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Giuliano Padrin DIFETTI DEGLI STEREOTIPI ED IMPRONTE DI SPAZIO TIPOGRAFICO NEI FRANCOBOLLI DELLA PRIMA EMISSIONE DELLO STATO PONTIFICIO Relazione

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Giuliano Padrin

DIFETTI DEGLI STEREOTIPI ED IMPRONTE DI SPAZIO TIPOGRAFICO

NEI FRANCOBOLLI DELLA PRIMA EMISSIONE DELLO STATO PONTIFICIO

Relazione

Una delle caratteristiche principali dei francobolli dello Stato Pontificio, ed in particolare di quellidella Prima Emissione, è l’ ampio periodo di tempo della loro validità cui corrisponde un elevato numero dipezzi prodotti.

Questi francobolli rimasero sulla scena per ben quindici anni, dal 1° gennaio 1852 al 20 settembre1867, e furono prodotti in 31.595.100 esemplari. (tabella 1).

A questo lungo periodo d’ uso ed a questa notevole quantità di pezzi, stranamente, secondo icataloghi specializzati che dovrebbero fare da guida per il collezionista, non corrispose una proporzionalepresenza di “varietà” fra i francobolli di uno stesso valore, stampati nelle varie tirature, a parte quellederivanti dal colore dei francobolli che, per essere “colorati in pasta”, assumevano sfumature legate allamaggiore o minore quantità o nettezza del colore base versato, nella “pasta” dalla quale sarebbe stataprodotta la carta.

Infatti se analizziamo il francobollo da 2 Baj di cui, furono prodotti complessivamente 8.910.000esemplari in 52 tirature successive, il catalogo Sassone specializzato individua, (tabella 2) tre “difetti deglistereotipi” che definisce “principali”: “Senza punto dopo Baj”, “Tiara spezzata” e “Senza perlina all’angolo superiore destro”. Analoga indicazione si ricava dal catalogo Unificato “Edizione altamentespecializzata”.

Solo il Catalogo Enciclopedico Italiano si spinge un po’ oltre e, ai già citati difetti, ne aggiunge altriquattro: “Tiara difettosa e cornice inferiore spezzata sotto il giglio di sinistra”, “Perlina di destra in altodifettosa e cornice deformata sopra la rosa di sinistra”, “Cornice spezzata in alto” e “Forte intaccatura nellacornice di destra (ultima tiratura)”. Precisa poi che “si conoscono altre varietà di minore importanza esono: “Perlina a destra difettosa, ridotta quasi ad accento grave”, “Ambedue le perline di destra difettose”,“Cornice ed angolo spezzato a sinistra e in basso” e “Cornice rotta nell’ angolo superiore destro (due tipi)”.In totale quindi 11 varietà.

Premesso che risulta di difficile comprensione il criterio per cui una varietà è di maggiore o minoreimportanza rispetto ad un’ altra, resta la sensazione che l’argomento non sia di particolare interesse in chiha stilato i cataloghi a fronte dell’ attenzione dedicata ad altri casi analoghi.

Se poi sorgesse il legittimo dubbio che i difetti vengano segnalati o meno sulla base della loro“dimensione” sarà opportuno ricordare che i cataloghi specializzati, proprio per lo Stato Pontificio,considerano “varietà”, nella Seconda e Terza Emissione, la “Mancanza o diversità del punto dopo la cifra” oil “Senza punto dopo Cent.” e addirittura, per il 10 Cent. della Terza Emissione, la “assenza del puntopiccolo tra “1” e “0”. (tabella 3) Assenze che determinano la sparizione di un’impronta stimabile in pochidecimi di millimetro ma che, una volta segnalate, legittimerebbero di conseguenza la segnalazione di tutte lemancanze superiori a questa dimensione.

