Diario Parigi Svegliarsi a Parigi ancora una voltasoprattutto la sera: allo scattare di ogni ora per...

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Diario Parigi 1 A rrivo a Parigi con una scaletta di cose da fare “assolutamente” e riparto 12 giorni dopo con pa- recchi appuntamenti mancati ma, in compenso, molti arricchimenti. Più la conosco, meno tempo trovo per ap- profondire visite e gite: sono troppi gli spunti che si accavallano. Però, con il tempo, sono diventato sempre più abile nel razionalizzare gli spostamen- ti: alternando autobus e metro, ho scoperto quanto siano complementari anche sulle grandi distanze. Il metro è più veloce, ma un lungo percorso in bus con un solo biglietto vale quasi come un giro sui costosi pullman turi- stici “senza soffitto”, come li chiama Tommy, quattro anni, “nipotino” d’ele- zione. Chi, come me, ha dimestichezza con la città per averci vissuto e lavora- to, tornando sceglie l’albergo in base ai propri gusti e esigenze: l’importan- te è che sia vicino a stazioni “strategi- che” della metropolitana, dove si in- crociano linee che portano alle destinazioni preferite con il minore numero di cambi. Ecco perché da qual- che anno ormai la nostra base è l'Ho- tel Central Paris: due stelle, al numero 1 di Rue (attenzione “rue”, non “ave- nue”) du Maine. È semplice, ma molto pulito e tranquillo (dà su un silenzioso “square” alberato all’ombra della Tor- re di Montparnasse). Sullo stesso marciapiede, a destra c'è il bistrot dell’angolo con Rue de la Gaité, e a sinistra il ristorante la Moule en Folie, con le impareggiabili piccole cozze di Saint Michel. A cento metri, un super- mercato Monoprix con un ricco repar- to di panetteria-pasticceria. Quanto al metro, la stazione Edgar Quinet serve la linea 6, Nation-Ètoile (sorta di cir- convallazione est-ovest), mentre a Monparnasse-Bienvenüe passano li- nee essenziali, tra cui la 4 sud-nord (Porte d’Orléans-Porte de Clignan- court). Poi, nella piazza di Montpar- nasse transitano, tra gli altri, gli auto- bus 96 (Saint-Germain, Notre-Dame, Hotel de Ville, Marais, Porte des Lilas) e 91 (per la Gare de Lyon, dove arriva- no i treni dall’Italia, e la Bastiglia con il nuovo teatro dell’Opéra). IN CIMA ALL'ALTRA TORRE Seppur più bassa della Tour Eiffel, la Torre di Montparnasse, con i suoi 150 metri, (salita: 10,50 euro, ma quando siete in cima trovate una grande vetra- ta con riferimenti e indicazioni, quiz elettronico sulla storia di Parigi e poi c'è anche la terrazza, aperta, ma anti- vertigini) mozza il fiato ai neofiti con la sua vista a 360 gradi e consente ai Svegliarsi a Parigi ancora una volta... Il nostro turista non è "per caso", ma conosce bene la città e ci guida attraverso terra, acqua e cielo. Con un obiettivo: viverla da parigini doc di Sandro Rizzi xtrfoiceh Quando: Natale Durata: 1/2 settimane Viaggio: aereo Costo a persona: (spesa approssimativa) 1.000 euro Consigli per gli acquisti Impossibile tornare a mani vuote: per accontentare amici e nipotini c'è French Touche (1 rue Jacquemont), oggetti e abbigliamento da 3 a 300 euro. Per un acquisto particolare fate un salto alla boutique di Karine Arabian (4 rue Papillon) gli accessori in pelle che disegna sono davvero unici. VIAGGIO IDEALE PER TUTTA LA FAMIGLIA musei stranoti, negozi da sogno. E tutta la magia natalizia di Disneyland paris. e per i piu' avventurosi c'e' anche l'elicottero...

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Diario Parigi

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Arrivo a Parigi con una scaletta di cose da fare “assolutamente” e riparto 12 giorni dopo con pa-

recchi appuntamenti mancati ma, in compenso, molti arricchimenti. Più la conosco, meno tempo trovo per ap-profondire visite e gite: sono troppi gli spunti che si accavallano. Però, con il tempo, sono diventato sempre più abile nel razionalizzare gli spostamen-ti: alternando autobus e metro, ho scoperto quanto siano complementari anche sulle grandi distanze. Il metro è

più veloce, ma un lungo percorso in bus con un solo biglietto vale quasi come un giro sui costosi pullman turi-stici “senza soffitto”, come li chiama Tommy, quattro anni, “nipotino” d’ele-zione. Chi, come me, ha dimestichezza con la città per averci vissuto e lavora-to, tornando sceglie l’albergo in base ai propri gusti e esigenze: l’importan-te è che sia vicino a stazioni “strategi-che” della metropolitana, dove si in-crociano linee che portano alle destinazioni preferite con il minore

