di polvere pulita ed esente da materiali estranei, rispondente alle prescrizioni indicate nelle succitate Norme CNR e salvo comunque l’approvazione della D.L. . Al momento dell’uso, tutti i materiali dovranno trovarsi in perfetto stato di conservazione, il loro impiego dovrà avvenire con l’osservanza delle migliori regole dell’arte e non dovranno presentare perdite di peso per decantazione in acqua superiori al 2%.

Leganti bituminosi Leganti bituminosi Leganti bituminosi Leganti bituminosi

((((Bitumi semi solidi stradali – Bitumi modificati soft e hard – Emulsioni bituminose normali e modificate) Dovranno soddisfare i requisiti stabiliti dal CNR rispettivamente nelle “Norme per l’accettazione dei bitumi per usi stradali Boll. Uff. n. 68/78” e “Norme per l’accettazione delle emulsioni bituminose per usi stradali – Fascicolo n. 3 – Ed. 1958 (per emulsioni acide e basiche), ovvero “specifiche SITEB e metodi di prova per le emulsioni bituminose cationiche”, 6^ Edizione 6/6/1977 (per le emulsioni cosiddette “acide”), e successivi aggiornamenti.

PRESCRIZIONI DA OSSEPRESCRIZIONI DA OSSEPRESCRIZIONI DA OSSEPRESCRIZIONI DA OSSERVARE NELLA PRODUZIORVARE NELLA PRODUZIORVARE NELLA PRODUZIORVARE NELLA PRODUZIONE E CONFEZIONE DELLNE E CONFEZIONE DELLNE E CONFEZIONE DELLNE E CONFEZIONE DELLE MISCELEE MISCELEE MISCELEE MISCELE

Tutti i tipi di conglomerato bituminoso “tradizionale”, sarà preparato mediante uso di impianti fissi aventi idonee caratteristiche tecniche, mantenuti sempre perfettamente funzionanti in ogni loro parte e debitamente autorizzati. La produzione di ciascun impianto non dovrà essere spinta oltre le sue potenzialità per garantire il perfetto essiccamento, l’uniforme riscaldamento della miscela ed una perfetta vagliatura che assicuri un’idonea riclassificazione delle singole classi degli aggregati, resta pertanto escluso l’uso degli impianto a scarico diretto tipo “drum mixer”. L’impianto dovrà comunque garantire uniformità di produzione ed essere in grado di realizzare miscele del tutto rispondenti a quelle di progetto. Il dosaggio dei componenti della miscela, dovrà essere eseguito a peso mediante idonea apparecchiatura, la cui efficienza dovrà essere costantemente controllata. Ogni impianto dovrà assicurare il riscaldamento del bitume alla temperatura richiesta ed a viscosità uniforme fino al momento della miscelazione, nonché il perfetto dosaggio sia del bitume che dell’additivo. La zona destinata al deposito e stoccaggio degli inerti, sarà preventivamente e convenientemente sistemata per evitare la presenza di sostanze argillose e ristagni d’acqua che possano compromettere la pulizia degli aggregati. Inoltre, i cumuli delle diverse classi dovranno essere nettamente separati tra di loro e l’operazione di alimentazione nei pre-dosatori, eseguita con la massima cura. Si farà uso di almeno 5 classi di aggregati con pre-dosatori in numero corrispondente alle classi impiegate. Il tempo di mescolazione effettivo sarà stabilito in funzione delle caratteristiche dell’impianto e dell’effettiva temperatura raggiunta dai componenti la miscela, in misura tale da permettere un completo ed uniforme rivestimento degli inerti con il legante, comunque esso non dovrà mai scendere al di sotto dei 25 secondi. La temperatura degli aggregati all’atto della mescolazione, dovrà essere compresa tra 170°C e 180°C, e quella del legante tra 150°C e 160°C, salvo diverse disposizioni della D.L. in rapporto al tipo di bitume impiegato. Per la verifica delle suddette temperature, gli essiccatoi, i serbatoi e le tramogge degli impianti, dovranno essere muniti di termometri fissi perfettamente funzionanti e periodicamente tarati. L’umidità degli aggregati all’uscita dell’essiccatore non dovrà di norma superare lo 0,5%. Stesa manuale di conglomerato bituminoso “Bynder – chiuso” e “semi-chiuso” per strato di usura e per ricarica, preparato a caldo per uno spessore medio compattato di cm. 6-8, compresa la sagomatura e la rullatura con compressore stradale da media portata, la preventiva mano di ancoraggio con emulsione bituminosa ed ogni altro onere per dare il lavoro finito a regola d’arte.

LASTRICATI E PROFILATURE IN PIETRA VIVALASTRICATI E PROFILATURE IN PIETRA VIVALASTRICATI E PROFILATURE IN PIETRA VIVALASTRICATI E PROFILATURE IN PIETRA VIVA

Le nuove lastre lapidee e le eventuali cordonature da impiegare nel rifacimento delle pavimentazioni saranno di Pietra Piasentina petrograficamente classificata come biosparite nella varietà a grana media e fine, proveniente dalle cave del Cividalese (località: Torreano di Cividale – Faedis – Pietro al Natisone – S. Leonardo – Clastra ecc…).

