DIRITTO E AMBIENTE 13 - Aracne editrice · Principali istituti di diritto amministrativo a valenza...

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DIRITTO E AMBIENTE

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DIRITTO E AMBIENTE

Direttore

Giovanni CUniversità degli Studi di Pavia

Comitato scientifico

Carlo DConsiglio Nazionale delle Ricerche

Paolo FProfessore OrdinarioUniversità degli Studi di Sassari

Carlo Alberto GProfessore OrdinarioUniversità degli Studi di Siena

Sergio MProfessore Ordinario“Sapienza” Università Di Roma

Vladimir P FMagistratoBrasile

Amedeo PDirettore ICEF (International Court of the Environment Foundation)Presidente on. della Corte di Cassazione

Alfred RFull Professor of International LawUniversità di Colonia

Comitato redazionale

Emma I

Angelo P

Guido S C

Alessandro V

DIRITTO E AMBIENTE

La collana “Diritto e Ambiente” intende offrire al lettore opere monografiche e studicollettivi che trattano i profili giuridici delle questioni ambientali da differenti angolazionidisciplinari. Da un lato l’ordito del diritto ambientale si delinea attraverso ricostruzionidella dottrina, della legislazione e degli apporti giurisprudenziali. Dall’altro vi sono studiche consentono lo svolgimento di aspetti fondamentali per comprenderne la struttura,come i testi dedicati ai principi, quelli che mettono a confronto, con metodo comparato, ivari ordinamenti, quelli che dedicano attenzione ad uno specifico settore dell’ambiente.Di fronte ad un quadro prospettico di tale ampiezza e consistenza ci si deve chiedere seemerge un filo conduttore, se è possibile indicare una traccia da seguire anche allo scopodi orientamento e di stimolo per ulteriori svolgimenti. Penso che questo si possa trovarenell’idea per cui l’ambiente, per gli uomini, costituisce una condizione di esistenza e laqualità ambientale una esigenza a cui si collega la vita stessa dell’uomo sulla Terra.

Giuseppe Morano

Pubbliche amministrazionie nuovi istituti green

Strumenti giuridici del cittadinoper proteggere l’ambiente in cui si vive

Prefazione diMassimo Stipo

Copyright © MMXVIAracne editrice int.le S.r.l.

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via Quarto Negroni, Ariccia (RM)

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con qualsiasi mezzo, sono riservati per tutti i Paesi.

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I edizione: aprile

L’ambiente è un bene collettivo, patrimonio di tutta l’umanitàe responsabilità di tutti. Chi ne possiede una parte

è solo per amministrarla a beneficio di tutti.

– Enciclica Laudato si’ – Papa Francesco

L’ambiente umano e l’ambiente naturale si degradano insieme,e non potremo affrontare adeguatamente il degrado ambientale,

se non prestiamo attenzione alle causeche hanno attinenza con il degrado umano e sociale.

– Enciclica Laudato si’ – Papa Francesco

L’esistenza di leggi e norme non è sufficiente a lungo termineper limitare i cattivi comportamenti, anche quando esista

un valido controllo. Affinché la norma giuridicaproduca effetti rilevanti e duraturi è necessario

che la maggior parte dei membri della società l’abbia accettataa partire da motivazioni adeguate, e reagisca

secondo una trasformazione personale

– Enciclica Laudato si’ – Papa Francesco

Dinanzi alla possibilità di un utilizzo irresponsabile delle capacità umane,sono funzioni improrogabili di ogni Stato quelle di pianificare, coordinare,

vigilare e sanzionare all’interno del proprio territorio. La società,in che modo ordina e custodisce il proprio divenire in un contesto di costanti

innovazioni tecnologiche? Un fattore che agisce come moderatore effettivoè il diritto, che stabilisce le regole per le condotte consentite alla lucedel bene comune. I limiti che deve imporre una società sana, matura

e sovrana sono attinenti a previsione e precauzione, regolamenti adeguati,vigilanza sull’applicazione delle norme, contrasto della corruzione, azioni

di controllo operativo sull’emergere di effetti non desiderati dei processiproduttivi, e intervento opportuno di fronte a rischi indeterminati

o potenziali. Esiste una crescente giurisprudenza orientata a ridurregli effetti inquinanti delle attività imprenditoriali. Ma la struttura politica

e istituzionale non esiste solo per evitare le cattive pratiche,bensì per incoraggiare le buone pratiche, per stimolare la creatività

che cerca nuove strade, per facilitare iniziative personali e collettive

– Enciclica Laudato si’ – Papa Francesco

Indice

Prefazionedi Massimo Stipo

Capitolo ILa definizione giuridico–amministrativa di ambiente

.. Teorie a confronto: l’ambiente come valore unico o plurale?, –.. La rilevanza della tutela ambientale in ambito pubblico, – .. Lanuova figura del “giurista ambientale”, .

