Discariche in via Selvanesco: prime condanne emilanosud.it/pdf/OTT_13.pdf · Riconosciamolo e...

20
&% % !"#!"#’"#!$"’’ ANNO XVII NUMERO 10 OTTOBRE 2013 VISITATECI SU WWW.MILANOSUD.IT · INCONTRIAMOCI SU WWW.FACEBOOK.COM GRUPPO MILANOSUD “Agricoltura Milano Festival” 4 Al via il Piano della mobilità sostenibile 6 Casa d’accoglienza: saranno ridotti i posti letto 7 Milanosud a Piacenza per “l’antimafia sociale” 7 Iniziative contro la violenza sulle donne 8 Il nuovo Parco della Resistenza 9 Nuovi profili professionali cercasi: l’esperto 3D 10 Donne e talento: intervista a Silvia Sabrià 13 Il centro diurno Mirasole 15 I temi dell’immigrazione 17 Il ritratto da Matisse a Bacon 18 Libri, teatro e agenda 19 ALL’INTERNO 0 )"*,-* ! &*,"!/ +,( !%%" %%" " !%%" %%" (&"’$ !%%" %%" #$-+( $% %-’"!/ $ %"*"%%" %%"&*(+$ (..’( "% 0 Giornale dell’Associazione Milanosud Numero a 20 pagine Tutte le informazioni a pag. 2 Le gite di Milanosud Prossimo appuntamento· la visita alla Casa Museo Boschi Di Stefano, prevista per il 14 dicembre. Informazioni a pagina 12 C’è tempo fino al 17 ottobre! N ella turbolenta e confusa estate politi- ca alle nostre spalle sono maturate al- cune cose importanti. Si è parlato molto di Berlusconi (e come potrebbe essere altrimenti?). Ma sul ver- sante opposto si sono verificati significativi movimenti. Nel partito democratico è esplosa la sindrome del trasformismo. La definizione è mia, ben consapevole che verrebbe rifiutata dalla stragrande mag- gioranza dei suoi dirigenti. Un personaggio non di prima grandezza, anche se avvezzo a darsi grande importan- za, come il sindaco di Palermo Leoluca Or- lando, ha sentenziato, nel momento in cui saltava sul carro di Matteo Renzi: «I partiti della tessera non hanno futuro». Su quel carro ci stavano saltando in tanti, al punto che il carrettiere ha sentito il bisogno di precisare: «Se c’è qualcuno abituato a sali- re sul carro per convenienza sappia che noi siamo abituati a farli scendere». Prendo per buona questa minaccia, anche se dubi- to che il carrettiere abbia energia sufficien- te per sbarazzarsi di tutti gli opportunisti. Sulla figura del leader politico e sul leade- rismo vorrei fare alcuni ragionamenti. Ma intanto mi soffermo brevemente sulla “morte” dei cosiddetti “partiti delle tesse- re” di cui parla Orlando. Per capire cosa so- no i partiti delle tessere, bisognerebbe ca- pire preliminarmente se sono possibili, e come, i partiti senza tessere. Piero Pantucci Continua pag. 11 Dai partiti al leaderismo I l problema delle discariche abusive lungo via Selvanesco e dei roghi di rifiuti sembra a una svolta. Le pres- sioni dei cittadini e del Comitato Le Terrazze, unite all’eco che questo scem- pio ambientale e sanitario ha provocato nei media, ha finalmente sfondato il muro di burocrazia, inerzia e indiffe- renza. Intendiamoci: chi va ora in via Selvanesco 57 vede tutto come prima: amianto, carcasse d’auto e moto, mate- riali ferrosi, macerie, car fluff, rifiuti ospedalieri e chi più ne ha più ne met- ta. Chi abita nei pressi continua a senti- re i miasmi dei fuochi. Ma rispetto al mese scorso, quando pubblicammo il nostro ennesimo servizio sul tema, ci sono delle novità. In queste ultime set- timane si sono succeduti nuove denun- ce, un sequestro, interrogazioni parla- mentari, un avvicendamento in tribu- nale, battute polemiche tra esponenti politici e un nuovo sopralluogo, com- piuto dal vicepresidente della Commis- sione Ambiente della Camera dei Depu- tati Massimo De Rosa del Movimento 5 Stelle, assieme a oltre un centinaio di persone. Ma procediamo con ordine, partendo prima di tutto dai dati di fatto. Reati e sentenze Il 3 luglio (la stampa ne è venuta però a conoscenza a settembre) il Tribunale di Milano ha emesso una condanna penale contro Giovanni Bertuzzi, a.d. della Mi- lanfer, di via Selvanesco 57. La senten- za attribuisce all’azienda la responsabi- lità dell’inquinamento dell’area dove operava fino al 2002, sulla quale adesso si sono aggiunte le discariche abusive. Stefano Ferri Continua a pag. 5 Discariche in via Selvanesco: prime condanne e... Sequestrata un’area e denunce in Procura. Possibile a giorni lo sgombero degli accampamenti rom. M5S porta il caso in Parlamento Via Selvanesco 57, Parco Agricolo Sud: grandi cumuli di spazzatura, carcasse d’auto bruciate, eternit, fluff d’auto e resti di grandi falò. Stop all’amianto negli edifici di zona Articolo a pag 3

Transcript of Discariche in via Selvanesco: prime condanne emilanosud.it/pdf/OTT_13.pdf · Riconosciamolo e...

Page 1: Discariche in via Selvanesco: prime condanne emilanosud.it/pdf/OTT_13.pdf · Riconosciamolo e apprezziamolo: è il primo passo verso un’esistenza più gratificante e serena. Nadia

��������������������������&�%� �

������������������������������������������������������������������������� � ������������%����!�� �"�#!� �"#'��"#�!$��"'���'

������ ������

ANNO XVII NUMERO 10 OTTOBRE 2013 VISITATECI SU WWW.MILANOSUD.IT · INCONTRIAMOCI SU WWW.FACEBOOK.COM GRUPPO MILANOSUD

“Agricoltura Milano Festival”4

Al via il Piano della mobilitàsostenibile

6

Casa d’accoglienza:saranno ridotti i posti letto

7

Milanosud a Piacenza per “l’antimafia sociale”

7

Iniziative contro la violenzasulle donne

8

Il nuovo Parco della Resistenza9

Nuovi profili professionalicercasi: l’esperto 3D

10

Donne e talento:intervista a Silvia Sabrià

13

Il centro diurno Mirasole15

I temi dell’immigrazione 17

Il ritratto da Matisse a Bacon18

Libri, teatro e agenda19

ALL’INTERNO

������������ ���������� ������������������������ ��������������������������

��������������00���� ������������������������

)"*,-*��!��&�*,"!/���+���,(�!�%%"����%%"�������"�!�%%"����%%"������(&"'$ ��!�%%"�����%%"������

�#$-+(�$%�%-'"!/��$�� %�"*"%%"������%%"�&�*(+$�

������(..�'(������"%���������

������� �������0�� ��

���������Giornale dell’Associazione Milanosud

Numero a 20 pagine

Tutte le informazioni a pag. 2

Le gite di MilanosudProssimo appuntamento· la visitaalla Casa Museo Boschi Di Stefano,prevista per il 14 dicembre.

Informazioni a pagina 12

C’è tempo fino al 17 ottobre!

Nella turbolenta e confusa estate politi-ca alle nostre spalle sono maturate al-

cune cose importanti. Si è parlato molto di Berlusconi (e comepotrebbe essere altrimenti?). Ma sul ver-sante opposto si sono verificati significativimovimenti. Nel partito democratico èesplosa la sindrome del trasformismo. Ladefinizione è mia, ben consapevole cheverrebbe rifiutata dalla stragrande mag-gioranza dei suoi dirigenti. Un personaggio non di prima grandezza,anche se avvezzo a darsi grande importan-za, come il sindaco di Palermo Leoluca Or-lando, ha sentenziato, nel momento in cuisaltava sul carro di Matteo Renzi: «I partitidella tessera non hanno futuro». Su quelcarro ci stavano saltando in tanti, al puntoche il carrettiere ha sentito il bisogno diprecisare: «Se c’è qualcuno abituato a sali-re sul carro per convenienza sappia che noisiamo abituati a farli scendere». Prendoper buona questa minaccia, anche se dubi-to che il carrettiere abbia energia sufficien-te per sbarazzarsi di tutti gli opportunisti. Sulla figura del leader politico e sul leade-rismo vorrei fare alcuni ragionamenti. Maintanto mi soffermo brevemente sulla“morte” dei cosiddetti “partiti delle tesse-re” di cui parla Orlando. Per capire cosa so-no i partiti delle tessere, bisognerebbe ca-pire preliminarmente se sono possibili, ecome, i partiti senza tessere.

Piero Pantucci Continua pag. 11

Dai partitial leaderismo

Il problema delle discariche abusivelungo via Selvanesco e dei roghi dirifiuti sembra a una svolta. Le pres-

sioni dei cittadini e del Comitato LeTerrazze, unite all’eco che questo scem-pio ambientale e sanitario ha provocatonei media, ha finalmente sfondato ilmuro di burocrazia, inerzia e indiffe-renza. Intendiamoci: chi va ora in viaSelvanesco 57 vede tutto come prima:amianto, carcasse d’auto e moto, mate-riali ferrosi, macerie, car fluff, rifiutiospedalieri e chi più ne ha più ne met-ta. Chi abita nei pressi continua a senti-

re i miasmi dei fuochi. Ma rispetto almese scorso, quando pubblicammo ilnostro ennesimo servizio sul tema, cisono delle novità. In queste ultime set-timane si sono succeduti nuove denun-ce, un sequestro, interrogazioni parla-mentari, un avvicendamento in tribu-nale, battute polemiche tra esponentipolitici e un nuovo sopralluogo, com-piuto dal vicepresidente della Commis-sione Ambiente della Camera dei Depu-tati Massimo De Rosa del Movimento 5Stelle, assieme a oltre un centinaio dipersone. Ma procediamo con ordine,

partendo prima di tutto dai dati di fatto.

Reati e sentenze Il 3 luglio (la stampa ne è venuta però aconoscenza a settembre) il Tribunale diMilano ha emesso una condanna penalecontro Giovanni Bertuzzi, a.d. della Mi-lanfer, di via Selvanesco 57. La senten-za attribuisce all’azienda la responsabi-lità dell’inquinamento dell’area doveoperava fino al 2002, sulla quale adessosi sono aggiunte le discariche abusive.

Stefano FerriContinua a pag. 5

Discariche in via Selvanesco:prime condanne e...Sequestrata un’area e denunce in Procura. Possibile a giorni losgombero degli accampamenti rom. M5S porta il caso in Parlamento

Via Selvanesco 57, Parco Agricolo Sud: grandi cumuli di spazzatura, carcasse d’auto bruciate, eternit, fluff d’auto e resti di grandi falò.

Stop all’amianto negli edifici di zona����������� � ������ � ���� � ������������ ������������������������������ ����� ������������� � ���� �� ��� �

Articolo a pag 3

Page 2: Discariche in via Selvanesco: prime condanne emilanosud.it/pdf/OTT_13.pdf · Riconosciamolo e apprezziamolo: è il primo passo verso un’esistenza più gratificante e serena. Nadia

2 ANNO XVII NUMERO 10 OTTOBRE 2013������������������

Giornale dell’Associazione socio culturale ���������Reg. 744, 11/1997 Trib. Milan. ROC: 19637via Santa Teresa 2A, 20142 Milanotelefono: 02/84892068 - www.milano-sud.it - [email protected]

Direttore Responsabile Stefano FerriVicedirettore Giovanna Tettamanzi Redazione P. Cossu, T. Galvanini, R. Iacono, MT. Mereghetti, L. Miniutti,A. Muzzana, C. Muzzana, P. Piscone.

Impaginazione e Art directing F. De Melis, E. Paci, A. Rubagotti.

Hanno collaboratoL. Barzaghi, W. Cherubini, L. Danieli, F.De Melis, G. De Vecchi, E. Duina, M. Fo-resti, P. Grilli, G. Lippoli, W. Luini, R.Morini, N. Mondi, E. Paci, P. Pantucci,A. Pozzi, A. Rubagotti, E. Saglia, R.Tammaro, F. Ternelli. IllustrazioniL. Muzzi, F. Portinari.FotografieF. Ferri, G. Mannu.

Raccolta PubblicitàA. Alemannocell. 345 333 5413 e-mail: [email protected]

Stampa GRUPPO SEREGNI - SERE-GNI CERNUSCO S.r.l.Tiratura 18.000 copie e oltre 3.500 in-vii personalizzati tramite e-mail

Dopo la pausa esti-va, rinfreschiamola memoria a tutti

gli aspiranti scrittori sulnostro Concorso Lettera-rio. La terza edizione hacome tema “Quella voltache... gocce di positività nella vita quotidiana”. I nostrilettori hanno quest’anno una rosa di possibilità nelraccontare storie su quanto “la vita è bella” anchequando le cose sembrano andare male. In questi mo-menti di crisi, infatti, abbiamo pensato di stimolarepensieri positivi invitando tutti a osservare nellarealtà quotidiana situazioni di vita - grandi o piccole -in grado di favorire un sorriso, di rallegrare una gior-nata, un’esistenza o anche solo qualche minuto. Momenti che troppo spesso ci scivolano via inesorabil-

mente, oscurati dalla routi-ne e dai problemi che ci af-fliggono giornalmente, mache siamo convinti dobbia-mo imparare a vivere inten-samente, perché sono pro-prio questi momenti chedanno il senso profondo della vita, che in ultima istan-za, non può che essere la ricerca della felicità.Hanno già aderito con generosità al nostro concorso lacasa editrice La Vita Felice, la Libreria Largo Mahler ela società di traduzioni Tick Translations. Oltre che lanostra associazione, che mette in palio due premi.La novità di quest’anno, la ripetiamo, è la pubblicazio-ne dei primi dieci classificati in una raccolta che verràdistribuita tra i vincitori e anche messa in vendita.Dobbiamo però purtroppo segnalare un cambiamento

nella scelta dei premi. Larecente notizia della chiu-sura imminente della li-breria di Largo Mahler cicostringe a commutare ilpremio dei buoni acquistoin un pacchetto seleziona-to di libri gentilmente offerti dalla libreria stessa.Inoltre vogliamo dare una notizia importante. Sappia-mo che il rientro dalle ferie richiede un “periodo di ro-daggio” per riprendere la routine. Ed è per questo cheabbiamo deciso di lasciare maggiore margine di tempoper la consegna degli elaborati. La nuova scadenza per la consegna dei racconti è mar-tedì 17 ottobre e di conseguenza la premiazione slit-terà alla fine di novembre.E a proposito della premiazione, i cui dettagli verran-

no specificati nel prossimonumero, segnaliamo chenel corso dell’evento saràpossibile visionare e acqui-stare il libro di prossimapubblicazione “Appunti diLegalità” dedicato all’ini-ziativa di Milanosud sulla legalità, realizzata con i ra-gazzi dell’istituto Allende e della Media Francescod’Assisi, che si è conclusa la primavera scorsa.Non ci resta che invitare nuovamente tutti a stimolareancora una volta la fantasia o a prestare maggiore at-tenzione all’ambiente che ci circonda, e a riconoscereciò che di bello e positivo c’è nella nostra vita quoti-diana. Riconosciamolo e apprezziamolo: è il primopasso verso un’esistenza più gratificante e serena.

Nadia Mondi

Terzo Concorso Letterario Milanosud, con il patrocinio del Consiglio di Zona 5 - Il 17 ottobre 2013 è il termine ultimo per la consegna degli elaborati

Il tema: “Quella volta che... Gocce di positività nella vita quotidiana”

1. Il tema del concorso è: “Quella volta che … Gocce di positivitànella vita quotidiana”. Ogni autore potrà partecipare con un soloracconto inedito in lingua italiana e non premiato in altri concor-si, di lunghezza compresa tra 5.000 e 10.000 battute (spazi inclu-si).2. Il concorso è aperto a tutti, con esclusione dei parenti di primoe di secondo grado dei membri della giuria.3. Ogni racconto dovrà pervenire entro e non oltre il 17 ottobre2013, in un plico contenente:a). Quattro copie cartacee, dattiloscritte, anonime e titolate.b). Una copia su cd, dvd o altro supporto, con lo scritto in formatotesto (preferibilmente in Word).c). Una busta chiusa riportante i dati dell’autore (nome e cogno-me, indirizzo, telefono, indirizzo e-mail, titolo dell’opera).d). Una busta contenente la quota di partecipazione (10 euro).4. Le opere partecipanti, data la chiusura estiva dell’associazioneMilanosud nei mesi di luglio e agosto, dovranno essere consegnateo inviate a: a). Libreria Largo Mahler, via Conchetta 2 - 20136 MilanoOrari: fino al 26 luglio, martedì-sabato dalle 9,30 alle 19,30 e lu-nedì dalle 14,30 alle 19,30; dal 26 luglio al 9 agosto, lunedì-sabatodalle 14,30 alle 19,30; chiusura, 10-21 agosto.b). Biblioteca Comunale Chiesa Rossa, via S. Domenico Savio 3 –20142 Milano. Orari: la biblioteca è sempre aperta, ma con orarioridotto. Per ulteriori informazioni: 02/88465991.5. Ogni autore potrà partecipare al concorso versando un paga-mento di 10 euro per i diritti di segreteria, al momento della con-segna degli elaborati o all’interno della busta inviata.6. I racconti che non rispettano le caratteristiche richieste saran-no esclusi dal concorso, senza obbligo di comunicazione da partedell’organizzazione.7. L’organizzazione comunicherà i nomi dei partecipanti, ma nonfornirà valutazioni su tutte le opere in concorso. Non saranno pre-se in considerazione richieste di giudizi o pareri.8. Gli elaborati pervenuti non saranno restituiti. Gli autori sono te-

Il Regolamentonuti a non divulgare il proprio racconto in altra maniera prima del-la scadenza del concorso.9. L’Associazione Milanosud pubblicherà un libro contenente i pri-mi 10 racconti classificati, che verrà posto in vendita dalla libreriaLargo Mahler e dall’Associazione.10. Tutti i partecipanti al concorso rinunciano, contestualmenteall’invio dei racconti, al riconoscimento dei diritti d’autore a qual-siasi titolo.11. Il giudizio della giuria è insindacabile. Gli organizzatori e lagiuria del concorso non si assumono la responsabilità per eventua-li plagi.12. Con la partecipazione al Premio, gli interessati autorizzano iltrattamento dei propri dati personali che saranno trattati per l’ini-ziativa in programma nel rispetto della legge.13. La partecipazione al concorso implica l’accettazione del pre-sente regolamento.

PremiPrimo premio. Doppia raccolta di libri offerti dall’Editrice “La VitaFelice”, per un valore di circa 50 euro, e dalla libreria Largo Mah-ler. Traduzione del racconto in spagnolo e sua pubblicazione sulblog letterario spagnolo “La Mirada del Gato” offerte dalla societàdi traduzioni Tick Translations®Secondo premio. Doppia raccolta di libri offerti dall’Editrice “LaVita Felice”, per un valore di circa 30 euro, e dalla libreria LargoMahler.Terzo premio. Doppia raccolta di libri offerti dall’Editrice “La VitaFelice”, per un valore di circa 30 euro, e dalla libreria Largo Mah-ler.Quarto premio. Partecipazione a una delle gite di un giorno con ac-compagnatrice, organizzata dall’associazione Milanosud.Quinto premio. Partecipazione a una visita ad un museo in città odintorni, con l’ausilio di una guida esperta, organizzata dall’asso-ciazione Milanosud.La cerimonia della premiazione avverrà alla fine di novembre (da-ta da destinarsi) presso la Biblioteca Chiesa Rossa.Per ulteriori [email protected]. 02/84892068.

La Vita FeliceNate nel 1992, le edizioni La Vita Felice hanno dato vita ad un proget-to editoriale che ha da subito individuato la sua mission sviluppatasiall’insegna dell’economico e del tascabile, ma caratterizzato da unaparticolare cura per la qualità grafica e il livello culturale dei libri, l’ac-curatezza delle traduzioni, la qualità delle prefazioni e delle curatele.A distanza di venti anni, la casa editrice ha pubblicato titoli significati-vi e vari, appartenenti a generi e ad ambiti diversi e articolati in nu-merose collane, che hanno dati spazio a generi come la poesia, la let-teratura straniera e la meneghina, i classici greci e latini, la psicologia.www.lavitafelice.itLibreria Largo MahlerUna piccola libreria di quartiere, posta di fronte all' Auditorium, sul la-to che si affaccia sulla piazzetta dalla quale prende il nome, situatatra Corso San Gottardo e il Naviglio Pavese. È specializzata in saggistica e narrativa musicale e propone anche unvasto catalogo di CD di musica classica, jazz e il meglio delle novitàdi musica leggera.Offre inoltre una fornita scelta di libri di tutti i generi, la possibilitàdi ordinare qualsiasi testo, anche scolastico e universitario, e l'aiutonella ricerca di titoli rari.www.largomahler.itTick TranslationsTick Translations è una società di traduzioni internazionale con sedi inmolti paesi del mondo. È una organizzazione snella e dinamica, costi-tuita da personale giovane e motivato. Offre servizi linguistici qualifi-cati e certificati secondo le normative europee ISO in tutte le combina-zioni linguistiche e in tutte le aree di specializzazione, avvalendosi ditraduttori e interpreti professionisti, di madre lingua, con molti anni diesperienza. Il lavoro di squadra tra i project manager e i traduttori e ilrapporto personale diretto con il cliente rappresentano un punto diforza della società.www.ticktranslations.com

I nostri sponsor

�������������

� ����� ������������������������������ !"� ������"�!�# #�

$�%% $�&��''(�)) *+�%),�-��). )�//��$)��0�.'�$�

����1���2�������3����24��4���3�����������3����2������������4����2����2������55���33�

���0��6�����)��� ����������0��0����������� ������/�������� ������������66������

�$- ��'�)�������������� ' �)�����

Da qualche settimana la pagina Face-book di Milanosud è quotidianamen-te riveduta da alcuni dei nostri colla-

boratori, così da offrire ai lettori più fedeli eappassionati costanti aggiornamenti su noti-zie ed eventi interessanti per vivere al megliola vita di quartiere e non solo.Sono trascorsi ormai sedici anni da quandol’associazione è stata fondata con l’obiettivodi diffondere cultura e informazione nella pe-riferia sud della città; ci è parso che il metodomigliore per raggiungere lo scopo, allora co-me adesso, fosse la distribuzione gratuita delnostro giornale cartaceo nei punti di ritrovo

fondamentali per gli abitanti della zona, chesfogliando le pagine del mensile possono di-scutere di ciò che accade intorno a loro. Tuttavia oggi il web regala nuove opportu-nità e occasioni di comunicazione che nonpossiamo lasciarci sfuggire: Milanosud sen-te la necessità di rimanere al passo coi tem-pi e incrementare la propria presenza onli-ne, soprattutto tramite Facebook, il re deisocial network, capace di raggiungere intempo reale un’enorme quantità di perso-ne. Beneficiando dello strumento principedell’era digitale, la velocità di trasmissionedelle informazioni si moltiplica e i contenu-

ti si arricchiscono: i nostri lettori e sosteni-tori non dovranno più attendere l’uscita delnumero successivo per avere notizie fre-schissime, consigli e iniziative che riguar-dano la zona 5, Milano e l’Italia intera.È bene ricordare, inoltre, che “socialnetwork” significa “rete sociale” ed essendotale consente ai singoli individui di entrarein contatto diretto e interagire tra loro an-che se più o meno distanti. Invitiamo per-tanto tutti i nostri sostenitori, chiunque de-sideri partecipare o anche chi semplice-mente voglia ricevere aggiornamenti quo-tidiani dall’associazione, a cliccare “mi pia-

Una piazza virtuale per i lettori di MilanosudL’associazione si propone sul web e rilancia il ruolo della sua pagina Facebook

ce” sulla pagina Milanosud; non limitateviad essere degli spettatori passivi dell’infor-mazione: saranno gradite critiche, richie-ste e correzioni, potrete voi stessi proporrenuovi temi e pubblicizzare eventi che rite-nete di particolare interesse per voi e pernoi. Crediamo che questo canale si possatrasformare in un luogo virtuale di incon-tro e di dibattito, una piazza digitale nellaquale i lettori possano scambiarsi opinionie magari inventare soluzioni ai problemiche li tormentano, assecondando lo svi-luppo di una cittadinanza attiva

Federica De Melis.

2 ANNO XVII NUMERO 10 OTTOBRE 2013������������������

Giornale dell’Associazione socio culturale ���������Reg. 744, 11/1997 Trib. Milan. ROC: 19637via Santa Teresa 2A, 20142 Milanotelefono: 02/84892068 - www.milano-sud.it - [email protected]

Direttore Responsabile Stefano FerriVicedirettore Giovanna Tettamanzi Redazione P. Cossu, T. Galvanini, R. Iacono, MT. Mereghetti, L. Miniutti,A. Muzzana, C. Muzzana, P. Piscone.

Impaginazione e Art directing F. De Melis, E. Paci, A. Rubagotti.

Hanno collaboratoL. Barzaghi, W. Cherubini, L. Danieli, F.De Melis, G. De Vecchi, E. Duina, M. Fo-resti, P. Grilli, G. Lippoli, W. Luini, R.Morini, N. Mondi, E. Paci, P. Pantucci,A. Pozzi, A. Rubagotti, E. Saglia, R.Tammaro, F. Ternelli. IllustrazioniL. Muzzi, F. Portinari.FotografieF. Ferri, G. Mannu.

Raccolta PubblicitàA. Alemannocell. 345 333 5413 e-mail: [email protected]

Stampa GRUPPO SEREGNI - SERE-GNI CERNUSCO S.r.l.Tiratura 18.000 copie e oltre 3.500 in-vii personalizzati tramite e-mail

Dopo la pausa esti-va, rinfreschiamola memoria a tutti

gli aspiranti scrittori sulnostro Concorso Lettera-rio. La terza edizione hacome tema “Quella voltache... gocce di positività nella vita quotidiana”. I nostrilettori hanno quest’anno una rosa di possibilità nelraccontare storie su quanto “la vita è bella” anchequando le cose sembrano andare male. In questi mo-menti di crisi, infatti, abbiamo pensato di stimolarepensieri positivi invitando tutti a osservare nellarealtà quotidiana situazioni di vita - grandi o piccole -in grado di favorire un sorriso, di rallegrare una gior-nata, un’esistenza o anche solo qualche minuto. Momenti che troppo spesso ci scivolano via inesorabil-

mente, oscurati dalla routi-ne e dai problemi che ci af-fliggono giornalmente, mache siamo convinti dobbia-mo imparare a vivere inten-samente, perché sono pro-prio questi momenti chedanno il senso profondo della vita, che in ultima istan-za, non può che essere la ricerca della felicità.Hanno già aderito con generosità al nostro concorso lacasa editrice La Vita Felice, la Libreria Largo Mahler ela società di traduzioni Tick Translations. Oltre che lanostra associazione, che mette in palio due premi.La novità di quest’anno, la ripetiamo, è la pubblicazio-ne dei primi dieci classificati in una raccolta che verràdistribuita tra i vincitori e anche messa in vendita.Dobbiamo però purtroppo segnalare un cambiamento

nella scelta dei premi. Larecente notizia della chiu-sura imminente della li-breria di Largo Mahler cicostringe a commutare ilpremio dei buoni acquistoin un pacchetto seleziona-to di libri gentilmente offerti dalla libreria stessa.Inoltre vogliamo dare una notizia importante. Sappia-mo che il rientro dalle ferie richiede un “periodo di ro-daggio” per riprendere la routine. Ed è per questo cheabbiamo deciso di lasciare maggiore margine di tempoper la consegna degli elaborati. La nuova scadenza per la consegna dei racconti è mar-tedì 17 ottobre e di conseguenza la premiazione slit-terà alla fine di novembre.E a proposito della premiazione, i cui dettagli verran-

no specificati nel prossimonumero, segnaliamo chenel corso dell’evento saràpossibile visionare e acqui-stare il libro di prossimapubblicazione “Appunti diLegalità” dedicato all’ini-ziativa di Milanosud sulla legalità, realizzata con i ra-gazzi dell’istituto Allende e della Media Francescod’Assisi, che si è conclusa la primavera scorsa.Non ci resta che invitare nuovamente tutti a stimolareancora una volta la fantasia o a prestare maggiore at-tenzione all’ambiente che ci circonda, e a riconoscereciò che di bello e positivo c’è nella nostra vita quoti-diana. Riconosciamolo e apprezziamolo: è il primopasso verso un’esistenza più gratificante e serena.

Nadia Mondi

Terzo Concorso Letterario Milanosud, con il patrocinio del Consiglio di Zona 5 - Il 17 ottobre 2013 è il termine ultimo per la consegna degli elaborati

Il tema: “Quella volta che... Gocce di positività nella vita quotidiana”

1. Il tema del concorso è: “Quella volta che … Gocce di positivitànella vita quotidiana”. Ogni autore potrà partecipare con un soloracconto inedito in lingua italiana e non premiato in altri concor-si, di lunghezza compresa tra 5.000 e 10.000 battute (spazi inclu-si).2. Il concorso è aperto a tutti, con esclusione dei parenti di primoe di secondo grado dei membri della giuria.3. Ogni racconto dovrà pervenire entro e non oltre il 17 ottobre2013, in un plico contenente:a). Quattro copie cartacee, dattiloscritte, anonime e titolate.b). Una copia su cd, dvd o altro supporto, con lo scritto in formatotesto (preferibilmente in Word).c). Una busta chiusa riportante i dati dell’autore (nome e cogno-me, indirizzo, telefono, indirizzo e-mail, titolo dell’opera).d). Una busta contenente la quota di partecipazione (10 euro).4. Le opere partecipanti, data la chiusura estiva dell’associazioneMilanosud nei mesi di luglio e agosto, dovranno essere consegnateo inviate a: a). Libreria Largo Mahler, via Conchetta 2 - 20136 MilanoOrari: fino al 26 luglio, martedì-sabato dalle 9,30 alle 19,30 e lu-nedì dalle 14,30 alle 19,30; dal 26 luglio al 9 agosto, lunedì-sabatodalle 14,30 alle 19,30; chiusura, 10-21 agosto.b). Biblioteca Comunale Chiesa Rossa, via S. Domenico Savio 3 –20142 Milano. Orari: la biblioteca è sempre aperta, ma con orarioridotto. Per ulteriori informazioni: 02/88465991.5. Ogni autore potrà partecipare al concorso versando un paga-mento di 10 euro per i diritti di segreteria, al momento della con-segna degli elaborati o all’interno della busta inviata.6. I racconti che non rispettano le caratteristiche richieste saran-no esclusi dal concorso, senza obbligo di comunicazione da partedell’organizzazione.7. L’organizzazione comunicherà i nomi dei partecipanti, ma nonfornirà valutazioni su tutte le opere in concorso. Non saranno pre-se in considerazione richieste di giudizi o pareri.8. Gli elaborati pervenuti non saranno restituiti. Gli autori sono te-

Il Regolamentonuti a non divulgare il proprio racconto in altra maniera prima del-la scadenza del concorso.9. L’Associazione Milanosud pubblicherà un libro contenente i pri-mi 10 racconti classificati, che verrà posto in vendita dalla libreriaLargo Mahler e dall’Associazione.10. Tutti i partecipanti al concorso rinunciano, contestualmenteall’invio dei racconti, al riconoscimento dei diritti d’autore a qual-siasi titolo.11. Il giudizio della giuria è insindacabile. Gli organizzatori e lagiuria del concorso non si assumono la responsabilità per eventua-li plagi.12. Con la partecipazione al Premio, gli interessati autorizzano iltrattamento dei propri dati personali che saranno trattati per l’ini-ziativa in programma nel rispetto della legge.13. La partecipazione al concorso implica l’accettazione del pre-sente regolamento.

