Dirigente Scolastico Prof.ssa Anna Orsatti · 5 plessi di scuola primaria con N° 88 insegnanti e...

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POF - Istituto Comprensivo 2 San Salvo Pag. 1 Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca Ufficio Scolastico Regionale per l'Abruzzo ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE N. 2 VIA RUFFILLI, Snc - 66050 SAN SALVO (CH) Tel. 0873/54115 - 0873/346226 – Fax 0873/560253 - Skype: direzione.didattica.2circolo Codice Meccanografico: CHIC84300N E.Mail: [email protected] Dirigente Scolastico Prof.ssa Anna Orsatti Anno Scolastico 2016-2017

Transcript of Dirigente Scolastico Prof.ssa Anna Orsatti · 5 plessi di scuola primaria con N° 88 insegnanti e...

POF - Istituto Comprensivo 2 San Salvo Pag. 1

Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca

Ufficio Scolastico Regionale per l'Abruzzo

ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE N. 2

VIA RUFFILLI, Snc - 66050 SAN SALVO (CH) Tel. 0873/54115 - 0873/346226 – Fax 0873/560253 - Skype: direzione.didattica.2circolo

Codice Meccanografico: CHIC84300N E.Mail: [email protected]

Dirigente Scolastico Prof.ssa Anna Orsatti

Anno Scolastico 2016-2017

POF - Istituto Comprensivo 2 San Salvo Pag. 2

Cari Genitori, bambini e ragazzi,

in continuità con la nostra storia vogliamo, con il coinvolgimento di tutte le componenti scolastiche: docenti, personale ATA, alunni e

famiglie, in collaborazione con gli Enti Comunali di San Salvo, Fresagrandinaria, Lentella e tutto l’Associazionismo presente sul

territorio, migliorare in ogni aspetto della organizzazione scolastica per essere ancor di più una comunità inclusiva e solidale, dove tutti e

ciascuno possano trovare il clima giusto per la propria crescita umana e sociale.

L'offerta formativa che caratterizza il nostro Istituto si basa su una forte identità culturale, progettuale, organizzativa, didattica e

metodologica che si è arricchita grazie alla presenza dei tre diversi ordini di scuola, dalla scuola dell’Infanzia alla Primaria e alla

secondaria di 1° grado. Pertanto, in coerenza con questa Mission l'Istituto Comprensivo N.2 ha messo in campo tutta una serie di

iniziative, come la costruzione di una rete tra istituti scolastici del territorio per attività di sperimentazione e ricerca sulle Nuove

Indicazioni Nazionali allo scopo di accrescere le competenze, le conoscenze e le abilità dei nostri alunni, accompagnandoli nel loro

processo di crescita.

Il nostro Istituto ha stipulato convenzioni con associazioni del territorio per potenziare l'educazione musicale e garantire una

formazione più completa, organica e poliedrica della persona sviluppandone al meglio interessi, attitudini e talenti.

La nostra offerta formativa è, inoltre, orientata a migliorare i percorsi d’inclusione per tutti gli alunni che possano presentare Bisogni

Educativi Speciali come nel caso di alunni stranieri, diversamente abili, con disturbi specifici d’apprendimento o disagio socio- culturale,

per dare a tutti e a ciascuno opportunità di crescita e di formazione.

Un lavoro scolastico ,quindi, che interagisce con il territorio per valorizzarne bellezze ambientali e storico-culturali, risorse e potenzialità

e per contrastare ogni forma di disagio, di marginalità e di vera e propria esclusione.

A completare il quadro delle iniziative innovative e migliorative, abbiamo avviato i progetti di educazione alla legalità e alla

cittadinanza attiva e di ascolto della comunità per costruire una rete basata sul senso civico e sulla responsabilità individuale e sociale.

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Intendiamo quindi presentarvi un Piano dell’Offerta Formativa dinamico, capace di rispondere alle diverse esigenze e ai bisogni degli

alunni, aperto al territorio e costruito per rendere sempre più integrati e sinergici i saperi formali con quelli informali e non formali così

come il curricolo esplicito della istituzione scolastica con il curricolo implicito che proviene dal vissuto di ogni alunno nella sua

interazione con le relazioni familiari e con la realtà socio-culturale del territorio.

Il Dirigente scolastico

Prof.ssa Anna Orsatti

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PREMESSA

L’Istituto Comprensivo, costituito nell’anno scolastico 2013-2014, riunisce, nell’ambito di una Direzione unitaria, le scuole dell’infanzia statali e le scuole primarie del comune di San Salvo, la scuola dell’ infanzia, la scuola primaria e la scuola secondaria di primo grado del Comune di Fresagrandinaria e la scuola dell’ infanzia del comune di Lentella. La nascita dell’Istituto Comprensivo si inserisce in un contesto di profondi cambiamenti del sistema scolastico italiano che vede nell’Autonomia lo strumento fondamentale di un processo di innovazione che è destinato a delineare un modello di formazione più adeguato per le nuove generazioni. E’ nato dalla razionalizzazione del sistema scolastico, con il distacco dei comuni di Fresagrandinaria e Lentella dall’ Istituto comprensivo statale di Carunchio che diventa così sottodimensionato.

Già nell’ anno scolastico 2012/2013, il Miur, a partire dalla legge 15 marzo 1997 n° 59, concernente la riforma della P.A. e la semplificazione amministrativa, attraverso vari decreti Legislativi, Leggi regionali, Decreti legge, nonché la delibera della Giunta regionale n° 954 del 29/12/2011 dove è stato disposto il piano di dimensionamento della rete scolastica regionale, ha disposto la soppressione di alcuni Circoli Didattici che hanno portato l’ accorpamento in San Salvo del I e II Circolo Didattico e della Scuola Secondaria di primo grado, decretando l’ istituzione di un Istituto Comprensivo e di una Nuova Direzione didattica che, con la Delibera della Giunta regionale N. 937 del 28/12/2012 ha disposto che le scuole dei Comuni di Fresagrandinaria e di Lentella fanno parte dell’ Istituto Comprensivo N° 2 così costituito.

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IL TERRITORIO

Il Comune di San Salvo è situato nella Provincia di Chieti, in direzione sud rispetto al capoluogo di provincia, a circa 3 Km dal Mare Adriatico. La città composta da un agglomerato urbano, ha una popolazione di 20.055 (dati Istat ) abitanti di cui 1635 stranieri, distribuita tra il capoluogo e la marina. La particolare posizione geografica e la presenza di un paesaggio prevalentemente collinare hanno fatto sì che San Salvo abbia assunto un ruolo rilevante nell’ambito della produzione di vini e oli pregiati. L’espansione delle industrie ha abbracciato altre realtà produttive riconducibili al terziario (istituti di credito, società che curano i settori del trasporto e della logistica agro-alimentare). Le attività commerciali (in alcuni casi si tratta di vere e proprie industrie con un certo rilievo occupazionale e produttivo) e le varie società produttrici di servizi, in seguito a precise strategie di politica territoriale, sono meno presenti a ridosso del centro abitato tradizionale, avendo trovato una più consona ubicazione sia nella zona artigianale ed industriale di Piana S. Angelo. Anche il contesto territoriale sansalvese, come quello nazionale, non è esente dal fenomeno dell’immigrazione. Numerose famiglie romene e cinesi, risultano inserite nel tessuto sociale del paese. Non manca nel territorio una serie di servizi e strutture oltre alla scuola statale: Asilo Nido Comunale, Scuole paritarie, Biblioteca Comunale, Stadio, Palazzetto dello sport, Campi da tennis… Nell’ambito del territorio di San Salvo, operano inoltre numerose associazioni culturali, religiose e sportive che hanno trovato un largo seguito nel mondo adolescenziale: l’ AGESCI, l’ ACR, l’AVIS, DUM TEK Musica , Musica in Crescendo, San Salvo Calcio, casa famiglia “Ali d’oro”… La maggior parte delle famiglie è di tipo nucleare. Essendo presenti all’interno del territorio sansalvese numerose imprese ed attività commerciali, si può affermare che il livello economico sia da considerarsi nella media, con una buona distribuzione del reddito e un discreto livello di istruzione, anche se non sono da trascurare fenomeni di disagio socio-economico. Fresagrandinaria è un comune di 956 abitanti, situato a circa 15 chilometri da San Salvo e a pochi chilometri dal confine con il Molise, nella valle del fiume Trigno ad oltre 380 m di altezza s.l.m. Il paese ha origini longobarde, tuttavia i primi insediamenti risalgono ad almeno all’ età del bronzo finale. L’ economia del paese è legata soprattutto ad attività di tipo agricolo e artigianale, e, grazie a diverse aziende locali situate nella zona industriale, ci sono buone possibilità di lavoro per i giovani. Molti laureati al contrario, a causa della mancanza di offerta di lavoro, si

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stanno spostando in altre zone del nord e soprattutto nelle grandi città. Si registrano presenze di famiglie extracomunitarie i cui figli frequentano le scuole del nostro Istituto. Nel territorio risultano operanti associazioni di tipo religioso, sportivo, ricreativo e sociale. Lentella è un comune di 694 abitanti della provincia di Chieti. Fa parte della Comunità montana Medio Vastese. Il centro fu fondato da un esercito romano nel VII secolo con il nome Lentula. A causa dell’ esiguo numero di abitanti, dall’ anno 2011 la scuola Primaria del paese è stata accorpata alla scuola primaria di Fresagrandinaria. I sindaci dei due comuni hanno così evitato la formazione di pluriclassi. I bambini della scuola Primaria e Secondaria di Primo grado sono trasportati giornalmente dagli scuolabus comunali. Dall’ anno scolastico 2012/13, i locali scolastici accolgono la casa-famiglia “Il sorriso” e “Vita” con la presenza di ragazzi che frequentano le scuole di Fresagrandinaria e Lentella. Entrambi i comuni dall’ anno scolastico 2013/14 fanno parte dell’ Istituto Comprensivo N. 2 di San Salvo.

San Salvo Fresagrandinaria

Lentella

Popolazione residente: 20.055 Popolazione residente: 956

Popolazione residente: 694

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I NOSTRI PLESSI

comprende

6 plessi di scuola dell’infanzia con

N° 44 insegnanti e

N°10 collaboratori scolastici

5 plessi di scuola primaria con

N° 88 insegnanti e N° 9 collaboratori scolastici

1 plesso di scuola secondaria di primo grado

N° 14 insegnanti e N° 1 collaboratore scolastico

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SCUOLA DELL'INFANZIA SANT'ANTONIO Via L. STURZO - SAN SALVO

tel 0873/346030 - e-mail:[email protected]

SEZIONE DOCENTE SEZIONE DOCENTE SOSTEGNO DOCENTE RELIGIONE

A D’AMBROSIO ELEONORA

CIERI RITA

PUDDU ELIANA

B STIVALETTA ANNA DI PALMA ANNA MARIA

C PADULA VITALIA ZANNA ANDREINA TOSCANO EMILIA OTTAVIANO ELENA LALLI LOREDANA

D ROCCHIO MARIA PINA PACHIOLI ANGELA BUONTEMPO SABRINA

E MAGLIONE ANGELA NACCI ANNA RITA

COLLABORATRICI SCOLASTICHE CIRULLI RENATA - LORIA FILOMENA

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SCUOLA DELL'INFANZIA RIPALTA

Via Luca Della Robbia SAN SALVO

tel 0873/346031 mail:[email protected]

SEZIONE DOCENTE SEZIONE DOCENTE SOSTEGNO DOCENTE RELIGIONE

A VITALE SILVIA PALMINI ANTONIETTA PELILLI MONIA

NOZZI MORENA

B D’ERCOLE N. PATRIZIA MAZZUCCATO CATERINA

C GROSSO DONATA TRAVAGLINI MARIA ANTONIETTA

PELILLI MONIA LALLI LOREDANA

D DI RISIO MIRELLA PAGANO ANTONIETTA

E CILLI GIUSEPPINA COLONNA GIULIA ROMANO MARIA GRAZIA

COLLABORATRICI SCOLASTICHE MONACO LUCIA MARIA - TEDESCHI MARIA TERESA

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SCUOLA DELL'INFANZIA VIA VERDI Via VERDI 40 SAN SALVO

tel 0873/346020 mail:[email protected]

SEZIONE DOCENTE SEZIONE DOCENTE SOSTEGNO DOCENTE RELIGIONE

A D’ADAMO ANNA MARIA DE FRANCESCO ROSSANA

PUDDU ELIANA B CAPRARA SIMONA EVANGELISTA DORA

C CIERI TERESA NASUTI NICOLETTA ROMANO MARIA GRAZIA LALLI LOREDANA

D PEZZELLA PATRIZIA RAIMONDI M. ASSUNTA DI BARTOLOMEO MANUELA

COLLABORATRICI SCOLASTICHE FIORE MARIA CONCETTA – RICCI PATRIZIA

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SCUOLA DELL'INFANZIA MARINELLE

C.da Stazione SAN SALVO MARINA

tel 0873/809000 mail:[email protected]

SEZIONE DOCENTE SEZIONE DOCENTE SOSTEGNO DOCENTE RELIGIONE

A DI STEFANO DOMINGA LALLA BRIGIDA FRANCA SCUTTI MARIA

B DEL CASALE SARA PAGLIARONE SIMONA

COLLABORATRICE SCOLASTICA FELICE RUBINA

POF - Istituto Comprensivo 2 San Salvo Pag. 12

SCUOLA DELL'INFANZIA DI FRESAGRANDINARIA Via Madonna delle Grazie FRESAGRANDINARIA

tel 0873/321632 MAIL: [email protected]

SEZIONE DOCENTE SEZIONE DOCENTE SOSTEGNO DOCENTE RELIGIONE

A GIAMPIETRO RITA MAGNACCA MARIA NACCARELLA E.

COLLABORATRICE SCOLASTICA SANTILLI CLARA ANSELMINA

POF - Istituto Comprensivo 2 San Salvo Pag. 13

SCUOLA DELL'INFANZIA DI LENTELLA Via Garibaldi, 1 LENTELLA

tel 0873/321034 MAIL: [email protected]

SEZIONE DOCENTE SEZIONE DOCENTE SOSTEGNO DOCENTE RELIGIONE

A CONTE SIMONA STEFFANEL DANIELA TOSCANO EMILIA NACCARELLA E.