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Le lastre in pietra viva per le corsie, gli accessi carrai e le pavimentazioni dei marciapiedi, avranno le facce viste piane ed accuratamente rigate a macchina, lateralmente saranno lavorate alla punta e leggermente rastremate verso l'interno, in modo da ridurre al minimo lo spessore delle fughe, che non dovrà essere maggiore di cm. 1. Le lastre avranno la larghezza costante di cm. 34 e cm. 40 poste a correre con spessore minimo di cm. 8. Le corsie realizzate con lastre di larghezza cm. 25 e cm.40 spessore cm. 10 e la superficie con finitura fiammata anticata. Alla posa in opera si provvederà eseguendo i tagli necessari per adattare i singoli pezzi ai vari riquadri dei pozzetti, ai risvolti, alle curve ed eventuali pozzetti e chiusini del gas, acqua, ecc., ed alle dimensioni obbligate e si predisporrà un sottofondo in calcestruzzo magro, dello spessore di almeno 8-10 cm., sul quale verrà poi steso uno strato di malta magra di cemento. I profili a testa piana e a bordo arrotondato in pezzi dritti o curvi, dovranno corrispondere alle dimensioni e sagome prescritte, ed essere battuti alla martellina e scalpello sulle facce viste, mentre nelle rimanenti saranno lavorati a punta. Sia le lastre che i profili, non dovranno presentare cavità, gibbosità, fori, carboni, venature, discontinuità, ecc.. Gli spigoli vivi dovranno risultare perfettamente rifilati e le cordelline perimetrali, ricavate a scalpello, dovranno avere larghezza costante di cm. 1. Verrà impiegata pietra piasentina a grana media, con esclusione della grana grossa. I profili verranno posti in opera su zoccolo di calcestruzzo a q.li 2 di cemento, del volume non inferiore a mc. 0.06 per ml., eseguendo gli eventuali tagli della pietra, per le giunzioni ed i raccordi, che saranno accuratamente stuccati con malta di cemento per tutta la loro profondità e poi stilati con l'apposito arnese. La connessura fra pietra e pietra non dovrà essere maggiore di cm. 1. Per il reimpiego di vecchi profili e lastre, di proprietà dell'Amministrazione, si eseguiranno in tutto le norme prescritte per quelli di nuova fornitura. Tutte i manufatti lapidei di nuova fornitura dovranno comunque recare la “marcatura CE” che ne attesti la provenienza e le caratteristiche ai sensi della vigente normativa riguardante tale tipo di materiali.

PAVIMENTAZIONI IN CUBETTI DI PORFIDOPAVIMENTAZIONI IN CUBETTI DI PORFIDOPAVIMENTAZIONI IN CUBETTI DI PORFIDOPAVIMENTAZIONI IN CUBETTI DI PORFIDO

I cubetti di porfido, per forma, dimensioni e caratteristiche, dovranno corrispondere ai requisiti fissati dalle norme del CNR già citate (art. 4); saranno posti in opera ad archi contrastanti ed in modo che l'incontro dei cubetti di un arco con quelli di un altro arco avvenga sempre ad angolo retto. Saranno posati su un letto di sabbia a grana grossa miscelata con 150 KG./mc. di cemento tipo 325 per formazione del letto di posa, scevra da sostanze organiche e materie eterogenee, interposto tra la pavimentazione superficiale e il sottofondo costituito da macadam all'acqua cilindrato a fondo, ovvero uno strato di calcestruzzo (marciapiedi) secondo quanto sarà ordinato dalla Direzione Lavori. I cubetti saranno posti in opera in maniera da risultare pressoché a contatto prima di qualsiasi battitura. Dopo effettuata la battitura con mazzaranga del peso di 18 / 20 kg. o con idonea piastra vibrante meccanica, contemporaneamente ai abbondante bagnatura sino al rifiuto dell'acqua, le connessure tra cubetto e cubetto non dovranno presentare in nessun punto una larghezza superiore a cm. 1 per i cubetti di pezzature 4/6 e 6/8 e cm. 1,5 per quelli di pezzature superiori. La sigillatura della pavimentazione in cubetti di porfido, sarà eseguita almeno 20 (venti) giorni dopo l'apertura al transito della strada, con biacca si cemento mista a sabbia, saranno preventivamente riparati gli eventuali cedimenti e guasti che potranno verificarsi, su richiesta della D.L. alcuni tratti delle pavimentazioni in porfido, la sigillatura potrà essere eseguita con mastice bituminoso a caldo in tal caso, la superficie pavimentata in porfido verrà abbondantemente lavata con getto d'acqua a pressione con lancia che indirizzi il getto medesimo con appropriata inclinazione, tale comunque che possa aversi la pulizia dei giunti per circa 3 cm. di profondità. Non appena la superficie così ripulita sarà asciutta, si suggelleranno i giunti a caldo con mastice così composto: - bitume a basso valore di penetrazione 70 % in peso - cemento tipo 600 10 % in peso - sabbia silicea finissima 20 % in peso il mastice verrà steso in ragione di kg. 3 per mq. come quantità minima.