PremiPrimo premio. Doppia raccolta di libri offerti dall’Editrice “La VitaFelice”, per un valore di circa 50 euro, e dalla libreria Largo Mah-ler. Traduzione del racconto in spagnolo e sua pubblicazione sulblog letterario spagnolo “La Mirada del Gato” offerte dalla societàdi traduzioni Tick Translations®Secondo premio. Doppia raccolta di libri offerti dall’Editrice “LaVita Felice”, per un valore di circa 30 euro, e dalla libreria LargoMahler.Terzo premio. Doppia raccolta di libri offerti dall’Editrice “La VitaFelice”, per un valore di circa 30 euro, e dalla libreria Largo Mah-ler.Quarto premio. Partecipazione a una delle gite di un giorno con ac-compagnatrice, organizzata dall’associazione Milanosud.Quinto premio. Partecipazione a una visita ad un museo in città odintorni, con l’ausilio di una guida esperta, organizzata dall’asso-ciazione Milanosud.La cerimonia della premiazione avverrà alla fine di novembre (da-ta da destinarsi) presso la Biblioteca Chiesa Rossa.Per ulteriori [email protected]. 02/84892068.

La Vita FeliceNate nel 1992, le edizioni La Vita Felice hanno dato vita ad un proget-to editoriale che ha da subito individuato la sua mission sviluppatasiall’insegna dell’economico e del tascabile, ma caratterizzato da unaparticolare cura per la qualità grafica e il livello culturale dei libri, l’ac-curatezza delle traduzioni, la qualità delle prefazioni e delle curatele.A distanza di venti anni, la casa editrice ha pubblicato titoli significati-vi e vari, appartenenti a generi e ad ambiti diversi e articolati in nu-merose collane, che hanno dati spazio a generi come la poesia, la let-teratura straniera e la meneghina, i classici greci e latini, la psicologia.www.lavitafelice.itLibreria Largo MahlerUna piccola libreria di quartiere, posta di fronte all' Auditorium, sul la-to che si affaccia sulla piazzetta dalla quale prende il nome, situatatra Corso San Gottardo e il Naviglio Pavese. È specializzata in saggistica e narrativa musicale e propone anche unvasto catalogo di CD di musica classica, jazz e il meglio delle novitàdi musica leggera.Offre inoltre una fornita scelta di libri di tutti i generi, la possibilitàdi ordinare qualsiasi testo, anche scolastico e universitario, e l'aiutonella ricerca di titoli rari.www.largomahler.itTick TranslationsTick Translations è una società di traduzioni internazionale con sedi inmolti paesi del mondo. È una organizzazione snella e dinamica, costi-tuita da personale giovane e motivato. Offre servizi linguistici qualifi-cati e certificati secondo le normative europee ISO in tutte le combina-zioni linguistiche e in tutte le aree di specializzazione, avvalendosi ditraduttori e interpreti professionisti, di madre lingua, con molti anni diesperienza. Il lavoro di squadra tra i project manager e i traduttori e ilrapporto personale diretto con il cliente rappresentano un punto diforza della società.www.ticktranslations.com

I nostri sponsor

�������������

� ����� ������������������������������ !"� ������"�!�# #�

$�%% $�&��''(�)) *+�%),�-��). )�//��$)��0�.'�$�

����1���2�������3����24��4���3�����������3����2������������4����2����2������55���33�

���0��6�����)��� ����������0��0����������� ������/�������� ������������66������

�$- ��'�)�������������� ' �)�����

Da qualche settimana la pagina Face-book di Milanosud è quotidianamen-te riveduta da alcuni dei nostri colla-

boratori, così da offrire ai lettori più fedeli eappassionati costanti aggiornamenti su noti-zie ed eventi interessanti per vivere al megliola vita di quartiere e non solo.Sono trascorsi ormai sedici anni da quandol’associazione è stata fondata con l’obiettivodi diffondere cultura e informazione nella pe-riferia sud della città; ci è parso che il metodomigliore per raggiungere lo scopo, allora co-me adesso, fosse la distribuzione gratuita delnostro giornale cartaceo nei punti di ritrovo

fondamentali per gli abitanti della zona, chesfogliando le pagine del mensile possono di-scutere di ciò che accade intorno a loro. Tuttavia oggi il web regala nuove opportu-nità e occasioni di comunicazione che nonpossiamo lasciarci sfuggire: Milanosud sen-te la necessità di rimanere al passo coi tem-pi e incrementare la propria presenza onli-ne, soprattutto tramite Facebook, il re deisocial network, capace di raggiungere intempo reale un’enorme quantità di perso-ne. Beneficiando dello strumento principedell’era digitale, la velocità di trasmissionedelle informazioni si moltiplica e i contenu-

ti si arricchiscono: i nostri lettori e sosteni-tori non dovranno più attendere l’uscita delnumero successivo per avere notizie fre-schissime, consigli e iniziative che riguar-dano la zona 5, Milano e l’Italia intera.È bene ricordare, inoltre, che “socialnetwork” significa “rete sociale” ed essendotale consente ai singoli individui di entrarein contatto diretto e interagire tra loro an-che se più o meno distanti. Invitiamo per-tanto tutti i nostri sostenitori, chiunque de-sideri partecipare o anche chi semplice-mente voglia ricevere aggiornamenti quo-tidiani dall’associazione, a cliccare “mi pia-

Una piazza virtuale per i lettori di MilanosudL’associazione si propone sul web e rilancia il ruolo della sua pagina Facebook

ce” sulla pagina Milanosud; non limitateviad essere degli spettatori passivi dell’infor-mazione: saranno gradite critiche, richie-ste e correzioni, potrete voi stessi proporrenuovi temi e pubblicizzare eventi che rite-nete di particolare interesse per voi e pernoi. Crediamo che questo canale si possatrasformare in un luogo virtuale di incon-tro e di dibattito, una piazza digitale nellaquale i lettori possano scambiarsi opinionie magari inventare soluzioni ai problemiche li tormentano, assecondando lo svi-luppo di una cittadinanza attiva

Federica De Melis.

Page 3: Discariche in via Selvanesco: prime condanne emilanosud.it/pdf/OTT_13.pdf · Riconosciamolo e apprezziamolo: è il primo passo verso un’esistenza più gratificante e serena. Nadia

ANNO XVII NUMERO 10 OTTOBRE 2013 3���������

Stop all’amianto negli edifici in zona

Il 18 settembre sono stati presentati aPalazzo Marino i risultati di Carta-vince, la campagna per la corretta

raccolta differenziata di carta e cartoneideata da Comieco (Consorzio Nazionalerecupero e riciclo degli imballaggi a basecellulosica), in collaborazione con il Co-mune di Milano e Amsa Gruppo A2A. Tra i complessi condominiali analizzati,35 hanno dimostrato una particolare at-tenzione al rispetto delle regole previsteper questo tipo di raccolta differenziata– corretta esposizione dei bidoncini; pre-senza di cartone piegato/sminuzzato eassenza di evidenti frazioni di rifiutiestranei nel bidoncino bianco; assenza dicarta e imballaggi cellulosici riciclabilinel sacco trasparente della raccolta in-differenziata – e si sono aggiudicati unmontepremi complessivo di 77mila euromessi in palio da Comieco. La Zona 5 si è aggiudicata il titolo di “piùvirtuosa” di Milano, con 6 condominipremiati con 14mila euro di montepremi.Ecco quali sono: via Pietro Teuliè 5, viaFederico Chopin 46, via Guido De Rug-giero 77, via Luigi Alamanni 8, largo Ca-millo Caccia Dominioni 7 e v.le Bligny27. L’importo sarà suddiviso in questomodo: 1.000 euro per i condomini conunità immobiliari inferiori a 15; 2.000euro per i condomini con unità immobi-liari compresi tra 15 e 30; 4.000 euro peri condomini con unità immobiliari supe-riori a 30. L’importo sarà inoltre utilizzato per atti-vità legate alla raccolta differenziata oper migliorie e manutenzione delle particomuni come rastrelliere per le biciclet-te, aree verdi, aree gioco per i bambini,aree dedicate allo stoccaggio dei rifiuti,acquisto di sacchi per la raccolta o inter-venti di miglioramento dell’efficienzaenergetica dello stabile.

Via Bordighera 31, viale Ortles 10 e 58, via Spezia45, via Selvanesco 57, corso S. Gottardo 30, viaBarrili 31, via Campazzino 46, via Crema 11. So-

no questi i nove edifici presenti in Zona 5 che non han-no dato seguito alle diffide del Settore Bonifiche Am-bientali del Comune, che imponeva loro la bonificadell’amianto presente nei tetti, nelle pareti o abban-donato all’interno dell’edificio.In questo scenario di diffusa indifferenza si sta muo-vendo il Consiglio di Zona 5. Dopo aver reso noto qualisono gli edifici, che secondo le valutazioni della Asl,devono essere bonificati, perché la presenza di amian-to è a questo punto estremamente pericolosa per la sa-lute dei cittadini, il presidente Aldo Ugliano ha decisodi mettere sotto pressione chi non ha ancora ottempe-rato agli obblighi imposti dalla legge.«Convocherò nei prossimi giorni i proprietari degliedifici che devono essere bonificati, per chiedere lorocosa stanno facendo o cosa intendono fare per adem-piere alle diffide del Comune – ci spiega il presidenteUgliano – Se non avrò risposte scriverò a tutti i citta-dini che abitano negli edifici in questione e in quelli li-mitrofi, per informarli della situazione di pericolo perla loro salute e invitarli a mobilitarsi con noi, perché laproprietà intervenga o, nel caso di inadempienza, lofaccia il Comune al più presto, secondo quanto preve-

de la legge, bonificando e poi rivalendosi con i costisulle proprietà».Allo stato attuale, dai riscontri fatti in CdZ sugli edifi-ci da bonificare, che erano undici, sono solo due leproprietà che sono intervenute per mettere in sicu-rezza l’amianto presente nelle strutture. Si tratta degliedifici di via Campazzino 40 e dell’Alzaia Naviglio Pa-vese 78, che nell’agosto scorso, secondo il piano stabi-lito dal settore bonifiche del Comune e dall’Asl, hannodato seguito alla diffida. I nove edifici sopra citati in-vece, nonostante fossero da anni a conoscenza delletempistiche di bonifica, stabilite sulla base di crono-programmi basati sullo stato di conservazione dell’a-mianto, hanno fatto “orecchie da mercanti”.Una situazione questa chiaramente non più tollerabi-le, anche in ragione dei dati resi noti dalla SecondaConferenza governativa sull’amianto, che ci diconoche in Lombardia si trova il 36% di tutto l’amianto pre-sente in Italia. Numeri allarmanti, soprattutto se asso-ciati all’altra previsione fatta nella Conferenza, che cidice che tra il 2015 e il 2020, si verificherà il picco del-le malattie legate all’amianto. L’intento del presidente Ugliano è ripetere la mobilita-zione di cittadini e istituzioni che portò nel gennaioscorso a un incontro pubblico e, in seguito, all’avviodei lavori di bonifica dell’ex Bolliger di via Palmieri 46.

Allora gli abitanti della zona, il CdZ e il Comune si op-posero allo spostamento della data dei lavori, richiestodalla proprietà sulla base di proprie analisi, in cui sisosteneva che l’amianto contenuto nei tetti non eradegradato al punto di essere pericoloso. Poi, a seguitodi una serie di contatti con la proprietà condotti dalCdZ5, la proprietà tornò sui suoi passi e diede avvio al-la bonifica. Lavori questi che ora, dopo qualche intop-po, sono ormai prossimi al termine.Purtroppo, considerata la completa latitanza delleproprietà dei nove edifici da bonificare, il timore è chela mobilitazione di cittadini e istituzioni dovrà essereancora più forte e incisiva di quella messa in campoper l’ex Bolliger.

Stefano Ferri

Sono nove gli interventi di bonifica da fare al più presto. Il CdZ 5 nelle prossime settimaneconvocherà le proprietà e senza risposte chiare è pronto a mobilitare cittadini e istituzioni

Per segnalare la presenza di amianto, contattare: UfficioEmergenze Ambientali, p.za del Duomo, 21 - 20121 Milano,tel. 02.884.67697/67721/67693/67694/67691 - e-mail:[email protected] o [email protected].

Come segnalare i casi

Zona 5: la più virtuosa nella raccoltadella carta

Da sinistra gli edifici di via Bordighera 31, via Campazzino 46 e viale Ortles 58. Tre insediamenti industriali tra i più bisognosi di interventi di bonifica.

Page 4: Discariche in via Selvanesco: prime condanne emilanosud.it/pdf/OTT_13.pdf · Riconosciamolo e apprezziamolo: è il primo passo verso un’esistenza più gratificante e serena. Nadia

4 ANNO XVII NUMERO 10 OTTOBRE 2013���������

LLaa SSaaccrroo CCuuoorree�����������������

���$��%����"������������#�������������#�� �������!!����������"��

���������# ��������������� �����������

������������ ������������ �����������!��������������������"������ ���

��!#��

��� ��!

#��

La manifestazione “Ilborgo in festa” an-che quest’anno ha

un programma di tutto ri-spetto, che coinvolge ilBorgo, l’Abbazia e il Depu-ratore di Nosedo. Col pa-trocinio del Consiglio diZona 5, il contributo delDepuratore, dei commer-cianti del Borgo e dell’Ab-bazia, la festa è organizza-ta dal Comitato del Borgo eprende il via sabato 5 otto-bre, quasi impossibile elencare qui tutte le iniziative. Lepiù importanti sono:Sabato 5 ottobre: nel pomeriggio visite guidate al De-puratore (per prenotazioni 02/525010825), una CenaMedioevale al Circolo Arci Pessina con musica dal vi-vo (prenotazioni allo 02/5398546). Alle 21 ci si sposta in Abbazia per i Canti Mariani eGregoriani (ingresso libero).Domenica 6 ottobre: Medio Evo nel Borgo lungo la viaSan Bernardo, con corpo di guardia e quadri di vitaMedioevale, mercatini dell’artigianato e hobbisti, ri-sottata in piazzetta alle 13. Tra i partecipanti, anche la Clinica del Sale: l’intentoè quello di far conoscere i benefici della Grotta di Sa-le e dell’Haloterapia, due efficaci trattamenti dipro-posti da questo Centro, e di promuovere abbonamen-ti scontati del 12%. Non mancano, esposti alla vendi-ta nello stand, i prodotti naturali per la salute e la bel-lezza e del corpo: Lampade di sale himalayano e la li-nea ai sali del Mar Morto, Sea Of Life.Partenza alle 9.30 dal Depuratore, per gli appassiona-ti, la corsa campestre non competitiva.

In abbazia dalle ore 10: - apertura straordinariadella Cappella delle Don-ne a cura dell’Associazio-ne Art9, (cell 3334285270,[email protected] )- Antico Mulino e orto deisemplici: visite guidate;per i più piccoli laborato-rio Apepè a cura dell’api-cultore Mauro Veca(www.koinecoopsociale.ittel. 02/42292265 int.4).

- Mercatino Enograstronomico della Certosa di Pavia,con i produttori dell’Oltrepo Pavese, degustazione evendita dei prodotti. Dalle 16 visite guidate all’Abbazia ed esibizione dellaBanda d’Affori, che raggiungerà il Borgo..Per tutta la giornata in Abbazia servizio bar/ristora-zione con pranzo in giardino (per prenotazioni392/2053565) e Bottega dei Monaci con prodotti del-le Abbazie Cistercensi.Dalle 19 si ritorna nel Borgo con la processione lungola via San Bernardo.Dalle 21ballo liscio al Circolo Arci e chiusura della fe-sta (ingresso libero).Per partecipare alla festa usare i mezzi pubblici (MMRogoredo, autobus 77) o la bici. È anche possibile ar-rivare da Nosedo con la 93 (viale Omero) e fare unapasseggiata, attraversando il Parco della Vettabbia,godendo della vista dell’Abbazia e del Borgo.(Abbazia di Chiaravalle, via Sant’Arialdo 102, Milano;Borgo di Chiaravalle, via San Bernardo, Milano; De-puratore di Nosedo, via San Dionigi 90).

Tiziana Galvanini

Chiaravalle in festa!

AMilano ci sono festivaldi ogni genere (e sot-togenere): dai vari di

cinema e teatro, musica eletteratura, fino al festivaldel gelato, tanto per dirneuno. Da quest’anno c’è anchequello dell’agricoltura,(buon) segno dei tempi pre-senti e di quelli che verranno (lo sguardo è sempre ri-volto là, a Expo 2015): 35 iniziative diverse – convegni,conferenze e incontri, visite alle cascine e ai luoghi del-l’agricoltura milanese, mercati, laboratori pratici, in-contri di cucina e biciclettate nel verde – che per lo piùsi svolgeranno nella cornice del Parco Agricolo Sud,perché «raramente pensiamo a Milano come a unacittà agricola, ma questo suo aspetto invece è molto im-portante e particolarmente all’avanguardia in Italia enel mondo», come ha dichiarato Mauro del Corpo, pre-sidente di Aia, Associazione di Idee per l’agricoltura,uno dei promotori di “Agricoltura Milano Festival”. E poiché lo sguardo è puntato, al di là dei campi verdi,a Expo 2015 e ai suoi temi, questa prima edizione saràdedicata alla lotta agli sprechi alimentari: del resto il2013 è l’anno europeo contro lo spreco, e la tematica èdi quelle che devono interessare anche ai non addettiai lavori. Si parte venerdì 4 ottobre, con una rassegna di tre gior-ni che raccoglierà i protagonisti della vita nei campi diMilano e provincia e darà loro voce raccontando le di-verse attività.Per il vicesindaco Ada Lucia De Cesaris, titolare delladelega all’agricoltura, il Parco Agricolo Sud è «un’ec-

cellenza del nostro territo-rio: quando sono andata inParlamento a parlarne conriguardo all’Expo - ha dichia-rato - la commissione è rima-sta a bocca aperta sentendo inumeri relativi del parco».Numeri che collocano il Par-co Sud, con le oltre 1.000

aziende al suo interno, al primo posto in Europa perestensione del territorio (47mila ettari). E ci sono altridati che danno la misura dell’importanza del fenome-no agricolo in Lombardia: nella sola area metropolita-na milanese il 50% del territorio è a uso agricolo e laproduzione lorda vendibile, tra coltivazioni e alleva-mento, vale 419 milioni di euro, mentre secondo i datiforniti dal rapporto agro alimentare 2011 della Lom-bardia, il settore agricolo lombardo genera il 4% del Pilitaliano. Simbolicamente e non solo, la rassegna inizierà ve-nerdì 4 ottobre alle 10 con il convegno di apertura a pa-lazzo Isimbardi, al quale parteciperanno anche i sin-daci dei 61 comuni all’interno del Parco Agricolo Sud,che nell’occasione sottoscriveranno la carta spreco ze-ro promossa dall’associazione Last minute market percombattere gli sprechi alimentari. Lo stesso giorno al-le 15 all’Urban Center di galleria Vittorio Emanuele cisarà l’incontro “Agricoltura giovane: mi piace”, dedica-to alla realtà in crescita dell’imprenditoria agricola un-der 40.Tutte le informazioni e il programma su www.agricol-turamilanofestival.it.

A. P. / ChiamaMilano

“Agricoltura Milano Festival”Dal 4 al 6 ottobre una rassegna di tre giorni con 35 diverse iniziative nelle cascine della città

Di Laura BarzaghiConsigliere regionale Pd

L’approvazione da parte del Consiglio regiona-le della Lombardia, nella seduta del 10 set-tembre 2013, della risoluzione e dell’ordine

del giorno sull’Olona (vedi www.blogdem.it/partia-mo-dal-fiume-olona), è il risultato di un importan-te lavoro di approfondimento costruito in Commis-sione VI, il cui valore nasce dal confronto con i ter-ritori, a più livelli, e dalla condivisione delle infor-mazioni e delle conoscenze. È importante ricorda-re che il quadro che emerge dall’analisi dei dati dimonitoraggio del fiume Olona nel periodo 2001-

2012, effettuati da Arpa Lombardia, evidenzia lagrave criticità dello stato ambientale delle acque(da “scarso” a “cattivo”). Il contributo del Pd nella predisposizione della ri-soluzione, che raccoglie gli impegni che la GiuntaRegionale dovrà perseguire nei prossimi mesi, hapermesso di integrare il documento con una mag-giore attenzione ai seguenti aspetti: - Visione e considerazione della problematica inun’ottica di bacino (l’intero bacino occupa un’areadi 370 kmq compresa nelle province di Varese, Mi-lano, Como); - Maggiore attenzione e vigilanza sugli sviluppi de-gli interventi (il solo intervento economico non

può considerarsi risolutivo senza una puntualeattività di vigilanza e controllo dei territori); - Valorizzazione del “Contratto di fiume dell’Olo-na-Bozzente-Lura” (accordo quadro che già pre-vede tavoli tecnici e istituzionali che coinvolgonotutti i portatori di interesse dei territori interessa-ti), quale strumento strategico di pianificazione; - Iniziative pubbliche territoriali ; - Rendicontazione semestrale in Commissione VIsull’attuazione degli interventi (che consentirà aiConsiglieri Regionali di poter vigilare sulla realiz-zazione degli impegni e monitorare ogni eventualecriticità emergente); - Rendicontazione annuale in Consiglio Regionale

sullo stato ambientale delle acque. La Commissione ha voluto creare le condizioni af-finché la risoluzione approvata all’unanimità nonrimanga un documento fine a se stesso, ma si tra-duca in un impegno concreto. Ma l’impegno non finisce qui: è stato richiesto chei lavori della Commissione VI proseguano con l’ap-profondimento delle problematiche che coinvolgo-no gli altri corpi idrici lombardi, a partire dal Seve-so o dal Lambro.

Risoluzione unanime in Consiglio regionale per la bonifica del corso d’acqua, le cui condizioni ambientali sono in costante peggioramento

Olona, un fiume da recuperare!

Sabato 5 e domenica 6 ottobre moltissime inziative

Page 5: Discariche in via Selvanesco: prime condanne emilanosud.it/pdf/OTT_13.pdf · Riconosciamolo e apprezziamolo: è il primo passo verso un’esistenza più gratificante e serena. Nadia

ANNO XVII NUMERO 10 OTTOBRE 2013 5���������

di comunicare efficacemente?

Il Centro Euroacustic si occupa di migliorare la percezione verbale, quindi ottimizzare la comunicazione tra le persone.

I servizi di Centro EUROACUSTIC: VIDEOTOSCOPIA del C.U.E. PROVA GRATUITA dei nuovi apparecchi REVISIONE E PULIZIA GRATUITA

per i portatori di apparecchio acustico FORNITURA GRATUITA AGLI

INVALIDI ASL/INAIL aventi diritto PAGAMENTI PERSONALIZZATI

Prenoti subito la vista gratuita delludito!!!

Tel. 02/36.53.67.3

Via G.ppe Lagrange, 13 MILANO

Aperto dal Lunedì al Venerdì ore 9.00 / 12.30 e 15.00 /18.30

www.centro-euroacustic.com [email protected]

OOttttoobbrree mese della

pprreevveennzziioonnee uuddiittiivvaa!!

���������������

������������������

)����%�#&��� ���������� �"#

'� ���������������&��%� '�% �� � #!�&"���#!

!#�� �����&&�&'�"*����&�� ��&���%���(��$�"&�#"�'�

STUDIO DIFISIOTERAPIA

�� ������������� ������������ �������� ������������������� ���������

������������������������

������������������������� ����������� �����������

���

���������

������������ ���� � ���������� � � �� ������ ������ �������

������������������ � � ������� �� �� ������������ ����������� � ���� � ������������� ��� �������������

�����!�� "��!�����#� �!����!"�!������$"��!����

������������������

���� ��������������������

segue dalla primaIl Bertuzzi se non provvederà alla bonifi-ca dell’aerea – costo stimato quasi 600mila euro – andrà in galera, la proprietàsarà sequestrata e il Comune bonificheràl’area a proprie spese, per poi rivalersisulla proprietà. Questo provvedimento può essere il pri-mo di una serie, se la Procura agirà velo-cemente, come la situazione richiede.Nelle scorse settimane, infatti, a seguitodelle indagini compiute dalla Polizia Lo-cale, sono state depositate nuove notiziedi reato, sembra tre, per altre aree limi-trofe a via Selvanesco 57, dove attual-mente si svolgono palesemente attivitàdi smaltimento abusivo di rifiuti perico-losi e ci sono i resti dei famigerati roghiinquinanti. Segnaliamo anche l’avvicen-damento che c’è stato in tribunale neimesi scorsi. Ora a occuparsi del “casoSelvanesco” ci sono due magistrati, Al-fredo Robledo e Maria Letizia Mannella,il cui curriculum fa ben sperare in un’ac-celerazione dell’azione penale.

Indagini, sgomberi, responsabilitàRiguardo alle responsabilitàdi questo scempio ambienta-le la Procura sta conducendole indagini. È facile però sup-porre, considerati il volumedi rifiuti presenti, che dietroqueste attività ci sia una verae propria organizzazione cri-minale e che non si tratti diatti estemporanei. Così co-me è probabile – ma sarà lamagistratura ad appurarlo –che i numerosi insediamentidi persone di etnia rom nelle

aree limitrofe alle discariche (ne abbiamocontati almeno quattro), siano l’ultimoanello di una catena delinquenziale. In attesa delle indagini della Procura, ilComune ha reso noto che la Polizia Loca-le, a seguito di ricognizioni con agenti inborghese avvenute nei mesi scorsi neipressi degli insediamenti Rom, ha rileva-to numerosi comportamenti irregolari econdizioni ambientali e igienico-sanita-rie tali, da motivare interventi di allonta-namento, anche se le persone che risie-dono in queste aree sono pro-prietarie dei terreni. Ci si atten-de quindi, nelle prossime setti-mane, un intervento delle forzedell’ordine per lo smantella-mento dei campi.

Interrogazioni e sopralluoghiHanno accompagnato le senten-ze del Tribunale e l’azione delComune di queste ultime setti-mane diverse prese di posizionedi esponenti politici. Il Movi-

mento 5 Stelle ha presentato un’interro-gazione parlamentare a firma del deputa-to Massimo De Rosa. Il presidente dellaProvincia nonché del Parco Sud Guido Po-destà ha fatto un appello a mezzo stampaperché Comune e Procura intervengano(dimenticandosi che la Provincia ha pre-cise competenze sul parco e sulle discari-che), a cui hanno fatto eco altri esponen-ti del Consiglio provinciale. Il sindacoGiuliano Pisapia e il vicesindaco Lucia DeCesaris hanno risposto piccati a Podestà,elencando quanto si sta facendo. Ultimoevento in ordine di tempo, a dimostrazio-ne dell’attenzione che le discariche di viaSelvanesco stanno ormai suscitando a tut-ti i livelli, il sopralluogo del 28 settembrescorso, organizzato dal consigliere M5S diZona 5 Massimiliano Toscano, da sempremolto attivo sulle questioni ambientali.Presenti alcuni parlamentari, tra cui Mas-simo De Rosa (nella foto sotto), vicepresi-dente della Commissione Ambiente, e ilconsigliere regionale Eugenio Casalino(M5S). Il sopralluogo ha ancora una voltaevidenziato l’estremo stato di degradodell’area. Di fatto ai presenti è apparsoevidente che siamo davanti a una porzio-

ne di città dimenticata,che dista solo poche centi-naia di metri dagli inse-diamenti abitativi deiquartieri Le Terrazze eGratosoglio, dove l’illega-lità regna sovrana. E dovel’inquinamento è arrivato,con ogni probabilità, a unlivello pericoloso per la sa-lute dei cittadini. Secondoil direttore del Parco SudPasquale Cioffi, presenteanch’egli al sopralluogo, èinfatti molto probabileche i residui ferrosi e chimici delle disca-riche siano passati in falda, compromet-tendo la catena alimentare. Così come èaltrettanto probabile che gli effetti nocividei fumi dei roghi, a causa delle correntid’aria, non ricadono solo sugli abitanti deiquartieri limitrofi a via Selvanesco.

Chi bonifica?In attesa degli interventi della Procura edel Comune, rimane da capire chi bonifi-cherà le aree. A parte quella della Milan-fer, per la quale l’assessore De Cesaris ha

già predisposto un piano e,in assenza d’intervento deititolari, interverrà PalazzoMarino, per le altre aree senon ci saranno interventi dienti superiori (Provincia,Regione e Stato) lo scenarioè pieno di punti di doman-da. Perché se è vero che lalegge prevede che sia la pro-prietà a dover intervenire èaltrettanto vero che tra con-tumaci e Rom appare diffi-

cile che venga eseguito quanto il tribunaleha disposto o disporrà. E le bonifiche, sevenissero tutte fatte dal Comune, pesereb-bero per diversi milioni di euro sulle casseesangui di Palazzo Marino. E poi c’è il casodell’area di Massimo Donizelli, un signorela cui proprietà, che si trova tra gli accam-pamenti Rom, è diventata una grande di-scarica. Il signor Donizelli, presente ancheal sopralluogo del 28 settembre, ha rac-contato ai rappresentanti politici di M5Sche lui è vittima di questa situazione, chel’area gli è stata di fatto espropriata e cheda anni denuncia questa situazione, senzache lo Stato sia in grado di sostenerlo nel-la difesa del suo terreno. A sentire il diret-tore del Parco Sud Pasquale Cioffi, neiconfronti di Donizelli sono già partite unadenuncia e una diffida a procedere alla bo-nifica. La risposta è stata: «Vedremo cosafare. Ovviamente noi ci sentiamo parte le-sa. Io 20 anni fa venivo qui a giocare a pal-lone con mio fratello, adesso ci ritroviamouna discarica abusiva, che certamentenon gestiamo noi».