E queste mancanze “macroscopiche” ci sono!Basta analizzare con calma e con il dovuto interesse un blocco, o meglio ancora un foglio, di uno di

questi valori e si scoprono simpatiche sorprese.Senza con questo voler fare qui un “plattaggio” dei vari valori, non si può non segnalare alcune delle

più rimarchevoli “falle di stampa” rilevabili dai fogli e riscontrabili in un congruo numero di francobolli, ma,come detto, non citate in alcun catalogo.

Ecco, ad esempio, alcune delle oltre 80 “varietà” del 2 Baj. (tabella 4)Come si può vedere, si va dall’ ampia falla di stampa sul lato destro del francobollo posto in posizione

4 del foglio, falla che coinvolge l’ ornato floreale, le lettere “A” ed “L” della scritta “Postale” nonché lacornice esterna, alla base della cifra “2” intaccata della posizione 12, alla notevole intaccatura della cornice,sia esterna che interna, al di sotto della lettera “A” di Baj nella posizione 13, all’ angolo inferiore sinistronotevolmente arrotondato della posizione 28, alla cornice inferiore esterna ampiamente deformata delleposizioni 51 e 56, all’ angolo superiore sinistro della cornice mancante della posizione 60, all’ angoloinferiore sinistro completamente deformato della posizione 91, alle rotture e deformazioni della cornice dellaposizione 95.

E per questo valore ci fermiamo qui, anche se ci sarebbero, come detto, molte altre imperfezioni deglistereotipi caratterizzanti altre posizioni.

Analogo discorso per il 3 Baj. (tabella 5).Anche in questo caso, oltre ai pochi esempi citati dai cataloghi, si possono identificare e collocare nel

foglio altri “difetti dello stereotipo” quali il ricciolo superiore sinistro ridotto ad un punto della posizione 31,le significative rotture delle cornici esterne delle posizioni 6, 84 e 93, i vari difetti relativi alle lettere dellaposizione 63 e della cifra 3 della posizione 86, il distacco fra l’ impugnatura della chiave posta a destra e l’ornato cui è collegata delle posizioni 27 e 28, le rotture del fiocco e delle lettere della posizione 45.

E ancora, per il 5 Baj (tabella 6), il punto fra Baj e 5 ridotto a metà della posizione 4, la doppia rotturadella cornice e quella della E di Postale della posizione 25, le rotture delle lettere C di franco, E di Postale, Adi Baj nonchè le rotture delle cornici sia interna che esterna nelle posizioni 42, 45, 79 e 91.

E per il 6 Baj (tabella 7), rimanendo nel contesto dei difetti legati alla cornice, le rotture, leirregolarità e le deformazioni delle posizioni 2, 11, 33, 51, 52, 60, 72 e 80.

Per questo valore si sarebbero potuti descrivere anche altri difetti legati alle scritte o agli ornati,tuttavia mi fermo qui, nella speranza di aver dimostrato come da tutti questi casi, ma ce ne sono anche neivalori che non abbiamo preso in considerazione, si possa rilevare che esiste ancora un congruo numero di“varietà” che non possono essere definiti “minori” ma che hanno la stessa dignità, quanto meno sul pianodimensionale, e quindi dovrebbero entrare a pieno titolo fra quelle degne di menzione.

Mi sia permesso comunque esprimere una ultima impressione, resa ancora più marcata dall’ analisi deidifetti di cui alla tabella 7 nella quale si può rilevare la mancata definizione di due indicazioni.

Nella mia analisi ho cercato di indicare la posizione nel foglio e l’ immagine per i cosiddetti “difettiminori”, cosa che i cataloghi che si definiscono “specializzati”, se non “altamente specializzati”, non fanno.

L’ impressione è quella che l’argomento sia trattato in una maniera che sfiora la supponenza se non ilfastidio.

Né si può addurre a giustificazione il fatto che l’ elenco di questi “difetti degli stereotipi” sarebbetroppo lungo e da trattare in una pubblicazione a parte, visto il numero di pagine che, negli stessi cataloghi,vengono dedicate ai “Francobolli ritoccati” di Sicilia o agli “Errori e varietà tipografiche” dei francobolli diModena.

