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Salvatore lombardo GiuSeppe mirabella

DIREZIONE DEI LAVORI

E PRATICA AMMINISTRATIVA E CONTABILE

Aggiornato alla Legge 30.10.2013, n. 125

Dario Flaccovio Editore

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Salvatore Lombardo – Giuseppe Mirabelladirezione dei lavori e pratica amminiStrativa e contabile

Aggiornato alla Legge 30.10.2013, n. 125

ISBN 978-88-579-0249-4

© 2014 by Dario Flaccovio Editore s.r.l. - tel. 0916700686 - fax 091525738www.darioflaccovio.it [email protected] edizione: gennaio 2014

Nomi e marchi citati sono generalmente depositati o registrati dalle rispettive case produttrici.

Lombardo, Salvatore <1962->Direzione dei lavori e pratica amministrativa e contabile : aggiornato alla legge30.10.2013, n. 125 / Salvatore Lombardo, Giuseppe Mirabella. – 4. ed. – Palermo : D.Flaccovio, 2014.ISBN 978-88-579-0249-41. Lavori pubblici – Direzione - Legislazione. I. Mirabella, Giuseppe <1956->.344.4506 CDD-22 SBN Pal0265406CIP - Biblioteca centrale della Regione siciliana “Alberto Bombace”

Stampa: Tipografia Priulla, Palermo, gennaio 2014

Ringraziamenti

Per avere contribuito, a vario titolo, alla nascita di questo volume, è doveroso ringraziare:La Sidercem s.r.l. Istituto di ricerca e sperimentazione (Misterbianco – ct, Caltanissetta), per gli esempi di prove, l’interessante documentazione tecnica fornita e i preziosi consigli e suggerimenti; in particolare si ringraziano l’ing. Vincenzo Venturi e il geol. Marco Venturi.La StS s.r.l. (S. Agata Li Battiati – ct), per avere gentilmente fornito e messo a disposizione il software specifico con il quale sono stati effettuati alcuni esempi di contabilità informatizzata, piano di manutenzione. In particolare si ringraziano l’ing. Maurizio Rosso e l’ing. Sergio Ellero.

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IndiceIndice analitico Introduzione

PARTE PRIMAI SOGGETTI COINVOLTI NELL’ESECUZIONE DEI LAVORI

1. I soggetti coinvolti nell’esecuzione dei lavori1.1. Il controllo della stazione appaltante nella fase esecutiva dei lavori ................................................................ » 2 1.1.1. I soggetti pubblici coinvolti .................................................................................................................. » 2 1.1.2. L’obbligo della cooperazione della stazione appaltante ...................................................................... » 31.2. Il responsabile del procedimento ..................................................................................................................... » 4 1.2.1. Gli aspetti riguardanti la realizzazione di lavori pubblici .................................................................... » 4 1.2.1.1. Le proposte al dirigente incaricato del programma triennale ............................................... » 4 1.2.1.2. I requisiti ............................................................................................................................... » 4 1.2.1.2.1. Le condizioni per lo svolgimento delle funzioni di progettista o di direttore dei lavori ............................................................................................................. » 4 1.2.1.3. Le funzioni e gli adempimenti .............................................................................................. » 5 1.2.1.3.1. Il ruolo di responsabile dei lavori ....................................................................... » 7 1.2.1.3.2. Le attività di supporto ......................................................................................... » 7 1.2.1.3.3. Il rendiconto della gestione delle fasi dell’intervento ........................................ » 8 1.2.1.3.4. Le attività nelle fasi esecutive ............................................................................ » 8 1.2.1.4. Le comunicazioni all’Osservatorio dei contratti pubblici ................................................... » 15 1.2.1.5. Gli incentivi e le responsabilità per la violazione degli obblighi ......................................... » 15 1.2.1.6. Le istruzioni e gli ordini di servizio ...................................................................................... » 16 1.2.1.6.1. La natura e i contenuti ........................................................................................ » 16 1.2.1.6.2. Le disposizioni di servizio .................................................................................. » 16 1.2.1.6.3. Gli ordini di servizio. L’apposizione di riserve. L’accesso .............................. » 16 1.2.1.6.4. Gli ordini di servizio per lavori aggiuntivi ......................................................... » 171.3. L’ufficio di direzione dei lavori ........................................................................................................................ » 17 1.3.1. L’istituzione dell’ufficio di direzione dei lavori ................................................................................. » 17 1.3.2. I rapporti con il responsabile del procedimento ................................................................................... » 18 1.3.3. L’attività dell’ufficio di direzione dei lavori ........................................................................................ » 18 1.3.3.1. Gli adempimenti del direttore dei lavori ............................................................................... » 18 1.3.3.2. L’inserimento del direttore dei lavori nell’organizzazione della stazione appaltante .......... » 19 1.3.3.3. I rapporti tra la stazione appaltante, il direttore dei lavori e l’appaltatore ........................... » 20 1.3.3.4. Gli adempimenti nelle varie fasi dell’appalto ....................................................................... » 20 1.3.3.5. I controlli e le verifiche dei materiali e delle opere .............................................................. » 20 1.3.3.6. Le responsabilità in merito all’esecuzione dei lavori e ai relativi pagamenti ...................... » 24 1.3.3.7. Lo svolgimento delle funzioni di coordinatore per l’esecuzione dei lavori ......................... » 25 1.3.4. Gli altri componenti dell’ufficio di direzione lavori ............................................................................ » 26 1.3.4.1. I direttori operativi ................................................................................................................ » 26 1.3.4.1.1. Il direttore operativo con qualifica di restauratore di beni culturali .................. » 26 1.3.4.2. Gli ispettori di cantiere .......................................................................................................... » 261.4. Il responsabile dei lavori ................................................................................................................................... » 28 1.4.1. Generalità .............................................................................................................................................. » 28 1.4.1.1. Gli aspetti nell’esecuzione di lavori pubblici ....................................................................... » 28 1.4.2. Gli adempimenti nella fase di progettazione ........................................................................................ » 29 1.4.2.1. La designazione del coordinatore per la progettazione e per l’esecuzione dei lavori .......... » 29 1.4.2.2. La presa in considerazione dei piani di sicurezza e del fascicolo dell’opera ....................... » 29 1.4.2.3. Il calcolo degli uomini/giorno ............................................................................................... » 29 1.4.2.3.1. Il parametro uomini/giorno ................................................................................. » 29 1.4.2.3.2. Il metodo semplificato: metodo dell’incidenza percentuale ............................. » 31 1.4.2.3.3. Il metodo della produttività aziendale o delle fasi ............................................. » 33 1.4.2.3.4. Il metodo basato sul numero medio dei lavoratori occupati per ogni fase ........ » 35 1.4.3. Gli adempimenti nella fase di esecuzione ............................................................................................ » 35 1.4.3.1. L’obbligo della notifica preliminare ..................................................................................... » 35

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1.4.3.2. Le verifiche anche nel caso di affidamento dei lavori ad un’unica impresa ........................ » 35 eSempio 1.1. Modello di comunicazione all’impresa esecutrice e ai lavoratori autonomi dei nominativi dei coordinatori per la progettazione e per l’esecuzione dei lavori (art. 90, comma 7, D.Lgs. n. 81/2008) » 37 eSempio 1.2. Modello di richiesta dichiarazioni dell’impresa (art. 90, comma 8, lett. b), D.Lgs. 81/2008) .. » 37 eSempio 1.3. Dichiarazioni dell’impresa (art. 90, comma 8, lett. b), D.Lgs. 81/2008) ................................... » 38 1.4.4. Le responsabilità dei committenti e dei responsabili dei lavori .......................................................... » 39 1.4.5. Le sanzioni penali e amministrative ..................................................................................................... » 391.5. Il coordinatore per l’esecuzione dei lavori........................................................................................................ » 39 1.5.1. I requisiti ............................................................................................................................................... » 39 1.5.1.1. Generalità .............................................................................................................................. » 39 1.5.1.2. L’affidamento dell’incarico a soggetti esterni all’amministrazione ..................................... » 40 1.5.1.3. I requisiti professionali ......................................................................................................... » 40 1.5.1.4. L’attestato di frequenza a corsi specifici in materia di sicurezza ......................................... » 41 1.5.2. L’operato durante l’esecuzione dei lavori ............................................................................................ » 41 1.5.2.1. Gli obblighi e gli adempimenti ............................................................................................. » 41 1.5.2.2. La valutazione preliminare del pSc ....................................................................................... » 44 1.5.2.3. La verifica dei poS e la documentazione per la sicurezza prodotta dagli esecutori ............. » 44 1.5.2.4. La riunione di coordinamento ............................................................................................... » 44 1.5.2.5. I sopralluoghi e i controlli in cantiere ................................................................................... » 45 eSempio 1.4. Verbale di sopralluogo in cantiere .............................................................................................. » 45 eSempio 1.5. Segnalazione al responsabile dei lavori di gravi inosservanze da parte dell’impresa (art. 92, comma 1, lett. e), D.Lgs. n. 81/2008) ............................................................................................. » 46 eSempio 1.6. Denuncia alla asl e alla Direzione provinciale del lavoro, in caso di mancati provvedimenti adottati dal responsabile dei lavori sulle gravi inosservanze da parte dell’impresa (art. 92, comma 1, lett. e), D.Lgs. n. 81/2008) ............................................................................................................................ » 46 1.5.2.6. La documentazione da conservare in cantiere ...................................................................... » 47 1.5.3. Le sanzioni penali e amministrative a carico dei coordinatori per l’esecuzione dei lavori ................. » 481.6. La condotta dei lavori e la direzione tecnica dell’impresa ............................................................................... » 49 1.6.1. La conduzione dei lavori in appalto ..................................................................................................... » 49 1.6.1.1. La delega delle funzioni in riferimento alla sicurezza sul lavoro ........................................ » 49 1.6.1.1.1. Gli obblighi del preposto ................................................................................... » 50 1.6.1.2. La violazione degli obblighi e la sostituzione del legale rappresentante dell’appaltatore ... » 51 1.6.1.3. La disciplina e il buon ordine dei cantieri. Il direttore di cantiere ....................................... » 51 eSempio 1.7. Modello comunicazione del nominativo del direttore di cantiere ............................................. » 52 eSempio 1.8. Modello di ordine di sostituzione del direttore di cantiere (art. 6, comma 5 del capitolato generale d’appalto) ....................................................................................................................................... » 52 1.6.1.4. L’assistente di cantiere .......................................................................................................... » 53 1.6.2. Il direttore tecnico di impresa ............................................................................................................... » 53 1.6.2.1. I requisiti ............................................................................................................................... » 53 1.6.2.1.1. Le limitazioni ...................................................................................................... » 54 1.6.2.2. Il collegamento con la qualificazione ottenuta ..................................................................... » 54 1.6.2.3. Le conseguenze della mancata sostituzione e/o variazione .................................................. » 54 1.6.2.4. La dimostrazione della idoneità tecnica. Il conseguimento della attestazione mediante le funzioni svolte dal direttore tecnico .................................................................................. » 54 1.6.2.5. I lavori relativi a beni culturali ............................................................................................. » 55

2. L’affidamento dell’incarico2.1. Le procedure di affidamento ............................................................................................................................. » 56 2.1.1. Gli incarichi e le soglie di importo dei compensi ................................................................................ » 56 2.1.2. La stima del corrispettivo ..................................................................................................................... » 57 2.1.2.1. Le forme di pubblicità ............................................................................................................. » 572.2. I limiti alla partecipazione alle gare per i soggetti esterni ................................................................................ » 592.3. L’affidamento dei servizi di importo complessivo stimato inferiore a 100.000 euro ...................................... » 59 2.3.1. I soggetti esterni idonei ........................................................................................................................ » 59 2.3.2. La formazione degli elenchi aperti di operatori ................................................................................... » 60 2.3.2.1. L’avviso per l’istituzione dell’elenco di operatori economici .............................................. » 60 2.3.3. L’individuazione del numero minimo di candidati .............................................................................. » 63 2.3.4. L’affidamento ....................................................................................................................................... » 64 2.3.4.1. I principi comunitari da rispettare ......................................................................................... » 64 2.3.4.2. La selezione degli operatori .................................................................................................. » 65

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VII

2.3.4.3. L’indagine di mercato ........................................................................................................... » 662.4. L’affidamento dei servizi di importo complessivo stimato pari o superiore a 100.000 euro ........................... » 66 2.4.1. Le disposizioni generali ....................................................................................................................... » 66 2.4.1.1. L’affidamento degli incarichi di supporto per le attività del responsabile del procedimento » 66 2.4.1.2. La fase di prequalifica ........................................................................................................... » 67 2.4.1.3. Il caso dei raggruppamenti temporanei ................................................................................. » 67 2.4.2. I requisiti di partecipazione .................................................................................................................. » 68 2.4.3. Gli atti di gara ....................................................................................................................................... » 69 2.4.3.1. Il bando di gara ..................................................................................................................... » 69 2.4.3.2. Il caso specifico della procedura ristretta: la domanda di partecipazione ........................... » 70 2.4.3.3. La lettera di invito ................................................................................................................. » 70 2.4.3.4. Il numero massimo di candidati da invitare .......................................................................... » 71 2.4.3.5. La modalità di svolgimento della gara ................................................................................. » 71 2.4.3.5.1. Il caso di procedura aperta o negoziata con bando ............................................ » 72 2.4.3.5.2. Il caso di procedura ristretta ............................................................................... » 72 2.4.3.5.3. La valutazione delle offerte con il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa ................................................................................................... » 73 2.4.3.6. Il divieto di affidamento di incarichi con procedure diverse da quelle previste dal Codice dei contratti. Il divieto dei contratti a tempo determinato .................................................... » 752.5. L’affidamento dell’incarico della direzione dei lavori e della coordinazione della sicurezza in fase di esecuzione dei lavori ..................................................................................................................................... » 75 2.5.1. La carenza di organico di personale tecnico per l’affidamento esterno della direzione dei lavori. La priorità e le convenzioni .................................................................................................................. » 76 eSempio 2.1. Modello di dichiarazione di carenza di organico da parte del responsabile del procedimento (art. 130, comma 2, Codice dei contratti pubblici) ...................................................................................... » 77 eSempio 2.2. Modello di convenzione per lo svolgimento del servizio di direzione di lavori ........................ » 78 2.5.2. I casi consentiti per l’affidamento diretto al progettista incaricato...................................................... » 80 2.5.3. L’affidamento dell’incarico a professionista incardinato temporaneamente nella struttura della stazione appaltante ....................................................................................................................... » 812.6. I compensi per i tecnici interni all’amministrazione ........................................................................................ » 81 2.6.1. Il fondo incentivante ............................................................................................................................. » 81 2.6.2. La riduzione del 50% del compenso dei collaudatori interni .............................................................. » 82 2.6.3. Le precisazioni dell’Autorità per la vigilanza sui contratti pubblici.................................................... » 82 2.6.3.1. I destinatari dell’incentivo alla progettazione ....................................................................... » 82 2.6.3.2. Il riconoscimento dell’incentivo sull’importo della perizia di variante e/o suppletiva ........ » 83 2.6.4. Il regolamento per la ripartizione del fondo incentivante del Ministero delle infrastrutture .............. » 83 2.6.4.1. Le classi d’importo e le aliquote ........................................................................................... » 84 2.6.4.2. I casi ammissibili per le maggiorazioni ................................................................................ » 84 2.6.4.3. Gli incarichi interi o parziali per la redazione dei progetti .................................................. » 85 2.6.4.4. Gli atti e le modalità per il conferimento degli incarichi .................................................... » 85 2.6.4.4.1. I termini per le prestazioni ................................................................................ » 86 2.6.4.5. Le penalità per errori o omissioni progettuali ....................................................................... » 87 2.6.4.6. Il pagamento del compenso ................................................................................................. » 872.7. Le polizze assicurative per i progettisti ............................................................................................................ » 87 2.7.1. Le disposizioni applicabili .................................................................................................................... » 87 2.7.2. La polizza assicurativa del progettista esterno ..................................................................................... » 87 2.7.2.1. Il massimale........................................................................................................................... » 88 2.7.2.2. La decorrenza e la decadenza dall’incarico .......................................................................... » 88 2.7.2.3. Il pagamento totale e/o frazionato del corrispettivo ............................................................. » 88 2.7.2.4. Il risarcimento della stazione appaltante ............................................................................... » 89 2.7.3. La polizza assicurativa del dipendente incaricato della progettazione ................................................ » 89

3. Gli organi di vigilanza e consultivi3.1. L’autorità per la vigilanza sui contratti pubblici ............................................................................................... » 90 3.1.1. La natura e la composizione ................................................................................................................. » 90 3.1.2. Gli adempimenti ................................................................................................................................... » 90 3.1.2.1. I poteri di controllo all’affidamento degli incarichi di progettazione e di direzione dei lavori » 92 3.1.3. I poteri sanzionatori e ispettivi ............................................................................................................. » 92 3.1.3.1. Le finalità degli atti emessi dall’Autorità ............................................................................. » 92 3.1.4. Le informazioni soggette a segreto di ufficio ...................................................................................... » 93

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VIII

3.1.5. Le sanzioni amministrative e la segnalazione di irregolarità ............................................................... » 93 3.1.6. Il contributo a favore dell’Autorità ..................................................................................................... » 93 3.1.7. Il precontenzioso: il parere ................................................................................................................... » 943.2. L’Osservatorio dei contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture ....................................................... » 94 3.2.1. Generalità .............................................................................................................................................. » 94 3.2.2. I compiti della sezione centrale ............................................................................................................ » 95 3.2.3. La determinazione dei costi standardizzati .......................................................................................... » 96 3.2.4. Le attività concernenti i beni culturali ................................................................................................. » 96 3.2.5. Le comunicazioni delle stazioni appaltanti e degli enti aggiudicatori ................................................. » 96 3.2.6. Il sito informatico presso l’Osservatorio .............................................................................................. » 98 3.2.7. Il casellario informatico ........................................................................................................................ » 98 3.2.7.1. La subsezione del casellario relativa alle imprese qualificate Soa ....................................... » 99 3.2.7.2. La subsezione del casellario relativa alle imprese non qualificate ....................................... » 102 3.2.7.3. Le comunicazioni relative alle imprese qualificate .............................................................. » 104 3.2.7.4. La relazione dettagliata sul comportamento dell’esecutore e dei subappaltatori ................. » 104 eSempio 3.1. Modello di relazione dettagliata sul comportamento dell’impresa (art. 8, comma 6, Regolamento n. 207/2010) ............................................................................................................................ » 105 3.2.7.5. L’inserimento dei dati da parte della struttura centrale del Ministero degli affari esteri e delle Soa ............................................................................................................................. » 107 3.2.7.6. Il certificato di esecuzione dei lavori ................................................................................... » 108 eSempio 3.2. Schema di certificato di esecuzione di lavori pubblici (allegato B, Regolamento) .................... » 110 eSempio 3.3. Schema di certificato di esecuzione di lavori ex art. 357, commi 14 e 15, del Regolamento (allegato B-1, Regolamento) ......................................................................................................................... » 112 3.2.7.6.1. I certificati per i lavori eseguiti all’estero .......................................................... » 114 3.2.7.6.2. Il riferimento alle categorie richieste nel bando di gara..................................... » 115 3.2.7.6.3. I lavori eseguiti dall’impresa affidataria e dall’impresa subappaltatrice ........... » 115 3.2.7.7. L’accesso ai dati da parte delle amministrazioni aggiudicatrici e delle stazioni appaltanti » 116 3.2.7.8. Le sanzioni amministrative pecuniarie per le mancate comunicazioni ................................ » 117 3.2.7.9. La partecipazione al procedimento ....................................................................................... » 117 3.2.8. La modalità di trasmissione dei dati per gli appalti di importo superiore a 150.000 euro .................. » 118 3.2.8.1. Il contenuto delle informazioni ............................................................................................. » 119 3.2.9. La modalità di trasmissione dei dati per gli appalti di importo inferiore o uguale a 150.000 euro e i contratti esclusi ................................................................................................................................ » 1213.3. Il consiglio superiore dei lavori pubblici .......................................................................................................... » 123 3.3.1. L’organizzazione e le funzioni ............................................................................................................. » 123 3.3.2. Le competenze ...................................................................................................................................... » 123 3.3.3. I pareri sui progetti di opere pubbliche ................................................................................................ » 124 3.3.4. Le sezioni .............................................................................................................................................. » 125 3.3.5. Il Servizio tecnico centrale ................................................................................................................... » 126

PARTE SECONDAGLI ASPETTI NORMALI

1. Gli aspetti contrattuali1.1. Gli atti preliminari alle procedure di affidamento ............................................................................................ » 128 1.1.1. Generalità .............................................................................................................................................. » 128 1.1.2. L’attestazione del direttore dei lavori propedeutica all’avvio delle procedure di affidamento ........... » 128 eSempio 1.1. Attestazione del direttore dei lavori per l’avvio delle procedure di affidamento (art. 106, comma 1, Regolamento n. 207/2010) ........................................................................................................... » 129 1.1.2.1. La dichiarazione in sede di offerta ........................................................................................ » 129 eSempio 1.2. Modello di attestazione dell’impresa di presa visione del progetto, del capitolato speciale d’appalto e del luogo dei lavori (art. 106, comma 2, Regolamento n. 207/2010)....................................... » 1301.2. I controlli sugli atti delle procedure di affidamento ......................................................................................... » 130 1.2.1. Generalità .............................................................................................................................................. » 130 1.2.2. L’approvazione dell’aggiudicazione provvisoria ................................................................................. » 130 1.2.3. Gli aspetti riguardanti l’aggiudicazione definitiva ............................................................................... » 131 eSempio 1.3. Modello di lettera di richiesta per lo scioglimento dell’impegno per la mancata stipula del contratto (art. 11, comma 9, Codice dei contratti) ................................................................................ » 1321.3. Il contratto d’appalto ......................................................................................................................................... » 133

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IX

1.3.1. L’oggetto del contratto ......................................................................................................................... » 133 1.3.2. I contenuti del capitolato generale e dei contratti ................................................................................ » 133 1.3.2.1. Lo schema di contratto d’appalto .......................................................................................... » 134 1.3.2.1.1. Il capitolato speciale d’appalto ........................................................................... » 134 1.3.2.1.2. Il corrispettivo per gli interventi ......................................................................... » 135 1.3.2.2. Lo schema di contratto di concessione ................................................................................ » 135 1.3.3. Le forme di stipula del contratto .......................................................................................................... » 136 1.3.4. Il termine per la stipula ......................................................................................................................... » 137 1.3.5. La comunicazione ai controinteressati della procedura di affidamento ............................................... » 137 1.3.5.1. Le forme di comunicazione degli atti di gara ....................................................................... » 138 1.3.5.2. Le indicazioni del bando, dell’avviso e dell’invito .............................................................. » 138 1.3.5.3. L’accesso agli atti e ai documenti di gara ............................................................................. » 138 1.3.6. Il termine dilatorio e le deroghe ammesse ........................................................................................... » 139 1.3.6.1. L’ulteriore sospensione obbligatoria ..................................................................................... » 139 1.3.6.2. L’esecuzione di lavori d’urgenza .......................................................................................... » 141 1.3.6.3. L’informativa preventiva sull’intento di proporre ricorso giurisdizionale .......................... » 142 1.3.6.3.1. Generalità ............................................................................................................ » 142 1.3.6.3.2. I provvedimenti in autotutela .............................................................................. » 142 1.3.6.3.3. La forma della comunicazione ........................................................................... » 143 1.3.6.3.4. Gli effetti sulla procedura di gara ....................................................................... » 144 1.3.6.3.5. Gli adempimenti della stazione appaltante ......................................................... » 144 1.3.6.4. Il verbale di immediata esecuzione dei lavori ...................................................................... » 144 eSempio 1.4. Modello di verbale circa la cantierabilità dei lavori (art. 106, comma 3, Regolamento n. 207/2010) ............................................................................................................................ » 145 1.3.7. L’inefficacia del contratto .................................................................................................................... » 146 1.3.7.1. L’inefficacia in caso di gravi violazioni ............................................................................... » 146 1.3.7.2. L’inefficacia in altri casi ....................................................................................................... » 147 1.3.7.3. Le sanzioni alternative .......................................................................................................... » 147 1.3.8. L’incameramento della cauzione provvisoria ..................................................................................... » 147 1.3.9. L’approvazione del contratto ................................................................................................................ » 148 1.3.9.1. La condizione sospensiva ...................................................................................................... » 148 1.3.9.2. L’approvazione dell’organo competente............................................................................... » 148 1.3.9.3. Gli eventuali controlli previsti dagli ordinamenti delle stazioni appaltanti.......................... » 148 1.3.9.4. Gli approfondimenti .............................................................................................................. » 148 1.3.9.5. La condizione per l’esecuzione del contratto ....................................................................... » 149 1.3.10. Le garanzie di esecuzione ................................................................................................................... » 150 1.3.10.1. La cauzione definitiva ........................................................................................................... » 150 1.3.10.1.1. La costituzione e la riduzione del 50% per gli organismi accreditati. La decadenza dell’affidamento .......................................................................... » 150 1.3.10.1.2. I vantaggi per la stazione appaltante .................................................................. » 150 1.3.10.1.3. Le inadempienze retributive nei confronti dei dipendenti ................................. » 150 1.3.10.1.4. Lo svincolo parziale e la cessazione .................................................................. » 151 1.3.10.1.5. La reintegrazione della cauzione ....................................................................... » 151 1.3.10.2. La polizza assicurativa contro i rischi di esecuzione ............................................................ » 152 1.3.10.3. La soppressione delle ritenute di garanzia del 5% ............................................................... » 152 1.3.10.4. Il sistema di garanzia globale di esecuzione ......................................................................... » 152 1.3.10.4.1. L’istituzione e la definizione ............................................................................. » 153 1.3.10.4.2. La modalità di presentazione ............................................................................. » 153 1.3.10.4.3. L’oggetto e la durata .......................................................................................... » 155 1.3.10.4.4. Il caso di attivazione della garanzia fideiussoria ............................................... » 155 1.3.10.4.5. Il caso di attivazione della garanzia di subentro nell’esecuzione ...................... » 156 1.3.10.4.6. I rapporti tra le parti. I requisiti del garante e del subentrante ........................... » 156 1.3.10.4.7. I limiti di garanzia .............................................................................................. » 157 1.3.10.4.8. I finanziamenti a rivalsa limitata ........................................................................ » 157 1.3.11. Gli oneri di contratto ............................................................................................................................ » 158 1.3.11.1. I maggiori o minori oneri di contratto .................................................................................. » 158 1.3.11.2. Le spese di contratto ............................................................................................................. » 1581.4. Gli allegati al contratto ...................................................................................................................................... » 159 1.4.1. Generalità .............................................................................................................................................. » 159 1.4.2. La natura contrattuale del capitolato generale d’appalto ..................................................................... » 159

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X

1.4.3. I piani di sicurezza e il documento unico di valutazione dei rischi interferenti .................................. » 160 1.4.3.1. La nullità del contratto d’appalto ......................................................................................... » 160 1.4.4. Il cronoprogramma e il programma esecutivo dei lavori ..................................................................... » 160 1.4.4.1. Il cronoprogramma dei lavori ............................................................................................... » 160 eSempio 1.5. Cronoprogramma dei lavori riferito ad un progetto esecutivo di lavori stradali ..................... » 161 1.4.4.2. Il programma esecutivo dei lavori. La previsione nel capitolato speciale d’appalto ........... » 162 eSempio 1.6. Modello di richiesta del programma esecutivo all’impresa (art. 43, comma 10, Regolamento n. 207/2010) .................................................................................................................................................. » 162 eSempio 1.7. La programmazione dei sal nel programma esecutivo dei lavori .............................................. » 163 1.4.4.3. La fissazione dei termini di esecuzione dei lavori da parte del responsabile del procedimento » 164 1.4.4.4. I controlli dell’ufficio di direzione dei lavori ....................................................................... » 164 eSempio 1.8. La variazione della produzione nel programma esecutivo dei lavori per effetto di proroghe, sospensioni o varianti in corso d’opera ....................................................................................................... » 164 1.4.4.5. L’invariabilità del cronoprogramma e le sospensioni dei lavori .......................................... » 165 1.4.4.6. La fissazione di termini intermedi e il cronoprogramma con scadenze differenziate .......... » 166 1.4.4.7. La modifica del termine di ultimazione ................................................................................ » 167 1.4.4.7.1. La novazione dei termini di ultimazione ............................................................ » 167 1.4.4.7.2. Il termine suppletivo e la proroga ...................................................................... » 167 1.4.4.7.2.1. La richiesta di proroga dell’appaltatore .......................................... » 168 eSempio 1.9. Modello di richiesta di proroga dei termini di ultimazione (art. 159, comma 9, Regolamento n. 207/2010) .................................................................................................................................................. » 169 1.4.4.7.2.2. La concessione della proroga .......................................................... » 169 1.4.4.7.2.3. La discrezionalità del responsabile del procedimento..................... » 170 eSempio 1.10. Modello di parere del direttore dei lavori sulla richiesta di concessione di proroga da parte dell’impresa (art. 159, comma 10, Regolamento n. 207/2010) .................................................................... » 171 eSempio 1.11. Modello di accoglimento (o di diniego) della proroga dei termini di ultimazione (art. 159, comma 10, Regolamento n. 207/2010) ......................................................................................................... » 172

2. La consegna dei lavori2.1. Il quadro normativo ........................................................................................................................................... » 173 2.1.1. I tempi per la consegna ......................................................................................................................... » 173 eSempio 2.1. Modello di istruzione di servizio del responsabile del procedimento al direttore dei lavori di autorizzazione alla consegna dei lavori (art. 153, comma 1, Regolamento n. 207/2010) ...................... » 1742.2. L’invito all’appaltatore ..................................................................................................................................... » 175 eSempio 2.2. Modello di comunicazione del direttore dei lavori all’appaltatore per la consegna dei lavori (art. 153, comma 3, Regolamento n. 207/2010) ........................................................................................... » 1752.3. Le consegne particolari ..................................................................................................................................... » 176 2.3.1. La consegna in via di urgenza o sotto riserva di legge ........................................................................ » 176 2.3.1.1. I contenuti particolari del verbale ......................................................................................... » 176 2.3.1.2. Le situazioni che si possono verificare successivamente alla consegna dei lavori .............. » 176 2.3.1.3. I presupposti per il ricorso alla consegna d’urgenza ............................................................ » 176 2.3.1.4. Il pagamento del corrispettivo all’appaltatore ...................................................................... » 178 eSempio 2.3. Modello di disposizione del responsabile del procedimento al direttore dei lavori per procedere alla consegna in via di urgenza dei lavori (art. 153, commi 1 e 4, e art. 154, comma 3, Rego la mento n. 207/2010) ............................................................................................................................ » 178 eSempio 2.4. Modello di verbale di consegna dei lavori in via di urgenza (art. 153, comma 4, e art. 154, comma 3, Regolamento n. 207/2010) ........................................................................................................... » 179 2.3.2. La consegna parziale o frazionata ........................................................................................................ » 180 eSempio 2.5. Modello di verbale di consegna frazionata dei lavori (art. 154, commi 2, 6 e 7, Regolamento n. 207/2010) .................................................................................................................................................. » 1812.4. Il verbale di consegna........................................................................................................................................ » 182 2.4.1. Generalità .............................................................................................................................................. » 182 2.4.2. I contenuti ............................................................................................................................................ » 182 eSempio 2.6. Modello di verbale di consegna definitiva dei lavori (art. 154, Regolamento n. 207/2010) ..... » 183 2.4.3. Le differenze riscontrate alla consegna dei lavori tra lo stato di fatto e quello di progetto ................ » 184 eSempio 2.7. Modello di comunicazione del direttore dei lavori al responsabile del procedimento della sospensione della consegna per differenze tra le condizioni locali e il progetto esecutivo (art. 155, comma 2, Regolamento n. 207/2010) ........................................................................................... » 185 2.4.3.1. La possibilità della consegna parziale ................................................................................... » 185

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XI

2.4.3.2. Le ipotesi di non realizzabilità dell’opera ............................................................................. » 185 2.4.3.3. La disponibilità delle aree e l’obbligo della rimozione degli ostacoli.................................. » 186 2.4.3.4. Gli effetti della dichiarazione di previa visione dei luoghi .................................................. » 187 2.4.3.5. Le eventuali riserve dell’esecutore ....................................................................................... » 187 2.4.3.6. I riconoscimenti a favore dell’appaltatore in caso di ritardata consegna dei lavori per colpa della stazione appaltante ....................................................................................... » 188 eSempio 2.8. Modello di comunicazione di recesso dell’appaltatore per ritardo nella consegna dei lavori, oltre la metà del termine contrattuale (art. 153, commi 8, 9 e 10, e art. 157, Regolamento n. 207/2010) » 189 eSempio 2.9. Modello di istanza di recesso dell’appaltatore per ritardo nella consegna dei lavori (art. 153, commi 8 e 9, e art. 157, Regolamento n. 207/2010) .................................................................... » 1902.5. La mancata e la sospensione della consegna dei lavori .................................................................................... » 191 2.5.1. La mancata consegna per assenza o colpa dell’appaltatore ................................................................ » 191 eSempio 2.10. Modello di verbale di mancata consegna dei lavori per l’assenza dell’appaltatore (art. 153, comma 7, Regolamento n. 207/2010) ........................................................................................... » 191 2.5.2. La mancata consegna imputabile alla stazione appaltante e gli effetti della consegna ritardata ......... » 192 2.5.3. La durata della sospensione di consegna. Il recesso dal contratto. Il rimborso delle spese contrattuali » 192 eSempio 2.11. Modello di verbale di sospensione consegna dei lavori (art. 155, comma 2, Regolamento n. 207/2010) .................................................................................................................................................. » 193 eSempio 2.12. Modello di lettera di recesso in conseguenza della sospensione della consegna dei lavori per un periodo superiore ai 60 giorni (art. 153, comma 10, Regolamento n. 207/2010) ........................... » 194 eSempio 2.13. Modello di lettera di richiesta di pagamento del dovuto per recesso a seguito di ritardata consegna dei lavori (articoli 153 e 157, Regolamento n. 207/2010) ........................................................... » 194 eSempio 2.14. Modello di lettera per la comunicazione dell’accoglimento della richiesta di recesso (art. 153, comma 8, e art. 157, comma 1 Regolamento n. 207/2010) ......................................................... » 195 eSempio 2.15. Modello di lettera per la comunicazione del mancato accoglimento della richiesta di recesso (art. 153, comma 8, Regolamento n. 207/2010) ........................................................................................... » 1952.6. La consegna dei materiali da un esecutore ad un altro ..................................................................................... » 196 eSempio 2.16. Modello di verbale di consegna dei lavori e dei materiali che si trasmettono da un’impresa a un’altra (art. 156, comma 1, Regolamento n. 207/2010) .......................................................................... » 1962.7. Le comunicazioni all’Autorità per la vigilanza sui contratti pubblici .............................................................. » 197 eSempio 2.17. Modello di comunicazione all’Autorità per la vigilanza sui contratti pubblici relativa a ritardo e/o sospensione nella consegna ed alle relative ipotesi di recesso (art. 153, comma 11, Regolamento n. 207/2010) ............................................................................................................................ » 197 3. Il cantiere e l’attuazione delle misure di sicurezza3.1. Generalità .......................................................................................................................................................... » 199 3.1.1. L’obbligatorietà del piano di sicurezza ................................................................................................ » 200 3.1.2. Il cantiere temporaneo o mobile. L’elenco dei lavori edili o di ingegneria civile ............................... » 201 3.1.2.1. I lavori esclusi ....................................................................................................................... » 201 3.1.2.2. Le attività di sistemazione forestale ..................................................................................... » 201 3.1.3. La notifica preliminare ......................................................................................................................... » 202 eSempio 3.1. Modello di notifica preliminare all’Azienda sanitaria locale e alla Direzione provinciale del lavoro di apertura cantiere e inizio dei lavori (art. 99, D.Lgs. n. 81/2008).......................................... » 202 eSempio 3.2. Modello di trasmissione di copia della notifica preliminare all’impresa (art. 99, D.Lgs. n. 81/2008) ........................................................................................................................................ » 203 3.1.4. La tabella informativa del cantiere ....................................................................................................... » 204 eSempio 3.3. Schema di tabella di cantiere ...................................................................................................... » 204 3.1.5. La custodia del cantiere e gli aspetti correlati ...................................................................................... » 205 3.1.6. Le ore giornaliere di lavoro .................................................................................................................. » 206 3.1.6.1. La durata massima dell’orario di lavoro ............................................................................... » 206 3.1.6.2. Il riposo giornaliero ............................................................................................................... » 206 3.1.6.3. I riposi settimanali ................................................................................................................. » 207 3.1.7. Gli effetti della violazione del piano di sicurezza ................................................................................ » 207 3.1.8. La sospensione dell’attività imprenditoriale ....................................................................................... » 2083.2. L’apertura del cantiere ...................................................................................................................................... » 208 3.2.1. Le zone funzionali ................................................................................................................................ » 208 3.2.1.1. I lavori in prossimità di linee elettriche o di parti attive ...................................................... » 209 3.2.1.2. La viabilità ............................................................................................................................ » 210 3.2.1.3. Il deposito temporaneo in cantiere e il trasporto dei rifiuti alla pubblica discarica ............. » 211 3.2.1.4. La segnaletica di sicurezza .................................................................................................... » 212

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XII

3.2.2. Le denunce e le comunicazioni ............................................................................................................ » 213 3.2.3. I soggetti preposti al controllo dell’attività del cantiere ...................................................................... » 213 3.2.4. La documentazione riguardante le attrezzature .................................................................................... » 213 3.2.4.1. Gli obblighi del datore di lavoro per le attrezzature ............................................................. » 214 3.2.4.2. I requisiti di sicurezza ........................................................................................................... » 214 3.2.4.2.1. I criteri per la scelta delle attrezzature .............................................................. » 215 3.2.4.2.2. L’installazione e la manutenzione delle attrezzature e l’aggiornamento dei requisiti di sicurezza ..................................................................................... » 215 3.2.4.3. I controlli delle attrezzature .................................................................................................. » 2163.3. L’attuazione delle misure previste dal piano di sicurezza e di coordinamento ................................................ » 217 3.3.1. Generalità .............................................................................................................................................. » 217 3.3.1.1. I contenuti minimi ................................................................................................................. » 217 eSempio 3.4. La durata prevista delle lavorazioni e delle fasi di lavoro di un cantiere ................................. » 218 3.3.1.2. L’individuazione, l’analisi e la valutazione dei rischi in riferimento all’area di cantiere .... » 219 3.3.1.3. I contenuti del pSc in riferimento all’area di cantiere, all’organizzazione del cantiere e alle lavorazioni ................................................................................................................... » 220 eSempio 3.5. Layout di un cantiere temporaneo edile ...................................................................................... » 221 3.3.1.4. L’analisi e la valutazione dei possibili rischi in riferimento alle lavorazioni in cantiere .... » 221 3.3.1.5. Le interferenze tra le lavorazioni e il loro coordinamento. I compiti dei coordinatori per la progettazione e per l’esecuzione. Il cronoprogramma dei lavori per la sicurezza ..... » 222 3.3.1.6. L’elenco indicativo e non esauriente degli elementi essenziali utili alla definizione dei contenuti del pSc .............................................................................................................. » 223 3.3.1.7. L’applicazione delle misure per la protezione dei lavoratori dai rischi derivanti dall’esposizione al rumore .................................................................................................... » 224 3.3.1.7.1. Generalità ............................................................................................................ » 224 3.3.1.7.2. I valori limite di esposizione e i valori di azione ............................................... » 224 3.3.1.7.3. Le misure di prevenzione e di protezione .......................................................... » 224 3.3.1.7.4. L’uso dei dispositivi di protezione individuali ................................................... » 225 3.3.1.7.4.1. Le deroghe ....................................................................................... » 226 3.3.1.7.5. L’informazione e la formazione dei lavoratori ................................................. » 226 3.3.2. Gli obblighi di trasmissione del pSc alle imprese esecutrici e ai lavoratori autonomi ........................ » 226 eSempio 3.6. Trasmissione da parte dell’impresa affidataria di copia del psc prima dell’inizio dei lavori alle imprese esecutrici e ai lavoratori autonomi (art. 101, comma 2, D.Lgs. n. 81/2008) ......................... » 227 3.3.3. Gli adempimenti per le imprese esecutrici e i lavoratori autonomi. L’accettazione del piano di sicurezza ........................................................................................................................................... » 227 eSempio 3.7. Modello di accettazione del psc da parte dell’impresa (art. 100, comma 4, D.Lgs. n. 81/2008) .. » 228 3.3.4. Gli oneri di sicurezza ........................................................................................................................... » 228 eSempio 3.8. Costi di sicurezza riferiti a un cantiere ....................................................................................... » 228 3.3.5. L’aggiornamento dei piani di sicurezza in relazione all’evoluzione dei lavori ................................... » 235 3.3.6. Le carenze del pSc e la configurazione dell’errore progettuale ........................................................... » 235 3.3.7. Le verifiche e le responsabilità del coordinatore durante l’esecuzione ............................................... » 2353.4. Gli adempimenti delle imprese affidatarie ed esecutrici .................................................................................. » 236 3.4.1. Il rispetto delle misure generali di tutela da parte dei datori di lavoro delle imprese esecutrici ......... » 236 3.4.2. Gli adempimenti dei datori di lavoro delle imprese affidatarie e delle imprese esecutrici ................. » 237 eSempio 3.9. Modello di trasmissione ai rappresentanti per la sicurezza copia del psc e del pos (art. 100, comma 4, D.Lgs. n. 81/2008)........................................................................................................................ » 237 eSempio 3.10. Modello di trasmissione delle nomine dei referenti per la sicurezza dei lavori ....................... » 238 3.4.3. Le facoltà e gli obblighi dell’appaltatore o del concessionario. Le proposte integrative del pSc ....... » 238 eSempio 3.11. Modello di richiesta dell’impresa affidataria per proposta integrativa del psc ...................... » 239 3.4.4. Gli obblighi di verifica e applicazione delle condizioni di sicurezza ................................................. » 239 3.4.5. Il piano operativo di sicurezza (poS) .................................................................................................... » 240 3.4.5.1. Generalità .............................................................................................................................. » 240 3.4.5.2. I soggetti obbligati e quelli esclusi dall’obbligo ................................................................... » 240 3.4.5.3. Il poS delle imprese subappaltatrici ....................................................................................... » 240 3.4.5.4. Le differenze tra il poS e il pSc.............................................................................................. » 241 3.4.5.5. I soggetti ai quali deve essere trasmesso il poS .................................................................... » 241 eSempio 3.12. Trasmissione da parte dell’impresa aggiudicataria di copia del proprio pos prima dell’inizio dei lavori al coordinatore per l’esecuzione dei lavori (art. 101, comma 3, D.Lgs. n. 81/2008) » 241 3.4.5.6. La verifica dell’idoneità del poS. Gli obblighi e le responsabilità del coordinatore per l’esecuzione dei lavori .................................................................................................... » 242

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XIII

3.4.5.7. I contenuti minimi del poS .................................................................................................... » 242 eSempio 3.13. Confronto tra le prescrizioni del psc e del pos riferito ai rischi delle lavorazioni ................. » 243 3.4.6. L’aggiornamento del poS ...................................................................................................................... » 244 3.4.7. Il piano di sicurezza sostitutivo ........................................................................................................... » 244 3.4.8. La stima dei costi della sicurezza nel poS e nel pSS ............................................................................. » 244 3.4.9. Le sanzioni penali e pecuniarie per il datore di lavoro e il dirigente .................................................. » 2453.5. I ponteggi ........................................................................................................................................................... » 247 3.5.1. La necessità del progetto ...................................................................................................................... » 247 3.5.2. La relazione tecnica per l’autorizzazione ministeriale ........................................................................ » 248 3.5.2.1. I tipi d’ancoraggio dei ponteggi all’edificio. I piani d’appoggio ......................................... » 248 3.5.3. Le caratteristiche meccaniche e geometriche delle opere provvisionali. La verifica preliminare ..... » 252 3.5.3.1. Le verifiche .......................................................................................................................... » 253 3.5.3.1.1. Le verifiche durante l’allestimento del ponteggio .............................................. » 253 3.5.3.1.2. Le verifiche durante l’uso del ponteggio ............................................................ » 257 3.5.3.1.2.1. Le schede di verifica e le indicazioni del pSc e del poS .................. » 265 eSempio 3.14. Schema di scheda per verifica preliminare elementi di ponteggio ........................................... » 265 eSempio 3.15. Esempio di scheda compilata per verifica preliminare di elementi di ponteggio .................... » 266 3.5.3.2. L’uso promiscuo dei ponteggi metallici fissi ........................................................................ » 267 3.5.3.2.1. I problemi di instabilità strutturale connessi con il numero degli impalcati ..... » 268 3.5.3.3. Il piano di montaggio, di uso e di smontaggio dei ponteggi metallici fissi ......................... » 269 3.5.3.3.1. Le linee generali ................................................................................................. » 269 3.5.3.3.2. Il pi.muS. Gli obblighi del datore di lavoro. L’adeguamento in caso di varianti ai lavori ............................................................................................................... » 270 3.5.3.3.3. I requisiti del personale per il montaggio e lo smontaggio. La formazione obbligatoria ......................................................................................................... » 271 3.5.3.3.4. I contenuti minimi del pi.muS ............................................................................. » 272 3.5.3.3.5. I tempi per la redazione e la trasmissione ai soggetti interessati ....................... » 273 eSempio 3.16. Trasmissione del pi.mus ai soggetti interessati ......................................................................... » 273 3.5.4. Le tecniche di montaggio, di smontaggio e di trasformazione ............................................................ » 274 3.5.4.1. Generalità .............................................................................................................................. » 274 3.5.4.2. Le tecniche di montaggio, di smontaggio e di trasformazione con l’utilizzo di misure di protezione di tipo collettivo realizzate con elementi prefabbricati .................................. » 274 3.5.4.2.1. Le misure di protezione collettiva ...................................................................... » 274 3.5.4.2.2. L’uso di misure di protezione collettive ............................................................. » 275 3.5.4.2.3. Le tecniche e le procedure operative di montaggio, di smontaggio e di trasformazione con l’utilizzo di dispositivi di protezione individuale: sistemi di arresto della caduta ............................................................................ » 276 3.5.4.2.4. Le tecniche di sollevamento/discesa degli elementi da montare ....................... » 276 3.5.4.2.5. Le tecniche di montaggio dei primi piani del ponteggio ................................... » 276 3.5.4.3. L’obbligo della manutenzione periodica dei ponteggi ......................................................... » 277 eSempio 3.17. Piano di montaggio e di smontaggio di un ponteggio metallico a tubi e giunti ...................... » 2773.6. L’impianto elettrico di cantiere ......................................................................................................................... » 297 3.6.1. Generalità .............................................................................................................................................. » 297 3.6.2. L’impianto di terra ................................................................................................................................ » 299 3.6.3. La denuncia dell’impianto di protezione contro le scariche atmosferiche ......................................... » 300 3.6.4. I quadri elettrici nei cantieri ................................................................................................................ » 3003.7. Il fascicolo di manutenzione dell’opera ............................................................................................................ » 302 3.7.1. Generalità .............................................................................................................................................. » 302 3.7.1.1. L’ambito soggettio e l’aggiornamento .................................................................................. » 303 3.7.2. Le caratteristiche................................................................................................................................... » 303 3.7.2.1. I contenuti .............................................................................................................................. » 303 3.7.2.1.1. Capitolo I – Le modalità per la descrizione dell’opera e l’individuazione dei soggetti interessati .............................................................................................. » 304 3.7.2.1.2. Capitolo II – L’individuazione dei rischi, delle misure preventive e protettive in dotazione dell’opera e di quelle ausiliarie ...................................................... » 305 3.7.2.1.3. Capitolo III – Le indicazioni per la definizione dei riferimenti della documentazione di supporto esistente ................................................................ » 309

4. La contabilità dei lavori4.1. Il concreto inizio dei lavori ............................................................................................................................... » 317

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XIV

eSempio 4.1. Modello di lettera di sollecito all’impresa di dare immediato inizio ai lavori .......................... » 317 eSempio 4.2. Modello di verbale di dichiarazione di avvenuto concreto inizio dei lavori .............................. » 318 4.1.1. L’accertamento e la registrazione dei lavori e la finalità della contabilità ......................................... » 318 4.1.2. L’utilizzo di programmi informatici..................................................................................................... » 3194.2. I documenti contabili e la loro tenuta ............................................................................................................... » 319 4.2.1. I documenti .......................................................................................................................................... » 319 4.2.2. La firma e la responsabilità dei soggetti incaricati .............................................................................. » 319 4.2.3. L’equiparazione degli atti contabili agli atti pubblici .......................................................................... » 320 4.2.4. La vidimazione dei documenti contabili .............................................................................................. » 321 4.2.4.1. I documenti contabili soggetti a imposta di bollo ................................................................. » 321 4.2.5. Le annotazioni e le correzioni .............................................................................................................. » 3224.3. Il giornale dei lavori .......................................................................................................................................... » 322 eSempio 4.3. Compilazione del giornale dei lavori .......................................................................................... » 323 4.3.1. La compilazione .................................................................................................................................. » 3264.4. Il libretto delle misure ....................................................................................................................................... » 327 4.4.1. I contenuti ............................................................................................................................................ » 327 4.4.2. La tenuta del libretto............................................................................................................................. » 327 4.4.3. La compilazione. L’utilizzo di programmi di contabilità computerizzata ........................................... » 327 4.4.4. La modalità della misurazione dei lavori ............................................................................................. » 328 4.4.4.1. L’intervento dell’appaltatore alle misurazioni ...................................................................... » 328 eSempio 4.4. Compilazione del libretto delle misure ....................................................................................... » 329 eSempio 4.5. Esempio di compilazione informatizzata di libretto delle misure di lavori a corpo .................. » 332 eSempio 4.6. Modello di schema di verbale di contestazione misurazioni (art. 164 del Regolamento n. 207/2010) .................................................................................................................................................. » 335 4.4.4.2. Le opere di difficile valutazione geometrica ........................................................................ » 335 4.4.4.3. I lavori o le provviste da accertarsi a piccole partite ............................................................ » 336 4.4.5. Le misurazioni in conto provvisorio .................................................................................................... » 336 4.4.6. Le annotazioni dei lavori a corpo ........................................................................................................ » 337 eSempio 4.7. Annotazione di quantità in conto provvisorio ............................................................................. » 338 4.4.7. Le lavorazioni che modificano lo stato preesistente delle cose ........................................................... » 340 4.4.8. I materiali approvvigionati in cantiere e i materiali a piè d’opera ....................................................... » 340 4.4.9. I verbali di misurazione e di accertamento .......................................................................................... » 341 4.4.9.1. Il verbale di pesatura ............................................................................................................ » 341 eSempio 4.8. Modello di verbale di pesatura .................................................................................................. » 341 4.4.9.2. Il verbale di misurazione di distanza chilometrica ............................................................... » 341 eSempio 4.9. Misurazione di materiali a piè d’opera....................................................................................... » 342 eSempio 4.10. Modello di verbale di misurazione di distanza chilometrica .................................................... » 344 4.4.9.3. Il verbale di consistenza o di accertamento dei lavori eseguiti ........................................... » 344 eSempio 4.11. Modello di verbale di accertamento dei lavori eseguiti ........................................................... » 345 4.4.9.4. Il verbale di constatazione di stazza ..................................................................................... » 345 4.4.9.5. Verbale di constatazione di maggiore impiego di manodopera ........................................... » 346 eSempio 4.12. Modello di verbale di constatazione di maggiore impiego di manodopera ............................. » 346 4.4.9.6. Il verbale di misurazione dei lavori eseguiti ......................................................................... » 347 eSempio 4.13. Modello di verbale di misurazione dei lavori eseguiti .............................................................. » 347 4.4.9.7. Il verbale di prelevamento campioni ..................................................................................... » 347 eSempio 4.14. Modello di verbale di prelevamento campioni .......................................................................... » 3484.5. Il registro di contabilità ..................................................................................................................................... » 348 4.5.1. Generalità. La tenuta informatica ......................................................................................................... » 348 eSempio 4.15. Compilazione del registro di contabilità ................................................................................... » 349 eSempio 4.15a. Esempio di registro di contabilità informatizzato di lavori a corpo ...................................... » 352 4.5.2. Il contenuto delle annotazioni .............................................................................................................. » 353 4.5.3. La divisione per articoli o per categorie di lavori ................................................................................ » 353 4.5.4. Le partite provvisorie ........................................................................................................................... » 353 4.5.5. I titoli speciali di spesa ......................................................................................................................... » 353 4.5.6. La modalità di compilazione ................................................................................................................ » 353 4.5.7. I lavori a corpo, a misura e a corpo e misura ....................................................................................... » 354 eSempio 4.16. Importo di categorie di lavori a corpo riassuntive e relativa aliquota percentuale ................ » 355 eSempio 4.17. Importo di categorie di lavori a corpo dettagliate e relativa aliquota percentuale ................. » 355 eSempio 4.18. Calcolo della percentuale da ammettere in contabilità ............................................................ » 356

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XV

4.5.8. La sottoscrizione da parte dell’appaltatore ........................................................................................... » 356 eSempio 4.19. Modello di lettera del direttore dei lavori all’appaltatore per la firma del registro di contabilità (art. 190, Regolamento n. 207/2010) ..................................................................................... » 356 4.5.8.1. La modalità di apposizione delle riserve ............................................................................. » 357 eSempio 4.20. Sottoscrizione del registro con esplicazione delle riserve dell’impresa ................................... » 358 4.5.9. L’accesso al registro di contabilità da parte dei subappaltatori ........................................................... » 3604.6. Il sommario del registro di contabilità .............................................................................................................. » 360 4.6.1. Il contenuto e la forma ......................................................................................................................... » 360 4.6.2. La modalità di compilazione ................................................................................................................ » 3614.7. La contabilità dei lavori in economia contemplati nel contratto ...................................................................... » 361 4.7.1. Generalità .............................................................................................................................................. » 361 eSempio 4.21. Registro di contabilità e sua sottoscrizione del registro con esplicazione immediata delle riserve dell’impresa ............................................................................................................................ » 362 4.7.2. I lavori e le somministrazioni su fatture. Le anticipazioni dell’impresa ............................................. » 364 eSempio 4.22. Compilazione del sommario del registro di contabilità ............................................................ » 365 eSempio 4.22a. Esempio di compilazione informatizzata di sommario di registro di contabilità di lavori a corpo .......................................................................................................................................................... » 368 4.7.3. Le liste settimanali ............................................................................................................................... » 374 4.7.3.1. Generalità ............................................................................................................................. » 374 4.7.3.2. Le liste settimanali della manodopera, dei noli e trasporti ................................................... » 374 4.7.3.2.1. La modalità di compilazione .............................................................................. » 374 eSempio 4.23. Lista settimanale degli operai ................................................................................................... » 375 eSempio 4.24. Lista settimanale dei noli........................................................................................................... » 375 eSempio 4.25. Lista settimanale delle provviste ............................................................................................... » 376 4.7.3.2.2. Le liste settimanali delle provviste ..................................................................... » 377 4.7.3.2.3. L’annotazione dei titoli speciali di spesa .......................................................... » 3774.8. La contabilità dei lavori in economia non previsti in contratto e affidati autonomamente .............................. » 377 4.8.1. Generalità .............................................................................................................................................. » 377 4.8.2. La modalità di annotazione dei lavori ................................................................................................. » 377 4.8.3. I conti dei fornitori .............................................................................................................................. » 378 4.8.4. I pagamenti ........................................................................................................................................... » 378 4.8.5. La giustificazione di minute spese ....................................................................................................... » 378 4.8.6. Il rendiconto mensile delle spese ......................................................................................................... » 378 4.8.7. Il rendiconto finale delle spese ............................................................................................................ » 378 4.8.8. Il riassunto di rendiconti parziali .......................................................................................................... » 379 4.8.9. La contabilità semplificata ................................................................................................................... » 3794.9. La contabilità dei lavori annuali estesi a più esercizi ...................................................................................... » 3794.10. Le responsabilità e gli aspetti sanzionatori nella contabilità ............................................................................ » 379 5. Lo stato di avanzamento dei lavori5.1. L’indicazione delle persone che possono riscuotere ......................................................................................... » 3815.2. Lo stato d’avanzamento dei lavori .................................................................................................................... » 381 5.2.1. Generalità .............................................................................................................................................. » 381 5.2.2. I documenti contabili ............................................................................................................................ » 382 5.2.3. La compilazione in base a misure e a computi provvisori ................................................................... » 382 5.2.4. Lo svincolo progressivo della cauzione definitiva .............................................................................. » 382 5.2.4.1. Generalità .............................................................................................................................. » 382 5.2.4.2. Il calcolo delle aliquote da svincolare durante l’esecuzione dei lavori ................................ » 383 eSempio 5.1. Calcolo di svincolo della garanzia fideiussoria in base allo stato di avanzamento. Ribasso d’asta inferiore al 10% ................................................................................................................................. » 384 5.2.4.3. La riduzione dell’importo da svincolare a seguito di perizia di variante e suppletiva ......... » 385 eSempio 5.2. Il calcolo dello svincolo della garanzia fideiussoria in base allo stato di avanzamento nel caso della perizia di variante ................................................................................................................. » 385 5.2.4.4. L’attestazione del direttore dei lavori e istanza dell’esecutore ............................................. » 386 eSempio 5.3. Istanza di svincolo parziale della cauzione definitiva ................................................................ » 387 5.2.4.5. Il riepilogo degli importi svincolati nello stato finale .......................................................... » 388 eSempio 5.4. Annotazione dello svincolo progressivo della garanzia nello stato finale ................................. » 388 5.2.4.6. Gli effetti del mancato svincolo ............................................................................................ » 388 5.2.5. Il pagamento del corrispettivo per determinati manufatti e materiali .................................................. » 389

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XVI

5.2.5.1. La detrazione delle somme per il pagamento di determinati materiali anticipati dall’amministrazione ............................................................................................................ » 389 5.2.6. La liquidazione degli oneri di sicurezza ............................................................................................. » 389 5.2.6.1. L’ammissibilità del riconoscimento ..................................................................................... » 389 5.2.6.2. La quantificazione ................................................................................................................. » 390 5.2.6.3. Il parere del coordinatore per l’esecuzione dei lavori ......................................................... » 390 eSempio 5.5. Schema di parere favorevole del coordinatore per l’esecuzione dei lavori per il pagamento degli oneri di sicurezza relativi allo stato d’avanzamento .......................................................................... » 391 eSempio 5.6. Schema di parere sfavorevole del coordinatore per l’esecuzione dei lavori per il pagamento degli oneri di sicurezza relativi allo stato d’avanzamento ......................................................................... » 391 5.2.6.4. Il pagamento degli oneri di sicurezza ai subappaltatori ....................................................... » 392 5.2.7. L’anticipazione sul prezzo contrattuale ................................................................................................ » 392 5.2.7.1. L’erogazione dell’anticipazione. La fideiussione a garanzia dell’anticipazione e la fideiussione a garanzia dei saldi ..................................................................................... » 393 5.2.7.2. La revoca dell’anticipazione ................................................................................................. » 393 5.2.7.3. Il recupero dell’anticipazione e l’adeguamento della garanzia ............................................ » 394 5.2.8. La modalità di compilazione del Sal ................................................................................................... » 394 5.2.9. La responsabilità del direttore dei lavori .............................................................................................. » 395 eSempio 5.7. Compilazione del 1° stato d’avanzamento di un lavoro pubblico ............................................. » 396 eSempio 5.8. Compilazione del 2° stato d’avanzamento di un lavoro pubblico .............................................. » 4005.3. Il certificato di pagamento di rate ..................................................................................................................... » 404 5.3.1. Generalità .............................................................................................................................................. » 404 5.3.2. L’importo delle rate di acconto ............................................................................................................ » 404 eSempio 5.9. Modello di lettera di richiesta di pagamento degli importi maturati nel caso di sospensione dei lavori superiore a 90 giorni (art. 141, comma 3, Regolamento n. 207/2010) ....................................... » 405 5.3.3. L’emissione........................................................................................................................................... » 405 5.3.4. L’approvazione del Sal. I termini di pagamento degli acconti .......................................................... » 406 eSempio 5.10. Schema di approvazione e liquidazione dello stato d’avanzamento ......................................... » 409 5.3.5. L’acquisizione d’ufficio del durc da parte della stazione appaltante ................................................. » 410 eSempio 5.11. Esempio di durc che attesta la regolarità dell’impresa ........................................................... » 414 5.3.5.1. Il pagamento degli stati di avanzamento lavori in assenza di regolarità contributiva da parte di imprese subappaltatrici ....................................................................................... » 415 5.3.5.2. Le disposizioni in materia di durc in sede di esecuzione dei lavori .................................... » 416 5.3.5.3. L’intervento sostitutivo della stazione appaltante in caso di inadempienza contributiva dell’esecutore e del subappaltatore. Le ritenute dello 0,50% ............................................... » 416 5.3.5.4. La verifica della regolarità contributiva dei creditori per importi superiori a diecimila euro .... » 421 5.3.5.5. L’intervento sostitutivo della stazione appaltante in caso di inadempienza retributiva dell’esecutore e del subappaltatore ....................................................................................... » 423 5.3.6. La modalità di compilazione del certificato di pagamento .................................................................. » 424 5.3.7. Gli allegati al certificato di pagamento ................................................................................................ » 424 5.3.8. Gli interessi per ritardo nei pagamenti ................................................................................................. » 425 eSempio 5.12. Compilazione del 1° certificato di pagamento .......................................................................... » 426 eSempio 5.13. Compilazione del 2° certificato di pagamento ......................................................................... » 427 5.3.9. La contabilizzazione separata di lavori da tenere distinti .................................................................... » 4285.4. Il pagamento dei subappaltatori ........................................................................................................................ » 4285.5. La cessione e il sequestro dei crediti ................................................................................................................ » 428 5.5.1. La cessione ........................................................................................................................................... » 428 5.5.1.1. Le condizioni ........................................................................................................................ » 428 5.5.1.1.1. La tracciabilità dei flussi finanziari ................................................................... » 429 5.5.1.1.1.1. La richiesta e l’indicazione del codice identificativo di gara (ciG) e del codice unico di progetto (cup) ................................................................... » 429 5.5.1.2. La modalità ........................................................................................................................... » 430 5.5.1.3. Gli obblighi del cedente ........................................................................................................ » 430 5.5.1.4. La revocatoria fallimentare dei pagamenti del debitore ceduto............................................ » 430 5.5.1.5. Il fallimento del cedente ........................................................................................................ » 430 5.5.1.6. L’opponibilità alla cessione .................................................................................................. » 431 5.5.1.7. Gli adempimenti ................................................................................................................... » 431 5.5.1.8. La dichiarazione sulla cessione dei crediti ........................................................................... » 432 eSempio 5.14. Schema di modello di dichiarazione relativo alla cessione dei crediti .................................... » 432 5.5.2. L’abrogazione delle norme limitative del sequestro dei crediti ........................................................... » 432

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XVII

6. La liquidazione finale dei lavori6.1. Gli aspetti conseguenti all’ultimazione dei lavori ............................................................................................ » 434 6.1.1. La formale comunicazione dell’esecutore ............................................................................................ » 434 eSempio 6.1. Modello di comunicazione dell’appaltatore dell’avvenuta ultimazione dei lavori .................... » 434 6.1.2. Le procedure conseguenti ..................................................................................................................... » 434 6.1.3. Il computo dei giorni per l’esecuzione dei lavori ................................................................................ » 435 6.1.4. Il certificato attestante l’avvenuta ultimazione dei lavori .................................................................... » 435 eSempio 6.2. Modello di comunicazione del direttore dei lavori per l’accertamento contraddittorio ............ » 436 eSempio 6.3. Modello di certificato attestante l’avvenuta ultimazione dei lavori (art. 199, comma 1, Rego lamento n. 207/2010) ............................................................................................................................ » 436 eSempio 6.4. Modello di certificato attestante l’avvenuta ultimazione dei lavori con l’assegnazione di un termine perentorio per il completamento delle lavorazioni di piccola entità (art. 199, comma 2, Regolamento n. 207/2010) ........................................................................................................................... » 436 6.1.4.1. L’impugnazione del certificato ............................................................................................ » 438 6.1.5. Il termine perentorio per il completamento di lavorazioni di piccola entità........................................ » 439 eSempio 6.5. Formula del certificato di ultimazione dei lavori per il completamento di lavorazioni di piccola entità ............................................................................................................................................ » 439 6.1.5.1. L’impossibilità temporanea e quella definitiva alla prestazione .......................................... » 440 6.1.6. Il procedimento di avviso ai creditori per l’indebita occupazione di aree o di stabili e danni relativi » 440 eSempio 6.6. Modello di richiesta di pubblicazione dell’avviso ai creditori (art. 218, comma 1, Regola mento n. 207/2010) ............................................................................................................................ » 441 6.1.6.1. L’esito del procedimento di avviso ai creditori trasmesso dai sindaci ................................. » 442 eSempio 6.7. Modello delle risultanze della pubblicazione degli avvisi ai creditori (art. 218, Regolamento n. 207/2010) ............................................................................................................................ » 443 6.1.6.2. L’inammissibilità della dichiarazione sostitutiva ................................................................. » 444 eSempio 6.8. Modello di attestazione dell’assenza di occupazioni di aree e di stabili nel corso dell’esecuzione dei lavori da parte del direttore dei lavori (art. 218, comma 1, Regolamento n. 207/2010) » 444 eSempio 6.9. Modello di attestazione dell’omissione del procedimento di avviso ai creditori (art. 218, comma 1, Regolamento n. 207/2010) ........................................................................................................... » 4446.2. La penale per la ritardata ultimazione ............................................................................................................... » 445 6.2.1. Generalità .............................................................................................................................................. » 445 6.2.2. L’entità ................................................................................................................................................. » 445 6.2.3. La ritardata ultimazione ........................................................................................................................ » 446 6.2.4. Le valutazioni del responsabile del procedimento ............................................................................... » 446 eSempio 6.10. Modello di applicazione della penale da parte del responsabile del procedimento per il ritardo nell’esecuzione dei lavori (art. 145, Regolamento n. 207/2010) ........................................... » 447 6.2.5. La riduzione e la disapplicazione ........................................................................................................ » 448 6.2.5.1. L’istanza dell’appaltatore ...................................................................................................... » 448 eSempio 6.11. Modello di istanza dell’impresa per la disapplicazione della penale per la ritardata ultimazione dei lavori (art. 145, comma 7, Regolamento n. 207/2010) ...................................................... » 448 eSempio 6.12. Modello di parere del direttore dei lavori sulla richiesta di disapplicazione della penale per la ritardata ultimazione dei lavori (art. 145, comma 8, Regolamento n. 207/2010) ............................ » 449 eSempio 6.13. Modello di parere del collaudatore sulla richiesta di disapplicazione della penale per la ritardata ultimazione dei lavori (art. 145, comma 8, Regolamento n. 207/2010) ............................ » 450 6.2.5.2. La riduzione della penale ...................................................................................................... » 451 6.2.5.3. La disapplicazione e la corresponsione degli interessi ........................................................ » 451 6.2.5.4. L’iscrizione della riserva nel conto finale ............................................................................. » 4526.3. Il riconoscimento del premio di accelerazione ................................................................................................. » 453 6.3.1. Generalità .............................................................................................................................................. » 453 6.3.2. Le delucidazioni dell’Autorità per la vigilanza sui contratti pubblici ................................................ » 4536.4. Il conto finale dei lavori .................................................................................................................................... » 453 6.4.1. Generalità .............................................................................................................................................. » 453 6.4.2. Il modello e la compilazione ................................................................................................................ » 454 6.4.3. La relazione del direttore dei lavori .................................................................................................... » 454 eSempio 6.14. Modello di relazione del direttore dei lavori sullo stato finale (art. 200, Regolamento n. 207/2010) .................................................................................................................................................. » 455 6.4.4. La trasmissione del conto finale al responsabile del procedimento ..................................................... » 461 eSempio 6.15. Modello di lettera di trasmissione del direttore dei lavori degli atti e dei documenti per la liquidazione finale dei lavori (art. 200, Regolamento n. 207/2010) ................................................. » 461

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XVIII

6.4.5. La sottoscrizione del conto finale. La conferma delle riserve già formulate e l’apposizione di nuove riserve .................................................................................................................................... » 462 eSempio 6.16. Modello di lettera del responsabile del procedimento all’appaltatore per la firma del conto finale (art. 201, Regolamento n. 207/2010) ................................................................................. » 463 6.4.6. La relazione finale riservata del responsabile del procedimento ........................................................ » 463 eSempio 6.17. Compilazione della parte conclusiva del conto finale con conferma delle riserve precedenti e l’apposizione di nuove ............................................................................................................................... » 464 eSempio 6.18. Modello di relazione riservata del responsabile del procedimento sullo stato finale (art. 199, Regolamento n. 207/2010) ............................................................................................................ » 465 6.4.7. Lo svincolo delle ritenute di garanzia dello 0,50% .............................................................................. » 472 6.4.8. I termini di pagamento della rata di saldo e lo svincolo del residuo della cauzione definitiva .......... » 472 6.4.8.1. L’acquisizione di un nuono durc ......................................................................................... » 473

PARTE TERZAGLI ASPETTI PARTICOLARI

1. La sospensione dei lavori1.1. Il quadro normativo ........................................................................................................................................... » 476 1.1.1. I soggetti che possono ordinare la sospensione dei lavori ................................................................... » 477 1.1.1.1. I casi di competenza del direttore dei lavori e del responsabile del procedimento .............. » 477 1.1.1.2. I casi di competenza del coordinatore per l’esecuzione dei lavori ....................................... » 477 1.1.2. L’istanza di sospensione da parte dell’appaltatore ............................................................................. » 478 1.1.3. La sospensione disposta per fatti imputabili all’appaltatore ................................................................ » 4781.2. La sospensione legittima .................................................................................................................................. » 478 1.2.1. Le fattispecie......................................................................................................................................... » 478 1.2.2. Le ragioni di pubblico interesse o di necessità .................................................................................... » 479 1.2.3. Le avverse condizioni climatiche ........................................................................................................ » 480 1.2.4. Le circostanze speciali .......................................................................................................................... » 480 1.2.4.1. La sospensione dei lavori per la redazione della perizia di variante .................................... » 481 1.2.4.2. Le fattispecie di circostanze impreviste a cui non si può riconoscere il carattere della imprevedibilità. Gli approfondimenti sulle sospensioni per cause impreviste o imprevedibili ...................................................................................................................... » 482 1.2.4.2.1. Le esigenze manifestate in corso d’opera dall’ente usuario dell’immobile oggetto dei lavori ............................................................................................... » 482 1.2.4.2.2. Le interferenze tra i lavori in corso di esecuzione e le altre opere a farsi o preesistenti (impianti, sottoservizi, ecc.) ........................................................ » 482 1.2.4.2.3. I lavori iniziati senza le necessarie autorizzazioni. Il ritrovamento di ordigni bellici .................................................................................................................. » 483 1.2.4.2.4. La validazione del progetto posto a base di gara ............................................... » 483 1.2.4.2.4.1. Le responsabilità .............................................................................. » 483 1.2.4.2.5. La necessità di introdurre varianti tecniche e/o di prevedere nuove lavorazioni » 484 1.2.4.2.6. I problemi organizzativi della stazione appaltante ............................................ » 484 1.2.4.2.7. I problemi organizzativi delle imprese esecutrici ............................................. » 484 1.2.5. L’errore progettuale nell’appalto di progettazione ed esecuzione ....................................................... » 485 1.2.6. La causa di forza maggiore .................................................................................................................. » 485 1.2.7. Il prolungamento della sospensione. La diffida al responsabile del procedimento ............................ » 485 eSempio 1.1. Modello di diffida dell’appaltatore in caso di prolungata sospensione dei lavori (art. 159, comma 3, Regolamento n. 207/2010) .......................................................................................................... » 486 1.2.8. La sospensione parziale dei lavori per cause imprevedibili o di forza maggiore ................................ » 487 1.2.8.1. La natura e gli obiettivi ........................................................................................................ » 487 1.2.8.2. Il calcolo del differimento dei termini contrattuali ............................................................... » 487 eSempio 1.2. Calcolo dell’incremento del termine di ultimazione dei lavori .................................................. » 488 1.2.9. La durata della sospensione e la comunicazione all’Autorità per la vigilanza .................................... » 488 eSempio 1.3. Modello di comunicazione all’Autorità per la vigilanza sui contratti pubblici se la sospensione supera il quarto del tempo contrattuale (art. 158, comma 9, Regolamento n. 107/2010) .......................... » 4891.3. La sospensione illegittima ................................................................................................................................. » 489 1.3.1. Le fattispecie......................................................................................................................................... » 489 1.3.2. Le incombenze a carico dell’appaltatore .............................................................................................. » 491 1.3.3. I criteri di quantificazione dei danni subiti ......................................................................................... » 491

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XIX

1.3.3.1. Il risarcimento delle ulteriori voci di danno ........................................................................ » 492 1.3.3.2. Le spese generali infruttifere................................................................................................. » 493 1.3.3.3. Il mancato ammortamento e le retribuzioni .......................................................................... » 494 1.3.3.3.1. L’ammortamento fiscale ..................................................................................... » 494 1.3.3.4. La lesione dell’utile ............................................................................................................... » 496 1.3.3.5. Le modalità operative per la quantificazione del danno ....................................................... » 497 eSempio 1.4. Quantificazione del danno (art. 160, comma 2, lettere a) e b), Regolamento n. 207/2010) .... » 4981.4. L’attività del cantiere durante la sospensione dei lavori .................................................................................. » 499 1.4.1. Generalità .............................................................................................................................................. » 499 1.4.2. Le visite periodiche del direttore dei lavori al cantiere durante la sospensione ................................. » 499 eSempio 1.5. Modello di verbale di visita per la verifica delle condizioni del cantiere (art. 158, comma 5, Regolamento n. 207/2010) ............................................................................................................................ » 500 1.4.3. L’obbligo della custodia del cantiere ................................................................................................... » 501 1.4.4. La continuazione dei lavori durante la redazione della perizia di variante per motivi di urgenza ...... » 5011.5. I verbali di sospensione e ripresa dei lavori...................................................................................................... » 501 1.5.1. La sospensione dei lavori ..................................................................................................................... » 501 1.5.1.1. La redazione del verbale e i soggetti preposti alla sua sottoscrizione .................................. » 501 1.5.1.2. I contenuti particolari ............................................................................................................ » 502 eSempio 1.6. Modello di verbale di sospensione dei lavori con apposizione delle riserve (art. 158, comma 1, Regolamento n. 207/2010) ............................................................................................................................ » 502 eSempio 1.7. Modello di verbale di sospensione parziale dei lavori (art. 158, comma 7, Regolamento n. 207/2010) .................................................................................................................................................. » 503 1.5.1.3. Le contestazioni dell’appaltatore. La natura delle riserve .................................................... » 504 1.5.1.4. La modalità di apposizione delle riserve. La quantificazione del danno ............................ » 505 1.5.2. La ripresa dei lavori .............................................................................................................................. » 505 1.5.2.1. Il verbale di ripresa ............................................................................................................... » 505 eSempio 1.8. Modello di verbale di ripresa dei lavori con apposizione di riserva (art. 158, comma 6, Regolamento n. 207/2010) ............................................................................................................................ » 506 1.5.2.2. La rielaborazione del programma esecutivo dei lavori ......................................................... » 5071.6. Le condizioni per la risoluzione del contratto da parte dell’esecutore ............................................................. » 5081.7. La sospensione dell’attività imprenditoriale ..................................................................................................... » 508 1.7.1. Le violazioni in materia di sicurezza cantieri e l’utilizzo di manodopera irregolare che possono comportare la sospensione dell’attività imprenditoriale ...................................................................... » 508 1.7.2. Le gravi e reiterate violazioni in materia di tutela della salute e della sicurezza sul lavoro ............... » 510 1.7.3. Le finalità del provvedimento di sospensione ...................................................................................... » 511 1.7.3.1. I soggetti affidatari del potere di sospensione ...................................................................... » 511 1.7.3.2. La discrezionalità del provvedimento ................................................................................... » 512 1.7.3.3. I presupposti per l’adozione del provvedimento ................................................................... » 513 1.7.3.4. Gli effetti del provvedimento sotto il profilo temporale o spaziale...................................... » 515 1.7.3.5. L’adozione del provvedimento su segnalazione delle amministrazoni pubbliche ....................... » 515 1.7.3.6. La revoca del provvedimento ................................................................................................ » 516 eSempio 1.9. Istanza di revoca del provvedimento di sospensione dell’attività imprenditoriale nell’ambito del cantiere (art. 14, comma 1, D.Lgs. 9 aprile 2008, n. 81) ...................................................................... » 517 1.7.3.7. Il provvedimento di sospensione e il sequestro penale ......................................................... » 518 1.7.3.8. L’inottemperanza al provvedimento ..................................................................................... » 518 1.7.3.9. I ricorsi avverso il provvedimento di sospensione ............................................................... » 519 1.7.3.10. Il provvedimento interdittivo alla contrattazione con le pubbliche amministrazioni ........... » 519 eSempio 1.10. Schema di provvedimento interdittivo a contrarre con le pubbliche amministrazioni e a partecipare a gare pubbliche .................................................................................................................... » 5201.8. La proposta di sospensione dei lavori e la sospensione delle lavorazioni da parte del coordinatore per l’esecuzione dei lavori ................................................................................................................................ » 521 eSempio 1.11. Proposta di sospensione dei lavori da parte del coordinatore per l’esecuzione dei lavori per gravi inosservanze da parte dell’impresa (art. 92, comma 1, lettera e), D.Lgs. n. 81/2008) ............... » 521 eSempio 1.12. Sospensione di alcune lavorazioni da parte del coordinatore per l’esecuzione dei lavori per inosservanze alle disposizioni di sicurezza (art. 92, comma 1, lettera f), D.Lgs. n. 81/2008).............. » 522 eSempio 1.13. Autorizzazione alla ripresa delle lavorazioni da parte del coordinatore per l’esecuzione dei lavori per l’avvenuto adeguamento da parte dell’impresa (art. 92, comma 1, lettera f), D.Lgs. n. 81/2008) » 522 eSempio 1.14. Richiesta di revoca della sospensione della fase di lavoro per rimozione delle inadempienze in materia di sicurezza sul lavoro da parte dell’impresa ............................................................................ » 523