numero di cambi. Ecco perché da qual-che anno ormai la nostra base è l'Ho-tel Central Paris: due stelle, al numero 1 di Rue (attenzione “rue”, non “ave-nue”) du Maine. È semplice, ma molto pulito e tranquillo (dà su un silenzioso “square” alberato all’ombra della Tor-re di Montparnasse). Sullo stesso marciapiede, a destra c'è il bistrot dell’angolo con Rue de la Gaité, e a sinistra il ristorante la Moule en Folie, con le impareggiabili piccole cozze di Saint Michel. A cento metri, un super-mercato Monoprix con un ricco repar-to di panetteria-pasticceria. Quanto al metro, la stazione Edgar Quinet serve la linea 6, Nation-Ètoile (sorta di cir-convallazione est-ovest), mentre a Monparnasse-Bienvenüe passano li-nee essenziali, tra cui la 4 sud-nord (Porte d’Orléans-Porte de Clignan-court). Poi, nella piazza di Montpar-nasse transitano, tra gli altri, gli auto-bus 96 (Saint-Germain, Notre-Dame, Hotel de Ville, Marais, Porte des Lilas) e 91 (per la Gare de Lyon, dove arriva-no i treni dall’Italia, e la Bastiglia con il nuovo teatro dell’Opéra). in cima all'altra torre Seppur più bassa della Tour Eiffel, la Torre di Montparnasse, con i suoi 150 metri, (salita: 10,50 euro, ma quando siete in cima trovate una grande vetra-ta con riferimenti e indicazioni, quiz elettronico sulla storia di Parigi e poi c'è anche la terrazza, aperta, ma anti-vertigini) mozza il fiato ai neofiti con la sua vista a 360 gradi e consente ai

Svegliarsi a Parigi ancora una volta...Il nostro turista non è "per caso", ma conosce bene la città e ci guida attraverso terra, acqua e cielo. Con un obiettivo: viverla da parigini doc

di Sandro Rizzi

x t r f o i c e h

Quando: NataleDurata: 1/2 settimaneViaggio: aereoCosto a persona: (spesa approssimativa) 1.000 euro

Consigli per gli acquistiImpossibile tornare a mani vuote: per accontentare amici e nipotini c'è French Touche (1 rue Jacquemont), oggetti e abbigliamento da 3 a 300 euro. Per un acquisto particolare fate un salto alla boutique di Karine Arabian (4 rue Papillon) gli accessori in pelle che disegna sono davvero unici.

Viaggio ideale per tutta la famiglia

musei stranoti, negozi da sogno. E tutta la magia natalizia di

Disneyland paris. e per i piu' avventurosi c'e' anche l'elicottero...

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Diario Parigi

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Hai fatto un bel

viaggio?raccontalo agli amici su

www.turistipercaso.it

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Piaceri quotidiani. Solletica i tuoi sensi...01 ...viSta Si dice

che dalla Torre di Montparnasse si veda il panorama più bello di Parigi. Perché

non si vede la Torre di Montparnasse. 02 ...olfatto La prova

e l'acquisto di un profumo da Caron, come un rito in un tempio.

03 ...udito Opéra Bastille: il teatro nazionale ha

un cartellone ricco di opere, balletti concerti e spettacoli teatrali

B. DE MÉNILM

ONTANT

BOULEVARD VOLTAIRE

QUAI DE BERCY

QUAI SAINT BARNARD

BOULEVARD DE GRENELLE

RUE DUPLEX

RUE ALA

IN

RUE DE VOUILLÉ

RUE LA FAYETTE

RUE LA FAYETTE BOULEVARD DE LA VILLETTE

QUAI

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AVENUE FOCHAVENUE DE FRIEDLAND

AVENUE DE LA GRANDE ARMÉE

RUE BUFFON

BOUL

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L’HÔ

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L

BOULEVARD SAINT-MARCEL

BOULEVARD SAINT-MARTIN

RUE

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BOULEVARD SAINT-GERMAIN

STATOSTATO CONFINESTRADA SECONDARIA

STRADA PRINCIPALE

MONUMENTO

FIUME

MARE

PARCO

MARE LAGO/FIUME PARCO PARCO 2

STRADA STATO STRADA CITTÀ

TERRA STATO TERRA CITTÀ PALAZZO STATO CONF. TRACCIA PART.

181 37

tour eiffel Simbolo della città, è spettacolare soprattutto la sera: allo scattare di ogni ora per 10 minuti le luci "scintillano".

champde mars

école militaire

torre di montparnasseAlta 209 metri ha 58 piani, 59 con la terrazza, la più alta di Parigi. Panoramica.

Mvarenne

Mcambronne

Mdupleix

Mconcorde

m. d'orsayMinvalides

grand palais

petit palais

senna

giardino botanico M

saint-marcel

museo d'orsayMonet, Renoir, Degas: l'antica stazione ospita i capolavori degli impressionisti.

place de la concorde Fu qui che nel 1793 i rivoluzionari ghigliottinarono re Luigi XVI.

montparnassecentral

paris

M montparnassebienvenüe

museo di montparnasse

giardini dilussemburgo È il giardino del Senato francese, che è ospitato nel Palazzo del Lussemburgo.

st suplice

palazzo del lussemburgo

panthéon

Modéon

M

saint-germaindes- prés

luxembourg

place de la bastille Attorno alla

piazza è ancora tracciato il

perimetro della famosa prigione.

ile saintlouis

ile de la cité

st chapelle

Mbastille

place des vosges

hôtel de ville

beaubourg Il centro culturale Pompidou, celebre opera dell’italiano Renzo Piano, offre mostre di arte contemporanea.

opera bastille Dietro la facciata curva a vetrate tre sale concerti e il ristorante Les Grandes Marches.

fontana stravinskij

senna Dai ponti si gode la vista del fiume. Il giro in bateau mou-che è un must per i più romantici.

père lachaiseOspita le tombe di molti personaggi illustri: Jim Morrison, Marcel Proust, Edith Piaf, Oscar Wilde...

quartiere latino

Mdaumesnilbercy

gare de bercy

Mnation

Mvaugirard

gare de l’est

parc de bercy

promenadeplantee

museo della resistenza"jean moulin"