In ogni caso, al di là delle recriminazioni, salta evidente la certezza che siamo in presenza di unaminiera non ancora completamente esplorata e che può riservare sorprese e soddisfazioni a chi siainteressato alla ricerca.

Ma da dove derivano queste “varietà” o “difetti degli stereotipi” che, lungi dall’ essere occasionali, sipresentano con tale rilevante frequenza e molteplicità?

Sarà opportuno esaminare, anche se velocemente, il processo di produzione di questi francobolli.Le notizie in nostro possesso ci dicono che i francobolli della Prima Emissione dello Stato Pontificio

furono stampati con il sistema tipografico, quello in pratica più antico, e che prevede (tabella 8) unostereotipo (o un insieme di stereotipi) sui rilievi del quale viene passato l’ inchiostro e sul qualesuccessivamente viene appoggiato con una certa pressione un foglio di carta.

Su questo si trasferirà l’inchiostro dando luogo all’ immagine.Ma, nella fattispecie, come si produceva uno stereotipo?Le seguenti tabelle, nella loro semplicità grafica (della quale mi scuso), presentano una matrice

incisa (tabella 9) , che, una volta attrezzata per ricevere la lega tipografica fusa (tabella 10), permetteva larealizzazione dello stereotipo (tabella 11).

Ecco quindi i nostri stereotipi pronti all’ uso.Ma per quale ragione gli stereotipi, quand’anche nuovi di zecca, presentavano tante piccole varietà

che li distinguevano l’ uno dall’ altro?La risposta sta nel processo di produzione degli stereotipi stessi e nella fragilità della lega

tipografica.Durante la produzione degli stereotipi la lega tipografica veniva tenuta sempre fusa, pronta per l’uso,

e spesso andava in ebollizione inglobando, così, dell’ aria. Le bollicine nella fase di raffreddamento sipresentavano alla superficie dello stereotipo, modificando i rilievi prodotti dalla matrice o creando piccolecavità che con il tempo e l’uso si sarebbero ingrandite assumendo, a volte, dimensioni apprezzabili.

Altre volte la bolla d’aria non arrivava in superficie ma si fermava immediatamente sotto cosicché lostereotipo, che ad una prima impressione si presentava perfetto, dopo un certo periodo d’uso, quando sirompeva la sottile lamina che copriva la cavità, presentava un bel foro rotondo. Foro che si ritrova comefalla di stampa perfettamente circolare in non pochi esemplari dei francobolli in esame.

Un’ altra delle ragioni sta nella estrema fragilità della lega tipografica che è composta da metalli“teneri” quali il piombo (60-85%), l’ antimonio (12-28%) e lo stagno (3-10%). Durante il maneggio deglistereotipi o durante la pulizia delle tavole dopo la stampa, non era infrequente che si potessero produrrerotture delle parti più deboli e quindi quelle modifiche che rendono uno stereotipo differente dall’ altro.

Va ancora detto che, nonostante esistessero stereotipi di scorta, la manutenzione, almeno comesostituzione di quelli eccessivamente usurati, non fu così assidua. Ecco perché alcuni difetti di lieve entitàaccompagnarono specifiche posizioni per tutti i quindici anni di produzione di quel tipo di francobollo.

Ma oltre ai citati “difetti degli stereotipi” un altra particolarità legata alla stampa del francobolloemerge dall’ analisi dei fogli della prima emissione dello Stato Pontificio.

