La postura è la capacità del corpo di opporsi alla forza di gravità

ed è il risultato dell’interazione tra fattori biomeccanici, funzionali, psicologici e genetici,

strettamente correlati con l’ambiente

Da ciò scaturisce l’atteggiamento che il corpo assume nello spazio, cioè il modo in cui si

presenta quando sta in piedi, cammina o rimane seduto

COS’E’ LA POSTURA

• Spesso le patologie quali lombalgie,dorsalgie, cervicalgie, parestesie agli arti, sono sempre considerate a se stanti e trattate come tali

• Le terapie farmacologiche e fisiche agiscono sul dolore

• Spesso ci sono le recidive

LA RISPOSTA CI VIENE DALLA POSTUROLOGIA

LA POSTUROLOGIA

studia i rapporti tra la postura del corpo e determinate patologie algiche che, secondo i sostenitori di tale pratica, deriverebbero da un errato assetto posturale

Secondo i posturologi, vari recettori del corpo se squilibrati potrebbero alterare la postura dell'individuo causando posizioni corporee scorrette nei tre assi dello spazio che, se in un primo tempo risultano anche asintomatiche, nel tempo potrebbero causare patologie algiche non solo nella sede della disfunzione ma anche in altri apparati corporei lontani dal distretto in disfunzione.

….. ma anche di un vissuto personale. dato dalla formazione e deformazione culturale, di memorie dei propri traumi fisici ed emotivi, dal tipo di vita che conduciamo e dallo stress che questa determina dal tipo di lavoro che facciamo e dello sport che pratichiamo

LA NOSTRA POSTURA È ESPRESSIONE DELLA NOSTRA STORIA”

POSTURA È CERTAMANTE ESPRESSIONE DI UN VISSUTO EREDITATO

MODELLO PSICOSOMATICO

così come alterazioni del tono muscolare

possono essere all’origine di disturbi psichici.

LO STUDIO DELLA POSTURA NON PUÒ PRESCINDERE DAL CONSIDERARE ATTENTAMENTE LA CONDIZIONE

PSICHICA DELL’INDIVIDUO

fattori emotivi e psicologici, in molti casi, possono essere all’origine di squilibri posturali,

L espressione del viso, l’assetto del collo, delle spalle, del dorso e degli altri distretti corporei ne diventano testimoni

LA CONDIZIONE PSICO-EMOTIVA INFLUENZA IN LARGA MISURA IL NOSTRO CORPO

Il sistema muscolo-scheletrico, si conforma ainostri stati d’animo, al nostro pensare.

LA SOLA LETTURA IN CHIAVE NEUROFISIOLOGICA O MECCANICA NON SONO SUFFICIENTI A COMPRENDERE IL COMPLESSO FENOMENO POSTURALE

DISAGI PSICHICI

ALCUNE CORRISPONDENZE TRA POSTURA E STATI D ’ ANIMO O MODI D ‘ ESSERE:

ATTEGGIAMENTO DI ONNIPOTENZA

SENTIMENTI DI INFERIORITÀDISAGIO SOMATICO

CATTIVO RAPPORTO CON IL PROPRIO CORPO. STATI D’ANSIA

CARENZE AFFETTIVE :

blocco del diaframma, del bacino e delle anche, tendenza a chiudersi …

ipercifosi dorsale

schiena dritta ma rigida, poco elastica, meccanico nei movimenti

affossamento del torace e proiezione in avanti delle spalle

Le spalle rialzate sono un’espressione di “paura”; il capo portato in avanti è un tentativo di compenso, come per affrontare la minaccia o, almeno, per vedere se la minaccia c’è davvero

Modello biomeccanico

Vengono studiati i rapporti tra gli atteggiamenti corporei e la forza di gravità attraverso lo studio dell’organizzazione dei meccanismi delle catene muscolari cinetiche in rapporto ai complessi meccanismi antigravitari , per rispondere alla sollecitazione della forza di gravita nelle varie posture

MODELLO NEUROFISIOLOGICOS.T.P

La postura nella sua assenza neurofisiologica non è altro che una modulazione continua del tono muscolare (livello di tensione a riposo delle fibre muscolari intrafusali ed extrafusali) per determinare risposte atte a mantenere l’equilibrio con il minor dispendio energetico

