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Anno LVI - N.3 MARZO 2011 Poste Italiane - Sped. in abb. post. - D.L. 353/2003 art. 1 comma 1 del 01/02/2011 - Roma Direzione, Redazione, Amministrazione - via Marcantonio Colonna, 23 - 00192 Roma

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Anno LVI - N.3 MARZO 2011

Poste Italiane - Sped. in abb. post. - D.L. 353/2003 art. 1 comma 1 del 01/02/2011 - Roma

Direzione, Redazione, Amministrazione - via Marcantonio Colonna, 23 - 00192 Roma

La pattuglia acrobatica “Esquadrilla da Fumaça”su sei PC-7 dell’Aeronautica del Brasile

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3MARZ0 2011

ANNO LVI

AERONAUTICAAnno di fondazione 1956Pubblicazione mensile edita dall’Associazione Arma Aeronautica

Direttore editorialeGIANBORTOLO PARISIDirettore responsabileSILVANO BRONCHINIDirezione, Redazione, Amministrazione00192 - Roma, via Marcantonio Colonna, 23Tel. 06/3215145 - Tel. e Fax 06/3216882 C.F. 80248150585 – Partita IVA n. 10925071002e-mail: [email protected] (per il periodico sociale)e-mail:[email protected] (per l’amministrazione)www.assoaeronautica.it (per l’Associazione)www.cesmaweb.org (per il Centro Studi Militari Aeronautici)c/c.p. ASSOCIAZIONE ARMA AERONAUTICA, 310003c/c. banc. n. 000000136949 Banca Popolare di Lodi Ag. 4 -via Pompeo Magno, 25 - 00192 Roma - IBAN: IT20 F 05164 03204 000000136949Realizzazione grafica e stampaRaia srl - 00166 Roma, via G. B. Impallomeni, 66Tel. 06/6690252 - Fax 06/5599675 - e-mail: [email protected]. Tribunale di Roma n. 5315 del 12.7.56Iscrizione al R.O.C. n. 6972“Aeronautica” fruisce dei contributi statali diretti di cui alla L. 7/8/1990, n. 250

Associato all’Unione Stampa Periodica Italiana

Gli articoli rispecchiano esclusivamente le opinioni degli autori. Proprietà lettera-ria, artistica e scientifica riservata. Per le riproduzioni, anche se parziali, dei testi, èfatto obbligo citare la fonte. I testi delle collaborazioni - che si intendono comun-que inviati a titolo di liberalità - anche se non pubblicati, non si restituiscono.

Chiuso in redazione il 14 marzo 2011.

Il periodico sarà inviato in omaggio a “sostenitori” che verseranno almeno unasomma annuale di € 21,00; il predetto invio si riferisce al solo territorio naziona-le. Per spedizioni all’estero si invita a prendere contatti con l’amministrazione.

La quota associativa fissata dal Consiglio Direttivo Nazionale AAA per il 2011 ècomprensiva della spedizione in abbonamento postale (pari a € 7,80) del periodi-co sociale “Aeronautica".

In copertina

La locandina predisposta per il XIX

Raduno nazionale dell’AAA a Torino il

10 e 11 giugno 2011. Al programma e

ad altre informazioni sulla manifesta-

zione è dedicato l’articolo a pag. 28.

In quarta di copertina

La pattuglia acrobatica “Esquadrilla

da Fumaça” su sei PC-7 dell’Aero-

nautica del Brasile (foto Internet).

ISSN: 0391-7630

Soci aeromodellisti

Il modello statico, scala 1:48, di

un MB.339CD realizzato dal

socio Vito Magarelli della sezio-

ne di Lecce, appartenente

anche al Gruppo modellistico “I

Pungiglioni” che, attivo nello

specif ico settore, ha i l sito

internet www.ipungiglioni.com

Claudio Toselli e Achille Vigna,Colori nel cielo - Emblems and spe-cial liverises of the Aeronautica Mili-tare, Napoli, Model Publishing,2010 – Cm. 29,5x21, pp.130, Euro30,00 + spese di spedizione (per isoci AAA Euro 25,00 + sp.)

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Disponibile presso le librerie specializza-te o presso l’editore Model Publishing,

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Sfruttando l’ampia bibliografia ed ipropri precedenti scritti sui diversiaspetti dell’aviazione a Brescia – dalceleberrimo circuito del 1909 sinoall’attuale 6° Stormo – l’autore, a lungoaddetto stampa della I Regione Aerea,traccia una sintesi equilibrata di luo-ghi, vicende, reparti e uomini (oltre aquelli nel corpo del testo, da padreFrancesco Lana a Cosimo Canovetti,da Franco Mazzotti a Luigi Gussalli,dodici piloti sono descritti in appendi-ce). Il testo si articola su sette capitolicronologici, dei quali il sesto (“La rina-scita”) e metà del settimo (sul volocivile e sportivo) portano la vicendasino ad anni più recenti. Il corredoiconografico segue concetti analoghi,privilegiando la chiara illustrazione diquanto descritto più che l’inedito atutti i costi. Qualche svista redazionalenulla toglie all’utilità complessiva deltesto, che grazie alla presenza di notee bibliografia offre una traccia perulteriori approfondimenti specialistici.

Disponibile presso l’editore (Via Ampere49, 20131 Milano, tel. 02/70600732;www.apostoloeditore.com)

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Il trimestrale francese dedicato – comeindica il titolo – alla guerra aerea metteper la prima volta in primo piano laRegia Aeronautica con il fascicolo 55dedicato all’Africa Settentrionale fino aldicembre 1941 e affidato a uno dei piùnoti storici aeronautici italiani. Dopouna lunga premessa sul periodo prebelli-co, il testo si articola per temi, passandodalla specialità Assalto (in pratica il 50°Stormo con i suoi Breda 65, ai qualiGarello ha dedicato diversi lavori) allaguerra dei biplani (i CR.32 e 42 del 2° e4° Stormo contro i Gloster Gladiator),per passare poi all’errato impiego deibombardieri contro le camionette ingle-se e alla nascita degli aerosiluranti,all’impiego dei reparti coloniali e saha-riani e al trasporto aereo. Il risultato –abbondantemente illustrato con fotogra-fie, spesso in grande formato e talvoltapoco note, nonché con disegni a colori –è un’ottima introduzione per il pubblicofrancofono ed un buon sommario ancheper il lettore italiano, che non dovrebbetrovare nella lingua francese un ostacolotroppo difficile. La trattazione prose-guirà con un secondo fascicolo che trat-terà gli avvenimenti fino alla cadutadella Tunisia nel maggio 1943.

Disponibile presso l’editore (www.avions-bateaux.com; 29 rue Paul Bert, 62230Outreau, Francia)

LibriLibria cu ra d i Gr ego ry Al eg ia cu ra d i Gr ego ry Al eg i

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L’Aeronautica Militare 4

Concluso all’ISMA il 76° Corso normale per capitani

Il gen. Tosi al comando della Squadra Aerea e il gen. Panato alla DIPMA

I C-130J dell’AM hanno raggiunto le 100.000 ore di volo

Monte Cimone diventa Stazione Globale del programma GAW dell’OMM

Primo volo di un AMX equipaggiato con il “Litening”

L’esercitazione “SATER 01”

Scienza, spazio, tecnica e industria 10

Sul filo dei ricordi 12

Quel mio amico A3D …di Bruno Servadei

Varie 14

“Senza cozzar dirocco”di Gregory Alegi

Un eroe sconosciutodi Andrea Zani

Battaglie aeree su Salonicco negli anni 1916-18di Gianni Cantù

Il Museo nazionale del Risorgimento italiano di Torino

Il Trofeo “Air 2010” all’ATR

Legislazione, pensionistica e trattamenti economici 26

L’Associazione Arma Aeronautica 27

Il XIX Raduno nazionale dell’AAA a Torino

Prossimo viaggio dell’AAA in Francia

Libri 43

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4 AERONAUTICA 3/2011

Il 21 febbraio, a Firenze, si è svol-ta la cerimonia per la consegnadei Master di secondo livello in

“Leadership e analisi strategica” aicapitani frequentatori del 76° Corsonormale presso l’Istituto di scienzemilitari aeronautiche (ISMA), inprecedenza noto come Scuola diGuerra Aerea (SGA).L’obiettivo del Corso Normale - cheha una durata di cinque mesi - è difornire le competenze, tecniche,umane e concettuali, necessarie peraccedere alle mansioni previste pergli ufficiali superiori e, per quantoattiene all’area giuridica, sono ri-chiamate e approfondite le cono-scenze connesse alle competen-ze/funzioni di comando tipiche deiquadri direttivi.Alla cerimonia - che è stata presie-duta dal comandante delle ScuoleAM-3ª Regione Aerea, gen. SA Pa-squale Preziosa del quale riportiamodi seguito l’intervento conclusivo -erano presenti, tra gli altri, il coman-dante dell’ISMA, gen. BA ClaudioSalerno, il magnifico rettore dell’u-niversità di Firenze, prof. Alberto Te-si, il coordinatore del Corso, prof.Luciano Bozzo, il prof. Mark Con-versino, direttore degli Studi dell’AirWar College dell’USAF e varie auto-rità civili e militari.

L’intervento del gen. Preziosa«Il conseguimento del 76° CorsoMaster in “Leadership ed analisistrategica” giunge alla conclusionedi un percorso formativo di studiopost universitario, tradizionalmenteabbinato al “corso normale” desti-nato ai capitani, e rappresenta pernoi la realizzazione di un concretoed ambizioso obiettivo.Oggi abbiamo necessità più impel-lenti di formazione dei nostri uomi-ni e donne in grigio-azzurro.Più volte abbiamo affermato che ilfuturo per definizione è incerto, maquesta incertezza, dobbiamo ricor-darci, dà il necessario impulso allacreatività: l’incertezza è una sfida ele sfide generano nuove idee; tale in-certezza è stata più volte rimarcatadalla mancata previsione per esem-pio della caduta del muro di Berli-no, come pure, di recente, dellarivoluzione del gelsomino che, par-tita dalla Tunisia si sta allargando ai

paesi del Nord Africa e MedioOriente, con aumento della instabi-lità internazionale e con effetti di-retti anche sul nostro Paese.Il quadro geostrategico di riferi-mento in termini di possibilità manon di predizione, era stato ben de-lineato negli studi della Nato del“multiple future” ove tali scenarierano stati ipotizzati insieme amolti altri legati alla criminalità,agli stati deboli o falliti, alle varia-zioni climatiche, alla scarsità di ci-bo ed acqua.Per i prossimi vent’anni è stato ipo-tizzato uno scenario di impiego so-prattutto legato a missioni distabilizzazione operanti fuori daiconfini nazionali, ma anche di dife-sa e sorveglianza dei nostri confini,con un nuovo approccio alle opera-zioni militari ricadenti sotto i con-cetti di operazioni ibride condottein modo omni comprensivo il cosìdetto comprehensive approach, cherichiederà la collaborazione di tuttele capacità nazionali, soprattutto ci-vili, in una cornice di sicurezza mili-tare per la ricostruzione dei paesifonte di instabilità.Per poter svolgere al meglio questefunzioni, l’Aeronautica Militare haavuto necessità di investire in unamaggiore dose di formazione delproprio personale nel settore ritenu-to cardine per i nuovi scenari ovve-ro la leadership e l’analisi strategica.L’ambiente strategico odierno è piùcomplesso rispetto al passato e peroperare nella complessità abbiamola necessità di avere risorse umaneche siano in grado di condurre leoperazioni militari e di sicurezza,secondo quanto richiesto e/o neces-sario, risorse umane che abbianospecifiche qualità e capacità ovverodei leader preparati per gestire tuttoquello che il teatro, il nuovo am-biente presenterà, che possano esse-re anche promotori, facilitatori,organizzatori, garanti per il paesesede delle operazioni.Ricordo la recente esperienza delgenerale Candotti inviato per un an-no in Afghanistan per l’organizza-zione, nell’ambito dell’ISAF, dellarete di aeroporti civili afgani, oppu-re l’attività che proprio il ComandoScuole nell’ambito della NATO trai-ning mission sta facendo a Shindad

per dare all’Afghanistan l’opportu-nità di avere la propria accademiaaeronautica, quindi non solo attivitàoperativa con AMX e Predator, tra-sporti con C-130 e rifornimenti ae-rei delle guarnigioni isolate maanche ricostruzione delle attività vi-tali per la stabilizzazione di quelpaese, in coalizione e cooperazionecon militari e civili delle altre 40 na-zioni partecipanti all’impresa Afgha-nistan.Il futuro ha un passaggio obbligatoattraverso una mirata formazionedel personale nel campo della lea-dership e questo master è da ritener-si un fiore all’occhiello per il nostropaese, non solo per la parte militarema anche per la parte civile: i leaderservono in tutti i campi.Esprimo quindi il vivissimo compia-cimento dell’Aeronautica Militare alcomandante di questo istituto, gene-rale Salerno e all’università di Firen-ze ed al suo magnifico rettore, allafacoltà di scienze politiche ed alcoordinatore prof. Bozzo, per aversaputo costruire con lungimiranzaun percorso formativo indispensabi-le alle nuove generazioni.Ora mi rivolgo a tutti voi ufficiali,sottufficiali ed avieri. Come coman-dante delle Scuole ho sempre soste-nuto che la formazione del nostropersonale è la pietra miliare per ilsaper essere prima di affrontare lavita operativa legata alla produtti-vità e quindi al saper fare e deve es-sere un periodo impegnativo perdare solide fondamenta al nostrodivenire, soprattutto in termini diattitudine.Ricordo, ora con piacere, ma allo-ra con sofferenza gli anni passatiin Accademia sui libri, gli esami

Concluso all’ISMA il 76° Corso normale per capitani

AERONAUTICAMILITARE

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5AERONAUTICA 3/2011

L’Organizzazione MeteorologicaMondiale (OMM) - su propostadell’Ufficio Generale Spazio Ae-

reo e Meteorologia (USAM) delloStato Maggiore Aeronautica in coor-dinamento con il Consiglio Naziona-le delle Ricerche (CNR) - hadecretato il passaggio della strutturadi ricerca dell’AM di Monte Cimone

da Stazione Regionale a StazioneGlobale nell’ambito del programmainternazionale Global AtmosphereWatch (GAW).«Con i suoi 2.165 m di quota - rendenoto un comunicato dell’AM - MonteCimone è il rilievo più elevato degliAppennini settentrionali e, grazie allasua quota ed al suo orizzonte com-pletamente libero, rappresenta unpunto privilegiato per lo studio del-l’atmosfera. La peculiarità della po-sizione geografica in cui la stazionedi Monte Cimone risiede, lontano daqualsiasi forma di inquinante atmo-sferico locale, permette di studiarele caratteristiche chimico-fisiche e laclimatologia della libera troposfera,garantendo inoltre anche osserva-zioni meteorologiche continuative.Queste attività sono eseguite dalServizio Meteorologico dell’AM at-

traverso il Centro Aeronautica Milita-re di Montagna (CAMM) e dal Consi-glio Nazionale delle Ricerche -Istituto di Scienze dell’Atmosfera edel Clima (CNR-ISAC)». Tali attività, consentono quindi «divalutare l’impatto dei cambiamenticlimatici in un’area particolarmenteantropizzata come quella del sudEuropa e del bacino del Mediterra-neo» e anche la partecipazione aimportanti programmi internazionalidi ricerca. Resta da sottolineare che Monte Ci-mone è attualmente l’unica StazioneGlobale in Ital ia del programmaGAW, una rete di 34 stazioni di os-servazione che comprende anche laEvK2CNR “Everest-Pyramid” situataa oltre 5.000 m di quota su un ver-sante della montagna più alta delnostro pianeta.

Monte Cimone diventa Stazione Globale delprogramma GAW dell’OMM

universitari da superare, la faticaed il sudore per imparare a volare,ora come comandante non è cam-biata la fatica ma continuo a man-tenere il piacere di leggere quelloche scrivete.Di recente ho letto una tesi moltointeressante sulle tecniche di de-speckling per immagini radar ad altarisoluzione e mi sono soffermatosulla dedica alla sua famiglia che ilsottotenente Greco ha fatto in aper-tura della tesi.Una dedica che ritengo significativaper l’attitudine degli allievi e degliaviatori:“Un giorno, apparve un piccolo foroin un bozzolo; un uomo che passavaper caso, si mise a guardare la farfal-la che per varie ore, si sforzava peruscire da quel piccolo foro.Dopo molto tempo, sembrava cheessa si fosse arresa ed il foro fossesempre della stessa dimensione.sembrava che la farfalla ormai aves-se fatto tutto quello che poteva, eche non avesse più la possibilità difare niente altro. Allora l’uomo deci-se di aiutare la farfalla: prese untemperino ed aprì il bozzolo.

La farfalla uscì immediatamente.Però il suo corpo era piccolo e rat-trappito e le sue ali erano poco svi-luppate e si muovevano a stento.L’uomo continuò ad osservare perchésperava che, da un momento all’al-tro, le ali della farfalla si aprissero efossero capaci di sostenere il corpo, eche essa cominciasse a volare. Nonsuccesse nulla! In quanto, la farfallapassò il resto della sua esistenza tra-scinandosi per terra con un corporattrappito e con le ali poco sviluppa-te. Non fu mai capace di volare.Ciò che quell’uomo, con il suo gestodi gentilezza e con l’intenzione di aiu-tare non capiva, era che passare perlo stretto foro del bozzolo era lo sfor-zo necessario affinché la farfalla po-tesse trasmettete il fluido del suocorpo alle sue ali, così che essa potes-se volare. Era la forma con cui Dio lafaceva crescere e sviluppare.A volte, lo sforzo è esattamente ciò dicui abbiamo bisogno nella nostra vi-ta. Se Dio ci permettesse di vivere lanostra esistenza senza incontrarenessun ostacolo, saremmo limitati.Non potremmo essere così forti comesiamo. Non potremmo mai volare.

Chiesi la forza... e Dio mi ha dato ledifficoltà per farmi forte.Chiesi la sapienza... e Dio mi ha datoproblemi da risolvere.Chiesi la prosperità... e Dio mi ha da-to cervello e muscoli per lavorare.Chiesi la fede... e Dio mi ha dato si-tuazioni difficili da comprendere af-finché imparassi ad accettarle.Chiesi di poter volare ... e Dio mi hadato ostacoli da superare.Chiesi l’amore ... e Dio mi ha dato per-sone con problemi da poter aiutare.Chiesi favori... e Dio mi ha dato op-portunità.Non ho ricevuto niente di quello chechiesi. Però ho ricevuto tutto quellodi cui avevo bisogno”.Ringrazio quel sottotenente peravermi dato la possibilità di espri-mere il mio pensiero in modo piùefficace e bello e spero che questopossa rafforzare l’attitudine ed il pa-trimonio etico di tutti gli uomini edonne in grigio-azzurro.Concludo ringraziando tutti coloroche giornalmente ci aiutano in que-sta difficile ma splendida sfida che èla formazione del personale aero-nautico».

AERONAUTICA MILITARE

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6 AERONAUTICA 3/2011

Il 9 febbraio, sulla Base di CampArena a Herat (Afghanistan), il col.CCrn Luigi Parrella ha sostituito il

pari grado Giuseppe Rinaldi nell’in-carico di direttore del Centro Ammini-strativo d’Intendenza Interforze (CAI-I).

I l 15 febbraio, a Roma, i l gen. DAFranco Marsiglia ha assunto la re-sponsabilità della Direzione per l’Im-piego del Personale Mil i taredell’Aeronautica (DIPMA) subentran-do al gen. SA Tiziano Tosi.

Il 23 febbraio, sull’aeroporto romanodi Centocelle, il gen. SA Tiziano Tosiha assunto il comando della SquadraAerea in sostituzione del pari gradoCarmine Pollice che lascia il servizioattivo per raggiunti limiti di età.Il generale Tosi, nato a Viadana (Man-tova) nel 1950, dopo la frequenza del-l’Accademia Aeronautica con il corsoIbis 3° ed il conseguimento del bre-vetto di pilota militare, ha prestatoservizio al 9° Stormo, reparto nel qua-le ha poi espletato gli incarichi di co-mandante del 10° Gruppo e di capoUfficio operazioni.

Successivamente,dopo essere statoaiutante di volo delcomandante della 2ªRegione Aerea, è di-venuto capo Sezio-ne studi di politicamilitare e finanziariadell’Ufficio pianifica-zione e programma-zione finanziariadello Stato Maggio-

re Aeronautica (SMA) e, nel 1992, co-mandante del 4° Stormo, incarico cheha lasciato l’anno dopo perché asse-

gnato al 1° Reparto dello SMA dove, insuccessione, è stato capo dell’Ufficio“impiego del personale”, vice capo Re-parto e capo del Reparto stesso.Nel maggio 2001 ha assunto il coman-do della 1ª Divisione del Comando Lo-gistico AM - Centro Sperimentale diVolo a Pratica di Mare, comando cheha mantenuto fino al dicembre 2003quando è divenuto capo dell’Ufficiogenerale di controllo interno dell’AM.Nel settembre 2005 è stato anche no-minato vice comandante e capo diStato Maggiore del Comando Logisti-co AM fino al gennaio 2008 quandoha assunto la titolarità di tale alto Co-mando.Dal luglio 2008 è stato Direttore perl’Impiego del Personale Militare del-l’Aeronautica (DIPMA).Nel corso della sua carriera il gen. To-si, oltre ad aver frequentato numerosicorsi professionali, ha svolto oltre2.500 ore di volo su vari aerei da com-battimento della forza armata.

