DIARIO DEL SALVIMAIO Pm poco sensibili Pd, i dirigenti ......POLITICA IL FATTO QUOTIDIANO Martedì...
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POLITICA IL FATTO QUOTIDIANO Martedì 20 Novembre 2018
» VINCENZO IURILLO
L’assessore alla Legalitàdella Regione CampaniaFranco Roberti è statoprocuratore nazionale
antimafia, capo della Procura an-ticamorra di Napoli e procurato-re di Salerno. Sulla materia deireati ambientali collegati allaTerra dei Fuochi e al ciclo dei ri-fiuti in Campania ha qualcosa diinteressante da dire. E sono ri-flessioni maturate sul campo.
Le conclusioni dell’ultima com-missione parlamentare sui ri-fiuti contestano leggi scrittemale che rendono quasi impos-sibile individuare i colpevoli deireati ambientali.
Questo giudizio è ingeneroso.Da quando nel 1992 segnalammoi rifiuti come affare di camorra,ci abbiamo messo quasi 25 anniper avere delle buone leggi sugliecoreati, finalmente tramutatida semplici contravvenzioni adelitti.
Però queste leggi non funziona-no: poche condanne, molti igno-ti mai catturati e molte prescri-zioni. Perché?
Perché manca la sensibilità dellamagistratura sul tema. Ad esem-pio, nonostante dal 2010 il traf-fico illecito di rifiuti sia un reatodi competenza della Dda, tutte leprocure distrettuali, nessuna e-sclusa, hanno tardato a conside-rare questo reato degno dellamassima attenzione investigati-va e della tempestività necessa-ria. Risultato: poche indagini,misure cautelari in ritardo, pro-cessi spesso finiti in cavalleriacon la prescrizione anche perfatti molto gravi.
Può essere utile come antidotola riforma disegnata dal mini-stro Bonafede, che sospende laprescrizione dopo la sentenzadi primo grado?
Non la condivido. Anzitutto: lamia posizione è che la prescri-
zione non dovrebbe decorreredal momento in cui il reato vienecommesso, ma dal momento incui viene accertato. Poi mi chie-do: il ministro Bonafede parla disospensione. Ma che significa?La sospensione è un intervallo di
tempo tra un inizio e una fine.Non può essere eterna. In un di-segno di legge M5S della scorsalegislatura si parlava corretta-mente di cessazione della decor-renza dopo la sentenza di primogrado. E c’era un’ipotesi, che mitrovava d’accordo, di sospen-derla fino al secondo grado soloin caso di condanna in primogrado. Con l’assoluzione chesenso ha mandare alle calendegreche un processo a un impu-
tato riconosciuto innocente daun Tribunale? Sarebbe un’i n g i u-sta afflizione.
Sì, ma le chiedevo se la riformaBonafede aiuterebbe a combat-tere i reati ambientali.
Non funzionerebbe in maniera
diversa rispetto agli altri reati. Lariforma comunque va fatta, è ne-cessaria. Ma lasciandola collega-ta a quella del processo penale.Altrimenti dovrebbe riguardaresolo le sentenze di condanna.
Quanto influisce la presenzadella camorra negli ecoreati?
Si parla sempre di camorra sul ci-clo dei rifiuti, come un mantra econ una sorta di rassegnazione.Molto spesso invece si tratta diimprenditori disonesti che smal-tiscono i loro rifiuti in nero perrisparmiare.
Secondo il M5S, la camorra è in-teressata alla realizzazione de-gli inceneritori. Lo dice il presi-dente della Commissione anti-mafia Nicola Morra.
La camorra non ha nessun inte-resse nei termovalorizzatori. Alcontrario, ha interesse a mante-nere situazioni di emergenzacausate dalla mancanza degliimpianti perché lucra sulle e-mergenze che si generano, ap-profittandone come agenzia diservizio.
Ma negli ultimi mesi in Campa-nia sono andati a fuoco diversisiti di stoccaggio e di tratta-m e n to.