Il tono muscolare è la risultante di una complessa serie di processi

psiconeurofisiologici all’interno di un sistema cibernetico

SISTEMA TONICO POSTURALE SISTEMA CIBERNETICO

• Al S.T.P confluiscono tutta una serie di informazioni in entrata, provenienti dai recettori specifici della postura:

• Il piede• L’occhio• L’apparato stomatognatico• la cute• L’apparato muscolo scheletrico

IL SISTEMA POSTURALE è un insieme strutturato ciberneticamente a ricevere informazioni multiple ed

interdipendenti con il compito di opporsi alla forza di gravità ed alle sollecitazioni esterne, permettendo l’equilibrio durante il movimento e migliorando la performance individuale

RISENTE DEGLI STATI EMOTIVI

IL SISTEMA TONICO POSTURALEpermette all’uomo di rimanere in equilibrio sia in condizioni statiche che dinamiche Per realizzare tale obiettivi il sistema utilizza una complessa rete di risorse suddivisa in 3 livelli

Recettori sensoriali

Centri superiori

Effettori

• I RECETTORI SENSORIALI esterocettivi cutanei, propriocettivi,(somatici) visivi, vestibolari e uditivi

che posizionano le varie parti del corpo in relazione all'insieme e all'ambiente

• CENTRI SUPERIORI nuclei vestibolari, cervelletto, formazione reticolare, che integrano e

rielaborano i dati derivanti dalle fonti precedenti, combinando i processi cognitivi e strategici (engrammi)

• EFFETTORI nuclei cranici oculomotori da cui partono i comandi ai muscoli

oculomotori per la stabilizzazione visiva, e il midollo spinale da cui partono i segnali diretti alle placche motrici dei muscoli scheletrici per la stabilità antigravitazionale.

Feed-forward

SISTEMA

feedback

ENTRATA comparazione USCITA

CONTROLLO NEUROLOGICO DEL MOVIMENTO

Il sistema motorio, contiene rappresentazioni cerebrali, (engrammi) costituite dall'insieme delle esperienze motorie memorizzate dall'individuo.

La scelta del movimento è determinata in maniera rapida e armonica dal sistema a feed-forward, (anticipatorio) grazie agli engrammi, mentre il controllo viene effettuato dal sistema retroattivo, o a feed-back, costantemente vigile durante l'azione

Affinché sia armonico, anche il più piccolo dei movimenti coinvolge sempre più gruppi muscolari, che vengono reclutati in maniera temporale gerarchica, agendo così in maniera coordinata, come se fossero un unico muscolo(coordinazione motoria).

.

Tale complessità di meccanismi azione-reazione, presente nella gestione della motricità e della postura, richiede necessariamente che tutte le funzioni relative al controllo del movimento e della postura siano distinte ma interdipendenti.

La gestione dell'esecuzione del movimento è, nello stesso tempo, gerarchica e parallela.

L'organizzazione gerarchica consente lo sviluppo, nei livelli inferiori, di importanti meccanismi riflessi ,grazie ai quali, i livelli superiori possono dare solo comandi generali senza dover dettagliare l'atto motorio.

Le attività motorie ritmiche, come la deambulazione, la corsa…ecc, hanno la caratteristica di essere generalmente volontarie in partenza e termine, riflesse, ovvero gestite automaticamente dai riflessi spinali, per il resto della durata. La coordinazione motoria è così ottenuta in gran parte tramite i riflessi spinali, quelli semplici in particolare, che presentano il grande vantaggio della rapidità

• I recettori sensoriali si possono classificare in base alla loro localizzazione nell’organismo:

• ESTEROCETTORI, PROPRIOCETTORI e ENTEROCETTORI • oppure in base alla natura fisica dello stimolo capace di

eccitarli:• CHEMOCETTORI, TERMOCETTORI, MECCANOCETTORI,

FOTOCETTORI

I recettori sono l’interfaccia tra SN e ambiente esterno o interno

RECETTORI SENSORIALI

recettore sensoriale trasforma il segnale sensoriale in un segnale elettrochimico

