Direttore U.O.C. 118 - Caserta - HomePage | A.S.L. Caserta · manovra non va effettuata se si...

50
Aspettando il 118 Aspettando il 118 a cura del Dr. Roberto Mannella Direttore U.O.C. 118 - Caserta

Transcript of Direttore U.O.C. 118 - Caserta - HomePage | A.S.L. Caserta · manovra non va effettuata se si...

Aspettando il 118Aspettando il 118a cura del

Dr. Roberto MannellaDirettore U.O.C. 118 - Caserta

17

VALUTAZIONE DELLO STATO DEL FERITO

Lo stato di gravità del ferito può essere valutato ponendosi le seguenti do-mande:

Risponde? (valutazione stato di coscienza)

Respira? (valutazione arresto respiratorio)

Ha polso? (valutazione arresto cardiaco)

Sanguina o ha traumi evidenti?

1) Se non risponde alla voce e/o agli stimoli dolorosi potrebbe essere instato d’incoscienza, pertanto si deve porlo nella posizione laterale di sicurezza(da non fare assolutamente se esiste il sospetto di trauma alla colonna verte-brale!!)

2) Se non respira, o il respiro è velocissimo e superficiale o molto rallentato(per gli adulti sono normali 14/16 respiri al minuto) potrebbe trattarsi d’arresto

18

respiratorio o grave insufficienza respiratoria acuta, pertanto si deve praticarela respirazione artificiale.

3) Se non ha polso (battiti assenti per almeno 10 secondi) potrebbe trat-tarsi d’arresto cardiaco, si deve quindi praticare il massaggio cardiaco.

4) Se sanguina in maniera abbondante la probabile causa è un’emorra-gia, si deve pertanto comprimere la ferita con materiale assolutamente pulito.

19

OSTRUZIONE DELLE VIE RESPIRATORIE

LIBERARE LE VIE RESPIRATORIE SIGNIFICA SALVARE LA VITA

L’ostruzione delle vie respiratorie è una delle principali cause di decesso incaso d’incidente.

Quando il paziente perde la coscienza, nella maggior parte dei casi lalingua ricade all’indietro e blocca le vie respiratorie rendendo così impossibilela respirazione.

Al fine di evitare ciò, eseguite questa semplice operazione:� inclinare all’indietro la testa dell’infortunato e sollevate verso l’alto la man-

dibola: tale movimento solleva la lingua e riapre le vie respiratorie.

Il più delle volte basta questa semplice operazione a far riprendere la re-spirazione.

RICORDATE:

1) non abbandonate mai l’infortunato che sia in stato di incoscienza;

20

2) chiamate immediatamente il 118 o fate in modo che qualcuno lochiami al Vostro posto.

21

PERSONA INCOSCIENTE

Chiamare immediatamente il 118.

IN ATTESA DELL’AMBULANZA:

La persona incosciente è a rischio di soffocamento e va sempre posta in po-sizione laterale di sicurezza, tranne in caso di sospetta lesione della colonnavertebrale (e tale lesione va sempre da sospettare in caso di trauma).

In questa posizione l’infortunato manterrà le vie aeree libere e la linguanon ricadrà indietro.

Il capo sarà iperesteso (cioè piegato all’indietro), con la bocca aperta,così vomito e altri liquidi potranno defluire liberamente da essa.

La posizione degli arti permette di mantenere il corpo in posizione stabilee comoda.

Come procedere:1) Se l’infortunato ha gli occhiali dovete levarglieli prima di muovere la testa per

evitare lesioni agli occhi.

22

23

2) Slacciare tutto ciò che stringe (colletti, cravatte, cinture). 3) Spingere indietro prudentemente la testa dell’infortunato, mettendo una

mano sotto la nuca e l’altra sulla fronte, per liberare le vie aeree. 4) Aprirgli la bocca e ripulirla da ogni corpo estraneo eventualmente presente

(denti rotti, vomito, etc), con due dita messe ad uncino, possibilmente pro-tette da un fazzoletto.

5) Preparare un cuscino (esempio ripiegare un maglione,…) d’uno spessorepari alla metà della larghezza delle spalle.