LASTRICATI IN PORFIDOLASTRICATI IN PORFIDOLASTRICATI IN PORFIDOLASTRICATI IN PORFIDO

Le nuove lastre da impiegare nel rifacimento delle pavimentazioni saranno di porfido. Le lastre in porfido per le pavimentazioni dei marciapiedi, avranno le facce viste piane e leggermente rastremate verso l'interno, in modo da ridurre al minimo lo spessore delle fughe, che non dovrà essere maggiore di cm. 1. Le lastre avranno la larghezza costante di cm. 30 poste a correre con spessore medio di cm. 5-6. Alla posa in opera si provvederà eseguendo i tagli necessari per adattare i singoli pezzi ai vari riquadri dei pozzetti, ai risvolti, alle curve ed eventuali pozzetti e chiusini del gas, acqua, ecc., ed alle dimensioni obbligate e si predisporrà un sottofondo in malta di cemento e sottostante caldana di calcestruzzo a q.li 2 di cemento "325" dello spessore di cm. 10. La realizzazione della pavimentazione dovrà comprendere la predisposizione di giunti di dilatazione. Per il reimpiego di vecchie lastre, di proprietà dell'Amministrazione, si eseguiranno in tutto le norme prescritte per quelli di nuova fornitura. Tutte i manufatti lapidei di nuova fornitura dovranno comunque recare la “marcatura CE” che ne attesti la provenienza e le caratteristiche ai sensi della vigente normativa riguardante tale tipo di materiali.

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CIOTTOLATI E PAVIMENTAZIONE IN BOLOGNINI DI PIETRA NATURCIOTTOLATI E PAVIMENTAZIONE IN BOLOGNINI DI PIETRA NATURCIOTTOLATI E PAVIMENTAZIONE IN BOLOGNINI DI PIETRA NATURCIOTTOLATI E PAVIMENTAZIONE IN BOLOGNINI DI PIETRA NATURALEALEALEALE

I ciottoli di forme regolari tondeggianti e scelti tipo 4/6 di colore bianco (marmo di carrara), saranno posti su di un letto di sabbia tipo spuntina e cemento per uno spessore compreso tra i 10 e 15 cm., dovranno essere scelti delle dimensioni il più possibile uniformi, disposti con la parte più appuntita verso il basso e con la faccia maggiormente piana rivolta versi l'alto, avendo cura di disporli a stretto contatto tra essi. A lavoro di posa ultimato, la pavimentazione in ciottoli dovrà presentare una superficie uniforme e disposta secondo i profili e le pendenze indicate dal progetto o dalla Direzione Lavori, verrà quindi consolidata battendo i ciottoli con idonea attrezzatura (mazzaranga - piastra vibrante meccanica) in presenza di abbondante bagnatura. Le connessure in fine, verranno saturate con malta di cemento liquida. La pavimentazione in binderi di pietra piasentina, dovrà essere eseguita mediante accurata scelta del materiale procedendo allo scarto degli elementi lapidei non idonei per qualità ,forma e dimensioni. I binderi avranno una sezione di cm. 20x15 e saranno posti in opera su letto di sabbia frantumata miscelata a cemento con 150 kg./mc. di cemento tipo 325, scevra da materie eterogenee e sostanze organiche, che sarà steso su sottofondo in macadam all'acqua cilindrato a fondo e livellato nel rispetto delle pendenze longitudinali e trasversali della sezione stradale di progetto, in modo da costituire un perfetto piano di posa per la nuova pavimentazione lapidea. I bolognini verranno poste a correre a 45 gradi, con il vertice corrispondente all'asse stradale e rivolto nel senso dello scorrimento dell'acqua piovana, a stretto contatto tra loro. Il taglio dei bolognini per il loro adattamento in corrispondenza di chiusini, curve, ecc., dovrà essere eseguito con cura e diligenza mediante apposita attrezzatura. A posa ultimata, si provvederà alla battitura della pavimentazione in binderi, mediante idonea attrezzatura (manuale o meccanica) unitamente alla bagnatura, e quindi, si procederà alla sigillatura delle fughe della larghezza massima di cm. 1, mediante stesa di boiacca di cemento mista a sabbia che verrà fatta penetrare nelle fughe.

PAVIMENTAZIONI IN MATTONELLE D'ASFALTO SINTETICOPAVIMENTAZIONI IN MATTONELLE D'ASFALTO SINTETICOPAVIMENTAZIONI IN MATTONELLE D'ASFALTO SINTETICOPAVIMENTAZIONI IN MATTONELLE D'ASFALTO SINTETICO

Le mattonelle da impiegarsi nelle pavimentazioni dei marciapiedi o nella realizzazione delle cunette di raccolta delle acque meteoriche, collocate in adiacenza alle cordonate, potranno essere, a discrezione della Direzione Lavori, o in asfalto sintetico compresso di 1^ qualità o di asfalto naturale proveniente dalle cave dell'Abruzzo. Le dimensioni standard saranno di cm. 20 x 10, mentre lo spessore potrà variare da 2 a 4 cm. a seconda che vengano impiegate per sedi di marciapiedi o per carreggiate stradali. La posa delle mattonelle avverrà su sottofondo in calcestruzzo magro (q.li 1,5 di cemento per mc. d'inerte) dello spessore minimo di cm. 12 per le pavimentazioni di marciapiedi e di cm. 20 per le cunette laterali, sovrastato da uno strato di malta cementizia dello spessore minimo di cm. 1,5. Le mattonelle verranno messe in opera secondo corsi rettilinei paralleli ed ortogonali all'asse stradale, nonchè a stretto contatto tra esse, impiegando l'idonea attrezzatura per il taglio di quelle da sagomare o accorciare. Si procederà quindi alla battitura della superficie così ottenuta, con l'ausilio di idonea staggia lignea o metallica, e si provvederà in fine alla stuccatura dei giunti con boiacca di cemento liquida passata e rasata accuratamente affinchè non rimangano connessure vuote, rimuovendo poi l'eccesso di tale materiale mediante lo spargimento di segatura che verrà spazzata manualmente e gettata poi a rifiuto.

