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DIREZIONE DIDATTICA VI° CIRCOLO “G. SIRTORI” Via Sirtori, 20 MARSALA Tel. 0923/981752 – Fax 0923/982487 [email protected] [email protected] www.sestocircolomarsala.gov.it/

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DIREZIONE DIDATTICA VI° CIRCOLO

“G. SIRTORI”

Via Sirtori, 20 MARSALA

Tel. 0923/981752 – Fax 0923/982487

[email protected]

[email protected]

www.sestocircolomarsala.gov.it/

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PREMESSA

CHE COS’È ?

Il POF, Piano dell’Offerta Formativa, è il documento fondamentale che costituisce l’identità culturale e

progettuale della scuola nell’ambito dell’autonomia. (D.P.R. n°275 dell’8 marzo 1999).

Nel POF sono esplicitate le scelte didattiche ed organizzative, nonché i criteri di utilizzazione delle

risorse affinché la scuola possa offrire un servizio qualificato d’insegnamento/apprendimento, improntato ai

principi di efficienza, efficacia e trasparenza.

Coniugando i Traguardi formativi, definiti dalle Indicazioni Nazionali, con i bisogni e le attese

dell’utenza per la quale si organizza il servizio, ogni scuola sviluppa un progetto curriculare organico e

dinamico, affinché Istituzione scolastica e Territorio possano integrarsi ed insieme crescere, creando le

condizioni nelle quali il futuro cittadino possa pienamente realizzarsi.

A COSA SERVE

Con il Piano dell’Offerta Formativa si stabiliscono:

Le discipline e le attività liberamente scelte della quota di curricolo riservata alle scuole

Le possibilità di opzioni offerte alle famiglie

Le discipline e le attività aggiuntive della quota facoltativa del curricolo

Le azioni di continuità, sostegno e recupero, in coordinamento con le iniziative assunte dagli enti

Locali

L’articolazione del monte ore di ciascuna disciplina ed attività

L’adattamento del calendario scolastico per la realizzazione degli obiettivi dell’azione didattica

Le modalità e i criteri per la valutazione degli alunni e per l’autovalutazione d’Istituto

Gli accordi di rete con altre scuole

CHI LO ELABORA ?

E’ elaborato dal Collegio dei Docenti sulla base degli indirizzi generali e delle scelte generali di gestione

e di amministrazione definiti dal Consiglio di Circolo o di Istituto, tenuto conto delle proposte e dei pareri

formulati dei genitori. Il Piano è adottato dal Consiglio di Circolo.

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CHI COINVOLGE ?

I genitori, gli enti Locali, le varie realtà istituzionali, culturali, sociali ed economiche operanti sul

territorio gli studenti.

E il protagonista è l’alunno - Come si evince da vari documenti normativi, “lo studente è posto al

centro dell’azione educativa in tutti i suoi aspetti: cognitivi, affettivi, relazionali, corporei, estetici, etici,

spirituali, religiosi. In questa prospettiva, i docenti dovranno pensare e realizzare i loro progetti educativi e

didattici non per individui astratti, ma per persone che vivono qui e ora, che sollevano precise domande

esistenziali, che vanno alla ricerca di orizzonti di significato” (Indicazioni Nazionali 2012).

La persona è al centro perché la cultura pedagogica attuale non si limita alla semplice trasmissione di

contenuti disciplinari rigidamente intesi, come se il compito della scuola iniziasse e terminasse nel chiuso

delle aule, senza tener conto del tessuto sociale di provenienza degli alunni, delle loro conoscenze e

competenze pregresse e di quanto hanno maturato in famiglia, o nella scuola dell’infanzia, o grazie alle

molteplici agenzie educative presenti sul dato territorio, compresi i media: essa è attenta “alla singolarità e

complessità di ogni persona”, alla sua articolata identità, alle sue aspirazioni, capacità e alle sue fragilità,

nelle varie fasi di sviluppo e di formazione.

Proponiamo una scuola accogliente, che si prende cura della persona, che privilegia i legami comunitari:

anche su questo versante è compito della scuola promuovere relazioni significative favorendo la formazione

della classe quale gruppo coeso e solidale, nella consapevolezza delle dinamiche talvolta centrifughe, non di

rado anche conflittuali, ma pur sempre ricche di spunti laddove la relazione educativo-didattica di

insegnamento-apprendimento sia ispirata alla dialettica dei punti di vista, all’ascolto dell’altro, alla

sensibilità per la pluralità delle vicende personali. “La scuola si deve costruire come luogo accogliente -

come recitano le Indicazioni Nazionali - coinvolgendo in questo compito gli alunni stessi. Sono, infatti,

importanti le condizioni che favoriscono lo star bene a scuola”, se e nella misura in cui tengono conto degli

aspetti cognitivi, delle istanze affettive ed emotive, sostenendo in tal modo la motivazione ad apprendere,

suscitando il desiderio di conoscere e coinvolgendo attivamente tutti e ciascuno a partecipare

responsabilmente e consapevolmente a progetti educativi condivisi. Le parole d’ordine, dinanzi al

mutamento degli scenari non solo economici ma anche sociali e culturali, saranno quelle di qualità sistemica,

innovazione tecnologica, trasparenza, fluidità dell’informazione, flessibilità organizzativa, ricerca e

sperimentazione, formazione del personale. In questo notevole sforzo, la qualità, l’efficacia e l’efficienza, la

flessibilità costituiranno un importante terreno di incontro, di scontro e confronto per una riflessione critica

dalla quale non si può certo prescindere. Le giovani generazioni si trovano e si troveranno sempre più, e in

tempi sempre più brevi, a fare i conti con la necessità di apprendere ad apprendere per tutto l’arco della loro

vita, lungo un itinerario di istruzione-formazione permanente e ricorrente, che possa offrire loro strumenti e

competenze spendibili non solo e non tanto tra i banchi di scuola, ma soprattutto nella vita di tutti i giorni.

Nel cosiddetto villaggio globale, il differenziale competitivo è rappresentato dalle risorse umane, sia

nell’ambito produttivo, economico e finanziario, sia di fronte ai grandi temi e ai grandi problemi che

interpellano ad un tempo politici e uomini di stato, comunità nazionali e cittadini. Un’inedita capacità di

sapersi adattare alla rapidità dei cambiamenti, evitando di farsi omologare fin nelle più personali abitudini di

vita, va sviluppata e potenziata e “la scuola deve porre le basi del percorso formativo dei bambini e degli

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adolescenti sapendo che esso proseguirà in tutte le fasi successive della vita. In tal modo la scuola fornisce le

chiavi per apprendere ad apprendere, per costruire e per trasformare le mappe dei saperi, rendendole

continuamente coerenti con la rapida e, spesso, imprevedibile evoluzione delle conoscenze e dei loro oggetti.

Si tratta di elaborare secondo le Indicazioni Nazionali “gli strumenti di conoscenza necessari per

comprendere i contesti naturali, sociali, culturali, antropologici nei quali gli studenti si troveranno a vivere, a

operare”, perché saranno un giorno proprio loro, cittadini maturi, a dover assumere responsabilmente le

decisioni per un rinnovato accordo tra generazioni, tra cultura e natura, tra mondo tecnologico e ambienti

naturali.

Riferimenti normativi

La scuola nel Testo Costituzionale: è una delle formazioni sociali (art. 2) che ha per fine la

formazione dell'uomo del cittadino, ovvero il pieno sviluppo della persona umana, promuovendo

libertà e uguaglianza (art. 3); pone le premesse all'esercizio del diritto-dovere di partecipare alla vita

sociale e di "svolgere, secondo le proprie possibilità e le proprie scelte, un'attività o funzione che

concorra al progresso materiale e spirituale della società" (art. 4); è scuola di base unitaria e

continua, obbligatoria e gratuita (art.34).

D.P.R. 275 dell' 8 marzo 1999 - Regolamento autonomia delle Istituzioni scolastiche

C.C.N.L 2006/2009

L. 53/2003 Riforma Moratti

D.Lvo n.59 del 19 febbraio 2004: Profilo educativo, culturale e professionale dello studente alla fine

del primo ciclo di istruzione (6-14 anni)

CM. n. 29 del 5 marzo 2004

Decreto 22 agosto 2007 Regolamento recante norme in materia di adempimento dell’obbligo di

istruzione

2008 - DL 81 2008 9 aprile 2008 - Attuazione dell'articolo 1 della legge 3 agosto 2007, n. 123, in

materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro

18/12/2006 Raccomandazioni del Parlamento europeo e del Consiglio, sulla costituzione del quadro

europeo delle qualifiche per l'apprendimento permanente [ del 6.5.2008].

Indicazioni Nazionali per i piani personalizzati delle attività educative nella scuola dell'infanzia

Indicazioni Nazionali per i piani di studio personalizzati nella scuola primaria

D.P.R. 81/09 Riorganizzazione rete scolastica

D.P.R. 89/09 Riforma scuola infanzia e primo ciclo

D.P.R. 122/09 Regolamento valutazione

Indicazioni Nazionali” 2012,

DSA Legge 170/2012

BES: Direttiva del 27 dicembre 2012

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DALLA NORMATIVA AL CURRICOLO DI SCUOLA

COMPETENZE

PER LA

CITTADINANZA

DM 139/2007

RACCOMANDAZIONI

PARLAMENTO EUROPEO

18/12/06

INDICAZIONI

PER IL

CURRICOLO

(2012)

PROGETTAZIONE

DIDATTICA

PROGETTAZIONE DI

AMPLIAMENTO

DELL’OFFERTA

FORMATIVA IN

ORARIO

CURRICOLARE

PROGETTAZIONE DI

AMPLIAMENTO

DELL’OFFERTA

FORMATIVA IN

ORARIO

EXTRACURRICOLARE

Raccomandazione del

Parlamento europeo,

sulla costituzione del

quadro europeo delle

qualifiche per

l’apprendimento

permanente

Decreto 22 agosto 2007

Regolamento norme in

materia di

adempimento

dell’obbligo di

istruzione

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INDICATORI TRASVERSALI – QUALITA’ DEL SERVIZIO

Per esprimere in sintesi gli indicatori trasversali ad ogni attività, sono parole chiave:

o Accoglienza, Continuità, Integrazione, Multiculturalità, Pluralità dei Linguaggi, Multimedialità

Pertanto i seguenti obiettivi sono stati individuati come LINEE GUIDA del nostro POF:

Linee guida

o Favorire il superamento di ostacoli e difficoltà che impediscano il pieno sviluppo della personalità di

ciascuno/a.

o Garantire un percorso formativo logico, coerente e flessibile, che preveda l’acquisizione di

competenze relative a tutti i codici simbolici, attraverso l’esplorazione, la problematizzazione, la

rielaborazione, la comunicazione.

o Sviluppare le potenzialità individuali valorizzando l’espressione creativa, la fantasia,

l’immaginazione, il pensiero divergente.

o Riconoscere, conoscere, valorizzare le diverse culture e identità, promuovendo la loro integrazione.

o Costruire collaborazione e integrazione tra scuola, famiglia e territorio, per la realizzazione di un

cammino comune, accogliendo e valorizzando tutte le risorse.

I fattori di qualità del servizio scolastico

Riteniamo che siano indicatori di un buon modo di fare scuola:

la condivisione delle scelte educative

la collaborazione di tutto il personale (docente, amministrativo e ausiliario) nella gestione dei

problemi organizzativi della scuola

il lavoro collegiale degli insegnanti

l'attenzione al tema della continuità

l’attenzione alla "diversità"

l’attivazione di percorsi interculturali

la suddivisione delle competenze disciplinari fra gli insegnanti nella scuola primaria

il raccordo interdisciplinare fra i docenti come strumento che possa garantire l'unitarietà

dell'insegnamento

l'individualizzazione delle procedure di insegnamento

l’esistenza di traguardi irrinunciabili comuni e definiti collegialmente

la consapevolezza che la valutazione deve essere intesa come una operazione finalizzata alla

correzione dell'intervento didattico più che come strumento di espressione di giudizi nei confronti

degli alunni

la flessibilità organizzativa

l’utilizzazione razionale degli spazi educativi

il rapporto costante fra insegnanti e famiglie, la disponibilità degli insegnanti alla sperimentazione,

alla innovazione didattica e all'aggiornamento professionale.

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PARTE I

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IL CIRCOLO DIDATTICO E LA SUA STRUTTURA

Il VI Circolo Didattico di Marsala risulta composto dai seguenti plessi:

PLESSO SIRTORI

DIREZIONE DIDATTICA - UFFICI DI SEGRETERIA

2 sezioni di Scuola dell’Infanzia Statale

1 sezione di Scuola dell’Infanzia Regionale

10 classi di Scuola Primaria

PLESSO PESTALOZZI PLESSO CIRCONVALLAZIONE

3 Sezioni di Scuola dell’Infanzia Statale 1 Sezione di Scuola dell’infanzia Regionale 4 classi di Scuola Primaria

7 classi di Scuola Primaria

PLESSO COZZARO PLESSO CASABIANCA

1 sezione di Scuola dell’Infanzia 5 classi di Scuola Primaria

2 Sezioni di Scuola dell’Infanzia

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ORGANIGRAMMA DELLA GESTIONE

DIRIGENTE SCOLASTICO

Prof.ssa Simanella Maria Luisa

FUNZIONI

STRUMENTALI 1. Gestione P.O.F

DE VITA Angela.

2 A. Sostegno al lavoro

dei docenti

ARMATO Vincenza

2 B. Interventi e

servizi per studenti

CONTICELLI Maria

3. Integrazione

scolastica e sito web

NAPOLIi Lorenza

4. BES, GOSP;

Area a rischio,

immigrati

Cudia Vittoria

DIRETTORE S. G. A.

Dott.ssa

SCARDINO

Tiziana

COLLABORATORI

del DIRIGENTE 1° Collaboratore Sostituto del

Dirigente

LE CALZE Maria

Caterina 2° Collaboratore

GIACALONE Annalisa

COORDINATORI DI

PLESSO

SCUOLA PRIMARIA Plesso Sirtori

Napoli Lorenza Plesso Cozzaro

Mezzasalma Carmela Plesso Pestalozzi

Impiccichè Roberta Plesso Circonvallazione

Genna Giacomo

SCUOLA INFANZIA

(Casabianca)

Spagnolo Pasqua

(Cucchiara Maria Rita sostituto)

SEGRETETERIA

DEL

COLLEGIO DOCENTI GIACALONE Annalisa

Le Calze Maria Caterina

UFFICI DI

SEGRETERIA

DI GIOVANNI Diana

MANZO Giuseppa

ASARO Pietro

Bianco Lucia

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LE RISORSE DELL’ISTITUTO

LE RISORSE UMANE

Dirigente Scolastico

Direttore Servizi Generali Amministrativi

Docenti 59 ( di cui 8 di scuola dell’infanzia statale, 2 di scuola dell’infanzia

regionale, 33 curricolari di scuola primaria, 8 di sostegno primaria, 2 sostegno infanzia, 6

docenti specializzati di lingua inglese, 2 specialisti di lingua inglese, 1 di religione cattolica

nella scuola dell’infanzia statale, 3 di religione cattolica nella scuola primaria);

3 Assistenti amministrativi, 10 Collaboratori scolastici, 3 Assistenti igienico-sanitari per soggetti

diversamente abili;

710 alunni ( di cui 180 di scuola dell’infanzia, 46 di scuola dell’infanzia regionale, 484 di scuola primaria)

La segreteria svolge il suo servizio dalle ore 8:00 alle ore 14:00

Cognome Nome

1 Alagna Maria Anna

2 Alloro Anna Maria

3 Angileri Giuseppa

Scardino Tiziana Coordinamento servizi generali e amministrativi

Contabilità

Manzo Giuseppa Posta elettronica Protocollo Assistenza alunni

Asaro Pietro - Bianco Lucia Supporto alle attività curriculari ed extracurriculari

Di Giovanni Diana

Personale Docente e ATA

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4 Bellafiore Maria Antonietta

5 Calabrese Rosa

6 Caltagirone Rosanna

7 Caruso Vincenza

8 Civello Giovanna

9 Conticelli Maria

10 Cudia Vittoria

11 De Vita Angela

12 De Giudice Anna Lisa

13 Di Girolamo Anna Maria

14 Di Dia Giovanna

15 Dolce Luigi

16 Ferrara Rosa Maria

17 Genna Giacomo

18 Giacalone Annalisa

19 Guarrato Giovanna

20 Impiccichè Roberta

21 La Fata Rosaria Maria

22 Le Calze Maria Caterina

23 Lombardo Ninfa

24 Malato Francasca

25 Messina Lodovica

26 Mezzasalma Carmela

27 Palazzolo Cristina

28 Parrinello Caterina

29 Pizzo Antonella

30 Pizzo Eleonora

31 Spalla Rosa Maria

32 Spata Rosa Maria

33 Zerilli Giovanna

DOCENTI SPECIALISTI LINGUA STRANIERA

1

2

Armato

Morana

Vincenza

Anna Maria

DOCENTI DI SOSTEGNO A TEMPO INDETERMINATO

1 Caldarella Claudia

2 Bellantone Giovanna

3 Milazzo Giuseppa

4 Morsello Bartolomea

12

5 Napoli Lorenza

6 Passalacqua Filippa

7 Porracchio Rosanna

8 Sciortino Margherita

DOCENTI DI RELIGIONE CATTOLICA

1 Pavia Michela

2 Trapani Domenica

3 Barraco Maria Teresa

DOCENTI SCUOLA INFANZIA STATALE A TEMPO INDETERMINATO

1 Chiofalo Anna Maria

2 Cucchiara Maria Rita

3 Ferro Grazia

4 Marino Cinzia

5 Ottoveggio Maria Rita

6 Scarcella Renata

7 Spagnolo Grazia

8 Tranchida Maria Antonia

DOCENTI RELIGIONE CATTOLICA SCUOLA INFANZIA STATALE

1 Attinà Carmela

DOCENTI A TEMPO INDETERMINATO DI SOSTEGNO

1 Canino Silvana

2 Coppola Caterina Valeria

DOCENTI SCUOLA INFANZIA REGIONALE A TEMPO INDETERMINATO

1 Angileri Angela

2 Bua Rosalia

ASSISTENTI SCUOLA INFANZIA REGIONALE

1 Angileri Anna

2 Di Trapani Pierina

Presidente Maria Luisa Simanella

Membro effettivo Caltagirone Rosanna

Membro effettivo Caruso Vincenza

Membro supplente De Vita Angela

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Dirigente Scolastico

Maria Luisa Simanella

Componente Genitori

Forgia Paolo

Milazzo Adele

Pantaleo Loredana

Casano Toni

Tumbarello Rossana

Tumbarello Antonia

Angileri Rossella

Pecorella Simona

Componente personale ATA

Ingrassia Mario

Pagano Leonarda

Componente Docenti

Caltagirone Rosanna

Guarrato Giovanna

Armato Vincenza

Parrinello Caterina

De Vita Angela

Malato Francesca

Marino Cinzia

Tranchida Maria

Angileri Angela

Bua Rosalia

Assistenti Scuola inf. Region.

Di Trapani Pierina

Angileri Anna

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RISORSE MATERIALI

La scuola dispone dei seguenti spazi e sussidi, diversamente distribuiti nei vari plessi:

Aule multimediali

Spazi all’aperto per attività ludico-motorie

Palestra

Attrezzature sportive

Biblioteca magistrale

Biblioteca alunni

Fotocopiatrici, tastiere, computers, videoregistratori, lettori DVD, lettori CD, TV, radioregistratori,

fotocamera, videocamera, impianti di amplificazione, microfoni con filo e senza. lavagne multimediali

Sussidi didattici di vario genere

Plesso “Sirtori”

Angileri Maria – Canigiula Maria Grazia – Falsitta Carmelo.