I l 28 febbraio, a Roma, i l gen. SAOrazio Stefano Panato ha assuntol’incarico di Direttore per l’impiegodel personale militare dell’Aeronauti-ca (DIPMA) in sostituzione del gen.DA Franco Marsiglia, che manterràl’incarico di vice direttore.I l generale Panato, nato a BoschiSant’Anna (Verona) nel 1950, dopo lafrequenza dell’Accademia Aeronauti-ca con il corso Ibis 3° e il consegui-mento del brevetto di pilota militare,ha prestato servizio quale pilota“combat ready” su F-104 alla 3ª Aero-brigata. Successivamente, dopo ilcorso di collaudatore all’Empire TestPilots’ School in Gran Bretagna, haoperato presso il Reparto Sperimen-

tale di Volo di Pratica di Mare dove hacollaborato, tra l’altro, alle prove involo dei velivoli Tornado e AMX ed èstato dimostratore in volo dei velivoliTornado e G.222 in numerose manife-stazioni in Italia e all’estero.Nel corso della suacarriera, oltre a rico-prire incarichi di Sta-to Maggiore, ove siè interessato di pro-grammi di sviluppodi nuovi velivoli fracui l’Eurofighter ed’investigazione diincidenti di volo, èstato comandantedel 311° GruppoSperimentazioni di volo, comandantedel 6° Stormo, comandante in 2ª del-l’Accademia Aeronautica e comandan-te della Divisione Aerea a Milano, enteche raggruppa i velivoli da attacco e daricognizione dell’AM.Ha inoltre diretto per più di due annil’Ufficio del capo di Stato Maggioredell’AM e dal 1999 al 2002 è statoConsigliere militare presso la Rappre-sentanza permanente d’Italia al Con-siglio Atlantico a Bruxelles. Dal 2004al 2006 è stato sottocapo di StatoMaggiore dell’AM e, successivamen-te, vice direttore del Servizio per leInformazioni e la Sicurezza Militare(SISMI) e dell’Agenzia per le Informa-zioni e la Sicurezza Esterna (AISE). Ol-tre a frequentare corsi di Scuola diguerra, di sicurezza del volo e di ma-nagement, ha conseguito la laurea inScienze aeronautiche e quella inScienze internazionali e diplomatiche.Ha al suo attivo oltre 4.000 ore di vo-lo su numerosi tipi di velivoli a getto econvenzionali.

Cambi di comando e assunzione d’incarichi nell’AM

La Scuola marescialli AM all’udienza del Papa e dal capo di SMA

Il 16 febbraio i frequentatori dei tre corsi in istruzione alla Scuola marescialli dell’AM di Viterbo, oltre aduna folta rappresentanza di personale del quadro permanente di quell’Istituto, hanno partecipato all’udien-za generale che S.S. Benedetto XVI ha tenuta nella Sala Nervi del Vaticano.

Al termine dell’udienza - che ha rappresentato un’esperienza indimenticabile, una grande emozione ed un im-portante momento di riflessione e raccoglimento - il personale della Scuola ha donato al Santo Padre la rappre-sentazione in miniatura del monumento simbolo del loro Istituto di formazione.Nel pomeriggio i partecipanti si sono poi recati a Palazzo Aeronautica, dove - dopo una visita ai locali più si-gnificativi dell’edificio - sono stati salutati dal capo di Stato Maggiore dell’AM, gen. SA Giuseppe Bernardis, alquale è stato donato il crest della Scuola.

AERONAUTICA MILITARE

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7AERONAUTICA 3/2011

Il cap. pil. Parmitano scelto dalla NASAper una lunga missione sulla ISS

L’astronauta dell’ESA cap. pil. Luca Parmitano (v. anche pag. 12 di Aeronautica n. 12/2010) è stato selezionatodalla NASA per la lunga missione sulla Stazione spaziale internazionale (ISS) programmata dall’ente spazialestatunitense per il periodo dal maggio al settembre 2013.Parmitano partirà con la missione 36-37 della Soyuz russa e sarà il quarto italiano ad andare sulla ISS.La missione è analoga a quella che attualmente vede impegnato sulla ISS l’astronauta italiano Paolo Nespoli(v. pag. 7 di Aeronautica n. 1/2011).

AERONAUTICA MILITARE

Il 25 febbraio, sulla base aerea diGalatina, sede del 61° Stormo, haavuto luogo la cerimonia per la

consegna delle “aquile turrite”, sim-bolo del conseguimento del brevet-to di pilota militare, a quattro allievidel Corso “Eolo V” dell’AccademiaAeronautica che hanno completatol’addestramento di III fase previstodall’iter istruzionale.È da evidenziare in proposito che iquattro nuovi piloti militari dell’AM,tenenti Mauro Castagna, ManuelGarbellini, Rocco Mari e Gianni Ve-trella, sono i primi piloti italiani adaver svolto la precedente fase dell’i-

ter addestrativo (II fase), presso laBase Aerea di Kalamata in Grecia -anziché presso il 70° Stormo di La-tina come normalmente avviene -

nell’ambito degli accordi bilateralitra le due forze aeree (v. anche pag.11 di Aeronautica n. 5/2010).�Alla cerimonia - che è stata presie-duta dal comandante delle ScuoleAM-3ª Regione Aerea gen. SA Pa-squale Preziosa, accompagnato dalcomandante del Reparto, col. pil.Maurizio Colonna - erano presenti,insieme ai familiari dei neo brevetta-ti, varie autorità civili e militari.Da sottolineare che, al momentodella consegna del distintivo al pri-mo classificato, il luogo è stato sor-volato da una formazione di velivoliMB-339CD.

Consegnate le “aquile turrite” a quattro nuovi piloti militari

Il 9 e il 10 marzo ha avuto luogo sull’Appennino tosco-marchigiano l’esercitazione di soccorso aereo “SATER01” che l’Aeronautica Militare ha organizzato anche que-

st’anno per migliorare sempre più l’addestramento delpersonale impiegato nel settore SAR (Search and Rescue- Ricerca e Soccorso) nelle operazioni svolte congiunta-mente con personale e mezzi dialtri Corpi dello Stato.La SATER 01 ha visto infatti lapartecipazione delle squadre diricerca terrestre del Club AlpinoItaliano - Corpo Nazionale Soc-corso Alpino e Speleologico (CAI-CNSAS), uomini e mezzi disupporto tecnico del 1° RepartoTecnico Comunicazioni di Pado-va e del 15° Stormo CSAR (Com-bat Search and Rescue) diCervia, personale del Corpo Ausi-liario Infermiere Volontarie dellaCroce Rossa Italiana (CRI), unitàaeree del 7° Reggimento “Vega” dell’Aviazione dell’Eserci-to (AVES) di base a Rimini, del Centro Operativo Aereo delCorpo Forestale dello Stato di Rieti e del 3° Reparto Volodella Polizia di Stato di Bologna.Lo scopo principale dell’esercitazione - condotta sotto la

direzione, controllo e coordinamento del Comando Opera-zioni Aeree (COA) di Poggio Renatico - è stato, quindi,quello di addestrare il personale SAR dell’AM a gestire,congiuntamente con altre unità, eventuali sinistri aerei oc-corsi in ambiente impervio montano, provvedendo al sal-vataggio delle persone coinvolte.

La SATER 01, in particolare, havisto la simulazione delle opera-zioni di ricerca e salvataggio di unequipaggio di un velivolo militare,coinvolto in un incidente aereo inmontagna, e di un componentedelle squadre di soccorso feritosidurante l’attività di ricerca, conl’impiego di elicotteri che eranostati rischierati presso un Postobase avanzato in località Merca-tello sul Metauro (PU).Il personale coinvolto è stato rin-tracciato, recuperato e trasporta-to per le necessarie cure mediche

ad un Punto di Primo Soccorso appositamente allestito egestito dalle squadre del CNSAS e della CRI.Le operazioni di volo e di supporto a terra sono state con-dotte coinvolgendo complessivamente circa 120 personee cinque elicotteri, per un totale di circa 20 ore di volo.

L’esercitazione “SATER 01”

I nuovi piloti con un istruttore.

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8 AERONAUTICA 3/2011

Il 4 marzo, nel corso di una cerimonia che - presiedutadal comandante della Squadra Aerea gen. SA TizianoTosi ed alla presenza del gen. BA Vincenzo Parma, co-

mandante delle Forze di Mobilità e Supporto, e del gen.BA Stefano Fort, comandante della 46ª Brigata Aerea - siè svolta sulla base aerea di Pisa, la 46ª Brigata Aerea hafesteggiato il raggiungimento delle 100.000 ore di volo daparte della flotta di C-130J che il reparto ha in dotazionedal 18 agosto 2000, quando la Lockheed Martin consegnòil primo esemplare e com-pletata nel dicembre 2004con la consegna del venti-duesimo aereo.Questi aerei, è stato sotto-l ineato nell’occasione,hanno consentito all’AM diconseguire tutti gli obiettivinell’ambito del trasportomilitare con particolare ri-levanza per l’impiego neiteatri operativi all’estero eper il supporto assicuratoa favore dei contingentinazionali e stranieri r i-schierati in tali teatri.«Le capacità di impiego del velivolo - reca una nota dellaforza armata - sono state, nel corso degli anni, sviluppateed incrementate consentendo così al C-130J di svolgerenon solo missioni di trasporto di uomini e mezzi, maanche di specializzarsi in missioni di aviotrasporto, aviolan-cio, rifornimento in volo, ricerca e soccorso in mare, a te-stimonianza dell’adattabil ità e f lessibil ità di questoquadrimotore».Nelle allocuzioni di rito il gen. Fort ha tenuto a ringraziare

ed elogiare quanti hanno contribuito al raggiungimentodell’importante obiettivo «prova tangibile dell’organizzazio-ne e della professionalità raggiunta dagli uomini e delledonne dell’Aeronautica Militare» che hanno operato «convolontà, abnegazione e sacrificio».Da parte sua il gen. Tosi ha sottolineato come il repartoporti «avanti con fierezza e onore un messaggio di solida-rietà, professionalità e, perché no, anche di pace» ricor-dando in particolare le innumerevoli missioni svolte dagli

equipaggi dei C-130J intutto il mondo, spesso ef-fettuate in situazioni am-bientali non facili, dall’Iraqall’Iran, da Haiti alla Male-sia, dalla Costa d’Avorio alLibano, dalla Colombia allaThailandia, dal Sud Africaal Kirghizistan, dal Mali alCiad, alle recenti missioniumanitarie condotte in Li-bia ed in Egitto.Sui signif icativi r isultatiraggiunti si è soffermataanche la vice presidente di

Lockheed Martin, Lorrain Martin, che ha tenuto a ringra-ziare l’Aeronautica Militare per aver saputo ben valorizzareil velivolo, non solo dal punto di vista tecnico, ma anche inconsiderazione delle molteplici finalità di impiego.Resta da evidenziare che la cerimonia è stata inseritanell’evento che ha visto il rinnovo della Bandiera di guerradel reparto e la presentazione del volume “Nel segno diErcole: 100.000 ore di volo, C-130J” di Paolo Farina, cheripercorre con molti particolari e tante fotografie gli undicianni di impiego del C-130J con la 46ª Brigata Aerea.

Il 21 febbraio, al 51° Stormo diIstrana, è stato effettuato, da par-te di un AMX configurato con il

nuovo sistema di puntamento laser“Litening”, il primo volo di familiariz-zazione con tale sistema realizzatoper attività di airborne-targeting enavigazione, operante in qualsiasicondizione meteorologica, sia diur-na che notturna.

Il “Litening”, ben noto per la suaaffidabilità, è impiegato da più di20 forze aeree nel mondo che loutilizzano su oltre 30 tipi di velivolimilitari.Il sistema, che ha tutte le caratteri-stiche richieste dai principali e mo-derni caccia bombardieri, consentemigliorie nell’identificazione dell’o-biettivo grazie ad un sensore ad altadefinizione delle immagini riprodot-te, permettendo nel contempo di ri-durre il carico di lavoro dei pilotidurante attività di targeting e di mo-nitoraggio e fornendo agli equipaggila possibilità di effettuare diverse at-tività operative nel corso della stes-sa missione aerea.Il sistema, reca una nota dell’AM inproposito, «è dotato di un designa-

tore laser, di ricerca e tracciamentodi particolare utilità durante le mis-sioni congiunte con le forze terre-stri, quali l’Esercito Italiano. Altribenefici che si possono trarre dal-l’utilizzo di tale sistema sono il rico-noscimento e l’identificazione di piùtarget terrestri in movimento a di-verse distanze tra di loro».

I C-130J dell’AM hanno raggiuntole 100.000 ore di volo

AERONAUTICA MILITARE

Primo volo di un AMX equipaggiato con il “Litening”

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9AERONAUTICA 3/2011

Primo aviolancio da alta quota conun C-130J nel teatro afghano

L’AM ha recentemente effettuato sull’area di BalaMurghab (Afghanistan) e con un C-130J della 46ªBrigata Aerea, il primo aviolancio operativo da alta

quota, cioè la possibilità di paracadutare, dal portelloneposteriore del velivolo e da circa 10.000 m di quota, cari-chi di acqua, munizioni e carburante opportunamenteconfezionati nei cosiddetti bundles.Questa capacità aggiuntiva dei C-130J è stata resa possibilegrazie ad uno specifico assetto di navigazione che consentedi manovrare il paracadute, una volta liberato nell’aria, as-sicurando la caduta dei bundles entro un raggio di diecimetri dal punto designato per l’atterraggio, costituendo co-sì un’ulteriore possibilità di rifornimento per le FOB(Forward Operational Base) dislocate in aree dove l’orogra-fia del terreno o la situazione tattica lo richieda.

Visite straniere a enti ereparti dell’AM

Controllori del traffico aereo dell’Aeronautica indiana al RACSA

Il 9 febbraio, nell’ambito della cooperazione bi-laterale Italia-India, una delegazione di control-lori del traffico aereo delle Forze Aeree indiane,ha visitato il Reparto Addestramento ControlloSpazio Aereo (RACSA) di Pratica di Mare, enteche assicura l’addestramento del personale, an-che straniero, impiegato nel settore del trafficoaereo, della difesa aerea e della meteorologia.

Una delegazione dell’Aeronauticagiordana a vari enti dell’AM

Il 14 febbraio il comandante della Reale ForzaAerea Giordana, maj. gen. Malek S. Habashneh- dopo essersi incontrato con il gen. SA Giu-seppe Bernardis, capo di Stato Maggiore del-l’AM al quale ha manifestato ampia disponibilitànel campo dell’addestramento al volo e dellacooperazione bilaterale - ha assistito a una illu-strazione dell’organizzazione e dei compiti dellanostra forza armata insieme alla delegazione dalui guidata.Nei giorni successivi la stessa delegazione hapoi visitato il Centro Sperimentale Volo di Prati-ca di Mare ed il 61° Stormo di Galatina.

AERONAUTICA MILITARE

L’11 marzo, all ’Accademia Aeronautica presieduto dal capo di Stato Maggiore

dell’AM, gen. SA Giuseppe Ber-nardis, si è svolto il Seminario“Reduci della guerra del Golfo alquale hanno partecipato coloroche presero parte ai noti eventibellici degli anni ’90, tra i quali ilgenerale Mario Arpino, già capo

di Stato Maggiore dell’AM e dellaDifesa, che durante il conflitto ri-coprì l’incarico di capo dell’Unitàdi Coordinamento Aereo aRiyadh, e il col. Gianmarco Belli-ni, pilota di Tornado abbattutodalla contraerea irakena.I l seminario - aperto dallaproiezione di un filmato relativoall’operazione “Locusta” - è pro-seguito con gli interventi deiprotagonisti che, attraverso leproprie esperienze personali edoperative, hanno illustrato gliaspetti salienti di quell’operazio-ne internazionale.Le numerose domande formulateinfine dagli allievi dell’Accade-mia, molti dei quali non ancoranati all’epoca dei fatti, hanno inparticolare posto in evidenza co-

me il seminario abbia assunto unaforte connotazione didattico/pro-fessionale in quanto occasioned’incontro tra diverse generazioniaeronautiche e quindi significati-vo momento di confronto ed ana-lisi su quello che è stato e sarà ilruolo del potere aereo in contestiinternazionali di crisi.

Il Raduno “Reduci della guerra del Golfo”

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SCIENZA, SPAZIO,TECNICA E INDUSTRIA

10 AERONAUTICA 3/2011

Il 9 marzo la navetta Discovery, impiegata nella missio-ne spaziale STS-133della NASA, ha compiuto il suo ul-timo atterraggio sulla pista del Kennedy Space Center

di Cape Canaveral prima di essere ritirata dal servizio.Dopo vari rinvii dall’ottobre scorso dovuti a motivi tec-nici, lo shuttle era partito il 24 febbraio dal poligono dilancio della NASA in Florida per il suo ultimo volo, voloche conclude una “carriera” contraddistinta del maggiornumero di missioni spaziali svolte (38, per 352 giorni inorbita) e di persone trasportate in orbita (246) nonchéper aver riportato sulla Terra per la prima volta un satel-lite recuperato nello spazio.Ricordiamo che a bordo del Discovery era il moduloLeonardo modificato per operare autonomamente ag-ganciato in modo permanente alla stazione spaziale in-ternazionale (ISS). Si tratta di un nuovo uso per ilMulti-Purpose Logistic Module (MLPM) italiano, pro-dotto da Thales Alenia Space, che viaggia nella stiva de-gli shuttle della NASA e che dal 2001 ad oggi aveva giàcompiuto sette viaggi utilizzato come payload per il tra-sporto, ogni volta, di cinque tonnellate di rifornimentitra strumenti e approvvigionamenti all’andata e di rifiu-ti al ritorno (v. anche pag. 13 di Aeronautica n. 11/2008).Le modifiche - per lo specifico uso cui è destinato il mo-dulo - hanno riguardato l’alleggerimento di alcuni ele-menti interni non ritenuti più necessari e l’applicazioneesterna di pannelli da 3 mm di spessore in Kevlar, Nex-tel e Kapton per proteggere il modulo stesso da eventua-li impatti con micrometeoriti.Essendo l’ultimo segmento abitativo della ISS è statoora, pertanto, denominato anche PMM (PermanentMulti-purpose Module).Il Leonardo, come sopra indicato, resterà infatti perma-nentemente agganciato alla ISS, al posto del programma-to modulo gemello Donatello, migliorando così lecapacità e potenzialità della ISS stessa soprattutto perquanto riguarda le sperimentazioni scientifiche nella fisi-

ca dei fluidi, nellascienza dei mate-riali, in biologia ebiotecnologia e inaltri esperimentiin microgravità.Ed è da ricordare,inoltre, che a bor-do del Discoveryera anche presen-te il Robonaut 2,noto anche comeR2, un robot consembianze uma-noidi con una incredibile capa-cità manuale, dotato di pollici opponibili in grado di lavo-rare fianco a fianco con gli esseri umani assistendolidurante le missioni pericolose extra veicolari. L’R2, comeil suo predecessore R1 di dieci anni fa, è stato costruito alJohnson Space Center di Houston con la collaborazionedella Defense Advanced Research Project Agency (DAR-PA). Una volta a bordo della ISS, l’R2 - più veloce, più abi-le e più avanzato tecnologicamente di quasi tutti gli altrirobot umanoidi, soprattutto per quanto riguarda la de-strezza e la capacità di manipolazione di oggetti - sarà poicompletato con le gambe per muoversi nel corridoio e, inseguito, potenziato per essere impiegato in una possibilefutura missione sul suolo della Luna o di Marte.Resta da sottolineare, infine, che i vari rinvii del lanciodella missione STS-133 hanno fatto slittare anche la da-ta della missione STS-134, alla quale partecipa il nostroastronauta col. Roberto Vittori, missione che, inizial-mente prevista per il 27 febbraio, dovrebbe essere ri-mandata al 19 aprile mentre il lancio della navettaAtlantis per l’eventuale ultima ulteriore missione delprogramma Space Shuttle resta fissata per l’estate 2011.

Con l’ultimo volo dello shuttle Discovery

Terminata la missione STS-133 della NASA Ha portato sulla ISS il modulo Leonardo e il Robonaut 2 con sembianze umane

Il Robonaut R2 (foto NASA).

Il 16 febbraio, dal poligono di Kou-rou nella Guyana francese e conun vettore Ariane 5, è stato lan-

ciato verso la Stazione spaziale in-ternazionale (ISS), dove ha at-traccato il successivo giorno 24, i l secondo Automated TransferVehicle (veicolo di trasferimento au-tomatizzato, ATV) battezzato“Johannes Kepler” costruito dalconsorzio Astrium per conto dell’A-genzia spaziale europea (ESA) (v. anche pag. 12 di Aeronautican. 5/2009).In confronto all’ATV 1 “Jules Verne”(v. pag. 17 di Aeronautica n. 4/2005),

i l “Kepler” - che ha raggiunto laISS il 24 febbraio recando circasette tonnellate di combustibile ealtri rifornimenti per la Stazione -monta rastrelliere alleggerite e puòessere caricato fino a poco primadel lancio.A proposito dell’ATV è da ricordareche si tratta del veicolo spaziale piùcomplesso mai costruito in Europaallo scopo di trasportare rifornimen-ti, parti di ricambio e strumentazionivarie sulla ISS e diventare poi undeposito pressurizzato del com-plesso per un massimo di sei mesi,sino al suo rientro controllato nel-

l’atmosfera terrestre dove bruceràcompletamente, smaltendo i mate-riali di scarto e i rifiuti della Stazionespaziale stessa, come già avvenutoper l’ATV 1 “Verne“ (v. pag. 12 diAeronautica n. 9/2008).Da sottolineare, inoltre, che l’ATVpuò essere utilizzato di tanto in tantoquale “rimorchiatore” in grado dicorreggere l’orbita della ISS comegià avvenuto il 15 aprile 2008 (v.pag. 13 di Aeronautica n. 5/2008)Da segnalare, infine, che il terzo ATV“Edoardo Amaldi” (v. pag. 15 di Ae-ronautica n. 4/2010) dovrebbe esserelanciato tra circa un anno.