Capitolo IILegislazione internazionale, europea e costituzionale in materiaambientale

.. L’importanza del bene giuridico ambiente attraverso le convenzioniinternazionali, – .. La tutela dell’ambiente nei trattati dell’Unio-ne europea, nei regolamenti, nelle direttive, – .. La protezionee la valorizzazione dell’ambiente e del paesaggio nella Costituzioneitaliana, .

Capitolo IIIPrincipali istituti di diritto amministrativo a valenza ambientale

.. Il ruolo del Ministero dell’ambiente, dell’ISPRA e delle ARPA, –.. Le autorizzazioni ambientali, – .. L’accesso agli atti con valenzaambientale, – .. Il bilancio ambientale nella pubblica amministra-zione, – .. Gli appalti pubblici “verdi”, – .. La pianificazioneterritoriale ed urbanistica con risvolti ambientali, .

Capitolo IVStrumenti atipici di regolazione ambientale

.. Le ordinanze di necessità ed urgenza in materia ambientale, –.. Gli accordi di programma tra P.A. per la tutela ambientale, –.. Gli istituti di regolazione soft e e le certificazioni ambientali (bandiera

Indice

blu, emas, iso, Ecolabel), – ... La regolazione ex ante, – ... Laregolazione ex post, – ... Sostituibilità o complementarietà tra i diversisistemi di regolazione, .

Capitolo VRegolazione e tutela ambientale in specifici settori

.. L’inquinamento atmosferico ed i valori limite, – .. L’inqui-namento elettromagnetico, – .. L’inquinamento acustico, –.. Valutazione previsionale impatto acustico, – .. La difesa del-l’ambiente marino dal rischio inquinamento, – .. La gestione dellerisorse idriche, authotities e tariffe, – .. Che cosa si intende per“servizi idrici”?, – .. La gestione dei rifiuti: tracciabilità ed auto-rizzazioni amministrative, – ... La nozione di rifiuto, – ... I“Non–Rifiuti”, – ... Le Terre e Rocce da Scavo, – ... La clas-sificazione dei rifiuti, – ... Il sistema di tracciabilità dei rifiuti, – ... La giurisprudenza in materia di rifiuti, – ... La gestione deirifiuti, – .. La governance pubblica degli impianti e delle fonti energe-tiche, – ... Tipologie di fonti energetiche, – ... Le autorizzazionialla costruzione di impianti energetici, – ... Il Gestore dei Servizi Ener-getici, – ... L’autorità indipendente per l’energia elettrica ed il gas, –... Partenariato pubblico–privato ed impianti ad energie rinnovabili, .

Bibliografia

Sentenze

Prefazionedi M S

L’opera in oggetto, ha il pregio di illustrare, in modo sobrio ed esau-stivo, le caratteristiche dei nuovi strumenti giuridici green predispostidalla legislazione nazionale, comunitaria ed internazionale.

L’ordinamento giuridico, difatti, attribuisce alle pubbliche ammi-nistrazioni la tutela del bene giuridico ambiente, rendendolo valoreoramai indispensabile ai fini del bilanciamento di interessi cui le stessesono tenute.

Partendo dall’analisi del concetto di ambiente, se ne illustra lasua rilevanza in ambito pubblico, per poi soffermarsi sul ruolo esulle attività esplicate dalle nuove figure professionali (es. il giuristaambientale), che hanno visto la luce a seguito della riscoperta di questoimportante valore da difendere.

Successivamente, l’opera in questione, descrive le principali funzio-ni ed i preminenti compiti cui sono tenuti, nel nostro ordinamento giu-ridico: il Ministero dell’ambiente, l’Agenzia europea per l’ambiente ele Agenzie regionali di protezione ambientale.

Si passa, in seguito, ad analizzare in modo dettagliato i tratti pe-culiari dei nuovi istituti giuridici a valenza ambientale. Essi, sonoapplicati dalle pubbliche amministrazioni al fine di tutelare e valoriz-zare l’habitat in cui il cittadino vive al fine di migliorarne la qualitàdella vita.