Plesso “Circonvalazione”

Abbruzzo Vincenzo

Nizza Antonino.

Plesso “Pestalozzi”

Pagano Leonarda – Zichittella Maria Anna – Valenti Vincenzo.

Plesso “Cozzaro”

Ingrassia Mario.

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LE RISORSE FINANZIARIE

UFFICIO

SCOLASTICO

REGIONALE

REGIONE

Il VI Circolo

riceve fondi

da vari enti

ed istituzioni

PROVINCIA

M.I.U.R.

COMUNE

COMUNITA’

EUROPEA

per i progetti

PON

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PRINCIPI E FINALITÀ

PRINCIPI

Nell’elaborare la sua offerta formativa, la scuola si ispira ai principi fondamentali espressi negli art.3,

33, 34 della Costituzione Italiana, nella Dichiarazione dei diritti del bambino (ONU 1959) e nella

Convenzione Internazionale sui Diritti dell’infanzia:

Inoltre, nel predisporre la sua azione educativa, intende promuovere i seguenti principi:

mediante la predisposizione di un ambiente di apprendimento in cui il bambino si senta riconosciuto,

sostenuto e valorizzato

attraverso la l’organizzazione di percorsi di co-costruzione dei saperi e la gestione partecipata delle

scelte educative

dell’azione educativa e dei servizi offerti dall’istituzione scolastica, attraverso un’attenta valorizzazione

e razionalizzazione delle risorse disponibili

del processo di insegnamento/apprendimento mediante la piena realizzazione del successo formativo

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Nell’organizzare l’offerta formativa, la scuola fa riferimento alla normativa scolastica vigente e, in

particolare, alle nuove “Indicazioni per il curricolo per la scuola dell’infanzia e per il primo ciclo di

istruzione 2012”

FINALITÀ

Il VI Circolo Didattico di Marsala persegue la seguente FINALITA’ EDUCATIVA GENERALE:

Nel perseguire tale finalità la scuola si pone come accogliente “luogo di incontro e di crescita di persone,

che educa istruendo per:

Consegnare il patrimonio culturale che ci viene dal passato perché non venga disperso e possa

essere messo a frutto

Preparare al futuro introducendo i giovani alla vita adulta, fornendo loro quelle competenze

indispensabili per essere protagonisti all’interno del contesto in cui vivono

Accompagnare il percorso di formazione personale che uno studente compie, sostenendo la sua

ricerca di senso e il faticoso processo di costruzione della propria personalità”

Per realizzare detta finalità educativa generale, la scuola adotta le seguenti SCELTE EDUCATIVE:

Promuovere il di tutti gli studenti, con una particolare attenzione al

sostegno e alla valorizzazione delle varie forme di diversità o di svantaggio.

Porre al centro dell’azione educativa con l’originalità del suo percorso

individuale e le aperture offerte dalla rete di relazioni che la legano alla famiglia e agli ambiti sociali.

Offrire dei saperi e dei linguaggi culturali di base

Promuovere negli studenti la capacità di acquisire quegli necessari per

, onde consentire loro una “formazione continua” per tutto l’arco della vita,

indispensabile per dominare l’incertezza e la mutevolezza degli scenari sociali e professionali, presenti e

futuri

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2. , affrontando la realtà in modo critico, problematizzando, sviluppando la creatività e il

pensiero divergente

3. , al fine di prendere coscienza delle proprie risorse e capacità, agire con autonomia

e capacità decisionale, essere solidali e collaborativi

4. , rispettando le regole della democratica convivenza e considerando la

diversità come un valore

FINALITÀ SPECIFICHE DELLA SCUOLA DELL’INFANZIA

La scuola dell’infanzia accoglie bambini di età compresa fra i 3 e i 6 anni e costituisce oggi “un sistema

pubblico integrato in continua evoluzione, che rispetta le scelte educative delle famiglie e realizza il senso

nazionale ed universale dell’istruzione” (dalle Indicazioni per il curricolo per la scuola dell’infanzia 2007).

La nostra scuola dell’infanzia, in conformità con le nuove indicazioni ministeriali, si pone le seguenti

finalità specifiche

di ciascun bambino, facendogli imparare a stare bene con sé e

con gli altri, a sentirsi riconosciuto come persona unica ed irripetibile, a sentirsi sicuro nell’affrontare nuove

esperienze in un ambiente sociale allargato, sperimentando anche diversi ruoli e diverse forme di identità

(figlio, alunno, compagno, abitante di un territorio, appartenente ad una comunità)

, favorendo l’acquisizione della capacità di interpretare e governare il

proprio corpo, di provare piacere nel fare da sé e nel chiedere aiuto, di esprimere senza timori e con diversi

linguaggi sentimenti ed emozioni, di esplorare la realtà e di comprendere le principali regole della vita

quotidiana

, facendogli imparare a riflettere sulla propria esperienza

(mediante attività di esplorazione, di osservazione, di problematizzazione e di confronto), a descriverla e a

narrarla

, avviando il bambino a scoprire l’altro e i suoi bisogni, a

percepire l’esistenza di un sistema di diritti ma anche di doveri, a gestire i conflitti attraverso la condivisione

di un sistema di regole, a scoprire la natura e comprendere il bisogno di rispettarla

FINALITÀ SPECIFICHE DELLA SCUOLA PRIMARIA

La scuola primaria si rivolge a bambini dai 6 agli 11 anni di età; insieme alla scuola secondaria di primo

grado concorre a formare il “primo ciclo d’istruzione”.

La scuola primaria del VI Circolo, in stretta aderenza alle vigenti Indicazioni ministeriali 2012),

persegue le seguenti finalità specifiche:

Stimolare la progressiva acquisizione di AUTONOMIA, intesa come passaggio progressivo dallo

stato di dipendenza ad un atteggiamento sempre più responsabile.

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Promuovere il RISPETTO DELLA PERSONA, in quanto rispetto e accettazione di sé e degli altri.

Incoraggiare di ACCOGLIENZA E SOLIDARIETA’, come condivisione di responsabilità,

consapevolezza delle medesime finalità da raggiungere e conseguente disponibilità ad un aiuto reciproco.

Favorire lo sviluppo di un’identità sociale, intesa come acquisizione da parte dell’alunno di

un’immagine articolata della realtà attraverso l’accettazione degli altri, il rispetto dell’ambiente e la presa di

coscienza della vita comunitaria.

Stimolare la progressiva acquisizione di autonomia, intesa come passaggio progressivo dallo stato di

dipendenza ad un atteggiamento sempre più responsabile.

Promuovere processi di autostima e orientamento, come consapevolezza di sé, delle proprie

inclinazioni e capacità al fine di arrivare a scelte autonome e consapevoli.

Promuovere il rispetto della persona, in quanto rispetto e accettazione di sé e degli altri.

Educare alla tolleranza, come accettazione della diversità e rispetto dei diritti di tutti.

Favorire la partecipazione e l’acquisizione di responsabilità, quale capacità di seguire con attenzione

e di proporre spontaneamente e responsabilmente idee personali.

Obiettivi formativi trasversali

Mettersi in relazione con gli altri.

Rispettare le regole della convivenza civile.

Accogliere e rispettare il regolamento scolastico.

Rispettare persone, opinioni, cose.

Mettersi in relazione con gli altri adeguando il modo di rapportarsi al contesto e all’interlocutore.

Riflettere sulla necessità delle regole di convivenza civile e rispettarle.

Ascoltare l’altro rispettando le sue opinioni.

Collaborare con coetanei e adulti operando scelte consapevoli finalizzate ad uno scopo.

Acquisire un metodo di lavoro efficace.

Autovalutare il proprio lavoro in base a criteri stabiliti.

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ANALISI DEL CONTESTO

La scuola nostra scuola è situata nel quartiere sud-est del centro urbano di Marsala.

La città di Marsala si estende per 250 Km come città-territorio con una popolazione di circa 82.390

abitanti ai quali si aggiungono le numerose comunità di Maghrebini, Rumeni e Cinesi, che vivono nel nostro

territorio. Attorno ad un centro storico, si allargano il centro urbano e le numerose periferie, “le contrade”,

che sono dei centri rurali urbanizzati, nati attorno agli antichi bagli e feudi nobiliari.

Le attività economiche di tipo agricolo sono legate al vino, soprattutto nella produzione del famoso vino

Marsala.

Altre attività agricole rilevanti sono la produzione di fragole, legate alla serricoltura.

Nel settore secondario si annoverano industrie, che producono gruppi elettrogeni, bottiglie di vetro,

impianti di refrigerazione, ecc..

Il turismo negli ultimi anni ha avuto uno sviluppo notevole, grazie ai suoi 14 Km di spiagge di sabbia

bianca e finissima, il mare cristallino, i facili collegamenti con le isole Egadi. Molte sono le strutture

alberghiere e i ristoranti che propongono una buona cucina siciliana. La città è unica nel suo genere, che

attrae per il suo turismo di tipo ambientale-vacanziero e storico-culturale. E’ possibile rintracciare la

presenza di tutte le culture che a Marsala hanno lasciato un segno, a partire dai Fenici che l’hanno fondata, ai

Romani, agli Arabi, fino ad arrivare agli Spagnoli. Marsala dispone del suo Teatro Comunale, gioiello

del 1800 con 300 posti tra platea, palchi e loggione, il Teatro Impero costruito agli inizi del 1900, due sale

cinematografiche, una biblioteca comunale, librerie, tante associazioni artistiche-culturali e sportive.

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I docenti, godono in generale della stima dell'utenza e, sicuramente, di una notevole attenzione critica. Viene

apprezzata la stabilità e la continuità del corpo docente nel Circolo. La scuola risponde all'esigenza

dell'insegnamento della lingua inglese e dell'educazione multimediale ed informatica con risorse interne,

adeguandosi alle Indicazioni Nazionali. La scuola è attenta alle varie esigenze espresse dalle famiglie ed

offre opportunità diversificate. Nel Circolo è presente un certo numero di alunni in difficoltà nel raggiungere

adeguati livelli di competenze; tale numero si ritiene peraltro rientrante nella norma statistica. Sono in

aumento alunni provenienti da contesti linguistico-culturali diversi dal nostro. Le famiglie attribuiscono

molta importanza allo "star bene" a scuola e al successo scolastico dei propri figli e riconoscono lo sforzo e

CONTESTO OPERATIVO

La nostra Scuola opera in un contesto eterogeneo: i plessi

“Sirtori”, “Pestalozzi” e “Circonvallazione” sono ubicati in

prossimità del centro storico, mentre i restanti plessi trovano

collocazione in alcune contrade limitrofe poste nell’area sud

della città.

SITUAZIONE SOCIO-ECONOMICA E

CULTURALE

La situazione economica e culturale del bacino di utenza

risulta piuttosto eterogenea.

Alcuni alunni provengono da famiglie dedite ad attività

commerciali, artigianali ed agricole tipiche del territorio

(viticoltura, olivicoltura, produzione vinicola,…).

Una discreta parte degli alunni proviene da famiglie di

impiegati e di liberi professionisti.

Esiguo è il numero di studenti provenienti da nuclei familiari

con condizioni sociali e culturali disagiate .

Si rileva un lieve incremento del numero di alunni di

provenienza extracomunitaria, sia con frequenza stabile che

occasionale e di breve durata.

RISORSE DEL TERRITORIO

Produttive (aziende agricole, agrituristiche, vitivinicole,

laboratori artigianali, librerie, settore terziario)

Sociosanitarie (guardia medica, ospedale, convitto

sordomuti, AIAS, centri di assistenza sociale, farmacie, Ufficio di

medicina scolastica, équipe socio-psico-pedagogica)

Culturali (scuole di istruzione secondaria di primo e di

secondo grado, biblioteca comunale, cinema, teatri, musei, centri

sportivi, pinacoteca, associazioni socio-sportivo- culturali)

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l'impegno profusi dai docenti nella qualità della preparazione culturale offerta e nel fornire agli alunni punti

di riferimento e sollecitazioni per il rispetto delle regole di civile convivenza.

INDIVIDUAZIONE DEI BISOGNI DEL CIRCOLO

Presupposto fondamentale per la predisposizione di un’offerta formativa efficace ed efficiente è la

dettagliata individuazione dei bisogni formativi, organizzativi e strutturali del contesto in cui essa va a

collocarsi.

A tal fine è stata accuratamente effettuata, attraverso diversificati strumenti di conoscenza (questionari,

interviste, ), l’auto-diagnosi della situazione del Circolo, dalla quale sono emersi i seguenti bisogni:

PIANO DEGLI INTERVENTI

Interventi di formazione sulle

metodologie didattiche a supporto dell’inglese,

delle tecnologie informatiche e della

comunicazione, delle attività di prevenzione del

disagio e del recupero dello svantaggio

-Laboratori multimediali

-Spazi attrezzati per l’attività

motoria

-Miglioramento delle “competenze chiave per l’apprendimento

permanente” (lettura, matematica, scienze, comunicazione nelle

lingue straniere, competenza digitale, imparare ad imparare,

competenze sociali e civiche, spirito d’iniziativa), con particolare

riguardo all’area matematico – scientifico –tecnologica.

-Approfondimento della conoscenza del territorio, delle sue

problematiche, della sua cultura, delle sue risorse

- Laboratori multimediali

- Spazi attrezzati per l’attività motoria

- Ambienti di lavoro per gli insegnanti

…bisogni del PERSONALE SCOLASTICO

…bisogni in STRUTTURE E INFRASTRUTTURE

…bisogni dell’EXTRASCUOLA

bisogni degli STUDENTI

23

La scuola si attiverà per superare i fattori di maggiore criticità sia del contesto scolastico sia del

contesto familiare e culturale della popolazione scolastica di riferimento, quali emersi in sede di auto-

diagnosi di Circolo:

- predisponendo un’offerta formativa calibrata in relazione ai bisogni degli utenti diretti ed indiretti

- attivando una serie di interventi diversificati (anche mediante progetti P.O.N.) finalizzati a soddisfare

le esigenze e le richieste della comunità scolastica

- incrementando il numero dei laboratori per migliorare l’apprendimento delle competenze-chiave per

l’apprendimento permanente, in particolare di quelle matematiche e scientifiche e della lingua inglese

- progettando percorsi finalizzati alla conoscenza e alla fruizione del territorio

- promuovendo la trasformazione della scuola in un “centro di apprendimento polifunzionale accessibile

a tutti”

- potenziando gli ambienti per l’autoformazione e la formazione degli insegnanti, soprattutto in ambito

matematico e scientifico.

Tali sono i presupposti di una SCUOLA ACCOGLIENTE, dove si apprende, dove si impara ad imparare,

dove si sta bene con gli altri, dove si ha la possibilità di fruire dei moderni strumenti tecnologici capaci di

attivare quei processi interattivi che stimolino il pensiero creativo ed il ragionamento logico ed aprano al

mondo esterno, consentendo anche di lavorare in rete e a distanza.

24

PARTE II

L’AUTONOMIA

L’introduzione dell’autonomia scolastica con la legge n.59/1997 (e del relativo decreto attuativo D.P.R.

n.275/1999), fa da sfondo al contesto in cui opera l’Istituzione scolastica.

AREA DI APPLICAZIONE DELL’AUTONOMIA RACCORDO MIUR SCUOLA

Le istituzioni scolastiche sono autonomie funzionali alla definizione e alla realizzazione dell'offerta

formativa. A tal fine interagiscono tra loro e con le comunità locali promuovendo il raccordo e la sintesi tra

le esigenze e le potenzialità individuali e gli obiettivi nazionali del sistema di istruzione.

Per la qualità dell’istruzione l'autonomia delle istituzioni scolastiche si sostanzia nella progettazione e

nella realizzazione di interventi di educazione, formazione e istruzione mirati allo sviluppo della persona

umana, adeguati ai diversi contesti, alla domanda delle famiglie e alle caratteristiche specifiche dei soggetti

coinvolti, al fine di garantire loro il successo formativo e di migliorare l'efficacia del processo di

insegnamento e di apprendimento.

25

AUTONOMIA

FUNZIONALE

DIDATTICA

ORGANIZZATIVA

ADATTAMENTO

CALENDARIO

SCOLASTICO

ORARIO

DEFINIZIONE QUOTA

LOCALE DEL

CURRICOLO

PROGETTI PER

L’INTEGRAZIONE DEL

CURRICOLO

COLLABORAZIONI CON

ESPERTI ESTERNI

COLLABORAZIONI CON

ALTRE SCUOLE E CON

ENTI LOCALI

26

ADEGUAMENTO DEL CALENDARIO SCOLASTICO

Il Regolamento in materia di Autonomia delle Istituzioni Scolastiche prevede adattamenti del

Calendario Scolastico da parte delle Istituzioni Scolastiche, fermo restando il dispositivo relativo allo

svolgimento di almeno 200 giorni di lezione. Nel rispetto dalla vigente legislazione gli O.O.C.C. possono

deliberare adattamenti del calendario scolastico, che di sotto si riporta, al fine di rispondere alle esigenze

dell’utenza scolastica.

16 Settembre2013 Primo giorno di lezione

1 Novembre

2 Novembre

Tutti i Santi

Commemorazione dei defunti

08 Dicembre 2007 Immacolata Concezione

dal 23 dicembre 2013 al 4 gennaio

2014

Sospensione lezioni per vacanze

natalizie

19 Gennaio 2014 Santo Patrono

dal 17 aprile 2014 al 22 aprile 2014

Sospensione lezioni per vacanze

pasquali

25 Aprile 2014 Anniversario della Liberazione

1 Maggio 2014

15 Maggio 2014

Festa del Lavoro

Festa dell’autonomia siciliana

02 Giugno 2014 Anniversario della Repubblica

10 Giugno 2014 Ultimo giorno lezioni: scuola

Primaria

30 Giugno 2014 Ultimo giorno lezioni

Scuola dell’Infanzia

27

LA NOSTRA IDEA DI FORMAZIONE

La formazione offerta dalla scuola risponde

Attraverso

Ai bisogni di sviluppo degli alunni Alle aspettative della società

Promuovendo

Un processo complesso di trasmissione

culturale e di orientamento personale

Finalizzato a

Competenza primaria e generale:

Essere persona e cittadino responsabile nei confronti di se stesso, della

polis, dell’ambiente

Acquisizione di conoscenze

Disciplinari

Strumenti,metodi, mappe,…..

Multidisciplinari, interdisciplinari

Le interazioni reciproche fra le discipline

Per introdurre all’acquisizione di

competenze trasversali in ambito

COGNITIVO

METACOGNITIVO

SOCIALE

28

UN CURRICOLO EFFICACE

A cosa mira?

FINALITA’

-Promuovere lo sviluppo di identità

consapevoli e aperte

-Promuovere la ricerca di senso e

l’attribuzione di significati

-Promuovere la capacità di apprendere e di

essere, di vivere e di convivere

-Promuovere la capacità di costruire e

innovare il futuro

-Promuovere il senso di responsabilità nei

confronti del futuro dell’umanità

-Promuovere la ricomposizione dei grandi

oggetti di conoscenza in prospettive

complesse

-Promuovere senso della legalità ed etica

della responsabilità

-Promuovere il “Nuovo Umanesimo” e la

consapevolezza delle condizioni dell’uomo

planetario

-Promuovere le grandi domande e il senso

morale

-Costruire strumenti di comunicazione e

d’interpretazione del mondo, padronanze

disciplinari e competenze trasversali

Cosa fa?