6) Inginocchiarsi all’altezza del torace dell’infortunato e sistemare bene il cu-scino contro la testa evitando di muovergli lateralmente il capo.

7) Stendere perpendicolarmente al corpo il braccio che si trova dalla partedel soccorritore.

8) Ripiegare sul torace l’altro braccio e ruotare l’infortunato in blocco fino afarlo appoggiare sul fianco.

9) Iperestendergli subito il capo portando all’indietro, con precauzione, cuscinoe testa.

10) Agganciare il piede dell’arto flesso al polpaccio della gamba sottostante, inmodo che il ginocchio tocchi terra.

11) Controllare ancora una volta che il capo sia in iperestensione e che la po-sizione sia stabile (se necessario puntellarlo).

24

SOFFOCAMENTO

Se il paziente riesce a stare in piedi:1) Cingere le vostre braccia attorno al paziente stando dietro di lui. Pog-

giate il vostro pugno tra l’ombelico ed il torace del paziente al di sottodelle costole e portate l’altra mano sopra la prima;

2) Tirare energicamente all’indietro e verso l’alto più volte.

Ripetere le operazioni 1 e 2 fino a rimuovere l’oggetto o fino a quandol’infortunato non cada in stato d’incoscienza.

Se il paziente non riesce a stare in piedi ed è sdraiato:1) sistematevi a gambe divaricate sopra di lui;2) poggiategli le vostre mani tra l’ombelico ed il torace al di sotto delle co-

stole;3) spingete più volte verso l’alto con un movimento secco.

Ripetere le operazioni fino a rimuovere l’oggetto o fino a quando la vittimanon cada in stato d’incoscienza.

POSIZIONE LATERALE DI SICUREZZA

25

Se l’infortunato è incosciente, potete utilizzare le pacche sulle spalle e lecompressioni toraciche.

Chiamare immediatamente il 118.

26

ARRESTO RESPIRATORIO

Una persona con gravi difficoltà respiratorie, o in arresto respiratorio, si ri-conosce facilmente:

A vista:

dalla colorazione cianotica delle labbra, dei lobi, o del volto in generale edall’assenza, o irregolarità, del movimento toracico e addominale (troppo fre-quente e superficiale o profondo ma troppo rallentato). Inoltre la scarsa o as-sente ossigenazione cerebrale prolungata causa lo svenimento della personache sarà quindi incosciente.

... A tatto / udito:

accostando l’orecchio alla sua bocca, guardando verso iltorace e l’addome si può sentire sulla pelle l’aria che fuorie-sce e contemporaneamente vedere il movimento dell’ad-dome. Questo è in assoluto il metodo di valutazione migliore.

L’osservazione va fatta per almeno 10 secondi.

27

Prima però occorre accertarsi che le vie aeree dell’infortunato siano liberee sgombre da solidi (cibo od oggetti accidentalmente introdotti) o liquidi (san-gue, vomito, ecc) procedendo eventualmente alla loro liberazione con le ditao, nel caso di liquidi, adottando la posizione laterale di sicurezza.

Non perdere tempo a cercare cause di ostruzione non visibili.

Chiamare immediatamente il 118.

1) Dopo aver verificato lo stato di arresto respiratorio è essenziale iniziareimmediatamente la respirazione artificiale. Il paziente va posto supino, possi-bilmente su un piano rigido; nello spostamento del paziente traumatizzato (daevitare se non è strettamente necessario) preservare l’allineamento testa-collo-schiena per evitare danni permanenti alla colonna vertebrale.

2) Mettere indice e medio sul mento, l’altra sulla sua fronte, e iperesten-dergli il capo rovesciandolo dolcemente indietro: ciò permetterà il passaggiodell’aria. Con la mano che era sotto il collo sollevare il mento verso l’alto: que-sta posizione riporterà la lingua in avanti, liberando meglio le vie aeree (talemanovra non va effettuata se si sospetta un trauma alla colonna vertebrale).

28

3) Il modo più efficace per far respirare un infortunato è trasferire aria daivostri polmoni ai suoi, insufflandola attraverso la sua bocca (respirazionebocca a bocca).