Sistema nervoso periferico

Fasci di nervi afferenti che conducono l’impulso nervoso raccolto dai recettori dall’ambiente esterno al SNC

Fasci di nervi efferenti che conducono gli stimoli motori verso l’esterno

• Il SN somatico trasporta i segnali nervosi da e verso i mm scheletrici, in risposta a stimoli esterni. Viene definito volontario perché gran parte delle sue azioni è sotto il controllo della volontà

• Il SN autonomo, regola l’ambiente interno controllando la muscolatura liscia. Questo controllo è generalmente di tipo volontario

L’ANALISI POSTURALE

• L’A.P. è un’indagine sul soggetto,fatta attraverso apparecchi strumentali,(pedane stabilometriche)test chinesiologici e manovre sul sistema muscolo-scheletrico, per la valutazione del S.T.P. e del S.P.F. (sistema posturale fine)

Questi due sistemi interagiscono tra loro elaborando le informazioni afferenziali (in entrata), provenienti dai vari recettori posturali per garantire l’equilibrio e le risposte motorie corrette

Apice del cranioProcesso odontoide di C2Corpo vertebrale della 3LCentro del quadrilatero di sostegnoNell’adulto la freccia cervicale 6/8 cm (4 dita trasverse)La freccia lombare 4/6 cm ( 3 dita trasverse )

VALUTAZIONE PIANO SAGITTALE

PIANO FRONTALE

Angolo sacrale 32°L3 orizzontale ed è la più anterioreNelle articolazioni vertebrali posteriori non c’è tensione Non ci sono tensioni muscolariLordosi armoniosaLa mobilità è normale

• L’analisi posturale mira a ricercare la causa primaria di una disfunzione o di una patologia indagando i vari organi

• Piede• L’occhio• L’apparato stomatognatico• La cute• L’apparato muscolo scheletrico

• …attraverso l’analisi dei vari recettori (che determinano gli imput sensoriali ai quali fanno seguito gli output che determinano gli adattamenti del STP e del SPF all’ambiente, al compito motorio o allo stato d’animo),

si cerca di capire qual è quello in disfunzione o che crea la disfunzione

LO SQUILIBRIO PUÒ PRESENTARSI SUI TRE PIANI DELLO SPAZIO

Piano anterioreVengono presi in esame 4 parametriIl piano scapolareIl piano gluteoLa freccia cervicale La freccia lombare

A ) considerata normaleB ) piano scapolare e gluteo normali, > frecceC ) piano scapolare posteriorizzatoD ) piano scapolare anteriorizzatoE ) piano scapolare e gluteo allineati <frecce

Verticale dal trago deve cadere due dita oltre il malleolo esternoLa freccia cervicale non deve essere più di 4 dita dal piano posteriore e la freccia lombare 3 dita

GLI SQUILIBRI STATICI IN SENSO ANTERO POSTERIORE SONO LEGATI ALLE DEFORMAZIONI DEL RETRO PIEDE

• A )Piano scapolare e gluteo allineati• B) l’aumento delle curve è il COMPENSO AI PIEDI VALGHI• C) il piano scapolare posteriore è il COMPENSO AI PIEDI PIATTI• E) la diminuzione delle curve è il COMPENSO AI PIEDI VARI• D) il dorso piatto con piano scapolare anteriore E QUELLO DEI PIEDI A

DOPPIA COMPONENTEB C D E

Concorrono anche altri recettoriApparato stomatognaticoPelle

A

DISTURBI STATICI FRONTALI

SOGGETTO DESTRIMANE SOGGETTO MANCINO

Il disequilibrio del cimgolo scapolare è legato alla lateralità,generalmente la spalla è più alta a sn nel destrimane e a dx nel mancino

Quando spalle e bacino basculano nello stesso senso, il recettore principale perturbato è l’occhio, se è coinvolto anche il piede c’è uno squilibrio inverso del bacino rispetto alla spalla