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Diario Parigi

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conoscitori-fotografi di aggiornare ogni volta il panorama parigino che si arricchisce sempre più in verticali-tà. La torre svetta dove c’era la vecchia stazione ferroviaria. In poche decine di anni alcune delle principali Gare hanno cambiato volto e spesso fun-zioni. Così, quella di Montparnasse, è stata smantellata e rifatta qualche centinaio di metri più indietro: il nuo-vo complesso, da cui sbuca il fascio dei binari, racchiude un vasto giardi-no pensile: L'Atlantico con piante rare, strumenti meteorologici e spazi per il relax. Su questo spazio verde si affaccia il Museo della Resistenza, in-titolato a Jean Moulin, leader della lotta di liberazione. Sempre in tema di strutture ferroviarie dismesse, ec-coci nella Piazza della Bastiglia. An-che qui c’era una stazione. Oggi c’è il teatro nazionale Opéra Bastille, che compie vent’anni. Spariti treni e bina-ri, il lungo viadotto che portava fuori città è stato trasformato in una Pro-menade plantée, passeggiata sopra-elevata lunga oltre 6 chilometri, pie-na di alberi, fiori, panchine, angolo rilassante per innamorati, amanti del jogging o della lettura. Affacciandosi alle balaustre si vede scorrere il traffi-co dei boulevard. Gli immensi spazi degli archi sotto il viadotto sono stati attrezzati in luminosi atelier di artisti,

designer, raffinati artigiani (c’è anche un liutaio). I grandi camminatori pos-sono arrivare fino al Parco di Vincen-nes, oppure ci si può limitare a quello di Bercy, sulla riva destra della Sen-na, polmone di verde in una zona completamente rinnovata, accanto a una stazione modernizzata con gran-de genialità architettonica. Si sale una scalinata che fiancheggia il parco e si imbocca la passerella Simone de Beauvoir, struttura flessuosa ed ele-gante che scavalca i quai e la Senna portando pedoni e ciclisti sulla riva si-nistra, fino al piazzale della grande Biblioteca Mitterrand. Su entrambe le rive ci sono approdi della navetta flu-viale Voguéo, servizio di trasporto pubblico su Senna e Marna inaugura-to nel 2008 per decongestionare il traffico casa-lavoro soprattutto negli orari di punta. I battelli per il trasporto passeggeri non sono una novità: navi-garono sulla Senna dal 1837 al 1934, poi furono soppiantati da treni e me-tro e ora tornano d’attualità. Piaceri eScluSivi Se volete fare felice una donna pro-grammate una capatina a un indirizzo famoso dell’Avenue Montaigne, la strada dell'alta moda (metro Franklin-Roosevelt), angolo Rue François: Ca-ron, una bomboniera tutta specchi,

a spasso sotto i boulevard

Se siete a Parigi, andate sull’Avenue del Colonnello Henri Rol-Tangui: lì potrete scendere sotto terra, percorrendo (se

proprio ci tenete) i 777 chilometri di gallerie che disegnano in pratica una città sotto alla città. Molte città antiche (come Napoli, Roma ecc) prendevano il proprio materiale da costruzione dal sottosuolo, creando una specie di sotto-sopra, una città “in negativo”, una piena e una vuota. E Parigi che – diciamocelo – non è altro che una Roma d’oltralpe, non è da meno. Quindi, furono i Romani a cominciare con le cave, e poi si è continuato fino al ‘700, passando poi per gli avvenimenti più importanti: a cavallo fra 1600 e 1700 sono diventate ossario, per svuotare i cimiteri strabordanti; durante la Rivoluzione Francese sono state usate dai rivoltosi come rifugio. Fino a Napoleone III, che rese una parte accessibile al pubblico come attrazione turistica. Ma anche durante la Seconda Guerra Mondiale, sia i tedeschi sia la Resistenza, le hanno usate. Io ci sono andata ma, non contenta del giro turistico, mi sono fatta accompagnare da una “catafila” (amante delle catacombe), una ragazza munita d’elmetto con la lampadina, che mi ha guidato nelle catacombe meno conosciute. Abbiamo vagato come fece nel 1793 un parigino (Philippe Aspairt) che, cercando di arrivare di soppiatto in una cantina piena di vino, si perse fino a morire di inedia, a pochi passi dalla cantina agognata. Le sue ossa furono trovate solo 11 anni più tardi e identificate da un mazzo di chiavi che stringeva disperatamente in mano. Molto impressionate e gotico, vero??? Ma il fascino delle catacombe è anche questo! Adesso, per evitare altri casi del genere, i turisti vengono direttamente accompagnati a fare delle degustazioni nelle cantine di Parigi, passando per le catacombe.Resta comunque agghiacciante arrivare davanti alla pila ordinatissima di teschi e tibie, sistemata a regola d’arte dai frati che organizzarono questo ossario per devozione. A pensarci bene, è una vera opera d’arte: da non perdere…

Syusy

01 relax Al posto dei binari della vecchia ferrovia c'è la Promenade plantée, ideale per fare jogging o riposare su una panchina. 02 imPonente La bibliotheque Mitterrand si specchia nella Senna.