4) Nella respirazione bocca a bocca insufflate aria nella bocca o nel nasodell’infortunato (naso e bocca insieme in un bambino o neonato) per riempirglii polmoni.

Quando vi staccate l’infortunato espira grazie alla gabbia toracica ela-stica che riprende la sua posizione di riposo.

La respirazione bocca a bocca permette di controllare i movimenti tora-cici (indicano se i polmoni si riempiono di aria o se l’infortunato riprende a re-spirare spontaneamente).

29

Può essere usata nella maggior parte dei casi e da soccorritori di ogni età.

Non si deve praticare il bocca a bocca in certi casi di avvelenamento, sec’è del veleno intorno alla bocca dell’infortunato, perché il soccorritore rischiadi essere intossicato.

È anche impraticabile se ci sono gravi lesioni al volto, se c’è vomito ripe-tuto o se il volto è inaccessibile.

L’insufflazione va ripetuta ogni 5 secondi, quindi circa 20 cicli al mi-nuto.

30

ARRESTO CARDIACO

Se oltre all’arresto respiratorio c’è anche l’arresto cardiaco è necessariopraticare il massaggio cardiaco esterno associato al bocca a bocca. Senzail cuore per far circolare il sangue, l’ossigeno non può raggiungere il cervellodell’infortunato.

Chiamare immediatamente il 118.

1) Stendete il ferito sul dorso, su un piano duro.

2) Inginocchiatevi vicino al torace, all’altezza del cuore.

3) Localizzate la metà inferiore dello sterno, prendendo la misura con le duemani con in pollici uniti, a metà strada tra la parte alta dello sterno e l’ap-pendice xifoide (la sua parte più bassa).

4) Appoggiate la base del palmo della mano sulla metà inferiore dello sternotenendo le dita sollevate dalle coste. Coprite questa mano con la basedel palmo dell’altra mano (intrecciando eventualmente le dita).

5) Tenete le braccia tese e chinatevi in avanti in modo che le vostre braccia

31

siano verticali. Premete sulla metà inferiore dello sterno (da 3 a 4 cm d’af-fossamento per l’adulto medio).

6) Sollevatevi e rilasciate la pressione. Praticate 30 compressioni (contare 1 e2 e 3 fino a 30), poi praticate due insufflazioni col bocca a bocca.

7) Continuate con 30 compressioni seguite da 2 insufflazioni, prendendo ilpolso carotideo e il respiro,dopo 5 cicli (due minuti). In seguito ricontrollatese il cuore battee se respira ogni 5 cicli circa.

8) Non appena il cuore ricomincia a battere cessate immediatamente il mas-saggio continuando con la respirazione artificiale fino alla ripresa della re-spirazione spontanea.

32

Controllo dell’efficacia:

Se il massaggio cardiaco è efficace il polso carotideo riprenderà. Guar-date il volto e le labbra dell’infortunato.

Il colore migliorerà quando il sangue ossigenato riprenderà a circolare.Se non respira il colorito diventa cianotico.

33

EMORRAGIA E PERDITA DI SANGUE

Se il paziente è ferito e presenta una ferita aperta che sanguina, prestareil primo soccorso necessario.

Chiamare immediatamente il 118 se ritenete di aver bisogno di aiutoo suggerimenti telefonici.

Nella maggior parte dei casi, la perdita di sangue da una ferita apertapuò essere fermata esercitando una pressione direttamente sulla ferita stessa:

1) premete con la vostra mano proprio sulla ferita sanguinante, cercando dischiacciare il vaso sanguigno contro l’osso o il tessuto sottostante per fer-mare il flusso di sangue;

2) se la perdita di sangue è cospicua, lasciate l’infortunato sdraiato con legambe sollevate a 45° nella c.d. posizione antishock;

3) mantenete la vostra mano o il dito premuto direttamente sulla parte san-guinante. Non aver timore di infettare la ferita con mani o dita sporche:l’emorragia è più pericolosa di un po’ di sporcizia. Un asciugamano pre-

34

muto energicamente contro la ferita possono arrestare efficacemente laperdita di sangue;

4) coprite l’infortunato per tenerlo caldo;

5) in caso di sospetta lesione cerebrale o del midollo spinale evitate di muo-vere il paziente.