DISTURBI STATICI DEL PIANO ORIZZONTALE

In questi casi l’osservazione è sul bacino e sulle scapole e si parla di SCAPULUM ANTERIORE O POSTERIORE E/O ILEO ANTERIORE O POSTERIORELe tensioni che generano questi adattamenti posturali sono o in rotazione o in torsioneLa rotazione in genere riguarda il cingolo scapolare ed è influenzata dalla lateralità

le rotazioni omolaterali scapolari e pelvici o le torsioni inverse sono responsabili di iperpressioni articolari posteriori accompagnati da ipersollecitazioni muscolo legamentose

VALUTAZIONE DEL RECETTORE OCULARE

TEST DELLE VERSIONI DUZIONI E VERGENZE

DUZIONI, sono chiamati i movimenti monoculari dell’occhio VERSIONI sono invece denominati quelli realizzati in condizioni binoculari (quando gli occhi ruotano nella stessa direzione) oppure vergenze (quando gli occhi convergono o divergono)

LE VERGENZE (convergenza e divergenza) sono movimenti coordinati dei due occhi, che si orientano in direzione opposta: nella convergenza si ha la contemporanea rotazione temporo-nasale di entrambi gli occhi. nella divergenza (convergenza negativa) si ha la simultanea rotazione naso-temporale di entrambi gli occhi

COVER TESTVALUTAZIONE DEL RECETTORE OCULARE

La procedura consiste nel coprire la visuale ad un occhio e chiedere al soggetto di fissare, con l'altro occhio, un penna ad una distanza di circa 40 cm in una prima valutazione e poi a distanza di 5 cm in una seconda valutazione. Dopo qualche istante di messa a fuoco, si scopre l'occhio che era coperto e si valuta il suo comportamento appena tolta la copertura. "ORTOFORIA” nel caso l'occhio che era coperto quando viene scoperto rimane fisso; (equilibrio oculare). “EXOFORICA", nel secondo caso l'occhio coperto quando è scoperto presenta un movimento di ritorno verso il naso, siamo in presenza di una " deviazione laterale. “DEVIAZIONE ESOFORICA", nel terzo caso l'occhio coperto quando è scoperto presenta un movimento di ritorno verso le tempie siamo in presenza di una deviazione mediale. I test vanno ripetuti da entrambi i lati e per più di una volta per avere la conferma di una problematica funzionale.

VALUTAZIONE DEL RECETTORE OCULARE

• TEST DELL’OCCHIO DOMINANTE

allunga le braccia di fronte a te e forma un triangolo con le dita. Guardaci attraverso e punta un oggetto distante circa 3 metri, mantenendo entrambi gli occhi aperti. Senza muoverti, chiudi prima un occhio e poi l'altro. Dovrebbe sembrarti che l'oggetto si muova, anche fuori dalla finestra triangolare, quando chiudi un occhio; se si muove, allora stai guardando con il tuo occhio non dominante.

LA VALUTAZIONE STOMATOGNATICA

Questi test ci permettono un inquadramento dei pazienti sul piano sagittale rapportandoli per classe dentaleIn questo tipo di valutazione non viene trascurata la deglutizione. In presenza di una deglutizione atipica (incapacità di deglutire a labbra separate) si possono riscontrare delle rotazioni sul piano scapolare

VALUTAZIONE DEL RECETTORE PODALICO

• Per la valutazione del recettore podalico esistono diversi apparecchi elettronici capaci di rilavare disfunzioni sia in statica che dinamica.

• La barometria è quella più in voga

I TEST CHINESIOLOGICI

• Sono test neurologici e funzionali effettuati prima con il coinvolgimento di tutte le entrate poi in condizione comparata, ovvero escludendo un recettore per volta al fine di ricercare quello perturbante

TEST DI ROMBERG Permette di valutare la Dinamica Posturale

Antigravitaria I processi sensitivi più significativi nel mantenimento dell’equilibrio sono:

