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DIOCESI DI TREVISO Ufficio catechistico PRIMA PARTE Itinerari diocesani/3 - Sussidio pro manuscripto per la sperimentazione

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DIOCESI DI TREVISO Ufficio catechistico

PRIMA PARTE

Itinerari diocesani/3 - Sussidio pro manuscripto per la sperimentazione

Dacci sempre questo Pane INTRODUZIONE

Itinerario eucaristico

BEATI GLI INVITATI Itinerario eucaristico per i ragazzi e le loro famiglie

“Iniziare i fanciulli all’Eucaristia è molto più che prepararli alla prima comunione. È introdurli alla vita cristiana ed ecclesiale che trova nell’eucaristia la sua fonte e il suo culmine (Dal Catechismo Venite con me, p. 121). Queste parole hanno ispirato l’itinerario eucaristico rivolto ai ragazzi che, accostandosi per la prima volta alla comunione, sono invitati a riconoscere non solo la viva presenza di Gesù e del suo dono d’amore, ma anche il dinamismo che sostiene l’intera vita cristiana. Il cristiano infatti vive un’esistenza “eucaristica” nella consapevolezza che solo la vita donata è una vita compiuta.

La celebrazione eucaristica è la scuola e nello stesso tempo la condizione di possibilità per divenire capaci, con Gesù e come Gesù, di mettere a disposizione il proprio cuore, l’intelligenza, l’operosità per il bene degli altri, secondo il disegno di Dio.

L’itinerario è una tappa di un articolato cammino di iniziazione cristiana che la diocesi di Treviso sta

realizzando e proponendo alle comunità cristiane. È importante dunque tener presente l’intero

percorso. La ricchezza e l’articolazione della proposta non deve scoraggiare: non è importante quanto si

riuscirà ad attuare, ma individuare e mantenere la stessa rotta con il medesimo stile di navigazione.

L’itinerario è pensato in due anni corrispondenti in genere a quarta-quinta elementare (10-11 anni).

Questo fascicolo contiene la prima parte che accompagna la preparazione e la celebrazione della Prima

Comunione. Seguirà uno sviluppo di tipo mistagogico, che aiuterà il fanciullo a comprendere e ad

attuare ciò che l’Eucaristia indica e comunica.

La Prima Comunione è pensata a tappe che favoriscono la progressiva accoglienza del dono di Dio. In tal

modo si vuole sgravare la celebrazione da una certa enfasi che tradizionalmente viene attribuita

all’evento e al preciso momento in cui si riceve il Corpo del Signore. Ogni domenica il Signore rinnova la

possibilità dell’incontro con lui e, nella comunione eucaristica, vi è la pienezza di una condivisione che si

realizza nell’intera celebrazione. Vi è un appello rivolto alle comunità cristiane affinché le celebrazioni

domenicali siano sempre curate con attenzione, fin dal momento dell’accoglienza in chiesa, e possano

essere significativamente ospitali anche in relazione ai ragazzi, alle loro possibilità di conoscere, di

partecipare, di celebrare insieme a tutti gli altri.

La grande cornice del Giorno del Signore aiuta ragazzi e famiglie a comprendere che l’Eucaristia rinnova

il senso del tempo. L’incontro con Gesù è l’inizio di un giorno nuovo e di un modo nuovo di vivere i

giorni, nella scelta e nel darsi degli appuntamenti, nei rapporti con gli altri, nell’uso delle cose e nel

contatto con la natura, nel senso attribuito ai propri impegni. Per questo l’itinerario insiste molto sulla

dimensione antropologica: la vita parla all’Eucaristia e l’Eucaristia rinnova la vita. Lo sforzo è quello di

cogliere un legame senza il quale l’esistenza rischia di essere priva di prospettive e la celebrazione

diviene incapace di raggiungere il quotidiano. A volte, a fronte dell’assenza dei ragazzi a messa, non c’è

solo la mancanza di interesse da parte delle famiglie, ma anche una celebrazione che non incrocia il

vissuto nel quali il Signore risorto desidera, come ad Emmaus, farsi compagno di strada.