TITOLO CTITOLO CTITOLO CTITOLO C NORME PER LA MISURAZIONE E LA VALUTAZIONE DELLE NORME PER LA MISURAZIONE E LA VALUTAZIONE DELLE NORME PER LA MISURAZIONE E LA VALUTAZIONE DELLE NORME PER LA MISURAZIONE E LA VALUTAZIONE DELLE

VARIE CATEGORIE DI LAVORIVARIE CATEGORIE DI LAVORIVARIE CATEGORIE DI LAVORIVARIE CATEGORIE DI LAVORI Art. C1Art. C1Art. C1Art. C1

NORME GENERALINORME GENERALINORME GENERALINORME GENERALI

Le quantità dei lavori e delle provviste saranno determinate con metodi geometrici o a numero o a peso in relazione a quanto è previsto nell’elenco voci. I lavori saranno liquidati in base alle norme fissate dal progetto anche se le misure di controllo rilevate dagli incaricati dovessero risultare spessori, lunghezze e cubature effettivamente superiori. Soltanto nel caso che la Direzione dei lavori abbia ordinato per iscritto maggiori dimensioni se ne terrà conto nella contabilizzazione. In nessun caso saranno tollerate dimensioni minori di quelle ordinate, le quali potranno essere motivo di rifacimento a carico dell’Impresa. Le misure saranno prese in contraddittorio mano a mano che si procederà all’esecuzione dei lavori e riportate su appositi libretti che saranno firmati dagli incaricati dalla Direzione lavori e dall’Impresa. Quando per il progredire dei lavori, non risulteranno più accertabili o riscontrabili le misurazioni delle lavorazioni eseguite, l’Appaltatore è obbligato ad avvisare la Direzione dei lavori con sufficiente preavviso.

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Art. C2Art. C2Art. C2Art. C2

MISURA E VALUTAZIONEMISURA E VALUTAZIONEMISURA E VALUTAZIONEMISURA E VALUTAZIONE

MOVIMENTI TERRA MOVIMENTI TERRA MOVIMENTI TERRA MOVIMENTI TERRA ---- SCAVI E RILEVATI PER FORMAZIONE DEL CORPO STRADALE E DI MANUFATTI SCAVI E RILEVATI PER FORMAZIONE DEL CORPO STRADALE E DI MANUFATTI SCAVI E RILEVATI PER FORMAZIONE DEL CORPO STRADALE E DI MANUFATTI SCAVI E RILEVATI PER FORMAZIONE DEL CORPO STRADALE E DI MANUFATTI

Il volume degli scavi e dei rilevati occorrenti per la formazione del corpo stradale e relative scarpate e cunette, verrà determinato col metodo delle sezioni ragguagliate, sulla base di quelle indicate nella planimetria e nel profilo longitudinale, che saranno rilevate in contraddittorio con l'Impresa all'atto della consegna, salvo la facoltà di intercalarne altre o di spostarle, per meglio adattarle alla configurazione del terreno. Prima della stesa del conglomerato bituminoso, si dovranno determinare le quote del rilevato.

MASSICCIATA STRADALEMASSICCIATA STRADALEMASSICCIATA STRADALEMASSICCIATA STRADALE

Il pietrisco sarà pagato a metro cubo con i prezzi di elenco e la misura sarà fatta in cumulo o sui mezzi di trasporto. Per la misura a terra, sarà facoltà della Direzione Lavori di dividere i cumuli in tante serie di un determinato numero e di scegliere in ciascuna serie il cumulo da misurare come campione. Il volume del cumulo campione sarà applicato a tutti quelli della serie corrispondente e se l'Appaltatore non avesse assicurato l'uguaglianza dei cumuli, dovrà sottostare al danno che eventualmente gli potesse derivare. Tutte le spese di misurazione a carico dell'Appaltatore si intendono comprese nei prezzi.

OSSATURE DI SOTTOFONDOOSSATURE DI SOTTOFONDOOSSATURE DI SOTTOFONDOOSSATURE DI SOTTOFONDO

Il pietrame per sottofondi sarà valutato a metro cubo in opera o sui mezzi di trasporto, facendo riferimento alla superficie coperta e allo spessore.

CILINDRATURA DI MASSICCIATE E SOTTOFONDICILINDRATURA DI MASSICCIATE E SOTTOFONDICILINDRATURA DI MASSICCIATE E SOTTOFONDICILINDRATURA DI MASSICCIATE E SOTTOFONDI

Sarà pagata in ragione dei metri cubi di materiale fornito e steso, intendendosi nel prezzo, compensato ogni onere per i ricarichi, saturazioni e materiale di aggregazione, nonchè il carburante, l'operatore e quant'altro per dare il lavoro finito.