COLLABORATRICE SCOLASTICA VIRGILIO ANNA

POF - Istituto Comprensivo 2 San Salvo Pag. 14

SCUOLA PRIMARIA SANT'ANTONIO

via L. STURZO, 10 - SAN SALVO tel 0873/54115 - mail:[email protected]

POF - Istituto Comprensivo 2 San Salvo Pag. 15

CLASSE DOCENTI SOSTEGNO

1^A Teti Teresa Antonietta Di Falco Nadia Baldassarre Luca Di Casoli Antonietta Cinquina Lucia Barisano Eugenia

1^B Di Casoli Antonietta Vinciguerra Teti Teresa Antonietta Baldassarre Luca Di Palma

1^C Sciorra D’Angelo Simona

Cinquina Lucia Vinciguerra Baldassarre Luca

2^A Buonafortuna Adriana

Di Claudio C. Di Giuliano Roberta Rossi Loredana Baldassarre Luca Cinquina Lucia

2^B Buonafortuna Adriana

Di Palma Rossi Loredana Di Giuliano Roberta Barisano Eugenia

2^C Di Giuliano Roberta Rossi Loredana Cinquina Lucia Buonafortuna A. Baldassarre Luca

3^A Di Vincenzo Massimo

Giardino L Monacelli Sabrina Cinquina Lucia Antonini Maria Teresa

Napoleone Giuseppe

Silveri Rosangela

3^B Monacelli Sabrina Giardino L Cinquina Lucia Del Casale Sciorra

3^C Napoleone D’Aloise Giuseppe Cinquina Lucia Torricella Angelica Antonini Maria Teresa

4^A Colonna Eleonora Pepe Patrizia Antonini Maria Teresa Franchini Maria Antonietta

4^B D’Aloise Maria Colonna Eleonora Del Casale Maria Aurelia Pepe Patrizia Turdo’ Concetta

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Ciavatta Rossana

5^A Di Falco Nadia Baldassarre Luca Del Casale Maria Aurelia Vinciguerra A. Baldassarre Luca

5^B Torricella Angelica Cinquina Lucia Del Casale Maria Aurelia Di Rito Angela Michilli Scarano Maria Cristina

5^C Di Rito Angela De Francesco Maria Baldassarre Luca Cinquina Lucia

COLLABORATORI SCOLASTICI BELLANO LUCIANO DOMENICO – CARLINO MARIA GRAZIA – ROSSI FELICE– PELLEGRINI MARIA FRANCA- PAOLINO ANNA

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SCUOLA PRIMARIA RIPALTA

via Luca Della Robbia, 21 - SAN SALVO tel 0873/346028 mail:[email protected]

Da aggiornare

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CLASSE DOCENTI SOSTEGNO

1^A Zocchi Gloria Travaglini Lidia Giordano Anna Maria Cinquina Lucia Berchicci

1^B Travaglini Lidia Zocchi Gloria Berchicci Francesca Cinquina Lucia Berardini Carmelina

2^A Venditti Rita Lella Rosa Berchicci Francesca ACQUAROLA URSO

2^B Lella Rosa Venditti Rita Acquarola URSO Berardini Carmelina

3^A Pannunzio Vera Vicoli Ernestina Berchicci Francesca De Domenicis Mirella

Puddu Eliana A.Del Casale Maria

3^B Vicoli Ernestina Pannunzio Vera De Domenicis Mirella Puddu Eliana Del Casale Maria A. Nozzi Mirella

4^A Volpe Bernardetta Molino Maria Rita Vastarella Luigia Antonini Maria Teresa Nozzi Mirella

4^B Molino Maria Rita Volpe Bernardetta Vastarella Luigia Antonini Maria Teresa Giordano Anna Maria

5^A Priori Maria Gina D’Andrea Daniela Petrucci Aurelia Puddu Eliana Acquarola

5^B Petrucci Aurelia D’Andrea Daniela Priori Maria Gina

COLLABORATORI SCOLASTICI GAMBATESE ADRIANA - MANCA GRAZIELLA-TUMINI GENNARO

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SCUOLA PRIMARIA VERDI

via G. VERDI, snc SAN SALVO tel 0873/346019 mail:[email protected]

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CLASSE DOCENTI SOSTEGNO

1^A Petrocco Loredana Bologna Nozzi Morena Talucci Lisa Venditti Marilena

1^B Mastronardi M.grazia

Zara Daniela Castorio

1^C Mastronardi M.grazia

Castorio De Francesco Maria Finarelli Tiziana Zara Daniela

2^A Canci Chiarina Piscicelli Anna Rita. Di Claudio C. Finarelli Tiziana Bologna - Petrocco Fantilli Evelina

2^B Piscicelli Anna Rita Canci Chiarina Pretorino Amabilis Finarelli Tiziana Fantilli Evelina- Bologna Petrocco

2^C Pretorino Amabilis Di Claudio C. Zara Daniela Nozzi Morena Fantilli Evelina- Bologna

3^A Moro Gabriella Lanza Nella Santini Rossana Finarelli Tiziana A ntonini M. Teresa Fantilli Evelina

3^B Santini Rossana Lanza Nella Moro Gabriella Finarelli Tiziana Antonini M. Teresa Bologna -Fantilli Evelina

4^A Talucci Lisa De Francesco Maria Del Casale Maria Aurelia Nozzi Morena. Ciavatta Monica

4^B D’Orazio Angela Di Biase Filomena Pretorino Amabilis Nozzi Morena. Del Casale Maria Aurelia

4^C Di Biase Filomena D’Orazio A. Pretorino Amabilis Di Claudio C. Del Casale Maria Aurelia Franchini Maria A. Carinci Antonietta

5^A Venditti M. Lanza Nella Di Stefano Cinzia Finarelli Tiziana Antonini Maria Teresa Ciavatta Monica Franchini Maria A.

5^B Di Stefano Cinzia Zara Daniela Finarelli Tiziana Antonini Maria Teresa Fantilli Evelina

COLLABORATRICI SCOLASTICHE DI PAOLO MIRELLA – NOE’ MARIA CRISTINA – SCAMUFFA ANNA ANTONIETTA

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SCUOLA PRIMARIA MARINELLE

C.da Stazione SAN SALVO MARINA tel 0873/340203 mail:[email protected]

CLASSE DOCENTI SOSTEGNO

1^A Di Giacomo Genziana Vastarella Luigia Finarelli Tiziana Manes

2^A Mariotti Marisa Di Cicco Gina Vastarella Luigia Manes Finarelli Tiziana

3^A Di Cicco Gina Mariotti Marisa Vastarella Luigia Finarelli Tiziana Del Casale Maria Aurelia

4^A Esposito Mariacristina Manes Giordano Annamaria Finarelli Tiziana Del Casale Maria Aurelia

Carinci Antonietta Caia Silvia

5^A Del Casale Maria Aurelia

Vinciguerra A. Giordano Annamaria Antonini Maria Teresa

COLLABORATRICI SCOLASTICHE DI LISA GINA

POF - Istituto Comprensivo 2 San Salvo Pag. 22

SCUOLA PRIMARIA DI FRESAGRANDINARIA Piazzale della Pace FRESAGRANDINARIA

tel 0873/321632 mail:[email protected]

CLASSE DOCENTI SOSTEGNO

1^A Gabriele Carmelina Petta Elisa Giordano A. M. Naccarella E. Caruso G. Santella M

2^A Petta Elisa Rossi Rosetta Giordano A. M. Naccarella E.

3^A Santella M Rossi Rosetta Naccarella E. Battista Silvana Giordano Annamaria

4^A Caruso G. Gabriele Carmelina Antonini Mariateresa

Giordano AnnaM. Naccarella E.

5^A Battista S. Petta Elisa Giordano AnnaM Naccarella E. Del Casale Maria Aurelia

COLLABORATRICE SCOLASTICA FANTI ROSETTA

POF - Istituto Comprensivo 2 San Salvo Pag. 23

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO Piazzale della Pace FRESAGRANDINARIA

tel 0873/321632 mail: [email protected]

CLA

SSE

DOCENTI SOSTEGNO

1^A Fiorito

Neri

Stivaletta Di Gregorio Malandra Nicci

2^A Fiorito

Neri Longhi Stivaletta Di Gregorio

Di Lorito

Carrino

Malandra

Sanzo’ Nicci Longhi

Di Lorito Menna

3^A Fiorito

Neri

Longhi Stivaletta Di Gregorio

Di Lorito

Carrino Malandra Sanzo’ Nicci

COLLABORATRICE SCOLASTICA NANNI CLAUDIA

POF - Istituto Comprensivo 2 San Salvo Pag. 24

ORARIO SCOLASTICO ENTRATA

Ore 8,00/9,00

USCITA

Ore 16,00

Dal lunedì al venerdì

Plesso di Lentella

Ore 8,30/16,30

POF - Istituto Comprensivo 2 San Salvo Pag. 25

Tempo normale 29/30 ore:

dal LUNEDI’ al SABATO

dalle ore 8:15 alle ore 13:15

Classi prime e seconde SABATO

dalle 8:15 alle 12:15

Tempo pieno 40 ore:

dal LUNEDI’ al VENERDI’

dalle ore 8:15 alle ore 16:15

8,10/13,10 dal lunedì

al sabato

ORARIO SCOLASTICO

POF - Istituto Comprensivo 2 San Salvo Pag. 26

IL DIRIGENTE SCOLASTICO Prof.ssa Anna ORSATTI

DIRETTORE S.G.A. Dott.ssa Rosella PASCUCCI

ASSISTENTI AMMINISTRATIVI

Di Guilmi Candida

Di Nello Graziella

Di Ninni Valentina

Fabrizio Maria Concetta

La Pezzata Anna Maria

Ninni Ludovico

Spensa Mara

COLLABORATORI SCOLASTICI

Bellano Luciano Domenico

Carlino Maria Grazia

Cirulli Renata

Di Lisa Gina

Di Paolo Mirella

Fanti Rosetta

Felice Rubina

Fiore Maria Concetta

Gambatesa Adriana

Loria Filomena

Manca Graziella

Monaco Lucia Maria

Nanni Claudia

Noè Maria Cristina

Paolino Anna

Pellegrini Maria Franca

Ricci Patrizia

Rossi Felice

Santilli Clara Anselmina

Scamuffa Anna Antonietta

Tedeschi Maria Teresa

Tumini Gennaro

Virgilio Anna

COLLABORATORI DIRIGENTE

PRIMO COLLABORATORE SECONDO COLLABORATORE

Michilli Elena Padula Vitalia

CONSIGLIO DI ISTITUTO

DOCENTI GENITORI

Antonini M.Teresa

Berchicci Francesca

D’Ambrosio Eleonora

Napoleone Giuseppe

Padula Vitalia

Rossi Rosetta

Torricella Angelica

Zanna Andreina

Raspa Vanna

Terpolilli Maria Grazia

Ciafardo Pamela

Cicchini Maria Teresa

Di Lizio Maddalena

Franciotti Angela

Tuccillo Angelina

Zappetti Lorenza

COLLEGIO DOCENTI Docenti Scuola Infanzia

Docenti Scuola Primaria Docenti Scuola Secondaria Primo Grado

Organico Potenziato

GIUNTA ESECUTIVA Orsatti Anna

Pascucci Rosella

Napoleone Giuseppe

Franciotti Angela

Tuccillo Angelina

COMITATO DI VALUTAZIONE

FUNZIONI STRUMENTALI al P.O.F.

AREE DOCENTI

1 OFFERTA FORMATIVA ZANNA ANDREINA

2 INCLUSIONE(DISABILITA’/DSA) RAIMONDI ASSUNTA

3 PROMOZIONE SUCCESSO FORMATIVO ALUNNI BAERCHICCI FRANCESCA

4 PROMOZIONE E SVILUPPO PROFESSIONALITA’ DOCENTE

D’ALOISE GIUSEPPE

GRUPPI DI PROGRAMMAZIONE

PER SEZIONI – CLASSI PARALLELE

ANIMATORE DIGITALE DIPARTIMENTI DISCIPLINARI

Scuola Infanzia Scuola Primaria

CONSIGLI di INTERSEZIONE Docenti delle sezioni – Rappresentanti genitori

CONSIGLI di CLASSE Docenti delle classi – Rappresentanti genitori

CONSIGLI di INTERCLASSE Docenti delle classi – Rappresentanti genitori

REFERENTI DI PLESSO PLESSO INFANZIA PRIMARIA SECONDARIA

S.ANTONIO V.PADULA E.MICHILLI LONGHI

GIOVANNI RIPALTA S.VITALE F.BERCHICCI

VIA VERDI A.RAIMONDI M.G.MASTRONARDI

MARINELLE DEL CASALE-DI

STEFANO-PAGLIARONE

G.DI GIACOMO

FRESAGRANDINARIA R.GIAMPIETRO C.GABRIELE

LENTELLA S.CIERI ------------

POF - Istituto Comprensivo 2 San Salvo Pag. 27

dal LUNEDI’ al SABATO dalle 8:30 – 9:30 e 12:30 – 13:30

il GIOVEDI’ pomeriggio dalle 16:00 – 17:00

DSGA Dott.ssa PASCUCCI Rosella

SEZIONE DIDATTICA Gestione alunni

Sig.ra LAPEZZATA Anna Maria

Sig.ra DI GUILMI Candida

SEZIONE AMMINISTRATIVA Gestione del personale docente

Sezione contabile

Sig.ra DI NELLO Graziella

SEZIONE AMMINISTRATIVA Gestione del personale docente

Sig.ra SPENZA Mara

SEZIONE AMMINISTRATIVA Gestione del personale A.T.A.

Sezione contabile

Sig.ra DI NINNI Valentina

SEZIONE AMMINISTRATIVA Affari generali

Sig. NINNI Ludovico

SEZIONE ARCHIVIO E PROTOCOLLO Sig.ra FABRIZIO Maria Concetta

Presso la Scuola Primaria S.Antonio

POF - Istituto Comprensivo 2 San Salvo Pag. 28

• definisce le modalità di funzionamento dell’Istituto.

• ne garantisce la trasparenza e la correttezza.