L’itinerario eucaristico non può essere vissuto in solitudine perché l’Eucaristia è necessariamente

un’esperienza di comunione. In numerose occasioni è richiesta la partecipazione dei genitori e non

mancano i collegamenti con l’ambiente familiare e la comunità parrocchiale. Mediante l’iniziazione

cristiana è la Chiesa che genera i suoi figli ed è importante che ogni parrocchia attivi tutte le risorse

Dacci sempre questo Pane INTRODUZIONE

Itinerario eucaristico

possibili per consentire a ragazzi e famiglie di comprendere e accogliere il dono che la costituisce e la

muove. La cura dei processi di iniziazione cristiana appartiene all’intera comunità ed è importante che

ciascuno se ne faccia carico, a partire da tutti gli operatori pastorali della parrocchia e dai loro ambiti di

impegno.

Il catechista è chiamato ad articolare molte risorse: dall’uso dei testi biblici al catechismo, da alcuni

importanti testi della tradizione a esperienze cristiane più recenti, dal ricorso all’iconografia cristiana ad

immagini suggerite dall’attuale quadro culturale e mediatico. Vorremmo tuttavia che fosse data

particolare importanza alla celebrazione stessa, al rito e ai luoghi in cui esso si svolge, cogliendo la forza

didattica di tali riferimenti: il bacio o l’incenso all’altare possono essere segni molto più espressivi di

tante parole di spiegazione, così come la visita ad un antico ambone può far la presenza della Parola

nella vita della Chiesa. Può essere d’aiuto il contatto con il gruppo liturgico della parrocchia o con il

sacerdote in modo da promuovere la formazione cristiana non solo nel momento catechistico ma

anche in quello celebrativo.

Questo sussidio è una guida per i catechisti: vengono suggerite attività ed esperienze da proporre ai

ragazzi e ai genitori. Alcune schede per i ragazzi aiutano a precisare e a ricordare alcuni aspetti.

Chiaramente le proposte vanno adattate alla situazione di ciascuna parrocchia: per questo è

importante evitare ogni improvvisazione e preparare per tempo le varie attività. L’ideale sarebbe

costituire una piccola équipe di lavoro unendo ai catechisti anche una coppia di genitori e

possibilmente anche un giovane.

L’uso dei catechismi accompagna l’intero itinerario. Vi sono i riferimenti di Io sono con voi e di Venite

con me. In alcune occasioni potrà essere utile aprire il testo con i ragazzi, in altri casi è necessario

recuperare proposte formative che appartengono alla sapienza catechistica e alla comunità che, come

afferma il Documento Base, vengono prima degli stessi catechismi (Cf. DB 200).

L’itinerario si compone di 22 incontri di cui 3 rivolti ai genitori. Nulla impedisce che si creino ulteriori

possibilità di contatto tra ragazzi e genitori, tenendo conto dell’opportunità e delle possibilità. Poiché la

risposta dei genitori non sempre può corrispondere alle richieste, potrebbe essere utile incoraggiare in

determinate circostanze la presenza di alcuni genitori, in modo da far comprendere ai ragazzi che

l’itinerario della fede riguarda tutti, piccoli e grandi.

Un itinerario è una proposta articolata che si serve di numerosi contributi. Alcuni sono stati dati in fase di elaborazione: un vivo ringraziamento a Francesca Negro Vincelli che ha curato la stesura di questo sussidio e alle catechiste del percorso di approfondimento i cui consigli sono stati recepiti nelle varie attività. Poiché la proposta si dà in termini sperimentali, vi è ancora modo di poterla precisare e arricchire con la creatività di ciascun catechista e del patrimonio formativo di ogni comunità. Eventuali indicazioni o osservazioni trasmesse all’Ufficio catechistico ci aiuteranno a curare ulteriormente la traccia definitiva. Ci auguriamo che tra le tante parole e gesti di questo itinerario, i ragazzi destinatari possano ascoltare la Parola che riscalda i cuori ed essere partecipi del Pane spezzato che apre gli occhi e fa riconoscere il Signore Risorto.