MURATURE IN GENEMURATURE IN GENEMURATURE IN GENEMURATURE IN GENERE E CONGLOMERATI CEMENTIZIRE E CONGLOMERATI CEMENTIZIRE E CONGLOMERATI CEMENTIZIRE E CONGLOMERATI CEMENTIZI

Tutte le murature ed i conglomerati cementizi sia in fondazione che in elevazione, semplici o armati, verranno misurati a volume con metodo geometrico in base a misure sul vivo, escludendo intonaci, ove esistano, e deducendo i vuoti ed i materiali eventuali di natura differente compenetrati nelle strutture. Non verranno dedotti il volume dei ferri di armatura e dei cavi per la precompressione ed i vani di volume minore o uguale a ____ mc (es. 0,20) ciascuno. Saranno valutati e pagati con i relativi prezzi di elenco i vari tipi di conglomerato armato esclusivamente in base al valore della resistenza caratteristica, classe ambientale, diametro massimo dell’inerte e classe di consistenza, prescritti secondo gli elaborati progettuali oppure ordinati per iscritto dalla Direzione dei lavori. Nel caso che dalle prove risultasse, per un conglomerato cementizio, un valore della resistenza caratteristica inferiore a quello richiesto, dopo l’accertamento che tale valore soddisfa ancora alle condizioni statiche e di durabilità dell’opera, si provvederà all’applicazione del prezzo di elenco corrispondente al valore della resistenza caratteristica riscontrata; altrimenti l’Appaltatore a sua cura e spese dovrà provvedere alla demolizione e conseguente rifacimento delle parti contestate. Nel caso, invece, che dalle prove di rottura risulti una resistenza caratteristica superiore a quella prescritta secondo progetto od ordinata per iscritto dalla D.L., non si darà luogo ad alcuna maggiorazione del prezzo unitario stabilito in sede di gara. Nei relativi prezzi di elenco sono compresi in particolare: la fornitura a piè d’opera di tutti i materiali necessari (inerti, leganti, acqua, ecc.), la mano d’opera, i ponteggi, le armature di sostegno dei casseri per il getto in elevazione di strutture a sviluppo prevalentemente verticali (muri, pilastri, ecc.), attrezzature e macchinari per la confezione, la posa in opera, la vibrazione dei calcestruzzi e quanto altro occorra per dare il lavoro finito e completo a regola d’arte. Per l’impiego di eventuali additivi nei conglomerati cementizi e nelle malte per murature espressamente previsto in progetto per particolari esigenze, sarà corrisposto solo il costo di detti materiali. In ogni altro caso, tale impiego sarà consentito ma a totale carico dell’Impresa, previo benestare della Direzione lavori.

CASSEFORMECASSEFORMECASSEFORMECASSEFORME

Le casseforme saranno computate in base allo sviluppo delle facce interne a contatto del conglomerato cementizio, ad opera finita.

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ACCIAIO PER STRUTTURE IN ACCIAIO PER STRUTTURE IN ACCIAIO PER STRUTTURE IN ACCIAIO PER STRUTTURE IN C.A.C.A.C.A.C.A.

Il peso dell’acciaio tondo per l’armatura del calcestruzzo, del tipo indicato sugli elaborati progettuali o dato per ordine scritto dalla Direzione lavori, verrà determinato mediante il peso teorico corrispondente ai vari diametri effettivamente prescritti, trascurando le quantità difformi dalle prescrizioni, le legature, gli eventuali distanziatori e le sovrapposizioni per le giunte non previste nei disegni esecutivi di progetto. Il peso del ferro in ogni caso verrà determinato con mezzi geometrici analitici ordinari, misurando cioè lo sviluppo lineare effettivo di ogni barra (seguendo le sagomature, risvolti e uncinature) e moltiplicando per il peso unitario determinato in

base alle dimensioni nominali e dal peso specifico pari a 7850 Kg/m3.

MANUFATTMANUFATTMANUFATTMANUFATTI IN ACCIAIO E IN GHISAI IN ACCIAIO E IN GHISAI IN ACCIAIO E IN GHISAI IN ACCIAIO E IN GHISA

I lavori in ferro profilato o tubolare e i chiusini in ghisa sferoidale saranno valutati, le forniture a peso al (KG) effettivamente posto in opera in sede delle lavorazioni, che sarà determinato prima della posa in opera mediante pesatura diretta a spese dell’Impresa o mediante dati riportati da tabelle ufficiali U.N.I. mentre per la loro posa in opera saranno conteggiati al pezzo (cadauno). I prezzi relativi comprendono: la fornitura, la posa in opera, la esecuzione dei necessari fori, la saldatura, chiodatura e ribattitura, le armature di sostegno e le impalcature di servizio, gli sfridi di lavorazione e una triplice mano di verniciatura di cui la prima antiruggine e le due successive di biacca ad olio, od altra vernice precisata nell’elenco prezzi.