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XX

2. Le varianti in corso d’opera2.1. Il quadro normativo e le contestazioni .............................................................................................................. » 525 2.1.1. Le varianti extracontrattuali e i lavori extracontrattuali ....................................................................... » 526 2.1.2. Gli obblighi e i divieti per l’appaltatore ............................................................................................... » 5272.2. Le varianti in corso d’opera ammesse dall’art. 132 del Codice dei contratti ................................................... » 527 2.2.1. Le forme di perizie ............................................................................................................................... » 529 2.2.2. Gli aspetti riguardanti la consegna dei lavori ....................................................................................... » 529 2.2.3. Gli aspetti riguardanti la verifica e la validazione dei progetti ............................................................ » 529 2.2.3.1. Generalità .............................................................................................................................. » 529 2.2.3.2. La verifica dei livelli progettuali ........................................................................................... » 530 2.2.3.3. I contratti relativi alla sola esecuzione dei lavori ................................................................. » 530 2.2.3.4. I contratti relativi alla progettazione ed esecuzione dei lavori ............................................. » 530 2.2.3.5. L’accertamento dell’unità progettuale .................................................................................. » 530 2.2.3.6. Gli oneri per l’accertamento della rispondenza agli elaborati progettuali. Gli organi di accreditamento ................................................................................................. » 531 2.2.3.7. Le finalità della verifica ........................................................................................................ » 531 2.2.3.8. I criteri generali della verifica ............................................................................................... » 532 2.2.3.8.1. La verifica della documentazione ....................................................................... » 533 2.2.3.8.2. L’estensione del controllo e i momenti della verifica ........................................ » 534 2.2.3.9. La conclusione della verifica. La validazione ...................................................................... » 535 2.2.3.10. Le responsabilità del soggetto verificatore e del progettista ................................................. » 535 2.2.3.10.1. La polizza di responsabilità civile professionale ................................................ » 5362.3. Le varianti per le esigenze derivanti da sopravvenute disposizioni legislative e regolamentari (art. 132, comma 1, lettera a) del Codice dei contratti) .................................................................................... » 536 2.3.1. Generalità .............................................................................................................................................. » 5372.4. Le varianti per cause impreviste e imprevedibili (art. 132, comma 1, lettera b) del codice dei contratti) ...... » 537 2.4.1. Generalità .............................................................................................................................................. » 537 2.4.2. Le varianti per cause impreviste e imprevedibili (comma 1, lettera b), 1° caso) ................................ » 537 2.4.3. Le varianti per l’utilizzo dei materiali, dei componenti e delle tecnologie non esistenti al momento della progettazione (comma 1, lettera b), 2° caso) ............................................................................... » 538 2.4.3.1. L’impiego di tubazioni di diametro e/o spessore inferiori a quelli previsti contrattualmente » 538 2.4.3.1.1. Premessa ............................................................................................................. » 539 2.4.3.1.2. Le considerazioni ................................................................................................ » 539 2.4.3.1.3. Le conclusioni ..................................................................................................... » 540 eSempio 2.1. Esempio di motivazione di perizia prevista dall’art. 132, comma 1, lettera b), del Codice dei contratti pubblici ..................................................................................................................................... » 5402.5. Le varianti per la presenza di eventi inerenti alla natura e alla specificità dei beni e per i rinvenimenti imprevisti o non prevedibili (art. 132, comma 1, lettera c)) ............................................................................. » 541 2.5.1. Generalità .............................................................................................................................................. » 541 2.5.2. Le varianti per la presenza di eventi inerenti alla natura e alla specificità dei beni sui quali si interviene (comma 1, lettera c), 1° caso) .......................................................................................... » 541 2.5.3. Le varianti per i rinvenimenti imprevisti o non prevedibili nella fase progettuale (comma 1, lettera c), 2° caso)............................................................................................................... » 5412.6. Le varianti per cause geologiche, idriche e simili (art. 132, comma 1, lettera d) ............................................ » 542 2.6.1. Generalità .............................................................................................................................................. » 542 2.6.2. Gli aspetti normativi ............................................................................................................................. » 542 2.6.3. Le correlazioni e la riconducibilità all’errore progettuale.................................................................... » 543 2.6.3.1. I casi particolari individuati dall’Autorità per la vigilanza ................................................... » 543 2.6.3.1.1. Le fondazioni e le caratteristiche geotecniche del terreno di fondazione .......... » 543 2.6.3.1.2. La presenza di situazioni critiche potenziali nella parte orografica previste in sede di progettazione esecutiva ...................................................................... » 544 2.6.3.1.3. L’innalzamento della falda acquifera rispetto alle previsioni progettuali .......... » 544 2.6.4. I limiti del potere della stazione appaltante ......................................................................................... » 544 2.6.5. I presupposti e le valutazioni ................................................................................................................ » 545 2.6.5.1. La maggiore onerosità ........................................................................................................... » 546 2.6.5.2. La valutazione dell’onerosità ................................................................................................ » 547 2.6.6. L’estensione delle fattispecie e la determinazione dell’equo compenso ............................................. » 547 2.6.7. La necessità dell’apposizione di riserva ............................................................................................... » 5472.7. Le varianti per il manifestarsi di errori o di omissioni del progetto esecutivo (art. 132, comma 1, lettera e) » 548 2.7.1. Generalità .............................................................................................................................................. » 548

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XXI

2.7.2. Gli errori progettuali ............................................................................................................................. » 549 2.7.2.1. La mancata contabilizzazione di una categoria di lavoro ..................................................... » 549 2.7.2.2. La difficoltà di reperibilità dei materiali rispetto al mercato locale ..................................... » 549 2.7.2.3. La mancata remuneratività dei prezzi unitari ...................................................................... » 550 2.7.2.4. Le carenze del piano di sicurezza e coordinamento ............................................................. » 550 2.7.2.4.1. La non riconducibilità alle ipotesi legittimanti l’adozione di varianti in corso d’opera ................................................................................................. » 550 2.7.2.4.2. L’aggiornamento del pSc e i nuovi apprestamenti ............................................. » 551 2.7.2.4.3. La stima degli oneri di sicurezza ........................................................................ » 551 2.7.2.4.4. Le osservazioni dell’appaltatore al pSc prima della sua accettazione ................ » 551 2.7.2.4.5. La fase di validazione del progetto .................................................................... » 552 2.7.2.4.6. Le conclusioni dell’Autorità per la vigilanza .................................................... » 552 2.7.3. Gli aspetti riguardanti l’importo della variante .................................................................................... » 552 2.7.4. La procedura di risoluzione (o di recesso) del contratto ...................................................................... » 553 2.7.5. I controlli e le responsabilità dei progettisti ......................................................................................... » 553 2.7.5.1. Le garanzie che devono prestare i progettisti ...................................................................... » 553 2.7.6. Gli aspetti riguardanti l’appalto di progettazione esecutiva ed esecuzione lavori ............................... » 554 2.7.6.1. I maggiori oneri a carico dell’appaltatore ............................................................................. » 5542.8. Le varianti, in aumento o in diminuzione, finalizzate al miglioramento dell’opera e alla sua funzionalità ... » 555 2.8.1. Generalità .............................................................................................................................................. » 555 2.8.2. Le condizioni e i limiti di importo ....................................................................................................... » 555 eSempio 2.2. Aspetti riguardanti l’impiego di tubazioni non riconducibili al disposto dell’art. 132, comma 3, del Codice..................................................................................................................................... » 556 2.8.2.1. L’approvazione ...................................................................................................................... » 556 2.8.3. Le tipologie di varianti in diminuzione dei lavori ............................................................................... » 556 2.8.3.1. Le varianti in diminuzione migliorative proposte dall’appaltatore ...................................... » 557 2.8.3.1.1. La proposta dell’appaltatore ............................................................................... » 557 2.8.3.1.2. L’estensione all’appalto di progettazione ed esecuzione ................................... » 557 2.8.3.2. Le varianti in diminuzione ordinate dalla stazione appaltante ............................................. » 558 eSempio 2.3. Determinazione con la quale si ordina una diminuzione dei lavori (art. 162, Regolamento n. 207/2010) .................................................................................................................................................. » 558 eSempio 2.4. Motivazione di perizia prevista dall’art. 132, comma 3, secondo e terzo periodo, del Codice dei contratti pubblici ..................................................................................................................................... » 5592.9. Gli adempimenti amministrativi ....................................................................................................................... » 559 2.9.1. La redazione della perizia ..................................................................................................................... » 559 2.9.1.1. Il divieto di redazione al soggetto esecutore ......................................................................... » 559 2.9.1.2. I casi in cui è necessario sentire il progettista ...................................................................... » 560 eSempio 2.5. Richiesta di parere da parte del responsabile del procedimento per la variante in corso d’opera (art. 132, comma 1, Codice dei contratti pubblici) ........................................................................ » 560 eSempio 2.6. Schema di relazione e di richiesta di approvazione di una perizia di variante (art. 161, comma 3, Regolamento n. 207/2010) ........................................................................................... » 561 2.9.1.3. L’accertamento delle cause, delle condizioni e dei presupposti .......................................... » 562 eSempio 2.7. Relazione sulle cause e sulle condizioni e sui presupposti della variante (art. 161, comma 7, Regolamento n. 207/2010) ............................................................................................................................ » 562 2.9.2. Gli elaborati delle perizie di variante ................................................................................................... » 563 2.9.2.1. L’elenco degli elaborati......................................................................................................... » 563 2.9.2.2. Lo schema di relazione tecnica di accompagnamento alla perizia di variante ..................... » 563 2.9.2.3. Il quadro comparativo di confronto economico .................................................................... » 564 eSempio 2.8. Quadro comparativo di confronto di una perizia di variante ..................................................... » 565 2.9.2.4. I prezzi delle nuove lavorazioni ............................................................................................ » 567 2.9.2.4.1. L’applicazione dei prezzi di contratto ................................................................ » 567 2.9.2.4.2. La determinazione e l’approvazione dei nuovi prezzi ...................................... » 567 eSempio 2.9. Schema di relazione di accompagnamento al verbale di concordamento di nuovi prezzi (articoli 161 e 163, Regolamento n. 207/2010) ............................................................................................ » 568 2.9.2.4.3. L’approvazione ................................................................................................... » 568 2.9.2.4.4. L’applicazione del ribasso d’asta ....................................................................... » 569 2.9.2.4.5. Le contestazioni dell’appaltatore ........................................................................ » 569 2.9.2.4.6. Il verbale di concordamento dei nuovi prezzi .................................................... » 569 eSempio 2.10. Verbale di concordamento di nuovi prezzi ................................................................................ » 569 2.9.2.5. L’atto di sottomissione ......................................................................................................... » 570

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eSempio 2.11. Atto di sottomissione (art. 161, comma 4, Regolamento n. 207/2010) ..................................... » 571 2.9.2.6. L’atto aggiuntivo .................................................................................................................. » 572 eSempio 2.12. Atto di aggiuntivo al contratto principale ................................................................................. » 573 2.9.2.6.1. La registrazione .................................................................................................. » 575 2.9.3. L’approvazione da parte dell’organo decisionale della stazione appaltante ........................................ » 575 2.9.3.1. La perizia di variante in sanatoria. L’illegittimità ................................................................ » 576 2.9.4. La copertura finanziaria e l’utilizzo dei ribassi d’asta ......................................................................... » 577 2.9.5. L’impossibilità di esecuzione dei lavori per cause dipendenti dalla pubblica amministrazione ......... » 5782.10. Gli aspetti particolari relativi alle varianti di importo superiori al quinto ...................................................... » 578 2.10.1. Il limite quantitativo ............................................................................................................................. » 578 2.10.1.1. I criteri di determinazione del quinto .................................................................................... » 578 2.10.1.2. L’obbligatoria comunicazione all’appaltatore ...................................................................... » 578 eSempio 2.13. Schema di comunicazione e richiesta del responsabile del procedimento all’appaltatore di accettazione della variante maggiore del quinto d’obbligo (art. 161, comma 13, Regolamento n. 207/2010) ............................................................................................................................ » 579 2.10.2. La risoluzione del contratto per le varianti, per errori o omissioni di progettazione .......................... » 580 2.10.3. La procedura di affidamento ................................................................................................................ » 580 2.10.4. La necessità e gli effetti del nuovo contratto ....................................................................................... » 580 2.10.5. L’equo compenso per le variazioni nelle quantità dei vari gruppi di lavorazioni omogenee .............. » 581 2.10.5.1. Le lavorazioni omogenee ...................................................................................................... » 581 2.10.5.2. Le indicazioni nello schema di contratto .............................................................................. » 581 eSempio 2.14. Categorie di lavoro omogenee da eseguire a misura secondo le indicazioni dello schema di contratto .................................................................................................................................................... » 582 2.10.5.3. Le variazioni degli importi delle categorie omogenee ......................................................... » 582 eSempio 2.15. Modifica degli importi delle categorie di lavorazioni omogenee da eseguire a misura secondo le indicazioni dello schema di contratto ........................................................................................ » 5832.11. Le varianti in corso d’opera nei lavori riguardanti i beni culturali ................................................................. » 583 2.11.1. L’ampliamento dei casi possibili .......................................................................................................... » 583 2.11.2. Gli aspetti di dettaglio .......................................................................................................................... » 583 2.11.3. I limiti dell’importo delle varianti ammesse ........................................................................................ » 584 2.11.4. La proposta di variante e la relazione del collaudatore........................................................................ » 5842.12. Gli interventi disposti dal direttore dei lavori per risolvere gli aspetti di dettaglio ........................................ » 584 2.12.1. Generalità .............................................................................................................................................. » 584 2.12.2. I chiarimenti dell’Autorità per la vigilanza ......................................................................................... » 585 2.12.3. Gli agevoli adattamenti all’esecuzione dei lavori ................................................................................ » 586 2.12.4. La necessità della disposizione di servizio del responsabile del procedimento .................................. » 5862.13. Le variazioni arbitrarie e le responsabilità ........................................................................................................ » 586 2.13.1. Le responsabilità dell’appaltatore......................................................................................................... » 586 2.13.1.1. L’impossibilità di chiedere un corrispettivo per i maggiori lavori arbitrariamente eseguiti » 586 2.13.1.2. Le lavorazioni meritevoli di collaudo ma non preventivamente autorizzate........................ » 586 eSempio 2.16. Schema di parere del collaudatore su lavorazioni non autorizzate ma meritevoli di collaudo (art. 228 del Regolamento n. 207/2010) ....................................................................................................... » 587 2.13.2. Il ripristino dello stato dei luoghi ......................................................................................................... » 587 2.13.3. Le responsabilità dell’ufficio di direzione dei lavori ........................................................................... » 588 2.13.3.1. Generalità .............................................................................................................................. » 588 2.13.3.2. Le varianti ammissibili .......................................................................................................... » 588 2.13.3.3. Le varianti consentite e l’ordine di servizio ......................................................................... » 588 2.13.3.4. Gli aspetti contabili ............................................................................................................... » 589 2.13.4. Le responsabilità del responsabile del procedimento ........................................................................... » 589

3. Le riserve, le domande e le contestazioni3.1. Generalità .......................................................................................................................................................... » 5903.2. Le riserve e le domande .................................................................................................................................... » 591 3.2.1. Le differenze terminologiche ............................................................................................................... » 591 3.2.2. La modalità di formulazione delle domande ....................................................................................... » 591 3.2.3. La tempestività della formulazione delle riserve ................................................................................. » 592 3.2.3.1. I fatti ad effetto istantaneo e quelli ad effetto continuativo .................................................. » 594 3.2.4. L’aggiornamento degli importi delle riserve ........................................................................................ » 595 3.2.4.1. Le deroghe ............................................................................................................................ » 595 3.2.5. La decadenza delle riserve ................................................................................................................... » 596

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3.2.5.1. L’omessa eccezione di decadenza da parte della stazione appaltante .................................. » 597 3.2.6. La rinuncia alle riserve ......................................................................................................................... » 5973.3. Gli atti idonei per l’iscrizione delle riserve ...................................................................................................... » 598 3.3.1. Le regole generali ................................................................................................................................. » 598 3.3.2. L’efficacia delle riserve iscritte in documenti diversi dal registro di contabilità ................................ » 599 3.3.3. Gli ordini di servizio............................................................................................................................. » 599 3.3.4. L’effetto dell’iscrizione delle riserve sul libretto delle misure e sulle liste settimanali ...................... » 5993.4. Le contestazioni e le relative procedure di soluzione ....................................................................................... » 600 3.4.1. Generalità .............................................................................................................................................. » 600 3.4.2. Le contestazioni inerenti agli aspetti tecnici ........................................................................................ » 600 eSempio 3.1. Modello di comunicazione al responsabile del procedimento delle contestazioni insorte sugli aspetti tecnici che possono influire sulla esecuzione dei lavori (art. 164, comma 1, Regolamento n. 207/2010) .................................................................................................................................................. » 601 eSempio 3.2. Modello di lettera del responsabile del procedimento per la convocazione delle parti per la risoluzione della controversia (art. 164, comma 1, Regolamento n. 207/2010) ............................... » 601 3.4.3. Le contestazioni riguardanti i fatti ....................................................................................................... » 602 eSempio 3.3. Modello di processo verbale delle contestazioni riguardanti fatti tra il direttore dei lavori e l’appaltatore (art. 164, comma 2, Regolamento n. 207/2010) .................................................................. » 602 eSempio 3.4. Modello di lettera di trasmissione del verbale di contestazione all’appaltatore nel caso della sua mancata partecipazione all’apposita riunione (art. 164, comma 2, Regolamento n. 207/2010) » 603 eSempio 3.5. Modello di lettera per l’invio del verbale di contestazione al responsabile del procedimento (art. 164, comma 3, Regolamento n. 207/2010) ........................................................................................... » 604

4. L’adeguamento dei prezzi contrattuali4.1. Generalità .......................................................................................................................................................... » 6054.2. La compensazione dell’aumento dei prezzi dei singoli materiali ..................................................................... » 605 4.2.1. Generalità .............................................................................................................................................. » 605 4.2.1.1. Le considerazioni dell’Autorità per la vigilanza ................................................................... » 606 4.2.2. La necessità dell’istanza di compensazione dell’appaltatore ............................................................... » 608 eSempio 4.1. Istanza dell’appaltatore per la compensazione in aumento di alcuni prezzi (art. 133, comma 6-bis, Codice dei contratti e art. 171, comma 1, Regolamento n. 207/2010) .............................................. » 608 4.2.3. La valutazione della compensazione .................................................................................................... » 609 4.2.4. Le modalità operative ........................................................................................................................... » 610 4.2.4.1. La determinazione della compensazione da parte del direttore dei lavori. I singoli materiali da costruzione .......................................................................................... » 610 4.2.4.2. La disapplicazione dell’istituto della riserva e del ribasso d’asta ........................................ » 611 4.2.4.3. Gli adempimenti della stazione appaltante. La verifica della maggiore onerosità. I materiali non previsti nel decreto annuale .......................................................................... » 611 4.2.4.4. Le limitazioni della compensazione ...................................................................................... » 612 4.2.4.5. L’emissione del certificato di pagamento ............................................................................. » 612 4.2.4.5.1. I pagamenti e la corresponsione degli interessi .................................................. » 612 4.2.4.6. L’applicazione d’ufficio della procedura di compensazione per le variazioni in diminuzione ....................................................................................................................... » 612 4.2.4.7. I ritardi nell’andamento dei lavori addebitabile all’appaltatore relativo a lavorazioni direttamente incidenti sui materiali soggetti a compensazione ............................................ » 613 4.2.5. Esempio applicativo ............................................................................................................................. » 613 4.2.6. Le somme da destinare alla compensazione delle variazioni dei prezzi.............................................. » 614 4.2.7. Il trattamento iva dell’adeguamento del corrispettivo d’appalto ......................................................... » 614 4.2.8. Le disposizioni in deroga per aumenti superiori all’8% verificatisi nell’anno 2008 ........................... » 615 4.2.8.1. Le modalità di attivazione della procedura. L’istanza dell’appaltatore ................................ » 616 4.2.8.2. Le risorse per le compensazioni in aumento ....................................................................... » 6164.3. Il pagamento anticipato di determinati materiali da costruzione ...................................................................... » 617 4.3.1. Le previsioni del bando di gara e la non applicazione di altri incrementi ........................................... » 617 eSempio 4.2. Modello di autodichiarazione dell’appaltatore dell’impiego dei materiali pagati anticipatamente dall’amministrazione esclusivamente per i lavori in appalto (art. 133, comma 1-bis, Codice dei contratti pubblici) ....................................................................................................................... » 617 4.3.2. La costituzione di garanzia fideiussoria bancaria o assicurativa ......................................................... » 618 4.3.3. I controlli sull’approvvigionamento e impiego dei materiali ............................................................... » 618 eSempio 4.3. Modello di verbale di accettazione dei materiali pagati anticipatamente dall’amministrazione (art. 133, comma 1-bis, Codice dei contratti pubblici) ............................................................................... » 618

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4.4. L’adeguamento forfettizzato: il prezzo chiuso ................................................................................................ » 619 4.4.1. Il divieto della revisione prezzi ............................................................................................................ » 619 4.4.2. L’istituto del prezzo chiuso .................................................................................................................. » 620 4.4.2.1. Le differenze con la revisione prezzi .................................................................................... » 620 4.4.2.2. L’istanza di applicazione del prezzo chiuso ......................................................................... » 620 eSempio 4.4. Istanza dell’appaltatore per l’applicazione del prezzo chiuso (art. 133, comma 3-bis, Codice dei contratti) .................................................................................................................................... » 621 4.4.2.3. L’obbligatorietà nell’emanazione del decreto relativo alle differenze percentuali tra tasso d’inflazione reale e tasso d’inflazione programmata ............................................................ » 621 4.4.6. I conteggi .............................................................................................................................................. » 6224.5. L’obbligatorietà dell’aggiornamento dei prezzari ............................................................................................. » 623 5. Il subappalto5.1. L’autorizzazione ................................................................................................................................................ » 624 5.1.1. La presentazione dell’istanza ............................................................................................................... » 624 eSempio 5.1. Modello di richiesta di autorizzazione al subappalto (art. 118, comma 11, Codice dei contratti pubblici) (in bollo) ................................................................................................................... » 625 5.1.1.1. La documentazione da allegare ............................................................................................. » 626 5.1.2. I termini per il rilascio e il silenzio assenso ......................................................................................... » 627 eSempio 5.2. Modello di schema di delibera di autorizzazione al subappalto ............................................... » 627 eSempio 5.3. Schema di determinazione di autorizzazione al subappalto ...................................................... » 628 eSempio 5.4. Modello di autorizzazione al subappalto da parte del responsabile del procedimento ............. » 631 5.1.3. La comunicazione dell’avvenuto rilascio di autorizzazione al subappalto .......................................... » 633 eSempio 5.5. Modello di comunicazione per avvenuto rilascio di autorizzazione al subappalto con adempimenti successivi .......................................................................................................................... » 633 5.1.4. La comunicazione al coordinatore per l’esecuzione dei lavori ............................................................ » 634 eSempio 5.6. Modello di comunicazione al coordinatore per la sicurezza in fase di esecuzione dei lavori dell’autorizzazione al subappalto ................................................................................................................ » 635 5.1.5. I subappalti o i cottimi di importo minore del 2% dell’ammontare dei lavori o di valore inferiore a 100.000 euro ...................................................................................................................................... » 635 5.1.6. Il diniego e l’integrazione della documentazione ................................................................................ » 636 5.1.7. Il subappalto senza autorizzazione ....................................................................................................... » 636 5.1.7.1. La possibilità di autorizzazione mediante sanatoria ............................................................. » 637 5.1.7.2. La sospensione dei pagamenti............................................................................................... » 637 5.1.8. Le misure di prevenzione ..................................................................................................................... » 637 5.1.9. Il trattamento economico dei lavoratori .............................................................................................. » 638 5.1.9.1. La responsabilità solidale per i danni ai lavoratori ............................................................... » 639 5.1.9.2. Le documentazione di avvenuta denunzia agli enti previdenziali assicurativi e antinfortunistici e alla Cassa edile .................................................................................... » 6405.2. Il contratto di subappalto ................................................................................................................................... » 640 5.2.1. Le differenze con il contratto principale .............................................................................................. » 640 5.2.1.1. I contenuti .............................................................................................................................. » 641 eSempio 5.7. Modello di contratto di subappalto ............................................................................................ » 641 5.2.1.2. La cauzione per il puntuale adempimento ............................................................................ » 648 5.2.1.3. La clausola sospensiva .......................................................................................................... » 649 5.2.2. Il deposito del contratto e le dichiarazioni allegate ............................................................................ » 649 5.2.3. L’obbligatoria indicazione dei costi della sicurezza nei contratti di subappalto e di appalto ............. » 6505.3. Gli obblighi e i divieti ....................................................................................................................................... » 650 5.3.1. Gli aspetti sanzionatori amministrativi e penali ................................................................................... » 651 5.3.2. La tessera di riconoscimento ................................................................................................................ » 651 5.3.3. Le sanzioni penali e pecuniarie in caso di violazione delle norme sulla sicurezza del lavoro ............ » 6515.4. La consegna dei lavori subappaltati .................................................................................................................. » 652 5.4.1. Il verbale di consegna ........................................................................................................................... » 652 5.4.2. Le particolarità esecutive e l’applicazione delle norme pubblicistiche ............................................... » 6535.5. Il controllo della stazione appaltante sulle attività dei subappaltatori .............................................................. » 653 5.5.1. Le considerazioni sul divieto di trattative dirette con la stazione appaltante ...................................... » 653 5.5.2. La facoltà della stazione appaltante in relazione alla verifica dei lavori ............................................. » 653 5.5.3. Gli adempimenti del direttore dei lavori e dell’impresa subappaltatrice ............................................. » 654 5.5.4. La sospensione dell’attività imprenditoriale ........................................................................................ » 6545.6. La contabilità dei lavori ................................................................................................................................... » 655

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5.6.1. Generalità .............................................................................................................................................. » 655 5.6.2. L’accettazione dei materiali ................................................................................................................. » 655 5.6.3. I difetti di costruzione........................................................................................................................... » 656 5.6.4. Le misurazioni dei lavori subappaltati ................................................................................................. » 656 5.6.5. Lo stato di avanzamento dei lavori principali e di quelli subappaltati ................................................ » 6565.7. Le modalità di pagamento al subappaltatore .................................................................................................... » 656 5.7.1. Le facoltà discrezionali della stazione appaltante. La sospensione dei pagamenti ............................. » 656 5.7.2. Il pagamento degli oneri di sicurezza ................................................................................................... » 657 5.7.3. Gli aspetti specifici relativi al durc ..................................................................................................... » 657

6. La risoluzione non contenziosa delle riserve6.1. Generalità .......................................................................................................................................................... » 658 6.1.1. Le cause principali che generano l’instaurarsi di controversie ............................................................ » 6596.2. L’accordo bonario ............................................................................................................................................. » 659 6.2.1. I presupposti necessari .......................................................................................................................... » 659 6.2.1.1. La comunicazione del direttore dei lavori ........................................................................... » 659 eSempio 6.1. Modello di comunicazione del direttore dei lavori al responsabile del procedimento del superamento della soglia prevista dall’art. 240, comma 1, Codice dei contratti pubblici ................... » 659 6.2.1.2. La necessità di fatti esclusivamente registrati ....................................................................... » 660 6.2.1.3. La valutazione preliminare delle riserve da parte del responsabile del procedimento ......... » 660 6.2.1.4. La tempestività della procedura ............................................................................................ » 662 6.2.2. La procedura per gli appalti e le concessioni di importo pari o superiore a dieci milioni di euro ...... » 663 6.2.2.1. La costituzione della commissione ....................................................................................... » 663 6.2.2.1.1. La mancata nomina del componente della commissione di parte ...................... » 664 6.2.2.1.2. Il presidente della commissione ......................................................................... » 664 eSempio 6.2. Modello di lettera all’appaltatore di attuazione del procedimento di accordo bonario e invito alla nomina del componente della commissione (art. 240, comma 1, Codice dei contratti pubblici) ........ » 664 eSempio 6.3. Modello di nomina del secondo componente della commissione da parte dell’impresa (art. 240, Codice dei contratti pubblici) ....................................................................................................... » 665 6.2.2.2. L’acquisizione delle relazioni riservate del direttore dei lavori e dell’organo di collaudo .. » 665 eSempio 6.4. Modello di sollecito trasmissione relazioni riservate del direttore dei lavori e dell’organo di collaudo (art. 240, Codice dei contratti pubblici) ................................................................................... » 666 eSempio 6.5. Modello di relazione riservata del direttore dei lavori (art. 240, comma 5, Codice dei contratti pubblici) ................................................................................................................................... » 666 eSempio 6.6. Modello di relazione riservata del collaudatore (art. 240, comma 5, Codice dei contratti pubblici) ................................................................................................................................... » 668 6.2.2.2.1. L’accesso agli atti ............................................................................................... » 669 6.2.2.3. La proposta di accordo bonario ............................................................................................. » 670 6.2.2.3.1. I contenuti e l’esito ............................................................................................. » 670 eSempio 6.7. Modello di proposta di accordo bonario (art. 240, comma 1, Codice dei contratti pubblici)... » 671 6.2.2.3.2. Le pronunce della stazione appaltante e dell’appaltatore................................... » 672 6.2.2.3.3. Il verbale di accordo bonario .............................................................................. » 673 eSempio 6.8. Modello di verbale di accordo bonario ai sensi dell’art. 240 del Codice dei contratti pubblici » 673 6.2.2.3.4. Il riconoscimento degli interessi legali ............................................................... » 675 6.2.2.3.5. Il conferimento del potere di decisioni vincolanti alla commissione................. » 675 6.2.2.3.6. Il compenso per i componenti della commissione ............................................. » 675 6.2.3. La procedura per gli appalti e le concessioni di importo inferiore a 10 milioni di euro ..................... » 675 6.2.3.1. Generalità .............................................................................................................................. » 675 6.2.3.2. Il procedimento nel caso di non costituzione della commissione ........................................ » 676 6.2.3.3. Le pronunce della stazione appaltante e dell’appaltatore ..................................................... » 676 6.2.4. Gli aspetti comuni ............................................................................................................................... » 676 6.2.4.1. La reiterazione del procedimento .......................................................................................... » 676 6.2.4.2. Il mancato raggiungimento dell’accordo bonario ................................................................. » 677 6.2.4.3. Il fondo per transazioni e accordi bonari .............................................................................. » 677 6.2.4.4. La natura transattiva dell’accordo bonario ........................................................................... » 678 6.2.4.5. Le norme comportamentali per le stazioni appaltanti ......................................................... » 678 6.2.4.6. Le anomalie ricorrenti nell’applicazione della procedura di accordo bonario ..................... » 678 6.2.4.6.1. Le sanzioni a carico del responsabile del procedimento e della commissione .. » 679 6.2.5. La procedura di accordo bonario dopo il collaudo .............................................................................. » 680 6.2.5.1. Le condizioni ......................................................................................................................... » 680

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6.2.5.2. La mancata effettuazione del collaudo tecnico-amministrativo ........................................... » 681 eSempio 6.9. Modello di istanza dell’impresa per la definizione delle riserve a seguito della mancata effettuazione del collaudo tecnico-amministrativo dei lavori entro il termine massimo previsto dall’art. 141, Codice dei contratti pubblici (art. 240, comma 21, Codice dei contratti pubblici) .............. » 681 6.2.5.3. La formulazione della proposta............................................................................................. » 681 6.2.5.4. La pronuncia delle parti sulla proposta ................................................................................. » 682 6.2.5.5. Il pagamento delle somme riconosciute. Il limite complessivo dell’importo delle riserve .. » 6826.3. La definizione delle riserve mediante transazione ............................................................................................ » 682 6.3.1. Generalità .............................................................................................................................................. » 682 6.3.2. L’applicazione ...................................................................................................................................... » 683 6.3.3. La forma e la differenza negli appalti pubblici ................................................................................... » 683 6.3.4. I requisiti .............................................................................................................................................. » 684 6.3.5. Un esempio ........................................................................................................................................... » 685 6.3.5.1. Generalità .............................................................................................................................. » 685 6.3.5.2. L’iter dell’appalto oggetto..................................................................................................... » 685 6.3.5.3. Le valutazioni della stazione appaltante ............................................................................... » 685 eSempio 6.10. Relazione del responsabile del procedimento su eventuale accordo transattivo ..................... » 686 eSempio 6.11. Schema di accordo transattivo .................................................................................................. » 687

7. Lo scioglimento del contratto7.1. La risoluzione del contratto ............................................................................................................................... » 688 7.1.1. Generalità .............................................................................................................................................. » 688 7.1.1.1. La formulazione della riserva .............................................................................................. » 689 7.1.2. La risoluzione dei contratti per reati accertati ..................................................................................... » 689 eSempio 7.1. Modello di proposta per la risoluzione del contratto per reati accertati (art. 135, comma 1, Codice dei contratti pubblici) ....................................................................................................................... » 689 7.1.2.1. La risoluzione per decadenza dell’attestazione di qualificazione ........................................ » 690 7.1.3. La risoluzione del contratto per grave inadempimento, grave irregolarità e grave ritardo ................ » 690 7.1.3.1. Il grave inadempimento e la grave irregolarità .................................................................... » 690 eSempio 7.2. Modello di relazione particolareggiata per la segnalazione di gravi inadempimenti, grave irregolarità e grave ritardo nell’esecuzione dei lavori (art. 136, comma 1, Codice dei contratti pubblici) » 690 7.1.3.2. La contestazione degli addebiti ............................................................................................. » 691 eSempio 7.3. Modello di lettera con la quale si invita il direttore dei lavori a formulare le contestazioni all’appaltatore (art. 136, comma 2, Codice dei contratti pubblici) ............................................................. » 692 eSempio 7.4. Modello di lettera del direttore dei lavori per la contestazione degli addebiti (art. 136, comma 2, Codice dei contratti pubblici) ...................................................................................................... » 692 eSempio 7.5. Modello di lettera del direttore dei lavori per la proposizione della risoluzione del contratto per grave inadempimento, irregolarità o ritardo (art. 136, comma 3, Codice dei contratti pubblici) ....... » 693 7.1.3.3. Il grave ritardo ....................................................................................................................... » 694 eSempio 7.6. Modello di lettera per l’assegnazione di un termine per l’esecuzione dei lavori arretrati (art. 136, comma 4, Codice dei contratti pubblici) ...................................................................................... » 694 eSempio 7.7. Modello di proposta per la risoluzione del contratto (art. 136, comma 6, Codice dei contratti pubblici) ................................................................................................................................... » 695 eSempio 7.8. Modello di deliberazione per la risoluzione del contratto (art. 136, comma 6, Codice dei contratti pubblici) ......................................................................................................................................... » 696 7.1.4. La risoluzione del contratto per colpa della stazione appaltante. Il calcolo degli interessi dovuti ..... » 697 7.1.5. Gli inadempimenti nei contratti di cottimo ......................................................................................... » 697 eSempio 7.9. Modello di lettera per la proposizione della risoluzione del contratto in presenza di cottimo fiduciario (art. 137, Codice dei contratti pubblici) ...................................................................................... » 697 eSempio 7.10. Modello di schema di ingiunzione del direttore dei lavori in caso di inadempimento per l’esecuzione dei lavori affidati in cottimo (art. 137, Codice dei contratti pubblici) ................................... » 698 eSempio 7.11. Modello di determinazione di risoluzione del contratto nel caso di affidamento dei lavori con cottimo fiduciario (art. 137, Codice dei contratti pubblici) .................................................................. » 698 7.1.6. L’avviso all’appaltatore ........................................................................................................................ » 699 7.1.7. I provvedimenti conseguenti alla risoluzione dei contratti e la nuova gara d’appalto ........................ » 700 7.1.7.1. Lo stato di consistenza dei lavori eseguiti e il verbale di accertamento tecnico e contabile » 700 eSempio 7.12. Modello di comunicazione di recesso dal contratto da parte della stazione appaltante (art. 138, comma 1, Codice dei contratti pubblici) ..................................................................................... » 700 eSempio 7.13. Modello di verbale dello stato di consistenza (art. 138, comma 1, Codice dei contratti pubblici) » 701 7.1.7.2. Lo sgombero dell’area di cantiere ......................................................................................... » 702 7.1.7.3. La procedura di affidamento dei lavori di completamento ................................................... » 702

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XXVII

7.2. Il recesso dal contratto ...................................................................................................................................... » 703 7.2.1. La valutazione del decimo ................................................................................................................... » 703 eSempio 7.14. Modello di verbale di valutazione dei lavori eseguiti e dei materiali accettati dal direttore dei lavori a seguito di recesso della stazione appaltante (art. 134, comma 4, Codice dei contratti pubblici) » 703 7.2.1.1. La formale comunicazione all’appaltatore ............................................................................ » 704 eSempio 7.15. Modello di lettera di invito a partecipare alla presa in consegna del cantiere (art. 134, comma 3, Codice dei contratti pubblici) ...................................................................................................... » 704 7.2.2. I limiti dell’autotutela ........................................................................................................................... » 705 7.2.3. Il recesso dal contratto per infiltrazioni mafiose .................................................................................. » 706

8. I sinistri alle persone e i danni alle proprietà. I danni per cause di forza maggiore8.1. I sinistri alle persone e i danni alle proprietà .................................................................................................... » 707 8.1.1. Le responsabilità dell’appaltatore ....................................................................................................... » 707 8.1.1.1. La relazione del direttore dei lavori ...................................................................................... » 707 eSempio 8.1. Modello di relazione sui sinistri alle persone e/o danni alle proprietà (art. 165, Regolamento n. 207/2010) ................................................................................................................................ » 708 8.1.2. La polizza di assicurazione per i danni di esecuzione e la responsabilità civile verso terzi .............. » 708 8.1.2.1. Il massimale di assicurazione ................................................................................................ » 709 8.1.2.2. La decorrenza ........................................................................................................................ » 709 8.1.2.3. La trasmissione della copia della polizza alla stazione appaltante ....................................... » 709 8.1.2.4. L’omesso o il ritardato pagamento del premio ..................................................................... » 709 8.1.2.5. I sinistri e i lavori non indennizzabili per danni alle opere durante l’esecuzione e la garanzia di manutenzione ............................................................................................... » 710 8.1.2.6. L’esclusione della copertura assicurativa per la responsabilità civile durante l’esecuzione delle opere ............................................................................................................................. » 7118.2. I danni alle opere o alle provviste causati da forza maggiore .......................................................................... » 721 8.2.1. Generalità .............................................................................................................................................. » 721 8.2.2. La denuncia dei danni subiti ................................................................................................................. » 721 eSempio 8.2. Modello di denuncia dell’appaltatore dei danni causati da forza maggiore (art. 166, comma 2, Regolamento n. 207/2010) ........................................................................................................... » 722 8.2.3. L’accertamento dei danni da parte del direttore dei lavori .................................................................. » 722 eSempio 8.3. Modello di verbale di accertamento dei danni causati da forza maggiore (art. 166, comma 2, Regolamento n. 207/2010) ........................................................................................................... » 723 8.2.4. Le considerazioni sulla natura dei danni da forza maggiore................................................................ » 724 8.2.5. L’eventuale negligenza o l’omissione delle cautele da parte dell’appaltatore .................................... » 724 8.2.6. L’indennizzo all’appaltatore ................................................................................................................. » 725 8.2.6.1. Generalità .............................................................................................................................. » 725 8.2.6.2. L’onere di iscrizione delle riserve per i danni risarcibili ..................................................... » 725 8.2.6.3. I danni risarcibili ................................................................................................................... » 725 8.2.6.4. I danni prodotti dalle piene ai lavori di difesa dei corsi d’acqua o dalle mareggiate .......... » 726 8.2.6.5. La valutazione dell’indennizzo ............................................................................................. » 726 8.2.7. La sospensione e il rallentamento dei lavori. L’influenza sui tempi contrattuali ................................ » 726 9. I lavori in economia non previsti in contratto9.1. Le finalità degli affidamenti in economia ........................................................................................................ » 728 9.1.1. La differenza tra i lavori in economia e i lavori in economia previsti all’interno di un contratto di appalto .............................................................................................................................................. » 7289.2. I limiti di importo e l’affidamento .................................................................................................................... » 7289.3. Le tipologie di lavori eseguibili ....................................................................................................................... » 7309.4. Le modalità di esecuzione ................................................................................................................................ » 730 9.4.1. L’amministrazione diretta..................................................................................................................... » 730 9.4.1.1. L’esclusione dei lavori forestali e di sistemazione idraulico-forestale ................................. » 730 9.4.2. Il cottimo fiduciario .............................................................................................................................. » 731 9.4.2.1. Le forme attuative ................................................................................................................. » 732 9.4.2.2. I limiti per il ricorso al cottimo ............................................................................................. » 733 9.4.2.3. I presupposti per il ricorso alla procedura negoziata ............................................................ » 734 9.4.2.4. Il contenuto dell’atto di cottimo ............................................................................................ » 734 9.4.2.4.1. La post-informazione ......................................................................................... » 735 9.4.2.4.2. I tempi per l’esecuzione dei lavori ..................................................................... » 735 eSempio 9.1. Atti di cottimo fiduciario ............................................................................................................. » 736

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XXVIII

9.4.2.5. L’inadempimento di contratti per cottimo ............................................................................ » 7379.5. L’autorizzazione della spesa ............................................................................................................................. » 737 9.5.1. L’autorizzazione del responsabile del procedimento ........................................................................... » 737 9.5.2. Il mancato accantonamento per lavori in economia ............................................................................. » 737 9.5.3. L’anticipo dei fondi .............................................................................................................................. » 738 9.5 .4. Il programma annuale dei lavori .......................................................................................................... » 7389.6. I lavori di urgenza e di somma urgenza ............................................................................................................ » 738 9.6.1. Generalità .............................................................................................................................................. » 738 9.6.1.1. Le normative speciali e il ricorso alla procedura negoziata ................................................. » 738 9.6.1.1.1. Generalità ............................................................................................................ » 738 9.6.1.1.2. La finalità dei provvedimenti legislativi di emergenza ...................................... » 740 9.6.1.1.3. L’ammissibilità della procedura negoziata ........................................................ » 741 9.6.2. I lavori d’urgenza ................................................................................................................................. » 741 eSempio 9.2. Schema di verbale di urgenza ..................................................................................................... » 742 9.6.2.1. La natura dei lavori urgenti ................................................................................................... » 742 9.6.3. I lavori di somma urgenza .................................................................................................................... » 743 9.6.3.1. Il verbale di somma urgenza ................................................................................................. » 743 eSempio 9.3. Schema di verbale di lavori di somma urgente ........................................................................... » 744 9.6.4. I casi specifici di lavori non eseguibili in via d’urgenza ..................................................................... » 744 9.6.4.1. Il deterioramento della pavimentazione stradale e dei marciapiedi...................................... » 744 9.6.4.2. La ristrutturazione di edifici scolastici prima dell’inizio dei corsi ....................................... » 744 9.6.4.3. I lavori affidati dopo un lasso di tempo dal verificarsi dell’evento di danneggiamento ...... » 745 9.6.4.4. I lavori prima della scadenza dei termini assegnati dall’ente finanziatore ........................... » 745 9.6.5. La perizia suppletiva per maggiori spese ............................................................................................. » 745

PARTE QUARTAL’ACCETTAZIONE DEI MATERIALI E DEI LAVORI

1. Le strutture in calcestruzzo armato1.1. I controlli di qualità delle miscele omogenee di calcestruzzo .......................................................................... » 748 1.1.1. Le linee generali ................................................................................................................................... » 748 1.1.1.1. Le prescrizioni relative al calcestruzzo confezionato con processo industrializzato ........... » 749 eSempio 1.1. Certificato di controllo di produzione in fabbrica di calcestruzzo preconfezionato .................. » 750 1.1.2. La valutazione preliminare della resistenza ........................................................................................ » 751 1.1.2.1. La resistenza caratteristica del calcestruzzo ......................................................................... » 751 1.1.2.2. Le classi di resistenza del calcestruzzo ................................................................................. » 753 1.1.2.3. Il calcestruzzo con classi di resistenza superiore a C70/85 .................................................. » 755 1.1.3. Il prelievo e la prova a compressione ................................................................................................... » 755 1.1.3.1. Il prelievo di campioni ......................................................................................................... » 755 1.1.3.2. Le modalità di prelievo e le quantità .................................................................................... » 756 1.1.3.3. Le dimensioni dei provini ..................................................................................................... » 757 1.1.3.4. Il confezionamento dei provini ............................................................................................. » 758 eSempio 1.2. Cartellino per l’identificazione del provino di calcestruzzo ....................................................... » 759 1.1.3.5. Le caratteristiche delle casseforme calibrate per provini...................................................... » 759 1.1.3.6. Il verbale di prelievo di campioni di calcestruzzo in cantiere .............................................. » 760 eSempio 1.3. Modello di verbale di prelievo di campioni di calcestruzzo ....................................................... » 761 1.1.3.7. La stagionatura e la conservazione dei provini ..................................................................... » 761 1.1.3.8. La richiesta di prova al laboratorio ufficiale prove .............................................................. » 762 eSempio 1.4. Lettera di trasmissione dei provini di calcestruzzo al laboratorio ufficiale prove .................... » 762 1.1.3.9. La prova a compressione....................................................................................................... » 763 1.1.3.9.1. La modalità di rottura del provino ...................................................................... » 764 1.1.3.9.2. Il certificato di prova a compressione ................................................................ » 766 eSempio 1.5. Certificato di prova a compressione di provini di calcestruzzo ................................................. » 767 1.1.4. Il controllo d’accettazione .................................................................................................................... » 768 1.1.4.1. L’obbligatorietà e i controlli di validità del collaudatore statico.......................................... » 769 1.1.4.2. Le tipologie di controllo d’accettazione ............................................................................... » 769 1.1.4.2.1. Il controllo di accettazione di tipo A .................................................................. » 770 eSempio 1.6. Numero dei prelievi per il controllo di accettazione di tipo A ................................................... » 771 eSempio 1.7. Il controllo d’accettazione di tipo A ............................................................................................ » 773

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XXIX

1.1.4.2.2. Il controllo di accettazione di tipo B .................................................................. » 774 eSempio 1.8. Il controllo d’accettazione di tipo B ............................................................................................ » 775 1.1.4.3. Il calcestruzzo non conforme ai requisiti d’accettazione ...................................................... » 777 1.1.4.4. Gli ulteriori controlli per le opere non conformi ai controlli d’accettazione ...................... » 777 1.1.4.5. Le prove complementari ....................................................................................................... » 778 1.1.5. I controlli di accettazione sul calcestruzzo fresco ................................................................................ » 778 1.1.5.1. I tempi di esecuzione dei controlli ........................................................................................ » 779 1.1.5.2. Il prelievo dei campioni ........................................................................................................ » 779 1.1.5.3. L’identificazione dei campioni ............................................................................................. » 779 1.1.5.4. La lavorabilità ...................................................................................................................... » 780 1.1.5.4.1. Gli aspetti esecutivi nel getto delle strutture ...................................................... » 780 1.1.5.4.2. I fattori che influenzano la lavorabilità .............................................................. » 780 1.1.5.4.3. La perdita di lavorabilità ................................................................................... » 780 1.1.5.4.4. I metodi di valutazione della consistenza ........................................................... » 781 1.1.5.4.4.1. Le interpretazioni delle misurazioni ................................................ » 781 1.1.5.4.4.2. La prova di abbassamento al cono ................................................. » 782 1.1.5.4.4.2.1. Le classi di abbassamento al cono o slump-test ........................... » 783 1.1.5.4.4.2.2. Le forme di abbassamento al cono uni en 12350-2 ..................... » 784 1.1.5.4.4.2.3. Le limitazioni ................................................................................ » 784 eSempio 1.9. Verbale di resoconto della prova di abbassamento al cono (uni en 12350-2)........................... » 784 1.1.5.4.4.3. La prova di spandimento della tavola a scosse .............................. » 785 1.1.5.4.4.3.1. L’apparecchiatura ......................................................................... » 785 1.1.5.4.4.3.2. L’esecuzione della prova .............................................................. » 786 eSempio 1.10. Verbale di resoconto della prova di spandimento della tavola a scosse (uni en 12350-5) ..... » 788 1.1.5.4.4.4. La misura dell’indice di compattabilità ........................................... » 788 1.1.5.4.4.4.1. L’esecuzione della prova .............................................................. » 789 eSempio 1.11. Verbale di resoconto della misura dell’indice di compattabilità (uni en 12350-4) ................. » 790 1.1.5.5. Il controllo della composizione del calcestruzzo fresco ....................................................... » 791 1.1.5.6. La determinazione della massa volumica ............................................................................. » 792 1.1.5.7. L’esecuzione del getto di calcestruzzo ................................................................................. » 792 1.1.5.7.1. Il programma dei getti ........................................................................................ » 792 1.1.5.7.2. La movimentazione del calcestruzzo .................................................................. » 793 1.1.5.7.2.1. Il trasporto con autobetoniera .......................................................... » 793 1.1.5.7.2.2. La movimentazione del calcestruzzo mediante pompa .................. » 793 1.1.5.7.2.3. La movimentazione del calcestruzzo con nastro trasportatore ....... » 794 1.1.5.7.3. Le modalità esecutive e la verifica della corretta posizione delle armature ...... » 794 1.1.5.7.4. Il getto del calcestruzzo ordinario ...................................................................... » 794 1.1.5.7.5. Il getto del calcestruzzo autocompattante .......................................................... » 796 1.1.5.7.6. I getti in climi freddi ........................................................................................... » 796 1.1.5.7.7. I getti in climi caldi ............................................................................................ » 797 1.1.5.7.8. Le riprese di getto sul calcestruzzo fresco e sul calcestruzzo indurito .............. » 798 1.1.5.7.9. La compattazione del calcestruzzo ..................................................................... » 799 1.1.5.7.9.1. La compattazione mediante vibrazione ........................................... » 800 1.1.5.7.10. La stagionatura.................................................................................................... » 801 1.1.5.7.10.1. La corretta stagionatura ................................................................. » 801 1.1.5.7.10.2. La protezione in generale .............................................................. » 802 1.1.5.7.10.3. La protezione termica durante la stagionatura ............................. » 802 1.1.5.7.10.4. La durata della stagionatura .......................................................... » 803 1.1.5.7.10.5. Il controllo della fessurazione superficiale .................................... » 804 1.1.5.7.10.6. La maturazione accelerata con getti di vapore saturo ................... » 805 1.1.5.7.11. Le casseforme e i puntelli per le strutture in calcestruzzo semplice e armato ... » 805 1.1.5.7.11.1. Le caratteristiche delle casseforme ................................................ » 805 1.1.5.7.11.2. Il disarmo delle strutture .............................................................. » 806 1.1.5.7.11.3. Il caricamento delle strutture disarmate ........................................ » 807 1.1.5.8. La procedura di sicurezza per la fornitura di calcestruzzo in cantiere ................................. » 8071.2. L’acciaio per calcestruzzo armato .................................................................................................................... » 815 1.2.1. Le forme di controllo obbligatorie ....................................................................................................... » 815 1.2.1.1. La marcatura e la rintracciabilità dei prodotti qualificati ..................................................... » 815 1.2.1.1.1. Il caso dell’unità marcata scorporata. Le ulteriori indicazioni del direttore dei lavori per le prove di laboratorio .................................................................. » 818

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XXX

1.2.1.1.2. La conservazione della documentazione d’accompagnamento .......................... » 818 1.2.1.1.3. L’indicazione del marchio identificativo nei certificati delle prove meccaniche » 818 1.2.1.1.4. Le forniture e la documentazione di accompagnamento: l’attestato di qualificazione.................................................................................................. » 818 eSempio 1.12. Attestato di qualificazione di acciaio per calcestruzzo armato laminato a caldo ................... » 819 1.2.1.2. I centri di trasformazione ...................................................................................................... » 820 1.2.1.2.1. La rintracciabilità dei prodotti ............................................................................ » 820 1.2.1.2.2. La documentazione di accompagnamento per le forniture in cantiere provenienti dal centro di trasformazione. Le verifiche del direttore dei lavori .. » 820 eSempio 1.13. Attestato di denuncia dell’attività di centro di trasformazione ............................................... » 821 1.2.2. I tipi d’acciaio per cemento armato ..................................................................................................... » 822 1.2.2.1. L’acciaio per cemento armato B450C .................................................................................. » 822 1.2.2.2. L’acciaio per cemento armato B450A .................................................................................. » 823 1.2.2.3. L’accertamento delle proprietà meccaniche ......................................................................... » 823 1.2.2.3.1. La prova di piegamento ...................................................................................... » 824 1.2.2.3.2. La prova di trazione ............................................................................................ » 824 eSempio 1.14. Allungamento percentuale ........................................................................................................ » 826 1.2.2.4. Le caratteristiche dimensionali ............................................................................................ » 826 1.2.2.4.1. La sagomatura e l’impiego ................................................................................. » 827 1.2.2.5. Le reti e i tralicci elettrosaldati ............................................................................................. » 827 1.2.2.5.1. La marchiatura di identificazione ....................................................................... » 828 1.2.2.6. La saldabilità ......................................................................................................................... » 828 1.2.2.7. Le tolleranze dimensionali .................................................................................................... » 829 1.2.2.8. Gli altri tipi di acciai ............................................................................................................. » 829 1.2.2.9. Le procedure di controllo per acciai da cemento armato ordinario. Barre e rotoli .............. » 829 1.2.2.9.1. I controlli nei centri di trasformazione ............................................................... » 829 1.2.2.9.2. I controlli di accettazione in cantiere ................................................................. » 829 eSempio 1.15. Controllo di accettazione in cantiere di una partita di acciaio laminato a caldo ................... » 831 1.2.2.9.2.1. Il prelievo dei campioni e la domanda al laboratorio prove ........... » 832 eSempio 1.16. Verbale di prelievo campioni di acciaio per calcestruzzo armato ........................................... » 833 1.2.2.9.2.2. La domanda al laboratorio ufficiale prove ..................................... » 834 eSempio 1.17. Lettera di trasmissione dei provini di barre di acciaio al laboratorio ufficiale prove ............ » 834 1.2.2.9.2.3. Il contenuto del certificato di prova ................................................ » 835 eSempio 1.18. Certificato di prova a trazione di barre d’acciaio .................................................................... » 836 1.2.3. L’acciaio per cemento armato precompresso ....................................................................................... » 837 1.2.3.1. Le caratteristiche dimensionali ............................................................................................. » 837 1.2.3.2. I controlli obbligatori ............................................................................................................ » 838 1.2.3.2.1. Le prescrizioni comuni. Le modalità di prelievo .............................................. » 838 1.2.3.2.2. I controlli nei centri di trasformazione .............................................................. » 838 1.2.3.2.3. I controlli di accettazione in cantiere e gli obblighi del direttore dei lavori ...... » 8391.3. I componenti prefabbricati in calcestruzzo armato e calcestruzzo armato precompresso ................................ » 840 1.3.1. Generalità .............................................................................................................................................. » 840 1.3.2. La marchiatura ...................................................................................................................................... » 840 1.3.3. I documenti di accompagnamento delle forniture in cantiere .............................................................. » 8401.4. I controlli sul calcestruzzo in corso d’opera ..................................................................................................... » 842 1.4.1. Le finalità del controllo del calcestruzzo in opera. L’esito negativo dei controlli d’accettazione del calcestruzzo..................................................................................................................................... » 842 1.4.2. La programmazione delle indagini ...................................................................................................... » 842 1.4.3. L’elaborazione e l’interpretazione dei risultati delle prove ................................................................. » 843 1.4.4. I metodi distruttivi ................................................................................................................................ » 843 1.4.4.1. Il carotaggio........................................................................................................................... » 843 1.4.4.2. L’area di prova o di prelievo ................................................................................................. » 846 1.4.4.3. Il verbale di prelievo ............................................................................................................. » 846 1.4.4.4. La resistenza a compressione delle carote ............................................................................ » 846 1.4.5. I controlli non distruttivi ..................................................................................................................... » 848 1.4.5.1. Le curve di correlazione ....................................................................................................... » 848 1.4.5.2. La taratura della curva di correlazione di riferimento o di base .......................................... » 848 1.4.5.2.1. I limiti e le precauzioni nell’applicazione dei metodi indiretti per la valutazione della resistenza a compressione in opera ............................................................ » 850

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XXXI

1.4.5.3. La determinazione della velocità di propagazione degli impulsi ultrasonici ....................... » 851 1.4.5.4. La determinazione dell’indice sclerometrico ........................................................................ » 852 1.4.5.4.1. La metodologia esecutiva ................................................................................... » 852 1.4.5.4.2. La determinazione della forza di estrazione (pull-out) ..................................... » 854 1.4.5.4.2.1. Il principio di funzionamento .......................................................... » 854 1.4.5.4.2.2. Le prove Lok-test e Capo-test ......................................................... » 854 1.4.5.4.2.3. La modalità di esecuzione della prova Capo-test ............................ » 855 1.4.5.5. I controlli non distruttivi sui pali di fondazione ................................................................... » 856 1.4.5.5.1. Generalità ............................................................................................................ » 856 1.4.5.5.2. La prova di eco-sonico ....................................................................................... » 856 1.4.5.5.3. Il metodo cross-hole .......................................................................................... » 857 1.4.6. La stima della resistenza a compressione in opera del calcestruzzo.................................................... » 860 1.4.6.1. La metodologia della uni en 13791 ...................................................................................... » 861 1.4.6.1.1. L’approccio A ..................................................................................................... » 861 1.4.6.1.2. L’approccio B ..................................................................................................... » 862 1.4.6.1.3. La non conformità dei controlli d’accettazione .................................................. » 863 2. Le strutture in legno, acciaio e muratura portante2.1. Gli aspetti generali sull’identificazione, qualificazione e accettazione ........................................................... » 8642.2. Le strutture in legno .......................................................................................................................................... » 864 2.2.1. Generalità .............................................................................................................................................. » 864 2.2.2. L’accettazione dei prodotti a base di legno .......................................................................................... » 865 2.2.2.1. La documentazione d’accompagnamento per le forniture .................................................... » 865 2.2.2.2. Le caratteristiche dei materiali previste in progetto ............................................................. » 865 2.2.2.3. Gli organi abilitati ad eseguire i controlli ............................................................................ » 865 2.2.2.4. L’attestato di qualificazione ................................................................................................. » 865 2.2.2.5. Le forniture effettuate da un commerciante o da un trasformatore intermedio .................. » 865 2.2.2.6. La facoltà del direttore dei lavori di eseguire ulteriori prove d’accettazione ....................... » 866 2.2.2.7. Le procedure di qualificazione e accettazione ...................................................................... » 866 2.2.2.7.1. L’identificazione e la rintracciabilità dei prodotti qualificati............................. » 866 2.2.2.7.2. I prodotti provenienti dall’estero ........................................................................ » 867 2.2.3. I controlli nelle strutture ....................................................................................................................... » 868 2.2.3.1. Le tipologie di controllo ........................................................................................................ » 868 2.2.3.2. I controlli in fase di costruzione ........................................................................................... » 868 2.2.3.3. I controlli sulla struttura completa. Le prove di carico......................................................... » 868 2.2.3.4. La verifica della coppia di serraggio per i giunti collegati da bulloni.................................. » 869 2.2.3.5. I controlli della struttura in esercizio .................................................................................... » 8702.3. Le strutture in acciaio ....................................................................................................................................... » 870 2.3.1. Generalità .............................................................................................................................................. » 870 2.3.2. Gli acciai per le strutture metalliche e per le strutture composte ........................................................ » 870 2.3.2.1. Gli acciai laminati ................................................................................................................. » 870 2.3.2.1.1. Il prelievo dei campioni ...................................................................................... » 871 2.3.2.1.2. La resistenza meccanica ..................................................................................... » 872 2.3.2.2. L’acciaio per getti ................................................................................................................. » 873 2.3.2.3. L’acciaio per strutture saldate ............................................................................................... » 873 2.3.2.3.1. Il processo di saldatura. La qualificazione dei saldatori .................................... » 873 2.3.2.4. Gli spessori limite ................................................................................................................. » 873 2.3.2.5. Le ulteriori specifiche per gli acciai da carpenteria in zona sismica .................................... » 874 2.3.3. I criteri di durabilità. Il piano di manutenzione delle strutture ............................................................ » 874 2.3.3.1. La verniciatura e la zincatura ................................................................................................ » 874 2.3.4. L’accettazione dei materiali ................................................................................................................. » 874 2.3.4.1. Le forme di controllo obbligatorie ........................................................................................ » 874 2.3.4.2. I controlli negli stabilimenti di produzione ........................................................................... » 875 2.3.4.2.1. L’indicazione del marchio identificativo nei certificati delle prove meccaniche. La rintracciabilità dei prodotti qualificati ........................................................... » 875 2.3.4.2.2. La documentazione di accompagnamento delle forniture .................................. » 875 2.3.4.3. I controlli nei centri di trasformazione ................................................................................. » 876 2.3.4.3.1. Contenuti della documentazione d’accompagnamento per lamiere grecate e profilati formati a freddo ................................................................................. » 876 2.3.4.3.2. La documentazione di accompagnamento per le carpenterie metalliche ........... » 876

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XXXII

2.3.4.3.3. La documentazione di accompagnamento delle forniture in cantiere di bulloni o di chiodi da carpenteria .................................................................................. » 877 2.3.4.4. I controlli di accettazione in cantiere da parte del direttore dei lavori ................................ » 877 2.3.5. I controlli sulle strutture ....................................................................................................................... » 878 2.3.5.1. L’esame visivo ...................................................................................................................... » 878 2.3.5.2. L’obbligatorietà dei controlli distruttivi e non distruttivi ..................................................... » 878 2.3.5.3. I difetti delle saldature........................................................................................................... » 878 2.3.5.4. I controlli non distruttivi ...................................................................................................... » 879 2.3.5.4.1. Il metodo magnetoscopico .................................................................................. » 880 2.3.5.4.2. Il metodo ultrasonico .......................................................................................... » 880 2.3.5.5. Il controllo delle unioni imbullonate..................................................................................... » 881 2.3.5.5.1. Il serraggio dei bulloni ........................................................................................ » 882 2.3.5.5.2. Il serraggio dei bulloni ad alta resistenza ........................................................... » 883 2.3.5.5.3. La pratica esecutiva dei controlli ........................................................................ » 8852.4. Le strutture in muratura portante ...................................................................................................................... » 885 2.4.1. Generalità .............................................................................................................................................. » 885 2.4.1.1. Le tipologie .......................................................................................................................... » 886 2.4.1.2. L’organizzazione strutturale .................................................................................................. » 886 2.4.1.3. Le strutture miste con pareti in muratura ordinaria o armata ............................................... » 887 2.4.1.4. I criteri di progetto. I particolari costruttivi e le armature .................................................... » 887 2.4.1.4.1. Le costruzioni in muratura ordinaria .................................................................. » 887 2.4.1.4.2. Le costruzioni in muratura armata ...................................................................... » 888 2.4.1.4.2.1. Gli aspetti generali ........................................................................... » 888 2.4.1.4.2.2. Le barre d’armatura ......................................................................... » 888 2.4.1.4.2.3. La resistenza a compressione della malta e della muratura ............ » 890 2.4.1.4.2.4. Gli aspetti di dettaglio ..................................................................... » 891 2.4.1.4.2.5. Le fondazioni ................................................................................... » 891 2.4.2. L’accettazione dei materiali ................................................................................................................ » 891 2.4.2.1. Le malte ................................................................................................................................. » 892 2.4.2.1.1. Le malte a prestazione garantita ......................................................................... » 892 2.4.2.1.2. Le malte a composizione prescritta .................................................................... » 892 2.4.2.2. Gli elementi resistenti .......................................................................................................... » 892 2.4.2.2.1. Gli elementi artificiali ......................................................................................... » 892 2.4.2.2.2. Gli elementi naturali ........................................................................................... » 894 2.4.2.2.3. La marcatura ce e la dichiarazione di prestazione ............................................. » 894 2.4.2.2.4. Le prove di accettazione ..................................................................................... » 895 2.4.2.2.4.1. La resistenza a compressione degli elementi resistenti artificiali o naturali ............................................................................................................. » 895 2.4.3. La determinazione dei parametri meccanici della muratura portante .................................................. » 895 2.4.3.1. La resistenza a compressione ................................................................................................ » 896 2.4.3.1.1. La determinazione sperimentale della resistenza a compressione ..................... » 896 2.4.3.1.2. La stima della resistenza a compressione ........................................................... » 896 2.4.3.2. La resistenza caratteristica a taglio in assenza di tensioni normali ...................................... » 897 2.4.3.2.1. La determinazione sperimentale della resistenza a taglio .................................. » 897 2.4.3.2.2. La stima della resistenza a taglio ........................................................................ » 899 2.4.3.2.3. La resistenza caratteristica a taglio in presenza di tensioni di compressione .... » 899 2.4.3.2.4. I moduli di elasticità secanti ............................................................................... » 900 2.4.4. I controlli geometrici ............................................................................................................................ » 901

3. Le prove di carico3.1. Generalità .......................................................................................................................................................... » 902 eSempio 3.1. Richiesta al laboratorio ufficiale prove dell’esecuzione di prova di carico .............................. » 9023.2. Il programma delle prove e la non collaudabilità delle opere .......................................................................... » 9033.3. I metodi di applicazione dei carichi di prova per i solai ................................................................................. » 903 3.3.1. Generalità .............................................................................................................................................. » 903 3.3.2. La prova a spinta e la prova a tiro ........................................................................................................ » 9043.4. Le prove di carico sui solai .............................................................................................................................. » 905 3.4.1. Generalità .............................................................................................................................................. » 905 3.4.1.1. I carichi variabili ................................................................................................................... » 906 3.4.1.1.1. I carichi atipici .................................................................................................... » 907

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XXXIII

3.4.1.1.2. Gli elementi divisori interni ................................................................................ » 907 3.4.2. La prova con carico distribuito ............................................................................................................. » 907 3.4.2.1. La determinazione sperimentale del coefficiente di compartecipazione trasversale k1 ...... » 909 eSempio 3.2. Determinazione sperimentale del coefficiente k1 ........................................................................ » 910 3.4.2.2. Le condizioni di vincolo ....................................................................................................... » 910 3.4.3. La prova con una forza equivalente concentrata .................................................................................. » 912 3.4.3.1. La determinazione dei coefficienti k1 e k2 ............................................................................ » 914 eSempio 3.3. Determinazione sperimentale dei coefficienti k1 e k2 .................................................................. » 9173.5. La prova di carico su sbalzi .............................................................................................................................. » 9183.6. Le prove di carico su scale ................................................................................................................................ » 9193.7. Le prove di carico sui pali di fondazione.......................................................................................................... » 919 3.7.1. Le prove di carico verticale .................................................................................................................. » 919 3.7.1.1. La prova di progetto su pali pilota ........................................................................................ » 920 3.7.1.2. La prova di collaudo in corso d’opera .................................................................................. » 920 3.7.1.3. Il numero di pali da sottoporre a prova ................................................................................. » 920 3.7.1.4. I limiti della significatività delle prove ................................................................................. » 921 3.7.1.5. La prova a deformazione controllata ................................................................................... » 921 3.7.1.6. La prova a incremento di carico controllato ........................................................................ » 921 3.7.1.7. Le strutture di contrasto ........................................................................................................ » 921 3.7.1.7.1. La struttura di contrasto del tipo a zavorra......................................................... » 921 3.7.1.7.2. La struttura di contrasto con pali di ancoraggio e trave di contrasto ................. » 923 3.7.1.8. Il sistema di misura degli abbassamenti .............................................................................. » 924 3.7.1.9. Le modalità di esecuzione della prova .................................................................................. » 924 3.7.1.9.1. L’applicazione dei carichi per le prove ml ........................................................ » 925 3.7.1.10. La presentazione dei risultati ................................................................................................. » 925 3.7.1.11. L’interpretazione dei risultati. Il calcolo del carico limite ................................................... » 926 3.7.1.12. Il giudizio sull’esito della prova di carico e la scelta del carico ammissibile ...................... » 928 3.7.2. Le prove di carico orizzontale .............................................................................................................. » 9283.8. Le prove di carico su ponti stradali ................................................................................................................... » 929 3.8.1. Le deformazioni ammissibili. Le prove di carico ................................................................................ » 929 3.8.2. Le prove di carico statiche .................................................................................................................. » 929 3.8.3. Le prove di carico dinamiche. Le opere di significativa rilevanza ...................................................... » 929 3.8.4. I carichi di prova ................................................................................................................................. » 930 3.8.4.1. Il carico distribuito con autocarri .......................................................................................... » 930 3.8.5. Il metodo delle tangenti ........................................................................................................................ » 9313.9. Le prove di carico sui tiranti di ancoraggio ...................................................................................................... » 933 3.9.1. Generalità .............................................................................................................................................. » 933 3.9.2. I sistemi di precompressione a cavi post-tesi ....................................................................................... » 934 3.9.3. La norma uni en 11537 ........................................................................................................................ » 934 3.9.3.1. Il collaudo del foro ................................................................................................................ » 935 3.9.3.2. Le prove di carico ................................................................................................................. » 935 3.9.3.3. La verifica dei sistemi di protezione anticorrosione ............................................................. » 936 3.9.4. Le prescrizioni delle Norme tecniche per le costruzioni. Il numero minimo di prove ........................ » 9363.10. L’interpretazione delle prove di carico ............................................................................................................ » 937 4. Gli impianti idrico-sanitari e di adduzione del gas4.1. Gli impianti idrico-sanitari ............................................................................................................................... » 939 4.1.1. Generalità .............................................................................................................................................. » 939 eSempio 4.1. Modello di verbale delle prove preliminari dell’impianto idrico-sanitario ............................... » 939 4.1.2. La prova di tenuta idraulica a freddo .................................................................................................. » 940 4.1.3. La prova idraulica a caldo .................................................................................................................... » 940 4.1.4. La prova di erogazione di acqua fredda ............................................................................................... » 940 4.1.5. La prova di erogazione di acqua calda ................................................................................................. » 941 4.1.6. La prova di circolazione e coibentazione della rete di distribuzione di acqua calda a erogazione nulla » 941 4.1.7. La prova di efficienza della rete di ventilazione secondaria ................................................................ » 941 4.1.8. La verifica del livello del rumore ......................................................................................................... » 942 4.1.9. Il collaudo degli scarichi ..................................................................................................................... » 942 4.1.9.1. La prova di tenuta all’acqua .................................................................................................. » 942 4.1.9.2. La prova di evacuazione ....................................................................................................... » 942

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XXXIV

4.1.9.3. La prova di tenuta degli odori ............................................................................................... » 942 4.1.9.4. Le verifiche dell’impianto di scarico delle acque meteoriche ............................................. » 942 4.1.10. La dichiarazione di conformità............................................................................................................. » 9434.2. Gli impianti di adduzione del gas ..................................................................................................................... » 943 4.2.1. La posa in opera ................................................................................................................................... » 943 4.2.1.1. Le particolarità costruttive e i divieti .................................................................................... » 943 4.2.2. Le modalità di posa in opera all’esterno dei fabbricati ........................................................................ » 944 4.2.2.1. La posa in opera interrata ...................................................................................................... » 944 4.2.2.2. La posa in opera in vista ....................................................................................................... » 945 4.2.2.3. La posa in opera in canaletta ................................................................................................. » 945 4.2.2.4. La modalità di posa in opera all’interno dei fabbricati ......................................................... » 945 4.2.2.4.1. La posa in opera in appositi alloggiamenti ........................................................ » 945 4.2.2.4.2. La posa in opera in guaina .................................................................................. » 946 4.2.3. Il gruppo di misurazione. Il contatore .................................................................................................. » 946 4.2.4. La prova di tenuta idraulica .................................................................................................................. » 946

5. Gli impianti termici civili5.1. Generalità .......................................................................................................................................................... » 947 5.1.1. Le definizioni ........................................................................................................................................ » 9485.2. Le verifiche e le prove preliminari dell’impianto ............................................................................................ » 948 eSempio 5.1. Modello di verbale di prove preliminari ..................................................................................... » 9495.3. I tempi di collaudo ............................................................................................................................................ » 950 5.3.1. Generalità .............................................................................................................................................. » 950 5.3.2. Le caratteristiche dei locali ................................................................................................................... » 950 5.3.3. Il valore della temperatura esterna. Le misurazioni ............................................................................. » 950 5.3.4. Il valore della temperatura interna. Le misurazioni. Lo sfasamento tra le misurazioni delle temperature esterna e interna ....................................................................................................... » 951 eSempio 5.2. Modello di verbale di misura delle temperature interne ............................................................ » 953 5.3.5. La temperatura media di mandata e di ritorno dell’acqua .................................................................. » 954 6. La certificazione di conformità degli impianti6.1. La certificazione di conformità degli impianti.................................................................................................. » 955 6.1.1. L’ambito di applicazione ..................................................................................................................... » 955 6.1.2. La realizzazione e l’installazione degli impianti ................................................................................. » 955 6.1.3. La dichiarazione di conformità ........................................................................................................... » 956 6.1.3.1. Gli allegati obbligatori .......................................................................................................... » 956 eSempio 6.1. Schema di certificato di conformità rilasciato dalle imprese installatrici ................................. » 957 eSempio 6.2. Schema di certificato di conformità rilasciato dalle imprese non installatrici .......................... » 958 6.1.4. Il rilascio del certificato di agibilità ..................................................................................................... » 959 7. I controlli per le fognature e gli acquedotti7.1. I requisiti per l’accettazione dei tubi e degli accessori ..................................................................................... » 960 7.1.1. Le saracinesche ..................................................................................................................................... » 960 7.1.1.1. La marcatura e l’attestato di conformità ............................................................................... » 960 7.1.1.2. I controlli di fabbricazione e le prove ................................................................................... » 960 7.1.2. I tubi di ghisa ........................................................................................................................................ » 961 7.1.2.1. I requisiti di accettazione ...................................................................................................... » 961 7.1.2.2. La marcatura dei tubi e dei raccordi ..................................................................................... » 962 7.1.3. I tubi di acciaio ..................................................................................................................................... » 962 7.1.3.1. Gli acquedotti ........................................................................................................................ » 962 7.1.3.2. Le fognature .......................................................................................................................... » 962 7.1.4. I tubi e i raccordi di polietilene (pe) ..................................................................................................... » 962 7.1.4.1. I divieti costruttivi ................................................................................................................. » 962 7.1.4.2. I controlli ............................................................................................................................... » 963 7.1.4.3. La marcatura .......................................................................................................................... » 963 7.1.4.4. Le caratteristiche dimensionali e meccaniche ....................................................................... » 963 7.1.4.5. Le tolleranze dimensionali .................................................................................................... » 964 7.1.4.6. I tubi di pe ad alta densità per condotte di scarico interrate ................................................. » 964 7.1.4.6.1. La designazione e la marcatura .......................................................................... » 965

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XXXV

7.1.5. I tubi in gres .......................................................................................................................................... » 965 7.1.5.1. L’accettazione ....................................................................................................................... » 965 7.1.5.2. Le dimensioni e le tolleranze ................................................................................................ » 965 7.1.5.3. La marcatura .......................................................................................................................... » 966 7.1.6. I tubi di tipo spiralato ........................................................................................................................... » 966 7.1.6.1. I materiali .............................................................................................................................. » 966 7.1.6.2. I requisiti per l’accettazione .................................................................................................. » 9667.2. Le prove e i controlli ......................................................................................................................................... » 966 7.2.1. Le tubazioni .......................................................................................................................................... » 966 7.2.1.1. Generalità .............................................................................................................................. » 966 7.2.1.2. Le pressioni di prova ............................................................................................................. » 967 7.2.1.3. La prova idraulica ................................................................................................................. » 967 7.2.1.3.1. I compiti del direttore dei lavori e del collaudatore ........................................... » 967 7.2.1.3.2. Il riempimento della condotta ............................................................................. » 967 7.2.1.3.3. La stabilizzazione della condotta ........................................................................ » 967 7.2.1.3.4. I criteri di non accettazione della prova ............................................................. » 968 7.2.1.3.5. I criteri di accettazione della prova .................................................................... » 969 7.2.1.3.6. Il rinterro ............................................................................................................. » 969 7.2.1.4. La prova di isolamento sulle tubazioni metalliche con armature metalliche ....................... » 970 7.2.1.5. La prova di un tronco antisfilamento .................................................................................... » 970 7.2.1.6. Le condotte in ghisa .............................................................................................................. » 970 7.2.1.6.1. Le prove di durezza Brinell, la resistenza a trazione e la resistenza alla pressione interna .......................................................................................... » 970 7.2.1.6.2. Le tubazioni in ghisa sferoidale per condotte d’acqua. Le pressioni di funzionamento ammissibili (pfa) .................................................................. » 970 7.2.1.6.3. Le lunghezze ammissibili ................................................................................... » 971 7.2.1.6.4. Le norme di riferimento ...................................................................................... » 971 7.2.1.7. Le condotte in prfv ............................................................................................................... » 971 7.2.1.7.1. Le prove di controllo e di accettazione .............................................................. » 971 7.2.1.7.2. Le prove distruttive ............................................................................................. » 972 7.2.1.7.2.1. La prova di fessurazione e/o rottura per pressione interna ............. » 972 7.2.1.7.2.2. La prova di schiacciamento fra piatti paralleli ................................ » 972 7.2.1.7.2.3. La percentuale di vetro e di resina nel manufatto ........................... » 972 7.2.1.7.2.4. La prova di tenuta su giunto ............................................................ » 973 7.2.1.7.3. Il controllo delle materie prime (resine) ............................................................. » 973 7.2.1.7.4. L’esame visivo .................................................................................................... » 973 7.2.1.7.5. Il controllo dimensionale .................................................................................... » 974 7.2.1.7.6. Il controllo di polimerizzazione .......................................................................... » 974 7.2.1.7.7. La prova di tenuta idraulica ................................................................................ » 974 7.2.1.7.8. Le norme di riferimento .................................................................................... » 975 7.2.1.8. Le condotte in pe a.d. ............................................................................................................ » 975 7.2.1.8.1. La prova idraulica ............................................................................................... » 975 7.2.1.8.2. La prova a 1 ora (preliminare – indicativa) ........................................................ » 975 7.2.1.8.3. La prova a 12 ore ................................................................................................ » 976 7.2.1.8.4. La prova di tenuta idraulica effettuata con aria ................................................. » 976 7.2.1.8.5. La prova di tenuta idraulica alla pressione interna dei tubi e/o dei giunti ......... » 976 7.2.1.8.6. La prova di tenuta idraulica di resistenza alla pressione interna ....................... » 976 7.2.1.8.7. L’esame visivo .................................................................................................... » 977 7.2.1.8.8. Le norme di riferimento ...................................................................................... » 977 7.2.1.9. Le condotte in pvc per fognatura .......................................................................................... » 977 7.2.1.9.1. La prova di tenuta idraulica ................................................................................ » 977 7.2.1.9.2. Norme di riferimento .......................................................................................... » 977 7.2.1.10. Le condotte in cemento armato ............................................................................................. » 978 7.2.1.10.1. La prova di tenuta idraulica ................................................................................ » 978 7.2.1.11. Le condotte in acciaio ........................................................................................................... » 978 7.2.1.11.1. La prova idraulica dei tubi in stabilimento......................................................... » 978 7.2.1.11.2. Le prove di controllo .......................................................................................... » 978 7.2.1.11.2.1. Le lamiere ...................................................................................... » 978 7.2.1.11.2.2. I tubi ............................................................................................... » 978 7.2.1.11.2.3. I controlli non distruttivi delle saldature e dell’integrità dei tubi .. » 979