Provvedimenti in caso di forte emorragia esterna:

1) Adagiare il paziente in posizione supina (la perdita massiva di sangue causauna diminuzione di pressione con conseguente possibilità di svenimento.

2) Comprimere la ferita con garza, fazzoletti, materiale pulito (se non vi sonofratture nella stessa zona).

3) Se la ferita è all’estremità di un arto lo si può sollevare verso l’alto.

4) Per arrestare un’emorragia senza interferire col resto della circolazione, do-vete premere direttamente sulla ferita. Questo tamponamento comprimei vasi sanguigni sul posto e rallenta il flusso del sangue, favorendo la for-mazione di un coagulo. Il tamponamento deve essere mantenuto da 5 a10 minuti, per evitare la ripresa spontanea dell’emorragia.

35

5) Se c’è un corpo estraneo conficcato nella ferita, si applica la compres-sione lateralmente. Se possibile, sollevate la parte colpita e mantenetelasollevata: ciò diminuirà l’apporto di sangue.

6) Se l’emorragia non può essere arrestata col tamponamento, o se è im-possibile effettuare un’efficace compressione in loco (per esempio se cisono gravi lacerazioni), potete arrestarla con la compressione a distanzafatta sul punto di com pres sione giusto, sempre tra la ferita e il cuore.

Questo metodo viene usato per controllare l’emorragia arteriosa. Il puntodi compressione è il luogo dove potete comprimere un’arteria contro l’ossosottostante per impedire il flusso del sangue oltre questo punto.

Tuttavia, poiché questa compressione impedisce la circolazione del san-gue nei tessuti di tutto l’arto, questo metodo deve essere usato solo quandola compressione locale è impossibile o inefficace.

Non applicare mai lacci emostatici, soprattutto con materiale improvvi-sato, poi difficile da rimuovere, se non in caso di estremo bisogno e come ul-timo rimedio dopo che tutti gli altri non hanno avuto successo. In tal casosegnare l’ora di applicazione, l’uso del laccio emostatico può causare gravi

36

37

lesioni all’arto ed anche la morte. Le emorragie interne non sono visibili e quindilocalizzabili.

La loro presenza può provocare il cosiddetto stato di shock, ossia una di-minuzione della pressione sanguigna con diminuito apporto di sangue agliorgani vitali.

Chiamare immediatamente il 118.

L’infortunato è in grave pericolo di vita e va subito ospedalizzato.

Tale stato è riconoscibile dal pallore, sudorazione fredda, a volte alteratostato di coscienza, polso rapido e debole, respirazione veloce. In questo casoadagiare il paziente in posizione orizzontale e sollevargli le gambe per favo-rire la presenza di sangue al tronco e al capo.

Copritelo con una coperta di lana o un indumento. Tenete un campionedi ciò che è stato espulso o vomitato dal ferito.

38

COLPO DI CALORE

Consiste in un pericoloso accumulo di calore nel corpo dovuto a partico-

lari condizioni ambientali o fisiche per cui la persona coinvolta non riesce più

ad eliminare il calore accumulato in eccesso, con conseguente aumento

eccessivo della temperatura corporea.

L’infortunato si sente spossato ma teso, ha mal di testa, vertigini e nausea.

Lamenta crampi agli arti inferiori, si presenta pallido o anche con colorito rosso

acceso e poi cianotico. Pelle inizialmente umida, in seguito secca; il respiro

è superficiale e affannoso. Il polso è piccolo e frequente, il soggetto può an-

dare incontro a shock.

Chiamare immediatamente il 118.

Mettere l’infortunato in un luogo fresco in posizione semiseduta, se è co-

sciente dategli da bere acqua fresca con aggiunta di sale da cucina (mezzo

cucchiaino in mezzo litro d’acqua o bicarbonato).

39

COLPO DI SOLE

È la conseguenza di un aumento della temperatura corporea provocatodall’azione del sole, dal riscaldamento eccessivo della superficie cutanea, im-ponente sudorazione che può uccidere la persona per disidratazione. L’azionedei raggi del sole sulla testa eleva la temperatura del cranio oltre i livelli di so-pravvivenza delle cellule cerebrali per cui il paziente perde conoscenza.