Si è scoperto un solo responsa-bile? I roghi sono più frequenti alNord, tra l’altro. E vogliamo direche la camorra brucia i siti anchein Lombardia? O piuttosto si do-vrebbe indagare sulle impreseche appiccano i fuochi per ri-sparmiare?
Come se ne esce?Considerando il contrasto a que-sti reati come una priorità, affi-dando alle procure le risorse e leprofessionalità necessarie.
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LUCA DE CAROLIS
onda della dissidenza a5Stelle arriva alla Camera.
Proprio nella settimana di duepartite cruciali a Montecitorio, il disegno di legge Anticorruzione e il decreto Sicurezza.E anche se la email di protestadi 19 deputati serve soprattutto per reclamare attenzione eun po di voce in capitolo daLuigi Di Maio e dal governo, èun altro sintomo della febbredentro i Cinque Stelle. Malattia che rende più sfibrante ilcorpo a corpo con la Lega, cheieri ha depositato otto emendamenti al ddl spazzacorrot ti , anche se ha deglutito il tetto dei 500 euro oltre il qualesaranno pubbliche le donazioni a partiti e fondazioni.
DI CERT è un lunedì complicato per il M5S, aperto dallalettera al capogruppo Francesco D Uva di 19 deputati: ingran parte del Sud, tutti al primo mandato, e tutti critici rispetto al decreto sicurezza,
che vorrebbero cambiare. Untesto che in molte sue parti nonè nel contratto di governo , ricordano, con molte criticitàCerto, senza il dl Salvini lamaggioranza rischia di saltare. Così giurano: Non vogliamo complicare i già delicati equilibri di governo
Però si lamentano, perchétutto viene calato da PalazzoChigi. Ci sarebbe piaciutoconfrontarci, purtroppo rileviamo una carenza di discussione interna che in molte seditanti di noi hanno espressoPer questo allegano otto emendamenti, e una chiosa bellica: Non speriamo più inmaggior collegialità e condivisione, le chiediamo con forzaLa mail arriva ieri al capogruppo D Uva, ma tra i deputati indiversi ne conoscevano già l e-sistenza. E uno dei 19 informa
Ad nk ro no s, mentre D U va
incontra alcuni firmatari.Non vogliamo la guerra, non
siamo dissidenti assicurano,spiegando che voteranno comunque il provvedimento.Ma Di Maio, in Campania peril protocollo sui rifiuti, nongradisce affatto. Aveva già fatto presentare otto emenda
menti in commissione al decreto sicurezza, anche comestrumento di pressione sullaLega. Con chiaro sottotesto:niente scherzi sull a n ti - c o rruzione, da approvare entrodomani, altrimenti nel finesettimana tornerà in gioco anche il dl Salvini.
Ma la lettera complica i piani. Perché il ministro dell In terno può infierire: Il decretova approvato in fretta . E allora il capo del M5S deve promettere: Auspichiamo che iltesto venga approvato in ultima lettura alla Camera, andareoltre farebbe decadere il decreto. Mi aspetto lealtà
TRADOTTO: sul decreto Salvini sarà voto di fiducia. E nonpuò far piacere a Roberto Fico,fautore del dibattito parlamentare. Tra i firmatari dellalettera ci sono due deputate vicine al presidente della Camera, Doriana Sarli e Gilda Sportiello, assieme all i ta lo -t ed esca Yana Chiara Ehm (attivanella cooperazione, tra i più ostili al dl Salvini) e all avvocatocalabrese Giuseppe d Ippoli to, in ottimi rapporti con DalilaNesci e altri ortodossi. Ma fonti vicine a Fico respingono legami con l iniziativa: Il presidente non controlla i parlamentari . In serata uno dei 19,il 25enne Luigi Iovino, si sfila:
M5S, l onda dei dissidenti arriva alla Camera
email In 19 contro il decreto Salvini: Non è nel contratto
(ma lo voteranno). E la Lega vuol cambiare la legge anticorrotti
O r to doss o
presidente
della Camera
Roberto Fico,
uno dei vete
rani dei Cin
que St
M ag i st rato Franco Roberti Ansa
Mai sottoscritto alcun docume nt o . Intanto alla Camerapiovono 300 emendamenti alddl Anticorruzione. Otto sonodella Lega e uno in particolarevuole abbassare le sanzioniper chi non rispetti il tetto dei500 euro. Cinque emendamenti invece toccano le normesulla lotta ai corrotti. Hannopromesso che non ci sarannotrappole , sostenevano ieri sera dal M5S. Mentre un leghistaghigna: Pensassero ai dissidenti . Il clima, di governo.