Stefano Ferri

Il deposito di mezzi e materiali di un’at-tività edile, cessata diversi anni fa acausa del fallimento della Società CCM

proprietaria dell’area, è la prova di un de-grado ancora oggi tollerato persino in unacittà come Milano. In pratica CCM non ha mai provveduto a ri-pulire l’area interna da un consistentequantitativo di rifiuti, anche pericolosi, conevidenti problemi igienico ambientali acui-ti dalla presenza di accumulatori esausti alpiombo, cumuli di materiali inerti da de-

molizione, pneumatici, contenitori di so-stanze chimiche di materiali isolanti, tubiin plastica e altri prodotti di scarto.Riguardo l’esterno dell’area, il degrado am-bientale igienico sanitario è ancora più ri-levante e visibile, sia per i fusti depositati alsuolo sia per gli autocarri, parcheggiati pa-rallelamente al marciapiede di via ChiesaRossa, con a bordo rifiuti speciali diversi,anche pericolosi, costituiti da lastre di ce-mento, rifiuti di varia natura plastici-do-mestici, accumulatori al piombo, materiale

inerte da demolizione, senza alcuna prote-zione per l’ambiente circostante, che stan-no trasformando il luogo in un deposito in-controllato. Inoltre, il precario stato di con-servazione dei mezzi, unito ad atti vandali-ci, costituisce un rischio per la circolazionedei pedoni a causa della possibile acciden-tale caduta del materiale depositato suicassoni degli autocarri.In ogni caso già dal luglio 2012, il Comunedi Milano aveva notificato, con ordinanzaal legale rappresentante della ditta coin-

volta, la diffida ad adempiere la rimozionerifiuti con la precisazione che, in caso diinosservanza, il Comune avrebbe procedu-to ai sensi di legge e in particolare delD.Lgs 152/06. Mentre il 19 luglio, l’assesso-re Marco Granelli, in risposta a una richie-sta di Gianfranco Sala, della Polizia Provin-ciale di Milano, auspicava un incontro ur-gente «al fine di tutelare i cittadini e risol-vere una questione che perdura da anni».Ora gli abitanti del Quartiere Basmettoconfidano che la loro sicurezza sia tutelata

da un intervento, a questo punto diventa-to urgentissimo, della Procura, del Comu-ne e della Provincia di Milano. Ma qualcu-no, forse poco fiducioso nella prontezzadelle istituzioni, per dare forza alla prote-sta, ha recentemente chiamato “Strisciala notizia” a documentare lo scempio: lafortunata trasmissione televisiva ha cosìinviato una troupe per fare una ripresa erealizzare un servizio con l’aiuto di Capi-tan Ventosa!

Claudio Muzzana

Discariche in via Selvanesco: prime condanneSequestrata un’area e nuove denunce in Procura. Possibile a giorni lo sgombero degli accampamenti rom

Deposito ex CCM in via Chiesa Rossa, 251-253: a quando la bonifica?

Page 6: Discariche in via Selvanesco: prime condanne emilanosud.it/pdf/OTT_13.pdf · Riconosciamolo e apprezziamolo: è il primo passo verso un’esistenza più gratificante e serena. Nadia

6 ANNO XVI NUMERO 10 OTTOBRE 2013 ���������

Milanosud cerca [email protected]

����������������������������������������������������������������������3( ����� 00 ))$�+������"(1,%,+,���

� +&,),�3( ��$#$&'(+,������!!( 1$&/ 00,�������������

1$)���������������"$))�������� ��! / ""'(�$�$* ()�(1

�(/��� +���,11��� 00(*,��,)(+ 0�$#(",�"'(/2/&,�,#,+1,( 1/

���������� � ���������������� ���� (&($+$�,/ )$�$�0!( +" *$+1,

",+0$/3 1(3 ���$+#,#,+4( ���- /,#,+1,),&( ,#,+1,( 1/( �(+% +1()$

,/1,#,+4( �-$#( 1/(" �$� #2)1 +"'$�",+�1$"+(" �#(� ))(+$ 1,/(�0$.2$+4( )(�(+3(0(!()(

-/,1$0(�%(00 �$�*,!()$",+�+2,3,�* 1$/( )$�!(,",*- 1(!()$�0$+4 �& +"(�*$1 ))("(

"'(/2/&( ���(*-) +1,),&( &,-2+12/ ���/( !()(1 4(,+$�+$2/,*,1,/(

%(0(,1$/ -( ���,01$,- 1( �-,#,),&,�0-$"( )(44 1,

*$#(",�"'(/2/&,�0-$"( )(44 1,�(+�$01$1(" �$�-/,!)$* 1("'$�#$)) �-$))$�

+$2/,"'(/2/&( �

0",+1,�#$)����� (�0,"(�1$00$/ 1(��() +,02#

Di Emanuela DuinaPresidente Commissione Ambiente, Mobilità Arredo UrbanoConsiglio di Zona 5

Pums . Suona come un pugno l’acroni-mo del Piano Urbano per una MobilitàSostenibile. Eppure, e non solo grazie

all’aggettivo sostenibile, è lo strumento dipianificazione per una Milano migliore, dalpunto di vista del traffico, della sicurezzastradale, dell’accessibilità, frutto del lavorodei tecnici ma con il contributo fondamen-tale di cittadini e Consigli di Zona. Che han-no iniziato a lavorarci, con la collaborazionedi cittadini, Amat (Agenzia Mobilità Am-biente Territorio) e Genitori Antismog, cheringrazio per il gran lavoro di elaborazione didati. Perché siamo tutti d’accordo, e convin-ti, che dobbiamo usare l’auto privata sempredi meno, e che le auto, a Milano, sono troppe.E che per spostarsi in una città come la no-stra si deve poter puntare su bicicletta emezzi pubblici.Il Comune di Milano ha dato il via alla re-dazione del nuovo Pums nel novembrescorso, ma i ‘lavori’ sono partiti quest’esta-te, con la convocazione di un’assembleapubblica e poi la convocazione dei Consi-gli di Zona per affrontare gli argomentispecifici, condividere obiettivi e strategie.Sono in corso anche tavoli di lavoro tema-tici. Il Comune, che ha affidato la redazio-

ne della parte tecnica ad Amat ha presen-tato già in un rapporto preliminare le die-ci strategie da seguire per la mobilità mi-lanese del futuro: una visione metropoli-tana di sistema (cioè vedere la città nelsuo rapporto con i Comuni limitrofi); losviluppo di infrastrutture e il migliora-mento del trasporto pubblico locale; il po-tenziamento, in coordinamento con la Re-gione della rete ferroviaria; l’organizza-zione di una nuova viabilità, orientando lamobilità generata dai nuovi insediamentiverso il trasporto pubblico e la mobilitàsostenibile, come quella ciclabile; la ga-ranzia di una maggiore sicurezza strada-le, sviluppando aree pedonali e isole am-bientali; lo sviluppo e il sostegno della ci-clabilità; l’aumento del car sharing; mi-glioramenti nei sistemi della sosta; la rea-lizzazione di una nuova logistica dellemerci e il superamento delle barriere peruna città accessibile a tutti.In questo quadro, il compito dei Consiglidi Zona è fornire osservazioni concrete sucriticità, esigenze, possibilità di imple-mentazione nei rispettivi territori degliobiettivi che il Piano si pone. Così ci siamomessi al lavoro. La Commissione Ambien-te Mobilità Arredo Urbano ha coinvolto iconsiglieri in una prima riunione di pre-sentazione il 9 settembre. Il 16 Amat hadettagliatamente presentato il Piano e letappe della sua redazione durante una

Commissione consiliare alla quale hannopartecipato diversi cittadini. Mercoledì 25settembre un ‘tavolo di lavoro’ informale,con quei cittadini con i quali in questi dueanni sono entrata in contatto sui temi del-la mobilità, ha approfondito e dettagliatoopportunità di miglioramento della mobi-lità, della sicurezza, della vivibilità dellanostra zona.Dal lavoro compiuto finora sono emersealcune priorità: sviluppare la mobilità ci-clabile che nella nostra Zona non è asso-lutamente sufficiente; assicurare le misu-re di abbattimento acustico idonee nellosviluppo del traffico ferroviario sulla Mila-no Mortara, garantire una maggiore sicu-rezza per i pedoni realizzando marciapie-di, attraversamenti sicuri (davanti allescuole e ai ponti del Naviglio Pavese), zo-ne a limitazione di velocità per le autosempre più diffuse, perché le auto, incittà, vanno troppo veloci! Sullo sviluppo di percorsi ciclabili si è co-munque concentrato l’interesse maggio-re. Se è improrogabile il collegamento del-la ciclabile di via dei Missaglia alla stazio-ne della metropolitana di piazza Abbiate-grasso e la prosecuzione su un itinerarioin sicurezza verso il centro, cittadini econsiglieri della Zona 5 ritengono altret-tanto importante garantire anche un col-legamento su un asse Ovest - Est dal Navi-glio Pavese alla ciclabile di Corso Lodi,sfruttando strade abbastanze larghe comevia Tabacchi, Sarfatti, Bellezza, Giulio Ro-mano e Piacenza. È urgente completarequei monconi di ciclabili realizzati comecomputo degli oneri di urbanizzazione nelquartiere Vigentino (basta pensare all’as-surdità della pista di via Lorenzini chenon arriva neanche fino a via RIpamonti).E perché non progettare a una ciclabilesul Naviglio Pavese, che diventi sia per-corso ‘naturalistico’ sia possibilità di colle-gamento per i nuovi quartieri della ex car-tiera Binda. E, infine, prevedere per i pon-ti sul Naviglio delle canaline per l’attra-versamento delle bici.

La Commissione consiliare ha elaborato un primo elenco di proposte da consegnare al Comune

Mobilità sostenibile, Zona 5 e cittadini al lavoroLe priorità: la realizzazione di piste ciclabili che da Sud a Nord e da Ovest a Est percorrano la zona; una maggiore sicurezza stradale ed un aumento del car e bike sharing Domenica 13 ottobre con la giornata

nazionale del camminare, s’inaugu-rano le domeniche a piedi di Milano,

ma con una novità rispetto alla stagionescorsa. Al posto del blocco totale del trafficocittadino, ci saranno tante isole pedonalicon iniziative, equamente divise tra svago,cultura e attività sportive. Da Palazzo Mari-no filtra che se la domenica a piedi in questaversione light funzionerà, anche le prossi-me potrebbero seguire questo modello. Leristrettezze di bilancio infatti si fanno senti-re e anche iniziative come queste (che pe-sano sul bilancio in particolare con le speseper il biglietto unico Atm e gli straordinaridei vigili, in tutto 250mila euro a manifesta-zione) rischiano fortemente di essere ridi-mensionate, nonostante il valore simbolicoche l’Amministrazione vi attribuisce.Attualmente il programma è ancora invia di definizione, tra le iniziative certedel 13 ottobre segnaliamo la corsa orga-nizzata da Radio Deejay, la “Deejayten”:partenza alle 10, sono 10 chilometri intutto, con il via da piazza Castello. Quindiil divieto di circolazione riguarderà il per-corso della gara, che è in corso di defini-zione. Poi la chiusura di corso Buenos Ai-res, per la manifestazione “Un miglio disport”, con varie discipline sportive, e leiniziative del Fai, con visite guidate allaMilano Romana.

Domeniche apiedi, si cambia

AMilano le macchine parcheggiate tuttii giorni su strada sono 300mila, e occu-

pano 3 kmq, pari a oltre il 10% della super-ficie disponibile della città. Ci sono 58 au-to ogni 100 abitanti, contro le 29 di Berli-no, le 25 di Parigi e le 31 di Londra. Se lemettessimo una dietro l’altra, sarebbe unafila lunga 1.350 km, come da Milano a Ca-tania. Il 20-25% circa della sosta è irrego-lare, pari a 60.000/75.000 auto. L’associa-zione Genitori Antismog calcola che, se neiprossimi due anni venisse liberato a Mila-no una superficie pari a quella occupatadal 50% delle auto oggi in sosta irregolaree al 10 % di quelle in sosta regolare, si libe-rerebbe spazio per 270 km di percorsi ci-clabili, triplicando il numero dei percorsioggi dichiarati dal Comune. A Milano, inol-tre, il verde occupa solo l’11% della super-ficie cittadina, contro il 41% di Berlino, il48 % di Madrid, il 55 % di Praga, il 50% diVienna, il 28% di Parigi.

Lo strapotere delle auto

Il Piano Urbano per la Mobilità Sostenibi-le (Pums) è uno strumento previsto dalla

legge (in questo caso la n. 340 del24.11.2000) per programmare a medio elungo termine l’attuazione su scala urbanadi politiche di sviluppo sostenibile. Con l’o-biettivo di soddisfare i bisogni di mobilitàdella gente, diminuire i livelli di inquina-mento, sia acustico, sia dell’aria, aumenta-re la sicurezza per chi si sposta sulle strade,minimizzando l’uso delle automobili a fa-vore del trasporto pubblico.

Cos’è il Pums

Page 7: Discariche in via Selvanesco: prime condanne emilanosud.it/pdf/OTT_13.pdf · Riconosciamolo e apprezziamolo: è il primo passo verso un’esistenza più gratificante e serena. Nadia

7���������ANNO XVII NUMERO 10 OTTOBRE 2013

��%������!"� ������&����#�!�����������������������"''�!"�����$�������������!�"���%� ���!"��!'���$

���������������������������������������������������������� ���������������������������������������������� ������������������������������������������

��������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������

“Decoro e Solidarietà al Gratoso-glio” era il tema dell’incontro pro-mosso dal CdZ5, che si è svolto al

Cam di via Saponaro, il 19 settembre scorso.Salone affollato e clima teso per questo se-condo appuntamento con l’assessore alla Si-curezza Marco Granelli. Erano presenti inol-tre Aldo Ugliano, presidente del CdZ5, Ros-sella Zenoni, direttrice della Casa di acco-glienza S. Fancesco, per Aler il responsabilealla sicurezza sig. Greco. I cittadini, nel pre-cedente incontro del 29 maggio, avevano fat-to presente il degrado e lo stato di abbando-no in cui versa il quartiere. Che hanno riba-dito anche in quest’ultimo incontro del 19. Gli abitanti dei palazzi vicini alla Casa diaccoglienza, ex Scuola Gialla, lamentanoda tempo il degrado e l’indecoroso scena-rio che sono costretti a subire. In quellastruttura vengono distribuiti circa 800 pa-sti al giorno ai senzatetto. Buona parte diessi, oltre al cibo, trovano posto per la not-te nelle camerate interne; molti altri, però,dopo i pasti restano in quartiere, bivacca-no nei giardinetti, negli androni, nell’areabox e scantinati e persino sui pianerottolidei palazzi, usando ogni angolo per i biso-gni fisici. La signora Zenoni ha spiegatoquanto stanno facendo per alleggerire i di-sagi; i posti letto da 350 saranno ridotti a230 entro il 2013; stanno mettendo dei ga-zebo nel loro cortile con servizi igienici edocce per chi non dorme all’interno. Ma lasituazione rimane pesante. Tuttavia nontutto il degrado va attribuito agli ospiti

della S. Francesco, che sono solo l’ultimoanello di una catena di responsabilità. Du-rante il dibattito è emerso che le inadem-pienze da parte di Aler si trascinano da an-ni. Si è parlato di atti di vandalismo in boxe cantine, quindi molti le disdettano, mavengono prontamente occupati da abusivi,che usano lo stesso metodo appena si libe-ra un appartamento. Manca la manuten-zione, gli spazi comuni restano al buio per-ché le lampade non vengono sostituite, leserrature delle porte di accesso ai terrazzie scantinati sono sempre scardinate. In-tanto il rimpallo delle responsabilità faprecipitare tutto in rovina. Comprensibileil timore degli inquilini per la sicurezza so-prattutto di notte. Aldo Ugliano si è visto costretto a deluderetutti coloro che chiedono la chiusura dellaCasa di accoglienza; ha rammentato che laex assessora alla Sicurezza MariolinaMoioli, Giunta Moratti, venne in quartierea promettere ai residenti che il Centro sa-rebbe stato solo un’emergenza invernale.Quella promessa nascondeva la beffa, per-ché l’assessore aveva già concordato con laS. Francesco l’utilizzo della ex scuola pertrent’anni. Un fatto grave, per chi governauna città, scaricare un problema grossocome il ricovero dei senza fissa dimora neiquartieri periferici. Calpestando i dirittidei cittadini e anche dei soggetti disereda-ti. Non ci può essere inoltre dignitosa inte-grazione e solidarietà in un clima di convi-venza difficile. Ora non è più possibile as-

segnare loro una edificio in altroloco, perché uno spostamento ri-chiederebbe l’individuazione diuna struttura analoga, su cui in-vestire alemeno quanto i fratihanno investito e che ammontaa tre milioni di euro! L’assessoreMarco Granelli ha promesso tut-to l’impegno possibile, ha fattopresente il potenziamento dellavigilanza urbana e ha concorda-to con polizia e carabinieri un maggior nu-mero di passaggi. Durante i pattugliamen-ti sono stati presi in carico e trasferiti in al-tre strutture di assistenza, quanti bivacca-vano incontrollati nei giardinetti, che or-mai non potevano più essere frequentatidai bambini del quartiere. Ma gli abitantidicono che la situazione non è migliorata. Dal degrado si è poi passati all’inquina-mento. Si sono uniti al coro delle protestegli abitanti del quartiere Le Terrazze. Unaparte dei palazzi si affaccia sulla famigera-ta Selvanesco, diventata ormai un “incene-ritore” a cielo aperto. Il comitato “Le Ter-razze” e le guardie ecologiche si stannobattendo da anni per portare all’attenzionedelle istituzioni un degrado ambientaleche sta diventando disastro ecologico. Quellembo di Parco Sud è da anni una discaricaabusiva di sostanze inquinanti, auto ruba-te, lastre di amianto, rifiuti ospedalieri e distrutturazioni, fusti di acidi, batterie d’au-to, computer e altro ancora… Tutti i rifiu-ti, poi, vengono dati alle fiamme, che spri-

gionano fumi tossici rendendo l’aria irre-spirabile in tutta la zona. Con grave perico-lo per la salute dei cittadini, inquinamen-to del terreno e coltivazioni circostanti. Do-po il sopralluogo, nel giugno scorso, di Gra-nelli con Tullio Mastrangelo, comandantedella vigilanza urbana, sono state seque-strate due aree con condanna penale deiproprietari per mancata bonifica. Ma è so-lo l’inizio di un iter burocratico farraginosodi cui devono farsi carico, per le rispettivecompetenze, vari soggetti istituzionali: Co-mune, Provincia, Regione e se occorre ilMinistero per l’Ambiente.È un sogno immaginare che tra non moltotempo, in via Selvanesco, si possa passeg-giare e sostare all’ombra degli alberi, in unazona che conserva ancora sapore di cam-pagna? Le richieste di soluzione e le spe-ranze dei cittadini restano aperte. E pro-mettono che non smetteranno di essereposte all’attenzione di chi ha la responsabi-lità di governo e di far rispettare le legge.

Lea Miniutti

Chiesto un commento al presidente delCdZ5 Aldo Ugliano sull’assemblea del 19

settembre, ci ha risposto in questo modo:«Avevamo preso degli impegni nell’assem-blea pubblica di fine maggio, che abbiamo ri-spettato e di progressi ce ne sono stati. Ci sonostati maggiori passaggi di Polizia Locale, lepersone che dormono alla Casa Gialla dimi-nuiranno in modo significativo ed entro otto-bre saranno conclusi i gazebo per docce e i ser-vizi igienici. Mi rendo conto che non è ancorasufficiente e che c’è ancora da fare, per favori-re l’integrazione di questa struttura nel quar-tiere: ma questo lo possiamo fare insieme, co-me CdZ5 siamo dalla parte dei cittadini, persollecitare ulteriormente il Comune, le forzedell’ordine e l’Aler. Riguardo quest’ultima ri-tengo che, considerata la situazione disastrosain cui versa, siano i cittadini che si debbanomuovere, autorganizzandosi. Per esempio hoapprezzato l’intervento del cittadino che haspiegato come diversi condomini si siano stac-cati da Aler e siano in regime di autogestione ecome questo abbia consentito, tra le altre co-se, un controllo dell’immobile molto più effi-cace, che limita fortemente occupazioni abu-sive e presenze indesiderate».

S. F.

Autogestiamo i palazzi

19 settembre: incontro pubblico alla Casa di accoglienza S. Francesco al Gratosoglio

I cittadini chiedono più sicurezza e decoro in quartiereL’assessore Marco Granelli assicura entro l’anno una diminuzione degli ospiti del dormitorio

Bebash, l’edicolante di via San DomenicoSavio, ha un sogno: insegnare il cricket aibambini della zona 5. Fino aqualche mese fa lo si vedevaall’anello di via dei Missagliagiocare con i compagni. Parti-te che durano pomeriggi inte-ri e che sono una festa, un mo-do di trascorrere una giornatainsieme, all’insegna «della di-sciplina, della pazienza e del-l’amicizia», come ha tenuto aspiegare Bebash. In attesa dipoter realizzare il suo sogno,la sua squadra, la Fiori del

Bangladesh (nella foto), è arrivata secon-da al torneo. Complimenti!

Nei giorni scorsi il Comune di Milano hadovuto provvedere all’abbattimento di ungrande pioppo, che si trovava in via Chiesa

Rossa, sul limitare di un’area verde attiguaall’anello di via dei Missaglia. L’albero pre-sentava una “elevata propensione ai cedi-

menti strutturali” ed eraquindi pericoloso per colo-ro che frequentano il parco.Dal 1° maggio 2013 sonostati eliminati 246 alberi inzona 5, che saranno ripian-tumati la prossima stagio-ne. Nell’inverno 2012/2013il Comune ha provveduto amettere a dimora nella zo-na 922 alberi.

La R-Esistenza dell’antimafia sociale co-stituisce un elemento fondamentaleper la lotta alle mafie. Solo attraverso

l’impegno e l’attivo contributo dei cittadinisarà possibile debellare la piaga delle mafie edelle sue derive culturali, basate su sistemi divalori, anzi dis-valori e codici comportamen-tali edificati su illegalità, corruzione, collusio-ne, estorsione, sopraffazione. Un’emergenzavaloriale che ha intriso il sistema sociale, cul-turale ed economico del nostro paese da Suda Nord, nessuno escluso! La lotta delle forzedell’ordine all’illegalità, la confisca dei beni,sono azioni importanti nella lotta alle mafie,ma insufficienti se non cambierà la menta-lità della popolazione e soprattutto delle nuo-ve generazioni. Disse Paolo Borsellino «Se lagioventù le negherà il consenso, anche l’on-nipotente mafia svanirà come un incubo…».Ecco dunque l’importanza di eventi come“Testimoni in movimento. La Resistenza del-l’antimafia sociale”, che si svolgerà venerdì11 ottobre 2013 a Piacenza e che vedrà anco-ra una volta in prima linea Salvatore Borsel-lino, I.M.D., Pino Maniaci e Giulio Cavalli nel-l’ennesima battaglia culturale contro le ma-fie, contro l’indifferenza. Per tutti questi mo-

tivi anche Milanosud ha deciso di aderire al-l’iniziativa e sostenere questo importante ap-puntamento di verità, di legalità, in sostegnoa chi tutti i giorni combatte, a volte da solo, inprima linea contro le mafie, contro l’indiffe-renza, per il presente e il per futuro dei nostrifigli.L’incontro, che si svolgerà alle ore 18, pres-so l’auditorium Fondazione di Piacenza eVigevano in via S. Eufemia 12, partirà dal-le testimonianze contenute nel libro Doveeravamo. Vent’anni dopo Capaci e viaD’Amelio, edito da Caracò, per svilupparsiin un dibattito sull’attuale situazione del-l’antimafia sociale, grazie alla presenza diautorevoli rappresentanti della società ci-vile impegnati nella battaglia culturale disradicamento dei disvalori mafiosi, attra-verso l’esempio e l’impegno del loro agirequotidiano. La serata sarà trasmessa instreaming dalla testata online Piacenzase-ra.it e ci sarà un collegamento in video-conferenza con il collaboratore di giustiziaLuigi Bonaventura, che ci aiuterà ad af-frontare il tema della pericolosità delleminacce della ‘ndrangheta nei confronti diGiulio Cavalli. Parteciperanno alla serata:

Salvatore Borsellino fratello del giudicePaolo e fondatore del movimento AgendeRosse; IMD scrittore e poliziotto che hafatto parte della Squadra Catturandi diPalermo; Giulio Cavalli attore, scrittore epolitico, che da anni vive sotto scorta perle continue minacce della ‘ndrangheta; Pi-no Maniaci, direttore di Telejato, emitten-te televisiva di Partinico (Pa); AlessandroGallo, di Caracò Editore; MassimilianoPerna, curatore dell’antologia, giornalistafree lance; Salvo Ognibene, giornalista diDieci e Venticinque e I Siciliani giovani.L’iniziativa è stata promossa dall’Associa-zione di promozione sociale “100x100 inMovimento” (gruppo di Piacenza) fonda-to da IMD.

Paolo Piscone

Venerdì 11 ottobre, a Piacenza

“Testimoni in movimento. La Resistenza dell’antimafia sociale”Convegno sul significato di una rinnovata lotta alla criminalità organizzata. Milanosud tra i sostenitori dell’iniziativa

I FIORI DEL BANGLADESH ARRIVANO SECONDI

Cricket, che passione!

IN VIA CHIESA ROSSA

Pioppo secolare abbattuto

Page 8: Discariche in via Selvanesco: prime condanne emilanosud.it/pdf/OTT_13.pdf · Riconosciamolo e apprezziamolo: è il primo passo verso un’esistenza più gratificante e serena. Nadia

8 ��������� ANNO XVI NUMERO 10 OTTOBRE 2013

La biblioteca comunale Fra’ Cri-stoforo (via Fra’ Cristoforo 6) sipresenta ai suoi tanti amici con

un cartellone autunnale ricchissimodi iniziative. Si parte con la musicaclassica. E chi crede sia noiosa dovràricredersi. Grazie agli incontri dell’i-niziativa “Passeggiata musicale – dalclavicembalo al pianoforte”, anchechi ha scarse conoscenze in materiapossono entrare in un armoniosomondo di note da cui saranno affasci-nati. All’ascolto dei brani proposti se-gue una discussione per uno scambiodi impressioni che aiuta ad affinarela sensibilità artistica e ad apprezza-re meglio la bellezza della musica. Iprossimi appuntamenti sono venerdì11, 18 e 25 ottobre, alle ore 18. L’in-gresso è libero fino a esaurimento po-sti. Gli incontri sono condotti da Car-lo Maria Russo, che da oltre venticin-que anni si dedica alla composizionee allo studio del pianoforte. Chi invece è più attratto dalla lette-ratura e dal teatro può partecipare a“Recitalia: testi letterari italiani reci-tati”. Il professor Carlo Marchesi, do-cente di lettere che ha allestito spet-tacoli teatrali con gli studenti, colla-borando anche col “Piccolo Teatro diMilano”, presenta i testi in modo per-sonale. La sua non è una semplicelettura pubblica delle opere, maun’autentica recitazione per daremaggiori suggestioni, più intensità erisalto alla parola scritta. Le otto let-ture sceniche (tutte alle ore 18) af-fronteranno: il 16 ottobre 2013 - Dan-te Alighieri, la commedia dei diavoli(dall’Inferno); il 13 novembre 2013 –Giovanni Boccaccio, l’avventurosanotte napoletana di Andreuccio (dalDecameron); il 18 dicembre 2013 –Ludovico Ariosto, il nostro pazzo Or-lando (dall’Orlando furioso); il 15gennaio 2014 – Torquato Tasso, ilcombattimento notturno di Tancredi

e Clorinda (dalla Gerusalemme libe-rata); il 12 febbraio 2014 – Porta eBelli, sapori dialettali milanesi e ro-mani (dalle Poesie e dai Sonetti); il12 marzo 2014 – Verga e D’Annunzio,dittico di sangue (dalle Novelle); il16 aprile 2014 – Pirandello, il vuotodietro la maschera (da Il berretto asonagli e da Uno, nessuno e centomi-la); il 14 maggio 2014 – Fenoglio ePavese, infanzia e amori (dai Rac-conti).Dal 9 ottobre al 13 novembre, la Fra’Cristoforo invece ospita la mostra dipittura “Armonia tra segno e colore”,di Raffaele Turati, che si ispira allanatura per dipingere i suoi quadri.Ripresi anche gli appuntamenti delgruppo di lettura “Se un pomeriggiodi mercoledì un lettore – incontri di-versi e prose”, fissati per il 23 ottobre,il 20 novembre e l’11 dicembre, alleore 17. Durante gli incontri, guidatida Rita Castronovo, i partecipantileggono opere brevi o pagine scelteper avere il tempo di commentarlesubito dopo. Il gruppo è stato avviatonel 2009 e nelle edizioni degli anniprecedenti ha ottenuto notevole suc-cesso, a dimostrazione dell’interesseper queste esperienze, che attraversoil dialogo fra i lettori consentono diinterpretare meglio i testi, cogliendo-ne sfumature e significati nuovi. I cinefili, infine, potranno seguire letre conferenze dell’esperta di cinemaSimona Calamita sul Neorealismo,accompagnate dalla proiezione di al-cune scene dei seguenti film: “Romacittà aperta” e “Paisà”, di RobertoRossellini, il 12 ottobre, alle 10.30;“Ladri di biciclette” e “Miracolo a Mi-lano”, di Vittorio De Sica, il 19 otto-bre, alle 10.30; “”I vitelloni” e “Lastrada”, di Federico Fellini, il 26 otto-bre, alle 10.30.Per informazioni: 02 88465806

Fabrizio Ternelli

Si celebreranno a Milano, il 19 otto-bre, i funerali della testimone digiustizia Lea Garofalo, uccisa il 24

novembre del 2009, dopo essere stata in-terrogata e torturata dall’ex compagnoCarlo Cosco e da altri uomini della ’n-drangheta milanese.La storia di Lea è esemplare: Una donnasi ribella alle leggi e al codice della pro-pria famiglia e lotta con tutte le forzeper liberare se stessa e la figlia da un de-stino inesorabile, cade in povertà e vie-ne lasciata sola; la sua denuncia nontrova i riscontri, le attenzioni e gli ap-profondimenti necessari.E’ la storia che si ripete, di invisibilitàdell’organizzazione mafiosa che non vie-

ne riconosciuta come taleper molto tempo e per que-sto può agire indisturbata emietere vittime...Negli ultimi due anni l’Asso-ciazione Libera ha sostenu-to la giovane Denise, figliadi Lea, nel processo per l’o-micidio della madre, nell’ac-cusa contro il padre CarloCosco e gli altri responsabili. Oggi, dopo il ritrovamentodel corpo, i funerali pubblici che si ter-ranno sono l’occasione per rendereomaggio a una coraggiosa e irriducibiledonna, fragile e forte nello stesso tempo,una donna che è morta riscattando la di-

gnità di tutti noi cittadini milanesi cheabbiamo ignorato ciò che avveniva sottoi nostri occhi; ma saranno anche l’occa-sione per dire definitivamente no al si-lenzio, all’omertà e all’indifferenza.