ELEMENTI PREFABBRICATI IN CONGLOMERATO CEMENTIZIOELEMENTI PREFABBRICATI IN CONGLOMERATO CEMENTIZIOELEMENTI PREFABBRICATI IN CONGLOMERATO CEMENTIZIOELEMENTI PREFABBRICATI IN CONGLOMERATO CEMENTIZIO

a) canalette di scarico acque piovane, cunette e fossi di guardia Le canalette, cunette e fossi di guardia realizzati in conglomerato cementizio, da utilizzarsi per lo scarico delle acque piovane, secondo il tipo prescritto dalle voci dell’elenco prezzi, verranno valutate a metro lineare di lunghezza effettivamente realizzata e misurata sulla linea d’asse. Nei relativi prezzi di elenco sono compresi in particolare: la fornitura a piè d’opera del materiale, costipamento del terreno d’appoggio, preparazione del piano di posa mediante stesa di materiale arido fine o sabbia, la posa in opera degli elementi previo accurato allineamento, l’eventuale bloccaggio degli elementi mediante paletti, il rinfianco laterale in calcestruzzo magro per uno spessore minimo di ____ cm, la sigillatura in malta cementizia dei giunti, la regolarizzazione delle sponde su ciascun lato con pendenza verso il canale, la mano d’opera, attrezzature e macchinari indispensabili per la posa in opera e quanto altro occorra per dare il lavoro finito e completo a regola d’arte.

BARRIERE DI SICUREZZBARRIERE DI SICUREZZBARRIERE DI SICUREZZBARRIERE DI SICUREZZA IN ACCIAIO E PARAPA IN ACCIAIO E PARAPA IN ACCIAIO E PARAPA IN ACCIAIO E PARAPETTI METALLICIETTI METALLICIETTI METALLICIETTI METALLICI

Le barriere, rette o curve, verranno misurate sulla effettiva lunghezza compresi i terminali. La barriera disposta su due file distinte, da situarsi nello spartitraffico, verrà compensata, per ogni fila, con l’apposita voce di elenco. I pezzi terminali e di chiusura curvi, da impiegare nelle confluenze autostradali o su strade con caratteristiche analoghe ed a chiusura delle barriere nello spartitraffico, aventi raggio di curvatura inferiore a 3 ml, saranno valutati e pagati con l’apposita voce di elenco. Resta stabilito che nelle voci di elenco sono comprese: la fornitura e posa in opera di barriere rette o curve, su terreno, su opera d’arte o con funzioni di spartitraffico centrale, complete di ogni elemento costruttivo quali: sostegni, distanziatori, dissipatori, fasce, elementi terminali e di raccordo, dispositivi rifrangenti, bulloneria, piastre di ancoraggio, tirafondi, formazione di fori sulle opere d’arte e quant’altra

lavorazione occorra e tutti i relativi oneri per la perfetta esecuzione e funzionalità della barriera del tipo corrispondente alla classe indicata nell’elenco prezzi, come previste dal D.M. LL.PP. del 3 giugno 1998. la fornitura a piè d’opera del materiale, costipamento del terreno d’appoggio, preparazione del piano di posa mediante stesa di materiale arido fine o sabbia, la posa in opera degli elementi previo accurato allineamento, l’eventuale bloccaggio degli elementi mediante paletti, il rinfianco laterale in calcestruzzo magro per uno spessore minimo di 30 cm, la sigillatura in malta cementizia dei giunti, la regolarizzazione delle sponde su ciascun lato con pendenza verso il canale, la mano d’opera, attrezzature e macchinari indispensabili per la posa in opera e quanto altro occorra per dare il lavoro finito e completo a regola d’arte.

CORDONATE LAPIDEE E CEMENTIZIECORDONATE LAPIDEE E CEMENTIZIECORDONATE LAPIDEE E CEMENTIZIECORDONATE LAPIDEE E CEMENTIZIE

In genere saranno misurate e valutate a metro lineare (ML) in ragione della lunghezza dei tratti posati e nel prezzo sarà compreso ogni onere per dare il lavoro finito a regola d’arte secondo la descrizione delle specifiche voci di elenco prezzi.

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PAVIMENTAZIONI LAPIDEE O CEMENTIZIEPAVIMENTAZIONI LAPIDEE O CEMENTIZIEPAVIMENTAZIONI LAPIDEE O CEMENTIZIEPAVIMENTAZIONI LAPIDEE O CEMENTIZIE

In genere saranno misurate e valutate a metro quadrato (MQ) in ragione della superficie di pavimento posato e nel prezzo sarà compreso ogni onere per dare il lavoro finito a regola d’arte secondo la descrizione delle specifiche voci di elenco prezzi. La posa delle lastre lungo le corsie verranno valutate al metro lineare (ML).

MANTI BITUMATI MANTI BITUMATI MANTI BITUMATI MANTI BITUMATI

Saranno valutati e pagati a pesovalutati e pagati a pesovalutati e pagati a pesovalutati e pagati a peso (tonnellatatonnellatatonnellatatonnellata) e nel prezzo si intenderanno compresi tutti gli oneri per la fornitura del conglomerato bituminoso, il trasporto del medesimo in cantiere, la stesa a macchina, la cilindratura, la rifinitura manuale delle superfici, la mano di ancoraggio con emulsione bituminosa, lo spargimento di carbonato di calcio, la messa in quota dei chiusini indicati dalla Direzione Lavori e quant'altro specificato nelle relative voci di elenco prezzi. N.B. Sarà libera ed esclusiva facoltà della Direzione Lavori, inviare in qualsiasi momento, durante l'esecuzione della stesa dei conglomerati bituminosi, gli autocarri dell'Impresa appaltatrice carichi del materiale proveniente dall'impianto di produzione, ad una stazione di pesa di esclusiva scelta della Direzione Lavori medesima, al fine di verificare la corrispondenza delle pesate riportate sui talloncini esibiti dalla Ditta Appaltatrice, con quelle indicate dalla stazione di pesa all'uopo scelta. La fornitura e stesa a mano di conglomerato bituminoso per uno spessore di cm. 6-8 su traccia degli scavi il pagamento viene calcolato al mq.