GIUNTA ESECUTIVA ORSATTI ANNA

PASCUCCI ROSELLA NAPOLEONE GIUSEPPE FRANCIOTTI ANGELA TUCCILLO ANGELINA

CONSIGLIO di ISTITUTO Il dirigente scolastico PROF.SSA ANNA ORSATTI

DOCENTI GENITORI ANTONINI MARIA TERESA RASPA VANNA (Presidente) BERCHICCI FRANCESCA TERPOLILLI MARIAGRAZIA

(Vice Presidente)

D’AMBROSIO ELEONORA CIAFARDO PAMELA

NAPOLEONE GIUSEPPE CICCHINI MARIA TERESA PADULA VITALIA DI LIZIO MADDALENA

ROSSI ROSETTA FRANCIOTTI ANGELA TORRICELLA ANGELICA TUCCILLO ANGELINA

ZANNA ANDREINA ZAPPETTI LORENZA

POF - Istituto Comprensivo 2 San Salvo Pag. 29

COLLABORATORI DIRIGENTE PRIMO COLLABORATORE SECONDO COLLABORATORE MICHILLI ELENA PADULA VITALIA

IL DIRIGENTE SCOLASTICO Prof.ssa Anna ORSATTI

FUNZIONI STRUMENTALI al P.O.F. AREE DOCENTI

1 Gestione P.O.F. Zanna Andreina 2 Sostegno al lavoro dei docenti D’Aloise Giuseppe 3 Interventi servizi per studenti intercultura Berchicci Francesca 4 Interventi servizi per gli studenti con disabilita’ Raimondi M. Assunta

ANIMATORE DIGITALE Giuseppe D’Aloise

DIPARTIMENTI DISCIPLINARI 1 – Area linguistica Monacelli Sabrina 2 – Area logico - matematica Napoleone Giuseppe 3 - Area antropologica Zocchi Gloria 4 – Area educazioni Antonini Maria Teresa

5 – Scuola infanzia Pezzella Patrizia 6 – Scuola Secondaria

REFERENTI DI PLESSO PLESSI INFANZIA PRIMARIA SECONDARIA I° GRADO

S. ANTONIO PADULA VITALIA MICHILLI ELENA

LONGHI GIOVANNI VIA RIPALTA VITALE SILVIA BERCHICCI FRANCESCA

VIA VERDI RAIMONDI MARIA ASSUNTA MASTRONARDI MARIA GRAZIA

MARINELLE DEL CASALE-DI STEFANO PAGLIARONE

DI GIACOMO GENZIANA

FRESAGRANDINARIA GIAMPIETRO RITA GABRIELE CARMELINA

LENTELLA CONTE SIMONA

POF - Istituto Comprensivo 2 San Salvo Pag. 30

POF - Istituto Comprensivo 2 San Salvo Pag. 31

Il POF è l’insieme delle scelte culturali, educative ed organizzative che caratterizzano una scuola e che ne

definiscono l’identità. Rappresenta il primo e fondamentale strumento dell’azione educativa con il quale la scuola intende perseguire i suoi obiettivi in ordine alla formazione personale, sociale e culturale

degli alunni.

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POF - Istituto Comprensivo 2 San Salvo Pag. 33

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LO SCENARIO NORMATIVO

A partire dal 1° Settembre 2000 le scuole italiane sono chiamate ad organizzare la propria struttura interna ed anche l'attività didattica in modo autonomo. Questo processo di rinnovamento è iniziato con la L. 59/97 allo scopo di rendere la gestione dell'intero sistema scolastico italiano più snella ed efficiente. E’ proseguito con il D.P.R. 275/99 che stabilisce le caratteristiche e le specificazioni dell’autonomia scolastica per rendere il servizio educativo più rispondente alle esigenze degli allievi, delle famiglie e del territorio. Sono state emanate norme che hanno razionalizzato la rete scolastica istituendo dei nuclei di formazione, gli Istituti Comprensivi, gestiti da un unico Dirigente. In essi sono confluiti tre livelli d’istruzione: scuola dell’Infanzia, Primaria e Secondaria di I grado. Per ciò che riguarda gli indirizzi programmatici nazionali e gli ordinamenti che ne conseguono attualmente sono in vigore le “Indicazioni Nazionali per il curricolo della scuola dell'infanzia e del primo ciclo d'istruzione” (2012), che costituiscono l’orientamento nazionale per la progettazione pedagogico-didattica quale ridefinizione delle precedenti “Indicazioni per il curricolo per la scuola dell’infanzia e per il primo ciclo d’istruzione” di cui al D.M. 31 luglio 2007. Le “Indicazioni per il Curricolo”, in vigore dal 2007, sono caratterizzate dalla loro natura “aperta”: alle connessioni - strettissime – con la realtà storica in cui le varie comunità scolastiche sono immerse; alle relazioni con il territorio di più vicina appartenenza così come ai collegamenti con i documenti di politica

scolastica dell'Unione europea; all’ integrazione con le esperienze di lavoro che costituiscono la tradizione pedagogica delle singole scuole; alle capacità ideative ed organizzative dei vari gruppi di insegnanti.

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Tramite l’attività degli Organi Collegiali, le scuole esercitano un’autonomia organizzativa (risorse del personale, caratteristiche e qualità complessiva del servizio); un’autonomia didattica (insegnanti, programmi, articolazione degli interventi formativi); un’autonomia di ricerca e sviluppo (che mira a fare nelle scuole dei laboratori per il miglioramento della didattica). Le decisioni e le scelte assunte dalle scuole sono descritte nel P.O.F, che viene definito dal Collegio Docenti in riunione plenaria ed adottato dal Consiglio di Istituto. Esso si compone della programmazione educativa, della progettazione curricolare e organizzativa ed è strettamente correlato al piano annuale finanziario, detto Programma Annuale. Il nostro Istituto Comprensivo presenta il proprio progetto formativo, attento a coniugare le finalità dell’educazione e le Indicazioni generali fornite dal MIUR con le particolari esigenze formative di coloro che chiedono di essere formati nelle varie scuole di cui si compone il nostro Istituto. Il regime di autonomia ci permette di progettare l'offerta formativa in modo:

• flessibile - sia negli orari che nella stesura del curricolo, • integrato - cioè in sintonia con l'azione di altre agenzie educative vicine all’alunno: la famiglia in primis, vari

tipi di associazioni sportive e culturali, • responsabile - in quanto il servizio offerto è basato sulla assunzione di impegni certi e di una programmazione

che richiede, da parte di tutte le componenti coinvolte nel processo formativo, il rispetto delle regole esplicitate nella Carta dei Servizi.

Il PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA (P.O.F.) La Legge di riforma della scuola (che ha preso avvio dal documento governativo “La Buona Scuola” del 02/09/2014) n. 107 del 13/07/2015, pubblicata in G.U. n. 162 del 15 luglio 2015 e vigente dal 16 luglio 2015 (un solo articolo e 212 commi) presenta innumerevoli novità. Rispetto alla struttura e alle modalità di elaborazione del POF la legge 107/2015 introduce sostanziali modifiche. Anzitutto il piano diventa triennale - anche se può essere rivisto

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annualmente - e va definito entro il mese di ottobre dell’anno scolastico precedente al triennio di riferimento. Diversamente da quanto previsto dal T.U. 297/1994 e dal DPR 275/1999, è il Dirigente Scolastico e non più il Consiglio di Istituto a definire gli indirizzi del Piano, elaborato successivamente dal Collegio dei Docenti e approvato dal Consiglio di Istituto. La modifica potrebbe creare le condizioni di un conflitto con i poteri del Consiglio di Istituto cosi come declinati dagli artt. 4 e 5 comma 1 del DPR 275/99 e dall’art.10 del T.U 297/1994, norme che la legge 107/2015 non ha abrogato. Il P.O.F. esplicita la progettazione curricolare, educativa e organizzativa definendo quindi l’identità culturale e progettuale dell’istituzione scolastica. In esso dovranno essere indicati anche: il fabbisogno di posti comuni e di sostegno, sulla base del monte orario degli insegnamenti, con riferimento anche alla quota di autonomia dei curricoli e agli spazi di flessibilità, nonché del numero di alunni con disabilità, ferma restando la possibilità di istituire posti di sostegno in deroga, il fabbisogno dei posti per il potenziamento dell’offerta formativa, il fabbisogno relativo ai posti del personale amministrativo, tecnico e ausiliario, il fabbisogno di infrastrutture e attrezzature materiali. Dovrà, inoltre, contenere i piani di miglioramento delle istituzioni scolastiche, individuati dopo una compiuta analisi del Rapporto di Autovalutazione (RAV), utilizzandone i dati e operando le necessarie scelte, tenendo conto di quanto prevede l'art. 1 comma 7 della Legge 107, in particolare per quanto riguarda il potenziamento delle competenze linguistiche, matematico - logiche, scientifiche, lo sviluppo delle competenze in materia di cittadinanza attiva e democratica, l’alfabetizzazione all’arte, il potenziamento delle discipline motorie, lo sviluppo delle competenze digitali degli studenti, la prevenzione e il contrasto della dispersione scolastica, i percorsi dell’alternanza scuola – lavoro per gli Istituti di Secondaria di Secondo Grado. Dovranno essere inserite nel POF anche eventuali attività educative, ricreative, culturali, artistiche e sportive da svolgere nei periodi di sospensione dell’attività didattica. La legge 107 (comma 13) assegna all’ufficio scolastico regionale il compito di verificare che il piano triennale rispetti i limiti dell’organico assegnato a ciascuna istituzione scolastica; gli esiti di tale verifica devono

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essere trasmessi dallo stesso USR al MIUR. Successivamente il P.O.F. triennale sarà pubblicato sul Portale unico dei dati delle scuole, che il MIUR dovrà istituire ai sensi del comma 136 della stessa legge. Nella riforma della scuola, sono di attuazione immediata le seguenti norme: il rilancio dell'autonomia attraverso la partecipazione e il nuovo POF, che diventa triennale con obiettivi

prioritari, e l'introduzione dell'organico dell'autonomia (vedi i primi commi della legge); il primo POF triennale, a valere per il triennio 2016/2019, dovrà convivere con il POF annuale dell'a.s.

2015/2016. Il POF triennale potrà essere rivisto annualmente; la nuova formulazione dell'art. 3 DPR 275/99 (comma 14) con contenuti, competenze e procedure modificati:

gli indirizzi sono del Dirigente, l'elaborazione resta al Collegio dei Docenti mentre l'approvazione è del C.d.I.; dall'a.s. 2015/2016 si fissano nuovi termini per l'erogazione ed assegnazione alle scuole del fondo per il

funzionamento le nuove funzioni del dirigente , compresa l'individuazione dei docenti che lo coadiuvano (10 per cento

dell'organico, comma 83), la riduzione degli alunni nelle classi (comma 84), le sostituzioni dei docenti assenti fino a 10 giorni con l'organico (comma 85). Restano immutati i rapporti DS/DSGA poiché permane l’art. 25 D. Lgs. 165/01 e, al momento, resta in vigore il D.I. 44/2001;

si introduce una nuova disciplina del periodo di formazione e prova dei docenti (comma 115 e seguenti); è prevista la carta elettronica per l'aggiornamento e la formazione del docente (comma 121 e seguenti); la formazione diventa obbligatoria per i docenti (commi 124 e 125); è prevista la valorizzazione del merito dei docenti, con assegnazione di un bonus e nuovo Comitato di

valutazione (commi da 126 a 129);

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INDIRIZZI GENERALI

L’Istituto Comprensivo si propone come agente di promozione culturale: la qualificazione e l’ampliamento della propria offerta formativa sono elementi strategici della propria identità.

RAPPORTI CON IL TERRITORIO Ai fini della propria azione formativa l’Istituto considera tutti i soggetti istituzionali, gli Enti Locali, le Associazioni e le agenzie varie operanti sul territorio quali interlocutori significativi dei quali utilizzare proficuamente competenze e disponibilità. L’Istituto favorisce il dialogo scuola-famiglia e tiene conto, pur nella sua autonomia progettuale, delle esigenze manifestate. l’Istituto è aperto alla collaborazione con altre istituzioni scolastiche e partecipa ad iniziative di reti di scuole. AZIONE FORMATIVA La progettualità educativa, curriculare, extracurriculare nei confronti dei propri allievi mira a promuovere l’educazione alla convivenza democratica e l’alfabetizzazione culturale; essa è orientata allo “star bene” a scuola e alla realizzazione di iniziative per la prevenzione ed il recupero del disagio scolastico e per la valorizzazione delle differenze, con particolare riferimento all’integrazione degli alunni stranieri e con bisogni educativi speciali. RISORSE UMANE E PROFESSIONALITÀ DOCENTE L’Istituto è impegnato a promuovere la crescita professionale e la valorizzazione dei docenti a livello di competenza didattico, organizzativo, relazionale; i team docenti, pur nella riconosciuta libertà di insegnamento, terranno in debita considerazione le priorità pedagogico-didattiche dichiarate nelle progettazione collegiale; l’utilizzo delle risorse organiche va ottimizzato con gli strumenti della flessibilità: ciò tenuto conto delle esigenze individuali, ma mirando

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soprattutto all’efficienza ed efficacia del servizio offerto; nell’assegnazione delle risorse-docenti si valuteranno, assieme al numero di classi o sezioni, anche indici quali numero degli alunni, tempo scuola erogato, incarichi degli insegnanti, complessità del gruppo-classe (bisogni educativi speciali, altro); per l’attuazione di iniziative extracurricolari aggiuntive l’Istituto valorizza prioritariamente le professionalità interne (qualora sostenute da adeguata competenza) o ricerca la collaborazione qualificata di genitori - familiari degli allievi, su base volontaria, attraverso il coinvolgimento dei Consigli di classe, interclasse, intersezione. In via subordinata si ricorre ad apporti esterni; la collaborazione di soggetti esterni va ricercata qualora essi posseggano competenze ritenute essenziali per innescare processi di crescita professionale o esperienze didattiche particolarmente significative e altrimenti non perseguibili; l’Istituto valorizza la professionalità degli operatori scolastici e del personale d’ufficio e la sostiene con opportune iniziative formative; l’utilizzo delle risorse A.T.A. va ottimizzato con gli strumenti della flessibilità: ciò tenuto conto delle esigenze individuali, ma mirando soprattutto all’efficienza ed efficacia del servizio offerto; l’organizzazione dell’orario plurisettimanale – settimanale – giornaliero delle attività e l’orario di servizio dei docenti e del personale ATA saranno funzionali alle attività proposte; gli alunni devono essere messi in condizione di poter lavorare in tempi distesi e funzionali all’apprendimento in relazione alle strutture ed ai servizi garantiti dagli Enti Locali.

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NOME FUNZIONE Giuseppe Napoleone Copertura del primo collaboratore del DS per esonero parziale Urso Emilia Attività di recupero e potenziamento delle competenze di base in italiano e

matematica nelle classi seconde e terze Supplenze brevi fino a 10 giorni.

Mariarosaria Manes

Di Palma Maria Luisa

Simona D’Angelo

Sciorra Antonella

Acquarola Giacoma Bologna Orfino

Fantilli Evelina- Santella Massimiliano- Rossi Rosetta

DOCENTI Grado di scuola

Località Docenti

Posto comune Sostegno Inglese

Infanzia

San Salvo

Fresagrandinaria

Lentella

36 7

Primaria San Salvo

Fresagrandinaria

64 12 1

Secondaria 1°grado

Fresagrandinaria A043 1 cattedra + 12 ore

A059 1 cattedra

A345 N. 9 ore

A245 N.6 ore

A033 N.6 ore

A032 N.6 ore

A028 N.6 ore

A030 N.6 ore

IRC N. 3 ore

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QUADRO ORGANICO ATA INFANZIA n.

Collaboratori

scolastici

PLESSI INFANZIA

Piani Edificio Numero Classi/Sezioni

Numero Alunni

2 Infanzia S.Antonio 1 5 126 2 Infanzia via Verdi 1 4 114 2 Infanzia Ripalta 1 5 132 1 Infanzia Marinelle

1 2 36

1 Infanzia Fresagrandinaria

1 1 17

1 Infanzia Lentella 1 1 15

TOT: 9 unità

QUADRO ORGANICO ATA PRIMARIA E SECONDARIA 1°GRADO

n.