Don Gerardo Giacometti Direttore Ufficio Catechistico Treviso

Treviso, 24 settembre 2011

Dacci sempre questo Pane INDICE

Itinerario eucaristico

Dacci sempre questo Pane Indice degli incontri INTRODUZIONE Presentazione all’itinerario …………………………………………………………………………………………………………... 5 I UNITÀ: DAL BATTESIMO ALL’EUCARISTIA

Primo incontro. Un incontro sulle strade della vita..................................................................................................... 7

Secondo incontro. Un incontro che cresce. I sette sacramenti………………………………………………………………………………… 10

Terzo incontro. La mia Prima Comunione (genitori)……………..………………………………………………………………….…………. 14 II. UNITÀ: LA GIOIA DI UN INCONTRO

Primo incontro È tutto finito? Da Gerusalemme a Emmaus ………………………………………………………………………………. 18

Secondo incontro In quello stesso giorno. Il giorno del Signore (genitori) ………………………………………………………..…… 21

Terzo incontro In quello stesso giorno. Il giorno del Signore ………………………………………………………………………..…… 26

Quarto incontro Sei acceso? …………………………………………………………………………………………………………………………………. 28

Quinto incontro Un posto per noi …………………………………………………………………………………………………………………….….. 30

Sesto incontro Una comunità riunita ……………………………………………………………………………………………………………...... 34

Settimo incontro Il Signore è buono e perdona ………………………………………………………………………………………………….…. 35

Ottavo incontro La consegna della veste………………………………………………………………………………………………………..……. 39

Preghiera di benedizione per la consegna della tunica ……………………………………………………………… 40

III UNITÀ: UNA PAROLA CHE SCALDA IL CUORE

Primo incontro La Parola di Gesù riscalda il cuore …………………………………………………………………………………………… 41

Secondo incontro Potessi ascoltare anch’io la sua Parola! …………………………………………………………………………………… 43

Dacci sempre questo Pane INDICE

Itinerario eucaristico

Terzo incontro Rispondiamo alla sua Parola ………………………………………………………………………………………..…………… 47

IV UNITÀ: SPEZZÒ IL PANE

Primo incontro I riti della vita ………………………………………………………………………………………………………………………….... 49

Secondo incontro Il dono più grande ……………………………………………………………………………………………………..…………….… 53

Terzo incontro Fate questo in memoria di me ……………………………………………………………………………………..…………… 56

Quarto incontro Beati gli invitati …………………………………………………………………………………………………………..…………… 60

Quinto incontro La comunione nel pane (genitori) ……………………………………………………………………………….…………..… 63

La messa di Prima Comunione. Indicazioni per la celebrazione ……………………………………………...... 67

V UNITÀ: E TORNARONO A GERUSALEMME

Primo incontro Un dono da custodire …………………………………………………………………………………..…………………………… 69

Secondo incontro Un sostegno per chi soffre……………………………………………………………………………..………………………….. 72

Terzo incontro Un dono da portare a tutti …………………………………………………………….………………………………………….. 75

APPENDICE Materiale iconografico e schede per i ragazzi……………………………………………………………………………… 77

Dacci sempre questo Pane Prima parte – DAL BATTESIMO ALL’EUCARISTIA

Itinerario eucaristico

Prima unità

DAL BATTESIMO ALL’EUCARISTIA

Primo incontro

UN INCONTRO SULLE STRADE DELLA VITA

OBIETTIVI

I ragazzi:

- riflettono sulle loro esperienze di amicizia e sull’importanza di mantenere vive le relazioni attraverso momenti di incontro;

- comprendono che anche per Gesù i momenti di incontro erano importanti: accostano l’icona evangelica di Gesù che incontra gli uomini sulle strade della Galilea;

- colgono il desiderio di Gesù di aiutare gli uomini e di essere vicino per sempre, fino a morire per loro sulla croce.