Importanza fondamentale rivestono: l’accesso agli atti dei dati am-bientali, le ordinanze del sindaco in materia sanitaria ed ambientale, ilbilancio ambientale nella pubblica amministrazione, la valutazione diimpatto ambientale e la valutazione ambientale strategica, la pianifica-zione urbanistica con risvolti ambientali, gli appalti pubblici verdi, labandiera blu, le certificazioni Ecolabel, EMAS ed ISO.

∗ Professore ordinario di Diritto amministrativo presso “La Sapienza” Università diRoma.

Prefazione

Infine, il volume in oggetto, esplica, in modo puntuale, le norme egli istituti giuridici posti a contrasto dei principali fenomeni di inqui-namento: da rifiuti, atmosferico, marino, acustico, elettromagnetico.

Con la presente monografia, l’autore fornisce, pertanto, un’organi-ca e sistematica ricostruzione, in termini dogmatici, di istituti giuridicispesso disordinati tra loro ed in continua evoluzione.

La chiarezza del linguaggio, che non è semplicistica esposizioneverbale, discende dall’acume giuridico dell’autore e dalla piena padro-nanza dell’argomento trattato, giusto il vecchio detto latino — coniatoda Catone il censore nell’opera Orationes: “Rem tene, verba sequentur”(“sii padrone della materia, le parole verranno da se”).

Se ne consiglia la lettura per gli importanti risvolti culturali e didat-tici presenti nel testo, non frutto di sterile accademismo, bensì espres-sione di una completa, lungimirante e pragmatica, nonché innovativavisione, degli istituti giuridici trattati.

Capitolo I

La definizione giuridico–amministrativadi ambiente

: .. Teorie a confronto: l’ambiente come valore unico o plura-le?, – .. La rilevanza della tutela ambientale in ambito pubblico, –.. La nuova figura del “giurista ambientale”, .

.. Teorie a confronto: l’ambiente come valore unico o plurale?

L’ambiente è una materia? È un quid suscettibile di formare oggettodi diritti? Oppure è una mera sintesi verbale con la quale si indica uncomplesso di componenti tra loro differenti?

La nozione di ambiente è stata, sin dalle origini, controversa edibattuta, a causa della sua astrattezza, ampiezza ed indeterminatezzacontenutistica.

Nel tentativo di delinearne la struttura, la scienza giuridica, non hapotuto prescindere dagli studi e dalle definizioni compiute dalle altrebranche del sapere, soprattutto dalle scienze naturali.

Galileo Galilei, nel lontano , definì l’ambiente come “lo spaziocircostante l’uomo”.

Il concetto di ambiente, pertanto, rileva in tre dimensioni: quellaspaziale, relativa al tipo di ambiente cui fare concreto riferimento,sarà esso globale, nazionale, regionale o locale; quella temporale,che rivela una prospettiva dinamica, intrecciata ai mutamenti ed alleevoluzioni legate al naturale decorso del tempo; quella relazionale,legata al connubio tra uomo e fattori naturali.

. A.V., Diritto dell’ambiente, Edizioni Simone, , p. .. M. C, La disciplina giuridica della tutela ambientale come diritto dell’ambiente, corso

di Diritto dell’ambiente, Facoltà di Giurisprudenza, Università LUISS Guido Carli, , p. .

Pubbliche amministrazioni e nuovi istituti green

Attribuire valore giuridico al bene ambiente, sarebbe, secondoalcuni, in contrasto con il principio generale espresso dall’art. cod. civ., per il quale, possono essere beni giuridici solo quei benisuscettibili di appropriazione; tali non sarebbero le res communesomnium. Queste ultime, sarebbero per definizione inapprensibili enon suscettibili di godimento esclusivo, non sarebbero oggetto dirapporti giuridici.

Tali osservazioni irreprensibili in epoca romana con riferimentoal sole, all’aria, al mare, all’ambiente stesso, sono state poste in di-scussione dal progresso umano e dalla sopravvenuta scarsità dellerisorse.

A causa di ciò, si è cominciato a considerare dotati di rilevanzagiuridica tutti quei beni per i quali l’ordinamento appresta formepiù o meno marcate di tutela, per garantire ai soggetti interessati, aicittadini, il godimento attraverso forme limitate di appropriazione oquanto meno nell’ottica della conservazione.