• la Propriocezione: la posizione del corpo nello spazio• la Funzione Vestibolare: il poter riconoscere la

posizione della testa nello spazio• la Vista: in relazione alla disposizione del nostro

corpo e la percezione dello spazio dove la nostra postura si manifesta

VALUTAZIONE DELLE OSCILLAZIONI A OCCHI CHIUSI per 1 minuto nel Test Romberg PosturaleFacendo a meno del recettore oculomotore, indagheremo sulla funzione propriocettiva e vestibolare.Normale: il soggetto riesce a mantenere la posizione per un tempo indefinito senza grandi oscillazioniCospicue oscillazioni antero-posteriori: Possibile Atassia Sensoriale PerifericaCospicue oscillazioni latero-laterali: Possibile Atassia Vestibolare CentraleCaduta del soggetto: il Test di Romberg è positivo, è necessario eseguire degli accertamenti

Test di Fukuda (della marcia sul posto)

Esecuzione del Test Si può eseguire il test in versione completa (1 minuto, 80passi) o in versione ridotta (30 secondi, 40 passi).Si richiede al paziente di eseguire 80 passi sul posto (40 inversione ridotta)Occhi chiusiBraccia distese in avantiElevando gli arti inferiori in modo sufficiente ma noneccessivo ( circa 45°)Testa è in posizione neutra (lo sguardo è rivolto in avanti)Mandibola in posizione di riposo (i denti non sono serrati)

Immaginiamo un grande goniometro disegnato sul pavimento, il cui punto 0° è situato nel piano passante sagittalmente al corpo.

Fisiologicamente ogni soggetto normale che esegue una marcia sul posto ruota su se stesso fino ad un massimo di 30°.L’angolo descritto dallo spostamento laterale verrà chiamato “Angolo di SPIN” e va misurato.I dati raccolti vanno da 0° a +90° in un paziente con alterato il tono posturale destro e da 0° a –90° in un paziente con alterato il tono posturale sinistro.

Valutazione dell’Angolo di SPINSolitamente la direzione dello SPIN è controlaterale all’ipertono muscolarePuò essere considerato indice di patologia vestibolare uno spin di almeno 45° (solitamente in questa evenienza lo SPIN è omolaterale al lato deficitario)

VARIANTI

STIMOLAZIONE DELL’ARTICOLAZIONE TEMPORO MANDIBOLARE (ATM)

Si può effettuare il Test secondo Gagey con un rullo di cotone interdentario nelle due emiarcate o in una sola di esse.

Se nel test di base è presente uno SPIN significativo e tale SPIN scompare con lo svincolo occlusale, si può ipotizzare una interferenza destabilizzante dell’occlusione dentale sul controllo posturale dinamico

STIMOLAZIONE DEL RECETTORE STOMATOGNATICO• Si chiede al Paziente di eseguire il test portando

la lingua allo Spot Palatino e aprendo la bocca al massimo senza staccare la lingua dal palato.

Se nel test di base è presente uno SPIN significativo e tale SPIN scompare con la verticalizzazione della lingua sullo Spot Palatino, si può ipotizzare una interferenza destabilizzante di fattori stomatognatici sul controllo postulare dinamico (complesso sopra e sotto ioideo e/o deglutizione disfunzionale

STIMOLAZIONE DEL RECETTORE OCULOMOTORE

Si esegue il Test con o senza occhiali (se sono presenti) o bendando prima uno e poi l’altro occhio.Se nel test di base è presente uno SPIN significativo e tale SPIN scompare con la stimolazione del recettore oculomotore, si può ipotizzare una interferenza destabilizzante della vista sul controllo postulare dinamico.

STIMOLAZIONE DEL RECETTORE CUTANEO PER VALUTARESE UNA CICATRICE È PATOLOGICA

STIMOLAZIONE DEL RECETTORE PODALICOSi esegue il Test con diverse calzature per intuire se queste alterano il controllo postulare dinamico (con o senza plantare se è presente, con o senza solette propriocettive).MOVIMENTO DELLE BRACCIA ALTERNATOSi esegue il Test chiedendo al paziente di alternare il movimento delle braccia in modo alternato a quello delle gambe (gamba destra mano sinistra sollevati e viceversa).Se il paziente non è in grado di eseguire il test o confonde l’alternanza della marcia mano-piede (gamba destra e mano destra sollevati e viceversa), si può ipotizzare un alterazione dello schema motorio della marcia o una disorganizzazione neurologica della lateralizzazione (non si è strutturata la dominanza e lateralità di un emilato corporeo) che può interferire sul controllo postulare dinamico.