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L’I N T E RV I STA
“Pm poco sensibiliai reati ambientali:s’indaga poco e male”
FrancoRoberti L’ex procuratore nazionale antimafia oggi fa l’a s s e s s o rein Campania: “Ora le leggi ci sono, ma le Procure non si muovono in tempo”
La camorra
non è interessata
agli inceneritori,
ma alle crisi per lucrare
s ul l ’emergenza come
u n’agenzia di servizi
Chi è
Fra n coRoberti, natoa Napoli nel1947, è unm a g i st ra to
La carriera
Ha svoltole funzionidi sostitutop ro c u ra to redellaRe p u b b l i c ap re ss oil Tribunaledi Napoli.S e m p rea Napoliè statoco o rd i n a to redella Dda.Nel 2013è staton o m i n a toPro c u ra to renazionaleantimafia.Da maggio2018 èa ss e ss o realla Legalitànella giuntadi VincenzoDe Luca
PIAZZA A CASERTA
Il gruppo Stop biocidiocontesta il Carroccio:Basta inceneritori
HANNO CANTATO cori contro la
Lega e contestato il segretario
Matteo Salvini, fuori dalla prefettura di
Caserta. Lì sono confluiti i manifestanti
di diversi centri sociali e associazioni
ambientaliste, tenuti a distanza dal ver
tice politico dagli agenti in tenuta anti
sommossa. Tra i contestatori, Domenico
Laurenza, residente a Caivano, attivista
di Stop Biocidio, se l è presa soprattutto
con il governo per non aver dato ascolto
ai cittadini: Siamo arrabbiatissimi per
ché non ci hanno in alcun modo coinvolto
nella stesura di questo Protocollo, che
non sappiamo cosa contenga. Intanto si
continua a morire di tumori e loro par
lano di inceneritori . Gli attivisti del Co
mitato, che si definisce una coalizione
sociale di movimenti contro l'emergenza
sanitaria e ambientale , hanno esposto
lo striscione: Il tempo è scaduto , è l o ra
delle risposte , fischiando soprattutto il
ministro dell Interno Salvini. Presente
con dei cartelli anche l associazione del
le Mamme Vulcaniche Siamo stufi,
non vogliamo più morire di tumore , ha
protestato Elisa Scala.
IL FATTO QUOTIDIANO POLITICA
Pd, i dirigenti della prima filasono sordi. E resteranno soli
Virus invisibiliLa profezia di Bertinotti-Guzzanti, i candidati segretari post-renziani e la fine di LeU
La sinistra e la sindrome da microrganismo
DÉJÀ VU
FABRIZIO D E S P OS I T
l declivio batterico appare
camuffato da Corrado Guz
o viceversa, di otto annifa. La ricordate? Tragica
a esistere deves c i n d e r s i i n
tanti microrganismi invisibi li perché grandi animalinon fanno piùp a u r a . E r g o
bisogna sparivi
sibile per inne
c o n t r o l a d es tr a Sc i nd etevi e moltipli
IL DECLIVIO, appunto, è quello. A partire dal Pd e non solo.Bertinotti travestito da Guzzanti, o viceversa, diceva anche che era ora di finirla conil classico uniti nella diversità . Meglio dividersi se la sipensa allo stesso modo. È il
gliattiano. Non a caso l ulti mo vero comunista, comemetodo e come tattica, restaquel Massimo D Alema tuttora evocato come il peggiorspauracchio per i candidatiin corsa alla segreteria delPd. Eppure l ex premier è reduce, insieme a Pier Luigi
Bersani, dal fallimento di Liberi e Uguali, il r a ss e m b l ement che ruotava attorno aPietro Grasso, da un lato, e aidemoprogressisti di Articolo1, dall altro. Un altro microrganismo, ahinoi, che rievoca
analisi bertinottian-guzzantiana.