Una volta data rilevanza giuridica al bene ambiente, si deve vederein che termini deve essere considerato tale bene, protetto nel suomodo di essere, nelle sue qualità e nei rapporti che la collettività ponein essere con esso.

Alcuni autori hanno optato per una visione pluralistica della no-zione giuridica di ambiente, affermando che non esiste una disciplinaunitaria di ambiente, che lo comprenda in tutti i suoi aspetti, bensìvarie leggi di settore che considerano l’ambiente sotto vari aspetti:quello sanitario, quello di protezione delle risorse, quello urbanistico,quello paesaggistico, etc.

L’interprete più autorevole della teoria pluralista, ha considerato iltermine ambiente come una sorta di semplice espressione convenzio-nale, comprendente beni giuridici tra loro diversi e rientranti in tresottocategorie:

. R. B, La nuova definizione di ambiente secondo la corte costituzionale, nota a C.Cost., gennaio , n. , in www.federalismi.it, .

. P. P, Manuale di diritto e gestione dell’ambiente, Maggioli, , p. .. E. C, F. D P, Tutela dell’ambiente, in Novissimo digesto, ; S. B-

, La definizione giurdica di ambiente, una chimera?, in Dir. giur. agr. amb., ; M.S.G, Scritti, Giuffrè, , p. .

. M.S. G, Ambiente. Saggio sui suoi diversi aspetti giuridici, in Riv. trim. dir. pubbl.,, p. .

. La definizione giuridico–amministrativa di ambiente

a) le bellezze paesistiche e culturali;b) l’ambiente come insieme di spazi terrestri, acquatici e aerei che

implica la lotta agli inquinamenti;c) l’ambiente attraverso il governo del territorio.

Sulla scia di tale impostazione si è sviluppata anche una non re-centissima corrente giurisprudenziale la quale ha affermato che: sidistingue tra ambiente quale risulta dalla disciplina relativa al paesag-gio, ambiente preso in considerazione dalle norme poste a protezionecontro fattori aggressivi, ed ancora, ambiente quale oggetto di discipli-na urbanistica e di tutela del territorio; l’elemento unificante di tuttequeste elaborazioni è dato dal fatto che l’ambiente in senso giuridicova considerato come un insieme che si identifica in una realtà priva diconsistenza materiale.

Si sosteneva quindi che quello di ambiente non fosse una nozionegiuridica autonoma e concreta, bensì la somma di più profili giuridi-camente rilevanti ma distinti; mancava un centro di riferimento chefosse portatore del relativo interesse e la nozione di ambiente avevasolo valore descrittivo.

Negli ultimi anni, però, si è così cominciato ad intendere l’ambientein senso unitario, come interesse pubblico della collettività, comediritto fondamentale della personalità.

L’ambiente risulta essere, quindi, un bene sintesi, che comprendesia la tutela delle relazioni tra le singole res che lo compongono, sia ilsuo bilanciamento con gli altri interessi della collettività e dei singoliindividui che con esso vengono a rapportarsi nelle fattispecie concrete.

È emersa, così, una nozione di ambiente intesa come equilibrioecologico, di volta in volta della biosfera e dei singoli ecosistemi diriferimento.

A tale visione si è affiancata la concezione antropocentrica cheha inteso il bene ambiente non nel senso esclusivamente naturalema con riferimento a quelle situazioni concrete in cui l’uomo vive edopera.

. Cass. Civ. sez. I n. del aprile .. R. R, Introduzione al diritto dell’ambiente, Astrid on line, p. .. J. L, Antropocentrismo ed ecocentrismo nel diritto dell’ambiente in Germania ed in

Italia, in Pol. dir., , p. .

Pubbliche amministrazioni e nuovi istituti green

Tale concezione unitaria di ambiente è stata avallata da numerosesentenze della corte costituzionale.

Si tende così a definire l’ambiente come un bene comprensivo ditutte le risorse non solo naturali ma anche culturali, intendendo lasua protezione come riguardante l’esistenza e la preservazione dellapersona umana in tutte le sue estrinsecazioni; concernendo la conser-vazione razionale, la gestione ed il miglioramento delle condizioninaturali (aria, acqua, suolo e territorio), ma, anche, l’esistenza e lapreservazione dei patrimoni genetici terrestri e marini e di tutte lespecie animali e vegetali che in esso vivono.