Vogliamo qui anche ricordare che la no-stra Casa dell’Acqua comunale, allestitanel Parco Cascina Rossa di via San Do-menico Savio, è stata dedicata proprioalla memoria di Lea Garofalo.Il percorso per una Lombardia veramen-te libera dalle mafie è ancora lungo el’Associazione Libera chiede l’aiuto ditutti. Ecco il suo appello: Aiutateci a far partecipare tutta la cittàalla giornata dei funerali civili, aiutate-ci a preparare una profonda sensibiliz-zazione dei cittadini milanesi intorno aquesti temi. Trasformiamo il dolore e lamemoria in impegno quotidiano e in uncammino di libertà. Come primo picco-lo gesto di partecipazione e adesione

chiediamo di esporre in luoghi pubblici,dalle case e dai palazzi, da ogni luogo,ove sia possibile una bandiera/lenzuoloche raffigura Lea e le scritte “io vedo, iosento, io parlo”.Il costo è di 4 euro a bandiera e la pre-notazione va fatta a: [email protected] - [email protected] [email protected] - [email protected] Libera: associazioni, nomi e numeri con-tro le mafie Coordinamento Regione LombardiaVia della Signora, 3 – 20122 Milano Tel. 02 7723210, fax 02/780968l, email:[email protected] Web: www.libera.it

G.T.

Chi va in biblioteca in questo pe-riodo può notare, già fin dall’in-gresso, un’esposizione di vignette

con didascalie ironiche, sferzanti, dis-sacranti sul tema della violenza sulledonne. L’iniziativa, che si svolge in tuttele biblioteche della città, promossa dalComune di Milano, è una campagna disensibilizzazione e informazione su unproblema che ha raggiunto ormai nu-meri preoccupanti.Contrastare la violenza di genere attra-verso la satira? «È un modo efficace perraggiungere gli uomini – risponde FurioSandrini (alias Corvo Rosso), ideatoredella rassegna – perché difficilmente imaltrattanti si sentono parte in causa, avolte solo così si rendono conto dei pro-pri comportamenti». La rassegna è soloil manifesto della campagna, supporta-ta da presentazioni di libri e letture, diincontri e dibattiti con psicologhe, psi-coterapeute, ginecologhe che lavoranonei centri antiviolenza, nelle case di ac-coglienza donne, negli sportelli “Aiutodonna” collegati con gli ospedali mila-nesi e con il Comune. Una rete cittadi-na di ascolto e aiuto alle donne maltrat-tate, che si è arricchita anche di un pro-getto denominato “Uomini non più vio-lenti”, con uno sportello gratuito perprimi contatti e aiuto. È ormai chiaroche nella quasi totalità dei casi di vio-lenza sessuale, domestica o femminici-dio, non si tratta di raptus o di pazziaimprovvisa: per gli uomini è invece l’in-capacità di accettare un rapporto allapari che alimenta un’assurda idea dipossesso, di controllo e di potere; è unproblema culturale che può e deve es-sere affrontato. Per questo, anche in al-tre città, sono sorti centri e gruppi diascolto che aiutano gli uomini violenti. Ecco le iniziative e gli incontri che sitengono nelle biblioteche della nostrazona:

Venerdì 4 ottobre, ore 21, alla bibliotecaChiesa Rossa (via D. Savio 3,0288465991), presentazione del libroMi chiamo B. di Stefania Bartoccetti,fondatrice di Telefono Donna. Sei storievere, narrate in forma di racconto, dan-no l’idea delle situazioni che giungonoal centro di soccorso c/o Ospedale Ni-guarda Ca’ Granda. Sabato 5 ottobre, ore 17, alla bibliotecaS. Ambrogio (via S. Paolino 18,0288465814), inaugurazione della mo-stra “Mi vedi fragile? Donne che resisto-no alla violenza e hanno il coraggio dicambiare”, realizzata dalla FondazioneSomaschi; letture di testi a cura di Gre-ta Zamparini. La mostra dà forma e vo-ce alle tante donne vittime di violenza eaccolte nelle case della Fondazione. Se-gue aperitivo. Giovedì 10 ottobre, ore 17, sempre allabiblioteca S. Ambrogio, presentazionedi sette enti convenzionati con il Comu-ne di Milano in una rete che sostiene ledonne vittime di violenza. Letture di te-stimonianze tratte da Ferite a morte, diSerena Dandini e da 27ma ora. Inter-vengono operatrici ed esperte a illu-strare le attività messe in campo: ascol-to, prevenzione e contrasto della vio-lenza, sostegno psicologico, assistenzalegale, ospitalità in case protette. Sabato 19, ore 17, ancora alla bibliotecaS. Ambrogio, presentazione del libroFemminicidio. L’antico volto del domi-nio maschile, a cura di Giuliana Lusar-di. Si analizza l’autoesaltazione del ma-schile, chiedendo agli uomini di ripen-sare il loro profondo essere, le loro fra-gilità, le loro incompiutezze. Interven-gono Giuliana Lusardi e Vittoria Fran-co. Segue spettacolo teatrale che rac-conta, attraverso i pensieri e le rifles-sioni, la vicenda di Ismene, la protago-nista: anziché liberarla, la tengonosempre più inchiodata in una situazio-

ne violenta e svalutante. Sabato 26 ottobre, ore 18, alla bi-blioteca Lorenteggio (via Oda-zio 9, 0288465811), incontro su“Gli uomini violenti possonocambiare?”. Possibilità di lavo-rare con gli uomini stessi per-ché interrompano i loro com-portamenti violenti nelle rela-zioni affettive. Partecipa Chan-tal Podio, psicoterapeuta e psi-chiatra, presidente del ForumLou Salomè – donne psicanali-ste in rete, responsabile del pro-getto “Uomini non più violenti”di Milano.

Naturalmente c’è molto altronelle biblioteche della città, cheper motivi di spazio non mettia-mo. La campagna, inaugurata il14 settembre alla biblioteca

Chiesa Rossa, prosegue fino a domenica27 ottobre. Chiude con un evento finalealla Palazzina Liberty (Largo Marinaid’Italia, 1) a partire dalle 18: Readingdi Donatella Mei. Improvvisazione mu-sicale del Corvo Rosso Jam ReadingTour. Live painting di Ivan, avanguardiadi poesia di strada e assalto poetico. Al-tri eventi a sorpresa. Programma completo e materiale infor-mativo nelle biblioteche. Oppure www.corvorosso.itwww.comune.milano.it/biblioteche

Indirizzi di Enti convenzionati con il Comune di Milano: SVSeD – Soccorso violenza sessuale edomestica c/o Clinica Mangiagalli, pia-no terra, via della Commenda 12,0255032489 / [email protected] Caritas Ambrosiana Se.D(servizio disagio donne) via della Si-gnora 3/A; 0276037352, [email protected] Casa di Accoglienza delle Donne mal-trattate di Milano, via Piacenza, 14;0255015519, [email protected] Ce.A.S Centro Ambrosiano di Solida-rietà, via Marotta 8, 0221597302, [email protected] SVS Donna Aiuto Donna, via della Com-menda 12, 3336532651/ 0255038585, [email protected] www.svsdad.it Cooperativa Sociale Cerchi D’AcquaCentro antiviolenza, via Verona 9,0258430117, [email protected],www.cerchidacqua.org Associazione Telefono Donna, piazzaOspedale Maggiore 3, 0264443043/44,www.telefonodonna.it [email protected] Call Center: 1522Uomini non più violenti: [email protected],0287168243.

Sportello aiuto donna in zona 5 Presso il Consiglio di Zona 5 è attivo unosportello Aiuto Donna. Uno spazio psi-cologico di ascolto, sostegno e accom-pagnamento per donne che subisconomaltrattamenti o abusi fisici o psicolo-gici in famiglia e in altri contesti. Duepsicologhe, psicoterapeute esperte inproblematiche di genere, le dottoresseFilomena Rosiello e Silvia Stella delCentro Eupsichia, accolgono le donnein difficoltà con la massima riservatez-za. Il centro, con accesso libero, è aper-to tutti i giovedì dalle 9.30 alle 12.30,presso CdZ5, via Tibaldi 41, 1° piano.Per informazioni: 3665273726 / 0288458541 [email protected]

Lea Miniutti

L’invito dell’associazione Libera: una bandiera per Lea!

19 ottobre: funerali della testimone di giustizia Lea Garofalo

Campagna di sensibilizzazione nelle biblioteche civiche di Milano

Una rete cittadina sostiene le donne vittime di violenza

Alla Fra’ Cristoforo iniziative per tutti i gustiNel programma eventi per gli appassionati di musica, recitazione, arte, cinema e letture

Page 9: Discariche in via Selvanesco: prime condanne emilanosud.it/pdf/OTT_13.pdf · Riconosciamolo e apprezziamolo: è il primo passo verso un’esistenza più gratificante e serena. Nadia

ANNO XVI NUMERO 10 OTTOBRE 2013 9���������

�)*�!%�(�'+!-!��##!$!()'�)!+!

�����������+!���'!%(� ! �����������!"�$%

)� "���������������#�!"��(��'�)�' !���"%#�($���%#

�%$(*"�$-�����((!()�$-���!(��"�

��()!%$���%$)��!"!).����!�"�$�!

�!� !�'�-!%$!�#%��""!�*$!�%�!'�&�!+��%$(*"�$-��!$�#�)�'!��

�!�"�+%'%&'�)!� ��!$&(�!$�!"

�"��%'�-!%$��&�� �����%$)'!�*)!

(!�*'�--��(*"�"�+%'%����"�(�� ��� ��()!%$��"�+%'�)%'!�(&�))��%"%��,��$&�"(

��()!%$���!%'$�"!()!�!$&�!

������������

Asilo nido e Scuola d’infanzia

La casetta di Cucciolo indirizzo musicale

[email protected] www.lacasettadicucciolo.com Ph - 0284895079

Via E.Heine 4 Milano 20141

Èsabato 14 settembre, una giornatapiena di sole. La cerimonia inizia conl’intervento del sindaco. Giuliano Pi-

sapia ricorda che Milano, medaglia d’oro del-la Resistenza, non avrebbe mai potuto ospi-tare il raduno del festival nazifascista “Bo-real” che si è svolto a Cantù dove il suo sin-daco, per una distorta interpetazione dellademocrazia, ha acconsentito che ciò avve-nisse. Milano, invece, è fiera di intitolare viee piazze a tutti quelli che, sacrificando lapropria vita, ci hanno liberato dall’orrore delnazifascismo. Di qui la volontà, in accordocol Consiglio di Zona 5, di denominare il par-co Baravalle “Parco della Resistenza”. Durante la manifestazione il presidentedel CdZ, Aldo Ugliano, ricorda che proprioin via Tibaldi, a pochi passi dal parco, fu-rono trucidati, dopo inaudite torture,quattro partigiani appartenenti alla 85°Brigata GAP (Gruppi di Azione Patriotti-ca). Erano Albino Abico di 25 anni (me-

daglia d’argento al V. M,conquistata durante lacampagna di Russia), Gio-vanni Alippi 24 anni, BrunoClapiz 41 anni e MaurizioDel Sale, 47 anni. Uglianorileva inoltre che la celebra-zione dell’anniversario del-la Liberazione è stata intro-dotta nell’aula del CdZ solodopo l’insediamento dell’at-tuale compagine ammini-strativa, mentre prima eranegata. Ricorda, tra le tante iniziative, ilsostegno economico a una classe dell’Isti-tuto Tecnico Kandinsky, sostegno che haconsentito ai giovani studenti una visita alcampo di sterminio di Auschwitz. Talecruda esperienza consentirà la produzio-ne di un Dvd, che sarà fornito a tutte lescuole superiori della zona e illustrato da-gli stessi ragazzi, affinché non venga di-

spersa la memoria del perio-do più tragico del XX secolo. Ma poiché la follia nazifasci-sta è ben lungi dall’essere su-perata (vedi Alba Dorata inGrecia), la vigilanza deve es-sere continua in Italia comein tutta Europa. Lo dimostral’iniziativa di National Geo-grafic Channel, che ha forni-to un filmato sull’attentatodel 22 luglio 2011, in Norve-gia, sull’isola di Utoya, dovefurono sterminati 69 giovani:il responsabile, Anders Brei-

vik, di fede nazista, nutriva odio profondoverso questi giovani solo perché apparte-nenti alla socialdemocrazia scandinava.Roberto Cenati, Presidente dell’Anpi Pro-vinciale, sottolinea poi che Milano stamettendo in cantiere il progetto della Ca-sa della Memoria, nei giardini di via Con-falonieri, e ricorda anche il restauro dellaLoggia dei Mercanti, in memoria di tutti icaduti milanesi nella seconda guerramondiale.Alla cerimonia sono presenti anche l’exsindaco Carlo Tognoli, il prefetto PaoloTronca e il vice-presidente della Commis-sione Ambiente della Camera, MassimoDe Rosa.Ci preme sottolineare che il parco Bara-valle nasce sul territorio dove prima vierano villette abbattute per il loro degra-do. Solo la tenacia degli abitanti della Zo-na, uniti in un comitato per salvaguardarel’area, l’ha sottratta alla speculazione edi-lizia, creando questa piccola oasi di verde.

Pinuccia Cossu

Com’è ormai noto, l’8 settembre 1943 è, difatto, l’inizio del movimento partigiano intutta Italia, occupata dai tedeschi, ma èanche l’inizio della persecuzione repubbli-china e tedesca verso i renitenti al bandodi arruolamento emanato dal ricostituitoPartito fascista (RSI – Repubblica SocialeItaliana) o verso coloro che, notoriamente,avevano manifestato idee antifasciste.Darsi alla macchia per molti fu un attospontaneo, mentre altri, collegati a partitiantifascisti, erano da questi sorretti e gui-dati. Nelle fabbriche, nei vari luoghi di la-voro furono costituiti i GAP (Gruppi diAzione Patriottica) e le SAP (Squadre diAzione Patriottica).Abico, Alippi, Clapiz e Del Sale entrarono afar parte del GAP della 85° brigata in colle-gamento e agli ordini di Ruggero Brambil-la. Il loro compito: contribuire ad approvvi-gionare del necessario le brigate di monta-gna. Il più esperto di azioni militari erasenz’altro Abico che, tornato ferito dallacampagna di Russia, aveva preso contattocon il terzo GAP di Milano mentre Giovan-ni Alippi era entrato nel Gruppo “Assiano”di Baggio, compiendo importanti azioni diguerriglia e propaganda.La storia partigiana è ricca di luci ma haanche qualche ombra, a causa di inespe-rienza, ingenuità e, talvolta, insufficientedisciplina. Dai libri di Giuseppe Deiana(Questa Storia mi ha cambiato la vita, ediz.Unicopli) e Luigi Borgomaneri (Due inver-ni un’estate e la rossa primavera, ediz.Franco Angeli), ricaviamo due identici edocumentati episodi: Abico, Alippi e DelSale, dopo aver trasportato un carico d’ar-

mi in Val d’Ossola, erano ridiscesi accom-pagnati anche da Bruno Clapiz che avevachiesto di operare in città. Il 6 agosto arri-va la notizia che la Resistenza ha liberatoFirenze. Il 7 agosto una macchina percorrele vie principali di Milano lanciando copiedell’edizione straordinaria dell’Unità e ma-nifestini inneggianti alla liberazione dellacittà. Due repubblichini, che si lanciano al-l’inseguimento del mezzo, vengono abbat-tuti in Piazza Piola. Dalla parte dei gappistinessuna perdita ma grande giubilo. Però lavicenda, complice l’indisciplina e forse lascarsa conoscenza delle ferree leggi dellaclandestinità, prenderà ben altra piega.L’ordine di Ruggero Brambilla era categori-co: ad azione compiuta, sbarazzarsi dellamacchina abbandonandola in un luogo iso-lato. L’auto viene invece venduta a loschiindividui della mala. Questi, fermati dacomponenti della Legione Ettore Muti,spiattellano i nomi dei gappisti. C’è da pre-cisare che i componenti della Ettore Mutierano feroci torturatori, al comando delCapitano Pasquale Cardella, e di AmpelioSpadoni, noti per il loro sanguinario sadi-smo. I delatori indicarono anche la botti-glieria di via Tibaldi, dove i gappisti si ra-dunavano. Fu facile sorprenderli e cattu-rarli. Il primo atto fu quello di torturarlicon l’intento di far rivelare loro i nomi di al-tri membri dell’organizzazione. Poi, ormaimoribondi per le sevizie inflitte, furonomessi al muro e fucilati. Così la pur ripro-vevole leggerezza è stata riscattata dallaloro morte che ben li colloca nel novero deimartiri da non dimenticare.

P. C.

Il Baravalle di via Tibaldi diventa “Parco della Resistenza”Durante la cerimonia, il ricordo dei quattro partigiani torturati e trucidati proprio qui, a pochi passi dall’attuale piccola oasi verde

Storia umana dei quattro gappisti

TERMINERANNO A NATALE (FORSE)

Lavori in via GaberIl mese scorso avevamo scritto provocato-riamente che i lavori per la realizzazione delcollegamento tra via Gaber e via De Andrè,per la loro lentezza e opacità, erano parago-nabili ai lavori della famigerata autostradamai terminata Salerno – Reggio Calabria.Era, appunto, una provocazione, che oranon appare più tale, alla luce di quanto ab-biamo appreso dagli uffici comunali, che cidice che per realizzare circa 200 mt di stra-da ci vogliono oltre 15 mesi. Da comunicazioni ufficiali abbiamo infattiappreso che, a oltre un anno dall’inizio, il ri-tardo dei lavori è dovuto a una sospensioneavvenuta il 2 agosto scorso, a causa della

chiusura per ferie dei fornitori e per consen-tire: «la redazione di una perizia di variantetecnica». Sorvolando sull’assurdità di unaprogrammazione dei lavori che non tieneconto delle ferie estive, sono i tempi e i mo-tivi della nuova perizia che lasciano basiti. Secondo quanto comunicato dagli uffici, icittadini dovranno aspettare fino a ottobreinoltrato per veder riprendere i lavori. Tem-po, questo, necessario per inserire nel pro-getto interventi (segnaletica stradale, stallidi sosta, passo carraio di accesso al campo dicalcio, impianti sotterranei, dissuasori di so-sta) scontati o già noti al Comune ben primadell’inizio dei lavori, perché definiti dopouna serie di incontri tra residenti e Consigliodi Zona. A questo punto il dubbio dei cittadi-ni, suffragato da una telefonata giunta inagosto che chiedeva quale fosse il senso dimarcia della strada, è che i lavori siano ini-ziati con il vecchio progetto. A questo punto ai cittadini della via Gabernon resta che aspettare fino a Natale, vistoche, sempre secondo comunicazione degliuffici comunali, «I lavori eseguiti sono pari acirca il 75% di quelli previsti in progetto; perl’ultimazione si prevede un tempo di circadue/tre mesi». Sperando che le vacanze na-talizie non interrompano “improvvisamen-te” i lavori. Se così fosse, potrebbero termi-nare prima i lavori della Salerno – ReggioCalabria.

S. F.

Proprio così: i milanesi hanno la possi-bilità di risparmiare parecchio denarosull’acquisto delle fedi matrimoniali.

Jandelli Oreficerie è presente nel settore daoltre 50 anni e propone il meglio della pro-duzione tutta italiana a prezzi realmentevantaggiosi. Entriamo nel dettaglio e sco-priamo il modus operandi di questa realtàormai sulla bocca di migliaia di cittadini.Tra i circa 600 modelli di fedi una diversadall’altra, Jandelli propone le classiche dellaUnoaerre, marchio riconosciuto a livellomondiale, sia in oro giallo che in oro bianco,ovviamente 18 kt, al prezzo dell’oro puro+ 5euro al grammo per lavorazione e Iva: inci-sione e cuscino sono inclusi nel prezzo comeomaggio ai novelli sposi. In sostanza, sullabase della quotazione media dell’oro attornoai 32 euro al grammo, una fede costa 37 euroal grammo tutto compreso; in media il prez-zo delle fedi presso i normali canali di vendi-ta, si aggira sui 53-58 euro al grammo. Dun-que su una coppia di fedi da 4-5 grammi l’u-

na il risparmio è di oltre 180 euro: una cifranotevole! Ma le sorprese non terminano qui:all’acquisto delle fedi riceverete una sorta digaranzia valida 5 anni che dà diritto ad un“tagliando” annuale gratuito; i vostri anelliverranno affidati alle sapienti cure del labo-ratorio interno, spazzolati e lucidati per tor-nare nuovi come il giorno del vostro matri-monio. Non solo fedi classiche, ma anche fe-di particolari dal design ricercato; sempredella Unoaerre ci sono le “Brillanti Promes-se”, oppure tutta la collezione Artlinea Fore-ver con particolare lavorazione a “a cannavuota” per contenere i prezzi, per finire conAnteo, una linea di fedi di scuola valenzana,davvero ricercata e rivolta a coloro che desi-derano un prodotto decisamente esclusivo.Precisiamo tuttavia, che gli sconti non si li-mitano alle sole fedi nuziali ma anche a tut-ta l’oreficeria in genere, quindi bracciali, col-lier, orecchini dove risparmierete sempre dai15 ai 20 euro al grammo. Per non parlare del-la gioielleria, ossia prodotti con pietre pre-

ziose come i diamanti, dove Jandelli garanti-sce qualità eccellente, oggi sempre più mer-ce rara, a prezzi contenutissimi, proprio pervenire incontro alle esigenze delle giovanicoppie, per le quali il simbolo del fidanza-mento spesso è un sogno irrealizzabile. Bomboniere, argenteria, orologi Pryngeps,bigiotteria tutta rigorosamente made inItaly, sono gli altri fiori all’occhiello della Jan-delli Oreficerie; per la casa, i testimoni, gli in-vitati o per voi stessi, troverete senz’altroqualcosa di adatto e potrete uscire soddisfat-ti e certi di aver fatto la scelta giusta. Jandelli Oreficerie srl Via F. Brioschi 52 Milano(parcheggio gratuito per i clienti)Tel.02-89511232 - www.jandelli.it

INFORMAZIONE PUBBLICITARIA

Il matrimonio costa troppo?Ecco dove risparmiare!Il fatidico “Sì”, oggi più che mai fa tremare le giovani coppie; rinfresco, abiti, bomboniere, fotografo… Ma quanto si spende? Trovata la soluzione per le fedi nuziali e non solo

Page 10: Discariche in via Selvanesco: prime condanne emilanosud.it/pdf/OTT_13.pdf · Riconosciamolo e apprezziamolo: è il primo passo verso un’esistenza più gratificante e serena. Nadia

1010 ��������� ANNO XVI NUMERO 10 OTTOBRE 2013

���!� #�"� # ���������$� ��� � "�! � ��� ! ! �������� � ��� ��� �������"� � �" � ��� ����"� � ��������"� � �� � �

�� � ����� �� ����� �������"� ������ ��� ���� ��� �$� ��� �

������������������� ���������������� ���������������

���������� ������� �����������������������

����������������

Si sono conclusi durantel’estate i lavori del Grup-po CAP sulla fognatura di

Buccinasco. Un intervento cheha visto un investimento di120mila euro per il risanamen-to ambientale della Roggia Co-rio e della Roggia Corietta af-fluente con il collegamento al-la fognatura di alcuni edificicomunali. Il progetto era stato in origineprogettato da Tasm, che allaluce della fusione fra le azien-de idriche della provincia diMilano è oggi confluita in CAPHolding.Il punto di partenza era lo sta-to di salute della Roggia Corio:uno dei principali corsi d’ac-qua presenti sul territorio diBuccinasco, che nasce nel Co-mune di Corsico, attraversaBuccinasco con un tracciatoquasi completamente interra-

to, tranne che per un centinaiodi metri, e torna in superficienel Comune di Assago, dovescorre a cielo aperto. Infatti èproprio in Assago che si avver-tivano di più i cattivi odori de-terminati dallo stato di salutedella roggia, soprattutto neiperiodi di asciutta del NaviglioGrande, dal quale la roggiaprende le acque che la alimen-tano.Alla luce di questa si-tuazione, si è decisodi avviare una videoispezione lungo gli ol-tre 2 chilometri in cuiil fiume scorre sotto-terra: «nel corso deglianni, col cresceredell’urbanizzazione,la Roggia Corio è sta-ta utilizzata per smal-tire scarichi di tipocivile provenienti da

numerosi condomini sorti inprossimità del corso d’acqua –spiega l’ingegner Paola Arisi,responsabile dell’Unità di pro-getto Bacino Sud di CAP Hol-ding e direttore dei lavori perquesto intervento -. La videoispezione ha dunque rilevatoin modo puntuale gli scarichifognari gravanti sulla roggia. Incorso d’opera inoltre si è esteso

l’intervento di video ispezioneanche alla Roggia Corietta, checonvoglia le proprie acque allaRoggia Corio, rilevando anchein questa un notevole flusso diacque nere. In particolare sonostati rilevati 17 allacci privatidi acque reflue, di cui 12 nellaRoggia Corio e 5 nella RoggiaCorietta, e 2 innesti della fo-gnatura pubblica mista nella

Roggia Corio su viaEmilia e via Cala-bria».Con questo risulta-to della video ispe-zione si è procedu-to quindi a proget-tare i lavori neces-sari per risolvere lacriticità ambienta-le delle rogge, col-legando gli scarichiprivati dei condo-mini alla pubblica

fognatura presente nelle vieLomellina, Don Minzoni, e del-la Resistenza, così che le acquenere possano essere convoglia-te alla depurazione nell’im-pianto consortile di Assago.Nel contempo sono state com-pletate e rifatte le reti di fo-gnatura presenti in via Cala-bria e in via Emilia, e sono sta-ti allacciati alla fognatura alcu-ni edifici pubblici, in particola-re lo spogliatoio del camposportivo Scirea, la scuola ma-terna Petrarca e lo spogliatoiodel campo sportivo Manzoni.Con la realizzazione di questointervento, insieme agli inter-venti di prossima realizzazio-ne, programmati al terminedel periodo irriguo in via GuidoRossa, il progetto si potrà con-siderare completato, con la ri-qualificazione della roggia Co-rio.

Conclusi i lavori sulla rete fognaria

120mila euro per il risanamento ambientaledella Roggia Corio di Buccinasco

Di Luigi DanieliGeneral manager Èspero [email protected]

Realtà fisica e simulazione virtuale sono oggi duemondi dai confini ‘sensoriali’ sempre più labili. Equesto grazie principalmente all’ingegneria delsoftware che negli ultimi 10 anni ha prodotto e re-so sempre più sofisticate (e a portata di pc) unanuova generazione di applicazioni: i software dielaborazione tridimensionale di immagini (dettisinteticamente 3D) in grado di produrre animazio-ni con effetto fotorealistico (rendering è appuntoil termine tecnico che indica questa operazione dianimazione computerizzata di un progetto grafico,architettonico, pubblicitario, cartoon ecc.).Scopriamo oggi in una rapida carrellata quali mer-cati sono coinvolti, e quali prospettive professiona-li può nutrire chi si specializza nel 3D.

Il mercatoLa progettazione architettonica, l’arredamento e ildesign sono ambiti dove la possibilità di simularein modo realistico, grazie al 3D, ambienti e oggetti,

prima di costruirli o prototiparli, ha ampliato lepossibilità creative e abbattuto i costi progettuali.Una vera e propria rivoluzione nell’arco di pochianni.Anche nel mondo della comunicazione e dellapubblicità video, settori di creatività a forte inno-vazione, il 3D ricopre ormai un ruolo chiave. Il 3D inoltre è fondamentale, per ovvie ragioni, nel-l’industria dell’intrattenimento (cartoon, fantasy)e del gaming, dove operano aziende italiane edestere con fatturati in continua crescita, anche intempo di crisi. Questi mercati sono alla ricerca“spasmodica” di figure specializzate, che in Italiascarseggiano.

Una carrellata sulle professionalità e gli sbocchiNel mondo 3D possiamo distinguere macroscopi-camente due categorie di percorsi professionali.Quelle orientati al mondo della progettazione ar-chitettonica, meccanica ecc sono figure di archi-tetti, geometri, disegnatori, che utilizzano i sof-taware 3D come estensione – oggi è possibile dirlo– ‘naturale’ dei progetti realizzati con i tradiziona-

li CAD (in primis lo storico AutoCAD). Fra questisoftware identifichiamo 3D Studio Max Design eMaya.L’altro filone è rappresentato dall’animazione“creativa”, cioè quella utilizzata nella comunica-zione video, in particolare spot pubblicitari (famo-sissimi quelli di alcune case automobilistiche fran-cesi), e nel cinema (i cartoon della Pixar ne sonola massima espressione). Fra i tanti software di-sponibili segnaliamo Cinema 4D per la sua caratu-ra professionale e per l’elevata diffusione.Questo secondo percorso professionale richiedeovviamente una buona competenza grafico-artisti-ca di base (quindi dal liceo artistico alle scuolegrafiche ai nuovi corsi universitari come ‘Comuni-cazione con i nuovi media’) e un buon livello di uti-lizzo dei software grafici di base come Photoshop eIllustrator. Per tutti in ogni caso raccomandiamodue ingredienti fondamentali: la scelta di buonicorsi di perfezionamento sui software e soprattut-to… una grande forza di volontà e passione!

Come prepararsiPer quanto riguarda il 3D applicato al CAD archi-

tettonico e meccanico sono molti i centri di forma-zione a Milano, alcuni molto accreditati.Meno ampia la scelta per quanto riguarda il 3Dcreativo e cinematografico.Chi da anni presidia entrambi i settori è Èspero(www.espero.it), società di cui sono general ma-nager, che offre corsi modulari in particolare, perquanto riguarda i software citati in questo articolo,su Cinema 4D e Maya.

Come finanziarsiLa formazione, soprattutto se di qualità, ha un co-sto non trascurabile, che però va visto nella pro-spettiva corretta: un investimento, una scommes-sa su se stessi. Sono possibili però delle strade perrendere più facile l’accesso alla formazione.Il Tasso Zero, disponibile per tutti i privati, con-sente di pagare i corsi in rate senza aggravio di in-teressi. Per chi invece ne avrà i requisiti la RegioneLombardia provvederà da fine settembre la DoteUnica, un voucher per pagare servizi di inserimen-to nel mondo del lavoro e la formazione (si veda ilsito della Regione www.regione.lombardia.it allasezione ‘Scuola e formazione’).

Controcorrente: nuovi profili professionali cercasi…

Rendering 3D… che passione!

INFORMAZIONE PUBBLICITARIA

Èlo sportello di via Alberelle, 1 aRozzano l’ultimo traguardo delGruppo CAP per garantire effi-

cienza e capillarità nella gestione del ser-vizio sul territorio. A testimoniarlo l’inte-resse per la cerimonia di inaugurazionedello sportello del 27 settembre alle ore11, alla presenza del neo sindaco di Roz-zano Errico Gaeta, del vice presidente diAmiacque Cesare Cerea, del direttore ge-nerale di Amiacque Tommaso Bertani,del direttore generale di Cap Holding Mi-chele Falcone Lo sportello sarà attivo lu-nedì, martedì, mercoledì, venerdì dalleore 9 alle ore 12 e il giovedì dalle ore 9 al-le ore 12 e dalle ore 13,30 alle ore 16,30.«Siamo estremamente soddisfatti del la-voro che è stato fatto dal Gruppo CAP pervenire sempre più incontro alle esigenzedei nostri cittadini» – così ha dichiarato ilvice sindaco Errico Gaeta al termine del-l’inaugurazione dello sportello comunale.Il vice presidente di Amiacque CesareCerea aggiunge: «Rispetto al nuovo spor-tello di Rozzano possiamo sicuramenteparlare di un piccolo tassello che compo-ne una grande attività per garantirestandard di livello sempre più ottimale».