Lanciato il secondo ATV dell’ESA per la ISS

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Aerorifornimento per l’A400MIl 15 febbraio, nei cieli di Tolosa, il grande quadrimotoreda trasporto militare Airbus A400M ha iniziato le prove delsistema di rifornimento in volo agganciandosi ad un’aero-cisterna Vickers VC10 della RAF, ma senza trasferimentodi carburante. (foto Airbus)

L’F-X2 brasiliano non sarà toccatoIl ministero della Difesa del Brasile ha recentemente annun-ciato di voler ridurre il bilancio del 2011 di quel dicastero per2,4 miliardi di dollari, pari al 26,5% del totale, precisandotuttavia che tale provvedimento non inciderà sul program-ma per il velivolo F-X2 (v. pag. 21 di Aeronautica n. 10/2008)volto a sostituire con un unico aereo le attuali tre linee dacaccia, difesa aerea ed attacco della Força Aérea Brasileiraessenzialmente basate su AMX, Mirage 2000, MB.326K eEMB-314 Super Tucano.

11AERONAUTICA 3/2011

SCIENZA, SPAZIO, TECNICA E INDUSTRIA

Nuove prove per l’Orion

La capsula spaziale Orion che la Lockheed Martinsta sviluppando per conto della NASA quale pos-sibile altro mezzo sostitutivo degli attuali shuttle(v. anche pag. 12 di Aeronautica n. 9/2006) ini-zierà tra breve una serie di prove volte a verifica-re la sua idoneità a trasportare astronauti indiversi tipi di missione di cui la prima è previstaora per il 2016.Ricordiamo che la Orion - composta da un mo-dulo per gli astronuti e da uno per il trasporto dimateriale - ha già superato con successo varie

prove programmatedal la NASA tra lequali il fondamenta-le sistema di inter-ruzione del lancio incaso di imprevisti ela “safety review”.(foto NASA)

Secondo volo per l’X-37B Il 6 marzo, con un vettore Atlas V, è stato lanciato il secon-do Boeing X-37B, l’aereo spaziale senza pilota consideratocome la navetta che potrebbe sostituire gli shuttle ormai incorso di pensionamento.Dopo il primo Boeing X-37B Orbital Test Vehicle ((v. anchepag. 13 di Aeronautica n. 5/2010) che ritornò sulla Terra po-sandosi sulla base di Vandenberg dopo una missione durata224 giorni, adesso tocca al secondo esemplare a orbitare in-torno al nostro Pianeta impegnato in una missione che po-trebbe protrarsi per nove mesi e che - lascia ipotizzare ilriserbo, se non la segretezza, che viene mantenuto sulle suecaratteristiche operative e sui suoi i compiti - potrebbe riguar-dare anche una prospettiva d’impiego bellico come nuovo si-stema di combattimento o di modernissimo aereo spia.L’X-37B, almeno ester-namente, somigliamolto agli shuttle dellaNASA anche se moltopiù piccolo: pesa, in-fatti, circa sei tonnella-te, è lungo i circa diecim, alto tre e ne haquasi cinque di apertu-ra alare.Si alimenta grazie ainumerosi pannelli fotovoltaici che ricaricano le batterie ed èguidato da un sofisticatissimo computer. (foto NASA)

Primo volo per l’UCAV X-47B Il 4 febbraio, il nuovo aereo senza pilota (UCAV)X-47B, prodotto dalla Northrop Grumman Corpo-ration (v. anche pag. 10 di Aeronautica n. 1/2009)ha effettuato il suo primo volo presso la base ae-rea californiana di Edwards, volo della durata di29 minuti e durante il quale ha raggiunto la quotadi circa 1.500 m.Ricordiamo che l’X-47B - un velivolo che potreb-be rivoluzionare il panorama degli aerei a pilo-taggio remoto - è dotato di tecnologia stealth edè stato progettato anche per decollare e atterra-re su una portaerei a differenza dei Predator,Reaper, e altri UCAV che possono prendere ilvolo e atterrare soltanto sulla terraferma, cosache ne limita l’impiego.Lungo 11,63 m, con un’apertura alare di circa 19m e un’altezza di 3, l’aereo è propulso da un mo-tore a turboelica Pratt & Whitney F100-200U, chegli permette di raggiungere la velocità massima di

0,45 Mach e un’au-tonomia di quasi3.900 km.L’X-47B rimarrà aEdwards per ulterio-ri prove per esserepoi trasferito allaNaval Air StationPatuxent River ver-so la fine di que-

st’anno per altri voli programmati allo scopo diprovare la sua capacità di volo sul mare e di decol-lo/atterraggio. Nel 2013 sarà infine provato sulleportaerei, prima di entrare in servizio attivo. (fotoNorthrop Grumman)

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SUL FILO DEI RICORDI

12 AERONAUTICA 3/2011

Quel mio amico A3D…di Bruno Servadei

Quello che stava cominciandoera un dopocena come tantialtri, che trascorrevo in fami-

glia nella villetta di servizio che miera stata destinata in qualità di co-mandante della base. Una villettache era situata al limitare dell’aero-porto, in vicinanza di un accessosull’adiacente strada statale non piùutilizzato, in una posizione isolata,che aveva posto qualche problemadi sicurezza per il comandante neimomenti caldi del terrorismo itali-co. Ora, però, i tempi erano cambia-ti: me ne stavo tranquillamente inpoltrona a guardare la televisionequando il capo dell’Ufficio Opera-zioni (OPS) si fece vivo al telefonoannunciandomi, con il suo solito fa-re fra il serio e l’ironico, che c’eraun problema cosìcomplesso daspiegare che erameglio che mi re-cassi personal-mente in ufficio averificarlo, tantosarebbe toccato ame risolverlo.Saltai sulla mac-china di servizioe qualche minutodopo entrainell’ufficio OPS.Il responsabiledell’ufficio era ilmio principalecollaboratore operativo, colui chemandava avanti la baracca per tuttoquanto riguardava l’attività di volo,che nella Decimo di quel periodo,con i reparti tedeschi, inglesi, ame-ricani ed italiani permanentementeschierati e quelli di altri paesi sal-tuariamente ospitati, era la più in-tensa su una base militare di tuttaEuropa. Si trattava di un ufficialepilota dall’aspetto imponente, pro-veniente come me dal continente.Eravamo in pratica gli unici due“continnenttali” della base in posi-zione di responsabilità, io comecapo e lui come mio braccio de-stro, piombati nella base sarda,con personale prevalente mentesardo, come soggetti estranei. Es-sendo tutti e due residenti (piùpropriamente, segregati) nella ba-se, eravamo anche sempre pronti a

reagire in tempi brevissimi a qual-siasi evento inatteso.Devo ammettere che ero abbastanzaansioso di sapere quale potesse es-sere un problema così misterioso danon poter essere spiegato per telefo-no: di norma il mio capo OPS erauso affrontare i problemi con di-scernimento e godeva della mia de-lega per risolverli con buonaautonomia. Magari per risolverliogni tanto mi metteva contro mezzabase, costringendomi a riprenderele fila della situazione venendo acompromessi con il personale sardoche, oltre a non essere particolar-mente flessibile, aveva la caratteri-stica di adombrarsi con facilità epoi legarsi l’evento al dito e non di-menticarlo per l’eternità.

Mi aveva abituato all’insorgere diquesti inconvenienti, che considera-vo ormai inevitabili se si voleva farfunzionare qualcosa. Del resto,chiamandomi in causa solo in quel-le situazioni operative che impones-sero una mia scelta, con leconseguenti assunzioni di responsa-bilità che mi competevano, mi con-sentiva di dedicare maggioreattenzione alla gestione logisticadella base, che era la più delicata. Lo sollecitai ad espormi la situazio-ne, cosa che fece con uno strano sor-risetto sarcastico: ed in effetti lasituazione era paradossale. Un veli-volo statunitense della US Navy, unDouglas A3D Skywarrior, un grossobimotore a getto a me meglio notocome B-66 Destroyer nella equivalen-te versione dell’Air Force, aveva chie-sto di atterrare sulla nostra pista.

La pista, come da NOTAM regolar-mente diramato a tutti i possibili li-velli, di notte era chiusa; per di piùin quel periodo di notte avevanoluogo anche lavori di manutenzioneal sistema delle luci di pista. Loguardai un po’ stupito e dissi: «Do-ve sta il problema: se la pista èchiusa non può atterrare punto ebasta. Come previsto dalle normevada da un’altra parte». Mi guardòe a sua volta disse «Sta proprio quiil problema: abbiamo già detto alpilota in tutte le lingue possibili eripetuto più volte che qui non puòatterrare, ma quello non ne vuolesapere ed ha deciso che, essendo inemergenza, vuole venire proprioqui a tutti i costi».Mi feci spiegare che emergenza aves-

se in corso questovelivolo per giusti-ficare una richie-sta così anomala,contraria ad ognibuona regola delvivere aeronauti-co. Così mi fuspiegato che l’ava-ria che richiedevaun atterraggio diemergenza era do-vuta al fatto che ilvelivolo aveva ef-fettuato un ap-pontaggio pesantesulla portaerei, ed

a seguito della terribile caracca presail carrello non risultava rientrato re-golarmente ed era molto probabil-mente danneggiato mentre il ganciodi arresto sembrava addirittura esserestato perso.Presi immediatamente contatto conl’ufficiale di servizio al Comando diRegione a Roma per avere un’ideadi come la pensassero i miei direttisuperiori: questi si riservò di farmisapere. Poi iniziai a negoziare con ilpilota dell’A3D, tramite il controllodel traffico, possibili alternative. Ilpilota voleva atterrare a Decimoperché gli risultava esserci un di-staccamento USA: io gli feci comu-nicare che per rendere Decimoatterrabile avrei dovuto recuperareil personale di torre, i pompieri etutti coloro che avrebbero dovutofare assistenza ad un velivolo in

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SUL FILO DEI RICORDI

avaria, oltre che far sgomberare lapista dai mezzi impegnati nei lavoridi manutenzione, tutte azioni cheavrebbero richiesto parecchio tem-po. Avrebbe fatto prima ad andare aSigonella, dove c’era un distacca-mento USA, per di più propriodell’US Navy: quella era la base chefaceva al caso suo. Ma lui diceva dinon avere carburante per arrivarci.Allora gli suggerii di fare riforni-mento in volo con un tanker dellaportaerei, ma lui disse che ormainon c’era più il tempo per farlo.Proposi Grosseto o Grazzanise, ba-si attive in quanto della difesa ae-rea, ma l’americano non le volleprendere in considerazione. InfineCapodichino, dove anche c’eranoamericani. Ma per quest’ultima in-tervenne il Comando di Regione,che non gradiva che un velivolo co-sì grosso con problemi al carrellobloccasse una pista usata da velivolicommerciali. Insomma, pian pianoil cerchio si stringeva intorno allamia possibilità di evitare che quel-l’energumeno, già evidentementenon molto bravo negli atterraggi,riuscisse nel suo intento di venire aincasinare la mia base piazzandomiquella sua bestia di velivolo avaria-to nel mezzo della pista. Già pensa-vo a come avrei fatto a toglierlodalla pista, non avendo in basemezzi adeguati. Nel frattempo se-guivo l’arrivo del personale necessa-rio ad attivare la base, convocatod’urgenza e, per non sapere né leg-gere e né scrivere, avevo dato dispo-sizioni di togliere i mezzi cheingombravano la pista e predispor-re tutte le operazioni di sicurezzaper l’eventuale atterraggio.Il mio traccheggiamento proseguìancora per qualche tempo, in attesache tutti gli addetti alle varie opera-zioni fossero ai posti di lavoro: or-mai mi ero convinto che ildesiderato dirottamento dell’A3D suuna base già attiva non avrebbeavuto luogo. Quando mi fu confer-mato che la pista era libera e chetutti i mezzi di soccorso ed i pom-pieri erano in postazione, detti ilbenestare all’atterraggio. Il velivolostava orbitando già da qualche tem-po sulla verticale del campo e ne se-guivamo i movimenti: nel frattempoal mio fianco era arrivato anche ilcomandante del distaccamento sta-tunitense. La sua vista mi fece veni-re il dubbio che avrebbe potutoessere stato lui la talpa che avevaindotto il pilota dell’A3D a insistere

per atterrare: qualcuno che sapevache i lavori in corso non erano talida precludere l’uso della pista dove-va avere passato l’informazione achi di dovere dopo essere statoinformato dell’incidente sulla por-taerei. Non poteva essere altrimen-ti: come poteva sapere il pilota involo che la pista era utilizzabile no-nostante il NOTAM? Dubbio che,non avendo riscontri certi, mi sonodovuto tenere. Seguimmo le fasi fi-nali dell’avvicinamento dell’A3D dabordo della testata pista. Il velivolosi presentò in finale senza che fossepossibile verificare a vista la situa-zione del carrello. Ci passò davantiin fase di richiamata e poco dopotoccò la pista strisciando sulla pan-cia e cominciando a fare una fanta-smagorica scia di scintille cheilluminavano la zona dove il velivo-lo passava. Nonostante la mole ed ilpeso fece una corsa abbastanza bre-ve sulla pancia e si fermò un po’ ditraverso restando sulla parte pavi-mentata della pista. Ancora stupiti dall’immaginificospettacolo delle scintille osservam-mo i grossi mezzi dei pompieri av-vicinarsi al velivolo illuminandoloin parte con i loro fari. Poi, la fuso-liera cominciò a sfornare delle fi-gure umane, che si muovevanocome dei fantasmi fra zone di lucee di penombra: il pallore delle lorofacce riluceva debolmente nell’o-scurità come fossero lampadeesaurite. Sei o sette militari arriva-rono in rapida sequenza nella zonavicino al velivolo nella quale ci era-vamo rapidamente spostati, l’unicailluminata dai fari delle auto. Era-no gli operatori di guerra elettroni-ca, che avevano le loro postazionidentro la pancia del velivolo, senzanemmeno un oblò per vedere cosasuccedeva fuori. Quei poveracci sierano beccati, sempre senza maiavere la possibilità di un riferimen-to esterno, prima un atterraggiosbagliato sulla portaerei con gigan-tesca caracca, poi ore di girovagareper il Mediterraneo ed infine l’at-terraggio avventuroso al quale ave-vamo appena assistito. Credo cheil loro aspetto vagamente spettralefosse più che giustificato! Poco do-po arrivarono anche i due piloti,un po’ meno stravolti ma anche lo-ro visibilmente provati. Dissi diportare tutti al circolo ufficiali, an-ch’esso attivato per l’occasione, peruna buona grappetta rianimante.Conoscendo le abitudini di piloti e

specialisti statunitensi, dopo unasimile strizza avranno finito lescorte di superalcoolici del circolo!Io rimasi con il mio staff sul postoper verificare come avremmo potu-to disfarci di quel bestione entro lamattina successiva, per poter ri-prendere l’attività di volo. Di re-cente avevo combattuto unaguerra, perdendola malamente, perfar assegnare alla base una gru ingrado di sollevare velivoli dellaclasse Tornado/Phantom ed F-15.Non me l’avevano assegnata per-ché costava troppo, oltre un miliar-do di lire. Gli stranieri della base,che avrebbero dovuto pagare l’84%del costo, si erano rifiutati. Devoammettere che li avevo scusati: unmiliardo per una gru mi era sem-brato veramente un’esagerazione, enon avevo più insistito per averla,anche se il problema di recuperareun velivolo sbragato in pista rima-neva irrisolto. La gru Belotti cheavevo era dimensionata per velivolidella classe degli F-104. Ma se an-che avessi avuta la gru che avevochiesto probabilmente sarebbe sta-ta inadeguata a sollevare un A3D.Poco dopo, troppo poco dopo pernon apparire un fatto già predispo-sto, cosa che mi convinse ancorpiù che l ’atterraggio su Decimofosse stato un evento concordato,giunse al traino di un trattore sta-tunitense uno strano trabiccoloche si rivelò essere un grosso am-mortizzatore pneumatico dotato diruote. Venne posto sotto l’ala del-l’A3D dalla parte del carrello dan-neggiato, gonfiato fino a rialzarlaal livello dell’altra dotata del car-rello sano e voilà, il velivolo era giàbello che pronto per essere traina-to via. Per fortuna il velivolo era ri-masto sulla zona pavimentata,perché se fosse andato fuori pistapenso che il problema sarebbe sta-to più diffici le da risolvere. Unpaio d’ore dopo l’atterraggio il be-stione non c’era più. La mattinasuccessiva l’attività di volo ripresecome se quella notte non fosse suc-cesso niente, e probabilmente mol-ti della base non si sarannonemmeno accorti dell’evento, per-ché l’A3D venne parcheggiato lon-tano dagli occhi di tutti . Venneriparato da una squadra di tecnicidell ’US.Navy che arrivò e se neandò senza farsi notare; anchel’A3D ripartì qualche tempo dopo,senza che nessuno se ne accorges-se, insalutato ospite.

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VARIE

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Si è conclusa con la vittoria delBoeing 767-400 la travagliatagara per la sostituzione dei vec-

chi aerei cisterna KC-135 dell’USAF(v. pag. 7 di Aeronautica n. 2/2011).Il 4 marzo EADS, il cui concorrenteAirbus A330 è uscito sconfitto dallavicenda articolatasi per un decen-nio, ha infatti rinunciato a presenta-re r icorso contro la scel taannunciata dall’USAF il 24 febbraioe subito tradottasi nella firma di uncontratto di sviluppo del valore di3,5 miliardi di dollari, circaun decimo dei 35 miliardicomplessivi stimati per i179 aerei previsti dal pro-gramma KC-X. La conse-gna dei primi 18 esemplariè prevista entro il 2017.La sostituzione dei KC-135, la cui progettazionerisale agli anni Cinquanta,era da tempo tra le mag-giori pr ior i tà del l ’USAF,spiegando lo spiegamentodi autorità per la conferen-za stampa di annuncio: ilvice segretario alla DifesaWill iam Lynn, i l sottose-gretario per le acquisizionitecnologiche e la logisticaAshton Carter, il segretariodell’Air Force Michael Don-ley e il capo di stato maggiore del-l’USAF gen. Norton Schwartz.Per minimizzare la probabilità di ricor-si sono state adottate procedure rigo-rose e un’analisi esaustiva delleproposte che ha coinvolto più di 230persone di diversi enti, con una docu-mentazione rigorosa di ogni dettaglio.Elemento decisivo della vittoria è sta-to il minor prezzo, peraltro non an-nunciato pubblicamente.Secondo Boeing il proprio aereo ga-rantirebbe consumi di combustibileinferiori del 24% e un costo sul ciclodi vita inferiore di 36 miliardi di dollaririspetto al concorrente Airbus A330.EADS ha rivendicato per sé il meritodel forte abbassamento del prezzo ri-

spetto alle due precedenti edizionidella gara, stimando in circa 16 mi-liardi il risparmio rispetto all’accordodi leasing raggiunto con Boeing nel2002 ma poi annullato per varie irre-golarità.La vittoria del Boeing KC-46A - questala sigla assegnata dal Dipartimentodella Difesa a quello che la ditta chia-mava NewGen Tanker, sul quale saràmontato tra l’altro un abitacolo model-lato su quello del nuovo 787- compor-terà vantaggi anche per l’Italia.

Sotto il profilo industriale al program-ma partecipa Alenia Aeronautica, cheha ereditato il ruolo di Aeritalia pre-sente sin dalla nascita del 767 neglianni Settanta e che produce tuttora aFoggia il timone in materiali composi-ti. Finmeccanica ha reso noto che sulKC-46A essa sarà presente anchecon apparati elettronici della control-lata americana DRS Technologies; perl’industria italiana il contratto varrebbecirca 1,75 miliardi di dollari su oltre seianni di attività di Finmeccanica. La fa-se di produzione dell’intero program-ma KC-46A è valutata negli Stati Unitiin oltre 30 miliardi di dollari a secondadelle opzioni esercitate. Sebbene ilKC-46A non sia identico al KC-767A,

la decisione USAF comporterà van-taggi logistici ed operativi anche per iquattro esemplari dell’Aeronautica Mi-litare che stanno iniziando ad entrarein servizio con il 14° Stormo a Praticadi Mare (v. anche pag. 6 di Aeronauti-ca n. 2/2011).A tutto febbraio 2011 il programma767 ha raccolto 1047 ordini, con 50macchine ancora da consegnare. Po-che settimane prima della sceltadell’USAF Boeing aveva effettuato ilroll-out del millesimo 767, l’ultimo co-

struito sulla l inea dimontaggio originale. Ilcostruttore americanoha infatti realizzato,sempre nello stabili-mento di Everett, neipressi di Seattle, unanuova linea sulla qualemontare i nuovi 767 inmodo più efficiente diprima, soprattutto inconsiderazione del mi-nor rateo produttivo ri-spetto agli anni dipicco del programma.Gli ordini militari po-trebbero dare ulteriorespinta anche alla pro-duzione civi le, spin-gendo ad esempio i lvettore merci america-

no Federal Express a sostituire gli at-tuali McDonnell Douglas MD-10F conla proposta Boeing 767-400ERF. Come ha commentato tra sarcasmo eacidità Ralph Crosby, presidente diEADS North America, adesso tocca aBoeing realizzare l’aereo promessosenza incorrere nei ritardi che hannorecentemente afflitto il KC-767A ita-liano ma anche il nuovo 787 Dreamli-ner e la versione 747-8 dello storico“Jumbo Jet”. «Molto è stato promes-so dal nostro concorrente, con il qua-le ci congratuliamo. Ma se nondovessero riuscire a mantenerlo, sia-mo pronti a intervenire con un tankerpronto e operativo».