LA SINISTRA come un nugolodi virus invisibili: è davveroquesto il gramo destino che siprospetta, aspettando persino il partitino centrista diRenzi? Ché il padre di tutti iproblemi è stato finanche denunciato nell assemblea democratica di sabato scorso,grazie agli interventi valorosi di dirigenti qualunquecontro questa classe dirigente del Pd. Bertinotti-Guzzanti fece anche l elenco deimali gestionisti della sinistratout court: le poltrone, le feste, i salotti. Il distacco dalPaese reale e la rottura dellaconnessione sentimentale
nista. Perché vi hanno visti cos ì? . E Bertinotti-Guzzanti:Ci hanno fotografato . Ulti
m e i m m a g i n i , q u i n d i ,dell appartenenza al mondo
animale. Le grandi bestienon fanno più paura.
Ai tempi della Prima Repubblica, Giampaolo Pansadefiniva il Pci come l Elefan te Rosso. Uno degli animaliin assoluto più visibili. Quasitrent anni dopo dilagano microrganismi impossibili a vedersi. Virus per muovere unaguerra arcigna al gigante populista dei gialloverdi. E nonè un caso, supremo contrappasso di questa fase, che unodei protagonisti renziani diquesta fase sia il più noto virologo italiano, Roberto Burioni. Se diventasse lui il leader della sinistra italiana, laprofezia di Bertinotti-Guzzanti sarebbe completa.
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P rofetico
Fausto Berti
notti interpre
tato da Corra
do Guzzanti.
Correva l
no 2010
caso dei candidati generatidalla fine del renzismo nelPd. La maggior parte degli aspiranti segretari nasce infatti dalla maggioranza vastache sosteneva l ex Rottamatore. Prendiamo i principali,senza contare l ex renzianissimo Matteo Richetti. Cioè:Nicola Zingaretti, Marco
Minniti, Maurizio Martina.
Ex veltroniani, ex dalemiani,ex bersaniani, exrenziani. Tuttiriformisti, mairadicali o massimalisti. Sino aoggi tra loro nonsono emerse distinzioni da urloe i l l o r o p r ogramma sembrapiù complicatodel tremendo
teorema di Fermat: recuperare il popolo di sinistra cheha votato Cinquestelle masenza avere a che fare con l o-diato movimento grillino.Un po come teorizzare lamasturbazione senza mani,dimenticando le più elementari regole del realismo to
PADELLARO
ll assemblea del Pd divenerdì scorso, mentrela giovane consiglierad el l Emilia Romagna,
Katia Tarasconi, chiedeva algruppo dirigente un atto collettivo di generosità: Vi prego, ritiratevi tutti , in prima fila ilgruppo dirigente era occupatissimo a parlottare, a deambulare,a messaggiarsi, a farsi i cavolipropri con la stessa beata indifferenza dell ora di ricreazione.