SportelloAmiacque

Rozzano

Page 11: Discariche in via Selvanesco: prime condanne emilanosud.it/pdf/OTT_13.pdf · Riconosciamolo e apprezziamolo: è il primo passo verso un’esistenza più gratificante e serena. Nadia

ANNO XVII NUMERO 06 GIUGNO 2013ANNO XVI NUMERO 10 OTTOBRE 2013 11���������11

�����������

Segue dalla primaLa mia risposta è che i partiti senza tes-sere non esistono, per la buona ragioneche un partito è una formazione politi-ca che si basa su tre principi fondamen-tali: l’identità, l’appartenenza e l’orga-nizzazione. Per quanto possa dispiacereai cantori della modernità, il momentodi saldatura e di riconoscibilità è la tes-sera, che rappresenta dunque molto dipiù di un legame burocratico. Prima deipartiti, in Italia – e non solo in Italia – lalotta politica avveniva fra notabilati,perlopiù con vincolo territoriale. Il su-peramento di quella fase non a casocoincide con l’estensione del diritto divoto, che traduce l’opzione in responsa-bilità. E non a caso i primi a muoversisul terreno dell’organizzazione identita-ria e della mobilitazione attiva furono ipartiti della sinistra. Oggi, con polemica superficiale si defi-niscono i partiti addirittura un retaggioottocentesco. È una sciocchezza. I par-titi sono uno strumento politico tipica-mente novecentesco e rappresentanoun indubbio avanzamento civile rispet-to al caciccato ottocentesco e alleespressioni di leaderismo territoriale.

I partiti sono lanervatura sociale

Nella loro forma primordiale – tardo ot-tocentesca e proto novecentesca – ipartiti erano ancora in buona parte pri-vi di una nervatura sociale: formazionielitarie, vivevano della consistenza pa-trimoniale o del prestigio personale dileader, che presidiavano la scena politi-ca al di sopra o al di fuori di meccanismidi partecipazione di massa. L’unica si-gnificativa eccezione, fino all’avventodel fascismo, era il partito socialista:talmente democratico (e talmente par-

tito delle tessere, cioè dell’identità edell’appartenenza) da essere stato ca-pace di liquidare un leader in transitoideologico come Benito Mussolini. In-fatti un partito strutturato ha gli anti-corpi per difendersi dall’aggressione deicorpi estranei o per eliminare quelli chelo divengono. Il fascismo spazzò via il sistema dei par-titi. Era il nuovo, rispetto aquella che già allora (lastoria si ripete) i più cau-stici critici del sistema de-mocratico denunciavanocome la cancrena dei par-titi. Se è vero – come piacea molti – che ciò che ènuovo è sempre meglio diciò che gli preesiste (sonole “necessità” della storia),allora il fascismo, liqui-dando tutti i partiti avver-sari e facendo dell’unicolegittimato (cioè il Pnf) ungregge disciplinato, agli or-dini di leader locali (i ras),a loro volta agli ordini delleader supremo (il duce),era la modernità politicache codificava la trasfor-mazione “antropologica” inatto. Un gregge disciplina-to, con la tessera in tasca: il fascismoaveva liquidato i partiti delle tessere,sostituendoli con il partito della tesse-ra.Ho usato poco sopra l’aggettivo “antro-pologico”, perché anche oggi, di fronteall’innegabile evoluzione che il sistemapolitico sta vivendo, si parla con facilitàdi una metamorfosi irreversibile cheavrebbe i connotati di una rivoluzioneantropologica. Cito per tutti una delleteste d’uovo del circolo montiano, An-drea Romano: «Silvio Berlusconi nonsolo ha governato l’Italia per quasi un

ventennio, ma ha definito un’antropolo-gia politica con la quale il nostro paesefarà i conti per molto tempo dopo di lui.Ha cambiato una volta per tutte lagrammatica della rappresentanza e dellinguaggio politico». Anche il leaderdella sinistra, prosegue Romano, rife-rendosi direttamente a Matteo Renzi,«sarà comunque un ‘figlio di Silvio’ per-

ché dovrà innanzitutto farsi capire dauna nazione che negli ultimi vent’anniha metabolizzato un altro linguaggiopolitico». C’è, in questo ragionamento, una so-stanziale afferenza – anche se con forzaargomentativa diversa – al convinci-mento di Orlando sulla fine dei partiti,con tessere o senza tessere. Perché ilberlusconismo – che viene qui celebra-to mentre il suo padre fondatore sta de-clinando – è il trionfo del leaderismosulla politica come organizzazione e re-cita collettiva. Non mi soffermo sulle

caratteristiche di ciò che in politica sichiama berlusconismo, perché su que-sto e sulla valenza determinante delletecniche comunicative si è discusso fintroppo. Ma che L’elemento caratteriz-zante di questa evoluzione (o involuzio-ne) è il consistente aumento sia dell’a-stensionismo sia del voto mobile(di scelta volta per volta) rispetto al vo-

to stabile (di fedeltà).Sui flussi elettorali esi-stono molte analisi emolti studi, fra cui se-gnalo quella di PaoloBellucci e Paolo Segat-ti (“Votare in Ita-lia: 1968-2008 - Dal-l’appartenenza allascelta”), che mettonoin evidenza quella chea me pare l’erosionedel tradizionale terre-no identitario a benefi-cio della ricerca (lasuggestione) del lea-der: non il gruppo dipotere o la elite o l’oli-garchia o l’organizza-zione, ma l’uomo solo,scelto mi auguro inmodo diverso da comei r o n i z z a v a

Ennio Flaiano: “Prendete una folla ebuttatela a caso, ricadrà in cerchio, peradorare chi è caduto nel mezzo e, perquesto fatto, lo rappresenta. Oppure si disporrà in piramide, accla-mando colui che il caso avrà posto sullacima”. Non sono così pessimista, manon posso che registrare con preoccu-pazione che la profonda insofferenzaverso il sistema dei partiti (che è figliadella crisi economica e non la precede),produce inquietanti slittamenti versoforme degenerative del leaderismo,che, se non governate dalla bussola del-

le idee e degli orientamenti program-matici (quando si comincia a costruireuna casa bisogna sapere si vuol fare uncondominio di quaranta appartamentio un’isba o un villino trifamiliare o unresidence), avallano ciò che declamavail campione del leaderismo (oltre chedel trasformismo) Benito Mussolini:«La massa ama gli uomini forti. La mas-sa per me non è che un gregge di peco-re».

La politica comeaffabulazione

La politica che cerca sempre e ovunquenel leader la soluzione dei problemi,spesso prescinde se non dai programmi,certamente da un indirizzo di fondo, le-gato a un quadro di valori. Officiando lamorte delle ideologie, la quasi totalitàdella politologia contemporanea ci con-segna a un pragmatismo di giornata, al-la estemporaneità delle scelte strategi-che e soprattutto al protagonismo delleader e alla efficacia del suo sistemaaffabulativo. È politica anche questa. Anzi, per moltiè la politica, irreversibilmente delineatada questa sorta di mutazione antropolo-gica. Sarei un pessimista se condividessiquesta opinione, ma per intanto ne regi-stro la prevalenza. Questo è il leaderi-smo, che ha connotati populistici e cheriduce la partecipazione popolare ad at-ti di devozione o di ripulsa collettiva.Il leader come ricetta salvifica o comedannazione. La partecipazione attivaalla vita politica, che passa anche attra-verso la tessera e l’identità, scompare. Il leaderismo – anche se in foggia ag-giornata – preesisteva al sistema deipartiti. Oggi riemerge. Chiamiamolamodernità.

Piero Pantucci

Dai partiti al leaderismo l’estate del trasformismo

Page 12: Discariche in via Selvanesco: prime condanne emilanosud.it/pdf/OTT_13.pdf · Riconosciamolo e apprezziamolo: è il primo passo verso un’esistenza più gratificante e serena. Nadia

ANNO XVII NUMERO 10 OTTOBRE 2013 13���� !$&� 13���� !$&�

��������� �����'����

�! %�%%�#�������������������

"&������%������ !$&���%

���� !$&������������ ������������� ��

��

������������������

�������� ����

�������� ����� ��������������

������

������������������

����������������������

�������

������������������������ ��������� ���

������������������������������������������!������������

�� ������������ ��������������������

�������������������������� ����������������������������������������������������������

“Villas” a Buenos Aires,“favelas” a Rio de Janei-ro, “banlieue” a Parigi

… insomma, “periferie”. Certo, leperiferie sono diverse le une dallealtre, secondo la natura delle so-cietà globali a cui appartengono.Però c’è una caratteristica che leaccomuna: una sorta di disatten-zione, in primo luogo da parte deigruppi dirigenti, che relegano leperiferie a un trascurabile proble-ma di funzionamento dei grandiaggregati urbani, degni di atten-zione solo quando scoppia qual-che emergenza. Da parte sua,Renzo Piano, noto architetto e og-gi Senatore a vita, disse: «O la Pe-riferia diventa città, sistema urba-no arricchito, o le città divente-ranno mostri ingovernabili dovesolo il centro sarà un’isola felice».Milano – A fine 2011 (Corriere,23/12), Massimo Rebotti, ricor-dando un impegno del Sindaco Pi-sapia preso poco prima di vincerele elezioni – «Nei miei primi centogiorni ridarò dignità alle periferie,le riporterò al centro» – ha com-mentato che i “primi «cento gior-ni» della giunta Pisapia (che sono

ormai di più) dimostrano che pen-sare a una città partendo dalle pe-riferie è molto più complicato cheprometterlo. Peraltro, il problemadelle periferie non è in primo luo-go del sindaco, bensì dell’interaclasse dirigente milanese,. 7ª Convenzione – Eppure, di perife-rie si interessano in tanti: dalleUniversità alle Fondazioni banca-rie, facendo cose pregevoli. Però,quello che sembra mancare è il“fare sistema”, che potrebbe dareun significativo apporto a diversee connesse tematiche:- la coesione sociale, con circa 200iniziative (dai doposcuola allescuole d’Italiano per stranieri),che vengono lasciate alla “buonavolontà” dei volontari. Infatti, chifa volontariato “puro”, gratuita-mente, non può accedere a bandie sostegni!- l’azione culturale, che vede oltre100 realtà impegnate nell’anima-zione territoriale, ma che riman-gono sostanzialmente dimentica-te (sabato 9 novembre 2013 - ore10, 5° Convegno delle realtà cultu-rali periferiche; partecipa l’asses-sore alla Cultura del Comune di

Milano, Filippo Del Corno; Biblio-teca Sormani, Sala del Grechetto,via Francesco Sforza 7). - l’abitare popolare “periferico”, chese da una parte vede la disastrosasituazione del patrimonio abitati-vo pubblico ( soprattutto sociale),dall’altra potrebbe avere interes-santi sviluppi nell’utilizzo dell’e-norme patrimonio sfitto.- la comunicazione, perché se unprocesso comunicativo (distor-cente) ha contribuito a costruirela rappresentazione negativa sulquartiere, occorre, per converso,una comunicazione altrettanto ef-ficace, di segno positivo».I “periferici” saranno capaci di coe-sione? La 7ª Convenzione delle Pe-riferie del 16 ottobre 2013 - ore 18(Urban Center di Milano, GalleriaVittorio Emanuele II) – che vedràla partecipazione di Marco Gra-nelli (Assessore alla Coesione so-ciale e Volontariato, Comune diMilano), Paolo Limonta (UfficioRelazioni con la Città, Comune diMilano) è anche per questo!

Walter CherubiniConsulta Periferie Milano

www.periferiemilano.it

Periferie: a che punto siamo?

La nostra rubrica dedicata alle donne di talento su-pera i confini nazionali e atterra in Spagna. Questavolta a raccontarci la sua storia è Silvia Sabrià, fon-

datrice e direttrice di TickTranslations®, un’agenzia ditraduzioni e servizi linguistici che ormai si è ampliata a li-vello internazionale. Silvia è una donna con un’espe-rienza passata di marketing, che si è riproposta sulmercato in modo autonomo e coraggioso, una perso-na positiva e comunicativa, che già dalle prime paro-le ci fa capire qual è la sua filosofia. «Nella mia vita hosempre cercato di dare un messaggio di ottimismo»,dice Silvia, «ho sempre tentato di trasmettere amoree sincerità, perché viviamo in un mondo dove di cosebrutte ce ne sono tante ma soprattutto abbiamo l’abi-tudine di vedere solo quello che va male. Mi sono re-sa conto che dare un messaggio positivo è utile e pos-sibile anche da parte di un’imprenditrice. E alla finerisulta anche redditizio».

Com’è nata l’idea di fondare un’agenzia di traduzioni, os-sia Tick?«Per la mia formazione studentesca ero orientata afare la traduttrice. Poi, per alcuni fatti della vita, hopreso un’altra direzione e ho studiato economia e so-prattutto mi sono dedicata al mondo del marketing.Ho così lavorato come responsabile di marketing pergrandi aziende. Due sono stati i motivi che mi hannoindotto a cambiare. Prima di tutto il tempo che tra-scorrevo con mio marito era sempre troppo poco, per-ché entrambi viaggiavamo molto per lavoro. In secon-do luogo, mi sono accorta che una donna a 40 anni sullavoro è considerata vecchia; arrivavano giovani chemi passavano avanti nonostante lavorassi tanto eavessi molta esperienza. Dovevo sempre difendere lamia posizione. Ho quindi cominciato a sognare e a de-siderare di fare qualcosa per me stessa. Perché non lofacevo? Perché avevo paura. Lasciare un lavoro sicu-ro per qualcosa di proprio era un rischio, però allostesso tempo mi sono resa conto che dovevo vincerela paura. Quindi sono tornata alle mie origini, le tra-

duzioni. Ho studiato perun anno la situazione delsettore, mi sono resa con-to che il mercato era favo-revole e ho creato Tick».

Ci sono state delle diffi-coltà?«Direi di no, non ho avutodifficoltà, piuttosto ho do-vuto lavorare tanto e met-terci tanto impegno. Nonho trovato porte chiuse, alcontrario. Il segreto è stato quello di sognare. Se ti al-zi la mattina e pensi che non ce la puoi fare, sicura-mente non ce la farai. Bisogna avere un atteggiamen-to positivo e credere che quello che sogni si realiz-zerà, senza avere dubbi.Tick è nata su questa base nel gennaio 2011. Oggi ab-biamo 700 clienti e rappresentanti in 12 Paesi, tra iquali Stati Uniti, Germania, Gran Bretagna, Francia,Emirati Arabi e Cina. Se all’inizio avessi pensato dinon essere capace, non ce l’avrei fatta. Nella vita nonci sono difficoltà, ci sono sfide. Bisogna affrontarlecon tanta voglia, positività e credere in se stessi».

In questa tua esperienza, tu parli di rapporti affettuosi esinceri. Cosa vuol dire questo in un’azienda? «Ti do qualche esempio. In Tick gli impiegati non la-vorano il giorno del loro compleanno. Ognuno di loroha una scatola dei sogni, nella quale scrive i propridesideri che l’azienda, se può, soddisfa. Inoltre, tuttele persone che lavorano in Tick hanno orari diversi: cisono mamme con i bambini e altri con differenti esi-genze. Per certi versi questo modo di fare tra virgolet-te è egoistico, dato che tratto gli altri come vorrei chegli altri trattassero me».

Il fatto di essere una donna ti ha dato una sensibilitàmaggiore verso l’ambiente che hai creato?

«Sì, credo proprio di sì. Èanche vero che sono unapersona di indole sensibi-le. Il fatto di essere donnasicuramente mi ha aiuta-to, così come mi ha aiuta-to ciò che ho vissuto diret-tamente nel corso dellamia esperienza di vita».

La condizione di donna emoglie ha influito sulla tuascelta? Ad esempio, perché

sei stata tu a cambiare lavoro e non tuo marito?«Bella domanda. In realtà Tick è un progetto comu-ne, realizzato da me perché forse ero più pronta di lui.Ma c’è anche un fatto economico: il suo stipendio erapiù alto del mio».

Quindi anche in Spagna gli stipendi delle donne, a paritàdi livello, sono più bassi?«Sì, in genere sono più bassi».

Sei d’accordo sul fatto che un’azienda funzioni meglio sec’è un mix equilibrato tra uomini e donne?«Sicuramente sì. La donna apporta una cosa moltoimportante: il senso pratico. Gli uomini ne hanno me-no. Sappiamo riconoscere le priorità e trovare solu-zioni veloci. Abbiamo anche una maggior capacità dimediazione nei rapporti interpersonali, mentre gliuomini hanno capacità di visione globale. C’è anche un aspetto importante e che va oltre il fat-to aziendale: non stiamo gestendo molto bene il no-stro pianeta. So che da sola non posso cambiare ilmondo, ma nel mio piccolo posso sicuramente faremolto. È ora che le donne comincino a farsi carico diquesta responsabilità. Avevano lasciato tutto in manoagli uomini ed è giunto il momento in cui dicano la lo-ro sull’economia, l’ecologia, i rapporti tra le persone ei popoli».

Ci sono molte donne in Tick?«Sì, sono in prevalenza, però è frutto del caso. Quan-do facciamo una selezione del personale non guar-diamo a questo aspetto e non facciamo discrimina-zioni».

Hai cercato di creare in Tick un ambiente piacevole egradevole. Come sono i rapporti con i clienti, con gli altritraduttori e con i colleghi uomini?«Il segreto di tutto è comunicare, parlare. La cosa piùimportante per fare felice la gente – mi riferisco a im-piegati, clienti e fornitori – è capire che bisogni han-no. Se ci sono un problema o un’incomprensione, bi-sogna parlarne, andare a fondo. I nostri clienti sonocontenti di noi perché percepiscono di avere a che fa-re con delle persone, senza essere considerati allastregua di numeri. E che non li valutiamo in base alfatturato che ci danno. Abbiamo rapporti diretti epersonali con loro e capiscono che siamo pronti a ve-nire incontro alle loro esigenze. Basta chiedere. Lavo-riamo tutti per uno stesso obiettivo, la qualità e laconseguente soddisfazione del cliente».

C’è una frase motivazionale che è rappresentativa dell’a-zienda?«Sì, ed è davvero motivazionale. La frase è: “la nostrasquadra fa la differenza”. Siamo una squadra perchétra impiegati interni e traduttori esterni lavoriamo ecollaboriamo tutti insieme per uno stesso progetto eci aiutiamo a vicenda. Mi sono resa conto che ogniazienda ha un’anima, la gente che ci lavora. Senza lepersone che ci lavorano Tick non esisterebbe. Perquesto sento che siamo speciali. Il lavoro di squadra èquello che ci permette di progredire professional-mente e anche a livello umano. Non so dire se questavisione è legata al fatto che sono donna, sicuramenteè una cosa che sento mia ed è un’esigenza che sicura-mente non è solo mia ma di tutti. Perché tutti abbia-mo bisogno di un ambiente sereno».

Nadia Mondi

Donne e talento: intervista a Silvia Sabrià, general manager di “TickTranslation”

«Le donne devono cambiare il mondo»

LaVerd ifesteggiail bicen-

tenario di Giu-seppe Verdicon un concer-to straordina-rio, interamen-te dedicato alcompositore.Non poteva es-sere altrimen-

ti! L’imperdibile appuntamento è all’Auditorium, in largoMahler, per giovedì 10 ottobre (ore 20.30), l’anniversariodella nascita di Giuseppe Verdi che, secondo un recentesondaggio, insieme con Leonardo Da Vinci, è il perso-naggio immediatamente e più di ogni altro associato aMilano nel mondo.Per l’occasione, laVerdi sarà guidata da Jader Bigna-mini, cavallo di razza della “scuderia” di largo Mahlere considerato in Italia e all’estero uno dei più apprez-zati conductor verdiani della nuova generazione, im-pegnato proprio in questi giorni nella direzione di Si-mon Boccanegra al Festival Verdi in corso al TeatroRegio di Parma.Dunque una grande festa nel nome di Verdi, che pre-vede un programma articolato della produzione ver-diana (lo trovate in fondo), di sicuro appeal per unpubblico amante del belcanto. E a una grande festaverdiana non poteva mancare il Coro Sinfonico di Mi-lano Giuseppe Verdi, diretto da Erina Gambarini, in-sieme con due stelle di prima grandezza: il soprano

Chiara Taigi, graditissimo ritorno a laVerdi, e il mezzo-soprano Tiziana Carraro, al suo debutto in Audito-rium.Sul palco di largo Mahler, due prime parti de laVerdi– il violino di Luca Santaniello e la tromba di Ales-sandro Caruana – in versione anche solistica.Prima del concerto, giovedì 10 ottobre alle ore 18.30,il Foyer del bar dell’Auditorium ospiterà la presenta-zione del libro Giuseppe Verdi racconta, vita, opere,idee di un genio della musica nel bicentenario dellanascita, della giornalista e scrittrice Marta Boneschi,con la consulenza musicologica di Laura Nicora.

Il programma:La battaglia di Legnano, SinfoniaI Lombardi alla prima crociata: “Salve Maria”; Preludio al Finale dell’atto III per violino solo e or-chestra, Violino Luca SantanielloOberto, Sinfonia Adagio per tromba (arr. Tarr), Tromba Alessandro Ca-ruana Otello, “Ave Maria”Il Trovatore, Coro di Zingari “Chi del Gitano” e Canzo-ne “Stride la vampa” Simon Boccanegra, Preludio e aria “Come in quest’orabruna...”Aida: Preludio;Atto II, Duetto Aida e Amneris “Fu la sorte dell’armi a’tuoi funesta”; Gran Finale atto II.Prenotazioni: www.lavedi.org, 02 83389401/2/3; biglietti euro 31/13.

LaVerdi festeggia Giuseppe Verdi!

12ANNO XVI NUMERO 09 SETTEMBRE 2012

��������� ANNO XVII NUMERO 10 OTTOBRE 2013

���������������������

via S. Teresa 2/A Milano QUOTA ANNUA ORDINARIA

euro 22.00 Martedì e Giovedì ore 16.00-18.00

�� �������������

�������������������� ������������� ��

��������

�'%�& �#,��

(&�#(�##�!�

�&$(�' �� ''����"$� !�� %�&�, $# ���#( �&�� #�� $&#�(�

� ���&#$� ���� ���) #($���-��(�"% ���$,,�#$�(�!���+��� �����

$&�& �� �������������

���$&�($& $��$#($(��# �$

�&$*�' ��������������

��� ��������������� ���

������������������ ����!���������������������������

������������

����� �������"�� ���� ���������

"���������������"�������##���

�� �� ����$���������%&�'()*+,-*$))���.�/��������������� ���

Centro Asteria Ass. Polisp. DilettantisticaP.zza F. Carrara 17.1 sconto 5%Ambulatorio Medico Dentistico Via Lassalle, 5(Citofono 542) sconto 10% Nera SushiVia Medeghino, 4 sconto 10%Studio estetica BrioschiVia Brioschi 52, sconto 10%parcheggio gratuito.ERREBI Service OtticaVia Antonini, 26 sconto 5%Clinica del Sale Via Val di sole 10, sconti su pacchetti stanza del saleDental - LUCvia Bertacchi, 2 sconto 10%agevolazione nei pagamentiErboristeria naturalmenteVia Bellarmino, 13

EuroacusticVia Lagrange 13, sconti 5% ÉSPERO srl (www.espero.it)via Cadolini 30, sconto del 25% sui corsi per ilettori che metteranno like sulla pagina face-book/esperosrlOreficeria JandelliVia Brioschi, 52 sconti 20-30-40%Centro benessere SuryaVia Antonelli, 6 sconto 20%Virgola viaggiCorso Colombo, 4 agevolazioni per soci e lettoriCentro studi YogaVia Confalonieri, 26sconti per soci e lettoriLe convenzioni saranno applicate all’atto delpagamento ai soci con la tessera di Milanosudin corso di validità.

Le convenzioni di Milanosud

Sono in vendita presso la sede dell’As-sociazione (via S. Teresa 2/A - aperturamartedì e giovedì dalle 16,30 alle18,30) e presso la libreria Largo Mahler(via Conchetta 2) le due pubblicazioniedite da Milanosud: “Milano è un Viag-gio” (4 euro), raccolta dei primi cinque

racconti vincitori del 2°Concorso Letterario Mila-nosud; e la trilogia “Rac-contare Milano. Storiedella nostra città” (12 euro), di ClaraMonesi Saibene, con le bellissime illu-strazioni di Sergio Toppi.

I libri di Milanosud��������������������

Dal 16 al 17 novembre tenetevipronti per il consueto week-endautunnale.

Trascorreremo un suggestivo fine setti-mana nel cuore della Romagna, che pre-vede un’escursione con il “Treno di Dan-te”, attraverso l’Appennino sulla lineacentenaria “La Faentina”, da Faenza aMarradi, e una visita al borgo medievaledi Brisighella e alla sua rupe.

ProgrammaSabato: 16 novembre-Ritrovo davanti alla sede di Milanosud alleore 6,30 si raccomanda la massima pun-tualità!Partenza per Riolo, con nostro bus privatoe visita guidata della Rocca Sforzesca diRiolo. Visita narrata al “Castro di Riolo” incompagnia di Caterina Sforza, la signorapiù discussa e ammirata del Rinascimen-

to. Quindi trasferimento a Faenza “cittàdelle ceramiche”; check-in e pranzo libe-ro.Dopo pranzo incontro con la guida e vi-sita del centro storico, del Mic (Museo In-ternazionale delle Ceramiche) e di un la-boratorio di ceramica. Rientro in hotel ecena al ristorante. Pernottamento in ho-tel.Domenica: 17 novembrePrima colazione in hotel, trasferimento al-la stazione FS e partenza alle ore 8,20 perMarradi “il paese di Dino Campana e delmarrone eccellente”.Arrivo a Marradi alle ore 9; la visita guida-ta del borgo include: “colazione marrade-se” con degustazione di marroni e visita al“Centro di documentazione del Castagno”;visita al “Museo Dino Campana” il grandepoeta “folle e visionario” dei “Canti Orfici”con immagini e lettura di alcuni dei suoiaffascinanti testi. Durante la passeggiata nelle stradine delborgo possibilità di acquisto di prodotti ti-pici, come i marroni, la “schiacciata” o il“pane di Marradi” presso l'antico e unico

forno a legna del paese.Ritorno alla stazione FS alle ore 12,56 etrasferimento al borgo medievale di Brisi-ghella, dove pranzeremo con sfiziose spe-cialità a base di tartufo.Nel pomeriggio passeggiata e visita guida-ta al centro storico e alla "Via degli Asini"(pittoresca strada sopraelevata e copertadi origine medioevale); nel corso dellapasseggiata si potranno ammirare la Roc-ca, la Torre dell'Orologio e il Santuario delMonticino, posti sui tre colli che incorni-ciano il pittoresco borgo; prima del rientrodegustazione di olio extra vergine e vini. Ritrovo dei partecipanti alla stazione FS diBrisighella e partenza alle ore 17,20 per ilrientro, con arrivo a Faenza ore 17,30.Rientro con nostro bus con arrivo a Mila-no per le 21 circa. Il weekend verrà effettuato con un mini-mo di 25 iscritti.

Quota di partecipazione260 euro per persona in camera doppia. (280 euro per persona in singola) per i So-

ci di Milanosud. 290 euro per persona incamera doppia. (310 euro per persona insingola) per i non Soci.La quota include: accompagnatore Mila-nosud; pullman a disposizione per l’interoviaggio; guida locale; ingressi previsti neltour; 1 pernottamento, prima colazione inhotel 4 stelle; cena in ristorante e pranzoalla “Sagra del Tartufo” incluso bevande;degustazione prodotti tipici a Marradi eBrisighella; escursione con “treno di Dan-te” a Marradi e Brisighella, biglietto di 2ªclasse per spostamenti in treno; assicura-zione di viaggio.Per la prenotrazione delle gite è necessa-rio venite nella nostra sede di Milanosudin via Santa Teresa 2/A il martedì e il gio-vedì dalle ore 16 alle 18 (chiuso luglio eagosto).Le iscrizioni sono già aperte. Il deposito,pari al 50% della quota. dovrà essere ver-sato entro giovedì 26 settembre 2013 e ilsaldo entro il 17 di ottobre 2013.Vi aspettiamo! Un caro saluto a voi tutti.

Rossella & Emilia

16 e 17 novembre 2013 con il “Treno di Dante”

Confermato il fine settimana nel cuore della Romagna

Marradi, terra natale di Dino Campana.

Posti ancora disponibili. Per le prenotazioni venite il martedì o il giovedì alla sede di Milanosud

In occasione dei dieci anni di apertura della Casa MuseoBoschi Di Stefano, l’Associazione socio-culturale Mila-nosud ha organizzato una visita guidata per sabato 14 di-

cembre alle ore 16.Nei locali abitati in vita dai coniugi Antonio Boschi (1896-1988) e Marieda Di Stefano (1901-1968) si possono ammi-rare una selezione di circa trecento delle oltre duemila ope-re della loro collezione, donata al Comune di Milano nel1974.La collezione rappresenta una straordinaria testimonianzadella storia dell’arte italiana del XX secolo – comprendentepitture, sculture e disegni – dal primo decennio del Nove-cento alla fine degli anni Sessanta.La Casa-Museo è collocata in una palazzina realizzata all’i-nizio degli anni Trenta del Novecento dall’Architetto PieroPortaluppi. Gli ambienti, ripristinati dal Comune di Milano,sono stati allestiti e arredati a cura della Fondazione BoschiDi Stefano, costituitasi nel 1998.Nei dieci spazi espositivi, le opere sono state distribuiteadottando un criterio di successione cronologica e di sele-zione qualitativa curato da Maria Teresa Fiorio ex Direttoredelle Civiche Raccolte d’Arte di Milano, con arredi scelti perla loro consonanza storica, come la sala da pranzo ideata daMario Sironi nel 1936.

Quota di partecipazione: 12 euro, per i soci 10 euro.La visita verrà effettuata al raggiungimento di un minimo diquindici partecipanti.

Sabato 14 dicembre

Visita guidata a Casa Boschi Di Stefano, un gioiello nascosto

In ricordo di UmbertoCaro Umberto, per ricordarti quest’anno siamo an-dati a cercare in archivio la copia diMilanosud - il Tuo Giornale - che an-nunciava la triste notizia della tuascomparsa. Abbiamo trovato il ricor-do commosso dei tanti collaboratoriche ti hanno apprezzato e voluto be-ne. Tutti sottolineavano il tuo infati-cabile impegno sociale in Zona e ilmerito di essere stato tra i fondatoridell’associazione e decisivo elemen-to propulsore di questo giornale.Sono passati sei anni dalla tua mor-te, ma qui a Milanosud continuiamoa ricordarti con lo stesso affetto, lastessa riconoscenza e, adesso, an-che con tanta nostalgia.

