DIAMO I NUMERI CON EULERO Pristem & Polymath Scuola di Idro 13 settembre 2008 Renato Betti...
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DIAMO I NUMERI CON EULERO
Pristem & PolymathScuola di Idro13 settembre 2008
Renato BettiPolitecnico di Milano
“L’amore degli uomini per i numeri forse è più antico della teoria dei numeri”.(A. Weyl)
1) Contenuto = NumeriIl termine “teoria dei numeri” fa la prima comparsa inE279 (De resolutione formularum quadricarum indeterminarum per numeros integros), pubblicato nel 1764.
2) Metodo = Tensione al risultato / rigore
3) La matematica che serve?E quanti soldi occorre pagare per liberarsi da chi vuoleimparare solo la matematica che serve?
4) Matematica di Euclide Matematica dell'abaco
5) Continuità e generalitàLa costruzione di una rete di proprietà
Eulero e la matematica che serve
Dal piccolo teorema di Fermat (1640) al teorema di Eulero-Fermat (E271, Theoremata arithmetica nova metodo demonstrata, 1758).
Piccolo teorema di Fermat:
Fermat studiava i numeri perfetti attraverso i numeriprimi della forma 2m -1 (primi di Mersenne) e le proprietà dei coefficienti binomiali
k
p
Euclide (IX,36) dimostra che i numeri della forma2m –1(2m –1), con 2m –1 primo, sono perfetti
Eulero (1756), dimostra che i numeri di questa formasono tutti i numeri perfetti pari
Numeri perfetti“Proprietà magiche o mistiche dei numeri ricorrono in molte culture. In qualche modo,nell’antica Grecia, o anche prima, l’idea di perfezione fu associata a quegli interi chesono uguali alla somma dei propri divisori”.(A. Weyl)
Non si conoscono numeri perfetti dispari (ma se ne esistono devono essere > 10300
La dimostrazione del piccolo teorema di Fermatsegue subito osservando che i coefficienti binomiali
k
p
sono divisibili per p esattamente quando p è primo (k = 1, 2,…,p).
1....
212)11(22
p
ppppp
è divisibile per 2p
Infatti:
Prime dimostrazioni del piccolo teorema di Fermat
Eulero 1741(E54, Theorematum quorundam ad numeros primos spectantium demonstratio) per induzione su a
Eulero 1763 (E271, Theoremata arithmetica nova methodo demonstrata) generalizza p–1 a φ(n):
Eulero 1750 (E134, Theoremata circa divisores numerorum) basata sulla proprietà:
Matematica di Euclide / Matematica dell'abaco
F0 = 3F1 = 5F2 = 17F3 = 257F4 = 65.537
Nel 1729 Goldbach comunica ad Eulero la congetturadi Fermat
Eulero 1747 (E134, Theoremata circa divisores numerorum):
ha divisori primi solo della forma 2m+1·h + 1
ha solo divisori primi della forma 26 · h + 1
Eulero 1732 (E26, Observationes de theoremate quodam Fermatiano aliisque ad numeros primos spectantibus):
Ma F5 e divisibile per 641
Occorre rivalutare i fenomeni matematici!
Niente è più bello di ciò che è vero
(H. Minkowski)
Bastano cinque tentativi per trovare il divisore primo 641 di F5.
Secondo Condorcet:
pranza con gli allievi discute il fenomeno Montgolfier (idrodinamica) calcola (con Lexell) l'orbita di Urano cessa di vivere e di calcolare
'600 Fermat '700 Eulero '800 Gauss . . .
Cosa ha fatto Eulero il 18 settembre 1783?
“La matematica non deve essere nella mente come un peso portato dall’esterno, ma comeun’abitudine del pensiero”.(P.A. Florenskij)
Continuità e generalità
La formula del prodottoEulero 1744 (E72, Variae observationes circa series infinitas):
Teorema 8. Se usiamo la serie dei numeri primi per formare l’espressione
allora il suo valore è uguale alla somma della serie
In simboli:
Come dire (?!)
Teorema 7. “Il prodotto esteso all'infinito della frazione
in cui i numeratori sono numeri primi e superano di un'unita i denominatori, uguaglia la somma della serie infinita
ed entrambe le somme sono infinite”.
Ma….
Dim.
Nel nostro linguaggio:
Il problema di Basilea
Viene posto nel 1644 da Pietro Mengoli:
Nel 1730 il “Methodus differentialis” di James Stirlingfornisce l’approssimazione:
Eulero dimostra:
[tre dimostrazioni in E41, De summis serierum reciprocarum (1735), una quarta in E63, Demonstrationde la somme de cette suite 1+1/4+1/9+1/16+… (1743)]
Dim. La funzione ha gli zeri
Se
allora
Per analogia:
implica
La ζ di Riemann
Il problema di Basilea corrisponde a:
In E41, De summis serierum reciprocarum (1735), Eulero calcola la somma ζ (s) per ogni s= 2n pari.
L'infinità dei primi
Prima dimostrazione in Euclide (IX,20)
Eulero, E72, Variae observationes circa series infinitas (1744):
Inoltre: “La serie degli inversi dei numeri primi è infinitamente minore della serie armonica”
“il valore della serie armonica è uguale al logaritmo di infinito”
“La prima somma è quasi il logaritmo della seconda”
In simboli:
Questo anticipa il “teorema dei numeri primi”,congetturato da Gauss nel 1793, da Legendre nel1798 e dimostrato nel 1896 sia da Hadamard che daLa Vallée Poussin.