Collaboratori

scolastici

PLESSI PRIMARIA E

SECONDARIA

Piani Edificio Numero Classi/Sezioni

Numero Alunni

4 Primaria S.Antonio 3 14 288

3 Primaria via Verdi 2 13 270

3 Primaria Ripalta 2 senza

collegamento interno -

ingressi distinti

10 193

1 Primaria Marinelle

1 5 82

1 Primaria Fresagrandinaria

1 5 64

1 Scuola secondaria I grado

1 3 41

TOT. 13 unità

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RISORSE STRUTTURALI E STRUMENTALI Le risorse strumentali sono un patrimonio dell’Istituto: il loro utilizzo risponde a obiettivi educativi e didattici e va previsto in spazi appositamente strutturati; tutti i materiali e i sussidi audiovisivi e tecnologici a disposizione dell’Istituto devono essere utilizzati (a seconda della necessità) prioritariamente e preferibilmente da tutti gli alunni e da tutto il personale docente e non, che opera all’interno dei tre ordini scuola che costituiscono l’Istituto Comprensivo. Utilizzi di altra natura vanno di volta in volta considerati dal Consiglio di Istituto, che elabora adeguati criteri; le risorse strutturali, prioritariamente riservate agli allievi secondo criteri organizzativi che ne garantiscano l’equa utilizzazione, sono in via subordinata da considerarsi aperte al territorio per scopi culturali, educativi, ricreativi.

Responsabili Laboratori Numero Risorsa Plesso Responsabile

1 Laboratorio scientifico Primaria S.Antonio TeTi - Evangelista

1 Laboratorio linguistico Primaria Marinelle Di Giacomo

1 Laboratorio informatico Primaria Via Verdi Mastronardi

1 Laboratorio musicale Primaria S.Antonio Antonini – Del Casale

Laboratorio 3.0 Primaria S.Antonio

3 Biblioteche Primaria Ripalta, Via Verdi e Marinelle Berchicci

I PRINCIPI ISPIRATORI

Il POF richiamandosi agli artt.2, 3, 33 e 34 della Costituzione Italiana, alla legge 241/91, detta sulla Trasparenza Amministrativa e successive modificazioni al T.U. del ’94, al DPR 275/99, alle norme sull’Autonomia, alla Legge 28

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marzo 2003 n° 53, alle Indicazioni per il curricolo ( settembre 2012) e D. L. 137 dell’1 settembre 2008, Legge 30 ottobre 2008, n. 169, si propone di realizzare e di implementare il

principio di uguaglianza impegnandosi a prestare particolare attenzione alle problematiche relative agli studenti stranieri, agli studenti in difficoltà, agli studenti in situazione di handicap.

principio di imparzialità verso le utenze nel massimo rispetto di ogni opinione e sistema culturale principio di libertà operativa degli organi collegiali e coerenza e flessibilità degli interventi. Il Collegio dei

Docenti ritiene di fondamentale importanza che la programmazione delle attività didattiche, pur nel rispetto della libertà di insegnamento del singolo docente e della libertà di apprendimento dei discenti, abbia carattere collegiale al fine di garantire coerenza di intervento educativo.

diritto/dovere di partecipazione, tramite gli organismi preposti, al processo formativo diritto/dovere alla trasparenza delle procedure e della attività di istruzione e valutazione diritto/dovere alla professionalità attraverso l’impegno all’aggiornamento,al confronto e alla verifica della

didattica. L’Istituto recepisce, inoltre, i documenti provenienti dal Ministero della Pubblica Istruzione e ad essi si riferisce anche per quanto non esplicitamente dichiarato nel POF. SCOPI E FINALITA’

Il POF assume come proprie le finalità di: fissare i principi generali dell’azione educativa garantendo criteri di unitarietà formativa tra i diversi ordini di

scuola e i plessi dell' Istituto

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delineare la fisionomia, l’identità pedagogica, culturale ed organizzativa dell’Istituto fornire un adeguato quadro di riferimento per il confronto, il coordinamento e la continuità con le altre

istituzioni scolastiche e realtà territoriali rappresentare la premessa indispensabile per la progettazione didattica.

Ambito di elaborazione Il POF è il risultato di un percorso di riflessione e progettazione che gli operatori e le altre componenti della scuola hanno effettuato con l’intento di interpretare i bisogni formativi degli alunni e del contesto socio-culturale. Per raggiungere gli obiettivi indicati sono state pianificate le seguenti linee d’azione e attività: definizione e aggiornamento annuale del POF approvazione del POF da parte del Collegio dei docenti e del Consiglio d’Istituto assegnazione delle risorse necessarie per la realizzazione dell’ offerta formativa comunicazione ed illustrazione del POF al personale ATA, alle famiglie, agli enti locali ed alle Istituzioni presenti

sul territorio realizzazione e coordinamento delle attività del POF verifica e valutazione del POF.

I BISOGNI FORMATIVI

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Nell’era della globalizzazione e della pervasività della comunicazione in tempo reale, la nostra attenzione va oltre la pur doverosa analisi del territorio di appartenenza per considerare le implicazioni culturali e pedagogiche derivanti dalle caratteristiche dell’epoca e della società in cui i nostri bambini ed alunni si trovano a crescere. La rapidità dei cambiamenti e le trasformazioni della famiglia in particolare, la capillare presenza della tecnologia in ogni ambiente di vita, i fenomeni migratori, la valanga di informazioni da cui siamo quotidianamente investiti, la proliferazione dei luoghi di produzione e consumo danno vita ad un ambiente di crescita talora innaturale o contraddittorio: pluralità nei modelli di comportamento, molteplicità degli orientamenti circa i valori, distacco da esperienze di vita nella natura e con la natura, difficoltà a distinguere l’essenziale dal superfluo, affievolimento della ricerca immaginativa per una sovrastimolazione che tende a rendere passivi e ad impoverire la motivazione. Il benessere materiale e la generalizzata proclamazione della centralità dell’infanzia non bastano di per sé a garantire la soddisfazione delle esigenze interiori di sicurezza e identità, di ricerca di significato, di appartenenza e di autonomia. Alle famiglie, anche alle più attente, intendiamo fornire aiuto nel fronteggiare le contraddizioni presenti nella società: il nostro Istituto, attraverso una proposta educativa qualificata e radicata nei principi generali del nostro ordinamento sociale, intende assolvere ad una funzione di filtro selettore di esperienze ed idee atte contrastare le tendenze disgregatrici ed i condizionamenti e a favorire l’integrazione culturale di tutti i soggetti in crescita che ci sono affidati. L’intendimento che ci guida è un atteggiamento che, rifuggendo una troppo facile adesione alle loro richieste immediate, miri all’impegnativa ricerca di risposte alle loro profonde esigenze di sviluppo affinché sappiano orientarsi per trovare, nel mondo, la propria personale strada senza mai smarrire il valore della propria appartenenza alla comunità e dell’ esercizio consapevole dei doveri di cittadinanza.

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Dall’analisi del contesto socio-economico-culturale in cui è inserito l’Istituto Comprensivo N°2 di San Salvo si evidenzia che la scuola rappresenta ancora un’istituzione attorno alla quale ruota la vita di numerose componenti del contesto territoriale e garantisce a tutti le opportunità formative necessarie per poter raggiungere i propri traguardi.

In particolare, poiché l’ambiente va arricchendosi sempre più di agenzie formative soprattutto negli ultimi anni, ora più che mai occorre che la scuola si ponga in sinergia con esse per rispondere meglio ai bisogni emergenti nel territorio e fornire risposte più complete. I soggetti coinvolti nei processi formativi hanno bisogno di ampliare l’orizzonte comunicativo. Il bisogno di comunicare sottintende, dunque, molteplici bisogni formativi, frutto del nesso tra linguaggio e pensiero. L’individuazione di tali bisogni formativi assume maggiore evidenza se si analizza la configurazione della nostra società. Infatti, la quantità potenzialmente infinita di informazioni a disposizione, la rapidità delle trasformazioni in atto, il diffondersi dei mezzi informatici, la convivenza multiculturale e plurietnica (limitata, ma non assente nel nostro contesto sociale) danno luogo a situazioni di difficile lettura ed interpretazione. La società in cui viviamo è complessa, articolata, in continuo mutamento; in essa convivono quote di disordine e divergenza e molteplici modelli di comportamento.

All’interno di questo caleidoscopio di dati e di valori ciascun individuo, ed in particolare il soggetto in formazione, ha bisogno di acquisire alcune essenziali competenze, che possono essere così sintetizzate:

saper ascoltare (mostrare interesse, saper orientare l’attenzione, conoscere il codice, …)

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saper leggere la realtà (decodificare, analizzare, inferire, interpretare, problematizzare…) saper selezionare (osservare, percepire, classificare, scegliere i dati pertinenti, …) saper generalizzare (sintetizzare, astrarre, …) saper strutturare (mettere in relazione secondo gli ordinatori temporali, spaziali e causali, confrontare, …) saper utilizzare i nuovi alfabeti tecnologici. Per promuovere l’acquisizione di queste competenze trasversali, la scuola propone molteplici ‘sistemi di segni’ e crea numerose occasioni di interazione e di confronto costruttivo. Infatti, se comunicare vuol dire stabilire relazioni sociali positive, esprimere le proprie esperienze razionali e affettive, allora il primo bisogno del bambino/ragazzo, soggetto attivo del suo sviluppo psico-affettivo, è il bisogno di STAR BENE con se stesso, con gli altri, con l’ambiente.

Nel contesto scolastico, tale essenziale esigenza si concretizza in molteplici bisogni, quali:

essere accolto e valorizzato in un ambiente accogliente, affettivamente gratificante prendere coscienza di sé e vedere realizzate le proprie potenzialità espressive, comunicative e creative costruire la propria identità ed un’immagine di sé positiva effettuare percorsi di apprendimento diversificati acquisire capacità critiche e progettuali. Nel percorso della scuola secondaria di primo grado, il bisogno di star bene assume anche le caratteristiche di altri bisogni specifici, quali: approfondire la conoscenza di sé, in rapporto ad interessi, attitudini ed abilità, per poter operare scelte consapevoli

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acquisire una solida preparazione di base a livello di contenuti e metodi, per poter proseguire gli studi in maniera agevole.

ATTIVITÀ SCOLASTICHE SCUOLA DELL’INFANZIA SCUOLA PRIMARIA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

Nell’ambito dei singoli plessi, in base alle ore di compresenza stabilite negli orari predisposti, si svolgeranno: Attività di sezione Quale struttura di riferimento, luogo di rassicurazione e familiarità. Attività di intersezione Per consentire rapporti più stimolanti fra adulti e bambini di 5 anni e per una più articolata fruizione degli spazi, dei materiali e dei sussidi didattici per abituarli al”

Lezioni frontali

a tutta la classe per attività curricolari

Laboratori

informatica scienze musica lettura

Progetti

ambiente attività motoria educazione al suono e alla

musica progetto “Educazione

Lezioni frontali

a tutta la classe per attività curricolari

Laboratori informatica scienze musica lettura

Progetti

integrazione e intercultura recupero educazione al suono e alla musica

preparazione Prove INVALSI

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mondo dei grandi” (in orario pomeridiano).

stradale” attività teatrali e artistiche educazione alla legalità

ATTIVITÀ FUNZIONALI ALL’INSEGNAMENTO

SCUOLA PRIMARIA E SECONDARIA DI PRIMO GRADO

SCUOLA DELL’INFANZIA

A carattere individuale correzione compiti preparazione attività didattiche consultazione guide e testi di approfondimento

sui vari argomenti

preparazione del materiale per le attività consultazione di guide e testi di approfondimento catalogazione dei lavori scolastici

A carattere collegiale collegio docenti programmazione colloqui con le famiglie interclasse/classe team

collegio docenti programmazione colloqui con le famiglie intersezione team di sezione

Rapporti scuola-famiglia

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riunioni bimestrali con colloqui individuali colloqui settimanali con i singoli insegnanti, se

necessario elezione del rappresentante di classe partecipazione al Consiglio di Istituto partecipazione a commissioni su temi specifici

(salute, mensa…)

riunioni con famiglie informazioni quotidiane se necessarie. elezione del rappresentante di sezione partecipazione al Consiglio di Istituto partecipazione a commissioni su temi specifici (salute,

mensa…)

Ambiente educativo di apprendimento Per creare un efficace “ambiente educativo di apprendimento” occorre: • organizzare un contesto educativo nel quale ogni alunno possa maturare progressivamente la propria capacità di azione diretta, di progettazione, di verifica, di esplorazione, di riflessione, di studio individuale • sviluppare la potenziale creatività degli alunni • conoscere e sviluppare le attitudini individuali • corrispondere ai bisogni ed alle potenzialità degli alunni • come promuovere la capacità di pensiero critico e l’autonomia di giudizio. A partire dall’anno scolastico 2014/15 molte classi della scuola primaria si sono avvalse dell’utilizzo della LIM per essere al passo con il mondo tecnologico che ci circonda e che occupa gran parte della vita degli alunni. Progettazione didattica La nuova progettazione d’istituto dà una risposta alla necessità di impostare i curricoli per competenze da promuovere. Per comprendere il termine di competenza abbiamo scelto di riferirci a quanto indicato nelle raccomandazioni del Parlamento europeo nel documento del 2006: “Competenze indicano la comprovata capacità di usare conoscenze,

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abilità e capacità personali, sociali e metodologiche, in situazioni di studio e di lavoro e nello sviluppo professionale e personale”. Nella schede che seguono sono, quindi, riportate le competenze, gli obiettivi della didattica quotidiana, le attività e i progetti integrati al curricolo. Particolare rilievo è stato dato alle competenze sociali e civiche che sono state ulteriormente divise In sotto indicatori. Le attività e i progetti hanno una certa flessibilità, possono essere modificate Ogni anno o mantenute in base alle esigenze e alle opportunità offerte. A. Elementi della progettazione di classe: • analisi situazione delle classi con particolare riferimento alle esigenze di apprendimento degli alunni • organizzazione di classe/sezione: - docenti, discipline e schema orario settimanale della classe - organizzazione di spazi, tempi, attività, materiali, ore alternative all'Insegnamento della Religione Cattolica... - criteri di costituzione dei gruppi di alunni - modalità di utilizzo delle ore di compresenza/contemporaneità (laddove vi siano ore di compresenza) ed organizzazione di laboratori, gruppi di recupero e potenziamento delle risorse culturali del territorio che si intendono utilizzare nell'attività educativa, con particolare riferimento ad uscite/visite guidate funzionali alla programmazione - modalità e contenuti del contratto formativo, con particolare riferimento ai rapporti scuola-famiglia (temi e problematiche che si intendono affrontare negli incontri con i genitori).ecc. SCELTE EDUCATIVE E CULTURALI

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Tutti gli educatori dell’ Istituto Comprensivo pongono al centro il BAMBINO/ALUNNO con il suo diritto a ricevere EDUCAZIONE ED ISTRUZIONE. L’offerta formativa tiene conto delle necessità del singolo alunno e rispetta i ritmi ed i modi di apprendere di ciascuno. Gli educatori della scuola dell’Infanzia, Primaria e Secondaria di Primo grado, per il raggiungimento di un effettivo successo scolastico, perseguono i seguenti obiettivi:

- STAR BENE CON SÉ , favorire la formazione di ciascun bambino nei suoi molteplici aspetti: fisico, motorio, affettivo, sociale, cognitivo;

- STARE BENE CON GLI ALTRI, sensibilizzare ai grandi valori (mondialità-solidarietà, cooperazione, rispetto delle persone e delle cose); ampliare il proprio orizzonte di conoscenze a livello storico, geografico, scientifico, linguistico, matematico…; collaborare nei momenti di lavoro e di gioco, esprimere il proprio pensiero, le proprie opinioni e le proprie esperienze in modo adeguato; interiorizzare norme, regole e comportamenti adeguati alla vita sociale e all’ambiente fisico

- SUPERARE LE SITUAZIONI DI DISAGIO elaborare delle strategie per recuperare le situazioni di svantaggio, favorendo l’acquisizione di capacità operative e ponendo le premesse di un’educazione permanente.