Le impronte di spazio tipografico.Questa particolarità, nota e quotata nei francobolli del Lombardo Veneto, viene disconosciuta

completamente per i francobolli dello Stato Pontificio. Eppure, visto che per entrambi gli Stati il sistema di stampa era quello tipografico, si sarebbe dovuto

supporre l’ipotesi di una analoga presenza.Comunque, visto che in cinquant’anni e più di catalogazione specializzata, non se ne è mai parlato, o

almeno scritto, ne parliamo noi.L’ impronta di spazio tipografico si presenta come una linea di stampa più o meno marcata, posta in

prossimità del francobollo, che tende a sfumare in uno dei due versi e che sovente si accompagna ad unaminor impressione della parte contigua del francobollo.

Ecco un insieme di immagini di francobolli che presentano l’ impronta di spazio tipografico (tabella12).

Come si può notare, l’ impronta si può trovare sia in posizione orizzontale rispetto al francobollo siain posizione verticale.

Quale la causa di questa particolarità?Se torniamo al nostro stereotipo ed alla composizione della tavola tipografica che produceva i fogli

dei francobolli in questione, vediamo che questa conteneva 4 gruppi di 25 elementi ciascuno (5 stereotipidisposti su 5 righe). (tabella 13)

Ma gli stereotipi, nella composizione della tavola tipografica, come venivano allineati e mantenutiequidistanti fra di loro?

Mediante l’ interposizione di sottili lamelle, di lunghezza e larghezza variabile, definite “spazitipografici” (tabella 14), che giacendo al di sotto del piano di stampa non venivano inchiostrati e nonproducevano alcuna impronta, ed avevano il solo scopo di migliorare la composizione della tavola (tabella15).

Poteva tuttavia accadere che, nel processo di stampa, per effetto di vibrazioni o altre causemeccaniche, uno spazio tipografico si elevasse, emergendo rispetto al piano di stampa, e venisse quindiinchiostrato.

La successiva applicazione del foglio di carta faceva sì che lo spigolo dello spazio tipograficoinchiostrato producesse una traccia, più o meno marcata: la nostra “impronta di spazio tipografico”.

Ma se guardiamo bene un’ impronta di spazio tipografico ci accorgiamo che, normalmente, questanon riempie completamente lo spazio tra due francobolli. In effetti sembra riempirne solamente la metà.

Il fortunato reperimento di francobolli con doppia impronta di spazio tipografico ha potuto chiarire,in maniera incontrovertibile, che nella composizione delle tavole dei francobolli dello Stato Pontificio, glispazi tipografici, sia orizzontali che verticali che separavano uno stereotipo dall’ altro, erano due. (tabella16) .

A questo punto, per chiarire completamente l’ argomento, diventa necessario definire la posizione ele dimensioni di questi elementi.

In questa ricerca ci è venuta in aiuto una constatazione.Queste impronte sono specifiche ai francobolli non inquadrati dal filetti. Infatti non sono mai state

rilevate sui francobolli con quel tipo di inquadratura.In pratica si potrebbe dire che , nelle tavole relative ai francobolli da ½, 1, 3 , 4 ed 8 Baj, la funzione

degli spazi tipografici viene assolta dai filetti di inquadratura. (tabella 17). E quindi, per definire lalunghezza e la posizione degli spazi tipografici è sufficiente osservare la posizione e le dimensioni dellelinee che producono i filetti di riquadro, fatti salvi gli elementi che producevano gli interspazi di gruppo.

Una conferma a questa ipotesi viene da un’altra considerazione legata alla identificazione delleposizioni degli stereotipi sulla tavola a fronte del riconoscimento dei difetti tipici di ogni stereotipo. Si èpotuto notare, ovviamente per le sole impronte di spazio tipografico orizzontale, che queste si trovanosolamente su francobolli appartenenti alla prima, quinta, sesta e decima colonna del foglio.

Inoltre sui francobolli della prima e sesta colonna le impronte si trovano sulla sinistra mentre suifrancobolli della quinta e decima colonna si trovano sulla destra.

In pratica la posizione delle estremità dei filetti di inquadratura (tabella 18). A fronte di tutto ciò, sembra logico affermare che: 1. Anche nei francobolli della Prima Emissione dello Stato Pontificio, nei valori senza filetti

di riquadro sono presenti “impronte di spazio tipografico”.