TUBATURE IN CEMENTO O IN PVC PER CONDOTTE FOGNARIE O ALLACCIAMENTI FOGNARITUBATURE IN CEMENTO O IN PVC PER CONDOTTE FOGNARIE O ALLACCIAMENTI FOGNARITUBATURE IN CEMENTO O IN PVC PER CONDOTTE FOGNARIE O ALLACCIAMENTI FOGNARITUBATURE IN CEMENTO O IN PVC PER CONDOTTE FOGNARIE O ALLACCIAMENTI FOGNARI

Saranno misurate e valutate a metro lineare (ML) in ragione della lunghezza dei tratti posati e nel prezzo sarà compreso ogni onere per dare il lavoro finito a regola d’arte.

MANUFATTI CEMENTIZI PER POZZETTI FOGNARI DI VARIA DESTINAZIONE ED IMPIEGOMANUFATTI CEMENTIZI PER POZZETTI FOGNARI DI VARIA DESTINAZIONE ED IMPIEGOMANUFATTI CEMENTIZI PER POZZETTI FOGNARI DI VARIA DESTINAZIONE ED IMPIEGOMANUFATTI CEMENTIZI PER POZZETTI FOGNARI DI VARIA DESTINAZIONE ED IMPIEGO

Saranno misurati e valutati a metro lineare (ML) in ragione della lunghezza dei tratti eseguiti se realizzati in getto di calcestruzzo con specifici stampi e casseforme, e nel prezzo sarà compreso ogni onere per dare il lavoro finito a regola d’arte. Saranno misurati e valutati cadauno specificatamente per ogni pezzo di varia funzione se costituiti da elementi prefabbricati, e nel prezzo, sarà compreso ogni onere per dare il lavoro finito a regola d’arte.

SEGNALETICA ORIZZONTALESEGNALETICA ORIZZONTALESEGNALETICA ORIZZONTALESEGNALETICA ORIZZONTALE

Per quanto concerne l’applicazione delle strisce assiali lungo le strade a due corsie a doppio senso di marcia, si dovranno osservare rigorosamente le indicazioni che saranno impartite dalla Direzione lavori, nonché le norme contenute nel D.Lgs. 30 aprile 1992, n. 285 e dal suo Regolamento di esecuzione e di attuazione emanato con D.P.R. 16/12/1992, n. 495 e succ. mod. La misurazione delle segnalazioni orizzontali sarà effettuata al metro lineare di vernice effettivamente posata per strisce bianche o gialle della larghezza di cm 12 o cm 15. In corrispondenza di accessi privati o di piccola strada poderale, dove l’eventuale striscia continua sarà eseguita a tratteggio di piccolissima modulazione, sarà computata vuoto per pieno solo nel caso di estensione totale minore o uguale ai 10 ml. La misurazione sarà effettuata a metro quadrato di superficie effettiva per linee aventi larghezza superiore a cm 15. Per gli attraversamenti pedonali, per le zebrature e le isole spartitraffico in vernice, si misurerà la superficie effettivamente verniciata, valutando a metro quadrato le strisce di larghezza superiore a cm 15 ed a metro lineare le eventuali strisce perimetrali da cm 15. Per le scritte, la superficie sarà ragguagliata a metro quadrato considerando il vuoto per pieno ma calcolando l’area del rettangolo che inscrive ogni singola lettera che compone la scritta. Per le frecce e la parte di asta rettilinea o curva verrà calcolata a metro lineare se formata da striscia di cm 12/15, a metro quadrato se formata da striscia superiore a cm 15, la parte della punta triangolare verrà computata con il prezzo a metro quadrato di superficie effettiva eseguita.

MISURAZIONE DELLE TUBAZIONI INTERRATEMISURAZIONE DELLE TUBAZIONI INTERRATEMISURAZIONE DELLE TUBAZIONI INTERRATEMISURAZIONE DELLE TUBAZIONI INTERRATE

Le tubazioni verranno valutate a metro lineare misurandone la lunghezza sull'asse senza tener conto delle parti destinate a compenetrazioni (giunti) e deducendo la lunghezza esterna delle camere di ispezione e dei pozzetti. I manicotti verranno equiparati alla lunghezza di un tubo diritto dello stesso diametro avente lunghezza pari allo sviluppo dell'asse del pezzo speciale. Nel caso di riduzioni si applicherà il diametro maggiore dei tubi raccordati. Alle valutazioni così condotte, verranno applicati i relativi prezzi di elenco ritenendo con essi compensati: gli oneri di fornitura a pié d'opera, l'assemblaggio della condotta, la formazione dei giunti, la calottatura con anello di malta di cemento, la formazione di pendenze, di innesti alle camere di ispezione, ai pozzetti o alle tubazioni di diverso diametro, i raccordi, la posa del filo di

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acciaio zincato per la tesatura dei cavi delle tubazioni elettriche e telefoniche, la fornitura e posa in opera del nastro segnacavi, ogni altro onere indicato nelle altre voci del progetto.