L’infortunato può accusare mal di testa, vertigini, può manifestare confu-sione mentale, allucinazioni, talora cecità. La temperatura è elevata e si ag-gira sui 40 °C ed oltre. Colorito rosso acceso e successivamente pallore,sudorazione profusa. Il polso è piccolo e frequente, può esserci vomito. Il sog-getto può perdere coscienza e può esserci coma e morte.

Chiamare immediatamente il 118.

1) Portare il soggetto all’ombra e al fresco, spogliarlo.

2) Se è cosciente e rosso in viso metterlo in posizione semiseduta, se è pal-lido sistemarlo in posizione di sicurezza.

40

3) Avvolgetelo in un lenzuolo bagnato e fategli spugnature su tutto il corpocon acqua fredda. Eventualmente fategli aria (la temperatura deve tornarea 37-38 °C).

4) Se la temperatura si è abbassata coprite il paziente con un telo asciuttoe sistematelo in un ambiente aerato.

5) Se la temperatura si alza di nuovo ricominciate come visto in prece-denza.

41

USTIONI O SCOTTATURE

Ustioni o scottature possono essere causate da liquidi bollenti, oggetti ro-venti o da corrente elettrica.

Le ustioni sono classificate in vari gradi a se-conda della gravità del danno presente ai tessuti:

• Primo grado: arrossamento della cute a volte moltodoloroso ma generalmente non grave (es. scotta-tura solare). Sono interessati solo gli strati più superfi-ciali della pelle.

• Secondo grado: oltre ad un arrossamento si for-mano sacche di liquido sieroso (vescicole). Sono in-teressati strati più profondi della pelle senza peròdanni permanenti (a patto di cure appropriate).

• Terzo grado: il tessuto appare secco e nerastro acausa della sua distruzione. Solo un intervento di chi-rurgia plastica può riparare il danno causato.

42

La gravità di un ustione non è data solo dal grado, ma anche dalla suaestensione. È comunque da sottolineare che può essere senz’altro più grave(fino al pericolo di morte) un’ustione di primo grado generalizzata (grave scot-tatura solare) di un ustione di terzo grado localizzata. Per questo è sempre benenon sottovalutare mai un’ustione e sentire comunque il parere del medico.

Chiamare il 118 se avete qualche dubbio circa la gravità del caso oper chiedere consigli.

Tutte le ustioni vanno immediatamente raffreddate con abbondanteacqua corrente e in seguito ricoperte con materiale pulito.

Per ustioni alle dita, separare le stesse con garze bagnate. Per ustioni agliocchi, coprite entrambi (anche se uno solo è coinvolto) con garze bagnate.

Non cercate mai di staccare oggetti o vestiti bruciati adesi alla pelle delpaziente, ma lavare il tutto abbondantemente con acqua corrente e coprirecon materiale pulito. La prassi da seguire per le ustioni chimiche è la stessadelle ustioni termiche, tranne i casi in cui le sostanze chimiche possono rea-gire con l’acqua (es. calce viva). In questi casi bisogna prima rimuovere le so-stanze con le dovute cautele.

43

In caso di ustioni e scottature minori:

1) Mettete la parte ustionata sotto acqua corrente fredda (ma con getto mo-derato) o immergetela in acqua fredda per 10 minuti, più a lungo se il do-lore persiste.

2) Se non è disponibile acqua, usate qualsiasi liquido freddo innocuo comelatte o birra.

3) Togliete delicatamente anelli, braccialetti, orologi, cinture, scarpe o abitiintorno alla parte ustionata prima che incominci a gonfiare.

4) Ricoprite la zona con tessuto pulito, possibilmente sterile, che non perdapeli.

5) Non applicate cerotti, non applicate mai alcool, pomate, oli o grassi sul-l’ustione, non forate le vescicole, non asportate i lembi di pelle e non inter-venite in alcun modo sull’ustione.

Chiamate il soccorso 118 se avete dubbi sulla sua gravità.