2. Queste impronte sono riferibili, normalmente, ad uno solo dei due spazi che venivanointerposti, sia orizzontalmente che verticalmente, fra gli stereotipi per tenerli ad eguale distanza edallineati. Eccezionalmente si possono trovare le impronte di entrambi gli spazi.

3. Le impronte orizzontali si trovano su francobolli appartenenti alla prima, quinta, sesta edecima colonna del foglio in quanto la lunghezza dello spazio tipografico orizzontale era pari a quella dicinque francobolli affiancati. In particolare, per la prima e sesta colonna si troveranno sul lato sinistromentre per la quinta e decima colonna si troveranno sul lato destro.

4. Per gli spazi verticali le impronte si possono trovare, in alto o in basso, a fianco di qualsiasifrancobollo con l’esclusione dei lati verticali relativi al margine del foglio o dell’interspazio di gruppo,fatte salve le posizioni 1, 5, 6, 10, 41, 45, 46, 50, 51, 55, 56, 60, 91, 95, 96 e 100, apicali rispetto ai gruppidi 25 francobolli.

5. Le impronte di spazio tipografico verticale, a causa della ridotta lunghezza dello spaziostesso e della conseguente minore possibilità di spostamento, sono da considerare molto più rare.

In conclusione, nella speranza di aver contribuito a dimostrare quanto siano ancora inesplorati tanticampi della filatelia, mi sembra opportuno auspicare, da parte di chi ha l’ ambizione di compilarecataloghi “specializzati”, una maggior attenzione agli aspetti legati allo studio ed all’ analisi dei varifrancobolli, piuttosto che inseguire valutazioni che, a volte, non trovano riscontro nella realtà, siaessa dei realizzi d’asta, sia essa degli acquisti diretti effettuati nei vari convegni o presso i varicommercianti.

Giuliano Padrin

DIFETTI DEGLI STEREOTIPI ED IMPRONTE DI SPAZIO TIPOGRAFICO

NEI FRANCOBOLLI DELLA PRIMA EMISSIONE DELLO STATO PONTIFICIO

Tabelle

FRANCOBOLLO VALORE QUANTITA’ TOTALE PRODOTTA NUMERO TI RATURE

½ Baj 3.130.000 32

1 Baj 6.870.000 47

2 Baj 8.910.000 52

3 Baj 3.180.000 29

4 Baj 2.025.000 26

5 Baj 4.975.000 40

6 Baj 1.775.000 21

7 Baj 950.100 13

8 Baj 2.850.000 30

50 Baj 60.000 2

1 Scudo 50.000 1

Tabella 1

CATALOGO SASSONE SPECIALIZZATO CATALOGO UNIFICATO SPECIALIZZATO CATALOGO ENCICLOPEDICO ITALIANO

Senza punto dopo Baj Senza punto dopo Baj Senza punto dopo Baj

Tiara spezzata Tiara spezzata Tiara spezzata

Senza perlinaall’angolo superiore

destro

Senza perlinaall’angolo superiore

destro

Senza perlinaall’angolo superiore

destro

Tiara difettosa ecornice inferiore

spezzata sotto il gigliodi sinistra

Perlina di destradifettosa e corniceinferiore spezzata

sopra la rosa di sinistra

Cornice spezzata inalto

Forte intaccatura nellacornice di destra

Tabella 2

SECONDA EMISSIONE TERZA EMISSIONE

Senza punto dopo Cent. Senza punto dopo Cent.