METODOLOGIE,

AZIONI

-Condivide l’obiettivo prioritario della crescita della persona

-Progetta percorsi formativi a partire da bisogni concreti e

tenendo conto della singolarità e complessità di ogni persona e

delle inclinazioni personali

-S’impegna per il successo scolastico di tutti gli studenti e

sostiene le diversità, le disabilità, lo svantaggio

-Garantisce e promuove la dignità e l’uguaglianza di tutti

-Valorizza le diverse identità e radici culturali

-Predispone ambienti sereni come contesto idoneo

a promuovere apprendimenti

-Favorisce lo star bene a scuola e coinvolge gli studenti nel

progetto educativo

-Insegna ad apprendere

-Concepisce e promuove le discipline e i campi di esperienza

come punti di vista sulla realtà e come modalità d’interpretazione

del mondo

Aiuta a formulare i problemi complessi e a individuare

interconnessioni

-Promuove l’attribuzione di senso alle esperienze, l’esercizio

della cittadinanza attiva, il pensiero critico e riflessivo

-Promuove il senso di legalità e l’etica delle responsabilità

-Effettua la valutazione in funzione formativa e come stimolo al

miglioramento

-Sviluppa e organizza la ricerca e l’innovazione educativa

-Effettua bilanci critici e si auto valuta per migliorare

-Stabilisce alleanze educative con le famiglie – promuove

l’integrazione con il Territorio

Come è?

IL CONTESTO

DELL’APPRENDIMENTO

-E’ comunità educante

-E’ accogliente

-E’ stimolante

-E’ luogo di promozione di relazioni empatiche

-E’ contesto di collegialità collegiale e di partecipazione

29

COMPETENZE PER L’APPRENDIMENTO

PERMANENTE

CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE

LA CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE

COMPETENZE DI BASE

Area linguistico-artistico- espressiva

COMPETENZE DI BASE

Area matematico-scientifico-

tecnologica

COMPETENZE DI BASE

Area storico-geografica

VALUTAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI

COMPETENZE PER LA

CITTADINANZA

30

COMPETENZE

per l’apprendimento permanente

(Raccomandazioni del parlamento europeo 18/12/06 )

Competenza matematica e

competenze di base in scienza

e tecnologia

Comunicazione nelle lingue

straniere

Spirito d’iniziativa e

imprenditorialità

Consapevolezza ed

espressione culturale

Competenze sociali e

civiche Competenza digitale

Imparare ad imparare

Comunicazione nella

madrelingua

31

COMPETENZE CHIAVE

per la cittadinanza

Individuare collegamenti e

relazioni

Agire in modo autonomo

e

responsabile

Risolvere problemi

Acquisire e interpretare

l’informazione

Collaborare e partecipare

Progettare

Imparare ad imparare

Comunicare

32

L’OFFERTA FORMATIVA

L’ACCOGLIENZA

La scuola ritiene l’accoglienza un momento fondamentale per improntare un positivo approccio dei

bambini alla vita scolastica.

La preparazione di una buona accoglienza, infatti, crea per i “nuovi arrivati” ( bambini ai primi giorni di

scuola o provenienti da altre scuole o da altre città o da paesi stranieri) un clima rassicurante che permette

loro di entrare in relazione con il nuovo ambiente in assoluta serenità.

Garantire un’accoglienza ottimale è compito primario soprattutto dei docenti della scuola dell’infanzia e

del primo anno della scuola primaria, al fine di rendere meno pesante il momento del distacco dei bambini

dai propri genitori durante i primi giorni di scuola e di far considerare estremamente piacevole la nuova

esperienza scolastica.

Il momento dell’accoglienza e dell’integrazione deve avvalersi di una flessibilità strutturale ed

organizzativa, onde predisporre un ambiente fisico e psicologico gioioso, interessante, gradevole e.. “a

misura di bimbo”.

A tal fine, la scuola predispone la riduzione dell’orario scolastico durante la prima settimana di lezioni.

33

SCUOLA DELL’INFANZIA

La progettazione didattica

L’orario scolastico

Nella scuola dell’infanzia le attività curricolari sono distribuite in cinque giornate settimanali (dal lunedì

al venerdì) e corrispondono a 25 ore settimanali.

L’orario delle lezioni è il seguente:

8,15/13,15

L’orario di insegnamento dei docenti è di 25 ore settimanali.

L’ambiente di apprendimento

La scuola dell’infanzia si presenta come un ambiente protettivo, capace di accogliere le diversità e di

promuovere le potenzialità di tutti i bambini, che fra i tre e i sei anni esprimono una grande ricchezza di

bisogni ed emozioni, che sono pronti ad incontrare e sperimentare nuovi linguaggi, che pongono a se stessi,

ai coetanei e agli adulti domande impegnative, che osservano e interrogano la natura, che elaborano le prime

ipotesi sulle cose, sugli eventi, sul corpo, sulle relazioni, sulla lingua e sui media. La scuola dell’infanzia

riconosce questa pluralità di elementi che creano tante possibilità di crescita, per far evolvere le potenzialità

di tutti e di ciascuno, creare la disponibilità nei bambini a fidarsi e ad essere accompagnati, nell’avventura

della conoscenza. La scuola promuove lo star bene e un sereno apprendimento attraverso la cura degli

ambienti, la predisposizione degli spazi educativi, la conduzione attenta dell’intera giornata scolastica. Si

propone come “contesto di relazione, di cura e di apprendimento, nel quale possono essere filtrate, analizzate

ed elaborate le sollecitazioni che i bambini sperimentano nelle loro esperienze”. Promuove forme di

apprendimento basate sull’esperienza, sull’esplorazione, sui rapporti che i bambini hanno con la natura, gli

oggetti, l’arte, il territorio, attraverso attività ludiche.

L’ambiente di apprendimento, organizzato dalle insegnanti in modo che ogni bambino si senta

riconosciuto, sostenuto e valorizzato, risulta connotato dai seguenti elementi:

Uno SPAZIO accogliente, caldo, curato, funzionale, invitante … “a misura di bimbo”

Un uso di TEMPI DISTESI, che consentano ai bambini di giocare, esplorare, dialogare, osservare,

ascoltare, capire, crescere con sicurezza , senza le accelerazioni e i rallentamenti indotti dagli adulti

Uno STILE EDUCATIVO fondato sull’osservazione, sull’ascolto, sulla progettualità elaborata

collegialmente

34

Un’attività di DOCUMENTAZIONE che permetta di rendere visibili le modalità e i percorsi di

formazione e che permetta di valutare i progressi dell’apprendimento individuale e di gruppo.

L’ORGANIZZAZIONE DEL CURRICOLO

Si è operato in entrambi gli ordini di scuola, per la costruzione di un Curricolo Verticale d’Istituto

suddiviso per disciplina, per nuclei tematici e contenuti, per obiettivi di apprendimento, e declinato sui

traguardi per lo sviluppo delle competenze, così come previsto dalle Indicazioni nazionali per il curricolo

emanate dal MIUR il 4 settembre del 2012.

I docenti elaborano la programmazione educativo-didattica annuale e le unità di apprendimento

bimestrali per fasce d’età, organizzandola per campi d’esperienza e tenendo conto dei TRAGUARDI PER

LO SVILUPPO DELLA COMPETENZA stabiliti dalle Indicazioni per il Curricolo (2012).

I TRAGUARDI “suggeriscono all’insegnante orientamenti, attenzioni e responsabilità nel creare

occasioni e possibilità di esperienze volte a favorire lo sviluppo della competenza, che a questa età va inteso

in modo globale e unitario” (dalle Indicazioni per il Curricolo).

CRITERI METODOLOGICI E MEZZI

Il gioco

La vita di relazione

IL SE’ E L’ALTRO

IL CORPO IN MOVIMENTO

IMMAGINI, SUONI, COLORI

I DISCORSI E LE PAROLE

LA CONOSCENZA DEL MONDO

35

L’osservazione

La valorizzazione dell’esperienza

L’esplorazione e la ricerca

La mediazione didattica

La documentazione

I CRITERI DI VALUTAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI

Nel corso dell’anno scolastico verranno verificati periodicamente i livelli, i ritmi di apprendimento,

l’interesse e la partecipazione alla vita della scuola di ciascun bambino, attraverso osservazioni sistematiche,

schede operative e attività laboratoriali.

36

SCUOLA PRIMARIA

La progettazione scolastica

L’ORARIO SCOLASTICO

Le attività curricolari nella scuola primaria sono ripartite in sei giornate lavorative e vengono svolte in

orario antimeridiano:

Entrata ore 8,15

Uscita ore 13,15

L’orario di servizio degli insegnanti di scuola primaria sarà di 24 ore settimanali, di cui 22 di

insegnamento e 2 di programmazione. La programmazione annuale delle singole discipline è concordata

collegialmente a inizio d’anno, condivisa nella progettazione di modulo a cadenza settimanale, e verificata

periodicamente negli incontri di dipartimento disciplinare.

ORARIO SETTIMANALE DI FUNZIONAMENTO DELLE LEZIONI

SCUOLA PRIMARIA

QUADRO ORGANICO DEGLI AMBITI DISCIPLINARI (Tempo 30 ore) per tutte le classi del Circolo ad eccezione della quarta classe T.P. Plesso “Circonvallazione

INIZIO LEZIONI

Dal 18 settembre al 10 giugno

2014

Dalle 8,15 alle 13,15 dal Lunedì al sabato

Dall’inizio della mensa Classe quinta plesso Circonvalazione

Dalle 8,15 alle 15,15 da lunedì venerdì

Dalle 8,15 alle 13,15 sabato

37

LE DISCIPLINE

Le discipline, non sono intese come “territori predefiniti” con confini rigidi, ma come “chiavi

interpretative” di un’unica quanto complessa realtà.

Saranno pertanto promosse e valorizzate esperienze interdisciplinari finalizzate a trovare

interconnessioni e raccordi tra le conoscenze disciplinari per meglio focalizzare e comprendere la

complessità del reale.

Il monte ore settimanale per ciascuna disciplina del curricolo nazionale obbligatorio è il seguente:

ARTICOLAZIONE ORARIA SETTIMANALE

ITALIANO

8 8 7 7 7

STORIA

2 2 2 2 2

GEOGRAFIA

2 2 2 2 2

MATEMATICA

5 5 5 5 5

SCIENZE

2 2 2 2 2

TECNOLOGIA

1 1 1 1 1

MUSICA

1 1 1 1 1

ARTE 1 1 1 1 1

EDUCAZIONE

FISICA

2 1 1 1 1

RELIGIONE

2 2 2 2 2

INGLESE 1 2 3 3 3

TOTALE ORE

DISCIPLINARI

27

27

27

27

27

+3

opzionali

+3

opzionali

+3

opzionali

+3

opzionali

+3

opziona

li

TOTALE TEMPO

SCUOLA

SETTIMANALE

30 30 30 30 30

38

QUADRO ORGANICO DEGLI AMBITI DISCIPLINARI (Tempo 40 ore) (Classe quinta Circonvallazione)

Classe V^

Ita. Arte Mat Scie

n

Stor Geo Tec Mus Mot. Ing. Rel Lab.

10 1 10 4 2 2 1 1 1 3 2 3

TEMPO MENSA 5 ORE

Sono previste 9 ore di compresenza dei docenti per la mensa e attività di potenziamento e recupero

ORARIO DI RICEVIMENTO:

Uffici di Presidenza: TUTTI I GIORNI DALLE ORE 11.00 ALLE ORE 13.00 escluso il sabato

Uffici di Segreteria: TUTTI I GIORNI DALLE ORE 11.00 ALLE ORE 13.00

MARTEDI’ DALLE 15.30 ALLE 17.30

Personale ATA: L’orario del personale sarà funzionale al servizio offerto all’utenza e

relazionato all’organizzazione scolastica

39

L’ORGANIZZAZIONE DEL CURRICOLO

Nella scuola primaria il curricolo è così strutturato: “CURRICOLO NAZIONALE OBBLIGATORIO”

“CURRICOLO LOCALE”, pari al 15% della quota nazionale obbligatoria

“CURRICOLO OPZIONALE”, pari a 3 ore settimanali

“CURRICOLO INTEGRATO”

In tal modo:

si garantiscono 30 ore settimanali di attività educativo-didattiche per gli studenti (di cui 27 ore

comprensive della quota nazionale e di quella locale e 3 ore di curricolo opzionale)

si assicura l’uniformità nazionale del sistema di istruzione

si garantisce la coerenza dell’azione educativa con le istanze locali del bacino di utenza

si rendono le famiglie soggetti attivi nella gestione del percorso scolastico dei propri figli, mediante

l’esercizio del diritto di opzione

CURRICOLO NAZIONALE OBBLIGATORIO

Obiettivi prioritari per la scuola (Indicazioni Nazionali” 2012)

Insegnare a ricomporre i grandi oggetti della conoscenza: l’universo, il pianeta, la natura, la vita,

l’umanità, la società, il corpo, la mente, la storia, in una prospettiva complessa, volta cioè a superare la

frammentazione delle discipline, e a integrarle in nuovi quadri d’insieme.

Promuovere i saperi propri di un nuovo umanesimo: la capacità di cogliere gli aspetti essenziali dei

problemi; la capacità di comprendere le implicazioni, per la condizione umana, degli inediti sviluppi delle

scienze e delle tecnologie; la capacità di valutare i limiti e le possibilità delle conoscenze; la capacità di

vivere e di agire in un mondo in continuo cambiamento.

Diffondere la consapevolezza che i grandi problemi dell’attuale condizione umana (il degrado

ambientale, il caos climatico, le crisi energetiche, la distribuzione ineguale delle risorse, la salute e la

40

malattia, l’incontro e il confronto di culture e religioni, i dilemmi bioetici, la ricerca di una nuova qualità

della vita) possono essere affrontati e risolti attraverso una stretta collaborazione non solo fra le nazioni, ma

anche fra le discipline e fra le culture.

“L’unica cosa permanente è

il cambiamento”. Eraclito

(500 a.C.)

Obiettivi generali

Per gli obiettivi di apprendimento di ciascuna disciplina si rimanda alle “Indicazioni nazionali per il

curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo d’istruzione” del 4 settembre 2012 reperibili on line nel

sito del MIUR (Ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca)

Il Curricolo d’Istituto

Il Curricolo d’Istituto costituisce il documento imprescindibile per mezzo del quale ciascuna istituzione

scolastica in regime di autonomia delinea il quadro degli obiettivi di apprendimento da conseguire al termine

di un dato anno scolastico, o di un determinato periodo didattico, unitamente ai nuclei fondanti e ai contenuti

di ciascun ambito disciplinare. Il nostro Circolo, in occasione dell’emanazione delle nuove Indicazioni

Nazionali, ha revisionato il proprio curricolo sia mediante l’autoformazione dei singoli docenti, sia attraverso

le proposte che ogni anno la commissione POF elabora e sottopone all’attenzione degli Organi Collegiali. Il

“cantiere” POF, è sempre aperto e sensibile alle varie sollecitazioni che provengono dalla società tutta, a

maggior ragione quando il sistema d’istruzione introduce notevoli novità in termini di organizzazione

didattica, valutazione, metodologie e progettazione disciplinare. Evidenziamo che il Legislatore ha inteso

declinare le Raccomandazioni del Parlamento Europeo del 18 dicembre 2006 in merito alle otto

competenze–chiave per l’apprendimento permanente, in primo luogo presentando un Profilo delle

competenze al termine del primo ciclo d’istruzione (cfr. Indicazioni Nazionali p. 10), in secondo luogo

traducendo il Profilo in una serie di Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola

primaria e secondaria di primo grado come premesse ineludibili calibrate su ciascuna disciplina. Un brano

tratto ancora dalle Indicazioni sottolinea efficacemente questo punto cruciale. “Al termine della scuola

dell’infanzia, della scuola primaria e della scuola secondaria di primo grado, vengono fissati i traguardi per

lo sviluppo delle competenze […] Essi –prosegue il testo- rappresentano dei riferimenti ineludibili per gli

insegnanti, indicano piste culturali e didattiche da seguire […] costituiscono criteri per la valutazione delle

competenze attese e nella loro scansione temporale, sono prescrittivi, impegnando così le istituzioni

scolastiche affinché ogni alunno possa conseguirli”. Alla scuola spetta la scelta, a proposito del curricolo,

41

dell’itinerario più opportuno per consentire agli studenti il miglior conseguimento dei risultati”, fatta salva la

libertà d’insegnamento e la responsabilità di organizzarsi a tal fine.

La Commissione Europea ha adottato i termini competenze e competenze-chiave preferendolo a

competenze di base, in quanto generalmente riferito alle capacità di base nella lettura, scrittura e calcolo. Il

termine “competenza” è stato infatti riferito a una “combinazione di conoscenze, abilità e attitudini

appropriate al contesto”. Allo stesso tempo, le “competenze-chiave sono quelle di cui tutti hanno bisogno per

la realizzazione e lo sviluppo personali, la cittadinanza attiva, l’inclusione sociale e l’occupazione”.

Dovrebbero essere acquisite al termine del periodo obbligatorio di istruzione o di formazione e servire

come base al proseguimento dell’apprendimento nel quadro dell’educazione e della formazione permanente.

Si riferiscono, dunque, a tre aspetti fondamentali della vita di ciascuna persona:

1) la realizzazione e la crescita personale (capitale culturale);

2) la cittadinanza attiva e l’integrazione (capitale sociale);

3) la capacità di inserimento professionale (capitale umano).

Certificazione delle competenze

Estratti delle Indicazioni relativi alla rilevazione, valutazione e certificazione delle competenze

Il Curricolo d’Istituto è finalizzato alla maturazione delle competenze attese, onde evitare un

cambiamento solo di facciata dell’agire educativo-didattico. In questo senso il documento è accorto

nell’ipotizzare un percorso di sperimentazione e formazione per i docenti, ma altrettanto prescrittivo

nell’indicare il valore della posta in gioco: “La scuola finalizza il curricolo alla maturazione delle

competenze previste nel profilo dello studente al termine del primo ciclo, fondamentali per la crescita

personale e per la partecipazione sociale e che saranno oggetto di certificazione. Sulla base dei traguardi

fissati a livello nazionale, spetta all’autonomia didattica delle comunità professionali progettare percorsi per

la promozione, la rilevazione e la valutazione delle competenze”. Solo a seguito di una regolare

osservazione, documentazione e valutazione delle competenze, è possibile la loro certificazione, al termine

della scuola primaria, attraverso i modelli che verranno adottati a livello nazionale”. Si tratterà di calibrare il

curricolo sulla base del “profilo dello studente” e dei traguardi per lo sviluppo delle competenze.

Le Indicazioni indicano la rotta da seguire: obiettivi e traguardi di competenze. In questa “mappa” ricca

di opportunità spetta tuttavia alla progettualità dei docenti indicare l’itinerario di viaggio che si intende

seguire predisponendo strumenti e sussidi, spazi e tempi, metodologie e organizzazione didattica, calibrati da

un lato sull’alunno e sul contesto di esperienza pur sempre inscritto entro una comunità e un territorio di

provenienza e, dall’altro, sul linguaggio e sui contenuti tipici di ogni sapere disciplinare. I curricoli saranno

allegati al POF con riferimento al profilo dello studente al termine del primo ciclo d’istruzione, ai traguardi

per lo sviluppo delle competenze.

42

Un curricolo all’insegna dell’unitarietà Continuità e orientamento

Altra raccomandazione delle Indicazioni, rispetto alla quale il nostro Istituto può e deve sviluppare una

rinnovata sensibilità, concerne l’interdisciplinarità dell’insegnamento. “Le discipline, così come noi le

conosciamo, sono state storicamente separate l’una dall’altra da confini convenzionali che non hanno alcun

riscontro con l’unitarietà tipica dei processi di apprendimento”. Non solo, ma oggi “le stesse fondamenta

delle discipline sono caratterizzate da un’intrinseca complessità e da vaste aree di connessione che rendono

improponibili rigide separazioni”.