la città che cambia. edifici e linee architettoniche

01 02

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Diario Parigi

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cucina, storia e cultura locali: istruzioni per l’usoParigi è sempre Parigi. Questa volta si tratta del

mio regalo di compleanno. Sonia mi ha fatto dono di questa tre giorni parigina, ed è grazie a lei che ci troviamo qua a spendere queste 72 ore frene-tiche nella Ville lumiere. meglio il metro o il buS? Le 17 linee della metropolitana portano ovunque. Le linee bus sono efficienti e precise al secondo, ma le consiglio per la notte, quando la metro chiude (durante la settimana la metro si ferma a mezzanotte e mezzo, il week end un’ora più tardi) perché di giorno, sull’autobus rischi di passarci delle ore, visto il traffico cittadino. Il biglietto va fatto solo per la zona 1-2 che è quella che più interessa noi turisti. Una corsa costa 1 euro e 60, un carnet da 10 biglietti 11 euro. Noi abbiamo fatto la Carte Paris Visite che per tre giorni costa 19 euro e 60 ed è valida per le zone 1,2,3. Con il biglietto metro puoi utilizzare la linea bus e la funicolare per andare a Montmartre (meglio che fare 240 gradini). muSei: i magnifici due Museo d’Orsay (62, rue de Lille, tel. +33 1 40 49 48 14. Info: www.musee-orsay.fr. Biglietto: 8 euro, dopo le 16: 5,50 eccetto il giovedi). Da visitare solo l'ultimo piano dove ci sono gli Impressionisti. Bellissimo!! Museo del Louvre (Mo Palais-Royal - Musée du Louvre, tel. +33 1 40 20 50 50. Info: www.louvre.fr Biglietto: 9 euro, il venerdì, dopo le 18: 6 euro. La prima domenica del mese è gratuito). Enorme. Abbiamo visto poche cose, quelle che ci interessa-vano di più: Amore e Psiche di Canova, la Gioconda di Leonardo, lo Schiavo Morente di Michelangelo e il Codice di Hammurabi. Tempo impiegato: un'ora e mezzo, per farvi capire l'enormità del posto. PariS baladeS Arc de Triomphe : si può salire in cima per ammi-rare lo spettacolo delle avenues che si diramano in tutte le direzioni. Biglietto: 9 euro. Bateau Mouche: punto di incontro accanto al Pont de l’Alma. Biglietto: 10 euro. Il giro, che dura un’ora, è prettamente turistico, e privo di curiosità, in compenso è pieno di giapponesi che fotografano davvero tutto: persino le insegne dei bagni. Non lo

consiglio, a meno che non ci si voglia riposare un po’ dalle lunghe camminate. a tavola con guSto Le loup blanc (42, rue Tiquetonne, tel. 01 40 13 08 35. Info:www.loup-blanc.com Metro: Les Halles o Etienne Marcel) Il ristorante si trova vicino al centro commerciale Les Halles, in una via caratteristica di Parigi, zona pedonale, ricca di ristorantini. Molto bello il posto si mangia carne o pesce con prezzi che vanno dai 12 euro ai 22. Dolci buonissimi a prezzi ragionevoli. Buono anche il tè alla menta con i pinoli a 4 euro. Meglio prenotare.

Kong (1, rue du Pont Neuf, tel. 01 40 390 900. Info: www.kong.fr Metro: Pont Neuf) Per chi, come me, è cresciuta a pane e Sex and the city: è il locale vi dove, nell’ultima puntata, Carrie incontra l’ex moglie del russo interpretata da Carole Bouquet. I prezzi sono esorbitanti, ma il posto va visto as-solutamente. Si trova al 5 e al 6 piano del palazzo Kenzo a Rue du Point Neuf. Sotto c’è il bar dove nel week end si fanno feste. Bottiglie di J&B e di gin a

partire da 150 euro, drink a partire da 10 euro per una birra e 15 per un cocktail. Tutti pasteggiano a Veuve Clicquot ma la cosa spaventosa è che la maggior parte dei clienti ha circa 25 anni… Comun-que, una cena normale costa circa 60 euro. Georges Abstraction Surface Air (99- etage 6 cen-tre Pompidou, tel. 01 44 78 47. Metro: Rambuteau) Il ristorante del Centre Pompidou: meraviglioso. All’aperto e al chiuso la vista è da mozzare il fiato. Prezzi medio-alti, ma se ti piacciono le eggs bene-dicte te la cavi con 16 euro mangiando una bontà. Una fetta di pesce spada costa 35 euro. Les Vitelloni (4, Rue Dupetit Thouars, tel. 01 48873845. Metro: Arts e Metiers) Cenare nel Ma-rais senza rovinarsi: una bistecca con patate costa 20 euro. Buona la carne e bello il locale e la loca-tion nella zona pedonale al centro del quartiere. Le Loir dans la Théière (3, Rue des Rosiers, tel. 01 42 72 90 61. Metro: Arts e metiers) Buoni i prezzi e bello il locale sia per il brunch che per un tè pome-ridiano o una cena. Un consiglio che vale per tutti i locali: se volete dell'acqua è meglio chiedere l’eau en caraffe, perché una bottiglia da 75 di acqua Vittel la fanno pagare 6 euro. Il vino varia da 20/25 euro a bottiglia in su. far bella figura con gli amici Pont Neuf: in passato Parigi era ricca di ponti stile Ponte Vecchio a Firenze, cioè ponti chiusi dalle abitazioni sovrastanti, Pont Neuf si chiama così perché è stato il primo ponte di Parigi che, dopo essere stato distrutto, è stato ricostruito privo delle costruzioni. Com'è adesso. Pont de la Concorde: è stato costruito usando le pietre rimaste dopo la distruzione della Bastiglia a opera dei rivoluzionari nel 1789. Notre Dame: sul pavimento davanti alla basilica c’è una un stella disegnata: indica il punto dal quale dovrebbero diramarsi tutte le strade di Parigi. meglio tardi...Tutti i negozi aprono molto tardi. I supermercati alle 9.30 del mattino. Mentre gli altri attendono fino alle 11. A quanto pare, i parigini sono un po’ dormiglioni e comunque hanno ritmi un pochino più lenti dei nostri. Questo non vale per i giovanotti in carriera che alle 8 del mattino sfrecciano già sugli scooter per andare al lavoro.