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XXXVI

7.2.1.11.2.3.1. Il controllo con ultrasuoni .......................................................... » 979 7.2.1.12. Le condotte in fibrocemento ................................................................................................. » 981 7.2.1.12.1. Le prove di accettazione ..................................................................................... » 981 7.2.1.12.2. Le condotte in pressione ..................................................................................... » 982 7.2.1.12.3. Le condotte a gravità .......................................................................................... » 982 7.2.1.12.4. Le prove di omologazione .................................................................................. » 982 7.2.1.13. Le condotte in gres ................................................................................................................ » 984 7.2.1.13.1. La prova di tenuta idraulica ................................................................................ » 984 7.2.1.13.2. La prova di tenuta all’acqua degli elementi complementari della condotta ...... » 984 7.2.1.13.3. La resistenza allo schiacciamento ...................................................................... » 985

8. L’accettazione dei materiali8.1. L’accettazione e la qualità dei materiali .......................................................................................................... » 986 8.1.1. Linee generali ....................................................................................................................................... » 986 8.1.2. L’impiego di materiali con caratteristiche superiori a quelle contrattuali ........................................... » 986 8.1.3. L’impiego di materiali con caratteristiche di minor pregio ................................................................. » 987 8.1.4. Il rifiuto dei materiali ritenuti non conformi al contratto ..................................................................... » 987 8.1.5. Il caso dei materiali forniti dall’amministrazione e la loro verifica .................................................... » 987 8.1.6. Il prezzo dei materiali e gli oneri conseguenti ..................................................................................... » 988 8.1.7. Il luogo di provenienza dei materiali necessari alla realizzazione del lavoro ..................................... » 989 8.1.8. La prescrizione del luogo di provenienza dei materiali per ragioni di necessità o di convenienza .... » 989 8.1.9. I materiali a piè d’opera ....................................................................................................................... » 9908.2. Il nuovo Regolamento (ue) n. 305/2011 per i prodotti da costruzione ............................................................ » 990 8.2.1. Generalità .............................................................................................................................................. » 990 8.2.2. La dichiarazione di prestazione ............................................................................................................ » 990 8.2.2.1. Il contenuto della dichiarazione di prestazione ..................................................................... » 991 8.2.2.1.1. Le informazioni relative alle sostanze pericolose .............................................. » 993 8.2.2.2. La fornitura della dichiarazione di prestazione ..................................................................... » 993 8.2.2.3. Le deroghe alla redazione della dichiarazione di prestazione .............................................. » 994 8.2.2.4. La valutazione e la verifica della costanza della prestazione ............................................... » 994 8.2.3. I principi generali e l’uso della marcatura ce....................................................................................... » 995 8.2.3.1. Le regole e le condizioni per l’apposizione della marcatura ce ........................................... » 996 8.2.3.2. Il simbolo di marcatura ce .................................................................................................... » 9968.3. I materiali provenienti da demolizioni e scavi .................................................................................................. » 997 8.3.1. I rifiuti inerti ammessi in discarica ....................................................................................................... » 997 8.3.1.1. La caratterizzazione di base .................................................................................................. » 999 8.3.1.2. Il riutilizzo di terre e rocce da scavo ..................................................................................... » 10018.4. L’impiego di materiali riciclati ......................................................................................................................... » 1002 8.4.1. Generalità .............................................................................................................................................. » 1002 8.4.2. Il repertorio del riciclaggio ................................................................................................................... » 1003 8.4.3. La congruità del prezzo ........................................................................................................................ » 1003 8.4.4. I materiali riciclati nel settore edile, stradale e ambientale .................................................................. » 1004 8.4.4.1. I materiali riciclati ammissibili all’iscrizione nel repertorio del riciclaggio ........................ » 1004 8.4.4.2. Il limite in peso imposto dalla tecnologia ............................................................................. » 1004 8.4.4.3. Gli aggregati riciclati e le categorie di prodotti ammissibili realizzati ................................ » 1004 8.4.4.4. Gli aggregati per calcestruzzo ............................................................................................... » 10108.5. L’identificazione, la qualificazione e l’accettazione dei materiali strutturali ................................................... » 1011 8.5.1. Il verbale d’accettazione ....................................................................................................................... » 1013 eSempio 8.1. Modello di verbale d’accettazione dei materiali strutturali (Capitolo 2, paragrafo 2.1 e capitolo 11, nuove Norme tecniche per le costruzioni ............................................................................ » 10138.6. Le barriere stradali di sicurezza ........................................................................................................................ » 10148.7. Gli accertamenti di laboratorio e le verifiche tecniche ..................................................................................... » 1014 8.7.1. I requisiti dei laboratori ufficiali di prove sui materiali da costruzione .............................................. » 1014 8.7.1.1. La procedura di certificazione ............................................................................................... » 1016 8.7.1.2. I certificati di prova ............................................................................................................... » 1017 8.7.1.3. La manipolazione dei campioni e dei materiali sottoposti a prove ...................................... » 1018 8.7.2. Le prove sperimentali sui materiali strutturali ..................................................................................... » 10188.8. Le verifiche nel corso di esecuzione dei lavori ................................................................................................ » 1018 8.8.1. I vizi, i difetti e le difformità dell’opera .............................................................................................. » 1018 8.8.2. I controlli sulle opere realizzate ........................................................................................................... » 1019

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XXXVII

8.8.3. Le spese per l’esecuzione delle prove e delle verifiche tecniche ........................................................ » 1019 8.8.4. I difetti di costruzione delle lavorazioni ............................................................................................... » 1019

PARTE QUINTAIL RUOLO DEL DIRETTORE DEI LAVORI

NELLA FASE DI COLLAUDO TECNICO-AMMINISTRATIVO

1. L’attività del responsabile del procedimento e del direttore dei lavori nella fase di collaudo1.1. L’attività del responsabile del procedimento .................................................................................................... » 1023 1.1.1. La documentazione da trasmettere al collaudatore ............................................................................. » 1023 1.1.1.1. La documentazione successiva all’ultimazione dei lavori .................................................... » 1023 1.1.1.2. La documentazione nel collaudo in corso d’opera ............................................................... » 1024 1.1.1.3. La corrispondenza durante l’esecuzione dei lavori ............................................................... » 10251.2. L’attività dell’ufficio di direzione dei lavori .................................................................................................... » 1025 1.2.1. I controlli e le verifiche effettuate in fase esecutiva ............................................................................ » 1025 1.2.2. Gli adempimenti in fase di collaudo .................................................................................................... » 1026 1.2.3. Gli adempimenti degli altri componenti dell’ufficio di direzione lavori ............................................. » 10261.3. L’attività del direttore dei lavori nella fase di collaudo statico ........................................................................ » 1027 1.3.1. Generalità .............................................................................................................................................. » 1027 1.3.2. La documentazione che deve essere acquisita dal direttore dei lavori ai fini del collaudo statico ..... » 1027 1.3.2.1. Le strutture dotate di dispositivi di isolamento sismico e/o di dissipazione ........................ » 1028 1.3.2.2. L’esame della documentazione da parte del collaudatore .................................................... » 1028 1.3.3. La relazione a strutture ultimate per le opere pubbliche ...................................................................... » 10291.4. La presa in consegna anticipata dell’opera da parte della stazione appaltante................................................. » 1029 1.4.1. Il collaudo statico parziale e le condizioni di presa in consegna anticipata ........................................ » 1029 eSempio 1.1. Verbale di presa in consegna anticipata dei lavori (art. 230, comma 2, Regolamento n. 207/2010) ................................................................................................................................................. » 1030 1.4.2. Gli adempimenti dell’organo di collaudo. Il verbale dello stato di consistenza .................................. » 1031 eSempio 1.2. Verbale di accertamento delle condizioni ai fini della presa in consegna anticipata dei lavori (art. 230, comma 2, Regolamento n. 207/2010) .......................................................................................... » 1031 1.4.3. Gli effetti consequenziali ...................................................................................................................... » 1032 2. Il certificato di regolare esecuzione2.1. I casi ammessi ................................................................................................................................................... » 10332.2. I casi di obbligatorietà del collaudo statico ...................................................................................................... » 10332.3. L’emissione e le responsabilità del direttore dei lavori .................................................................................... » 10342.4. I contenuti del certificato .................................................................................................................................. » 1034 eSempio 2.1. Modello di certificato di regolare esecuzione (art. 229, Regolamento n. 207/2010) ................. » 10372.5. La conferma del responsabile del procedimento .............................................................................................. » 1039 eSempio 2.2. Invito all’appaltatore a firmare il certificato di regolare esecuzione (art. 233, Regolamento n. 207/2010) ................................................................................................................................................. » 10402.6. Lo svincolo del residuo della cauzione definitiva ............................................................................................ » 10402.7. Gli eventuali vizi e difetti dell’opera. L’approvazione .................................................................................... » 1041 eSempio 2.3. Determinazione di approvazione del certificato di regolare esecuzione ................................... » 1042

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AAcciaio per c.a.• accertamento proprietà meccaniche ............................823• attestato qualificazione ................................................818• barre e rotoli ................................................................829• calcestruzzo armato precompresso ..............................837• caratteristiche dimensionali .................................826, 837• centri di trasformazione .......................................820, 838• certificato di prova .......................................................835• controlli accettazione cantiere .............................829, 839• controlli obbligatori .....................................................838• domanda laboratorio prove ..........................................834• forme di controllo ................................................815, 838• lettera di trasmissione ..................................................834• marcatura .............................................................815, 828• prelievo di campioni ............................................832, 839• prova di piegamento ....................................................824• prova di trazione ..........................................................824• reti e tralicci .................................................................827• rintracciabilità ..............................................................820• sagomatura ...................................................................827• saldabilità .....................................................................828• tipi ........................................................................822, 837• tolleranze......................................................................829• unità marcata scorporata ..............................................818• verbale di prelievo .......................................................833• verifiche del direttore dei lavori ..........................820, 839Accordo bonario (dopo il collaudo)• condizioni ....................................................................680• formulazione della proposta ........................................681• istanza dell’impresa .....................................................681• limite complessivo riserve ...........................................681• mancata effettuazione del collaudo .............................681• pagamento somme riconosciute ..................................682• pronuncia sulla proposta ..............................................682Accordo bonario (fase esecutiva)• accesso agli atti ............................................................669• anomalie ricorrenti .......................................................678• appalti di importo pari o inferiore a dieci milioni di

euro ........................................................................... 675• appalti di importo pari o superiore a dieci milioni di euro .....................................................................................663• comunicazione direttore lavori ....................................659• compenso commissione ...............................................675• costituzione commissione ............................................663• fatti registrati ................................................................660• fondo per accordi bonari e transazioni ........................677• interessi legali ..............................................................675

• mancata nomina componente commissione ................664• mancato raggiungimento dell’accordo ........................677• natura transattiva ..........................................................678• norme comportamentali ...............................................678• presidente commissione ...............................................664• presupposti necessari ...................................................659• pronuncia sulla proposta ......................................672, 676• proposta........................................................................670• reiterazione del procedimento .....................................676• relazione riservata collaudatore ...................................668• relazione riservata direttore dei lavori .........................666• relazioni riservate ........................................................665• sanzioni ........................................................................679• tempestività della procedura ........................................662• valutazione preliminare del responsabile del procedimento 660• verbale..........................................................................673Adeguamento prezzi contrattuali• compensazione .............................................................604• disapplicazione delle riserve ........................................611• emissione certificato di pagamento .............................612• garanzia fidejussoria ....................................................618• interessi ........................................................................612• istanza dell’appaltatore ................................................608• iva ................................................................................614• limitazioni alla compensazione ...................................612• materiali non previsti nel decreto annuale...................611• modalità operative .......................................................610• pagamento anticipato di determinati materiali ............617• ritardi nell’andamento dei lavori .................................613• somme da destinare .....................................................614• trattamento iva .............................................................614• valutazione compensazione .........................................609• variazioni in diminuzione ............................................612• verifica maggiore onerosità .........................................611Affidamento dell’incarico• affidamento diretto al progettista incaricato ..................80• affidamento esterno .......................................................76• carenza di organico ........................................................76• compensi per i tecnici interni ........................................81• coordinatore in fase di esecuzione ................................75• convenzioni ....................................................................76• elenchi aperti di operatori ..............................................60• direzione dei lavori ........................................................75• forme di pubblicità ........................................................57• importo stimato inferiore a 100.000 euro ......................60• limiti di partecipazione per i soggetti esterni ................59• procedure .......................................................................56• soglie di importo dei compensi .....................................56• stima del corrispettivo ...................................................57

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XL

Affidamento di incarico di importo stimato inferiore a 100.000 euro

• avviso istituzione elenchi ..............................................60• formazione elenchi ........................................................60• indagine di mercato .......................................................66• individuazione numero minimo di candidati .................63• principi comunitari da rispettare ....................................64• selezione degli operatori ................................................65• soggetti esterni idonei ....................................................59Affidamento di incarico di importo stimato pari o

superiore a 100.000 euro• atti di gara ......................................................................69• attività di supporto del responsabile del procedimento ..66• bando di gara .................................................................69• coordinatore per la sicurezza .........................................75• direzione dei lavori ........................................................75• disposizioni generali ......................................................66• divieto di affidamento ....................................................75• domanda di partecipazione ............................................72• fase di prequalifica ........................................................67• lettera di invito ...............................................................70• modalità di svolgimento della gara ...............................71• numero massimo di candidati ........................................71• procedura aperta ............................................................72• procedura ristretta ....................................................70, 72• raggruppamenti temporanei ...........................................67• requisiti di partecipazione ..............................................68• valutazione offerte .........................................................73Aspetti di dettaglio• limiti .............................................................................584• chiarimenti autorità vigilanza ......................................585Assistente di cantiere ......................................................53Atto aggiuntivo ..............................................................572Atto di sottomissione .....................................................570Autotutela limiti ............................................................705Avviso ai creditori• esito del procedimento .................................................442• inammissibilità dichiarazione sostitutiva ....................444• omissione .....................................................................441• procedimento ...............................................................440Autorità per la vigilanza• adempimenti ..................................................................90• contributi dei soggetti sottoposti a vigilanza .................93• finalità atti ......................................................................92• informazioni soggette a segreto d’ufficio ......................93• natura e composizione ...................................................90• osservatorio ....................................................................94• poteri ..............................................................................92• pretecontenzioso ............................................................94• sanzioni amministrative .................................................93• segnalazioni di irregolarità ............................................93• segreto d’ufficio .............................................................93

CCalcestruzzo fresco• autobetoniera................................................................793• autocompattante ...........................................................796• casseforme ...................................................................805• climi caldi ....................................................................797

• climi freddi ..................................................................796• compattazione ..............................................................799• composizione ...............................................................791• consistenza ...................................................................781• disarmo ........................................................................806• esecuzione getto ...........................................................792• identificazione campioni ..............................................779• indice di compattabilità ...............................................788• lavorabilità ...................................................................780• nastro trasportatore ......................................................795• massa volumica ............................................................792• maturazione accelerata ................................................805• misure di sicurezza forniture in cantiere .....................807• pompa ..........................................................................793• posizione armature .......................................................794• prelievo campioni ........................................................779• protezione ....................................................................802• prova di abbassamento al cono ....................................782• prova di spandimento ..................................................785• riprese getto .................................................................798• stagionatura ..................................................................801• tavola a scosse .............................................................785• tempi ............................................................................779• vibrazione ....................................................................800Calcestruzzo in opera (controlli)• capo-test .......................................................................855• carotaggio ....................................................................843• controlli accettazione con esito negativo ....................842• controlli distruttivi .......................................................843• controlli non distruttivi ................................................848• cross-hole .....................................................................857• curve di correlazione ...................................................848• eco-sonico ....................................................................856• indice sclerometrico .....................................................852• interpretazione risultati di prova ..................................843• lok-test .........................................................................854• pali di fondazione ........................................................856• programmazione indagini ............................................842• pull-out .........................................................................854• stima resistenza a compressione ..................................860• ultrasuoni .....................................................................851• verbale di prelievo .......................................................846Cantiere• apertura ........................................................................208• attrezzature da lavoro ..........................................213, 214• controllo attività ...........................................................213• custodia ........................................................................205• denunce ........................................................................213• deposito temporaneo ....................................................211• documentazione ...........................................................213• impianto di terra ..........................................................299• impianto elettrico .........................................................297• lavori in prossimità di linee elettriche .........................209• piano di sicurezza ........................................................200• ponteggi .......................................................................247• tabella informativa .......................................................204• quadri elettrici ..............................................................300• sanzioni penali e amministrative .................................245• segnaletica di sicurezza ...............................................212• viabilità ........................................................................210

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XLI

• zone funzionali ............................................................208Casellario informatico ....................................................98Cauzione definitiva ...............................................150, 382Certificato di agibilità ...................................................959Certificato di pagamento• acquisizione Durc ........................................................410• allegati..........................................................................424• approvazione del Sal ....................................................409• compilazione ................................................................424• emissione .....................................................................405• importo rate ..................................................................404• interessi ........................................................................425Certificazione di conformità• allegati..........................................................................956• certificato .............................................................957, 958• certificato di agibilità ...................................................959• dichiarazione ................................................................956Certificato di regolare esecuzione• approvazione ..............................................................1041• casi ammessi ..............................................................1033• conferma ....................................................................1039• contenuti ....................................................................1034• emissione ...................................................................1034• obbligatorietà del collaudo statico .............................1033• responsabilità del direttore dei lavori ........................1034• svincolo residuo della cauzione definitiva ................1040• vizi e difetti dell’opera ..............................................1041Cessioni dei crediti• adempimenti ................................................................431• condizioni ....................................................................428• dichiarazione ................................................................432• fallimento del cedente ..................................................430• modalità .......................................................................430• obblighi del cedente .....................................................430• opponibilità ..................................................................431• revocatoria fallimentare ...............................................430• tracciabilità ..................................................................429Collaudo tecnico-amministrativo• attività del direttore dei lavori .........................1025, 1026• attività del responsabile del procedimento ................1023• controlli e verifiche ....................................................1025• documentazione .........................................................1023• documentazione per il collaudo statico .....................1027• relazione a strutture ultimate .....................................1029Compensi per i tecnici interni• collaudatori interni .........................................................82• fondo incentivante .........................................................81• incentivo progettazione ..................................................82• ministero delle infrastrutture .........................................83Componenti prefabbricati in c.a. e c.a.p.• documentazione accompagnamento ............................840• istruzioni ......................................................................841• marchiatura ..................................................................840• particolari costruttivi ....................................................841Concreto inizio dei lavori .............................................317Consegna anticipata dell’opera• adempimenti organo di collaudo ...............................1031• condizioni ..................................................................1029• collaudo statico parziale ............................................1029• effetti consequenziali .................................................1032

• verbale di presa in consegna anticipata .....................1030• verbale stato di consistenza .......................................1032Consegna dei lavori• comunicazioni all’Autorità ..........................................197• consegne particolari .....................................................176• consegna dei materiali .................................................196• dichiarazione di presa visione dei luoghi ....................187• differenze riscontrate ...................................................184• disponibilità di aree .....................................................186• frazionata .....................................................................180• invito all’appaltatore ....................................................175• mancata consegna ................................................191, 192• non realizzabilità dell’opera ........................................185• pagamento corrispettivo ..............................................178• parziale .................................................................180, 185• quadro normativo .........................................................173• recesso dal contratto ....................................................192• rimborso spese contrattuali ..........................................192• riserve ..........................................................................187• ritardata consegna ........................................................188• sospensione ..........................................................191, 192• tempi ............................................................................173• urgenza .........................................................................176• verbale..................................................................176, 182Consegna dei materiali tra esecutori ..........................196Consiglio superiore dei lavori pubblici• competenze ..................................................................123• organizzazione .............................................................123• pareri sui progetti .........................................................124• servizio tecnico centrale ..............................................126• sezioni ..........................................................................125Contabilità lavori• accertamento ................................................................318• annotazioni e correzioni ..............................................322• atti pubblici ..................................................................320• concreto inizio dei lavori .............................................317• documenti contabili .....................................................319• firma dei soggetti incaricati .........................................319• giornale dei lavori ........................................................322• imposta di bollo ...........................................................321• lavori a corpo .......................................................337, 354• lavori annuali ...............................................................379• lavori in economia ...............................................361, 377• libretto delle misure .....................................................327• liste settimanali ............................................................374• materiali a piè d’opera .................................................340• misurazioni in conto provvisorio .................................336• programmi informatici .........................................319, 327• registro di contabilità ...................................................348• responsabilità ...............................................................379• riserve ..........................................................................356• sommario del registro di contabilità ............................360• stato d’avanzamento lavori ..........................................381• verbali di misurazione .................................................341• vidimazione documenti contabili ................................321Conto finale• modello ........................................................................454• acquisizione nuovo durc ..............................................473• pagamento della rata di saldo ......................................472• relazione del direttore dei lavori ..................................454

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XLII

• relazione riservata del responsabile del procedimento 463• riserve ..........................................................................462• sottoscrizione dell’appaltatore .....................................462• svincolo delle ritenute di garanzia ...............................472• trasmissione .................................................................461Contratto d’appalto• accesso agli atti ............................................................138• adempimenti stazione appaltante .................................144• aggiudicazione definitiva .............................................131• aggiudicazione provvisoria ..........................................130• allegati..........................................................................159• approvazione ................................................................148• attestazione direttore dei lavori ...................................128• atti preliminari .............................................................125• autotutela......................................................................142• capitolato generale ...............................................133, 159• capitolato speciale ........................................................134• cauzione definitiva .......................................................151• comunicazione ai controinteressati ..............137, 138, 143• contratto di concessione ..............................................135• corrispettivo per gli interventi .....................................135• cronoprogramma dei lavori .........................................160• bando............................................................................138• dichiarazione in sede di offerta ...................................129• deroghe ........................................................................139• forme di stipula ............................................................136• garanzia globale ...........................................................152• garanzie di esecuzione .................................................150• incameramento cauzione provvisoria ..........................147• inefficacia ....................................................................146• informativa preventiva .................................................142• invito ............................................................................139• lavori d’urgenza ...........................................................141• nullità ...........................................................................160• oggetto del contratto ....................................................133• oneri di contratto ..........................................................158• programma esecutivo ...................................................162• proroga .........................................................................168• schema .................................................................134, 135• tempi di stipula ............................................................137• termine dilatorio ..........................................................139• termine ultimazione .....................................................167• verbale immediata esecuzione dei lavori.....................144• verifica aggiudicazione provvisoria ............................130Coordinatore per l’esecuzione dei lavori• affidamento incarico a soggetti esterni ..........................40• aggiornamento del fascicolo dell’opera ........................42• aggiornamento del Psc ...................................................41• allontanamento imprese (proposta) ...............................45• attestato di frequenza .....................................................41• documentazione da conservare in cantiere ....................47• obblighi e adempimenti .................................................41• requisiti ....................................................................39, 40• riunione di coordinamento .............................................44• risoluzione del contratto (proposta) .........................43, 45• sanzioni penali e amministrative ...................................48• sopralluoghi in cantiere .................................................45• sospensione dei lavori (proposta) ......................42, 43, 45• sospensione di singole lavorazioni ..........................42, 43• valutazione del Pimus ....................................................41• valutazione preliminare del Psc .....................................44

• verifica dell’idoneità dei Pos .........................................44Cronoprogramma dei lavori• capitolato speciale ........................................................162• contenuti ......................................................................160• controlli direzione dei lavori .......................................164• invariabilità ..................................................................165• scadenze differenziate ..................................................166• sospensione dei lavori ..................................................165• termini intermedi .........................................................164• ultimazione lavori ........................................................167Custodia del cantiere ....................................................205

DDanni per causa di forza maggiore• accertamento danni ......................................................722• danni risarcibili ............................................................725• denuncia .......................................................................721• indennizzo ............................................................725, 726• lavori di difesa dei corsi d’acqua.................................726• mareggiate....................................................................726• negligenza dell’appaltatore ..........................................724• riserve ..........................................................................725• sospensione dei lavori ..................................................726• verbale di accertamento ...............................................723Direttore dei lavori• adempimenti ..................................................................21• controlli e verifiche dei materiali e delle opere.............20• coordinatore per l’esecuzione ........................................25• inserimento organico stazione appaltante ......................19• rapporti con la stazione appaltante ................................20• responsabilità esecutive .................................................24Direttore operativo ............................................................26Direzione tecnica d’impresa• assistente di cantiere ......................................................53• collegamenti con la qualificazione ottenuta ..................54• conduzione dei lavori ....................................................49• delega di funzioni ..........................................................49• direttore di cantiere ........................................................51• direzione tecnica ............................................................53• idoneità tecnica ..............................................................54• lavori relativi a beni culturali ........................................55• limitazioni ......................................................................54• mancata sostituzione ......................................................54• obblighi del preposto .....................................................50• requisiti ..........................................................................53Disposizione di servizio ....................................................16Documento Unico Regolarità Contributiva• acquisizione d’ufficio ..................................................410• scadenze temporali ......................................................412• subappalto ....................................................................413• validità .........................................................................413

EEquo compenso .............................................................547

FFascicolo manutenzione dell’opera• aggiornamento .............................................................303

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XLIII

• ambito soggettivo ........................................................303• contenuti ......................................................................303• finalità ..........................................................................302Fondo incentivante ..........................................................81

GGaranzia globale• attivazione garanzia fidejussoria .................................155• durata ...........................................................................155• istituzione .....................................................................153• modalità .......................................................................153• oggetto .........................................................................152• requisiti del garante .....................................................156• rivalsa limitata .............................................................157Garanzie di esecuzione• cauzione definitiva .......................................................150• inadempienze ...............................................................137• polizza assicurativa ......................................................152• reintegrazione ..............................................................151• svincolo parziale ..........................................................151• vantaggi per la stazione appaltante ..............................150Giornale dei lavori• compilazione ................................................................323• finalità ..........................................................................322

IImpianti di adduzione gas• gruppo di misurazione .................................................946• particolarità costruttive ................................................943• posa in opera ........................................................943, 944• prova di tenuta idraulica ..............................................946Impianti idrico-sanitari• acque meteoriche .........................................................942• collaudo scarichi ..........................................................942• dichiarazione di conformità .........................................943• prova di circolazione e coibentazione della rete .........941• prova di efficienza .......................................................941• prova di erogazione di acqua calda .............................941• prova di erogazione di acqua fredda ...........................940• prova di evacuazione ...................................................942• prova di tenuta agli odori ............................................942• prova di tenuta idraulica a freddo ........................940, 942• prova di tenuta idraulica a caldo .................................940• verbale prove preliminari ............................................939• verifica livello del rumore ...........................................942Impianti termici• definizioni ....................................................................948• temperatura esterna ......................................................950• temperatura interna ......................................................951• temperatura media di mandata ....................................954• tempi di collaudo .........................................................950• verbale di prove preliminari ........................................948Ispettore di cantiere ........................................................26Istruzioni di servizio .......................................................16

LLavori di somma urgenza ...............................................738

Lavori di urgenza ............................................................738Lavori in economia contrattuali (contabilità)• anticipazioni impresa ...................................................364• liste settimanali ............................................................374Lavori in economia non contrattuali • affidamento ..................................................................728• amministrazione diretta ...............................................730• atto di cottimo ..............................................................736• autorizzazione spesa ......................................................37• cottimo fiduciario ........................................................731• finalità ..........................................................................728• lavori di somma urgenza 738 ............................................• lavori di urgenza ..........................................................738• limiti di importo ...........................................................728• modalità esecutive .......................................................732• procedura negoziata .....................................................734• tipologie .......................................................................730Lavori in economia non contrattuali (contabilità)• annotazione lavori ........................................................377• conti fornitori ...............................................................378• minute spese ................................................................378• pagamenti .....................................................................378• rendiconti parziali ........................................................379• rendiconto finale ..........................................................378• rendiconto mensile .......................................................378Libretto delle misure• compilazione ................................................................327• conto provvisorio .........................................................336• intervento appaltatore ..................................................328• lavorazioni che modificano lo stato preesistente.........340• lavori a corpo ...............................................................337• materiali a piè d’opera .................................................340• misurazione lavori .......................................................328• opere di difficile valutazione geometrica ....................335• piccole partite ..............................................................336• tenuta............................................................................327• verbale di accertamento ...............................................344• verbali di misurazione .........................................341, 347• verbale di constatazione di maggiore impiego di

manodopera ....................................................................346• verbale di constatazione di stazza ...............................345• verbale di pesatura .......................................................341• verbale di prelevamento campioni ..............................347Liste settimanali• compilazione ................................................................376• generalità......................................................................374• noli ...............................................................................374• operai ...........................................................................374• provviste ......................................................................377• spese generali ...............................................................374• titoli speciali di spesa ..................................................377• utile impresa ................................................................374

MMateriali• accettazione..................................................................986• dichiarazione di prestazione ........................................990• luogo di provenienza ...................................................989• marcatura ce .................................................................955

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XLIV

• materiali forniti dall’amministrazione .........................987• minor pregio ................................................................987• non conformi al contratto ............................................987• piè d’opera ...................................................................990• prezzo ...........................................................................988• qualità ..........................................................................986• sostanze pericolose ......................................................993

NNotifica preliminare ..................................................35, 202

OOrario di lavoro• durata massima ............................................................206• ore giornaliere ..............................................................206• riposi settimanali..........................................................207• riposo giornaliero .........................................................206Ordini di servizio• accesso ...........................................................................16• lavori aggiuntivi .............................................................17• natura .............................................................................16• riserve ............................................................................16Oneri di sicurezza pagamento .....................................389Osservatorio dei contratti pubblici• accesso ai dati ..............................................................116• beni culturali ..................................................................96• casellario informatico ....................................................98• certificato di esecuzione lavori ....................................108• comunicazioni delle stazioni appaltanti ........96, 118, 121• costi standardizzati ........................................................96• relazione dettagliata sul comportamento dell’impresa ..104• sezione centrale ..............................................................95

PPenali• disapplicazione ............................................................451• entità ............................................................................445• interessi ........................................................................451• istanza dell’appaltatore ................................................448• riduzione ......................................................................415• riserva nel conto finale ................................................452• ritardata ultimazione ....................................................446• valutazioni del responsabile del procedimento ...........446Piano di sicurezza e di coordinamento• accettazione..................................................................227• adempimenti imprese ...........................................227, 236• aggiornamento .............................................................235• carenze .........................................................................235• contenuti minimi ..........................................................217• cronoprogramma dei lavori .........................................222• elementi essenziali utili ...............................................223• errore progettuale .........................................................235• esposizione rumore ......................................................224• interferenze tra lavorazioni ..........................................222• lavorazioni in cantiere .................................................221• lavoratori autonomi ......................................................226

• oneri di sicurezza .........................................................228• organizzazione cantiere ...............................................220• proposte integrative .....................................................238• rischi area del cantiere .................................................219• trasmissione alle imprese .............................................226• verifiche ...............................................................235, 239Piano di sicurezza sostitutivo .......................................244Piano operativo di sicurezza• aggiornamento .............................................................244• contenuti minimi ..........................................................242• differenze con il psc ....................................................241• finalità ..........................................................................240• imprese subappaltatrici ................................................240• oneri di sicurezza .........................................................244• soggetti obbligati .........................................................240• trasmissione .................................................................241• verifica idoneità ...........................................................242Pimus• contenuti minimi ..................................................269, 272• formazione obbligatoria ...............................................271• requisiti personale ........................................................271• trasmissione .................................................................273Polizza assicurativa del progettista• decorrenza dell’incarico ................................................88• dipendente stazione appaltante ......................................89• massimale ......................................................................88• norme .............................................................................87• pagamento del corrispettivo ..........................................88• progettista esterno ..........................................................87• risarcimento stazione appaltante ....................................89Ponteggi• ancoraggi......................................................................248• caratteristiche meccaniche e geometriche ...................252• Pimus ...........................................................................269• progetto ........................................................................247• relazione tecnica ..........................................................248• uso promiscuo ..............................................................267• verifica preliminare ......................................................252• verifiche .......................................................................252Premio accelerazione• generalità......................................................................453• parere autorità per vigilanza ........................................453Prezzari ..........................................................................623Prezzo chiuso• aggiornamento prezzari ...............................................623• differenze percentuali tassi inflazione .........................621• divieto alla revisione prezzi .........................................620• istanza dell’appaltatore ................................................620Programma esecutivo dei lavori ..................................162Proroghe• concessione proroga ....................................................169• discrezionalità responsabile del procedimento ............170• modifica termine ultimazione ......................................167• richiesta di proroga ......................................................168• termine suppletivo .......................................................167Prove di carico • carichi di prova per solai .............................................906• carico distribuito ..........................................................907• condizioni di vincolo ...................................................910• compartecipazione trasversale .....................................909

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XLV

• esito della prova ...........................................................937• metodo forza equivalente ............................................912• programma prove .........................................................903• prova a spinta ...............................................................904• prova a tiro ...................................................................904• prove di carico su pali .................................................919• prove di carico su ponti ...............................................929• prove di carico su sbalzi ..............................................918• prove di carico su scale ...............................................919• prove di carico su solai ................................................905• prove di carico su tiranti ..............................................933• richiesta al laboratorio ufficiale ...................................902• sovraccarichi variabili ..................................................906• strutture di contrasto ....................................................921

RRata di saldo ...................................................................472Recesso dal contratto• autotutela......................................................................705• formale comunicazione all’appaltatore .......................704• infiltrazioni mafiose .....................................................706• valutazione del decimo ................................................703• verbale di valutazione lavori .......................................703Registro contabilità• accesso al registro ........................................................360• annotazioni ...................................................................353• compilazione ................................................................353• controdeduzioni del direttore dei lavori ......................357• divisione per articoli ....................................................353• lavori a corpo ...............................................................354• lavori a misura .............................................................354• partite provvisorie ........................................................353• riserve ..........................................................................357• sottoscrizione dell’appaltatore .....................................356• subappaltatori ...............................................................360• tenuta informatica ........................................................348• titoli speciali di spesa ..................................................353Relazione a strutture ultimate .....................................111Relazione dettagliata sul comportamento del-

l’impresa ................................................................ 104Responsabile dei lavori• calcolo uomini giorno ....................................................29• fase di esecuzione ..........................................................35• fascicolo dell’opera ........................................................29• fase di progettazione ................................................28, 29• lavori pubblici ................................................................28• notifica preliminare ........................................................35• piano di sicurezza ..........................................................29• presa in considerazione piani di sicurezza ....................29• responsabilità .................................................................39• sanzioni penali e amministrative ...................................39• verifiche in corso di esecuzione ....................................35Responsabile del procedimento• accordo bonario .............................................................14• adempimenti ....................................................................5• attività di supporto ...........................................................7• attività nelle fasi esecutive ..............................................8• attività prima delle fasi esecutive ....................................9• avvisi ai creditori .........................................................504

• beni culturali ....................................................................9• comunicazioni all’Osservatorio .....................................15• funzioni ............................................................................5• istruzioni di servizio ......................................................10• lavori in economia .........................................................12• lavori pubblici ..................................................................4• ordini di servizio ............................................................10• penali..............................................................................12• proposte al dirigente ........................................................4• realizzazione lavori pubblici ............................................4• rendiconto della gestione delle fasi d’intervento.............8• requisiti ............................................................................4• responsabile dei lavori .....................................................7• risoluzione del contratto ................................................12• transazione .....................................................................14• ultimazione dei lavori ..................................................498• varianti ai lavori .............................................................13• violazione degli obblighi ...............................................15Riserve• aggiornamento importi ................................................595• aspetti tecnici ...............................................................600• atti idonei .....................................................................598• contestazioni ................................................................600• decadenza .....................................................................596• deroghe ........................................................................595• differenze terminologiche ............................................591• documenti diversi dal registro di contabilità ...............599• fatti ...............................................................................602• fatti a effetto continuativo ...........................................594• fatti a effetto istantaneo ...............................................594• libretto misure ..............................................................599• liste settimanali ............................................................599• modalità di formulazione .............................................591• ordini di servizio ..........................................................599• rinuncia ........................................................................597• tempestività ..................................................................592Risoluzione contratto• affidamento lavori di completamento ..........................702• avviso all’appaltatore ...................................................699• colpa della stazione appaltante ....................................697• contestazione addebiti ..................................................691• decadenza attestazione qualificazione .........................690• formulazione riserva ....................................................689• grave inadempimento ..................................................690• grave irregolarità ..........................................................690• grave ritardo .................................................................694• inadempimenti contratti di cottimo .............................697• interessi dovuti .............................................................697• provvedimenti conseguenti ..........................................700• quadro normativo .........................................................688• reati accertati ................................................................689• sgombero dell’area del cantiere ...................................702• stato di consistenza ......................................................700• verbale di accertamento tecnico e contabile ................700Riunione di coordinamento ............................................44

SSequestro crediti ...........................................................428Sinistri alle persone• esclusione della copertura assicurativa ........................711

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XLVI

• decorrenza polizza .......................................................709• garanzia manutenzione ................................................710• lavori non indennizzabili .............................................710• massimale assicurazione ..............................................709• polizza d’assicurazione ................................................708• relazione del direttore lavori ........................................707• responsabilità appaltatore ............................................707• ritardo pagamento del premio ......................................709Sommario del registro di contabilità• compilazione ................................................................362• contenuto......................................................................360• forma ............................................................................360Sospensione dell’attività imprenditoriale• carattere discrezionale .................................................512• presupposti ...................................................................513• provvedimento interdittivo ..........................................519• revoca ...........................................................................516• sequestro penale ...........................................................518• soggetti preposti ...........................................................511• violazioni .....................................................................510Sospensione dei lavori• continuazione dei lavori ..............................................501• coordinatore per l’esecuzione ......................................477• custodia del cantiere ....................................................501• direttore dei lavori .......................................................477• fatti imputabili all’appaltatore .....................................478• istanza dell’appaltatore ................................................478• quadro normativo .........................................................476• responsabile del procedimento ....................................477• rielaborazione programma esecutivo ...........................507• risoluzione del contratto ..............................................508• soggetti preposti ...........................................................477• sospensione legittima ...................................................478• visite periodiche del direttore dei lavori ......................499Sospensione illegittima dei lavori• ammortamento fiscale ..................................................494• contestazioni ................................................................504• fattispecie .....................................................................489• incombenze a carico dell’appaltatore ..........................491• lesione dell’utile ..........................................................496• mancato ammortamento ..............................................494• quantificazione danni ...........................................491, 505• riserve ..................................................................502, 504• spese generali infruttifere ............................................493• verbale di ripresa .........................................................505• verbale di sospensione .................................................502Sospensione legittima dei lavori• avverse condizioni climatiche .....................................480• cause di forza maggiore ...............................................485• circostanze impreviste .................................................482• circostanze speciali ......................................................480• comunicazione all’Autorità per la vigilanza ...............488• differimento termini contrattuali .................................487• diffida al responsabile del procedimento ....................485• durata ...........................................................................488• errore progettuale .........................................................485• esigenze ente usuario ...................................................482• fattispecie .....................................................................478• interferenze tra lavori ..................................................482• nuove lavorazioni ........................................................484

• per necessità .................................................................479• per pubblico interesse ..................................................479• problemi organizzativi impresa ...................................484• problemi organizzativi stazione appaltante .................484• prolungamento sospensione .........................................485• redazione perizia variante ....................................481, 501• responsabilità ...............................................................483• ritrovamento ordigni bellici .........................................483• sospensione parziale ....................................................487• validazione progetto ....................................................483Stato d’avanzamento dei lavori• anticipazione sul prezzo contrattuale ..........................392• attestazione del direttore dei lavori .............................386• certificato di pagamento ..............................................404• compilazione sal ..........................................................394• computi provvisori .......................................................382• determinati manufatti e materiali ................................389• documenti contabili .....................................................382• durc ..............................................................................410• erogazione anticipazione .............................................392• inadempienza retributiva .............................................423• interessi ritardato pagamento .......................................425• istanza esecutore ..........................................................386• mancato svincolo della cauzione .................................388• oneri di sicurezza .........................................................389• parere coordinatore esecuzione lavori .........................390• persone che possono riscuotere ...................................381• recupero anticipazione .................................................394• regolarità contributiva ..................................................416• responsabilità del direttore dei lavori ..........................395• revoca anticipazione ....................................................393• svincolo progressivo della cauzione ............................382• subappaltatori .......................................413, 415, 416, 428Stazione appaltante• controllo esecuzione ........................................................2• obbligo cooperazione .......................................................3• soggetti coinvolti .............................................................2Strutture in acciaio• accettazione dei materiali ............................................874• acciaio laminato ...........................................................870• acciaio per getti ............................................................873• acciaio per strutture saldate .........................................873• centri di trasformazione ...............................................876• controlli di accettazione in cantiere .............................877• controlli nelle strutture ................................................878• controlli non distruttivi ................................................878• difetti saldature ............................................................878• durabilità ......................................................................874• forme di controllo obbligatorie ....................................874• magnetoscopia .............................................................880• prelievo campioni ........................................................871• resistenza meccanica ....................................................872• serraggio bulloni ..........................................................882• stabilimenti di produzione ...........................................875• strutture imbullonate ....................................................881• verniciatura e zincatura ................................................874• ultrasuoni .....................................................................880Strutture in c.a• calcestruzzo confezionato con prodotto industrializzato ...749• calcestruzzo non conforme ..........................................777

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XLVII

• casseforme provini .......................................................759• certificato di prova a compressione .............................766• classi di resistenza cls ..................................................753• confezionamento provino ............................................758• conservazione dei provini ............................................761• controlli calcestruzzo fresco ........................................778• controlli d’accettazione ........................................768, 769• controllo tipo A ............................................................770• controllo tipo B ............................................................774• dimensioni dei provini .................................................757• identificazione dei campioni ........................................759• prelievo campioni ................................................755, 758• prova a compressione ..................................................763• prove complementari ...................................................749• resistenza caratteristica ................................................751• richiesta al laboratorio ufficiale prove.........................762• rottura dei provini ........................................................764• stagionatura e conservazione provini ..........................761• valutazione preliminare resistenza ..............................748• verbale di prelievo .......................................................760Strutture in legno• accettazione..........................................................864, 865• attestato di qualificazione ............................................865• controlli nelle strutture ................................................868• identificazione e rintracciabilità ..................................866• procedure di qualificazione .........................................866• prove d’accettazione ....................................................866• prove di carico .............................................................868• verifica coppia di serraggio .........................................869Strutture in muratura portante• accettazione dei materiali ............................................891• aspetti di dettaglio ........................................................891• barre d’armatura ..........................................................888• controlli geometrici ......................................................901• criteri di progetto .........................................................887• elementi resistenti ........................................................892• fondazioni ....................................................................891• malte ............................................................................892• moduli di elasticità secanti ..........................................900• muratura armata ...........................................................888• muratura ordinaria .......................................................887• organizzazione strutturale ............................................886• particolari costruttivi ....................................................887• resistenza a compressione ....................................890, 896• resistenza caratteristica a taglio ...................................897• prove di accettazione ...........................................891, 895• spessori minimi muri ...................................................887• tipologie .......................................................................886Subappalto• accettazione dei materiali ............................................655• adempimenti del direttore dei lavori ...........................654• autorizzazione ......................................................624, 633• consegna dei lavori ......................................................652• contabilità lavori ..........................................................655• contratto .......................................................................640• controllo della stazione appaltante ..............................653• coordinatore esecuzione lavori ....................................634• costi sicurezza ..............................................................650• cottimi ..........................................................................635

• deposito del contratto ..................................................649• diniego .........................................................................636• documentazione ...........................................................626• durc ..............................................................................657• istanza ..........................................................................624• misure di prevenzione ..................................................637• oneri di sicurezza .........................................................657• pagamenti .....................................................................637• responsabilità solidale ..................................................639• rilascio..................................................................627, 633• sanatoria .......................................................................637• sanzioni ........................................................................651• silenzio assenso............................................................627• sospensione dell’attività imprenditoriale .....................654• subappalto senza autorizzazione ..................................636• tessera di riconoscimento ............................................651• trattamento economico lavoratori ................................638• verbale di consegna dei lavori .....................................652Svincolo residuo della cauzione .................................1040Svincolo ritenute di garanzia .......................................472

TTabella informativa del cantiere .................................204Transazione• applicazione .................................................................683• differenza negli appalti pubblici ..................................683• requisiti ........................................................................634Tubazioni• saracinesche .................................................................960• tubi di acciaio ..............................................................962• tubi di tipo spiralato .....................................................966• tubi in ghisa .................................................................961• tubi in gres ...................................................................965• tubi in polietilene .........................................................962Tubazioni (prove e controlli)• accettazione prova ...............................................969, 981• condotte in acciaio .......................................................978• condotte in c.a. .............................................................978• condotte in fibrocemento .............................................981• condotte in ghisa ..........................................................970• condotte in gres ............................................................984• condotte in Pe a.d. .......................................................975• condotte in Prfv ...........................................................971• condotte in Pvc per fognature ......................................977• controllo dimensionale ................................................974• esame visivo ........................................................973, 977• lamiere .........................................................................978• metodo con aria ...........................................................976• pressioni di prova ........................................................967• prova di tenuta idraulica ..... 967, 974, 975, 976, 978, 984• prova di un tronco antisfilamento ................................970• prova di schiacciamento ......................................972, 985• prova di tenuta su giunto .............................................973• riempimento condotta ..................................................967• rinterro .........................................................................969• saldature .......................................................................979• stabilizzazione condotta ...............................................967• ultrasuoni .....................................................................979

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XLVIII

UUfficio di direzione lavori• adempimenti direttore dei lavori ...................................18• attività del direttore dei lavori .......................................21• componenti ....................................................................26• controlli e verifiche ........................................................20• direttore operativo ..........................................................26• ispettore di cantiere ........................................................26• istituzione .......................................................................17• rapporti con il responsabile del procedimento ..............18Ultimazione dei lavori• acquisizione di un nuovo durc .....................................473• avviso ai creditori (procedimento) ..............................440• certificato .....................................................................435• computo dei giorni .......................................................435• comunicazione al direttore dei lavori ..........................434• impossibilità temporanea della prestazione .................440• impugnazione del certificato di ultimazione ...............438• lavorazioni di piccola entità ........................................439• penale ...........................................................................445Uomini giorno ..................................................................29

VValidazione progetti ......................................................529Varianti ai lavori• approvazione ........................................................568, 575• atto aggiuntivo .............................................................572• atto di sottomissione ....................................................570• consegna dei lavori ......................................................529• contestazioni appaltatore .............................................569• copertura finanziaria ....................................................577• divieto per il soggetto esecutore ..........................527, 559• elaborati perizia di variante .........................................563• errori progettuali ..........................................................549• forme perizie ................................................................528• impossibilità di esecuzione ..........................................578• lavori extracontrattuali .................................................526• prezzi nuove lavorazioni ..............................................567• progettista ....................................................................560• quadro comparativo .....................................................564• quadro normativo .........................................................526• redazione perizia ..........................................................559• relazione tecnica ..........................................................563• ribasso d’asta .......................................................569, 577• sanatoria .......................................................................576• validazione progetti .....................................................529• varianti legittime ..........................................................527• varianti per cause geologiche ......................................542• varianti per cause impreviste e imprevedibili .............537• varianti per errore progettuale .....................................548• varianti per i rinvenimenti imprevisti ..........................541• varianti per la presenza di eventi inerenti la natura e la

specificità dei beni .......................................................541• varianti per l’utilizzo di materiali non esistenti al momento

del progetto ..................................................................538• varianti per sopravvenute disposizioni legislative ......536• variazioni delle categorie omogenee ...........................581• verbale concordamento nuovi prezzi ...........................569

Varianti ai lavori dei beni culturali• ampliamento casi possibili ..........................................583• aspetti di dettaglio ........................................................583• limiti di importo ...........................................................584• proposta di variante .....................................................584• relazione del collaudatore ............................................584Varianti migliorative• appalto integrato ..........................................................557• approvazione ................................................................556• condizioni economiche ................................................555• limiti d’importo............................................................555• proposte dell’appaltatore .............................................557• tipologie .......................................................................556• varianti ordinate dalla stazione appaltante ..................558Varianti per cause geologiche• caratteristiche geotecniche terreno fondazione ...........543• equo compenso ............................................................547• errore progettuale .........................................................543• fondazioni ....................................................................543• innalzamento falda acquifera .......................................544• maggiore onerosità ......................................................546• onerosità valutazione ...................................................547• potere stazione appaltante (limiti) ...............................544• riserve ..........................................................................547• situazioni critiche parte orografica ..............................544• valutazioni....................................................................545Varianti per errore progettuale• appalto integrato ..........................................................554• carenze piano di sicurezza ...........................................550• difficoltà reperimento materiali ...................................549• errori progettuali ..........................................................549• garanzie progettisti ......................................................553• importo variante ...........................................................552• mancata contabilizzazione categoria lavori .................549• mancata remuneratività prezzi unitari .........................550• oneri a carico dell’appaltatore .....................................554• oneri di sicurezza .........................................................551• responsabilità dei progettisti ........................................553• scioglimento del contratto ...........................................553• validazione progetto ....................................................552Varianti di importo superiore al quinto• comunicazione all’appaltatore .....................................578• criteri di determinazione del quinto ............................578• equo compenso ............................................................581• errori od omissioni progettuali ....................................580• lavorazioni omogenee ..................................................581• limite quantitativo ........................................................578• nuovo contratto ............................................................580• risoluzione del contratto ..............................................580Variazioni arbitrarie• aspetti contabili ............................................................589• impossibilità di chiedere il corrispettivo .....................586• lavorazioni meritevoli di collaudo ...............................586• ordine di servizio .........................................................588• responsabilità dell’appaltatore .....................................586• responsabilità dell’Ufficio di direzione dei lavori.......588• responsabilità del responsabile del procedimento .......589• ripristino dello stato dei luoghi ....................................587• varianti ammissibili .....................................................588Verbale concordamento nuovi prezzi .........................569

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In questa nuova edizione la materia dell’esecuzione dei lavori pubblici è stata aggiornata e, in alcune parti, meglio strutturata; nello specifico il capitolo 5, parte seconda, relativo allo stato d’avanzamento dei lavori comprende anche le relative disposizioni sul Durc aggiornate alle recenti norme in materia, in precedenza trattate in un capitolo a parte ora eliminato per rendere la trattazione più agevole e meno dispersiva. È stato completamente riscritto il capitolo 8 della parte quarta relativo all’accettazio-ne dei materiali, aggiornato al Regolamento sui Prodotti da Costruzione (UE) (CPR, Construction Product Regulation) n. 305 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 9 marzo 2011, che è entrato in vigore il 1° luglio 2013 ed ha abrogato la direttiva 89/106/CEE (CPD, Construction Product Directive) del Consiglio del 21 dicembre 1988.È stato ridotto anche il capitolo relativo alla sicurezza dei cantieri.Sono stati completamente riveduti i capitoli sulle strutture in calcestruzzo armato e sulle prove di carico, adeguati alle competenze del direttore dei lavori.Tutti i capitoli riguardanti gli aspetti strutturali sono stati riscritti e aggiornati alle Nuove Norme tecniche per le costruzioni emanate con D.M. 14 gennaio 2008 e al loro aspetto prestazionale. Nel complesso l’opera è stata completamente rivista e resa più consona agli aspetti spe-cifici e complessi relativi alla direzione dei lavori per meglio circoscriverne l’operato; in tal senso gli aspetti riguardanti il collaudo tecnico-amministrativo e statico sono stati ridotti all’essenziale, rimandando il lettore ad opere specifiche.

Introduzione

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L

D.P.R. n. 554/1999 D.P.R. n. 207/20101 12 3

3÷6 (abrogati) -7 9

7, c. 6 (abrogato) -8 109 58

10 (abrogato) -11 1112 12

13, 14 1315 1416 15

16, c.3 (abrogato) -17 1618 1719 1820 1921 2022 2123 2224 2325 2426 25

27, 28 2629 2730 2831 2932 3033 3134 3235 3336 3437 3538 3639 3740 3841 3942 4043 4144 4245 43

46, 47, 48 e 4944, 45, 46, 47, 48, 49, 50, 51, 52, 53, 54, 55, 56, 57,

58, 59

49 5950 25251 25353 25454 255

55 (abrogato) -56 257

57 (abrogato) -58 259

59 (abrogato) -59, c. 4 260

60 26061 260

62, cc. 1 e 2 26762, cc. 3, 5 e 10 262

63, cc. 1 e 5 264

63, c. 1, lett. o)c. 2, lett. c)

c. 7267

64 26665 26166 263

67, cc. 4, 5 e 6 26571 10672 10773 10874 109

75÷80 (abrogati) -80, c. 9 110

81÷82 (abrogati) -83, cc. 3 e 5 111

83, c. 6 11284÷85 (abrogati) -

86 11587 116

87, c. 2 (abrogato) -88, cc. 1, 2 e 3 (abrogati) -

89, c. 1 11889, c. 2 121

89, c. 3 (abrogato) -90 119

91, 92 12091, c. 4 (abrogato) -

92, cc. 1, 2 e 5 (abrogati) -93÷94 (abrogati) -

95 92

Tabelle di corrispondenza tra gli articoli delle diverse norme abrogate e quelle del D.P.R. 5 ottobre 2010 n. 207

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LI

95, cc. 5,6 e 7 (abrogato) -96 9397 9498 9599 96101 123102 124103 125104 126105 269106 270107 127108 128110 137111 138112 139113 140114 141

115 (abrogato) -116 142117 145

118 ÷ 122 (abrogati) -123 147124 148125 149126 150127 151128 152129 153130 154131 155132 156133 158134 161135 162136 163137 164138 165139 166140 169141 170

142, c. 1 (abrogato) -143, c. 3 (abrogato) -

144, cc. 1 e 2 (abrogati) -144, c. 3 e 4 173

145 174146 175

147 176148 177

149÷151 (abrogati) -152 178153 179155 180156 181157 182158 183159 184160 185161 186162 187163 188164 189165 190166 192167 193168 194169 195170 197171 198172 199173 200174 201175 202176 203177 204178 205179 206180 207181 208182 209183 211184 212185 213186 214187 215188 216189 218190 217191 222192 219193 224

194, cc. 1, 2, 4 e 5 223194, c. 3 221

195 225

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LII

196 226197 227198 228199 229200 230201 231202 232203 234204 234205 235206 220207 236208 237209 234210 238211 239212 240213 241214 242215 243216 244217 245218 246220 247221 248224 251225 344226 345, 352227 346, 353228 348, 354229 349, 355230 350, 356

Legge n. 109/1994 D.P.R. n. 207/201019, c. 5-bis 105

D.M. n. 145/2000 D.P.R. n. 207/20105, c. 1 32, c. 4

7 49 157

10 16111 e 12 162

13 514, c.1 165, c. 214, c.2 165, c.3

15 16720 166

22, 23 14521, 24, 26 159

25 16028 18029 14330 14431 191

32 (abrogato) -33 (abrogato) -34 (abrogato) -

37, c. 1 235, c. 437, c. 2 224, c. 4

D.P.R. n. 34/2000 D.P.R. n. 207/20102 33 23 614 63

7, cc. 6, 8 e 9 65

7, cc.1, 2, 3, 4, 5 e 7 64

7, c. 9 738 669 67

10, cc. 1, 2, 3 e 4 6810, cc. 5, 6, 8, 9 e 10 73

11 6912 7014 7115 76

15-bis 7716 7117 7818 7919 8020 8121 8222 8323 8424 8525 8626 8727 828 90

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LIII

Legge n. 2248/1865, allegato F D.P.R. n. 207/2010

348 166

D.M. 27 maggio 2005 D.P.R. n. 207/20102 973 984 995 1006 1017 1028 1039 104

C.M. 12 luglio 2005 D.P.R. n. 207/2010- 6

C.M. 4 agosto 2005 D.P.R. n. 207/2010- 171

D.P.C.M.18 novembre 2005 D.P.R. n. 207/2010

- 285

D.P.C.M.13 marzo 1999, n. 117 D.P.R. n. 207/2010

- 286

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LIV

SIGLE USATE NEL TESTO

Sigla Significato

Art. Articolo

Artt. Articoli

B.u., b.u. Bollettino Ufficiale

c. comma

C.M. Circolare Ministeriale

Cnr Consiglio Nazionale delle Ricerche

D.L. Decreto Legge

D.Lgs. Decreto Legislativo

D.M. Decreto Ministeriale

D.P.R. Decreto del Presidente della Repubblica

durc, D.u.r.c. Documento Unico di Regolarità Contributiva

G.U. Gazzetta Ufficiale

Lett. Lettera

L.R. Legge Regionale

N., n. Numero

pos Piano operativo di sicurezza

psc Piano di sicurezza e di coordinamento

pss Piano sostitutivo di sicurezza

R.D.L. Regio Decreto Legge

Reg. Regolamento n. 207/2010

sal, S.a.l. Stato avanzamento lavori

Tab. Tabella

Tabb. Tabelle

Tar Tribunale amministrativo regionale

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Parte Prima

I soggetti coinvolti nell’esecuzione dei lavori

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1.1. Il controllo della stazIone appaltante nella fase esecutIva deI lavorI

1.1.1. I soggetti pubblici coinvolti

La stazione appaltante nel corso del processo esecutivo dei lavori tramite i seguenti soggetti:

– il responsabile del procedimento;– il responsabile dei lavori;– l’ufficio della direzione dei lavori;– il coordinatore per l’esecuzione dei lavori;– il collaudatore tecnico-amministrativo in corso d’opera;

esercita un controllo sull’operato dell’appaltatore ma, nel contempo, con una costante pre-senza e con l’esercizio di poteri dispositivi può invadere l’ambito dell’autonomia operativa dell’impresa. Però, anche nel caso in cui risulti riservato al committente il potere di ingerirsi nella conduzione dei lavori appaltati, è fatto obbligo del rispetto dell’autonomia dell’impresa, poiché ciò le consente da una parte di conseguire il risultato secondo l’organizzazione che ha previsto al momento dell’offerta e dall’altra di attenersi in ogni modo alle regole dell’arte e di assicurare alla controparte il risultato tecnico conforme alle sue esigenze. Il ruolo del collaudatore tecnico-amministrativo verrà esaminato nella parte 5 di questo testo. I compiti e le funzioni dei collaudatori tecnico-amministrativi di lavori pubblici, compor-tando, da un lato, l’esercizio di poteri autoritativi nei confronti dell’appaltatore e, dall’altro, assoggettamento alle direttive della pubblica amministrazione e alle istruzioni di un organo sovraordinato – quale il responsabile del procedimento – non possono qualificarsi come prestazione d’opera professionale, oggetto di un rapporto meramente privatistico, ma, in con-siderazione dell’inserimento funzionale, sia pure temporaneo, dei collaudatori nell’apparato organizzatorio della pubblica amministrazione, quali organi tecnici straordinari della stessa, debbono essere considerati come attività svolte nell’ambito di un rapporto di servizio in senso lato con la amministrazione preponente, anche se le predette funzioni sono state affidate a professionisti esterni alla stazione appaltante1.

1I soggetti coinvolti nell’esecuzione

dei lavori

1 Cassazione civile, sez. I, 27 febbraio 1996, n. 1528.

Tabella 1.1. I soggetti della stazione appaltante coinvolti nella fase esecutiva dei lavori Impresa

AppaltatoreDirettore tecnico

Stazione appaltanteResponsabile del procedimentoResponsabile dei lavoriUfficio della direzione dei lavoriCoordinatore per l’esecuzione dei lavoriCollaudatore tecnico-amministrativo

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Parte Prima – 1. I soggetti coinvolti nell’esecuzione dei lavori 3

In tema, l’appaltatore da esecutore qualificato ed esperto, secondo i propri criteri impren-ditoriali, con la propria attrezzatura tecnica e il suo personale, deve organizzare il cantiere, approvvigionarsi dei materiali dove meglio crede e metterli in opera secondo il contratto d’appalto. In quest’ambito, l’ingerenza dell’amministrazione da parte del direttore dei lavori e/o del collaudatore in corso d’opera si deve limitare soltanto all’accettazione dei materiali e alla verifica della correttezza esecutiva ai fini del pagamento delle somme dovute. A tale regola la stazione appaltante può derogare soltanto nell’ipotesi in cui una specifica norma del capitolato speciale d’appalto le riservasse specifici poteri di scelta.In sostanza, l’ingerenza della stazione appaltante deve essere limitata al controllo della sola ese-cuzione dell’opera e non può estendersi all’organizzazione materiale dell’impresa. Ciò è molto importante, anche ai fini delle corresponsabilità connesse per danni causati a terzi ed inoltre non è raro il caso di imprese che avanzano richieste di risarcimento a seguito di ordini di servizio, ritenuti da esse invasivi dell’ambito esclusivo delle loro scelte operative e quindi causa di danni.

1.1.2. L’obbligo della cooperazione della stazione appaltante

La stazione appaltante e l’appaltatore devono comportarsi con correttezza e buona fede in applicazione degli articoli 1175 e 1375 del Codice civile; nei lavori pubblici, gli obblighi della stazione appaltante non si esauriscono soltanto con il regolare pagamento del corrispettivo per i lavori eseguiti, ma anche nell’adozione di tutte le misure necessarie per consentire all’ap-paltatore l’esecuzione dei lavori in appalto entro i termini contrattuali, per esempio consen-tendogli la piena disponibilità delle aree sulle quali devono essere eseguiti i lavori appaltati, adottando, altresì, gli strumenti più idonei per mantenere tale disponibilità in corso d’opera, prevenendo e rimuovendo tempestivamente gli ostacoli che possono interrompere la continu-ità dell’esecuzione dei lavori. L’obbligo della cooperazione decorre dalla consegna dei lavori e fino al collaudo tecnico-amministrativo degli stessi, in modo da consentire all’appaltatore l’ultimazione dei lavori entro i termini contrattuali.Nell’ipotesi in cui la consegna dei lavori non comporti anche l’effettiva disponibilità delle aree destinate all’esecuzione dell’opera appaltata per la presenza di ostacoli, la cui rimozio-ne faccia carico all’amministrazione, questa è tenuta al rimborso dei maggiori oneri subiti dall’appaltatore per il ritardo nell’ultimazione dei lavori2.Non risulta improntato a buona fede il comportamento dell’amministrazione appaltante che, nella delicata fase finalizzata non solo alla stipula del contratto ma anche alla sua stessa anticipata esecuzione, non solo non consenta all’impresa aggiudicataria di rappresentare adeguatamente le ragioni del suo preteso inadempimento, ma fissi nuove date per la conse-gna dei lavori così ravvicinate rispetto alla prima, in maniera del tutto inidonea a permettere all’aggiudicataria di perfezionare effettivamente gli adempimenti richiesti3.Il dovere di cooperazione della stazione appaltante non ha carattere autonomo, ma va inteso come mezzo, rispetto al fine di rendere possibile l’adempimento dell’appaltatore, ossia l’ese-cuzione dell’opera, che costituisce lo scopo perseguito dalle parti. Pertanto, il dovere di cor-rettezza e buona fede nell’esecuzione del contratto impone alla stazione appaltante di osserva-re tutti quei comportamenti che, indipendentemente dagli specifici obblighi contrattuali e dal dovere generale del neminem laedere, siano idonei a preservare gli interessi dell’appaltatore senza rappresentare per essa un apprezzabile sacrificio, e senza che la stessa sia tenuta al compimento di attività eccezionali per rimuovere ostacoli sopraggiunti ed imprevedibili4.

2 Cassazione civile, sez. I, 13 aprile 2005, n. 7691.3 Consiglio Stato, sez. IV, 27 dicembre 2004, n. 8220.4 Cassazione civile, sez. I, 26 agosto 1997, n. 8014.

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4 Direzione Dei lavori e Pratica amministrativa e contabile

1.2. Il responsabIle del procedImento 1.2.1. Gli aspetti riguardanti la realizzazione di lavori pubblici

La figura del responsabile del procedimento per gli appalti pubblici è ora trattata dall’art. 10 del Codice dei contratti pubblici e dagli articoli 9 e 10 del Regolamento n. 207/2010. Le fasi di progettazione, affidamento ed esecuzione di ogni singolo intervento devono essere eseguite sotto la diretta responsabilità e vigilanza di un responsabile del procedimento, nomi-nato dalle amministrazioni aggiudicatrici nell’ambito dei propri dipendenti di ruolo, fatto salvo quanto previsto dall’art. 10, comma 5, del Codice, prima della fase di predisposizione dello studio di fattibilità o del progetto preliminare da inserire nell’elenco annuale di cui all’art. 128, comma 1, del Codice; per lavori di importo inferiore a 100.000 euro, il responsabile del procedimento deve essere nominato contestualmente alla decisione di realizzare i lavori.Il responsabile del procedimento ha il compito di provvedere a creare le condizioni affinché il processo realizzativo dell’intervento risulti condotto in modo unitario in relazione ai tempi e ai costi preventivati, alla qualità richiesta, alla manutenzione programmata, alla sicurezza e alla salute dei lavoratori ed in conformità a qualsiasi altra disposizione di legge in materia.

1.2.1.1. Le proposte al dirigente incaricato del programma triennale

Nello svolgimento delle attività di propria competenza il responsabile del procedimento deve formulare proposte al dirigente cui è affidato il programma triennale e fornire allo stesso dati e informazioni:

a) nelle fasi di aggiornamento annuale del programma triennale;b) nelle fasi di affidamento, di elaborazione ed approvazione del progetto preliminare, defi-

nitivo ed esecutivo;c) nelle procedure di scelta del contraente per l’affidamento di appalti e concessioni;d) sul controllo periodico del rispetto dei tempi programmati e del livello di prestazione,

qualità e prezzo;e) nelle fasi di esecuzione e collaudo tecnico-amministativo dei lavori.

1.2.1.2. I requisiti

L’art. 9, comma 4 del Regolamento n. 207/2010 stabilisce che il responsabile del procedimen-to deve essere un tecnico, abilitato all’esercizio della professione o, quando l’abilitazione non sia prevista dalle norme vigenti, un funzionario tecnico, anche di qualifica non dirigenziale, con anzianità di servizio non inferiore a cinque anni.

1.2.1.2.1. Le condizioni per lo svolgimento delle funzioni di progettista o di direttore dei lavoriIl responsabile del procedimento può svolgere per uno o più interventi, nei limiti delle proprie competenze professionali, anche le funzioni di progettista o di direttore dei lavori. Tali fun-zioni non possono coincidere nel caso di interventi di cui all’art. 3, comma 1, lettere l) e m), del Regolamento, ovvero di interventi di importo superiore a 500.000 euro (art. 9, comma 4, penultimo periodo, Regolamento n. 207/2010):

l) lavori di speciale complessità o di rilevanza architettonica o ambientale, ai sensi dell’art. 90, comma 6, del codice; lavori di particolare rilevanza sotto il profilo architettonico, am-bientale, storico-artistico e conservativo, nonché tecnologico, ai sensi dell’art. 91, comma 5, del Codice; lavori di speciale complessità, ai sensi dell’articolo 122, comma 1, del Codice; particolare complessità dell’opera, ai sensi dell’art. 141, comma 1, del Codice; opere di

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Parte Prima – 1. I soggetti coinvolti nell’esecuzione dei lavori 5

particolare complessità, ai sensi dell’art. 141, comma 7, lettera b), del Codice: le opere e gli impianti caratterizzati dalla presenza in modo rilevante di almeno due dei seguenti elementi:1) utilizzo di materiali e componenti innovativi;2) processi produttivi innovativi o di alta precisione dimensionale e qualitativa;3) esecuzione in luoghi che presentano difficoltà logistica o particolari problematiche

geotecniche, idrauliche, geologiche e ambientali;4) complessità di funzionamento d’uso o necessità di elevate prestazioni per quanto ri-

guarda la loro funzionalità;5) esecuzione in ambienti aggressivi;6) necessità di prevedere dotazioni impiantistiche non usuali;7) complessità in relazione a particolari esigenze connesse a vincoli architettonici, stori-

co-artistici o conservativi.m) progetto integrale di un intervento, ai sensi dell’art. 90, comma 6, e dell’art. 122, comma

1, del Codice: un progetto elaborato in forma completa e dettagliata in tutte le sue parti, architettonica, strutturale e impiantistica.

In caso di particolare necessità per appalti di importo inferiore a 500.000 euro, diversi da quel-li definiti ai sensi dell’art. 3, comma 1, lettera l) sopra citata, le competenze del responsabile del procedimento sono attribuite al responsabile dell’ufficio tecnico o della struttura corri-spondente. Ove non sia presente tale figura professionale, le competenze sono attribuite al re-sponsabile del servizio al quale attiene il lavoro da realizzare (art. 9, comma 5, Regolamento).Il responsabile del procedimento può altresì svolgere le funzioni di progettista per la predispo-sizione del progetto preliminare relativo a lavori di importo inferiore alla soglia di cui all’art. 28, comma 1, lettera c), del Codice (art. 9, comma 4, ultimo periodo, Regolamento).

1.2.1.3. Le funzioni e gli adempimenti

Le funzioni e gli adempimenti del responsabile del procedimento sono indicati dall’art. 10, comma 1, del Regolamento n. 207/2010, in particolare egli:

a) promuove e sovrintende agli accertamenti e alle indagini preliminari idonei a consentire la verifica della fattibilità tecnica, economica ed amministrativa degli interventi;

b) verifica in via generale la conformità ambientale, paesistica, territoriale e urbanistica degli interventi e promuove l’avvio delle procedure di variante urbanistica;

c) redige, secondo quanto previsto dall’art. 93, commi 1 e 2, del Codice, il documento preli-minare alla progettazione e cura che sia richiesto il Codice unico di progetto (cuP) di cui all’art. 11 della legge 16 gennaio 2003, n. 3 e che lo stesso sia riportato su tutti i documenti amministrativi e contabili concernenti il progetto;

d) accerta e certifica anche sulla base degli atti forniti dal dirigente la ricorrenza delle condi-zioni di cui all’art. 90, comma 6, del Codice; motiva la scelta del metodo di affidamento degli incarichi di natura tecnica, compresa la valutazione di cui all’art. 91, comma 5, del Codice; coordina e verifica la predisposizione dei bandi di gara, nonché il successivo svolgimento delle relative procedure; verifica l’effettiva possibilità di svolgere all’interno dell’amministrazione le diverse fasi della progettazione senza l’ausilio di consulenze esterne; in relazione alle caratteristiche e alla dimensione dell’intervento, promuove e definisce, sulla base delle indicazioni del dirigente, le modalità di verifica dei vari livelli progettuali, le procedure di eventuale affidamento a soggetti esterni e la stima dei corri-spettivi, da inserire nel quadro economico;

e) coordina le attività necessarie al fine della redazione del progetto preliminare, verificando che, nel rispetto del contenuto del documento preliminare alla progettazione, siano indicati gli indirizzi che devono essere seguiti nei successivi livelli di progettazione e i diversi gradi di approfondimento delle verifiche, delle rilevazioni e degli elaborati richiesti;

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6 Direzione Dei lavori e Pratica amministrativa e contabile

f) coordina le attività necessarie alla redazione del progetto definitivo ed esecutivo, verifi-cando che siano rispettate le indicazioni contenute nel documento preliminare alla proget-tazione e nel progetto preliminare;

g) convoca e presiede nelle procedure ristrette e di appalto di progettazione ed esecuzione sulla base del progetto preliminare, ove ne ravvisi la necessità, un incontro preliminare per l’illustrazione del progetto e per consentire osservazioni sullo stesso;

h) propone alla amministrazione aggiudicatrice i sistemi di affidamento dei lavori; nel caso di procedura negoziata senza pubblicazione di bando effettua le dovute comunicazioni all’Au-torità per la vigilanza, promuove la gara informale e garantisce la pubblicità dei relativi atti;

i) richiede all’amministrazione aggiudicatrice la nomina della commissione giudicatrice nel caso di affidamento con il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa;

l) promuove l’istituzione dell’ufficio di direzione dei lavori ed accerta, anche sulla base degli atti forniti dal dirigente, la sussistenza delle condizioni che ai sensi dell’art. 90, comma 6, del Codice giustificano l’affidamento dell’incarico a soggetti esterni alla ammi-nistrazione aggiudicatrice;

m) accerta e certifica sulla base degli atti forniti dal dirigente le situazioni di carenza di orga-nico in presenza delle quali le funzioni di collaudatore sono affidate ai sensi dell’art. 141, comma 4, del Codice ai soggetti esterni alla stazione appaltante;

n) adotta gli atti di competenza a seguito delle iniziative e delle segnalazioni del coordinatore per l’esecuzione dei lavori sentito il direttore dei lavori;

o) effettua, prima dell’approvazione del progetto in ciascuno dei suoi livelli, le necessarie verifiche circa la rispondenza dei contenuti del documento alla normativa vigente, alle indicazioni del documento preliminare e alle disponibilità finanziarie, nonché all’esisten-za dei presupposti di ordine tecnico ed amministrativo necessari per conseguire la piena disponibilità degli immobili;

p) nel caso di lavori eseguibili per lotti, accerta e attesta: 1) l’avvenuta redazione, ai fini dell’inserimento nell’elenco annuale, della progettazione

preliminare dell’intero lavoro e la sua articolazione per lotti; 2) la quantificazione, nell’ambito del programma e dei relativi aggiornamenti, dei mezzi

finanziari necessari per appaltare l’intero lavoro; 3) l’idoneità dei singoli lotti a costituire parte funzionale, fattibile e fruibile dell’intero

intervento.q) svolge le attività necessarie all’espletamento della conferenza dei servizi, curando gli

adempimenti di pubblicità delle relative deliberazioni ed assicurando l’allegazione del verbale della conferenza tenutasi sul progetto preliminare posto a base delle procedure di appalto di progettazione ed esecuzione sulla base del progetto preliminare e di affidamen-to della concessione di lavori pubblici;

r) svolge la funzione di vigilanza sulla realizzazione dei lavori nella concessione di lavori pubblici, verificando il rispetto delle prescrizioni contrattuali;

s) raccoglie, verifica e trasmette all’Osservatorio dei contratti pubblici gli elementi relativi agli interventi di sua competenza anche in relazione a quanto prescritto dall’art. 7, comma 8, del Codice;

t) accerta la data di effettivo inizio dei lavori e ogni altro termine di svolgimento dei lavori; u) trasmette agli organi competenti della amministrazione aggiudicatrice, sentito il direttore

dei lavori, la proposta del coordinatore per l’esecuzione dei lavori di sospensione, allonta-namento delle imprese e dei lavoratori autonomi dal cantiere o di risoluzione del contratto;

v) assicura che ricorrano le condizioni di legge previste per le varianti in corso d’opera; w) irroga le penali per il ritardato adempimento degli obblighi contrattuali, anche sulla base

delle indicazioni fornite dal direttore dei lavori;x) accerta e certifica negli interventi, anche sulla base degli atti forniti dal dirigente, l’even-

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Parte Prima – 1. I soggetti coinvolti nell’esecuzione dei lavori 7

tuale presenza delle caratteristiche di cui all’art. 3, comma 1, lettera l) e lettera m) dello stesso Regolamento;

y) propone la risoluzione del contratto ogni qual volta se ne realizzino i presupposti;z) propone la transazione e la definizione bonaria delle controversie che insorgono in ogni

fase di realizzazione dei lavori;aa) accerta e certifica, sulla base degli atti forniti dal dirigente dell’amministrazione aggiu-

dicatrice preposto alla struttura competente, negli interventi l’eventuale presenza delle caratteristiche di cui all’art. 3, comma 1, lettere l) e m);

bb) propone la risoluzione del contratto ogni qual volta se ne realizzino i presupposti;cc) propone la transazione e la definizione bonaria delle controversie che insorgono in ogni

fase di realizzazione dei lavori;dd) svolge, ai sensi dell’art. 16 del D.Lgs. 9 aprile 2008 n. 81, su delega del soggetto di cui

all’art. 26, comma 3, del predetto decreto legislativo, i compiti previsti nel citato art. 26, comma 3, qualora non sia prevista la predisposizione del piano di sicurezza e di coordina-mento ai sensi del D.Lgs. n. 81/2008.

1.2.1.3.1. Il ruolo di responsabile dei lavoriIl responsabile dei lavori è definito dall’art. 89, comma 1, lettera c), del D.Lgs. n. 81/2008, modificato dal D.Lgs. n. 106/2009, come il soggetto incaricato di svolgere i compiti ad esso attribuiti dal citato decreto. Il secondo periodo della lettera c) stabilisce chiaramente che nel campo di applicazione del D.Lgs. 12 aprile 2006 n. 163, e successive modificazioni, il respon-sabile dei lavori è il responsabile del procedimento.Il responsabile dei lavori, come stabilisce l’art. 90, comma 1, dello stesso D.Lgs. n. 81/2008, nelle fasi di progettazione dell’opera, deve attenersi ai principi e alle misure generali di tutela di cui all’art. 15 del citato decreto, in particolare:

a) al momento delle scelte architettoniche, tecniche e organizzative, per pianificare i vari lavori o le fasi di lavoro che si svolgeranno simultaneamente o successivamente;

b) all’atto della previsione della durata di realizzazione di questi vari lavori o fasi di lavoro.

L’art. 10, comma 2, del Regolamento n. 207/2010 stabilisce che il responsabile del procedi-mento deve assumere il ruolo di responsabile dei lavori, ai fini del rispetto delle norme sulla sicurezza e salute dei lavoratori sui luoghi di lavoro.Al comma 3 dello stesso art. 10 è disposto che il responsabile del procedimento, nello svol-gimento dell’incarico di responsabile dei lavori, salvo diversa indicazione e fermi restando i compiti e le responsabilità di cui agli articoli 90, 93, comma 2, 99, comma 1, e 101, comma 1, del D.Lgs. 9 aprile 2008, n. 81:

a) richiede la nomina del coordinatore per la progettazione e del coordinatore per l’esecuzio-ne dei lavori e vigila sulla loro attività;

b) provvede, sentiti il direttore dei lavori e il coordinatore per l’esecuzione, a verificare che l’esecutore corrisponda gli oneri della sicurezza, relativi alle prestazioni affidate in subap-palto, alle imprese subappaltatrici senza alcun ribasso.

1.2.1.3.2. Le attività di supportoLe attività di supporto sono trattate dai commi 4, 5 e 6 dell’art. 10 del Regolamento n. 207/2010. Il responsabile del procedimento deve svolgere i propri compiti con il supporto dei dipendenti dell’amministrazione aggiudicatrice (comma 4). Nel caso di inadeguatezza dell’organico, deve proporre all’amministrazione aggiudicatri-

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8 Direzione Dei lavori e Pratica amministrativa e contabile

ce l’affidamento delle attività di supporto secondo le procedure e con le modalità previste dall’art. 261, commi 4 e 5, dello stesso Regolamento (comma 5). Gli affidatari dei servizi di supporto al responsabile del procedimento:

– devono essere muniti di assicurazione di responsabilità civile professionale per i rischi de-rivanti dallo svolgimento delle attività di propria competenza (comma 5, ultimo periodo);

– non possono partecipare agli incarichi di progettazione ovvero ad appalti e concessioni di lavori pubblici nonché a subappalti e cottimi dei lavori pubblici con riferimento ai quali abbiano espletato i propri compiti direttamente o per il tramite di altro soggetto che risulti controllato, controllante o collegato a questi ai sensi dell’art. 90, comma 8, del Codice (comma 6).