Oggi si richiede alla scuola la costruzione di un curricolo verticale. In modo particolare, per quanto di

nostra competenza, il Progetto Continuità e Orientamento sembra andare proprio nella direzione auspicata

sia dai riferimenti normativi più recenti, e sia dalle ultime novità contenute nelle Indicazioni medesime. Per

queste ed altre ragioni è auspicabile la comunicazione e la collaborazione reciproca, nel rispetto dei rispettivi

ruoli, fra tutti gli attori, famiglie comprese, perché prendano parte, ciascuno col proprio apporto e prezioso

contributo, alla progettazione e alla realizzazione del progetto formativo.

La scuola deve essere un luogo in cui nelle diversità e nelle differenze si condivide l’unico obiettivo che è la

crescita della persona…Occorre sottolineare con forza, la centralità della persona-studente….Non è possibile

che la scuola realizzi il proprio compito di educare istruendo senza le condivisione della famiglia…La scelta

di un metodo dialogico allargato a tutti i soggetti che a vario titolo sono coinvolti nei processi di formazione,

è la strada giusta per riconoscere e valorizzare le risorse umane e professionali presenti nelle nostre scuole,

per intravedere, la concreta affermazione di un “nuovo umanesimo”. Il ruolo e lo spazio di costruzione della

scuola è ben segnato da due confini: gli obiettivi di apprendimento e i traguardi di sviluppo della

competenza. Le Indicazioni si limitano a fornire la cornice di riferimento: il quadro iniziale generale e i

traguardi, mentre è lasciato alle singole scuole il compito di definire gli obiettivi specifici, i contenuti, i

metodi e gli strumenti. Nella nostra scuola con i dipartimenti creati per aree disciplinari si è lavorato per

attivare questo processo e per la creazione del curricolo verticale ponendo particolare attenzione alla

continuità del percorso educativo dai 3 ai 10/11 anni.

ITALIANO

Traguardi per lo sviluppo della competenza al termine della scuola dell’infanzia

( Campo di esperienza “I discorsi e le parole”)

Il bambino usa la lingua italiana, arricchisce e precisa il proprio lessico, comprende parole e discorsi, fa

ipotesi sui significati.

Sa esprimere e comunicare agli altri emozioni, sentimenti, argomentazioni attraverso il linguaggio verbale

che utilizza in differenti situazioni comunicative.

Sperimenta rime, filastrocche, drammatizzazioni; inventa nuove parole, cerca somiglianze e analogie tra i

suoni e i significati.

Ascolta e comprende narrazioni, racconta e inventa storie, chiede e offre spiegazioni, usa il linguaggio per

progettare attività e per definirne regole.

Ragiona sulla lingua, scopre la presenza di lingue diverse, riconosce e sperimenta la pluralità dei linguaggi,

si misura con la creatività e la fantasia.

43

Si avvicina alla lingua scritta, esplora e sperimenta prime forme di comunicazione attraverso la scrittura,

incontrando anche le tecnologie digitali e i nuovi media.

L’organizzazione dell’attività educativo-didattica si fonda su cinque CAMPI DI ESPERIENZA, che

rappresentano gli ambiti del fare e dell’agire, entro cui il bambino sviluppa i suoi apprendimenti e realizza la

sua formazione, e a partire dai quali si andranno progressivamente delineando i saperi disciplinari e i loro

alfabeti.

Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola primaria per l’Italiano

L'allievo partecipa a scambi comunicativi (conversazione, discussione di classe o di gruppo) con compagni e

insegnanti rispettando il turno e formulando messaggi chiari e pertinenti, in un registro il più possibile

adeguato alla situazione.

Ascolta e comprende testi orali "diretti" o "trasmessi" dai media cogliendone il senso, le informazioni

principali e lo scopo.

Legge e comprende testi di vario tipo, continui e non continui, ne individua il senso globale e le informazioni

principali, utilizzando strategie di lettura adeguate agli scopi.

Utilizza abilità funzionali allo studio: individua nei testi scritti informazioni utili per l'apprendimento di un

argomento dato e le mette in relazione; le sintetizza, in funzione anche dell'esposizione orale; acquisisce un

primo nucleo di terminologia specifica.

Legge testi di vario genere facenti parte della letteratura per l'infanzia, sia a voce alta sia in lettura silenziosa

e autonoma e formula su di essi giudizi personali.

Scrive testi corretti nell'ortografia, chiari e coerenti, legati all'esperienza e alle diverse occasioni di scrittura

che la scuola offre; rielabora testi parafrasandoli, completandoli, trasformandoli.

Capisce e utilizza nell'uso orale e scritto i vocaboli fondamentali e quelli di alto uso; capisce e utilizza i più

frequenti termini specifici legati alle discipline di studio.

Riflette sui testi propri e altrui per cogliere regolarità morfosintattiche e caratteristiche del lessico; riconosce

che le diverse scelte linguistiche sono correlate alla varietà di situazioni comunicative.

È consapevole che nella comunicazione sono usate varietà diverse di lingua e lingue differenti

(plurilinguismo).

Padroneggia e applica in situazioni diverse le conoscenze fondamentali relative all'organizzazione logico-

sintattica della frase semplice, alle parti del discorso (o categorie lessicali) e ai principali connettivi.

COMPETENZE METACOGNITIVE: USO DELLA LINGUA

Espressione delle facoltà intellettive, che rendono rigoroso il pensiero

Capacità di categorizzare, connettere, analizzare

Gradualità dell’apprendimento linguistico con attività adeguate alle fasi dello sviluppo cognitivo

Apprendimento linguistico degli alunni disabili come qualità più elevata dell’apprendimento

linguistico dell’intero gruppo classe

44

INGLESE

Traguardi per lo sviluppo della competenza al termine della scuola dell’infanzia per la lingua

inglese

( Campo di esperienza: “I discorsi e le parole”)

Ragiona sulla lingua, scopre la presenza di lingue diverse, riconosce e sperimenta la pluralità dei

linguaggi, si misura con la creatività e la fantasia.

Sperimenta rime, filastrocche, drammatizzazioni.

Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola primaria per la lingua inglese

(I traguardi sono riconducibili al Livello A1 del Quadro Comune Europeo di Riferimento per le lingue del

Consiglio d'Europa)

L'alunno comprende brevi messaggi orali e scritti relativi ad ambiti familiari.

Descrive oralmente e per iscritto, in modo semplice, aspetti del proprio vissuto e del proprio ambiente ed

elementi che si riferiscono a bisogni immediati.

Interagisce nel gioco; comunica in modo comprensibile, anche con espressioni e frasi memorizzate, in

scambi di informazioni semplici e di routine.

Svolge i compiti secondo le indicazioni date in lingua straniera dall'insegnante, chiedendo eventualmente

spiegazioni.

Individua alcuni elementi culturali e coglie rapporti tra forme linguistiche e usi della lingua straniera.

MUSICA

Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola dell’Infanzia

( Campo di esperienza: “Immagini, suoni e colori”)

Scopre il paesaggio sonoro attraverso attività di percezione e produzione musicale utilizzando voce,

corpo e oggetti.

Sperimenta e combina elementi musicali di base, producendo semplici sequenze sonoro-musicali.

Esplora i primi alfabeti musicali, utilizzando anche i simboli di una notazione informale per codificare i

suoni percepiti e riprodurli.

Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola primaria

L'alunno esplora, discrimina ed elabora eventi sonori dal punto di vista qualitativo, spaziale e in

riferimento alla loro fonte.

Esplora diverse possibilità espressive della voce, di oggetti sonori e strumenti musicali, imparando ad

ascoltare se stesso e gli altri; fa uso di forme di notazione analogiche o codificate.

Articola combinazioni timbriche, ritmiche e melodiche, applicando schemi elementari; le esegue con la voce,

il corpo e gli strumenti, ivi compresi quelli della tecnologia informatica.

Improvvisa liberamente e in modo creativo, imparando gradualmente a dominare tecniche e materiali.

Esegue, da solo e in gruppo, semplici brani vocali o strumentali, appartenenti a generi e culture differenti,

utilizzando anche strumenti didattici e auto-costruiti.

45

Riconosce gli elementi costitutivi di un semplice brano musicale.

Ascolta, interpreta e descrive brani musicali di diverso genere.

ARTE E IMMAGINE

Traguardi per lo sviluppo della competenza al termine della scuola dell’infanzia

( Campo di esperienza: “Immagini, suoni e colori)

Il bambino comunica, esprime emozioni, racconta, utilizzando le varie possibilità che il linguaggio del corpo

consente.

Inventa storie e sa esprimerle attraverso la drammatizzazione, il disegno, la pittura e altre attività

manipolative; utilizza materiali e strumenti, tecniche espressive e creative; esplora le potenzialità offerte

dalle tecnologie.

Segue con curiosità e piacere spettacoli di vario tipo (teatrali, musicali, visivi, di animazione ...); sviluppa

interesse per l'ascolto della musica e per la fruizione di opere d'arte.

Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola primaria

L'alunno utilizza le conoscenze e le abilità relative al linguaggio visivo per produrre varie tipologie di testi

visivi (espressivi, narrativi, rappresentativi e comunicativi) e rielaborare in modo creativo le immagini con

molteplici tecniche, materiali e strumenti (grafico-espressivi, pittorici e plastici, ma anche audiovisivi e

multimediali).

È in grado di osservare, esplorare, descrivere e leggere immagini (opere d'arte, fotografie, manifesti, fumetti,

ecc) e messaggi multimediali (spot, brevi filmati, videoclip, ecc.)

Individua i principali aspetti formali dell'opera d'arte; apprezza le opere artistiche e artigianali provenienti da

culture diverse dalla propria.

Conosce i principali beni artistico-culturali presenti nel proprio territorio e manifesta sensibilità e rispetto per

la loro salvaguardia.

EDUCAZIONE FISICA

Traguardi per lo sviluppo della competenza al termine della scuola dell’infanzia

( Campo di esperienza: “Il corpo e il movimento”)

Il bambino vive pienamente la propria corporeità, ne percepisce il potenziale comunicativo ed espressivo,

matura condotte che gli consentono una buona autonomia nella gestione della giornata a scuola.

Riconosce i segnali e i ritmi del proprio corpo, le differenze sessuali e di sviluppo e adotta pratiche corrette

di cura di sé, di igiene e di sana alimentazione.

Prova piacere nel movimento e sperimenta schemi posturali e motori, li applica nei giochi individuali e di

gruppo, anche con l'uso di piccoli attrezzi ed è in grado di adattarli alle situazioni ambientali all'interno della

scuola e all'aperto.

Controlla l'esecuzione del gesto, valuta il rischio, interagisce con gli altri nei giochi di movimento, nella

danza, nella comunicazione espressiva. Riconosce il proprio corpo, le sue diverse parti e rappresenta il corpo

fermo e in movimento.

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Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola primaria

L'alunno acquisisce consapevolezza di sé attraverso la percezione del proprio corpo e la padronanza degli

schemi motori e posturali nel continuo adattamento alle variabili spaziali e temporali contingenti.

Utilizza il linguaggio corporeo e motorio per comunicare ed esprimere i propri stati d'animo, anche

attraverso la drammatizzazione e le esperienze ritmico-musicali e coreutiche.

Sperimenta una pluralità di esperienze che permettono di maturare competenze di giocosport anche come

orientamento alla futura pratica sportiva.

Sperimenta, in forma semplificata e progressivamente sempre più complessa, diverse gestualità tecniche.

Agisce rispettando i criteri base di sicurezza per sé e per gli altri, sia nel movimento che nell'uso degli

attrezzi e trasferisce tale competenza nell'ambiente scolastico ed extrascolastico.

Riconosce alcuni essenziali principi relativi al proprio benessere psico-fisico legati alla cura del proprio

corpo, a un corretto regime alimentare e alla prevenzione dell'uso di sostanze che inducono dipendenza.

Comprende, all'interno delle varie occasioni di gioco e di sport, il valore delle regole e l'importanza di

rispettarle.

STORIA

Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola dell’Infanzia

( Campi di esperienza: “Il sé e l’altro”, “La conoscenza del mondo”)

Sa di avere una storia personale e familiare, conosce le tradizioni della famiglia, della comunità e le

mette a confronto con altre.

Si orienta nelle prime generalizzazioni di passato, presente, futuro.

Riconosce i più importanti segni della sua cultura e del territorio, le istituzioni, i servizi pubblici, il

funzionamento delle piccole comunità e della città.

Sa collocare le azioni quotidiane nel tempo della giornata e della settimana.

Riferisce correttamente eventi del passato recente; sa dire cosa potrà succedere in un futuro immediato e

prossimo.

Osserva con attenzione il suo corpo, gli organismi viventi e i loro ambienti, i fenomeni naturali,

accorgendosi dei loro cambiamenti.

Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola primaria

L'alunno riconosce elementi significativi del passato del suo ambiente di vita.

Riconosce e esplora in modo via via più approfondito le tracce storiche presenti nel territorio e

comprende l'importanza del patrimonio artistico e culturale.

Usa la linea del tempo per organizzare informazioni, conoscenze, periodi e individuare successioni,

contemporaneità, durate, periodizzazioni. Individua le relazioni tra gruppi umani e contesti spaziali.

Organizza le informazioni e le conoscenze, tematizzando e usando le concettualizzazioni pertinenti.

Comprende i testi storici proposti e sa individuarne le caratteristiche.

Usa carte geo-storiche, anche con l'ausilio di strumenti informatici. Racconta i fatti studiati e sa produrre

semplici

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GEOGRAFIA

Traguardi per lo sviluppo della competenza al termine della scuola dell’infanzia

(Campo di esperienza: “La conoscenza del mondo”)

L’alunno individua le posizioni di oggetti e persone nello spazio, usando termini come sopra, sotto,

avanti, dietro, destra, sinistra, ecc., segue correttamente un percorso sulla base di indicazioni verbali.

Accetta di esplorare l’ambiente circostante.

Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola primaria

L'alunno si orienta nello spazio circostante e sulle carte geografiche, utilizzando riferimenti topologici e

punti cardinali.

Utilizza il linguaggio della geo-graficità per interpretare carte geografiche e globo terrestre, realizzare

semplici schizzi cartografici e carte tematiche, progettare percorsi e itinerari di viaggio.

Ricava informazioni geografiche da una pluralità di fonti (cartografiche e satellitari, tecnologie digitali,

fotografiche, artistico-letterarie).

Riconosce e denomina i principali "oggetti" geografici fisici (fiumi, monti, pianure, coste, colline, laghi,

mari, oceani, ecc.)

Individua i caratteri che connotano i paesaggi (di montagna, collina, pianura, vulcanici, ecc.) con particolare

attenzione a quelli italiani, e individua analogie e differenze con i principali paesaggi europei e di altri

continenti.

Coglie nei paesaggi mondiali della storia le progressive trasformazioni operate dall'uomo sul paesaggio

naturale.

Si rende conto che lo spazio geografico è un sistema territoriale, costituito da elementi fisici e antropici legati

da rapporti di connessione e/o di interdipendenza.

Cittadinanza e Costituzione è inserita nell’area storica, mentre dal punto di vista dell’educazione alla

convivenza civile, sarà curata da tutti i docenti nell’ambito della propria disciplina.

“Il sistema educativo deve formare cittadini in grado di partecipare consapevolmente alla costruzione di

collettività più ampie” senza abdicare alla propria identità, né tantomeno rinunciare alla propria comunità di

provenienza, i cui valori e ideali, respirati fin dall’infanzia, costituiscono l’imprescindibile retroterra

culturale e spirituale. Oggi la scuola, sottolineano al riguardo le Indicazioni 2012, non può e non deve

eludere il compito che l’attende: “educare alla convivenza proprio attraverso la valorizzazione delle diverse

identità e radici culturali di ogni studente. La finalità è una cittadinanza che certo permane coesa e vincolata

ai valori fondanti della tradizione nazionale, ma che può essere alimentata da una varietà di espressioni ed

esperienze personali molto più ricche che in passato”.

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MATEMATICA

Traguardi per lo sviluppo della competenza al termine della scuola dell’infanzia

(Campo di esperienza: “La conoscenza del mondo”)

Il bambino raggruppa e ordina oggetti e materiali secondo criteri diversi, ne identifica alcune proprietà,

confronta e valuta quantità; utilizza simboli per registrarle; esegue misurazioni usando strumenti alla sua

portata.

Ha familiarità sia con le strategie del contare e dell'operare con i numeri sia con quelle necessarie per

eseguire le prime misurazioni di lunghezze, pesi, e altre quantità.

Individua le posizioni di oggetti e persone nello spazio, usando termini come avanti/dietro, sopra/sotto,

destra/sinistra, ecc; segue correttamente un percorso sulla base di indicazioni verbali.

Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola primaria

L'alunno si muove con sicurezza nel calcolo scritto e mentale con i numeri naturali e sa valutare l'opportunità

di ricorrere a una calcolatrice.

Riconosce e rappresenta forme del piano e dello spazio, relazioni e strutture che si trovano in natura o che

sono state create dall'uomo.

Descrive, denomina e classifica figure in base a caratteristiche geometriche, ne determina misure, progetta e

costruisce modelli concreti di vario tipo.

Utilizza strumenti per il disegno geometrico (riga, compasso, squadra) e i più comuni strumenti di misura

(metro, goniometro...).

Ricerca dati per ricavare informazioni e costruisce rappresentazioni (tabelle e grafici). Ricava informazioni

anche da dati rappresentati in tabelle e grafici

Riconosce e quantifica, in casi semplici, situazioni di incertezza.

Legge e comprende testi che coinvolgono aspetti logici e matematici.

Riesce a risolvere facili problemi in tutti gli ambiti di contenuto, mantenendo il controllo sia sul processo

risolutivo, sia sui risultati. Descrive il procedimento seguito e riconosce strategie di soluzione diverse dalla

propria.

Costruisce ragionamenti formulando ipotesi, sostenendo le proprie idee e confrontandosi con il punto di vista

di altri.

Riconosce e utilizza rappresentazioni diverse di oggetti matematici (numeri decimali, frazioni, percentuali,

scale di riduzione, ...).

Sviluppa un atteggiamento positivo rispetto alla matematica, attraverso esperienze significative, che gli

hanno fatto intuire come gli strumenti matematici che ha imparato ad utilizzare siano utili per operare nella

realtà.

COMPETENZE METACOGNITIVE: USO DELLA MATEMATICA

Sviluppare:

La capacità critica e di giudizio, la consapevolezza di motivare le proprie affermazioni

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L’attitudine ad ascoltare, comprendere, valorizzare argomentazioni e punti di vista diversi dai propri

SCIENZE

Traguardi per lo sviluppo della competenza al termine della scuola dell’infanzia

(Campo di esperienza: “La conoscenza del mondo”)

Osserva con attenzione il suo corpo, gli organismi viventi e i loro ambienti, i fenomeni naturali,

accorgendosi dei loro cambiamenti.

Il bambino raggruppa e ordina oggetti e materiali secondo criteri diversi, ne identifica alcune proprietà,

confronta e valuta quantità; utilizza simboli per registrarle; esegue misurazioni usando strumenti alla sua

portata.

Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola primaria L'alunno sviluppa atteggiamenti di curiosità e modi di guardare il mondo che lo stimolano a cercare

spiegazioni di quello che vede succedere.

Esplora i fenomeni con un approccio scientifico: con l'aiuto dell'insegnante, dei compagni, in modo

autonomo, osserva e descrive lo svolgersi dei fatti, formula domande, anche sulla base di ipotesi personali,

propone e realizza semplici esperimenti.

Individua nei fenomeni somiglianze e differenze, fa misurazioni, registra dati significativi, identifica

relazioni spazio/temporali.

Individua aspetti quantitativi e qualitativi nei fenomeni, produce rappresentazioni grafiche e schemi di livello

adeguato, elabora semplici modelli.

Riconosce le principali caratteristiche e i modi di vivere di organismi animali e vegetali.