- ACQUISIRE INFORMAZIONI E TECNICHE DI BASE sviluppare le capacità cognitive ed espressive per consentire «la comprensione, rielaborazione, comunicazione di conoscenze relative a specifici campi di esperienze». Condurre il bambino a utilizzare la capacità di leggere, scrivere ed operare con i numeri in diversi contesti (scuola primaria).

- DIVENTARE CAPACI DI ELABORARE RAGIONAMENTI COMPLESSI guidare il bambino affinché sia in grado di assumere un “atteggiamento di ricerca” che favorisca la capacità di ragionamento, il pensiero critico,

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la creatività, l’originalità e sia capace di elaborare autonomamente strategie per la soluzione di varie e sempre più complesse situazioni problematiche.

La didattica di laboratorio Particolare attenzione sarà dedicata allo sviluppo della didattica di laboratorio. Le motivazioni e le finalità che stanno a fondamento di questa scelta si possono così sintetizzare: integrazione di sapere e saper fare integrazione delle competenze cognitive e metacognitive occasione di collaborazione e di relazioni interpersonali spazio di compensazione e valorizzazione, per alcuni alunni, di competenze non presenti nei percorsi più

strettamente cognitivi possibilità di espressione delle personali attitudini ed inclinazioni opportunità di utilizzo di metodologie diversificate, flessibili e funzionali alle esigenze di apprendimento.

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Il Curricolo, elaborato dai docenti dell’Istituto in sintonia con i bisogni formativi, ha come cornice di riferimento questi fondamentali documenti: • il quadro delle competenze chiave per l’apprendimento permanente, indicate dalla Raccomandazione del Parlamento europeo e del Consiglio 18 dicembre 2006, come soglia culturale comune per preparare i giovani alla vita adulta e offrire loro un metodo per continuare ad apprendere per tutto il corso della loro esistenza; • le competenze chiave di cittadinanza da acquisire al termine dell’obbligo scolastico, definite dal D.M. 22.8.2007, n.139; • le “Indicazioni nazionali per il curricolo per la scuola dell’infanzia e del primo ciclo” del 26 novembre 2012 che individuano le competenze culturali basilari e irrinunciabili attese al termine del primo ciclo d’istruzione. Vengono inoltre precisati i traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine del terzo anno della scuola secondaria di primo grado nonché gli obiettivi di apprendimento atteso per ciascuna disciplina. Il nuovo scenario che ora si disegna nella scuola è quello centrato sulle esigenze dell’alunno, persona unica ed irripetibile che diventerà cittadino del mondo, sui processi dell’apprendimento ad imparare nei vari contesti di vita, sul raggiungimento delle competenze concepite come ”capacità di attivare e coordinare le proprie risorse interne

Istituto Comprensivo 2 San Salvo

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(conoscenze, abilità e disposizioni) e quelle esterne per portare a termine validamente ed efficacemente i compiti richiesti e le sfide da affrontare” (Pellerey 2007). Questo nuovo percorso formativo implica, pertanto, che la scuola si riscopra come luogo del dialogo, della pratica delle prime forme di cittadinanza responsabile e ponga al centro della sua azione educativa e didattica un modello di persona capace di interrogarsi sui modi di affrontare un problema, di accedere a conoscenze più generali ed efficaci, di interagire in gruppo in modo responsabile e produttivo. Il curricolo verticale è lo strumento metodologico e disciplinare che affianca il progetto educativo delineato nel POF. E’ il necessario completamento dei punti essenziali dell’offerta formativa finalizzata alla maturazione delle competenze previste nel profilo dello studente, quindi, è il cuore della progettualità scolastica e ne definisce le finalità, i risultati di apprendimento attesi per gli allievi, le strategie, i mezzi, i tempi, gli strumenti ed i criteri di valutazione. La verticalità curricolare si fonda sul bisogno di dare continuità all’insegnamento, viene garantita dal pensare il curricolo in modo coordinato nei suoi sviluppi fin dall’inizio, in relazione ai vari ambiti, successivamente alle varie materie secondo un iter di progressiva specializzazione e/o approfondimento. Gli obiettivi rappresentano il fulcro del processo formativo e dovranno essere adatti e significativi per i singoli allievi e tali da garantire la trasformazione delle capacità di ciascuno in reali e documentate competenze. A questo scopo si è programmato il curricolo delle competenze disciplinari d’istituto, cioè un percorso formativo dalla scuola dell’infanzia a quella secondaria di I grado, concepito come sistema coerente fra progettazione didattica e sviluppo delle competenze. Per raggiungere le competenze i contenuti disciplinari rappresentano i saperi essenziali che, utilizzati dai docenti come strumenti irrinunciabili, servono a suscitare l’apprendimento delle abilità cognitive e metacognitive. Le aree progettuali che garantiscano il raggiungimento di competenze e la capacità di scelta. I docenti dei tre ordini di scuola (infanzia, primaria, secondaria di 1 grado) hanno elaborato un curricolo verticale d’Istituto, condiviso nei Dipartimenti, all’interno del quale sono stati definiti i traguardi di competenza da

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raggiungere in uscita. Le attività di ampliamento dell’offerta formativa sono progettate in raccordo con il curricolo, rispondendo ai bisogni formativi degli studenti e alle attese educative e formative del contesto locale. I docenti utilizzano il curricolo definito dalla scuola come strumento di lavoro per programmare le attività. I docenti utilizzano criteri comuni e condivisi per la valutazione di conoscenze, abilità e competenze chiave e di cittadinanza. La scuola utilizza prove strutturate per classi parallele per tutte le discipline in entrata e, per alcune discipline, anche intermedie e finali in tutte le classi della primaria, adottando di conseguenza anche criteri comuni per la correzione delle prove. La scuola progetta e realizza moduli di recupero, approfondimento e consolidamento a seguito della valutazione effettuata in itinere. La scuola promuove la condivisione di regole di comportamento attraverso l’azione didattica curriculare e attraverso l’attività progettuale . L’educazione alla cittadinanza attiva e la prevenzione di forme di devianza giovanile viene sviluppata dai docenti in modo trasversale nei diversi ordini di scuola.

LE 8

COMPETENZE

EUROPEE

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Le competenze chiave per l'apprendimento permanente sono una

combinazione di conoscenze, abilità e attitudini appropriate al contesto

necessarie per la realizzazione e lo sviluppo personali, la cittadinanza

attiva, l’inclusione sociale e l’occupazione.

Le competenze chiave sono essenziali in una società della conoscenza. Le

competenze chiave dovrebbero essere acquisite:

- dai giovani alla fine del loro ciclo di istruzione obbligatoria e formazione,

preparandoli alla vita adulta, soprattutto alla vita lavorativa, formando

allo stesso tempo una base per l’apprendimento futuro;

- dagli adulti in tutto l’arco della loro vita, attraverso un processo di

sviluppo e aggiornamento delle loro abilità.

L’acquisizione delle competenze chiave si integra bene con i principi di

parità e accesso per tutti.

8 COMPETENZE

CHIAVE UE

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Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca

Istituto Comprensivo Statale N. 2- San Salvo

CURRICOLO VERTICALE D’ISTITUTO:

SCUOLA DELL’INFANZIA

SCUOLA PRIMARIA

SCUOLA SECONDARIA DI 1° GRADO

A.S. 2016/17 ( (Curricolo Verticale Allegato 1)

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I FATTORI DI QUALITÀ DEL SERVIZIO SCOLASTICO La scuola eroga un servizio di qualità mettendo in atto le seguenti azioni educativo-didattiche: • la condivisione delle scelte educative • la collaborazione di tutto il personale (docente, amministrativo e ausiliario) nella gestione dei problemi organizzativi della scuola • il lavoro collegiale degli insegnanti • l’ attenzione al tema della continuità • l’ attenzione alla “diversità” • l’attivazione di percorsi interculturali • la suddivisione delle competenze disciplinari fra gli insegnanti nella scuola primaria • il raccordo interdisciplinare fra i docenti come strumento che possa garantire l’ unitarietà dell’ insegnamento • l’ individuazione delle procedure di insegnamento • l’ esistenza di traguardi irrinunciabili comuni e definiti collegialmente • la disponibilità degli insegnanti a intendere la valutazione come una operazione finalizzata alla correzione dell’ intervento didattico più che alla espressione di giudizi nei confronti degli alunni • la flessibilità organizzativa • l’ utilizzazione razionale degli spazi educativi • il rapporto costante fra insegnanti e famiglie

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• la disponibilità degli insegnanti alla sperimentazione, alla innovazione didattica e all’ aggiornamento professionale. Monitoraggio e autovalutazione d’istituto Contestualmente all’autonomia scolastica, si impone la necessità di una verifica della qualità della realtà scolastica, pertanto l'attività di valutazione è orientata ad individuare i punti di forza e gli elementi di maggiore criticità del servizio rispetto al Piano dell'Offerta Formativa. Per migliorare la propria Offerta Formativa, la scuola valuta l’efficacia del servizio di insegnamento/apprendimento erogato. Per rendere efficaci l’autovalutazione e il monitoraggio, si utilizzeranno strumenti di autoanalisi d’Istituto in relazione agli obiettivi esplicitati nel POF per verificare se le attività progettate siano coerenti e rispondenti ai bisogni formativi del contesto:

1. monitorare l’efficacia della proposta formativa e i suoi risultati fra gli alunni attraverso l’analisi dei traguardi raggiunti;

2. migliorare la qualità dell’istruzione; 3. migliorare la qualità dei servizi in relazione agli ambienti, alle strutture, all’organizzazione; individuare le

variabili del sistema educativo per innalzare il successo formativo. Le attività di monitoraggio saranno effettuate mediante la somministrazione di questionari e mediante la compilazione di griglie per l’osservazione diretta di spazi, tempi e modalità attuative. Ogni progetto inserito nel programma annuale sarà accompagnato da specifica attività di monitoraggio da parte dei responsabili del progetto. In particolare, il monitoraggio verrà finalizzato ad individuare:

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il raggiungimento degli obiettivi identificati nel POF, l'analisi del servizio reso per individuarne i punti di eccellenza e quelli di debolezza, l'analisi della soddisfazione dell'utenza al fine di cogliere i momenti critici del funzionamento del sistema, i

punti forti e le eventuali carenze di informazione verso l'esterno In ottemperanza alla Direttiva MIUR N° 11 del 18 settembre 2014 ( Priorità strategiche del Sistema Nazionale di valutazione per gli anni scolastici 2014/2015, 2015/2016 e 2016/2017) il nostro Istituto ha elaborato, nel corso del primo semestre 2015, attraverso un modello on-line, il Rapporto di Autovalutazione (RAV). L’autovalutazione è un percorso di riflessione interno ad ogni scuola autonoma finalizzato ad individuare concrete piste di miglioramento A tal fine, l’Istituto si è dotato di una commissione di autovalutazione, costituita dal dirigente scolastico, dal docente referente della valutazione e da docenti individuati dal Collegio dei docenti. VERIFICA E VALUTAZIONE

(RAV 2015 Allegato 2)

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In un percorso formativo di successo è fondamentale la VERIFICA e VALUTAZIONE .Il momento valutativo si sviluppa in più fasi: Iniziale intermedia o formativa finale o sommativa

Nella Scuola, la valutazione è prima di tutto di tipo promozionale, legata al sistema formativo e orientativo poiché tende a rilevare e accertare nei singoli studenti conoscenze, abilità e competenze gradualmente acquisite e progressi avvenuti rispetto ai livelli di partenza e agli obiettivi personalizzati. Le valutazioni vengono registrate sul registro elettronico e comunicate ai genitori durante i colloqui antimeridiani (due settimane al mese) e pomeridiani (due l’anno); le schede di valutazione ministeriali si consegnano alla fine dei due quadrimestri. Nel nostro Istituto vengono concordate prove oggettive, utili per il rilevamento di competenze trasversali e specifiche, condivise anche con la Scuola primaria per consentire la definizione dello standard di apprendimento dell’Istituto ed il confronto con quello nazionale. Lo scrutinio finale è effettuato sulla base di obiettivi elementi di giudizio, nella consapevolezza del delicato compito chiamato a svolgere dai docenti a conclusione del processo educativo. Documentazione: Verbale dei Consigli di Classe, Registro personale del Docente, Giornale di classe, Scheda di valutazione personale dell’alunno (pagella), redatti con criteri di chiarezza e trasparenza. La valutazione degli apprendimenti degli allievi e la Certificazione delle Competenze sono effettuate con voti numerici espressi in decimi. Nella Scuola Secondaria di I Grado sono ammessi alla classe successiva e all’Esame di

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Stato a conclusione del ciclo, gli studenti che hanno ottenuto un voto non inferiore a sei decimi in ciascuna disciplina o gruppo di discipline (legge 169/2008). A termine del primo ciclo d’istruzione, è prevista la Certificazione delle Competenze disciplinari e trasversali. Criteri Alla valutazione concorrono diversi elementi sintetizzabili in tre criteri:

-classe

la situazione iniziale dell’alunno e progressi in termini di avvicinamento agli obiettivi prefissati. Valutazione interna Dall’anno 2008-2009 (Art. 1 DPR 122/09) la valutazione periodica e annuale degli apprendimenti disciplinari viene effettuata, nelle scuole primarie e secondarie di I grado, mediante l’attribuzione di voti numerici espressi in decimi. Anche la valutazione del comportamento degli allievi, attribuita collegialmente, ha acquisito maggior importanza e potrà determinare, se inferiore a sei decimi, la non ammissione al successivo anno di corso nella scuola secondaria di I grado. I risultati dei processi di apprendimento saranno verificati mediante l’utilizzo di test standardizzati e prove di profitto:

• all’inizio dell’anno scolastico (valutazione d’ingresso)

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• alla fine del primo quadrimestre per la certificazione e la presa visione del Documento di Valutazione da parte delle famiglie

• alla fine dell’anno scolastico con la certificazione e consegna del Documento di Valutazione alle famiglie. In particolare si valuterà il percorso formativo:

- atteggiamenti verso la scuola - competenze sociali - conoscenze - competenze specifiche - competenze trasversali - abilità

Certificazione delle competenze e documento di valutazione Al termine della scuola primaria e secondaria di I grado viene elaborata, così come previsto dal decreto n. 122 del 19 agosto 2009 che ha regolamentato e reso operativa, in materia di valutazione, la legge 169/2008 la certificazione delle competenze. Valutazione esterna Si realizza: attraverso un confronto con i rappresentanti dei Genitori negli Organi Collegiali;

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con gli strumenti e le modalità che verranno definite dall'INVALSI (Istituto Nazionale per la Valutazione del Sistema di Istruzione e formazione) che ha il compito di rilevare la qualità dell’intero sistema scolastico nazionale, fornendo alle scuole, alle famiglie e alla comunità sociale, al Parlamento e al Governo elementi di informazione essenziali circa la salute e le criticità del nostro sistema di istruzione .