Un'altra Turista per caso

ci racconta la sua esperienza

di Barbara Vagnozzi

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Diario Parigi

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boiserie laccate bianche, vasi di cri-stallo. Qui una signora dai modi squi-siti consiglierà alla fortunata l’essenza personalizzata di cui, con un rituale che ci è stato concesso fotografare, ri-empirà un’ampolla avvolta in un sac-chetto di organza. Il signore intanto po-trà scegliersi una cravatta classica dai colori vivaci, ma non sfacciati. Di classe anche la ricevuta: non un banale scon-trino fiscale, ma una fattura su carta di pregio con il logo stampato in blu. Ap-pena usciti, se siete golosi, fermatevi nel negozio accanto, Fouquet: quasi identico lo stile, ma altri profumi e ten-tazioni, cioè cioccolato e delicatesses. Sale il SiPario Nelle nostre giornate c’è spazio anche per il teatro. A Saint Michel, nella più turistica delle stradine, tra profumi di kebab e frites, tra i richiami degli imbo-nitori che rompono anche i piatti pur di farti entrare nei loro ristoranti, c’è una sala che contiene appena cento spetta-tori, ma trova un posto nel Guinness dei primati. È il Teatro della Huchette (dal nome della via): qui, senza interruzione dal 1957, vanno in scena ogni sera (sal-vo la domenica e pochi altri festivi) due pièces che hanno reso famoso il teatro dell’assurdo di Ionesco, La cantatrice calva e La lezione. Nel dopoguerra era avanguardia, oggi sono opere classi-che. Chi le ha viste 40 o 50 anni fa (il

teatro ha compiuto 60 anni nel 2008) oggi le riscopre, magari portando figli o nipoti. È una piccola società di attori, che si alternano nei ruoli ogni quindici giorni, sotto la regìa di Ider Amekhchoun. Al posto delle vecchie panche in legno ora ci sono poltroncine rosse in stoffa, ma il clima e il décor sono rimasti quelli di una Parigi viva e pulsante, che sa conciliare in modo perfetto passato e futuro. avventure in elicottero Tra le cose non fatte di questa tornata, c'è l’ascensione in mongolfiera (150 metri) al Parco Citröen (metrò Javel) lungo la Senna, ricavato dalle vecchie officine dell’omonima fabbrica di au-tomobili. In precedenti soggiorni ci eravamo già presentati più volte, ma c’era sempre troppo vento, così, que-sta volta, abbiamo guardato la mon-golfiera dall’alto: dall’elicottero (quo-ta 300 metri). 45 minuti di volo intorno a Parigi e Versailles (219 euro, info: www.ixair.com) con scalo di un’ora all’aeroporto del Bourget, il più vec-chio scalo parigino (1919). Qui il 21 maggio 1927 atterrò trionfalmente Charles Lindbergh con lo Spirit of St.Louis dopo la prima traversata atlanti-ca, qui ogni due anni, negli anni dispa-ri, si svolge il Salone internazionale dell’Aeronautica, qui sorge il Museo dell’Aria e dello Spazio i suoi gioielli

arte contemporanea

01 galleria La Fondazione Cartier, l'edificio è di Jean Nouvel. 02 arte di Strada La vetrata della Fondazione Cartier è

coperta dai graffiti per la grande mostra Nèe dans la rue.03 beaubourg Belle mostre d'arte moderna e contemporanea e occasioni di svago anche al Centre Pompidou.

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04 notre-dame Aperta dalle 8 alle 18,45 (domenica 19,45).

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il teatro devoto a ionesco. dove il tempo non passa

01 factotum Ider Amekhchoun, direttore della Huchette, sul palco dove dal 1957 vanno in scena ogni sera due lavori di Ionesco.

02 SemPre quelle Il teatro della Huchette: sulla lavagna il numero della rappresentazione e i nomi degli interpreti de La cantatrice calva e La lezione.

disneyland: a natale è magica!Finalmente inizia il nostro sogno: facciamo ingres-

so al parco Disneyland (49 Euro) e ci tuffiamo nell'atmosfera fiabesca. Sono tutti vestiti da elfi, non dimentichiamo che è Natale, quindi le canzoni e le at-mosfere sono davvero magiche! I parchi sono tre: Di-sneyland: con tutte le attrazioni possibili e immagina-bili dedicato a grandi e piccini; Walt Disney Studios: dedicato al mondo del cinema e Disney Village: con negozi di souvenir, bar e ristoranti, in stile Disney.

Primo giornoDato che è ora di pranzo entriamo al Disney Village e ci fermiamo allo Sports Bar, con cucina prettamente americana. Dopo pranzo, nonostante i terribili 5 gradi di dicembre, iniziamo con le attrazioni, il parco è divi-so in 5 aree: Main Street U.S.A., Frontierland, Adven-tureland, Fantasyland, Discoveryland. La prima zona che voglio esplorare è Fantasyland e cominciamo dal castello mozzafiato della Bella Ad-dormentata, da vedere assolutamente! Facciamo una lunga coda per entrare da Biancaneve, da Pinocchio, da Peter Pan (bellissimo anche per i grandi!!). Fortu-natamente esiste il fast pass, una macchinetta che dà un orario in cui ripassare per entrare senza fare fila! Ci divertiamo come bambini tutto il pomeriggio. In Main street addirittura scende dal cielo neve arti-ficiale con un sottofondo di musica natalizia. Un so-gno! Durante il giorno ci sono trenini e parate con i personaggi Disney: nonostante la mia veneranda età, rimango a bocca aperta! In Discoveryland capitiamo nello Star Tour e al cinema dinamico, divertentissimi!! Per cena siamo stravolti e torniamo in hotel, dove ce-

niamo con pop corn e coca cola. La camera è carina, l'unica nota negativa è che siamo al piano terra dove c'è una giostra a cavalli: un casino infernale!