La nuova visione unitaria di ambiente ha trovato per la prima voltaconferma nel d.lgs. n. del , recante il conferimento di funzionie compiti amministrativi dallo stato agli enti locali in attuazione dellal. del . Qui, l’ambiente, è trattato in modo complessivo, comedifesa dei fattori naturali e ambientali anche attraverso la protezionedagli agenti inquinanti ed attraverso la corretta gestione dei rifiuti.

La medesima cosa è avvenuta, sempre negli anni ’, in sede direcepimento delle direttive comunitarie in tema di tutela delle acquee dell’inquinamento.

Nella legge comunitaria del , ad esempio, la tutela ambientaleè stata intesa come “attività in difesa degli interessi fondamentali dellaqualità della vita, della conservazione e valorizzazione delle risorse edel patrimonio naturale”.

Partendo da tali spunti normativi e dalle numerose sentenze dellaCorte costituzionale, si è così potuta, pian piano, affermare una no-zione unitaria ed anche autonoma del concetto giuridico di ambiente,non più vincolato alla separatezza dei tradizionali profili meramentepaesistici, sanitari, urbanistici. In tal senso, ha precorso i tempi la pro-nuncia della Corte di cassazione a sezioni unite n. del , con laquale si è affermato il legame tra l’art. Cost. e l’art. Cost., nell’otti-ca di un “diritto alla salute non solo inteso come diritto all’incolumitàfisica ed alla vita, ma come vero e proprio diritto all’ambiente salubreche neppure la P.A. può sacrificare o comprimere”. Con sentenza

. Corte Cost. n. del marzo ; Corte Cost. n. del maggio ; CorteCost. n. del luglio .

. G. C, Il diritto dell’ambiente, in Bibliografia giuridica dell’ambiente, ITTIG–CNR, p. .

. La definizione giuridico–amministrativa di ambiente

del , la Corte costituzionale ha ribadito la nuova tendenzaunificante del concetto di ambiente, definendolo come “elementodeterminativo della qualità della vita” e come “valore primario edassoluto sulla base degli art. , , , Cost.”.

La riforma del titolo V della nostra costituzione è infine pervenutaad inserire nella carta fondamentale il termine “ambiente”.

A seguito di ciò, la Corte costituzionale, è tornata a pronunciarsicon riguardo alla materia, ribadendo l’unitarietà e l’autonomia dellanozione di ambiente ma anche la sua trasversalità.

l’art. Cost. afferma che lo Stato ha legislazione esclusiva nellatutela dell’ambiente, dell’ecosistema, dei beni culturali.

Dunque, emerge attualmente, in tutta la sua portata, l’importanzadel concetto di ambiente, la sua priorità, unitarietà e trasversalità.Essendo esso un valore, serve anche ad orientare le scelte legislative disettore quando si devono disciplinare situazioni giuridiche soggettiveconnesse all’ambiente ed in tensione con lo stesso.

Il quadro normativo attuale, accanto alla nozione di ambiente,presenta anche quella di “beni ambientali”, di cui all’art. terzocomma, in materia di legislazione concorrente.

Diversamente dal concetto di ambiente, che il legislatore ha imma-ginato come principio generale, non tentando di dettarne la nozionepuntuale, la categoria dei beni ambientali ha invece avuto dei tentatividi delimitazione, ciò soprattutto per il regime vincolistico che segue ibeni rientranti in tale categoria. È evidente, difatti, come i beni am-bientali siano strettamente inerenti alla nozione di paesaggio ex art. Cost più che a quella di ambiente, volendosi con tale classificazioneproteggere i beni materiali che siano una testimonianza significativadell’ambiente naturale o culturale nel quale si trovano; il legislatore,in tale caso, fa prevalere una valutazione estetico culturale anzichéambientale pura.

La stessa collocazione di tali beni giuridici in due diversi testi nor-mativi, il codice dell’ambiente del per la tutela del bene ambientein se considerato, il codice del dei beni culturali e del paesaggio

. A. P, Ambiente: suo significato giuridico unitario, in Riv. trim. dir. pubbl.,, p. .

. D.M. T, Le competenze degli enti territoriali, www.giustamm.it, p. .. M. C, N. G, Diritto dei beni culturali e del paesaggio, Torino, , p. .

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per i beni ambientali, dimostra che si prende in considerazione unapiù ampia attività dedita non solo a proteggere ma anche a valorizza-re attraverso le misure vincolistiche e pianificatorie l’ambiente ed ilpaesaggio avente valore anche culturale.