G.A.

La rinuncia di EADS a presentare ricorso rende definitiva la vittoria

L’USAF sceglie il Boeing 767-400per la nuova linea tankerImportanti ricadute industriali e operative per l’Italia

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15AERONAUTICA 3/2011

VARIE

Il consorzio quadrinazionale Eu-rofighter è impegnato in campa-gne promozionali in numerosi

paesi per assicurarsi gli ordini diesportazione necessari a sostenerele quattro linee di produzione afronte delle difficoltà finanziarie deipartner che mettono in dubbio lapossibilità di costruzione del lotto3B del caccia.Tra le campagne più attive in questomomento vi è quella in India, allaricerca di un caccia multiruolo. Asostegno della candidatura dell’Eu-rofighter, che oltre ai concorrentioccidentali deve fronteggiare in que-sto caso anche quelli ex sovietici giàmolto diffusi in India, due cacciadel 4° e del 36° Stormo hanno parte-cipato in febbraio al salone Aero In-dia 2011, in quello che è stato il lororischieramento più distante sinoraeffettuato. Al salone IDEX, svoltosipoco dopo negli Emirati Arabi, èstato presentato un ampio sguardosulle capacità della macchina, at-tuali o previste come il radar AESAa scansione elettronica. Sullo sfon-do c’è il Giappone, al quale gli Sta-ti Uniti hanno negato lasostituzione dei gloriosi F-4J Phan-tom e degli F-15 Eagle con il poten-te F-22A Raptor . Proprio questoapre considerevoli prospettive al-l’Eurofighter, che offre il duplice

vantaggio della disponibilità im-mediata e della possibilità di co-struzione anche in loco.

La novità maggiore è però la divul-gazione di uno studio di fattibilitàper la versione imbarcata dell’Euro-fighter, reso noto a Aero India in vi-sta della scelta del caccia per lafutura portaerei indiana. Secondo lostudio preliminare una tale versione- non proposta neppure alla GranBretagna, l’unico tra i paesi partnerche intenda dotarsi di una vera por-taerei - avrebbe il 95% di comunan-za con la versione terrestre esarebbe in grado di decollare a pie-no carico dal ponte di volo senza ca-tapulta ma con una semplice rampaprodiera “sky jump”, analoga a quel-la utilizzata dall’Harrier sulle por-taelicotteri. I fattori chiave di questainedita soluzione sarebbero - nella

prospettazione del consorzio - l’altorapporto spinta/peso dell’Eurofigh-ter e l’introduzione di motori a spin-ta “vettorata” cioè direzionabile.Questo aspetto è solo relativamentenuovo, in quanto alcuni motori Eu-rojet EJ200 sono già stati provati aterra in questa configurazione edesposti da anni nei saloni aeronauti-ci, senza peraltro riscuotere un inte-resse sufficiente per passare alla fasedi prove in volo. Il sistema - aggiun-ge il costruttore - migliorerebbe lamanovrabilità e la capacità di porta-re carichi asimmetrici anche al difuori delle operazioni da portaerei.Le modifiche strutturali elencate daEurofighter sarebbero l’irrobusti-mento del carrello di atterraggio edelle sezioni di fusoliera che ne so-stengono i carichi, nonché un nuovogancio d’arresto. Il limitato numerodi modifiche sarebbe consentito -sostiene il consorzio - dalla struttu-ra già molto robusta progettata per iforti carichi dinamici imposti daicombattimenti manovrati. Restereb-bero comuni alla versione terrestretutti gli equipaggiamenti - dai sen-sori alle armi -, con vantaggi non so-lo in termini di logistica e diaddestramento ma anche di un uni-co percorso di aggiornamento dellemacchine.

G.A.

Eurofighter in versione navale?

L’annuale premio che l’agenzia di stampa aeronauti-ca AirPress assegna alla persona o all’azienda chepiù si è distinta nel settore aerospaziale nel corso

dell’anno precedente è stato at-tribuito a ATR, joint-venture italo-francese tra Alenia Aeronautica el’European Aeronautic Defenceand Space company (EADS), at-tiva anche nella produzione diaerei turboelica.Il premio - consegnato dal sot-tosegretario al ministero delloSviluppo economico StefanoSaglia e dal direttore di AirPressMauro Miccio nel corso dell’an-nuale incontro tra AirPress e irappresentanti del mondo aero-spaziale quali gli esponenti dell’industria del settore,autorità militari e giornalisti, incontro avvenuto il 2marzo alla LUISS “Guido Carli” di Roma - è stato riti-

rato dall’ing. Filippo Bagnato, amministratore delega-to di ATR.Questa la motivazione del riconoscimento: «Per aver

confermato nei suoi trent’anni diattività, che quest’anno festeg-gia, una tradizione di successo,legata alla qualità delle macchineprodotte e all’eccellenza del ma-nagement, in gran parte italiano.Con il trofeo “Air 2010” si vuoldare un meritato riconoscimentoa un’azienda internazionale comeATR che, nonostante le difficoltàdell’economia mondiale, è riusci-ta a triplicare il suo fatturato negliultimi cinque anni, incrementan-do in maniera significativa gli or-

dini per i prossimi anni a conferma della validità delprogetto con importanti ricadute economiche e occu-pazionali all’industria italiana, specie nel Mezzogiorno».

Ad ATR il Trofeo “Air 2010”

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Il più grande aereo di costruzioneamatoriale in Europa. L’unicobombardiere della prima guerra

mondiale in condizioni di volo (siapure in forma di riproduzione). Il ri-torno del più famoso aeroplano ita-liano di quel conflitto, capostipite diuno dei più celebri nomi dell’indu-stria aeronautica. Sarà questo, emolte altre cose ancora, il CaproniCa.3 che sta prendendo forma a SanPietro di Feletto, grazie all’impegnodi Giancarlo Zanardo, notissimo pi-lota, restauratore e costruttore diaerei storici. La costruzione è giàmolto avanzata, tanto che il biplanotrimotore potrebbe volare già que-st’anno.Con oltre 22 metri di apertura alare,98 metri quadri di superficie ed unpeso al decollo di circa tre tonnellate,il Ca.3 è un aereo imponente ancheper gli standard attuali. È facile capi-re quanta impressione fece quandospiccò il volo nel novembre 1914. Ifratelli Wright avevano volato pocopiù di dieci anni prima e gli aereierano ancora macchine incerte. Ilprogetto di Gianni Caproni abbinavala sicurezza dei tre motori alla chia-rezza della missione concepita daGiulio Douhet: aerei grandi e potentiavrebbero avuto un ruolo offensivo escalzato i dirigibili. La capacità diquesti aerei di colpire obbiettivi lon-tani diede a Gabriele d’Annunzio -che avrebbe voluto utilizzare il Ca.3

per bombardare Vienna - lo spuntoper coniare per Caproni il motto“Senza cozzar dirocco”.Per Zanardo si tratta del quarto Ca-proni, dopo i due Ca.100 ed il Ca.1costruiti in collaborazione con Ma-rio Marangoni e quella con l’istitu-to “Veronesi” di Rovereto per ilrestauro del Ca.100 oggi espostonel Museo Storico dell’AeronauticaMilitare di Vigna di Valle. In termi-ni di impegno e di complessità, ilCa.3 li vale da solo tutti e cinque.Coerentemente con la sua filosofiadi creare aerei affidabili, anche peril Ca.3 Zanardo ha introdotto diver-se modifiche. Quella più immediataè la sostituzione dei tre motori ori-ginali Fiat A.10 da 100 cavalli cia-scuno con altrettanti Ford 300 diderivazione automobilistica, conuna potenza di circa 180 CV. Men-tre i Fiat erano in presa diretta, iFord saranno abbinati a riduttoriper ottenere un numero di giri checonsenta di mantenere eliche digrandi dimensioni come sull’origi-nale. Le modifiche strutturali han-no compreso la sostituzione deitiranti di irrigidimento dei travi dicoda con montantini in legno, ren-dendo la struttura più rigida e ridu-cendo la necessità di continueregolazioni. I travi sono inoltre statimodificati per semplificare losmontaggio e quindi il trasporto.Sull’ala superiore - esposta per la

prima volta nel settem-bre 2010 al raduno delClub Aviazione Popo-lare - è stato installatoun serbatoio aggiunti-vo. Particolare atten-zione è stata posta nelcalcolo del baricentro,che con opportuni ac-corgimenti è stato por-tato in una posizionepiù vicina agli stan-dard attuali. Il com-plesso delle modifichenon snatura però lanatura pionieristica

dell’aereo ed il suo aspetto generale.Per realizzare il progetto Zanardoha potuto contare, oltre che sullapropria passione ed esperienza,sulla collaborazione di molte per-sone, a partire dalla famiglia Ca-proni che ha messo a disposizionemolta documentazione tecnica ori-ginale, in parte tramite Walter Ra-canelli . Altri dettagli sono statirilevati dal bombardiere originaleconservato a Vigna di Valle, dalleparti in possesso del Museo Storicodella Guerra di Rovereto e di alcuniprivati. Un prezioso supporto tecni-co per la verifica delle modifiche edei calcoli viene fornito dall’ing.Ernesto Russo, mentre in officina ècostante la presenza di Arnaldo Ca-damuro. I motori provengono dalCanada, dove sono stati modificatida Troy Wright. Molte lavorazionispecifiche sono realizzate di voltain volta dalla rete di officine spe-cializzate e artigiani costruita daZanardo attraverso i numerosi ae-rei costruiti negli anni. Da segnala-re la collaborazione del CentroFormazione Professionale LepidoRocco di Motta di Livenza, i cuistudenti hanno realizzato diversecomponenti. La sorveglianza tecni-ca delle costruzioni amatoriali è or-mai affidata alla Federazione CAP,in questo caso tramite il perito ae-ronautico Luciano Del Favero. Leprove in volo saranno effettuate da

Ritornerà presto a volare uno degli aerei italiani più famosi

“Senza cozzar dirocco”È il quarto Caproni costruito da Giancarlo Zanardo

di Gregory Alegi

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Carlo Zorzoli, pilota collaudatoredi grande esperienza che ha volatosu oltre 160 tipi di velivoli.Le dimensioni del Ca.3 sono tali daporre specifici problemi di ricove-ro. Zanardo ha provveduto pertempo a questo aspetto, acquistan-do nel 2009 in Inghilterra un han-

gar - anch’esso della prima guerramondiale - e restaurandone lastruttura in legno con elementi digiunzione e ancoraggio metallici.Si tratta di un raro esemplare diBessonneau, un progetto franceseche fu l’hangar più diffuso tra glialleati occidentali, con un’ampiapresenza anche in Italia. Con i suoi700 metri quadrati di superficie e i20 metri di luce, sarà anche lui spe-ciale: l’unico hangar della GrandeGuerra che ospiti ancora un aereodi quel conflitto. Men-tre scriviamo la strut-tura è stata giàmontata sull’aviosu-perficie di Nervesadella Battaglia e si at-tende l’arrivo del telo-ne di copertura,realizzato in un solopezzo a tutto vantag-gio della capacità diprotezione dagli ele-menti. L’hangar è unelemento essenzialedel progetto Caproni,perché il trimotore è

troppo grande per poter esseremontato nell’officina dove è statocostruito. Ben presto, quindi, glielementi finiti immagazzinati aSan Pietro di Feletto saranno tra-sferiti a Nervesa, dove l’aereo pren-derà il suo aspetto definitivo.Poi, non molto tempo dopo, i moto-ri romberanno e il maestoso biplanosi solleverà dall’erba, con lo stessosenso di meraviglia e soddisfazionedel prototipo in un giorno di quasiun secolo fa ...

Il Caproni Ca.3

Costruito in circa 750 esemplari in Italia e Francia dal 1914 al 1926, il Ca.3 fu il primo aereo al mondo co-struito espressamente per il bombardamento pesante a lungo raggio. Il progetto iniziò a prendere formaverso la metà del 1913 come biplano a due travi coda, con l’equipaggio in una gondola centrale, due mo-

tori trattivi ed uno spingente. Lo schema rimase immutato per l’intera produzione. La potenza installata passògradualmente dai 260 cavalli del prototipo (munito di tre motori rotativi a causa dell’indisponibilità di quelli in li-nea) ai 300 CV delle prime serie (circa 180 aerei, identificati come Ca.1 dall’Esercito), poi a 350 CV (Ca.2) e infinea 450 CV sul Ca.3. Questa versione, costruita in 330 esemplari, fu la più diffusa. La costruzione riprese nel dopo-guerra con altre 140 macchine circa, che ebbero un lungo impiego operativo in Libia e addestrativo in Italia.I Caproni furono protagonisti delle operazioni aeree sul fronte italiano sin dal 1915. Nel 1916 il capitano Oreste

Salomone fu il primo aviatore decorato di meda-glia d’oro al valor militare, riportando alla base ilproprio Ca.1 crivellato dai colpi nemici che aveva-no ucciso il copilota e l’osservatore. Era la primadi numerose decorazioni concesse agli equipaggiCaproni. Più tardi Gabriele D’Annunzio volò a lun-go con l’equipaggio di Maurizio Pagliano e LuigiGori, partecipando tra l’altro ad azioni su Pola eCattaro. Nel 1917-18 sui Caproni si addestraronocentinaia di piloti statunitensi, compreso il deputa-to e futuro sindaco di New York Fiorello La Guar-dia. Da queste esperienze e dai rapporti conCaproni, Douhet e il giornalista Nino Salvaneschiscaturirono le prime riflessioni americane sul bom-bardamento strategico e il potere aereo.

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VARIE

AERONAUTICA 3/201118

Al primo piano della Palazzina Comando dell’Istituto

di Scienze Militari Aeronautiche (ISMA) di Firenze,

nella “Sala degli Stemmi” che deve il suo nome agli

stendardi esposti alle pareti in teche di vetro di Murano

con gli stemmi dipinti a mano di Reparti di Volo risalenti

alla 2ª guerra mondiale sono collocati anche quattro busti

bronzei.

Posti a due a due ai lati delle porte della sala raffigurano, i

primi tre, personaggi che non hanno bisogno di presenta-

zione anche al di fuori del mondo aeronautico: Il magg.

Francesco Baracca; Il gen. Giulio Douhet; il gen. Alessan-

dro Guidoni.

Il quarto, invece è dedicato a un

ufficiale dell’Aeronautica scono-

sciuto ai più, anche fra gli aviatori:

Il cap. Italo Piccagli, medaglia

d’oro al valor militare.

Italo Piccagli, chi era costui?

Italo Piccagli nacque a Firenze il

26 novembre 1909, senza cono-

scere il padre morto tre mesi pri-

ma della sua nascita.

La giovanissima mamma, Em-

ma Tesi ved. Piccagli preferì tor-

nare a Pistoia, con la madre.

Trascorso qualche tempo, Em-

ma, maestra elementare, ripre-

se l’insegnamento interrotto dal

matrimonio.

Raccontava ella stessa come, nelle prime sedi assegnate-

le, sempre in montagna, i ragazzi pochi e di tutte le età,

fossero riuniti in una unica stanza, talvolta poco più di una

stalla, dove lei faceva lezione come poteva ad ognuno, a

seconda della classe.

Per non lasciare in mani estranee il piccolo Italo, se lo por-

tava dietro, da quando aveva poco più di due anni e lui, in-

telligentissimo, da quel misto di aste, di sillabario, di

grammatica, storia, geografia, aritmetica dalla prima alla

quinta, invece di restare confuso, trasse un forte amore

per lo studio, la conoscenza, la scienza, che anche da

adulto non lo abbandonò.

Amava profondamente il mare e in un primo momento

scelse la Marina, arruolandosi e frequentando l’Accademia

Navale di Livorno.

Dopo qualche anno, però, affascinato dal cielo, capì che la

sua Arma era l’Aeronautica.

Un cambiamento a prima vista molto difficile se non impos-

sibile, ma dopo molti sforzi Italo raggiunse il suo scopo di-

ventando ufficiale pilota in s.p.e. della Regia Aeronautica.

Durante la sua attività come pilota, nel corso di una ri-

schiosa missione di salvataggio in mare condotta con un

idrovolante rimase offeso al polmone sinistro e ne riportò

una menomazione permanente che lo costrinse ad abban-

donare per sempre la carriera di pilota e a transitare nel

Ruolo Servizi.

Per quell’azione, a riprova della

sua pericolosità e del coraggio di-

mostrato fu decorato con una me-

daglia d’argento.

Capitano, fu assegnato alla Scuo-

la di Applicazione dell’Aeronauti-

ca Militare come insegnante di

Navigazione Aerea, di Meteorolo-

gia e di Cartografia.

Studioso conosciuto nel campo

dell’ottica, fu anche distaccato dai

superiori Comandi, quale supervi-

sore per studi e ricerche, presso il

Centro aeronautico di Firenze

delle Officine Galileo.

Dopo l’8 settembre ‘43, scelse la

via della lotta contro il nazifascismo, organizzando e cu-

rando, fra l’altro, con colleghi e subordinati, lo sgombero e

l’occultamento di buona parte del materiale scientifico e

militare in dotazione al suo ufficio presso la SAAM. stessa,

per sottrarlo alle mani dell’invasore tedesco.

Dette inizio con due compagni a una attività di raccolta

di informazioni con lo scopo di trasmetterle via radio agli

alleati.

Non riuscendo nell’intento per motivi tecnici e per una se-

rie di circostanze sfavorevoli, aderì prontamente a un se-

condo tentativo in tal senso, denominato radio Co.ra

(Commissione radio), condotto da un avvocato fiorentino,

Enrico Bocci, che era venuto in contatto con una missio-

Il 25 novembre 2010, nell’ambito delle attività didattiche programmate dall’Istituto di Scienze Militari

Aeronautiche (ISMA) di Firenze, ha avuto luogo il Simposio “Firenze, Medaglia d’Oro al Valor Milita-

re” nel corso del quale è stato anche rievocato il capitano dell’Aeronautica MOVM Italo Piccagli e il

caso di “Radio Cora”, l’emittente della Resistenza da lui creata, argomenti peraltro brevemente trat-

tati nell’articolo “Gli aviatori fiorentini” apparso a pag. 22 di Aeronautica n. 2/2011.

Per un approfondimento sull’eroico aviatore e sulla sua emittente, pubblichiamo ora l’articolo che

segue.

Un eroe sconosciutodi Andrea Zani

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ne alleata oltre le linee che disponeva di un apparato ra-

dio di sufficiente potenza, recando oltre all’eccellente ba-

gaglio scientifico e alle specifiche conoscenze sia in

campo aeronautico che in quello marittimo, il grande ap-

porto dell’efficientissimo servizio informazioni da lui orga -

nizzato nel settore militare, sempre con i suoi amici e

subordinati, e quello, altrettanto importante, di esperto pi-

lota e insegnante di navigazione aerea, particolarmente

utile per i lanci alleati durante il periodo in cui radio Co.ra

funzionò.

Radio Co.ra fornì informazioni preziosissime su sposta-

menti di truppe, su concentramenti di mezzi militari, sugli

apprestamenti della linea Gotica e delle altre postazioni di-

fensive germaniche, fu collegamento essenziale fra ufficiali

alleati sfuggiti ai tedeschi e i raggruppamenti di partigiani

che operavano nei dintorni di Firenze.

Di particolare importanza le informazioni fornite il 10 mag-

gio 1944, quando si era scatenata l’offensiva alleata su

Cassino e la Divisione Corazzata «Hermann Göering», do-

po aver attraversato Firenze dirigendosi verso Roma per

fermare l’avanzata degli alleati, era in sosta fra Siena e

Grosseto, nei pressi di un cimitero.

Grazie alle conoscenze di Piccagli, agli Alleati fu pratica-

mente trasmessa la pianificazione della missione; non re-

stava che far decollare i velivoli. Dopo breve tempo i

bombardieri alleati piombarono inaspettati sulla potente

colonna, composta da centinaia di mezzi corazzati e di vei-

coli cingolati per il trasporto di truppe, distruggendola quasi

completamente e accelerando così notevolmente la libera-

zione di Roma e della stessa Firenze.

In quella occasione il gen. Alexander aveva trasmesso at-

traverso «Radio Londra», incredibilmente, un imprudente

messaggio di encomio ai «valorosi patrioti fiorentini»,

messaggio che fece andare “fuori dei gangheri” i compo-

nenti della Co.ra che di incoraggiamento non ne avevano

certo bisogno e che non ebbe altro effetto che quello di

far accanire ancor più nella caccia alla ormai tanto brac-

cata Radio.