Secondo giorno Andiamo verso la sala da pranzo per la colazione: c'è talmente tanta gente che la fila esce dalla porta! Compriamo un altro biglietto di ingresso per il parco (altri 50 euro) e trascorriamo la seconda mattina di divertimento e magia. A Discoveryland ci imbattiamo in Buzz Lightyear Laser Blast, l'attrazione più bella del parco, nel corso della giornata (stavolta col fast pass) la rifacciamo 3 volte! Saliamo poi sulle auto di Autopia e ci perdiamo nel negozio di caramelle. Ca-sualmente c’imbattiamo nella parata più spettacolare di tutte. Quando fa buio compaiono carri illuminati di tutti i colori, anche i personaggi Disney sono vestiti di luci: un incanto per grandi e bambini, i carri passando lasciano un profumo di favola e di fiori… La musica è da favola e mi sono quasi sentita una bambina, penso che se ci fossi andata da piccola sarei morta dall'emo-zione! Dopo la parata andiamo a cena al New York St-yle e ordiniamo due baguette e due bibite, peccato per la spesa eccessiva: 32 euro!! Per finire la serata facciamo spese nelle boutique Disney: ci divertiamo a provare i cappelli più buffi e compriamo qualche rega-lo: anche in questo caso i prezzi sono esagerati! Nono-stante la marea di gente che popola il parco a qualsiasi ora, riusciamo a prendere l'ultima navetta per l'hotel. Disneyland non ha deluso le mie aspettative: tutte le attrazioni sono divertenti e se avete bambini non esi-tate a portarli perché vivranno un sogno meraviglioso!

Un'altra Turista per caso

ci racconta la sua esperienza di Selene

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Diario Parigi

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sono due Concorde, disposti (e visitabi-li) uno a fianco dell’altro, simboli di grandeur nella breve stagione (una trentina d’anni) del supersonico civile. nella caSa di van gogh Ancora, tra le cose non fatte: una scappata alla Cattedrale di Chartres (un’ora di treno dalla Gare de Mont parnasse, che sarà mai, avevamo det-to, con 12 giorni a disposizione?) ma siamo riusciti invece a compiere il ri-tuale ritorno a Auvers-sur-Oise. È il paese dove è morto suicida Van Gogh (nel 1890, a soli 37 anni), dove c’è la sua tomba, accanto a quella del fratel-lo Theo. Nel paese che vive di Van Gogh non c’è neanche un suo quadro, ma tutti i suoi colori ti vengono incon-tro ovunque. Una stanzetta, un letto, una sedia: li abbiamo visti molte volte nelle sue tele. Quella stessa stanzetta,

spoglia, la ritroviamo dopo aver fatto una fila ordinata e silenziosa, dopo aver salito una scala angusta. L’emo-zione cresce davanti al filmato che conclude la visita in una sala ad anfite-atro. C’è il culto dei fiori, a Auvers, an-che quelli spontanei che crescono sul ciglio delle strade o tra le fessure di muretti in pietra. C’è la casa-museo del medico appassionato d’arte, il dottor Gachet, che curò il pittore negli ultimi mesi. C’è anche, per rendere an-cor più l’atmosfera, un minuscolo Mu-seo dell’Assenzio.

imPerdibile: la moStra dedicata ai graffitiE veniamo al capitolo musei d'ar-te: se per le collezioni permanenti è abbastanza semplice trovare gli orari e, cosa mai sgradita, molte sono visitabili gratuitamente, per le

date delle mostre temporanee è in-dispensabile consultare il settimana-le Pariscope (esce il mercoledì). I quotidiani poi vanno spulciati an-che nelle notiziole per trovare idee. Per aggiornarsi sull’arte contempo-ranea, bisogna sempre vedere che cosa offre la Fondation Cartier (bou-levard Raspail, metrò Raspail) nel trasparente edificio in vetro e acciaio creato da Jean Nouvel. Stavolta la enorme parete in vetro che delimita il giardino è scomparsa, coperta da squillanti graffiti che giovani writers continuamente rinnovano lavorando sul marciapiede. All'interno, proroga-ta fino al 10 gennaio 2010, la mostra Né dans la rue, dedicata proprio a quell’”arte” che è nata in strada. Fo-tografie, filmati, effetti sonori, opere originali, didascalie illustrano e spie-gano il fenomeno nato nei ghetti di

bonne année al bistrotha collaborato Ornella D'Alessio

Allegra, dinamica, scintillante e seducente la Ville Lumiére da sem-pre esercita un particolare fascino su chi la visita a Capodanno.