1.2.1.3.3. Il rendiconto della gestione delle fasi dell’interventoIl comma 7 dell’art. 10 del Regolamento n. 207/2010 stabilisce che al responsabile del procedi-mento delle amministrazioni aggiudicatrici si applicano, relativamente ai contratti nei settori or-dinari di cui alla parte II, titolo I, del Codice e a ogni altro contratto di appalto o di concessione che alla normativa propria di tali contratti faccia riferimento, le disposizioni del titolo II, capo V, sezione I, del R.D. 12 luglio 1934 n. 1214 e quelle di cui al titolo II, capo I e capo II del R.D. 13 agosto 1933 n. 1038, nonché l’art. 2 della legge 14 gennaio 1994, n. 20, in quanto compatibili. Entro 60 giorni dalla deliberazione di cui all’art. 234, comma 2, da parte dell’amministrazione aggiudicatrice, in merito al certificato di collaudo il responsabile del procedimento trasmette all’amministrazione aggiudicatrice la documentazione relativa alle fasi della progettazione, dell’affidamento e dell’esecuzione del contratto e in particolare:

a) il contratto, la relazione al conto finale, gli ordinativi di pagamento con gli allegati docu-menti di svolgimento della spesa a essi relativa;

b) la relazione dell’organo di collaudo e il certificato di collaudo;c) la documentazione relativa agli esiti stragiudiziali, arbitrali o giurisdizionali del contenzio-

so sulle controversie relative a diritti soggettivi derivanti dall’esecuzione del contratto di cui alla parte IV del Codice.

La relazione dovrà essere trasmessa dall’amministrazione aggiudicatrice alla Corte dei conti territorialmente competente, pertanto dovrà essere compilato un apposito modello che dovrà essere approvato dalla stessa Corte dei conti.

1.2.1.3.4. Le attività nelle fasi esecutiveCon riferimento agli articoli 9 e 10 del Regolamento n. 207/2010, nelle tabelle da 1.2 a 1.3 si possono individuare le attività svolte, durante la fase esecutiva dalla stipulazione del contratto fino al collaudo, dal responsabile del procedimento e il corrispondente riferimento normativo.

Tabella 1.2. Attività nelle fasi esecutiveAttività svolta prima della fase esecutiva dei lavoriN. Attività1 Accertare la libera disponibilità di aree e immobili necessari.

2 Stimare il corrispettivo per l’attività di verifica del progetto.3 Determinare, a seguito di offerta congiunta all’acquisizione di beni immobili, il valore

dei beni immobili da trasferire dopo la procedura di gara.

NormaArt. 10, c. 3, lett. c), CodiceArt. 49, c. 1, Reg.Art. 112, c. 6, Reg.

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Parte Prima – 1. I soggetti coinvolti nell’esecuzione dei lavori 9

Lavori affidati in concessioneN. Attività1 Esercitare, nei casi di affidamento dei lavori in concessione, le funzioni di vigilanza, in

tutte le fasi di realizzazione dei lavori, verificando il rispetto della convenzione.

NormaArt. 141, c. 8, Codice

Avvio delle procedure di scelta del contraenteN. Attività1 Acquisire l’attestazione da parte del direttore dei lavori in merito: a) alla accessibilità delle aree e degli immobili interessati dai lavori secondo le indica-

zioni risultanti dagli elaborati progettuali; b) alla assenza di impedimenti sopravvenuti rispetto agli accertamenti effettuati prima

dell’approvazione del progetto; c) alla conseguente realizzabilità del progetto anche in relazione al terreno, al traccia-

mento, al sottosuolo e a quanto altro occorre per l’esecuzione dei lavori. L’attestazione deve essere rilasciata dallo stesso responsabile del procedimento nel

caso in cui non sia stato ancora nominato il direttore dei lavori.2 Sottoscrivere concordemente con l’impresa appaltatrice il verbale del permanere

delle condizioni che consentono l’immediata esecuzione dei lavori con riferimento alle condizioni a), b) e c) del punto precedente.

NormaArt. 106, c. 1, Reg.

Art. 106, c. 3, Reg.

Legenda: Codice (codice dei contratti pubblici); Reg. (Regolamento n. 207/2010); c. (comma); lett. (lettera).

Beni culturaliN. Attività1 Valutare, alla luce delle complessità e delle difficoltà progettuali e realizzative dell’in-

tervento, l’entità dei rischi connessi alla progettazione e all’esecuzione. Tale aspetto, tenuto conto anche dei dati storici relativi ad interventi analoghi, può determinare in quota parte l’ammontare della copertura assicurativa dei progettisti e degli esecutori previsto dalla normativa vigente in materia di garanzie per le attività di esecuzione e progettazione di lavori, forniture e servizi.

NormaArt. 202, c. 7, Codice

Tabella 1.3. Gli adempimenti del responsabile del procedimento nella fase esecutiva dei lavoriUfficio di direzione lavoriN. Attività1 Promuovere l’Ufficio di direzione dei lavori.

2 Verificare, sulla base dei dati forniti dal dirigente, le condizioni per l’affidamento dell’in-carico a soggetti esterni.

NormaArt. 8, c. 1, lett. l), Reg.Art. 10, c. 1, lett. l), Reg.

Sicurezza nei cantieri di lavoro (responsabile dei lavori)N. Attività1 Rivestire il ruolo di responsabile dei lavori.2 Richiedere la nomina del coordinatore per la progettazione dei lavori e vigilare sulla

sua attività.3 Richiedere la nomina del coordinatore per l’esecuzione dei lavori e vigilare sulla sua

attività.4 Verificare, sentiti il direttore dei lavori e il coordinatore per l’esecuzione dei lavori, la

corresponsione degli oneri di sicurezza relativi alle prestazioni in subappalto.5 Valutare nella fase di progettazione dell’opera: – il piano di sicurezza e di coordinamento; – il fascicolo dell’opera.6 Trasmettere il psc a tutte le imprese inviate a presentare offerte per l’esecuzione dei

lavori. Per gli appalti pubblici si considera trasmissione la messa a disposizione del psc a tutti i concorrenti.

NormaArt. 10, c. 3, Reg.Art. 10, c. 3, lett. a), Reg.Art. 10, c. 3, lett. a), Reg.Art. 10, c. 3, lett. a), Reg.Art. 90, c. 7, D.Lgs. 81/2008

Art. 101, c.1, D.Lgs. 81/2008

segue

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10 Direzione Dei lavori e Pratica amministrativa e contabile

segue Sicurezza nei cantieri di lavoro (responsabile dei lavori)N. Attività7 Definire le fasi di lavoro che si debbono svolgere contemporaneamente o successi-

vamente tra loro, e determinare nel progetto la durata dei lavori o delle fasi.8 Verificare l’idoneità tecnico-professionale dell’impresa affidataria, delle imprese ese-

cutrici e dei lavoratori autonomi.9 Richiedere alle imprese esecutrici una dichiarazione sull’organico medio annuo

distinto per qualifica, corredata dagli estremi delle denunce dei lavoratori all’inps, all’inail e alle Casse Edili.

10 Richiedere alle imprese esecutrici una dichiarazione relativa al contratto collettivo stipulato dalle organizzazioni sindacali comparativamente più significative.

11 Comunicare alle imprese esecutrici i nominativi del: – coordinatore per la progettazione dei lavori; – coordinatore per l’esecuzione dei lavori.12 Trasmettere alla ausl competente territorialmente, prima dell’inizio dei lavori, la noti-

fica preliminare nonché gli eventuali aggiornamenti.13 Ricevere dal coordinatore per l’esecuzione dei lavori le segnalazioni delle eventuali

inosservanze delle imprese alle prescrizioni del psc.14 Adottare i necessari provvedimenti (sospensione lavori, risoluzione del contratto,

allontanamento delle imprese ecc.) in caso di segnalazione delle eventuali inosser-vanze delle imprese alle prescrizioni del psc

15 Vigilare sull’attività e adempimento degli obblighi dei coordinatori per la progettazio-ne e per l’esecuzione dei lavori.

NormaArt. 90, c. 1, D.Lgs. 81/2008Art. 90, c.9, lett. a), D.Lgs. 81/2008Art. 90, c. 9, lett. b), D.Lgs. 81/2008

Art. 90, c. 9, lett. b), D.Lgs. 81/2008Art. 90, c. 7, D.Lgs. 81/2008

Art. 99, c. 1, D.Lgs. 81/2008Art. 92, c. 1, lett. e), D.Lgs. 81/2008Art. 92, c. 1, lett. e), D.Lgs. 81/2008

Art. 93, c. 2, D.Lgs. 81/2008

Disposizioni e ordini di servizioN. Attività1 Impartire con disposizione di servizio le istruzioni occorrenti a garantire la regolarità

dei lavori.2 Fissare l’ordine da seguirsi nell’esecuzione dei lavori, quando questo non sia regolato

dal contratto.3 Stabilire, in relazione all’importanza dei lavori, la periodicità con la quale il direttore dei

lavori è tenuto a presentare un rapporto sulle principali attività di cantiere e sull’anda-mento delle lavorazioni.

4 Vistare gli ordini di servizio impartiti dal direttore dei lavori all’appaltatore.

NormaArt. 152, c. 1, Reg.

Art. 152, c. 1, Reg.

Art. 152, c. 1, Reg.

Art. 152, c. 3, Reg.

Appalto di progettazione ed esecuzioneN. Attività1 Disporre con ordine di servizio, dopo la stipulazione del contratto, che l’affidatario dia

immediato inizio alla redazione del progetto esecutivo.2 Ricevere dall’affidatario l’informazione della necessità del progettista esecutivo di

effettuare studi o indagini di maggior dettaglio o verificare quelli utilizzati per la reda-zione del progetto definitivo.

NormaArt. 169, c. 1, Reg.

Art. 169, c. 2, Reg.

Consegna dei lavoriN. Attività1 Autorizzare il direttore dei lavori alla consegna dei lavori dopo che il contratto è

divenuto efficace o nel caso vi siano ragioni di comprovata urgenza subito dopo l’aggiudicazione definitiva.

2 Ricevere dal direttore dei lavori una copia del processo verbale di consegna dei lavori.3 Ricevere dal direttore dei lavori informazioni dettagliate sul perché non è stato

possibile procedere alla consegna dei lavori per differenze tra lo stato dei luoghi e il progetto esecutivo.

4 Accertare l’effettivo inizio dei lavori ai fini dell’erogazione dell’anticipazione.

NormaArt. 153, c. 1, Reg.

Art. 154, c. 5, Reg.Art. 155, c. 2, Reg.

Art. 140, c. 2, Reg.segue

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Parte Prima – 1. I soggetti coinvolti nell’esecuzione dei lavori 11

segue Consegna dei lavoriN. Attività5 Informare l’Autorità per la vigilanza sui contratti pubblici in caso di ritardo nella conse-

gna dei lavori per: – fatto o colpa della stazione appaltante; – ritardo che supera la metà del termine contrattuale; – sospensione da parte della stazione per oltre 60 giorni per ragioni non di forza maggiore.6 Accertare la data di effettivo inizio dei lavori e di ogni altro termine di svolgimento dei

lavori.

NormaArt. 153, c. 11, Reg.

Art. 10, c. 1, lett. t), Reg.

Contabilità dei lavoriN. Attività1 Firmare nel frontespizio il giornale dei lavori, i libretti delle misure ed i registri di con-

tabilità, sia dei lavori sia delle somministrazioni.2 Firmare assieme all’esecutore dei lavori le pagine del registro di contabilità preventi-

vamente numerate.3 Firmare ed emettere i certificati di pagamento delle rate di acconto.

4 Rilasciare, nel più breve tempo possibile e comunque non oltre il termine stabilito dal contratto d’appalto, il certificato di pagamento compilato sulla base dello stato d’avanzamento presentato dal direttore dei lavori.

5 Redigere la relazione riservata sul conto finale.

NormaArt. 211, c. 2, Reg.

Art. 214, c. 3, Reg.

Art. 141, c. 2 e art. 181, c. 4, Reg.Art. 195, c. 1, Reg.

Art. 202, Reg.

Nuovi prezziN. Attività1 Approvare i nuovi prezzi determinati dal direttore dei lavori in contraddittorio con

l’appaltatore.2 Proporre alla stazione appaltante l’approvazione di nuovi prezzi che comportano

maggiori spese rispetto alle somme previste prima di essere ammessi in contabilità.

NormaArt. 163, c. 3, Reg.

Art. 163, c. 3, Reg.

Sinistri e danni alle proprietàN. Attività1 Ricevere dal direttore dei lavori la relazione sui sinistri alle persone e danni alle pro-

prietà.

NormaArt. 165, c. 1, Reg.

Sospensione e ripresa dei lavoriN. Attività1 Ordinare la sospensione dei lavori per ragioni di pubblico interesse o necessità.2 Determinare il momento in cui sono venute meno le ragioni di pubblico interesse o di

necessità che lo hanno indotto a sospendere i lavori.3 Ricevere il verbale di sospensione dei lavori da parte del direttore dei lavori.4 Ricevere il verbale di ripresa dei lavori da parte del direttore dei lavori.5 Dare avviso all’Autorità per la vigilanza sui contratti pubblici se la sospensione supera

un quarto del tempo contrattuale.

NormaArt. 158, c. 2, Reg.Art. 159, c. 3, Reg.

Art. 158, c. 3, Reg.Art. 158, c. 6, Reg.Art. 158, c. 9, Reg.

Lavori in economia: esecuzione in caso di urgenzaN. Attività1 Compilare e trasmettere alla stazione appaltante: – la perizia estimativa; – il verbale di urgenza.2 Redigere la perizia suppletiva per l’autorizzazione sull’eccedenza di spesa.

NormaArt. 175, c. 2, Reg.

Art. 177, c. 1, Reg.

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12 Direzione Dei lavori e Pratica amministrativa e contabile

Lavori in economia: esecuzione in caso di somma urgenzaN. Attività1 Concedere direttamente l’autorizzazione nel caso di lavori in economia, nell’ambito

delle somme a disposizione dei quadri economici degli interventi compresi nel pro-gramma.

2 Redigere il verbale per i lavori d’urgenza e trasmetterlo con la perizia estimativa alla stazione appaltante.

3 Individuare ed affidare direttamente ad o più operatori economici i lavori in circostanze di somma urgenza.

4 Compilare e trasmettere alla stazione appaltante,entro 10 giorni dall’ordine di esecu-zione dei lavori:

– la perizia giustificativa; – il verbale di somma urgenza.5 Redarre una perizia suppletiva per l’autorizzazione sull’eccedenza di spesa.

NormaArt. 174, c. 1, Reg.

Art. 175, c. 2. Reg.

Art. 176, c. 2, Reg.

Art. 176, c. 4, Reg.

Art. 177, c. 1, Reg.

Lavori in economia: contabilitàN. Attività1 Invitare l’esecutore a prendere cognizione del conto finale e a sottoscriverlo entro un

termine non superiore a 30 giorni.2 Redigere una propria relazione finale riservata sul conto finale.3 Esprimere parere motivato sulla fondatezza delle domande dell’appaltatore per le

quali non sia intervenuto l’accordo bonario o la transazione.4 Disporre il pagamento di rate di acconto o di saldo dei lavori ai rispettivi creditori.5 Ricevere, entro i primi 2 giorni di ogni mese, i rendiconti mensili delle spese redatti dal

direttore dei lavori.6 Confermare o rettificare i fatti ed i conti esposti nella relazione finale di accompagna-

mento al rendiconto finale redatto dal direttore dei lavori.7 Redarre un conto generale riassuntivo nel caso di rendiconti parziali finali delle vari

sezioni.

NormaArt. 201, c. 1, Reg.

Art. 202, c. 1, Reg.Art. 202, c. 2, Reg.

Art. 205, c. 1, Reg.Art. 207, c. 1, Reg.

Art. 208, c. 1, Reg.

Art. 209, c. 1, Reg.

Risoluzione del contrattoN. Attività1 Disporre la risoluzione del contratto in caso di reati accertati con sentenza di condan-

na passata in giudicato.2 Indicare al direttore dei lavori la formulazione delle contestazioni degli addebiti all’ap-

paltatore.3 Proporre alla stazione appaltante la risoluzione del contratto per grave inadempimento.4 Ricevere dal direttore dei lavori il verbale redatto dal direttore dei lavori circa il termine

assegnato per compiere i lavori in ritardo rispetto al programma dei lavori.5 Proporre alla stazione appaltante, sulla base del verbale redatto dal direttore dei

lavori, la risoluzione del contratto.6 Dichiarare la risoluzione del contratto di cottimo in caso di inadempimento.7 Comunicare all’appaltatore la risoluzione del contratto.8 Ordinare al direttore dei lavori, con preavviso di 20 giorni, la preparazione della stato

di consistenza dei lavori già eseguiti, l’inventario dei materiali, delle macchine e dei mezzi d’opera e la relativa presa in consegna.

NormaArt. 135, c. 1, Codice

Art. 136, c. 2, Codice

Art. 136, c. 3, CodiceArt. 136, c. 4, Codice

Art. 136, c. 5, Codice

Art. 137, CodiceArt. 137, c. 1. CodiceArt. 138, c. 1, Codice

PenaliN. Attività1 Stabilire i termini di adempimento delle prestazioni degli esecutori.2 Stabilire l’importo delle penali da applicare in caso di ritardato adempimento alle

obbligazioni da parte degli esecutori.3 Ricevere dal direttore dei lavori le comunicazioni sugli eventuali ritardi nell’andamento

dei lavori rispetto al programma di esecuzione.

NormaArt. 145, c. 1, Reg.Art. 145, c. 2, Reg.

Art. 145, c. 4, Reg.

segue

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Parte Prima – 1. I soggetti coinvolti nell’esecuzione dei lavori 13

segue PenaliN. Attività4 Comminare, sulla base delle indicazioni del direttore dei lavori, la penale per il mag-

gior tempo impiegato dall’appaltatore nell’esecuzione dei lavori. La penale è commi-nata in sede di conto finale.

5 Proporre alla stazione appaltante la disapplicazione della penale per ritardata ultima-zione

NormaArt. 145, c. 6, Reg.

Art. 145, c. 8, Reg.

Varianti ai lavoriLavori pubblici in generaleN. Attività1 Verificare che ricorrano le condizioni di legge previste per le varianti in corso d’opera

2 Dare immediata comunicazione all’Osservatorio e al progettista nel caso si manife-stino errori o omissioni del progetto esecutivo che pregiudicano, in tutto o in parte, la realizzazione dell’opera ovvero la sua utilizzazione.

3 Esprimere il parere su richiesta del direttore dei lavori in merito alla necessità di pro-muovere la redazione di una perizia suppletiva e di variante

4 Accertare le cause, le condizioni e i presupposti che a norma dell’art. 132, comma 1, del Codice dei contratti consentono di disporre varianti in corso d’opera e provvedervi con apposita relazione a seguito di approfondita istruttoria e di motivato esame dei fatti

5 Nel caso di cui all’art. 132, comma 1, lett. b), del Codice dei contratti, su proposta del direttore dei lavori:

– descrivere la situazione di fatto; – accertare la sua non imputabilità alla stazione appaltante; – motivare circa la sua non prevedibilità al momento della redazione del progetto o

della consegna dei lavori; – precisare le ragioni per cui si renda necessaria la variazione.6 Nel caso di cui all’art. 132, comma 1, lett. c), del Codice dei contratti, su proposta del

direttore dei lavori: – verificare le condizioni dell’evento in relazione alla specificità del bene o alla

prevedibilità o meno del rinvenimento.7 Riferire alla stazione appaltante, qualora i lavori non possano eseguirsi secondo le

originarie previsioni di progetto a causa di atti o provvedimenti della pubblica ammini-strazione o di altra autorità

8 Approvare le perizie di variante che non comportino la necessità di ulteriore spesa rispetto a quella prevista nel quadro economico del progetto approvato

9 Comunicare all’appaltatore, entro il termine di 10 giorni, che la variante supera il limite di un quinto dell’importo dell’appalto e se intende accettare la prosecuzione dei lavori

10 Comunicare all’appaltatore, sentito il progettista, le sue determinazioni in merito a varianti in diminuzione migliorative proposte dallo stesso appaltatore

11 Approvare, previo accertamento della loro non prevedibilità, le variazioni di cui all’art. 132, comma 3, secondo periodo, del Codice dei contratti, che prevedano un aumento della spesa non superiore al 5% dell’importo originario del contratto purché trovi copertura nella somma stanziata

NormaArt. 10, c. 1, lett. v), Reg.Art. 132, c. 1, lett. e), Codice

Art. 161, c. 3, Reg.

Art. 161, c. 7, Reg.

Art. 161, c. 8, primo periodo, Reg.

Art. 161, c. 8, terzo periodo, Reg.

Art. 161, c. 8, secon-do periodo, Reg.

Art. 161, c. 9, Reg.

Art. 161, c. 13, Reg.

Art. 162, c. 5, Reg.

Art. 161, c. 10, Reg.

Beni culturaliN. Attività1 Disporre le varianti in aumento entro il limite del 10%, qualora vi sia disponibilità finan-

ziaria nel quadro economico tra le somme a disposizione della stazione appaltante.2 Chiedere in caso di proposta di varianti l’apposita relazione al collaudatore in corso

d’opera.

NormaArt. 205, c. 3, Codice

Art. 205, c. 5, Codice

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14 Direzione Dei lavori e Pratica amministrativa e contabile

ProrogheN. Attività1 Pronunciarsi in merito alla richiesta di proroga, sentito il direttore dei lavori, entro 30

giorni dalla data di richiesta dall’impresa.

NormaArt. 159, c. 10, Reg.

Contestazioni tra la stazione appaltante e l’esecutoreN. Attività1 Ricevere dal direttore dei lavori o dall’appaltatore le comunicazioni circa contestazioni

insorte riguardanti aspetti tecnici che possono influire sull’esecuzione dei lavori.2 Promuovere un contraddittorio fra il direttore dei lavori e l’appaltatore a seguito di con-

testazioni insorte circa aspetti tecnici, per l’esame della questione al fine di risolvere la controversia.

3 Comunicare all’appaltatore le sue decisioni in merito alle controversie insorte riguar-danti aspetti tecnici che possono influire sull’esecuzione dei lavori.

NormaArt. 164, c. 1, Reg.

Art. 164, c. 1, Reg.

Art. 164, c. 1, 2°periodo, Reg.

Accordo bonario – TransazioneN. Attività1 Ricevere la comunicazione da parte del direttore dei lavori dell’importo sostanziale

delle riserve dell’appaltatore.2 Valutare l’ammissibilità e la non manifesta infondatezza delle riserve ai fini del rag-

giungimento dell’importo.3 Promuovere, per gli appalti e le concessioni di importo pari o superiore a dieci milioni

di euro, la costituzione della commissione per la formulazione della proposta motivata di accordo bonario.

4 Promuovere, per gli appalti e le concessioni di importo pari o superiore a dieci milioni di euro, indipendentemente dall’importo delle riserve ancora da definirsi, al ricevimento del certificato di collaudo o di regolare esecuzione, la costituzione della commissione per la formulazione della proposta motivata di accordo bonario.

5 Invitare il soggetto che ha formulato le riserve a nominare il proprio componente della commissione per la formulazione della proposta motivata di accordo bonario.

6 Designare un componente della commissione per la formulazione della proposta motivata di accordo bonario.

7 Ricevere, entro 30 giorni, la pronuncia delle parti sulla proposta motivata di accordo bonario.

8 Provvedere a formulare direttamente la proposta motivata di accordo bonario qualora il soggetto che ha formulato le riserve non provveda alla designazione del componen-te della commissione di sua competenza.

9 Promuovere facoltativamente, per gli appalti e le concessioni di importo inferiore a dieci milioni di euro la costituzione della commissione per la formulazione della pro-posta motivata di accordo bonario.

10 Promuovere, per gli appalti e le concessioni di importo inferiore a dieci milioni di euro, indipendentemente dall’importo delle riserve ancora da definirsi, al ricevimento del certificato di collaudo o di regolare esecuzione, la costituzione della commissione per la formulazione della proposta motivata di accordo bonario.

11 Formulare, per gli appalti e le concessioni di importo inferiore a dieci milioni di euro, la proposta di accordo bonario nei casi in cui non è promossa la costituzione della commissione.

12 Curare la redazione del verbale di accordo bonario.13 Ricevere dall’appaltatore l’istanza per l’avvio del procedimento di accordo bonario,

dopo che sono inutilmente decorsi i tempi per la redazione del certificato di collaudo o di regolare esecuzione.

14 Dare il proprio parere al dirigente competente che deve formulare la proposta di tran-sazione.

NormaArt. 240, c. 3, Codice

Art. 240, c. 4, Codice

Art. 240, c. 5, Codice

Art. 240, c. 6, Codice

Art. 240, c. 7, Codice

Art. 240, c. 8, Codice

Art. 240, c. 12, Co diceArt. 240, c. 13, Co dice

Art. 240, c. 14, Codi-ce

Art. 240, c. 14, 2° pe riodo, Codice

Art. 240, c. 15, Codice

Art. 240, c. 17, CodiceArt. 240, c. 18, Codice

Art. 239, c. 3, Codice

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Parte Prima – 1. I soggetti coinvolti nell’esecuzione dei lavori 15

1.2.1.4. Le comunicazioni all’Osservatorio dei contratti pubblici

Le comunicazioni all’Osservatorio sono trattate nella parte 1, capitolo 3, del presente testo.

1.2.1.5. Gli incentivi e le responsabilità per la violazione degli obblighi

L’art. 92, comma 5, del Codice dei contratti pubblici prevede l’accantonamento di una somma non superiore al 2% dell’importo posto a base di gara di un’opera o di un lavoro, comprensiva anche degli oneri previdenziali e assistenziali a carico dell’amministrazione, a valere diret-tamente sugli stanziamenti per gli oneri inerenti la progettazione, la direzione dei lavori, la vigilanza, i collaudi, gli studi, le ricerche, gli oneri per la redazione dei piani di sicurezza e le prestazioni professionali, ecc. (art. 93, comma 7, Codice) che deve essere ripartita, per ogni singola opera o lavoro, con le modalità e i criteri previsti in sede di contrattazione decentrata e assunti in un regolamento adottato dall’amministrazione, tra il responsabile del procedimen-to e gli incaricati della redazione del progetto, del piano della sicurezza, della direzione dei lavori, del collaudo, nonché tra i loro collaboratori. La percentuale effettiva, nel limite massimo del 2%, è stabilita dal Regolamento in rapporto all’entità e alla complessità dell’opera da realizzare. La ripartizione deve tenere conto delle responsabilità professionali connesse alle specifiche prestazioni da svolgere. Le quote parti della predetta somma corrispondenti a prestazioni che non sono svolte dai predetti dipendenti, in quanto affidate a personale esterno all’organico dell’amministrazione medesima, costitui-scono economie. I soggetti di cui all’art. 32, comma 1, lettere b) e c) dello stesso Codice, di seguito riassunti:

b) concessionari di lavori pubblici che non sono amministrazioni aggiudicatrici;c) società con capitale pubblico, anche non maggioritario, che non sono organismi di diritto

pubblico;

possono adottare con proprio provvedimento analoghi criteri per lo stanziamento degli incen-tivi per la progettazione, l’esecuzione e il collaudo.Per i compensi si rimanda al capitolo 2, paragrafo 2.6 di questa parte del testo.Nel caso in cui il responsabile del procedimento violi gli obblighi posti a suo carico dal Codice dei contratti pubblici dal Regolamento n. 207/2010 o non svolga i compiti assegna-ti con la dovuta diligenza, è escluso dalla ripartizione dell’incentivo detto, limitatamente all’intervento affidatogli. È tenuto inoltre a risarcire i danni all’amministrazione derivanti in conseguenza del suo comportamento, ferme restando le responsabilità disciplinari previ-ste dall’ordinamento di appartenenza così come previsto dall’art. 8, comma 7 dello stesso Regolamento n. 207/2010.

Ritardo nel pagamento delle retribuzioni al personale dipendente dell’esecutoreN. Attività1 Invitare per iscritto l’appaltatore, in caso di ritardo nel pagamento delle retribuzioni

dovute al personale dipendente, a provvedervi entro i successivi 15 giorni.

NormaArt. 5, c. 1, Reg.

Comunicazioni all’Osservatorio dei contratti pubbliciN. Attività1 Raccogliere, verificare e trasmettere all’Osservatorio dei contratti pubblici i dati relativi

agli interventi di sua competenza.

NormaArt. 10, c.1, lett. s), Reg.

Legenda: Codice (codice dei contratti pubblici); Reg. (Regolamento n. 207/2010); c. (comma); lett. (lettera).

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16 Direzione Dei lavori e Pratica amministrativa e contabile

1.2.1.6. Le istruzioni e gli ordini di servizio

1.2.1.6.1. La natura e i contenutiL’art. 152 del Regolamento n. 207/2010, rispetto al vecchio Regolamento, prevede due tipi di disposizioni di servizio che possono essere disposti nel corso dell’esecuzione dei lavori:

– le disposizioni di servizio impartite al direttore dei lavori da parte del responsabile del procedimento;

– gli ordini di servizio impartiti all’appaltatore dal direttore dei lavori o dal responsabile del procedimento.

1.2.1.6.2. Le disposizioni di servizioIl responsabile del procedimento, in base all’art. 152, comma 1, Regolamento n. 207/2010, con istruzione di servizio impartisce al direttore dei lavori le disposizioni occorrenti a:

1) garantire la regolarità dei lavori; 2) fissare l’ordine da seguirsi nella esecuzione dei lavori, quando questo non sia regolato dal

contratto;3) stabilire, in relazione all’importanza dei lavori, la periodicità con la quale lo stesso di-

rettore dei lavori è tenuto a presentare un rapporto sulle principali attività di cantiere e sull’andamento delle lavorazioni.

Al comma 2 dello stesso art. 152 è stabilito che nell’ambito delle disposizioni di servizio impartite dal responsabile del procedimento al direttore dei lavori resta di competenza di quest’ultimo l’emanazione di ordini di servizio all’esecutore in ordine agli aspetti tecnici ed economici della gestione dell’appalto.

1.2.1.6.3. Gli ordini di servizio. L’apposizione di riserve. L’accesso L’ordine di servizio – come stabilito dall’art. 152, comma 3, secondo periodo, del Regolamen-to n. 207/2010 – deve essere redatto in due copie e trasmesso all’esecutore che deve restituirne una copia firmata per avvenuta conoscenza. Nello stesso comma 3 è anche prescritto che l’ordine di servizio impartito dal direttore dei lavori all’appaltatore deve essere vistato dal responsabile del procedimento prima di essere trasmesso all’appaltatore.L’appaltatore, quindi, si deve rifiutare di eseguire prescrizioni sulla base di:

– ordini di servizio impartiti solo verbalmente dal direttore dei lavori; – ordini di servizio sottoscritti dai diretti collaboratori del direttore dei lavori: direttori ope-

rativi e ispettori di cantiere, ovvero da tutti i soggetti privi di potere di rappresentanza della stazione appaltante5 nell’esecuzione dell’appalto.

L’appaltatore però non può sottrarsi all’inosservanza delle disposizioni impartite con regolare ordine di servizio poiché costituisce inadempimento contrattuale e legittimano la stazione appaltante alla risoluzione del contratto6 e alla contestazione degli addebiti allo stesso appal-tatore così come prescritto dall’art. 136 del Codice.

5 Tribunale di Roma, 17 ottobre 2001.6 Cassazione civile, 8 luglio 1995, n. 7550.

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Parte Prima – 1. I soggetti coinvolti nell’esecuzione dei lavori 17

L’ordine di servizio deve essere chiaro riguardo alle disposizioni da impartire per consentire all’appaltatore di formulare immediatamente e compiutamente le eventuali contestazioni pre-viste nelle forme e modalità stabilite dal Regolamento7. L’esecutore è tenuto a uniformarsi alle disposizioni contenute negli ordini di servizio, fatta salva la facoltà di contestare le disposizioni impartite formulando apposite riserve nello stesso ordine di servizio e, successivamente, a pena di decadenza, di trascriverle obbligatoriamente nel registro di contabilità all’atto della firma immediatamente successiva all’ordine di servizio oggetto di riserva (art. 152, comma 3, Regolamento).L’ordine di servizio non è sottratto alla disciplina dell’accesso dell’art. 13 del Codice, pertanto può prenderne visione qualunque soggetto sia in grado di dimostrare di avere un interesse personale e qualificato a conoscerne il contenuto, non essendoci alcuna fonte normativa che ne esclude l’accesso documentale8.

1.2.1.6.4. Gli ordini di servizio per lavori aggiuntiviL’ordine di servizio che impone all’impresa di eseguire lavori aggiuntivi rispetto a quelli appaltati, motivato dall’urgenza di rendere funzionale l’opera pubblica, in mancanza di deli-berazione di approvazione della perizia suppletiva è illegittimo e comporta responsabilità per colpa grave del direttore dei lavori e degli amministratori firmatari, in quanto tale ordine di servizio viola la procedura dettata dalle norme di contabilità9.L’esecuzione di lavori aggiuntivi, o in ogni caso diversi rispetto alle originarie previsioni contrattuali, è subordinata a un ordine scritto del direttore dei lavori che deve far menzione dell’intervenuta superiore approvazione; è, pertanto, illegittima la redazione e l’approvazione a sanatoria di una perizia di variante, vale a dire dopo che i lavori descritti siano stati eseguiti dall’appaltatore10.

1.3. l’uffIcIo dI dIrezIone deI lavorI

1.3.1. L’istituzione dell’ufficio di direzione dei lavori

L’ufficio di direzione dei lavori secondo l’art. 147, comma 1, del Regolamento n. 207/2010, deve essere istituito dalle stazioni appaltanti prima della gara di affidamento dei lavori. L’ufficio, come disposto dall’art. 10, comma 1, lettera l) dello stesso Regolamento, deve essere promosso dal responsabile del procedimento. La sua istituzione è obbligatoria per le amministrazioni aggiudicatrici come previsto dall’art. 130 del Codice dei contratti pubblici.Tale ufficio è costituito da un direttore dei lavori ed eventualmente, in relazione alla dimen-sione e alla tipologia e categoria dell’intervento, da uno o più assistenti con funzioni di diret-tore operativo o di ispettore di cantiere, in funzione dell’importo dei lavori. A discrezione della stazione appaltante, l’ufficio di direzione dei lavori può essere anche composto dal solo direttore dei lavori, salvo il caso in cui egli sia privo dei requisiti per l’as-solvimento delle funzioni previste dalla norme in materia di sicurezza cantieri.L’ufficio è preposto al coordinamento, alla direzione ed al controllo tecnico, contabile e amministrativo dell’esecuzione dell’intervento secondo le disposizioni regolamentari e gli impegni contrattuali. Attraverso esso la stazione appaltante esercita il controllo sull’operato dell’appaltatore durante l’esecuzione dei lavori. L’ufficio, e in particolare il direttore dei lavo-

7 Cassazione civile, sez. I, 14 febbraio 1979, n. 972.8 Tar Lazio, 2 febbraio 2004, n. 958.9 Corte dei conti, sez. II, 9 febbraio 1998, n. 30.10 Cassazione civile, sez. I, 25 settembre 1990, n. 9701.

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18 Direzione Dei lavori e Pratica amministrativa e contabile

ri, costituisce il solo interlocutore dell’appaltatore in merito agli aspetti tecnico-economici relativi soltanto agli adempimenti contrattuali.

1.3.2. I rapporti con il responsabile del procedimento

Il responsabile del procedimento non fa parte dell’ufficio di direzione dei lavori, considerati i compiti di controllo che fanno capo ad esso. In tema l’art. 119, comma 2, del Codice dei Contratti stabilisce che per i lavori il Regolamento deve stabilire le tipologie e gli importi massimi per i quali il responsabile del procedimento può coincidere con il direttore dei lavori. In tal senso, l’art. 9, comma 4, del Regolamento n. 207/2010 stabilisce che per gli interventi di importo inferiore a 500.000 euro ed escludendo gli interventi di cui all’art. 3, comma 1, lettere l) e m), il responsabile del procedimento può anche svolgere l’attività di progettista e di direttore dei lavori.Alla luce della disciplina introdotta dal Codice dei contratti e dal Regolamento n. 207/2010, che tende a separare nettamente la figura del responsabile del procedimento dal direttore dei lavori, gli atti del primo, stante le funzioni ad esso attribuite, si qualificano come prov-vedimenti, rispetto a quelli emessi dal direttore dei lavori, che sono invece da inquadrare nell’ambito delle soluzioni riguardanti prettamente problemi tecnico-esecutivi e il controllo dell’operato dell’appaltatore per i lavori in appalto.La distinzione fra il responsabile del procedimento e il direttore dei lavori si ricollega anche al ruolo gerarchicamente sovraordinato che compete al primo, nell’ambito dell’ordinamento della pubblica amministrazione e alla correlativa esigenza che le decisioni di maggiore rile-vanza nell’organizzazione e conduzione dei lavori vengono assunte al più elevato livello di responsabilità dirigenziale, in forma di veri e propri provvedimenti amministrativi. Prova di ciò è costituita anche dal fatto che non è legittimo affidare le funzioni di responsabile del procedimento a un professionista esterno, contrariamente a quelle di direttore dei lavori11.

1.3.3. L’attività dell’ufficio di direzione dei lavori

1.3.3.1. Gli adempimenti del direttore dei lavori

Al direttore dei lavori fanno carico tutte le attività ed i compiti previsti dal Codice dei contratti pubblici e dall’art. 148, comma 4, del Regolamento, riconfermando sostanzialmente i poteri conferiti dal precedente regolamento; nello specifico egli deve:

a) verificare periodicamente il possesso e la regolarità da parte dell’appaltatore e del subap-paltatore della documentazione prevista dalle leggi vigenti in materia di obblighi nei confronti dei dipendenti;

b) curare la costante verifica di validità del programma di manutenzione, dei manuali d’uso e dei manuali di manutenzione, modificandone e aggiornandone i contenuti a lavori ultimati;

c) provvedere alla segnalazione al responsabile del procedimento dell’inosservanza, da parte dell’esecutore, delle disposizioni dei prezzi in materia di subappalto previste dall’art. 118, comma 4 del Codice.

In merito alla lettera a) di cui sopra è rilevante richiamare le disposizioni dell’art. 123, comma 3 del Regolamento n. 207/2010 che consente alla stazione appaltante di avvalersi della cauzione definitiva per provvedere al pagamento di quanto dovuto dall’appaltatore per le inadempienze derivanti dall’inosservanza di norme e prescrizioni dei contratti collettivi, delle leggi e dei regolamenti sulla tutela, protezione, assicurazione assistenza e sicurezza

11 Consiglio di Stato, sez. V, 9 settembre 1999, n. 1027.

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Parte Prima – 1. I soggetti coinvolti nell’esecuzione dei lavori 19

fisica dei lavoratori comunque presenti in cantiere. Tale disposizione integra quella dell’art. 118, comma 6 del Codice dei contratti che prevede la trasmissione alla stazione appaltante di copia della documentazione giustificativa degli adempimenti contributivi, previdenziali e assicurativi, ora semplificata, nei casi previsti, con l’acquisizione d’ufficio del Durc.Il direttore dei lavori, operando in piena autonomia e nell’interesse della stazione appaltante, deve controllare la corretta esecuzione dei lavori in appalto in modo che essi siano eseguiti in conformità alle regole della tecnica e al progetto esecutivo e al contratto.L’attività del direttore dei lavori si concretizza nella direzione essenzialmente esterna nei con-fronti dell’esecutore dei lavori pubblici che si svolge in sede tecnica (mediante sorveglianza, istruzioni, ordini di servizio) e in sede amministrativa (sovraintendendo alla compilazione della contabilità dei lavori) e risponde alla finalità di assicurare la corrispondenza dei lavori al contratto12.Egli è responsabile ove ometta di vigilare e di impartire le opportune disposizioni tecniche al riguardo, nonché di controllarne l’ottemperanza da parte dell’appaltatore ed, in difetto, di riferirne tempestivamente alla stazione appaltante affinché essa possa prendere gli opportuni provvedimenti13. Si tratta di un’obbligazione di mezzi, tuttavia ciò non significa che il suo incarico debba ritenersi limitato al riscontro della conformità della realizzazione dei lavori al progetto, dal momento che il direttore dei lavori, come l’appaltatore (e a maggior ragione, per la sua preparazione tecnica), è tenuto all’individuazione e alla correzione e/o alla segnalazio-ne di eventuali carenze progettuali ai fini della corretta realizzazione dei lavori in appalto14. Gli aspetti delle carenze progettuali devono essere coordinati con le disposizioni dell’art. 132, comma 1, lettera e) del Codice dei contratti, relativo alla necessità del ricorso a varianti in corso d’opera per effetto di errori o omissioni di progetto. In tali circostanze dovrà essere informato tempestivamente il responsabile del procedimento.

1.3.3.2. L’inserimento del direttore dei lavori nell’organizzazione della stazione appaltante

In merito all’inserimento temporaneo del professionista esterno incaricato quale direttore dei lavori nell’organico dell’amministrazione appaltante pubblica si hanno discordanti orientamenti:

1) il professionista esterno incaricato quale direttore dei lavori di opera pubblica è tempora-neamente inserito nell’apparato della stazione appaltante; è quindi un rapporto di servizio che rientra nella giurisdizione della Corte dei conti;

2) i compiti e le funzioni attribuiti al direttore dei lavori comportano, da un lato, esercizio di poteri autoritativi nei confronti dell’appaltatore e, dall’altro, assoggettamento alle direttive della stazione appaltante e alle istruzioni di un organo sovraordinato, quale il responsabile del procedimento, risultano incompatibili con la configurazione in senso meramente privatistico del relativo rapporto, avente ad oggetto la prestazione di un’opera professionale, e denotano, invece, un vero e proprio inserimento funzionale, sia pur tem-poraneo, dello stesso direttore dei lavori nell’apparato organizzativo della stazione appal-tante, quale organo tecnico della stessa, e conseguente assoggettamento alla responsabilità patrimoniale e alla correlativa competenza giurisdizionale della Corte dei conti;

3) l’attività di direzione dei lavori non è riconducibile allo svolgimento di alcun servizio pubblico, nel senso proprio di tale termine, sicché il rapporto che si instaura tra la pubblica amministrazione e un direttore dei lavori rimane al di fuori della previsione dell’art. 33. D.Lgs. 31 marzo 1998, n. 80;

12 Consiglio di Stato, sez. VI, 7 marzo 1984, n. 124.13 Cassazione civile, sez. II, 29 agosto 2000, n. 11359.14 Cassazione civile, sez. II, 30 maggio 2000, n. 7180.

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20 Direzione Dei lavori e Pratica amministrativa e contabile

4) la direzione dei lavori di esecuzione si configura quale affidamento di una funzione pubblica al soggetto nominato direttore dei lavori al quale spetta anche l’espletamento di attività certificatoria e pur anche provvedimentale, sulla base delle disposizioni impartite dall’amministrazione. Deve ritenersi per tale ragione rientrante nell’ambito della giurisdi-zione esclusiva amministrativa, ai sensi della disposizione di cui al citato art. 33 D.Lgs. n. 80/1998, attualmente sostituito dall’art. 7, comma 1, lettera a) legge 21 luglio 2000, n. 205.

Il rapporto di servizio con la stazione appaltante sussiste anche nei confronti del collaudatore, pur se si tratti di soggetti esterni alla stessa stazione appaltante15.In merito si sottolinea che il progettista libero professionista, a differenza del direttore dei lavori libero professionista, non opera per la pubblica amministrazione quale suo agente e quindi l’incarico di progettazione non comporta un rapporto di servizio con giurisdizione della Corte dei conti e resta regolamentato dalle norme di diritto comune16.

1.3.3.3. I rapporti tra la stazione appaltante, il direttore dei lavori e l’appaltatore

I rapporti intercorrenti tra la stazione appaltante ed il direttore dei lavori sono del tutto estranei all’appaltatore, che quindi non ha alcuna legittimazione a far valere la mancanza dei requisiti necessari per detta nomina, in quanto un’eventuale ipotesi di viziato conferimento dell’in-carico a persona non fornita delle prescritte abilitazioni può avere rilevanza esclusivamente interna tra la stazione appaltante e la persona incaricata di dirigere i lavori e, per conseguenza, soltanto tra tali parti è opponibile una eventuale responsabilità (interna) del direttore dei lavori in ordine alle attività dal medesimo svolte17.Le dichiarazioni del direttore dei lavori durante l’esecuzione dei lavori in appalto sono valide per la stazione appaltante soltanto se riguardanti ambiti tecnici, mentre sono prive di valore vincolante quando invadono altri campi, come quello concernente l’accettazione del prezzo finale dell’opera18.

1.3.3.4. Gli adempimenti nelle varie fasi dell’appalto

Il direttore dei lavori, come stabilito dall’art. 148, comma 2 del Regolamento n. 207/2010, ha la responsabilità del coordinamento e della supervisione dell’attività di tutto l’ufficio di direzione dei lavori e interloquisce in via esclusiva con l’appaltatore in merito agli aspetti tecnici ed economici riguardanti l’esecuzione dei lavori in contratto. Nelle tabelle da 1.4 a 1.13 si espongono sinteticamente le attività che fanno capo al direttore del lavori nelle varie fasi esecutive dell’appalto.

1.3.3.5. I controlli e le verifiche dei materiali e delle opere

Il direttore dei lavori secondo l’art. 148, comma 3 del Regolamento n. 207/2010 ha la speci-fica responsabilità dell’accettazione dei materiali, sulla base anche del controllo quantitativo e qualitativo degli accertamenti ufficiali delle caratteristiche meccaniche di essi così come previsto dall’art. 3, comma 2, della legge 5 novembre 1971, n. 1086, e in aderenza alle Norme tecniche per le costruzioni emanate in applicazione delle norme:

15 Corte dei conti, reg. Lombardia, sez. giurisd., 20 gennaio 2000, n. 81.16 Corte dei conti reg. Toscana, sez. giurisd., 10 ottobre 2000, n. 1794.17 Cassazione civile, sez. I, 11 maggio 1983. n. 3251.18 Cassazione civile, sez. II, 1 marzo 1995, n. 2333.

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Parte Prima – 1. I soggetti coinvolti nell’esecuzione dei lavori 21

Tabella 1.4. Gli adempimenti del direttore dei lavori prima dell’avvio delle procedure di affidamento dei lavori o delle concessioniN. Attività1 Attestare l’accessibilità delle aree e degli immobili interessati ai lavori(1)

2 Attestare l’assenza di impedimenti sopravvenuti rispetto agli accertamenti effettuati prima dell’approvazione del progetto(1)

3 Attestare la realizzabilità del progetto anche in relazione al terreno, al tracciamento, al sottosuolo e a quanto altro occorre per l’esecuzione di lavori(1)

NormaArt. 106, c.1, lett. a), Reg.Art. 106, c. 1, lett. b), Reg.Art. 106, c. 1, lett. c), Reg.

(1) L’attestazione, in applicazione dell’art. 106, comma 1 del Regolamento, può essere rilasciata dal responsabile del procedimento nel caso in cui non è stato ancora nominato il direttore dei lavori.

Tabella 1.5. Gli adempimenti del direttore dei lavori nella consegna dei lavoriN. Attività1 Fissare il giorno e il luogo per la consegna dei lavori all’appaltatore.

2 Redigere il verbale di consegna dei lavori.

3 Procedere su autorizzazione del responsabile del procedimento alla consegna in via d’urgenza dei lavori.

4 Revocare le limitazioni all’esecuzione dei lavori consegnati in via d’urgenza.5 Verificare la corrispondenza del verbale di consegna dei lavori all’effettivo stato dei

luoghi.6 Riferire immediatamente al responsabile del procedimento circa le differenze riscon-

trate fra le condizioni locali e il progetto esecutivo, proponendo i provvedimenti da adottare.

7 Redigere il verbale di consegna in contraddittorio nel caso di subentro di un appalta-tore a un altro, per accertare la consistenza dei materiali, dei mezzi d’opera, ecc.

8 Verificare la regolarità di presentazione della denuncia agli Enti previdenziali e assi-curativi, inclusa la Cassa edile competente per territorio.

NormaArt. 153, c. 3 e 7, Reg.Art. 153, c. 6, e art. 154, c. 4, Reg.Art. 153, cc. 1 e 3, Reg.Art. 154, c. 3, Reg.Art. 155, c. 1, Reg.

Art. 155, c. 2, Reg.

Art. 156, c. 1, Reg.

Art. 118,c. 6, Codice

Tabella 1.6. Gli adempimenti del direttore dei lavori nella sospensione e nella ripresa dei lavoriN. Attività1 Ordinare la sospensione dei lavori, indicando le ragioni e l’imputabilità anche con

riferimento alle risultanze del verbale di consegna.2 Redigere con l’intervento dell’appaltatore il verbale di sospensione dei lavori indican-

do le ragioni che hanno determinato l’interruzione dei lavori. Il verbale deve essere inviato al responsabile del procedimento.

3 Disporre, nel corso della sospensione dei lavori, visite al cantiere ad intervalli di tempo non superiori a 90 giorni, accertando le condizioni delle opere e la consistenza della mano d’opera e dei macchinari eventualmente presenti, ecc.

4 Redigere con l’intervento dell’appaltatore il verbale di ripresa dei lavori indicando il nuovo termine contrattuale. Il verbale deve essere inviato al responsabile del proce-dimento.

NormaArt. 158, c. 1, e art. 159, Reg.Art. 158, c. 3, Reg.

Art. 158, c. 5, Reg.

Art. 158, c. 6, Reg.

Tabella 1.7. Gli adempimenti del direttore dei lavori nella contabilità dei lavoriN. Attività1 Redigere gli atti contabili che sono atti pubblici a tutti gli effetti di legge.2 Verificare ogni 10 giorni l’esattezza delle annotazioni sul giornale dei lavori tenuto da

un assistente, aggiungendo eventuali osservazioni, prescrizioni e avvertenze ritenute opportune.

3 Eseguire e certificare la misurazione dei lavori eseguiti nel libretto delle misure.4 Verificare le lavorazioni e le somministrazioni giustificate mediante fatture.5 Compilare il registro di contabilità.

NormaArt. 180, c. 2, Reg.Art. 182, c. 4, Reg.

Art. 185, c. 1, Reg.Art. 186, Reg.Art. 188, Reg.

segue

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22 Direzione Dei lavori e Pratica amministrativa e contabile

segue Tabella 1.7N. Attività6 Invitare l’appaltatore a firmare il registro di contabilità entro il termine perentorio di 15

giorni.7 Esplicare nel registro di contabilità entro i successivi 15 giorni le sue deduzioni sulle

riserve scritte dall’appaltatore.8 Registrare in partita provvisoria sui libretti, e di conseguenza sugli ulteriori documenti

contabili, quantità dedotte da misurazioni sommarie.9 Compilare lo stato d’avanzamento dei lavori.10 Redigere la relazione di accompagnamento del conto finale dei lavori.11 Compilare il conto finale dei lavori.12 Confermare o rettificare, previe le opportune verifiche, le dichiarazioni degli incaricati

e sottoscrivere ogni documento contabile.

NormaArt. 190, c. 2, Reg.

Art. 190, c. 4, Reg.

Art. 190, c. 6, Reg.

Art. 194, Reg.Art. 200, c. 2, Reg.Art. 200, Reg.Art. 214, Reg.

Tabella 1.8. Gli adempimenti del direttore dei lavori nell’accettazione dei materiali e nei difetti di costruzioneN. Attività1 Accettare i materiali, sulla base anche del controllo quantitativo e qualitativo, degli

accertamenti ufficiali, delle caratteristiche meccaniche.2 Avere la responsabilità della rispondenza dell’opera al progetto, dell’osservanza delle

prescrizioni di esecuzione del progetto, della qualità dei materiali impiegati, nonché, per quanto riguarda gli elementi prefabbricati, della posa in opera.

3 Redigere lo stato di consistenza dei lavori già eseguiti e l’inventario di materiali, mac-chine e mezzi d’opera che devono essere presi in consegna in seguito alla risoluzione del contratto.

4 Disporre l’allontanamento dai magazzini e dai cantieri dei materiali non accettati in caso di recessione dal contratto da parte della stazione appaltante. In tali circostanze l’appaltatore deve mettere i predetti magazzini e cantieri a disposizione della stazione appaltante nel termine stabilito.

5 Redigere il verbale di accettazione di determinati materiali pagati anticipatamente dall’amministrazione.

NormaArt. 148, c. 3, Reg.

Art. 3, c. 2, e art. 21, L. n. 1086/1971Art. 138, c. 1, Codice

Art. 134, cc. 1 e 6, Codice

Art. 113, c. 1-bis, Co dice

Tabella 1.9. Gli adempimenti del direttore dei lavori nell’attività amministrativa e nelle problematiche d’esecuzione dei lavoriN. Attività1 Verificare periodicamente il possesso da parte dell’appaltatore e del subappaltatore

della documentazione prevista dalle norme vigenti.2 Curare la costante verifica di validità del programma di manutenzione, dei manuali

d’uso e dei manuali di manutenzione, modificandone e aggiornandone i contenuti a lavori ultimati.

3 Provvedere alla segnalazione al responsabile del procedimento dell’inosservanza, da parte dell’esecutore, delle disposizioni dei prezzi in materia di subappalto previste dall’art. 118, c. 4 del Codice.

4 Emanare gli ordini di servizio all’appaltatore.5 Redigere gli eventuali verbali di concordamento di nuovi prezzi.6 Redigere il verbale di contestazione riguardante fatti.7 Redigere il verbale di accertamento danni.8 Redigere la relazione sulle riserve da inviare al responsabile del procedimento per

l’eventuale applicazione dell’art. 240 del Codice dei contratti.9 Redigere la relazione per eventuali sinistri alle persone e danni a cose.10 Informare il responsabile del procedimento nel caso le riserve dell’appaltatore superi-

no o eguaglino i limiti indicati dall’art. 240 del Codice dei contratti.11 Curare la costante verifica di validità del programma di manutenzione, dei manuali d’uso e

dei manuali di manutenzione, modificandone e aggiornandone i contenuti a lavori ultimati.12 Riferire tempestivamente al responsabile del procedimento in merito agli eventuali

ritardi nell’andamento dei lavori rispetto al programma di esecuzione.

NormaArt. 148, c. 4, lett. a), Reg.Art. 148 c. 4, lett. b), Reg.

Art. 148 c. 4, lett. c), Reg.

Art. 152, Reg.Art. 163, Reg.Art. 164, Reg.Art. 165, Reg.Art. 240, Codice

Art. 165, Reg.Art. 240, Codice

Art. 38, Reg.

Art. 145, c. 4, Reg.

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Parte Prima – 1. I soggetti coinvolti nell’esecuzione dei lavori 23

Tabella 1.10. Gli adempimenti del direttore dei lavori nelle varianti ai lavoriN. Attività1 Disporre eventuali variazioni o addizioni al progetto approvato previa successiva

approvazione della stazione appaltante.2 Ordinare la rimessa in pristino, a carico dell’appaltatore, dei lavori e delle opere nella

situazione originaria in caso di esecuzione di varianti arbitrarie.3 Redigere, sentiti il progettista e il responsabile del procedimento, l’eventuale perizia

suppletiva e/o di variante.4 Ordinare all’appaltatore tutte le variazioni ritenute opportune dalla stazione appaltante.5 Trasmettere la sua proposta al responsabile del procedimento nel caso di cui all’art.

131, comma 1, lett. b) del Codice dei contratti.6 Essere responsabile dei danni derivati alla stazione appaltante dalla inosservanza

delle disposizioni in materia di varianti ai lavori.7 Trasmettere al responsabile del procedimento le proposte di varianti al progetto ese-

cutivo avanzate dall’appaltatore.8 Redigere gli eventuali verbali di concordamento di nuovi prezzi.9 Informare il responsabile del procedimento nel caso le riserve dell’appaltatore superi-

no o eguaglino i limiti indicati dall’art. 240 del Codice dei contratti.10 Redigere e trasmettere al responsabile del procedimento la relazione riservata nel

caso in cui le riserve dell’appaltatore superino o eguaglino i limiti indicati dall’art. 240 del Codice dei contratti.

11 Curare la costante verifica di validità del programma di manutenzione, dei manuali d’uso e dei manuali di manutenzione, modificandone e aggiornandone i contenuti a lavori ultimati.

12 Riferire tempestivamente al responsabile del procedimento in merito agli eventuali ritardi nell’andamento dei lavori rispetto al programma di esecuzione.

NormaArt. 161, c. 1, Reg.

Art. 164, c. 2, Reg.

Art. 164, c. 3, Reg.

Art. 164, c. 4, Reg.Art. 164, c. 8, Reg.

Art. 164, c. 11, Reg.

Art. 162, Reg.

Art. 163, Reg.Art. 240, Codice

Art. 240, Codice

Art. 124, c. 4, lett. b), Reg.

Art. 145, c. 4, Reg.

NormaArt. 136, c. 1, Codice

Art. 136, c. 2, Codice

Art. 136, c. 4, Codice

Art. 136, c. 5, Codice

Art. 137, CodiceArt. 138, c. 1, Codice

Art. 134, cc. 1 e 6, Codice

N. Attività1 Trasmettere al responsabile del procedimento la relazione sul comportamento dell’ap-

paltatore che dimostra grave inadempimento alle obbligazioni di contratto.2 Formulare su indicazione del responsabile del procedimento le contestazioni degli

addebiti all’appaltatore, assegnando un termine non inferiore a 15 giorni per la pre-sentazione delle proprie controdeduzioni al responsabile del procedimento.

3 Assegnare un termine perentorio all’appaltatore qualora l’esecuzione dei lavori ritardi per sua negligenza.

4 Verificare, scaduto il termine perentorio assegnato, in contraddittorio con l’appaltatore, o in sua mancanza, con l’assistenza di due testimoni, gli effetti dell’intimazione impar-tita, compilando il processo verbale da trasmettere al responsabile del procedimento.

5 Ingiungere all’appaltatore l’inadempimento dei contratti di cottimo.6 Redigere, con preavviso di 20 giorni, lo stato di consistenza dei lavori già eseguiti e

l’inventario di materiali, macchine e mezzi d’opera che devono essere presi in conse-gna in seguito alla risoluzione del contratto.

7 Disporre l’allontanamento dai magazzini e dai cantieri dei materiali non accettati in caso di recessione dal contratto da parte della stazione appaltante. In tali circostanze l’appaltatore deve mettere predetti magazzini e cantieri a disposizione della stazione appaltante nel termine stabilito.

Tabella 1.11. Gli adempimenti del direttore dei lavori nella risoluzione del contratto per grave inadempimento, grave irregolarità e grave ritardo, nel recesso dal contratto e nella valutazione del decimo

N. Attività1 Redigere il certificato di ultimazione lavori 2 Indicare al responsabile del procedimento l’entità delle penali per il ritardato adempi-

mento degli obblighi contrattuali3 Redigere il conto finale e la relazione di accompagnamento

NormaArt. 199, Reg.Art. 10, c. 1, lett. z), Reg.Art. 200, Reg.

Tabella 1.12. Gli adempimenti del direttore dei lavori nella fase di ultimazione dei lavori

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24 Direzione Dei lavori e Pratica amministrativa e contabile

– legge 5 novembre 1971, n. 1086;– legge 2 febbraio 1974, n. 64;– D.P.R. 6 giugno 2001, n. 380;– legge 17 luglio 2004, n. 186;– D.L. 28 maggio 2004, n. 136.

Le citate Norme tecniche per le costruzioni sono state emanate con D.M. 14 gennaio 2008.I compiti del direttore dei lavori attengono in modo esclusivo all’accettazione dei materiali ed alla vigilanza sulla buona e puntuale esecuzione dei lavori in conformità ai patti contrattuali ed alle prescrizioni tecniche, nonché alla formulazione di proposte e di relazioni sui temi pre-detti19. L’accettazione dei materiali non produce alcun effetto preclusivo delle eccezioni che, sulla corrispondenza dell’opera eseguita alle pattuizioni contrattuali e alle regole dell’arte, l’amministrazione può contestare in sede di collaudo, che siano stati o meno palesi i vizi dei materiali stessi20. Il direttore dei lavori ha l’obbligo di verificare l’idoneità di materiali per l’esecuzione dei lavori; in caso contrario per il suo comportamento negligente e superficiale è ritenuto responsabile, per colpa grave, del danno causato alla stazione appaltante per le ulteriori spese che questa dovrebbe poi sostenere per la successiva riparazione delle opere realizzate con materiali non idonei21. Costituisce colpa grave e danno per la stazione appaltante consentire all’impresa l’effettuazione di opere e l’uso di materiali difformi dal progetto esecutivo, peral-tro omettendone ogni rilievo nella contabilità22. Si sottolinea che il direttore dei lavori non deve necessariamente assicurare la sua presenza in cantiere tutti i giorni, ma chiaramente questa deve essere commisurata all’importanza dell’opera e non dovrebbe mancare in particolari momenti dove la rilevanza delle opere da realizzare o in fase di esecuzione sia tale da renderne necessaria la sua qualificata sorve-glianza, poiché compito specifico del direttore dei lavori è quello di dirigere e sovraintendere all’esecuzione di tutti i lavori da eseguire. Per tale ragione, egli è tenuto ad accertare costan-temente la conformità dell’opera eseguita alle prescrizioni contrattuali; di conseguenza, se egli non ha ottemperato tale suo specifico obbligo, potrà rispondere penalmente del suo non corretto operato23.

1.3.3.6. Le responsabilità in merito all’esecuzione dei lavori e ai relativi pagamenti

Sussiste la responsabilità amministrativa del direttore dei lavori, il quale, esorbitando dai compiti d’ufficio e in violazione delle disposizioni legislative in materia, abbia consentito

N. Attività1 Intervenire alla visita di collaudo.2 Firmare i verbali di visita di collaudo.3 Emettere l’eventuale certificato di regolare esecuzione che deve essere confermato

dal responsabile del procedimento.

NormaArt. 222, c. 1, Reg.Art. 194, c. 3, Reg.Art. 237, Reg.Art. 141, c. 3, Codice

Tabella 1.13. Gli adempimenti del direttore dei lavori nel procedimento di collaudo tecnico-amministrativo

Legenda: Codice (codice dei contratti pubblici); Reg. (Regolamento n. 207/2010); c. (comma); lett. (lettera).

19 Corte d’appello Reggio Calabria, 28 gennaio 2003.20 Cassazione civile, sez. I, 20 giugno 2000, n. 8384.21 Corte dei conti reg. Marche, sez. giurisd., 8 febbraio 2000, n. 2861.22 Corte dei conti, sez. II, 17 marzo 2004, n. 86.23 Cassazione penale, sez. III, 20 maggio 1981.

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Parte Prima – 1. I soggetti coinvolti nell’esecuzione dei lavori 25

la mancata effettuazione di opere appaltate e autorizzato l’esecuzione di lavori estranei al progetto esecutivo e senza formale superiore approvazione, con impropria e irregolare tenuta della contabilità dei lavori, risultando inapplicabile il parametro civilistico della compensatio lucri cum damno, in quanto manca la possibilità di valutare l’arricchimento della stazione appaltante sulla base di una pariteticità di interessi24.La disciplina dell’art. 1669 del Codice civile, relativa anche ai gravi difetti dell’opera ed applicabile negli appalti pubblici, si applica non solo nei confronti dell’appaltatore, ma anche nei riguardi del progettista, del direttore dei lavori e dello stesso committente e la relativa responsabilità esula dai limiti del rapporto contrattuale intercorso tra le parti, per assumere la configurazione propria della responsabilità da fatto illecito25.Il direttore dei lavori che nel corso dell’esecuzione dei lavori26:

– abbia tenuto una confusa contabilità tecnica dei lavori stessi;– abbia emesso certificati di pagamento falsi a fronte di lavori non eseguiti in forza dei quali

siano state pagate all’appaltatore somme non dovutegli;– abbia permesso l’esecuzione di lavori in variante richiedenti l’approvazione della stazione

appaltante o del responsabile del procedimento; – non abbia comunicato tempestivamente alla stazione appaltante l’avvenuta sospensione

dei lavori;– si sia comportato in modo illecito con dolo o per lo meno con colpa grave;

è perciò responsabile dei vari danni causati alla stazione appaltante da tale suo comportamen-to per i seguenti motivi:

– la ritardata esecuzione dei lavori;– i pagamenti non dovuti effettuati dall’appaltatore;– gli obblighi illecitamente assunti di pagamento con pregiudizio ancora per la stazione

appaltante;– l’avere costretto la stazione appaltante a disporre una consulenza professionale al fine di

chiarire e sistemare adeguatamente la situazione amministrativa, contabile e tecnica dei lavori tenuta e lasciata in uno stato di notevole confusione.

1.3.3.7. Lo svolgimento delle funzioni di coordinatore per l’esecuzione dei lavori

Le funzioni del coordinatore per l’esecuzione dei lavori previste dal D.Lgs. n. 81/2008 in ma-teria di sicurezza cantieri, secondo l’art. 151, comma 1, del Regolamento n. 207/2010, devono essere svolte dal direttore dei lavori, qualora risulti provvisto dei requisiti stabiliti dal D.Lgs. n. 81/2008. In tale ipotesi, le responsabilità a suo carico si aggravano in caso di inadempienze da parte dell’impresa, soprattutto riguardo al pagamento degli oneri di sicurezza senza la decurtazione delle somme non dovute e contabilizzate, nella duplice veste di direttore dei lavori e di coor-dinatore per l’esecuzione.Nell’eventualità che il direttore dei lavori non svolga le funzioni di coordinatore per l’esecu-zione dei lavori, la stazione appaltante deve affiancargli un direttore operativo in possesso dei requisiti necessari per l’esercizio dello svolgimento delle suddette funzioni.Gli aspetti relativi alla sicurezza cantieri previsti dall’art. 92, comma 1, del D.Lgs. n. 81/2008 e dall’art. 131, comma 2, del Codice verranno esaminati al capitolo 3, parte 2.

24 Corte dei conti, reg. Umbria, sez. giurisd., 20 dicembre 1994, n. 116.25 Cassazione civile, sez. III, 11 agosto 2000, n. 10719.26 Corte dei conti, sez. II, 27 ottobre 2000, n. 319.

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26 Direzione Dei lavori e Pratica amministrativa e contabile

1.3.4. Gli altri componenti dell’ufficio di direzione lavori

1.3.4.1. I direttori operativi

Gli assistenti con funzioni operative, i cui compiti sono definiti dall’art. 149 del Regolamento n. 207/2010, hanno il compito di verificare che le lavorazioni delle singole parti dei lavori da realizzare siano eseguite regolarmente e nel rispetto degli accordi contrattuali. Essi rispondo-no della loro attività direttamente al direttore dei lavori.Ai direttori operativi possono essere affidati dal direttore dei lavori, fra gli altri, i seguenti compiti:

a) verificare che l’appaltatore svolga tutte le pratiche di legge relative alla denuncia dei cal-coli delle strutture;

b) programmare e coordinare l’attività dell’ispettore dei lavori;c) curare l’aggiornamento del cronoprogramma generale e particolareggiato dei lavori e

segnalare al direttore dei lavori le eventuali difformità rispetto alle previsioni progettuali proponendo i necessari interventi correttivi;

d) assistere il direttore dei lavori nell’identificare gli interventi necessari ad eliminare difetti progettuali o esecutivi;

e) individuare ed analizzare le cause che influiscono negativamente sulla qualità dei lavori, proponendo al direttore dei lavori le adeguate azioni correttive;

f) assistere i collaudatori nell’espletamento delle operazioni di collaudo;g) esaminare ed approvare il programma delle prove di collaudo e messa in servizio degli

impianti;h) dirigere le lavorazioni specialistiche.

1.3.4.1.1. Il direttore operativo con qualifica di restauratore di beni culturaliL’art. 202, comma 5, del Codice dei contratti pubblici stabilisce per gli interventi sui beni mobili di interesse storico-artistico e sulle superfici decorate di beni architettonici, sottoposte alle disposizioni del Codice dei Beni culturali (D.Lgs. 22 gennaio 2004, n. 42), che l’ufficio di direzione dei lavori debba comprendere, tra gli assistenti con funzioni di direttore operativo, un soggetto con qualifica di restauratore di beni culturali ai sensi della normativa vigente, in possesso di specifiche competenze coerenti con l’intervento.Il comma 3 dello stesso art. 202 dispone che per le attività inerenti ai lavori, alle forniture o ai servizi sui beni sottoposti alle disposizioni del Codice dei beni culturali, nei casi in cui non sia necessaria idonea abilitazione professionale, le prestazioni relative alla progettazione pre-liminare, definitiva ed esecutiva, alla direzione dei lavori e agli incarichi di supporto tecnico alle attività del responsabile del procedimento e del dirigente competente alla formazione del programma triennale possano essere espletate anche da un soggetto con qualifica di restaura-tore di beni culturali ai sensi della vigente normativa.

1.3.4.2. Gli ispettori di cantiere

Gli assistenti con funzioni di ispettori di cantiere, secondo l’art. 150 del Regolamento n. 207/2010, collaborano con il direttore dei lavori nella sorveglianza dei lavori in conformità alle prescrizioni stabilite nel capitolato speciale d’appalto.La posizione di ispettore di cantiere è ricoperta da una sola persona che esercita la sua attività in un turno di lavoro. Essi devono essere presenti a tempo pieno durante l’esecuzione dei

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Parte Prima – 1. I soggetti coinvolti nell’esecuzione dei lavori 27

lavori che richiedono controllo quotidiano, nonché durante le fasi di collaudo e le eventuali manutenzioni.

Sono compiti degli ispettori di cantiere:

a) la verifica dei documenti di accompagnamento delle forniture dei materiali per assicurare che siano conformi alle prescrizioni ed approvati dalle strutture di controllo di qualità del fornitore;

b) la verifica, prima della messa in opera, che i materiali, le apparecchiature e gli impianti abbiano superato le fasi di collaudo prescritte dal controllo di qualità o dalle normative vigenti o dalle prescrizioni contrattuali in base alle quali sono stati costruiti;

c) il controllo sull’attività dei subappaltatori;d) il controllo sulla regolare esecuzione dei lavori con riguardo ai disegni ed alle specifiche

tecniche contrattuali;e) l’assistenza alle prove di laboratorio;f) l’assistenza ai collaudi dei lavori ed alle prove di messa in esercizio e accettazione degli

impianti;g) la predisposizione degli atti contabili quando siano stati incaricati dal direttore dei lavori;h) l’assistenza al coordinatore per l’esecuzione dei lavori.

Nella tabella 1.14 è riportato il confronto tra i compiti degli assistenti del direttore dei lavori.

Ispettore di cantiereForniture di materiali

a) verificare i documenti di accompagnamento delle forniture dei materiali per assicurare che siano conformi alle prescrizioni e approvati dalle strutture di controllo di qualità del fornitore.controllo di qualità dei materiali e degli impianti

b) verificare, prima della messa in opera, che i materiali, le apparecchiature e gli impianti abbiano superato le fasi di collaudo prescritte dal controllo di qualità o dalle normative vigenti o dalle prescrizioni contrattuali in base alle quali sono stati costruiti.subappalto

c) controllare l’attività dei subappaltatoriandamento dei lavori

d) controllare la regolare esecuzione dei lavori con riguardo ai disegni ed alle specifiche tecniche con-trattuali.collaudo e veriFiche tecniche

e) assistere alle prove di laboratorio;f) assistere ai collaudi dei lavori e alle prove di messa in esercizio ed accettazione degli impianti.contabilità dei lavori

g) predisporre gli atti contabili su incarico dal direttore dei lavorisicurezza dei cantieri

h) assistere il coordinatore per l’esecuzione dei lavori.

Direttore operativoadempimenti per le opere strutturali

a) verificare che l’appaltatore svolga tutte pratiche di legge relative alla denuncia dei calcoli delle strutture.attività di supporto all’ispettore di cantiere

b) programmare e coordinare l’attività dell’ispettore dei lavori.aggiornamento del cronoprogramma lavori

c) curare l’aggiornamento del cronoprogramma genera-le e particolareggiato dei lavori e segnalare al direttore dei lavori le eventuali difformità rispetto alle previsioni progettuali proponendo i necessari interventi correttivi.controllo della regolarità esecutiva

d) assistere il direttore dei lavori nell’identificare gli inter-venti necessari ad eliminare difetti progettuali o esecutivi;e) individuare e analizzare le cause che influiscono negativamente sulla qualità dei lavori, proponendo al direttore dei lavori le adeguate azioni correttive.collaudo e veriFiche tecniche

f) assistere i collaudatori nell’espletamento delle opera-zioni di collaudo;g) esaminare e approvare il programma delle prove di collaudo e di messa in servizio degli impianti.lavorazioni specialistiche

h) dirigere lavorazioni specialistiche.

Tabella 1.14. Il confronto tra i compiti dell’ispettore di cantiere e il direttore operativo

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28 Direzione Dei lavori e Pratica amministrativa e contabile

1.4. Il responsabIle deI lavorI

1.4.1. Generalità

Il responsabile dei lavori è definito dall’art. 89, comma 1, lettera c) del D.Lgs. n. 81/2008, modificata dal D.Lgs. n. 106/2009, come il soggetto per svolgere i compiti ad esso attribuiti dal citato decreto. Il secondo periodo della lettera c) stabilisce chiaramente che nel campo di applicazione del D.Lgs. 12 aprile 2006, n. 163, e successive modificazioni, il responsabile dei lavori è il responsabile del procedimento.Il responsabile dei lavori, come stabilisce l’art. 90, comma 1, dello stesso D.Lgs. n. 81/2008, nelle fasi di progettazione dell’opera, deve attenersi ai principi e alle misure generali di tutela di cui all’art. 15 dello citato decreto, in particolare:a) al momento delle scelte architettoniche, tecniche ed organizzative, per pianificare i vari

lavori o le fasi di lavoro che si svolgeranno simultaneamente o successivamente; b) all’atto della previsione della durata di realizzazione di questi vari lavori o fasi di lavoro.

1.4.1.1. Gli aspetti nell’esecuzione di lavori pubblici

Nel caso di esecuzione di lavori pubblici, l’art. 89, comma 1, lettera c) del D.Lgs. n. 81/2008 dispone che il responsabile dei lavori è il responsabile del procedimento nominato ai sensi dell’art. 10, del Codice dei contratti. L’assolvimento di tali funzioni è previsto anche dall’art. 10, comma 3, del Regolamento n. 207/2010; in tabella 1.15 sono riassunti i compiti del responsabile nella fase di progettazione esecutiva.Il responsabile dei lavori, stante le disposizioni del comma 6 dell’art. 90 del D.Lgs. n. 81/2008, qualora in possesso dei requisiti di cui all’art. 98 dello stesso decreto, ha la facoltà di svolgere le funzioni sia di coordinatore per la progettazione sia di coordinatore per l’ese-cuzione dei lavori. Al comma 8 è anche disposto che il responsabile ha facoltà di sostituire in qualsiasi momento, anche personalmente, purché in possesso dei requisiti, i coordinatori per la progettazione e per l’esecuzione dei lavori.

N. Attività1 Attenere ai principi generali e alle misure di tutela previsti dagli articoli 15 e 95 del

D.Lgs. n. 81/2008.

2 Rivestire il ruolo di responsabile dei lavori.

3 Richiedere la nomina del coordinatore per la progettazione dei lavori e vigilare sulla sua attività(1).

La designazione, che deve avvenire contestualmente all’affidamento dell’incarico di progettazione, è prevista nei cantieri in cui vi è la presenza di più imprese esecutrici, anche non contemporanea (D.Lgs. n. 81/2008).

4 Prendere in considerazione: – il piano di sicurezza e di coordinamento; – il fascicolo dell’opera.5 Trasmettere il PSC a tutte le imprese inviate a presentare offerte per l’esecuzione dei

lavori. Per gli appalti pubblici si considera trasmissione la messa a disposizione del PSC a tutti i concorrenti.

6 Pianificare i vari lavori o le fasi di lavoro che si debbono svolgere contemporaneamen-te o successivamente tra loro

Prevedere la durata dei lavori o delle fasi di lavoro.

NormaArt. 90, c. 1, D.Lgs 81/2008;Art. 10, c. 3, Reg.Art. 10, c. 3, Reg.Art. 89. c. 1, lettera c) D.Lgs 81/2008Art. 10, c. 3, lettera a), Reg.Art. 90, c. 1, D.Lgs 81/2008

Art. 90, c. 2, D.Lgs. 81/2008

Art. 101, c. 1, D.Lgs. 81/2008

Art. 90, c. 1, lettere a) e b), D.Lgs. 81/2008Art. 8, comma 3, let-tera b), Reg.

Tabella 1.15. Gli adempimenti del responsabile dei lavori nella fase di progettazione esecutiva

(1) L’affidamento dell’incarico a soggetti esterni alla stazione appaltante deve rispettare le procedure previste dal Codice dei contratti pubblici.

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Parte Prima – 1. I soggetti coinvolti nell’esecuzione dei lavori 29

1.4.2. Gli adempimenti nella fase di progettazione

1.4.2.1. La designazione del coordinatore per la progettazione e per l’esecuzione dei lavori

Nei cantieri in cui è prevista la presenza di più imprese esecutrici, anche non contemporanea, il committente o il responsabile dei lavori, ai sensi dell’art. 90, commi 3 e 4 del D.Lgs. n. 81/2008, contestualmente all’affidamento dell’incarico di progettazione, deve designare il coordinatore per la progettazione (contemporaneamente all’affidamento dell’incarico di pro-gettazione) e quello per l’esecuzione dei lavori prima dell’affidamento dei lavori.Si ricorda che, per i lavori pubblici, per i professionisti esterni il conferimento degli incarichi deve rispettare le procedure di affidamento previste dal Codice dei contratti diverse per gli importi sopra o sotto soglia comunitaria.

1.4.2.2. La presa in considerazione dei piani di sicurezza e del fascicolo dell’opera

Il responsabile dei lavori, come stabilito dall’art. 90, comma 2, del D.Lgs. n. 81/2008, nella fase di progettazione dei lavori deve prendere in considerazione i documenti di cui all’art. 91, comma 1, lettere a) e b) dello stesso D.Lgs. n. 81/2008, in particolare:

a) il piano di sicurezza e di coordinamento (Psc);b) il fascicolo adattato alle caratteristiche dell’opera contenente le informazioni utili ai fini

della prevenzione e della protezione dai rischi cui sono esposti i lavoratori.

Il PSC deve essere predisposto prima dell’affidamento dei lavori per i cantieri i cui lavori comportano i rischi particolari per la sicurezza e la salute dei lavoratori elencati nel seguente prospetto (allegato XI, art. 100, comma 1, D.Lgs. n. 81/2008).