APPROCCIO RI-EDUCATIVO

• LIMITAZIONE DELL’USO DEI FARMACI• TRATTAMENTO DELLE CAUSE CHE HANNO DETERMIINATO LO

SCOMPENSO, SENZA LIMITARSI AL SINTOMO• RIDURRE QUANTO Più POSSIBILE I TEMPI DI TRATTAMENTO• STABILIZZARE I RISULTATI OTTENUTI, ANCHE ATTRAVERSO UN

PROCESSO DI CONSAPEVOLEZZA• OTTENERE UN RAPIDO RITORNO ALLE ATTIVITA’ LAVORATIVE,

QUOTIDIANE E SPORTIVE

LE CATENE MUSCOLARI

‹‹Le catene muscolari sono un insieme di muscoli intimamente collegati tra loro da una specifica finalità funzionale (es.estensione tronco). Queste catene sono fondamentali in quanto realizzano in modo concreto lo schema posturale elaborato a livello del cervello.Un buon equilibrio tra le varie catene muscolari si traduce in un buon equilibrio posturale››. (Léopold . Busquet)Le catene muscolari sono rappresentate da una serie di muscoli adiacenti tra loro, ogni singolo muscolo forma un anello della catena che abbraccia l’intera struttura corporea.Mèzières le distingue in

• Catena anteriore del braccio: è composta dai muscoli coracobrachiale, bicipite,brachiale, brachio-radiale, lungo supinatore. Tutti i flessori e pronatoridell’avambraccio (Figura 7c).

• Catena antero-inferiore:

è formata dal tendine centrale, dal diaframma, dall’ileopsoas e dalla fascia iliaca. Il diaframma ha inserzioni costali, sternali e vertebrali; esso porta la colonna lombare in alto e in avanti, è quindi un muscolo lordizzante. Anche lo psoas ha la stessa funzione portando il tratto lombare in basso e in avanti (Figura 7d).

Catena retta posteriore: è la più estesa, inizia con i muscoli superficiali e profondi che si inseriscono sull’occipite, prosegue con la muscolatura intrinsecadella colonna vertebrale e finisce con la muscolatura glutea, gli ischiocrurali, il popliteo, il tricipite surale e i muscoli plantari (Figura 7a).

• Catena anteriore del collo: è formata dal piccolo e grande retto, dal lungo del collo e dal tendine centrale che collega il rachide cervicale al diaframma. Sono muscoli che pur avendo inserzione anteriore accorciandosi aumentano la lordosi cervicale (Figura 7b).

Figura 7: a) catena posteriore, b) catena anteriore del collo, c) catena anteriore delbraccio, d) catena antero-inferiore.

TRATTAMENTO RECETTORE OCULARE

• Per rieducare questo recettore si utilizzano terapie ortottiche che si basano sulla somministrazione di esercizi atti a rieducare l’occhio che è in disfunzione

• È necessario progettare degli esercizi che impegnano anche la motricità dell’arto superiore e della testa senza trascurare i lavori di coordinazione neuromotoria globale

TRATTAMENTO RECETTORE STOMATOGNATICO

• La riprogrammazione di questo recettore è affidata all’ortodonzista per le problematiche occluso-dentali e per le disfunzioni miotoniche che prevedono la costruzione di bite

• Le deglutizioni atipiche necessitano di una attenta lettura in chiave logopedica ma necessita di un lavoro di ed. posturale per evitare compensi di altri recettori.necessita di tempi lunghi

TRATTAMENTO RECETTORE PODALICO

• Il trattamento del piede molto spesso si delega attraverso l’uso di plantari “correttive”

che soddisfano sono l’aspetto biomeccanico. Un po’ meno vengono usati plantari che si prefiggono

lo scopo di stimolare i fattori neuro-fisiologici In pochissimi si avventurano nella rieducazione

attraverso gli esercizi che hanno lo scopo di ripristinare la volta plantare e di conseguenza migliorare l’appoggio plantare

LA MIA ESPERIENZA

24/01/2014 10/03/201

09/09/201414/05/2014

22/04/2015

12/06/2015