Il 7 giugno del 1944, non è chiaro se per una intercettazio-

ne della trasmissione o per una delazione, i nazifascisti fe-

cero irruzione al n° 12 di Piazza D’Azeglio, catturando i

componenti della radio che vi erano convenuti.

Il cap. Piccagli in quel momento non era presente, ma una

volta venuto a conoscenza dell’accaduto non esitò a con-

segnarsi accusandosi di ogni responsabilità.

Questo atto di coraggio valse a salvare la vita a tutti gli altri

ad eccezione dell’avv. Bocci anch’egli autoaccusatosi e del

telegrafista Luigi Moranti ucciso mentre trasmetteva duran-

te l’irruzione.

Le atrocità e le torture inumane che Piccagli e Bocci furono

costretti a subire per più giorni non minarono la loro vo-

lontà di addossarsi ogni addebito e di non denunciare altri.

Il cap. Piccagli si comportò eroicamente affrontando torture

e morte con stoicismo impareggiabile pur essendo orren-

damente seviziato.

Il 12 giugno il destino del cap. Piccagli si compie. Insieme a

quattro paracadutisti che si erano infiltrati oltre le linee e a An-

na Maria Enriques Agnoletti del Partito d’Azione, viene fucilato

a Cercina nei pressi di Firenze. Recandosi al luogo dell’ese-

cuzione ha modo di rincuorare alcuni compagni di prigionia e

sua moglie stessa, alla quale viene concesso un ultimo breve

colloquio, nascondendole quale sarà la sua sorte.

Sul luogo dell’eccidio come ufficiale chiede di essere fuci-

lato per ultimo, non cessando di portare conforto agli altri e

chiedendo di essere colpito a destra sulla parte sana del

petto, perché nell’altra aveva il polmone malato e non più

funzionante.

Il cap. Italo Piccagli è stato insignito della Medaglia d’Oro

al Valor Militare alla memoria con la seguente motivazione:

«Ufficiale di elevatissime doti morali e di fermissimo carat-

tere, assunse immediatamente dopo la dichiarazione di ar-

mistizio un aperto atteggiamento di ostilità contro i nemici

germanici e di assoluta intransigenza verso i collaborazio-

nisti italiani. Dopo avere, nella progressiva organizzazione

di una vasta ed efficacissima rete di attività operativa ed

informativa, corso per più mesi i più gravi rischi ed essersi

esposto ai peggiori disagi materiali, che da soli costituiva-

no un irreparabile danno ed un’acuta minaccia per la sua

fibra fisicamente minata, non esitò in seguito alla scoperta

da parte delle SS. del centro radiotrasmittente, da lui im-

piantato e col quale aveva stabilito preziosi collegamenti

con l’Italia libera e con gli Alleati, a consegnarsi ai tedeschi

per scagionare i compagni che vi erano stati sorpresi. Du-

rante l’interrogatorio, malgrado le sevizie esercitate su di

lui e sulla moglie, dichiarò apertamente a fronte alta di es-

sere il Capo e il solo responsabile, di essersi mantenuto

fedele al proprio giuramento ed al proprio dovere di solda-

to e di esserne fiero. Già condannato a morte, ma lieto di

avere potuto salvare i compagni ed orgoglioso di avere po-

tuto superare con la volontà quella malattia che gli aveva

impedito di offrire per il bene d’Italia la vita come combat-

tente dell’aria, nell’ultimo saluto alla moglie, che stava per

essere internata in Germania, ebbe la suprema forza d’ani-

mo di nasconderle la decisione che già era stata presa

contro di lui. All’atto dell’esecuzione, con lo sguardo sere-

no, rincuorò alcuni patrioti che dovevano essere con lui fu-

cilati, ed affrontava coraggiosamente la morte. A questo

scopo chiese ed ottenne di essere fucilato per ultimo. Di-

nanzi al plotone pregò che si mirasse a destra perché il

polmone sinistro era già invaso dalla morte. Esempio irrag-

giungibile di purissimo amor di Patria. Firenze, 9 settembre

1943 - 9 giugno 1944».

Bibliografia

Enrico Bocci - Una vita per la libertà, Testimonianze... a

cura di Lucia Tumiati Barbieri - (Ristampa) Firenze,

Editrice “La Giuntina”, 2006

Gilda La Rocca - La radio Cora di piazza d’Azelio e le altre

due stazioni radio”, Firenze, Editrice “La Giuntina”, 2004

Carlo Francovich - La Resistenza a Firenze, Firenze, La

Nuova Italia, 1962.

Istituto storico della Resistenza in Toscana - Fondo

Piccagli Emma - Fascicoli 2 - 150 carte

AA.VV. - Firenze 1943 -’45, Anni di terrore e di fame -

Edizioni La Medicea, Firenze, 1994.

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Questi anni inquieti ci han-no resa familiare l’espres-sione “operazioni fuori

area”, ma operazioni militari inaree lontane dal territorio nazio-

nale sono state compiute in am-bito alleato anche in tempipassati.

Un evento del genere è stato por-tato alla mia attenzione da unapiccola scoperta fatta in casa:una serie di cartoline della gran-de guerra, conservate dal nonnodi mia moglie, il tenente medicoMichele Torre, del Corpo di spe-dizione italiano in Macedonia.Esse documentano operazioniaeree a Salonicco, dove gli avia-tori alleati affrontarono velivolie dirigibili tedeschi.

Alla “Campagna d’Oriente” l’Ita-lia partecipò, per quanto riguar-da la guerra nel cielo, con ilCorpo Aereo Italiano, equipag-giato all’inizio con biplani da ri-cognizione Farman, sostituiti inseguito con gli ottimi S.2 dellaSAML (Società Aerea Meccanica

Lombarda) usati come bombar-dieri e ricognitori, anche foto-grafici, e con i caccia NieuportBebé. Verso la fine del conflittoil capitano Mario Ajmone Cat

(che avrebbe comandato l’Aero-nautica nella guerra d’Etiopia e,all’inizio della seconda guerramondiale, la V Squadra in Libia,divenendo alla fine capo di Stato

Maggiore dell’Aeronautica daldicembre 1944 al 1951) coman-dava l’aviazione, articolata nelXXI Gruppo misto con il 111°reparto da ricognizione e bom-bardamento, e con il 73° Gruppoda caccia, che inglobava anchepiloti francesi, su una squadri-glia ed una sezione. Il Comandoe gli aerei erano di base a Salo-nicco.

Le nostre operazioni aeree siconclusero con un bilancio di600 voli di guerra, con 145 azio-ni di bombardamento e tremilafotografie del fronte e delle re-trovie nemiche.

Vediamo le sei cartoline.

Nella prima un biplano “Mauri-ce Farman M.F.11” sorvola ilcampo di Salonicco, sul qualesono allineati tre altri aerei. Ladidascalia: Salonicco - Parcod’aviazione dell’armata d’Orien-te. Saggi dell’apparecchio.

Nella seconda un biplano tede-sco intatto (forse un “Aviatik”,

Battaglie aeree su Salonicconegli anni 1916-18

di Gianni Cantù

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ma potrebbe essere un “AlbatrosB.II”, o un “A.E.G.” della serieC.IV) viene fatto sfilare tra lafolla sul lungomare. Didascalia:Salonicco - Aeroplano Tedescocatturato.

La terza cartolina mostra la se-zione prodiera dello scheletrod’alluminio di un dirigibile

“Zeppelin” precipitato sul por-to. Didascalia: I resti dello Zep-pelin abbattuto nei pressi diSalonicco.

Nella quarta (didascalia: Salo-nicco - Resti dello Zeppelin) so-

no visibili in primo piano i ser-batoi dell’idrogeno.

Quinta cartolina: sullo sfondodello scheletro del dirigibile, ilcomandante dell’“Armée” decoraun pilota francese. Didascalia: IlGen. Serrail distribuisce decora-zioni nei pressi della carcassadello Zeppelin.

L’ultima delle sei cartoline, mo-nocroma, mostra un monoplanotedesco che precipita in fiammepresso case bombardate, sorvo-late da un monoplano non facil-mente identificabile, con leestremità alari arrotondate. La

cartolina, di edizione francese,si direbbe pesantemente ritocca-ta. La didascalia: Campagned’Orient 1914-1917 - Taube ab-battu par Avion Français près deSalonique.

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Il Museo Nazionaledel Risorgimento Ita-liano di Torino, che

si trova all’interno di Pa-lazzo Carignano, unodei palazzi più affasci-nanti e originali dell’erabarocca, è stato riaper-to, in occasione delle ce-lebrazioni del 150°anniversario dell’Unitàd’Italia, nel corso di unacerimonia svoltasi il 18marzo e nella quale ilpresidente della Repub-blica Giorgio Napolita-no ha tagliato il nastroinaugurale.Il Museo, completa-mente rinnovato, attra-verso un percorso di 30 sale,ognuna caratterizzata da un colore,il colore della Storia, racconta comegli italiani divennero nazione.Un percorso che accompagna il visi-tatore in un lungo viaggio che partedalla rivoluzione francese e si con-clude alla prima guerra mondiale.Il periodo risorgimentale viene nar-rato in chiave europea oltre che to-rinese, piemontese e italiana. Lesale sono arricchite da filmati rea-lizzati con immagini provenientidalle più importanti collezioni euro-pee e visibili su schermi di grandidimensioni, così come ampi tavoliinterattivi consentono ai visitatoridi approfondire ulteriormente i temisviluppati dai filmati.Nelle sale del Museo, che copronouna superficie di 3.800 mq, sonoesposti 2.579 oggetti, scelti tra piùdi 50mila opere conservate, per rac-contare al grande pubblico, cosìcome ai più esperti studiosi, letappe che hanno portato all’U-nità Nazionale, in Italia, ma an-che in quegli altri paesi europeiche sempre nell’Ottocento han-no combattuto per liberarsi daldominio straniero.I nuovi spazi espositivi sono sta-ti pensati come “stanze” costrui-te all’interno delle preesistentisale museali. Ci si trova all’inter-no di un nuovo spazio che, ope-rando sull’aspetto cromatico,sull’uso mirato di contro-pareti,sull’illuminazione generale dif-fusa e puntuale per le singole

opere, su nuove soluzioni per glielementi d’arredo è di grande impat-to per il visitatore.

La storia del MuseoIl Museo è il più antico e il più no-to tra i musei di storia patria italia-ni, l ’unico ad essere “nazionale”(Regio decreto dell ’8 dicembre1901, n. 360).Il Museo Nazionale del Risorgi-mento Italiano fu fondato nel 1878dopo la morte del re Vittorio Ema-nuele II come “Ricordo nazionaledi Vittorio Emanuele II” e destinatoad aver sede nella Mole Antonellia-na, allora in via di completamento,quale inizio delle celebrazioni delcinquantenario dell’Unità d’Italianel 1911. L’obiettivo era di unifica-re in un solo edificio il simbolo del-la città di Torino e l ’esposizionedella memoria dell’unificazione ita-

liana appena conclusa. Dopoalcune esposizioni provviso-rie e parziali (nell’Esposizio-ne generale italiana del 1884con materiali provenienti datutta l’Italia e nel 1899), ilMuseo fu aperto al pubbliconella Mole Antonelliana nel1908 con un primo allesti-mento completo.Nel 1938 fu trasferito al pia-no nobile di Palazzo Cari-gnano, comprendendo ledue aule parlamentari au-tentiche ivi esistenti: quelladella Camera Subalpina (l’u-nica in Europa tra quelle na-te dalle costituzioni del 1848ad essere sopravvissuta inte-gra, e monumento nazionale

dal 1898) e la grandiosa aula desti-nata alla Camera del Parlamentodel Regno d’Italia costruita tra il1864 e il 1872.Fu quello del 1938 il secondo allesti-mento. Il terzo fu realizzato tra il1961 e il 1965, in occasione delle ce-lebrazioni del primo centenariodell’Unità d’Italia. Il Museo è rimasto chiuso dall’aprile2006 per il quarto rifacimento com-pleto in previsione delle celebrazioniper i centocinquant’anni dell’Unitàd’Italia di quest’anno. La storia del Museo Nazionale del Ri-sorgimento Italiano di Torino comin-cia nel 1878 quando re Umberto Iregalò alla città la spada, l’elmo e lemedaglie del re Vittorio Emanuele II,oggetti ora esposti per il 150° anniver-sario dell’Unità d’Italia tra i circa2.500 pezzi tra quadri, uniformi, ban-diere, medaglie, armi e manifesti as-

sieme, tra l’altro, alla ricostruzionecon i mobili originali della camerain cui morì Carlo Alberto ad Opor-to nel 1849, lo studio e la carrozzadi Cavour, i cimeli di Garibaldi, lacella di Silvio Pellico allo Spiel-berg, le sale affrescate e, natural-mente le già citate Aula dellaCamera del Parlamento Subalpinoe quella del Parlamento Italianocon i grandi quadri dell’epica delRisorgimento.

La visita al MuseoIl nuovo allestimento del MuseoNazionale del Risorgimento Ita-liano di Torino offre la possibilità

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Il Museo Nazionale del RisorgimentoItaliano di Torino (1878-2011)

Palazzo Carignano

L’Aula della Camera del Parlamento Subalpino

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di scegliere tra percorsi differenziati(breve, standard e di approfondi-mento) a seconda del tempo a di-sposizione e dell ’interesse adapprofondire i temi proposti.Il percorso breve di circa 45 minutiparte da un livello di comunicazionepiù semplice e immediato per unpubblico generico e illustra in parti-colare 90 oggetti fra i 2.579 esposti.Con linguaggio accessibile ma rigo-roso, il filo che ha guidato l’allesti-mento generale viene dipanatoattraverso la descrizione di tre og-getti particolarmente significativi al-l’interno di ciascuna delle 30 sale.Il secondo percorso standard di circa90 minuti è destinato a chi ha un po’più di tempo a disposizione e illustra210 oggetti, circa sette per sala. Il terzo percorso è di approfondi-mento: dura 120 minuti e prende inesame un totale di 288 oggetti. Infine, sulle video guide è possibilevedere l’immagine e la descrizionesommaria di tutti gli oggetti espo-sti, per chi intenda richiamare l’ori-ginale esposto oppure abbiadifficoltà motorie nell’avvicinarsialle didascalie.Grande attenzione è stata riservataalle persone diversamente abili. Tut-ti gli spazi del museo sono privi dibarriere architettoniche. È inoltredisponibile un percorso dedicato aivisitatori ipovedenti o non vedentiche, oltre all’ascolto della descrizio-ne di un certo numero di oggetti at-traverso le audioguide, offre lapossibilità di esplorarne alcuni dalvero, oppure di analizzarne altrimediante appositi pannelli visivo-tattili. Per i visitatori ipoudenti è di-sponibile un percorso specifico sulle

videoguide con il linguaggio dei se-gni, corrispondente al percorso divisita breve.Una particolarità del percorso delnuovo allestimento del museo tori-nese è inoltre costituita dalla conte-stualizzazione del processo di unitàitaliana nel più ampio discorso eu-ropeo. Il racconto dei processi dinazionalità nei principali paesi èstato reso possibile con la realizza-zione di 15 filmati tematici e setteapprofondimenti. Si tratta di rac-conti per immagini: mediante ripro-duzioni di quadri, litografie, oggettid’epoca, fotografie, documenti acquisiti da un centinaio di museieuropei, sono rappresentati tutti iprincipali processi di nazionalità ot-tocenteschi negli stessi anni in cui sifaceva l’Italia. Così, il visitatore vie-ne accompagnato in un raccontoper immagini sulla rivoluzione fran-cese e sulla rivoluzione industrialeinglese e poi invitato a soffermarsisulle nazionalità nella confederazio-ne germanica, nell’impero asburgi-co, in quello ottomano, oltre chesulle rivoluzioni europee in Francia,Belgio, Polonia.

Vedrà poi le esplosioni rivoluziona-rie di tutta Europa negli anni a ca-vallo del 1848 e approfondirà ildiscorso su quello che succedevanelle varie parti d’Italia. Nell’ultimotrentennio del secolo ritornerà sul-le nazioni boema e magiara, tede-sca, bulgara, romena, serba,polacca, dei paesi baltici. Unospaccato che costituisce la vera no-vità in termini europei del Museostesso.La visione di questi documentarisarà possibile lungo il percorso mu-seale, ma anche nella nuova Sala ci-nema, dove verranno inoltreproiettati numerosi altri filmati rea-lizzati appositamente per avvicinare

il grande pubblico ai temi del risor-gimento italiano ed europeo.Il Museo dispone, infine, di una Bi-blioteca con annessa emeroteca dialtissima specializzazione nota intutto il mondo, con 167.750 libri eopuscoli e 1.916 testate di periodiciitaliani del XIX secolo. Alla Biblio-teca è annessa una sezione Archivistorici, consistente in 217 archivi dipersonalità per lo più del XIX seco-lo, con 120.000 documenti. Esisteinoltre un Gabinetto iconografico,con più di 15.000 tra stampe e ma-nifesti. Tale massa imponente di og-getti, libri, periodici, stampe, carte èfrutto di acquisti, ma soprattutto dilasciti e donazioni, che durano da130 anni e proseguono tuttora.Lungo il percorso, poi, ci si può fer-mare per seguire i documentari cheapprofondiscono i temi trattati nellevarie sale oppure sostare nella co-moda Sala cinema per vedere deifilmati sul periodo risorgimentale.

Il Museo Nazionale del RisorgimentoItaliano è ospitato a Palazzo Carignanocon ingresso da piazza Carlo Alberto 8,a pochi passi da piazza Castello. Èaperto dal martedì alla domenica dalleore 9.00 alle ore 19.00. Il biglietto d’in-gresso costa 7,00 euro.È tuttavia da ricordare che il Museopraticherà uno sconto di 5,00 europer gli iscritti alle Associazioni d’Ar-ma che saranno a Torino per il Radu-no nazionale (v. anche a pag. 28).Per maggiori informazioni sul Museocontattare il telefono 011 5621147,fax 011 5624695, e.mail: [email protected]

Bandiera di stato del Regno d’Italia,tessuto di seta ricamato, 1861

Cimeli di Vittorio Emanuele II

Palazzo Carignano, sede della Came-ra dei Deputati, il giorno dell’inaugu-razione del Parlamento (da Il MondoIllustrato del 13 maggio 1848, litogra-fia acquerellata).

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Piaggio P.180, Alenia C-27J, elicotteri AgustaWe-stland: l’industria aeronautica italiana è stata presen-te all’Australian International Airshow and Aerospace

and Defence Exhibition di quest’anno (Avalon 2011) perproporre alcuni dei propri prodotti di punta.�

Per Piaggio Aero Industries, che ha certificato il P.180Avanti II in Australia a fine 2010, questa è la prima presen-za ad Avalon, ma la terza in Australia, con l’elegante bitur-bina. Il dimostratore esposto proveniva dalla IDEX diDubai e dall’Indian Aerospace. Gli obbiettivi commerciali -l’azienda parla di consegnare i primi velivoli «entro la finedel 2011», pur non avendo ancora annunciato alcun ordi-ne nel paese - riguardano sia l’uso per voli d’affari sia perle missioni speciali quali radiomisure, pattugliamento ma-rittimo e aeroambulanza. Per quest’ultimo impiego il bitur-bina è proposto al Royal Flying Doctor Service, che ha giàeffettuato due diverse campagne di valutazione tecnica. Ilservizio ha una flotta di una sessantina di aerei, in granparte monomotori Pilatus PC-12 e bimotori BeechcraftKing Air, ma - secondo la stampa specializzata - il rinnovoflotta è attualmente previsto per il 2013 circa.

�Come già il G.222 prima di lui, il C-27J è un candidato au-torevole alla sostituzione dei DHC-4 Caribou, ritirato dalservizio del 2009 e sostituito provvisoriamente dal King Air.A dimostrare il biturbina è stata questa volta l’AeronauticaMilitare, che ha portato un esemplare del suo Reparto Spe-rimentale Volo. Le caratteristiche di robustezza, interopera-bilità con il C-130J già in servizio in Australia e uso distrisce semipreparate sono i punti forti della proposta com-merciale italiana che - con la radiazione del Caribou - sem-bra oggi in una situazione più forte che in passato.�AgustaWestland, che ha presentato tre suoi elicotteri inmostra statica, ha sfruttato Avalon anche per annunciarela propria partecipazione alla gara per il nuovo sistema diaddestramento per gli equipaggi di volo degli elicotteri el’apertura del banco prova per trasmissioni destinato alsupporto delle flotte ad ala rotante del paese.�La manifestazione, che si è chiusa il 6 marzo dopo cinquegiorni, ha dunque visto una presenza di alto profilo ed unforte impegno promozionale in un mercato che in passato- con il Macchi MB.326 ma anche con il Partenavia P.68 -ha dato molte soddisfazioni all’industria italiana.

G.A.