Page 13: Discariche in via Selvanesco: prime condanne emilanosud.it/pdf/OTT_13.pdf · Riconosciamolo e apprezziamolo: è il primo passo verso un’esistenza più gratificante e serena. Nadia

ANNO XVII NUMERO 10 OTTOBRE 2013 13���� !$&� 13���� !$&�

��������� �����'����

�! %�%%�#�������������������

"&������%������ !$&���%

���� !$&������������ ������������� ��

��

������������������

�������� ����

�������� ����� ��������������

������

������������������

����������������������

�������

������������������������ ��������� ���

������������������������������������������!������������

�� ������������ ��������������������

�������������������������� ����������������������������������������������������������

“Villas” a Buenos Aires,“favelas” a Rio de Janei-ro, “banlieue” a Parigi

… insomma, “periferie”. Certo, leperiferie sono diverse le une dallealtre, secondo la natura delle so-cietà globali a cui appartengono.Però c’è una caratteristica che leaccomuna: una sorta di disatten-zione, in primo luogo da parte deigruppi dirigenti, che relegano leperiferie a un trascurabile proble-ma di funzionamento dei grandiaggregati urbani, degni di atten-zione solo quando scoppia qual-che emergenza. Da parte sua,Renzo Piano, noto architetto e og-gi Senatore a vita, disse: «O la Pe-riferia diventa città, sistema urba-no arricchito, o le città divente-ranno mostri ingovernabili dovesolo il centro sarà un’isola felice».Milano – A fine 2011 (Corriere,23/12), Massimo Rebotti, ricor-dando un impegno del Sindaco Pi-sapia preso poco prima di vincerele elezioni – «Nei miei primi centogiorni ridarò dignità alle periferie,le riporterò al centro» – ha com-mentato che i “primi «cento gior-ni» della giunta Pisapia (che sono

ormai di più) dimostrano che pen-sare a una città partendo dalle pe-riferie è molto più complicato cheprometterlo. Peraltro, il problemadelle periferie non è in primo luo-go del sindaco, bensì dell’interaclasse dirigente milanese,. 7ª Convenzione – Eppure, di perife-rie si interessano in tanti: dalleUniversità alle Fondazioni banca-rie, facendo cose pregevoli. Però,quello che sembra mancare è il“fare sistema”, che potrebbe dareun significativo apporto a diversee connesse tematiche:- la coesione sociale, con circa 200iniziative (dai doposcuola allescuole d’Italiano per stranieri),che vengono lasciate alla “buonavolontà” dei volontari. Infatti, chifa volontariato “puro”, gratuita-mente, non può accedere a bandie sostegni!- l’azione culturale, che vede oltre100 realtà impegnate nell’anima-zione territoriale, ma che riman-gono sostanzialmente dimentica-te (sabato 9 novembre 2013 - ore10, 5° Convegno delle realtà cultu-rali periferiche; partecipa l’asses-sore alla Cultura del Comune di

Milano, Filippo Del Corno; Biblio-teca Sormani, Sala del Grechetto,via Francesco Sforza 7). - l’abitare popolare “periferico”, chese da una parte vede la disastrosasituazione del patrimonio abitati-vo pubblico ( soprattutto sociale),dall’altra potrebbe avere interes-santi sviluppi nell’utilizzo dell’e-norme patrimonio sfitto.- la comunicazione, perché se unprocesso comunicativo (distor-cente) ha contribuito a costruirela rappresentazione negativa sulquartiere, occorre, per converso,una comunicazione altrettanto ef-ficace, di segno positivo».I “periferici” saranno capaci di coe-sione? La 7ª Convenzione delle Pe-riferie del 16 ottobre 2013 - ore 18(Urban Center di Milano, GalleriaVittorio Emanuele II) – che vedràla partecipazione di Marco Gra-nelli (Assessore alla Coesione so-ciale e Volontariato, Comune diMilano), Paolo Limonta (UfficioRelazioni con la Città, Comune diMilano) è anche per questo!

Walter CherubiniConsulta Periferie Milano

www.periferiemilano.it

Periferie: a che punto siamo?

La nostra rubrica dedicata alle donne di talento su-pera i confini nazionali e atterra in Spagna. Questavolta a raccontarci la sua storia è Silvia Sabrià, fon-

datrice e direttrice di TickTranslations®, un’agenzia ditraduzioni e servizi linguistici che ormai si è ampliata a li-vello internazionale. Silvia è una donna con un’espe-rienza passata di marketing, che si è riproposta sulmercato in modo autonomo e coraggioso, una perso-na positiva e comunicativa, che già dalle prime paro-le ci fa capire qual è la sua filosofia. «Nella mia vita hosempre cercato di dare un messaggio di ottimismo»,dice Silvia, «ho sempre tentato di trasmettere amoree sincerità, perché viviamo in un mondo dove di cosebrutte ce ne sono tante ma soprattutto abbiamo l’abi-tudine di vedere solo quello che va male. Mi sono re-sa conto che dare un messaggio positivo è utile e pos-sibile anche da parte di un’imprenditrice. E alla finerisulta anche redditizio».

Com’è nata l’idea di fondare un’agenzia di traduzioni, os-sia Tick?«Per la mia formazione studentesca ero orientata afare la traduttrice. Poi, per alcuni fatti della vita, hopreso un’altra direzione e ho studiato economia e so-prattutto mi sono dedicata al mondo del marketing.Ho così lavorato come responsabile di marketing pergrandi aziende. Due sono stati i motivi che mi hannoindotto a cambiare. Prima di tutto il tempo che tra-scorrevo con mio marito era sempre troppo poco, per-ché entrambi viaggiavamo molto per lavoro. In secon-do luogo, mi sono accorta che una donna a 40 anni sullavoro è considerata vecchia; arrivavano giovani chemi passavano avanti nonostante lavorassi tanto eavessi molta esperienza. Dovevo sempre difendere lamia posizione. Ho quindi cominciato a sognare e a de-siderare di fare qualcosa per me stessa. Perché non lofacevo? Perché avevo paura. Lasciare un lavoro sicu-ro per qualcosa di proprio era un rischio, però allostesso tempo mi sono resa conto che dovevo vincerela paura. Quindi sono tornata alle mie origini, le tra-

duzioni. Ho studiato perun anno la situazione delsettore, mi sono resa con-to che il mercato era favo-revole e ho creato Tick».

Ci sono state delle diffi-coltà?«Direi di no, non ho avutodifficoltà, piuttosto ho do-vuto lavorare tanto e met-terci tanto impegno. Nonho trovato porte chiuse, alcontrario. Il segreto è stato quello di sognare. Se ti al-zi la mattina e pensi che non ce la puoi fare, sicura-mente non ce la farai. Bisogna avere un atteggiamen-to positivo e credere che quello che sogni si realiz-zerà, senza avere dubbi.Tick è nata su questa base nel gennaio 2011. Oggi ab-biamo 700 clienti e rappresentanti in 12 Paesi, tra iquali Stati Uniti, Germania, Gran Bretagna, Francia,Emirati Arabi e Cina. Se all’inizio avessi pensato dinon essere capace, non ce l’avrei fatta. Nella vita nonci sono difficoltà, ci sono sfide. Bisogna affrontarlecon tanta voglia, positività e credere in se stessi».

In questa tua esperienza, tu parli di rapporti affettuosi esinceri. Cosa vuol dire questo in un’azienda? «Ti do qualche esempio. In Tick gli impiegati non la-vorano il giorno del loro compleanno. Ognuno di loroha una scatola dei sogni, nella quale scrive i propridesideri che l’azienda, se può, soddisfa. Inoltre, tuttele persone che lavorano in Tick hanno orari diversi: cisono mamme con i bambini e altri con differenti esi-genze. Per certi versi questo modo di fare tra virgolet-te è egoistico, dato che tratto gli altri come vorrei chegli altri trattassero me».

Il fatto di essere una donna ti ha dato una sensibilitàmaggiore verso l’ambiente che hai creato?

«Sì, credo proprio di sì. Èanche vero che sono unapersona di indole sensibi-le. Il fatto di essere donnasicuramente mi ha aiuta-to, così come mi ha aiuta-to ciò che ho vissuto diret-tamente nel corso dellamia esperienza di vita».

La condizione di donna emoglie ha influito sulla tuascelta? Ad esempio, perché

sei stata tu a cambiare lavoro e non tuo marito?«Bella domanda. In realtà Tick è un progetto comu-ne, realizzato da me perché forse ero più pronta di lui.Ma c’è anche un fatto economico: il suo stipendio erapiù alto del mio».

Quindi anche in Spagna gli stipendi delle donne, a paritàdi livello, sono più bassi?«Sì, in genere sono più bassi».

Sei d’accordo sul fatto che un’azienda funzioni meglio sec’è un mix equilibrato tra uomini e donne?«Sicuramente sì. La donna apporta una cosa moltoimportante: il senso pratico. Gli uomini ne hanno me-no. Sappiamo riconoscere le priorità e trovare solu-zioni veloci. Abbiamo anche una maggior capacità dimediazione nei rapporti interpersonali, mentre gliuomini hanno capacità di visione globale. C’è anche un aspetto importante e che va oltre il fat-to aziendale: non stiamo gestendo molto bene il no-stro pianeta. So che da sola non posso cambiare ilmondo, ma nel mio piccolo posso sicuramente faremolto. È ora che le donne comincino a farsi carico diquesta responsabilità. Avevano lasciato tutto in manoagli uomini ed è giunto il momento in cui dicano la lo-ro sull’economia, l’ecologia, i rapporti tra le persone ei popoli».

Ci sono molte donne in Tick?«Sì, sono in prevalenza, però è frutto del caso. Quan-do facciamo una selezione del personale non guar-diamo a questo aspetto e non facciamo discrimina-zioni».

Hai cercato di creare in Tick un ambiente piacevole egradevole. Come sono i rapporti con i clienti, con gli altritraduttori e con i colleghi uomini?«Il segreto di tutto è comunicare, parlare. La cosa piùimportante per fare felice la gente – mi riferisco a im-piegati, clienti e fornitori – è capire che bisogni han-no. Se ci sono un problema o un’incomprensione, bi-sogna parlarne, andare a fondo. I nostri clienti sonocontenti di noi perché percepiscono di avere a che fa-re con delle persone, senza essere considerati allastregua di numeri. E che non li valutiamo in base alfatturato che ci danno. Abbiamo rapporti diretti epersonali con loro e capiscono che siamo pronti a ve-nire incontro alle loro esigenze. Basta chiedere. Lavo-riamo tutti per uno stesso obiettivo, la qualità e laconseguente soddisfazione del cliente».

C’è una frase motivazionale che è rappresentativa dell’a-zienda?«Sì, ed è davvero motivazionale. La frase è: “la nostrasquadra fa la differenza”. Siamo una squadra perchétra impiegati interni e traduttori esterni lavoriamo ecollaboriamo tutti insieme per uno stesso progetto eci aiutiamo a vicenda. Mi sono resa conto che ogniazienda ha un’anima, la gente che ci lavora. Senza lepersone che ci lavorano Tick non esisterebbe. Perquesto sento che siamo speciali. Il lavoro di squadra èquello che ci permette di progredire professional-mente e anche a livello umano. Non so dire se questavisione è legata al fatto che sono donna, sicuramenteè una cosa che sento mia ed è un’esigenza che sicura-mente non è solo mia ma di tutti. Perché tutti abbia-mo bisogno di un ambiente sereno».

Nadia Mondi

Donne e talento: intervista a Silvia Sabrià, general manager di “TickTranslation”

«Le donne devono cambiare il mondo»

LaVerd ifesteggiail bicen-

tenario di Giu-seppe Verdicon un concer-to straordina-rio, interamen-te dedicato alcompositore.Non poteva es-sere altrimen-

ti! L’imperdibile appuntamento è all’Auditorium, in largoMahler, per giovedì 10 ottobre (ore 20.30), l’anniversariodella nascita di Giuseppe Verdi che, secondo un recentesondaggio, insieme con Leonardo Da Vinci, è il perso-naggio immediatamente e più di ogni altro associato aMilano nel mondo.Per l’occasione, laVerdi sarà guidata da Jader Bigna-mini, cavallo di razza della “scuderia” di largo Mahlere considerato in Italia e all’estero uno dei più apprez-zati conductor verdiani della nuova generazione, im-pegnato proprio in questi giorni nella direzione di Si-mon Boccanegra al Festival Verdi in corso al TeatroRegio di Parma.Dunque una grande festa nel nome di Verdi, che pre-vede un programma articolato della produzione ver-diana (lo trovate in fondo), di sicuro appeal per unpubblico amante del belcanto. E a una grande festaverdiana non poteva mancare il Coro Sinfonico di Mi-lano Giuseppe Verdi, diretto da Erina Gambarini, in-sieme con due stelle di prima grandezza: il soprano

Chiara Taigi, graditissimo ritorno a laVerdi, e il mezzo-soprano Tiziana Carraro, al suo debutto in Audito-rium.Sul palco di largo Mahler, due prime parti de laVerdi– il violino di Luca Santaniello e la tromba di Ales-sandro Caruana – in versione anche solistica.Prima del concerto, giovedì 10 ottobre alle ore 18.30,il Foyer del bar dell’Auditorium ospiterà la presenta-zione del libro Giuseppe Verdi racconta, vita, opere,idee di un genio della musica nel bicentenario dellanascita, della giornalista e scrittrice Marta Boneschi,con la consulenza musicologica di Laura Nicora.

Il programma:La battaglia di Legnano, SinfoniaI Lombardi alla prima crociata: “Salve Maria”; Preludio al Finale dell’atto III per violino solo e or-chestra, Violino Luca SantanielloOberto, Sinfonia Adagio per tromba (arr. Tarr), Tromba Alessandro Ca-ruana Otello, “Ave Maria”Il Trovatore, Coro di Zingari “Chi del Gitano” e Canzo-ne “Stride la vampa” Simon Boccanegra, Preludio e aria “Come in quest’orabruna...”Aida: Preludio;Atto II, Duetto Aida e Amneris “Fu la sorte dell’armi a’tuoi funesta”; Gran Finale atto II.Prenotazioni: www.lavedi.org, 02 83389401/2/3; biglietti euro 31/13.

LaVerdi festeggia Giuseppe Verdi!

Page 14: Discariche in via Selvanesco: prime condanne emilanosud.it/pdf/OTT_13.pdf · Riconosciamolo e apprezziamolo: è il primo passo verso un’esistenza più gratificante e serena. Nadia

14 ��������� ANNO XVII NUMERO 10 OTTOBRE 2013

La riflessologia plantare ha origini anti-chissime: i primi trattamenti di digito-pressione risalgono infatti al 5000 a.C. inCina, in India e nell’antico Egitto dove ve-niva praticata prevalentemente per cor-reggere i campi di energia dell’organismo.

Qual è lo scopo oggi della riflessologia?Questa tecnica olistica, se effettuata damani esperte e competenti, aiuta l’organi-smo a ritrovare il giusto equilibrio nellasua funzionalità, inducendo uno stato dirilassamento; questi sono i presuppostifondamentali per il benessere globale del-la persona, benessere che scaturisce pro-prio da un armonico legame tra mente ecorpo.

Come funziona la riflessologia plantare?La riflessologia plantare è un particolaremassaggio che viene effettuato su specifi-che zone delle estremità del nostro corpo,quali le mani e soprattutto i piedi. Il pre-supposto teorico di questa tecnica è il ri-tenere che nelle mani e nei piedi ci sianodelle zone riflessogene corrispondenti

agli organi e apparati interni del nostrocorpo; attraverso adeguate stimolazioni èquindi possibile andare a migliorare lafunzionalità del nostro organismo.Se consideriamo il piede come lo specchiodel nostro organismo, possiamo facilmen-te comprendere come in esso ci siano spe-cifici punti riflessi di ogni parte del nostrocorpo. I piedi contengono infatti numero-se terminazioni nervose molto sensibili al-la stimolazione e proprio stimolando que-sti punti è possibile aiutare il corpo a mi-gliorare la funzionalità dei singoli organi.

Quali sono gli effetti benefici?La riflessologia plantare, pur essendo unmetodo naturale e non invasivo, è note-volmente efficace nell’aiutare l’organismoa risolvere svariate problematiche.Se correttamente eseguita può migliorareil funzionamento del nostro sistema im-munitario, riducendo lo stress sia sul cor-po, sia sulla mente.Viene indicata anche nei casi in cui è ne-cessario regolarizzare la pressione arte-riosa, così come la circolazione sangui-

gna. Con la riflessologia plantare è possi-bile alleviare dolori di varia natura, comeper esempio lombalgia, cervicalgia, sciati-ca e artite.Le donne possono avere un valido aiutodalla riflessologia nel periodo della meno-pausa, riuscendo ad attenuare le vampa-te, l’emicrania e gli sbalzi di umore.Inoltre questa tecnica, solitamente, noncomporta effetti collaterali.Ci sono casi in cui la metodica non puòessere effettuata: ad esempio se sono incorso processi infiammatori di tipo acutoo nel caso in cui il soggetto sia febbrici-tante.

Come si svolge una seduta di riflessologiaplantare?Viene in primo luogo esaminato il piede,in seguito l’operatore esegue, in determi-nati punti, un massaggio con il dito polli-ce, effettuando pressioni o frizioni.Durante la seduta vengono massaggiatetutte le aree riflessogene di ambo i piedi. Il primo trattamento dura all’incirca un’o-ra e i benefici sono subito percepibili.

Il numero di sedute sono variabili, a se-conda delle necessità; per trattare una de-terminata malattia, ad esempio, sono ne-cessarie dalle sei alle otto sedute, ma cisono particolari casi in cui l’effetto è im-mediato.Lo studio di Estetica Brioschi da ottobrefornisce servizio, che verrà effettuato dapersonale altamente qualificato e compe-tente, con uno sconto del 15%

(fino a fine anno)Approfittatene!!

Per informazioni e prenotazioni: Tel. 02 84893471“Studio di Estetica Brioschi”Via Brioschi, 52 20141 Milano(parcheggio gratuito per i clienti)[email protected]

La Lega Italiana per la Lotta contro iTumori (Lilt) – che, ricordiamolo, haun suo Centro Prevenzione in via Nee-

ra 48, quindi in Zona 5 – ha presentato mer-coledì 18 settembre all’Istituto NazionaleTumori in via Venezia la prossima edizione diArtLab.L’obiettivo è il miglioramento della qualitàdi vita del paziente oncologico e dei suoifamiliari, per aiutarli a rendere meno fati-coso il percorso della malattia attraversoattività con l’intento di lenire le ansie cheli attanagliano. ArtLab, ovvero Laborato-rio Artistico, propone infatti attività di ri-creazione di gruppo, termine inteso comegenerazione e creazione del proprio tem-po/spazio, così da non farsi assorbire solodal pensiero della malattia, delle terapie,delle paure. Queste attività di gruppo so-no legate all’Arte: disegnare, dipingere,plasmare la materia; alla Danza e Movi-

mento, con l’alternarsi di ritmo e melodie,posture e tecniche di rilassamento cheaiutino a ritrovare il proprio equilibrioenergetico; alla pratica Yoga, per miglio-rare l’armonia tra il corpo e la mente con-sentendo il distacco da pensieri angoscio-si e ripetitivi. Non mancano la Pittura, incui prendere tempo per se stessi in un’at-mosfera rilassante e il Teatro, per giocarecon le parole, la gestualità, il suono, l’e-spressione corporea per stimolare il sorri-so. Per chi ha predisposizione c’è la sezio-ne Manualità, per realizzare oggetti utili,simpatici, colorati e piacevoli. Il Taglio eCucito è invece rivolto a chi non ha maiusato un ago né un paio di forbici ma an-che a chi vuole perfezionarsi nella rifinitu-ra dei capi. Per chi è orientato alla tecno-logia, la sezione Computer offre la possibi-lità di scoprire un mondo “virtuale” appas-sionante e di grande fascino: è sufficiente

lasciarsi coinvolgere e avere molta curio-sità; non occorre avere una conoscenzaspecifica per iniziare. La sezione Cinema ePensiero Positivo propone la visione difilm, attentamente selezionati, comespunto per sviluppare l’introspezione, ilpensiero lieve, le risorse individuali. Infine9 + 1 i Viaggi di ArtLab. Nove viaggi dimezza giornata, alla scoperta dei luoghipiù significativi e anche nascosti di Mila-no, e uno di più giornate alla scoperta delmondo e di se stessi non dimenticando ilbenessere, la solidarietà, il divertimento el’amore per la vita. Per informazioni ediscrizioni: Lega Italiana per la Lotta controi Tumori – Sezione Provinciale di Milano –Settore Volontariato – Piazza Gorini 22 –Milano. Tel 02 4952.1 – e-mail: [email protected]

Renato Iacono Volontario Lilt

Nei mesi scorsi avevamo annunciato cheentro marzo sarebbero iniziati i lavori perla realizzazione dello spartitraffico cen-trale tra viale Cermenate e via Meda - viaVolvinio, con un passaggio all’altezza divia Isimbardi per dare maggior sicurezzaai pedoni. Purtroppo l’impresa che avevavinto l’appalto dei lavori, il marzo scorsoha abbandonato tutti i cantieri in Milano

rendendosi irreperibile, senza iniziareneppure i lavori di via Cermenate. Il Comune di Milano dovrà quindi riappal-tare i lavori ad altra impresa, dopo averseguito le regolari procedure legali/ammi-nistrative previste. Attualmente nessunoè però in grado di prevedere una data diinizio lavori.

Claudio Muzzana

Di recente sono partiti i lavori di riqualificazione che entro unpaio d’anni dovrebbero ridare a Milano il suo antico porto, laDarsena, in occasione di Expo 2015. L’area è tutta recintata

e alcuni operai circolano all’interno per preparare il cantiere ai la-vori che, ricordiamolo, prevedono la creazione di una passeggiatalungo tutto il perimetro del bacino, con un percorso su due livellisul lato di via Gabriele D’Annunzio; poi banchine per le imbarcazio-ni sul lato più vicino a Piazzale Cantore, in corrispondenza dell’exlocale Bobino. Sul lato di piazza XXIV Maggio, invece, il centro del-la piazza diventerà una sorta di isola pedonale, dove continueranno

a passare solo i tram, mentre il traffico veicolare si sposterà sui latidella piazza stessa. Verrà poi completamente rinnovato il mercatocomunale, con una struttura di ferro e vetro che sarà costruita suuna sorta di isola al vertice del bacino, più vicino all’acqua; nell’areaoccupata oggi dal mercato sarà ricavata una piazza dalla quale ci sipotrà affacciare sulla Darsena. In sostanza, una nuova viabilità perpiazza XXIV Maggio, che diverrà quasi una zona a traffico limitato,e il ritorno dello specchio d’acqua alla sua estensione originaria, an-tecedente ai lavori per il parcheggio poi non realizzato.

A.P./ChiamaMilano

Nel tratto iniziale del Naviglio Pavese, invia Ascanio Sforza (all’interno della zonaportuale della Darsena), stazionano duebarconi, saldamente ancorati alla riva: so-no i Ristoranti delle Mole. Alla societàproprietaria, il Comune ha inviato il31.10.2012 una cartella esattoriale per34.837,67 euro: si tratta di importi residui

non corrisposti. La società ha quindi fattoricorso in opposizione verso il Comune diMilano il 04.12.12, che a sua volta si è co-stituito in giudizio davanti al Tribunaleper le Acque Pubbliche della Lombardia.La “storia” continua: vi aggiorneremo aiprossimi sviluppi.

C. M.

A fine luglio la Prefettura di Milano ha in-viato all’amministrazione comunale copiadel decreto del Presidente della Repub-blica in cui sancisce lo scioglimento delconsiglio comunale di Rozzano. Di fattonon cambia nulla nell’attività ammini-strativa cittadina: dopo il trasferimento inRegione Lombardia come Consigliere delsindaco Massimo D’Avolio, le funzioni delsindaco sono delegate al vice sindaco Er-rico Gaeta, che guiderà l’amministrazione

fino alle prossime elezioni. Il documentoinviato è un atto dovuto, in quanto la nor-mativa vigente stabilisce che con la deca-denza del sindaco venga sciolto il consi-glio comunale. Lo stesso articolo di legge sancisce ancheche la giunta e il consiglio comunale ri-mangano in carica fino all’elezione delnuovo consiglio e del nuovo sindaco e lefunzioni del sindaco siano svolte dal vicesindaco.

Un nobile intento, quello del progetto La Casa del Riuso,nato lo scorso aprile a Rozzano. Vuoleinfatti essere unpiccolo segno di solidarietà sul nostro territorio, par-

tendo gesti concreti: lo sgombero e il rigenero delle cose del-le nostre case che possono essere utili ad altre famiglie perabbattere anche i costi per gli arredi e le riparazioni (abiti,casalinghi, elettrodomestici, mobili).Il progetto, è stato promosso da: laboratorio Archimede, Agehaonlus, Casa Betania onlus, gruppo Scout Agesci Rozzano 1, conil patrocinio di Banca Popolare Etica, Fondazione I Care, anco-ra www.fondazioneicare.org e Cav Rozzano, in collaborazionecon Caritas Ambrosiana e si svilupperà, ma solo se tutti lo avre-mo nel cuore e collaboreremo con idee e tempo. La Casa del Riuso mette a disposizione anche artigiani quali-

ficati e preparati nella relazioni con persone fragili (anziani,disabili persone con disagio psichico), che richiedono inter-venti di riparazione e manutenzioni presso il proprio domici-lio. Un’azione che è stata richiesta dagli amministratori di so-stegno del nostro territorio aderenti al progetto ads, attivo sututta la regione Lombardia.La Casa del Riuso, via Ariosto 16 C – Rozzano – tel3286080032. Apertura al pubblico : giovedì, venerdì pomeriggio,dalle 14 alle 18; sabato, dalle 10 alle 13 e dalle 14 alle 18.Informazioni: www.lacasadelriuso.itwww.facebook.com/events/105716306292966/

Guido De VecchiFondazione I Care, ancora

La Società Selene, vincitrice del bandocomunale, si è impegnata a garantire, perl’installazione delle nuove telecamere intutta la città, i relativi collaudi in tempibrevi: entro il 31 dicembre di quest’anno.Un ottimo risultato, se paragonato a quel-lo di precedenti analoghi interventi e chehanno richiesto tempi assai più lunghi.

Per la Zona 5, il sistema di videosorve-glianza previsto, riguarda le seguentiaree: Quartiere Basmetto, 4 telecamere; Giardi-

ni di via Saponaro, 4 telecamere; Sotto-passo pedonale P.zza Maggi, 14 telecame-re e 5 SOS; Borgo di Chiaravalle, parcheg-gio adiacente l’Abbazia, 4 telecamere

Per la Zona 4: P.zza Gabrio Rosa, 4 tele-camere, in particolare nel giardino vicinoalla fontana;Q.re S. Ambrogio , telecamere per inqua-drare in particolare via S. Paolino 18, Cen-tro civico – Biblioteca – area centrale... everso via De Pretis,1.

CM

����������������� ����

La riflessologia plantare: un metodo antico e non invasivo per migliorare la qualità della nostra vita

Le iniziative della Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori

ArtLab: dedicato ai pazienti, per allontanare le paure

Nasce la Casa del Riuso nel segno della solidarietà

Darsena: il cantiere è aperto

AL COMUNE DI ROZZANO A SEGUITO DELLE ELEZIONI DI FEBBRAIO

Gaeta al posto del sindaco D’Avolio

MAGGIORE SICUREZZA

Telecamere nelle Zone 4 e 5

SUL VIALE CERMENATE

Bloccati i lavori per lo spartitraffico

SUL NAVIGLIO PAVESE

Due barconi in causa con il Comune

A Rozzano in via Ariosto 16

Page 15: Discariche in via Selvanesco: prime condanne emilanosud.it/pdf/OTT_13.pdf · Riconosciamolo e apprezziamolo: è il primo passo verso un’esistenza più gratificante e serena. Nadia

ANNO XVII NUMERO 10 OTTOBRE 2013 15������������������

PISCINAPISCINA VISMARAVISMARA

02 89.38.93.202 89.38.93.211 [email protected]@dongnocchi.it FONDAZIONE DON GNOCCHI ONLUSFONDAZIONE DON GNOCCHI ONLUS -- CENTRO PEPPINO VISMARA CENTRO PEPPINO VISMARA

VIAVIA DEIDEI MISSAGLIAMISSAGLIA 117117

Immersa nel verdeImmersa nel verde del Centro Sportivo Vismara,del Centro Sportivo Vismara, dove sport e relaxdove sport e relax si fondono con la natura,si fondono con la natura, dispone di una vasca condispone di una vasca con acqua piacevolmente calda.acqua piacevolmente calda. Le attività proposte,Le attività proposte, dalla terapia riabilitativadalla terapia riabilitativa ai corsi per i bambini,ai corsi per i bambini, ai corsi di nuoto individuali,ai corsi di nuoto individuali, sono sicuramente in gradosono sicuramente in grado di soddisfare tutta la famiglia.di soddisfare tutta la famiglia. La totale assenzaLa totale assenza di barriere architettonichedi barriere architettoniche la rende ideale anchela rende ideale anche per utenti diversamente abili.per utenti diversamente abili.

CORSI DI AQUATICITÀCORSI DI AQUATICITÀ NEONATALE NEONATALE

CORSI DI AQUATICITÀCORSI DI AQUATICITÀ

PRESCOLAREPRESCOLARE

CORSI DI NUOTOCORSI DI NUOTO INDIVIDUALI O IN COPPIAINDIVIDUALI O IN COPPIA

CORSI DI ACQUAFITNESS ECORSI DI ACQUAFITNESS E

GINNASTICA IN ACQUAGINNASTICA IN ACQUA

RIEDUCAZIONE MOTORIARIEDUCAZIONE MOTORIA

MEDIANTE FISIOTERAPIA IN ACQUAMEDIANTE FISIOTERAPIA IN ACQUA

ANocetum, la sera di fine estate è resapiù piacevole dai racconti degli stu-denti dell’Itsos Albe Steiner, che con

foto, video-interviste, reportage ci hannoraccontato la Milano delle molte culture edelle integrazioni possibili. In un quartierecome il Corvetto-Mazzini, in cui i migrantirappresentano il 15% dei residenti, e dove hasede una delle Comunità Islamiche piùgrandi di Milano, l’Istituto Albe Steiner, as-sieme alla Fondazione Acra Ccs e all’Asso-ciazione Nocetum, ha realizzato il progettodedicato a “Comunicazione e Intercultura”.Protagonisti giovani e meno giovani migran-

ti del quartiere le cui storie sono state rac-colte e raccontate dagli studenti, a volte an-ch’essi di origine straniera, che nell’Istitutodi via San Dionigi, si formano in materie qua-li televisione, cinema, arte e fotografia. Coor-dinati dai loro docenti e grazie al cofinanzia-mento di Fondazione Cariplo e alla partner-ship con il giornale di zona “Quattro”, gli stu-denti hanno realizzato servizi, interviste, re-portage fotografici, per documentare le mol-te facce e culture di Milano, attraverso leesperienze e i sogni dei loro coetanei appro-dati a Milano, con le famiglie, da varie partidel mondo.La presentazione dei video e delle foto è sta-ta accompagnata dall’Orchestra dei Popoli“Vittorio Baldoni” che, grazie a un progettopromosso da Fondazione Casa dello Spirito edelle Arti, vede suonare a fianco a fianco ra-gazzi di varie etnie e allievi del Conservato-rio. Anche i piccoli ospiti di Nocetum hannocontribuito ad allietare la serata cantando edanzando, forse un po’ intimiditi dalla curio-sità e dall’affetto di tutti i presenti.

