digestore anaerobico

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ENERGIA PULITA instant press instant press è ideato e realizzato da Cosimo de Gioia

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vi presentiamo il progetto dell'impianto di compostaggio digestore anaerobico di Molfetta

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ENERGIA PULITA

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Molfetta produrrà energia pulita dai rifiuti. In particolare, utiliz-zando gli scarti alimentari e altri rifiuti cosiddetti “umidi” (scarti di origine vegetale). Entro l’estate, infatti, inizieranno i lavori per la realizzazione del nuovo impianto di compostaggio comunale con digestore anaerobico in contrada Torre di Pettine a Molfetta. Si tratta di un’opera storica destinata a rivoluzionare il ciclo raccolta-smaltimento dei rifiuti nel nordba-rese.

CHE COSA E’ L’IMPIANTO DI COMPOSTAGGIO CON DIGE-STORE ANAEROBICO?

Il nuovo impianto di compostag-gio oltre a smaltire i rifiuti organici provenienti dalla raccolta differ-enziata, sarà in grado di produrre energia pulita attraverso il biogas

generato dalla frazione umida dei rifiuti (resti alimentari e altre sostanze simili) provenienti dalla raccolta differenziata.L’impianto ha una capacità po-tenziale pari a 80 tonnellate al giorno di rifiuti organici trattati. Questi ultimi saranno sottoposti a un “pretrattamento” preliminare, una sorta di “depurazione” dei rifiuti finalizzata all’eliminazione di tutte le sostanze “non organ-iche” (residui plastici e metallici), quindi si passerà alla digestione anaerobica vera e propria, cioè alla trasformazione parziale delle sostanze organiche in biogas ricco di metano. Il biogas, a sua volta, alimenterà due grossi motori della potenza di 0,5 MW ciascuno per una produzione complessiva di cir-ca 7.000 MWh all’anno. L’energia prodotta potrà essere immessa nella rete nazionale e commer-

cializzata per un valore stimato in circa 1,5 milioni di euro all’anno.La quota parte di sostanza organ-ica non trasformata in gas finirà in un “fango” che sarà sottoposti a uno speciale processo di dis-idratazione ed avviato dunque a compostaggio. La capacità produt-tiva dell’impianto è pari a circa 1.800 tonnellate all’anno di com-post di qualità destinato a utilizzi agricoli, per un controvalore di mercato di circa 100.000 euro.

QUAL E’ IL VANTAGGIO STRA-TEGICO DI UN IMPIANTO DI COMPOSTAGGIO CON DIGE-STORE ANAEROBICO?

L’impianto di compostaggio con digestore anaerobico di Molfetta sarà uno dei pochi esempi di ges-tione innovativa del ciclo dei rifiuti nel Mezzogiorno d’Italia.

PRODURREMO ENERGIA DAGLI SCARTI ALIMENTARIRendering del nuovo impianto di compostaggio comunale con digestore anaerobico. Il progetto fa parte del programma del canidato sindaco del centrodestra Ninnì Camporeale

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Altre entrante nel bilancio comunale potrebbero arrivare dalla vendita del compost di qualità (sostanza utilizzata per usi agricoli). Ma c’è un altro aspetto da non sottovalutare: per massimizzare la quantità di rifiuti organici trattati nell’impianto, i comuni dell’ARO dovranno potenziare la raccolta differenziata puntan-do sul metodo della raccolta “porta a porta” con un ulteriore beneficio per l’ambiente e per il decoro delle città.I ricavi della gestione deriv-eranno quindi non solo dalla cessione di energia elettrica e di compost, ma anche dalla tariffa che i comuni conferenti dovranno sostenere per il trat-tamento/recupero dei propri rifiuti organici.

I vantaggi strategici sono enormi.Primo. Potendo contare su una capacità significativa di tratta-mento dei rifiuti - 80 tonnellate al giorno - l’impianto molfettese potrà ricevere i rifiuti organici provenienti non solo da Molfetta, ma anche dalle città limitrofi Gio-vinazzo, Bitonto, Terlizzi e Ruvo. Non a caso questi sono gli stessi comuni che hanno già costituito l’ARO (l’Ambito di Raccolta Otti-male), vale a dire un’associazione di comuni che gestirà in maniera unitaria (attraverso un un’unica azienda partecipata) la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti. In questo modo si sfrutteranno le economie di scala e si ridurranno i costi superflui.Ma quel che è più importante è che, grazie a questa tecnologia all’avanguardia, Molfetta insieme agli altri comuni non solo ridurrà

i costi legati al conferimento in discarica dei rifiuti, ma beneficerà di nuove entrate (royalty) legate alla vendita dell’energia prodotta.