Sarà per il suo continuo evolversi, sarà per l'energia positiva che si respira camminando per le strade, in questo periodo riccamente ad-dobbate per le feste. L’ultima tendenza per la cena sono i bistrot dei grandi cuochi: Mon Viel Ami (69, rue Saint – Louis, tel. 0033140460135) dello chef Antoine Westerman, nel cuore dell’Ile st Louis o le tratto-rie segrete: come Le Villaret (13, rue Ternaux, tel. 0033143578976). Per il dopocena il vero train de vie è il tentativo di divertirsi assie-me ai personaggi come Vincent Cassel e Johnny Depp che spesso passano dalla metropoli. Qualcuno di loro fa una capatina al Ma-thi’s (3, rue de Ponthieu, tel. 0033.1.53763955), dietro gli Cham-ps Elysées. Mick Jagger e Sarah Jessica Parker, altri due parigini d'adozione, sono stati visti al nuovo caffè dell'Hotel Plaza Aténée. Da non perdere, la notte del 31 l’illuminazione dinamica e scintillan-te della Tour Eiffel che cambia a ogni ora dalle 20 alle 23. E , quando mezzanotte scocca, si va tutti in Saint Germain per festeggiare alla bohemienne. Info: www.franceguide.com

Giovani talenti Il posto più improbabile dove piazzare una galleria d'arte: tra abiti firmati e accessori di lusso, al primo piano delle Galeries Lafayette in boulevard Haussmann. Si chiama Galerie des Galeries ed è uno spazio ampio e luminoso che ospita mostre d'arte. Fino al 9 gennaio c'è Antidote 5, rassegna di giovani artisti francesi.

questioni di clima...

01

02

01 dal cielo Parigi dall'elicottero

con il cielo grigio. Si vede la

mongolfiera del Parc Citroën che tiene sotto

controllo l'aria, ed è pure

disponibile per un giro turistico.02 freddo Se il clima

è impietoso meglio rifugiarsi al caldo

in un cafè.

Page 8: Diario Parigi Svegliarsi a Parigi ancora una voltasoprattutto la sera: allo scattare di ogni ora per 10 minuti le luci "scintillano". champ de mars école militaire torre di montparnasse

Diario Parigi

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come muoversiMetropolitana e RER (www.ratp.fr) costituiscono un si-

stema veloce e facile da utilizza-re. Le 14 linee della metropolita-na funzionano tutti i giorni, dalle 5.30 alle 0.30 circa (1.30 di saba-to e prefestivi), con variazioni stagionali e specifiche per ogni stazione. Le linee della sopraele-vata collegano il centro della cit-tà con i distretti periferici. Gli au-tobus circolano dalle 5.30 alle 20.30. Molte linee continuano fi-no alle 0.30 e, di notte, vengono sostituite dalle linee speciali Noc-tilien (fino alle 5).

dove dormireCentral Paris (Rue du Mai-ne 1 bis, tel. +33 (0)1 43

206915, www.central-hotel-pa-ris.com). Situato a Montparnas-

se, quartiere di artisti, scrittori e pittori, l’hotel è una scelta idea-le per chi desidera una sistema-zione comoda, pulita e conforte-vole senza spendere molto. Doppia a partire da 65 euro.

dove mangiare(Moule en Folie (Rue du Maine 5, tel. +33 (0)1 43

200342, www.lamouleenfolie.com). Piacevole locale che offre una rilassante atmosfera, dove gustare le specialità di pesce e gli squisiti frutti di mare. Da pro-vare le cozze di Saint Michel.

dove comprareCaron (Avenue Montaigne 34, tel. +33 (––0)1 47

234082). Un indirizzo elegante per chi ama profumi ed essenze. Nella via dell’alta moda, il nego-

zio è un tripudio di specchi, boi-series laccate e cristalli. Ogni co-sa è curata nel dettaglio, persino la ricevuta fiscale.Fouquet (Rue François 1er 22, tel. + 33 (01) 47 233036, www.fouquet.fr). Una autentica bouti-que del cioccolato, di cui si ha storia a Parigi dal lontano 1852. Oggi il nome è una garanzia per cioccolatini, fondenti, gelatine di frutta e altre delicatezze. Ha un altro negozio in Rue Laffitte 36, métro Le Peletier, da dove 150 anni fa è cominciato tutto.

dove andareFondation Cartier (Boule-vard Raspail 261, tel. +33

(0)1 42 185650, www.fondation.cartier.com). L’obiettivo è quello di promuovere e sostenere l’arte contemporanea, attraverso col-

lezioni, mostre, nuove acquisi-zioni. Creata nel 1984 da Alain-Dominique Perrin, dal 1994 è ospitata nell'edificio in vetro e acciaio progettato dall'architetto Jean Nouvel, basato su idee di trasparenza e smaterializzazio-ne. L’ingresso costa 6.50 euro.Théâtre Rive Gauche (Rue de la Gaité 6, tel. +33 (0)1 43 353231, www.edgar.fr). Immerso nel quartiere di Montparnasse, ter-ra di pittori, poeti e scrittori, di vie da passeggio e tavolini di bistrot. Fino al 3 gennaio 2010 va in scena Le Clan des Divor-cées, una commedia assoluta-mente irresistibile con protago-niste tre donne… in procinto di divorzio. Più di 800 mila spetta-tori ne hanno finora decretato il successo. Il prezzo del biglietto intero parte da 26 euro.