1.4.2.3. Il calcolo degli uomini/giorno

1.4.2.3.1. Il parametro uomini/giornoL’art. 89, lettera g), del D.Lgs. n. 81/2008 ha conservato il parametro uomini/giorno (u/g), definito come entità presunta del cantiere rappresentata dalla somma delle giornate lavorative prestate dai lavoratori, anche autonomi, previste per la realizzazione dell’opera.È stato eliminato il livello di soglia previsto dall’art. 3, comma 3, del D.Lgs. n. 494/1996 per la nomina dei coordinatori per la progettazione e per l’esecuzione dei lavori, in sostanza per l’applicazione diversificata del titolo IV, capo I del D.Lgs. n. 81/2008, in base al valore uomini/giorno, determinato da due variabili:

1 Lavori che espongono i lavoratori a rischi di seppellimento o di sprofondamento a profondità superiore a 1,50 m o di caduta dall’alto da altezza superiore a 2,00 m, se particolarmente aggravati dalla natura dell’attività o dei procedimenti attuati oppure dalle condizioni ambientali del posto di lavoro o dell’opera.

2 Lavori che espongono i lavoratori a sostanze chimiche o biologiche che presentano rischi particolari per la sicurezza e la salute dei lavoratori oppure comportano un’esigenza legale di sorveglianza sanitaria.

3 Lavori con radiazioni ionizzanti che esigono la designazione di zone controllate o sorvegliate, quali definite dalla vigente normativa in materia di protezione dei lavoratori dalle radiazioni ionizzanti.

4 Lavori in prossimità di linee elettriche aree a conduttori nudi in tensione.5 Lavori che espongono ad un rischio di annegamento.6 Lavori in pozzi, sterri sotterranei e gallerie.7 Lavori subacquei con respiratori.8 Lavori in cassoni ad aria compressa.9 Lavori comportanti l’impiego di esplosivi.10 Lavori di montaggio o smontaggio di elementi prefabbricati pesanti.

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30 Direzione Dei lavori e Pratica amministrativa e contabile

a) una dimensionale, il numero di persone (uomini) impiegate in cantiere;b) una temporale, il numero di giorni lavorativi (durata) del cantiere.

Le giornate lavorative previste per la realizzazione dell’opera sono risultanti dalla stima otte-nuta dal prodotto tra il numero delle giornate solari lavorative previste e il numero totale dei lavoratori che è ipotizzato impiegare.Il parametro uomini/giorno, nei cantieri temporanei o mobili, è applicato nei seguenti casi:

1) per la notifica preliminare nel caso di cantieri in cui opera un’unica impresa la cui entità presunta di lavoro non risulti inferiore a 200 uomini/giorno (art. 99, comma 1, lettera a), D.Lgs. n. 81/2008);

2) per la visita del medico competente agli ambienti di lavoro in cantieri aventi caratteri-stiche analoghe a quelli già visitati dallo stesso medico competente e gestiti dalle stesse imprese; in tal caso la visita è sostituita o integrata, a giudizio del medico competente, con l’esame dei piani di sicurezza relativi ai cantieri interessati (per i cantieri in cui la durata dei lavori è inferiore a 200 uomini-giorni).

Un semplice metodo di calcolo, di prima valutazione indicativa dell’entità cantiere, si basa sulla conoscenza dell’importo complessivo dei lavori, dell’incidenza percentuale della manodopera oltreché del costo medio orario della manodopera per le lavorazioni previste.

Importo lavori € Incidenza percentuale manodopera (18 ÷ 40%) IpCosto medio giornaliero operaio €

N. impreseesecutrici

11

+ imprese+ imprese

Casi

Entità presuntauomini/giorno

– 200+ 200– 200+ 200

Verifica requisiti idoneità

tecnico-professionaledelle imprese

affidatariesi(1)

si

si

si

AdempimentiRichiesta

dichiarazione organico medio

annuoalle imprese

esecutricisi(2)

si

si

si

Notifica preliminare

all’ausl o alla Direzione

provinciale del lavoro

no

si

si

si

Designazionecoordinatore

in fase di progettazione/esecuzione(3)

no

no

si

si

pos

si

si

si

si

psc

no

no

si

si

Tabella 1.16. Gli adempimenti del responsabile dei lavori in base al parametro uomini/giorno e al numero delle imprese esecutrici presenti in cantiere anche non contemporaneamente (artt. 90 e 99, D.Lgs. n. 81/2008)

(1) Nei cantieri la cui entità presunta è inferiore a 200 uomini-giorno e i cui lavori non comportano rischi particolari di cui all’allegato XI, il requisito si considera soddisfatto mediante presentazione da parte delle imprese e dei lavoratori auto-nomi del certificato di iscrizione alla Camera di commercio, industria e artigianato e del documento unico di regolarità contributiva (Durc), corredato da autocertificazione in ordine al possesso degli altri requisiti previsti dall’allegato XVII.(2) Nei cantieri la cui entità presunta è inferiore a 200 uomini-giorno e i cui lavori non comportano rischi particolari di cui all’allegato XI, il requisito si considera soddisfatto mediante presentazione da parte delle imprese del docu-mento unico di regolarità contributiva (Durc), fatto salvo quanto previsto dall’art. 16-bis, comma 10, del D.L. 29 novembre 2008, n. 185, convertito, con modificazioni, dalla legge 28 gennaio 2009, n. 2, e dell’autocertificazione relativa al contratto collettivo applicato.(3) L’affidamento dell’incarico a soggetti esterni alla stazione appaltante deve rispettare le procedure previste dal Codice dei contratti pubblici.

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Parte Prima – 1. I soggetti coinvolti nell’esecuzione dei lavori 31

Il calcolo degli uomini/giorno può essere eseguito mediante i seguenti procedimenti:

1) metodo semplificato, basato sul procedimento della revisione prezzi;2) metodo analitico, basato sulla combinazione del metodo precedente e sul metodo dell’ana-

lisi della produttività aziendale.

1.4.2.3.2. Il metodo semplificato: metodo dell’incidenza percentuale Il metodo semplificato si basa sulle quote percentuali di incidenza del costo della mano d’ope-ra, dei materiali, dei trasporti e dei noli sul costo complessivo di ciascuna delle principali categorie di opere considerate. L’incidenza dei rispettivi elementi di costo più rappresentativi e la composizione delle rispettive squadre-tipo sono stabilite dalle 23 tabelle allegate al D.M. 11 dicembre 1978, relative alle seguenti categorie principali di lavoro:

– incidenza percentuale sul costo dell’opera dei materiali;– incidenza percentuale sul costo dell’opera della manodopera;– incidenza percentuale sul costo dell’opera dei noli;– composizione della squadra tipo.

L’incidenza della mano d’opera sull’importo dei lavori secondo la categoria di lavoro è così stimabile:

– opere edili: 40%;– lavori stradali: 18%; – lavori riguardanti l’esecuzione di strutture in cemento armato: 32%;– lavori implicanti linee elettriche: 30%.

Sulla base di tali elementi si può stimare il costo equivalente ad 1 uomo/giorno e di conse-guenza dall’importo dell’opera in numero degli uomini/giorno necessari.

1) fase calcolo del costo giornaliero della squadra tipo Cgst: a) costo orario giornaliero Cgsto:

Cgsto = Cos · ns · Coq · nq + Coc · nc dove Cos = costo orario operaio specializzato Coq = costo orario operaio qualificato Coc = costo orario operaio comune ns = numero operai specializzati componenti la squadra tipo nq = numero operai qualificati componenti la squadra tipo nc = numero operai comuni componenti la squadra tipo. b) costo giornaliero totale Cgsf Il costo giornaliero totale, considerando 8 ore lavorative e le spese generali e l’utile

d’impresa, la cui percentuale è pari al 26,50%, è dato da:

Cgsf = Cgsto · 8 · 1,265

ElementiABC

Specifica dell’elemento consideratoCosto complessivo dell’opera (presunto), stima dei lavori (o stima del costo complessivo) Incidenza presunta in % dei costi della mano d’opera sul costo complessivo dell’opera (stima del cpl) Costo medio di un uomo/giorno (per l’occorrenza si prende in considerazione il costo medio di un operaio come di seguito precisato)

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Operaio

Operaio specializzatoOperaio qualificatoOperaio comune

Totale n. operai ntotale Totale costo giornaliero Ctotale

Costoorario

(a)€ €

N. operaisquadra tipo

(b)n.n.n.

N. ore lavorative

(c)8 8 8

Spese generali ed utile impresa

(d)1,2651,2651,265

Costo giornaliero totaleCgo = a · b · c · d

Tabella 1.17. Quadro riepilogativo costo manodopera categoria di lavoro

CategoriaOpere stradali:a) movimenti di materie primeb) opere d’artec) lavori in sotterraneod) lavori diversi o di modesta entitàe) sovrastrutturef) opere con più categorie di lavoro e senza lavori in sotterraneog) opere con più categorie di lavoro e con lavori in sotterraneoOpere edilizie:a) elementi di costo più rappresentativib) argini, canalizzazione, ecc.c) traverse, difese, sistemazioni varieOpere idrauliche:a) acquedotti compreso forniture di tubib) acquedotti escluso forniture di tubic) fognatureOpere marittime:a) cassoni per banchine e moli foranei, banchinamenti in paratieb) per difese foranee, in scogliere e massi artificiali, opere a struttura mista, ecc.c) escavazioneOpere in cemento armato per l’ediliziaOpere speciali:a) linee elettriche esterne a bassa e media tensioneImpianti tecnici per l’edilizia:a) impianti igienico-sanitarib) impianti elettrici internic) impianto di riscaldamento a termosifoned) impianti condizionamento d’ariae) impianto ascensore e montacarico

Percentuale manodopera (%)

183029367

2224

402038

304638

32211032

30

4345403055

Tabella 1.18. Quote percentuale di incidenza della manodopera secondo il D.M. 11 dicembre 1978

Fase di lavoro

ScaviFondazioniMuratureCoperturePavimentiIntonaciTinteggiatureSerramentiImpianti elettriciImpianti idrauliciFinitureTotale

Costo presunto mano

d’opera(a)

5164,5712.911,4223.240,5611.362,059812,684131,663615,2012.911,4210.845,5911.878,515681,03111.554,69

Costo unitario mano

d’opera (b)

19,6319,6319,6319,6319,6319,6319,6319,6320,6620,6619,63

Incidenza percentuale

(%)(c)202535302035351530205–

Ore di lavoro

c = (a · c) : b

53164414174100746499

15811514

1429

Numero uomini giorno

Nu/g = b : 8

72152221398

122014

2179

Tabella 1.19. Esempio di calcolo degli uomini/giorno: metodo dell’incidenza percentuale

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Parte Prima – 1. I soggetti coinvolti nell’esecuzione dei lavori 33

c) costo giornaliero operaio Cgo. Il calcolo del costo giornaliero di un operaio è dato dalla seguente relazione:

CC

n n ngogstf

s q c

=+ +

d) calcolo degli uomini giorni Nu/g. Il calcolo complessivo degli uomini/giorno è dato

N

I PCu g

inc

go/ =

⋅:

dove Pinc = percentuale incidenza della manodopera in base alla categoria principale di lavoro secondo il D.M. 11 dicembre 1978.

Il metodo in questione può essere impiegato come prima valutazione a livello indicativo per la determinazione degli uomini/giorni. Il procedimento non tiene conto delle condizioni climatiche (favorevoli, sfavorevoli e norma-li) della zona ove debbono svolgersi i lavori, inoltre, i risultati sono influenzati dalla variazio-ne dei costi della manodopera nelle diverse province italiane.

1.4.2.3.3. Il metodo della produttività aziendale o delle fasiAi fini del calcolo degli uomini/giorno, il metodo della produttività aziendale è ritenuto più completo, ma anche meno immediato per la modalità di calcolo. Infatti, a tale scopo l’esecu-

zione dei lavori dovrà essere suddivisa in fasi operative con importo e produzione giornaliera (impostata dall’utente secondo la composizione della squadra tipo). Successivamente, per ciascuna fase dovrà essere calcolata la durata effettiva in giorni.Tale dato, combinato con il numero dei lavoratori componenti la squadra-tipo relativa alla singola fase lavorativa, porta alla determinazione del valore degli uomini/giorno.Come si può constatare il procedimento non è immediato, ma porta sicuramente a risultati più attendibili in quanto si tiene conto di molteplici variabili che concorrono a determinare la durata effettiva dei lavori.Per l’applicazione del metodo è necessario definire:

– il quantitativo di lavoro da eseguire (Qlavoro), desumibile dal computo metrico estimativo;– la produzione teorica (Pteorica/giorno), ovvero il lavoro eseguito da una squadra tipo nell’unità

di tempo;

Tabella 1.20. Esempio di fasi esecutive dei lavori per l’esecuzione di un edificioN. Fase esecutiva1 Impianto cantiere2 Tracciamento topografico3 Demolizioni (preesistente)4 Scavi5 Getto fondazioni6 Armatura e getto 1° impalcato7 Armatura e getto …. impalcato8 Armatura e getto del tetto9 Impermeabilizzazioni10 Tamponature interne ed esterne11 Predisposizione impianti interni12 Intonaci interni13 Copertura di tegole14 Rivestimenti esterni15 Predisposizione impianti esterni16 Pavimenti e rivestimenti

N. Fase esecutiva17 Controsoffitti18 Tinteggiature interne19 Impianto elettrico/telefonico20 Impianto termo-idraulico 21 Impianto antincendio22 Sistemazioni esterne23 Opere in ferro24 Opere in pietra25 Infissi esterni26 Tinteggiature esterne27 Opere a verde esterne28 Serramenti interni29 Montaggio sanitari30 Finiture interne31 Smantellamento del cantiere

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34 Direzione Dei lavori e Pratica amministrativa e contabile

– la produzione effettiva (Peffettiva/giorno), rappresentata da un’aliquota della produzione teorica;– il numero dei turni di lavori (nturni lavoro);– il coefficiente per tenere conto delle condizioni climatiche (b).

La produzione teorica della squadra tipo è determinata sulla scorta della tecnica dell’analisi prezzi relativa alla categoria di lavoro elaborata dal progettista.La produzione effettiva (Peffettiva/giorno) è uguale a:

Peffettiva/giorno = Pteorica/giorno · 8 · nturni lavoro · b

Fase di lavoro

ScaviFondazioniMuratureCoperturePavimentiIntonaciTinteggiatureSerramentiImpianti elettriciImpianti idrauliciFinitureTotale

Durata in giorni fasedi lavoro

(a)471775344107169

Numero uomini squadra tipo

(b)23333323222

Numero uomini/giornoNu/g = a · b

82151211598

1220142

181

Tabella 1.21. Esempio di calcolo degli uomini/giorno con metodo della durata delle fasi

Tabella 1.22. Schema per l’applicazione del metodo del numero medio dei lavoratori occupati per ogni faseFase

di lavoro

ScaviFondazioni....................

Figure professionali potenzialmentecoinvolte nella fase lavorativa

(numero)

Totale presunto di personale

occupato ogni giorno nella

fase lavorativa(A = numero)

Totale

Durata presunta della fase lavorativa

in uomini-giorno

(B = giorni)

uomini/giorno

Numero uomini-giorno fase lavorativa

(Nu/g) A · B

Dire

ttore

di c

antie

re

Cap

o ca

ntie

re

Cap

o sq

uadr

a

Ope

raio

spe

cial

izza

to

Ope

raio

qua

lific

ato

Ope

raio

com

une

Lavo

rato

re a

uton

omo

Altr

o

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Parte Prima – 1. I soggetti coinvolti nell’esecuzione dei lavori 35

La durata della fase (DFfase lavoro) è uguale a:

DFfase lavoro = Qlavoro/Peffettiva/giorno

La durata totale dei lavori (Dtotale lavori), tenendo conto della durata di sovrapposizione delle fasi di lavoro (DSFsovrapposizioni fase lavoro), è uguale a:

Dtotale lavori = ∑i DFfase lavoro – ∑i DSFsovrapposizioni fase lavoro

Il numero degli uomini/giorno (Nu/g) per ciascuna fase di lavoro è uguale a:

Nu/g = DFfase lavoro · Nuomini squadra tipo

1.4.2.3.4. Il metodo basato sul numero medio dei lavoratori occupati per ogni faseUn altro metodo per stimare gli uomini/giorno si basa sulla somma del numero medio dei la voratori occupati per ogni fase di lavoro prevista dal cronoprogramma dei lavori. Un’esemplificazione è riportata nella tabella 1.22.

1.4.3. Gli adempimenti nella fase di esecuzione

1.4.3.1. L’obbligo della notifica preliminare

Il responsabile dei lavori ai sensi dell’art. 99 del D.Lgs. n. 81/2008, prima dell’inizio dei lavori e in particolare prima della loro consegna all’appaltatore, ha l’obbligo di trasmettere all’Azienda unità sanitaria locale e alla Direzione provinciale del lavoro, territorialmente competenti, la notifica preliminare riguardante le informazioni circa il cantiere. L’argomento verrà trattato specificatamente nel capitolo 3, parte 2, di questo testo.

1.4.3.2. Le verifiche anche nel caso di affidamento dei lavori ad un’unica impresa

Il responsabile dei lavori, anche nel caso di affidamento dei lavori ad un’unica impresa o ad un lavoratore autonomo, ai sensi dell’art. 90, comma 9, D.Lgs. n. 81/2008, deve svolgere i seguenti compiti:

a) verificare l’idoneità tecnico-professionale delle imprese affidatarie, delle imprese ese-cutrici e dei lavoratori autonomi in relazione alle funzioni o ai lavori da affidare, con le modalità di cui all’allegato XVII dello stesso decreto. Nei cantieri la cui entità presunta è inferiore a 200 uomini-giorno e i cui lavori non comportano rischi particolari di cui all’allegato XI, il requisito di cui al periodo che precede si considera soddisfatto mediante presentazione da parte delle imprese e dei lavoratori autonomi del certificato di iscrizione alla Camera di commercio, industria e artigianato e del documento unico di regolarità con-tributiva, corredato da autocertificazione in ordine al possesso degli altri requisiti previsti dall’allegato XVII;

b) chiedere alle imprese esecutrici: – una dichiarazione dell’organico medio annuo, distinto per qualifica, corredata dagli

estremi delle denunce dei lavoratori effettuate all’Istituto nazionale della previdenza sociale (inPs), all’Istituto nazionale assicurazione infortuni sul lavoro (inail) e alle Casse Edili, nonché

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36 Direzione Dei lavori e Pratica amministrativa e contabile

– una dichiarazione relativa al contratto collettivo stipulato dalle organizzazioni sindacali comparativamente più rappresentative, applicato ai lavoratori dipendenti. Nei cantieri la cui entità presunta è inferiore a 200 uomini-giorno e i cui lavori non comportano rischi particolari di cui all’allegato XI, il requisito di cui al periodo che precede si considera soddisfatto mediante presentazione da parte delle imprese del documento unico di rego-larità contributiva, fatto salvo quanto previsto dall’art. 16-bis, comma 10, del D.L. 29 novembre 2008, n. 185, convertito, con modificazioni, dalla legge 28 gennaio 2009, n. 2, e dell’autocertificazione relativa al contratto collettivo applicato.

Tabella 1.24. Gli adempimenti del responsabile dei lavori nella fase di esecuzioneCompito

1 Attenere ai principi generali e alle misure di tutela previsti dagli articoli 15 e 95 del D.Lgs. n. 81/2008.

2 Comunicare alle imprese esecutrici e ai lavoratori autonomi i nominativi: – del coordinatore per la progettazione dei lavori; – del coordinatore per l’esecuzione dei lavori. Verificare la correttezza dei nominativi riportati nel cartello di cantiere.3 Verificare l’idoneità tecnico-professionale delle imprese affidatarie, delle imprese

esecutrici e dei lavoratori autonomi in relazione alle funzioni o ai lavori da affidare.

4 Richiedere alle imprese esecutrici una dichiarazione sull’organico medio annuo distin-to per qualifica, corredata dagli estremi delle denunce dei lavoratori all’Inps, all’Inail e alle Casse Edili.

5 Richiedere alle imprese esecutrici una dichiarazione relativa al contratto collettivo stipulato dalle organizzazioni sindacali comparativamente più significative.

6 Verificare, prima dell’inizio dei lavori, la trasmissione del PSC da parte dell’impresa affidataria alle imprese esecutrici e ai lavoratori autonomi

7 Trasmettere, nei casi previsti, la notifica preliminare all’Ausl e alla Direzione Provinciale del Lavoro competenti per territorio

8 Adottare i necessari provvedimenti (sospensione lavori, risoluzione del contratto, allontanamento delle imprese, ecc.) in caso di segnalazione delle eventuali inosser-vanze delle imprese alle prescrizioni del Psc.

9 Vigilare sull’attività e adempimento degli obblighi del coordinatore per l’esecuzione dei lavori

10 Verificare, sentito il direttore dei lavori e il coordinatore per l’esecuzione dei lavori, della corresponsione da parte dell’impresa affidataria all’impresa esecutrice degli oneri di sicurezza relative alle prestazioni in subappalto senza l’applicazione di alcun ribasso

NormaArt. 90 c. 1, D.Lgs 81/2008;Art. 10, c. 3, Reg.Art. 90, comma 7, D.Lgs. 81/2008;art. 8, comma 3, lett. e), Reg.Art. 90, comma 1, lett. a), D.Lgs. 81/2008;art. 8, comma 3, lett. g), Reg.Art. 90, comma 9, lett. b), D.Lgs. 81/2008art. 8, comma 3, Reg.Art. 90, comma 9, lett. b), D.Lgs. 81/2008art. 8, comma 3, RegArt. 101, comma 2, D.Lgs. 81/2008Art. 99, comma 1, D.Lgs. 81/2008;art. 8, comma 3, lett. g), Reg.Art. 92, comma 1, lett. e), D.Lgs. 81/2008

Art. 93, comma 2, D.Lgs. 81/2008Art. 97, comma 3-bis, D.Lgs. 81/2008Art. 10, comma 3, lett. a), Reg.

Tabella 1.23. Gli adempimenti del responsabile dei lavori prima dell’affidamento dei lavoriNorma

Art. 10, c. 3, lettera a), Reg.Art. 90, c. 4, D.Lgs 81/2008

Compito1 Richiedere la nomina del coordinatore per l’esecuzione dei lavori e vigilare sulla sua

attività(1). La designazione(1), che deve avvenire prima dell’affidamento dei lavori, è prevista nei

cantieri in cui è prevista la presenza di più imprese esecutrici, anche non contempo-ranea (D.Lgs. n. 81/2008).

(1) L’affidamento dell’incarico a soggetti esterni alla stazione appaltante deve rispettare le procedure previste dal Codice dei contratti pubblici.

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Parte Prima – 1. I soggetti coinvolti nell’esecuzione dei lavori 37

Esempio 1.1. Modello di comunicazione all’impresa esecutrice e ai lavoratori autonomi dei nominativi dei coordinatori per la progettazione e per l’esecuzione dei lavori (art. 90, comma 7, D.Lgs. n. 81/2008)

........................................(responsabile dei lavori)

Spett.le ........................................ (impresa)

Spett.le ........................................ (lavoratore autonomo)

oggetto: Comunicazione all’Impresa esecutrice ed ai lavoratori autonomi dei nominativi dei coordinatori per la progettazione e per l’esecuzione dei lavori (art. 90, comma 7, D.Lgs. 9 aprile 2008, n. 81.)

lavori di ................................................................................................................................................... impresa ................................................................................................................................................ contratto in data .................... Rep. n. .......... registrato a .................... al n. .......... Vol. ....................

Mod. .................... in data ....................

Il sottoscritto ...................., nella qualità di responsabi le dei lavori di cui all’oggetto, in seguito all’aggiudicazione della gara d’appalto e in ottemperanza al disposto nell’art. 90, comma 7, del D.Lgs. 9 aprile 2008, n. 81

comunica

a codesta impresa esecutrice (o lavoratore autonomo) i nominativi dei coordinatori per la progettazione e per l’esecuzione dei lavori:– Coordinatore per la progettazione dei lavori:.................... Via .................... n. ....................cap .................... Città .................... Tel. ....................– Coordinatore per l’esecuzione dei lavori:.................... Via .................... n. ....................cap .................... Città .................... Tel. ....................

Tali nominativi devono essere indicati nel cartello di cantiere..................... lì, ....................

Il responsabile dei lavori ..................................................

Esempio 1.2. Modello di richiesta dichiarazioni dell’impresa (art. 90, comma 8, lett. b), D.Lgs. 81/2008)

........................................(responsabile dei lavori)

Prot. n. .......... Data ....................

Raccomandata A.R. Spett.le Impresa ........................................ e p.c. Coordinatore per l’esecuzione dei lavori ........................................

oggetto: Richiesta documenti di cui all’art. 90, comma 8, lettera b), D.Lgs. 9 aprile 2008, n. 81. lavori di ................................................................................................................................... ............... impresa ................................................................................................................................................

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38 Direzione Dei lavori e Pratica amministrativa e contabile

contratto in data .................... Rep. n. .......... registrato a .................... al n. .......... Vol. .................... Mod. .................... in data .................... .

Con la presente lo scrivente .................... in qualità di responsabile dei lavori in oggetto, ai sensi dell’art. 90, comma 8, lettera b), del D.Lgs. 9 aprile 2008, n. 81, chiede a codesta Impresa di trasmettere prima dell’inizio dei lavori:– dichiarazione dell’organico medio annuo, distinto per qualifica, corredata dagli estremi delle denunce dei lavora-tori effettuate all’inps, all’inail e alle Casse Edili;– dichiarazione riportante il tipo di contratto collettivo stipulato dalle organizzazioni sindacali più rappresentative, applicato ai lavoratori dipendenti. La stessa documentazione dovrà essere fornita, a Vostra cura, dalle eventuali imprese subappaltatrici.

Il responsabile dei lavori ........................................

Esempio 1.3. Dichiarazioni dell’impresa (art. 90, comma 8, lett. b), D.Lgs. 81/2008)

........................................(impresa)

Prot. n. .......... Data ....................

Raccomandata A.R.

Spett.le Responsabile dei lavori ........................................

oggetto: Dichiarazioni dell’impresa all’impresa ai sensi dell’art. 90, comma 8, lett. b) D.Lgs. 9 aprile 2008, n. 81) lavori di ................................................................................................................................................ impresa ................................................................................................................................................ contratto in data .................... Rep. n. .......... registrato a .......... al n. .......... Vol. .................... Mod.

.................... in data .................... .

In relazione alla Vostra richiesta, il sottoscritto .................... in qualità di .................... dell’Impresa ....................

dichiara

per l’Impresa medesima:1) l’organico medio annuo dell’impresa, distinto per qualifica, con gli estremi delle denunce dei lavoratori effettuate all’inps, all’inail e alla Cassa edile è il seguente:

2) il tipo di contratto collettivo stipulato dalle organizzazioni sindacali più rappresentative, applicato ai lavoratori dipendenti è ....................

L’Impresa ........................................

Numerodipendenti Qualifica Estremi denunce

INPS INAIL Cassa Edile

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Parte Prima – 1. I soggetti coinvolti nell’esecuzione dei lavori 39

1.4.4. Le responsabilità dei committenti e dei responsabili dei lavori

Il committente, secondo l’art. 93, comma 1, del D.Lgs. 81/2008, è esonerato dalle respon-sabilità connesse all’adempimento degli obblighi limitatamente all’incarico conferito al responsabile dei lavori.Al comma 2 dello stesso articolo è disposto che la designazione del coordinatore per la proget-tazione e del coordinatore per l’esecuzione dei lavori non esonera il committente e il respon-sabile dei lavori dalle responsabilità connesse alla verifica dell’adempimento degli obblighi di cui all’art. 91, comma 1, art. 92, comma 1, lettere a), b), c), d) e e) del citato decreto.Il committente deve dimostrare, in caso di inchiesta per infortunio o di ispezione con violazio-ne di norme, di avere fatto quanto era in sua facoltà; dovrà potere essere esclusa, per esempio, la culpa in eligendo, per avere scelto un soggetto non idoneo a ricoprire il suo mandato27.

1.4.5. Le sanzioni penali e amministrative

Le sanzioni penali e amministrative a carico dei responsabili dei lavori sono previste dall’art. 157 del D.Lgs. n. 81/2008 come modificato dal D.Lgs. n. 106/2009 e sono ripor-tate nella tabella 1.25, limitatamente all’esecuzione di lavori pubblici.

1.5. Il coordInatore per l’esecuzIone deI lavorI

1.5.1. I requisiti

1.5.1.1. Generalità

Il coordinatore in materia di sicurezza e di salute durante la realizzazione dell’opera, di seguito denominato coordinatore per l’esecuzione dei lavori, è definito dall’art. 89, comma

27 Linee guida per l’applicazione del D.Lgs. n. 494/1996 del 20 marzo 1997.

Tabella 1.25. Le sanzioni penali e amministrative a carico del responsabile dei lavori (D.Lgs. 81/2008)

art. 90, cc. 3, 4 e 5

art. 90, c. 9, lett. a)

art. 93, c. 2

art. 100, c. 6-bis

art. 90, cc. 7 e 9, lett. c)[lavori privati]

art. 101, c. 1, primo periodo

Violazione norma D.Lgs. n. 81/2008Cantieri in cui è prevista la presenza di più imprese esecutrici, anche non contemporanea:– mancata designazione del coordinatore per la progettazione;– mancata designazione del coordinatore per l’esecuzione prima dell’affidamento dei lavoriInosservanza della verifica dell’idoneità tecnico-professionale delle imprese affidatarie, delle imprese esecutrici e dei lavoratori autonomiInosservanza della verifica degli obblighi in fase di progettazione e quelli di controllo in fase esecutivaInosservanza della verifica dell’attuazione degli obblighi a carico del datore di lavoro dell’impresa affidatariaInosservanza della trasmissione all’amministrazione concedente, prima del’inizio dei lavori oggetto del permesso di costruire o di dia, di: copia della notifica preliminare, durc e dichiarazione attestante l’avvenuta verifica dell’idoneità professionale e dell’organico medioInosservanza della trasmissione del Psc alle imprese invitate a presentare offerte per l’esecuzione dei lavori

Sanzione *art. 157, c. 1, lett. a)arresto da tre a sei mesi o con ammenda da 2.500 a 6.400 euro

art. 157, c. 2, lett. b)arresto da due a quat-tro mesi o con ammen-da da 1.000 a 4.800 euro

art. 157, c. 2, lett. c)sanzione amministrati-va pecuniaria da 500 a 1.800 euro

* Sanzione prevista dall’art. 157 D.Lgs. n. 81/2008

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40 Direzione Dei lavori e Pratica amministrativa e contabile

1, lettera f) del D.Lgs. n. 81/2008, come il soggetto incaricato, dal committente o dal respon-sabile dei lavori (responsabile del procedimento), dell’esecuzione dei compiti di cui all’art. 92 dello stesso decreto, che non può essere il datore di lavoro delle imprese affidatarie ed ese-cutrici o un suo dipendente o il responsabile del servizio di prevenzione e protezione (rsPP) da lui designato. Le incompatibilità non si applicano in caso di coincidenza fra committente e imprese esecutrici. La sua attività è fondamentale per la verifica dell’effettiva attuazione delle misure di sicurezza da parte di tutte le imprese esecutrici e dei lavoratori autonomi e delle imprese subappaltatrici, ai fini della liquidazione degli oneri di sicurezza in base agli stati di avanzamento dei lavori redatti dal direttore dei lavori. Altri oneri a carico del coor-dinatore per l’esecuzione sono stati previsti dall’art. 92, comma 1, D.Lgs. n. 81/2008 per contrastare il lavoro irregolare. Nel campo degli appalti pubblici alcune indicazioni del citato decreto non trovano applica-zione come la redazione del Psc e del fascicolo adattato alle caratteristiche dell’opera da parte del coordinatore per l’esecuzione; infatti la presentazione delle offerte richiede la preventiva redazione da parte del coordinatore per la progettazione dei seguenti documenti:

1) Psc, se previsto, e relativi oneri di sicurezza;2) fascicolo adattato alle caratteristiche dell’opera.

Si ricorda che il Psc è parte integrante del contratto d’appalto.

1.5.1.2. L’affidamento dell’incarico a soggetti esterni all’amministrazione

Per gli appalti pubblici l’affidamento dell’incarico di coordinatore per l’esecuzione dei lavori deve seguire le procedure previste dagli articoli 90 (appalti sopra soglia comunitaria) e 124 (appalti sotto soglia comunitaria) del Codice dei contratti pubblici. La partecipazione alla gara presuppone il possesso dei requisiti professionali e dell’attestato di frequenza previsti dall’art. 98 del D.Lgs. n. 81/2008 da parte del soggetto concorrente.

1.5.1.3. I requisiti professionali

Il coordinatore per l’esecuzione dei lavori, ai sensi dell’art. 98, del D.Lgs. n. 81/2008, deve essere in possesso di uno dei seguenti requisiti:

a) laurea magistrale conseguita in una delle seguenti classi: LM-4, da LM-20 a LM-35, LM-69, LM-73, LM-74, di cui al decreto del Ministro dell’università e della ricerca in data 16 marzo 2007, pubblicato nel supplemento ordinario alla G.U. n. 157 del 9 luglio 2007, ovvero laurea specialistica conseguita nelle seguenti classi: 4/S, da 25/S s 38/S, 77/S, 74/S, 86/S, di cui al decreto del Ministro dell’università e della ricerca scientifica e tecno-logica in data 28 dicembre 2000, pubblicato nel S.O. alla G.U. n. 18 del 23 gennaio 2001, ovvero corrispondente diploma di laurea ai sensi del decreto del Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca in data 5 maggio 2004, pubblicato nella G.U. n. 196 del 21 agosto 2004, nonché attestazione, da parte di datori di lavoro o committenti, comprovante l’espletamento di attività lavorativa nel settore delle costruzioni per almeno un anno;

b) laurea conseguita nelle seguenti classi L7, L8, L9, L17, L23, di cui al predetto decreto ministeriale in data 16 marzo 2007, ovvero laurea conseguita nelle classi 8, 9, 10, 4, di cui al decreto del Ministro dell’Università e della Ricerca Scientifica in data 4 agosto 2000, pubblicato nel S.O. alla G.U. n. 245 del 19 ottobre 2000, nonché attestazione, da parte di datori di lavoro o committenti, comprovante l’espletamento di attività lavorative nel settore delle costruzioni per almeno due anni;

c) diploma di geometra o perito industriale o perito agrario o agrotecnico, nonché attesta-

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Parte Prima – 1. I soggetti coinvolti nell’esecuzione dei lavori 41

zione, da parte di datori di lavoro o committenti, comprovante l’espletamento di attività lavorativa nel settore delle costruzioni per almeno tre anni.

1.5.1.4. L’attestato di frequenza a corsi specifici in materia di sicurezza

Il coordinatore per l’esecuzione dei lavori deve essere, altresì, in possesso di attestato di frequenza, con verifica dell’apprendimento finale, a specifico corso in materia di sicurezza organizzato dalle regioni, mediante le strutture tecniche operanti nel settore della prevenzio-ne e della formazione professionale o, in via alternativa, dall’isPesl, dall’inail, dall’Istituto italiano di medicina sociale, dai rispettivi ordini o collegi professionali, dalle università, dalle associazioni sindacali dei datori di lavoro e dei lavoratori o dagli organismi paritetici istituiti nel settore dell’edilizia.L’attestato di frequenza deve rispettare almeno le prescrizioni di cui all’allegato XIV (Contenuti minimi del corso di formazione per i coordinatori per la progettazione e per l’ese-cuzione dei lavori) del D.Lgs. n. 81/2008; la durata del corso è di 120 ore, distribuite in due parti. Il corso si conclude con la verifica finale di apprendimento da parte di una commissione costituita da almeno 3 docenti dello stesso corso.L’attestato di frequenza non è invece richiesto:

– per coloro che, non più in servizio, abbiano svolto attività tecnica in materia di sicurezza nelle costruzioni per almeno cinque anni in qualità di pubblici ufficiali o di incaricati di pubblico servizio e per coloro che producano un certificato universitario attestante il supe-ramento di un esame relativo ad uno specifico insegnamento del corso di laurea nel cui programma siano presenti i contenuti minimi di cui all’allegato XIV o l’attestato di parte-cipazione ad un corso di perfezionamento universitario con i medesimi contenuti minimi;

– per coloro che sono in possesso della laurea magistrale LM-26.

1.5.2. L’operato durante l’esecuzione dei lavori

1.5.2.1. Gli obblighi e gli adempimenti

Durante l’esecuzione dei lavori in appalto, il coordinatore per l’esecuzione dei lavori deve provvedere alle attività disposte dalle norme di seguito indicate:

– art. 131, comma 4, Codice dei contratti pubblici;– art. 14, comma 1, D.Lgs. n. 81/2008 (controlli e attività esecuzione);– art. 92, comma 1, D.Lgs. n. 81/2008 (lavoro irregolare);– art. 90, comma 5, e art. 92, comma 2, D.Lgs. n. 81/2008 (redazione del Psc, caso in cui dopo

l’affidamento dei lavori ad un’unica impresa, l’esecuzione dei lavori o di parte di essa è affidata a più imprese);

– art. 91, comma 1, lett. b) e art. 92, comma 2, D.Lgs. n. 81/2008 (redazione del fascicolo adattato alle caratteristiche dell’opera per i lavori privati);

– art. 136, D.Lgs. n. 81/2008 (controllo della redazione del Pi.mu.s);– art. 151, Regolamento n. 207/2010.

In sintesi, le funzioni del coordinatore per l’esecuzione dei lavori riguardano gli aspetti seguenti:

1) l’aggiornamento del Psc;2) la valutazione delle proposte integrative al Psc da parte delle imprese esecutrici;3) la verifica dell’idoneità del Pos;4) la valutazione del Pi.mu.s in relazione allo specifico cantiere;5) l’aggiornamento del fascicolo di manutenzione dell’opera;

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42 Direzione Dei lavori e Pratica amministrativa e contabile

Tabella 1.26. Gli adempimenti del coordinatore dei lavori precedenti l’inizio degli stessi N. Attività 1 Chiedere alle imprese esecutrici le informazioni per la gestione del cantiere e la docu-

mentazione prevista dalle norme vigenti. 2 Adeguare, se ritenuto opportuno, il psc sulla base delle proposte delle imprese.

3 Valutare il pos delle imprese ed eventualmente richiederne le modifiche e le integra-zioni.

NormaArt. 5, comma 1, lett. a), D.Lgs. 81/2008Art. 92, comma 1, lett. b), D.Lgs. 81/2008Art. 151, Reg. Art. 92, comma 1, lett. b), D.Lgs 81/2008Art. 151, Reg.

Tabella 1.27. Gli adempimenti del coordinatore dei lavori durante l’esecuzione degli stessi N. Attività 1 Verificare, con opportune azioni di coordinamento e di controllo, l’applicazione, da

parte delle imprese esecutrici e dei lavoratori autonomi, delle disposizioni loro per-tinenti, contenute nel psc, nonché la corretta esecuzione delle relative procedure di lavoro.

2 Adeguare il psc in relazione all’evoluzione dei lavori e alle eventuali modifiche inter-venute.

3 Adeguare il fascicolo rispetto all’evoluzione dei lavori e alle eventuali modifiche inter-venute.

4 Valutare le proposte delle imprese esecutrici dirette a migliorare la sicurezza in can-tiere.

5 Verificare che le imprese esecutrici adeguino, se necessario, i rispettivi pos.

6 Organizzare tra i datori di lavoro, ivi compresi i lavoratori autonomi, la cooperazione e il coordinamento delle attività, nonché la loro reciproca informazione.

7 Verificare l’attuazione di quanto previsto negli accordi tra le parti sociali al fine di realizzare il coordinamento tra i rappresentanti della sicurezza finalizzato al migliora-mento della sicurezza in cantiere.

8 Segnalare al responsabile dei lavori, previa contestazione scritta alle imprese e ai lavoratori autonomi interessati, le inosservanze alle disposizioni degli articoli 94, 95 e 96, e alle prescrizioni del psc e proporre la sospensione dei lavori, l’allontanamento dal cantiere, oppure la risoluzione del contratto.

9 Facoltà di sospendere i lavori nei seguenti casi: – impiego di personale non risultante dalle scritture o da altra documentazione

obbligatoria, in misura pari o superiore al 20% del totale dei lavoratori regolarmente occupati nel cantiere;

– reiterate violazioni della disciplina in materia di superamento dei tempi di lavoro, di riposo giornaliero e settimanale (art. 4, 7 e 9, D.Lgs. 8 aprile 2003, n. 66).

10 Dare comunicazione alla ausl territorialmente competente e alla Direzione provinciale del lavoro, nel caso in cui il committente o il responsabile dei lavori non adotti alcun provvedimento in merito alla segnalazione di inadempienze, senza fornire una moti-vazione adeguata.

11 Sospendere, in caso di pericolo grave e imminente, direttamente riscontrato, le sin-gole lavorazioni fino alla verifica degli avvenuti adeguamenti effettuati dalle imprese interessate.

NormaArt. 92, comma 1, lett. a), D.Lgs. 81/2008Art. 151, Reg.

Art. 92, comma 1, lett. b), D.Lgs. 81/2008Art. 151, Reg.Art. 92, c.1, lett. b), D.Lgs. 81/2008Art. 151, Reg.Art. 92, comma 1, lett. b), D.Lgs. 81/2008Art. 151, Reg. Art. 92, comma 1, lett. b), D.Lgs. 81/2008Art. 92, comma 1, lett. c), D.Lgs. 81/2008Art. 127, comma 2, lett. c), Reg. Art. 92, c.1, lett. d), D.Lgs. 81/2008

Art. 92, comma 1, lett. e), D.Lgs. 81/2008

Art. 14, comma 1, D.Lgs. 81/2008

Art. 92, comma 1, lett. e), D.Lgs. 81/2008Art. 151, Reg.

Art. 92, comma 1, lett. f), D.Lgs. 81/2008Art. 151, Reg.

segue

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Parte Prima – 1. I soggetti coinvolti nell’esecuzione dei lavori 43

6) l’organizzazione tra i datori di lavoro, ivi compresi i lavoratori autonomi, la cooperazione e il coordinamento delle attività (cosiddette riunioni di coordinamento);

7) la verifica dell’attuazione di quanto previsto negli accordi tra le parti sociali al fine di rea-lizzare il coordinamento tra i rappresentanti della sicurezza finalizzato al miglioramento della sicurezza in cantiere;

8) la verifica, con opportune azioni di coordinamento e controllo, dell’applicazione, da parte delle imprese esecutrici e dei lavoratori autonomi, delle disposizioni loro pertinenti con-tenute nel Psc e della corretta esecuzione delle procedure di lavoro;

9) la sospensione di singole lavorazioni in caso di pericolo grave e imminente;10) la proposta di sospensione dei lavori in caso di inosservanze;11) la segnalazione al committente o al responsabile dei lavori di gravi inosservanze ai piani

di sicurezza che possono comportare la sospensione dei lavori e l’allontanamento delle imprese inadempienti.

Le tabelle da 1.26 a 1.28 riassumono dettagliatamente i compiti del coordinatore per l’esecu-zione dei lavori. Con riferimento art. 92, comma 1, lettera f) del D.Lgs. n. 81/2008, il legislatore ha aggiunto la dizione direttamente riscontrato per puntualizzare che la sospensione dei lavori deve essere motivata da una reale presa visione in cantiere della pericolosità delle lavorazioni interessate. Situazioni queste che possono essere riscontrate mediante la presenza continua in cantiere, soprattutto in occasione di particolari lavorazioni.La segnalazione infruttuosa al responsabile dei lavori circa l’irregolarità nei sistemi di sicu-rezza sul lavoro indicate dall’art. 92, comma 1, lettera e) del D.Lgs. n. 81/2008, deve essere comunicata alla ausl ed alla Direzione provinciale del lavoro senza ritardo, trattandosi di prescrizioni imposte per assicurare la sicurezza e la prevenzione degli infortuni nei cantieri; in caso contrario, l’ingiustificato ritardo equivale ad omissione28.Tra i compiti non sono annoverati il controllo e la manutenzione degli impianti e dei dispo-

28 Cassazione penale, sez. III, 18 novembre 2004, n. 1722.

segue Tabella 1.27 N. Compito12 Verificare che i lavoratori di aziende che svolgono attività in regime di appalto o

subappalto espongano apposita tessera di riconoscimento, corredata di fotografia, contenente le generalità del lavoratore e l’indicazione del datore di lavoro. Tale obbli-go grava anche in capo ai lavoratori autonomi che esercitano direttamente la propria attività nel medesimo luogo di lavoro, i quali sono tenuti a provvedervi per proprio conto.

13 Verificare che, nell’ambito dello svolgimento di attività in regime di appalto o subap-palto, il personale occupato dall’impresa appaltatrice o subappaltatrice sia munito di apposita tessera di riconoscimento corredata di fotografia, contenente le generalità del lavoratore e l’indicazione del datore di lavoro.

14 Applicare le sanzioni amministrative previste per le violazioni delle misure di sicurezza da parte del datore di lavoro.

NormaArt. 20, comma 3, D.Lgs. 81/2008

Art. 26, comma 8, D.Lgs. 81/2008

Tabella 1.28. Gli adempimenti del coordinatore dei lavori alla conclusione degli stessiAttività

Consegnare al responsabile dei lavori (responsabile del procedimento) il fascicolo dell’o-pera aggiornato durante l’esecuzione dei lavori.

Norma–

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44 Direzione Dei lavori e Pratica amministrativa e contabile

sitivi di sicurezza; tale obbligo, infatti, unito a quello di eliminare i difetti riscontrati, è, a norma dell’art. 96, lettera d) del D.Lgs. n. 81/2008, di competenza del datore di lavoro delle imprese esecutrici29.

1.5.2.2. La valutazione preliminare del psc

Il primo compito del coordinatore per l’esecuzione dei lavori è la verifica dell’effettiva rispondenza del Psc alle lavorazioni previste dal progetto esecutivo dei lavori in appalto.Nel caso in cui si ravvisasse la necessità di apportare delle modifiche significative al Psc, il coordinatore per l’esecuzione dovrebbe procedere all’aggiornamento del piano stesso valu-tando, se necessario, anche la modifica dell’importo degli oneri di sicurezza.Il Psc modificato dovrà essere trasmesso tempestivamente all’impresa affidataria perché pos sa proseguire l’esecuzione dei lavori adeguare eventualmente il Pos precedentemente predisposto.

1.5.2.3. La verifica dei pos e la documentazione per la sicurezza prodotta dagli esecutori

Prima dell’inizio dei lavori, il coordinatore per l’esecuzione dei lavori deve verificare gli aspetti seguenti:

a) l’idoneità dei Pos delle imprese esecutrici, richiedendo gli eventuali adeguamenti o le integrazioni;

b) la comunicazione della nomina del responsabile del cantiere delle imprese affidatarie;c) le schede di identificazione delle imprese e dei lavoratori autonomi. Questi dati permet-

tono al coordinatore per l’esecuzione dei lavori di conoscere i nominativi di chi opera in cantiere;

d) le dichiarazioni di adempimento agli obblighi di sicurezza, previsti per legge, delle impre-se e dei lavoratori autonomi. I Pos e la documentazione dei subappaltatori devono essere trasmessi al coordinatore per l’esecuzione dei lavori dall’impresa affidataria.

Sulla base di questi dati il coordinatore per l’esecuzione dei lavori deve integrare il Psc.

1.5.2.4. La riunione di coordinamento

Prima dell’inizio dei lavori e periodicamente durante la loro esecuzione, il coordinatore per l’esecuzione dei lavori deve indire delle riunioni di coordinamento.Alla riunione dovrebbero essere invitati i soggetti seguenti:

– il responsabile dei lavori (responsabile del procedimento);– il direttore dei lavori;– i responsabili delle imprese e/o i lavoratori autonomi (in caso di appalto scorporato).

Gli obiettivi della riunione di coordinamento sono:

a) illustrare il Psc;b) organizzare tra gli esecutori la cooperazione, il coordinamento delle attività e l’informa-

zione reciproca;c) verificare la correttezza dell’applicazione del Psc;

29 Cassazione penale, sez. III, 19 maggio 2003, n. 21995.

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Parte Prima – 1. I soggetti coinvolti nell’esecuzione dei lavori 45

d) verificare tramite il cronoprogramma dei lavori gli eventuali rischi di interferenza;e) individuare gli incaricati della realizzazione delle misure di prevenzione e di protezione

previste dal Psc e dal Pos. Il verbale della riunione di coordinamento costituisce un’inte-grazione al Psc.

Durante l’esecuzione dei lavori, la riunione dovrà essere ripetuta prima dell’ingresso in cantiere di una nuova impresa aggiudicataria e/o di un lavoratore autonomo aggiudicatario.

1.5.2.5. I sopralluoghi e i controlli in cantiere

Il coordinatore per l’esecuzione dei lavori, durante l’esecuzione dei lavori, deve effettuare sopralluoghi in cantiere, preferibilmente senza preavviso e alla presenza del responsabile di cantiere, per verificare l’applicazione delle disposizioni del Psc, del Pos e del Pi.mu.s. La periodicità dei sopralluoghi resta a discrezione del coordinatore per l’esecuzione dei lavori in relazione al tipo e alla complessità delle opere. Il coordinatore per l’esecuzione dei lavori, secondo l’art. 92, comma 1, lettera e) del D.Lgs. n. 81/2008, deve contestare all’impresa e ai lavoratori autonomi interessati, per iscritto, le situazioni di inosservanza agli articoli 94, 95, 96 e 97, comma 1, del D.Lgs. n. 81/2008 e del Psc (se previsto), nonché segnalare successivamente al responsabile dei lavori (responsabile del procedimento) le situazioni contestate, proponendo uno o più dei seguenti provvedimenti:

– la sospensione dei lavori;– l’allontanamento dell’impresa o dei lavoratori autonomi; – la risoluzione del contratto.

Egli deve comunicare all’ausl e alla Direzione provinciale del lavoro i provvedimenti non adottati dal responsabile dei lavori (responsabile del procedimento) senza la necessaria moti-vazione.La tabella 1.27 costituisce una sintesi dell’argomento. L’art. 92, comma 1, lettera f) del D.Lgs. n. 81/2008 consente al coordinatore di sospendere, in caso di pericolo grave e imminente, direttamente riscontrato quindi nel corso di sopralluogo, le singole lavorazioni fino alla verifica degli avvenuti adeguamenti effettuati dalle imprese interessate.

Esempio 1.4. Verbale di sopralluogo in cantiere

........................................(stazione appaltante)

lavori di ........................................................................................................................................................................impresa .....................................................................................................................................................................contratto in data .................... Rep. n. .......... registrato a .................... al n. .......... Vol. .................... Mod. .................... in data ....................

Importo a base d’asta euro ....................Ribasso d’asta ..........% euro ....................Importo netto dei lavori euro ....................Oneri di sicurezza euro ....................

Verbale di sopralluogo

L’anno .........., il mese di ...................., il giorno ...................., alle ore .........., presso il cantiere sito .................... in ottemperanza alle disposizioni dell’art. 92 del D.Lgs. 9 aprile 2008, n. 81 e successive modifiche e integrazioni,

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46 Direzione Dei lavori e Pratica amministrativa e contabile

il coordinatore per l’esecuzione dei lavori .................... ha eseguito un controllo, senza preavviso, per verificare il rispetto delle disposizioni di sicurezza da parte dell’impresa appaltatrice, lavoratori autonomi ecc.Alla visita hanno assistito i seguenti soggetti:– ............................................................................................................................................;– ............................................................................................................................................;– ............................................................................................................................................;rilevando la situazione riportata nello schema di seguito.

Gli intervenuti

Il coordinatore per l’esecuzione dei lavori L’impresa ........................................ ........................................

Esempio 1.5. Segnalazione al responsabile dei lavori di gravi inosservanze da parte dell’impresa (art. 92, comma 1, lett. e), D.Lgs. n. 81/2008)

........................................(coordinatore per l’esecuzione dei lavori)

Al ........................................ (responsabile dei lavori) oggetto: Segnalazione di gravi inosservanze ai sensi dell’art. 92, comma 1, lett. e), D.Lgs. 9 aprile 2008, n. 81 lavori di ................................................................................................................................................ impresa ................................................................................................................................................ contratto in data .................... Rep. n. .......... registrato a .................... al n. .......... Vol. .......... Mod.

.......... in data .....................

Il sottoscritto ...................., coordinatore per l’esecuzione dei lavori di ...................., ai sensi dell’art. 92, comma 1, lettera e), D.Lgs. 9 aprile 2008, n. 81, comunica la segnalazione di gravi inosservanze alle disposizioni previste dal citato decreto, da parte dell’impresa, riguardanti in particolare: .................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................... lì, ....................

Il coordinatore per l’esecuzione dei lavori ........................................

Esempio 1.6. Denuncia alla asl e alla Direzione provinciale del lavoro, in caso di mancati provvedimenti adottati dal responsabile dei lavori sulle gravi inosservanze da parte dell’impresa (art. 92, comma 1, lett. e), D.Lgs. n. 81/2008)

........................................(coordinatore per l’esecuzione dei lavori)

Spett.le ausl ........................................

Fase e zona di lavoro Situazione riscontrata Decisioni prese Data

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Parte Prima – 1. I soggetti coinvolti nell’esecuzione dei lavori 47

Spett.le Direzione provinciale del Lavoro ........................................

oggetto: Segnalazione di gravi inosservanze ai sensi dell’art. 92, comma 1, lett. e), D.Lgs. 9 aprile 2008, n. 81 lavori di ................................................................................................................................................... impresa ................................................................................................................................................ contratto in data .................... Rep. n. .......... registrato a .................... al n. .......... Vol. .......... Mod.

.......... in data .................... .

Il sottoscritto ...................., coordinatore per l’esecuzione dei lavori di ...................., ai sensi dell’art. 92, comma 1, lettera e), D.Lgs. 9 aprile 2008, n. 81, comunica che, nonostante siano state segnalate al responsabile dei lavori, con nota n. .......... del ...................., gravi inadempienze rispetto a quanto contenuto nel piano di sicurezza e di coordinamento, questi non ha adottato alcun provvedimento in merito.

.................... lì, ....................

Il coordinatore per l’esecuzione dei lavori ........................................

1.5.2.6. La documentazione da conservare in cantiere

Il coordinatore per l’esecuzione dei lavori deve custodire tutta la documentazione riguardante la sicurezza per i lavori dello specifico cantiere (lavori stradali, in galleria, in sotterraneo, in cassoni ad aria compressa, ecc.) e renderla sempre disponibile a richiesta delle autorità preposte alla vigilanza e al controllo. Di seguito sono elencati, chiaramente in maniera non esaustiva, alcuni documenti (tabella 1.29) riguardanti un cantiere edile pubblico.

Riferimento

Nominativi e comunicazioni

Piani di sicurezza

Sorveglianza sanitaria

DocumentoNomina del responsabile del servizio di prevenzione e protezione Nomina del medico competente scelto dall’impresa Elenco dei lavoratori addetti alle emergenze antincendio e al pronto soccorso Nomina del rappresentante dei lavoratori per la sicurezza Elenco dei dipendenti presenti in cantiereCopia di eventuali deleghe conferite a terzi dall’appaltatoreDenuncia dei lavori agli Enti previdenziali e assicurativi ivi compresa la Cassa edilePiano di sicurezza e di coordinamento (se previsto)Piano operativo di sicurezzaFascicolo dell’operaNotifica preliminare all’organo di vigilanza Libro unico del lavoroRegistro infortuni Quaderno di cantiere Verbali di verifica e ispezione degli organi di vigilanzaPiano sanitario Certificati medici di idoneità alla mansione Numero malattie professionali già segnalate dall’impresaVaccinazioni antitetaniche obbligatorie per i dipendenti

segue

Tabella 1.29. La documentazione da conservare in cantiere

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48 Direzione Dei lavori e Pratica amministrativa e contabile

1.5.3. Le sanzioni penali e amministrative a carico dei coordinatori per l’esecuzione dei lavori

Le sanzioni penali e amministrative previste dall’art. 158 D.Lgs. n. 81/2008 a carico dei coor-dinatori per l’esecuzione dei lavori sono riportate nella tabella 1.30.In tema di responsabilità, per esempio, il coordinatore in fase di esecuzione non è stato rite-nuto responsabile della morte di un operaio, rimasto coinvolto nel crollo di un muro in fase di demolizione, quando, in presenza di un valido Psc, abbia adempiuto agli obblighi (richia-mando più volte le persone presenti in cantiere al rispetto della normativa antinfortunistica)

RiferimentoDispositivi di protezione

individuale

Attrezzature e macchine

Ponteggi

Impianto elettrico di cantiere

Impianto di protezione dalle scariche atmosferiche

Apparecchi per il sollevamento dei carichi

Rumore

Subappalti

DocumentoIstruzioni per il corretto uso e la manutenzione Dichiarazione di conformità rilasciata dai produttoriRicevuta attestante la consegna dei dpi ai lavoratori Ricevuta attestante la consegna dei dpi ai lavoratori impiegati in lavori di strutture contenenti lana di vetroCertificazione relativa al sistema anticaduta per il montaggio e lo smontaggio dei ponteggi metalliciLibretti per l’uso e le avvertenze Manuali di istruzione e uso dei mezzi di protezioneAutorizzazione ministeriale e libretto del fabbricante del ponteggio Progetto esecutivo firmato da un tecnico abilitato, nel caso di altezze superiori a 20 m Piano di montaggio e di smontaggio (pi.mus.)Documentazione di progetto dell’impianto elettricoDichiarazione di conformità dell’impianto elettricoDichiarazione di conformità dei quadri elettriciDocumentazione di progetto dell’impianto di messa a terra Verbali di verifica degli impianti di messa a terra Dichiarazione di conformità dell’impianto di messa a terraSegnalazione all’Enel di lavori effettuati in prossimità di linee elettriche aereeDenuncia all’ispesl per le modifiche all’impianto di messa a terraDocumentazione di progettoDichiarazione di conformità dei dispositivi di protezioneDenuncia all’ispesl per la prima installazioneLibretto di omologazione ispesl, nel caso di portata inferiore a 200 kg Richiesta di verifica di prima installazione all’ispesl, nel caso di portata maggiore di 200 kg Denuncia di variata installazione all’ispesl

Richiesta di visita periodica annuale Verifiche trimestrali delle funi e delle catene, incluse quelle per l’imbracatura Documentazione per le gru Certificazione del radiocomando della gru Valutazione dei livelli di esposizione al rumore Misure adottate: documenti che attestino le procedure di lavoro, le prescrizioni all’uso dei dpi e l’eventuale sorveglianza sanitaria Elenco dei dipendenti del subappaltatore presenti in cantierePiano operativo di sicurezzaIdoneità tecnico professionali delle imprese subappaltatrici e dei lavoratori autonomiIndicazione delle risorse condivise

segue Tabella 1.29

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Parte Prima – 1. I soggetti coinvolti nell’esecuzione dei lavori 49

e non sia stato viceversa informato dell’uso di un mezzo escavatore non previsto nel predetto Psc, il cui utilizzo è stato causa dell’infortunio30.

1.6. la condotta deI lavorI e la dIrezIone tecnIca dell’Impresa

1.6.1. La conduzione dei lavori in appalto

L’art. 4 comma 1 del capitolato generale d’appalto prevede che l’appaltatore debba condurre personalmente i lavori o, nell’ipotesi contraria, debba conferire mandato con rappresentanza a persona fornita dei requisiti d’idoneità tecnici e morali, per l’esercizio delle attività neces-sarie per la esecuzione dei lavori a norma del contratto (per esempio, la sottoscrizione dei documenti contabili, di verbali, apposizione di riserve, il controllo delle misure di sicurezza, i lavori in subappalto, ecc.).Il mandato, ai sensi del citato art. 4, comma 2, deve essere conferito con atto pubblico ed essere depositato presso la stazione appaltante che deve darne comunicazione all’ufficio della direzione dei lavori.L’appaltatore o il suo legale rappresentante devono, per tutta la durata dei lavori in appalto, garantire la presenza sul luogo di lavoro. L’appaltatore può assicurare tale presenza mediante il direttore tecnico, il che presume una costante ed assidua presenza di tale soggetto nell’am-bito del cantiere, onde assicurare in ogni momento il regolare e corretto andamento dei lavori sotto ogni aspetto.

1.6.1.1. La delega delle funzioni in riferimento alla sicurezza sul lavoro

L’art. 16 del D.Lgs. n. 81/2008 in materia di sicurezza sul lavoro stabilisce che la delega

Tabella 1.30. Le inadempienze e le sanzioni penali e pecuniarie a carico dei coordinatori per l’esecuzione dei lavori (D.Lgs. n. 81/2008)

art. 92, c. 1, lett. a), b), c), e) ed f), e c. 2

art. 92, c. 1, lett. d)

– omessa verifica dell’applicazione da parte delle imprese esecutrici delle disposizioni del psc ove previsto;– verifica dell’idoneità del pos e del fascicolo adat-tato alle caratteristiche dell’opera;– omessa organizzazione tra i datori di lavoro della cooperazione e del coordinamento delle attività;– omessa segnalazione al responsabile dei lavori di inosservanze degli obblighi e del psc ove previsto;– proposta di risoluzione del contratto in caso di inosservanze degli obblighi e del psc ove previsto;– omessa proposta di sospensione dei lavori in caso di inosservanze degli obblighi e del psc ove previsto;– omessa sospensione, in caso di pericolo grave, di singole lavorazioni;– omessa verifica dell’attuazione di quanto previsto per gli accordi tra le parti sociali ai fini del migliora-mento della sicurezza in cantiere

Violazione norma(D.Lgs. n. 81/2008)

Sanzione prevista dall’art. 158 D.Lgs. n. 81/2008

art. 158, c. 2, lett. a)arresto da tre a sei mesi o con ammenda da 2.500 a 6.400 euro

art. 158, c. 2, lett. b)arresto da due a quattro mesi o con ammenda da 1.000 a 4.800 euro

30 Tribunale Milano, 10 marzo 2003.

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50 Direzione Dei lavori e Pratica amministrativa e contabile

di funzioni da parte del datore di lavoro, ove non espressamente esclusa, è ammessa con i seguenti limiti e condizioni:

a) che essa risulti da atto scritto recante data certa;b) che il delegato possegga tutti i requisiti di professionalità ed esperienza richiesti dalla

specifica natura delle funzioni delegate;c) che essa attribuisca al delegato tutti i poteri di organizzazione, gestione e controllo richie-

sti dalla specifica natura delle funzioni delegate;d) che essa attribuisca al delegato l’autonomia di spesa necessaria allo svolgimento delle

funzioni delegate;e) che la delega sia accettata dal delegato per iscritto.

Alla delega deve essere data adeguata e tempestiva pubblicità.La delega di funzioni non esclude l’obbligo di vigilanza in capo al datore di lavoro in ordine al corretto espletamento da parte del delegato delle funzioni trasferite. L’obbligo si intende assolto in caso di adozione ed efficace attuazione di verifica e controllo di cui all’art. 30, comma 4 dello stesso decreto. In tema di delega di funzioni spettanti al datore di lavoro, è necessario verificare in concreto che il delegato abbia effettivi poteri di decisione e di spesa in ordine alla messa in sicurezza dell’ambiente di lavoro: e ciò anche indipendentemente dal contenuto formale della nomina. Nella fattispecie la Corte di cassazione penale non ha ritenuto il datore di lavoro esonerato dalla responsabilità per l’infortunio del lavoratore poiché al funzionario formalmente delegato non erano stati concretamente conferiti reali poteri di intervento31.

1.6.1.1.1. Gli obblighi del preposto L’art. 19 del D.Lgs. n. 81/2008 stabilisce che i preposti, secondo le loro attribuzioni e com-petenze, devono:

a) sovrintendere e vigilare sulla osservanza da parte dei singoli lavoratori dei loro obblighi di legge, nonché delle disposizioni aziendali in materia di salute e sicurezza sul lavoro e di uso dei mezzi di protezione collettivi e dei dispositivi di protezione individuale messi a loro disposizione e, in caso di persistenza della inosservanza, informare i loro superiori diretti;

b) verificare affinché soltanto i lavoratori che hanno ricevuto adeguate istruzioni accedano alle zone che li espongono a un rischio grave e specifico;

c) richiedere l’osservanza delle misure per il controllo delle situazioni di rischio in caso di emergenza e dare istruzioni affinché i lavoratori, in caso di pericolo grave, immediato e inevitabile, abbandonino il posto di lavoro o la zona pericolosa;

d) informare il più presto possibile i lavoratori esposti al rischio di un pericolo grave e imme-diato circa il rischio stesso e le disposizioni prese o da prendere in materia di protezione;

e) astenersi, salvo eccezioni debitamente motivate, dal richiedere ai lavoratori di riprendere la loro attività in una situazione di lavoro in cui persiste un pericolo grave ed immediato;

f) segnalare tempestivamente al datore di lavoro o al dirigente sia le deficienze dei mezzi e delle attrezzature di lavoro e dei dispositivi di protezione individuale, sia ogni altra con-dizione di pericolo che si verifichi durante il lavoro, della quale venga a conoscenza sulla base della formazione ricevuta;

g) frequentare appositi corsi di formazione.

31 Cassazione penale, sez. IV, 24 settembre 2007, n. 47136.

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Parte Prima – 1. I soggetti coinvolti nell’esecuzione dei lavori 51

1.6.1.2. La violazione degli obblighi e la sostituzione del legale rappresentante dell’appaltatore

La stazione appaltante per gravi e giustificati motivi ha la facoltà di esigere, previa opportuna comunicazione all’appaltatore, la sostituzione del legale rappresentante dell’appaltatore, senza che ciò comporti alcuna indennità allo stesso appaltatore o al suo legale rappresentante.L’appaltatore, se ritiene illegittimo il provvedimento, dal canto suo ha diritto di impugnare lo stesso presso la competente sede giudiziale.L’iniziativa di tale azione parte dal direttore dei lavori che, in applicazione dell’art. 6, comma 5, del capitolato generale d’appalto, ha il diritto, previa motivata comunicazione all’appal-tatore, di esigere il cambiamento del legale rappresentante e del personale per indisciplina, incapacità o grave negligenza. Dei fatti il direttore dei lavori deve informare anche il respon-sabile del procedimento.Quest’ultimo, ai sensi dell’art. 164, comma 1, del Regolamento n. 207/2010, deve convocare le parti entro 15 giorni dalla comunicazione e promuovere in contraddittorio fra loro l’esame della questione al fine di risolvere la controversia. La decisione del responsabile del procedi-mento deve essere comunicata all’appaltatore, il quale ha l’obbligo di uniformarvisi, salvo il diritto di scrivere riserva nel registro di contabilità in occasione della sottoscrizione.Il direttore dei lavori deve redigere in contraddittorio con l’appaltatore un processo verbale delle circostanze contestate. Nella stessa sede l’appaltatore potrà apporre le proprie osservazioni.Se l’appaltatore non si presenterà al contraddittorio, il direttore dei lavori deve procedere alla presenza di due testimoni. In quest’ultimo caso copia del verbale deve essere comunicata all’appaltatore. In mancanza di osservazioni nel termine, le risultanze del verbale si intendono definitivamente accettate.Il processo verbale redatto dal direttore dei lavori deve essere firmato dall’appaltatore, o dal suo legale rappresentante o dagli eventuali testimoni, ed esso deve essere inviato al responsa-bile del procedimento con le eventuali osservazioni dell’appaltatore.

1.6.1.3. La disciplina e il buon ordine dei cantieri. Il direttore di cantiere

L’appaltatore è responsabile della disciplina e del buon ordine nel cantiere e ha l’obbligo di osservare e far osservare al proprio personale le norme di legge e di regolamento.Il direttore dei lavori ha il diritto, previa motivata comunicazione all’appaltatore, di esigere il cambiamento del direttore di cantiere e del personale per indisciplina, incapacità o grave negligenza.L’appaltatore è comunque responsabile dei danni causati dall’imperizia o dalla negligenza di detti soggetti e risponde nei confronti dell’amministrazione committente per la malafede o la frode dei medesimi nell’impiego dei materiali.La normativa antinfortunistica delinea tre distinte figure, che incarnano distinte funzioni e distinti livelli di responsabilità. In primo luogo, il datore di lavoro, che è colui che esercita l’at-tività, ha la responsabilità della gestione aziendale e pieni poteri decisionali e di spesa, rispetto al quale, in connessione con tale ruolo di vertice, l’ordinamento prevede numerosi obblighi specifici penalmente sanzionati. È poi previsto un livello di responsabilità intermedio, incar-nato dalla figura del dirigente (come, nella specie, il direttore tecnico di cantiere), che dirige appunto, a un qualche livello, l’attività produttiva, un suo settore o una sua articolazione: tale soggetto non porta le responsabilità inerenti alle scelte gestionali generali, ma ha poteri posti a un livello inferiore, solitamente rapportati anche all’effettivo potere di spesa. Infine, il terzo livello di responsabilità riguarda la figura del preposto, che sovrintende alle attività e che, quindi, svolge funzioni di supervisione e controllo sulle attività lavorative svolte32.

32 Cassazione penale, sez. IV, 28 giugno 2007, n. 39606.

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52 Direzione Dei lavori e Pratica amministrativa e contabile

Esempio 1.7. Modello comunicazione del nominativo del direttore di cantiere

Al Coordinatore per l’esecuzione ............................................................

e p.c. Responsabile dei lavori ............................................................

e p.c. Direttore dei lavori ............................................................

oggetto: lavori di .................................................................................................................................................. impresa ................................................................................................................................................... contratto in data .................... Rep. n. .......... registrato a .................... al n. .......... Vol. .......... Mod.

.......... in data .................... Nomina del direttore tecnico di cantiere.

La sottoscritta impresa .................... nomina il .................... quale direttore tecnico di cantiere (o capocantiere). Il direttore tecnico di cantiere ha il compito dell’attuazione del piano di sicurezza e coordinamento e del piano operativo di sicurezza ed ha totale autonomia decisionale per quanto riguarda le necessità inerenti la realizzazione del piano.In tale ambito dispone direttamente i provvedimenti da adottare, ne verifica la corretta attuazione e prende i prov-vedimenti disciplinari che si rivelano necessari in caso di violazione da parte del personale dipendente.Il direttore tecnico deve sensibilizzare e responsabilizzare gli operai ed i preposti all’osservanza attenta e scrupo-losa delle norme di prevenzione infortuni nonché a rendere edotti preventivamente tutti i lavoratori e le imprese del cantiere degli specifici rischi esistenti che non abbiano alcuna attinenza con gli specifici lavori che devono eseguire ed esortare entrambi a rispettare scrupolosamente le norme antinfortunistiche anche in conformità a quanto è illustrato nei piani di sicurezza.Assumono questa veste coloro che, in possesso di adeguata preparazione tecnica e di esperienza, saranno stati incaricati dell’attuazione dei provvedimenti stabiliti dal direttore tecnico di cantiere, dal coordinatore in fase di ese-cuzione o dal proprio titolare stesso ed aventi come obiettivo la pratica realizzazione del presente piano.Essi faranno capo direttamente al medesimo direttore tecnico di cantiere, cui forniranno la massima collaborazione.Spettano ai preposti i doveri e le responsabilità per loro previsti dal D.Lgs. 9 aprile 2008, n. 81; in particolare essi avranno il compito di informare i lavoratori dipendenti sulle modalità di attuazione degli interventi, sulle attrezzature da impiegare e sull’obbligo dell’uso dei mezzi di protezione personale. Essi vigileranno sull’effettivo impiego dei mezzi di protezione stessi. In caso di ripetuta violazione delle specifiche disposizioni, il preposto ne informerà il direttore tecnico di cantiere.

...................., .................... L’impresa ........................................

Per accettazione

L’incaricato ........................................

Esempio 1.8. Modello di ordine di sostituzione del direttore di cantiere (art. 6, comma 5 del capitolato generale d’appalto)

........................................(stazione appaltante)

Raccomandata n. ..........

lavori di .......................................................................................................................................................................impresa ........................................................................................................................................................................

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Parte Prima – 1. I soggetti coinvolti nell’esecuzione dei lavori 53

contratto in data .................... Rep. n. .......... registrato a .................... al n. .......... Vol. .......... Mod. .......... in data .................... .

Prot. n. .......... Data…………

All’impresa ........................................

e p.c. Al responsabile del procedimento ........................................ e p.c. All’assistente di cantiere ........................................

oggetto: Sostituzione del legale rappresentante dell’appaltatore Con la presente si informa l’impresa che nonostante i ripetuti richiami verbali e scritti di cui alla nota n. .......... del ...................., il direttore di cantiere .................... ha perseverato nella sua condotta non diligente e irresponsabile inficiando gravemente i requisiti di idoneità tecnica e morale per l’esercizio delle attività necessarie per la esecu-zione dei lavori a norma del contratto.Pertanto ai sensi dell’art. 6, comma 5 del Regolamento recante il capitolato generale d’appalto, approvato con D.M. 19 aprile 2000, n. 145, lo scrivente esige l’immediata sostituzione del direttore tecnico .................... .La presente è inviata anche al responsabile del procedimento per i successivi adempimenti regolamentari.

Il direttore dei lavori ........................................

1.6.1.4. L’assistente di cantiere

L’assistente di cantiere è un collaboratore del direttore di cantiere ed ha il compito di con-trollare l’esecuzione dei lavori e in particolare l’attuazione delle misure di sicurezza previste nei relativi piani. Tale compito solitamente è svolto da un professionista o da un operaio specializzato con molta esperienza.

1.6.2. Il direttore tecnico di impresa

L’art. 87 del Regolamento n. 207/2010 definisce direzione tecnica l’organo cui competono gli adempimenti di carattere tecnico-organizzativo necessari per la realizzazione dei lavori in appalto.L’appaltatore, tramite il direttore di cantiere assicura l’organizzazione, la gestione tecnica e la conduzione del cantiere.La direzione tecnica può essere assunta da un singolo soggetto, eventualmente coincidente con il legale rappresentante dell’impresa, o da più soggetti.In caso di appalto affidato ad associazione temporanea di imprese o a consorzio, l’incarico della direzione di cantiere deve essere attribuito mediante delega conferita da tutte le imprese operanti nel cantiere; la delega deve indicare specificamente le attribuzioni da esercitare dal direttore tecnico anche in rapporto a quelle degli altri soggetti operanti nel cantiere.

1.6.2.1. I requisiti

I soggetti ai quali viene affidato l’incarico di direttore tecnico devono essere dotati, per la qualificazione in categorie con classifica di importo pari o superiore alla IV, di laurea in

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54 Direzione Dei lavori e Pratica amministrativa e contabile

ingegneria, in architettura, o altra equipollente, o di laurea breve o di diploma universitario in ingegneria o in architettura o equipollente, di diploma di perito industriale edile o di geometra. Per le classifiche inferiori è ammesso anche il possesso di titolo di studio tecnico equivalente al diploma di geometra e di perito industriale edile, ovvero il possesso del requisito profes-sionale identificato nella esperienza acquisita nel settore delle costruzioni quale direttore del cantiere per un periodo non inferiore a cinque anni da comprovare con idonei certificati di esecuzione dei lavori attestanti tale condizione (art. 87, comma 2, Regolamento).

1.6.2.1.1. Le limitazioniI soggetti designati nell’incarico di direttore tecnico non possono rivestire analogo incarico per conto di altre imprese qualificate; essi devono, pertanto, produrre alla stazione appaltante una dichiarazione di unicità di incarico.Qualora il direttore tecnico sia persona diversa dal titolare dell’impresa, dal legale rappresen-tante, dall’amministratore e dal socio, deve essere dipendente dell’impresa stessa o in possesso di contratto d’opera professionale regolarmente registrato (art. 87, comma 3, Regola mento).

1.6.2.2. Il collegamento con la qualificazione ottenuta

La qualificazione della impresa conseguita secondo l’art. 79, comma 14, del Regolamento n. 207/2010 è collegata al direttore tecnico che l’ha consentita. La stessa qualificazione può essere confermata sulla base di una autonoma e specifica valutazione se l’impresa provvede alla sostituzione del direttore tecnico o dei direttori tecnici uscenti con soggetti aventi una analoga idoneità (art. 87, comma 4, Regolamento).

1.6.2.3. Le conseguenze della mancata sostituzione e/o variazione

L’art. 87, comma 5, del Regolamento n. 207/2010 stabilisce che, per l’impresa affidataria che non provvede alla sostituzione del o dei direttori tecnici uscenti, deve essere disposta:

a) la decadenza della qualificazione nelle categorie e negli importi corrispondenti, connessi alla presenza del o dei direttori tecnici uscenti;

b) la conferma o la riduzione della qualificazione nelle categorie e negli importi corrispon-denti, nel caso l’impresa dimostri di aver eseguito lavori, rispettivamente, di pari o di minore importo nelle categorie in precedenza correlate alla direzione tecnica.

Se la variazione della direzione tecnica è influente per la iscrizione conseguita, ovvero se la medesima è costituita da una sola persona, l’impresa deve provvedere a darne comunicazione alla soa che l’ha qualificata e all’Osservatorio dei contratti pubblici entro 30 giorni dalla data della avvenuta variazione (art. 87, comma 6, Regolamento).

1.6.2.4. La dimostrazione della idoneità tecnica. Il conseguimento della attestazione mediante le funzioni svolte dal direttore tecnico

In base all’art. 79, comma 14, Regolamento n. 207/2010 per ottenere la qualificazione fino alla III classifica di importo, sono necessari i requisiti di idoneità tecnica relativi:

a) all’esecuzione di lavori, realizzati in ciascuna delle categorie oggetto della richiesta, di importo non inferiore al 90% di quello della classifica richiesta; l’importo è determinato secondo quanto previsto dall’art. 82 dello stesso Regolamento;

b) all’esecuzione di un singolo lavoro, in ogni singola categoria oggetto della richiesta, di

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Parte Prima – 1. I soggetti coinvolti nell’esecuzione dei lavori 55

importo non inferiore al 40% dell’importo della qualificazione richiesta, ovvero, in alter-nativa, di due lavori, nella stessa singola categoria, di importo complessivo non inferiore al 52% dell’importo della qualificazione richiesta, ovvero, in alternativa, di tre lavori, nella stessa singola categoria, di importo complessivo, non inferiore al 65% dell’importo della qualificazione richiesta.

Gli importi che sono determinati secondo quanto previsto dall’art. 83 dello stesso Regolamento possono essere dimostrati dalla impresa mediante i lavori affidati ad altre imprese della cui condotta è stato responsabile uno dei propri direttori tecnici. Tale facoltà può essere esercita-ta solo nel caso in cui i soggetti designati abbiano svolto le funzioni di direttore tecnico per conto di imprese già iscritte all’Albo nazionale dei costruttori ovvero già qualificate ai sensi del D.P.R. n. 34/2000 per un periodo complessivo non inferiore a 5 anni di cui almeno tre consecutivi nella medesima impresa.Lo svolgimento del ruolo in questione deve essere dimostrato con l’esibizione dei certificati di iscrizione all’albo oppure della attestazione e dei certificati di esecuzione dei lavori della cui condotta uno dei direttori tecnici è stato responsabile.La valutazione dei lavori è effettuata abbattendo a un decimo l’importo complessivo di essi e fino a un massimo di 2.500.000 euro.Un direttore tecnico non può provare i requisiti di cui alle sopra riportate lettere a) e b) se non sono trascorsi sei anni da una eventuale precedente dimostrazione e, a tal fine, deve produrre una apposita dichiarazione.