Senza punto dopo Cent. Senza punto dopo “5”

Senza punto dopo 20Senza punto piccolo

fra “1” e “0”

Senza punto dopo 40 Senza punto dopo “40”

Senza punto piccolo dopo 80

Tabella 3

DIFETTI DEGLI STEREOTIPI NEL FRANCOBOLLO DA 2 BAJ CITATI DAI CATALOGHI SPECIALIZZATI

Senza punto dopo Baj(Pos. 14)

Tiara spezzata(Pos. 69)

Senza perlinaall’angolo superiore

destro(Pos.87)

Tiara difettosa ecornice inferiore

spezzata sotto il gigliodi sinistra(Pos. 16)

Perlina di destradifettosa e corniceinferiore spezzata

sopra la rosa di sinistra(Pos. 3)

Cornice spezzata inalto

(Pos. 36)

Forte intaccatura nellacornice di destra

(Pos. 70)

DIFETTI DEGLI STEREOTIPI NEL FRANCOBOLLO DA 2 BAJ NON CITATI DAI CATALOGHI SPECIALIZZATI

Ampia falla di stampasull’ ornato floreale didestra e deformazionedella cornice esterna

(Pos. 4)

Base della cifra “2”intaccata(Pos. 12)

Intaccatura dellacornice esterna sotto la

“A” di Baj(Pos. 13)

Angolo inferioresinistro della corniceesterna arrotondato

(Pos. 28)

Cornice esternainferiore deformata

(Pos. 51)

Cornice esternainferiore deformata ed

interruzioni sullacornice esterna a sin.

(Pos. 56)

Angolo superioredestro della cornice

mancante(Pos. 60)

Angolo inferioresinistro della cornice

ampiamente deformato(Pos. 91)

Cornice laterale sin.deformata ed rottura

della cornice inferioresotto la cifra “2”

(Pos. 95)

Tabella 4

DIFETTI DEGLI STEREOTIPI NEL FRANCOBOLLO DA 3 BAJ CITATI DAI CATALOGHI SPECIALIZZATI

Ricciolo in basso asinistra mancante

(Pos. 2)

Lettera B di Bajspezzata da sembrare

un 3(Pos. 12)

Fiocco e cordone asinistra mancante

(Pos.96)

B di Bollo deformatain D

(Pos.68)

A e J di Baj rotti inbasso

(Pos.8)

3 con la barra più corta(Pos.90)

B di Bollo mancante diparte della curva inf.e e

tiara difettosa nellaparte sup.e dex.

(Pos. 3)

S di Postale mancantedella parte inferiore e

filetto del ricciolodestro rotto in basso

(Pos. 14)

Interruzione della lineaverticale da sinistra che

unisce i due riccioli(Pos. 36)

DIFETTI DEGLI STEREOTIPI NEL FRANCOBOLLO DA 3 BAJ NON CITATI DAI CATALOGHI SPECIALIZZATI

Ricciolo superioresinistro ridotto ad un

punto(Pos. 31)

Ampia rottura nel latosinistro della corniceesterna che racchiudestemmi ed indicazioni

(Pos. 6)

Rottura nel lato destrodella cornice esternache racchiude stemmi

ed indicazioni (Pos. 84)

Lettere C ed O diFranco incomplete,

fiocco di sin. monco, Jdi Baj tronca alla base

(Pos. 63)

Cifra “3” mancantedella parte inferiore

(Pos. 86)

Distacco fral’impugnatura della

chiave a destra el’ornato(Pos. 27)

Distacco fral’impugnatura della

chiave a destra el’ornato (Pos. 28)

Rottura della corniceesterna in basso a

destra e della corniceinterna sotto la B di

Baj (Pos. 93)

Rottura del fiocco disinistra e lettere B e J

di Baj incompletesuperiormente

(Pos. 45)

Tabella 5

DIFETTI DEGLI STEREOTIPI NEL FRANCOBOLLO DA 5 BAJ CITATI DAI CATALOGHI SPECIALIZZATI

Cornice rotta a destra(Pos.10)

Postale senza E finale(Pos. 62)

Lettera O di Bolloquasi mancante

(Pos. 63)

J e cornice rotta inbasso.