Velivoli italiani presentiall’Avalon 2011 in Australia

Il P.180 Avanti II

Gli elicotteri della AgustaWestland: l’AW139, il Grand e il GrandNew

Il C.27J Spartan

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Approvato il nuovo statutodell’ONFA

Con un decreto del 13 gennaio scorso il ministrodella Difesa ha approvato il nuovo statuto del-l’Opera Nazionale per i Figli degli Aviatori (ON-FA), completando così il riordino dell’ente che,dalla sua creazione nel 1937, ha assistito oltre6.300 orfani di personale dell’AM di ogni grado ecategoria. Con il decreto, si legge tra l’altro in una nota dellaForza Armata, è stata anche «rideterminata l’ap-plicazione a tutto il personale militare di una trat-tenuta a titolo di libera oblazione», introducendopraticamente il meccanismo del silenzio-assensoed aumentando la quota mensile che è stata por-tata a livelli compresi tra gli 0,92 euro dell’avierecapo fino ai 5,91 del generale di squadra aerea.

In volo il primo JSF di serieIl 25 febbraio il primo Joint Strike Fighter F-35ALightning II di serie costruito dalla Lockheed Mar-tin ha effettuato il suo primo volo, ai comandi delcollaudatore Bill Gigliotti, effettuando alcune provemotore e manovre base.Ricordiamo che, secondo i programmi, la conse-gna all’USAF dovrebbe avvenire all’inizio dellaprossima primavera.

100.000 ore di volo per ilconvertiplano V-22

Il 10 febbraio il convertiplano Bell-Boeing V-22 Osprey(falco pescatore), il velivolo che è soprattutto in dotazionealla linea di volo dei Marines (v. anche pag. 19 di Aero-nautica n. 4/2008) ha recentemente superato le 100.000ore di volo nel corso di una missione bellica svolta da unMV-22 in Afghanistan.Nell’occasione è stato ufficialmente reso noto che talemacchina, impiegata con successo anche in missioniumanitarie, «ha il più basso tasso di incidenti “class A”di tutti i mezzi ad ala rotante del Marine Corps nell’ulti-mo decennio» e che «nel 2010 ha avuto il più bassocosto per posto/km fra tutt i i mezzi ad ala rotantedell’US Navy».

Il socio Ferdinando Giovanni Bian-chi della sezione di Massa, con lacollaborazione di due amici, ha

fondato la casa editrice Associazio-ne Culturale Sarasota, destinataanche agli scrittori alle prime armi,che intende principalmente occu-parsi di temi aeronautici.In tale contesto gli editori - prose-guendo nell’iniziativa avviata alcunimesi fa da Bianchi con le pubblica-

zioni di cui abbia-mo dato notizia apag. 30 di Aero-nautica n. 8-9/2010 - ha datoora alle stampedue libri relativialla nostra avia-zione.Il primo, dal titolo“Sufficit animus”,è la ristampa, au-torizzata dall’au-tore, del volume“Gli affondatori

del cielo” del noto giornalista Franco-baldo Chiocci edito nel 1972 dalleedizioni “Il Borghese”.Il volume è, come recita il sottotito-lo, “la storia degli Aerosiluranti ita-liani dalla 279ª Squadriglia, 36°Stormo, 41° Gruppo Autonomo alGruppo Faggioni”, opera che in 240pagine e molte illustrazioni ripercor-re le ardimentose vicende di quellaspecialità che conseguì così tantisuccessi contro il naviglio avversa-rio sia pur a prezzo del sacrificio dinumerosi equipaggi.Il secondo libro, dal titolo “Domeni-co Laiolo - Volando all’ala di Vi-sconti”, è invece la storia di unsottufficiale pilota narrata attraver-so le memorie da egli scritte nel-l’arco di due anni. Memorie che ilfiglio Sergio, insieme a PasqualinoSchifano, ha raccolto e ordinato inquest’opera di poco meno di 400pagine con molte fotografie e ripro-duzioni di documenti personali delprotagonista che, nato nel 1920 e

divenuto pilota militare del 1941,combatté tra l’altro valorosamente,come reca i l t i tolo, a f ianco diAdriano Visconti soprattutto nelladifesa dei ciel idel l ’ I tal ia delNord dagli at-tacchi aerei al-leati dopo l’8settembre 1943e continuò a vo-lare a lungo, do-po la guerra,come pilota civi-le presso gli Ae-ro Club.“Sufficit animus”e “DomenicoLaiolo” possonoessere richiesti, al rispettivo costodi 22,00 e 30,00 euro a Ferdinan-do Giovanni Bianchi, viale Repub-blica 116, 54100 Massa, telefo-no 328 5405547 o alla Associazio-ne Culturale Sarasota, e.mail: sarasota @hotmail.it

Due libri della editrice Sarasota su temi aeronautici

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LEGISLAZIONE, PENSIONISTICA,TRATTAMENTI ECONOMICI

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(a cura di Michele Mascia)

Dichiarazione annuale ai fini del riconoscimento delle detrazioni fiscali per familiari a carico

La legge n. 224 del 24 dicembre 2007 (Finanziaria 2008), art. 1, comma 221, prevede che per usufruire delle detrazioni fi-scali per familiari a carico i lavoratori dipendenti ed assimilati sono tenuti a presentare annualmente apposita richiesta alproprio sostituto d’imposta.Pertanto, per ottenere tale beneficio anche per il 2011, gli aventi diritto devono comunque inoltrare la dichiarazione an-che se non sono variati i presupposti del diritto rispetto all’anno 2010. Per i pensionati che hanno diritto alle detrazioni,quest’anno l’INPDAP propone una procedura facilitata che rende più semplice la richiesta. Infatti, lo stesso Istituto, connota operativa n. 7, del 2 febbraio 2011(www.inpdap.it), ha comunicato che, con il CUD 2011 - redditi 2010, è stato in-viato ai propri amministrati un modello di detrazioni precompilato (con i dati noti al 31 dicembre 2010) che dovrà essererestituito, debitamente sottoscritto, alla sede INPDAP che gestisce la partita pensionistica, al CAF o ad un professionistaabilitato, entro il 31 maggio 2011.Qualora la situazione familiare risultasse mutata andrà invece compilato il modello detrazioni “in bianco”, inviato sempredall’INPDAP, che dovrà essere restituito con le stesse modalità di quello precompilato.La mancata presentazione del modello di detrazione entro tale data comporterà la sospensione dell’importo relativo albeneficio con il rateo di pensione di agosto 2011 e la revoca di quanto già corrisposto da gennaio a luglio 2011. Qualoragli interessati presentino la dichiarazione richiesta entro la fine del 2011, l’importo della detrazione sarà corrisposto conla prima rata utile di pensione ivi compreso quello relativo ai mesi per i quali il beneficio è stato sospeso.Ricordiamo che le detrazioni per familiari a carico possono essere richieste per il coniuge, per i figli e per gli altri familiari,a condizione che il reddito annuo complessivo di ogni familiare non superi € 2.840,51, al lordo degli oneri deducibili. Ladetrazione per coniuge a carico (anche se non convivente o non residente in Italia) spetta a condizione che questi nonsia legalmente ed effettivamente separato. Inoltre, compete la detrazione per ciascun figlio, compresi i figli naturali rico-nosciuti, i figli adottivi, affidati o affiliati, indipendentemente dalla convivenza con il dichiarante, dalla residenza in Italia edall’età. Se i figli hanno un’età inferiore a 3 anni o se il numero di figli a carico è superiore a tre il dichiarante ha diritto aduna ulteriore detrazione. Per il primo figlio a carico in mancanza del coniuge e per i figli portatori di handicap spetta unamaggiorazione delle detrazioni.Per gli “altri familiari” a carico (art. 433 del Codice civile, ad esempio: nipoti, genitori, fratelli, ecc.) la detrazione spetta acondizione che siano conviventi con il dichiarante. L’importo effettivo delle detrazioni varia in funzione del reddito del di-chiarante (diminuisce con l’aumentare del reddito, fino ad azzerarsi per quelli più elevati) e dei familiari a carico ed è rap-portato ai mesi di retribuzione/pensione.Se nel corso dell’anno il familiare a carico percepisce un reddito superiore a € 2.840,51, si perde il diritto per tutto l’an-no. Il richiedente delle detrazioni fiscali ha l’obbligo di comunicare tempestivamente le variazioni della situazione familia-re al proprio datore di lavoro/sostituto d’imposta. La dichiarazione dei redditi permette di regolarizzare la propriaposizione: restituendo eventuali detrazioni richieste in eccesso oppure recuperando detrazioni non godute.

Adempimenti fiscali (anno 2011) dei contribuenti, tramite la dichiarazione modello 730

Entro il 2 maggio 2011 - presentazione del 730 al proprio sostituto di imposta e la busta contenente il mod. 730-1 per lascelta della destinazione dell’otto e cinque per mille dell’IRPEF.

Entro il 31 maggio 2011 - presentazione al CAF o a un professionista abilitato il mod. 730 e la busta contenente il model-lo per la scelta della destinazione dell’otto e cinque per mille dell’IRPEF;- il contribuente riceve dal sostituto d’imposta copia della dichiarazione mod. 730 e il prospetto di liquidazione mod. 730-3.

Entro il 15 giugno 2011 - il contribuente riceve dal CAF/professionista abilitato copia della dichiarazione mod. 730 e ilprospetto di liquidazione mod.730-3.

Da luglio 2011 - (per i pensionati da agosto/settembre 2011) - il contribuente riceve la busta paga con i rimborsi o le trat-tenute delle somme che risultano dal 730-3. In caso di rateizzazione dei versamenti in saldo e degli eventuali acconti ètrattenuta la prima rata.Le ulteriori rate, maggiorate dell’interesse dello 0,33 per cento mensile, saranno trattenute sulle retribuzione dei mesisuccessivi.

Entro il 30 settembre 2011 - eventuale comunicazione al sostituto di imposta di non voler versare il secondo o l’unicoacconto dell’IRPEF di novembre 2011, oppure di volerlo effettuare in misura inferiore rispetto a quello che risulta dalmod. 730-3.

Entro il 25 ottobre 2011 - presentazione al CAF/professionista abilitato del mod. 730 “integrativo” (per correggere even-tuali errori o omissioni).

Novembre 2011 - sulla retribuzione di novembre è trattenuta la somma dovuta come secondo o unico acconto IRPEFche risulta dal mod. 730-3.

Dicembre 2011 - i contribuenti che hanno presentato il 730 integrativo, ricevono i rimborsi spettanti.

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Una grande affluenza di uditoriha caratterizzato il seminarioorganizzato dal Capitolo di Ro-

ma dell’Armed Forces Communica-tions & Electronics Association(AFCEA) nell’aula Magna del CentroAlti Studi Difesa (CASD) avente pertema “Unmanned Aersopace Vehicles- Le attività di ricerca dual-use del CI-RA”, tema questo particolarmente se-guito anche dal CESMA che vi hadedicato ben cinque seminari negliultimi anni.Presieduto dal gen. isp. capo (a) Pie-tro Finocchio, l’evento ha visto la par-tecipazione - oltre ai rappresentantidelle varie aree di ricerca del CentroItaliano Ricerche Aerospaziali (CIRA) -del Segretario generale della Difesa,gen. SA Claudio Debertolis, dell’ ing.Enrico Saggese, presidente del CIRAe dell’Agenzia Spaziale Italiana (ASI),del gen. BA Giovanni Fantuzzi, capodel 3° Reparto dello SMA, dell’ing.Giovanni Bertolone, direttore centraledelle operazioni di Finmeccanica, edè stato concluso dall’on. Marco Aira-ghi, consigliere del ministro della Di-fesa per le attività aerospaziali.Se gli interventi di natura tecnica fattidagli esponenti del CIRA sono statiappassionanti ed hanno offerto a tuttil’esatta percezione dello sforzo chequesto organismo sta facendo per

assicurare al Paese i l necessarioknow-how nel campo dei materiali,delle strutture, dell’automazione edella propulsione, non si può nonevidenziare che il clou della giornatasia stato in realtà l’intervento inizialedel Segretario generale della Difesache ha parlato del ruolo dell’Italia nelcontesto industriale europeo. Senzamezze misure il gen. Debertolis haevidenziato tutte le contraddizioni diquesto comparto dove, a frontedell’effervescenza di iniziative regi-strate sia a livello nazionale che eu-ropeo, la realtà dei fatt i stadelineando un asse preferenzialefranco-britannico con rischi di emar-ginazione per il nostro Paese. Poichéal Segretariato è demandato per leg-ge il compito di dare indirizzi nel set-tore dell’industria per la Difesa, ilgen. Debertolis ha auspicato che nonsolo a livello industriale si realizzinodelle sinergie, ma che anche a livellogovernativo si faccia uno sforzomaggiore per la collaborazione tra ivari dicasteri. Tra ministero Difesa eministero per lo Sviluppo economicoc’è già una sintonia di vedute conso-lidata da tempo mentre, per quantoriguarda il rapporto con il ministerodell’Università, sono state portateavanti alcune iniziative di collabora-zione che dovrebbero condurre ben

presto alla firma di un accordo fina-lizzato alla convergenza degli sforziper la ricerca. Non tutto però è nega-tivo. Se da un lato alcune nazionitendono ad escluderci, altre invece cicercano perché vedono in noi un par-tner dotato di capacità tecnologichee, nello stesso tempo, flessibile, ca-pace cioè di adattarsi alle varie esi-genze emergenti.Gli ha fatto eco l’ing. Saggese il qua-le ha parlato di un’acquisita maturitànei rapporti per cui vi è un’accetta-zione dei rispettivi ruoli senza inutilisovrapposizioni. Molto pragmatico,infine, il discorso finale dell’on. Aira-ghi. Il mercato è per ora esclusiva-mente militare perché vige ancora lasegregazione degli spazi aerei. Cisono ancora carenze nel campo delcomando e controllo e, soprattutto,manca un business case. Una mag-gior standardizzazione semplifiche-rebbe i problemi e consentirebbe divalutare più realisticamente le esi-genze di una possibile utenza. Inbuona sostanza, a suo avviso, do-vremmo predisporre un grande ma-ster plan analizzando anche tutt iquegli aspetti che potrebbero appa-rire secondari ma che se non risoltiper tempo potrebbero un domanicondizionare i possibi l i successicommerciali.

Gli UAV in un seminario dell’AFCEA

L’ASSOCIAZIONE ARMA AERONAUTICA

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Nanosatelliti aviolanciati

“High Tech Small sat Missions - New operationalconcepts, innovative manufactoring and air-launched platforms” è il titolo del prossimo se-

minario internazionale che il nostro Centro Studi MilitariAeronautici (CESMA) sta organizzando per le giornate del5 e 6 maggio p.v. presso il Centro Alti Studi Difesa in stret-ta collaborazione con l’Università La Sapienza di Roma.Il seminario è il risultato di un Gruppo di lavoro che havisto riuniti attorno allo stesso tavolo per quasi un annoesponenti della Forza Armata, docenti del master in Sa-telliti dell’Università di Roma, ed esponenti del CESMA.Il tema è assolutamente nuovo e consentirà di mettere afuoco l’intera problematica, individuando piste di lavoroper la finalizzazione delle ricerche nel settore da partedelle Università, per i necessari investimenti da partedell’industria e, infine, per la parte dottrinaria ed even-tualmente il procurement da parte dell’A.M. Negli ultimi anni i piccoli satelliti hanno ricevuto una par-ticolare attenzione sia per scopi accademici sia per ilbasso costo delle tecnologie installate a bordo. Ciò ha

dato l’opportunità a molti players privati ed istituzionalidi entrare nel mondo delle attività spaziali con investi-menti relativamente modesti. L’opportunità, poi, di te-stare e di utilizzare tecnologie più performanti, nonnecessariamente adatte alle missioni di lunga durata, of-fre a questo settore delle prospettive di sviluppo moltointeressanti. Ovviamente, essendo l’impiego di tali satel-liti finalizzati ad un uso contingente ed immediato (pen-siamo al campo operativo ed alla protezione civile)occorre poter disporre di un lanciatore di basso costodotato di una grande flessibilità di impiego quale appun-to è un velivolo sia esso da trasporto che da caccia.Come si può vedere, un seminario di grande rilievo checertificherà, quasi ve ne fosse bisogno, la qualificata po-sizione che il nostro Centro Studi ha saputo conquistarsinel mondo aeronautico nazionale.Su queste pagine daremo ampio risalto all’evento.L’invito alla partecipazione per i soci e gli atti del se-minario potranno essere scaricati dal sito del CESMA(www.cesmaweb.org).

Centro Studi Militari Aeronautici

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XIX RADUNO NAZIONALEDELL’ASSOCIAZIONE ARMA AERONAUTICA

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Coma già direttamentecomunicato alle se-zioni, l’evento di mag-

giore rilevanza del sodalizioper l’anno 2011, è il XIXRaduno Nazionale che avràluogo a Torino il 10 e 11giugno p.v. Ad esso prende-ranno parte anche i socidell’Associazione NazionaleAviazione Esercito (ANAE)che celebreranno, così, il lo-ro XVII Raduno Nazionale.All’evento, che si inquadranel programma dei festeg-giamenti per il 150° anni-versario dell’Unità d’Italia,è stato richiesto l’alto pa-tronato del presidente dellaRepubblica. Saranno invi-tate le massime autoritàistituzionali, militari, civilie religiose nazionali e localie tutte le Associazioni d’ar-ma e combattentistiche lo-cali. Saranno presenti,inoltre, i Gonfaloni dellacittà di Torino e delle cittàviciniori.Il Comitato organizzatoredella sezione AAA di Tori-no ha già inviato, in tem-po utile, a tutte lepresidenze delle sezioniAAA, notizie relative allasistemazione logistica, ilprogramma della manife-stazione e altre informa-zioni necessarie.Coloro che non avesseroricevute tali notizie posso-no contattare direttamen-te la sezione AAA diTorino di cui riportiamo irelativi recapiti:- indirizzo - Via Beinette 2610127 Torino;- telefono/fax 011 6637063;- e-mail: [email protected]

Considerato che il RadunoNazionale è l’evento che,periodicamente, segna ilcammino del nostro sodali-zio per quanto attiene allacustodia delle tradizioniaeronautiche, la salvaguar-dia di un prestigioso patri-monio di ideali, laperpetuazione del ricordo

dei Caduti e rappresenta,per tutti noi, un momentodi riflessione e di crescitamorale come affermazionedella nostra appartenenzaall’Aeronautica Militare edel nostro impegno versodi essa e verso il Paese, èevidente che è attesa la ge-nerale adesione, anche del-le sezioni all’estero, per lasfilata del corteo con tutti iLabari delle sezioni e nu-clei AAA.Durante la sfilata dei par-tecipanti al Raduno si po-trà assistere al passaggiosopra il corteo della Pattu-glia Acrobatica Nazionale“Frecce Tricolori” dell’Ae-ronautica Militare.Il Comune di Torino hapredisposto aree di sostaper autoveicoli, autobus,camper e roulotte comespecificato nelle mappequi pubblicate.Per contribuire allo sforzoche ciascun socio dovràaffrontare per assicurarela propria partecipazione,la presidenza nazionaleAAA ha stabilito di assu-mersi l’onere di provvede-re al rancio socialeprevisto il giorno 11 giu-gno presso il Palazzo delleEsposizioni di Torino.Per potere disciplinare laconcessione a titolo gratui-to agli aventi diritto, i presi-denti di sezione dovrannocomunicare, entro il 20aprile, l’elenco dei soci cheparteciperanno all’evento.Nel caso di prevista pre-senza di accompagnatorinon soci, questi potrannousufruire del pasto previaiscrizione a pagamentopresso le sedi dei soci cuisi accompagnano. Al finedi potere risolvere spora-dici ed imprevedibili casidi persone aggregatesiall’ultimo momento, è sta-ta prevista la possibilità diprovvedere in loco, fermorestando che in questo ca-so non si possono esclude-re inevitabili disagi.

In memoria dell’evento èstata coniata una meda-glia ricordo, del diametrodi 70 mm e dello spessoredi 5 mm che, attraversole sezioni, potrà essere

acquistata presso la Pre-sidenza nazionale al co-sto di 10,00 euro adesemplare più spese dispedizione.Arrivederci a Torino.

L’ASSOCIAZIONE ARMA AERONAUTICA

PROGRAMMA DEL RADUNO

10 giugno:

ore 21.00 - concerto pubblico della Banda A.M. in piazzaSan Carlo

11 giugno:

ore 09.00 - omaggio ai Caduti, da parte delle autorità civili,militari e dei presidenti nazionali AAA e ANAE,con deposizione di una corona al MausoleoA.M. sito nel Cimitero monumentale

ore 09.00-10.30 - ammassamento dei radunisti in Piazza Vittorioore 10.00 - arrivo autorità ed invitatiore 10.15 - inizio cerimonia;ore 10.30 - arrivo massima autorità;ore 10.30 - sfilata dei partecipanti al Raduno sul percorso

via Po, piazza Castello, via Roma, piazza SanCarlo e ammassamento dei radunisti in piazzaSan Carlo

ore 12.00 - interventi delle autoritàore 12.15 - termine cerimoniaore 13.30 - rancio sociale presso il Palazzo delle Esposizioni

In occasione delle Celebrazioni dei 150 anni dell’Uni-tà d’Italia ha riaperto a Torino il Museo Nazionale delRisorgimento italiano, che è il più antico tra i musei

di storia patria italiani, l’unico ad essere “nazionale” (v.anche a pag. 22).La direzione del Museo offre anche agli Aviatori chesaranno a Torino per il loro Raduno Nazionale del 10e 11 giugno prossimi la possibilità di un ingresso aprezzo ridotto: 2 euro, invece di 7 euro, su presenta-zione della tessera d’iscrizione al nostro sodalizio.Sono in atto i preliminari per concordare visite guidateper gruppi di soci delle varie Associazioni che sarannoa Torino per il Raduno nazionale di Assoarma.