1.6.2.5. I lavori relativi a beni culturali

Per i beni culturali l’art. 248, comma 4 del Regolamento n. 207/2010 stabilisce che fermo restando quanto disposto dal citato art. 87, la direzione tecnica per i lavori, relativi alle cate-gorie OG 2, OS 2-A, OS 2-B E OS 25, deve essere affidata a soggetto in possesso di laurea in conservazione di beni culturali o in architettura e, per la qualificazione in classifiche inferiori alla IV, anche a soggetto dotato di esperienza professionale acquisita nei suddetti lavori quale direttore di cantiere per un periodo non inferiore a cinque anni da comprovare con idonei certificati di esecuzione dei lavori attestanti tale condizione rilasciati dall’autorità preposta alla tutela dei suddetti beni. Con decreto del Ministro per i beni e le attività culturali di concerto con il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti possono essere definiti o individuati eventuali altri titoli o requi-siti professionali equivalenti.

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2L’affidamento dell’incarico

2.1. le procedure dI affIdamento

2.1.1. Gli incarichi e le soglie di importo dei compensi

L’art. 91, comma 1, del Codice dei contratti come modificato dal D.Lgs. n. 152/2008 stabili-sce che per l’affidamento degli incarichi di:

a) progettazione;b) coordinamento della sicurezza in fase di progettazione;c) direzione dei lavori;d) coordinamento della sicurezza in fase di esecuzione;e) collaudo tecnico-amministrativo,

a soggetti esterni, per servizi di importo pari o superiore alla soglia di 100.000 euro, devono applicarsi le disposizioni di cui alla parte II (Contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forni-ture nei settori ordinari), titolo I (Contratti di rilevanza comunitaria) e titolo II (Contratti sotto soglia comunitaria) del Codice, ovvero, per i soggetti operanti nei settori di cui alla parte III (Contratti pubblici di lavori, servizi e forniture nei settori speciali), le disposizioni ivi previste. Il comma 2 dello stesso art. 91 stabilisce che gli incarichi di importo inferiore alla soglia di 100.000 euro possono essere affidati dalle stazioni appaltanti, a cura del responsabile del pro-cedimento nel rispetto dei principi di non discriminazione, parità di trattamento, proporzio-nalità e trasparenza, e secondo la procedura negoziata senza previa pubblicazione del bando di gara. L’invito deve essere rivolto ad almeno cinque soggetti, se sussistono in tale numero aspiranti idonei.Nel seguente prospetto sono riassunte le fasce di importo di valore stimato al netto dell’Iva.

1) Prima fascia

2) Seconda fascia

Fasce di importo di valore stimato

≤ 20.000 euro

Procedure di affidamento

Affidamento diretto

Norma: Codice dei contratti

Art. 125, c. 11, ultimo periodo

Fasce di importo di valore stimato

≥ 20.000 e ≤ 100.000 euro

Procedure di affidamento

Procedura negoziata senza previa pubblicazione del bando di gara

Norma: Codice dei contratti

Art. 125, c. 11art. 91, c. 2 art. 57, c. 6

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Parte Prima – 2. L’affidamento dell’incarico 57

3) Terza fascia3.1) stazioni appaltanti costituite da autorità governative centrali indicate nell’allegato IV del Codice

3.2) stazioni appaltanti diverse dalle autorità governative centrali indicate nell’allegato IV del Codice

3.3) settori speciali

2.1.2. La stima del corrispettivo

L’art. 262 del Regolamento stabilisce che le stazioni appaltanti possono utilizzare come criterio o base di riferimento i corrispettivi motivatamente ritenuti adeguati, calcolati come esposto successivamente.La quota del corrispettivo complessivo riferita alle prestazioni normali e speciali relative alla progettazione deve essere determinata sulla base delle percentuali ed aliquote di prestazioni parziali previste dalle tariffe professionali, in corrispondenza della classe, della categoria e degli importi dell’intervento risultanti dai progetti redatti, nonché del livello di progettazione da redigere. Tale quota del corrispettivo deve essere aumentata sulla base degli incrementi stabiliti dalle tariffe professionali per il rimborso delle spese. In modo analogo deve essere determinato il corrispettivo per la direzione dei lavori, per il coordinamento per la sicurezza in fase di progettazione e di esecuzione e per i compiti di supporto alle attività del responsabile del procedimento. La quota del corrispettivo complessivo riferita alle prestazioni accessorie deve essere determinata con riguardo ai correnti prezzi di mercato e con riferimento agli importi posti a base di gara.All’importo stimato del corrispettivo complessivo è applicabile da parte dei concorrenti un ribasso percentuale unico, relativo alle prestazioni professionali e alle spese.Le stazioni appaltanti possono legittimamente determinare il corrispettivo a base d’asta applicando il D.M. 4 aprile 2001, che è richiamato dall’art. 253, comma 17, del Codice e la cui validità è stata confermata dalla Corte Costituzionale con ordinanza n. 352 del 30 ottobre 20061.

2.1.2.1. Le forme di pubblicità

Le forme di pubblicità delle procedure di affidamento sono articolate dal Codice in tre cate-gorie:

1 Autorità per la vigilanza sui contratti pubblici. Determinazione 29 marzo 2007, n. 4/2007. Indicazioni sull’af-fidamento dei servizi di ingegneria ed architettura a seguito dell’entrata in vigore del D.Lgs. 12 aprile 2006, n. 163 e della legge 4 agosto 2006, n. 248.

Fasce di importo di valore stimato

≥ 100.000 e ≤ 134.000 euro≥ 134.000 euro

Procedure di affidamento

Procedura ad evidenza pubblica

Norma: Codice dei contratti

Parte II, Titolo IIParte II, Titolo I

Fasce di importo di valore stimato

≥ 100.000 e ≤ 207.000 euro≥ 207.000 euro

Procedure di affidamento

Procedura ad evidenza pubblica

Norma: Codice dei contratti

Parte II, Titolo IIParte II, Titolo I

Fasce di importo di valore stimato

≥ 100.000 e ≤ 414.000 euro≥ 414.000 euro

Procedure di affidamento

Procedura ad evidenza pubblica

Norma: Codice dei contratti

Parte IIIParte III

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58 Direzione Dei lavori e Pratica amministrativa e contabile

1) avviso di preinformazione;2) bando di gara;3) avviso di post-infomazione o avviso dell’esito della procedura di affidamento.

Gli ambiti di pubblicazione in base alla fascia del corrispettivo stimato possono essere:

1) locale;2) nazionale;3) europeo.

Si fa rilevare in base all’art. 3, comma 35, del Codice che il “profilo di committente” è il sito informatico della stazione appaltante.

Tabella 2.1. Riepilogo delle forme di pubblicità per l’affidamento di serviziStazioni appaltanti diverse dalle autorità governative centrali indicate nell’allegato IV del Codice Servizi di pogettazione, Direzione dei lavori, Coordinamento della sicurezza in fase di progettazione e in fase di esecuzione, Collaudo (articoli 65, 66, 91 e 124 del D.Lgs. n. 163/2006)

Avviso di pre-informazione(1)

Bando di gara

Avviso di post-informazione(5)

Forma di pubblicità

G.U.U.E.Profilo di committenteSiti internet: – Osservatorio dei contratti pubblici– Ministero delle infrastruttureG.U.U.E.G.U.R.I. – Contratti pubbliciB.U. della RegioneAlbo della stazione appaltanteProfilo di committenteSiti internet: – Osservatorio dei contratti pubblici– Ministero delle infrastruttureQuotidiani nazionaliQuotidiani localiG.U.U.E.G.U.R.I. – Contratti pubbliciAlbo della stazione appaltanteProfilo di committenteSiti internet:– Osservatorio dei contratti pubblici – Ministero delle infrastruttureQuotidiani nazionaliQuotidiani locali

LocaleImporto stimato

< 100.000 €

no

Facoltativo

Facoltativo

no

si(7)

no

no

no

si(7)

no

nono

no

FacoltativoFacoltativo

si(6)

no

no

NazionaleImporto stimato

≥ 100.000 € e ≤ 207.000 €

si

si

Facoltativo

no

si

FacoltativoFacoltativo

si

si(2)

no

nosi

si

Facoltativosi

si(2)

no

no

ComunitarioImporto stimato

≥ 207.000 €

si

si

si(2)

si(3)

si

FacoltativoFacoltativo

si

si(2)

Almeno 2(4)

Almeno 2(4)

si

si

Facoltativosi

si(2)

Almeno 2(4)

Almeno 2(4)

Ambito

(1) La pubblicazione dell’avviso di pre-informazione è obbligatoria solo se si vogliono ridurre i termini di ricezione delle offerte nelle procedure ristrette, nelle procedure negoziate con pubblicazione del bando e nel dialogo competitivo (art. 63, comma 5 e art. 70, comma 7 del Codice).(2) La pubblicazione deve avvenire entro 2 giorni dalla pubblicazione sulla G.U.R.I. – serie speciale – Contratti pubblici (art. 66, comma 7 del Codice).(3) La pubblicazione dei bandi non per via elettronica deve avvenire entro 12 giorni dall’invio, ridotti a 5 giorni nel caso di procedure urgenti (art. 66, comma 4 del Codice). La pubblicazione dei bandi per via elettronica deve avvenire entro 5 giorni dalla trasmissione (art. 66, comma 3 del Codice).(4) La pubblicazione deve avvenire entro 12 giorni dalla pubblicazione sulla G.U.U.E. (art. 66, comma 7 del Codice).(5) L’avviso deve essere trasmesso entro 48 giorni dalla data di aggiudicazione del contratto (art. 65, comma 1, del Codice).(6) La pubblicazione è prevista dall’art. 267, comma 9, del Regolamento.(7) La pubblicazione è prevista dall’art. 124, comma 5, del Codice e dall’art. 267, comma 3, del Regolamento.

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Parte Prima – 2. L’affidamento dell’incarico 59

2.2. I lImItI alla partecIpazIone alle gare per I soggettI esternI

L’art. 253 del Regolamento n. 207/2010 illustra i limiti di partecipazione alla gara per l’affi-damento di servizi di ingegneria.In particolare, al comma 1 è fatto divieto ai concorrenti di partecipare alla medesima gara per l’affidamento di un appalto di servizi, in più di un raggruppamento temporaneo ovvero di partecipare singolarmente e quali componenti di un raggruppamento temporaneo o di un consorzio stabile.Al comma 2 è invece disposto che il medesimo divieto sussista per i liberi professionisti qua-lora partecipi alla stessa gara, sotto qualsiasi forma, una società di professionisti o una società di ingegneria delle quali il professionista è amministratore, socio, dipendente, consulente o collaboratore, ai sensi di quanto previsto dall’art. 254, comma 3, e art. 255, comma 1, del Regolamento.La violazione di tali divieti comporta l’esclusione dalla gara di entrambi i concorrenti.Nel caso di stazioni appaltanti di dimensione nazionale la cui struttura è articolata su base locale l’ambito territoriale previsto dall’art. 90, comma 4, del Codice si riferisce alle singole articolazioni territoriali.Ai sensi dell’art. 90, comma 7, del Codice, i raggruppamenti temporanei previsti dallo stesso art. 90, comma 1, lettera g), del Codice devono prevedere quale progettista la presenza di un professionista laureato abilitato da almeno di cinque anni all’esercizio della professione secondo le norme dello stato membro dell’Unione Europea di residenza. Ferma restando l’iscrizione al relativo albo professionale, il progettista presente nel raggruppamento tempo-raneo può essere:

– con riferimento ai soggetti di cui all’art. 90, comma 1, lettera d), del Codice, un libero professionista singolo o associato;

– con riferimento ai soggetti di cui all’art. 90, comma 1, lettere e), f), e f-bis), del Codice, un amministratore, un socio, un dipendente, un consulente su base annua con rapporto esclusivo con la società.

2.3. l’affIdamento deI servIzI dI Importo complessIvo stImato InferIore a 100.000 euro

2.3.1. I soggetti esterni idonei

Il comma 2 dello stesso art. 91 del Codice stabilisce che gli incarichi di importo inferiore alla soglia di 100.000 euro possono essere affidati dalle stazioni appaltanti, a cura del responsabile del procedimento, ai seguenti soggetti:

1) liberi professionisti singoli od associati, ivi compresi, con riferimento agli interventi inerenti al restauro e alla manutenzione di beni mobili e delle superfici decorate di beni architettonici, i soggetti con qualifica di restauratore di beni culturali;

2) società di professionisti;3) società di ingegneria;4) prestatori di servizi di ingegneria ed architettura di cui alla categoria 12 dell’allegato II A

stabiliti in altri Stati membri;5) consorzi stabili di società di professionisti e di società di ingegneria, anche in forma mista,

formati da non meno di tre consorziati;6) raggruppamenti temporanei costituiti dai soggetti di cui ai punti precedenti, ai quali si

applicano le disposizioni di cui all’art. 37 del Codice in quanto compatibili:

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60 Direzione Dei lavori e Pratica amministrativa e contabile

– liberi professionisti singoli o associati; – società di professionisti; – società di ingegneria; – prestatori di servizi di ingegneria ed architettura; – consorzi stabili di società di professionisti e di società di ingegneria.

Si ribadisce che deve essere applicata la procedura negoziata senza previa pubblicazione del bando di gara, invitando almeno cinque soggetti idonei.

2.3.2. La formazione degli elenchi aperti di operatori

La formazione dell’elenco di figure professionali da parte delle amministrazioni non costi-tuisce alcuna procedura selettiva paraconcorsuale né costituisce alcuna graduatoria, ma sem-plicemente l’individuazione di soggetti tra i quali scegliere tecnici di provata competenza cui attribuire appositi incarichi di importo stimato inferiore a 100.000 euro al netto dell’Iva e altri oneri contributivi di legge. L’elenco deve essere in continuo aggiornamento, per esempio con cadenza semestrale, per l’inserimento dei nominativi degli eventuali nuovi aspiranti e i titoli che i professionisti già inclusi dovessero nel frattempo acquisire.

2.3.2.1. L’avviso per l’istituzione dell’elenco di operatori economici

L’avviso per l’istituzione dell’elenco di operatori economici deve essere pubblicato con le modalità di cui all’art. 124, comma 5, del Codice, come riassunto nel seguente prospetto.

Nell’avviso per l’istituzione dell’elenco le stazioni appaltanti devono indicare:

a) le classi e le categorie, individuate sulla base delle elencazioni contenute nelle tariffe professionali;

b) le fasce di importo in cui si intende suddividere l’elenco.

Le stazioni appaltanti devono richiedere ai soggetti interessati i curricula, redatti secondo l’allegato n del Regolamento n. 207/2010. Nell’avviso, in rapporto all’importo della classe e categoria dell’elenco, nonché alla natura e alla complessità delle attività da svolgere, può essere richiesto un requisito minimo relativo alla somma di tutti i lavori, appartenenti ad ognuna delle classi e categorie di lavori in cui si intende suddividere l’elenco (art. 267, comma 3, Regolamento).La documentazione con riferimento ad ogni singolo lavoro, deve essere predisposta secondo l’allegato O del Regolamento, indicando il soggetto che ha svolto il servizio e la natura delle prestazioni effettuate. Sono valutabili i servizi di cui all’art. 263, comma 2 (art. 267, comma 4, Regolamento).Con l’avviso, ai soggetti che intendono essere iscritti all’elenco è richiesto di fornire il nomi-nativo del professionista o dei professionisti che svolgeranno i servizi con la specificazione

Pubblicazione avviso per l’istituzione dell’elenco di operatori economici

Avviso istituzioneelenco operatori economici

G.U.R.I. – Contratti pubbliciAlbo della stazione appaltanteSiti internet: – Osservatorio dei contratti pubblici– Ministero delle infrastrutture e dei trasporti

Gli effetti giuridici connessi alla pub-blicità decorrono dalla pubblicazione sulla G.U.R.I.

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Parte Prima – 2. L’affidamento dell’incarico 61

delle rispettive qualifiche professionali nonché con l’indicazione del professionista incaricato dell’integrazione delle prestazioni specialistiche (art. 267, comma 5, Regolamento).Gli operatori economici sono tenuti ad informare tempestivamente le stazioni appaltanti rispetto alle eventuali variazioni intervenute nel possesso dei requisiti. Gli elenchi sono sem-pre aperti all’iscrizione degli operatori economici dotati dei requisiti richiesti dalla stazione appaltante e sono periodicamente aggiornati dalle stesse, con cadenza almeno annuale (art. 267, comma 6, Regolamento).

Dati generaliProfessionista (nome e cognome)Iscrizione ordine (n. e anno)Società/studio di appartenenzaRuolo nella società/studio

Allegato N (Regolamento n. 207/2010) – Curriculum vitae

Incarichi, specializzazioni, attività scientifica, premi ottenuti in concorsi

Pubblicazioni

Convegni e conferenze

Altre notizie

Nome e cognome Firma DataAutocertificazione del prestatore del servizio

INFORMAZIONI GENERALI DEL SERVIZIOAllegato O (Regolamento n. 207/2010) – Scheda referenze professionali

CommittenteTitoloPeriodo di esecuzione del servizioImporto complessivo dell’operaImporto del servizioData di approvazione/validazione (per i progetti)Ruolo svolto nell’esecuzione del servizio

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62 Direzione Dei lavori e Pratica amministrativa e contabile

Gruppi(2)

Categorie Prestazione parziale(1)

Tipo lavori(specializzazioni)

1 Pianificazione2 Ingegneria ambientale per interventi territoriali(5)3 Edilizia semplice(4)

4 Edilizia commerciale e residenziale5 Edifici produttivi6 Edifici sportivi7 Scuole8 Ospedali9 Musei10 Edifici pubblici monumentali11 Recupero di edifici vincolati12 Complessi tecnologici(5)13 Impianti tecnici a rete13a Infrastrutture per approvvigionamento, trasporto e depurazione acque(5) 14 Ponti15 Impianti idraulici e di bonifica16 Opere portuali e di navigazione17 Strade18 Ferrovie19 Gallerie20 Dighe(5) 21 Macchinari di produzione22 Impianti meccanici23 Impianti elettrici(5) 24 Strutture generiche25 Strutture complesse26 Restauro strutturale(5) 27 Impatto ambientale(5) 28 Acustica tecnica(5) 29 Sicurezza(5)

CLASSIFICAZIONE DEI SERVIZI(da compilare per ogni singola opera)

Servizi generali

Fatti

bilit

à

Prog

etto

pre

limin

are

Prog

etto

def

initi

vo

Prog

etto

ese

cutiv

o

Dire

zion

e la

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Coo

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fase

prog

etta

zion

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Proj

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t

Coo

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amen

to

prog

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ale

TOTA

LI(3

)

segue

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Parte Prima – 2. L’affidamento dell’incarico 63

segue Classificazione dei servizi

Gruppi(2)

10°

TotaliSigle A B C D E F G H I

Categorie Prestazione parziale(1)

Tipo lavori(specializzazioni)

30 Altro313233

CLASSIFICAZIONE DEI SERVIZI(da compilare per ogni singola opera)

Servizi generali

Fatti

bilit

à

Prog

etto

pre

limin

are

Prog

etto

def

initi

vo

Prog

etto

ese

cutiv

o

Dire

zion

e la

vori

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a in

fase

prog

etta

zion

eC

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one

Proj

ect m

anag

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t

Coo

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amen

to

prog

ettu

ale

TOTA

LI(3

)

Gruppi(2)

Sigle A B C D E F G H I

Tipo lavori(specializzazioni)

100

SERVIZI DI ASSITENZA TECNICA

TOTA

LI(3

)

Categorie Prestazione parziale(1)

Note:(1) Nelle singole righe devono essere barrate le caselle corrispondenti al tipo di prestazione parziale effettuata per l’opera considerata.(2) Le categorie di lavoro relative ad opere considerate similari sono separate in blocchi (denominati gruppi di categorie) da linee di maggior spessore.(3) Devono essere inseriti gli importi complessivi, espressi in migliaia di euro, riferiti al servizio e risultanti dalla scheda delle referenze personali.(4) Vanno inserite tutte quelle opere che non si caratterizzano particolarmente nelle altre categorie o che sono inferiori a 15.000 m3 non presentando nel contempo caratteristiche speciali.(5) Le categorie in bianco verranno definite successivamente.

Nome e cognome Firma DataAutocertificazione del prestatore del servizio

2.3.3. L’individuazione del numero minimo di candidati

Sulla base dell’elenco, l’amministrazione, per il tramite del responsabile del procedimento, deve procedere di volta in volta ad individuare un numero minimo di cinque candidati in possesso dei requisiti afferenti e proporzionali all’intervento da realizzare (tale numero minimo può essere disatteso esclusivamente nel caso vi sia un numero inferiore di soggetti in possesso dei requisiti richiesti), che devono essere invitati simultaneamente alla presentazione di un’offerta che sarà valutata, per esempio, sulla base dei requisiti riferiti all’offerta economicamente più vantaggiosa considerando:

1) il prezzo: definito in base all’ammontare complessivo degli onorari professionali richiesti;

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64 Direzione Dei lavori e Pratica amministrativa e contabile

2) il valore tecnico/qualitativo: definito sulla scorta del curriculum di dettaglio che sarà predi-sposto;

3) il tempo di esecuzione.

A seconda della peculiarità dell’incarico il responsabile del procedimento deve provvedere a definire il peso che sarà attribuito a ciascuno dei precedenti elementi di valutazione, che sarà esplicitato nella lettera di invito. L’incarico sarà aggiudicato all’offerta che risulterà econo-micamente più vantaggiosa in base al valore (peso) che sarà attribuito a ciascun elemento di valutazione. L’incarico sarà inoltre soggetto alla sottoscrizione di un disciplinare predisposto dalla stessa amministrazione con il quale saranno fissate le modalità, l’entità delle compe-tenze ed i tempi di espletamento. Per gli incarichi di importo complessivo inferiore ai 20.000 euro (lavori in economia), l’amministrazione si può riservare la facoltà di procedere ai sensi di quanto disposto dall’art. 125, comma 11, del Codice dei contratti.

2.3.4. L’affidamento

2.3.4.1. I principi comunitari da rispettare

L’amministrazione appaltante dovrà assegnare gli incarichi professionali in conformità a quanto disposto dall’art. 91, comma 2, del Codice dei contratti e dall’art. 267, comma 2, Regolamento n. 207/2010 e secondo la procedura prevista dall’art. 57, comma 6, dello stesso Codice, nel rispetto dei principi di:

– non discriminazione; – parità di trattamento; – proporzionalità;– trasparenza;– rotazione.

Tali obiettivi possono essere conseguiti in primo luogo con l’adeguata pubblicità per favo-rire la partecipazione di più professionisti con conseguenti vantaggi per l’amministrazione sul piano delle competenze professionali ed economici per quanto riguarda il compenso. La pubblicità più significativa e meglio accessibile è senza dubbio quella sui siti informatici dell’Osservatorio dei contratti pubblici, del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti e della stessa stazione appaltante (profilo di committente).I principi di trattamento sono stati commentati dall’Autorità per la vigilanza con la determi-nazione 19 gennaio 2006, n. 1, qui di seguito riassunti:

a) il principio di non discriminazione comporta, in particolare, il divieto di effettuare una selezione di concorrenti privilegiando coloro che esercitano prevalentemente la loro atti-vità nello stesso ambito territoriale in cui devono essere svolte le prestazioni;

b) relativamente al principio della parità di trattamento, occorre evidenziare che la Corte di Giustizia europea ha ritenuto che lo stesso vieta non solo le discriminazioni palesi, a motivo della cittadinanza, ma anche qualsiasi forma di discriminazione dissimulata che, mediante il ricorso ad altri criteri distintivi, abbia in pratica le stesse conseguenze (sentenza 3 giugno 1992, causa C 360/89) e che detto principio ha lo scopo di favorire lo sviluppo di una concorrenza sana ed efficace tra le imprese che partecipano ad un appalto pubblico, imponendo che tutti gli offerenti dispongano delle stesse possibilità nella formulazione delle loro offerte e che queste siano soggette alle medesime condizioni per tutti i competito-ri (sentenza 29 aprile 2004, causa C 496/99). Ciò si traduce nell’obbligo di instaurare appo-sita procedura negoziata nella quale si procede alla comparazione dei requisiti posseduti da tutti i concorrenti, con applicazione, per ciascuno di essi, dei medesimi criteri selettivi;

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Parte Prima – 2. L’affidamento dell’incarico 65

c) in base al principio di proporzionalità, la richiesta del possesso di requisiti minimi per la partecipazione alla procedura negoziata deve essere strettamente connessa alla tipologia ed all’importo dell’incarico, in quanto la richiesta di requisiti non proporzionali allo specifico appalto potrebbe comportare il pericolo di una indebita restrizione della concorrenza;

d) per quanto riguarda, infine, il principio di trasparenza si evidenzia che la Corte di giustizia con la sentenza 7 dicembre 2000, C 324/98 ha ritenuto che l’obbligo di trasparenza cui è tenuta l’amministrazione aggiudicatrice consiste nel garantire, in favore di ogni poten-ziale offerente, un adeguato livello di pubblicità che consenta l’apertura degli appalti di servizi alla concorrenza, nonché il controllo sull’imparzialità delle procedure di aggiudi-cazione. Il principio della trasparenza trova quindi attuazione, anteriormente all’inizio del procedimento di selezione, nella effettuazione di una corretta ed adeguata pubblicità sia dell’oggetto della selezione che si intende esperire sia dei criteri obiettivi che si intende utilizzare per la valutazione delle offerte; al termine del procedimento negoziato, invece, il principio stesso troverà la propria effettiva applicazione nel corrispondente obbligo da parte della stazione appaltante di motivare la scelta effettuata sulla base degli stessi criteri inizialmente adottati.

Dalle considerazioni sopra riportate emerge che è imposto alle stazioni appaltanti l’esperi-mento di una procedura di tipo competitivo e comparativo per l’individuazione del profes-sionista, che dovrà essere preceduta dalla necessaria e adeguata pubblicità sia sotto il profilo temporale che sotto quello del mezzo idoneo a garantire l’assolvimento di detto obbligo. La pubblicità deve tenere conto anche conto del contesto ambientale e di mercato nel quale si opera. A titolo esemplificativo e non esaustivo, può ritenersi adeguata la pubblicità effettuata attraverso la pubblicazione dell’avviso di selezione sull’Albo pretorio, sul sito internet (se disponibile), ovvero sull’Albo della stazione appaltante, nonché con la diffusione presso i rispettivi Ordini professionali, al fine di raggiungere la più ampia sfera di potenziali profes-sionisti interessati all’affidamento.Il rispetto dei principi comunitari per gli incarichi sotto 100.000 euro è stato ribadito dalla stessa Autorità per la vigilanza con la determinazione 29 marzo 2007, n. 4. Sul tema è stata emanata anche la C.M. 16 novembre 2007, n. 2473 da parte del Ministero delle infrastrutture.

2.3.4.2. La selezione degli operatori

Per l’affidamento del servizio specifico, la selezione – dall’elenco, o tramite l’indagine di mercato, degli operatori economici in possesso dei requisiti – dei cinque o più soggetti a cui rivolgere l’invito può essere effettuata dalle stazioni appaltanti attraverso modalità di scelta, quale, per esempio, il sorteggio (art. 267, comma 8, Regolamento n. 207/2010). Gli operatori economici selezionati devono essere invitati a presentare le offerte oggetto della negoziazione mediante una lettera di invito contenente:

– gli elementi essenziali costituenti l’oggetto della prestazione;– il relativo importo presunto; – il termine per la ricezione delle offerte;– il tempo massimo per l’espletamento dell’incarico e;– ogni altro ulteriore elemento ritenuto utile, nonché; – i criteri di valutazione delle offerte.

Alla lettera di invito può essere allegata una nota illustrativa delle prestazioni (art. 267, comma 8, Regolamento).La scelta dell’affidatario da parte della stazione appaltante deve essere resa nota mediante la pubblicazione dell’esito della selezione sui siti informatici (art. 267, comma 9):

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66 Direzione Dei lavori e Pratica amministrativa e contabile

– dell’Osservatorio dei contratti pubblici;– del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti,entro un termine non superiore a quello indicato nell’art. 65, comma 1, dello stesso Codice che è di 48 giorni dall’aggiudicazione.

2.3.4.3. L’indagine di mercato

L’indagine di mercato è svolta previo avviso pubblicato per un periodo non inferiore a 15 giorni su (art. 267, comma 7, Regolamento n. 207/2010):– sito informatico dell’Osservatorio dei contratti pubblici;– sito informatico del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti;– profilo di committente (se istituito);– albo della stazione appaltante. L’avviso deve indicare i requisiti minimi che devono essere posseduti dai soggetti per potere essere invitati a presentare offerta.I requisiti devono essere indicati con riferimento alla specificità del servizio da affidare; nell’avviso, in rapporto all’importo della classe e della categoria del servizio da affidare, non-ché alla natura e alla complessità delle attività da svolgere, può essere richiesto un requisito minimo relativo alla somma di tutti i lavori, appartenenti a ognuna delle classi e categorie di lavori cui si riferisce il servizio. Si applicano anche i commi 4 e 5 dello stesso art. 267.

2.4. l’affIdamento deI servIzI dI Importo complessIvo stImato parI o superIore a 100.000 euro

2.4.1. Le disposizioni generali

L’art. 261, comma 1 del Regolamento richiama l’applicazione delle disposizioni previste dall’art. 91, comma 1, del Codice per l’affidamento dei servizi dei servizi attinenti all’ar-chitettura e all’ingegneria di importo pari o superiore 100.000 euro, in particolare quelli di:

– corrispettivo complessivo stimato pari o superiore a 100.000 euro e inferiore alla soglia di rilevanza comunitaria di 207.000 euro (comma 2);

– corrispettivo complessivo stimato di importo pari o superiore alla soglia di rilevanza comu-nitaria di 207.000 euro (comma 1).

Le parti del Codice applicabili per fascia sono riassunte nel tabella 2.2.

2.4.1.1. L’affidamento degli incarichi di supporto per le attività del responsabile del procedimento

L’affidamento degli incarichi per le attività di supporto del responsabile del procedimento è trattato dai commi 4 e 5 dell’art. 261 del Regolamento n. 207/2010. Le parti del Codice applicabili sono riassunte in tabella 2.3.

Fasce di importo di valore stimato

≥ 100.000 e ≤ 207.000 euro

≥ 207.000 euro

Atti di gara

Termini, bandi, avvisi di gara,pubblicità

Norma: Codice dei contratti

(contratti sotto soglia comunitaria)Parte II, Titolo II

(contratti di rilevanza comunitaria)Parte II, Titolo I

Tabella 2.2. Parti del Codice dei contratti applicabili per fasce di importo

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Parte Prima – 2. L’affidamento dell’incarico 67

Come si può rilevare per tali compiti non sussiste la soglia dei 100.000 euro, ma unicamente le soglie comunitarie di cui all’art. 28 del Codice.

2.4.1.2. La fase di prequalifica

Il comma 6 dell’art. 261 del Regolamento n. 207/2010 stabilisce che in fase di prequalifica, la stazione appaltante, ove non si sia avvalsa della facoltà di cui all’art. 70, comma 9 (acceso elettronico ai documenti di gara), del Codice, deve inviare ai candidati che ne fanno richiesta e con onere a loro carico una nota illustrativa contenente i principali elementi caratterizzanti la prestazione da svolgere; in alternativa la stazione appaltante può inviare la nota illustrativa tramite via telematica. In tale fase è fatto divieto di richiedere la presa visione dei luoghi da parte dei candidati.

2.4.1.3. Il caso dei raggruppamenti temporanei

Al comma 7 dell’art. 261 è trattato il caso dei raggruppamenti temporanei di cui all’art. 90, comma 1, lett. g), del Codice e in particolare: 1) liberi professionisti singoli o associati;2) società di professionisti;3) società di ingegneria;4) prestatori di servizi di ingegneria e architettura;5) consorzi stabili di società di professionisti e di società di ingegneria.Per tali soggetti i requisiti finanziari e tecnici relativi:a) al fatturato globale per servizi, espletati negli ultimi cinque esercizi antecedenti la pubbli-

cazione del bando, per un importo variabile tra 2 e 4 volte l’importo a base d’asta;b) all’avvenuto espletamento negli ultimi dieci anni di servizi, relativi a lavori appartenenti a

ognuna delle classi e categorie dei lavori cui si riferiscono i servizi da affidare, individuate sulla base delle elencazioni contenute nelle vigenti tariffe professionali, per un importo globale per ogni classe e categoria variabile tra 1 e 2 volte l’importo stimato dei lavori da progettare, calcolato con riguardo a ognuna delle classi e categorie;

c) al numero medio annuo del personale tecnico utilizzato negli ultimi tre anni (compren-dente i soci attivi, i dipendenti, i consulenti su base annua con rapporto esclusivo con l’offrente società iscritti ai relativi albi professionali, ove esistenti, e muniti di partiva iva e che firmino il progetto, e i collaboratori a progetto in caso di soggetti non esercenti arti e professioni), in una misura variabile tra 2 e 3 volte le unità stimate nel bando per lo svol-gimento dell’incarico,

devono essere posseduti cumulativamente dal raggruppamento. Il bando di gara, la lettera di invito o l’avviso di gara possono prevedere, con opportuna motivazione, ai fini del computo complessivo dei requisiti del raggruppamento, che la mandataria debba possedere una percen-tuale minima degli stessi requisiti, che, comunque, non può essere stabilita in misura superiore al 60%; la restante percentuale deve essere posseduta cumulativamente dal o dai mandanti, ai quali non possono essere richieste percentuali minime di possesso dei requisiti. La mandataria

Fasce di importo di valore stimato

≤ 207.000 euro≥ 207.000 euro

Atti di gara

Termini, bandi, avvisi di gara,pubblicità

Norma: Codice dei contratti

Parte II, Titolo IIParte II, Titolo I

Tabella 2.3. Parti del Codice dei contratti applicabili per fasce di importo

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68 Direzione Dei lavori e Pratica amministrativa e contabile

in ogni caso deve possedere i requisiti in misura percentuale superiore rispetto a ciascuno dei mandanti. La mandataria, ove sia in possesso di requisiti superiori alla percentuale prevista dal bando di gara, dalla lettera di invito o dall’avviso di gara, partecipa alla gara per una percen-tuale di requisiti pari al limite massimo stabilito.Il legislatore ha inserito la parola “cumulativamente” per chiarire che se la mandataria possiede per esempio il 100% o più dei requisiti minimi, può associare una mandante che abbia anche l’1%, per consentire a chi non è sul mercato di poter crescere ed entrare in esso.Al comma 8 dello stesso art. 261 è disposta la non frazionabilità per i raggruppamenti tem-poranei del requisito riguardante l’avvenuto svolgimento negli ultimi 10 anni di due servizi, relativi ai lavori, appartenenti a ognuna delle classi e categorie dei lavori cui si riferiscono i servizi da affidare, individuate sulla base delle elencazioni contenute nelle vigenti tariffe professionali, per un importo totale non inferiore a un valore compreso fra 0,40 e 0,80 volte l’importo stimato dei lavori da progettare, calcolato con riguardo a ognuna delle classi e ca-tegorie e riferito a tipologie di lavori analoghi per dimensione e per caratteristiche tecniche a quelli oggetto dell’affidamento.Al comma 9 dello stesso art. 261 è disposto che ai consorzi stabili consorzi stabili di società di professionisti e di società di ingegneria, anche in forma mista, formati da non meno di tre consorziati non possono essere richieste percentuali di requisiti minimi in capo a uno o più dei consorziati, applicandosi le disposizioni già previste per i mandanti.

2.4.2. I requisiti di partecipazione

I requisiti economico-finanziari e tecnico-organizzativi di partecipazione alle gare sono defini-ti dalle stazioni appaltanti con riguardo (art. 263, Regolamento n. 207/2010):a) al fatturato globale per servizi, espletati negli ultimi cinque esercizi antecedenti la pubbli-

cazione del bando, per un importo variabile tra 2 e 4 volte l’importo a base d’asta;b) all’avvenuto espletamento negli ultimi 10 anni di servizi, relativi a lavori appartenenti a

ognuna delle classi e categorie dei lavori cui si riferiscono i servizi da affidare, individuate sulla base delle elencazioni contenute nelle vigenti tariffe professionali, per un importo globale per ogni classe e categoria variabile tra 1 e 2 volte l’importo stimato dei lavori da progettare, calcolato con riguardo a ognuna delle classi e categorie;

c) all’avvenuto svolgimento negli ultimi 10 anni di due servizi, relativi ai lavori, appartenenti a ognuna delle classi e categorie dei lavori cui si riferiscono i servizi da affidare, individua-te sulla base delle elencazioni contenute nelle vigenti tariffe professionali, per un importo totale non inferiore a un valore compreso fra 0,40 e 0,80 volte l’importo stimato dei lavori da progettare, calcolato con riguardo a ognuna delle classi e categorie e riferiti a tipologie di lavori analoghi per dimensione e per caratteristiche tecniche a quelli oggetto dell’affida-mento;

d) al numero medio annuo del personale tecnico utilizzato negli ultimi 3 anni (comprendente i soci attivi, i dipendenti, i consulenti su base annua con rapporto esclusivo con l’offrente società iscritti ai relativi albi professionali, ove esistenti, e muniti di partiva iva e che fir-mino il progetto, e i collaboratori a progetto in caso di soggetti non esercenti arti e profes-sioni), in una misura variabile tra 2 e 3 volte le unità stimate nel bando per lo svolgimento dell’incarico.

I servizi valutabili sono quelli iniziati, ultimati e approvati nel decennio o nel quinquennio antecedente la data di pubblicazione del bando, ovvero la parte di essi ultimata e approvata nello stesso periodo per il caso di servizi iniziati in epoca precedente. Non rileva al riguardo la mancata realizzazione dei lavori ad essa relativi. L’approvazione dei servizi di direzione

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Parte Prima – 2. L’affidamento dell’incarico 69

lavori e di collaudo si intende riferita alla data della deliberazione di cui all’art. 234, comma 2, del Regolamento. Sono valutabili anche i servizi svolti per committenti privati documen-tati attraverso certificati di buona e regolare esecuzione rilasciati dai committenti privati o dichiarati dall’operatore economico che fornisce, su richiesta della stazione appaltante, prova dell’avvenuta esecuzione attraverso gli atti autorizzativi o concessori, ovvero il certi-ficato di collaudo, inerenti il lavoro per il quale è stata svolta la prestazione, ovvero tramite copia del contratto e delle fatture relative alla prestazione medesima (art. 263, comma 2).È ora previsto che ai fini di quanto riportato dalle lettere b) e c), il bando deve indicare le even-tuali ulteriori categorie, appartenenti alla stessa classe, che possono essere utilizzate al fine di comprovare il possesso dei requisiti richiesti (art. 263, comma 3, Regolamento). Il legislatore, in relazione alle lettere a) e b), ha ritenuto opportuno diminuire, rispetto al testo previgente, gli importi dei servizi svolti, per evitare che la partecipazione agli appalti risulti riservata a pochi soggetti.I concorrenti non devono trovarsi altresì nelle condizioni limitative previste dall’art. 253 del Regolamento e dall’art. 38 del Codice per il possesso dei requisiti di ordine generale. Sull’ar-gomento si rimanda alla Determinazione 12 gennaio 2010 dell’Autorità per la vigilanza.

2.4.3. Gli atti di gara

L’art. 264 del Regolamento riproduce, con modifiche, i commi 1 e 5 dell’art. 63 del prece-dente Regolamento n. 554/1999, alla luce delle disposizioni del decreto Bersani relative alla liberalizzazione delle tariffe professionali.

2.4.3.1. Il bando di gara

Il comma 1 dell’art. 264 del Regolamento, rispetto all’analogo comma del testo previgente, prevede i termini in relazione alle differenti procedure con bando possibili (aperta, ristretta o negoziata). Si evidenziano altresì la nuova lettera q) relativa alla indicazione nel bando dei criteri di valutazione dell’offerta e la lettera s) relativa alla indicazione nel bando delle moda-lità di presentazione delle giustificazioni delle voci di prezzo.Nel caso di procedura aperta, ristretta o negoziata con bando, il bando di gara per l’affidamen-to dei servizi deve contenere (art. 264, comma 1, Regolamento):

a) il nome, l’indirizzo, i numeri di telefono e di telefax e l’indirizzo di posta elettronica della stazione appaltante;

b) l’indicazione dei servizi con la specificazione delle prestazioni specialistiche necessarie compresa quella del direttore dei lavori e del coordinatore per la progettazione e del coor-dinatore per l’esecuzione;

c) l’importo complessivo stimato dell’intervento cui si riferiscono i servizi da affidare e degli eventuali importi parziali stimati, nonché delle relative classi e categorie dei lavori individuate sulla base delle elencazioni contenute nelle vigenti tariffe professionali;

d) l’ammontare presumibile del corrispettivo complessivo dei servizi, per le prestazioni nor-mali, speciali e accessorie, compreso il rimborso spese, posto a base di gara;

e) il tempo massimo per l’espletamento dell’incarico;f) per la procedura aperta il termine non inferiore a 52 giorni decorrenti dalla data di pubbli-

cazione del bando, per la presentazione delle offerte;g) per la procedura ristretta, il termine non inferiore a 37 giorni decorrenti dalla data di pub-

blicazione del bando, per la presentazione delle domande di partecipazione;h) per la procedura negoziata con bando, il termine non inferiore a 20 giorni decorrenti dalla

data di pubblicazione del bando, per la presentazione delle offerte;

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70 Direzione Dei lavori e Pratica amministrativa e contabile

i) l’indirizzo al quale devono essere inviate le domande e le offerte;l) per la procedura ristretta, il termine entro il quale sono spediti gli inviti a presentare offer-

ta, nonché il termine per la presentazione delle offerte;m) il massimale dell’assicurazione prevista dall’art. 111 del Codice;n) il divieto previsto dall’art. 90, comma 8, del Codice;o) i requisiti previsti dall’art. 263, commi 1 e 3, del Regolamento;p) i criteri di valutazione dell’offerta di cui all’art. 266, comma 3, e corrispondente suddi-

visione dei fattori ponderali ai sensi dell’art. 266, comma 5, l’eventuale suddivisione dei criteri di cui all’art. 266, comma 4, lettere a) e b), in sub-criteri e relativi sub-pesi, nonché le eventuali soglie ai sensi dell’art. 83, comma 2, del Codice;

q) nel caso in cui la stazione appaltante si avvalga della facoltà di cui all’art. 62, comma 1, del Codice, il numero minimo e massimo, ove previsto, dei soggetti da invitare a presen-tare offerta;

r) il nominativo del responsabile del procedimento.

2.4.3.2. Il caso specifico della procedura ristretta: la domanda di partecipazione

Al comma 2 dell’art. 264 del Regolamento è disposto che nel caso di procedura ristretta le domande di partecipazione devono contenere la documentazione e le seguenti dichiarazioni di cui all’art. 266, comma 1, lettere a1), a2) e a3):

a1) la documentazione amministrativa indicata nel bando;a2) una dichiarazione, presentata nelle forme previste dalla vigente legislazione, relativa al

possesso dei requisiti previsti dall’art. 263, comma 1 e 3, con l’indicazione per ognuno dei servizi di cui all’art. 263, comma 1, lettere b) e c), del committente e del soggetto che ha svolto il servizio e la natura delle prestazioni effettuate; nella dichiarazione deve essere altresì fornito l’elenco dei professionisti che svolgeranno i servizi con la specificazione delle rispettive qualifiche professionali nonché con l’indicazione del professionista inca-ricato dell’integrazione delle prestazioni specialistiche;

a3) una dichiarazione, presentata nelle forme previste dalla vigente legislazione, circa la sussi-stenza delle condizioni di cui all’art. 252 del Regolamento e all’art. 38 del Codice.

2.4.3.3. La lettera di invito

Il bando in caso di procedura aperta o negoziata con bando, ovvero la lettera di invito in caso di procedura ristretta, deve indicare (art. 264, comma 3, Regolamento):

a) il numero massimo di schede di formato A3, ovvero di formato A4, che costituiscono la documentazione di un numero massimo di tre servizi relativi a interventi ritenuti dal concorrente significativi della propria capacità a realizzare la prestazione sotto il profilo tecnico, scelti fra interventi qualificabili affini a quelli oggetto dell’affidamento, secondo i criteri desumibili dalle tariffe professionali (art. 266, comma 1, lettera b), punto 1); tale numero deve essere compreso tra 3 e 5, nel caso di schede di formato A3, e tra 6 e 10, nel caso di schede di formato A4;

b) il contenuto, in rapporto allo specifico servizio da affidare, della relazione tecnica illustra-tiva delle modalità con cui saranno svolte le prestazioni oggetto dell’incarico con riferi-mento, a titolo esemplificativo, ai profili di carattere organizzativo-funzionale, morfolo-gico, strutturale e impiantistico, nonché a quelli relativi alla sicurezza e alla cantierabilità dei lavori (art. 266, comma 1, lettera b), punto 2), ed il numero massimo di cartelle, che costituiscono la relazione; tale numero deve essere compreso tra 20 e 40.

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Parte Prima – 2. L’affidamento dell’incarico 71

2.4.3.4. Il numero massimo di candidati da invitare

L’art. 265 del Regolamento stabilisce che nel caso in cui la stazione appaltante si avvalga della facoltà di cui all’art. 62, comma 1, del Codice, qualora il numero dei candidati in pos-sesso dei requisiti minimi previsti dal bando di gara risulti superiore a quello massimo fissato nel bando stesso, la scelta dei soggetti da invitare a presentare offerta deve essere effettuata per una metà arrotondata per difetto, sulla base dei criteri di cui all’allegato L al Regolamento e per i restanti tramite sorteggio pubblico.La scelta degli offerenti da invitare deve avvenire in seduta pubblica, con data indicata nel bando di gara, limitatamente alla fase di verifica della documentazione comprendente:

a1) la documentazione amministrativa indicata nel bando;a2) una dichiarazione, presentata nelle forme previste dalla vigente legislazione, relativa al

possesso dei requisiti previsti dall’art. 263, comma 1 e 3, con l’indicazione per ognuno dei servizi di cui all’art. 263, comma 1, lettere b) e c), del committente e del soggetto che ha svolto il servizio e la natura delle prestazioni effettuate; nella dichiarazione è altresì fornito l’elenco dei professionisti che svolgeranno i servizi con la specificazione delle rispettive qualifiche professionali nonché con l’indicazione del professionista incaricato dell’integrazione delle prestazioni specialistiche;

a3) una dichiarazione, presentata nelle forme previste dalla vigente legislazione, circa la sussistenza delle condizioni di cui all’art. 252 del Regolamento e all’art. 38 del Codice e in seduta riservata ai fini dell’attribuzione dei punteggi di cui all’allegato L al Regolamento.

La stazione appaltante nei successivi cinque giorni dalla conclusione del procedimento di scelta degli offerenti deve comunicare formalmente a ciascuno dei soggetti concorrenti l’esito della selezione ed il punteggio riportato.

ALLEGATO l del (regolamento n. 207/2010)

Criteri per l’attribuzione di punteggi per la scelta dei soggetti da invitare a presentare offerte

La stazione appaltante seleziona i candidati ai quali spedire la lettera di invito a presentare l’offerta sulla base di una graduatoria compilata attribuendo ad ogni candidato un punteggio determinato in relazione ai seguenti elementi:

– fatturato di cui all’art. 263, comma 1, lettera a) del Regolamento, posseduto dal candidato;– importo dei lavori per i quali sono stati svolti servizi di cui all’art. 263, comma 1, lettera b), svolti dal candidato;– importo dei lavori per i quali sono stati svolti di servizi di cui all’art. 263, comma 1, lettera c), svolti dal candidato;– numero medio annuo del personale tecnico di cui all’art. 263, comma 1, lettera d) del Regolamento, dipendente

del candidato.

Il punteggio di ogni candidato è ottenuto sommando quelli calcolati mediante interpolazione lineare per ognuno dei suddetti elementi. Ai fini di tale calcolo è attribuito punteggio zero ai valori minimi stabiliti nel bando di gara e punteggio dieci ai valori pari o superiori a quattro volte quelli minimi.Il punteggio è incrementato del 5% qualora sia presente quale progettista nel candidato almeno un professionista che, alla data di pubblicazione del bando di cui all’art. 264 del Regolamento, abbia ottenuto l’abilitazione all’eser-cizio professionale da non più di cinque anni. Il punteggio è ulteriormente incrementato del 10% qualora almeno un componente del candidato possieda il certificato di qualità aziendale. Nel caso di candidati a pari punteggio la posizione in graduatoria è stabilita tramite sorteggio pubblico.

2.4.3.5. La modalità di svolgimento della gara

L’art. 266 del Regolamento stabilisce che bisogna tenere conto delle differenti modalità di svolgimento della gara nel caso di procedura aperta o negoziata con bando ovvero nel caso di procedura ristretta.

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72 Direzione Dei lavori e Pratica amministrativa e contabile

2.4.3.5.1. Il caso di procedura aperta o negoziata con bandoNel caso di procedura aperta o negoziata con bando l’offerta deve essere racchiusa in un plico che contiene (art. 266, comma 1, Regolamento):

a) documentazioni e dichiarazioni: a1) la documentazione amministrativa indicata nel bando; a2) una dichiarazione, presentata nelle forme previste dalla vigente legislazione, relativa

al possesso dei requisiti previsti dall’art. 263, commi 1 e 3, con l’indicazione per ognuno dei servizi di cui all’art. 263, comma 1, lettere b) e c), del committente e del soggetto che ha svolto il servizio e la natura delle prestazioni effettuate; nella dichia-razione è altresì fornito l’elenco dei professionisti che svolgeranno i servizi con la specificazione delle rispettive qualifiche professionali nonché con l’indicazione del professionista incaricato dell’integrazione delle prestazioni specialistiche;

a3) una dichiarazione, presentata nelle forme previste dalla vigente legislazione, circa la sussistenza delle condizioni di cui all’art. 252 del Regolamento e all’art. 38 del Codice.

b) una busta contenente l’offerta tecnica costituita, ai sensi dell’art. 264 comma 3, lettere a) e b) del Regolamento:

b1) dalla documentazione di un numero massimo di tre servizi relativi a interventi ritenuti dal concorrente significativi della propria capacità a realizzare la prestazione sotto il profilo tecnico, scelti fra interventi qualificabili affini a quelli oggetto dell’affidamen-to, secondo i criteri desumibili dalle tariffe professionali;

b2) da una relazione tecnica illustrativa delle modalità con cui saranno svolte le prestazio-ni oggetto dell’incarico con riferimento, a titolo esemplificativo, ai profili di carattere organizzativo-funzionale, morfologico, strutturale e impiantistico, nonché a quelli relativi alla sicurezza e alla cantierabilità dei lavori.

c) una busta contenente l’offerta economica costituita da: c1) ribasso percentuale unico, relativo alle prestazioni professionali e alle spese, in misura

comunque non superiore alla percentuale eventualmente fissata nel bando in relazione alla tipologia dell’intervento;

c2) riduzione percentuale da applicarsi al tempo fissato dal bando per l’espletamento dell’incarico, in misura comunque non superiore alla percentuale che deve essere fis-sata nel bando in relazione alla tipologia dell’intervento e in ogni caso non superiore al 20%.

d) una busta contenente le giustificazioni delle voci di prezzo offerto predisposte secondo quanto previsto dal bando di gara.

2.4.3.5.2. Il caso di procedura ristrettaNel caso di procedura ristretta l’offerta deve essere racchiusa in un plico che contiene le seguenti buste (art. 266, comma 2, Regolamento):

a) una busta contenente l’offerta tecnica, ai sensi dell’art. 264, comma 3, lettere a) e b), del Regolamento, costituita:

1) dalla documentazione di un numero massimo di tre servizi relativi a interventi ritenuti dal concorrente significativi della propria capacità a realizzare la prestazione sotto il profilo tecnico, scelti fra interventi qualificabili affini a quelli oggetto dell’affidamen-to, secondo i criteri desumibili dalle tariffe professionali;

2) da una relazione tecnica illustrativa delle modalità con cui saranno svolte le prestazioni oggetto dell’incarico con riferimento, a titolo esemplificativo, ai profili di carattere

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Parte Prima – 2. L’affidamento dell’incarico 73

organizzativo-funzionale, morfologico, strutturale e impiantistico, nonché a quelli relativi alla sicurezza e alla cantierabilità dei lavori.

b) una busta contenente l’offerta economica costituita da: 1) ribasso percentuale unico, relativo alle prestazioni professionali e alle spese, in misura

comunque non superiore alla percentuale eventualmente fissata nel bando in relazione alla tipologia dell’intervento;

2) riduzione percentuale da applicarsi al tempo fissato dal bando per l’espletamento dell’incarico, in misura comunque non superiore alla percentuale che deve essere fissata nel bando in relazione alla tipologia dell’intervento e in ogni caso non superiore al 20%;

c) una busta contenente le giustificazioni delle voci di prezzo offerto predisposte secondo quanto previsto dal bando di gara, nonché una dichiarazione relativa alla sussistenza dei requisiti e delle condizioni di cui alle lettere a2) e a3) del comma 1 dell’art. 266 del Regolamento qui di seguito riportato:

a2) una dichiarazione, presentata nelle forme previste dalla vigente legislazione, relativa al possesso dei requisiti previsti dall’art. 263, comma 1 e 3, con l’indicazione per ognuno dei servizi di cui all’art. 263, comma 1, lettere b) e c), del committente e del soggetto che ha svolto il servizio e la natura delle prestazioni effettuate; nella dichia-razione è altresì fornito l’elenco dei professionisti che svolgeranno i servizi con la specificazione delle rispettive qualifiche professionali nonché con l’indicazione del professionista incaricato dell’integrazione delle prestazioni specialistiche;

a3) una dichiarazione, presentata nelle forme previste dalla vigente legislazione, circa la sussistenza delle condizioni di cui all’art. 252 del Regolamento e all’art. 38 del Codice.

La stazione appaltante deve aprire le buste contenenti l’offerta economica relativamente a quelle offerte che abbiano superato una soglia minima di punteggio relativa all’offerta tecni-ca, eventualmente fissata nel bando di gara (art. 266, comma 3, Regolamento).

2.4.3.5.3. La valutazione delle offerte con il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosaLe offerte devono essere valutate unicamente con il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa, prendendo in considerazione i seguenti criteri (art. 266, comma 4, Regolamento):

a) idoneità dell’offerta tecnica contenente anche la documentazione di un numero massimo di tre servizi relativi a interventi ritenuti dal concorrente significativi della propria capacità a realizzare la prestazione sotto il profilo tecnico, scelti fra interventi qualificabili affini a quelli oggetto dell’affidamento, secondo i criteri desumibili dalle tariffe professionali;

b) caratteristiche metodologiche dell’offerta desunte dalla illustrazione delle modalità di svolgimento delle prestazioni oggetto dell’incarico;

c) ribasso percentuale unico indicato nell’offerta economica;d) riduzione percentuale indicata nell’offerta economica con riferimento al tempo.

I fattori ponderali da assegnare ai suddetti criteri devono essere fissati dal bando di gara e possono variare come indicato in tabella 2.4 (art. 266, comma 5, Regolamento).

Tabella 2.4. Fattori ponderaliCriteri di valutazione

a) idoneità dell’offertab) caratteristiche metodologiche dell’offertac) ribasso percentuale unico indicato nell’offerta economicad) riduzione percentuale indicata nell’offerta economica con riferimento al tempo

Totale

Fattori ponderali da 20 a 40 da 20 a 40 da 10 a 30 da 0 a 10 100

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74 Direzione Dei lavori e Pratica amministrativa e contabile

Le misure dei punteggi devono essere stabilite in rapporto all’importanza relativa di ogni criterio di valutazione.La commissione giudicatrice, in seduta pubblica, deve verificare per ciascun offerente (art. 266, comma 7, Regolamento):

1) nel caso di procedura aperta o negoziata con bando, la documentazione e le dichiarazioni di cui alle lettere a1), a2) e a3):

a1) la documentazione amministrativa indicata nel bando; a2) una dichiarazione, presentata nelle forme previste dalla vigente legislazione, relativa

al possesso dei requisiti economico-finanziari previsti dall’art. 263, commi 1 e 3; a3) una dichiarazione, presentata nelle forme previste dalla vigente legislazione, circa la

sussistenza delle condizioni per l’affidamento di cui all’art. 252 del Regolamento e il possesso dei requisiti generali previsti dall’art. 38 del Codice.

2) nel caso di procedura ristretta, la dichiarazione sulla sussistenza dei requisiti e delle con-dizioni di cui alle lettere a2) e a3) del punto 1).

In tutte le procedure la commissione, in una o più sedute riservate, deve valutare le offerte tecniche contenute nella busta di cui alla lettera b) e procedere alla assegnazione dei relativi punteggi. Successivamente, in seduta pubblica, la commissione deve dare lettura dei punteggi attribuiti alle singole offerte tecniche, procedere alla apertura delle buste di cui alla lettera c), contenenti le offerte economiche e, data lettura dei ribassi e delle riduzioni di ciascuna di esse, deve determinare l’offerta economica più vantaggiosa applicando i criteri e le formule di cui all’allegato M del Regolamento.

ALLEGATO MContratti relativi a servizi attinenti all’architettura e all’ingegneria:metodi di calcolo per l’offerta economicamente più vantaggiosa

L’attribuzione dei punteggi ai singoli soggetti concorrenti avviene applicando la seguente formula:

Ki = Ai · Pa + Bi · Pb + Ci · Pc + Di · Pddove:

Ki = il punteggio totale attribuito al concorrente iesimoAi, Bi, Ci e Di = coefficienti compresi tra 0 ed 1, espressi in valore centesimali, attribuiti al concorrente iesimo il

coefficiente è pari a zero in corrispondenza della prestazione minima possibile il coefficiente è pari ad uno in corrispondenza della prestazione massima offerta. Pa Pb Pc e Pd sono i fattori ponderali di cui all’art. 266, comma 5 del Regolamento, indicati nel bando di gara.

Ai fini della determinazione dei coefficienti Ai e Bi relativi rispettivamente agli elementi a) e b) dell’art. 266, comma 4, del Regolamento la commissione giudicatrice applica il metodo stabilito da ogni stazione appaltante nel bando o nella lettera di invito. Qualora il bando preveda la suddivisione dei criteri di cui al comma 5, lettere a) e b), dell’art. 266 del Regolamento in sub-criteri e sub-pesi, i punteggi assegnati ad ogni soggetto concorrente in base a tali subcriteri vanno riparametrati con riferimento ai pesi previsti per l’elemento di partenza.Ai fini della determinazione dei coefficienti Ci e Di relativi rispettivamente agli elementi c) e d) dell’art. 266, comma 4, la commissione giudicatrice impiega le seguenti formule:

Ci = Ri / Rmedio Di = Ti / Tmedio

dove:

Ri = il ribasso percentuale formulato dal concorrente iesimo;Rmedio = la media aritmetica dei ribassi percentuali offerti; per i ribassi percentuali maggiori del ribasso medio, il

coefficiente è assunto pari ad uno;Ti = la riduzione percentuale del tempo formulata dal concorrente iesimo;

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Parte Prima – 2. L’affidamento dell’incarico 75

Tmedio = la media aritmetica delle riduzioni percentuali del tempo; per le riduzioni percentuali maggiori della ridu-zione media, il coefficiente è assunto pari ad uno.

2.4.3.6. Il divieto di affidamento di incarichi con procedure diverse da quelle previste dal Codice dei contratti. Il divieto dei contratti a tempo determinato

Le procedure di affidamento sono quelle previste dall’art. 54, comma 2, del Codice dei con-tratti:

– procedure aperte;– procedure ristrette;– procedure negoziate.

Il ricorso alla procedura negoziata con o senza pubblicazione del bando è subordinato alla ricorrenza di determinate condizioni.L’art. 91, comma 8, del Codice dei contratti stabilisce invece che è vietato alle amministrazio-ni l’affidamento di attività di progettazione, coordinamento della sicurezza in fase di proget-tazione, direzione dei lavori, coordinamento della sicurezza in fase di esecuzione, collaudo, indagine e attività di supporto a mezzo di contratti a tempo determinato o altre procedure diverse da quelle previste dal Codice.Sull’aspetto si è espresso anche il Consiglio di Stato con la sentenza, sez. VI, 7 marzo 2008, n. 1008 poiché l’applicazione di siffatte norme è stata “elusa” con l’avere previsto che la pro-gettazione sarebbe stata messa a disposizione dell’amministrazione regionale e che quest’ul-tima avrebbe provveduto a farla propria e a presentarla al Ministero delle infrastrutture per l’approvazione e la concessione del finanziamento. In tal modo si è consentito che un incarico di progettazione di interesse (e competenza) della Regione non fosse svolto né da personale della stessa o di altre pubbliche amministrazioni né da soggetto scelto con le procedure di cui al Codice dei contratti pubblici. La circostanza per cui il costo di un progetto definitivo di un’opera pubblica sia finanziato da soggetti privati così detti promotori non consente la non applicazione degli articoli 90 e 91 del Codice ma, semmai, la messa a disposizione dei fondi all’amministrazione competente, che poi ha l’obbligo di procedere alla gara per la scelta del progettista. Nel caso di specie, inoltre, nel pool costituito dai così detti promotori vi era anche una Camera di commercio, industria, artigianato e agricoltura che è una pubblica ammini-strazione e che, contribuendo con più di euro 100.000,00 (nella specie 500.000,00 euro), era tenuta al rispetto dell’art. 91, comma 1, del Codice (il quale prevede, per l’affidamento di incarichi di progettazione, l’espletamento di specifiche procedure) e all’applicazione del Codice dei contratti pubblici.

2.5. l’affIdamento dell’IncarIco della dIrezIone deI lavorI e della coordInazIone della sIcurezza In fase dI esecuzIone deI lavorI

L’affidamento dell’incarico della direzione dei lavori a soggetti esterni, quando ricorrono i presupposti, deve rispettare le disposizioni dell’art. 91, commi 1 e 2, del Codice in base all’importo stimato del corrispettivo. Gli aspetti esecutivi devono essere completati anche dalla possibilità dell’affidamento ester-no dell’incarico per lo svolgimento dell’attività di coordinamento della sicurezza in fase di esecuzione dei lavori, nel caso in cui il direttore dei lavori non abbia i requisiti previsti per rivestire anche tale incarico. Prima del ricorso all’affidamento esterno deve essere valutata, come previsto dall’art. 151, comma 2, del Regolamento, la opportunità di affidare le funzioni

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76 Direzione Dei lavori e Pratica amministrativa e contabile

di coordinatore della sicurezza in fase di esecuzione a un direttore operativo in possesso dei requisiti previsti dal D.Lgs. n. 81/2008. Da ultimo, la stazione appaltante deve verificare anche la possibilità di ricorrere a dipendenti di altre amministrazioni pubbliche mediante la stipula di apposita convenzione.Tali circostanze devono essere previste nella fase di programmazione e di progettazione dell’in-tervento per accantonare le somme necessarie per l’eventuale affidamento a soggetti esterni degli incarichi di direzione dei lavori e del coordinamento della sicurezza in fase di esecuzione.

2.5.1. La carenza di organico di personale tecnico per l’affidamento esterno della dire-zione dei lavori. La priorità e le convenzioni

L’art. 130, comma 2, del Codice dei contratti stabilisce che qualora le amministrazioni aggiu-dicatrici non possano espletare l’attività di direzione dei lavori, nei casi di cui al comma 6 dell’art. 90 dello stesso Codice, ossia per2:

1) la carenza di organico di personale tecnico delle stazioni appaltanti;2) la difficoltà a rispettare i tempi della programmazione dei lavori;3) lavori di speciale complessità o di rilevanza architettonica o ambientale;

l’attività di direzione dei lavori deve essere affidata nell’ordine ai seguenti soggetti:

a) altre amministrazioni pubbliche (Comuni, Province, Consorzi, Comunità montane, Azien-de unità sanitarie locali, Enti di bonifica, ecc.) previa apposita intesa o convenzione di cui all’art. 30 del D.Lgs. 18 agosto 2000, n. 267. Secondo tale articolo al fine di svolgere in modo coordinato funzioni e servizi determinati, gli enti locali possono stipulare tra loro apposite convenzioni. Le convenzioni devono stabilire i fini, la durata, le forme di consul-tazione degli enti contraenti, i loro rapporti finanziari ed i reciproci obblighi e garanzie. Per la gestione a tempo determinato di uno specifico servizio o per la realizzazione di un’opera lo Stato e la Regione, nelle materie di propria competenza, possono prevedere forme di convenzione obbligatoria fra enti locali, previa statuizione di un disciplinare-tipo. Le convenzioni possono prevedere anche la costituzione di uffici comuni, che operano con personale distaccato dagli enti partecipanti, ai quali affidare l’esercizio delle funzioni pubbliche in luogo degli enti partecipanti all’accordo, ovvero la delega di funzio-ni da parte degli enti partecipanti all’accordo a favore di uno di essi, che opera in luogo e per conto degli enti deleganti;

b) al progettista incaricato3;c) altri soggetti scelti con le procedure previste dalla normativa nazionale di recepimento

delle disposizioni comunitarie in materia.

2 I presupposti di legittimità del conferimento di incarico di consulenza a soggetto esterno sono: a) l’impos-sibilità oggettiva di reperire risorse umane disponibili all’interno della pubblica amministrazione; b) la stra-ordinarietà della situazione che giustifica il ricorso alla convenzione; c) la natura temporanea, determinata ed altamente qualificata della prestazione; con particolare riferimento alla direzione dei lavori, la Legge n. 109 del 1994 legittima il ricorso all’affidamento esterno in caso di lavori di particolare complessità o di accertata difficoltà dell’ufficio tecnico di svolgere le funzioni di istituto, così specificando le condizioni richieste dalla normativa generale (Corte dei conti reg. Veneto, sez. giurisd., 26 giugno 2007, n. 637). 3 In tema la sentenza Tar Sicilia Catania, sez. III, 4 marzo 2008, n. 399, è del parere che la priorità del progettista nella nomina del direttore dei lavori ha lo scopo di garantire alla stazione appaltante un minor onere nella liqui-dazione dei compensi nonché di semplificare l’individuazione delle responsabilità professionali. La sentenza del Tar Calabria Catanzaro, sez. II, 9 aprile 2008, n. 358 ribadisce l’obbligo di affidare gli incarichi di direzione dei lavori in primo luogo a dipendenti propri o di altra amministrazione convenzionata, poi al progettista e, soltanto in via residuale, a soggetti diversi esterni, comunque scelti nel rispetto delle norme comunitarie.

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Parte Prima – 2. L’affidamento dell’incarico 77

Le circostanze citate, di cui all’art. 130 comma 2, devono essere accertate e successivamente certificate dal responsabile del procedimento.Nell’affidamento della direzione dei lavori, l’amministrazione deve procedere nell’ordine indicato dalla norma, ovvero affidare l’incarico di direzione lavori in primo luogo ai dipen-denti propri o di altra amministrazione convenzionata, poi al progettista e solo in ultima bat-tuta a soggetti esterni diversi, comunque scelti nel rispetto delle norme comunitarie, mentre è illegittimo procedere direttamente all’affidamento esterno, senza che negli atti si rinvenga la motivazione a supporto di detta scelta4.È ritenuto illegittimo l’avviso pubblico per l’affidamento, mediante procedura aperta, dell’in-carico di direzione dei lavori nel caso in cui risulti che l’amministrazione abbia violato l’or-dine di priorità fissato dall’art. 130, comma 2, del Codice, omettendo di affidare l’incarico di direzione dei lavori al professionista che aveva provveduto all’espletamento dell’incarico di progettazione definitiva ed esecutiva relativamente ai lavori oggetto dell’avviso pubblico, il quale vanta il titolo di priorità di cui alla lettera b) del citato art. 130 ed è stato indebitamente pretermesso dall’amministrazione aggiudicatrice senza alcuna valida ragione giustificatrice5. Inoltre, è considerato irrilevante che l’incarico di progettazione sia stato affidato da una diver-sa amministrazione, sia perché la disposizione citata non esige l’identità dell’amministrazione che ha proceduto all’affidamento dell’incarico di progettazione e di quella che deve affidare l’incarico di direzione dei lavori, sia perché la contraria interpretazione è smentita dalla ratio della norma de qua, individuabile nel perseguimento di finalità di economia procedimentale, efficienza e celerità.

Esempio 2.1. Modello di dichiarazione di carenza di organico da parte del responsabile del procedimento (art. 130, comma 2, Codice dei contratti pubblici)

Amministrazione ........................................Provincia di ........................................

Prot. .......... N. .......... del ....................

oggetto: lavori di ................................................................................................................................................ importo dell’incarico .................... (maggiore o minore di 100.000 euro). Affidamento dell’incarico della direzione dei lavori a soggetto esterno. Certificazione ai sensi dell’art. 90, comma 6 del Codice dei contratti pubblici.

Il sottoscritto ing. .................... responsabile del procedimento dei lavori specificati in oggetto,

esprime

l’impossibilità dell’espletamento dell’incarico di direzione dei lavori per l’intervento in oggetto da parte dei tecnici interni all’amministrazione .................... per le seguenti motivazioni ................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................

accerta e certifica

la carenza di organico per l’espletamento del servizio di direzione dei lavori per l’esecuzione dei lavori in oggetto

4 Tar Lombardia Brescia, 10 giugno 2005, n. 614.5 Tar Campania Salerno, sez. I, 14 febbraio 2008, n. 201.

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78 Direzione Dei lavori e Pratica amministrativa e contabile

prende atto

che ai sensi e per gli effetti dell’art. 90, comma 6 del Codice dei contratti pubblici approvato con D.Lgs. 12 aprile 2006, n. 163, ricorrono i presupposti per l’affidamento dell’incarico di direzione dei lavori a soggetti esterni alla sta-zione appaltante, in possesso dei titoli professionali previsti dal citato art. 90, comma 1, lettera d), e), f), f-bis), g), h):d) liberi professionisti singoli o associati nelle forme di cui alla legge 23 novembre 1939, n. 1815, e successive modificazioni;e) società di ingegneria; f) raggruppamenti temporanei costituiti dai soggetti di cui alle lettere d), e) ed f) ai quali si applicano le disposizioni di cui all’art. 37 in quanto compatibili;f-bis) da prestatori di servizi di ingegneria ed architettura di cui alla categoria 12 dell’allegato II A stabiliti in altri Stati membri, costituiti conformemente alla legislazione vigente nei rispettivi paesi;g) consorzi stabili di società di professionisti e di società di ingegneria, come previsti dal richiamato art. 90, comma 1, lettera h) del D.Lgs. n. 163/2006;h) da consorzi stabili di società di professionisti e di società di ingegneria, anche in forma mista, formati da non meno di tre consorziati che abbiano operato nel settore dei servizi di ingegneria e architettura, per un periodo di tempo non inferiore a cinque anni, e che abbiano deciso di operare in modo congiunto.La procedura di affidamento dell’incarico avverrà secondo le disposizioni del Codice dei contratti pubblici e secondo le disposizioni del Regolamento.

Il responsabile del procedimento ........................................

Esempio 2.2. Modello di convenzione per lo svolgimento del servizio di direzione di lavori

convenzioneper lo svolgimento del servizio di progettazione e direzione di lavori

L’anno ...................., il giorno ...................., del mese di ...................., nella sede del Comune di ...................., con la presente scrittura privata da valere ad ogni effetto di legge ai sensi dell’art. 1372 del Codice civile,

tra il Comune di

...................., Codice Fiscale ...................., Partita iva ...................., rappresentato dal sig. ...................., nato a

...................., il ....................;

e l’Amministrazione di

...................., Codice Fiscale ...................., Partita iva ...................., rappresentato dal sig. ...................., nato a

...................., il ....................;

i quali agiscono nell’esclusivo interesse dei rispettivi suddetti Comuni che, in questo atto rappresentano.

Premesso

Che i Comuni e con gli atti di cui al presente prospetto:

hanno stabilito di svolgere in modo coordinato mediante l’istituto della convenzione prevista dell’art. 30 del D.Lgs. 18 agosto 2000, n. 267, il servizio di direzione di lavori relativamente ai lavori di .................... .

N.D. Amministrazione Provvedimento EsecutivitàN. Data

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Parte Prima – 2. L’affidamento dell’incarico 79

Si conviene e si stipula quanto segue.

Art. 1Scopo della convenzione

1. La presente convenzione disciplina, ai sensi dell’art. 30 del D.Lgs. 18 agosto 2000, n. 267, direzione di lavori e attività di supporto tecnico-amministrativo, fra i Comuni di ........................................2. Viene individuato quale capo-convenzione, il Comune di ......................................

Art. 2Durata della convenzione

1. La presente convenzione avrà decorrenza da oggi e fino al .................... La stessa potrà cessare in qualsiasi momento per muto consenso dichiarato dai rispettivi competenti organi.2. La cessazione della convenzione potrà essere richiesta, in qualsiasi momento, anche da un solo ente. In tal caso la cessazione del rapporto convenzionale decorrerà dalla data da concordare e comunque entro sei mesi dalla comunicazione all’altro ente del provvedimento di recesso, esecutivo.

Art. 3Disciplina del servizio

1. L’ufficio associato si avvarrà del seguente personale, dipendente dai Comuni convenzionati:

2. L’ufficio provvederà alla direzione dei lavori richiesta dal Comune convenzionato.3. Responsabile dell’ufficio, nello svolgimento dell’attività associata, viene individuato il sig. ...................., Cat. ...................., profilo professionale ...................., che riveste la più alta qualifica professionale.4. In caso di particolare e documentata urgenza evidenziata nella richiesta di uno degli enti convenzionati, il responsabile dell’ufficio provvederà a richiedere l’assenso degli altri enti, al fine di derogare all’ordine di priorità, come stabilito al comma 2.5. L’ufficio, nella direzione dei lavori si dovrà attenere alla vigente normativa in materia.6. L’ufficio svolgerà la propria attività presso l’ente interessato e si avvarrà delle attrezzature rese disponibili dai singoli contraenti.

Art. 4Modifiche alla disciplina del servizio

1. Gli enti convenzionati, al fine di soddisfare al meglio le esigenze di funzionalità del servizio, potranno concordare, in qualsiasi momento, modifiche al servizio come disciplinato al precedente art. 3.2. Le modifiche concordate come al precedente comma dovranno essere sottoposte all’esame, per presa d’atto, dei rispettivi organi competenti.

Art. 5Anticipazioni e rimborsi di spese

1. Il comune di .................... assume l’onere di anticipare tutte le somme necessarie per l’espletamento del servizio convenzionato.

Art. 6Ripartizione della spesa. Rendiconti. Rimborsi

1. Tutte le spese concorrenti per il servizio convenzionato saranno a carico del Comune che richiede la prestazione ....................

N.D. Categoria Profilo professionale Comune di appartenenza

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80 Direzione Dei lavori e Pratica amministrativa e contabile

2. Entro il termine fissato dall’ente che espleta il servizio di direzione dei lavori, sarà notificato il rendiconto delle spese sostenute. 3. Al rimborso del saldo della quota dovrà essere dato corso entro .................... giorni successivi.4. Sui ritardati pagamenti sono dovuti gli interessi legali.

Art. 7Forme di consultazione

1. In relazione al disposto dell’art. 30 del D.Lgs. 18 agosto 2000, n. 267, gli enti contraenti, per qualsiasi evenienza dovesse insorgere sul servizio convenzionato, provvederanno a riunire le giunte comunali in seduta comune.

Art. 8Relazione annuale sul servizio

1. I convenzionati, annualmente, si trasmetteranno, reciprocamente, una breve relazione sull’andamento del ser-vizio convenzionato.Per quanto non previsto nella presente convenzione si fa riferimento alle disposizioni vigenti in materia.Letto, approvato e sottoscritto

1) Sig. .................... per il Comune di ....................2) Sig. .................... per l’Amministrazione di ....................

2.5.2. I casi consentiti per l’affidamento diretto al progettista incaricato

L’art. 91, comma 6, del Codice dei contratti stabilisce che nel caso in cui il valore delle attività:

a) di progettazione;b) di coordinamento della sicurezza in fase di progettazione;c) di direzione dei lavori, di coordinamento della sicurezza in fase di esecuzione,

superi complessivamente la soglia di applicazione della direttiva comunitaria in materia, è consentito l’affidamento diretto:

– della direzione dei lavori;– del coordinamento della sicurezza in fase di esecuzione,

allo stesso progettista soltanto se espressamente previsto dal bando di gara della progettazione. In tali circostanze, il conteggio effettuato per stabilire l’importo stimato, ai fini dell’affida-mento dell’incarico di progettazione, deve comprendere anche l’importo della direzione dei lavori e del coordinamento della sicurezza in fase di esecuzione dei lavori.L’affidamento congiunto costituisce anche una forma di garanzia per la stazione appaltante ai fini dell’esecuzione dei lavori in quanto sono evitate sicuramente eventuali interpretazioni progettuali errate da parte di un direttore dei lavori diverso dal progettista. L’errore proget-tuale, qualora presente, però non potrà essere evitato.Quando l’amministrazione affida l’incarico di progettazione a un professionista esterno deve poi affidare la direzione dei lavori allo stesso progettista con priorità rispetto ad altri professionisti esterni; la priorità significa che l’amministrazione può scegliere un altro professionista fornen-do però adeguata motivazione. Nel caso esaminato dal Consiglio di Stato l’amministrazione ha adeguatamente motivato sia con la mancanza di fiducia verso il professionista che ha eseguito la progettazione sia con la competenza ed esperienza specifica del professionista prescelto per l’affi-damento della direzione dei lavori6.Una volta effettuata la scelta dell’affidamento della progettazione a libero professionista esterno alla stazione appaltante, quest’ultima non è vincolata nell’assegnazione al medesimo

6 Consiglio di Stato, decisione dell’11 ottobre 2005, n. 5504.

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Parte Prima – 2. L’affidamento dell’incarico 81

della direzione dei lavori, atteso che, al contrario, dalle norme citate del Codice dei contratti deve desumersi che prioritario è, in ogni caso, l’obbligo dell’amministrazione aggiudicatrice di istituire nel proprio ambito, un ufficio di direzione dei lavori, ogni qualvolta sia possibile reperire, all’interno, le professionalità richieste dall’opera che si intende realizzare.

2.5.3. L’affidamento dell’incarico a professionista incardinato temporaneamente nella struttura della stazione appaltante

Il Consiglio di Stato, sez. VI, 22 ottobre 2008, n. 5175 ha disposto che i poteri di controllo dell’Autorità di vigilanza sui contratti pubblici in merito al corretto svolgimento delle procedure di affidamento ed esecuzione di lavori pubblici comprendono anche le problematiche relative all’affidamento ed esecuzione degli incarichi di progettazione e direzione lavori, posto che anche i meccanismi di assegnazione di tali incarichi soggiacciono agli stessi principi che presiedono all’assegnazione dei contratti d’appalto.Il Consiglio di stato ritiene illegittimo l’affidamento di incarichi di progettazione e direzione di lavori, da parte di un Comune, a un professionista incardinato, seppur temporaneamente, nella propria struttura, retribuito secondo il regime proprio dei rapporti con i professionisti esterni alla struttura. Infatti, l’affidamento, da parte di un Comune, di incarichi di progettazione e direzione dei lavori nei confronti di un professionista incardinato nella propria struttura deve avvenire nel rispetto della normativa dettata per l’affidamento dei suddetti incarichi a dipendenti dell’ente e gli stessi devono essere retribuiti secondo il sistema normativo proprio dei dipendenti che è quello dell’art. 92, comma 5 del Codice.