PRODURREMO ENERGIA DAGLI SCARTI ALIMENTARIRendering del nuovo impianto di compostaggio comunale con digestore anaerobico. Il progetto fa parte del programma del canidato sindaco del centrodestra Ninnì Camporeale

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QUALI VANTAGGI PER I CITTADINI?I risparmi e le nuove entrate che si otterranno grazie al nuovo impianto di com-postaggio con digestore anarobico, consentiranno al Comune di Molfetta di contenere le tariffe legate allo smaltimento dei rifiuti. In altre parole, sarà possibile nel prossimo futuro ridurre nei limiti del possibile la famig-erata “tassa per la spazzatura”. L’impianto, come progettato, occupa circa due terzi delle aree disponibili. Saranno perciò possibili, in futuro, ampliamenti e potenziamenti finalizzati a garantire con-dizioni di trattamento dei rifiuti sempre migliori, sia sotto il profilo ambientale che per gli aspetti prettamente economici.

QUANDO COMINCERAN-NO I LAVORI?

La realizzazione del nuovo impianto di compostaggio è uno dei punti più qualificanti del programma di Ninnì

Camporeale. Il progetto, del valore complessivo di 7,7 milioni di euro, è peraltro già interamente finanziato grazie a un accordo di programma con la Provincia di Bari che ha portato nelle casse co-munali finanziamenti per 3 milioni di euro. I restanti 4,7 milioni di euro sono state reperiti direttamente dall’Amministrazione Anto-nio Azzollini. La gara, cui hanno parte-cipato tre imprese, è stata aggiudicata al “Consorzio VALORI”, di Roma, con un ribasso del 3,3%. La deter-minazione di aggiudicazione risale all’ottobre 2012, mentre la firma del contratto è inter-venuta il 28 gennaio scorso. Attualmente in contrada Torre di Pettine sono in corso alcuni interventi preliminari ed è in fase di validazione (da parte di un organismo abilitato) la progettazione esecutiva. I lavori inizieranno al massimo entro giugno per concludersi (secondo quanto previsto dall’offerta di gara) entro sette mesi.

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emma in concerto a molfetta

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L’IMPIANTO DI COMPOSTAGGIO, TRA PASSATO E FUTURO

Il progetto del nuovo impianto di compostaggio è l’ultimo capitolo di una vicenda che inizia nel 1990 quando il Comune di Molfetta affidò a un’impresa privata la progettazione, la realizzazione e la gestione decennale di un primo impianto di questo genere. Quest’ultimo fu collaudato nel 2000 e

funzionò a intermittenza fino all’ottobre del 2003, quando fu oggetto di sequestro a causa d’irregolarità nella gestione da parte dell’impresa. «Da allora sono passati diversi anni e l’impianto non è mai più tornato in attività», fa notare Ninnì Camporeale, «in pochissimo tempo, grazie alla caparbietà del centrodestra nel reperire finanziamenti, abbiamo restituito ai molfettesi la prospettiva concreta di realizzare un impianto che è strategico per il futuro della città.»Nel luglio del 2010, infatti, dopo tre gradi di giudizio penale ed un lodo arbitrale, l’impianto è finalmente tornato nella disponibilità del Comune di Molfetta che, nell’ottobre dello stesso anno ha subito sottoscritto un accordo di programma, con la Provincia di Bari e con l’ATO Bari 1 finalizzato alla riattivazione di quest’opera.Ottenuti i finanziamenti necessari (ben 7,7 milioni di euro) grazie all’impegno della Provincia di Bari e alle risorse reperite dal senatore Antonio Azzollini, l’Azienda Servizi Municipalizzati (ASM) ha avviato la riprogettazione della piattaforma. Il progetto preliminare è stato completato nell’aprile del 2011 ed è stato inserito nel Piano Triennale delle Opere Pubbliche del Comune di Molfetta.Nel luglio del 2011 si giunge alla definizione del progetto definitivo rispetto al quale sono state avviate contemporaneamente (al fine di contenere i tempi di realizzazione) la gara per la scelta del soggetto cui affidare i lavori e la richiesta di approvazione del progetto definitivo da parte della Provincia di Bari (ai sensi delle norme in materia di gestione dei rifiuti). La procedura di approvazione del progetto da parte della Provincia (comprensiva di Valutazione di Impatto Ambientale, autorizzazione agli scarichi ed alle emissioni in atmosfera, oltre che – naturalmente – alla gestione di rifiuti) si è conclusa positivamente con la determinazione n. 681 del 24/07/2012, recante anche varie prescrizioni, concernenti sia la progettazione esecutiva che la fase di gestione.L’avviso di gara è stato quindi pubblicato nel febbraio del 2012, ponendo a carico dei concorrenti la progettazione esecutiva dell’impianto: l’appalto comprende non solo la realizzazione delle opere e delle forniture, ma anche l’affiancamento nelle fasi di avvio della gestione (per una durata di due anni). Una simile impostazione è stata scelta al fine di delineare un quadro di massima garanzia per il Comune di Molfetta, che deve poter disporre di un impianto non solo efficiente, ma già “operativo” ed ampiamente “collaudato” in tutte le fasi operative.

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il VeccHio imPianto Di comPoStaGGio fermo Da molti anni

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VIAGGIO FOTOGRAFICO ALL’INTERNO DEL VECCHIO IMPIANTO DI COMPOSTAGGIO COMUNALE

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