Tra i filmati presentati, ne segnaliamo unpaio. “Il velo di Sara”, che ha vinto un con-corso europeo ed è stato acquistato dalla Ca-sa Editrice Feltrinelli. Sara, di origini egizia-ne, cerca di spiegare perché decide di ri-prendere il velo dopo averlo abbandonato, eracconta la reazione delle amiche e dei com-pagni di scuola. “Questo è il mio paese”, dop-pia intervista alla maniera delle “Iene”, An-drei e Claudiu, amici nella vita, parlano del-la loro terra: la Romania, un paese che è mol-to meglio di ciò che si sente dire e che primao poi conviene visitare. Ma la vera sostanzadei loro racconti è quella che spiega la con-dizione dei migranti: “Trovarsi in un nuovoposto, che sta diventando nostro, ma che no-stro non sarà mai del tutto. Una condizioneche è prima di tutto un sentimento, con ilquale facciamo i conti tutti i giorni”.“Questo è il mio paese”: il video è visibile nelblog http://milanoduepuntozero.word-press.com/ e la pagina FB “Milanoduepunto-zero”.

Tiziana Galvanini

Il Centro Diurno Mirasole, gestito dallaCooperativa Sociale Coopelios di ReggioEmilia, sorge all’’interno della struttura RsaBaroni di Milano ed è accreditato dalla Re-gione Lombardia.La struttura può accogliere 30 anziani resi-denti in regione che abbiano compiuto i 65anni ed è specializzazata nella cura di an-ziani affetti da demenza e disturbi del com-portamento. Il Centro è aperto tutti i giornidal lunedì al venerdì, dalle ore 8 alle ore 18;sabato e domenica a richiesta.Gli anziani hanno l’opportunità di svolgereattività di animazione coerenti con le loro

attitudini e le loro propensioni. L’obiettivo èquello di enfatizzare le loro abilità nelle at-tività quotidiane, nelle quali sono affiancatie supportati da un’équipe multidisciplinareche lavora attraverso l’ascolto, così da svi-luppare l’empatia necessaria per interveni-re con la giusta sensibilità.La struttura possiede un accesso diretto algiardino riservato; tutte le stanze sono sta-te pensate in modo tale da rendere l’am-biente più familiare e accogliente, oltre checompletamente sicuro.Il punto di forza del centro è la valorizzazio-ne della famiglia come risorsa fondamenta-

le nel processo di cura e di assistenza del-l’anziano: infatti sono previste anche atti-vità di supporto verso i familiari e continuoconfronto costruttivo, strumenti che offro-no un monitoraggio costante del percorsoall’interno del Centro Diurno.Collabora attivamente con la Mirasole l’as-sociazione Volontariamente, con la presen-za dei volontari che regalano il loro tempoper il supporto animativo e di compagniadei nostri anziani.Per informazioni sul centro Mirasole tel. 0230083000 (dott.ssa Michela Gargiulo) email: [email protected]

Questo è il mio Paese: la Milano multiculturale raccontata dai ragazzi

CENTRO DIURNO INTEGRATO MIRASOLE

Un aiuto per le persone anziane con problemi cognitivi

Se i peli di troppo (e che crescono sempretroppo in fretta!) vi hanno tiranneggiatotutta l’estate, è arrivato il momento di tro-vare una soluzione… una volta per tutte.La “luce pulsata ad alta intensità” offre ibenefici di un’epilazione definitiva, in mo-do delicato, evitando perciò gli spiacevoliinconvenienti dei metodi invasivi. Il risul-tato? Un tessuto liscio e perfetto, grazie auna metodica efficace, indolore e sicura, eindicata anche per risolvere gli inestetismidella follicolite (le antiestetiche macchio-line o brufoletti che si accentuano dopol’uso della ceretta). Inoltre, grazie all’im-perdibile offerta del Centro BenessereSurya, è anche un trattamento alla portatadi tutti: dal 1° al 31 ottobre, è infatti possi-bile avere uno sconto del 50% sugli abbo-namenti di 10 sedute. Perché Surya ha scelto il mese di ottobre?Semplicemente perché è il periodo giustoper pianificare la propria bellezza. In que-sta oasi di relax (nata nel 1994), vi acco-glierà del personale altamente qualificato,formato alla ricerca continua del benesse-re generale della persona. Professionistidell’estetica tradizionale: manicure, pedi-cure, applicazione smalto semipermanen-te, trucco sposa e tanto altro. Ma ancheprofessionisti dell’estetica innovativa per ilviso: trattamenti anti age, anti macchie,purificanti , ossigenanti; e per il corpo: cu-

re tonificanti, riducenti, anticellulite, dre-nanti e modellanti, eseguiti con tecnologiedi ultima generazione. Non è tutto: si vadal benessere dei massaggi ayurveda, de-contratturanti, per gestanti, antistress,con Fiori di Bach per cefalee ed emicra-nee… al beneficio della riflessologia plan-tare. Si offrono consulenze gratuite per tutti i tipidi trattamenti viso e corpo.Surya Centro Benessere riserva inoltre unaspeciale promozione ai lettori di Milano-sud: chi presenterà questo articolo entro il30 novembre 2013 avrà uno sconto del 20%su un trattamento a scelta tra tutti i serviziofferti da listino.Via A. Antonelli, 6 Milano - MM 3 Corvet-to/BrentaTel 02 56 94 051 / Cell 340 39 94 085www.suryacentrobenessere.it Orari: dal martedì al venerdì dalle 9,30 alle19,30 il mercoledì dalle 9,30 alle 22 – il sabatodalle 9,30 alle 18

INFORMAZIONE PUBBLICITARIA

Per dire addio ai peli superflui, in modo definitivo!Surya CentroBenessere propone una consulenza

e la prova gratuita della “luce pulsata”. Con un’offerta

speciale: dal 1° al 31 ottobre 10 sedute scontate del 50%

Page 16: Discariche in via Selvanesco: prime condanne emilanosud.it/pdf/OTT_13.pdf · Riconosciamolo e apprezziamolo: è il primo passo verso un’esistenza più gratificante e serena. Nadia

16 ANNO XVII NUMERO 10 OTTOBRE 2013 ���������le rubriche

L’uva è sicuramente un alleato mera-viglioso per la salute. Infatti le so-stanze contenute sono altamente

benefiche. Tutte le varietà sono preziose,l’uva nera però ha un contenuto di resve-ratrolo molto più alto rispetto alla bianca.Nel regno vegetale il resveratrolo si trovain particolare nella buccia dell’uva enel vino, in misura maggiore in quello ros-so (le dosi consigliate: 2-3 bicchieri algiorno nell’uomo, un po’ meno nella don-na).Gli effetti cardioprotettivi di questa so-stanza sono ormai riconosciuti da tanti

studi. Oltre al co-lore, il contenutoin resveratrolodel vino dipendemoltissimo anchedalle tecniche dicoltura e lavora-zione dell’uva.Questa sostanza,prodotta dallapianta per le suepreziose attivitàantifungine, è ov-viamente più ab-bondante nell’u-va non trattatacon fungicidi epesticidi.

Quando si parla di resveratrolo non si puòevitare un minimo accenno al famoso “pa-radosso francese”.Sul finire degli anni ‘80, due scienziati(Renaud e De Lorgeril) studiarono la cor-relazione esistente tra mortalità dovuta amalattie coronariche e assunzionedi grassi animali nella dieta. I campioni dipopolazione studiati fornirono un risulta-to chiaro, ormai noto ai più: tanto maggio-re era il consumo medio giornaliero digrassi animali e tanto più elevata era lamortalità. Tra tutti i Paesi esaminati soloil campione francese fornì risultati con-

trari a tale conclusione. Nonostante l’ele-vato consumo di grassi animali, i francesifacevano infatti registrare il più basso tas-so di mortalità per malattie coronariche.Dal momento che liquidare il fatto comel’eccezione che conferma la regola ha po-co di scientifico, i due ricercatori francesicercarono di dare una risposta a tale pa-radosso. Dall’osservazione delle abitudinialimentari risultò evidente che i francesiconsumano più vino rosso degli altri Pae-si, quindi scaturì l’ipotesi che tale bevan-da potesse controbilanciare gli effetti ne-gativi dell’elevata quota ingerita di grassianimali. Poiché il vino si è dimostrato piùefficace di altre bevande alcoliche nellariduzione dell’insorgenza delle malattiecoronariche, il secondo passo è statoquindi ipotizzare che alla base del para-dosso francese non ci fosse l’alcol ma al-cune sostanze presenti nel vino non anco-ra conosciute. Il resveratrolo, appunto, èla più importante di queste, perché ha di-mostrato di avere grandi proprietà antios-sidanti e anticancro. Più in generale voglio aggiungere che l’u-va è notevolmente ricca di sali minerali(potassio, ferro, fosforo, calcio, mangane-se, magnesio, iodio, silicio) vitamine A, B,C. Meglio però consumare l’uva fresca lon-tano dai pasti, per evitare gonfiori e dige-stione rallentata.

Ha proprietà antibatteriche che permet-tono di curare efficacemente alcuni virus,come quello dell’herpes simplex, che creaquei terribili sfoghi vicino alla bocca. Anche nel caso di stitichezza è molto uti-le. Attenzione, però: se soffrite di disturbidigestivi, l’eccesso di fibre della buccia e isemi possono disturbare fortemente unadigestione delicata.La cura dell’uva (ampeloterapia, da am-pelos, vite) consiste infine nel consumareuva ben matura come unico alimentogiornaliero. Si inizia con il quantitativo dimezzo chilo per arrivare gradatamente al2-2,5 chilogrammi al giorno, secondo lavostra tolleranza. Ma bisogna fare atten-zione: è una cura molto disintossicante edepurativa, sia a livello di energia sia a li-vello di scarico intestinale. Chi ha colite,gastrite, diabete è meglio che valuti conattenzione se praticarla, soprattutto incaso di diabete. La cura dell’uva (che de-ve sempre essere ben matura) può durarealcuni giorni senza problemi, fino a qual-che settimana sotto il controllo del medi-co. Disintossica, ringiovanisce l’organi-smo, è utile in caso di ritenzione di liquidi,gotta, stitichezza, artrite.

Paola Grilli, [email protected]

www.paolagrilli.ithttp://naturaepercezione/blogspot.it

�������������

È il momento di mangiare uva, formidabile antiossidante

Martedì 8 - ore 18.30Alimentazione e salute: 10 incontri perimparare a mangiare Il corso è diviso in una parte teorica e inuna parte pratica successiva, con assaggi di piattipreparati dai docenti.Ass. La Conca, via Barrili 21

Giovedì 10 - ore 18.30Fitoterapia domestica, conoscere ed uti-lizzare le erbe dei nostri giardini12 lezioni teoriche più un’uscita per racco-gliere le piante studiate durante il corso.Ass. La Conca, via Barrili 21

Venerdì 11 - ore 19Tarocchi e Rebirthing, conoscere se stessiattraverso l’usocorretto dei Tarocchi e completare l’espe-rienza con il respiro guidato del Re-birthing. Ass. La Conca, via Barrili 21

Info: [email protected] 348/0719481

I corsi di ottobre

I benefici dell’aria di mare adue passi dal centro! Succede aMilano, in via val di Sole, 10(zona Ripamonti). Nel centrodi Haloterapia Aerosal: 30 mi-nuti nella “Grotta di Sale” equi-valgono a tre giorni al mare.Ideale per combattere e ancheprevenire i malanni respiratori,con un metodo del tutto natu-rale. Il sale inalato ha inoltre uneffetto battericida; vi è, infatti,una dimostrata diminuzionedella carica batterica presentenelle vie respiratorie. In altreparole il sale inalato, che si de-posita nelle prime vie, interferi-sce con la sopravvivenza deibatteri (pneumococchi e stafi-lococchi) che vengono pertantoa trovarsi in un ambiente a loropoco favorevole. L’Aerosal puòtrovare una sua positiva indica-zione anche per altre situazionimolto gravi come la fibrosi cisti-ca, caratterizzata dalla produ-

zione di muco molto denso edifficile da eliminare. Altre si-tuazioni respiratorie gravi, co-me la bronchiolite che compor-ta spesso ricoveri e l’innescarsidi episodi ricorrenti di bronco-spasmi per parecchi mesi suc-cessivi al primo episodio. Studicondotti su asmatici hanno di-mostrato come il trattamentocon il sale inalato nelle grottesia risultato positivo nel favori-re la riduzione dell’iperreatti-vità bronchiale. Trovano indica-zione anche le bronchiti croni-che ostruttive e non, oltre allegià citate comuni affezioni a ca-rico delle alte vie respiratoriequali, laringiti, faringiti, rinosi-nusiti etc. Studi scientifici nehanno dimostrato l’efficacia po-sitiva dell’Aerosal nella derma-tite atopica in età pediatrica,tutti i trattamenti sono da con-siderarsi a scopo di benesserefisico e non terapeutico.

La seduta dura 30 minuti, in unambiente di totale relax permeglio favorire l’attività respi-ratoria, aiutati anche dalla cro-moterapia. Si entra con abiticomodi, con sovrascarpe e cuf-fie (forniti dal centro). Il be-nessere salutare della grottanon sostituisce le cure medichetradizionali ma è un trattamen-to naturale complementare cheallevia i sintomi di vari disturbi.Adatto a tutte le età.La Grotta di Sale Aerosal è l’u-nica azienda in Italia e nelMondo il cui prodotto cabina disale Aerosal, erogatore di aero-sol salino a secco e buste di sa-le, è certificato dall’istituto Su-periore di Sanità.Clinica del Sale, via Val di Sole10 (zona Ripamonti) Info e pre-notazioni: 02/39549388 –329/8422865 [email protected] www.clinicadelsalemilano.it.

Intervista a Ferruccio Ascari,fondatore del centro di via Borsi 3

Dott. Ascari, il Centro Studi Yogaopera da 20 anni a Milano nella no-stra zona. Per celebrare questa ri-correnza avete istituito una borsa distudio diretta alla formazione giova-nile. Ce ne può parlare? «Il Centro Studi Yoga, che hofondato nel 1993, ha da due anniistituito la Scuola di FormazioneInsegnanti Yoga ad Indirizzo Te-rapeutico (Sity) il cui scopo è diformare dei docenti che siano ri-spettosi della millenaria tradi-zione yogica, mache, nel contem-po, ricevano unapreparazione checonsenta loro diaffiancare il me-dico nella curadella persona. Ciè parso che isti-tuire una borsa distudio biennaleper dei giovaniche abbiano i re-quisiti richiesti eche siano interes-sati a operare in questo settorefosse un bel modo di festeggiarei nostri 20 anni di attività».Chi desidera concorrere a questaborsa di studio cosa deve fare?«Le condizioni e i requisiti perpartecipare sono indicati nel no-stro sitowww.centrostudiyoga.italla voce ‘formazione’». A proposito di formazione e di curadella persona, mi può dire qualcosain relazione ad UP/ Percorsi Umani

un’altra recente iniziativa del Cen-tro Studi Yoga?«Obiettivo di questa iniziativache non a caso abbiamo volutochiamare Percorsi Umani èquello di creare uno spazio a di-sposizione di medici e terapeutiche a partire da competenze eprofili formativi differenti - dallamedicina ufficiale a quelle nonconvenzionali, dalla psicotera-pia al massaggio terapeutico si-no al Feng Shui - siano intenzio-nati a collaborare tra loro percontribuire al raggiungimentodi unico fine: la cura della perso-na percepita come inscindibile

unità di corpo e mente e del-l’ambiente in cui essa vive ela-vora». Lo yoga negli ultimi decenni si è dif-fuso sempre di più. Sono moltissimele persone che lo praticano, ma c’èchi sostiene che non sempre la tra-dizione e il significato di questa di-sciplina vengono rispettate. Qual èla sua opinione in merito?«In gran parte dell’Occidentespesso si guarda allo yoga come

ad una ginnastica esotica o, al-trimenti, ad una specie di reli-gione. È necessario fare chiarez-za: lo yoga - almeno quello ri-spettoso della tradizione - è, pri-ma di tutto, una filosofia, una vi-sione del mondo che comportaanche uno stile di vita coerentecon i suoi principi. Tra essi i piùimportanti sono la nonviolenza,il rifiuto di ogni tipo di menzo-gna, l’astensione da ogni formadi avidità, la moderazione, il ri-spetto degli altri. Lo yoga consi-dera l’essere umano come un“intero” in cui corpo e mente nonpossono essere considerati due

entità indipendenti.Se è vero infatti chenello yoga vi è unascrupolosissima at-tenzione rivolta alcorpo, al riequilibrioenergetico, all’affina-mento e al controllodelle capacità senso-riali, non bisogna di-menticare che l’at-tenzione a tali aspetticostituisce, all’inter-no di questa millena-ria disciplina, una in-

dispensabile premessa per unprofondo lavoro sull’essere uma-no nella sua interezza. Le postu-re, il controllo del respiro, le pra-tiche tendenti all’incrementodella consapevolezza della sen-sorialità altro non sono che pas-saggi tendenti ad un unico sco-po: il governo della sfera psi-co/mentale, l’equilibrio tra men-te e corpo».Info: www.centrostudiyoga.it

INFORMAZIONE PUBBLICITARIA

Il Centro Studi Yoga per la formazione giovanileIn occasione dei 20 anni dalla fondazione,il centro di via Borsi mette in palio una borsa di studio

INFORMAZIONE PUBBLICITARIA

Sbalzi termici, primi freddi...Raffreddori? Per contrastarli c’è la Grotta di SaleSabato 19 e domenica 20 ottobre: 60% di scontosulla seduta singola (10 euro anziché 25) e il 12% di sconto su abbonamenti da 10 e 15 sedute

Page 17: Discariche in via Selvanesco: prime condanne emilanosud.it/pdf/OTT_13.pdf · Riconosciamolo e apprezziamolo: è il primo passo verso un’esistenza più gratificante e serena. Nadia

ANNO XVII NUMERO 10 OTTOBRE 2013 17���� !$&�

�������������������

Via Valleambrosia, 34 ROZZANOStrada Pavese

TTeell.. 0022 5577550066663366 CCeellll.. 333399 66110055662233 -- 333388 77227722114400 ������������������������

MENÚ FISSO PER MEZZOGIORNO DAL LUNEDì AL SABATO COMPRESO COPERTO E SERVIZIO

��������������������� ���������������-Primo a scelta + -Secondo a scelta +-Contorno a scelta

ssoolloo 66,,3300 eeuurroo

MENU’ FISSO

ssoolloo 66,,5500 eeuurroo

MENÚ FISSO per pizza DAL LUNEDì AL SABATO COMPRESO COPERTO E SERVIZIO

�����������������

RistorantePizzeria con forno a legna e grill

- Prenotazioni per banchetti e cibi d’asporto.Si accettano tutti i tipi di ticket,

carte di credito e bancomat -

Pizza + Bibita + Caffè

77,,9900 eeuurroosolo a mezzogiorno

��������������������� ��� ����� ����� �����

�� ��� ���������������� ������������������������� ����� �����

����������������������������������������������������������������������� ���� ��������

���� !$&������������ ������������� ��

��������� �����'����

�! %�%%�#�������������������

"&������%������ !$&���%

���� !$&������������ ������������� ��

Iniziamo a parlare di diversità. Anzi, ini-ziamo a parlarne in modo corretto. Cosìcome lo fa Naga (www.naga.it). Questa

Associazione di volontariato laica e apartiti-ca, che opera con successo dal 1987, assistegli stranieri irregolari nelle sue due sedi mi-lanesi: via Zamenhof 7 e via San Colombano8. I servizi offerti sono diversi: dall’assistenzasanitaria alle persone più emarginate dellacittà, con visite ambulatoriali e di strada,grazie al gruppo di Medicina di Strada. Maanche prevenzione e riduzione del danno sa-nitario per i lavoratori di strada, con l’impe-gno di Cabiria: questo gruppo fa educazionesanitaria e facilita la conoscenza agli stranie-ri dei propri diritti. C’è poi uno sportello“SOS espulsioni”, che garantisce assisten-za legale gratuita a persone alle quali èstato negato il permesso di soggiorno o ildiritto d’asilo, in materia di espulsione etrattenimento. Infine, due ultime struttu-re: uno sportello immigrazione, che si oc-cupa di assistere lo straniero con praticherelative alle regolarizzazioni (come sana-torie e decreto flussi), ricongiungimentifamiliari e pratiche relative al permesso

di soggiorno; il gruppo carcere, che prestai propri servizi nelle carceri di San Vitto-re, Bollate e Opera, per combattere ladoppia emarginazione a cui gli straniericarcerati sono soggetti: l’obiettivo è quellodi informarli dei propri diritti, attraversoeducazione sanitaria e giuridica, suppor-to psicologico e legale e incontri intercul-turali, per facilitare il superamento dell’o-stacolo della lingua.

Non è tutto. Dal 2001, il Naga Har di viaSan Colombano offre accoglienza e ascol-to ai rifugiati politici e vittime di tortura,facendo in modo che possano riacquisirefiducia nella vita e nelle altre persone. Inche modo? Impegnandoli in attività socia-lizzanti e formative: come corsi di italia-no, fotografia, cinema, attività musicali esportive, assistenza legale e sociale. Il lavoro di associazioni come questa èpreziosissimo, e in fondo si occupa di atti-vità che uno stato sociale che si rispettidovrebbe garantire! Basta pensare all’ar-ticolo 3 della nostra Costituzione, che af-ferma che tutti i cittadini hanno pari di-

gnità e sono uguali davanti alla legge, sen-za distinzione si sesso, razza, religione,opinioni politiche, condizioni personali esociali. Ribadendo inoltre che è compitodella Repubblica quello di rimuovere gliostacoli di ordine economico e sociale chelimitano la libertà e impediscono il pienosviluppo della persona umana.Per dare spazio a chi non ha voce né dirit-ti. Oltre al Naga, molte altre associazionianaloghe stanno unendo le forze per farsentire la loro voce e iniziare un percorso,partendo dai territori, per sensibilizzare einformare l’opinione pubblica su quantoaccade agli immigrati, che vengono consi-derati diversi e sono vittime di razzismo.Il 21/9 a Firenze queste realtà solidali,presenti in tutta Italia, si sono riunite perdiscutere e dare il via a programmi controil razzismo e promuovere l’intercultura-lità, per dare spazio e voce a chi non ha di-ritti. Iniziamo a preoccuparci di alimenta-re queste ricchezze nei nostri territori,iniziamo a impegnarci e a lottare. Perchétutto questo riguarda anche noi.

Elisa Paci

Naga, accanto a tutti gli immigratiAlla sede di via Zamenhof 7 servizi di assistenza medica, legale e psicologica

In questo mondo ormai globalizzato, si fa fatica ad accettare un sem-plice concetto: e cioè che come tutto circola, tutto fluisce e si muove, dauna parte all’altra del mondo, la stessa cosa succede anche alle perso-ne. E quando ci si trova a contatto con ciò che è “altro da noi”, non ci sirende conto che invece questa diversità può essere una risorsa prezio-sa e non un problema di cui liberarsi alla svelta. Molti, poi, non riesco-no a capire che le persone che entrano nel nostro Paese non lo fannoper “rubare” qualcosa, ma per trovare condizioni di vita migliori diquelle che avevano nel proprio paese d’origine, e che spesso scappanoda guerre che noi, paesi “civilizzati”, contribuiamo ad alimentare. La prima riflessione riguarda il linguaggio utilizzato dai media, chetende a incoraggiare un’accezione negativa della diversità, facendo siche il diverso (per colore della pelle, lingua, cultura, possibilità econo-

miche, stile di vita…) sia automaticamente stigmatizzato e vittima dipregiudizi, rendendo molto difficile l’integrazione sociale, caricandol’opinione pubblica di luoghi comuni e privandola di oggettività. Una seconda riflessione va alla politica, a quel che viene definito “raz-zismo istituzionale”, che dilaga nelle leggi e nei discorsi di alcuni espo-nenti politici, che trattano questi individui come ospiti indesiderati enon rendono possibile una degna accoglienza. Fortunatamente c’è chi si impegna per una società giusta e rispettosadei diritti dell’uomo in quanto tale e contro ognigenere di discriminazione. E’ quindi arrivato il momento di promuove-re queste associazioni che, come Naga, portano il loro contributo ognigiorno sul territorio milanese.

E. P.

Razzismo, ovvero la negazione delle diversità

Di Fabio Pizzul Consigliere regionale Pd

In luglio la maggioranza in Regione Lombardia (Lega ePdl) ha bocciato la mozione del Patto Civico e del Pd chechiedeva di estendere l’assistenza sanitaria di base an-

che ai minori stranieri non regolari. Diritto che peraltro è giàstato esteso in diverse regioni italiane. La Conferenza stato regioniha invitato le regioni a farlo e in sette si sono già adeguate, men-tre la Lombardia lascia discrezionalità al singolo medico e allasingola struttura nell’erogazione delle prestazioni ai minori irre-golari e così le cure non vengono garantite in maniera corretta esistematica. Purtroppo in Aula si è strumentalizzato, secondo lasolita vecchia propaganda anti clandestino leghista e della mag-gioranza, un tema che invece di essere affrontato in manieraideologica, andrebbe al più presto normato, nell’interesse di tut-ti, al fine di assegnare anche ai bambini stranieri, come a tutti glialtri, un pediatra di libera scelta, invece di costringerli a ricorre-re, solo in caso di urgenza, a pronto soccorso già oberati e sicu-ramente più costosi. La questione non finisce qui. Abbiamo giàannunciato la richiesta di un’audizione con le associazioni che sifanno carico del problema, Caritas e Naga, per conoscere i nu-meri, i costi e i dati epidemiologici di questo target.

Regione Lombardia: la maggioranza si oppone

Pd e Patto Civico chiedono il pediatraper i bambini immigrati non regolari

Cure per tutti

Il 28 settembre è andato in scena a Verona Opera on Ice, lo spet-tacolo che mette insieme musica lirica e pattinaggio artistico sughiaccio.

Inserito all’interno dell’Arena, il più grande teatro lirico all’aper-to del mondo, l’evento ha visto protagonisti i più celebrati cam-pioni mondiali della disciplina, che interpretano le arie più fa-mose delle opere liriche della stagione del Teatro, eseguite dal-l’Orchestra e dal Coro dell’Arena di Verona, e da cantanti lirici difama internazionale.I campioni di pattinaggio artistico che accompagneranno can-tanti e orchestra arrivano da tutto il mondo: Italia, Canada, Sviz-zera, Giappone, e Russia.� Accanto alla campionessa Carolina

Kostner, ci saràla squadra italia-na senior di pat-tinaggio sincro-nizzato Hot Shi-vers, con sede aSesto S. Giovan-ni, da anni aivertici nazionalie internazionali.Opera on Ice so-tiene la raccolta

fondi in favore dell’Associazione Un Cuore Un Mondo.Info su www.uncuoreunmondopadova.org

Le Hot Shivers a Opera on ice

Durante Le giornate degli autori,alla 70ª mostra del cinema di Ve-nezia (28 agosto - 7 settembre),

si parla d’integrazione quando vienepresentato La mia classe, l’ultimo filmdi Daniele Gaglianone (Ruggine, 2011). La trama del film, vincitore del premio “Itulipani di seta nera”, si sviluppa parten-do dall’idea di mettere in scena la storiadi un rapporto che nasce tra una classe distranieri e il loro professore. L’attore Vale-rio Mastandrea interpreta il maestro diitaliano, che insegna con l’intento di offri-re a questi ragazzi stranieri l’opportunitàdi integrarsi, lavorare e vivere in Italia. La storia appare piuttosto semplice inorigine e, senza la presunzione di dar vi-ta a un “remake”, come appunta il regi-sta stesso, prende spunto dall’idea cheanimò il film di Vittorio De Seta, Diariodi un maestro. Entrambi i registi, infat-ti, portano in scena studenti veri: dellaprovincia romana nel caso del film di DeSeta, extracomunitari nella scelta fattada Gaglianone.Ma poco prima di dare inizio alle ripre-se, l’egiziano Shadi, attore improvvisato,riceve la notizia che il suo permesso disoggiorno scaduto non verrà rinnovato.Ed ecco che ciò che si voleva inscenaresi fa reale e immediato, invadendo cosìla finzione. Che fare dunque se quella sottile lineache separa finzione e realtà e che costi-tuisce la peculiarità del mezzo cinema-tografico, viene spezzata?Armati di coraggio, regista, attore etroupe proseguono le riprese dopo averdeciso, contro le regole del caso, di assu-mere e dunque non sostituire, lo sfortu-nato Shadi.Il film, già dall’inizio presupponeva loscopo di far riflettere e stimolare do-mande, ma nessuno si sarebbe mai im-maginato che queste domande sarebbe-ro divenute in un secondo momento il

vero motore della storia. Un girato chedoveva rappresentare uno spaccato direaltà diventa realtà “ripresa”, dove letelecamere seguono e osservano gli atto-ri e le loro domande che, spontanee e“nuove”, diventano l’autentico soggettodel film.La trama dunque si trasforma. Viene ab-bandonata la sceneggiatura originaria,per “offrire” un nuovo film in cui troupee regista entrano ed escono dalla scenae dove, oltre le mura della classe delquartiere multietnico del Pigneto a Ro-ma, anche il set si fa parte integrantedella scenografia. Si mette in scena unaricerca diretta della verità nei meandridella finzione. La mia classe, ancor pri-ma di far riflettere il pubblico, ha fattoriflettere chi vi stava dietro riguardo ilvero senso del “fare cinema”, abbrac-ciando, forse, anche un’ulteriore proble-matica: la libertà umana. «È un film»,sottolinea Mastandrea nel corso diun’intervista, «che dice molto più di unaquindicina di film che ho fatto nella miavita». Un film in cui tutti diventano atto-ri di se stessi e la regia sembra passaredalle mani esperte del regista alla realtànuda e cruda, inglobando così, con i pro-pri quesiti, dubbi, problematiche easpettative, anche Gaglianone stesso. Il regista finisce infatti per raccontarcicosa succede quando a uno degli immi-grati coinvolti nel progetto cinemato-grafico non viene rinnovato il permessodi soggiorno, dando così vita a un filmnel film, che quindi resta tale, mentre lafinzione si tramuta in autentica testimo-nianza diretta, una testimonianza “toutcourt”.Siamo insomma di fronte a un film cheinsegna a porsi precisi interrogativi suun tema così autentico ed estremamen-te attuale quale quello dell’integrazione.In conclusione, un film da vedere!

Anita Rubagotti

A Venezia, l’ultimo film di Daniele Gaglianone

La mia classe

L’attore Valerio Mastandrea in una scena tratta dal film “La mia classe” di Daniele Gaglianone.