2.6. I compensI per I tecnIcI InternI all’ammInIstrazIone

2.6.1. Il fondo incentivante

L’art. 92, comma 5 del Codice dei contratti stabilisce che una somma non superiore all’2% dell’importo posto a base di gara di un’opera o un lavoro, a valere direttamente sugli stanzia-menti di cui all’art. 93, comma 7, dello stesso Codice deve essere ripartita, per ogni singola opera o lavoro, con le modalità e i criteri previsti in sede di contrattazione decentrata ed assunti in un regolamento adottato dall’amministrazione, tra:

– il responsabile del procedimento;– gli incaricati della redazione del progetto e del piano della sicurezza;– gli incaricati della direzione dei lavori; – gli incaricati del collaudo tecnico-amministrativo o del certificato di regolare esecuzione;– i collaboratori tecnici e il personale amministrativo.

La percentuale effettiva, nel limite massimo del 2%, è stabilita dal regolamento in rapporto all’entità e alla complessità dell’opera da realizzare. La ripartizione deve tenere conto delle responsabilità professionali connesse alle specifiche prestazioni da svolgere. Le quote parti della predetta somma corrispondenti a prestazioni che non sono svolte dai predetti dipendenti, in quanto affidate a personale esterno all’organico dell’amministrazione medesima, costituiscono economie. L’ultimo periodo del comma 5 stabilisce che anche i seguenti soggetti di cui all’art. 32 del Codice:

b) appalti di lavori pubblici affidati dai concessionari di lavori pubblici che non sono ammi-nistrazioni aggiudicatrici, nei limiti stabiliti dall’art. 142;

c) lavori, servizi, forniture affidati dalle società con capitale pubblico, anche non maggioritario, che non sono organismi di diritto pubblico, che hanno ad oggetto della loro attività la rea-

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82 Direzione Dei lavori e Pratica amministrativa e contabile

lizzazione di lavori o opere, ovvero la produzione di beni o servizi, non destinati ad essere collocati sul mercato in regime di libera concorrenza, ivi comprese le società di cui agli articoli 113, 113-bis, 115 e 116 del D.Lgs. 18 agosto 2000, n. 267, testo unico delle leggi sull’ordinamento degli enti locali,

possono adottare con proprio provvedimento analoghi criteri.Si evidenzia che il comma 29, dell’art. 3 della legge n. 350/2003 ha disposto che l’incentivo deve intendersi al lordo di tutti gli oneri accessori connessi alle erogazioni, ivi compresa la quota di oneri accessori a carico degli enti stessi.L’art. 35 della legge 4 novembre 2010 n. 183 ha abrogato il comma 7-bis dell’art. 61 del decreto-legge 25 giugno 2008 n. 112, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008 n. 133, e il comma 7-bis, introdotto dall’art. 18, comma 4-sexies, del decreto-legge 29 novem-bre 2008 n. 185, convertito, con modificazioni, dalla legge 28 gennaio 2009 n. 2, pertanto il ripristino della percentuale del 2% decorre dal 24 novembre 2010.L’Autorità per la vigilanza ritiene auspicabile che la remunerazione della prestazione svolta dai dipendenti di altre amministrazioni aggiudicatrici in favore della stazione appaltante sia oggetto di apposite intese fra le pubbliche amministrazioni, utilizzando l’incentivo ex art. 92, comma 5 del Codice come termine di raffronto, fatto salvo il rimborso delle spese sostenute per l’espletamento dell’incarico7. I ministeri che hanno già adottato il regolamento di ripartizio-ne sono riportati nel seguente prospetto.

2.6.2. La riduzione del 50% del compenso dei collaudatori interni

L’art. 61, comma 9 della legge n. 133/2008 prevede una riduzione pari al 50% del compenso spettante ai dipendenti pubblici per l’attività di collaudo svolta in relazione a contratti di lavori, servizi e forniture, nonché per l’attività di componente o di segretario del collegio arbi-trale, con efficacia retroattiva sui compensi non ancora riscossi in riferimento a procedimenti arbitrali o collaudi in corso alla data di entrata in vigore della citata legge.

2.6.3. Le precisazioni dell’Autorità per la vigilanza sui contratti pubblici

Nella determinazione del 25 settembre 2000 n. 43/2000, l’Autorità per la vigilanza sui con-tratti pubblici ha formulato alcune considerazioni a proposito dell’interpretazione ed applica-zione dell’art. 92, Codice dei contratti.

2.6.3.1. I destinatari dell’incentivo alla progettazione

Per quanto attiene ai destinatari dell’incentivo alla progettazione, l’Autorità per la vigilanza ha affermato che, al fine d’individuare i soggetti cui corrisponderlo, occorre far riferimento

7 Autorità per la vigilanza sui contratti pubblici. Determinazione 25 febbraio 2009, n. 2. Punto 2.

D.M. 31 luglio 2001, n. 364 D.M. 16 aprile 2002, n. 125 D.M. 7 febbraio 2003, n. 90 D.M. 13 marzo 2003, n. 106 D.M. 20 marzo 2003, n. 108 Provv. 4 aprile 2006 D.M. 17 marzo 2008, n. 84D.M. 9 luglio 2008, n. 139

Ministero per i beni e le attività culturali Ministero degli affari esteri Ministero della difesaMinistero delle politiche agricole e forestali Ministero delle attività produttiveConsiglio Nazionale delle RicercheMinistero delle infrastruttureMinistero della giustizia

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Parte Prima – 2. L’affidamento dell’incarico 83

alle condizioni previste dal comma 4 dell’art. 90 del Codice, secondo cui i progetti redatti dagli uffici tecnici delle stazioni appaltanti devono essere firmati dai dipendenti delle ammi-nistrazioni abilitati all’esercizio della professione. I tecnici diplomati, in assenza di abilitazione, possono firmare i progetti, nei limiti previsti dagli ordinamenti professionali, qualora siano in servizio presso l’amministrazione aggiudi-catrice da almeno cinque anni alla data di entrata in vigore della legge n. 415/1998 e risultino inquadrati in un profilo professionale tecnico e abbiano svolto o collaborato ad attività di pro-gettazione. Pertanto, laddove ricorrano, per i tecnici non abilitati, le suddette condizioni, nulla osta alla possibilità di far rientrare anche questi soggetti tra quelli beneficiari degli incentivi in questione, in quanto autori della redazione di progetti.

2.6.3.2. Il riconoscimento dell’incentivo sull’importo della perizia di variante e/o suppletiva

Nella stessa determinazione n. 43/2000, l’Autorità per la vigilanza ha reso noto che è stata posta la questione dell’applicabilità del compenso a favore dei tecnici incaricati della pro-gettazione e/o della direzione lavori in caso di perizie di variante e suppletive, ex art. 132, comma 1 del Codice dei contratti, qualora si sia resa necessaria la riprogettazione delle opere. In relazione a tale problematica, l’Autorità per la vigilanza ha affermato che in presenza di prestazioni che, di fatto, comportano un’attività di progettazione l’incentivo va riconosciuto, ma sull’importo ovviamente della perizia di variante e suppletiva. In tema, l’art. 8 del D.M. n. 84/2008 del regolamento del Ministero delle infrastrutture sta-bilisce che non deve essere corrisposto l’incentivo in caso di variante per errore progettuale di cui all’art. 132, comma 1, lettera e) del Codice; se l’incentivo è stato già corrisposto deve essere recuperato dal dirigente che ne ha disposto il pagamento.

2.6.4. Il regolamento per la ripartizione del fondo incentivante del Ministero delle infra-strutture

Il Ministero delle infrastrutture ha emanato con il D.M. 17 marzo 2008, n. 84 il regolamento recante norme per la ripartizione del fondo di cui all’art. 92, comma 5 del Codice dei contratti, inerente la progettazione esecutiva dei lavori effettivamente appaltati, compresa l’eventuale redazione di perizie di variante e suppletive. Le somme di cui all’art. 92, comma 5, del Codice, sono costituite dalla percentuale dell’im-porto posto a base di gara dell’opera e del lavoro.Gli incentivi sono riconosciuti per le attività di progettazione di livello preliminare, definiti-vo ed esecutivo, inerenti ai lavori pubblici, intesi come attività di costruzione, demolizione, recupero, ristrutturazione, restauro e manutenzione straordinaria e ordinaria, comprese le eventuali connesse progettazioni di campagne diagnostiche, le eventuali redazioni di perizie di variante e suppletive, nei casi previsti dall’art. 132, comma 1, del Codice, ad eccezione della lettera e).Gli incentivi sono riconosciuti soltanto quando i relativi progetti sono posti a base di gara.L’incentivo, comprensivo degli oneri accessori di cui all’art. 92, comma 5, del Codice, è calcolato nel limite massimo del 2% sull’importo posto a base di gara aumentato della parte di somme a disposizione eventualmente previste per lavori da affidare separatamente dall’ap-palto principale o in economia, in ogni caso al netto dell’iva, per i quali siano eseguite le previste prestazioni professionali.L’importo dell’incentivo non è soggetto ad alcuna rettifica qualora in sede di appalto si veri-fichino dei ribassi.

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84 Direzione Dei lavori e Pratica amministrativa e contabile

Le somme occorrenti per la corresponsione dell’incentivo sono previste nell’ambito delle somme a disposizione all’interno del quadro economico del relativo progetto.La ripartizione dell’incentivo deve essere operata dal dirigente di prima fascia ovvero, ove dele-gato, dal dirigente di seconda fascia preposto alla struttura competente, previa individuazione, in sede di contrattazione decentrata di secondo livello, delle percentuali definitive, oscillanti tra le quote minime e massime stabilite e tenuto conto delle responsabilità personali, del carico di lavoro dei soggetti aventi diritto, nonché della complessità dell’opera e della natura delle attività.

2.6.4.1. Le classi d’importo e le aliquote

L’art. 8 del D.M. n. 84/2008, in funzione di varie fasce di importo, ha stabilito le aliquote massime da applicare all’importo dei progetti a base di gara (tabelle 2.5 e 2.6). La ripartizione fra i vari soggetti interni dell’amministrazione è stabilita in funzione delle percentuali indicate nella tabella 2.5.

2.6.4.2. I casi ammissibili per le maggiorazioni

L’art. 8, comma 7, del D.M. n. 84/2008 ha stabilito che, per progetti i cui importi sono indicati nella tabella 2.5, è possibile attribuire una maggiorazione fino ad un massimo del 2%, qualora si ravvisi una delle seguenti cause di complessità:

Tabella 2.5. Le fasce d’importo di applicazione dell’art. 92, comma 5, Codice dei contratti (art. 8, D.M. 17 marzo 2008, n. 84)

D.M. n. 84/2008

art. 8, c. 2art. 8, c. 3art. 8, c. 4art. 8, c. 5art. 8, c. 6

da0

1.000.0005.000.000

25.000.00050.000.000

fino a1.000.0005.000.000

25.000.00050.000.000

Importo dei progetti Aliquote (%)

21,91,81,71,6

Tabella 2.6. La ripartizione delle aliquote ai soggetti pubblici intervenuti nel processo progettuale per progetti di importo a base di gara fino a euro 1.000.000 (art. 8, D.M. 17 marzo 2008, n. 84)

Soggettia) Il responsabile del procedimento.b) Il tecnico o i tecnici che in qualità di progettisti titolari formali dell’incarico ed in

possesso dei requisiti di cui agli articoli 90, comma 4, e 253, comma 16, del Codice assumono la responsabilità professionale del progetto firmando i relativi elaborati.

Il coordinatore per la sicurezza in fase di progettazione. I collaboratori tecnici che, pur non firmando il progetto o il psc, redigono su disposizio-

ne dei tecnici incaricati elaborati di tipo descrittivo facenti parte del progetto (disegni, capitolati, computi metrici, relazioni) e che, firmandoli, assumono la responsabilità dell’esattezza delle rilevazioni, misurazioni, dati grafici, dati economici, contenuti tec-nici, contenuti giuridici nell’ambito delle competenze del proprio profilo professionale.

c) Gli incaricati dell’ufficio della direzione lavori.d) Il personale incaricato delle operazioni di collaudo tecnico-amministrativo o della

certificazione di regolare esecuzione.e) Il personale amministrativo, nonché l’ulteriore personale diverso da quello tecnico inca-

ricato, che, pur non firmando il progetto, partecipano mediante contributo intellettuale e materiale all’attività del responsabile del procedimento, nonché alla redazione del progetto, del piano di sicurezza, alla direzione dei lavori e alla loro contabilizzazione.

Percentuale (%)5-1015-65

10-555-10

5-20

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Parte Prima – 2. L’affidamento dell’incarico 85

a) multidisciplinarità del progetto: ipotesi in cui alla redazione del progetto hanno concorso molteplici specializzazioni ovvero se lo stesso è costituito da più sottoprogetti specialistici (impianti, strutture, studi, prove);

b) accertamenti e indagini: ipotesi di ristrutturazione, adeguamento e completamento e, in generale, se gli studi preliminari del progetto eccedono quelli normalmente richiesti o vi siano state difficoltà operative e logistiche nel corso delle indagini preliminari e degli accertamenti sopralluogo;

c) soluzioni tecnico-progettuali: ipotesi di adozione di soluzioni progettuali che hanno richiesto studi e/o articolazioni più o meno originali o impiego di materiali o tecniche costruttive sperimentali o originali sui quali sono stati effettuati studi o sperimentazioni;

d) progettazione per stralci: ipotesi di difficoltà connesse alla redazione di stralci funzionali, con particolare riferimento alla complessità delle calcolazioni tecniche e computistiche occorrenti.

L’attribuzione del maggior incentivo deve essere disposta dal dirigente di prima fascia, a seguito di proposta espressamente ed adeguatamente motivata del responsabile del procedi-mento.

2.6.4.3. Gli incarichi interi o parziali per la redazione dei progetti

Il compenso per la redazione di progetti, posto con coefficiente pari a 100 l’espletamento dei tre livelli di progettazione, deve essere determinato in ragione delle percentuali, riportate in tabella 2.7, riferite ai singoli livelli progettuali, nonché dell’effettivo coinvolgimento del personale interno alla redazione del progetto con incarichi congiunti a tecnici esterni.

Per il progetto preliminare posto a base di gara l’aliquota è determinata nel 30%; per il proget-to definitivo posto a base di gara l’aliquota è determinata nel 50%; per i progetti relativi alle campagne diagnostiche deve essere applicata l’aliquota del solo progetto esecutivo.Se alcune parti o livelli di progettazione o consulenze su specifiche problematiche vengono affidate all’esterno, l’importo dell’incentivo verrà determinato proporzionalmente all’impe-gno del personale interno valutato dal dirigente preposto alla struttura competente. La quota dell’incentivo non corrisposta al personale interno entra a far parte delle economie di spesa.

2.6.4.4. Gli atti e le modalità per il conferimento degli incarichi

L’art. 4 del D.M. n. 84/2008 stabilisce che gli affidamenti delle attività di cui all’art. 92, comma 5, del Codice devono essere effettuati con provvedimento del dirigente di prima fascia ovvero, ove delegato, del dirigente di seconda fascia preposto alla struttura competente, garantendo una opportuna rotazione.Lo stesso dirigente può, con proprio provvedimento motivato, modificare o revocare l’inca-rico in ogni momento, sentito il responsabile del procedimento. Con il medesimo provve-

Tabella 2.7. Le percentuali per le progettazioni redatte interamente dal personale interno

ProgettoPreliminareDefinitivo Esecutivo

Totale

Percentuale (%)20%40%40%100%

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86 Direzione Dei lavori e Pratica amministrativa e contabile

dimento di modifica o revoca, e in correlazione al lavoro eseguito nonché alla causa della modifica o della revoca, è stabilita l’attribuzione dell’incentivo a fronte delle attività che il soggetto incaricato abbia svolto nel frattempo. Lo stesso dirigente deve verificare il rispetto e l’applicazione delle disposizioni del regolamento D.M. n. 84/2008 nonché il raggiungimento degli obiettivi fissati.L’atto di conferimento dell’incarico deve riportare il nominativo dei dipendenti incaricati del collaudo tecnico-amministrativo o dell’incaricato del certificato di regolare esecuzione nonché, su indicazione del responsabile del procedimento, l’elenco nominativo del personale interno incaricato della progettazione e della direzione lavori e di quello che partecipa e/o concorre a dette attività, indicando i compiti e i tempi assegnati a ciascuno.Partecipano alla ripartizione dell’incentivo:

a) il responsabile del procedimento;b) il tecnico o i tecnici che in qualità di progettisti titolari formali dell’incarico e in possesso

dei requisiti di cui agli articoli 90, comma 4, e 253, comma 16, del Codice assumono la responsabilità professionale del progetto firmando i relativi elaborati;

c) il coordinatore per la sicurezza in fase di progettazione in possesso dei requisiti previsti dall’art. 98 del D.Lgs. 9 aprile 2008, n. 81;

d) gli incaricati dell’ufficio della direzione lavori;e) il personale incaricato delle operazioni di collaudo tecnico-amministrativo o della cer-

tificazione di regolare esecuzione, al quale, in entrambi i casi, non è dovuto ulteriore compenso, fatto salvo il rimborso delle spese autorizzate e documentate;

f) i collaboratori tecnici che, pur non firmando il progetto o il Psc redigono su disposizione dei tecnici incaricati elaborati di tipo descrittivo facenti parte del progetto (disegni, capito-lati, computi metrici, relazioni) e che, firmandoli, assumono la responsabilità dell’esattez-za delle rilevazioni, misurazioni, dati grafici, dati economici, contenuti tecnici, contenuti giuridici nell’ambito delle competenze del proprio profilo professionale;

g) il personale amministrativo, nonché l’ulteriore personale diverso da quello tecnico inca-ricato, che, pur non firmando il progetto, partecipa direttamente, mediante contributo, intellettuale e materiale, all’attività del responsabile del procedimento, alla redazione del progetto, del piano di sicurezza, alla direzione dei lavori e alla loro contabilizzazione, previa asseverazione del dirigente individuato ai sensi dell’art. 5, comma 1, dello stesso D.M. n. 84/2008 ovvero dello stesso responsabile del procedimento.

Il personale incaricato della progettazione e quello che partecipa nelle varie fasi potranno svolgere l’incarico anche al di fuori dell’orario di lavoro; tuttavia, le ore eccedenti tale ora-rio saranno retribuite, nella misura e alle condizioni previste dal contratto collettivo, solo se preventivamente autorizzate secondo le modalità vigenti, nei limiti della quota stabilita contrattualmente, ovvero nei limiti stabiliti a qualsiasi titolo con disposizione amministrativa.

2.6.4.4.1. I termini per le prestazioni L’art. 7 del D.M. n. 84/2008 dispone che nel provvedimento di conferimento dell’incarico devono essere indicati, su proposta del responsabile del procedimento, i termini entro i quali devono essere eseguite le prestazioni, eventualmente suddivisi in relazione ai singoli livelli di progetto. I termini per la direzione dei lavori coincidono con il tempo utile contrattuale assegnato all’impresa per l’esecuzione dei lavori; i termini per il collaudo coincidono con quelli previsti dalle norme ed in particolare con quelli previsti dall’art. 141 del Codice e dalle relative norme regolamentari.I termini per la progettazione decorrono dalla data di comunicazione ai progettisti del prov-vedimento di conferimento dell’incarico.

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Parte Prima – 2. L’affidamento dell’incarico 87

Il responsabile del procedimento cura la tempestiva attivazione delle strutture e dei soggetti interessati all’esecuzione delle prestazioni.

2.6.4.5. Le penalità per errori o omissioni progettuali

L’art. 8 del D.M. n. 84/2008 ha disposto che se, durante l’esecuzione di lavori relativi a pro-getti esecutivi redatti dal personale interno, insorge la necessità di apportare varianti in corso d’opera per le ragioni indicate dall’art. 132, comma 1, lettera e), del Codice al responsabile del procedimento nonché ai firmatari del progetto non è corrisposto l’incentivo; se già corri-sposto, il dirigente che ha disposto il pagamento deve procedere al recupero.

2.6.4.6. Il pagamento del compenso

L’art. 9 del D.M. n. 84/2008 dispone che il pagamento della quota di incentivazione deve essere disposto dal dirigente preposto alla struttura competente, previa verifica dei contenuti della relazione a lui presentata dal responsabile del procedimento in cui sono asseverate le specifiche attività svolte e le corrispondenti proposte di pagamento adeguatamente motivate.

2.7. le polIzze assIcuratIve per I progettIstI

2.7.1. Le disposizioni applicabili

L’art. 268 del Regolamento n. 207/2010 stabilisce che ai servizi attinenti all’architettura e all’ingegneria di cui all’art. 252 dello stesso Regolamento, con esclusione

– della redazione della progettazione;– del piano di sicurezza e di coordinamento;– dei compiti di supporto alle attività del responsabile del procedimento,

si applicano le disposizioni previste dagli articoli 75 e 113 del Codice. Ai servizi di cui al citato art. 252 si applicano altresì le disposizioni previste dagli articoli 127 (Requisiti dei fideiussori) e 128 (Garanzie di raggruppamenti di imprese) del Regolamento n. 207/2010.Sull’argomento si è pronunciata l’Autorità per la vigilanza sui lavori pubblici con:

– deliberazione 25 giugno 2002, n. 181. Polizza assicurativa del progettista esecutivo;– determinazione 11 luglio 2007, n. 6. Garanzie nelle procedure di affidamento degli incari-

chi di progettazione.

2.7.2. La polizza assicurativa del progettista esterno

L’art. 111, comma 1, del Codice dei contratti stabilisce che nei contratti relativi a lavori, il progettista o i progettisti incaricati della progettazione posta a base di gara e in ogni caso della progettazione esecutiva devono essere muniti, a far data dall’approvazione rispettivamente del progetto posto a base di gara e del progetto esecutivo, di una polizza di responsabilità civile professionale per i rischi derivanti dallo svolgimento delle attività di propria compe-tenza, per tutta la durata dei lavori e sino alla data di emissione del certificato di collaudo tecnico-amministrativo provvisorio. La polizza assicurativa deve coprire, oltre alle nuove spese di progettazione, anche i maggiori costi che la stazione appaltante deve sopportare per le varianti in corso d’opera di cui all’art. 132, comma 1, lettera e) dello stesso Codice, resesi necessarie in corso di esecuzione per il

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88 Direzione Dei lavori e Pratica amministrativa e contabile

manifestarsi di errori o di omissioni progettuali esecutive tali da pregiudicare, in tutto o in parte, la realizzazione dell’opera ovvero la sua utilizzazione.L’art. 269 del Regolamento n. 207/2010 puntualizza che:

a) per maggior costo si intende la differenza fra i costi e gli oneri che la stazione appaltante deve sopportare per l’esecuzione dell’intervento a causa dell’errore o omissione proget-tuale ed i costi e gli oneri che avrebbe dovuto affrontare per l’esecuzione di un progetto esente da errori ed omissioni;

b) per nuove spese di progettazione si intendono gli oneri di nuova progettazione, nella misu-ra massima del costo iniziale di progettazione, sostenuti dalle stazioni appaltanti qualora, per motivate ragioni, affidino con le procedure previste dal Codice e dal Regolamento, la nuova progettazione ad altri progettisti anziché al progettista originariamente incaricato. L’obbligo di progettare nuovamente i lavori a carico del progettista senza costi e oneri per la stazione appaltante deve essere inderogabilmente previsto nel contratto.

Il progettista, contestualmente alla sottoscrizione del contratto, deve produrre una dichia-razione di una compagnia di assicurazioni autorizzata all’esercizio del ramo responsabilità civile generale nel territorio dell’Unione Europea, contenente l’impegno a rilasciare la polizza di re sponsabilità civile professionale con specifico riferimento ai lavori progettati (art. 269, comma 4, del Regolamento n. 207/2010). L’art. 269 del Regolamento n. 207/2010 stabilisce inoltre che nel caso di appalto di proget-tazione ed esecuzione ai sensi dell’art. 53, comma 2, lettere b) e c), del Codice la polizza assicurativa deve essere richiesta all’affidatario.

2.7.2.1. Il massimale

La garanzia deve essere prestata per un massimale non inferiore al 10 per cento dell’importo dei lavori progettati, con il limite di 1 milione di euro, per lavori di importo inferiore alla soglia di cui all’art. 28, comma 1, lettera c) del Codice, iva esclusa, e per un massimale non inferiore al 20% dell’importo dei lavori progettati, con il limite di 2 milioni e 500 mila euro, per lavori di importo pari o superiore alla soglia di cui all’art. 28, comma 1, lettera c), iva esclusa.

2.7.2.2. La decorrenza e la decadenza dall’incarico

La polizza deve decorrere dalla data di inizio dei lavori e terminare alla data di emissione del certificato del collaudo provvisorio. La mancata presentazione della dichiarazione determina la decadenza dall’incarico e autoriz-za la sostituzione dell’affidatario. Nel caso di appalto di progettazione ed esecuzione ai sensi dell’art. 53, comma 2, lettere b) e c), del Codice, la polizza deve decorrere dalla data stipula del contratto con l’affidatario.

2.7.2.3. Il pagamento totale e/o frazionato del corrispettivo

La mancata presentazione da parte dei progettisti della polizza di garanzia esonera le ammi-nistrazioni pubbliche dal pagamento del corrispettivo.Nel caso in cui il pagamento dei corrispettivi professionali sia dal contratto frazionato in via di anticipazione non correlata allo svolgimento per fasi del progetto, ciascuna anticipazione in acconto è subordinata alla costituzione di una garanzia fideiussoria bancaria o assicurativa

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Parte Prima – 2. L’affidamento dell’incarico 89

di importo pari all’acconto medesimo. Il saldo deve essere corrisposto soltanto a seguito della presentazione della polizza. Lo svincolo delle garanzie fideiussorie è contestuale alla presentazione della polizza, che deve in ogni caso avvenire al momento della consegna degli elaborati progettuali (art. 269, comma 5, del Regolamento n. 207/2010).

2.7.2.4. Il risarcimento della stazione appaltante

L’assicuratore, entro 90 giorni dalla ricezione della richiesta di risarcimento, deve comunicare alla stazione appaltante la somma offerta, ovvero indicare i motivi per i quali non può formu-lare alcuna offerta. Il responsabile del procedimento entro 60 giorni dal ricevimento dell’of-ferta deve assumere la propria determinazione. Trascorso inutilmente tale termine, l’offerta si intende rifiutata. Qualora il responsabile del procedimento dichiari di accettare la somma offertagli, l’assicuratore deve provvedere al pagamento entro trenta giorni dalla ricezione della comunicazione (art. 269, comma 6, del Regolamento n. 207/2010).Qualora l’assicuratore non proceda alla comunicazione della somma offerta alla stazione appaltante, ovvero la sua offerta sia ritenuta incongrua dalla stazione appaltante, la stima dell’ammontare del danno deve essere demandata ad un perito designato dall’Autorità nell’ambito dell’elenco di cui all’art. 242, comma 7, del Codice. Qualora il pagamento della somma stimata non sia effettuato entro 60 giorni dalla comunicazione della stima, la stazione appaltante deve comunicarlo all’isvaP (art. 269, comma 7, del Regolamento n. 207/2010).

2.7.3. La polizza assicurativa del dipendente incaricato della progettazione

Qualora la progettazione sia affidata ad un dipendente della stazione appaltante, essa deve provvedere, a fare data dal contratto, a contrarre una garanzia assicurativa per la copertura dei rischi professionali, sostenendo l’onere del premio con i fondi appositamente accantonati nel quadro economico di ogni singolo intervento oppure ricorrendo a stanziamenti di spesa allo scopo previsti dalle singole stazioni appaltanti. L’importo da garantire non può essere superiore al 10% del costo di costruzione dell’opera progettata e la garanzia deve coprire, oltre ai rischi professionali, anche il rischio per il maggior costo per le varianti di cui all’art. 132, comma 1, lettera e), del Codice (art. 270, Regolamento n. 207/2010) resesi necessarie in corso di esecuzione per il manifestarsi di errori o di omissioni progettuali esecutive tali da pregiudicare, in tutto o in parte, la realizzazione dell’opera ovvero la sua utilizzazione.

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3.1. l’autorItà per la vIgIlanza suI contrattI pubblIcI

L’Autorità per la vigilanza sui contratti pubblici di lavori, servizi e forniture è un organo collegiale che vigila sul rispetto delle regole che disciplinano la materia dei contratti pub-blici ed è dotata di indipendenza funzionale, di giudizio, di valutazione e di autonomia organizzativa.L’Autorità per la vigilanza nella presente trattazione verrà brevemente indicata come Autorità.

3.1.1. La natura e la composizione

L’Autorità è un organo collegiale costituito da cinque membri nominati con determinazione adottata d’intesa dai Presidenti della Camera dei Deputati e del Senato della Repubblica. I membri dell’Autorità, al fine di garantire la pluralità delle esperienze e delle conoscenze, sono scelti tra personalità che operano in settori tecnici, economici e giuridici con riconosciuta professionalità. L’Autorità deve scegliere il presidente tra i propri componenti e stabilire le norme sul proprio funzionamento.I membri dell’Autorità durano in carica cinque anni e non possono essere confermati. Essi non possono esercitare, a pena di decadenza, alcuna attività professionale o di consulenza, non possono essere amministratori o dipendenti di enti pubblici o privati né ricoprire altri uffi-ci pubblici di qualsiasi natura o rivestire cariche pubbliche elettive o cariche nei partiti politi-ci. I dipendenti pubblici, secondo gli ordinamenti di appartenenza, sono collocati fuori ruolo o in aspettativa per l’intera durata del mandato. Con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro dell’economia e delle finanze, deve essere determinato il trattamento economico spettante ai membri dell’Autorità.

3.1.2. Gli adempimenti

L’Autorità vigila sui contratti pubblici, anche di interesse regionale, di lavori, servizi e forni-ture nei settori ordinari e nei settori speciali, nonché, nei limiti stabiliti dal Codice, sui con-tratti pubblici di lavori, di servizi e di forniture esclusi dall’ambito di applicazione del Codice, al fine di garantire l’osservanza dei principi di cui all’art. 2 del Codice e, segnatamente, il rispetto dei principi di correttezza e trasparenza delle procedure di scelta del contraente, e di economica e efficiente esecuzione dei contratti, nonché il rispetto delle regole della concor-renza nelle singole procedure di gara (art. 6, comma 5, Codice).Sono fatte salve le competenze delle altre Autorità amministrative indipendenti.Oltre a svolgere i compiti espressamente previsti da altre norme, l’Autorità deve:

a) vigilare sull’osservanza della disciplina legislativa e regolamentare vigente, verificando, anche con indagini campionarie, la regolarità delle procedure di affidamento;

b) vigilare sui contratti di lavori, servizi, forniture, esclusi in tutto o in parte dall’ambito di

3Gli organi di vigilanza e consultivi

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Parte Prima – 3. Gli organi di vigilanza e consultivi 91

applicazione del Codice, verificando, con riferimento alle concrete fattispecie contrattua-li, la legittimità della sottrazione alle norme del Codice e il rispetto dei principi relativi ai contratti esclusi; non sono soggetti a obblighi di comunicazione all’Osservatorio né a vigilanza dell’Autorità i contratti:

– relativi alla produzione e al commercio di armi, munizioni e materiale bellico (art. 16, Codice);

– segretati o che esigono particolari misure (art. 17, Codice); – aggiudicati in base a norme internazionali (art. 18, Codice).c) vigilare affinché sia assicurata l’economicità di esecuzione dei contratti pubblici;d) accertare che dall’esecuzione dei contratti non sia derivato pregiudizio per il pubblico

erario;e) segnalare al Governo e al Parlamento, con apposita comunicazione, fenomeni partico-

larmente gravi di inosservanza o di applicazione distorta della normativa sui contratti pubblici;

f) formulare al Governo proposte in ordine alle modifiche occorrenti in relazione alla legi-slazione che disciplina i contratti pubblici di lavori, servizi, forniture;

g) formulare al Ministro delle infrastrutture proposte per la revisione del Regolamento;h) predisporre e inviare al Governo e al Parlamento una relazione annuale nella quale si

evidenziano le disfunzioni riscontrate nel settore dei contratti pubblici con particolare riferimento:

h.1) alla frequenza del ricorso a procedure non concorsuali; h.2) alla inadeguatezza della pubblicità degli atti; h.3) allo scostamento dai costi standardizzati; h.4) alla frequenza del ricorso a sospensioni dell’esecuzione o a varianti in corso di ese-

cuzione; h.5) al mancato o tardivo adempimento degli obblighi nei confronti dei concessionari e

degli appaltatori; h.6) allo sviluppo anomalo del contenzioso.i) sovrintendere all’attività dell’Osservatorio dei contratti pubblici relativi a lavori, servizi e

forniture;l) esercitare i poteri sanzionatori ad essa attribuiti;m) vigilare sul sistema di qualificazione, con le modalità stabilite dal Regolamento; nell’eser-

cizio di tale vigilanza l’Autorità può annullare, in caso di constatata inerzia degli organi-smi di attestazione, le attestazioni rilasciate in difetto dei presupposti stabiliti dalle norme vigenti, nonché sospendere, in via cautelare, dette attestazioni;

n) esprimere parere non vincolante, su iniziativa della stazione appaltante e di una o più delle altre parti, relativamente a questioni insorte durante lo svolgimento delle procedure di gara, eventualmente formulando una ipotesi di soluzione; si applica l’art. 1, comma 67, terzo periodo, della legge 23 dicembre 2005, n. 266 secondo il quale l’Autorità può, altre-sì, individuare quali servizi siano erogabili a titolo oneroso, secondo tariffe determinate sulla base del costo effettivo dei servizi stessi;

o) svolgere i compiti previsti dall’art. 1, comma 67, legge n. 266/2005, secondo il quale l’Autorità, cui è riconosciuta autonomia organizzativa e finanziaria, ai fini della copertura dei costi relativi al proprio funzionamento deve determinare annualmente l’ammontare delle contribuzioni ad essa dovute dai soggetti, pubblici e privati, sottoposti alla sua vigi-lanza, nonché le relative modalità di riscossione, ivi compreso l’obbligo di versamento del contributo da parte degli operatori economici quale condizione di ammissibilità dell’offer-ta nell’ambito delle procedure finalizzate alla realizzazione di opere pubbliche.

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92 Direzione Dei lavori e Pratica amministrativa e contabile

Quando all’Autorità è attribuita la competenza ad applicare sanzioni pecuniarie, le stesse, nei limiti edittali, sono commisurate al valore del contratto pubblico cui le violazioni si rife-riscono. Sono fatte salve le diverse sanzioni previste dalle norme vigenti. I provvedimenti dell’Autorità devono prevedere il termine di pagamento della sanzione. La riscossione della sanzione deve avvenire mediante iscrizione a ruolo (art. 7, comma 8, Codice).L’Autorità non ha altri poteri sanzionatori oltre quelli specificatamente individuati dalle nor-me; pertanto non esiste un autonomo potere di escludere dalle gare le imprese, prerogativa che resta affidata alle stazioni appaltanti1.

3.1.2.1. I poteri di controllo all’affidamento degli incarichi di progettazione e di direzione dei lavori

Rientrano nell’ambito di cognizione dell’Autorità anche i momenti della progettazione e del-la direzione dei lavori in quanto attinenti all’economicità dei lavori pubblici, soggiacendo i meccanismi di assegnazione dei relativi incarichi agli stessi principi che presiedono all’asse-gnazione dei contratti di appalto2.

3.1.3. I poteri sanzionatori e ispettivi

Nell’ambito della propria attività l’Autorità ha, inoltre, poteri sanzionatori e ispettivi in rela-zione ai quali può (art. 5, comma 9, Codice dei contratti):

a) richiedere alle stazioni appaltanti, agli operatori economici esecutori dei contratti, nonché ad ogni altra pubblica amministrazione e ad ogni ente, anche regionale, operatore eco-nomico o persona fisica che ne sia in possesso, documenti, informazioni e chiarimenti relativamente ai lavori, servizi e forniture pubblici, in corso o da iniziare, al conferimento di incarichi di progettazione, agli affidamenti;

b) disporre ispezioni, anche su richiesta motivata di chiunque ne abbia interesse, avvalendosi anche della collaborazione di altri organi dello Stato;

c) disporre perizie e analisi economiche e statistiche nonché la consultazione di esperti in ordine a qualsiasi elemento rilevante ai fini dell’istruttoria;

d) avvalersi del Corpo della Guardia di Finanza, che esegue le verifiche e gli accertamenti richiesti agendo con i poteri di indagine ad esso attribuiti ai fini degli accertamenti relativi all’imposta sul valore aggiunto e alle imposte sui redditi. Tutte le notizie, le informazioni e i dati acquisiti dalla Guardia di Finanza nello svolgimento di tali attività devono essere comunicati all’Autorità.

3.1.3.1. Le finalità degli atti emessi dall’Autorità

Le determinazioni, gli atti di regolazione e le linee guida emessi dall’Autorità nell’esercizio della funzione di vigilanza non hanno natura regolamentare né valore vincolante per le Am-ministrazioni procedenti; va inoltre osservato che i compiti attribuiti all’Autorità sono com-piutamente e tassativamente elencati ora all’art. 6 del Codice, non potendosi riconoscere a tale Autorità competenze ulteriori rispetto a quelle alla stessa puntualmente assegnate3.Le determinazioni dell’Autorità sono atti di indirizzo emanati non con la finalità di intromissione all’interno del settore in cui la vigilanza viene espletata, ma con lo scopo di guidare l’attività dei soggetti vigilati verso definiti parametri di economicità, efficacia ed efficienza, in modo che tali

1 Tar Lazio, sez. III, 27 maggio 2004, n. 5034.2 Consiglio di Stato, sez. VI, 22 ottobre 2008, n. 5175, conferma Tar Marche 31 marzo 2003, n. 203.3 Corte dei conti, sez. contr. Stato, 8 maggio 2000, n. 40, e Consiglio di Stato, sez. IV, 5 aprile 2003, n. 1785.

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Parte Prima – 3. Gli organi di vigilanza e consultivi 93

soggetti adottino le misure più idonee previste dalla legge, volte a correggere i comportamenti difformi da quei parametri (Autorità per la vigilanza, deliberazione 5 giugno 2000, n. 311).

3.1.4. Le informazioni soggette a segreto di ufficio

Tutte le notizie, le informazioni o i dati riguardanti gli operatori economici oggetto di istrut-toria da parte dell’Autorità sono tutelati, sino alla conclusione dell’istruttoria medesima, dal segreto di ufficio anche nei riguardi delle pubbliche amministrazioni (art. 6, comma 10, Codice). I funzionari dell’Autorità, nell’esercizio delle loro funzioni, sono pubblici ufficiali e sono pertanto vincolati dal segreto d’ufficio.

3.1.5. Le sanzioni amministrative e la segnalazione di irregolarità

Con provvedimento dell’Autorità, le stazioni appaltanti, gli operatori economici esecutori dei contratti, nonché ogni altra pubblica amministrazione e ogni ente, anche regionale, operatore economico o persona fisica ai quali è richiesto di fornire gli elementi sono sottoposti alla san-zione amministrativa pecuniaria fino a 25.822 euro se rifiutano o omettono, senza giustificato motivo, di fornire le informazioni o di esibire i documenti, ovvero alla sanzione amministrativa pecuniaria fino a 51.545 euro se forniscono informazioni o esibiscono documenti non veritieri. Le stesse sanzioni si applicano agli operatori economici che non ottemperano alla richiesta della stazione appaltante o dell’ente aggiudicatore di comprovare il possesso dei requisiti di partecipazione alla procedura di affidamento, nonché agli operatori economici che forniscono dati o documenti non veritieri, circa il possesso dei requisiti di qualificazione, alle stazioni appaltanti o agli enti aggiudicatori o agli organismi di attestazione (art. 6, comma 11, Codice).Qualora i soggetti ai quali è richiesto di fornire documenti, informazioni e chiarimenti relati-vamente ai lavori, servizi e forniture pubblici, appartengano alle pubbliche amministrazioni, si applicano le sanzioni disciplinari previste dai rispettivi ordinamenti. Il procedimento disciplinare è instaurato dall’amministrazione competente su segnalazione dell’Autorità e il relativo esito deve essere comunicato all’Autorità medesima (art. 6, comma 12, Codice).Qualora accerti l’esistenza di irregolarità, l’Autorità deve trasmettere gli atti e i propri rilievi agli organi di controllo e, se le irregolarità hanno rilevanza penale, agli organi giurisdizio-nali competenti. Qualora l’Autorità accerti che dall’esecuzione dei contratti pubblici derivi pregiudizio per il pubblico erario, gli atti e i rilievi devono essere trasmessi anche ai soggetti interessati e alla Procura generale della Corte dei conti (art. 6, comma 13, Codice).

3.1.6. Il contributo a favore dell’Autorità

I termini, le modalità del versamento e l’importo del contributo da parte dei soggetti sottoposti alla vigilanza dell’Autorità, in attuazione dell’art. 1, commi 65 e 67, della legge 23 dicembre 2005 n. 266, sono indicati da apposite deliberazioni, consultabili sul sito dell’Autorità.Il versamento delle contribuzioni va effettuato secondo le istruzioni operative presenti sul sito dell’Autorità al seguente indirizzo: www.avcp.it/riscossioni.html.Il versamento del contributo all’Autorità che sia stato effettuato secondo disposizioni diverse da quelle impartite dall’autorità medesima configura una mera irregolarità, sanabile nel corso della procedura, e non è causa di esclusione di una ditta dalla gara pubblica4.L’obbligo di versamento della contribuzione, a carico dei partecipanti alle procedure per l’affi-

4 Tar Lombardia Brescia, sez. I, 7 maggio 2008, n. 487.

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damento, pur sempre imposto a pena di esclusione dalla gara, non risulta stabilito direttamente dall’art. 1, comma 67, legge n. 266/2005, bensì dal complesso di regole fissate dalla delibera dell’Autorità per la vigilanza sui contratti pubblici di lavori, servizi e forniture, a ciò abilitata dall’art. 8 comma 12, del Codice, il quale ultimo ha consentito, attraverso il rinvio all’art. 1, comma 67, legge n. 266/2005, l’applicazione anche agli altri contratti del meccanismo lì deli-neato in origine per i soli lavori5.L’estensione dei compiti di vigilanza attribuiti all’Autorità ha comportato anche l’amplia-mento del novero dei soggetti tenuti al pagamento del contributo in suo favore, nel settore dei servizi e delle forniture, perché sottoposti comunque alla vigilanza dell’organo di controllo, concernendo quindi anche i contratti in tutto o in parte esclusi dall’ambito di applicazione del Codice dei contratti, in quanto, comunque, soggetti al potere di vigilanza dell’Autorità6.In tema di gara per l’affidamento di appalti pubblici, la disposizione che prevede il pagamento del contributo in favore dell’Autorità, quale condizione di ammissibilità dell’offerta, ha natura di norma eterointegrativa dei bandi di gara, sicché la stazione appaltante non è tenuta a ripro-durre tale prescrizione nella lex specialis di gara7.

3.1.7. Il precontenzioso: il parere

L’art. 6, comma 7, lettera n) del Codice dei contratti stabilisce che l’Autorità per la vigilanza sui contratti pubblici, su iniziativa della stazione appaltante e di una o più delle altre parti, deve esprimere parere non vincolante relativamente a questioni insorte durante lo svolgimen-to delle procedure di gara, eventualmente formulando una ipotesi di soluzione; si applica l’art. 1, comma 67, terzo periodo, della legge 266/2005.Lo scopo è quello di risolvere la questione proponendo una soluzione che soddisfi entrambe le parti.In fase esecutiva, gli altri aspetti del contenzioso possono essere risolti con il ricorso all’ac-cordo transattivo, all’accordo bonario e all’arbitrato.Per l’applicazione della procedura di precontenzioso l’Autorità per la vigilanza si è dotata di apposito regolamento (Regolamento sul procedimento per la soluzione delle controversie ai sensi dell’art. 6, comma 7, lettera n) del D.Lgs. 12 aprile 2006 n. 163) per la soluzione delle controversie, il cui testo coordinato con le modifiche apportate dal consiglio dell’Autorità per la vigilanza con delibera del 12 giugno 2007 è stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 173 del 27 luglio 2007.La decisione sulla questione oggetto della controversia è denominata parere ai sensi dell’art. 6, comma 7, lettera n), del decreto legislativo 12 aprile 2006 n. 163.

3.2. l’osservatorIo deI contrattI pubblIcI relatIvI a lavorI, servIzI e fornIture

3.2.1. Generalità

Nell’ambito dell’Autorità opera l’Osservatorio dei contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture, composto da una sezione centrale e da sezioni regionali aventi sede presso le regioni e le province autonome. I modi e i protocolli della articolazione regionale sono definiti

5 Tar Puglia Bari, sez. I, 24 aprile 2008, n. 1028.6 Tar Sicilia Palermo, sez. III, 15 aprile 2009, n. 692.7 Tar Sicilia Palermo, sez. III, 15 aprile 2009, n. 692.

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dall’Autorità di concerto con la Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano (art. 7, comma 1, Codice).Quanto alle novità per l’Osservatorio si segnalano:

1) la estensione delle attuali competenze a servizi e forniture;2) il compito dell’Osservatorio di rilevare costi standardizzati anche per servizi e forniture,

mediante un coordinamento con le norme già vigenti in tema di rilevazione di costi stan-dardizzati (art. 6, commi 5-8, legge n. 537/1994).

Riguardo alle disposizioni in materia di autonomia regolamentare, personale, gestione delle spese (art. 8, Codice), viene data attuazione al principio di autonomia organizzativa previsto dalla legge delega, tenendo altresì conto delle soluzioni già seguite dalla legge n. 287/1990 (Autorità garante della concorrenza e del mercato), nonché dal D.Lgs. n. 177/2005 e dalla legge n. 249/1997 (Autorità per le garanzie nelle comunicazioni). Sono fatte salve le compe-tenze del Nucleo tecnico di valutazione e verifica degli investimenti pubblici di cui all’art. 3, comma 5, del D.Lgs. 5 dicembre 1997, n. 430 (art. 7, comma 2, Codice).L’Osservatorio, in collaborazione con il cniPa, deve operare mediante procedure informati-che, sulla base di apposite convenzioni, anche attraverso collegamento con gli analoghi siste-mi della Ragioneria generale dello Stato, dei Ministeri interessati, dell’Istituto nazionale di statistica (Istat), dell’Istituto nazionale della previdenza sociale (inPs), dell’Istituto nazionale per l’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro (inail), delle regioni, dell’Unione province d’Italia (uPi), dell’Associazione nazionale comuni italiani (anci), delle Camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura e delle Casse edili, della Consip (art. 7, comma 3, Codice).

3.2.2. I compiti della sezione centrale

La sezione centrale dell’Osservatorio dei contratti pubblici, oltre a quelli previsti da altre norme, deve svolgere i seguenti compiti (art. 7, comma 4, del Codice):

a) provvedere alla raccolta e alla elaborazione dei dati informativi concernenti i contratti pubblici su tutto il territorio nazionale e, in particolare, di quelli concernenti:

– i bandi e gli avvisi di gara; – le aggiudicazioni e gli affidamenti; – le imprese partecipanti; – l’impiego della mano d’opera e le relative norme di sicurezza; – i costi e gli scostamenti rispetto a quelli preventivati; – i tempi di esecuzione e le modalità di attuazione degli interventi; – i ritardi e le disfunzioni.b) determinare annualmente i costi standardizzati per tipo di lavoro in relazione a specifiche

aree territoriali, facendone oggetto di una specifica pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale;c) determinare annualmente i costi standardizzati per tipo di servizio e di fornitura in relazio-

ne a specifiche aree territoriali, facendone oggetto di una specifica pubblicazione, avva-lendosi dei dati forniti dall’Istat, e tenendo conto dei parametri qualità prezzo di cui alle convenzioni stipulate dalla Consip, ai sensi dell’art. 26, legge 23 dicembre 1999, n. 488;

d) pubblicare semestralmente i programmi triennali dei lavori pubblici predisposti dalle amministrazioni aggiudicatrici, nonché l’elenco dei contratti pubblici affidati;

e) promuovere la realizzazione di un collegamento informatico con le stazioni appaltanti, non-ché con le regioni, al fine di acquisire informazioni in tempo reale sui contratti pubblici;

f) garantire l’accesso generalizzato, anche per via informatica, ai dati raccolti e alle relative elaborazioni;

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g) adempiere agli oneri di pubblicità e di conoscibilità richiesti dall’Autorità;h) favorire la formazione di archivi di settore, in particolare in materia contrattuale, e la

formulazione di tipologie unitarie da mettere a disposizione dei soggetti interessati;i) gestire il proprio sito informatico;l) curare l’elaborazione dei prospetti statistici di cui all’art. 250 (Contenuto del prospetto

statistico per i contratti pubblici di lavori, forniture e servizi di rilevanza comunitaria) e all’art. 251 (Contenuto del prospetto statistico per i contratti pubblici di lavori, forniture e servizi nei settori di gas, energia termica, elettricità, acqua, trasporti, servizi postali, sfruttamento di area geografica) del Codice.

3.2.3. La determinazione dei costi standardizzati

Al fine della determinazione dei costi standardizzati, l’Istat, avvalendosi, ove necessario, delle Camere di commercio, cura la rilevazione e la elaborazione dei prezzi di mercato dei principali beni e servizi acquisiti dalle amministrazioni aggiudicatrici, provvedendo alla comparazione, su base statistica, tra questi ultimi e i prezzi di mercato. Gli elenchi dei prezzi rilevati devono essere pubblicati nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana, con cadenza almeno semestrale, entro il 30 giugno e il 31 dicembre. Per i prodotti e servizi informatici, laddove la natura delle prestazioni consenta la rilevazione di prezzi di mercato, dette rilevazioni devono essere operate dall’Istat di concerto con il Centro Nazionale per l’Informatica nella Pubblica Amministrazione di cui al D.Lgs. 30 marzo 2001, n. 165 (art. 7, comma 5, Codice).Nella determinazione dei costi standardizzati si deve tenere conto del costo del lavoro deter-minato dal Ministero del lavoro e della previdenza sociale, secondo quanto previsto dall’art. 87, comma 2, lettera g) (art. 7, comma 5-bis, Codice).Il Ministro dell’economia e delle finanze, di intesa con quello per la funzione pubblica, deve assicurare lo svolgimento delle attività suesposte, definendo modalità, tempi e responsabilità per la loro realizzazione. Il Ministro dell’economia e delle finanze deve vigilare sul rispetto da parte delle amministrazioni aggiudicatrici degli obblighi, dei criteri e dei tempi per la rileva-zione dei prezzi corrisposti e, in sede di concerto per la presentazione al Parlamento del dise-gno di legge recante il bilancio di previsione dello Stato, può proporre riduzioni da apportare agli stanziamenti di bilancio delle amministrazioni inadempienti (art. 7, comma 6, Codice).

3.2.4. Le attività concernenti i beni culturali

In relazione alle attività, agli aspetti e alle componenti peculiari dei lavori, dei servizi e delle forniture concernenti i beni sottoposti alle disposizioni della parte seconda del D.Lgs. 22 gennaio 2004, n. 42, i compiti di cui alle lettere a), b) e c) del paragrafo 3.2.2 devono essere svolti dalla Sezione centrale dell’Osservatorio, su comunicazione del soprintendente per i beni ambientali e architettonici avente sede nel capoluogo di Regione, da effettuare per il tramite della Sezione regionale dell’Osservatorio (art. 7, comma 7, Codice).

3.2.5. Le comunicazioni delle stazioni appaltanti e degli enti aggiudicatori

Le stazioni appaltanti e gli enti aggiudicatori sono tenuti a comunicare all’Osservatorio (art. 7, comma 8, Codice):

1) per contratti di importo superiore a 150.000 euro:a) entro 30 giorni dalla data dell’aggiudicazione o di definizione della procedura nego-

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ziata, i dati concernenti il contenuto dei bandi, dei verbali di gara, i soggetti invitati, l’importo di aggiudicazione, il nominativo dell’affidatario e del progettista;

b) limitatamente ai settori ordinari, entro 60 giorni dalla data del loro compimento ed effettuazione, l’inizio, gli stati di avanzamento e l’ultimazione dei lavori, servizi, forniture, l’effettuazione del collaudo, l’importo finale.

2) per gli appalti di importo inferiore a 500.000 euro non è necessaria la comunicazione dell’emissione degli stati di avanzamento.

Lo stesso art. 7, comma 8, del Codice stabilisce che le suddette disposizioni non si appli-cano ai contratti di cui agli articoli di seguito elencati dello stesso Codice: – art. 19 – Contratti di servizi esclusi;– art. 20 – Appalti di servizi elencati nell’allegato ii B;– art. 21 – Appalti aventi ad oggetto sia servizi elencati nell’allegato ii A sia servizi

elencati nell’allegato ii B;– art. 22 – Contratti esclusi nel settore delle telecomunicazioni;– art. 23 – Contratti relativi a servizi al pubblico di autotrasporto mediante autobus;– art. 24 – Appalti aggiudicati a scopo di rivendita o di locazione a terzi;– art. 25 – Appalti aggiudicati per l’acquisto di acqua e per la fornitura di energia o di

combustibili destinati alla produzione di energia;– art. 26 – Contratti di sponsorizzazione,

per i quali le stazioni appaltanti e gli enti aggiudicatori devono trasmettere all’Autorità, entro il 31 gennaio di ciascun anno, una relazione contenente il numero e i dati essenziali relativi a detti contratti affidati nell’anno precedente. Il soggetto che ometta, senza giustificato motivo, di fornire i dati richiesti è sottoposto, con provvedimento dell’Autorità, alla sanzione ammini-strativa del pagamento di una somma fino a 25.822 euro. La sanzione è elevata fino a 51.545 euro se sono forniti dati non veritieri. I dati di cui sopra, relativi ai lavori di interesse regiona-le, provinciale e comunale, devono essere comunicati alle Sezioni regionali dell’Osservatorio che li trasmettono alla Sezione centrale (art. 7, comma 9, Codice). Si ribadisce che ai sensi dell’art. 10, comma 1, lettera s), del Regolamento n. 207/2010, il compito di raccogliere, di verificare e di trasmettere all’Osservatorio dei contratti pubblici gli elementi inerenti agli interventi di competenza è demandato al responsabile del procedimento e il mancato o irregolare adempimento può comportare gravi sanzioni amministrative o pena-li. La trasmissione dei dati deve essere effettuata mediante sistema informatizzato.La Corte costituzionale con sentenza 23 novembre 2007 n. 401 ha dichiarato inammissibili le questioni di legittimità costituzionale degli art. 6, comma 9, lettera a), e 7, comma 8, del D.Lgs. 12 aprile 2006 n. 163, censurati, in riferimento all’art. 117 comma 2, lettera e), della costituzione, in quanto prevedono l’attribuzione all’Autorità di vigilanza del potere di richie-dere alle stazioni appaltanti, agli operatori economici esecutori dei contratti, nonché ad ogni altra pubblica amministrazione e a ogni ente, anche regionale, operatore economico o persona fisica che ne sia in possesso, documenti, informazioni e chiarimenti relativamente ai lavori, servizi e forniture pubblici, in corso o da iniziare, al conferimento di incarichi di progettazio-ne, agli affidamenti, nonché l’obbligo di comunicare dati all’Osservatorio dei contratti pubbli-ci relativi a lavori, servizi e forniture. In presenza di un contenuto eterogeneo delle norme, la ricorrente svolge censure unitarie, alla luce del parametro costituzionale evocato, peraltro sen-za addurre alcun elemento argomentativo – al di là dell’insufficiente riferimento all’eccessiva analiticità delle disposizioni impugnate e dell’oscuro richiamo a profili organizzativi – volto a dimostrare la violazione dei canoni dell’adeguatezza e della proporzionalità.

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98 Direzione Dei lavori e Pratica amministrativa e contabile

3.2.6. Il sito informatico presso l’Osservatorio

L’art. 7 del Regolamento n. 207/2010 disciplina il funzionamento del sito informatico presso l’Osser va to rio dei contratti pubblici.Le modalità di trasmissione e i formulari standard da utilizzare anche al fine di garantire una migliore visibilità dei bandi, in linea con i criteri ispiratori di cui agli articoli 54 e 57 del Codice dell’amministrazione digitale, sono resi noti con specifico comunicato del Presidente, inserito nel sito informatico dell’Autorità.I bandi e gli avvisi che confluiscono nel sistema dell’Osservatorio sono registrati in una apposita banca-dati istituita presso l’Osservatorio, cui possono accedere le amministrazio-ni aggiudicatrici, gli organismi di diritto pubblico, gli enti aggiudicatori, gli altri soggetti aggiudicatori e le stazioni appaltanti e chiunque vi abbia interesse per la tutela di situazioni giuridicamente tutelate.La banca dati è disciplinata con atto del consiglio dell’Autorità, che prevede, nel suo ambito, archivi differenziati per bandi, avvisi ed estremi dei programmi, non scaduti e scaduti, la conservazione degli atti scaduti per un periodo proporzionato alle esigenze di conoscibilità degli atti anche al fine di eventuali contenziosi, nonché un archivio contenente massime tratte da decisioni giurisdizionali e lodi arbitrali nelle materie oggetto del Codice. L’accesso a detti archivi è gratuito e aperto al pubblico, previa registrazione e abilitazione dell’utente.

3.2.7. Il casellario informatico

Presso l’Osservatorio dei contratti pubblici è istituito il casellario informatico suddiviso in tre sezioni distinte, contenenti i dati relativi agli operatori economici per (art. 8, comma 1, Regolamento n. 207/2010):

1) l’esecuzione di lavori;2) la fornitura di prodotti;3) la prestazione di servizi.

La sezione relativa ai lavori è distinta in due subsezioni rispettivamente per le:

– imprese qualificate;– imprese non qualificate.

In caso di contratti misti, i dati devono essere inseriti in tutte e tre le sezioni.Tutte le notizie, le informazioni e i dati riguardanti gli operatori economici e le soa contenute nel casellario sono riservati e tutelati nel rispetto della normativa vigente, fatte salve le segna-lazioni cui devono provvedere le stazioni appaltanti (art. 8, comma 11, Regolamento).Il casellario informatico è il punto di riferimento per la verifica da parte delle stazioni ap-paltanti dell’idoneità delle imprese concorrenti ai fini della partecipazione all’affidamento di contratti pubblici.Quando la legge prescrive in via automatica la segnalazione di determinati dati all’Osserva-torio, senza alcuna possibilità di valutazione discrezionale in ordine al se della comunica-zione e al contenuto della stessa, si possono, come regola generale, individuare equipollenti dell’avviso di avvio del procedimento di iscrizione. Diverso discorso va svolto per dati la cui comunicazione non è automatica e dovuta, ma frutto di valutazioni da parte della stazione ap-paltante su dati opinabili; ciò accade ad esempio nel caso di segnalazione di episodi di grave negligenza o grave inadempimento e nel caso di false dichiarazioni. Infatti, in tali casi la sta-zione appaltante, per effettuare la segnalazione, deve valutare se vi è o meno grave negligenza, grave inadempimento, falsità della dichiarazione. Sicché l’interessato non può sapere ex ante

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se e quando tale valutazione verrà svolta in senso affermativo e se vi sarà o meno segnalazione all’Osservatorio. Pertanto, dell’avvio del procedimento di iscrizione nel casellario va dato av-viso all’interessato, salvo individuare caso per caso equipollenti idonei allo scopo (per esem-pio comunicazione dell’esclusione per grave negligenza o falsa dichiarazione, accompagnata dall’avviso che l’atto viene trasmesso anche all’Osservatorio)8.L’impugnazione dei provvedimenti di segnalazione e di iscrizioni nel casellario informatico, per vizi propri di detti atti, è proponibile autonomamente, a prescindere da ogni questione sull’essere il provvedimento di esclusione a monte stato o meno impugnato e/o annullato9.All’Autorità per la vigilanza, pur essendo in linea di massima astretta ai fini dell’annotazione nel casellario informatico alle risultanze dei provvedimenti che le vengono comunicati dalle stazioni appaltanti, non può negarsi la possibilità di esercizio di un residuo potere di interven-to, sebbene estrinseco e marginale, in tema di annotazioni, al fine di escluderle o di disporne la cancellazione quando le segnalazioni delle stazioni appaltanti sino palesemente inconferenti o fondate su presupposti fattuali del tutto erronei o inesistenti10.L’attività di inserimento, da parte dell’Autorità per la vigilanza, dei dati nel casellario informa-tico è attività meramente esecutiva, senza che competa all’Autorità medesima alcuna funzione preliminare di verifica dei contenuti della segnalazione pervenuta. I dati sono a disposizione di tutte le stazioni appaltanti per l’individuazione delle imprese nei cui confronti sussistono cause di esclusione dalle procedure di affidamento di lavori pubblici11.

3.2.7.1. La subsezione del casellario relativa alle imprese qualificate soa

Nella subsezione del casellario relativa alle imprese qualificate esecutrici di lavori pubblici sono inseriti i seguenti dati (art. 8, comma 2, Regolamento n. 207/2010):

a) la ragione sociale, l’indirizzo, la partita iva e il numero di matricola di iscrizione alla Camera di commercio, industria e artigianato;

b) la generalità, compreso il codice fiscale, dei soggetti che hanno la rappresentanza legale, dei direttori tecnici e degli organi con potere di rappresentanza;

c) le categorie e gli importi della qualificazione conseguita;d) la data di cessazione dell’efficacia dell’attestazione di qualificazione;e) la ragione sociale della soa che ha rilasciato l’attestazione;f) la cifra di affari in lavori realizzata nel quinquennio precedente la data dell’ultima attesta-

zione conseguita;g) il costo del personale sostenuto nel quinquennio precedente la data dell’ultima qualifica-

zione conseguita, con indicazione specifica del costo relativo a operai, tecnici, diplomati, titolari di diploma universitario, laurea, laurea breve;

h) il costo degli ammortamenti tecnici, degli ammortamenti figurativi e dei canoni di loca-zione finanziaria e, suddivisi tra quelli con durata superiore e inferiore a 5 anni, dei canoni di noleggio a freddo, per attrezzatura tecnica, sostenuto nel quinquennio precedente la data dell’ultima qualificazione conseguita;

i) la natura e l’importo dei lavori eseguiti in ogni categoria nel quinquennio precedente l’ul-tima qualificazione conseguita, risultanti dai certificati rilasciati dalle stazioni appaltanti;

l) l’elenco dell’attrezzatura tecnica in proprietà o in locazione finanziaria;m) l’importo dei versamenti effettuati rispettivamente all’inPs, all’inail e alle Casse edili in

ordine alla retribuzione corrisposte ai dipendenti;

8 Consiglio di Stato, sez. VI, 4 agosto 2009, n. 4905.9 Consiglio di Stato, sez. VI, 20 luglio 2009, n. 4504, riforma parzialmente Tar Sardegna 9 febbraio 2004, n. 125.10 Tar Lazio Roma, sez. III, 27 maggio 2009, n. 5284.11 Tar Lazio Roma, sez. III, 17 febbraio 2009, n. 1541.

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100 Direzione Dei lavori e Pratica amministrativa e contabile

n) lo stato di liquidazione o di cessazione di attività; o) le procedure concorsuali pendenti;p) gli episodi di grave negligenza o errore grave nell’esecuzione dei contratti ovvero gravi

inadempienze contrattuali, anche in riferimento all’osservanza delle norme in materia di sicurezza e degli obblighi derivanti da rapporto di lavoro, comunicate dalle amministra-zioni aggiudicatrici, dagli organismi di diritto pubblico, dagli enti aggiudicatori, dagli altri soggetti aggiudicatori e dalle stazioni appaltanti;

q) i provvedimenti di condanna passati in giudicato, o emissione di decreto penale divenuto irrevocabile, oppure sentenza di applicazione della pena su richiesta, di cui all’art. 38, comma 1, lettera c), del Codice;

r) i provvedimenti di esclusione dalle gare, ai sensi delle vigenti disposizioni in materia, adottati dalle amministrazioni aggiudicatrici, dagli organismi di diritto pubblico, dagli enti aggiudicatori, dagli altri soggetti aggiudicatori e dalle stazioni appaltanti;

s) falsità nelle dichiarazioni rese in merito ai requisiti e alle condizioni rilevanti per la par-tecipazione alle procedure di gara e per l’affidamento dei subappalti; il periodo annuale, ai fini dell’art. 38, comma 1, lettera h), del Codice, decorre dalla data di iscrizione nel casellario informatico;

t) le sanzioni per violazione da parte delle imprese dell’obbligo d’informazione di cui all’art. 74 del Regolamento;

u) l’elenco dei direttori tecnici delle imprese attestate dalle soa ai fini del rispetto dell’unicità di incarico prevista dall’art. 87, comma 3, del Regolamento. I soggetti designati nell’inca-rico di direttore tecnico non possono rivestire analogo incarico per conto di altre imprese qualificate; essi devono produrre una dichiarazione di unicità di incarico;

v) le imprese ausiliate in possesso dell’attestato soa, nonché l’elenco dei requisiti di ordine speciale di cui all’art. 79 del Regolamento messi a disposizione dell’impresa ausiliaria;

z) le certificazioni di qualità aziendali rilasciate dagli organismi di certificazione;aa) le violazioni definitivamente accertate degli obblighi relativi al pagamento di imposte e

tasse;bb) falsità nelle dichiarazioni rese in merito ai requisiti e alle condizioni rilevanti per la qua-

lificazione di cui agli articoli 78, comma 5 (requisiti d’ordine generale), e 79, comma 18 (requisiti d’ordine speciale), del Regolamento n. 207/2010;

cc) i provvedimenti interdittivi a contrarre con le pubbliche amministrazioni e alla partecipa-zione a gare pubbliche di cui all’art. 14 del D.Lgs. 9 aprile 2008 n. 81;

dd) tutte le altre notizie riguardanti le imprese che, anche indipendentemente dall’esecuzione dei lavori, sono dall’Autorità ritenute utili ai fini della tenuta del casellario informatico, compresa la scadenza del certificato del sistema di qualità aziendale.

Le modalità di inserimento dei dati sono le seguenti:– i dati di cui alle lettere da a) a m), da u) a z) e bb) sono inseriti da parte delle soa, secondo

le modalità telematiche previste dall’Autorità; – i dati di cui alla lettera bb) sono inseriti direttamente dall’Autorità nei casi di inerzia pre-

visti agli articoli 78, comma 5, e 79, comma 18, del Regolamento n. 207/2010; – i dati di cui alle lettere da n) a s), aa) e dd) sono inseriti, a cura dell’Autorità, a seguito

di segnalazioni da parte delle amministrazioni aggiudicatrici, degli organismi di diritto pubblico, degli enti aggiudicatori, e degli altri soggetti aggiudicatori, e delle stazioni ap-paltanti;

– i dati di cui alla lettera t) sono inseriti direttamente dall’Autorità; – i dati di cui alla lettera cc) sono inseriti dall’Autorità a seguito di segnalazione del Mini-

stero delle infrastrutture e dei trasporti.

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Parte Prima – 3. Gli organi di vigilanza e consultivi 101

Nella subsezione del casellario informatico devono inoltre essere inseriti i seguenti dati (art. 8, comma 3, Regolamento n. 207/2010):

a) le comunicazioni Previste Dall’art. 7, commi 8 e 9, del Codice, da parte delle ammi-nistrazioni aggiudicatrici, degli organismi di diritto pubblico, degli enti aggiudicatori, e degli altri soggetti aggiudicatori, e delle stazioni appaltanti, relative ai contratti di importo superiore ai 150.000 euro. Le comunicazioni del comma 8 interessano:1) entro 30 giorni dalla data di aggiudicazione definitiva o di definizione della procedura

negoziata, i dati concernenti il contenuto dei bandi, i verbali di gara, i soggetti invitati, l’importo di aggiudicazione definitiva, il nominativo dell’affidatario e del progettista;

2) limitatamente ai settori ordinari, entro 60 giorni dalla data del loro compimento ed effettuazione, l’inizio, gli stati di avanzamento e l’ultimazione dei lavori, dei servizi, delle forniture, l’effettuazione del collaudo, l’importo finale. Per gli appalti di importo inferiore a 500.000 euro non è necessaria, quindi non obbligatoria, la comunicazione dell’emissione degli stati di avanzamento.

Le comunicazioni del comma 9 riguardano i lavori di interesse regionale, provinciale e comunale e devono essere trasmesse alle sezioni regionali dell’Osservatorio che le tra-smetteranno a loro volta alla sezione centrale;

b) i certificati Dei lavori di cui all’art. 40, comma 3, lettera b), del Codice, relativi ai re-quisiti di ordine generale nonché tecnico-organizzativi ed economico-finanziari, conformi alle disposizioni comunitarie in materia di qualificazione. Tra i requisiti tecnico-organizza-tivi rientrano i certificati rilasciati alle imprese esecutrici dei lavori pubblici da parte delle stazioni appaltanti. Gli organismi di attestazione acquisiscono detti certificati unicamente dall’Osservatorio, cui sono trasmessi, in copia, dalle stazioni appaltanti;

c) le Dichiarazioni relative agli avvalimenti, di cui all’art. 49, comma 2, del Codice, in particolare:– una dichiarazione attestante l’avvalimento dei requisiti necessari per la partecipazione

alla gara, con specifica indicazione dei requisiti stessi e dell’impresa ausiliaria;– una dichiarazione circa il possesso da parte del concorrente medesimo dei requisiti

generali;– una dichiarazione sottoscritta da parte dell’impresa ausiliaria attestante il possesso da

parte di quest’ultima dei requisiti generali;– una dichiarazione sottoscritta dall’impresa ausiliaria con cui quest’ultima si obbliga

verso il concorrente e verso la stazione appaltante a mettere a disposizione per tutta la durata dell’appalto le risorse necessarie di cui è carente il concorrente;

– una dichiarazione sottoscritta dall’impresa ausiliaria con cui questa attesta che non partecipa alla gara in proprio o associata o consorziata;

– in originale o copia autentica il contratto in virtù del quale l’impresa ausiliaria si obbli-ga nei confronti del concorrente a fornire i requisiti e a mettere a disposizione le risorse necessarie per tutta la durata dell’appalto;

– nel caso di avvalimento nei confronti di un’impresa che appartiene al medesimo grup-po in luogo del contratto l’impresa concorrente può presentare una dichiarazione so-stitutiva attestante il legame giuridico ed economico esistente nel gruppo, dal quale discendono i medesimi obblighi previsti dalla normativa antimafia a carico del concor-rente, che si applicano anche nei confronti del soggetto ausiliario, in ragione dell’im-porto dell’appalto posto a base di gara.

d) le comunicazioni, Di cui all’art. 63, comma 4 del Regolamento, da parte degli organi-smi di certificazione accreditati ai sensi delle norme europee della serie uni cei en iso/iec 17000, al rilascio della certificazione nel settore delle imprese di costruzione, riguardo

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102 Direzione Dei lavori e Pratica amministrativa e contabile

all’annullamento ovvero alla decadenza della certificazione di qualità ai fini dell’inseri-mento nel casellario informatico;

e) le attestazioni trasmesse Dalle soa ai sensi dell’ art. 70, comma 6, del Regolamento, entro quindici giorni dal loro rilascio, e ai sensi dell’art. 77, comma 7; dell’esito della procedura di verifica la soa deve informare l’impresa e l’Autorità, inviando all’Osser-vatorio l’attestato revisionato o comunicando all’impresa e all’Autorità l’eventuale esito negativo; in questo ultimo caso l’attestato decade dalla data indicata nella comunicazione, comunque non successiva alla data di scadenza del triennio dal rilascio dell’attestazione. L’efficacia della verifica decorre dalla data di scadenza del triennio dalla data di rilascio della attestazione; ove la verifica sia compiuta dopo la scadenza predetta, l’efficacia della stessa decorre dalla data di adozione della verifica;

f) le certificazioni Di esecuzione lavori e le attestazioni Di qualità di cui all’art. 84 del Regolamento per i lavori eseguiti all’estero da imprese con sede legale in Italia. La certi-ficazione di esecuzione dei lavori deve essere corredata dalla copia del contratto, da ogni documento comprovante i lavori eseguiti e, se emesso, dal certificato di collaudo;

g) i certificati Di esecuzione Di lavori di cui all’art. 86, comma 7, del Regolamento, tra-smessi dalle soa, ai sensi dell’art. 83, comma 6, dello stesso Regolamento. Il comma 7 fa riferimento ai certificati di lavori per i quali il committente non è tenuto all’applicazione del Codice e del relativo Regolamento;

h) le relazioni Dettagliate sul comPortamento Delle imPrese.

Le modalità di inserimento dei dati suddetti sono le seguenti:

– i dati di cui alle lettere a), b) e h) sono inseriti nel casellario informatico da parte dalle am-ministrazioni aggiudicatrici, degli organismi di diritto pubblico, degli enti aggiudicatori, degli altri soggetti aggiudicatori, e delle stazioni appaltanti;

– i dati di cui alla lettera c) sono inseriti, a cura dell’Autorità, a seguito di trasmissione delle dichiarazioni da parte dalle amministrazioni aggiudicatrici, degli organismi di diritto pub-blico, degli enti aggiudicatori, degli altri soggetti aggiudicatori, e delle stazioni appaltanti;

– i dati di cui alla lettera d) sono inseriti, a cura dell’Autorità, a seguito di segnalazione da parte degli organismi di certificazione;

– i dati di cui alle lettere e) e g) sono inseriti dalle soa; – i dati di cui alla lettera f) sono inseriti dalla competente struttura centrale del Ministero

degli affari esteri.

3.2.7.2. La subsezione del casellario relativa alle imprese non qualificate

Per le imprese non qualificate, esecutrici di lavori pubblici di importo pari o inferiore a 150.000 euro, nonché per i fornitori di prodotti e per i prestatori di servizi, rispettivamente nella subsezione relativa alle imprese non qualificate esecutrici di lavori pubblici, nella sezio-ne relativa ai fornitori di prodotti, nella sezione relativa ai prestatori di servizi, sono inseriti, a cura dell’Autorità a seguito di segnalazioni da parte delle amministrazioni aggiudicatrici, degli organismi di diritto pubblico, degli enti aggiudicatori, di altri soggetti aggiudicatori e di stazioni appaltanti, i dati riportati di seguito (art. 8, comma 4, Regolamento n. 207/2010):

Art. 8, comma 2, lettere a), b), n), o), p), q), r), s), z), aa), bb) e cc):a) ragione sociale, indirizzo, partita iva e numero di matricola di iscrizione alla Camera di

commercio, industria e artigianato;b) generalità, compreso il codice fiscale, dei soggetti che hanno la rappresentanza legale, dei

direttori tecnici e degli organi con potere di rappresentanza;

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Parte Prima – 3. Gli organi di vigilanza e consultivi 103

n) stato di liquidazione o cessazione di attività;o) procedure concorsuali pendenti;p) episodi di grave negligenza o errore grave nell’esecuzione dei contratti ovvero gravi ina-

dempienze contrattuali, anche in riferimento all’osservanza delle norme in materia di si-curezza e degli obblighi derivanti da rapporto di lavoro, comunicate dalle amministrazioni aggiudicatrici, dagli organismi di diritto pubblico, dagli enti aggiudicatori, dagli altri sog-getti aggiudicatori, e dalle stazioni appaltanti;

q) provvedimenti di condanna passata in giudicato, o emissione di decreto penale divenuto irrevocabile, oppure sentenza di applicazione della pena su richiesta, di cui all’art. 38, comma 1, lettera c), del Codice;

r) provvedimenti di esclusione dalle gare, ai sensi delle vigenti disposizioni in materia, adot-tati dalle amministrazioni aggiudicatrici, dagli organismi di diritto pubblico, dagli enti aggiudicatori, dagli altri soggetti aggiudicatori, e dalle stazioni appaltanti;

s) falsità nelle dichiarazioni rese in merito ai requisiti e alle condizioni rilevanti per la par-tecipazione alle procedure di gara e per l’affidamento dei subappalti; il periodo annuale, ai fini dell’art. 38, comma 1, lettera h), del Codice, decorre dalla data di iscrizione nel casellario informatico;

z) certificazioni di qualità aziendali rilasciate dagli organismi di certificazione;aa) violazioni definitivamente accertate degli obblighi relativi al pagamento di imposte e tasse;bb) falsità nelle dichiarazioni rese in merito ai requisiti e alle condizioni rilevanti per la qua-

lificazione di cui agli articoli 78, comma 5 (requisiti d’ordine generale), e 79, comma 18 (requisiti d’ordine speciale), del Regolamento n. 207/2010;

cc) provvedimenti interdittivi a contrarre con le pubbliche amministrazioni e alla partecipa-zione a gare pubbliche di cui all’art. 14 del D.Lgs. n. 81/2008.

Art. 8, comma 3, lettera c): c) dichiarazioni relative agli avvalimenti, di cui all’art. 49, comma 2, del Codice, in particolare:

– una dichiarazione attestante l’avvalimento dei requisiti necessari per la partecipazione alla gara, con specifica indicazione dei requisiti stessi e dell’impresa ausiliaria;

– una dichiarazione circa il possesso da parte del concorrente medesimo dei requisiti generali;

– una dichiarazione sottoscritta da parte dell’impresa ausiliaria attestante il possesso da parte di quest’ultima dei requisiti generali;

– una dichiarazione sottoscritta dall’impresa ausiliaria con cui quest’ultima si obbliga verso il concorrente e verso la stazione appaltante a mettere a disposizione per tutta la durata dell’appalto le risorse necessarie di cui è carente il concorrente;

– una dichiarazione sottoscritta dall’impresa ausiliaria con cui questa attesta che non partecipa alla gara in proprio o associata o consorziata;

– in originale o copia autentica il contratto in virtù del quale l’impresa ausiliaria si obbli-ga nei confronti del concorrente a fornire i requisiti e a mettere a disposizione le risorse necessarie per tutta la durata dell’appalto;

– nel caso di avvalimento nei confronti di un’impresa che appartiene al medesimo grup-po in luogo del contratto l’impresa concorrente può presentare una dichiarazione so-stitutiva attestante il legame giuridico ed economico esistente nel gruppo, dal quale discendono i medesimi obblighi previsti dalla normativa antimafia a carico del concor-rente, che si applicano anche nei confronti del soggetto ausiliario, in ragione dell’im-porto dell’appalto posto a base di gara.