Ha consapevolezza della struttura e dello sviluppo del proprio corpo, nei suoi diversi organi e apparati, ne

riconosce e descrive il funzionamento, utilizzando modelli intuitivi ed ha cura della sua salute.

Ha atteggiamenti di cura verso l'ambiente scolastico che condivide con gli altri; rispetta e apprezza il valore

dell'ambiente sociale e naturale.

Espone in forma chiara ciò che ha sperimentato, utilizzando un linguaggio appropriato.

Trova da varie fonti (libri, internet, discorsi degli adulti, ecc.) informazioni e spiegazioni sui problemi che lo

interessano.

COMPETENZE METACOGNITIVE: SCIENZE

Capacità operative, progettuali e manuali

Esperienze/Conoscenze per l’approccio scientifico ai fenomeni

Capacità di utilizzare linguaggi e strumenti propri del pensiero scientifico

TECNOLOGIA

Traguardi per lo sviluppo della competenza al termine della scuola dell’infanzia

(Campo di esperienza: “La conoscenza del mondo”)

Si interessa a macchine e strumenti tecnologici, sa scoprirne le funzioni e i possibili usi.

Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola primaria L'alunno riconosce e identifica nell'ambiente che lo circonda elementi e fenomeni di tipo artificiale.

È a conoscenza di alcuni processi di trasformazione di risorse e di consumo di energia, e del relativo impatto

ambientale.

Conosce e utilizza semplici oggetti e strumenti di uso quotidiano ed è in grado di descriverne la funzione

principale e la struttura e di spiegarne il funzionamento.

Sa ricavare informazioni utili su proprietà e caratteristiche di beni o servizi leggendo etichette, volantini o

altra documentazione tecnica e commerciale.

Si orienta tra i diversi mezzi di comunicazione ed è in grado di farne un uso adeguato a seconda delle diverse

situazioni.

Produce semplici modelli o rappresentazioni grafiche del proprio operato utilizzando elementi del disegno

tecnico o strumenti multimediali.

Inizia a riconoscere in modo critico le caratteristiche, le funzioni e i limiti della tecnologia attuale.

L'alunno riconosce nell'ambiente che lo circonda i principali sistemi tecnologici e le molteplici relazioni

che essi stabiliscono con gli esseri viventi e gli altri elementi naturali.

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Conosce i principali processi di trasformazione di risorse o di produzione di beni e riconosce le diverse

forme di energia coinvolte.

È in grado di ipotizzare le possibili conseguenze di una decisione o di una scelta di tipo tecnologico,

riconoscendo in ogni innovazione opportunità e rischi.

Conosce e utilizza oggetti, strumenti e macchine di uso comune ed è in grado di classificarli e di descriverne

la funzione in relazione alla forma, alla struttura e ai materiali.

Utilizza adeguate risorse materiali, informative e organizzative per la progettazione e la realizzazione di

semplici prodotti, anche di tipo digitale.

Ricava dalla lettura e dall'analisi di testi o tabelle informazioni sui beni o sui servizi disponibili sul mercato,

in modo da esprimere valutazioni rispetto a criteri di tipo diverso.

Conosce le proprietà e le caratteristiche dei diversi mezzi di comunicazione ed è in grado di farne un uso

efficace e responsabile rispetto alle proprie necessità di studio e socializzazione.

Sa utilizzare comunicazioni procedurali e istruzioni tecniche per eseguire, in maniera metodica e razionale,

compiti operativi complessi, anche collaborando e cooperando con i compagni.

Progetta e realizza rappresentazioni grafiche o infografiche, relative alla struttura e al funzionamento di

sistemi materiali o immateriali, utilizzando elementi del disegno tecnico o altri linguaggi multimediali e di

programmazione

RELIGIONE

Traguardi per lo sviluppo della competenza al termine della scuola dell’infanzia

Il bambino sa esporre semplici racconti biblici e sa apprezzare l’ armonia e la bellezza del mondo.

Sa riconoscere nel Vangelo la persona e l’ insegnamento d’ amore di Gesù sperimentando relazioni

serene con gli altri.

Sa esprimere con il corpo emozioni e comportamenti di pace.

Sa riconoscere alcuni linguaggi tipici della vita dei cristiani ( feste, canti, arte, edifici ) e impara termini

del linguaggio cristiano

Il sé e l’altro

- Scopre nei racconti del Vangelo la persona e l’insegnamento di Gesù, da cui apprende che Dio è Padre

di tutti e che la Chiesa è la comunità di uomini e donne unita nel suo nome, per sviluppare un positivo senso

di sé e sperimentare relazioni serene con gli altri, anche appartenenti a differenti tradizioni culturali e

religiose.

Il corpo in movimento

- Riconosce nei segni del corpo l’esperienza religiosa propria e altrui per cominciare a manifestare anche

in questo modo la propria interiorità, l’immaginazione e le emozioni.

Linguaggi, creatività, espressione

- Riconosce alcuni linguaggi simbolici e figurativi caratteristici delle tradizioni e della vita dei cristiani

(segni, feste, preghiere, canti, gestualità, spazi, arte), per poter esprimere con creatività il proprio vissuto

religioso.

I discorsi e le parole

- Impara alcuni termini del linguaggio cristiano, ascoltando semplici racconti biblici, ne sa narrare i

contenuti riutilizzando i linguaggi appresi, per sviluppare una comunicazione significativa anche in ambito

religioso.

La conoscenza del mondo

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- Osserva con meraviglia ed esplora con curiosità il mondo, riconosciuto dai cristiani e da tanti uomini

religiosi come dono di Dio Creatore, per sviluppare sentimenti di responsabilità nei confronti della realtà,

abitandola con fiducia e speranza.

Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola primaria

· L’alunno riflette su Dio Creatore e Padre, sui dati fondamentali della vita di Gesù e sa collegare i

contenuti principali del suo insegnamento alle tradizioni dell’ambiente in cui vive; riconosce il significato

cristiano del Natale e della Pasqua, traendone motivo per interrogarsi sul valore di tali festività

nell’esperienza personale, familiare e sociale.

· Riconosce che la Bibbia è il libro sacro per cristiani ed ebrei e documento fondamentale della nostra

cultura, sapendola distinguere da altre tipologie di testi, tra

cui quelli di altre religioni; identifica le caratteristiche essenziali di un brano biblico, sa farsi

accompagnare nell’analisi delle pagine a lui più accessibili, per collegarle alla propria esperienza.

· Si confronta con l’esperienza religiosa e distingue la specificità della proposta di salvezza del

cristianesimo; identifica nella Chiesa la comunità di coloro che credono in Gesù Cristo e si impegnano per

mettere in pratica il suo insegnamento; coglie il significato dei Sacramenti e si interroga sul valore che essi

hanno nella vita dei cristiani.

COMPETENZE METACOGNITIVE

Sviluppo del senso civico

Capacità di modulare le proprie emozioni

Riflessione sulla formazione simbolica delle emozioni

Promozione delle forme di diversità

Presa di coscienza dell’appartenenza a una tradizione culturale

Confronto e rispetto di altre tradizioni culturali e religiose

Tra le linee guida per il conseguimento degli obiettivi, i docenti cercheranno il più possibile di

perseguire l’individualizzazione dell’insegnamento/apprendimento.

L’individualizzazione dell'insegnamento-apprendimento significa:

adeguare i processi di insegnamento alle esigenze dell’alunno, attraverso proposte didattiche

diversificate.

tradurre i contenuti del sapere, calibrandoli alle reali possibilità del soggetto in formazione.

Rappresenta:

una opportunità di ricerca e quindi di miglioramento dell'offerta formativa, attraverso

l'individuazione e l’attivazione di modalità organizzative e di comunicazione sempre più

efficaci.

un'occasione di confronto e mediazione, luogo in cui la scuola diventa in grado di dare risposte

adeguate ai bisogni culturali e sociali di tutti e di ciascuno.

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una necessità di reperire, elaborare, inventare strategie e tecniche didattiche sempre più

sofisticate, che prevedono competenze più adeguate che passano attraverso approfondimenti ed

aggiornamenti professionali sistematici sia a livello individuale che collegiale.

L’ARRICCHIMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA

CURRICOLO LOCALE (15%) Tradizione e memoria

In ottemperanza alla vigente legislazione, la scuola, tenendo conto delle attese dei genitori e dei

bisogni formativi degli studenti, destina una quota del curricolo per la realizzazione del progetto

d’Istituto “Recupero delle tradizioni popolari” finalizzato al recupero della memoria storica della

propria città e all’interiorizzazione dei valori della propria cultura.

“Per educare a questa cittadinanza unitaria e plurale a un tempo - suggeriscono le Indicazioni Nazionali-

una via privilegiata è proprio la conoscenza e la trasmissione delle nostre tradizioni e memorie nazionali: non

si possono realizzare appieno le possibilità del presente senza una profonda memoria e condivisione delle

radici storiche”. A tal fine sarà indispensabile una piena valorizzazione delle risorse e dei beni culturali

presenti sul nostro territorio, “proprio per arricchire l’esperienza quotidiana dello studente con culture

materiali, espressioni artistiche, idee, valori che sono il lascito vitale di altri tempi e di altri luoghi

L'obiettivo ultimo è quindi quello di far crescere cittadini in grado di rispettare e custodire il patrimonio

ambientale, grazie alla conoscenza, ad amare il proprio territorio, riscoprendo nella sua intrinseca bellezza e

fragilità le radici di provenienza. Tale quota del 15% sarà dedicata alle seguenti attività:

interventi per la promozione della cultura siciliana (L.R. n.9 -31 maggio 2011)

visite guidate

recuperi disciplinari

concorsi

gare

attività proposte da Enti, Associazioni etc.

cineforum

CURRICOLO OPZIONALE

Compito della scuola, secondo le Indicazioni per il Curricolo, è quello di “educare la persona, essere unico

ed irripetibile”.

Per far ciò è necessario “e-ducere”, cioè tirar fuori ciò che si è, per far nascere la voglia di declinare il

proprio sapere con la fantasia, la creatività, l’ingegno, la consapevolezza della pluralità delle applicazioni

delle proprie abilità, capacità e competenze.

Le famiglie avranno la possibilità di arricchire l’esperienza scolastica dei propri figli, aggiungendo

all’orario obbligatorio comune (le 27 ore settimanali del curricolo nazionale e di quello locale), il monte ore

opzionale (3 ore settimanali) per attività laboratoriali, scegliendo tra i laboratori proposti, compatibilmente

con le esigenze organizzative della scuola.

A tal fine saranno attivati diversi LABORATORI che consentiranno agli alunni di scoprire le proprie

potenzialità e le proprie inclinazioni in diversi campi del saper e del saper fare.

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In tal senso i laboratori non vanno intesi come spazi scolastici attrezzati, ma come sistema organizzato

di offerte alternative e diversificate all’interno del curricolo. I Laboratori sono stati individuati come attività

di approfondimento/recupero delle discipline curricolari da svolgere nel tempo scuola opzionale di ciascun

plesso e sottoposti alla scelta dei genitori. L’intervento laboratoriale è rivolto al recupero dei bambini in

difficoltà o al miglior sviluppo di competenze nei diversi ambiti disciplinari in sostituzione delle

compresenze non più previste dall’attuale ordinamento scolastico. I laboratori integrati al curricolo nazionale

sono spazi didattici atti migliorare i curricoli formativi e favorire occasioni di benessere, imparare a crescere

insieme, scoprire e sviluppare le proprie attitudini e inclinazioni.

54

L’organizzazione per laboratori:

comporta l’adozione di una struttura organizzativa dinamica e flessibile, capace di aderire il più

possibile ai ritmi e alle diversificate esigenze degli alunni

sollecita una impostazione metodologica (sia per il ridotto numero degli alunni che per la tipologia

delle attività) che vede gli studenti veramente protagonisti e “co-costruttori” della propria conoscenza

permette di valorizzare le risorse umane (le competenze dei docenti), strutturali e strumentali di cui

dispone la scuola e di ottimizzarne l’utilizzo.

LABORATORI PLESSO “SIRTORI”

CLASSI TITOLI RESPONSABILI ORE

Prima A e

Prima B

“Impariamo insieme

… leggendo eScrivendo”

M.A.Bellafiore 1h

“Giocando non la

matematica”

Di Dia 2 h

Seconda A

“A, B, C … gioco, leggo e

imparo qui”

A. Giacalone 1h

“Contare giocando” V.Caruso 2h

Seconda B “A, B, C … gioco,

leggo e imparo qui”

Annalisa

Giacalone

2h

”Matemagia” M.A. Alagna 2 h

Terza A “Laboratorio di lettura

espressiva”

R.Calabrese 1h

“Matematicando” Alloro 2 h

Terza B “Laboratorio artistico” A.M.Di Girolamo 1 h

“Matematicando” Alloro 2 h

Quarta A Approfondimento di

matematica (1h)

Approfondimento di

italiano (1h)

Dolce 2 h

“Conosco la mia città” Alagna 1 h

Quarta B “La matematica non è un

problema”.

V.Caruso 1h

Approfondimento di

matematica (1h)

Approfondimento di

italiano (1h)

L.Dolce 2 h

55

Quinta A “Conosco e studio i

classici”

Le Calze -

G. Bellantone

3h

Quinta B “Non solo letture” F. Malato 3h

LABORATORI PLESSO “COZZARO”

CLASSI TITOLI RESPONSABILI ORE

Prima “Impariamo

insieme…leggendo e

scrivendo”

Zerilli 3 h

Seconda “Le educazioni” Spalla 3 h

Terza “Le fiabe” Spalla 3 h

Quarta “lettura…. Che

passione”

Mezzasalma 3 h

Quinta “Leggendo i Promessi

Sposi”

Conticelli 3 h

LABORATORI PLESSO “Pestalozzi”

Prima A “Matematica

land”

Roberta

Impiccichè

2h

“Ti racconto una

storia”

A.Del

Giudice

1 h

Prima B

“Raccontami una

storia”

A.Del

Giudice

1h

C.Parrinello 1h

N.Lombardo 1h

Seconda A “Storie & Storie” C. Parrinello 3 h

Terza A

“In strada si fa

attenzione”

C. Palazzolo 2 h

“Potenziamo la

matematica”

G.Civello 1 h

Quarta A “Giochiamo con la Lim” A.Del

Giudice

3 h

Quarta B

“I grandi dell’informatica” A. Del

Giudice

2h

“ Viaggio con …Ulisse G. Angileri 1h

Quinta A

“La storia della lingua

italiana”

G.Guarrato 1h

“Amare Marsala” C.

Palazzolo

2h

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LABORATORI PLESSO “Circonvalazione”

Prima A “Matematica in gioco” V.Cudia 3h

Seconda A

“Parolando” A.Pizzo 1 h

“Noi….Contiamo”. R.M. Ferrara 2 h

Quinta A “Matematicamente” G.Genna 2 h

“Un libro da leggere” La Fata 1 h

AMPLIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA

Il curricolo sarà integrato con percorso ed attività di ampliamento e di arricchimento dell’offerta

formativa, sia in orario scolastico che extrascolastico.

PROGETTI CURRICOLARI

A fine anno scolastico tutte le scuole sono state impegnate a valutare l’esperienza

compiuta e a identificare i problemi e le prospettive su cui investire nell’anno successivo.

Ogni scuola, a settembre, struttura il proprio Progetto di plesso e pianifica le

progettualità integrative al fine di ampliare l’Offerta Formativa di ciascuna scuola e

rendere più efficace, l’intervento educativo rivolto al bambino.

Tutti i progetti presentati vengono vagliati dalla Commissione POF che presenta le

proposte al Collegio dei Docenti per organizzare il Piano dell’Offerta Formativa e

impegnare le risorse finanziarie di cui il Circolo dispone.

In base a tale premessa si segnalano nelle pagine seguenti i progetti / le attività che

costituiscono parte integrante del P.O.F. a.s. 2013/ 2014.

Le schede analitiche di ciascun progetto sono visionabili in Segreteria.

Al fine di ampliare l’offerta formativa, sempre nel rispetto dei bisogni formativi dell’utenza, la scuola

propone l’integrazione del curricolo con un’ampia gamma di attività orientate

al potenziamento delle competenze chiave per l’apprendimento permanente

all’uso di linguaggi alternativi

alla lotta alla dispersione scolastica.

Dette attività, oggetto di apposita progettazione, sono atte ad integrare e/o recuperare capacità,

conoscenze, abilità degli alunni, tenendo conto delle loro potenzialità individuali, delle loro storie personali

(sia scolastiche che di contesto familiare) e, soprattutto, a rafforzare la motivazione ad apprendere e a

favorire i processi di partecipazione attiva alla costruzione del sapere.

57

PROGETTI CURRICOLARI

SCUOLA PRIMARIA E INFANZIA PLESSO “SIRTORI”

“School & Cinema”

Vincenza Armato

-Favorire l’apprendimento della lingua inglese.

“I-Denti-Kit Referente: Alloro A.Maria

Docenti classe 3a A Sirtori

Educazione alla salute, prevenzione e diagnosi

precoce delle patologie odontoiatriche nella

popolazione infantile in ambito scolastico.

“Progetto Feste a scuola”

Angela Angileri

-Rafforzare l’identità del bambino.

SCUOLA PRIMARIA E INFANZIA PLESSO “PESTALOZZI”

“School & Cinema”

Roberta Impiccichè

-Favorire l’apprendimento della lingua inglese.

“Do Re Mi…La musica è

qui”

Marino Cinzia

Scarcella Renata

-Potenziare le capacità espressive attraverso il

canto e il movimento.

Progetti Curricolori Trasversali

Tutte le classi

di tutti i plessi

“Viviamo il Natale”

Tutti i docenti del circolo.

-Vivere l’atmosfera natalizia del

nostro territorio.

-Sviluppare e acquisire capacità

inventive, manipolative e di

confronto rappresentando

simbolicamente la realtà natalizia

con addobbi e rappresentazioni

corali.

Uscite

didattiche

nel

territorio.

Allestimento

di presepi

lavoretti e

alberi di

Natale.

Vendita di

beneficenza.

58

Tutte le classi

di tutti i plessi

“Un libro per tutti”

Tutti i docenti del circolo.

-Promuovere il piacere della lettura.

Visite

guidate

presso un

libreria.

Tutte le classi

di tutti i plessi

“Teatro a scuola”

Tutti i docenti del circolo.

-Saper interpretare e rielaborare i

messaggi.

-Saper decodificare i vari linguaggi

in modo autonomo e critico.

Partecipazio

ne a

rappresentaz

ioni teatrali.

Tutte le classi

“Mangi per vivere bene”

Tutti i docenti del circolo.

-Imparare nuovi comportamenti

alimentari e a costruire abitudini

legate alla propria identità

culturale.

Educare a

nuovi com

portamenti

alimentari. Quinte,

Scuola

Secondaria di

Primo grado

Continuità verticale

“Note in movimento”

Docenti classi quinte dei plessi

Cozzaro Circonvallazione e

Pestalozzi e scuola secondaria di

primo grado.

-Potenziare la capacità di

relazionarsi positivamente con le

persone e l’ambiente in contesti

diversi.

Gli alunni

delle classi

v^

realizzeran

no un coro e

attività

motorie con

i professori. Terze,

Quarte, Quinte “Giochi matematici di Sicilia”

Docenti delle classi terze, quarte,

quinte.

-Migliorare le competenze

matematiche degli alunni di scuola

primaria.

Partecipazio

ne alle gare

di

matematica. Tutte le classi “La scuola al cinema”

Tutti i docenti del circolo

-Cineforum.

Visione di

films al

cinema.

Alunni ultimo

anno scuola

infanzia

Progetto continuità

Infanzia primaria

I docenti delle classi quinte

E ultimo anno Scuola Infanzia

-Favorire il raccordo tra i due

ordini di scuola.