Agevolazioni ai soci per la visitaal Museo Nazionale del Risorgimento Italiano di Torino

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PARchEGGiO P7

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La Presidenza Nazionale rende

noto che, in relazione alla

scelta del "5 per mille" relativa

all 'anno 2008 operata da 619

sostenitori sono stati versati all'AAA

da parte dell'Agenzia delle Entrate

25.036,59 euro.

Nel ringraziare sentitamente tali

sostenitori, la Presidenza Nazionale

comunica che la legge finanziaria

ha confermato anche per il 2011 la

possibil i tà di destinare i l "5 per

mille" dell'IRPEF a sostegno del

volontariato, delle organizzazioni

non lucrative di interesse sociale,

delle associazioni di pro-

mozione sociale, delle asso-

ciazioni e fondazioni.

Pertanto, sia con il Modello

Unico che con il 730/1 - Red-

diti 2010, sarà possibile com-

piere tale scelta e di

conseguenza si invitano tutti

i soci dell'AAA ad utilizzare

tale strumento per sostenere

gli impegni e le attività che la

nostra Associazione svolge

nel contesto dell'art. 2 dello

Statuto Sociale.

La scelta si può esprimere

semplicemente apponendo

nell'apposita casella - come

indicato nel facsimile a fianco

pubblicato - la propria firma ed

inserendo il Codice Fiscale

dell'Associazione Presidenza

Nazionale 80248150585.

Questa fonte di f inanzia-

mento consentirà di svol-

gere al megl io la nostra

opera morale e sociale nel

contesto del le att ivi tà del

nostro Sodalizio.

Si confida nella massima

opera di divulgazione e pro-

mozione da parte di tutti i re-

sponsabil i delle nostre

sezioni e nuclei nei confronti

dei soci e anche dei simpa-

tizzanti AAA.

Ove i donatori dovessero in-

contrare delle difficoltà nella

compilazione della scheda

Mod. 730 essi possono con-

tattare la Direzione amminis-

trativa AAA al n. telefonico 06

3215145 interno 103 o per

e.mail:

[email protected]

Per la destinazione a favore dell’AAA del “5 per mille” dell’IRPEF 2011

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Il viaggio, promosso dall’Associa-zione Arma Aeronautica, si svol-gerà dal 12 al 19 settembre 2011

avvalendosi dell’organizzazione tec-nica dell’Associazione “Stella Erran-te” di Roma che curerà tutti gliaspetti. Il viaggio è inizialmente previsto per

un gruppo di 45 persone (soci AAAe familiari) Per la pre-iscrizione al viaggio ognipartecipante deve compilare l’alle-gata scheda ed inoltrarla preferibil-mente via e-mail all’[email protected] ovia posta alla Associazione ArmaAeronautica - via MarcantonioColonna 23 - 00193 ROMA A rice-vimento dei dati richiesti si prov-vederà ad inoltrarli alla StellaErrante che invierà la scheda diprenotazione, a conferma delviaggio, con le quote di partecipa-zione e le istruzioni per il versa-mento dell’acconto e del saldo.La data di scadenza della presenta-zione delle domande è prevista peril 30 maggio p.v. e, in considerazio-ne della limitata disponibilità di po-sti, questi saranno assegnati

tenendo conto della data di ricezio-ne della domanda di pre-iscrizione.Per eventuali ulteriori informazionicontattare il gen. Antonio Sasso del-la Presidenza Nazionale A.A.A.Via telefono (06-3215145 int. 104)o via e-mail all’[email protected]

1. giorno lunedì 12/9ROMA - PARIGI - ROUEN - CAENRitrovo dei partecipanti all’aeroporto di Roma Fiumi-cino, in tempo utile, per la partenza del volo Air Fran-ce per Parigi alle ore 10.20. Arrivo alle ore 12.30 epartenza con il pullman per Caen. Pranzo in ristoran-te durante il tragitto. Si entrerà nella regione dellaNormandia. Sosta a Rouen. Proseguimento per Ca-en, sistemazione in albergo, cena e pernottamento.

2. giorno martedì 13/9CAEN - HONFLEUR - ETRETAT - BENOUVILLE -CAEN Dopo la prima colazione visita di Caen. Partenza ver-so la costa della Normandia con visita della località diHonfleur, significativo luogo dello sbarco. Pranzo in ri-storante. Nel pomeriggio proseguimento per Etretat.Proseguimento per Benouville. Rientro a Caen, cenae pernottamento in albergo.

3. giorno mercoledì 14/9CAEN - ARROMANCHES - SAINT-MÈRE-ÉGLISE -CAENPrima colazione e partenza per un percorso lungo ifamosi litorali della Normandia teatri dello storicosbarco. Le spiagge della battaglia come OmahaBeach, Gold Beach, Juno Beach e Sword Beachsono punteggiate di monumenti commemorativi.Arromanches-les-Bains e i resti del suo porto artifi-ciale, i cimiteri militari, i musei o Pointe du Hoc so-no luoghi della memoria che servono a rammentarel’entità delle operazioni militari. Pranzo in ristoran-te. Nel pomeriggio proseguimento per Saint-Mère-Église, una delle località-chiave del “giorno piùlungo”. Visita al Museo delle truppe aeroportate,un’esposizione completa sullo sbarco americanodel 5-6 giugno 1944. Rientro a Caen, cena e per-nottamento in albergo.

Viaggio della AAA in Normandiasui Luoghi della Storia con visita della Bretagna

PROGRAMMA

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4. giorno giovedì 15/9CAEN - BAYEUX - MONT-SAINT-MICHEL - SAINT-MALO Dopo la prima colazione partenza per Bayeux, la pri-ma città francese liberata dagli alleati. Proseguimen-to per Mont-Saint-Michel. Pranzo in ristorante.Proseguimento per entrare nella regione della Breta-gna. Arrivo a Saint-Malo, antico centro cantieristicoed ex-sede di corsari. Sistemazione in albergo, cenae pernottamento.

5. giorno venerdì 16/9SAINT-MALO - CANCALE - CHARTRES - PARIGIPrima colazione e visita della città. Proseguimentoper la vicina città costiera di Cancale, famosa in tuttoil mondo per le ostriche. Visita ad una “fattoria mari-na” con spiegazioni dell’ostricoltore e degustazione.Passeggiata per il grazioso e caratteristico centro diCancale e pranzo in ristorante. Nel pomeriggio conti-nuazione per Chartres e visita alla Cattedrale di No-tre Dame, capolavoro dell’architettura goticafrancese e considerata uno degli edifici religiosi piùimportanti del mondo ed uno dei più perfetti edificigotici. Continuazione per Parigi. Sistemazione in al-bergo, cena e pernottamento.

6. giorno sabato 17/9PARIGIDopo la prima colazione visita della capitale che sisviluppa lungo il fiume Senna, con pranzo in ristoran-te.Nel pomeriggio salita sulla Tour Eiffel per godere del-la magnifica vista di Parigi al tramonto. Cena in unlocale tipico a Montmartre con musica dal vivo.Rientro in albergo e pernottamento.

7. giorno domenica 18/9PARIGI - VERSAILLES - PARIGI Prima colazione e partenza per Versailles. Pranzo inristorante. Nel pomeriggio rientro a Parigi e continua-zione della visita della città. Cena in albergo. Dopocena suggestivo giro by night in battello sulla Senna.Pernottamento in albergo.

8. giorno lunedì 19/9PARIGI - ROMADopo la prima colazione mattinata a disposizione deipartecipanti. Pranzo libero. Nel pomeriggio trasferi-mento all’aeroporto in tempo utile per il disbrigo del-le formalità d’imbarco sul volo Air France per Romadelle ore 16.40. Arrivo all’aeroporto di Fiumicino alleore 18.45 e fine del viaggio.

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SCHEDA DI PRE-ISCRIZIONE

Cognome: ..................................................................................................................................................................

Nome: ........................................................................................................................................................................

Codice fiscale: ...........................................................................................................................................................

Sezione AAA di appartenenza: ..................................................................................................................................

Telefono: .................................................Fax: ..............................................Cellulare: ..............................................

e-mail: ........................................................................................................................................................................

Indirizzo postale: ........................................................................................................................................................

Viaggia insieme con ...................................................................................................................................................(cognome e nome delle persone che viaggiano insieme):

Che tipo di camera desidera

singola doppia letti staccati doppia matrimoniale tripla

Eventuale accoppiamento in camera doppia ............................................................................................................

Si fà presente che per questo viaggio è necessaria la carta d’identità. Riportare, di seguito, i seguenti dati:

Data e luogo di nascita ..............................................................................................................................................

Numero del documento d’identità .............................................................................................................................

Data e luogo di emissione del documento d’identità e data di scadenza.................................................................

...................................................................................................................................................................................

Nazionalità..................................................................................................................................................................

Professione ................................................................................................................................................................

Quota individuale di partecipazione(minimo 45 persone) Euro 1.645,00Supplemento camera singola Euro 382,00Tasse aeroportuali(soggette a riconfermaall’emissione dei biglietti ) Euro 120,00

La quota di partecipazione comprende:viaggio in aereo da Roma a Parigi e ritorno con voli dilinea Air France e il trasporto di kg 20 di bagaglio piùun bagaglio a mano di dimensioni ridotte; sistemazionein camera doppia con servizi privati nei seguenti alber-ghi: Caen: Hotel Mercure Caen Cote de Nacre, 3 stelle;Saint-Malo: Hotel Best Western Balmoral, 3 stelle; Pari-gi: Hotel Mercure Austerlitz Bibliotheque, 3 stelle; pul-lman granturismo e accompagnatore-guida parlanteitaliano per tutta la durata del soggiorno in Francia,tranne la mattina dell’ultimo giorno; tutti i pasti dal

pranzo del primo giorno alla cena del settimo; ingressi:Museo dello Sbarco ad Arromanche, Museo delle trup-pe aeroportate a Saint-Mère-Église; Abbazia di Mont-Sanit-Michel; salita al secondo piano della Tour Eiffel,prenotazione ed entrata alla Reggia di Versailles; audioguida obbligatoria per la Cattedrale di Chartres; visitaalla ferme Marine con degustazione di ostriche in loco;cena in un locale tipico a Montmartre con musica dalvivo; crociera by night in Bateaux Mouche sulla Senna;polizza assicurativa, Assimoco, medico-bagaglio e an-nullamento viaggio.

La quota di partecipazione non comprende:le tasse aeroportuali da riconfermare all’emissione deibiglietti (circa Euro 120,00); le bevande durante i pasti;le mance per l’autista e l’accompagnatore-guida; gliextra di carattere personale; tutto quanto non espres-samente menzionato nel programma.

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Acireale

Presidente: aiut. Francesco Cu-smano; vice presidenti: av. Rosa-rio Amico e lgt. Salvatore Saitta;segretario: aiut. Ambrogio Casu;tesoriere: Orazio Garozzo; consi-glieri: 1° av. Antonio Giardina, lgt.Stefano Pace e 1° av. Rosario Spi-na; rappresentante dei soci aggre-gati: sig.ra Maria Giuseppa DiBella.

Andora

A seguito delle dimissioni del con-sigliere Marcello Testi l’assembleaha eletto al suo posto il socioGiancarlo Colombo.

Bergamo

L’assemblea dei soci ha eletto co-me nuovo presidente onorario delsodalizio il ten. Osvaldo Raspini.

Capurso

Presidente: aiut. Francesco Cama-sta; vice presidente: aiut. AlbertoSquillace; segretario: lgt. GiovanniCattani; tesoriere: 1° m.llo EnricoGiampietro; consiglieri: lgt. Cosi-mo Pizzaleo, 1° m.llo LorenzoSaccogna, 1° av. Franco Stolfo,m.llo 1ª cl. Ciro Tamma; rappre-sentante dei soci aggregati: Mi-chele Consalvo.

Foggia

Presidente onorario: brig. gen. An-tonio Losasso; presidente: ten. col.Luigi Catalano; vice presidenti:m.llo sc. Saverio D’Amato e col.Ignazio De Sena; segretario: 1° av.Dario Turri; tesoriere: aiut. Gaeta-no Gaudiano; consiglieri: 1° av.Michele Dell’Olio, lgt. AntonioEsposito, m.llo sc. Pompeo Orsi eaiut. Riccardo Persico; rappresen-tante dei soci aggregati: AntonioDelli Carri.

Gallarate

Presidente: ten. col. Michele Cior-ra; vice presidenti: 1° av. Ezio DeMio e aiut. Adolfo Tommasi; se-gretario: m.llo sc. Silvano Fonda;tesoriere: 1° m.llo Riccardo DeRiccardis; consiglieri: lgt. AlfredoCiraci, lgt. Francesco Lo Tufo, av.sc. Gino Sabattini e lgt. Luigi Vi-venzio; rappresentante dei sociaggregati: Marcello Tronconi.

Grosseto

Il consigliere m.llo sc. Luciano Ci-cerale è stato nominato vice presi-dente in sostituzione del m.llo sc.Sandro Barbagallo che, per motivipersonali, si è dimesso da tale in-carico.

Manzano

Presidente: Enzo Russo; consiglie-ri: Luciano Bernardis, GuidoGrattoni, Gianfranco Meroi, Ro-berto Morandini, Pio Pizzamiglio,Enzo Todone e Gianni Zucchia;rappresentante dei soci aggregati:Giovanni Battista Nascigh.

Pavia

Presidente: Enrico Romagnoli; vi-ce presidenti: Alberto Balduzzi eAngelo Guidi; segretario: DarioGilardoni; tesoriere: Enea Monta-nari; consiglieri: Gian Franco Do-ninotti, Salvatore Ferlisi, LucianoTondù, Camillo Valdata e ClaudioValle.

Pescara

Presidente onorario: col. Bartolo-meo Di Pinto; presidente: col.Paolo Di Benedetto; vice presiden-ti: col. Domenico De Mico e m.llosc. Pelino Tiberi; segretario: cap.Stellio Pignataro; tesoriere: aiut.Salvatore Palmieri; consiglieri: av.sc. Stefano Aquilio, ten. Gaetano

Barone, av. Vincenzo Camplone eav. Nicola Santoleri; rappresen-tante dei soci aggregati: ArduinoTucci.

Taviano

Presidente: lgt. Antonio Ria; vicepresidenti: lgt. Salvatore Manni eaiut. Luigi Santacroce; segreta-rio: aiut. Francesco Manzo; teso-riere: lgt . Giorgio Olimpio;consiglieri: aiut. Cosimo Serra,aiut. Giuseppe Spiri e m.llo sc.Francesco Spedicato; rappresen-tante dei soci aggregati: sig.raTeresa Manco.

Tortona

A seguito del decesso del t. col.Ugo Mutti il Direttivo della sezio-ne ha eletto quale presidente ono-rario del sodalizio il gen. LucianoNichele.

Verbania

Presidente: Giuseppe Lodi; vice-presidenti: Gilberto Capparella eGuido Ruschetta; consiglieri: Do-menico Bornancin, Guido Galli,Roberto Gentina, Gianni Stella eMario Verdelli.

Viterbo

Presidente onorario: ten. col. Lu-ciano D’Alessandro; presidente:m.llo sc. Innocenzo Bagnoli; vicepresidente: m.llo sc. Mario DiCarlo; segretario: m.llo sc. Ar-mando Giannetti; consiglieri: av.sc. Ostelvio Celestini, col. AntonioCianchi, m.llo sc. Giovanni Colet-ti, m.llo sc. Umberto Ferrara, col.Vito Minardi e m.llo sc. ClaudioRicci.Capo nucleo di Bolsena: av. Giu-seppe Cempella; capo nucleo diLatera: aiut. Vittorio Furzi; caponucleo di Vasanello: av. AlvaroPalmieri.

RINNOVO CARICHE

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Caro amico, dove sei?Chi ha svolto il servizio di leva nel 1969 a Orio al Serio?

Il socio Franco Puecher ricerca i commilitoni della classe di leva 1948 che, con lui, hanno prestato servizio pressol’aeroporto militare di Orio al Serio (Bergamo) dal 31 gennaio 1969 al 31 gennaio 1970.Contattare Franco Puecher in via delle Scuole n. 19 - 38056 Levico Terme (Trento), telef. 0461 721098, e.mail:[email protected]

Chi ha notizie e foto suRiccardo Peracchi?

Il socio Ferdinando Giovanni Bianchi, che per conto del-la casa editrice Sarasota da lui fondata con due amicista pubblicando libri di carattere aeronautico (v. anchepag. 25), ha tra le sue prossime iniziative anche la stam-pa di opere dedicate a famosi aviatori italiani e stranieri.Tra essi il volume dedicato a Riccardo Peracchi, il gran-de pilota acrobatico dell’Aeronautica Militare divenutofamoso per le sue spettacolari esibizioni con il G.59 pri-na e con l’MB.326 poi.Per completare il libro, Bianchi sta ricercando quindifoto, documentazioni e notizie su Peracchi e pregaquanti ne siano in possesso di contattarlo al seguenterecapito: Ferdinando Giovanni Bianchi, viale Repubbli-ca n. 116 - 54100 Massa, cell. 328 5405547.

SOSTENITORI DI“AERONAUTICA”

-Italo Bartolucci € 21,00-Rinaldo Bresciani “ 21,00-Salvatore Calvo “ 25,00-Filippo Cavalleri “ 50,00-Giovanni Cico “ 21,00-Graziella Codagnone Sberlati “ 21,00-Carlo Dell’Anna “ 25,00-serg. magg. Carmelo Gino D’Errico “ 21,00-Massimo Giordani “ 25,00-Donato Lecci “ 25,00-Giovan Vito Maltese “ 25,00-Lorenzo Medici “ 25,00-Mario Nobilione “ 25,00-Alberto Ruggieri “ 21,00-Giuseppe Ruggiero “ 30,00-Flavio Sussan “ 21,00-col. Fausto Turano “ 21,00-Giuseppe Varvara “ 25,00

AcirealeLa sezione ha ora il seguente indirizzo e.mail:[email protected]

MontréalLa sezione canadese ha ora il seguente sito diposta elettronica: [email protected]

2° corso governo, 19° corso elettricisti e 20° corso aiutanti di sanità

È in fase di organizzazione il Raduno degli allie-vi del 2° corso governo, 19° corso elettricisti e20° corso aiutanti di sanità svoltisi dall’ottobre1952 alla Scuola specialisti di Macerata.L’evento, che avrà come baricentro la città diViareggio, prevede anche visite alla 46ª BrigataAerea e alle città di Pisa e Lucca nei giorni 13,14 e 15 maggio 2011.Tutti gli interessati sono invitati a contattare,per maggiori informazioni e dettagli, il magg.Luciano Giontella al telef. 0774 340484 o ilm.llo Piero Bardi al telef. 0584 31742.

23°, 24° e 25° corso specialisti dellaScuola di Macerata nel 1962

Nel 50° anniversario della loro incorporazionepresso la Scuola specialisti di Macerata nel 1962,gli allievi del 23°, 24° e 25° corso intendono ritro-varsi nel raduno che avrà luogo a Loreto nelmaggio 2012.Gli interessati a parteciparvi sono invitati a con-tattare il m.llo Ciro D’Aniello, cell. 339 8346929 oil m.llo Valentino Mirabella, cell. 347 2617153.

NUOVI INDIRIZZI

PROSSIMI RADUNI

RICERCHE

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(( AVVENIMENTI LIETIAVVENIMENTI LIETI ((

L’ASSOCIAZIONE ARMA AERONAUTICA

Disponibile la versione musicatadella “Preghiera dell’aviatore”

Il socio 1° av. AntonioPrete della sezionedi San Vito dei Nor-manni, noto composi-tore di quella città, haprovveduto a musicarela “Preghiera dell’avia-tore” realizzando - conil patrocinio del sodali-zio AAA di apparte-nenza - un appositoCD nel quale l’orazio-ne cara a tutti gli “ae-ronauti” è cantata daltenore Aldo Gallone.Gli interessati a tale opera possono avere ogni informazio-ne sul suo costo e sulle modalità di spedizione rivolgen-dosi direttamente all’autore al sito www.antonioprete.it otelefonando al cellulare 3683051315 oppure interpellandola locale sezione AAA, Via G. Garibaldi 90 -72019 San Vitodei Normanni (Brindisi).

Donazioni

Il 19 gennaio il presidente regionale AAA dellaLombardia m.llo Giancarlo Milani ha donato alMuseo Storico dell’AM di Vigna di Valle, presentiil direttore di quell’Ente ten. col. Massimo Mon-dini e il magg. Marco Bovesecco, un quadro dalui realizzato in occasione del 150° anniversariodell’Unità d’Italia.

PROMOZIONIA tenente colonnello- Maurizio Potenza (sezio-ne di Collepasso).

A 1° aviere scelto- Giovanni Bonaccorso,Giancarlo Commendato-re, Carmelo Famà e Da-vide Privitera (sezione diVizzini).

CONFERIMENTO ONORIFICENZE OMRI

Commendatore- ten. col. pil. FrancescoVolpi, presidente onora-rio del sodalizio (sezionedi Trento).

Cavaliere- Romeo Mangolini (nu-cleo di Borgosesia);

- av. Dante Negri (nucleodi Cerea).

DECORAZIONI E ATTESTATI

- Il socio aiutante FilippoMaggi della sezione diBadia Polesine ha rice-vuto l’Attestato di bene-merenza e la Medaglia

alleata europea da partedella Federazione italia-na dei combattenti allea-ti (FIDCA).