Page 18: Discariche in via Selvanesco: prime condanne emilanosud.it/pdf/OTT_13.pdf · Riconosciamolo e apprezziamolo: è il primo passo verso un’esistenza più gratificante e serena. Nadia

le rubriche18 ANNO XVII NUMERO 10 OTTOBRE 2013 ���������

Dal 25 settembre al 9 febbraio 2014 sisvolge a Palazzo Reale di Milano lamostra “Il volto del ’900. Da Matisse a

Bacon. Capolavori del Centre Pompidou”, acura di Jean-Michel Bouhours, conservatoredel Centre Pompidou di Parigi. «Una mostra da non persere, assoluta-mente»: sono questi i primi commenti en-tusiastici dei visitatori della mostra “Ilvolto del ’900. Da Matisse a Bacon. Capo-lavori del Centre Pompidou”, inauguratail 25 settembre scorso a Palazzo Reale. L’e-vento presenta oltre ottanta straordinariritratti e autoritratti, capolavori assolutidi artisti celebri come Matisse, Bonnard,Modigliani, Magritte, Music, Suzanne Va-ladon, Maurice de Vlaminck, Severini, Ba-con, Delaunay, Brancusi, Julio Gonzalez,Derain, Max Ernst, Mirò, Léger, Adami,De Chirico, Picasso, Giacometti, Dubuf-fet, Fautrier, Baselitz, Marquet, Tamarade Lempicka, Kupka, Dufy, Masson, MaxBeckmann, Juan Gris, autori di opere ma-gistrali, spesso mai esposte in Italia, di ec-cezionale qualità pittorica e artistica, cheentrano a pieno titolo nella storia dell’e-voluzione del genere ritratto avvenuta nelcorso del Novecento. La selezione di opere provenienti dal Cen-tre Pompidou di Parigi esposte nelle saledel piano nobile di Palazzo Reale raccon-ta, attraverso una serie di capolavori dellapittura e scultura del XX secolo, un perio-do fondamentale per l’evoluzione del con-cetto stesso di ritratto e autoritratto, mes-so in discussione e trasformato dai più ce-lebri maestri dell’epoca in seguito ai gran-di cambiamenti della società e all’evolu-

zione degli strumenti di rap-presentazione della realtà. «L’invenzione della psicoanali-si, la negazione dell’individuooperata dai totalitarismi, la di-struzione dell’identità neicampi di sterminio nazisti, ladiffusione della fotografiamessa a servizio della burocra-zia per il riconoscimento dellepersone (per esempio con lefoto d’identità), l’invasionedell’Io da parte di uno pseudo-immaginario collettivo creatodai media: a questo contestosociale – scrive il curatore del-la mostra Jean-Michel Bouhours – occor-re aggiungere il ruolo dell’arte, la spintaall’astrazione, la perdita del soggetto nel-l’ideale collettivo delle avanguardie: tuttosembra concorrere all’idea dell’arrivo diun mondo senza più volti. E nonostantequesto cresce all’epoca una sorta di frene-sia a farsi fare il ritratto, come – scrive an-cora Bouhours – per far entrare se stessiin una vertigine di ubiquità e di istanta-neità dettate dai media contemporanei:l’immagine della propria immagine si èimposta». Dopo la prima rivoluzione moderna rap-presentata dai ritratti umanistici di Dü-rer, Van Eyck o Frans Hals, dopo lo spar-tiacque dell’Impressionismo che preten-de autonomia per il pittore, l’artista mo-derno pratica il ritratto andando al di làdello scopo di illustrare il modello, pas-sando attraverso il soggetto per trovare ilsuo “Sé interiore” e le sue personali inten-

zioni artistiche. Al tempo stesso, l’artistalibera se stesso dai vincoli che fino a quelperiodo erano connaturati al ritratto, fis-sati dai committenti, che erano solitiaspettarsi non soltanto un dipinto lusin-ghiero ma anche di essere visti in una cer-ta posizione sociale, grazie ad alcuni sim-boli attentamente codificati. Le sette sezioni della mostra non sono or-dinate per cronologia, ma per assonanzesul modo di trattare la figura umana daparte dei vari artisti: I misteri dell’anima; Autoritratti; Il voltoalla prova del Formalismo; Volti in sogno.Surrealismo; Caos e disordine, o l’impossi-bile permanenza dell’essere; Dopo la foto-grafia; e La disintegrazione del soggetto

Il Volto del ‘900. Da Matisse a Bacon I grandi Capolavori del Centre PompidouFino al 9 febbraio 2014 Palazzo Reale, Milano

“Leonardo3 – Il mondo di Leonardo”, èuna mostra da non perdere. In esposizio-ne a Milano fino al 28 febbraio 2014, èospitata nelle Sale del Re, in Galleria Vit-torio Emanuele. Un luogo perfetto peruna mostra sul genio di Vinci: dall’ingres-so si vede il monumento a Leonardo, inPiazza della Scala, che attorniato dai suoidiscepoli sembra riflettere. E chissà quante volte, nei vent’anni tra-scorsi a Milano alla corte degli Sforza, incui ha approfondito gli studi di Meccani-ca, Idraulica e Ingegneria, si sarà fermatoa riflettere in quel modo sulle macchineinterattive, i modelli fisici, i manoscrittiche ora sono in mostra in Galleria. In Leo-nardo3 gli studi di quello che è considera-to il “genio universale”, acquisiscono conconcretezza. Ecco allora: il Grande Nib-bio, la Vita Aerea, il Pipistrello Meccanicoe la Libellula Meccanica, la Macchina Vo-lante dall’apertura alare di quasi 10 metri,

collocato al centro dello spazio espositivo,che Leonardo aveva costruito in segretodietro l’attuale Palazzo Reale di Milano,oltre alle altre novità, tutte anteprimemondiali. I visitatori possono sfogliare e compren-dere facilmente e in maniera affascinantei contenuti dei fogli di Leonardo, utilizza-re le sue invenzioni come mai prima, vi-vendo esperienze interattive. La rassegna, si avvale del Patrocinio delComune di Milano e dal riconoscimentodel Premio di Rappresentanza del Presi-dente della Repubblica. Sede: Le Sale del Re – Piazza della Scala.Ingresso Galleria Vittorio Emanuele II.Orari: tutti i giorni dalle 10 alle 23 (com-presi festivi). Termine mostra: 28 febbraio 2013. Per informazioni.Tel.02.794181 – www.leonardo3.net.

Giuseppe Lippoli

Quali sono le radici della violenza? Psicologi, sociologi e antro-pologi hanno studiato tanto questo fenomeno gravissimo dicui l’uomo, purtroppo, non sembra ancora capace di liberarsi

e, pur nella varietà degli studi effettuati e delle conclusioni a cui so-no pervenuti, sembrano concordare nel rilevare tre essenziali com-ponenti motivazionali del comportamento violento: un fattore socia-le, un fattore antropologico e un fattore psicologico educazionale. Lamotivazione sociale è costituita dalle condizioni di vita materiali, digrave disagio, di degrado morale e spirituale, di oppressione, di sfrut-tamento, che a volte possono riguardare interi popoli o ceti sociali,che possono alimentare un desiderio di ribellione o di insubordina-zione che, da un punto di vista sociale o politico, talvolta può essereritenuto pure legittimo. Il fattore antropologico è dato dalla compo-nente di aggressività presente in ogni essere umano, senza la qualesarebbe impossibile qualsiasi comportamento violento. Il fattore psi-cologico educazionale consiste nella disposizione caratteriale dei sin-goli individui, che è il risultato della loro esperienza e in particolaredell’educazione ricevuta. Anche se l’aggressività e l’uso di forme diviolenza, fisica o psicologica, possono essere riscontrate nei più di-versi rapporti interpersonali e sociali della vita quotidiana, rimania-mo turbati quando qualche esperienza diretta ci rivela l’esistenza e ladiffusione di comportamenti violenti di cui non avevamo percepito laparticolare gravità. Soprattutto le grandi metropoli moderne, con laloro vita convulsa, presentano tanti aspetti violenti, al punto da con-dizionare anche le nostre abitudini di vita: diventa difficile uscire disera, bisogna attrezzare la propria casa con particolari sistemi di si-curezza e di allarme, si ha paura di indossare qualcosa di prezioso…In questi ultimi tempi abbiamo assistito a una recrudescenza dellaviolenza, specialmente nelle sue forme organizzate, come il fenome-no mafioso o camorristico, la discriminazione razziale nei confrontidi immigrati, le attività legate al traffico della droga.In certi momenti sembra addirittura che le organizzazioni crimi-nali siano una specie di Stato nello Stato, tanta è la loro perseve-ranza nelle attività illecite e spesso purtroppo anche l’impunitàdei loro delitti.È evidente che la corsa alla ricchezza e al potere, lo spirito ec-cessivo di competizione che è nella società moderna, costitui-scono di per sé un pericoloso terreno di cultura della violenza, inquanto il misurare tutto sul metro del denaro porta conseguen-temente a un abbandono dei valori umani: si valuta l’uomo perquello che possiede e non per quello che è; si tendono a mercifi-care i rapporti umani e perfino talvolta i sentimenti. Spesso chinon regge in questa corsa può tentare una rivalsa, imboccandoscorciatoie: la via della delinquenza può sembrare più facile da

percorrere per chi già si sente sconfitto. Pertanto, la giusta re-pressione di ogni manifestazione di violenza deve essere accom-pagnata da un cambiamento della società, affinché questa diasempre più spazio alle realizzazioni dell’uomo nel campo civile espirituale. Purtroppo oggi, nonostante gli evidenti progressi del-la tecnica e della scienza, non assistiamo a un altrettanto rapidoprogresso civile e spirituale dell’uomo: per dirla con il poeta Sal-vatore Quasimodo nella poesia “Uomo del mio tempo”, siamo an-cora quelli “della pietra e della fionda”.

Anna MuzzanaUomo del mio tempo“Sei ancora quello della pietra e della fionda,uomo del mio tempo. Eri nella carlinga,con le ali maligne, le meridiane di morte,t’ho visto – dentro il carro di fuoco, alle forche,alle ruote di tortura. T’ho visto: eri tu,con la tua scienza esatta persuasa allo sterminio,senza amore, senza Cristo. Hai ucciso ancora,come sempre, come uccisero i padri, come ucciserogli animali che ti videro per la prima volta.E questo sangue odora come nel giornoQuando il fratello disse all’altro fratello:«Andiamo ai campi». E quell’eco fredda, tenace,è giunta fino a te, dentro la tua giornata.Dimenticate, o figli, le nuvole di sangueSalite dalla terra, dimenticate i padri:le loro tombe affondano nella cenere,gli uccelli neri, il vento, coprono il loro cuore.”

Salvatore Quasimodo

Èuna preparazione fresca, un ottimo se-condo piatto quando non un antipasto.Potete sostituire la cipolla bianca con

quella rossa di Tropea per ingentilire il gusto.Da provare utilizzando anche polpa di orata edi branzino. Per valorizzare il sapore del pescesi può limitare a un’ora e mezzo la marinatura.Le coloriture verdi del piatto possono esseredate dal prezzemolo, in sostituzione del pocoreperibile coriandolo (cilantro) fresco. Ingredienti per 4 persone: 400 g. di filettidi pesce fresco (merluzzo, triglia...), succodi 3 limoni, 3 pomodori, 1 cipolla bianca, 1mazzetto di coriandolo, 3 cucchiai di olio dioliva, tabasco, sale e pepe. Preparazione: lavate bene il pesce, asciu-gatelo tamponandolo con carta assorbenteda cucina, quindi salatelo, pepatelo e co-spargetelo col succo di limone, tenendoneda parte due cucchiai. Fatelo marinare in

frigorifero per 2/3 ore. Sbollentate breve-mente i pomodori, passateli in acqua fred-da, privateli di pelle e semi e tagliateli a da-dini. Pelate la cipolla e tritatela. Lavate ilcoriandolo, sfogliatelo, tenete da parte lefoglie più grandi e tritate quelle più picco-le. Scolate il pesce e riducetelo a dadini.Incorporatevi pomodori, cipolla e mezzomazzetto di coriandolo tritato. Irrorate colsucco di limone tenuto da parte e 2 cuc-chiai di olio. Salate, pepate e insaporitecon qualche goccia di tabasco. Spennellate d’olio un vassoio, copritelocon una parte delle foglie di coriandolo te-nute da parte, quindi disponetevi sopra ilcomposto di pesce. Decorate con le fogliedi coriandolo rimanenti e servite. Bevande: servite un infuso caldo di mateoppure un tè nero.

Anna Muzzana

Nelle scuole primarie di alcuni Land del-la Germania si sta abolendo il corsivo, leautorità tedesche hanno deciso di sosti-tuirlo con lo “stampatello”, brutta parola,che indica la maiuscola latina evoluta nelcarattere di stampa, ovvero quella incisasulle tastiere dei computer. Dalla Coreadel Sud viene la proposta di digitalizzaretutti i testi scolastici, in alcuni Stati del-l’America del Nord è stato adottato l’inse-gnamento della scrittura su tastiera; ban-dite penne, biro, pennarelli e matite ai“digitali nativi” nati dopo il 2000, con il pca portata di vagito. Dal Regno Unito arrivaun sondaggio allarmante secondo cui unadulto su tre negli ultimi sei mesi non hascritto nulla di proprio pugno tranne lapropria firma, quasi sempre illeggibile.Attualmente si calcola in migliaia i giova-ni americani non più in grado di scriverein un corretto corsivo, ma fatto ancor piùgrave, nemmeno di leggerlo; e dire che laCostituzione Americana, su cui si fonda lapiù potente democrazia del mondo, fuscritta in un bellissimo corsivo italico. Re-centemente in un convegno della SocietàItaliana di Pediatria Preventiva e Socialealcuni modernisti hanno sostenuto la ne-cessità di abolire il corsivo nelle scuoleitaliane perché, a loro dire, consideratoanacronistico. Che dire, inutile ricordarecome il nostro paese abbia dato i natali astampatori straordinari come Aldo Manu-zio e magnifici calligrafi quali Ludovico

degli Arrighi e Giovanantonio Tagliente,umanisti ed artisti sommi del corsivo ita-lico. Abolire il corsivo è come abolire il no-stro autoritratto, parte della nostra cultu-ra secolare. Non possiamo dire che la ta-stiera ha assassinato la scrittura manua-le, possiamo però dire che premere su untasto per ottenere una vocale o una con-sonante è semplicemente un gesto mec-canico, senza alcun contenuto di destrez-za e fluidità dei movimenti per lo sviluppodelle abilità motorie, oltre che per la ne-cessità del bambino di sviluppare il pro-prio senso critico nel “disegnare” le lette-re del nostro alfabeto. Non ci è dato sape-re quale futuro si prepara per le nuove ge-nerazioni, possiamo ben dire ai pseudo-modernisti che un testo scritto a mano co-munica emozioni ha personalità cambiasempre e dipende dal nostro stato d’ani-mo e da quello che vogliamo dire. Per cuiun carattere derivato dalla scrittura nonpotrà mai sostituire la scrittura stessa.Scrivere a mano libera è un’opera, comesostiene un famoso calligrafo, eseguirebene la propria opera è un piacere ed unesempio per ogni futura professione. L’i-dea di produrre qualcosa di concreto e ar-tigianale è stimolante ed utile contro lanoia ed il grigiore. Noi, possiamo aggiun-gere anche la necessità di evitare il possi-bile rischio che le prossime generazionisiano composte da piccoli robot.

Marzio Foresti

In programma a Palazzo Reale dal 25 settembre al 9 febbraio 2014

“Il volto del ‘900. Da Matisse a Bacon”:80 capolavori dal Centre Pompidou

������������ ��������di Anna Muzzana

Le radici della violenza

Tintoretto, Caino uccide Abele, cm. 149 x 196, Accademia di Venezia

NELLE SALE DEL RE, IN GALLERIA, FINO AL 28 FEBBRAIO

Leonardo3, alla scoperta delle macchine leonardesche

��������������� Messico, Caraibi

Ceviche

LA TESTIMONIANZA DI UN MODERNO AMANUENSE

Corsivo, un pezzo di cultura che muore

Page 19: Discariche in via Selvanesco: prime condanne emilanosud.it/pdf/OTT_13.pdf · Riconosciamolo e apprezziamolo: è il primo passo verso un’esistenza più gratificante e serena. Nadia

le rubricheANNO XVII NUMERO 10 OTTOBRE 2013 19���������

������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������

������������������������� ���������������������������������������������������������������������������

����� ���������������� ��� ����������������������������������������������������

�+$,�&'�%&)!)/&!($).*�+*,.!,$�"!,.!�#1&#$).&.0��"*#&"$�%&-"!'$��"$#*'&)*�#$''!�+$)-&*)$�

���������������������������������� ������

Edopo “Ribellioni possibili”, tema che ha ac-compagnato la scorsa stagione teatrale, eccoche la Compagnia Atir torna al Ringhiera con

un tema quasi giocoso, che dà il titolo al nuovo car-tellone: “Favole Italiane”. Un sogno. Che si ridimensio-na subito, perché – dicono all’Atir – «favole sta per frot-tole, frammenti di un’Italia alla deriva, favole di un Pae-se in cui ci piacerebbe rimanere ma solo per vederlo mi-gliorare. Favole Italiane che poi, in fin dei conti non sonocosì diverse da quelle del resto del mondo». E si va a co-minciare. “Ribellioni possibili”, che sta diventando un classicoormai, è comunque lo spettacolo che apre la stagione.È una storia tragicomica dove l’impossibile diventapossibile, dove l’assurdo è realtà. La scena è una di-scarica piena di oggetti distrutti, macerie di un mon-do che stiamo contribuendo a distruggere con i nostrisprechi e consumi che poi… poi è meglio vedere lospettacolo. Continuando nella lettura del cartellone di quest’an-no, “Favole Italiane”, troviamo poi molti titoli, belli esignificativi, tanto che la scelta diventa difficile: si vada “Il silenzio dei cassetti” a “Variabili umane”. Da“Yerma” di F. Garcìa Lorca, di grande attualità, a“Eros e Thanatos”, per la regia di S. Sinigaglia, al“Grande inquisitore” di Dostoevskij. Non potevanomancare le Nina’s Drag Queens in “Natale da tre sol-di” che, a dispetto dei tacchi a spillo, pongono molteriflessioni. E poi ancora “Qui città di M.”, testo di Co-laprico, nella impareggiabile interpretazione diArianna Scommegna. E per non uscire dal contesto digrande attualità “Italia anni dieci” e “Mafia”, poi la

Compagnia Alma Rosè con “Cittadini in transito”. Per motivi di spazio non elenchiamo tutto, scusando-ci con chi non abbiamo citato. Infine, ma non perchémeno importante, lo spettacolo “Chi sei tu?” è la sto-ria di un incontro, quello tra il regista Gabriele Vacise il gruppo di persone speciali de “Gli spazi del Tea-tro”, un progetto di teatro integrato, basato sull’ascol-to e la consapevolezza di persone diversamente abili.E sono talmente ben comprese nelle loro parti che,quando sono sul palco, non si capisce… da chi sianodiverse. Insomma, la scelta è ampia e per non perde-re nulla conviene leggere il cartellone e poi fare l’ab-bonamento. Ecco gli spettacoli di ottobre: dal 10 al 13, dal 17 al 19e dal 24 al 27 (ore 20.45, domenica ore 16) “Ribellio-ni possibili” regia di Serena Sinigaglia. Da giovedì31/10 a domenica 3/11 “Il silenzio dei cassetti” di Be-nedetto Sicca (stessi orari). Continuano inoltre i laboratori sociali 2013/14 con gli“Spazi del teatro” con adulti, adolescenti e anziani.Laboratori Drag Queen e Drag King, con le Nina’sDrag Queen e il collettivo Drag King del Teatro Rin-ghiera. E ancora “Campus dei fiori”, week end di tea-tro per bambini dai 4 ai 10 anni. E infine il Laborato-rio di formazione permanente per attori. Creazione diuno spettacolo che debutterà nella stagione 2014/15al Teatro Ringhiera. Info e prenotazioni: 02 87390039, biglietteria 0284892195, [email protected], www.atirtea-tro.it ; Teatro Ringhiera, via Boifava 17, Piazza FabioChiesa.

Lea Miniutti

Il libro è “Ogni mattina a Jenin” di SusanAbulhawa, un libro che va letto e riletto, a distan-za di alcuni mesi per approfondirne i valori etici

ed epici di un popolo. La migliore recensione è dellastessa autrice: «è la storia di una famiglia araba lungo isessant’anni del conflitto israelo-pa-lestinese. Anche se racconta di tra-gici lutti e indicibili dolori, questa èuna storia d’amore –l’amore tra uncontadino e la sua terra; tra una ma-dre e i suoi figli; tra un uomo e unadonna; tra amici». Questo libro puòfare per la Palestina ciò che “Il cac-ciatore di aquiloni” ha fatto per l’Af-ghanistan: vibrante di realismo e di-retto alla verità, racconta la storia diquattro generazioni di palestinesicostretti a lasciare la propria terra,dopo la nascita dello stato di Israele.La storia abbraccia gli anni dal 1948

a oggi, con il dramma dei campi profughi di Shabra, Cha-tila e Jenin e di due fratelli costretti a diventare nemici:l’esilio, la perdita della terra e degli affetti; la vita neicampi profughi come rifugiati in attesa del domani. Il li-bro di Susan Abulhawa racconta la storia di tante vittime

capaci di andare avanti solo grazieall’amore per le persone, per la pro-pria terra e per i sentimenti di unpopolo. Non mancano critiche aipropri capi storici ed ai vicini paesiarabi amici rimasti indifferenti, manulla cancella l’amore per la propriapatria oltraggiata. Leggetelo e poi ri-leggetelo.

Walter Luini

Susam AdulhawOgni mattina a Jenin

Feltrinelli, 320 pagine, 17 euro

Sabato 12ottobre, al-le ore 18, al

Centro Asterial’attore e scritto-re Mohamed Bapresenta “Il tem-po dalla mia par-te”. «Nel mio ro-manzo – ci spie-ga Mohamed Ba- il tamburo rap-presenta più di

uno strumento musicale ma diventa quel battito che faràballare l’umano che c’è in ciascuno di noi, dovunque pro-venga». A seguire verrà proiettato il cortometraggioLezare, in collaborazione con il C.O.E. Centro Orien-tamento educativo. Si tratta di un piccolo film di 12minuti che esplora il rapporto tra il depauperamentodell’ambiente e la povertà, capace di produrre emo-zioni attraverso il linguaggio specifico della formaespressiva cinematografica.

L’incontro è rivolto a tutta la cittadinanza, anche ai ra-gazzi delle terze medie inferiori e agli studenti delle su-periori.

TeatroMartedì 8, mercoledì 9 dalle 20 alle 22 pressoLa Cordata lezioni di prova gratuita sui laboratoriteatrali della prossima stagione, dal titolo “La cicala ela formica” a cura di Compagnia Alma Rosé. Corso ba-se e avanzato. E corsi per bambini. Iscrizione (obbli-gatoria) anche la sera stessa. Dal 10 al 13, dal 17 al 19 e dal 24 al 27 ore20.45 da giovedì a sabato, domenica ore 16,al teatro Ringhiera apertura della nuova stagione con“Ribellioni possibili” della Compagnia Atir. Regia diSerena Sinigaglia. Giovedì 10/10 e giovedì 7/11 ore 21 presso ilteatro del Vigentino “Esperimenti di scena: spettacolid’improvvisazione teatrale” Ingresso a offerta libera.

Cinema Presso Cam Tibaldi, ogni giovedì ore 20.30:3/11, “L’attimo fuggente” (P.Weier), - 10/11 “Violadi mare” (D. Maiorca), - 17/11 “Big fish” (T. Burton),- 24/11 “Thelma e Louise” (R. Scott) Proiezioni a cu-ra di Eupsichia, info: 02.48702143. Ingresso libero.

Conferenze/ Incontri / Libri (Ingresso libero,salvo diversa indicazione)Giovedì 10 presso Cam Tibaldi conferenza d’arte:Manierismo e Barocco; prosegue il giovedì 24, ore18, con Bramantino e infine il 7 novembre, ore18, con La Vergine delle rocce, a cura di Angela Go-lia. Ingresso libero. Venerdì 11 ore 20.45 presso Spazio del Sole e del-la Luna presentazione del libro “Il pane bianco” diNorina Brambilla Pesce. Intervengono G. Deiana, A.

Cattania, A. Oriani. Resistenza e poesia a cura del la-boratorio di parole. Sabato 19 ore 17 Al Centro Asteria, testimonianzadi Mariella Armati Cantamessa, madre di Eleonora(la ginecologa travolta all’inizio di settembre, nel ber-gamasco, mentre soccorreva un indiano in strada). Giovedì 24 ore 21 presso lo Spazio Barrili incontrosu le Meraviglie della matematica, con presentazionedel libro “Chi ha paura dei numeri” di Andrea Catta-nia. Sarà presente l’autore. Venerdì 25 ore 20.45 presso Spazio del Sole e del-la Luna incontro su “Nata dalla Resistenza: una Co-stituzione ancora sana e robusta?” con PiercamilloDavigo, giudice della Corte Suprema di Cassazione.Intervengono G. Deiana, C. Gallonet, A. Castelli. Venerdì 8 novembre all’Auditorium Centro Puecher“Giornata Puecher”, la memoria di un giovane esem-plare animato da una forte coscienza etico- sociale.Ore 10.15 – 13: proiezione del documentario “Ban-dito Puecher”. Segue presentazione del libro “Nel no-me del figlio. La famiglia Puecher nella Resistenza”(Mursia) di Giuseppe Deiana, con l’autore interven-gono G. Biancardi, M. Diegoli, L. Aguzzi, V. Bellavite.Ore 20.15: premiazione Concorso per le scuole sullaResistenza indetto dal CdZ5 e Coppa Puecher di cor-sa campestre. Infine spettacolo teatrale “Morire avent’anni per la libertà” del gruppo “Ipotesi Teatro” diCesano Maderno.

Incontri musicali Giovedì 17 ore 18 al Cam Tibaldi preparazione aiconcerti: Rachmaninof e Stravinskij: segue giovedì31 ore 18 con Mozart. Incontri riservati ai Soci Cam

������������� di zona 5

Agenda ottobre 2013 (02 88465535). Domenica 27 ore 18 presso Centro Asteria, Festi-val Internazionale chitarristico con Emanuele Buo-no. Ingresso libero. Incontri al foyer ore 18 Auditorium di Milano confe-renze: 3/11 Rimskij Korsakov e Stravinskij; 11/11Feldman e The Viola in My Life. 17/11 Stravinskij inlo scandalo del Sacre e infine il 25/11 Rachmaninofcompositore e interprete. Ingresso libero.

Mostre / esposizioni (Ingresso libero) Dal 2/10 al 29/11 presso Gran Visconti Palace, “Lafotografia non può essere spiegata con una parola”personale di Cristiano Ossoli. Dal 6 al 20 alla Chiesa di S.Maria Assunta, “I havea dream” mostra fotografica sulla discriminazionerazziale, a cura dell’associazione Arcobaleno Vigenti-no. Dal 9/10 al 13/11 alla biblioteca Fra’ Cristoforo,“Armonia tra segno e colore” personale di RaffaeleTurati. Esposizioni varie allo Spazio E (ex Atelier Shagall)personali e collettive di artisti internazionali: Siberia-na Di Cocco “DR DA- 7R” fino al 18 ottobre. Grup-po E, “My self”, dal 19 /11, all’1/11.

Mostre / Mercati Domenica 20 dalle 9 alle 18 “La campagna nu-tre la città”, mercato contadino con prodotti freschidi stagione, (via D. Savio 3, Chiesa Rossa, MM2 capo-linea piazza Abbiategrasso, tram 3, 15, 79). Domenica: la prima e terza di ogni mese dalle ore9 alle 18 Ravizzino Arte e Mestieri presso Parco Ra-vizza. Mostra mercato per collezionisti, hobbisti, atti-vità creative amatoriali, a cura Milano Musica. Info:02 58310655; 393 2124576.

Riferimenti logistici Teatro Ringhiera, via Boifava 17, (piazza FabioChiesa) [email protected] , 02 87390039, bi-glietteria 02 84892195, www.atirteatro.it Teatro del Vigentino via Matera 7, www.teatrodel-vigentino.it , 02 55230298. Auditorium Centro Puecher , via U. Dini 7. Auditorium di Milano, largo Mahler, 02 83389302. Biblioteca Chiesa Rossa, via D. Savio 3, info. 0288465991, tram 3, 15, MM2 capolinea piazza Abbia-tegrasso. Biblioteca Fra’ Cristoforo, via Fra’ Cristoforo 6,info: 02 88465806. Cam Tibaldi, via Tibaldi 41, info: 02 88458536. Centro Asteria, piazzale Carrara 17/1, info: 028460919Chiesa S. Maria Assunta, piazza dell’Assunta 1,info: 349 8024375. Gran Visconti Palace, viale Isonzo 14, info: 0254069504. La Cordata, via Zumbini 6, info: 02 36577560 / 3939166537. [email protected] www.almarose.it Parco Ravizza, viale Bach, paraggi Università Boc-coni. Spazio del Sole e della Luna, Auditorium CentroPuecher, via Ulisse Dini 7; tram 3, 15, MM2 capolineapiazza Abbiategrasso. Info: 02 8266379, email [email protected] Spazio Barrili, via Barrili 21, [email protected] ,339 6104535. Spazio E (ex atelier Chagall) Alzaia Naviglio Gran-de 4, info: 02 58109843.

A cura di Lea Miniutti e di Riccardo Tammaro di Fondazione Milano Policroma

Favole italiane,la nuova stagione del Ringhiera Il dramma palestinese in un romanzo verità

������������� ���������� �������� �� ����� ��������� ������� ������ Emily Dickinson

Appuntamento con l’Africa

Page 20: Discariche in via Selvanesco: prime condanne emilanosud.it/pdf/OTT_13.pdf · Riconosciamolo e apprezziamolo: è il primo passo verso un’esistenza più gratificante e serena. Nadia

20 ANNO XVII NUMERO 10 OTTOBRE 2013 ���������

58.69 Kwh/mqCLASSE ENERGETICA

58.69 Kwh/mqCLASSE ENERGETICA

� �� ������������������������� ����������������

��� �� ������������������������� ����������������

������������������������������������������� ������������������ ������������ ���������������� ������� �������������������� ������������������������ �������������� ����������������� ��������������������������������������������������������������������������������

������� �������� ������ ������� ��

�"� !�� #�$��$$%*�&&$� (�������(�!��������������������+++��$$%*�&&$� (

������������������������������ ���

����!��%�&�� $*�# ��$%% ��������������� �������������)&$�"�#' ! ���������������� ��� ����������� �������� ��������

����!��%�&���" �! ����������������������������)&$�"�#' ! ���������������� ��� ����������� �������� ��������

������������������� ��� �� �������� ���������� ����� �� ����������� ������������

�������������������� ���� ������ ��������� ������

��������

PPRROONNTTAA

CCOONNSSEEGGNNAA