Incontri tra i

docenti dei

diversi

ordini. Terze

Quarte

Quinte di tutti i

plessi

“A scuola di Fair Play: Giochi

sportivi e studenteschi”

Di Girolamo Anna Maria,

Alloro Anna Maria

-Migliorare la postura,

l’autostima, gli schemi motori,

l’auto controllo, le capacità

comunicative e sociali.

Gare con

altri alunni

di scuole del

territorio. Tutte le classi

di tutti i plessi “Frutta e Verdura nelle

Scuole”

De Vita Angela

-Abituare gli alunni alle buone

abitudini alimentari.

Degustazio

ni di frutta e

verdura.

Tutte le classi “Visite guidate e viaggi

d’istruzione”

Conticelli Conoscere e valorizzare i beni

culturali e ambientali

Visite

guidate

Tutte le classi “Progetto legalità” Conticelli Promuovere la cultura della

legalità

Partecipazio

ne ad

iniziative

varie Tutte le classi “Tradizioni popolari” Conticelli Recuperare e valorizzare la

tradizioni popolari locali

Partecipazio

ne ad

iniziative

varie

I progetti trasversali di Circolo sono stati strutturati nell’ambito dell’Educazione alla

Cittadinanza e Costituzione:

Educazione alla salute

Educazione ambientale

59

Educazione stradale

Educazione alimentare

Educazione all’affettività

SCUOLA DELL’INFANZIA REGIONALE PESTALOZZI

Destinatari

Titolo Responsabili Finalità

Tutti gli alunni

della sezione

“Vieni al cinema

insieme a me” / MOF

Rosalia Maria Bua -Educare i bambini a diventare

spettatori consapevoli.

40 ore di

insegnam

oario.

Curr..

Tutti gli alunni

della sezione

“Tante feste un solo

coro”

Bua Rosalia Maria -Abbinare al canto il concetto di

suono- movimento- silenzio-

staticità.

40 ore di

non

insegn.+

40 ore

esperto

PROGETTI EXTRACURRICOLARI

SCUOLA PRIMARIA PLESSO “G.SIRTORI”

-

Destinatari

Titolo Responsabili

Finalità Ore

Classi Prime dei

plessi “Sirtori” e

“Circonvallazione”

“A scuola senza

Lim…..ite”

Vittoria Cudia

-Sperimentare le potenzialità

della lavagna interattiva

multimediale nella pratica

didattica.

30h

Classi Seconda A e

B

“Creo e scrivo”

Annalisa Giacalone

-Promuovere lo sviluppo del

pensiero creativo e di

competenze linguistiche.

30h

Terze A - B - C

“Recupero e

potenziamento di

abilità e conoscenze” Area linguistica

Rosa Calabrese

-Consentire agli alunni in

difficoltà di apprendimento di

consolidare e potenziare le

strumentalità di base.

30h

Quarta A e B

“Computer

ed…ecologia?”

Luigi Dolce

-Sviluppare nell’alunno il

pensiero autonomo e la

creatività. Saper proiettare le

30h

60

conoscenze su supporti

informatici.

Quinta A

Quinta B

“Un mondo di amici”

Caterina Le Calze, Michela

Pavia, Lodovica Messina,

Francesca Malato.

-Promuovere la conoscenza

del patrimonio culturale. -Favorire l’ apprendimento

attraverso esperienze

extrascolastiche.

30h

per

ciascun

docente

SCUOLA DELL’INFANZIA STATALE PLESSO “SIRTORI”

Destinatari

Titolo Responsabili

Finalità

Sezioni A e B

Alunni di 4 e 5

anni

“Mondo pulito”

Maria Rita Ottoveggio Carmela Attinà.

-Avviare i bambini ad un

processo di sensibilizzazione

per le problematiche

ecologico-ambientali.

30h

per

ciascun

docente

SCUOLA DELL’INFANZIA REGIONALE “SIRTORI”

Destinatari

Titolo Responsabili Finalità

Sezione C

Alunni di 3 anni

“Mondo pulito”

Angela Angileri

-Avviare i bambini ad un

processo di sensibilizzazione

per le problematiche

ecologico-ambientali.

30h

SCUOLA PRIMARIA PLESSO “COZZARO

-

Destinatari

Seconda A

Titolo

“Sportello recupero

matematica”

Responsabili

Angela De Vita

Finalità

-Offrire l’opportunità a un

gruppo di alunni di recuperare

alcune abilità, di ampliare la

loro preparazione di base e di

ampliare le loro conoscenze

matematiche.

Ore

30h

61

Destinatari

tutte le classi

del plesso

“Teatrando”

Filippa Passalacqua

Carmela Mezzasalma (cl.4)

Rosa Maria Spalla(cl.3)

Maria Conticelli

Rosanna Caltagirone (cl.2)

Giovanna Zerilli (cl.1)

-Migliorare le competenze

espressive canore e motorie. -

Favorire la socializzazione

40h

per

ciascun

docente

SCUOLA DELL’INFANZIA STATALE “COZZARO” E

“CASABIANCA”

Destintari

Sezioni S.I.S.

dei plessi

“Cozzaro”

e“Casabianca”

Titolo

“Il corpo in gioco”

Responsabili

Silvana Canino

Grazia Ferro

Pasqua Spagnolo

Anna Maria Chiofalo

Maria Rita Cucchiara

Finalità

-Contribuire alla maturazione

complessiva del bambino.

-Promuovere la presa di

coscienza del valore del proprio

corpo.

30 h per

ciascun

docente

SCUOLA DELL’INFANZIA STATALE e PRIMARIA PESTALOZZI

Destinatari

Titolo Responsabili

Finalità

Sezioni A e B

Bambini di 5

anni

“Giochiamo con lettere e

numeri”

Cinzia Marino

Renata Scarcella

-Consolidare i requisiti di base

per poter accedere alla lettura,

alla scrittura al calcolo.

30

ore per

ciascun

docente

Classi

terze

quarte

quinte

“Cantiamo la Sicilia”

Angileri Giueppa

Guarrato Giovanna

-Far conoscere le ricchezze culturali

del patrimonio tradizionale popolare

siciliano.

SCUOLA PRIMARIA PLESSO “CIRCONVALAZIONE

Gruppi

delle classi

Classi

Titolo Responsabili

Finalità

Seconda A

“Recuperiamo insieme”

Area linguistica

Pizzo Antonella

- Consentire agli alunni in

difficoltà d’apprendimento di

colmare lacune presenti nella

62

loro preparazione di base e di

ampliare le loro conoscenze.

PROGETTI EXTRACURRICOLARI

TRASVERSALI

Destinatari Titolo Responsabili Finalità

Classi prime

e seconde

plessi Sirtori

e Pestalozzi

“Non uno di

meno” –Progetto

F3 in rete con

S.M.Mazzini

(scuola capofila):

MODULI:

- “Apprendiamo

1”

- “Apprendiamo

2”

- “Sport-

attiviamoci”

Giacalone

Annalisa (Modulo

Apprendiamo 1)

Cudia Vittoria (Modulo

Apprendiamo 2)

Napoli

Lorenza (Modulo Sport-

attiviamoci))

- Sviluppare un approccio

metacognitivo espandendo

le capacità cognitive degli

alunni (Moduli

“Apprendiamo “ e

“Apprendiamo 2”)

- Avvicinare tutti gli alunni

ad una corretta educazione

motoria a salutari stili di

vita (Modulo “Sport-

attiviamoci)

-50 ore

(ins.

Giacalone)

-50 ore

(ins.Cudia)

-60 ore

(ins.Napoli)

Alunni del

Circolo

“Natale in Festa

2013”

(in collaborazione

con l’A.C. di

Marsala)

Giacalone

Annalisa

Le Calze

Caterina

- Favorire una inter-relazione

positiva tra scuola, famiglia e

territorio

- far crescere il senso di

solidarietà in occasione della

festività natalizia.

17 ore per

ciascun

docente

Terze

Quarte

Quinte di tutti i

plessi

“A scuola di Fair

Play: Giochi sportivi

studenteschi”

Di Girolamo

Anna Maria,

Alloro Anna

Maria

-Migliorare la postura, l’autostima,

gli schemi motori, l’auto controllo, le

capacità comunicative e sociali.

40 ore per

ciascun

docente in

orario

antimeridiano

e pomeridiano

PROGETTO CONTINUITÀ

Scuola dell’infanzia/primaria

La scuola primaria progetta percorsi di continuità con la scuola dell’infanzia al fine di rendere

l'accoglienza dei nuovi bambini più graduale, offrendo a tutti la possibilità di interiorizzare i prerequisiti

scolastici e non, adeguati ad affrontare un nuovo tipo di scuola.

Il progetto prevede alcuni momenti scanditi nell'arco dell'anno:

momenti di accoglienza/conoscenza del nuovo ambiente scolastico da parte dei bambini della scuola

dell’infanzia

63

compilazione di questionari da parte dei genitori per la raccolta di problematiche relative all'ansia

nell'affrontare i problemi della nuova scuola

Progetto che coinvolge i bambini dell'ultimo anno della scuola dell' Infanzia e delle classi 1^ della

primaria. I momenti e le attività vengono programmate e predisposte unitamente dagli insegnanti dei due

ordini di scuola

incontri tra docenti dei due ordini di scuola per il passaggio di informazioni relative ai nuovi alunni

Le classi vengono formate in modo che siano omogenee fra loro, ma eterogenee al loro interno quanto a

livelli cognitivi, affettivi, socioculturali.

Scuola secondaria di primo grado

Il Progetto Continuità con la scuola secondaria riguarda le classi in uscita.

Gli alunni di quinta avranno occasioni d’incontro e di esperienze significative presso la scuola

secondaria di primo grado.

Durante l’anno avvengono altri incontri di verifica tra insegnanti dei due ordini di scuola.

Altre attività:

Le scuole del Circolo, nel corso dell’anno scolastico organizzano attività specifiche

riferite a :

- Halloween

- Natale

- Carnevale

- Accoglienza dei bambini che frequenteranno il prossimo anno

- Visite in biblioteca

- Visite di esplorazione ambientale

- Fne anno

PIANO INTEGRATO D’ISTITUTO

- Progetti P.O.N. a.s. 2013-2014 Al fine di rispondere alle esigenze dell’utenza, la scuola ha

deliberato i seguenti progetti:

Obiettivo B: “Migliorare le competenze del personale della scuola e dei docenti”

Codice Progetto B-FSE-2013-268

Azione B7 Interventi individualizzati e per l'auto-aggiornamento del personale scolastico, progetto

“English to live”

Obiettivo C “Migliorare i livelli di conoscenza e competenza dei giovani”-

Codice Progetto C-1-FSE-2013-1746

Azione C1 Interventi per lo sviluppo delle competenze chiave, progetto

Obiettivo D “Accrescere la diffusione, l'accesso e l'uso della società dell'informazione”-

Codice Progetto D-1-FSE-2013-685 progetto “ DidatTICamente"

- Piano Operativo Regionale Sicilia POR-FESR “Piano di Azione Coesione” Circolare N

10621del 05/07/ 12: Dotazioni tecnologiche per gli ambienti di apprendimento per le scuole del primo ciclo.

il Sesto Circolo Didattico ha ricevuto il finanziamento di un progetto già presentato, in occasione

del bando relativo a:

64

- “Ambienti per l’apprendimento”2007 IT 05 I PO 004 F.E.S.R. del Ministero dell’Istruzione

dell’Università e della Ricerca, nell’ambito del Programma Operativo Nazionale 2007-2013 Obiettivo

“Convergenza” Asse II—Qualità degli ambienti scolastici—Obiettivo C—Migliorare la sostenibilità

ambientale e l’innovatività delle strutture scolastiche per valorizzare l’offerta formativa,

I PROGETTI DI PLESSO

Ciascuna scuola ha un’organizzazione specifica anche perché diverso è il numero dei

bambini, il numero degli insegnanti, gli spazi a disposizione, le risorse che può attivare.

Ogni scuola , quindi, sulla base di idee “forti” condivise in Collegio Docenti, ha strutturato

il proprio progetto organizzativo che costituisce parte integrante del P.O.F.

In allegato ( ma per evidenti ragioni di spazio e di economie solo nella copia depositata in

Direzione Didattica e all’Albo di ciascuna scuola ) si riportano i progetti di plesso di tutte

le scuole:

In tutti i progetti di plesso sono inoltre descritte e definite le attività/ iniziative

specifiche che le scuole promuoveranno nell’a.s. 2013/ 2014

Le attività extrascolastiche, in particolare le visite guidate e i viaggi d’istruzione, sono un supporto

valido per aiutare l’allievo nella crescita umana e sociale.

Affinché questo supporto dia dei risultati sempre più positivi gli Organi Collegiali fissano quei criteri

relativi ai viaggi che tengano conto degli obiettivi formativi e istruttivi previsti dal P.O.F. e che ogni

Collegio dei Docenti, autonomamente, programmi itinerari e modalità delle visite da effettuare.

Prendere consapevolezza dell’importanza del patrimonio ambientale e artistico della propria città e

della propria nazione

Educare a tutelare le bellezze artistiche del territorio in cui si vive.

I viaggi d’istruzione fanno parte della programmazione didattica della scuola e vengono progettati come

esperienze di apprendimento, integrate nel curricolo scolastico.

Devono costituire per gli alunni un’occasione di arricchimento personale attraverso il contatto con

l’ambiente , inteso nei suoi aspetti fisici, paesaggistici, umani, culturali e produttivi.

Devono contribuire altresì a svolgere funzioni orientative e vanno considerati come momento integrante

della lezione, concepita come un articolato sistema di esperienze.

Gli scopi perseguiti sono di tipo cognitivo/culturale, ma anche relazionale, in quanto l’attività favorisce

gli aspetti promozionali dei processi di socializzazione del gruppo.

Nella realizzazione dei viaggi d’istruzione va considerato tutto ciò che il territorio offre, al fine di:

65

a) sviluppare:

capacità di osservazione

capacità d’analisi

capacità di rielaborazione critica

b) approfondire i contenuti disciplinari, per rispondere al crescente bisogno tra esperienze interne ed

esperienze esterne alla scuola.

Visite guidate

In continuità sia con il progetti sia con gli obiettivi prefissati, le insegnanti hanno sviluppato un piano

delle uscite didattiche che si prefigge di far accrescere le conoscenze dei bambini sul territorio.

Le uscite saranno effettuate in mattinata dalle ore 9.00 alle ore 12.00 e verrà assicurato il servizio

scuolabus. Le insegnanti saranno in compresenza, per una più puntuale vigilanza sui bambini, inoltre per

alcune uscite (Mothia, Segesta) è prevista la presenza dei genitori dei bambini partecipanti.

Viaggi d’Istruzione

Saranno progettati, in stretta correlazione e coerenza con gli obiettivi e le finalità del curricolo:

Viaggi d’istruzione della durata di un giorno nel territorio della provincia o di province limitrofe

Viaggi d’istruzione correlati alla partecipazione a manifestazioni e/o concorsi educativo-didattici

Sarà cura dei docenti incaricati delle Funzioni Strumentali dell’Area 3 ( Interventi e servizi per gli

studenti), nonché dell’apposita commissione e dei competenti Organi Collegiali, definire le modalità

organizzative delle suddette visite d’istruzione.

Il nostro curricolo integrato prevede altresì dei percorsi didattici collegati alla programmazione annuale

delle classi finalizzati ad approfondire le conoscenze degli alunni, superando le singole discipline secondo

un principio di trasversalità. Nella nostra scuola, queste iniziative sono in atto da tempo nell’ambito

dell’ampliamento dell’offerta formativa proprio per la loro validità; sono individuate dai docenti che le

scelgono in rispondenza ai bisogni formativi ed educativi degli alunni, i loro interessi, le loro problematiche

e le loro necessità.

LE SCELTE METODOLOGICHE

L’insegnante assumerà il ruolo di CO-REGISTA nell’esperienza di insegnamento-apprendimento e si

attiverà per rendere l’alunno compartecipe del suo processo di crescita.

66

A tal fine verranno privilegiate diversificate impostazioni metodologiche tendenti a:

I

VALORIZZARE

L’ESPERIENZA E

LE CONOSCENZE

DEGLI ALUNNI ATTUARE

INTERVENTI

ADEGUATI NEI

RIGUARDI DELLA

DIVERSITA’

FAVORIRE

L’ESPLORAZIONE

E LA SCOPERTA Ricerca-Azione

INCORAGGIARE

L’APPRENDIMENTO

COLLABORATIVO Cooperative learning

PROMUOVERE LA

CONSAPEVEZZA DEL

PROPRIO MODO DI

APPRENDERE

Imparare ad imparare

REALIZZARE

PERCORSI IN

FORMA DI

LABORATORIO

PROMUOVERE

L’ASCOLTO

ATTIVO

67

METODOLOGIA DIDATTICA

Per l’acquisizione di conoscenze, competenze e capacità saranno adottati i seguenti metodi

d’insegnamento, scelti in base alla disciplina, agli obiettivi e all’attività da svolgere:

DIDATTICA

LABORATORIALE

METODO

INDUTTIVO

DEDUTTIVO

METODO

EURISTICO

GUIDATO

PEER

EDUCATION COOPERATIVE

LEARNING

68

Verifiche e valutazioni

La valutazione in questi ultimi anni, in sede di riflessione e ricerca da parte della pedagogia scolastica,

così come nell’ambito della formazione e della ricerca condotte dai docenti, ha assunto sempre più diversi, e

tra loro correlati, significati sia in merito ai metodi e agli strumenti, sia rispetto ai destinatari e sia infine

relativamente ai soggetti deputati alla elaborazione, somministrazione e valutazione delle prove assegnate

agli alunni. Sarebbe dunque opportuno parlare, quando ci si riferisce a questo delicato compito della scuola,

di processo valutativo, con le sue fasi iniziale, intermedia e finale, e con significati precisi attribuiti a

ciascuna di esse. Il processo di verifica/valutazione, pertanto, si può in sintesi delineare nei seguenti termini:

una valutazione iniziale con funzione diagnostica volta a individuare conoscenze e competenze pregresse

negli allievi, in modo tale da predisporre adeguate proposte didattiche calibrate sugli alunni; in secondo

luogo, una valutazione in itinere, cioè intermedia, mediante la quale, si possa riorientare sempre la rotta in

relazione al progresso degli allievi, ai loro punti di forza e debolezza, al contesto e alle opportune

sollecitazioni in esso rintracciabili. Infine, una valutazione finale, al termine di un percorso didattico, di

un’esperienza, ovvero di un periodo scolastico, che assume comunque un preminente significato formativo

ed, anche, sommativo. I tre momenti o le tre fasi del processo di verifica/valutazione devono in ogni caso

assumere una valenza formativa per gli alunni, ma è ormai riconosciuto il valore che essi rappresentano

anche per l’autovalutazione dei docenti, dunque per apprezzare la qualità non solo dell’apprendimento ma

anche dell’insegnamento, e non da ultimo per valutare la qualità del sistema di istruzione, compito

quest’ultimo affidato ad un ente esterno, l’INVALSI (Istituto Nazionale per la valutazione del Sistema

d’Istruzione). Le Indicazioni ci ricordano a questo proposito che “La valutazione precede, accompagna e

segue i percorsi curricolari. Attiva le azioni da intraprendere, regola quelle avviate, promuove il bilancio

critico su quelle condotte a termine. Assume una preminente funzione formativa, di accompagnamento dei

processi di apprendimento e di stimolo al miglioramento continuo”…. “Occorre assicurare agli studenti e

alle famiglie un’informazione tempestiva e trasparente sui criteri e sui risultati delle valutazioni effettuate nei

diversi momenti del percorso scolastico, promuovendone con costanza la partecipazione e la

corresponsabilità educativa […]”. È, infine, proprio quest’ultima un’altra delle idee-guida del rapporto

scuola-famiglia, ossia il tema della corresponsabilità. Oggi la scuola, è consapevole di quanto sia importante

coinvolgere tutti coloro che intervengono a vario titolo nell’educazione dei ragazzi, al fine di suscitare la

motivazione, di sollecitare la condivisione delle regole pattuite, e di assumere atteggiamenti coerenti e scelte

responsabili, evitando il più possibile fratture e discrepanze tra quel che risulta essere il modello educativo

familiare da un lato, e scolastico dall’altro. In questo senso il Circolo si è impegnato nel coinvolgimento dei

genitori in sede di costruzione di un patto formativo, nel rispetto dei ruoli e dei compiti di ciascuna agenzia

educativa e ad opera degli organi collegiali preposti. Il Patto di corresponsabilità ed il Regolamento di

Circolo, entrambi parte integrante del POF, costituiscono riferimenti imprescindibili e ineludibili per il

successo formativo degli alunni e sono in ogni caso documenti aperti e revisionabili in ragione delle

sollecitazioni provenienti dal MIUR, o dai docenti medesimi, ovvero dalle famiglie.