Degna di nota è, infine, la proposta di legge costituzionale del che voleva introdurre un secondo comma all’art. Cost. recante: “Situtelano l’ambiente e gli ecosistemi anche nell’interesse delle futuregenerazioni, si proteggono le biodiversità ed il rispetto degli animali”.

Partendo da ciò si può notare come vi sia una lenta ma progressivaevoluzione dei valori ambientali e di quelli ad essi limitrofi; valorisempre più tendenti a voler introdurre, in chiave costituzionale, quelliche vengono definiti i nuovi “diritti di quarta generazione”.

Difatti, oltre ai diritti di liberta individuali e ai diritti sociali si sonoprogressivamente affermati i diritti di terza generazione: alla pace, allasalvaguardia dell’ambiente, all’informazione e, adesso, emergono dalcomune sentore sociale nuove tipologie diritti, di quarta generazione,legati alle biotecnologie, alla tutela degli animali, al benessere dellefuture generazioni. Il legislatore dovrà farsi interprete attivo, in chiaveevolutiva, anche di queste nuove esigenze di tutela.

.. La rilevanza della tutela ambientale in ambito pubblico

Il secondo millennio è stato lo spartiacque tra due concezioni, duemodelli, sostanzialmente differenti.

Quella discendente dai bisogni individuali degli uomini e l’altraderivante da una visione sociale, universale e globale di umanità.

il primo modello è nato e si è sviluppato attraverso l’uomo edattraverso la sempre maggiore consapevolezza dei propri bisogni, cheda elementari sono diventati sempre più complessi.

Tale concezione ha però un limite ben configurato, quello di unanecessitata composizione tra bisogni individuali e interessi pubblici.

In tale ottica, il rapporto tra titolare del bene ambientale (aziendaagricola o forestale, parchi o giardini ecc.) e utilità pubblica, deve avereun legame di responsabilità oggettiva; il titolare del bene ambientaledovrà essere incentivato o disincentivato a seconda che contribuisca

. M. C, Principi e strumenti di tutela dell’ambiente, Giappichelli, , p. .

. La definizione giuridico–amministrativa di ambiente

positivamente o negativamente alla qualità dell’unità territoriale di ri-ferimento, in un ottica finale di bilancio complesso. In tale prospettivareale, entrano in azione, nella tutela ambientale, le politiche per l’am-biente, gli incentivi economici, la regolazione dei vari settori connessia tale bene giuridico.

È pertanto evidente che in tale ambito, entrano in gioco i duegrandi sistemi di norme: il diritto pubblico ed il diritto privato.

Il primo mira a regolare i rapporti nei quali una delle parti è unsoggetto pubblico, che esercita un potere di supremazia per soddisfareun interesse generale; il secondo disciplina i rapporti nei quali le partisono in condizione di parità non dovendo ledere nessuno il dirittoaltrui.

Il diritto amministrativo regola l’attività della pubblica amministra-zione, ovvero l’attività dello Stato e degli altri enti pubblici diretta asoddisfare i bisogni collettivi.

Il bisogno di un ambiente sano, salubre, equilibrato, naturale, èun bisogno della collettività non solo presente ma anche futura, per-ché sul bene stesso della vita umana, sulla sua qualità, sul benesseremateriale e psicologico dei cittadini singoli ed associati.

Risulta quindi preminente la matrice pubblicistica ed amministrati-vistica del concetto di ambiente, proprio in quanto valore costituzio-nale primario e trasversale, ferme restando le implicazioni di ambitoprivatistico.

I rapporti tra diritto amministrativo e ambiente, si sviluppanoprevalentemente nell’ambito del governo del territorio; difatti solo uncorretto uso del territorio consente il mantenimento degli equilibriecosistemici ed ambientali.

A tal riguardo, si devono citare i principali e tipici strumenti ammi-nistrativi della VIA, della VAS, dell’AIA.

La prima, è un tipico strumento amministrativo, che contemperal’interesse privato a quello della collettività attraverso l’analisi degli ef-fetti di un comportamento sullo stato di qualità delle varie componentiambientali, naturali ed antropiche.

Attraverso tale procedura si cerca quindi di individuare, nell’in-teresse generale, quali possono essere gli effetti sull’ambiente di undeterminato progetto, di una determinata attività umana.

. C. P S, Manuale di diritto ambientale, Maggioli, , p. .