44

In caso di ustioni da raggi solari:

La pelle si presenta arrossata, ipersensibile, gonfia. Possono esserci vesci-cole. La zona colpita scotta.

1) Mettere l’infortunato all’ombra e raffreddare la pelle con spugnature eacqua fredda. Dategli frequentemente da bere piccoli sorsi d’acquanon gelata.

2) Non bucate mai le bolle.

In caso di comparsa di grosse bolle chiamare subito il medico.

45

AVVELENAMENTO

L’ingestione o l’inalazione di sostanze come farmaci, prodotti chimici, gasdi vario tipo, cibi avariati o velenosi (funghi) può avere conseguenze gravi senon letali.

Chiamare immediatamente il 118 che provvederà a contattare il Cen-tro Antiveleni.

Non esistono rimedi immediati, sicuri e sempre validi da adottare in casodi avvelenamento, poiché manovre benefiche con alcune sostanze possonoessere altamente lesive con altre.

1) Mai quindi far ingerire acqua, latte, carbone attivo, provocare vomito oqualsiasi altra cosa ritenuta a torto adeguata.

2) Chiamare immediatamente il soccorso sanitario.

3) Informatevi dall’infortunato, o da un testimone, circa l’eventuale con-tatto con un veleno. Cercate di sapere esattamente che cosa ha

46

preso, quando e quanto. La presenza accanto all’infortunato di un fla-cone sospetto, o di una pianta velenosa può darvi indicazioni.

4) Se il paziente è cosciente chiedetegli subito cos’è successo, potrebbeperdere coscienza da un minuto all’altro.

5) Se si notano ustioni alle labbra o alla bocca alleviatele umettandole.

6) Se è incosciente, ma respira, mettetelo nella posizione di sicurezza; secuore e respiro si arrestano, iniziate immediatamente la rianimazionecardiopolmonare*.

47

PUNTURE D’INSETTI

Insetti come api, vespe, calabroni provocano punture che sono più dolo-rose e allarmanti che pericolose.

Alcune persone sono però allergiche al veleno introdotto. Inoltre punturemultiple prodotte da uno sciame di insetti possono avere un effetto cumula-tivo grave.

1) Controllate subito se il pungiglione è rimasto nella ferita e, nel caso cer-cate di toglierlo, con la massima cautela senza spremere l’eventuale sac-chetto del veleno (nel caso di punture d’api).

2) Raffreddare la zona con ghiaccio od acqua fredda e, possibilmente,tenerla in alto.

3) Per alleviare il dolore e diminuire il gonfiore applicare una compressa im-bevuta di acqua e ammoniaca, o una pomata antistaminica.

Se l’edema e il dolore persistono o aumentano chiamare il 118.

48

Punture d’insetti nella bocca o nella gola:

Per ridurre l’edema dare del ghiaccio da succhiare all’infortunato, altri-menti fategli sciacquare ripetutamente la bocca con acqua fredda. Se la re-spirazione diventa difficile, mettete l’infortunato in posizione di sicurezza.

Chiamate con la massima urgenza il soccorso sanitario 118 e prepa-ratevi a praticare la respirazione artificiale*.

Shock anafilattico:

È una reazione allergica grave che può insorgere nei pochi secondi o mi-nuti che seguono la puntura dell’insetto al quale il soggetto è sensibile.

Oltre agli altri sintomi dello shock possono comparire nausea e vomito,senso di oppressione, difficoltà di respirazione, starnuti, edema del volto so-prattutto intorno agli occhi, polso rapido, possibile stato di incoscienza.

Dovete mantenere pervie le vie aeree, se il respiro diventa difficile met-

49

tere il soggetto in posizione di sicurezza; se respiro e cuore si arrestano iniziaresubito le pratiche di rianimazione cardiopolmonare*.

È determinante l’immediato ricovero in ospedale.

I SINTOMI

50

INCIDENTI STRADALI

Su strade normali:

1) Fermarsi e valutare la situazione. In caso di feriti gravi chiamare im-mediatamente il 118.

2) In caso di grave intralcio della circolazione provvedere a spostare levetture.