Tour Montparnasse (Avenue du Maine 33, tel. +33 (0)1 45 385256, www.tourmontparnas-se56.com). In soli 38 secondi l’ascensore conduce al 56° pia-no, a quota 196 metri, ricco di spazi interattivi e multimediali. Ma si può salire ancora più su, fino alla terrazza che domina la città dall’alto dei suoi 210 me-tri. Il prezzo per ammirare la più bella vista di Parigi è di 10.50 euro (ridotto 7.50 euro, fino a 15 anni 4.50 euro, gratis fino a sei anni).Tour Eiffel (Avenue Anatole Fran-ce 5, Champs de Mars, tel. +33 (0)1 44 112323, www.tour-eiffel.fr). Si può salire sulla torre sim-bolo di Parigi con le scale (4 eu-ro) o con l’ascensore (12 euro fi-no all’ultimo piano, 4,80 euro fino al primo).

come, dove, quantoIndirizzi preziosi per guadagnarsi sul campo il titolo di parigini doc, come il nostro turista per caso

New York e dilagato nel mondo. Di for-te suggestione il documento sui pixao di San Paolo del Brasile che scorre in una sala buia: le acrobazie di ragaz-zotti che scalano a mani nude i palazzi della metropoli per lasciare il loro se-gno dai piani più alti in giù danno le vertigini, suscitano mille interrogativi: è arte, è rabbia, è protesta, è disagio, è delinquenza? Ognuno risponde se-condo la sua mentalità, certo è che la mostra, oltre alle performance dal vivo (per fortuna a livello strada…), offre tutti gli elementi per giudicare. In molti musei, per risolvere la pau-sa pranzo o la merenda, si scoprono originali e sfiziose caffetterie-ristoro di elevata qualità a prezzi ragione-voli. Da provare le caffetterie di: Be-aubourg, Petit Palais, Grand Palais, Musée d’Art moderne de la Ville de Paris, Musée de la Vie Romantique.

un amico in città Siccome da soli non si finisce mai di conoscere Parigi, consiglio di farvi accompagnare in una passeggiata (qui la chiamano poeticamente ba-lade) da un parigino doc, volontario della associazione Parisien d'un jour, parisien toujours (www.parisgreeter.org o www.parisiendunjour.org), nata nel 2006 dall'intuizione di Martine Du-brieve, una signora che ama la sua cit-tà e intende farla amare dal maggior numero di amici. Sì, amici, perché il sogno di chi vuole davvero vivere una

città è di percorrerla insieme a un "in-digeno amico" che renda l'approccio più spontaneo e piacevole. I volontari, scrupolosamente selezionati, non fan-no concorrenza alle guide specializza-te, ma conoscendo bene un quartiere o un settore, fanno condividere, senza alcun compenso, la loro passione agli ospiti (da 2 a 6 persone per balade) che vogliono conquistare sul campo il titolo di "parigino". Una balade va chiesta via email con un anticipo di tre settimane. Per noi la prima passeggiata ha fatto nascere un'amicizia. Tutto ciò detto e fatto, si torna a Mila-no (per fortuna Easyjet ha conservato un volo su Linate, ce ne vorrebbe qual-cuno in più). Perfetto orario, bagagli ri-consegnati in un quarto d'ora. Meglio di così il viaggio parigino non poteva concludersi.Per il prossimo viaggio che abbiamo in programma, quattro giorni in di-cembre il carnet è già zeppo: i manife-sti e le locandine di Toulouse Lautrec al Musée des Arts Décoratifs (fino al 3 gennaio 2010); una Grande Parad felliniana al Jeu de paume (fino al 17 gennaio), in Place de la Concorde; al Louvre, nella Hall Napoléon (fino al 4 gennaio), una mostra che, attraver-so 85 opere, svela le rivalità fra i tre grandi pittori veneziani del XVI secolo Tiziano, Tintoretto e Veronese animati da spirito di emulazione e competizio-ne. Bisognerà rinunciare a qualcosa... Comme d’habitude.

indirizzi golosi

réveillon noëldi Martino Ragusa

Se per Natale vi siete regalati un bigliet-to per Parigi, una volta a destinazione vi

consiglio di comprare un biglietto del metro con destinazione Pla-ce Madeleine. Prima tappa: Fauchon, grande epicerie con un re-pertorio inimmaginabile di salumi, preparazioni gastronomiche, vi-ni, verdure e frutta di ogni tipo. Interessante tutto l’anno, a Natale dà il meglio di sé proponendosi come meta obbligatoria per i golo-si. Usciti con l’inevitabile shopper colmo delle tentazioni alle qua-li non avete saputo resistere, con uno spostamento di pochi metri potrete raggiungere La Maison de la Truffe (Place Madeleine, 19), il paradiso di chi ama il tartufo. Qui potete prenotare la cena o fare acquisti, tenendo presente che vi troverete il tartufo nero a prezzi non proibitivi. Attaccato alla Maison de la truffe si trova la Caviar et Conserves Kaspia, boutique vente et degustation, cioè un negozio con annesso un ristorante entrambi specializzati in caviale e salmo-ne affumicato di gran pregio, come il Balik. Porta a porta, al nume-ro 15 c’è la Caviar House Prunier che offre le medesime specialità, ma in un locale moderno arredato dall’architetto Jacques Grange. Vi consiglio di entrare in questi negozi anche se il vostro budget è ridotto, perché vale la pena vederli e potete limitarvi ad assaggiare un blini o una tartina nella caffetteria. Infine, al numero 8 di Boule-vard Madeleine sorge la Maison du Chocolat, dove le fantasie più audaci degli estimatori del cioccolato diventano realtà. Se per il Reveillon (la cena di Natale) siete attratti da un cenone tradiziona-le con ostriche, frutti di mare e crostacei, vi consiglio Mollard, una delle più belle brasserie di Parigi, al 115 di rue Saint-Lazare, di fron-te alla Stazione. Risale al 1867 e vanta uno stupefacente arredo Art Nouveau, al momento della prenotazione chiedete di cenare nella sala principale. In alternativa, vi consiglio il delizioso Le relais de l'isle. Piccolo ristorante con un ottimo menu, buon rapporto quali-tà/prezzo e con il valore aggiunto della musica jazz dal vivo.