(Pos.14 delle primetirature)

O di Postale ridotta a C(Pos. 95)

B di Bollo rotta(Pos. 58)

Punto piccolissimo traBaj e 5

(Pos. 81)

Punto spezzato in duesegmenti orizzontali

(Pos. 90)

O di Franco e cornicespezzati a destra in alto

(Pos. 8)

T di Postale mancantequasi interamente della

trasversale(Pos.27)

E di Postale e cornicedi destra in

corrispondenza rotti(Pos.47)

E di Postaleprogressivamente

ridotta in I(Pos. 65)

DIFETTI DEGLI STEREOTIPI NEL FRANCOBOLLO DA 5 BAJ NON CITATI DAI CATALOGHI SPECIALIZZATI

Punto fra Baj e 5ridotto alla metà

superiore(Pos. 4)

Doppia rottura dellacornice superiore adestra e lettera E di

Postale tagliataverticalmente (Pos. 25)

Lettera C di Francoincompleta e cornice

interna inferioreampiamente interrotta

(Pos. 42)

Lettere E di postaleinterrotta, cornici

inferiore rotta a destrae laterale interna a sin.

(Pos. 45)

Interruzione nellacornice laterale sinistrae A di Baj interrotta a

sinistra(Pos. 79)

Angolo inferiore destrodella cornicedeformato(Pos. 91)

Tabella 6

DIFETTI DEGLI STEREOTIPI NEL FRANCOBOLLO DA 6 BAJ CITATI DAI CATALOGHI SPECIALIZZATI

Cornice rotta a destra(Pos. 5)

Lettera B di Bollo rottada sembrare P

(Pos. 10)

O di Franco e B diBollo rotte(Pos. 14)

B di Bollo mancantedella parte superiore

(Pos.13) ? B di Bollo deformatain D

(Pos. Non indicata) ? B di Bollo quasiscomparsa

(Pos. Non indicata)

Cornice rotta a sinistrain basso(Pos. 32)

Cornice rotta a sinistrain alto

(Pos. 54)

DIFETTI DEGLI STEREOTIPI NEL FRANCOBOLLO DA 6 BAJ NON CITATI DAI CATALOGHI SPECIALIZZATI

Cornice internamenteintaccata in alto a

sinistra(Pos. 51)

Cornice esternamenteintaccata in basso a

sinistra(Pos. 52)

Cornice esternamenteintaccata in basso a

sinistra (Pos. 60)

Cornice esternamenteintaccata in alto a

sinistra (Pos. 80)

Cornice intaccatainternamente ed

esternamente in bassoa sinistra (Pos. 33)

Cornice deformata inbasso a destra

(Pos. 42)

Cornice esternamenteintaccata in basso

(Pos. 72)

Cornice deformata inalto a sinistra

(Pos. 11)

Cornice deformata inalto a destra

(Pos. 2)

Tabella 7

STAMPA TIPOGRAFICA

Tabella 8

PRODUZIONE DI UNO STEREOTIPOMatrice incisa

Tabella 9

PRODUZIONE DI UNO STEREOTIPOForma pronta per la colata

Tabella 10

PRODUZIONE DI UNO STEREOTIPOStereotipo pronto all’ uso

Tabella 11

FRANCOBOLLI CON IMPRONTA DI SPAZIO TIPOGRAFICO

Tabella 12

COMPOSIZIONE DEGLI STEREOTIPI PER IL FOGLIO DEL FRANCOBOLLO DA 2 BAJOCCHI

Tabella 13

STEREOTIPO E SPAZI TIPOGRAFICI

Tabella 14

STEREOTIPI SEPARATI ED ALLINEATI DAGLI SPAZI TIPOGRAFICI

Tabella 15

IMPRONTA SINGOLA IMPRONTA DOPPIA

Tabella 16

TAVOLA CON STEREOTIPI INQUADRATI DA FILETTI

Tabella 17

Pos.46

Pos.40

Tabella 18