Per affascinare

Iniziare l’incontro con un racconto sull’amicizia. Il piccolo e zoppo Matusalemme ed Eliogabalo (detto Gabalo) erano due ragazzi poveri della città. Avevano sempre vissuto, dalla nascita, nel collegio dei ragazzi poveri. «Sai che domani è Natale?» chiese Gabalo, un giorno che tutti e due stavano spalando la neve dall'ingresso dell'istituto. «Ah, davvero?» rispose Matusalemme. «Spero proprio che la signora Pynchum non se ne accorga. Diventa particolarmente antipatica nei giorni di festa!». L'antipatica signora Pynchum era la direttrice dell'Istituto dei poveri ed era temuta da tutti. Matusalemme proseguì: «Gabalo, tu credi che Babbo Natale ci sia davvero?».«Certo che c'è».«E allora perché non viene mai qui alla Casa dei Poveri?». «Beh», rispose Gabalo, «noi stiamo in una strada tutta curve, lo sai no? Forse Babbo Natale non riesce a trovarla». Gabalo cercava sempre di mostrare a Matusalemme il lato bello delle cose, anche quando non c'era! Proprio in quel momento un'automobile investì un povero cane che cadde riverso sulla neve. Gabalo corse subito in suo aiuto e vide che aveva una zampa rotta. Fece una stecca e fasciò strettamente la zampa del cane. Gabalo lesse sul collare che il cane apparteneva al dottor Carruthers, un medico famoso nella città. Lo prese in braccio e si avviò verso la casa del dottore.

Il dottore aveva una gran barba bianca lo accolse con un sorriso e gli chiese chi aveva immobilizzato e steccato così bene la zampa del cane. «Perbacco, io, signore», rispose Gabalo e gli raccontò di tutti gli altri animali ammalati che aveva guarito. «Sei un ragazzo davvero in gamba!» gli disse alla fine il dottor Carruthers, guardandolo negli occhi. «Ti piacerebbe venire a viver da me e studiare per diventare dottore?». Gabalo rimase senza parole. Andare lontano dalla signora Pynchum e non essere più uno «della Casa dei Poveri», diventare un dottore! «Oh, oh s-s-sì, signore! Oh...».

«Io sono tutto quello che lui possiede»

Dacci sempre questo Pane INTRODUZIONE

Itinerario eucaristico

Improvvisamente la gioia svanì dai suoi occhi. Se Gabalo se ne andava, chi si sarebbe preso cura del piccolo e zoppo Matusalemme? «lo... io vi ringrazio, signore» disse. «Ma non posso venire, signore!». E prima che il dottore scorgesse le sue lacrime corse fuori dalla casa. Quella sera il dottor Carruthers si presentò all'istituto con le braccia cariche di pacchetti. Quando Matusalemme lo vide cominciò a gridare: «E arrivato Babbo Natale!». Il dottore scoppiò a ridere e, mentre consegnava al ragazzo un pacchetto dai vivaci colori, notò che zoppicava e gli fece alcune domande. Dopo un attimo, il dottor Carruthers disse: «Conosco un ospedale in città dove potrebbero guarirti. Hai parenti o amici?».«Oh, si», rispose subito Matusalemme, «ho Gabalo!». Il dottore lanciò uno sguardo penetrante a Gabalo. «È per lui che non hai voluto venire a stare da me, figliolo?».«Beh, io... io sono tutto quello che lui possiede», rispose Gabalo. Il dottore, profondamente commosso, disse: «E se prendessi anche Matusalemme con noi?».

Questa volta a Gabalo non importò che tutti vedessero le sue lacrime e Matusalemme si mise a battere le mani dalla gioia. Naturalmente non sapeva che sarebbe guarito e che un giorno Gabalo sarebbe diventato un chirurgo famoso. Tutto quello che sapeva era che Babbo Natale aveva trovato la strada dei poveri e che lo portava via con Gabalo.

Anche noi abbiamo un amico “per la pelle”? Qualcuno che è per noi un tesoro prezioso? Lasciare che i ragazzi raccontino le loro storie di amicizia, aiutandoli a comprendere che un’amicizia vera si rivela quando un amico vuole veramente il bene dell’altro.

Per approfondire Gesù è un vero amico? Mostrare ai ragazzi alcune immagini che si riferiscono agli incontri di Gesù con gli uomini del suo tempo e leggere i versetti del Vangelo relativi a tali episodi. Che cosa sta a cuore a Gesù? A partire dai suoi gesti e dalle sue parole individuare la profonda intenzione che muove Gesù ad agire in questo modo.