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GRIGLIE DI RIFERIMENTO PER LA VALUTAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI SCUOLA PRIMARIA

INDICATORI DESCRITTORI VOTI Conoscenze Ampie, complete, corrette, approfondite

10 Abilità

e Competenze Autonomia e sicurezza nell’applicazione, anche in situazioni nuove;

Esposizione ricca, ben articolata, con linguaggio specifico; Capacità di sintesi, logiche e di astrazione, rielaborazione personale,

apporti creativi e originali. Conoscenze Complete, corrette, approfondite

9 Abilità

e Competenze Precisione e sicurezza nell’applicazione;

Esposizione chiara e articolata con linguaggio appropriato; Capacità di sintesi, logiche e di astrazione;

Contributi pertinenti e personali e pertinenti, talvolta originali. Conoscenze Complessivamente complete e corrette, strutturate nei nuclei

fondamentali 8 Abilità

e Competenze Sicurezza nell’applicazione;

Esposizione chiara con linguaggio appropriato; Capacità di sintesi, di astrazione, di logica, con apporti personali e

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pertinenti. Conoscenze Sostanzialmente corrette e ordinate nei nuclei fondamentali

7 Abilità

e Competenze Applicazione generalmente sicura in situazioni note;

Esposizione lineare; Parziali capacità di sintesi e di logica.

Conoscenze Conoscenza dei minimi disciplinari 6 Abilità

e Competenze Applicazione senza gravi errori in situazioni semplici

Esposizione semplificata, parzialmente guidata Conoscenze Conoscenze parziali, frammentarie, lacunose dei minimi disciplinari

5 Abilità

e Competenze Applicazione scorretta, con errori anche gravi; Incompletezza anche degli elementi essenziali; Esposizione scorretta, frammentata, povertà lessicale.

RILEVAZIONE DEI PROGRESSI NELL’ APPRENDIMENTO E NELLO SVILUPPO PERSONALE E SOCIALE DELL’ ALUNNO Art. 2 “A decorrere dall’ anno scolastico 2008/2009, la valutazione del comportamento per la scuola Primaria è effettuata mediante l’ attribuzione di un giudizio sintetico. ELEMENTI VALUTABILI Rispetto delle regole Socializzazione

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Impegno Interesse e partecipazione Autonomia

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GRIGLIE DI RIFERIMENTO PER LA VALUTAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI SCUOLA SECONDARIA DESCRITTORI VOTO

Conoscenze complete, organiche, approfondite; Piena capacità di comprensione, analisi e sintesi, con apporti critici e rielaborativi

Corretta e efficace applicazione dei concetti, delle regole, delle procedure, Sicura capacità di orientarsi nell’analisi e nella soluzione di un problema;

Piena autonomia e consapevolezza nell’utilizzo degli strumenti propri della disciplina; Esposizione fluida, ricca e articolata;

Capacità di operare collegamenti tra discipline e di stabilire relazioni anche con apporti originali e creativi;

10

Conoscenze strutturate e approfondite; Sicura capacità di comprensione, analisi e sintesi;

Corretta applicazione dei concetti, delle regole, delle procedure, Puntuale capacità di orientarsi nell’analisi e nella soluzione di un problema;

Sicura autonomia e consapevolezza nell’utilizzo degli strumenti propri della disciplina; Esposizione chiara, precisa e articolata;

Capacità di operare collegamenti tra discipline.

9

Conoscenze generalmente complete; Apprezzabile capacità di comprensione, analisi e sintesi;

8

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Discreta applicazione di concetti, regole e procedure; Adeguata capacità di orientarsi nella soluzione di un problema;

Apprezzabile autonomia e consapevolezza nell’utilizzo degli strumenti propri delle discipline;

Esposizione chiara e sostanzialmente corretta. Conoscenze corrette dei principali contenuti disciplinari;

Accettabile capacità di comprensione, analisi e sintesi; Generalmente corretta applicazione di concetti, regole e procedure;

Discreta capacità di orientarsi nella soluzione di in problema; Discreta autonomia e consapevolezza nell’utilizzo degli strumenti propri delle discipline;

Esposizione sostanzialmente corretta, con qualche carenza nel linguaggio specifico.

7

Conoscenze semplici e parziali; Limitata capacità di comprensione, analisi e sintesi;

Modesta applicazione di concetti, regole e procedure; Capacità di orientarsi, se guidato, nella soluzione di un problema;

Incerta autonomia e consapevolezza nell’utilizzo degli strumenti propri delle discipline; Esposizione non sempre lineare e coerente ,con imprecisioni linguistiche;

6

Conoscenze generiche e incomplete; Stentata capacità di comprensione, analisi e sintesi;

5

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Difficoltosa applicazione di concetti, regole e procedure; Scarsa autonomia e consapevolezza nell’utilizzo degli strumenti propri delle discipline;

Esposizione superficiale e carente, con errori linguistici Conoscenze minime dei contenuti basilari;

Scarsa capacità di comprensione, analisi e sintesi; Scarsa applicazione di concetti, regole e procedure;

Mancanza di autonomia e consapevolezza nell’utilizzo degli strumenti propri delle discipline;

Esposizione confusa e approssimativa, con gravi errori linguistici.

4

RILEVAZIONE DEI PROGRESSI NELL’ APPRENDIMENTO E NELLO SVILUPPO PERSONALE E SOCIALE DELL’ ALUNNO Art. 2 “A decorrere dall’ anno scolastico 2008/2009, la valutazione del comportamento della scuola Secondaria si effettua mediante l’ attribuzione di un voto numerico espresso in decimi. ELEMENTI VALUTABILI Rispetto delle regole Socializzazione Impegno Interesse e partecipazione Autonomia

Monitoraggio e autovalutazione d’istituto

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Il 18 settembre 2014 il Ministero ha pubblicato la Direttiva n. 11 sulle priorità strategiche del Sistema Nazionale di Valutazione per gli anni scolastici 2014/15,2015/16 e 2016/17.

Successivamente, il 27 novembre 2014, è stato presentato al MIUR uno strumento di lavoro comune che tutte le scuole italiane potranno utilizzare per riflettere su se stesse e darsi degli obiettivi di miglioramento.

Si tratta di un format che servirà agli istituti scolastici per produrre, entro l'estate 2015, il loro primo Rapporto di Autovalutazione.

Il format è un documento articolato in 5 sezioni che prevede 49 indicatori attraverso i quali le scuole potranno scattare la loro fotografia, individuare i loro punti di forza e debolezza, mettendoli a confronto con dati nazionali e internazionali, ed elaborare le strategie per rafforzare la propria azione educativa. Con la presentazione del format del Rapporto di Autovalutazione inizia a prendere corpo il Sistema Nazionale di Valutazione.

Il format per il Rapporto di Autovalutazione (RAV) è stato elaborato dall'INVALSI con il supporto e la supervisione del Gruppo Start Up (MIUR, INVALSI ed esperti esterni) costituito presso il MIUR ed è il frutto di un lungo percorso di ricerca e sperimentazione che parte dal 2008 e passa attraverso alcuni progetti (Valutazione e Miglioramento, VSQ e VALES). Il format prevede che gli istituti debbano analizzare il contesto in cui operano (popolazione scolastica, territorio e capitale sociale, risorse economiche e materiali, risorse professionali), gli esiti dei loro studenti (i risultati scolastici, ma anche quelli delle prove standardizzate, le competenze chiave raggiunte e i risultati a distanza, vale a dire, fra l'altro, gli esiti nei cicli scolastici successivi, l'eventuale prosecuzione negli studi

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universitari l'inserimento nel mondo del lavoro), i processi di organizzazione e gli ambienti di lavoro (dalla predisposizione e progettazione della didattica, alla predisposizione degli ambienti di apprendimento passando per l'integrazione con il territorio). Il format per il Rapporto di Autovalutazione (RAV) è stato elaborato dall'INVALSI con il supporto e la supervisione del Gruppo Start Up (MIUR, INVALSI ed esperti esterni) costituito presso il MIUR ed è il frutto di un lungo percorso di ricerca e sperimentazione che parte dal 2008 e passa attraverso alcuni progetti (Valutazione e Miglioramento, VSQ e VALES).

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Il meccanismo prefigurato dalla Legge 13 luglio 2015 n. 107 “Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione e delega per il

riordino delle disposizioni legislative vigenti”, consiste nell'attribuzione di un bonus, prelevato dalla quota che verrà assegnata a ciascuna scuola. Il comma 127 di detta legge individua nel Dirigente Scolastico l'autorità che può scegliere i docenti da premiare “sulla base dei criteri individuati dal comitato per la valutazione dei docenti”. È uno dei nuovi poteri affidati al DS che potrà così determinare

quanti saranno i docenti beneficiari del bonus, quali saranno e quale somma sarà attribuita a ciascuno di essi. Il comma 129, che disciplina composizione e compiti del Comitato, indica tre direttrici sulla cui base individuare i criteri: a) qualità dell'insegnamento, b)

risultati del docente, c) responsabilità assunte nel coordinamento organizzativo e didattico e nella formazione del personale.

COMITATO DI VALUTAZIONE

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Il progetto di istruzione, educazione ed integrazione degli alunni diversamente abili coinvolge tutta la comunità scolastica del nostro Istituto e si realizza mediante proposte ed attività di collaborazione tra scuola, famiglia, ASL, Enti Locali e Associazioni. La scuola si pone l’obiettivo della massima integrazione e del pieno sviluppo delle potenzialità degli alunni che si trovano in situazione di disagio:

nella relazione nella comunicazione nella socializzazione nell’apprendimento.

Nel nostro Istituto ogni alunno diversamente abile è sostenuto da un docente specializzato (il docente di sostegno) che opera all’interno delle classi in contitolarità con i docenti curricolari, partecipa alla programmazione educativa e didattica e alla elaborazione e verifica delle attività di competenza dei consigli di interclasse, dei consigli di classe e dei collegi dei docenti.

LA SCUOLA INCLUSIVA

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Le scelte partono dai bisogni del soggetto in difficoltà e da ogni suo possibile coinvolgimento nelle attività della classe. L’obiettivo fondamentale da perseguire è quello di aiutare il bambino diversamente abile a interagire con la normalità propria degli altri e non a misurarsi solo con le proprie difficoltà. Per fare questo la scuola promuove una cultura della valorizzazione delle potenzialità di ciascuno, consentendo di esprimere completamente le proprie qualità. Presso la scuola è costituito il GLHI (art.15 Legge 104/92), gruppo di lavoro per l’Handicap di Istituto, che ha compiti di organizzazione e di indirizzo, ed è composto da rappresentanze di: docenti di sostegno, docenti curriculari, ASL, genitori alunni diversamente abili. Tra i gruppi di studio e di lavoro la scuola prevede, inoltre, un gruppo ristretto di insegnanti di sostegno di scuola primaria, dell’infanzia e della scuola secondaria che svolgono attività relative alle problematiche riguardanti gli alunni certificati; individuano strategie educative e predispongono progetti mirati; condividono le strategie per la risoluzione di problemi e per la stesura delle documentazioni, nonché per qualsiasi altra attività inerente all’integrazione degli alunni diversamente abili. PRINCIPI ISPIRATORI

Pari dignità Ormai il termine integrazione viene sostituito con inclusione intendendo il processo attraverso il quale il contesto scuola, attraverso i suoi protagonisti (organizzazione scolastica, studenti, insegnanti, famiglia e territorio) assume le caratteristiche di un ambiente che risponde ai bisogni di tutti i bambini e in particolare dei bambini con bisogni

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speciali. L’inclusione di alunni diversamente abili nella scuola ha come fondamentale criterio ispiratore il pieno rispetto della dignità umana, predisponendo interventi volti a superare stati di emarginazione e di esclusione sociale.

Diversa abilità come risorsa L’alunno in difficoltà, al quale vengono offerte pari opportunità diventa risorsa e arricchimento per la comunità scolastica tutta.