69

LA VALUTAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI

La valutazione precede, accompagna, segue i percorsi curricolari ed assume una funzione

preminentemente formativa.

Essa costituisce un elemento polifunzionale necessario:

alla conoscenza iniziale ed in itinere dell’alunno, dei fattori che hanno agito e che continuano ad

agire su di lui, del percorso compiuto e delle variabili significative della sua situazione

alla possibilità di disporre di un flusso adeguato di informazioni di ritorno, sia all’insegnante sia

all’alunno, sul processo di insegnamento-apprendimento

all’adattamento dell’organizzazione, delle proposte, delle attività in funzione delle esigenze rilevate

dalle informazioni di ritorno

all’impiego ottimale di tutte le risorse umane e materiali, di cui la scuola dispone, al fine di

valorizzare il soggetto che vi opera, sia come docente che come discente

alla comunicazione chiara e condivisibile delle informazioni e dei risultati da parte degli utenti

interni ( docenti ed alunni) ed esterni ( famiglia, comunità, altri ordini di scuola).

La valutazione, bimestrale, quadrimestrale ed annuale, degli apprendimenti e del comportamento degli

allievi, nonché la relativa documentazione didattica, sono affidate, in conformità alla vigente legislazione, ai

docenti contitolari delle singole classi.

Le operazioni di verifica dovranno consentire ai docenti il rilevamento delle conoscenze e delle abilità

possedute da ciascun alunno nei tre momenti che scandiscono l’iter formativo (iniziale – in itinere – finale).

Le prove di verifica forniranno costantemente

AL DOCENTE elementi per rivedere e riadattare il percorso, attraverso la predisposizione di interventi

di rinforzo e/o di recupero

ALL’ALUNNO indicazioni per l’autovalutazione.

Gli strumenti di verifica saranno i seguenti:

osservazione diretta

conversazioni

questionari

prove oggettive (di completamento, di corrispondenza, vero/falso, a scelta multipla)

saggi

produzioni libere e a tema.

La valutazione delle prove terrà conto:

- dei livelli di partenza di ciascuno degli alunni

-dei progressi raggiunti in relazione alle competenze e agli obiettivi proposti

-delle conoscenze che essi hanno acquisito o costruito e dei relativi livelli di padronanza

-delle abilità e capacità che hanno sviluppato

-degli atteggiamenti e dei valori che hanno assunto

-dei prodotti realizzati.

70

Gli strumenti di valutazione che verranno utilizzati sono i seguenti:

-griglie di rilevazione delle competenze

-agenda della programmazione

-documento di valutazione

L’anno scolastico sarà suddiviso ai fini valutativi, in due quadrimestri al termine dei quali i docenti

enunciano i risultati raggiunti dagli alunni, nei vari ambiti disciplinari. Sulla scheda compaiono i risultati

della valutazione certificativa che si ottengono attraverso prove che garantiscono un certo grado di

oggettività.

Per quanto riguarda gli APPRENDIMENTI, nella valutazione il voto terrà conto del raggiungimento o

meno degli obiettivi minimi; dell’acquisizione delle conoscenze; dello sviluppo delle abilità; dello sviluppo

delle competenze; ed è espresso in decimi in una scala dal 4 al 10.

VALUTAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI

SCALA

VERBALE

Descrizione del livello raggiunto SCALA

NUMERICA

Gravemente

insufficiente

L’alunno/a non ha raggiunto le conoscenze e gli

obiettivi irrinunciabili previsti per la classe.

4

Non

sufficiente

L’alunno/a ha raggiunto solo parzialmente

conoscenze ed obiettivi irrinunciabili previsti per

la classe.

5

Sufficiente L’alunno ha raggiunto gli obiettivi irrinunciabili e

parte delle conoscenze di base previsti per la

classe.

6

Discreto L’alunno/a ha raggiunto gli obiettivi e le

conoscenze previste che non applica con sicurezza.

7

Buono L’alunno ha raggiunto gli obiettivi e le conoscenze

previste per la classe utilizzandole con sicurezza

ed in autonomia nel contesto specifico di

apprendimento.

8

Distinto L’alunno/a ha pienamente raggiunto gli obiettivi e

le conoscenze maturando abilità specifiche che

utilizza anche in contesti nuovi.

9

Ottimo L’alunno/a ha pienamente raggiunto le

competenze che sa impiegare con padronanza.

10

La valutazione dell’insegnamento della religione cattolica è espressa con i seguenti giudizi: ottimo,

distinto, buono, sufficiente, non sufficiente.

Anche la valutazione del comportamento è espressa con gli stessi giudizi.

71

Valutazione del comportamento

La valutazione del comportamento viene effettuata secondo criteri di oggettività all’interno di un piano

strutturato di osservazioni.

Gli insegnanti hanno individuato i parametri che dovranno essere considerati nella valutazione

del COMPORTAMENTO.

Tali indicatori dovranno essere condivisi all’interno dell’equipe e dovranno tener conto

dell’intero periodo di permanenza del bambino a scuola (ricreazione, accoglienza al mattino, gite, ...).

VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO

Voce sintetica Descrizione comportamentale

NON ADEGUATO - Non rispetta le regole condivise

- Sembra non essere consapevole delle conseguenze delle proprie azioni

- Comprende le conseguenze delle proprie azioni scorrette ma non

modifica il comportamento

PARZIALMENTE

ADEGUATO

- non rispetta tutte le regole condivise

- comprende le conseguenze delle proprie azioni scorrette e a a volte si

attiva per modificare il proprio comportamento

ADEGUATO - rispetta tutte le regole condivise

- assume comportamenti costruttivi

PARAMETRI DI RIFERIMENTO PER L’ OSSERVAZIONE DEI COMPORTAMENTI.

RISPETTO VERSO SE STESSI

Indicatori

1 Impegno e costanza nel lavoro scolastico.

2 Uso adeguato del linguaggio e del tono della voce.

3 Cura del proprio materiale (Giacche…Zaino…Astuccio…)

RISPETTO VERSO GLI ALTRI

Indicatori

1 Rispetto delle regole della scuola.

2 Rispetto di tutto il personale scolastico, docente e non.

3 Rispetto e correttezza nei rapporti con i compagni.

4 Rispetto del materiale altrui.

RISPETTO VERSO L’ AMBIENTE

72

Indicatori

1 Utilizzo responsabile delle strutture e del materiale della scuola.

2 Utilizzo appropriato degli spazi comuni.

3 Assunzione di comportamenti responsabili sia negli spazi scolastici sia in

occasione di uscite e visite guidate.

Valutazione globale dell’ alunno (intermedia – finale)

Sono stati selezionati alcuni indicatori che gli insegnanti ritengono significativi per tracciare il profilo

dell’alunno.

Ogni indicatore presenta delle voci descrittive rapportate alle classi.

Alla fine della scuola primaria, i docenti delle classi quinte predispongono un Certificato delle

Competenze

73

I PROGETTI PER L’INTEGRAZIONE (diversamente abili e BES)

PROGRAMMAZIONE EDUCATIVO DIDATTICA PER GLI ALUNNI DIVERSAMENTE

ABILI E SVANTAGGIATI

Nel formulare la programmazione educativo-didattica annuale, i docenti specializzati nel sostegno al

fine di favorire il processo di integrazione-interazione relativa agli alunni con particolari bisogni

educativi,intendono far propri i principi fondamentali degli articoli 3, 33, 34 della Costituzione Italiana.

Ogni forma di insegnamento, infatti sarà ispirata ai principi di uguaglianza, imparzialità, accoglienza,

integrazione. La crescita di un’identità personale sarà costruita attraverso l’autonomia e il riconoscimento

dell’altro e la sua accettazione. L’incontro con le discipline dovrà consentire di crescere, di pensare, di

comunicare, di immaginare, di rappresentare, di agire. Le competenze (conoscenze, abilità, padronanza di

linguaggi) dovranno nascere da contesti di apprendimenti stimolanti e motivanti per tutti.

La scuola, inoltre, nell'esercizio della propria responsabilità e nel quadro della propria autonomia

funzionale, favorirà attraverso la partecipazione democratica prevista dalle norme sugli Organi Collegiali,

l'interazione formativa con la famiglia, quale sede primaria dell'educazione del bambino, e con la più vasta

comunità sociale in una dimensione europea.

PROGETTO INTEGRAZIONE ALUNNI CON DISABILITÀ

In applicazione del dettato costituzionale e della L104/92,i docenti operano in stretto contatto con il

GLH (Gruppo Lavoro Handicap: Asl, Azienda Ospedaliera, Scuola, Famiglia e Comune) e con la

Commissione Integrazione.

I criteri per attuare l’integrazione sono:

la collaborazione tra gli insegnanti e tutti i soggetti che interagiscono con l’alunno;

l’analisi degli obiettivi della classe per estrapolare da essi quelli compatibili con le possibilità

dell’alunno;

il raccordo tra la programmazione differenziata e quella di classe in forma integrata;

lo svolgimento delle attività dell’alunno il più possibile all’interno della classe di appartenenza e/o

nel piccolo gruppo;

la definizione, elaborazione e verifica dei profili dinamici funzionali (PDF) e quindi dei progetti

educativi individualizzati (PEI);

74

la collaborazione con i servizi socio/sanitari territoriali e con le Amministrazioni comunali;

la realizzazione di progetti di continuità educativa fra gli ordini di scuola.

Si sottolinea che la responsabilità dell’integrazione e dell’azione educativa è, a medesimo titolo,

degli insegnanti di sostegno, degli insegnanti di classe e della comunità scolastica nel suo insieme. Tutti i

docenti concorrono all’attuazione del progetto educativo individualizzato e si fanno carico della

programmazione, attuazione e verifica degli interventi didattico-educativi.

Piano Annuale per l'Inclusività (PAI).

(Direttiva MIUR 27/12/2012,

Le recenti disposizioni ministeriali riconoscono agli insegnanti la possibilità di individuare l’alunno con

BES sulla base di “ben fondate considerazioni pedagogiche e didattiche”

Si individuano tre principi per l’inclusione:

1) l’impostare processi di apprendimento realizzabili;

2) il rispondere ai diversi bisogni di apprendimento degli alunni;

3) il superare le barriere potenziali all’apprendimento ed alla valutazione per gli individui e gruppi

di alunni.

Con la C.M. n. 8/2013 era stata prevista entro la fine di giugno - al termine dell’ormai vecchio anno

scolastico - l’elaborazione, da parte del Gruppo di lavoro per l’inclusione , della proposta di Piano Annuale

per l'Inclusività (PAI).

Il PAI è lo strumento per una progettazione della propria offerta formativa in senso inclusivo, è lo

sfondo ed il fondamento sul quale sviluppare una didattica attenta ai bisogni di ciascuno nel realizzare gli

obiettivi comuni, le linee guida per un concreto impegno programmatico per l'inclusione, basato su una

attenta lettura del grado di inclusività della scuola e su obiettivi di miglioramento, da perseguire nel senso

della trasversalità delle prassi di inclusione negli ambiti dell'insegnamento curricolare, della gestione delle

classi, dell'organizzazione dei tempi e degli spazi scolastici, delle relazioni tra docenti, alunni e famiglie

STRATEGIE METODOLOGICHE E DIDATTICHE UTILIZZABILI

1. Incoraggiare l’apprendimento collaborativo (“Imparare non è solo un processo

individuale: la dimensione comunitaria dell’apprendimento svolge un ruolo significativo”);

- favorire le attività in piccolo gruppo e il tutoraggio;

- promuovere la consapevolezza del proprio modo di apprendere “al fine di imparare ad apprendere”

- privilegiare l’apprendimento esperienziale e laboratoriale “per favorire l’operatività e allo stesso

tempo il dialogo, la riflessione su quello che si fa”;

- sollecitare le conoscenze precedenti per introdurre nuovi argomenti e creare aspettative;

- sviluppare processi di autovalutazione e autocontrollo delle proprie strategie di apprendimento

- individuare mediatori didattici che facilitano l’apprendimento (immagini, schemi, mappe …).

2. MISURE DISPENSATIVE

Nell’ambito delle varie discipline l’alunno viene dispensato:

- dalla presentazione contemporanea dei quattro caratteri (nelle prime fasi dell’apprendimento);

- dalla lettura ad alta voce;

- dal prendere appunti;

75

- dai tempi standard (dalla consegna delle prove scritte in tempi maggiori di quelli previsti per gli

alunni senza DSA);

- dal copiare dalla lavagna;

- dalla dettatura di testi/o appunti;

- da un eccesivo carico di compiti;

- dallo studio mnemonico delle tabelline;

- dallo studio della lingua straniera in forma scritta.

3 STRUMENTI COMPENSATIVI

L’alunno usufruirà dei seguenti strumenti compensativi nelle aree disciplinari:

- tabelle, formulari, procedure specifiche … sintesi, schemi e mappe elaborati dai docenti

- calcolatrice o computer con foglio di calcolo e stampante

- computer con videoscrittura, correttore ortografico, stampante e scanner

- risorse audio (cassette registrate, sintesi vocale, audiolibri, libri parlati, libri digitali …)

- software didattici free

- tavola pitagorica

- computer con sintetizzatore vocale.

4 CRITERI E MODALITÀ DI VERIFICA E VALUTAZIONE

Si concordano:

- interrogazioni programmate

- compensazione con prove orali di compiti scritti

- uso di mediatori didattici durante le prove scritte e orali

- valutazioni più attente ai contenuti che non alla forma

- programmazione di tempi più lunghi per l’esecuzione di prove scritte

- prove informatizzate

5 PATTO CON LA FAMIGLIA

Si concordano:

- i compiti a casa (riduzione, distribuzione settimanale del carico di lavoro, modalità di presentazione

…)

- le modalità di aiuto: chi, come, per quanto tempo, per quali attività/discipline segue il bambino

nello studio

- gli strumenti compensativi utilizzati a casa

- le interrogazioni

76

Porre particolare attenzione

alla realizzazione di piani che

mirino al successo formativo

di tutti gli alunni ed in

particolare di coloro che si

trovano in situazione di

handicap e svantaggio.

Curare le situazioni che

richiedono il recupero di

abilità o potenziamento

delle stesse, valorizzando

anche tutte le situazioni,

di gruppo o individuali.

Fornire molteplicità di

esperienze

scolastiche/extrascolasti

che agli alunni in

contesti motivanti e

significativi.

Condividere con le

famiglie gli scopi e le

motivazioni dei

progetti formativi.

Ripartizione dei fondi di

gestione in funzione della

complessità e

problematiche presenti in

ogni singolo plesso

77

Il sesto circolo fa parte di una Rete D.S.A. di scuole che ha un obiettivo comune “garantire il diritto allo

studio a tutti.”

La funzione della rete è quella di: formare, sensibilizzare, comunicare, informare, condividere e

programmare.

Scopo dell’intesa è quello di operare nell’ambito della promozione del benessere scolastico con attività

socio-psico-pedagogiche e facilitare la realizzazione dell’attuazione delle disposizioni della legge 170

attraverso:

- attività di screening che mirino alla precoce individuazione di disturbi dell’apprendimento,

- attività di ricerca, sperimentazione e sviluppo che siano di supporto ai docenti impegnati nella

realizzazione di Piani Didattici Personalizzati, al fine di migliorare le prestazioni di tutti gli alunni.

Le PROCEDURE OPERATIVE da adottare in caso di sospetto di DSA , sono le seguenti:

A. FASE INDIVIDUAZIONE DEL PROBLEMA

1. Individuazione del caso sospetto a cura del team docente.

2. Informazione al Dirigente Scolastico del sospetto individuato.

3. Stesura, da parte del team docente con l’eventuale collaborazione di un collega esperto ( referente o

componente del gruppo tecnico ), di una relazione per evidenziare le difficoltà manifestate dall’alunno (alla

relazione è opportuno allegare le griglie di osservazione in dotazione all’Istituto).

B. FASE DI DIALOGO CON LA FAMIGLIA

1. Convocazione dei genitori: raccolta e confronto di preoccupazioni, punti di vista, difficoltà rilevate

nel bambino.

2. Stesura di un verbale dell’incontro controfirmato dai genitori (una copia è consegnata ai genitori).

C. FASE DI APPROFONDIMENTO CON UNO SPECIALISTA ESTERNO

1. Dietro suggerimento dei docenti, i genitori, avvalendosi eventualmente della griglia di osservazione

per la rilevazione del disagio completata dal team docente, possono rivolgersi:

• ad un Ente pubblico (ASL)

• ad uno specialista privato (psicologo, neuropsichiatra).

2. Fase diagnostica ad opera dello Specialista .

3. Sulla base dell’esito dei test specifici, riscontrata la presenza di disturbi specifici dell’apprendimento,

lo specialista rilascia un documento di diagnosi.

4. La diagnosi rilasciata da uno specialista privato deve essere validata da esperti dell’ASL; copia della

stessa va consegnata a cura dei genitori alla Segreteria della scuola per essere protocollata.

Certificata la presenza di disturbo di DSA, si indica la procedura da seguire a cura del team docente

D. FASE DI INTERVENTO DIDATTICO PERSONALIZZATO

1. L’intero team docente redige per l’alunno il primo Piano Didattico Personalizzato (PDP), entro 20

giorni dal protocollo della diagnosi presso l'istituto, prevedendo l’utilizzo di opportuni strumenti dispensativi

e compensativi (come stabilito dalla circolare del M. P. I. Prot. N.°4099/A/4 del 05.10.2004).

2. Il team docente si confronta con lo specialista che ha redatto la diagnosi in un'apposita riunione

concordata fra le parti.

78

3. Il PDP predisposto per l’alunno è presentato ogni anno scolastico entro il 15 Ottobre, dal team docenti

ai Genitori che ne prendono visione, firmano e ne trattengono una copia.

4. Il team docente programma incontri periodici specifici con i genitori e lo specialista, per un continuo

aggiornamento del PDP in relazione alle risposte di apprendimento dell’alunno. Si ritiene necessario un

incontro prima di ogni inizio dell'anno scolastico, al quale far seguire altri incontri a fine quadrimestre.

5. La documentazione prodotta segue costantemente l’alunno nel suo percorso scolastico; in caso di

variazioni all’interno del team, un docente si incarica di informare i nuovi colleghi circa il percorso svolto.