i numerosicustodi del galateo politico, inservizio permanente effettivo,potrebbero utilmente interrogarsi. Se, per esempio, sia più
o girare fisicamente lea una ragazza che cercava
si
SECONDO questo diario, l insul to, anche il più volgare, è tuttosommato una forma di attenzione: non mi piaci, mi disturbi, maso che esisti. A Katia, invece, nonè stato concesso neppure un gesto di fastidio, un piantala cosa
stai dicendo , un graffio polemiconegli interventi successivi. Niente. Nell album delle figurine, tanto caro alla sinistra accogliente eplurale (un attore, uno scrittore,un calciatore, un fesso) lei non cisarà mai perché non esiste. Come(per quelli della prima fila) sem
bra non esistere la sua generazione. Malgrado il Pd, come ogni esercito reduce da una Caporetto,avrebbe avuto un gran bisognodei suoi ragazzi del 99. Al massimo vengono concessi cinqueburocratici minuti per farsi ignorare. O per farsi massacrare (Da
rio Corallo) per aver citato impropriamente il virologo Burioni. Il fatto è che il famoso gruppodirigente non sembra affattopreoccupato dai problemi cheassillano i tanti Dario e Katia. Acominciare dal congresso. Per lenuove leve forse l ultima occasione per ripartire da zero, dalle idee, dai valori e non dalle persone
AROLE al vento:perché alla fine(come sempre) incampo scenderanno soltantoquelle pe r s o n e e tutti gli altri resteranno a guardare.
È stato detto escritto tante volteche l ar roga ntePd renziano harotto il rapportosentimentale con il proprio popolo. Che ha cominciato ad andarsene. L altro giorno, però,Matteo Renzi era assente, ma
andazzo non è cambiato. A nullaè servita la lezione dell altro Matteo, Salvini, che ha costruito lasua crescente popolarità nel con
tatto diretto con la gente, a cuinon fa mai mancare un selfie o una stretta di mano. Uno spot permanente che ha dietro un analisidi mercato: nell era della solitudine le persone chiedono alla politica un po di calore, anche attraverso il contatto con i capi.Mentre nel Pd la temperatura umana è più vicina a quella di un
obitorio.Adesso Marco
Minniti teme chenei gazebo nessuno dei candidati avrà il 51% eche il nuovo leader sarà espressione dei compromessi di corr i d o i o . T u t t osembra andare inquella direzione,a cominciare dalla pletora di candidature minori
(Boccia, Richetti, Damiano), edalla inevitabile dispersionedei voti. Cara Katia, a ritirarsinon ci pensa nessuno. Almenoquelli delle prime file. Che ungiorno voltandosi potrebberonon trovare anima viva.
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e st i n z ione
’“elefante rosso
(così veniva
chiamato il Pci)
non esiste più:
resta solo
il pulviscolo
DIARIO DEL SALVIMAIO
PROPOSTA DI RICHETTI
Dem, il nodo tessereFacciamole on line
o il voto sarà truccato
torna già a litigaretessere. Dopo che Marco Minnitizato la sua candidatura alla se
greteria (mentre Maurizio Martina lo farà abrevissimo) a rilanciare il tema è un altro dei
teso online dove tutti possono acce
o degliassegni vanno a farsi le tessere e poi vediamo
o del congresso. Sonoo in Sicilia, Abruzzo, Piemonte e diverse
o che tentano dao mesi di prendere la tessera, ma non
. E questo sarà uno dei temiverrà affrontato oggi dalla commissione
Congresso dem, dove dovranno tenereconto di altri suggerimenti sul regolamento.Perché Nicola Zingaretti chiede di abolire i 2
o per votare alle primarie. Mentre Minnitivorrebbe che la sede del Pd fosse la co
di tutti gli sfidanti: "Sarebbe moltose i candidati non avessero sedi dei pro
comitati elettorali ma che ognuno avessepropria stanza nella sede del Pd . Ma il
resta la data delle primarie. Ladata utile pare quella del 17 febbraio,
restano le ipotesi del 24 e del 3 marzo.
Nessuno deicandidatial Nazarenoa r r i ve ràal 51%,il prossimos e g re t a r i os a ràe s p re s s i o n edi accordidi corridoio
Fatto a mano
La giovane emiliana
che ha lanciato
la provocazione
ritiratevi tutti
è stata ignorata:
neanche una replica
Scindete vie moltipli-cate viin tantimic rorga-nismii n v i s ib il i :la sinistradeve spariredal mondovisibile peri n n e s c a reo ffe n s i vaco n t rola destra