Integrazione scolastica Ha come obiettivo lo sviluppo delle potenzialità della persona diversamente abile relativamente all’autonomia, all’apprendimento, alla comunicazione, alle relazioni e alla socializzazione, nel rispetto dei tempi di crescita e di motivazione di ciascun alunno. FASE PRELIMINARE Il progetto globale dell’alunno diversamente abile richiede: • conoscenza delle caratteristiche della patologia, anche attraverso la Diagnosi Funzionale e il Profilo Dinamico Funzionale • conoscenza della storia personale dell’alunno attraverso colloqui con la famiglia • osservazione sistematica dell’alunno in riferimento alle abilità di comunicazione, di relazione, attitudini sociali, autonomia, tempo libero • incontro con specialisti esterni che hanno in cura il bambino, ove si ritenga necessario • incontri con gli insegnanti del precedente ordine di scuola. FASE OPERATIVA

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Sulla base di una specifica certificazione rilasciata dalla ASL, al bambino, sin dalla scuola dell’infanzia, è garantita l’elaborazione di una documentazione specifica finalizzata ad un intervento individualizzato:

la DIAGNOSI FUNZIONALE (DF) redatta dall’unità Multidisciplinare della ASL che rappresenta una “descrizione analitica della compromissione funzionale dello stato psicofisico dell’alunno”

il PROFILO DINAMICO FUNZIONALE (PDF) che rappresenta “la descrizione delle difficoltà e dello sviluppo potenziale dell’alunno nei tempi brevi (sei mesi) e medi (due anni)” (D.P.R. 24/02/94, art.4). Il PDF viene redatto dall’unità multidisciplinare dell’ASL, dai docenti curricolari, dal docente di sostegno e dai genitori dell’alunno. I contenuti del PDF riguardano: l’asse cognitivo, affettivo-relazionale, comunicazionale, linguistico, sensoriale, motorio-prassico, neuropsicologico, l’autonomia, l’apprendimento. Per ogni asse va analizzato il funzionamento ed il livello di sviluppo.

il PIANO EDUCATIVO INDIVIDUALIZZATO O PERSONALIZZATO (PEI o PEP), è” il documento nel quale vengono descritti gli interventi finalizzati alla piena realizzazione del diritto all’educazione, all’istruzione e all’integrazione scolastica” (D.P.R. 24/02/1994, art.5). Il PEI viene redatto all’inizio di ciascun anno scolastico dal Gruppo di lavoro per l’Handicap , costituito dagli insegnanti curricolari e dal docente di sostegno. Il PEI, inoltre, contiene la Programmazione didattica ed educativa individualizzata di competenza di tutti i docenti di classe e di quello di sostegno. BES

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Le linee guida per l’integrazione degli studenti con BES mette in evidenza che il concetto di Bisogni Educativi Speciali (BES) si fonda su una visione globale della persona che fa riferimento al modello della classificazione internazionale del funzionamento, disabilità e salute come definito dall’Organizzazione Mondiale della Sanità. In questa prospettiva, la scuola è chiamata a leggere e rispondere in modo adeguato e articolato ad una pluralità di studenti che manifestano bisogni educativi speciali con difficoltà di apprendimento, di sviluppo di abilità e competenze nonché con disturbi del comportamento stabili o transitori. L’attenzione agli studenti è favorita non solo dalla capacità di tutti i docenti di osservare e cogliere i segnali di disagio, ma anche dalla consapevolezza delle famiglie di trovare nella scuola un alleato competente per affrontare un percorso positivo per i loro figli e dall’utilizzo di mirati strumenti diagnostici in età evolutiva. Un approccio integrato tra scuola, famiglia e servizi sanitari, consente di assumere un’ottica culturale di lettura dei bisogni nella quale i fattori ambientali assumono una correlazione con lo stato di salute dell’individuo: in tal modo la disabilità non riguarda il singolo che ne è colpito, bensì tutta la comunità e le istituzioni. DESTINATARI I destinatari degli interventi atti a favorire l’integrazione e l’inclusione degli studenti con BES sono: - alunni in situazione di disabilità certificata ai sensi della Lg 104/92; - alunni che presentano un disturbo specifico di apprendimento (DSA), accertato da uno specialista; - alunni in situazione di svantaggio determinata da particolari condizioni sociali o ambientali che possono essere concausa nelle difficoltà di apprendimento.

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Di particolare importanza per l’integrazione è il ruolo del Consiglio di Classe che definisce gli interventi didattico/educativi ed individua le strategie e le metodologie più utili per realizzare la piena partecipazione degli studenti con BES al normale contesto di apprendimento attraverso l’elaborazione di percorsi educativi personalizzati (PEP) o di percorsi educativi individualizzati (PEI), questi ultimi riferiti agli alunni certificati ai sensi della Lg 104/92. COMMISSIONE DI ISTITUTO AREA BES La Commissione Area BES, legata alla Funzione Strumentale dell’Area 4, ha il compito di condividere con le diverse componenti dell’Istituto la normativa che regola le prassi dell’integrazione e di inclusione degli alunni con bisogni educativi speciali e di monitorare il corretto inserimento di questi ultimi nella scuola. Essa si pone come obiettivi quelli di: - contribuire a progettare l’offerta formativa della scuola; - sollecitare la promozione di scelte organizzative e gestionali che sostengono il processo formativo e scolastico di ciascun studente con BES; - proporre percorsi formativi adeguati rivolti ai docenti; - monitorare i bisogni di ausili e strumenti atti alla realizzazione del diritto allo studio per gli studenti con BES; - organizzare incontri di equipe medico-psico-pedagogiche e con i servizi socio-assistenziali; - provvedere alla raccolta, lettura e organizzazione della documentazione relativa al PEP e PEI; - raccogliere e predisporre la documentazione necessaria per la richiesta dell’organico di sostegno;

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- promuovere progetti finalizzati alla rilevazione dei disturbi specifici dell’apprendimento e all’attivazione di percorsi didattici personalizzati, con l’individuazione delle misure dispensativi e degli strumenti compensativi previsti dalla normativa; - promuovere progetti volti alla formazione dei docenti; - compartecipare ai progetti in rete con altri Enti o Istituti; - collaborare con i consulenti esterni, attraverso l’attività di mediazione scuola-famiglia, per un’adeguata presa in carico delle situazioni di difficoltà. La Commissione Area BES della F.S. Area 4 garantisce la collaborazione e il passaggio di informazioni tra i tre ordini di scuola.

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IL PERCORSO EDUCATIVO Il nostro Istituto Comprensivo considera, come fondamenti del percorso educativo: l'alunno, l'insegnante e la famiglia. L'alunno è il protagonista che apprende con • i compagni (il gruppo dei pari) • gli adulti significativi (genitori, insegnanti e non solo) • l'ambiente (scolastico ed extrascolastico). L'insegnante è il mediatore che • programma percorsi educativi e didattici • decide le strategie di apprendimento • guida gli alunni a soddisfare il proprio bisogno di conoscenza. La famiglia interagisce con la scuola • nel rapporto di fiducia • nella collaborazione • nell'alleanza educativa. La scuola è per tutti e, prima di tutto, il luogo dell'educazione intesa come spinta alla crescita della persona, pertanto bisogna che essa si caratterizzi come un "ambiente educativo" ricco di stimoli. Lo scopo dell'insegnante è quello di favorire la formazione della personalità degli alunni in tutte le sue componenti. Come sottolineato dalle Indicazioni per il Curricolo, “la finalità del primo ciclo è la promozione del pieno sviluppo della persona”. Ogni essere umano è unico e irripetibile e l’educatore ha il compito, difficile ma affascinante, di

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evidenziarne l’originalità. Ognuno deve essere aiutato a scoprire il valore di se stesso, in relazione agli altri e alla realtà. Nel nostro Istituto, quindi, i docenti sono tenuti a trasformare gli obiettivi generali del processo formativo in obiettivi di apprendimento adeguati alla maturazione dei singoli allievi. Il fine ultimo del processo di maturazione non può limitarsi al raggiungimento dell'alfabetizzazione, ma implica una crescita paritetica sul piano sociale e morale. Le nostre scuole, pertanto, si propongono come luogo di accoglienza, di confronto, di integrazione e insieme di valorizzazione delle diverse culture. Operare per il successo formativo dei giovani è il fondamento programmatico della scuola di oggi, quindi il nostro Istituto, consapevole delle profonde trasformazioni che hanno investito la società, si adopera per adeguare i propri interventi educativi e formativi, sollecitando, quindi, l'alunno ad una sempre più attenta riflessione sulla realtà stessa, su di sé e sui valori irrinunciabili che devono guidare ogni scelta di sviluppo e di progresso. I traguardi e gli obiettivi di apprendimento, presentati nelle Indicazioni per il Curricolo, orientano la natura e il significato degli interventi educativi e didattici predisposti complessivamente dai docenti al servizio del massimo ed integrale sviluppo delle capacità di ciascun allievo. I nostri percorsi formativi sono finalizzati alla costruzione dei saperi e all’interiorizzazione dei valori tenendo conto sia delle diverse fasi evolutive degli alunni (la cui età varia da tre a quattordici anni), sia della loro sfera emotiva. L'Istituto si attiva per sviluppare e costruire a) la maturazione dell'identità: • avere percezione e consapevolezza di sé

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• avere fiducia nelle proprie capacità e potenzialità • sapersi mettere in relazione con gli altri • sapere prendere decisioni • non scoraggiarsi dinanzi alle difficoltà sforzandosi di controllare la propria emotività • interpretare l'errore non come punto di debolezza, ma come partenza per migliorarsi • comprendere e valutare meglio il proprio essere, i propri interessi, le proprie attitudini b) La conquista dell'autonomia: • capacità di compiere scelte • capacità di interagire con gli altri • capacità di pensare liberamente rispettando gli altri • capacità di organizzare il proprio lavoro, acquisendo consapevolezza dell'uso del proprio tempo e delle proprie idee e, responsabilità delle proprie azioni rispetto a: ambiente, compagni, adulti • capacità di orientarsi nell'essere autonomi a partire dal necessario riconoscimento delle dipendenze esistenti e operanti nella concretezza dell'ambiente naturale e sociale • capacità di strutturare un progetto flessibile di vita personale fondato sulla possibilità di valutare la realtà per operare scelte consapevoli c) Lo sviluppo delle competenze trasversali: • sviluppare una creatività ordinata e produttrice • osservare, analizzare, conoscere ed interpretare la realtà

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• imparare le forme della comunicazione non verbale • comprendere e produrre messaggi verbali e non • personalizzare la comunicazione • comprendere, tradurre e rielaborare messaggi in codici diversi • ricercare il giusto collegamento tra realtà e fantasia • costruire le prime rappresentazioni e descrizioni della realtà • utilizzare le sollecitazioni culturali per costruire progressivamente la capacità di pensare, riflettere e criticare • acquisire comportamenti cognitivi trasversali orientati alla soluzione di problemi e alla produzione di risultati verificabili d) L'interiorizzazione dei valori: • rispettare la persona e i punti di vista altrui • essere collaborativi e solidali • avere senso di responsabilità personale e sociale • rispettare le regole della convivenza civile • valorizzare le diversità • essere consapevoli dei propri diritti e doveri.

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Accoglienza alunni stranieri Negli ultimi anni la nostra è stata interessata da un complesso fenomeno migratorio sia dall’entroterra che dai paesi stranieri tanto da configurarsi sempre più come una realtà multietnica e multirazziale. La comunità straniera, composta prevalentemente da rumeni, macedoni, serbi, albanesi, marocchini, senegalesi e cinesi è in aumento. Le famiglie che arrivano alla ricerca di lavoro solitamente conoscono poco la lingua italiana, per cui stabilire rapporti sociali risulta difficoltoso. L’inserimento scolastico dei bambini stranieri e migranti avviene sulla base della Legge 40 del 1988 e sul D.P.R. 349/99, tenendo conto delle Linee Guida per l’accoglienza degli alunni stranieri stabilite nella C.M. 4233 del 19.02.2014 e successive normative vigenti. La scuola si pone più che mai come grande soggetto educante, tale da assolvere anche ad un ruolo di supporto agli alunni stranieri e alle loro famiglie per arginare fenomeni che portano alla dispersione e, nel peggio dei casi, all’esclusione sociale. Il nostro Istituto, nell'intento di facilitare l’ingresso degli alunni stranieri, favorire un clima di accoglienza e promuovere la comunicazione fra scuola-famiglia e territorio, ha concordato un protocollo di accoglienza (Allegato 3)

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CONTINUITÀ EDUCATIVA

RACCORDI CON LA SCUOLA DELL’INFANZIA E CON LA SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO Per promuovere la continuità del processo educativo, i docenti della scuola Primaria intendono realizzare momenti di raccordo pedagogico, curricolare ed organizzativo con i diversi ordini di scuole. L’incontro fra i docenti delle varie scuole è essenziale per: individuare standard cognitivi e relazionali per i diversi ordini di scuole (Scuola dell’Infanzia, Scuola Primaria e

Scuola Secondaria di I grado) confrontare le differenti tecniche valutative effettuare momenti progettuali in comune.

Il gruppo di lavoro della continuità, promuove ed organizza il raccordo tra i diversi ordini di scuola, articolando linee programmatiche chiare e definite. I risultati emersi dagli incontri diventeranno punto di riferimento, sia per la formazione delle classi prime dell’ Istituto, che per la definizione delle competenze possedute dagli alunni in uscita dalla Scuola Primaria e Secondaria di primo grado.

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Iniziative per garantire la continuità dei processi educativi La legge di riforma della scuola ribadisce che la continuità del processo educativo è condizione essenziale per assicurare agli alunni il positivo conseguimento delle finalità dell'istruzione obbligatoria. Nel concreto questi sono gli strumenti che debbono essere messi a punto per realizzare la continuità: l’osservazione in situazione: partecipazione degli insegnanti della scuola primaria ad attività svolte nella scuola

dell'infanzia per una prima conoscenza degli alunni di 5 anni la formazione delle classi iniziali : le insegnanti della scuola dell'infanzia contribuiscono alle operazioni di

formazione delle classi stesse mettendo a disposizione la loro conoscenza dei bambini e i dati raccolti mediante apposite griglie di osservazione; i docenti della scuola primaria danno la loro “consulenza” per la formazione delle prime nella scuola secondaria primo grado

incontri periodici fra gli insegnanti: i docenti della scuola dell’infanzia e primaria dell’ Istituto si incontrano durante l’anno per confrontarsi e programmare attività da svolgere in comune con i bambini di 5 anni.

Gli alunni di classe quinta prenderanno parte ad attività di laboratorio che si svolgono presso la scuola secondaria di primo grado di competenza. Periodicamente si organizzeranno incontri e riunioni fra insegnanti delle classi quinte e della scuola secondaria di primo grado per confrontare i rispettivi programmi di lavoro e le prove di ingresso che la scuola secondaria ha già sperimentato, oltre che per avviare una programmazione comune che garantisca continuità nel passaggio tra la primaria e la secondaria anche in relazione a quanto previsto dalle Indicazioni Nazionali.

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Iniziative per promuovere l'accoglienza La scuola si impegna a favorire l'accoglienza dei genitori e degli alunni. In concomitanza con l’avvio delle iscrizioni al successivo anno scolastico, e quindi durante il mese di gennaio, la scuola organizzerà giornate di “SCUOLE APERTE”: incontri rivolti alle famiglie degli alunni che hanno chiesto l'iscrizione nelle classi prime dei diversi ordini di scuola e a quelle dei bambini che accedono per la prima volta alla scuola dell'infanzia. Gli incontri sono finalizzati alla presentazione del piano dell’offerta formativa. Nel mese di settembre, prima dell'inizio delle lezioni, nella scuola dell'infanzia si svolgono riunioni per i nuovi iscritti con la partecipazione degli insegnanti di sezione. Per la scuola primaria e nella scuola secondaria di primo grado, ciò avviene nell’arco della prima settimana di frequenza, dall’inizio delle lezioni. Nel mese di ottobre tutti gli insegnanti di classe prima incontrano individualmente i genitori; incontri analoghi si svolgono nella scuola dell'infanzia con le famiglie dei bambini iscritti per la prima volta. In tutte la scuola si presta molta attenzione all’accoglienza sia per i bambini che frequentano per la prima volta la scuola dell'infanzia sia per coloro che iniziano la prima classe della Scuola Primaria e Secondaria. Nelle prime settimane di scuola sia le classi prime che le sezioni di Scuola dell’Infanzia funzionano con la compresenza degli insegnanti per il raggiungimento dell’obiettivo di facilitare l’approccio del bambino alla nuova realtà scolastica per favorire un passaggio graduale promuovendo la conoscenza di sé, dell’altro e degli spazi scolastici nei quali il bambino stesso si muove ed interagisce.