Se all’incontro sono presenti più catechisti o qualche genitore dividere i ragazzi in piccoli gruppi e affidare un incontro a ciascuno. Confrontarsi poi insieme su quanto emerso in gruppo:

Gv 6,5Allora Gesù, alzàti gli occhi, vide che una grande folla veniva da lui e disse a Filippo: «Dove potremo comprare il pane perché costoro abbiano da mangiare?». 6Diceva così per metterlo alla prova; egli infatti sapeva quello che stava per compiere. 7Gli rispose Filippo: «Duecento denari di pane non sono sufficienti neppure perché ognuno possa riceverne un pezzo». 8Gli disse allora uno dei suoi discepoli, Andrea, fratello di Simon Pietro: 9«C’è qui un ragazzo che ha cinque pani d’orzo e due pesci; ma che cos’è questo per tanta gente?». 10Rispose Gesù: «Fateli sedere». C’era molta erba in quel luogo. Si misero dunque a sedere ed erano circa cinquemila uomini. 11Allora Gesù prese i pani e, dopo aver reso grazie, li diede a quelli che erano seduti, e lo stesso fece dei pesci, quanto ne volevano.

GESÙ DICE…

GESÙ FA…

GESÙ DESIDERA CHE …

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Itinerario eucaristico

Mc 1,40Venne da lui un lebbroso, che lo supplicava in ginocchio e gli diceva: «Se vuoi, puoi purificarmi!». 41Ne ebbe compassione, tese la mano, lo toccò e gli disse: «Lo voglio, sii purificato!». 42E subito la lebbra scomparve da lui ed egli fu purificato.

Gv 8,6Ma Gesù si chinò e si mise a scrivere col dito per terra. 7Tuttavia, poiché insistevano nell’interrogarlo, si alzò e disse loro: «Chi di voi è senza peccato, getti per primo la pietra contro di lei». 8E, chinatosi di nuovo, scriveva per terra. 9Quelli, udito ciò, se ne andarono uno per uno, cominciando dai più anziani. Lo

lasciarono solo, e la donna era là in mezzo. 10Allora Gesù si alzò e le disse: «Donna, dove sono? Nessuno ti ha condannata?». 11Ed ella rispose: «Nessuno, Signore». E Gesù disse: «Neanch’io ti condanno; va’ e d’ora in poi non peccare più».

Lc 6,12In quei giorni egli se ne andò sul monte a pregare e passò tutta la notte pregando Dio. 13Quando fu giorno, chiamò a sé i suoi discepoli e ne scelse dodici, ai quali diede anche il nome di apostoli: 14Simone, al quale diede anche il nome di Pietro; Andrea, suo fratello; Giacomo, Giovanni, Filippo, Bartolomeo, 15Matteo, Tommaso; Giacomo, figlio di Alfeo; Simone, detto Zelota; 16Giuda, figlio di Giacomo; e Giuda Iscariota, che divenne il traditore.

Gv 11,40Le disse Gesù: «Non ti ho detto che, se crederai, vedrai la gloria di Dio?». 41Tolsero dunque la pietra. Gesù allora alzò gli occhi e disse: «Padre, ti rendo grazie perché mi hai ascoltato. 42Io sapevo che mi dai sempre ascolto, ma l’ho detto per la gente che mi sta attorno, perché credano che tu mi hai mandato». 43Detto questo, gridò a gran voce: «Lazzaro, vieni fuori!». 44Il morto uscì, i piedi e le mani legati con bende, e il viso avvolto

da un sudario. Gesù disse loro: «Liberàtelo e lasciàtelo andare».

GESÙ DICE…

GESÙ FA…

GESÙ DESIDERA CHE…

GESÙ DICE…

GESÙ FA…

GESÙ DESIDERA CHE…

GESÙ DICE…

GESÙ FA…

GESÙ DICE…

GESÙ FA…

GESÙ DESIDERA CHE…

GESÙ DESIDERA CHE…

Dacci sempre questo Pane INTRODUZIONE

Itinerario eucaristico

Per assimilare Gesù vuole veramente il bene dell’uomo che incontra; i miracoli che compie sono il segno della vicinanza che insieme al Padre suo intende stabilire con chi crede in lui e a lui affida la propria vita. Ma i miracoli non bastano: ad un certo punto decide di offrire tutta la sua vita per la salvezza di ogni uomo, accettando di morire in croce.

Quali sono i pensieri di Gesù sulla croce nei con-fronti degli uomini che ha amato?

Invitare i ragazzi a scrivere nel fumetto un pensiero di Gesù e concludere l’incontro con un momento di preghiera, ringraziando il Signore per il bene che ci vuole.

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