SCUOLA PRIMARIA, SINTESI DELLE MODALITA’ DI LAVORO

Nell'ambito dell'organizzazione delle classi, vengono utilizzate le seguenti strategie di lavoro: attività

frontali con gruppo classe, apprendimento cooperativo, individualizzazione con lavoro di gruppo,

integrazione a classi aperte, attività di laboratorio, uso delle tecnologie, attività di verifica con condivisione

di criteri comuni per una valutazione formativa e sommativa , percorsi interdisciplinari su progettazioni

comuni del team docente, del plesso del circolo, attività extrascolastiche in orario aggiuntivo per

l’arricchimento dei curricola

Consolidare nell’allievo le abilità sensoriali, percettive, motorie, linguistiche e i intellettive,

impegnandolo nella riorganizzazione delle esperienze e nell’esplorazione e ricostruzione della realtà

Sviluppare capacità di orientamento critico, di rielaborare conoscenze, elaborare e formulare ipotesi,

risolvere problemi, di ascolto, comprensione, comunicazione

Elaborare nuclei tematici che coinvolgano diversi punti di vista conoscitivi e stabiliscano relazioni tra i

diversi ambiti di significato

Promuovere l’apprendimento nel rispetto dei tempi individuali offrendo lavori differenziati, graduati

per livelli di difficoltà o tempi di esecuzione

79

Promuovere l’accoglienza e intervenire sul disagio

Organizzare un ambiente per l’apprendimento che offra stimoli differenziati attraverso l’uso integrato e

sistematico dei diversi mediatori

Promuovere progetti educativi integrati (tra scuole e scuole, tra scuole ed enti territoriali e privati)

Programmi di attività

- Offerta di laboratori opzionali e non, anche nella fascia pomeridiana

- Progetti in orario aggiuntivo dei docenti per attività didattica di recupero, sviluppo e potenziamento

- Prosecuzione delle attività didattiche previste dai progetti speciali .

- Prosecuzione dei progetti riferiti alle tecnologie didattiche .

- Supportare il P.O.F. con un'adeguata organizzazione della scuola e un'efficace azione amministrativa

- Sviluppare percorsi di continuità e di orientamento con il nido, la scuola materna e con gli istituti

secondari di primo grado

- Prosecuzione e sviluppo di attività di integrazione dell' handicap con assistenza specialistica e progetti

didattici mirati

- Progettazione e realizzazione di percorsi di formazione per il personale della scuola con accordi di rete

anche con altri ordini di scuola

OBIETTIVI EDUCATIVO DIDATTICI GENERALI

80

AREA PSICO-RELAZIONALE E AFFETTIVA descrive come funziona il soggetto in riferimento a:

- area del sé, prendendo in considerazione il grado di autostima, di controllo emotivo, di tolleranza

alle frustrazioni, ecc;

- rapporto tra sé e i coetanei, tra sé e gli adulti;

- motivazione al rapporto tra sé e l’ambiente scolastico ed extrascolastico.

AREA DELL’AUTONOMIA PERSONALE descrive come funziona il soggetto in riferimento a:

-raggiungimento di un adeguato grado di autonomia personale finalizzato all’acquisizione di abilità di

autogestione, identità personale e abilità sociali.

AREA PSICOMOTORIA

- realizzazione di una buona coordinazione psicomotoria e percettivo motoria e pervenire sempre ad

una più chiara percezione dello spazio e del tempo;

- presa di coscienza del proprio corpo ( globale e settoriale ) onde stabilire rapporti con la realtà

esterna;

- individuazione delle principali relazioni spazio-temporali;

- affinamento delle capacità senso-pratiche.

ATTIVITÀ DELL’ISTITUTO

ATTIVITA' MOTORIE E SPORTIVE

Per gli alunni della scuola primaria:

una giornata dedicata ai Giochi della Gioventù

attività ludico-motorie ed espressive

avviamento alla pratica sportiva, usufruendo delle offerte di specialisti che operano sul territorio

INFORMATICA E NUOVE TECNOLOGIE

Tutte le scuole sono provviste di un laboratorio di informatica con potenzialità diverse che viene

utilizzato a diversi livelli, accanto ad una prima alfabetizzazione che consente agli alunni un utilizzo

elementare del computer, si può parlare di applicazione dell’informatica alla didattica mediante l’utilizzo di

appositi software.

Efficace applicazione trovano anche le nuove tecnologie per il sostegno agli alunni con disabilità, il

supporto di quelli con disturbi di apprendimento e la prima alfabetizzazione degli alunni stranieri.

INSEGNAMENTO RELIGIONE CATTOLICA E ATTIVITÀ ALTERNATIVA

Ai genitori viene proposta l’opzione fra l’insegnamento della religione cattolica e l’alternativa a questa;

a chi decide di non avvalersi dell’insegnamento della religione cattolica viene data la possibilità di scegliere

fra:

studio individuale assistito

uscita dall’edificio scolastico

attività didattiche e formative:

81

CONTINUITA’ EDUCATIVA

“La scuola persegue una doppia linea formativa: verticale ed orizzontale. La linea verticale esprime

l’esigenza di impostare una formazione che possa continuare lungo l’intero arco della vita; quella orizzontale

indica la necessità di un’attenta collaborazione tra la scuola e gli attori extrascolastici con funzioni a vario

titolo educative: la famiglia in primo luogo” .

CONTINUITÀ VERTICALE

La nostra scuola è consapevole che una efficace azione educativa richiede un progetto formativo

continuo ed unitario, secondo una logica di sviluppo coerente; pertanto si impegna attivamente per

promuovere la continuità verticale tra i tre segmenti dell’istruzione obbligatoria.

L’unitarietà della Dirigenza e del Collegio dei Docenti di Scuola dell’Infanzia e di Scuola Primaria,

nonchè la reale possibilità di creare équipes integrate di docenti dei due ordini di scuola, garantiscono la

realizzazione della continuità verticale tra la Scuola dell’Infanzia e la Scuola Primaria, permettendo

l’adozione di strategie e di scelte educativo-didattiche sinergiche che consentano concretamente la

progettazione e la costruzione di un percorso di insegnamento/apprendimento unitario (Progetto Continuità).

La continuità con la Scuola Secondaria di Primo grado è assicurata dalla partecipazione degli alunni a

manifestazioni e/o progetti organizzati da detto ordine scolastico, nonchè dalla disponibilità dei docenti delle

“classi ponte” a partecipare ad incontri programmati per presentare il percorso educativo-didattico degli

alunni in uscita.

CONTINUITÀ ORIZZONTALE

Oggi l’apprendimento scolastico costituisce solo una delle molteplici possibili esperienze di formazione

che i bambini in età scolare vivono; spesso, competenze specifiche vengono da loro acquisite al di fuori dei

82

contesti scolastici. In tali situazioni è piuttosto alto il rischio della frammentazione del sapere connesso

all’episodicità e alla disorganicità delle esperienze formative.

Per tale motivo la scuola di oggi non può abdicare al suo compito naturale di educare istruendo con

intenzionalità e sistematicità.

Ecco allora che l’orizzonte territoriale della scuola si allarga: essa si apre al territorio ed interagisce con

esso e con tutte le sue agenzie formative, promuovendo la continuità orizzontale.

Anche la nostra scuola è impegnata in un processo di interazione formativa con il territorio,

promuovendo diversificate forme di collaborazione con le formazioni sociali ed istituzionali in esso presenti.

Inoltre si adopera per fornire supporti adeguati affinché ogni persona/alunno sviluppi un’identità

consapevole ed aperta, capace di dare senso alla varietà delle sue esperienze.

La concretizzazione di tali intenti richiede però la CONDIVISIONE DEL PROGETTO EDUCATIVO

da parte della FAMIGLIA.

A tal scopo la nostra scuola promuove una “ALLEANZA EDUCATIVA” con i genitori, attraverso la

costruzione di un rapporto di CORRESPONSABILITA’ FORMATIVA basato su relazioni costanti che

riconoscano i reciproci ruoli e che si supportino vicendevolmente nelle comuni finalità educative.

In particolare sono previsti:

Incontri all’inizio dell’anno scolastico per la pubblicizzazione dell’offerta formativa e per la scelta

del curricolo opzionale

Incontri bimestrali docenti/genitori per informazioni sui processi di insegnamento/apprendimento

Incontri quadrimestrali per la visione e/o consegna del Documento di Valutazione

Consigli di intersezione e di Interclasse

83

Il patto di corresponsabilità

La scuola è l’ambiente di apprendimento in cui promuovere la formazione di ogni alunno, la sua

interazione sociale, la sua crescita civile. L’interiorizzazione delle regole può avvenire solo con una fattiva

collaborazione con la famiglia; pertanto la scuola persegue l’obiettivo di costruire una alleanza educativa con

i genitori.

LA SCUOLA SI IMPEGNA A:

creare un clima sereno e corretto, favorendo lo sviluppo delle conoscenze e delle competenze, la

maturazione dei comportamenti e dei valori, il sostegno nelle diverse abilità, l’accompagnamento nelle

situazioni di disagio, la lotta ad ogni forma di pregiudizio e di emarginazione;

realizzare i curricoli disciplinari nazionali e le scelte progettuali, metodologiche e pedagogiche

elaborate nel Piano dell’Offerta Formativa, tutelando il diritto ad apprendere;

procedere alle attività di verifica e di valutazione in modo congruo rispetto ai programmi e ai ritmi di

apprendimento, chiarendone le modalità e motivando i risultati;

comunicare costantemente con le famiglie, in merito ai risultati, alle difficoltà, ai progressi nelle

discipline di studio oltre che ad aspetti inerenti il comportamento e la condotta;

prestare ascolto, attenzione, assiduità e riservatezza ai problemi degli studenti, così da ricercare ogni

possibile sinergia con le famiglie.

LA FAMIGLIA SI IMPEGNA A:

instaurare un dialogo costruttivo con i docenti, rispettando la loro libertà di insegnamento e la loro

competenza valutativa;

tenersi aggiornata su impegni, scadenze, iniziative scolastiche, controllando costantemente le

comunicazioni scuola-famiglia (circolari cartacee o avvisi sul diario);

partecipare alle riunioni previste, in particolare quelle dell’inizio dell’anno, nel corso delle quali

vengono illustrati il P.O.F., il Regolamento della scuola, le attività che saranno svolte nell’anno;

verificare attraverso un contatto frequente con i docenti che l’alunno segua gli impegni di studio e le

regole della scuola, prendendo parte attiva e responsabile ad essa;

intervenire, con coscienza e responsabilità, rispetto ad eventuali danni provocati dal figlio agli arredi e

ai materiali didattici;

rispettare con scrupolosa puntualità l’orario d’ingresso e di uscita degli alunni;

rispettare le norme della scuola che regolano l’ingresso nei locali scolastici;

84

L’ALUNNO SI IMPEGNA A:

considerare i seguenti indicatori di condotta, responsabilizzandosi in tal senso:

- RISPETTO: di persone, di leggi, di regole, di consegne, di impegni, di strutture di orari;

- CORRETTEZZA: di comportamento, di linguaggio, di utilizzo dei media;

- ATTENZIONE: ai compagni e alle proposte educative dei docenti;

- LEALTÀ: nei rapporti, nelle verifiche e nelle prestazioni;

- DISPONIBILITÀ: ad accettare, rispettare ed aiutare gli altri; a migliorare, a partecipare,

a collaborare.

85

LA FORMAZIONE

La formazione costituisce la “leva strategica” fondamentale per lo sviluppo professionale del

personale docente, tenuto conto soprattutto dei processi di innovazione. Costituisce un

diritto/dovere, contribuisce all’esplicazione della funzione docente, mira al consolidamento delle

competenze professionali e alla socializzazione delle esperienze, nell’ottica di una scuola intesa

come laboratorio di sviluppo professionale.

Essa coinvolge non soltanto i docenti, ma anche il Dirigente ed il personale amministrativo, ai

fini di una riqualificazione professionale continua sul piano dell’organizzazione e

dell’ottimizzazione delle risorse.

Si esplicita attraverso diversificate opportunità:

- laboratori didattici

- reti di insegnanti

- formazione on line

- stage formativi

- corsi master e/o di specializzazione:

- cicli di incontri con lezioni frontali

- Corsi di formazione sulla sicurezza

PON - FORMAZIONE DOCENTI

Obiettivo B: “Migliorare le competenze del personale della scuola e dei docenti”

Codice Progetto B-FSE-2013-268

Azione B7 Interventi individualizzati e per l'auto-aggiornamento del personale

scolastico

Progetto “English to live”

Obiettivo D “Accrescere la diffusione, l'accesso e l'uso della società dell'informazione”-

Codice Progetto D-1-FSE-2013-685

Progetto “ DidatTICamente"

86

Il sistema di relazioni

La scuola si pone come SISTEMA APERTO in continua interazione e coevoluzione con

l’ambiente esterno.

In quanto tale essa attiva un dinamico ed efficace sistema di relazioni che coinvolge il

Dirigente, lo staff dirigenziale, i docenti, gli alunni, il personale ATA, le famiglie, l’extrascuola e

che mira alla realizzazione di un’azione educativo-didattica ispirata a criteri di efficienza, efficacia,

trasparenza.

A tal fine sarà predisposta un’ ORGANIZZAZIONE FUNZIONALE COMPLESSA, in cui

tutti gli operatori scolastici parteciperanno attivamente alla co/costruzione del sistema integrato e

produranno un servizio di formazione culturale rispondente ai bisogni dell’utenza e ai processi di

innovazione.

In particolare, le RELAZIONI INTERNE si baseranno sulla collaborazione, sulla condivisione,

sulla progettazione, sulla flessibilità; le RELAZIONI ESTERNE cercheranno di coniugare i bisogni

dell’utenza con le finalità peculiari della scuola e si baseranno sulla compartecipazione, sulla

condivisione, sulla contrattualità.

In tale sistema le relazioni verranno ottimizzate da un’accurata predisposizione di CANALI DI

COMUNICAZIONE E DI PUBBLICIZZAZIONE, al fine di agevolare, rendere chiaro e facilmente

accessibile ai diretti interessati il flusso di informazioni necessarie a garantire un servizio di

qualità.

A tale scopo sarà presto attivato il sito web della scuola.

87

RELAZIONI INTERNE

DIRIGENTE SCOLASTICO

VI CIRCOLO

RELAZIONI ESTERNE

SISTEMA SCUOLA VI CIRCOLO

FAMIGLIA ASSOCIAZIONI

ENTI

LOCALI

FAMIGLIA

FAMIGLIA

FAMIGLIA

A

A.S.L.

RETI DI

SCUOLE

MINISTERO

P.I.

ORGANI

COLLEGIALI

DOCENTI

D.S.G.A PERSONALE

AMMINISTRATIVO COLLABORATORI

SCOLASTICI

STAFF

DIRIGENZIALE

88

Autovalutazione d’istituto

L’autonomia scolastica ha trasformato ogni Istituto in soggetto autonomo sotto il profilo didattico,

educativo organizzativo gestionale chiamandolo ad erogare il servizio dell’istruzione pubblica in

modo adeguato alle esigenze dei diversi interlocutori presenti nel contesto territoriale di riferimento.

Questa libertà ha, di contro, incrementato gli spazi di responsabilità in ordine ai processi attivati e ai

risultati ottenuti e porta alla necessità di “mettersi in discussione”, di dotarsi di meccanismi

riflessivi ed autovalutativi. Le pratiche autovalutative sono quindi l’anello di congiunzione fra

l’autonomia professionale e la responsabilità sociale.

Autonomia Scolastica Sistema Nazionale di Valutazione

Nella scuola dell’autonomia è necessario valutare non solo l’alunno ma l’unità scolastica nella sua

complessità con meccanismi valutativi strutturati e permanenti ma dinamici, capaci cioè di produrre

quei cambiamenti che, attenzionando processi ed esiti, rendano la scuola capace di automigliorarsi.

Coinvolge direttamente tutti gli operatori, riconoscendo loro la dignità di soggetti del

sistema.

E’ un processo sistematico e non una semplice riflessione.

E’ finalizzata ad ottenere informazioni valide sulle condizioni, le funzioni, gli scopi, a

produttività di una scuola.

Promuove azioni di miglioramento.

Orienta verso il futuro.

Per un sistema di autovalutazione valido ed efficace si prenderanno in considerazione quattro

variabili:

1) Contesto Offerta formativa

Caratteristiche dell’utenza

2) Risorse

Materiali

Professionali

Finanziarie

3) Processi

Arricchimento dell’O.F.

Comunicazioni efficaci

Continuità educativa

Integrazione

Efficienza dei servizi amministrativi

4) Esiti Risultati dei processi di apprendimento

Autonomia

Professionale

Responsabilità

Sociale Autovalutazione

di

Istituto

L’AUTOVALUTAZIONE

1

Scuola dell’infanzia

a) prevedere il maggior numero possibile di sezioni omogenee per età;

b) eventuali iscrizioni in eccedenza per una sezione, verranno ripartite fra le altre sezioni dello

stesso plesso,

c) nel caso di impossibilità di soddisfare tutte le richieste, si applicheranno i seguenti criteri di

ammissione espressi in ordine di priorità:

1) bambini portatori di handicap;

2) precedenza ai bambini con fratelli già frequentanti la scuola materna richiesta;

3) scuola di competenza per stradario;

Se saranno individuati bambini in lista di attesa , si procederà ad informare tempestivamente

le famiglie.

Scuola primaria

Nella formazione delle classi si terrà conto delle indicazioni relative alle competenze acquisite

e a difficoltà relazionali emerse, fornite dalle insegnanti della scuola dell’infanzia eventualmente

frequentata.

Richieste specifiche saranno prese in considerazione solo dopo aver applicato il criterio

sopraindicato.

In caso di situazioni particolarmente difficili, si prevede la possibilità di effettuare spostamenti

di alunni da una classe all’altra, previo accordo con le famiglie.

Nel caso di impossibilità di soddisfare tutte le richieste di iscrizione, si applicheranno i

seguenti criteri di ammissione espressi in ordine di priorità:

1) bambini portatori di handicap;

2) frequenza delle Scuole dell’Infanzia del VI Circolo;

3) precedenza ai bambini con fratelli già frequentanti la scuola richiesta.

4) scuola di competenza per stradario;

L’assegnazione di alunni provenienti da altre scuole o da altre classi seguirà i seguenti criteri:

- verifica di disponibilità di posti nella tipologia di scuola richiesta dalla famiglia;

- all’interno della stessa tipologia di scuola, l’alunno sarà assegnato alla classe meno

numerosa, tenendo comunque conto di eventuali situazioni di difficoltà riguardanti le classi

interessate e sentiti gli insegnanti coinvolti;

- nel caso di alunni stranieri privi di scolarità italiana e/o di documenti di valutazione

scolastica, si attenderanno alcuni giorni prima dell’assegnazione ad una classe.

2

PREMESSA “COS’È IL P.O.F.” PARTE I “IDENTITÀ DELLA SCUOLA E SUE FINALITÀ”

Il circolo Didattico e la sua struttura.

Organigramma della gestione.

Le risorse

Principi e finalità della scuola.

Analisi del contesto.

Individuazione dei bisogni formativi.

PARTE II “ORGANIZZAZIONE DELL’OFFERTA FORMATIVA”

L’autonomia scolastica.

Il Calendario Scolastico

La nostra idea di formazione

Un curricolo efficace

La certificazione delle competenze

Competenze per l’apprendimento permanente

Competenze chiave

L’offerta formativa

La Programmazione scolasticaica: scuola dell’infanzia

La Programmazione scolastica: scuola primaria

Apertura degli uffici al pubblico

La Programmazione educativa e didattica

Il curricolo d’istituto

Certificazione delle competenze

Arricchimento dell’offerta formativa

Curricolo opzionale

Progetti curriculari

Progetti extracurriculari

Progetti trasversali

Piano integrato d’istituto

Visite e viaggi d’istruzione

Le scelte metodologiche

Verifiche e valutazione

L’integrazione (diversamente abili, svantaggiati e stranieri).

La continuità

Il patto di corresponsabilità

La formazione

PARTE III “LA QUALITÀ DEL SISTEMA”

Il sistema delle relazioni

Autovalutazione d’istituto.

Organigramma Prevenzione e Sicurezza

Criteri di formazione delle classi

ALLEGATI AL POF

Carta Dei Servizi

3

4