Sulle Autostrade:

1) Liberare subito le corsie e spostare le vetture ancora mobili sulla corsiad’emergenza, o nel caso contrario in cui le corsie siano tutte impercorribili,provvedere a liberare almeno quella di emergenza.

2) Valutare la situazione e allarmare immediatamente i soccorsi.

3) Allontanarsi dalla zona dell’incidente appena i soccorsi sono entrati inazione.

51

FERITE E LESIONI DA CADUTE O INCIDENTI STRADALI

DistorsioneSi verifica a livello di un’articolazione quando si ha stiramento o lesione

della capsula articolare e dei legamenti. Provoca dolore e ipersensibilità in-torno all’articolazione, acuiti dal movimento. Edema e successiva comparsadi ecchimosi.

Sistemate e sostenete la zona lesa in maniera confortevole. Mettete anudo l’articolazione e, se la distorsione è recente, applicatevi una borsa dighiaccio o una compressa imbevuta di acqua fredda. Effettuiate un ben-daggio ad otto della caviglia, se non è presente una persona qualificata nontogliete la scarpa ma effettuate la bendatura intorno alla scarpa.

Eventualmente trattatela come una frattura e chiamate il soccorso 118.

LussazioneÈ la perdita permanente, per distacco violento, dei rapporti fra capi arti-

colari. L’infortunato accusa dolore molto intenso nella zona dell’articolazione.

52

53

Il movimento è impossibile, l’articolazione lesa sembra deformata, edema e

più tardi, ecchimosi nel punto di lesione.

Immobilizzare la parte lesa nella posizione più confortevole usando cuscinet-

ti, bendaggi ed eventualmente stecche. Chiamare il soccorso sanitario 118.

Non tentare di risistemare le ossa nella loro posizione normale perché po-

treste ledere i tessuti circostanti. Eventualmente trattatela come una frattura.

FratturaÈ l’interruzione completa o incompleta della continuità di un osso.

Le fratture si classificano in due gruppi, chiuse ed esposte, entrambe pos-

sono complicarsi.

La frattura chiusa non lede la superficie cutanea. Si ha frattura esposta

quando l’estremità di un osso rotto è uscita all’estero oppure una ferita rag-

giunge la frattura.

Lo scopo fondamentale del soccorritore è d’impedire qualsiasi movimento

a livello della lesione.

In tutti i casi chiamare il soccorso qualificato 118.

54

1) Il paziente non dovrebbe essere spostato se ciò non è assolutamentenecessario. Mettetelo nella posizione più confortevole possibile, immobilizzatela parte lesa ed aspettate l’arrivo del soccorso.

2) Se dovete muoverlo fatelo con la maggior cura e delicatezza possibiliper evitare ulteriori lesioni e non aumentare il dolore.

3) Difficoltà respiratoria, emorragia grave e stato di incoscienza devonoessere soccorse prima della frattura.

4) L’immobilizzazione deve impedire ogni movimento senza turbare la cir-colazione sanguigna e senza provocare dolore.

5) Se la frattura è esposta apporvi delicatamente una compressa di garzae bendare delicatamente. Se c’è un’emorragia importante esercitare unacompressione a distanza.

Frattura al cranio

Il paziente presenta segni evidenti di trauma cranico.

Sangue e/o liquido cefalo – rachidiano acquoso e chiaro che fuoriescedall’orecchio o dal naso. L’occhio può essere iniettato di sangue e, in seguito,

55

le palpebre diventare nere, le pupille sono inegualmente dilatate. Breve o par-ziale perdita di coscienza.

1) Se l’infortunato è cosciente mettetelo in posizione semiseduta con latesta e spalle appoggiate e sorvegliatelo attentamente.

2) Notate ogni cambiamento, soprattutto se si addormenta. Se esce li-quido dall’orecchio inclinatelo verso la parte lesa e bendatelo con una leg-gera medicazione sterile. Non tappate l’orecchio.

3) Se è incosciente ma respira mettetelo in posizione di sicurezza.

4) Controllate la frequenza del respiro, prendete il polso e valutate la fa-coltà di risposta agli stimoli ogni 10 minuti.