NOMINE A SOCIO BENEMERITO

- col. Giorgio Rea e 1°av.Francesco FerdinandoMartino (sezione di Arpi-no);

- avieri Angelo Bazzani,Plinio Busato e VittorinoCarmagnani (sezione diBovolone);

- Mario Porciani (sezionedi Monfalcone).

SOCI CHE SI FANNO ONORE

- Il col. Carmelo Capuanodella sezione di Macera-ta è stato eletto per iltriennio 2011-2013 presi-dente del Comitato diMacerata dell ’Istitutoper la Storia del risorgi-mento italiano.

- Il ten. col. pil. Luciano Ber-nardis della sezione diManzano e ufficiale di col-legamento ALO presso laBrigata alpina “Julia”, ha

conquistato la medaglia dibronzo nello “slalom gi-gante” alla 63° edizione deiCampionati sciistici delletruppe alpine (CASTA).

- Mons. Nello Tranzocchidella sezione di Macerata,cappellano militare capoe vicario del vescovo diCamerino, ha ricevuto labenemerenza vaticana di“Prelato di Sua Santità”.

- L’aiutante Angelo Cervi-gni della sezione di Ba-dia Polesine è statonominato presidente del-la Federazione italianadei combattenti alleati(FIDCA) della sezione diBadia Polesine.

LAUREE

In ingegneria informatica etelecomunicazioni- Luca Felicetti, figlio delsocio ten. col. Giuseppe(sezione di Foligno).

In scienze politiche- Mario Palma, figlio deisoci Ezio e Anna Maria(sezione di Arpino).

NOZZE D’ORO

- Le hanno felicemente fe-steggiate il socio AngeloVoltolina con la signoraAnna Maria (sezione diChioggia).

CULLE

- Il socio m.llo Marco Ca-scio e la signora Loreda-na annunciano la nascitadel primogenito Andrea(sezione di Acireale).

- Il socio Antonio D’Am-brosio e la signora Ange-la annunciano la nascitadei gemelli Alice ed Ales-sandro (sezione di Bari).

- Il socio 1° av. DavideGiordano e la signoraCristina annunciano lanascita della primogeni-ta Cloe (sezione di Cu-neo).

- Il socio m.llo FabrizioCallai e la signora Luciaannunciano la nascitadella primogenita Eleo-nora (sezione di Pale-strina).

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AERONAUTICA 3/2011

SEZIONI E NUCLEI

PIEMONTE

Cameri

Un socio ha donato la statua dellaMadonna di Loreto alla chiesa del paese

A causa di un notevole ri-tardo con il quale le Postehanno recapitato alla reda-zione la corrispondenza re-lativa, pubblichiamo soloora la notizia che un sociodella sezione, in occasionedella celebrazione della fe-stività della Patrona degliAviatori, ha donato una sta-tua della Madonna di Lore-to alla chiesa parrocchialedi Cameri, paese ricco ditradizioni aeronautiche,che ne era priva.La donazione è nata daun’idea del socio m.lloEmilio Cottafavi - che conquesto gesto intendeva de-votamente ringraziare laSanta Patrona per la pro-tezione accordatagli du-rante i suoi 39 anni diservizio attivo in Aeronau-tica - il quale, con la fattivacollaborazione del collegam.llo Walter Raschiatore,

ha potuto concretizzarla,grazie anche alla disponi-bilità del parroco don Tar-ciso Vicario, nel corso diuna significativa cerimo-nia che nella ricorrenza ci-tata ha avuto luogo nellaParrocchia del paese.Cerimonia alla quale eranopresenti, tra gli altri, il pre-fetto di Novara GiuseppeAdolfo Amelio. il sindacodi Cameri Rosa MariaMonfrinoli Vecchio, il co-mandante della base aereacol. pil. Alessandro Tudini,il comandante del 1° RMVcol. GArn Fabio Sciorella,numerose rappresentanzemilitari e quelle, con Laba-ri, di molte sezioni AAA eAssociazioni d’arma e com-battentistiche locali non-ché tanti soci e familiari diquel nostro sodalizio at-tualmente presieduto dalm.llo Vittorio Amoruso.

LOMBARDIA

Assemblea delle sezioni AAAdel Nord-Ovest della Lombardia

Il 29 gennaio, presieduta dalpresidente regionale m.lloGiancarlo Milani, ha avutoluogo presso il 2° Deposito

Centrale AM di Gallarate laperiodica assemblea dellesezioni AAA del Nord-Ovestdella Lombardia.

“Giornata” interprovinciale delle sezioniAAA della Lombardia

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L’ASSOCIAZIONE ARMA AERONAUTICA

AERONAUTICA 3/2011

Dal 10 al 15 febbraio, incollaborazione con il per-sonale del Comando Di-staccamento AM diJacotenente e in concomi-tanza con la 10ª Edizione“Fiera Città di Vico del

Gargano” promossa dalleautorità comunali locali,la sezione ha partecipatoall’allestimento di uno“Stand Azzurro” in temacon il 150° anniversariodell�Unità d�Italia.

PUGLIA

Iacotenente

FRIULI-VENEZIA GIULIA

Palmanova

Ricordato il 95° dell’eroico volodel magg. Oreste Salomone

La sezione ha ricordato aGonars, con una cerimo-nia davanti al bassorilievoche ne rappresenta le ge-sta, il 95° anniversariodell’eroico “Volo su Lu-biana“ per il quale fu con-ferita la prima medagliad’oro al VM dell’Aviazioneal magg. Oreste Salomone.

Presenti all’evento, tra glialtri, il sindaco di GonarsMarino Del Frate con ilGonfalone della città, ilpresidente regionale AAAcom.te Piero Sorè e nu-merose rappresentanzecon Labari delle Associ-azioni combattentistiche ed’arma della zona.

TOSCANA

Grosseto

Il sindaco dona alla sezione ilgagliardetto del Comune

Nel corso dell’assembleaannuale del sodalizio te-nutasi il 19 febbraio, il

sindaco di Grosseto Emi-lio Bonifazi ha portato aisoci sella sezione il suo

saluto lasciando ai con-venuti, in segno di stimae amicizia, il gagliardettodel Comune di Grosseto

che ha consegnato al pre-sidente del sodaliziom.llo sc. Mauro Finoc-chiaro.

Il 6 febbraio, promossadal comandante del 6°Stormo col. pil. FrancescoVestito e coordinata dalpresidente regionale m.llo

Giancarlo Milani, ha avu-to luogo sulla base aereadi Ghedi la “Giornata” in-terprovinciale delle sezio-ni AAA della Lombardia.

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PROVA TITOLO

HANNO CHIUSO LE ALI

Giuseppe “Bepi” Biron

Il 23 febbraio è deceduto il gen. Giuseppe “Be-pi” Biron della sezione di Treviso, personaggiodi spicco dell’AM.Nato nel 1914, e arruolatosi nell’Arma Azzurranel 1935 quale sottufficiale pilota, prestò ser-vizio prima in reparti da ricognizione in So-malia e poi in reparti da caccia in Italia e nellaguerra di Spagna. Rientrato in Patria e dive-nuto successivamente ufficiale, durante il se-condo conflitto mondiale combatté semprecon aerei da caccia in Russia e, in seguito, siaper la difesa dei cieli italiani sia per missionidi scorta a convogli italiani nel Mediterraneo.Dopo l’8 settembre 1943 aderì alla RSI ope-rando con il 1° Gruppo caccia. Nel corso diuna missione contro aerei alleati fu abbattuto,ma riuscì a lanciarsi subendo gravi lesioni.Una volta guarito e inviato in Germania perl’abilitazione al pilotaggio dei Me.109, duranteuna breve licenza fu incidentalmente vittimadi un attentato nel quale perse un occhio.Agli inizi degli anni ‘50 fu richiamato in servi-zio e - con una legge “ad personam” - riam-messo al pilotaggio e impiegato al 51° Stormoricoprendo numerosi incarichi.Decorato al valor militare con cinque meda-glie d’argento, due medaglie di bronzo, unacroce di ferro tedesca di seconda classe e duecroci di guerra, aveva al suo attivo l’abbatti-mento di numerosi aerei nemici e l’effettua-zione di oltre 7000 ore di volo.È stato l’ideatore dello stemma del 22° Grup-

po, rappresentato da uno spauracchio in untriangolo bianco che si “fuma” le stelline rosseed è il protagonista di “Una vita”, un libro dimemorie in cui viene ripercorsa la sua carrie-ra di pilota.

Arnaldo Darai

Il 2 marzo è deceduto il m.llo 3ª cl. (TO) mot.Arnaldo Darai, socio fondatore e vice presi-dente della sezione di Venezia.Nato nel 1915 ed arruolatosi nel 1935 nellaRegia Aeronautica, aveva lasciato questa forzaarmata due anni dopo perché assunto comemotorista collaudatore dalla “Ala Littoria”.Richiamato nel 1940 e assegnato con la stes-sa mansione ai Servizi Aerei Speciali (SAS)aveva poi partecipato - come membro fissodell’equipaggio di volo di S.73, S.75, SM.81 eSM.82 - a numerose operazioni di guerra neicieli dell’Africa Settentrionale e del Mediter-raneo Occidentale, ma anche a ripetute peri-colose missioni per trasporto incursioni disabotaggio nel territorio controllato dagli av-versari per incendiare e distruggere i deposi-ti di carburante nemici.Decorato di croce di guerra al VM e insignitodell’onorificenza di grande ufficiale dell’OM-RI, era anche presidente della sezione NastroAzzurro di Venezia ed era stato consiglieredella Federazione provinciale di Veneziadell’Associazione Nazionale Combattenti eReduci.

- Giuseppe Pautassi(nucleo di Airasca);- m.llo sc. Lucillo Griggio, av. sc. Giovanni Gullo, socio fondatore e benemerito (sezione di Albenga);

- Arturo De Ambrogi, socio benemerito; Giovanni Farina; Emilio Spallicci, socio fondatore e pri-mo presidente del sodalizio (sezione di Alessandria);

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PROVA TITOLO

Il presidente nazionale dell’A.A.A., ricordando le elette virtù di questi commilitoni che ci hanno lascia-to, a nome proprio e di tutti i soci esprime ai familiari degli scomparsi il più sentito cordoglio.

- magg. pil. Antonio Boscia, decano del sodalizio e Enzo Cardone (sezione di Bari);- m.llo sc. aut. Rocco Grimaldi, av. Giacomo Tottene (sezione di Bassano del Grappa);- serg. Sergio Andreoni (nucleo di Borgosesia);- Giuseppe Mercandelli, socio fondatore (sezione di Casale Monferrato);- Artemio Buraglini (sezione di Castiglione del Lago);- Walter Berchioni (nucleo di Cerea);- G. Battista Arighetti, Valentino Bellicini, Adelchi Facchi, Guglielmo Goffi, Orazio Simoni e LuigiTerzi (sezione di Chiari);

- av. sc. Callisto Testa (nucleo di Cisano Caprino);- av. Alfio Freschi, 1° av. Giovanni Italico Tonon (sezione di Conegliano);- av. Francesco Merlo (sezione di Cuneo);- av. Gianfranco Bertazzi (sezione di Desenzano del Garda);- av. Mario Dandossola e av. Vittorio Ravanelli (nucleo di Fara Gera d’Adda);- sig.ra Maria Zingaro (sezione di Gallarate);- sig.ra Anna Maria Dalla Villa, socia onoraria (sezione di Guidonia);- sig.ra Lina Pomo Bedocchi, Elio Vignati (sezione di Ivrea);- m.llo sc. Vincenzo Fabbricatore (sezione di Latina);- Franco D’Alberto (sezione di Monterotondo-Mentana);- av. Agostino Rocchi (nucleo di Morengo);- Guelfo Signoretti (nucleo di Oppeano);- Carlo Alberto Calistri, socio fondatore (sezione di Orvieto);- av. Emilio Maffioletti (nucleo di Osio);- 1° av. Francesco Marchetti, gen. DA Tarciso Quarti (sezione di Padova);- Gilberto Ferri (sezione di Pescara);- sig.ra Agnese Lorenzato (sezione di Pinerolo);- Benito Marchi, caponucleo (nucleo di Pozzolengo);- av. Giancarlo Ferramosca (nucleo di Pozzoleone);- av. Franco Bertulazzi (nucleo di Romano di Lombardia);- av. Paolo Giust e av. Pietro Sacilotto (sezione di Sacile);- serg. Lorenzo Prandi, socio benemerito (sezione di Saluzzo);- m.llo Giacomo Bellesso, socio benemerito (sezione di San Donà di Piave);- Luigi Chetta (sezione di Taviano);- Guerriero Bompadre, Luigi Poliandri e Savino Venieri (sezione di Teramo Giulianova);- ten. Roberto Crociani, m.llo sc. Romedio Nicolao (sezione di Treviso);- Ricciotti Ferialdi, Emilio Paterniti e Giuseppe Vinciguerra (sezione di Trieste, Istria, Fiume eDalmazia);

- Luigi Balzarini (nucleo di Vergiate);- serg. elettr. Silvio Rossetto, socio benemerito; col. Uberto Screpanti (sezione di Vicenza);- aiut. Gaetano Valisano (sezione di Vizzini).

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3MARZ0 2011

ANNO LVI

AERONAUTICAAnno di fondazione 1956Pubblicazione mensile edita dall’Associazione Arma Aeronautica

Direttore editorialeGIANBORTOLO PARISIDirettore responsabileSILVANO BRONCHINIDirezione, Redazione, Amministrazione00192 - Roma, via Marcantonio Colonna, 23Tel. 06/3215145 - Tel. e Fax 06/3216882 C.F. 80248150585 – Partita IVA n. 10925071002e-mail: [email protected] (per il periodico sociale)e-mail:[email protected] (per l’amministrazione)www.assoaeronautica.it (per l’Associazione)www.cesmaweb.org (per il Centro Studi Militari Aeronautici)c/c.p. ASSOCIAZIONE ARMA AERONAUTICA, 310003c/c. banc. n. 000000136949 Banca Popolare di Lodi Ag. 4 -via Pompeo Magno, 25 - 00192 Roma - IBAN: IT20 F 05164 03204 000000136949Realizzazione grafica e stampaRaia srl - 00166 Roma, via G. B. Impallomeni, 66Tel. 06/6690252 - Fax 06/5599675 - e-mail: [email protected]. Tribunale di Roma n. 5315 del 12.7.56Iscrizione al R.O.C. n. 6972“Aeronautica” fruisce dei contributi statali diretti di cui alla L. 7/8/1990, n. 250

Associato all’Unione Stampa Periodica Italiana

Gli articoli rispecchiano esclusivamente le opinioni degli autori. Proprietà lettera-ria, artistica e scientifica riservata. Per le riproduzioni, anche se parziali, dei testi, èfatto obbligo citare la fonte. I testi delle collaborazioni - che si intendono comun-que inviati a titolo di liberalità - anche se non pubblicati, non si restituiscono.

Chiuso in redazione il 14 marzo 2011.

Il periodico sarà inviato in omaggio a “sostenitori” che verseranno almeno unasomma annuale di € 21,00; il predetto invio si riferisce al solo territorio naziona-le. Per spedizioni all’estero si invita a prendere contatti con l’amministrazione.

La quota associativa fissata dal Consiglio Direttivo Nazionale AAA per il 2011 ècomprensiva della spedizione in abbonamento postale (pari a € 7,80) del periodi-co sociale “Aeronautica".

In copertina

La locandina predisposta per il XIX

Raduno nazionale dell’AAA a Torino il

10 e 11 giugno 2011. Al programma e

ad altre informazioni sulla manifesta-

zione è dedicato l’articolo a pag. 28.

In quarta di copertina

La pattuglia acrobatica “Esquadrilla

da Fumaça” su sei PC-7 dell’Aero-

nautica del Brasile (foto Internet).

ISSN: 0391-7630

Soci aeromodellisti

Il modello statico, scala 1:48, di

un MB.339CD realizzato dal

socio Vito Magarelli della sezio-

ne di Lecce, appartenente

anche al Gruppo modellistico “I

Pungiglioni” che, attivo nello

specif ico settore, ha i l sito

internet www.ipungiglioni.com

Claudio Toselli e Achille Vigna,Colori nel cielo - Emblems and spe-cial liverises of the Aeronautica Mili-tare, Napoli, Model Publishing,2010 – Cm. 29,5x21, pp.130, Euro30,00 + spese di spedizione (per isoci AAA Euro 25,00 + sp.)

Dopo il primo volume della stessa col-lana Colori nel cielo (Birds in color) gliautori hanno ora realizzato questovolume che, con didascalie in italianoe inglese e dopo lunghe e opportunericerche, raccoglie oltre cento eccel-lenti fotografie di nuovi e significativi“special” comprendenti non sololivree, ma anche insegne, scritte, figu-re allusive e molto altro ancora dipintoad opera di piloti, tecnici e specialistisui velivoli dell’Aeronautica Militare inoccasione di particolari ricorrenze,raggiungimento di significativi tra-guardi di ore di volo svolte, di “squa-dron exchange”, di goliardici “sfottò”tra reparti, di partecipazione a eventicommemorativi.Un volume che, preceduto da unabreve rassegna di immagini antece-denti al 2002 che fungono da “raccor-do” con il precedente testo, è dedicato– con una scelta non sempre faciledata la quantità di fotografie rinvenute– a quelle più spettacolari da quell’an-no al 2009.Un libro, quindi, che, con il primo,costituisce una raccolta senza dubbiomeritevole di figurare nelle bibliotechedi tutti gli appassionati del settorecostituendo anche, tra l’altro, un note-vole insieme di curiosità non semprenote. (SB)

Disponibile presso le librerie specializza-te o presso l’editore Model Publishing,

via Sigmund Freud 63, 80131 Napoli,fax 081 8952863, e.mail: [email protected]

Salvatore Flavio Mucia, Le ali dellaLeonessa. Milano, GAE, 2006. Cm 17x 24, pp. 208. Euro 19,00.

Sfruttando l’ampia bibliografia ed ipropri precedenti scritti sui diversiaspetti dell’aviazione a Brescia – dalceleberrimo circuito del 1909 sinoall’attuale 6° Stormo – l’autore, a lungoaddetto stampa della I Regione Aerea,traccia una sintesi equilibrata di luo-ghi, vicende, reparti e uomini (oltre aquelli nel corpo del testo, da padreFrancesco Lana a Cosimo Canovetti,da Franco Mazzotti a Luigi Gussalli,dodici piloti sono descritti in appendi-ce). Il testo si articola su sette capitolicronologici, dei quali il sesto (“La rina-scita”) e metà del settimo (sul volocivile e sportivo) portano la vicendasino ad anni più recenti. Il corredoiconografico segue concetti analoghi,privilegiando la chiara illustrazione diquanto descritto più che l’inedito atutti i costi. Qualche svista redazionalenulla toglie all’utilità complessiva deltesto, che grazie alla presenza di notee bibliografia offre una traccia perulteriori approfondimenti specialistici.

Disponibile presso l’editore (Via Ampere49, 20131 Milano, tel. 02/70600732;www.apostoloeditore.com)

Giancarlo Garello, Batailles Aéren-nies: Guerre sur le désert. LELAPresse, Boulogne sur Mer. Cm 21 x29,7, pp. 80. Euro 12,50.

Il trimestrale francese dedicato – comeindica il titolo – alla guerra aerea metteper la prima volta in primo piano laRegia Aeronautica con il fascicolo 55dedicato all’Africa Settentrionale fino aldicembre 1941 e affidato a uno dei piùnoti storici aeronautici italiani. Dopouna lunga premessa sul periodo prebelli-co, il testo si articola per temi, passandodalla specialità Assalto (in pratica il 50°Stormo con i suoi Breda 65, ai qualiGarello ha dedicato diversi lavori) allaguerra dei biplani (i CR.32 e 42 del 2° e4° Stormo contro i Gloster Gladiator),per passare poi all’errato impiego deibombardieri contro le camionette ingle-se e alla nascita degli aerosiluranti,all’impiego dei reparti coloniali e saha-riani e al trasporto aereo. Il risultato –abbondantemente illustrato con fotogra-fie, spesso in grande formato e talvoltapoco note, nonché con disegni a colori –è un’ottima introduzione per il pubblicofrancofono ed un buon sommario ancheper il lettore italiano, che non dovrebbetrovare nella lingua francese un ostacolotroppo difficile. La trattazione prose-guirà con un secondo fascicolo che trat-terà gli avvenimenti fino alla cadutadella Tunisia nel maggio 1943.

Disponibile presso l’editore (www.avions-bateaux.com; 29 rue Paul Bert, 62230Outreau, Francia)

LibriLibria cu ra d i Gr ego ry Al eg ia cu ra d i Gr ego ry Al eg i

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Page 44: Direzione, Redazione, Amministrazione - via Marcantonio ......4 AERONAUTICA 3/2011 I l 21 febbraio, a Firenze, si è svol-ta la cerimonia per la consegna dei Master di secondo livello

Anno LVI - N.3 MARZO 2011

Poste Italiane - Sped. in abb. post. - D.L. 353/2003 art. 1 comma 1 del 01/02/2011 - Roma

Direzione, Redazione, Amministrazione - via Marcantonio Colonna, 23 - 00192 Roma

La pattuglia acrobatica “Esquadrilla da Fumaça”su sei PC-7 dell’Aeronautica del Brasile

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