MISURAZIONE DEI CAVI FLESSIBILI CON O SENZA GUAINAMISURAZIONE DEI CAVI FLESSIBILI CON O SENZA GUAINAMISURAZIONE DEI CAVI FLESSIBILI CON O SENZA GUAINAMISURAZIONE DEI CAVI FLESSIBILI CON O SENZA GUAINA

La misura dei cavi dovrà venire calcolata misurando lungo l'asse delle tubazioni considerando 20 cm complessivi all'interno di ogni cassetta di derivazione e 40 cm in corrispondenza dei quadri elettrici; il prezzo comprende quindi tutti gli sfridi, quanto indicato sulle descrizioni precedenti e quanto segue:

• fornitura e posa in opera di tutti i materiali di consumo e gli accessori di montaggio e fissaggio

• fornitura e posa in opera delle morsettiere per le giunzioni e gli allacciamenti

• il fissaggio con legature provvisorie.

• fissaggio dei cavi alle morsettiere dei quadri elettrici e delle apparecchiature servite;

• l prezzo comprende il cavo in partenza dalle morsettiere dei quadri, il collegamento a monte delle morsettiere è da considerarsi facente parte della voce relativa ai quadri elettrici;

• marcature numerate dei singoli conduttori a mezzo di appositi collari in plastica con l'indicazione delle fasi di appartenenza inclusa marcatura esterna al cavo riportante il tipo e la formazione del cavo e le indicazioni di origine e di destinazione. Tali marcature andranno eseguite subito a valle delle morsettiere dei quadri elettrici ed in corrispondenza delle cassette principali.

MISURAZIONE DELLE TUBAZIONIMISURAZIONE DELLE TUBAZIONIMISURAZIONE DELLE TUBAZIONIMISURAZIONE DELLE TUBAZIONI

Le tubazioni verranno compensate al metro lungo l'asse e saranno comprensive di tutte le cassette di derivazione posate a vista o sotto traccia, bocchettoni filettati stagni, diaframmi di separazione, curve, raccordi, fissaggio, ogni altro accessorio. Il prezzo comprende e compensa inoltre i seguenti accessori e modalità di montaggio: • chiodi a sparo o tasselli • viti, dadi, rondelle e bulloni • graffette, collari, morsetti e staffette • supporti • fissaggi a pareti prefabbricate o simili • legature • fissaggi su armature in c.a. • fissaggio di qualsiasi tipo • fori e brevi tracce;

La posa in opera si intende su qualsiasi "appoggio". Esempi di appoggio sono: terreno livellato, superfici in muratura o calcestruzzo armato, superfici prefabbricate o in legno, strutture metalliche, ferri in c.a., etc.

Il prezzo compensa inoltre la posa "preventiva" di tubazioni e cassette nei casseri in c.a. ed entro qualsiasi struttura anche ove non fosse possibile effettuare la posa nel periodo dedicato ai lavori dell'impianto elettrico normalmente successivo alle principali opere infrastrutturali del fabbricato.

MISURAZIONE DEI CANALI E DELLE PASSERELLEMISURAZIONE DEI CANALI E DELLE PASSERELLEMISURAZIONE DEI CANALI E DELLE PASSERELLEMISURAZIONE DEI CANALI E DELLE PASSERELLE

Saranno compensati al metro misurando lungo il loro asse e saranno comprensivi/e dei seguenti accessori: • giunti con continuità elettrica • curve piane a 45° e 90° • derivazioni piane a T, laterali a T, incroci piani • curve in salita a 45 e 90° o curve in discesa a 45° e 90° • curve a 90° destre o sinistre in discesa sghembe • derivazioni a T verticali in discesa con variazione di piano • curve a snodo • elementi di riduzione destri o sinistri • piastre di giunzioni per evitare danneggiamenti dei cavi • separatori rettilinei con piastre di giunzione • piastre di giunzione e snodo verticale ed orizzontale • testate di chiusura per attacco a quadri elettrici • derivazioni per tubo • profilati di ancoraggio con mensole a parete di qualsiasi tipo

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• sospensioni semplici, doppie, mensole di qualsiasi tipo • sistemi di ancoraggio a soffitto, pavimento o alle apparecchiature per sospensioni di tipo regolabile • profilati forati per ancoraggio di qualsiasi tipo • bulloni e tasselli ad espansione automatica • cassette di derivazione di qualsiasi tipo per derivazioni alle utenze con e senza giunzioni.

CORDA DI RAME NUDOCORDA DI RAME NUDOCORDA DI RAME NUDOCORDA DI RAME NUDO

La corda di rame nudo dovrà avere fili con diametro elementare pari a 1,8 mm dovrà essere di produzione elettrolitica semicruda, avente caratteristiche tecniche come da tabella UNEL 01411. La morsetteria da impiegare tra conduttori in rame dovrà essere in bronzo di alluminio ad elevata resistenza alla corrosione e agli sbalzi termici. Per collegamento con parti metalliche in acciaio si utilizzeranno morsetti in ottone. La corda di rame verrà pagata a peso secondo la seguente tabella: • sezione 25 mmq peso Kg/m 0,219 • sezione 35 mmq peso Kg/m 0,313 • sezione 50 mmq peso Kg/m 0,450 Il prezzo comprenderà capicorda, bullonerie, morsettiere adatte, noli e mezzi d'opera, ponteggi, fori ed ogni altro onere indicato nell'articolo di elenco prezzi.

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Casella di testo
IL PRESIDENTE IL SEGRETARIO GENERALE