Chiamate con la massima urgenza il soccorso qualificato 118.

Frattura della colonna vertebraleE’ sempre considerata grave e richiede la massima cura nel muovere il fe-

rito perché il midollo spinale può essere leso.

Chiamare immediatamente il 118.

56

La frattura può essere causata da un trauma di-retto o indiretto. L’infortunato lamenta un intenso do-lore alla schiena e ha la sensazione di essere tagliatoin due.

1) Non controlla gli arti; chiedetegli di muovere ipolsi, le caviglie, le dita delle mani e dei piedi.Possibile perdita di sensibilità. Accertatevene toc-cando dolcemente gli arti e chiedendo se sentequalcosa. Si possono notare delle irregolarità allapalpazione.

2) Impedire all’infortunato di muoversi.

3) Non muovete assolutamente l’infortunato, ma te-netegli ferma la testa con le mani; fategli tenere ipiedi da qualcuno.

4) Mettete una coperta o degli indumenti arrotolastiintorno al tronco per sostenerlo. Copritelo e aspet-tate l’arrivo del soccorso qualificato.

57

La frattura della colonna vertebrale è sempre una situazione gravissima,ma NON urgente per quanto riguarda il sollevamento e il trasporto dell’infor-tunato. Meglio aspettare che soccorrere male.

Ricordate che in questo caso non è il ferito che va all’ospedale, ma è ilsoccorso qualificato con l’attrezzatura idonea, che viene a prendere il pa-ziente. L’infortunato deve essere trasportato in ospedale su una barella a cuc-chiaio.

Frattura delle vertebre cervicali

Chiamare immediatamente il 118.

1) Impedire all’infortunato di muoversi; mantenergli fermo il capo fino al-l’arrivo del soccorso qualificato. Se il ricovero non è imminente, allentate gli in-dumenti al livello del collo e applicate un collare.

2) Copritelo ed attendete l’ambulanza.

3) Se il ferito deve essere spostato comportatevi come se si trattasse diuna frattura della colonna vertebrale.

58

59

Immobilizzazione del ginocchioLa lesione del menisco manifesta dolore intenso intorno al ginocchio, in

genere sulla faccia interna. Il ginocchio leso è spesso piegato e non può essere esteso. Si forma un

edema dovuto alla rapida raccolta di liquido sinoviale nell’articolazione.

1) Sostenete la gamba lesa nella posizione più confortevole.

2) Non tentate di cambiare la posizione flessa del ginocchio né di esten-derlo.

3) Proteggete il ginocchio con un’imbottitura assicurandovi che si estendaben oltre il ginocchio. Bendate strettamente tanto da sostenere il ginocchioma da non impedire la circolazione.

60

PREPARAZIONE DEL COLLARE:

1) ripiegate più volte un giornale per un’altezza

di circa 10 cm.

2) Avvolgetelo in una benda triangolare o inse-ritelo in una calza.

3) Mantenendo ferma la testa, mettete il cen-tro del collare sul davanti del collo dell’in-fortunato, sotto il mento.

4) Sistemate il collare intorno al collo e anno-datelo sul davanti. Verificate che non osta-coli la respirazione.

Indice

63

Prefazione del Dott. Antonio Citarella . . . . . . . . . . . pag. 3Prefazione del Dr. Michele Izzo . . . . . . . . . . . . . . . . » 5Il sistema di allarme sanitario . . . . . . . . . . . . . . . . . . » 9

ASPETTANDO IL 118Valutazione dello stato del ferito . . . . . . . . . . . . . . . » 17Ostruzione delle vie respiratorie . . . . . . . . . . . . . . . . » 19Persona incosciente . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . » 21Soffocamento . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . » 24Arresto respiratorio . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . » 26Arresto cardiaco . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . » 30Emorragia e perdita di sangue . . . . . . . . . . . . . . . . » 33Colpo di calore . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . » 38Colpo di sole . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . » 39Ustioni o scottature . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . » 41Avvelenamento . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . » 45Punture d’insetti . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . » 47Incidenti stradali . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . » 50Ferite e lesioni da cadute o incidenti stradali . . . . . » 51