Per i servizi e le forniture di importo superiore a 150.000 euro sono inseriti, nelle rispettive sezioni, i dati di cui al comma 3, lettera a):

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104 Direzione Dei lavori e Pratica amministrativa e contabile

a) le comunicazioni previste dall’art. 7, commi 8 e 9, del Codice, riguardanti le procedure negoziate, da parte delle amministrazioni aggiudicatrici, degli organismi di diritto pubbli-co, degli enti aggiudicatori, e degli altri soggetti aggiudicatori, e delle stazioni appaltanti, relativi ai contratti di importo superiore ai 150.000 euro. Le comunicazioni interessano i dati concernenti il contenuto dei bandi, i verbali di gara, i soggetti invitati, l’importo di aggiudicazione definitiva, i nominativi dell’affidatario e del progettista; limitatamente ai settori ordinari è necessario comunicare la data del loro compimento ed effettuazione, l’inizio, gli stati di avanzamento e l’ultimazione dei lavori, dei servizi, delle forniture, l’effettuazione del collaudo, l’importo finale. Per gli appalti di importo inferiore a 500.000 euro non è necessaria la comunicazione dell’emissione degli stati di avanzamento.

Sono altresì inserite tutte le altre notizie riguardanti i predetti operatori economici che, anche indipendentemente dall’esecuzione dei lavori, forniture e servizi, sono dall’Osservatorio rite-nute utili ai fini della tutela del casellario informatico.

3.2.7.3. Le comunicazioni relative alle imprese qualificate

Le imprese qualificate per i lavori sono tenute a comunicare all’Osservatorio, entro 30 giorni dal suo verificarsi, ogni variazione relativa ai requisiti di ordine generale previsti dall’art. 78 del Regolamento (art. 8, comma 5, Regolamento n. 207/2010).

3.2.7.4. La relazione dettagliata sul comportamento dell’esecutore e dei subappaltatori

L’art. 8, comma 6, del Regolamento n. 207/2010 stabilisce che le stazioni appaltanti, per le imprese qualificate per i lavori, devono trasmettere obbligatoriamente all’Osservatorio dei contratti una relazione dettagliata sul comportamento dell’impresa esecutrice, redatta secondo la scheda tipo definita dall’Autorità per la vigilanza sui contratti pubblici ed emanata dalla stessa con determinazione n. 36/2000 del 21 luglio 2000.Tale scheda è articolata nelle sezioni a e b:

– nella sezione a sono contenuti dati generali sull’appalto (alcuni di essi sono riportati anche nelle schede relative all’Osservatorio dei lavori pubblici) e riguardano dati sulla stazione appaltante e sull’affidatario;

– nella sezione b devono riportarsi i dati riguardanti l’osservanza di leggi e regolamenti vigenti, inadeguatezza economico-finanziaria e comportamento dell’impresa e quindi gli effetti di ciò sul piano contrattuale.

Tale relazione deve essere predisposta dal responsabile del procedimento, eventualmente inte-grata con ulteriori valutazioni espresse dalla stazione appaltante e va trasmessa entro 60 giorni dall’emissione del certificato di collaudo o di regolare esecuzione, ovvero entro 60 giorni dalla risoluzione del contratto o dal recesso dal contratto. La relazione dettagliata deve riguardare il comportamento dell’esecutore e dei subappaltatori (art. 8, comma 6, ultimo periodo, Rego-lamento).In termini generali, la regola da seguire è quella della redazione di relazioni distinte per cia-scuna impresa presente in cantiere: affidatario e subappaltatori.L’Autorità per la vigilanza evidenzia che la relazione può fornire una casistica utilizzabile ai fini della relazione al Parlamento e degli accertamenti a campione sulla qualificazione delle imprese, nonché offrire dati alle stazioni appaltanti relative al comportamento delle imprese. La relazione dettagliata sul comportamento dell’impresa esecutrice, come disposto al comma 7, lettera e), dell’art. 8 del Regolamento n. 207/2010, sarà inserita da amministrazioni aggiu-dicatrici, organismi di diritto pubblico, enti aggiudicatori, altri soggetti aggiudicatori, soggetti

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Parte Prima – 3. Gli organi di vigilanza e consultivi 105

aggiudicatori e stazioni appaltanti, nel casellario informatico secondo le modalità telematiche previste dall’Autorità per la vigilanza. In pratica l’inserimento sarà effettuato dal responsabile del procedimento che ha predisposto la stessa scheda.

Esempio 3.1. Modello di relazione dettagliata sul comportamento dell’impresa (art. 8, comma 6, Regolamento n. 207/2010)

sez. a – Dati generali sull’appalto

a1 – Anagrafica stazione appaltante (1)DenominazioneNatura giuridicaCodice stazione appaltante

(1) Qualora non ancora trasmessa all’Osservatorio, allegare alla presente la scheda C1 di cui alla modulistica pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale del 15 dicembre 1999.

a2 – Oggetto dell’appalto

a3 – Codice univoco di individuazione dell’intervento attribuito dall’Autorità:

a4 – Dati economici

Importo del contrattoEuro

Importo dell’atto di sottomissione o dell’atto aggiuntivoImporto dell’atto di sottomissione o dell’atto aggiuntivoImporto dell’atto di sottomissione o dell’atto aggiuntivoImporto dell’atto di sottomissione o dell’atto aggiuntivo

Totale

Importo dei lavori risultante dallo sta-to finale

a5 – Anagrafica aggiudicatario e/o affidatario (2)DenominazioneNatura giuridicaCodice fiscale

(2) Qualora non ancora trasmessa all’Osservatorio, allegare alla presente la scheda C2 di cui alla modulistica pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale del 15 dicembre 1999.

sez. B – Svolgimento dei lavori: elementi significativi attinenti la condotta dell’impresa

B1 – Certificazione di qualità

1.1 L’impresa è in possesso del sistema di qualità aziendale secondo le norme uni en iso 9000?

sì no

1.2 L’impresa è in possesso di elementi significativi e tra loro correlati del sistema di qualità aziendale?

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106 Direzione Dei lavori e Pratica amministrativa e contabile

B2 – Coordinamento imprese subappaltatrici

2.1 Il coordinamento delle imprese subappaltatrici è stato positivo?sì no

2.2 La presenza in cantiere della mano d’opera dell’impresa esecutrice e dei subap-paltatori è ritenuta dalla stazione appaltante proporzionale alle quote subappaltate?

sì no

B3 – Inosservanza a leggi e regolamenti vigenti

3.1 La stazione appaltante ha constatato e/o contestato all’impresa esecutrice l’inosser-vanza di disposizioni di legge o regolamenti disciplinanti il settore?

sì no

B4 – Inadeguatezza economico finanziaria

4.1

Si sono verificati, durante l’e-secuzione dei lavori, episodi o segnalazioni che hanno evi-denziato il mancato pagamen-to o il ritardo nel pagamento da parte dell’impresa esecutrice di somme da corrispondere, a qualsiasi titolo, a terzi?

sì no

4.2Se si, il mancato pagamento o il ritardo nel pagamento di somme da corrispondere è ad-debitabile a:

Rifiuto senza motivazione

Difficoltà economica-finan-

ziaria momentanea

Difficoltà economica-finan-ziaria consistente

Difficoltà economica-finan-ziaria strutturale

si no si no si no si no

B5 – Comportamento dell’impresa

5.1 Sono da segnalare fatti che dimostrano negligenza da parte dell’impresa ovvero inadempienze contrattuali?

si no

5.2

Se si

, spe

cifica

re q

uali:

5.2.1 5.2.2 5.2.3

Inosservanza a quanto disposto con ordini di servizio dalla dire-zione lavori e/o dal coordinatore unico per l’esecuzione dei lavori?

Sensibile rallentamento nell’ese-cuzione dei lavori e conseguente grave ritardo nell’ultimazione dell’opera?

Utilizzo di materiali e prodotti non pienamente rispondenti nelle dimensioni, nella consistenza o qualità a quanto previsto nel capitolato tec-nico?

si no si no si no si no

5.2.4 5.2.5 5.2.6

Esecuzione di lavorazioni in par-ziale o totale difformità rispetto a quanto previsto in contratto?

Carente organizzazione del can-tiere in rapporto a quanto previ-sto nel contratto e nei documenti di cui agli articoli 100, comma 1, e 101, comma 1, del D.Lgs. n. 81/2008 e successive modifica-zioni

Carente direzione e assistenza tecnica, anche sotto il profilo della presenza in cantiere?

si no si no si no

B6 – Effetti sul piano contrattuale

6.1.

L’inosservanza a leggi e regolamenti vigenti (B3), l’inadeguatezza econo-mico finanziaria (B4) ed il compor-tamento dell’impresa (B5) hanno determinato:

6.1.1 6.1.2 6.1.3

Una rescissione con-trattuale in danno?

Una valutazione discre-zionale del direttore dei lavori e una conseguen-te decurtazione in sede di contabilizzazione del prezzo previsto in con-tratto per la singola la-vorazione o materiale?

L’applicazione della penale prevista dal capitolato speciale per ritardato adempimento degli obblighi contrat-tuali?

si no si no si no

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Parte Prima – 3. Gli organi di vigilanza e consultivi 107

Dati relativi al direttore lavori Visto il responsabile del procedimento

Nome Nome

Cognome Cognome

Data Data

Firma Firma

3.2.7.5. L’inserimento dei dati da parte della struttura centrale del Ministero degli affari esteri e delle soa

Si vuole sottolineare che, per completezza di trattazione e di consultazione da parte del lettore, si ripropone l’elenco dei dati che devono essere inseriti nel casellario da parte della struttura centrale del Ministero degli affari esteri e delle soa.Le amministrazioni aggiudicatrici, gli organismi di diritto pubblico, gli enti aggiudicatori, gli altri soggetti aggiudicatori, le stazioni appaltanti, la competente struttura centrale del Ministe-ro degli affari esteri e le soa, nell’ambito delle rispettive competenze ai sensi del Regolamento n. 207/2010, devono inserire infatti nel casellario informatico, secondo le modalità telemati-che previste dall’Autorità gli stessi elementi dell’art. 8, comma 3, del Regolamento, anche se riportati con diverso ordine letterale (art. 8, comma 7, Regolamento):

a) i certificati Dei lavori di cui all’art. 40, comma 3, lettera b), del Codice, relativi ai re-quisiti di ordine generale nonché tecnico-organizzativi ed economico-finanziari, conformi alle disposizioni comunitarie in materia di qualificazione. Tra i requisiti tecnico-organizza-tivi rientrano i certificati rilasciati alle imprese esecutrici dei lavori pubblici da parte delle stazioni appaltanti. Gli organismi di attestazione acquisiscono detti certificati unicamente dall’Osservatorio, cui sono trasmessi, in copia, dalle stazioni appaltanti;

b) le Dichiarazioni relative agli avvalimenti, di cui all’art. 49, comma 2, del Codice, in particolare:– una dichiarazione attestante l’avvalimento dei requisiti necessari per la partecipazione

alla gara, con specifica indicazione dei requisiti stessi e dell’impresa ausiliaria;– una dichiarazione circa il possesso da parte del concorrente medesimo dei requisiti

generali;– una dichiarazione sottoscritta da parte dell’impresa ausiliaria attestante il possesso da

parte di quest’ultima dei requisiti generali;– una dichiarazione sottoscritta dall’impresa ausiliaria con cui quest’ultima si obbliga

verso il concorrente e verso la stazione appaltante a mettere a disposizione per tutta la durata dell’appalto le risorse necessarie di cui è carente il concorrente;

– una dichiarazione sottoscritta dall’impresa ausiliaria con cui questa attesta che non partecipa alla gara in proprio o associata o consorziata;

– in originale o copia autentica il contratto in virtù del quale l’impresa ausiliaria si obbli-ga nei confronti del concorrente a fornire i requisiti e a mettere a disposizione le risorse necessarie per tutta la durata dell’appalto;

– nel caso di avvalimento nei confronti di un’impresa che appartiene al medesimo grup-po in luogo del contratto l’impresa concorrente può presentare una dichiarazione so-stitutiva attestante il legame giuridico ed economico esistente nel gruppo, dal quale discendono i medesimi obblighi previsti dalla normativa antimafia a carico del concor-rente, che si applicano anche nei confronti del soggetto ausiliario, in ragione dell’im-porto dell’appalto posto a base di gara.

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108 Direzione Dei lavori e Pratica amministrativa e contabile

c) le certificazioni Di esecuzione lavori e le attestazioni Di qualità di cui all’art. 84 del Regolamento per i lavori eseguiti all’estero da imprese con sede legale in Italia. La certi-ficazione di esecuzione dei lavori deve essere corredata dalla copia del contratto, da ogni documento comprovante i lavori eseguiti e, se emesso, dal certificato di collaudo. Nel caso di lavori eseguiti su committenza pubblica, la certificazione è acquisita dall’interessato direttamente presso il committente; nel caso di lavori eseguiti su committenza privata, per i quali nel paese di esecuzione degli stessi è prevista una certificazione da parte di organi-smi pubblici, la certificazione è acquisita dall’interessato direttamente presso l’organismo pubblico. In entrambi i casi l’interessato richiede la relativa legalizzazione, salvo il diverso regime previsto da convenzioni internazionali che sopprimono la legalizzazione, quando lo stato estero vi ha aderito. La legalizzazione è rilasciata dalle autorità consolari italiane all’estero;

d) i certificati Di esecuzione Di lavori di cui all’art. 86, comma 7, trasmessi dalle soa, ai sensi dell’art. 83, comma 6, del Regolamento. Il comma 7 fa riferimento ai certificati di lavori per i quali il committente non è tenuto all’applicazione del Codice e del relativo Regolamento;

e) le relazioni Dettagliate sul comPortamento Delle imPrese;f) le comunicazioni per contratti di importo superiore a 150.000 euro:

– entro 30 giorni dalla data dell’aggiudicazione o di definizione della procedura nego-ziata, i dati concernenti il contenuto dei bandi e dei verbali di gara, i soggetti invitati, l’importo di aggiudicazione definitiva, il nominativo dell’affidatario e del progettista;

– limitatamente ai settori ordinari, entro 60 giorni dalla data del loro compimento ed ef-fettuazione, l’inizio, gli stati di avanzamento e l’ultimazione dei lavori, dei servizi, del-le forniture, l’effettuazione del collaudo e l’importo finale. Per gli appalti di importo inferiore a 500.000 euro non è necessaria la comunicazione dell’emissione degli stati di avanzamento. I dati relativi ai lavori di interesse regionale, provinciale e comunale devono essere comunicati alle sezioni regionali dell’Osservatorio che devono trasmet-terli alla sezione centrale.

g) le comunicazioni, Di cui all’art. 63, comma 4, del Regolamento, da parte degli orga-nismi di certificazione accreditati ai sensi delle norme europee della serie uni cei en iso/iec 17000, al rilascio della certificazione nel settore delle imprese di costruzione, riguardo all’annullamento ovvero alla decadenza della certificazione di qualità ai fini dell’inseri-mento nel casellario informatico;

h) le attestazioni trasmesse Dalle soa ai sensi dell’art. 70, comma 6, del Regolamento, entro quindici giorni dal loro rilascio, e ai sensi dell’art. 77, comma 7; dell’esito della procedura di verifica la soa deve informare l’impresa e l’Autorità, inviando all’Osser-vatorio l’attestato revisionato o comunicando all’impresa e all’Autorità l’eventuale esito negativo; in questo ultimo caso l’attestato decade dalla data indicata nella comunicazione, comunque non successiva alla data di scadenza del triennio dal rilascio dell’attestazione. L’efficacia della verifica decorre dalla data di scadenza del triennio dalla data di rilascio della attestazione; ove la verifica sia compiuta dopo la scadenza predetta, l’efficacia della stessa decorre dalla data di adozione della verifica;

3.2.7.6. Il certificato di esecuzione dei lavori

L’art. 83, comma 4, del Regolamento n. 207/2010 stabilisce che i certificati di esecuzione dei lavori devono essere redatti in conformità dello schema di cui all’allegato B dello stesso Re-golamento (esempio 3.2) e contengono la espressa dichiarazione dei committenti che i lavori eseguiti sono stati realizzati regolarmente e con buon esito; se hanno dato luogo a vertenze in

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Parte Prima – 3. Gli organi di vigilanza e consultivi 109

sede arbitrale o giudiziaria, ne viene indicato l’esito. La certificazione per i lavori relativi alla categoria OG 13 deve contenere l’attestato rilasciato dalle autorità eventualmente preposte alla tutela dei beni cui si riferiscono i lavori eseguiti.Le soa trasmettono all’Osservatorio, secondo le modalità stabilite dall’Autorità, entro quindi-ci giorni dal rilascio delle attestazioni, i certificati e la documentazione a corredo di cui all’arti-colo 86 del Regolamento, presentati dalle imprese per essere qualificate, relativi a lavori il cui committente non sia tenuto alla applicazione del Codice e del Regolamento, o eseguiti in pro-prio. L’Autorità provvede ai necessari riscontri a campione (art. 83, comma 7, Regolamento).Qualora le soa nella attività di attestazione, di cui all’art. 40, comma 3, lettera b), del Codice, rilevino l’esistenza di certificati di lavori non presenti nel casellario informatico, provvedono a darne comunicazione alle amministrazioni aggiudicatrici, agli organismi di diritto pubblico, agli enti aggiudicatori, agli altri soggetti aggiudicatori, e alle stazioni appaltanti, e all’Autorità per gli eventuali provvedimenti da emanarsi ai sensi dell’art. 6, comma 11, del Codice. Ai sensi dell’art. 40, comma 3, lettera b), del Codice, tali certificati di lavori non sono utilizzabili fino al loro inserimento nel casellario informatico (art. 83, comma 7, Regolamento).La documentazione contabile dei lavori prodotta dall’impresa esecutrice non è utilizzabile dalle soa, in sede di attestazione, in sostituzione dei certificati di esecuzione dei lavori rila-sciati dalle stazioni appaltanti. La documentazione contabile non è altresì utilizzabile in caso di disconoscimento del certificato di esecuzione dei lavori da parte della stazione appaltante o del soggetto che si presume lo abbia emesso (art. 83, comma 8, Regolamento).L’Autorità per la vigilanza con comunicato del Presidente del 2 febbraio 2011, relativo ai certificati di esecuzione dei lavori pubblici, rende noto che:

1) a decorrere dalla data del 14 febbraio 2011, i certificati di esecuzione dei lavori dovranno essere rilasciati utilizzando esclusivamente il nuovo sistema informatico accessibile dal portale Internet dell’Autorità nella sezione dei servizi ad accesso riservato;

2) le modalità di utilizzo del nuovo sistema saranno illustrate nel manuale utente anch’esso pubblicato nella medesima sezione del portale Internet dell’Autorità. Ad ogni buon conto, come nella precedente procedura, il responsabile del procedimento della stazione appal-tante, dopo aver proceduto alla compilazione e convalida dei campi del modulo digitale, dovrà produrre e sottoscrivere in duplice copia un documento conforme al richiamato allegato D [n.d.a. al D.P.R. 34/2000] – di cui una copia sarà rilasciata all’impresa che la utilizzerà per il conseguimento dell’attestazione di qualificazione, mentre la seconda sarà protocollata e conservata negli archivi della stazione appaltante – e una copia cartacea dei dati inseriti da stampare, sottoscrivere e archiviare per eventuali successivi controlli;

3) contestualmente all’attivazione del nuovo sistema informatico, l’attuale sistema in uso per la compilazione e l’emissione dei certificati verrà disattivato relativamente alla possibilità di inserimento di nuovi certificati;

4) tutti i certificati nello stato di “emesso” alla data del 14 febbraio 2011 saranno disponibili nel nuovo sistema informatico per la consultazione e la stampa da parte degli utenti auto-rizzati;

5) i dati relativi ai certificati nello stato “in preparazione” saranno disponibili sull’attuale sistema per l’eventuale completamento della procedura di rilascio, per 30 giorni lavorativi a partire dal 14 febbraio 2011, ovvero fino al 16 marzo 2011. A partire da tale data, tutti i certificati non rilasciati dovranno essere inseriti ex novo sul nuovo sistema;

6) gli utenti potranno accedere al nuovo sistema utilizzando le stesse credenziali di cui già in possesso per il rilascio dei certificati con la precedente procedura;

7) le soa (società organismo di attestazione) potranno accedere in consultazione alla nuova procedura attraverso l’apposito link disponibile sul portale Internet nella sezione dei ser-vizi ad accesso riservato utilizzando le credenziali già rilasciate dall’Autorità a seguito di registrazione al servizio di “Anagrafe”.

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110 Direzione Dei lavori e Pratica amministrativa e contabile

Esempio 3.2. Schema di certificato di esecuzione di lavori pubblici (allegato B, Regolamento)

Data (data) Protocollo (protocollo S.A.)

Quadro 1 – Dati del bando di gara

Stazione appaltante(denominazione) Codice fiscale S.A. (codice fiscale)

Indirizzo(Via…, n. Civico, Caè., Città, Prov.)

Responsabile del procedimento (nome cognome) Codice fiscale (codice fiscale)

Oggetto dell’appalto (oggetto)(codice CIG dell’appalto)

CIG(codice CIG dell’appalto)

Importo a base d’asta (importo esclusi oneri di sicurezza) Importo oneri di sicurezza (importo)

Lavorazioni previste nel bando di gara o avviso di gara o nella lettera di invitoCategoria prevalente (codice categoria)

Categoria Declaratoria Importo in cifre Importo in lettere(codice cat. 1) (Cat. 1) (in cifre) (in lettere)(codice cat. n) (Cat. n) (in cifre) (in lettere)

Quadro 2 – Soggetto affidatario dei lavoriSoggetto affidatario(1) (tipo soggetto)

Composizione soggetto affidatarioN.O. Ragione sociale e giuridica Codice fiscale Sede Ruolo (2) % Partecipazione (3)

1 (r.s. impresa 1) (r.s. impresa 1) (impresa 1) (Indirizzo sede legale) (ruolo impresa) (%)2 (r.s. impresa h) (r.s. impresa h) (impresa n) (Indirizzo sede legale) (ruolo impresa) (%)

(1) Inserire uno dei soggetti indicati dall’art. 34, comma 1, del D.Lgs. n. 163/2006 e s.m.i.(2) Indicare se singola mandataria o mandante, consorziata.(3) In caso di impresa partecipante a rti o consorzio, indicare la percentuale di partecipazione dell’impresa.

Quadro 3.1 – Importo di contrattoRibasso d’asta (% ribasso)

Data Estremi Importo in cifre Importo in lettere(data contratto) (contratto) (in cifre) (in lettere)

(1) Inserire uno dei soggetti indicati dall’art. 34, comma 1, del D.Lgs. n. 163/2006 e s.m.i.(2) Indicare se singola, mandatane o mandante, consorziata.(3) In caso di impresa partecipante a rti o consorzio, indicare la percentuale di partecipazione dell’impresa. Quadro 3.2 – Lavorazioni previste nel contratto

Categoria Declaratoria Importo in cifre Importo in lettere(codice cat. 1) (Cat. 1) (in cifre) (in lettere)(codice cat. n) (Cat. n) (in cifre) (in lettere)

Quadro 4.1 – Importo atti di sottomissione e atti aggiuntiviData Tipo Importo in cifre Importo in lettere

(data atto 1) (atto aggiuntivo 1) (in cifre) (in lettere)(data atto n) (atto aggiuntivo n) (in cifre) (in lettere)

Totale importi atti aggiuntivi

Quadro 4.2 – Lavorazioni previste negli atti di sottomissione e negli atti aggiuntiviCategoria Declaratoria Importo in cifre Importo in lettere

(codice cat. 1) (Cat. 1) (in cifre) (in lettere)(codice cat. n) (Cat. n) (in cifre) (in lettere)

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Parte Prima – 3. Gli organi di vigilanza e consultivi 111

Quadro 4.3 – Altri importi autorizzati ad esclusione delle risultanze definitive del contenzioso riconosciute a titolo risarcitorio

Data Tipo (4) Importo in cifre Importo in lettere(data) (in cifre) (in lettere)(data) (in cifre) (in lettere)

Totale altri importi autorizzati

(4) Indicare importi concessi per adeguamento prezzi, accordi bonari o altri importi accordati all’appaltatore mediante procedure analoghe.

Quadro 5 – Totale importi autorizzati (5)

Totale importi autorizzati (in cifre) (in lettere)

Data di inizio lavori (data) I lavori sono in corso Sì/NoData di contabilizzazione lavori (data) Data di ultimazione lavori (data)

Sospensione dei lavori Sì/No

Cronologia sospensione dei lavoriInizio Fine(data) (data)(data) (data)

Importo contabilizzato Euro (in cifre) Euro (in lettere)

Ripartizione importo contabilizzato per categorieCategoria Declaratoria Importo in cifre Importo in lettere

(codice cat. 1) (Cat. 1) (in cifre) (in lettere)(codice cat. n) (Cat. n) (in cifre) (in lettere)

(5) Sommare (quadro 5) l’importo di contratto (quadro 3.1) all’importo degli atti di sottomissione e degli atti aggiuntivi (quadro 4.1) e al totale degli altri importi autorizzati (quadro 4.3).

Quadro 6.1 – Esecuzione dei lavoriQuadro 6.2 – Lavorazioni eseguite dal soggetto affidatario corrispondenti alle categorie riportate nel quadro 6.1N.O. Ragione sociale e giuridica Codice fiscale Dati lavori

1(r.g. imp. 1) (r.s. imp. 1) (impresa 1) Categoria (Codice Cat.) (declatoria cat.)Tipo Importo contab.

n(r.g. imp. n) (r.s. imp. n) (impresa n) Categoria (Codice Cat.) (declatoria cat.)Tipo Importo contab. (in cifre)

Quadro 6.3 – Lavorazioni eseguite dalle imprese subappaltatriciN.O. Ragione sociale e giuridica Codice fiscale Dati lavori

1(r.g. imp. 1) (r.s. imp. 1) (impresa 1) Cat. (Codice Cat.) (declatoria cat.)Estremi aut. (estremi provvedimento sal) Inizio (data) Fine (data) Importo contab. (in cifre)

n(r.g. imp. n) (r.s. imp. n) (impresa n) Cat. (Codice Cat.) (declatoria cat.)Estremi aut. (estremi provvedimento sal) Inizio (data) Fine (data) Importo contab. (in cifre)

Quadro 7 – Responsabilità della condotta dei lavori

N.O. Nominativo Codice fiscale Ragione sociale e giuridica impresaDate lavori

Inizio Fine1 (responsabile 1) (responsabile 1) (r.s. impresa 1) (r.g. impresa 1) (data) (data)n (responsabile n) (responsabile n) (r.s. impresa n) (r.g. impresa n) (data) (data)

Quadro 8 – Dichiarazione sull’esecuzione dei lavoriData Dichiarazione sull’esecuzione dei lavori(data) (testo della dichiarazione)

Responsabile della stazione appaltante che rilascia il certificato lavori

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112 Direzione Dei lavori e Pratica amministrativa e contabile

Attestazione dell’autorità competente preposta alla tutela del bene ove nel bando di gara o nell’avviso di gara o nella lettera di invito siano richieste le categorie OG 2, OS 2-A, OS 2 –B, OS 25 e OG 13

Denominazione Data Dichiarazione(denominazione autorità preposta alla tutela) (data) (testo della dichiarazione)

Data (data) Protocollo (protocollo S.A.)

Esempio 3.3. Schema di certificato di esecuzione di lavori ex art. 357, commi 14 e 15, del Regolamento (allegato B-1, Regolamento)

Data (data) Protocollo (protocollo S.A.)

Quadro 1 – Dati del bando di gara

Stazione appaltante(denominazione) Codice fiscale S.A. (codice fiscale)

Indirizzo(Via…, n. Civico, Caè., Città, Prov.)

Responsabile del procedimento (nome cognome) Codice fiscale (codice fiscale)

Oggetto dell’appalto (oggetto)(codice CIG dell’appalto)

CIG(codice CIG dell’appalto)

Importo a base d’asta (importo esclusi oneri di sicurezza) Importo oneri di sicurezza (importo)

Lavorazioni previste nel bando di gara o avviso di gara o nella lettera di invitoCategoria prevalente (codice categoria)

Categoria Declaratoria Importo in cifre Importo in lettere(codice cat. 1) (Cat. 1) (in cifre) (in lettere)(codice cat. n) (Cat. n) (in cifre) (in lettere)

Quadro 2 – Soggetto affidatario dei lavoriSoggetto affidatario(1) (tipo soggetto)

Composizione soggetto affidatarioN.O. Ragione sociale e giuridica Codice fiscale Sede Ruolo (2) % Partecipazione (3)

1 (r.s. impresa 1) (r.s. impresa 1) (impresa 1) (Indirizzo sede legale) (ruolo impresa) (%)2 (r.s. impresa h) (r.s. impresa h) (impresa n) (Indirizzo sede legale) (ruolo impresa) (%)

(1) Inserire uno dei soggetti indicati dall’art. 34, comma 1, del D.Lgs. n. 163/2006 e s.m.i.(2) Indicare se singola mandataria o mandante, consorziata.(3) In caso di impresa partecipante a rti o consorzio, indicare la percentuale di partecipazione dell’impresa.

Quadro 3.1 – Importo di contrattoRibasso d’asta (% ribasso)

Data Estremi Importo in cifre Importo in lettere(data contratto) (contratto) (in cifre) (in lettere)

(1) Inserire uno dei soggetti indicati dall’art. 34, comma 1, del D.Lgs. n. 163/2006 e s.m.i.(2) Indicare se singola, mandatane o mandante, consorziata.(3) In caso di impresa partecipante a rti o consorzio, indicare la percentuale di partecipazione dell’impresa. Quadro 3.2 – Lavorazioni previste nel contratto

Categoria Declaratoria Importo in cifre Importo in lettere(codice cat. 1) (Cat. 1) (in cifre) (in lettere)(codice cat. n) (Cat. n) (in cifre) (in lettere)

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Parte Prima – 3. Gli organi di vigilanza e consultivi 113

Quadro 4.1 – Importo atti di sottomissione e atti aggiuntiviData Tipo Importo in cifre Importo in lettere

(data atto 1) (atto aggiuntivo 1) (in cifre) (in lettere)(data atto n) (atto aggiuntivo n) (in cifre) (in lettere)

Totale importi atti aggiuntivi

Quadro 4.2 – Lavorazioni previste negli atti di sottomissione e negli atti aggiuntiviCategoria Declaratoria Importo in cifre Importo in lettere

(codice cat. 1) (Cat. 1) (in cifre) (in lettere)(codice cat. n) (Cat. n) (in cifre) (in lettere)

Quadro 4.3 – Altri importi autorizzati ad esclusione delle risultanze definitive del contenzioso riconosciute a titolo risarcitorio

Data Tipo (4) Importo in cifre Importo in lettere(data) (in cifre) (in lettere)(data) (in cifre) (in lettere)

Totale altri importi autorizzati

(4) Indicare importi concessi per adeguamento prezzi, accordi bonari o altri importi accordati all’appaltatore mediante procedure analoghe.

Quadro 5 – Totale importi autorizzati (5)

Totale importi autorizzati (in cifre) (in lettere)

Data di inizio lavori (data) I lavori sono in corso Sì/NoData di contabilizzazione lavori (data) Data di ultimazione lavori (data)

Sospensione dei lavori Sì/No

Cronologia sospensione dei lavoriInizio Fine(data) (data)(data) (data)

Importo contabilizzato Euro (in cifre) Euro (in lettere)

Ripartizione importo contabilizzato per categorieCategoria Declaratoria Importo in cifre Importo in lettere

(codice cat. 1) (Cat. 1) (in cifre) (in lettere)(codice cat. n) (Cat. n) (in cifre) (in lettere)

(5) Sommare (quadro 5) l’importo di contratto (quadro 3.1) all’importo degli atti di sottomissione e degli atti aggiuntivi (quadro 4.1) e al totale degli altri importi autorizzati (quadro 4.3).

Quadro 6.1 – Esecuzione dei lavoriftp://flaccftp:[email protected]/6.1.A. Ripartizione importo contabilizzato secondo le cate-gorie di cui al D.P.R. n. 34/2000 indicate nel bando di gara o nell’avviso di gara o nella lettera di invito

Ripartizione importo contabilizzato per categorieCategoria Declaratoria Importo in cifre Importo in lettere

(codice cat. 1) (Cat. 1) (in cifre) (in lettere)(codice cat. n) (Cat. n) (in cifre) (in lettere)

6.1.B. Ripartizione importo contabilizzato secondo le categorie di cui all’allegato a del regolamento di attua-zione del codice dei contratti corrispondenti alle categorie riportate nella tabella 6.1.A

Ripartizione importo contabilizzato per categorieCategoria Declaratoria Importo in cifre Importo in lettere

(codice cat. 1) (Cat. 1) (in cifre) (in lettere)(codice cat. n) (Cat. n) (in cifre) (in lettere)

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114 Direzione Dei lavori e Pratica amministrativa e contabile

Quadro 6.2 – Lavorazioni eseguite dal soggetto affidatario corrispondenti alle categorie riportate nel quadro 6.1

6.2.A. Lavorazioni eseguite secondo le categorie di cui al D.P.R. n. 34/2000 indicate nel bando di gara o nell’avviso di gara o nella lettera di invitoN.O. Ragione sociale e giuridica Codice fiscale Dati lavori

1(r.g. imp. 1) (r.s. imp. 1) (impresa 1) Categoria (Codice Cat.) (declatoria cat.)Tipo Importo contab.

n(r.g. imp. n) (r.s. imp. n) (impresa n) Categoria (Codice Cat.) (declatoria cat.)Tipo Importo contab. (in cifre)

6.2.B. Lavorazioni eseguite secondo le categorie di cui all’allegato a del regolamento di attuazione del codi-ce dei contratti corrispondenti alle categorie riportate nella tabella 6.2.A N.O. Ragione sociale e giuridica Codice fiscale Dati lavori

1(r.g. imp. 1) (r.s. imp. 1) (impresa 1) Categoria (Codice Cat.) (declatoria cat.)Tipo Importo contab.

n(r.g. imp. n) (r.s. imp. n) (impresa n) Categoria (Codice Cat.) (declatoria cat.)Tipo Importo contab. (in cifre)

Quadro 6.3 – Lavorazioni eseguite dalle imprese subappaltatrici

6.3.A. Lavorazioni eseguite secondo le categorie di cui al d.p.r. n. 34/2000 indicate nel bando di gara o nell’avviso di gara o nella lettera di invitoN.O. Ragione sociale e giuridica Codice fiscale Dati lavori

1(r.g. imp. 1) (r.s. imp. 1) (impresa 1) Cat. (Codice Cat.) (declatoria cat.)Estremi aut. (estremi provvedimento sal) Inizio (data) Fine (data) Importo contab. (in cifre)

n(r.g. imp. n) (r.s. imp. n) (impresa n) Cat. (Codice Cat.) (declatoria cat.)Estremi aut. (estremi provvedimento sal) Inizio (data) Fine (data) Importo contab. (in cifre)

6.3.B. Lavorazioni eseguite secondo le categorie di cui all’allegato a del regolamento di attuazione del codi-ce dei contratti corrispondenti alle categorie riportate nella tabella 6.2.A N.O. Ragione sociale e giuridica Codice fiscale Dati lavori

1(r.g. imp. 1) (r.s. imp. 1) (impresa 1) Cat. (Codice Cat.) (declatoria cat.)Estremi aut. (estremi provvedimento sal) Inizio (data) Fine (data) Importo contab. (in cifre)

n(r.g. imp. n) (r.s. imp. n) (impresa n) Cat. (Codice Cat.) (declatoria cat.)Estremi aut. (estremi provvedimento sal) Inizio (data) Fine (data) Importo contab. (in cifre)

Quadro 7 – Responsabilità della condotta dei lavori

N.O. Nominativo Codice fiscale Ragione sociale e giuridica impresaDate lavori

Inizio Fine1 (responsabile 1) (responsabile 1) (r.s. impresa 1) (r.g. impresa 1) (data) (data)n (responsabile n) (responsabile n) (r.s. impresa n) (r.g. impresa n) (data) (data)

Quadro 8 – Dichiarazione sull’esecuzione dei lavoriData Dichiarazione sull’esecuzione dei lavori(data) (testo della dichiarazione)

Responsabile della stazione appaltante che rilascia il certificato lavori

3.2.7.6.1. I certificati per i lavori eseguiti all’esteroL’art. 84 del Regolamento n. 207/2010 tratta i certificati di esecuzione relativi a lavori eseguiti all’estero.

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Parte Prima – 3. Gli organi di vigilanza e consultivi 115

Per i lavori eseguiti all’estero da imprese con sede legale in Italia, il richiedente deve produrre alla soa la certificazione di esecuzione dei lavori, corredata dalla copia del contratto, da ogni documento comprovante i lavori eseguiti e, laddove emesso, dal certificato di collaudo.Nel caso di lavori eseguiti su committenza pubblica, la certificazione è acquisita dall’interes-sato direttamente presso il committente; nel caso di lavori eseguiti su committenza privata, per i quali nel paese di esecuzione degli stessi è prevista una certificazione da parte di organismi pubblici, la certificazione è acquisita dall’interessato direttamente presso l’organismo pubbli-co. In entrambi i casi l’interessato deve richiedere la relativa legalizzazione, salvo il diverso regime previsto da convenzioni internazionali che sopprimono la legalizzazione, quando lo stato estero vi ha aderito. La legalizzazione è rilasciata dalle autorità consolari italiane all’este-ro. Nel caso di lavori eseguiti su committenza privata, per i quali nel paese di esecuzione degli stessi non è prevista una certificazione da parte di organismi pubblici, la certificazione è rilasciata da un tecnico di fiducia, del consolato, con spese a carico dell’impresa, dalla quale risultano i lavori eseguiti, il loro ammontare, i tempi di esecuzione nonché la dichiarazione che i lavori sono stati eseguiti regolarmente e con buon esito.Alla certificazione legalizzata dalla autorità consolare o non legalizzata, nei casi sopra indi-viduati, e a quella proveniente da un tecnico di fiducia del consolato italiano è allegata una traduzione certificata conforme in lingua italiana rilasciata dalla rappresentanza diplomatica o consolare ovvero una traduzione in lingua italiana eseguita da un traduttore ufficiale; in tutti i casi, il consolato italiano all’estero, una volta conseguita la certificazione, la deve trasmettere alla competente struttura centrale del Ministero degli affari esteri che provvede a inserirla nel casellario informatico, secondo le modalità stabilite dall’Autorità.

3.2.7.6.2. Il riferimento alle categorie richieste nel bando di garaL’art. 86, comma 1, del Regolamento n. 207/2010 stabilisce che l’attribuzione, nel certificato lavori, da parte delle stazioni appaltanti, delle categorie di qualificazione, individuate dalla tabella di cui all’allegato A dello stesso Regolamento, relative ai lavori eseguiti, deve essere effettuata con riferimento alle categorie richieste nel bando di gara o nell’avviso o nella lettera di invito, nonché con riferimento alle categorie delle lavorazioni affidate in subappalto, risul-tanti dal certificato di esecuzione dei lavori. Se il responsabile del procedimento riporta nel certificato di esecuzione dei lavori categorie di qualificazione diverse da quelle previste nel bando di gara o nell’avviso o nella lettera di invito, si applicano le sanzioni previste dall’art. 6, comma 11, del Codice, fino a un massimo di 51.545 euro.

3.2.7.6.3. I lavori eseguiti dall’impresa affidataria e dall’impresa subappaltatriceL’art. 85, comma 1, del Regolamento n. 207/2010 stabilisce che ai fini della qualificazione delle imprese che hanno affidato lavorazioni in subappalto e delle imprese subappaltatrici le soa si devono attenere ai seguenti criteri:a) le lavorazioni eseguite dalle imprese subappaltatrici sono classificabili ai sensi delle tabel-

le di cui all’allegato A dello stesso Regolamento; l’impresa subappaltatrice può utilizzare per la qualificazione il quantitativo delle lavorazioni eseguite aventi le caratteristiche pre-dette;

b) l’impresa affidataria può utilizzare:1) i lavori della categoria prevalente, subappaltati nel limite massimo del 30%, per l’inte-

ro importo;

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116 Direzione Dei lavori e Pratica amministrativa e contabile

2) i lavori di ciascuna delle categorie scorporabili previste nel bando o nell’avviso di gara o nella lettera di invito, appartenenti alle categorie di cui al citato allegato A, per le quali non è prescritta la qualificazione obbligatoria, per l’intero importo in ciascuna delle categorie scorporabili se le lavorazioni sono subappaltate entro il limite del 30% riferito a ciascuna categoria; l’importo dei lavori di ciascuna categoria scorporabile subappaltata oltre il predetto limite è decurtato della quota eccedente il 30% e può essere, così decurtato, utilizzato, in alternativa, per la qualificazione nella categoria prevalente ovvero ripartito tra la categoria prevalente e la categoria scorporabile, per una percentuale riferita a tale categoria scorporabile non superiore al 10%;

3) i lavori di ciascuna delle categorie scorporabili previste nel bando o nell’avviso di gara o nella lettera di invito, appartenenti alle categorie di cui all’allegato A, per le quali è prescritta la qualificazione obbligatoria, per l’intero importo in ciascuna delle cate-gorie scorporabili se le lavorazioni sono subappaltate entro il limite del 40% riferito a ciascuna categoria; l’importo dei lavori di ciascuna categoria scorporabile subap-paltata oltre il predetto limite è decurtato della quota eccedente il 40% e può essere, così decurtato, utilizzato, in alternativa, per la qualificazione nella categoria prevalente ovvero ripartito tra la categoria prevalente e la categoria scorporabile, per una percen-tuale riferita a tale categoria scorporabile non superiore al 10%.

La soa, nella attività di attestazione, è tenuta ad attribuire la qualificazione conformemente al contenuto del certificato di esecuzione lavori. Ai fini della qualificazione, la soa deve verifi-care che nel certificato di esecuzione dei lavori (esempio 3.2) non siano presenti lavorazioni relative a categorie di cui all’allegato A non previste nel bando di gara o nell’avviso o nella lettera di invito nonché nel contratto e negli eventuali atti di sottomissione o aggiuntivi debi-tamente approvati. Detta documentazione è richiesta dalla soa alla stazione appaltante che ha emesso il certificato di esecuzione dei lavori. La soa è tenuta a segnalare all’Autorità eventuali incongruenze riscontrate nel certificato di esecuzione lavori, ai sensi dell’art. 70, comma 1, lettera f), del Regolamento. Al comma 3 dello stesso art. 85 è stabilito che, in caso di lavori eseguiti in raggruppamento temporaneo, le disposizioni di cui sopra si applicano con riferimento a ciascuna impresa riu-nita.Al comma 4 sempre dell’art. 85 è stabilito che ai terzi affidatari di lavori del contraente gene-rale sono richiesti i requisiti di qualificazione prescritti dall’art. 40 del Codice e dal Regola-mento, per la corrispondente categoria e classifica di importo. I certificati di esecuzione, per i lavori affidati a terzi, sono emessi dal soggetto aggiudicatore che ha proceduto all’affidamento al contraente generale e trasmessi, a cura del medesimo soggetto aggiudicatore, all’Osserva-torio.

3.2.7.7. L’accesso ai dati da parte delle amministrazioni aggiudicatrici e delle stazioni appaltanti

I dati aggregati del casellario informatico devono essere resi pubblici a cura dell’Osservato-rio e sono a disposizione delle amministrazioni aggiudicatrici e delle stazioni appaltanti per l’individuazione degli operatori economici nei cui confronti sussistono cause di esclusione dalle procedure di affidamento di contratti pubblici di lavori, servizi e forniture, nonché delle soa per lo svolgimento dell’attività di attestazione e di verifica e controllo (art. 8, comma 11, Regolamento n. 207/2010).Tutte le notizie, le informazioni e i dati riguardanti gli operatori economici e le soa contenute nel casellario sono riservati e tutelati nel rispetto della normativa vigente, fatte salve le segna-lazioni cui devono provvedere le amministrazioni aggiudicatrici e le stazioni appaltanti.

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Parte Prima – 3. Gli organi di vigilanza e consultivi 117

3.2.7.8. Le sanzioni amministrative pecuniarie per le mancate comunicazioni

Il comma 8 dell’art. 8 del Regolamento prevede che, in caso di inosservanza dei termini di comunicazione da parte della competente struttura centrale del Ministero degli affari esteri e delle soa, si applichino le sanzioni di cui all’art. 6, comma 11, del codice. Secondo quest’ulti-mo articolo con provvedimento dell’Autorità, i soggetti ai quali è richiesto di fornire le previ-ste comunicazioni sono sottoposti alla sanzione amministrativa pecuniaria fino a euro 25.822 se rifiutano od omettono, senza giustificato motivo, di fornire le informazioni o di esibire i documenti, ovvero alla sanzione amministrativa pecuniaria fino a euro 51.545 se fornisco-no informazioni o esibiscono documenti non veritieri. Le stesse sanzioni si applicano agli operatori economici che non ottemperano alla richiesta della stazione appaltante o dell’ente aggiudicatore di comprovare il possesso dei requisiti di partecipazione alla procedura di affi-damento, nonché agli operatori economici che forniscono dati o documenti non veritieri, circa il possesso dei requisiti di qualificazione, alle stazioni appaltanti o agli enti aggiudicatori o agli organismi di attestazione.L’ultimo periodo del comma 8 dell’art. 8 del Regolamento dispone che l’operatore economico può produrre l’originale o la copia autentica del documento direttamente all’Autorità, che, previa verifica della sua autenticità, ne dispone l’inserzione nel casellario informatico.Nel casellario sono inseriti i provvedimenti relativi alle sanzioni, alle sospensioni e alle pro-nunce di decadenza nei confronti delle soa (art. 8, comma 9, Regolamento).Sono ritenuti illegittimi l’annotazione nel casellario informatico delle imprese qualificate nel settore dei lavori pubblici e i successivi provvedimenti sanzionatori adottati dall’Autorità di vigilanza sui contratti pubblici, in mancanza del presupposto della valutazione delle dichiara-zioni del concorrente sanzionato12.I dati aggregati del casellario sono resi pubblici a cura dell’Osservatorio e sono a disposizio-ne delle stazioni appaltanti, per l’individuazione degli operatori economici nei cui confronti sussistono cause di esclusione dalle procedure di affidamento di contratti pubblici di lavori, servizi e forniture, nonché delle soa per lo svolgimento dell’attività di attestazione e di verifi-ca e controllo (art. 8, comma 10, Regolamento).

3.2.7.9. La partecipazione al procedimento

Il comma 12 dell’art. 8 del Regolamento afferma che per l’inserimento dei dati nel casellario l’Autorità assicura, in relazione alle specifiche caratteristiche e circostanze, la partecipazione del soggetto interessato al procedimento secondo le disposizioni della legge n. 7 agosto 1990 n. 241 e successive modificazioni.Dell’avvio del procedimento di iscrizione di dati nel casellario informatico presso l’Autorità per la vigilanza deve essere notiziato l’interessato, anche quando la trasmissione di atti al casellario, da parte delle stazioni appaltanti, è dovuta in adempimento di disposizioni di leg-ge, attese le conseguenze rilevanti che derivano da tale iscrizione e l’indubbio interesse del soggetto all’esattezza delle iscrizioni. Invero, né dalla legge n. 241/1990, né dal sistema della legislazione sui pubblici appalti si desume una deroga al principio generale dell’avviso di av-vio del procedimento, quanto allo specifico procedimento di iscrizione dei dati nel casellario informatico presso l’Osservatorio. Anzi, una conferma della necessità di garantire la partecipazione (mediante avviso di avvio del procedimento e mediante contraddittorio) nel procedimento di iscrizione di dati e notizie nel casellario informatico si desume proprio dalla determinazione n. 1/2008 dell’Autorità per

12 Tar Lazio Roma, sez. III, 1 agosto 2008, n. 7804.

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118 Direzione Dei lavori e Pratica amministrativa e contabile

la vigilanza sui contratti pubblici, che ha istituito il casellario informatico per servizi e forni-ture13.

3.2.8. La modalità di trasmissione dei dati per gli appalti di importo superiore a 150.000 euro

La modalità di trasmissione per gli appalti di importo superiore a 150.000 euro, completa-mente informatizzata, è specificata nel comunicato del presidente dell’Autorità in data 4 aprile 2008, di seguito riportato, motivata dal fatto che:

– ai sensi dell’art 7, comma 4, del Codice, così come modificato dall’art. 1 comma 1, lettera a), del D.Lgs. n. 113/2007, si prevede la possibilità, per la sezione centrale dell’Osservato-rio, di potersi avvalere delle sezioni regionali competenti per territorio per l’acquisizione dei dati informativi sui contratti pubblici;

– occorre dare piena attuazione alle previsioni di cui all’art. 7, comma 8, del Codice, esten-dendo la rilevazione dei dati agli ulteriori elementi informativi utili relativi ai contratti di servizi e forniture, nonché ai contratti esclusi, provvedendo contestualmente alla ridefini-zione del previgente sistema di rilevazione dei dati sui contratti di lavori;

13 Consiglio di Stato, sez. VI, 4 agosto 2009, n. 4905.

Figura 3.1. Accesso simog

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Parte Prima – 3. Gli organi di vigilanza e consultivi 119

– sussiste l’esigenza di rendere omogeneo l’intero sistema on-line delle rilevazioni dei dati sui contratti pubblici di lavori, servizi e forniture nel contesto della più generale raziona-lizzazione/integrazione di tutti i sistemi informativi esistenti e della sua integrazione con il sistema informativo di monitoraggio delle gare (simog).

Con comunicato del direttore generale osit del 16 giugno 2008 è stato reso noto che dal 21 maggio 2008 è in linea il nuovo sistema informatico per la trasmissione dei dati sui contratti pubblici di lavori, servizi e forniture, nei settori ordinari e speciali di importo superiore alla soglia dei 150.000 euro. Il servizio è disponibile accedendo alla sezione Sistema informativo monitoraggio gare (simog) del sito web dell’Autorità all’indirizzo www.avcp.it. L’accesso è consentito ai soli utenti iscritti nell’anagrafe dell’Autorità e autorizzati al profilo Responsabile Unico del Procedimento.

3.2.8.1. Il contenuto delle informazioni

Nel comunicato dell’Autorità per la vigilanza del 4 aprile 2008 è indicato che:

i) l’invio alla sezione centrale dell’Osservatorio, da parte dei soggetti obbligati, dei dati aventi a oggetto contratti di lavori, servizi e forniture nei settori ordinari o speciali, di importo superiore ai 150.000 euro dovrà essere assicurato unicamente mediante le appo-site procedure informatiche che saranno rese disponibili sui siti web dell’Autorità e delle Regioni e Provincie autonome, secondo le seguenti modalità:a.1) la trasmissione dei dati concernenti i contratti aventi per oggetto lavori, servizi e

forniture nei settori ordinari o speciali, affidati o aggiudicati da stazioni appaltanti di ambito statale e/o di interesse nazionale o sovra regionale dovrà essere assicurata ricorrendo all’uso delle procedure telematiche che saranno rese disponibili sul sito web dell’Autorità all’indirizzo www.avcp.it entro 30 giorni a far data dalla pubbli-cazione del presente comunicato sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana;

a.2) la trasmissione dei dati concernenti i contratti aventi a oggetto lavori, servizi e for-niture nei settori ordinari o speciali, di interesse regionale, provinciale e comunale dovrà essere assicurata ricorrendo all’uso delle procedure telematiche che saranno rese disponibili sui siti delle Regioni e delle Province autonome, ovvero – nel caso in cui la sezione regionale dell’Osservatorio non sia operativa/istituita – median-te l’uso delle procedure telematiche di cui alla precedente lettera a.1). A tal fine le sezioni regionali dell’Osservatorio provvedono, entro i 30 giorni successivi alla pubblicazione del presente comunicato sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana, a render note con apposito avviso le modalità operative con cui le stazioni appaltanti di interesse regionale, provinciale e comunale dovranno trasmettere i dati sui contratti pubblici.

ii) l’obbligo dell’invio dei dati richiesti riguarda:b.1) tutti i contratti di lavori nei settori ordinari o speciali, per i quali si è pervenuti

all’aggiudicazione o all’affidamento a far data dal 1° maggio 2008;b.2) tutti i contratti di servizi e forniture nei settori ordinari o speciali, per i quali si è

pervenuti all’aggiudicazione o all’affidamento a far data dal 1° gennaio 2008.iii) i dati concernenti i contratti di lavori, servizi e forniture nei settori ordinari vanno comu-

nicati con riferimento alle seguenti fasi:c.1) fase di aggiudicazione o definizione di procedura negoziata;c.2) fase iniziale di esecuzione del contratto;c.3) fase di esecuzione e avanzamento del contratto;c.4) fase di conclusione del contratto;

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120 Direzione Dei lavori e Pratica amministrativa e contabile

c.5) fase di collaudo. La comunicazione (sal) di cui alla lettera c3) non è obbligatoria per i contratti di lavori,

servizi e forniture nei settori ordinari, il cui importo è inferiore ai 500.000 euro. L’invio dei dati di cui lettera c.1) deve avvenire, ai sensi dell’art. 7, comma 8), lettera a), del Co-dice dei contratti, entro 30 giorni dalla data di aggiudicazione definitiva o di definizione della procedura negoziata.

I dati concernenti i contratti di lavori, servizi e forniture nei settori speciali vanno comu-nicati unicamente con riferimento alla fase di aggiudicazione o definizione della proce-dura negoziata di cui alla lettera c.1); l’invio degli stessi deve avvenire, ai sensi dell’art. 7, comma 8), lettera a), del Codice, entro 30 giorni dalla data di aggiudicazione definitiva o di definizione della procedura negoziata.

Vanno inoltre comunicati, per ognuno dei suddetti contratti, gli ulteriori dati relativi a:c.6) ritardi o sospensioni nella consegna;c.7) accordi bonari – transazioni;c.8) sospensioni;c.9) varianti;c.10) subappalti;c.11) variazione aggiudicatario in corso d’opera.

I termini per l’invio dei dati di cui alle lettere c.2), c.3), c.4), c.5), c.6), c.7), c.8), c.9), c.10) e c.11) decorrono dalla data di compimento di ciascun evento o di perfezionamento dell’adempimento per il quale è richiesto l’invio delle informazioni; l’invio degli stessi deve avvenire ai sensi dell’art. 7, comma 8), lettera b), del Codice, entro 60 giorni dal termine suddetto.

Le informazioni relative ai contratti di lavori, servizi e forniture di competenza delle Soprin-tendenze per i beni ambientali ed architettonici aventi sede nel capoluogo di Regione devono essere trasmesse dai responsabili delle stesse alla sezione centrale dell’Osservatorio per il tra-mite della sezione regionale territorialmente competente con le modalità rese note dalla stessa in attuazione di quanto prescritto al precedente punto i), lettera a.2).La comunicazione dei dati dei contratti di lavori pubblici aggiudicati o affidati antecedente-mente al 1° maggio 2008, ove già iniziata, dovrà essere portata a conclusione dalle stazioni appaltanti, utilizzando i sistemi in essere. Ai sensi dell’art. 7, comma 8, ultimo capoverso, del Codice dei contratti, il soggetto che omet-te senza giustificato motivo di fornire le informazioni di cui ai punti precedenti o che non rispetti i termini di invio è sottoposto con provvedimento dell’Autorità alla sanzione ammini-strativa del pagamento di una somma fino a 25.822 euro. La sanzione è elevata fino a 51.545 euro se vengono forniti dati non veritieri. Alla data del 30 aprile 2008 hanno di produrre i propri effetti i precedenti comunicati dell’Au-torità relativi alla trasmissione dei dati concernenti i contratti pubblici di lavori, servizi e forniture nei settori ordinari e speciali, di importo superiore alla soglia dei 150.000 euro e il comunicato in data 8 giugno 2005 relativo alla comunicazione dei fatti specifici.Con ulteriori comunicazioni saranno rese note:a) le modalità di trasmissione dei dati relative ai contratti di lavori, nei settori ordinari o

speciali, di importo compreso tra i 40.000 e i 150.000 e ai contratti di servizi e forniture, nei settori ordinari o speciali, di importo compreso tra i 20.000 e i 150.000 euro, a mezzo delle procedure informatiche che verranno successivamente messe a disposizione sui siti web dell’Autorità e delle Regioni e Province Autonome;

b) le modalità di trasmissione dei dati relativi ai contratti di lavori, servizi e forniture di importo superiore ai 150.000 euro rientranti nelle particolari casistiche di cui agli articoli 19, 20, 21, 22, 23, 24 e 26 (contratti esclusi) del Codice a mezzo delle procedure infor-

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Parte Prima – 3. Gli organi di vigilanza e consultivi 121

matiche che verranno successivamente messe a disposizione sui siti web dell’Autorità e delle Regioni e Provincie autonome;

c) le variazioni che saranno apportate al sistema di raccolta dei dati in relazione alle ulterio-ri fattispecie contrattuali previste dalla legge, avvalendosi delle sezioni regionali, anche di intesa con le stesse.

3.2.9. La modalità di trasmissione dei dati per gli appalti di importo inferiore o uguale a 150.000 euro e i contratti esclusi

L’Autorità per la vigilanza con comunicato del 14 dicembre 2010 si occupa della modalità di trasmissione dei dati dei contratti pubblici di lavori, servizi e forniture – settori ordinari e spe-ciali ed estensione della rilevazione ai contratti di importo inferiore o uguale a 150.000 euro ai contratti “esclusi” di cui agli articoli 19, 20, 21, 22, 23, 24 e 26 del Codice dei contratti, di importo superiore ai 150.000 euro, e agli accordi quadro e fattispecie consimili.L’Autorità sottolinea che, al fine di assicurare la vigilanza del mercato, occorre estendere la rilevazione dei dati anche alle seguenti fattispecie:

a) contratti di lavori, servizi e forniture nei settori ordinari e speciali di importo inferiore o uguale ad euro 150.000;

b) contratti “esclusi” di lavori, servizi e forniture di importo superiore ai 150.000 euro rien-tranti nelle particolari casistiche di cui agli articoli 19, 20, 21, 22, 23, 24 e 26 del Codice dei contratti pubblici;

c) accordi quadro, contratti attivati da centrali di committenza, convenzioni e fattispecie con-simili;

d) contratti di lavori, servizi e forniture, nei settori ordinari e speciali, discendenti dalle fatti-specie di cui al punto c).

Nello stesso comunicato, ferma restando la validità del comunicato del presidente dell’Auto-rità del 4 aprile 2008 che disciplina il sistema di comunicazione dei dati relativi agli appalti di importo superiore a 150.000 euro, si rileva che:

1) l’invio alla sezione centrale dell’Osservatorio, ovvero alle sezioni regionali competenti, da parte dei soggetti obbligati, dei dati aventi a oggetto i contratti di cui al successivo punto 2), dovrà essere assicurato mediante le apposite procedure informatiche rese di-sponibili sui siti web dell’Autorità e delle Regioni e Province autonome, secondo le seguenti modalità:1.1) la trasmissione dei dati concernenti i contratti aventi a oggetto lavori, servizi e for-

niture nei settori ordinari o speciali, affidati o aggiudicati da stazioni appaltanti di ambito statale e/o di interesse nazionale o sovra regionale, dovrà essere assicurata ricorrendo all’uso delle procedure telematiche che sono state rese disponibili sul sito web dell’Autorità all’indirizzo www.avcp.it da gennaio 2011;

1.2) la trasmissione dei dati concernenti i contratti aventi a oggetto lavori, servizi e for-niture nei settori ordinari o speciali, di interesse regionale, provinciale e comunale dovrà essere assicurata ricorrendo all’uso delle procedure telematiche che saranno rese disponibili sui siti delle Regioni e delle Province autonome, ovvero – nel caso in cui la sezione regionale dell’Osservatorio non sia operativa/istituita – mediante l’uso delle procedure telematiche di cui al precedente punto 1.1). A tal fine le sezio-ni regionali dell’Osservatorio hanno provveduto, entro il 31 dicembre 2010, a ren-der note con apposito avviso le modalità operative con cui le stazioni appaltanti di interesse regionale, provinciale e comunale dovranno trasmettere i dati sui contratti pubblici.

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122 Direzione Dei lavori e Pratica amministrativa e contabile

2) l’obbligo dell’invio dei dati riguarda: 2.1) i contratti di lavori, nei settori ordinari e speciali, di importo compreso tra i 40.000

e i 150.000 euro, e i contratti di servizi e forniture, nei settori ordinari e speciali, di importo compreso tra i 20.000 e i 150.000 euro, per i quali si è pervenuti all’aggiu-dicazione o all’affidamento a far data dal 1° gennaio 2011; per i contratti di lavori, nei settori ordinari e speciali, di importo compreso tra i 40.000 e i 150.000 euro, aggiudicati o affidati fino a dicembre 2010, rimane l’obbligo dell’invio dell’elenco riassuntivo trimestrale con le precedenti modalità e tempistiche;

2.2) i contratti di lavori, servizi e forniture, nei settori ordinari e speciali, di importo superiore ai 150.000 euro, rientranti nelle particolari casistiche di cui agli articoli 19, 20, 21, 22, 23, 24 e 26 del Codice dei contratti, per i quali si è pervenuti all’ag-giudicazione o all’affidamento a far data dal 1° gennaio 2011; per gli stessi contratti non è più necessario l’invio del corrispondente documento cartaceo a fine 2011;

2.3) gli accordi quadro, i contratti attivati da centrali di committenza, le convenzioni e le fattispecie consimili, per le quali si è pervenuti all’affidamento a far data dal 1° gennaio 2011;

2.4) i contratti d’appalto di lavori, servizi e forniture, nei settori ordinari e speciali, di-scendenti da accordi quadro, da contratti attivati da centrali di committenza, da convenzioni e fattispecie consimili (aggiudicate o affidate a far data dal 1° gennaio 2011), di cui al precedente punto 2.3).

3) i dati concernenti i contratti di lavori, nei settori ordinari e speciali, di importo compreso tra i 40.000 e i 150.000 euro e i contratti di servizi e forniture, nei settori ordinari e spe-ciali, di importo compreso tra i 20.000 e i 150.000 euro di cui al precedente punto 2.1) vanno comunicati unicamente con riferimento alle fasi di aggiudicazione (o definizione di procedura negoziata) e di stipula del contratto, entro 60 giorni dalla data di stipula del contratto stesso;

4) i dati concernenti i contratti di lavori, servizi e forniture, nei settori ordinari e speciali, di importo superiore ai 150.000 euro, rientranti nelle particolari casistiche enucleate agli articoli 19, 20, 21, 22, 23, 24 e 26 del Codice dei contratti, di cui al precedente punto 2.2), vanno comunicati unicamente con riferimento alle fasi di aggiudicazione (o definizione di procedura negoziata) e di stipula del contratto; l’invio degli stessi deve avvenire – ai sensi dell’art. 7, comma 8, lettera b), secondo periodo, del Codice dei contratti – entro e non ol-tre il 31 gennaio dell’anno successivo a quello in cui si è pervenuti al relativo affidamento;

5) i dati concernenti gli accordi quadro conclusi ai sensi dell’art. 59 del Codice dei contratti, le attività delle centrali di committenza di cui all’art. 33 del Codice dei contratti, le con-venzioni ex art. 26 della legge n. 488/1999, e le fattispecie consimili, vanno comunicati, allo stato, con riferimento alla relativa fase di aggiudicazione entro 30 giorni dalla data di perfezionamento della stessa e con riferimento alla eventuale stipula del contratto entro 60 giorni dalla sottoscrizione dello stesso. Le modalità di rilevazione delle fasi successi-ve alla stipula verranno rese note con successivi comunicati;

6) i dati concernenti i contratti di lavori, servizi e forniture, nei settori ordinari e speciali, discendenti da accordi quadro, da contratti attivati da centrali di committenza, conven-zioni e fattispecie consimili, che risultano affidati a far data dal 1° gennaio 2011, vanno comunicati:6.1) se di importo inferiore o uguale ai 150.000 euro, con le modalità di cui al precedente

punto 3) e, quindi, con riferimento alle sole fasi di aggiudicazione e di stipula del contratto, entro 60 giorni dalla data di stipula del contratto stesso;

6.2) se di importo superiore ai 150.000 euro, con le modalità ordinarie di cui al comuni-cato del presidente dell’Autorità in data 4 aprile 2008 concernente la trasmissione dei dati dei contratti pubblici e, quindi, con riferimento alle diverse fasi dell’appalto e alle comunicazioni di eventi in esso previste.

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7) ai sensi dell’art. 7, comma 8, ultimo capoverso del Codice dei contratti, il soggetto che ometta senza giustificato motivo, di fornire le informazioni di cui ai punti precedenti o che non rispetti i termini di invio o fornisca dati non veritieri è sottoposto con provvedi-mento dell’Autorità alla sanzione amministrativa. Alla data del 31 dicembre 2010 hanno cessato di produrre i propri effetti i precedenti comunicati dell’Autorità relativi alla tra-smissione dei dati concernenti i contratti pubblici di importo inferiore o uguale alla soglia dei 150.000 euro. Gli enti aggiudicatori sono tenuti a far pervenire con le precedenti modalità – elenco riassuntivo trimestrale – avvii e conclusioni degli appalti di lavori intervenuti fino al 31 dicembre 2010, nonché le conclusioni intervenute successivamente al 31 dicembre 2010, ma riferite ad appalti di lavori avviati entro la medesima data. Con ulteriori comunicazioni saranno rese note le variazioni che saranno apportate al sistema di raccolta dei dati in relazione alle ulteriori fattispecie contrattuali previste dalla legge, avvalendosi delle sezioni regionali, anche di intesa con le stesse.

3.3. Il consIglIo superIore deI lavorI pubblIcI

3.3.1. L’organizzazione e le funzioni

Il consiglio superiore dei lavori pubblici è un organo consultivo a competenza generale e l’art. 127 del Codice dei contratti pubblici stabilisce che è garantita la sua piena autonomia fun-zionale e organizzativa, nonché l’indipendenza di giudizio e di valutazione. Quale massimo organo tecnico consultivo dello Stato svolge attività di consulenza facoltativa per le regioni, le province autonome di Trento e di Bolzano e per gli altri enti pubblici competenti in materia di lavori pubblici che ne facciano richiesta.Con D.P.R. 27 aprile 2006, n. 204 è stato emanato il Regolamento di riordino del consiglio superiore dei lavori pubblici. Nel seguito sarà brevemente denominato consiglio superiore.

3.3.2. Le competenze

Il consiglio superiore, nell’ambito dei compiti attribuiti allo Stato e nel rispetto delle prero-gative delle regioni e delle province autonome, delle province e dei comuni, esercita funzioni consultive ed esprime pareri:

a) di carattere obbligatorio sui progetti definitivi, ovvero, nei casi previsti dalla legge, sui progetti preliminari, di lavori pubblici di competenza statale o comunque finanziati per almeno il 50% dallo Stato, di importo superiore ai 25 milioni di euro, sui piani portuali, ai sensi dell’art. 5 della legge 28 gennaio 1994, n. 84, e inoltre sui progetti di competenza statale o comunque finanziati per almeno il 50% dallo Stato relativi all’informatica e alle infrastrutture tecnologiche a servizio del trasporto combinato terrestre e marittimo, dei sistemi portuali, degli interporti e della logistica, onde garantire l’interoperabilità delle tec-nologie e delle piattaforme software e agevolare l’accesso alle infrastrutture di trasporto;

b) di carattere facoltativo, su richiesta delle amministrazioni competenti, sulle linee fonda-mentali dell’assetto del territorio nazionale, sulle linee generali della programmazione delle grandi reti di interesse nazionale, sui piani aeroportuali e sulle vie di navigazione di interesse nazionale, sui programmi di lavori pubblici, sui progetti delle opere pubbliche o di interesse pubblico, ai sensi delle disposizioni vigenti sulle costruzioni e infrastrutture strategiche, sui progetti delle altre amministrazioni pubbliche. Per i progetti delle opere strategiche e di preminente interesse nazionale, di cui alla legge 21 dicembre 2001, n. 443, il parere del consiglio superiore deve essere espresso sui progetti preliminari. Ai pareri di carattere facol-tativo si applicano le disposizioni di cui al comma 5 dell’art. 127 del Codice dei contratti;

c) su ogni altra questione, ove sia previsto dalle norme vigenti.

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124 Direzione Dei lavori e Pratica amministrativa e contabile

Il consiglio superiore deve esprimere, altresì, obbligatoriamente parere:

a) sui testi delle Norme tecniche predisposte in attuazione del Testo Unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di edilizia, di cui al D.P.R. 6 giugno 2001, n. 380, nonché delle leggi 5 novembre 1971, n. 1086, e 2 febbraio 1974, n. 64, per i campi di applicazione originariamente previsti dai relativi testi normativi e non applicabili alla parte I (attività edilizia) dello stesso D.P.R. n. 380/2001;

b) sui testi delle Norme tecniche predisposte in attuazione del D.Lgs. 30 aprile 1992, n. 285;c) sulle circolari e linee guida predisposte in attuazione e nei limiti delle leggi citate alle

lettere a) e b).Il consiglio superiore sulla base della legislazione vigente, attraverso il Servizio tecnico centrale:– cura la predisposizione delle Norme tecniche fondamentali sulla sicurezza minima delle

costruzioni da osservarsi su tutto il territorio nazionale; esercita il coordinamento tecnico-scientifico dell’attività normativa, nazionale ed in ambito europeo, nel settore dell’ingegneria civile e dei materiali e dei prodotti da costruzione per i quali è di prioritaria importanza garantire il rispetto del requisito essenziale n. 1, resistenza meccanica e stabilità, di cui alla direttiva 89/106/cee del consiglio, del 21 dicembre 1988, recepita dal D.P.R. 21 aprile 1993, n. 246, ora abrogato e sostituito dal Regolamento (UE) n. 305 del 9 marzo 2011;

– esercita, d’intesa con il consiglio nazionale delle ricerche, la vigilanza sugli enti di cui alla direttiva 98/34/cee del Parlamento europeo e del consiglio, del 22 giugno 1998, che svol-gono le funzioni di organismo di normalizzazione limitatamente al campo dell’ingegneria civile e strutturale ai sensi degli articoli 4 e 5 della legge 21 giugno 1986, n. 317.

Ai fini dell’esercizio delle predette funzioni il consiglio superiore deve: – assicurare l’assolvimento dei compiti di rappresentanza presso gli organismi tecnici

dell’Unione europea preposti all’attuazione della citata direttiva 89/106/cee, riguardanti la qualificazione e la sicurezza dei materiali e dei prodotti per l’ingegneria civile;

– individuare, per i fini predetti, i rappresentanti tecnici nazionali.Il consiglio superiore deve esprimere, altresì, parere sulle questioni comunque pertinenti le materie di competenza, sottoposte al suo esame dagli organi costituzionali, dal Presidente del Consiglio dei Ministri, da singoli Ministri, da presidenti delle regioni e delle province autonome di Trento e di Bolzano, dagli enti locali, da altri enti pubblici, dalla Autorità per la vigilanza sui contratti pubblici e dalle altre autorità indipendenti e può redigere norme tecniche particolari su richiesta degli stessi soggetti. Su richiesta del Ministro delle infrastrutture, il consiglio superiore altresì può svolgere specifiche missioni tecniche in merito a problematiche di particolare complessità.Il consiglio superiore dei lavori pubblici, in particolare, deve svolgere attività di consulenza per l’Autorità per la vigilanza sui contratti pubblici, per le questioni di ordine tecnico e per ogni altra questione per la quale l’Autorità ritiene di richiedere il parere del consiglio superio-re. L’attività di consulenza si attua, su richiesta del Presidente dell’Autorità, anche a mezzo di referti all’Autorità o mediante istruttorie congiunte tra gli uffici del consiglio superiore e dell’Autorità, secondo direttive concordate tra il presidente del consiglio superiore e il Presidente dell’Autorità, ovvero mediante audizioni presso l’Autorità del Presidente del con-siglio superiore o di una delegazione del consiglio stesso, nominata dal comitato di presidenza e coordinata dal presidente della sezione competente per materia. Il consiglio superiore deve predisporre annualmente una relazione al Parlamento che dia conto dell’attività svolta, non-ché delle principali tematiche emerse nel corso dell’anno nei diversi settori dell’ingegneria.

3.3.3. I pareri sui progetti di opere pubbliche

Si ribadisce che il consiglio superiore dei lavori pubblici deve esprimere parere obbligatorio

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Parte Prima – 3. Gli organi di vigilanza e consultivi 125

sui progetti definitivi di lavori pubblici di competenza statale, o comunque finanziati per almeno il 50% dallo Stato, di importo superiore ai 25 milioni di euro, nonché parere sui progetti delle altre pubbliche amministrazioni, sempre superiori a tale importo, ove esse ne facciano richiesta. Per i lavori pubblici di importo inferiore a 25 milioni di euro, le com-petenze del consiglio superiore sono esercitate dai comitati tecnici amministrativi presso i provveditorati regionali alle opere pubbliche.Qualora il lavoro pubblico di importo inferiore a 25 milioni di euro presenti elementi di parti-colare rilevanza e complessità, il direttore del settore infrastrutture deve sottoporre il progetto, con motivata relazione illustrativa, al parere del consiglio superiore.Le adunanze delle sezioni e dell’assemblea generale del consiglio superiore sono valide con la presenza di un terzo dei componenti e i pareri sono validi quando siano deliberati con il voto favorevole della maggioranza assoluta dei presenti all’adunanza.

3.3.4. Le sezioni

Il consiglio superiore si articola in cinque sezioni distinte per materie e compiti. La riparti-zione delle materie, di cui all’elenco che segue, è definita dal Ministro delle infrastrutture, su proposta del Presidente del consiglio superiore. Detta ripartizione può essere modificata ogni biennio, con pari procedura. L’elenco delle principali materie è di seguito indicato:

a) edilizia, impianti sportivi, strutture, opere strategiche, materiali e prodotti da costruzione;b) idrogeologia, opere idrauliche, consolidamento e spostamento di abitati, opere idraulico-

forestali;c) infrastrutture marittime e portuali, difesa delle coste, opere per la navigazione interna;d) dighe, impianti di produzione, trasporto e distribuzione di energia elettrica, tradizionale o

derivante da fonti alternative;e) infrastrutture e reti di trasporto, dispositivi e materiali per la sicurezza stradale e ferroviaria,

impianti tecnologici, tecnologie innovative, infrastrutture tecnologiche ed informatiche;f) assetto del territorio, questioni ambientali;g) norme tecniche, classificazione sismica, competenze professionali, legislazione sulle

opere pubbliche, programmazione delle opere pubbliche.

I presidenti di sezione:

a) convocano e presiedono le sedute delle rispettive sezioni;b) nominano il relatore e le commissioni relatrici degli affari assegnati alle sezioni;c) possono invitare alle sedute della sezione esperti che partecipino alla discussione senza

diritto di voto e a titolo gratuito.

Il Presidente del consiglio superiore, su richiesta del presidente della sezione incaricata dell’affare o di almeno la metà dei componenti effettivi della sezione i quali abbiano parte-cipato alla deliberazione, può disporre l’esame o il riesame della questione da parte dell’as-semblea generale.Per l’esame di questioni di particolare rilevanza o per motivi di urgenza, con decreto del Presidente del consiglio superiore viene costituito un comitato speciale composto da un presidente di sezione e da non più di cinque componenti, scelti nell’ambito dei componenti del consiglio superiore. Il presidente del comitato speciale può disporre la partecipazione ai lavori di altri componenti e di esperti senza diritto a voto. La partecipazione degli esperti avviene a titolo gratuito. In caso di assenza o impedimento del presidente designato, lo stes-so è sostituito da altro presidente di sezione nominato dal Presidente del consiglio superiore.

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126 Direzione Dei lavori e Pratica amministrativa e contabile

3.3.5. Il Servizio tecnico centrale

Il Servizio tecnico centrale deve operare alle dipendenze funzionali del Presidente del consiglio superiore e svolge le seguenti funzioni istruttorie e di supporto al Ministero delle infrastrutture e al consiglio superiore, ai fini dell’emanazione dei provvedimenti finali relativi a:

a) studi e ricerche sui materiali da costruzione e sulla modellistica fisica e numerica delle opere, predisposizione delle norme tecniche, le linee guida e gli studi tecnici di caratte-re generale e normativo, nonché di ricerca sperimentale, in materia di opere pubbliche, di impianti sportivi, di trasporti, di infrastrutture, di assetto del territorio, di pubblica incolumità e sicurezza delle costruzioni, ed assolve a tutti i connessi obblighi di legge;

b) certificazione, ispezione e benestare tecnico europeo per prodotti e sistemi destinati alle opere di ingegneria strutturale e geotecnica, in attuazione della direttiva 89/106/cee, come recepita nel D.P.R. n. 246/1993 (ora abrogato e sostituito dal Regolamento (UE) n. 305 del 9 marzo 2011) e di altre disposizioni comunitarie o nazionali;

c) qualificazione dei prodotti prefabbricati di serie ai sensi del testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di edilizia, di cui al D.P.R. n. 380/2001 e, per la parte ancora applicabile, della legge n. 1086/1971, nonché delle Norme tecniche di cui agli articoli 52, comma 1, e 60 del medesimo D.P.R. n. 380/2001;

d) qualificazione e vigilanza dei prodotti disciplinati dalle Norme tecniche di cui al comma 1 dell’art. 52 e dell’art. 60 del D.P.R. n. 380/2001;

e) riconoscimento dell’equivalenza di prodotti qualificati in campo europeo per l’utilizzazio-ne degli stessi sul territorio nazionale;

f) abilitazione dei laboratori di prova dei materiali strutturali e dei laboratori per lo svol-gimento di prove geotecniche sui terreni e sulle rocce, nonché in situ di cui al comma 2 dell’art. 59 del D.P.R. n. 380/2001;

g) abilitazione degli organismi di certificazione, ispezione e prova ai sensi dell’art. 9, comma 3, del D.P.R. n. 246/1993, ora abrogato e sostituito dal Regolamento (UE) n. 305 del 9 marzo 2011;

h) abilitazione e vigilanza degli organismi di attestazione dei cementi, ai sensi dell’art. 2, comma 2, del decreto del Ministro dell’industria, del commercio e dell’artigianato 12 luglio 1999, n. 314;

i) vigilanza sul mercato ai sensi dell’art. 11 del D.P.R. n. 246/1993, limitatamente ai prodotti strutturali per i quali è prevalente il rispetto del requisito essenziale n. 1 di cui alla direttiva 89/106/cee, ora abrogato e sostituito dal Regolamento (UE) n. 305 del 9 marzo 2011;

l) accreditamento di cui all’art. 28, comma 4, del D.Lgs. 17 agosto 2005, n. 189.

Il Servizio tecnico centrale svolge, inoltre, l’attività richiesta dagli uffici operativi del Mini-stero delle infrastrutture e di amministrazioni pubbliche nell’ambito della gestione delle opere di interesse pubblico.Per l’espletamento delle proprie attività, nell’ambito delle risorse finanziarie disponibili a legislazione vigente, senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica, il Servizio tecnico centrale può affidare incarichi speciali di consulenza e assistenza tecnica a istituti univer-sitari o a singoli docenti universitari o a soggetti indipendenti, pubblici o privati, purché di comprovata esperienza e competenza, per coadiuvare attività di particolare complessità e che implichino conoscenze di alto grado di specializzazione.Il Servizio tecnico centrale è articolato in non più di cinque uffici di livello dirigenziale non generale, cui sono preposti dirigenti di seconda fascia del ruolo del Ministero delle infrastrut-ture, assegnati con decreto del Ministro delle infrastrutture al consiglio superiore.

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