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Per conoscere l’ambiente della futura scuola primaria o secondaria sono previsti visite, scambi di materiali prodotti ed attività in comune tra insegnanti ed alunni delle “classi ponte”.

ORIENTAMENTO

La scuola ha come compito l’elaborazione di saperi finalizzati al pieno sviluppo del soggetto, della consapevolezza di sé, nella valorizzazione della responsabilità, e della creatività personale. Essa deve offrire strumenti di conoscenza, favorire esperienze formative che stimolino la progressiva capacità di lettura e di interpretazione, da parte dell’alunno di se stesso (avere conoscenza e consapevolezza di sé) e della realtà in cui vive, in una capacità sempre più consapevole di orientarsi nelle complesse dinamiche del proprio tempo. Pertanto l’orientamento, nei suoi significati di far trovare le giuste direzioni verso cui muoversi e di far emergere attitudini, capacità, interessi e motivazioni in ogni alunno, è un’esigenza, profonda e continua. La scuola ha quindi riconosciuto la dimensione formativa dell’orientamento e del suo svolgersi lungo tutto il percorso scolastico, a partire dalla Scuola dell’Infanzia. Entro questo sfondo il nostro Istituto, che intende qualificarsi come “orientante”, elaborerà percorsi curricolari ricchi di esperienze per consentire ad ogni alunno di far emergere i propri interessi e le proprie aspirazioni. Le basi progettuali di partenza per la costruzione di percorsi operativi orientanti si realizzeranno nelle aree della relazione, dell’integrazione, dell’identità, della progettazione, della conoscenza, così come suggerisce il Gruppo nazionale di studio sull’orientamento.

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Le attività di orientamento si svilupperanno in tre direzioni fondamentali: - orientamento scolastico, inteso come sostegno agli alunni in vista del superamento dei problemi di studio e delle

scelte future. - orientamento personale, ovvero l’attivazione di un clima scolastico caratterizzato dalla tranquillità e dalla

sicurezza necessarie allo sviluppo di tutte le potenzialità degli alunni; - orientamento professionale, assistenza al momento della scelta della carriera scolastica. Nel progettare e realizzare esperienze di orientamento, l’Istituto si impegna a formulare le proprie attività in corrispondenza con le specificità del proprio ambiente d’appartenenza, nel riconoscimento di quelle che risultano essere le esigenze di formazione e sviluppo dei propri alunni, d’intesa con la volontà delle famiglie e nella migliore utilizzazione delle risorse disponibili. Attività di recupero, di sostegno e di potenziamento Le attività di recupero sono finalizzate a sostenere i singoli alunni nei processi di apprendimento, accrescendo il livello di competenza individuale e, contestualmente, migliorando il livello personale di autostima.

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L’attivazione di percorsi individualizzati nasce dall’esigenza di attivare forme precoci di decondizionamento e di offrire a tutti gli alunni l’opportunità di pervenire al successo scolastico. Variando la quantità, la qualità ed il tempo d’istruzione a seconda delle esigenze e delle risorse di ciascun alunno, l’insegnamento diviene un’attività progettuale volta ad ottimizzare i processi d’insegnamento-apprendimento attraverso interventi consapevoli sulle variabili che caratterizzano tali processi. Poiché l’efficacia degli interventi di recupero dipende dal grado di congruenza con le esigenze specifiche dell’alunno, si effettuano, in primo luogo, accurate verifiche . Le informazioni ottenute consentono ai docenti di operare scelte calibrate sui bisogni e sulle risorse dei singoli alunni, avvalendosi in modo flessibile di diverse strategie operative. In particolare, a seconda delle particolari difficoltà dell’alunno, i docenti possono utilizzare i diversi linguaggi (iconico, musicale, analogico, …) come mediatori, possono far uso di materiale strutturato e di sussidi specifici, creare spazi per l’operatività e la manipolazione, organizzare attività di piccolo gruppo, e così via. In base alle esigenze contestuali, gli insegnanti organizzano gruppi di recupero e di sostegno omogenei e/o disomogenei, dinamici e/o durevoli nel tempo, strutturando in maniera flessibile sia il gruppo classe che l’orario settimanale. Insegnamento della Religione Cattolica - attività alternative L’insegnamento della Religione Cattolica è effettuato da docenti curricolari in possesso dell’idoneità e da docenti specialisti. Per gli alunni che non si avvalgono dell’insegnamento della Religione Cattolica, sono programmati percorsi alternativi di educazione alla convivenza civile elaborati dal Collegio docenti.

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MODALITÀ DI COMUNICAZIONI SCUOLA-FAMIGLIA

L’Istituto Comprensivo s’ impegna ad attivare proficue forme di comunicazione e collaborazione tra la scuola e le famiglie degli alunni. Per stimolare forme di partecipazione democratica alla vita della scuola, l’Istituto si avvale di strumenti operativi quali gli organi collegiali, i colloqui individuali, le assemblee collettive, i gruppi di lavoro e, in caso di necessità, le assemblee straordinarie di plesso e/o di classe. Vengono di seguito esposte alcune norme generali a cui i genitori degli alunni dovrebbero attenersi al fine di avviare una proficua collaborazione con l’autorità scolastica nell’intento di affiancarne e completarne l’attività educativo-formativa:

seguire costantemente i propri figli nel percorso educativo e scolastico senza delegare alla scuola ciò che rientra nelle responsabilità proprie dei genitori;

Orientare quotidianamente i propri ragazzi verso un ritmo e delle abitudini di vita che favoriscano l’equilibrio e la serenità della persona e, quindi, l’attività dello studio;

Essere disponibili, nei limiti del possibile e compatibilmente con i vari impegni quotidiani, a partecipare alla vita dell’Istituto e in special modo a prendere parte agli Organi Collegiali.

Le modalità di convocazione degli organi collegiali e di comunicazione con i genitori sono esplicitate all’interno della Carta dei Servizi dell’Istituto. I rapporti scuola-famiglia avvengono con:

1. Il Dirigente Scolastico:

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dal lunedì al sabato previo appuntamento telefonico 2. Personale di Segreteria: dal lunedì al sabato dalle ore 8.30 alle ore 9.30

e dalle ore 12.00 alle ore 13.00 giovedì pomeriggio dalle ore 16.00 alle ore 17.00

3. Docenti: INCONTRI COLLEGIALI: assemblee annuali (scuola dell’ infanzia, primaria e secondaria): le date e i rispettivi orari risultano dal quadro delle attività funzionali allegato. INCONTRI INDIVIDUALI: incontri quadrimestrali per la consegna delle schede di valutazione (scuola primaria e secondaria), per comunicare le competenze raggiunte (scuola dell’infanzia). Si assicurano inoltre incontri concordati con i genitori al di fuori dell'orario d’insegnamento (vedere tabelle allegate ). I Consigli di Interclasse si riuniscono secondo le normative previste, a scadenza bimestrale. I Consigli di Interclasse Tecnici si riuniscono tre volte nell’arco dell’anno con la sola presenza dei docenti. Il Consiglio d’ Istituto viene convocato dal Presidente che stabilisce l'Ordine del Giorno e la data informando per iscritto i componenti almeno cinque giorni prima. Patto formativo È la dichiarazione esplicita e partecipata ai genitori e agli alunni dell’operato della scuola. (Allegato…..)

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Ai genitori: gli insegnanti, nel corso della prima assemblea illustrano:

• l’offerta formativa, gli eventuali progetti che si intendono realizzare nel corso dell’anno, i criteri cui si ispireranno per assicurare la coerenza educativa nella conduzione della classe/sezione;

• Individuazione dei fabbisogni formativi in relazione alle potenzialità evolutive di ogni alunno nel rispetto degli obiettivi educativi individuati ai diversi livelli di programmazione collegiale (Collegio dei Docenti e Consigli di interclasse).

Nel corso dell’anno sono programmati per i genitori assemblee di classe e colloqui individuali per i singoli alunni . I genitori si impegnano a partecipare a tali occasioni. Con gli alunni: definizione degli impegni che le due parti (insegnante e alunno) debbono assumersi per il conseguimento degli obiettivi. L’insegnante illustra la sua offerta formativa, motiva il suo intervento educativo ed esplicita inoltre strategie, interventi di verifica, strumenti e criteri di valutazione. Tale contratto coinvolgerà anche le altre componenti dell’Istituto. IL REGOLAMENTO D’ISTITUTO, APPROVATO dal Consiglio d’ Istituto, è CONSULTABILE PRESSO GLI UFFICI DI SEGRETERIA o sul sito [email protected]

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USCITE DIDATTICHE E VIAGGI D’ISTRUZIONE Nel corso dell’ anno scolastico si effettueranno uscite con le scolaresche programmate e finalizzate ad indagini ed osservazioni dirette, con itinerari stabiliti e relativi sia alla conoscenza del territorio che alla verifica degli apprendimenti. Nella scuola Primaria e Secondaria di Primo Grado verranno organizzate visite guidate e Viaggi d’ Istruzione. La progettazione di tali attività è coerente con le finalità educative e con gli obiettivi didattici perseguiti dall’ Istituto Comprensivo e dai diversi ordini di scuola nella loro Programmazione. LA DIMENSIONE EUROPEA La nostra Istituzione Scolastica, da sempre attenta ed aperta all’ottica dell’inclusività, anche in campo europeo, e sensibile al proprio miglioramento, si è messa in discussione in un confronto diretto con altre scuole europee a partire dall’anno scolastico 2005 con diversi progetti: 1) Il Progetto triennale Comenius “Playing with European Children” che coinvolgeva le scuole della Turchia e della Romania. Il programma mirava alla scoperta dei giochi del passato nel primo anno di attività; al confronto con i coetanei dei giochi del presente, dunque ai propri, nel secondo anno; alla creazione di giochi futuristici nel terzo anno.

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2) il progetto biennale Comenius Regio “Come & Sing - Popular Traditions” nato a seguito della selezione indetta dall’USR Abruzzo nelle scuole del territorio e attuato nel biennio 2009/2011 in partenariato con le scuole dell’USR della Grecia Occidentale. Il programma era volto alla riscoperta e al confronto dei canti e delle danze della tradizione della propria Regione; 3) il progetto Comenius “Practical Chemistry at home”, specifico per gli alunni diversamente abili, del biennio 2011/2013 che vedeva il coinvolgimento della Grecia, della Polonia, della Turchia e di Cipro. Obiettivi cardine erano quelli di creare, da prodotti di scarto e di uso quotidiano, prodotti di nuova natura e utilizzo; 4) il progetto Comenius “BRETHI6 – Comme devenir un superheroes” in lingua francese cominciato nell’anno scolastico 2012/2013 e ancora in fase di attuazione che coinvolge Belgio, Romania, Spagna, Turchia e Ungheria. Le attività sono mirate alla scoperta della propria identità europea attraverso il viaggio del cane super eroe BRETHI (nome derivante dalle iniziali dei Paesi Partner) nei Paesi coinvolti.

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ASILO NIDO

SCUOLA DELL’INFANZIA SCUOLA PRIMARIA

Scuola secondaria di I grado

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COMMISSIONE D’ISTITUTO AREA BES

ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI

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Il nostro Istituto, in qualità di Ei-center Eipass accreditato da CERTIPASS, Ente autorizzato al rilascio delle certificazioni informatiche, amplia la propria offerta formativa con il progetto extra-curricolare Eipass

Junior, promosso dal MIUR, dedicato agli alunni delle classi V.

Il progetto ha come finalità lo sviluppo delle competenze informatiche e digitali e la promozione nei giovani nativi digitali di una maggiore consapevolezza per un utilizzo corretto e responsabile delle

tecnologie digitali.Il programma prevede un percorso di formazione in modalità blended learning: in parte verrà svolto con la presenza di un docente dell’istituto abilitato da CERTIPASS nel Laboratorio di

Informatica della Scuola Primaria di Via Verdi, in parte autonomamente a casa sulla piattaforma e-learning Aula Didattica 3.0. Gli alunni, dopo aver superato le prove on-line, riceveranno un attestato di

certificazione delle competenze avente valore anche ai fini della Scheda del Profilo delle Competenze rilasciata al termine della Scuola. Primaria.

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Il Trinity è una charity, e rilascia certificazioni e qualifiche riconosciute per la lingua inglese, la musica e drama. L'esame consiste in un colloquio individuale con un esaminatore inviato dal Trinity College London presso la sede d'esame, durante il quale il candidato sosterrà una conversazione su argomenti a lui familiari trattati durante il suo percorso scolastico) proprio come avviene in una conversazione reale. Gli esami Trinity, per il corrente anno scolastico, sono aperti alle classi quinte dell'intero istituto comprensivo. Per sostenere la prova bisogna versare una piccola somma di denaro per pagare le tasse d'esame. A fine colloquio, gli alunni che avranno superato l'esame con successo riceveranno un diploma attestante il livello di competenza linguistica posseduta. E' sicuramente un'esperienza che motiverà gli alunni a continuare il percorso intrapreso e che li spingerà a potenziare le loro conoscenze e

competenze.

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Il CLIL(Content and Language Integrated Learning) è un

approccio metodologico che consiste nel trasmettere contenuti

disciplinari in una lingua straniera. Fare CLIL significa imparare

non solo ad usare una lingua, ma usare una lingua per apprendere.

Le attività di CLIL progettate sono frutto di un percorso

didattico che prevede l’uso della lingua inglese in modo integrato e

complementare con la lingua italiana nello svolgimento di attività

didattiche. Nello specifico la sperimentazione riguarderà due

discipline: arte e immagine e scienze.

eTwinning è il portale europeo dei

gemellaggi elettronici tra scuole

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CORSI STRUMENTALI

“Laboratorio Musicale”

D.M.8/2011

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DA PIU’ DI VENT’ANNI LA NOSTRA SCUOLA ORGANIZZA UNA SERIE DI PERCORSI DI EDUCAZIONE MUSICALE CHE COINVOLGONO BAMBINI E RAGAZZI INTERESSATI A CONDIVIDERE UN’ESPERIENZA DI

AGGREGAZIONE INTORNO AL COMUNE DENOMINATORE DELLA MUSICA.

Il Progetto

Musica in…crescendo

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Dopo aver ricevuto la nomina di “Scuola Amica" a.s. 2013/14, il nostro

Istituto ha dato continuità al percorso che mira, attraverso una serie di

“buone pratiche”, a migliorare i processi di inclusione, la qualità delle

relazioni e la partecipazione attiva degli alunni. Il progetto interessa tutti

e tre gli ordini di Scuola, Infanzia, Primaria e Secondaria, e coinvolge tutti

gli ambiti disciplinari attraverso percorsi metodologico-didattici innovativi

ed originali che promuovono azioni concrete di accoglienza, solidarietà,

dialogo e protagonismo.

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SCUOLA IN MOVIMENTO

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Protocollo d’ intesa Usr – Anci – Ricercazione - Regione Abruzzo “ABITARE I LUOGHI” Itinerari

culturali e didattici per le scuole di ogni ordine e grado tra arte, storia, economia e gastronomia.

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